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MERCOLEDI

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Notiziario Marketpress di Mercoledì 13 Maggio 2015
GIUSTIZIA EUROPEA: IL GRASSO LATTIERO DENOMINATO «POMAZáNKOVÉ MáSLO» NON PUÒ ESSERE REGISTRATO COME SPECIALITÀ TRADIZIONALE GARANTITA IL REGOLAMENTO SUI REGIMI DI QUALITÀ DEI PRODOTTI AGRICOLI E ALIMENTARI NON CONSENTE A UNO STATO MEMBRO DI ELUDERE LE NORME SULLE DENOMINAZIONI COMMERCIALI PREVISTE DAL REGOLAMENTO UNICO OCM  
 
 Lussemburgo - Ai sensi del regolamento unico Ocm , possono essere commercializzati con la denominazione «burro» soltanto i prodotti con un tenore minimo di grassi lattieri uguale o superiore all’80%, ma inferiore al 90%, e tenori massimi di acqua del 16% e di sostanza secca non grassa del 2%. Tuttavia, tale norma non si applica alle denominazioni di prodotti la cui esatta natura risulta chiaramente dall’uso tradizionale. I prodotti che fruiscono di tale deroga figurano in un elenco redatto dalla Commissione. Il «pomazánkové máslo» è un prodotto simile al burro, utilizzato come crema da spalmare oltre che come componente per la produzione di altri prodotti alimentari. Tale prodotto, commercializzato in particolare nella Repubblica ceca, ha un tenore minimo di grassi, in peso, del 31%, un tenore minimo di sostanza secca del 42% e un tenore di acqua che può raggiungere il 58%. A seguito di un ricorso per inadempimento nell’ambito del quale la Commissione ha addebitato alla Repubblica ceca di aver autorizzato la commercializzazione di detto prodotto con la denominazione «pomazánkové máslo» (burro da spalmare), la Corte di giustizia ha dichiarato che esso non poteva essere qualificato come burro e, pertanto, essere venduto con tale denominazione. Essa ha quindi constatato l’inadempimento della Repubblica ceca . Tuttavia, al fine di poter continuare a utilizzare la denominazione «pomazánkové máslo» per il prodotto, la Repubblica ceca ha chiesto alla Commissione di riconoscergli la qualità di «specialità tradizionale garantita» (Stg), considerando che i criteri stabiliti dal regolamento unico Ocm non si applicano alle Stg. Il sistema delle Stg, previsto dal regolamento sul regime di qualità , consente di registrare, in particolare, prodotti alimentari ottenuti da materie prime tradizionali o con un metodo di produzione tradizionale. La Commissione ha respinto la domanda della Repubblica ceca per il motivo che la registrazione richiesta da tale Stato violava il regolamento unico Ocm. La Repubblica ceca chiede al Tribunale dell’Unione europea l’annullamento di tale decisione di rigetto, sostenendo, in particolare, che i due regolamenti, essendo entrambi diretti a garantire che, grazie alla denominazione di un prodotto, i consumatori siano informati sulle proprietà dello stesso, costituiscono metodi alternativi di registrazione delle denominazioni dei prodotti agricoli. Nella sua sentenza odierna, il Tribunale dichiara, anzitutto, che il regolamento sul regime di qualità prevede espressamente che le sue disposizioni non debbano ostacolare l’applicazione del regolamento unico Ocm. Il Tribunale ricorda, poi, che i prodotti che fruiscono della deroga prevista dal regolamento unico Ocm sono iscritti in un elenco tassativo, nel quale tuttavia non compare il «pomazánkové máslo». Al riguardo, il Tribunale dichiara che l’applicazione di una deroga alle disposizioni del regolamento unico Ocm è possibile soltanto per i prodotti la cui reale natura non possa essere confusa con quella dei prodotti la cui denominazione è tutelata da detto regolamento. In tale contesto, ad avviso del Tribunale, consentire a uno Stato membro di utilizzare il regime delle Stg per eludere le disposizioni del regolamento unico Ocm pregiudicherebbe l’uniformazione dell’uso delle denominazioni commerciali dei prodotti agricoli e, pertanto, l’obiettivo di salvaguardare la concorrenza e di tutelare i consumatori. Inoltre, il Tribunale rileva che il regolamento sul regime di qualità consente l’utilizzo di una denominazione registrata come Stg solo per un prodotto che ottemperi alle norme di commercializzazione previste dal regolamento unico Ocm. Il primo regolamento, il cui obiettivo consiste nell’aiutare i produttori di prodotti tradizionali a vendere le loro merci e a comunicare ai consumatori il carattere tradizionale delle stesse, non prevede infatti l’istituzione di un sistema di norme di commercializzazione parallelo e alternativo a quello introdotto dal regolamento unico Ocm. Ciò considerato, il Tribunale respinge il ricorso proposto dalla Repubblica ceca.  
   
   
EXPO, MARONI: BUONA IDEA ESTENDERE APERTURA FINO ALLE 24  
 
 Rho-pero/mi - "Estendere l´orario di apertura del sito espositivo fino alle 24? Mi pare una buona idea, visto il successo di pubblico a cui stiamo assistendo in questi primi giorni". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, a margine della presentazione del Padiglione di Israele nel sito Expo.  
   
   
IMU AGRICOLA, VIA LIBERA DELLA GIUNTA SARDA AL RICORSO CONTRO IL PROVVEDIMENTO NAZIONALE  
 
Cagliari - Anche la Regione Sardegna ricorre contro l´Imu agricola. La Giunta regionale, presieduta dal presidente Francesco Pigliaru, ha deliberato di sostenere i ricorsi contro la legge sull´Imu agricola presentati al Tar del Lazio: il primo dalle Anci di Umbria, Veneto, Liguria, Abruzzo, e il secondo da Anci Lazio. Si tratta di un intervento tecnicamente definito "ad adiuvandum", cioè di sostegno a un iter già in corso, le cui udienze sono fissate per il prossimo 17 giugno 2015. Analogo intervento verrà proposto, quando verrà fissata l´udienza, rispetto al ricorso dell´Anci Sardegna. Con il via libera, la Giunta ha accolto l´ordine del giorno n.37 votato dal Consiglio regionale lo scorso 19 marzo 2015. In quell´occasione l´aula di via Roma aveva dato mandato allo stesso presidente della Giunta di "attivarsi immediatamente al fine di ricorrere nelle opportune sedi avverso la legge di conversione del decreto legge n.4 del 2015". Contro la stessa legge di conversione è inoltre in fase di predisposizione, da parte della Regione Sardegna, un ricorso presso la Corte Costituzionale per la dichiarazione di illegittimità costituzionale. "In tutte le sedi abbiamo sempre assicurato l´impegno della Giunta nel garantire gli interessi del mondo delle campagne isolano - ha spiegato l´assessore dell´Agricoltura e riforma agropastorale, Elisabetta Falchi - e con l´atto di oggi abbiamo dimostrato che alle parole sono seguiti i fatti".  
   
   
AGROBIODIVERSITÀ: PRERSENTATI PROGETTI DI AZIONI INTEGRATE  
 
Si è svolto martedì 12 maggio, presso la sede dell’Ente Parco Nazionale dell’Appennino Lucano a Marsico Nuovo, il convegno sul tema “Agrobiodiversità. Progetti di azioni integrate”, che ha focalizza l’attenzione sull’Azione 5 del Bando Misura 214, relativo al Piano di Sviluppo Rurale 2007/2013, che finanzia interventi volti alla biodiversità animale e vegetale, alla tutela e alla diffusione di sistemi agroforestali ad alto valore naturalistico, oltre a progetti di azione integrata per la biodiversità. Lo si apprende da un comunicato dell´ufficio stampa dell´ente parco. Nel corso della prima parte dei lavori del convegno, che ha visto la partecipazione di relatori qualificati e fortemente impegnati sul campo, è stato approfondito il tema relativo alla conservazione e valorizzazione della biodiversità ovina e caprina e le interazioni di quest’ultima con la biodiversità. L’argomento è oggetto di un progetto realizzato in collaborazione fra il Parco dell’Appennino Lucano e il Cra-zoe, che ne è capofila. Le relazioni hanno trattato sia delle caratteristiche degli allevamenti ovi-caprini nell’area del Parco sia della conseguente filiera lattiero-caesaria, della quale sono state tracciate le potenzialità e descritti gli aspetti tecnologici e sanitari. La seconda parte dei lavori, nella quale sono intervenuti docenti universitari e ricercatori del Cnr-ima, ha riguardato il progetto “Azioni integrate per la salvaguardia e la valorizzazione di specie vegetali autoctone a rischio di estinzione”, realizzato in collaborazione con l’Università di Basilicata, facoltà di Scienza Agraria, che ne è capofila, e del quale il Parco è partner insieme a Cnr-ima. Tra i prodotti oggetto di approfondimenti, sono stati il lampascione lucano, prodotto di nicchia che può rappresentare una potenziale risorsa fra le produzioni agroalimentari del Parco dell’Appennino Lucano. Importante anche lo studio condotto sui diversi ecotipi di fagioli, che costituiscono produzioni da valorizzare, nell’ambito di produzioni realizzate in regime di agricoltura biologica e sostenibile.  
   
   
TRENTO, DIFESA PASSIVA DELLE PRODUZIONI AGRICOLE: CONTRIBUTI NELLA PERCENTUALE MASSIMA  
 
La Provincia destinerà parte dei fondi stanziati sul bilancio provinciale 2015 per integrare il contributo concesso nel 2014 a copertura delle spese relative ai contratti assicurativi per la difesa delle produzioni dalle avversità atmosferiche fino alla percentuale massima (5,9 %) prevista dalla normativa. Lo ha deciso la Giunta provinciale approvando stamane una delibera proposta dall´assessore all´agricoltura. L’assicurazione costituisce uno strumento utilissimo per la gestione dei rischi in agricoltura e pertanto è uno strumento essenziale per la sostenibilità e la competitività del settore agricolo. Il provvedimento dispone il riparto dei fondi sul relativo capitolo del bilancio 2015, assegnando 270.000 euro ad integrazione dei contributi per la difesa passiva concessi lo scorso anno, e 2.530.000 euro per la concessione di contributi per la difesa passiva delle produzioni agricole dalle avversità atmosferiche e per danni al bestiame per l’anno 2015. Con l´ulteriore assegnazione di 270.000 euro il contributo per i danni alle produzioni agricole degli agricoltori trentini per la campagna assicurativa 2014 sarà concesso fino alle percentuali massime previste dalla legge provinciale 4/2003.  
   
   
“CUCINA MIGRANTE – CULTURE E CIBO PER UN MONDO MIGLIORE”  
 
Il 13 ed il 14 maggio la Fondazione Città della Pace per i Bambini Basilicata presenta il progetto “Cucina Migrante” nel corso di due iniziative che si svolgeranno a Potenza. Il 13 maggio, alle ore 19,00 presso la Pucceria Assurd in via Pretoria si terrà un incontro con lo chef internazionale Valicenti conosciuto per le sue ricette topiche e la sua archeocucina. L´incontro, dal titolo “Dacci oggi la nostra pace quotidiana - Il pane nelle culture del mediterraneo”. L´evento è organizzato , nell´ambito della manifestazione “Le vie della Pace”, promossa da Amerete, Csv Basilicata e Fondazione con il Sud. Il 14 maggio, a partire dalle ore 12,00, presso l´Istituto Professionale Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera “U. Di Pasca” in via Anzio 4, si concluderà il progetto “Costruiamo insieme la città della Pace” con una degustazione di piatti multietnici e la presentazione delle attività svolte nel corso del laboratorio di cucina. L´iniziativa, giunta alla sua seconda edizione, è stata realizzata all´interno del percorso di Istruzione e Formazione Professionale dell´Apof-il in collaborazione con l´Istituto “U. Di Pasca” e permette agli studenti di conseguire un titolo di qualifica professionale al termine del terzo anno. Gli studenti hanno sperimentato i piatti della cucina multietnica raccolti all´interno della seconda edizione del ricettario “Incontrarsi Cucinando”. Il progetto di Istruzione e Formazione Professionale, finanziato dalla Regione Basilicata con il Fondo Sociale Europeo, ha coinvolto quest´anno 58 allievi di quattro classi per un totale di 104 ore di formazione. Il 13 e 14 maggio sarà possibile dunque entrare in contatto con nuovi sapori e nuove culture partecipando al progetto “Cucina Migrante – Culture e Cibo per un mondo migliore”, che la Fondazione Città della Pace per i Bambini Basilicata mette in campo per promuovere l’integrazione multiculturale attraverso il cibo, e che ha l´ambizione di dimostrare nei fatti come i rifugiati ed i migranti possano essere una risorsa per una società che sa accogliere. Il cibo è anche casa, è un aiuto concreto a ritrovare le proprie radici per chi è costretto a fuggire dal proprio Paese di origine: per questo si sta per attivare un Gruppo di Acquisto Solidale per i rifugiati ed i migranti ospiti dei progetti di accoglienza in Basilicata.