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MERCOLEDI

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Notiziario Marketpress di Mercoledì 25 Giugno 2014
ENERGIA: OGGI MINISTRO GUIDI IN MISSIONE IN ALGERIA  
 
Roma 25 giugno 2014 - Il Ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi sarà in visita oggi in Algeria. Nel corso della missione ad Algeri avrà incontri con il Primo Ministro Abdelmalek Sellal, con il Ministro dell’Industria e Miniere Abdeslam Bouchaureb, con il Ministro dell’Energia Yousef Yousfi e con il Ministro del Commercio Amara Benyounes. E’ previsto anche un incontro in Ambasciata con una delegazione di imprenditori italiani residenti in Algeria. La visita, che segue ad appena un mese quella effettuata in Tunisia, sarà la prima in Algeria di un ministro italiano dal novembre 2012 e offre l’occasione per confermare la rilevanza strategica che l’Italia attribuisce alla cooperazione con l’Algeria, soprattutto nella fornitura di idrocarburi (l’Italia è secondo acquirente di materie energetiche e terzo fornitore di beni). Il Paese nordafricano presenta, peraltro, un mercato interno in continua crescita, con importanti opportunità per le aziende italiane. Il momento è anche particolarmente proficuo per dare un segnale di continuità alla politica mediterranea che la Presidenza italiana dell’Unione europea ha posto fra le priorità della propria azione politica. Nel corso della missione, il Ministro Guidi ribadirà il tradizionale rapporto di amicizia che lega i due Paesi, discuterà delle azioni da mettere in campo per riequilibrare l’attuale deficit della bilancia commerciale bilaterale (dovuto soprattutto all’importazione di gas che rappresenta poco più del 20% delle nostre forniture dall’estero) e toccherà, con i diversi attori istituzionali algerini, i più importanti dossier energetici e quelli di collaborazione industriale e commerciale. L’interscambio commerciale Italia-algeria ha superato i 10,5 miliardi di euro nel 2013, mentre numerose sono le imprese italiane operanti nel Paese, soprattutto nel settore energetico e nel suo indotto, nelle infrastrutture e nei trasporti.  
   
   
FVG, ENERGIA: 27 GIUGNO REGIONI E COMUNITÀ A CONFRONTO SULLA PIANIFICAZIONE  
 
Udine, 25 giugno 2014 - La Direzione regionale Ambiente ed energia organizza per venerdì 27 giugno, nella sede della Regione a Udine, il meeting internazionale sulla pianificazione energetica. Obiettivo dell´incontro, al quale parteciperà l´assessore regionale all´Ambiente e energia Sara Vito, è promuovere il confronto sul tema tra diverse Regioni e Province, e proporre un workshop dedicato all´energia sostenibile per i comuni dell´area dell´Alto Adriatico. L´incontro, organizzato dalla Regione in collaborazione con la Provincia di Torino ed Environment Park Spa, si svilupperà in due momenti. Nel corso della mattinata si terrà un workshop tecnico in cui alcuni Comuni dell´Emilia Romagna,veneto, Friuli Venezia Giulia e Slovenia si confronteranno insieme ad alcuni partner del progetto Alterenergy sui piani d´azione per l´energia sostenibile, lo sviluppo delle fonti rinnovabili e le filiere. All´incontro tecnico parteciperanno anche i Comuni vincitori del Premio ambientale Save (Sustainable Actions Versus Energy). Nel pomeriggio è previsto un confronto tra enti pubblici - Regioni Toscana, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia, Provincia di Torino e di Trento e Comune di Udine - sul tema della pianificazione energetica e degli obiettivi regionali sulle fonti rinnovabili. Saranno presentati i risultati del Progetto Cep Rec, tra cui i bilanci energetici, e si terrà la premiazione di Save. L´evento rientra come "Energy day" nella Settimana europea dell´energia sostenibile che si tiene dal 23 al 27 giugno.  
   
   
MILANO: APPROVATA L’IMPOSTA UNICA COMUNALE (IUC) PER IL 2014 LA DELIBERA FISSA ANCHE IL REGOLAMENTO DI IMU, TASI E TARI  
 
Milano 25 giugno 2014 - Il Consiglio comunale ha approvato il 23 giugno, con 27 voti favorevoli, 2 astenuti e 15 contrari, la delibera sull’Imposta Unica Comunale (Iuc) per il 2014. La delibera fissa anche il regolamento di Imu, Tasi e Tari, che sono le tre componenti di cui è composta la Iuc e le relative aliquote. “Sono soddisfatta – ha dichiarato l’assessore al Bilancio Francesca Balzani – perché il dibattito in Consiglio si è svolto in un clima positivo e sono emerse proposte costruttive che hanno permesso di migliorare l’impianto complessivo del provvedimento”. Per quanto riguarda la Tasi (Tariffa sui Servizi Indivisibili) oltre ventiduemila prime case a Milano saranno esentate dal pagamento di questa tariffa sui servizi indivisibili varata dal Governo. Il Comune, oltre alla aliquota base fissata dalla legge al 2,5 per mille e benché la legge non le preveda automaticamente, ha introdotto detrazioni legate al valore catastale e per chi ha un reddito Irpef inferiore a 21 mila euro. Sempre per quanto riguarda le detrazioni, è stato introdotto un quoziente familiare che prevede uno sconto se in famiglia ci sono uno più figli. Inoltre si è deciso di ridurre la tariffa per chi ha una casa occupata abusivamente e ha presentato denuncia. Non solo, viene ridotto al minimo il peso dell’imposta sugli inquilini e gli affittuari di negozi e laboratori: la norma statale infatti ha lasciato a ogni Comune la libertà di fissare la quota per gli affittuari tra il 10 e il 30% dell’intera tariffa e la Giunta ha scelto di fissare tale percentuale al 10%. In questo modo due terzi di chi vive o lavora in affitto non pagherà la Tasi, visto che l’importo finale risulta minore della soglia minima (12 euro) prevista per il pagamento. Il sistema delle detrazioni viene finanziato dall’introduzione sulle seconde case, come prevede la legge nazionale, di un’aliquota Tasi dello 0,8 per mille. Per quanto riguarda l’Imu, che per legge continua ad applicarsi a tutti gli immobili diversi dalle prime case non di lusso, a Milano restano in vigore le stesse aliquote deliberate nel 2013. Vengono mantenute tutte le agevolazioni previste, in particolare, per le case affittate con contratti registrati o contratti "Città di Milano", gli immobili di associazioni e Onlus, le imprese artigiane, i negozi, le botteghe e i laboratori. Inoltre, un emendamento approvato stabilisce una riduzione dell’aliquota Imu per cinema e teatri: l´8,7 per mille anziché il 10,6 per mille. Per quanto riguarda la Tari (Tassa Rifiuti), infine, viene calcolata in base alla superficie calpestabile e commisurata alla quantità di rifiuti prodotti in relazione agli usi e alla tipologia delle attività svolte e al costo della gestione dei rifiuti. In particolare, per le utenze domestiche rimane la parametrazione alla superficie calpestabile e al numero degli occupanti. E’ stato previsto uno sconto del 25% a favore delle attività commerciali che operano in prossimità di cantieri stradali.  
   
   
CAMPANIA: ACCELERAZIONE DELLA SPESA, VIA A 11 INTERVENTI LAVORI PUBBLICI PER 22 MILIONI 778MILA EURO  
 
Napoli, 25 giugno 2014 - "Sono stati pubblicati sul Bollettino ufficiale della Regione Campania undici decreti dell´Assessorato Lavori pubblici con i quali vengono ammessi a finanziamento altrettanti interventi derivanti dalle iniziative di accelerazione della spesa per un valore complessivo di 22 milioni 778mila euro.” Così l´assessore ai Lavori pubblici Edoardo Cosenza. “I provvedimenti pubblicati sull´ultimo Burc riguardano anche lavori di messa in sicurezza di edifici scolastici, come la Riqualificazione e rifunzionalizzazione dell´ex scuola elementare San Lorenzo nel comune di Sant´egidio del Monte Albino (Sa), del plesso in via Kennedy a Sapri (Sa), del Martini a Castel Baronia (Av), della scuola media Giordano a Cercola (Na) e di una scuola a Telese Terme (Bn). Altri interventi importanti riguardano la riqualificazione di borghi e centri storici. Tra i progetti finanziati vi è anche la riqualificazione della fascia costiera nel comune di Montecorice (Sa), che rappresenta una importante azione per la mitigazione e la prevenzione dei rischi naturali. “Sette degli undici progetti ammessi a finanziamento (relativi ai Comuni di Telese Terme (Bn), Sant´egidio del Monte Albino (Sa), Sapri (Sa), Castel Baronia (Av), San Giovanni a Piro (Sa), Serramezzana (Sa) e Cercola (Na) rientrano nelle istanze presentate dagli enti pubblici attraverso il bando predisposto dalla Regione il 4 dicembre scorso e il cui elenco è stato approvato il 26 febbraio. “Ad oggi – ha spiegato Edoardo Cosenza – grazie alle misure adottate dalla Giunta Caldoro e dall´Assessorato regionale ai Lavori pubblici nell´ambito dell´accelerazione della spesa, è stato dato il via libera ad interventi per oltre 144 milioni di euro. Con la pubblicazione dei decreti i Comuni potranno far partire subito le gare per la realizzazione delle opere."  
   
   
EDILIZIA RESIDENZIALE:IN UMBRIA 330 ALLOGGI INDISPONIBILI PER MANCANZA DI RISORSE, SERVONO 5 MILIONI 600 MILA EURO, CHIEDIAMO AL GOVERNO DI ACCELERARE IL TRASFERIMENTO  
 
Perugia, 25 giugno 2014 – "Per rendere agibili gli alloggi destinati all´edilizia residenziale pubblica, l´Umbria ha fatto la sua parte. Ora, sollecitiamo il governo ad accelerare i tempi e a trasferire le risorse richieste dalla Regione": a sollecitare il governo è l´assessore regionale alle politiche della casa, Stefano Vinti, ricordando che, in seguito all´entrata in vigore del decreto con il quale il governo nazionale ha messo in campo le misure tendenti a mitigare l´emergenza abitativa presente nel paese, la Giunta regionale su proposta dell´assessore Vinti, nella seduta di ieri 23 giugno, ha provveduto ad approvare l´elenco degli alloggi di proprietà dell´Ater e dei Comuni che necessitano di lavori di non rilevante entità, al fine di essere resi prontamente disponibili per le assegnazioni agli aventi diritto inseriti nelle graduatorie comunali. L´assessorato ha quindi disposto il suo invio al Ministero entro il termine stabilito dalla legge, ai fini dell´ammissione a finanziamento. "Con l´entrata in vigore della legge 23 maggio 2014, n. 80 di conversione del Decreto legge 28 marzo 2014, n. 47 il governo nazionale è intervenuto per fronteggiare l´emergenza abitativa in Italia – ha spiegato l´assessore Vinti - In particolare, l´articolo 4, comma 1, della legge n. 80/14 prevede che entro quattro mesi dall´entrata in vigore della norma il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministero dell´economia e delle finanze e il Ministero per gli affari regionali e le autonomie, approvi i criteri per la formulazione di un programma di recupero e razionalizzazione degli immobili e degli alloggi di edilizia residenziale pubblica di proprietà dei Comuni e degli Iacp, comunque denominati in Umbria Ater, sia attraverso il ripristino di alloggi di risulta, che tramite la manutenzione straordinaria degli alloggi anche ai fini dell´adeguamento energetico, impiantistico, statico e del miglioramento sismico degli immobili. Mentre il comma 1-bis, dell´articolo 4, prevede altresì che le Regioni trasmettano, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge, al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti l´elenco delle unità immobiliari, di proprietà dei Comuni e degli Iacp comunque denominati che, con interventi di manutenzione ed efficientamento di non rilevante entità, siano resi prontamente disponibili per le assegnazioni". "La Regione Umbria – precisa Vinti - ha quindi predisposto e inviato al Ministero l´elenco predisposto dall´Ater regionale e che riguarda anche gli alloggi di proprietà Comunale, di cui l´Azienda è incaricata della gestione e che prevede la manutenzione di circa 330 alloggi per una spesa complessiva stimata pari a circa 5.600.000 euro, con una spesa media ad alloggio di circa 17.000 euro ed un medio costo a metro quadrato pari a 233 euro di molto inferiore ai massimali di costo stabiliti dalla Regione per medesimi interventi". L´assessore Vinti precisa che "è stato inoltre predisposto un ulteriore elenco, anch´esso da inviare al Ministero, nel quale sono ricompresi gli alloggi, sia di proprietà Ater che comunale, che necessitano di lavori di manutenzione di maggiore entità, con un costo medio a metro quadrato superiore ad 350 euro e quelli che prevedono lavori sulle parti condominiali dell´edificio, anche ai fini dell´adeguamento energetico ed impiantistico. In quest´ultimo elenco è prevista la manutenzione straordinaria di edifici, composti da circa 600 alloggi, per una spesa complessiva stimata di circa 11.000.000 di euro". La delibera approvata ieri dalla Giunta regionale stabilisce che,qualora le risorse attribuite dal Ministero dovessero risultare insufficienti per la copertura finanziaria di tutti gli interventi previsti nei due elenchi, ai fini dell´assegnazione del finanziamento si dovrà tenere conto dell´ubicazione degli alloggi dando, in primo luogo, priorità agli interventi previsti nei Comuni classificati ad alta tensione abitativa, a seguire tutti gli altri Comuni. All´interno di ciascuna classe si dovrà tenere delle seguenti priorità: per i Comuni ad alta tensione abitativa: a.1) interventi sugli alloggi di proprietà Ater ubicati nel centro urbano e frazioni contigue; a.2) interventi sugli alloggi di proprietà comunale ubicati nel centro urbano e frazioni contigue; a.3) interventi sugli alloggi di proprietà Ater ubicati nelle frazioni limitrofe; a.4) interventi sugli alloggi di proprietà comunale ubicati nelle frazioni limitrofe. Per i Comuni non ad alta tensione abitativa: b.1) interventi sugli alloggi di proprietà Ater; b.2) interventi sugli alloggi di proprietà comunale. Infine, qualora le risorse dovessero risultare insufficienti per la copertura finanziaria degli interventi all´interno delle priorità, per l´assegnazione del finanziamento si dovrà tenere conto del numero di domande di edilizia residenziale pubblica presenti nella graduatoria comunale. "La disponibilità di ulteriori 330 alloggi, a livello regionale, ad oggi non disponibili per inagibilità, è essenziale per soddisfare i bisogni dei territori regionali – ha concluso l´assessore Vinti – La mancata assegnazione degli alloggi perché non è stata possibile un´adeguata manutenzione, rappresenta uno degli eclatanti effetti dei tagli di risorse per l´edilizia residenziale pubblica effettuati dai governi centrali alle Regioni, compresa l´Umbria. Una politica miope e sbagliata, che ha portato ad un deperimento di parte del patrimonio edilizio pubblico e, pertanto, privato centinaia di famiglie del diritto alla casa. Una privazione che diventa particolarmente più grave in questa fase di crisi economica e di riduzione dei redditi dei ceti popolari e dei lavoratori".  
   
   
ITALIA STARTUP VISA: PROCEDURE PIÙ SNELLE E VELOCI PER ATTRARRE IMPRENDITORI INNOVATIVI ESTERI  
 
Roma 25 giugno 2014 – Gli imprenditori extra-Ue che intendono avviare una startup innovativa in Italia potranno usufruire da oggi di una serie di procedure molto più snelle e veloci. Il risultato è possibile grazie a un programma innovativo, denominato Italia Startup Visa, che presentato dal ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, presso l’acceleratore di startup Luiss Enlabs alla Stazione Termini e che vede il diretto coinvolgimento del dicastero di Via Veneto insieme al Ministero degli Affari Esteri. L’iniziativa del governo, cui hanno collaborato anche il Ministero dell’Interno e il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, facilita, in modo significativo, la fase di ottenimento del visto d’ingresso per lavoro autonomo per quei cittadini dei Paesi extra-Ue che intendono avviare una startup innovativa nel nostro Paese. Tra le novità più significative, la centralizzazione della procedura di concessione del visto in capo a un unico Comitato tecnico, insediato presso il Ministero dello sviluppo economico, composto da rappresentanti di associazioni riconosciute e qualificate, a valenza nazionale e fortemente legate all’universo delle startup. Il Comitato valuterà entro 30 giorni la domanda del richiedente corredata da curriculum accademici e professionali, oltre a informazioni dettagliate riguardo a idea e modello di business, tipologia di prodotto o servizio da sviluppare, e mercato di riferimento. La procedura risulta ancora più semplificata qualora il richiedente visto presenti la disponibilità di un incubatore certificato ad accoglierlo presso le proprie strutture per la costituzione della startup innovativa. L’unico parametro economico-finanziario richiesto è la disponibilità di risorse, dedicate alla startup, pari ad almeno 50.000 euro, incluso il valore dei servizi che eventualmente l’incubatore certificato presterà alla nuova impresa. Tutta la procedura sarà gestita in modalità telematica attraverso il sito italiastartupvisa.Mise.gov.it, consultando il quale l’utente può apprendere tutte le informazioni utili e fare domanda per ottenere il visto d’ingresso. Secondo il Ministro Guidi “Italia Startup Visa è un ulteriore tassello della policy a favore delle startup innovative. Uno strumento volto a incrementare la capacità di attrazione del nostro Paese approfittando della crescente mobilità delle intelligenze e degli imprenditori innovativi su scala globale”. “Da oggi - ha aggiunto il Ministro - un cittadino di un paese extra-Ue che vuole costituire una startup innovativa in Italia potrà ottenere il visto di ingresso in modo estremamente semplificato e veloce.”  
   
   
COMMERCIO ESTERO: ASSOCAMERESTERO, A MAGGIO REAZIONE DELL’EXPORT NEI MERCATI EXTRA-UE CRESCONO LE ESPORTAZIONI ITALIANE (+5,7% RISPETTO AD APRILE, NEI DATI DESTAGIONALIZZATI), L’INCREMENTO PIÙ CONSISTENTE DA DICEMBRE 2013, MA IN UN ANNO IL DATO SEGNA UNA FLESSIONE (-1,6%)  
 
Roma, 25 giugno 2014 – Buona ripresa a maggio per l’export italiano nei Paesi Extra-ue: nei dati destagionalizzati, le vendite al di fuori dell’Unione Europea registrano infatti la migliore performance da dicembre 2013 (+5,7% rispetto ad aprile, con un valore di 15,5 miliardi di euro), sebbene però nei primi cinque mesi dell’anno si registri un calo dell’1,6% su base annua. A livello di saldo Made in Italy, pur in presenza di un attivo di circa 25 miliardi di euro nel periodo gennaio-maggio 2014, si registra un calo di 1,9 miliardi di euro su base annua. Per quanto riguarda le tipologie di prodotti, i beni strumentali, con un valore di 18,5 miliardi, sono quelli che contribuiscono in misura maggiore all’attivo (per ben il 75%). “Si riduce l´avanzo perché riprende il processo di importazione e oggi rispetto al 2008 la propensione all´import è più alta di ‎cinque punti e il contenuto import delle produzioni è in crescita. – sottolinea Gaetano Fausto Esposito, Segretario Generale di Assocamerestero, commentando i dati Istat sul commercio estero diffusi oggi – In particolare, tengono bene prodotti come i macchinari e gli apparecchi meccanici perché sta riprendendo un ciclo di investimento nell´extra Ue. In prospettiva, però, desta una certa preoccupazione la ripresa della domanda interna e soprattutto un eventuale aumento del costo delle materie prime, che nell´ultimo anno è stato in sostanziale flessione”. Per quanto riguarda le principali destinazioni dell’export, preoccupa il dato della Svizzera, nostro mercato di prossimità, dove in un anno si è ridotta di 0,7 punti percentuali la quota delle esportazioni italiane, con una flessione del surplus di circa 1,3 miliardi di euro. In miglioramento, invece, le vendite in Cina, con un incremento di 0,2 punti percentuali della quota export ed un aumento delle vendite ben del 19,6% nei primi cinque mesi dell’anno, cui si accompagna anche una lieve contrazione del deficit (di 300 milioni di euro).  
   
   
GIOVEDI’ 26 GIUGNO LA REGIONE MARCHE A PERUGIA CON 22 IMPRESE PER IL PROGETTO INTERREGIONALE “PROMOZIONE DEI SETTORI ENERGIE RINNOVABILI, EDILIZIA SOSTENIBILE, TECNOLOGICA AGRICOLA ED AGROINDUSTRIALE IN AFRICA SUB-SAHARIANA”.  
 
Ancona, 25 giugno 2014 - La Regione Marche parteciperà con circa 22 imprese al progetto Interregionale “Promozione dei settori Energie rinnovabili, edilizia sostenibile, tecnologica agricola ed agroindustriale in Africa Sub-sahariana” che ha l’obiettivo di sostenere le piccole e medie imprese, con azioni specifiche in Mozambico, Sudafrica, Angola e Tanzania. L’iniziativa sarà presentata alle imprese interessate giovedì 26 giugno alle 15 a Perugia, nel Salone d’Onore di Palazzo Donini. Al progetto, promosso dal Ministero dello Sviluppo economico in collaborazione con Ice – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, partecipano le Regioni Umbria (capofila), Marche e Lazio. Nel corso dell’incontro verranno presentate le opportunità che offre l’area subsahariana, mercato emergente dalle grandi prospettive, con focus sui quattro Paesi “target”. Saranno illustrate le finalità e le fasi del progetto, che si propone di promuovere la commercializzazione di know-how e tecnologia italiana, rafforzare i contatti con le associazioni imprenditoriali, Università e Centri di ricerca dei Paesi coinvolti, e, inoltre, di facilitare l’avvio di rapporti commerciali tra operatori italiani e locali con iniziative di formazione imprenditoriale, missioni di imprenditori italiani nell’area subsahariana e di operatori africani in almeno due delle regioni italiane coinvolte. Saranno presenti i rappresentanti delle Ambasciate di Angola, Mozambico, Sudafrica e Tanzania. Sono previsti gli interventi di Francesco Alfonsi, dirigente dell’ufficio Accordi e convenzioni dell’Agenzia Ice di Roma; Giulio Mulas, direttore dell’ufficio dell’Agenzia Ice di Johannesburg; Paolo Ricci, delegato allo sviluppo internazionale di Terni Energia spa (che parlerà dell’esperienza di successo in Sudafrica nel comparto del fotovoltaico); Maurizio Ferri, responsabile dell’ufficio dell’Agenzia Ice di Maputo; Maurizio Vincenzo Crisafulli, presidente dell’Associazione Imprenditori italiani in Mozambico; Simone Santi, presidente di Leonardo Business Consulting.  
   
   
OPPORTUNITÀ DA SCOPRIRE IN VIETNAM A PARMA LA PRIMA TAPPA DEL TOUR EUROPEO CHE PROSEGUE A BRUXELLES IL PAESE ASIATICO È PORTA DI ACCESSO AL MERCATO ASEAN, DAL 2015 AREA DI LIBERO SCAMBIO CON L’ELIMINAZIONE DELLE TARIFFE DOGANALI  
 
 Parma, 25 giugno 2014 - Il Vietnam è un Paese giovane con ritmi di crescita del Pil intorno al 6 per cento, dove si respirano dinamismo ed entusiasmo. E’ porta di accesso per il mercato Asean, l’associazione di 10 paesi del Sud Est Asiatico con oltre 600 milioni di abitanti, che dal 2015 diventerà “Free Trade Area” (Afta) comunità economica sul modello europeo, vastissima area di libero scambio con l’eliminazione di tutte le tariffe doganali. L’asean è il terzo partner commerciale dell’Ue. Si stima che la crescita degli scambi potrà salire per una percentuale intorno al 4% annuo, proprio grazie all’abbattimento dei dazi. A questo si aggiungono i trattati di libero scambio con grandi Paesi vicini (Corea del Sud, Giappone, Cina, Australia, Nuova Zelanda, India): merci prodotte per il 40 per cento in loco potranno entrare e uscire dall’area Asean senza imposizione di dazi o con tariffe contenute. Si orienta verso questa prospettiva il Consorzio Europe Vietnam Business Network (Evbn), a cui in qualità di partner italiano partecipa Unioncamere Emilia-romagna. Del consorzio Evbn, che svolge una azione mirata e concreta per far conoscere alle piccole e medie imprese (Pmi) europee e creare le condizioni per un ambiente favorevole alle possibilità di affari che può offrire il Vietnam, si è parlato alla Camera di commercio di Parma nella prima e unica tappa italiana del tour di presentazione che toccherà domani Bruxelles. Il Consorzio Evbn opera sulla base di progetti approvati e finanziati dall’Unione Europea e quindi con un approccio concreto per gli imprenditori. L’unione Europea è il secondo maggior partner commerciale del Vietnam dopo la Cina. Per le caratteristiche del tessuto industriale vietnamita, composto in gran parte da piccole e medie imprese, manodopera con costi bassi e alta scolarizzazione, il Vietnam si propone come Paese molto competitivo e partner ideale per investire e commercializzare, specie per le imprese italiane. Meccanica, infrastrutture, attrezzature e componenti per l’industria turistica sono i principali settori dove le aziende tricolori possono trovare opportunità di affari. Durante il convegno di Parma, trasmesso in diretta streaming, si sono svolte due tavole rotonde in collegamento con Ho Chi Minh City, per consentire ai rappresentanti delle associazioni di categoria vietnamite dei settori packaging-trasformazione alimenti e lifestyle, di fornire approfondimenti e rispondere a domande degli imprenditori italiani in vista di due eventi che si svolgeranno in ottobre: nove buyer vietnamiti parteciperanno a Cibus Tec Food Pack alle fiere di Parma, poi operatori italiani saranno in missione in Vietnam. Contemporaneamente al convegno, Hoang Hai Pham, responsabile del Desk Vietnam ha incontrato 15 aziende, nella seconda giornata del suo viaggio di lavoro che lo ha portato a Bologna lunedì e proseguirà a Ferrara, Rimini per concludersi a Piacenza venerdì 27 giugno.  
   
   
TRENTINO: 2,3 MILIONI A FAVORE DEI LAVORATORI DELLE PICCOLE IMPRESE  
 
Trento, 25 giugno 2014 - “Il Trentino dimostra oggi che l’Autonomia funziona anche nel campo del welfare e che la gestione delle risorse a livello territoriale garantisce efficacia e tempestività degli interventi. Lo Stato dovrebbe prendere esempio dal nostro accordo con le parti sociali per disciplinare i nuovi criteri del welfare”. Con queste parole il vicepresidente e assessore allo sviluppo economico e lavoro Alessandro Olivi ha accompagnato la firma del Protocollo per la Cassa in deroga, avvenuta oggi tra parti sociali e la Provincia. Col documento sottoscritto stamani, infatti, si rinnova l´impegno del Trentino a favore dei lavoratori di imprese artigiane, del terziario o industriali, che potranno accedere alla cassa integrazione in deroga e alla mobilità in deroga, nel momento in cui si ritrovano sospesi temporaneamente dall’attività lavorativa per motivi riconducibili a crisi di mercato. In particolare, l’intesa riguarda i dipendenti di piccole imprese sotto le 15 unità. Lo stato di tutela dell’occupazione proseguirà nella sua efficacia fino al 31 dicembre prossimo, utilizzando le risorse ancora disponibili, pari a circa 2,3 milioni di euro. In precedenza l’accordo, unico nel suo genere in Italia, era stato firmato alla fine del 2013 ed estendeva a queste categorie di lavoratori le tutele previste dal Governo. Negli scorsi giorni era arrivato il via libera della Commissione provinciale per l´impiego. A differenza di quasi tutte le altre Regioni, impegnate a ricercare le risorse per far fronte, ancora, agli impegni previsti per il 2013, il Trentino può continuare ad accogliere le domande via via avanzate, fino a fine 2014. Lo status comprende anche la mobilità in deroga: in Trentino ai lavoratori che hanno perso il lavoro vengono garantiti sei mesi in più di sostegno al reddito, rispetto ai dodici riconosciuti dallo Stato con l’Aspi. “Il protocollo sottoscritto oggi non prevede il ricorso a stanziamenti aggiuntivi - ricorda Olivi - ma verranno utilizzate le risorse residue: questo a conferma che, da parte nostra c’è stata una gestione oculata e corretta degli strumenti a sostegno del reddito. L’intesa con le parti sociali rappresenta l’ennesima riprova che l´Autonomia funziona anche in questo campo e che la gestione delle risorse a livello territoriale assicura efficacia e tempestività degli interventi. Non sarebbe male – ha aggiunto il vicepresidente, – se lo Stato prendesse esempio dal nostro accordo per disciplinare i nuovi criteri del welfare. In Trentino continueremo quindi a sostenere i lavoratori e le imprese in difficoltà, in attesa nel nuovo provvedimento del Governo, annunciato ma non ancora operativo. Nel caso di varo delle nuove misure da parte del Governo, il Trentino provvederà a riconfigurare gli strumenti già individuati, valorizzando l’autonomia decisionale”. Il Protocollo per la Cassa in deroga estende i benefici per lavoratori e imprese fino al 31 dicembre prossimo. L’intesa è stata firmata stamani dal vicepresidente e assessore provinciale alla o sviluppo economico e lavoro, Alessandro Olivi, e dalle parti sociali. Il precedente protocollo di intesa era stato siglato tra la Provincia e le parti sociali lo scorso 30 dicembre. La firma arriva dopo che, negli scorsi giorni, era arrivato il via libera della Commissione provinciale per l’impiego, la quale aveva discusso il tema degli ammortizzatori sociali in deroga. Gli ammortizzatori in deroga potranno contare su una disponibilità di risorse è pari a circa 2.300.000 euro: questo consentirà di proseguire gli interventi sia di cassa integrazione in deroga che di mobilità in deroga. La disponibilità delle risorse residue - assegnate dallo Stato in massima parte nel 2013 - si deve all’attenzione riservata dalle parti nella precedente scrittura dei criteri di accesso agli ammortizzatori. “In questi mesi - ha sottolineato dall´assessore Olivi - abbiamo saputo coniugare l’esigenza di rispondere ai bisogni di tutela con quella di rendere la spesa efficiente. Oggi non sono molti i territori regionali che possono disporre di risorse per accogliere le nuove istanze di sostegno”. L’accordo di oggi colma il vuoto che si sarebbe potuto creare per gli ammortizzatori sociali, nell’attesa che il Governo emani il decreto per la regolamentazione, andando a modificare o integrare gli interventi garantiti sino ad oggi dalle Regioni e dalle Province autonome. A fronte della disponibilità delle risorse è stato necessario introdurre alcune restrizioni nei requisiti di accesso ai diversi strumenti. “Nell’incertezza sui tempi di entrata in vigore del decreto - ha ribadito Olivi - abbiamo deciso di sottoscrivere il nuovo accordo valevole fino all’entrata in vigore del decreto statale. L’accordo conferma le regole esistenti per gli interventi di cassa integrazione e prevede la possibile concessione di nuovi interventi di mobilità in deroga per i lavoratori di età pari o superiore a 50 anni al momento del licenziamento, licenziati per giustificato motivo oggettivo e cessati dal godimento dell’indennità di disoccupazione”.  
   
   
TRENTO: DISTRETTO ECONOMIA SOLIDALE: AD UNA COOPERATIVA LA DIGITALIZZAZIONE DELL´ARCHIVIO DI APAPI  
 
Trento, 25 giugno 2014 - Su proposta dell´assessora alla salute e solidarietà sociale, Donata Borgonovo Re, la Giunta provinciale ha deciso di proseguire nell´attuazione di un accordo volontario che vuole favorire lo sviluppo in Trentino di un distretto dell´economia solidale per persone in esecuzione penale e per ex detenuti. Con.solida individuerà una cooperativa sociale a cui affidare la digitalizzazione dell´archivio cartaceo dell´Agenzia provinciale per l´assistenza e la previdenza integrativa; l´archivio comprende la documentazione relativa alle domande per l´assegno regionale al nucleo familiare, il contributo per le famiglie numerose ed il contributo a sostegno del potere di acquisto delle famiglie. Il 4 marzo del 2011 tra la Provincia autonoma di Trento, la direzione della Casa circondariale di Trento e la Federazione Trentina della Cooperazione è stato siglato infatti l´accordo volontario. La normativa provinciale (l.P. N. 13-2007) favorisce infatti la realizzazione di un distretto dell´economia solidale inteso come un circuito, a base locale, capace di valorizzare le risorse territoriali per la creazione di filiere di finanziamento, produzione, distribuzione e consumo di beni e servizi. L´accordo prevedeva la realizzazione di un progetto pilota che riguardava la digitalizzazione dell´archivio del Servizio utilizzazione acque pubbliche della Provincia; progetto che si è concluso positivamente. Da qui la decisione di proseguire nell´esperienza con un nuovo incarico.  
   
   
FERRARA - IL 25 GIUGNO L´IMPRESA INCONTRA LA RICERCA  
 
 Ferrara, 25 giugno 2014 – Oggi a partire dalle ore 9.15, giornata di visita al Polo Scientifico-tecnologico dell´Università di Ferrara (via Saragat, 1). L´evento è organizzato da Unindustria Ferrara e Università degli Studi di Ferrara, con la collaborazione di Confindustria Emilia Romagna Ricerca, per dare la possibilità alle imprese di incontrare i ricercatori dell’Università su tematiche di sviluppo di prodotto ed innovazione di processo nell’industria manifatturiera; inoltre verranno illustrate le opportunità di cofinanziamento pubblico dei programmi di ricerca industriale. La partecipazione è libera, previa iscrizione e compilazione del questionario sui temi di interesse, al sito dell´Università di Ferrara. L´incontro avrà natura operativa: le visite ai laboratori e gli approfondimenti tematici potranno essere organizzati anche per gruppi di partecipanti, sulla base degli specifici interessi per materia espressi nel questionario. Gli orari degli incontri one-to-one saranno definiti preventivamente in base alle richieste espresse nel questionario e verranno comunicati ai presenti la mattina del 25 giugno. La partecipazione è libera, previa iscrizione e compilazione del questionario sui temi di interesse. Ulteriori informazioni sono disponibili sull´apposita pagina della Cdc di Ferrara.  
   
   
IL TRENTINO LAVORA PER COSTRUIRE IN VALLE DEL CHIESE UNA FILIERA DEL LEGNO  
 
Trento, 25 giugno 2014 - Pur palesando alcune difficoltà nella realizzazione di una vera e propria filiera del legno, i responsabili del gruppo X-lam Dolomiti della famiglia Paterno, hanno ribadito ieri, nel corso di un incontro avvenuto in Provincia con l’assessore allo sviluppo economico Alessandro Olivi, di considerare strategica la presenza della Legno Più Case nella valle del Chiese. All’incontro, che era stato sollecitato dalla Fillea Cgil del Trentino, oltre ai responsabili dell’azienda, erano presenti anche una delegazione di lavoratori, il sindaco di Condino Giorgio Butterini e il segretario della Fillea-cgil Maurizio Zabbeni. Le preoccupazioni da parte dei lavoratori nascono dai ritardi nella corresponsione degli stipendi, in parte rientrata, perché sono stati pagati quelli relativi a maggio e anche dalla mancata predisposizione di un piano industriale che dia garanzie per il futuro. L’assessore Olivi ha chiesto all’azienda se la presenza della Legno Più in valle del Chiese sia ancora considerata strategica dal Gruppo Paterno e se via sia la volontà di investire sul know-how e sulle professionalità acquisite dai lavoratori. I responsabili del Gruppo Paterno si sono impegnati a sistemare le questioni legate alla corresponsione degli stipendi, ribadendo l’importanza dell’investimento effettuato diversi anni fa a Condino, quando rilevarono un’azienda di proprietà mista fra privati e Trentino Sviluppo. Rispetto alle difficoltà nella realizzazione di una vera e propria filiera del legno che vada dal bosco alle costruzioni, difficoltà relative soprattutto ad una eccessiva burocratizzazione delle procedure, l’assessore Olivi ha proposto che si possa approfondire la questione, andando a verificare la possibilità di costituire in valle del Chiese una sorta di modello di collaborazione pubblico-privato che contenga tutti gli elementi per la realizzazione di una filiera completa. Una proposta che è stata accolta dai vertici della Legno Più Case, che entro 15 giorni forniranno all’assessore tutti gli elementi che, a detta dell’azienda, sono da ostacolo alla realizzazione di tale progetto.