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Notiziario Marketpress di Mercoledì 04 Dicembre 2013
UNA NUOVA RELAZIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA RIVELA CHE GLI ATTI GIUDIZIARI CIRCOLANO PIÙ VELOCEMENTE DI LÀ DELLE FRONTIERE  
 
Bruxelles, 4 dicembre 2013 - Ieri la Commissione europea ha presentato le sue conclusioni in merito all´applicazione delle norme comunitarie che disciplinano il ´servizio di documenti´ nei procedimenti di giustizia civile - che sta fornendo un cittadino con accesso alla corrispondenza destinati per loro nei procedimenti di giustizia civile. Queste norme comunitarie ( Regolamento (Ce) n 1393/2007 ) rafforzare il mercato unico, migliorando l´efficienza della giustizia transfrontaliera all´interno dell´Ue, e fornire in questo modo forti incentivi per le imprese europee ad espandere le loro operazioni oltre i confini nazionali. Secondo il rapporto pubblicato ieri, le norme europee hanno contribuito ad accelerare la notificazione degli atti tra i paesi dell´Ue, nonostante un carico di lavoro sempre crescente. I tempi di consegna di documenti giudiziari sono caduti in Austria, Belgio, Finlandia, Germania, Grecia e Portogallo. Questa segnalazione segue l´abolizione generale della procedura di "exequatur" nella Ue ( Ip/10/1075 ), il che significa che oggi le decisioni giudiziarie in materia civile e commerciale possono essere applicate in tutti i paesi dell´Unione Europea, senza la necessità di procedure burocratiche attraverso tribunali stranieri . La cooperazione tra le autorità giudiziarie degli Stati membri dell´Ue è una pietra angolare della creazione di uno spazio europeo di giustizia. Tale cooperazione è necessaria per garantire la trasmissione efficiente degli atti giudiziari ed extragiudiziali in casi di giustizia civile transfrontaliere. La notificazione degli atti è parte di ogni singolo caso giudiziario. Una trasmissione veloce e sicura dei documenti è fondamentale per l´equità della giustizia e la tutela dei diritti delle parti coinvolte in un procedimento giudiziario. Per migliorare ulteriormente il funzionamento di tali norme, la Commissione intende dare seguito alla relazione di oggi con una consultazione pubblica da realizzare nel corso del 2014. " Servizio di documentazione è parte integrante della giustizia civile. Vogliamo che i nostri procedimenti civili nell´Unione europea ad essere onesti, e per questo, il servizio di documenti deve funzionare efficacemente e rapidamente ", ha dichiarato la vicepresidente Viviane Reding, Ue Commissario alla Giustizia.  
   
   
INCORAGGIARE L´INNOVAZIONE DI INTERNET  
 
Bruxelles, 4 dicembre 2013 - Internet è ormai vittima del proprio successo; le sue dimensioni e la sua portata rendono qualsiasi ulteriore sviluppo molto difficile, ostacolando l´innovazione. I cambiamenti per migliorare l´internet di oggi o per aggiungere nuovi servizi devono essere introdotti lentamente, in modo incrementale, con persino i cambiamenti minori effettuati solo mediante l´accrescimento di soluzioni puntuali che integrano conoscenza nella rete, ottimizzando le applicazioni di oggi a spese di quelle di domani. Il progetto Change ("Enabling innovation in the internet architecture through flexible flow-processing extensions"), finanziato dall´Ue, sta lavorando per accelerare l´introduzione di tecnologie di base in tutta la rete e anche per permettere sviluppi del tutto nuovi; che porteranno a un internet migliore e più efficiente per tutti. Anche se internet è intrinsecamente basato sul flusso, i ricercatori di Change stanno creando una nuova architettura di rete a elaborazione del flusso, che rende possibile compiere elaborazioni specifiche per alcuni flussi ma non per altri. Questo permetterà agli sviluppatori di superare le principali barriere all´evoluzione di internet. Un aspetto molto importante del progetto è che le piattaforme che vengono sviluppate possono essere create da hardware standard che sono scalabili, potenti e flessibili. La tecnologia a standard aperto dirigerà i flussi di traffico che hanno bisogno di un´elaborazione speciale attraverso un gruppo di queste piattaforme, permettendo un´innovazione più veloce e l´impiego di nuove tecnologie di rete. L´obbiettivo a lungo termine del team è lo sviluppo di una vasta architettura internet che combina piattaforme multiple di comunicazione ed elaborazione del flusso, su cui possono essere costruite reti virtuali specifiche per le applicazioni, senza interferire con altri servizi di rete o con il traffico. Questo promuoverà lo sviluppo di prodotti e servizi innovativi su internet e aiuterà a ridurre i costi della rete. Gli usi futuri della piattaforma a elaborazione del flusso di Change potrebbero comprendere: - virtualizzazione della fornitura del servizio internet; - risoluzione dinamica dei problemi di rete e assistenza rilocabile; - monitoraggio mirato su richiesta della rete; - traffic shaping dinamico intra/inter rete; - controllo attuabile e mirato della qualità di servizio del traffico di rete; - mitigazione degli attacchi spedibile. Queste caratteristiche renderanno più semplice per gli sviluppatori di applicazioni e per gli operatori della rete la comprensione e il controllo del conseguente comportamento end-to-end di internet e delle applicazioni. Per noi altri, questo significherà un´esperienza internet più varia e innovativa ma ancora ottima. Il team del progetto, guidato dall´Istituto europeo di ricerca e studi strategici nel settore delle telecomunicazioni in Germania, convaliderà la nuova architettura mediante test con nuove applicazioni e servizi. Il progetto Change ha ricevuto 3,9 milioni di euro di finanziamenti dall´Ue e si è concluso a settembre 2013. Per maggiori informazioni, visitare: Change http://www.Change-project.eu/  Scheda informativa del progetto http://cordis.Europa.eu/projects/rcn/95594_it.html  Istituto europeo di ricerca e studi strategici nel settore delle telecomunicazioni http://www.Eurescom.eu/    
   
   
"CONGRESSO EUROPEO LAB-ON-A-CHIP"  
 
Berlino, 4 dicembre 2013 - Il 10 e 11 marzo 2014 si terrà a Berlino, in Germania, il "Congresso europeo Lab-on-a-chip" (Lab-on-chip European Congress). Durante l´ultimo decennio è aumentata l´importanza del settore delle nano e microtecnologie. Si tratta di un campo in rapida crescita, altamente interdisciplinare, che si trova all´interfaccia tra fisica, ingegneria, chimica e biologia. Il congresso riunirà leader del mondo accademico e industriale per discutere gli sviluppi e le applicazioni innovative delle tecnologie su microscala, con particolare attenzione dedicata alla pratica medica. Per ulteriori informazioni, visitare: http://selectbiosciences.Com/conferences/index.aspx?conf=loacec2014    
   
   
SICUREZZA. SMART CIBER, LA MAPPA DEL COMUNE PER IL CONTROLLO DELLE INFRASTRUTTURE STRATEGICHE DURANTE I GRANDI EVENTI  
 
Milano, 4 dicembre 2013 - Disegnare una mappa intelligente in grado di elaborare informazioni complesse e dinamiche e creare un sistema integrato per individuare le infrastrutture strategiche che più vengono sollecitate e sottoposte a rischio in caso di grandi eventi come Expo questo è Smart Ciber. Smart Ciber è un progetto europeo che ha per obiettivo il miglioramento della valutazione del rischio nelle infrastrutture strategiche – come metropolitane, stazioni, acquedotti, centrali elettriche, monumenti eccetera - nelle aree metropolitane e in occasione di grandi eventi o situazioni come atti di terrorismo. Nella realizzazione del progetto, coordinato dal comandante della Polizia locale Tullio Mastrangelo, il Comune di Milano è stato affiancato da quattro partner nazionali e internazionali: l’Università Cattolica del Sacro Cuore che ha fornito il modello scientifico elaborato dal professore Marco Lombardi; Comune di Varna (Bulgaria); Comune di Budapest (Ungheria) e Safety Region di Rotterdam. Inoltre, come partner associati, hanno partecipato: Unicri (United Nations Interregional Crime and Justice Research, Institute) A2a e Amsa, Atm, Ferrovie Nord, Rete Ferroviaria Italiana, Sea, Mm. L’unione e la condivisione delle esperienze dei partner ha portato all’elaborazione di un modello condiviso e alla creazione di un sistema di mappatura su più livelli che incrocia in modo automatico dati in possesso esclusivo dell’amministrazione con quelli forniti dai partner. Il progetto è iniziato a gennaio 2012 e ieri, durante il convegno organizzato presso l’Acquario Civico, è stata presentata la prima parte del lavoro che ha permesso di creare un sistema dialogante per lo scambio di informazioni. “La mappatura di Smart Ciber risponde a una strategia centrata sulla sicurezza e sulla coesione sociale, una mappa delle complessità urbane, attraverso l’organizzazione su più livelli – il primo di attenzione più sulle dinamiche sociali e un secondo più concentrato sulle infrastrutture critiche -. Ci poniamo in modo complementare e integrato rispetto a strumenti già in uso nella nostra amministrazione. Stiamo creando uno strumento condiviso a disposizione del fondamentale lavoro di collaborazione fra le istituzioni che operano per la sicurezza dei cittadini” dichiara Marco Granelli, assessore alla Sicurezza e Coesione sociale, Polizia locale .  
   
   
MILANO. QUARTO OGGIARO DIVENTA LABORATORIO DELLE POLITICHE SMART WEB, GESTIONE DEL VERDE, RISTORAZIONE PER LA TERZA ETÀ: TRE PROGETTI PER MIGLIORARE LA VIVIBILITÀ DEL QUARTIERE  
 
Milano, 4 dicembre 2013 - “Sarà Quarto Oggiaro il laboratorio dei progetti Smart City dell’Amministrazione per favorire l’inclusione sociale, l´uso intelligente delle tecnologie e migliorare la qualità della vita nel quartiere. Tre le aree di interesse: web, verde e ristorazione". Lo ha annunciato l’assessore alle Politiche per il lavoro, Università e Ricerca Cristina Tajani, che ha commentato la conclusione della due giorni d’incontri a Villa Sheibler sul progetto europeo "My Neighbourhood - My City". Progetto che vede coinvolte, oltre a Milano, anche le città di Birmingham, Lisbona e Aalborg in Danimarca. “Tre progetti che propongono un nuovo approccio alle politiche Smart City, basato non solo sulla tecnologia ma sull’interazione tra le persone e le relazioni delle comunità locali. Comunità che diventano non solo destinatarie ma anche produttrici di servizi socialmente innovativi e sostenibili, basati su un business model che valorizza le sinergie e le reciprocità”, ha detto l’assessore Tajani che ha proseguito - “Tre progetti che potranno contare su un finanziamento europeo di 170 mila euro per migliorare la vivibilità del quartiere” Dall’avvio del progetto internazionale “My Neighbourhood - My City", avvenuto nel gennaio 2013, l´amministrazione di ogni città è impegnata a sviluppare insieme a cittadini, associazioni e scuole presenti nei quartieri prescelti, nuovi servizi volti connettere persone, idee e risorse come funzione strategica per i processi di inclusione sociale. Tre i progetti scelti, che prenderanno il via entro i primi mesi del 2014, a cominciare da Quarto Food un servizio di ristorazione a costo contenuto dedicato agli anziani del quartiere e realizzato grazie alla collaborazione con i diversi istituti alberghieri presenti in zona. Saranno infatti gli studenti a realizzare pasti idonei a garantire il giusto equilibrio proteico alla dieta delle persone in età avanzata e in sintonia con le loro esigenze di salute. Favorendo così il dialogo intergenerazionale tra le diverse anime del quartiere. Spazio anche al recupero del verde pubblico con Quarto Gardening, un progetto formativo che integra scuola e lavoro. Gli studenti dell’Istituto agrario Pareto potranno così sperimentare un nuovo modello formativo volto alla conservazione e manutenzione delle aree verdi e degli spazi in disuso presenti in zona e nel contempo accumulare crediti formativi ed esperienze lavorative direttamente spendibili sul mercato del lavoro limitando così il fenomeno della dispersione scolastica. Infine, grazie alle nuove tecnologie 2.0 e alla valorizzazione del sito Quarto Web, già attivo, si potranno condividere e mettere in rete tutte le realtà aggregative del quartiere creando un vero e proprio portale degli abitanti. Uno dei primi esperimenti di portale di quartiere a Milano. Uno spazio web interattivo dove trovare, giorno dopo giorno, tutto quello che si vuole sapere e conoscere su Quarto Oggiaro. Dagli appuntamenti alle manifestazioni passando per i servizi disponibili e le opportunità di lavoro e formazione. Una web community dove sostenere e valorizzare il senso di appartenenza al quartiere.  
   
   
PIEMONTE - BANDA LARGA PER SUPERARE IL DIGITAL DIVIDE DELLE IMPRESE  
 
 Torino, 4 dicembre 2013 - Diffondere la banda larga attraverso le nuove tecnologie digitali e permettere a tutte le aziende operanti nei diversi ambiti del territorio piemontese di avere la stessa opportunità di accesso alla rete, elemento fondamentale per la crescita economica e l’internazionalizzazione dell’impresa. Con questo obiettivo, Unioncamere Piemonte, Anci Piemonte ed Eutelsat Italia firmeranno un protocollo d’intesa biennale rivolto in particolare alle piccole e micro aziende italiane ubicate in zone remote e ancora in digital divide, nell’intento di offrire una soluzione tecnologica di immediata e facile attivazione senza bisogno di effettuare scavi per il passaggio di fili. Gli effetti positivi sono molteplici: la banda larga, infatti, aumenta le possibilità di informazione e conoscenza, le opportunità di business, crea posti di lavoro, attrae investimenti, avvicina cittadini, imprese e mercati. Sabato 7 dicembre alle 10.30 a Limone Piemonte al Cinema-teatro “Alla Confraternita” in Via della Confraternita interverranno alla sperimentazione della tecnologia satellitare e alla relativa firma del protocollo d’intesa: Ferruccio Dardanello, Presidente Unioncamere Piemonte, Piero Fassino, Presidente Anci Piemonte; Renato Farina, Amministratore Delegato Eutelsat Italia. La partecipazione all’evento è libera. Si prega, per motivi organizzativi, di dar conferma all’indirizzo ufficio.Stampa@pie.camcom.it    
   
   
EMILIA ROMAGNA: OSSERVATORIO REGIONALE CONTRATTI PUBBLICI, ONLINE IL RAPPORTO 2012  
 
 Bologna, 4 dicembre 2013 –La maggior parte dei lavori pubblici realizzati lo scorso anno in Emilia-romagna riguarda la manutenzione straordinaria e le nuove costruzioni mentre calano del 22% il numero dei bandi e del 44% il loro importo. Sono questi alcuni dati contenuti nel “Rapporto 2012 sui contratti pubblici dell’Emlia-romagna” pubblicato in questi giorni dall´Osservatorio regionale dei contratti pubblici ed Intercent-er (consultabile all’indirizzo http://territorio.Regione.emilia-romagna.it/osservatorio/rapporti «Il 2012 è stato un anno di grandi difficoltà in cui alla crisi congiunturale si è aggiunto anche dal terremoto. I cittadini, le forze sociali, le istituzioni – ha commentato l’assessore regionale alle attività produttive Gian Carlo Muzzarelli - hanno saputo reagire utilizzando tutti gli strumenti a disposizione. L’osservatorio regionale dei contratti pubblici e Intercent-er hanno sviluppato la loro azione a favore della legalità, trasparenza, supporto alle stazioni appaltanti e ai tecnici coinvolti. Questa attività è continuata anche nel 2013 e, insieme alla struttura del Commissario delegato, sono state definite le modalità per la gestione dei fondi pubblici per la ricostruzione». Nel rapporto 2012 è stato inserito un capitolo dedicato all’analisi degli appalti pubblici dell’area colpita dal terremoto del 20 e 29 maggio 2012. Nel 2012 sono stati registrati 231 affidamenti per un valore complessivo di 84,74 milioni di euro. È Modena la provincia con il maggior numero di gare affidate (137) e i maggiori importi (64,41 milioni di euro) segue Ferrara con 56 e complessivi 7,39 milioni e Bologna con 28 e 8 milioni di euro. Inoltre, è stato approvato il nuovo “Prezzario delle opere pubbliche i dati relativi ai contratti pubblici dell’Emilia-romagna. La programmazione degli interventi da realizzare nel triennio 2012-2014 mette in evidenza una generale tendenza di rallentamento degli investimenti da parte degli enti locali. Dall’analisi degli interventi, si riscontra un calo degli investimenti sia in numero con -15,6% (-19,9% quella relativa ai Comuni) sia in valore con -6,6% (-32,2% la variazione per i Comuni). Gli interventi annuali nel 2012 hanno riguardato principalmente lavori di manutenzione straordinaria (39,5%) e nuove costruzioni (20,3%). Le risorse finanziarie più consistenti sono state destinate in prevalenza a opere di nuova costruzione (33,1%) e di completamento (32,0%) per complessivi 1071,99 milioni di euro. L’indice dei lavori pubblici banditi nel 2012 è il valore più basso dal 2000 a oggi, a conferma della difficoltà delle pubbliche amministrazioni locali nella realizzazione dei lavori pubblici. E’ diminuito complessivamente il numero dei bandi (-22,3%) e il relativo importo (-44,7%). Nella maggior parte dei territori provinciali la domanda, relativamente ai bandi di gara, è stata negativa. Solo tre province hanno registrato variazioni positive: la provincia di Ferrara con +80,1% in valore; Ravenna e Reggio Emilia con un aumento del numero delle gare, rispettivamente di +2,3% e +11,8%. In controtendenza gli interventi di finanza di progetto in programma nel triennio 2012-2014 sono 67 con un valore complessivo di 225,63 milioni di euro, con incremento in valore pari all’8,1%, in cui l’importo messo a disposizione dai privati pesa per il 94,4%. I bandi di gara di forniture (123 per un valore di 587,70 milioni di euro) sono diminuiti, rispetto al 2011, del 22,2% in numero e del 14,5% in valore. Intercent-er, inoltre, con 17 gare per complessivi 412,21 milioni di euro occupa il primo posto nella classifica del maggior numero di bandi e dei maggiori importi di gara. Il numero degli affidamenti di forniture è pari a 3144 per complessivi 827,94 milioni di euro. Rispetto al 2011, i contratti affidati registrano un decremento del 2,2% a cui corrisponde un aumento degli importi pari al 9,8%. Le gare di servizi sono state 493 per un valore complessivo di 1376,11 milioni di euro. Rispetto al 2011 sono diminuite in numero del 15,6% cui ha corrisposto un lieve calo dello 0,7% del relativo valore (Intercent-er 27 gare per complessivi 604,53 milioni di euro). I 2562 contratti affidati nel 2012 ammontano a 1693,21 milioni di euro, in evidenza una crescita sia in numero (+11%) sia in valore (+13%) rispetto al 2011. Nel rapporto 2012 è stato inserito un capitolo dedicato all’analisi degli appalti pubblici dell’area colpita dal terremoto del 20 e 29 maggio 2012. Nel 2012 sono stati registrati 231 affidamenti per un valore di 84,74 milioni di euro. È Modena la provincia con il maggior numero di gare affidate (137) e i maggiori importi, 64,41 milioni di euro; segue Ferrara con 56 e complessivi 7,39 milioni e Bologna con 28 e 8 milioni di euro. Fra le amministrazioni aggiudicatrici il Commissario delegato emergenza sisma Regione Emilia-romagna è l’organismo che ha sottoscritto il maggior numero di affidamenti (38) ed i maggiori importi con 55,93 milioni di euro. Seguono il Comune di Mirandola con 25 gare aggiudicate per complessivi 5,58 milioni e la Provincia di Modena con 23 e complessivi 2,23 milioni di euro. Le imprese coinvolte sono state 148, di cui 30 provenienti da fuori regione. In particolare, le società extraregionali si sono aggiudicate 40 affidamenti per 26,20 milioni di euro (pari al 31% del totale affidato), mentre quelle regionali hanno avuto 191 affidamenti per complessivi 58,55 milioni di euro (pari al 69%). Con la recente approvazione della Legge Regionale n. 17 del 24 ottobre 2013 è stato dato nuovo impulso al processo di dematerializzazione del ciclo degli approvvigionamenti. Nella scelta del modello con cui attuare le norme emanate, la Regione ha infine tenuto conto non solo dei propri principi in materia di standard aperti ed interoperabilità ma anche delle indicazioni comunitarie volte a far sì che la piena adozione di strumenti innovativi di e-procurement e dematerializzazione documentale costituisca un forte incentivo all’accesso delle Piccole e medie imprese al mercato delle forniture pubbliche.  
   
   
INFORMATIZZAZIONE GIUSTIZIA - ACCORDO REGIONE-TRIBUNALI PER PROCESSO CIVILE TELEMATICO IN SARDEGNA  
 
Cagliari, 4 dicembre 2013 - Il processo civile telematico arriva nei Tribunali dell´isola per dare avvio all´informatizzazione della giustizia in Sardegna. La Regione, nell´ambito del progetto Iresud–giustizia Digitale 2, promosso dall´Assessorato degli Affari Generali, attiverà gratuitamente in ciascuna delle sedi giudiziarie dell´isola un punto d´accesso per offrire agli avvocati e ai magistrati la possibilità di consultare i propri fascicoli informatici ed effettuare comunicazioni telematiche. I servizi, erogati via web attraverso il collegamento con gli Uffici giudiziari italiani, consentiranno al professionista di gestire l´attività legale in modo semplice, veloce e sicuro, per esempio consultando da qualunque luogo i propri fascicoli, i documenti, le comunicazioni oppure i pagamenti delle spese di giustizia. "Ridurrei tempi della giustizia civile è ritenuto da tutti gli esperti - sottolinea l’assessore degli Affari generali, personale e riforma della Regione, Mario Floris - una delle precondizioni per la ripresa dello sviluppo e per attrarre investitori e capitali stranieri. Con la digitalizzazione dei fascicoli giudiziari diamo un contributo alla macchina della giustizia per imprimere un´accelerazione alle risposte che attendono i cittadini e il sistema paese”. L´iniziativa sarà illustrata alla stampa e agli operatori del settore lunedì 2 dicembre, alle 16, nell´Aula Magna del Tribunale di Cagliari. Alla presentazione interverranno, oltre all´assessore Floris, il presidente del Tribunale di Cagliari, Francesco Sette, il presidente dell´Ordine degli avvocati di Cagliari, Ettore Atzori.  
   
   
PUGLIA, CLUSTER TECNOLOGICI REGIONALI: ARRIVA IL QUINTO BANDO SMART  
 
Bari, 4 dicembre 2013 - Arriva entro fine anno il quinto bando “smart”, intelligente, della Regione Puglia. Si chiama “Aiuti a sostegno dei Cluster Tecnologici Regionali” e con un budget di oltre 36 milioni di euro, ha l’obiettivo di stimolare imprese e organismi di ricerca a lavorare insieme per affrontare e risolvere una o più sfide sociali, servendosi di tecnologie abilitanti (Key Enabling Technologies - Kets), cioè trasversali a più settori. Nasceranno così i Cluster tecnologici regionali, cioè aggregazioni temporanee costituite da almeno tre piccole e medie imprese ed un organismo di ricerca, organizzati in rete. La bozza del bando, come già avvenuto per Passepartout Smart Puglia e per Living Labs Smart Puglia 2020, sarà tuttavia prima sottoposta ad una consultazione pubblica. Per partecipare, a cominciare da oggi, dunque, e fino al 20 dicembre 2013, il partenariato economico e sociale, ma anche i singoli cittadini sono invitati a connettersi al portale www.Sistema.puglia.it  e a cliccare nel banner a destra dell’home page intitolato “Cluster tecnologici regionali”. È anche possibile offrire un contributo prendendo parte al forum di discussione nella pagina del portale Living Labs. La consultazione pubblica è particolarmente importante visto che il valore del bando è proprio nella soluzione delle sfide sociali, che tuttavia attraverso l’innovazione abbiano prospettive di mercato. Tema, questo, di cui parla l’Europa ma che la Regione Puglia, prima in Italia, ha voluto anticipare declinando in chiave regionale i fabbisogni sociali. Le “sfide” per la Regione Puglia sono cinque: Città e territori sostenibili; Salute, benessere e dinamiche socio-culturali; Energia sostenibile; Industria creativa (e sviluppo culturale); Sicurezza alimentare e agricoltura sostenibile. Per ciascuna delle sfide la Regione Puglia ha definito in dettaglio i temi di interesse, individuandone 64. Su quei temi i Cluster dovranno presentare i progetti utilizzando tuttavia determinate tecnologie abilitanti (le cosiddette Kets) e cioè Micro e Nanoelettronica; Nanotecnologie; Biotecnologie; Materiali avanzati; Produzione e trasformazione avanzate. “La Regione Puglia – ha spiegato l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia Loredana Capone – sta anticipando le strategie europee di Horizon 2020. Il nostro obiettivo, come ci chiede l’Europa, è creare un’industria leader nello sviluppo tecnologico. Le nuove tecnologie tuttavia saranno utilizzate per vincere importanti sfide sociali. Ad esempio, per tutelare l’ambiente, per gestire in modo sostenibile le risorse naturali, per prevenire le malattie, per permettere l’accesso al lavoro dei disabili, per promuovere l’invecchiamento attivo, ma anche per ridurre le emissioni di inquinanti in atmosfera, per sostenere l’industria creativa, per tutelare e valorizzare le produzioni agricole mediterranee, per promuovere un’industria agroalimentare sostenibile e competitiva, per favorire la bio-economia e le bio-industrie”. “Questo intervento – ha continuato Loredana Capone – è il nostro quinto bando “smart” dopo Apulian Ict Living Labs, Pre-commercial Public Procurement, Passepartout Smart Puglia e Living Labs Smartpuglia 2020. Anche in questo caso il valore aggiunto dell’avviso è nella consultazione pubblica. Riteniamo infatti che la costruzione partecipata della Smart Puglia 2020 sia il presupposto essenziale della specializzazione intelligente della Puglia di oggi e di domani. Un percorso per il quale tutti i cittadini pugliesi sono protagonisti essenziali”. Il bando “Aiuti a sostegno dei Cluster Tecnologici Regionali” sarà pubblicato entro la fine dell’anno e sarà a sportello, cioè aperto fino all’esaurimento delle risorse.  
   
   
COMMISSIONE EUROPEA ACCOGLIE CON FAVORE LA LUCE VERDE DEL CONSIGLIO PER L´ERASMUS +  
 
 Bruxelles, 4 dicembre 2013 - La Commissione europea accoglie con favore l´adozione di ieri da parte del Consiglio Erasmus +, il nuovo programma dell´Ue per l´istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport, con un budget di € 14,7 miliardi di euro nei prossimi sette anni - il 40% in più rispetto ai livelli attuali. L´adozione Consiglio segue voto schiacciante del Parlamento europeo a favore del nuovo programma il 19 novembre ( Ip/13/1110 ) e approva pienamente il testo votato da essa. Erasmus + riunisce il sostegno dell´Ue per l´istruzione, formazione e gioventù in un unico programma (in precedenza sette programmi separati), così come anche i finanziamenti per lo sport per la prima volta. "Sono lieto che Erasmus + ora è stato adottato formalmente dal Consiglio. L´aumento del bilancio del 40% dimostra l´impegno dell´Unione europea all´istruzione e alla formazione. Erasmus + consentirà ai giovani di accrescere le proprie conoscenze e competenze attraverso l´esperienza all´estero, che permetterà di migliorare la loro occupabilità. Mentre una gran parte del bilancio sarà utilizzato per borse di mobilità individuale, Erasmus + sosterrà anche partnership per aiutare le persone a fare la transizione dalla scuola al lavoro, e le riforme per modernizzare e migliorare la qualità dell´istruzione negli Stati membri ", ha dichiarato Androulla Vassiliou, europeo Commissario per l´Istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù. Erasmus + sosterrà opportunità di apprendimento all´estero sia all´interno dell´Unione europea e oltre. Nel campo dello sport, l´attenzione sarà concentrata su iniziative di base e affrontare le sfide transfrontaliere, quali le partite truccate, il doping, la violenza e il razzismo. La firma finale da parte del Parlamento europeo e del Consiglio è prevista per il 11 dicembre. Il programma Erasmus + entrerà in vigore nel gennaio 2014.  
   
   
RELAZIONE SULLA SCUOLA NELL´UE: QUALCHE MIGLIORAMENTO IN SCIENZE E LETTURA MA CARENTE IN MATEMATICA  
 
 Bruxelles, 4 dicembre 2013 - Dall´ultimo rapporto dell´Ocse sulle competenze dei quindicenni in matematica, nelle scienze e nella lettura emergono risultati contrastanti per gli Stati membri. L´ue nel suo complesso è in forte ritardo per quanto concerne la matematica, mentre la situazione è più incoraggiante per scienze e lettura, materie per le quali l´Europa è sulla buona strada per conseguire il suo obiettivo del 2020, vale a dire ridurre a meno del 15% la percentuale dei ragazzi con capacità insoddisfacenti1. I risultati sono stati presentati a Bruxelles da Yves Leterme, vicesegretario generale dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economici (Ocse), e da Jan Truszczynski, direttore generale della Dg Istruzione e cultura della Commissione europea. I risultati indicano che, dal 2009, dieci Stati membri (Bg, Cz, De, Ee, Ie, Hr, Lv, At, Pl e Ro) hanno compiuto progressi significativi nel ridurre la percentuale dei giovani con capacità insoddisfacenti nelle tre competenze di base. Cinque paesi dell’Ue (El, Hu, Sk, Fi, Se) hanno tuttavia visto un aumento del numero di allievi scarsamente preparati. Altri Stati membri hanno ottenuto risultati contrastanti (cfr. Tabella). Il rendimento dell’Ue nel suo complesso è lievemente migliore rispetto a quello degli Stati Uniti, ma entrambi rimangono indietro rispetto al Giappone. Androulla Vassiliou, Commissaria per l´Istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, ha dichiarato: "Mi congratulo con gli Stati membri che hanno migliorato il loro rendimento ma è chiaro che l´Ue nel suo insieme deve fare di più. Gli Stati membri devono continuare a dedicare energie alla lotta contro lo scarso rendimento nell´istruzione scolastica per far sì che i giovani conseguano le competenze di cui hanno bisogno per riuscire nel mondo moderno. Questi risultati ci ricordano che investire in un´istruzione di qualità è fondamentale per il futuro dell’Europa." Stesso punto di vista è quello espresso da Yves Leterme: "Lo studio Pisa mostra quali conoscenze abbiano i quindicenni e cosa possano farne. In un’economia globale il successo non è più misurato esclusivamente in base agli standard nazionali, bensì rispetto ai sistemi di istruzione che vantano i risultati migliori. I dati relativi all’Ue sottolineano che gli Stati membri devono accelerare il miglioramento se vogliono evitare di restare indietro rispetto ad altre economie", ha aggiunto l’ex primo ministro belga. Dal suo esordio, nel 2000, lo studio Pisa è stato svolto ogni tre anni. Pisa 2012 ha visto la partecipazione di tutti i 34 paesi membri dell´Ocse e dei 31 paesi partner, vale a dire oltre l´80% dell´economia mondiale. Ai test,incentrati su matematica, lettura e scienze, con una particolare attenzione per la prima, hanno preso parte circa 510 000 studenti di età compresa tra i 15 anni e 3 mesi e i 16 anni e 2 mesi. La base di dati scientifici prodotta da Pisa consente ai responsabili politici e agli educatori di individuare le caratteristiche dei sistemi di istruzione ad alta efficienza e di adeguare le loro politiche. La Commissione europea e l´Ocse hanno recentemente concluso un accordo per intensificare la cooperazione in tre aree: strategie nel campo delle competenze, analisi per paese e indagini internazionali. Analisi della Commissione dei risultati relativi all´Ue: Lettura: nel 2012 la percentuale di ragazzi con capacità insufficienti nella lettura è scesa al 17,8%, dal 23,1% del 2006 e dal 19,7% del 2009. Nel caso in cui questa tendenza si mantenga il parametro di riferimento del 15% può essere conseguito entro il 2020. Finora tale parametro è stato raggiunto solo da sette paesi dell’Ue (Ee, Ie, Pl, Fi, Nl, De e Dk). Progressi notevoli sono stati ottenuti da Cz, De, Ee, Ie, Hr, Lt, Lu, At, Pl e Ro. Matematica: rispetto al 2009 non è stato registrato alcun miglioramento della percentuale di giovani con capacità insufficienti. Quattro Stati membri (Ee, Fi, Pl, Nl) sono tuttavia tra i paesi che vantano i migliori risultati a livello mondiale, con una percentuale di allievi con scarso rendimento in matematica inferiore al parametro di riferimento dell´Ue del 15%. Tale livello non è stato ancora raggiunto da nessun altro Stato membro. Progressi significativi (pari a oltre 2 punti percentuali) sono stati compiuti da Bg, Ee, Ie, Hr, Lv, At, Pl e Ro. Scienze: in tutta l’Unione è stato registrato un miglioramento costante delle competenze scientifiche. Nel 2012 la percentuale Ue di ragazzi con capacità insoddisfacenti è scesa al 16,6%, dal 20,3% del 2006 e dal 17,8% del 2009. Dieci Stati membri si situano al di sotto del parametro di riferimento del 15%: Cz, De, Ee, Ie, Lv, Nl, Pl, Si, Fi, Uk. Progressi costanti sono stati registrati da Cz, De, Ee, Ie, Es, Lv, At, Pl e Ro. L’analisi evidenzia che la situazione socioeconomica degli studenti incide in modo significativo sul livello di rendimento: quelli che provengono da famiglie a basso reddito hanno molte più probabilità di avere risultati insoddisfacenti in matematica, scienze e lettura. Tra gli altri fattori determinanti figurano gli effetti essenzialmente negativi dell´appartenenza a un contesto migratorio, l’importanza di ricevere un´istruzione e un´assistenza di qualità dalla prima infanzia nonché il divario tra i generi nella lettura (le ragazze riescono molto meglio dei ragazzi). L´analisi illustra inoltre il rapporto tra i risultati di Pisa e l´indagine dell´Ocse sulle competenze degli adulti (Ip/13/922), di recente pubblicazione, giungendo alla conclusione che, per essere efficaci, le politiche devono concentrarsi sul miglioramento dell’istruzione primaria e secondaria. Oltre tale limite temporale è di solito troppo tardi per supplire all´opportunità mancata nella scuola. Prossime tappe Alle ore 14:00 di ieri Michael Davidson, capo del settore prima infanzia e istruzione dell´Ocse, e Jan Pakulski, capo dell´unità statistiche, indagini e studi in tema di istruzione della Commissione, ha informato gli attori dei settori dell´istruzione e della formazione delle implicazioni dei risultati di Pisa 2012 per il processo decisionale europeo. La sessione informativa avrà luogo presso l´Auditorium dell´edificio Madou della Commissione, sito a Place Madou 1, 1210 Saint-josse-ten-noode. I media accreditati sono invitati a partecipare. La Commissione esaminerà i risultati di Pisa 2012 con gli Stati membri per consentir loro di individuare le azioni idonee a porre rimedio alle carenze. Un primo scambio di opinioni è previsto in occasione della prossima riunione dei ministri dell´Istruzione dell´Ue che si terrà il 24 febbraio. I risultati verranno inoltre utilizzati per il "semestre europeo" 2014 della Commissione, che si tradurrà in raccomandazioni specifiche per paese in tema di competenze di base. Il nuovo programma per l´istruzione, la formazione e la gioventù, Erasmus+ (Ip/13/1110), che verrà avviato in gennaio, sosterrà progetti intesi a sviluppare e migliorare l´istruzione scolastica. I risultati dell´indagine possono inoltre aiutare gli Stati membri a definire le priorità che richiederanno un finanziamento dal Fondo sociale europeo; quest´ultimo costituisce una delle principali fonti di investimento in competenze e formazione e può migliorare le possibilità di istruzione per i gruppi vulnerabili.  
   
   
IL SALUTO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE MOLISE PRONUNCIATO IN APERTURA DELLA CERIMONIA DI INAUGURAZIONE DEL NUOVO ANNO ACCADEMICO  
 
Campobasso, 4 dicembre 2013 - Signore e Signori, illustrissime Autorità civili, militari e religiose, Docenti, Personale tecnico e amministrativo, Studenti, Ragazzi, un primo pensiero, per me doveroso, al Professor Giovanni Cannata, al quale, ritengo, dobbiamo tutti insieme un sentito ringraziamento, accompagnato dal nostro applauso, per lo straordinario lavoro portato avanti nel lungo corso del suo Rettorato. Con il Professor Cannata avevamo riflettuto assieme sull´Università degli Studi del Molise per il Molise. E da qui, oggi, voglio ripartire. Dal coinvolgimento e dalla collaborazione di tutti noi per la crescita di un Ateneo di eccellenze a servizio del nostro territorio. Il nostro mandato di amministratori di questa Regione è iniziato con una vena polemica: vorrei cogliere l´occasione di questa importante giornata per fare chiarezza. Uno dei primi atti che il nostro governo ha messo in campo è stata la revoca dell´Accordo di programma quadro, noto come "Conoscere per competere". Un Apq che vedeva impegnata la Regione Molise per oltre 22 milioni di euro per progetti di ricerca e interventi di edilizia. Rispetto a una scelta obbligata, che abbiamo dovuto affrontare, in virtù di tutta una serie di vicende, abbiamo contestualmente però preso l´impegno, già formalizzato con un primo atto deliberativo, di supportare i progetti di ricerca. Pensiamo a quei progetti di ricerca che contemplino il coinvolgimento del nostro territorio e delle nostre imprese, proprio perché insieme all´Università si possa costruire quel modello in grado di tenere a riferimento cittadini, territorio e imprese, quali protagonisti del processo di sviluppo cui tutti noi dobbiamo lavorare. Se, dunque, da una parte c´è stata una revoca di quell´Accordo di programma quadro, dall´altra, con un obiettivo chiaro e comune, abbiamo avviato il percorso di coinvolgimento anche del Ministero dell´istruzione, università e ricerca e del Ministero dello sviluppo economico, in maniera tale che ciascuno, con alto senso di responsabilità, contribuisca e partecipi a ricostituire la dotazione finanziaria necessaria affinché progetti di ricerca possano dare effettivo riscontro alle aspettative dei giovani, dei cittadini e delle imprese del Molise. Non ci appassiona l´unico parametro degli iscritti alle Facoltà della nostra Università. Ci appassiona, invece, il ragionamento che i piccoli Atenei, tutti insieme, hanno messo in campo nei confronti del Governo perché elementi diversi possano fare la differenza e qualificare le scelte che l´Esecutivo nazionale deve compiere in funzione della realtà e dell´arricchimento che ciascuna delle piccole Università è in grado di svolgere con il proprio ruolo all´interno dei propri territori. Questo è un sistema che ha visto immediatamente coinvolte anche tutte le Regioni che hanno aderito all´invito dei Rettori, cercando di sostenere, anche con il Governo, un impegno concreto perché piccole realtà significhino comunque quell´attenzione diversa alla quale noi richiamiamo i nostri più alti Amministratori. Durante la campagna elettorale, avevamo assunto con serietà un impegno con gli Studenti. Quest´impegno passa attraverso una presenza puntuale e precisa nel percorso di accompagnamento allo Studio. E così, per cominciare, il tema delle borse di studio: un tema che ci vede prontamente accanto agli Studenti. Da subito abbiamo stanziato 350 mila euro nel Bilancio regionale 2014 perché le borse di studio siano il segnale della vicinanza senza filtri della Regione agli Studenti. Abbiamo parlato delle tasse universitarie: purtroppo, non è competenza della Regione entrare nello specifico della definizione di tali tasse. Anche su questo tema ci siamo posti il problema e sicuramente con il Rettore riusciremo a ricostruire una più attenta vicinanza delle Istituzioni, tenendo presente che il parametro della fascia reddituale deve essere il parametro che fa la differenza in termini di tassazione. Ci siamo interessati con gli Studenti all´Ente per il diritto allo studio universitario del Molise: abbiamo chiesto, e lo facciamo ancora una volta oggi al Magnifico Rettore, che l´Esu trovi accoglienza all´interno dell´Università. Perché è all´interno dell´Università che avremo la possibilità di definire ulteriori risparmi nell´economia della gestione dell´Ente. È all´interno dell´Università che l´Esu si farà più vicino e partecipato per quei condivisi obiettivi che Università ed Esu porteranno insieme a compimento. Anche la riorganizzazione territoriale del nostro Ateneo è una questione dirimente per noi. Su quest´aspetto ci siamo, ci siamo non solo con le risorse, ma anche mettendo a disposizione immobili per garantire contenitori sicuri e contenuti di qualità ed eccellenza. La nostra economia gira attorno al terziario avanzato, oltre il 65 percento del Pil regionale dipende dal terziario avanzato con riferimenti diretti alla pubblica amministrazione. Gran parte di questo lo svolge la sanità. E allora il tema nel quale tutti siamo coinvolti è proprio la riorganizzazione del servizio sanitario molisano. Professor Palmieri, Gimmi, mi permetto di dire questa mattina, augurandoTi buon lavoro con un sentito e caldo in bocca al lupo per il Tuo mandato, insieme ridefiniremo l´offerta sanitaria, in particolare nel capoluogo di Regione, attraverso un coinvolgimento diretto dell´ospedale Cardarelli, con la facoltà di Medicina dell´Università degli Studi del Molise e la Fondazione Giovanni Paolo Ii. Insieme offriremo il significato della qualità della presenza del docente che sia in grado di invertire la tendenza della mobilità, da passiva in attiva, dei nostri pazienti. Su tutto questo la Regione c´è e ci sarà durante tutto il mandato del nuovo Rettore. Ci sarà al fianco anche del Personale tecnico e amministrativo, convinti che soltanto insieme, per la piccola realtà che siamo, per i piccoli numeri che esprimiamo, invertiremo quella rotta che oggi non ci soddisfa. Buon lavoro, in bocca al lupo e che sia, questa prima uscita in occasione dell´Inaugurazione del nuovo Anno Accademico, foriera di tanti successi per l´Università degli Studi del Molise e per la nostra regione. Paolo di Laura Frattura  
   
   
CLASSIFICA OCSE SULLA SCUOLA, IL PRESIDENTE ZAIA: BRAVI AGLI STUDENTI VENETI AI PRIMI POSTI E UN PLAUSO SPECIALE AGLI INSEGNANTI  
 
Venezia, 4 dicembre 2013 - “Voglio fare i miei complimenti ai nostri studenti che hanno portato il Veneto nei primi posti delle classifiche mondiali per quel che riguarda la scuola. È il riconoscimento della qualità del nostro sistema scolastico, e per questo un ringraziamento speciale va ai nostri insegnanti, che ogni giorno con competenza ed impegno, lavorano nelle aule delle nostre scuole”. Così il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, commenta la classifica dell’Ocse sulle competenze degli studenti quindicenni. “Questa classifica – spiega il Presidente – è un segnale importante perché testimonia che non serve andare all’estero per studiare, ma nei nostri territori c’è un’offerta formativa eccellente, in particolare per quel riguarda la matematica e le scienze. I nostri ragazzi hanno raggiunto questo prestigioso risultato con quella tenacia, quell’impegno e quella propensione al sacrificio che contraddistinguono, da sempre, noi veneti.” “Questi parametri – conclude Zaia – pongono il Veneto come un punto di riferimento a livello nazionale e per questo dobbiamo ringraziare anche chi ogni giorno è a contatto con i nostri ragazzi e i giudizi di questa classifica confermano, qualora ce ne fosse bisogno, che i nostri insegnanti stanno facendo un lavoro straordinario”.  
   
   
CONVEGNO: CONOSCERE E GOVERNARE LA CITTÀ METROPOLITANA IN TEMPI DI CRISI  
 
Milano, 4 dicembre 2013 - Dedicato al sociologo urbano Guido Martinotti, il convegno "Conoscere e governare la città metropolitana in tempi di crisi” è focalizzato sul tema delle Città e Aree metropolitane, a cui fanno sempre più riferimento la legislazione e gli strumenti programmatori in materia di amministrazione urbana, come il recente disegno di legge Delrio. Fa parte della quarta Conferenza della Sezione Sociologia dell’ambiente e del territorio. Il convegno vuole unire per la prima volta il piano politico (locale e nazionale), il piano tecnico e quello accademico: per questo motivo, tra i partecipanti alla tavola rotonda, in programma il 5 mattina e moderata da Francesca Zajczyk, ci saranno Giovanna Rossi del Ministero dell’Ambiente, Daniela Gasparini, Deputata della Camera dei Deputati, Daniela Benelli, Assessore all’Area metropolitana, Casa e Demanio del Comune di Milano, Roberto Biscardini, Presidente della Commissione Urbanistica del Comune di Milano, Monica Chittò, Sindaco del Comune di Sesto San Giovanni ed Enrico Pagliari, Coordinatore Automobile Club d’Italia. Nella sessione tematica del 6 dicembre alle ore 9.00 “Rapporto tra città e campagna” , verrà inoltre presentato lo studio “Le aree metropolitane in Italia e la loro caratterizzazione socio-territoriale” condotto da Matteo Colleoni e Mario Boffi, docenti di Sociologia dell´Ambiente e del Territorio dell’Università di Milano-bicocca. Giovedì 5 dicembre 10:00-11:00 Saluti e relazioni introduttive Cristina Messa - Rettore Università di Milano Bicocca. Carla Facchini - Direttrice Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale Università di Milano Bicocca. La Sociologia dell’ambiente e del territorio in Italia di fronte ai nuovi scenari socio-territoriali - Fiammetta Mignella Calvosa, Università Lumsa di Roma. La città nuova e la Sociologia urbana Giandomenico Amendola, Università di Firenze. 11:00-13:00 Discussione Conoscere e governare la città metropolitana in tempi di crisi, Daniela Benelli, Assessore all’Area metropolitana, Casa e Demanio del Comune di Milano. Roberto Biscardini, Presidente della Commissione Urbanistica del Comune di Milano. Gianfranco Bottazzi, Università di Cagliari. Monica Chittò, Sindaco del Comune di Sesto San Giovanni. Daniela Gasparini, Deputata della Camera dei Deputati. Enrico Pagliari, Coordinatore Automobile Club d’Italia. Giovanni Pieretti, Università di Bologna. Giovanna Rossi, Ministero dell’Ambiente. Coordina Francesca Zajczyk, Università di Milano Bicocca. Venerdì 6 dicembre 9:00-11:00 - “Rapporto tra città e campagna” , con presentazione dello studio , “Le aree metropolitane in Italia e la loro caratterizzazione socio-territoriale” condotto da Matteo Colleoni e Mario Boffi, docenti di Sociologia dell´Ambiente e del Territorio dell’Università di Milano-bicocca. Università di Milano-bicocca, Giovedì 5 e venerdì 6 dicembre 2013, ore 10.00 Edificio U12, Auditorium Guido Martinotti, via Vizzola 5, Milano.  
   
   
SCUOLA: RISULTATI DEL VENETO SONO FRUTTO DEL GIOCO DI SQUADRA  
 
Venezia, 4 dicembre 2013 - “Dal 2005, cioè da quando ho iniziato la mia esperienza da Assessore all’Istruzione, ho visto importanti trasformazioni del quadro normativo, delle competenze regionali e del coinvolgimento che la nostra Regione ha impresso per favorire sempre più il rapporto della scuola con l’ambiente culturale, lavorativo e territoriale”, afferma l’assessore regionale, Elena Donazzan, commentando i risultati della ricerca Ocse 2012, che valuta il rendimento degli alunni di 65 Paesi e dalla quale emergono segnali confortanti per il Veneto. “Un ambiente favorevole ha determinato anche una migliore qualità e abbiamo sempre chiesto di essere valutati. La riforma della scuola, la migliore organizzazione dell’offerta formativa, il rapporto stretto tra Regione e Ufficio Scolastico Regionale, vale a dire il Ministero sui territori, ha portato il Veneto all’eccellenza in Italia ma possiamo fare ancora meglio. In questi anni – sottolinea Donazzan – abbiamo imparato ad affrontare con chiarezza e velocità le problematiche. Ad esempio, riscontrato il problema nell’apprendimento della matematica, abbiamo sostenuto il Progetto Lauree Scientifiche oppure, evidenziata una eccessiva liceizzazione, in Veneto, abbiamo invertito la tendenza con un buon orientamento verso l’istruzione tecnica, fino ad arrivare al potenziamento, con finanziamento regionale, di un “pacchetto” di ore aggiuntive degli insegnanti di sostegno”. Queste sono solo alcune delle azioni innovative promosse dalla Regione. “Se potessimo andare fino in fondo nella attuazione del Titolo V della Costituzione – prosegue l’assessore regionale – con una competenza ulteriore nella organizzazione della scuola, compresa la gestione del personale, potremmo essere ancora più efficaci nella qualità della didattica, nell’organizzazione della scuola, dei suoi tempi e delle sue peculiarità, migliorando ulteriormente il già ottimo rapporto scuola-mondo del lavoro”. L’assessore Donazzan ha inviato all’Ufficio Scolastico Regionale, alla professoressa Gianna Miola e a tutti i Dirigenti scolastici del Veneto, una lettera di plauso per l’ottima valutazione emersa dalla ricerca Ocse 2012. “Non solo. Ho voluto mandare per conoscenza la lettera anche al Ministro Carrozza perché in queste ore il Veneto è oggetto di ulteriori tagli delle sue Direzioni con una disparità di trattamento inaccettabile non solo tra nord e sud, ma tra Veneto ed Emilia Romagna. Visti i risultati ottenuti, trovo tutto questo inaccettabile”, conclude Donazzan.  
   
   
WINE BUSINESS, PRONTA LA TERZA EDIZIONE DEL CORSO DI PERFEZIONAMENTO DELL’UNIVERSITA’ DI SALERNO PER LA FORMAZIONE DI NUOVE FIGURE PROFESSIONALI NEL MONDO DEL VINO  
 
 Salerno, 4 dicembre 2013 - Dopo il grande successo della prima e della seconda edizione, all’Università degli Studi di Salerno sta per partire la Terza Edizione del Corso di Perfezionamento in “Wine Business” (Dipartimento di Studi e Ri-cerche Aziendali – Management & Information Technology), che si propone di formare figure professionali esperte in economia, amministrazione, management, marketing e comunicazione delle iniziative imprenditoriali nel comparto vitivinicolo. Destinatari dell’iniziativa, in possesso di laurea almeno triennale, sono operato-ri attualmente impegnati nel comparto, ai fini di un miglioramento della propria qualificazione professionale, o potenzialmente interessati a lavorare nel mondo del vino ai fini della gestione dell’impresa vitivinicola e dei progetti wine-based (consulenza amministrativa fiscale e direzionale, formazione, eventi, etc.), così come docenti presso le Scuole Secondarie Superiori professionalmente interes-sati alle materie economico/aziendali afferenti al comparto vitivinicolo. Il Comitato Scientifico del Corso è composto da Aurelio Tommasetti (Presi-dente), Giuseppe Festa (Direttore), Raffaele Beato, Carmen Gallucci e Vittoria Marino. Il Corso sarà svolto in collaborazione con numerosi e impor-tanti partner: Osservatorio dell’Appennino Meridionale, Ais – Associazione Italiana Sommelier – Campania, Associazione Gowine (che omaggerà gli al-lievi dell’iscrizione gratuita per il 2014), Associazione Nazionale Città del Vino, Enoteca Provinciale di Salerno, Movimento Turismo del Vino – Campania, Miriade & Partners, Vitigno Italia, Ente Scuola Edile di Saler-no, Camera di Commercio di Salerno / Polaris, Ikea (per la fornitura di prodotti dell´assortimento a supporto dell´attività didattica e per la disponibilità della location aziendale). Grande importanza, in particolare, riveste la Partnership Scientifica con Euromed, uno dei più importanti circuiti acca-demici internazionali, da sempre molto attento al comparto vitivinicolo mondia-le. Della durata complessiva di cento ore, il Corso si svilupperà in venti lezioni, ciascuna della durata di cinque ore, presso l’Università degli Studi di Salerno o, per particolari esigenze didattiche, anche in ambienti esterni all’Università (an-che in occasione di visite aziendali). Ogni lezione vedrà la partecipazione di un docente, di un’azienda vitivinicola chiamata a illustrare la propria storia im-prenditoriale e di un sommelier degustatore ufficiale dell’Ais Campania: al termine del Corso le dispense didattiche, i casi di studio delle aziende ospiti e le schede di degustazione dei vini presentati saranno raccolti negli Atti del Cor-so di Perfezionamento. I candidati saranno selezionati in base alla valutazione dei titoli, secondo i cri-teri riportati nel bando (non è previsto un colloquio di selezione). Il Corso, a meno di diverse necessità didattiche, avrà inizio il giorno 10 gennaio 2014 (venerdì, dalle ore 15 alle ore 20). La domanda di pre-iscrizione dovrà pervenire entro le ore 12 del prossimo 13 dicembre. Tutti i dettagli su www.Winebusiness.unisa.it  oppure www.Facebook.com/winebusiness  – winebusiness@unisa.It    
   
   
TOSCANA: IL GOVERNO DEL TERRITORIO DEVE GARANTIRE EQUILIBRIO FRA INTERESSI COLLETTIVI E INTERESSI PRIVATI  
 
Firenze, 4 dicembre 2013 - "Il governo del territorio e´ un campo d´azione nel quale è fondamentale garantire il delicato equilibrio fra interessi collettivi e interessi privati, prospettive di lungo periodo e problemi contingenti. La nuova legge fornisce gli strumenti per un tale equilibrio e inserisce esigenze e visioni di breve periodo in prospettive di tempo lungo". Lo ha affermato ieri l´assessore regionale Anna Marson (urbanistica, pianificazione del etrritotrio e paesaggio) intervenendo al convegno "Lavori in corso: la riforma della legge sul governo del territorio" organizzato a Rosignano dal Comune e dall´Anci, cui sono intervenuti anche Simone Gheri e Alessandro Cosimi. "Abbiamo ritenuto fondamentale – ha aggiunto Marson - condividere il testo dell´articolato proposto al Consiglio regionale innanzitutto con i soggetti chiamati a rappresentare gli interessi collettivi: a cominciare dai Comuni che mediante l´Anci hanno attivamente partecipato alla formulazione delle norme più significative della nuova legge. Cio´ non esclude che vi possano essere suggerimenti degni di attenzione che ci vengono proposti anche da altri soggetti, quali gli Ordini professionali, nell´ambito di una attivita´ di lobbying che tuttavia va riconosciuta come tale, non confondendola con il confronto istituzionale o partecipativo". "Con l´iniziativa di oggi a Castiglioncello prosegue la fase di presentazione della nuova proposta di legge regionale in materia di urbanistica. Si tratta di una fase di ​confronto e partecipazione dei comuni e degli altri soggetti interessati, ad esempio gli ordini professionali, dalla quale possono emergere suggerimenti e proposte". Ad affermarlo è Simone Gheri, sindaco di Scandicci e responsabile Urbanistica di Anci Toscana. "Come Anci - aggiunge Gheri - seguiremo l´iter di approvazione della legge, sia con incontri come quello di stamani sui territori, sia in termini di aggiustamento delle norme in sede di discussione in Consiglio regionale". Il percorso istituzionalmente previsto dalla Regione Toscana per l´approvazione delle proprie leggi e´ in assoluto, secondo l´assessore, tra i piu´ garantisti, prevedendo la concertazione obbligatoria prima dell´approvazione da parte della giunta e successivamente le piu´ ampie audizioni in sede di discussione da parte della commissione consiliare competente. "La mia partecipazione – dice ancora l´assessore regionale - alle diverse occasioni di discussione, anche critiche, della proposta di legge testimonia la mia attitudine all´ascolto. Mi faro´ carico direttamente, senza che cio´ rallenti il percorso per l´approvazione della legge, di far sintesi dei diversi suggerimenti pervenuti, che saranno valutati nella loro compatibilità con gli obiettivi perseguiti dalla legge, con i valori che essa esprime, con un nuovo ed evolutivo equilibrio tra patrimonio comune, qual è il territorio, e legittime e non speculative aspettative d´innovazione e d´impresa". "E´ peraltro evidente – ha concluso Marson - come rispetto ad alcuni obiettivi, quale la rigenerazione urbana, la legge da sola non basta, ma va accompagnata dall´attivazione di tutte le sinergie possibili tra intervento pubblico e interventi privati".  
   
   
ALLUVIONE IN BASILICATA: AVVIATA LA MAPPATURA SATELLITARE DELLE ZONE INTERESSATE  
 
Potenza, 4 dicembre 2013 – E’ già cominciata l’elaborazione di immagini satellitari e radar, rilevate sin dalla fase iniziale, degli eventi atmosferici eccezionali che hanno interessato la Basilicata a partire da domenica scorsa. E´ giunta anche conferma dell´attivazione del servizio europeo “Gio Ems” per l’elaborazione di immagini satellitari di dettaglio per una mappatura dell’intera costa ionica lucana. E’ quanto si apprende presso la Sala operativa della Protezione civile della Regione Basilicata. L’attività di elaborazione di immagini satellitari e radar è finalizzata a individuare tutte le zone sommerse e a comporre il quadro complessivo dei danni. Tale attività è garantita dal Dipartimento Nazionale della Protezione Civile grazie a centri di competenza come Università e Enti di ricerca convenzionati. In particolare è in corso di realizzazione la mappa delle aree inondate che viene generata a partire da una immagine post-evento e da un’immagine pre-evento. Tale raffronto consente una valutazione delle aree inondate ed un monitoraggio dei fenomeni attraverso l’acquisizione di immagini successive. E’ inoltre in fase di stesura anche la mappa delle aree danneggiate, derivata da immagini satellitari ottiche post-evento. Tale mappa include le informazioni sul grado di danno subito dal territorio, dai beni esposti e fornisce tutte le informazioni disponibili che possono risultare utili nella gestione delle crisi (reticoli idrografici, infrastrutture, insediamenti, utilizzo del suolo). La mappa delle aree inondate è realizzata da Cima Foundation, Centro di Competenza del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, sull’analisi delle immagini radar del satellite Cosmoskymed dell´Agenzia Spaziale Italiana. Il servizio europeo “Gio Ems” riporterà invece mappe di dettaglio delle aree inondate e dei danni realizzate dai service provider del servizio europeo per il supporto alle emergenze “Copernicus - Gio Emergency Management Service”. Su iniziativa dell’Ufficio Protezione Civile regionale è infine in corso l’elaborazione, da parte del Cnr di Basilicata, della mappa regionale di imbibizione che indica la capacità di assorbimento del suolo. Sempre il Cnr ha diffuso tre immagini satellitari del primo dicembre che rivelano (la prima) la presenza di pioggia intensa sull´area e poi, gli effetti di imbibizione dei suoli.  
   
   
BONUS IDRICO, VENDOLA: L´ACQUA UN DIRITTO PER TUTTI  
 
Bari, 4 dicembre 2013 - “Con l’Autorità Idrica Pugliese, con l’Anci e con l’Acquedotto Pugliese la Regione Puglia il 2 dicembre ha siglato un’intesa che consente di restituire alle fasce più disagiate della popolazione, attraverso le prossime bollette, dei rimborsi relativi alle annualità 2012 e 2013 e di portare ad un abbattimento significativo delle bollette per il 2014”. Lo ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola a margine della sottoscrizione dell’Addendum al Protocollo d’intesa tra Regione Puglia, Autorità Idrica Pugliese, Anci Puglia ed Acquedotto Pugliese in merito alla “Concessione di agevolazioni tariffarie a favore di utenze deboli”. “In tempi di crisi drammatica – ha proseguito Vendola – consentiamo a decine di migliaia di famiglie di respirare un po’ di più. Facciamo un’operazione che ha il significato di immaginare l’acqua come un diritto che va esercitato indipendentemente dalle condizioni economiche. Non può essere un diritto dei ricchi, ma un diritto di tutti: l’acqua, elemento per la vita”. “Contemporaneamente – ha concluso il Presidente della Regione – l’Aqp e la Regione Puglia non fanno un passo indietro, dal punto di vista degli investimenti, sulle opere necessarie per migliorare la rete acquedottistica, ma al contrario, anche quest’anno implementano le risorse che serviranno ad aprire i cantieri e migliorare il servizio idrico integrato”.  
   
   
LOMBARDIA : GEV DIFFONDONO EDUCAZIONE AMBIENTALE  
 
Milano, 4 dicembre 2014 - "Le Guardie ecologiche volontarie (Gev) non sono solo amanti della natura, volontari che dedicano il proprio tempo alla difesa dell´ambiente, ma anche persone che desiderano conoscere e trasmettere le proprie conoscenze: le Gev fanno opera diffusa di educazione al rispetto del sistema ambientale". Così l´assessore regionale all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi, durante il suo intervento che ha chiuso il ´Seminario di aggiornamento dedicato alle Guardie ecologiche volontarie in materia di taglio boschi´ a Palazzo Lombardia. Volontari Preparati - "Le Gev - ha ricordato Terzi - si preparano al loro compito frequentando un corso di formazione e sostenendo un esame di idoneità. Hanno poi il dovere di prestare almeno 14 ore mensili di servizio. Incarnano quindi la figura del volontario, di cui ha bisogno la nostra società: un volontario preparato e che dà certezza sul proprio impegno". Formazione Continua - "La preparazione tuttavia - ha proseguito l´assessore - non può e non deve limitarsi al corso di formazione iniziale, ma deve permeare l´intero percorso di volontariato, quasi come una sorta di formazione continua". Primo Programma Di Aggiornamento - "L´iniziativa - ha precisato la titolare regionale dell´Ambiente -, destinata espressamente alle Gev con esperienza pratica di controlli nel settore forestale e con nozioni fondamentali del bosco e della selvicoltura, ha rappresentato un primo ma importante strumento di aggiornamento e condivisione delle conoscenze: un utile ´apripista´ per i programmi successivi di aggiornamento". Gli Argomenti Trattati - "Gli argomenti trattati in questo seminario - ha spiegato l´assessore - hanno permesso a tutte le Gev coinvolte di aggiornarsi in merito ad alcune tematiche importanti, quali i controlli e gli illeciti, nonché di avere una panoramica su casi particolari e sulle problematiche più facilmente riscontrabili relative al taglio boschi". "Nozioni e conoscenze acquisite tramite esperienze sul campo - ha concluso Terzi - e ora condivise".  
   
   
EMILIA ROMAGNA: PRESENTATE DALLA REGIONE LE NUOVE MAPPE PER LA PREVENZIONE E LA GESTIONE DEL RISCHIO ALLUVIONI  
 
Bologna, 4 dicembre 2013 - Una cartografia di sintesi, omogenea e semplificata per tutto il territorio regionale, che costituisce uno strumento utile a rafforzare l’attività di prevenzione e la gestione del rischio alluvioni. Sono le “mappe della pericolosità e del rischio” realizzate da Regione Emilia-romagna, Autorità di Bacino, Agenzia regionale di Protezione civile e Consorzi di Bonifica, presentate questa mattina a Bologna in occasione del convegno “Direttiva alluvioni” organizzato dalla Regione. Le mappe individuano tre elementi fondamentali per la protezione del suolo e la gestione dell’emergenza: le aree che potrebbero essere interessate da inondazioni di corsi d’acqua naturali e artificiali e dal mare; l’estensione della popolazione potenzialmente coinvolta; la presenza, all’interno di questa zone a più alto rischio di allagamento, di strutture sensibili da proteggere, come scuole, ospedali, servizi per la comunità. “Per la Regione Emilia-romagna - ha sottolineato l’assessore regionale alla Protezione civile suolo Paola Gazzolo - la prevenzione del rischio riveste un’importanza strategica: dal 2000 al 2013 abbiamo investito 1 miliardo di euro per opere di messa in sicurezza e difesa del territorio. Le Regioni hanno un ruolo fondamentale nel delineare strategie di prevenzione e interventi efficaci di gestione del rischio, e oggi facciamo un ulteriore passo avanti per la protezione delle nostre comunità”. Le mappe rappresentano il primo passo per la redazione del Piano di gestione del rischio alluvioni entro il 2015, termine fissato dall’Europa. In questa attività saranno coinvolti i Comuni, le Province e le stesse comunità locali. “Solo dai territori - ha aggiunto Gazzolo - può partire quella rivoluzione capace di diffondere vera cultura di autoprotezione, rendendo i cittadini protagonisti attivi nell’individuazione dei rischi e delle modalità con cui difendersi: quella della sicurezza è una sfida che riguarda tutti, nessuno escluso”. Su questo punto ha insistito anche Maurizio Mainetti, direttore dell’Agenzia regionale di Protezione civile dell’Emilia-romagna: “Da oggi abbiamo uno strumento in più per affinare le attività di previsione e di allertamento. Le mappe costituiscono la base per i piani di emergenza comunali e intercomunali, con cui i cittadini vengono informati dei rischi che possono correre e delle misure di autoprotezione da adottare in caso di evento calamitoso”. A richiedere l’elaborazione delle mappe entro il 2013 è stata la Comunità europea con la cosiddetta “Direttiva alluvioni” (n. 60 del 2007), recepita a livello nazionale dal Decreto legislativo n. 49 del 23 febbraio 2010. In Emilia-romagna esistono già le mappe dei Piani di assetto idrogeologico realizzate dalle cinque Autorità di Bacino, che sono state utilizzate per dar vita alla nuova cartografia secondo i criteri richiesti dall’Europa: vengono indicati tre possibili scenari (alluvioni rare, poco frequenti e frequenti), rappresentati con tre diverse tonalità di blu, e con altri colori si identificano, a seconda che il rischio sia da moderato a molto elevato, gli elementi potenzialmente esposti (popolazione, servizi, infrastrutture, attività economiche…). Sono inoltre state introdotte le mappe di inondazione per eventi meteo marini, con l’indicazione delle aree costiere più soggette a tali fenomeni. Il piano di gestione del rischio - “La nuova cartografia - ha spiegato Monica Guida, responsabile del Servizio Difesa del suolo - costituisce l’elemento fondamentale sul quale si sta costruendo il Piano di gestione del rischio. Tale Piano terrà conto di tutte le azioni da adottare in tempo differito, cioè l’analisi dei processi fisici in atto sul territorio, l’individuazione delle criticità e delle opere di difesa da realizzare, l’uso e le previsioni di sviluppo del territorio; saranno inoltre definite le azioni necessarie per la gestione in tempo reale dell’evento, come il monitoraggio idro-meteorologico, il sistema di allertamento, gli interventi di soccorso, la sorveglianza idraulica e la regolazione dei deflussi, attività che coinvolgono direttamente la Protezione civile”. Comunicazione e partecipazione - Nell’elaborazione del Piano un ruolo importante è assegnato alla comunicazione, consultazione e partecipazione pubblica; pertanto nei prossimi mesi le mappe saranno caricate su un portale web-gis, dove potranno essere consultate in versione semplificata. Per favorire il processo di conoscenza e sensibilizzazione della popolazione sul tema del rischio alluvioni, saranno organizzati vari incontri sul territorio; inoltre, all’interno della piattaforma regionale “io Partecipo +”, i cittadini potranno prendere parte al dibattito sul web con suggerimenti, segnalazioni, domande e proposte. I fondi destinati a difesa del suolo, bonifica e protezione civile - Negli ultimi tredici anni la Regione ha investito 1 miliardo di euro di fondi propri e statali per opere di messa in sicurezza e difesa del territorio: 423 milioni destinati a 3.174 interventi di difesa del suolo e della costa; 209 milioni per 1.332 interventi di bonifica ed oltre 358 milioni per 3.400 interventi di protezione civile.  
   
   
ALLUVIONI IN TOSCANA: 2012, CONTRIBUTI PER CASA E AUTO. 2013, AGEVOLAZIONI A IMPRESE  
 
Firenze, 4 dicembre 2013 - Buone notizie per chi ha subito danni nelle alluvioni del 2012 e del 2013. E´ stata certificata oggi l´ordinanza del Presidente della Regione Toscana con cui vengono assegnate risorse alle famiglie che hanno avuto case e auto danneggiate nelle alluvioni del 2012. Le risorse ammontano a 7,8 milioni di euro, di cui 6,8 milioni per le case e 1 milione per le auto. I beneficiari del contributo per la casa sono 1215, i beneficiari del contributo per le auto 951. I 7,8 milioni di euro fanno parte degli 110,9 milioni che lo Stato ha assegnato alla Toscana con il comma 548 della legge di stabilità 2013. Inizialmente era previsto che tali risorse fossero destinate unicamente per interventi pubblici, ma dopo esplicita richiesta da parte del presidente Rossi il governo ha accettato che una percentuale fino al 25% fosse destinato a famiglie e imprese. Con l´ordinanza certificata si chiude il ciclo di interventi a favore dei privati. Intanto ai primi di agosto è stata approvata la graduatoria delle imprese, e sono in corso altri due bandi. Novità anche per le piccole e medie imprese che hanno subito danni per le piogge e alluvioni del settembre e ottobre di quest´anno. Replicando gli interventi già approvati l´anno scorso per le alluvioni 2012, anche le piccole e medie imprese colpite dalle alluvioni 2013 potranno godere di agevolazioni sui prestiti. Lo ha deciso oggi la Giunta. In particolare le Pmi avranno a disposizione garanzie gratuite da parte di Fidi Toscana, un ulteriore sconto di mezzo punto sul tetto degli spread già definito nell´accordo tra Regione e banche dell´anno scorso, e la possibilità di posticipare fino a un anno e mezzo la prima rata da pagare per restiture il finanziamento. Inoltre l´istruttoria di Fidi Toscana e delle banche si chiuderà entro 15 giorni dalla presentazione della domanda, con una forte accelerazione sui tempi.  
   
   
PPS: CAPPELLACCI, MISURE PER ANDARE INCONTRO A COMUNI ALLUVIONATI SU OSSERVAZIONI  
 
 Cagliari, 4 dicembre 2013 - "Per consentire la partecipazione alle procedure di approvazione della revisione del Piano Paesaggistico anche ai Comuni coinvolti negli eventi alluvionali del 18 novembre scorso, la Giunta Regionale prenderà in considerazione anche le osservazioni che perverranno oltre i termini di legge scaduti il 30 novembre". Lo ha comunicato il presidente della Regione Ugo Cappellacci, anche in riscontro alle richieste dell´Anci e della Commissione Consiliare Urbanistica, per venire incontro alle gravi situazioni nelle quali versano le Amministrazioni Comunali a causa dei drammatici eventi causati dall´alluvione.  
   
   
LA GIUNTA REGIONALE HA INTEGRATO LA RICHIESTA DELLO STATO DI CALAMITÀ ALLA LUCE DEI NUOVI EVENTI ALLUVIONALI CHE HANNO COLPITO LA CALABRIA  
 
Catanzaro, 4 dicembre 2013 - Il sottosegretario alla Protezione Civile Giovanni Dima nel corso della riunione del 2 dicembre di Giunta, ha integrato la delibera con la quale si fa richiesta al Governo Nazionale dello stato di calamità naturale alla luce degli eventi alluvionali che hanno duramente colpito il territorio calabrese nelle ultime ore. “Oggi ho integrato con una delibera di Giunta – ha dichiarato Dima - la richiesta di calamità naturale, aggiungendo alle giornate del 15 e 16 novembre e del 17 e 18 novembre anche quella del 30 novembre e del primo dicembre, proprio in virtù dei recenti eventi alluvionali che hanno investito la Calabria. L’emergenza riguarda tutta la zona Jonica partendo dalla provincia di Reggio Calabria sino alla provincia di Cosenza. Le aeree più colpite sono state la zona intorno a Caulonia, quella vicina a Catanzaro Lido, compresi i comuni di Sellia e Botricello, la zona che va da Crotone a Cirò. Nel cosentino, invece, le aree più danneggiate sono state quelle di Rossano, Cariati e il comune di Corigliano Schiavonea, che si trova praticamente sottacqua, così come tutto l’alto Jonio sino a Rocca Imperiale. La perturbazione, che ha interessato tutto il Golfo di Taranto comprese le regioni limitrofe Basilicata e Puglia, ha messo a dura prova il nostro territorio. Dopo il momento emergenziale, anche per domani è annunciata un’altra giornata di forti piogge, avremo modo di effettuare dei sopralluoghi in tutte le zone colpite dal maltempo per quantificare e definire meglio l’istruttoria per il ristoro dei danni e chiedere l’intervento del Governo nazionale. Mercoledì, inoltre, in occasione della conferenza della Protezione Civile promossa dal Friuli Venezia Giulia, che si terrà a Roma, porrò all’attenzione la questione calabrese”. Mi preme ringraziare – ha concluso il sottosegretario Dima - i sindaci per il loro senso delle istituzioni, i volontari della Protezione Civile ed i Vigili del Fuoco ed i cittadini che hanno raccolto il nostro allarme con grande senso di civiltà”.  
   
   
FRANE: IN UMBRIA OCCORRONO 180 MILIONI DI EURO PER LA DIFESA DEL TERRITORIO  
 
Perugia, 4 dicembre 2013 - “In Umbria, quasi il 9 per cento del territorio collinare-montano è in frana, con una superficie totale instabile pari a 651 Km2 ed un numero molto elevato di singoli eventi (34.545) per la maggior parte quiescenti (73%) e riferibili a frane a cinematica lenta (88%). Volendo fare una proiezione a medio-lungo termine della spesa necessaria per mettere in sicurezza tutte le aree ancora a rischio in Umbria, questa si aggira intorno ai 180 milioni di euro. Fino ad oggi sono stati spesi oltre 550 milioni di euro, più di 400 interventi realizzati, 82 aree a rischio del Pai messe in sicurezza, almeno parzialmente, a fronte delle 185 totali in Umbria”. Per questi motivi l’assessore regionale alla mitigazione del rischio sismico e idrogeologico, Stefano Vinti, sostiene le richieste avanzate dalle associazioni di categoria e dagli ordini professionali al Presidente Enrico Letta per avere più risorse dedicate alla difesa del suolo ed alle politiche di prevenzione del rischio idrogeologico. Il vasto schieramento di associazioni ambientaliste, di categoria, dai Consigli nazionali degli ordini professionali del settore, sindaci, dal mondo dei tecnici e della ricerca chiede un forte impegno a favore della messa in sicurezza del Paese, minacciato da precipitazioni sempre più intense e violente per i cambiamenti climatici in atto, dagli effetti di un territorio che ogni anno è reso più vulnerabile dal consumo di suolo, ma anche da una politica di mitigazione del rischio idrogeologico che continua a basarsi su pochi interventi di somma urgenza invece che su un’azione di prevenzione e manutenzione diffusa su tutto il territorio. “Le risorse previste nella legge di stabilità sono talmente insufficienti da sfiorare il ridicolo, afferma Vinti. L’articolo 5 infatti, prevede come nuovi fondi solo 30 milioni per l’anno 2014, 50 milioni per l’anno 2015 e euro 100 milioni per l’anno 2016, questo significa che per tutta l’Italia sono stati stanziati i fondi che servirebbero soltanto per coprire i rischi dell’Umbria”. L’assessore Vinti ha ribadito perciò “la piena condivisione delle preoccupazioni delle associazioni categoria e degli ordini professionali, auspicando che il governo esca dall’inerzia che lo contraddistingue e a cui sta condannando il Paese intero per assumere provvedimenti che mettano la sicurezza dei territori tra le priorità”. “Tra l’altro, sottolinea Vinti, il rischio si genera quando la pericolosità da frana si riscontra in territori abitati, e può essere di vario grado a seconda della ricorrenza e intensità delle frane e della vulnerabilità dei beni esposti. Sotto questo profilo il Pai (Piano di Assetto Idrogeologico) dell’Autorità di Bacino del fiume Tevere, in cui ricade il 95% del territorio regionale, delimita e vincola in Umbria 185 aree esposte a rischio di frana elevato o molto elevato e riconosce 63 aree a rischio medio, la cui disciplina è demandata alla Regione. In Umbria l’abbondanza di frane quiescenti, ha continuato Vinti, configura uno scenario di “attesa” su cui le condizioni meteo-climatiche possono provocare riattivazioni, anche con gravi danni. Sotto questo aspetto, nella nostra regione si contano ad oggi 266 ambiti urbanizzati maggiormente esposti a ricorrenza storica di frane, catalogati dal Servizio Geologico e Sismico. Ma, oltre ai numeri e alle statistiche, è importante evidenziare il carattere proprio della franosità dell’Umbria, che si contraddistingue come diffusa, cioè distribuita su quasi tutto il territorio collinare-montano anche se prevalentemente con forme quiescenti, persistente, in quanto le frane tendono a ripetersi nelle stesse zone in cui si sono verificate in passato, e ricorrente, soggetta cioè a riattivazioni periodiche”. A fronte di queste situazioni, le associazioni di categoria e gli ordini professionali firmatari della lettera al presidente del Consiglio, hanno avanzato due richieste precise: la deroga al patto di stabilità per consentire alle amministrazioni locali di mettere in campo gli interventi previsti dai Piani di bacino e dalla pianificazione di settore per la mitigazione del rischio idrogeologico nei loro territori (perché queste spese relative alla mitigazione del rischio idrogeologico vanno considerate come veri e propri investimenti), e di aumentare la somma prevista dall’attuale legge di stabilità (180 milioni di euro per i prossimi tre anni) stanziando almeno 500 milioni di euro all’anno da destinare ad un’azione nazionale di difesa del suolo che rilanci la riqualificazione fluviale, la manutenzione ordinaria e la tutela del territorio come elementi strategici delle politiche di prevenzione, abbandonando la logica del ricorso a sole opere di somma urgenza, coerentemente con gli obiettivi della direttiva comunitaria 2007/60/Ce sulla gestione del rischio alluvioni.  
   
   
VENETO: RINVIO IN COMMISSIONE V.I.A. PER PROGETTO IMPIANTO DITTA EX MESTRINARO  
 
Venezia, 4 dicembre 2013 - A seguito dell’espletamento di approfondimenti istruttori, la giunta regionale ha deciso di rinviare alla Commissione V.i.a., per la definitiva espressione di parere, il progetto presentato dalla Ditta ex Mestrinaro S.p.a. (oggi Impresa Costruzioni Generali S.r.l. In liquidazione), relativo alla realizzazione di un impianto per lo smaltimento e il recupero di rifiuti speciali, pericolosi e non pericolosi, in Comune di Zero Branco (Treviso). Lo ha reso noto il presidente della Regione Luca Zaia, precisando che la decisione di far rivedere alla Commissione V.i.a. Tutte le carte “non è irrituale ma è comunque eccezionale” e rientra nell’ambito di discrezionalità che compete al governo regionale, mentre la V.i.a. È un organo indipendente fatto di tecnici che rispondono in proprio dei pareri espressi. La Commissione aveva valutato il progetto nel gennaio di quest’anno. Con un provvedimento dello scorso maggio, la giunta regionale, su relazione dell’assessore all’ambiente Maurizio Conte, aveva già sospeso temporaneamente ogni determinazione riguardante il giudizio favorevole di compatibilità ambientale, l’approvazione del progetto ed il rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, che avrebbe dovuto seguire le conclusioni istruttorie della Commissione V.i.a., in quanto nel frattempo era intervenuto il sequestro preventivo da parte della magistratura dell’impianto della Ditta Mestrinaro S.p.a. Ubicato in località Bertoneria, in Comune di Zero Branco. Gli uffici regionali hanno quindi proceduto ad acquisire presso l’autorità giudiziaria la perizia, specie per quanto riguarda le criticità progettuali e di funzionamento del processo di trattamento dei rifiuti, a cui si fa cenno nel decreto di sequestro preventivo dell’impianto, e di ogni altro elemento di informazione documentale utile. Ora la giunta veneta ha deliberato di trasmettere alla Commissione V.i.a. Tutta la documentazione acquisita perché si esprima in via definitiva sul progetto.