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Notiziario Marketpress di Mercoledì 11 Giugno 2008
CLINICA S.RITA, REGIONE SOSPENDE ACCREDITAMENTO FORMIGONI E BRESCIANI: LA DECISIONE HA EFFETTO IMMEDIATO "NOSTRI CONTROLLI FUNZIONANO MA SERVE SCATTO DI RESPONSABILITA´"  
 
Milano, 11 giugno 2008 - Regione Lombardia ha sospeso con effetto immediato e a tempo indeterminato il contratto di accreditamento con la clinica milanese Santa Rita. Ne ha dato notizia il presidente Roberto Formigoni in una conferenza stampa che ha tenuto oggi al Palazzo Pirelli insieme all´assessore alla Sanità, Luciano Bresciani. L´atto è stato firmato oggi stesso dal direttore generale dell´Asl Milano Città. I pazienti attualmente degenti potranno scegliere se completare le cure nello stesso ospedale o se essere trasferiti ad altra struttura idonea. Formigoni, nell´esprimere indignazione per i presunti "orribili episodi" che hanno condotto all´arresto dei medici, ha tenuto a ribadire e documentare la validità e l´efficacia del sistema lombardo di controlli sulle prestazioni sanitarie, che "è fuori da ogni dubbio tra i migliori in assoluto", ma ha posto l´accento anche su una questione etica, chiedendo uno "scatto di responsabilità personale", morale e deontologica, senza di cui nessun sistema di controlli, anche il più perfetto, potrà scongiurare il ripetersi di simili episodi: "C´è un degrado dell´etica - ha detto Formigoni - che deve interrogarci tutti". Ed è proprio il sistematico e intenso lavoro di controllo della prestazioni "che, non a caso - ha spiegato Formigoni - ha portare all´attenzione dell´autorità competente" la rilevazione di queste possibili gravi irregolarità nella clinica milanese (ma non solo di questa, evidentemente). "La stessa clinica Santa Rita del resto - ha ricordato il presidente lombardo - era stata oggetto di segnalazione di irregolarità già nel 2006 e nel 2007. Per prestazioni inappropriate o eccessivamente "valorizzate" alla clinica erano stati decurtati 1. 124. 000 euro di remunerazione (il 6% del suo budget per i ricoveri). E, a motivo di inadeguati protocolli sanitari per la chirurgia toracica, l´accreditamento era stato sospeso per oltre due mesi, nell´autunno inverno del 2007, fino alla regolarizzazione degli stessi. "La Regione Lombardia - ha sottolineato l´assessore Bresciani - mette in atto controlli in una percentuale più che doppia di quella richiesta dalla normativa nazionale: il 5% su oltre 150 milioni di prestazioni e 2,5 milioni di ricoveri che vengono effettuati nelle strutture sanitarie della Regione". Se l´ipotesi di irregolarità o di non appropriatezza, riscontrata dal corpo di 500 Nocs in servizio, è puramente amministrativa, la Regione procede alla sanzione. Nei casi che eccedono questa dimensione, viene fatta segnalazione alla magistratura o chiamata in causa la Guardia di Finanza, organi "con cui è in atto da tempo un´ottima collaborazione", ha rimarcato Formigoni. L´assessore Bresciani ha aggiunto la sua amarezza "da medico, prima che da assessore" per "la violazione, se provata, del diritto fondamentale del malato alla cura e a una cura appropriata, violazione perpetrata per fare profitto su una patologia inesistente". Presidente e assessore hanno comunque assicurato che continuamente il sistema dei controlli viene verificato e perfezionato e che continuerà ad esserlo. "Alcune Regioni italiane - ha notato Bresciani - non hanno veri sistemi di controllo e così, incredibilmente, possono apparire immuni da qualsiasi irregolarità o inappropriatezza". Formigoni ha detto infine che non ha senso fare distinzione fra strutture pubbliche e private: irregolarità si possono manifestare nelle une e nelle altre, e in tutte le Regioni italiane. Tra l´altro la Lombardia non è certo la Regione dove il privato ha più spazio: si tratta del 29%, il 71% è pubblico. In questa classifica è la Lombardia è solo la sesta regione, altre 5 hanno una percentuale di strutture private superiore. Nemmeno vale la critica secondo cui il sistema dell´accreditamento e il pagamento non a piè di lista ma a prestazione (Drg) spingerebbe le strutture ad aumentare le prestazioni per aumentare i ricavi, perché a tutte è imposto un tetto di spesa, calcolato in base alle serie storiche e statistiche delle varie patologie. In ogni caso il sistema di remunerazione in base ai Drg è stabilito per legge nazionale, e non certo regionale, ed è nettamente il più utilizzato nei paesi occidentali. .  
   
   
SUPERATLETI PER LA CURA DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI DALLO STUDIO DELLA RISPOSTA PSICO-FISICA DEGLI ATLETI DI ULTRA-TRIATHLON, IMPEGNATI IN PROVE ESTREME, NUOVE PROSPETTIVE PER LA CURA DI MALATTIE CARDIOVASCOLARI DI PAZIENTI COMUNI, CON ‘IRONSCIENCE’.  
 
Roma, 11 giugno 2008 - Stress e malattia: la relazione è stretta e ora ben documentata. Ma si può recuperare. Lo hanno dimostrato ricercatori del Consiglio Nazionale delle Ricerche, con i colleghi della Scuola Superiore Sant’anna e dell’Università di Pisa, con “Ironscience”, un esperimento scientifico senza precedenti al mondo che ha visto impegnati, all’isola dell’Asinara, in Sardegna, 14 tra i migliori “superatleti” italiani: una gara di “ultra-triathlon” finalizzata a valutare la risposta psico-fisica dell’organismo umano in condizioni estreme per una migliore comprensione dei meccanismi di malattia. I risultati più significativi di “Ironscience” sono: uno stress psicofisico acuto, con incremento del livello di troponina I (la proteina liberata in circolo in caso di danno miocardico), riduzione della funzione respiratoria e alterazioni del sonno a onde lente, ma, nello stesso tempo, un’incredibile capacità di recupero che, opportunamente analizzata, permetterà di affrontare con nuove prospettive la cura delle malattie cardiovascolari sui pazienti comuni. L’attività di ricerca vede coinvolti l’Istituto di Fisiologia Clinica (Ifc) del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa, la Scuola Superiore Sant’anna (Sssa) e il Dipartimento di Fisiologia Umana dell’Università di Pisa che già cooperano tra loro nell’ambito del Master di Medicina Subacquea ed Iperbarica e del centro di ricerca “Extreme” della Scuola S. Anna. I “superatleti” – in numero per la prima volta sufficiente a rappresentare un campione significativo – hanno affrontato in successione 3. 800 m di nuoto in acque libere, 180 Km di attività ciclistica e 42 Km di maratona, per un totale di oltre 12 ore di sforzo fisico. Prima, durante e dopo la competizione, sono stati sottoposti a monitoraggio costante delle funzioni cerebrali e cardiache (anche nelle ore di sonno). Lo studio fa seguito a precedenti esperienze di ricerca fatte su atleti di questa specialità durante “Rak Ultratriathlon World Cup Series 2007”, svolta negli Emirati Arabi Uniti (Ras Al Khaimah) e “Elbaman Superlong Triathlon Italy”, all’Isola d’Elba nel settembre scorso. “La relazione tra stress e patologia è ben documentata”, osserva il dottor Alessandro Pingitore dell’Ifc-cnr che con i colleghi Angelo Gemignani (Università di Pisa) e Mario Palermo (Azienda ospedaliera di Sassari) ha seguito da vicino gli atleti in gara. “Nel corso degli anni, numerose indagini hanno permesso di riconoscere il ruolo primario degli eventi stressanti nell’insorgenza e nell’esacerbazione di molti disturbi sia somatici che psichiatrici. Tra i disturbi somatici, sono ben noti quelli che riguardano la sfera cardiovascolare, come l’ipertensione arteriosa e l’infarto del miocardio. Dall’altra parte le alterazioni della sfera emotiva, come ansia e depressione, sostenute da eventi stressanti, a loro volta costituiscono motivo di aumentata vulnerabilità allo sviluppo di accidenti cardiovascolari. I soggetti sottoposti a condizioni estreme, come gli ‘ironmen’, rappresentano un modello naturale di carico allostatico non dissimile da quello dei soggetti malati”. “L’esperimento”, aggiunge il dottor Gemignani, “ci ha consentito una verifica sperimentale degli effetti dello stress psicofisico estremo sulle funzioni omeostatiche dell’asse cuore-cervello. In tutti gli atleti abbiamo verificato modificazioni significative a carico del cuore, dei polmoni e del cervello (con alterazioni del sonno a onde lente). Ciò nonostante, gli atleti sono riusciti a mantenere un equilibrio impensabile in soggetti normali”. “Per studiare la risposta psico-fisica adattativa a condizioni di stress estremo”, osservano il dottor Antonio Benassi e l’ingegner Remo Bedini, entrambi dell’Ifc-cnr, “è stato necessario il simultaneo controllo di numerose funzioni: cerebrale, autonomica, comportamentale, cardiovascolare, polmonare, endocrino-metabolica e immunologica. ‘Ironscience’ si caratterizza proprio per un approccio multidisciplinare: il programma di ricerca coinvolge infatti specialisti non solo in medicina, ma anche in biologia e ingegneria”. Per lo svolgimento di “Ironscience” è stata scelta l’Asinara, dove il gruppo di lavoro del Cnr già conduce studi di medicina subacquea e iperbarica. Una location che presenta tutte le condizioni necessarie per svolgere una prova di “ultra-triathlon”: mare pulitissimo, strade senza traffico e di lunghezza idonea, sia per la parte di corsa in bicicletta che a piedi, adeguata logistica lungo i percorsi. L’organizzazione della gara è stata possibile grazie al supporto e alla cooperazione di tutte le autorità presenti sull’isola in particolare l’Ente Parco dell’Asinara, la Capitaneria di porto di Porto Torres, l’Arma dei Carabinieri e il Corpo delle Guardie Forestali. .  
   
   
ALLERGIA AGLI UOMINI: IL CORPO RIFIUTA IL PARTNER SECONDO UNA RICERCA STATUNITENSE, IL 12% DI QUANTE HANNO REAZIONI ALLERGICHE DURANTE UN RAPPORTO SESSUALE SOFFRONO DI ALLERGIA AL LIQUIDO SEMINALE. E SPESSO IL RIMEDIO, ERRONEO, È L´ASTINENZA.  
 
Roma, 11 giugno 2008 - È motivo di disagio e imbarazzo e quindi il rimedio più semplice e immediato è uno solo: astinenza. È l´allergia al liquido seminale, che si manifesta durante il rapporto o subito dopo con sintomi locali (bruciore, gonfiore) ma anche generali (orticaria, difficoltà respiratorie, angioedema). Una sorta di ‘allergia agli uomini’ che colpisce soprattutto tra i 20 e i 30 anni. Nel 40% dei casi, secondo gli studi, il disturbo si manifesta già dal primo rapporto sessuale. È uno degli argomenti del Corso di Aggiornamento in Dermatologia Plastica, organizzato da Adoi (Associazione Dermatologi Ospedalieri Italiani) e Isplad (International-italian Society of Plastic-aesthetic and Oncologic Dermatology), che si tiene a Maratea (Pz) il 13 e 14 giugno. “Si tratta di una rara forma di allergia che però, come le altre, sta aumentando nella popolazione –anticipa Patrizio Mulas, presidente Adoi– la difficoltà di determinarne il numero con precisione nasce dall´imbarazzo delle donne nel raccontare il problema al medico di famiglia o allo specialista. Secondo una ricerca statunitense, il 12% di quante hanno reazioni allergiche durante un rapporto sessuale soffrono di questa ‘allergia agli uomini’. E il rimedio, erroneo, spesso è l´astinenza”. Sul banco degli imputati ci sono frazioni glicoproteiche del liquido seminale, in particolare l´antigene ‘Psa’ della prostata. “Negli anno gli studi hanno dimostrato una reazione di primo tipo, mediata dalle Ige, e quindi locale –aggiunge Antonino Di Pietro, presidente Isplad– Adesso però si segnalano casi di reazioni generalizzate anche gravi. Si possono avere infatti delle semplici rinocongiuntiviti ma anche orticarie generalizzate, sintomi gastrointestinali, angioedemi. Tuttavia l´allergia al liquido seminale permette ugualmente di aver figli, ricorrendo alla tecnica del lavaggio dello sperma”. La diagnosi avviene con una reazione positiva allo skin-prick test mentre per la terapia a lungo termine si può ricorrere alla desensibilizzazione del sistema immunitario. “Poiché la coppia non associa questa forma di allergia al liquido seminale ma a problemi diversi anche di natura psicologica, molti smettono di avere rapporti sessuali –evidenzia Federico Ricciuti, presidente del Corso di Maratea– invece basta ricorrere a ‘rapporti protetti’, tenendo però conto che esiste anche l´allergia al lattice. Va sottolineato infatti che queste donne soffrono già di altre forme di allergia”. .  
   
   
GIUNTA REGIONALE UMBRIA APPROVA PROGETTO CARTELLA CLINICA TELEMATICA EUROPEA  
 
Perugia, 11 giugno 2008 - La Giunta regionale dell’Umbria, su proposta dell’assessore alla Sanità Maurizio Rosi, ha approvato un progetto, in collaborazione con altre nove Regioni italiane (capofila la Regione Lombardia), per la “sperimentazione di un sistema di interoperabilità europea dei dati sanitari”. Si tratta di un lavoro volto ad uniformare i sistemi di organizzazione, catalogazione e “lettura” telematiche delle cartelle cliniche delle Regioni italiane con le procedure e gli standard europei, in modo tale che esse possano essere trasmesse e consultate dai pazienti italiani (o persone autorizzate), nel caso si trovino in Paesi Ue diversi dall’Italia. La quota umbra di partecipazione al progetto, deliberata dalla Giunta regionale, è di 134mila euro. .  
   
   
DISABILI: TEMA ‘VITA INDIPENDENTE’ ATTENZIONE ASSESSORI POLITICHE SOCIALI REGIONI;VENETO E’ AVANGUARDIA:25 MLN EURO IN 5 ANNI, 3000 PROGETTI REALIZZATI”  
 
Venezia, 10 giugno 2008 - Per favorire l’autonomia delle persone con disabilità fisico-motoria grave e aiutarle a gestire la vita quotidiana con l’aiuto di assistenti personali, la Regione Veneto dal 2003 al 2007 ha assegnato 25,5 milioni di contributi e realizzato oltre 3000 progetti denominati “Vita Indipendente”. “Sono dati che parlano da soli – ha detto l’Assessore regionale alle politiche sociali Stefano Valdegamberi – e che mostrano il percorso fatto dal Veneto in questi anni di applicazione della legge n. 284 del 1997 sulla disabilità grave e la capacità di costruire un modello veneto che ha puntato alla realizzazione a livello locale di un sistema integrato di servizi sociali, sociosanitari e sanitari rivolti alle persone con disabilità”. Valdegamberi in qualità di coordinatore della Commissione Politiche Sociali della Conferenza delle Regioni, si farà promotore di un dibattito sugli obiettivi raggiunti e quelli ancora da raggiungere in materia di “Vita indipendente” da portare all’attenzione degli Assessori regionali alle Politiche sociali in uno dei prossimi incontri romani. E’ quanto annuncia l’Assessore veneto in una sua lettera al Presidente della Fish (federazione italiana per il superamento dell’handicap) veneto Ivano Platolino che aveva sollecitato il tema in una lettera aperta. All’incontro nazionale, precisa l’Assessore, sarà presente anche una rappresentanza della Fish. La proposta avanzata dalla Fish, secondo Valdegamberi, è sicuramente opportuna “proprio per il percorso che la Regione del Veneto, in collaborazione con la rappresentanza delle associazioni in materia di disabilità, ha intrapreso e proseguito in questi anni. Nei giorni scorsi, la Giunta regionale, con un provvedimento di mia proposta, ha dato attuazione alle previsioni della Finanziaria regionale per il 2008, assegnando al territorio risorse per la disabilità notevolmente incrementate rispetto al 2007, in particolare destinate agli interventi di promozione dell´autonomia personale. Tutto ciò – sottolinea l’esponente del governo regionale - avviene in una fase nella quale l’impegno di nuove risorse finanziarie non è favorito dalla congiuntura economica e tanto meno dalle politiche del cosiddetto Patto di stabilità, dalle quali ho già chiesto al Ministro del Welfare di adoperarsi affinché sia sottratto il comparto del sociale. Ritengo infatti che gli interessi da difendere, quali la qualità dei servizi, la centralità della dignità della persona e il sostegno delle famiglie, siano assolutamente prioritari”. Per quanto riguarda l’esperienza all’avanguardia portata avanti dal Veneto in questi anni nel settore, Valdegamberi ricorda che la situazione attuale di “Vita Indipendente” mostra una crescita costante dei progetti approvati e finanziati dalla Giunta veneta – erano 654 nel 2003 per un contributo complessivo di 1,5 milioni di euro e sono diventati 890 nel 2006 con risorse destinate pari 8,3 milioni di euro. Nel 2007 i finanziamenti regionali sono stati di 9,1 milioni di euro e nel 2008 le assegnazioni finanziarie sono di 16 milioni di euro in tutto il settore della domiciliarità suddiviso tra disabilità grave (legge n. 284 del 1997), autonomia personale e ‘Vita Indipendente’. Insomma – osserva Valdegamberi – negli anni dal 2003 al 2007 la Regione Veneto ha destinato per questa specifica voce 25,5 milioni di euro per 3072 progetti destinati a persone con grave disabilità fisico-motoria, tra i 18 e i 64 anni, che nella costruzione di un progetto personale di vita intendano avvalersi di assistenti personali, gestendola la quotidianità in modo diretto. Dunque, passi in avanti sostanziali per realizzare il diritto di cittadinanza delle persone disabili ”. .  
   
   
SMILEAGAIN CONTRO L´´ACIDIFICAZIONE DELLE DONNE  
 
Trieste, 11 giugno 2008 - Le donne pakistane sfigurate dall´acido e l´associazione internazionale Smileagain che, attraverso il chirurgo plastico Giuseppe Losasso dell´Azienda ospedaliera del capoluogo friulano cerca di ridare loro un volto e un sorriso, avranno un alleato in più. Il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Edouard Ballaman, ha garantito loro un appoggio concreto che potrebbe tradursi sia in termini legislativi sia in termini economici. La maggiore delle ambizioni di Smileagain, che ha una sede a Udine dal 2004 - ha spiegato il dottor Losasso al presidente - è costruire in Pakistan, e precisamente a Multain, una clinica dedicata alla cura degli ustionati. L´acido gettato sulle donne, solitamente punite per futili motivi, provoca delle deformità difficilmente correggibili. Abbiamo operato già 47 ragazze, di cui 18 hanno terminato il ciclo di interventi che può arrivare anche a 28 operazioni. Il Governo italiano - ha ricordato ancora Losasso - ha cancellato a quello di Islamabad un debito di circa 150 milioni di euro, ma con l´obbligo di utilizzare quei fondi per programmi di aiuto alla popolazione. Grazie a questo fatto, il nostro progetto ha trovato il via libera del Primo ministro pakistano e oggi possiamo contare su circa 3 milioni di euro per costruire alcune sale operatorie e una struttura con 20-30 posti letto. Siamo tutti volontari, che si recano in Pakistan a proprie spese e durante le ferie. Sarò lieto di essere presente alla posa della prima pietra - ha affermato Ballaman - e farò in modo che l´occasione di un gesto umanitario dia il via ad accordi anche economici e commerciali tra la nostra regione e il Pakistan. Coinvolgerò le ambasciate, le associazioni degli imprenditori, le camere di commercio, la Direzione regionale dei rapporti internazionali e persino il ministro degli Esteri, che conosco personalmente. Perché la mia più grande aspirazione - ha concluso - è che possiate smettere di dover operare su questi volti. Il presidente del Consiglio ha quindi ricordato quando, nel novembre 2004, il registra olandese Theo Van Gogh, suo amico, dopo aver realizzato il cortometraggio Submission venne assassinato da un estremista islamico e il produttore, per paura di fare la stessa fine, decise che il filmato non sarebbe stato trasmesso. Ad accettare di farlo, invece, fu proprio Ballaman, che organizzò proiezioni in sale di tutta Italia. Per quella cosa, fu costretto a vivere sotto scorta per due anni. E´ un´esperienza che conosco personalmente perché anch´io ho una scorta, quando mi muovo in Pakistan - ha commentato Losasso. Ma se ci fermiamo a questo, allora ogni speranza di aiutare quelle popolazioni svanisce. Noi siamo riusciti ad attivare dei contatti importanti, laggiù, già con l´ex primo ministro Shaukat Aziz attraverso la presidente di Smileagain, Misbath Masarrat, che fondando questa Onlus ha risposto alle richieste di aiuto delle donne asiatiche vittime di tali brutalità. Da parte del presidente Ballaman, anche la promessa di interessarsi del materiale in giacenza non utilizzato dagli ospedali della regione e che, invece, potrebbe servire per la nuova struttura di Multain. .  
   
   
MARRAZZO: APPLICARE "CARTA" DELLA FONDAZIONE ABIO NEGLI OSPEDALI DEL LAZIO  
 
 Roma, 11 giugno 2008 - Un carta per i bambini: dieci comandamenti per promuovere l´umanizzazione dei nosocomi. A distanza di 30 anni, dal 1978, Abio si è fatta portavoce dei bisogni minimi dei piccoli pazienti cercando di tradurli in attività concrete sul territorio nazionale. L´intento del documento è dunque sensibilizzare l´opinione pubblica sul tema e garantire una qualità assistenziale migliore di quella attuata ad oggi nelle realtà ospedaliere. Si punta ad una capillare diffusione e consapevolezza di quelli che sono i diritti dei piccoli pazienti e i doveri del personale medico e paramedico: qualità delle cure e assistenza sanitaria, ricovero in una struttura dedicata - dunque un reparto pediatrico a misura di bambino – e informazioni relative alla diagnosi e alle decisioni terapeutiche. Ma soprattutto, diritto al gioco e allo studio. “Considero l’impegno in favore di una migliore qualità delle cure ospedaliere per i bambini e per gli adolescenti un’assoluta priorità e guardo con interesse agli sforzi della Fondazione Abio – ha detto il presidente Marrazzo - Questo documento dovrà rapidamente trovare una piena applicazione in tutto il Paese. Per parte mia garantirò un impegno convinto per la sua adozione rapida ed efficace nelle strutture ospedaliere dell’intero territorio regionale”. La carta per i bambini è un’iniziativa promossa da Abio, Associazione Bambini in Ospedale, in collaborazione con la Società italiana di Pediatria. Alla presenza di Eugenio Bernardi, Presidente Abio Roma Onlus, Regina Sironi, segretario generale Fondazione Abio Italia Onlus, dell´associazione Luigi Cataldi e Bruna Grasselli, docente di Psicologia speciale dell’Università Roma Tre. .  
   
   
GIOVEDÌ LA CASSA INTEGRAZIONE PER LA SANITÀ PRIVATA IN SARDEGNA  
 
Cagliari, 11 Giugno 2008 - L´assessore regionale del lavoro, Romina Congera ha disposto la convocazione delle riunioni per la sottoscrizione dei provvedimenti di cassa integrazione e mobilità a favore dei lavoratori della sanità privata. Gli incontri sono stati convocati per la mattinata di giovedì 12 giugno e vi prenderanno parte, oltre all´assessore Congera, i rappresentanti delle aziende (per i soli atti di cassa integrazione), i sindacati, la Direzione regionale del Ministero del Lavoro, la Direzione regionale dell´Inps e di Italia Lavoro. Si inizierà alle 10 con gli accordi riguardanti la cassa integrazione in deroga per gli otto lavoratori della società Arco dell´Angelo (Rosa del Marganai di Iglesias). Alle 11 sarà la volta dell´Aias regionale, con la concessione della Cigs a favore di 153 lavoratori a rotazione. Saranno poi sottoscritti i documenti per la concessione della mobilità a favore dei 29 lavoratori della Casa di Cura Lay (a mezzogiorno) e, alle 12. 30, per i sei della Casa di Cura Maria Ausiliatrice: entrambe le aziende hanno sede a Cagliari. Infine, alle 13, i provvedimenti riguarderanno la mobilità per i 14 lavoratori della Casa di Cura Città di Quartu. Gli atti che saranno sottoscritti giovedì mattina permetteranno ai lavoratori di ricevere l´assegno di sostegno al reddito sino al 31 dicembre 2008. .  
   
   
L’OSPEDALE GENERALE DI ZONA DI CIVITANOVA MARCHE TRA I PRIMI 12 CENTRI IN ITALIA AD ATTUARE UNA NUOVA TECNICA CHIRURGICA MININVASIVA CHE RISOLVE IN UN GIORNO IN DAY HOSPITAL L’INCONTINENZA URINARIA DA SFORZO MASCHILE CONSEGUENTE A INTERVENTI ALLA PROSTATA PER TUMORI PROSTATICI CHE RIGUARDA CIRCA 3 MILIONI DI ITALIANI.  
 
 Civitanova Marche, 11 giugno 2008 - La Struttura Complessa di Urologia dell’ Ospedale Generale di Zona a Civitanova Marche diretta dal dottor Enrico Caraceni, con 800 interventi chirurgici urologici e 5 mila visite specialistiche ambulatoriali l’anno, è tra i primi Centri Italiani a impiantare Advance Ams -questo il nome dell’’innovativa metodica made in Usa , approvata dalla severissima Fda americana e giunta da pochi mesi in Italia che risolve in un giorno in day hospital e in l’incontinenza urinaria da sforzo maschile che riguarda circa 3 milioni di italiani. “Rispetto alle tecniche chirurgiche del passato, spiega il dottor Caraceni , Direttore Struttura Complessa Urologia , Ospedale Generale di Zona, Civitanova Marche “ invasive , gravate da complicazioni e con risultati non sempre soddisfacenti la nuova tecnica chirurgica mininvasiva che si effettua in anestesia spinale prevede l’inserimento dal forame otturatorio - che si raggiunge con una piccola incisione nel solco inguino-femorale di una sling - retina di polipropilene ( materiale biocompatibile) che riposiziona l’uretra nella sua sede anatomica naturale consentendo allo sfintere di funzionare correttamente e di ripristinare la normale continenza nel 70 - 80 % dei casi (continenza totale) e nei restanti un netto miglioramento del disturbo. L’ incontinenza urinaria da sforzo (Ius) che si manifesta a seguito di un piccolo sforzo come il tossire” , spiega il dottor Enrico Caraceni ,”colpisce ora sempre di più l’uomo - conseguente a interventi di prostatectomia radicale per l’asportazione del tumore prostatico o di asportazione parziale (che colpisce il 30% degli over 50 con 43 mila nuovi casi l´anno) è causata dall’indebolimento - che spesso si verifica dopo l’asportazione della prostata - dello sfintere dell’uretra - muscolo a forma di anello che funziona da "rubinetto " rilasciandosi per la minzione e contraendosi per trattenere le urine”. La nuova tecnica impiegata con successo negli States e in Europa su circa 2. 000 pazienti è già disponibile in 12 centri Ospedalieri italiani a totale carico del Ssn è indicata per i casi di incontinenza moderata con parziale conservazione della funzione sfinterica. “Per i casi più gravi”,continua il dottor Caraceni, “provocati da danni o lesioni a carico dello sfintere urinario a seguito dei quali non è più possibile chiudere l´uretra con conseguenti perdite di urina si ricorre - selezionando il paziente - alla sfintere artificiale Ams 800 . Si tratta un dispositivo ,che attraverso il posizionamento di una cuffia gonfiabile intorno all´uretra collegata ad un sistema idraulico che può essere azionato dall´esterno , ripristina la normale funzionalità dello sfintere e la continenza - aprendo e chiudendo l´uretra sotto il controllo del paziente e cioè al momento di svuotare la vescica” . Il trattamento, risultato della più avanzata tecnologia, - più di 100. 000 impianti nel mondo in 25 anni di continue innovazioni e modifiche ha dimostrato, secondo numerosi studi con follow-up fino a 131 mesi (per un totale 2. 600 pazienti), sicurezza ed efficacia con un miglioramento della continenza superiore al 90%. 170. 000 pazienti trattati in 56 Paesi del mondo nel corso del 2005. L’incontinenza urinaria ,ricorda infine il dottor Caraceni, “con ansia, depressione e isolamento legati al timore di non riuscire a controllare la vescica incide pesantemente sulla qualità della vita, i rapporti sociali e la sessualità , rimane una patologia nascosta . Solo una minoranza - circa il 25 % - vincendo vergogna e imbarazzo si rivolge all’urologo mentre gli altri si rassegnano ai pannoloni - 300 milioni di euro l’anno - l’85% a carico del Sistema Sanitario Nazionale , i farmaci anticolinergici, indicati per l’altra forma di incontinenza da urgenza o sindrome della vescica iperattiva - improvviso e irrefrenabile bisogno e frequenza di urinare diurno e notturno - che spesso si riscontra in associazione alla forma da sforzo a seguito di prostatectomia - come l’ ossibutinina, il trospio, la tolterodina e la recente la solifenacina - sono invece a totale carico del paziente costretto a una spesa media annua di 500 euro”. .  
   
   
SEMINARIO INTERNAZIONALE SULLA SALUTE MENTALE A BOLOGNA IL 12 GIUGNO  
 
 Bologna, 11 giugno 2008 - In occasione del Trentennale della Legge 180, che avviò profondi cambiamenti nell´ambito della salute mentale, giovedì 12 giugno a Bologna (Aula Prodi, Piazza S. Giovanni in Monte, 2) si terrà il seminario internazionale "Prospettive di sviluppo nella promozione della salute mentale: trent´anni dopo la Legge 180". Il seminario vuole proporsi come momento di incontro e dibattito fra coloro che hanno portato un contributo significativo a livello locale, nazionale e sopranazionale al processo di cambiamento e superamento dei manicomi. La giornata sarà anche momento di confronto sulle politiche e sulle buone pratiche avviate in questo trentennio, nonché sulle prospettive di lavoro per promuovere la salute mentale. Apriranno i lavori: Pier Ugo Calzolari (Magnifico Rettore dell´Università di Bologna); Beatrice Draghetti (Presidente della Provincia); Francesco Ripa di Meana (Direttore Generale Azienda Usl di Bologna); Luigi Tagliabue (Direttore Dsm di Bologna); Bruna Tenenti (Presidente Coordinamento Regionale Associazioni Famigliari Emilia Romagna-u. N. A. Sa. M - Unione nazionale delle associazioni per la salute mentale). La giornata ha il patrocinio della Provincia ed è inserita nelle iniziative coordinate dall´Istituzione Minguzzi per il trentennale della Legge 180. Per informazioni U. N. A. Sa. M. Tel. 051-5288526 - 519 e-mail: unasam@unasam. It .  
   
   
NUOVE FARMACIE NELLE FRAZIONI DELLA PROVINCIA DI LUCCA  
 
 Firenze, 11 giugno 2008 - Prosegue la “campagna” di apertura di nuove farmacie nelle frazioni e nelle zone disagiate delle province toscane. Dopo le province di Firenze, Pisa, Pistoia e Livorno e Siena oggi tocca a Lucca salutare questa importante decisione assunta dalla giunta regionale su proposta dell’assessore per il diritto alla salute Enrico Rossi. Le nuove “proiezioni” potranno essere aperte nelle frazioni di Mologno (comune di Barga), Diecimo (comune di Borgo a Mozzano), Piano di Coreglia e Calavorno (comune di Coreglia Antelminelli). Le località sono state scelte per le loro caratteristiche: per Mologno, 444 abitanti, l’apertura della farmacia significa un livello di assistenza adeguato e funzionale anche in conseguenza del crescente aumento demografico. Diecimo conta 861 abitanti, la farmacia pi! ù vicina dista circa 5 chilometri e non ci sono mezzi p! ubblici di collegamento. Anche per Piano di Coreglia e Calavorno, rispettivamente 1536 e 326 abitanti, non mancano le motivazioni per l’apertura del servizio: popolazione per lo più anziana, distanza dalla farmacia più vicina, collegamenti difficili. «Stiamo intervenendo nelle zone più disagiate, poco popolose e decentrate – afferma l’assessore Rossi - e proseguiremo anche in altre province. La legge regionale n. 36 del giugno 2007 ha snellito i tempi burocratici e ci ha consentito di venire incontro a bisogni che da tempo aspettavano una risposta concreta. La farmacia, pubblica o privata che sia, è un pezzo importante del Servizio sanitario regionale, garantisce non solo farmaci e presidi sanitari indispensabili ma servizi sempre più importanti, come le prenotazioni delle prestazioni. La presenza di un farmacista nella comunità dà sicurezza e il professionista svo! lge inoltre un’opera preziosa di informazione e educazione alla salute. In più – prosegue l’assessore Rossi - la legge consente alla farmacia già in funzione di espandersi o di lasciare spazio a chi vuole intraprendere una attività nuova. Sono tante opportunità di lavoro in più per i farmacisti». I comuni che hanno richiesto le farmacie provvederanno quanto prima a assegnare e rilasciare le autorizzazioni alle relative aperture. Le nuove farmacie, che per la legge regionale si configurano come “proiezioni” di sedi, garantiscono un servizio farmaceutico a orario pieno e con completa disponibilità di prodotti. .  
   
   
I GIORNI DELLA SALUTE: FOTO-AGING E CRONO-AGING: I CONSIGLI DEL DERMATOLOGO PER MANTENERE UNA PELLE GIOVANE.  
 
 Milano, 11 giugno 2008 - Continua con successo l’iniziativa I Giorni Della Salute voluta dall’Assessorato alla Salute del Comune di Milano che, fino al 15 giugno proporrà, in tutte le zone della città, centinaia di screening gratuiti e angoli d’informazione dove conoscere e approfondire tematiche legate al benessere e alla corretta alimentazione. Tra le varie iniziative, domani, Mercoledì 11 Giugno, si può ricordare all’Ottagono della Galleria Vittorio Emanuele Ii, ore 12. 30, l’incontro dal titolo Foto-aging e crono-aging: i consigli del dermatologo per mantenere una pelle giovane. A Palazzo Affari ai Giureconsulti (via Mercanti 2) Food for thought – Cibo per la mente propone un convegni (dalle 14. 00 alle 19. 00) e incontri nei gazebo allestiti in esterno (dalle 10. 00 alle 19. 00) con medici e specialisti per sensibilizzare e rendere consapevoli i cittadini sui benefici derivanti dall’adozione di corretti stili di vita, di una sana alimentazione nella prevenzione contro l’insorgenza di disturbi e patologie. A cura di Agrimercati - Agricoltura Territorio Ambiente e Mercati S. C. P. A. Cogli l’occasione. Donna! è il titolo dell’iniziativa, organizzata dall’A. N. D. O. S. Associazione Nazionale Donne Operate al Seno – Onlus, che offre, dalle 15. 30 alle 18. 30, in vari presidi ospedalieri della città (Az. Ospedaliera Ospedale Niguarda Ca’ Granda, Az. Ospedaliera “L. Sacco”, Az. Ospedaliera S. Carlo Borromeo, Az. Ospedaliera San Paolo), delle visite senologiche gratuite per la diagnosi precoce del tumore mammario (per informazioni sulle prenotazioni, tel. 02. 874525). Alla Casa del Sordoparlante, (via Boscovich 38, dalle 17. 30 alle 19. 30), verranno illustrati i progetti dell’Ens - Ente nazionale per la protezione e l’assistenza dei sordi, per la comunicazione Multimediale, come la proposta di lavoro Wireless Deaf Telephone con sintesi vocale per gli Sms, apparecchiatura riconducibile al Dts (Dispositivo Telefonico per Sordi). I problemi legati all’uso di cocaina, saranno al centro di un dibattito cui parteciperanno don Gino Rigoldi e l’assessore alla Salute del Comune di Milano, Giampaolo Landi di Chiavenna, e il dott. Furio Ravera, al Centro Sociale Barrio’s, dalle 21. 00 (via Barona, angolo via Boffalora); nel corso della serata verrà proiettato il film inchiesta dell’autore regista delle Iene Osvaldo Verri, “Un fiume di Cocaina”, tratto dall’omonimo saggio di Furio Ravera. A cura della Società di Studio per i Disturbi della Personalità. .  
   
   
SICILIA: PROGETTO A.L.FA.. SULLA GURS L´ELENCO DEGLI ENTI DOVE SPENDERE I BUONI PER OTTENERE SERVIZI DI CURA E ASSISTENZA ALLA PERSONA.  
 
 Palermo, 11 giugno 2008 - Nella Gazzetta ufficiale della Regione siciliana di venerdì scorso, 6 giugno, è stato pubblicato l’elenco degli enti presso cui è possibile ‘spendere’ il buono (voucher) di importo massimo di 516,46 euro al mese per ottenere servizi di cura e assistenza alla persona. A potere beneficiare dei buoni sono persone inoccupate, disoccupate o occupate in sede di formazione, prioritariamente donne, residenti o domiciliati nei territori coinvolti nella sperimentazione di A. L. Fa. , che hanno difficoltà ad entrare nel mondo del lavoro o migliorare la propria professionalità perché devono occuparsi della famiglia (figli minori di 12 anni, anziani non autosufficienti, disabili, malati cronici non autosufficienti e/o malati terminali). Il progetto A. L. Fa. (Armonizzare Lavoro e Famiglia), finanziato dal Dipartimento Regionale Formazione professionale con i fondi del P. O. R. Sicilia 2000-2006 e attuato da Italia Lavoro Sicilia S. P. A. , vede la collaborazione anche dei dipartimenti regionali del Lavoro e della Famiglia, Per poter ottenere i voucher, i destinatari devono partecipare ad attività di formazione, tirocini, inserimento al lavoro, creazione di attività autonoma, iniziative finanziate nell’ambito della programmazione regionale, nazionale, comunitaria, con priorità a quelle finanziate dal P. O. R. Sicilia, frequentare università, master, stage, corsi di formazione/aggiornamento a pagamento. Gli interessati potranno presentare le richieste agli sportelli decentrati A. L. Fa. , attivi sia nei centri per l’impiego che nelle sedi dei distretti socio-sanitari coinvolti. La persona interessata, in base al servizio di cura di cui ha bisogno, sceglierà liberamente, tra quelli iscritti all’elenco regionale, l’ente presso cui spendere il proprio voucher e lo indicherà nella domanda. Se in possesso dei requisiti, l’utente, tramite lo sportello decentrato, riceverà un blocchetto di buoni, con i quali pagherà il servizio. I voucher verranno rimborsati direttamente, con cadenza mensile, ai fornitori scelti dai beneficiari all’atto di presentazione della domanda. I voucher devono, quindi, essere utilizzati presso fornitori specializzati, iscritti nell’Elenco regionale per varie tipologie di servizi (ad esempio, asili nido, ludoteche, baby parking, servizi diurni per disabili, assistenza domiciliare per diverse tipologie di utenti, etc. ). L’elenco completo degli enti sarà consultabile su www. Italialavorosicilia. It e su www. Italialavorosicilia. It www. Lavororegionesicilia. It/uffici/fp/2005 www. Regione. Sicilia. It/lavoro http://siris. Regione. Sicilia. It/siris/home. Do www. Euroinfosicilia. It .  
   
   
INSEDIATA COMMISSIONE REG. IN MATERIA TRASFUSIONALE  
 
 Trieste, 11 giugno 2008 - Insediata ieri a Trieste, alla presenza dell´assessore regionale alla Salute e Protezione sociale, Vladimir Kosic, la Commissione consultiva regionale in materia trasfusionale, prevista dal Terzo Piano sangue e plasma. Dell´organismo fanno parte, accanto a funzionari della Regione, esperti indicati dalle Aziende sanitarie territoriali ed ospedaliere, dalle Associazioni e Federazioni dei donatori, dalla Società Italiana di Immunoematologia e Medicina trasfusionale. Il Terzo Piano regionale del sangue, approvato nel 2006, in linea con il percorso tracciato negli anni precedenti persegue l´obiettivo di garantire l´autosufficienza del sangue, degli emocomponenti e dei farmaci plasmaderivati. In questo senso riafferma la necessità, strategica per il servizio sanitario regionale, di poter contare su un adeguato numero di donatori, promuovendo iniziative volte a diffondere nella popolazione la consapevolezza dell´utilità di donare il sangue. La Commissione insediata ha il compito di fornire alla Regione un supporto nella gestione operativa del Piano sangue, suggerendo indicazioni e proposte per il miglioramento del sistema trasfusionale, anche in termini di sicurezza e garanzia di qualità, nonché di efficienza e economicità. Nell´occasione l´assessore Kosic ha messo in evidenza l´importanza, anche sotto il profilo etico, dell´apporto del volontariato al "sistema sangue" regionale, che da anni sta offrendo un contributo fondamentale al mantenimento dell´autosufficienza, ponendo il Friuli Venezia Giulia tra le realtà trasfusionali più avanzate in Italia e in Europa. Nella nostra regione infatti sono attualmente circa 70mila le persone che periodicamente donano il sangue. Un numero che nel corso degli anni è cresciuto grazie anche alle campagne di sensibilizzazione promosse da tutte le diverse associazioni di donatori. .  
   
   
ROVIGO: ALL’ASL 18 BILANCIO SEMPRE PIU’ IN ROSSO E SERVIZI CHE MANCANO  
 
 Rovigo, 11 giugno 2008 L’assessore provinciale alla sanità Guglielmo Brusco ha lanciato l’allarme sul preventivato disavanzo del 2008 all’Asl 18 di 63 milioni di euro, dello smantellamento all’Ospedale di Trecenta del servizio di oculistica e della mai attivata stroke-unit per chi è colpito da ictus. L’assessore Brusco ha detto che “non si può rimanere inerti di fronte a quanto succede in questi giorni della riduzione del servizio di oculistica al San Luca, incentivando alla pensione il responsabile precedente con una buonuscita di 200. 000 euro e il disavanzo che in sei anni di gestione Marcolongo arriverà a fine anno a circa 300 milioni di perdite”. L’assessore si è poi soffermato sul servizio apparso l’8 maggio scorso sul Corriere Salute “dal quale si evince che l’annunciato servizio dello stroke-unit, per gli eventi vascolari scuti come l’ictus, che sul sito dell’Asl 18 si dice sia stato inaugurato nel giugno 2007, a Rovigo non c’è. Mi chiedo se è un errore del Corriere o effettivamente non è mai entrato in funzione?”. L’assessore provinciale Brusco ha concluso la conferenza stampa lanciando un appello agli assessori regionali polesani Coppola e Marangon che “dovrebbero valutare attentamente a livello politico amministrativo quanto sta accadendo in questo territorio”. .  
   
   
AIDS E EPATITE B, UN CONVEGNO A MATERA  
 
 Matera, 11 giugno 2008 - “Hot topics in virologia clinica”: questo il titolo del convegno di virologia organizzato per il 13 e 14 giugno, nell’auditorium dell’ospedale, dalla U. O. Di Malattie Infettive del “Madonna delle Grazie”, diretta dal dr. Giulio De Stefano. “Obiettivo del convegno – spiega il primario - è fare il punto con infettivologi ed epatologi su alcune tematiche concernenti le epatiti croniche virali B e C e la malattia da Hiv, di rilevante interesse pratico e speculativo oltre che di grande impatto sociale ed economico. Ne è testimonianza lo spazio riservato a tali patologie sulle più importanti riviste scientifiche internazionali”. Nel nosocomio materano sono attualmente seguiti una settantina di pazienti sieropositivi, non tutti in terapia; sono seguiti nel tempo coloro il cui stadio di malattia non è avanzato. Nella seconda sessione del Convegno si discuterà di epatiti croniche, in particolare dell’epatite B che rimane stabilmente endemica nelle nostre aree, per la diffusione che vi è stata in epoca prevaccinale, e dell’epatite C che a sua volta ha interessato epidemicamente ampi strati della popolazione negli anni ‘60-‘70, (quando cioè la malattia non era conosciuta), principalmente a causa del diffuso utilizzo di aghi e siringhe non a perdere negli ospedali, negli ambulatori medici e nelle case private. Per il “Madonna delle Grazie” interverranno al Convegno, insieme al dr. De Stefano, il dr. Andrea Sacco, direttore della U. O. Di Medicina e il dr Giacinto Casciano, medico dell’U. O. Di Malattie Infettive. Orari del convegno: venerdì 13 giugno, dalle ore 15 alle ore 18; sabato 14 giugno, dalle ore 9 alle ore 13 .  
   
   
A MARATEA CONGRESSO REGIONALE “DENTAL LUCANIA”  
 
Matera, 11 giugno 2008 - Nei giorni scorsi si è tenuto a Maratea il Congresso regionale “Dental Lucania” dall´Andi (Associazione nazionale dentisti italiani, sezione regionale, coordinato dai consigli provinciali Andi di Potenza e Matera con la supervisione del Consiglio regionale Andi. Il Congresso, il cui tema è stato "l´estetica in parodontologia e implantologia", ha destato notevole interesse come risulta dalla massiccia partecipazione di odontoiatri, igienisti dentali e studenti provenienti anche dalle regioni limitrofe. L´evento ha visto la partecipazione di relatori di chiara fama, come il Prof. R. Pontoriero e i dott. M. Danza, P. Iudica, F. Tamborrini, F. Barazzutti e A. Giudice per la sessione riservata agli odontoiatri e dalla Dott. Ssa G. M. Nardi per la sessione riservata agli igienisti dentali. La Parodontologia, che è quella branca specialistica dell´odontoiatria che si occupa della diagnosi e terapia delle malattie che interessano i tessuti molli (gengive) e i tessuti di sostegno dei denti (osso alveolare, cemento radicolare e legamento alveolo-dentario), da quanto è emerso dal congresso, offre attualmente all´odontoiatria un notevole ventaglio di possibilità terapeutiche rivolte alla salvaguardia del patrimonio dentale e che ben si coniugano con le esigenze estetiche dei pazienti sempre più attenti ed esigenti in tal senso. Lo stesso dicasi dell´implantologia, che è quel ramo dell´odontoiatria che si occupa della sostituzione dei denti mancanti con denti in ceramica sostenuti da viti in titanio, gli impianti, inseriti al posto delle radici dentarie. In questo settore, infatti, le tecniche di rigenerazione dell´osso alveolare (nei casi di atrofia) e la fine gestione dei tessuti gengivali abbinata all´utilizzo di materiali dalle ottime caratteristiche estetiche, consente ai pazienti di superare con fiducia l´handicap legato alla perdita dei propri denti. L´andi Regionale, in un comunicato stampa, ringrazia il Dott. Enrico Mazzeo Cicchetti, presidente dell´ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della Provincia di Potenza, per aver personalmente portato il proprio saluto ed aver sostenuto e condiviso con la nostra Associazione sindacale questo momento di aggiornamento della professione odontoiatrica". .  
   
   
A.A.A. VOLONTARI CERCASI PER NAVIGAZIONI SPECIALI  
 
 Milano, 11 giugno 2008 – La Fondazione Pierfranco e Luisa Mariani Onlus annuncia la ricerca di volontari per condividere la passione della vela con dei ragazzi disabili. “Fionda”, uno Stag 29 speciale equipaggiato appositamente per persone affette da disabilità appena rimesso a nuovo grazie alla Fondazione Mariani, sarà la barca protagonista di questa esperienza assieme ai ragazzi disabili. La barca, che è basata a Sesto Calende vicino a Varese, sulla splendida cornice del lago Maggiore, è di proprietà della scuola Vivere la Vela , e sarà varata il prossimo settembre. I candidati non necessitano di particolari conoscenze nautiche, anche perché la barca sarà comandata da uno skipper della scuola; i volontari dovranno essere dotati di entusiasmo per la vela almeno pari a quello dei ragazzi disabili che in queste occasioni si divertono moltissimo. I volontari selezionati avranno una breve formazione per conoscere la barca durante l’estate e la prima uscita con i disabili è prevista durante il primo week-end di settembre. La ricerca dei volontari è parte della progetto promosso dalla Fondazione Mariani per il tempo libero dei ragazzi disabili e per analizzare l’esistenza di una possibile “velaterapia” con basi scientifiche. Oltre alla Fondazione Mariani che promuove e gestisce il progetto, gli altri partner sono: • A. I. A. S. Milano Onlus che si occuperà di gestire i volontari e i ragazzi disabili • Vivere la Vela che contribuisce per tutto ciò che concerne la vela Per maggiori informazioni sulle candidature e per partecipare come volontari all’iniziativa contattare direttamente A. I. A. S. Milano al numero: 02 33020285 oppure scrivendo una mail a tempo. Libero@aiasmilano. It . .  
   
   
INAUGURATO A CAMUGNANO IL CENTRO VELICO ATTREZZATO PER I DIVERSAMENTE ABILI  
 
Camugnano, 11 giugno 2008 - Sarà sede di una scuola per le regate delle persone diversamente abili La presidente Beatrice Draghetti e l´assessore allo Sport, Marco Strada, hanno inaugurato sabato 7 giugno il Centro velico Querceti nel bacino del lago di Suviana, in località Querceti di Bargi nel comune di Camugnano. Il Centro è stato realizzato con il contributo della Provincia di Bologna e sarà anche la sede di una scuola per le regate delle persone diversamente abili. La Provincia ha contribuito con 75. 000 euro e diverse attrezzature, grazie aii fondi del progetto "Lo sport è per tutti" sostenuto dalla Fondazione Carisbo. Nel bacino di Suviana palazzo Malvezzi aveva già messo a disposizione due imbarcazioni a due posti, progettate ed omologate proprio per essere utilizzate dai disabili. E´ una lunga storia di regate veliche nel lago di Suviana in cui si cimentavano persone diversamente abili. Le regate duravano due giorni, al termine tutte le attrezzature (pontile e barche) venivano smontate, per poi essere rimontate l´anno successivo, con un impegno logistico notevole e spesso problematico per le sensibili oscillazioni del livello del lago dovute alle esigenze del complesso idroelettrico. Da qui il progetto di realizzare una struttura fissa adeguatamente attrezzata per dare continuità e sviluppo alla pratica della vela. Il Comune di Camugnano si è fatto carico di realizzare l´opera, grazie anche alla disponibilità di Enel. La Provincia di Bologna, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e la Comunità montana Alto e Medio Reno hanno contribuito a finanziare l´opera, costata complessivamente 170. 000 euro. La realizzazione comprende il pontile fisso di attracco e accesso dei natanti (90 metri di banchina, in pietra a vista e senza barriere), che "neutralizza" le oscillazioni di livello del lago permettendo in ogni momento le operazioni di imbarco e sbarco; la strada bianca di accesso al Centro velico, un parcheggio auto riservato agli operatori e ai disabili, un prefabbricato in legno per il ricovero delle imbarcazioni e di altre attrezzature, una saletta servizi. Tutto il complesso è armonicamente inserito nell´area boscata del Parco regionale dei Laghi di Suviana e Brasimone e collegato al vicino ristorante e al Parco acrobatico forestale di recentissima realizzazione. La scuola velica è dotata di 4 imbarcazioni: 2 della serie "Dream" (deriva fissa, biposto, doppi comandi, lunghezza metri 4,71, complete di velatura con randa, fiocco e genaker), ricevute in comodato dalla Provincia di Bologna, e altre due derive "Trident", capienza 4-5 posti, debitamente attrezzate per corsi collettivi. In dotazione anche un gommone di servizio con motore elettrico e altra attrezzatura. La gestione del centro è stata affidata alla Uisp bolognese, sezione vela, che dispone di personale qualificato per la tenuta dei corsi anche alle persone diversamente abili. .  
   
   
ANCHE UNA CARTA DEL TIFOSO PER PREVENIRE LA VIOLENZA NEGLI STADI OLTRE A TORNELLI, TELECAMERE E STEWARD. MA OCCORRE COMUNQUE UN SALTO DI CULTURA DI TUTTE LE COMPENENTI: TIFOSI, SOCIETÀ SPORTIVE E ISTITUZIONI  
 
Genova, 9 - Si è parlato anche dell’introduzione della “ carta del tifoso “ durante il convegno “ Prevenire la violenza negli stadi : polizia, società di calcio e steward a confronto “, che l’Associazione nazionale dei funzionari di polizia, in collaborazione con la Provincia di Genova, ha organizzato il 10 giugno nella Sala Sivori, in salita S. Caterina. Dopo l’installazione dei tornelli all’esterno, delle videocamere e degli steward all’interno, la carta del tifoso, di cui si parlerà nella prossima riunione della Lega calcio convocata il 24 giugno, è la scommessa di tutte le parti, dai tifosi alle società alle stesse forze dell’ordine, per quel famoso salto di qualità che potrebbe garantire maggior sicurezza e miglior vivibilità negli stadi. Di questo progetto, non obbligatorio, ha diffusamente parlato il 9 giugno, durante la presentazione del convegno nella sede della provincia, Sebastiano Salvo, capo di gabinetto della Questura di Genova. “ Non si tratta di una schedatura – ha detto - ma di una libera decisione dei tifosi che accettano di fidelizzarsi con le società le quali possono accordare a chi possiede la tessera benefit a scelta. Uno potrebbe essere la possibilità di seguire la propria squadra in trasferta in deroga al divieto sancito dall’autorità locale di sicurezza Ovviamente deve essere un rapporto aperto a tifosi non colpiti da precedenti sanzioni amministrative o penali e trasparente anche alle istituzioni dello Stato. Attualmente sono già pronte a questa sperimentazione Milan e Fiorentina mentre le squadre genovesi, disponibili in linea di principio, attendono le risultanze della riunione convocata in Lega “. Illustrando gli obiettivi del convegno, Luigi Soriano, segretario regionale dell’Anfp , che rappresenta i questori, dirigenti e commissari della Polizia di Stato, l’associazione ha fortemente voluto che questa occasione di confronto sul tema dell’ordine pubblico negli stadi avvenisse a Genova, teatro dei tragici incidenti verificatisi il 29 gennaio 1995 durante l’incontro di calcio Genoa – Milan nei pressi dello stadio “ L. Ferraris “, culminati nell’uccisione di un giovane tifoso. Con la successiva istituzione dell’Osservatorio Nazionale per le Manifestazioni Sportive presso il Dipartimento di Pubblica Sicurezza, si è progressivamente elaborato un nuovo modello di gestione dei servizi di ordine pubblico in occasione degli incontri di calcio che, in sinergia con gli interventi normativi susseguitisi in questi anni, ha esteso il concetto di “sicurezza partecipata” anche alle manifestazioni calcistiche. Questo convegno, appositamente organizzato a campionato ultimato, senza quindi prendere spunto da immediati fatti di cronaca e con la possibilità di esaminare e confrontare dati statistici esaustivi, si propone altresì di esaminare l’innovativa figura professionale dello Steward che, con competenze e responsabilità complementari a quelle delle Forze di Polizia, è destinata a costituire una risorsa territoriale fondamentale per l’accoglienza e il controllo visivo degli spettatori, anche alla luce degli apprezzabili risultati conseguiti da oltre venti anni all’estero. In questo contesto, l’Amministrazione Provinciale di Genova assume un ruolo da protagonista, avendo curato la selezione e la formazione della maggioranza degli steward che operano nello stadio di Marassi, creando in tal modo un rapporto diretto tra territorio e gestione della sicurezza allo stadio. “ La Provincia – ha detto il presidente Alessandro Repetto – ha utilizzato i Centri per l’impiego per selezionare il personale. Oltre 600 persone hanno risposto al bando pubblico; fra questi ne sono stati scelti 360 che sono stati avviati ai corsi di formazione e quindi contrattualizzati dalle società con un rapporto di lavoro di prestazioni occasionali. In pratica abbiamo creato delle nuove figure professionali che sono state utilizzate anche durante la visita del papa “. Analoga innovazione di mentalità e organizzazione è richiesta alle società di calcio cui i recenti decreti “Pisanu” ed “Amato” hanno attribuito la competenza di adeguare gli impianti e le strutture, nel rispetto dei criteri di massima efficienza per garantire la numerazione e la lettura ottica dei biglietti, la video -sorveglianza e la separazione tra i vari settori all’interno dello stadio. Il convegno è organizzato in due sessioni, la prima con relatori che illustreranno le recenti innovazioni normative che sono destinate a mutare il modello di gestione dei servizi di ordine pubblico negli stadi e un momento di comparazione europea, con l’intervento di un dirigente della Polizia Francese ed un Esperto del Consiglio d’Europa. La seconda sessione del convegno è organizzata come tavola rotonda, con un moderatore che porrà delle domande ad autorevoli ospiti competenti a vario titolo all’argomento, dagli Amministratori delegati delle squadre di calcio del Genoa e Sampdoria al Coordinatore nazionale della F. I. G. C. , dal magistrato al dirigente dell’ufficio ministeriale dell’ordine pubblico, dal Questore al Prefetto .