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Notiziario Marketpress di Mercoledì 13 Maggio 2015
UN LINGUAGGIO COMUNE PER DARE SLANCIO ALLE SPEDIZIONI SPAZIALI  
 
Bruxelles, 13 maggio 2015 - Quando per la prima volta gli astronauti guardarono la Terra dall’alto, il genere umano improvvisamente si ricordò che veniamo tutti dallo stesso posto. Gli scienziati dell’Ue sono convinti che, con la creazione di un centro dati comune, è appena stato compiuto un altro simile salto in avanti nell’esplorazione spaziale. Il centro, sviluppato tramite il progetto quadriennale Impex (“Integrated medium for planetary exploration”) con quasi 2 milioni di euro di finanziamenti dell’Ue nell’ambito del 7° Pq, affronta una problematica che ha fortemente ostacolato la cooperazione in materia di esplorazione spaziale: il fatto che i modelli di calcolo complessi utilizzati in varie spedizioni spaziali non sono compatibili. Ciò significa che non è sempre stato possibile scambiare e confrontare i dati di osservazione tra le varie missioni. Grazie a Impex, gli scienziati adesso potranno confrontare i dati osservazionali con i modelli di simulazione, in sostanza “parlando la stessa lingua” degli scienziati di tutto il mondo. Il progetto ha sviluppato un portale che raccoglie in un unico punto l’enorme quantità di informazioni ottenute da missioni passate e attuali, mettendole a disposizione insieme agli strumenti necessari per accedervi. Il progetto quadriennale è già stato messo in uso. Gli scienziati sono riusciti a confrontare i dati della missione Venus Express dell’Agenzia spaziale europea (Esa) lanciata nel 2005 e della missione Messenger della Nasa, che ha orbitato intorno a Mercurio tra il 2011 e il 2015, con i modelli di simulazione esistenti. Nel prossimo futuro dovrebbe seguire il confronto dei dati osservazionali della famosa missione Rosetta dell’Esa, che nel 2015 ha compiuto il primo atterraggio su una cometa. Confrontando i dati di osservazione con una simulazione dell’ambiente della cometa, gli scienziati sperano di ottenere una maggiore conoscenza di come si è formato il nosto sistema solare. Sono anche state avanzate ricerche sui campi magnetici intorno a Venere, Mercurio e altri oggetti nel sistema solare. Per poterci riuscire, tuttavia, il progetto ha prima dovuto riunire esperti provenienti da Austria, Francia, Finlandia e Russia per definire i requisiti e delineare i possibili ostacoli. Questo ha permesso la progettazione di software funzionale e facile da usare e di definire modelli di dati comuni. Il progetto è poi riuscito a sviluppare un punto di accesso unico a una serie impressionante di strumenti che possono essere utilizzati con dati diversi nel campo della fisica dei plasmi. Sul portale Impex è disponibile lo strumento Cdpp Amda (Automated Multi-dataset Analysis) che fornisce funzionalità di estrazione dei dati ad accesso e utilizzo facile. Un altro strumento è il Cdpp 3Dview, che permette agli scienziati di simulare le traiettorie dei velivoli spaziali. In realtà, tutte le banche dati Impex sono direttamente collegate a 3Dview, permettendo una combinazione interattiva delle orbite dei velivoli spaziali con le misurazioni in-situ e i dati di simulazione. Con il completamento previsto per maggio 2015, Impex dovrebbe aumentare la comprensione e cooperazione tra gli esperti di simulazioni e missioni spaziali, nonché gettare le basi per rendere le future missioni più convenienti e fortemente collaborative. Per ulteriori informazioni, visitare: Impex http://impex-fp7.Oeaw.ac.at/  Fonte: Sulla base di un comunicato stampa del progetto Impex.  
   
   
ANZI: ASTRONAUTA PARMITANO OSPITE DELL´OSSERVATORIO ASTRONOMICO  
 
Potenza, 13 maggio 2015 - Ancora una volta il Planetario Osservatorio Astronomico di Anzi ha accolto una grande personalità dell´Esa (European Space Agency), si tratta dell´astronauta Maggiore Pilota Luca Salvo Parmitano. Orgoglio italiano, di radici siciliane, Parmitano, in orbita per sei mesi, è oggi il primo italiano ad aver svolto attività extraveicolari fuori dell´Iss (International Space Station). Dopo aver incontrato i ragazzi delle scuole e la stampa, l´astronauta ha tenuto una conferenza sulla missione "Volare" alla presenza di numerosi visitatori ed esperti presso il Planetario di Anzi mediante video esclusivi della missione. Il Maggiore Luca Parmitano ha avuto modo di gustare anche piatti tipici della tradizione Anzese, particolarmente graditi i "peperoni cruschi" dei quali è stato anche omaggiato dall´associazione Teerum Valgemon Aesai, promotrice ed organizzatrice dell´evento. All´interno del programma dell´11 Maggio 2015 hanno preso parte alla conferenza l´ing. Aerospaziale Davide Sivolella, l´ing. Fienga presidente del Centro Astronomico di Salerno e Susanna Attolico dell´ufficio Comunicazione dell´Agenzia Spaziale Europea. L´associazione Teerum Valgemon Aesai ricorda che il Planetario è aperto tutto l´anno a scuole e comitive. Il Planetario Osservatorio Astronomico di Anzi è visitabile la domenica mattina dalle 10:30 alle 12:30 e negli eventi programmati.  
   
   
COME LA RICERCA COOPERATIVA STA DANDO FORMA ALL’INTERNET DEL FUTURO  
 
 Bruxelles, 15 maggio 2015 - Il progetto Felix (“Federated Test-beds for Large-scale Infrastructure Experiments”), finanziato dall’Ue, è stato lanciato ad aprile 2013 con lo scopo di aiutare le università e i centri di ricerca nell’Ue e in Giappone a testare nuove tecnologie di rete. Questo sarà fatto attraverso l’istituzione di piattaforme sperimentali congiunte, che gli utenti di entrambe le regioni del mondo possono richiedere, monitorare e gestire. Felix si propone di dare ai ricercatori dell’internet del futuro i mezzi per dimostrare nuove tecnologie di rete su un banco di prova su scala mondiale e ad aprile 2015 ha pubblicato un libro bianco che delinea le principali opportunità offerte. Il team del progetto sta attualmente lavorando alla creazione di un quadro sperimentale facilmente accessibile per soddisfare le esigenze delle comunità di ricerca europee e giapponesi e per permettere una maggiore collaborazione. Felix è uno dei sei progetti del partenariato Ue-giappone attualmente in corso volti a garantire che le reti siano adeguatamente attrezzate per gestire l’esplosione globale dell’uso di internet. Un enorme aumento dell’utilizzo di dispositivi mobili e contenuti, virtualizzazione di server e l’avvento dei servizi cloud sono solo alcune delle tendenze che stanno spingendo le industrie di collegamento in rete e i governi a riesaminare la tradizionale architettura di rete. Il problema principale è che i megadati stanno crescendo più velocemente della capacità delle reti di sopportarli. Internet adesso svolge migliaia di compiti – dai servizi bancari online al monitoraggio degli tsunami – con 1,7 milioni di miliardi di byte di dati generati a livello globale ogni minuto. Il volume del traffico dei dati è raddoppiato dall’inizio del 2012 all’inizio del 2013 ed è destinato a crescere di 12 volte entro il 2018. È per questo che sia l’Ue che il Giappone stanno lavorando per adattare le proprie architetture internet al fine di aumentare l’efficienza della rete e ad oggi l’Europa ha investito centinaia di milioni di euro nella ricerca dell’internet del futuro. L’obiettivo di Felix è quello di permettere la sperimentazione e il collaudo in scala di una nuova architettura di rete. Felix ha cominciato studiando le tecnologie emergenti e i quadri di controllo della rete virtuale (Software Defined Networking ‒ Sdn) al fine di valutare l’applicabilità pratica del progetto. L’sdn è un approccio dinamico, gestibile ed efficiente dal punto di vista dei costi al collegamento in rete dei computer che separa la rete di controllo e le funzioni di inoltro. Questo significa che il controllo di rete diventa direttamente programmabile e che l’infrastruttura sottostante si può astrarre da applicazioni e servizi di rete. Alcune reti Sdn comprendono Nsi e Ofelia Ocf di Open Grid Forum. Mediante la costruzione di un quadro basato su Sdn, il progetto Felix creerà piattaforme sperimentali di internet del futuro sia in Europa che in Giappone interconnesse da reti di ricerca dinamiche ad alta velocità. Gli sviluppi del progetto saranno poi dimostrati in importanti eventi internazionali in Europa e in Giappone, contribuendo alla promozione delle capacità uniche di questo nuovo quadro e stimolando un più ampio uso di questa struttura sperimentale in entrambe le regioni. Ci si aspetta che il progetto, la cui conclusione è prevista a marzo 2016, permetta e incoraggi inoltre una cooperazione bilaterale più stretta e più estesa nella ricerca del futuro e che contribuisca a rafforzare la partecipazione delle comunità dell’Ue e giapponesi a collaborazioni globali sempre più importanti. La domanda in continuo aumento di capacità di rete significa che tale ricerca è più urgente che mai. Per ulteriori informazioni, visitare: Felix http://www.Ict-felix.eu/  Fonte: Sulla base di un libro bianco pubblicato dal progetto Felix.  
   
   
REGIONE EMILIA-ROMAGNA: NUOVO ACCORDO PER LO SVILUPPO DELLA BANDA ULTRALARGA E LA COSTRUZIONE DELL´AGENDA DIGITALE REGIONALE.  
 
Bologna, 13 maggio 2015 - Aggiornamento del quadro sulla diffusione delle tecnologie di connessione a banda larga e ultralarga in Emilia-romagna e dell’utilizzo dei servizi presenti. Programmazione congiunta, in vista di altre iniziative specifiche, per l’estensione della banda ultralarga e dei servizi disponibili. Analisi della domanda per identificare nuovi servizi erogabili e checkup digitale delle strategie presenti sul territorio per sviluppare l’Agenda digitale regionale, in coerenza con l’Agenda europea e quella italiana. Questi, in sintesi, i contenuti del nuovo Mou (Memorandum of Understanding), siglato ieri da Telecom Italia, Lepida Spa e Regione Emilia-romagna, e presentato alla stampa da Raffaele Donini, assessore Reti di infrastrutture materiali e immateriali e Agenda digitale, Roberto Opilio, direttore Operations di Telecom Italia, e Gianluca Mazzini, direttore generale di Lepida Spa. Donini, in particolare, ha sottolineato l’intenzione della Regione di destinare nuove risorse, 75 milioni di euro dai fondi europei, per lo sviluppo telematico del territorio. Quello siglato oggi è il terzo accordo tra le parti, dopo quelli del 2010 e 2012, e parte dal presupposto che il digital divide a 2Mbps è stato superato grazie agli impegni e agli interventi previsti nei due Mou precedenti e, soprattutto, che l’Unione Europea ha posto obiettivi ulteriori in termini di banda ultralarga con 30Mbps disponibili al 100% della popolazione e 100Mbps utilizzati dal 50% della popolazione. Per questo il nuovo Mou, di durata triennale, pone un’attenzione prioritaria proprio alla banda ultralarga, e alla necessità per la pubblica amministrazione e gli operatori di telecomunicazioni di lavorare sempre più congiuntamente per realizzare lo sviluppo telematico del territorio. Viene posta grande attenzione sul capire a che punto si è arrivati con il checkup digitale, ma anche sulla creazione di strategie per sensibilizzare la domanda sulla necessità di banda ultralarga e sulle relative possibilità offerte. Nell’ambito del primo Mou biennale firmato nel 2010, dedicato principalmente a costruire e condividere il quadro del digital divide in Emilia-romagna, e a mettere in campo nuove iniziative per incrementare la disponibilità dei servizi di accesso a Internet a banda larga, sono state attivate 71 centrali con impatto su una popolazione potenziale di circa 80.000 cittadini, utilizzando investimenti sia della pubblica amministrazione nella parte infrastrutturale che di Telecom Italia nelle centrali. Dal 2012 è stato siglato il secondo accordo, questa volta con estensione triennale; sono state attivate 94 centrali con impatto su una popolazione potenziale di circa 120.000 cittadini, sempre con investimenti della pubblica amministrazione e di Telecom Italia, con ruoli e azioni ben distinte e chiare. Il secondo Mou ha posto attenzione anche alle allora tecnologie emergenti mobili quali Lte, all’analisi della situazione nelle aree industriali, e ha messo a punto e rafforzato una metodologia di checkup digitale delle iniziative presenti in Regione. Grazie ai due Mou c’è stata un’attivazione complessiva di 165 centrali, e l’abilitazione per una popolazione potenziale di circa 200.000 cittadini. Tutto questo è stato possibile con la realizzazione di circa 400 chilometri di fibre ottiche in disponibilità della pubblica amministrazione. Va ricordato che le centrali di Telecom Italia attivate sono a disposizione di tutti gli operatori di telecomunicazioni e che le fibre messe a disposizione dalla pubblica amministrazione hanno visto la selezione di Telecom Italia mediante una manifestazione di interesse aperta a tutti gli operatori. Le dichiarazioni di Donini, Opilio e Mazzini “Con questo Memorandum confermiamo una collaborazione pubblico-privata che vogliamo diventi per la Regione la pratica per raggiungere gli obiettivi a cui ci chiama l’Agenda digitale europea – ha ribadito Raffaele Donini, assessore Reti di infrastrutture materiali e immateriali e Agenda digitale – . Regione, Lepida Spa e Telecom si impegnano per uno sforzo congiunto che va nella direzione di innovare il nostro territorio e offrire servizi di telecomunicazione più veloci e più diffusi. Il nostro obiettivo è garantire opportunità e accesso alla rete a banda ultralarga a tutto il territorio regionale, alle scuole, ai cittadini, alle imprese, così da assicurare a tutti la fruizione di quelli che sono veri e propri ‘diritti digitali’. Lo faremo con l’aiuto degli operatori (anche piccoli) e massimizzando tutte le risorse disponibili, anche e soprattutto quelle europee”. “Telecom Italia vuole favorire lo sviluppo di infrastrutture in banda ultralarga sul territorio nazionale per costruire un’Italia connessa secondo gli obiettivi europei – ha dichiarato Roberto Opilio, direttore Operations di Telecom Italia – . Questo nuovo memorandum rafforza il proficuo rapporto di collaborazione con la Regione Emilia-romagna e conferma che in determinate aree del Paese la partnership tra pubblico e privato è fondamentale per il raggiungimento di importanti obiettivi infrastrutturali. Grazie ai nostri investimenti e all’impegno concreto delle istituzioni possiamo oggi gettare le basi per dare ulteriore impulso allo sviluppo dell’ultrabroadband sul territorio, che rappresenta il principale obiettivo del nostro piano industriale, rispondendo in questo modo alle esigenze dei cittadini, delle imprese e della pubblica amministrazione”. “Lepida Spa mette a disposizione capacità di trasporto in banda ultralarga a tutti gli operatori che si impegnano per lo sviluppo telematico del territorio verso questa tecnologia avanzata, per imprese e cittadini, coordinando e valorizzando gli investimenti pubblici relativi all’infrastrutturazione in fibra ottica – ha sottolineato Gianluca Mazzini, direttore generale di Lepida Spa – . Telecom Italia è un partner importante, che ha investito in proprio per aggiornare molte centrali alla banda larga. Ora la sfida è passare dalla banda larga a quella ultralarga, con una transazione veloce e il più possibile omogenea, senza creare nuovi digital divide o situazioni a differenti velocità di sviluppo. Risulta fondamentale sia investire per la banda ultralarga che avere un quadro conoscitivo aggiornato sulla situazione di ogni area e sugli investimenti in corso e pianificati, così da poter definire una strategia complessiva”.  
   
   
´DEMO DAY´ SUI RISULTATI DEL PROGETTO ´FADIBAS´  
 
Potenza, 13 maggio 2015 - La conoscenza e l’applicazione delle tecnologie di fabbricazione digitale nelle imprese hanno trovato un percorso strutturato di diffusione anche in Basilicata, grazie al progetto Fadibas (Fabbricazione Digitale in Basilicata), realizzato da Basilicata Innovazione con il supporto tecnico di Medaarch/mediterranean Fablab, primo laboratorio del sud Italia con competenze e macchinari di settore per la produzione di oggetti e componenti di elettronica. Dopo 7 mesi di attività, il progetto giunge al termine con dei risultati concreti: alcuni prototipi, realizzati dalle tre imprese del materano Lady Cucine, Falegnameria Colacicco e Creatica, che saranno presentati e dettagliati durante il Demo Day, in programma a Matera giovedì 14 maggio, a partire dalle ore 16.30, presso il Palace Hotel. Fadibas ha preso ufficialmente avvio a novembre 2014: dopo una prima fase di diffusione della conoscenza nelle imprese lucane dei settori legno-arredo, agroindustria, lavorazione delle materie plastiche e lavorazione della pietra, sono seguiti dei workshop tecnici e sono state individuate le tre aziende che, sulla base del potenziale tecnologico-commerciale del fabbisogno di innovazione, hanno avviato un percorso di accelerazione volto a verificare sul campo le applicazioni delle tecnologie di fabbricazione digitale. Questo percorso trova il punto di arrivo nel Demo Day, durante cui, dopo i saluti iniziali di Andrea Trevisi - direttore di Basilicata Innovazione, Amleto Picerno - responsabile di Medaarch/mediterranean Fablab - prenderà la parola per fornire una sintesi di questi 7 mesi di attività a contatto con le imprese del territorio. Poi saranno gli stessi imprenditori a parlare dei risultati raggiunti: Lady Cucine presenterà lo strumento di progettazione sviluppato grazie all’implementazione di alcuni software di modellazione e gestione avanzata di dati per la generazione ed il controllo di forme complesse, e i relativi vantaggi nelle tempistiche di lavorazione. Creatica, azienda del Distretto del Mobile Imbottito di Matera, mostrerà i prototipi in scala delle componenti di una poltrona realizzati con una stampante 3D. Falegnameria Colacicco, sempre parte del Distretto del Mobile Imbottito di Matera, spiegherà i dettagli dei pannelli con una superficie molto complessa da utilizzare come rivestimenti. Il progetto Fadibas è stato realizzato con l’obiettivo di far avvicinare gli imprenditori lucani alla cultura della fabbricazione digitale non solo dal punto di vista delle nozioni teoriche ma soprattutto verificando le applicazioni delle tecnologie sul campo, per comprenderne i vantaggi in termini di accelerazione dei processi produttivi e diversificazione delle produzioni mediante software e strumenti, quali le stampanti 3D, con cui è possibile realizzare dei prototipi sempre più vicini all’oggetto reale. E´ quanto rende noto l´ufficio stampa di Basilicata Innovazione.  
   
   
APPROVATO IL PIANO TELEMATICO 2015: ENTRO GIUGNO SARÀ ATTIVATA LA RETE REGIONALE DELL’UMBRIA  
 
Perugia, 13 maggio 2015 - La Giunta regionale, ha approvato, nella sua ultima seduta, il programma annuale di attuazione del Piano Telematico per l´anno 2015. Un atto che consentirà di raggiungere la completa funzionalità del Piano Telematico 2014-2016, attivando tutte le sette grandi macro aree già indicate nel Piano approvato dal Consiglio Regionale nel 2014 e, per ciascuna, definire gli input progettuali che dovranno essere sviluppati da Centralcom, anche in coerenza con gli indicatori generali dei Programmi nazionali e comunitari Por-fesr 2014/2020, Fsc 2007/2013 e del Psr 2014/2020 ancora in corso di approvazione da parte del Governo nazionale e dell´Unione Europea. La prima azione che sarà sviluppata, nel quadro delle sette macro aree individuate, riguarderà la proposta progettuale che prevede l´attivazione della Rete regionale unitaria. Per supportare i servizi di connettività rivolti al sistema pubblico (in-house) e monitorare la rete anche al fine di garantire le prestazioni wholesale è necessario infatti completare la dotazione di apparati attivi nei nodi fondamentali della rete. Ad oggi le tratte funzionanti sono: il backbone lungo la Ferrovia Centrale Umbra (per 140 chilometri complessivi), le reti Man di Città di Castello (11 chilometri), Orvieto (9 chilometri) e Terni (23 chilometri). A queste si aggiungono quelle in corso di realizzazione e cioè la dorsale est (130 chilometri), il collegamento Perugia-foligno (35 chilometri), il primo stralcio della rete Man di Perugia (43 chilometri), la Man di Foligno (12 chilometri), i rilegamenti di Todi, Marsciano e Umbertide al backbone regionale lungo la Fcu (30 chilometri complessivi). Per queste tratte è previsto il collaudo entro il 2015, poiché le opere civili (cavidotti) sono in fase di completamento e l´attrezzaggio degli stessi comporta, in genere, tempi abbastanza brevi. Per dare seguito a quanto stabilito con l´adozione del Piano Telematico e dunque dare concretezza operativa alle reti già pronte per essere utilizzate era stato costituito uno specifico gruppo di lavoro, affiancato da un apposito gruppo di lavoro sulle sperimentazione di servizi digitali per la Sanità umbra, ed il risultato del lavoro del gruppo si è tradotto nella proposta progettuale avanzata da Centralcom. L´attivazione della rete non coincide con l´attivazione dei servizi di connettività, ma ne costituisce condizione necessaria; infatti, la dotazione tecnologica degli apparati lato utente e delle relative interfacce lato rete sono da considerarsi nell´ambito delle attività e degli oneri di provisioning dei servizi di connettività. Peraltro, il dimensionamento della parte attiva del "core network" non può prescindere da una valutazione di massima delle utenze da soddisfare e sarà quindi collegato allo sviluppo dell´offerta integrata di servizi in-house e alle relative proiezioni. Viene inoltre definita l´architettura di rete attraverso la conferma dell´originario modello di riferimento che prevede quattro livelli strutturali e cinque possibili soluzioni di aggregazione che prevedono infrastrutture in fibra ottica della Run (ad esempio per le sedi raggiunte dalle Man dei principali centri e per il trasporto di lunga distanza), tratte di fibra ottica di operatori terzi, in concessione o affitto, che entrano a far parte della Run a pieno titolo come infrastruttura propria, rete di accesso di operatori terzi, acquisita secondo le modalità del mercato wholesale, servizi di trasporto e/o di accesso di operatori terzi approvvigionati sul mercato wholesale ed i servizi di connettività di mercato (business e/o Pa) opportunamente selezionati e contenuti nel terminale della Rru. L´attivazione della rete viene articolata in fasi attuative, che si integrano man mano che le infrastrutture vengono rese disponibili oppure si verifichino diverse soluzioni di aggregazione. Per entrare nella piena funzionalità, questa prima fase contiene anche la stima delle dotazioni tecnologiche necessarie, l´acquisizione di banda internet aggregata, il trasporto verso i nodi di interscambio, l´interconnessione diretta ed il peering locale, il Noc (Network Operation Center), le fasi di governo e assistenza della rete, le manutenzioni delle infrastrutture ottiche passive e degli apparati di rete. E´ previsto anche l´elenco delle prime 21 sedi della pubblica amministrazione umbra, tra le quali figurano le sedi della Regione Umbria, delle proprie Agenzie, di tutti gli ospedali, ad eccezione di quello di Narni, dei Comuni di Terni e Città di Castello e loro sedi decentrate. La previsione dello switch-on resta fissata al 30/06/2015.  
   
   
A SENIGALLIA GIOVEDÌ 14 MAGGIO LA CONFERENZA FINALE DEL PROGETTO KEPASS PER L’INTEGRAZIONE EUROPEA ATTRAVERSO LA SCUOLA.  
 
Ancona, 13 maggio 2015 - Si terrà a Senigallia, giovedì 14 maggio, presso l’Hotel City, la Conferenza finale del progetto Kepass che intende favorire l’integrazione europea attraverso il mondo della scuola. Il progetto, finanziato nell’ambito del Programma di cooperazione transfrontaliera Ipa Adriatico, nel corso dei suoi due anni di attività, ha avviato, a livello sperimentale, un sistema di mobilità degli studenti delle scuole medie superiori della macro-regione Adriatico-ionica basato sul reciproco riconoscimento dei crediti scolastici. Sono stati coinvolti 105 studenti e 27 scuole, di tutti i territori aderenti, che hanno ospitato i ragazzi. Ogni scuola ha attivato un tutor didattico e uno di mobilità, per un totale di 54 tutor. Coinvolti anche tutti gli insegnanti dei consigli di classe dove sono stati inseriti gli studenti: più di 400 hanno collaborato al processo d´insegnamento e apprendimento nelle sette regioni partecipanti della macro-regione Adriatico-ionica. Superiore a mille il numero di studenti delle scuole partecipanti che hanno condiviso il percorso di quelli in mobilità. Le Istituzioni scolastiche marchigiane che hanno inviato e ospitato dei giovani studenti sono state: l’Iis Raffaello di Urbino che ha ospitato otto studenti provenienti dalla Croazia (3) dall’Albania (5). L’iis Panzini di Senigallia ha ospitato due studenti provenienti dalla Slovenia; l’Ipssar Buscemi di San Benedetto del Tronto ha ospitato un studente proveniente dalla Slovenia. Dalla Regione Marche sono partiti: dall’ Ipssar F. Buscemi di San Benedetto del Tronto due allievi con destinazione Isola (Slovenia); dall’Iis A. Panzini di Senigallia tre allievi con destinazione Isola (Slovenia) e tre con destinazione Parenzo in Croazia; dall’Iis Raffaello di Urbino quattro allievi con destinazione Valona in Albania e altri due con destinazione Parenzo in Croazia. Nel corso della Conferenza finale del progetto, i lavori saranno diretti a fissare le modalità operative e i criteri di valutazione per i futuri programmi di scambio di studenti e insegnanti tra le scuole che intendendo aderire allo schema Kepass nel prossimo periodo di programmazione comunitaria 2014-2020. Il progetto Kepass è stato guidato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, coinvolgendo il Collegio del Mondo Unito dell´Adriatico (Onlus) di Trieste, la Regione Marche, l’Agenzia per i Servizi Educativi del Montenegro, il Ministero per l’Educazione del Cantone Erzegovino-neretva della Bosnia-erzegovina, la Regione Croata dell’Istria, l’Agenzia albanese di sviluppo Auleda di Valona e l’Istituto per l’Educazione nazionale della Repubblica Slovena. Il Programma di mobilità degli studenti è stato realizzato per l’intero primo trimestre del corrente anno scolastico (2014-2015). Gli studenti hanno seguito le lezioni nella scuola ospitante e sono entrati in contatto con nuovi metodi e tecniche d’insegnamento e nuove lingue, culture e realtà. Sono stati seguiti e assistiti da tutor esperti, sia per quanto riguarda gli aspetti educativi che per quelli extra-curriculari e ospitati presso convitti, residenze, strutture collegiali o altre strutture messe a disposizione dalla scuola ospitante. I costi di viaggio e di permanenza sono stati interamente coperti dal progetto. Il periodo trascorso in un altro istituto è stato pienamente riconosciuto, in termini di crediti, al rientro degli studenti presso la scuola di appartenenza, con un reale valore aggiunto per gli studenti partecipanti.  
   
   
ISTRUZIONE FVG: SERRACCHIANI, FOCUS CON SINDACATI SU DDL BUONA SCUOLA  
 
Trieste, 13 maggio 2015 - "E´ stato un incontro nel quale abbiamo focalizzato l´attenzione su alcune punti del ddl della Buona Scuola che, in ogni caso, punta ad una riforma che viene da tutti avvertita come una necessità. Credo che anche attraverso il dialogo tra Governo, sindacati e parlamentari, si possano trovare le condizioni per dar vita ad emendamenti in grado di superare queste problematiche. Auspico che non si giunga a forme estreme di contrapposizione". Lo ha detto la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, al termine dell´incontro che, assieme all´assessore all´Istruzione, Loredana Panariti, ha avuto oggi a Trieste con i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil e con rappresentanti del settore scuola delle tre sigle, nel corso del quale sono state espresse perplessità rispetto all´eventuale applicazione anche in Friuli Venezia Giulia del ddl di riforma, nel testo attuale. Per Serracchiani, comunque, oltre ad essere una necessità, la riforma è anche "un´opportunità, come quella di stabilizzare tanti insegnanti per troppi anni in una condizione di precarietà". Ricordando che l´Amministrazione regionale non ha competenza diretta sulla scuola, competenza riservata allo Stato, la presidente ha messo in evidenza l´impegno regionale per l´edilizia scolastica. "Interventi estremamente positivi", li ha definititi, in quanto "sono stati molti i cantieri aperti in questa legislatura in un contesto in cui oggettivamente interventi andavano fatti da tempo". Parallelamente la presidente ha fatto riferimento all´offerta di Istruzione e Formazione Professionale (Ifp) che la Regione finanzia integralmente e su cui ha addirittura aumentato le risorse. "Serve a far sì che il Friuli Venezia Giulia abbia uno dei piò bassi tassi di dispersione scolastica", ha detto, ricordando che è all´11,3% con l´obiettivo di andare al di sotto del 10 per cento, come chiede l´Europa. Nell´occasione oggi è stato anche fatto il punto sulla riforma della formazione professionale, settore di cui invece la Regione ha competenza diretta. "Proprio in queste ore - ha ricordato Serracchiani - portiamo in aula l´istituzione dell´Agenzia regionale del Lavoro, lo strumento con il quale riordiniamo il settore, anche tenuto conto del superamento delle Province e della assegnazione alla Regione di alcune delle funzioni. Ora è il momento di mettere mano - ha ribadito - anche al sistema della formazione perché la legge di riferimento è vecchia di oltre 30 anni. E´ arrivato quindi il tempo di innovare anche in questo settore. Lo vogliamo fare mettendo insieme le politiche attive del lavoro e il sistema della conoscenza". In proposito la presidente ha affermato di guardare con favore al cosiddetto ´sistema duale´, ovvero al connubio tra insegnamento teorico e applicazione pratica, con due pilastri, scuola e aziende, già realizzato in Italia dalla Provincia di Trento. "Un sistema che avvicina il mondo del sapere al mondo del lavoro. Siamo interessati ad esso, perché purtroppo anche nella nostra regione la conoscenza non significa avere un posto di lavoro". All´incontro hanno preso parte i segretari Franco Belci (Cgil), Giacinto Menis (Uil), Giovanni Fania (Cisl), accompagnati da Donato Lamorte e Antonella Piccolo (Cisl scuola), Ugo Previti (Uil Scuola), Adriano Zonta e Natalino Giacomini (Flc Cgil) e Emanuel Ioan (rete studenti medi). Per i rappresentanti sindacali la scuola pubblica rappresenta una vera emergenza. Tra le preoccupazioni espresse figurano i cosiddetti "super presidi", ovvero i dirigenti che scelgono i docenti, il che comporta una ´aziendalizzazione´ che non piace; il tema della stabilizzazione dei precari; il finanziamento agli istituti scolastici da parte di privati "con il rischio di creare disparità tra scuole ricche e scuole povere". Nel corso del confronto di oggi è stata manifestata anche la necessità di garantire il diritto allo studio, con una scuola pubblica che deve essere gratuita nei fatti, e si è parlato anche del personale tecnico amministrativo, progressivamente ridotto.  
   
   
OLIMPIADI AUSTRIACHE DELLA CHIMICA DAL 16 MAGGIO OSPITATE IN ALTO ADIGE  
 
Bolzano, 13 maggio 2015 - Per la prima volta le Olimpiade della chimica promosse tra le regioni austriache sono ospitate in Alto Adige, nell´istituto tecnologico di Brunico dal 16 al 30 maggio. 24 giovani talenti della chimica si misureranno in prove teoriche e pratiche, aperte anche gli studenti altoatesini. Da 15 anni l´Alto Adige partecipa alle Olimpiadi della chimica organizzate a livello nazionale dall´Austria e per la prima volta quest´anno fugura anche come padrone di casa della manifestazione tra gli studenti. Da sabato 16 maggio i migliori 24 talenti della chimica - usciti dalle selezioni regionali - si misureranno in varie riprese in una serie di prove di laboratorio e teoriche nelle aule dell´Istituto tecnologico di Brunico in via Josef Ferrari, la cerimonia di premiazione è fissata per il 30 maggio. Ad organizzare l´Olimpiade della chimica è il Ministero dell´istruzione austriaco con il supporto locale dell´Intendeza scolastica tedesca.  
   
   
RICERCA, ASSEGNATI 5 MILIONI A 33 PROGETTI FRA UNIVERSITÀ CAGLIARI E SASSARI E CNR  
 
Cagliari, 13 Maggio 2015 - Sardegna Ricerche ha pubblicato la graduatoria degli idonei all´assegnazione delle risorse finanziarie stanziate dalla Regione per progetti di ricerca di base finanziati con la legge 7 del 2007. Cinque milioni di euro circa andranno a finanziare 33 progetti presentati dai Dipartimenti delle Università di Cagliari e Sassari e dal Cnr, il Centro nazionale Ricerche: il bando, infatti, era destinato alle Università e ai Centri di Ricerca.  
   
   
EXPO, MARONI: FUTURO AREE È IL CAMPUS UNIVERSITARIO  
 
Rho-pero/, 13 maggio 2015 - "Il futuro delle aree Expo si decide qui e ci stiamo lavorando, la società Arexpo è proprietaria dei terreni e ne deciderà il futuro, poi, se il Governo decide di collaborare, va benissimo. L´idea che io sposo al 100 per cento è fare qui il più grande campus universitario europeo, il campus dell´Università degli Studi di Milano, con le residenze per gli studenti e un grande centro sportivo". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, a margine della presentazione del padiglione di Israele nel sito Expo.  
   
   
OMOFOBIA: SERRACCHIANI FIRMA PETIZIONE CONTRO BULLISMO NELLE SCUOLE  
 
Trieste, 13 maggio 2014 - La presidente della Regione, Debora Serracchiani, ha firmato ieri la petizione nazionale Stop omofobia a scuola, promossa dal Movimento lesbiche, gay, bisessuali e transgender (Lgbt). Con questo documento, si chiede al Governo di impegnarsi nella prevenzione e nel contrasto dell´omofobia e del bullismo omofobico nelle scuole. A presentare la petizione sono stati il presidente dell´Arcigay Friuli Nuovi passi"di Udine e Pordenone Giacomo Deperu, il referente scuole nazionale dell´Arcigay Davide Zotti e la responsabile scientifica del Progetto scuole Arcigay/arcilesbica del Friuli Venezia Giulia Margherita Bottino. In poche settimane la petizione ha già superato le 20mila firme e quella di Serracchiani è la prima sottoscrizione da parte di un presidente di Regione. Il Friuli Venezia Giulia rappresenta un´avanzata esperienza in Italia per quanto concerne la battaglia contro il bullismo omofobico: il Progetto scuole, realizzato dalla Regione in collaborazione con l´Ufficio regionale scolastico, l´Università di Trieste e il mondo delle associazioni, oltre a un´attività di formazione e aggiornamento, ha realizzato una ricerca sul tema dell´omofobia e del bullismo omofobico in ambito scolastico. "Si tratta di un fenomeno che colpisce non solo gli omosessuali, ma anche i presunti tali, raggiungendo dimensioni molto più grandi di quanto si pensi. - ha spiegato Deperu - L´indagine ha coinvolto 2.138 studenti, ottenendo il più grande campione a livello internazionale sul tema". Secondo Serracchiani, "l´approccio scientifico è fondamentale per un progetto che ha una valenza importante e che la Regione supporta con determinazione, così come convintamente ho firmato questa petizione. Per la prima volta avremo una fotografia precisa di questo aspetto della nostra società, garantendo una base per affrontare nel modo migliore questo problema". I dati della ricerca saranno illustrati sabato prossimo, 16 maggio, con inizio alle ore 9, in un convegno dal titolo "Bullismo omofobico: interventi di contrasto e di prevenzione nelle scuole del Friuli Venezia Giulia" presso l´Auditorium della Regione nella sede di via Sabbadini 31 a Udine. All´evento, organizzato alla vigilia della Giornata internazionale contro l´omofobia promossa dal Parlamento europeo il 17 maggio di ogni anno, parteciperà l´assessore regionale alle Pari opportunità, Loredana Panariti.  
   
   
OKKIO ALLA SALUTE: ECCO I RISULTATI DEL MONITORAGGIO SULL´ALIMENTAZIONE INFANTILE  
 
Trento, 13 marzo 2015 - "Okkio alla salute", sistema di monitoraggio delle abitudini alimentari e dell’attività fisica nei bambini delle scuole primarie, conferma che la situazione nutrizionale in età pediatrica in Trentino è una delle migliori in Italia. Vi sono però dei segnali che non vanno sottovalutati: un bambino ogni cinque, infatti, presenta un eccesso ponderale, in particolare il 17% è in sovrappeso, con una prevalenza delle bambine, e il 6% è obeso e questa situazione è rimasta stabile nel tempo (2009-2014). Altre criticità riguardano la percezione dei genitori: il 47% dei bambini in sovrappeso e il 5% dei bambini obesi hanno la madre che ritiene che il loro peso sia normale. E ancora: 3 bambini su 10 non fanno una colazione adeguata, 1 bambino su 5 guarda la tv e/o i videogiochi per 2 ore o più al giorno. Oggi, nel Palazzo provinciale di piazza Dante, la presentazione dell´indagine riferita al 2014, curata dall´Osservatorio provinciale per la salute e realizzata grazie alla collaborazione fra il mondo della sanità e la scuola. Sono intervenuti: Luciano Flor, direttore generale dell´Azienda provinciale per i Servizi sanitari; Silvio Fedrigotti, dirigente del Dipartimento Salute e Solidarietà sociale; Maria Grazia Zuccali, U.o. Igiene pubblica e prevenzione ambientale/ Osservatorio per la salute; Pirous Fateh-moghadam, Dipartimento Salute e Solidarietà sociale. Okkio alla Salute Il sistema di monitoraggio si basa su una raccolta dati nazionale, effettuata mediante questionari rivolti a un campione casuale di bambini delle classi terze elementari (8-9 anni), ai loro genitori ed insegnanti e ai dirigenti scolastici e attraverso la misura diretta di peso e altezza dei bambini. Quella del 2014 è la quarta indagine, in Italia hanno partecipato in totale 48.426 bambini e 2.672 classi, in provincia di Trento hanno partecipato 46 scuole, 845 bambini e 794 genitori. Sovrappeso e obesità sono tra i principali fattori di rischio per la salute di ogni età e se presenti già in età pediatrica, possono associarsi alla precoce comparsa di quelle malattie croniche tipiche dell´adulto quali diabete, malattie cardio-vascolari e tumori. Alcuni effetti indesiderati legati all´eccesso ponderale si osservano già in età pediatrica: un esempio è rappresentato dalla difficoltà respiratoria, dall´aumentato rischio di fratture e da segni precoci di malattie cardio-vascolari. Inoltre, una volta che i bambini (ma anche gli adulti) sono obesi, diventa molto difficile che perdano peso, per questo prevenire l’aumento eccessivo di peso a partire dai più giovani è una strategia che permette di ottenere effetti benefici, a lungo termine, sulla salute delle persone. Sovrappeso e obesità nei bambini La situazione nutrizionale in età pediatrica in Trentino è una delle migliori in Italia, tuttavia un bambino ogni cinque presenta un eccesso ponderale: in particolare il 17% è in soprappeso e il 6% è obeso. I valori medi nazionali sono pari a 21% e 10% rispettivamente per sovrappeso e obesità, con un marcato gradiente nord-sud. La prevalenza di eccesso ponderale è stabile nel tempo (2009-2012), in Trentino, come in Italia, e non si osservano associazioni tra eccesso ponderale dei bambini e caratteristiche socio-demografiche come livello di istruzione dei genitori e zona abitativa (città o paese). Esiste, invece, un’associazione forte tra lo stato nutrizionale dei figli e quello dei genitori: figli di genitori obesi hanno maggiore probabilità di essere anch’essi obesi. Percezione dei genitori •in Trentino il 47% dei bambini in sovrappeso e il 5% dei bambini obesi hanno la madre che ritiene che il loro peso sia giusto; •in Trentino il 75% dei bambini in sovrappeso e il 63% dei bambini obesi hanno la madre che ritiene che loro mangino il giusto o troppo poco; •in Trentino il 53% dei bambini non attivi ha la madre che ritiene che il figlio svolga sufficiente attività fisica, il 9% addirittura in quantità elevata. Scuola Gran parte delle scuole trentine (93%) offre un servizio di ristorazione scolastica, utilizzato da quasi tutti gli alunni (91%). Il 74% delle scuole ha inserito nelle attività curricolari iniziative legate alla nutrizione. La distribuzione ai bambini di frutta, latte o yogurt nel corso della giornata può essere migliorata, poiché tale attività è presente solo nel 50% delle scuole. Idem per l´attività motorio curricolare: solo il 54% delle scuole svolge le due ore settimanali raccomandate. Alimentazione La maggioranza dei bambini trentini fa una colazione adeguata e mangia quotidianamente frutta e verdura, tuttavia: •3 bambini su 10 non fanno una colazione adeguata; •3 bambini su 10 non fanno una merenda di metà mattina adeguata e 1 su 10 non la fa per niente; •9 bambini su 10 non mangiano le 5 porzioni di frutta e verdura quotidiana raccomandate; •3 bambini su 10 consumano bevande zuccherate una o più volte al giorno. Attività fisica Dal punto di vista dell´attività fisica, in Trentino quasi tutti i bambini (8 su 10) hanno giocato all´aperto il giorno precedente all´indagine e quasi la metà ha praticato attività sportiva. Fra gli aspetti critici: •1 bambino su 5 guarda la tv e/o usa videogiochi per 2 ore o più al giorno; •1 bambino su 5 ha la tv in camera. Piano per la Salute del Trentino La promozione di una sana alimentazione e dell´attività fisica dei bambini sono temi che vengono affrontati anche dalla proposta di Piano per la salute del Trentino 2015-2025. Si ricorda che fino al 31 maggio 2015 tutti i cittadini possono partecipare alla costruzione del Piano per la Salute del Trentino, composto di cinque obiettivi: aumentare gli anni di vita in salute, sviluppare un contesto di vita e di lavoro favorevole alla salute, mettere la persona al centro del sistema socio-sanitario, migliorare la comunicazione fra le istituzioni e la cittadinanza, ridurre le disuguaglianze sociali. Questo il sito dove registrarsi, valutare e commentare le proposte o aggiungerne di nuove: pianosalute.Partecipa.tn.it Sono inoltre online: ´Ioracconto´, una pagina web che ha l’obiettivo di accompagnare la comunicazione e le iniziative sui territori per la promozione del Piano per la salute al link: https://ioracconto.Partecipa.tn.it  e un video realizzato dal Cinformi: https://www.Youtube.com/watch?v=qcyegihqq2a    
   
   
TRENTO: COLLABORATORI SCOLASTICI: AL VIA LA STABILIZZAZIONE DEL PERSONALE  
 
Trento, 13 maggio 2015 - Dopo gli insegnanti assunti nel corso dell´anno 2014-2015, ora siamo al primo passo per la stabilizzazione dei collaboratori scolastici. Degli "ex bidelli" si occupa la delibera presentata ieri dal governatore del Trentino, che modifica il Regolamento per l´accesso all´impiego del personale A.t.a. La modifica approvata oggi - che riguarda come detto il reclutamento del personale "ausiliario, tecnico e amministrativo" - consente di bandire un concorso per titoli per la formazione di una nuova graduatoria destinata esclusivamente all´assunzione a tempo indeterminato del contingente che sarà stabilito in sede di trattativa sindacale. Dopo le 494 assunzioni nel settore scuola già effettuate per l´anno scolastico 2014/2015 sulla base delle graduatorie esistenti, per la stabilizzazione del personale collaboratore scolastico è necessario bandire un apposito concorso, visto che allo stato attuale non vi sono graduatorie utilizzabili. L´approvazione dell´articolo stralcio è quindi il primo passo per l´avvio del concorso. Le ultime assunzioni in questo comparto della Scuola risalgono al 2006. La graduatoria formata in applicazione di questo articolo sarà utilizzata esclusivamente per garantire la copertura dei posti messi a concorso. La norma rinvia al bando la quantificazione del numero di posti che saranno messi a concorso, dei requisiti per la partecipazione ad esso nonché delle modalità di suo svolgimento. A seguire sarà quindi pubblicato il relativo decreto e successivamente il bando di concorso. La procedura di concorso sarà gestita dal Servizio reclutamento e gestione del personale della scuola e relazioni sindacali - Ufficio reclutamento. Massimo l´impegno della struttura che, ancorché impegnata in altre tre procedure concorsuali anch´esse volte alla stabilizzazione del personale precario, intende comunque terminare la procedura in tempo utile per le immissioni in ruolo per l´anno scolastico 2015/2016.  
   
   
FONDI UE, POR FSE, SARDEGNA IN PRIMA LINEA NELLA LOTTA ALLA DISPERSIONE SCOLASTICA  
 
Cagliari, 13 Maggio 2015 - La Sardegna, anche grazie alle risorse comunitarie, è in prima linea nella lotta alla dispersione scolastica. L´obiettivo della giunta Pigliaru consiste nel creare un sistema integrato di sostegno alle famiglie e di rafforzare il welfare studentesco per prevenire l´abbandono scolastico. Oltre agli strumenti finanziari messi in campo con risorse proprie, la Regione nel prossimo settennio potrà contare su una quota consistente dei 155 milioni di euro a valere sul Programma Operativo del Fondo Sociale Europeo. Il tema è al centro della seconda giornata di eventi organizzati a Cagliari per la presentazione del Por Fse 2014-2020. Per l´occasione, la Regione ha avviato una campagna di formazione e informazione, e il contest "Se mi lasci non cresci", teso a promuovere e consolidare le conoscenze sul Fondo Sociale Europeo da parte dei giovani, e renderli protagonisti attraverso la realizzazione di video che testimonino la loro percezione sull’importanza della formazione e, in generale, sul valore dell’istruzione. “Senza un’adeguata preparazione scolastica e senza una formazione mirata – ha sottolineato l’assessore del Lavoro Virginia Mura - i giovani hanno difficoltà enormi a inserirsi nel mercato del lavoro. Uno degli assi del Fondo Sociale investe sul capitale umano attraverso il rafforzamento e l’integrazione dei sistemi dell’istruzione e della formazione. Utilizzeremo le risorse europee per evitare, innanzitutto, che i giovani abbandonino la scuola. Quindi - ha aggiunto l´esponente della giunta Pigliaru - concentreremo i nostri sforzi per ridurre il divario tra le competenze acquisite e quelle richieste dal sistema delle imprese". Dello stesso tenore le dichiarazioni dell’assessore della Pubblica Istruzione Claudia Firino. "Ogni ragazzo che abbandona la scuola oggi è un probabile disoccupato domani. Questo – ha detto l’assessore Firino – i nostri giovani devono capirlo. La Regione, con il piano Iscola, li aiuta a trovare luoghi più accoglienti, docenti che sappiano rispondere alle loro esigenze, sostegno all’interno delle scuole, tecnologia, sperimentazione didattica, mezzi di trasporto. L’europa offre altre opportunità che si integrano per realizzare un sistema scolastico di qualità, disegnato a partire dalle esigenze dei ragazzi e che dia loro gli strumenti per trovare il proprio posto nel mondo e saper decifrare la realtà”. Una delle iniziative che hanno contraddistinto l’attività della Regione in quest’ultimo anno è il progetto A.r.di.sco (azioni di recupero della dispersione scolastica). Tra il 2014 e il 2015, sono stati avviati 45 corsi che hanno coinvolto circa 550 giovani di tutta la Sardegna. I corsi hanno avuto una durata biennale, e hanno consentito ai ragazzi di conseguire una qualifica spendibile nel mercato del lavoro. Le attività formative hanno riguardato diversi ambiti professionali, in particolare l´area della ristorazione, del benessere, dell´agroalimentare, dell’elettronica e della meccanica. Con il Programma Garanzia Giovani, inoltre, sono stati finanziati ulteriori 17 corsi per circa 200 allievi. Ieri, infine, sempre a Cagliari, si è conclusa la manifestazione Europlay – Giochi d’Europa 2015, torneo multidisciplinare sportivo che ha visto la partecipazione di giovani di 25 istituti scolastici provenienti da tutta la Sardegna e altri tre in rappresentanza di Repubblica Ceca, Germania e Francia. Al termine delle gare di calcio a 5, pallacanestro pallacanestro e pallavolo, si sono svolte le premiazioni alla presenza dell’assessore del Lavoro Virginia Mura. È stato anche assegnato un Premio Fair Play, consistente in un buono di 1.000 euro per l’acquisto di materiale didattico da parte dell’istituto scolastico vincitore.  
   
   
TRENTO, SCUOLA: ISTITUITA UNA NUOVA FASCIA DELLE GRADUATORIE PROVINCIALI PER TITOLI  
 
Trento, 13 maggio 2015 - Via libera ieri dalla Giunta provinciale, su proposta del governatore e assessore all´istruzione, alla quarta fascia delle graduatorie provinciali per titoli, già prevista dalla legge 5 sulla scuola. La nuova graduatoria è stata istituita per permettere a coloro che sono in possesso di un titolo abilitante acquisito successivamente all´ultima apertura delle graduatorie, di essere inseriti in una nuova fascia, che si aggiunge alle 3 già esistenti, aggiornate l´ultima volta nel corso del 2013 in seguito alla loro trasformazione a tempo indeterminato. L´apertura di questa nuova graduatoria riguarderà coloro che hanno ottenuto l´abilitazione negli anni accademici che vanno dal 2009/2010 al 2013/2014 a seguito della frequenza di specifici percorsi, ovvero: - laurea in scienza della formazione primaria che abilita all´insegnamento presso la scuola primaria; - corsi biennali abilitanti di secondo livello ad indirizzo didattico che abilitano all´insegnamento delle materie artistiche; - il secondo e il terzo anno di secondo livello che abilitano all´insegnamento dell´educazione musicale, compreso l´insegnamento di uno strumento. Si procederà con un´unica apertura dei termini per la presentazione delle domande comprendendo gli anni scolastici 2014/2015 e 2015/2016. La domanda dovrà essere inoltrata esclusivamente on-line attraverso la piattaforma informatica ministeriale - Polis (archivio.Pubblica.istruzione.it/istanzeonline/) da cui sarà trasmessa al Servizio per il reclutamento, la gestione del personale della scuola e le relazioni sindacali della Provincia. Le graduatorie provinciali per titoli così integrate saranno utilizzate dall´anno 2015/2016 sia per le assunzioni a tempo indeterminato sia per il conferimento di incarichi annuali e supplenze temporanee.(  
   
   
A MATERA CONFERENZA NAZIONALE CUG UNIVERSITÀ ITALIANE  
 
Matera, 13 maggio 2015 - Matera ospiterà il 14 e il 15 maggio il convegno nazionale 2015 "Dal welfare aziendale al ben-essere. La centralità degli Organismi di Parità universitari". Il Convegno, ospitato dalla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio della Basilicata nell’ex Ospedale San Rocco, Chiesa di Cristo Flagellato, è promosso dalla Conferenza Nazionale degli Organismi di Parità delle Università italiane e organizzato dal Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni dell’Università degli Studi della Basilicata. Nel pomeriggio del 13 maggio, nella Sala Levi del Palazzo Lanfranchi, la direzione del ‘Polo Museale Basilicata’ ospiterà poi la presentazione della pubblicazione “In contropiede. Le donne rileggono la Costituzione” come evento sociale di apertura al Convegno. L’obiettivo del Convegno è "di sviluppare una riflessione sui temi relativi all´evoluzione del sistema di welfare e alla rinnovata attenzione per il benessere organizzativo, anche grazie al coinvolgimento degli Organismi di Parità". I Comitati Unici di Garanzia (Cug), introdotti dalla Legge 183 del 2010 (in precedenza Comitati Pari Opportunità ), si inseriscono nel quadro dei recenti provvedimenti di razionalizzazione delle Pubbliche Amministrazioni. La funzione dei Cug Universitari è di contribuire alla realizzazione di un ambiente di lavoro e di studio caratterizzato dal rispetto dei principi di pari opportunità, di benessere organizzativo, dalla conciliazione dei ritmi produttivi con la vita familiare e dal contrasto di qualsiasi forma di discriminazione e di violenza morale e psichica in ogni ambito dell’Ateneo. Il Convegno Nazionale vedrà la partecipazione dei Cug e degli altri organismi di Parità, Pari opportunità delle università italiane e degli enti pubblici. Nel corso del Convegno si susseguiranno gli interventi di relatori con specifiche competenze in materia di pari opportunità, sistemi di welfare, prevenzione dei rischi psicosociali, cui seguiranno le testimonianze dei rappresentanti di alcuni Organismi di Parità universitari. L´analisi approfondirà anche il rapporto tra la dimensione di qualità dell´ambiente di lavoro e il benessere fisico e psicologico delle persone. La partecipazione all´iniziativa è aperta al pubblico, per "coinvolgere anche la realtà territoriale su temi di sicuro interesse".  
   
   
LOMBARDIA, ENTUSIASMO DEGLI STUDENTI TOSCANI PER SITO PALAFITTE  
 
Rho-pero/mi, 13 maggio 2015 - "È bellissimo. Sembra di viverci per davvero". Sono entusiasti gli studenti del liceo linguistico di Arezzo che attraverso Oculus, ´applicazione messa a disposizione da Pianeta Lombardia, l´angolo di Expo dedicato alla Regione che conta un quinto dei siti italiani patrimonio dell´umanità, hanno visitato le Palafitte delle Alpi. Anche gli allievi dell´Istituto tecnico industriale di Reggio Calabria sono rimasti affascinati da siti lombardi patrimonio dell´umanità. I più votati il saper fare liutario di Cremona, il Sacro Monte di Varese e il Cenacolo vinciano. Scontato, ma pur sempre appassionato, il voto degli studenti di Tirano che all´unanimità hanno votato per la ferrovia retica del Bernina. "Siamo di parte - ha commentato Virginia - ma è il sito più bello". Siti Unesco Lombardia - I siti lombardi riconosciuti dall´Unesco patrimonio dell´umanità sono: le incisioni rupestri della Valcamonica (Brescia), il villaggio di Crespi d´Adda (Bergamo), la Chiesa di Santa Maria delle Grazie col Cenacolo vinciano (Milano), i sacri Monti di Ossuccio e Varese, il Monte San Giorgio sempre in provincia di Varese, Mantova e Sabbioneta, la ferrovia retica del Bernina, i luoghi del potere Longobardo, le palafitte attorno alle Alpi situate in gran parte nelle province di Brescia e Varese. Patrimonio immateriale dell´Unesco è anche il violino tradizionale e artigianale di Cremona. Oltre 350 Visitatori - Sono oltre 350 visitatori che nella mattinata di oggi hanno osservato, con gli occhialini Oculus, i siti lombardi patrimonio dell´Unesco. Lunghe file soprattutto di studenti, provenienti da ogni parte d´Italia.  
   
   
EMILIA ROMAGNA, SERVIZIO CIVILE REGIONALE: STANZIATI 600MILA EURO, 20% IN PIÙ RISPETTO GLI ANNI PASSATI  
 
Bologna, 13 maggio 2015 - Soddisfazione per aver destinato risorse in più al servizio civile regionale. L’ha espressa la vicepresidente e assessore alle Politiche di welfare Elisabetta Gualmini, che ha relazionato in commissione Politiche per la salute e Politiche sociali sul bando di progettazione per il 2015. Gualmini ha confermato un investimento di risorse pari a 600mila euro, “il 20% in più rispetto al bando del 2014”, per il quale erano stati stanziati 507mila euro. “Sono molto contenta, inoltre – ha aggiunto l’assessore – di inaugurare il primo Piano triennale per il servizio civile. In tempi rapidi, dunque, dopo l’approvazione del bilancio, ci siamo subito mossi, come promesso, per rendere fattiva questa misura. A breve – ha concluso Gualmini – uscirà il bando”. I posti a disposizione per i giovani tra i 18 e i 29 anni “senza distinzione di sesso o di appartenenza culturale o religiosa, di ceto, di residenza o di cittadinanza” che vogliono fare l’esperienza del servizio civile regionale sono circa 200, 32 in più dell’anno scorso. La durata dei progetti varia dai 6 agli 11 mesi, su 4 o 5 giorni alla settimana, e prevede un impegno di 25, 20 oppure 15 ore settimanali, con il riconoscimento di un assegno, rispettivamente, di 360, 288, 217 euro mensili. L’assessore ha informato inoltre i componenti della commissione sulle novità riguardanti gli enti pubblici o privati, accreditati o meno per il servizio civile, che possono trasferire alla regione le risorse necessarie vincolate all’attuazione di specifici progetti di un determinato territorio o di un settore d’attività. Sulla base dei progetti approvati e finanziati, saranno pubblicati gli avvisi a cura dei Coordinamenti Provinciali degli Enti di Servizio Civile (Co.pr.e.s.c.), che contemporaneamente organizzeranno iniziative di presentazione. I giovani interessati dovranno presentare domanda di partecipazione all’ente titolare del progetto prescelto (una sola domanda per un unico progetto) nei trenta giorni di apertura degli avvisi; l’ente effettuerà la selezione tra le domande di partecipazione ricevute, secondo le modalità e i criteri contenuti nei progetti.  
   
   
LAGO MAGGIORE: AL VIA SPERIMENTAZIONE DELL´INNALZAMENTO DEL LIVELLO  
 
Milano, 13 maggio 2015 - Il Comitato Istituzionale dell´Autorità di bacino del fiume Po, presieduto dal Ministro dell´Ambiente Galletti e presente per la Regione Lombardia l´Assessore All´ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi, ha deliberato l´approvazione dell´innalzamento sperimentale del livello di massima regolazione estiva del lago Maggiore. "Il Consorzio del Ticino, Ente pubblico preposto alla regolazione del livello del lago Maggiore tramite la ´diga della Miorina´ (Golasecca - Va) - spiega Terzi - potrà mantenere fino al 15 settembre un livello massimo di +1,25 m sullo zero idrometrico (anziché +1,00 m). Ciò consentirà di potere invasare nei momenti di abbondanza circa 50 milioni di metri cubi d´acqua in più principalmente per soddisfare le esigenze ambientali del Ticino, e più in generale dell´agricoltura lombarda e, nel breve, per dare certezza di acqua per l´evento di Expo (canale)". Sperimentazione - La sperimentazione del livello a + 1,25, condotta sulla base di uno specifico protocollo tecnico e soggetta a verifiche periodiche, un sarà protratta per 3 anni consecutivi e i dati raccolti serviranno a valutare la possibilità di procedere successivamente ad un ulteriore step di innalzamento con l´obiettivo di conseguire i livello di +1,50 m, incrementando ulteriormente le disponibilità idriche in tutta sicurezza. "È una sfida impegnativa a beneficio della collettività - chiosa ancora l´assessore lombardo all´Ambiente - e che necessita dell´apporto di tutti i soggetti interessati al fine di verificare e contemperare i diversi interessi: ambientali, produttivi e turistici". Contestualmente all´avvio della sperimentazione i Ministeri competenti provvederanno ad informare le Autorità Elvetiche interessate per la porzione settentrionale del lago Maggiore.  
   
   
AQUA 2015 A EXPO, RUOLO CENTRALE DELLA RISORSA IDRICA PER L’ALTO ADIGE  
 
Bolzano, 13 maggio 2015 - Si è svolta nei giorni scorsi presso il centro congressi di Expo a Milano, il convegno Aqua 2015, primo di 13 appuntamenti organizzati dalla Conferenza Stato-regioni nell’ambito dell’esposizione mondiale. Tra i relatori anche l’altoatesino Manfred Schweigkofler, il quale ha ribadito il ruolo centrale della risorsa idrica per la nostra Provincia. L´iniziativa è stata guidata dalla Regione Basilicata, ma il ruolo svolto dall´Alto Adige durante il primo convegno di Aqua 2015 è stato centrale. Tra i relatori, infatti, vi era anche il coordinatore dello stand di Expo, Manfred Schweigkofler. Nel suo intervento, Schweigkofler ha sottolineato che "la Provincia di Bolzano ha da secoli un rapporto di grande rispetto nei confronti dell´acqua come fonte di vita: si tratta di una parte importante della nostra cultura improntata alla sostenibilità". Per l´Alto Adige, inoltre, l´acqua ha una valenza anche economica di assoluto rilievo, come si può facilmente intuire dal settore dell´energia che punta con forza sull´idroelettrico. "Entro il 2020 - ha spiegato Schweigkofler - il 75% del fabbisogno energetico locale sarà coperto con energia prodotta da fonti rinnovabili, e l´impegno del territorio altoatesino si sposta anche più in là: basti pensare, ad esempio, al centro per l´idrogeno di Bolzano, che rappresenta un modello innovativo per una tecnologia legata ad una mobilità sempre più orientata al futuro".  
   
   
INCENDI DI RIFIUTI TOSSICI NEL PINEROLESE: IL SERVIZIO VIGILANZA AMBIENTALE DELLA CITTÀ METROPOLITANA SANZIONA AZIENDE AGRICOLE, INDUSTRIALI E COMMERCIALI  
 
 Torino, 13 maggio 2015 - Prosegue senza soste il lavoro degli agenti addetti alla vigilanza ambientale appartenenti al Servizio pianificazione e gestione rete ecologica, aree protette e vigilanza ambientale della Città Metropolitana di Torino. Di fondamentale importanza è la collaborazione delle Guardie Ecologiche Volontarie, la cui attività è coordinata dal personale del Servizio. Grazie all’apporto delle G.e.v. E delle guardie delle associazioni ambientali come la L.a.c. (Lega Anti Caccia) nelle ultime settimane sono state accertate e quindi interrotte attività illecite di smaltimento di rifiuti dati alle fiamme. Pur non avendo raggiunto le dimensioni e la diffusione tristemente note in altre Regioni, il fenomeno ha effetti negativi sull’ambiente e sulla qualità dell’aria, che si accumulano nel tempo. Recentemente sono stati accertati casi di incendi dolosi e illegali di rifiuti in un’azienda agricola di Cavour e in una di Piossasco, i cui titolari incenerivano il nylon dell’imballaggio delle rotoballe dei cereali insieme ad altri rifiuti, quali farmaci veterinari scaduti o addirittura filtri dell’aria e dell’olio dei trattori. I rifiuti incendiati emettevano fumi molto dannosi e fastidiosi e polveri inquinanti che ricadevano sulle vicine colture. A Roletto, invece è stata scoperta l’attività illecita di un’azienda autorizzata al recupero di rottami ferrosi, nella quale, a tarda sera, venivano bruciati cospicui cumuli di cartoni verniciati e scarti di stoffe sintetiche che provenivano da un’industria di confezionamento di alimenti. La settimana scorsa, in seguito alle lamentele di persone infastidite da continui odori e fumi molesti nelle ore serali e dopo settimane di appostamenti e rilievi fotografici, il Servizio vigilanza ambientale della Città Metropolitana è intervenuto presso una importante azienda pinerolese che commercia materiali per l’edilizia. Nella ditta veniva utilizzata una grande caldaia per smaltire col fuoco tutti i rifiuti prodotti: gli imballaggi in plastica, cartone e nylon, scarpe usate e rifiuti degli uffici. Invece di conferirli alla raccolta differenziata, due dipendenti dell’azienda addetti alle pulizie incenerivano i rifiuti nella caldaia, che era priva di qualunque impianto di abbattimento dei fumi. I due addetti coltivavano il loro orto proprio sotto il camino da cui usciva il fumo carico di veleni e polveri, con ceneri le sparse nel vicino pioppeto e forse anche nell’orto. Poiché l’attività era continua, riguardava grandi quantità di imballaggi e risultava assai molesta per gli abitanti della zona, gli agenti della Città Metropolitana hanno posto sotto sequestro giudiziario e sigillato l’impianto. Il titolare dell’azienda è stato denunciato all’autorità giudiziaria e dovrà rispondere dei reati previsti dall’articolo 256 comma 1 e dall’articolo 256 bis del Decreto Legislativo 152 del 2006 e dall’articolo 674 del Codice Penale, che prevedono pene da due a cinque anni di reclusione. Tali reati sono peraltro puniti in modo più severo a partire dal 2014, quando, con il cosiddetto “Decreto Terra dei Fuochi” le sanzioni sono state aggravate. Tra le aggravanti segnalate nella denuncia alla magistratura vi è la presenza a meno di cento metri sottovento all’area dell’azienda sequestrata di alcuni meleti molto produttivi e di un’azienda zootecnica che produce latte, utilizzando il foraggio coltivato nei pressi della ditta.  
   
   
MILANO: IN ARRIVO 106 NUOVI AUTOMEZZI AMSA, RINNOVO DEI CESTONI E PULIZIA STRAORDINARIA DEI TOMBINI  
 
Milano, 13 maggio 2015 - Centosei nuovi automezzi, 82mila interventi di pulizia dei pozzetti, sostituzione o restyling del 74% dei cestini e cestoni stradali. Sono alcune delle misure di potenziamento che metterà in campo Amsa per far fronte al grande flusso di persone che transiterà per Milano nel semestre dell’Esposizione universale. “Il piano redatto con Amsa ci consente di garantire il decoro di tutta la città - sottolinea l’assessore alla Mobilità e Ambiente Pierfrancesco Maran - non solo per i milioni di visitatori che vi transiteranno per Expo, ma anche per i milanesi. Sono già iniziate le domeniche di pulizia straordinaria in alcuni quartieri, cui si aggiungeranno una serie di attività di potenziamento dei servizi, anche grazie ai nuovi automezzi in arrivo”. La flotta dei circa 1.300 automezzi di Amsa, infatti, sarà rafforzata con l’acquisto di 86 nuovi veicoli e il noleggio di altri 20. Saranno quindi 106 i nuovi automezzi in servizio per far fronte alle attività straordinarie di raccolta previste nei mesi dell’Esposizione universale. Saranno 82mila gli interventi di controllo, spurgo e disostruzione dei pozzetti, rispetto ai 78mila degli anni precedenti. La pulizia straordinaria riguarderà soprattutto le maggiori vie di penetrazione alla città e le aree mercantili. Il 20% dei cestoni stradali per la raccolta dei rifiuti sarà sostituito con nuovi manufatti, mentre sul 54% verranno effettuati interventi di restyling straordinario. Saranno inoltre rinnovati graficamente con le creatività di A2a (vedi allegato) i 5.000 cestioni collocati nella aree verdi della città, così come le livree dei nuovi automezzi. Un grande rinnovamento finanziato dal Mir srl, società proprietaria dei cestoni dei rifiuti di Milano. Amsa prevede inoltre potenziamento di altri servizi, necessari a mantenere gli standard di pulizia e igiene ambientale della città. In particolare, le aree di implementazione riguarderanno il lavaggio dei marciapiedi, con la revisione delle frequenze di passaggio settimanali e il potenziamento delle azioni di controllo sul campo, la pulizia dei filari alberati, con l’incremento degli interventi di pulizia notturna, il servizio di eliminazione delle discariche abusive su aree ad uso pubblico, con squadre aggiuntive di controllo delle zone in cui si registrano più infrazioni e il servizio di diserbo dei marciapiedi, per garantire una maggior pulizia e decoro delle aree pubbliche con un potenziamento della prevenzione nel periodo invernale-primaverile. Saranno inoltre potenziati i lavaggi delle strade, gli interventi nelle zone centrali dove è prevista una grande affluenza nei mesi di Expo, la pulizia delle piste ciclabili e delle aree verdi, lo spazzamento nelle zone più periferiche e le frequenze di svuotamento dei cestoni.