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Notiziario Marketpress di Mercoledì 11 Gennaio 2012
L’IMPIANTO FOTOVOLTAICO DI TRENTINO TRASPORTI S.P.A. NEL REGISTRO GRANDI IMPIANTI DEL GSE  
 
 Trento, 11 gennaio 2012 - La nuova realizzazione di Trentino trasporti S.p.a. È stata inserita nella graduatoria nazionale dei grandi impianti pubblicata dal Gestore dei Servizi Energetici del Ministero dell’Ambiente. Ogni grande impianto registrato ha diritto di beneficiare dei contributi statali riservati alla produzione di energia rinnovabile fotovoltaica. Il nuovo impianto fotovoltaico di Trentino trasporti S.p.a., realizzato sulla copertura della rimessa autobus della sede aziendale di via Innsbruck, è stato allacciato alla rete elettrica il 27 ottobre 2011. Il 15 dicembre la nuova realizzazione è stata inserita nella graduatoria del Gestore dei Servizi Energetici (Gse), che consente alla Società di beneficiare delle tariffe incentivanti stabilite dal cosiddetto 4° Conto Energia. L’impianto, costato 3.600.000 €, nella sua vita tecnica presunta di oltre 20 anni produrrà da 1500 Mwh a 1700 Mwh all’anno. Dalla sua attivazione ad oggi ha prodotto circa 65 Mwh. In meno di 8 anni il costo di realizzazione sarà interamente ammortizzato. "Il nuovo impianto, che dimostra l’impegno di Trentino trasporti S.p.a. Nel settore ambientale ed energetico - commentano i vertici della società - è l’esempio positivo di come un’azienda, anche di trasporto pubblico, possa realizzare interventi ecosostenibili nel proprio interesse e in uno più ampio rivolto alla comunità".  
   
   
ENERGIA: LE RISORSE FINANZIARIE DELL’AGENZIA PROVINCIALE PER IL 2012 APPROVATO DALLA GIUNTA PROVINCIALE TRENTINA IL BILANCIO DI PREVISIONE DELL’APE  
 
Trento, 11 gennaio 2012 - Su proposta del Presidente Lorenzo Dellai, la Giunta provinciale ha approvato il bilancio di previsione 2012 e pluriennale 2012-2014 dell’Agenzia provinciale per l’energia. Il bilancio di previsione 2012 chiude in pareggio a 57,6 milioni di Euro. Di questi 18,1 milioni di Euro riguardano l’attività specifica dell’ente, che in gran parte è rappresentata da incentivi di diversa natura, mentre 39,4 milioni di Euro appartengono alle contabilità speciali. Una cifra particolarmente rilevante in quanto spetta all’Ape introitare i cosiddetti “canoni aggiuntivi idroelettrici”, nel 2012 pari a 37,2 milioni di Euro, dovuti alla Provincia dai concessionari di grandi derivazioni a scopo idroelettrico che hanno ottenuto la proroga decennale del loto titolo di sfruttamento della risorsa idrica. Si tratta di risorse che vengono interamente devolute ai Comuni e alle Comunità di Valle sulla base dei protocollo d’intesa intercorsi tra Consiglio delle Autonomie e la Provincia. Sulla base delle risorse finanziarie a disposizione dell’Agenzia, anche nel 2012, prosegue quindi la promozione di interventi nel settore dell’energia e delle fonti rinnovabili, coerente con gli obiettivi del governo provinciale, improntata a criteri di maggior selettività. Gli strumenti attuativi di questa politica sono quelli consolidati dei criteri e del bando annuale nonché del piano degli investimenti strategici, per le opere che rivestono valenza di interesse pubblico come ad esempio le reti di teleriscaldamento. L´approvazione del bilancio di previsione consente all’Agenzia di riavviare con celerità la propria attività, legata in maniera significativa all’erogazione di contributi, soprattutto per completare i pagamenti dei quasi cinquemila soggetti (in buona parte già liquidati in corso d’anno), che nel 2011 hanno realizzato ed effettivamente concluso interventi di risparmio energetico. Si tratta di un ampio ventaglio di opere e impianti che ottengono dall’Agenzia aiuti nella percentuale del 30% della spesa ammessa: dagli edifici a basso consumo e sostenibili, ai generatori di calore a biomassa, dai pannelli fotovoltaici (in rete o in isola) di piccole dimensioni alle caldaie a condensazione. I numeri delle domande istruite e liquidate dall’Agenzia nei quattro anni di sperimentazione di questa innovativa procedura, veloce e semplificata, sia per il cittadino che per gli uffici chiamati ad esaminare le pratiche, sono molto importanti: oltre 17 mila domande presentate, di cui 15 mila hanno ottenuto la concessione del contributo e il relativo pagamento. In totale, solo con riferimento a questa procedura semplificata, sono state effettivamente mobilitate e pagate dall’Agenzia risorse finanziarie per 34 milioni di Euro, a cui si aggiungono gli incentivi sulla procedura valutativa, gli interventi di valenza strategica e tutti i contributi relativi a concessioni degli anni precedenti al 2007.  
   
   
APPROVATO IL PIANO DI CESSIONE DELL’ENERGIA ELETTRICA DOVUTA GRATUITAMENTE ALLA PROVINCIA DI TRENTO  
 
Trento, 11 gennaio 2012 - La Giunta Provinciale, su proposta del Presidente Lorenzo Dellai, ha approvato il Piano di cessione dell’energia elettrica dovuta gratuitamente alla Provincia per l’anno 2012 ( di cui all’art. 13 del Dpr n. 670/1972). L’energia in questione, che è dovuta gratuitamente alla Pat da parte dei concessionari idroelettrici del Trentino ed ammonta in totale a circa 160 Gwh (di cui oltre 152 Gwh utilizzati come di seguito descritto), è gestita dal 2007 dall’Agenzia provinciale per l’energia (Ape), che è subentrata all’Aspe in tale funzione. Il Piano per il 2012 prevede, come negli esercizi precedenti, la vendita dell’energia a soggetti pubblici e/o gestori di servizi pubblici, a titolo gratuito o comunque a tariffa agevolata. I quantitativi programmati per i titolari delle utenze che ne hanno beneficiato negli ultimi anni saranno quelli registrati nel 2005, agli stessi prezzi di cessione praticati nel 2011. Eventuali superi rispetto a tali quantità potranno essere addebitati alle utenze alle normali tariffe previste dal mercato dell’energia elettrica. Considerando il presumibile impiego di circa 152 Gwh di energia elettrica nel 2012, il risparmio per la Provincia ed i servizi pubblici collegati è quantificato in circa 16 milioni di euro. Le entrate per il 2012 sul bilancio di Ape e legate alla cessione di detta energia si stimano pari a circa 2,9 milioni di Euro. I prezzi unitari di cessione dell´energia (per kWh), per le diverse categorie d´utenza e per le quantità di energia a fianco specificate, sono indicati di seguito:
Prezzo per kWh Categorie di utenze Quantità di energia (Gwh = milioni di kWh)
€ 0,000: Servizio espropriazioni e gestioni patrimoniali Pat 4,50 Gwh
Servizio gestione strade Pat 17,80 Gwh
Agenzia per la depurazione Pat 43,70 Gwh
Servizio bacini montani Pat 0,50 Gwh
Altri Servizi Pat 1,90 Gwh
Musei e centri culturali 6,00 Gwh
€ 0,026: Azienda provinciale per i servizi sanitari 30,00 Gwh
€ 0,047: Strutture residenziali sociali 19,00 Gwh
Istituti di istruz. Secondaria, di formazione professionale ed altri soggetti pubblici 4,60 Gwh
Istituti di ricerca provinciali 7,50 Gwh
Trasporto pubblico 5,40 Gwh
Università degli studi di Trento 7,70 Gwh
Impianti di depurazione industriali finanziati dalla Pat 0,60 Gwh
Acquedotti comunali 1,50 Gwh
€ 0,060: Impianti sportivi pubblici federali o a gestione sovracomunale 1,30 Gwh
Totale 152,00 Gwh
Come di consueto, è previsto per Ape il puntuale controllo dei consumi delle singole utenze interessate e la possibilità di destinare parte del beneficio economico derivante dalla cessione dell’energia ad iniziative di risparmio energetico presso le stesse strutture beneficiarie. In considerazione della limitata disponibilità residua di energia, non si prevede, salvo consistenti risparmi che si dovessero registrare in corso d’anno, l´attivazione della fornitura per nuove utenze. E’ inoltre probabile che nel corso del 2012 si verifichi la diminuzione dell’energia disponibile a seguito della diminuzione della potenza nominale media delle concessioni idroelettriche (conseguente all’aumento dei rilasci previsto dal Piano Generale di Utilizzazione delle Acque Pubbliche – per rispettare il Deflusso Minimo Vitale dei corsi d’acqua interessati - a partire dal 1° gennaio 2009); in tale eventualità, unita alla correlata esigenza di dover provvedere a conguagli, nei confronti dei concessionari obbligati, relativi ai maggiori quantitativi di energia (ex art. 13) ritirati in passato, Ape provvederà a diminuire di conseguenza i quantitativi di energia agevolata disponibile per le utenze beneficiarie. In caso di notevoli variazioni dei quantitativi di energia disponibile rispetto a quelli previsti nel Piano approvato, esso dovrà essere oggetto di una specifica variante.
 
   
   
TRENTO: CONTRIBUTI PER RISPARMIO ENERGETICO E VEICOLI NON INQUINANTI, APPROVATI I CRITERI PER L’ANNO 2012  
 
Trento, 11 gennaio 2012 - Su proposta del presidente Lorenzo Dellai, la Giunta provinciale ha approvato, con due distinti provvedimenti, i criteri per l’anno 2012 per la concessione dei contributi per interventi di risparmio energetico e di produzione di energia da fonte rinnovabile nonché quelli per la concessione di contributi per l’acquisto di veicoli a basso impatto ambientale e per la modifica dell’alimentazione con carburanti meno inquinanti. Con un successivo provvedimento sarà approvato il bando annuale con il quale saranno individuati i budget delle risorse che l’Agenzia provinciale per l’energia metterà a disposizione per questi interventi. Per quanto riguarda gli interventi di risparmio energetico e di produzione di energia da fonte rinnovabile si è confermato il sistema introdotto negli anni scorsi che prevede due distinte procedure: la procedura semplificata, relativa ad interventi che – già realizzati alla data della richiesta/liquidazione – in base alle loro dimensioni e caratteristiche tecniche presentano una spesa ammessa(calcolata facendo riferimento alla scheda tecnica relativa alla tipologia da rendicontare ed alle dimensioni fisiche dell’intervento e con le eventuali prescrizioni previste a seconda dei soggetti richiedenti) inferiore o uguale a 40.000 Euro; la procedura valutativa, relativa ad interventi che - non ancora iniziati alla data della domanda - in base alle loro dimensioni e caratteristiche tecniche presentano una spesa ammessa superiore a 40.000 Euro ma inferiore a 1 milione di euro. Per quanto riguarda gli edifici si è valutato che l’introduzione delle misure di incentivazione degli indici edilizi volti a favorire l’uso di tecniche di edilizia sostenibile, già stabiliti con altri provvedimenti, rappresentino un aiuto sufficiente alla costruzione e ristrutturazione di edifici ambientalmente ed energeticamente virtuosi. Saranno esclusi dai contributi anche gli interventi che rientrano nei benefici fiscali previsti da norme nazionali, cosiddetti 36% e 55%, vale a dire i collettori solari, le coibentazioni termiche e le pompe di calore. Saranno invece ammessi ai contributi i generatori di calore a condensazione ma solo per i beneficiari privati. Per le Onlus questi limiti non valgono. In linea di massima si sono mantenute le disposizioni sulla non cumulabilità dei contributi con altre agevolazioni. Per quanto riguarda gli impianti fotovoltaici in rete, considerata da una parte la maturità tecnico-economica conseguita ed il ridimensionamento dei relativi costi di installazione e dall’altra il perdurare degli incentivi del cosiddetto “Conto energia” (di cui al Decreto del Ministero dello sviluppo economico di data 5 maggio 2011) e di altri incentivi resi disponibili da enti operanti sul territorio provinciale, e tenuto conto delle esigenze di razionalizzazione della spesa della Provincia, si è deciso di non incentivare questa tecnologia. Gli enti pubblici e gli enti strumentali non possono beneficiare di contributi ad eccezione di quelli necessari per la predisposizione di piani, studi, diagnosi energetiche, interventi dimostrativi. Sono previste misure di coordinamento tra la disciplina incentivante del settore energia e analoghe forme di contribuzione attuate da altri settori dell’amministrazione provinciale come industria, turismo, artigianato e commercio, agricoltura. I possibili interventi rientranti nei Patti territoriali sono ammessi al contributo. Per questi soggetti l’ammissibilità delle domande è subordinata all’acquisizione della valutazione di coerenza da parte del soggetto responsabile di ciascun patto territoriale. All’individuazione dei criteri adottati con i provvedimenti di oggi, seguirà l’approvazione del “Bando annuale”, con cui saranno definiti gli aspetti organizzativi di dettaglio, come i termini di presentazione delle domande di contributo, la modulistica da utilizzare e ogni altro aspetto di natura procedurale. Con questo provvedimento l´Agenzia provinciale per l’energia individuerà i tre budget messi a disposizione per la procedura semplificata (1-interventi di risparmio energetico e di produzione di energia da fonte rinnovabile escluso fotovoltaico in rete; 2-fotovoltaico in rete (impianti potenza max 3kW con data inizio lavori nell’anno 2011 e completati nel c.D. Periodo transitorio anno 2011/2012); 3- acquisto di veicoli a basso impatto ambientale e per la modifica dell’alimentazione con carburanti meno inquinantidi ) ed il budget messo a disposizione per la procedura valutativa. Per quanto riguarda i criteri per la concessione di contributi per l’acquisto di veicoli a basso impatto ambientale e per la modifica dell’alimentazione con carburanti meno inquinanti sono sostanzialmente confermati i criteri validi in precedenza. Sono infatti previsti contributi per l’acquisto di nuovi motoveicoli elettrici – specificando che deve trattarsi di ciclomotori e quadricicli di prima immatricolazione - e di nuove biciclette a pedalata assistita anche nel caso in cui sia stato montato alla bicicletta convenzionale il dispositivo in grado di trasformarla in pedalata assistita, per la modifica dell’alimentazione degli autoveicoli (metano e gpl) e per l’acquisto di nuove unità di navigazione a basso impatto ambientale. Possono beneficiare del contributo, soggetti privati, imprese e enti pubblici. In procedura semplificata, una volta esaurito il budget che sarà messo a disposizione per le varie forme di incentivazione, si potrà comunque prendere contatto, fino allo scadere dei termini che saranno previsti dal bando, con il contact center (telefono: 0461.497300) che accetterà la prenotazione per la rendicontazione finale necessaria per ricevere il contributo in attesa dell´eventuale assegnazione di nuovi fondi che dovesse avvenire durante l´anno. In procedura valutativa, a conclusione dell’istruttoria e dell’ordinamento delle domande secondo le modalità previste dai criteri, si procederà all´ approvazione della graduatoria di priorità e, successivamente, alla concessione del relativo contributo fino ad esaurimento delle risorse; le domande che non troveranno copertura sulla predetta graduatoria (Valutativa Bando 2012) saranno dichiarate decadute con notifica ai soggetti interessati. Per informazioni ci si può rivolgere all’Agenzia provinciale per l’Energia, via Gilli, 4, Trento, telefono: 0461.497300; in alternativa, si può consultare il sito www.Energia.provincia.tn.it  
   
   
MILANO: EXPO 2015. FIRMATO A PALAZZO MARINO PROTOCOLLO PER LA REGOLARITÀ E LA SICUREZZA NEI CANTIERI  
 
Milano, 11 gennaio 2012 - E’ stato firmato ieri mattina, nella Sala dell’Orologio di Palazzo Marino, un Protocollo d’Intesa mirato a impedire il fenomeno del lavoro irregolare e garantire la piena applicazione dei contratti di lavoro. Tutti i firmatari ritengono prioritario il rispetto della disciplina legislativa sulla sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro. Obiettivo del protocollo è anche il contrasto delle infiltrazioni delle organizzazioni criminali. Alla firma erano presenti il Sindaco e Commissario straordinario di Expo 2015 Giuliano Pisapia e l’assessore alle Politiche del Lavoro Cristina Tajani per il Comune, l’Amministratore Delegato di Expo 2015 Spa Giuseppe Sala, il Sindaco di Rho Pietro Romano, i Segretari generali di Cgil, Cisl e Uil di Milano Onorio Rosati, Danilo Galvagni e Walter Galbusera, i Segretari generali e i rappresentanti dei Sindacati confederali di categoria (Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil, il vice-presidente di Assimpredil Luca Botta, i rappresentanti della Coop. Muratori & Cementisti C.m.c di Ravenna e il Segretario dell’Associazione Lombarda Cooperative di Produzione e lavoro Alcopl Legacoop. Il documento sottoscritto questa mattina stabilisce la costituzione di un Osservatorio permanente di cui faranno parte i rappresentanti dei soggetti firmatari, con lo scopo di monitorare la concreta realizzazione e applicazione di quanto contenuto. “La firma di oggi - ha dichiarato il Sindaco e Commissario straordinario Giuliano Pispaia - è un momento importante che tocca un tema per noi particolarmente rilevante. Expo entra nel vivo e lo fa nel migliore dei modi, mettendo al primo posto legalità e lavoro. L’esposizione Universale rappresenta una grande occasione per lo sviluppo della città e per l’occupazione. Sono orgoglioso che questo protocollo sia stato firmato da così tanti attori. Avrà anche un valore deterrente in vista dei prossimi bandi di gara, chi vorrà partecipare, infatti, saprà che deve assumersi delle responsabilità importanti” “Dopo il coinvolgimento di Telecom Italia e Cisco – ha affermato l’Amministratore Delegato di Expo 2015 Spa Giuseppe Sala - Expo Milano 2015 ha raggiunto le 69 partecipazioni ufficiali: durante la pausa per le feste natalizie anche l’Oman ha confermato la propria adesione. Il protocollo siglato oggi, che tutela la salute e la sicurezza sul lavoro nei cantieri di Expo, assicura legalità e trasparenza e contribuisce a metterci al riparo da fenomeni di criminalità organizzata, è il frutto di un’intensa collaborazione tra tutti i soggetti firmatari. Il protocollo costituisce un’ulteriore conferma che il progetto dell’Esposizione Universale procede secondo i tempi e raccoglie un consenso sempre più vasto”. “Abbiamo sottoscritto oggi - ha dichiarato l’assessore alle Politiche del Lavoro Cristina Tajani - impegni concreti a garanzia della salute e della sicurezza dei lavoratori in un´area a forte stress occupazionale. È interesse del Comune fare di Expo un modello di garanzia delle norme e della salute dei lavoratori che permanga anche dopo l´evento internazionale. Il protocollo sottoscritto introduce anche forti elementi innovativi sul fronte della lotta alle infiltrazioni mafiose e concrete opportunità di reinserimento lavorativo per i lavoratori investiti dalle crisi aziendali sul nostro territorio”. Sono 5 gli articoli su cui si basa il Protocollo d’Intesa per 5 obiettivi fondamentali: art.1 Sicurezza e regolarità – I sindacati saranno aggiornati sullo stato dei lavori e dell’eventuale utilizzo dei subappaltatori, i quali dovranno necessariamente sottostare ai protocolli e alle linee guida. Per quanto riguarda la tutela della salute e dell’integrità fisica sarà costituito un Comitato per la sicurezza. Art.2 Contrasto al fenomeno delle infiltrazioni mafiose e criminali – Si fa riferimento al Protocollo di Legalità tra Prefettura di Milano e società Expo 2015 Spa. Art.3 Mercato del lavoro – La Coop. Muratori & Cementisti di Ravenna, l’impresa che ha vinto l’appalto per la piastra del sito Expo si impegna in caso di assunzioni di manodopera per il cantiere, ad assumere il 10% attingendo dal personale in cassa integrazione straordinaria e/o in deroga, in mobilità, disoccupati a seguito di procedure di licenziamento e soggetti inoccupati. Tale obbligazione sarà inserita dall’impresa in ogni contratto di subappalto. Art.4 Gestione informatica dei documenti – La società Expo 2015 Spa avvierà una piattaforma informatica specifica per la gestione del cantiere per il controllo del personale e dei mezzi, il coordinamento degli appaltatori operanti sul sito e per informatizzare le procedure di autorizzazione dei subappalti e forniture. Il sistema informatico dovrà quindi raccogliere dati e documenti che provengono dagli esecutori, analizzare i dati, pubblicare i dati ricevuti secondo schemi definiti e approvati da Expo 2015 Spa. Art.5 Accessi in cantiere – I mezzi e le maestranze saranno verificati attraverso idonei sistemi di controlli e monitorati secondo le modalità previste dal Protocollo di Legalità.  
   
   
ALEMANNO: ISTITUIRE TAVOLO TECNICO PER IMMOBILI ENTI PREVIDENZIALI PRIVATI  
 
 Roma, 11 gennaio 2012 - «È urgente istituire un tavolo tecnico presso il Dicastero del lavoro o la Prefettura di Roma per individuare nel più breve tempo possibile, insieme all’Amministrazione capitolina, che da oltre un anno segue da vicino la vicenda tramite il Presidente del Iv Municipio, soluzioni operative idonee e percorribili per gli inquilini degli immobili di proprietà degli enti previdenziali privati nella Capitale». È la richiesta del sindaco di Roma, Gianni Alemanno, inviata ieri per lettera al ministro del Lavoro e Politiche sociali, Elsa Fornero. «Il grave disagio in cui versano gli inquilini degli immobili previdenziali privati – si spiega nel testo - è dovuto sia ai rilevanti aumenti dei canoni di locazione rinnovati, sia alle procedure di determinazione dei valori di vendita per gli immobili in dismissione che per gli enti privati non sono gli stessi degli enti pubblici. Se per questi ultimi, infatti, vale il riferimento ai valori di mercato del mese di ottobre 2001, la regola non vale per gli enti privati che stanno procedendo alla dismissione del proprio patrimonio immobiliare a prezzi di mercato». «Tutto questo, oltre a creare una evidente e ingiustificata disparità di trattamento con i potenziali acquirenti degli immobili dismessi dagli altri enti previdenziali pubblici – precisa Alemanno - ha messo gli inquilini degli immobili di enti privati davanti a richieste rilevanti, per quanto riguarda i canoni d’affitto rinnovati, con conseguente rischio di sfratto per tutti i soggetti con basso reddito che non si trovano nella condizione di poterli accettare. Situazione, questa, che in numerosi casi determina anche la impossibilità di provvedere per le famiglie alle più elementari esigenze di vita quotidiana e che potrebbe aggravarsi qualora si attuassero i paventati sfratti. Con pesanti ricadute anche sull’emergenza abitativa capitolina, che conta già circa 430.000 famiglie in difficoltà per il costo dei mutui e 230.000 sfratti pendenti di cui quasi il 90% per morosità». «Le dimensioni e la gravità del fenomeno, che riguarda una problematica in via di progressivo aumento - conclude il Sindaco - impongono quindi la necessità che le Istituzioni competenti valutino ogni possibile rimedio per risolvere. O almeno mitigare, gli effetti distorsivi derivanti da una inadeguata politica di dismissione e/o di aumenti dei canoni, non coerente con identiche procedure poste in essere da altri analoghi enti previdenziali».  
   
   
TRENTO: INTERVENTI OCCUPAZIONALI STRAORDINARI PER GLI ESPULSI DEL SETTORE EDILE  
 
Trento, 11 gennaio 2012 - la Giunta provinciale, su indicazione del presidente Lorenzo Dellai, ha approvato una delibera che autorizza il presidente dell´Agenzia del Lavoro di Trento, Michele Colasanto, a sottoscrivere un accordo con il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali per l´attuazione del programma riguardante gli interventi occupazionali straordinari per gli espulsi dal settore delle costruzioni edili. Il dispositivo giunge dopo la sottoscrizione, lo scorso 7 dicembre, del protocollo tra la Provincia Autonoma di Trento e quella di Bolzano per la ricollocazione lavorativa di 528 lavoratori espulsi dal settore dell’edilizia da aziende della regione Trentino Alto Adige, e dopo l´approvazione, il 13 dicembre, del finanziamento di tale progetto da parte del Parlamento europeo tramite fondi Feg - Fondo Europeo di Adeguamento alla Globalizzazione. Il Parlamento europeo ha infatti approvato, lo scorso 13 dicembre, 3.918.850 euro di finanziamento a favore delle Province autonome di Trento e Bolzano dal Fondo europeo di adeguamento alla Globalizzazione (Feg) per la realizzazione di interventi integrati di politica attiva. Il coinvolgimento nel progetto dei 528 lavoratori licenziati da 323 imprese del settore delle costruzioni nella regione del Trentino-alto Adige/südtirol mira a favorire la ricerca di un nuovo lavoro in settori economici alternativi. Il costo complessivo del progetto è pari a 6.029.000 euro, la differenza è coperta in parte dalle Provincia autonome di Trento e di Bolzano e in parte dall´Inps. L´accordo che verrà sottoscritto fra l´Agenzia del Lavoro di Trento e il Ministero del Lavoro ripartisce i compiti che le varie istituzioni saranno tenute ad effettuare: in capo al Ministero sono previste attività di controllo sul corretto utilizzo dei fondi, in capo alle Province autonome di Trento e Bolzano, l´attuazione coordinata del progetto.  
   
   
EDILIZIA IRPINA: FONDI EUROPEI E FAS PER USCIRE DALLA CRISI  
 
Avellino, 11 gennaio 2012 - Attuare i programmi in tempi brevi ed avviare le opere per le aree sottoutilizzate. In più mettere in moto gli investimenti infrastrutturali, pianificati con l’utilizzo di risorse cofinanziate da fondi europei, ed i lavori per la riqualificazione dei centri urbani. E’ questa la via d’uscita per superare la crisi del settore delle costruzioni. Ne è convinto Armando Zaffiro, presidente della Cassa Edile della provincia di Avellino, che analizza l’attuale trend, non particolarmente felice, del comparto territoriale. Preoccupanti, infatti, gli ultimi dati di settore esaminati dall’Ente paritetico irpino. In sei mesi, da aprile a settembre 2011, persi più di 900 posti di lavoro con una flessione del numero di imprese pari all’11 per cento. Complessivamente si registrano in Irpinia 1.312 aziende edili che impiegano 5.250 lavoratori. Ma il raffronto con lo stesso semestre dell’anno precedente rileva una generale flessione del ramo produttivo. Nell’equiparazione statistica, i dati evidenziano una riduzione di 155 aziende (-11%) e di 948 lavoratori (-15%). Calano anche le ore lavorate che passano da un monte di 2milioni e 870mila del 2010 a 2milioni e 311mila ore impiegate nel settore domestico delle costruzioni nel periodo aprile-settembre 2011. Gap che si traduce in un decremento del 19,5 per cento. La particolare perfomance locale conferma l’andamento negativo registrato dall’edilizia su scala nazionale negli ultimi anni. “Nell’ultimo quinquennio – spiega Zaffiro - il settore delle costruzioni, che rappresenta il 12 per cento del Pil, ha fatto registrare in Italia un calo di oltre il 22 per cento in termini di investimenti”. “Tra i principali motivi – continua - il forte irrigidimento delle condizioni del Patto di Stabilità, che ha esasperato il problema dei ritardi nei pagamenti dovuti alle imprese da parte della Pubblica Amministrazione, determinando gravi difficoltà finanziarie per gli operatori del settore”. “Ma non deve trascurarsi – sottolinea - che la normativa attuale offre la possibilità di attenuare gli effetti negativi del Patto, che si concretizza, fra l’altro, nella gestione regionalizzata dello stesso al fine di liberare una parte significativa dei pagamenti per opere pubbliche”. “Sul piano territoriale, sarà opportuno – dice Zaffiro - che gli Enti e le Amministrazioni locali adottino misure atte ad incontrare le particolari esigenze di celerità nell’affidamento dei lavori, attraverso anche la semplificazione procedurale, nei limiti della normativa vigente, delle attività legate agli appalti pubblici, ed attraverso la veloce definizione e l’avvio dei piani urbanistici per i lavori privati”. “Il tutto - prosegue - da realizzarsi con particolare attenzione rivolta al rispetto dei principi per la sicurezza sul lavoro e per la regolarità contributiva delle imprese”. Plaude poi i protocolli di intesa siglati di recente dall’Ance di Avellino e dai sindacati di categoria con la Provincia ed il Comune di Avellino “che rappresentano -termina il presidente Zaffiro- esempi di orientamento nella direzione indicata”. Secondo Mennato Magnolia, vicepresidente della Cassa Edile di Avellino: “Il comparto delle costruzioni -afferma- è in grado di ritornare a svolgere un importante ruolo di traino per l’intera economia e, pertanto, può e deve essere incentivato al fine di realizzare una inversione di tendenza dell’attuale trend negativo. A tale scopo si rende necessario passare velocemente dagli annunci agli appalti ed alla cantierizzazione delle tante opere di competenza delle Amministrazioni comunali, a partire dal capoluogo di provincia, con piani triennali ed utilizzo dei Fondi Europa Più. Sarà inoltre necessario dare il via alle opere regionali che vedono l’Irpinia coinvolta. C’è bisogno peraltro del pieno rispetto delle regole contrattuali e di legge, contro la concorrenza sleale che genera il massimo ribasso e che taglia fuori le imprese sane”. “Sono d’accordo – prosegue Magnolia – con quanti sostengono che, per contribuire alla ripresa occupazionale del settore, l’obiettivo sia quello di ridurre il costo del lavoro attraverso la detassazione per le imprese e per i lavoratori in generale. Mission da attuare anche attraverso sgravi contributivi per gli operatori più meritevoli”. Magnolia ritiene ancora che sia di fondamentale importanza, per affermare i principi della legalità contro il lavoro nero ed irregolare, la prevenzione e la sicurezza nei luoghi di lavoro, il ripristino dell’osservatorio presso la Prefettura, con il pieno coinvolgimento della Cassa Edile, riprendendo quell’efficace lavoro svolto negli anni passati, attraverso il monitoraggio, lo scambio dei dati e l’intervento delle interforze, quale deterrente per combattere ogni forma di illegalità, prevenendo gli incidenti nei luoghi di lavoro, particolarmente quelli mortali, che sono in netta ripresa. Infine, il direttore dell’Ente bilaterale, Emilio Melito, osserva che la Cassa Edile dovrà continuare ad assicurare servizi efficienti alle imprese ed ai lavoratori nell’attuale fase di crisi economica. “In particolare – evidenzia - attraverso la veloce esecuzione delle proprie attività relative al Durc, la Cassa dovrà confermare la capacità di risposta alle particolari richieste degli operatori del settore”. “L’ente -conclude- assicurerà la più ampia disponibilità della struttura organizzativa per ogni particolare esigenza dei propri iscritti, sia sotto il profilo della consulenza tesa alla corretta realizzazione degli adempimenti contrattuali posti a carico delle imprese, che sotto l’aspetto degli interventi assistenziali previsti ed eseguiti in favore dei lavoratori”.  
   
   
CROAZIA, SOCIETÀ TRAMES INVESTE IN IRAQ  
 
Zagabria, 11 gennaio 2012 - La società croata Trames, di Dubrovnik, ha siglato un accordo da 200 milioni di dollari per partecipare alla realizzazione di un nuovo complesso residenziale vicino alla città irachena di Samara. Trames fornirà servizi di gestione e di supervisione all´interno del maxi piano di ricostruzione "Durrat Samara" (Perla di Samara), valutato intorno ai 600 milioni di dollari.  
   
   
APPROVATO IL PIANO DI INTERVENTI 2011 PER L´EDILIZIA SCOLASTICA SONO 75 I COMUNI SARDI CHE BENEFICERANNO DEL COFINANZIAMENTO REGIONALE PER INTERVENTI DI COSTRUZIONE, RIATTAMENTO E MESSA A NORMA DEGLI EDIFICI ADIBITI A SCUOLE PUBBLICHE DELL´INFANZIA.  
 
Cagliari, 11 gennaio 2012 - L´assessorato della Pubblica istruzione ha approvato il piano di interventi di edilizia scolastica per la scuola pubblica per l´infanzia, relativo all´annualità 2011. I comuni che beneficeranno del cofinanziamento regionale sono 75, per un ammontare complessivo di 8 milioni di euro. Ricordiamo che le risorse assegnate sono, in particolare, destinate ad interventi di costruzione, riattamento e messa a norma degli edifici adibiti a scuole pubbliche dell´infanzia, finalizzati a garantirne la riqualificazione, il miglioramento della qualità architettonica e funzionale e un più razionale utilizzo.  
   
   
BOLZANO: GLI UFFICI PROVINCIALI DEL CATASTO SONO PRONTI PER LE NUOVE ESIGENZE DELLA MANOVRA MONTI  
 
Bolzano, 11 gennaio 2012 - “Le misure adottate dal Governo Monti nel campo degli immobili e la nuova imposta comunale Imu comportano un notevole carico di lavoro per gli uffici del catasto, ma grazie alle misure di riorganizzazione portate avanti negli ultimi anni a livello provinciale saremo in grado di far fronte alle nuove esigenze in questo settore” rileva il vicepresidente della Provincia, Hans Berger. In base ai primi calcoli sulla base delle nuove norme previste dal pacchetto varato dal Governo Monti sono circa 30 – 35.000 le particelle edificabili che sinora non dovevano essere inserite nel catasto e richiedono quindi una attenta verifica da parte degli uffici competenti. Ma secondo l’assessore competente per il libro fondiario ed il catasto, Hans Berger, gli aggiornamenti, la riorganizzazione e la digitalizzazione dei dati catastali effettuati negli ultimi anni consentono di guardare con fiducia al notevole lavoro che dovrà essere svolto nell’immediato futuro in questo ambito. Un ruolo importante in questo settore potrà essere inoltre svolto dal programma per il trasferimento telematico dei dati denominato Docfa, grazie al quale i tecnici e gli operatori del settore possono contare su di un servizio operativo senza soluzione di continuità. Anche in questo caso il lavoro svolto per rendere più efficiente e snella la burocrazia consentirà di fornire un servizio rapido ed efficiente alla collettività.  
   
   
LA REGIONE TOSCANA PUNTA SULL’ARTIGIANATO DI QUALITÀ”  
 
 Firenze, 11 gennaio 2012 – La crescita del sistema moda, lo sviluppo di una filiera di qualità all’insegna del saper fare e della cura artigianale del particolare, la necessità di consolidare i buoni risultati conseguiti nell’export anche e soprattutto alla luce di un anno che si preannuncia difficile e che vede il nostro paese a rischio recessione. Questi alcuni dei punti toccati dall’assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini, nel messaggio inviato ieri pomeriggio all’evento moda organizzato, al Cinema Odeon di Firenze, dalla Confederazione nazionale dell’artigianato per presentare il marchio “Artigianato contemporaneo”. L’evento, preceduto dalla presentazione del libro di Stefano Micelli “Futuro artigiano”, è una delle manifestazioni collaterali di Pitti Immagine Uomo che si è aperta stamani alla Fortezza da Basso a Firenze. “E’ un’occasione ulteriore – ha detto Simoncini – per valorizzare competenze, professionalità, cura del particolare che caratterizzano le produzioni dell’artigianato toscano, in particolare quelle del settore della moda. Oggi più che mai la Regione sostiene il manifatturiero toscano e, in particolare, quello che punta sul binomio qualità e innovazione. Non è un caso se il sistema moda, che di questo binomio ha fatto il suo tratto distintivo nel mondo, ha dimostrato anche nel settore artigiano di essere più dinamico e di reggere meglio alla crisi. Come Regione abbiamo scelto di incoraggiare la propensione delle imprese ad investire in qualità e innovazione, finanziando le imprese per ricerca, servizi qualificati, tecnologie innovative, riorganizzando il sistema del trasferimento tecnologico. Abbiamo anche scelto, in piena sintonia con il marchio che oggi presentiamo che raggruppa una rete diffusa di aziende di eccellenza nell’alta moda, di premiare le aziende che si aggregano per sopperire alle piccole dimensioni e reggere meglio nella competizione globale”. Oltre al fondo rotativo per l’artigianato, che è tuttora operativo e consente alle imprese di accedere a finanziamenti a tasso zero e può essere utilizzato anche per investimenti in ricerca e sviluppo, la Regione interviene a favore delle imprese artigiane con altri strumenti, come ad esempio il bando per favorire, appunto, l’aggregazione fra imprese o il nuovo fondo, che parte lunedì prossimo, per l’internazionalizzazione.  
   
   
TRENTO: VIA LIBERA ALLA RIFORMA DEGLI INCENTIVI PER IL SOSTEGNO ALLA RICERCA APPLICATA NELLE IMPRESE MAGGIORE ATTENZIONE ALLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE E A CHI ASSUME RICERCATORI  
 
Trento, 11 gennaio 2012 - Un rinnovato impulso alla ricerca applicata, a sostegno della piattaforma produttiva del Trentino. La Giunta provinciale ha approvato i nuovi criteri attuativi per i contributi alle imprese relativi a spese per sostenere progetti di ricerca applicata, per l’assegnazione temporanea e per l’assunzione anche a tempo indeterminato di ricercatori. Ad essere interessate ai nuovi criteri sono le imprese sia di grandi che di piccole dimensioni, quelle di nuova costituzione e i centri di ricerca. "Quello messo a punto oggi - sottolinea l´assessore all´industria, artigianato e commercio della Provincia autonoma Alessandro Olivi - è uno strumento particolarmente incisivo per il sostegno all´innovazione del nostro sistema imprenditoriale. L’obiettivo è premiare le imprese più virtuose ma anche spingere alla ricerca applicata quelle che fino ad oggi hanno fatto più fatica ad intraprendere la strada dell´innovazione per accrescere la loro competitività sui mercati. Le misure adottate vanno anche a vantaggio dell´occupazione, favoriscono l´ingresso di ricercatori provenienti dai centri di ricerca presenti in Trentino nel mondo dell´impresa, e rappresentano un supporto all´avvio di nuove iniziative imprenditoriali." "Il manifatturiero trentino - insiste l’assessore Olivi - è costituita da un sistema produttivo multisettoriale e multidimensionale, a cui si affiancano poli di eccellenza scientifici e tecnologici. Essa deve oggi affrontare obbligatoriamente le nuove sfide competitive a cui tutte le imprese, indipendentemente dalla loro dimensione sono chiamate a partecipare. Per questo le nuove regole per la concessione dei contributi per la ricerca applicata, in base al dettato della legge 6 del 1999, sono orientate a premiare i comportamenti virtuosi di chi incrementa le proprie spese di ricerca e sviluppo, ma pongono altresì un occhio di riguardo alle piccole imprese, valorizzando in particolare le attività dei titolari e dei soci che costituiscono il nucleo delle competenze distintive delle loro imprese e che fino ad oggi non potevano essere considerati nel computo delle spese agevolabili." Vediamo nel dettaglio le principali novità introdotte con la decisione di oggi rispetto al regime precedente: - innanzitutto il criterio di addizionalità per accedere alle agevolazioni; potranno essere ammessi a contributo i progetti di importo superiore al 30 per cento della media delle spese ammesse ad agevolazione nei cinque anni precedenti. Il fine dell´intervento è quello di incrementare il "tasso" di ricerca che ogni azienda pone in essere, anche sul lungo periodo stimolando le imprese a investire sempre maggiori risorse nell´innovazione. - il contributo su un costo figurativo di 50 mila euro all’anno per ciascuno dei titolari o dei soci di imprese con non più di 9 addetti che svolgono attività di ricerca; un intervento quest’ultimo che riuscirà a favorire le imprese artigiane nell’accesso alle provvidenze previste per le attività di ricerca, superando in tal modo le difficoltà fino ad ora riscontrate nel sostenere con questo strumento questa particolare e tipologia di impresa, così diffusa e protagonista delle dinamiche produttive ed occupazionali del Trentino. - viene potenziato il contributo per l´assegnazione temporanea di ricercatori - per una durata fino a 24 mesi - con il duplice scopo di consentire loro di apprendere le esigenze e i modi del "fare impresa" e all’impresa di acquisire le competenze e le metodologie per svolgere attività di ricerca. - infine, per potenziare ulteriormente il trasferimento tecnologico dagli organismi di ricerca alle imprese, è stata introdotta la disciplina dei contributi per l’assunzione da parte delle imprese di ricercatori e tecnici di ricerca anche a tempo indeterminato, con percentuali di intervento che possono raggiungere il 60 per cento delle spese che possono raggiungere i primi cinque anni di assunzione, secondo la regola “de minimis”. Questo strumento costituisce un incentivo importante per l’attivazione in maniera diffusa nel tessuto produttivo trentino di funzioni di ricerca e sviluppo stabili e di alto valore, in grado di supportare gli imprenditori nel perseguire strategie di differenziazione di prodotto, attraverso l’innovazione guidata dalla tecnologia. È prevista altresì una specifica disciplina per le nuove iniziative (le cosiddette new.Co) e per i centri di ricerca di medie e grandi imprese che trova nella procedura negoziale lo strumento per modellare “su misura” l’intervento richiesto e le corrispondenti ricadute sociali sia di natura economica sia di natura occupazionale. Sotto il profilo dell’esame delle domande di agevolazione sono previste tre procedure, semplificando ulteriormente il quadro delle procedure precedentemente vigenti: a) la procedura automatica, riservata solo alle piccole medie imprese con percentuali di intervento fino al 20 per cento delle spese che possono raggiungere i 500 mila euro ove il progetto è validato da una perizia giurata di un esperto esterno all’azienda; b) la procedura valutativa, per spese fino a 1,5 milioni euro, utilizzabile da piccole, medie e grandi imprese con spese valutate dal Comitato per gli incentivi alle imprese. C) la procedura negoziale per progetti di importo superiore a 1,5 milioni di euro, per le new.Co e per i centri di ricerca di medie e grandi imprese operanti sul territorio provinciale, con percentuali di intervento e valutazioni scientifiche e di merito di credito analoghe a quelle previste per la procedura valutativa; al termine delle valutazioni, la procedura negoziale prevede però che l’impresa raggiunga un accordo sindacale e un´intesa con la Giunta provinciale sulle ricadute sociali ed economiche dell’iniziativa a fronte del contributo che riceverà. Sempre sotto il profilo procedurale la nuova disciplina prevede la totale informatizzazione dei rapporti tra imprese e Provincia attraverso la presentazione delle domande esclusivamente in via telematica ed altresì anche della documentazione inerente la rendicontazione delle spese. Per quanto riguarda le ricadute occupazioni previste a corredo degli incentivi si prevedono obblighi occupazionali più stringenti, rispetto alla precedente disciplina, di 3 anni dal termine del progetto, per contributi concessi superiori a 500 mila euro, obblighi che si allungano a 4 anni per contributi superiori a un milione di euro; sui livelli occupazionali previsti in unità lavorative annue, che non contempleranno le assunzioni attraverso i contratti a progetto, saranno tollerate oscillazioni non superiori al 10 percento degli occupati stabiliti e non più del 20 per cento come precedentemente previsto. Inoltre non potranno più essere concessi contributi superiori a 1 milione di euro senza che siano garantite ricadute occupazionali pari o superiori a 9 addetti, limite che non era presente nella precedente disciplina. "Si attua in questo modo - chiosa l’assessore Olivi - la prima parte della riforma degli incentivi che riguarda il sostegno della ricerca applicata nelle imprese, con la convinzione che possa risultare strategica per lo sviluppo del Trentino, inteso anche come laboratorio diffuso, a cielo aperto, ove conoscenza, passione e imprenditoria si possono coniugare per presidiare i livelli di inclusione e benessere sociale che la nostra terra ha, fino ad oggi, saputo offrire, in una prospettiva di massima apertura alle realtà internazionali con cui ogni giorno siamo chiamati a confrontarci."  
   
   
DANA-BOSCH REXROTH: VIA LIBERA AD UNA PARTNERSHIP AD ALTO CONTENUTO TECNOLOGICO PROGETTO DI RICERCA PER 20 MILIONI DI EURO  
 
Trento, 11 gennaio 2012 - La Giunta provinciale, su proposta dell’assessore Alessandro Olivi, ha dato il 23/12/2011il via libera al finanziamento del progetto di ricerca finalizzato alla produzione di nuove trasmissioni per macchine operatrici, con un costo previsto di 20 milioni di euro, che la società Dana Italia intende realizzare in partnership con Bosch Rexroth attraverso una joint-venture appositamente costituita, con sede in Arco. L´iniziativa creerà nuova occupazione per circa 80 ricercatori e comporterà anche il prolungamento dei vincoli del "fondo Olivi" per altri 500 addetti di Dana Spa. L’iniziativa, fortemente voluta dal presidente di Dana Italia Rino Tarolli, costituisce per la multinazionale trentina un passo fondamentale per l’implementazione di una strategia di differenziazione di prodotto in grado di consolidare la presenza sul mercato globale dell’off highway e rafforzare il ruolo di Dana Italia nel gruppo Dana Holding Corporation, consolidando il suo ruolo strategico nel campo dell’innovazione. "Il progetto - sottolinea l´assessore Olivi - consentirà un ulteriore e più profondo radicamento territoriale in Trentino di Dana Italia." Esso garantirà, attraverso il prolungamento fino al 2013 degli impegni occupazionali già assunti per il ´fondo Olivi”, che interessano complessivamente 500 addetti (limite tecnico valutato d´intesa con il sindacato in relazione ai benefici massimi del "fondo" medesimo), di stabilizzare i livelli occupazionali, e al contempo la nascita di una nuova iniziativa ad alto contenuto tecnologico, che a regime garantirà un numero non inferiore a 76 nuovi occupati. L’investimento complessivo costituirà un punto di riferimento mondiale per le imprese del settore che rafforzerà ulteriormente il comparto produttivo della meccanica avanzata abbinata all’elettronica, testimoniando ancora una volta la capacità del Trentino di attrarre e accompagnare iniziative “faro” basate sulle più avanzate conoscenze applicate alla produzione e sulle sinergie con partner internazionali di primissimo livello tecnologico. "Il Trentino - chiosa nuovamente l´assessore Olivi - con questa iniziativa sempre più dimostra di poter essere un vero e proprio laboratorio sperimentale di livello internazionale per nuove tecnologie e prodotti, con ricadute locali concrete, in grado di coniugare sapere, passione, tecnologia , vantaggi economici consistenti, senza mai perdere di vista l’obiettivo della massima inclusione sociale. In un contesto di crisi l´iniziativa rappresenta dunque un segnale forte della capacità del nostro sistema industriale di rinnovarsi e crescere come piattaforma tecnologica e produttiva. Il sostegno della Provincia è la dimostrazione della costante azione di supporto agli investimenti nel campo della ricerca applicata e dello sviluppo competitivo."  
   
   
DE TOMASO, REGIONE CONVOCA AZIENDA E ISTITUZIONI  
 
Firenze, 11 gennaio 2012 – Lo stato di avanzamento del progetto produttivo della De Tomaso, a Livorno, sarà al centro dell’incontro che l’assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini ha convocato per il pomeriggio del prossimo martedì 24 gennaio in Regione. L’incontro, al quale oltre all’assessore parteciperanno rappresentanti dell’azienda De Tomaso e le istituzioni livornesi, sarà l’occasione per fare il punto, anche alla luce delle notizie che stanno susseguendosi sulla stampa, sulle prospettive del piano industriale presentato per il rilancio della ex Delphi.  
   
   
E´ NATA LA NUOVA IRFIS-FINSICILIA  
 
Palermo, 11 gennaio 2012 - E´ stato sottoscritto a Palermo, nella sede della Presidenza della Regione Siciliana, il contratto di cessione del pacchetto di maggioranza (76,26%) di Irfis, da Unicredit alla Regione Siciliana, in base alle intese raggiunte con la lettera d´intenti del 26 ottobre 2010 tra il Banco di Sicilia, la Capogruppo Unicredit e la Regione Siciliana. Alla firma del contratto di cessione del pacchetto di maggioranza di Irfis erano presenti, per Unicredit, il direttore generale, Roberto Nicastro, e il responsabile di territorio Sicilia, Roberto Bertola; per la Regione Siciliana il governatore, Raffaele Lombardo, e l´assessore all´Economia, Gaetano Armao; per Irfis, il direttore generale, Roberto Cassata. La cessione del pacchetto di maggioranza di Irfis avviene a conclusione di un iter che ha precedentemente previsto: dal 1° giugno 2011 la cessione del ramo di azienda bancario dell´allora Irfis-mediocredito della Sicilia in favore di Unicredit; contestualmente, la trasformazione di Irfis in societa´ finanziaria iscritta all´elenco generale e speciale degli Intermediari Finanziari con la nuova denominazione Irfis - Finanziaria per lo Sviluppo della Sicilia (in breve Irfis-finsicilia S.p.a.); dalla meta´ di ottobre (con l´acquisto da parte di Irfis stessa delle azioni detenute da soci di minoranza, pari al 3% circa), la nuova configurazione sociale con unici soci Unicredit (con circa il 76%) e la Regione Siciliana (con circa il 21%). Oggi la Regione Siciliana e´ divenuta, quindi, azionista unico con il 100% di Irfis-finsicilia. La nuova Irfis potra´ esercitare il ruolo di Societa´ finanziaria regionale - al pari di quanto avviene per altre Regioni d´Italia, come ad esempio la Lombardia (con Finlombarda) e la Sardegna (con Sfirs) - mediante lo svolgimento della propria attivita´ in regime cosiddetto "in house providing", restando quindi soggetta ai poteri di direzione e controllo di tipo "analogo" a quelli che la stessa Regione e gli enti pubblici regionali esercitano sulla propria attivita´. Irfis-finsicilia svolgera´ la propria attivita´ in sinergia con gli altri operatori del mercato finanziario regionale. Il prossimo e conclusivo passo sara´ quello della convocazione dell´Assemblea di Irfis-finsicilia S.p.a. Finalizzata alle modifiche statutarie, all´aumento di capitale sociale (18 milioni di euro) e alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione, operazioni queste che rispondono all´esigenza del socio unico Regione Siciliana di dotare Irfis-finsicilia della disciplina normativa e organizzativa, nonche´ dei mezzi patrimoniali idonei al raggiungimento dei nuovi scopi sociali.  
   
   
FEDERAZIONE CONFINDUSTRIALE E MONDO ACCADEMICO AL SERVIZIO DELL’INDUSTRIA MECCANICA  
 
Milano, 11 gennaio 2012 Anima – la Federazione Confindustriale dell´Industria Meccanica italiana, insieme agli enti strumentali del Politecnico di Milano, la Fondazione Politecnico e il Mip - School of Management – sono sinergicamente uniti per supportare concretamente le imprese meccaniche italiane. Attraverso le risorse di Fondimpresa, il più importante dei Fondi per la formazione continua, sia per numero di lavoratori aderenti che per imprese beneficiarie, Anima, Fondazione Politecnico e Mip garantiscono per il 2012 l’affiancamento per la formazione e l’innovazione a tutte le piccole e medie imprese meccaniche sul territorio nazionale che hanno scelto di affrontare e superare la crisi attraverso la qualità e lo sviluppo di nuove competenze. Raro esempio di integrazione istituzionale al servizio delle piccole e medie imprese che assicura non solo la reale accessibilità ai finanziamenti a fondo perduto, ma anche la garanzia di eccellenza nei contenuti erogati. Le aree di intervento sono: competenze tecnico professionali per il settore metalmeccanico; la green economy; la comunicazione e le people skills; gli economics; il marketing e il general management. “Invitiamo tutte le imprese che hanno i requisiti (imprese metalmeccaniche in regola con il versamento contributivo per i propri lavoratori dipendenti) a presentare domanda di adesione per beneficiare dei finanziamenti e della formazione. Un piccolo ma rilevante contributo per ridurre le condizioni di svantaggio da parte delle Pmi nell’accessibilità ai finanziamenti, che sono eccessivamente burocratizzati, e all’innovazione, troppo spesso riservata alle grandi imprese” aggiunge la Dott.ssa Barbara Pigoli, responsabile del progetto. Tutte le imprese meccaniche sul territorio nazionale possono beneficiare del progetto, semplicemente manifestando la propria volontà di adesione alla segreteria Anima Sistemi Formativi Tel 02 45418304 e-mail Animasistemiformativi@asa-srl.it  
   
   
SICILIA, DISTRETTI PRODUTTIVI: PROROGA DI 30 GIORNI PER PRESENTARE LE ISTANZE  
 
 Palermo, 11 gennaio 2012 - Proroga di 30 giorni per la presentazione delle istanze alle Camere di Commercio per la definizione delle procedure di ammissibilita´ del patto di distretto e di riconoscimento di nuovi distretti produttivi. Lo prevede il decreto firmato in data odierna dall´assessore regionale alle Attivita´ Produttive, Marco Venturi. "Il provvedimento - ha detto Venturi - accoglie la proposta di proroga richiesta da diversi soggetti intenzionati ad aderire al nuovo Distretto produttivo del benessere termale". Tra cui il comune di Ali´ Terme, l´Associazione nazionale comuni termali, Federterme, il commissario delle Terme di Acireale, le Terme dei Germani - Marino, di Ali´ Terme. Il costituendo distretto produttivo del benessere termale comprendera´ i territori e le strutture di 5 province: Palermo, Catania, Agrigento, Trapani e Messina (isole Eolie comprese). Il termine per la presentazione delle istanze per la costituzione di nuovi distretti produttivi era stato precedentemente fissato al 10 gennaio. Con il decreto firmato oggi, solo per il 2012, viene stabilita la proroga di 30 giorni.  
   
   
LIBERALIZZAZIONE ORARI NEGOZI, ISTITUITO TAVOLO DI CONFRONTO PIENA COLLABORAZIONE TRA ROMA CAPITALE E REGIONE  
 
Roma, 11 gennaio 2012 - Si è aperto ieri mattina, presso l’Assessorato alle Attività Produttive di via dei Cerchi, un tavolo di confronto tra amministrazione, associazioni di categoria e rappresentanti dei lavoratori per discutere dell’entrata in vigore della liberalizzazione degli orari dei negozi prevista dal Decreto legge 6 luglio 2011, n. 98 convertito con Legge 15 luglio 2011, n. 111. “La riunione è servita per conoscere le posizioni di tutte le parti che saranno coinvolte in maniera diretta o indiretta nell’applicazione della norma – spiega l’assessore Davide Bordoni - Insieme alla Regione Lazio istituiremo un tavolo di lavoro per accompagnare il processo delle liberalizzazioni e affrontare le problematiche relative al commercio in vista della revisione della Legge 33 che regola il settore”.  
   
   
ALCOA: CAPPELLACCI E ZEDDA, CONVOCAZIONE INCONTRO URGENTE PREVISTA PER OGGI  
 
Cagliari, 11 Gennaio 2012 - E´ prevista per oggi la convocazione di un incontro urgente con il Governo sulla vertenza Alcoa. Ad annunciarlo sono il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, e l´assessore all´Industria Alessandra Zedda, che nella giornata di ieri hanno richiesto un confronto immediato a livello nazionale con l´Esecutivo e le parti sociali per condividere le iniziative da porre in essere, in seguito a una decisione appresa "con rammarico, preoccupazione e disappunto". "Occorre un´iniziativa unitaria - dichiarano Cappellacci e Zedda - di tutte le Istituzioni e delle rappresentanza sindacali per fronteggiare una vertenza difficile per i lavoratori, per le loro famiglie e per il territorio. Se il settore dell´alluminio è strategico per il paese e per l´Europa - aggiungono i due esponenti della Giunta -, lo è ancor di più per le ricadute economiche e sociali che ha in un´area come quella del Sulcis-iglesiente. Occorre il più alto livello di mobilitazione politica e sociale possibile - concludono i due esponenti della Giunta- affinché l’azienda consideri questi aspetti con la massima attenzione".  
   
   
SLOVENIA, ELAN CHIUDE 2011 IN UTILE  
 
Lubiana, 11 gennaio 2012 - L´azienda slovena Elan, produttrice di attrezzature sportive, sci e imbarcazioni dal 1945, concluderà il 2011, dopo successive perdite dal 2006 in poi, con un utile pari a circa mezzo milione di euro, realizzando un fatturato pari a circa 90,6 milioni di euro (+8 per cento rispetto al 2010). All´aumento delle vendite ha contribuito anche il nuovo modello di sci lanciati nel 2011 "Amphibio".  
   
   
ARTIGIANATO IN SARDEGNA: PROROGATA SCADENZA BANDI LEGGE 51  
 
Cagliari, 11 Gennaio 2012 - Un´importante opportunità per le imprese artigiane in un periodo di grave crisi del comparto. L´assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio ricorda che, in base alla delibera n. 48/55 del primo dicembre scorso (che ha approvato definitivamente la n. 42/20 del 20 ottobre 2011), proposta dall’assessore Luigi Crisponi, sono stati prorogati i termini di realizzazione dei progetti relativi ai bandi 2006, 2007, 2008 e 2009 della legge regionale 51 del ´93 (contributi ad aziende artigiane), per le procedure a bando e a sportello. Dai dati forniti dagli enti gestori risulta, infatti, che, alla data di approvazione della proroga, numerose imprese avevano realizzato soltanto parzialmente il programma per il quale era stata disposta la concessione del contributo. In altri casi, invece, i programmi sono stati conclusi o rendicontati dalle imprese in ritardo rispetto ai termini massimi previsti. Dunque, per andare incontro alle imprese beneficiarie del contributo, concedendo loro di completare l’iter previsto dal finanziamento, sono state definite nuove scadenze, entro le quali improrogabilmente devono essere realizzati i progetti e presentata la rendicontazione: per il bando 2006 e 2007 il nuovo termine è il 31 dicembre 2012, per il bando 2008 il 30 giugno 2013 e per quello 2009 il 30 giugno 2014.  
   
   
COOP NARDÒ TECHCENTER: "80 LAVORATORI PASSERANNO ALLA COPAT"  
 
 Bari, 11 gennaio 2012 - Si avviano ad essere progressivamente riassorbiti dalla società cooperativa Copat, realtà nazionale che conta 750 lavoratori in tutta Italia, gli 80 lavoratori delle tre cooperative (All Service, Sasinae e Italian Job) che lavoravano grazie agli appalti della Nardò Technical Center, società leccese che si occupa di testare i prototipi delle maggiori case automobilistiche europee. È questa la soluzione prospettata nel corso dell’incontro della Task Force Occupazione della Regione Puglia che ha riunito a Bari nella sede dell’Assessorato allo Sviluppo economico i rappresentanti della Nardò Technical Center, della Copat, dei soci-lavoratori delle tre cooperative e di Confindustria Lecce. In pratica la Nardò Technical Center appalterebbe le attività di accumulo chilometrico alla Copat, la quale a sua volta si impegnerebbe ad osservare tre clausole e cioè rispettare le leggi sul lavoro e sulla previdenza sociale; applicare integralmente un contratto collettivo nazionale stipulato da organizzazioni datoriali e sindacali maggiormente rappresentative sul piano nazionale oltre ad intrattenere trasparenti e corrette relazioni sindacali. La terza clausola impegnerebbe la Copat, in occasione di nuove assunzioni nel territorio della Provincia di Lecce, a riconoscere un diritto di precedenza in favore dei soci-lavoratori, dei dipendenti e degli ex-dipendenti delle tre cooperative All Service, Sasinae e Italian Job, con ulteriore priorità per coloro che non beneficino di ammortizzatori sociali. Soddisfazione è stata espressa dalla Vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone: “La soluzione prospettata che vede la presenza di un nuovo gestore, la Copat, offre ai lavoratori delle cooperative, rimasti senza lavoro, una doppia opportunità: da un lato continuare a lavorare nel campo dei test chilometrici, dall’altro essere impiegati in altre attività gestite dalla stessa cooperativa. Dunque non solo una boccata d’ossigeno per i lavoratori e le loro famiglie ma anche un arricchimento professionale di particolare valore specie in tempi di crisi”. La Nardò Technical Center, solida azienda salentina, durante la crisi del 2009 e del 2010, pur mantenendo i propri organici, ha ridotto i volumi di attività non appaltando più servizi alle cooperative. Adesso per i soci lavoratori, i dipendenti e gli ex dipendenti delle cooperative si aprono nuovi scenari. La Task Force della Regione Puglia monitorerà attentamente la situazione. Il prossimo incontro sarà convocato a febbraio.  
   
   
INCONTRO CON I SINDACATI PER IL FUTURO DELLA VERRES SPA  
 
 Aosta, 11 gennaio 2012 - Il Presidente della Regione Augusto Rollandin, l´Assessore alle attività produttive Ennio Pastoret e il Presidente di Finaosta Giuseppe Cilea hanno incontrato nella mattinata di , giovedì 5 gennaio, le organizzazioni sindacali dei lavoratori metalmeccanici, che avevano richiesto un confronto per esaminare la situazione dell’azienda della Bassa Valle dopo la messa in liquidazione e la nomina del commissario. Nel corso della riunione è stato comunicato che il piano di liquidazione e tutti i dettagli dell’operazione saranno presentati agli azionisti il 19 gennaio prossimo, data per la quale è stata convocata l’Assemblea dei soci. I vertici della Regione hanno tuttavia rassicurato i quattro rappresentanti sindacali (Vincenzo Albanese del Fim Cisl, Enrico Monti della Fiom Cgil, Edy Paganin del Savt Met e Gabriele Noto della Uilm), anticipando che nel 2012 l’azienda potrà continuare la propria attività, sulla base della conferma di alcune commesse già pervenute, stimabili in 17 milioni di euro. “Ad ottobre abbiamo delineato un percorso, che oggi confermiamo, ribadendo che il procedimento di liquidazione si sta concludendo in modo positivo, come avevamo previsto” ha sottolineato l’Assessore Pastoret, mentre il Presidente Rollandin ha evidenziato che “la Regione ha profuso un grande impegno per cercare di assicurare un futuro alla Verrès spa, nell’obiettivo prioritario di garantire la produttività e l’occupazione”. Impegno che è stato apprezzato dai rappresentanti sindacali, che hanno accolto positivamente le garanzie di salvaguardia della continuità produttiva dell’azienda e, di conseguenza, le prospettive occupazionali. Le parti hanno infine convenuto di rivedersi nei prossimi mesi per monitorare l’evolversi della situazione.