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Notiziario Marketpress di Mercoledì 09 Luglio 2014
BASILICATA: LFC; #BANDO ALLA CRISI, PRIMO CIAK PER 56 IMPRESE PRESENTATA LA GRADUATORIA DEL BANDO DELLA LFC. INVESTITI 3 MILIONI DI FONDI UE. OCCUPAZIONE PER 600 LUCANI.  
 
Potenza, 9 luglio 2014 - Ciak si gira. Nuova avventura per il cinema lucano. Tre milioni di euro per promuovere sul territorio 19 produzioni e patrocinare 17 start up. Altre 21 opere saranno ammesse al finanziamento in tempo breve con ulteriori fondi. La Regione si è già impegnata nella ricerca di un altro milione e 400mila euro nella speranza di far partire le opere tutte assieme. Presentata la graduatoria del #Bando alla crisi, azione di sostegno alle imprese cinematografiche. In Basilicata opereranno 56 imprese che daranno lavoro a oltre 600 lucani. Obbligatorio spendere sul territorio i fondi concessi così come impiegare giovani del posto per creare le basi per un sistema produttivo locale con ricadute occupazionali stabili e di lunga durata. Un filo di emozione traspare dalla voce del presidente della Lucana Film Commission, Paride Leporace. “Sono state oltre100 le domande presentate, provenienti un po’ da tutta Italia e da alcuni Paesi stranieri. Forte la presenza lucana. Spiace per chi è stato escluso, ma la selezione segue dei criteri. Ci siamo affidati a una commissione esterna dal giudizio insindacabile in cui non siamo entrati. Ma tutto il mondo culturale - prosegue Leporace - è stato coinvolto. Molteplici linguaggi e tecnologie innovative fanno parte di questo nuovo cantiere del neonato distretto del cinema lucano. Un bilancio definitivo sarà fatto a produzioni concluse. Ma certo - conclude Leporace - la Lucana Film Commission è un esempio per le altre strutture regionali”. Un contributo determinante per la concessione dei fondi europei è stato svolto da Patrizia Minardi, dirigente dell’Ufficio Sistemi Culturali, Turistici e Cooperazione internazionale. “Il settore audiovisivo è strategico per lo sviluppo locale. La Regione Basilicata sostiene gli operatori economici del settore con l’obiettivo di promuovere il territorio attraverso la realizzazione di progetti innovativi in grado di impattare in modo positivo sull’economia locale e promuovere l’occupazione di risorse umane altamente specializzate. In questo modo, com’è successo in passato, crediamo di rendere ancora più visibile la Basilicata. Nel bando - prosegue Minardi - ci sono aspetti da migliorare e con l’avvio del Semestre europeo italiano siamo ancora più attenti a seguire le indicazioni di Bruxelles nel settore dell’industria creativa. Con la Basilicata che in questi anni si è distinta per la chiarezza degli obiettivi. Di sicuro abbiamo intenzione di avviare una fase due del bando”. “E’ un impulso all’economia e alla nuova occupazione”. Sulla presentazione della graduatoria del #Bando alla crisi, interviene anche il presidente della Regione, Marcello Pittella. “La Basilicata da oggi non è solo uno straordinario set naturale con la sua grande bellezza e le sue suggestioni paesaggistiche, ma un luogo in cui la settima arte vuol dire economia, lavoro, sviluppo, benessere. Sono tutti segnali - conclude Pitella - che ci inducono a pensare che la Basilicata ce la può fare e ce la farà. I risultati positivi del bando sono un aspetto importante che dà una boccata d’ossigeno e fa ben sperare per il futuro della comunità lucana”.  
   
   
PREMIO GIORNALISTICO ELENA FORMICA “LEGGERE LA MUSICA”  
 
Parma, 9 luglio 2014 - Circa otto mesi fa, il 7 dicembre scorso, è scomparsa prematuramente Elena Formica, giornalista e musicista, grande conoscitrice di Giuseppe Verdi, che ha fatto di opera e musica il lavoro e la passione della sua vita. Per ricordarla, l’Associazione Verdissime.com in collaborazione con la Gazzetta di Parma, l’Unione Parmense degli Industriali, il Rotary Club Parma, la Fondazione Teatro Regio di Parma, Classic Voice e con il patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti dell´Emilia-romagna bandisce la I edizione del Premio giornalistico Elena Formica “Leggere la musica”. Suddiviso in due fasi, è rivolto a coloro che risiedono in Emilia Romagna e hanno un’età compresa tra i 18 e i 30 anni. Consiste nella scrittura di una recensione in lingua italiana di non oltre 2000 battute (spazi inclusi) di due spettacoli d’opera in programma al Teatro Regio di Parma e al Teatro alla Scala di Milano. Nella prima fase, i candidati ammessi dovranno assistere alla prova generale de La forza del destino di Giuseppe Verdi al Teatro Regio di Parma martedì 7 ottobre 2014 per poi scrivere il resoconto entro le ore 12.00 del giorno dopo. La Giuria selezionerà per la fase successiva coloro che hanno realizzato i tre articoli migliori e che dovranno assistere alla prova generale di Fidelio di Ludwig van Beethoven al Teatro alla Scala di Milano giovedì 4 dicembre 2014; l’articolo di recensione dovrà essere consegnato il giorno dopo lo spettacolo entro le ore 16.00. La giuria stabiliràquindi tra essi il Primo, Secondo e Terzo premio. La partecipazione al concorso è gratuita. Le candidature devono essere presentate compilando il modulo di partecipazione disponibile sul sito www.Verdissime.com  e inviandolo entro e non oltre il 30 agosto 2014 via mail a verdissime@semprelibera.Com  e via posta con lettera raccomandata a: Premio giornalistico Elena Formica “Leggere la musica” Gazzetta di Parma Via Mantova, 68 - 43122 Parma. Le candidature dovranno riportare chiaramente i dati anagrafici, indirizzo di residenza e numero di telefono di riferimento. Al modulo di partecipazione dovrà essere allegato un breve curriculum vitae, evidenziando eventuali esperienze realizzate dal candidato in ambito giornalistico, e alcuni elaborati sul tema opera e musica eventualmente già pubblicati. Tra le domande pervenute, la giuria ammeterà, in base alla documentazione presentata, non oltre 10 candidati. La Giuria sarà composta da Gian Paolo Minardi che valuterà le competenze storico-musicologiche e da Andrea Estero che si focalizzerà sulle riflessioni e i giudizi dati agli interpreti e alla mise en scène; inoltre ne faranno parte Claudio Rinaldi (Capo Redattore di Gazzetta di Parma) Alessandro Cafiero (Marito di Elena Formica) Carlo Fontana (Amministratore esecutivo della Fondazione Teatro Regio di Parma) Luca Molinari (Consigliere dell’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia Romagna) Sabino Lenoci (Direttore de L’opera) Francesco Monaco (Capo Servizio Spettacoli di Gazzetta di Parma) Mara Pedrabissi (Giornalista di Gazzetta di Parma) Ilaria Notari (Verdissime.com Azucena, Il trovatore) Mauro Balestrazzi (scrittore e giornalista di Classic Voice). La premiazione si terrà al Teatro Regio di Parma martedì 9 dicembre 2014 alle ore 11.00. Le tre recensioni saranno pubblicate su Classic Voice e su Gazzetta di Parma. I premi, 1.500 euro (primo premio), 1.000 euro (secondo premio), 500 euro (terzo premio) sono offerti da: Alessandro Cafiero, Rotary Club Parma, Unione Parmense degli Industriali, Gazzetta di Parma, Verdissime.com. Il bando è pubblicato sul sito www.Verdissime.com  è diffuso sui media nazionali e locali, ed è disponibile in formato cartaceo presso gli enti collaboratori del Premio stesso. Ulteriori informazioni relative al Premio, per quanto non espressamente precisato, potranno essere richieste via mail all’indirizzo verdissime@semprelibera.Com  
   
   
ROMA: AL COMPLESSO DEL VITTORIANO, DAL 17 LUGLIO AL 7 SETTEMBRE, UN’ESPOSIZIONE RACCONTA IRENE PETRAFESA IN MOSTRA CIRCA 40 OPERE – TRA CUI TELE E LAVORI REALIZZATI CON TECNICHE MISTE, OSSIDI E MATERIALI DI RISULTA, OLTRE CHE A OLIO E PASTELLI  
 
 Roma, 9 luglio 2014 – Dal 17 luglio (anteprima stampa e visita alla mostra mercoledì 16 luglio alle 18.00) il Complesso del Vittoriano ospita Irene Petrafesa con la personale dal titolo “Tra Terra E Mare – Opere 2001-2014”, in programma nella splendida cornice di Via di San Pietro in carcere fino al 7 settembre prossimo (orario 9.30 – 19.30; ingresso libero). L’esposizione – che è stata patrocinata dalla Regione Lazio, da Roma Capitale, dal Presidente del Consiglio regionale della Puglia, dalla Provincia di Bari, dalla Provincia di Bat (Barletta, Andria e Trani) e dal Comune di Andria – offre la possibilità al grande pubblico di ammirare da vicino i lavori di un’artista che ha raggiunto ormai da tempo un ruolo di primo piano nell’arte contemporanea italiana e internazionale ottenendo riconoscimenti significativi. Pittrice poliedrica e dalla spiccata sensibilità, Irene Petrafesa è cresciuta in un contesto familiare sensibile all’arte che ha notevolmente condizionato la sua successiva attività in un groviglio di percorsi emozionali scaturenti da un forte impulso alla creatività. Si tratta di tracciati che sono frutto di una ricerca interiore piuttosto emotiva e ricca di implicazioni sociali che trovano un retroterra autorevole in artisti come Pasolini, Moravia, Antonioni e Bertolucci, a buon diritto considerati dalla Petrafesa come suoi “padri spirituali”. Abile tanto nella sperimentazione quanto nella tecnica, questa pittrice è dotata di un talento multiforme e non comune, prodigioso e assolutamente originale, capace di esplodere in un’arte che sa comunicare le sue più intime emozioni. “Materia, spazio, ricordo, istinto, immagini captate e sedimentate nella memoria - scrive la Petrafesa - vengono evocate nell´atto creativo”. E, interessata come è a narrare non il reale immediato, ma l´anima della realtà, la dimensione più oscura della vita, la magia delle cose, spiega: “Non descrivo quel che accade ma cerco di collocare me stessa e l´osservatore nell´evento, tentando di coinvolgerlo emotivamente, creando un effetto estetico seducente che lo inviti a lasciarsi trasportare dai propri sensi”. La mostra – curata da Claudio Strinati, Nicolina Bianchi e Comunicare Organizzando in collaborazione con il periodico Segni d’Arte – punta a raccontare la prorompente forza creativa di questa pittrice attraverso un’ampia raccolta di opere, circa 40, che sono il risultato degli ultimi quattordici anni di lavoro e rappresentano l’espressione più recente della sua preziosa produzione. Essenziali per una ottimale comprensione delle sue opere le fasi proposte all’interno del percorso espositivo: dal ciclo “Mediterraneo” a “Frammenti Metropolitani”, da “Paesaggi industriali…ciminiere” passando per “What identity”, “Profili” fino a “Respiri”, “Passeggeri e “Sospeso”, serie quest’ultima in cui, come spiega l’artista stessa “qualsiasi suono viene ovattato, attutito, qualsiasi movimento o immagine perdono di intensità, diventano fluidi ed è lì che io immagino possa anche avere origine la vita”. Così accanto a opere che sono “istantanee” mentali capaci di trasudare poesia, “scatti” in cui a rubare il posto alla natura è “un orizzonte buio e fumoso, spesso opaco e rotto solo da fabbriche e gru” - come affermano critici di chiara fama che si sono interessati alla sua arte - si impongono all’attenzione dello spettatore quadri i cui protagonisti sono esseri che sembrerebbero vivere sospesi nel cosmo e trascorrere la propria esistenza tra terra e mare, tra essere umano e natura, e ancora creazioni pittoriche più attuali che vedono campeggiare sulla tela personaggi inediti, passeggeri ideali, “figure sospese – come scrive Nicolina Bianchi nel suo testo editoriale a catalogo - in un’etere di intime simbologie, silenziose ma prepotentemente presenti nella mente e nell’animo di Irene”. Si tratta, continua ancora la Bianchi nel suo testo, di “visioni poetiche che dialogano con i luoghi delle sue nostalgie, con i colori evanescenti delle sue atmosfere preferite, espressioni immediate e concrete dell’uomo alla incessante ricerca di una realtà di valori, di un mondo interiore ricco di rispetto, di fiducia, d’amore”. Nata a Bari nel 1952, Irene Petrafesa trascorre l’infanzia e l’adolescenza tra questa città e Barletta. Interrotti gli studi alla Facoltà di Giurisprudenza e successivamente il lavoro presso il Ministero delle Finanze, si fa sempre più strada in lei la passione per la pittura che, dal 2000, la porta a intensificare un’attività artistica iniziata da tempo e a trasferire nelle proprie opere quella innata vocazione cromatica e quella passionale cultura espressiva, acquisita frequentando note gallerie e osservando, nei musei più famosi, le opere dei grandi Maestri. Su invito comincia a prendere parte, in Italia e all’estero, a importanti rassegne di arte contemporanea e a eventi espositivi di portata internazionale: Bari, Montichiari, Padova, Reggio Emilia, Forlì, ma anche il Free Trail al Centro d´Arte Sanvidal di Venezia e Nel Respiro del Tempo a Firenze. Di lì a poco arrivano, notevoli e numerosi, i primi successi e i primi riconoscimenti in terra natia: il Premio Barletta Provincia, la Manifestazione internazionale Culture a Confronto al Castello Svevo di Trani. Fanno presto eco i risultati raggiunti al Premio Arte Mondadori a Milano, il Primo Premio di Pittura al Castello di Montegiardino di San Marino, il Primo premio a Bari nella Rassegna Puri e semplici riflessi di Puglia e il Premio Sanremo 2000. Tra il 2001 e il 2002 partecipa al prestigioso Roma New Age a Palazzo delle Esposizioni. In quell’occasione, così come per la Rassegna Internazionale a Palazzo Barberini Le Grandi Mostre a Roma, si aggiudica il Premio della Critica. Altri riconoscimenti arrivano con il Premio Città di Brindisi, alla Rassegna nazionale Natiolum, e nel 2003 con la menzione di Artista Europeo nell´ambito della New Art Summer di Helsinki. Intanto partecipa a eventi artistico-culturali internazionali a Tenerife in Spagna, a Salisburgo e alla Rassegna Away game alla Sendai Mediateque in Giappone. Dal 2004, una dopo l’altra, si susseguono una serie interessante di mostre personali e rassegne: Frammenti metropolitani, Visioni Urbane, Tangenzemozionali, Art/chitetture e paesaggio urbano. Il 2008 è un anno estremamente significativo per la sua pittura: l’intensa e qualitativa attività artistica viene riconosciuta a Roma con la consegna del Premio Segni D’arte, promosso dalla Direzione dello storico periodico omonimo, una targa con la riproduzione di un disegno del Maestro Montanarini assegnato in passato ai Maestri Attardi, Calabria, Trotti, Leone. Nel 2012 si avvicina al Design e, spinta dall’Architetto Francesco Mancini, inizia interventi pittorici su oggetti da lui creati, Insieme parteciperanno poi a Pugliarch 2012. I successivi due anni portano ancora nuove ispirazioni. E’ il periodo del Museo Crocetti e della partecipazione alla sesta edizione della Donna nell´Arte a Monopoli con la personale Ànemos, alla Mostra di Arte contemporanea La spiritualità nell´Arte ad Andria, alla rassegna L´arte Contro La Violenza e il Dolore presso il Castello Estense a Ferrara in occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle donne, e ancora alla Rassegna Murart, alla Rassegna a tema Olio D´artista, allestita nello storico Torrione Angioino e frequentata dalle più qualificate firme dell’arte contemporanea, alla manifestazione Minimalia. Tra le ultime manifestazioni l’esposizione, a Roma, insieme ai Maestri internazionali del Group exibition art collection, dell’opera Muro, e ancora Rebirth/rebuild, La bellezza e le radici Biennale di Arte Contemporanea, organizzata dall’Associazione Culturale Mente Contemporanea e a cura di Cosimo Strazzeri, che si snoderà dal 21 luglio presso gli spazi espositivi della Torre delle Saline Margherita di Savoia. Tra le mostre personali e itineranti che meglio sintetizzano il suo percorso creativo: Fossili, Realtà non conforme, Mediterraneo, Ciminiere suggestioni della memoria e l’attuale antologica presso il Complesso Monumentale del Vittoriano Tra terra e mare. Irene Petrafesa lavora prevalentemente con olio, ma non disdegna tecniche miste e pigmenti naturali su grandi tele. La sua è una pittura evocativa, un mezzo dell’agire in rapporto diretto con la rappresentazione mentale. L’artista è impegnata a mettere a nudo e trasmettere l’anima della realtà e la magia delle cose ed è sicuramente per questo motivo che il suo pennello dà spazio, piuttosto che alle persone, a ombre passeggere che fanno da quinta alla rappresentazione del vero soggetto dei suoi lavori: “il vuoto” inteso come aridità di sentimenti e smarrimento.  
   
   
TRIESTE, INAUGURATA MOSTRA DEDICATA AD ANDY WARHOL  
 
Trieste, 9 Luglio 2014 - E’ stata inaugurata il 5 Luglio la mostra dedicata ad Andy Warhol. L’esposizione, che si può visitare nello spazio espositivo del Molo Iv, offre al visitatore oltre 100 opere dell’artista Statunitense. Vero e proprio emblema della rivoluzione artistica che investì gli Stati Uniti all’epoca del boom economico, il “Padre” del consumismo, della pubblicità, della “Pop Art”, viene presentato in questa esposizione attraverso tutti i periodi qualificanti della sua arte, raccolti nella straordinaria collezione della New Factory Art. Oltre alle opere della cosiddetta “pop art”, nello spazio espositivo si trova anche una realizzazione del fotografo Marino Sterle dedicata al collezionista Triestino Leo Castelli scopritore del fenomeno artistico “pop”. L’opera, uno “scarto” (carta su forex contaminata vinavil), che ha fatto parte anche di una mostra del fotografo esposta ad Hong Kong, ripercorre tramite una serie di fotografie la vita del gallerista Castelli nato a Trieste ma poi trasferitosi prima in Francia ed infine negli Stati Uniti dove ha valorizzato molte opere dello stesso Warhol e di molti altri artisti. Lungo il percorso espositivo, si incontrano le celebri opere della zuppa Campbell e quella del detersivo “Brillo”, il preferito delle casalinghe americane. Simboli della “mercificazione” dell’uomo moderno elevati ad opera d’arte, ma senza alcun intento polemico, piuttosto con l’intenzione di trarre ispirazione dal quotidiano, da ciò che la cultura di massa aveva reso popolare e ugualmente accessibile a ricchi e gente comune, come ad esempio la Coca-cola. Elementi a cui si affiancano i celeberrimi ritratti delle icone hollywoodiane dell’epoca, da Liz Taylor a Elvis Presley, trasposti in coloratissime serigrafie. Senza dimenticare il suo soggetto più famoso: Marilyn Monroe. Accanto alle icone del divismo americano, compaiono anche riflessioni artistiche legate al tema della morte, come la sedia elettrica, a cui si affiancano opere, per i cultori dell’artista, come il “Book of my Garden”, i “Cats”, il “Washington Monument Unique Print 1974”. L’esposizione è pertanto un vero e proprio viaggio nell’ universo di questo artista, tra le immagini di un’ epoca, attualissima, tanto più significativa in un momento di caccia disperata alla “fama”, come quella che stiamo vivendo, per quanto effimera. Dopotutto, come aveva affermato Warhol stesso in una profetica frase nel 1968, “nel futuro ognuno sarà famoso per 15 minuti”. La mostra sarà visitabile fino al 21 Settembre con i seguenti orari: Lun 15-20 orario continuato, Mar - Dom 10.30-20 orario continuato, Ven - Sab chiusura prolungata alle 22. Per informazioni si può consultare il sito www.Pubbliwork.it    
   
   
AL MUSEO BECK-PECCOZ DI GRESSONEY, LE IMMAGINI DI LUCIANO RAMIRES SULLA VALLÉE DES REINES  
 
Aosta, 9 luglio 2014 - L’assessorato dell’agricoltura e risorse naturali informa che presso l’Alpenfaunamuseum Beck-peccoz di Gressoney-saint-jean è possibile visitare la mostra fotografica di Luciano Ramires La Vallée des Reines. L’esposizione si compone di 73 foto a colori sul mondo dell’allevamento e sui combats, realizzate in alcuni spettacolari scenari della Valle d’Aosta. La mostra, che è arricchita dall’allestimento di un’ambientazione dedicata alle attività agricole e alla lavorazione del latte, è aperta fino al 31 gennaio 2015, tutti i giorni eccetto il mercoledì, dalle ore 9 alle 12.30 e dalle ore 15 alle 18.30. La visita all’esposizione è abbinata all’entrata al Museo “Beck-peccoz”, museo regionale della fauna alpina. Il costo è di 3 euro per il biglietto intero e 1,50 euro per il ridotto (l’ingresso è gratuito per i minorenni). Per ulteriori informazioni, chiamare il numero 0125-355406.  
   
   
AREZZO WAVE 2014 TORNA NELLA SUA SEDE NATALE, PIENO DI GRANDI NOVITÀ  
 
Firenze, 9 luglio 2014 - "Il sostegno ad Arezzo Wave da parte della Regione è convinto e confermato negli anni grazie all´inserimento nel circuito di Toscana dei festival, come richiesto dalla Provincia di Arezzo". E´ quanto afferma l´assessora regionale alla cultura Sara Nocentini in un saluto agli organizzatori della kermesse musicale che si svolgerà dal 17 al 21 luglio prossimi. "Arezzo Wave è riuscito a costruire una proposta musicale che coinvolge tutto il territorio nazionale – aggiunge l´assessora – soprattutto per le possibilità offerte a decine di giovani band e musicisti di farsi conoscere attraverso le selezioni per cui transitano e fanno sentire la loro capacità di far musica". "Dell´edizione 2014 - aggiunge Nocentini - credo sia da ricordare in modo particolare l´invenzione da parte di Mauro Valenti di una virtuale ventiduesima regione popolata da chi avrebbe diritto allo ius soli per essere qui nato e qui continuare a vivere e in questo caso a suonare, creando un incredibile mix di culture di seconda generazione. O il programma realizzato insieme ai Centri di salute mentale di Arezzo e Firenze nel ricordo di Basaglia e Pirella, che porterà sul palcoscenico un grande pianista, Luciano Gavini, insieme al gruppo dei Sosta Palmizi". "Infine devo sottolineare la sintonia che sento, curando anche le politiche del settore del turismo, con la scelta di Arezzo Wave di farsi anche polo attrattivo turistico passando per la musica e per la cultura", conclude il suo saluto l´assessora Nocentini. "Va riconosciuto a Valenti e alla sua organizzazione la capacità di raccordarsi in modo intelligente con la struttura ricettiva della zona; è stata infatti stipulata un´intesa con le associazioni degli albergatori per regolare l´offerta e consentire al maggior numero di persone di alloggiare bene e a buon prezzo, per godere così al massimo dello spettacolo offerto consentendone l´ingresso gratuito".