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Notiziario Marketpress di Mercoledì 31 Maggio 2006
RETE COMUNITARIA SVILUPPA QUADRO A LUNGO TERMINE PER LA RICERCA SULLA BIODIVERSITÀ  
 
Bruxelles, 31 maggio 2006 - Alter-net, una rete di eccellenza finanziata dall´Ue, ha istituito un centro di ricerca interdisciplinare per studiare il rapporto complesso tra ecosistemi, biodiversità e società. La perdita di biodiversità prosegue a ritmi allarmanti sia nell´Ue sia a livello globale, con conseguenze potenzialmente molto gravi per la sopravvivenza e la crescita economica sostenibili. Benché la ricerca sulla biodiversità sia una priorità europea, molti degli sforzi in questo senso sembrano poco coordinati e frammentari e questo aspetto complica la formulazione puntuale di risposte a problematiche specifiche di biodiversità. "La ricerca in questo campo è così sconnessa che è difficile farsi un´idea di quello che sta accadendo", ha dichiarato Terry Parr, coordinatore di Alter-net, al Notiziario Cordis. Il progetto Alter-net è un partenariato di 24 organizzazioni di 17 paesi europei che si occupa di ricerca sulla biodiversità negli ecosistemi terrestri e di acqua dolce. Ha beneficiato di 10 milioni di euro di finanziamento a titolo della priorità tematica "Sviluppo sostenibile, cambiamento globale ed ecosistemi" del Sesto programma quadro (6Pq). Nel 2003, 51 paesi europei hanno adottato la risoluzione di Kiev sulla biodiversità per porre termine alla perdita di biodiversità entro il 2010. La strategia per la biodiversità della Commissione europea si propone di raggiungere l´obiettivo mediante un insieme di azioni politiche. Tuttavia, tali risposte sono gravemente compromesse dalla mancanza di una scienza efficace riguardante sia la valutazione dello status della biodiversità, sia il cambiamento e le sue implicazioni per l´uso sostenibile, ha spiegato Terry Parr. "Scopo del nostro progetto è pertanto l´integrazione delle capacità di ricerca in tutta Europa per valutare e prevedere i cambiamenti in termini di biodiversità, struttura, funzione e dinamica degli ecosistemi e dei loro servizi", ha affermato. Al fine di soddisfare l´obiettivo del 2010, Alter-net ha creato una rete di siti per la ricerca europea a lungo termine sulla biodiversità e gli ecosistemi terrestri e di acqua dolce (Lter). Lter riunisce le ricerche e i monitoraggi effettuati in loco nell´arco di almeno 10 anni. In molti siti il monitoraggio viene ripetuto. "L´idea è non solo di svolgere ricerche sullo status della biodiversità, bensì anche di misurare le pressioni e le minacce a cui è soggetta, quali cambiamento climatico, variazione della destinazione d´uso delle superfici e specie invasive", ha spiegato Terry Parr. Parte del lavoro svolto da Lter consiste nell´armonizzare gli approcci di misurazione e nello sviluppare sistemi per distinguere tra gli impatti sulle aree protette di fattori di cambiamento locali e globali. Il progetto ha inoltre sviluppato una seconda rete correlata di siti per la ricerca socioecologica a lungo termine (Ltser), che vengono utilizzati per determinare le implicazioni socioeconomiche della perdita di biodiversità e l´atteggiamento del pubblico nei confronti di tale fenomeno. "Non basta conoscere lo status della biodiversità, è anche importante comprenderne le implicazioni socioeconomiche", ha dichiarato Terry Parr. A tal fine, la Ltser riunisce reti nazionali, che coinvolgono sia ecologisti sia ricercatori socioeconomici, per individuare i fattori socioeconomici che determinano il cambiamento della biodiversità, per analizzare le dinamiche sociali, politiche ed economiche, e per delineare opzioni politiche volte a mitigare gli effetti negativi di tali fattori. Terry Parr ritiene che questi siti forniranno un sostegno scientifico per la valutazione politica e per lo sviluppo della conservazione e dell´utilizzo sostenibile della biodiversità nell´Unione. Al fine di garantire che i risultati scientifici siano tenuti in considerazione a livello politico, la rete partecipa alla Piattaforma europea per la ricerca strategica sulla biodiversità. (Epbrs). L´epbrs è un forum di scienziati che collaborano strettamente con i responsabili politici a livello nazionale ed europeo allo scopo di individuare e promuovere ricerche strategicamente importanti sulla biodiversità, che contribuiranno alle politiche e alla gestione allo scopo di ridurre la perdita di biodiversità. Un´altra attività importante della rete è il ruolo da essa svolto nella comunicazione al pubblico. "I ricercatori di questi siti stanno producendo molta conoscenza sulla biodiversità, materiale che deve essere riordinato e trasmesso ai mezzi di comunicazione, ai responsabili politici e al pubblico generale", ha fatto notare Terry Parr. A tal fine, la rete ha istituito il Press Centre for Biodiversity Research (Ipcb, ovvero Ufficio stampa per la ricerca sulla biodiversità ), una fonte di notizie e comunicati stampa online che viene aggiornata periodicamente e che fornisce a giornalisti e altri utenti informazioni sulla ricerca internazionale concernente la biodiversità. Dal suo lancio nel 2005, le visite al portale si moltiplicano con l´aumentare dei dati inseriti, ha spiegato Terry Parr. Alter-net sviluppa inoltre partenariati con comunicatori in campo scientifico e centri visitatori basati sulla scienza. Un partenariato del genere è quello con At-bristol, un centro visitatori scientifico britannico di rilievo, che si propone di trasformare la conoscenza scientifica sviluppata dai ricercatori in attività pratiche per i bambini. "I partenariati con tali centri consentono un processo di comunicazione bilaterale", ha dichiarato Terry Parr. "Non solo ci permettono di dimostrare il valore della ricerca sulla biodiversità, ma ci offrono anche l´opportunità di conoscere le opinioni del pubblico, che possono poi essere inserite nelle attività della rete rivolte al pubblico". Tuttavia, il pubblico più importante è forse rappresentato dalla prossima generazione di scienziati. Alla luce di ciò, la rete ospiterà un corso estivo nel mese di agosto per fornire ai giovani ricercatori la conoscenza e le competenze per condurre una ricerca europea integrata sulla biodiversità. "La scuola contribuirà all´integrazione durevole e alla diffusione dell´eccellenza in una molteplicità di modi, ad esempio promuovendo gli approcci interdisciplinari e le vere prospettive europee nella ricerca sulla biodiversità", ha spiegato Terry Parr. "Il banco di prova dell´efficacia di tale iniziativa e delle altre attività della rete sarà la loro capacità di proseguire oltre la durata del progetto". Http://www. Alter-net. Info/ .  
   
   
AL SAN RAFFAELE DI MILANO ECCEZIONALE INTERVENTO "A DISTANZA" SUL CUORE  
 
 Milano, 31 maggio 2006 – Si è concluso il 17 maggio con successo all’Istituto Scientifico Universitario San Raffaele il primo intervento di ablazione per la cura della fibrillazione atriale a radiofrequenza effettuato a distanza. Il dottor Carlo Pappone è intervenuto da Boston sul cuore di un paziente ricoverato a Milano, a oltre 6000 chilometri di distanza, grazie alle ultime e più avanzate tecnologie satellitari e telematiche. Il medico, il 17 mattina, in collegamento da Boston, ha guidato, mediante una speciale tastiera da computer, un piccolo sondino, mosso da campi magnetici, nel cuore di un uomo di 34 anni affetto da fibrillazione atriale persistente e lo ha trattato in anestesia locale con la tecnica dell’ablazione a radiofrequenza. Il paziente era già stato sottoposto in passato, senza trarne beneficio, a terapia farmacologia e a tre interventi di cardioversione elettrica. Nel corso dell’intervento al San Raffaele, il paziente era assistito a Milano da un’equipe di specialisti del San Raffaele, in grado di intervenire in qualsiasi momento, ove vi fosse stata necessità, garantendo in tal modo la sua sicurezza. L’intervento è stato effettuato nel corso di una sessione di aggiornamento medico del convegno annuale, attualmente in corso a Boston, della Heart Rhythm Society, associazione scientifica di grande livello che raccoglie i maggiori esperti mondiali di aritmia. L’ablazione a radiofrequenza è una tecnica usata per il trattamento della fibrillazione atriale. In ablazione, uno o più tubi (cateteri) flessibili e sottili sono guidati mediante raggi X nei vasi sanguigni e diretti al muscolo del cuore. Un impulso di energia a radiofrequenza è in grado di distruggere piccolissime aree di tessuto che producono segnali elettrici anomali. L’innovazione introdotta dal dottor Pappone consiste nell’aver utilizzato un computer per controllare a distanza un campo magnetico che guida la punta del catetere portandolo in posizione, grazie all’impiego di avanzate connessioni telematiche e di un nuovo sistema elettromagnetico di mappatura del cuore che sostituisce il più tradizionale e oneroso sistema a raggi X. Una ricerca clinica condotta dal dottor Pappone, pubblicata sulla prestigiosa rivista cardiologia Journal of the American College of Cardiology ha recentemente dimostrato che i magneti guidati dal computer forniscono un controllo del catetere più preciso e con meno rischi di complicazioni associati all’intervento. …………………………………………………………………………………. La fibrillazione atriale è una comune aritmia del cuore causata da un problema nella conduzione degli impulsi elettrici nelle camere superiori o atri del cuore: sono oltre 5 milioni le persone che ne soffrono al mondo e ogni anno si ammalano oltre 600. 000 italiani. La fibrillazione atriale ha un alto costo sociale poiché si tratta di una forma di aritmia che richiede un elevato tasso di ospedalizzazione: solo negli Stati Uniti ogni anno si spendono oltre 7 miliardi di dollari per curare questa patologia. La macchina con cui il Dottor Pappone ha operato a Boston è prodotta da Stereotaxis Inc. Ed è un sistema molto avanzato che consente ad una particolare sonda di navigare con precisione all’interno del corpo umano fino a raggiungere con estrema accuratezza l’esatto punto dove il cardiologo deve intervenire. Questa macchina semplifica e aiuta l’azione del cardiologo rendendo l’intervento più preciso e sicuro. Inoltre, è un sistema totalmente digitale, e questo consente all’operatore, come nel caso dell’intervento da Boston, di non essere obbligatoriamente accanto al paziente durante l’intervento. Non richiede nessun intervento manuale diretto per operare, ed è comandabile a distanza attraverso una console dedicata. Il sistema è distribuito in Italia da ab medica S. P. A. Ed in particolare la macchina che sta utilizzando il Prof. Pappone è stata messa a disposizione del San Raffaele, che ab medica considera la più importante e qualificata struttura medico-scientifica in Italia. Il Prof. Pappone è leader a livello mondiale nel settore della elettrofisiologia, e ab medica è molto orgogliosa di aver potuto contribuire a questo eccezionale intervento. E’ consuetudine di ab medica di importare e gestire quanto di più avanzato la medicina propone, in particolare proprio al San Raffaele è in funzione il Sistema per la chirurgia robotica daVinci, nel Reparto di Urologia. Ab medica S. P. A. Nasce nel 1984 grazie a Aldo Cerruti, che fonda l’Azienda dopo aver lavorato presso la Bosa Elettromedicali, ditta che negli anni ‘60 e ‘70 introdusse Italia le più importanti tecnologie che hanno consentito la nascita e lo sviluppo della Cardiochirurgia. Aldo Cerruti, Presidente e Amministratore Unico di ab medica, ha saputo scegliere i suoi collaboratori in grado di consolidare l’immagine dell’Azienda a livello nazionale e internazionale, portandola ad un livello molto elevato grazie ad una collaborazione costante con le ditte più prestigiose al mondo in alcuni dei settori più avanzati del medicale. Ab medica importa e distribuisce in esclusiva in tutta Italia e anche in Europa una vasta gamma di dispositivi medici specialistici, e si occupa dell’installazione ed assistenza tecnica per sistemi robotici daVinci di chirurgia e radiochirurgia. Grazie all’impegno costante di ab medica che negli ultimi anni ha importato apparecchiature di chirurgia robotica (Cyberknife, da vinci robot, Stereotaxis), l’Italia è considerata oggi il Paese numero uno per la Chirurgia Robotica in Europa. .  
   
   
LA TERAPIA INSULINICA DI NUOVA GENERAZIONE: ARRIVA ANCHE IN ITALIA DETEMIR (LEVEMIR) LANCIATO DA NOVO NORDISK IL PRIMO ANALOGO LENTO DELL´INSULINA DI SECONDA GENERAZIONE  
 
 Milano, 31 maggio 2006 - È disponibile anche in Italia Detemir (Levemir), il primo analogo lento dell´insulina di nuova generazione della Novo Nordisk che controlla l´incremento di peso corporeo generalmente connesso alla terapia insulinica e garantisce maggiore riproducibilità ed affidabilità, una minore variabilità intra-paziente rispetto alle terapie disponibili, consentendo alle persone diabetiche di raggiungere un livello glicemico preciso e costante. Innovativo anche il meccanismo d´azione: un acido grasso fissato alla molecola di insulina permette a Detemir di legarsi con l´albumina circolante consentendo un rilascio ad una velocità costante. Ciò consente ai livelli glicemici si rimanere entro un intervallo prevedibile. Fino ad oggi, la variabilità della risposta metabolica delle terapie disponibili ha rappresentato un ostacolo al raggiungimento di un buon controllo metabolico. Iniezioni sottocutanee di dosi identiche di un preparato insulinico spesso si traducono in variazioni notevoli della risposta metabolica nello stesso soggetto, cosa che può portare a crisi ipoglicemiche impreviste. Studi recenti hanno dimostrato che Detemir comporta una minor variabilità dell´assorbimento e degli effetti sulla glicemia rispetto a Insulina Nph o insulina glargine nei soggetti con diabete di tipo 1. Un altro studio ha dimostrato che la variabilità intra-paziente a livello di valori della glicemia a digiuno, dopo iniezione sottocutanea di Detemir, è inferiore a quella di Nph. "L´assorbimento prevedibile e costante dell´insulina in circolo è una sicurezza fondamentale per la persona diabetica" ha commentato il professor Domenico Cucinotta, professore ordinario di medicina interna presso l´Università di Messina e Direttore dell´unità operativa di Malattie Metaboliche del Policlinico di Messina "poiché si traduce in un minor rischio di iperglicemia ed ipoglicemia e complicanze consentendo di migliorare il controllo della propria malattia". Allo stesso modo, l´insulina prevedibile è considerata più che positivamente dai medici in quanto garantisce un miglior controllo e risultati terapeutici più efficaci consentendo al medico, oltre che al paziente, di realizzare gli obiettivi terapeutici individuali. Maggiore stabilità, migliore prevedibilità e costanza di azione sono associati ad un altro vantaggio di Detemir: il controllo e la riduzione dell´aumento ponderale che rappresenta una conseguenza frequente e indesiderata della terapia insulinica. Tutti e nove gli studi su Detemir (Levemir) condotti fino ad oggi su oltre 4. 000 pazienti hanno concluso che il peso medio è significativamente inferiore nei gruppi Detemir rispetto ai gruppi insulina Nph al termine del trattamento. In generale, i soggetti del gruppo Detemir non hanno registrato un aumento ponderale indesiderato mentre i soggetti trattati con insulina Nph tendevano ad aumentare di peso nel corso del trial. "Le insuline fino ad oggi disponibili provocavano un aumento fino a 1,6 chilogrammi di peso" afferma il professor Emanuel Bosi, direttore dell´unità ospedaliera Medicina Generale, Diabetologia, Endocrinologia e Malattie Metaboliche dell´Università Vita-salute San Raffaele "La questione del peso è determinante nella cura del diabete e la novità rappresentata da Detemir consiste, tra l´altro, proprio nel ridurre l´aumento ponderale spezzando quella sorta di circolo vizioso obesità-diabete-aumento di peso causato da insulina". Il diabete è in costante crescita in tutti i paesi industrializzati. Tra le cause principali cattive abitudini alimentari, sedentarietà, obesità ed uno stille di vita scorretto. In Italia si stima che i malati di diabete siano circa 3 milioni, un terzo dei quali non sa di esserlo. Il 3-4% è affetto dal diabete mellito di tipol - che colpisce i più giovani -, il restante 96-97% dal diabete di tipo 2 - che colpisce prevalentemente dopo i 45 anni. .  
   
   
DIABETE: L´INTERVISTA AGLI ESPERTI A COLLOQUIO CON I PROFESSORI EMANUELE BOSI E DOMENICO CUCINOTTA  
 
 Milano, 31 maggio 2006 – Di seguito il testo di un incontro con Emanuele Bosi, Direttore U. O. Medicina Generale, Diabetologia, Endocrinologia e Malattie Metaboliche dell´Università Vita-salute San Raffaele e Domenico Cucinotta, Professore ordinario di medicina interna presso l´Università di Messina e Direttore dell´U. O. Malattie Metaboliche del Policlinico Universitario di Messina. Quanti sono i malati di diabete nel mondo e Italia? Qual è l´incidenza della malattia? Bosi - Nel mondo ci sono circa 200 milioni di diabetici di cui 3 milioni solo in Italia. Ma il numero è in costante crescita tanto che si stima che tra vent´anni ci sarà un incremento dei casi del 50%. Cucinotta - La malattia interessa quasi il 5% della popolazione ma se si fa riferimento alla popolazione adulta si arriva ad oltre il 10%, di cui quasi la metà ignora di essere diabetico Cosa determina questo incremento? Bosi - I fattori sono fondamentalmente due: l´invecchiamento della popolazione e l´incremento degli obesi. Fattori che riguardano in modo particolare l´Italia, uno dei paesi più vecchi del mondo e con il più alto tasso di obesi. Cucinotta - Si consideri che il diabete di tipo 2 compare dopo i 45 anni — a differenza del tipo 1 che colpisce di più i giovani — ed è appunto favorito da obesità e sedentarietà. Un corretto stile di vita (dieta equilibrata e attività fisica) sarebbe in grado di prevenire la malattia e di contribuire ad evitare le complicanze del diabete, ma sono ormai decine le statistiche che registrano quanto poco gli italiani siano disposti a seguire una dieta equilibrata e soprattutto ad abbandonare la pigrizia. E in questo modo l´incidenza della malattia continua a crescere. Quale dunque la miglior gestione del diabete? Cucinotta - Si fonda su tre elementi: la dieta e l´esercizio fisico, su cui non mi stancherò mai di insistere, e i farmaci, tra cui l´insulina. In una persona sana l´insulina viene naturalmente prodotta dal pancreas ogni volta che il nostro organismo lo richiede e viene liberata in maniera lenta e continua quando il soggetto è a digiuno (secrezione basale) ed in maniera rapida e breve in coincidenza dei pasti (boli). Nei diabetici in cui ciò non avviene più, e cioè in tutti i diabetici di tipo 1 ed in molti di quelli di tipo 2 dopo alcuni anni di malattia, si deve cercare di simulare al meglio la secrezione del pancreas, iniettando dall´esterno l´insulina necessaria, sia quella basale ("insulina lenta") che i boli ("insulina rapida"). Bosi - Lo scopo della gestione del diabete è infatti aumentare il controllo della glicemia e mantenere il livello di glucosio nel sangue il più possibile simili a quelli di una persona normale. D´altra parte c´è da considerare che proprio per effetto dell´insulina il livello di glucosio nel sangue può scendere troppo dando adito alla cosiddetta ipoglicemia. Che cosa comporta l´ipoglicemia? Bosi - L´ipoglicemia è la più frequente complicanza acuta del diabete mellito insulinodipendente e rappresenta il principale limite del trattamento intensivo della malattia, finalizzata ad una normalizzazione della glicemia. Ii paziente accusa tremore, sudorazione, tremolio, tachicardia e stato confusionale. Sintomi non sempre pericolosi ma comunque problematici soprattutto se si verificano durante la notte Cucinotta - L´attacco ipoglicemico notturno, ovvero l´episodio che si verifica durante il sonno, è pericoloso perché la persona che dorme non sempre si risveglia e non può perciò ricorrere a misure adeguate. L´attacco ipoglicemico condiziona perciò la qualità di vita del diabetico? Bosi - Sì, perché i sintomi descritti lo spaventano e gli procurano un pesante disagio. Vive con la paura di un prossimo eventuale attacco che, sebbene nella maggior parte dei casi, non è pericoloso, ha però un impatto non secondario sulla qualità di vita. Cucinotta - Anche per ridurre il rischio di ipoglicemie oggi sono utilizzati gli analoghi dell´insulina a lento rilascio. In cosa si differenzia l´insulina "lenta" dalle altre? Bosi - Ha un effetto prolungato e cioè viene rilasciata gradatamente nel sangue senza sostare a lungo nel sottocutaneo Cucinotta - Ciò implica una maggiore stabilità e costanza dei suoi effetti, evitando variazioni notevoli da un giorno all´altro ed evitando i picchi di azione, che sono responsabili dell´ipoglicemia Ci sono novità terapeutiche a riguardo? Cucinotta - Il detemir è la novità più recente in questo campo. Rispetto alle altre insuline lente ha un minor rischio di indurre ipoglicemia. Infatti Detemir è l´unica insulina ad avere un particolare legame chimico con l´albumina, caratteristica che consente l´assorbimento ottimale del farmaco. Bosi - Detemir ha un profilo farmacologico più costante e un andamento più controllabile che significa perciò meno possibilità di ipo e iperglicemie. Gli studi hanno evidenziato che i pazienti trattati con detemir hanno ottenuto una riduzione dell´emoglobina glicosilata, della glicemia a digiuno e delle ipoglicemie notturne. A questa riduzione si associa un altro elemento importante: il controllo dell´aumento ponderale. 4 Significa che non si aumenta di peso? Con le altre insuline ciò invece accade? Bosi - Uno degli effetti collaterali delle terapie insuliniche è anche l´aumento del peso corporeo. Detemir invece, come dimostra un recente studio, ha consentito una riduzione dell´incremento ponderale. Cucinotta - Rispetto ad altre insuline che provocano di media un aumento ponderale di 1. 6 kg, detemir determina un aumento decisamente inferiore (kg. 0,9). La questione del peso non è di secondaria importanza nella gestione della malattia. Infatti se sovrappeso e obesità sono correlata al diabete, le terapie a base d´insulina possono causare a loro volta un significativo aumento ponderale dando luogo ad una sorta di circolo vizioso. La nuova insulina detemir presenta dunque un vantaggio importante costituito appunto dal ridurre significativamente l´aumento ponderale del paziente diabetico. .  
   
   
PIERREL SPA: APPROVATA IN UK E IRLANDA LA PRODUZIONE DEL CITANEST PER CONTO DELLA MULTINAZIONALE DENTSPLY  
 
Milano, 31 maggio 2006 - Pierrel S. P. A. , società italiana attiva nel settore farmaceutico specializzata nel ricerca, sviluppo e produzione su commessa di medicinali, recentemente quotatasi al mercato Expan, gestito da Borsa Italiana, comunica di aver ottenuto l´autorizzazione a produrre, nel Regno Unito ed Irlanda, per conto della multinazionale farmaceutica Dentsply, la specialità medicinale Citanest (anestetic dentale). Per lo stesso medicinale, Dentsply, ha inoltre avviato le procedure di autorizzazione per la produzione c parte di Pierrel Spa in Australia e Nuova Zelanda. Con queste autorizzazioni in Uk e Irlanda, Pierrel consolida ulteriormente la sua partnership produtti` con Dentsply. "Siamo molto soddisfatti di questo risultato - ha commentato l´Amministratore Delegato di Pierrel Sp1 Canio Mazzaro - che testimonia il consolidamento del rapporto che ci lega a quella che è una delle p: importanti multinazionali del settore. Senza contare che le nuove registrazioni si tradurranno in u incremento della nostra produzione di anestetici dentali in tubofiala". .  
   
   
TERREMOTO A GIAVA: È CORSA CONTRO IL TEMPO LA RETE CARITAS IN PIENA MOBILITAZIONE  
 
Roma, 31 maggio 2006 - “Acqua potabile, attrezzature medico-sanitarie, prodotti per l’igiene, alimenti liofilizzati, attrezzature per cucine, tende e teli impermeabili”. Sono questi - per Padre Sigit Pramudji, direttore di Caritas Indonesia (Kwi-karina) - gli aiuti più urgenti per gli sfollati. La rete Caritas si è subito attivata, dopo il terribile terremoto che ha colpito l’isola di Giava, in particolare la provincia di Diy (Darah Istimewa Yogyakarta), con danni e vittime in 5 regioni: Bantul, Kulon Pogo, Sleman, Gunung Kidul, Jogja. D’intesa con l’arcivescovo di Semarang, con il Dipartimento emergenze e con la Commissione sanitaria della Conferenza Episcopale, sono stati mobilitati operatori e strutture. Lavorano a pieno ritmo i 7 ospedali dell’Arcidiocesi, mentre 10 medici e 100 infermieri hanno costituito dei team mobili per visitare le zone colpite e curare sul posto feriti e traumatizzati. Sono stati inoltre distaccati a Yogyakarta altri 5 medici e 25 infermieri, provenienti da Jakarta e Bandung. La rete internazionale Caritas sostiene queste attività e si sta concentrando su: distribuzione a 5. 000 famiglie di generi di prima necessità, assistenza medica con team mobili a 10. 000 persone, tende per 1. 800 persone. Padre Ismartono, dell’Unità di crisi di Caritas Indonesia, è arrivato ieri da Giacarta e con rappresentanti della diocesi di Semarang si è recato a Yogyakarta. Caritas Italiana ha subito espresso vicinanza alla popolazione, ha messo a disposizione di Caritas Indonesia un primo contributo per i bisogni più urgenti e fa appello ancora una volta alla solidarietà dei donatori. In Indonesia Caritas Italiana – proprio grazie alla generosa risposta di migliaia di persone, famiglie, gruppi, realtà diocesane e comunità - è già attiva con due operatori e interventi di sostegno e di ricostruzione per circa 5 milioni di euro, dopo il devastante maremoto del 26 dicembre 2004 e il terremoto che ha colpito l’isola di Nias il 28 marzo 2005. Per contribuire: causale “terremoto Giava-indonesia 2006“ - c/c postale n. 347013. - c/c bancario 11113 - Banca Popolare Etica, Piazzetta Forzatè 2, Padova – Cin: S Abi: 05018 Cab: 12100 Iban: It23 S050 1812 1000 0000 0011 113 - Bic: Ccrtit2t84a - c/c bancario 10080707 - Banca Intesa, p. Le Gregorio Vii, Roma – Cin: D Abi: 03069 Cab: 05032 Iban: It20 D030 6905 0320 0001 0080 707 - Bic: Bcititmm700 Cartasì e Diners telefonando a Caritas Italiana 06/541921 (orario di ufficio) .  
   
   
DIMINUISCE IN EUROPA IL NUMERO DEI FUMATORI LO RIVELA UN SONDAGGIO DI EUROBAROMETRO IN OCCASIONE DELLA GIORNATA MONDIALE SENZA TABACCO  
 
Bruxelles, 31 maggio 2006 - Negli ultimi tre anni il numero di fumatori in Europa è diminuito del 6%, passando dal 33% nel 2002 al 27% nel 2005. Sono invece aumentati gli europei che dichiarano di non aver mai fumato (dal 42% al 47%) e sono l’80% quelli che auspicano l´introduzione del divieto di fumo nei locali pubblici. Queste le principali constatazioni che emergono dall´ultima indagine di Eurobarometro pubblicata alla vigilia della Giornata mondiale senza tabacco del 31 maggio che quest´anno si presenta con lo slogan "Tabacco: mortale sotto qualsiasi forma o maschera". La Commissione europea sostiene l´iniziativa attraverso una vasta gamma di azioni e in particolare le venticinque manifestazioni nazionali nell’ambito della campagna "Help", lanciata nel marzo 2005, il cui obiettivo è di dissuadere i non fumatori dall´iniziare a fumare e aiutare i fumatori a smettere. Markos Kyprianou, commissario europeo per salute e la tutela dei consumatori ha dichiarato: "Questa indagine mostra che stiamo compiendo progressi nella riduzione del numero di fumatori e rivela una crescente ostilità al fumo in Europa". "Sono felice che la situazione evolva nel senso auspicato - ha proseguito Kyprianou - e che il messaggio stia finalmente passando: fumare è una pazzia, nociva per voi e per chi vi sta vicino". Il commissario ha inoltre confermato che la lotta di Bruxelles contro il tabagismo proseguirà su tutti i fronti e ha esortato gli Stati membri ad adottare misure più energiche. Tra gli interessanti risultati dell´indagine di Bruxelles emerge che la percentuale di persone che hanno smesso di fumare è cresciuta dal 19% al 22%. I meno dipendenti sono le donne e i giovani. In particolare sono proprio i ragazzi i più infastiditi dal fumo passivo, a causa di caratteristiche spiacevoli come il cattivo odore. Il consumo di tabacco varia considerevolmente da uno Stato membro all´altro: il 75% delle persone è consapevole che il fumo può essere pericoloso per i non fumatori. Iniziative Manifesto della gioventù europea Il "manifesto della gioventù europea" è un progetto sviluppato in collaborazione con il Forum europeo della gioventù. Tra l´autunno 2005 e la primavera 2006 sono state condotte 25 consultazioni nazionali sui giovani e il fumo. L´obiettivo è la redazione di un unico "manifesto della gioventù europea" sul tabacco che sarà presentato alla Commissione nell´autunno 2006. Consultazione sugli ambienti senza fumo La Commissione europea intende pubblicare, a fine anno, un Libro verde sugli ambienti senza fumo che affronti la questione degli effetti del fumo passivo sulla salute umana. La consultazione mirerà a definire il mezzo migliore per combattere il fumo passivo, esaminerà la questione dell’estensione degli ambienti senza fumo e le diverse alternative di intervento. .  
   
   
“WORLD NO TOBACCO DAY” 31 MAGGIO 2006 NO TABACCO….NO PARTY ? PROGETTI CONCRETI A CONFRONTO CON I GIOVANI ISTITUTO NAZIONALE DEI TUMORI MILANO  
 
Milano, 31 maggio 2006 – No tabacco… No party? Secondo un’indagine conoscitiva svolta di recente dalla Commissione Sanità del Senato, in Italia fumano il 32,6% dei ragazzi e il 20,7% delle ragazze tra i 15 e i 24 anni. Inoltre, l´età in cui si comincia a fumare tende pericolosamente ad abbassarsi: 13 anni in media, con un’allarmante precocità nelle adolescenti (7 su 10 accendono la prima sigaretta già a 12 anni). “Proprio per questo all’Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori” dice Loredana Maspes, Commissario Straordinario dell’Int “in occasione del World No Tobacco Day invitiamo, in via Venezian 1, oltre 300 ragazzi delle scuole medie e superiori, per un incontro in Aula Magna sulla prevenzione e le novità della ricerca per la qualità dell’aria e della vita. Vogliamo confrontarci, dialogare, dare spazio ai giovani, informarli e coinvolgerli”. Nel corso della mattinata (programma in allegato) si effettuerà un esperimento semplice, ma di impatto e in diretta sul fumo residuo nei polmoni dopo l’ultima boccata di sigaretta; saranno presentati i risultati di progetti concreti sul territorio nazionale a favore della salute (attività del Centro Prevenzione Danni da Fumo dell’Int, ricerche per prevenire e per curare la dipendenza tabagica, dati sulle multinazionali del tabacco in Africa e in Europa). Inoltre sarà premiato il prof. Girolamo Sirchia per aver introdotto una legislazione d’avanguardia per la protezione dei cittadini dai danni del fumo di tabacco e saranno consegnati dei certificati smoke-free e attestati di merito a Bp Italia, azienda libera dal fumo, a Buongiorno Spa, per l’iniziativa “Oggismetto” (un servizio gratuito di duemila Mms motivazionali per chi vuole smettere di fumare), alla Facoltà di Odontoiatria (la scelta dei dentisti per la salute), ai protagonisti di Idee In Fumo (campagna contro il fumo ideata dai giovani di tutta Italia). “Non bastano gli appelli che vengono ogni anno lanciati alla società civile per la Giornata mondiale senza fumo,” sottolinea Roberto Boffi, responsabile del Centro Prevenzione Danni da Fumo dell’Int, ”il nostro è un impegno costante nel tempo: noi lavoriamo ogni giorno, in ospedale e sul territorio, portiamo avanti progetti reali al servizio del cittadino, creando sinergie e collaborazioni anche con aziende e con i media, come importanti testate giornalistiche, le Iene e i comici di Zelig. Puntiamo a fornire un ausilio pragmatico e puntuale, utile a far sentire il fumatore meno isolato ed è importante dialogare con i ragazzi, che ci danno spunti di crescita e confronto, informarli correttamente perché sono loro il nostro futuro, e aiutare giovani e anche meno giovani nella lotta contro questa grave dipendenza. Questo perchè smettere di fumare è ancora oggi l’azione più importante che ogni cittadino possa fare per combattere il cancro”. Carmen Covito, scrittrice, reciterà e commenterà in maniera divertente anche alcune parti del suo recente libro intitolato “L’arte di smettere di fumare (controvoglia)” e risponderà alle domande dei partecipanti. 31 Maggio – in Int - Spazio E Confronto Con I Giovani Su Dati E Progetti Concreti Quota Mille per l’Ambulatorio per la prevenzione dei danni da fumo dell’Int e il progetto Mild a favore del cittadino “Abbiamo raggiunto quota 1000” dice Roberto Boffi, dell’Int, ”ovvero 1000 persone sono state da noi assistite presso il nostro Ambulatorio per la prevenzione dei danni da fumo. Non solo li aiutiamo a smettere, ma curiamo anche i danni, compresi quelli iniziali, che il tabacco provoca nell’apparato respiratorio. Da sempre siamo attivi nel dare alle scuole anche un supporto informativo e di consulenza con incontri anche presso le loro sedi a richiesta dei ragazzi e dei presidi”. Accanto a questo presso l’Istituto Nazionale dei Tumori prosegue il progetto Mild che continua ad arruolare fumatori ed ex-fumatori per verificare la possibilità e l’utilità di una diagnosi precoce del tumore dei polmoni. In questi giorni è stato inoltre attivato un nuovo servizio per la disassuefazione da fumo dei pazienti ricoverati, con un gruppo di infermieri appositamente formati e una psicologa in grado di intervenire in supporto degli ammalati anche in questo delicato ambito, così importante per ottimizzare l’efficacia delle cure oncologiche e per la qualità della vita. Queste iniziative completano la consueta presa in carico che l’Int fa delle persone ammalate dei tumori fumo-correlati, mettendo a loro disposizione cure chirurgiche, chemioterapiche e radioterapiche d’avanguardia. Esperimento In Diretta Studiare il fumo e come le sue particelle ultrafini (Pm10 e Pm2,5) vengono depositate nei polmoni: presentazione degli studi più interessanti sull’argomento e dimostrazione in Aula Magna mediante un esperimento in diretta di quanto i fumatori attivi e passivi trattengano nel loro organismo le sostanze cancerogene e irritative prodotte dalla combustione del tabacco e di come possano inquinare per alcuni minuti ancora dopo l’ultima boccata di fumo. Mms – Meno Male Smetto In occasione della Giornata mondiale senza fumo 2006, Buongiorno Spa conferma il suo impegno nella lotta al tabagismo lanciando per il secondo anno consecutivo “Oggismetto”: il servizio in abbonamento di Mms motivazionali che offre sostegno psicologico a chi vuole smettere di fumare. A partire dal 31 maggio, 2. 000 abbonamenti a “Oggismetto” saranno attivati gratis agli utenti che ne faranno richiesta inviando un Sms con la parola “Smetto” al numero 340. 4311143. Il Marketing E La Diffusione Del Tabacco Prevenire il tabagismo: conoscere e contrastare la diffusione del tabagismo significa confrontarsi con le strategie del marketing del tabacco e contrapporvi azioni efficaci di salute pubblica. Nel corso della mattinata si parlerà del tentativo di diffondere il tabagismo in Africa e si faranno conoscere i documenti che la Bat (proprietaria del vecchio Ente Tabacchi Italiano) teneva nascosti nei suoi archivi di Guildford (Uk). Queste pagine raccontano dello studio, della progettazione e della diffusione di sigarette in grado di rilasciare poco catrame e nicotina nei filtri delle “smoking machine”, che devono testare valori segnalati ai consumatori sul pacchetto, e depositare invece molta nicotina e catrame in più nei polmoni dei fumatori. Inchieste Sui Media Giornalisti contro la lobby: le inchieste delle Iene sul caso Paribas, l’ultimo servizio sull’accordo tra la banca e la famiglia della vittima verrà commentato in diretta dalle Iene Andrea Pellizzari e Pif in Aula Magna presso l’Int.
Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori
Programma del 31 maggio 2006 Ore 10: Aria pulita nei locali pubblici: “…e adesso aiutiamoli a smettere” - Roberto Boffi, responsabile U. F. Prevenzione danni da fumo, Istituto Nazionale Tumori (Int); Ore 10,30: Smettere di fumare. Anche controvoglia… - Carmen Covito, scrittrice; Ore 11: Le nuove frontiere del marketing del tabacco: - La nuova Africa è anche un mercato (Jacques Kazadi, Onlus Buon Samaritano); - British American Tobacco: dai farmers del Malawi all’Ente Tabacchi Italiano (Roberto Mazza, Int); Ore 11,30: Le ricerche per prevenire e per curare la dipendenza tabagica: - Filmato de “Le Iene” sul fumo passivo: commentato dalle Iene Andrea Pellizzari e Pif; - Esperimenti in diretta: un nuovo fattore di inquinamento indoor, il fumo residuo nei polmoni di chi ha appena finito di fumare (Residual Tobacco Smoke) (Giovanni Invernizzi e Ario Ruprecht, Int/società Italiana di Medicina Generale); Ore 12,30: Consegna da parte della Dott. Ssa Loredana Maspes, Commissario Straordinario dell’Istituto Nazionale Tumori, di: Targa al merito al Prof. Girolamo Sirchia “per aver introdotto una legislazione d’avanguardia per la protezione dei cittadini dai danni del fumo di tabacco”; Certificazione smoke-free e attestati “World No Tobacco Day Int” a: Bp Italia: un’azienda libera dal fumo Buongiorno Spa (servizio gratuito di 2000 Mms motivazionali per chi vuole smettere di fumare) Facoltà di Odontoiatria: la scelta dei dentisti per la salute Protagonisti di “Idee in fumo” un anno dopo: - report da due scuole piemontesi - Zelig e il suo nuovo filmato per Educaria Ore 13,30: Chiusura .
 
   
   
CAMBIANO LE LINEE GUIDA SUL FUMO DELL’ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’  
 
Roma, 31 maggio 2006 - Sono in arrivo le nuove linee guida dell’Istituto Superiore di Sanità per la disassuefazione dal fumo di sigaretta. Con una grossa novità: l’introduzione di un nuovo modo di utilizzare i farmaci esistenti, la cosiddetta “Riduzione per smettere”. “Si tratta di una metodologia innovativa che consiste nel ridurre il numero di sigarette fumate almeno del 50% attraverso l’utilizzo della terapia sostitutiva della nicotina somministrata “al bisogno”, mediante inalatori o gomme da masticare” spiega il professor Stefano Nardini Segretario Generale dell´ Aimar (Associazione Interdisciplinare per lo Studio delle Malattie Respiratorie) Chairman del gruppo di studio “Tobacco, Smoking cessation and Health Education” dell´ Ers. L’obiettivo è raggiungere in pochi mesi l’astinenza completa. “Il fumo – prosegue l’esperto - deve essere considerato a tutti gli effetti una malattia per la quale esistono medicine efficaci, il cui uso viene aggiornato dalle linee guida. In questo senso l’introduzione nelle linee guida della “riduzione per smettere” offre l’opportunità di aiutare un maggior numero di persone”. Il nuovo metodo consente infatti di allargare la base dell’intervento, includendo in pratica fra i candidati alla terapia l’80-90% della popolazione di fumatori che altrimenti non verrebbero trattati. Solo una piccola parte dei fumatori, in genere circa il 20%, sono infatti disposti a provare a smettere immediatamente, secondo quanto suggerito dalle precedenti linee guida. Per tutti gli altri fumatori, non ancora pronti a compiere questo passo, l’approccio si era finora basato su una “attesa armata” in cui si cercava di aiutare il paziente a maturare la decisione di smettere attraverso interventi di educazione sanitaria e di counselling. Una strategia che però spesso finiva col farsi sfuggire l’opportunità di procedere con la disassuefazione. Le nuove linee guida, consentendo di sostituire questo approccio con la “riduzione per smettere”, sembrano dunque destinate a incidere in maniera rilevante sul trattamento dei fumatori. Analogamente al precedente, anche il nuovo documento raccomanda un comportamento “attivo” nei confronti del fumo a tutti gli operatori sanitari, ribadendo in particolare la centralità del ruolo della medicina generale nell’assistenza primaria e il ruolo della terapia farmacologica. “Le nuove linee guida aiutano a inquadrare correttamente le due grandi categorie di fumatori che devono essere trattati - ricorda lo pneumologo -. Si tratta da un lato dei fumatori che non hanno particolari fattori di rischio (in genere i giovani) per i quali si può parlare di una bassa priorità di intervento, mentre dall’altra sono invece i fumatori che, o per fattori di rischio concomitanti o perché addirittura già malati, necessitano di una maggiore intensità di intervento e in cui lo smettere di fumare ha una immediata conseguenza positiva e sui quali quindi l´ intervento è prioritario”. Per entrambe le categorie di fumatori il ricorso alla terapia sostitutiva della nicotina rappresenta un presidio terapeutico fondamentale, in grado di aumentare significativamente le percentuali di successo dell’intervento di disassuefazione. In questo contesto, la cosiddetta riduzione per smettere ha il vantaggio di poter essere utilizzata con successo nella popolazione di fumatori che, pur intenzionati a smettere, non sono ancora pronti a un percorso di disassuefazione che prevede la sospensione completa e immediata del fumo, ma anche in chi, pur non avendo ancora maturato la decisione di smettere, è comunque disposto a provare a percorrere la strada verso la disassuefazione attraverso una riduzione graduale delle sigarette fumate. La nuova tecnica può inoltre essere proposta anche alla popolazione in cui la cessazione del fumo è indicata per motivi di salute e che, nonostante questo, non vogliano smettere. La diminuzione del 50% del numero di sigarette fumate si traduce infatti in una significativa riduzione dei danni provocati dal fumo; il successo nel dimezzare le sigarette contribuisce inoltre a rinforzare nel fumatore la fiducia in se stesso e nella possibilità di “farcela” a smettere definitivamente. “Grazie all’uso delle gomme o degli inalatori di nicotina si dà tempo al fumatore di sviluppare nuove abitudini e nuovi stili di vita e di prepararsi alla disassuefazione definitiva – spiega Nardini -. Recenti studi mostrano che l’utilizzo della terapia con nicotina consente di raggiungere percentuali di riduzione del fumo, con successiva disassuefazione definitiva, nettamente superiori a quelle ottenute con il placebo, con tassi di successo che vanno da almeno il doppio a 3 volte di più”. .  
   
   
PROGETTARE IN PIETRA PER UN NUOVO RINASCIMENTO IL SOTTOSEGRETARIO AL COMMERCIO INTERNAZIONALE AGOSTINI INAUGURA OGGI MARMOTEC 2006. CONFERENZA DEL GRANDE ARCHITETTO MARIO BOTTA SUL SUO RAPPORTO CON I MATERIALI NATURALI  
 
 Carrara, 31 maggio 2006 - Il sottosegretario alle Politiche europee e al Commercio internazionale Mauro Agostini inaugura oggi a Carrara la 27° edizione della fiera mondiale del marmo, oltre 440 espositori, 22 mila metri quadri di stand e un ricco programma di convegni fino al 3 giugno (www. Carraramarmotec. Com). Tra gli incontri di cartello la conferenza del grande architetto svizzero Mario Botta (venerdì 2 giugno, ore 10) sul tema I marmi e le pietre in un nuovo Rinascimento. Allievo di Carlo Scarpa, collaboratore di Le Corbusier e Louis Kahn, Botta ha firmato grandi progetti in tutto il mondo (dal Museo d’arte Moderna a San Francisco alla cattedrale di Evry, dal Centro dell’Eredità Ebraica a Tel Aviv alla ristrutturazione della Scala di Milano) e, come noto, rappresenta una particolare filosofia progettuale basata sull’idea di un abitare, individuale o collettivo, inteso come “riparo e rifugio”, comunque sempre in diretta relazione con il paesaggio esterno. Da qui l’uso sapiente della geometria e la semplicità degli elementi architettonici, che costituiscono il linguaggio compositivo delle sue opere. Da qui la stessa predilezione per i materiali naturali fondamentali in molti suoi progetti, dalle case unifamiliari in Ticino, ai musei, alle chiese. “Meglio la pietra dell’alluminio, meglio i mattoni in cotto degli specchi”, dice per sottolineare le sue note preferenze per i materiali naturali. Preferenze radicate al punto da fargli ormai considerare marmi e pietre appunto come pilastri di un nuovo Rinascimento. “I materiali naturali”, spiega, anticipando i temi della conferenza, “sono caratterizzati da grande duttilità: quella di modificare, nello spazio e nel tempo, il loro aspetto, la loro struttura e quindi anche la loro immagine. Sono materiali che, molto meglio di altri, vivono in termini positivi il trascorrere del tempo, variabile fondamentale del lavoro architettonico. Dunque, se ho la possibilità di utilizzarli, lo faccio volentieri”. ”. Progettare e costruire, aggiunge, è un atto sacro. “La finalità del fatto architettonico”, ricorda, “è quella di offrire valori abitativi di qualità contrapposti a immagini puramente estetiche. La ricerca di una migliore qualità di vita passa attraverso la ricerca di una migliore qualità dello spazio in cui si vive e quindi dell’architettura. Costruire è un’azione che trasforma una condizione di natura in una condizione di cultura. Per questo credo che si debba riconoscere a questo atto un valore sacrale relazionato al lavoro e alle trasformazioni attuate dall’uomo”. Secondo Botta, “la cultura del moderno ha purtroppo sempre coltivato la divisione del lavoro e quindi delle arti, una concezione che oggi la nostra cultura globale può forse finalmente superare. L’artista, quando offre qualità, propone un’interpretazione diversa e arricchente, intrigante e complessa, con un rapporto di reciproco arricchimento fra artista ed architetto”. Quali progetti affronterà in futuro? “Quelli che mi saranno proposti dalla società civile. L’architetto ha la prerogativa di rispondere direttamente alle richieste formulate dalla collettività. Non c’è invenzione possibile se non rispondendo alle esigenze della storia. L’architetto lavora attorno al territorio della memoria nell’intento di dare risposte alle esigenze formulate dal proprio tempo. In questo impegno la pietra ha un valore non solo estetico, ma sostanziale”. .  
   
   
"GIANNI BERENGO GARDIN REPORTAGE SU CARLO SCARPA FOTOGRAFIE 1966-1972 " 1 GIUGNO 2006 VICENZA, PALAZZO BARBARAN DA PORTO  
 
Vicenza, 31 maggio 2006 - Nell’ambito delle celebrazioni del centenario della nascita di Carlo Scarpa (1906-1978) e in occasione della presentazione del volume Il complesso monumentale Brion a San Vito d’Altivole di Vitale Zanchettin (Venezia, Marsilio 2005), il Centro Internazionale di Studi di Architettura A. Palladio di Vicenza inaugura un’esposizione monografica sulle fotografie di Gianni Berengo Gardin conservate nella collezione della Fototeca Carlo Scarpa. La mostra, curata da Maddalena Scimemi e allestita da Alessandro Scandurra nelle sale di Palazzo Barbaran da Porto, propone una spettacolare selezione di fotografie in bianco e nero rimaste inedite nelle oltre duecento mostre personali che fino ad oggi sono state dedicate a quello che Italo Zannier ha definito come “il fotografo italiano più ragguardevole del dopoguerra”. Verrà offerta al pubblico l’opportunità di confrontarsi con le stampe originali dalle quali è stato tratto il corpus iconografico del volume di Zanchettin, ovvero con una documentazione straordinaria realizzata a cantiere ancora aperto, nella quale il vigore plastico del progetto scarpiano viene esaltato con drammaticità e lirismo dalle inquadrature di Berengo Gardin. Saranno inoltre esposte fotografie che ritraggono alcuni momenti della vita e dell’opera dell’architetto ‘catturati’ dal Fotoreporter in missione a Venezia: ritratti di Carlo Scarpa e di alcuni suoi celebri estimatori, allestimenti per le Biennali d’Arte, architetture in cantiere e vernissages rivivranno nelle fotografie di Berengo Gardin raccontando tante storie parallele con la freschezza e l’ironia del suo sapiente obiettivo. Sostenitore della fotografia come ‘documento della realtà’, Gianni Berengo Gardin sarà presente in mostra con una videointervista accompagnando i visitatori attraverso i suoi reportages, per ripercorrere l’esperienza condotta sull’opera di Scarpa e trent’anni di professione dedicati a fotografare architettura. Il 1 giugno 2006 alle ore 17,00 nel Palazzo Barbaran da Porto sarà inaugurata la mostra: Gianni Berengo Gardin Reportage su Carlo Scarpa Fotografie 1966-1972 assieme alla presentazione di due libri: Erilde Terenzoni (a cura di) Carlo Scarpa. I disegni per Tomba Brion. Inventario, Electa, Milano 2006; Vitale Zanchettin Il complesso monumentale Brion a San Vito d’Altivole (Venezia, Marsilio 2005). Interverranno oltre gli autori dei libri e al fotografo anche i seguenti relatori: Pio Baldi, Direzione Generale per l’architettura e l’arte contemporanee; Ennio Brion, Milano; Kurt W. Forster, Yale University; Franco Miracco, Regione del Veneto; Italo Zannier, Università di Venezia. Il Centro Internazionale di Studi di Architettura A. Palladio aderisce al week-and di architettura “tre giorni con Carlo Scarpa”del 2-3-4 giugno 2006 con delle visite guidate gratuite eseguite da giovani studiosi scarpiani. .  
   
   
I DRIPPINGS DI LUIGI LANARO, DIVENTANO OPERE SENZA TEMPO  
 
Milano 31 maggio 2006 - Luigi Lanaro abita e lavora a Milano e vanta innumerevoli contesti espositivi in Italia e all´estero. La sua produzione artistica, sempre più numerosa, coglie l´interesse dei collezionisti più attenti. Dal 2003 produce annualmente un catalogo proprio che riassume le attività svolte durante l’anno. Il suo sito www. Luigilanaro. It illustra la sua produzione nel corso del tempo. La maturazione dell´artista continua con l´applicazione di segni che diventano di inconfondibile riconoscimento come la serie di 101 opere dedicate agli elementi chimici. Ogni opera infatti, riporta il nome di un elemento chimico dalla A alla Z, per poi svilupparsi in composizioni meno fitte e sempre più diradate ottenendo delle parabole colorate. I drippings di Luigi Lanaro, diventano così delle opere senza tempo. Superfici ricoperte di attenzione, impegno, costanza forma e colore. Carichi di energia, i suoi segni diventano inconfondibili gesti quotidiani da dove emergono gli argenti e i colori primari che lasciano sempre più spazio a tinte sempre più tenui sopprimendo, oppure esaltando il momento. E´ come se il caos la costanza o la diversità, si possano ripetere continuamente senza limiti. La gioia che spesso si nota nei suoi lavori, è caratteristica dell´insieme e della creatività dell´artista, il quale si esprime con una spontanea libertà, trasmettendo una forte personalità. La ripetizione differente del segno, sprigiona delle composizioni che attraggono ed incuriosiscono chi le osserva, lasciando spazio anche ad una interpretazione propria. Da Gennaio 2000, le sue opere vengono da lui firmate con due mele d´oro e una d´argento, in linea, prendendo spunto da una delle più belle storie della "Metamorfosi" di Ovidio. In differenti opportunità, la stampa si è occupata di Luigi Lanaro mettendo in evidenza che le opere d´arte sono oggetti di uso comune e come tali vengono utilizzate in contesti sempre più ampi uscendo dalle gallerie, grazie alle gallerie d´arte stesse come la Galleria Artelier a cura di Ok Milano Arte-associazione Sud Milano, che amano sperimentare esposizioni d´arte non solo in galleria, ma anche nelle più svariate locations, scelte con cura, che vanno da alberghi a ristoranti, circoli privati, show room e perfino una scuola di danza in occasione della notte bianca a Milano, per avere un impatto diretto con il pubblico. Luigi ha prodotto fino a questo periodo circa 400 opere, sperimentando materiali vari: Plexiglass, tele, tavole, metalli. Pur essendo affascinato dall´arte concettuale e dalla fotografia, egli viene identificato come pittore d´arte moderna con delle ottime prospettive di sviluppo. Il 2006 sarà caratterizzato dalla realizzazione di opere di grande formato utilizzando tele di 85 cm x 150. Il recente catalogo “Parabole” fornisce documentazione sull’attività svolta durante il corso del 2005. Pubblicazione cartacee e nel web, esposizioni, nominativi di coloro che hanno acquisito un’opera durante il 2005 e dei critici che hanno parlato di lui. .  
   
   
IL PRESIDENTE DEL COSTA RICA A FIRENZE PER INAUGURARE LA GRANDE MOSTRA DEL CONNAZIONALE JORGE JIMÉNEZ DEREDIA  
 
Firenze, 31 maggio 2006 - – Il presidente della Repubblica del Costa Rica Oscar Arias Sánchez, premio Nobel per la Pace, sarà a Firenze dal 12 al 14 giugno prossimo per inaugurare la grande mostra di scultura del connazionale Jorge Jiménez Deredia. Il presidente Arias sarà in Europa per inaugurare i campionati mondiali di calcio (Germania – Costa Rica è, come noto, la gara di apertura il 9 giugno) e per alcuni incontri istituzionali. A Firenze sarà ricevuto dal Sindaco Leonardo Domenici e dalle altre autorità. Martedì 13 giugno, alle ore 11,30, parteciperà alla conferenza stampa di presentazione della mostra. Promossa dalla Soprintendenza al Polo Museale Fiorentino e patrocinata dal Comune di Firenze, dalla Provincia e dalla Regione Toscana, l’esposizione ha come titolo Il mistero della Genesi nelle sculture di Jorge Jiménez Deredia. Sarà allestita a Palazzo Pitti nella Limonaia Grande del Giardino di Boboli e resterà aperta al pubblico dal 14 giugno al 24 settembre. Si tratta di venti serie di quattro sculture, anche di imponenti dimensioni, in marmo bianco di Carrara e in bronzo. Due i curatori: il soprintendente Antonio Paolucci e la direttrice di Boboli, Litta Medri. Grazie all’Assessorato alla Cultura di Palazzo Vecchio alcune sculture saranno esposte anche in città. Deredia è noto come primo non europeo chiamato a realizzare una scultura per la cattedrale di San Pietro. Si tratta della statua in marmo di San Marcellino Champagnat, il fondatore dell’Istituto dei Fratelli Maristi delle Scuole. Alta 4,5 metri, fu collocata nel 2000, alla presenza di papa Wojtyla, nella nicchia centrale del transetto sinistro, la sola tra quelle del perimetro esterno realizzata da Michelangelo. Scoperto da Pierre Restany, vate di grandi artisti, Deredia ha 51 anni e da oltre trenta vive e lavora in Italia. Si è laureato in architettura a Firenze e si è diplomato in scultura all’Accademia di Belle Arti di Carrara. E’ stato invitato a Venezia alle Biennali del 1988, 1993 e 1999. Le sue opere monumentali sono ormai esposte in 11 diversi Paesi, Italia compresa. Dal 1989 una sua scultura domina, a Parigi, i Giardini dell’America Latina a Porte de Champerret. .  
   
   
"INCONTRI IN MUSICA" PRESENTA LA MUSICA VENEZIANA PER TASTIERA DEI SECOLI XVI-XVIII  
 
Dolo (Ve), 31 maggio 2006 - "Il Clavicembalo A Venezia - Un percorso musicale dai Balli d´arpicordo alle Sonate nella musica veneziana per tastiera dal secolo Xvi al Xviii". È la proposta del penultimo appuntamento di "Incontri In Musica", in programma giovedì 1 giugno 2006 (ore 21) nella splendida cornice di Villa Tito a Dolo. Protagonista della serata sarà Vania Dal Maso, clavicembalista con all´attivo una lunga esperienza concertistica in Italia e all´estero, come solista e come continuista in varie formazioni. Insegna Teoria della Musica Rinascimentale e Barocca nel Diploma Accademico sperimentale di Strumenti Antichi al Conservatorio E. F. Dall´abaco di Verona. Il concerto è a ingresso gratuito. La quarta edizione di "Incontri In Musica" è stata realizzata dall´Assessorato alla Cultura del Comune di Dolo grazie al rapporto con il Concentus Musicus Patavinus (centro di studi e ricerche e formazione musicale) dell´Università di Padova e con la Schola Gregoriana di Venezia, oltre che con il coinvolgimento delle parrocchie di Dolo, Arino e Sambruson, e, quest´anno, delle ville storiche Tito e Badoer Fattoretto, dove saranno ospitati alcuni dei concerti. Va inoltre sottolineata la collaborazione dell´Associazione culturale "Nelle Ville del Brenta" che al termine delle esibizioni accompagnerà gli ascoltatori alla scoperta delle antiche dimore. "Incontri In Musica" è un´occasione di impegno e valorizzazione degli studenti universitari, secondo una linea di attenzione alle risorse giovanili che è una costante delle attività culturali e artistiche dell´Amministrazione. "Il Clavicembalo A Venezia" - Programma Della Serata Il percorso si snoda attraverso un gruppo di composizioni scelte nella vastissima letteratura per strumento a tastiera dei secoli Xvi-xviii. Partendo da alcune miniature di musiche di danza ed arie, e percorrendo la loro evoluzione con le variazioni sul Passamezzo di Giovanni Picchi e la Ciaccona di Bernardo Storace, giunge alla conclusione con la "classica" forma della sonata. Tra gli autori proposti anche Baldassarre Galoppi, Paolo Gardini, Antonio Gardane, Marco Facoli. La musica di danza (Balli d´arpicordo) è una componente importante del repertorio per clavicembalo. La rinfrescante semplicità ed immediatezza che la caratterizza si esprime attraverso le concise melodie, i ritmi ripetitivi, e le chiare strutture. Nella musica strumentale il termine Aria viene usato in senso generico, e indica melodie per il ballo o temi di origine popolare di manifesto carattere cantabile. La naturale evoluzione di così brevi forme è stata quella di prendere a modello la loro struttura musicale come base di nutrite serie di variazioni. La ripetizione quasi ossessiva del modello - mentre altri elementi musicali vengono continuamente variati - è stata definita "ostinato". La Battaglia nasce come composizione musicale attorno al 1500, e ha il suo momento di massimo splendore intorno al 1600. In essa vengono rievocati musicalmente il fragore e i movimenti che accompagnano un fatto d´armi attraverso l´imitazione del trotto dei cavalli, del rullare dei tamburi, degli squilli di trombe guerresche. Addentrandosi nel secolo successivo, gli anni dal 1730 vedono, con l´abbandono graduale della polifonia, il trapasso dall´età barocca allo stile galante. I tratti distintivi di quest´ultimo - che fu allora linguaggio quasi universale - si possono ben riconoscere nelle Sonate di Paolo Gordini e Baldassarre Galuppi. La scrittura prevalente è quella di melodia accompagnata che, con semplicità di mezzi, richiama la cantabilità del teatro: le melodie si rivestono dell´eleganza rococò mantenendo una freschezza dal carattere leggero e piacevole; non mancano momenti drammatici dovuti ad audaci armonie dal carattere patetico che preludono al preclassicismo. Si conclude così un viaggio musicale che offre un panorama variegato delle possibilità sonore del clavicembalo, per mezzo di gradevoli pagine inedite di compositori della scuola veneziana, dei quali ultimi - citando Charles Burney nel suo Viaggio musicale in Italia svoltosi da giugno a dicembre 1770 - il "carattere predominante rimane la delicatezza di gusto e la ricchezza dell´invenzione". Vania Dal Maso Musicista dai molteplici interessi, dopo la maturità scientifica ha portato a termine la formazione musicale con il Diploma di Pianoforte al Conservatorio di Padova, proseguendo lo studio della composizione al Conservatorio di Venezia. Assecondando la passione per le antiche prassi esecutive e l´interpretazione su strumenti d´epoca della letteratura del Rinascimento e del Barocco ha conseguito i diplomi di Clavicembalo a Venezia e di Musica Corale e Direzione di Coro a Padova. Si è perfezionata partecipando ai corsi di W. Kolneder all´Accademia Musicale Chigiana di Siena, e J. B. Christensen a Milano per il basso continuo; di E. Smith e Gordon Murray a Venezia per il repertorio clavicembalistico. Aggregata all´albo dell´Accademia Filarmonica di Bologna come clavicembalista, si dedica alla ricerca della letteratura meno conosciuta e frequentata. Ha all´attivo una lunga esperienza concertistica in Italia e all´estero. Si è esibita all´Accademia Chigiana di Siena, al Teatro La Fenice di Venezia, nella Sala Maffeiana dell´Accademia Filarmonica di Verona e nella Biblioteca Casanatense a Roma, dove ha presentato in duo clavicembalistico con Maria Pia Jacoboni una prima esecuzione assoluta di musiche di Ennio Morricone. È titolare della cattedra di Teoria, Solfeggio e Dettato Musicale al Conservatorio E. F. Dall´abaco di Verona, dove è anche incaricata per l´insegnamento di Teoria della musica Rinascimentale e barocca nel Diploma Accademico sperimentale di Strumenti Antichi. Www. Comune. Dolo. Ve. It .  
   
   
GOLF - MATTEO DELPODIO E MARIANNA CAUSIN VINCONO I CAMPIONATI NAZIONALI JUNIORES  
 
 Milano, 31 maggio 2006 - Matteo Delpodio e Marianna Causin hanno vinto i Campionati Nazionali Juniores, che si sono disputati sul percorso del Parco di Roma Golf Club, nella capitale. Il portacolori del Circolo Golf Torino ha superato in una accesa finale Marco Guerisoli (Biella) per 1 up, mentre la Causin ha ottenuto un chiaro successo ai danni di Giusy Paolillo (Le Pavoniere) per 6/4. La giornata è iniziata con la disputa delle semifinali. Nel torneo maschile, intitolato alla memoria dell’indimenticabile Giuseppe Sabini, Delpodio ha battuto il compagno di club Benedetto Pastore per 3/2 dopo un inizio in salita (1 down dopo 11 buche). Poi nel finale il neo campione ha preso il sopravvento e ha chiuso il match alla buca 16 al termine di una perentoria rimonta. Non ha avuto problemi Guerisoli contro Francesco Bonaga (Padova). Rapidamente in vantaggio di 3 up il biellese si è imposto alla 14ª (5/4). In finale Guerisoli ha avuto un’ottima partenza e si è trovato 3 up dopo cinque buche (vinte la 2, la 4 e la 5). Delpodio ha iniziato a recuperare alla settima, quindi è andato 1 down alla nona, ha pareggiato alla 11ª e alla 12ª ha preso il vantaggio decisivo. Le successive buche, infatti, sono terminate tutte in parità con i due contendenti che hanno concluso la loro prestazione con la sequenza bogey-doppio bogey. Felice il vincitore? Mica tanto: “Spero che quel finale - ha detto - sia stato un prodotto del caldo, perchè sia io che Guerisoli abbiamo fatto degli errori incredibili. Io sono partito, comunque, male e il punteggio dopo sei buche lo ha evidenziato eloquentemente. Poi ho iniziato a giocare bene e ho operato la rimonta. Sostanzialmente il gioco lungo è stato soddisfacente, mentre il putting molto meno”. Nei primi due turni Delpodio aveva eliminato Cristiano Terragni (8/7) e Nicolò Ravano (6/5), mentre Guerisoli aveva estromesso Nunzio Lombardi (2/1) e Lorenzo Gagli (4/3), vincitore della qualificazione medal. Delpodio, ventuno anni, è al terzo titolo individuale dopo i due tricolori match play conquistati nel 2003 e nello scorso mese di aprile. Nel 2005 si è fregiato del tricolore foursome insieme ad Alberto Campanile. Nel torneo femminile, intitolato a Roberta Bertotto azzurra tragicamente scomparsa in giovane età, Marianna Causin ha avuto una semifinale molto complicata contro Alessandra De Luigi (2/1). La veneziana in vantaggio per 2 up dopo 10 buche si è ritrovata 1 down alla 14, poi ha pareggiato alla 15 e ha vinto le due successive accedendo alla finale. Giusy Paolillo, sofferente a una gamba per un colpo dovuto a una pallina errante nella prima giornata di match play, sembrava aver partita vinta facilmente contro Federica Angioletti con un 3 up maturato alla 10ª buca, ma la rappresentante di Carimate, brillante protagonista nella qualificazione medal (vinta con quattro colpi di margine), ha reagito con molta autorità. Alla buca 16 ha dimezzato lo svantaggio, alla 17 ha completato il recupero, poi però ha mandato la palla in acqua con il driver alla 18 e ha dovuto alzare bandiera bianca. La finale non ha avuto storia. Per la verità la Paolillo è passata 1 up alla buca di partenza, ma ha ceduto subito. La Causin è andata sul 3 up dopo sei buche, poi ha realizzato un birdie alla 12 per il 4 up, ha quindi approfittato di un bogey della Paolillo per il 5 up alla 13 buche e alla 14 ha completato il suo capolavoro imbucando per il birdie da circa quattro metri. “Non mi aspettavo - ha detto la neo campionessa - di impormi con questo punteggio, tuttavia ho giocato veramente bene e avevo molta fiducia. Il match più difficile è stato quello con Alessandra De Luigi, che mi ha impegnato al massimo”. Nei primi due turni di match play la Causin ha battuto Francesca Compans (4/3) e Alessandra Averna (3/2), mentre la Paolillo ha sconfitto Chiara Brizzolari (1 up) e Federica Rossi (3/2). La veneziana, diciassette anni, ha collezionato il terzo titolo individuale dopo quelli cadette e ragazze del 2005. .  
   
   
TORNEO GOLF JESOLO: TUTTO ESAURITO PER IL TORNEO DEI MANAGER DELLA MODA DEL PROSSIMO 2 GIUGNO  
 
Milano 31 maggio 2006 - Suitex International Golf Cup 2006, Tutto esaurito per il Torneo di Golf per i manager del settore moda. Suitex International, società internazionale con sede a Mestre, conferma l’appuntamento per il prossimo 2 giugno al Golf Club di Jesolo (Ve) che si preannuncia uno dei Tornei di punta di tutta la stagione. La caratteristica principale è che si tratta del primo Torneo rivolto esclusivamente ai manager della moda, al momento hanno manifestato la loro adesione alcune delle principali Aziende del Fashion Hanno aderito oltre 150 manager provenienti da tutta Italia, dalla Lombardia alla Sardegna, delle principali aziende del Made in Italy tra cui: Giorgio Armani; Dolce E Gabbana; Max Mara; Diesel Spa; Conte Of Florence Spa; Gas; Fashion Toys Spa (Replay); Chimento Gioiellieri Spa; Umbro Italia Srl; Sixty Active Spa (Energie; Miss Sixty; Killah babe; Murphy & Nye); It Holding Spa (Dolce & Gabbana; Versace, Extè; Ferrè; Allison; Just Cavalli; Versace Sport); Swinger International Spa (Fendi Jeans; Roccobarocco; Ungaro fever; Swinger; Laura Biagiotti); Gransasso Maglificio. L’iniziativa è molto attesa, tra gli appassionati anche numerosi giornalisti parteciperanno alla Gara che sarà seguita anche da Rtl, la principale Tv della Croazia. Dall’amministratore Delegato Al Funzionario, Uomini Prodotto, Stilisti, Direttori Commerciali, fino ad arrivare ai Titolari di alcune aziende .  
   
   
A PORTO CERVO MASCALZONE LATINO DIFENDE LA LEADERSHIP  
 
Porto Cervo, 31 maggio 2006 - Torna a correre nelle acque della Costa Smeralda il Mascalzone Latino-capitalia Team Farr 40: l’equipaggio guidato da Vincenzo Onorato si prepara infatti a disputare a Porto Cervo la terza tappa del Circuito del Mediterraneo dove dovrà difendere la leadership nella classifica provvisoria conquistata di recente a Capri. Cambia la formazione a bordo: alla tattica, a fianco di Vincenzo Onorato, in questa quinto evento della stagione 2006 torna Adrian Stead, con Gerry Mitchell alla randa. Russell Coutts tornerà invece a bordo di Mascalzone Latino la settimana successiva per disputare la Sardinia Rolex Cup. L’evento di Porto Cervo, organizzato dallo Yacht Club Costa Smeralda si corre da giovedì 1 giugno a sabato 3: il programma prevede 3 prove a bastone al giorno fino a un massimo di 9 regate. Nelle acque della Costa Smeralda si confronteranno tredici Farr 40, e fra questi cui Cannonball di Dario Ferrari –Eddie Owen tattico-, Joe Fly di Giovanni Maspero –Gabriele Benussi tattico-, Enfant Terrible di Gianluigi Serena –Paolo Cian tattico- e Twt di Marco Rodolfi –Tiziano Nava tattico-. Oltre a Onorato, Stead e Mitchell fanno parte dell’equipaggio di Mascalzone Latino: Matteo Savelli, navigatore; Davide Scarpa, prodiere; Andrea Ballico e Daniele Fiaschi, tailers; Massimo Paolacci, alle drizze; Adriano Figone, all´albero, Monica Rampoldi, jolly. L’equipaggio di Mascalzone Latino ha iniziato la stagione 2006 in Florida, vincendo l’Acura Key West Race Week e l’Acura Grand Prix Trophy e ora guida la classifica provvisoria del circuito del Mediterraneo grazie al secondo posto ottenuto nella prova corsa a St Tropez e alla vittoria ottenuta a Capri. .