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Notiziario Marketpress di Mercoledì 20 Maggio 2015
INAUGURATO L´IMPIANTO DI COGENERAZIONE DELLA LUCART DI CASTELNUOVO  
 
Castenuovo Garfagnana (Lu), 20 maggio 2015 - Festa grande a Castelnuovo Garfagnana per l´inaugurazione del primo impianto in Italia che utilizza i gas di scarico della centrale a turbogas per l´essiccazione della carta, un impianto di cogenerazione con ecorecupero integrato realizzato per Lucart group dalla Valmet, la multinazionale finlandese con sedi a Calenzano e Bagno a Ripoli. Costato circa 4 milioni di euro e alcuni mesi di lavoro, adesso è completamente testato e permetterà di far risparmiare alla Lucart 3,5 milioni di metri cubi di metano l´anno e ridurrà le emissioni di Co2 in atmosfera di 7.000 tonnellate ogni anno. Secondo il presidente della Regione si tratta della conferma che la Valle del Serchio è una delle realtà più dinamiche della Toscana, quella che si è rimboccata le maniche e – grazie all´opera intelligente del capitalismo familiare – e ha saputo reagire alla crisi. Ha poi aggiunto che la Toscana deve diventare di più una regione della costa e che sono investimenti e soluzioni come quella inaugurata oggi che possono dare un contributo decisivo in questa direzione. Ha aggiunto che entro il 2015 conta che sia completata la realizzazione del collegamento ferroviario della Darsena Toscana con la rete nazionale e che presto parlerà con il nuovo amministratore delegato di Anas per ottenere che l´appalto per la realizzazione della Tangente nord est, cioè della Circonvallazione di Lucca, parta nel più breve tempo possibile. Il presidente ha quindi concluso invitando i numerosi imprenditori locali presenti all´inaugurazione dell´impianto a partecipare ai bandi comunitari che permetteranno di utilizzare i fondi europei destinati alla ricerca e allo sviluppo, dichiarandosi infine disponibile a favorire i prossimi progetti di sviluppo industriale e produttivo. Lo stabilimento Lucart di Castelnuovo Garfagnana è stato acquisito dal gruppo lucchese nel 2012 e oggi dà lavoro a 125 addetti, è in grado di produrre 50.000 tonnellate l´anno di manufatti cartari, a partire da tutti quelli a marchio Tenderly e si è dotato di 4 nuove linee produttive, oltre al nuovissimo impianto inaugurato oggi. Il gruppo Lucart ha 6 stabilimenti produttivi, produce 300.000 tonnellate di carta l´anno, fattura circa 400 milioni di euro e dà lavoro a 1.200 dipendenti, oltre 800 dei quali in provincia di Lucca.  
   
   
BASILICATA: RISPARMIO ENERGETICO, DAI FONDI EUROPEI (PO FESR) ALTRI 5,6 MILIONI  
 
 Potenza, 20 maggio 2015 - La graduatoria relativa agli interventi per il contenimento dei consumi energetici degli impianti di illuminazione pubblica a favore dei Comuni scorrerà grazie a nuovi fondi del Programma Operativo Fesr: si tratta di 5.671.000,00 euro rinvenienti dalla programmazione Fesr 2007-2013, che vanno a sommarsi agli 8.175.732,40 impiegati per sostenere i primi 49 progetti già finanziati. Lo ha deciso la Giunta regionale con un provvedimento approvato ieri. Bollette più leggere a carico dei Comuni lucani e illuminazione a basso consumo energetico nelle aree urbane, in una logica di risparmio economico e sviluppo sostenibile. La possibilità di impiegare ulteriori fondi per lo scorrimento della graduatoria scaturisce dalla proposta di modifica del Programma Operativo Fesr Basilicata 2007-2013, che ha previsto variazioni compensative tra diversi Assi e linee di intervento del programma, e che è stata approvata con delibera di giunta regionale il 29 aprile e dal Comitato di Sorveglianza la settimana scorsa. L´impiego di fondi Po Fesr per lo scorrimento della graduatoria rafforza l´Obiettivo Specifico Vii.1 che ha il fine di “Migliorare l’equilibrio del bilancio energetico regionale attraverso il risparmio e l’efficienza in campo energetico, il ricorso alle fonti rinnovabili e l’attivazione delle filiere produttive”. E´ utile ricordare che i tempi stabiliti per la rendicontazione da parte dei Comuni beneficiari sono estremamente ridotti, essendo fissata la data ultima al 31/12/2015.  
   
   
MOLISE - WORKSHOP SULLA GESTIONE DEI CONSUMI ENERGETICI IN AZIENDA  
 
Campobasso, 20 maggio 2015 - Il Progetto Steeep "Support and Training for an Excellent Energy Efficiency Performance", finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Programma “Intelligent Energy Europe”, ha l’obiettivo di offrire alle Pmi una serie di informazioni e strumenti ad hoc per la valutazione e il miglioramento dell’efficienza energetica. Nell’ambito di tale progetto, l’Unioncamere Molise ha organizzato il workshop dal titolo “La gestione dei consumi energetici in azienda: problematiche e suggerimenti utili - Formazione per le imprese molisane a partire dal Progetto Steeep” in occasione del quale si affronteranno le principali problematiche nella gestione energetica in azienda e saranno fornite indicazioni utili sulle varie possibilità di interventi di miglioramento. L’evento, è rivolto a tutte le imprese molisane motivate a sviluppare un’attività di miglioramento nella gestione energetica in azienda. Esso si terrà il 25 maggio, a partire dalle ore 15:00, a Campobasso, presso la Cittadella dell’Economia in Contrada Selvapiana. La partecipazione al workshop è gratuita e, al fine di garantire le migliori condizioni logistiche ed organizzative, gli interessati a partecipare sono invitati ad inviare a mezzo fax al numero 0874471720 o per e-mail all’indirizzo unioncamere.Molise@cb.camcom.it  entro il 21 maggio 2015,  
   
   
TRENTO: TELERISCALDAMENTO: PARTE L´ITER PER IL FINANZIAMENTO DEI PROGETTI  
 
Trento, 20 maggio 2015 - Passo in avanti per il finanziamento degli interventi di teleriscaldamento in Trentino. La Giunta provinciale, su proposta dell´assessore alle infrastrutture e all´ambiente, ha approvato i criteri per la formazione del piano degli investimenti nel settore dell´Energia per la Xv Legislatura. Fra le novità introdotte, l´ammissione nel piano degli interventi con soglia minima ridotta a 300.000 euro rispetto al milione previsto in precedenza. Con l´approvazione dei criteri parte l´iter formale per poter procedere al finanziamento degli interventi di teleriscaldamento. Passi successivi, l´emanazione di un bando per la presentazione dei progetti, l´istruttoria e la formazione di una graduatoria per arrivare infine al finanziamento delle iniziative per le quali vi è la disponibilità finanziaria sui bilanci della Provincia. Al fine di incentivare iniziative che possano essere particolarmente significative su scala locale per offrire un servizio di pubblica utilità è stata ridotta da un milione a 300.000 euro la soglia minima degli interventi che possono essere inseriti nel piano e dunque finanziati. Dalla fine degli anni ´90 si sono realizzati in Trentino circa 25 impianti di teleriscladamento alimentati a biomassa, che hanno consentito di rispondere efficacemente alla domanda di energia a basso costo e a basso impatto ambientale proveniente dalle aree più svantaggiate della provincia. La costruzione degli impianti è stata possibile grazie agli incentivi della Provincia, attraverso la predisposizione di vari piani pluriennali di investimento nel settore dell´energia. La diffusione degli impianti di teleriscaldamento a biomassa, in particolare in zone non fornite, da gas naturale, contribuisce al sostegno dell´economia locale. I requisiti che gli interventi devono possedere per il loro inserimento nel piano sono l´indispensabilità e la concreta realizzabilità. Non saranno finanziati gli impianti alimentati a cippato, compresi gli impianti di teleriscaldamento in comuni già metanizzati o facilmenti metanizzabili e gli impianti di cogenerazione alimentati a cippato privi di una corrispondente rete di teleriscaldamento o di altre utenze in grado utilizzare l´energia termica prodotta. Gli investimenti inseribili nel piano sono divisi in due distinti ambiti: Ambito 1 per gli investimenti aventi una spesa ammissibile compresa fra 300.000 e 1.000.000 di euro; Ambito 2 per gli investimenti aventi una spesa ammissibile superiore a 1.000.000 di euro In ciascun ambito le domande sono ordinate in una graduatoria di priorità secondo le seguenti tipologie: a) nuovi impianti di teleriscaldamento realizzati utilizzando calore recuperato da processi di vario genere in impianti esistenti; b) ampliamenti di impianti di teleriscaldamento esistenti alimentati a biomassa; c) nuovi impianti di teleriscaldamento alimentati a biomassa; d) altre tipologie.  
   
   
CONVEGNO A CASTEL THUN SUL CATASTO FONDIARIO  
 
Trento, 20 maggio 2015 - Sarà una due giorni dedicata alla storia ed al presente del Catasto Fondiario quella che si terrà dal 21 al 22 maggio a Castel Thun. L’incontro, organizzato dal Servizio Catasto della Provincia autonoma di Trento, prevede due giorni di convegno, visite guidate al Catasto di Trento e a Castel Thun. Nei territori che un tempo erano sotto il governo austro-ungarico, che vennero poi annessi all’Italia al termine della prima guerra mondiale, vale a dire le attuali province di Trieste, Gorizia, Trento, Bolzano, in alcuni comuni della provincia di Udine, nel comune di Pedemonte, Magasa e Valvestino e in tre comuni del bellunese vige ancora il Catasto austro-ungarico. Nella Regione Trentino-alto Adige, si è pertanto continuata ad applicare la legislazione ex-austriaca. I comuni di Pedemonte (in provincia di Vicenza) e di Valvestino (in provincia di Brescia), entrambi appartennero al Tirolo, applicano il Sistema Catasto-libro fondiario: per queste occorrenze dipendono dalla Provincia Autonoma di Trento. Saranno presenti al convegno rappresentanti della Croazia, Slovacchia, Slovenia, Austria, Repubblica Ceca, Ungheria e del Friuli Venezia Giulia. Il programma prevede gli interventi di ogni nazione su due temi: storia ed attualità della determinazione della rendita catastale: la ricerca dell’equità fiscale e la formazione della nuova cartografia catastale.  
   
   
FVG, EDILIZIA: FONDO PER LE PROGETTAZIONI, RIPARTITI 388.000 € A 7 COMUNI  
 
Trieste, 20 maggio 2015 - Altri 7 Comuni potranno beneficiare del secondo riparto del "Fondo per le progettazioni", istituito con la finanziaria 2015 per consentire agli enti locali di avviare la progettazione di opere pubbliche. Il provvedimento soddisfa le domande giunte "a sportello" da parte dei Comuni di Cercivento (12.000 euro per studi di fattibilità e progettazione preliminare-definitiva dei lavori di completamento fabbricato adibito a centro espositivo museale), Palmanova (8.113 euro per progettazione preliminare dei lavori di manutenzione straordinaria della scuola primaria "Dante Alighieri"), Nimis (22.136,32 euro per progettazione interventi strutturali complessi di ristrutturazione completa e riduzione rischio sismico, manutenzione straordinaria e messa a norma impianti del plesso scolastico di Nimis), Buja (96.000 euro per progettazione preliminare e definitiva dell´intervento di riqualificazione edificio scolastico di Collosomano per la costituzione di un polo unico di scuola primaria), Trivignano Udinese (12.012,00 per la progettazione preliminare e diagnosi energetica dell´edificio della scuola primaria di Trivignano Udinese), Varmo (13.088,40 per la progettazione preliminare dell´intervento di manutenzione straordinaria dell´edificio della scuola primaria "I. Nievo") e Udine (224.688,30 per la progettazione dell´intervento di ristrutturazione scuola secondaria di I° grado "E. Fermi" di via Pradamano). Il riparto, per complessivi 388.038,02 euro, esaurisce la disponibilità del fondo progettazioni istituito per sostenere gli enti locali nella fase di progettazione preliminare e definitiva di opere pubbliche che, in caso di apertura di spazi finanziari, possono diventare immediatamente cantierabili. Secondo l´assessore regionale all´Edilizia, Mariagrazia Santoro "il fondo complessivo di un milione di euro ha soddisfatto le domande pervenute fino a quasi tutto aprile, a dimostrazione che il provvedimento ha risposto ad un´esigenza reale degli enti locali, andando a colmare un vuoto finanziario che consente ai Comuni di dotarsi di una qualificata progettazione delle opere in programma. Altre domande potranno essere soddisfatte se, come auspico, riusciremo a far rientrare nell´assestamento di bilancio una proposta di rifinanziamento che garantisca la copertura per la seconda parte dell´anno".  
   
   
TERRITORIO: I DATI SUL CONSUMO DEL SUOLO IN ABRUZZO  
 
Pescara, 20 maggio 2015 - L´abruzzo, con il 5,15 per cento di consumo totale di suolo è al di sotto del consumo medio italiano (7 per cento), mentre è al di sopra della media nazionale per il consumo di suolo effettivo, ovvero il suolo al netto delle aree naturali protette (parchi, fiumi, laghi, boschi, ecc). La fonte dei dati è il rapporto Ispra 2015 sul consumo di suolo in Italia e in Abruzzo, diffuso dall´Assessorato ai Lavori pubblici. A livello provinciale, il consumo più elevato di suolo si registra nella provincia di Pescara (5,1 per cento), seguita dalla provincia di Teramo (5,0 per cento), Chieti (4,5 per cento) e L´aquila (2,3 per cento). Il consumo del suolo provoca un disturbo ecologico alle aree circostanti. Nella misurazione delle superfici del territorio, alterate direttamente o indirettamente dal consumo di suolo a livello regionale, l´Abruzzo presenta una percentuale (42 per cento) inferiore alla media nazionale (54,9 per cento). A livello comunale, la diminuzione del suolo effettivo segue, in parte l´andamento provinciale; i comuni con maggiore diminuzione si trovano nella provincia di Pescara, i comuni con mediamente minore consumo del suolo si trovano nella provincia dell´Aquila. Tali dati si basano sul consumo di suolo rispetto al totale della superficie e non sul suolo effettivo. Per la provincia dell´Aquila il comune con maggiore perdita di suolo è Avezzano (10,85 per cento), seguito da Sulmona e San Benedetto dei Marsi. Nella provincia di Chieti troviamo San Salvo (27,73 per cento), San Giovanni Teatino (23,73 per cento) e Francavilla al Mare. Pescara (38,01 per cento), Montesilvano (28,30 per cento) e Cappelle sul Tavo sono i comuni con maggiore perdita di suolo nella Provincia di Pescara. Nella provincia di Teramo troviamo: Martinsicuro (26,38 per cento), Alba Adriatica (25,95 per cento) e Giulianova (19,15 per cento).La compromissione del suolo arreca danni al clima perché altera la regolazione del carbonio, impedisce, inoltre, di trattenere una buona parte delle acque di precipitazione che defluiscono a valle potenziando da un lato i fenomeni alluvionali e dall´altra la desertificazione. Sebbene la protezione ambientale rappresenti una priorità sancita da accordi internazionali e comunitari, a livello nazionale gli impegni sono stati ampiamente disattesi; tuttavia, la crescente consapevolezza dell´importanza ambientale dei suoli e del territorio, della necessità di contrastarne il progressivo degrado, lascia sperare che nel futuro si adotteranno politiche di conservazione del suolo più efficaci.  
   
   
PATRIMONIO TRENTINO: L´UTILE NETTO OLTRE I 2,3 MILIONI  
 
Trento, 20 maggio 2015 - L’assemblea dei soci di Patrimonio del Trentino S.p.a. Ha approvato il bilancio 2014, che chiude con un utile netto di 2.318.519 euro, a conferma della capacità della società di creare valore aggiunto nell’ambito della propria attività di gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare del sistema pubblico provinciale. Il Board ha inoltre rilevato un leggero miglioramento del mercato immobiliare nei primi mesi del 2015. La società ha raggiunto margini superiori agli anni precedenti (Mol + 30%) che hanno consentito alla stessa di procedere con un riallineamento di alcuni valori immobiliari agli attuali valori di mercato mediante iscrizione di opportuni fondi di svalutazione per oltre 7 milioni di euro e ammortamenti per oltre 2,6 milioni di euro. Ciò nonostante si è potuto garantire al socio unico Provincia un dividendo superiore al milione di Euro. Patrimonio del Trentino è riuscita ad affrontare la crisi in maniera dinamica confrontandosi con un mercato praticamente fermo, riuscendo da un lato a mantenere un margine operativo del 42% del valore della produzione grazie alla realizzazione di operazioni di valorizzazione del patrimonio e, dall’altro, un utile di esercizio del 12% sul valore della produzione. Ammontano ad oltre 35 milioni gli investimenti effettuati nel corso del 2014 a conferma del continuo impegno della società nel perseguire gli obiettivi assegnati dalla Giunta provinciale attraverso l’approvazione annuale dei piani di attività triennali. L’assemblea ha, infine, deliberato di distribuire alla Provincia il 45% dell’utile dopo aver provveduto ad effettuare gli accantonamenti di legge, a conferma del ruolo strategico svolto dalla società non solo a sostegno del sistema economico locale, ma anche a supporto dell’ente provinciale, ai fini del rispetto dei vincoli posti dal patto di stabilità interno.  
   
   
RAVENNA: GIORNATA DELL´ECONOMIA 2015, APPUNTAMENTO IL 28 MAGGIO  
 
 Ravenna, 20 maggio 2014 - La Giornata dell´Economia rappresenta il più importante evento organizzato a livello nazionale dal sistema camerale, per individuare peculiarità e specializzazioni del sistema produttivo locale e per sviluppare temi economici attraverso lo strumento dell´informazione economico-statistica: un prezioso contributo per le scelte strategiche e di governance del territorio. In occasione della Giornata dell´Economia, il 28 maggio nella sala Cavalcoli della Camera di Commercio di Ravenna a partire dalle 14,45 il tema trattato sarà "L´economia digitale: una grande opportunità per lo sviluppo e la competitività", nel corso di un evento realizzato in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti e la Fondazione Ordine Giornalisti dell’Emilia-romagna e con il contributo della Bcc. Tra i saluti introduttivi del Segretario generale, Paola Morigi, e l´intervento conclusivo del Presidente della Camera di commercio, Natalino Gigante, parteciperanno Guido Caselli, direttore Centro Studi Unioncamere Emilia-romagna, ed Andrea Granelli, rinomato esperto di innovazione, web-economy e change management. Seguiranno, su segnalazione di Associazioni di Pmi, le testimonianze di alcuni imprenditori e imprenditrici locali che hanno investito ed innovato la loro azienda puntando su i nuovi strumenti e su le tecnologie dell´economia digitale, e che quindi, raccontando la loro esperienza, potranno fornire esempi e modelli di eccellenza imprenditoriali del territorio nei settori della web-economy: Marianna Panebarco di Panebarco & C.; Marco Zammarchi di Luma Communication; Matteo Fantinelli di Lune Buone; Fabrizio Scheda di Skeda.com. Inoltre, quest´anno l´evento è stato inserito nella formazione dell´Ordine dei Giornalisti e della Fondazione Giornalisti dell´Emilia-romagna, per il riconoscimento di crediti per i giornalisti.  
   
   
PIANETA LOMBARDIA: INCREMENTARE RAPPORTI CON ALTRI STATI  
 
Rho-pero/mi, 20 maggio 2015 - "La nostra intenzione principale, come sempre sottolinea il presidente Maroni, è quella di cogliere l´occasione di Expo per incrementare rapporti con gli altri Stati. La Lombardia è la principale regione agricola, oltre che industriale ovviamente, d´Italia, ha una forte vocazione per lavorare con l´estero perché è una Regione molto aperta, caratteristica indispensabile per collaborare con gli altri". Lo ha detto l´assessore all´Economia, Crescita e Semplificazione di Regione Lombardia Massimo Garavaglia, incontrando la delegazione del Governo del Lussemburgo guidata dal vice premier nonché ministro dell´Industria Etienne Schneider - e composta dal sindaco di Lussemburgo, Lydie Polfer, dai rappresentanti della Camera di Commercio e Industria e da alcuni imprenditori. L´incontro è stato organizzato da Promos, Ambasciata del Lussemburgo a Roma e Commissione europea. Opportunità Di Sviluppo - "La Lombardia - ha aggiunto l´assessore Garavaglia - oltre a queste caratteristiche ha molto altro da mostrare e far conoscere all´estero. Qui ci sono opportunità di sviluppo, la maggior parte dei brevetti italiani vengono fatti a Milano. La Lombardia ha poi una forte vocazione all´Innovazione e alla Ricerca. Ora vogliamo conoscere anche una realtà come la vostra, per incrementare i nostri rapporti e collaborare ancora meglio". Lussemburgo - "Il Granducato del Lussemburgo - ha spiegato il vice premier Etienne Schneider - non è presente a Expo, perché l´agricoltura rappresenta solo l´1 per cento del nostro Paese e quindi non abbiamo nulla da mostrare, ma siamo una popolazione molto accogliente e cerchiamo nuovi sbocchi lavorativi soprattutto nella logistica e nell´informatica. Per questo puntiamo a collaborazioni anche con le vostre università".  
   
   
REGGIO EMILIA - PRESENTATO IL RAPPORTO SULLA COESIONE SOCIALE  
 
Reggio Emilia, 20 maggio 2015 - "Fuga da Reggio Emilia?". E´ sicuramente questo il titolo più provocatorio tra i tanti contenuti nel Rapporto sulla coesione sociale a Reggio Emilia realizzato dall´Osservatorio Economia, Coesione sociale e Legalità della Camera di Commercio. La spiegazione è nelle parole del sociologo Gino Mazzoli, che ha curato la raccolta dei dati e le analisi contenute nel ponderoso studio. "Abbiamo un export invidiabile, un capitale sociale molto consistente, eppure - dice Mazzoli - la "fuga dei cervelli", le rimesse degli immigrati in calo verticale, i "quasi poveri" (14.000) raddoppiati in tre anni, i 70.000 lavoratori vulnerabili (34.000 disoccupati e 35.800 fruitori di ammortizzatori sociali) l´esplosione degli sfratti (passati dai 543 del 2001 ai 2.800 del 2013) e il 50% di pensionati poveri (il 54% è sotto la soglia dei 750 euro al mese) inducono a pensare che la nostra provincia, oltre a perdere attrattiva, stia producendo fenomeni di ritiro e di fuga". Pochi anni fa, ricorda Mazzoli, parlavamo di una provincia ancora forte, ma più vulnerabile, e progressivamente questi fenomeni di fragilità si sono trasformati in povertà, tanto che oggi - dice Mazzoli - "ci si può chiedere se la povertà stia diventando una fuga". Ma la risposta la offre lo stesso rapporto camerale: "Per ora - sottolinea il noto sociologo reggiano - niente di allarmante, ma al contempo il fenomeno non sembra facilmente reversibile". Quello che il Rapporto sulla coesione sociale presenta è un territorio che soffre demograficamente (-1.000 abitanti nel 2014, e solo 133 bambini in più in un decennio), per la situazione delle famiglie (70.000 quelle composte da una sola persona e un reddito tornato ai livelli del 2004), per l´aumento dei giovani che non studiano nè lavorano (il 15,4% dei reggiani tra i 15 e i 24 anni), per un´economia che guadagna posizioni nella classifica della competitività (5° posto in Italia) e delle esportazioni (quasi 9 miliardi nel 2014), ma che tra il 208 e il 2014 ha visto un aumento dei disoccupati pari a 18.400 unità. Dati tra i quali, dice Mazzoli, spicca la "fuga dei cervelli reggiani all´estero", con 2.609 persone che in sei anni hanno assunto la residenza all´estero, salendo però a 10.500 se si considerano anche coloro che si sono trasferiti in cerca di lavoro senza cambiare residenza. E dal fronte dei servizi sociali non arrivano notizie migliori. Per ogni 100 anziani sopra i 75 anni, nella provincia vi sono 13 badanti e 1,2 posti in centro diurno, e le famiglie trovano sempre più in difficoltà nell´accesso al pubblico, come attesta il consistente calo dell´utenza dei centri diurni e degli asili nido. Una situazione complessiva, quella rivelata dal Rapporto sulla coesione sociale, a fronte della quale, e pur senza allarme, "oggi occorre - afferma il presidente della Cdc, Stefano Landi - un´azione congiunta di intensità inedita da parte delle forze politiche e sociali, degli operatori economici e delle istituzioni"  
   
   
A TRE ANNI DAL SISMA, IL BILANCIO TRACCIATO DAL PRESIDENTE E DALL´ASSESSORE: "NESSUNA MULTINAZIONALE HA ABBANDONATO L´EMILIA-ROMAGNA, NESSUNA CASSA INTEGRAZIONE CON MOTIVAZIONE SISMA È ANCORA ATTIVA. IL LAVORO PROSEGUIRÀ FINO A CHE L´ULTIMO MATTONE SARÀ POSATO, CONIUGANDO TRASPARENZA E LEGALITÀ. LA FASCIA DI TERRA DOVE SI PRODUCEVA OLTRE IL 2% DEL PIL NAZIONALE SARÀ RICOSTRUITA PIÙ BELLA, PIÙ FORTE E PIÙ SICURA DI PRIMA". RAGGIUNTO IL 60% DELLA RICOSTRUZIONE DI ABITAZIONI E IMPRESE  
 
Bologna, 20 maggio 2015 -  Le multinazionali non hanno abbandonato l’Emilia-romagna, hanno al contrario aumentato le proprie unità produttive, che prima del terremoto erano 38 e oggi sono 42. Nessuna cassa integrazione con motivazione sisma è ancora attiva. É stato raggiunto il 60% della ricostruzione di abitazioni e imprese. Il lavoro proseguirà fino a che l’ultimo mattone sarà posato, coniugando trasparenza e legalità. La fascia di terra dove si produceva oltre il 2% del Pil nazionale sarà ricostruita più bella, più forte e più sicura di prima. A tre anni dal terremoto del 2012, il presidente della Regione e commissario delegato alla Ricostruzione Stefano Bonaccini e l’assessore alla Ricostruzione post sisma Palma Costi hanno presentato alla stampa dati e numeri sulla ricostruzione, tracciando un bilancio del lavoro svolto e di quanto rimane da fare. “La trasparenza è la pre-condizone del lavoro che è stato e sarà fatto: tutti devono sapere come viene speso fino all’ultimo euro - ha commentato Bonaccini illustrando il sito della Regione dove sono immessi e costantemente aggiornati i dati relativi alla ricostruzione -. Lavoriamo anche per la semplificazione, che deve però andare di pari passo con la difesa della legalità”. Si continuerà a operare per lo snellimento della burocrazia, “ma senza abbassare di un centimetro l’asticella dei controlli - ha aggiunto Bonaccini -. C’è ancora tanto da fare, ma siamo determinati: non saremo tranquilli fino a che non sarà posato l’ultimo mattone. È per questo che, dopo aver ottenuto dall´Unione europea la proroga per gli interventi sui fabbricati danneggiati delle imprese agricole, ora attendiamo fiduciosi che a breve arrivino le risposte positive del Governo alle richieste che, assieme ai sindaci dei Comuni colpiti, abbiamo avanzato: dalla proroga al 2017 dello stato di emergenza alle proroghe fiscali, per arrivare all´istituzione delle cosiddette zone franche urbane con lo stanziamento ad hoc di un fondo di 50 milioni di euro. Questa fascia di terra dove si produceva oltre il 2% del Pil nazionale rinascerà più bella, più forte e più sicura di prima”. Il presidente ha anche ricordato, tra le richieste avanzate al Governo, lo stanziamento delle risorse ancora necessarie per completare la ricostruzione delle opere pubbliche e dei beni culturali: “Circa 800 milioni - ha detto - che dovranno arrivare, perché non vogliamo un euro in più, ma neppure un euro in meno di quanto serve”. A presentare i dati della ricostruzione di imprese, abitazioni, opere pubbliche e quelli relativi all’assistenza alla popolazione è stata l’assessore Palma Costi: “Nessuna multinazionale ha abbandonato la nostra terra, eppure quel rischio c’era. Nessuna cassa integrazione con motivazione sisma è attiva, i dati del 2014 confermano al contrario una ripresa dell’occupazione. Le risorse stanziate restano in larga parte sul territorio: l’80% delle imprese impegnate nella ricostruzione delle abitazioni sono emiliano-romagnole”. Per quanto riguarda la semplificazione, Costi ha annunciato che ad inizio giugno si svolgerà il “Liquidation day”, dove gli esperti della struttura commissariale illustreranno nel dettaglio ai tecnici tutte le modalità per ottenere la liquidazione dei contributi. La ricostruzione in sintesi Raggiunto il 60% della ricostruzione di abitazioni e imprese. 1 miliardo e 770 mila euro di contributi concessi, di cui 800 milioni già liquidati (535 milioni Mude, 250 Sfinge, 182 dalle Assicurazioni, per oltre 1 miliardo di liquidità complessiva immessa nel sistema). 9.439 pratiche attive lavorate presso Comuni e Regione (7.369 Mude, 2.070 Sfinge), il 60% delle quali (6.248) con ordinanze o decreti concessi. In particolare, 1 miliardo e 89 mila euro di contributi per la ricostruzione delle abitazioni, di cui oltre il 50% (535 milioni e 875 mila euro) liquidati; contributi approvati per il 70% dei progetti presentati (5.066 su 7.369). 682 milioni di euro per le imprese, un terzo dei quali liquidato (245 milioni); 2.070 richieste accettate, più della metà delle quali (1.182) con contributi assegnati. 15.800 abitazioni ripristinate, dove sono tornati a vivere oltre 25.000 cittadini. 4.645 nuclei familiari in assistenza che percepiscono un assegno, calati del 20% rispetto a maggio 2014 e del 71% rispetto ai 16 mila in assistenza subito dopo il sisma. 536 milioni messi a disposizione dalla struttura commissariale - che si aggiungono a 407 derivanti da co-finanziamenti (assicurazioni, fondi propri, donazioni…) - per finanziare 935 interventi di ricostruzione e riparazione degli edifici pubblici e dei beni culturali danneggiati, tra i quali le chiese. Prosegue nei Comuni la pianificazione per la ricostruzione dei centri storici, con l’individuazione delle Umi (Unità minime di intervento) e la redazione di 24 Piani organici: dal bilancio regionale stanziati 11 milioni e 700 mila euro che si aggiungono a quelli destinati alle opere pubbliche e ai beni culturali. 410 Map (Modulo abitativo prefabbricato) rimasti sui 757 iniziali, che ospitano 1.288 persone, la metà rispetto al 2012, settecento in meno rispetto a un anno fa. Sul sito della Regione tutti i dati sulla ricostruzione- Tutti i dati della ricostruzione a tre anni dal terremoto del 20 e 29 maggio 2012 sono disponibili sul sito della Regione nell’apposita sezione dedicata al sisma http://regione.Emilia-romagna.it/terremoto I numeri del terremoto del 2012: 58 comuni interessati, di cui 4 capoluoghi. Nel cratere, formato da 33 comuni situati nella Pianura Padana emiliana compresa tra le province di Reggio Emilia, Modena, Bologna e Ferrara, si produceva il 2% del Pil italiano; 45.000 persone coinvolte; 19.000 famiglie hanno lasciato le proprie abitazioni; 16.000 famiglie hanno chiesto assistenza; 14.000 edifici residenziali e 13.000 attività economiche danneggiate; 1.500 edifici pubblici e strutture socio-sanitarie lesionate.  
   
   
RILANCIMPRESA: FVG, INCENTIVI PER DONNE E PER GIOVANI  
 
Trieste, 20 maggio 2015 - Ripartono gli incentivi regionali per l´imprenditoria femminile e per l´imprenditoria giovanile. A confermarlo è stato il vicepresidente della Regione e assessore alle Attività produttive, Sergio Bolzonello, in occasione di una conferenza stampa, che si è svolta ieri a Trieste, per fare il punto sull´attuazione di Rilancimpresa Fvg, la nuova legge regionale per il rilancio del manifatturiero. I due provvedimenti dispongono di risorse pari a un milione di euro ciascuno, stanziate venerdì dalla Giunta, soprattutto per sostenere con contributi in conto capitale le spese di investimento. Gli incentivi per i giovani saranno assegnati tramite bando, per le donne invece saranno attribuiti a sportello. Le procedure per la presentazione delle domande, tramite le Camere di commercio, partiranno in giugno. La novità principale, come ha ricordato Bolzonello, è che sono considerate ammissibili le spese sostenute dal momento in cui le imprese sono nate, fino a tre anni precedenti, quindi con una valenza retroattiva.  
   
   
ECCO L´IDENTIKIT DEI POLI SPECIALISTICI DI FILIERA UN NUOVO MODO DI INTEGRARE RICERCA, IMPRESA E FORMAZIONE  
 
Trento, 20 maggio 2015 - La priorità è rafforzare il raccordo fra scuola, alta formazione e mondo del lavoro, con l´obiettivo di accrescere le competenze dei giovani e dunque renderli più competitivi sul mercato del lavoro, ma anche di favorire lo sviluppo del sistema produttivo. In questo contesto rientrano i Poli specialistici di filiera, previsti dal programma di sviluppo provinciale, che si propongono di integrare strutture votate alla formazione, centri di ricerca e sviluppo, aree di insediamento produttivo e strutture di supporto e accompagnamento imprenditoriale, nella prospettiva di creare una circolarità di esperienze e buone pratiche a vantaggio del territorio. Sono, in sostanza, l´anello di congiunzione fra il mondo della scuola e quello del lavoro. Oggi la Giunta provinciale ha stabilito come dovranno essere strutturati, ovvero gli standard minimi a cui dovranno adeguarsi. Ciascun Polo specialistico dovrà essere costituito da almeno un istituto tecnico e/o professionale a carattere statale o paritario, da un’istituzione formativa provinciale o paritaria, da un’istituzione scolastica o formativa, provinciale o paritaria, che realizza l’alta formazione professionale, un centro di ricerca e da due imprese iscritte nel relativo registro presso le competenti Camere di Commercio. E´ un approccio nuovo, che integra in modo forte ricerca, impresa, formazione e innovazione. I Poli specialistici di filiera si propongono la reale interazione tra i sistemi della formazione (scolastica, professionale e universitaria), della ricerca (pubblica e privata) e del lavoro (impresa e P.a.), per garantire il diritto del cittadino ad un´offerta formativa flessibile, di qualità e riconosciuta in ambito europeo, funzionale ad un inserimento lavorativo. La delibera approvata oggi dalla Giunta definisce le linee per la costituzione dei Poli Specialistici di Filiera. Nell´immediato in Trentino ne potrebbero nascere tre, oltre al consolidamento di quello già esistente a San Michele all´Adige (fondazione Mach). Sono grafica-design, meccatronica e turismo - ospitalità. Proprio recentemente, la Giunta provinciale ha stanziato 17,5 milioni di euro per la realizzazione dei laboratori del Polo della Meccatronica di Rovereto che complessivamente prevede un investimento di oltre 54 milioni di euro. I nuovi Poli rappresenteranno una modalità organizzativa che consentirà, nell’ambito della condivisione delle risorse pubbliche e private disponibili, un’efficace collaborazione tra sistema educativo, sistema della ricerca e dell’alta formazione ed il sistema economico, nel rispetto degli spazi di flessibilità organizzativa delle istituzioni scolastiche e formative e con il pieno utilizzo degli strumenti previsti dagli ordinamenti in vigore. Potranno partecipare, in partenariato, senza costituire vincolo per l´attivazione dei Poli, ulteriori soggetti, come università, centri di ricerca, imprese nazionali o straniere, associazioni di imprese, ordini professionali e rappresentanze datoriali e sindacali. La delibera ha stabilito, inoltre, le modalità per la presentazione delle proposte di costituzione dei Poli specialistici di filiera, che se dichiarate ammissibili, a seguito anche del perfezionamento del relativo accordo di rete, saranno riconosciute nell´ambito dell´offerta formativa della Provincia autonoma di Trento.  
   
   
START CUP PUGLIA UNDER 18: CHIUSE LE ISCRIZIONI. LA FINALE A BARI IL 23 MAGGIO NELL’AMBITO DEL FESTIVAL DELL’INNOVAZIONE  
 
Valenzano, 20 maggio 2015 - Al termine della scadenza, fissata per Lunedì 11 maggio, si contavano 12 candidature. Come per Start Cup Puglia, anche per la competizione under 18 era possibile concorrere in una delle seguenti 4 categorie: Agrifood - Cleantech, Ict, Industrial e Life science. Tra i Business Plan pervenuti, la Commissione, composta da Lilli Totaro – Presidente Giovani Industriali Confindustria Bari-bat, Gabriele Menotti Lippolis - Vicepresidente Giovani Industriali Confindustria Puglia e presieduta da Mario Citelli - Camera di Commercio di Bari, ha valutato idonei i progetti che accedono alla Finale, in programma il 23 maggio nell’ambito del "Festival dell’Innovazione" (Bari, 21- 23 Maggio). In quella circostanza i componenti del team dei progetti finalisti saranno chiamati a presentare la loro idea imprenditoriale attraverso un pitch. La Giuria valuterà i finalisti sulla base dell´efficacia dell´esposizione orale e proclamerà i vincitori. Ai primi classificati per ciascuna delle quattro categorie Arti riconoscerà un premio, consistente in un´occasione per conoscere da vicino importanti realtà imprenditoriali. Ma prima della Finale, l’iniziativa si arricchisce di un ulteriore strumento messo a disposizione dei progetti selezionati, ovvero il Boot Camp per startupper, in programma il 22 maggio, sempre nell’ambito del "Festival dell’Innovazione". Una giornata di formazione frontale con un coach esperto di start up per apprendere metodologie e competenze al fine di comunicare efficacemente la propria idea imprenditoriale alla Giuria. Il Boot Camp è articolato in due sessioni: la mattinata sarà dedicata a una formazione collettiva e di gruppo con sessioni teoriche ed esercitazioni pratiche; il pomeriggio, invece, si svolgerà una sessione di coaching con incontri individuali, in cui ciascun finalista riceverà indicazioni personalizzate sui contenuti del progetto e su come presentarlo al meglio. Start Cup Puglia Under 18, organizzata dall’Arti su incarico della Regione Puglia, è un’iniziativa, a carattere sperimentale, per offrire un’opportunità ai giovanissimi di avvicinarsi al mondo dell’impresa, partendo dalle proprie idee e passioni. Inserita nel progetto “Alleanza tra Ricerca e Impresa per la Smart Puglia - Programma Operativo per la Fase finale del Progetto Ilo2”, la misura è realizzata nell’ambito delle attività dell’Arti finalizzate a diffondere la cultura dell’innovazione e dell’imprenditorialità. Il regolamento e tutti i dettagli della manifestazione sono disponibili su: http://www.Arti.puglia.it/?id=852 Start Cup Puglia under 18 è un’iniziativa inserita nel progetto “Alleanza tra Ricerca e Impresa per la Smart Puglia - Programma Operativo per la Fase finale del Progetto Ilo2”, cofinanziato dall’Ue a valere sul Po Fesr 2007-2013, Asse I, Azione 1.2.3.  
   
   
INDUSTRIA, EXPORT SARDEGNA: CONVENZIONE CON ICE-AGENZIA  
 
Cagliari, 20 Maggio 2015 - Nelle prossime settimane la Giunta esaminerà e approverà il Programma Regionale Triennale per l´internazionalizzazione 2015-2018. La bozza del Programma è stata predisposta dall´assessorato dell´Industria e, prima di arrivare sul tavolo dell’esecutivo, sarà vagliata e discussa insieme al partenariato economico-sociale. Intanto la Giunta, in vista dell´approvazione del Programma, ha approvato, su proposta dell´assessore Maria Grazia Piras, una delibera che autorizza la stipula di una convenzione operativa con Ice - Agenzia per la promozione all´estero e l´internazionalizzazione delle imprese italiane. La convenzione, che prevede una dotazione iniziale di un milione di euro per il biennio 2015-2016, ha l’obiettivo di favorire percorsi di internazionalizzazione incentrati sull’erogazione di servizi diretti alle imprese che operano nei mercati esteri. "La nostra proposta - ha detto l´assessore Piras -contiene una serie di interventi a favore delle aziende sarde. Erogheremo servizi diretti alle imprese anche attraverso iniziative che integrino attività di alta formazione. Le competenze manageriali ci sono, ma dobbiamo farle crescere ancora di più. Il nostro compito è creare le condizioni perché gli imprenditori possano operare al meglio nei mercati fuori dall’isola. Il mercato interno è troppo piccolo. Nessuna impresa può crescere se si rivolge solo al mercato regionale. Quelli esterni, invece, sono più ampi e ricchi, e i consumatori hanno preferenze più varie e differenziate. Perciò - ha concluso l’assessore Piras – oltre a fare ottimi prodotti, le nostre imprese devono strutturarsi, anche con l’aiuto della Regione, per affrontare questa sfida”.  
   
   
TRENTINO SVILUPPO RICERCA UN “CACCIATORE DI AZIENDE”  
 
Trento, 20 maggio 2015 - Qualificata esperienza pluriennale nello scouting aziendale o nel commercio internazionale, ottima conoscenza della lingua inglese, spiccate doti di intraprendenza e proattività, disponibilità ad incontrare clienti non solo in Italia ma in Europa ed in altri paesi del mondo. Questo, in sintesi, l’identikit elaborato da Trentino Sviluppo per la ricerca di un profilo di “temporary manager” da inserire nel team incaricato di attrarre in Trentino imprese ed investitori, in particolare per quanto riguarda i settori green e meccatronica. Un ulteriore tassello che va a comporre il puzzle del “Pacchetto attrattività” sul quale la Provincia autonoma di Trento sta lavorando in queste settimane con particolare intensità. L’avviso è disponibile su trentinosviluppo.It, fissato al 31 maggio il termine per l’invio dei curriculum. Compito affidato al “temporary manager”, che avrà un contratto a termine della durata di tre anni, sarà quello di attrarre aziende innovative e ad alto potenziale di sviluppo sul territorio trentino, orientandole in particolare sui due poli tematici di Progetto Manifattura e Polo Meccatronica, ma non solo. Per questo nel profilo di ricerca pubblicato sul sito web trentinosviluppo.It e sulle principali testate giornalistiche nazionali, anche on-line, sono richieste delle competenze particolari. Ad iniziare da un’esperienza di almeno 5 anni, in posizione di responsabile, in attività promozionali e di scouting-attrazione di opportunità di business aziendale, di commercializzazione o valorizzazione di beni ad alto valore aggiunto o di tecnologie. Indispensabile anche un’ottima conoscenza ed utilizzo della lingua inglese, capacità comunicative e abilità nella gestione delle tecniche di negoziazione, forte intraprendenza e pro-attività nella ricerca, individuazione e implementazione di soluzioni innovative, disponibilità per trasferte in ambito nazionale e internazionale secondo le esigenze di servizio. L’avviso pubblico è disponibile sul sito www.Trentinosviluppo.it  dove gli interessati trovano anche i contatti ai quali inviare la propria candidatura entro il prossimo 31 maggio.  
   
   
FVG, RILANCIMPRESA: GIÀ STANZIATI I FONDI PER ELECTROLUX  
 
Trieste, 20 maggio 2015 - Il Friuli Venezia Giulia ha già stanziato il proprio cofinanziamento, pari a 1,4 milioni di euro, previsto nell´ambito dell´accordo sottoscritto nel maggio dello scorso anno sulla Electrolux, tra il ministero dello Sviluppo economico (Mise) e le Regioni interessate (assieme al Friuli Venezia Giulia ci sono anche Veneto, Emilia Romagna e Lombardia). Lo ha confermato il vicepresidente della Regione e assessore alle Attività produttive, Sergio Bolzonello, in occasione di una conferenza stampa, che si è svolta oggi a Trieste, per fare il punto sull´attuazione di Rilancimpresa Fvg, la nuova legge regionale per il manifatturiero. Come ha ricordato Bolzonello, nell´accordo siglato al Mise su Electrolux era previsto un contributo delle Regioni per sostenere progetti di ricerca e sviluppo, come condizione per consolidare e mantenere produzioni a maggiore valore aggiunto (per il Friuli Venezia Giulia, le risorse andranno allo stabilimento di Porcia, in provincia di Pordenone). "Ci sono dunque tutte le condizioni - ha commentato - per partecipare all´Accordo con il Mise, consentendo l´attivazione di ulteriori fondi nazionali a beneficio dell´attività produttiva sul nostro territorio".  
   
   
ABRUZZO ENG.: CONSIGLIO REGIONALE DECIDERÀ ACQUISIZIONE QUOTE  
 
L´aquila, 20 maggio 2015 - Entrerà nella prossima variazione di bilancio la decisione, da parte della Regione Abruzzo, di acquisire tutte le quote della la società Abruzzo Engineering. Lo ha comunicato oggi il vicepresidente della Giunta regionale, Giovanni Lolli, ai lavoratori convocati in Regione per fare il punto della situazione. Lolli ha detto che "l´assemblea dei soci di Abruzzo Engineering ha approvato il bilancio" e che "la fase negoziale con Selex (società controllata da Finmeccanica, ndr) si è conclusa positivamente e la società ha rinunciato a gran parte dei crediti che vantava e al contezioso in atto. Questo ha fatto scendere di molto le pretese spianando la strada all´accordo". Abruzzo Engineering - ha chiarito Lolli - "sarà una società in house della Regione Abruzzo con specifiche competenze alle quali la Regione dovrà fare riferimento per le alcune attività". La deliberazione di acquisizione delle quote della società, come detto, farà parte della variazione di bilancio che, molto probabilmente, andrà in discussione nella prossima seduta del Consiglio regionale. Saranno dunque le assise regionali a decidere se acquisire o meno tutte le quote di Abruzzo Engineering e questo, ha detto il Vicepresidente, "sarà il passaggio politico decisivo per le sorti della società e dei suoi 183 lavoratori". Il Piano industriale di rilancio di Abruzzo Engineering prevede due momenti importanti: quello legato alla ricostruzione nella quale il personale della società andrà ad affiancare quello comunale nella gestione tecnica e amministrativa; e quello legato alle attività della Regione nel quale verrà inserito personale altamente specializzato per le attività di competenza regionale. Su questo punto il vicepresidente Lolli è stato chiaro: "Abruzzo Engineering sarà una società in house che dovrà mantenersi con le proprie forze, ragionare e organizzare la propria attività come quella di una società privata inserita nelle logiche del mercato libero, con un quadro economico definito e una compatibilità finanziaria. La struttura amministrativa sarà leggera, gestita molto probabilmente da un dirigente regionale". Sull´impegno della Regione, Lolli ha chiarito che "l´operazione non graverà strutturalmente sul bilancio regionale, nel senso che l´impegno sarà quello del primo anno e poi la società viaggerà su un proprio canale, economico e finanziario, autonomo".  
   
   
BOLZANO: CONTRIBUTI A AZIENDE E ENTI PER MISURE DI FORMAZIONE: OK AI NUOVI CRITERI  
 
Bolzano, 20 maggio 2015 - Su proposta dell’assessore Christian Tommasini la Giunta provinciale ha approvato i nuovi criteri per i contributi finanziari concessi dalla Formazione professionale italiana ad aziende e enti di formazione per attività e corsi formativi. Autorizzati inoltre contributi individuali per lavoratori che intendono accedere a specifici corsi di aggiornamento professionale. Il Servizio di formazione continua della Formazione professionale italiana ha sviluppato negli ultimi dieci anni un sistema di promozione della formazione continua che completa l´offerta delle scuole professionali. "Al centro delle diverse misure di finanziamento - spiega l´assessore Christian Tommasini - vi sono corsi e percorsi formativi per sviluppare competenze professionali che rispecchiano le esigenze sia dei lavoratori che degli imprenditori e costituiscono un valido aiuto alle persone in cerca di occupazione o di riqualificazione." Tutte le misure proposte sono realizzate con i fondi assegnati alla Formazione professionale italiana. Con i nuovi criteri approvati dalla Giunta vengono maggiormente valorizzati i costi riconosciuti, tenendo conto delle esigenze delle aziende e degli enti formativi. Le diverse misure sono state per la prima volta raccolte in un documento organico riunendo i criteri per l´accesso, moduli e strumenti per la richiesta dei benefici e criteri di valutazione per l´erogazione dei contributi. Sono previsti contributi a enti formativi per corsi e percorsi di formazione e aggiornamento professionale, contributi a imprese per la formazione dei lavoratori dipendenti, voucher aziendali per la formazione tecnica specifica, contributi a persone che intendono accedere individualmente a corsi di formazione e aggiornamento professionale. Si segnalano in particolare i voucher aziendali sottoforma di finanziamenti rivolti a piccole imprese e microimprese (sono oltre il 90% in Alto Adige), che ora possono accedere a una misura specifica per finanziare fino a 5 dipendenti nella formazione sia in Italia che all´estero. Sono previsti inoltre il finanziamento di formazione specifica all´interno dell´azienda per un minimo di 5 dipendenti, i contributi individuali con finanziamento fino a 3mila euro per corsi di formazione e aggiornamento professionali, l´istituzione di commissioni di valutazione per la gestione di ogni misura formativa, la creazione di una specifica banca dati per la richiesta dei contributi. La formazione e l´aggiornamento professionale dei lavoratori, ricorda ancora Tommasini, "sono fattori importanti per mantenere e consolidare la competitività economica dell´Alto Adige. In tal senso il sostegno finanziario per la formazione continua sul lavoro è uno strumento importante per realizzare le strategie occupazionali sul territorio."  
   
   
RILANCIMPRESA: FVG, OPERATIVO IL VOLANO PER LA RIPRESA  
 
Trieste, 20 maggio 2015 - "A neppure tre mesi dall´approvazione, una parte considerevole delle misure inserite in Rilancimpresa Fvg, la nuova legge regionale sul manifatturiero, sono già operative e le altre saranno attuate nelle prossime settimane o comunque entro l´estate". A fare il punto su Rilancimpresa Fvg è stato ieri, in un incontro con la stampa a Trieste, il vicepresidente della Regione e assessore alle Attività produttive, Sergio Bolzonello. "Con le decisioni assunte in Giunta venerdì scorso - ha spiegato Bolzonello - e grazie a un intenso lavoro, possiamo dire che il meccanismo è stato concretamente avviato. Gli strumenti diventano operativi in un momento favorevole per l´economia, che sta attraversando una fase di stabilità con segni positivi sempre più evidenti, tanto che adesso possiamo prevedere un effetto volano ancora più incisivo". Con le prime misure, 11 milioni di euro sono già disponibili e altri 10,8 lo saranno nelle prossime settimane assieme a 7,8 milioni per potenziare l´attrattività. Senza contare i fondi comunitari del Por Fesr (88,5 milioni) destinati al sostegno dei vari comprati produttivi, per i quali l´Amministrazione regionale ha chiuso già il 23 aprile scorso tutte le procedure e adesso si attende solo il "via libera" da parte degli organismi dell´Unione europea. Nell´ultima seduta di Giunta, sono state innanzitutto estese le aree di "crisi diffusa" a tutti i Comuni dell´Isontino (esclusi solo quelli a economia agricola) e anche ai rimanenti Comuni dei distretti del mobile e della sedia, che potranno dunque usufruire pienamente di tutti gli strumenti inseriti in Rilancimpresa Fvg. Venerdì scorso sono state approvate altre due misure fondamentali: il bando della filiera "Sistema casa" e il regolamento sull´elettrodomestico. Per il "Sistema casa", con una dotazione iniziale di un milione di euro, sono previsti incentivi per nuovi prodotti, miglioramento del ciclo produttivo, penetrazione su nuovi mercati, inserimento di personale altamente qualificato. Per quanto riguarda l´elettrodomestico, si prevede di finanziare progetti di ricerca, sviluppo e innovazione non solo a favore delle imprese del settore ma anche a quelle dell´indotto puntando, in sintonia con la strategia di specializzazione intelligente, sulle nuove frontiere tecnologiche, dalla domotica ai materiali innovativi. Il limite minimo di spesa ammissibile, per l´elettrodomestico, è di 30 mila euro per le piccole imprese, di 150 mila per le medie e di 300 mila euro per le grandi. Il limite massimo del contributo concedibile a ciascuna impresa è di 2 milioni di euro. Dopo aver ricordato alcune tra le principali misure adottate recentemente nell´ambito di Rilancimpresa Fvg (estensione degli strumenti per favorire l´accesso al credito anche ai settori dell´edilizia e del manifatturiero, semplificazione e adeguamento delle norme per le imprese artigiane), Bolzonello ha annunciato che il regolamento per la riduzione dell´Irap sarà pronto entro una ventina di giorni. Il provvedimento prevede un abbattimento dell´uno per cento di Irap per tutte le nuove partite Iva, di qualsiasi tipo, aperte dal primo gennaio del 2015 in regione (quindi con effetto retroattivo) e per tutti coloro che trasferiscono un´attività in Friuli Venezia Giulia.  
   
   
TRENTO: INCENTIVI ALLE IMPRESE: D´ORA IN POI SI POTRANNO DEDURRE DALLE IMPOSTE DA PAGARE  
 
Trento, 20 maggio 2015 - La Giunta – su proposta del Vicepresidente – ha approvato i nuovi criteri per l´attuazione del cosiddetto "credito d´imposta", introdotto dall´art. 17 della finanziaria 2015 (legge provinciale n. 14/2014). Quella approvata è una nuova modalità di erogazione delle agevolazioni provinciali, previste dalla "Legge unica per l´economia": determinato infatti il contributo spettante a ogni singolo richiedente, anziché procedere all’erogazione delle somme direttamente alle imprese, l’importo dell’agevolazione compensabile a livello fiscale verrà comunicato al beneficiario e all´Agenzia delle Entrate, con la quale verrà stipulata un´apposita convenzione; l’impresa potrà così utilizzare l’incentivo in sede di versamento di qualsiasi imposta ad essa riferita attraverso l´F24 telematico. La compensazione fiscale si può applicare a qualsiasi strumento agevolativo esistente; tuttavia, in questa prima fase, l’applicazione sarà circoscritta ad alcune delle agevolazioni previste dalla legge provinciale 6/99. Vantaggi : semplificazione burocratica; riduzione carico fiscale generale a favore delle imprese che investono; aiuti alle piccole e medie imprese che fanno innovazione e qualità. Quali soggetti possono beneficiarne? È agevolabile tramite compensazione fiscale qualsiasi impresa ai sensi della Lp 6/99, ossia che rientra nei codici Ateco individuati. Per gli interventi relativi alla banda larga saranno agevolabili tutte le imprese indipendentemente dai codici attività. Quali tipologie di spese, in questo primo periodo di applicazione, hanno diritto alle agevolazioni in compensazione? a) investimenti fissi per spese fino ad € 300.000 (escluse nuove iniziative e reti d’imprese); b) ricerca per spese fino ad € 100.000; c) aiuti all’internazionalizzazione per fiere individuali , azioni di commercializzazione di sistema tramite consorzi e cooperative, missioni all’estero ed incoming; d) servizi alle imprese per certificazioni e consulenze; e) allacciamenti alla banda larga. Per gli interventi previsti in compensazione fiscale è esclusa la possibilità di agevolazione con contributi diretti. A quanto ammontano le misure di agevolazione? a) investimenti fissi: sostituzione veicoli inquinanti e sicurezza sul lavoro 20% della spesa ammissibile; altri investimenti 15%; b) ricerca 20%; c) internazionalizzazione: fiere 50% (prima partecipazione) e 30% (successive partecipazioni); commercializzazione di sistema 30%; missioni all’estero ed incoming 30%; d) servizi alle imprese per certificazioni e consulenze: piccola impresa 30% media impresa 15%; e) allacciamenti alla banda larga 50% della spesa ammissibile. Quando e come si presentano le domande? Le domande andranno presentate a Confidi entro il 30 aprile di ogni anno (per il 2015 entro il 31 agosto). Nella domanda vanno inserite le spese sostenute nell’anno precedente (dal 1/1 al 31/12); per gli allacciamenti alla banda larga per l’anno 2015 sono consentite spese dal 13 aprile 2015 fino al 31 agosto. L´istruttoria avverrà secondo la procedura automatica in tempi contenuti. La concessione avverrà seguendo l´ordine di presentazione in relazione alle risorse disponibili (per l’anno 2015 € 3,8 milioni, a cui si aggiungono in assestamento € 6,2 milioni per gli interventi generali e € 16 milioni per la banda larga).  
   
   
MILANO: CONSIGLIO COMUNALE APPROVA LA DELIBERA COSAP  
 
Milano, 20 maggio 2015 – Il Consiglio Comunale ha approvato, con 25 voti favorevoli, 6 contrari, 6 astenuti, la delibera sulle Modifiche del Regolamento e del Tariffario del Canone di Occupazione Spazi e Aree Pubbliche (Cosap) e della Disciplina del diritto ad occupare il suolo e lo spazio pubblico (Osp) o le aree private soggette a servitù di pubblico passo. Esenzioni per chi gira film e spot, per gli stalli delle biciclette e le piattaforme per i veicoli ibridi, per i ponteggi posizionati per riqualificare facciate di edifici o per realizzare opere di bonifica dall’amianto. Sono alcune delle novità più significative introdotte dal provvedimento. Diverse le novità per rispondere al variato assetto urbano della città e alle sue necessità in vista di Expo. La prima è l’abolizione del deposito cauzionale in caso di eventi che prevedano già una fideiussione o una polizza assicurativa per eventuali danni al suolo pubblico. Inoltre, viene garantita l’esenzione dall’occupazione suolo per tutte le produzioni audiovisive, così come per chi predispone stalli privati ma anche ad uso pubblico per la sosta di biciclette e per le tettoie di edicole e chioschi di libri. Esenzione anche per tutti i passi carrai di impianti sportivi comunali gestiti da privati. Nessun pagamento previsto poi anche per i ponteggi o cesate, purché non utilizzati per fini pubblicitari e commerciali, necessari per la tinteggiatura o pulizia delle facciate sia di edifici privati che di residenza pubblica, così come per quelli di monumenti finanziati da soggetti privati o pubblici. Confermata poi l’esenzione per le occupazioni da parte di imprese che eseguono lavori per conto del Comune, quando ponteggi e cesate non vengono utilizzati a fini commerciali. Previste agevolazioni, con riduzioni fino ad un massimo del 30%, per tutte quelle occupazioni del suolo pubblico da parte di attività artigianali e terziarie presenti in aree interessate da cantieri pubblici di durata superiore a sei mesi. Attenzione anche alle Cooperative sociali di tipo B, che potranno detrarre dal canone Cosap i costi del personale con disabilità impiegato. Per agevolare la diffusione del teleriscaldamento, è previsto infine uno specifico coefficiente moltiplicatore dello 0,2 per le opere di scavo e posa delle condotte. Per favorire le evoluzioni della mobilità cittadina è stato previsto un apposito coefficiente, compreso tra 0,10 e 0,40 a seconda della Zona, per il posizionamento di stazioni di ricarica di veicoli elettrici e ibridi. Rimodulati anche alcuni coefficienti del precedente regolamento. Per la vendita di libri e riviste usati si avrà un coefficiente di 0,70 per l’occupazione temporanea e tra 0,60 e 0,90 per quella permanente. Per i mercati settimanali scoperti che insistono su più vie il coefficiente applicato sarà quello della via principale o, in alternativa, la media dei coefficienti delle diverse vie. Per agevolare le attività di chioschi ed edicole in zone isolate si è provveduto ad abbassare al minimo i coefficienti: saranno compresi tra 1 e 1,50 a seconda della zona. Per far vivere maggiormente la città in vista di Expo, e comunque in via sperimentale fino a dicembre 2015, è prevista la possibilità di realizzare dehors non addossati ma adiacenti, ossia in prossimità degli edifici che ospitano l’attività commerciale. L’installazione sarà concessa a fronte della sussistenza dei requisiti necessari: sicurezza, impatto ambientale, infrastrutture nel sottosuolo e comunque in sintonia con l’arredo urbano circostante. La durata massima di occupazione è prevista in 3 anni e per le occupazioni temporanee dei dehors il coefficiente sarà pari a 4, mentre per quelle permanenti sarà compreso tra 2,50 e 5,20 a seconda della zona.  
   
   
TECNOPOLO DI BOLOGNA, AL VIA LA CONFERENZA DEI SERVIZI: A BREVE I BANDI PER LA REALIZZAZIONE DEI PRIMI INTERVENTI NELL´AREA DELL´EX MANIFATTURA TABACCHI DI VIA STALINGRADO. GIÀ DISPONIBILI 60 MILIONI DI EURO.  
 
Bologna, 20 maggio 2015 – Al via, mercoledì 20 maggio, alla Conferenza dei servizi per la realizzazione dei primi interventi per la realizzazione del Tecnopolo di Bologna presso l’ex area Manifattura Tabacchi di via Stalingrado. La Conferenza dei servizi condurrà a breve all’emanazione dei bandi per la realizzazione dei lavori di realizzazione dei primi edifici – per i quali sono già disponibili risorse per 60 milioni di euro - che conterranno l´infrastruttura per l´innovazione, la ricerca ed il trasferimento tecnologico. Il percorso della Conferenza dei Servizi nonché il programma e il progetto degli lavori interventi sono stati presentati oggi in Regione dall’assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi, dal sindaco di Bologna Virginio Merola, dal presidente di Finanziaria Bologna Metropolitana Spa Renato Baioni e dal rappresentante dello studio Gmp Architekten-von Gerkan, Marg und Partner di Amburgo che ha realizzato il progetto. Erano presenti anche i soggetti coinvolti nell’attività del Tecnopolo bolognese. In cento giorni dall’avvio della Conferenza dei servizi - fatto salvo eventuali sospensioni e proroghe - saranno acquisiti tutte le necessarie autorizzazioni, nulla osta e assensi: con l’approvazione del progetto definitivo saranno attivate le procedura di gare per l’appalto integrato (relativo a progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori). Questa fase dovrà essere conclusa nella primavera 2016, mentre il tempo stimato di realizzazione delle opere è di 3 anni prevedendo l’utilizzo degli spazi edificati a partire dal 2019. Parallelamente, ed in tempi coerenti e compatibili, saranno portate a compimento le ulteriori procedure di gara per il completamento della prima fase di intervento (lotto 2 ed assegnazione della Centrale energetica a una Energy Service Company, Esco). «Siamo riusciti, come avevamo fissato nel programma dei primi cento giorni, ad indire la Conferenza dei servizi. Il Tecnopolo di Bologna – ha sottolineato l’assessore regionale Palma Costi - rappresenta un punto chiave per completare il grande ecosistema della innovazione a servizio, ed in grado di facilitare, dello scambio di conoscenze tra ricerca ed industria. In Emilia-romagna ci sono oltre 26 mila addetti in ricerca e sviluppo di cui oltre 16 mila nelle imprese. Una grande e crescente comunità che deve trovare luoghi e forme idonee per lavorare assieme e generare innovazione e opportunità di sviluppo». Il progetto è dello studio Gmp – von Gerkan, Marg & Partner con sede principale ad Amburgo (in associazione con altri professionisti tedeschi e italiani: Werner Sobeck, Studio Ti società cooperativa, Aldo Antoniazzi, Marco Baccanti e Carlo Carli) che è risultato vincitore, nel maggio 2012, del Concorso internazionale di progettazione per il recupero e la riqualificazione della ex- Manifattura Tabacchi di Bologna. La Regione si avvale della società in house Finanziaria Bologna Metropolitana per il supporto nel coordinamento generale del progetto e nell’espletamento delle relative attività tecniche e amministrative. Il Tecnopolo Nel Tecnopolo saranno ospitate sia grandi istituzioni di ricerca (Enea, Ior e Università di Bologna), sia le funzioni di coordinamento della Rete, rappresentate da Aster nonché altri soggetti pubblici e privati che svolgono attività di ricerca applicata di rilevanza industriale e territoriale, a partire da Lepida Spa, la società regionale che coordina l’Agenda Digitale e la realizzazione della banda larga e ultra larga. Ma la sfida principale futura sarà quella di attrarre nei molti spazi a disposizione, imprese di alta tecnologia che arriveranno nel nostro territorio e che vorranno insediarsi a stretto contatto con i laboratori. Lo Ior (Istituti Ortopedici Rizzoli) trasferirà nel Tecnopolo il nuovo Dipartimento Rit (Rizzoli Innovazione Tecnologica) articolato in 6 unità di ricerca negli ambiti della Medicina rigenerativa e la ricostruzione tissutale in ambito muscolo-scheletrico, dei materiali biocompatibili e delle nano-biotecnologie, della bioingegneria e della bio informatica clinica, insieme ad alcune importanti infrastrutture di ricerca, come lo stabulario e la banca dell’osso. L’enea porterà tutta la struttura di ricerca presente in Emilia-romagna, ad eccezione della sede di Faenza e del Brasimone e in particolare i 4 laboratori legati alla Rete Alta Tecnologia riguardanti l’efficienza energetica, l’ambiente, la tracciabilità dei materiali, l’interoperabilità. L’università di Bologna si insedierà inizialmente con il laboratorio sull’edilizia e con il proprio consorzio di ricerca, realizzato con l’Unione Industriali, T3 Lab, specializzato nell’informatica, microelettronica e sensoristica. Il Tecnopolo sarà un luogo in cui le imprese potranno ricercare il proprio partner scientifico, in cui ricercatori, tecnici delle imprese e imprenditori hi-tech potranno divenire una grande comunità di innovatori, specialmente per alcune delle industrie del futuro: le scienze della vita, l’ambiente, l’energia. Fasi e procedure di realizzazione del progetto La Regione ha individuato un percorso per la realizzazione dell’intervento articolato su più lotti (possibilità peraltro già prevista fin dal concorso di progettazione) che prevede: un primo lotto (lotto 1) di intervento mediante realizzazione diretta da parte della Regione, tramite appalto integrato, che prevede la realizzazione delle sedi per l’Enea, l’Istituto Ortopedico Rizzoli, la Protezione Civile e Arpa e la centrale tecnologica, spazi a servizio di Incubatori d’Impresa; un secondo lotto (lotto 2) tramite procedura di Project Financing, che prevedrà la realizzazione dei servizi di ristorazione a servizio dell’area, le sedi di Lepida ed Aster e alcuni laboratori di ricerca dell’Università di Bologna; l’avvio della preventiva demolizione di edifici esistenti con intervento diretto. La realizzazione dell’impiantistica e gestione pluriennale della centrale di produzione energetica autonoma all’interno del Tecnopolo, con affidamento ad una Esco. Il progetto generale Il progetto dello studio Gmp si contraddistingue per il rispetto delle architetture progettate da Pier Luigi Nervi e del carattere industriale del luogo. Gli edifici più significativi vengono mantenuti nella loro integrità, adeguata alle nuove esigenze funzionali e tecnologiche, integrandone i volumi con nuove edificazioni coerenti con l´insieme. Nel ripensare le destinazioni, l´accessibilità e i percorsi è stata data particolare importanza alla progettazione delle aree esterne e del verde: tutti i percorsi interni sono pedonali, la piazza centrale si configura come luogo di incontro e scambio e tutte le zone scoperte – percorsi, cortili e margini – sono caratterizzate da aree verdi di diverso tipo. Particolare attenzione è stata posta al progetto del verde e, in questo ambito, alle relazioni dell’area con le aree circostanti. La sede della Manifattura Tabacchi, testimonianza storica di un passato industriale, diventa luogo ideale di incontro tra natura e cultura e da questo incontro/processo di contaminazione, ha origine il progetto del paesaggio che mira a costituire un luogo identitario e di nuova generazione, chiamato a dar risposta al paradigma del rapporto tra i cittadini e gli spazi del paesaggio urbano contemporaneo. Il cuore pubblico del progetto sono le piazze d‘ingresso, la piazza della ciminiera e la piazza degli aceri, pensate come luogo di massima relazione interna, su cui affacciano i principali servizi del Tecnopolo e da cui partono verso l‘esterno quattro direttrici che organizzano il quartiere: a sud verso la Bolognina; a est verso il futuro “Parco della Creatività” e verso la Fiera; a nord oltre la tangenziale verso il quartiere Corticella e a ovest verso la zona dell’Arcoveggio. La centrale tecnologica - Il progetto per la produzione del caldo, del freddo e dell’energia elettrica, è stato elaborato sulla base delle richieste della Regione Emilia-romagna utilizzando le più evolute tecnologie disponibili al fine di ottimizzare al massimo l’utilizzo di fonti rinnovabili ed i costi di gestione e manutenzione, con la previsione di avviare una procedura per l’individuazione di una Esco che realizzi e gestisca le opere impiantistiche a costo zero per la Regione.  
   
   
SILVELOX: ARRIVA LA SEIP CON L´IMPEGNO DI RIASSUMERE TUTTI I LAVORATORI  
 
Trento, 20 maggio 2015 - Gli 88 lavoratori della Silvelox di Castelnuovo avranno un’ulteriore possibilità per salvaguardare il proprio futuro lavorativo: grazie a un ulteriore sforzo compiuto dalla Provincia autonoma e dalle parti coinvolte nella trattativa si è giunti ad uno sblocco della situazione. La Seip (Società Europea Industriale Porte srl di Remedello, Brescia interessata a subentrare alla Silvelox) darà vita una new company che inizialmente affitterà, per poi acquistarlo, il ramo d’azienda messo sul mercato dal liquidatore di Silvelox Spa. Trentino Sviluppo affiderà lo stabile di Castelnuovo alla società subentrante, ma nel rispetto di due condizioni fondamentali: l´affitto del ramo d´azienda Silvelox, per una durata iniziale di 42 mesi, al fine di giungere in un secondo tempo all´acquisto (fatta salva la possibilità per la new.Co, interamente partecipata da Seip, di anticipare l’acquisto del ramo d’azienda stesso), e soprattutto la riassunzione di tutti gli 88 dipendenti, 30 da subito, con il riavviarsi dell’attività produttiva, 20 entro dicembre 2015 ed i restanti 33 entro un massimo di tre anni e comunque entro i termini di scadenza individuale dei relativi ammortizzatori sociali. "E´ un risultato importante - sottolinea il vicepresidente della Provincia autonoma di Trento, nonché assessore all´industria e lavoro - che è stato reso possibile dalla collaborazione degli stessi lavoratori, che hanno accettato di rinunciare ad alcuni dei diritti acquisiti e formalizzati nel precedente contratto integrativo aziendale a fronte della completa riassunzione di tutti i colleghi, compresi quelli che risultavano in eccedenza secondo il primo piano industriale presentato da Seip. Lo sforzo fatto e il risultato raggiunto premiano la maturità delle relazioni industriali in Trentino e le politiche di reindustrializzazione che la Provincia, assieme a Trentino Sviluppo, sta portando avanti". Vediamo di riepilogare brevemente i termini della questione. Le trattative aziendali condotte lo scorso 13 maggio a Trentino Sviluppo si erano concentrate sul subentro di una new.Co promossa dalla Società Europea Industriale Porte S.r.l. Di Remedello, Brescia, nell’azienda Silvelox di Castelnuovo, come noto in fase in liquidazione. Dopo un´ampia discussione Seip e Silvelox avevano trovato un´intesa centrata sul subentro, nel sito industriale, di una nuova società costituita da Seip, e sulla sottoscrizione di un canone di locazione fra la new.Co e Trentino Sviluppo S.p.a., subordinata ad alcune precise condizioni, fra cui la riassunzione di tutti i lavoratori Silvelox e la formulazione di una proposta irrevocabile di acquisto del ramo aziendale in fase di dismissione da parte di Seip. Il Consiglio di amministrazione di Trentino Sviluppo aveva quindi dato il via libera alla risoluzione del contratto di locazione finanziaria in essere con Silvelox in via consensuale, alla luce della grave situazione aziendale creatasi, per rientrare immediatamente in possesso dell’immobile e affidarlo in locazione ordinaria alla nuova realtà aziendale che subentrerà in affitto d’azienda. Il contratto d’affitto d’azienda avrà una durata iniziale di 42 mesi, fatta salva la possibilità per la new.Co interamente partecipata da Seip di anticipare l’acquisto del ramo d’azienda. L’intesa raggiunta prevede come dicevamo la riassunzione di tutti gli 88 dipendenti Silvelox, in tempi diversi. La Giunta provinciale, a sua volta, coerentemente con gli indirizzi impartiti sulla locazione degli immobili di proprietà pubblica, ha dato oggi mandato a Trentino Sviluppo di determinare il canone di locazione del compendio industriale alla società subentrante, in via straordinaria e per un primo periodo provvisorio di supporto allo start up dell’iniziativa, ad un canone di euro 93.200,00 annui; ciò avendo a riferimento il livello occupazionale da raggiungere entro il 31 dicembre 2015, pari a 50 addetti. Il cerchio dunque si chiude: in luogo di una crisi aziendale con gravi ripercussioni occupazionali abbiamo una nuova impresa che si insedia e reindustrializza un sito altrimenti destinato a rimanere vuoto, dando un futuro anche a tutti i lavoratori coinvolti.  
   
   
SELEX ES: SERRACCHIANI, MONITORIAMO SITUAZIONE STABILIMENTO RONCHI  
 
Trieste, 20 maggio 2015 - Attenzione e monitoraggio continuo rispetto alla situazione dello stabilimento Selex Es di Ronchi dei Legionari (Gorizia). È quanto emerso dall´incontro svoltosi ieri a Trieste, nella sede del Consiglio regionale, tra la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, e le Rsu dell´azienda controllata da Finmeccanica che nell´Isontino produce il drone famoso in tutto il mondo come Falco. Serracchiani e la rappresentanza sindacale hanno fatto il punto sull´attuale situazione dopo che la presidente aveva acquisito informazioni dai vertici di Selex Es, in particolare per quanto riguarda la conferma della produzione del Falco a Ronchi che è stata giudicata fondamentale. La presidente della Regione ha anche ricordato di avere scritto una lettera all´amministratore delegato di Finmeccanica, Mauro Moretti, al quale sono state poste questioni relative allo stato di avanzamento del programma Falco 48 e all´operatività dello stabilimento. A seguito di successivi contatti con il vertice di Finmeccanica, Serracchiani ha ottenuto delucidazioni in merito alla strategia del gruppo e all´assetto del management che, in sintonia con il piano industriale presentato nei mesi scorsi, prevede un riassetto per divisioni produttive. In questo ambito, ha concluso Serracchiani, Selex manterrebbe un ruolo di rilievo, connesso all´implementazione del settore Uav (Unmanned Aerial Vehicle, aeromobili a pilotaggio remoto).  
   
   
BOLZANO: PROGRAMMA SMG 2015, MERCATO RUSSO E INTERNAZIONALIZZAZIONE  
 
 Bolzano, 20 maggio 2015 - Il 2015 sarà l’anno del mercato russo e dell’internazionalizzazione: la Giunta provinciale ha approvato oggi (19 maggio) il programma di attività dell’Agenzia Smg (Alto Adige Marketing). Sono a disposizione 14 milioni di euro per il settore turismo, 660mila euro per commercio e servizi. L´impegno mirato sul mercato russo, la strategia di internazionalizzazione giocata sui temi della raggiungibilità e dell´innovazione, la comunicazione unitaria di un Alto Adige non solo turistico ma che racchiude molte altre offerte: sono i punti salienti del programma di attività 2015 dell´Agenzia Smg (Alto Adige Marketing) approvato dalla Giunta provinciale. A disposizione 14,6 milioni di euro di finanziamento. Riguardo alla conquista di nuovi mercati, l´analisi condotta nel 2014 ha confermato la decisione di lavorare sul mercato russo, che ha dimostrato di avere un grande potenziale. Nel 2015 la Russia entra quindi nel portfolio di Smg. Ma il 2015 sarà un anno chiave per l´agenzia Smg nella strategia di comunicazione, che sarà unitaria e metterà il marchio Alto Adige ancora di più al centro di tutti i servizi di comunicazione sui vari mercati. L´alto Adige non dovrà essere percepito solo come destinazione per le vacanze ma come marchio che copre tutto il panorama delle offerte, non solo quella turistica. Dopo aver affermato il marchio Alto Adige sui mercato e consolidato i suoi valori negli ultimi dieci anni - dal paesaggio ai prodotti di qualità - ora la strategia di Smg si concentra sull´internazionalizzazione. Particolarmente importanti diventano quindi i temi della raggiungibilità, dello sviluppo del prodotto verso un posizionamento ben definito e dell´innovazione. Sulla base di queste tematiche l´Agenzia Smg pianifica l´attività e ripartisce le sue risorse.