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Notiziario Marketpress di Mercoledì 18 Dicembre 2013
MILANO - CONVEGNO SU IMPRESE GREEN E COMUNICAZIONE DIGITALE  
 
Milano, 18 dicembre 2013 - Una impresa di comunicazione italiana su cinque si trova in Lombardia, prima regione in Italia con quasi 7mila imprese che si occupano di media-comunicazione, il 20,7% del totale nazionale. Milano guida la classifica lombarda con il 63,1% sul totale, seguita da Brescia (7,7%) e Bergamo (6,1%). Emerge da un’elaborazione dellaCamera di Commercio di Milano su dati registro imprese al primo trimestre 2013. Imprese green, si possono inserire i prodotti gratuitamente per due mesi su Siexpo, catalogo online di prodotti e materiali ecosostenibili e innovativi messi a disposizione nel contesto dell’evento mondiale Expo 2015. Il portale, organizzato per prodotti e applicazioni su costruzioni e allestimenti, arredo per interni, arredo urbano, packaging e complementi fieristici si propone come strumento di visibilità dei prodotti per valorizzare le eccellenze italiane e creare legami commerciali tra Paesi aderenti, imprese e utilizzatori finali. Siexpo è un servizio, un´opportunità e un sostegno perché promuove i prodotti sostenibili e innovativi, sia a livello internazionale che localmente; valorizza gli aspetti di sostenibilità e innovazione attraverso meccanismi di visibilità e premialità; contribuisce a creare opportunità di legami commerciali tra le aziende del territorio e le realtà che graviteranno attorno a Expo (Paesi Partecipanti, ma anche imprese e progettisti italiani); offre uno strumento di lavoro e progettazione alle imprese e ai professionisti. Siexpo 2015 è voluto dal consorzio "Sustainability and Innovation for Expo 2015" (Consorzio Siexpo), il cui catalogo web è sostenuto da Camera di Commercio di Milano ed Expo 2015 Spa e realizzato da Remade in Italy e Material Connexion Italia con l’aiuto di Conai e Federlegnoarredo. Per informazioni info@siexpo2015.It, tel 02.3655.3174. Di comunicazione si è parlato oggi al convegno “La comunicazione digitale chiave di successo per le imprese green” organizzato dalla Camera di Commercio di Milano in collaborazione con alcuni professionisti del settore. I temi trattati: come comunicano le imprese green nell’era digitale, le possibilità che offre la comunicazione digitale, le opportunità e le insidie dell’e-commerce. Scopo del workshop: fornire alle imprese partecipanti spunti strategici e concreti per impostare al meglio le proprie attività on-line seguendo un percorso logico e razionale ed evitando gli errori più comuni. “La sostenibilità dei nuovi prodotti è una base importante per assicurare la ripresa creativa delle aziende italiane – spiega Massimo Ferlini, membro di giunta della Cdc di Milano – e poi è una opportunità di sviluppo delle imprese che hanno investito nella green economy. Una occasione per rilanciare la scelta verde del sistema paese”.  
   
   
AGENDA DIGITALE MARCHE, UNA GIORNATA PUBBLICA DI CONFRONTO E APPROFONDIMENTO. GIORGI: “NUOVE OPPORTUNITÀ DI CRESCITA”.  
 
Ancona, 18 dicembre 2013 - Condividere con il territorio le azioni previste dall’Agenda digitale Marche per connettere cittadini, pubblica amministrazioni e imprenditoria ai nuovi servizi offerti dalla rete. È l’obiettivo della giornata di confronto e di approfondimento che la Regione ha organizzato, mercoledì 18 dicembre, dalle ore 9.00 alle 18.00, presso la sede di Palazzo Raffaello (Ancona). Saranno presentate e discusse le linee strategiche dell’Agenda digitale che vede numerosi progetti innovativi in fase di partenza. Con il contributo di esperti nazionali, docenti e rappresentanti istituzionali, verranno delineati gli scenari e le opportunità da cogliere. “L’agenda digitale vuole realizzare una nuova strategia condivisa e di ampio respiro in materia di società dell’informazione, in linea con l’iniziativa comunitaria dell’Agenda digitale europea, con quella del governo nazionale dell’Agenda digitale per l’Italia e con il progetto regionale Marche 2020 – sottolinea l’assessore alle Reti Ict, Paola Giorgi – Nonostante le Marche siano una piccola regione, gli investimenti realizzati nella banda larga e quelli in cantiere assicurano un’ottima base di partenza per implementare ulteriormente le possibilità e le opportunità di crescita. La giornata di confronto consentirà di tracciare un primo bilancio dei risultati raggiunti, dai quali partire per recuperare il gap che, come sistema Paese, stiamo sopportando. Dalle Marche verrà un contributo significativo, in quanto ben posizionate su alcuni settori d’interesse, come quelli del turismo, della cultura on line, della scuola digitale, mentre molte imprese sono già tra le meglio atterzate come dotazione tecnologica”. La giornata promossa dalla Regione si articolerà su una sessione plenaria iniziale e su due parallele successive, dedicate, rispettivamente, alla “sanità elettronica e economia digitale”, il mattino e alle “istituzioni digitali”, nel pomeriggio. Un’altra sessione plenaria terminerà i lavori, con le conclusioni tematiche e una tavola rotonda finale. Gli interessati a partecipare all’evento possono registrarsi al link http://www.Ecommunity.marche.it/agendadigitale/eventoadm Durante l’evento, inoltre, verrà lanciata una consultazione pubblica per la proposta di idee progettuali (Mydeario) che proseguirà con l’utilizzo di strumenti telematici, già disponibili all’indirizzo: http://www.Ecommunity.marche.it/mydeario1.0  
   
   
CALABRIA: PROGETTO "BANDA ULTRA LARGA" PER RIDURRE IL DIGITAL DIVIDE  
 
Catanzaro, 18 dicembre 2013 - Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti e l´assessore all´Urbanistica Alfonso Dattolo hanno tenuto una conferenza stampa, a Palazzo Alemanni, per illustrare il Piano "banda Ultra-larga" approvato nel corso dell´ultima riunione di Giunta che prevede il finanziamento di interventi, volti alla riduzione del gap infrastrutturale della Calabria nel settore delle reti di telecomunicazione azzerando il digital divide con il potenziamento della connettività su tutto il territorio regionale. La Regione Calabria, con l´impiego di fondi comunitari appositamente destinati, si è posta l´obiettivo di procedere al collegamento in fibra ottica di tutte le centrali presenti sul territorio e all´adeguamento degli apparati di centrale per l´erogazione dei servizi a banda larga che consentirà l´attivazione dei servizi in aree servite dalle centrali telefoniche già raggiunte dalla fibra ottica ma non dotate dei necessari apparati per l´erogazione della connettività a banda larga. In particolare il Piano prevede la posa di cavidotti e di cavi ottici per offrire la possibilità agli operatori di telecomunicazioni di implementare le reti di accesso a banda ultra larga. L´investimento coinvolgerà, a regime, 53 Comuni calabresi, 43 dei quali con popolazione superiore a 7 mila abitanti e 10 con popolazione inferiore; interesserà 363 mila alloggi, di cui 200 mila con fibra disponibile alla base dell´edificio, che potranno essere abilitati ad una connettività di 30 Mbps. Saranno inoltre collegati alla banda larga 236 edifici scolastici e 27 presidi sanitari calabresi. "L´idea di rafforzare la presenza delle fibra ottica - ha dichiarato il Presidente Scopelliti - fa parte di una strategia che tende a rompere l´isolamento di alcune aree e a rivitalizzare il territorio coinvolgendo scuole, presidi sanitari, comuni e abitazioni. Portare a compimento questo progetto significa, in una regione come la nostra dove ci sono forti ritardi, rivoluzionare i territori e renderli maggiormente competitivi creando un importante veicolo per lo sviluppo. Si stima, infatti, che con questo sistema il Pil potrà avere un aumento dell´1,2. E non a caso abbiamo investito due milioni di euro nell´Apq per Gioia Tauro che ha bisogno di questa struttura " "Questo investimento - ha affermato l´assessore Dattolo - è un punto di partenza, una sfida per il futuro. Si tratta di una sfida da vincere a tutti i costi che consentirà alle nostre imprese di avere una maggiore competitività. Dall´unione europea ci sono ingenti risorse in questo settore che riteniamo strategico. Contiamo di aiutare lo sviluppo della nostra Calabria e di ridurre il gap infrastrutturale". All´incontro con la stampa erano presenti anche il Dirigente generale del Dipartimento "Organizzazione e Personale" Umberto Nucara, il Dirigente generale del Dipartimento Programmazione Nazionale e Comunitaria Paolo Praticò e la dirigente del Ced Innocenza Ruberto.  
   
   
WI-FI SULLA FRANCIGENA, SACRO E PROFANO UNITI PER FAR CONOSCERE LA STORIA  
 
 Firenze 18 dicembre 2013 - Con sempre maggiore frequenza nuovi percorsi in sicurezza vengono aperti sulla Via Francigena, e si fa vicina la data del definitivo recupero di tutti i circa 450 chilometri del tracciato toscano, previsto dai programmi della Giunta regionale per Pasqua 2014. Ieri è toccato ai tratti Monteriggioni-siena e Siena-ponte dArbia essere inaugurati, alla presenza dell´assessore regionale alla cultura e al turismo Cristina Scaletti e del sindaco di Siena Bruno Valentini. Nel panorama dei numerosi interventi previsti per la promozione della Via Francigena, rientra anche la realizzazione di un servizio di accesso gratuito ad Internet con tecnologia Wi-fi che sarà utilizzabile dai pellegrini, dai turisti e più in generale dagli abitanti delle zone attraversate dal percorso."Vogliamo valorizzare al meglio i territori attraversati dalla Via Francigena – ha affermato nell´ambito delle cerimonie di inaugurazione l´assessore Scaletti -, mettendo a disposizione strumenti al passo coi tempi, destinati a migliorare la diffusione delle informazioni e la condivisione immediata delle esperienze di viaggio". "Stiamo lavorando per creare un percorso europeo, da valorizzare al meglio – ha aggiunto l´assessore regionale - per far apprezzare una Toscana spesso sconosciuta, autentica e custode della nostra storia. Voglio ricordare e sottolineare ancora una volta che dopo il riconoscimento Unesco delle Ville e Giardini medicei, stiamo lavorando alla candidatura della via Francigena a Patrimonio dell´umanità. Un compito che sta coinvolgendo tutte le Regioni italiane attraversate dal tracciato, e di cui la Toscana felice di farsi promotore".  
   
   
DATABENC E INNOVAZIONE NEI BENI CULTURALI, PROGETTO OPERE PARLANTI SHOW  
 
Napoli, 18 dicembre 2013 - E’ stato presentato il progetto “Opere Parlanti Show”, realizzato nell’ambito delle attività del Distretto ad Alta Tecnologia per i Beni Culturali, Databenc. Tramite l’impiego di Wi-fi e Bluetooth ed attraverso smartphone e tablet, le opere d’arte forniscono informazioni su se stesse e comunicano con il visitatore. “Opere Parlanti Shows” è tra i principali programmi di Databenc e si propone di trasformare il museo da luogo distante e con fruizione passiva da parte del pubblico, in un ambiente dinamico, social e smart. La demo del progetto è stata realizzata sulle opere della collezione dello scultore Francesco Jerace nell’ambito del convegno “Databenc-press: la divulgazione digitale dell’arte”, organizzato da Databenc, Confapi Industria Campania, Confapi Napoli e Piemmei Napoli per la Formazione e sponsorizzato da Csp Thinking Evolution. Databenc-press, una nuova forma di editoria sostenuta dalle tecnologie digitali dell’e-book e del book-on-demand e capace di garantire una riduzione dei costi e dei tempi di pubblicazione nonché la possibilità di diffondere al livello internazionale l’opera attraverso la rete, è stata al centro del dibattito tra i rappresentanti del mondo dell’università e delle istituzioni. “L´esplorazione delle potenzialità dell´editoria digitale – ha detto il vicepresidente della Regione Campania con delega alla Ricerca Scientifica Guido Trombetti - è una delle principali attività del Distretto per i Beni Culturali, Databenc. L´editoria digitale è l´editoria del futuro. Addirittura in prospettiva l´utente potrà scegliere quale parte di un´opera far stampare, in quale formato, se in edizione economica o in edizione particolarmente curata. “In altri termini l´utente potrà interagire direttamente con la casa editrice facendo le sue scelte d’acquisto. Si tratta di un nuovo modello che assume un interesse ed un fascino particolari se si pensa alla divulgazione digitale dell´arte. Questa è soltanto una delle aree di interesse del Distretto Databenc, un´altra riguarda il progetto che realizza Ops, Opere parlanti show. “Oggi abbiamo visto come l’Ict possa essere un settore di interesse trasversale che contribuisce sensibilmente a rivoluzionare la fruizione e la valorizzazione dell’intero patrimonio culturale. “Grazie all’attività dei Distretti tecnologici stanno nascendo nuove sinergie che hanno lo scopo di valorizzare aree strategiche per l’intero territorio regionale. Il settore dei Beni culturali rappresenta un patrimonio immenso che deve essere rivalutato e fruito”, ha concluso Trombetti.  
   
   
POTENZA - CORSO SU DIGITAL MARKETING E CLOUD COMPUTING  
 
Potenza, 18 dicembre 2013 - Secondo una recente ricerca Microsoft - Ipsos Mori il cloud computing è già oggi un elemento differenziante: le piccole imprese che ne fanno uso si rivelano le più innovative e propense a investire per far fronte al difficile momento socio-economico. E’ solo uno degli esempi di quanto le nuove tecnologie stiano influendo sulla vita delle aziende, così come la Banda larga, la cui espansione nel mondo coincide in maniera proporzionale all’aumento del Pil. Se ne è parlato nelle prime due giornate del seminario informativo (base e avanzato) su cloud computing e digital marketing organizzato a Potenza da Unioncamere Basilicata, in collaborazione con Uniontrasporti, nell´ambito del progetto "Servizi avanzati di It e Banda Larga". Soddisfacente la risposta del pubblico, composto da imprenditori, collaboratori e consulenti interessati a capire come utilizzare l’evoluzione tecnologica per posizionare le aziende su un territorio che riesca ad agganciare la ripresa, in un momento in cui il 28% delle Pmi italiane pensa che nei prossimi 12 mesi il proprio business andrà peggiorando, a fronte del 15% registrato nel resto d’Europa (fonte Microsoft). «Anche in Basilicata le imprese industriali prevedono un quadro recessivo per i prossimi mesi – rivela il presidente di Unioncamere Basilicata, Pasquale Lamorte - sulla base di un portafoglio d’ordini che, nel periodo luglio-settembre, ha accusato l’ennesima flessione, con un calo delle commesse che risulta più che dimezzato rispetto alla prima metà del 2013. Il senso di pessimismo è dunque nettamente superiore rispetto al Paese, ma non dimentichiamo che esiste anche una buona percentuale di imprenditori che vedono le cose diversamente, soprattutto grazie all’evoluzione tecnologica, e sono pronti a puntare sull’innovazione per sostenere la crescita. In questa ottica, il digital marketing e il cloud computing rappresentano una leva strategica, in quanto consentono di dare avvio a progetti anche complessi con la possibilità di avere investimenti estremamente competitivi, superando il tradizionale gap con le aziende più grandi». Le giornate formative proseguono con il doppio appuntamento di Matera, presso la Camera di Commercio in Via Lucana. Domani dalle 10 alle 13 si parla di digital marketing (base) e dalle 14 alle 17 di Cloud computing (base). Giovedì, nella stessa location e con gli stessi orari, spazio per il modulo “avanzato” (la mattina si parlerà di digital marketing e il pomeriggio di cloud computing).  
   
   
INVITI A PRESENTARE PROPOSTE PER IL "CONSIGLIO EUROPEO DELLA RICERCA"  
 
Bruxelles, 18 dicembre 2013 - Le sovvenzioni del Cer sono progettate per supportare ricercatori principali eccellenti in una fase della loro carriera in cui potrebbero ancora essere impegnati a consolidare il proprio team o programma di ricerca indipendente. Questa azione è aperta ai ricercatori di qualsiasi nazionalità che intendono condurre la propria attività di ricerca in uno qualsiasi degli Stati membri o paesi associati. Il Cer pone particolare enfasi sulla scienza di frontiera, le borse di studio e l´ingegneria. In particolare, incoraggia proposte di natura interdisciplinare che superano i confini tra diversi campi di ricerca, aprendo la strada a proposte che affrontano campi di ricerca nuovi ed emergenti o proposte che introducono approcci e scoperte scientifiche alternativi e innovativi. La sovvenzione massima varia a seconda del tipo di sovvenzione. Una sovvenzione Cer può coprire fino al 100% del totale dei costi diretti ammissibili della ricerca più un contributo per i costi indiretti. Per leggere l´annuncio ufficiale degli inviti, consultare: http://ec.Europa.eu/research/participants/portal/
desktop/en/opportunities/h2020/calls/erc-2014-cog.html#tab1
 http://ec.Europa.eu/research/participants/portal/
desktop/en/opportunities/h2020/calls/erc-2014-poc.html
 http://ec.Europa.eu/research/participants/portal/
desktop/en/opportunities/h2020/calls/erc-2014-stg.html
 
 
   
   
"MATEMATICA E INGEGNERIA NEI PROBLEMI DEL MARE E DELLA TERRA"  
 
Aveiro, 18 dicembre 2013 - Dal 21 al 25 luglio 2014 si svolgerà ad Aveiro, in Portogallo, una conferenza intitolata "Matematica e ingegneria nei problemi del mare e della Terra" (Meme´2014). Il principale obbiettivo di questa conferenza è quello di fornire un forum multidisciplinare dove matematici, ingegneri e altri scienziati possono impegnarsi e discutere dello sviluppo di innovativi strumenti scientifici e tecnologici per lo studio e l´esplorazione della Terra e degli oceani. Oltre a promuovere dimostrazioni e discussioni sui recenti progressi in temi caldi della ricerca, si prevede che la conferenza favorisca una più stretta cooperazione tra professionisti teorici e sperimentali che porti alla comparsa di nuove agende di ricerca e che fornisca delle linee guida per il lavoro futuro. Per ulteriori informazioni, visitare: http://c2.Glocos.org/index.php/meme/main    
   
   
ALTA FORMAZIONE: "MASTER IN SARDEGNA"  
 
Cagliari, 18 dicembre 2013 - Il Master In Sardegna, attivo in via sperimentale già dal 2010 è un progetto di cooperazione internazionale tra la Regione, gli atenei sardi e le più prestigiose università nazionali ed estere. Lo ha detto l’assessore del Lavoro, Mariano Contu, durante la conferenza stampa di presentazione del programma. "Considerata la diminuzione delle risorse disponibili per l´alta formazione - ha spiegato l´esponente dell’esecutivo - e i deludenti risultati occupazionali dei precedenti programmi, la Giunta Cappellacci ha deciso di intervenire più direttamente nella fase di gestione e programmazione, mettendo in campo un progetto complementare al Master & Back, che migliorasse l’efficienza delle risorse da destinare ai corsi post lauream. Il Master in Sardegna, infatti, con uno stanziamento di 3.220.100 euro permette di finanziare un numero maggiore di borse, in quanto il costo medio per allievo è di 6.200 euro, mentre ai partecipanti si richiede, in alcuni casi un cofinanziamento di circa 500/1000 euro. Si amplia l’offerta formativa, puntando sul marketing territoriale per la promozione del turismo e del patrimonio storico, sulla tutela dell’ambiente e sul rafforzamento delle competenze manageriali dei neo laureati. I corsi, aperti a 525 laureati avranno una durata di 1500 ore. Da gennaio partiranno gli avvisi per la selezione degli allievi. I partner nazionali sono le università di Firenze, Milano, Pavia e Napoli, quelli internazionali: Stocolma, Lisbona, Marsiglia, Versailles, Vienna, Barcellona, Birmingham, San Paolo, Toronto, Auckland, New York. "L´università di Cagliari - ha affermato il rettore dell’Università di Cagliari, Giovanni Melis - è molto attenta nel valorizzare il capitale umano, l’arma vincente per competere in tempi di crisi. Per questo i master proposti sono riferiti ad alcune aree particolarmente critiche per lo sviluppo dell’Isola: il management (per migliorare la qualità della dirigenza, pubblica e privata), il rischio idrogeologico e la gestione della sicurezza nel mondo del lavoro, la progettazione europea e le problematiche di genere e le pari opportunità".  
   
   
IN BICOCCA UN MASTER PER PROMUOVERE L’ARTE A PARTIRE DA SIMBOLOGIA E MITO  
 
Milano, 18 dicembre 2013 – “Culture simboliche per le professioni dell’arte, dell’educazione e della cura” è un master di primo livello, al momento l’unico in Italia, che forma figure professionali in funzione progettuale, conservativa e promozionale nell’ambito del turismo culturale, all´interno dei servizi educativi del patrimonio di musei e istituzioni culturali pubbliche o private. Il Master è organizzato dal Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione “Riccardo Massa” dell’Università di Milano-bicocca, con la direzione scientifica di Romano Madera e Paolo Mottana, rispettivamente docente di Filosofia Morale e di Filosofia dell’Educazione. Si rivolge a candidati in possesso di una laurea, di un diploma universitario triennale o di altri titoli di studio equiparati, forma figure in grado di operare nell’ambito del turismo culturale, all´interno dei servizi educativi del patrimonio di musei e delle istituzioni culturali pubbliche o private con funzioni progettuali e promozionali. Si propone di formare tutor e pedagogisti museali, curatori di eventi artistici, critici e cultori dell’immagine e dell’arte, educatori e insegnanti dell’arte e dell’immagine, consulenti d’immagine, formatori in pratiche filosofiche, scenografi e ideatori di spettacoli, designer del paesaggio, consulenti turistici. Perché conoscere il simbolismo? «Conoscere le grandi ripartizioni della cultura simbolica, mitica e immaginativa, le forme in cui si è incarnata nelle diverse tradizioni e nei diversi paesaggi del mondo – spiegano Madera e Mottana -, è un passaggio decisivo per leggere le politiche della cultura e dell’arte e per indirizzarle secondo percorsi di senso». Il Master è composto da tre moduli: - Teoria dell’immagine, del simbolo e della cultura, con analisi del pensiero di Carl Gustav Jung, Gaston Bachelard, James Hillman, Gilbert Durand, Ernst Cassirer, Susanne Langer, Aby Warburg; - Le tradizioni simboliche, con particolare attenzione a quella islamica, ebraica, cristiana, indo-mediterranea, greca, cino-nipponica, alchemica, sciamanesimo; - Immaginario simbolico contemporaneo ed educazione estetica, analizzato nella cultura contemporanee, nelle arti poetiche, letterarie, musicali, cinematografiche e coreutiche. Nei contesti educativi e psico- terapeutici, nell´architettura e nel paesaggio. Durante il corso, sono previsti seminari di approfondimento con i più importanti filosofi, studiosi di ermeneutica e registi teatrali come Jean Jacques Wunenburger, Françoise Bonardel, Bernardo Nante, Haim Baharier, Jurij Alschitz. Il percorso formativo si conclude con uno stage: tra le aziende e le associazioni che hanno al momento aderito ci sono la Triennale di Milano, Anteo Spazio Cinema e la Fondazione Cineteca Italiana. Le lezioni, previste dal 5 aprile 2014 fino a gennaio 2016, si terranno il venerdì pomeriggio e il sabato, con frequenza bimensile, per agevolare gli studenti-lavoratori. Il costo è di 2 mila euro, pagabili in due rate. Per informazioni sul master è possibile consultare la pagina sul sito di ateneo, scrivere a culturesimboliche@unimib.It  o chiamare il 329/96.30.415  
   
   
EDUCAZIONE ALLA SALUTE E PROMOZIONE STILI DI VITA SANI IN AMBITO SCOLASTICO.  
 
Ancona, 18 dicembre 2013 - Dalla scuola un contributo per promuovere stili di vita coretti. Nelle Marche continua la collaborazione tra la Regione e l’Ufficio scolastico regionale per incoraggiare i ragazzi ad adottare modelli di comportamento ispirati a una corretta educazione alla salute. La Giunta regionale ha prorogato anche per gli anni scolastici 2013-2014 e 2014-2015 il protocollo d’intesa con l’istituzione scolastica. “Il protocollo ha consentito l’instaurarsi di un’effettiva collaborazione tra le realtà sanitarie e scolastiche, che si è andato concretizzandosi in programmi complessivi di stili di vita salutari in ambito scolastico, di formazione e di programmazione di azioni comuni – evidenzia l’assessore alla Salute, Almerino Mezzolani – Questa collaborazione ha avuto un ulteriore sostegno nei Piani regionali della prevenzione, al cui interno sono state approvate linee d’intervento che vedono, nell’alleanza con l’istituzione scolastica, una delle prioritarie azioni strategiche per gli obiettivi della sanità pubblica”. “La collaborazione tra scuola e Regione coinvolge anche gli aspetti legati all’educazione alla salute – rileva l’assessore all’Istruzione, Marco Luchetti – È fondamentale che i ragazzi acquisiscono stili di vita corretti già a scuola, magari in controtendenza rispetto a quanto gli strumenti di comunicazione di massa spesso propongono. Conoscere è fondamentale per capire come orientarsi e quali siano le priorità. Le indicazioni della scuola agevolano gli adolescenti ad assumere atteggiamenti responsabili che poi incideranno, negli anni a venire, sulle proprie condizioni di salute, con le conseguenti ricadute sui servizi erogati dal sistema sanitario”. Il Piano regionale per la prevenzione 2013, in accordo con la componente scolastica, prevede una linea d’intervento che si basa sulla collaborazione tra realtà sanitarie e scolastiche. La proroga del protocollo consentirà di dare continuità alle azione anche in previsione del prossimo Piano nazionale di prevenzione che impegnerà le Regioni ad approvare Piani regionali di durata quinquennale (2014-2018).  
   
   
CALABRIA, ASSESSORE ALL’ UNIVERSITÀ HA PARTECIPATO AL COMITATO DEI RETTORI PER DISCUTERE DELLA PROSSIMA PROGRAMMAZIONE EUROPEA  
 
Catanzaro, 18 dicembre 2013 - L´assessore Regionale alla Cultura Mario ha partecipato alla riunione del Comitato dei Rettori delle Università Calabresi, indetto all´Università "Magna Grecia" di Catanzaro dal presidente Aldo Quattrone. L’assessore Caligiuri ha chiesto di illustrare il tema strategico della programmazione europea 2014-2020, per sostenere e migliorare il sistema universitario calabrese. Partendo dalla necessità, imposta dall´Unione Europea, di aumentare il numero dei laureati in Italia e in Calabria e dalla riduzione delle iscrizioni, sia a livello nazionale che regionale, l´Assessore ha illustrato le quattro direttrici degli investimenti che la Regione Calabria sta prevedendo direttamente nel settore: ampliamento delle iscrizioni, riduzione degli abbandoni, miglioramento della qualità della didattica e della ricerca, collegamento con il mondo del lavoro. Inoltre, ha ricordato i temi della ricerca, delle ‘smart cities’ e dell´apprendistato universitario. Sulla relazione dell´Assessore si e´ avviato un ampio dibattito, coordinato dal Rettore Quattrone e durante il quale sono intervenuti i Rettori Gino Crisci, Pasquale Catanoso e Salvatore Berlingò, in cui sono stati ribaditi: il potenziale di crescita delle università calabresi, anche in una funzione mediterranea (peraltro già in atto sia negli atenei che nelle scuole superiori, con i vari progetti promossi dall´Assessorato); la necessita´ di orientare la programmazione europea verso le effettive necessità della didattica e della ricerca, oltre che per il sostegno alle famiglie meno abbienti e all´internazionalizzazione e la specializzazione; l´importanza di sollecitare il Ministero dell´Università per favorire una regionalizzazione dei processi di ammissione agli studi in alcune discipline (per esempio medicina) e di dare ulteriori opportunità di crescita agli atenei e agli studenti calabresi; sviluppare le politiche di orientamento e di sostegno dell´intero sistema scolastico regionale; la previsione di politiche universitarie di razionalizzazione degli atenei calabresi, favorendo l´interazione anche con quello di Messina; qualità e collegi di merito; residenzialità e miglioramento dei servizi agli studenti come priorità. L´assessore ha inoltre comunicato che insieme al Presidente Scopelliti éstato richiesto un appuntamento al Ministro Carrozza per il rilancio del sistema universitario calabrese. Nel prossimo mese di gennaio verrà convocata un´altra riunione per fare il punto sulla situazione.  
   
   
FORMAZIONE PROFESSIONALE, LIGURIA: FONDO DI ROTAZIONE PER PAGAMENTO TRE MESI DI ARRETRATI SUGLI STIPENDI  
 
 Genova, 18 Dicembre 2013 - Un fondo di rotazione, già istituito dalla Regione Liguria, per pagare tre mesi di arretrati ai dipendenti degli Enti di formazione che da mesi non percepiscono i salari. E’ la prima risposta che è stata data ieri dagli assessori alla formazione e al lavoro della Regione Liguria, Pippo Rossetti e Enrico Vesco nel corso dell’incontro con i rappresentanti degli Enti di formazione professionale che hanno scioperato a causa della situazione di crisi che stanno attraversando per il ritardo nei pagamenti da parte del Ministero degli Interni. Il fondo che è stato istituito dall’assessorato al lavoro nel 2008 grazie alla legge 30 doveva servire per anticipare cassa integrazione e mobilità ai lavoratori e per avere fino a tre mesi di anticipo sugli stipendi arretrati. “In pratica hanno detto Vesco e Rossetti – diamo tre mesi di respiro ai lavoratori degli Enti di formazione che stanno lavorando, nonostante i ritardi nei finanziamenti da parte del Governo che deve alla Provincia di Genova 32 milioni di euro”. Una situazione pesante che mette a rischio le retribuzioni dei dipendenti e i posti di lavoro, di fronte alla quale la Giunta regionale ha deciso di intervenire nuovamente contattando immediatamente il Governo per fare in modo che l’esecutivo onori i debiti che ha con la Provincia di Genova. “Entro dicembre – hanno detto Rossetti e Vesco – servirebbe un flusso di denaro almeno di 5 milioni di ero, in grado di risolvere almeno una buona parte del problema e rimettere in piedi gli Enti”. “La Regione dal canto suo – ha aggiunto Rossetti - ha messo a disposizione a dicembre 3,8 milioni di euro che la Provincia deve dare agli Enti”. E nell’attesa verrà costituito un gruppo di lavoro per mettere a punto un piano di prospettiva e trovare una soluzione agli enti di formazione, sia sul fronte dello snellimento delle procedure, sia della gestione diretta dei fondi da parte della Regione.  
   
   
PAVIA - PREMI TESI DI LAUREA, IL BANDO  
 
 Pavia, 18 dicembre 2013 - Tre premi per altrettante tesi di laurea compilate utilizzando il ricco patrimonio di documenti dell´Archivio della Camera di Commercio. L´iniziativa è della Camera di Commercio che, martedì 17 dicembre alle ore 10.00 presso la sala consigliare di via Mentana 27, ha presentato il bando di concorso “Camera di Commercio: Storia, Economia e Territorio”. Insieme alle modalità del bando è stata illustrata la consistenza e l´importanza delle carte e dei fondi conservati presso l´archivio camerale per ricostruire la storia economica, sociale e politica della Provincia di Pavia. A parlarne saranno Renata Crotti, docente di Storia Medievale dell´ Università di Pavia, Luciano Maffi docente di Storia Economica dell´Università Cattolica di Milano, Marco Rizzo docente di Storia Economica, dell´Università di Pavia e Giuseppe Paletta del Centro per la Cultura d’Impresa di Milano. Prima della parte storica l´incontro di martedì 17 dicembre vedrà la presentazione del bando di concorso da parte del presidente Giacomo de Ghislanzoni Cardoli e la relazione di Antonella Bilotto del Centro per la Cultura d’Impresa di Milano su “Riordino e accesso: come vive oggi l´Archivio camerale”. Il bando mette a disposizione tre premi di € 1.500,00 ciascuno. Possono presentare domanda di ammissione al concorso i laureandi, di età non superiore a 25 anni alla data di scadenza del presente bando che è il 15 aprile 2014, regolarmente iscritti a corsi di Laurea Magistrale dell’Università degli Studi di Pavia nelle discipline economico-sociali, storiche e giuridiche, che nel corso dell’anno accademico 2013-2014 intendano discutere una tesi utilizzando i fondi dell´archivio camerale  
   
   
INFANZIA. COMUNE, I BAMBINI ACCENDONO LE “LUCI DELLA BESANA”LE LUCI URBANE PROGETTATE DAGLI ALUNNI DELLE SCUOLE ELEMENTARI DI MILANO PER COLORARE STRADE E PIAZZE DELLA CITTÀ  
 
 Milano, 18 dicembre 2013 - Una “luce urbana” a misura di bambino, nata proprio dai progetti degli alunni delle scuole elementari di Milano e dell’Ospedale Sacco: Francesco Cappelli, assessore all’Educazione e Istruzione e Chiara Bisconti, assessora al Benessere, Qualità della vita, Sport e Tempo libero hanno acceso oggi alla Rotonda della Besana le “Luci urbane per i bambini”. "I bambini, con la loro fantasia possono aiutarci ad immaginare una città più bella e più attenta alle loro esigenze. Queste iniziative rappresentano uno stimolo, anche per la nostra Amministrazione e il coinvolgimento delle scuole e delle famiglie dimostra che si tratta di percorsi di crescita e apprendimento che hanno la loro importanza al pari delle altre materie scolastiche”, ha detto Francesco Cappelli, assessore all’Educazione e Istruzione. Le “Luci urbane per i bambini” è un evento realizzato dall’associazione Pescecolorato in collaborazione con il Comune di Milano, la Scuola del Design del Politecnico di Milano e il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci ed è il risultato di un percorso di progettazione visiva, adatto a bambini dai 4 ai 12 anni italiani e stranieri, iniziato con la partenza di quest’anno scolastico. Nei mesi di settembre e ottobre, infatti, i bambini delle scuole primarie di Milano e un gruppo di bambini dell’ospedale Sacco, hanno partecipato a un laboratorio di progettazione “E per gioco....Progetto!” organizzato da Pescecolorato e finalizzato alla realizzazione di luci urbane per bambini da collocare in parchi, piazze, spazi all’aperto attrezzati per l’infanzia. Anche gli insegnanti e i genitori sono stati coinvolti con semplici e giocosi questionari che hanno prodotto idee, poesie e visioni colorate. Tre luci troveranno una collocazione stabile nel giardino della Rotonda della Besana con il nuovo anno. L’istallazione “Ka Boom/concerto di Lampadine”, sarà presente dal prossimo 17 dicembre all’interno del giardino del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci. “Lavorare con i bambini è sempre una bellissima esperienza: sono attivi, curiosi e desiderano esporre le loro idee. Sanno giocare con fantasia e creatività e, se ben stimolati, sanno esprimere esigenze reali e concrete. Ogni loro scelta ha una motivazione, ciascun progetto è ben definito, ciascuna idea rientra nella possibilità di sviluppo del nostro mondo adulto. Le fantasie dei bambini riescono felicemente a completare le visioni ed il sapere di noi adulti“, ha detto Linda Poletti, presidente associazione Pescecolorato.  
   
   
UE: ACCORDO REGIONI-MINISTERI PER MIGLIORE QUALITÀ ARIA  
 
Trieste, 18 dicembre 2013 - Sarà la Direzione centrale Ambiente ed Energia ad attuare, per il Friuli Venezia Giulia, l´Accordo di programma per l´adozione coordinata e congiunta di misure di risanamento della qualità dell´aria, approvato dall´Esecutivo regionale su proposta dell´assessore alla Programmazione politiche economiche e comunitarie, Francesco Peroni. L´accordo, che verrà stipulato tra i ministeri dell´Ambiente, dello Sviluppo economico, delle Infrastrutture, delle Politiche agricole e della Salute, ed il cosiddetto Bacino Padano (sei Regioni, e cioè Emilia-romagna, Lombardia, Piemonte, Veneto Valle D´aosta e Friuli Venezia Giulia, e le due Province autonome di Trento e Bolzano) risponde, rileva Peroni, alla necessità di predisporre interventi aggiuntivi a quelli previsti sino ad oggi, per prevenire e fronteggiare tempestivamente i superamenti dei valori limite di concentrazione atmosferica di sostanze inquinanti come il Pm10 registrati, a partire dal 2005, in oltre 50 zone del territorio nazionale. "L´italia è già stata condannata nel 2012 dalla Corte Europea per non aver provveduto a far rientrare i valori massimi di Pm10 fissati dalle direttive comunitarie, e il protocollo approvato oggi dalla Giunta vuole dare una risposta positiva e concreta ed evitare che, perlomeno per quanto riguarda le regioni del Nord, l´Italia incorra in nuove sanzioni e nella possibile riduzione dei fondi strutturali a disposizione" spiega Peroni, confermando l´impegno del Friuli Venezia Giulia a favore dell´applicazione dell´accordo. Il documento, che ciascun sottoscrittore provvederà a pubblicare sul suo sito web, prevede i tempi e le modalità di intervento per la riduzione delle emissioni inquinanti provocati dalla combustione di biomasse, trasporto merci, trasporto passeggeri, riscaldamento civile, industria, produzione di energia ed agricoltura, attraverso l´organizzazione di tavoli di lavoro da istituire presso i diversi ministeri in modo da accelerare l´applicazione delle normative esistenti e l´elaborazione di documenti e decreti utili all´attuazione dei provvedimenti necessari a far rientrare le emissioni nocive nei parametri fissati dall´Unione europea.  
   
   
INCONTRO TRA REGIONE PIEMONTE E COMUNE SU AZIONI NECESSARIE AL RILANCIO SOCIO-ECONOMICO DEI TERRITORI CHE SI AFFACCIANO SUL LAGO DI VIVERONE  
 
 Torino, 18 dicembre 2013 - L’incontro tra Regione Piemonte e Comune di Viverone, tenutosi a Torino nella giornata di lunedì 16 dicembre, ha rappresentato l’occasione per un ulteriore e proficuo confronto sulle tematiche legate al lago di Viverone, che costituisce uno dei punti sensibili del territorio regionale. “La Regione Piemonte - ha dichiarato l’assessore regionale all’Ambiente Roberto Ravello - è ben consapevole dell’importanza che il lago di Viverone riveste per lo sviluppo del territorio. Nulla è stato fatto per impedire o limitare le attività di sfalcio delle alghe, anzi proprio grazie al Contratto di Lago, fortemente voluto dal Comune, sarà possibile dare nuovo impulso alle diverse azioni necessarie al rilancio del lago e della sua fruibilità, coinvolgendo enti ed i portatori di interessi. È bene ricordare che il contratto di lago rappresenta un’ulteriore possibilità da sfruttare, non vincola o supera in alcun modo altri strumenti di pianificazione. A conferma dell’impegno della Regione, già nel 2011 è stato concesso un contributo di circa 83 mila euro al Comune per l’acquisto di un harvester per lo sfalcio e la raccolta delle alghe: il sindaco ci ha rappresentato le difficoltà legate al patto di stabilità che non hanno consentito all’Amministrazione di poter comprare la macchina; insieme alla Direzione Bilancio della Regione stiamo approfondendo un percorso che superi anche questa problematica. Pertanto - conclude l’assessore Ravello - la Regione continuerà a svolgere la propria parte, come fatto finora, al fine di porre in essere tutte le azioni necessarie al rilancio socio-economico dei territori che si affacciano sul lago di Viverone, salvaguardando al contempo tutti gli aspetti ambientali che rendono la zona una meta ambita per i turisti. Il sindaco di Viverone, Antonino Rosa, ha ribadito che “ Tali precisazioni fanno ulteriore chiarezza sugli interventi di sfalcio delle idrofite e permettono di agire su tutte le aree lacustri indicate a suo tempo nelle modalità suggerite dall’Istituto per lo Studio degli Ecosistemi di Verbania – Pallanza ”.  
   
   
AMBIENTE FVG: 2,7 MILIONI DI EURO NEL 2014 PER LA MANUTENZIONE DI CORPI IDRICI  
 
Trieste, 18 dicembre 2013 - La Regione sta lavorando per ricollocare la tutela del territorio, sotto il profilo del rischio idrogeologico, al centro dell´attenzione delle proprie politiche di intervento. Lo ha ricordato l´assessore all´Ambiente del Friuli Venezia Giulia Sara Vito intervenendo a Gorizia alla quarta Consultazione pubblica sul bacino idrico dell´Isonzo. Si tratta di uno degli incontri previsti dalle normative nazionali, finalizzato a consentire a tutti i cittadini ed ai rappresentanti degli Enti del territorio di segnalare eventuali criticità rispetto ai temi trattati al fine di una definizione ottimale degli strumenti di pianificazione. Come ha affermato Vito, per evidenziare l´impegno della Regione nel settore della prevenzione delle emergenze "la Giunta regionale ha previsto nel bilancio 2014 la somma 2,7 milioni di euro per gli interventi di manutenzione dei corpi idrici nelle zone a rischio". Si tratta di uno stanziamento più che raddoppiato rispetto alle poste di bilancio stabilite nella finanziaria precedente e che consentirà la pulizia e lo sfalcio della vegetazione sugli argini, e la sistemazione degli stessi nei punti interessati da tane di animali che ne mettono a rischio la stabilità. Nel contempo, la Regione è impegnata a delineare gli strumenti di pianificazione che consentiranno una gestione sicura e moderna delle acque e dei corpi idrici del Friuli Venezia Giulia. Si stanno infatti definendo i Piani di Assetto Idrogeologico, e il Piano di tutela delle acque che sarà presentato alla Commissione Ambiente del Consiglio regionale nel mese di gennaio, e completerà il suo iter nel 2015. Il Piano di tutela delle acque rappresenta un elemento innovativo per il Friuli Venezia Giulia, perché darà modo di gestire con efficacia il territorio. È in fase di definizione da parte dell´autorità di Bacino anche il Piano anti alluvioni che deriva dalla direttiva comunitaria in materia e consentirà di conoscere le zone maggiormente esposte al rischio di esondazioni per programmare gli interventi e anche le attività della protezione civile in occasione delle eventuali emergenze. Lunedì prossimo 23 dicembre, l´assessore Vito sarà collegata in videoconferenza, assieme ai rappresentanti della Regione Veneto e delle Provincie autonome di Trento e Bolzano, con il ministro all´Ambiente per illustrare il percorso fin qui compiuto dal Friuli Venezia Giulia nella redazione del Piano anti alluvioni. Nel corso della Consultazione odierna, da parte del pubblico sono state rilevate alcune problematiche che la Regione potrà tenere in considerazione, ed è stato apprezzato l´approccio dell´Amministrazione rispetto alle politiche settoriali.  
   
   
VENETO: CONTRIBUTI 2013 PER AMMODERNAMENTO RETI IDRICHE  
 
Venezia, 18 dicembre 2013 - Ammonta a quasi tre milioni di euro l’importo destinato all’ammodernamento delle reti idriche pubbliche (acquedotti e fognature) su cui riparto si è espressa ieri la competente commissione consiliare. L’assessore all’ambiente e al ciclo dell’acqua Maurizio Conte, commentando positivamente il voto della commissione, ricorda che si tratta dei proventi derivanti dai canoni di concessione di acqua pubblica e dalle sanzioni amministrative per violazioni di norme ambientali. I fondi vanno a finanziare interventi per l’ammodernamento delle reti idriche pubbliche (acquedotti e fognature). Per l´annualità 2013 – aggiunge Conte – la proposta formulata dalla giunta regionale aveva individuato come obiettivi prioritari - relativamente alla progettazione e alla costruzione di impianti e infrastrutture afferenti al ciclo integrato delle acque – gli interventi per il superamento delle situazioni di emergenza per la salute pubblica o di grave rischio ambientale e l’attuazione delle disposizioni stabilite per il ciclo dell´acqua dalla specifica normativa di settore. Dell’importo complessivo, circa un milione 750 mila euro sono stati destinati al rifinanziamento di interventi già ammessi a contributo con precedenti riparti (in particolare per la costruzione della condotta primaria di fognatura in comune di Trevignano) e il restante importo di un milione 200 mila euro per nuovi interventi ammessi a contributo regionale.  
   
   
PIANIFICAZIONE: FVG ENTRA IN UNA RETE ECOLOGICA ALPINA  
 
Trieste, 18 dicembre 2013 - Una rete ecologica per tutelare la natura e il paesaggio dell´area alpina. È quanto prevede il Protocollo d´intesa che la Regione intende firmare con il ministero dell´Ambiente e altri Enti, nell´ambito della Convezione delle Alpi. Il testo del Protocollo è stato approvato dalla Giunta regionale, su proposta dell´assessore alla Pianificazione territoriale, Mariagrazia Santoro, che è stata anche autorizzata a sottoscrivere il documento a nome della Regione. Con questo Protocollo aggiuntivo si punta a costituire un tavolo di coordinamento nazionale dei Siti ecologici protetti alpini (Sepa) coinvolgendo, oltre al ministero dell´Ambiente, gli Enti gestori dei Parchi e delle Riserve nazionali, regionali e provinciali e dei siti Natura 2000, le Regioni competenti, le Province autonome di Trento e Bolzano. L´iniziativa si inserisce nella Convenzione delle Alpi firmata a Salisburgo nel 1991 e sottoscritta, assieme all´Italia, da Francia, Svizzera, Austria, Liechtenstein, Principato di Monaco, Germania, Slovenia, Unione Europea. La Convenzione ha come obiettivo la conservazione, la protezione dell´ambiente del territorio alpino e il suo sviluppo sostenibile, assicurando un uso responsabile e durevole delle risorse e la salvaguardia degli interessi economici delle popolazioni residenti.  
   
   
ALLUVIONE/UMBRIA NOVEMBRE 2012, APPROVATA GRADUATORIA IMPRESE BENEFICIARIE DEI CONTRIBUTI  
 
Perugia, 18 dicembre 2013 - La Giunta regionale dell´Umbria, ha approvato gli elenchi delle imprese ammesse a contributo in esito alla emanazione del bando relativo all´assegnazione delle risorse a favore delle imprese non agricole danneggiate dagli eventi alluvionali dell´11 e 12 novembre 2012 i cui termini sono scaduti lo scorso 30 settembre. L´approvazione è intervenuta a conclusione della fase istruttoria, in anticipo sui tempi previsti dal bando. La pubblicazione delle imprese ammesse interverrà nei prossimi giorni con decreto della Presidente della Giunta regionale Catiuscia Marini. Complessivamente, sono state ammesse ai benefici previsti -consistenti in contributi fino ad un massimo del 75% del danno subito - 104 imprese per un ammontare complessivo dei contributi pari a 4.855.000 euro. "La Regione con questo atto - ha dichiarato la presidente della Regione Catiuscia Marini - fornisce una risposta concreta, ed in anticipo sui tempi previsti, rispetto alle esigenze di imprese gravemente colpite dagli eventi alluvionali dello scorso anno che hanno interessato soprattutto le aree dell´Orvietano, Marscianese-tuderte e Pievese, nella consapevolezza della necessità di un sostegno ad attività produttive in difficoltà rispetto ai gravissimi danni subiti in un contesto economico aggravato dal perdurare della crisi. In tal senso, al fine di garantire la massima attenzione alle esigenze di tutte le imprese danneggiate - e dunque anche a quelle non ammesse a contributo in questa prima fase - verranno riaperti i termini per la presentazione delle domande a decorrere dai primi giorni di gennaio 2014".  
   
   
FVG, PROTEZIONE CIVILE: RAFFORZERE IL SERVIZIO AEREO REGIONALE  
 
Trieste, 18 dicembre 2013 - In 23 anni il Servizio aereo regionale (Sar) si è dimostrato indispensabile in moltissime occasioni e la Giunta regionale ha deciso di proseguirne e rafforzarne l´attività, mettendo a disposizione, a carico del Fondo regionale per la Protezione civile, oltre 7 milioni di euro per consentire agli elicotteri di volare per almeno altri sei anni. A proporlo all´Esecutivo del Friuli Venezia Giulia è stato l´assessore alla Protezione civile, Paolo Panontin, che ha evidenziato l´importanza di garantire tempestività d´intervento ricordando gli incendi che tra la prima decade di luglio e la fine di agosto hanno colpito in particolare il territorio montano. Panontin ha spiegato che la scorsa estate si è dovuto operare in contemporanea si 12 incendi boschivi sviluppatisi tra il Carso e le Giulie, osservando come già questo attesti l´importanza del servizio e la necessità di arrivare al suo ampliamento. L´attuale contratto triennale, stipulato in seguito a gara europea con l´Ati tra le società Elifriulia (capogruppo) ed Helica, prevede che gli elicotteri in dotazione siano tre, con decollo il primo a 15 minuti dal momento dell´attivazione del servizio da parte della Sala operativa regionale, il secondo entro 120 minuti ed il terzo entro 12 ore. Osservando che il contratto è in scadenza il prossimo 14 marzo, l´assessore ha fatto presente che tra il 9 ed il 19 agosto la flotta base è stata integrata con altri due mezzi ed ha pertanto confermato sia la necessità di un nuovo contratto triennale, eventualmente rinnovabile, che l´opportunità dell´estensione del servizio a ulteriori elicotteri, con tempo di decollo entro le 36 ore dall´attivazione dell´emergenza. A favore di questa scelta giocano un ruolo rilevante anche i tre protocolli, di cui due sottoscritti rispettivamente con la Protezione civile della Slovenia e con quella della Carinzia, ed uno con la Direzione marittima di Trieste, che coinvolgono il Sar in una attività di sicurezza e prevenzione transfrontaliera e di affiancamento della Capitaneria. "L´esperienza maturata negli ultimi dieci anni - ha osservato l´assessore - suggerisce a questo punto di perfezionare il servizio, con aggiustamenti che consentano di affrontare le emergenze in modo anche più rapido ed efficace ". La ricerca di persone disperse, il controllo e lo spegnimento degli incendi boschivi, il trasporto di attrezzature e personale specializzato in aree di difficile accesso per interventi urgenti o su impianti di interesse della Protezione civile, la ricognizione costante di zone a rischio con un a maggiore incidenza in caso di gravi calamità naturali sono da sempre le attività di punta del Sar. I mezzi aggiuntivi potrebbero rappresentare una risorsa fondamentale per aumentare la rapidità d´intervento in caso di incendi in località diverse, eventi alluvionali di particolare gravita, missioni in montagna ed in mare, migliorando così l´opera di contrasto delle calamità e di salvaguardia dell´incolumità pubblica.  
   
   
DIGA CUMBIDANOVU, ACCORDO IMPRESA CONSORZIO BONIFICA, VIA A LAVORI DOPO FESTIVITÀ  
 
Cagliari, 18 dicembre 2013 - Definito l´accordo per la ripresa dei lavori nella diga di Cumbidanovu a Orgosolo tra il Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale e l’associazione temporanea di imprese guidata da Itinera Spa. E´ stato comunicato stamane dai vertici del Consorzio e dell’impresa nel corso dell’incontro convocato dall’assessore dei Lavori pubblici, Angela Nonnis. Entro l´anno sarà firmato l´atto transattivo che chiude il contenzioso con il riconoscimento all’Ati di 3,8 milioni di euro. "L´accordo di oggi è il tassello finale di un lungo percorso di mediazione”, dice l’assessore, "e fa seguito all´impegno finanziario dell’assessorato di 10 milioni di euro sul bilancio 2014 per garantire la continuità dei lavori sulla diga che a questo punto riprenderanno subito dopo le festività". I lavori riguarderanno prima di tutto il ripristino del cantiere dopo l´alluvione di novembre e, in seguito, sulla base di una perizia di variante che ripristina l´opera nella sua configurazione originaria, ricomincerà l’intervento di costruzione dello sbarramento. Durante l’incontro odierno l’impresa ha fatto sapere che i danni subiti ai propri impianti a causa dell’inondazione ammontano a 7,3 milioni di euro. La richiesta di risarcimento è stata già presentata tramite il Comune di Orgosolo al Commissario delegato Cicalò.  
   
   
FIUME SARNO, AL VIA REALIZZAZIONE INTERO SISTEMA FOGNARIO DI SCAFATI, BOSCOREALE, CALVANICO E SIANO  
 
 Napoli, 18 dicembre 2013 - "La Giunta regionale della Campania ha approvato il finanziamento di tutte le opere fognarie di Scafati, Boscoreale, Calvanico e Siano per un totale di 37 milioni di euro." Così l´assessore ai Lavori pubblici della Regione Campania Edoardo Cosenza. "Il finanziamento - sottolinea - avviene con fondi europei immediatamente disponibili, nell´ambito delle misure per l´accelerazione della spesa decise dalla Giunta Caldoro. In particolare, con 28 milioni di euro viene finanziata la realizzazione dell´intero sistema fognario di Scafati; 19 milioni di euro sono destinati ai lavori del primo stralcio, la cui gara è già stata svolta: si tratta di interventi immediatamente cantierabili e dunque i lavori potranno partire a breve. Gli altri 9 milioni, invece, servono a finanziare il secondo stralcio di lavori: il progetto esecutivo è già disponibile e grazie alla copertura finanziaria che abbiamo assicurato la gara potrà partire immediatamente. I lavori verranno attuati dalla Agenzia regionale per la Difesa del suolo (Arcadis), che prosegue nella sua opera di completamento del sistema di depurazione del fiume Sarno. Il sistema fognario di Scafati verrà finalmente allacciato al depuratore comprensoriale Scafati - Sant´antonio Abate, contribuendo in maniera decisiva al disinquinamento del tratto terminale del fiume e del golfo di Napoli. A questi 28 milioni per le reti fognarie di Scafati si affianca poi il finanziamento, con 9 milioni di euro, di tutte le opere previste per il completamento delle reti fognarie di Boscoreale che saranno allacciate al depuratore di Foce Sarno (per oltre 4 milioni di euro), di Calvanico che saranno allacciate all´impianto di Mercato San Severino (oltre 1 milione di euro) e di Siano che saranno immesse all´impianto di Nocera (per oltre 3 milioni di euro). Complessivamente sono 37 milioni di fondi europei immediatamente disponibili per un bacino di 80mila abitanti. L´importante intervento - conclude l´assessore Cosenza - si inquadra nella politica complessiva della Giunta Caldoro per il Sarno: attraverso il Grande progetto seguito proprio dalla Arcadis, puntiamo a rendere il fiume finalmente sicuro rispetto alle esondazioni e del tutto disinquinato, investendo nella importante area dell´agro sarnese-nocerino circa 250 milioni di fondi europei." "E´ un ulteriore atto concreto - sottolinea l´assessore all´Ambiente Giovanni Romano - alla strategia complessiva della Regione diretta ad eliminare le cause dell´inquinamento dei corpi idrici superficiali e dei fiumi per migliorare la qualità dell´ambiente, della vita delle comunità interessate e delle acque di balneazione. E´ la risposta, efficace e concreta, alle esigenze dei cittadini salernitani residenti nel comprensorio del Sarno: adesso, finalmente, queste importanti opere si potranno realizzare. Ancora una volta viene dimostrata l´attenzione del presidente Caldoro verso la Provincia di Salerno." "Il finanziamento della rete fognaria - dice il consigliere regionale Monica Paolino - è il più grande risultato raggiunto sino ad oggi per Scafati e il bacino del Sarno, ottenuto grazie ad un lavoro silenzioso, senza clamori e propagande. Grazie a quest´opera che si attende da decenni sarà finalmente possibile risolvere il problema degli allagamenti e completare il processo di risanamento del Sarno. Era questo, uno dei più importanti obiettivi, che intendevo raggiungere attraverso il mio impegno per questa parte di territorio, vittima di continui disagi. Ringrazio vivamente il presidente Caldoro e l´assessore Cosenza per la sensibilità dimostrata nel recepire una problematica sollevata sin dall´inizio del mio mandato." "L´ambiente - ricorda il presidente Stefano Caldoro - è priorità per la Regione. Troviamo soluzioni e risorse per risolvere problemi. E´ questa Giunta che oggi dà risposte", conclude Caldoro.  
   
   
GRANDI PROGETTI, VIA A GARA DA 31,7 MILIONI PER DEPURAZIONE AREE INTERNE. CALDORO: MANTENIAMO IMPEGNI ASSUNTI. IN SEI MESI BANDITE OPERE PER 401,7 MILIONI DI EURO.  
 
Napoli, 18 dicembre 2013 - E´ in pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale europea il bando di gara per l´affidamento della progettazione, del coordinamento della sicurezza in fase di progettazione e della realizzazione dei lavori del “Lotto Funzionale Provincia di Avellino” del Grande Progetto “Risanamento ambientale corpi idrici superficiali delle aree interne”. Le offerte dovranno pervenire entro il 14 aprile prossimo. Lo rende noto l´assessore regionale Edoardo Cosenza, delegato del presidente Caldoro al coordinamento strategico dei Grandi progetti. “Questo lotto – ha detto Cosenza – vale 31 milioni 700 mila euro e riguarda gli interventi che dovranno essere realizzati nei comuni di Aiello del Sabato, Atripalda, Ariano Irpino, Bagnoli Irpino, Casalbore, Castelbaronia, Flumeri, Fontanarosa, Frigento, Gesualdo, Grottaminarda, Manocalzati, Melito Irpino, Mirabella Eclano, Montecalvo, Monteforte Irpino, San Nicola Baronia, San Potito Ultra, Sturno, Villamaina, Villanova del Battista, Zungoli. Si affianca a quello relativo ad analoghi interventi per la provincia di Benevento (per un valore di 32 milioni di euro) la cui gara, partita ad agosto scorso, è attualmente in corso. Il Grande progetto per la depurazione delle aree interne vale, complessivamente, 100 milioni di euro. In sei mesi, nell´ambito degli interventi previsti dai Grandi progetti voluti dalla Regione Campania, sono state bandite gare per 401 milioni 700mila euro. “Questo lotto di lavori – ha ricordato Cosenza – è fondamentale per il corretto funzionamento del sistema di depurazione in un’ area di grande valore naturalistico come la provincia di Avellino, ma anche per il litorale Domizio: i reflui non trattati provenienti dall´Irpinia, attraverso il Calore, l´Ufita, l´Isclero, il Miscano ed altri affluenti, confluiscono nel Volturno e, quindi, contribuiscono all´inquinamento delle acque marino-costiere: è necessario trattarli e convogliarli adeguatamente.” Soddisfazione ha espresso l´assessore all´Ambiente della Regione Campania Giovanni Romano: "E’ un altro fondamentale passo avanti nell´attuazione del piano strategico dell´Assessorato all´Ambiente finalizzato a migliorare la depurazione e la qualità ambientale delle acque marino-costiere per favorire lo sviluppo di una economia sostenibile dell´accoglienza e del turismo di qualità. Infatti l´intervento è correlato a quelli già in fase di gara che riguardano il Litorale Domitio e quello Flegreo e a quelli di prossima emanazione che riguarderanno il comprensorio dei Regi Lagni. Si tratta di interventi che, integrati tra loro, riusciranno ad apportare benefici evidenti all´ambiente e a migliorare significativamente la balneazione del litorale casertano e a Nord di Napoli. “Il Grande progetto in questione testimonia la concreta attenzione della Regione per i territori interni ancora privi di fondamentali infrastrutture fognarie e di impianti adeguati di depurazione. Mai fino ad ora il problema era stato affrontato in modo così globale e di sistema evitando frammentazioni strutturali e dispersione di risorse finanziarie. Questo bando di gara, in particolare, è frutto di una efficace sinergia tra l´Assessorato all´Ambiente, promotore dell´intervento, ed Arcadis che lo attua”, ha concluso Romano. "Andiamo avanti. Manteniamo gli impegni assunti”, ha sottolineato il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro. “L´irpinia, le aree interne sono centrali”, ha concluso il presidente.  
   
   
VIA LIBERA ALLA REALIZZAZIONE DELL’INVASO A COLOMBARETTA  
 
Venezia, 18 dicembre 2013 - La giunta regionale ha espresso giudizio di compatibilità ambientale favorevole per i lavori relativi alla realizzazione di un’opera di invaso sul torrente Alpone in località Colombaretta, fra Montecchia di Crosara e Monteforte d´Alpone (Verona), approvandone nel contempo il progetto definitivo ed autorizzandone la realizzazione, anche sotto l’aspetto paesaggistico. Lo comunica l’assessore regionale alla difesa del suolo e all’ambiente Maurizio Conte che è stato relatore del provvedimento nel corso dell’ultima seduta di giunta. “La sicurezza idraulica – commenta Conte - è per noi una priorità. Dopo aver sottoscritto un’intesa per quanto riguarda gli espropri dei terreni agricoli, stiamo procedendo il più speditamente possibile alla realizzazione dei primi bacini di laminazione previsti nell’ambito del più generale piano per la mitigazione del rischio idraulico nel territorio veneto. Per quello di Caldogno i lavori sono stati già consegnati, dopo l’aggiudicazione. A questo si affiancherà l’adeguamento dei bacini demaniali di Trissino e Tezze di Arzignano relativi al corso dell’Agno-guà, intervento per il quale è in corso la procedura d’appalto. Anche l’invaso in località Colombaretta rientra fra quelli già finanziati per i quali ora è avviata la procedura d’appalto”. Essendo l’area oggetto dell’intervento parzialmente ricadente all’interno della fascia degli ambiti di tutela, sulla documentazione progettuale è stato acquisito anche il parere favorevole della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Veneto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Conclusa l´istruttoria tecnica, la Commissione Regionale V.i.a. Ha espresso a novembre parere favorevole di compatibilità ambientale sul progetto e, dopo l’esame degli elaborati sotto il profilo tecnico ed economico per una spesa complessiva di 12.700.000 euro e del cronoprogramma degli interventi, ha dato il via libera all’approvazione e all’autorizzazione alla realizzazione dell’intervento. In precedenza anche la Giunta Provinciale di Verona aveva espresso parere favorevole con prescrizioni di compatibilità ambientale per l’intervento. Giunge ora, a conclusione dell’iter, il provvedimento di approvazione della giunta regionale.  
   
   
LA CALABRIA HA PARTECIPATO AL PRIMO INCONTRO TERRITORIALE SULLA SENSIBILIZZAZIONE AMBIENTALE  
 
 Catanzaro, 18 dicembre 2013 - L’assessore regionale all’Ambiente Francesco Pugliano ha partecipato alla presentazione dei progetti dedicati alle scuole calabresi legati ai temi della sensibilizzazione ambientale. La manifestazione si è svolta a Lamezia Terme presso l’Istituto comprensivo Statale “S. Gatti” , alla presenza, tra gli altri del Sindaco della città Speranza e del Dirigente scolastico Firetto. Si tratta del primo di 22 incontri in altrettante scuole calabresi, indicate dall’Ufficio Scolastico Regionale a seguito del protocollo d’intesa con l’Assessorato regionale Politiche per l’Ambiente, da realizzare in due anni per due linee di intervento del Por Calabria Fesr 2007/2013: “Azioni per sostenere la raccolta differenziata di rifiuti” e “Azioni di informazione e sensibilizzazione ambientale”. Per entrambi i progetti, promossi dal Dipartimento Politiche dell’Ambiente della Regione e Sial servizi Spa, sono previsti, inoltre, 7 workshop che si svolgeranno presso il Dipartimento regionale Ambiente. La giornata si è svolta in due momenti, durante la quale i giovani studenti dell’istituto comprensivo statale “S. Gatti” hanno avuto modo di confrontarsi sui temi della raccolta differenziata e della tutela ambientale, partecipando attivamente anche ad un gioco didattico. Il tema centrale dell’incontro è stato “le 4 R della gestione dei rifiuti: Riduzione, Riuso, Riciclaggio, Recupero energetico”. I bambini hanno risposto positivamente a tutti i giochi, grazie anche al proficuo lavoro svolto dai docenti. “In Calabria c’è bisogno di una piccola rivoluzione culturale nell’approccio con l’ambiente ed in particolare con il sistema dei rifiuti – ha dichiarato l’Assessore regionale all’Ambiente Pugliano - per realizzarla non si può che partire dalla casa della cultura e dell’istruzione rappresentata dalla scuola. Con questa iniziativa facciamo partire due progetti che abbiamo attivato per raggiungere tutto il territorio calabrese, partendo da ventidue istituti scolastici rappresentativi. Riteniamo che oltre alle politiche di intervento strutturale nel campo dei rifiuti, c’è bisogno di politiche di sensibilizzazione ed educazione ambientale. Quello che non siamo riusciti a fare noi adulti nell’approccio uomo-natura – ha concluso l’Assessore Pugliano – ci auguriamo possano farlo in futuro questi bambini delle scuole. Sono fiducioso che sapranno fare bene”.  
   
   
FVG, AMBIENTE: "NO" ALL´INCENERIMENTO DEI RIFIUTI  
 
Trieste, 18 dicembre 2013 - La Regione rivaluta la propria pianificazione in materia di smaltimento dei rifiuti, puntando sul principio di autosufficienza con l´obiettivo di arrivare a una progressiva riduzione dell´incenerimento e ad un aumento della raccolta differenziata. È questo il principio ispiratore dell´emendamento approvato in Consiglio regionale nell´ambito dell´esame della legge Finanziaria per il 2014, su proposta dell´assessore all´Ambiente, Sara Vito. L´emendamento fa riferimento al disegno di legge ambientale collegato alla legge di Stabilità nazionale, con il quale si prefigura la costituzione di una rete integrata nazionale di impianti di incenerimento e coincenerimento dei rifiuti e Css ("combustibile solido secondario"), in base alla valutazione dei fabbisogni di smaltimento nelle aree non autosufficienti e alle disponibilità residue nelle strutture già esistenti. Con le modifiche introdotte oggi in sede di Finanziaria regionale alla legge 30 del 1987 sullo smaltimento dei rifiuti, si stabilisce che "il rilascio e il rinnovo delle autorizzazioni relative agli impianti industriali che non abbiano come fine primario quello del trattamento e incenerimento dei rifiuti, per le quali venga presentata istanza dopo l´entrata in vigore della presente legge, è disposto esclusivamente in applicazione delle nuove previsioni pianificatorie regionali, che punteranno a ridurre lo smaltimento dei rifiuti attraverso l´incenerimento". "Nel 2014 lavoreremo - spiega l´assessore Vito - alla modifica del Piano regionale dei rifiuti urbani approvato alla precedente Amministrazione regionale, un Piano che può essere migliorato mirando a una progressiva riduzione della produzione di rifiuti e al loro riuso". "In linea con le indicazioni dell´Unione europea - aggiunge l´assessore - puntiamo a una riduzione dell´incenerimento e a un aumento della raccolta differenziata. Dal 2010 a oggi c´è stata in regione una costante diminuzione dei volumi di rifiuti urbani e un aumento della percentuale della differenziata, ponendo il Friuli Venezia Giulia al terzo posto nella graduatoria nazionale". "Ma c´è ancora da lavorare - conclude Sara Vito - perché alcune aree della regione hanno raggiunto livelli virtuosi nella differenziata, altre invece dovranno migliorare. Mettiamo con questo emendamento un punto fermo per il futuro, condizionando eventuali nuove richieste alle indicazioni del nuovo Piano, che avrà chiaro come principio la nostra contrarietà ad autorizzare impianti di incenerimento e coincenerimento non strettamente necessari a garantire la nostra autosufficienza regionale nella gestione dei rifiuti".  
   
   
VENETO: SU RIPARTO FONDI ECOTASSA  
 
Venezia, 18 dicembre 2013 - In materia ambientale, la competente commissione del consiglio regionale ha approvato la ripartizione dei finanziamenti derivanti dall’utilizzo del tributo speciale riscosso per il deposito in discarica dei rifiuti solidi, la cosiddetta ecotassa. L’importo disponibile – evidenzia l’assessore regionale alle politiche ambientali Maurizio Conte, ringraziando la commissione per il lavoro svolto - è poco meno di 2 milioni di euro su due distinti capitoli di bilancio, che vengono destinati a spese di investimento di soggetti pubblici e privati. A questi vanno aggiunti altri 500 mila, assegnati come contributo per lo smaltimento e il recupero del materiale spiaggiato “Una quota di questo tributo – spiega Conte – va a costituire un apposito fondo con cui la Regione intende favorire, in particolare, la minor produzione di rifiuti, le attività di recupero di materie prime ed energie, con priorità sia per i soggetti che creino sistemi di smaltimento alternativi alle discariche sia per quelli che realizzino la bonifica di suoli inquinati, comprese le aree industriali dismesse e il recupero delle aree degradate”. Tra i progetti, sono previsti anche quelli relativi alla realizzazione di centri comunali organizzati e presidiati da personale specializzato per l’effettuazione della raccolta destinata al corretto smaltimento e al recupero di rifiuti. “Con questo riparto – conclude Conte – la Regione interviene anche in aiuto ai comuni turistici della costa che devono affrontare la spesa dello smaltimento dei rifiuti che ciclicamente, a causa di eventi meteorologici, finiscono sulle spiagge”.  
   
   
IMPIANTO FITODEPURAZIONE MELENDUGNO. VENDOLA BARBANENTE: "UNICO IN EUROPA"  
 
Bari, 18 dicembre 2013 - E’ l’unico non solo in Puglia, bensì in Europa. E’ un’esperienza pilota che ha vinto il premio nazionale “Pianeta acqua” nel 2011 e che si pone come una buona pratica pugliese da esportare. Stiamo parlando del primo impianto naturale di depurazione sorto a Melendugno, un “progetto molto coraggioso”, promosso dalla Regione Puglia, dal comune salentino, dall’Acquedotto pugliese e da Legambiente, che riesce a dimostrare come coniugare l’esigenza della depurazione delle acque reflue dei tre comuni (Calimera, Martignano e Melendugno), con quella della riqualificazione ambientale e dell’arricchimento paesaggistico attraverso la creazione di un’area umida. “È una notizia molto importante – ha commentato il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola nel corso della conferenza stampa di questa mattina – perché laddove c’era un angolo di vergogna e di degrado, oggi c’è la ricostruzione di un ecosistema,c’è un frammento di palude che torna a vivere. Abbiamo ripristinato valori naturalistici che implementano la qualità della vita, tanto più se incrociano un pezzo di infrastruttura come quella legata alla depurazione delle acque”. Per Vendola “il tema della depurazione è particolarmente complesso in un territorio come quello pugliese. La scarsità dei corsi di acqua, che nelle altre regioni rappresentano una parte significativa del processo di autodepurazione, a noi ci mette in una situazione particolarmente complicata”. “Ecco perché – ha aggiunto Vendola – l’esperienza dell’impianto di fitodepurazione di Melendugno, un progetto molto coraggioso che, vorrei ricordare, è nato da un conflitto molto acceso tra Regione e Comune, rappresenta oggi un modello da esportare e una buona pratica cui fare riferimento”. “Oggi – ha concluso il Presidente - abbiamo presentato una cosa di cui la Puglia è assolutamente orgogliosa. La depurazione per noi non è soltanto una corsa ad ostacoli o il luogo di alcune importanti criticità, la depurazione per noi è anche il luogo di alcune sperimentazioni all’avanguardia in Europa”. All’incontro con i giornalisti hanno partecipato anche il vicepresidente della Regione Puglia e assessore all’Urbanistica Angela Barbanente, il Presidente di Legambiente Puglia Francesco Tarantini e il sindaco del comune di Melendugno Marco Potì. “L’esempio del grande impianto di fitodepurazione di Melendugno, che serve dalle 22mila alle 52mila utenze – ha sottolineato l’assessore Barbanente - dimostra come sia possibile assorbire i picchi legati alla stagionalità, a differenza invece del depuratore tradizionale che molto spesso va in tilt quando aumenta l’utenza. E questo si spiega perché la depurazione naturale reagisce in modo naturale, sovraproducendo ciò che depura”. “Oggi – ha concluso la Barbanente - tutti guardano con attenzione agli impianti naturali di depurazione, anche se, vorrei ricordare, inizialmente si aveva paura che potessero non consentire di depurare efficacemente. Siamo di fronte ad un salto culturale a cui la Regione ha il dovere di rispondere attraverso programmi di formazione e di informazione, facendo capire che stiamo parlando di una modalità ordinaria di depurazione, soprattutto in una regione come la Puglia”.