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Notiziario Marketpress di Mercoledì 19 Marzo 2014
SECONDO SUMMIT EUROPEO SUL GAS DI SCISTO E IL PETROLIO  
 
Londra, 19 marzo 2014 - Il secondo summit europeo sul gas di scisto e il petrolio (Esgos 2014) si terrà il 29 e 30 settembre 2014 a Londra, nel Regno Unito. Saranno riunite le principali parti interessate per indirizzare l´industria verso un futuro sostenibile e di successo in tutta Europa. Il tema generale di questa edizione sarà la realizzazione di progetti di gas di scisto di successo. Tra i partecipanti ci saranno leader politici e rappresentanti governativi a livello nazionale ed europeo, operatori e investitori del settore del gas di scisto, consulenti ambientali, enti locali e consulenti. È anche prevista un´esposizione per gli operatori, imprenditori, società di servizi e consulenti del gas di scisto per esporre e trasmettere le loro applicazioni, servizi e prodotti. È disponibile spazio espositivo per chi è interessato come parte di un pacchetto di sponsorizzazione più ampio. Per maggiori informazioni, visitare: http://www.Esgos.eu/    
   
   
BEI SOSTIENE L´ESPANSIONE DELLA RETE ELETTRICA IN GRECIA  
 
Atene / Lussemburgo, 19 Marzo 2014 - La Banca europea per gli investimenti (Bei) sostiene l´espansione della rete elettrica in Grecia con un prestito di 235 milioni di euro, ricevuti dalla corrente greca Public Power Corporation Sa (Ppc). Il programma di investimenti pluriennale copre il periodo 2013-2015 ed ha lo scopo di ripulire la rete di distribuzione di energia e rafforzare. Inoltre, dovrebbe essere rafforzato a circa 186 000 nuove connessioni possono essere creati sulla penisola greca e nelle isole greche. Il vantaggio del programma di investimenti per clienti e fornitori è che esso contribuisce al miglioramento delle infrastrutture di distribuzione di energia e consente una copertura più efficiente della domanda. Il settore dell´energia è un´attività priorità della Bei in Grecia. Dal momento che l´adesione all´Unione europea, la Banca ha firmato prestiti per 4,6 miliardi di euro per il settore, con il grosso del finanziamento Bei è stato destinato per il Ppc. Come promotore agisce ellenica distribuzione di energia elettrica Network Operator Sa, controllata al 100% di Ppc, che è stato costruito nel 2012.  
   
   
NUOVI STUDI SULL´IMPATTO DELLA CENTRALE A2A DI MONFALCONE  
 
Gorizia, 19 marzo 2014 - Un piano di sorveglianza epidemiologico sulla popolazione e un nuovo e più approfondito biomonitoraggio sui licheni: sono queste le due iniziative promosse dall´Amministrazione regionale per valutare e tenere sotto controllo l´impatto sull´ambiente e sulla salute della Centrale elettrica di Monfalcone gestita dalla società A2a. Lo hanno confermato Sara Vito, assessore regionale all´Ambiente, e Maria Sandra Telesca, assessore alla Salute, in una conferenza stampa che si è svolta nella sede della Regione a Gorizia. Nella stessa occasione è stata annunciata l´istituzione di un Osservatorio Ambiente e Salute regionale, per sviluppare una vera e propria rete epidemiologica in Friuli Venezia Giulia ma anche per coordinare indagini su aree specifiche che presentano particolari problematiche di tipo ambientale e sanitario, come appunto Monfalcone. Piano Epidemiologico Il Piano epidemiologico sull´area di Monfalcone, realizzato con la collaborazione dell´Arpa, dell´Università di Udine e del Cro di Aviano, comprende sostanzialmente due tipi di attività: una sorveglianza permanente della popolazione e alcuni studi su specifiche patologie. È stato già definito un preciso cronoprogramma, che prevede di avviare le diverse azioni nel giro di un anno. Sarà un comitato di controllo esterno, formato da esperti privi di conflitti di interessi, a valutare l´andamento e i risultati dell´indagine. Il metodo della parte che riguarda la sorveglianza prevede in via preliminare una caratterizzazione ambientale dell´area, individuando anche le altre fonti di inquinamento, e una definizione e localizzazione della popolazione da studiare, tenendo conto sia della storia residenziale sia delle caratteristiche socio-economiche. Sono già attive alcune centraline per la misurazione oraria e giornaliera delle emissioni e sarà creato, nello stesso tempo, un sistema informatizzato e integrato ambientale-sanitario georeferenziato, come premessa per l´analisi congiunta dei dati. Per quanto riguarda invece la parte relativa agli studi epidemiologici mirati e georeferenziati, saranno presi in considerazione l´incidenza e la mortalità dei tumori (di tutti i tumori ma anche di alcuni specifici: polmone, vescica), delle malattie respiratorie croniche e delle malattie cardio e cerebrovascolari croniche, con analisi particolareggiate sugli adulti ma anche sulle fasce più deboli: bambini, donne in gravidanza, anziani. Biomonitoraggio Dei Licheni È stata anche avviata, su sollecitazione della Regione, una nuova indagine di "biomonitoraggio di elementi traccia mediante licheni" nell´area di Monfalcone, nell´ambito di una convenzione fra l´Arpa-agenzia Regionale per la Protezione dell´Ambiente e l´Università di Trieste (dipartimento di Scienza della vita). L´indagine, già arrivata alla fase di raccolta dei campioni e di preparazione per l´analisi, si propone di verificare in base al "bioaccumulo di metalli" se e in che modo eventuali scostamenti dai valori naturali possono essere riconducibili all´attività della centrale. I primi risultati potrebbero essere presentati a metà aprile. L´indagine sui licheni si è estesa su un´area di 176 chilometri quadrati, che comprende il Carso monfalconese, la pianura tra la confluenza Isonzo-vipacco e la foce dello stesso Isonzo, con una porzione della destra del fiume. Si tratta di un territorio particolarmente complesso, in quanto molto eterogeneo (ci sono zone naturali, zone agricole e zone industriali-urbane) e con numerose potenziali fonti inquinanti. Per questo l´area oggetto di indagine è stata suddivisa in 44 unità di campionamento, georeferenziate e accuratamente descritte dal punto di vista ambientale, all´interno delle quali il materiale biologico è stato raccolto dal tronco degli alberi, ciascuno dei quali fotografato per arrivare a dettagliate schede-stazione. Nella stessa area sono stati condotti nel recente passato studi analoghi, sebbene non sempre - come precisano i tecnici dell´Arpa - con lo stesso livello di rigore. Sarà perciò possibile verificare se nel tempo vi sono stati scostamenti significativi dei valori nella medesima matrice.  
   
   
L´IMPATTO DELL´A2A DATI AGGIORNATI E SCIENTIFICI  
 
Gorizia, 19 marzo 2014 - "Abbiamo deciso di dotarci di tutti gli strumenti, di tutti gli elementi scientifici e tecnici di qualità, aggiornati e approfonditi, per poter disporre alla fine del percorso di dati utili, che saranno poi messi a disposizione di tutti, e in particolare delle Amministrazioni locali, per assumere le decisioni". Lo ha detto l´assessore regionale all´Ambiente Sara Vito, illustrando a Gorizia, assieme all´assessore alla Salute Maria Sandra Telesca, le due iniziative assunte dalla Regione per valutare l´impatto sulla salute e sull´ambiente della Centrale elettrica A2a di Monfalcone: un piano di sorveglianza epidemiologico sulla popolazione e un nuovo e più approfondito biomonitoraggio sui licheni. "Oggi - ha precisato l´assessore - abbiamo voluto illustrare il metodo di indagine e il percorso che intendiamo seguire. Ma la decisione di avviare questi due approfondimenti l´avevamo presa, come Amministrazione regionale, sin dal novembre dello scorso anno". "Voglio sottolineare l´importanza - ha aggiunto Sara Vito - dello studio sui licheni, condotto in collaborazione fra l´Arpa e l´Università di Trieste, perché questo tipo di indagine era molto attesa. L´ultimo studio sui licheni risale infatti a una decina di anni fa, a cui era ne seguito un altro promosso da privati. Saremo perciò in grado di confrontare i nuovi dati con quelli del passato. Non solo, perché per la prima volta l´indagine viene estesa anche ai metalli pesanti".  
   
   
PETROLIO; PITTELLA: “CORAGGIO NELLE SCELTE E SINTESI DELLE ISTANZE  
 
Potenza, 19 marzo 2014 - “Sono aperto al dialogo con chi vuole confrontarsi con me in maniera civile ma non rincorro nessuno. Sul tema delle estrazioni petrolifere le criticità non vanno nascoste. Sono disposto ad andare a fondo nelle questioni, scandagliando anche eventuali ‘aree grigie’ di responsabilità, ma non sono disposto a far passare la Basilicata come la ‘terra dei fuochi’. Non intendo partecipare al processo di costruzione di un’immagine distorta della nostra terra”. E’ questo il messaggio lanciato dal presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, nel corso di una conferenza stampa convocata per spiegare i motivi per i quali sera a Marsico Nuovo ha lasciato l’incontro aperto alla cittadinanza sui temi del petrolio. “Sono rammaricato e dispiaciuto – ha detto ancora Pittella - perché un gruppo minoritario di persone, rispetto ad una più vasta platea si è assunto la responsabilità di non favorire lo svolgimento di un dialogo necessario per comprendere a fondo i problemi legati alla realizzazione del quarto pozzo previsto degli accordi del ’98”. Il presidente Pittella ha poi manifestato la necessità di un sostanziare cambio di passo della politica tutta. “Su questo tema – ha detto - la Regione Basilicata deve saper indicare con chiarezza una precisa direzione, dimostrando coraggio nelle scelte e capacità di sintesi tra le varie istanze, anche a costo di operare scelte impopolari”. Dopo aver parlato della riforma del titolo V della Costituzione che prefigura nuove competenze a favore dello Stato a scapito delle Regioni anche in materia energetica il presidente Pittella ha detto che “questo argomento fa il paio con l’incapacità di governare, a livello regionale, un processo complesso come questo. L’intesa con l’Eni del 1998 non è stata per buona parte soddisfatta. Una parte di questa responsabilità è da attribuire proprio a un corto circuito tra cittadini e istituzioni. Chi governa ha il dovere di comprendere che la gente è arrabbiata perché non sono state create ottimali condizioni per l’occupazione. Ma, fatto salvo il rispetto per l’ambiente, non utilizzare questa risorsa sarebbe un suicidio. La Val d’Agri merita un ristoro ambientale ma sono per un sostanziale superamento della logica dei ‘bonus’ e per l’individuazione di più complessive misure di sostegno a favore dagli ultimi e dai penultimi. Servono poi ricadute in termini di efficientemento energetico e di vantaggi localizzativi per le imprese. Il patto di stabilità è il nodo dei nodi. A partire dalla prossima finanziaria dovremo dimostrare una nuova capacità di pianificazione delle risorse. Ce lo chiede l’Europa, ma ce lo chiede soprattutto la Basilicata che non vuole fermarsi”.  
   
   
BOLZANO: ARRIVA L´IMI, DDL SULLA NUOVA IMPOSTA IMMOBILIARE  
 
Bolzano, 19 marzo 2014 - Addio Imu e Tasi, la Giunta provinciale ha varato oggi (18 marzo) il ddl sulla nuova Imi (imposta municipale immobiliare): previste esenzioni, aliquote ordinarie, possibilità di intervento dei Comuni. Si chiamerà Imi (Imposta municipale immobiliare) la nuova imposta sulla casa individuata dalla Giunta provinciale, che sostituirà Imu e Tasi. Il disegno di legge, alla cui stesura hanno peraltro già lavorato le parti interessate, verrà inoltrato nelle prossime due settimane per le osservazioni al Consiglio dei comuni, alle parti sociali e alla Consulta della famiglia, per una valutazione tecnica ai tributaristi e commercialisti, prima di tornare il Giunta per l´approvazione definitiva. Secondo il testo proposto, l´Imi introduce un´esenzione per le prime case definite abitazioni standard (classe catastale A2 e sette vani catastali), che varia da Comune a Comune e che garantisce un trattamento equo su tutto il territorio. Di fatto questa tipologia corrisponde all´abitazione "classica" fino a un massimo di 110 mq. Per le altre prime case l´aliquota fissa sarà dello 0,4% del valore catastale. Le restanti abitazioni saranno soggette all´aliquota ordinaria dello 0,76% con un margine di manovra dello 0,5% in più o in meno concesso alla discrezionalità dei Comuni. "La nuova imposta è basata sullo schema finora in vigore per Ici e Imu, recepisce le esperienze positive degli ultimi vent´anni ma introduce anche elementi verso sgravi fiscali e semplificazioni procedurali per cittadini e imprese", ha spiegato il presidente Arno Kompatscher dopo la seduta di Giunta. L´aliquota Imi sui beni strumentali è fissata allo 0,56% e potrà essere diminuta dai Comuni fino allo 0,46%: per gli immobili ad uso produttivo significa una tassazione ridotta di un quarto rispetto all´Imu, "con uno sgravio di almeno 20 milioni di euro per l´economia", ha chiarito Kompatscher. Per il cittadino sarà anche più semplice calcolare l´importo dovuto, in quanto sugli estrati catastali sarà indicato anche il valore catastale.  
   
   
ALER, MARONI: SU NEWCO NON ANCORA DECISO NULLA  
 
Milano, 19 marzo 2014 - "Su Aler non è vero che c´è stata una rinuncia al progetto sulla ´Newco´, semplicemente io e il sindaco Pisapia ci siamo dati come termine il 31 marzo per prendere una decisione. Stiamo valutando varie possibilità, ma l´intenzione, l´idea e la decisione presa è di gestire insieme un patrimonio immobiliare vastissimo, che non è stato gestito come avrebbe dovuto, visto che ha creato un enorme buco, e di fare in modo che sia gestito da qui in avanti meglio di come avvenuto finora. La volontà c´è, poi lo strumento tecnico potrà essere una nuova società o una nuova convenzione ma è questo è solo un fatto tecnico". Lo ha dichiarato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, al termine dell´inaugurazione di Milano Eataly Smeraldo, conversando con i giornalisti.  
   
   
ALER, MARONI: VALUTIAMO LA PROPOSTA DEL SINDACO MA NON SEMBRA SODDISFACENTE  
 
Milano, 19 marzo 2014 - "Stiamo valutando la proposta avanzata dal sindaco di Milano, anche se a prima vista, non mi sembra soddisfacente". Lo ha detto , a margine del convegno ´Lo sport ai tempi dell´Expo´, il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, commentando le dichiarazioni del primo cittadino milanese, Giuliano Pisapia, sul futuro di Aler Milano. "Ho l´impressione - ha detto - che questa proposta aumenti i costi e non li diminuisca, ma stiamo valutando". Abbiamo tempo fino al 31 marzo, ha ricordato il governatore, precisando che "entro quella data si deciderà se ci sono gli spazi per fare insieme, Regione e Comune, una cosa utile, innovativa, che in prospettiva gestisca meglio questo patrimonio. Se non riusciremo, rimane la convenzione che già c´è fra Aler e Palazzo Marino. Mi auguro si possa raggiungere l´obiettivo: stiamo lavorando molto intensamente".  
   
   
MILANO GRATOSOGLIO: LAVORI ANCHE SU LOTTO SUD  
 
Milano, 19 marzo 2014 - Le opere previste dal Contratto di quartiere Gratosoglio (parte Nord) sono state tutte ultimate e, fra aprile e ottobre, partiranno anche i lavori (per un importo di 2,5 milioni di euro) su altri dieci edifici del lotto sud che necessitano di manutenzione. Questi gli esiti dell´incontro che l´assessore regionale alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità Paola Bulbarelli ha avuto con una delegazione del Comitato di quartiere e dei sindacati della casa. Ultimati I Lavori A Nord - "Ho ricordato - ha spiegato Bulbarelli - che gli interventi previsti dal Contratto sono stati ultimati tutti. Con gli oltre 35 milioni di euro messi a disposizione della Regione (17,1) e dal Ministero delle Infrastrutture (18,1) si è provveduto alla riqualificazione edilizia, energetica e prestazionale (coperture, serramenti, facciate, cappotti, impianti e ascensori) di circa 1.400 alloggi. E´ stata poi realizzata la casa per i genitori separati e completato il recupero di spazi sociali ai piedi di due torri Aler, con la realizzazione di un centro diurno per anziani e uno spazio a destinazione sociale del Comune di Milano". 2,5 Milioni Per Il Lotto Sud - "Come avevo promesso durante il nostro ultimo incontro - ha aggiunto Bulbarelli - ho immediatamente chiesto ed ottenuto dal Ministero l´autorizzazione a usare il milione di euro risparmiato sui lavori del lotto nord per sistemare le infiltrazioni delle coperture e dei giunti di facciata negli edifici 4, 5, 6 e 7 del lotto sud. I lavori partiranno ad aprile". Allo stesso tempo si sta completando e si approverà entro la fine di marzo il progetto per un secondo appalto, da circa 1,5 milioni di euro, per l´intervento su altri 6 edifici. L´avvio dei lavori è previsto per il prossimo mese di ottobre. Accorciare Tempi - "E´ inconcepibile - ha concluso Bulbarelli - che in uno stesso quartiere ci siano caseggiati di serie A e di serie B. Per questo continuerò a sollecitare Aler affinché accorci il più possibile i tempi per la progettazione".  
   
   
LIGURIA: A BREVE PARTIRÀ LA DEMOLIZIONE DEI MANUFATTI FATISCENTI, PRIMO ATTO PER LA REALIZZAZIONE DELLA BONIFICA DEL SITO“  
 
 Genova, 19 marzo 2014 - "Su Stoppani siamo ad un´importante svolta che produrrà nel breve tempo risultati ambientali significativi: demolizione dei manufatti fatiscenti e messa in sicurezza definitiva della discarica di Molinetto. Lo ha detto l´assessore regionale all´ambiente, Renata Briano a margine della presentazione dei risultati delle ecofeste 2013. L´assessore ha preannunciato che partiranno a breve i lavori di demolizione dei manufatti, comunque entro l´inizio dell´estate. "Per la messa in sicurezza e il risanamento dell´area - ha spiegato Briano – sono state messe a disposizione risorse regionali e del Ministero dell´ambiente e inoltre abbiamo facilitato la struttura commissariale nell´utilizzo di 1,5 milioni di euro provenienti dall´ecotassa". Per l´assessore regionale all´ambiente che rinnova la sua massima stima al prefetto , Giovanni Balsamo per il lavoro che sta svolgendo sul sito, "il tutto verrà svolto nella massima trasparenza dalla struttura commissariale con la collaborazione della Regione e dei Comuni. In particolare per quanto riguarda la discarica di Molinetto la Regione Liguria ha approvato una delibera nel 2013 dove si esprimono particolari prescrizioni per la gestione in conto terzi della cosiddetta tasca della discarica che "deve riguardare solo lo smaltimento di pietrisco ferroviario e terre e rocce da scavo derivanti da opere pubbliche, come il terzo valico che contengono amianto solo come fondo naturale delle rocce stesse e non con fibre libere". "Tutto questo – ha concluso Briano - avverrà nel massimo rispetto delle norme sulla sicurezza, sull´ambiente e sulla salute pubblica e porterà alla messa in sicurezza definitiva dell´area".  
   
   
UMBRIA, SOSTEGNO AFFITTI: ASSEGNATO UN MILIONE E MEZZO DI EURO PER I BANDI 2013. PREOCCUPANTE LA SITUAZIONE PER IL 2014 PER UN SENSIBILE AUMENTO DELLE RICHIESTE  
 
 Perugia, 19 marzo 2014 - Un milione e mezzo di euro sarà a disposizione di 73 comuni dell´Umbria per sostenere economicamente i nuclei familiari che corrispondono canoni di locazione eccessivamente onerosi rispetto al loro reddito. La giunta regionale, su proposta dell´assessore alle politiche abitative Stefano Vinti, ha approvato infatti la ripartizione del fondo di sostegno agli affitti assegnando il finanziamento regionale per agevolare le famiglie in difficoltà che sono rientrate nelle graduatorie di ciascun comune. "La Regione, ha affermato Vinti, per alimentare questo fondo, mette a disposizione 1.093.252 euro che si aggiungeranno alle risorse impegnate da ciascun comune (366.816 euro). Com´è noto, l´entità dei finanziamenti ha subito, in questi ultimi anni, una progressiva diminuzione, a causa, essenzialmente, della drastica riduzione dell´impegno economico dello Stato, che ha praticamente vanificato gli effetti positivi inizialmente auspicati. E così la Regione, che ha ritenuto indispensabile garantire un livello di contribuzione quanto più possibile adeguato alle esigenze manifestate dai cittadini, ha integrato sempre il Fondo con proprie risorse. In particolare dal 2003 al 2010 il finanziamento regionale è rimasto costante (1.000.000 di euro) e, addirittura, negli anni 2011 e 2012 è raddoppiato (2.000.000 di euro) per supplire alla carenza di quello statale. E proprio in considerazione dell´esiguo importo a disposizione, anche per l´anno 2013 la Giunta regionale ha dovuto confermare la partecipazione ai bandi solo ai nuclei familiari titolari di un reddito annuo uguale o inferiore alla somma di due pensioni minime Inps e l´autorizzazione ad emanare i bandi solo a quei Comuni che avessero cofinanziato il Fondo per la locazione". In base a questi criteri, 73 comuni, 48 in provincia di Perugia e 25 in quella di Terni, hanno potuto elaborare le proprie graduatorie provvisorie che hanno permesso alla Regione di approvare la ripartizione del fondo. Le erogazioni a favore dei Comuni verranno effettuate solo dopo l´invio, da parte degli stessi, del provvedimento di approvazione delle graduatorie definitive perchè, ha sottolineato Vinti, "qualora un Comune non rilevi alcun fabbisogno la somma assegnata sarà trattenuta dalla Regione e, qualora un Comune rilevi un fabbisogno inferiore rispetto alle risorse complessive a disposizione, la somma eccedente sarà ridotta in misura proporzionale sia dal finanziamento comunale che da quello regionale. I comuni infine non potranno liquidare i contributi d´importo uguale o inferiore ad 50 euro e ridistribuendo le economie così conseguite tra gli altri beneficiari collocati in graduatoria". "Questa è la situazione dello scorso anno, ha proseguito l´assessore. Nel frattempo però stiamo lavorando per il prossimo bando che riguarderà il 2014. Ed anche qui, se non riusciremo a trovare ulteriori finanziamenti, rischiamo di non poter soddisfare la domanda sempre crescente. La crisi economica sta aggravando in maniera sensibile la situazione e questo si ripercuote ovviamente nel dramma delle famiglie che non riescono a pagare l´affitto e si rivolgono alle istituzioni per avere "almeno" un aiuto. Già lo scorso anno siamo arrivati oltre novantamila domande pervenute ai comuni per accedere al fondo a sostegno degli affitti. In vista del bando 2014, in programma per il prossimo mese di settembre, abbiamo già segnali che ci indicano un aumento delle domande e, se non riusciamo a dare risposte adeguate, il rischio è quello di ritrovarsi con centinaia e centinaia di sfratti, che sarebbero quasi tutti per morosità incolpevole, e dunque a dover gestire problemi ancora maggiori". Per questi motivi, ha ribadito l´assessore Vinti, "è assolutamente necessario che il Governo trasferisca alle regioni i finanziamenti previsti. Sono insufficienti (100 milioni annui, per l´Umbria un contributo di circa 1milione e 96 mila euro) visto che il totale a disposizione, ha concluso Vinti, non riuscirebbe a coprire nemmeno il 50 per cento delle domande posizionate nella prima fascia (oltre 5 milioni di fabbisogno nel 2012), tenendo conto anche del fatto che il provvedimento del Governo ripristina l´obbligo di finanziare tutte e due le fasce previste nella legge 431 del 1998 e dunque anche coloro con un reddito fino a 16 mila euro potranno richiedere l´accesso al Fondo".  
   
   
MARCHE: MANUTENZIONE IDRAULICA E DIFESA DEL SUOLO: GLI INTERVENTI 2014 FINANZIATI CON IL BILANCIO REGIONALE.  
 
Ancona, 19 marzo 2014 - Sono dodici gli interventi di manutenzione idraulica e difesa del suolo che verranno finanziato con i fondi del bilancio regionale 2014. Lo ha stabilito la Giunta, su proposta dell’assessore alla Difesa del Suolo, Paola Giorgi. Il programma interessa le cinque province marchigiane e impegnerà 1,6 milioni di euro. Eventuali economie saranno destinate a finanziare altre opere da individuare. “Il piano predisposto tiene conto delle situazioni di aggravamento determinate dai recenti eventi meteoclimatici dei mesi di novembre e dicembre 2013 che necessitano di interventi immediati – afferma Giorgi – Sono stati individuati analizzano quelli già segnalati nelle ordinanze della Protezione civile, negli Accordi di programma in corso, nelle verifiche effettuare dalle strutture tecniche della Regione”. L’assessore ricorda come il contenimento del rischio idraulico rappresenti una priorità del governo regionale: “Le molteplici segnalazioni provenienti dagli Enti locali e istituzionali (come le Prefetture) evidenziano una situazione molto critica, complessivamente aggravata dagli eventi alluvionali del marzo 2011 e del novembre 2012. Lo Stato ha messo a disposizione della Regione risorse nazionali, comunque inferiori alle reali necessità, attraverso il dipartimento della Protezione civile. Sono state utilizzate per il ristoro dei danni subiti dai privati, per opere di bonifica e per la sistemazione dei dissesti. Ora l’utilizzo delle risorse regionali integra parte di questi interventi, partendo da quelli più urgenti”. In provincia di Pesaro e Urbino, a Cagli, si finanzia il consolidamento della frana sulla strada provinciale. In provincia di Ancona, a San Marcello si interviene sui pozzi drenanti del centro storico; a Castelleone di Suasa sul versante in frana di Via Circonvallazione; a Ostra Vetere, sul contenimento dell’erosione della sponda del fiume Misa; a Loreto per la vasca di laminazione della località Grotte. All’amministrazione provinciale di Macerata viene concesso un contributo per la sistemazione del fosso in località Trodica. In provincia di Fermo si interviene, a Monsampietro Morico, sulla frana in località Montanelle. In provincia di Ascoli Piceno, le risorse regionali serviranno ad Arquata del Tronto, per la frana in località Borgo; a Montegallo per le frane sulla Strada provinciale 89 Val Fluvione (frazione Piano Bisignano); all’amministrazione provinciale per la sistemazione del torrente Tesino e per la difesa della sponda destra del Tronto, in corrispondenza del ponte ferroviario; a Pedaso per il consolidamento della parete rocciosa.  
   
   
UE, PMI: RISCONTRO SUL PIANO D´AZIONE VERDE  
 
Bruxelles, 19 marzo 2014 La Commissione Europea ha pubblicato ieri una rassegna dei contributi ricevuti in risposta ad una consultazione pubblica sul Piano d´azione verde per le piccole e medie imprese (Pmi) che la Commissione adotterà a breve. Il Piano d´azione verde presenta le azioni per le Pmi proposte a livello europeo allo scopo di sviluppare l´enorme potenziale rappresentato dai miglioramenti in termini di efficienza delle risorse, in termini di guadagni di produttività, competitività e opportunità imprenditoriali per le Pmi. Infatti, l’Atto sulle piccole imprese (Api) ha sottolineato come l´Ue e gli Stati membri debbano rendere le Pmi capaci di trasformare le sfide ambientali in opportunità. Il Piano d´azione verde si propone di sfruttare le opportunità verdi, migliorando la produttività e riducendo i costi delle Pmi europee attraverso l´efficienza delle risorse, sostenendo l´imprenditorialità verde e sfruttando e sviluppando la leadership europea nei processi e nelle tecnologie verdi. I rispondenti hanno ribadito che le Pmi mancano di informazioni sui miglioramenti potenziali realizzabili in materia di efficienza nell´uso delle risorse nonché sulla loro efficienza sul piano dei costi. Essi hanno anche espresso l´importanza di costituire forti partenariati tra i diversi intermediari nelle catene di valore per consentire lo scambio di informazioni e di conoscenze sull´efficienza nell´uso delle risorse. I rispondenti hanno sottolineato il ruolo dei cluster e di altri intermediari per le Pmi come ad esempio i centri di coinnovazione, in quanto centri che offrono alle Pmi attività di sensibilizzazione ad hoc sull´efficienza nell´uso delle risorse, consulenze e tutoraggio, tra cui anche orientamenti concreti e sostegno in loco. Le Pmi hanno bisogno di meglio conoscere non solo gli aspetti ambientali ma anche le opportunità d´impresa offerte da un uso efficiente delle risorse e dall´economia circolare in termini di aumento di produttività, nuove prospettive di attività redditizie e di una maggiore competitività sul piano globale. I media, tra cui anche le reti sociali, possono contribuire a fare opera di sensibilizzazione. Questa consultazione è stata condotta allo scopo di dare alla Commissione un riscontro da parte delle Pmi su ciò che è più utile per loro al fine di definire le azioni volte a promuovere un uso efficiente delle risorse per e tra le Pmi da inserirsi nell´imminente Piano d´azione verde. In effetti le Pmi europee stanno diventando più efficienti per quanto concerne l´uso delle risorse e contribuiscono alla transizione verso un´economia a basse emissioni di carbonio, come risulta dall´indagine Eurobarometro 2013 su "Pmi, uso efficiente delle risorse e mercati verdi"1, ma quali sono le azioni più efficaci per aiutarle a trasformare le sfide ambientali in opportunità d´impresa? Il Consiglio europeo discuterà il ruolo delle Pmi per la rinascita industriale La rassegna è pubblicata alla vigilia della discussione, in seno al Consiglio europeo del 20-21 marzo, del Piano della Commissione ("Per un rinascimento industriale europeo") al fine di accrescere il contributo che l´industria europea reca al Pil dell´Ue innalzandolo dall´attuale livello del 15% a quello del 20% entro il 2020. La comunicazione propone interventi finalizzati a un contesto imprenditoriale più favorevole per le Pmi, tra cui un maggiore sostegno alle Pmi per quanto concerne il loro accesso ai finanziamenti. La comunicazione ribadisce inoltre l´importanza dell´efficienza nell´uso delle risorse ai fini della competitività e fa presente che un mercato interno funzionante e l´integrazione delle Pmi nelle catene di valore globali sono essenziali per consentire alla politica industriale europea di produrre crescita e occupazione. Ad esempio, le potenzialità insite nei cluster, che rappresentano un opportuno ecosistema innovativo di gruppi di Pmi che si rafforzano reciprocamente, devono essere meglio sfruttate quale trampolino per una crescita solida. Risultati della consultazione Profilo dei rispondenti: dominano le piccole imprese - In occasione della consultazione pubblica si sono manifestati 175 rispondenti, tra i quali i rappresentanti degli interessi delle imprese e le Pmi hanno fornito circa tre quarti dei contributi (73,15%), mentre le amministrazioni pubbliche, a livello nazionale e regionale, hanno assicurato l´8,57% delle risposte. Nella categoria "altri" l´11,43% era rappresentato da istituti di ricerca, sindacati, organizzazioni non governative (Ong) soprattutto per il settore ambientale nonché tutta una varietà di agenzie, organizzazioni e gruppi di consulenza a sostegno delle imprese. Le organizzazioni di imprese (più del 25% dei contributi) hanno risposto a nome dei loro aderenti, che sono spesso in numero sostanziale, e le loro prese di posizione sono risultate pertanto di maggior peso di quelle dei rispondenti individuali. La prossimità dei servizi e l´aiuto a trovare partner:due elementi essenziali per l’effcienza delle risorse - I rispondenti hanno fatto presente che il sostegno per il trasferimento di tecnologie e saperi (57,15%), le consulenze per un uso efficiente delle risorse (55,43%) e le azioni di sensibilizzazione (53,71%) sono i servizi più efficaci nell´aiutare le Pmi a diventare più efficienti in materia di risorse. Tuttavia i servizi offerti più spesso sono quelli di sensibilizzazione (60%), seguiti dalle consulenze sulle possibilità di reperimento di finanziamenti e sulla preparazione di proposte di finanziamento (45,14%) nonché dal sostegno al trasferimento di tecnologie e saperi (43,43%). Sembra esservi un gap tra i servizi disponibili e ciò che le Pmi ritengono più adatto per le loro esigenze. La rete Enterprise Europe (Ree) ha un carattere strumentale di intermediazione - I rispondenti hanno constatato che la Ree può aiutare al meglio le Pmi a raggiungere l´efficienza nell´uso delle risorse attraverso eventi specifici di intermediazione a promozione dell´accoglimento delle tecnologie verdi (71,3%) e, su un piano di parità con un 70,38% delle risposte, facendo dell´efficienza nell´uso delle risorse e dell´ecoinnovazione tematiche trasversali degli eventi di intermediazione B2b (business to business) e C2c (cluster to cluster) nonché sviluppando una collaborazione strategica in tema di efficienza nell´uso delle risorse tra la Rete e altri partner fondamentali. Le organizzazioni imprenditoriali considerano inoltre efficace (67,65%) la classificazione migliorata delle tecnologie per l´efficienza delle risorse nella base dati Ree con la finalità di offrire servizi migliori di reperimento di partner. Anche gli organismi di normalizzazione europei ritengono che la Ree potrebbe contribuire a fornire informazioni sul modo in cui le norme possono aiutare le Pmi a diventare più efficienti nell´uso delle risorse. Le Pmi sono perplesse per quanto concerne i costi degli investimenti per un uso efficiente delle risorse - Il Flash Eurobarometro 2013 su "Pmi, uso efficiente delle risorse e mercati verdi" ha riscontrato che il 42% delle più di diecimila Pmi che hanno risposto riteneva che le loro azioni volte ad accrescere l´uso efficiente delle risorse avessero fatto calare i costi di produzione, il 21% ha affermato che i costi di produzione erano aumentati e il 25% sosteneva che le loro azioni per un uso più efficiente delle risorse non avevano avuto nessun impatto sui costi di produzione. La maggior parte dei loro investimenti per un uso efficiente delle risorse erano low cost. Nell´ultimo biennio il 72% delle Pmi che hanno risposto all´Eurobarometro aveva investito annualmente meno del 5% del proprio fatturato annuale per diventare più efficiente nell´uso delle risorse. Per quanto concerne le risultanze di questa consultazione pubblica, soltanto pochi rispondenti (12) hanno reagito alla domanda a testo libero sull´importo che avevano investito per misure di efficienza delle risorse e sui tempi di ritorno sull´investimento e i risultati sembrano essere in linea con quelli dell´Eurobarometro. La maggior parte delle Pmi che hanno risposto alla consultazione pubblica non ha tentato di stimare il costo d´investimento per migliorare la loro efficienza nell´uso delle risorse poiché non ci hanno mai pensato (35,43%) o perché era troppo complicato (30,29%), mentre un altro 21,14% ha segnalato di averlo fatto per proprio conto e soltanto l´8,57% ha dichiarato di avere ricevuto aiuto da esperti. In termini di efficacia degli interventi nazionali e regionali a sostegno delle Pmi per stimare i costi degli investimenti nell´efficienza delle risorse, quelli ritenuti più efficaci sono i servizi di orientamento e consulenza (45,72%). Gli ostacoli più importanti per ottenere finanziamenti per effettuare investimenti nell´efficienza delle risorse sono costituiti dal fatto che tali investimenti sono ritenuti troppo di lungo periodo per essere finanziariamente validi (72%) (per il 35,43% dei 175 rispondenti questo è un ostacolo estremamente importante, mentre per il 36,57% è alquanto importante) e che il ritorno sull´investimento non è sufficientemente elevato (65,85%). Le organizzazioni imprenditoriali identificano un´altra importante barriera, vale a dire il fatto che gli erogatori di finanziamenti non hanno familiarità con gli investimenti nell´efficienza delle risorse (78,26%). Tuttavia, le risultanze di questa consultazione pubblica vanno analizzate nella prospettiva più ampia dell´Eurobarometro 2013 da cui chiaramente risulta che la maggior parte delle Pmi è soddisfatta del ritorno sugli investimenti effettuati per un uso efficiente delle risorse (68%) e il 12% ha addirittura affermato di essere "molto soddisfatta". Per superare gli ostacoli che si frappongono agli investimenti nell´uso efficiente delle risorse, i rispondenti alla consultazione pubblica dichiarano che le misure più efficaci sono linee di finanziamento specifiche per progetti di efficienza delle risorse (76%) e strumenti volti a ridurre il rischio di tali progetti (70,29%). Le amministrazioni nazionali e regionali ribadiscono la necessità di un migliore coordinamento e della condivisione di esperienze tra gli Stati membri per quanto concerne i diversi tipi di sistemi di finanziamento piuttosto che la messa a punto di nuovi sistemi. Le potenzialità di maggiori risparmi di risorse lungo la catena del valore - La gestione dei rifiuti (89,15%) seguita dalle operazioni di produzione (86,86%) e dal riciclaggio (86,28%) sono gli anelli della catena del valore in cui si ritiene più importante un sostegno all´efficienza nell´uso delle risorse. I più importanti volani dell´efficienza nell´uso delle risorse lungo le catene di valore sarebbero le grandi imprese (90,86%), seguite dalle Pmi (88,57%) e dagli intermediari terzi che offrono servizi (70,28%). Tuttavia, il punto di vista delle organizzazioni imprenditoriali è alquanto diverso poiché queste vedono nelle Pmi (93,48%) un volano più importanti delle grandi imprese. Ovviamente i centri tecnologici sono ritenuti gli intermediari più importanti in questo ambito (78,86%). Le Pmi colgono le opportunità d´impresa insite in un´economia più verde? Il ruolo dei marchi di qualità ecologica nell´aprire ai prodotti e/o servizi verdi l´accesso ai mercati è ritenuto piuttosto importante (74,86%) anziché no (20%). Certuni chiedono l´integrazione dell´uso efficiente delle risorse negli attuali marchi di qualità ecologica e nei sistemi di certificazione per facilitare la vita ai consumatori e accrescere la loro fiducia. Per quanto concerne le strategie locali e regionali volte a mobilitare tutti gli attori interessati ai fini di un uso più efficiente delle risorse e di un´economia a basse emissioni di carbonio nella regione, il 40% dei rispondenti dichiara di essere a conoscenza di simili iniziative mentre il 33,14% ne è all´oscuro. Tra coloro che sono a conoscenza di tali iniziative il 72,86% ritiene che le strategie politiche locali e regionali siano efficaci per promuovere la creazione e le imprese sul piano locale. Le organizzazioni imprenditoriali e i sindacati ribadiscono inoltre l´aspetto delle competenze che non è trattato direttamente nella consultazione, e chiedono ulteriori informazioni e orientamenti sullo sviluppo delle competenze "verdi" in materia di uso efficiente delle risorse affinché le Pmi possano avvantaggiarsi delle opportunità imprenditoriali verdi. In generale i rispondenti sono favorevoli all´economia circolare o alla simbiosi industriale ed incoraggiano la Commissione a sostenere la condivisione delle conoscenze e la cooperazione commerciale tra le Pmi per valorizzare le potenzialità di questi modelli imprenditoriali verdi. Le organizzazioni interessate agli aspetti ecologici citano le informazioni a carattere non finanziario in tema di ambiente quale altro modo di cui dispongono le imprese per dimostrare il loro impegno verde e citano quali esempi la gestione del ciclo di vita, l´ecodesign, l´impronta ambientale e la responsabilità estesa del produttore (Epr), oltre a ribadire il ruolo importante dei consumatori in tale contesto. Esse propugnano l´adozione dello strumento unionale di verifica delle tecnologie ambientali (Etv) in tutta Europa. Alcuni rispondenti menzionano gli appalti verdi pubblici e privati quale strumento per promuovere un´economia più verde e ribadiscono anche il ruolo delle norme ambientali elevate introdotte per via regolamentare al fine di stimolare l´innovazione verde. Pmi interessate ad espandersi all´estero - Le azioni di sostegno più efficaci per aiutare le Pmi a promuovere i loro prodotti e/o servizi verdi sui mercati globali risultano essere il sostegno agli interventi preliminari all´ingresso nel mercato (ricerca e analisi del mercato, pianificazione finanziaria, ricerca del personale, comprensione della cultura imprenditoriale locale, individuazione di sedi adatte) (84%). Tra le azioni ritenute meno efficaci vi sono i portali informativi online per le Pmi dell´Ue (34,29%), la messa a disposizione temporanea di locali nel mercato interessato (28,57%) e la partecipazione a fiere internazionali (28%). Per quanto concerne gli erogatori di servizi più efficaci ai fini dell´internazionalizzazione di prodotti o servizi verdi, le organizzazioni imprenditoriali e i cluster sono chiaramente in posizione di punta con rispettivamente 78,86% e 73,15% dei consensi.  
   
   
IMPRESE E-R, AL VIA LA DISPONIBILITÀ DI RISORSE DESTINATE A FINANZIAMENTI PER REALIZZARE INVESTIMENTI DA PARTE DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE EMILIANO-ROMAGNOLE. ACCORDO TRA BEI (BANCA EUROPEA DI INVESTIMENTI) UNICREDIT E MEDIOCREDITO ITALIANO (GRUPPO INTESA SANPAOLO)  
 
Bologna, 19 marzo 2014 - Al via la disponibilità di risorse destinate a finanziamenti per realizzare investimenti da parte delle piccole e medie imprese emiliano-romagnole. Questo grazie a contratti che la Bei(banca europea per gli investimenti) ha stipulato con Unicredit per un plafond di 70 milioni di euro e Mediocredito Italiano (gruppo Intesa Sanpaolo, che opera sul territorio con Carisbo, Cariromagna e Banca Monte Parma) per ulteriori 60 milioni di euro. In seguito alla delibera del Consiglio di amministrazione del 27 luglio 2012, la Bei ha deliberato le caratteristiche dei prestiti alle imprese, fino a 3 mila dipendenti, dell’Emilia-romagna mettendo a disposizione una provvista di 130 milioni di euro. L’estate scorsa la Regione Emilia-romagna ha bandito un invito alle banche a presentare manifestazione di interesse a cui hanno risposto Unicredit e Mediocredito Italiano. Ai finanziamenti concessi con fondi Bei, le banche affiancheranno una pari provvista fornita attraverso risorse proprie da destinare a finanziamenti per le medesime finalità. Le imprese finanziate potranno essere di piccole dimensioni, ma anche imprese cosiddette mid cap ossia fino ai tremila dipendenti. I finanziamenti concessi potranno arrivare ad un massimo di un milione di euro. «Con questa iniezione di risorse – ha sottolineato l’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli – si punta a rafforzare le imprese e l’economia dell’Emilia-romagna. Auspico che con le risorse messe a disposizione si possa avviare una immediatamente nuovi investimenti delle imprese comprese quelle del comparto dell’edilizia e costruzioni». La durata del finanziamento va da 2 a 10 anni, compreso il preammortamento: il tasso che potranno ottenere le piccole e medie imprese beneficiarie di questo contributo potrà variare tra il 3% ed il 6,5% circa. Per Andrea Kirschen della Banca europea di investimenti, «questa operazione conferma la collaborazione con la Regione Emilia-romagna e rilancia l´obiettivo del sostegno delle Pmi che è una delle linee definite dalla Commissione Europea. Siamo disponibili, dopo una valutazione con la Regione Emilia-romagna, aumentare anche il plafond a disposizione se ci sarà totale assorbimento da parte del territorio». «Per le piccole e medie imprese dell’Emilia Romagna mettiamo a disposizione la forte capacità ed esperienza di Mediocredito Italiano, – sottolinea Adriano Maestri, direttore regionale di Intesa Sanpaolo – il polo per la finanza d’impresa a cui il Gruppo Intesa Sanpaolo affida anche i fondi agevolati e i plafond Bei. Le nostre banche del territorio Carisbo, Cariromagna e Banca Monte Parma possono così offrire alle imprese della regione le migliori forme di finanziamento per sostenere e riavviare piani strategici di investimento e rilanciare il settore produttivo, con particolare attenzione alla conquista di maggiori quote sul mercato internazionale come le nostre imprese meritano». Mentre Stefano Cocchieri, Responsabile Finanza Agevolata Unicredit ritiene che «questa ingente disponibilità di risorse possa costituire una concreta iniezione di liquidità e fiducia per le imprese emiliano romagnole, in special modo per quelle dell´area colpita dal sisma. L´accordo sottoscritto con Bei conferma ancora una volta l´impegno che Unicredit riserva alle necessità del tessuto imprenditoriale locale e la riprova di come si possa fare sistema a favore del territorio, attivando nello specifico strumenti che - per convenienza dei tassi e semplicità di erogazione - serviranno a finanziare la ripresa operativa ed economica dell´Emilia Romagna». Le risorse potranno finanziare investimenti vari: dalla costruzione, all’ampliamento e/o ammodernamento del laboratorio, le spese per i lavori ed impianti finalizzati alla tutela e alla sicurezza degli ambienti di lavoro, all’energia alternativa, al risparmio ed efficienza energetica. Potranno essere finanziate, inoltre, le spese di acquisizione di aziende, l´ acquisto di macchine ed attrezzature, l´acquisto di software, le spese per iniziative di commercializzazione all’estero, progetti di ricerca ed innovazione.  
   
   
INCONTRO GIUNTA MARCHE, CNA E CONFARTIGIANATO: PIENA SINTONIA SULLE PRIORITA’ DELLE PMI.  
 
 Ancona, 19 marzo 2014 - Sostegni alla piccola e media impresa per fare il salto qualitativo da “follower” a “driver” dello sviluppo economico interessando soprattutto credito, innovazione e internazionalizzazione. Inoltre, rilancio dell’edilizia, cattura di risorse europee, semplificazione burocratica ed apprendistato. Sono stati questi i temi dell’incontro che si è svolto tra la giunta regionale e le associazioni di categoria di Confartigianato e Cna a Palazzo Raffaello. “E’ un incontro importante e significativo – ha detto il presidente della Regione Gian Mario Spacca in apertura del confronto - perché ci introduce alla fine di questa legislatura che coincide con il termine della recessione e la teorica ripresa dell’economia italiana. In questi anni ci siamo concentrati sulla difesa dell’occupazione e dei lavoratori, ora dobbiamo ricostruire il nostro futuro con ottimismo e determinazione. La giunta regionale sostiene tutti gli imprenditori che producono reddito e occupazione ed affianca con azioni mirate su innovazione, internazionalizzazione, formazione e credito, le micro e piccole imprese. Il cambiamento in atto è radicale e, nel passaggio dalla recessione ad una nuova fase di crescita, il ruolo delle microimprese sarà determinante, soprattutto se sapranno fare un salto di qualità da “follower”, ossia realtà di subfornitura e indotto, a “driver”, soggetti capaci di esercitare una guida nello sviluppo regionale”. Al presidente di Cna Gino Sabatini il compito di approfondire le questioni legate al sistema del credito e ai Confidi e le altre urgenze. “Le pmi sono il dna delle Marche. Abbiamo altissime eccellenze tecnologiche e artigiane che hanno bisogno di un aiuto. Dobbiamo far sì che i bandi siano centrati sul sistema attuale delle pmi e focalizzare l’attenzione sui progetti. Altrettanto importante la ripresa del consumo interno a partire dalle costruzioni anche attraverso il recupero dei centri storici. Per quanto riguarda l’internazionalizzazione si è aperto un percorso interessante attraverso i voucher. Dobbiamo infine valorizzare cultura, artigianato artistico e agroalimentare. Siamo convinti che attraverso l’unione di intenti tra Regione, associazioni categoria e università potremo trovare il bandolo della matassa, individuare la via della ripresa e salvare le pmi”. Il presidente di Confartigianato Salvatore Fortuna oltre all’illustrazione dei temi all’ordine del giorno ha posto la necessità, subito accolta dalla giunta, di un metodo di lavoro che permetta di monitorare le azioni intraprese e lo stato di avanzamento dei progetti comuni attraverso incontri cadenzati e ravvicinati tra tutti gli attori coinvolti. In conclusione Otello Gregorini segretario regionale Cna ha espresso soddisfazione per l’esito dell’incontro. “Apprezziamo – ha sottolineato – l’attenzione e la disponibilità dimostrata dal presidente Spacca e dalla giunta, oltre ai contenuti e alla documentazione che abbiamo ricevuto in base alle proposte da noi avanzate e i problemi posti. Tutte le tematiche trattate oggi sono importanti ma tra le priorità delle priorità ci sono: il tema del credito e delle garanzie; il rilancio dell’economia attraverso il sostegno all’innovazione e all’internazionalizzazione delle pmi e l’edilizia; la programmazione di progetti congiunti per le i fondi europei. Siamo tutti di fronte ad una sfida e noi cercheremo di fare la nostra parte consapevoli che la nostra forza è la qualità”. All’incontro oltre a Spacca, Sabatini, Fortuna e Gregorini erano presenti: - Confartigianato: Giorgio Cippitelli, Giorgio Cataldi, Nadia Beani, Learco Bastianelli, Renzo Leonori, Giuliano Bianchi, Vladimiro Belvederesi, Giuseppe Cinalli, Franco Gattari, Marco Pantaleoni, Benedetta Principi, Giorgio Rocchi. - Cna: Girgio Ligliani, Luigi Passaretti, Francesco Balloni, Massimiliano Santini, Paolo Silenzi. - Giunta: assessori Antonio Canzian, Sara Giannini, Paola Giorgi, Marco Luchetti.  
   
   
ELECTROLUX. VENETO INCONTRA SINDACATI IN PREVISIONE INCONTRO DI OGGI A ROMA TRA MINISTERO E PRESIDENTI REGIONI INTERESSATE: “RINNOVO CONTRATTO SOLIDARIETA’;  
 
Venezia, 19 marzo 2014 - In previsione dell’incontro su Electrolux che si tiene oggi alle 13,30 a Roma, e a cui parteciperà il Presidente del Veneto Luca Zaia, si è tenuto nel pomeriggio a palazzo Balbi, sede della Giunta regionale, una riunione tra l’Assessore regionale al lavoro Elena Donazzan e i rappresentanti sindacali e della Rsu dell’azienda. “Ho incontrato i sindacati dei lavoratori e della Rsu, su loro richiesta – ha detto al termine Donazzan - per fare il punto della situazione e poter aggiornare al meglio il Presidente Zaia, permettendogli di fare richieste precise e stringenti. Abbiamo convenuto tutti sull’importanza prioritaria del fattore tempo: in questo purtroppo il cambio di governo non ci ha aiuta perché bisognerà ripetere tutta la questione daccapo a due nuovi ministri. Due - ha annunciato l’Assessore - sono le richieste che il Veneto avanzerà: il rinnovo del contratto di solidarietà che scadrà a fine mese per lo stabilimento di Susegana; certezze sulla prospettiva di permanenza e di crescita di Electrolux in Italia e a Susegana in particolare. La prima richiesta avrà spero una risposta immediata, contestuale all’incontro di domani. La seconda non può aspettare molto e necessita per questo che sia convocato il tavolo nazionale con istituzioni, azienda e lavoratori”. L’assessore ha informato i sindacati su alcuni incontri informali (istituzionali e tecnici) avuti con l’azienda dove la Regione, a fronte di scelte industriali di permanenza nel Veneto, si è resa disponibile per sostenere tale prospettiva a mettere in campo strumenti e risorse possibili: dalla prossima programmazione comunitaria per gli interventi strutturali di sviluppo delle aziende, all’abbattimento dei costi energetici, all’aumento della formazione dei lavoratori per una migliore competitività. “Ma tutto ciò – ha osservato Donazzan - e altro ancora, non può essere che conseguente alla scelta dell’azienda sul che cosa fare e anche alla condivisione da parte dei lavoratori”. “I suggerimenti dei sindacati e dei lavoratori oggi sono stati preziosi – ha aggiunto – ma tutti legati e conseguenti alle scelte che farà l’azienda: per questo il fattore tempo  
   
   
ELECTROLUX: SERVE GRANDE UNITA´ ISTITUZIONALE  
 
Trieste, 19 marzo 2014 - "Se si vogliono riportare risultati concreti per le produzioni e i lavoratori dell´Electrolux serve una grande e solida unità di tutti i soggetti interessati, a cominciare da quelli istituzionali". Lo afferma il vicepresidente e assessore alle Attività produttive Sergio Bolzonello, alla vigilia dell´incontro su Electrolux che si terrà domani a Roma, a cui parteciperà assieme alla presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani. "Il positivo riscontro che viene dal Governo - prosegue - deve trovare corrispondente impegno in tutte le Regioni coinvolte, senza distinzione. Il Friuli Venezia Giulia ha attivato risorse e strumenti normativi, e questo è un segnale preciso nei confronti dell´Esecutivo nazionale e soprattutto della proprietà di Electrolux. Se altre Regioni vorranno seguire questa strada - conclude Bolzonello - il segnale sarà più forte".  
   
   
UMBRIA: PUBBLICATO BANDO "MICROCREDITO", 300MILA EURO PER FINANZIAMENTI A TASSO AGEVOLATO PER IMPRESE DI NUOVA COSTITUZIONE  
 
Perugia, 19 marzo 2014 - Ammonta a 300mila euro lo stanziamento a sostegno delle imprese di nuova costituzione, messo a disposizione attraverso il "bando Microcredito", pubblicato , martedì 18 marzo, sul Bollettino Ufficiale della Regione Umbria (supplemento ordinario al Bur, serie Avvisi e concorsi, n.11). Il bando, a valere sul "Fondo per il microcredito" (istituito con la legge regionale 30 marzo 2011, n. 4) finalizzato alla promozione e al sostegno di progetti di creazione d´impresa realizzati da giovani, donne e soggetti svantaggiati, si inserisce nell´Asse 4 "Creazione d´impresa" del Programma annuale 2013 della Regione Umbria per la crescita l´innovazione e la competitività del sistema produttivo regionale. L´agevolazione consiste in un finanziamento a tasso agevolato fino al 75% delle spese ammissibili, compreso tra un minimo di 3mila euro e un massimo di 12mila euro, erogato direttamente da Sviluppumbria, individuata dalla Regione Umbria quale società competente per la gestione del "Fondo per il microcredito". Beneficiari sono le imprese di nuova costituzione, con sede nel territorio regionale, di tutti i settori extra-agricoli costituite nella forma giuridica di società di persone, società cooperative di produzione lavoro, incluse le società cooperative sociali e imprese individuali. Le spese ammissibili sono quelle sostenute per l´acquisto di macchinari, attrezzature, arredi funzionali, mezzi di trasporto strumentali alle attività, hardware e software, ma anche piccole opere murarie e ristrutturazione e spese di start-up quali affitto, utenze e pubblicità. "Con questo importante strumento finanziario – sottolinea il direttore generale di Sviluppumbria, Mauro Agostini - la nuova Sviluppumbria mette a disposizione della creazione d´impresa un complesso di competenze di settore, con un team dedicato in grado di assistere e sostenere nuovi imprenditori dalla fase di planning delle attività, fino alla rendicontazione del progetto". Le domande dovranno pervenire a Sviluppumbria entro il 30 aprile 2014. Il bando è disponibile on line sul portale istituzionale www.Regione.umbria.it  e su www.Microcredito.sviluppumbria.it  
   
   
ESPORTAZIONI DELLA PROVINCIA DI CUNEO NEL 2013 LE VENDITE ALL’ESTERO DIMINUISCONO DELL’1,5% RISPETTO AL 2012  
 
 Cuneo, 19 marzo 2014 - Nel 2013 il valore delle esportazioni cuneesi di merci ha raggiunto i 6,5 miliardi di euro, registrando una flessione dell’1,5% rispetto allo scorso anno. L’entità della contrazione delle esportazioni registrata nel 2013 in provincia di Cuneo risulta più intensa rispetto a quella realizzata a livello complessivo nazionale (-0,1%), e in controtendenza rispetto al dato medio regionale, che risulta, invece, in aumento (+3,8%). Cuneo si conferma la seconda provincia esportatrice del Piemonte, generando il 15,7% del valore delle vendite regionali all’estero, dopo Torino, che detiene ancora il primato con una quota pari al 48,1%. Esportazioni della provincia di Cuneo per principali prodotti (dati in euro)
Anno 2012 Anno2013 Quota Anno 2013 Var. %
Prodotti dell´agricoltura, della silvicoltura e della pesca 295.032.198 314.332.466 4,8% 6,5%
Prodotti delle attività manifatturiere di cui: 6.230.798.131 6.113.838.060 94,2% -1,9%
Prodotti alimentari, bevande e tabacco 1.978.937.981 2.032.584.961 31,3% 2,7%
Macchinari ed apparecchi n.C.a. 1.043.957.315 1.058.887.254 16,3% 1,4%
Mezzi di trasporto 1.137.958.238 1.004.071.273 15,5% -11,8%
Articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 684.159.976 697.414.921 10,7% 1,9%
Legno e prodotti in legno; carta e stampa 310.641.528 308.297.925 4,7% -0,8%
Prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori 277.710.129 275.584.670 4,2% -0,8%
Altri prodotti delle attività manifatturiere 797.432.964 736.997.056 11,4% -7,6%
Altri prodotti 63.294.618 63.367.121 1,0% 0,1%
Totale 6.589.124.947 6.491.537.647 100,0% -1,5%
Fonte: elaborazione Unioncamere Piemonte – Cciaa di Cuneo su dati Istat “I dati ci mostrano come sul fronte del mercato estero la nostra provincia stia affrontando numerose difficoltà. Nel 2013, infatti, le vendite all’estero scontano una flessione dell’1,5%. Tuttavia, essa non coinvolge tutti i settori; positivi sono i risultati che provengono dai comparti di specializzazione, quali l’alimentare e la meccanica che ancora una volta sono testimonianza del continuo apprezzamento dei nostri prodotti di qualità all’estero – ha dichiarato Ferruccio Dardanello, presidente della Camera di commercio di Cuneo -. L’impegno di tutti deve essere quello di affiancare costantemente le nostre imprese, affinché possano guadagnare terreno sui mercati più lontani, spinte dalla convinzione che l’apertura internazionale rappresenti l’elemento vincente per risollevare la nostra economia.” Tuttavia, il calo delle esportazioni non ha coinvolto tutti i principali settori delle vendite cuneesi all’estero. Con una quota pari al 31,3% delle esportazioni provinciali, il comparto dei prodotti alimentari e delle bevande ha registrato un incremento delle relative vendite pari al 2,7%, frutto questo da un lato della performance positiva registrata dal settore delle bevande (+14,9%), dall’altro da quella negativa rilevata dal comparto dei prodotti alimentari (-3,8%). Anche il settore della meccanica, che genera il 16,3% delle vendite all’estero, manifesta un andamento positivo (+1,4%); buone performance sono state rilevate anche per gli articoli in gomma e materie plastiche (+1,9%), e soprattutto per i prodotti dell’agricoltura, silvicoltura e pesca (+6,5%), che generano rispettivamente il 10,7% e il 4,8% delle esportazioni cuneesi. Al contrario, sono diminuite le vendite all’estero di mezzi di trasporto (-11,8%) e quelle dei prodotti delle altre attività manifatturiere (-7,6%). Per quanto concerne i mercati di sbocco, il bacino dell’Ue-28 ha attratto il 68,6% delle esportazioni provinciali, contro il 31,4% dei mercati situati al di fuori dell’area comunitaria. Il calo complessivo delle vendite cuneesi all’estero è frutto delle dinamiche contrastanti esibite dalle esportazioni dirette ai mercati dell’Ue-28 ed extra Ue-28: le prime sono diminuite del 2,3% rispetto al 2012, le seconde hanno, invece, rilevato un lieve incremento (+0,4%). Esportazioni della provincia di Cuneo per principali Paesi (dati in euro)
Paese Anno2012 Anno 2013 Quota Anno 2013 Var. %
Francia 1.374.373.946 1.378.078.063 31,0% 0,3%
Germania 1.018.120.116 1.000.740.301 22,5% -1,7%
Regno Unito 399.907.131 395.686.448 8,9% -1,1%
Spagna 205.390.417 222.662.228 5,0% 8,4%
Polonia 120.643.089 117.580.933 2,6% -2,5%
Belgio 74.853.911 76.643.771 1,7% 2,4%
Paesi Bassi 244.115.022 261.802.872 5,9% 7,2%
Repubblica Ceca 510.372.462 420.593.433 9,4% -17,6%
Ue-28 4.556.466.410 4.450.764.687 68,6% -2,3%
Stati Uniti 234.061.486 270.267.115 13,2% 15,5%
Russia 189.432.897 188.973.852 9,3% -0,2%
Cina 135.561.855 152.020.365 7,4% 12,1%
Svizzera 126.780.652 120.157.649 5,9% -5,2%
Turchia 160.445.782 90.783.158 4,4% -43,4%
Canada 76.712.233 89.205.049 4,4% 16,3%
Messico 57.405.623 79.998.959 3,9% 39,4%
Brasile 72.561.996 74.850.267 3,7% 3,2%
Extra Ue-28 2.032.658.537 2.040.772.960 31,4% 0,4%
Totale 6.589.124.947 6.491.537.647 100,0% -1,5%
Fonte: elaborazione Unioncamere Piemonte – Cciaa di Cuneo su dati Istat
 
   
   
RETE IMPRESE POTENZA: OLTRE UN MIGLIAIO DI PMI VANTANO CREDITI CON PA  
 
 Potenza, 19 marzo 2014 - Tra le oltre 215mila le imprese italiane che vantano ancora crediti con la Pubblica Amministrazione – secondo i dati di un rapporto del Centro studi di Unimpresa – ci sono oltre un migliaio di pmi della provincia di Potenza. Per ciascuna di esse la media degli arretrati dei pagamenti è tra i 150 e i 200mila euro (media nazionale 322mila). A sottolinearlo è Rete Imprese Italia della provincia di Potenza evidenziando che il Governo Renzi ha annunciato un ulteriore intervento dopo i 21,5 miliardi già pagati nel corso degli scorsi mesi che hanno portato lo stock di arretrati da 91 miliardi a 69,5 miliardi. Per Rete Imprese Italia della provincia di Potenza – costituita da Casartigiani, Confartigianato, Cna, Confcommercio e Confesercenti – il ruolo essenziale delle microimprese è espresso con l’andamento dell’occupazione che in provincia di Potenza nel periodo 2001-2011, per le imprese sino a 20 addetti, segna un incremento di 502 unità (1,1% in più) rispetto ai 4.316 posti di lavoro persi nel decennio in esame nelle aziende con più di 20 addetti. Per gli effetti diretti sull’occupazione oltre che sui sistemi di economia locale – è scritto nella nota – insistiamo, tra le priorità che vanno affrontate, su quella per liberare l’attività delle imprese dal condizionamento soffocante della burocrazia e dei suoi enormi oneri. Di qui l’apprezzamento per la dichiarata volontà del Governo di affrontare le questioni attinenti al tema della semplificazione ricordando l’esigenza di un approccio organico alla formulazione delle norme, per assicurare fruibilità e leggibilità dei testi normativi. Così come vanno resi più incisivi gli strumenti di analisi di impatto della normativa. R.e Te. Imprese Italia ha indicato i punti sui quali occorre intervenire per modificare aspetti decisivi per la vita delle imprese, dal problema grave dei costi abnormi, a quello di giungere ad un sistema più snello di controlli, a misure che rafforzino il processo di semplificazione che riguarda materie fondamentali come l’ambiente, il lavoro, la sicurezza ed il fisco. Al centro della nostra iniziativa – si legge ancora nella nota - un sistema fiscale insostenibile, caratterizzato da una pressione insopportabile ed adempimenti ingestibili per numero e complessità”.  
   
   
SANGEMINI: REGIONE UMBRIA TRASFERISCE TEMPORANEAMENTE CONCESSIONI  
 
Perugia, 19 marzo 2014 - "L´assessorato regionale all´Ambiente, nel pieno rispetto delle conclusioni del Tribunale di Terni, ha dato il via all´attuazione delle procedure di concordato finalizzate al superamento della vertenza Sangemini e all´individuazione di un nuovo gestore per le Concessioni di acqua minerale dei Bacini Sangemini e Amerino": la comunicazione arriva dall´assessore, Silvano Rometti, con la precisazione che alla Regione spetta la concessione dell´autorizzazione all´utilizzo delle acque minerali sulla base di un piano industriale ed economico. "In attesa della definitiva acquisizione delle aziende – ha riferito l´assessore Rometti - il nuovo gestore Sangemini Acque s.P.a. Del Gruppo Norda, ha ottenuto dalla Regione il trasferimento temporaneo delle concessioni minerarie per poter garantire le attività di gestione dei bacini idrominerali e di imbottigliamento per il periodo di fitto del ramo aziendale fatto salvo il definitivo trasferimento dopo l´acquisizione delle aziende stesse". "Confidando nelle note capacità imprenditoriali nel settore delle acque minerali dimostrate in questi ultimi anni da parte del Gruppo Norda", l´assessore Rometti "auspica una positiva conclusione dell´iter concordatario, nonché il definitivo superamento della crisi aziendale per dare certezze ai tanti lavoratori coinvolti e alle loro famiglie".  
   
   
´DESIGN È´: MADE IN ITALY PER EXPO  
 
Milano, 19 marzo 2014 - "È per me un´occasione molto felice il ritrovarci allo stesso tavolo con il Comune di Milano, l´Adi e Federlegnoarredo, per presentare ´Design è´, un programma biennale di iniziative, per promuovere il design come settore strategico per la competitività del sistema economico lombardo e come strumento di attrattività del nostro territorio, nei confronti dei visitatori italiani, ma soprattutto stranieri, anche in vista di Expo". Così l´assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione Lombardia Alberto Cavalli, a Palazzo Lombardia, per la presentazione di ´Design è´, un programma di iniziative che Regione Lombardia, Comune di Milano, Adi - Associazione per il Disegno industriale e Federlegnoarredo lanciano insieme per promuovere il Design. Un Milione Di Euro - "Questo progetto - ha sottolineato l´assessore - nasce nell´ambito del Protocollo d´intesa sottoscritto nel dicembre scorso con il Comune di Milano". "Si tratta - ha continuato - del primo passo di un programma, che prevede eventi e iniziative di promozione per oltre 1 milione di euro, che hanno tutte lo scopo di capitalizzare il più possibile questo settore in termini di attrattività del territorio, di promozione turistica e commerciale di Milano; città che ha proprio nel design uno dei suoi punti di eccellenza a livello internazionale". Compasso D´oro - "Tre le prime iniziative a partire - ha spiegato Cavalli - la Mostra del Xxiii Compasso d´Oro, il prestigioso Premio al miglior design italiano. Si tratta di un appuntamento fondamentale per il mondo del design: una grande esposizione di oltre 400 prodotti, che sarà aperta al pubblico e presentata alla Giuria internazionale per l´assegnazione del Premio". La mostra sarà ospitata a partire dal 2 aprile negli spazi delle ex Officine Ansaldo, a Milano. Design Competition - "Ai giovani - ha concluso l´assessore - si rivolge la seconda importante componente di questo ampio programma, il progetto regionale ´Design Competition´, un´iniziativa rivolta a designer under 35, che prevede la collaborazione con le imprese lombarde come occasione di visibilità per i giovani e di innovazione per le imprese stesse". Il progetto vedrà la fattiva partecipazione di Adi e Federlegnoarredo sia nelle fasi attuative che di realizzazione dei prototipi che saranno esposte in occasione del Salone del Mobile 2015 e dei tanti eventi che animeranno la città di Milano nel corso del semestre di Expo.  
   
   
DESIGNÈ PISAPIA: “VINTA NUOVA SFIDA, TORNA IL COMPASSO D’ORO A MILANO”  
 
Milano, 19 marzo 2014 – Il Compasso d’Oro torna a Milano. Presentata a Palazzo Lombardia l´iniziativa Designè e in particolare l’edizione 2014 del più importante riconoscimento nel mondo del progetto e del design a cui da quest’anno si affianca il progetto Design Competition, per la valorizzazione dei giovani designer under 35. A presentare alla stampa tutte le iniziative il Sindaco Giuliano Pisapia con l’Assessore alle Politiche per il Lavoro, Moda e Designcristina Tajani e l’assessore regionale, Alberto Cavalli insieme al Presidente di Adi, Luisa Bocchietto e Roberto Snaidero, Presidente di Federlegnoarredo. “Dopo alcuni anni, il Compasso d’Oro, il premio più prestigioso nel campo del design, organizzato da Adi, l’Associazione del Design Industriale, torna a nella nostra città. Il Comune ha messo a disposizione per l’edizione 2014 della Xxiii Mostra del Compasso d’Oro dal 2 aprile negli spazi delle ex Officine Ansaldo. Ma abbiamo pensato anche al futuro, Adi, il design e la Collezione del Compasso d’Oro troveranno la propria casa permanente nell’ex Area Enel. Vogliamo in questo modo valorizzare e promuovere la ricerca e il design italiano nell´area urbana di Milano, suo luogo d´origine, quale fenomeno sociale ed economico e fattore strategico per la riconoscibilità del gusto italiano nel mondo. La nostra città - ha dichiarato il Sindaco di Milano, Giuliano Pisapia - è da sempre capitale della creatività e punto di riferimento del design, dello stile, dell´innovazione. Il luogo ideale dove investire per incrementare l´occupazione e lo sviluppo economico di questo settore. Una città che diventa così sempre più effervescente, viva e attraente, per offrire al mondo il meglio di sé, soprattutto in vista di Expo 2015". “Grazie alla collaborazione tra le Istituzioni e i principali player come Adi, Cosmit e Federlegnoarredo siamo riusciti a realizzare il calendario unificato degli eventi di Milano che rappresenta un ulteriore passo per la valorizzazione della moda e del design e di tutti gli operatori della creatività milanese” dichiara l’assessore alle Politiche per il Lavoro, Moda e Design Cristina Tajani che prosegue “Stiamo compiendo un’azione sinergica volta ad innovare il rapporto tra creatività e produzione, in una visione che vada al di là della mera dimensione estetica, spostando l’accento sulle professionalità, sulle competenze e sulla valorizzazione dei giovani designer under 35, in grado di innovare il processo produttivo in sintonia con i nuovi asset tecnologici e sociali, poiché design, moda e cultura sono caratteristiche che appartengono a Milano e alla sua storia e che rappresentano i tratti distintivi delle sua immagine riconosciuta in tutto il mondo”. E’ proprio ai giovani che si rivolge la seconda importante componente di questo ampio programma. Il progetto regionale Design Competition è un’iniziativa rivolta a designer under 35 che prevede la collaborazione con le imprese lombarde come occasione di visibilità per i giovani e di innovazione per le imprese stesse. Il progetto vedrà la fattiva partecipazione di Adi e Federlegnoarredo sia nelle fasi attuative – realizzazione dei prototipi e affiancamento dei giovani con designer professionisti – sia nelle iniziative di comunicazione, tra cui l’esposizione dei prototipi, in occasione del Salone del Mobile 2015 e dei tanti eventi che animeranno la città di Milano nel corso del semestre di Expo.