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Notiziario Marketpress di Mercoledì 04 Marzo 2015
AGENDA DIGITALE UMBRIA: AL VIA FOCUS GROUP IN PREPARAZIONE EVENTO #ADUMBRIA2015  
 
Perugia, 4 marzo 2015 - A due anni dall´avvio del percorso dell´Agenda digitale dell´Umbria, la Regione intende coinvolgere cittadini, imprese, pubblica amministrazione, associazioni e tutto il partenariato economico-sociale, per confrontarsi su quanto fatto e mantenere aperta la collaborazione sulla costruzione dell´Agenda digitale in Umbria, arrivando a un evento il 23 marzo a Perugia, "#Adumbria2015". In vista dell´evento, la Regione Umbria e la Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica hanno organizzato un percorso preparatorio di 5 "focus group" in cui le persone che avranno manifestato interesse a discutere e confrontarsi su un tema specifico, porteranno il proprio contributo, andando così a costituire una comunità di pratica permanente sulle cinque missioni previste dall´Agenda digitale dell´Umbria. Il primo focus group dal titolo "Competenze digitali/e-inclusion" si svolgerà 10 marzo alle ore 9, a Orvieto (Sala del Consiglio Comunale), con la conduzione degli esperti Stefano Epifani e Salvatore Marras; avrà per oggetto l´innovazione digitale e didattica nelle scuole, i makers, l´openness, la cultura digitale. "Qualità della vita e salute", si svolgerà l´11 marzo, dalle 14 alle 18, a Foligno (Sala del Consiglio Comunale), con la conduzione degli esperti Stefano Epifani e Paolo Colli Franzone, e sarà focalizzato su sanità elettronica (fascicolo sanitario elettronico, ricetta medica digitale, pagamento delle prestazioni online, ecc) e sulla qualità della vita legata a temi come il paesaggio. Il 13 marzo dalle ore 9 si svolgerà il terzo focus group dal titolo "Infrastrutture tecnologiche e digitali", a Città di Castello (Sala del Consiglio Comunale) con la conduzione degli esperti Stefano Epifani e Alfonso Fuggetta. Redcom/segue Avrà come tema centrale quello delle infrastrutture in fibra ottica, il data center regionale unitario, la sicurezza informatica e l´identità digitale. Si svolgerà il 17 marzo dalle 9 a Perugia (Sala della Vaccara, Palazzo dei Priori) il quarto incontro "Cittadinanza e diritti esigibili" con la conduzione di Stefano Epifani e Donato Limone e sarà incentrato sullo sviluppo di servizi digitali della pubblica amministrazione (come lo Sportello unico per le attività produttive e edilizia – Suape) e la diffusione dei dati aperti delle pubbliche amministrazioni umbre (open data). "Sviluppo per la competitività" è il titolo dell´ultimo focus, organizzato per il 18 marzo dalle 14 alle 18 a Terni (Sala del Consiglio comunale) con la conduzione di Stefano Epifani e Maria Rita Fiasco, in cui si discuterà di imprese e delle azioni per la digitalizzazione delle imprese, ed in particolare del digitale per il turismo e la cultura. Ogni focus group, aperto al pubblico, sarà animato da un esperto metodologico e da un esperto di contenuto, assieme ai Responsabili regionali dell´Agenda digitale e ai dirigenti regionali dei settore coinvolti negli incontri. I risultati di quanto emerso in questi primi incontri saranno presentato durante l´evento del 23 marzo.  
   
   
SMAU BERLINO: DUE GIORNI PER CREARE UN PONTE TRA L’ECOSISTEMA DI STARTUP ITALIANO E L’HUB BERLINESE  
 
Milano, 4 marzo 2015 - Durante la prima edizione di Smau Berlino, che si terrà a Palazzo Italia il 12 e 13 Marzo 2015, un programma di quattro tavole rotonde, organizzate in collaborazione con Startubusiness, e un’area espositiva con 50 startup italiane avranno il compito di presentare ad un pubblico internazionale l’intero ecosistema Italiano dell’innovazione. Le innovazioni arriveranno da ogni parte d’Italia, da Regioni come la Campania, L’emilia – Romagna, la Lombardia, la Toscana, la Calabria, il Veneto e saranno classificate secondo il modello dei Cluster Tecnologici Nazionali: Fabbrica Intelligente, Scienze della Vita, Agri-food, Tecnologie per le Smart Communities, Chimica Verde, Aerospazio, Tecnologie per gli ambienti di Vita, Mezzi e sistemi per la mobilità marittima e di superficie. Come dichiara Emil Abirascid, Ceo di Startupbusiness: Berlino è oggi il luogo migliore dove presentare il meglio dell’innovazione italiana al resto d’Europa. La città sta rapidamente diventando un hub per coloro che, da tutta Europa, vogliono sviluppare imprese innovative, investire in esse, sostenerle e supportarle. Mettere insieme grandi relatori provenienti da Italia e Germania, imprenditori, investitori, istituzioni è un’altra sfida che abbiamo vinto con Smau e con le startup che esporranno a Palazzo Italia. Il programma dei due giorni di Smau Berlino inizierà giovedì 12 marzo alle ore 10.30 con il convegno inaugurale “Smau and Expo 2015: Meet the Made in Italy Innovation ” dove rappresentanti dei governi regionali italiani e tedeschi si confronteranno sul tema degli investimenti europei per la valorizzazione dei territori, sui più innovativi settori produttivi regionali e sulle relative strategie di internazionalizzazione messe in atto dalle Regioni a supporto delle proprie imprese, startup e spin-off attraverso la creazione di occasioni di business networking. Tra i partecipanti: Pierantonio Macola, Amministratore Delgato di Smau, Paolo Bonaretti – Direttore di Aster e Advisor del Ministero Economico, Mattia Corbetta – Segretario Tecnico del Ministero dello Sviluppo Economico e Angelita Luciani – manager della Ricerca industriale, innovazione e trasferimento tecnonologico della Regione Toscana. Alle 11.00 il programma continua con la tavola rotonda: “European scenario, why start-up can become the first fully European generation of enterprises” : una analisi sul ruolo delle startup come motore per la creazione di nuove imprese e per il rinnovamento di quelle esistenti. Durante l’evento una selezione di startup del settore dei servizi si presenteranno in 3 minuti al pubblico. Tra I relatori della seconda tavola rotonda Fabio Casciotti, Direttore di Ice, Jan Borgstädt, Bertelsmann, Matteo Pardo, Ambasciata d’Italia a Berlino, Giuseppe Russo, Regione Campania, Filippo Giabbani, Invest in Tuscany, Emil Abirascid, Ceo di Startupbusiness e Pierantonio Macola. Alle 13.30 la terza tavola rotonda “I nvesting in start-ups in Italy with an European perspective ” si focalizzerà sui benefici derivanti dagli investimenti in startup italiane. Tra I partecipanti Lorenzo Franchini, Co-founder Italian Angels for Growth, Anna Testa, Responsabile di Tim #Wcap Milan, Giovanni Cucchiarato, Jenny.avvocati, Enrico Venturini, Founder Next Technology, Marco Bicocchi Pichi, Italia Startup e Symbid Italia. Durante l’evento le startup del settore Ict si presenteranno nell’ambito di uno speed pitching. Alle 15.30 il tema della terza tavola rotonda “Investing in start-ups in Germany with an European perspective” sarà: gli ingredienti per una integrazione di successo e un consolidamento del proprio posizionamento sul mercato attraverso attività di business in Germania. Speakers della tavola rotonda sono Dario Galbiati Alborghetti, Atlantic Internet, Rodrigo Martinez, Point Nine Capital, Mattia Perroni, Houzz, Nico Lumma, nugg.Ad, Silvia Foglia, Digitaly, Jürgen Jähnert, Baden Württemberg Connected, Robin Slakhorst, Symbid. Durante la tavola rotonda lo speed pitching ospiterà una selezione di startup del turismo e del commercio. Alla fine del primo giorno, dalle 18 alle 19 Digitaly, la prima tech community di italiani abitanti a Berlino organizzerà un evento focalizzato sulle strategie di marketing online in grado di far crescere rapidamente business digitali. “Berlino offre grandi opportunità per creare business internazionali, dichiara Silvia Foglia, Co- Founder di Digitaly Berlin – e negli anni scorsi è diventata un punto di incontro per imprenditori provenienti da tutto il mondo che vengono qui per incontrare e imparare da altri business. Quello che stiamo facendo con Digitaly è di offrire un di punto di arrivo per gli italiani che arrivano nella nostra città.” L’evento sarà seguito da un networking party che ospieterà speakers, espositori, investitori e la community di imprenditori italiani a Berlino. Il secondo giorno si svilupperà nell’arco della mattinata e inizierà con la tavola rotonda: “Doing business and entrepreneurship in Germany and Italy, what the opportunities by the two markets” e con lo speed pitching delle startup che presenteranno le proprie innovazioni per il settore del manifatturiero e dell’energia. Tra i partecipanti: Andrea Casalini, Eataly, Valentina Grillea, Bwcon Gmbh, Luca Ravagnan, Wise, Vittorio de Vecchi, Thomas Law Offices. Alle 12.00 Dpixel e il partner etventure presenteranno il Progetto Welcome, che si pone l’obiettivo di ostenere l’imprenditoria digitale attraverso la connessione di quattro ecosistemi locali: Berlino, Dublino, Madrid e Milano Smau Berlino si concluderà con lo Startup Award, la cerimonia di premiazione che eleggerà le migliori startup tra quelle partecipanti all’evento. L’iniziativa si pone l’obiettivo di incoraggiare le imprese a scoprire come startup e incubartori possono diventare oggi uno straordinario reparto di ricerca e sviluppo, indispensabile per il rinnovamento del business. Al termine di ciascun evento i partecipanti sono previsti momenti di networking one to one per approfondire le innovazioni delle startup e imprese presenti. Per fare qualche esempio delle startup partecipanti nell’area espositiva saranno presenti una startup che ha sviluppato una piattaforma per favorire il turismo verso l’Italia, un sistema intelligente per la gestione degli apparecchi elettrici domestici, un navigatoe indoor per smartphone, un sito di e-commerce per la vendita di prodotti made in Itay, un sistema micro elettronico dotato di Uv-led per la sterilizzazione degli stetoscopi, un’app per supportare gli utenti nell’automedicazione attraverso il suggerimento di farmaci da banco più indicate per le proprie patologie e molto altro. La lista complete dei protagonisti presenti è disponibile al link: http://www.Smau.it/berlin15/protagonists/    
   
   
BARI - DIGITAL DAY, FOCUS SULLA FATTURAZIONE ELETTRONICA  
 
Bari, 4 marzo 2015 - Fa tappa a Bari, alla Camera di Commercio, lunedì 9 marzo, dalle ore 10 il Digital Day di Unioncamere nazionale sulla fatturazione elettronica, il primo dei grandi progetti previsti dall’Agenda Digitale Italiana che diventa realtà. Per tutte le imprese che intrattengono rapporti commerciali con la Pubblica Amministrazione, da venerdì 6 giugno 2014 è scattato l’obbligo di emettere le fatture secondo il nuovo formato elettronico regolamentato dal Decreto interministeriale del 3 aprile 2013, numero 55. L’obbligo è già vigente per le forniture verso i Ministeri, le Agenzie fiscali e gli Enti previdenziali e dal 31 marzo 2015 sarà esteso a tutte le altre Pubbliche Amministrazioni. La fatturazione elettronica non è soltanto una modalità amministrativa utile a monitorare più efficacemente la spesa pubblica, ma un’importante innovazione in grado di favorire l’incremento di efficienza delle imprese italiane, attraverso il processo di digitalizzazione di specifiche funzioni. Le Camere di commercio non possono che essere al fianco delle imprese anche in questa occasione per informarle e sostenerle, come avviene per tutti i processi di innovazione e semplificazione. Pertanto il 9 marzo verrà presentato a Bari il nuovo strumento, messo a disposizione dal Sistema Camerale in collaborazione con l’Agenzia per l’Italia digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e Unioncamere, che si rivolge a tutti i piccoli fornitori della Pa, senza alcun onere per l’impresa. Il programma del 9 marzo, dalle ore 10, sala convegni Cdc di Bari. 1) Introduzione a cura della dott.Ssa Angela Patrizia Partipilo, segretario generale Cdc di Bari; A seguire gli interventi di: Savino Musicco di Digital Champions che parlerà su: 2) La fattura elettronica: definizione; requisiti e norme in pillole; gli adempimenti per imprese e professionisti; gli adempimenti per le Pa. 3) Presentazione del servizio on line gratuito erogato dalle Camere di commercio alle Pmi a cura di Rosa Lattanzio delegato Infocamere. Obiettivo del servizio delle Camere di Commercio è agevolare le imprese ad adeguarsi alle nuove regole di fatturazione e favorire una rapida e completa transizione verso l’utilizzo delle tecnologie digitali, in una strategia pubblica di inclusione digitale. Le Pmi possono così adeguarsi alla nuova realtà, semplicemente collegandosi al portale di servizio segnalato sulle home page delle Camere di commercio e dell’Unioncamere, senza dover scaricare alcun software.  
   
   
TLC: RAGGIUNTI I 20.000 UTENTI REGISTRATI AL SERVIZIO FVG WI-FI  
 
Trieste, 4 marzo 2015 - Il mese di febbraio si è chiuso con un bilancio positivo per la diffusione del servizio Fvg Wi-fi. E´ stato infatti raggiunto e subito superato il traguardo di 20.000 utenti registrati al servizio di accesso ad Internet pubblico e gratuito, in modalità Wi-fi, messo a disposizione dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. "E´ un risultato che conferma il buon andamento del programma Ermes a cui abbiamo voluto imprimere una netta accelerazione negli ultimi due anni", ha ricordato l´assessore regionale alle Infrastrutture Mariagrazia Santoro: "l´obiettivo primario del progetto, oltre all´infrastrutturazione digitale del territorio, è stato quello di rendere disponibili connessioni Wi-fi Internet a banda larga nei comuni della regione serviti dalla rete in fibra Ermes". "La diffusione del Wi-fi pubblico e gratuito contribuisce a diminuire il divario digitale tra le varie zone della regione e promuove la cultura digitale e il diritto di accesso a internet presso le pubbliche amministrazioni". Nel corso della settimana scorsa il servizio Fvg Wi-fi ha registrato sempre più di 1.000 utenti unici al giorno e circa 2.000 accessi totali quotidiani. Quanto all´attivazione sulla rete regionale in fibra ottica, ad oggi sono connessi alla banda larga 151 Comuni e 366 sedi di utenti pubblici. Nell´ultima settimana hanno fatto il proprio ingresso in Ermes la direzione didattica e la Protezione civile in comune di Gonars, l´asilo comunale di Paularo; i centri Pasi- Punti per l´Accesso ai Servizi innovativi di Spilimbergo e di Vivaro; la sede Promotur a Tarvisio e la Biblioteca comunale di Rigolato. Complessivamente sono stati realizzati 1.251 chilometri di "autostrada in fibra ottica" su un totale di 1.679 chilometri previsti nell´ambito del programma di infrastrutturazione Ermes, con un incremento di 16 chilometri nella sola ultima settimana rispetto a quella precedente.  
   
   
TRENTO, PIANO TRILINGUE: AL VIA I CORSI CLIL PER I DOCENTI DELLE PROVINCIALI E PARITARIE  
 
Trento, 4 marzo 2015 - Come anticipato qualche giorno fa, la Giunta provinciale - su proposta del presidente Ugo Rossi - ha approvato stamani la decisione che assegna all´Iprase, ente deputato alla programmazione e alla realizzazione di iniziative di formazione nel comparto scuola, il mandato di avviare i corsi di metodologia Clil, a partire dal corrente anno scolastico. L’individuazione dei docenti, di ruolo o anche non di ruolo ed in servizio, da avviare alla formazione, dovrà avvenire a cura dei dirigenti scolastici, tenuto conto dei livelli linguistici richiesti per l’accesso, che variano a seconda del ciclo scolastico e formativo nel quale l´insegnante è chiamato ad esercitare. La delibera prevede inoltre che ciascun dirigente dovrà in prima applicazione, individuare minimo due docenti, fra quelli in servizio, da avviare in formazione Clil. Seguiranno poi ulteriori sessioni di formazione cui potranno partecipare altri insegnanti. L´iprase nel frattempo ha già cominciato ad attivare in via sperimentale un primo corso di formazione, rivolto agli insegnanti della scuola primaria. Gli iscritti sono stati 75, a fronte dei 54 posti disponibili. Vista la consistenza della domanda, il presidente Rossi ha assicurato che tutti i richiedenti potranno frequentare questo primo corso- pilota. "E´ un bel segnale - commenta Rossi - che dimostra come le scuole abbiano compreso come questa del Clil è una grande opportunità, non solo per alunni e studenti, a cui vogliamo offrire, come noto, una scuola trilingue, ma anche per il corpo docente". Ll Piano Trentino Trilingue prevede di potenziare la qualità degli apprendimenti linguistici nell’ambito dell’intero territorio provinciale. A partire dalle scuole primarie, dunque, il veicolo privilegiato di esposizione alle lingue, oltre all´insegnamento curricolare del tedesco e dell´inglese, è individuato nella metodologia Clil (Content and Language Integrated Learning), ovvero nell’apprendimento integrato di una disciplina in lingua straniera. Questo metodo prevede una specifica metodologia di insegnamento che si discosta dalla didattica tradizionale e che richiede una attenta e rigorosa preparazione dei docenti in relazione agli ambiti linguistico, disciplinare e metodologico-didattico. I corsi che vengono avviati dall´Iprase in Trentino sono articolati seguendo le indicazioni dell’European Framework for Clil Teacher Education del Consiglio d’Europa, in collaborazione con istituzioni e agenzie con esperienza specifica nel campo, riconosciute dai governi dei Paesi madrelingua. I moduli prevedono formazione in presenza, soprattutto in modalità laboratoriale, apprendimento cooperativo on-line su apposita piattaforma, lavoro individuale e momenti di attività pratica in classe e si concluderanno con una prova di accertamento delle competenze metodologiche raggiunte. Nello specifico la durata dei corsi sarà pari a 75 ore per gli insegnanti della scuola primaria, 100 per i docenti della scuola secondaria di primo grado e 125 ore per i docenti di scuola secondaria di secondo grado e dell’istruzione e formazione professionale. I crediti riconosciuti per il superamento del corso saranno rispettivamente di 3, 4 e 5, in accordo con il percorso seguito. La versione integrale della delibera e gli allegati si potranno consultare e scaricare, a partire da mercoledì 3 marzo 2015, sul portale della scuola trentina www.Vivoscuola.it    
   
   
DOPOEXPO, MARONI: CAMPUS UNIVERSITÀ PIACE A TUTTI  
 
Milano, 4 marzo 2015 - "Vogliamo tempi rapidi, ma l´idea è quella di assecondare il progetto di realizzare un quartiere universitario nell´area che ospita Expo, integrato con impianti sportivi e anche con le proposte avanzate da Assolombarda". Lo ha detto il Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, conversando con i cronisti a margine della presentazione del padiglione lombardo a Vinitaly. Per il governatore, "tutto questo dev´essere sviluppato attraverso un masterplan, per poi procedere a un bando finalizzato a trovare uno sviluppatore che concretizzi le proposte in tempi rapidi  
   
   
BOLZANO: AUTOGESTIONE AL GALILEI. ASSESSORE: “ESEMPIO DI MATURITÀ E PARTECIPAZIONE"  
 
Bolzano, 4 marzo 2015 - L’assessore provinciale alla scuola, Christian Tommasini, ha visitato l’autogestione promossa dalla Consulta degli studenti all’Istituto tecnico industriale“Galilei” di Bolzano ed ha espresso il proprio plauso per l’iniziativa. Tre giorni di corsi e seminari gestiti dagli studenti e da esperti esterni, con una ricca offerta di tematiche “un esempio di maturità e partecipazione degli studenti". È giunta alla sua terza edizione l´autogestione congiunta promossa dalla Consulta provinciale degli Studenti di lingua italiana dell´Alto Adige ed organizzata presso l´Istituto "Galilei" di Bolzano, un´esperienza, ci tengono a precisare gli organizzatori dell´iniziativa "non intesa come una forma di protesta, bensì a favore della formazione, che mira a completare, con una serie di incontri e di seminari, il bagaglio culturale degli studenti". Nell´arco delle tre giornate di autogestione sono stati, infatti, organizzati dai rappresentanti degli studenti numerosi corsi e seminari gestiti in parte da loro stessi ed in parte da esperti esterni. Tra i corsi gestiti direttamente dagli studenti meritano una menzione particolare le lezioni di cinese e di spagnolo, il laboratorio di chimica, il corso incentrato sulle tecniche per sviluppare la memoria, un seminario sulla visione della donna nell´Islam ed un corso di difesa personale. Ampia anche la scelta delle offerte formative che hanno visto la presenza nell´Istituto bolzanino di esperti esterni come il seminario sull´informazione con il direttore del quotidiano Alto Adige, Alberto Faustini, con il direttore di produzione delle Acciaierie Valbruna di Bolzano, Alessio Cruciani, in rappresentanza di Assoimprenditori, i rappresentanti degli Uffici provinciali per l´Europa e Meteo, della Cna e della Cgil, nonché della Squadra mobile di Bolzano. Sono state inoltre presentate tre start-up, rispettivamente la "Bad-seed" di Milano, la U-mopper di Trento e la Re Bello di Laives. Il vicepresidente della Provincia, Christian Tommasini, che ha visitato questa mattina (3 marzo) l´autogestione in corso preso l´Istituto "Galilei", l´ha definita "Un vero e proprio esempio di buona scuola che lascia spazio alla creatività ed alle esigenze espresse direttamente dagli studenti. In quest´ambito" ha proseguito "si tiene conto del fatto che ormai oltre il 70% di ciò che viene appreso dai giovani proviene da esperienze e situazioni informali, quindi al di fuori della sfera scolastica. È anche questa una sfida importante per la scuola che, grazie all´impegno ed alla creativa degli studenti, viene affrontata con tematiche nuove ed interessanti, con un protagonismo positivo da parte dei giovani". Va sottolineato che l´autogestione ha coinvolto oltre 900 studenti e numerosi docenti hanno partecipato ai corsi ed ai seminari, questa volta, almeno in parte, in veste di discenti. Nell´ambito dell´autogestione è comunque stato garantito il diritto di ciascuno a partecipare alla consueta didattica ed i docenti hanno organizzato appositi corsi di recupero per coloro che ne hanno fatto specifica richiesta. I corsi ed i seminari dell´autogestione sono stati inoltre raccolti in una piattaforma appositamente creata online dagli studenti disponibile sul sito: http://www.Autogestione-bz.it/. I promotori dell´iniziativa sono Giacomo Fabris, Alex Reale, Michele Candioli, Giacomo Ratto, Alí Toumi e Gabriele Orsaniti.  
   
   
GIUNTA DELLA PUGLIA APPROVA PIANO EDILIZIA SCOLASTICA  
 
Bari, 4 marzo 2015 - Approvati dalla Giunta regionale i criteri per la definizione di un nuovo piano regionale triennale 2015/2017 di interventi di edilizia scolastica. Con il cd “Decreto mutui” del 23 gennaio scorso il Governo centrale ha dato finalmente attuazione all’articolo 10 della legge n. 128 dell’8 novembre 2013, che ha stanziato 40 milioni di euro annui per trent’anni a partire dal 2015 per interventi straordinari di ristrutturazione, messa in sicurezza, adeguamento sismico, nonché costruzione di nuovi edifici scolastici e palestre scolastiche, prevedendo, a tal fine, la possibilità per le Regioni di stipulare mutui trentennali con oneri di ammortamento a totale carico dello Stato. A brevissimo sarà pubblicato un avviso regionale rivolto a comuni e province, che dovranno far pervenire tempestivamente le proprie richieste per accedere ai finanziamenti. L’ammontare esatto delle risorse assegnate alle singole regioni sarà definito, nei prossimi giorni, con decreto del Miur. A fronte di un investimento complessivo di circa 900 milioni, è prevedibile che alla Puglia spettino circa 50 milioni. Gli enti locali potranno presentare più domande di finanziamento in base al numero di edifici scolastici di pertinenza, fino ad un massimo di 5. L’entità massima del contributo sarà di 700.000 euro per gli interventi di ristrutturazione, messa in sicurezza ed adeguamento a norma e di 1.500.000 per le nuove costruzioni. Naturalmente avranno la precedenza in graduatoria gli interventi immediatamente cantierabili o che abbiano, comunque, un livello avanzato di progettazione. "Una boccata ossigeno, dice soddisfatta l’Assessore Alba Sasso, per l’edilizia scolastica. Un passo avanti per garantire nei fatti il diritto delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi a vivere e studiare in ambienti sicuri e confortevoli".  
   
   
RELAZIONE SULL´AMBIENTE: L´AZIONE DELL´UE PRODUCE RISULTATI POSITIVI  
 
Roma, 4 marzo 2015 - Una nuova relazione pubblicata ieri evidenzia che l´approccio coordinato dell’Ue nel settore della politica ambientale ha prodotto importanti vantaggi per i cittadini nel corso degli ultimi 5 anni. Non solo i cittadini europei godono di un’aria e di un´acqua più pulite, mandano meno rifiuti in discarica e riciclano di più, ma le politiche ambientali si sono dimostrate anche uno stimolo per la crescita e l’occupazione. La relazione, tuttavia, lancia un segnale d´allarme: il traguardo che l´Europa si pone a lungo termine, “vivere bene entro i limiti del nostro pianeta” – che rappresenta l´obiettivo del programma generale di azione dell’Unione in materia di ambiente (7º Paa) – non può essere realizzato con l’attuale livello di ambizione delle politiche sull´ambiente e di quelle correlate. L’ambiente in Europa – Relazione 2015: situazione attuale e prospettive, pubblicato in inglese (European Environment – State and Outlook 2015 Report, Soer 2015) a cura dell’Agenzia europea dell’ambiente, è una valutazione integrata dell’ambiente in Europa che comprende dati a livello globale, regionale e nazionale, accompagnati da confronti tra vari paesi. Inoltre la relazione riflette sui prossimi cinque e più anni e lancia un chiaro segnale d´allarme sui rischi di degrado ambientale, che a loro volta incidono sul benessere e la prosperità dell’uomo. L’analisi sottolinea la necessità di un´azione strategica più integrata –invito al quale la Commissione sta già rispondendo attraverso una serie di iniziative di politica ambientale per il 2015, compresi un nuovo e più vasto pacchetto di misure sull’economia circolare, il riesame della strategia dell’Ue sulla biodiversità, un piano d’azione in materia di governance degli oceani e un pacchetto sulla qualità dell’aria modificato. Il Commissario europeo responsabile per l’Ambiente, gli affari marittimi e la pesca, Karmenu Vella, ha dichiarato: “Considero la relazione 2015 sullo stato dell’ambiente come il “punto di partenza” del mio mandato. La relazione dimostra chiaramente che le politiche ambientali dell’Ue producono dei benefici. Le politiche ambientali creano anche posti di lavoro. La spettacolare crescita dell’economia verde anche durante gli anni più bui della recessione è di buon auspicio per la competitività dell’Europa. Dobbiamo continuare a restare vigili per garantire che buone politiche ambientali, attuate correttamente, sfocino in risultati eccellenti sia in mare che a terra. Gli investimenti innovativi a salvaguardia della prosperità e della qualità di vita sono una priorità. Il nostro attuale investimento a lungo termine è una garanzia che nel 2050 potremo vivere bene ed entro i limiti del nostro pianeta.” Uso efficiente delle risorse/economia circolare La relazione evidenzia chiaramente che la tutela dell’ambiente rappresenta un solido investimento economico. Tra il 2000 e il 2011 le industrie verdi nell’Ue sono cresciute di oltre il 50%, rendendole uno dei pochi settori in continuo sviluppo nonostante la crisi.La relazione sottolinea anche che la gestione dei rifiuti sta migliorando, sebbene l’economia europea sia ancora lungi dall’essere circolare, con troppi rifiuti che vengono tutt´ora interrati e un potenziale inutilizzato per il riciclaggio e il recupero dell´energia. La Commissione mira a ristabilire l’equilibrio nel 2015, con un ambizioso pacchetto per l´economia circolare che si propone di trasformare l’Europa in un’economia efficiente nell’impiego delle risorse e più competitiva e che punta su altri settori economici oltre a quello dei rifiuti. Ottenere il massimo valore dalle risorse ci obbliga a tenere conto di tutte le fasi del ciclo di vita del prodotto: dall’estrazione delle materie prime alla progettazione, produzione, distribuzione e consumo dei prodotti; dalle iniziative per la riparazione a quelle per il riutilizzo dei prodotti; dalla gestione dei rifiuti a un sempre maggior utilizzo delle materie prime secondarie. Natura e biodiversità La relazione sottolinea che l’Europa non è ancora sulla buona strada per arrestare la perdita di biodiversità, in quanto continuano a scomparire habitat di animali e piante. Resta in particolare a rischio la biodiversità marina. Nel corso del 2015 (anno dedicato al “capitale naturale”) la Commissione integrerà le conclusioni della relazione Soer con una relazione approfondita sullo “Stato dell´ambiente naturale”, che a sua volta confluirà in una revisione intermedia della strategia dell´Ue sulla biodiversità e nella valutazione della legislazione dell’Ue sulla conservazione della natura in corso, per migliorare l’efficacia e ridurre l’onere amministrativo. La Settimana verde, il più grande evento annuale dell´Ue dedicato alla politica ambientale, si terrà quest´anno dal 3 al 5 giugno a Bruxelles con il titolo “Natura – la nostra salute, la nostra ricchezza”. Sarà l’occasione per riflettere su come l’Ue potrà affrontare le future sfide in materia di natura e biodiversità al fine di garantire una crescita e una prosperità sostenibili a lungo termine. Governance degli oceani Come illustrato nella relazione, l’Europa si trova a dover rispondere alla duplice sfida di ripristinare e proteggere gli ecosistemi dei suoi mari pur contemporaneamente mantenendo le attività marittime e costiere al centro dell’economia e della società dell’Ue. L’ue si è impegnata a gestire in modo responsabile i mari e ad assumere un ruolo di primo piano nelle discussioni sulla governance internazionale degli oceani. Quest’anno la Commissione europea lancerà un ampio esercizio di consultazione per contribuire a definire le prossime azioni che intraprenderà nell´ambito della governance degli oceani. Parallelamente, l’Ue continuerà a collaborare con i partner internazionali e le istituzioni globali quali le Nazioni Unite al fine di garantire un impegno politico di ampia portata per questo programma. Azione per il clima Le politiche nel settore del clima stanno producendo risultati, con una diminuzione del 19% delle emissioni di gas a effetto serra rispetto al 1990 – nonostante la crescita del 45% dell´economia dell´Ue nello stesso periodo. Gli obiettivi 2020 per le energie rinnovabili e l´efficienza energetica sono anch´essi a portata di mano. Possiamo quindi affermare che l´Ue sia sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi Ue2020 nel settore del clima e dell´energia. Tuttavia, secondo la relazione Soer 2015, le politiche e le misure attuali non saranno sufficienti a farci raggiungere l´obiettivo a più lungo termine: la riduzione dell´80‑95% delle emissioni entro il 2050 e la trasformazione dell´Europa in un´economia a basse emissioni di carbonio. La Commissione sta già affrontando questa urgenza, grazie a nuove proposte strategiche che consentano di ottenere una riduzione del 40% delle emissioni entro il 2030, come concordato lo scorso anno dal Consiglio europeo. Qualità dell´aria La relazione evidenzia che l’aria che respiriamo oggi è molto più pulita di quella dei decenni precedenti. Le emissioni di una serie di inquinanti atmosferici come il biossido di zolfo (So2) e gli ossidi di azoto (Nox) sono diminuite notevolmente negli ultimi decenni, grazie principalmente alla normativa sulla qualità dell´aria promossa dall´Ue. Tuttavia, malgrado i risultati positivi ottenuti, la scarsa qualità dell’aria continua a essere la prima causa ambientale di decessi prematuri nell’Unione europea. L’ue proporrà un pacchetto sulla qualità dell’aria modificato al fine di garantire il miglior approccio per l´ottenimento di risultati in questo settore. Contesto L’ambiente in Europa – Relazione 2015: situazione attuale e prospettive fornisce una valutazione completa sullo stato, le tendenze e le prospettive dell’ambiente in Europa, inserendolo in un contesto globale.La relazione informa l´attuazione della politica ambientale europea e prende in esame l’opportunità di modificare le politiche esistenti allo scopo di concretare la visione dell’Ue per il 2050: vivere bene entro i limiti del nostro pianeta. La relazione è a cura dall’Agenzia europea dell’ambiente (Aea) che, per questa iniziativa comune, ha collaborato strettamente con la Rete europea d’informazione e di osservazione in materia ambientale (Eionet) e con i servizi della Commissione europea.  
   
   
OSSERVATORIO FAUNISTICO REGIONALE, REGIONE METTE A DISPOSIZIONE BANCHE DATI SU "FAUNA DELL´UMBRIA ON LINE"  
 
Perugia, 4 marzo 2015 – "La Regione Umbria ‘apre´ le sue banche dati sulla popolazione faunistica regionale, mettendole a disposizione di appassionati, curiosi, esperti e professionisti che cercano informazioni precise e ‘georiferite´ sulla presenza delle specie e la distribuzione sul territorio". Lo ha detto l´assessore regionale all´Agricoltura, Fernanda Cecchini, che stamani ha presentato il portale web-gis "Fauna dell´Umbria on-line" (www.Regione.umbria.it/turismo-attivita-sportive/la-fauna-dell-umbria ), nel corso di un incontro al quale hanno preso parte tra gli altri rappresentanti del Corpo Forestale dello Stato, associazioni venatorie e ambientaliste, Università. "In coerenza con le strategie e le azioni dell´Agenda digitale – ha spiegato l´assessore – abbiamo creato, con la collaborazione tecnica di Centralcom, una ‘finestra´ aperta sulla mole di dati degli archivi dell´Osservatorio faunistico regionale, in particolare sulla mappatura relativa a mammiferi, avifauna, anfibi e rettili. Le banche dati, costantemente aggiornate, possono essere consultate in maniera semplice, con diversi livelli di consultazione. L´obiettivo che ci proponiamo – ha aggiunto – è anche quello di incrementare i dati in nostro possesso, raccogliendo sempre on line le segnalazioni dei biologi e naturalisti accreditati presso l´Osservatorio regionale". Il Servizio regionale Politiche faunistiche, nello svolgimento delle funzioni dell´Osservatorio faunistico regionale, tra cui anche la pubblicazione di Atlanti, raccoglie dati faunistici su vertebrati (Mammiferi, Uccelli, Anfibi e Rettili) dai primi anni Novanta attraverso segnalazione diretta di biologi e naturalisti dipendenti della amministrazione pubblica e attraverso specifici programmi di ricerca che negli anni hanno interessato le varie classi animali. I dati sono andati a confluire in archivi georiferiti con appositi programmi Gis e negli anni hanno costituito banche dati di notevole valore con migliaia di "record". Tutti i dati singoli sono stati georiferiti in maniera puntuale in base alle segnalazioni dei rilevatori o tramite l´uso di appositi strumenti di geolocalizzazione (Gps). Per quanto riguarda l´avifauna, "la banca dati più ricca", la mole di dati raccolti è incrementata annualmente di circa 20.000 records attraverso un progetto di ricerca a scala regionale che si avvale di 1681 stazioni di osservazione ascolto. Il progetto di monitoraggio avifaunistico, ha spiegato, è volto a raccogliere dati di presenza per il calcolo dei trend dell´avifauna nidificante e gli indici aggregati che vengono usati a livello di Unione europea per la valutazione dei piani di sviluppo rurale. Attualmente l´archivio Mammiferi comprende più di 15.000 records, l´archivio Uccelli più di 250.000 records, l´archivio Anfibi e Rettili più di 2.400 records. "Fauna umbra on-line" mette a disposizione del pubblico interessato e dei professionisti del settore che necessitano dei dati sulla presenza di fauna selvatica nell´ambito delle procedura di valutazione (quali Via, Vas, Vinca) questa grande mole di dati. Gli utenti abilitati (attraverso il sistema di idemtità digitale Fed-umbria) possono consultare gli archivi al massimo livello di dettaglio ed effettuare operazioni avanzate di analisi. È possibile consultare ed esportare l´elenco dei rilevamenti presenti in un´area circolare di ampiezza variabile per verificare la presenza di specie protette nell´intorno di un´area di interesse al fine, ad esempio, di valutazioni di impatto ambientale. Il portale è, inoltre, un mezzo agile e facile da usare per l´incremento degli archivi stessi, per esempio con dati in possesso di altri settori della pubblica amministrazione che nell´adempimento delle proprie funzioni vengono in contatto con la fauna selvatica (veterinari Asl, polizie provinciali e locali), ma che non vengono trasmessi o che vengono trasmessi in formato cartaceo difficilmente georeferenziabile a posteriori. Questo portale è "un punto non di arrivo, ma di partenza: in fase di realizzazione un applicativo web gis per la caccia al cinghiale che consentirà di conoscere i settori dove è in atto una battuta di caccia e l´inserimento dei dati relativi alla battuta, in modo da monitorare con sempre maggior precisione una specie molto critica per i danni che provoca all´agricoltura sia per quanto riguarda gli incidenti stradali. Un´estensione degli ‘open data´ da cui ci si attende anche un ritorno, con l´accrescimento dei dati disponibili e il loro continuo aggiornamento". Opportunità e caratteristiche del portale "La Fauna dell´Umbria" sono state illustrate da Umberto Sergiacomi e Giuseppina Lombardi per l´Osservatorio faunistico regionale, e da Azzurra Pantella, per Centralcom-umbria digitale.  
   
   
MALTEMPO FEBBRAIO - AUTORIZZATI DALLA REGIONE LAVORI PER I PRIMI 3 MILIONI DI EURO. GLI INTERVENTI SONO GIÀ PARTITI". INTERESSATE LE PROVINCE DI FERRARA, FORLÌ-CESENA, RAVENNA, REGGIO EMILIA E RIMINI  
 
Bologna, 4 marzo 2015 - A meno di un mese dall’eccezionale ondata di maltempo che ha investito l’Emilia-romagna con nevicate, piogge e mareggiate, la Regione ha autorizzato lavori di somma urgenza per oltre 3 milioni di euro. “Nei primi giorni dopo l’evento - afferma l’assessore regionale alla Difesa del suolo Paola Gazzolo - la Giunta aveva deciso di raddoppiare le risorse per l’emergenza. Oggi, dei 5 milioni totali che abbiamo stanziato, 3 sono già autorizzati e nelle prossime settimane completeremo la programmazione. Molti lavori sono partiti, l’obiettivo è quello di ripristinare una condizione di normalità il prima possibile”. Si tratta di un importo complessivo di 3.170.950 euro, destinati a interventi urgenti per il ripristino di arenili, dune e argini di difesa a mare, pulizia e messa in sicurezza di strade e fiumi, ripristino della viabilità, della rete fognaria e delle arginature, smaltimento dei rifiuti, illuminazione e sistemazione di canali e aree fluviali, interventi sul reticolo idraulico, assistenza alla popolazione. Le prime province interessate sono quelle di Ferrara, Forlì-cesena, Ravenna, Reggio Emilia e Rimini. “Abbiamo lavorato per dare una risposta immediata ai sindaci, ai cittadini e alle imprese colpite - conclude Gazzolo -. I danni sono stati ingenti ed esigevano interventi rapidi, sin dai primi giorni l’impegno è stato massimo da parte di tutti e prosegue. Daremo puntuale informazione dei prossimi lavori autorizzati”.  
   
   
15° RAPPORTO SULLA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI IN SARDEGNA  
 
Cagliari, 4 Marzo 2015 - Sardegna regione virtuosa, sul fronte della raccolta dei rifiuti urbani. Il 15° Rapporto Regionale, redatto dalla Sezione regionale del Catasto dei rifiuti dell´Arpas, con la collaborazione degli Osservatori Provinciali dei rifiuti e dell´Assessorato della Difesa dell´Ambiente della Regione, è stato presentato dall’assessore Donatella Spano e colloca la Sardegna all´8° posto su scala nazionale, grazie al 51 per cento di raccolta differenziata. Quasi 9 punti sopra la media nazionale e molto al di sopra della medie delle regioni del Sud (28,9%) e del Centro (36,3%), la Sardegna si attesta su livelli comparabili con alcune regioni del Nord Italia, come Emilia Romagna (53%) e Lombardia (53,3%), ma ancora distante dal risultato del Veneto e del Trentino Alto Adige (entrambe al 64,6%). "Siamo più che soddisfatti di questi dati, che dimostrano che gli indirizzi che stiamo seguendo sono buoni e le politiche regionali efficaci" ha affermato la titolare della Difesa dell´Ambiente annunciando l´avvio dei lavori, in tempi brevi, per l’aggiornamento del Piano e per redigere un disegno di legge sui rifiuti. "Rileviamo con soddisfazione che diminuisce la produzione di rifiuti, ma esiste una grande disparità tra i comuni, nella raccolta di differenziata, che oscilla tra il 75% e il 20%. Per raggiungere l´obiettivo del 65 per cento - ha aggiunto l´Assessore - deve migliorare la raccolta nei grossi centri e dei comuni costieri. È nostra intenzione continuare nell’educazione e sensibilizzazione per migliorare la raccolta, recuperare materiali come il legno e accelerare per la realizzazione degli ecocentri già finanziati". La situazione descritta nel rapporto, relativa al 2013, evidenzia un calo del quantitativo totale dei rifiuti raccolti sul territorio regionale e in particolare una diminuzione dei rifiuti a smaltimento. Lieve incremento del livello della raccolta differenziata, che raggiunge il 50,9%, e lieve aumento, dopo l´inversione di tendenza del 2012, del totale dei rifiuti differenziati raccolti, grazie anche all´avvio a regime di raccolte ad alta efficienza in alcuni comuni di impatto rilevante. L´aggiunta di una nuova linea di compostaggio in esercizio, e la messa a regime delle linee attivate nel 2012, ha consentito il pressoché totale recupero della frazione organica da raccolta differenziata. Si rileva una consistente diminuzione della quantità dei rifiuti mandati direttamente a discarica senza pretrattamento. Accelerare il passaggio verso il 65% della raccolta differenziata e completare la dotazione impiantistica di recupero di energia e materia sono oggi gli obiettivi delle politiche regionali di pianificazione e di incentivo, anche in vista del raggiungimento dei target di recupero effettivo per il 2020 e di riduzione dei rifiuti biodegradabili in discarica per il 2018.  
   
   
GIUNTA PUGLIA APPROVA PIANO AMIANTO  
 
Bari, 4 marzo 2015 - “L’adozione in Giunta del Piano Regionale Amianto è il momento di sintesi di un lavoro di mappatura, analisi e studio della situazione che, in Puglia, si è avvalsa di tante professionalità. Il lavoro svolto muove i propri passi dalle attività avviate nel 2005 e si incastra nel quadro normativo di riferimento, completando la conoscenza del rischio, sia per l’esposizione in ambiente di lavoro che nella vita quotidiana, mediante azioni di informazione, sensibilizzazione e formazione. Il tema dell’amianto può essere affrontato solo con strumenti corroborati da una approfondita conoscenza della materia e della situazione in cui si deve operare. In questi anni in Puglia abbiamo acquisito una mole di dati importante, attraverso i meccanismi di finanziamento per le procedure di rimozione e di corretto smaltimento, oltre che naturalmente attraverso l’attività delle forze di polizia che controllano l’intero territorio regionale. Contiamo di accrescere questo patrimonio di conoscenza attraverso opportune attività di informazione sul territorio che coinvolgano tutti i cittadini”. Così l’Assessore alla Qualità dell’Ambiente Lorenzo Nicastro a proposito dell’adozione in giunta del Piano. “L’attività di studio ci ha permesso di contestualizzare i problemi traendo informazioni dalle attività svolte in materia di mappatura delle coperture di cemento amianto in Puglia (realizzate con il sensore iperspettrale Mivis del Cnr e con la collaborazione dell’Arma dei Carabinieri). Il tutto al fine di valorizzare opportunamente i percorsi di coinvolgimento interistituzionale e della popolazione attraverso la diffusione e la condivisione delle informazioni acquisite che ricorrono anche all’implementazione di un portale Web ed un Web-gis in cui rappresentare la conoscenza del problema e raccogliere le segnalazioni della popolazione. La parte operativa del Piano – prosegue Nicastro – definisce l’elaborazione dei criteri per la valutazione del livello del rischio e per l’individuazione delle priorità d’intervento, modalità d’azione per il contenimento dei costi di trattamento, rimozione e smaltimento anche attraverso un approfondimento dei modelli di convenzione utilizzati in ambiti locali ed extraregionali e l’uso di tecnologie che saranno valutate nell’ottica dell’efficienza, economicità, innovazione scientifica e tecnologica e che permettano ed esempio di rilevare presenze anche con dimensioni anche inferiori a 200 mq”. “Due ulteriori importanti aspetti riguardano il tema della gestione dei rifiuti contenenti amianto e la semplificazione amministrativa per i piccoli interventi al fine di scoraggiare le pratiche di errate rimozioni e illeciti smaltimenti. Sul primo fronte, all’interno del più generale quadro programmatico di gestione dei rifiuti speciali, sono stati individuati i siti di smaltimento autorizzati in Puglia, le volumetrie a disposizione negli impianti e, sulla base di una stima dei quantitativi di materiali contenenti amianto presenti sul territorio regionale, valutato l’eventuale fabbisogno di ulteriori volumetrie per gli anni a venire; in tema di semplificazione, invece sono state individuate delle linee di indirizzo per indicare le modalità operative riguardanti quelle situazioni in cui caratteristiche e quantità dei materiali suggeriscono che l’adozione di appropriate e semplici precauzioni sia sufficiente a contenere il rischio. Nel momento dell’adozione di questo piano da parte della Giunta e nel momento in cui il documento viene trasmesso al Consiglio regionale per l’approvazione definitiva, voglio ringraziare – conclude Nicastro – i componenti della Segreteria Tecnica di Piano per il lavoro svolto sotto l’impulso del coordinamento di Segreteria composto dalla Regione Puglia (dott. Giovanni Campobasso), Cnr-irsa (dott. Vito Felice Uricchio) e Dipartimento di prevenzione Asl (dott. Fulvio Longo)”.  
   
   
RIFIUTI, CAMPANIA MIGLIOR REGIONE D´ITALIA PER PIANO RIDUZIONE QUANTITATIVI. CALDORO: “SIAMO UN MODELLO DOPO LA VERGOGNA DEL PASSATO”.  
 
Napoli, 4 marzo 2015 - "Il premio ricevuto oggi a Roma da Legambiente e Federambiente per il Piano regionale di prevenzione per la riduzione dei rifiuti rappresenta un importante riconoscimento per la Campania e dimostra che le politiche attuate dalla Giunta Caldoro per la gestione dell´intero ciclo dei rifiuti ci pongono all´avanguardia in Italia." Così l´assessore regionale all´Ambiente Giovanni Romano, al termine della cerimonia di consegna del premio nazionale. "La nostra strategia - ha spiegato l´assessore - è stata mirata, da subito, alla riduzione a monte dei rifiuti, in modo che si riuscisse ad avere un minor quantitativo di scarti da lavorare e smaltire. Da un lato ci siamo attivati per implementare best practice in materia di raccolta differenziata e, dall´altro, per ottenere una minimizzazione dei rifiuti ex ante. I risultati ci danno ragione: dal 2010 ad oggi, in Campania, si è avuta una riduzione di rifiuti di 240mila tonnellate annue. Siamo passati dalle 2 milioni 790mila tonnellate complessive del 2010 alle 2 milioni 550mila attuali (dati Ispra e Regione Campania) con una raccolta differenziata che ha raggiunto il 50 percento. "Il Piano regionale di Prevenzione per la riduzione dei rifiuti che abbiamo realizzato con le sole professionalità interne all´Assessorato e la collaborazione dell´Arpac e che è stato oggi premiato a Roma, sarà ora attuato grazie all´investimento da parte della Giunta Caldoro di 30 milioni di euro: i fondi sono già disponibili e i bandi saranno pubblicati entro aprile. Grazie alle 14 iniziative che saranno messe in campo, stimiamo una ulteriore riduzione del 10 per cento, pari a 260mila tonnellate. "La Campania è la prima regione d´Italia a dotarsi di un tale strumento strategico, in linea con le direttive di Bruxelles. Uno strumento che è già operativo anche perché´ nel 2012 sono stati finanziati interventi concreti di riduzione per 7 milioni di euro realizzati dai Comuni, attraverso le Province. "Condividiamo il premio con tutti gli enti, le associazioni, i soggetti portatori di interesse, che hanno collaborato attraverso il Tavolo del Partenariato presieduto da Luciano Schifone", ha concluso Romano. "Abbiamo voltato pagina, un riconoscimento significativo. Abbiamo recuperato anni di ritardo e costruito un sistema normativo moderno, una programmazione all´avanguardia, sosteniamo i comuni che sono i veri protagonisti.” Così il presidente della Regione Campaniastefano Caldoro. “Siamo dopo la vergogna del passato un modello", conclude Caldoro.  
   
   
LOMBARDIA: PIANO AMIANTO: AGGIORNAMENTO ED AZIONE DI CONTROLLO COSTANTE  
 
 Milano, 4 marzo 2015 - "Stiamo portando avanti tutte le azioni previste dalla Direzione Generale Salute in materia di censimento e smaltimento di amianto. E´ inoltre nostra intenzione definire in collaborazione con l´Assessorato all´Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile un nuovo strumento di programmazione caratterizzato da obiettivi realistici e tempistiche sostenibili, così da offrire una risposta ancora più incisiva rispetto ad una tematica che incide in maniera così profonda sulla salute delle persone". E´ quanto ha dichiarato il vice presidente e assessore alla Salute Mario Mantovani, prendendo la parola in Aula in occasione del ´question time´ dedicato all´aggiornamento del Piano Regionale Amianto. Presidio Costante - Mantovani ha ribadito come tutte le iniziative che rientrano negli ambiti di competenza del suo Assessorato - dal censimento dei manufatti in amianto, all´attività di monitoraggio sino alla tutela sanitaria degli ex esposti da parte delle Unità Operative Ospedaliere - siano oggi adeguatamente presidiate e vengano svolte di norma dalle articolazioni territoriali della Direzione Generale Salute. Censimenti E Bonifiche - Entrando poi nel dettaglio delle singole azioni, l´assessore alla Salute ha evidenziato come, a febbraio di quest´anno, risultavano trasmesse alle Asl, da proprietari di manufatti in amianto, quasi 170 mila comunicazioni (168.464). "L´introduzione di sanzioni - ha sottolineato l´assessore alla Salute - ha determinato un picco d´invii, visto che l´anno scorso di questi tempi le comunicazioni erano 60 mila; ciò significa che la politica di Regione Lombardia raccoglie i suoi frutti". "Quanto, invece, alle azioni di bonifica - ha aggiunto il vice presidente lombardo - al 31 dicembre del 2014 sono stati trasmessi alle Asl, da parte delle 720 imprese che hanno posto in essere interventi, 16.200 piani di bonifica per un totale di 963.480 quintali di manufatti". Tutela Sanitaria Ex Esposti - Infine, l´assessore alla Salute ha rimarcato come l´aggiornamento dei registri tumori, tra cui quello dei mesoteliomi, così come l´attività di sorveglianza sanitaria dei lavoratori ex esposti ad amianto, sia pienamente coerente con gli obiettivi dati con le Regole di Sistema 2015 alle Asl e alle Aziende Ospedaliere in materia di ´ricerca attiva´ dei tumori. "Inoltre - ha concluso Mantovani - i dati del registro mesoteliomi vengono pubblicati annualmente sul sito web della Direzione Generale Salute".