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Notiziario Marketpress di Mercoledì 10 Ottobre 2007
SECONDO LE INDUSTRIE DEL SETTORE BIOTECNOLOGICO LA DIRETTIVA SULLE SPERIMENTAZIONI CLINICHE PUÒ ESSERE MIGLIORATA  
 
Bruxelles, 10 ottobre 2007 - L´associazione europea per le bioindustrie, Europabio, ha reiterato la propria richiesta di revisione della direttiva europea sulle sperimentazioni cliniche e di recepimento della stessa negli ordinamenti nazionali. In seguito a una conferenza congiunta organizzata dalla Commissione europea e dall´Agenzia europea di valutazione dei medicinali (Emea), Europabio ha dichiarato che la direttiva non promuove la necessaria armonizzazione tra gli Stati membri. La conferenza congiunta sul tema «Operation of the Clinical Trials Directive (Directive 2001/20/Ec) and perspectives for the future» (ossia, Funzionamento della direttiva sulle sperimentazioni cliniche e prospettive per il futuro) ha approfondito la comprensione delle questioni e ha contribuito a individuare gli ostacoli che rendono l´Europa una meta meno interessante per le sperimentazioni cliniche, ha affermato Europabio. Tuttavia, per sviluppare un approccio armonizzato all´approvazione e allo svolgimento di sperimentazioni cliniche in tutta Europa, devono essere meglio specificate, ad esempio, le precauzioni e le definizioni da adottare in merito ai medicinali in fase di sperimentazione. Inoltre, i membri di Europabio ritengono che si debba prevedere un unico punto di presentazione delle domande di sperimentazioni cliniche (Cta), nonché un sistema di rendicontazione centralizzato. L´associazione industriale aggiunge altresì che occorre snellire il ruolo e le responsabilità dei comitati etici a livello locale e nazionale. Europabio sottolinea in generale l´esigenza di rafforzare le competenze del Clinical Trial Facilitation Group (Ctfg). Al contempo, l´Emea dovrebbe sostenere e coordinare il Ctfg e contribuire al riconoscimento reciproco delle valutazioni condotte dalle autorità competenti nazionali (Nca). Infine, l´industria delle biotecnologie chiede che venga adottato un approccio simile per contemplare gli sviluppi delle sperimentazioni cliniche per le nuove generazioni di terapie e prodotti coperti dal regolamento sulle terapie avanzate. Benché tutti i punti citati debbano essere presi in considerazione dal quadro legislativo attuale, afferma Europabio, i cambiamenti vanno introdotti gradualmente. «Crediamo con fermezza in un approccio per fasi, al fine di garantire stabilità e continuità del quadro legislativo per le sperimentazioni cliniche sui medicinali innovativi in Europa, consentendo al tempo stesso l´introduzione di azioni correttive urgentemente necessarie per assicurare all´Europa il mantenimento della forza, della leadership e dell´eccellenza nelle buone prassi cliniche», ha spiegato Andrea Rappagliosi, presidente del consiglio sanitario di Europabio. Per ulteriori informazioni consultare: http://www. Europabio. Org/ .  
   
   
TECNOLOGIE ALPINE PER L´INFIAMMAZIONE E L´AUTOIMMUNITÀ COLLERETTO  
 
 Giacosa (Torino), 10 ottobre 2007 - Il 6 e il 7 novembre si terrà il convegno dedicato alle tecnologie alpine centrato quest´anno sull´infiammazione e l´autoimmunità. La manifestazione richiamerà ricercatori e professionisti del mondo accademico e imprenditoriale per presentare e discutere le più recenti scoperte nell?ambito dell?infiammazione e dell?autoimmunità. Il convegno sarà suddiviso in tre parti: un´iniziativa di intermediazione il 6 novembre; la conferenza il 7 novembre; una sessione poster il 7 novembre durante la quale ricercatori universitari e giovani start-up presenteranno i risultati delle loro ricerche. Gli autori delle tre presentazioni migliori riceveranno un premio in denaro. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Bioalpineconvention. Com .  
   
   
LA TECNOLOGIA SPAZIALE SARÀ UTILIZZATA PER LA DIAGNOSI DELLA TUBERCOLOSI  
 
Bruxelles, 10 ottobre 2007 - Nella settimana che ha segnato i 50 anni dall´inizio dell´era spaziale, alcuni ricercatori britannici hanno sottolineato l´importanza che le tecnologie spaziali possono avere per altri settori annunciando un nuovo studio che permette di diagnosticare la tubercolosi (Tb) tramite tecnologie messe a punto per le missioni spaziali. La tecnologia in questione era uno spettrometro sviluppato per il cacciatore di comete Rosetta e la missione su Marte, Beagle 2, dell´Agenzia spaziale europea. Si stima che la tubercolosi, causata dal batterio Mycobacterium tuberculosis, uccida due milioni di persone l´anno, principalmente nei paesi in via di sviluppo. In paesi come questi, in cui le risorse sono limitate, la Tb viene solitamente diagnosticata analizzando al microscopio alcuni campioni di secrezione salivare. Questo processo non solo è molto laborioso, ma anche poco preciso. Ora un gruppo di ricercatori ha ricevuto finanziamenti per sviluppare uno spettrometro di massa portatile (uno strumento ottico utilizzato per misurare le proprietà della luce) finalizzato alla diagnosi della Tb. «L´analisi microscopica non è un metodo molto preciso per la diagnosi della tubercolosi e individua solo un terzo di tutti i casi positivi», afferma uno dei partecipanti al progetto, il dottor Geraint Morgan, della Open University. «Questo significa che le condizioni di salute di sette pazienti su dieci dovranno effettivamente peggiorare prima che la malattia venga diagnosticata e curata. Ovviamente occorre trovare una nuova soluzione a questo problema. » «Lo sviluppo di tecnologie destinate alle missioni spaziali ha la particolarità di costringere chi si dedica a questo lavoro ad allargare i propri orizzonti e a pensare in modo non convenzionale quando si è alla ricerca di nuove soluzioni a problemi complessi. Molte delle sfide tecniche che abbiamo superato nella progettazione dei nostri strumenti spaziali sono le stesse che dobbiamo affrontare in questo caso», ha spiegato il dottor Morgan. Il dottor Morgan guida il progetto insieme al professor Colin Pillinger, che nel Regno Unito viene identificato con la missione su Marte, Beagle 2, e alla dottoressa Liz Corbett della London School of Hygiene and Tropical Medicine (Lshtm). I finanziamenti sono stati erogati dal Wellcome Trust, un´associazione benefica britannica per la ricerca medica. Rosetta sarà la prima navicella spaziale a effettuare misurazioni scientifiche sulla superficie di una cometa. Lo strumento di bordo Ptolemy, un gascromatografo/spettrometro di massa delle dimensioni di una scatola di scarpe, analizzerà piccoli frammenti del nucleo della cometa per individuarne la composizione. Queste informazioni permetteranno di approfondire le conoscenze sull´origine del sistema solare e di scoprire se le comete siano mai state una fonte di acqua per la vita sulla Terra. Ora il dottor Morgan e la sua équipe adatteranno questa tecnologia per creare uno spettrometro in grado di individuare la tubercolosi nei campioni di secrezione salivare con maggiore precisione e rapidità rispetto a un esame microscopico. Si potrebbe anche automatizzare il processo, eliminando così la necessità di ricorrere a tecnici qualificati e a laboratori appositamente attrezzati. «Ciascun complesso chimico ha la propria "firma"», afferma il dottor Morgan. «Il batterio che provoca la tubercolosi ha un rivestimento speciale ed è proprio il tracciato chimico di questo strato che lo spettrometro di massa andrà a ricercare. » Durante il secondo anno del progetto, il dispositivo sarà sperimentato nello Zimbabwe. Secondo il Fondo globale, in questo paese nel 2003 le persone affette da tubercolosi erano oltre 85 000. Il numero di casi ha subito un aumento vertiginoso negli ultimi 20 anni. «Abbiamo urgentemente bisogno di un metodo preciso ed efficace in termini di costi per diagnosticare la Tb», afferma il dottor Corbett. «Al momento, a causa dell´imprecisione della diagnosi, può accadere che le persone affette da tubercolosi siano visitate fino a 10 volte prima di ricevere le cure del caso. Per tutto questo periodo potrebbero essere contagiose e, soprattutto se sono affette anche dall´Hiv, potrebbero seriamente rischiare di morire prima che sia stata loro diagnosticata la malattia. » Il professor Pillinger ha elogiato la lungimiranza dimostrata finanziando un progetto che riunisce la ricerca spaziale e la ricerca sanitaria. «È molto gratificante constatare i risultati di tale lungimiranza nella ricerca clinica», ha affermato. Per ulteriori informazioni sul Wellcome Trust consultare: http://www. Wellcome. Ac. Uk/ .  
   
   
NASCE LA BIOBANCA “LEONARDO DA VINCI”  
 
Firenze, 10 ottobre 2007 - La nuova infrastruttura al servizio della ricerca biomedica, realizzata dalla fondazione Fiorgen Onlus, sarà presentata alla stampa lunedì 15 ottobre presso la Sala Giunta della Camera di Commercio di Firenze Intervengono: Luca Mantellassi, Presidente di Fiorgen Onlus; Ivano Bertini, Presidente del Comitato Scientifico; Edoardo Speranza, Presidente dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze; Augusto Marinelli, Rettore dell’Università degli Studi di Firenze; Enrico Rossi, Assessore alla Salute della Regione Toscana. .  
   
   
NUOVI DATI DI FASE III DIMOSTRANO CHE L’ASSOCIAZIONE DI OSSICODONE CR E NALOXONE PER VIA ORALE RIDUCE I DISTURBI INTESTINALI INDOTTI DAGLI OPPIOIDI, NEI PAZIENTI CON DOLORE CRONICO SEVERO. UN NUOVO APPROCCIO NELLA GESTIONE DEL DOLORE CON FARMACI OPPIACEI MIGLIORA LA FUNZIONALITÀ INTESTINALE.  
 
 Milano, 10 ottobre 2007 – Secondo i nuovi dati recentemente presentati al Congresso del World Institute of Pain (Wip) di Budapest, rispetto al trattamento con solo ossicodone, l’associazione di ossicodone a rilascio controllato e naloxone, somministrata per via orale, è in grado di ridurre le disfunzioni intestinali nei pazienti con dolore cronico severo1. Un trial di fase Iii su 463 pazienti è stato appositamente disegnato per valutare i sintomi di costipazione connessi all’assunzione combinata di ossicodone a rilascio controllato e naloxone, rispetto alla sola assunzione di ossicodone. I risultati mostrano che la combinazione dell’antagonista del recettore oppioide naloxone con l’analgesico oppiaceo ossicodone è associata ad una riduzione dei disturbi intestinali indotti dagli oppioidi - un effetto collaterale comune a tutta la classe degli oppiacei - rispetto al trattamento con il solo ossicodone o con placebo. I recenti dati dimostrano inoltre una riduzione dell’uso di lassativi nei pazienti trattati con l’associazione ossicodone-naloxone. Questo studio indica che il trattamento orale basato sull’associazione di ossicodone a rilascio prolungato e naloxone può permettere ai pazienti affetti da dolore cronico severo di ricevere un effettivo sollievo dal dolore, riducendo al tempo stesso il rischio di disfunzioni intestinali indotte da oppioidi. Gli oppioidi sono tra gli analgesici più usati per il trattamento dei pazienti con dolore cronico severo; tuttavia, benché siano molto efficaci, l´uso di questi trattamenti a lungo termine è associato allo sviluppo di disturbi intestinali. Le disfunzioni intestinali indotte da oppiacei includono una serie di sintomi; tra questi, la costipazione è l´effetto collaterale più frequentemente riportato dai pazienti che ricevono una terapia cronica con oppioidi2,3. In alcuni casi, la costipazione indotta dagli oppiacei può essere cosi marcata da indurre i pazienti a optare per l´interruzione della terapia4. Il professor Stefan Muller-lissner del dipartimento di Medicina Interna, Humboldt University di Berlino, ha cosi commentato: "I dati attuali indicano che la nuova associazione per via orale di ossicodone a rilascio prolungato e naloxone può ridurre nei pazienti il rischio di sviluppare la costipazione da oppiacei, pur offrendo un sollievo dal dolore sovrapponibile a quello ottenibile con un farmaco altamente efficace come l´ossicodone. Questo nuovo approccio alla terapia del dolore con oppiacei può essere potenzialmente di beneficio per un grande numero di pazienti affetti da dolore cronico e risponderà a un importante bisogno clinico finora irrisolto. L´ossicodone è un analgesico oppiaceo forte, usato per il trattamento del dolore cronico severo. La sua efficacia è stata dimostrata su un’ampia tipologia di dolori, quali il dolore somatico e quello neuropatico5,6. Recenti dati sperimentali su volontari sani e su pazienti con pancreatite cronica indicano che l´ossicodone Cr può risultare utile anche per il trattamento del dolore viscerale severo7,8. Il naloxone è un antagonista dei recettori per gli oppioidi, che viene usato per via endovenosa per contrastare l´overdose da oppiacei. Il naloxone somministrato per via orale ha una biodisponibilità sistemica minima: ciò significa che fornisce un pieno effetto inibitorio locale sui recettori degli oppiacei a livello dell´intestino, riducendo l´impatto della costipazione da oppiacei senza avere effetti sull´efficacia analgesica dell´ossicodone e con effetti minimi a livello centrale. L’associazione di ossicodone Cr e naloxone per via orale è stata autorizzata all’immissione in commercio in Germania con il nome commerciale Targin, per pazienti adulti con dolore cronico severo e sarà sottoposta a registrazione in altri Paesi europei. .  
   
   
LAZIO: NEL 2007 TAGLIO COSTI ALLA PRODUZIONE DI 668 MILIONI EURO  
 
 Roma, 10 ottobre 2007 - “I costi alla produzione della sanità laziale si ridurranno, nel 2007, di 668 milioni di euro”. Lo ha annunciato Augusto Battaglia, assessore regionale alla Sanità, intervenuto questa mattina a Roma per l´inaugurazione dei nuovi ambulatori di Immunologia e Preospedalizzazione dell´Azienda ospedaliera San Giovanni Addolorata di Roma. “In questi giorni si parla molto dei conti della nostra sanità - spiega Battaglia - ma in pochi rivelano i numeri reali. Secondo le previsioni di un advisor esterno, nel 2007 ridurremo di molto i costi alla produzione”. I motivi di questo risparmio, secondo l´assessore, sono da ricercare da più parti: “gestiamo meglio la spesa farmaceutica grazie a prescrizioni più appropriate - sottolinea Battaglia - e abbiamo avvicinato i servizi dall´ospedale al territorio. Inoltre abbiamo ridotto i posti letto aumentando la domiciliarità e la telemedicina”. Si è trattato però di un percorso non indolore. “Abbiamo dovuto affrontare l´agitazione dei laboratori di analisi - prosegue l´assessore - riuscendo a fronteggiarla solo recentemente, e ora ci attende la questione legata al blocco del turnover e alla stabilizzazione dei lavoratori precari”. E per fare un punto sul piano di rientro dal deficit, domani, Battaglia incontrerà il Governo. "E´ un incontro importante - aggiunge l´assessore - parchè spiegheremo quanto di buono fatto in questo anno per i cittadini del Lazio". .  
   
   
FIRMATO DA VENDOLA E TEDESCO ACCORDO INTEGRATIVO PER MEDICINA GENERALE  
 
Bari, 10 ottobre 2007 - È stato sottoscritto l’ 8 ottobre – alla presenza del Presidente della Giunta Regionale Pugliese Nichi Vendola - il Contratto Regionale di Lavoro per la Medicina Generale dall’Assessore alle politiche della Salute Alberto Tedesco e dai rappresentanti dei sindacati maggiormente rappresentativi del settore. All’incontro erano presenti – tra gli altri - anche il Direttore Sanitario dell’Ares dott. Vincenzo Pomo e i funzionari regionali che hanno collaborato alla stesura dell’accordo: il dott. Fulvio Longo – responsabile del settore; la dott. Ssa Silvia Papini, il dott. Pietro Leoci ed il segretario del Comitato Permanente Regionale per la medicina generale dott. Mario Orsali. Il nuovo accordo per la medicina generale rappresenta una prima importante risposta da parte del Governo Regionale per assicurare una idonea assistenza territoriale, investendo sui medici di medicina generale e mettendoli nelle condizioni di fornire nuovi servizi ai cittadini. L’intervento si caratterizza per alcuni aspetti fortemente innovativi che prevedono: • lo sviluppo delle attuali forme associative in forme organizzative complesse, • il potenziamento della assistenza domiciliare, • l’integrazione con i medici di continuità assistenziale per assicurare la continuità assistenziale nelle cure domiciliari, • l’adesione agli obiettivi di salute come il progetto “sindrome metabolica” per ridurre ancor più l’incidenza degli eventi cardiovascolari, • la partecipazione ai percorsi assistenziale relativi ai bisogni di salute dei soggetti non autosufficienti, dei pazienti con Sla e dei malati terminali; • l’integrazione dei medici di medicina generale nel processo di programmazione e gestione delle Asl e dei Distretti. Per i medici del 118, invece, non si tratta di un vero e proprio accordo regionale, bensì di una pre intesa da perfezionare entro il 31/12/2007. “Esprimo – ha detto l’assessore Tedesco – la massima soddisfazione per la sigla dell’accordo, atteso dalla categoria. Il contratto incrocia le aspettative di parti fondamentali della medicina del territorio, offrendo soluzioni per la razionalizzazione e il rafforzamento di settori come l’assistenza domiciliare. Migliorerà l’accesso e la fruizione di strutture gestite da forme associative, con un progetto che va verso l’apertura ovunque di Utar e Case della Salute. Si tratta di un buon lavoro, che fa recuperare tempo perduto alla Puglia e la mette in condizione di essere per una volta all’avanguardia. Presto sarà siglato anche l’accordo con i pediatri di famiglia, con i medesimi contenuti”. Ecco i principali punti dell’accordo. L’associazionismo. Accanto alle forme associative di rete e gruppo che in Puglia già garantiscono sette ore di attività ambulatoriale svolta in maniera coordinata tra i medici aderenti a queste associazioni, si individuano tre nuove forme associative: super rete; super gruppo e centro polifunzionale territoriale. Queste nuove forme associative consentono di dare risposte adeguate alle esigenze assistenziali in ragione delle diversità orografiche del nostro territorio regionale. I medici che istituiscono queste nuove forme associative devono necessariamente aderire ai progetti assistenziali regionali (progetti di screening per la prevenzione dei tumori; progetto per la determinazione del rischio cardiovascolare; progetto “sindrome metabolica”, progetto diabete, ecc). Inoltre devono garantire 10 ore di attività ambulatoriale in maniera coordinata tra i vari studi professionali, collegati telematicamente per la gestione dei dati, per la forma super rete e 10 ore nell’unica sede ambulatoriale per la forma associativa super gruppo. I medici che istituiscono il centro polifunzionale territoriale oltre ad aderire ai progetti salute della Regione devono garantire un’apertura del centro dalle ore 8 alle ore 20. Il centro polifunzionale territoriale potrà facilmente assumere le caratteristiche di Utap o Casa della Salute a seconda degli ulteriori servizi che potrebbero essere erogati. A queste associazioni, per i peculiari compiti affidati, è consentito l’assunzione di personale di studio e di infermieri con i fondi stanziati direttamente dalla Regione. Il Governo Regionale ha impegnato per questo progetto €. 26. 600. 000. Nove milioni per l’assunzione di personale di studio, nove per gli infermieri, otto e seicentomila per le forme associative complesse. “In complesso – ha detto l’assessore Tedesco – l’accordo di oggi in tutte le sue articolazioni costa circa 60 milioni di euro”. Assistenza domiciliare. L’assistenza domiciliare oltre alle due modalità sinora garantite in Puglia: quella programmata nei confronti dei pazienti non ambulabili: Adp, e quella che prevede una presa in carico di pazienti che necessitano di una integrazione sociale: Adi; se ne aggiunge una nuova forma: Adt assistenza domiciliare temporanea, una vera novità nel panorama sanitaria italiano, nei confronti di pazienti con un quadro clinico acuto, finalizzata ad evitare un ricovero in ambiente ospedaliero. Esempi tipici per questa forma assistenziale sono i quadri clinici come bronchiti acute; polmoniti; epatiti virali; ecc. Per sviluppare le cure domiciliari il Governo Regionale ha creato un fondo in ogni Asl di €. 3,00 per cittadino. L’integrazione con i medici di continuità assistenziale. In ciascun distretto viene istituita l’Unità Distrettuale per il potenziamento dell’Assistenza Domiciliare Uad, costituita da medici di Continuità Assistenziale con il compito di realizzare l’integrazione tra la Continuità Assistenziale e la Medicina di Famiglia e di offrire una risposta globale alla domanda di salute della persona non autosufficiente. Il medico dell’Uad insieme con il medico di famiglia concorda il programma di assistenza domiciliare. Presso ogni azienda, inoltre, è istituito il Centro di Coordinamento Aziendale (Cca) per le Cure Domiciliari che è curato e gestito dai medici di Continuità Assistenziale. Il Cca svolge la funzione di riferimento: per l’attivazione dell’assistenza domiciliare nel caso di dimissioni protette dai reparti di ricovero; per la erogazione delle prestazione previste dal piano di cura, in particolare nei casi di attivazione dell’assistenza domiciliare per i pazienti affetti da Sla e in fase terminale. Il Cca recepisce anche le segnalazioni di criticità riguardanti l’assistenza domiciliare, da parte dei medici di assistenza primaria, medici di continuità assistenziali, associazioni di volontariato e cittadini/utenti, e pone in essere tutte le azioni tese alla soluzione dei problemi rappresentati. I progetti “sindrome metabolica”, diabete mellito e calcolo del rischio cardiovascolare. Tutti i medici di famiglia possono attivare un ambulatorio dedicato alla rilevazione della sindrome metabolica presente nella propria popolazione assistita, calcolare il rischio cardiovascolare ed aderire al percorso assistenziale diabete mellito. I progetti prevedono l’applicazione di tabelle specifiche per la diagnosi della sindrome metabolica o per il calcolo del rischio cardiovascolare e la registrazione e trasmissione dei dati all’Osservatorio Epidemiologico Regionale. Percorsi assistiti a domicilio: il progetto Sla. Per garantire una adeguata assistenza ai pazienti con questa grave forma di malattia: Sclerosi Laterale Amiotrofica – Sla, i medici di famiglia si impegnano a seguire a domicilio questi pazienti, nel rispetto di un percorso assistenziale definito e avvalendosi della rete regionale di assistenza ai malati di Sla. Il medici di famiglia assicurano in assistenza domiciliare due accessi mensili programmati, una disponibilità telefonica dal lunedì al venerdì dalle ore 08,00 alle ore 20,00 ed utilizzano il Centro di coordinamento delle cure domiciliari per l’attivazione della rete regionale di assistenza per questo ammalati. L’integrazione dei medici di medicina generale nelle Asl e nei Distretti. Saranno istituiti in ogni Asl gli Uffici delle Cure Primarie in seno alla Direzione Generale Aziendale e Distrettuale diretti da medici di medicina generale. I medici sono chiamati ad intervenire, per quanto di competenza, nella fase di programmazione delle attività aziendali e distrettuali e a svolgere un’attività di monitoraggio di tutte le prestazioni eseguite dai medici di medicina generale. Questa attività, unica in Italia, realizza per la prima volta l’integrazione dei medici di medicina generale nel sistema di governo delle aziende Asl, superando l’antico dualismo che considerava il medico di famiglia come controparte della Asl. . .  
   
   
SANITA´: MAZZOCCA APRIRA´ IL CONVEGNO SU FONDI GRANDI OPERE  
 
 Pescara, 10 ottobre 2007 - Sarà l´assessore alla Sanità, Bernardo Mazzocca, ad aprire i lavori del convegno sul tema "Percorsi alternativi per il reperimento di fonti di finanziamento di grandi opere in Sanità" che si svolgerà venerdi prossimo, 12 ottobre, alle 9. 30, nella Sala Grande della sede dell´Agenzia Sanitaria Regionale, a Pescara. Il convegno è stato promosso dalla Regione Abruzzo e dall´Azienda Sanitaria Regionale in collaborazione con l´Accademia Nazionale di Medicina. Le conclusioni del convegno sono state affidate al direttore generale dell´Asr, Francesco Di Stanislao. .  
   
   
SCOPERTA LA STRUTTURA DEI MICROCRISTALLI  
 
 Bruxelles, 10 ottobre 2007 - Una nuova configurazione del sincrotrone, effettuata presso il laboratorio europeo di radiazione di sincrotrone (Esfr) ha svelato la struttura di granelli di microcristalli della dimensione di un solo micrometro cubico. L´équipe di ricercatori francesi del laboratorio ha così guadagnato un fattore pari a 1 000 relativamente alle dimensioni dei campioni analizzabili. «Questa scoperta apre nuove possibilità di ricerca a chimici, fisici e biologi», sostengono i ricercatori. La nuova configurazione utilizzata dagli scienziati dell´Esrf di Grenoble e dell´Istituto Lavoisier di Versailles, prevede l´utilizzo di un sistema di focalizzazione per il fascio dell´Esrf. A questo si unisce un goniometro che consente di posizionare il campione con massima precisione. L´oggetto di interesse in questo caso era un composto ibrido organico-inorganico, un carbossilato di alluminio microporoso, che potrebbe essere usato per l´assorbimento di gas o per incapsulare una serie di molecole organiche. I cristalli, grandi solo un micrometro cubico, non avrebbero potuto essere studiati utilizzando i raggi X o la diffrazione neutronica, perché questa tecnica può essere applicata solo ai cristalli di dimensioni superiori a 10 micrometri cubici. Qualsiasi materiale più piccolo di queste dimensioni viene classificato come polvere. Benché gli scienziati, in questo caso, possano ricorrere alla diffrazione della polvere, la tecnica è molto complicata. Inoltre, la tecnica della diffrazione della polvere può essere utilizzata solo su materiali con corpuscoli più piccoli di tre milionesimi di micrometro cubico. È stato pertanto difficile determinare la struttura dei solidi sintetici sviluppati di recente sotto forma di polvere. Gli esperti dell´Esrf sono del parere che, comunque, sia necessaria una profonda conoscenza della struttura della materia per fare progressi nella ricerca. Secondo Thierry Loiseau dell´Istituto Lavoisier tutto ciò rende questo nuovo metodo rivoluzionario. «Quello che un tempo era considerato polvere, oggi è diventato un cristallo», spiega il dott. Loiseau. «I ricercatori possono ora recuperare i campioni accantonati, le cui dimensioni avevano impedito in passato il loro studio e illustrarne le strutture, rendendo possibili notevoli progressi». Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Esrf. Eu/ .  
   
   
FINANZE : ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI, IL PROGETTO PARTIRÀ SENZA NUOVE TASSE GRAZIE A 45 MILIONI DI MAGGIORI ENTRATE FISCALI PER IL BILANCIO REGIONALE 2007  
 
Firenze. 10 ottobre 2007 - “Certo che restituiremo ai cittadini toscani le maggiori entrate rispetto alle previsioni: lo faremo, innanzitutto, finanziando il progetto per gli anziani non autosufficienti, uno dei provvedimenti più attesi dai toscani e dalle loro famiglie, e senza che questo richieda nel 2008 alcuna nuova imposizione fiscale. E oltre a ciò, saremo in grado di confermare e rafforzare l’offerta di servizi anche in altri settori, dalla sanità all’ambiente”. L’assessore regionale al bilancio e finanze, Giuseppe Bertolucci, replica così alle dichiarazioni degli esponenti dell’opposizione di centrodestra dopo la sua comunicazione in commissione consiliare sulla terza variazione di bilancio. “I 45 milioni in più – sottolinea l’assessore – sono il segnale di movimenti positivi nell’economia toscana: i 20 che vengono dal bollo auto si spiegano con l’aumento medio di cilindrata delle vetture immatricolate rispetto al 2005, anno delle previsioni, mentre i 10 in più dall’Irap derivano da una crescita della base imponibile dovuta alla favorevole congiuntura economica. Voglio poi sottolineare – prosegue Bertolucci – i 10 milioni che vengono dal recupero di evasione fiscale, realizzato grazie all’impegno degli uffici regionali. 5 milioni sono giunti infine dal rimborso dello Stato a compensazione del mancato introito sull’accisa per il gasolio da autotrazione”. “Questa situazione – continua Bertolucci – rappresenta una straordinaria opportunità di crescita equilibrata e solidale per la società toscana e solo la pretestuosità del centrodestra poteva provare a trasformarla in un battibecco su presunti tesoretti”. Nella sua comunicazione, l’assessore Bertolucci ha tracciato il quadro delle destinazioni previste per le maggiori risorse del bilancio regionale. Nel 2008 25 milioni serviranno, come detto, per avviare il progetto per la popolazione anziana gravemente non autosufficiente. Un’urgenza assoluta per una fetta importante della popolazione toscana, che significherà un progressivo azzeramento delle liste di attesa per l’inserimento nelle Rsa, il potenziamento della rete di assistenza domiciliare, l’avvio dei contributi per il sostegno al lavoro di cura delle assistenti familiari (badanti) e per l’emersione di una grossa fetta del lavoro sommerso, e il cui decollo era condizionato dall’incertezza sulla disponibilità di risorse finanziarie. “Potremo partire subito nel 2008 – afferma Bertolucci – senza gravare sulle tasche dei toscani e contribuendo anzi a rafforzare un patto di solidarietà tra generazioni che darà più forza e coesione alla società toscana”. Le maggiori entrate consentiranno inoltre, tra l’altro, di garantire qualità e quantità delle prestazioni sanitarie senza ricorrere a indebitamenti o a tagli; di mantenere e sviluppare le attività di controllo ambientale dell’Arpat, cui sono destinati 4,8 mil per servizi non più a carico dello Stato. Altre risorse (2,8 mil) verranno impiegate per la copertura di alcuni leggi (risarcimento per danni da alluvioni, la prossima legge sulla partecipazione); mentre 3,3 mil sono destinati all’edilizia scolastica nel 2007, cui si aggiungeranno, nei prossimi anni, altri 6 milioni di euro. .  
   
   
SANITA’. MARTINI: “STANZIATI 300 MILA EURO PER IL PROGRAMMA SULLE DIPENDENZE DA SOSTANZE D’ABUSO COORDINATO DALL’ULSS 20 ”  
 
 Venezia, 10 ottobre 2007 - La Giunta Regionale ha stanziato 300mila euro l’anno per il programma triennale di prevenzione sulle dipendenze da sostanze d’abuso affidato e coordinato dall’Ulss 20 di Verona. Lo rende noto l’assessore alle Politiche Sanitarie, Francesca Martini, che spiega: “Gli scenari relativi all’uso di droghe e di alcol sono fortemente cambiati e i modelli interpretativi e di intervento adottati in questi anni, soprattutto per quanto concerne l’eroina, non sono attualmente più idonei a fronteggiare la grave emergenza. Con il provvedimento approvato si intende, pertanto, formulare un progetto d’azione all’avanguardia che tenga in considerazione le diverse tipologie di sostanze stupefacenti (cocaina, cannabis, ecstasy) e (alcol) che stanno modificando il vecchio mercato della droga e stanno creando sempre nuovi consumatori con forte impatto sulla salute pubblica. Non abbiamo, poi, dimenticato di considerare gli effetti sulla sicurezza stradale e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Non vogliamo neppure trascurare i casi di doppia diagnosi (dipendenza da sostanze d’abuso e disturbi psichiatrici) e l’incremento delle patologie correlate (infezioni da hiv, epatiti tbc, malattie cardiovascolari). ” Conclude Martini: “Nell’ambito assistenziale, diagnostico e terapeutico l’impegno è teso a razionalizzare e a maggiormente integrare gli interventi farmacologici, riabilitati e psicosociali. ” .  
   
   
POLITICHE SOCIALI.VALDEGAMBERI INCONTRA ASSESSORI COMUNI SU COSA FA REGIONE PER ANZIANI MINORI DISABILI:”RAFFORZARE RAPPORTO REGIONE/COMUNI PER DARE RISPOSTE A CITTADINI”  
 
Padova, 10 ottobre 2007 - Lo stato maggiore dei servizi sociosanitari del Veneto - a partire dall’Assessore regionale Stefano Valdegamberi, dal Segretario regionale alle politiche sanitarie e dei servizi sociali Giancarlo Ruscitti, dal dirigente regionale delle politiche sociali Claudio Beltrame, affiancati da Roberto Vendrasco dell’Anci veneto - ha accolto ieri a Padova, a Villa Ottoboni, gli Assessori alle politiche sociali di nuova nomina dei Comuni veneti (cioè eletti dopo le ultime elezioni amministrative) in occasione della prima (delle quattro previste) giornata di formazione e aggiornamento sui temi della programmazione regionale in merito agli anziani non autosufficienti, ai minori, ai disabili, alla famiglia, alle dipendenze. Gli assessori comunali interessati sono circa un’ottantina. I punti specifici dell’aggiornamento odierno hanno riguardato: panoramica sull’organizzazione dei servizi sociali e sociosanitari del Veneto; il modello veneto di welfare e l’integrazione sociosanitaria (che costituisce la caratteristica principale del modello veneto nelle politiche sociali); i piani di zona dei servizi alla persona. “E’ la prima volta che, nel Veneto, si tiene quest’iniziativa - ha detto Valdegamberi - che io ritengo strategica per avviare nuove forme di incontro e confronto tra Regione ed Enti locali e fornire un vademecum valido e pratico per gli assessori comunali che faccia loro da bussola nell’opera quotidiana di amministrazione dei servizi sociali. Il mondo delle politiche sociali è molto complesso, i provvedimenti legislativi e amministrativi presi dalla Regione sono molto articolati. E’ quindi fondamentale che si riesca a comunicare nel modo più completo possibile tra l’ente di programmazione regionale e gli amministratori locali che devono tradurre in pratica, sul territorio, le decisioni e che sono i primi e principali punti di immediato riferimento dei cittadini. Per funzionare bene l’azione della Regione deve essere condivisa e capita a tutti i livelli. Questo - ha spiegato l’assessore regionale - è il motivo delle quattro giornate di formazione destinate a voi amministratori comunali: poter lavorare meglio tutti al servizio della gente che amministriamo; migliorare i rapporti di comunicazione tra enti locali e Regione, in particolare aumentare nei responsabili comunali delle politiche sociali la comprensione della lettera ma anche dello spirito dei provvedimenti regionali”. Valdegamberi ha sostenuto inoltre che, negli ultimi anni, “è andato un po’ perso quello spirito di partecipazione dal basso che aveva contraddistinto, ad esempio la riforma sanitaria nazionale”. Richiamando la sua precedente esperienza di sindaco di un piccolo comune - “i sindaci sono riferimento imprescindibile per tutti i problemi che toccano direttamente i cittadini e spesso sono problemi che investono il settore sociale” - Valdegamberi ha affermato la necessità “di recuperare un rapporto di forte coinvolgimento tra Regione e Comuni, rafforzando il ruolo e la partecipazione di quest’ultimi. E’ una delle linee portanti delle politiche sociali in Regione, ed è diventata contenuto concreto nel caso, ad esempio, dei piani di zona. Sono lo strumento principale della programmazione regionale nel settore sociosanitario, sorta di piani regolatori del sociale e della sanità, che vengono fatti con una partecipazione evidente dei Comuni e del terzo settore. Ritengo che in questi contesti - ha rilevato - vada rafforzato il ruolo delle Conferenze dei Sindaci”. Da parte sua il Presidente della Consulta regionale dell’Anci sulle politiche sociali e sanitarie Roberto Vendrasco ha evidenziato come tutti gli amministratori locali sentano il bisogno di conoscere in modo approfondito i percorsi regionali nel settore sociale e sanitario “dove i comuni - ha detto - sono i riferimenti diretti dei cittadini, e rivestono ruoli di grande responsabilità e delicatezza, all’interno di comparti che diventano sempre più complessi e difficili da gestire”. Il segretario regionale alla sanità e ai servizi sociali Giancarlo Ruscitti ha detto che “per rendere il sistema dei servizi del Veneto più aderente alla nuova realtà sociale e sanitaria della popolazione - anziani non autosufficienti che aumentano, ripresa recente della natalità - le risorse esistenti vanno spostate sul territorio. Questa è la mossa vincente ma per fare questo bisogna che la Regione e i Comuni lavorino assieme, con soluzioni mirate ai contesti, perché nel Veneto esistono realtà tra loro differenziate. Bisogna puntare alla globalità della risposta da parte dei servizi, alla presa in carico della persona, visto che non si sa sempre la demarcazione tra problema di tipo sociale e di tipo sanitario”. I prossimi appuntamenti di formazione e aggiornamento per gli assessori alle politiche sociali dei Comuni veneti si terranno il 16 ottobre, il 30 ottobre, il 6 novembre, sempre a Villa Ottoboni a Padova. .  
   
   
SANITA’. L’ASSESSORE FRANCESCA MARTINI PARTECIPA VENERDI’ 12 OTTOBRE A CAGLIARI AL 62. CONGRESSO NAZIONALE DI FIMMG E METIS  
 
 Venezia, 10 ottobre 2007 - L’assessore alle Politiche sanitarie, Francesca Martini, partecipa venerdì 12 ottobre a Cagliari al 62. Congresso nazionale della Federazione Italiana Medici di Famiglia (Fimmg) e della Società Scientifica dei Medici di Medicina Generale (Metis). Interverrà alla tavola rotonda sull’emergenza cronicità insieme all’assessore alle Politiche Sanitarie dell’Emilia Romagna, Giovanni Bissoni, al direttore dell’Agenzia per i servizi sanitari regionali, Aldo Ancona, al presidente di Federsanità, Piernatale Mengozzi, al vicepresidente di Farmindustria, Maria Pia Ruffilli, al presidente del Comitato di Settore, Romano Colozzi. .  
   
   
TRENO DELL’ARTE 2007: 10, 11 E 12 OTTOBRE ARRIVA A PALERMO CINQUECENTO ANNI DI ARTE ITALIANA NELLE STAZIONI FERROVIARIE DI 22 CITTÀ ITALIANE  
 
 Milano, 10 ottobre 2007 - Appuntamento con la sesta tappa de “Il Treno dell’Arte 2007” alla Stazione Centrale di Palermo: al binario 1 sarà possibile visitare gratuitamente, dalle 9. 00 alle 20. 00, il 10 e l’11 ottobre, e dalle 9. 00 alle 17. 30 il 12 ottobre, 130 capolavori dell’Arte Italiana dal Cinquecento ad oggi, selezionate e curate dai più importanti studiosi e critici dell’arte del panorama artistico di riferimento: Vittorio Sgarbi (‘500/’600), Ferdinando Arisi (‘700), Duccio Trombadori (‘800), Luca Beatrice (‘900) e Chiara Canali (ultime generazioni e street art). Successivamente, le opere viaggeranno per l’Italia in sei vagoni ferroviari, per l’occasione adibiti a vero e proprio Museo, e faranno sosta per due giorni in 22 stazioni. Questi, in sintesi, i numeri della 2^ edizione de "Il Treno dell´Arte – Da Tiziano alla Street Art: 500 anni di Arte Italiana", la mostra itinerante, che terminerà la propria corsa alla Stazione P. Ta Garibaldi di Milano il 10 Novembre 2007. Da Nord a Sud, lungo tutta la penisola, “Il Treno dell’Arte” ospiterà nei propri vagoni le opere più rappresentative dell’Arte Italiana dal Cinquecento a oggi, Dopo il successo dello scorso anno, riparte il viaggio attraverso un percorso ideale che si snoderà in tutta la penisola. Da Nord a Sud, in grandi città come in piccoli ma significativi centri urbani, con “Il Treno dell’Arte”, le opere di Artisti tra i più rappresentativi della Storia dell’Arte del nostro Paese faranno sosta nelle stazioni ferroviarie che diventeranno per due giorni luoghi di riflessione e di fruizione dell’Arte e della Cultura. Il “Treno dell’Arte” si pone l’obbiettivo di far conoscere al grande pubblico le opere di importanti Maestri dell´Arte Italiana (tra i quali Tiziano, Todeschini, Mancini, Pellizza da Volpedo, De Nittis, Fattori, Sironi, Casorati, De Chirico, Carrà, Fontana, Vedova, solo per citarne alcuni): per due giorni sarà possibile visitare un importante spazio espositivo, che rappresenta una sintesi dell’Arte Italiana dal Cinquecento ad oggi. Le visite al “Treno dell’Arte” durante le previste soste nelle stazioni saranno gratuite e, in orari prestabiliti, sarà dedicato ampio spazio alle scolaresche. La visita sarà possibile anche ai diversamente abili seppur non accompagnati. I sei vagoni sono stati trasformati in un vero e proprio Museo. Lo spazio espositivo, al fine di offrire ai visitatori una panoramica completa del periodo artistico di riferimento, prevede anche l’allestimento di un percorso audio-visivo. Tutte le opere provengono da collezioni private; alcune di esse non sono state mai esposte prima d’ora al pubblico. "Dopo il successo della passata edizione - ha dichiarato Antonio Maria Pivetta, ideatore e curatore dell´evento – era importante proseguire su questa strada, con le opportune modifiche migliorative maturate dall’esperienza dello scorso anno. Il “Museo itinerante” toccherà, inoltre, molte città del Centro-sud, che spesso sono geograficamente penalizzate e così solo raramente possono partecipare a grandi eventi culturali. In questo modo, le opere dei Maestri Italiani arriveranno, per due giorni, direttamente nel cuore delle Regioni del Sud. Gli artisti presenti in questo “Museo itinerante” sono stati scelti tra i più rappresentativi tra quelli operanti in Italia dal Cinquecento ad oggi. " Abbiamo prolungato di un giorno, rispetto alla passata edizione, la sosta del treno nelle stazioni - prosegue Pivetta – per permettere al maggior numero possibile di abitanti di visitare il Museo: il progetto intende dare alla gente la possibilità di fruire di opere d´arte recandosi, gratuitamente, in un luogo familiare, facilmente raggiungibile, aperto per le visite dalle ore 9. 00 alle 20. 00 non-stop, al fine di ottenere un primo processo di avvicinamento all´Arte". Due Giorni in stazione: le tappe de “Il Treno dell´Arte”
Localita’ Data Orari Stazione
Roma 1 ottobre 9. 00 / 20. 00 Stazione Roma T. Ni bin. 1
Benevento 2 ottobre 9. 00 / 20. 00 Stazione Fs bin. 1
Avellino 3 ottobre 9. 00 / 20. 00 Stazione Fs bin. 1
Avellino 4 ottobre 9. 00 / 20. 00 Stazione Fs bin. 1
Salerno 5 ottobre 9. 00 / 20. 00 Stazione Fs bin. 1
Salerno 6 ottobre 9. 00 / 18. 30 Stazione Fs bin. 1
Messina 8 ottobre 9. 00 / 20. 00 Stazione C. Le Fs bin. 1 o 3
Messina 9 ottobre 9. 00 / 18. 30 Stazione C. Le Fs bin. 1 o 3
Palermo 10 ottobre 9. 00 / 20. 00 Stazione C. Le Fs bin. 1
Palermo 11 ottobre 9. 00 / 20. 00 Stazione C. Le Fs bin. 1
Palermo 12 ottobre 9. 00 / 17. 30 Stazione C. Le Fs bin. 1
Trapani 13 ottobre 9. 00 / 20. 00 Stazione Fs bin. 7
Trapani 14 ottobre 9. 00 / 13. 00 Stazione Fs bin. 7
Siracusa 15 ottobre 9. 00 / 20. 00 Stazione Fs bin. 1
Siracusa 16 ottobre 9. 00 / 14. 00 Stazione Fs bin. 1
Caltanisetta 17 ottobre 9. 00 / 20. 00 Stazione Fs bin. 3
Caltanisetta 18 ottobre 9. 00 / 17. 30 Stazione Fs bin. 3
Catania 19 ottobre 9. 00 / 20. 00 Stazione C. Le Fs bin. 1
Catania 20 ottobre 9. 00 / 20. 00 Stazione C. Le Fs bin. 1
Crotone 22 ottobre 9. 00 / 20. 00 Stazione Fs bin. 1
Taranto 23 ottobre 9. 00 / 20. 00 Stazione Fs bin. 1
Taranto 24 ottobre 9. 00 / 20. 00 Stazione Fs bin. 1
Lecce 25 ottobre 9. 00 / 20. 00 Stazione Fs bin. 1
Lecce 26 ottobre 9. 00 / 20. 00 Stazione Fs bin. 1
Brindisi 27 ottobre 9. 00 / 20. 00 Stazione Fs bin. 1
Bari 28 ottobre 9. 00 / 20. 00 C. Le Fs Iv tronco ovest
Bari 29 ottobre 9. 00 / 20. 00 C. Le Fs Iv tronco ovest
Campobasso 31 ottobre 9. 00 / 20. 00 Stazione Fs bin. 3
Campobasso 1 novembre 9. 00 / 20. 00 Stazione Fs bin. 3
Isernia 2 novembre 9. 00 / 20. 00 Stazione Fs bin. 1
Isernia 3 novembre 9. 00 / 14. 00 Stazione Fs bin. 1
Ancona 4 novembre 9. 00 / 20. 00 Stazione Fs I tronco ovest
Ancona 5 novembre 9. 00 / 20. 00 Stazione Fs I tronco ovest
Rimini 6 novembre 9. 00 / 20. 00 Stazione Fs I tronco est
Bologna 7 novembre 9. 00 / 20. 00 C. Le Fs Iv tronco ovest
Bologna 8 novembre 9. 00 / 20. 00 C. Le Fs Iv tronco ovest
Bergamo 9 novembre 9. 00 / 20. 00 Stazione Fs bin. 7
Milano 10 novembre 9. 00 / 20. 00 Stazione P. Ta Garibaldi
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UNA RETE EUROMEDITERRANEA PER GIOVANI ARTISTI  
 
Bruxelles, 10 ottobre 2007 - La rete Euromed dei giovani artisti (Emyan) ha lanciato un nuovo sito internet che favorirà lo scambio tra i suoi membri attivi nel campo culturale euromediterraneo. Emyan intende creare una vasta rete di giovani creativi, istituti artistici, associazioni, esperti ed altri organismi intesi a sostenere i giovani artisti. Il progetto è finanziato da Euromed Gioventù Iii, un programma regionale dell’Ue inteso stimolare la reciproca comprensione ed il dialogo interculturale tra i giovani della regione euromediterranea, a promuovere una cittadinanza attiva, a migliorare la partecipazione delle organizzazioni non governative dei giovani in seno alla società civile ed a favore della democrazia ed a contribuire allo sviluppo delle politiche a sostegno dei giovani. .  
   
   
NATACHA NISIC, 2 GRANDI EVENTI: VIDEOINSTALLAZIONE (NORD) E PROIEZIONE (IL TERZO CINEMA)  
 
Roma, 10 ottobre 2007 - La Mostra a Villa Medici - L’accademia di Francia a Roma presenta, da lunedì 8 a sabato 20 ottobre 2007, nelle Gallerie di Villa Medici, la videoinstallazione Nord di Natacha Nisic. L’installazione è stata concepita partendo dalla realizzazione di alcuni video girati nel nord della Francia, tra Lille, Roubaix e Dunkerque. È costituita da una serie di piani-sequenza effettuati da una macchina da presa estremamente mobile e guidata dal gesto dei protagonisti. Questa regia, così vicina al corpo, quasi «cieca», genera una visione parziale che lascia un considerevole margine all’immaginazione dello spettatore e intende testimoniare della vita di diverse comunità umane: operai di una industria tessile, ora disoccupati, battaglie tra galli di un gallodromo, ecc. Come le scene di genere della pittura fiamminga, la telecamera pone un’attenzione particolare al dettaglio della vita, componendo un complesso quadro della società. Questa installazione strizza l´occhio, inoltre, ai dipinti di Remy Cogghes, noto pittore della fine dell’Ottocento, che ottenne il Prix de Rome in Belgio. Nord si articola in cinque videoproiezioni che sembrano comporre altrettanti quadri disposti nello spazio. Il deambulare tra le sale e le rappresentazioni consentono allo spettatore di penetrare quei «mondi» resi tangibili dalla qualità delle immagini, dalla presenza del suono e da quei personaggi, ormai orfani del proprio lavoro, i cui movimenti quotidiani rimangono ancorati nella loro memoria storica. Nord offre così la possibilità di cogliere l’infima frontiera tra la perdita (del lavoro, del tempo…) e lo spessore di quelle vite. L’artista - Nata nel 1967, intraprende gli studi di arte all’École Nationale Superieure des Arts Décoratifs di Parigi e di cinema alla Deutsche Film und Fernseh di Berlino e alla Femis. Il suo lavoro si pone come cerniera per l’utilizzo di diversi materiali: Super 8, film e video e fotografia. Espone in numerose mostre in Francia, al Printemps de Cahors e al Centre National de la Photographie; all’estero, in Giappone, Germania e Canada. Le sue ricerche sul rapporto tra documentari e fiction la portano a realizzare un lavoro per il memoriale della Shoah di Parigi e per l’esposizione « Effroi » al museo Zadkine di Parigi. Ha ricevuto numerose borse di studio, tra cui la Stipendium für Kultur unf Forschung a Berlino e la Villa Kujoyama a Kyoto Attualmente è artista/residente dell’Accademia di Francia a Roma - Villa Medici. N Sabato 20 ottobre ore 18. 30 (data unica) Il terzo cinema Aspetti della video creazione contemporanea in Francia Proiezione presentata da Pascale Cassagnau, Ispettrice degli insegnamenti artistici e della creazione alla “Délégation aux Arts Plastiques” del Ministero della Cultura francese. È autrice del libro Future Amnésia (Enquêtes sur un troisième cinéma). «Se il cinema entra ormai nella definizione della creazione contemporanea, esso va anche verso i confini del saggio, del documentario e della metafinzione. Si tratta qui di definire i lineamenti di un nuovo territorio artistico, quello di un terzo cinema, tra arte contemporanea, cinema, nuovi media e letteratura, da non confondere con il cinema sperimentale o la videoarte. Questo territorio condiviso, che non “appartiene a nessuno”, non si può ridurre ad un unico criterio tecnico o tematico. Il terzo cinema crea una piattaforma di espressioni singolari che non ricoprono esattamente il territorio delle arti plastiche ma costituisce un oggetto nuovo: quello di un campo di esperienze estetiche che non distinguono pertanto una figura unica. » Pascale Cassagnau, Prefazione al saggio Futura Amnesia (Indagine su un terzo cinema). Programma (durata totale 87’): Cindy, the doll is mine di Bertrand Bonello Francia / 2005 / 15´ con Asia Argento – Selezionato al Festival di Cannes 2005. Cindy, the doll is mine è un cortometraggio di Bertrand Bonello, nel quale Asia Argento interpreta il ruolo di Cindy Sherman, artista-icona americana la cui produzione fotografica gioca spesso con i cortocircuiti dell’identità e del travestimento, chiamando in causa oggetti-feticcio del corpo umano. Interessante riflessione sul potere dello sguardo esercitato dall’obiettivo fotografico, sul tema del doppio e dell’altro da sé, il film si rivela una poderosa prova d’attrice per Asia Argento, oltre che una conferma del talento di Bonello nel raccontare le trame, complesse e sottilissime, del desiderio. Ghost of Asia, di Christelle Lheureux e Joe Apichatpong Weerasethakul Francia / 2005 / 9’. Per questo film ci siamo ispirati alla storia di un fantasma che vaga sulle coste toccate dallo Tsunami nel 2004. In un paesino di un’isola tailandese, abbiamo messo l’attore principale a disposizione di tre bambini dai 4 ai 6 anni, invitandoli a dirigerlo sulle scene. Il personaggio diventa un pupazzo che si muove a seconda della loro fantasia, un sopporto sul quale essi si proiettano. Second Love in Hong Kong, di Christelle Lheureux e Joe Apichatpong Weerasethakul Francia / 2002 / 30’. Il film è centrato sul personaggio di Hong che lascia la Tailandia per lavorare come domestica a Hong Kong. A partire dalla storia tratta da un fumetto sentimentale, i registi fanno il ritratto della condizione dei lavoratori immigrati. Water Buffalo, di Christelle Lheureux Francia / 2007 / 33´. Un serial televisivo su un bambino in cerca di suo padre nel caos della guerra di Indocina si sovrappone alla quotidianità di una giovane telespettatrice vietnamita dei giorni nostri. Il film si snoda sugli intrecci di queste due storie, confrontando così l’immaginario collettivo comunista con la vita di tutti i giorno in una città in piena espansione. Www. Villamedici. It .  
   
   
PRIMA MOSTRA, PROJECT ROOM E UP COMING DEDICATA ALL´ARTISTA ISRAELIANA YAEL BARTANA, ORGANIZZATA DALLA FONDAZIONE MARCH PER L´ARTE CONTEMPORANEA PADOVA 30 OTTOBRE 2007 - 21 GENNAIO 2008.  
 
Padova, 10 ottobre 2007 - La fondazione october inaugura martedì 30 ottobre 2007 una mostra personale della videoartista Yael Bartana dal titolo “In the army I was an outstanding soldier”, in primis assoluta in Italia. La mostra, curata da Gabi Scardi, ha il patrocinio del Comune e della Provincia di Padova, della Regione Veneto e dell’Ambasciata Israeliana. Nata e cresciuta in Israele, Bartana studia a New York, poi si trasferisce ad Amsterdam dove risiede per alcuni anni. Oggi vive e lavora tra Tel Aviv e Amsterdam. Ha esposto , a Documenta 12 del 2007, alla Biennale di Istambul, alla Bienal de São Paulo, a Manifesta 4, a New York al P. S. 1 e in molti altri spazi internazionali. Galleria di riferimento: Annet Gelink di Amsterdam. Le opere di Yael Bartana prendono avvio con la puntuale registrazione di situazioni pubbliche o semi-pubbliche: l´artista videodocumenta eventi, cerimonie, attività di gruppo come raduni sportivi, ma anche azioni militari: situazioni per lo più reali; in qualche caso verosimiglianti messe in scena. Il suo interesse tende infatti ad appuntarsi su momenti di aggregazione, sui rituali più ordinari e quotidiani o su quelli eccezionali legati a ricorrenze, celebrazioni e momenti di festa, e ha origine nella constatazione che ogni gruppo, ogni società tende a convogliare i comportamenti individuali e a trasformarli in esperienze collettive tese alla formazione di un’identità culturale e nazionale. Le contraddizioni della società attuale, la tendenza al mascheramento, i meccanismi di appartenenza e di esclusione, e in particolare una quotidianità fatta di tensioni e violenze talvolta esplicite ed esplosive, talaltra latenti, emergono così nelle sue opere nel nome di uno sguardo da antropologa, capace di combinare partecipazione e distanza critica. Il processo di postproduzione rappresenta per Bartana una sorta di filtro: l´artista opera infatti un annullamento di ogni aspetto aneddotico e tende a dilatare ritmi e gesti; nel modo di concatenare le immagini e nel sempre curatissimo accompagnamento sonoro i rituali e le situazioni collettive documentati subiscono un’alterazione trasformandosi in stranianti performance dal carattere di volta in volta enigmatico, ironico, addirittura caustico, comunque capaci di suscitare un senso d’interrogazione e di toccare i nervi scoperti della contemporaneità. La mostra, accuratamente concepita insieme all’artista, prevede la presentazione di diverse opere presso la sede della fondazione march e in altri luoghi della città. Tra i video presentati: Summer Camp, 2007 - L’opera, presentata nell’ambito dell’ultima Documenta, è nata dalla ripresa di un Campo Estivo dell’Icahd, organizzazione di volontari israeliani, palestinesi e di altre nazionalità che si dedicano alla ricostruzione a scopo dimostrativo di case palestinesi abbattute per ordine del governo israeliano. Mentre le immagini hanno un sobrio carattere documentario, il sonoro ha un carattere filmico ed esprime un energico ed ottimistico crescendo; l’incongruità tra queste due componenti del video genera l’effetto di un ironico paradosso. Lo sguardo ironico di Bartana costituisce in sé una presa di distanza dalla storiografia ufficiale e da ogni retorica. Wild Seeds, 2005 sullo sfondo di un paesaggio semidesertico Bartana riprende un groviglio inestricabile di corpi avvinghiati in una lotta che è gioco e violenza, attrazione e tensione. Si tratta di una sorta di azione rituale, un gioco inventato da alcuni ragazzi israeliani, chiamato "Evacuazione della colonia di Gilad", ma l’azione risultò poi aver anticipato di poco i momenti più cruenti della lotta che contrappose i residenti di alcune colonie della strisca di Gaza e i soldati israeliani incaricati di far evacuare l’area. Il tragico rapporto tra popoli simili ma diversi, comunque vicini per origine e per destino diventa una grande, drammatica metaforta universale. Questa lotta tra amici, che assume confini sfumati, ci rimanda al pensiero di una violenza presente in ogni atto quotidiano e alla facilità con cui oggi le relazioni interpersonali sfociano in aggressività. Low Relief Ii, 2004 - Bartana combina frammenti di scene tratte da diverse manifestazioni a cui, sotto il controllo dei soldati, partecipano insieme dimostranti israeliani e palestinesi. Vi si alternano, in modo apparentemente casuale, gesti disinvolti e spontanei e azioni codificate. Le immagini sono trattate in modo da assumere l’aspetto e l’uniforme colorazione grigia dei bassorilievi. Il ritmo dell’azione è rallentato. Un basso rilievo in movimento. Una tecnica antica per raccontare una storia contemporanea che togliere la connotazione troppo specifica dell’evento e narra di storie di violenza tra gente comune e polizia che ognuno di noi vive nella propria città e quotidianità. In “Trembling Time”, opera presentata, ad esempio, all’edizione 2001 di Manifesta, Le macchine in un autostrada. Potrebbero essere ovunque. Improvvisamente si fermano in un sottopassaggio a motore e luci accese quando sentono una sirena. Un attimo di sospensione. Per chi non conosce la tradizione ebraica non sa che è per onorare il Soldier Memorial Day, un omaggio alla morte. Eppure quella sospensione ci parla di tempo bloccato, di un segnale, di un bisogno di pausa, di valori e priorità. Project room: insieme alla personale di Bartana, la fondazione october prevede una project room dell’artista new yorkese Jordan Wolfson. Nasce a New york nel 1980, vive tra Berlino e New York. Ha esposto alla Tate Modern, alla Whitney Biennial, Whitney Museum of American Art, New York, al Musée d´Art moderne de la Ville de Paris/arc, Paris e in molti altri spazi di rilievo internazionale. La project room prevede un’installazione sonora all’esterno alla fondazione. Galleria di riferimento: T293 di Napoli Nel 2008 la fondazione march propone una collettiva focalizzata sulle nuove tendenze dell’arte contemporanea nell’est europa e nell’area balcanica, che vedrà impegnata una rosa di artisti rappresentativi tra cui Irina Zatulovskaya, Yerbossin Meldibekov, Andrej Molodkin e Igor Eskinja, prevista per Marzo 2008, a testimoniare l’interesse della fondazione per le tematiche e le energie creative della nuova europa. Secondo appuntamento per il 2008 sarà la personale di Peter Land, in collaborazione con la galleria Nicolai Wallner di Copenaghen. La mostra giungerà a Padova dopo un tour che la vedrà in scena alla Kunstforeningen di Copenhagen nell’agosto 2007 e Landes Galerie Linz in Austria nel Marzo 2008. Vi saranno poi una serie di incontri, workshops, screenings e performances, in collaborazione con artisti internazionali ed opinion leader del mondo dell’arte contemporanea, che vivacizzaranno la vita e le attività dello spazio espositivo. Ogni azione della Fondazione sarà inoltre strettamente collegata ad un’azione d’artista, a sottolineare la volontà dello spazio di essere più che un’istituzione un progetto d’arte. La fondazione march per l’arte contemporanea, nasce a Padova il 29 marzo 2007 con l’obiettivo specifico di colmare la carenza in Italia di spazi senza fini commerciali, concepiti per favorire e sostenere la sperimentazione dei giovani artisti e capaci di liberarli dai vincoli del mercato che spesso ne limitano la libertà espressiva. Così Silvia Ferri De Lazara, Presidente della Fondazione, racconta l’origine della fondazione march, “non solo un luogo dedicato, ma un progetto d’arte e per l’arte contemporanea mosso dal desiderio di sciogliere i nodi che impediscono all’arte di proliferare, allo scopo di costruire un sistema dell’arte contemporanea locale collegato al sistema dell’arte contemporanea internazionale, creando un network di relazioni con gli spazi non profit, le gallerie private, ma soprattutto i musei di arte contemporanea internazionali che ne condividano lo spirito transnazionale e cooperativo, oltre che l’esigenza di allargare i confini, con un’apertura particolare, giustificata dalla posizione geografica, nei confronti dell’area est europea e balcanica”. • Loris Casadei, direttore generale di Porsche Italia, sceglie di sposare il progetto fondazione march entrando come socio fondatore, rafforzando così l’impegno della filiale italiana di Porsche Ag nei confronti delle espressioni culturali più innovative, già dimostrato nei settori della musica, del cinema d’avanguardia e della scrittura creativa. “Nella città sede di Porsche Italia vogliamo inaugurare un nuovo punto di riferimento per l’arte contemporanea, che vuole essere in primis un luogo di produzione artistica, scambio e contaminazione culturale. Output finale sarà una notevole rassegna di creatività in fieri”. La relazione con il mondo imprenditoriale rappresenta una chiave di volta dell’identità stessa della fondazione march. La Fondazione opera per integrare l’arte contemporanea nel territorio e quindi anche nel tessuto imprenditoriale prevedendo la possibilità di creare partnership istituzionali, tecniche e a progetto come la formazione, i residence e l’archivio di opere d’arte “myfolder”. La strategia di fundraising, elaborata con la consulenza di goodwill e la direzione scientifica di Pier Luigi Sacco, mira infatti a consolidare nel tempo attorno alla Fondazione modalità di condivisione e sostegno rivolte tanto al mondo imprenditoriale che alle fondazioni bancarie che ai privati cittadini. La Fondazione march, ancora con il naming la propria identità al momento dell’atto fondativo (29 marzo 2007), alla sua nascita, mentre durante l’anno assume il nome dei mesi che scorrono. La fondazione ha così 12 nomi. Tale scelta è il risultato del progetto artistico per l’ideazione del brand della fondazione affidato all’artista Jonathan Monk che ha così inteso sottolineare, al tempo stesso il duplice carattere della fondazione march: il work in progress e il valore fondante delle attività artistico-culturali. La fondazione, che è considerata un’istituzione solida e statica per le sue radici etimologiche e per le tipologie di fondazioni esistenti fino ad ora, qui è invece concepita come uno spazio di ricerca e sperimentazione, mobile, orizzontale e morbido. Insieme allo studio di graphic design Signaletic di Padova, Jonathan Monk ha sviluppato l´idea iniziale adottando un segno - il sistema a "palette" tipico dei tabelloni degli orari nelle stazioni – che caratterizza il logotipo e l´immagine coordinata della fondazione, con le caratteristiche della variabilità e della mobilità. Il programma culturale prevede la realizzazione di mostre in sede e fuori sede di artisti internazionali mid-career, accreditati dal sistema dell´arte, ma ancora poco noti in Italia, pur senza trascurare le ricerche del nostro paese. Verranno inoltre affiancate collaborazioni con giovani artisti e workshop. Nei primi anni di attività la fondazione propone la propria linea di ricerca lavorando in autonomia con il proprio staff. In seguito opererà avvalendosi di una rosa di curatori a livello internazionale e lavorando in rete con spazi affini nel resto del mondo. Alla programmazione di mostre ed eventi estemporanei, si affiancherà una consistente offerta di Art-services aggiuntivi ed iniziative volte ad allargare il target dell’arte contemporanea, coinvolgere il territorio locale e nazionale e trasformare la fondazione in un vero proprio centro d’attrazione culturale da frequentare, vivere e condividere. Alcuni dei servizi sono: Consigli Per Gli Acquisti. Vuoi comprare un’opera d’arte contemporanea in serenità? Guida Al Collezionismo vuoi diventare un collezionista d’arte? Viaggi D’arte vuoi scoprire le opere d’arte contemporanea in giro per il mondo? Editing Per Gli Artisti vuoi avere consigli sul tuo lavoro d’artista? Ricerche vuoi conoscere artisti, tematiche o progetti d’arte passati e/o in corso? Conservazione vuoi avere istruzioni su come conservare la tua opera d’arte contemporanea? Assoluta novità per l’Italia è il progetto myFolder. Arte al dettaglio. Myfolder è un archivio di opere d’arte di artisti internazionali mid-career conservate in appositi schedari a cassetti sempre consultabili e a disposizione del pubblico che potrà comprare cosa desidera. Nei cassetti si può trovare: disegni, fotografie, collage, video, audio, piccole sculture,… Una parte dell’archivio (“Travelling”) è mobile e viene esposto in spazi d’arte internazionali. .  
   
   
LA PERSONALE DI PIERO BONI A GAZOLDO DEGLI IPPOLITI (MANTOVA) DAL 21 OTTOBRE AL 25 NOVEMBRE 2007  
 
Gazoldo degli Ippoliti (Mantova), 10 ottobre 2007 - Al Museo d´Arte Moderna e Contemporanea di dal 21 ottobre al 25 novembre 2007, è in programma la mostra di Piero Boni (Senigallia, 1936) che torna ad esporre a dieci anni dalla personale allestita a Villa Foscarini-rossi di Stra. L’esposizione, organizzata in collaborazione con la Galleria Ceribelli di Bergamo, e curata da Paola Artoni, presenta un ciclo di venti dipinti dedicato al cosmo ideato dall’artista, contrapposto tra il Pianeta Giò e il Pianeta Artù, con un’umanità in bilico tra la dimensione terrestre e l’orizzonte spirituale. La sua pittura delicatissima e ironica diventa una parafrasi della condizione errante dell’essere umano e delle sue incertezze esistenziali. “La pittura di Boni – sottolinea nel suo testo in catalogo la curatrice - si muove in un’intercapedine che rifiuta definizioni precostituite, scuole di appartenenza e maglie strette per sgusciare da queste e proporre un linguaggio libero”. Una libertà di espressione e di intelletto che si esprime pienamente nella cosmogonia ideata da Boni. Ecco allora che il pianeta Giò assume la dimensione di un itinerario fantastico tra boschi magici e foreste pluviali, isole selvagge e montagne maestose, popolato da personaggi spesso tormentati e in affanno. D’altro canto il pianeta Artù, delimitato da una siepe che è un omaggio ai dripping di Pollock, è il regno della meditazione, della trasparenza e dell’intelligenza dello spirito simboleggiata dalla purezza del “Quadrato bianco su fondo bianco” di Malevich. Con le parole della curatrice: “Il merito di Boni è di avere saputo creare una vera e propria oasi pittorica, una sublimazione che attinge la sua linfa dalla letteratura e dalle filosofie orientali (solamente per fare un esempio, emblematica è la serie “Colpo di bellezza”, ispirata alla vita del santo indiano Ramakrishna: da bambino egli era stato rapito in estasi mentre camminava tra due risaie e il cielo scuro e tempestoso era stato squarciato dal volo di grandi uccelli bianchi). […] Da Kandinsky arriva la sintonia di una cromia musicale, da Mondrian l’equilibrio astratto mutato in una funzione naturalistica (la costruzione diventa una sorta di natura aliena), da Pollock l’idea per una separazione dei due mondi, da Leger l’ambientazione per il rally della cascata sul lago, da Malevich l’integrità assoluta dei concetti… non è freddo citazionismo, piuttosto si tratta di metalinguaggio, di una pittura nella pittura che diventa omaggio ai Maestri. Il lavoro di Boni è allora quello di riportare alla luce una Atlantide sommersa servendosi di un processo alchemico: il suo crogiolo è come un grande albero dove si distillano le energie, passando dall’opus niger per raggiungere la pietra filosofale”. Accompagna la mostra un catalogo Skira, con testi di Paola Artoni e Flavio Caroli, e un’intervista a Piero Boni di Domenico Montalto. Piero Boni è nato a Senigallia (An) nel 1936 e vive a Bergamo dove esercita la professione di notaio. Da sempre appassionato di pittura (ha frequentato lo studio di Domenichini), dal 1984 ha iniziato un percorso artistico che lo ha portato a elaborare un personalissimo linguaggio figurativo. .  
   
   
A BRUXELLES LA PIÙ GRANDE MOSTRA MAI DEDICATA A LEONARDO  
 
 Bruxelles, 10 ottobre 2007 - Nell’ambito dei festeggiamenti per il cinquantesimo anniversario della firma dei Trattati di Roma è stata inaugurata a Bruxelles una mostra dedicata a Leonardo Da Vinci: pittore, scultore, ingegnere, musicista, architetto, inventore e filosofo: di tutte le straordinarie personalità europee, questo insigne artista è indubbiamente la più eclettica e versatile, uno dei più grandi geni di tutti i tempi. Ospitata in una delle chiese più grandi del mondo – la basilica di Koekelberg di Bruxelles – fino al 15 marzo 2008, la mostra dedicata a Leonardo si estende su una superficie di 3 000m2 interamente occupata da quadri e disegni originali, codici, modelli e invenzioni derivate dalle sue ricerche in ogni campo della conoscenza scientifica. La mostra espone alcuni dei più formidabili capolavori di Leonardo. Si segnala in particolare la “Maria Maddalena”, un dipinto esposto al pubblico per la prima volta, nonché invenzioni quali il primo aeroplano, il ponte girevole su barche e l’ala rotante degli elicotteri. Sulle tracce di Leonardo uomo, artista, ingegnere e umanista, i visitatori avranno modo di scoprire tutte le tappe della vita di questo personaggio straordinario: dall’infanzia agli studi, fino agli ultimi anni di vita trascorsi nella valle della Loira dove, sotto la protezione di Francesco I, re di Francia, ha potuto dedicarsi liberamente alle sue ricerche. .  
   
   
LA FACCIATA A MARE DI PALAZZO SAN GIORGIO E I CARTONI DI LODOVICO POGLIAGHI GENOVA, PALAZZO SAN GIORGIO 11 OTTOBRE 2007 – 30 APRILE 2008  
 
Genova, 10 ottobre 2007 - Dopo la conclusione della mostra “Lodovico Pogliaghi e la facciata a mare di Palazzo San Giorgio”, avvenuta lo scorso 9 settembre presso la Galleria Nazionale di Palazzo Spinola, i cartoni preparatori realizzati dall’artista lombardo fra il 1912 e il 1913 per l’intervento sulla facciata a mare dell’importante edificio genovese, saranno ospitati, dall’11 ottobre 2007 al 30 aprile 2008, presso la Sala delle Compere di Palazzo San Giorgio. La prosecuzione a Palazzo San Giorgio dell’esposizione dei cartoni già presentati a Palazzo Spinola di Pellicceria ha molteplici motivi e, in primo luogo, permetterà il confronto sia con l’attuale decorazione esterna sia con le opere, relative a questo tema, di proprietà dell’Autorità Portuale di Genova, ente che peraltro ha finanziato il restauro dei cartoni esposti in occasione della citata mostra. Soprattutto sarà occasione per offrire al pubblico l’intera documentazione relativa al cantiere della facciata dell’edificio che l’Autorità Portuale ha raccolto. In particolare, verrà esposto, per la prima volta, il manoscritto autografo “La Canzone del Sangue” scritta da Gabriele D’annunzio il 4 ottobre 1911, componimento che venne consegnato ufficialmente al Presidente del Consorzio Autonomo del Porto di Genova, Prof. Ing. Nino Ronco, durante una cerimonia organizzata nel Salone delle Compere di Palazzo San Giorgio il 24 giugno 1912. Per l’evento, fu realizzata dal pittore Aurelio Craffonara una preziosa custodia decorata con miniature recanti alcune immagini simboliche della storia di Genova, come il Sacro Catino e l’effige di Guglielmo Embriaco. Nella stessa occasione furono donate al Presidente del Consorzio le tavole realizzate da Amos Nattini e destinate a illustrare il volume “Canzoni delle Gesta d’Oltremare”. Una copia dei cento esemplari numerati dell’opera, appartenente al patrimonio dell’Autorità Portuale di Genova, verrà presentata in mostra al fine di sottolineare il legame instaurato con il Consorzio Autonomo del Porto dal Vate, “che volle con tanta solennità accogliere il dono offerto con umiltà d’amore”. La copia del volume è collocata sulla scrivania che il primo presidente del Consorzio Autonomo del Porto, generale Stefano Canzio, fece costruire dalle Officine Coppedè di Firenze nel 1904. I sei cartoni preparatori, provenienti dalla Casa-museo di Lodovico Pogliaghi del Sacro Monte di Varese e ora qui riesposti, rappresentano una sorta di “anello di congiunzione” fra i tre cantieri (uno Seicentesco e due Novecenteschi) che interessarono uno degli edifici genovesi più importanti ed emblematici. Il primo tassello di questa vicenda storico-artistica è rappresentato dalla tela raffigurante la Madonna con il Bambino, san Giovannino e san Giorgio di Giovanni Battista Paggi (Genova, 1554 – 1627), conservata ancor oggi a Palazzo San Giorgio e risalente al 1613, che reca, nella parte in basso a destra, l’immagine della sede del Banco delle Compere con la decorazione eseguita da Lazzaro Tavarone (Genova, 1556? - 1640) nei primi anni del Seicento, andata purtroppo perduta nel corso dei secoli. L’irreparabile degrado della facciata tavaroniana all’inizio del Xx secolo è documentato in mostra da fotografie d’epoca provenienti dall’archivio dell’Autorità Portuale che testimoniano in quale grave situazione conservativa versasse Palazzo San Giorgio prima dell’intervento di Lodovico Pogliaghi (Milano, 1857 – Varese, 1950), tanto è vero che l’artista lombardo potè giovarsi di sufficienti tracce dell’opera tavaroniana solo per l’Allegoria della Fortezza, mentre le altre cinque figure presenti in questa esposizione – ossia il Putto, Simone Boccanegra, Guglielmo Embriaco, Cristoforo Colombo e Biagio Assereto – sono opere largamente, se non in parte totalmente, “d’invenzione” di Pogliaghi. Tuttavia, se per il Putto può aver fatto riferimento anche ad analoghe figure secondarie che talvolta Tavarone aveva inserito nei suoi cicli di affreschi, con ogni probabilità per i soggetti maschili la scelta delle personalità da raffigurare sembrerebbe fosse stata concordata con il Soprintendente dell’epoca, nonché responsabile del restauro architettonico, Alfredo D’andrade. Il risultato dell’intervento di Pogliaghi è testimoniato da immagini fotografiche scattate poco dopo, anch’esse esposte in mostra, e confrontabile con l’idea progettuale espressa dall’artista lombardo attraverso il grande “bozzetto” della facciata realizzato, come una vera e propria opera di pittura con straordinario gusto per la definizione dei particolari, all’inizio del 1912 e tuttora conservato a Palazzo San Giorgio. A conclusione della visita si potrà considerare l’attuale facciata dell’edificio come la possono vedere quotidianamente genovesi e turisti che affollano la zona dell’Acquario e del Porto Antico. L’ultima tappa, in ordine cronologico, di questo lungo cantiere è rappresentata infatti dall’intervento realizzato tra il 1987 e il 1991, in vista delle celebrazioni colombiane del 1992. Diretto dall’allora Soprintendente Giovanna Rotondi Terminiello e realizzato dalla restauratrice Pinin Brambilla Barcilon con il contributo di Raimondo Sirotti (per il quadro centrale con San Giorgio e il drago), questo “recupero d’immagine”, resosi indispensabile a causa di un rapidissimo deterioramento della facciata pogliaghesca, è il frutto di innovative proposte maturate nell´ambito del “Convegno di studi sui problemi di conservazione e restauro della facciate dipinte”, tenutosi a Genova nel 1982, che suggerivano modalità operative ben diverse da quelle fino ad allora seguite in merito al problema della reintegrazione pittorica, constatando come il criterio guida, analogamente a quello di molti interventi effettuati in paesi dell´Europa centro-orientale, potesse essere quello, di un vero e proprio rifacimento, effettuato nei casi in cui esso avesse potuto consentire la conservazione dei caratteri tipologici e visuali della città. .  
   
   
BERGAMO MUSICA FESTIVAL, CONNUBIO CULTURA-IDENTITA´  
 
Bergamo, 10 ottobre 2007 - Aprirà il 12 ottobre con "L´elisir d´amore" del compositore bergamasco Gaetano Donizetti e chiuderà il 30 dicembre con il balletto "Giselle" di Adolphe Adam: in mezzo, le rappresentazioni di altre cinque opere (il "Don Gregorio" e la "Lucrezia Borgia" sempre di Donizetti, la "Bohème" di Giacomo Puccini, la "Histoire du soldat" di Igor Stravinskij e il "Brundibár" di Hans Krása) e oltre 60 eventi collaterali (conferenze, concerti, guide all´ascolto, film, visite guidate): è questo il ricco cartellone del Bergamo Musica Festival 2007 (sostenuto quest´anno dalla Regione Lombardia con 15. 000 euro di contributo), presentato oggi nella città orobica dall´assessore regionale alle Culture, Identità e Autonomie, Massimo Zanello, dagli assessori comunali alla Cultura e Turismo, Enrico Fusi, e ai Lavori Pubblici, Carlo Fornoni, e dal direttore artistico del festival, maestro Francesco Bellotto. "Sono orgoglioso di essere qui oggi a presentare un festival che nasce da una precisa scelta degli organizzatori, da me pienamente condivisa - ha dichiarato Zanello - quella cioè di sviluppare l´offerta culturale di un territorio partendo dalla sua storia e dalla sua tradizione. In questo caso, la Regione Lombardia ha sostenuto con particolare convinzione questa edizione 2007 del Bergamo Musica Festival, incentrato sulla musica e sui luoghi di Gaetano Donizetti, uno dei più celebri figli di questa terra nonché uno dei più grandi compositori di musica lirica di tutti i tempi". Nel corso della conferenza stampa sono stati presentati anche i lavori di ristrutturazione della casa natale di Donizetti, che partiranno entro pochi mesi e che vedranno nascere al numero 14 di via Borgo Canale un vero e proprio museo donizettiano, con spazi espositivi e una sala d´ascolto, oltre al recupero dei locali abitati per due decenni dalla famiglia del compositore. Nel frattempo la dimora (dove è allestita una mostra che illustra con fotografie e documenti la carriera del maestro bergamasco) sarà visitabile all´interno degli eventi collaterali del "Bergamo Musica Festival". .  
   
   
TOURNEE SCALA, ZANELLO:VALORIZZA PATRIMONIO MUSICALE  
 
 Milano, 10 ottobre 2007 - "Il concerto a New York dell´Orchestra Filarmonica della Scala premia non solo la crescita culturale della Lombardia nel panorama mondiale, ma sprona pubblico e privato a tutelare e valorizzare il patrimonio musicale lombardo da sempre guardato con amore e un pizzico di invidia da tutto il mondo". Lo ha dichiarato l´assessore alla Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, Massimo Zanello, in merito all´evento clou della tournée nordamericana scaligera, iniziata il 6 ottobre e che si concluderà domenica 14 a Ground Zero. Un evento che vede la Scala tornare negli Stati Uniti e in Canada dopo molti anni e per il quale l´assessorato alle Culture ha stanziato 60. 000 euro. "Non potevamo - ha spiegato Zanello - non essere al fianco di una grande istituzione musicale come la Filarmonica che in questa tournée internazionale esporterà la qualità artistica di cui la nostra terra è ricca. La sfida è tutta qui: puntare su eventi culturali di elevata qualità a cui non faremo mai mancare il nostro sostegno, anche economico". In particolare, questa tournée "si inserisce in quel vasto processo di internazionalizzazione della cultura che ha tutta la nostra attenzione - ha concluso Zanello - consapevoli come siamo che concerti così prestigiosi rappresentino anche un positivo momento di scambio artistico con gli altri Paesi". .  
   
   
GOLF - PRESENTATO A PRATO IL TOSCANA OPEN-ITALIAN FEDERATION CUP IL CHALLENGE TOUR TORNA AL GC LE PAVONIERE (17-20 OTTOBRE) AL VIA EDOARDO MOLINARI E I TUTTI I MIGLIORI ESPONENTI DEL CIRCUITO  
 
 Roma, 10 ottobre 2007 - E´ stato presentato a Palazzo Banci Buonamici, a Prato, il Toscana Open/italian Federation Cup, che si disputerà da mercoledì 17 a sabato 20 ottobre sul percorso del Golf Club Le Pavoniere. Sarà la seconda tappa italiana del Challenge Tour, la penultima del circuito che si concluderà la settimana successiva con l´Apulia San Domenico Grand Final, sul percorso del San Domenico Golf (24-27 ottobre) a Savelletri di Fasano (Br). Il Golf Club Le Pavoniere allestisce l’evento insieme alla Regione Toscana, alla Federazione Italiana Golf, alla Provincia e al Comune di Prato e ha sponsor importanti come Albini & Pitigliani, Cariprato, Ecco, Redbull, Unioncamere Toscana e Hotel Wallart. Alla conferenza stampa hanno preso parte il presidente della Provincia di Prato Massimo Logli, il sindaco di Prato Marco Romagnoli, il presidente del Golf & Country Club Le Pavoniere Gianni Collini, il presidente del Parco Verde Alessio Cantini, Gerardina Cardillo nella veste di presidente del Mestastasio, il direttore artistico della Camerata strumentale Città di Prato, Alberto Batisti, e il direttore generale di Cariprato Fausto Gelati. Presenti anche l’assessore provinciale al Turismo Roberto Rosati e il direttore dell’Apt di Prato, Alberto Peruzzini. Logli ha sottolineato come a questo evento di livello internazionale vada riconosciuto il valore sportivo e la capacità organizzativa, ma anche l ‘importanza di strumento promozionale, di vetrina per il territorio. “Negli anni passati abbiamo fatto un lavoro complesso di riqualificazione delle strutture e del patrimonio storico-artistico – ha concluso - adesso dobbiamo investire in promozione”. Il sindaco Romagnoli lo ha definito un appuntamento che “dimostra come Prato sia una città che ha grandi risorse e la capacità di riproporsi in forme sempre nuove e diverse mantenendo alta la qualità”. Cantini e poi Collini hanno sottolineato come per il Golf Club Le Pavoniere la promozione turistica sia stata fin dall’inizio il primo obiettivo. “Vogliamo proporre il golf a Prato come attività turistica – ha detto Cantini – e per questo contiamo sulla presenza di Sky e di altre televisioni europee ed extraeuropee che trasmetteranno in tutto il mondo alcune fasi della competizione”. Infine Cardillo e Batisti si sono soffermati sull’evento di apertura della settimana golfistica, il concerto al Metastasio della Camerata strumentale martedì 16 ottobre (ore 21). La Camerata per la prima volta suona nel maggiore teatro cittadino proponendo un programma all’insegna dei compositori toscani (Puccini, Mascagni, Catalani) con Marzio Conti direttore d’orchestra, il tenore Claudio Barbieri e la soprano Silvia Dalla Benetta. L´evento sportivo richiamerà nel circolo toscano i migliori elementi del Challenge Tour, in dirittura finale per la conquista delle venti "carte" per l´European Tour della prossima stagione, assegnate ai primi venti classificati nell´ordine di merito. In corsa anche il torinese Edoardo Molinari, che ha ottenuto due successi a inizio anno e che attualmente è 12° nella money list. Con lui sono nel novero dei favoriti l´inglese Ross Mcgowan, leader dell´ordine di merito, il cileno Felipe Aguilar, gli inglesi Robert Dinwiddie e Peter Baker e l´olandese Joost Luiten, tutti con due vittorie stagionali all´attivo come Molinari. Tra altri italiani molto atteso il fiorentino Lorenzo Gagli, dominatore la settimana scorsa dell´Open La Margherita, Michele Reale, Andrea Maestroni, Marco Crespi, Paolo Terreni, Matteo Delpodio e l´altro toscano Alessio Bruschi, cresciuto golfisticamente al Gc Le Pavoniere. Il montepremi è di 140. 000 euro, con primo premio di 22. 400 euro. Il torneo si disputa sulla distanza di 72 buche, 18 al giorno. Dopo le prime 36 verrà effettuato il taglio che lascerà in gara i primi 60 classificati e i pari merito al 60° posto. L´organizzazione è del Comitato Organizzatore Tornei dei Professionisti. Il torneo è inserito nel calendario dell´Italian Pro Tour, che ha quale title sponsor Bartolini Corriere Espresso e quali sponsor l´Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, Golflab e Caroli Core Health. .