Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MERCOLEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Mercoledì 04 Dicembre 2013
TERZA CONFERENZA INTERNAZIONALE SULLA BIOINFORMATICA E LE SCIENZE BIOMEDICHE  
 
 Copenaghen, 4 dicembre 2013 - Dal 18 al 20 giugno 2014 si terrà a Copenaghen, in Danimarca, la terza conferenza internazionale sulla bioinformatica e le scienze biomediche (Icbbs 2014). L´obiettivo principale della conferenza è quello di promuovere le attività di ricerca e sviluppo nel campo della bioinformatica e delle scienze biomediche. Riunirà ricercatori, sviluppatori, ingegneri, studenti e professionisti attivi in Europa e al di là, per un vivo scambio scientifico sui nuovi approcci ai problemi della bioinformatica, l´ingegneria biomedica e le relative aree di ricerca teorica, sperimentale o applicata. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Icbbs.org/index.html    
   
   
OTTAVA CONFERENZA INTERNAZIONALE SULLE TECNOLOGIE DI CALCOLO PERVASIVO PER LA SANITÀ  
 
Oldenburg, 4 dicembre 2013 - Dal 20 al 23 maggio 2014 si terrà a Oldenburg, in Germania, l´ottava conferenza internazionale sulle tecnologie del calcolo pervasivo per la sanità (Eighth International Conference on Pervasive Computing Technologies for Healthcare). I tradizionali ambienti sanitari sono estremamente complessi e difficili da gestire poiché devono far fronte alle diverse condizioni dei pazienti in varie circostanze con una serie di limiti per quanto riguarda le risorse. Questa conferenza si occupa delle tecnologie e dei fattori umani legati all´uso del calcolo ubiquo nei settori della sanità e del benessere. Offrirà ai partecipanti un forum per presentare, condividere e discutere le loro ultime scoperte. La conferenza sarà composta da discussioni, workshop e dimostrazioni che tratteranno un´ampia gamma di argomenti e problemi di ricerca. Per ulteriori informazioni, visitare: http://pervasivehealth.Org/2014/show/home    
   
   
DA REGIONE TOSCANA E MINISTERO IN ARRIVO OLTRE 18 MILIONI PER LA NON AUTOSUFFICIENZA  
 
 Firenze, 4 dicembre 2013 - In arrivo per la non autosufficienza oltre 18 milioni e mezzo di euro: 13.513.500 è la somma che il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha assegnato alla Regione Toscana per gli anziani per l´anno 2013. A questa somma va ad aggiungersi l´assegnazione di ulteriori 5 milioni di euro, finanziamento aggiuntivo della Regione Toscana. Nella seduta di stamani, la giunta ha deliberato l´assegnazione di queste somme e la loro ripartizione tra le 34 zone/distretto della Toscana. "Dal 2010 la Toscana finanzia con risorse proprie il Fondo per la non autosufficienza, per un totale di oltre 80 milioni di euro l´anno - chiarisce l´assessore al diritto alla salute Luigi Marroni - garantendo ai cittadini non autosufficienti varie tipologie di risposta, in base al loro stato di salute e alla loro autonomia. Per il 2013, il Fondo per la non autosufficienza è finanziato, oltre che da risorse regionali, anche da risorse statali, destinate alla realizzazione di prestazioni, interventi e servizi assistenziali". Sia la somma del Ministero che quella della Regione verranno ripartite tra le 34 zone/distretto della Toscana, in base a indicatori sociosanitari. Le somme, ripartite in base a questi criteri, verranno assegnate alle Società della Salute o alle aziende sanitarie. Tra le priorità, quella di assicurare la risposta domiciliare.  
   
   
SANITA´: CHIODI,FIRMATA INTESA CON ISRAELE SU RETE EMERGENZE L´ACCORDO DÀ IL VIA A FORMAZIONE SU MEDICINA D´URGENZA  
 
Pescara, 4 dicembre 2013 - "Sono convinto che la collaborazione tra il sistema sanitario israeliano e quello abruzzese, ci consentirà di affrontare al meglio le criticità e le sfide presenti e future della nostra realtà sanitaria. Vogliamo collaborare con quelli che sono considerati i maggiori esperti mondiali in campo delle emergenze facendo studiare al nostro personale i percorsi salvavita più moderni ed efficienti. Israele è un punto di riferimento internazionale nel settore della sanità un vero e proprio benchmark, punto di riferimento per tutti i paesi aderenti all´Organizzazione Mondiale della Sanità. Con questo spirito abbiamo avviato una collaborazione sulla rete di emergenza-urgenza". Sono parole del Presidente della Regione Gianni Chiodi dopo la firma dell´accordo con lo stato di Israele avvenuto ieri a Roma nell´ambito del vertice intergovernativo alla presenza del del Presidente del consiglio Enrico Letta e del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Con la firma del protocollo, l´Abruzzo ha ribadito l´interesse e l´impegno della Regione Abruzzo a collaborare con lo Stato d´Israele secondo una partnership socio-sanitaria come previsto nell´intesa di collaborazione tra i sistemi sanitari della Repubblica Italiana e dello Stato di Israele firmata già nel 2002. L´ocse, nella Review of Health Care Quality del dicembre 2012 ha definito Israele come Raising Standards e il Direttore Generale dell´Oms, Margaret Chan, nell´aprile 2013 ha indicato il sistema sanitario dello Stato di Israele come benchmark per tutti i paesi aderenti all´Oms stessa. "La nostra ambizione - ha aggiunto Chiodi - e´ creare, dopo il risanamento, una rete di emergenza urgenza di grandissima qualità. Per questo collaboreremo con il sistema sanitario di Israele che in questo settore e´ il migliore al mondo. Siamo stati l´unica regione italiana a partecipare al vertice intergovernativo tra Italia e Israele e a sottoscrivere un accordo di collaborazione. Una delle criticità che abbiamo rilevato nella rete dell´emergenza urgenza abruzzese era proprio la mancanza di un programma di formazione aggiornato ed omogeneo diffuso a tutti gli operatori della rete dell´emergenza. E dato che l´economia insegna che quando le risorse sono poche vanno ottimizzate e che quando non si ha la possibilità per crescere individualmente bisogna creare sinergie, abbiamo deciso di dar vita a questa collaborazione con Israele. Importante per noi sarà acquisire le tecniche sulla gestione delle emergenze: il sistema di Israele è considerato tra i più innovativi e tecnologicamente avanzati al mondo". Attualmente Israele possiede un servizio sanitario di alta qualità quanto a risorse e ricerca, moderne strutture ospedaliere e un buon rapporto di medici e specialisti rispetto alla popolazione. Questa situazione ottimale si riflette nella bassa mortalità infantile e una lunga aspettativa di vita. La popolazione può quindi contare su ospedali, ambulatori e centri per la medicina preventiva e la riabilitazione. I servizi ospedalieri includono procedure e tecniche molto avanzate. L´abruzzo ha partecipato ufficialmente all´incontro intergovernativo sulla cooperazione bilaterale Italia-israele Un ´occasione per il nostro governo di stringere una ancora più stretta alleanza nel miglioramento delle relazioni politico, economico-commerciali, scientifiche, tecnologiche e culturali tra i due Paesi con l´obiettivo di rafforzare le relazioni e gli stretti legami tra Italia ed Israele nei vari settori. L´accordo con Israele prevede l´elaborazione di un programma di formazione triennale che comprende, complessivamente, tre corsi di formazione in una struttura israeliana di eccellenza per un totale di n°120 operatori medici e infermieri selezionati della Rete di Emergenza-urgenza del Sistema Sanitario Regionale Abruzzese. Tale programma denominato "Abruzzo 2020 Sanità Sicura" mira all´attuazione anche in Abruzzo di un "livello di formazione permanente di tutto il personale operante nel sistema di emergenza/urgenza" della sanità abruzzese, che ormai da dieci anni è uno degli obiettivi specifici delle Regioni indicato nelle "Linee guida su formazione, aggiornamento e addestramento permanente del personale operante nel sistema emergenza/urgenza", pubblicate nel Supplemento Ordinario alla Gazzetta Ufficiale del 25/08/2003. Tale documento ribadisce che la formazione permanente - strutturata in programmi stabili e duraturi - è garanzia di qualità del sistema, misurata in base ai parametri relativi alla riduzione delle morti evitabili e delle gravi disabilità conseguenti a situazioni di emergenza-urgenza, con tutte le pesanti ripercussioni sulla spesa sanitaria per la cura delle disabilità permanenti.Dopo aver frequentato questo corso, i nostri operatori saranno chiamati a formare gli altri nostri professionisti del sistema di emergenza e urgenza, così da garantire su tutto il territorio regionale uniformità di qualità e eccellenza nella gestione di eventuali emergenze. Oggetto dell´intesa è lo scambio di informazioni, conoscenze e documentazioni sulla medicina di emergenza e del trauma. "In Abruzzo ha aggiunto Chiodi - da quando sono diventato commissario il tavolo di monitoraggio dei Ministeri mi ha sollecitato la costituzione di una nuova rete dell´emergenza urgenza e pur apprezzando la regolamentazione con cui abbiamo cercato con il Commissario Zuccatelli di iniziare a dare delle regole al nostro sistema regionale dell´emergenza, il Tavolo stesso ci ha rilevato delle criticità come: la necessità di ammodernamento dei mezzi di soccorso e delle tecnologie, la mancanza di integrazione tra la componente territoriale ed ospedaliera, la mancanza di percorsi formativi omogenei e l´assenza di un sistema efficace di monitoraggio e valutazione della qualità delle prestazioni. Ora il compito che ci siamo prefissati è dare una risoluzione a tali criticità". L´abruzzo, inoltre, guarda ad Israele anche per far crescere le nostre start up perché questo Paese è punto di riferimento internazionale su questo campo. A Tel Aviv si vive un clima particolare che aiuta i giovani a creare nuove imprese e a scommettere sul mercato internazionale, se è vero che nel 2012 in Europa le Start Up partite sono state 500 a fronte delle 2000 in Israele. L´obiettivo, in sostanza, è replicare in Abruzzo il modello israeliano che è un punto di riferimento a livello internazionale  
   
   
CITTÀ DELLA SALUTE, MARONI: RIPORTEREMO VITA E LAVORO  
 
 Sesto S.giovanni/mi, 4 dicembre 2014 - "E´ un progetto straordinario, del quale sono assolutamente convinto. Questo luogo storico, simbolo del lavoro, è stato per troppo tempo dimenticato. Noi riporteremo qui il lavoro e la vita". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni che ha partecipato - insieme al vice presidente e assessore alla Salute Mario Mantovani e all´assessore al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo Viviana Beccalossi - alla presentazione del progetto della Città della Salute e della Ricerca a Sesto San Giovanni (Milano). L´impegno Della Regione - Il governatore ha sottolineato l´impegno della Regione Lombardia per la realizzazione di questa importante opera di riqualificazione delle aree ex Falck. "Circa il 75 per cento dei fondi necessari al progetto, 330 milioni di euro, sono della Regione", ha ricordato il governatore, osservando che è sempre Palazzo Lombardia, attraverso Infrastrutture lombarde, "a sovraintendere alla direzione e alla conduzione dei lavori". Polo D´eccellenza - "La salute è un bene pubblico da tutelare" ha proseguito Maroni, evidenziando che "la Lombardia già oggi è un´eccellenza in questo campo", ma, con la realizzazione della nuova sede di Besta e Istituto Tumori, "diventerà un´eccellenza anche a livello europeo". Un´opera, ha aggiunto, "che sarà importante per la cura, ma anche per la ricerca". "Noi - ha precisato - non vogliamo finanziare i ricercatori, ma la ricerca applicata. Quella cioè che ricade immediatamente, o nei tempi stabiliti, sulla vita di tutti". Ricerca, I Fondi Saranno Raddoppiati - Maroni ha assicurato che in questo settore la Regione Lombardia implementerà il suo impegno. "Voglio arrivare entro la fine della legislatura - ha affermato - a raddoppiare l´impegno della Regione negli investimenti per la ricerca. Oggi è l´1,6 per cento del Pil regionale, io voglio portarlo, entro il 2018, al 3 per cento, cioè quasi 10 miliardi di euro. Un impegno straordinario, che la Lombardia merita, perché abbiamo le risorse e le capacità per farlo". Difficoltà Risolte - Il presidente ha garantito che il progetto verrà seguito con molta attenzione in ogni sua fase. "Ci sono state delle difficoltà - ha ammesso -, ma le abbiamo risolte. Questo non vuol dire che abbasseremo la guardia, anzi. Seguiamo e seguiremo da vicino ogni passaggio". In particolare, Maroni ha sottolineato, che sarà oggetto di bonifica "tutta l´area e non solo quella destinata alle strutture ospedaliere. Un territorio molto ampio, pari a circa un milione e quattrocentomila metri quadri, una volta e mezza l´area Expo". Dal Governo Ok Sicuro Al Decreto - Maroni ha fatto anche sapere di aver parlato, ancora questa mattina, con il ministro dell´Ambiente Andrea Orlando, dal quale ha ricevuto rassicurazioni circa la firma del decreto. "L´ho sentito proprio questa mattina - ha raccontato - e mi ha assicurato che non ci sono problemi tecnici, si tratta di aspettare solo i tempi necessari, che sappiamo, a Roma sono più lunghi dei nostri. Mi auguro che, entro la fine dell´anno, anche quest´atto concluda il suo iter". Rispetto Rigoroso Dei Tempi - Rimanendo in tema di tempistiche, il governatore ha assicurato che quest´opera verrà realizzata secondo il cronoprogramma stabilito. "In Italia - ha osservato - le opere pubbliche, purtroppo, hanno la caratteristica di andare ben oltre i tempi stabiliti. Noi invece vogliamo che il programma dei lavori sia rispettato. Entro gennaio 2014 la consegna dei progetti preliminari, a marzo l´inizio della bonifica delle aree, nel febbraio 2015 la cessione delle aree bonificate alla Regione Lombardia e, a marzo dello stesso anno, l´inizio dei lavori, che si concluderanno nel 2019 con l´attivazione della struttura". Bonifiche Finanziate Da Privati - Maroni ha concluso il suo intervento, ricordando che, per la prima volta in Italia, "un privato interviene nella bonifica di un´area con finalità pubbliche, anche questa è un´eccellenza lombarda". "Si tratta - ha dichiarato - del giusto equilibrio fra pubblico e privato: anche in questo la nostra Regione è all´avanguardia. Dobbiamo esportare questo modello, perché è così che si fanno bene le cose. Il privato non lo fa per beneficienza, ma perché ha un ritorno nell´investimento ed è giusto che sia così. Il ruolo del pubblico è quello di saper coinvolgere i privati, garantire i livelli essenziali e saper realizzare le opere nei tempi previsti". Mantovani Pensa A Studi Sul Cuore - "E´ una straordinaria occasione di guardare lontano sul piano europeo e mondiale. Gli ospedali non sono fabbriche, io mi batto anche per evitare che si chiamino ´aziende´, perché vorrei si guardasse agli ospedali come a luoghi di cura, di assistenza e di solidarietà". Lo ha dichiarato il vice presidente e assessore alla Salute di Regione Lombardia Mario Mantovani intervenendo alla conferenza di presentazione dei lavori sull´area ex Falk, che ospiterà la Città della Salute. Via Alle Opere - "Siamo qui - ha proseguito il vice presidente - per dare il via alle opere di bonifica e prevalentemente per questioni che riguardano l´ambiente e mi auguro di dover tornare presto per la posa della prima pietra del nuovo ospedale della Città della Salute". Salute Al Centro - "Il tema della salute nella realizzazione di quest´opera - ha concluso Mantovani - è centrale ed è fondamentale pensare agli studi scientifici sul cervello, sul problema oncologico, ma è necessario porre attenzione anche allo studio del cuore e alla ricerca biomedica". Beccalossi: Un Progetto Verde - "Un intervento urbanistico di caratura internazionale, che porterà alla realizzazione di importantissime infrastrutture, i cui benefici potranno essere goduti non solo dai Sestesi e dai Milanesi, ma da tutti i Lombardi". Lo ha detto Viviana Beccalossi, assessore regionale all´Urbanistica, Territorio e Difesa del suolo, intervenendo alla presentazione del progetto della Città della Salute a Sesto San Giovanni. Un Progetto Attento All´ambiente - "Regione Lombardia accompagnando il percorso che ha portato alla realizzazione della Città della Salute, - ha aggiunto Viviana Beccalossi - ha sempre posto grande attenzione a tutti gli aspetti che caratterizzano questo intervento, partendo dalla destinazione d´uso di ampi spazi verdi e arrivando alla produzione di energia alternativa, dando in questo modo un segnale deciso di riqualificazione urbana e rispetto per l´ambiente".  
   
   
SANITA’: 23 OSPEDALI VENETI PREMIATI CON IL BOLLINO ROSA. ZAIA: “DALLE BREAST UNIT AI PARCHEGGI ROSA FACCIAMO SCUOLA NEL SEGNO DELLA CIVILTA’”  
 
Venezia, 4 dicembre 2013 - Sono ben 23 gli ospedali veneti premiati con il Bollino Rosa dall’O.n.da (Osservatorio Nazionale sulla salute delle donne) che ha ideato un programma di segnalazione degli ospedali basato sul loro livello di “women friendship”, cioè sul grado di attenzione posta non solo nei confronti dei campi della medicina dedicati alle patologie femminili, ma anche verso le esigenze specifiche delle donne ricoverate. “Un numero così alto – esordisce Zaia - di strutture sanitarie premiate costituisce un’ulteriore conferma della qualità diffusa e dell’attenzione totale dei bisogni del cittadino che caratterizzano la sanità veneta. La donna è spesso un paziente particolare da curare e assistere con particolari attenzioni e questo è quello che stiamo facendo in tutto il Veneto, esprimendo così una segnale di civilità e di cultura nei confronti della donna. Cito ad esempio l’organizzazione delle Breast Unit, dedicate alla presa in carico totale di chi è colpita da tumore al seno dalla prima diagnosi fino all’auspicata guarigione. In molti nostri ospedali le attenzioni vanno anche oltre, rivolgendosi anche agli aspetti più umani e pratici del rapporto tra donna e ospedale. Sarà ad esempio capitato a molti di trovare dei parcheggi delimitati con strisce rosa, sono quelli che la nostra particolare attenzione intende mettere a disposizione, ad esempio, a una donna incinta per permetterle di percorrere a piedi la minor distanza possibile. Dalle Breast Unit ai parcheggi rosa – conclude Zaia – il Veneto è un esempio virtuoso anche nell’approccio della sanità alla figura femminile”. Gli ospedali veneti premiati sono i seguenti: Con tre bollini- Padova, Azienda Ospedaliera di Padova; Padova, Istituto Oncologico Veneto I.r.c.c.s: Cittadella (Pd), Presidio Ospedaliero di Cittadella; Treviso, Ospedale Ca´ Foncello di Treviso; Mestre (Ve), Ospedale Dell´angelo; Santorso (Vi), Ospedale Unico Alto Vicentino; Bassano del Grappa (Vi), Ospedale San Bassiano; Verona, Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona; Legnago (Vr), Ospedale Mater Salutis. Con due bollini: Abano Terme (Pd), Casa di cura Abano Terme; Camposampiero (Pd), Presidio Ospedaliero di Camposampiero; Oderzo (Tv), Ospedale di Oderzo; Conegliano (Tv), Presidio Ospedaliero di Conegliano; Venezia, Ospedale Ss. Giovanni e Paolo; Vicenza, Ospedale S. Bortolo; Arzignano (Vi), Ospedale di Arzignano; San Bonifacio (Vr), Ospedale Girolamo Fracastoro. Con un bollino_ Padova, Ospedale Sant´antonio; Piove di Sacco (Pd), Ospedale Immacolata Concezione Di Piove di Sacco; Monselice (Pd), Ospedale di Monselice; Castelfranco Veneto (Tv), Ospedale S. Giacomo Apostolo di Castelfranco Veneto; Montebelluna (Tv), Ospedale San Valentino; Vittorio Veneto (Tv), Presidio Ospedaliero di Vittorio Veneto. Il Programma Bollini Rosa è volto a identificare delle realtà clinico e/o scientifiche fortemente all’avanguardia nel panorama sanitario italiano al fine di facilitare la scelta del luogo di cura da parte delle donne e premiare le strutture che possiedono caratteristiche a misura di donna. Alle strutture ospedaliere che possiedono i requisiti identificati dall’Osservatorio vengono assegnati dei Bollini Rosa che attestano il loro impegno nei confronti delle malattie femminili. Il sito dedicato al Programma è www.Bollinirosa.it,dove è possibile consultarel´elenco delle strutture premiate e lasciare il proprio commento sui servizi ricevuti nelle Unità Operative premiate.  
   
   
LIGURIA: MODERNE TECNOLOGIE PER CONTRASTARE LE FUGHE DI PAZIENTI  
 
Genova, 4 dicembre 2013 - Consumo precoce di bevande alcoliche, un fenomeno nazionale, ma particolarmente diffuso nell’entroterra ligure dove si comincia a bere tra gli 11 e i 14 anni a testimonianza di una regione non ben posizionata in quanto a consumo di alcol che risulta al terzo posto in Italia. L’alcol risulta la prima causa di morte nei giovani al di sotto dei 24 anni e il terzo fattore di rischio e di disabilità nella popolazione in generale. L’istituto superiore di sanità conferma che il 20% della popolazione maschile e il 10% della popolazione femminile è a rischio, non solo di sviluppare un alcol dipendenza, ma soprattutto malattie da alcol. E’ il grido di allarme lanciato questa mattina da Gianni Testino, responsabile del centro alcologico regionale che solo nel 2013 ha già effettuato 21.000 prestazioni, con 550 nuovi pazienti inseriti nel percorso assistenziale. “Ogni mese al Gaslini – ha spiegato Testino - ci sono accessi di ragazzini con meno di 14 anni per intossicazione acuta da alcol con i rischi che ne conseguono soprattutto sul fegato. E nel centro alcologico regionale sono numerosi i ragazzi seguiti con meno di 24 anni”. Secondo il responsabile del centro regionale da un lato servono programmi di prevenzione e di educazione alla famiglia, a partire dalle scuole elementari, per illustrare tutti i pericoli dell’etanolo che è presente nel vino, nella birra nelle bevande alcoliche ed essere più consapevoli dei danni che può produrre anche sulle cellule del cervello. E dall’altro nuove tecniche, meno invasive per intervenire sui tumori al fegato, tenendo conto che il 33% di questi tumori derivano dall’alcol, così come il 60% delle morti per cirrosi epatica. “Per la prima volta – ha spiegato Paolo Borro, epatologo del centro di alcologia – è stata introdotta in un centro alcologico italiano la bruciatura con micro-onde del nodulo tumorale. Una metodica che può essere applicata a noduli piccoli, sui 3 cm di dimensioni, attraverso l’introduzione di un ago rovente che evita l’intervento chirurgico. Un approccio terapeutico che riduce i rischi, limita a due giorni l’ospedalizzazione e costa molto meno”. Prima dell’introduzione di questa nuova tecnica i pazienti si recavano fuori regione o si sottoponevano a interventi più invasivi. “L´obiettivo – ha concluso l’assessore alla salute della Regione Liguria, Claudio Montaldo – è quello di offrire ai cittadini liguri le risposte di cui hanno bisogno. Per questo stiamo cercando di supportare la realtà del centro alcologico ligure, non solo attraverso la legge regionale approvata nel 2012 che collega tutte le strutture che si occupano di alcol, ma anche favorendo l’utilizzo delle nuove tecnologie per abbattere le fughe e trattenere i pazienti liguri, intervenendo in modo mini invasivo sui piccoli tumori del fegato. A dimostrazione che con l’impegno dei professionisti è possibile dare risposte di alta qualità per evitare di trovarle altrove”.  
   
   
FIRENZE: SANTA MARIA NUOVA: IL PIÙ ANTICO OSPEDALE È DA FANTASCIENZA QUASI 20 ANNI DI LAVORI PER IL RESTAURO  
 
 Firenze, 4 dicembre 2013 - La prima data, ovviamente, è il 23 giugno 1288. Fu quel giorno di 725 anni fa che venne inaugurato l’ospedale di Santa Maria Nuova voluto da Folco Portinari, il padre della Beatrice musa di Dante Alighieri e la sua divina poesia. Ma, senza andare tanto indietro nel tempo, è al 7 dicembre 1995 che si deve risalire per trovare il bandolo del filo che oggi conduce all’inaugurazione del reparto di Medicina C, al recupero del tempio Galli Tassi e all’inserimento in agenda degli altri appuntamenti che porteranno a restituire pienamente ai fiorentini e ai tanti turisti il moderno ospedale del centro della città e un nuovo museo. Diciotto anni fa fra qualche giorno, il 7 dicembre 1995 per l’appunto, fu infatti approvata la delibera che affidava a un gruppo di professionisti l’incarico di elaborare un progetto preliminare di riorganizzazione dell’ospedale di Santa Maria Nuova. L’anno dopo, in novembre, il mandato ai tecnici era quello di redarre un progetto esecutivo di adeguamento di alcuni comparti dell’ospedale. Timbri, firme, atti e delibere. La macchina che mette in moto i lavori e trova i fondi necessari va avanti. «L’elenco dei documenti è lungo – dice l’architetto Francesco Napolitano, direttore dei lavori a Santa Maria Nuova – e un giorno gli storici lo tireranno fuori dall’archivio come oggi si può fare con le carte in cui si testimonia la presenza di Leonardo da Vinci nei corridoi dell’”ospitale”. Nel febbraio del 2000 viene approvato il Piano di riqualificazione che contiene il progetto per la realizzazione della camera calda per le ambulanze sotto al loggiato, il via ai primi restauri, il percorso museale, l’accesso alla piazza e il parcheggio. Il Consiglio regionale lo approva con delibera 126 del 29 febbraio di quell’anno. Il 31 luglio parte la gara con cui verrà aggiudicata la realizzazione delle opere. Nel gennaio del 2002 viene istituito l’ufficio di direzione dei lavori, l’appalto è aggiudicato al raggruppamento temporaneo di imprese che ha vinto la gara e in maggio vengono consegnate le prime aree indispensabili ad aprire il cantiere. Sempre in quell’anno viene firmato un protocollo d’intesa fra Asl e Consorzio per l´assetto edilizio universitario che prevede l’acquisto della porzione di edificio in via della Pergola. Il 14 ottobre 2002 il Consiglio comunale di Firenze approva un ordine del giorno su "ospedale e centro storico". Sono idee che fanno parte di un progetto per la riqualificazione dell´intera area di Santa Maria Nuova, San Marco e Santissima Annunziata, poi raccolto in un volume realizzato da Palazzo Vecchio. E siamo al 2003, anno in cui a febbraio viene emessa l’ordinanza di occupazione di suolo pubblico per il cantiere nella piazza di fronte alle Oblate. Stesso anno, settembre: viene installata la gru che svetta ancora e verrà trasferita nei primi mesi del prossimo anno dalla parte di piazza Brunelleschi. Intanto la Giunta regionale approva alcune delibere per l’integrazione del piano finanziario. La lunga fase di ristrutturazioni che ha ovviamente tenuto conto delle preziose indicazioni fornite via via dalla Sovrintendenza ai beni storico-artistici riguardo le parti vincolate e di particolare pregio, ha comunque consentito finora di completare i lavori e mettere pienamente in attività il punto prelievi e l’area di accettazione amministrativa e accoglienza, il Pronto soccorso, la Terapia intensiva, la nuova sala operatoria “verde”, la farmacia e il laboratorio galenico, la morgue, il padiglione della dialisi, il day hospital medico e la degenza area medica, il servizio di diagnostica per immagini. Poi c’è la parte che si vede meno ma non è meno importante: l’impiantistica generale, la cabina elettrica, i gruppi elettrogeni e di continuità, la centrale per il gas medicale, le unità di trattamento dell’aria, gli spogliatoi per il personale nel sottosuolo dove sono stati realizzati anche i locali tecnici che ospitano i depositi per forniture e servizi: cibo, guardaroba, pulizie, rifiuti. A questo vanno aggiunti i nuovi percorsi in verticale con relativi blocchi ascensori. La prossima “mossa” è il completamento del restauro della facciata e del loggiato e la riapertura di piazza Santa Maria Nuova, contemporaneamente all’inaugurazione del nuovo accesso visitatori. Dei circa 36 mila metri quadrati racchiusi fra piazza Santa Maria Nuova, via della Pergola, via degli Alfani, piazza Brunelleschi, nel corso di questi anni si è messo mano all’incirca a 22 mila metri quadrati, il 62 per cento circa della superficie dell’ospedale che nel complesso ha una volumetria di circa 144 mila metri cubi. Tralasciando la tempistica ipotizzata nella fase di progettazione, e tenendo conto delle varianti approvate nel 2009 e nel 2011, l’ultimo cronoprogramma prevedeva che i lavori venissero ultimati in 3.030 giorni solari e consecutivi vale a dire entro il 30 dicembre 2013 rispetto al quale, ad oggi, è rilevabile un modesto slittamento dei tempi determinato essenzialmente dalla complessità delle lavorazioni che interferivano in modo articolato sul regolare svolgimento delle attività sanitarie. Ll costo complessivo dell’opera previsto nel primo progetto esecutivo ammontava a 24 milioni di euro o più esattamente agli equivalenti miliardi di lire perché allora non c’era ancora la moneta unica. I vari adeguamenti hanno portato a un costo complessivo di 58.296.156 euro. I lavori di ristrutturazione dell’ospedale del centro fiorentino sono stati finanziati con fondi specifici programmati dalla Regione e in parte con fondi propri dell’Azienda sanitaria. Le tre varianti in corso d’opera sono state dettate dalla necessità di adeguare i progetti al mutato panorama normativo e alla necessità quindi di ottemperare alle nuove leggi emanate, influendo inevitabilmente sull’andamento dei lavori. I progettisti hanno quindi tenuto conto delle nuove norme in materia di lavori pubblici, governo del territorio, prevenzione incendi, sicurezza sismica, salute e sicurezza dei lavoratori sul luogo di lavoro, eliminazione delle barriere architettoniche, inquinamento acustico, accreditamento delle strutture del Servizio sanitario nazionale. È importante ricordare che i lavori interessano il complesso ospedaliero storico più antico d’Europa caratterizzato da specifiche architettoniche complesse e vincolanti, e sono stati eseguiti tuttavia seguendo le più sofisticate e innovative metodologie necessarie al buon funzionamento di una moderna struttura sanitaria capace di garantire elevati livelli di cura e assistenza.  
   
   
SANITA’: ZAIA GIOVEDI’ A ROMA PER COSTI STANDARD, “ IL VENETO NELLE 3 REGIONI BENCHMARK O SALTA IL TAVOLO”  
 
Venezia, 4 dicembre 2013 - “Giovedì sarò a Roma con i colleghi presidenti di Regione per una partita che vale 30 miliardi di risparmi o, fate voi, di minori sprechi: i costi standard in sanità. Lo dico senza remore: se il Veneto non sarà tra le tre Regioni Benchmark, quelle sui cui costi tarare la spesa degli altri, il tavolo salta”. Lo ha detto il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia incontrando i giornalisti nel consueto punto stampa post Giunta. “Questa è da anni una battaglia tutta veneta – ha aggiunto Zaia – e non ci fermeremo certo adesso. Si stanno strappando le vesti su 100 o 200 milioni euro di Imu e qui ci sono in ballo 30 miliardi, fermi lì, che possono tramutarsi in risparmi e nuovi servizi alla gente appena i costi standard entreranno in vigore”. “Grazie anche alla battaglia condotta dal Veneto – ha detto Zaia – la data della loro entrata in vigore è entro il 2015 ed il lavoro concreto dovrà cominciare a gennaio 2014. Oggi come oggi – ha ricordato – 4 o 5 Regioni producono 5 miliardi di deficit. Il Veneto anche quest’anno farà segnare un sostanzioso attivo, cura bene i suoi cittadini e moltissimi che arrivano da altre Regioni; da anni non impone l’addizionale Irpef in Sanità, ha i costi farmaceutici più bassi. Se non tocca a noi fare da esempio a e da guida a chi spreca, a chi dovrebbe toccare?”. Sempre nel corso del punto stampa, Zaia ha annunciato, senza far trapelare indiscrezioni, che è in arrivo “una nuova delibera per migliorare le performances dei nostri pronto soccorso, indicate nello studio della Scuola Superiore di Sant’anna come uno dei settori nei quali possiamo migliorare ancora”.  
   
   
PUGLIA: CHIUSURA PROCEDURA A "SPORTELLO" PER PIANI INVESTIMENTO SERVIZI SOCIALI  
 
Bari, 4 dicembre 2013 - E’ stata approvata lo scorso martedì 26 novembre dalla Giunta Regionale la delibera con la quale si chiudono i termini per la procedura “a sportello” per la presentazione dei Piani di Investimento, ovvero di singoli progetti di intervento per la realizzazione di strutture e servizi sociali e sociosanitari a valere sulla Linea 3.2 dell’Asse Iii del Po Fesr, con decorrenza immediata. La procedura a sportello è stata attivata nel dicembre del 2009 e nel corso di questi 4 anni ha consentito di ammettere a finanziamento piani di investimento presentati da parte di tutti gli Ambiti territoriali pugliesi, anche se diversa è stata la capacità di attrarre finanziamenti da parte dei Comuni, con alcuni ambiti che sono andati ben oltre la richiesta di 3 milioni di euro. Al 31 ottobre 2013 la struttura tecnica impegnata nell’attuazione della Linea 3.2 – Asse Iii del Po Fesr 2007-2013 ha rilevato che, oltre a tutti i progetti dei Comuni ammessi a finanziamento, sono già state accolte dalla Regione richieste di maggiori finanziamento ricevute da Amministrazioni locali per 55 progetti di investimento e oltre 46 Meuro con il seguente dettaglio: a) 46 progetti per i quali complessivamente sono stati richiesti contributi regionali per 36.603.508 euro e l’ istruttoria è già conclusa positivamente; b) 9 progetti per i quali complessivamente sono stati richiesti contributi regionali per 9.761.072 euro e l’ istruttoria è in corso. I progetti già istruiti e non ancora coperti con adeguata dotazione finanziaria saranno ammessi a finanziamenti nei prossimi mesi anche a valere sulle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione. Successivamente la procedura a sportello per la selezione di nuovi investimenti pubblici per infrastrutture sociali e sociosanitarie sarà riaperta, a valere sui nuovi fondi disponibili a partire dal 2014, che terrà conto sempre dell’ordine temporale di arrivo, della piena definizione dei progetti esecutivi delle opere da realizzare nonché della rispondenza ai requisiti minimi strutturali e funzionali fissati dalla normativa regionale vigente e, non da ultimo, della coerenza con i fabbisogni di maggiore infrastrutturazione che saranno dichiarati per macro-aree territoriali. “In questi anni, grazie ai fondi Fesr, l’offerta di servizi in Puglia è cresciuta in modo esponenziale: l’offerta di posti letto in Residenze sociosanitarie per Anziani (Rssa) passa da poco più di 3000 posti letto a oltre 6000 posti letto; e sono stati creati fino al 2013 in quasi 5 anni 72 centri diurni socioeducativi e riabilitativi per disabili e anziani affetti da demenze, con oltre 1.823 nuovi posti utente, e ancora la Puglia è passata da 2.420 a 6.903 posti nido, con un incremento del 185%. Per il prossimo futuro dovremo lavorare per dare priorità a incrementare l’offerta di quei territori che sono ancora fortemente sotto-dotati”. A tal fine l’Assessorato al Welfare sta ricostruendo la mappa di tutte le strutture e i servizi già autorizzati al funzionamento, nonché di tutti i cantieri pubblici e privati di opere da realizzare che sino ancora aperti, al fine di fornire le indicazioni più mirate a tutti i Comuni pugliesi, per concentrare lo sforzo di progettazione sui principali fabbisogni. L’assessore al Welfare ha colto anche l’occasione per richiamare tutti gli Enti locali rispetto ai ritardi registrati finora nell’avanzamento della spesa di beneficiari pubblici, e per inviare un invito pressante all’Anci Puglia e a tutti i Comuni pugliesi perché “i tempi di realizzazione delle opere già finanziate siano più celeri così come i tempi di spesa delle risorse che grande efficienza e tempestività le strutture regionali assicurano alle stazioni appaltanti: i ritardi nell’attuazione dei lavori e i ritardi nei pagamenti delle imprese arrecano un danno complessivo al sistema che non è tollerabile e non trova giustificazione alcuna”.  
   
   
SALUTE, CURARSI CON GLI ANIMALI FA BENE E IN UN CONVEGNO SULLA PET THERAPY NELLE MONTAGNE DELL’IMPERIESE ANCHE UN ATTO D’AMORE AL LUPO  
 
Mendatica (Imperia). 4 dicembre 2013 - Gli animali fanno bene all’uomo. Animali domestici come cani e gatti, ma anche asini e cavalli. Se poi siamo nelle montagne liguri, a Mendatica, in Valle Arroscia, nell’entroterra Imperiese, fra gli animali complici, insieme con gli abitanti, di radicali cambiamenti fra la comunità e il territorio, entra a pieno titolo anche il lupo. Predatore da non inserire fra gli animali domestici da accarezzare accanto al fuoco, ma specie da tutelare e salvaguardare, senza danni agli allevamenti e all’agricoltura. Di queste e tante altre storie tra animali e uomini come pratica quotidiana si parlerà nel week end – venerdì 6 e sabato 7 dicembre- nel convegno La Pet Therapy, in programma nella sala multimediale del comune di Mendatica. L’iniziativa è della Consigliera Regionale di Parità Valeria Maione e della Consigliera di Parità della Provincia di Imperia Laura Amoretti, con il patrocinio della Regione Liguria, del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in collaborazione con il comune e la Pro Loco del borgo della Valle Arroscia dove gli animali domestici “ sono fondamentali nella lotta contro la disabilità e per favorire il benessere della persona in situazioni di disagio, con l’aiuto quasi sempre di una figura femminile”, spiegano le organizzatrici. Durante la prima giornata, che si aprirà alle 9,30, con il saluto del sindaco di Mendatica Piero Pelassa, saranno proposte fra l’altro attività ludico-ricreative rivolte agli studenti dei Licei delle Scienze Umane di Sanremo ed Imperia, per far conoscere il significato e la pratica della “ pet therapy ” Nella giornata di domenica , alle 9,30, i lavori del convegno saranno aperti dagli assessori all’Agricoltura e alle Pari Opportunità della Regione Liguria Giovanni Barbagallo e Lorena Rambaudi. Seguiranno gli interventi dei rappresenti di diverse associazioni e del Dipartimento di salute mentale e delle dipendenze dell’ Asl 1 Imperiese che presenterà una esperienza di attività riabilitativa di montagna terapia, con pazienti psichiatrici, in collaborazione con il corpo di Polizia Provinciale. La sala multimediale del comune di Mendatica ospiterà nei giorni del convegno la mostra“Io amo il lupo” dell’artista siciliana Caterina Marceca, in arte Katjma. Caterina Marceca è una giornalista- pubblicista siciliana appassionata del rapporto uomo-animale.  
   
   
AGGIUDICATI I LAVORI PER L’ADEGUAMENTO SISMICO DELL’OSPEDALE DI MORMANNO  
 
Catanzaro, 4 dicembre 2013 - Il sottosegretario alla Presidenza, con delega alla Protezione civile regionale Giovanni Dima, informa che sono stati aggiudicati i lavori di riduzione della vulnerabilità sismica dell’ospedale “V. Minervini” di Mormanno. Infatti, avviata a cura del Comune la procedura negoziata per l’esecuzione degli interventi volti alla messa in sicurezza dell’importante plesso ospedaliero, sono stati aggiudicati, a seguito di procedura negoziata, i lavori in via definitiva. “Pertanto - assicura il sottosegretario Dima -, nei prossimi giorni, sarà resa disponibili la somma di 90 mila euro, a titolo di anticipazione sull’importo complessivo di 300 mila a disposizione, necessaria per la copertura delle spese di messa in sicurezza del nosocomio, come prevede la convenzione stipulata tra la Regione ed il Comune di Mormanno, nel rispetto dei tempi prefissati. Si tratta di un altro tassello – sottolinea Dima - posto in essere per procede velocemente verso il raggiungimento degli obiettivi sul territorio del pollino colpito dal sisma del 26 ottobre 2012”. In seguito alla situazione di emergenza determinatasi nel comprensorio del Pollino a seguito del sisma dell’anno scorso, che ha maggiormente colpito il comune di Mormanno, con ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione civile nazionale datata maggio 2013, la Regione Calabria, ed in particolare la Protezione civile regionale, è stata individuata quale amministrazione competente al coordinamento, in ordinario, delle attività necessarie al completamento degli interventi da effettuate a seguito di quell’evento sismico, subentrando al commissario delegato per l’emergenza. Praticamente, sin dallo scadere della dichiarazione dello stato di emergenza del 7 aprile 2013, cioè sin da quando la Prefettura di Cosenza ha trasferito al settore della Protezione civile di Catanzaro la relativa documentazione dell’emergenza, il Dipartimento ha assicurato, sin da subito, una costante azione amministrativa, per il tramite della propria articolazione “rischio sismico”, allo scopo di avviare concretamente la fase del ritorno alle normali condizioni di vita, una volta superata la delicata fase della gestione dell’emergenza. In particolare, altri importanti e recenti provvedimenti avviati dalla Protezione civile della Calabria sul territorio hanno consentito, tra l’altro, il pagamento delle spese sostenute dal comune in emergenza, il pagamento dei fornitori oltre che l’avvio dei primi lavori di messa in sicurezza degli edifici privati interessati dal sisma ricompresi nel primo piano degli interventi.  
   
   
MELATONINA, L’ITALIA SI ALLINEA TEMPESTIVAMENTE ALLA NORMATIVA EUROPEA: IL PRIMO FARMACO RESO DISPONIBILE DA FIDIA FARMACEUTICI  
 
Abano Terme, 4 dicembre 2013 – Fidia Farmaceutici – multinazionale italiana nota per sviluppo e produzione d’eccellenza di medicinali e dispositivi medici – da qualche giorno ha iniziato la commercializzazione in Italia del primo e unico farmaco a base di melatonina 2 mg prescrivibile dal medico. Il nuovo farmaco (Circadin il nome commerciale) è indicato per il trattamento in monoterapia dell´insonnia primaria, caratterizzata da un sonno di qualità scadente nei pazienti al di sopra dei 55 anni: è dimostrato, infatti, che chi soffre di insonnia ha bassi livelli di melatonina nel sangue. Le caratteristiche distintive del nuovo prodotto, che lo differenziano dagli integratori alimentari, e sono quindi all’origine della recente autorizzazione dell’Aifa alla registrazione come farmaco anti-insonnia, sono il dosaggio (2 mg) e l’innovativa formulazione a rilascio prolungato. Il farmaco di Fidia è studiato per liberare gradualmente, nell’arco di 8-10 ore, i suoi 2 mg di melatonina – gli integratori alimentari possono contenerne al massimo 1 mg (circolare del Ministero della Salute dello scorso 24 giugno) – riproducendo in tal modo una curva di rilascio sovrapponibile a quella fisiologica. Il risultato terapeutico è il riequilibrio dei ritmi circadiani e del ciclo sonno-veglia, con il conseguente ripristino di un sonno ristoratore, non solo dal punto di vista quantitativo (ore di sonno continuative, senza bruschi risvegli), ma anche qualitativo. Infatti la melatonina è un ormone che l’organismo, finché è sano, produce naturalmente, inducendo un sonno ottimale. Allo stesso modo, Circadin stimola la sonnolenza in modo progressivo – proprio come avviene naturalmente nelle ore serali quando la melatonina è rilasciata dall’organismo sano –, riduce i tempi di latenza del sonno (cioè accelera la fase di addormentamento) e non causa variazioni nel rapporto fra fase Rem e non-Rem. L’effetto è un sonno migliore, che incide positivamente sul benessere delle ore notturne, sullo stato di vigilanza diurno e sulle performance lavorative: lo ha dimostrato uno studio che ha misurato scientificamente, attraverso un apposito indice (Well-being Index), il miglioramento della qualità della vita ottenuto attraverso il medicinale. Sul piano della sicurezza, Circadin associa alle proprietà naturali della melatonina tutti i vantaggi di un farmaco: studi registrativi controllati, esatta titolazione e la costante supervisione medica necessaria alla prescrizione. “Un sonno equilibrato è il presupposto indispensabile per una giornata attiva – commenta Alessandro Ghigo, Responsabile della Business Unit Oa/snc di Fidia Farmaceutici Spa –. L’efficacia e la sicurezza di Circadin nel garantire un riposo ottimale sono attestate proprio dalla sua natura di farmaco, cioè dai dati clinici e dalle evidenze scientifiche che hanno reso possibile la sua registrazione. È quindi un rimedio ideale anche per tutti i pazienti che non sono mai stati trattati, e che non si sono mai posti il problema di curare la propria insonnia”.  
   
   
EMERGENZA FILIPPINE, I MEDICINALI TOSCANI A MANILA PRIMA DI NATALE  
 
 Firenze, 4 dicembre 2013 - La spedizione dei medicinali per l´emergenza Filippine curata dal Comitato Operativo Regionale del Volontariato di Protezione Civile della Regione Toscana partirà nella tarda serata di ieri per arrivare nella mattinata di domani alla base logistica delle Nazioni Unite di Brindisi, presso l´aeroporto militare Pierozzi di Casale. Il materiale sarà preso in consegna dal personale del World Food Programme (Unhrd) in attesa del prossimo trasporto nelle Filippine che avverrà presumibilmente prima di Natale. Su espressa richiesta del Consolato onorario della Repubblica delle Filippine di Firenze il materiale è stato destinato al ministro della salute filippino Enrique T. Ona. A renderlo noto è stato Antonino Mario Melara, responsabile della Protezione civile della Regione Toscana.  
   
   
CALABRIA: FIRMATO ACCORDO TRA DIPARTIMENTO SALUTE, SERVIZIO 118 E RFI PER IL SOCCORSO SANITARIO NEI TRASPORTI FERROVIARI  
 
Catanzaro, 4 dicembre 2013 - È stato sottoscritto un protocollo d’intesa per il pronto intervento sanitario nei trasporti ferroviari tra il Dipartimento regionale tutela della salute, la Centrale operativa del 118 di Catanzaro, che coordina tutte le Centrali del servizio sanitario di urgenza ed emergenza, e la Rete ferroviaria italiana (Rfi), per la gestione dell’emergenza in linea in caso di soccorso d’urgenza. In calce al documento, che ha lo scopo di garantire la sicurezza sanitaria dei cittadini calabresi nel campo dei trasporti ferroviari, la firma, per la Regione Calabria, di Bruno Zito, dirigente generale del Dipartimento salute, e Salvatore Lopresti, dirigente del settore regionale area controllo; per la Centrale operativa 118, di Eliseo Ciccone, responsabile del comparto di Catanzaro; per la Rfi, di Giuseppe Cataldo, direttore del distretto di Reggio Calabria. L’accordo si conclude dopo alcuni anni di lavori e, al momento, risulta essere il più aggiornato sul territorio nazionale, perfettamente aderente con le linee guida stabilite dal Tavolo tecnico dell’Emergenza-urgenza della Commissione salute del Coordinamento delle Regioni. Il Protocollo non sostituisce ma integra e fa proprio tutto l’insieme esistente di regole, standard, procedure e pratiche consolidate disciplinanti l’esercizio ferroviario, pur se non esplicitamente richiamate. Tra i principali obiettivi richiamati nel documento: definire, formalizzandole, le situazioni che necessitano l’attivazione del soccorso sanitario, sulla base della tipologia delle emergenze; identificare le strutture interessate dall’attivazione del soccorso; descrivere il processo dell’attivazione del soccorso, distinguendo l’intervento sanitario ordinario da quello legato a specifiche situazioni maxi-emergenza; affinare le procedure per gli operatori, semplificando e rendendo quanto più possibile omogeneo sul territorio l’intervento stesso dei soccorsi sanitari.  
   
   
PARITÀ TRA I SESSI NELLO SPORT - LA COMMISSIONE EUROPEA CHIEDE UN´AZIONE  
 
 Bruxelles, 4 dicembre 2013 - Potrebbe essere il 21 ° secolo, ma le donne e le ragazze sono ancora ottenere un accordo prima nel mondo dello sport. Mentre il settore parla su uguaglianza, la realtà è spesso diversa: gli organi che governano lo sport sono ancora dominate dagli uomini, gli allenatori femminili spesso guadagnano meno dei loro colleghi maschi e le ragazze hanno più probabilità rispetto ai ragazzi di essere vittime di molestie sessuali nello sport. Il 3-4 dicembre, la Commissione europea ospiterà una conferenza a Vilnius sull´uguaglianza di genere nello sport. L´evento riunirà rappresentanti delle organizzazioni europee, nazionali e internazionali dello sport, tra cui il Comitato Olimpico Internazionale, i comitati olimpici nazionali, il Comitato Paralimpico Internazionale, Uefa, consulenti di alto livello dei governi nazionali, e l´Istituto europeo per l´uguaglianza di genere, che ha sede nel capitale della Lituania. " E ´chiaro che le ragazze e le donne devono ancora affrontare numerosi ostacoli quando si tratta di partecipare a sport a tutti i livelli. Questo sta accadendo in uno sport amatoriale e professionale. Cerchiamo di essere chiari, non abbiamo bisogno di un´altra dichiarazione, dobbiamo agire. Siamo devono garantire che le donne possono praticare sport in un ambiente sicuro e che non ci sono più opportunità per la voce delle donne di essere ascoltato in organismi sportivi di governo ", ha detto Androulla Vassiliou, Commissario europeo responsabile per lo sport. La Commissione europea sarà in grado di sostenere progetti transnazionali per promuovere la parità di genere nel capitolo sportiva del nuovo programma Erasmus +. "Abbiamo bisogno di un insieme coerente di azioni, coordinate a livello nazionale ed europeo, che dovrebbe includere la formazione al fine di garantire pari opportunità per le donne nello sport e un ambiente di coaching libero da discriminazioni o molestie E ´ora di smettere di pagare a parole uguaglianza:. Abbiamo bisogno vedere più la copertura dello sport femminile e un numero maggiore di donne che lavorano nei media sport, se vogliamo cambiare atteggiamento ", ha aggiunto il commissario . L´evento Vilnius sarà anche evidenziare la capacità dello sport per promuovere la parità di genere, più in generale, la necessità di affrontare l´uso frequente di oltre-sessualizzato immagini nello sport e dei media, e le buone pratiche nella prevenzione delle molestie sessuali, soprattutto in un contesto sportivo. I partecipanti alla manifestazione figurano Sir Philip Craven, presidente del Comitato Paralimpico Internazionale, Ulla Koch, allenatore della Ginnastica Federazione tedesca, Esther Vergeer sette volte medaglia d´oro paralimpico di tennis in sedia a rotelle, e Daina Gudzinevičiūtė, presidente del Comitato olimpico lituano e l´ex campione olimpico di tiro. La conferenza comprenderà due pannelli e sette workshop incentrati su «azioni strategiche». Il secondo panel affronterà anche «impegni e iniziative concrete. I pannelli saranno presiedute da Novella Calligaris, l´ex nuotatore campione del mondo e campione olimpico in Italia. Le conclusioni saranno indirizzate alle istituzioni dell´Ue, il movimento sportivo e gli Stati membri per ulteriori azioni e sostegno. Essi potranno anche aiutare a definire le priorità sotto il capitolo dello sport di Erasmo + e il nuovo piano di lavoro dell´Unione europea per lo sport. In totale, il nuovo programma Erasmus + stanzierà circa € 265.000.000 per i prossimi sette anni per le organizzazioni in sport di base. Oltre a promuovere la parità di genere, il sostegno si concentrerà sulla buona governance, inclusione sociale, le carriere parallele per gli atleti e l´attività fisica per tutti. Il nuovo programma sosterrà anche iniziative transfrontaliere per affrontare il razzismo, partite truccate e doping nello sport.  
   
   
MANTOVA, LA REGIONE LOMBARDIA AIUTA LA RINASCITA DELLO SPORT  
 
Milano, 4 dicembre 2014 - "Lo sport di Mantova e della sua provincia è vivo e tornerà ai livelli precedenti il sisma del 2012 anche grazie all´impegno di Regione Lombardia e ai fondi per la ricostruzione che finalmente il Governo ha sbloccato". Così, all´unisono, gli assessori regionali Antonio Rossi (Sport e Politiche per i giovani), Simona Bordonali (Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione), Paola Bulbarelli (Casa, Housing sociale e Pari opportunità) e il sottosegretario all´Expo 2015 e all´internazionalizzazione delle imprese Fabrizio Sala. L´occasione, il convegno promosso dal Coni Lombardia guidato da Pierluigi Marzorati al teatro del Bibiena ´Lo sport mantovano torna in gioco´. Verso Impianti Più Moderni - "Regione Lombardia - ha detto l´assessore Antonio Rossi - è in campo per lo sport. Nel nostro territorio si pratica il 20 per cento dello sport nazionale, ma abbiamo anche impianti datati o poco fruibili o danneggiati, come è il caso della provincia di Mantova dopo il sisma 2012, e noi intendiamo mettere mano al settore, modernizzarlo e rendere le nostre strutture sempre più moderne e utili ai cittadini". L´accordo Quadro - "Il nostro impegno come Regione - ha ricordato l´assessore - è testimoniato dall´Accordo di Programma Quadro per lo sport, da me fortemente voluto, che vede la sinergia con Coni, Cip, Anci, Upl e Usr". "In questo Accordo - ha specificato - investiamo complessivamente 20 milioni, di cui 16 nell´Asse 1 per l´impiantistica e altri 1,3 milioni per l´Asse 2 per l´attività motoria a scuola". Un Impegno Collettivo - "Fin dai primi giorni del post sisma - ha ricordato Rossi - l´Assessorato aveva censito gli impianti lesionati e ora, tutti insieme, dobbiamo lavorare, con una sinergia virtuosa, per trovare quei 2 milioni di euro per i 18 impianti sportivi ancora in attesa di sistemazione". Luoghi Per La Comunità - Presente il prefetto Franco Gabrielli, che ha ricordato l´importanza della prevenzione e dell´azione di emergenza, ma non solo, della Protezione civile. "Intervenire per lo sport - ha rimarcato Gabrielli - e per la sicurezza degli impianti è un modo per dare strutture ai Comuni, ma anche per avere realtà in grado di fungere da punti di accoglienza come avvenuto a Moglia". Ottima Intesa - "La Protezione civile nazionale e quella regionale - ha sottolineato l´assessore Simona Bordonali - lavorano in perfetto accordo. Così come ottimo è il rapporto tra Regione Lombardia, assessori provinciali e sindaci". "Proprio a Mantova - ha ricordato Bordonali - ho incontrato i sindaci del territorio e apprezzato la loro attenzione, non solo nel definire un Piano di emergenza, ma anche nel farlo conoscere, anche in seguito a quanto accaduto lo scorso anno. Sono d´accordo con il prefetto Gabrielli quando sostiene che il sistema di Protezione civile è paragonabile a una squadra in ambito sportivo, in cui i giocatori in campo sono gli Enti e i cittadini stessi". "Per quanto riguarda la Protezione civile - ha sottolineato ancora l´assessore - la priorità, anche sotto il profilo degli investimenti, deve essere data alla previsione e alla prevenzione degli eventi, con la messa in sicurezza del territorio e la valorizzazione delle specializzazioni dei diversi gruppi come avviene nella nostra regione". Sbloccati I Fondi Per La Ricostruzione - "Sono qui in veste istituzionale, ma anche di ex azzurra di pattinaggio - ha detto l´assessore Paola Bulbarelli -, per ribadire che Regione Lombardia è al fianco dello sport che rinasce e che, dopo i fondi già dati agli impianti della provincia virgiliana, siamo in campo, insieme ad altri, per reperire i soldi mancanti". "Sono così contenta di condividere coi sindaci - ha proseguito - la notizia datami dal prefetto Gabrielli, che il Dl 74, che attribuisce a Mantova e alla sua provincia l´agognato 6.7 per cento dei fondi per la ricostruzione si è sbloccato regalandoci così un bel Natale". "Mantova - ha aggiunto Bulbarelli - sarà anche in prima linea per l´Expo". Abbattere Le Barriere - Un concetto rimarcato dal sottosegretario regionale all´Expo e all´Internazionalizzazione delle imprese Fabrizio Sala. "L´obiettivo della Regione - ha spiegato Sala - è abbattere le barriere e rendere tutta la Lombardia il ´sito´ della grande esposizione nella quale Mantova giocherà, ne sono più che certo, un ruolo di primissimo piano". Il sindaco di Gonzaga Claudio Terzi si è detto soddisfatto della notizia sul Dl 74 che, ha chiosato, "ci fa guardare con fiducia al futuro".