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MERCOLEDI

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Notiziario Marketpress di Mercoledì 20 Maggio 2015
CONFAGRICOLTURA BASILICATA SU DECRETO PREMI PAC LATTE  
 
Confagricoltura Basilicata fa sapere che con il decreto ministeriale n.1566/2015 del 12 maggio, che formalizza l’intesa Stato Regioni della scorsa settimana, si è corretta la contestata esclusione dal premio accoppiato che penalizzava fortemente una larga parte degli allevatori che non avevano i capi iscritti ai libri genealogici. Con l’art 5 del nuovo provvedimento – spiegano da Confagricoltura Basilicata – si fissano nuovi criteri per la corresponsione dei pagamenti accoppiati per il latte bovino. Mentre precedentemente si prevedeva che i premi spettassero alle vacche da latte iscritte ai Libri genealogici e Registri anagrafici degli allevamenti soggetti ai controlli funzionali, ora il premio spetta alle vacche che hanno partorito nell’anno della domanda e appartenenti ad allevamenti che rispettano alcuni requisiti qualitativi e igienico sanitari per il latte prodotto. Vengono ripristinati i requisiti d’accesso già in vigore nella precedente programmazione, vincolati al rispetto di specifici valori soglia relativi al contenuto proteico e al tenore di cellule somatiche e di cellule batteriche.  
   
   
BIOLOGICO, ASSOCAMERESTERO: 18 OPERATORI AUSTRALIANI E GIAPPONESI DEI SETTORI TURISMO E FOOD BIO ALLA SCOPERTA DELLA PUGLIA  
 
Bari – Al via la missione che vedrà protagonista la Puglia, con i suoi prodotti bio di qualità e il suo patrimonio turistico-culturale: 18 operatori dei settori agroalimentare e turismo provenienti da Australia e Giappone sbarcheranno in territorio pugliese e ne assaporeranno le eccellenze grazie all’incontro con aziende e agriturismo individuati con il contributo di Confagricoltura, Agriturist, Unioncamere Puglia, Confindustria Foggia e grazie al prezioso patrimonio di contatti e imprese dell’agroalimentare fornito dalla piattaforma Unioncamere “Italian Quality Experience”, strumento di promozione e vetrina per oltre 3.000 aziende del food italiano. La Puglia rappresenta il 13% del territorio italiano coltivato secondo il metodo Bio ed è leader nella produzione di grano duro biologico (con una quota del 30% sulla produzione nazionale) e di olio, con circa un terzo della superficie nazionale coltivata bio nel settore olivicolo (32%). Le principali colture bio della Regione sono quindi le olive e i cereali, seguite da vite (19%) e ortaggi e, a distanza, da frutta e agrumi. In forte crescita il settore biologico nella Regione: nel 2013 le colture Bio segnano un incremento del 25,5% su base annua, superiore a quello registrato a livello nazionale (+12,8%). Con il Progetto “Eatalian Bio - Promozione del bioalimentare italiano in Australia e Giappone”– finanziato e sostenuto dal Ministero dello Sviluppo Economico e realizzato da Assocamerestero, in collaborazione con la Italian Chamber of Commerce in Japan (Ccie di Tokyo) e con la Italian Chamber of Commerce and Industry in Australia (Ccie di Sydney) – 52 aziende pugliesi produttrici di vino, olio, pasta, prodotti per antipasti, prodotti da forno, sughi e confetture e 8 agriturismo potranno presentare i propri prodotti a 14 buyers, importatori e distributori australiani e giapponesi e 4 tour operator, selezionati dalle due Ccie. Diverse le tappe toccate dalla delegazione: si inizia martedì 19 maggio con visita e degustazione presso alcune masserie e agriturismi con produzioni bio nella Provincia di Taranto e Brindisi, per proseguire poi, mercoledì 20 maggio, con l’organizzazione presso la Fiera del Levante di Bari di oltre 200 incontri Btob in una sola giornata tra gli operatori australiani e giapponesi e le aziende locali del biologico, mentre in parallelo i tour operator visiteranno alcune strutture nella Provincia di Bari. All’insegna delle valenze turistico-ricettive di questa zona sarà invece tutta la giornata conclusiva di giovedì 21 maggio, in cui sessioni di Btob si alterneranno a momenti di promozione dei prodotti locali. Per ulteriori informazioni su Eatalian Bio: madeinitaly@assocamerestero.It  
   
   
LA REGIONE CALABRIA INTENSIFICA I CONTROLLI SULLE PRODUZIONI BIOLOGICHE REGIONALI  
 
 Il Dipartimento regionale "Agricoltura" rende noto che dal prossimo mese di giugno sarà rafforzato il sistema di vigilanza sulle produzioni biologiche della nostra regione. Al consolidato sistema di controllo previsto dalla normativa europea e messo in atto dall’Ispettorato Centrale della tutela della Qualità e Repressioni Frodi (Icqrf), l’organo tecnico di controllo ufficiale del Mipaaf, incaricato di prevenire e reprimere le frodi relative ai prodotti agroalimentari ed ai mezzi tecnici per l’agricoltura, si affiancherà, su indicazioni del Presidente Mario Oliverio,l’azione ispettiva dei tecnici del Dipartimento Agricoltura. “Come già annunciato più volte – ha commentato il Presidente Oliverio – punteremo molto sulla produzione biologica, essendo la Calabria la seconda regione italiana per numero di aziende e per ettari coltivati. Riteniamo si tratti di un potenziale produttivo di grande rilevanza, considerato che la richiesta di produzioni ‘pulite’ cresce sia sui mercati interni che esteri mediamente del 10% all’anno. Le risorse del nuovo Programma di Sviluppo Rurale dovranno aiutare la Calabria a compiere un salto di qualità sia a livello regionale, che nazionale ed internazionale, e a diventare sempre più concorrenziale. In tal senso incentiveremo gli agricoltori a inserire e mantenere pratiche di coltivazione biologica con premi importanti. Contemporaneamente, però, intensificheremo il sistema di controlli, per garantire la massima qualità dei nostri prodotti. Si tratta di un’importantissima opportunità per l’intero settore agricolo calabrese – ha concluso il Governatore - che richiede però un efficiente sistema di garanzie sia per i consumatori che per la stragrande maggioranza degli agricoltori che operano nel pieno rispetto delle norme in materia”. Il metodo di produzione dell’agricoltura biologica, basato su una adeguata gestione agronomica della fertilità dei suoli, è l’unico a garantire l’assenza di composti chimici di sintesi per la lotta alle patologie vegetali, per il diserbo e per le concimazioni. Il rispetto delle prescrizioni alle quali le aziende che adottano il metodo dell’agricoltura biologica devono attenersi, è garantito dai cosiddetti “Organismi di Controllo” (Odc), soggetti riconosciuti con provvedimento ministeriale e sottoposti alla vigilanza dell’Icqrf. Il Dipartimento Agricoltura, al fine di accrescere la sicurezza dei consumatori che scelgono di consumare “bio”, ha strutturato un sistema di accertamento dell’attività degli Organismi di Controllo, ossia un sistema di “controllo dei controllori”. L’espletamento delle verifiche, a carattere sistematico e continuativo, avverrà sia attraverso auditdiretti presso le sedi degli Odc, sia attraverso sopralluoghi nelle aziende controllate. Nei mesi scorsi, inoltre, la competente struttura del Dipartimento è stata coinvolta in specifici percorsi formativi, che hanno visto la partecipazione del Mipaaf e delle Regioni Toscana ed Emilia Romagna, al fine di elevare il livello di competenza e la qualità delle azioni che si stanno mettendo in atto. La gestione delle “non conformità” eventualmente rilevate in fase di controllo, prevede azioni sanzionatorie che possono portare anche all’esclusione dal sistema del biologico, con pesanti conseguenza economiche nel caso di adesione alle relative misure di sostegno previste dal Programma di Sviluppo Rurale.  
   
   
PSR 2014-2020: AL VIA IL PRIMO BANDO SULLE INDENNITÀ COMPENSATIVE. DOMANDE ENTRO IL 15 GIUGNO. FABBISOGNO PREVISTO: 15 MILIONI DI EURO. CASELLI: UNA MISURA IMPORTANTE PER CONTRASTARE L´ABBANDONO DELLE AREE APPENNINICHE E CONTRIBUIRE ALLA TUTELA DEL TERRITORIO.  
 
Bologna - Programma regionale di sviluppo rurale 2014-2020, si parte. La Giunta regionale dell’Emilia-romagna ha approvato, su proposta dell’assessore regionale all’agricoltura Simona Caselli, il primo bando del nuovo settennato, quello per le indennità compensative a favore delle aziende agricole che operano in aree svantaggiate. “A dieci giorni dall’ok ricevuto dalla Direzione agricoltura dell’Unione europea, il Psr emiliano-romagnolo diventa operativo con il bando sulle indennità compensative per le aziende agricole di collina e montagna, secondo il percorso e i contenuti che avevamo concordato con lo stesso mondo agricolo – ha commentato l’assessore regionale all’agricoltura Simona Caselli – con questo primo intervento vogliamo compensare i costi aggiuntivi sostenuti da chi opera dove fare agricoltura è più difficile, per contrastare lo spopolamento. L’agricoltura di montagna svolge un servizio importante per tutta la collettività, di tutela del territorio e di prevenzione del dissesto idrogeologico.” Il bando della Misura 13 è dunque rivolto alle aziende agricole che operano in zone montane e collinari soggette a vincoli naturali significativi e prevede aiuti, che vengono erogati annualmente e che vanno da 90 a 150 euro a ettaro, a seconda dei casi. Le domande possono essere presentate entro il 15 giugno, utilizzando il sistema operativo Sop di Agrea. Le indennità compensative possono contare per l’intero periodo di programmazione su un plafond di circa 90 milioni di euro. Per questa prima annualità secondo le stime della Direzione generale agricoltura della Regione, il fabbisogno dovrebbe essere di 15 milioni. Va tuttavia precisato che non si tratta di un bando a selezione e che tutte le domande in regola con i requisiti previsti verranno soddisfatte. Il Programma regionale di sviluppo rurale 2014-2020 dell´ Emilia-romagna può contare su 1 miliardo 190 milioni di risorse, la dotazione più alta di tutto il centro-nord. L’8 maggio la "comfort letter" della Direzione agricoltura dell’Unione europea ha dato il via libera tecnico al Programma (prima Regione in Italia) un passaggio che permette ora l’avvio dei primi bandi. L’approvazione formale da parte della Commissione europea è prevista entro maggio dopo il voto sul Bilancio Ue. Info: http://agrea.Regione.emilia-romagna.it/servizi/come-presento-la-domanda-1/accesso-a-sop-per-utente-internet    
   
   
BOLZANO, ALPEGGIO: OBBLIGATORIO REGISTRARE MOVIMENTAZIONE CAPI  
 
La novità principale è rappresentata dal fatto che a partire da quest’anno la movimentazione verso le malghe di tutti i bovini, gli ovini, i caprini, gli equidi, i suini o i camelidi del nuovo mondo (lama e alpaca) deve essere registrata nella banca dati (Lafis-vet). Lo fanno presente il direttore e vicedirettore del Servizio veterinario provinciale di Bolzano, Paolo Zambotto e Ernst Stifter. L´alpeggio in Alto Adige costituisce un elemento tradizionale di rilievo: si conta che ogni anno, accanto ai capi di bestimane che pascolano nelle malghe in quota in territorio altoatesino, alcune migliaia vengono transumate in aree di alpeggio in regioni limitrofe. A partire da quest´anno la movimentazione verso le malghe di tutti i bovini, gli ovini, i caprini, gli equidi, i suini o i camelidi del nuovo mondo (lama e alpaca) deve essere registrata nella banca dati (Lafis-vet). Come sottolinea l´assessore provinciale all´agricoltura Arnold Schuler questa disposizione deve essere rispettata per poter ottenere i contributi finanziari dalla Ue. Come ricordano il direttore e vicedirettore del Servizio veterinario provinciale di Bolzano, Paolo Zambotto e Ernst Stifter, il gestore della malga è tenuto a registrare gli animali alpeggiati nel registro di alpeggio e a consegnare questo registro, entro 15 giorni dalla monticazione degli animali alla Stazione forestale competente, poiché esso è necessario per i controlli che vengono eseguiti durante l´alpeggio. Presso la Stazione forestale il registro di alpeggio viene timbrato, munito di data e firma e fotocopiato. Una copia dello stesso viene trasmessa, in formato cartaceo o elettronico, alla sede del Servizio veterinario territorialmente competente ai fini della registrazione delle movimentazioni degli animali, nonché al corrispondente Ufficio distrettuale dell´Agricoltura. Gli animali che vengono condotti piú tardi sulle malghe o che vengono ricondotti in stalla prima del previsto, cosí come gli animali incidentati, devono essere annotati nel registro di alpeggio ed essere segnalati al veterinario ufficiale. Ogni detentore di animali alpeggiati deve annotare nel registro di stalla la movimentazione degli animali in malga ed il loro ritorno in stalla. E´ stato concordato con l´Ufficio Economia Montana che in caso di domande relative alla registrazione delle malghe ed ai codici assegnati alle medesime i detentori di animali si possono rivolgere alle Stazioni forestali locali. Il nuovo registro di alpeggio viene consegnato di regola in occasione della presentazione delle domande per il premio di alpeggio. Presso le Stazioni forestali sono reperibili altre copie. I bovini delle Province di Belluno, di Trento e di Udine, alpeggiati insieme ai bovini della Provincia di Bolzano, devono soddisfare i requisiti previsti dalle disposizioni della Provincia di Bolzano relativamente alla qualifica di "animali ufficialmente indenni da Ibr/ipv".  
   
   
POTENZA: XYLELLA FASTIDIOSA: MONITORARE GLI ULIVI SU TUTTO IL TERRITORIO  
 
L’assessore regionale alle Politiche agricole e forestali ha inviato una lettera ai sindaci e alle organizzazioni dei produttori di olio d’oliva e delle olive da tavola operanti in Basilicata, invitandoli a inventariare e a monitorare gli ulivi sul loro territorio. Un’azione indispensabile – spiega l’assessore - per mettere in campo le necessarie azioni per prevenire il diffondersi della Xylella fastidiosa. Ecco, di seguito, il testo della lettera: “Mentre nella Puglia vicina è stato dichiarato dal 10 febbraio 2015 per centottanta giorni, lo stato d’emergenza in conseguenza della diffusione nel territorio della regione Puglia del batterio patogeno da quarantena Xylella fastidiosa, il Dipartimento Agricoltura e Foreste intende organizzare entro la fine del mese di giugno un incontro per discutere ulteriormente sul dispositivo lucano anti-Xylella. In collaborazione con dei professori dell’Unibas i nostri ispettori fitosanitari, cominceranno i monitoraggi ufficiali sulla base del D.lgs. N°214/2005. Si partirà dal Metapontino sia per la vicinanza con le aree della Puglia e sia per il “corridoio” composto dalle piante ospiti che collega la Puglia alla Basilicata. Tuttavia ciò non è sufficiente ed il nostro dispositivo non può fare a meno della vostra indispensabile e responsabile collaborazione. Da una visita di studio fatta a Leverano in Puglia ho potuto constatare che una via d’uscita c’è. Visitando una delle più importanti realtà florivaistiche d’Italia e leader internazionale in alcune produzioni e coltivazioni di diverse cultivar di Melograno, ho constatato che tutte le sue 35.000 piante di ulivo ornamentali erano immune da qualunque agente patogeno e in particolare dalla Xylella fastidiosa. Dalle analisi fitopatologiche risulta che il fitopatogeno non ha intaccato nemmeno l’uliveto in produzione. Eppure tutto intorno all’azienda vi erano degli alberi di olivo all’abbandono da anni colpiti dalla Xylella. Uno dei motivi per i quali la Xylella si è diffusa è perché non si curano le piante. Ai fini di evitare l’arrivo della Xylella in Basilicata, occorre una campagna di monitoraggio che coinvolge il Dipartimento, i comuni e le organizzazioni di produttori dell’olio. Ai sindaci chiedo di inventariare nei loro comuni e di segnalare tutti gli alberi di olio d’oliva e di olive da tavola all’abbandono. I proprietari di questi alberi vanno chiamati alle loro responsabilità soprattutto se sono alberi centenari. Alle organizzazioni di produttori, chiedo di monitorare uno per uno tutti gli alberi d’olio d’oliva dei loro soci e di predisporre dei piani d’azione laddove vi sia un segno di abbandono o di cura negligente. Vi ringrazio sin d’ora per la vostra collaborazione. Non fate passare il tempo rimanendo inattivi perché la Xylella percorre in media 60Km all’anno. Agiamo prima di dover poi fare i soliti discorsi del senno del poi”.  
   
   
ROMA: HOME RESTAURANT,IN ARRIVO CIRCOLARE, PRIORITA’ TUTELA CONSUMATORE E IMPRESE  
 
“Chi esercita l’attività di cuoco a domicilio, nei cosiddetti Home Restaurant, deve sottoporsi alle stesse regole che valgono per tutte le attività di somministrazione di cibi e bevande e questo perché è necessario prima di tutto tutelare il consumatore finale, a partire dalle norme igienico-sanitarie e di conservazione dei cibi. Il fenomeno si sta diffondendo a macchia d’olio soprattutto nelle grandi città e spesso con l’aiuto di siti web e social network, ma il fatto di commercializzare pietanze o bevande all’interno della propria abitazione non può esimere dal rispetto delle norme che disciplinano il settore. C’è poi il richiamo, che non possiamo sottovalutare, alle regole della concorrenza con le imprese di ristorazione che devono obbligatoriamente sottoporsi a tutti gli iter di verifica da parte delle amministrazioni, ai controlli delle Asl, agli adempimenti sulla sicurezza dei locali. Inoltre la concorrenza di queste attività si rivela sleale anche sotto il profilo delle norme fiscali, in quanto nei fatti si organizzano pranzi e cene a pagamento che sfuggono a qualsiasi controllo fiscale. Per questo Roma Capitale, sulla scorta di quanto già espresso in tal senso dal ministero dello Sviluppo economico e dalla Regione Lazio, emanerà nei prossimi giorni una circolare riguardo queste attività nel territorio di Roma e avvierà tutte le iniziative necessarie a verificare e vigilare affinché siano rispettate le regole del settore, a garanzia dei consumatori e di tutti gli imprenditori”. Lo afferma, in una nota, l’assessore alla Roma Produttiva Marta Leonori.  
   
   
BASILICATA: COMPARTO APISTICO, CONTRIBUTI PER SALE SMIELATURA E LOCALI IL BANDO, FINANZIATO CON 75.776 EURO, È SUL BUR N.16 DEL 16 APRILE 2015. LE DOMANDE ENTRO 90 GIORNI DALLA DATA DI PUBBLICAZIONE  
 
L’ufficio zootecnia del Dipartimento regionale politiche agricole e forestali comunica che sono a disposizione i fondi per gli interventi tesi all’ammodernamento delle sale di smielatura e dei locali per la lavorazione dei prodotti apistici. Il bando che stanzia la somma 75.776 euro è stato pubblicato sul Bur n.16 del 16 aprile 2015. I richiedenti hanno 90 giorni dalla data di pubblicazione sul Bur per spedire o presentare a mano le istanze, complete dell’apposita documentazione, al Dipartimento politiche agricole - Regione Basilicata- Ufficio zootecnia, zoosanità e valorizzazione delle produzioni, via V. Verrastro, 10- 85100 Potenza. Nel bando è specificato che le spese ammissibili riguardano l’ammodernamento delle sale di smielatura e dei locali per la lavorazione e il confezionamento dei prodotti apistici; l’acquisto di attrezzature e impianti compresi i programmi e le attrezzature informatiche da utilizzare nelle sale di smielatura e nei locali di lavorazione, confezionamento e vendita dei prodotti apistici. I programmi e le attrezzature informatiche dovranno essere integrati e funzionali all’utilizzo delle attrezzature acquistate e alla gestione dell’azienda apistica. Nei finanziamenti sono previsti anche gli oneri progettuali e generali nella misura massima del 10 per cento dell’importo del progetto approvato e realizzato per gli investimenti fissi e del 2 per cento per le attrezzature e gli impianti realizzati. Saranno ammissibili le spese sostenute successivamente alla data di presentazione della domanda. I massimali del contributo sono: il 50 per cento alle aziende ubicate nelle zone svantaggiate, elevato al 55 per cento per i giovani agricoltori; il 40 per cento per le altre zone, elevato 45 per cento per i giovani apicoltori. Per la formazione delle graduatorie avranno priorità gli apicoltori singoli o associati iscritti nell’elenco regionale degli operatori biologici; gli apicoltori singoli o associati che non hanno beneficiato di contributi della Dgr 562/2013; i giovani apicoltori singoli o associati. Tra i requisiti occorre essere residenti in Basilicata, essere in possesso dell’iscrizione al registro delle imprese agricole della Camera di commercio, essere in possesso dell’iscrizione all’Albo regionale degli apicoltori; essere in regola con la denuncia di detenzione degli alveari ai servizi veterinari; possedere almeno 50 alveari ed essere titolari di laboratori di smielatura in regola con le norme igienico-sanitarie. Si fa, infine, presente che in caso di finanziamento i beneficiari entro 30 giorni dalla ultimazione degli investimenti dovranno presentare all’Ufficio regionale zootecnia la domanda di collaudo competa della documentazione.  
   
   
SANITÀ. VIA LIBERA DAL MINISTERO PER LA MOVIMENTAZIONE DEI BOVINI DALLA SARDEGNA.  
 
Cagliari - Via libera dal Ministero della Salute per la movimentazione dei capi bovini dalla Sardegna verso il resto d´Italia. "Il Ministero - ha detto ieri l´assessore della Sanità Luigi Arru - ha dato finalmente questo pomeriggio risposta positiva alle nostre pressanti richieste. Da oggi non ci saranno più ostacoli per il trasporto dei capi bovini sani, e rigorosamente controllati, verso il resto dello Stivale. Un risultato positivo per la Sardegna e per gli allevatori che avranno così la possibilità di riaprire questo importante canale commerciale". Le condizioni. I bovini potranno essere esportati dagli allevamenti sardi verso il mercato italiano se vaccinati con il sierotipo1 contro la febbre catarrale (blue tongue) e dopo essere stati sottoposti al test pcr nei 7 giorni precedenti alla movimentazione. Il Ministero pone inoltre come condizione fondamentale il nulla osta del servizio veterinario di destinazione almeno 48 ore prima della partenza. E ancora, che vi sia totale assenza di circolazione virale, anche solo sospetta - nei 30 giorni antecedenti la movimentazione - riscontrata in una azienda ubicata nel raggio di 4 chilometri.  
   
   
BASILICATA; COLDIRETTI SU ALBICOCCHE DALLA SPAGNA  
 
Coldiretti Basilicata comunica che puntuali come ogni anno sono arrivate le albicocche dalla Spagna. Sono primizie di importazione, una “chicca” della distribuzione, grande e piccola, italiana e non. Vendute spesso in offerta, a volte anche sottocosto, per attirare consumatori impazienti alla ricerca della primizia a basso costo. Consumatori che diventano spesso vittime delle strategie commerciali basate su un prodotto “civetta” con il prezzo ribassato e sul ricarico di altri. Purtroppo, ogni tanto, chi importa o chi distribuisce queste primizie, si “dimentica” di scrivere da dove vengono o “si sbaglia” e magicamente diventano albicocche italiane. Le regioni più importanti per la produzione di Albicocche sono l´Emilia Romagna, la Campania e la Basilicata, che rappresentano ognuna circa il 25% della produzione nazionale. In Basilicata la coltura è in notevole crescita nel Metapontino, con l’impianto di numerose nuove varietà, in particolare a frutto rosso-arancio, anche se molti impianti non sono ancora in produzione e quest’anno si registra un calo produttivo causato dalle avverse condizioni climatiche. Secondo Coldiretti di Basilicata non è solo un problema di origine falsificata, anche se basterebbe già quello. E’ anche un problema di ordine fitosanitario, se è vero che queste produzioni perdono la loro identità, la loro rintracciabilità, con tutti i rischi, anche fitosanitari, del caso.  
   
   
AGRICOLTURA IN ABRUZZO, 2.2MLN PER INDENNITA´COMPENSATIVA 2014  
 
Pescara - Via libera ai circa 2,2 milioni di euro relativi al pagamento delle domande di "indennità compensativa" per l´anno 2014. Sono state, infatti, liquidate 1386 domande per le misure 211 e 212 del Psr 2007/2013, bando anno 2014. Soddisfatto l´assessore dell´Agricoltura, Dino Pepe: "ringrazio le comunità montane per la concreta collaborazione. Con queste risorse rispondiamo alle attese degli agricoltori e andiamo incontro alle aziende che potranno disporre di liquidità, indispensabile in questo momento di crisi".  
   
   
ABRUZZO: BIOLOGICO, PUBBLICATO BANDO  
 
Pescara - E´ stato pubblicato ieri il nuovo bando per l´agricoltura biologica: l´ultimo fu pubblicato nel 2010. L´intervento, misura 214 azione 2 del piano di sviluppo rurale, è rivolto a tutte le aziende che coltivano o intendono avviare la coltivazione dei propri terreni con i metodi dell´agricoltura biologica. La scadenza delle domande è prevista per il 15 giugno e l´avvio della produzione biologica deve avvenire prima di quella data per le aziende che intendono iniziare. L´assessore all´Agricoltura, Dino Pepe: "In Abruzzo le aziende che hanno coltivazioni biologiche sono circa 900 a cui si aggiungono le aziende di trasformazione per un totale di circa 1400, con complessivi 27.000 ettari dedicati, coltivati a foraggere, cereali, vite, olivo ortaggi e frutta e ben 400 mila ettolitri di vino biologico prodotto". I beneficiari della misura assumono l´impegno di coltivare rispettando il metodo biologico per cinque anni. Considerata la fase di negoziato di tutti i psr italiani con l´Unione europea, di concerto con il governo nazionale, le condizioni del bando potrebbero mutare nel tempo, sia per il quadro economico che per gli impegni assunti. Pepe: "Finalmente dopo cinque anni la regione, tra le prime in italia, torna ad investire in un settore strategico dell´economia agricola con un contributo massimo di 700 euro per ettaro"  
   
   
FORESTAZIONE, INCONTRO REGIONE CAMPANIA - SINDACATI. VIA LIBERA A FINANZIAMENTI PER INTERVENTI BONIFICA MONTANA  
 
Il presidente della Regione Campania ha incontrato a palazzo Santa Lucia le organizzazioni sindacali confederali Cgil, Cisl e Uil sulla forestazione. L’incontro si è tenuto a seguito della conclusione della sottoscrizione dell’Atto integrativo sull’Accordo di Programma Quadro “Infrastruttura regionale forestale”, stipulato tra i Ministeri dello Sviluppo Economico, delle Politiche Agricole, dell’Ambiente e la Regione. Con la definitiva sottoscrizione dell’Atto, l’Apq può esplicare i suoi effetti, dando via libera ai finanziamenti degli interventi di manutenzione straordinaria progettati e realizzati in attuazione diretta dalle 20 Comunità Montane e dalle Province per un valore complessivo di 60 milioni. Con propria delibera del dicembre scorso, la Giunta aveva disposto una prima assegnazione ai soggetti attuatori, con una anticipazione di 15 milioni. Ora si potrà procedere all’erogazione degli ulteriori 45 milioni, a seguito di rendicontazione da parte degli enti delegati delle somme già ottenute.