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Notiziario Marketpress di Mercoledì 14 Febbraio 2007
CENTRALE DEL LATTE DI TORINO & C. S.P.A. QUARTO TRIMESTRE 2006: RICAVI NETTI AL 31/12/2006 PARI A 96,5 MLN DI EURO (VS 95,2 MLN DI EURO AL 31/12/2005)  
 
Il Consiglio di Amministrazione di Centrale del Latte di Torino ha approvato il 13 febbraio i dati al 31/12/2006, che evidenziano una crescita rispetto ai dati dell’esercizio precedente. A livello consolidato, a fine dicembre 2006, il Gruppo ha raggiunto ricavi netti pari a 96,5 milioni di Euro in aumento dell’1,4% rispetto ai 95,2 milioni di Euro al 31/12/2005, grazie ad una buona crescita del segmento del latte fresco (+3,3%), dello yogurt (+3,9%) e degli altri prodotti confezionati (+2,1%) nel segmento fresco/freschissimo. A livello di marginalità, al 31 dicembre 2006 il Gruppo ha registrato un Ebitda (margine operativo lordo) pari a 10,3 milioni di Euro, in aumento del 7,8% rispetto ai 9,6 milioni di Euro del 2005 e un Ebit (risultato operativo) di 5,9 milioni di Euro, in crescita del 16,9% rispetto ai 5,1 milioni di Euro nell’anno precedente. In crescita rispetto all’anno precedente risulta essere anche l’utile ante imposte che al 31/12/2006 è pari a 5,3 milioni di Euro, rispetto ai 4,7 milioni di Euro del 2005 (+13,9%). La posizione finanziaria netta del Gruppo al 31/12/2006 è negativa per circa 6 milioni di Euro rispetto ai 3,4 milioni di Euro al 30/9/2006 e ai 2,6 milioni di Euro del 31/12/2005. Tale risultato è influenzato dal pagamento dell’acconto delle imposte d’esercizio e, parallelamente, da un’ulteriore erogazione di 1,5 milioni di Euro del mutuo relativo alla costruzione dello stabilimento di Vicenza. Per quanto riguarda la Capogruppo Centrale del Latte di Torino, a fine dicembre 2006 ha registrato ricavi complessivi di 57,9 milioni di Euro, in crescita dell’1,9% rispetto ai 56,8 milioni di Euro del 2005; l’Ebitda sale a 8 milioni di Euro, in crescita del 8,9% rispetto ai 7,4 milioni di Euro del 2005, mentre il risultato operativo è di 6,4 milioni di Euro, in incremento del 19,1% rispetto ai 5,3 milioni di Euro del 2005 e l’utile prima delle imposte è di 5,5 milioni di Euro, in aumento del 3,8% rispetto ai 5,3 milioni di Euro del 2005. Sotto l’aspetto previsionale, l’inizio del nuovo anno ha confermato l’andamento positivo delle vendite. Si segnala che i risultati per l’esercizio 2007 saranno condizionati dagli oneri che, nella seconda parte dell’anno, dovranno essere sostenuti per il trasferimento e l’avvio della Centrale del Latte di Vicenza nel nuovo insediamento produttivo. Il Consiglio di Amministrazione, inoltre, ha approvato il nuovo Codice di Autodisciplina che accoglie le innovazioni introdotte da Borsa Italiana per le società ammesse al segmento Star. Le modifiche riguardano, tra l’altro, l’adozione di nuovi criteri atti a definire l’indipendenza degli amministratori, l’istituzione e la nomina del Comitato per la remunerazione degli Amministratori. Costituiscono il Comitato per la remunerazione degli Amministratori: Guido Artom (Consigliere), Alberto Tazzetti (Consigliere indipendente) e Germano Turinetto (Consigliere indipendente). Il Comitato di controllo interno è composto da: Antonella Forchino (Consigliere), Alessandro Marina (Consigliere indipendente)e Ermanno Restano (Consigliere indipendente). Preposto al Comitato di controllo: Giancarlo Moretto. Infine, il Consiglio di Amministrazione ha approvato il nuovo Codice di Internal Dealing che introduce il cosiddetto "black out period" ovvero il periodo durante il quale i soggetti rilevanti non potranno effettuare operazioni sul titolo. .  
   
   
LA DORIA: NEL 2006 FATTURATO CONSOLIDATO A 388,6 MILIONI DI EURO (387,8 MILIONI DI EURO NEL 2005). UTILE NETTO CONSOLIDATO A 166.000 EURO (11 MILIONI DI EURO NEL 2005).  
 
Angri (Sa) - Il Consiglio di Amministrazione di La Doria S. P. A. Ha approvato 13 febbraio 2007 la relazione trimestrale al 31/12/2006. I risultati economico-finanziari del 2006 sono stati penalizzati dallo sfavorevole scenario di mercato in cui il Gruppo opera. Dal lato dei consumi, il mercato domestico ha, infatti, registrato un calo sia per i derivati del pomodoro che dei succhi di frutta, accompagnato da una sfavorevole dinamica dei costi e dei prezzi, che ha, oltretutto, riguardato anche i mercati esteri di sbocco per il Gruppo. Il 2006 è stato, infatti, caratterizzato da un innalzamento dei costi di produzione delle campagne di trasformazione del pomodoro e della frutta (legato essenzialmente all’aumento del costo della materia prima e dell’energia) e da un basso livello dei prezzi di vendita, che ha riguardato sia il mercato del pomodoro che quello dei succhi e delle bevande. Risultati consolidati del 2006 Nel 2006 i ricavi totali consolidati si sono attestati a 388,6 milioni di Euro, in linea rispetto ai 387,8 milioni di Euro del 2005. Il fatturato del Gruppo è stato generato nel settore dei derivati del pomodoro (27,3%), succhi di frutta (29,8%), legumi (18,8%) e altre vendite (24,1%). I principali margini di redditività a livello consolidato risultano: il margine operativo lordo (Ebitda), che è stato pari a 20 milioni di Euro (28,5 milioni di Euro nel 2005); il risultato operativo (Ebit), che ammonta a 9,2 milioni di Euro (16,3 milioni di Euro nel 2005). L’utile netto consolidato, che è stato pari a 166. 000 Euro (11 milioni di Euro del 2005), mentre la parte di pertinenza di terzi è stata pari a 3,2 milioni di Euro (3,7 milioni di Euro nel 2005). La differenza tra l’utile netto dei due periodi è in parte dovuta alla presenza, nel 2005, della plusvalenza di 5,6 milioni di Euro derivante dalla dismissione della partecipazione di minoranza detenuta nella Delfino S. P. A. La posizione finanziaria netta al 31/12/2006 si è attestata a 122,2 milioni di Euro (115,1 milioni di Euro al 31/12/2005 e 99 milioni di Euro al 30/9/2006). L’incremento dei debiti finanziari è legato essenzialmente agli investimenti tecnici effettuati nell’esercizio per un ammontare pari a circa 15,8 milioni di Euro, destinati a nuovi prodotti, all’aumento della capacità produttiva e della produttività e al miglioramento degli standard di qualità e sicurezza. Nel 2006 il cash-flow è stato pari a 12,1 milioni di Euro (23,1 milioni di Euro nel 2005). Risultati consolidati del 4° trimestre 2006 Nel 4° trimestre 2006, i ricavi totali consolidati del Gruppo La Doria sono stati pari a 96,6 milioni di Euro, in linea rispetto ai 96 milioni di Euro del 4° trimestre 2005. L’ebitda ha raggiunto i 4,2 milioni di Euro (6,4 milioni di Euro nel 4° trimestre 2005), mentre L’ebit ammonta a 1,5 milioni di Euro a fronte dei 3,7 milioni di Euro dello stesso periodo dell’anno precedente. Il risultato netto nel trimestre evidenzia una perdita pari a 1 milione di Euro, a fronte di un utile pari a 1,2 milioni di Euro del 4° trimestre 2005. Risultati della Capogruppo del 2006 - Va evidenziato che i risultati economico-finanziari della Capogruppo al 31/12/2006, redatti secondo i principi contabili internazionali Ifrs/eu, si presentano non omogenei rispetto a quelli al 31/12/2005 poiché La Doria S. P. A. , con effetti dal 1° Gennaio 2006, ha incorporato le Società Sanafrutta S. P. A e Confruit S. P. A. Il fatturato della Capogruppo La Doria Spa si è attestato nel 2005 a 213,4 milioni di Euro (168,1 milioni di Euro nel 2005). Il risultato operativo lordo è stato pari a 3,6 milioni di Euro (8,8 milioni di Euro nel 2005) mentre l’Ebit ha fatto registrare una perdita pari a 4,6 milioni di Euro (a fronte di un utile operativo netto di 1 milione di Euro nel 2005). Il risultato netto evidenzia una perdita pari a 5,5 milioni di Euro, a fronte di un utile netto 2005 pari a 5 milioni di Euro. Stime per il 2007 Le stime per il 2007 prevedono un significativo miglioramento della marginalità aziendale, che dovrebbe derivare dall’innalzamento dei prezzi dei derivati del pomodoro (e dal conseguente miglior assorbimento dei maggiori costi di produzione) e dalla prevista ripresa dei consumi. La semplificazione della struttura societaria avvenuta con la fusione di Sanafrutta e Confruit, sarà ulteriormente rafforzata dalla recente fusione con Pomagro e condurrà ad una ulteriore riduzione dei costi fissi. .  
   
   
I RISTORANTI “AMICI DEI BAMBINI”: OGGI LA CONSEGNA DELL’ATTESTATO AI PRIMI QUATTRO ESERCIZI  
 
Trento, oggi mercoledì 14 febbraio 2007 alle ore 11 presso la Sala Stampa del Palazzo della Provincia autonoma di Trento saranno consegnati gli attestati per il marchio di prodotto "Family in Trentino - esercizio amico dei bambini" ai primi quattro pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande trentini – i ristoranti di un hotel di Smarano, di un hotel di Levico Terme, di un rifugio escursionistico di Tres ed un ristorante-pizzeria di Brentonico - che hanno scelto di qualificarsi appunto come “amici dei bambini” aderendo al disciplinare approvato nell’aprile dello scorso anno dalla giunta provinciale. All’incontro, al quale interverranno gli assessori provinciali alle politiche sociali Marta Dalmaso e all’agricoltura, turismo e commercio Tiziano Mellarini, saranno presenti oltre ai quattro gestori dei pubblici esercizi anche i componenti della Commissione Marchio, le associazioni di categoria ivi rappresentate, la presidente del Forum delle associazioni famigliari del Trentino, Silvia Sandri, la presidente dell’Associazione Italiana Celiachia del Trentino, Maria Tomasini ed una rappresentanza della Iv – V pluriclasse – Scuola primaria di Zuclo – Istituto Comprensivo Tione di Trento, vincitrice del Concorso di disegno indetto per individuare il logo dell’”Esercizio amico dei bambini” . .  
   
   
FORLÌ CESENA: SIGLATO A MUMBAI ACCORDO CON GRUPPO D’AFFARI INDIANO  
 
 Il segretario generale della Camera di Commercio di Forlì Cesena, Antonio Nannini, è in India con la delegazione italiana guidata da Romano Prodi, per incontrare un importante gruppo d´affari indiano e siglare un accordo raggiunto al termine di precedenti contatti. Oggi mercoledì 14 febbraio a Mumbai, nell´Hilton Towers Hotel, viene infatti firmato un "Memorandum of Understanding" tra questo gruppo indiano e l´ente camerale, con Cermac, Consorzio Export per l´Agricoltura, la Zootecnia e l´Industria, che ha sede a Bologna, Unioncamere Emilia Romagna e Regione Emilia Romagna. L´intesa è da considerarsi la positiva conclusione di un iter che ha visto durante il 2006 la Camera di Commercio protagonista in missioni in India, realizzate con la collaborazione anche di Ice, Regione e Cermac. In base all´accordo, sarà organizzato un "campo prova" nello stato del Punjab, cofinanziato dalla Camera di Commercio stessa nell´ambito dell´Intesa Operativa Ice/unioncamere 2005. L´iniziativa consisterà nell´invio di attrezzature e macchinari per l´agricoltura (semi, fertilizzanti, seminatrici automatiche, impianti di irrigazione, strumenti scientifici di misurazione, macchine per la selezione e il packaging dei prodotti ortofrutticoli) consentendone l´utilizzo gratuito al gruppo indiano per un anno. L´impiego in campo di queste attrezzature consentirà agli indiani di provare ed apprezzare la qualità dei prodotti italiani ed alle imprese italiane di testare i propri strumenti in relazione alle condizioni d´uso indiane. .  
   
   
IL PRESIDENTE MARTINI AL SEMINARIO PREPARATORIO DELLA CONFERENZA "DALLA MONTAGNA UN CONTRIBUTO DECISIVO PER IL RILANCIO DELLA REGIONE"  
 
 Firenze- "La montagna può contribuire in maniera importante all´obiettivo di rilancio e di dinamizzazione della regione, obiettivo che è al centro del nuovo piano regionale di sviluppo. La qualità della vita di queste aree, le potenzialità presenti in molti ambiti, dall´agricoltura all´industria, dall´energia alla cultura, rappresentano infatti una risorsa decisiva per una nuova fase di sviluppo dell´intero territorio regionale". Così il presidente della Regione Toscana Claudio Martini ha sintetizzato le grandi sfide che si profilano per la montagna toscana intervenendo il 9 febbraio alla Fattoria di Corsignano, in Casentino, al seminario su ´Diritti di cittadinanza e qualità della vita´, ultimo appuntamento preparatorio in vista della conferenza regionale della montagna, in programma a Vallombrosa l´8 e il 9 marzo. "Si tratta - ha aggiunto - di un´occasione da non perdere per sintetizzare il lavoro di questi mesi e varare un programma che sappia affrontare tutte le tematiche emerse sin qui: da quelle relative alle attività produttive alle questioni infrastrutturali, dalle tematiche ambientali a quelle legate alla qualità della vita e ai diritti alla salute, all´istruzione, al lavoro cioè ai temi di cui discutiamo oggi. Il tutto tenendo ben presente che quella delle montagna è una questione estremamente importante nell´ambito del Prs". Entrando poi nel merito delle questioni del convegno, welfare, sanità, lavoro, ambiente (all´incontro erano presenti gli assessori regionali di tutte queste materie) il presidente ha evidenziato la necessità che le questioni delle aree montane non debbano essere affrontate mettendo sulla bilancia esclusivamente la quantità delle risorse disponibili, ma anche e soprattutto pensando a una capacità innovativa di utilizzarle: "Anche in epoca di risorse complessivamente decrescenti noi siamo intenzionati a investire sempre di più per queste aree. Ma la vera questione riguarda la capacità di investire in maniera sempre più virtuosa, sempre più innovativa, sempre più rispondente alle necessità dei cittadini, capace di individuare e rispondere alle autentiche priorità". Un esempio di questo percorso riguarda la sanità e il futuro dei piccoli ospedali così come prospettato, nell´ambito del seminario, dall´assessore al diritto alla salute Enrico Rossi. "Per renderli utili, efficienti e funzionali ai bisogni dei cittadini occorre puntare su un cambiamento basato su alcuni capisaldi: potenziamento dei servizi di emergenza-urgenza, e quindi del pronto soccorso, con accelerazione della costruzione delle piazzole per l´elisoccorso (per le quali esiste già un finanziamento regionale); rafforzamento della medicina generale e della diagnostica, con possibilità, attraverso un collegamento telematico per ogni cittadino della regione di avere una diagnostica di altissimo livello; estensione del day hospital oncologico anche nei plessi più piccoli per evitare al paziente lunghe trasferte per curarsi. Infine rafforzamento dei servizi sul territorio". Diritto alla salute, ma anche welfare, e anche in questo caso con grande attenzione a utilizzare bene i fondi disponibili. "I fondi del Piano integrato sociale in fase di predisposizione - ha evidenziato l´assessore alle politiche sociali, Gianni Salvadori - dovranno essere indirizzati a attività mirate per raggiungere la massima efficacia, ed essere inoltre il frutto di un approfondito lavoro sul territorio, perché è solo dai territorio che possono emergere i bisogni reali di una determinata area". In aree, lo ha confermato l´indagine Irpet presentata oggi, dove molto elevata è la tendenza all´invecchiamento, e dove, in prospettiva, aumenteranno in percentuale le persone che vivono sole, fondamentale sarà poi la capacità di azione per cercare di aiutare gli anziani a rimanere nella propria casa. "Anche in questo caso - ha detto l´assessore - dovremo saper innovare, magari affrontando le difficoltà dovute alla dispersione dei nuclei familiari tipica del territorio montani con le nuove tecnologie. Da sanità e sociale, temi del dibattito mattutino, a istruzione e formazione, che sono stati al centro dei lavori pomeridiani. L´assessore all´istruzione formazione e lavoro Gianfranco Simoncini ha sottolineato nel suo intervento "il ruolo fondamentale svolto dalla scuola per lo sviluppo della montagna, sia come presidio contro il progressivo spopolamento sia, soprattutto, come opportunità per lo sviluppo culturale e sociale e la tutele dell´identità del territorio". Simoncini ha ricordato, fra gli altri, il provvedimento d´emergenza che ha messo a disposizione degli enti locali, a partire dal 2006, 2 milioni di euro l´anno per tre anni per l´edilizia scolastica, impedendo così la chiusura di 16 scuole e consentendo ad altre di effettuare lavori di ampliamento e ristrutturazione. Ma non è tutto. Per preservare l´identità di tanti piccoli comuni la Regione, oltre alla generalizzazione della formula degli istituti comprensivi, sostiene esperienze innovative, di qualificazione della didattica. "Fare scuola a un piccolo numero di alunni - afferma Simoncini - non deve portare ad abbassare la qualità né diminuire le opportunità di apprendimento per chi vive in zone disagiate. Per questo abbiamo voluto trovare nuove risorse e nuove idee". Fra queste percorsi didattici ad hoc all´interno di Piani integrati di area e l´esperienza delle scuole "Senza Zaino", portati avanti in collaborazione con le Comunità montane. Per i piccolissimi e le loro famiglie c´è poi l´impegno al potenziamento della rete degli asili nido, per cui la Regione ha stanziato nel 2006 circa 11 milioni di euro, privilegiando nell´assegnazione delle risorse, i comuni piccoli, senza servizi, che sono per la stragrande maggioranza comuni montani. A questi si sono aggiunti 500 mila euro finalizzati ai nidi dei piccoli comuni e delle zone montane". Tutti i temi affrontati a Poppi e nei quattro seminari precedenti saranno sviluppati tra un mese a Vallombrosa. "Si tratterà - ha detto l´assessore all´ambiente Marino Artusa, che ha guidato il percorso dei cinque seminari - di un fondamentale momento di incontro e confronto sulle opportunità di sviluppo delle nostre montagne fra tutti i soggetti istituzionali, le parti sociali, le associazioni ambientaliste e gli altri soggetti pubblici e privati che compongono la variegata realtà di questi territorio. La conferenza servirà a individuare e condividere le linee di sviluppo e di priorità dei territori montani, che saranno parte integrante di un´intesa programmatica tra regione e comunità montane". .  
   
   
AVURE TECHNOLOGIES SPEDISCE LA PIÙ GRANDE PRESSA PER I PROCESSI AD ALTA PRESSIONE (HPP) VERRÀ INSTALLATA IN TEXAS DOVE SI PRODUCONO PRODOTTI NATURALI DALL´"ETICHETTA PULITA".  
 
 Kent, Washington - Avure Technologies, Inc. , leader mondiale nelle soluzioni per i trattamenti ad alta pressione, ha annunciato di aver spedito la più grande pressa alimentare al mondo per i processi ad alta pressione (Hpp) da 87. 000 psi (600 Mpa) a Fresherized Foods di Fort Worth, in Texas. Si tratta del 14degrees impianto commerciale che Fresherized Foods acquista da Avure; verrà installato nello stabilimento di lavorazione delle sostanze proteiche ubicato a Keller, in Texas dove si producono prodotti naturali dall´"etichetta pulita". Con una capacità nominale di oltre 5000 libbre l´ora e un tempo di attesa di 3 minuti, la 350L presenta la più alta portata disponibile sul mercato negli impianti Hpp. Il diametro interno più largo al mondo e la capacità di 350 litri forniscono la più alta efficienza di carico disponibile sia per il packaging flessibile che rigido. La struttura, completamente realizzata in acciaio inox, le conferisce una resistenza ai climi umidi, e l´orientamento in orizzontale fa sì che la 350L possa integrarsi perfettamente con le linee di produzione esistenti. Infine, la compattezza della base e il peso ridotto, uniti all´impiego della tecnologia avvolgicavo Quintus di Avure, consentono costi di trasporto e di lavori edilizi inferiori. Insieme, queste caratteristiche fanno della 350L il sistema più avanzato oggi disponibile nel settore. L´impianto va ad aggiungersi alla linea di apparecchiature Hpp verticali ed orizzontali e diventa parte integrante di una soluzione Avure completa che comprende il supporto per lo sviluppo delle ricette, le prove microbiologiche, la selezione del packaging, le approvazioni normative, la movimentazione del materiale e gli aspetti di marketing per l´industria alimentare. "Quale più grande produttore al mondo di alimenti processati ad alta pressione, dipendiamo dai sistemi Hpp per creare i prodotti unici e ad "etichetta pulita" che ci chiedono i clienti," ha affermato Steve Parnell, presidente di Fresherized Foods. "Quale produttore serio di alimenti con tecnologia Hpp, dobbiamo contare su questi impianti 24 ore su 24, 7 giorni su 7, e pertanto esigiamo l´eccellenza dai macchinari, dall´assistenza tecnica e dal supporto fornito da Avure. Siamo soddisfatti del design d´avanguardia della 350L e siamo ansiosi di poter presto incrementare produttività e capacità grazie all´introduzione di questo nuovo macchinario. È il sistema giusto, arrivato al momento più giusto per le aziende trasformatrici come la nostra, che hanno bisogno di macchinari più efficienti in termini spaziali e a portata superiore per poter trarre appieno il vantaggio della crescente domanda di cibi freschi, naturali e biologici. " "Non ci siamo accontentati semplicemente di costruire la pressa più grande e più veloce. Volevamo che la 350L fosse anche il macchinario più affidabile e facile sotto il profilo della manutenzione," ha commentato Pat Adams, Presidente e Ceo di Avure. "Abbiamo progettato la 350L in base a nuove caratteristiche di facilità d´uso, facendo tesoro dell´esperienza accumulata dalle centinaia di migliaia di cicli ad alta pressione delle nostre macchine. Nel sistema sono stati incorporati i requisiti di funzionalità e le caratteristiche pervenutici dai nostri clienti e dall´esito di alcuni gruppi di discussione. Crediamo che la 350L sia destinata a stabilire un nuovo standard industriale in termini di affidabilità, produttività ed efficacia dei costi. " "È evidente che Avure ha svolto bene il suo compito," ha dichiarato Jorge Periquito, Direttore Tecnico di Frubaca Coperativa, un´azienda portoghese che utilizza la tecnologia Hpp per la produzione di succhi di frutta naturali. "Quando abbiamo visto il sistema durante la nostra visita allo stabilimento Avure, a Vasteras in Svezia, ne siamo rimasti molto colpiti. Il design della 350L è chiaramente un passo avanti rispetto agli altri sistemi disponibili sul mercato. " .  
   
   
BIODIVERSITÀ E TUTELA DELLA FAUNA SELVATICA  
 
Trieste - Nel giugno 2006 la Commissione europea ha notificato a vari stati membri, tra cui l´Italia, l´obbligo di adeguare la legislazione, in materia di biodiversità e tutela della fauna selvatica, alla Direttiva 79/409/Cee, la cosiddetta Direttiva Uccelli, pena il rischio di gravi sanzioni pecuniarie, tra cui il blocco dei fondi comunitari per lo sviluppo rurale. A seguito di tale prescrizione, contenuta in un parere motivato che costituisce l´ultimo "avvertimento scritto" prima dell´applicazione delle sanzioni economiche, tutte le regioni italiane sono chiamate a designare Zone di Protezione Speciale (Zps) nei rispettivi territori, fissando misure di conservazione degli ambienti naturali tutelati. "Si tratta di un obbligo - ha dichiarato l´assessore alle Risorse agricole, naturali, forestali e montagna Enzo Marsilio - che la nostra Regione si appresta a onorare con uno specifico Disegno di legge, oggi in avanzata fase di stesura, che va ad integrare e completare le disposizioni contenute nella legge regionale 17 del 2006, con cui si sono previste alcune prioritarie norme di salvaguardia degli habitat naturali". L´impostazione del Disegno di legge, ha precisato ancora l´assessore, tiene conto delle proposte, delle indicazioni e dei suggerimenti avanzati sia dal mondo agricolo, sia da quello ambientale e prevede che all´interno di ogni singola Zps possano essere disposte misure specifiche di conservazione previa concertazione con gli enti locali interessati e con le organizzazioni di portatori di interesse. Una previsione che rispetta l´autonomia delle istituzioni che operano sul territorio, ma che responsabilizza anche tutti nella salvaguardia della biodiversità. Una previsione, inoltre, ha sottolineato Marsilio, "che dovrebbe tranquillizzare anche gli amministratori della provincia di Pordenone, ai quali ricordo che la tutela delle Zone di protezione speciale lungi dall´essere il primo passo per la riconversione delle aree produttive, rappresenta invece uno strumento per dimostrare che sviluppo economico e protezione della natura si possono coniugare senza conflitti e senza antitesi. Questo è anche il compito del mio mandato, poiché la delega che mi è stata conferita comprende le politiche agricole e naturali, assieme alle competenze in materia forestale e della montagna. E poiché tengo bene a mente la priorità e centralità dell´agricoltura, non mi pare fuori luogo rammentare agli stessi amministratori della provincia di Pordenone che relativamente alla Zps dei Magredi hanno una grande responsabilità, quella di adoperarsi perchè nel territorio interessato si applichino comportamenti corretti, evitando polemiche, dispute e contrapposizioni tanto sterili quanto fuorvianti". .  
   
   
VENETO AGRICOLTURA: RAPPORTO FLOROVIVAISMO VENETO 2006: EXPLOIT DELLA PRODUZIONE VIVAISTICA. A PADOVA IL 32% DELLE AZIENDE  
 
Si interrompe nel 2006 il trend di crescita delle aziende florovivaistiche registrato negli ultimi anni. Il dato è stato illustrato martedì 13 febbraio 2007, da Veneto Agricoltura in occasione della presentazione del Salone Internazionale del Florovivaismo Flormart, alla fiera di Padova dal 16 al 18 febbraio 2007. Dai dati forniti dal Servizio fitosanitario regionale (Sfr) risulta che a dicembre 2006 le aziende autorizzate in base alla L. R. 19/99 erano 1705, in diminuzione rispetto al 2005 (- 1,3% circa). Si conferma la leadership della provincia di Padova, dove si concentra il 32% delle aziende florovivaistiche venete. Negli ultimi dieci anni, il numero di aziende è sceso da 1. 863 del 1997 alle attuali 1. 705, con un calo del -8,5%. Le aziende si suddividono principalmente nei settori del vivaismo ornamentale (90%), orticolo (32%) e fruttifero (15%). Anche la superficie florovivaistica è diminuita, scendendo a 1. 800 ettari, in calo del 4,5% rispetto al 2005 e il 13% in meno del 2002 quando, sempre secondo l’archivio del Sfr, la superficie era di poco inferiore a 2. 100 ha. Aumenta la quota di prodotto costituita da materiale vivaistico, che passa dal 63% all’83% del totale della produzione florovivaistica regionale; il rimanente è costituito da piante finite (13%) e da materiale di propagazione (4%). Sono 201 (+4% rispetto al 2005) le aziende accreditate in base alle norme di qualità sui materiali di moltiplicazione e che hanno ottenuto la Cac (Conformità Agricola Comunitaria), condizione necessaria per la commercializzazione in ambito europeo. Le aziende venete si riforniscono di materiale di coltivazione principalmente fuori regione: il 47% del prodotto acquistato proviene da altre regioni d’Italia e il 28% è di origine extra-nazionale. Solo il 25% circa del prodotto sia di origine regionale evidenzia la dipendenza delle aziende venete per quanto riguarda il materiale di base. La maggioranza delle aziende (83%) vende a privati e hobbisti, ma questo costituisce meno del 10% delle produzioni in termini di quantità. Pur essendo appena il 21% circa del totale, le aziende venete che realizzano solo una fase del processo produttivo, rivendendo a vivaisti e/o ad altre aziende agricole la loro produzione, commercializzano oltre l’80% della produzione regionale. A conferma della tendenza delle imprese venete a concentrarsi in una singola fase produttiva. La maggior parte delle aziende (87%) ha un portafoglio clienti in ambito locale e solo il 4% di esse esporta all’estero. Tuttavia solo il 54% della produzione viene commercializzata a livello regionale. Aumenta invece la quota di prodotto che esce dai confini regionali, che passa dal 34% del 2005 al 45% nel 2006, a conferma di un maggior peso delle aziende venete sul mercato nazionale. .  
   
   
ENOGASTRONOMIA: A ZAIA IL COLLARE DEI CUOCHI VENETI  
 
Il vicepresidente della Giunta regionale Luca Zaia è stato insignito il 13 febbraio mattina dal presidente dell’Unione Cuochi del Veneto Graziano Manzatto, accompagnato dal vicepresidente Alessandro Silvestri, del collare delle “berrette bianche” venete per la fiducia e il sostegno dato al sodalizio cucinario, che associa 1180 maestri di cucina e che grazie al sostegno della Regione ha potuto essere ambasciatore nella promozione dei prodotti di territorio a livello nazionale e internazionale. “I cuochi veneti – ha sottolinea Zaia nel ringraziare per l’“onorificenza” – si stanno imponendo all’attenzione internazionale per la loro abilità nel proporre il bello e il buono che il Veneto produce a livelli di eccellenza. Non posso che congratularli con loro e ringraziarli per essere una prestigiosa espressione della nostra straordinaria enogastronomia”. In occasione della Coppa del Mondo svoltasi nell’ottobre scorso a Lussemburgo, le due compagini (team Chef e team intagliatori) dell’Unione Cuochi del Veneto ha conquistato ben 11 medaglie d’oro, 12 d’argento e 12 di bronzo, mentre due cuochi veneti della Nazionale Italiana cuochi hanno vinto la Coppa del Mondo nella categoria pasticceria. Alla Mostra Internazionale dell’Alimentazione, in corso a Rimini, la squadra veneta ha già vinto 2 medaglie d’oro e 6 d’argento. La compagine dei cuochi veneti gareggerà inoltre, dal 3 al 6 ottobre prossimi, all’International Kremlin Culinary Cup di Mosca, mentre si sta “allenando” per le Olimpiadi di cucina in programma nel 2008 a Erfurt, in Germania. Tra gli obiettivi futuri dell’Unione Cuochi Veneti c’è anche quello di creare una squadra di giovani, scegliendo i campioni già tra gli studenti degli Istituti alberghieri o tra i cuochi appena diplomati. .  
   
   
LA TUTELA DI ESPRESSO E CAPPUCCINO DALL´AGROPIRATERIA PRESTO ALL´ESAME DELLA COMMISSIONE AGRICOLTURA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI  
 
Larghe intese sulla tutela dell’espresso e del cappuccino italiano. Accolta con favore la proposta di legge che L’on. Marco Lion, presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, presenterà per tutelare i due prodotti italiani con la dicitura «Autenticità Certificata». A Eisday2007, convegno organizzato dall´Istituto Nazionale Espresso Italiano a Rimini Fiera, la tutela dell´espresso e del cappuccino, simboli del Made in Italy sempre più spesso insidiati dall´agropirateria, fa un passo avanti. L´on. Marco Lion ha infatti annunciato di avere redatto una proposta di legge per creare un registro dei prodotti ad “Autenticità Certificata” con lo scopo di distinguere i prodotti tipici, tradizionali e originali autenticamente italiani. Questa dicitura sarà utilizzabile solo da quelle produzioni ottenute osservando le regole che rendono il prodotto autentico. Di queste produzioni sarà costantemente verificata la conformità a un disciplinare specifico. Tra i primi prodotti a essere iscritti nel registro dell´Autenticità Certificata vi saranno l´espresso e il cappuccino nella definizione prevista dal disciplinare dell´Istituto Nazionale Espresso Italiano. Sia per Marco Paladini, presidente dell´Istituto che per Luigi Odello, segretario generale dello stesso, si tratta di un passaggio importante che potrebbe rafforzare notevolmente la tutela di questi due prodotti. A questo si aggiunge che è nell´intenzione del presidente Lion proteggere la denominazione “Cappuccino Italiano” anche attraverso la registrazione europea della “Specialità Tradizionale Garantita” (Stg). “Siamo senz’altro soddisfatti della certificazione sull’espresso e sul cappuccino che l’Istituto Nazionale Espresso Italiano ha portato avanti, anche se ritengo che tutto ciò ancora non sia sufficiente nel nostro settore” ha dichiarato Lino Enrico Stoppani, presidente Fipe-confcommercio. “Bisogna puntare a una certificazione di processo, ad uno standard qualitativo che coinvolga l’intera filiera”. Altrettanto soddisfatto Franco Cervelin, presidente di Frescolatte, per il quale questa proposta di legge va nella direzione giusta per garantire maggiore tutela di espresso e cappuccino. Chi è l’Istituto Nazionale Espresso Italiano L’istituto Nazionale Espresso Italiano, di cui fanno parte torrefattori, costruttori di macchine e macinadosatori e altri sodalizi che volgono la loro attenzione all’espresso di qualità, oggi conta 29 associati che insieme aggregano un fatturato complessivo annuo di più di 350 milioni di euro. Dal 1998 l’Istituto Nazionale Espresso Italiano si impegna a difendere l’espresso di qualità attraverso una certificazione riconosciuta dal Csqa (certificato di conformità numero 214 del 24 settembre 1999, Dtp 008 ed. 1) che prevede esclusivamente l’impiego di miscele certificate, macinadosatori e macchine qualificate e operatori abilitati. .  
   
   
A MONIGA SI RISCOPRONO I SAPORI DEL LAGO COREGONE, PESCE DI LAGO, OLIO EXTRAVERGINE E VINI DEL GARDA CLASSICO NELLA RASSEGNA “A TUTTO PESCE DI LAGO”, ORGANIZZATA DAL COMUNE DI MONIGA. APPUNTAMENTO DAL 17 FEBBRAIO ALL’11 MARZO  
 
Un mese di appuntamenti enogastronomici per riscoprire i profumi ed i sapori del lago di Garda: questa la proposta di “A tutto Pesce di Lago- Moniga del Garda, il lago e i suoi frutti a tavola”, nuova rassegna enogastronomica che parte sabato, 17 febbraio, e che fino all’11 marzo terrà banco a Moniga coinvolgendo i ristoranti e le cantine del paese. Un’iniziativa pensata dall’assessore al turismo Luigi Alberti, e che si inserisce nella politica di valorizzazione del territorio anche nei mesi non turistici fortemente voluta dal sindaco Lorella Lavo. “Una manifestazione – spiega l’assessore Alberti- che conferma la sensibilità dell’amministrazione comunale verso l’enogastronomia del territorio come veicolo di promozione per Moniga, e come rampa di lancio verso mercati turistici decisamente più consapevoli, interessanti e sostenibili”. “A tutto Pesce di Lago” sembra quasi andare a colmare il vuoto lasciato dalla storica “Rassegna del Coregone”, che per tanti anni ha tenuto banco con grande successo in Valtenesi: in questo caso però il circuito sarà circoscritto ai locali di Moniga, e i menù possono contemplare tutte le varietà di pesce di lago oltre al conosciutissimo ed apprezzatissimo coregone. Tutti i ristoranti di Moniga, perlomeno quelli aperti in questa stagione, hanno aderito all’invito dell’assessorato al turismo: si tratta di otto locali, che configurano un’ampia scelta sia in termini di proposte che di prezzo. Tutti proporranno un menù degustazione a prezzo fisso a base essenzialmente di pesce di lago: si parte dal menù a 25 euro dell’Agriturismo Trenta, e si sale ai 28 della pizzeria Tre Santi, ai 30 della Darsena, della pizzosteria El Magher, della trattoria Olivo, fino ai 35 de Lo Scorpione ed arrivare alla fascia alta del ristorante Quintessenza (45 euro) e del ristorante al Porto (50 euro), quest’ultimo conosciuto per essere l’unico ristorante di solo pesce di lago della provincia. Si berrà, come d’obbligo a Moniga, quasi prevalentemente Chiaretto Garda Classico, proveniente dalle quattro cantine del paese (Turina, Costaripa, Civielle e Monte Cicogna): un modo per ricordare che questo è il paese di Pompeo Molmenti, il senatore che inventò il Chiaretto oltre un secolo fa, e che dal 29 giugno al 1 luglio ritorna il grande appuntamento con il “Palio del Chiaretto”. .  
   
   
IL RISTORANTE MALASTRANA LILLA INVITA GLI INNAMORATI  
 
“Lo storico Ristorante dei Navigli festeggia insieme a tutti gli innamorati la serata di San Valentino, all’insegna della buona cucina e sulle note delle più romantiche canzoni d’amore” Si sa, spesso e in molti, vorrebbero essere in controtendenza e non festeggiare una delle ricorrenze più blasonate dell’anno, ma perché rinunciare a un appuntamento così romantico e sognate come la cena a lume di candela per la serata di San Valentino? Quest’anno il Ristorante Malastrana Lilla propone un appuntamento davvero speciale: una calda atmosfera in un ambiente romantico e raccolto nel cuore dei Navigli, dove poter gustare un impeccabile cena accompagnati dalle dolci note delle più romantiche canzoni del repertorio musicale nazionale, cantante dal vivo. Il menù assolutamente stuzzicante, cucina italiana tradizionale, reinterpretata con originalità, gusto e freschezza dagli chef del Ristorante. Menù: Un antipasto a scelta tra: insalata di pesce spada affumicato con mandorle e arancia, tortino di carciofi e funghi misti, Un primo a scelta tra: cannelloni al forno, tagliatelle di castagne con misto funghi, risotto all’arancia. Un secondo a scelta tra: spiedino di gamberoni su letto di verdure grigliate, nodino di vitello gratinato al forno con mozzarella e pomodoro, filetto di maiale al gorgonzola e porcini. Il dolce di San Valentino Tel. 0039 02 8378984 .  
   
   
V EDIZIONE DEL PREMIO SIRENA D´ORO DI SORRENTO DEDICATO AGLI EXTRAVERGINE A DENOMINAZIONE DI ORIGINE PROTETTA  
 
Inizia il prossimo 17 marzo a Sorrento la V edizione del Premio Sirena d’Oro di Sorrento, l’unico concorso italiano dedicato agli extravergine a Denominazione di Origine Protetta che quest’anno vedrà in gara 30 Dop e 180 produttori, rappresentativi della straordinaria varietà e qualità dell’olivicoltura di pregio italiana, numero che si è mantenuto costante rispetto alla scorsa edizione – nonostante l’annata 2006 sia stata quantitativamente scarsa – e che conferma il Premio Sirena d’Oro come appuntamento consolidato e di grande appeal per tutto il settore. “Con la V edizione del Premio Sirena d’Oro la Regione Campania conferma il suo impegno a favore della produzione dell’olio di qualità, che ha bisogno soprattutto di una intensa, organica e corretta azione di comunicazione, finalizzata a far conoscere ai consumatori i pregi, sia organolettici che salutistici, di questo straordinario prodotto, non a caso simbolo della dieta mediterranea. – spiega Andrea Cozzolino, Assessore all’Agricoltura e Attività Produttive della Regione Campania. - La salvaguardia del settore oleicolo passa necessariamente attraverso le denominazioni di origine, uno strumento di qualificazione importante, ma ancora troppo costoso per i produttori che vanno supportati con iniziative di promozione adeguate da realizzare in tutto il nostro Paese. ” New entry del 2007 al Sirena d’Oro sarà la Dop Colline di Romagna, che per la prima volta si cimenterà nella sfida. Rigorosissimi come ogni anno i criteri di selezione: solo gli extravergine che eccelleranno durante le preselezioni – ottenendo così una “Menzione di Merito” - potranno infatti partecipare alla finale. E quest’anno sarà proprio la cerimonia di consegna dei premi ai migliori extravergine a denominazione (17 marzo 2007, Teatro Tasso, Sorrento) ad aprire la manifestazione che proseguirà in tutta la regione e si concluderà a Napoli con un evento dedicato ai produttori, dopo un appuntamento a Salerno aperta al grande pubblico. Per tutto il periodo saranno organizzate come di consueto iniziative dedicate alla conoscenza dell’olio Dop con corsi di assaggio, convegni tematici, degustazioni nelle enoteche, nelle scuole elementari e nelle piazze delle Città dell’olio della Campania. E per il 2007 il Sirena d’Oro si fa itinerante: la manifestazione infatti uscirà dai confini della regione e porterà le “sue Dop”, espressione dell’eccellenza oleicola italiana, sul palcoscenico dei maggiori eventi del settore. Le denominazioni partecipanti al Sirena d’Oro saranno infatti protagoniste di degustazioni al Vinitaly di Verona (29 marzo - 2 aprile 2007, all’interno del Sol) e a Roma durante i giorni di Cibus (14 – 17 aprile 2007), gemella della rassegna parmigiana e che si alternerà con quella che si svolge ormai da 25 anni a Parma. .  
   
   
RISO GALLO NE INVENTA DI TUTTI I SAPORI!: UNA FANTASIOSA NOVITA’ NELLA LINEA GRANDI RISI DAL MONDO: RIZ ROUGE DELLA CAMARGUE  
 
Per chi si diverte in cucina a creare originali serate gourmet, c’é una nuova specialità che arricchisce la gamma Riso Gallo Grandi Risi dal Mondo: Riz Rouge della Camargue, un riso dal chicco rosso e dalle qualità uniche apprezzato dagli intenditori di tutto il mondo per il piacevole aroma di nocciole e la caratteristica consistenza dei suoi chicchi. Anche grazie al suo colore rosso Riz Rouge della Camargue è ideale per esaltare l’estro creativo in cucina, particolarmente adatto come contorno per piatti di carne o pesce e come base per preparare gustose e fantasiose insalate di riso, arricchite con frutti di mare e verdure. La confezione rossa di Riso Gallo Riz Rouge Grandi Risi dal Mondo, ha un packaging impattante, ricco di informazioni e consigli per preparare e valorizzare al meglio le qualità organolettiche del prodotto e riporta sul fronte il bollino di Indicazione Geografica Protetta, a garanzia della provenienza del riso. Sul retro-pack una ricetta creata in esclusiva da Filippo Chiappino Dattilo, chef e patron del ristorante “Antica Osteria del Teatro“ di Piacenza, invita il consumatore a sperimentare nuovi piatti. Riz Rouge, Basmati, Long&wild, Patna e Venere: risi esotici francesi, indiani, canadesi thailandesi e cinesi della linea Grandi Risi dal Mondo, proposta da Riso Gallo per il consumatore moderno e curioso, che ama sperimentare nuove ricette e varcare i confini della quotidianità in cucina con un pizzico di gusto e fantasia in più! Prezzo indicativo al pubblico: 2,70 – 3,00 € confezione da 500 g. . .  
   
   
“ L’ARTE DELLA COTTURA” BY MIELE  
 
A Miele Gallery un’istallazione che propone Tepan e forni a vapore, per cuocere secondo le più innovative tecniche Miele. La cultura del cibo con tutte le sue contaminazioni internazionali è un fenomeno in costante evoluzione e Miele, particolarmente sensibile alle mutazioni del vivere, adegua la propria ricerca alle esigenze e ai ritmi contemporanei offrendo prodotti di eccellente qualità, funzionalità e design. Per un evento Fuori Salone del tutto particolare, a Miele gallery, i forni di ogni tipologia sono inseriti in un mobile cucina simbolico, che ne esprime le differenti possibilità di incasso, appoggio e sospensione. Secondo il fashion trend del momento il mobile è rivestito sul frontale di pelle metallizzata “mordorè” e rifinita con impunture da sellaio. Laccatura metallizzata ton sur tone per gli altri lati, creando così un eclettico impatto scenografico. Stessi materiali anche per le strutture che presentano i nuovi piani cottura “ a filo”, abbinando il turchese ed il cobalto, mentre le inconfondibili piastre Tepan vengono inserite nei toni del glicine e della buganvillea, sempre con una particolare luce metallica. Il progetto è curato da Gian Luigi Arditi, art director e designer di eventi, installazioni, ambienti, sfilate, la cui creatività si esprime ad ampio raggio in Italia e all’estero. Miele offrirà ai suoi ospiti, nel corso di una serata ad invito, ricercate pietanze dolci e salate, realizzate con due prodotti al top nella gamma e cucinate in diretta da un eclettico chef . .  
   
   
DA ILLA PRISCILLA, LA REGINA IN CUCINA ANTIADERENZA E FUNZIONALITÀ PER LA NUOVISSIMA LINEA GIOCATA SUI TONI CALDI DI MELONE E MATTONE  
 
Colori caldi e volumi eleganti per la nuova linea che richiama, già dal nome, il fascino sapiente di una padrona di casa di classe: La Priscilla è la novità 2007 di Illa che riprende tutta l’esperienza dell’Azienda e la traduce in una modalità inedita e accattivante. La Priscilla riprende gli spessori della ormai affermatissima linea Meteora di Illa e li trasforma completamente in un’ottica modernissima e originale, giocando con le tonalità melone e mattone e la ricercatezza delle linee. Padella, pentola, tegame a due maniglie, casseruola a due maniglie o a un manico, rostiera e tortiera si distinguono per il design di pregio, particolarmente evidente nell’eleganza dei pesanti manici che, con il loro caratteristico color melone, richiamano le maniglie e il pomo dei coperchi. Il fascino cromatico de La Priscilla è completato dall’abbinamento con le superfici esterne di ogni componente, in alluminio verniciato nella sfumatura mattone ramato e impreziosito dalla serigrafia coordinata sulle note del melone. Un valore estetico innegabile, capace di donare alla cucina un’atmosfera tanto accogliente quanto moderna, che si rivela inoltre perfettamente integrato alla tecnica impeccabile firmata Illa. Ogni pezzo de La Priscilla garantisce infatti l’antiaderenza dell’interno in Teflon classico, mentre l’applicazione di accorgimenti innovativi – ad esempio, i manici in bachelite con effetto “soft touch” rifiniti da una parte finale in acciaio - conferma la capacità di Illa di ideare soluzioni sempre all’avanguardia a livello sia di stile che di funzionalità. .  
   
   
LA PENTOLA D’ORO E D’ARGENTO FIRMATE DALL’AZIENDA BALDASSARE AGNELLI ALLA FIERA LUXURY A VERONA FINO AL 18 FEBBRAIO PROSSIMO  
 
La lucentezza, la nobiltà, la virtuale indistruttibilità, hanno permesso all’oro di ritagliarsi un ruolo speciale nella storia dell’umanità e nei secoli l’oro è stato valutato per la sua bellezza e rarità. La Pentola d’Oro di Baldassare Agnelli è uno strumento, che nessuno aveva mai pensato di produrre nel nobile metallo, in cui si coglie il fascino del gioiello, del pezzo unico, ideato e realizzato in modo artigianale da mani sapienti che hanno appreso il “mestiere” centenario di famiglia. Un Prodotto che rivela l’audacia della Baldassare Agnelli nel creare pentole professionali per l’alta cucina che hanno testimoniato e scritto la storia del gusto, del costume e del made in Italy nel mondo. In pochi credevano che la pentola avrebbe potuto ammantarsi d’oro e uscire dalle mura della cucina, per conquistare un posto d’onore in “società”: questo sogno, è diventato una splendida realtà, dando così forma e sostanza al sogno di ogni cuoco di poter cucinare nel materiale più prezioso. Grazie alla Baldassare Agnelli, leader nella produzione di strumenti di cottura professionali, le pentole in rame sono state rivestite del più prezioso dei metalli ed hanno assunto, agli occhi degli chef,e degli appassionati di alta cucina, un significato simbolico speciale: la perfezione che accompagna un’autentica opera d’arte, la cultura del bello, dell’esclusività, del piacere di possedere qualcosa di unico dall’indiscussa creatività e qualità. La pentola d’oro è il frutto della continua ricerca e sperimentazione promossa dall’azienda Baldassare Agnelli, sia collaborando con i più importanti chef della cucina italiana, sia attraverso la Saps di Lallio (Bg), associazione fondata dalla famiglia Agnelli con lo scopo di studiare e approfondire la ricerca e la sperimentazione sulle forme ed i materiali degli strumenti di cottura. La pentola d’oro non è solo un oggetto prezioso e raffinato perchè, grazie alle elevate capacità di conduzione e distribuzione uniforme del calore del prezioso metallo, si rivela uno strumento eccezionale per la realizzazione di straordinarie ricette. E oltre la Pentola d´Oro, l´azienda bergamasca ha realizzato anche quella in argento, per fornire a chi ama cucinare, non solo un "gioiello", ma soprattutto uno strumento valido per prestazioni in cottura sempre più superiori. La Pentola in Argento della Baldassare Anelli è prodotta artigianalmente in argento purissimo 925. Dello stesso metallo, sono perfino i ribattini che "saldano" il manico allo strumento. Il pregio dell´argento oltre essere uno straordinario conduttore di calore, è anche quello di non cedere i sapori in cottura. La manutenzione di questo ´gioiello da cucina" in argento è quella classica con il lavaggio manuale e l´uso di saponi o detersivi liquidi. Ogni tanto, per farla risplendere, sarebbe il caso di usare i classici prodotti per la pulizia dell´argento da cospargere abbondantemente sulla superficie, strofinando con carta da cucina umida e poi risciacquando. La produzione delle pentole professionali Baldassare Agnelli ancora oggi è contraddistinta dalla lavorazione artigianale del prodotto, che viene realizzato come cent’anni fa lavorando a freddo il materiale, in modo da rispondere alle richieste e ai desideri degli chef più esigenti. Un modello di lavorazione che unisce tradizione e modernità, ricerca e tecnologia, cura dei particolari e professionalità: fattori determinanti che hanno portato l’azienda Baldassare Agnelli ad essere da 100 anni leader nella produzione di pentole professionali made in Italy. .  
   
   
MULTICENTRUM SELECT 50+: LE VITAMINE E I MINERALI CON UNA SPECIFICA AZIONE ANTIOSSIDANTE  
 
Non è affatto sbagliato affermare che “noi siamo quello che mangiamo” e che la longevità si conquista anche a tavola. Il nostro organismo, infatti, deve forzatamente utilizzare le molecole, i substrati energetici, i micro e i macro nutrienti che gli forniamo con l’alimentazione per poter far fronte a tutte le sue necessità metaboliche. L’alimentazione è vita e, come tale, può contribuire a una vita qualitativamente migliore e più longeva o, viceversa, favorire un decadimento più precoce della salute sia fisica che psichica. Radicali liberi: i nemici numero uno. Senza ossigeno non si vive, ma, per colpa dell’ossigeno, si può invecchiare troppo in fretta. La causa sta nel processo di ossidazione, cioè nelle alterazioni che questo gas vitale provoca su vari elementi (per esempio, la ruggine sul ferro o l’irrancidimento dei grassi), compreso le cellule del nostro corpo. Per fortuna, ci sono gli antiossidanti. Si tratta di certe vitamine, determinate minerali, alcuni aminoacidi essenziali e proteine, il cui compito è quello di proteggere le cellule e contrastare l’azione ossidante dell’ossigeno, che si realizza, in particolare, con la produzione nell’organismo di sostanze ben note per i danni che provocano e, soprattutto, in quanto causa di invecchiamento: i radicali liberi. Queste sostanze, tuttavia, non sono solo i famigerati “demoni” nemici della salute, del benessere e della bellezza: l’organismo li produce per difendersi da alcune minacce esterne, come infezioni, inquinamento e altro ancora e, in quantità limitata, fanno parte del normale processo fisiologico. Ma, come spesso succede, è una questione di misura: quando i radicali liberi in circolo nell’organismo sono in quantità eccessiva, si verifica una condizione chiamata stress ossidativo, responsabile di varie conseguenze negative, caratterizzate da processi di degenerazione e raggruppate sotto il termine di “invecchiamento”. * La protezione degli antiossidanti. Benché dannosi per la salute e legati al processo di invecchiamento, i radicali liberi, se in numero non eccessivamente alto e se restano sotto controllo, vengono utilizzati dall’organismo con funzioni di difesa. Ma, affinché questa condizione di equilibrio venga mantenuta, è necessario ridurre tutto ciò che può provocare una produzione eccessiva di radicali liberi. E i fattori che contribuiscono a ciò sono molto numerosi e piuttosto frequenti. I più comuni sono: un regime alimentare sbilanciato, l’eccessiva attività fisica, le radiazioni Uva, l’inquinamento ambientale, il fumo, l’alcol, gli stati infiammatori cronici, le infezioni virali e batteriche, lo stress emotivo. Inoltre, con il passare degli anni, la capacità dell’organismo di contrastare queste molecole tende a diminuire. Per contrastare l’azione dannosa dovuta a un eccesso di radicali liberi, è necessario assicurare all’organismo una quantità adeguata di antiossidanti, cominciando innanzitutto con lo scegliere gli alimenti che ne sono più ricchi, come la frutta e la verdura. Gli antiossidanti agiscono come delle vere e proprie “trappole” per i radicali liberi: come questi ultimi, hanno un elettrone spaiato, che possono però donare ai radicali liberi, bloccando in questo modo la loro fame di elettroni. Così facendo, gli antiossidanti riescono a costituire un elemento di stabilità. * I punteggi antiossidanti di frutta e verdura. Gli alimenti più ricchi di antiossidanti sono quelli che contengono vitamine, minerali e altri nutrienti in grado di neutralizzare i radicali liberi: la frutta e la verdura, in primis. Per conteggiare la presenza di antiossidanti in questi alimenti, è stato messo a punto negli Stati Uniti il sistema Orac (Oxigen Radical Absorbance Capacity). Consultando un’apposita tabella, si dà un punteggio in unità Orac ai vari tipi di frutta e di verdura, che permette di calcolare facilmente la quantità di antiossidanti assunta quotidianamente, tenendo conto che il fabbisogno giornaliero è di 5. 000 unità Orac. I Cinque Colori Da Mettere Ogni Giorno Nel Piatto. Secondo la ricercatrice statunitense Marilyn S. Nanney della Saint Louis University, nel Missouri, un metodo molto semplice ed efficace per assicurarsi ogni giorno uno “scudo” il più completo possibile di sostanze antiossidanti è quello di riferirsi alle 5 categorie di colore nelle quali possono essere raggruppate frutta e verdura: giallo/arancio, bianco, blu/viola, rosso e verde. * Giallo/arancio. E’ quello delle arance, delle pesche, delle albicocche, dei meloni, delle carote, delle zucche etc. Questi vegetali, oltre a contenere, così come quelli degli altri quattro colori, zuccheri, varie vitamine, minerali e fibre, sono ricchi di flavonoidi, carotenoidi e vitamina C, che contribuiscono a rafforzare le difese immunitarie. * Bianco. E’ quello dei cavolfiori, dei finocchi, delle cipolle, dell’aglio, dei porri, dei funghi, del sedano, delle pere etc. Questi vegetali contengono anche polifenoli (come l’allicina, presente nella cipolla e nell’aglio) e Selenio (presente soprattutto nei funghi), che regolano il livello di colesterolo, proteggendo l’organismo da patologie cardiovascolari. * Blu/viola. E’ quello del radicchio, delle melanzane, dei frutti di bosco, dell’uva rossa, delle prugne, dei fichi etc. Questi vegetali contengono anche antociani e polifenoli, che riducono il rischio di malattie cardiovascolari e preservano la salute dell’apparato urinario. Inoltre, il radicchio contiene molto Potassio, mentre le melanzane sono ricche di Magnesio. * Rosso. E’ quello dei ravanelli, dei peperoni, delle rape rosse, dell’anguria, delle fragole, delle ciliegie, del pompelmo rosa etc. Questi vegetali contengono anche licopene, un antiossidante in grado di proteggere dai tumori gastrointestinali e alla prostata, e antociani, che proteggono le cellule dai radicali liberi. * Verde. E’ quello dell’insalata, del prezzemolo, del basilico, degli asparagi, dei broccoli, delle zucchine, degli spinaci, dei kiwi etc. Questi vegetali contengono anche clorofilla, carotenoidi e polifenoli, che rinforzano i vasi sanguigni, le ossa e i denti. Nelle verdure verdi, si trovano anche la luteina e la xantina, due carotenoidi molto importanti per la salute degli occhi e con effetti antitumorali. Un frutto arancione a colazione, un bel piatto di ortaggi verdi a pranzo, uno spuntino viola o bianco a metà pomeriggio e una cena nei toni del rosso è il modo più semplice e sicuro per contrastare l’invecchiamento. Le Vitamine E I Minerali Con Una Specifica Azione Antiossidante. Fra le vitamine e i minerali, vi sono tre vitamine (A, C, E), quattro minerali (Selenio, Rame, Zinco, Manganese) e un carotenoide (luteina, che non potendo essere sintetizzata dall’organismo, viene considerata come una vitamina), che hanno una specifica azione antiossidante in quanto sono in grado di neutralizzare l’azione dei radicali liberi e di rinforzare i danni molecolari. Tutti questi 7 micronutrienti sono presenti, insieme ad altre 10 vitamine e ad altri 9 minerali, nella formula di Multicentrum Select 50+, l’integratore multivitaminico-multiminerale completo, con una formulazione specifica per adulti da 50 anni. * Le vitamine antiossidanti. Il Betacarotene o pro-vitamina A, la vitamina C e la vitamina E lavorano in sinergia per promuovere l’attività antiossidante. La prima ad intervenire è la vitamina C che, grazie alla sua idrosolubilità, penetra nel citoplasma cellulare, dove svolge la sua azione, per essere, poi, escreta. In seconda battuta, interviene la vitamina E, liposolubile, che penetra nello strato lipidico della membrana cellulare, dove rimane a svolgere la sua azione antiossidante. Infine, il Betacarotene, che è anch’esso liposolubile, agisce nei tessuti contribuendo anch’esso all’attività antiossidante. * I minerali antiossidanti. Alcuni minerali, presenti in traccia nell’organismo, sono importanti in quanto servono a formare gli enzimi, cioè le proteine sintetizzate dalle cellule, che hanno il compito di promuovere specifiche reazioni chimiche. Alcuni di questi enzimi sono potenti antiossidanti all’interno delle cellule, in grado di neutralizzare l’azione dei radicali liberi, impedendo loro di intaccare la stabilità cellulare. Ad esempio, la superossido-dismutasi (Sod) attacca i radicali liberi e li neutralizza prima che possano danneggiare i cromosomi. I minerali in traccia necessari alla formazione degli enzimi sono il Selenio, il Rame, lo Zinco e il Manganese. * La luteina. La luteina è un carotenoide. Appartiene, quindi, alla grande famiglia dei fitocomposti, molecole prodotte dai vegetali, che svolgono particolari funzioni, fra cui quella di difesa dagli agenti esterni. Oggi sappiamo che diversi fitocomposti hanno un’azione antiossidante, sia nella pianta d’origine, sia nell’organismo umano e che, in particolare, sono in grado di proteggere dall’ossidazione macromolecole biologicamente importanti, come gli acidi nucleici (Dna e Rna), i lipidi e le proteine. Dagli studi effettuati, risulta che queste molecole sono in grado di limitare la possibilità di sviluppare malattie degenerative causate anche dai radicali liberi come, ad esempio, le degenerazioni vascolari o nervose, la degenerazione maculare e la degenerazione del tessuto connettivo articolare. In particolare, la luteina ha dimostrato un ruolo protettivo sul sistema cardiovascolare, amplificato da un sinergismo con i folati (vitamina B9) ed altri beta-caroteni. Inoltre, in associazione con la vitamina C, ha evidenziato un ruolo protettivo, grazie al suo effetto downregolatore, sui mediatori dell’infiammazione cutanea. Tuttavia, il ruolo principale della luteina è svolto a livello dell’occhio, nella macula lutea della retina. Anche Per Gli Over 50, L’integrazione Ottimale Deve Comprendere Tutte Le Vitamine E I Minerali. Nelle persone over 50, l’assunzione alimentare di micronutrienti (vitamine e minerali), nonché le necessità nutrizionali, sono alterate a causa dei mutamenti correlati al processo di invecchiamento e a cambiamenti nello stile di vita. Inoltre, i problemi fisici, sociali ed emozionali possono interferire con l’appetito o influire sulla capacità o la volontà di acquisire, preparare o consumare una dieta appropriata. Tutto ciò fa sì che gli anziani siano soggetti, ancor più dei giovani, a carenze nutrizionali marginali di vitamine e minerali. E anche il rischio di carenze nutrizionali evidenti è maggiore, soprattutto in periodi di stress o in presenza di problemi di salute. Multicentrum Select 50+ Compresse Ed Effervescente: L’integratore Completo Dalla A Allo Zinco E Con Luteina, Per Mantenersi Giovani Piu’ A Lungo. Multicentrum Select 50+ di Wyeth Consumer Healthcare è l’integratore multivitaminico-multiminerale completo di tutti i micronutrienti e di luteina, indispensabili al buon funzionamento dell’organismo e al mantenimento del benessere psicofisico, in una formula specifica per adulti dai 50 anni in su. Multicentrum Select 50+ è stato formulato in base a due concetti fondamentali: completezza e sicurezza ed è disponibile sia in compresse da deglutire, sia in compresse effervescenti da sciogliere in acqua, al buon sapore di arancia. Queste due forme farmaceutiche presentano le stesse caratteristiche formulative. * La completezza. Contiene 27 elementi indispensabili per il benessere psicofisico: 14 vitamine (fra cui la luteina che, non potendo essere sintetizzata dall’organismo, è stata considerata come vitamina) e 13 minerali. .  
   
   
NUTRISNELL DI NATURANDO LA STRATEGIA PER PERDERE PESO CONQUISTARE LA LINEA E MANTENERLA NEL TEMPO  
 
Secondo le più aggiornate ricerche, l’accumulo di peso corporeo dipende dall’accumularsi dei grassi nel nostro organismo. Oltre all’esercizio fisico, quindi, occorre limitare l’assunzione di grassi, non solo perché gli alimenti che ne sono ricchi apportano anche molte calorie, ma anche perché queste sono immagazzinate dal nostro corpo più facilmente. Le sostanze contenute in Nutrisnell, con alcune novità brevettate, aiutano ad accelerare il metabolismo, a contrastare l’assimilazione dei grassi e a limitare l’indice glicemico dei cibi (gli zuccheri in eccesso si trasformano a loro volta in grassi). Tramite una azione termogenica inducono la lipolisi (utilizzazione dei grassi a scopo energetico). La termogenesi è un processo mediante il quale il nostro organismo innalza leggermente la temperatura corporea e poiché anche solo innalzando la stessa di pochi decimi di grado si produce un consumo calorico – rispetto alla norma – molto più elevato, avendo nel contempo più energia a disposizione, l’organismo viene aiutato nel consumare i suoi stessi grassi. Il nuovo Nutrisnell, come tutti i prodotti della linea Naturando, si distingue sul mercato per l’originalità della formulazione realizzata ricercando la sinergia di più materie prime, in modo da esaltare l’aspetto benefico di ciascun elemento e garantire così la massima efficacia. Nutrisnell sfrutta la combinazione di Nutripeptin, Sinetrol e Metabromine combinati alla Cassia Nomame. Nutripeptin Limita L’indice Glicemico Dei Cibi Si tratta di una sostanza naturale derivata dalle proteine di filetti di merluzzo selvatico. Se assunto ai pasti, risulta utile per abbassare l’indice glicemico dei cibi, contribuendo così a contrastare il sovrappeso, riducendo il picco di glucosio che normalmente si verifica dopo i pasti. Sinetrol Eccezionale bruciagrassi Risultato di una particolare tecnologia di estrazione da agrumi quali arancia rossa, pompelmo e limone, la cui provenienza è rigorosamente limitata ai Paesi del Mediterraneo. La sua particolare composizione di biofenoli ha dimostrato una potente attività lipolitica (bruciagrassi). Questo perché Sinetrol favorisce l’attivazione dell’ormone lipasi-sensitivo (Hsl), il quale promuove l’idrolisi dei trigliceridi. Metabromine Grazie alla termogenesi il cacao brucia i grassi Nutrislell contiene anche Metabromine, una sostanza derivata dal cacao e chimicamente simile alla caffeina, che stimola la termogenesi utilizzando i grassi accumulati nel tessuto adiposo del nostro organismo. Cassia Nomame Stop ai trigliceridi È una pianta spontanea che cresce nei Paesi tropicali e agisce sulle attività del pancreas. Ha effetti positivi anche sugli accumuli di grasso a livello di fegato, reni, cuore e sul colesterolo nella sua totalità. Nutrisnell è quindi un aiuto prezioso per tutti grazie all’azione completa contro i grassi, ingeriti ed accumulati, e particolarmente indicato per chi fatica a rinunciare ai cibi a maggior indice glicemico, come pane, riso bianco, pasta, dolci. .  
   
   
TORINO: QUARTA EDIZIONE DELLA BORSA DEL CIOCCOLATO  
 
Si chiudono il 21 febbraio le adesioni alla quarta edizione della Borsa del Cioccolato, che si volgerà a Torino, dal 5 al 6 marzo (Centro Congressi Torino Incontra) in contemporanea con Cioccolatò. Una maratona di appuntamenti tra 15 operatori stranieri e le imprese piemontesi che si candideranno. Quest´anno inoltre, potranno aderire gli espositori di Cioccolato del settore, anche non piemontesi. L’evento è promosso da Camera di commercio di Torino, Città di Torino, Provincia di Torino e Regione Piemonte in accordo di programma con l’Ice. Gli ospiti stranieri verranno selezionati tra importatori, grandi dettaglianti e compratori, che trattano cioccolato e prodotti dolciari di alta gamma, alla ricerca di eccellenze, qualità e prodotti innovativi e di nicchia. Seguendo le indicazioni fornite dai partecipanti alle scorse edizioni, i Paesi di provenienza saranno quelli della “vecchia” Europa dei 15, la Cina (Hong Kong) e la Russia, dove si sta registrando una crescita costante nei consumi di prodotti dolciari di qualità. Per i buyer invitati, oltre agli incontri con i potenziali fornitori alla Borsa, verrà organizzato un fine settimana alla scoperta della tradizione cioccolatiera piemontese, partecipando anche alle iniziative di Cioccolatò. Lunedì 5 marzo, sempre a Torino Incontra, nel pomeriggio, è prevista una conferenza, aperta a tutti gli interessati, per la presentazione delle nuove tendenze sul territorio nazionale e sui principali mercati esteri. Interverranno Gigi Padovani, scrittore e giornalista, e Chloe Doutre Roussel, una dei i maggiori esperti mondiali in tema di cacao e cioccolato, per anni Chocolate buying officer del magazzino britannico Fortnum & Mason. Durante le precedenti edizioni della Borsa alcune imprese hanno messo a segno ordinazioni già in stand, altre hanno gettato le basi per affari che hanno concretizzato in seguito. Anche se non tutti gli incontri portano automaticamente al business, le aziende partecipanti hanno riconosciuto l’utilità dell’iniziativa come ponte tra loro ed alcuni mercati esteri, anche solo per comprendere quale tipo di prodotto possa avere maggior fortuna oltre confine. Nel 2006 sono stati realizzati 230 appuntamenti tra 34 imprese piemontesi e 17 buyer in rappresentanza di 15 aziende straniere. Partecipare alla Borsa è l’occasione per incontrare “in casa” interlocutori stranieri e dare vita a opportunità di business oltre confine. Per partecipare alla Borsa del Cioccolato rivolgersi a Gabriella Diverio, tel. 011 6700622 – email: agroalimentare@ceccp. Org .  
   
   
AL VIA LA 31° EDIZIONE DELLA MANIFESTAZIONE DI ALBA VINUM 2007 THE WINE SHOW  
 
Sono state annunciate le date della edizione 2007 di Vinum, la grande rassegna di Alba che giunge alla 31° edizione. Vinum avrà una giornata di anteprima mercoledì 25 aprile, e si svolgerà successivamente dal 28 aprile al 1 maggio. Sabato 28, Domenica 29 aprile e Martedì 1 maggio tutti i padiglioni espositivi animeranno, ad Alba, il programma dalle ore 11. 30 alle ore 19. 30 con la presenza diretta delle aziende e di alcune enoteche. Lunedì 30 aprile saranno allestite, ad Alba, solo le enoteche tematiche (gestite da personale A. I. S. ), lasciando la parte del protagonista al territorio che, con le sue 5 Enoteche Regionali e con le cantine (delle aziende espositrici interessate), aprirà le porte agli “Enoturisti di Vinum”, arricchendo il calendario della rassegna con eventi collaterali. Vinum nasce dalla collaborazione fra l’Associazione Go Wine, la Città di Alba, la Regione Piemonte, l’Ente Turismo di Alba, Bra, Langhe e Roero. Alla 31° primavera Vinum ha ottenuto il riconoscimento di manifestazione “nazionale” nel programma degli eventi della Regione Piemonte, grazie agli importanti risultati ottenuti nelle ultime edizioni sia nel numero degli espositori che dei visitatori. Un riconoscimento che da maggiore forza alla rassegna e che rappresenta un risultato tangibile per una kermesse che da alcuni anni non parla soltanto il linguaggio dei grandi vini di Langa e Roero, ma promuove le altre eccellenze del vino in Piemonte e importanti espressioni del vino italiano e dell’enologia mondiale. L’assessore al Turismo della Città di Alba, Raffaella Delsanto, dichiara: “Con il 2007 Vinum ha ottenuto la qualifica di rassegna Nazionale, un riconoscimento importante per attestare la crescita di questo evento. Un motivo di soddisfazione – prosegue l’Ass. Delsanto – che si unisce alla qualifica di rassegna internazionale ottenuta dalla Fiera del Tartufo, e che rappresenta un traguardo molto importante per la nostra Città e per le sue storiche manifestazioni. Rapresenta una grande occasione che la città di Alba deve cogliere per affermare, come ha sempre fatto, la propria identità non soltanto a livello locale, ma anche nel resto d’Italia e nei Paesi oltre confine che guardano con molto interesse la nostra offerta. Vinum è un obbiettivo da condividere con il territorio e con il lavoro di tanti uomini e donne del vino che ci rendono celebri in tutto il mondo e offrono ad Alba alle Langhe ed al Roero la possibilità di riscoprire il proprio orgoglio, principalmente e profondamente radicato nei suoi tipici prodotti enogastronomici”. Il tema delle “piazze” ha caratterizzato le ultime due edizioni, in un gioco di comunicazione che ha visto le principali piazze del centro storico “cambiare” per alcuni giorni il nome ed assumere il nome dei principali vini del territorio: da piazza Barolo a piazza Barbaresco, da piazza Roero e piazza Moscato, da Piazza Piemonte a Piazza Italia, ecc…. Con il 2007 il tema delle Piazze presenterà alcune novità, per dare una sempre migliore accoglienza al pubblico. E così ecco le principali tappe del percorso espositivo: - Piazza Roero (Piazza Savona) - Piazza Langhe (Cortile della Maddalena) Nel Cortile della Maddalena ed in Piazza Savona, saranno allestiti i padiglioni che ospiteranno, in base al territorio di appartenenza, i grandi produttori di Barolo, Barbaresco, Roero, Barbera d’Alba, Dolcetto, Roero Arneis, Favorita e Moscato d’Asti; - Piazza Italia (Piazza Duomo e Piazza Rossetti – in primis – passando per Via Cavour) con diverse sezioni tematiche ospiterà le realtà italiane particolarmente vocate all’enoturismo; - Piazza Piemonte (Piazza San Francesco) Un importante padiglione allestito all’ingresso della Città di Alba ospiterà le aziende piemontesi operanti al di fuori di Langa e Roero La promozione della 31° edizione della rassegna è iniziata con un’importante novità “La News Letter di Vinum” che, con cadenza quindicinale, raggiunge una mailing di ca. 7. 000 indirizzi composta da: Giornalisti nazionali e locali, Aziende vitivinicole italiane, Operatori di settore italiani, Autorità, Amministratori ed Enoappassionati. Ogni numero contiene, oltre ad informazioni ed anticipazioni relative al programma, articoli “enoici” di ampio respiro redatti dal giornalista Francesco Falcone ed articoli di informazione turistico-ricettiva curati dall’Ente Turismo Alba Bra Langhe e Roero. La redazione Go Wine mette a disposizione tale servizio di informazione per tutti coloro che ne faranno richiesta trasmettendo una mail a : info@gowinet. It. Un evento dedicato ai turisti del vino ed agli enoappassionati d’Italia e del mondo, un’occasione straordinaria per cogliere le emozioni che dà l’incontro con gli uomini del vino in un centro storico di grande fascino. “Vinum – dichiara Massimo Corrado, Presidente dell’associazione Go Wine - arriva quattro settimane dopo il Vinitaly e rappresenta uno dei più importanti appuntamenti in Italia per gli enoturisti, un pubblico che negli anni si è rivelato attento e che contribuisce con le sue scelte ad affermare uno stile sempre consapevole di degustare il vino. Chi sono gli Enoturisti?coloro per cui… il vino vale il viaggio, come recita uno dei motivi ispiratori dell’associazione Go Wine che, dal 2002, organizza l’evento e lo ha sempre pensato come un grande spettacolo in cui piacere e conoscenza si fondono. Il tutto con lo sguardo alle colline di Langa e Roero che accompagnano i visitatori e propongono visite in cantine, nei Castelli che qualificano il territorio, con un’offerta di ben cinque enoteche regionali e molte botteghe del vino e con un paesaggio profondamente segnato dal fascino dei vigneti”. .  
   
   
"CITTÀ DEL VINO, LA CARTA VINCENTE È IL LEGAME CON IL TERRITORIO" L´ASSOCIAZIONE FESTEGGIA VENTI ANNI. SOTTOLINEATA LA COLLABORAZIONE CON LA REGIONE L´ASSESSORE SUSANNA CENNI PREMIATA A SUVERETO  
 
Firenze - "Sono davvero molto contenta di aver ricevuto questo riconoscimento dall´associazione "Città del vino" perché sono convinta dell´importanza del lavoro svolto dall´associazione e della forte sintonia fra i suoi obiettivi e quelli delle politiche regionali, sintonia che ha permesso in questi anni di costruire un proficuo rapporto di collaborazione". Così l´assessore all´agricoltura Susanna Cenni ha commentato il 10 febbraio a Suvereto, nel corso della cerimonia per i venti anni dell´associazione, la consegna del riconoscimento attribuitole proprio per aver perseguito quegli stessi valori che "Città del vino" pone alla base del suo operato. Valori che l´assessore ha sottolineato nel suo intervento, ribadendone l´importanza cruciale nel promuovere in Toscana un nuovo modello di sviluppo rurale. "La valorizzazione del legame fra vino e territorio - ha sottolineato Susanna Cenni - è la carta vicente per la salvaguardia non solo della qualità della produzione vitivinicola, ma anche per la tutela del paesaggio, dell´ambiente, dell´identità e delle tipicità locali. E´ un patrimonio unico e inestimabile, che la Regione ha deciso di salvaguardare e promuovere. In questo percorso, non sempre facile, la collaborazione di un´associazione come "Città del vino" è preziosa per l´impegno e la qualità del suo intervento". Nella mattinata di oggi, l´assessore Cenni ha partecipato anche a una tavola rotonda, nel corso della quale ha affrontato alcuni dei temi oggi all´ordine del giorno del mondo vinicolo, dalla riforma dell´organizzazione comune del mercato vitivinicolo (Ocm), su cui sta lavorando la commissione agricoltura del Parlamento Europeo e sulle cui linee di fondo la Toscana concorda, alla recente disciplina regionale del settore. "Ricordo soltanto la normativa sui vigneti irregolari, o quella che prevede una pianificazione delle superfici iscrivibili agli albi dei vini a denominazione d´origine: si tratta di norme tese a razionalizzare e semplificare e credo che, in questa direzione, continueremo a muoverci, cercando di intervenire come Regione anahce a livello nazionale, per sburocratizzare la normativa e venire incontro ai problemi dei viticoltori ". Un ulteriore aspetto sul quale Susanna Cenni si è soffermata è quello dei controlli per i vini a denominazione di origine. Su questo è in corso la discussione su un decreto governativo. "Il problema dei controlli - ha detto - non si pone dove esistono i Consorzi ma dove questi non esistono. L´esperienza fatta con i quattro consorzi che operano in Toscana è positiva e noi siamo aperti a tutte le possibili soluzioni, purchè i controlli vengano estesi tempestivamente a tutti i vini di qualità, a garanzia dei consumatori e degli stessi produttori" . .  
   
   
NO AL PROIBIZIONISMO, SI ALLA CULTURA DEL BERE CONSAPEVOLE LIBERO VINO IN LIBERA MENTE: IL MONDO VITIVINICOLO PRENDE UNA POSIZIONE DECISA PER CONTRASTARE I SEGNALI ALLARMANTI CHE VENGONO DAI PAESI MEDITERRANEI E DICE NO AL PROIBIZIONISMO  
 
Per il V Forum Nazionale Agivi, tenutosi sabato 10 febbraio presso il Grand Hotel Parco dei Principi e realizzato in collaborazione con Buonitalia Spa e Unione Italiana Vini, l’Associazione Giovani Imprenditori Vinicoli ha scelto il tema del rapporto giovani e vino. Obiettivo: conoscere i comportamenti dei coetanei ma anche rispondere alle proposte di legge proibizioniste che, nonostante abbiano dimostrato fallimento nel Nord Europa, stanno avanzando in Francia, Spagna e ora anche Italia. “Dopo aver toccato temi tecnici, abbiamo sentito l’esigenza di concentrarci su un argomento che il mondo vitivinicolo affronta marginalmente. ” Afferma il Presidente Agivi Enrico Drei Donà “Come movimento giovanile, Agivi ha il dovere di chiarire il tema del consumo e dell’abuso tra i giovani perché si parla sempre di alcol e giovani ma poco di vino e giovani. Il nostro prodotto però non ha nulla a che fare con i superalcolici e lo dimostrano i dati presentati in occasione del Forum dall’ Osservatorio Alcol e Giovani. Vi è una scarsissima relazione fra abuso di alcol e vino, che rappresenta solo il 5% dei casi. Come esponenti del mondo produttivo è quindi nostro dovere fare chiarezza su un tema che spesso usa il vino come paravento ed esprimere il nostro No ad una politica proibizionista che ha già dimostrato il proprio fallimento. Il vino inoltre rappresenta per i giovani opportunità di lavoro non delocalizzabile: produrre un vino doc e docg significa mantenere uno stretto legame con il territorio e preservare un valore culturale tutto italiano”. Nessuna sottovalutazione del problema, quindi, ma la volontà di andare a fondo per capire un fenomeno che riguarda solo marginalmente il vino. Molti gli interventi interessanti che si sono succeduti nella giornata. Michele Contel, Segretario Generale dell’Osservatorio Alcol e Giovani, ha portato in anteprima gli ultimi dati sui consumi in Italia, con particolare riferimento ai giovani tra i 13 e i 24 anni. Giorgio Serra, responsabile settore vitivinicolo per Buonitalia Spa, società del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali per la promozione dell’agroalimentare italiano nel mondo, ha presentato il nuovo programma di iniziative a sostegno del vino italiano, rivolte in particolare ai giovani professionisti stranieri. Fabio Piccoli, giornalista enogastronomico, e Antonello Vedovato, Presidente di Edulife Spa, ideatori assieme ad Angelo Peretti di Dottor Wine, hanno presentato questo innovativo progetto di e learning, che consente ai giovani addetti al settore vitivinicolo, ma anche ai consumatori, di accedere ad una formazione permanente e migliorare la propria professionalità e la propria conoscenza. Infine Federico Quaranta, conduttore della trasmissione Decanter, in onda su radio Due, ha portato il sondaggio fra i radioascoltatori sul “perché” si beve vino ma ha anche evidenziato la propria testimonianza di proprietario di Wine Bar. Insegnare alle nuove generazioni, italiane e straniere un rapporto sano con il vino, prodotto frutto della nostra cultura, è dunque l’unica risposta efficace alla “cultura dello sballo”. Il proibizionismo adottato nel Nord Europa, oltre ad aver già dimostrato il suo insuccesso, rischierebbe di mettere in ginocchio il mondo vitivinicolo, uno dei settori più storici della nostra produzione. Proprio per la diffusione del bere consapevole, Agivi ha concluso il Forum con il Wine Bar del Beregiovane, grande degustazione dedicata all’incontro fra giovani produttori e giovani consumatori. . .  
   
   
AMORI E CHAMPAGNE: A OGNI COPPIA LA SUA ANNATA D’OBBLIGO FESTEGGIARE CON IL MILLESIMO DELL’ANNO DI FIDANZAMENTO  
 
Per celebrare San Valentino non può mancare una bottiglia di Champagne, ancora meglio se questa racchiude tutte le caratteristiche di una storia d’amore. La proposta arriva direttamente dal Centro Informazioni Champagne, che ha stilato per questa occasione particolare un elenco dei più apprezzati Champagne millesimati dal 1992 a oggi, con il quale gli innamorati potranno orientarsi nella scelta della loro bottiglia speciale. Se ad esempio l’anno di fidanzamento è il 1996, lo Champagne sarà un millesimo eccezionale con grandi potenzialità di conservazione, per un amore che ha tutte le caratteristiche per durare a lungo. Seducente, intenso e ben strutturato è il millesimato del 2000, di buon auspicio per una relazione iniziata all’alba del nuovo millennio. I millesimati sono Champagne elaborati esclusivamente con vini di una sola annata, giudicata di particolare pregio dallo chef de cave, il maestro di cantina, che scommette su una vendemmia di grande qualità. Gli Champagne millesimati hanno in comune l’equilibrio della maturità, offrono al palato aromi rotondi e intensi, che spaziano dalle note di frutti a polpa gialla alla frutta secca, dalla vaniglia alle note di brioche e di burro fresco. In Europa gli italiani si distinguono per essere consumatori di Champagne ricercati. I millesimati costituiscono infatti il 7,7% delle spedizioni verso l’Italia, contro il 3,9% del Regno Unito (primo mercato al mondo dopo la Francia). In Champagne ogni produttore decide se millesimare o meno la propria raccolta. L’uva utilizzata deve essere rigorosamente di quell’annata e le bottiglie devono maturare per almeno tre anni, prima di essere immesse sul mercato. A Ogni Annata Il Suo Carattere Principali Caratteristiche Di Alcuni Champagne Millesimati
Millesimo Descrizione
1992 Gli Champagne del 1992, derivanti da vitigni neri, sono affascinanti, fruttati e leggeri. Quelli che derivano dai bianchi sono aromatici, floreali con note vegetali. Equilibrati e con una certa lunghezza, ravvivata da un leggero retrogusto amarognolo.
1993 Annata caratterizzata da Champagne di buon assemblaggio, dalla buona tenuta, sebbene manchino leggermente di corpo.
1995 Champagne fini, vivi e strutturati. Vini abbastanza potenti, dove dominano gli aromi di agrumi, di frutti bianchi ed esotici per lo Chardonnay. I vitigni neri invece presentano un’acidità sostenuta e presentano aromi di frutti rossi a volte arricchiti da note speziate.
1996 Un millesimo d’eccezione per gli Champagne, con buone potenzialità di conservazione. Annata caratterizzata da vini franchi e dall’acidità ben equilibrata.
1998 Champagne netti e franchi, che presentano caratteristiche aromatiche interessanti e gradevoli. I vini di Pinot Noir sono corposi, strutturati, dal naso potente con note di frutta cotta e di frutta matura. I Meunier appaiono fruttati e morbidi, strutturati e con un buon potenziale. Gli Chardonnay sono generosi e morbidi, dagli aromi dominanti di frutta bianca, frutta esotica, agrumi e fiori.
2000 Annata seducente, di Champagne che soddisfano il palato, fini ed equilibrati. I Pinot Neri sono potenti, rotondi e ben strutturati. I Meuniers sono generosi, molto fruttati, persistenti e al tempo stesso vellutati, morbidi e fini.
2002 Un´annata di buona maturità, legata a un´acidità debole, che lascia sperare in un ottimo millesimo, potente ed equilibrato. Gli Chardonnay hanno una bella espressione aromatica, che lascia percepire fiori bianchi e agrumi. I Pinot Neri sono particolarmente potenti ed eleganti. I Meunier principalmente fruttati.
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