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Notiziario Marketpress di Mercoledì 14 Febbraio 2007
UN ANTICORPO ALLEATO CONTRO IL DOLORE RICERCATORI DEL CNR, IN COLLABORAZIONE CON I COLLEGHI DELL’EBRI E CON LA LAY LINE GENOMICS, HANNO SVILUPPATO UN NUOVO ANTICORPO, EFFICACE CONTRO IL DOLORE INFIAMMATORIO E NEUROPATICO E PRIVO DI EFFETTI COLLATERALI.  
 
Roma, 14 febbraio 2007 - Dolore infiammatorio e dolore neuropatico? Potrebbero essere combattuti in maniera più efficace grazie ai promettenti e incoraggianti risultati della sperimentazione di un anticorpo monoclonale in grado di esercitare un’azione analgesica, denominato Mnac13 e messo a punto da una équipe dell’Istituto di Neuroscienze del Consiglio Nazionale delle Ricerche (In), coordinata da Flaminia Pavone, in collaborazione con Antonino Cattaneo dell’Ebri-european Brain Research Institute, presidente della società biotecnologica Lay Line Genomics. La ricerca è stata pubblicata con il titolo ‘The function neutralizing anti-Trka antibody Mnac13 reduces inflammatory and neuropathic pain’ su Proceedings of the National Academy of Science (Usa), con presentazione della prof. Ssa Rita Levi Montalcini. “Il trattamento delle diverse sindromi algiche rappresenta a tutt’oggi uno dei principali problemi sanitari, con un’importante ricaduta sul piano sociale”, sottolinea Flaminia Pavone dell’In-cnr. La ricerca ha messo in evidenza come l’anticorpo monoclonale Mnac13, sia in grado di bloccare in modo selettivo l’azione della proteina Ngf (Nerve Growth Factor), il fattore di crescita nervoso scoperto dal Premio Nobel Rita Levi Montalcini, che riveste un ruolo fondamentale nella patofisiologia del dolore, dovuta al legame con il suo recettore Trka (tirosin chinasi A). In pratica, sottolinea la ricercatrice, l’azione dell’anticorpo consiste nel sostituirsi al fattore di crescita nervosa impedendo il legame con il suo recettore: un’azione che si traduce in una riduzione significativa della trasmissione e percezione del dolore. Gli esperimenti condotti dai ricercatori Gabriele Ugolini, Sara Marinelli e Sonia Covaceuszach hanno dimostrato che l’anticorpo è in grado di esercitare un’azione analgesica riducendo nettamente la risposta al dolore senza indurre effetti collaterali. I test effettuati hanno evidenziato come l’anticorpo sia in grado di indurre un innalzamento della soglia nocicettiva (la soglia di sensibilità al dolore) in un modello di dolore infiammatorio, simile al dolore postoperatorio, e un durevole effetto analgesico anche sul dolore neuropatico, caratteristico di numerose neuropatie cliniche come la neuropatia posterpetica e diabetica. Inoltre, Mnac13 agisce sinergicamente con altri farmaci analgesici, gli oppiacei, potenziandone gli effetti: “Il che permetterebbe di aumentarne l’efficacia”, precisa la ricercatrice dell’In-cnr, “riducendone contemporaneamente gli effetti collaterali”. E’ stato inoltre osservato che l’effetto sul dolore neuropatico, un dolore che comporta una lesione del sistema nervoso, si protrae nel tempo oltre il periodo del trattamento, suggerendo la possibilità che l’anticorpo agisca a livello molecolare, modificando l’espressione genica ed anticipando così il processo di guarigione. I dati sperimentali ottenuti in laboratorio incoraggiano per un’applicazione clinica in un settore a tutt’oggi carente da un punto di vista terapeutico. Lo sviluppo del potenziale terapeutico di Mnac13 sarà affidato a un’altra biotech italiana (Bioxell S. P. A), che ha recentemente concluso con Lay Line Genomics, un accordo di licenza riguardante proprio Mnac13. .  
   
   
SCOPERTO IL GENE LEGATO AL DIABETE DI TIPO 2  
 
 Bruxelles, 14 febbraio 2007 - Un´équipe internazionale di scienziati ha individuato il gene per il diabete di tipo 2. È una svolta importante che fa nascere la speranza di poter realizzare un test in grado di determinare la predisposizione di un individuo a sviluppare una delle malattie più comuni per i soggetti in età avanzata. La ricerca, condotta da scienziati britannici e canadesi, ha consentito di determinare il gruppo di geni che sembra innalzare il rischio di diabete di tipo 2 negli adulti. Sono state individuate cinque varianti genetiche legate alla malattia che, secondo i ricercatori, spiegano fino al 70% dei fattori genetici che causano questa forma di diabete. I risultati della ricerca, pubblicati sulla rivista «Nature», rivelano che i pazienti diabetici presentano una mutazione in un trasportatore di zinco specifico noto con il nome di Slc30a8, responsabile della regolazione della secrezione insulinica. Poiché il diabete di tipo 2 è causato da una deficienza insulinica, i ricercatori ritengono che sia possibile curarlo bloccando il trasportatore in questione. «Le due cause principali che determinano l´insorgere del diabete di tipo 2 sono l´obesità e la familiarità. Grazie alle nuove scoperte possiamo mettere a punto un test genetico efficace che determinerà il rischio degli individui di sviluppare questa forma di diabete», ha dichiarato Philippe Froguel, professore all´Imperial College London e coautore dello studio. «Se un paziente viene a sapere che è geneticamente predisposto al diabete di tipo 2, sarà molto più motivato a cambiare il proprio stile di vita, per esempio l´alimentazione, per ridurre il rischio di sviluppare la malattia. Inoltre possiamo sfruttare le nostre conoscenze sulle mutazioni genetiche specifiche associate al diabete di tipo 2 per mettere a punto terapie migliori», ha aggiunto. Gli scienziati sono giunti a tali conclusioni dopo aver messo a confronto il corredo genetico di 700 persone affette dal diabete di tipo 2 e aventi una storia familiare di questa malattia con quello di 700 soggetti sani. Le prime fasi della malattia, se non curate adeguatamente, possono provocare negli adulti complicazioni gravi e a lungo termine, quali cecità, amputazioni e nefropatie. Tra i milioni di diabetici, il 90% è affetto dal tipo 2, la variante che si sviluppa in età avanzata ed è spesso attribuita all´obesità. Essa colpisce gli organismi che non producono quantità sufficienti di insulina. Secondo l´Organizzazione mondiale della sanità (Oms), il numero di pazienti affetti dal diabete di tipo 2 è destinato a raddoppiare nel prossimo decennio. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www3. Imperial. Ac. Uk/ .  
   
   
GIUNTA LAZIALE, APPROVATO ALL´UNANIMITÀ IL PIANO DI RIENTRO DELLA SPESA SANITARIA  
 
Roma, 14 febbraio 2007 - Approvato l’altra sera all’unanimità il piano di rientro della spesa sanitaria che prevede il taglio di 3. 671 posti letto nella Regione e la copertura del debito sanitario. Il piano, articolato in 188 pagine, sarà presentato giovedì al Ministero dell’Economia dopo il passaggio in commissione congiunta sanità-bilancio. Un documento che permetterà alla Regione di ripianare i 9. 400 milioni di debito grazie ai 4. 700 milioni di euro di entrate nell´anno in corso (contributi statali straordinari e crediti residui) e pagando dal 2008, per 30 anni, una rata da 310 milioni di euro annua alla Cassa depositi e prestiti. Tenuto conto degli interessi, la Regione sarebbe esposta a debiti complessivi di 11. 200 milioni di euro (7. 500 transatti e 3. 700 non transatti), ma estinte le rate fino al 2006 per complessivi 1. 800. 000 euro, saranno rideterminati in circa 9. 400 milioni di euro. Dal documento emerge che grazie a contributi straordinari dello Stato e a spettanze residue dal 2001 al 2005, la Regione godrà di 4. 700 milioni di euro di entrate nell´anno in corso. Di questi 1. 056 milioni di euro saranno destinati a ricostruire le risorse dell´anno 2006. Il restante, pari a 3. 644 milioni di euro sarà utilizzato per pagare la rata 2007 di debito transatto (1. 432 milioni di euro) e il 60%, pari a 2. 200 milioni di euro, del complessivo debito non transatto. Il debito residuo di 5. 800 milioni di euro (4. 300 transatto, 1. 500 non transatto) sara´ coperto da un prestito statale che sarà restituito dalla Regione a decorrere dal 2008 in 30 anni con rate annuali da 310 milioni di euro e con un risparmio di 800 milioni di euro di interessi. .  
   
   
APPROVATO DALLA GIUNTA LIGURE IL RIPARTO DEL FONDO SANITARIO REGIONALE, ASSESSORE MONTALDO: "RIALLINEATE LE QUOTE E GARANTITO UN INCREMENTO DEL 7%"  
 
 Genova, 14 febbraio 2007 - È stato approvato ieri dalla Giunta regionale il riparto del fondo sanitario regionale per le singole aziende. La quota di finanziamento 2006 è stata incrementata per tutte le Aziende del 7% inoltre è stato assegnato alle aziende il finanziamento di una serie di attività di potenziamento. Il finanziamento passa pertanto da euro 2. 493. 260. 518 del 2006 ai 2. 715. 844. 913 del 2007. "Per la prima volta - spiega l´assessore regionale alla Salute, Claudio Montaldo - la Regione Liguria dà al sistema delle aziende sanitarie liguri una situazione chiara e nota, entro la metà di febbraio, e definisce il budget massimo per l´anno 2007". "Un´operazione - continua l´assessore Montaldo - non solo economico contabile, ma che nasce dall´esigenza di contemperare le necessità di risparmio, con le indispensabili azioni di potenziamento del sistema sanitario ligure". Rispetto al passato dunque l´area genovese passa pertanto da un + 6,5% ad un +4,3% ; Imperia passa da -11,3% a - 9,7%, Savona passa da - 5,7% a - 2,1%, la Asl 4 passa invece da - 6,1% a - 4,9% e La Spezia da - 2,9% a - 0,6%. "Le azioni di potenziamento che abbiamo riconosciuto alle aziende - continua l´assessore Montaldo - sono rivolte da un lato allo sviluppo dei servizi territoriali al di fuori degli ospedali per le persone ultrasessantacinquenni che ammontano al 26,5% dell´intera popolazione ligure e per la cronicità e dall´altro alla riorganizzazione dei presidi e delle aziende ospedaliere come sedi per l´alta complessità". "La tempestività - aggiunge l´assessore Claudio Montaldo - con la quale abbiamo approvato la distribuzione delle risorse del fondo sanitario regionale mette in condizione le aziende di programmare e controllare la spesa, inoltre l´aumento delle risorse ci ha consentito un riequilibrio territoriale". "Il quadro complessivo - continua Montaldo - presenta un incremento del finanziamento rispetto al 2006 che è stato possibile grazie all´aumento del fondo sanitario nazionale. Il sistema presenta ora una situazione di equilibrio grazie alla manovra fiscale varata dalla Regione nel 2006, alle entrate dirette e alla quota del fondo nazionale destinato al ripiano sanitario nonchè alle azioni di contenimento della spesa per 60 milioni di euro che hanno permesso di produrre nuovi servizi per 34 milioni di euro". .  
   
   
A BRESCIA NUOVA SEDE DEL DISTRETTO SANITARIO IN UN UNICO EDIFICO RIUNITE TUTTE LE FUNZIONI AMMINISTRATIVE E SOCIO-SANITARIE  
 
Brescia, 14 febbraio 2007 - Inaugurata l’altro ieri la nuova sede del Distretto sanitario di Brescia. Ricavata da un padiglione del vecchio Ospedale psichiatrico provinciale (v. Le Duca degli Abruzzi, 15), raggruppa in un solo edificio la Direzione, l´Ufficio Relazioni con il Pubblico, i responsabili di area funzionale (assistenza medica primaria, medici convenzionati, ufficio rimborsi, visite fiscali, ecc. ), oltre a una serie di attività socio-sanitarie (tutela minori, consultorio familiare, area anziani, adozioni). Alla cerimonia erano presenti la vice presidente della Regione, Viviana Beccalossi, e l´assessore alla Sanità, Alessandro Cè, che ha sottolineato come l´inaugurazione della nuova sede del Distretto ("vero e proprio fiore all´occhiello per Brescia") rappresenti un momento importante "nel contesto dello sforzo notevole che stanno compiendo Regione Lombardia e Aziende sanitarie Locali per migliorare al massimo i servizi alla cittadinanza e nel contesto di una programmazione attenta che razionalizzi nel modo migliore le risorse esistenti". Soddisfazione è stata espressa anche dalla vice presidente Beccalossi, che ha ricordato come la nuova sede dell´Asl sia "un ulteriore passo in avanti verso la realizzazione di quella ´cittadella della sanità´ che, nel cuore della città, permetterà a tutti di usufruire dei servizi sanitari e socio-sanitari di cui hanno bisogno, senza dover più girare per uffici e sportelli sparsi per Brescia senza un filo logico". .  
   
   
GIUNTA REGIONALE APPROVA PREVISIONE REALIZZAZIONE NUOVO OSPEDALE DI PADOVA  
 
Venezia, 14 febbraio 2007 - La Giunta regionale del Veneto, su proposta dell’assessore alle politiche sanitarie Flavio Tosi, ha approvato la previsione della realizzazione del nuovo ospedale di Padova, apportando la relativa modifica alla scheda di dotazione ospedaliera dell’Azienda Ospedaliera di Padova. Il provvedimento sarà trasmesso al Consiglio Regionale per l’acquisizione del parere della competente Commissione consiliare. .  
   
   
7° CONVEGNO INTERNAZIONALE AIDIC BIOGENERIC DRUGS PRODUCTION: STATE OF THE ART MILANO, 28 FEBBRAIO 2007 – ORE 9 – 18  
 
Milano, 14 febbraio 2007 - Nuovi farmaci biosimilari o bioequivalenti: comunemente definiti ‘biogenerici’ questi farmaci rappresentano un settore di mercato in rapida espansione, che tuttavia richiede norme per il trasferimento tecnologico e la definizione di un sistema regolatorio a livello internazionale. Di questi come di altri aspetti attinenti economia, processi e applicazioni industriali, aspetti legali e brevettuali discuteranno esponenti del mondo accademico, industriale e legale nel corso del convegno. L’aidic -- Associazione Italiana di Ingegneria Chimica, Biotech Working Group (Gruppo di Lavoro Biotecnologie) -- annuncia la settima edizione del suo Convegno annuale, che come di consueto affronta temi di stringente attualità e interesse per l’industria del proprio settore. Quest’anno il focus è stato posto sulla ‘Produzione di farmaci biogenerici: stato dell’arte’, ed il Convegno si terrà a Milano il 28 febbraio prossimo, presso l’Auditorium Eni di San Donato Milanese, in via Maritano 26. Legislazioni differenti e tempi diversi di introduzione di norme e regolamenti brevettuali meno vincolanti hanno favorito lo sviluppo dei farmaci cosiddetti generici soprattutto nei mercati emergenti, India su tutti. Ma non c’è dubbio che il trend di crescita, a livello mondiale, punti decisamente verso l’alto: un recente studio di Frost & Sullivan ha analizzato i mercati di Usa, Europa, Asia e Resto del Mondo (Row), stimando che nel 2011 il volume di mercato dei biogenerici supererà i 16 miliardi di dollari (Usa+europa). Di qui l’urgenza e l’attualità dell’occasione di confronto e discussione offerta dal Workshop dell’Aidic. Sono previsti interventi e presentazioni di Aidic, Farmindustria, Icgeb, Aifa, Assobiotec e la presenza di rappresentanti del mondo produttivo e legale, che affronteranno problemi e quesiti connessi al trasferimento tecnologico, alle applicazioni industriali e all’ingegneria di processo, agli aspetti brevettuali e regolatori. Dopo una panoramica sulle opportunità e prospettive del mercato biogenerici in Italia, una tavola rotonda concluderà gli incontri. Per il programma dettagliato del convegno, dei relatori e degli sponsor, nonché per informazioni su costi e condizioni di partecipazione al convegno, consultare il link www. Aidic. It/bio2007. . .  
   
   
SANTANGELO NOMINATO COORDINATORE DEI DIRETTORI GENERALI ASL, AZIENDE OSPEDALIERE E POLICLINICI  
 
Napoli, 14 febbraio 2007 - Su proposta dell’Assessore alla Sanità Angelo Montemarano, il Presidente della Regione Campania Antonio Bassolino ha nominato Mario Santangelo - direttore generale dell’Istituto dei tumori “Pascale” di Napoli - coordinatore dei direttori generali delle Asl, delle Aziende ospedaliere e dei Policlinici della Campania. Mario Santangelo succede a Francesco Tancredi di recente passato dalla direzione generale dell’ospedale Ruggi d’Aragona di Salerno a quella della Soresa, la società chiamata a gestire il debito pregresso della sanità regionale. “Sono molto soddisfatto per un incarico – commenta Angelo Montemarano – che va a premiare una figura di primo piano della sanità campana. Un professionista, peraltro già assessore regionale alla sanità, che ha maturato grande esperienza avendo ricoperto ruoli prestigiosi in questo delicatissimo settore”. .  
   
   
DONNE E LAVORO: UN OPSUCOLO SPIEGA DIRITTI E DOVERI IN CASO DI MATERNITÀ  
 
Bolzano, 14 febbraio 2007 - Il gruppo di lavoro "Donne e lavoro" all´interno del Comitato provicniale per lepari opportunità ha pubblicato un opuscolo omonimo per aiutare le donne lavoratrici a conoscere i propri diritti e doveri in caso di gravidanza e maternità ed ad orientarsi in caso di difficoltà. Il folder, presentato questa mattina dalla presidente del Comitato Julia Unterberger e dall´autrice Ulrike Egger, è in distribuzione gratuita presso l´Ufficio donna in via Crispi 3 a Bolzano. La gravidanza e la maternità sono tutelate dalla legge di tutela della maternità; sussistono, però, delle differenze se durante la gravidanza le donne si trovano in un rapporto di lavoro subordinato o autonomo, se lavorano nel settore privato o pubblico oppure se sono disoccupate. Come ha sottolineato l´autrice Ulrike Egger del gruppo di lavoro "Donne e lavoro" all´interno del Comitato provinciale pari opportunità fra uomo e donna, molte donne non conoscono ancora i loro diritti, ed anche i loro doveri, in caso di maternità; l´opuscolo "Donne e lavoro" pubblicato in 10. 000 esemplari in italiano ed in tedesco, spiega con parole semplici le varie tipologie casistiche in cui si possono venire a trovare le donne lavoratrici e non indicando indirizzi utili per trovare consiglio e sostegno in caso di necessità. Julia Unterberger, presidente del Comitato provinciale pari opportunità fra uomo e donna, ha posto in evidenza come le donne siano ancora svantaggiate nel settore lavorativo ed in ambito retributivo. La ricerca svolto dall´Istituto per la promozione dei lavoratori Ipl nel corso del 2002 sulle neo mamme in provincia di Bolzano che si sono dimesse dopo il primo anno di vita del bambino ha evidenziato come tra le motivazioni addotte vi siano sia le difficoltà di cura del neonato ma anche l´impossibilità di ridurre l´orario di lavoro ottenendo un part-time; le dimissioni riguardavano principalmente i settori commercio, industria e costruzioni ed altri servizi. Nel corso del 2006 (secondo dati della Ripartizione lavoro della Provincia) sono state 639 le donne che si sono dimesse tra la maternità ed il primo anno di vita del figlio. Un altro dato, emerso da una ricerca dell´Istituto per la promozione dei lavoratori Ipl del 2005, evidenzia la sperequazione (di circa il 47 per cento) fra l´ammontare delle pensioni percepite da uomini e donne. Il pieghevole "Donne e lavoro" viene distribuito gratuitamente dall´Ufficio donna della Provincia, in via Crispi 3 a Bolzano. Esso sarà diffuso capillarmente ai sindacati, patronati, servizi sociali, consultori ecc. In modo da essere facilmente recepibile. I contenuti dell´opuscolo sarnno publicati anche nella pagina web della Ripartizione lavoro www. Provincia. Bz. It/lavoro .  
   
   
MANIAGO - CASA CARLI PROGETTA CON IL TERRITORIO TRA LE PROSSIME SINERGIE L´ATTIVAZIONE DI BORSE-LAVORO  
 
Maniago, 14 febbraio 2007 - Casa Carli consolida la funzione di accoglienza nei confronti delle persone con disabilità media e lieve grazie al proprio punto di forza, la co-progettazione tra Servizi sociali del Comune di Maniago, Ass 6 Friuli Occidentale e Cooperativa sociale Itaca che gestisce il servizio. Rinnovata la convenzione tra Itaca e Azienda sanitaria, che porterà a breve all´attivazione di ´progetti speciali´ rivolti agli ospiti, Casa Carli accoglie attualmente in via della Repubblica sei utenti, mentre un prossimo ingresso è previsto già a metà febbraio (otto i posti residenziali disponibili, oltre ad uno di progetto ´respiro´). Numerose le collaborazioni già attivate con il territorio del distretto Nord, che stanno ponendo serie basi per una implementazione delle sinergie e stanno aprendo nuove progettualità del servizio. Casa Carli è una struttura residenziale aperta sulle 24 ore di proprietà comunale gestita dalla Cooperativa sociale Itaca grazie ad una équipe composta da dieci operatori, di cui un coordinatore di struttura, sei educatori, un jolly e due operatori del Servizio educativo territoriale che si recano in via della Repubblica tutte le mattine. Si tratta della prima Comunità alloggio dell’Ambito socio assistenziale Maniago-spilimbergo rivolta a persone con disabilità media e lieve. Nelle scorse settimane il nuovo parroco, don Paolo Zovatto, si è recato presso la sede della Casa per la benedizione dei locali. Alla cerimonia erano presenti anche i coniugi Carli, i quali hanno portato in dono un crocifisso in legno che gli ospiti hanno subito affisso al muro del soggiorno. Presenti anche utenti ed operatori del Centro diurno Il Ramuscello di San Vito al Tagliamento, che spesso si recano in visita a Casa Carli. Articolate le collaborazioni già attivate con il territorio, tra le quali vanno sottolineate quelle con il locale Gruppo Scout, la Cooperativa San Mauro e la Lega Handicap, con cui Itaca sta già valutando ulteriori sinergie per il prossimo futuro. “Il rapporto con gli Scout ha riguardato una visita reciproca in Casa Carli poi ricambiata presso la sede del sodalizio maniaghese -spiega la coordinatrice della struttura, Leila Rumiato-, dove si sono svolte attività comuni e di conoscenza all´insegna dell´amicizia, con tanto di animazioni e balli per dare il benvenuto agli ospiti della struttura. Parimenti la Lega handicap cittadina ha iniziato una prima fase di collaborazione con Casa Carli, invitando ospiti ed operatori ad una cena nonché a partecipare ad alcune iniziative, momenti che hanno consentito agli utenti di sentirsi accolti ed inseriti nel territorio”. Attualmente uno degli ospiti della struttura sta svolgendo attività di volontariato presso la locale Cooperativa San Mauro, un primo passo importante volto ad aprire le porte ad una nuova e significativa sinergia, che potrebbe portare già nei prossimi tempi non solo all´attivazione di borse lavoro, “ma anche all´impegno di alcuni volontari, che già operano alla San Mauro, disponibili a dedicare il loro prezioso tempo agli ospiti di Casa Carli”. Da segnalare altresì “la gentilezza dei gestori del vicino bar La Pantera, con i quali si è stabilito in questi mesi un sincero e fruttuoso rapporto di collaborazione”. Parimenti altri sodalizi del territorio hanno già manifestato la loro disponibilità ad attivare progettualità comuni, tra cui la Polisportiva Montereale, il Centro sociale Area verde Violis di Sud ferrovia e la Consulta comunale dell´Associazionismo. Oltremodo positivo il commento del sindaco della città delle coltellerie, Emilio Di Bernardo, alla luce delle novità nella gestione di Casa Carli, a dimostrazione dell´ottimo lavoro di cooperazione tra Amministrazione comunale di Maniago, Servizi sociali cittadini, Azienda sanitaria pordenonese e Itaca. “Quelle che giungono da Casa Carli sono buone notizie, perché siamo ora alla piena funzionalità e capacità di accoglienza della struttura. La rete di collaborazioni tra associazioni e privato-sociale concretizza l´auspicio di una compartecipazione e coinvolgimento del territorio nella gestione della Casa, significando con ciò anche il fatto che la stessa viene riconosciuta come propria dalla comunità. Alla luce di questi lusinghieri passi che si stanno compiendo -tiene a sottolineare il primo cittadino di Maniago- ribadisco l´apprezzamento positivo nei confronti della Cooperativa Itaca, senza la cui disponibilità, impegno e investimento non saremmo riusciti a realizzare Casa Carli in così breve tempo e con così alta qualità”. Www. Itaca. Coopsoc. It .  
   
   
PARTE DOMANI 16 LA RASSEGNA MEDITERRANEA  
 
Oristano, 14 febbraio 2007 - Quattro antichi palazzi che fanno la storia di Oristano ospiteranno le eleganti vetrine di Mediterranea, la rassegna allestita dalla Camera di Commercio in collaborazione con enti e associazioni locali. Giovedì prossimo alle 16 l’apertura. Ben 89 gli espositori, col meglio delle produzioni agroalimentari e dell’artigianato tipico della provincia di Oristano. Buona parte sarà ospitata nel Palazzo Nioi, in via Lamarmora, che per la prima volta viene aperto al pubblico dopo l’opera di restauro al quale era stato sottoposto negli anni scorsi. E sarà proprio Palazzo Nioi, attualmente sede dell’Agenzia del demanio, ad offrire ai visitatori i costumi, gli arazzi, l’arte orafa, il pane, la pasta, i dolci, l’olio, il vino, il miele e i formaggi. Nel Chiostro del Carmine troveranno spazio invece l’arte tessile, la lavorazione del legno e del cuoio, la cestineria e la coltelleria, mentre la tradizione dei figoli di Oristano e l’arte della ceramica caratterizzano il raffinato allestimento curato dagli Assessorati alle attività produttive del Comune e della Provincia di Oristano nel Palazzo Arcais di via Dritta, sotto l’ormai affermata insegna del Tornio di via Figoli. Altra novità, in piazza Eleonora, dove il Palazzo Carta Corrias sarà la vetrina del Gal interprovinciale Marmille Sarcidano Arci Grighine, col meglio delle produzioni di quei territori. Mediterranea, principale evento che accompagna la Sartiglia, giocherà anche quest’anno sul binomio “lavoro e festa”, ben sviluppato nei diversi allestimenti delle mostre, nelle vetrine dei negozi che partecipano al concorso promosso in collaborazione con la Pro loco e in due interessanti mostre: la Chiesa di San Domenico è stata scelta, infatti, dall’Associazione Particorali (che in questi giorni sta sviluppando un interessante programma culturale) per l’esposizione dei lavori e le premiazioni del concorso riservato agli alunni della scuola primaria sul tema “Che lavoro svolgeva il vostro bisnonno?”; lo Spazio Cominacini, in via Parpaglia, riprenderà invece il tema della festa con la mostra “Giù la maschera”, disegni e terrecotte di Antonio Marchi e Bettina Brovelli, per iniziativa dell’Associazione culturale artistica Oristano. Il visitatore che sceglierà Mediterranea potrà muoversi agilmente nel suggestivo itinerario del centro storico, grazie a un sistema di cartellonistica appositamente studiato e al materiale informativo predisposto dalla Camera di Commercio di Oristano. L’ingresso alle mostre sarà libero e seguirà un orario differenziato nei giorni. Giovedì prossimo 20 febbraio, giornata di apertura, Mediterranea potrà essere visitata nel pomeriggio dalle 16 alle 20. Venerdì e sabato, invece, ingresso tra le 10 e le 13 del mattino, quindi dalle 16 alle 20. Domenica 18, lunedì 19 e martedì 20, giornate di Sartiglia e Sartigliedda, orario continuato dalle 10 alle 20. Lo stesso orario continuato, dalle 10 alle 20, seguirà in tutti i cinque giorni della rassegna, l’esposizione curata a Palazzo Carta Corrias dal Gal interprovinciale Marmille Sarcidano Arci Grighine. Le cinque giornate di Mediterranea saranno caratterizzate anche da un ricco programma di eventi che sarà reso noto la prossima settimana e che comprende un convegno regionale sui distretti rurali, una rappresentazione al Teatro Garau, momenti di cultura nella Chiesa di San Domenico, alcune degustazioni guidate nel Palazzo Carta Corrias e la premiazione della seconda rassegna gastronomica Le isole del gusto. Una citazione a parte, invece, per il mercato Terre Shardana. Sperimentato con grande successo a fine anno, nel centro storico di Oristano, per ragioni logistiche non si potrà tenere durante le giornate di carnevale. Il Gal Montiferru Barigadu Sinis, che l’organizza, lo proporrà quindi sabato 24 febbraio e la Camera di commercio con piacere ha deciso di ospitarlo nel cartellone di Mediterranea, che vuole essere anche un punto di incontro e dialogo tra enti e associazioni, impegnati tutti nel promuovere lo sviluppo del territorio. Non è un caso che al significativo sostegno dato alla Camera di Commercio di Oristano dall’Unioncamere, dall’Assessorato regionale al turismo e all’artigiano e dall’Assessorato regionale all’agricoltura, si aggiunga l’impegno e la collaborazione di Comune e Provincia di Oristano, Gal interprovinciale Marmille Sarcidano Arci Grighine, Gal Montiferru Barigadu Sinis, Associazioni di categoria del commercio, Associazioni di categoria dell’artigianato, Pro loco di Oristano, Particorali e Associazione culturale artistica Oristano. .  
   
   
MILANO UNICA,FORMIGONI:IMPEGNO PER RILANCIO TESSILE  
 
 Milano, 14 febbraio 2007 - Per vincere le nuove sfide che il mercato internazionale presenta in tutti i campi e in particolare nel settore del tessile, è necessario "lo sforzo congiunto di tutti" e un investimento deciso nella "qualità dei prodotti, il vero elemento che fa la differenza rispetto alla concorrenza". E´ quanto ha detto ieri il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, intervenendo, insieme al vice presidente del Consiglio, Francesco Rutelli, all´inaugurazione di Milano Unica, il salone dedicato al tessile che si tiene a Fieramilanocity. Dopo un periodo di difficoltà le imprese tessili hanno infatti mostrato segnali di ripresa che vanno sfruttati, da un lato utilizzando, ha sottolineato Formigoni, "strumenti sempre più efficaci contro la concorrenza sleale" e dall´altro cogliendo "le grandi opportunità offerte dalla crescita dei nuovi paesi trainanti come Cina e India". A questo proposito Formigoni ha ricordato che, nel corso della missione di Regione Lombardia in India lo scorso gennaio, "proprio a favore del comparto tessile abbiamo presentato a Mumbai l´importante progetto Idea Factory". Nella regione del Maharashtra verrà creato un parco tecnologico in cui installare l´Indian Textile Service Centre, un raggruppamento di servizi particolarmente utili a favorire l´insediamento sul territorio e lo sviluppo congiunto di aziende lombarde e indiane. "Il nostro obiettivo - ha spiegato il presidente - è quello di creare il maggiore centro tecnologico indiano per la produzione di tessuti di qualità e per i servizi necessari a tutto il settore. L´azione è combinata su più fronti e riguarda, principalmente, la commercializzazione del prodotto, la formazione tecnica e manageriale, la promozione e l´introduzione di nuove tecnologie, la creazione di reti tra le aziende. Idea Factory è, dunque, un progetto ad alto valore aggiunto di conoscenza e un elemento fondamentale per fare sistema". Per sostenere e aumentare la competitività del settore - che in Lombardia può contare su 25. 000 produttori (un terzo di quelli italiani), che danno lavoro a 200. 000 persone - la Regione ha investito in formazione, incentivi all´innovazione e al trasferimento tecnologico, tutela della qualità, interventi integrati per i distretti e i metadistretti, internazionalizzazione. Per essere competitivi, occorre però "fare sistema", il che "non significa uniformare, appiattire, mortificare le differenze o far rallentare chi può correre". "Vuol dire, invece - ha concluso Formigoni - imparare a ´fare rete´, scommettendo su una unità di intenti, che si costruisce come positivo incontro di diversi, su una dinamica in cui ognuno possa valorizzare il proprio fattore trainante a beneficio di tutti". .  
   
   
INNOVACTION: REGIONE E FRIULIA PER CRESCITA TERRITORIO  
 
 Trieste, 14 febbraio 2007 - La "contaminazione" tra idee, conoscenze e innovazioni è l´obiettivo di Innovaction, il Salone della Conoscenza, delle Idee, dell´Innovazione al servizio delle Imprese che inaugura giovedì 15 febbraio, nei padiglioni della Fiera di Udine, la sua seconda edizione. Friulia, la holding finanziaria regionale con alcune delle sue partecipate (Agemont che si occupa di sviluppo della montagna, Autovie venete per la rete autostradale, Finest che sostiene gli imprenditori del Nordest nel processo di internazionalizzazione e Promotur che attua investimenti per potenziare l´offerta invernale del sistema turistico) e la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia si presentano ad Innovaction in una "casa comune", dove le scelte strategiche per il futuro sono esposte ai cittadini attraverso sette marchi che identificano altrettanti "competenze" su cui si è deciso di puntare per la crescita del territorio. Nella parte dello stand riservata alla Regione saranno in particolare presentati alcuni progetti innovativi. Tra questi la Carta Regionale dei Servizi, una "card" innovativa che per la prima volta riunisce le funzioni di Tessera Sanitaria, Tessera Europea di Assicurazione Malattia, Codice Fiscale. Ad Innovaction, nel padiglione 4, la Carta potrà essere attivata: con questo servizio si può accedere tramite internet ai servizi disponibili on line. La politica regionale ha mirato a istituire in questi ultimi anni un collegamento sempre più stretto tra il mondo della ricerca, delle imprese e della finanza e Friulia, che è partecipata oltre che dalla Regione da istituti bancari e assicurazioni, diventa protagonista ad Innovaction proprio in quanto strumento istituzionale della Regione per lo sviluppo economico che passa attraverso la crescita delle Piccole e Medie imprese. La Holding finanziaria della Regione Fvg lancia dall´importante evento di Udine il suo più recente prodotto finanziario. A Innovaction, infatti, debutta Aladinn, (Alpeadria Innovaction) fondo mobiliare chiuso di Friulia, pensato per investire nelle imprese dell´Euroregione con attività a forte contenuto tecnologico e innovativo. Aladinn è costruito e calibrato per sostenere la forte spinta innovativa che il tessuto imprenditoriale ed industriale della Regione sta esprimendo con forza e che a Innovaction vivrà un momento di rilevante visibilità. Il vicepresidente e amministratore delegato di Friulia Federico Marescotti commentando la presenza di Friulia a Innovaction ha ricordato che "Aladinn, è nato grazie alla determinata volontà del Presidente Illy e dell´assessore Del Piero nel chiedere a Friulia di mettere a punto, oltre le normali attività, innovativi strumenti di finanziamento per l´economia della Regione. Aladinn è il primo tra questi". Si tratta di uno strumento a disposizione degli investitori per realizzare interventi nell´Euroregione, quell´area particolarmente dinamica e attrattiva delimitata da Friuli Venezia Giulia, Slovenia, Carinzia e Veneto. Aladinn, che ha un obiettivo patrimoniale di 40/50 milioni di Euro, di cui 15 proverranno da Friulia, sarà il collante tra i poli d´eccellenza presenti nell´Euroregione. "Friulia - ha osservato invece l´amministratore delegato Michele Degrassi - è da oggi in grado di presentarsi e intervenire a favore delle aziende in tutto il loro ciclo di vita: propone strumenti finanziari per lo start up, il consolidamento e lo sviluppo. La holding mostra una forte propensione a investire in aziende ad alto contenuto tecnologico, valutando come strategici anche gli investimenti in microaziende con forte propensione alla crescita e allo sviluppo". "Ciò che portiamo a Innovaction - ha dichiarato il presidente di Friulia, Augusto Antonucci - è la forza di una holding capace di interpretare e sentire i segnali innovativi del mercato, investendo con l´obiettivo di potenziare le aziende regionali e con esse l´imprenditoria del Friuli Venezia Giulia". Innovaction, fiera dell´innovazione di una Regione che ha ripreso la strada dello sviluppo, è l´ambito migliore per presentare anche quanto la sua holding finanziaria sta realizzando per sostenere questo sforzo. . .  
   
   
FIRENZEFIERA: IL RILANCIO PASSA DA SINERGIE E CONGRESSUALE BRAMERINI: "PRESENTIAMO UN ´PIANO VERITÀ´ CHE DÀ GIÀ SEGNALI POSITIVI E CONCRETI"  
 
Firenze, 14 febbraio 2007 - Costituire un ´Gruppo toscano fiere e congressi´ che metta insieme i principali poli espositivi della Toscana, risolvere entro breve la questione immobiliare legata principalmente alle concessioni della Fortezza da Basso e costruire un sistema di alleanze strategiche con le altre importanti Fiere italiane come Milano, Bologna o Rimini, e con partner commerciali, a partire da Pitti immagine. Queste le strategie aziendali contenute nel Piano industriale di Firenze Fiera e illustrate oggi in Consiglio dall´assessore regionale al commercio Anna Rita Bramerini, che ha colto l´occasione anche per ricordare le previsioni economiche del Piano d´impresa per il periodo 2007-2009 e presentare i dati del bilancio pre-consuntivo (che al 31 dicembre 2006 vede un valore della produzione pari a 15. 613 mila euro con un margine operativo lordo in crescita + 822 mila euro) di Firenze Fiera. "Il Piano industriale presentato da Firenze Fiera è quello che io definisco un ´piano verità´ - ha detto l´assessore Bramerini prendendo la parola in aula - un piano, frutto anche del confronto costante dell´azienda con i soci pubblici e coordinato dalla Regione Toscana, che mette in evidenza problematiche e criticità, ma delinea anche strategie concrete di azione e già mostra segnali positivi e di ripresa, come dimostra la previsione di bilancio per il 2007, anno per il quale sono stati già acquisiti alcuni rilevanti nuovi congressi tra i quali spiccano la Conferenza Nazionale sulla Famiglia, il Congresso Nazionale della Associazione Italiana Bibliotecari, la Convention nazionale di Alleanza Assicurazioni ed il Congresso nazionale ´Temi Idrici´". Abbiamo dei dati al pre-consuntivo di fine 2006 migliori rispetto alle nostre aspettative e un business plan che va dal 2007 al 2009 partendo da uno ´zoccolo duro´ di 15 milioni di euro di ricavi per eventi già opzionati o calendarizzati e prospetta un tasso annuo medio di crescita del 10,9%. In questo modo nel 2009, nonostante la notevole incidenza dell´ammortamento delle spese sugli investimenti, si raggiungerebbe il pareggio di bilancio. E a questo proposito è startegica la scelta di puntare sul congressuale, un settore che nel nostro Paese muove oltre 22. 500 euro di fatturato tra strutture specializzate ed indotto, ma che ci vede quasi completamente esterni ai grandi circuiti dei congressi internazionali". Tra le iniziative funzionali allo sviluppo di Firenze Fiera che l´azienda si propone di portare avanti vanno inoltre ricordate la sinergia che si sta creando tra la realtà fiorentina e l´area ex-Banci di Prato (per una programmazione comune che distrubisca le iniziative nei due centri espositivi a seconda del loro target di riferimento) e il progetto per la realizzazione di un nuovo Palacongressi della capienza di oltre 4000 posti che l´amministrazione comunale di Firenze sta pensando di realizzare nell´area delle Officine grandi riparazioni. Ma il cuore della questione relativa al rilancio di Firenzefiera e alla concretizzazione del suo Piano industriale è senza dubbio la questione delle concessioni della Fortezza da Basso. Le due ipotesi prese in considerazione prevedono o la rinegoziazione della concessione per almeno trenta anni o, come sarebbe preferibile per dare stabilità all´azienda, l´acquisizione della Fortezza da Basso da parte degli enti locali toscani attraverso uno scambio di proprietà con il Demanio. In questo modo Firenzefiera avrebbe finalmente in dotazione il patrimonio immobiliare necessario per poter fare investimenti concreti, qualificare ed innovare le strutture, e potrebbe porcedere ad una scissione dell´azienda in due rami, uno per la gestione immobiliare e l´altro per la gestione dell´attività fieristica e congressuale. La Regione ha inserito questo tema tra le priorità indicate al Governo già nel maggio dello scorso anno, al riguardo è stato recentemente avviato un tavolo di trattativa con il Demanio ed entro la fine del del mese dovremmo avere da parte dei tecnici dell´agenzia demaniale una stima del valore immobiliare della Fortezza. .  
   
   
FLORMART / MIFLOR 2007: LA PRIMAVERA DEL FLOROVIVAISMO IN CONTEMPORANEA AGRIMAC, RASSEGNA DI MACCHINE AGRICOLE ORGANIZZATA DALL’ASCOM DAL 16 AL 18 FEBBRAIO 2007 ALLA FIERA DI PADOVA  
 
 Padova, 14 febbraio 2007 – Presentata ieri l’edizione primaverile di Flormart/miflor, Salone Internazionale del florovivaismo alla Fiera di Padova dal 16 al 18 febbraio 2007. La rassegna riservata agli operatori presenta 350 espositori su 15. 000 metri quadri, con un’ampia offerta di produzioni pronte per il mercato, soluzioni per il verde pubblico, colture mediterranee, fiori e piante di ogni genere, reciso, macchine e accessori, articoli per fioristi, oggettistica, vaseria, sementi, articoli professionali, prodotti tecnici, informatica, editoria e stampa specializzata. Tra le iniziative di questa edizione: Agrimac, rassegna di macchine agricole organizzata dall’Ascom. Una manifestazione dedicata al comparto agricolo e florovivaistico del triveneto con il supporto di Coldiretti, Cia, Unione Agricoltori e Associazione Provinciale Allevatori. In mostra trenta espositori con più di quattrocento macchine per il giardinaggio ( professionale/hobbistico), trattori, seminatrici, tecnologie per la coltivazione e zootecnia. Nutrita la sezione convegnistica, che oltre a momenti di aggiornamento professionale prevede appuntamenti a carattere istituzionale, tra cui giovedì 16 febbraio, la tavola rotonda “Confronto delle Province per costruire insieme il futuro del vivaismo”, organizzato da Anve, che vedrà oltre a un confronto fra gli Assessori delle più importanti province florovivaistiche italiane, la presenza di Stefano Boco, Sottosegretario al Ministero delle Politiche Agricole. .  
   
   
CALDESIGN, IL CALORE CHE ARREDA. A MALPENSAFIERE, TECNOLOGIE, FORME E TENDENZE PER SCALDARE LA TUA CASA.  
 
 Busto Arsizio, 14 febbraio 2007 - Grande novità di Arredo e Casa 2007 è la sezione Caldesign, una manifestazione che, curata dallo Studio associato Grassi e Logrand, vuole realizzare un percorso “artistico e scultoreo” relativo al mondo dei radiatori e del riscaldamento domestico e dell’ambiente del bagno, senza dimenticare l’aspetto tecnico e funzionale. Un viaggio tra tecnologie, forme e tendenze per scaldare la casa. Quelli che una volta erano semplici caloriferi, oggi si trasformano in corpi scaldati d’arredo. Oggetti dal design innovativo per fornire comfort e lasciare spazio alla fantasia. In oltre 200 mq di area espositiva, le aziende più innovative presenteranno le nuove avanguardie per il riscaldamento della casa. Tra gli espositori presenti emergono Tubes, Runtal, Scirocco, Tubor e Brem. Una volta tanto non si tratta di un modo di dire ma un aspetto tecnico: oggetti di design, capaci di assolvere allo stesso tempo sia la funzione tecnica sia quella estetica, fornendo quel comfort richiesto della abitazioni moderne. Un comfort a 360°, dalla zona giorno a quella notte, dalla cucina al bagno. Radiatori e scaldasalviette si mettono al servizio del benessere nell’ambiente domestico. “Materiali sempre più innovativi, varietà infinite di forme e dimensioni, tecnologie e progettazioni all’avanguardia hanno contribuito in questi ultimi anni a trasformare il concetto di riscaldamento. Caldesign è un’occasione unica che ha come obiettivo quello di mostrare in maniera divertente il nuovo modo di arredare e scaldare la casa”, afferma Marco Logrand, designer e progettista dello Studio associato Grassi e Logrand. .  
   
   
RITROVATO UN CÉZANNE SCOMPARSO SARÀ ESPOSTO ALLA MOSTRA DI FIRENZE CON 100 CAPOLAVORI IN ARRIVO DA TUTTO IL MONDO.  
 
Firenze, 14 febbraio 2007 - – Tra decine di capolavori in arrivo da tutto il mondo, ospiterà anche un Cézanne scomparso da 60 anni la mostra Cézanne a Firenze in programma a Firenze dal 2 marzo al 29 luglio, primo appuntamento della neonata Fondazione Palazzo Strozzi, promosso e prodotto dall’Ente Cassa di Risparmio. Si tratta di una copia della grande Cena in casa di Simone di Paolo Veronese, che risale agli anni giovanili del maestro di Aix. E’ uno degli oltre 30 dipinti di Cézanne appartenuti a Egisto Paolo Fabbri, il ricchissimo collezionista americano di origini fiorentine, la cui straordinaria raccolta è al centro dell’esposizione, insieme alle opere più significative di una analoga raccolta che fu di proprietà del connazionale Charles Loeser. Il dipinto è stato recentemente scoperto in una collezione privata italiana dalla storica dell’arte Francesca Bardazzi, studiosa del cezannismo in Italia e curatrice della mostra insieme a Carlo Sisi, già direttore della Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti. “Fu realizzato probabilmente tra il 1860 e il 1870”, spiega, “Risale cioè al periodo giovanile, quando Cézanne frequentava il museo del Louvre per copiare i capolavori del passato, in particolare quelli della pittura italiana e veneta”. Il quadro è un olio su tela di piccole dimensioni: centimetri 29 per 61. Nel 1945 fu esposto da Bernard Berenson in Palazzo Pitti alla mostra La peinture française à Florence. Da allora se ne erano perdute le tracce anche perché, non essendo illustrato nel catalogo della mostra né nei classici repertori cézanniani di Lionello Venturi e John Rewald, mancava ogni riferimento iconografico. Insieme al dipinto sono stati ritrovati due importanti documenti che saranno anch’essi esposti a Palazzo Strozzi: si tratta della lettera originale che Paul Cézanne scrisse al giovane Egisto Paolo Fabbri nel 1899 e di una foto d’epoca, anche questa appartenuta al collezionista, che ritrae Cézanne con il pittore impressionista Camille Pissarro. Come noto, Pissarro fu amico di Cézanne oltre che maestro di Fabbri. Ideata a sigillo delle manifestazioni celebrative del centenario della morte (1839 – 1906), la mostra è dedicata al precoce collezionismo del maestro di Aix (www. Cezanneafirenze. It). Agli inizi del Novecento, Fabbri e Loeser raccolsero infatti nelle loro dimore fiorentine circa 50 dipinti di Cézanne, la più importante collezione dell’epoca. Tutto ciò in netta controtendenza con lo spirito estetico del tempo. La grandezza di Cézanne fu riconosciuta da critica e pubblico solo molto più tardi. Circa 100 le opere esposte, tra cui oltre venti Cézanne (compresi i celebri La signora Cézanne sulla poltrona rossa, Casa sulla Marna, Frutteto, Le Bagnanti) e molte importanti tele di Pissarro, Van Gogh, Sargent, Denis, Cassatt, Weir, La Farge, artisti con i quali soprattutto Fabbri era in contatto. Provengono dalle più famose collezioni internazionali (Metropolitan Museum of Art di New York, Thyssen Bornemisza Collections, Casa Bianca, National Gallery e Royal Academy di Londra, Ermitage di San Pietroburgo, National Gallery of Art di Washington, Gallerie d’Arte Moderna di Firenze e di Roma, Boston Museum of Fine Arts eccetera). .  
   
   
IL SIMBOLISMO. DA MOREAU A GAUGUIN A KLIMT FERRARA, PALAZZO DEI DIAMANTI, 18 FEBBRAIO – 20 MAGGIO 2007  
 
Ferrara 14 febbraio 2007 - Palazzo dei Diamanti dedica un’importante retrospettiva al Simbolismo colmando così una lacuna nel panorama espositivo italiano che perdura da quasi quarant’anni. Dal 18 febbraio prossimo, infatti, un centinaio di capolavori provenienti dalle più prestigiose raccolte pubbliche e private di tutto il mondo offriranno al pubblico del nostro paese l’opportunità di rileggere e approfondire la conoscenza di questo affascinante capitolo della storia dell’arte europea. Il simbolismo è una delle più importanti correnti artistiche della fine del Xix secolo. La sua poetica, alternativa sia alla pittura accademica che alle più avanzate tendenze del realismo e dell’impressionismo, rappresenta un ponte tra l’Ottocento e il Novecento e costituisce una delle premesse fondamentali alle rivoluzioni formali attuate dalle avanguardie ventesimo secolo. La mostra, organizzata da Ferrara Arte, in collaborazione con la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, è curata da Geneviève Lacambre, conservatrice onoraria del Musée d’Orsay, con la collaborazione di Luisa Capodieci e Dominique Lobstein. Un allestimento cronologico ripercorre i momenti salienti di quella eccezionale stagione artistica, facendola rivivere attraverso alcuni dei suoi temi più ricorrenti: la vita e la morte, lo scorrere del tempo, il sogno e la riflessione, il mistero e i grandi miti. La prima sezione del percorso è dedicata ai “precursori” del movimento, quegli artisti visionari che, poco dopo la metà dell’Ottocento, anticiparono la sensibilità simbolista creando opere gremite di simboli e raffinate allegorie. Convinti che la pittura non dovesse limitarsi a fornire una trascrizione della realtà e della natura, essi recuperarono la lezione dei maestri del passato e scelsero di indagare le dimensioni dell’interiorità, dell’immaginazione e del sogno. Tra loro spiccano: Moreau, con la sua la pittura preziosa ed erudita (L’apparizione); Puvis de Chavannes, autore di ieratiche rievocazioni di una perduta età dell’oro (Fanciulle in riva al mare); Böcklin, inventore di atmosfere sospese e romantiche (Sera di primavera); Rossetti, che dipinse fanciulle dalla bellezza ideale (Beata Beatrix); Burne-jones, le cui ambientazioni in leggendari mondi cavallereschi stregarono il pubblico del tempo (La principessa addormentata); e Rops, ideatore di raffigurazioni ironiche e dissacratorie (La Morte al ballo). Quando nel 1886, a pochi mesi dalla chiusura dell’ottava e ultima mostra impressionista, il poeta Jean Moréas pubblicò a Parigi il Manifesto del simbolismo, il dibattito su questa “nuova arte” si era ormai diffuso in tutti i campi della creazione estetica diventando, sullo scorcio del secolo, un fenomeno di portata internazionale. Gli artisti protagonisti di questo movimento elessero loro capiscuola quei geniali pittori della generazione precedente e, ispirandosi a loro, crearono opere d’arte straordinarie. La seconda sezione della mostra presenta i più importanti protagonisti di questa stagione, tra cui: Redon, con le sue meravigliose creazioni sospese tra realtà e fantasia (Sulla coppa, Il carro di Apollo); Gauguin, creatore di un inedito e raffinato primitivismo (Siate misteriose, Conversazione); i Nabis, con la loro pittura fatta di eleganti arabeschi e colori fulgidi; gli artisti della Rosacroce, tra cui Khnopff (Who shall deliver me?, Segreto-riflesso) e Delville (L’amore delle anime), sacerdoti di un’arte misteriosa e fuori dal tempo; gli animatori delle esposizioni del Groupe des Xx e quelli della Libre Esthétique a Bruxelles, che ospitarono anche Rodin (La succube), Klinger (Paure, Filosofo, Cassandra) e Beardsley (Sigfrido, atto Ii); e, infine, i tedeschi Thoma e Von Stuck (Il peccato), gli artisti dell’Europa dell’Est e Munch (Malinconia), che con i suoi quadri creò uno straordinario diario pittorico delle emozioni umane. La parte conclusiva della mostra illustra il perdurare dell’estetica simbolista oltre la soglia del Novecento. Accanto ad alcuni celebri maestri italiani, come Previati (Paolo e Francesca), Segantini (L’amore alla fonte della vita) e Pellizza da Volpedo (Lo specchio della vita), in questa sezione sono presenti Kupka e Mondrian (Fiore della passione), con opere del loro primo periodo simbolista, Munch, con due capolavori della maturità che preannunciano l’espressionismo (Ragazze sul ponte, Gelosia Ii), e, infine, gli artisti gravitanti nell’ambiente della Secessione viennese. Fra questi, List, Hodler (Il sentimento) e Klimt (Le tre età della donna), creatore di meravigliosi dipinti in cui il significato simbolico è affidato alla contrapposizione tra la preziosità delle linee e dei colori ed elementi figurativi di peculiare realismo. .  
   
   
MONI OVADIA OSPITE DEI “GIOVEDI’ ALLA FONDAZIONE ARNALDO POMODORO”  
 
Milano 15 Febbraio Milano, 14 febbraio 2007 - Lina Wertmüller ed Enrico Job, Roberto Vecchioni, Ron e Alfredo Rapetti sono stati i primi protagonisti dei “Giovedì alla Fondazione Arnaldo Pomodoro”, un’iniziativa che ospiterà per tre mesi ogni settimana a Milano, in via Solari, alcuni dei personaggi più autorevoli della cultura italiana. Il quarto appuntamento, giovedì 15 febbraio alle ore 21. 00, avrà come filo conduttore il teatro. L’ospite sarà Moni Ovadia, attore, cantante e compositore, tra i maggiori rappresentanti della cultura yiddish in Europa. Nel corso della serata il pubblico potrà ascoltare da Moni Ovadia alcuni aneddoti, storie e canzoni tratti dal patrimonio culturale dell´ebraismo in chiave di cabaret, e rivolgere domande sul percorso professionale dell’artista. Moni Ovadia nasce a Plovdiv, in Bulgaria, nel 1946. Studia a Milano, dove si laurea in Scienze Politiche, e incomincia la sua attività artistica come cantante e musicista nel gruppo dell´Almanacco popolare. Nel 1972 fonda e dirige il Gruppo Folk Internazionale che, nel 1975, si trasforma nell´Ensemble Havadi. Il lavoro teatrale inizia nel 1984 quando, con il teatro Franco Parenti, crea, in collaborazione con Mara Cantoni, lo spettacolo Dalla sabbia - Dal tempo in occasione del Festival di Cultura Ebraica nel 1987. È questa l´occasione di fondere l’esperienza di attore e quella di musicista, dando vita alla proposta di un teatro musicale lungo il quale ancora oggi opera la sua ricerca espressiva. Nel ´90 crea la Theater Orchestra e inizia a lavorare stabilmente con il Crt Artificio di Milano, che produce lo spettacolo Golem. A questo seguono numerosi spettacoli, grazie ai quali Moni si impone progressivamente all´attenzione del grande pubblico. Ancora con Mara Cantoni, del 1995 è Dybbuk, spettacolo sull´Olocausto che viene accolto come uno degli eventi più importanti della stagione teatrale. Nello stesso anno, con Pamela Villoresi, che ne firma anche la regia, debutta con lo spettacolo Taibele e il suo demone in co-produzione con il Piccolo Teatro di Milano. Del febbraio ´96 è Ballata di fine millennio; del ´97, in collaborazione con il regista Roberto Andò, Il caso Kafka. Nel 2001 debutta lo spettacolo Il Banchiere errante, mentre la stagione 2002-2003 vede la presentazione del musical Il violinista sul tetto. Premio speciale Ubu 1996 per la sperimentazione su teatro e musica, sempre nel 1996 pubblica per Bompiani Perchè no?, che entra nelle classifiche dei libri più venduti. Seguono il testo integrale di Oylem Goylem (Mondadori 1998), l’autobiografia Speriamo che tenga (Mondadori 1998), il saggio sull’umorismo ebraico L’ebreo che ride corredato da un video antologico che propone frammenti tratti dalle opere teatrali di Ovadia (Einaudi 1998), Ballata di fine millennio, che propone il testo e le musiche dell’omonimo spettacolo (Einaudi 2000) e il saggio Vai a te stesso (Einaudi, 2002). .  
   
   
TURANDOT TORNA AL TEATRO REGIO DI PARMA PROTAGONISTI IL SOPRANO ANDREA GRUBER E IL TENORE MARCO BERTI, AL DEBUTTO NEL RUOLO DI CALAF.  
 
Parma, 14 febbraio 2007 - Turandot torna al Teatro Regio di Parma con il soprano Andrea Gruber nei panni della Principessa di gelo e il tenore Marco Berti al suo atteso debutto nel ruolo di Calaf. Il capolavoro lasciato incompiuto da Giacomo Puccini sarà in scena il 22 febbraio alle ore 20. 00 (recite domenica 25, ore 15. 30, martedì 27 febbraio, ore 20. 00, giovedì 1, ore 20. 00, sabato 3 marzo 2007, ore 17. 00) nell’affascinante allestimento della Royal Opera House Covent Garden di Londra, per la regia di Andrei Serban, con le scene e i costumi carichi di suggestioni orientali firmati da Sally Jacobs. Sul podio la prestigiosa bacchetta di Donato Renzetti. “Turandot mi tormenta - scrisse Puccini a Giuseppe Adami, che assieme a Renato Simoni provvide a scrivere il libretto tratto dalla fiaba teatrale di Carlo Gozzi. - Ci penso sempre e penso che forse siamo su una falsa strada per il secondo atto. Penso che il grande nocciolo sia il duetto. E questo duetto così com’è non mi pare sia quello che ci vuole. Dunque vorrei proporre un provvedimento. Nel duetto penso che si può arrivare ad un pathos grande. E per giungere a questo io dico che Calaf deve baciare Turandot e mostrare il suo grande amore alla fredda donna. Dopo baciata con un bacio che dura qualche lungo secondo, “ora che mi importa” deve dire, muoio anche, e gli dice il suo nome sulla bocca. ” Ma il duetto finale resterà irrisolto, perché Puccini morirà prima di averlo ultimato e sarà Franco Alfano, su incarico dell’editore Ricordi, a comporre il quadro conclusivo dell’opera, sulla base degli appunti lasciati dal compositore. Sono note le parole che avrebbe pronunciato Arturo Toscanini, alla Scala il 26 aprile 1926 la sera della prima esecuzione assoluta : «Qui finisce l’opera lasciata incompiuta da Puccini per la sua morte». Sontuoso e profondamente orientale l’allestimento di Turandot immaginato da Andrei Serban per il Covent Garden di Londra ed ora riproposto al Teatro Regio di Parma da Jeremy Sutcliffe, dove gli altri interpreti dell’opera pucciniana sono Valentina Farcas (Liù), Fabio Maria Capitanucci (Ping), Gianluca Floris (Pang), Mauro Buffoli (Pong), Max René Cosotti (Altoum), Marco Spotti (Timur) e Armando Gabba (Un mandarino). Con le coreografie di Kate Flatt, riprese da Ann Whitley e interpretate dalla Compagnia Balletto di Roma, per il terzo titolo della Stagione Lirica 2006/2007 sono impegnati i complessi artistici del Teatro Regio di Parma, con il coro diretto da Martino Faggiani L´opera sarà presentata al pubblico al Ridotto del Teatrto Regio nell´ambito di Prima che si alzi il sipario sabato 17 febbraio alle ore 17. 30 dal musicologo e compositore Pietro Rigacci. Gli allievi di canto del Conservatorio "A. Boito" di Parma Paola Bortoluzzi e Kang Chang Ryun proporranno alcuni brani dell´opera accompagnati al pianoforte da Luca Saltini. Con un adattamento di Turandot dedicato ai più piccoli, prosegue il nuovo entusiasmante corso di Imparolopera, la Stagione Lirica per i giovanissimi, realizzata dal Teatro Regio di Parma con la collaborazione del Conservatorio di Musica "Arrigo Boito" e del Provveditorato agli Studi di Parma e il sostegno di Guru Gang. Le stesse opere che compongono il cartellone della Stagione Lirica del Teatro Regio, ma ripensate, riviste, rimontate ed adattate per il pubblico di domani, per gli allievi delle scuole elementari e medie. Lo spettacolo sarà in scena martedì 27, ore 10. 00, mercoledì 28 febbraio, ore 10. 00, giovedì 1 marzo, ore 9. 30 e ore 11. 00, venerdì 2 marzo 2007, ore 10. 00, a pochi giorni di distanza dal debutto al Teatro Regio del capolavoro del musicista lucchese nell’allestimento della Royal Opera House Covent Garden di Londra, del quale la rivisitazione di Bruno Stori impegnerà i costumi e alcune soluzioni sceniche. Allo spettacolo partecipano i migliori allievi delle classi di canto del Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma: Grazia Barile, Yang Ji Yeoun (Turandot), Kang Chang Ryun (Calaf), Paola Bortoluzzi, Myung Yeoun Zoo, Hwang Gie Hyun (Liù), Fumitoshi Miyamoto (Ping), Koo Eun Sung (Pang), Dario De Micheli (Pong), accompagnati al pianoforte dal Maestro Raffaele Cortesi. La regia ed i testi sono di Bruno Stori, attore-narratore in scena, il coordinamento musicale è di Donatella Saccardi. .  
   
   
BOOM DI PRELAZIONI PER LA CAMPAGNA ABBONAMENTI A PARMADANZA 2006 NUOVI ABBONAMENTI DISPONIBILI A PARTIRE DA GIOVEDÌ 15 FEBBRAIO  
 
Parma, 14 febbraio 2007 - Straordinario l´interesse suscitato dal cartellone 2007 di Parmadanza, vista la pressochè totale conferma delle prelazioni esercitate dagli abbonati della scorsa edizione. Proprio alla luce di questo importante risultato di fidelizzazione del pubblico degli appassionati di Parmadanza, saranno disponibili nuovi abbonamenti presso la biglietteria del Teatro Regio per i soli posti di palco e galleria, a partire da giovedì 15 febbraio. Cinque gli spettacoli - per un totale di dodici recite – ospiti della quinta edizione del festival che presenta grandi compagnie, maestri della coreografia, titoli di grande suggestione: l’Hamburg Ballett John Neumeier, in scena per la prima volta a Parma con un classico di John Neumeier, A Cinderella Story (2 e 3 maggio); con l’ultima sua creazione, La Regina della notte, ideata da Cristina Mazzavillani Muti, il coreografo Micha van Hoecke torna al Teatro Regio di Parma con il suo famoso Ensemble (11 e 12 maggio); grande attesa per il Béjart Ballet Lausanne, che si esibisce in uno dei balletti più spettacolari e trascinanti dell’artista di Marsiglia, sulle musiche di Mozart e dei Queen: Le Presbytère n’a rien perdu de son charme ni le jardin de son éclat (16, 17, 18 maggio); con lo Zürcher Ballett, arriva per la prima volta a Parma la più brillante compagnia svizzera, impegnata nel poetico balletto coreografato dal suo direttore Heinz Spoerli, su musiche di Bach In den Winden im Nichts (23 e 24 maggio); con il classico La Bella addormentata nel bosco, nella versione coreografica di Rudolf Nureyev, il Teatro Regio torna ad ospitare il prestigioso Corpo di Ballo del Teatro alla Scala (29, 30, 31 maggio). Ad eseguire la scintillante partitura čajkovskiana sarà l’Orchestra del Teatro Regio di Parma diretta da David Garforth. Nel primo giorno di vendita sarà possibile acquistare un massimo di due abbonamenti a persona. Ricordiamo che per le scuole di danza sono disponibili abbonamenti (per i turni A e B) e biglietti (per tutti gli spettacoli dei turni A, B e Fuori abbonamento) con una riduzione del 20% sul costo intero per posti di poltrona e palco. Inoltre per coloro che non hanno compiuto il ventiseiesimo anno di età sono disponibili abbonamenti (per il solo turno B) e biglietti (per tutti gli spettacoli del turno B e fuori abbonamento) con una riduzione del 20% sul costo intero per posti di poltrona e palco. Ricordiamo che, proprio in previsione di un tale successo della campagna di abbonamenti, il Teatro Regio ha previsto due spettacoli fuori abbonamento (Béjart Ballet Lausanne il 18 maggio, Corpo di Ballo del Teatro alla Scala il 31 maggio). I biglietti per i singoli spettacoli saranno in vendita presso la biglietteria del Teatro Regio di Parma da martedì 6 marzo 2007 e presso la biglietteria on-line del Teatro Regio di Parma al sito www. Teatroregioparma. Org da mercoledì 7 marzo 2007. L’acquisto on-line comporta una commissione di servizio del 12%+Iva sul costo del biglietto. Nel primo giorno di vendita sarà possibile acquistare alla biglietteria del Teatro Regio di Parma un massimo di due biglietti per spettacolo a persona. Si accettano richieste di prenotazioni, via fax o e-mail dall’Italia e dall’estero, solo per gruppi organizzati. .