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MERCOLEDI

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Notiziario Marketpress di Mercoledì 04 Marzo 2015
TRENTO: FESR, BANDO 2-2012, PROROGA DEI TERMINI AL 30 GIUGNO 2015 INTERESSATE LE IMPRESE CHE INVESTONO NELL´EFFICIENZA ENERGETICA E NELL´ENERGIA RINNOVABILE  
 
Trento, 4 marzo 2015 - Sono stati spostati dal 31 marzo 2015 al 30 giugno 2015 i termini per il completamento delle iniziative finanziate in base al bando del Programma Operativo del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale - Fesr- 2007-2013 n. 2/2012 “Contributi ad imprese per investimenti nei settori dell’efficienza energetica e dell’energia rinnovabile”. Lo ha deciso la Giunta provinciale su proposta del presidente Ugo Rossi. Il nuovo termine si riferisce al completamento degli interventi e delle iniziative ammesse a ricevere un contributo, al pagamento degli interventi da parte delle imprese beneficiarie dei contributi e alla rendicontazione degli stessi all´Agenzia Provinciale per l´Incentivazione delle Attività Economiche. La scelta è stata operata perché alcuni beneficiari dei contributi hanno manifestato all´agenzia Provinciale per l´Incentivazione delle Attività Economiche (Apiae), struttura responsabile del procedimento di finanziamento delle attività che rientrano nel bando, alcune difficoltà nel rispettare il termine originario di realizzazione delle iniziative in relazione all´espletamento delle pratiche di collaudo e ai conseguenti pagamenti.  
   
   
BOLZANO: RIESAME DELLE CONCESSIONI, NOMINATI GLI ESPERTI  
 
Bolzano, 4 marzo 2015 - La Giunta provinciale ha nominato il 3 marzo gli esperti esterni all’amministrazione che procederanno al riesame delle concessioni idroelettriche. Dell’organo fanno parte il professore di diritto Fabrizio Figorilli, l’idrobiologo Giovanni Rossi ed Ernst Pürer, ex dirigente della Vorarlberger Illwerke Ag. La nomina di un collegio di esperti che provvederà al riesame delle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche era stata decisa dalla Giunta provinciale, su proposta del consulente Giuseppe Caia, già nell´aprile del 2013. Il 3 marzo, il percorso iniziato quasi due anni è giunto a conclusione con la nomina delle tre persone che andranno a comporre l´organo consultivo: si tratta di Fabrizio Figorilli, Prorettore dell´Università degli Studi di Perugia nonché professore di diritto amministrativo, dell´idrobiologo Giovanni Rossi, e di Ernst Pürer, ex dirigente della Vorarlberger Illwerke Ag, azienda austriaca attiva nel settore dell´energia. "Si tratta di esperti di fama internazionale - ha sottolineato il presidente Arno Kompatscher - e di riconosciuta competenza in ambito sia tecnico, sia giuridico". Il compito del collegio di esperti sarà quello di analizzare e riesaminare pareri e valutazioni espresse all´epoca dai competenti uffici provinciali sui progetti presentati per le concessioni di grandi derivazioni idroelettriche. "In questo modo - aggiunge l´assessore Richard Theiner - possiamo garantire a tutto il processo che abbiamo avviato negli ultimi mesi non solo maggiore trasparenza, ma anche più qualità". Nelle scorse settimane i comuni rivieraschi hanno ottenuto tutta la documentazione relativa alle singole concessioni e ora hanno la possibilità di esprimere un proprio parere, mentre nel corso dei prossimi giorni toccherà alla valutazione di impatto ambientale (Via) affrontare il tema del riesame. La procedura potrà essere completata già entro la prima settimana di aprile.  
   
   
CONTRO IL CARO-AFFITTO, NASCE IL FONDO HOUSING TOSCANO A PALAZZO STROZZI SACRATI UN CONVEGNO CON TANTI SINDACI  
 
Firenze, 4 marzo 2015 - C´è chi è troppo ´ricco´ per aver diritto ad un alloggio pubblico, ma è anche troppo povero per il mercato; e una casa in affitto, ancora meno una da acquistare, non se la può permettere o fatica a trovarla. Metter su casa, complice la crisi, negli ultimi anni è diventato ancora più difficile: basta guardarsi attorno per rendersene conto. Anche la finanza pubblica, costretta a fare i conti con tagli e risorse sempre più scarse, vive le sue difficoltà. Si cercano ´alleanze´ con il privato. In Toscana una risposta al caro affitto arriva dall´housing sociale. Ed è una risposta anche alla crisi del settore edile, perché a disposizione del fondo a cui la Regione ha aderito potrebbero essere messi i tanti immobili invenduti che si accumulano in città: immobili spesso da completare e che potrebbero dunque rivelarsi anche una possibilità di lavoro per tante piccole e medie imprese toscane. Se ne parla stamani in Regione a Palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidenza toscana: un convegno con tanti sindaci, "un percorso che parte da lontano - spiega l´assessore Vittorio Bugli a far gli onori di casa assieme alla vice presidente ed assessore alle politiche sociali Stefania Saccardi - un percorso che inizia nella primavera del 2013 dai lavori al tavolo per l´edilizia" e che ha visto stamani appunto la firma di un protocollo con l´ingresso della Regione nel Fondo Housing Toscano gestito e partecipato dalla Cassa Depositi e Prestiti, la ´banca´ degli enti locali oggi trasformata in società finanziaria, per l´80 per cento ancora in mano al Ministero dell´Economia e il resto a fondazioni bancarie e mercato. Tutto è nato nella primavera del 2013 appunto. Al tavolo per l´edilizia, dove si discuteva fino ad allora essenzialmente di crisi aziendali, si prova a mettere in fila alcune idee per il rilancio del settore. Si discute di dar vita a un fondo di social housing. La proposta diventa poi quella di aderire ad un fondo che già esiste. Nella legge finanziaria per il 2014 si prevede uno stanziamento da 5 milioni e alla fine dell´anno scorso viene individuato il fondo dove investirli, che è il Fondo housing toscano (Fht). Una strategia che porta a centrare due obiettivi in uno: rilanciare il se ttore edilizio ma anche affiancare alle tradizionali politiche abitative della Regione Toscana e alla tradizionali politiche pubbliche per l´abitare, quelle fatte di case popolari di proprietà pubblica e date in affitto, uno strumento innovativo partecipato anche da investitori privati, sia pur un privato particolare come è il privato ´sociale´. La firma di oggi del protocollo d´intesa tra Regione, Cassa Depositi e Prestiti e Investire immobiliare Sgr sta tutta qui: un modo per coordinare le diverse politiche dell´abitare e coinvolgere nella programmazione i territori con i Lode, ovvero le conferenze dove siedono i Comuni e che si occupano della gestione delle case popolari. Un´opportunità per recuperare a patrimonio abitativo gli immobili ora vuoti, da rintracciare attraverso un bando che sarà presto pubblicato, e non utilizzare così ulteriore suolo. Sarà naturalmente la Sgr, la società di gestione del risparmio, a valutare l e possibilità di investimento. Cosa è l´housing sociale L´espressione è oramai diventata da alcuni anni parte del lessico non solo degli addetti ai lavori. Ma se tutti sanno cosa sono le case popolari o l´edilizia economica residenziale, ovvero quelle case che Regione e Comuni costruiscono (o acquistano) e mettono poi a disposizione di quella parte di società più a rischio di marginalità o in difficoltà, cosa sia esattamente l´housing sociale forse non è chiaro, nei dettagli, proprio a tutti. L´housing sociale è una formula che consente di realizzare alloggi e servizi per chi non riesce a soddisfare il bisogno di una casa: magari perchè quella casa non c´è, magari perchè le famiglie che la stanno cercando non hanno i requisiti per accedere all´assegnazione di alloggi pubblici ma faticano a ricorrere al mercato privato. L´housing sociale rimane dunque un´edilizia low cost, che però si differenzia dall´edilizia popolare pura per la sua declinazione in chiave welfare. Un esempio? S´immagini un condominio. Si immaginino servizi che possono essere utili anche ad un microcomunità che vive in un palazzo, dalla baby sitter per i bambini alla badante per gli anziani. Nell´housing sociale può capitare che siano gli stessi affittuari e condomini ad aiutarsi l´un con l´altro offrendo quei servizi. Ma anche se questo non avviene, l´obiettivo primario rimane quello di favorire la formazione di un contesto abitativo e sociale dignitoso, non solo offrendo un alloggio adeguato ma anche relazioni umani ricche e significative. Nel segno dell´integrazione e del benessere e con forme varie, dall´affitto calmierato, moderato o agevolato all´acquisto a prezzo convenzionato o l´affitto con possibilità di acquisto.  
   
   
HOUSING SOCIALE, ASSESSORE TOSCANA: "AFFITTI ENTRO 450 EURO E RIPRESA EDILIZIA. QUESTI GLI OBIETTIVI"  
 
Firenze 4 marzo 2015 - Fare squadra. Creare sinergie con il territorio. Coinvolgere gli enti locali nella programmazione, ma anche convincere fondazioni bancarie e Camere di commercio a dare il proprio apporto. Con un traguardo: garantire affitti da 450 euro al mese e forse anche meno. "Con il Fondo housing toscano a cui abbiamo deciso di aderire ci siamo proposti due obiettivi – racconta l´assessore alla presidenza della Toscana, Vittorio Bugli -: rimettere in moto un settore in crisi dell´economia come quello delle imprese edili, senza peraltro consumare nuovo suolo, ma anche dare una risposta a quella fascia grigia di popolazione che non ha i requisiti per avere una casa popolare me neppure può permettersi e fa fatica a cercare un affitto sul mercato: ancor meno una casa da acquistare". La genesi del progetto sta in questi due fuochi, che l´assessore ricorda all´inizio dell´affollato convegno organizzato stamani a Palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidenza della Regione. Posti a sedere tutti occupati, tanti amministratori ma anche rappresentanti del sindacato degli inquilini e dell´associazione costruttori. Perché il percorso avviato ne 2013 e che si è concretizzato adesso con l´adesione della Regione, con cinque milioni, al Fondo Housing Toscano punta a recuperare e mettere a disposizione i tanti alloggi invenduti che ci sono anche in Toscana: immobili in mano alle banche a seguito del fallimento delle imprese che li avevano realizzati, nella disponibilità di imprese che non riescono a venderli oppure da ristrutturare e completare, e quindi occasione di lavoro per imprese piccole e medie. Il tutto attraverso il fondo partecipato da Fia dove investono Cassa Depositi e Prestiti, il Ministero per le infrastrutture e i trasporti e altri partner istituzionali. "Usciremo con un bando ricognitivo – dice Bugli -. Partiremo dalle zone ´più calde´ dove l´emergenza abitativa si fa più sentire. Ma non ci fermeremo lì. La Regione darà gli indirizzi". Sarà comunque la società di gestione del fondo (che è partecipato dal Fondo Fia) a scegliere gli investimenti più redditivi, in totale autonomia. "Da parte nostra – spiega ancora l´assessore – puntiamo a contenere gli affitti entro 450 euro al mese e forse anche meno". Che è la metà rispetto agli affitti oggi sul mercato. Il 62 per cento degli immobili del fondo oggi offre canoni tra 350 e 400 euro. "Puntiamo ad offrire una casa in affitto a prezzi calmierati. Ma domani le giovani coppie che approfitteranno dell´opportunità – conclude Bugli – potrebbero anche decidere di riscattare l´affitto ed acquistare l´alloggio".  
   
   
COSA È L´HOUSING SOCIALE  
 
 Firenze 4 marzo 2015 - L´espressione è oramai diventata da alcuni anni parte del lessico non solo degli addetti ai lavori. Ma se tutti sanno cosa sono le case popolari o l´edilizia economica residenziale, ovvero quelle case che Regione e Comuni costruiscono (o acquistano) e mettono poi a disposizione di quella parte di società più a rischio di marginalità o in difficoltà, cosa sia esattamente l´housing sociale forse non è chiaro, nei dettagli, proprio a tutti. L´housing sociale è una formula che consente di realizzare alloggi e servizi per chi non riesce a soddisfare il bisogno di una casa: magari perchè quella casa non c´è, magari perchè le famiglie che la stanno cercando non hanno i requisiti per accedere all´assegnazione di alloggi pubblici ma faticano a ricorrere al mercato privato. L´housing sociale rimane dunque un´edilizia low cost, che però si differenzia dall´edilizia popolare pura per la sua declinazione in chiave welfare. Un esempio? S´immagini un condominio. Si immaginino servizi che possono essere utili anche ad un microcomunità che vive in un palazzo, dalla baby sitter per i bambini alla badante per gli anziani. Nell´housing sociale può capitare che siano gli stessi affittuari e condomini ad aiutarsi l´un con l´altro offrendo quei servizi. Ma anche se questo non avviene, l´obiettivo primario rimane quello di favorire la formazione di un contesto abitativo e sociale dignitoso, non solo offrendo un alloggio adeguato ma anche relazioni umani ricche e significative. Nel segno dell´integrazione e del benessere e con forme varie, dall´affitto calmierato, moderato o agevolato all´acquisto a prezzo convenzionato o l´affitto con possibilità di acquisto.  
   
   
ILVA, MINISTRO GUIDI: CONVERSIONE DECRETO PONE PREMESSE PER RINASCITA GRUPPO SIDERURGICO  
 
 Roma, 4 marzo 2015 - “La definitiva conversione in legge da parte del Parlamento del decreto sull’Ilva pone le premesse per la rinascita del gruppo siderurgico che rappresenta un pezzo fondamentale dell’industria manifatturiera italiana”. E’ quanto sottolinea il Ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi commentando il via libera della Camera al provvedimento che ha reso possibile il commissariamento dell’Ilva. L’approvazione del decreto, secondo il Ministro, e la forte iniezione di liquidità che ne deriverà, daranno adesso una spinta determinante ai lavori per il risanamento ambientale dell’impianto siderurgico, garantiranno la salvaguardia dei livelli occupazionali e consentiranno al Paese di poter continuare a disporre della produzione siderurgica di uno degli stabilimenti più importanti d’Europa. Grazie al lavoro dei tre commissari si potrà così traghettare l’Ilva verso un ritorno alla normalità proprio nel momento in cui i primi segnali di ripresa dell’economia italiana stanno riaccendendo la domanda di acciaio, uno dei pilastri fondamentali sui quali si basa l’industria manifatturiera nazionale”.  
   
   
VENDOLA SU LEGGE ILVA: "FORTEMENTE LACUNOSA"  
 
Bari, 4 marzo 2015 - “Era legittimo attendersi di più. Avevamo chiesto al Parlamento di compiere un gesto di buona politica, correggendo il testo del decreto in alcune parti che io giudico assolutamente carenti, e cioè quelle relative alla vera qualificazione di una politica ambientale e sanitaria. In particolar modo mi riferisco alla mancata implementazione degli organici dell’Arpa, a quel criterio di percentuale che consente di rispettare la legge anche nel caso in cui si rispetti solo l’80 per cento delle prescrizioni dell’Aia e alla non punibilità della figura del commissario straordinario. La nostra richiesta di correzione del testo non è stata accolta e ora tutti noi, con la città di Taranto e i suoi cittadini, dovremo fare i conti con una legge fortemente lacunosa. Taranto si sarebbe certamente meritata altro”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, commentando la conversione in legge del decreto Ilva da parte della Camera dei Deputati.  
   
   
EXPO: IN ARRIVO NUOVI FONDI PER I TERRITORI  
 
Monza/mb, 4 marzo 2015 - "Nei prossimi giorni annunceremo i nuovi fondi per i territori in modo da favorire e promuovere iniziative di valorizzazione nei sei mesi in cui si svolgerà l´esposizione universale". Lo ha anticipato l´assessore alla Casa, Housing sociale, Expo e Internazionalizzazione delle imprese di Regione Lombardia Fabrizio Sala intervenendo alla conferenza stampa in cui è stato illustrato il progetto ´Meet Brianza Expo´ e presentato il calendario dell´attività formativa ´#Coltiviamoilfuturo3´. Tipologie Interventi - "Dopo aver assegnato la prima tranche di risorse, metteremo a disposizione altri fondi - ha spiegato Sala - per due tipologie di interventi: azioni dirette per la promozione territori e azioni che sono state già pianificate dai territori in attuazione della prima fase del bando di Regione Lombardia, la cosiddetta fase 1 che, prolungandosi è diventata anche fase 2". Piu´ Valore Alle Progettualita´ In Rete - "Può darsi - è entrato poi nel merito l´assessore Sala - che tra i criteri di ripartizione delle risorse utilizzati nella prossima procedura di evidenza pubblica non si usi più soltanto quello delle Province ma si guardi con attenzione alle progettualità e alla capacità di fare rete sui territori". Coinvolti 61 Soggetti - Il progetto "Meet Brianza Expo: il biglietto da visita della Brianza" è coordinato dalla Provincia di Monza e Brianza come ente capofila, insieme a Camera di Commercio e alla Sede Territoriale di Regione Lombardia (Ster) di Monza. Coinvolge 61 soggetti, di cui 30 enti locali, e ha come obiettivo la promozione delle eccellenze del territorio. L´iniziativa, del valore complessivo di 640.000 Euro, promuove una offerta territoriale interconnessa e strutturata attraverso iniziative coordinate per coinvolgere attivamente il turista, dando visibilità e valorizzando le eccellenze del territorio. Creazione Di Nuova Occupazione - Tra le ricadute auspicate anche l´aumento delle opportunità lavorative sia per gli operatori tradizionali già presenti sul territorio sia per tutti quei soggetti, trasversali e innovativi, che si svilupperanno attorno alle opportunità create dal contesto di Expo 2015, coinvolgendo in particolare le associazioni locali in linea con le tematiche in efficaci network. Aree Tematiche - Tre sono le aree tematiche in cui si articola il progetto e attraverso le quali l´intero territorio brianzolo con le sue potenzialità attrattive verrà valorizzato: Arte e Cultura, Design e Natura. Istituzioni Fanno Squadra - "Faccio i miei complimenti alla Provincia e a tutti i soggetti che hanno offerto il proprio contributo di idee e di creatività - ha aggiunto Sala - tendendo presente che il progetto nasce a cavallo di due amministrazioni provinciali di colore politico diverso ma che stanno lavorando molto bene insieme, a testimonianza che le istituzioni possono fare squadra dandosi obiettivi condivisi". Guardiamo A Expo Design - "Ci sono progetti - è entrato nel merito l´assessore regionale - che valorizzano il territorio e si proiettano nel futuro, andando oltre Expo. Noi infatti guardiamo già al fatto che nel 2016 abbiamo vinto l´Esposizione internazionale sul design che si terrà alla Triennale di Milano: ho già chiesto che sia un´Expo diffuso". Partecipanti - All´incontro con la stampa erano presenti il presidente della Provincia di Monza e Brianza Gigi Ponti, il presidente del Parco della Valle del Lambro Eleonora Frigerio (per la linea Natura&green), il consigliere della Camera di Commercio di Monza e Brianza Paolo Ferrario (per la linea Design District), il responsabile del Servizio Cultura e Beni Culturali della Provincia di Monza e Brianza Giampiero Bocca (per la linea Arte & Cultura).  
   
   
MILANO – SHANGAI, LA RICADUTA DEI DUE EXPO SULLE IMPRESE  
 
Milano, 4 marzo 2015. Ccpit Shanghai (Council for the Promotion of International Trade) e Camera di Commercio di Milano hanno siglato un Memorandum of Understanding durante Expo a Shangai. Della valorizzazione dell´accordo in vista di Expo a Milano si parla oggi in Camera di commercio, alle ore 16 in via Meravigli 7. Partecipano: Luigi Molinari, consigliere della Camera di Commercio di Milano, Yang Jianrong, presidente Ccpit, Tim Xu, vice segretario generale Ccpit, incaricato della "Shanghai Week" che si terrà a giugno 2015, Ding Jun, vice direttore del dipartimento internazionale. “La Cina rappresenta un mercato che offre grandi opportunità alle nostre imprese - ha dichiarato Luigi Molinari, consigliere della Camera di commercio -. Questa vicinanza con Shangai legata ad Expo può essere la via per rafforzare i rapporti e contribuire a costruire occasioni concrete per lo sviluppo degli scambi”. I rapporti economici tra Lombardia e Cina continuano a crescere, +5% l’import, +7% l’export in nove mesi. Per un valore di 10 miliardi di interscambio nei primi nove mesi del 2014. Dei 2,4 miliardi di export, 1,1 parte da Milano, circa 300 milioni da Bergamo e Brescia, oltre 200 da Monza e Varese. Primi prodotti per export: macchinari, abbigliamento, prodotti chimici, medicinali, tubi in acciaio, orologi, mobili, materiali rotabili. Per import: computer e apparecchi per telecomunicazioni, abbigliamento, chimica, macchinari, siderurgia, motori, metalli, plastiche. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano sui dati Istat al Iii trim. 2014 e 2013. Nel 2014 quattrocento imprese lombarde si sono attivate con la Cina: iniziative Camera di commercio. Sono oltre quattrocento le imprese milanesi e lombarde coinvolte nelle circa dieci iniziative organizzate nel 2014 da Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano. Principali settori: cosmetica, oro, macchinari, materiali da costruzione. La Camera di commercio ha da oltre dieci anni un ufficio di rappresentanza e promozione a Shangai per l’importanza del mercato cinese per gli operatori. Interscambio lombardo con la Cina nei primi nove mesi del 2014 e 2013
Territorio gen.-set. 2013 gen.-set. 2014 Variazioni % 2014/2013 Pesi % 2013 Pesi % 2014
import export import export import export import export import export
103012-Varese 425.166.086 253.890.153 455.364.221 202.055.905 7,1 -20,4 5,9 11,4 6,0 8,4
103013-Como 324.322.197 85.845.277 342.885.337 115.302.849 5,7 34,3 4,5 3,8 4,5 4,8
103014-Sondrio 6.007.378 4.408.012 7.605.543 3.829.537 26,6 -13,1 0,1 0,2 0,1 0,2
103015-Milano 3.618.477.254 997.598.806 3.803.412.747 1.119.031.632 5,1 12,2 50,5 44,6 50,3 46,7
103016-Bergamo 495.987.251 259.455.100 544.918.658 312.525.161 9,9 20,5 6,9 11,6 7,2 13,0
103017-Brescia 370.575.840 250.635.097 432.214.537 260.024.873 16,6 3,7 5,2 11,2 5,7 10,9
103018-Pavia 104.354.374 37.367.530 101.697.975 30.005.055 -2,5 -19,7 1,5 1,7 1,3 1,3
103019-Cremona 98.126.848 23.169.023 111.684.315 28.131.752 13,8 21,4 1,4 1,0 1,5 1,2
103020-Mantova 258.178.760 37.653.596 338.482.590 41.219.103 31,1 9,5 3,6 1,7 4,5 1,7
103097-Lecco 97.788.651 57.466.744 95.504.891 59.181.402 -2,3 3,0 1,4 2,6 1,3 2,5
103098-Lodi 939.945.376 29.676.677 864.575.357 18.886.303 -8,0 -36,4 13,1 1,3 11,4 0,8
103108-Monza e della Brianza 424.270.407 198.500.565 458.952.473 205.766.916 8,2 3,7 5,9 8,9 6,1 8,6
103-Lombardia 7.163.200.422 2.235.666.580 7.557.298.644 2.395.960.488 5,5 7,2 100,0 100,0 100,0 100,0
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat al Iii trim. 2014 e 2013. Valori in euro Interscambio lombardo con la Cina
Territorio 2013 2014 Variazioni % 2014/2013 Pesi % 2013 Pesi % 2014
import export import export import export import export import export
Milano 3.618.477.254 997.598.806 3.803.412.747 1.119.031.632 5,1 12,2 20,4 13,8 20,2 14,6
Lombardia 7.163.200.422 2.235.666.580 7.557.298.644 2.395.960.488 5,5 7,2 40,4 31,0 40,1 31,2
Italia Nord-occidentale 8.930.294.390 3.383.233.914 9.340.622.525 3.829.900.771 4,6 13,2 50,3 46,9 49,5 49,8
Italia Nord-orientale 4.962.518.271 2.437.350.613 5.519.305.855 2.448.365.537 11,2 0,5 28,0 33,8 29,3 31,9
Italia Centrale 2.132.232.749 1.067.558.814 2.247.938.547 1.060.662.425 5,4 -0,6 12,0 14,8 11,9 13,8
Italia Meridionale 1.590.643.576 233.423.891 1.576.946.941 292.061.540 -0,9 25,1 9,0 3,2 8,4 3,8
Italia Insulare 116.564.490 89.927.883 138.452.831 46.865.647 18,8 -47,9 0,7 1,2 0,7 0,6
Diverse o non specificate 17.172.095 8.754.645 34.143.054 8.028.231 98,8 -8,3 0,1 0,1 0,2 0,1
Italia 17.749.425.571 7.220.249.760 18.857.409.753 7.685.884.151 6,2 6,4 100,0 100,0 100,0 100,0
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat al Iii trim. 2014 e 2013. Valori in euro Interscambio per settore
Settori gen.-set. 2013 gen.-set. 2014 Variazioni % 2014/2013 Pesi % 2013 Pesi % 2014
import export import export import export import export import export
Prodotti dell´agricoltura, della silvicoltura e e della pesca 21.126.601 4.633.473 16.399.828 5.601.934 -22,4 20,9 0,3 0,2 0,2 0,2
Prodotti dell´estrazione da cave e miniere 18.175.662 7.622.194 26.676.286 6.648.807 46,8 -12,8 0,3 0,3 0,4 0,3
Prodotti alimentari, bevande e tabacco 61.584.991 20.195.054 57.844.183 19.722.207 -6,1 -2,3 0,9 0,9 0,8 0,8
Prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori 1.282.501.009 326.568.327 1.333.619.430 395.627.863 4,0 21,1 17,9 14,6 17,6 16,5
Legno e prodotti in legno; carta e stampa 73.262.451 12.009.273 75.664.274 17.932.055 3,3 49,3 1,0 0,5 1,0 0,7
Coke e prodotti petroliferi raffinati 361.441 1.341.518 313.009 735.589 -13,4 -45,2 0,0 0,1 0,0 0,0
Sostanze e prodotti chimici 548.385.549 200.704.665 589.945.734 194.150.334 7,6 -3,3 7,7 9,0 7,8 8,1
Articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici 172.802.029 65.482.241 160.190.476 111.715.805 -7,3 70,6 2,4 2,9 2,1 4,7
Articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 347.793.052 65.783.188 379.532.295 78.840.169 9,1 19,8 4,9 2,9 5,0 3,3
Metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti 551.169.016 123.528.324 676.697.849 198.516.318 22,8 60,7 7,7 5,5 9,0 8,3
Computer, apparecchi elettronici e ottici 1.977.258.262 111.655.232 1.941.118.742 93.298.316 -1,8 -16,4 27,6 5,0 25,7 3,9
Apparecchi elettrici 756.329.093 102.651.223 782.222.189 123.105.708 3,4 19,9 10,6 4,6 10,4 5,1
Macchinari ed apparecchi n.C.a. 670.039.856 885.077.859 748.751.489 871.015.729 11,7 -1,6 9,4 39,6 9,9 36,4
Mezzi di trasporto 132.588.360 136.151.949 144.783.858 116.152.489 9,2 -14,7 1,9 6,1 1,9 4,8
Prodotti delle altre attività manifatturiere 512.726.534 74.408.418 588.147.600 81.933.066 14,7 10,1 7,2 3,3 7,8 3,4
Prdotti delle attività di trattamento dei rifiuti e risanamento 6.866.299 95.358.166 5.961.076 75.774.211 -13,2 -20,5 0,1 4,3 0,1 3,2
Prodotti delle attività dei servizi di informazione e comunicazione 28.849.585 2.129.286 27.678.116 3.555.779 -4,1 67,0 0,4 0,1 0,4 0,1
Prodotti delle attività professionali, scientifiche e tecniche 10.813 0 27.248 26.850 152,0 - 0,0 0,0 0,0 0,0
Prodotti delle attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento 188.562 227.251 199.088 1.554.889 5,6 584,2 0,0 0,0 0,0 0,1
Prodotti delle altre attivià dei servizi 4.564 0 0 0 -100,0 - 0,0 0,0 0,0 0,0
Merci dichiarate come provviste di bordo, merci nazionali di ritorino e respinte, merci varie 1.176.693 138.939 1.525.874 52.370 29,7 -62,3 0,0 0,0 0,0 0,0
Totale Settori 7.163.200.422 2.235.666.580 7.557.298.644 2.395.960.488 5,5 7,2 100,0 100,0 100,0 100,0
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat al Iii trim. 2014 e 2013. Valori in euro Graduatoria export: primi 30 prodotti
Prodotti Valore export 2013 Valore export 2014 Peso su totale export 2013 Peso su totale export 2014 Var. % export 2014
1 Altre macchine per impieghi speciali 304.054.440 289.523.065 13,6 12,1 -4,8
2 Altre macchine di impiego generale 174.633.303 216.208.597 7,8 9,0 23,8
3 Macchine di impiego generale 203.007.058 201.780.564 9,1 8,4 -0,6
4 Articoli di abbigliamento, escluso l´abbigliamento in pelliccia 130.855.210 179.772.023 5,9 7,5 37,4
5 Macchine per la formatura dei metalli e altre macchine utensili 193.592.304 158.482.497 8,7 6,6 -18,1
6 Prodotti chimici di base, fertilizzanti e composti azotati, materie plastiche e gomma sintetica in forme primarie 87.835.448 94.783.326 3,9 4,0 7,9
7 Medicinali e preparati farmaceutici 50.056.094 91.535.491 2,2 3,8 82,9
8 Tubi, condotti, profilati cavi e relativi accessori in acciaio (esclusi quelli in acciaio colato) 33.936.067 82.055.889 1,5 3,4 141,8
9 Cuoio conciato e lavorato; articoli da viaggio, borse, pelletteria e selleria; pellicce preparate e tinte 68.427.573 67.572.664 3,1 2,8 -1,2
10 Strumenti e apparecchi di misurazione, prova e navigazione; orologi 68.522.844 58.635.030 3,1 2,4 -14,4
11 Mobili 45.789.374 55.665.831 2,0 2,3 21,6
12 Locomotive e di materiale rotabile ferro-tranviario 20.376.897 55.295.293 0,9 2,3 171,4
13 Altri prodotti chimici 69.009.148 53.527.683 3,1 2,2 -22,4
14 Articoli in materie plastiche 39.489.056 49.364.897 1,8 2,1 25,0
15 Altri prodotti tessili 40.298.880 48.505.279 1,8 2,0 20,4
16 Motori, generatori e trasformatori elettrici; apparecchiature per la distribuzione e il controllo dell´elettricità 42.092.290 47.207.197 1,9 2,0 12,2
17 Apparecchiature di cablaggio 38.036.803 44.547.506 1,7 1,9 17,1
18 Altri prodotti in metallo 32.887.475 41.026.225 1,5 1,7 24,7
19 Tessuti 45.280.060 40.804.126 2,0 1,7 -9,9
20 Parti ed accessori per autoveicoli e loro motori 48.403.688 33.858.753 2,2 1,4 -30,0
21 Calzature 23.498.156 32.893.718 1,1 1,4 40,0
22 Metalli di base preziosi e altri metalli non ferrosi; combustibili nucleari 20.668.322 24.791.978 0,9 1,0 20,0
23 Saponi e detergenti, prodotti per la pulizia e la lucidatura, profumi e cosmetici 23.432.180 24.173.822 1,0 1,0 3,2
24 Prodotti farmaceutici di base 15.426.147 20.180.314 0,7 0,8 30,8
25 Articoli in gomma 17.587.432 20.013.560 0,8 0,8 13,8
26 Articoli di maglieria 11.788.744 18.903.880 0,5 0,8 60,4
27 Altre apparecchiature elettriche 8.293.707 17.673.960 0,4 0,7 113,1
28 Articoli di coltelleria, utensili e oggetti di ferramenta 12.185.061 17.519.253 0,5 0,7 43,8
29 Strumenti e forniture mediche e dentistiche 19.577.748 17.452.793 0,9 0,7 -10,9
30 Navi e imbarcazioni 2.561.755 11.618.871 0,1 0,5 353,6
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat al Iii trim. 2014 e 2013. Valori in euro Graduatoria import: primi 30 prodotti
Prodotti Valore import 2013 Valore import 2014 Peso % su totale import 2013 Peso % su totale import 2014 Var. % import 2014
1 Computer e unità periferiche 1.033.916.668 864.072.722 14,4 11,4 -16,4
2 Apparecchiature per le telecomunicazioni 589.495.770 709.773.047 8,2 9,4 20,4
3 Articoli di abbigliamento, escluso l´abbigliamento in pelliccia 449.111.718 490.201.186 6,3 6,5 9,1
4 Prodotti chimici di base, fertilizzanti e composti azotati, materie plastiche e gomma sintetica in forme primarie 453.007.096 478.445.927 6,3 6,3 5,6
5 Altre macchine di impiego generale 313.301.525 367.638.316 4,4 4,9 17,3
6 Macchine di impiego generale 262.761.268 280.506.067 3,7 3,7 6,8
7 Apparecchi per uso domestico 276.661.384 273.910.038 3,9 3,6 -1,0
8 Prodotti della siderurgia 146.768.521 229.852.902 2,0 3,0 56,6
9 Strumenti e forniture mediche e dentistiche 177.615.230 227.128.511 2,5 3,0 27,9
10 Motori, generatori e trasformatori elettrici; apparecchiature per la distribuzione e il controllo dell´elettricità 211.232.335 221.420.210 2,9 2,9 4,8
11 Cuoio conciato e lavorato; articoli da viaggio, borse, pelletteria e selleria; pellicce preparate e tinte 221.069.725 217.268.479 3,1 2,9 -1,7
12 Altri prodotti in metallo 191.780.636 206.935.087 2,7 2,7 7,9
13 Tessuti 165.214.252 179.866.101 2,3 2,4 8,9
14 Articoli in materie plastiche 164.597.154 170.663.099 2,3 2,3 3,7
15 Altri prodotti tessili 151.796.648 156.986.273 2,1 2,1 3,4
16 Prodotti farmaceutici di base 159.829.310 147.946.841 2,2 2,0 -7,4
17 Prodotti di elettronica di consumo audio e video 118.558.354 127.718.399 1,7 1,7 7,7
18 Calzature 120.607.108 117.710.394 1,7 1,6 -2,4
19 Giochi e giocattoli 106.224.538 117.058.186 1,5 1,5 10,2
20 Articoli di coltelleria, utensili e oggetti di ferramenta 89.676.865 107.577.315 1,3 1,4 20,0
21 Apparecchiature per illuminazione 92.765.428 100.279.274 1,3 1,3 8,1
22 Articoli in gomma 75.231.891 95.857.372 1,1 1,3 27,4
23 Componenti elettronici e schede elettroniche 87.447.834 95.819.244 1,2 1,3 9,6
24 Altri prodotti delle industrie manifatturiere n.C.a. 86.799.830 93.818.660 1,2 1,2 8,1
25 Strumenti e apparecchi di misurazione, prova e navigazione; orologi 78.935.741 91.194.852 1,1 1,2 15,5
26 Articoli di maglieria 79.157.720 86.208.987 1,1 1,1 8,9
27 Altre apparecchiature elettriche 82.599.095 83.654.047 1,2 1,1 1,3
28 Mobili 76.985.427 82.005.706 1,1 1,1 6,5
29 Filati di fibre tessili 84.508.624 77.299.448 1,2 1,0 -8,5
30 Apparecchiature di cablaggio 68.927.333 74.243.938 1,0 1,0 7,7
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat al Iii trim. 2014 e 2013. Valori in euro Interscambio per settore
2013 2014 revisionato Variazioni % 2014/2013 Pesi % 2013 Pesi % 2014
Prodotti Valore import 2013 Valore export 2013 Valore import 2014 Valore export 2014 Var. % import 2014 Var. % export 2014 Peso import 2013 Peso export 2013 Peso import 2014 Peso export 2014
Carne lavorata e conservata e prodotti a base di carne 14.766.216 3.398.476 17.831.741 688.186 20,8 -79,8 0,2 0,2 0,2 0,0
Pesce, crostacei e molluschi lavorati e conservati 18.397.534 8.399 12.447.922 27.178 -32,3 223,6 0,3 0,0 0,2 0,0
Frutta e ortaggi lavorati e conservati 8.206.189 307.234 8.247.840 418.345 0,5 36,2 0,1 0,0 0,1 0,0
Oli e grassi vegetali e animali 5.600.067 1.457.514 4.867.951 1.048.238 -13,1 -28,1 0,1 0,1 0,1 0,0
Prodotti delle industrie lattiero-casearie 0 2.972.867 0 4.890.517 - 64,5 0,0 0,1 0,0 0,2
Granaglie, amidi e di prodotti amidacei 130.608 346.568 228.715 381.127 75,1 10,0 0,0 0,0 0,0 0,0
Prodotti da forno e farinacei 765.966 1.114.692 753.285 1.073.622 -1,7 -3,7 0,0 0,0 0,0 0,0
Altri prodotti alimentari 9.582.918 4.761.620 10.584.884 4.990.528 10,5 4,8 0,1 0,2 0,1 0,2
Prodotti per l´alimentazione degli animali 1.519.557 9.860 574.285 46.218 -62,2 368,7 0,0 0,0 0,0 0,0
Bevande 2.615.936 5.817.824 2.307.560 6.158.248 -11,8 5,9 0,0 0,3 0,0 0,3
Filati di fibre tessili 84.508.624 3.716.419 77.299.448 3.936.534 -8,5 5,9 1,2 0,2 1,0 0,2
Tessuti 165.214.252 45.280.060 179.866.101 40.804.126 8,9 -9,9 2,3 2,0 2,4 1,7
Altri prodotti tessili 151.796.648 40.298.880 156.986.273 48.505.279 3,4 20,4 2,1 1,8 2,1 2,0
Articoli di abbigliamento, escluso l´abbigliamento in pelliccia 449.111.718 130.855.210 490.201.186 179.772.023 9,1 37,4 6,3 5,9 6,5 7,5
Articoli di abbigliamento in pelliccia 11.035.214 2.703.285 8.078.562 3.239.639 -26,8 19,8 0,2 0,1 0,1 0,1
Articoli di maglieria 79.157.720 11.788.744 86.208.987 18.903.880 8,9 60,4 1,1 0,5 1,1 0,8
Cuoio conciato e lavorato; articoli da viaggio, borse, pelletteria e selleria; pellicce preparate e tinte 221.069.725 68.427.573 217.268.479 67.572.664 -1,7 -1,2 3,1 3,1 2,9 2,8
Calzature 120.607.108 23.498.156 117.710.394 32.893.718 -2,4 40,0 1,7 1,1 1,6 1,4
Legno tagliato e piallato 3.187.192 80.619 2.239.577 183.426 -29,7 127,5 0,0 0,0 0,0 0,0
Prodotti in legno, sughero, paglia e materiali da intreccio 28.531.201 5.586.846 33.532.442 9.552.150 17,5 71,0 0,4 0,2 0,4 0,4
Pasta-carta, carta e cartone 9.214.710 591.178 7.744.306 1.492.351 -16,0 152,4 0,1 0,0 0,1 0,1
Articoli di carta e di cartone 30.304.771 5.660.066 30.485.949 6.576.064 0,6 16,2 0,4 0,3 0,4 0,3
Prodotti della stampa 2.024.577 90.564 1.662.000 128.064 -17,9 41,4 0,0 0,0 0,0 0,0
Prodotti di cokeria 0 0 59.864 0 - - 0,0 0,0 0,0 0,0
Prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 361.441 1.341.518 253.145 735.589 -30,0 -45,2 0,0 0,1  
   
   
INDUSTRIA FVG: INCONTRA DELEGAZIONE CINESE FOTON LOVOL  
 
Trieste, 4 marzo 2015 - Il vicepresidente della Regione e assessore alle Attività produttive Sergio Bolzonello ha ricevuto a Trieste, nel palazzo della Regione in piazza Unità d´Italia, una delegazione del gruppo industriale cinese Foton Lovol, che ha recentemente acquistato una piccola azienda di San Vito al Tagliamento (Pn), la Matermacc, leader nella produzione di seminatrici. La delegazione della Foton Lovol era guidata da Wang Jinyu, presidente e fondatore del gruppo (60 mila dipendenti, 12 miliardi di euro di fatturato), che opera nel settore della costruzione di camion, di trattori e di macchine per l´agricoltura, ed era accompagnata dal vicepresidente della Foton Lovol International Andrea Bedosti. Il vicepresidente Bolzonello ha sottolineato la possibilità di collaborazione con la Cina e le opportunità di investimento in Friuli Venezia Giulia, come conferma proprio l´intervento della Foton Lovol nel tessuto produttivo regionale con l´ingresso nella Matermacc. La nuova legge quadro sul settore manifatturiero Rilancimpresa, ha osservato Bolzonello, aumenterà la competitività territoriale del Friuli Venezia Giulia e gli strumenti di accompagnamento delle imprese che intendono investire. La Foton Lovol, ha ricordato il presidente Wang Jinyu, è presente in Europa già da una decina d´anni e anche in Italia con un centro di ricerca e sviluppo nel campo delle macchine agricole a Bologna. Il gruppo cinese, è stato rilevato, apprezza in modo particolare le capacità tecniche e l´elevata qualità dell´industria meccanica italiana, così come l´efficienza delle imprese fornitrici, e intende rafforzare la sua presenza nel nostro Paese.  
   
   
TRENTO: NEL 2014 CRESCE L´OCCUPAZIONE. SERVONO MAGGIORI SFORZI PER ASSORBIRE LA DOMANDA DI LAVORO  
 
Trento, 4 marzo 2015 - L’istat ha diffuso i dati sull’occupazione e sulla disoccupazione relativi al quarto trimestre 2014 (da ottobre a dicembre 2014) e alla media annua del 2014. I dati su base annua mostrano una situazione complessivamente positiva per il Trentino rispetto alla media 2013. Aumentano in particolare le forze lavoro che passano dalle 245mila del 2013 alle 249mila del 2014. Il dato trimestrale evidenzia una situazione più complessa con alcuni dati positivi e altri negativi. "I dati su cui ci concentriamo sono naturalmente quelli relativi all´intero arco dell´anno, confrontati con l´andamento del 2013 - spiega il vicepresidente e assessore allo sviluppo economico e lavoro Alessandro Olivi - . Il peggioramento dell´ultimo trimestre può essere spiegato in in particolare con il venir meno dei lavori stagionali legati a settori come il turismo, l´agricoltura, l´edilizia. Queste fluttuazioni sul breve periodo, lo ripetiamo, sono frequenti. Il rapporto Istat però è importante perché evidenzia una crescita delle forze lavoro e degli occupati rispetto al 2013, non straordinaria, ma comunque rimarcabile. E´ vero che anche il tasso di disoccupazione cresce leggermente. Come lo si spiega? Con la crescita delle persone alla ricerca di un lavoro - pensiamo alle donne, o a chi prima era scoraggiato e non lo cercava - mentre il sistema mostra ancora delle difficoltà nell´assorbire questa crescita della domanda. Ciò significa che non siamo fuori dalla crisi. Ma significa soprattutto che dobbiamo concentrarci, oltre che sulle azioni che frenano l´uscita dei lavoratori dal mercato del lavoro, anche sulla capacità del mercato di assorbire la domanda. Non a caso il Piano di politica del lavoro che l´assessorato sta preparando è un Piano che sposta un po´ di più l´attenzione dalle politiche passive a quelle attive, utilizzando anche le opportunità presenti nel Jobs act, in particolare il contratto di ricollocazione, e aumentano la sinergia pubblico-privato". Vediamo in sintesi alcuni dati. Sul versante medio annuo il Trentino mostra nel 2014 una situazione positiva rispetto alla media 2013. Infatti, sono in aumento le forze lavoro, che passano dalle 245mila del 2013 alle 249mila del 2014. Nel 2014 gli occupati incrementano di 3mila unità (dai 229mila del 2013 ai 232mila del 2014) e i disoccupati di mille unità (dai 16mila ai 17mila). Stesso dinamica si osserva per il resto dell’Italia. Relativamente ai tassi in Trentino nel 2014 sono tutti in crescita, parimenti ai dati in valore. Il tasso di attività (15-64 anni) è pari al 70,9%, in aumento di 8 decimi di punto percentuale, il tasso di occupazione 15-64 anni, pari a 65,9%, è in aumento di 4 decimi e il tasso di disoccupazione è anch’esso in crescita di 4 decimi di punto percentuale raggiungendo il 6,9% dal 6,5% del 2013. I dati sembrano segnalare che anche per il mercato del lavoro il peggio dovrebbe essere alle spalle anche se lo stesso reagisce con ritardo ai miglioramenti dell’economica e, pertanto, si deve attendere del tempo perché essi si ripercuotano sull’occupazione e la rilevazione li contabilizzi. I tassi trimestrali mostrano un aumento nel tasso di attività 15-64 anni (dal 70,9% del 4° trimestre 2013 al 71,2% del 4° trimestre 2014), un calo nel tasso di occupazione 15-64 anni (dal 66,3% del 4° trimestre 2013 al 65,4% del 4° trimestre 2014) e un aumento nel tasso di disoccupazione (dal 6,5% del 3° trimestre 2013 all’8,0% 4° trimestre del 2014).  
   
   
COOPERAZIONE IN PIEMONTE: AL CENTRO DELL´ATTENZIONE CI SARA´ IL RECUPERO DI RISORSE ATTIVANDOCI SIA VERSO L´UNIONE EUROPEA SIA VERSO IL MINISTERO DEGLI ESTERI  
 
Torino, 4 marzo 2015 - Sono state approvate durante la seduta del Consiglio regionale le Direttive di carattere programmatico per la cooperazione decentrata con validità triennale (2015-2017). Si tratta di un documento che illustra le linee di azione della Regione Piemonte in attuazione della legge regionale 17 agosto 1995 n. 67, “Interventi regionali per la promozione di una cultura ed educazione di pace per la cooperazione e la solidarietà internazionale”. L´obiettivo della Regione Piemonte è quello di interviene al fine di favorire il radicamento nella comunità piemontese della cultura di pace e dei suoi presupposti quali le libertà democratiche, i diritti umani, la non violenza, la solidarietà, la cooperazione internazionale e l’educazione allo sviluppo sostenibile. Monica Cerutti, assessora alla cooperazione decentrata, ha dichiarato : “ Vogliamo consolidare i progetti avviati e promuovere iniziative di cooperazione decentrata al centro dell’attenzione ci sarà il recupero di risorse attivandoci sia verso l’Unione europea sia verso il Ministero degli Esteri. Stiamo inoltre definendo una collaborazione con le ong del territorio anche per iniziative educative nelle scuole sullo sviluppo sostenibile, nell’ottica di un coinvolgimento attivo delle comunità locali ”. Gli obiettivi della Regione Piemonte sono tre: promuovere e valorizzare i potenziali e originali contributi dei soggetti e delle istituzioni che operano sul territorio; predisporre programmi per il coordinamento e l’armonizzazione delle iniziative; diffondere nella comunità regionale la conoscenza dei soggetti attivi nelle materie di cui alla legge e delle relative iniziative. L’azione regionale sarà finalizzata in modo particolare alla costituzione e al consolidamento di reti di relazioni con il territorio, promuovendosi quale soggetto in grado di svolgere un ruolo di coordinamento e di collegamento tra le istanze nazionali ed internazionali con Istituzioni pubbliche e private, Università, Associazioni, Ong, imprese, organismi religiosi, ecc. Verranno inoltre favorite le iniziative di cooperazione internazionale quale elemento di internazionalizzazione del “Sistema Piemonte” e di sensibilizzazione della propria collettività. L´assessora Cerutti ha poi spiegato : " Le priorità di intervento geografiche sono l’Africa Subsahariana, il Mediterraneo, i Balcani e l’America Latina. In Africa Subsahariana si darà continuità a quanto già avviato con il programma di Sicurezza alimentare. Le priorità di intervento tematiche sono state declinate a secondo delle aree di intervento individuate: sviluppo rurale, agricolo e lotta alla povertà in Africa Subsahariana; immigrazione, sensibilità culturale nel Mediterraneo; sviluppo locale, imprenditoria nei Balcani, nel Mediterraneo e in America Latina. Le priorità di intervento trasversali riguardano i giovani, le questioni di genere, le comunità di migranti e la sostenibilità ". " Infine la Regione ha stabilito anche le priorità di intervento tematiche da effettuare sul territorio regionale " - ha continuato l´assessora regionale Monica Cerutti - " Dobbiamo realizzare, sostenere e promuovere attività in tema di sensibilizzazione ed educazione allo sviluppo sostenibile e solidarietà internazionale, in ambito formale e non formale, in un’ottica di cittadinanza globale. Nel settore dell’istruzione e della formazione dobbiamo lavorare alla promozione dell’equità, della coesione sociale e della cittadinanza attiva, al fine di “favorire le competenze interculturali, i valori democratici e il rispetto dei diritti fondamentali e dell’ambiente nonché combattere tutte le forme di discriminazione ”.  
   
   
ALCOA, REGIONE SARDEGNA GARANTISCE INFORMAZIONI TEMPESTIVE SU ANDAMENTO VERTENZA  
 
Cagliari, 4 Marzo 2015 - Il Capo di Gabinetto della Presidenza della Regione Filippo Spanu ha ricevuto, negli uffici della Presidenza in viale Trento, una delegazione delle rappresentanze sindacali della Alcoa di Portovesme, che manifestavano sotto il palazzo della Regione. I lavoratori, che erano stati informati sullo stato della vertenza in un incontro tenutosi la scorsa settimana, sono stati rassicurati ancora una volta sul massimo impegno del Presidente Pigliaru nel condurre la trattativa, ed è stato garantito un tempestivo aggiornamento delle informazioni a seguito dell´incontro fra il Presidente e il Sottosegretario De Vincenti che si terrà nei prossimi giorni.  
   
   
MARCHE, NELLA LEGGE RECENTEMENTE APPROVATA, MOLTE LE SEMPLIFICAZIONI PER LE IMPRESE  
 
Ancona, 4 marzo 2015 - “La legge recentemente approvata dall’Assemblea legislativa regionale delle Marche contiene molte misure per la semplificazione dell’attività d’impresa e per la riduzione dei costi burocratici”. Ne è convinta Sara Giannini, assessore alle Attività produttive, che sottolinea come nella legge per l’innovazione e la semplificazione, “la concertazione con gli enti locali è essenziale per assicurare l’uniformità degli adempimenti richiesti ai cittadini e alle imprese di tutto il territorio regionale. Rilevante, in questa prospettiva, è il Comitato permanente per la semplificazione, sede di confronto in cui sono rappresentati enti locali, associazioni di categoria, ordini professionali, consumatori e terzo settore”. In particolare vengono previste due sezioni: una per i cittadini e l’altra per le imprese, con il Tavolo permanente del Sistema regionale degli sportelli unici per le attività produttive che sarà competente per la sezione imprese. Complessivamente la legge interviene su quattro direttrici: riordino normativo e qualità delle norme, uso della telematica, semplificazione, ambiente e territorio. “L’obiettivo – seguita Giannini - è quello di fornire regolazioni chiare e accessibili mediante l’aggiornamento periodico delle norme regionali, prevedendo l’adozione annuale di una legge di semplificazione che tenga conto di istanze e segnalazioni inviate da cittadini e imprese a un apposito sportello per la semplificazione. E’ stato dato forte impulso anche all’uso della telematica nei rapporti tra cittadini e imprese e uffici pubblici, promuovendo accordi con amministrazioni statali e di altre Regioni. Spazio, infine, anche alla diffusione della cultura dei dati pubblici, della loro standardizzazione e libera utilizzazione. Con l’obiettivo di creare opportunità di sviluppo economico e di crescita occupazionale”. La legge prevede inoltre anche misure inerenti lo Sportello unico per le attività produttive impattanti sulla variazione degli strumenti urbanistici, oltre all’abbreviazione di termini procedimentali e l’eliminazione di certificati.  
   
   
MERCATONE UNO: RIUNITO IL TAVOLO REGIONALE DEL PIEMONTE  
 
Torino, 4 marzo 2015 - Si è riunito ieri mattina il tavolo indetto dall’assessore al Lavoro, Gianna Pentenero, sulla crisi del Mercatone Uno, in previsione del tavolo nazionale che convocato per il prossimo 12 marzo presso il ministero dello Sviluppo economico. Due gli elementi rilevanti emersi nel corso dell’incontro, cui hanno preso parte i rappresentanti dall’azienda, i sindacati e i sindaci delle città dei 12 punti vendita del gruppo presenti sul territorio piemontese, per un totale di 389 addetti. Il primo riguarda il fatto che alla scadenza del 28 febbraio sono state due le società che hanno manifestato interesse alla procedura di cessione avviata da Mercatone Uno nell’ambito del concordato preventivo. Il secondo la comunicazione che l’azienda sta continuando la sua attività, requisito fondamentale, ha sottolineato l’assessore, perché il gruppo mantenga il suo peso sul mercato. Il sindacato, oltre a sollecitare una soluzione per i 21 lavoratori in cassa integrazione a zero ore del Tre Stelle di Beinasco, investito da una procedura di autofallimento, hanno ricordato come in questi anni i dipendenti del gruppo abbiano manifestato professionalità, solidarietà e attaccamento al lavoro, che dovrà essere tenuto in debito conto dall’azienda nell’ambito del nuovo piano industriale, che si auspica non porti ad alcun esubero e che venga gestito senza discrezionalità. Gli amministratori locali, preoccupati per le possibili ricadute occupazionali della crisi sui rispettivi territori, hanno assicurato la massima collaborazione e la messa a disposizione di tutti gli strumenti disponibili per salvare tutti i punti vendita. Dal canto suo, Pentenero ha concluso dichiarando che i punti toccati verranno portati dalla Regione al tavolo nazionale e ha garantito che, nel caso si rendesse necessario, l’assessorato metterà in campo ogni competenza possibile, in termini di ricollocazione e di politiche attive, nonché, eventualmente, di attività di formazione per il personale assunto. “Naturalmente - ha concluso l’assessore - ci auguriamo che non ci sia il bisogno di ricorrere a queste soluzioni e soprattutto speriamo in una definizione positiva della vicenda, perché non vogliamo perdere in termini economici e occupazionali il valore che Mercatone Uno riveste oggi nella nostra regione”.