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Notiziario Marketpress di Mercoledì 18 Luglio 2012
AUMENTARE L´ACCESSO A INTERNET  
 
Bruxelles, 18 luglio 2012 - Internet é diventato così onnipresente da pervadere la nostra vita quotidiana a un tale livello che tendiamo a dimenticare che esiste e a darlo per scontato. Quello che diamo per scontato é anche la facilità con la quale accediamo ai siti. Non conosciamo bene invece le persone che stanno dietro i siti e che si assicurano che essi siano accessibili a tutti, anche ai diversamente abili e agli anziani. Assicurare in generale un certo standard per i siti é anche importante. In un bell´esempio di collaborazione tra aziende e istituti di ricerca in tutta Europa, i ricercatori hanno unito le forze per testare la conformità del web. Lo studio é frutto del progetto I2web ("Inclusive future-internet web services"), che é finanziato con quasi 1,9 milioni di euro nell´ambito del Tema "Tecnologie dell´informazione e della comunicazione" (Tic) del Settimo programma quadro (7° Pq) dell´Ue. "La conformità del web significa non solo ottimizzare i siti web in modo che possano essere usati da disabili e anziani," ha spiegato il dott. Carlos Velasco del Centro di web compliance dell´Istituto Fraunhofer di tecnologie dell´informazione applicate (Fit) Sankt Augustin. "I motori di ricerca come Google hanno anch´essi notevoli problemi con siti difettosi. Questo potrebbe rendere i siti impossibili da trovare o impedir loro di arrivare ai posti più alti delle richieste di ricerca. É per questo che la questione merita una priorità alta." I ricercatori hanno detto che l´accessibilità al web non è mai stata una priorità per le aziende tedesche, cosa che il progetto sta cercando di cambiare. Nel 2011, gli scienziati del Centro di web compliance hanno usato i loro strumenti di analisi per testare la conformità del web, in altre parole il rispetto di un sito degli standard internazionali della rete, dei siti delle aziende tedesche quotate nella borsa tedesca, il Dax. Hanno scoperto che il 90% dei siti avevano difetti sostanziali. Per esempio, dati importanti potevano essere trovati solo dopo molti tentativi, ci voleva troppo tempo per caricare i siti o essi venivano visualizzati male sui dispositivi mobili. Se non si riescono a trovare i dati, o se é difficile trovarli, questo potrebbe avere un impatto negativo sugi utili della società e sull´impatto di importanti servizi pubblici. Di conseguenza I2web ha attratto una serie di aziende tra cui Hewlett Packard Italia, Public-i Group e Polymedia. Tra gli altri partner compaiono l´Università di York (Regno Unito) e l´Università di Lubiana (Slovenia), e il Consiglio nazionale dei cechi in Irlanda e la Fondazione di tecnologia assistiva (Fast). Le aziende partecipanti offrono televisione via internet, Video On Demand (Vod), servizi bancari online e sistemi di gestione dei contenuti. Questi siti saranno presto privi di barriere. Per aiutare gli amministratori dei siti web a monitorare i loro siti in modo efficiente ed efficace, gli scienziati informatici del Fit avevano sviluppato "imergo Web Compliance Suite" già nel 2004. Questo programma comprende una serie di strumenti che possono essere integrati nei sistemi di gestione dei contenuti ed esamina i siti per verificarne la conformità di certi standard. Questi standard comprendono l´accessibilità ma non si fermano qui. Si può monitorare un social network, come Facebook, per controllare alcuni gruppi di parole che indicano attività illegali. Un´azienda potrebbe anche verificare se gli standard aziendali di design sono rispettati in tutte le pagine. "In genere ci sono diversi revisori di contenuti che si occupano di grandi siti web," ha detto Velasco. "Il sistema controlla che il logo si trovi nel punto giusto su ogni pagina, per esempio." I2web continua il lavoro dalla imergo Web Compliance Suite e si é ampliato in un nuovo prototipo. Questo nuovo prototipo contiene un ambiente di sviluppo per un Expert Viewer. Non tutte le linee guida per l´accessibilità possono essere controllate automaticamente da un software. Per esempio, le fotografie su un sito web dovrebbero avere un testo alternativo adatto. Anche se uno strumento di controllo può rilevare se esiste un testo, non può determinare se esso descrive in modo adatto quello che si vede nell´immagine. L´expert viewer offre una lista di tutti i testi di immagini rilevati che gli editori possono controllare per verificarne la correttezza del contenuto. Una parte importante del progetto Ue é la conformità con le interfaccia, come quando i clienti desiderano usare Video On Demand o Internet Tv su altri televisori. I2web assicura che i siti web funzionino senza intoppi su tutti i dispositivi (se possibile) e possano essere usati con una completa accessibilità. Per maggiori informazioni, visitare: Istituto Fraunhofer di tecnologia dell´informazione applicata: http://www.Fraunhofer.de/  I2web : http://i2web.Eu/index.html    
   
   
ANTITRUST: LA COMMISSIONE EUROPEA AVVIA UN PROCEDIMENTO CONTRO MICROSOFT PER INDAGARE L´EVENTUALE NON RISPETTO DEGLI IMPEGNI DI SCELTA DEL BROWSER  
 
Bruxelles, 18 luglio 2012 - La Commissione europea ha aperto un procedimento nei confronti di Microsoft al fine di indagare se la società è venuta meno agli obblighi ad essa impegni 2009 per offrire agli utenti una schermata di scelta che permette loro di scegliere facilmente il proprio browser Web preferito. Sulla base delle informazioni ricevute, la Commissione ritiene che Microsoft potrebbe non essere riuscito a stendere la schermata di scelta con Windows 7 Service Pack 1, che è stato rilasciato nel febbraio 2011. Questo nonostante il fatto che, nel dicembre del 2011, Microsoft ha indicato nella sua relazione di conformità annuale alla Commissione che era in conformità con gli impegni assunti. Da febbraio 2011 fino ad oggi, milioni di utenti Windows nell´Ue potrebbe non aver visto la schermata di scelta. Microsoft ha recentemente riconosciuto che la schermata di scelta non è stata visualizzata in quel periodo. "Prendiamo la conformità con le nostre decisioni molto sul serio. E mi sono fidato dei documenti contabili societari erano accurate. Ma sembra che non era il caso, così abbiamo subito preso provvedimenti. Qualora, a seguito della nostra indagine, la violazione è confermata, Microsoft deve aspettarsi delle sanzioni" , ha dichiarato Joaquín Almunia, vicepresidente della Commissione responsabile della politica della concorrenza. Il 16 dicembre 2009 la Commissione ha reso giuridicamente vincolanti gli impegni Microsoft offerti dalla società statunitense di software per risolvere problemi di concorrenza, la Commissione aveva identificato. Queste preoccupazioni relative alla vendita abbinata di browser web di Microsoft, Internet Explorer, al suo sistema operativo dominante Pc client, Windows (vedi Ip/09/1941 ). In particolare, Microsoft impegnata a mettere a disposizione per cinque anni (cioè fino al 2014) nello Spazio economico europeo una "schermata di scelta" che consente agli utenti di Windows di scegliere in modo informato e imparziale quale browser web (s) hanno voluto installare in aggiunta a , o invece di, browser web di Microsoft. La schermata di scelta è stato fornito a partire dal marzo 2010 al europee utenti Windows che hanno impostato Internet Explorer come browser web predefinito. La Commissione intende ora verificare se Microsoft non ha rispettato gli impegni, in particolare l´impegno a fornire una schermata di scelta browser per utenti di Windows 7. L´apertura della procedura non pregiudica l´esito delle indagini, significa solo che la Commissione tratterà il caso come una questione di priorità.  
   
   
LA NUOVA HOMEPAGE DI LINKEDIN: SEMPLICE E FUNZIONALE  
 
Milano, 18 luglio 2012 — Milioni di voi visitano Linkedin ogni giorno per scoprire e discutere di ciò che conta di più nella vita professionale. Oggi presentiamo per la prima volta un’esperienza di navigazione della Homepage più semplice, che offre rapido accesso a informazioni rilevanti e aggiornamenti che ti aiuteranno a dare il meglio al lavoro. Quindi cosa c’è di nuovo? Un nuovo design, più semplice e piacevole - Abbiamo rinnovato l’intera homepage con un nuovo look per rendere ancora più semplice la ricerca delle informazioni che ti potranno essere più utili. Questo design semplice rende la navigazione della pagina ancora più facile e velocizza la ricerca degli aggiornamenti di cui hai bisogno, sia che si tratti di una notizia che il tuo capo ha condiviso di recente, sia che si tratti di notizie su qualcuno che ha appena iniziato un nuovo lavoro. Aggiornamenti principali in alto - Visualizza i principali aggiornamenti del tuo network e gli articoli sopra il feed oppure seleziona la tab “Più recente” per vedere tutti gli aggiornamenti del tuo network nella tua sezione aggiornamenti. Una sezione aggiornamenti più ricca e intuitiva Abbiamo reso la sezione aggiornamenti ancora più ricca, con foto più grandi per una visualizzazione e una scansione più semplici. E’ anche possibile visualizzare un flusso continuo di aggiornamenti senza dover cliccare su “Visualizza di più” per accedere agli ultimi aggiornamenti dal tuo network. Abbiamo inoltre reso più semplice la vista degli argomenti di conversazione dei tuoi contatti così da permetterti di interagire con loro tramite Like, commenti e condivisioni degli aggiornamenti più importanti per te. Siamo sempre alla ricerca di nuovi modi per rendere migliore e più efficiente l’esperienza di navigazione, rendendo la Homepage una meta di visita quotidiana per poter ottenere ciò di cui si ha bisogno per essere produttivi e di successo. Questo è solo l’inizio di tante più entusiasmanti modifiche che intendiamo apportare quest’anno alla Homepage, per offrire personalizzazione e funzionalità. Ci aspettiamo di rendere l’Homepage Linkedin la tua meta prediletta per scoprire e discutere di ciò che ti sta a cuore o interessa la tua attività e i tuoi contatti da tutto il mondo. Questa nuova Homepage sarà proposta a tutti i membri nelle prossime settimane. Nel frattempo, restiamo in attesa di vostri feedback sulla nuova Homepage. Per saperne di più visita Linkedin.com. Messaggi Chiave: Prodotto - Come già menzionato in precedenza quest’anno, abbiamo scelto un nuovo approccio di prodotto focalizzato su tre concetti chiave: “semplifica”, “cresci” e “ogni giorno”. · Semplifica: renderemo più semplice, per gli attuali membri Linkedin, ottenere maggior valore dai servizi che offriamo, creando un’esperienza semplice, di rilievo e sociale. Quest’anno aspettatevi un cambiamento dai nostri prodotti chiave. · Cresci: continueremo a creare nuovi prodotti per avvicinare a Linkedin i professionisti, per circoscrivere la nostra offerta in vista di un’ulteriore crescita internazionale, per ottimizzare l’esperienza dei nuovi membri e rendere la loro adesione più semplice che mai, creando valore dai network degli utenti. · Ogni giorno: vogliamo creare valore per i nostri membri ogni giorno e ovunque essi lavorino. Nuova Homepage - La nuova homepage di Linkedin fornisce un modo semplice per scoprire, condividere e discutere di ciò che è importante per i nostri membri, le loro attività e i loro network. La homepage così ridisegnata offre un accesso più semplice, rapido e ricco alle informazioni professionali di maggior rilievo, ponendole in alto per aiutare i nostri membri a lavorare al meglio. Questo nuovo design rappresenta solo una delle caratteristiche inedite che saranno introdotte quest’anno.  
   
   
DEDUZIONE DEI SENTIMENTI DAI TESTI NATURALI PER IL RECUPERO E L´ESTRAZIONE DI INFORMAZIONI  
 
Bruxelles, 18 luglio 2012 - Un evento intitolato "Deduzione dei sentimenti dai testi naturali per il recupero e l´estrazione di informazioni" ("Sentiment elicitation from natural text for information retrieval and extraction") si terrà il 10 dicembre 2012 a Bruxelles, Belgio. A causa di problemi di ricerca sempre più complessi e di un´ampia varietà di applicazioni pratiche, l´analisi di opinioni e sentimenti é diventata un settore di ricerca molto attivo negli ultimi dieci anni. Gran parte della ricerca attuale verte sull´analisi dei sentimenti e si basa su algoritmi che apprendono automaticamente. Tali algoritmi, nonostante la maggior parte di essi siano molto efficaci, producono risultati non comprensibili dagli esseri umani e quindi sappiamo molto poco sul come e il perché si ottengano i dati finali. Tutti questi metodi, però, si basano su strutture di testo sintattiche, che sono lontane dal modo in cui la mente umana elabora il linguaggio naturale. I sistemi di prossima generazione di analisi delle opinioni possono impiegare tecniche in grado di carpire meglio le regole concettuali che governano i sentimenti e le informazioni che possono convogliare tali concetti dalla presa di coscienza alla verbalizzazione nella mente umana. L´evento costituirà un forum per i ricercatori nel campo dell´analisi di opinioni e sentimenti che consentirà loro di scambiarsi informazioni sui loro studi più recenti nel campo del recupero di informazioni e della loro applicazione sia in settori di ricerca accademica che nel settore industriale. Per maggiori informazioni, visitare: http://sentic.Net/sentire/    
   
   
I SOCIAL MEDIA DANNO UNA MANO AGLI ANZIANI  
 
Bruxelles, 18 luglio 2012 - Quando un anziano cade é nel suo interesse che gli aiuti arrivino il più presto possibile e per questo motivo la maggior parte degli anziani indossa una forma di sistema di allarme che permette loro di contattare i servizi di emergenza direttamente quando accade il peggio. Per questo motivo, con una popolazione che invecchia, prendersi cura degli anziani é un´enorme sfida sociale e una priorità per l´Ue, in particolare considerando il fatto che le lesioni cui gli anziani vanno incontro costituiscono un grande fardello per i servizi sanitari. Adesso i ricercatori stanno lavorando a un modo di collegare gli allarmi di caduta ai più recenti metodi di comunicazione: i social media. Fareseeing é un progetto finanziato dall´Ue che riunisce 11 partner al fine di determinare i modi migliori di scoprire quando una persona anziana è caduta e di ridurre i costi in questo settore. "Il progetto ha costiuito il più grande database del mondo contenente informazioni sui movimenti dell´anziano subito prima e subito dopo la caduta," dice il ricercatore Babak Farshchian della Fondazione per la ricerca scientifica e industriale dell´Istituto norvegese di tecnologia (Sintef), uno dei partner del progetto. "Questo é possible grazie a sensori attaccati a una cintura indossata sui fianchi che registra se chi la indossa sente una debolezza alle gambe." Con un approccio preventivo, che si basa sui dati raccolti finora, i ricercatori affermano che é possibile prevedere la prossima caduta di una persona con una maggiore precisione e quindi consigliarle di sedersi o sdraiarsi quando potrebbe essere in pericolo. I social media possono intervenire anche quando le misure preventive non funzionano e un anziano cade. In questi casi il problema maggiore in caso di caduta è che spesso ci vuole molto tempo perché arrivino gli aiuti. Si stanno facendo quindi tentativi anche di usare la tecnologia per trovare modi di migliorare la situazione. Il team sta lavorando a un prototipo di social network che potrebbe aiutare a dare l´allarme in questi casi, invece di inviare un allarme soltanto ai tradizionali fornitori di servizi di assistenza. Babak Farshchian continua dicendo: "É facile avere l´impressione che Facebook sia solo per attività divertenti e ricreative come condividere foto e chattare di musica, ma siamo appena alle prime fasi dell´uso di questo mezzo. Collegare l´allarme ai social media potrebbe permettere di ampliare la potenziale assistenza a un "team" nel quale non solo i servizi comunali, ma anche bambini e vicini di casa possono avere un ruolo. Una persona che é caduta spesso sente dolore e potrebbe essere sotto shock. Se si invia l´allarme a molte persone, gli aiuti possono arrivare prima. É una cosa fondamentale sia per la persona che è caduta, che per la sua famiglia." L´invecchiamento é uno dei problemi principali dell´Ue di oggi e affrontarlo in modo efficiente è fondamentale per promuovere la crescita e creare posti di lavoro. É per questo che la Commissione europea ha scelto l´Invecchiamento sano e attivo come primo tema del suo Partenariato europeo per l´innovazione (Pei) pilota, lanciato a febbraio 2011. Lo scopo del Pei Invecchiamento sano e attivo é assicurare che l´assistenza alla popolazione europea che sta invecchiando sia sostenibile a lungo termine e il suo obiettivo è un aumento di due anni della vita in buona salute nell´Ue entro il 2020. Per maggiori informazioni, visitare: Sintef: http://www.Sintef.no/home/    
   
   
LE RETI IP DI ALCATEL-LUCENT METTONO IL TURBO IN CINA CHINA TELECOM SI APPRESTA A FORNIRE NUOVI SERVIZI, DALLA TV VIA INTERNET AI DATI SUPERVELOCI.  
 
Parigi, 18 luglio 2012 – Alcatel-lucent si appresta ad essere uno dei partner principali del programma ‘Broadband China’ con cui il governo di Pechino punta a portare connessioni a banda larga ad alta velocità a oltre 250 milioni di abbonati nelle aree urbane e rurali entro il 2015. A poche settimane dall’annuncio di un accordo con China Telecom per estendere la sua rete d’accesso broadband con un contratto da 100 milioni di euro per portare connessioni Ftth (fibra fino a casa dell’utente) in tutte le regioni del Paese, Alcatel-lucent si appresta ora ad accrescere ancora capacità e funzionalità di servizio sulla rete attraverso l’introduzione di una piattaforma tecnologica tutta Ip che permetterà di portare nuovi servizi video e dati a un’tenza residenziale e aziendale, fissa e mobile. Un contratto in tal senso è stato siglato con Alcatel-lucent Shanghai Bell, la società cui fanno capo le attività del gruppo in Cina. Alla fine del 2012, il progetto “Broadband China” vedrà 35 milioni di nuovi abbonati collegati alla rete Ftth (Fiber to the Home), il 50 per cento degli utenti collegati a reti broadband connessi ad una velocità di almeno 4 Mbit/s e 20 milioni di nuove abitazioni che avranno accesso alla rete fissa broadband. L’obiettivo per il 2015 è di connettere 800 milioni di utenti web, dei quali 200 milioni dislocati nelle campagne. L’estensione della connettività a banda larga in tutto il paese e l’aumento dell’uso di smartphone, tablet e altri dispositivi mobili sono elementi che contribuiranno a far crescere la domanda per videocomunicazione e altri servizi Internet ad un tasso del 40 per cento anno su anno nei prossimi anni [1]. La diffusione su vasta scala dell’Ftth da parte di China Telecom, con l’obiettivo di portare servizi come Video on Demand (Vod) e Tv via Internet (Iptv) a milioni di abitazioni in tutto il paese, genererà ulteriore richiesta di capacità di banda sulla rete dell’operatore. Con quest’ultimo ultimo accordo con Alcatel-lucent, China Telecom potrà fornire servizi always-on di distribuzione di contenuti video e dati a banda larga che vanno incontro alla richieste di milioni di utenti. Questi nuovi sviluppi accompagneranno anche la messa in campo da parte di China Telecom di nuove connessioni con tecnologia 100 Gigabit Ethernet per ulteriori potenziamenti futuri della rete e velocità ancora più elevate nell’accesso a banda larga. Il progetto farà leva sulle competenze di Alcatel-lucent nei più avanzati servizi, reti e backhauling (la rete di connessione della rete radiomobile) Ip/mpls, unite con l’esperienza nella messa in campo di infrastrutture su vasta scala, permettendo a China Telecom di far fronte alle esigenze di consumatori e imprese per diversi anni a venire. Ben Verwaayen, Ceo di Alcatel-lucent ha così commentato: “La nostra più innovativa tecnologia Ip/mpls sarà parte integrante dell’estensione della rete di China Telecom e permetterà di offrire accesso ad alta velocità a milioni di persone in Cina. Siamo orgogliosi di portare un così rilevante contributo ai progetti di China Telecom e alla strategia “Broadband China” del paese: un contributo che conferma il ruolo della Cina nelle nostre attività in campo mondiale”. La soluzione Ip/mpls di Alcatel-lucent per i nuovi servizi in Cina - L’adozione dello stato dell’arte della tecnologia Ip/mpls (Internet Protocol/multiprotocol Label Switching) di Alcatel-lucent in Cina permetterà di disporre della maggiore capacità e delle superiori funzionalità di servizio richieste per migliorare efficienza ed operatività nelle reti fisse e backhaul mobile, per consumatori e aziende di China Telecom in tutto il paese. L’accordo segna anche la prima introduzione del Broadband Network Gateway in Cina, che consente di trasformare il modo in cui gli utenti accederanno ai servizi broadband attraverso una pluralità di dispositivi connessi. Il progetto prevede l’utilizzo del portfolio Ip/mpls costruito attorno alla famiglia dei 7750 Sr (Service Router) compresi il 7750 Sr-12 e 7750 Sr-7, oltre al Broadband Network Gateway per funzioni di gestione utenti e di servizi ad alte prestazioni. Unitamente con il 7750 Sr, il 7705 Sar (Service Aggregation Router) nelle sue diverse configurazioni fornirà il backhaul mobile Ip/mpls ottimizzato , basato sull’ambiente operativo Sr-os per poter rispondere alle attuali necessità della rete 2G/3g di China Telecom così come a quelle della futura rete Lte.  
   
   
UNA RICERCA RIVELA CHE L’IMPATTO DELLA VALANGA DI DATI SULLE PRESTAZIONI DELLE APPLICAZIONI È LA SFIDA MAGGIORE DEI DATACENTER I GESTORI DI DATACENTRE SPIEGANO IN CHE MODO LE LORO ORGANIZZAZIONI VENGONO COLPITE DALLE SFIDE POSTE DALLA VALANGA DI DATI  
 
Bracknell, Uk, 18 luglio 2012 – Lsi Corporation ha annunciato i risultati di un’indagine esclusiva condotta su 412 gestori di datacenter europei e tesa a valutare le sfide prestazionali da essi affrontate nelle attività quotidiane dei datacentre. Dai risultati emerge un dato significativo: mentre il 93% dei centri esaminati riconosce la criticità dell’ottimizzazione delle prestazioni applicative in tutti i datacentre e nelle reti, i tre quarti di essi non sente di raggiungere i livelli prestazionali necessari. Nell’indagine Lsi, i gestori di datacentre hanno riferito che i fattori principali di ostacolo ad un’adeguata prestazione delle applicazioni sono rappresentati dai colli di bottiglia dell’accesso alla rete e allo storage. Questi limiti derivano per molti versi dall’aumento massiccio del traffico di dati, che sfida le infrastrutture, limitate a loro volta da budget a crescita rallentata, ciò che Lsi definisce il gap della valanga di dati. Questo gap è causato dal traffico sulla rete e la capacità di storage necessita di una crescita superiore al 30% annuo mentre i budget e la spesa It aumentano molto più lentamente a tassi di soli 5-7%. Conseguentemente, l’esplosione di dati sta sovrastando l’intelaiatura delle infrastrutture, necessaria a supportare le infrastrutture stesse e i gestori di datacentre stanno percependo questa sfida in maniera acuta. Sintesi dei risultati dell’indagine: Il 25% dei gestori di datacentre riferisce che le prestazioni subottimali delle applicazioni comportano una perdita di guadagno; Due gestori di datacentre su cinque si preoccupano dell’impatto delle prestazioni applicative sulla competitività dell’azienda; Lo storage basato su tecnologia flash è di grande interesse ma il budget in questo settore è ancora basso; Il 70% dei gestori di datacentre afferma che le sfide proposte dall’accesso alla rete e allo storage causano i principali problemi nelle prestazioni, con problemi di prestazioni di transazione che comportano perdita di lavor. I gestori di datacentre hanno dimostrato grande interesse nei confronui dello storage basato su tecnologia flash e ammettono che i Solid State Disks (Ssd) possano accelerare le prestazioni applicative. Tuttavia, l’indagine ha rivelato che circa la metà di loro non aveva ancora un budget dedicato all’acquisto di Ssd e che i costi percepiti venivano considerati come la principale ragione per la quale l’adozione degli Ssd (92%) viene al momento tralasciata. I gestori di datacentre riferiscono che le quattro applicazioni fondamentali critiche per l’azienda sono: strumenti di virtualizzazione, Microsoft Exchange, il server Microsoft Sql e Oracle. “Lo studio riafferma la necessità di forti miglioramenti nei datacentre, soprattutto rispetto a intelligenza del sistema e accelerazione delle applicazioni viste le crescenti sfide poste dalla valanga di dati”, ha affermato Tony Afshary, direttore marketing, Accelerated Solutions Division,di Lsi. “C’è un grande ritorno sugli investimenti reso possibile dall’aggiunta di soluzioni di storage intelligenti basato su flash e silicio nei datacentre e l’indagine dimostra una necessità di ulteriore collaborazione fra le aziende come la nostra e i gestori di datacentre per comprendere appieno questi benefici e massimizzarli”.  
   
   
CAPPELLACCI: "SCUOLA DIGITALE, CLOUD COMPUTING, GREEN ECONOMY E BIOTECNLOGIE PER NUOVE FILIERE PRODUTTIVE DELLA SARDEGNA".  
 
Cagliari, 18 Luglio 2012 - "Scuola digitale, cloud computing, green economy e biotecnologie sono i campi applicativi nei quali la Sardegna già vanta importanti casi di eccellenza, che possono contribuire a creare le nuove filiere della nostra economia, idonee a portare nuovo sviluppo e occupazione nel rispetto dei nostri valori, delle nostre tradizioni e del nostro patrimonio ambientale e paesaggistico". Lo ha dichiarato il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, al termine del confronto sui temi della ricerca e dell´innovazione tenutosi ieri a Cagliari con il ministro Profumo. "Con la legge regionale 7/2007 - ha evidenziato il presidente - la Sardegna finanzia soprattutto la ricerca fondamentale e di base, in stretto raccordo con le Università sarde, mentre con le linee di attività del Por si promuovono le iniziative riguardanti l´innovazione tecnologica e il trasferimento dei risultati al sistema delle imprese. Nonostante la crisi in atto, abbiamo confermato gli stanziamenti annuali per finanziare le attività previste dalla legge ed il budget previsionale per il periodo 2009-2013 resta pari a circa 200 milioni di euro con stanziamenti annuali della Regione pari a circa 34 milioni di euro. Attraverso le linee di attività del Por Fesr, nel contempo, finanziamo la ricerca applicata e, soprattutto, la ricerca industriale, con uno sforzo orientato a sostenere la "domanda" di ricerca e innovazione per circa 74 milioni di euro. Il recente sblocco dei fondi del Ministero dell´Istruzione, dell´Università e della Ricerca rende disponibili ulteriori 25 milioni di euro, per completare l’attuazione dell’Accordo di Programma Miur-regione Sardegna sulla ricerca che prevede, in particolare, interventi per l’integrazione tra sistema della ricerca e sistema produttivo della Sardegna, interventi a sostegno dell’implementazione della rete universitaria e interventi a sostegno del potenziamento delle dotazioni scientifiche e tecnologiche del sistema regionale. Inoltre - ha aggiunto il presidente - con i fondi del Par Fas 2007-2013 abbiamo di recente programmato, per "Innovazione, Ricerca e Competitività", nuove risorse per circa 241 milioni di euro, che consentiranno la razionalizzazione della cittadella universitaria di Monserrato ed il potenziamento delle strutture dei poli universitari e dei laboratori di ricerca di Cagliari e di Sassari. Queste azioni rientrano in un quadro più ampio che ci vede impegnati in progetti ambiziosi, come Sardegna Co2.zero, chimica verde, Scuola Digitale, cloud computing e su altri versanti della Ict. Facendo "gioco di squadra" con il Ministero, gli enti locali, l’Università, le forze sociali e gli altri attori del sistema, la Sardegna si candida a cogliere le opportunità offerte dai due bandi pubblicati dal Miur su smart cities e sui distretti industriali nazionali. Vogliamo affiancare alle eccellenze esistenti realtà altrettanto importanti e costruire un sistema organico, idoneo a moltiplicare gli effetti sulla nostra società dei finanziamenti pubblici stanziati e soprattutto a creare nuove occasioni di specializzazione, di impresa e di occupazione per le giovani generazioni".  
   
   
UNA SCUOLA TOSCANA VINCE CON UN BREVETTO INNOVATIVO "IMPRESA IN AZIONE" E´ LA PRIMA VOLTA IN DIECI ANNI DI VITA DELLA MANIFESTAZIONE CHE VINCE UNA SCUOLA TOSCANA!  
 
Firenze, 18 luglio 2012 - A conclusione della competizione nazionale di Impresa in Azione – Edizione 2012 che si è svolta Pisa nei giorni 6 e 7 Giugno presso la Stazione Leopolda (19 scuole provenienti da n. 12 regioni) la Commissione di esperti all´unanimità ha premiato l´I.t.c.g .“E. Fermi” di Pontedera (Pisa). E´ la prima volta in dieci anni di vita della manifestazione che vince una scuola toscana! L´impresa di studenti si chiama ” Bissgroup”: i ragazzi hanno realizzato e brevettato una pendrive (“Kay password”) che memorizza username e password per utilizzarli riutilizzarli su qualunque Pc ovunque e in modo automatico. I nostri “eroi” ora dovranno rappresentare l´Italia alla European Company of the Year Competition che si terrà a Bucarest dal 19 al 22 luglio. Di seguito un link di promo del prodotto (ovviamente, anche questo l´hanno fatto interamente loro). Http://www.youtube.com/watch?v=qiamw8wbeok  www.Tos.camcom.it    
   
   
BOLZANO: RICONOSCIMENTO DI TITOLI ACCADEMICI: ENTRA IN VIGORE IL 1° SETTEMBRE LO SCAMBIO DI NOTE ITALIA – AUSTRIA  
 
 Bolzano, 18 luglio 2012 - Le tabelle di comparazione degli studi di Bachelor e Master approvate dalla Commissione mista d’esperti nel 2012 sono state ratificate ed entreranno in vigore il 1° settembre 2012. L’assessora Kasslatter Mur comunica l’avvenuto processo di ratifica per il reciproco riconoscimento di ulteriori gradi e titoli accademici tra Italia ed Austria e sottolinea “L’approvazione delle tabelle di comparazione di 12 studi a livello di Bachelor e 13 studi a livello di Master rappresenta un passo importante per tanti studenti e studentesse dell’Alto Adige che si avvicinano al mondo del lavoro”. L’assessora ringrazia in una nota le delegazioni di entrambi i Paesi ed in modo particolare il capo della delegazione austriaca dott. Georg Stillfried ed il capo della delegazione italiana dott. Eugenio D’auria, così come i rappresentanti delle delegazioni dott.Ssa Teresa Cuomo, dott. Heinz Kasparovsky, dott.Ssa. Ingrid Wadsack-köchl, la responsabile del servizio dedicato agli studenti altoatesini Mag. Rosa-maria Reinalter Treffer, Mag. Michael Bauer, Mag. Martin Meisel, Dr. Maria Moya-götsch, Mag. Katharina Wieser, Prof. Gianfranco Scorrano, Dr. Bruno Carioti, per la fattiva collaborazione dimostrata in sede di trattative. L’approvazione e l’entrata in vigore il 1° settembre prossimo delle tabelle di comparazione degli studi a livello di Bachelor e degli studi a livello di Master consente il riconoscimento con le relative “Classi di laurea“ e “Classi di laurea magistrale“. Per ulteriori informazioni è possibile contattare il servizio “Informazione Universitaria Alto Adige” presso la Ripartizione 40 – Diritto allo Studio, Università e Ricerca, al seguente indirizzo: http://www.Provincia.bz.it/diritto-allo-studio/info-studenti/studenti-studentesse-universitari.asp    
   
   
ULTIMI ESAMI PER I 116 CORSISTI DEI “MASTER EUROPEI” DELLA REGIONE PUGLIA, GLI UNICI CON TRE SEDI IN EUROPA BRUXELLES, LE ISTITUZIONI EUROPEE APRONO LE PORTE AI GIOVANI PUGLIESI IL SALUTO DELL’EX PRESIDENTE DEL PARLAMENTO EUROPEO JERZY BUZEK PER SOTTOLINEARE IL RUOLO IMPORTANTE DELLA FORMAZIONE PER USCIRE DALLA CRISI EUROPEA.  
 
Bari, 18 luglio 2012 - Ultimi giorni di lezione ed esami a Bruxelles per i centosedici corsisti pugliesi, protagonisti dei “Master Europei 2012” dell’Università del Salento, gli unici in Italia a svolgersi in tre Paesi diversi: Puglia, Polonia, Belgio. A salutarli Jerzy Buzek, ex presidente del Parlamento Europeo ed ex Primo ministro della Polonia, che insiste sull´importanza dello studio e della formazione per uscire dalla crisi mondiale. «L´unione Europea sta ancora vivendo momenti difficili sia in termini economici e sociali al fine di uscire da questa crisi» - ha spiegato ai corsisti. «Abbiamo bisogno di rendere la ricerca e l´istruzione una delle nostre priorità. Inoltre, abbiamo bisogno di trasformare l´Europa in un´economia basata sulla conoscenza. Il nostro futuro non può appoggiarsi solo sulla tecnologia, ma sulle persone. Sono felice che i giovani di oggi abbiano la possibilità di crescere, di scambiare esperienze, di essere coinvolto in alcuni progetti molto ambiziosi, come questi programmi di Master Europei dell’Università del Salento. Sono contento che ora siete in grado di realizzare i vostri sogni». Sono stati fissati per il 22 e 23 luglio gli esami finali di tutta la didattica. Da settembre, dopo la pausa agostana, inizieranno gli stage: per i più meritevoli si apriranno anche le porte delle grandi istituzioni europee. Tra i tanti, è già previsto l´inserimento di due corsisti presso il Parlamento Europeo, due presso l´Ufficio della Regione Puglia a Bruxelles, due presso le Rappresentanze Regionali Polacche a Bruxelles, uno per il Consolato della Repubblica Italiana a Wrocław. European Translator, Tourism Management, European Ict, European Business Law, Eu Projects, e Human Resources Management: sono questi i sei corsi che stanno aprendo le porte dell’Europa ai giovani pugliesi che hanno potuto godere delle borse di studio offerte dalla Regione Puglia. A partire da grandi collaborazioni a livello europeo per stage nel cuore dell´Europa economica e politica. «Gli studenti sono entusiasti, sia per la didattica, sia per le importanti realtà lavorative con cui si sono approcciati - spiega la Prof.ssa Barbara Wojciechowska, Direttore dei Master Europei. Finalmente i ragazzi possono applicare quanto hanno studiato e possono passare all’azione. L’onorevole ha spiegato che molti fondi europei non sono stati usati, quindi occorre approfittarne. Ora possono tornare in Puglia per proporre nuovi progetti e nuove competenze, per la Regione e per l’Europa».  
   
   
FONDAZIONE MILANO. AL VIA COLLABORAZIONE TRA SCUOLA DI LINGUE, CNA E FONDAZIONE ITALIA-RUSSA  
 
 Milano, 19 luglio 2012 - Gli studenti della Scuola civica di Lingue potranno sperimentare e mettere in pratica le loro conoscenze in campo linguistico e comunicativo al servizio del mondo dell’artigianato milanese e a favore dello sviluppo dei rapporti con la Russia. Tutto ciò sarà possibile grazie al Protocollo di intesa firmato oggi, presso l’assessorato alle Politiche per il Lavoro, Sviluppo economico, Università e Ricerca, dal dipartimento di Lingue della Fondazione Milano-scuole civiche con Cna Confederazione nazionale dell’Artigianato e delle piccole e medie imprese di Milano e con la Fondazione ‘Centro per lo sviluppo dei rapporti Italia-russia’. Si tratta di un’azione concreta per coniugare le aspirazioni professionali degli studenti e le richieste del mercato del lavoro europeo e internazionale. “Questo accordo – ha spiegato l’assessore alle Politiche per il Lavoro Cristina Tajani – ha lo scopo di rendere ancor più concreto ed efficace il percorso formativo di livello universitario della mediazione linguistica, dell’interpretariato, della traduzione e della comunicazione internazionale. In particolare, l’effettiva collaborazione con il mondo del lavoro e delle professioni nella progettazione dei percorsi formativi ha l’intento di individuare le specificità del curriculum e delle professionalità attese in uscita dalla formazione triennale e da quella magistrale per tentare di garantire agli studenti maggiori chance di ingresso nel mondo del lavoro”. “Per gli studenti di Milano Lingue – ha dichiarato il Presidente di Fondazione Milano Filippo Del Corno – sarà molto importante che il mondo delle professioni entri in aula e porti testimonianze concrete e dirette della propria esperienza. Queste collaborazioni permetteranno di migliorare e ampliare l’offerta formativa della scuola e rendere la formazione degli studenti ancor più competitiva. Inoltre, la relazione con le aziende e con il mondo associativo permetterà agli studenti di sviluppare progetti professionali, che simulano un vero e proprio progetto di lavoro, e percorsi di stage che rappresentano quell’‘imparare facendo’ che è la cifra distintiva della formazione di Milano Lingue e di tutti i dipartimenti della Fondazione Milano Scuole civiche”. La collaborazione con la Fondazione ‘Centro per lo sviluppo dei rapporti Italia-russia’ corrisponde alla costante crescita della domanda di formazione in lingua russa anche da parte di giovani che provengono da famiglie russofone. “Tale collaborazione – ha aggiunto il Presidente della Fondazione ‘Centro per lo sviluppo dei rapporti Italia-russia’ Rosario Alessandrello – offre la possibilità, attraverso l’apprendimento della lingua russa, di conoscere la Russia di oggi nella sua realtà di cantiere in divenire e non con il filtro dei media che danno del Paese Russia un’immagine stereotipata e virtuale”. Nel protocollo di intesa con Cna è prevista la progettazione di un corso di comunicazione pubblica, nell’ambito del Master in Lingue e Relazioni internazionali, che metta a sistema le competenze e il ruolo di Cna e offra agli studenti una visuale sui concetti della comunicazione pubblica, del lavoro di lobbyng, del mondo associativo. “Questo protocollo – ha affermato Lauro Venturi, Ceo di Cna Milano – rappresenta un’ulteriore risposta al job mismatch e alla difficoltà di reperire figure qualificate da inserire nelle nostre imprese. Le Pmi hanno bisogno di nuove figure professionali per affrontare i mercati esteri e i processi di internazionalizzazione. Di contro crediamo che gli studenti vadano sensibilizzati sull’importanza dei sistemi associativi e su quanto possano offrire in termini di risorse per lo sviluppo del Paese e dei suoi territori”.  
   
   
DISABILI, CAMBIA IL SISTEMA DEL SOSTEGNO EDUCATIVO NELLE SCUOLE DI MILANO. AL VIA L’ACCREDITAMENTO DEGLI ENTI  
 
Milano, 18 luglio 2012 - Un nuovo sistema per il supporto scolastico agli alunni disabili. La Giunta ha approvato la delibera che cambia la modalità con cui verranno scelti gli enti che, nell’ambito delle azioni finalizzate al diritto allo studio, erogano il servizio di sostegno e supporto ai bambini e ragazzi con disabilità. Da settembre, con l’inizio del prossimo anno scolastico, il Comune di Milano realizzerà questo servizio attraverso il sistema dell’accreditamento e non più attraverso contributi dati direttamente alle scuole. Il provvedimento riguarda le scuole elementari, medie e superiori, sia statali sia paritarie, per un totale di oltre 2 mila alunni. La spesa complessiva per il servizio di assistenza educativa per l’anno scolastico 2012-2013 è di 4,5 milioni di euro. “Questa nuova modalità – ha spiegato Maria Grazia Guida, vicesindaco e assessore all’Educazione e Istruzione – è stata studiata a seguito delle richieste emerse negli incontri che abbiamo avuto in questi mesi con le famiglie e con la Consulta cittadina per le persone con disabilità. L’introduzione di questo nuovo sistema è quindi frutto dell’ascolto e del dialogo con la città. Il metodo dell’accreditamento, che l’Amministrazione ha accolto e condivide, migliora l’efficacia e la qualità dell’intervento a favore degli alunni disabili; in questo modo infatti potremo proporre alle scuole di scegliere, per la realizzazione di queste attività, enti e organizzazioni per i quali garantiamo standard qualitativi elevati”. “Il nostro obiettivo – ha proseguito la vicesindaco – è tutelare e garantire al meglio il diritto allo studio dei bambini con disabilità. La nostra Amministrazione vuole sempre più lavorare per la promozione dei diritti e delle potenzialità di tutte le bambine e di tutti i bambini”. La delibera proposta dall’assessorato all’Educazione e Istruzione stabilisce che gli enti interessati a svolgere il servizio dovranno richiedere l’iscrizione all’Elenco dei soggetti accreditati. Le richieste di ammissione verranno vagliate da un’apposita commissione tecnica. Una volta formato l’Elenco, sarà compito dei dirigenti scolastici indicare, in accordo con le famiglie degli alunni con disabilità, l’ente scelto tra i soggetti accreditati. La scelta dovrà tenere conto anche della vicinanza territoriale e del principio di continuità didattica. I criteri di ammissione all’Elenco saranno condivisi con le associazioni e le famiglie. “Con la modalità dell’accreditamento – ha concluso la vicesindaco – vi è anche una più razionale distribuzione delle risorse. Sosterremo inoltre le direzioni scolastiche nella scelta e nell’organizzazione del servizio su cui effettueremo anche una costante opera di monitoraggio e valutazione. Intendiamo infine orientare e sostenere le famiglie degli studenti con disabilità anche nella scelta di percorsi di sviluppo e di assistenza extrascolastici. Ciò sarà possibile grazie al coinvolgimento delle Zone del decentramento con cui stiamo attivando possibili sinergie”.  
   
   
UE, AMBIENTE: UN REGOLAMENTO PIÙ SICURO PER I BIOCIDI  
 
Bruxelles, 18 luglio 2012 - Ieri sono entrate in vigore nuove norme sui biocidi, che rafforzeranno in maniera significativa la protezione della salute umana e dell´ambiente. I biocidi sono necessari per il controllo di alcuni organismi nocivi per la salute umana o animale ovvero dannosi per i materiali. Tuttavia, dato che anche le loro proprietà possono creare rischi per le persone, gli animali e l´ambiente, essi devono essere regolamentati con attenzione. Il nuovo regolamento sui biocidi aumenterà la sicurezza di questi prodotti chimici e semplificherà la loro autorizzazione sul mercato Ue, migliorandone la libera circolazione nel mercato interno. Janez Potočnik, Commissario per l´Ambiente, ha dichiarato: “Si tratta di un ulteriore passo per garantire un elevato livello di protezione della salute dei cittadini e dell´ambiente. Il nuovo regolamento è inteso ad assicurare che solo i prodotti sicuri siano resi disponibili e che le sostanze più pericolose siano escluse dal nostro mercato. La semplificazione della procedura di autorizzazione introdotta dal nuovo regolamento porterà notevoli vantaggi economici alle imprese europee." I biocidi fanno parte della vita quotidiana. Essi includono disinfettanti domestici o ospedalieri, veleno per topi, insettifughi, vernici e spray antimuffa, pastiglie per la depurazione dell´acqua e molti altri prodotti. Questi prodotti sono regolamentati dal diritto Ue dal 1998 e, da allora, quasi mille prodotti sono stati autorizzati a norma della direttiva biocidi. La Commissione europea ha riesaminato la direttiva biocidi e ha concluso che le procedure di autorizzazione per i principi attivi e i prodotti avrebbero potuto essere semplificate e razionalizzate. Il nuovo regolamento offre disposizioni più efficienti per l´autorizzazione dei prodotti, i requisiti e la condivisione dei dati relativi al prodotto. Si stima che ciò consentirà agli operatori del settore di risparmiare circa 2,7 miliardi di euro in un periodo di dieci anni. Inoltre, le nuove disposizioni ridurranno la sperimentazione animale grazie alla condivisione obbligatoria dei dati e incoraggeranno un´impostazione più integrata e flessibile della sperimentazione. Una piattaforma It apposita (il registro dei biocidi) verrà utilizzata per la presentazione delle domande, per la registrazione delle decisioni e per la diffusione di informazioni al pubblico. La protezione sarà inoltre estesa, poiché la nuova normativa includerà anche beni e materiali trattati con biocidi, come i mobili e gli imballaggi per alimenti. L´agenzia europea per le sostanze chimiche (Echa) avrà un ruolo fondamentale nella gestione del regolamento. Uno dei vantaggi principali risiede nell´ampiezza delle risorse che saranno fornite dall´Echa. Attualmente, le risorse sono estremamente limitate, a livello sia nazionale che europeo, con conseguenti ritardi nell´autorizzazione e aumento dei costi per gli operatori del settore. Alla Echa verranno destinate 100 unità di personale dedicate al lavoro su attività relative ai biocidi. Il numero dei pareri forniti dall´Echa dovrebbe aumentare da 80 nel 2014 a 300 nel 2020. Prossime tappe Il regolamento si applica a decorrere dal 1° settembre 2013. A partire da tale data, le imprese avranno a disposizione due possibilità per chiedere l´autorizzazione a immettere i loro prodotti sul mercato: la prima, che sarà probabilmente utilizzata dalle grandi imprese, stabilisce che le società debbano presentare una domanda all´Echa e che, se ritenuto sicuro, il prodotto possa essere venduto in tutta l´Ue; la seconda può risultare più attraente per le numerose piccole e medie imprese in questo settore, in quanto stabilisce che le imprese presentino una domanda alle proprie autorità nazionali per vendere un prodotto nel loro paese. Se l´autorizzazione è concessa, esse possono successivamente immettere il prodotto sul mercato di altri Stati membri in conformità al principio di riconoscimento reciproco. Per ulteriori informazioni: Memo/12/571 http://ec.Europa.eu/environment/biocides/regulation_2012.htm    
   
   
6ª CONFERENZA INTERNAZIONALE "PROSPETTIVE SULLE RISORSE IDRICHE E L´AMBIENTE"  
 
Izmir, 18 luglio 2012 - Dal 7 al 9 gennaio si terrà a Izmir, in Turchia, la sesta conferenza internazionale "Prospettive sulle risorse idriche e l´ambiente" (Sixth International Perspective on Water Resources and the Environment - Ipwe 2013). La crescente domanda di acqua e l´aumento dell´inquinamento minacciano la qualità di numerosi laghi, fiumi, estuari e acque sotterranee in tutto il mondo e rappresentano una grave minaccia per la salute pubblica, la produzione agricola e industriale, le funzioni ecologiche e la biodiversità. La gestione delle risorse idriche si è spesso concentrata a soddisfare la crescente domanda di acqua senza tutelare adeguatamente la necessità della qualità delle acque e la conservazione degli ecosistemi e della biodiversità. Lo sviluppo e la gestione ecologicamente sostenibili delle risorse idriche è un problema critico e complesso sia per i paesi ricchi che per quelli poveri. Si tratta di una questione problematica perché comporta spesso difficili compensazioni tra le considerazioni di carattere sociale, economico e politico. La conferenza avrà lo scopo di evidenziare i vari aspetti delle risorse idriche per i suoi molti collegamenti con la riduzione della povertà, compresa la salute, la produttività agricola, industriale ed energetica, e la crescita sostenibile delle comunità a valle. L´evento vuole essere un forum per ingegneri, scienziati, urbanisti, economisti e professionisti del settore per discutere tutte le questioni riguardanti l´acqua e l´ambiente. Per ulteriori informazioni, visitare: http://content.Asce.org/conferences/ipwe2013/index.html    
   
   
RISCHIO IDROGEOLOGICO PER I BACINI DELLE ALPI ORIENTALI. CONTE: LA SICUREZZA DEL TERRITORIO E’ UNA PRIORITA’  
 
Venezia, 18 luglio 2012 - “Dopo l’alluvione del 2010, la Regione del Veneto è impegnata a incentivare tutte le azioni che siano finalizzate a individuare e mettere in atto le migliori soluzioni inerenti la difesa idrogeologica del territorio. E’ una scelta prioritaria che intendiamo condividere con le realtà territoriali vicine alla nostra, puntando ad un documento di programmazione unitario in cui ritrovarci”. E’ questo, in sintesi, quanto ha detto l’assessore alla difesa del suolo della Regione del veneto intervenendo il 16 luglio all’incontro di presentazione che ha avuto come tema l’ipotesi di Piano di gestione del rischio di alluvione dei bacini idrografici delle Alpi Orientali a cui si sta lavorando. L’iniziativa, che si è svolta stamattina presso l’auditorium dell’Ospedale All’angelo a Mestre (Venezia), è stata promossa dalle Autorità di bacino del fiume Adige e dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave e Brenta-bacchiglione. All’incontro hanno partecipato i rappresentanti della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e delle Province Autonome di Trento e Bolzano. Conte, in particolare, ha ricordato che sul fronte della mitigazione del rischio idrogeologico la Regione del Veneto ha già predisposto un piano di interventi con una previsione di spesa di oltre 2,7 miliardi di euro. Una cifra considerevole, che dà comunque l’idea di quanto sia prioritario il tema. Nel bilancio regionale sono stati previsti 50 milioni di euro l’anno per un triennio. Si tratta di operare in una dimensione più ampia – ha aggiunto – coordinando l’azione di tutto il Nordest per un piano comune – come previsto dalla Direttiva Quadro europea (2007/60/Ce) - sollecitando il contributo di tutti i portatori di interessi su una tematica così importante come la sicurezza idrogeologica. Nel corso dell’incontro è stato ricordato che la direttiva europea di riferimento prevede la predisposizione di un Piano di Gestione del rischio di alluvioni per distretti, in questo caso quello delle Alpi Orientali. Per l’elaborazione, l’aggiornamento e la revisione del piano è richiesto il più ampio coinvolgimento del pubblico e delle parti interessate, incoraggiandone la partecipazione attiva.  
   
   
SMOG, MISURE PIÙ FORTI? LOMBARDIA: SÌ, MA CONDIVISE  
 
Milano, 18 luglio 2012 - Con gli Stati generali sulla qualità dell´aria, "lanciati" a Palazzo Lombardia dall´assessore regionale all´Ambiente, Energia e Reti Marcello Raimondi, inizia il percorso di condivisione delle nuove misure che saranno attuate nei prossimi anni per contenere le emissioni di sostanze inquinanti. Al suo fianco numerosi assessori di Comuni e Province e un´ampia rappresentanza di esponenti delle categorie economiche e sociali del territorio. Estensione Blocchi E Diesel Euro 3 - Tra le prime misure discusse, l´estensione a 24 ore al giorno del divieto di circolazione per i veicoli (euro 0 benzina ed euro 0, 1 e 2 diesel) che, per 6 mesi all´anno, già sono sottoposti a blocchi per 12 ore; graduale messa al bando dei veicoli euro 3 diesel e verifiche più puntuali sui controlli. Interventi che potrebbero essere attuati solo se - "saranno condivisi - ha detto Raimondi - da tutti i soggetti che vogliamo incontrare (e sono oltre 2.000) prima di redigere il nuovo Piano regionale sulla qualità dell´Aria (Pria)". Gradualità E Sostenibilità - Sono questi i due criteri che dovranno guidare gli Enti coinvolti negli Stati generali, qualora decidessero di inasprire ulteriormente "misure già ora draconiane". "Stiamo studiando - ha spiegato Raimondi - se estendere a 24 ore il blocco di circolazione per i veicoli che hanno già subito limitazioni nella fascia diurna del periodo invernale. L´eventuale decisione, però, deve avvenire con la massima condivisione. Da anni sosteniamo che per raggiungere risultati significativi servono provvedimenti strutturali di lungo periodo, non emergenziali, e che coinvolgano tutti i settori che contribuiscono all´innalzamento degli inquinanti. E quindi, non solo il traffico, ma anche i riscaldamenti, l´agricoltura e l´industria, che incidono in maniera significativa sulle emissioni nocive". "Il tutto comunque - ha evidenziato Raimondi - non può prescindere dalla situazione socio-economica piuttosto difficile che ci troviamo ad affrontare. Non vogliamo e non possiamo imporre sacrifici insostenibili e sarà fatta un´attenta analisi di costi e benefici attesi su ogni misura che andremo a discutere. E´ altresì indispensabile la condivisione di queste misure da parte di chi le deve far rispettare e che è preposto a fare i controlli". Gli Stati Generali - Un Tavolo allargato, nel quali tutti i soggetti coinvolti possano intervenire e partecipare attivamente alla redazione del nuovo Pria. Questo il senso degli Stati generali partiti ufficialmente. "E´ arrivato il momento di fare un ulteriore passo rispetto anche alla grossa mole di lavoro già realizzata. Stiamo lavorando a un grande piano che coinvolga tutta la Lombardia e che arrivi a coinvolgere anche i singoli cittadini in un impegno quotidiano nella lotta allo smog". Secondo l´assessore, infatti, il livello di maturità e consapevolezza raggiunto dalla Lombardia e dai cittadini è tale da potersi impegnare in questo processo virtuoso. La Termoregolazione - Regione Lombardia va avanti a lavorare con convinzione anche su questo fronte, anche se le Province hanno chiesto lo slittamento di un anno dell´entrata in vigore della norma (inizialmente prevista per il prossimo agosto). "È una facoltà attribuita agli Enti locali - ha concluso Raimondi - purché si rispetti il termine finale del 2014 per l´entrata in vigore delle legge che obbliga all´installazione delle valvole termostatiche e dei contabilizzatori di calore. Intanto è importante che i cittadini capiscano che non è un costo a perdere; le stime parlano di risparmi superiori al 30 per cento sulle bollette. Noi siamo convinti che sia giusto pagare quanto effettivamente consumato, eppure c´è chi fa del terrorismo sui prezzi di installazione di questi dispositivi, tentando di vanificare la bontà di un provvedimento importante sia per le tasche dei cittadini che per l´aria che respiriamo".  
   
   
EMERGENZA NEVE IN ABRUZZO: INIZIATIVE PER REVISIONE STANZIAMENTO CHIODI, CIFRA INSUFFICIENTE.C´ERA IMPEGNO GOVERNO  
 
Pescara, 18 luglio 2012 - Un´azione sinergica bipartisan Regione, Anci, parlamentari abruzzesi è quella che sarà posta in essere nei confronti del Governo nazionale, attraverso la Conferenza Unificata, e sul Presidente della Commissione Bilancio del Senato, nel tentativo di una revisione dello stanziamento per l´emergenza neve. Infatti, dai dati in possesso del Dipartimento della Protezione civile regionale risulta che la cifra rendicondata a livello nazionale è pari a 391 milioni di euro ma nel decreto sulla spending rewiev si parla di un ristoro complessivo delle Regioni che non supera i nove milioni di euro. Questo significa che all´Abruzzo, ipotizzando un riparto tra tutte le Regioni allora colpite, potrebbero essere assegnati non più di 280 mila euro, a fronte di una spesa rendicondata di 22 milioni. Nel corso del Tavolo convocato dal presidente della Giunta regionale, Gianni Chiodi, e dall´assessore, Gianfranco Giuliante, aperto ai rappresentanti degli Enti locali, ai Consiglieri e ai Parlamentari, è stata unanime la valutazione sulla "oggettiva insufficienza della cifra ipotizzata". "Nella Stato-regioni convocata durante l´emergenza - ha ricordato Chiodi - il Governo assunse l´impegno di voler sostenere tutte le spese derivanti dalla copertura dell´emergenza, escluso il ristoro dei danni. Sulla base di questo impegno le stesse Prefetture emisero ordinanze che sollecitavano i sindaci ad intervenire con somma urgenza. E´ chiaro che a fronte di un tale impegno sono stati sopportati costi che, sulla base delle cifre venute fuori dalla spending rewiev, rischiano di avere serie ripercussioni sui bilanci dei Comuni". In sostanza, il Tavolo ha deciso di attivare iniziative su più livelli. Quello regionale, proponendo domani, in Consiglio regionale, la votazione all´unanimità di un ordine del giorno; quindi, su iniziativa di Chiodi, la richiesta della Conferenza Unificata allargata anche al sitema delle rappresentanze locale, infine, attraverso il coordinamento di tutti i parlamentari abruzzesi, su iniziativa dell´onorevole, Paola Pelino, una vasta azione sui deputati delle altre regioni affinchè si agisca in sede di conversione in legge del decreto, accanto alla richiesta di incontro di una delegazione abruzzese con il Presidente della Commissione Bilancio del Senato, dov´è attalmente in discussione il documento.  
   
   
MILANO: AREA C. I DATI DEL NUOVO MONITORAGGIO DEL BLACK CARBON  
 
Milano, 18 luglio 2012 - Si è conclusa la terza campagna di monitoraggio del Black Carbon effettuata da Amat, che conferma come Area C riduca in modo sostanziale la presenza di questo inquinante nel particolato atmosferico, soprattutto nelle zone ad alta intensità di traffico. I nuovi rilevamenti sono stati effettuati nel mese di maggio in due postazioni: via Francesco Sforza e piazzale Maciachini, una all’interno e l’altra all’esterno di Area C, scelte in base ai forti volumi di traffico. Decisamente significativo il calo del Black Carbon rilevato all’interno di Area C, dove si è verificata una riduzione di 1,6 µg/m3 (-40%) della concentrazione di Bc rispetto alla postazione esterna e una differenza del 51% del rapporto Bc/pm10 nella postazione interna (in prossimità del Policlinico) rispetto a quella esterna (interessata dalla presenza di una scuola). Inoltre, in collaborazione con un gruppo di ricercatori dell’Università del Wisconsin, Amat e Simg (Società Italiana di Medicina Generale) hanno rilevato il differenziale di Black Carbon presente nel particolato atmosferico tra una domenica milanese a traffico normale (il 20 maggio) e una domenica soggetta al blocco totale nell’ambito dell’iniziativa “domenicAspasso” (il 27 maggio). Il differenziale misurato tra le due domeniche è stato pari al 78% (media rilevata nelle due postazioni Sforza e Maciachini). La finalità delle domenicheAspasso è quella di promuovere stili di vita sostenibili e ciò ha come evidente conseguenza anche la riduzione del Black Carbon. “Con la misurazione del Black Carbon, il Comune di Milano ha aperto una strada sulla quale oggi ci segue anche la Regione”, ha dichiarato l’assessore alla Mobilità, Ambiente, Arredo urbano e Verde Pierfrancesco Maran. “La prima finalità di Area C è quella di ridurre la congestione da traffico. È evidente che ciò porta dei benefici anche in termini ambientali”. Questa iniziativa dimostra la giusta intuizione del Comune di Milano che, avviando la misurazione del Black Carbon in parallelo ad Area C, ha anticipato un approccio che si impone a livello europeo e che introduce nuovi indicatori di efficacia dei provvedimenti adottati a livello locale.  
   
   
SICUREZZA IDRAULICA. FIRMATO ACCORDO VENETO-FRIULI VENEZIA GIULIA PER FIUME TAGLIAMENTO  
 
Venezia, 18 luglio2012 - L’assessore all’ambiente e alla difesa del suolo Maurizio Conte per la Regione del Veneto e l’assessore all’ambiente, energia e politiche per la montagna Luca Ciriani per la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia hanno firmato il 16 luglio un accordo fra pubbliche amministrazioni per disciplinare la progettazione degli interventi di messa in sicurezza idraulica del basso corso del fiume Tagliamento. In particolare – sottolinea Conte – l’accordo riguarda la progettazione preliminare e definitiva degli interventi consistenti nell’adeguamento e rinforzo dell’ultimo tratto del fiume Tagliamento che delimita il confine tra il Veneto e il Friuli Venezia Giulia. Inoltre, nell’ambito della progettazione definitiva verrà predisposto lo studio di impatto ambientale ai fini dell’acquisizione del provvedimento di Via (valutazione di impatto ambientale). Per quanto riguarda il finanziamento – aggiunge Conte – la Regione del Veneto ha accertato sul proprio bilancio un’economia di spesa di oltre 657 mila euro, rispetto ad un finanziamento statale che originariamente era destinato alla realizzazione di studi nel bacino interregionale del Lemene. Il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare ha espresso parere favorevole alla rimodulazione dell’importo ed abbiamo quindi dato la nostra disponibilità ad utilizzarlo per la sicurezza idraulica del Tagliamento. Gli interventi di adeguamento e rinforzo dell’ultimo tratto del fiume – conclude Conte – andranno così a far parte integrante del vasto quadro programmatorio che la Regione del Veneto ha avviato sul fronte della messa in sicurezza del proprio territorio, con la realizzazione, fra l’altro, di una serie di casse di espansione per la riduzione degli effetti di possibili eventi alluvionali.  
   
   
VENDOLA: "SUBITO RISORSE E CRONOPROGRAMMA PER BONIFICA TARANTO"  
 
Bari, 18 luglio 2012 - Risorse complessive e cronoprogramma delle stesse per avviare la bonifica della città di Taranto. Questo l’obiettivo fondamentale per il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e per la delegazione dei parlamentari pugliesi che giovedì 19 luglio parteciperanno a Roma al Tavolo politico, convocato dal ministro Clini, su Ilva e il futuro di Taranto. Intanto in tarda mattinata, il Presidente Vendola ha incontrato, presso il Consiglio regionale insieme con il Presidente Onofrio Introna e i capigruppo di maggioranza e di opposizione, i parlamentari Raffaele Fitto, Nicola Latorre, Ludovico Vico, Salvatore Ruggiero e Pasquale Nessa proprio per la preparazione dell’incontro roomano di giovedì. “Noi come Regione Puglia mettiamo a disposizione 100 milioni di euro – ha detto Vendola – chiederemo che il governo ne metta per lo meno il doppio, quindi 200 milioni di euro. Questo farebbe dell’operazione Taranto, un’operazione con una dignità da sistema paese”. Sia per Vendola che per i parlamentari è fondamentale che la questione Taranto esca dai confini provinciali e regionali per diventare tema nazionale e approdare ad una risoluzione complessiva. “Noi vogliamo vincerla questa battaglia – ha proseguito Vendola – e, grazie anche al lavoro dei nostri parlamentari, credo che potremo farcela. Ma non bastano solo le leggi regionali, ci vuole anche con l’impegno che lo Stato, in tutte le sue articolazioni e il Governo, deve assumere per potere fare i conti con il passato, con decenni e decenni di inquianamento sistematico della realtà tarantina”. Vendola poi, presentando la legge antinquinamento sui Pm10 e sulle polveri sottili che sarà all’attenzione del Consiglio regionale di domani martedì 17 luglio, ha parlato di compimento di una “trilogia”. “Noi abbiamo operato ogni volta che abbiamo incrociato evidenze scientifiche – ha spiegato Vendola - quando sono stati acclarati i dati sulle diossine, dopo tre mesi eravamo già in Consiglio regionale e abbiamo cominciato il percorso di approvazione della legge, discorso analogo anche per la legge anti benzoapirene e oggi per la legge che portiamo in Aula sulle “norme per la tutela della salute, dell’ambiente e del territorio sulle emissioni industriali inquinanti”. Noi conosciamo l’esito delle indagini epidemiologiche che sono state fatte e vogliamo fare la nostra parte. Quello che stiamo raccontando evidenzia come la classe politica di destra, di sinistra e di centro abbia lavorato insieme, non nascondendo la testa sotto la sabbia, bensì dando risposte efficienti ed avanzate”. Per Vendola “se vince l’ambiente e si chiude la fabbrica o se vince la fabbrica e non si fanno interventi di ambientalizzazione, in ogni caso perde Taranto e perdiamo tutti noi. Ecco perché – ha continuato Vendola - abbiamo il dovere di compiere tutti i passi necessari per garantire che Taranto possa essere un esempio di equilibrio tra diritto alla salute e diritto all’occupazione, tra la difesa di un presidio industriale al servizio della comunità nazionale e la difesa dell’ambiente”. Un ringraziamento infine al Ministro Clini “che avrebbe tutto il diritto di denunciarmi per stalking” ha detto scherzando Vendola “perchè abbiamo trascorso giornate nelle quali è stato letteralmente assediato da noi ed è sempre stato disponibile, di giorno e di notte, di sabato e di domenica, per poter raggiungere gli obiettivi che noi ci siamo prefigurati”.  
   
   
AMBIENTE, LIGURIA VARA PIANO ACQUISTI VERDI  
 
Genova, 17 Luglio 2012 - Presentato il 16 luglio dalla Regione Liguria, con gli assessori all’Ambiente e al Bilancio Renata Briano e Pippo Rossetti, il modello regionale per il piano degli acquisti verdi. Il provvedimento vara uno strumento operativo di politica ambientale per favorire lo sviluppo di un mercato di prodotti e di servizi a ridotto impatto ambientale, agendo sulla domanda pubblica. Il piano consente di coniugare le esigenze di razionalizzazione della spesa pubblica con gli obiettivi di programmazione di acquisti che tengano conto dei criteri ambientali legati all’uso delle risorse naturali, ai processi produttivi, all’utilizzo dei prodotti e allo smaltimento dei rifiuti. Grazie alla partecipazione come partner al progetto europeo Life + Gppinfonet e come capofila al progetto europeo Promise, il dipartimento ambiente della Regione Liguria ha sviluppato negli ultimi anni diverse iniziative formative e di sensibilizzazione sul tema del Green Public Procurement (Gpp), ossia degli Acquisti Verdi Pubblici, accompagnando gli enti locali in un percorso di crescita verso la sostenibilità ambientale. Il piano costituisce un’importante tappa di questo percorso, in quanto offre proprio agli enti pubblici un utile supporto nelle loro attività di programmazione e di monitoraggio degli acquisti verdi. Il piano, realizzato dalla società in-house Liguria Ricerche con il contributo tecnico della società Punto3, è previsto da una legge regionale ed è in linea con il Piano di Azione Nazionale e con la normativa europea sul tema del Gpp. La Liguria è tra le prime Regioni italiane ad aver adottato non solo una normativa specifica, ma anche un modello di piano per gli acquisti sostenibili dal punto di vista ambientale. “Favorire una domanda pubblica più attenta alla tutela delle risorse naturali vuol dire spingere il mercato a crescere nella direzione della ricerca di una continua innovazione e promuovere una cultura ambientale più consapevole e più rispettosa del mondo in cui viviamo”, affermano Briano e Rossetti.  
   
   
DEPURATORE CUMA, ASSESSORATO AMBIENTE: NESSUNA RICHIESTA DI ACCESSO PERVENUTA DA VERDI  
 
Napoli, 18 luglio 2012 - "Nessuna formale richiesta è pervenuta al Dirigente del Ciclo integrato delle acque dal commissario dei Verdi, Francesco Borrelli e da Josi Della Ragione di Freebacoli, per l´accesso all´impianto di Cuma. Quando perverrà, sarà rapidamente concesso l´accesso richiesto dopo aver acquisito l´intesa del custode giudiziario, professor Paolo Massarotti". Lo precisa l´Assessorato Ambiente e Ciclo integrato delle acque della Regione Campania.  
   
   
BOLZANO: CHIARIRE PROPRIETÀ E GESTIONE DEL TERMOVALORIZZATORE  
 
Bolzano, 18 luglio 2012 - Nel 2013 è prevista l´entrata in esercizio del nuovo termovalorizzatore a Bolzano sud, ma non c´è ancora chiarezza sulla sua gestione. Per accelerare i tempi, la Giunta provinciale ha deciso il 16 luglio di insediare un gruppo di esperti per trattare con i Comuni. Una bozza di accordo è attesa per metà settembre. Entro il 2013 verrà consegnato il nuovo termovalorizzatore di Bolzano Sud che, una volta entrato in funzione, incenerirà ogni anno circa 130mila tonnellate di rifiuti provenienti da tutto l´Alto Adige. Si tratterà di rifiuti residui, non più riciclabili, che verranno bruciati all´interno di un impianto in grado di sfruttare le operazioni di incenerimento per produrre energia e calore. La Giunta provinciale ha fatto il punto sulle questioni ancora aperte: finanziamento, modello di gestione, proprietà. L´obiettivo è definito: "Dobbiamo cercare una soluzione condivisa tra Provincia, Comune di Bolzano e i Comuni altoatesini nell´interesse dei cittadini", ha ribadito il presidente. L´accordo in origine tra Provincia e Comuni era chiaro: la Provincia realizzava l´impianto su incarico dei Comuni in quanto impossibilitati a garantire i 130 milioni di euro necessari. Una volta costruito, il termovalorizzatore sarebbe stato rilevato dai Comuni che avrebbero provveduto ad ammortizzare i costi di costruzione. "Ma oggi si ha l´impressione che l´interesse dei Comuni a subentrare nell´infrastruttura sia svanito, quando invece è il momento di muoversi per garantire il suo funzionamento tra un anno", ha spiegato Durnwalder. Il Presidente difende il modello già discusso, che prevede l´assunzione di responsabilità dei Comuni, "che poi decideranno come intendono gestire il termovalorizzatore, se in proprio o attraverso una gara." La Giunta provinciale non esclude neppure l´ipotesi di dare la struttura in affitto ai Comuni, con un canone che tenga contro sia dell´ammortamento del mutuo di costruzione che degli interessi. Per chiarire i diversi aspetti la Giunta ha incaricato un gruppo di esperti composto dal direttore del Dipartimento provinciale lavori pubblici Josef March, dal futuro direttore dell´Appa Flavio Ruffini, da Stephan Beikircher dell´Avvocatura provinciale. Assieme al presidente del Consorzio dei Comuni Arno Kompatscher sono chiamati ad elaborare entro il 15 settembre una bozza di accordo che faccia chiarezza su tutti i nodi ancora da sciogliere sulla struttura di Bolzano sud: modelli di gestione e finanziamento, proprietà, utilizzo del calore prodotto dal termovalorizzatore per l´ospedale e il quartiere Firmian.  
   
   
AMBIENTE: SARDEGNA REGIONE PIÙ VIRTUOSA DEL SUD IN RACCOLTA RIFIUTI ELETTRICI ED ELETTRONICI. PREMIATI COMUNI ´RICICLONI´ DELL´ISOLA“  
 
Cagliari, 18 Luglio 2012 - La Sardegna si aggiudica per il terzo anno consecutivo il gradino più alto del podio come Regione più virtuosa dell’area Sud e isole in termini di raccolta pro capite con 5,68 kg per abitante, nettamente al di sopra della media nazionale. Buona anche la raccolta in termini assoluti con 9.518.543 kg di Raee, rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, nonostante si rilevi una minima diminuzione sul totale rispetto all’anno precedente. Sul territorio regionale sono presenti 107 Centri di Raccolta, 27 dei quali hanno reso possibile agli esercizi commerciali la consegna dei Raee provenienti dal ritiro "uno contro uno". I Centri di Conferimento ogni 100.000 abitanti sono quindi 6,38. È quanto emerge dal dossier 2011 realizzato dal Centro di Coordinamento Raee insieme alla Regione Sardegna e presentato oggi dal direttore generale dell´Assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente, Franca Leuzzi, e da Fabrizio Longoni, direttore generale del Centro di Coordinamento Raee. Si attesta al primo posto, tra le diverse tipologie di Raee raccolti, il raggruppamento R2 (grandi bianchi come lavatrici e lavastoviglie) con oltre il 38% sul totale, seguito dal raggruppamento R3 (tv e monitor) con quasi il 26% e da R1 (apparecchiature refrigeranti come condizionatori e frigoriferi) con il 23,29%. La raccolta del raggruppamento R2, secondo quanto emerge dall’analisi del triennio, è cresciuta in maniera costante diversamente da R3 che ha lentamente rallentato i risultati di raccolta rispetto al 2010, anno in cui è stato registrato un incremento importante dovuto al passaggio al digitale terrestre. R4 registra invece un andamento altalenante con un forte aumento nel 2010 e una diminuzione dei quantitativi raccolti nell’anno successivo. “Per il terzo anno consecutivo - ha dichiarato Fabrizio Longoni, direttore generale del Centro di Coordinamento Raee - la Sardegna si classifica come la Regione più virtuosa dell’area Sud e Isole per la raccolta di questa tipologia di rifiuti con una media pro-capite superiore alla media nazionale. Il territorio ha raggiunto un traguardo importante grazie alla pluralità di soggetti che collaborano lungo tutta la filiera, i cittadini, gli enti locali, la distribuzione e i sistemi collettivi associati al Centro di Coordinamento Raee. I risultati raggiunti quest’anno sono un ulteriore passo in avanti verso le nuove sfide che ci pone l’Europa. La Direttiva, in approvazione, ci chiede infatti sforzi maggiori, traguardi raggiungibili attraverso lo sforzo comune di tutti. L’ottimo lavoro svolto dalla Sardegna - ha concluso Longoni - è rappresentato anche da due casi di eccellenza nazionale presenti sul territorio: Pula e Arzachena. I Comuni sono stati premiati per essere leader in Italia nella raccolta e gestione dei Raee. Arzachena è infatti il Comune più virtuoso nell’area Sud e Isole mentre Pula si aggiudica la medaglia d’oro per la raccolta del Raggruppamento R2”. Nel corso della conferenza di presentazione del Dossier, sono stati premiati i Comuni Ricicloni di Arzachena e Pula. Il premio è stato consegnato nell’ambito della diciannovesima edizione del concorso di Legambiente, patrocinato dal Ministero per l´Ambiente, che si sono distinti per la raccolta dei Raee. Due le categorie principali in gara: Comuni più virtuosi per area geografica e per Raggruppamento (ossia le diverse tipologie in cui vengono suddivisi i Raee al momento della raccolta). Per quanto riguarda i campioni assoluti di raccolta dei Raee nell’area Sud e Isole il Comune più virtuoso è Arzachena che ha registrato un indice calcolato di 16,4 kg per abitante. Nella classifica per Raggruppamento, invece, è stato premiato il Comune di Pula, in Provincia di Cagliari, con un indice calcolato di 13,1 kg per abitante per la raccolta del Raggruppamento R2 (grandi elettrodomestici, come lavatrici e lavastoviglie). I premi sono stati aggiudicati sulla base di un indice calcolato che tiene conto di una serie di parametri: la raccolta pro-capite rispetto agli abitanti del Comune, il pro-capite rispetto alla popolazione servita dal Centro di Raccolta e l’incremento rispetto all’anno precedente. Particolare la scelta dei riconoscimenti, che sono costituiti da sculture in materiale riciclato. I premi per i Comuni vincitori sono composti da due tipologie scultoree, che presentano la convivenza e la conciliazione di componenti Raee, quali stampanti, pc, cellulari, calcolatrici e giochi elettronici, con volumi lignei.  
   
   
PIANI COMUNALI DI RACCOLTA DIFFERENZIATA, CAMPANIA: PRONTI DECRETI PER UN MILIONE E 900 MILA EURO  
 
 Napoli, 19 luglio 2012 - "Sono stati predisposti i decreti di liquidazione, pari a circa un milione e 900mila euro, per i piani di raccolta differenziata di 23 Comuni della Campania." Ne dà notizia l´assessore all´Ambiente e ciclo integrato dei rifiuti Giovanni Romano. “Si tratta, quasi per tutti gli enti, del secondo acconto, che i comuni attendevano da tempo. Grazie al forte impegno del presidente Caldoro - sottolinea Romano - siamo riusciti a svincolare le risorse che erano bloccate a causa delle limitazioni ai tetti di spesa imposte dal rispetto del Patto di Stabilità. Sono fondi del Fas di cui alla legge 1 del 2011, fondi che la Regione è riuscita ad avere in sostituzione di quelli del Por bloccati dalla procedura d´infrazione Ue. Con una manovra che ha portato alla variazione del tetto di spesa e ad un differente riparto delle risorse abbiamo potuto procedere ai decreti di liquidazione. Sono in corso ulteriori approfondimenti istruttori per gli altri comuni già in elenco. Si tratta di risorse significative che daranno ulteriore slancio al potenziamento dei sistemi di raccolta differenziata per ridurre la quantità di rifiuti da smaltire e attuare il Piano Regionale", conclude Romano. In allegato l´elenco dei Comuni per i quali sono stati predisposti i decreti di liquidazione.