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Notiziario Marketpress di Mercoledì 18 Febbraio 2015
IL COMMISSARIO EUROPEO ARIAS CAñETE AL CONSIGLIO DI LISBONA: "VERSO UN EFFICACE UNION ENERGY"  
 
Bruxelles, 18 febbraio 2015 – “Signore e signori, E ´un piacere per me essere qui e per presentare la visione della Commissione Juncker per l´efficienza energetica. Come saprete, nei prossimi giorni, la Commissione presenterà la sua proposta di Unione Energy. Questo progetto sarà fondamentale per realizzare il sistema energetico sostenibile, competitiva e sicura ai cittadini e le imprese europee devono. Per avere successo, l´Unione Energy dovrà essere un esercizio collettivo, che riunisce tutti i settori della politica energetica dell´Ue, e le parti interessate a tutti i livelli della società. La nostra proposta la prossima settimana definirà una visione, ma una visione non conta nulla senza l´azione vera e rigorosa attuazione. Ecco perché la nostra proposta sarà accompagnata da una lista di misure concrete che, come l´energia e il cambiamento climatico Commissario, sarà personalmente responsabile per la consegna. Oggi vorrei concentrarsi in particolare sulle dimensioni di efficienza energetica dell´Unione Energy, e perché penso che dovremmo adottare il motto di ´efficienza prima´. Ma prima mi rivolgo a efficienza energetica - e in particolare l´efficienza energetica nel settore industriale - fatemi coprire brevemente alcuni altri aspetti importanti della nostra proposta. In primo luogo, vorrei iniziare con la sfida della sicurezza energetica . Senza rapida e decisiva azione degli Stati membri rimarranno dipendenti da un unico fornitore che vede la vendita di gas non semplicemente come una questione commerciale, ma come arma politica. Inoltre, l´Ue sarà più dipendente dalle importazioni; importazioni aggiuntivi forniti tramite nuovi gasdotti come il corridoio meridionale saranno compensati dal calo della produzione interna. Non vedo pertanto la necessità di un´azione concreta, in una forma che i nostri cittadini saranno immediatamente capire e apprezzare. Dobbiamo consolidare il nostro rapporto con i nostri partner di fiducia come la Norvegia raggiungere i nuovi paesi di transito e fornitori come la Turchia e l´Algeria, e sosteniamo i vecchi amici, come l´Ucraina, e la Comunità dell´energia. Inoltre, dovremmo costruire le infrastrutture necessarie per portare questo gas per cui è più necessaria nell´Unione europea. È per questo che proporrà una nuova strategia di Gnl dell´Ue, e lavorando per accelerare altri progetti di infrastrutture. In secondo luogo, abbiamo anche bisogno di portare avanti lo sviluppo del mercato interno dell´energia. Molto resta ancora da fare se vogliamo raggiungere un mercato realmente integrato. Un cittadino in uno Stato membro deve essere in grado di acquistare la sua elettricità liberamente e semplicemente da una società di un altro Energia rinnovabile prodotta localmente deve essere assorbita facilmente ed efficientemente nella griglia. I prezzi per i cittadini devono essere accessibili e competitivi. E dobbiamo sviluppare i segnali di investimento a lungo termine che favoriscano forniture sostenibili e competitive. Mentre abbiamo ottenuto molto, e abbiamo solide fondamenta per costruire su, questa visione di un mercato interno dell´energia non esiste oggi, e senza modifiche, non accadrà domani. In terzo luogo il energie rinnovabili , il presidente Juncker ha fissato l´obiettivo di diventare - o rimanere - leader mondiale in questo settore. Per me questo significa diventare un centro globale di eccellenza per lo sviluppo e la produzione della prossima generazione di tecnologie per le energie rinnovabili. Per questo abbiamo bisogno di mettere in atto le politiche che catalizzare una straordinaria espansione degli investimenti in nuove, energia pulita altamente competitivo. Questo è ciò che l´obiettivo del 27% entro il 2030 le richieste. Abbiamo fatto grandi progressi verso il raggiungimento del nostro obiettivo del 20% entro il 2020, ma abbiamo anche imparato molto. Dobbiamo mettere questa conoscenza a utilizzare. Dobbiamo creare un mercato unico europeo per le energie rinnovabili che è completamente integrata con, e compete liberamente, il mercato complessivo di elettricità. Un mercato delle energie rinnovabili, che premia l´innovazione e promuove l´efficienza. Questo darà un contributo importante per migliorare la nostra sicurezza energetica. Deve essere un driver di crescita e occupazione. E in tal modo contribuirà a garantire prezzi dell´energia elettrica a prezzi accessibili e competitivi per i nostri cittadini. Per raggiungere questi obiettivi, la Commissione consulterà su e proporre un nuovo pacchetto energia rinnovabile. In quarto luogo, una dimensione che è parte integrante di raggiungere tutti i nostri obiettivi dell´Unione Energy: abbiamo bisogno di successo nella ricerca . Senza un vantaggio competitivo in ricerca e tecnologia, non ci sarà il leader mondiale nel settore delle energie rinnovabili. Noi non consegnare le case ad alta efficienza energetica che possono trasformare i cittadini in consumatori di energia attiva. Non saremo in grado di costruire le città veramente intelligenti, né a mantenere una posizione di leadership in tecnologie energetiche più tradizionali e veicoli efficienti. Per tutto questo una rinnovata enfasi sulla ricerca è la chiave. E in quinto luogo, la moderazione della domanda e l´efficienza energetica sono, a mio avviso, le zone che meritano la nostra massima determinazione a livello comunitario, nazionale, regionale e individuale. E ´stato detto più volte, ma è vero: l´energia non usiamo è l´energia più economico, più sostenibile e più sicuro che ci sia. L´unione europea è già leader mondiale qui; ma credo che possiamo fare molto di più. Si inizia con l´assunzione di "efficienza prima" come il nostro motto costante. Prima importiamo più gas o generare più potenza, dovremmo chiederci: "possiamo in primo luogo prendere misure efficaci per ridurre la nostra energia?" Il nostro quadro di norme di prodotto, l´etichettatura e codici edifici è diventata il gold standard globale per l´efficienza energetica, e deve rimanere così. Qui vedo la necessità di un´iniziativa a tre punti: prima: nuova e aggiornata normativa : una revisione delle eco-design, l´etichettatura, gli edifici e le direttive di efficienza energetica; una nuova strategia per il riscaldamento e il raffreddamento; e le nuove misure in materia di veicoli efficienti, tra cui promuovere la mobilità elettrica; secondo: una maggiore e più efficace utilizzo dei fondi disponibili , tra cui l´iniziativa Juncker Fondi regionali e strutturali. A questo proposito la Commissione promuoverà una iniziativa Città intelligenti e comunità e utilizzare il Patto dei Majors al massimo delle sue potenzialità; e terza: un nuovo approccio sul miglioramento dell´efficienza energetica degli edifici. Gli investimenti in isolamento sono tra le più redditizie per i cittadini e l´industria di oggi. La maggior parte del lavoro qui deve essere fatto a livello nazionale, regionale e locale, ma la Commissione può svolgere un ruolo forte di creare la cornice ideale per il progresso, con una particolare attenzione ai cittadini più poveri in alloggi in affitto e quelli in povertà energetica. L´efficienza energetica è uno dei mezzi più convenienti per ridurre le emissioni di gas a effetto serra, migliorare la sicurezza energetica e la competitività economica, e rendere l´energia più conveniente per i consumatori. E ha un ruolo importante da svolgere nella creazione di posti di lavoro e crescita. Stimiamo che 800 000 mila posti di lavoro possono essere creati attraverso investimenti in efficienza energetica. Un esempio di questo è nel settore delle costruzioni. Questo è un settore in cui gli investimenti nell´efficienza energetica saranno efficaci nel contribuire alla crescita economica e l´occupazione, e dove gli effetti hanno anche il vantaggio di essere locale. Nell´industria, la politica di efficienza energetica mira a ridurre l´intensità energetica delle attività industriali. Oppure, in altre parole, aumenta la produttività di energia producendo lo stesso o più con meno input. Le disparità di prezzo dell´energia con i concorrenti a livello mondiale - e il loro impatto sui costi complessivi di energia - sono una delle principali cause di preoccupazione per la competitività delle industrie ad alta intensità energetica in Europa. Si stima che i prezzi dell´elettricità industriale dell´Ue sono dal 20 al 30% superiori a quelli degli Stati Uniti. Il divario di prezzo del gas è più significativo - circa due volte più costoso per l´industria europea e per gli Stati Uniti. L´industria europea ha risposto a queste tendenze, aumentando la sua efficienza energetica: Tra il 2001 e il 2011 le imprese dell´Ue migliorato la loro intensità energetica del 19%, rispetto al 9% negli Stati Uniti. Questo ha permesso loro di mantenere lo stesso livello di costi energetici per milione di euro di valore aggiunto come i loro concorrenti statunitensi, nonostante quest´ultimo beneficia di prezzi energetici molto più bassi. L´ue ha sviluppato iniziative di leadership industriali che contribuiscono a promuovere l´adozione delle tecnologie innovative che promuovono l´efficienza energetica nell´industria, come Partnership "Industria di processo sostenibili attraverso risorse e l´efficienza energetica" Public-private (Spire). Questa partnership è dedicata all´innovazione in risorse e l´efficienza energetica, che riunisce otto settori industriali che operano in Europa, che hanno una forte dipendenza da risorse nel loro processo di produzione. Il suo obiettivo è quello di sviluppare le tecnologie abilitanti e soluzioni lungo la catena del valore, necessaria per raggiungere la sostenibilità a lungo termine per l´Europa in termini di competitività globale, l´ecologia e l´occupazione. L´unione europea deve garantire che il costo dell´energia a lungo termine permette all´industria europea di rimanere competitiva, in particolare attraverso una maggiore efficienza energetica, ma anche il completamento del mercato interno dell´energia attraverso la piena attuazione del terzo pacchetto. Ma l´efficienza energetica nel contesto settore non è solo un modo per affrontare l´aumento dei prezzi dell´energia, ma anche una opportunità di business. L´agenzia internazionale dell´energia (Iea) stima che gli investimenti nei mercati chiave di efficienza energetica a livello mondiale pari a un massimo di 300 miliardi di dollari nel 2011 con un elevato potenziale di ulteriore crescita. I mercati per le tecnologie di gestione energetica, prodotti efficienti, o materiali da costruzione efficienti saranno in crescita per il futuro ed è importante che l´industria dell´Ue capitalizza completamente su questo. Sappiamo che le imprese europee, in particolare l´industria manifatturiera, hanno già contribuito molto a rendere l´Europa una delle regioni più efficienti di energia nel mondo. Qui Ecodesign e la legislazione, etichettatura energetica contribuiscono a incentivare l´industria a innovare e di creare valore. Il prezzo del carbonio che viene dal sistema di scambio di emissioni è un altro forte incentivo per l´industria a diventare sempre più efficiente. Tuttavia, per migliorare ulteriormente i segnali di investimento verso un´economia a basse emissioni di carbonio, il sistema Ets dell´Ue deve essere riformato. La Commissione ha proposto di istituire un mercato di stabilità Reserve, che garantirà una maggiore coerenza tra le Ets e le altre politiche dell´Ue in materia di efficienza energetica e le energie rinnovabili. Sono fiducioso che questa proposta sarà approvata dal Parlamento europeo e dal Consiglio nei prossimi mesi. Dopo di che, la Commissione proporrà presto una revisione più ampia della direttiva Emission Trading, per impostare le regole fino al 2030, comprese le regole per proteggere adeguatamente la competitività dell´industria europea dove necessario. Credo che ci sia un messaggio positivo per trasmettere sui recenti successi dell´Ue in materia di efficienza energetica. Progressi significativi sono stati compiuti nella definizione della politica necessaria e il quadro normativo. Una separazione tra crescita economica e consumo di energia si riflette nei miglioramenti che possono essere osservati a livello dei diversi utilizzi finali: nuove abitazioni costruite oggi consumano in media il 40% meno di abitazioni costruite 20 anni fa, mentre le auto consumano in media 2 litri meno di 20 anni fa. Ciò è in gran parte il risultato di politiche concrete, come l´introduzione di requisiti di efficienza energetica nelle norme edilizie e la definizione di standard di consumo di carburante per le autovetture - per citarne solo alcuni. Allo stesso tempo, rimane un notevole potenziale risparmio energetico conveniente. Per produrre i benefici che questo potenziale rappresenta, l´Unione europea ha messo a punto una serie di misure per guidare il progresso. L´efficienza energetica rimarrà centrale per il clima e l´energia Framework dopo il 2020. Questo perché le sfide di approvvigionamento energetico incerti, in crescita dei prezzi dell´energia e di realizzare un sistema energetico a basse emissioni non possono essere affrontate senza significato aumentare l´efficienza energetica della nostra economia. Efficienza e consumo di energia sono anche guidati da altri fattori, in particolare i prezzi dell´energia e l´attività economica. Una crescita più lenta di quanto previsto in precedenza contribuisce a raggiungere l´obiettivo del 2020 (come l´obiettivo è formulata in termini di consumo energetico assoluto). Tuttavia, l´impatto di questo fattore non dovrebbe essere esagerata: analisi mostra che l´impatto delle politiche è il doppio dell´impatto del rallentamento economico. Stimiamo che l´Unione europea è attualmente sulla buona strada per raggiungere 18-19% di risparmio energetico nel 2020, lasciando un gap di appena 1 a 2 punti percentuali per l´obiettivo Ue 2020. Al fine di colmare il divario che dobbiamo fare uno sforzo determinato per attuare pienamente la normativa già concordato. La Commissione continuerà a lavorare con gli Stati membri al fine di garantire che le regole concordate tra loro a livello di Ue sono recepite, attuate e applicate sul campo. Come ho detto all´inizio di questo discorso: la chiave, come sempre, è la corretta applicazione, e ferma l´applicazione. Passando ora al 2030, il 2014 l´efficienza energetica comunicazione individua quanto dovremmo spingere l´efficienza energetica per ottenere i migliori rendimenti. Migliori ritorni sugli investimenti, in termini di bollette più basse di energia, migliori rendimenti in maggiore sicurezza degli approvvigionamenti, e migliori rendimenti in più posti di lavoro e altri benefici accessori, ma davvero significativi, che l´efficienza energetica porta, come le case migliori che offrono più comfort ai propri abitanti . Nella comunicazione sul 2030 Clima ed Energia quadro, la Commissione ha già indicato che la consegna economica del target di gas a effetto serra del 40% richiederebbe un maggiore risparmio energetico nell´ordine del 25%. I recenti avvenimenti in Ucraina hanno evidenziato il valore strategico di efficienza energetica, che va ben oltre il suo contributo alla riduzione delle emissioni. La nostra analisi mostra che le importazioni di gas potrebbero essere ridotte del 2,6% per ogni 1% di risparmio energetico. Questa è una soluzione win-win che libererà i soldi che possono poi essere assegnati ad altri settori importanti. Ad esempio, spendere soldi per la ristrutturazione di edifici piuttosto che sulle importazioni di gas ha un senso sia economico che come un atto comunitario, in quanto crea posti di lavoro locali e consente di migliori condizioni di vita. Con questo in mente, la Commissione ha proposto che l´Unione europea ha fissato l´obiettivo di risparmiare il 30% dell´energia entro il 2030. Come sapete, il Consiglio europeo ha deciso di optare per un obiettivo del 27% e ha chiesto alla Commissione di riesaminare la questione prima del 2020 con presente il livello del 30%. Pur essendo meno ambizioso, raggiungendo un obiettivo del 27% non è un business come approccio al solito. Si richiede già più sforzi di decisori politici e gli operatori del mercato. Per raggiungere questo obiettivo, infatti, l´intensità energetica del settore residenziale - per esempio - si dovrà migliorare di quasi 5 volte più veloce tra il 2020 e il 2030 di quanto non fosse il caso tra il 2000 e il 2010. Il raggiungimento di risparmi all´interno di questa gamma richiederà la mobilitazione di investimenti significativi. La maggior parte del potenziale di risparmio energetico è nel settore della costruzione e quasi il 90% della costruzione di pavimento-spazio nella Ue è di proprietà privata. Ciò sottolinea la necessità di un significativo finanziamento privato. E ´essenziale, quindi, che un mercato per i miglioramenti dell´efficienza energetica emerge e fondi pubblici agire per incoraggiare il capitale privato. Negli ultimi anni, l´Unione europea ha sviluppato progetti pilota di strumenti di finanziamento innovativi e ha stanziato € 38 miliardi in investimenti low carbon economy sotto strutturali e fondi di investimento (Esif) 2014-2020 - e questa somma può essere moltiplicato per attirare capitali privati. La Commissione continuerà a lavorare con le istituzioni finanziarie e gli Stati membri a mettere in atto il quadro di finanziamento necessari. Come ho detto prima, l´Unione europea è un leader mondiale nel settore dell´efficienza energetica. Andando avanti, per la conferenza sul clima di Parigi alla fine di questo anno, l´obiettivo principale dell´Unione europea è quello di adottare un unico accordo giuridicamente vincolante globale preferibilmente sotto forma di un nuovo protocollo, applicabile a tutti, con il contributo collettivo al fine di garantire che il aumento della temperatura globale rimanga al di sotto di 2 ° C rispetto ai livelli preindustriali. L´unione europea ha dimostrato la sua capacità di raggiungere gli obiettivi ambiziosi. Misure di efficienza energetica hanno avuto un ruolo fondamentale nel raggiungimento di questi obiettivi. Lo stesso sarà vero per l´obiettivo Ue 2030 e l´efficienza energetica sarà anche un elemento chiave a livello globale. E ´importante ricordare che alcune misure di efficienza energetica in grado di fornire risultati rapidi. Questo è fondamentale perché l´accordo 2015 solo davvero venire a giocare dopo il 2020, considerando che non esiste ancora un grande divario di mitigazione da colmare entro il 2020, se vogliamo avere qualche possibilità di raggiungere l´obiettivo dei 2 °. Quindi gli obiettivi e le politiche di efficienza energetica non dovrebbero giocare solo un ruolo chiave nella obiettivi di emissione dei paesi per il 2020 e oltre, ma anche nella definizione delle politiche in corso. Infine, i benefici immediati in termini di risparmio e di sicurezza dell´approvvigionamento di misure di efficienza energetica non può essere sopravvalutata e sono validi per tutti i paesi, che si tratti di paesi sviluppati, economie o paesi meno sviluppati emergenti. Tutto da guadagnare. Ed è per questo che il rapporto che verrà presentato oggi è di grande attualità e di grande utilità, in quanto presenta i governi un quadro molto chiaro delle potenzialità, le opportunità e le azioni necessarie per migliorare la loro efficienza energetica. Invito i governi a prendere atto della presente relazione nella loro visione per il loro futuro energetico e nello sviluppo di azioni determinato a raccogliere i benefici di efficienza energetica per tutti! Grazie per l´attenzione.  
   
   
ILLUMINARE LA STRADA DELL’EFFICIENZA ENERGETICA IN EUROPA RICERCATORI FINANZIATI DALL’UE STANNO SVILUPPANDO MODULI DI ILLUMINAZIONE ALL’AVANGUARDIA, EFFICIENTI DAL PUNTO DI VISTA ENERGETICO E CAPACI DI INONDARE AMPIE AREE CON UNA LUCE UNIFORME.  
 
Bruxelles, 18 febbraio 2015 - Le alternative ecologiche all’illuminazione tradizionale, come ad esempio le lampadine a Led, sono sempre più utilizzate nelle case e negli uffici, in quanto sono più efficienti e durano molto più a lungo. Tuttavia, il loro utilizzo nell’illuminazione di strutture architettoniche e di grandi spazi pubblici è stato finora limitato. I problemi principali riguardano la percezione di una diminuzione dell’intensità e della forza della luce, abbinata a una scarsa uniformità sulle aree ampie. Per superare queste difficoltà, il progetto Lassie finanziato dall’Ue, che è stato lanciato nel mese di gennaio del 2014, sta sviluppando dei moduli di illuminazione allo stato solido (Ssl - solid-state lighting) innovativi, per grandi aree e a basso costo, che intendono offrire un’elevata efficienza e alta qualità della luce. Poiché l’Ue ha richiesto un divieto assoluto delle fonti di luce a incandescenza entro il 2020, questo rappresenta una reale opportunità di mercato per le soluzioni di illuminazione efficienti dal punto di vista energetico. Gli Ssl non usano solo diodi semiconduttori a emissione di luce (Led), ma anche diodi organici a emissione di luce (Oled) o diodi a emissione di luce su base polimerica (Pled) come fonti di illuminazione al posto dei filamenti elettrici (come quelli nelle lampadine fluorescenti). Se paragonati all’illuminazione a incandescenza, gli Ssl creano una luce visibile con una ridotta produzione di calore e una dissipazione di energia inferiore. Inoltre, la massa solitamente piccola di un dispositivo di illuminazione allo stato solido fornisce una maggiore resistenza ai colpi e alle vibrazioni rispetto alle fragili lampadine/tubi in vetro e ai lunghi e sottili filamenti. Inoltre, eliminano l’evaporazione del filamento, potenzialmente aumentando la durata del dispositivo di illuminazione. Questo significa che gli Ssl sono estremamente efficienti e rappresentano un’alternativa più rispettosa dell’ambiente rispetto all’illuminazione tradizionale. Le lampadine a Led sono prive di mercurio, hanno una lunga durata e potrebbero aiutare l’Europa a ottenere significativi risparmi energetici se largamente diffuse. Infatti, passando alle luci a Led, l’Europa potrebbe diminuire le emissioni di anidride carbonica provenienti dall’utilizzo di energia elettrica fino al 50 % in poco più di 20 anni. Nel corso dei prossimi due anni il progetto Lassie, che ha ricevuto finanziamenti dell’Ue per un totale di 3,15 milioni di euro, sottoporrà a test nuovi moduli per l’illuminazione che integrano strutture per la gestione della luce con nuovi rivestimenti che cambiano colore e che contengono coloranti fluorescenti organici altamente efficienti e affidabili. Verranno inoltre installati microchip Led e sensori multispettrali per la percezione intelligente del colore. Il progetto è mirato in modo specifico verso le dimensioni standard utilizzate nel settore professionale dell’illuminazione, garantendo così la compatibilità per il rapido impiego di soluzioni Led intelligenti. Il risultato finale sarà rappresentato da una selezione di moduli architettonici di illuminazione funzionanti, a basso costo ed efficienti dal punto di vista energetico che combinano l’efficienza e la lunga durata dei Led con la flessibilità dei rivestimenti che cambiano colore. Il team è certo che la qualità dell’illuminazione riuscirà a essere allo stesso livello di qualsiasi concorrente presente sul mercato. Il progetto Lassie aumenterà in modo sensibile la penetrazione sul mercato dei Led e di altre innovazioni Ssl, e aiuterà a incoraggiare la rapida adozione dei nuovi moduli Ssl di illuminazione. Il progetto dovrebbe concludersi a dicembre 2016. Per ulteriori informazioni, visitare: http://lassie-fp7.Eu/    
   
   
ALPSTORE: UN MODELLO DI ACCUMULO E MOBILITÀ INTELLIGENTE  
 
Aosta, 18 febbraio 2015 - L’assessorato delle attività produttive, energia e politiche del lavoro informa che, nell’ambito delle attività del progetto Alpstore, si svolgeranno nelle giornate di giovedì 26 e venerdì 27 febbraio 2015 presso il Forte di Bard, la Pépinière d´Entreprises e la sede della società Mavel S.r.l. A Pont-saint-martin, due eventi dedicati all’accumulo di energia stazionario e mobile. «Il progetto Europeo Alpstore – evidenzia l’Assessore Pierluigi Marquis - ha come obiettivo quello di valutare l´impatto della mobilità elettrica e dei sistemi di accumulo stazionari (come ad esempio le batterie) sul sistema energetico, con particolare attenzione alla possibilità, offerta da questi sistemi, di integrare in maniera più efficiente l´energia prodotta da fonti rinnovabili. Tale azione è in armonia con le politiche che la Regione promuove attraverso la Smart Specialisation Strategy (S3), contenente, nell’ambito tematico della “Montagna sostenibile”, le misure di sviluppo e di accrescimento delle fonti energetiche rinnovabili, indispensabili per la salvaguardia del nostro patrimonio naturalistico, fondamentale risorsa per l’economia valdostana». Il 26 febbraio a Bard sarà illustrata - per le amministrazioni pubbliche, i professionisti, le imprese e gli investitori nel campo dell’energia - la conferenza finale del progetto Alpstore. Per favorire lo scambio di esperienze uno spazio espositivo sarà dedicato ai 12 progetti pilota che sono stati realizzati su tutto l’arco alpino. L’evento intende inoltre fornire le informazioni chiave per partecipare alla nuova programmazione Spazio Alpino 2014+ attraverso un momento di creazione e discussione di nuove proposte progettuali. La mattinata del 27 febbraio il programma continua con la visita guidata al progetto pilota Smart Node presso la sede della società Mavel S.r.l. E la presentazione presso la Pépinière d´Entreprises di alcune Pmi innovative presenti sul territorio valdostano. La partecipazione è aperta a tutti ed è gratuita previa iscrizione al sito http://www.Regione.vda.it/energia/alpstore/default_i.aspx  entro le ore 12:00 del 23 febbraio 2015. Ulteriori informazioni sono disponibili presso il sito http://www.Alpine-space.eu    
   
   
ANCE: I NUOVI FINANZIAMENTI EUROPEI DIRETTI E INDIRETTI 2014/2020 PER LA CAMPANIA  
 
Salerno, 18 febbraio 2015 - “I nuovi Finanziamenti europei diretti e indiretti 2014/2020 per la Campania” è il tema di un seminario formativo organizzato da Ance, Ance Salerno e Ministero per lo Sviluppo Economico, che si svolgerà venerdì prossimo 20 febbraio a partire dalle ore 09:30, al Grand Hotel Salerno. Dopo i saluti e l’introduzione ai lavori del Presidente di Ance Salerno, Antonio Lombardi, relazioneranno - Giulio Guarracino, responsabile di Ance Rapporti Comunitari, sul tema “I nuovi finanziamenti europei diretti e indiretti 2014/2020 ed i nuovi bandi 2015”; - Romain Bocognani (Ance Affari Economici e Centro Studi): “I fondi europei indiretti e nazionali 2014/2020 per lo sviluppo e la coesione territoriale: le opportunità dei fondi europei per lo sviluppo del territorio e la rigenerazione urbana. Il Programma Operativo Campania Fesr 2014/2020. Interventi in ambitodi Sviluppo urbano sostenibile. Interventi in ambito di Tutela dell’ambiente e risorse culturali. Interventi in ambito di Efficienza energetica”) e - Roberto De Luca (Ceo Core Business S.r.l.). Dalle 11:30 e fino alla pausa pranzo, saranno analizzate idee progettuali proposte dai partecipanti. Nel pomeriggio, a partire dalle ore 14:30, seconda sessione dei lavori con gli incontri bilaterali che vedranno la partecipazione di - Carmine Lubritto (Università di Napoli Ii), che relazionerà sulle opportunità offerte dal patto dei Sindaci dell’Ue e gli strumenti europei per l’efficienza energetiva in edilizia e lo strumento Elena Bey e - Velia Leone (Studio Leone & Associati) sulle indicazioni europee per usare le Esco per la riqualificazione energetica di edifici pubblici.  
   
   
MILANO: GALLERIA VITTORIO EMANUELE II, COMPLETATO LO SPOSTAMENTO DEL PONTEGGIO ULTIMO PASSAGGIO ATTRAVERSO L’OTTAGONO  
 
Milano, 18 febbraio 2015 – E’ stato completato sverso le ore 6 lo spostamento del ponteggio mobile in Galleria Vittorio Emanuele Ii dal lato via Ugo Foscolo al lato via Silvio Pellico. L’operazione, che ha visto il transito della macchina lungo l’Ottagono, era iniziata intorno alle 23.30 del 15 febbraio. “E’ stato l’ultimo spostamento del carroponte attraverso l’Ottagono – afferma l’assessore ai Lavori pubblici e Arredo urbano Carmela Rozza –, realizzato con qualità, in linea con tutta l’opera. Anche il rispetto dei tempi ci rende orgogliosi di questo intervento sempre più apprezzato dai cittadini e i turisti che ogni giorno visitano il salotto della città. Voglio ricordare che questi lavori sono stati seguiti dagli studenti di alcune scuole primarie, secondarie e superiori, tra cui il liceo Artistico di Brera, ai quali è stato offerta la possibilità di approfondire le tecniche di restauro utilizzate e la storia della Galleria”. Il ponteggio mobile, alto 26 metri e dotato di 8 piloni di 6 metri su cui è collocata la piattaforma, ha percorso circa 50 metri su due binari di 15 metri sistemati lungo l’Ottagono che venivano riposizionati non appena attraversati dalla struttura. L’operazione è stata gestita dall’Impresa Percassi che ha costruito il ponteggio mobile. Al momento la macchina si trova di fronte al negozio di Swarovski: da qui sarà effettuato un ultimo spostamento verso l’ingresso in via Pellico. La fine del restauro è prevista per aprile 2015.  
   
   
LA GIUNTA DELLA SARDEGNA ALLUNGA DA 5 A 8 ANNI IL PAGAMENTO DEI CONGUAGLI PER LE CASE POPOLARI.UN AIUTO PER LE FAMIGLIE A BASSO REDDITO  
 
Cagliari, 18 Febbraio 2015 - I residenti nei 3.548 alloggi popolari per i quali Area nel 2014 ha richiesto un conguaglio sul canone di affitto avranno 8 anni e non 5 (limite massimo previsto) per saldare il debito risalente agli anni 2010-2013. L´ha deciso  la Giunta regionale su proposta dell´assessore dei Lavori Pubblici Paolo Maninchedda per alleggerire il peso della rata a carico di famiglie, residenti nelle province di Cagliari e del Medio Campidano, con reddito basso. "Si tratta di un debito incolpevole perché i residenti per anni non hanno saputo nulla dell´adeguamento del canone di affitto - spiega Maninchedda -. A dicembre 2014 sono arrivate le richieste dei conguagli dovuti fra il 2010 e il 2013: si tratta di 3548 comunicazioni di conguaglio su circa 7000 alloggi fra Cagliaritano e Medio Campidano, il 65% vanno da 100 a 3000 euro mentre in 156 casi ovvero il 4,4% del totale siamo oltre i 10mila euro. È chiaro che sono cifre importanti per famiglie con redditi bassi, quindi spalmare su altri tre anni il debito garantirà loro maggiore tranquillità. L´importo complessivo dei conguagli è pari a oltre 10 milioni di euro, minori entrate che hanno inciso pesantemente sulla capacità dell’Azienda di garantire un adeguato livello di interventi di manutenzione sul territorio e garantire l´agibilità di nuovi appartamenti da consegnare agli aventi diritto. L´importo medio del conguaglio per utente è quindi di 2866 euro, 716 all´anno". I conguagli, ossia la richiesta tardiva delle differenze del canone fatturato dal 2010 al 2013, è stata determinata da una modifica normativa del 2009 che ha impedito all’Azienda di richiedere ulteriormente la dichiarazione sostitutiva dei redditi, imponendo alla stessa di acquisire il dato direttamente dalle banche dati dell’Agenzia delle entrate. Pertanto la richiesta di documentazione direttamente agli assegnatari sarebbe stata illegittima e avrebbe comunque obbligato Area a verificare tutte le dichiarazioni sostitutive. L’acquisizione dalle banche dati è stata possibile per tutti i componenti dei nuclei familiari solo a partire da luglio 2014. Non sono state richieste invece differenze di canone per gli anni 2008 e 2009. L’azienda, consapevole che non si tratta di morosità in senso stretto non essendo correlata a omessi versamenti degli affittuari, ha messo in campo ogni iniziativa possibile per ridurre fortemente l’impatto, in particolare nei casi di importi rilevanti o di nuclei familiari che allo stato attuale abbiano una situazione di reddito particolarmente disagiata. Sarà inoltre preparato un bando speciale con le somme accantonate a titolo di residuo (pari a circa 1.142.000 euro) per il fondo sociale, destinate a chi si impegni con la sottoscrizione di un piano di rateizzazione a rientrare dal debito da conguaglio: si formulerà dunque una graduatoria che porterà all’erogazione di un contributo destinato a ridurre l’importo del conguaglio.  
   
   
PUGLIA: ILLUSTRATO NUOVO PIANO PAESAGGISTICO TERRITORIALE REGIONALE  
 
Bari, 18 febbraio 2015 - La vicepresidente e assessore all’Urbanistica, Angela Barbanente, ha illustrato alla stampa i contenuti della delibera di approvazione del Piano Paesaggistico Territoriale della Regione Puglia (Pptr). “Il piano – ha spiegato l’assessore – entrerà in vigore con la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale. Si tratta di “un Piano più flessibile rispetto al vecchio Putt. L´assessore, però ha precisato che "flessibile non significa deroga, ma significa tener conto che un piano, alla scala regionale, non può essere privo di errori e omissioni. C´è un articolo - ha detto la Barbanente - delle norme tecniche di attuazione, il 104, che consente a tutti i soggetti, una volta entrato in vigore il Piano, di chiedere delle rettifiche, allegando adeguata documentazione, laddove le perimetrazioni dei vincoli, non siano corrette”. La Barbanente ha spiegato che il Piano prevede una parte che riguarda il sistema delle conoscenze. “Voglio sottolineare - ha spiegato - che questo piano finalmente rende certo e trasparente agli operatori e ai cittadini tutto il sistema delle tutele, perchè noi abbiamo disponibili in rete, con accesso libero e gratuito, tutto il sistema dei vincoli e delle tutele, molti dei quali vigono dagli anni ´50, quelli decretati e dalla legge Galasso dell´85, quelli introdotti per legge. Era un paradosso - ha continuato - che non si potessero ancora avere dei limiti certi su questi beni. (...) Dall’altro lato il Piano contiene una serie di regole per la trasformazione del paesaggio, condivise con il Ministero, che consentono, una volta che i Comuni avranno adeguato entro un anno dalla data di entrata in vigore del Piano, i propri strumenti urbanistici generali al Piano stesso, consentiranno di non avere più il carattere vincolante dell´autorizzazione paesaggistica ministeriale, quella che rilasciano le soprintendenze, ma solo obbligatorio. “Nei fatti – ha aggiunto – per i comuni che si sono adeguati al Putt il procedimento di adeguamento è semplificato ma anche per il comuni non adeguati ci sono regole certe e condivise”. “Noi miriamo - ha concluso - da un lato a prevenire e reprimere laddove si commettono degli sfregi al territorio e dall´altro a progettare anche con il supporto di finanziamenti pubblici, che noi abbiamo già previsto per la riqualficazione dei paesaggi costieri, delle periferie urbane, dei paesaggi agrari e la connessione del paesaggio rurale con i centri storici del nostri territori”. Nel piano anche 5 progetti: la rete ecologica regionale, la riqualificazione dei paesaggi costieri, il patto città-campagna (l’assessore ha ricordato l’esempio del parco agricolo multifunzionale dei Paduli in provincia di Lecce), il sistema della mobilità dolce, il sistema dei beni culturali, integrato con la carta dei beni culturali.  
   
   
PLUS: ECCO TUTTI I PROGETTI PER MIGLIORARE IL TERRITORIO DI LATINA  
 
Roma, 18 febbraio 2015 - Va avanti l’impegno della Regione per rendere più belle, vivibili e umane le nostre città con tanti interventi: migliorando le infrastrutture, recuperando le bellezze del nostro territorio e riqualificando le periferie dei nostri centri. Per tutto questo la Regione sta utilizzando i Plus, i Piani Locali e Urbani di Sviluppo. Tanti i progetti per la Provincia di Latina. In particolare gli interventi riguardano il lungomare di Latina, il centro cittadino di Cisterna, la zona portuale di Formia, i quartieri Portone della Corte e Spinete di Fondi e l’area nei pressi dell’Ex stabilimento Claudia ad Aprilia. Infrastrutture indispensabili per la coesione sociale del territorio e il recupero del patrimonio architettonico. Tra le tante cose che la Regione sta realizzando grazie a queste risorse c’è anche il primo asilo nido comunale di Aprilia, una scuola materna a Fondi e il recupero di Palazzo Caetani a Cisterna. In tutto cinque i P.l.u.s. Per questo territorio. La Regione investe 40,9 milioni di euro in totale: di questi, 33 milioni di euro vengono investiti per realizzare 29 opere pubbliche e riqualificare quelle esistenti. 2,9 milioni di euro, invece, vengono investiti per sostenere la rivitalizzazione economica e l’occupabilità; 4,3 milioni di euro per l’informatizzazione dei servizi pubblici e per realizzare infrastrutture Ict per le pubbliche amministrazioni, come e-government, infomobilità e Wi-fi. Tutti i cantieri sono già stati aperti, alcuni sono conclusi. A distanza di soli 33 mesi dall’avvio dei Plus , che sono partiti a maggio 2012, tutti i cantieri sono stati aperti e in alcuni casi sono stati già conclusi: 7 sono stati già terminati e collaudati, uno a Cisterna, uno a Formia e cinque a Fondi. La maggior parte degli altri interventi si chiuderà in primavera. E tra le altre cose è importante sottolineare che sono stati individuati anche ulteriori 6 milioni di euro di risorse. Un risultato importante, soprattutto considerando le tempistiche con cui mediamente si realizzano le opere pubbliche in Italia, 7 anni per opere di importi analoghi. Tutto questo è stato possibile anche grazie alla task force regionale costituita presso l’Autorità di Gestione del Por Fesr e che accompagna quotidianamente i Comuni dall’inizio di questa avventura.  
   
   
ACCELERAZIONE SPESA, DA GIUNTA CANOABUA 7,7 MILIONI PER ULTERIORI 6 OPERE PUBBLICHE  
 
 Napoli, 18 febbraio 2015 - "Sono stati pubblicati sull´ultimo Bollettino ufficiale della Regione Campania sei nuovi decreti del direttore generale dei Lavori pubblici con cui si finanziano altrettanti progetti, per un valore complessivo di 7,7 milioni di euro, attraverso le misure di accelerazione della spesa introdotte dalla Giunta Caldoro." Lo rende noto l´assessore regionale alle Opere pubbliche e alla Protezione civile Edoardo Cosenza. "Vi sono i lavori di riqualificazione e consolidamento dell´immobile di via Fontanelle nel comune di Guardia Sanframondi che sarà adibito a centro di primo soccorso della protezione civile; la messa in sicurezza e la riapertura al transito della strada provinciale 101 - via Vecchia Lavorate in Sarno; il completamento del restauro della Dogana Aragonese del 1470 a Flumeri (in provincia di Avellino); il completamento dei lavori di restauro, ristrutturazione di Palazzo Maturi nel comune di Amorosi in provincia di Benevento, che sarà destinato a struttura museale e ricettiva congressuale di eccellenza; la valorizzazione del complesso sportivo di località Macchia nel comune di Montecorvino Rovella, in provincia di Salerno e il recupero dell´ex scuola elementare di Collianello, nel comune salernitano di Colliano, che ospiterà uffici a supporto del sistema turistico locale. "La Giunta Caldoro - ha concluso Cosenza - prosegue nella straordinaria azione di accelerazione della spesa: grazie alla pubblicazione dei decreti, che si aggiungono ai tanti altri già finanziati dalla Regione, i soggetti beneficiari potranno far partire subito le opere."  
   
   
UE: SEMAFORO VERDE PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE, CHE POTRANNO, GIÀ ENTRO L´ESTATE, INIZIARE A USARE LE RISORSE DEL FONDO EUROPEO PER GLI INVESTIMENTI STRATEGICI.  
 
Bruxelles, 18 febbraio 2015 - La decisione è stata assunta ieri dal consiglio dei governatori della Banca europea per gli investimenti. Le risorse potranno essere messe a disposizione delle imprese dal Fondo europeo per gli investimenti, che fa parte del gruppo della Bei, che consentirà di coprire il rischio delle operazioni. Il relativo progetto di regolamento sarà adottato al più tardi entro luglio. In questo modo il Fondo, che rappresenta la fetta più ampia del Piano per gli investimenti lanciato a novembre dalla Commissione Juncker, dovrebbe essere operativo da settembre. Piano europeo per gli investimenti strategici - Il Piano per gli investimenti strategici, vera e propria bandiera dell´esecutivo guidato da Jean Claude Juncker, potrebbe mobilitare 315 miliardi di euro partendo da garanzie pubbliche per 16 miliardi. Le misure proposte dovrebbero, secondo le stime, aggiungere al Pil europeo una cifra compresa tra i 330 e i 410 miliardi di euro nei prossimi tre anni e creare così 1,3 milioni di nuovi posti di lavoro. Il Piano punta a indirizzare le risorse su progetti infrastrutturali, come la banda larga e le reti energetiche, i trasporti, la ricerca e lo sviluppo e le energie rinnovabili. Benefici per le Pmi - Il via libera della Bei sul Fondo può liberare risorse preziose per le tante piccole e medie imprese del nostro Paese che devono affrontare, in questa delicata congiuntura economica, le avversità della crisi. Per questo, appena arrivata la notizia da Lussemburgo, il commissario Jyrki Katainen, vicepresidente della Commissione responsabile per l´occupazione e per la crescita, si è detto particolarmente soddisfatto: "questo è un grande giorno per le piccole imprese. La decisione della Bei significa che entro l’estate le Pmi a corto di liquidità e le imprese innovative a media capitalizzazione di tutta Europa potranno beneficiare di quell’apporto di capitali di cui hanno tanto bisogno". Il provvedimento della Bei può rappresentare un vero toccasana per la salute delle piccole e medie imprese che, soprattutto in Italia, costituiscono grossa parte del tessuto economico nazionale. A causa della crisi economica e finanziaria, il livello degli investimenti nell’Unione è sceso di circa il 15 % dal picco del 2007. L’incertezza per le prospettive economiche e l’elevato indebitamento pubblico e privato tendono a frenare gli investimenti. Per questo la Commissione Juncker prevede per il 2015 un ambizioso programma finalizzato ad abbattere gli ostacoli normativi agli investimenti ed a rafforzare il mercato unico. Come primo passo importante verso la rimozione delle barriere e il miglioramento dell’accesso ai finanziamenti, la Commissione sta anche per adottare un Libro verde sull´Unione dei mercati dei capitali, volto soprattutto a migliorare l´efficienza delle banche europee e ad offrire più opportunità alle piccole e medie imprese.  
   
   
SUCCESSO A ROMA PER LA COMMISSIONE BILATERALE TRA ITALIA E KAZAKHSTAN CON GLI ACCORDI AUMENTO DELL’INTERSCAMBIO COMMERCIALE NEL 2016  
 
Roma 18 febbraio 2015 - La settima riunione del Gruppo di lavoro intergovernativo italo-kazako si è tenuta oggi a Roma presieduta dal Vice Ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda e dal Vice Ministro dell’Economia Timur Zhalsylykov. All´incontro hanno preso parte il Vice Ministro agli Affari Esteri Lapo Pistelli, il presidente dell´Ice Riccardo Monti e altri esponenti istituzionali. Al gruppo di lavoro hanno partecipato anche grandi imprese (come Tenaris, Eni, Alenia, Finmeccanca) e associazioni imprenditoriali, impegnate in Kazakhstan. L´incontro –che si è svolto in un clima amichevole e costruttivo -segue una serie di visite di esponenti di governo dei due Paesi svolte negli ultimi anni al più alto livello politico, ultima quella del Vice Ministro Calenda di novembre dello scorso anno, preceduta a giugno da quella del Presidente del Consiglio Matteo Renzi. La riunione ha portato a una serie d’impegni, con l’obiettivo di rendere possibile arrivare nel 2016 a un aumento dell´interscambio fino a 5 miliardi di euro. Per centrarlo saranno messi in campo diversi strumenti con una precisa tempistica: 1) Apertura di un nuovo desk operativo dell’Agenzia Ice ad Astana entro l’estate 2) Sottoscrizione (entro giugno di quest’anno - durante la visita in Italia del Presidente Nazarbayev) di un Memorandum of Understanding per iniziative promozionali fra l’Ice agenzia e l´ente di promozione kazako 3) Costituzione entro l’estate 2015 del “Consiglio Commerciale Kazako – Italiano” (promosso dalla Camera di Commercio Estera del Kazakhstan e da Unioncamere) che stabilirà una road map di iniziative bilaterali che coinvolgeranno le imprese dei due paesi 4) maggiorazione degli strumenti finanziari disponibili da parte del Fondo kazako Samruk Kazyna e di Cdp. 5) Adozione entro il 2017 di un accordo bilaterale per evitare le doppie imposizioni sul reddito. 6) Semplificazione delle formalità amministrative nel campo turistico ed apertura di collegamenti diretti aerei charter 7) Semplificazione entro il 2015 delle rispettive procedure doganali 8) Finalizzazione entro l’anno di un Programma in attuazione dell´accordo per la Cooperazione culturale e scientifica con iniziative nel campo della promozione linguistica 8) Prolungamento del programma kazako sui visti d’ingresso per i dieci principali Paesi investitori (fra cui appunto rientra l’Italia). A proposito della protezione degli investimenti italiani, Calenda ha proposto alla controparte kazaka di valutare come rinnovare il trattato bilaterale (Bit) già stipulato tra i due paesi al fine di agevolare la soluzione arbitrale delle controversie. 9) Analisi delle questioni in merito all’accesso della carne suina italiana nel paese centro asiatico. 10) Analisi della partecipazione dal Kazakhstan ad Expo Milano 2015 ( un Memorandum of Understanding è stato recentemente adottato tra gli enti dell´Expo Milano e Expo Astana 2017). "Il governo Italiano - ha detto il Vice Ministro Calenda - vede nel Kazakhstan un partner assolutamente fondamentale, anche come base per assicurare la diffusione dei beni e servizi Made in Italy in tutta la regione centro-asiatica. In questi ultimi anni abbiamo visto crescere una cooperazione economica che nel prossimo futuro, grazie alla complementarità delle nostre economie, sono certo aumenterà esponenzialmente, grazie ad un ulteriore impulso nella diversificazione dell´interscambio bilaterale, in aggiunta al tradizionale settore dell´oil & gas”. “Abbiamo firmato un protocollo”, ha continuato Calenda, “con molti punti concreti e, primo fra tutti, vorrei indicare la preparazione di missioni imprenditoriali italiane in Kazakhstan, soprattutto nei settori dove le nostre esportazioni e i nostri investimenti aumenteranno quali farmaceutica, infrastrutture o macchinari".  
   
   
ARTIGIANATO IN CAMPANIA CON DISCIPLINARE OTTIMIZZARE SPESE SETTORE  
 
Napoli, 18 febbraio 2015 - “Ottimizzare le spese ed avere una fotografia reale delle imprese che realmente operano sul territorio regionale.” Così l’assessore al Commercio e all’Artigianato Vittorio Fucci sul Disciplinare approvato dalla Giunta in attuazione della legge 11. “Successivamente - dice Fucci - sarà stipulata apposita convenzione con le Camere di Commercio per assicurare il regolare funzionamento delle Commissioni provinciali e della Commissione regionale dell’artigianato. “Fino ad oggi vige la Convenzione stipulata nell’anno 1994, che ha palesato oggettive difficoltà nel corso degli anni in relazione a molteplici problemi, tra i quali il riconoscimento oggettivo delle spese sostenute dalle Camere, le rendicontazioni trasmesse e il riconoscimento del numero di imprese artigiane annotate all’Albo provinciale, che ha generato contenziosi con alcune Camere di Commercio. “Al fine di superare tali difficoltà la Giunta ha quindi approvato, in ottemperanza all’articolo 20 della Lr 11/87, il Disciplinare, quale atto prodromico rispetto alla sottoscrizione di apposita convenzione tra la Regione e le Camere di Commercio”, conclude Fucci.  
   
   
LIBIA – ITALIA, UN BUSINESS DA 6 MILIARDI ALL’ANNO, -40% IN UN ANNO  
 
Milano, 18 febbraio 2015 - È di 4,5 miliardi il business tra Italia e Libia nei primi nove mesi del 2014, su base annuale tra import e export si scambia per 6 miliardi all’anno. Da gennaio a settembre la Lombardia ha un interscambio con la Libia di 220 milioni, il 5% del totale nazionale. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano sui dati Istat per i primi nove mesi del 2014. In calo l’interscambio lombardo del 76% in un anno, era di 920 milioni lo scorso anno nei primi nove mesi, -40% l’import-export nazionale che superava i 7 miliardi un anno fa. L’import lombardo cala del 93%, nazionale del 47%. L’export scende rispettivamente del -30% e del -13%. In Lombardia prevale l’export nel 2014: 173 milioni e 46 milioni l’import. In Italia l’export è di 1,5 miliardi rispetto all’import che, con 3 miliardi, è il doppio. Per import in Lombardia prevalgono Pavia con 29 milioni, Milano con 10, Mantova con 5, Brescia con 2. Per export Milano con 82 milioni, Brescia con 23, Bergamo con 18 e Varese con 11. Si importano petrolio e minerali e manifatturiero, si esporta manifatturiero.
Import 2014 Bergamo Brescia Como Cremona Lecco Lodi Mantova Milano Monza e Brianza Pavia Sondrio Varese Lombardia Italia
A-prodotti dell´agricoltura, della silvicoltura e della pesca 0 0 133.999 0 0 0 0 0 0 0 0 0 133.999 131.905
B-prodotti dell´estrazione di minerali da cave e miniere 0 0 0 0 0 0 0 0 0 21.267.717 0 0 21.267.717 2.689.854.757
C-prodotti delle attivita´ manifatturiere 337.504 2.150.604 0 403.885 0 0 4.967.522 7.202.305 0 7.366.506 0 0 22.428.326 295.986.412
E-prodotti delle attivita´ di trattamento dei rifiuti e risanamento 0 0 0 0 0 0 0 2.357.117 0 0 0 0 2.357.117 789.484
J-prodotti delle attivita´ dei servizi di informazione e comunicazione 0 0 0 0 0 0 0 1.936 0 0 0 0 1.936 0
V-merci dichiarate come provviste di bordo, merci nazionali di ritorno e respinte, merci varie 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 86.950
Totale 337.504 2.150.604 133.999 403.885 0 0 4.967.522 9.561.358 0 28.634.223 0 0 46.189.095 2.986.849.508
Elaborazione della Camera di commercio di Milano sui dati Istat per i primi nove mesi del 2014.
Export 2014 Bergamo Brescia Como Cremona Lecco Lodi Mantova Milano Monza e Brianza Pavia Sondrio Varese Lombardia Italia
A-prodotti dell´agricoltura, della silvicoltura e della pesca 400.584 45.160 5.385 15.490 321.653 0 137.933 1.060.786 13.900 19.550 13.279 0 2.033.720 31.307.673
B-prodotti dell´estrazione di minerali da cave e miniere 25.245 44.500 0 0 0 0 0 638.435 0 0 0 5.558 713.738 9.344.161
C-prodotti delle attivita´ manifatturiere 17.996.425 23.297.951 6.292.449 2.621.698 5.010.165 461.853 13.533.089 80.443.438 4.541.277 4.365.970 153.642 11.405.814 170.123.771 1.422.212.905
E-prodotti delle attivita´ di trattamento dei rifiuti e risanamento 0 0 0 0 0 0 0 2.400 0 0 0 0 2.400 57.360
J-prodotti delle attivita´ dei servizi di informazione e comunicazione 1.075 2.880 8.985 0 0 0 7.425 65.679 0 0 0 0 86.044 37.798
V-merci dichiarate come provviste di bordo, merci nazionali di ritorno e respinte, merci varie 0 0 0 0 0 0 0 5.600 0 0 0 0 5.600 24.649
Totale 18.423.329 23.390.491 6.306.819 2.637.188 5.331.818 461.853 13.678.447 82.216.338 4.555.177 4.385.520 166.921 11.411.372 172.965.273 1.462.984.546
Elaborazione della Camera di commercio di Milano sui dati Istat per i primi nove mesi del 2014.
Import 2013 Bergamo Brescia Como Cremona Lecco Lodi Mantova Milano Monza e Brianza Pavia Sondrio Varese Lombardia Italia
A-prodotti dell´agricoltura, della silvicoltura e della pesca 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 431.609
B-prodotti dell´estrazione di minerali da cave e miniere 0 0 0 0 0 0 100.378.436 0 0 541.963.079 0 0 642.341.515 4.571.886.853
C-prodotti delle attivita´ manifatturiere 21.015 8.111.343 1.135 2.277.589 0 0 6.332.338 8.805.024 12.512 945.696 0 0 26.506.652 1.041.935.350
E-prodotti delle attivita´ di trattamento dei rifiuti e risanamento 0 281.075 0 0 0 0 0 173.737 0 0 0 0 454.812 741.399
J-prodotti delle attivita´ dei servizi di informazione e comunicazione 0 0 0 0 0 0 0 4.214 0 0 0 0 4.214 1.868
M-prodotti delle attivita´ professionali, scientifiche e tecniche 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
R-prodotti delle attivita´ artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
V-merci dichiarate come provviste di bordo, merci nazionali di ritorno e respinte, merci varie 0 162.900 0 12.736 0 0 0 0 0 0 0 0 175.636 26.500
Totale 21.015 8.555.318 1.135 2.290.325 0 0 106.710.774 8.982.975 12.512 542.908.775 0 0 669.482.829 5.615.023.579
Elaborazione della Camera di commercio di Milano sui dati Istat per i primi nove mesi del 2014.
Export 2013 Bergamo Brescia Como Cremona Lecco Lodi Mantova Milano Monza e Brianza Pavia Sondrio Varese Lombardia Italia
A-prodotti dell´agricoltura, della silvicoltura e della pesca 105.112 126.820 31.587 0 70.733 0 134.305 2.134.526 11.250 8.750 123.551 8.656 2.755.290 39.697.672
B-prodotti dell´estrazione di minerali da cave e miniere 68.797 55.962 0 0 0 0 0 126.235 0 0 0 0 250.994 12.369.092
C-prodotti delle attivita´ manifatturiere 25.309.382 25.843.122 12.854.507 4.536.538 7.841.252 493.031 12.790.817 121.534.430 6.428.092 16.464.772 206.338 10.778.276 245.080.557 1.622.359.337
E-prodotti delle attivita´ di trattamento dei rifiuti e risanamento 19.360 0 0 0 0 0 0 0 0 37.639 0 0 56.999 116.834
J-prodotti delle attivita´ dei servizi di informazione e comunicazione 1.742 0 14.663 0 0 0 5.150 77.716 0 0 0 0 99.271 40.083
M-prodotti delle attivita´ professionali, scientifiche e tecniche 0 0 0 0 0 3.441 0 0 0 0 0 0 3.441 0
R-prodotti delle attivita´ artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 18.909
V-merci dichiarate come provviste di bordo, merci nazionali di ritorno e respinte, merci varie 0 0 0 0 0 0 0 9.500 0 0 0 0 9.500 195.130
Totale 25.504.393 26.025.904 12.900.757 4.536.538 7.911.985 496.472 12.930.272 123.882.407 6.439.342 16.511.161 329.889 10.786.932 248.256.052 1.674.797.057
Elaborazione della Camera di commercio di Milano sui dati Istat per i primi nove mesi del 2014.
 
   
   
MAFIE E CRIMINALITA’ IN VENETO PADOVA 19 FEBBRAIO  
 
Padova, 18 febbraio 2015 - Unioncamere del Veneto, in collaborazione con l’Associazione Libera contro le Mafie, promuove un convegno gratuito volto ad approfondire gli aspetti della presenza mafiosa nel Veneto. Durante il convegno, in programma giovedì 19 febbraio a partire dalle ore 15.00 presso la sala Convegni della Camera di Commercio di Padova, sarà presentato il Quaderno di Ricerca n. 21 della Collana “Economia e Imprese” di Unioncamere del Veneto, dal titolo “Mafie e criminalità in Veneto”. L’iniziativa si sviluppa nell´ambito del Protocollo d’Intesa tra Unioncamere del Veneto e l’Associazione Libera e si inserisce nel quadro della partnership nazionale tra Unioncamere e il sistema camerale con Libera, coordinamento delle realtà dell’antimafia sociale in Italia. Dopo i saluti di Fernando Zilio, presidente Unioncamere del Veneto, e la presentazione dello studio di Roberto Tommasi (Libera) e del giornalista Antonio Selvatici, chiuderà i lavori Nando dalla Chiesa, presidente onorario Libera.  
   
   
COMMERCIO ESTERO: ASSOCAMERESTERO, CHIUSURA D’ANNO RECORD PER L’EXPORT ITALIANO A DICEMBRE IN AUMENTO DEL 2,6% LE ESPORTAZIONI RISPETTO AL MESE PRECEDENTE, IL MIGLIOR DATO DEL 2014. SALDO RECORD DEI CONTI CON L’ESTERO (CIRCA 43 MILIARDI DI EURO), L’ATTIVO PIÙ CONSISTENTE DALL’INIZIO DELLE RILEVAZIONI STATISTICHE  
 
 Roma, 18 febbraio 2015 – Bilancio più che positivo nel 2014 per le imprese italiane all’estero, complice anche il più basso livello di importazioni degli ultimi 4 anni: solo nel mese di dicembre, l’incremento delle vendite è pari al 2,6% rispetto al mese precedente, mentre su base annua si registra un +6,3%, il dato migliore da gennaio 2013 e un risultato secondo, in ambito europeo, solo a quello della Germania (+10,0%). “I segnali positivi che vengono dalle nostre imprese testimoniano la forte capacità di presidio dei mercati esteri, anche in una situazione congiunturale complessa a livello nazionale. Una vocazione all’internazionalizzazione che porta il saldo dei nostri conti con l’estero, per la prima volta da quando sono disponibili le rilevazioni statistiche, a raggiungere la cifra record di circa 43 miliardi di euro nel 2014, sfondando addirittura il tetto degli 86 miliardi di euro se si considera il surplus al netto della componente energetica”, sottolinea Gaetano Fausto Esposito, Segretario Generale di Assocamerestero, commentando i dati Istat sul commercio estero diffusi oggi. A livello settoriale, recuperano posizioni, riducendo il loro disavanzo, l’agroalimentare e l’elettronica (con un calo del deficit rispettivamente di 56 e 101 milioni di euro), mentre guadagna terreno il surplus dei mezzi di trasporto (+309 milioni di euro) e della meccanica, che supera quota 50 miliardi, pari a circa il 60% dell’attivo Made in Italy. In merito ai mercati di riferimento, continua l’ascesa dei Paesi Extra-ue, che nel 2014 guadagnano altri 0,5 punti percentuali e rappresentano il 46,2% dell’export complessivo, mentre nel 2010 la quota era pari al 42,1%. A fare da traino le vendite negli Stati Uniti (+10,2% rispetto al 2013) e l’incremento dell’export verso tutta l’Area asiatica, ovvero: Cina (+6,6%), Paesi Eda (economie dinamiche dell’Asia esclusi Cina e Giappone, +9,6%) e Asean (+5,1%). Preoccupa, invece, la forte contrazione delle esportazioni in Russia (-11,6% rispetto al 2013), dovuta alla crisi internazionale, nonché verso alcuni partner di prossimità quali Svizzera (-6,4%) e Turchia (-3,3%).  
   
   
BASILICATA: GIOVANI RETE IMPRESE SU AUTOIMPRENDITORIA  
 
Potenza, 18 febbraio 2015 - Le 20 start up innovative che sono nate in Basilicata nel giro di pochi mesi e che in questi periodi di grandi difficoltà stanno investendo risorse su idee e progetti di impresa, stanno assumendo persone, soprattutto giovani con alto profilo professionale e formativo e stanno rispondendo ai cambiamenti del mercato mettendo in campo energie, voglia di fare, creatività e talento, sono un segnale importante della rinnovata voglia di autoimprenditoria specie giovanile. E’ quanto sostengono i Giovani delle associazioni che compongono Rete Imprese Italia Potenza (Confartigianato, Cna, Casarigiani, Confcommercio, Confesercenti). Questa voglia di fare impresa che parla un linguaggio giovane, dinamico e ipertecnologico, che si muove a suon di byte ma che si lamenta di una burocrazia asfissiante e di un credito avaro emerge sia dai dati ufficiali della sezione speciale del Registro delle imprese delle Camere di commercio, sia da una specifica indagine promossa da Unioncamere e Ministero del Lavoro nell’ambito del Sistema Informativo Excelsior. Nel sottolineare che sono entrate nel vivo le nuove norme per il sostegno alle start-up innovative, per le quali il Ministero dello Sviluppo Economico, attraverso il programma Smart&start, gestito da Invitalia, ha messo a disposizione 250 milioni di euro e che ad oggi, inoltre, il 20% del finanziamento può diventare un fondo perduto in presenza di programmi realizzati in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia, i Giovani di Rete Imprese Italia Potenza affermano che le startup si muovono cercando di superare le lacunosità e le fatiche della burocrazia, con un obiettivo importante di ricerca dei crediti e dei capitali necessari per sviluppare il business nei prossimi anni.  
   
   
VENETO: L’INDUSTRIA CHIUDE IL 2014 SENZA SPRINT: CRESCITA MEDIA ANNUA +1,8%  
 
Venezia, 18 febbraio 2015 - Nel quarto trimestre 2014, sulla base dell’indagine Venetocongiuntura, la produzione industriale ha registrato un incremento del +1,7% su base annua (+1% nel trimestre precedente). La variazione congiunturale destagionalizzata è stata del +0,2% (+0,7% precedente). Nella media dell’intero anno 2014 la produzione industriale ha registrato un aumento dell’1,8 per cento, rispetto al -0,8 per cento registrato nel 2013. L’analisi congiunturale sull’industria manifatturiera di Unioncamere Veneto, con la collaborazione di Confartigianato del Veneto, è stata effettuata su un campione di 2.252 imprese con almeno 2 addetti. «Il nostro sistema ha bisogno di fiducia». Non si spiega altrimenti per Fernando Zilio, presidente di Unioncamere Veneto, l’apparente contrasto tra i dati in miglioramento relativi a produzione, fatturato estero ed occupazione e le aspettative, in peggioramento, degli imprenditori per i prossimi tre mesi. «La crisi di fiducia che ha investito la nostra imprenditoria, soprattutto quella di minori dimensioni, continua a rappresentare un grave ostacolo alla tanto attesa ripresa. Una crisi di fiducia che affonda le sue radici soprattutto, anche se non solo, nella difficoltà di accesso al credito, prova ne sia che a soffrire di più sono le microimprese che oggettivamente sono state (e sono) quelle più penalizzate dal credit crunch che avrebbe avuto effetti ancor più drammatici se il Sistema delle Camere di Commercio non fosse intervenuto con sostegni mirati nei confronti dei confidi. Sullo sfondo - conclude Zilio - restano i dubbi e, al tempo stesso, le speranze, per il varo di quelle riforme che sole possono fungere da propellente per una ripresa che per essere robusta ha comunque bisogno di una risalita dei consumi interni». Produzione - Sotto il profilo dimensionale l’aumento dell’indicatore ha interessato in modo più marcato le micro e le grandi imprese con variazioni pari a +2,4%. Seguono le medie con +2% mentre registrano un debole aumento le imprese di piccole dimensioni (+0,9%). Per quanto riguarda le tipologie di beni l’indicatore evidenzia una marcata crescita per i beni strumentali (+3,3%); più contenuti gli aumenti per i beni di consumo (+1,6%) e i beni intermedi (+1,1%). A livello settoriale spiccano le variazioni positive dei settori carta e stampa (+5,5%), alimentare (+3,8%), macchine ed apparecchi meccanici (+2,9%) e metalli (+2,2%). Negative le perfomance dei settori mezzi di trasporto (-2,9%), gomma e plastica (-1,8%) e marmo e vetro (-1,7%). Fatturato - Il fatturato totale ha evidenziato una dinamica positiva rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno (+2,1%). La miglior performance è ascrivibile alle medie (+3%) e grandi imprese (+2,6%); le piccole registrano un +1,7% seguite dalle micro con un +1,3%. Tra i settori spiccano le variazioni positive dei comparti carta e stampa (+5,3%), macchine, gomma e plastica e alimentare (in media 3,4%). Negative le variazioni del marmo e vetro (-2,3%), dell’abbigliamento (-1,5%) e dei mezzi di trasporto (-1,3%). La dinamica positiva del fatturato è ascrivibile all’andamento delle vendite all’estero con un +5,2% (+3,9% precedente) rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. Andamento determinato da tutte le dimensioni d’impresa, mentre a livello settoriale i migliori sono risultati l’alimentare (+14,5%) e la carta e stampa (+13,6%). Come per il trimestre precedente (+0,5%) il fatturato interno registra un lieve aumento col +0,6% determinato dalle imprese di medie (+0,9%), grandi (+0,8%) e piccole dimensioni (+0,7%), mentre le performance delle micro imprese sono negative (-0,1%). I settori col trend positivo più marcato sono stati la carta e stampa (+3,7%), la gomma e plastica (+3%) e le macchine (+2,4%), mentre le variazioni peggiori riguardano marmo e vetro (-3,6%) e legno e mobile (-2,2%). Ordinativi - Performance positiva (+1,8%) per gli ordinativi, in aumento rispetto allo scorso trimestre (+1%). A livello dimensionale la performance migliore è delle medie imprese (+2,7%), seguono le micro e le piccole (+1,9% e +1,3%). Per i settori, le dinamiche migliori si riconfermano nei comparti della carta e stampa (+4,4%), della gomma e plastica (+4,3%), dell’alimentare (+3,8%) e dei metalli (+2,5%). Negative le variazioni dei mezzi di trasporto (-5%), delle macchine (-1,2%) e dell’abbigliamento (-0,7%). Rimane positivo il trend dal mercato interno (+1,1%), mentre gli ordinativi esteri hanno segnato un +3,2% (inferiore al +2,6% dello scorso trimestre). Per gli ordinativi interni vanno bene le grandi e le medie imprese (+1,8% e +1,7%), negativa la variazione delle micro (-0,2%). Segno particolarmente positivo per il settore della gomma e plastica (+4,1%) seguito dai comparti carta e stampa (+3,2%) e macchine (+3%). Per gli ordini esteri invece vanno bene le micro imprese (+14,1%) e i comparti dell’alimentare e della carta, stampa (+13,7% e +10,2%). Occupazione - Il mercato del lavoro ha registrato un aumento del +1,1% su base annua (+0,3% trimestre precedente), che interessa principalmente le grandi (+3,2%) e le medie (+1,4%) imprese, mentre le micro hanno subito una contrazione (-0,5%). Sotto il profilo settoriale spicca la variazione positiva dell’alimentare (+14,5%), seguono i mezzi di trasporto e le macchine (+2,2% e +1,8%). Forte calo invece per i settori carta e stampa (-2,5%) e metalli (-2,2%). Previsioni - In lieve peggioramento le aspettative degli imprenditori per i prossimi tre mesi. Il saldo tra coloro che attendono un incremento e chi una flessione si attesta a -12,8 punti percentuali per la produzione (era -5,5 p.P. Lo scorso trimestre), -11,7 per il fatturato (era -4 p.P.), -14,4 per gli ordini interni (era -11 p.P.) e -5,8 per l’occupazione (era -4,7 p.P.). Ancora in recupero le attese per gli ordini esteri (+2,5%), anche se meno rispetto allo scorso trimestre (+3,3 p.P.).  
   
   
WHIRLPOOL, INCONTRO IN REGIONE TOSCANA PER LO STABILIMENTO SENESE  
 
Firenze 18 febbraio 2015 – Il tema dell´acquisizione dello stabilimento senese Whirlpool da parte del gruppo Indesit è stato al centro dell´incontro convocato oggi dall´assessore alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini, in accordo con il sindaco di Siena Bruno Valentini e al quale hanno partecipato le organizzazioni sindacali. L´incontro è stato convocato in vista della riunione convocata presso il ministero dello sviluppo economico per giovedì 19 febbraio e alla quale presenzierà anche il ministro Federica Guidi. "Andremo all´incontro al ministero – ha detto l´assessore Simoncini al termine dell´incontro – rappresentando l´attenzione della Regione per lo stabilimento senese, sottolineandone l´importanza per l´occupazione e l´economia del territorio e auspicandone il rafforzamento. Ci auguriamo, infatti, che l´acquisizione da parte di Indesit possa rappresentare non solo un incremento dei volumi per il gruppo, ma anche l´arrivo di nuove produzioni nello stabilimento di Siena che, pur avendo migliorato in produttività, vede ancora la presenza di lavoratori in contratto di solidarietà". Anche il sindaco di Siena Bruno Valentini ha sottolineato questo tema, ricordando lo sforzo compiuto dall´amministrazione fin dal 2008 per mantenere l´azienda sul territorio, grazie ad un´operazione immobiliare che, dice il sindaco "ha poi consentito di rinegoziare al ribasso il contratto di affitto dello stabilimento". "Oggi l´azienda – prosegue il sindaco – può sviluppare nuove produzioni grazie alla dotazione tecnologica presente e anche alla disponibilità dei lavoratori, che hanno accettato anche i contratti di solidarietà pur di garantire la continuità produttiva e dare una prospettiva all´insediamento senese". La Regione ha preso inoltre l´impegno di mettere a disposizione tutti gli strumenti necessari a favorire il percorso di rafforzamento del processo produttivo.  
   
   
TERREMOTO/EMILIA, PROROGA AL 2016 PER MUTUI DELLE IMPRESE PER PAGAMENTO TASSE E CONTRIBUTI.  
 
Bologna, 18 febbraio 2015 - «Una notizia importante e attesa da noi e dalle imprese dell’area del colpita dal sisma del maggio 2012. Una proroga di un anno che accoglie e concretizza il lavoro fatto in sinergia con il Parlamento e Governo da Regione, Comuni e rappresentanti del sistema imprenditoriale». Così il presidente della Regione Emilia-romagna Stefano Bonaccini e l’assessore regionale alle Attività produttive e alla Ricostruzione post sisma Palma Costi che accoglie con soddisfazione il via libera delle Commissioni Bilancio e Affari Costituzionali della Camera alla proroga del termine per iniziare la restituzione del mutuo acceso presso la cassa Depositi e prestiti dalle imprese per pagare tasse e contributi. Termine che era fissato al 30 giugno di quest´anno e che per effetto dell´emendamento approvato dalla Camera è stato spostato al 30 giugno 2016 prolungando anche di 12 mesi il piano di ammortamento. «Dopo questo fondamentale risultato, a cui si aggiunge l’accoglimento della proroga al 31 dicembre del 2015 per l’attivazione delle forma associata per i piccoli comuni, prosegue – hanno aggiunto Bonaccini e Costi - il dialogo della Regione con i nostri Parlamentari e con il Governo sui diversi temi che rimangono aperti per ottenere le altre norme primarie, necessarie ad accompagnare tutta la fase della ricostruzione. Primo tra tutti l’ottenimento da parte della Commissione Europea della proroga per la presentazione delle domande da parte delle aziende agricole».  
   
   
DAL 25 FEBBRAIO AL 2 MARZO SEI GIORNI DI PASSERELLE ANIMANO MILANO MODA DONNA  
 
Milano, 18 febbraio 2015 – Ha preso il via con la presentazione a Palazzo Marino del calendario delle sfilate A/i 2015/2016 di Milano Moda Donna, la settimana che anticipa l’appuntamento più glamour della città dal 25 febbraio al 2 marzo 2015. A illustrare alla stampa il ricco programma di collezioni, eventi e appuntamenti correlati l’assessore alle Politiche per il Lavoro, Moda e Design Cristina Tajani con Mario Boselli, Presidente di Camera Nazionale Della Moda Italiana e il Ceo, Jane Reeve. Un’edizione che si preannuncia positiva con un calendario di sei giorni pieni e ben strutturati: 68 sfilate, 76 presentazioni, 4 presentazioni su appuntamento, per un totale di 151 collezioni. Nuovi nomi sfilano per la prima volta a Milano Moda Donna: Vivetta e Philosophy di Lorenzo Serafini. Molti sono i designer che hanno scelto per la prima volta il capoluogo lombardo per presentare le proprie collezioni: Giannico, Co|te, Coliac by Martina Grasselli, Hache, Capucci, Philippe Model Paris, V°73, Rubeus, Chiara Ferragni. A testimonianza del grande impegno di Camera Nazionale della Moda Italiana e di Milano verso le nuove promesse del Made in Italy, per la prima volta, la sfilata dei quattro vincitori del concorso Next Generation aprirà la Fashion Week martedì 24 febbraio alle ore 21.00 al Teatro Vetra. Lunedì 2 marzo sfileranno i quattro designer del progetto “Designers powered by Camera Nazionale della Moda Italiana”: Leitmotiv, Alberto Zambelli, San Andres Milano, Fatima Val. "Questa edizione di Milano Moda Donna è particolarmente attesa perché precede l´apertura di Expo 2015 e, in qualche modo, contribuisce a prepararlo. Sfilate, presentazioni e eventi che esprimono uno dei tratti distintivi della città in cui design, buon gusto e attenzione alla qualità e alla ricerca si fondono dando origine al più autentico stile Milano". Così commenta l´Assessore alle Politiche per il Lavoro, Moda e Design Cristina Tajani che prosegue "Milano è al fianco dei giovani creativi mettendo a disposizione della loro creatività e della loro carica innovativa i suoi spazi più prestigiosi, perchè solo coltivando i talenti e la loro capacità di immaginare il futuro possiamo costruire insieme una città che sappia essere attrattiva e punto di riferimento per chiunque voglia fare moda o esprimere la propria creatività”. “L’appuntamento con Milano Moda Donna parte sotto un buon auspicio, sono infatti convinto che siamo alla vigilia di un periodo eccezionalmente positivo che cambia in meglio le previsioni, non solo di fatturato, ma di saldo attivo della bilancia commerciale che ritengo supererà i 20 milioni di Euro. Il prezzo del petrolio è sceso della metà rispetto a sei mesi fa, la diversa situazione della Bce e delle Banche vede un allentamento dell’erogazione del credito e la fine del credit crunch. Ma è soprattutto il cambio Euro/dollaro che oggi è 1.14, tornato sotto i livelli del suo esordio, oltre a favorire l’export, penalizzerà l’import e quindi difenderà le nostre Pmi della parte alta della filiera.” Commenta Mario Boselli, Presidente di Camera Nazionale della Moda Italiana "Milano Moda Donna ha un calendario con sei giornate piene, che inizia con i giovani e che offrirà tutti i giorni un programma interessante tra sfilate, presentazioni ed eventi, con le proposte dei marchi più noti e affermati e dei promettenti nuovi protagonisti. Una settimana che conferma l’impianto strategico di Camera della Moda: più internazionale, più spazio per i nuovi talenti e per i giovani, più attenzione alla comunicazione digitale.” Spiega Jane Reeve, Ceo di Camera Nazionale della Moda Italiana. Il cuore pulsante di Milano Moda Donna sarà il Fashion Hub che prende vita all´interno di tre storiche sedi: Palazzo Giureconsulti, centro servizi e quartier generale della manifestazione aperto anche al pubblico. Palazzo Clerici (Sala Tiepolo) e Palazzo Reale (Sala Delle Cariatidi), a cui si aggiunge la nuova location del Teatro Vetra, all’interno del quale Cnmi ha allestito una grande Sala sfilate. Presso il Fashion Hub di Palazzo Giureconsulti prenderanno vita diverse iniziative. All’interno dello spazio Cuoio di Toscana, grazie alla collaborazione con Fratelli Rossetti, il pubblico avrà modo di scoprire la tecnologia Nfc (Near field communication) che certifica la provenienza della suola e la tracciabilità della materia prima. Al primo piano del Palazzo sarà allestita la Mostra “The Backstage Diaries” di Filippo Mutani: un percorso nel mondo delle sfilate, attraverso gli scatti del famoso fotografo di moda. All’interno della Sala Donzelli l’esclusiva presentazione dell’Archivio storico di ricerca di Lineapelle. Sempre all’interno del Palazzo Giureconsulti le lounge degli sponsor di Cnmi che offriranno servizi agli ospiti della manifestazione: il make up con Mac Cosmetics, l’Hairstyling con Testanera, mentre il Centro Servizi Canon supporterà i fotografi accreditati. Proprio davanti al Palazzo saranno presenti i due box sponsor di Dhl con le ultime novità e Class Editori con un salotto dedicato a interviste esclusive. Anche questa nuova edizione di Milano Moda Donna sarà resa più frizzante grazie alle bollicine di Consorzio Franciacorta. Per la prima volta anche all’esterno del palazzo sarà data visibilità ai Designers con uno spazio dedicato interamente al talento delle giovani promesse della Moda italiana che Cnmi ha scoperto e sostenuto negli anni. Il pubblico avrà modo di vedere le loro collezioni e scoprire le loro storie anche attraverso l’agendina dedicata che sarà distribuita all’interno dello spazio. La Fashion Week milanese potrà essere seguita day by day attraverso il sito www.Milanomodadonna.it con video, streaming delle sfilate, fotogallery delle collezioni trasmesse anche attraverso i megaschermi posti in alcuni punti di grande passaggio della città: Via Croce Rossa, Corso Vittorio Emanuele ang. Piazza San Babila, Piazza Cordusio oltre ai due grandi ledwall in piazza dei Mercanti. Infine un’altra iniziativa regalata alla città di Milano è presentata da Metroweb, in collaborazione con Camera Nazionale della Moda Italiana e il patrocinio del Comune: “Sopra il Sotto – Tombini Art raccontano la Città Cablata”, una Mostra open air di 24 Tombini Art interpretati dai grandi protagonisti della Moda Italiana, dal 24 febbraio 2015 a gennaio 2016 in via Monte Napoleone e via Sant’andrea. I tombini, pezzi unici ideati dagli stilisti, saranno battuti all’asta da Christie’s e il ricavato sarà interamente devoluto in beneficenza a favore dell’associazione no profit Oxfam Italia.  
   
   
ROMA: RIUNIONE TAVOLO SU VERTENZA "SANGALLI VETRO"  
 
Bari, 18 febbraio 2015 -L’assessore al Lavoro, Leo Caroli, ha partecipato ieri alla riunione, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, per la vertenza “Sangalli”, gruppo produttore di vetro che ha annunciato di voler chiudere alcuni siti produttivi tra cui quello di Manfredonia (Fg) con il conseguente licenziamento del personale. Con Caroli, i sindacati, i sindaci dei territori interessati, i rappresentanti dell’azienda, i commissari giudiziali nominati al fine della continuità produttiva. “Il tavolo – spiega Caroli – ha dato indicazione all’azienda di presentare richiesta per la cassa integrazione. Poi, affinché la cassa integrazione non finisca con l’essere un mero accompagnamento verso la mobilità e la chiusura delle attività, Regione e Mise - per favorire la reindustrializzazione - hanno assunto l’impegno di incaricare una società specializzata in “scouting” per intercettare potenziali investitori che vogliano rifare il forno produttivo. Secondo gli accordi, la società di scouting sarà pagata solo se sarà registrato un successo individuando investitori. Infine, c’è stato l’impegno dei commissari giudiziali di gestire unitariamente le vicende del gruppo Sangalli, tenendo legate le sorti dei tre stabilimenti”. “La situazione – conclude – resta ancora incerta e difficile, ma ci rivedremo al tavolo tra 15 giorni. Rimane l’impegno di Regione, Ministero e commissari che rappresenta un importante e utile elemento di novità per la soluzione della vertenza”.