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Notiziario Marketpress di Mercoledì 28 Novembre 2007
PREZZI DEI CEREALI LA COMMISSIONE EUROPEA PROPONE DI SOSPENDERE I DAZI SULL’IMPORTAZIONE  
 
 La Commissione europea ha proposto ieri di sospendere tutti i dazi sull’importazione dei cereali per la campagna di commercializzazione in corso, che si concluderà il 30 giugno 2008. È questa la risposta della Commissione alle notevoli tensioni e ai prezzi record registrati sui mercati dei cereali in tutto il mondo. Anche se gli attuali livelli di protezione del mercato Ue dei cereali sono relativamente bassi, continuano ad essere applicati dazi all’importazione su alcune varietà di cereali importanti per l’equilibrio del mercato Ue. La Commissione spera che la sua proposta venga approvata dal Consiglio dei Ministri nella sessione che si aprirà il 18 dicembre “Spero che questa proposta contribuisca a facilitare le importazioni nell’Unione europea di cereali provenienti da paesi terzi e a ridurre le tensioni sui mercati europei dei cereali”, ha dichiarato Mariann Fischer Boel, Commissaria per l’agricoltura e lo sviluppo rurale. “I raccolti sono stati modesti in Europa ed i prezzi sono aumentati tanto sul mercato interno quanto sui mercati mondiali. Anche se la protezione del mercato Ue è relativamente bassa, continuano ad essere applicati dazi sull’importazione di alcuni cereali necessari per l’equilibrio del mercato Ue. ” La situazione del mercato dei cereali In luglio, all’inizio della campagna di commercializzazione 2007/2008, il volume totale degli stock (stock privati + stock d’intervento) era inferiore di 13,2 milioni di tonnellate rispetto allo stesso periodo della campagna precedente. Questa situazione è dovuta ai raccolti modesti della campagna 2006/2007 ed ai notevoli prelievi dagli stock d’intervento dell’Ue. Nel 2007 le condizioni climatiche sfavorevoli hanno ridotto il raccolto, sicché la produzione totale dell’Ue è stimata a 256 milioni di tonnellate; ciò rappresenta un ribasso di 10 milioni di tonnellate (ovvero del 3,5%) rispetto al già modesto raccolto 2006/2007. La produzione sta diminuendo in un momento in cui il livello degli stock Ue è già basso. Ne consegue che l’Unione europea dovrà importare nel 2007/2008 più di quanto abbia fatto nel 2006/2007. Tradizionalmente esportatrice netta, durante la campagna di commercializzazione 2007/2008 l’Ue è diventata importatrice netta (5,2 milioni di tonnellate importate al 20 novembre). I mercati dei cereali europei hanno registrato un aumento straordinario dei prezzi dall’inizio della campagna 2007/2008. Le tensioni, che riguardano i cereali a grano minuto ed il granoturco, derivano dai livelli ridotti degli stock di frumento tenero e di granoturco, dalla qualità inferiore al previsto e dall’esaurimento degli stock d’intervento (attualmente ridotti a 0,5 milioni di tonnellate). Dal 2 luglio 2007, data d’inizio della nuova campagna di commercializzazione, a Rouen il prezzo del frumento panificabile è salito da 179 €/t a quasi 300 €/t all’inizio di settembre 2007. In Germania, già ad agosto il frumento panificabile era più caro del 70% rispetto all’anno precedente. I prezzi dell’orzo da foraggio sono aumentati parallelamente a quelli del grano: sul mercato francese, il prezzo dell’orzo foraggiero è più che raddoppiato rispetto all’estate 2006, arrivando anche a 270 €/t alla fine di settembre 2007. Il prezzo elevato dell’orzo ha causato un aumento della domanda di granoturco per l’alimentazione degli animali, con conseguente aumento del prezzo del granoturco. .  
   
   
LE RIPERCUSSIONI DEL CLIMA PASSATO SULLA BIODIVERSITÀ RIVELATE DA UNO STUDIO  
 
Secondo una nuova ricerca finanziata dall´Ue, pubblicata sulla rivista «Ecography», il clima del passato potrebbe avere ripercussioni sulla biodiversità maggiori di quanto si pensasse. I risultati sono utili a una comprensione più approfondita delle reazioni delle specie agli effetti del cambiamento climatico. Per secoli gli scienziati hanno tentato di comprendere perché alcune regioni ospitino più specie rispetto ad altre. Negli ultimi 20 anni molti studi, formulando la cosiddetta ipotesi del «clima contemporaneo», hanno affermato che la distribuzione odierna delle specie è determinata dalla combinazione attuale di acqua ed energia. Tuttavia, secondo una teoria alternativa, denominata ipotesi del «clima storico», l´attuale ricchezza delle specie riflette le risposte ai cambiamenti storici del clima. In quest´ultimo studio i ricercatori hanno esaminato le specie di rettili e anfibi in Europa per stabilire in quale misura la variabilità del clima attuale e di quello passato abbia contribuito alla distribuzione odierna di tali specie. I loro risultati mettono in dubbio l´ipotesi secondo la quale solo i modelli climatici contemporanei sono in grado di spiegare e predire la diversità delle specie. «I nostri risultati sono sorprendenti in quanto contraddicono gli studi precedenti dei modelli su larga scala di ricchezza delle specie», ha commentato il dott. Carsten Rahbek dell´Università di Copenaghen. «Utilizzando un approccio analitico quantitativo, essi forniscono la prima prova a dimostrazione del fatto che il clima storico può contribuire agli attuali modelli di ricchezza delle specie indipendentemente dal clima contemporaneo ed almeno in pari misura. » I risultati hanno implicazioni importanti, come spiega il dott. Miguel Araújo del Museo nazionale di scienze naturali spagnolo. «La comprensione dei meccanismi che generano e mantengono la diversità è fondamentale per poter prevedere le ripercussioni dei cambiamenti del clima contemporaneo sulla biodiversità», ha dichiarato. «Se il clima contemporaneo influisce realmente sulla ricchezza delle specie, le variabili del clima attuale potrebbero essere utilizzate per prevedere con precisione gli effetti del cambiamento climatico sulla biodiversità. Se, come indicato dal nostro studio, i meccanismi alla base dei modelli di ricchezza delle specie contemporanei sono di fatto fortemente influenzati dal clima del passato, le attuali previsioni climatiche potrebbero essere decisamente fuorvianti e occorre quindi sviluppare approcci alternativi per prevedere gli effetti del cambiamento climatico sulla biodiversità. » Il progetto ha ricevuto il sostegno dell´Ue tramite il progetto Ecochange («Challenges in assessing and forecasting biodiversity and ecosystem changes in Europe»), finanziato a titolo dell´area tematica «Sviluppo sostenibile, cambiamento globale e ecosistemi» del Sesto programma quadro (6°Pq). .  
   
   
PESCA: «SE SEI FORTE E SANO MUORI GIOVANE»  
 
La gestione della pesca deve cominciare a tenere conto dei cambiamenti evolutivi indotti dallo sfruttamento delle risorse ittiche, afferma uno studio pubblicato sulla nota rivista «Science». «Un approccio evolutivo illuminato» potrebbe consentire di individuare più chiaramente l´impatto della pesca sulle specie e la loro utilità, suggeriscono i ricercatori. Secondo il documento, diversi studi hanno già indicato che molti cambiamenti diffusi nelle specie ittiche sono probabilmente il risultato di una pressione selettiva determinata dalla pesca e non possono essere spiegati solo da fattori ambientali. La pesca industriale è attualmente la causa di mortalità più comune in molti stock ittici: secondo le stime, i decessi imputabili a questo fattore potrebbero superare del 400% quelli determinati da cause naturali. «La teoria del ciclo di vita (ossia la teoria del ciclo riproduttivo di animali e piante) prevede che l´aumento della mortalità generalmente favorisca l´evoluzione verso una maturazione sessuale anticipata, che avviene quando gli esemplari sono di minori dimensioni, e un elevato sforzo riproduttivo», spiega il documento. Gli autori sono ricercatori di Norvegia, Germania, Danimarca, Francia, Austria, Svezia, Islanda, Portogallo e Paesi Bassi. Le caratteristiche del ciclo di vita sono tra i principali indicatori della dinamica della popolazione. Questa teoria è corroborata da analisi di dati sulla pesca. La situazione è ancora più grave poiché gli effetti, che hanno ripercussioni sulla biomassa degli stock, la demografia e il rendimento economico, sono amplificati da una pesca che è selettiva in termini di dimensioni, stato di maturità, comportamento e morfologia. L´evoluzione indotta dall´uomo viene considerata particolarmente rapida e in grado di produrre cambiamenti involontari nell´arco di pochi decenni. Alcuni di questi cambiamenti «avranno addirittura il potenziale di provocare transizioni ecologiche non lineari e altri sviluppi inaspettati», fa presente il documento. Attualmente, gli esemplari che, contro ogni probabilità, sono riusciti a sopravvivere a tutti i pericoli naturali e a diventare adulti e prolifici sono quelli che finiscono per abboccare all´amo o che restano intrappolati nella rete da pesca, afferma il professor Robert Arlinghaus, dell´Istituto Leibniz per l´ecologia delle acque dolci e la pesca interna (Germania), che è uno degli autori della relazione. «Le conseguenze per lo sviluppo a lungo termine e la preservazione degli stock ittici naturali sono difficili da prevedere. In questo momento, la regola dominante in molti stock ittici non è "chi è nelle condizioni migliori sopravvive", bensì "chi è forte e sano muore giovane"», aggiunge. Lo studio suggerisce ora di ricorrere allo strumento della «valutazione d´impatto evolutivo (evolutionary impact assessment, Evoia) per la gestione delle risorse evolutive». «Innanzitutto, questo metodo ci permetterà di individuare gli stock ittici che sono particolarmente sensibili», spiega il professor Arlinghaus. In seguito sarà importante scoprire esattamente quali cambiamenti evolutivi sono indotti dalla pesca e quale impatto hanno sull´utilità degli stock ittici per la pesca industriale e la pesca ricreativa. Attualmente si stanno sviluppando metodi appropriati nell´ambito di diversi progetti in tutto il mondo. Utilizzando modelli di dinamica della popolazione, i ricercatori potranno quindi sviluppare scenari che permetteranno di comprendere quali misure di gestione saranno in grado di frenare l´evoluzione indotta dalla pesca. Per ulteriori informazioni consultare: http://www. Sciencemag. Org/ http://www. Fv-berlin. De/ .  
   
   
CONVEGNO: “LA TERAPIA CELLULARE E LA CLONAZIONE NEL SETTORE VETERINARIO: APPROCCI SPERIMENTALI E POSSIBILI APPLICAZIONI TERAPEUTICHE”  
 
Venerdì 30 novembre 2007 dalle ore 9. 00 alle ore 9. 30 presso il Centro Pastorale Paolo Vi in via Gezio Calini, 30 a Brescia nel corso del Convegno dedicato a: “La terapia cellulare e la clonazione nel settore veterinario: approcci sperimentali e possibili applicazioni terapeutiche” avrà luogo la consegna del Premio Europeo Agricoltura Marcora. Alla Cerimonia di premiazione interverranno: Dr. Enrico Silvioli Vice Presidente Fondazione Iniziative Zooprofi lattiche e Zootecniche; Dr. Gianni Mainini Presidente Centro Europeo Promozioni Agricole Milano; Dr. Marco Rossi Presidente Comitato Tecnico Fondazione Iniziative Zooprofi lattiche e Zootecniche Titolare Azienda Agricola “Villa” Azienda Vincitrice Premio Marcora Titolare Azienda Agricola “Il Frutteto di Annalisa” Azienda Vincitrice Premio Marcora Con l’augurio di poterLa incontrare, porgiamo i più distinti saluti. .  
   
   
UN NUOVO MODELLO INTERPRETATIVO PER IL MADE IN ITALY AGROALIMENTARE  
 
Con 22 miliardi di euro l´agroalimentare si conferma uno dei settori più importanti per l´export italiano, rappresentando il 6,7% del totale delle relazioni commerciali del nostro Paese (+14,6% rispetto al 2002). I cibi nostrani risultano sempre più apprezzati nel mondo e attorno al marchio “Made in Italy” si è sviluppato un ampio dibattito e un diffuso consenso. Al tempo stesso c’è però grande confusione su questo concetto poiché manca una definizione univoca di Made in Italy. Per portare un contributo di chiarezza Nomisma ha definito un’innovativa metodologia di analisi e un paradigma interpretativo. Cinque i parametri messi in campo: l´origine, il differenziale di prezzo all´export, la specializzazione produttiva, la diffusione nel mondo dell’agroalimentare italiano, le imitazioni dei nostri prodotti. In base a questa nuova unità di misura Nomisma ha quindi messo alla prova i nostri prodotti nello stesso periodo. Il risultato è incoraggiante: nonostante il forte apprezzamento della moneta europea e il contemporaneo inasprimento della concorrenza internazionale, tra il 2002 e il 2006 tutte le 5 declinazioni di Made in Italy sono risultate in crescita. Le “Prospettive di sviluppo del Made in Italy nel settore agroalimentare” sono state analizzate da Nomisma in uno studio commissionato da Veronafiere e presentato ad Agrifood nelle scorse settimane. .  
   
   
COME PROMUOVERE LA RISORSA LEGNO SEMINARIO TECNICO A TRENTO FIERE  
 
C’erano i rappresentanti delle Associazioni Forestali, dei proprietari forestali interessati, dei componenti del tavolo filiera foresta legno, del Consorzio dei Comuni, dell’Associazione provinciale delle Asuc trentine, dell’ Ordine dei dottori agronomi e forestali. In molti hanno risposto ieri – presso la sala conferenze di Trento Fiere, in via Briamasco – al seminario (nei fatti un incontro assai operativo, squisitamente tecnico e di confronto sui modelli operativi di gestione del patrimonio forestale) organizzato dal Servizio foreste e fauna della Provincia autonoma di Trento. “Seminario sull’associazione forestale. Le iniziative per la promozione della filiera foresta legno” il titolo del seminario cui ha voluto portare il suo saluto, in apertura dei lavori, l’assessore provinciale all’agricoltura, commercio e turismo, Tiziano Mellarini. “Il Piano di sviluppo Rurale 2006 – ha detto Mellarini - ha puntato sulla costituzione di associazioni dei proprietari per la razionalizzazione e il miglioramento della gestione dei patrimoni forestali operando una scelta precisa a favore di forme di aggregazione libere (non vincolate ad ambiti territoriali predeterminati), agili (nella forma della convenzione fra Enti per la parte pubblica) e flessibili (non ammettendo spese per personale e lasciando agli associati la definizione dell’oggetto della gestione associata). Sempre più emerge infatti la necessità di mettersi insieme, di unire le forze. Tutto questo avendo ben chiara la consapevolezza che l’ambiente è una nostra risorsa imprescindibile, e non abbiamo un ambiente di ricambio”. “A conclusione del periodo di applicazione del Piano di Sviluppo Rurale – ha aggiunto Mellarini - il risultato raggiunto è significativo. Sono state infatti costituite 11 associazioni pubbliche, che interessano 80 enti proprietari e una superficie di oltre 72. 688 ettari di bosco (dell’area di proprietà pubblica) e 3 associazioni di privati, che interessano 159 proprietari e 5200 ettari”. L’assessore ha poi ricordato “l’importanza della nuova legge forestale, la numero 11 del 2007, che ha riconosciuto e valorizzato il ruolo delle associazioni forestali, prevedendo anche un meccanismo addizionale nell’assegnazione dei contributi per gli interventi. Questa Legge è ora nella delicata fase della stesura dei regolamenti. E’ una legge che dà forza ulteriore all’associazionismo: è decisivo che nei riguardi del prodotto legno, ricchezza autentica del nostro territorio, si vada a ridurre la frammentazione e ad unire le forze per incidere su scenari di mercato che sono invece sempre più globali”. Di qui la necessità del momento di riflessione e di approfondimento con le associazioni e fra le associazioni. A questo momento ha portato il suo saluto anche Renzo Anderle, presidente del Consorzio dei Comuni trentini. “Quello della certificazione forestale – ha detto – è stato ed è un cammino impegnativo e proficuo. Boschi e foreste sono ambienti da custodire, possiamo farlo solo con l’organizzazione ed unendo le forze”. Quindi, stimolati dalla relazione di Romano Masè, dirigente del Dipartimento risorse foretali e montane - “il valore della collaborazione di tutti nasce dal fatto che comune è l’obiettivo: mantenere la presenza dell’uomo in montagna, impedire l’abbandono” – i lavori sono entrati nella fase tecnica ed operativa. .  
   
   
LATTE, GIOVEDI´ A BRESCIA 1° FORUM INTERNAZIONALE  
 
Giovedì 29 novembre, a Brescia, presso l´auditorium "Monsignor Capretti" dell´Istituto Artigianelli (via Piamarta 6) a partire dalle ore 10, è in programma il primo "Forum Internazionale del Latte". All´incontro, organizzato da Regione Lombardia, parteciperanno, tra gli altri, Mariann Fischer Boel, commissario europeo all´Agricoltura e allo Sviluppo Rurale, Paolo De Castro, ministro delle Politiche Agricole, Roberto Formigoni e Viviana Beccalossi, presidente e vice presidente della Regione Lombardia. Una giornata interamente dedicata al latte che vedrà coinvolte anche le organizzazioni professionali agricole, con i massimi rappresentanti regionali, e l´industria di trasformazione, con il presidente nazionale di Assolatte, Giuseppe Ambrosi. .  
   
   
VITO RUBINO È IL NUOVO PRESIDENTE DEL CONSORZIO TUTELA MOZZARELLA DI BUFALA CAMPANA DOP  
 
 Il consiglio di amministrazione del Consorzio per la Tutela della Mozzarella di Bufala Campana dop ha eletto quale suo presidente Vito Rubino, zona Caserta. Vicepresidente per la zona di Salerno viene riconfermato Domenico Raimondo, altra riconferma per Giancarlo Francia per la zona del Basso Lazio. Il 26 Marzo 2007, il consiglio di amministrazione del Consorzio Tutela Mozzarella di Bufala Campana Dop aveva eletto Luigi Chianese quale suo presidente, su indicazione della maggioranza dei soci, che lo aveva già indicato, eleggendolo presidente dell´Assemblea. Chianese prendeva il posto di Franco Serra, in carica da due mandati consecutivi, durati sei anni. Il 21 Settembre 2007, il Cda del Ctmbc Dop, dopo quasi sei mesi, rassegnava in blocco le dimissioni. Il 28 Settembre 2007 L´assemblea del Consorzio Tutela Mozzarella di Bufala Campana Dop rieleggeva un nuovo Consiglio di Amministrazione. “Ha termine una fase di transizione importante – dice il neo presidente Rubino – ho raccolto il voto unanime del Consiglio ed a breve sarà convocata una conferenza stampa per illustrare il programma di lavoro dei prossimi tre anni. ” Rubino inoltre aggiunge: ”In questo momento di personale soddisfazione il mio pensiero è rivolto a tutti gli imprenditori caseari e zootecnici, oggi preoccupati per i problemi ambientali della regione Campania, questioni che sicuramente saranno presenti nell’agenda di governo del Consorzio. ” .  
   
   
TUTELA PRODOTTI EUROPEI: LA CIA LUCANA A BRUXELLES  
 
Una delegazione della Cia-confederazione Italiana Agricoltori della Basilicata, guidata dal presidente e vicepresidente Donato Distefano e Paolo Carbone, partecipa a Bruxelles ai lavori della direzione nazionale della Cia e al convegno, promosso dalla Cia-confederazione italiana agricoltori e dalla Unione avvocati europei (Uae), sul tema: “La tutela comunitaria dei prodotti agroalimentari europei”. Lo scopo - secondo quanto ha spiegato Distefano - è quello di difendere i viticoltori lucani e le produzioni lattiero-caseari. La Confederazione conferma la necessità di pervenire ad una profonda riforma dell’Ocm che consenta di migliorare il reddito dei viticoltori e di rafforzare la capacità competitiva delle imprese e della filiera nel suo complesso. In questo quadro è opportuno rendere il più possibile coerenti le misure previste dal regolamento con la scelta di fondo della Pac di muoversi verso il pagamento unico aziendale. Inoltre è indispensabile attivare tutti gli strumenti per una drastica semplificazione degli adempimenti burocratici. Sulla zootecnia, la Cia, riconferma la richiesta di un Piano strategico nazionale per la zootecnia nel quale il settore del latte trovi adeguato rilievo. Tale piano dovrà essere articolato sul territorio e capace di coniugare interventi istituzionali e progettualità economica dei produttori e degli operatori della filiera. Dopo anni di bassi prezzi del latte alla stalla, nell’estate del 2007 si è invertita la tendenza delle dinamiche dei mercati mondiali, legate al calo delle produzioni ed all’incremento dei consumi mondiali che hanno assorbito produzioni europee per soddisfare la crescente richiesta. Le mutate condizioni di mercato devono comunque essere lette in un quadro che vede le imprese zootecniche impegnate a sostenere investimenti e costi di gestione anche per adeguarsi alle normative ambientali ed igienico sanitarie. .  
   
   
IL SOTTOSEGRETARIO TAMPIERI IN VISITA AL MERCATO DI TERREALTE: “PRESTO UNA LEGGE FAVORIRÀ L’ISTITUZIONE DI INIZIATIVE CHE FAVORISCONO IL RAPPORTO DIRETTO TRA PRODUTTORE E CONSUMATORE”. I VITICOLTORI LOCALI GLI HANNO CONSEGNATO LA RICHIESTA DI CONCESSIONE DEL MARCHIO IGT  
 
 Osnago -  “Il rapporto diretto tra produttore agricolo e consumatore deve essere favorito, per questo il Parlamento approverà presto la Legge per l’istituzione dei mercati a vendita diretta degli agricoltori”. Così si è espresso il sottosegretario alle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Guido Tampieri, al termine del suo giro tra gli stand del mercato dei produttori agricoli del Consorzio Terrealte, nella serata di lunedì 26 novembre. “La qualità dei prodotti in vendita e la loro provenienza dal territorio sono valori da salvaguardare – ha aggiunto il rappresentante del Governo - Viviamo in un periodo in cui l’attenzione del pubblico per l’alimentazione sta aumentando: accanto al canale della grande distribuzione, in cui la concorrenza si batte con il miglior prezzo, c’è spazio anche per nicchie come questa, in cui la domanda dei consumatori è rivolta particolarmente al prodotto di qualità”. Dopo la visita al mercato allestito come sempre negli spazi della Fiera di Osnago, Tampieri ha partecipato a un incontro con i viticoltori locali che gli hanno consegnato la lettera in cui si richiede ufficialmente la concessione del marchio Igt (Identificazione Geografica Territoriale) per la produzione vinicola lecchese e comasca. .  
   
   
APRE A NUORO LA SEDE DEL SERVIZIO DI SELVICOLTURA DI AGRIS  
 
Sarà inaugurata nei prossimi giorni a Nuoro la sede del servizio di Selvicoltura di Agris, l´agenzia regionale per la ricerca in agricoltura, selvicoltura e acquacoltura. La notizia è stata data qualche giorno fa dopo un incontro in città tra il direttore generale di Agris, Giuseppe Pulina, e i vertici dell´Ente foreste per definire le modalità di collaborazione scientifica fra le due istituzioni nel quadro del futuro polo forestale di Nuoro. Erano presenti anche il direttore generale dell´Ente foreste Graziano Nudda, quello del servizio di Nuoro Aldo Derudas, il direttore del Dipartimento per il Sughero e la Silvicoltura Agostino Pintus, Giulio Brundu e Michele Puxeddu, del servizio Selvicoltura di Agris. I temi di interesse scientifico comune sui quali Agris dovrà sviluppare programmi di ricerca tali da poter essere trasferiti all´Ente foreste e al Corpo forestale di vigilanza ambientale, riguardano la funzionalità produttiva dei sistemi forestali, i rimboschimenti litoranei, la difesa dei boschi dagli incendi, il recupero delle superfici percorse dal fuoco e la gestione dei boschi secolari. Un aspetto di particolare rilievo applicativo riguarda la fornitura di germoplasma di cultivar locali di alberi da frutto da inserire in contesti forestali ai fini della costituzione di arboreti a salvaguardia della biodiversità arborea della Sardegna. Le piante saranno fornite all´Ente foreste dai vivai del Dipartimento per l´Arboricoltura che vanta una pregevole collezione di piante madri e una esperienza lunghissima nel vivaismo. Per quanto attiene i prodotti del bosco, oltre al sughero per il quale Agris ha ereditato le conoscenze e competenze della Stazione Sperimentale del Sughero di Tempio, nuove prospettive di ricerca potrebbero affacciarsi nel settore del legno da opera, con particolare riguardo ai parquet e ai pannelli isolanti. Agris Sardegna, nella sede di Tempio, dispone inoltre di una sughereta certificata sulla quale sono in corso esperimenti di recupero di aree degradate da incendi, e di laboratori fra i quali una camera per studiare il comportamento al fuoco dei materiali. Nella sede di Nuoro sono stati attivati da Agris due posti di dottorato di ricerca in collaborazione con l´Università di Sassari in campo di ricerca forestale.  
   
   
A LA CAVE DEL CAFFE’ BERNINI E’ DI SCENA L’APERITIVO “TERROIR CHIC”  
 
La Cave del Caffé Bernini di Roma, un nuovo spazio esclusivo destinato ai gourmet. Un’offerta unica che in città non c’era: flûte di rari champagne e spumanti, sfiziosi finger food ma anche il top di formaggi, salumi e vini del Lazio a bicchiere, in omaggio a una delle più belle piazze del mondo A meno di un anno dalla totale restyling che ha portato il bar ristorante Caffé Bernini di piazza Navona a Roma a essere considerato dalla critica (non a caso è stato recensito dalle più importanti Guide del settore, Gambero Rosso in primis) e dal pubblico come una delle mete gastronomiche emergenti della città, il giovane titolare Alberto Cagliostro, sempre con il prezioso aiuto di tutto il suo staff, apre lunedì 3 dicembre alle ore 18. 30, con un’inaugurazione ad inviti, La Cave: un nuovo spazio goloso ed esclusivo che dall’ora dell’aperitivo fino al dopo teatro offre l’inconsueto connubio “Terroir Chic” di raffinati Champagne con il meglio della produzione enogastronomica laziale. «Volevo dare ai nostri clienti un servizio in più», spiega il vulcanico Alberto Cagliostro (giovane e appassionato proprietario), e in effetti La Cave era forse il solo tassello mancante per completare un’offerta di qualità a tutto tondo che al Bernini parte dalla mattina alle 9 per l’ottima prima colazione e arriva a notte fonda. Anche la ghiotta novità ha più volti: in un ambiente moderno e trendy, con spazi e luci appositamente studiate che rendono l’atmosfera calda e accattivante, La Cave da un lato offre l’opportunità di bere, anche alla mescita (cosa unica a Roma!), ottimi champagne ricercati con competenza e passione fra le piccole produzioni francesi, un nome per tutti il Mathelin Brut nella versione “normale” e “rosé” eletto a champagne “della casa”, una vera chicca per gli appassionati. E poi Coutier, De Meric, Bollinger, Dom Perignon, Krug e altri a rotazione. Non mancheranno, sempre a calice, bollicine italiane, dai Franciacorta al Ferrari. In abbinamento deliziosi finger food appositamente studiati dallo chef Emanuele Maggio. L’altra metà della proposta è altrettanto originale: i migliori vini laziali a bicchiere da combinare con una dozzina di formaggi regionali rari e squisiti, fra cui il pecorino di Picinisco o il conciato di San Vittore o il marzolino di capra o ancora il vero pecorino romano, e poi salumi e prosciutti nostrani di grande valore, come quelli di Guarcino e Bassiano ma anche quello particolarissimo di Cori, cotto nel vino e nelle erbe aromatiche. Ad arricchire il menu un paio di piatti caldi secondo mercato ed estro dello chef. Tutti i giorni dunque, a partire dalle 18. 30 fino alle 23. 30, La Cave apre le sue porte per un incontro con il gusto che volendo può essere sempre diverso. Ma non è finita qui perché per i virtuosi dei fornelli c’è in serbo un’altra sorpresa: da marzo a giugno, una mattina a settimana, La Cave sarà la sede di corsi di cucina tenuti dal bravo chef Emanuele Maggio e dai suoi aiuti. Special guest di fine corso i migliori chef della capitale. Caffé Bernini p. Zza Navona, 44 00186 Roma www. Caffebernini. Com .  
   
   
LA VECCHIA LUGANA SI E’ COMPLETAMENTE RINNOVATA, LA CUCINA IN LINEA CON I PIÙ RECENTI STANDARD QUALITATIVI: LO CHEF OMAR BERNARDI AFFIANCHERÀ ALLA CUCINA DI GAZINEO LA SUA CREATIVITÀ E FANTASIA  
 
L’affascinante e suggestivo Lago di Garda diventa il punto di forza per nuovi e sicuri successi La Trattoria Vecchia Lugana, oggi Vecchia Lugana è sempre stata un punto di riferimento per i gourmand italiani e stranieri che hanno apprezzato questo locale per la cucina, per il servizio e per lo stile, in un contesto paesaggistico unico per il Lago di Garda. La storia dell’edificio risale al 1542, come si può riscontrare da una mappa Vaticana che lo indicava come importante punto di ristoro. Il suo grande successo è stato merito della famiglia Ambrosi, in particolare di Pierantonio che, dopo gli studi di Giurisprudenza, ha seguito la sua vera passione: continuare l’attività nel rispetto della tradizione familiare. Ambrosi è stato fondatore, con altri famosi colleghi, di rilevanti associazioni del settore come “Linea Italia in Cucina” e “Le Soste”. Oltre ad aver ricevuto nel passato importanti premi, tra cui si ricordano la targa “Vide” come miglior cantina della ristorazione italiana e “Le Etoile D’or” de l’Equipe Hotel a Parigi, Vecchia Lugana dal 1974, per 31 anni consecutivi, ha ottenuto il prestigioso riconoscimento della Stella Michelin. “Dopo tre anni di chiusura, oggi Ambrosi ha deciso di sposare il progetto di Ranu Hotel Restaurant”, come spiega l’ Amministratore Delegato Giuseppe Romano; “pronto ad affrontare con entusiasmo una nuova sfida: la conduzione del ristorante completamente rinnovato”. Per la riapertura del locale, prevista per il prossimo mese di dicembre, Ambrosi e la Direzione di Ranu Hotel Restaurant hanno voluto fondere la tradizione con l’innovazione. E’ stato richiamato Carmine Gazineo, chef storico della Vecchia Lugana, per affidargli la conduzione della cucina nelle proposte legate alla tradizione bresciana. Le ricette di Carmine Gazineo si basano su due principi fondamentali: stagionalità e qualità degli ingredienti. I sapori da lui interpretati sono decisi e ben riconoscibili da chi vuole gustare i piatti tipici della Vecchia Lugana. Per affiancare al menu tradizionale una serie di proposte innovative, la Vecchia Lugana ha scelto Omar Bernardi che affiancherà alla cucina di Gazineo la sua creatività e fantasia. Questo giovane chef vanta importanti esperienze, alcune delle quali svolte nei famosi ristoranti stellati “Il Sole di Ranco”, “De Pisis” dell’Hotel Bauer di Venezia, “La Terrazza” dell’hotel Eden di Roma, “San Domenico” di Imola, “Rucola” di Sirmione e “Castello Banfi” di Montalcino. Altra novità per la Vecchia Lugana è la pasticceria, che Ambrosi ha deciso di affidare a Cinzia Battarra, che ha un curriculum assolutamente degno di nota; infatti ha collaborato per alcuni anni come responsabile con Igles Corelli alla Locanda della Tamerice, oltre ad aver contribuito alla stesura di numerosi libri. Cinzia Battarra, inoltre, ha ricevuto proprio recentemente un importante riconoscimento da Barolo & Co. Come migliore pasticcera italiana. La Vecchia Lugana completamente rinnovata, la cucina in linea con i più recenti standard qualitativi e l’affascinante e suggestivo Lago di Garda diventano i punti di forza per nuovi e sicuri successi. .  
   
   
SETTE CLIENTI SAGNA NOMINATI CAVALIERI DELL´ORDRE DES COTEAUX  
 
L’antico “ordre des coteaux de champagne”, fondato da oltre 350 anni, nomina cavalieri sette prestigiosi clienti dell´azienda torinese Sagna, importatrice in Italia dello Champagne Louis Roederer Il 9 novembre si è celebrato a Roma presso il Complesso Monumentale di S. Spirito in Saxia il Grand Chapitre de l’Ordre des Coteaux de Champagne, confraternita fondata oltre 350 anni fa che ha come missione quella di celebrare i vini di Champagne, nel loro insieme e nella loro diversità. Solenne la cerimonia d’investitura cavalleresca, denominata “intronizzazione”, che ha visto il Consiglio Capitolare, formato da rappresentanti delle maison e dei viticoltori della Champagne nominare tra i 60 nuovi “Cavalieri” italiani, anche sette importanti clienti dell´azienda Sagna: Elena Bruno, direttore generale Hotel de Russie Marcel Lévy, direttore generale Hotel Eden Marino Lucantoni, Enoteca Fratelli Lucantoni Vincenzo Nicastro, proprietario ristorante Hostaria dell´Orso Alberto Quinzi, ristorante Quinzi & Gabrielli Massimo Troiani, proprietario ristorante Il Convivio Roberto Wirth, presidente e direttore generale Hotel Hassler Presenti alla serata i rappresentanti della società Sagna, il presidente Giusto Lusso, e della Maison Louis Roederer, il direttore Commerciale Internazionale Frédéric Heidsieck, e importanti nomi del mondo del vino, dello spettacolo, della politica, dei media e professionisti della ristorazione. .  
   
   
PRESENTATO ALLA TRIENNALE DI MILANO “UNA TERRA, IL COLLIO. UN UOMO, MARCO FELLUGA” UN LIBRO PER FESTEGGIARE GLI 80 ANNI DEL GRANDE VIGNAIOLO FRIULANO  
 
“Una terra, il Collio. Un uomo, Marco Felluga”: questo il titolo del libro pubblicato in occasione degli 80 anni di Marco Felluga, prestigioso vignaiolo del Collio goriziano, personaggio di spicco del mondo enologico nazionale. Il volume è stato presentato alla Triennale di Milano da Bruno Pizzul, noto giornalista sportivo e grande appassionato ed intenditore di vini. All’appuntamento hanno partecipato giornalisti, vignaioli ed esponenti del mondo culturale, economico e politico italiano che alla fine hanno degustato vini di diversi produttori del Collio e piatti cucinati in diretta da 4 chef di Friuli Via dei Sapori: Da Toni di Gradiscutta di Varmo, Il Cacciatore alla Subida di Cormons, Sale e Pepe di Stregna e All’androna di Grado Il libro - scritto da Walter Filiputti con i contributi di Paolo Bianchi, Gianni Bignucolo, Claudio Fabbro, Aldo Morassutti, Giannola Nonino, Eligio Paties, Antonio Piccinardi, Marko Primosic, Josko Sirk, Angelo Solci, Franco Sturzi, Edi Keber e Manlio Tonutti - intreccia la storia di Marco Felluga con quella del Collio, dove ha vissuto e che ha contribuito a valorizzare con una vita imprenditoriale tutta dedicata al vino. Walter Filiputti ha voluto raccontare la vita di lavoro di Marco attraverso il racconto del Collio, perla del panorama enologico italiano: è la storia di un leader che ha compreso come pochi ciò che bisognava fare affinché queste colline diventassero “il” Collio. Ma anche la storia di un territorio molto complesso che ha saputo ricucire - con grande senso civile - gli strappi della storia. Nel Collio infatti, oltre che produrre vini di grande qualità, si è saputo far convivere culture tra loro diverse, tutte unite attorno al medesimo obiettivo: trasformare questo splendido angolo d’Italia in una delle aree vinicole più prestigiose del mondo. Il libro quindi è un’occasione per entrare nello spirito di una terra attraverso il volto di un uomo, il suo lavoro, le sue innumerevoli intuizioni e l’impegno che ha profuso. Marco Felluga, pragmatico, terribilmente esigente sul lavoro, sorretto da un intuito fuori del comune e da una vasta cultura, entra ed esce nella trama del libro. Alcune volte agendo in prima persona e altre rimanendo dietro il sipario, ma sempre attore di un’epopea nella quale ha lasciato il segno. .  
   
   
GIRMI EDIZIONE LIMITATA PER BIALETTI: SPREMIAGRUMI, FRULLATORE, TOSTAPANE, BOLLITORE E TRITATUTTO DALLE PRESTAZIONI ECCELLENTI  
 
Il marchio Girmi, da sempre sinonimo di tecnologia, innovazione e design italiani nei piccoli elettro­domestici per la cucina, presenta l’Edizione Limitata per Bialetti: un’autentica selezione speciale disponibile esclusivamente nei migliori negozi di casalinghi. La nuova linea, composta da cinque articoli che si posizionano al top della gamma Girmi, si caratte­rizza immediatamente per l’inedita quanto elegante mise en noir, un brillante e raffinato abito nero di gala perfetto per impreziosire e dare un tocco di personalità a qualsiasi cucina, ma anche per esaltare un design curato nei minimi particolari. La linea Edizione Limitata per Bialetti si compone di spremiagrumi, frullatore, tostapane, bollitore e tritatutto che hanno in comune l’elevata potenza dei motori, a garanzia di prestazioni sempre eccellenti ottenute nel minor tempo possibile. Così, ad esempio, il Frullatore Fr90 si distingue all’interno della gamma Girmi per i suoi 700 W di potenza e per la maxi-capienza del bicchiere in vetro, ben 1,7 Litri. Pari capacità si trova anche nel nuovo Bollitore Jc85, pronto a portare rapidamente l’acqua alla giusta temperatura grazie a una potenza di 2200 W e al termometro integrato. Dal canto suo, il Tritatutto Tr30 risulta particolarmente efficace e veloce grazie ai suoi 700 W di potenza associati alla lama in acciaio inox adatta a tritare, sminuzzare e amalgamare finemente. Con il lancio della linea Edizione Limitata per Bialetti, il marchio Girmi ripropone al meglio quelle caratteristiche di cura nel design e innovazione che l’hanno reso protagonista storico nella diffu­sione dei piccoli elettrodomestici belli e di alta qualità nelle case degli italiani. Numero Verde 80 0. 014407 www. Bialettiindustrie. It .  
   
   
‘ARTIGIANATO E RISTORAZIONE’ LA CRESCITA ECONOMICA CHE PASSA DALLA ‘TAVOLA TOSCANA’ A SIENA LE ECCELLENZE DI UN SETTORE CHE VALE 3,4 MILIARDI DI EURO  
 
 Firenze - «La competitività del Sistema Toscana passa anche dall’innovazione nel settore delle produzioni artigianali di qualità e della ristorazione. Per questo ritengo che il progetto ‘Artigianato e ristorazione’ possa rappresentare in maniera chiara e univoca gli esiti positivi del fruttuoso dialogo tra innovaz! ione e tradizione, tra produzioni e territorio, tra diversi settori della nostra economia. Un dialogo capace di accrescere la penetrazione toscana nei mercati ad alto valore aggiunto e contribuire così alla crescita economia di tutta la regione. » Con queste parole Ambrogio Brenna, assessore all’innovazione e alle attività produttive della Regione Toscana ha presentato ‘Artigianato e ristorazione’ l’iniziativa voluta dalla Regione Toscana in collaborazione con Cna e Confartigianato Imprese Toscana e realizzato da Artex con il contributo di Enoteca Italiana. L’evento di apertura del progetto avrà luogo a Siena mercoledì 28 novembre, alle ore 18 presso la prestigiosa sede dell’Enoteca Italiana. «L’antico legame tra tradizione gastronomica toscana e gli oggetti utilizzati per la preparazione dei cibi, servizio, degustazione e conv! ivialità, rappresenta un’opportunità ! importan te per il mondo della ristorazione e dell’hotellerie, ha continuato l’assessore Brenna, un settore che vale in Toscana 3,4 miliardi di euro grazie a 370. 000 posti-tavola. In mostra troviamo una selezione di accessori, utensili e complementi delle produzioni artigianali toscane di qualità, capaci di arricchire e completare l’esperienza vissuta ad un pranzo o ad una cena, creando particolari atmosfere. » .  
   
   
VEUVE CLICQUOT: E-COMMERCE DI LUSSO CON IL NUOVO SITO WWW.CLICQUOTSHOPPING.IT E’ ON-LINE IL NUOVO SPAZIO-SHOPPING ELETTRONICO DI VEUVE CLICQUOT, DOVE È POSSIBILE ACQUISTARE GLI ESCLUSIVI ACCESSOIRES POUR LE CHAMPAGNE E LE ULTIME NOVITÀ DELLA MAISON.  
 
In perfetta armonia con le esigenze moderne e guardando al proprio passato per crescere nel futuro, Veuve Clicquot ha rinnovato il sito www. Clicquotshopping. It per incantare il mondo con le sue creazioni. Poiché Veuve Clicquot ha sempre sottolineato l’eleganza con un tocco di audacia, ha deciso di investire in Internet con il restyling dello spazio-shopping elettronico. Il web è una meravigliosa opportunità per presentarsi al mondo e Veuve Clicquot vuole offrire una possibilità in più ai clienti: il servizio va incontro a persone sempre indaffarate e in viaggio, a clienti esperti ed esigenti o a semplici curiosi che trovano nel web la comodità di acquisto unita alla sicurezza e la fiducia di un grande marchio. Due anni dopo il lancio del sito www. Clicquotshopping. It, la celebre Maison de Champagne ne annuncia il restyling nella grafica, nei contenuti e nell’assortimento prodotti. Con un’accattivante veste grafica, più luxury per essere in linea con i trend del momento e rispecchiare appieno lo stile della Maison, www. Clicquotshopping. It è la frontiera dello shopping sofisticato, fonte di ispirazione per le persone più esigenti e attente alle novità. Su www. Clicquotshopping. It ognuno può vivere il gusto unico e irripetibile di accarezzare un desiderio e soddisfarlo scegliendo uno degli esclusivi Accessoires pour le Champagne firmati Veuve Clicquot. Dalle ormai note Clicquot Ice Jacket, Clicquot Traveller, agli inediti secchielli da ghiaccio, alle sinuose vasche della collezione Prestige firmata da Pablo Reinoso, fino ai trendy grembiuli da cucina, alla chiave Usb, passando per le ultime novità della Maison, come il Jéroboam “Yellowboam”, la bottiglia più preziosa mai realizzata dalla Maison, pensata per celebrare i 130 anni della celebre Etichetta Gialla, o Clicquot Chic, la nuova confezione regalo in cartone di Yellow Label che diventa un originale e frizzante secchiello da ghiaccio…un vasto assortimento di prodotti per soddisfare ogni desiderio! Tre le sezioni principali sull’home page per interagire rapidamente con il sito: § Yellow Boutique: la boutique on-line Veuve Clicquot dove sfilano tutte le creazioni disponibili; § Yellow Cult: pagina dedicata al prodotto cult del momento; § Yellow News: spazio per la presentazione dei nuovi prodotti della Maison e delle iniziative in corso. Il sito www. Clicquotshopping. It, facilmente accessibile, presenta sei sezioni navigabili, oltre al più chic degli chariot in cui riporre i desideri che si sceglie di soddisfare: § Guida all’acquisto: dove sono disponibili tutte le informazioni sulle condizioni di vendita, sulla consegna e sui pagamenti, oltre alle note legali e quelle sulla tutela della privacy; § Le nostre linee: la boutique on-line Veuve Clicquot dove sfilano tutte le creazioni disponibili, suddivise in quattro linee: Yellow Label, Veuve Clicquot Rosé, La Grande Dame e Vintage; § Il mondo Veuve Clicquot: dedicato a coloro che desiderano conoscere qualche particolare in più sul mondo Veuve Clicquot; § Contattaci: per risolvere dubbi o chiedere ulteriori delucidazioni sulla Maison e i suoi articoli di design; § News: per la presentazione dei nuovi prodotti della Maison e delle iniziative in corso; § Segnala un amico: per far conoscere agli amici il lusso e la raffinatezza del mondo Veuve Clicquot. Se l’amico effettuerà qualche acquisto sul sito www. Clicquotshopping. It, chi l’ha segnalato avrà una gradita sorpresa nel momento in cui effettuerà i propri acquisti. Prodotti di design, espressione di innovazione e qualità, valori tipici della Maison Veuve Clicquot Ponsardin per un´ esperienza online esclusiva dedicata a chi guarda con occhi curiosi il mondo non smettendo mai di cercare e chiedere. .  
   
   
CUVÉE PRESTIGE: SUBLIME TRASPARENZA UNA RIVOLUZIONARIA E SEDUCENTE BOTTIGLIA TRASPARENTE PER LE BOLLICINE FIRMATE CA’ DEL BOSCO  
 
Una bottiglia trasparente e seducente per le nuove bollicine di Ca’ del Bosco Cuvée Prestige. Una trasparenza rivoluzionaria e audace, elegante e chic, un’invito aperto a degustare le bollicine dal finissimo perlage che possono, finalmente, mostrare il loro colore giallo oro. La trasparenza della bottiglia ha il doppio compito di svelare un’identità fatta di vita ed esperienza e di segnare un nuovo inizio: Cuvée Prestige rompe gli schemi e diventa il nuovo classico del Franciacorta. Cuvée Prestige è un Franciacorta classico, equilibrato, piacevolmente fresco e acidulo, perfetto per ogni occasione. .  
   
   
SPUMEGGIANTE BILANCIO PER LA CANTINA PRODUTTORI DI VALDOBBIADENE  
 
Con un patrimonio netto di 5,6 milioni e un fatturato di 21,5 milioni di Euro, la Cantina Produttori di Valdobbiadene va fiera dei suoi numeri e si mostra come azienda dinamica e moderna proprio come il vino che la rappresenta: il Prosecco. Nata nel ’52 la cantina cooperativa per eccellenza del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene è diventata negli ultimi anni un esempio e un punto di riferimento per l’intero comparto. A chiusura dell’anno finanziario 2006/2007 il bilancio approvato dall’Assemblea ha messo in luce dati molto confortanti: un fatturato in crescita da 19,5 milioni a 21,5 milioni di Euro nell’ultimo anno, 8 milioni di bottiglie prodotte e vendute e un incremento export del 29% rispetto all’anno precedente e del 13% in Italia. Le bottiglie prodotte vengono distribuite sui canali Ho. Re. Ca. Con il marchio Val d’Oca, mentre nel canale Gd e Gdo con il marchio Cantina Produttori. Con i suoi 574 soci, 664 ettari di vigneti situati nelle zone più vocate, 108 mila quintali di uve raccolte nell’ultima vendemmia, la Cantina Produttori di Valdobbiadene rispecchia l’andamento positivo delle bollicine di Valdobbiadene. “La filosofia della Cantina – afferma il direttore Aldo Franchi – è quella di continuare ad investire in infrastrutture per, da una parte garantire una eccellente qualità, dall’altra migliorare l’accoglienza ponendo sempre maggiore attenzione alle nuove e mutevoli esigenze del consumatore”. Nei primi mesi del 2008 si avvierà la costruzione del nuovo outlet aziendale il cui progetto è stato realizzato da un gruppo di giovani architetti che hanno partecipato al concorso di idee indetto dalla Cantina Produttori per dare spazio a nuovi talenti. Il nuovo outlet contribuirà a darle un’immagine di design utilizzando materiali ecocompatibili all’avanguardia nel pieno rispetto del territorio. Importanti investimenti in comunicazione sono previsti anche per il prossimo anno che vedrà le bollicine della Cantina Produttori di Valdobbiadene ancora protagoniste nelle più importanti città italiane in location prestigiose. .  
   
   
SULLA STRADA DEL VINO PROSECCO E VINI DEI COLLI CONEGLIANO E VALDOBBIADENE UN LIBRO FOTOGRAFICO DI MARIO VIDOR AL CENTRO DI UN ORIGINALE PERCORSO PROMOZIONALE MOLTE LE REALTÀ CHE STANNO RICONOSCENDO IL VALORE DELL’INIZIATIVA  
 
Ha già preso la via del successo il suggestivo progetto “Sulla Strada Del Vino Prosecco e Vini dei Colli Conegliano E Valdobbiadene”, finalizzato alla tutela della tipicità del nettare di bacco trevigiano e alla promozione del territorio di appartenenza, individuato nella cosiddetta “Strada del Prosecco”. L’iniziativa, ideata da Laura Casagrande, diplomata alla Scuola enologica di Conegliano e esperta di comunicazione, e patrocinata dall’Associazione Strada del Prosecco e Vini dei Colli Conegliano Valdobbiadene, ruota intorno alla pubblicazione dell’omonimo libro fotografico a firma del noto artista-fotografo-imprenditore Mario Vidor e coinvolge oltre 50 librerie disseminate su tutto il territorio nazionale, ma in modo capillare nel nord est, dando vita ad un originale percorso di promozione di uno dei fiori all’occhiello della produzione autoctona di Treviso: il prosecco. Il progetto, sostenuto da importanti aziende affacciate su un panorama internazionale, come Vetri Saint Gobain, Amorim – produzione tappi, Tmci Padovan , si concretizzerà in due momenti. Innanzitutto, la pubblicazione del libro fotografico “Sulla Strada Del Vino Prosecco e Vini dei Colli Conegliano E Valdobbiadene”, che descriverà, attraverso scatti mirati, realizzati da Vidor, la zona tra Conegliano e Valdobbiadene, vista da una visuale accattivante e originale, quella di un turista – viaggiatore, immerso nella ricchezza della campagna trevigiana e circondato dalla vita del territorio e dalle sue bellezze artistiche, storiche e culturali. Un taglio editoriale che si propone non solo di attirare sul territorio gli amanti del vino, ma anche di dare un forte impulso al turismo eno-gastronomico e al turismo in genere, con la sua capacità di condurre per mano in un viaggio attraverso le molte e variegate bellezze della Marca trevigiana. Ideata a questo scopo, una praticissima cartina stradale estraibile, allegata al volume, che potrà fungere da agevole navigatore tra le colline del prosecco. Alla pubblicazione del libro seguirà il momento evento, che si concretizzerà nella distribuzione dello stesso in 50 librerie italiane (vedi in allegato elenco parziale), a partire da sabato 1 dicembre 2007. La messa in commercio dell’opera sarà accompagnata, l’1 dicembre alle ore 12:00, da un immancabile brindisi con il prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, organizzato in contemporanea in tutti i 50 punti vendita selezionati. La presentazione ufficiale della pubblicazione, alla presenza del fotografo Mario Vidor e della curatrice del progetto Laura Casagrande, si terrà a Treviso. L’iniziativa è già stata abbracciata da molte realtà istituzionali e non del territorio, che ne hanno riconosciuto le potenzialità promozionali, prenotando, per poi distribuirle, varie copie del libro. «La maggior soddisfazione nella realizzazione di questo progetto» ha detto Laura Casagrande «è stata quella di esser riuscita a creare, non solo a parole, ma anche nei fatti, una proficua sinergia fra diversi soggetti del settore pubblico e privato, ad esempio la casa editrice, le librerie, vari comuni del territorio, ecc. Quella del “lavorare insieme” è per me l’unica strada per raggiungere un buon risultato». Mario Vidor artista-fotografo Dalle prime esperienze pittoriche negli anni Ottanta, la sua attenzione si è in seguito focalizzata sulla fotografia. Dal 1982 la sua personale ricerca - partendo dalla lezione dei maggiori maestri dell´immagine di questo secolo - si sviluppa in due direzioni: l´indagine storico-scientifica e il linguaggio creativo. Alla sua prima pubblicazione "Sulle terre dei Longobardi" (1989), sono seguiti numerosi altri volumi di fotografia e alcune singolari cartelle foto-litografiche. A Pontremoli nel settembre del 1992 con il libro "Semplicemente Italia" ha ricevuto il Premio bancarella. Altri premi da menzionare: a Padova per la miglior fotografia veneta (1996) il Premio "Carlo Goldoni"; a Macerata il Premio "Territorio Odissea 2000"(1998) per il libro "Le torri di Babele"; a Orvieto nel marzo 2002 con il libro "Pagine Bianche" si è classificato primo nella categoria "Fotografia Creativa"; e a Garda (Vr) nel maggio 2003 ha ricevuto il riconoscimento B. F. I. Dalla Fiaf. Ha tenuto numerosissime mostre personali (oltre 190) nelle principali città italiane e all’estero: in Francia, Germania, U. S. A. , Repubblica Popolare Cinese, Croazia, Austria, Slovenia, Canada. .