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Notiziario Marketpress di Mercoledì 16 Marzo 2011
BOLZANO, LAIMER SUI PROGETTI ITALIANI DI RITORNO AL NUCLEARE: "PERICOLOSO PASSO INDIETRO"  
 
Bolzano, 16 marzo 2011 - L´assessore provinciale all´ambiente e all´energia Michl Laimer guarda con preoccupazione ai progetti italiani di ritorno al nucleare. "Nonostante i drammatici avvenimenti giapponesi - sottolinea Laimer - l´Italia si sta muovendo nella direzione opposta rispetto alla maggior parte dei paesi. Si tratta di un pericoloso passo indietro". Secondo l´assessore provinciale Michl Laimer, il ricorso al nucleare non rappresenta in alcun modo la soluzione ai problemi di approvvigionamento energetico: "L´uranio è una risorsa destinata ad esaurirsi entro un periodo di tempo abbastanza limitato - prosegue Laimer - e inoltre affidarsi al nucleare crea un´enorme dipendenza: dall´importazione della materia prima alle difficili e pericolose procedure di smaltimento. Per l´Italia, inoltre, non si può parlare di scelta obbligata, visto che in tutto il paese ci sono le migliori condizioni possibili per produrre energia da fonti rinnovabili: pensiamo al solare, all´eolico o all´energia geotermica. Bisogna avere il coraggio di fare le scelte giuste, e di sostenerle fino in fondo". Fra i motivi che dovrebbero spingere il governo italiano a fare retromarcia sul nucleare, soprattutto alla luce di quanto sta accadendo in Giappone, c´è poi l´elevata sismicità del territorio nazionale. "Non dobbiamo andare indietro di centinaia di anni per trovare terremoti di forte entità avvenuti in Italia - sottolinea Michl Laimer - basti pensare a quelli che negli ultimi 35 anni hanno colpito il Friuli, l´Irpinia e ancora più recentemente L´aquila". Nel frattempo la Giunta provinciale di Bolzano, proprio su proposta dell´assessore Laimer, si è espressa in maniera chiara contro il nucleare e a favore dell´energia ricavata da fonti rinnovabili, pulite e non pericolose. "Puntiamo molto sullo sviluppo tecnologico di questo settore - spiega ancora Laimer - l´unico che ci può garantire un approvvigionamento energetico sostenibile ed eco-compatibile nel lungo periodo. Da questo punto di vista, l´Alto Adige ha già raggiunto risultati importanti: abbiamo la più alta concentrazione europea di pannelli solari per abitante, possiamo contare su una capillare produzione di energia idroelettrica, sono numerosi ed efficienti gli impianti a biomassa, e sosteniamo con particolare convinzione il geotermico".  
   
   
NUCLEARE, DAL GIAPPONE UNA LEZIONE  
 
Parma, 16 marzo 2011 - “A Fukushima si sta delineando lo scenario peggiore, con conseguenze che non si possono nemmeno immaginare. Un incubo per il popolo Giappone con il quale ci sentiamo molto solidali e vicini, anche nella paura. Il mondo è chiamato a fare i conti con i risultati di scelte che rischiano di pesare per decenni sulle persone. E non si può, di fronte al disastro che sembra profilarsi, non imparare alla svelta la lezione che da lì viene”. Il Presidente della provincia Vincenzo Bernazzoli torna a prendere posizione sulla questione del nucleare e sulle scelte da assumere. “Per intraprendere un percorso che ci porti all´utilizzo del nucleare civile, così come indicato dal Ministro Scajola, servirebbe un Governo responsabile, il cui primo interesse non fosse quello di minimizzare, come hanno fatto in queste ore i Ministri Romani e Prestigiacomo. Un esecutivo pronto a confrontarsi alla luce di quanto sta avvenendo e delle azioni che altri Governi, come quello tedesco, hanno messo in moto. – dice Bernazzoli - Servirebbe un Presidente del Consiglio pronto a concertare con gli enti locali e la popolazione coinvolta, a ragionare delle eventuali sedi delle centrali secondo logiche di minor rischio e non spartitorie o punitive, a controllare gli appalti. Insomma a fare della sicurezza l’unica vera bussola delle scelte da assumere”. “ Ma in Italia – sottolinea il presidente - accade esattamente il contrario Di nuovo la stampa torna sull’ipotesi secondo la quale la localizzazione di una delle quattro centrali sarebbe in una zona a nord di Fidenza, idea che fa venire alla mente immediatamente il vecchio sito di Caorso, piuttosto che Viadana, di cui pure si parla. E’ importante ricordare, come già feci nel 2009, all’indomani della decisione del Governo sul nucleare, che fino ad oggi non sono stati consultati né i cittadini, né gli amministratori. Se si pensa a forzare la mano per l’interesse nazionale è bene che si sappia che non mancheremo di coinvolgere tutti, amministratori e cittadini, per fare sentire le nostre legittime ragioni, insieme a quelli che hanno a cuore il futuro del nostro territorio”. “In ogni caso – conclude Bernazzoli - davanti alla tragedia che si consuma sotto i nostri occhi, sarebbe auspicabile da parte di chi governa il Paese una assunzione di responsabilità e parole chiare sulle intenzioni, sui siti delle centrali, se è vero che esiste una mappa di quelli meno a rischio, sugli investimenti e sulle professionalità in campo”.  
   
   
TIRRENO POWER, LE SCELTE DELLA GIUNTA LIGURE, UN NUOVO GRUPPO A CARBONE SOLO CON L’ABBATTIMENTO DEI DUE VECCHI  
 
Genova, 16 marzo 2011 - La Giunta regionale all’unanimità ha concesso a Tirreno Power l’intesa sulla realizzazione del nuovo gruppo a carbone da 460 Mw con una produzione molto bassa di emissioni, a patto che l’azienda, non appena entra in funzione il nuovo, abbatta gli altri due da 330 Mw realizzati negli anni ’70. L’azienda potrà presentare, in sostituzione dei due vecchi gruppi esistenti, il nuovo gruppo da 460 Mw o comunque con limiti di emissioni più bassi degli attuali, tenuto conto delle nuove tecnologie sul mercato. “A questo si vanno ad aggiungere – spiega l’assessore regionale all’Ambiente, Renata Briano – una serie di prescrizioni condizionanti rispetto all’intesa, per gestire il miglioramento del transitorio. A partire dalla copertura, entro tre anni, dei parchi carbone, una migliore movimentazione del carbone stesso che permette una riduzione delle polveri, il controllo pubblico a spesa dell’azienda sugli inquinanti di particolare preoccupazione. Infine un parere dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute, sia sulla situazione attuale, sia su quella successiva, cioè un monitoraggio in continuo. Fra le prescrizioni, anche la riduzione dei consumi idrici, la desalinizzazione dell’acqua di raffreddamento e di depurazione e l’ utilizzo, per la realizzazione delle opere, di imprenditoria e manodopera ligure e produzione di energia da fonti rinnovabili come compensazione.  
   
   
MONZA, VILLA REALE: DAL 17 MARZO UNA NUOVA ILLUMINAZIONE PERMANENTE A LED  
 
Monza, 17 marzo 2011 - Verrà inaugurato giovedì 17 marzo, nel corso dei festeggiamenti del 150esimo dell’Unità d’Italia, il nuovo impianto di illuminazione permanente a Led della Villa Reale. Il progetto illuminotecnico, volto principalmente a valorizzare la struttura architettonica dell’edifico, mettendo in risalto i volumi dei corpi sporgenti, garantisce un considerevole risparmio energetico e la possibilità di modificare a piacimento i colori di ogni singolo corpo illuminante. In questo modo sarà possibile creare effetti luminosi “ad hoc” ogni volta che se ne presenti la necessità grazie al sistema di controllo completamente programmabile che prevede la possibilità di creare 16milioni di colori e di tonalità di luci differenti. L’impianto è costato circa 300 mila euro, a carico dello Sponsor tecnico, Sound Light & Technologies. Il consumo teorico totale dell’impianto è di circa 9500 W alla massima potenza. Nella realtà il consumo misurato è di circa 7 Kw, contro i 15 Kw (misurati) dell’impianto precedente. La stima della durata media di vita è nell’ordine di 50.000 ore di funzionamento continuo (pari a circa 11,5 anni per 12 ore al giorno). Breve descrizione del progetto. Il sistema di controllo è costituito da una centralina di gestione del segnale, con possibilità di memorizzazione e richiamo delle scene luminose. Per l’illuminazione dell’edificio sono stati adottati due metodi in conformità ai vincoli architettonici: metodo in radenza, altrimenti detto di “wall washing” e metodo spot, con apparecchi posti ad una precisa distanza dall’edificio. La filosofia di progetto è sempre stata quella di coniugare la maggiore efficienza luminosa con la minore invasività possibile dei corpi illuminanti. L’illuminazione in cifre: Per l’illuminazione della facciata della Villa e della bandiera sono stati utilizzati 49 spot e 99 radenti. Per il Teatrino e la Cappella 10 spot. Ad aggiungere valore all’installazione vi è l’integrazione di un impianto audio professionale esterno, non visibile, che offre allo spettatore una vera esperienza multisensoriale.  
   
   
SARDEGNA: BANDO FOTOVOLTAICO 2009: FINANZIATE ALTRE 2528 DOMANDE  
 
Cagliari, 16 marzo 2011 - L’assessorato dell’industria ha pubblicato il secondo elenco di beneficiari dei contributi per impianti fotovoltaici del bando 2009. Con un impegno di spesa di oltre 12 milioni di euro altre 2528 persone e enti privati diversi dalle imprese, inserite nella graduatoria del bando fotovoltaico 2009, potranno usufruire di un contributo per l’installazione di un impianto. L´aiuto concesso consiste in un contributo in conto capitale nella misura del 20% delle spese ammissibili sostenute. L´erogazione di contributi è finalizzata all’´installazione di impianti fotovoltaici di potenza nominale da 1 a 20 kilowatt, rientranti nelle tipologie semintegrato e integrato. I beneficiari dovranno concludere i lavori entro il 30 settembre 2011 e inviare entro il 10 ottobre 2011, la richiesta di erogazione del contributo, utilizzando la modulistica appositamente predisposta, corredata dalla documentazione richiesta, al seguente indirizzo: Assessorato dell´Industria Servizio energia Viale Trento, 69 09123 Cagliari  
   
   
DAL 13 GIUGNO CASACLIMA B PER TUTTE LE NUOVE COSTRUZIONI: PUBBLICATO IL DECRETO  
 
Bolzano, 16 marzo 2011 - Nuovo passo in avanti nel programma ambientale della Giunta provinciale: dal 13 giugno, infatti, lo standard da rispettare per la realizzazione di nuovi edifici passerà da Casaclima C a Casaclima B. Il relativo decreto è stato pubblicato il 15 marzo nel Bollettino ufficiale della Regione Trentino-alto Adige. L´obbligo riguarderà la maggior parte delle nuove costruzioni: non solo quelle a scopi abitativi, ma anche quelle destinate ad ospitare strutture ricettive, attività commerciali e servizi. Escluse dal regolamento che prevede lo standard minimo Casaclima B sono gli edifici agricoli, quelli industriali, quelli artigianali e quelli destinati al commercio all´ingrosso. "Ciò significa che una larga fetta di tutte le nuove costruzioni realizzate sul territorio altoatesino - sottolinea l´assessore all´ambiente Michl Laimer - avranno un fabbisogno energetico non superiore alle 50 kw/h o ai 5 litri di combustibile per metro quadrato". Il nuovo regolamento entrerà in vigore il 13 giugno, e per tutti gli edifici che non ricadono nella fattispecie prevista dal decreto del Presidente della Provincia, rimane comunque l´obbligo di rispettare i criteri Casaclima C. "Il nostro impegno a favore del risparmio energetico e della tutela dell´ambiente - prosegue Laimer - prosegue nella direzione tracciata dal piano generale approvato dalla Giunta provinciale. Il passaggio dallo standard Casaclima C allo standard Casaclima B è assolutamente sostenibile dal punto di vista sia edilizio che finanziario". La modifica del regolamento di esecuzione alla legge urbanistica in materia di risparmio energetico avrà effetti anche sul cosiddetto bonus cubatura: sino ad oggi chi realizzava un edificio Casaclima B riceveva un bonus pari al 5% della cubatura, ma a partire dal 13 giugno il bonus sarà azzerato visto che lo standard Casaclima B diverrà obbligatorio. Resterà invariata, invece, la possibilità di edificare un 10% di cubatura in più per chi rispetta i parametri Casaclima A. Nessuna modifica, infine, per ciò che concerne gli interventi di risanamento: chi trasforma un vecchio edificio in una struttura Casaclima C continuerà ad avere a disposizione un bonus di 200 metri cubi.  
   
   
PERUGIA - AMBASCIATORI DELL’UMBRIA IN CENTRO E SUD AMERICA  
 
Perugia, 16 marzo 2011 - Un importante traguardo è stato raggiunto in questi giorni dal progetto Ambasciatori dell’Umbria in Centro e Sud America, realizzato dalla Camera di Commercio di Perugia in collaborazione con Umbria Export. Avviato lo scorso anno nell’ambito delle iniziative a sostengo dell’ internazionalizzazione del sistema economico provinciale, il progetto “Ambasciatori dell’Umbria in Centro e Sud America” vedrà continuità e sviluppo nel 2011 con nuove azioni di promozione dell’imprenditoria perugina in Argentina, Brasile, Cile e Messico, paesi in cui è un atto una forte ripresa dell’economia. Proprio in questi giorni è stato raggiunto e sottoscritto un accordo di joint-venture tra un’azienda della provincia di Perugia operante nel settore della Meccanica e un’azienda argentina di Mendoza. L’accordo avrà la durata di 10 anni e prevede il trasferimento di know how dall’impresa perugina a quella argentina per produrre pompe meccaniche ed attrezzature affini, prevalentemente per l’industria alimentare, destinate al mercato dell’intero continente Americano. La produzione e commercializzazione dei prodotti saranno curate in esclusiva dalla ditta argentina. La conclusione dell’accordo è stato possibile grazie all’intervento del consulente del progetto camerale Ambasciatori dell’Umbria per l’Argentina in Centro e Sud America, Andrea Capozulli, con l’assistenza del dott. Pedro Baziuk, Segretario Generale della Camera di Commercio Italiana a Mendoza. Il Progetto “Ambasciatori dell’Umbria in Centro e Sud America” ruota intorno alle figure degli “Ambasciatori” – 8 selezionati fin dalla prima edizione del Progetto - che conoscono la realtà economica, sociale e culturale della nostra provincia e individuano i possibili ambiti di collaborazione tra imprese. Un lavoro di tessitura e intermediazione, che recentemente ha portato a Perugia una missione di 37 imprenditori latino americano, che ha potuto incontrarsi direttamente con le aziende umbre, dando vita a 250 incontri b2b.  
   
   
PMI, LOMBARDIA: PRONTI AD APPLICARE AGEVOLAZIONI  
 
Milano, 16 marzo 2011 - "Accolgo con entusiasmo la notizia dell´approvazione di un emendamento della Lega Nord secondo cui i contributi e le agevolazioni saranno destinate al 60 per cento alle micro, piccole e medie imprese e che era stata calendarizzata proprio quando presiedevo la Commissione delle attività produttive". Lo ha detto il vicepresidente e assessore all´Industria e Artigianato della Regione Lombardia Andrea Gibelli in merito al via libera alla nuova normativa inerente lo Statuto d´impresa, avvenuta ieri alla Camera. La Lombardia - ha continuato Gibelli - è già pronta a dar seguito operativamente a questo provvedimento, continuando con le misure in materia di semplificazione e attrattività e trovandosi già in uno stato di avanzamento nell´applicazione delle direttive sullo Small bussines act lombardo".  
   
   
AL VIA IL PERCORSO PER L´INGRESSO DELLA REGIONE NELLA FIERA DI PARMA.  
 
Bologna, 16 marzo 2011 – La Regione Emilia-romagna entrerà in qualità di socio pubblico nella compagine della Fiera di Parma. E’ stato, infatti, siglato ieri un protocollo d’intesa con il presidente della Provincia di Parma, Vincenzo Bernazzoli, e con il sindaco di Parma, Pietro Vignali, finalizzato a “perseguire obiettivi comuni di cooperazione per lo sviluppo e il sostegno dell´attività fieristica” e a “rafforzare il ruolo dei centri fieristici dell´Emilia-romagna”. “L’obiettivo – spiega l’assessore alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli – è promuovere lo sviluppo dell´attività fieristica della nostra Regione, anche attraverso la realizzazione di un sistema fieristico regionale integrato e coordinato che sia strumento fondamentale della politica regionale di sviluppo economico e di internazionalizzazione delle attività produttive. Una Fiera per un territorio, provinciale e regionale, rappresenta sempre uno sguardo aperto verso il mondo, per la reciproca conoscenza e la diffusione delle eccellenze”. L’ingresso in società della Regione Emilia-romagna è volto a promuovere iniziative comuni per lo sviluppo sui mercati esteri della promozione commerciale e delle nuove iniziative fieristiche. L’obiettivo è valorizzare le peculiarità della Fiera di Parma "con particolare riguardo alla sua centralità nei comparti agroalimentare, meccano-alimentare e dell’antiquariato". Sia il Comune che la Provincia di Parma - entrambi titolari del 34,19% del capitale sociale della società Fiere di Parma spa - proporranno agli altri soci un aumento di capitale riservato alla Regione Emilia-romagna (per un esborso massimo di 3 milioni di euro). Il numero di azioni attribuite alla Regione sarà determinato in base ad una perizia di stima redatta da un soggetto terzo. Il Comune e la Provincia di Parma, prevede ancora il protocollo, discuteranno con la Regione “le condizioni per un eventuale Patto di sindacato e di voto tra i soci pubblici di Fiere di Parma al fine di adottare linee decisionali e di governance comuni”. Il percorso è destinato a concludersi nei prossimi mesi, dando nuovo impulso all’attività fieristica della Regione.  
   
   
OMSA, INCONTRO IN REGIONE EMILIA ROMAGNA: A ROMA VERRÀ RICHIESTO DI ACCELERARE L´ITER  
 
Bologna, 16 marzo 2011 - Con lo scadere del primo anno di cassa interazione straordinaria, si è svolto il 14 marzo sera in Regione un incontro tra le istituzioni, le organizzazioni sindacali e la Rsu di Omsa. Alla riunione, coordinata dall’assessore alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli, erano presenti il sindaco di Faenza, Giovanni Malpezzi, ed il vicepresidente della Provincia di Ravenna, Claudio Casadio. Nell’incontro si è fatto il punto sulla ricerca di soluzioni per la reindustrializzazione dell’area e la verifica sull’attuazione degli accordi raggiunti con Golden Lady, con particolare riferimento all’ultima importante intesa raggiunta lo scorso 18 febbraio, che prevede l’attivazione di un advisor per la ricerca di nuove soluzioni imprenditoriali, la continuazione dell’attività, seppur ridotta, e la mobilità incentivata per ulteriori 80 lavoratori. “Insieme a Provincia e Comune, e con la positiva collaborazione dei sindacati, confermiamo il massimo impegno per la ricerca di soluzioni che salvaguardino l’occupazione e la prospettiva industriale del sito di Faenza”, ha sottolineato dopo l’incontro l’assessore Muzzarelli. “Il raggiungimento ed anzi il superamento degli obiettivi prefissati dall’accordo della ricerca di 80 persone disponibili alla mobilità – ha aggiunto l’assessore - non potranno che assicurare il ricorso alla Cassa integrazioni guadagni straordinaria anche per il secondo anno (oltre ad ipotizzare soluzioni per dare una risposta alle richieste di esodo eccedenti la quota delle 80 unità). Nel nuovo incontro al ministero dello Sviluppo economico, chiederemo di accelerare l’iter, con l’obiettivo di aprire prospettive industriali e di reimpiego degli addetti”. Nell’incontro, si è inoltre sottolineata la necessità che l’azienda mantenga l’attività produttiva ancora presente, sia per rispetto dell’accordo, sia come opportunità di raccordo verso le future auspicate soluzioni.  
   
   
IMPRESE: RIUNIONE SU INFRASTRUTTURE NELL´AREA DI TERMINI IMERESE  
 
 Palermo, 16 marzo 2011 - Il rilancio produttivo del settore industriale nel territorio di Termini Imerese passa dalla realizzazione di importanti opere infrastrutturali quali il collegamento stradale e ferroviario con la zona industriale e il completamento del porto. Sul bilancio della Regione sono gia´ disponibili 150 milioni di euro per la realizzazione di queste opere. Per questa ragione si e´ svolta questo pomeriggio una riunione nei locali dell´assessorato regionale per le Attivita´ Produttive, convocata dall´assessore Marco Venturi. Erano presenti, oltre a Venturi, rappresentanti dell´assessorato regionale Economia, della Provincia Regionale di Palermo, del Comune di Termini Imerese, di Rete Ferroviarie Italiane, di Anas, del Consorzio Asi di Palermo e dell´Autorita´ Portuale di Palermo. "L´incontro di oggi e´ stata convocato - spiega Venturi - per verificare lo stato di avanzamento delle proposte progettuali da realizzare per rendere appetibile l´area industriale di Termini Imerese in considerazione dell´addio di Fiat alla Sicilia, previsto per il 31 dicembre 2011. Poiche´ le risorse finanziarie pari a 150 milioni sono disponibili nel bilancio della Regione, ora abbiamo la necessita´ di sapere quali infrastrutture vengono ritenute fondamentali, in quanto tempo possono essere realizzate e quanti soldi occorrono. E´ necessario accelerare questo iter per non farci trovare impreparati. Alla fine di quest´anno, quando Fiat andra´ via, dovremo rendere l´area di Termini competitiva in base alle richieste del mercato". Nell´ambito del rilancio dell´area industriale di Termini Imerese la Regione ha sottoscritto, il 16 febbraio scorso, l´accordo di programma al ministero dello Sviluppo economico che prevede, a fronte di un investimento totale di circa 1 miliardo di euro da parte di privati, una copertura con risorse pubbliche pari a 450 milioni. Di questi circa 350 sono a carico della Regione (150 per le infrastrutture, appunto, e 200 per gli incentivi agli investimenti) e 100 dello Stato. Sono sette le proposte fin qui pervenute al Ministero provenienti da aziende disponibili ad insediarsi a Termini Imerese. Una ottava proposta, giunta oltre i termini, e´ in fase di valutazione da parte di Invitalia, advisor del Mise.  
   
   
ROSSI A LIVORNO PER L’INAUGURAZIONE DE TOMASO: ” UN BEL SEGNALE PER TUTTA LA TOSCANA”  
 
 Livorno, 16 marzo 2011 – “E’ una vittoria dei lavoratori e di un imprenditore determinato che continua a scommettere nel settore industriale. Ed è una vittoria per un territorio e per le sue istituzioni, Comune, Provincia e Regione, che sono state vicine a questo progetto, hanno fatto la loro parte, ci hanno creduto fino in fondo”. Lo ha detto il presidente della regione Toscana, Enrico Rossi, che ha partecipato ieri a Livorno all’inaugurazione del nuovo stabilimento della De Tomaso. “Abbiamo messo in campo tutti gli strumenti a nostra disposizione — ha proseguito Rossi -, a partire dal sostegno al credito, al supporto per la ricerca e quello per la formazione dei lavoratori. Per noi la la ripresa industriale e manifatturiera della Toscana è una scommessa fondamentale, un nodo ineludibile. Ci sarà futuro, in questa regione, se ci saranno ripresa e sviluppo industriale. Quello di oggi è veramente un bel segnale per tutta la Toscana”. Presente all’inaugurazione anche l’assessore alle attività produttive, lavoro e formazione, Gianfranco Simoncini: “Siamo intervenuti con il massimo impegno — ha detto – perché c’erano lavoratori senza più un futuro e un imprenditore interessato con una proposta seria”. Il progetto industriale della De Tomaso ha potuto contare su un finanziamento regionale di 1,5 milioni di euro per la formazione dei lavoratori. Fidi e Sici hanno inoltre sottoscritto un prestito obbligazionario per 2,4 milioni di euro.  
   
   
GBL LIVORNO, POSITIVO L’INCONTRO IN REGIONE SUL FUTURO DELL’AZIENDA  
 
Firenze, 16 marzo 2011 – “Abbiamo preso atto della volontà dell’azienda di proseguire il proprio impegno sul territorio livornese, rilanciando il sito di Collesalvetti e, in prospettiva, ampliandone l’attività e l’occupazione ”. Così l’assessore alle attività produttive lavoro e formazione Gianfranco Simoncini ha concluso l’incontro svoltosi il 14 marzo a Palazzo Strozzi Sacrati, per fare il punto sulla realtà e le prospettive della Gbl (ex Livas), azienda specializzata nella produzione di componenti auto in gomma. L’azienda occupa circa 50 lavoratori nella sede all’interno dell’area di Guasticce, a Collesalvetti, ma è parte integrante della filiera della gomma che, nel livornese, impiega oltre 200 persone. All’incontro, convocato dall’assessore Simoncini su richiesta delle organizzazioni sindacali, hanno partecipato l’assessore provinciale al lavoro Ringo Anselmi, il vicesindaco del Comune di Collesalvetti Alberto Benedetti, le organizzazioni sindacali provinciali e di categoria, Confindustria, il direttore di Gbl Srl Carlo Marchini, i direttori regionale e provinciale Inps Fabio Vitale e Annamaria Gasparri. Alla fine della riunione è stato siglato un verbale di incontro che, fra l’altro, prevede sinergie Regione-inps per un percorso comune a supporto delle aziende del territorio, a garanzia del rispetto della normativa previdenziale e delle procedure per gli ammortizzatori sociali. L’assessore Simoncini ha sottolineato il positivo contributo dell’Inps alla risoluzione di una serie di problematiche a tutela dell’occupazione. L’azienda, come si è detto, ha ribadito la volontà di radicamento sul territorio, “anche al fine di creare sinergie ulteriori con le altre imprese del settore della componentistica”. In particolare il direttore Marchini ha rilevato “le opportunità” offerte per questo dal territorio.  
   
   
SARDEGNA: APPROVATI I DISCIPLINARI PER LO SVILUPPO LOCALE DELL´AREA DI TOSSILO  
 
 Cagliari, 16 marzo 2011 - Il Centro regionale di programmazione ha pubblicato i disciplinari relativi alle linee 1, 2 e 3 del progetto di sviluppo locale per l´area di crisi di Tossilo. La linea 1 – programmi di formazione specialistica – prevede un percorso personalizzato di riqualificazione professionale, definito in funzione delle caratteristiche dell´utente (lavoratore) e del progetto di sviluppo professionale percorribile. La linea 2 – percorsi di inserimento lavorativo - si concretizza in due fasi ed è rivolto alla qualificazione o riqualificazione dei destinatari per favorirne l´inserimento lavorativo, tramite l´acquisizione di competenze specifiche. La linea 3 – percorsi di creazione d´impresa - è un intervento rivolto ai soggetti che, disponendo di specifiche competenze tecniche, intendono realizzare un´idea di impresa innovativa nell´area di Tossilo e, a questo scopo, necessitano di un supporto integrato mirato.