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Notiziario Marketpress di Mercoledì 05 Novembre 2014
IL GRANDE CINEASTA ALEJANDRO JODOROWSKY A GENOVA PER PRESENTARE IN ANTEPRIMA IL SUO ULTIMO FILM “LA DANZA DELLA REALTÀ”  
 
Genova, 5 Novembre 2014 - Dopo 11 anni ritorna a Genova, all´età di 84 anni, il cineasta e scrittore cileno Alejandro Jodorowsky per presentare il suo ultimo film La danza della realtà proiettato in anteprima a Cannes nel 2013. Icona del cinema underground e della controcultura internazionale degli anni ´70, l’autore sarà a Genova giovedì 6 novembre alle 17.30 al Teatro della Gioventù di via Macaggi per una conferenza spettacolo dal vivo nella tradizione del suo celebre Cabaret Mystique, esilarante e profondo intrattenimento. Lo stesso giorno alle ore 21, sempre presso il Teatro della Gioventù, si terrà la proiezione in anteprima del film La danza della realtà. L´appuntamento genovese, che prevede, oltre all´incontro con il cineasta e all´anteprima del film, altri eventi articolati su più giorni, nasce dalla collaborazione di diverse realtà operanti a Genova nell´ambito culturale e delle professioni legate al benessere psicologico della persona - l´associazione culturale Artisfabrica, lo studio di Psicologia Analitica, la scuola di Counseling Aspic sede territoriale di Genova - e ha ricevuto i patrocini della Regione Liguria e del Comune di Genova. L´evento si inserisce all´interno dell’Alejandro Jodorowsky 2014 Italian Tour che ha visto il cineasta presentare il film in diverse città italiane. La prenotazione può essere effettuata sul sito www.Jodorowskygenova.it  o presso la biglietteria del Teatro della Gioventù.  
   
   
IL PROGETTO ALIADA STA SVILUPPANDO UNO STRUMENTO CHE PERMETTERÀ A BIBLIOTECHE, ARCHIVI E MUSEI DI PUBBLICARE E COLLEGARE I CONTENUTI CHE OSPITANO AUTOMATICAMENTE.  
 
Bruxelles, 5 novembre 2014 - I tesori della ricca storia dell´Europa sono documentati e conservati con cura nelle nostre numerose biblioteche, archivi e musei. Benché la nostra storia sia strettamente interconnessa, i nostri luoghi di conservazione non sempre dispongono della tecnologia necessaria per collegare e condividere efficacemente i loro contenuti. I musei e le biblioteche spesso hanno propri metodi di codificazione e rappresentazione dei dati, il che significa che le informazioni possono non essere accessibili ai motori di ricerca sul web e ad altri istituti. Il progetto Aliada ("Automatic publication under Linked Data Paradigm of library Data"), finanziato dall´Ue, sta sviluppando uno strumento che supererà i limiti dell´attuale software di gestione delle biblioteche e delle collezioni quando si vogliono condividere i contenuti, permettendo così a biblioteche, archivi e musei di pubblicare e collegare i contenuti che ospitano automaticamente. Dopo appena un anno dall´inizio del progetto, il team ha già lanciato Aliada 1.0 nella comunità dell´open source. Questo strumento automatizzerà la pubblicazione nel cloud Linked Open Data di collezioni di dati che si trovano nel software di gestione di biblioteche e/o musei. Accompagnato da linee guida e da un manuale per l´utente, lo strumento Aliada 1.0 è a disposizione degli sviluppatori che possono espanderlo e adattarlo alle proprie esigenze, tenendo conto delle specifiche di fruibilità della loro azienda, istituto o utente. Lo strumento è composto da quattro elementi principali: un interfaccia utente; un elemento di conversione che trasforma i contenuti selezionati in una collezione di dati Rdf; un elemento di collegamento che connette le collezioni di dati Rdf generati a una lista predefinita di collezioni di dati aperte esterne pubblicate nel cloud Linked Open Data e infine un elemento di pubblicazione che pubblica le collezioni di dati Rdf convalidate sul cloud Linked Open Data. Il termine "Linked Data" si riferisce a una collezione di migliori pratiche per pubblicare e collegare i dati sul web. I vantaggi di usare "Linked Open Data", secondo il team del progetto Aliada, sono che questo si basa sull´attuale architettura di internet, è leggibile automaticamente, facile da connettere e rappresenta dati e non solo testo. Questo significa che l´uso di Linked Open Data arricchisce i dati, risolve i problemi più facilmente e permette di esprimere relazioni difficili. La fruibilità è stata un aspetto chiave per il team lungo tutto il processo di sviluppo perché molti degli utenti finali di biblioteche e musei – compresi i documentaristi, i curatori e i bibliotecari – avranno poca o nessuna esperienza nelle tecnologie e nei processi di Linked Data. È anche importante che lo strumento soddisfi gli standard di biblioteche e musei (come Marc, Frbf, Frad e Lido) e il web semantico (come Rdf e Sparql). L´obiettivo è permettere in definitiva alle biblioteche e ai musei di raggiungere un´interoperabilità dei contenuti, permettendo il riutilizzo dei dati pubblici, aprendoli al mondo in un formato che possa essere elaborato automaticamente e collegato ad altre collezioni di dati esistenti. Aliada, che significa alleata in Spagnolo, è un progetto multilingue e le prime lingue inserite sono inglese, spagnolo, italiano e ungherese. Il nome è significativo perché lo strumento è progettato per essere un "alleato" che aiuterà i musei e le biblioteche a ottenere dei contenuti che possano interoperare con altri contenuti sul web in modo da aggiungere valore alle collezioni e alle risorse. Oltre allo strumento Aliada 1.0, è disponibile anche un forum per bibliotecari, curatori o sviluppatori Ti interessati a entrare a far parte della comunità Aliada. Per ulteriori informazioni, visitare: Aliada http://www.Aliada-project.eu/    
   
   
ABRUZZO, IL PRESIDENTE:"BIBLIOTECA DA INSERIRE IN PROGETTO UNITARIO"  
 
Pescara, 5 novembre 2014 - Un incontro a stretto giro con il direttore centrale dell´Agenzia del Demanio - gestione patrimonio immobiliare dello Stato, Paolo Maranca, per favorire l´armonizzazione degli spazi all´interno dell´ex Ospedale Militare. La struttura, infatti, in base al Piano di razionalizzazione delle sedi delle amministrazioni dello Stato site in Chieti, ospiterà la nuova Biblioteca provinciale "A.c.de Meis". E´ quanto ha garantito il presidente della Giunta regionale, Luciano D´alfonso, questa mattina, a Pescara, in Regione, al Comitato cittadino per la salvaguardia ed il rilancio della città di Chieti, presieduto da Giampiero Perrotti. "La priorità numero uno - ha sottolineato D´alfonso - è quella di dare un ricovero dignitoso al notevole patrimonio librario ospitato dalla De Meis. Ora che l´ex Ospedale Militare è diventato un bene comune, - ha proseguito - occorre una proposta progettuale all´altezza che abbia una visione d´insieme visto che, inn quella struttura, oltre alla Biblioteca, sarà collocato anche l´Archivio di Stato mentre uno spazio ulteriore verrà riservato all´Università". Il presidente della Giunta ha anche sollecitato il Comitato a produrre un piano delle esigenze che consenta poi di fare scelte oculate sia riguardo al razionale utilizzo degli spazi della nuova biblioteca che alla vocazione futura della struttura stessa secondo gli standard indicati dalla moderna architettura. Preme sull´acceleratore, quindi, il presidente D´alfonso rassicurato anche dal fatto che, presumibilmete, prima della prossima sessione di bilancio, prevista per fine anno, dovrebbe essere approvata la nuova legge regionale istitutiva del Sistema bibliotecario regionale unico che sancirà il passaggio in capo alla Regione delle competenze relative al settore.  
   
   
CONFERENZA INTERNAZIONALE INFRASTRUTTURE DI RICERCA E INFRASTRUTTURE DIGITALI PER IL PATRIMONIO CULTURALE ROMA, 13-14 NOVEMBRE 2014  
 
Roma, 5 novembre 2014 - Si svolgerà il 13 e 14 novembre prossimo a Roma, presso la Biblioteca Nazionale Centrale, la conferenza internazionale ‘Infrastrutture Di Ricerca E Infrastrutture Digitali’ che ha l’obiettivo di analizzare come la collaborazione avviata tra i fornitori di Infrastrutture digitali e le Infrastrutture di ricerca, operanti nel settore dei Beni Culturali possa rispondere alle sfide globali attraverso una maggiore integrazione delle infrastrutture di dati e nuove metodologie di ricerca nel campo del patrimonio culturale. L´ evento, curato dall’Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle biblioteche italiane, è organizzato in collaborazione con la Commissione europea e il progetto europeo Ariadne, che sta realizzando l’infrastruttura di ricerca europea per l’archeologia ed è inserito nel programma ufficiale del semestre di presidenza italiano. Verrà fornita una panoramica dei principali aspetti strategici, scientifici e organizzativi collegati allo sviluppo di comunità multidisciplinari virtuali di ricercatori e esperti del patrimonio culturale, analizzando le potenzialità e i servizi offerti dalle Infrastrutture digitali per rafforzare la cooperazione internazionale della ricerca con una visione aperta e interdisciplinare. La prospettiva che si apre con l’iniziativa europea Horizon 2020, è infatti il potenziamento della collaborazione tra infrastrutture di ricerca e fornitori di Infrastrutture digitali per promuovere una maggiore efficienza e produttività della ricerca grazie ad un sistema di accesso affidabile che permetta in maniera semplice l’individuazione e riutilizzo dei dati. Il programma della conferenza presenta una sessione di apertura con le considerazioni politiche, una sessione che introduce i servizi offerti dalle Infrastrutture digitali e alcuni aspetti organizzativi per la cooperazione internazionale della ricerca e una sessione in cui saranno presentate le più importanti infrastrutture di ricerca operanti nel settore dei beni culturali, delle arti e delle scienze umane . Il semestre di presidenza italiana rappresenta un’occasione strategica per proporre un piano di lavoro condiviso a livello europeo per lo sviluppo di comunità di ricerca multidisciplinari che attraverso le infrastrutture digitali e i servizi connessi potranno migliorare la cooperazione internazionale e mettere a punto metodologie di ricerca innovative nel campo del patrimonio culturale digitale. La partecipazione alla conferenza è libera, previa registrazione on-line, è prevista la traduzione simultanea inglese/italiano. Per ulteriori informazioni, per consultare il programma e registrarsi si veda il sito web, http://www.Otebac.it/internationalconference/    
   
   
- GRANDE PROGETTO UNESCO - CENTRO STORICO DI NAPOLI: AL VIA LAVORI RECUPERO CAPPELLA SANTA MARIA DEI PIGNATELLI E GARA RESTAURO DELLA FARMACIA STORICA OSPEDALE INCURABILI  
 
 Napoli, 5 novembre 2014 - "E´ stata consegnata ieri mattina all´impresa che eseguirà i lavori, l´area di cantiere per l´intervento di recupero, adeguamento funzionale e restauro della cappella S. Maria dei Pignatelli a Largo Corpo di Napoli che rientra nel Grande progetto Unesco-centro Storico di Napoli e vale 700mila euro.” Lo comunicano l´assessore regionale Edoardo Cosenza, delegato del presidente Caldoro al coordinamento dei Grandi progetti, e gli assessori comunali Carmine Piscopo (Urbanistica e Centro storico Unesco) e Mario Calabrese (Lavori pubblici, Infrastrutture e Grandi progetti). "Con questo atto ufficiale - hanno dichiarato i tre assessori - si dà avvio all´attuazione concreta del Grande progetto dedicato alla riqualificazione del centro storico della città, Andiamo avanti con le procedure per fare in modo che tutti i lotti abbiano inizio al più presto. "E´ stata infatti appena pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale anche la gara per i lavori di restauro, adeguamento funzionale ed impiantistico e miglioramento degli standard di sicurezza e fruizione della Farmacia Storica Complesso ospedaliero degli Incurabili, che rientra nel Grande progetto Unesco-centro storico di Napoli. "Il bando ha un quadro economico di 4 milioni di euro e si aggiunge agli altri già in essere: sono 14 le gare di lavori pubblicate nell´ambito di questo Grande progetto per un totale di 66,4 milioni di euro, di cui cinque già aggiudicate (oltre a Cappella Pignatelli, Insula del Duomo, Complesso Ss Severino e Sossio, Complesso Santa Maria Maggiore e Santa Maria della Colonna) a cui vanno aggiunti i 5 bandi per le progettazioni, per complessivi 13,1 milioni di quadro economico. "Un ringraziamento - hanno aggiunto Cosenza, Calabrese e Piscopo - al Provveditorato alle Opere pubbliche di Campania e Molise che sta seguendo l´iter delle gare".  
   
   
IL RITRATTO, SPECCHIO INDISCRETO DELL’ANIMA 11 LEZIONI PER RACCONTARE LA STORIA DEL RITRATTO DALL’ANTICHITÀ ALLA POP ART I LEZIONE – GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE DAI PRIMORDI A LISIPPO CON ALESSANDRO VISCOGLIOSI TEATRO DELLA COMETA ROMA  
 
Roma, 5 novembre 2014 - Dal 6 novembre 2014 al 26 marzo 2015 il Fai – Fondo Ambiente Italiano, Delegazione di Roma, “metterà in scena” al Teatro della Cometa, autentico gioiello nel cuore di Roma, una delle sue iniziative culturali più attese e più seguite: il corso di storia dell’arte, che quest’anno avrà come tema e titolo “Il Ritratto, Specchio Indiscreto Dell’anima”, 11 lezioni per raccontare la storia del ritratto dall’antichità alla Pop Art. Il ritratto è una delle più antiche espressioni d’arte, a testimonianza che l’uomo da sempre porta dentro di sé il desiderio di tramandare la propria immagine per realizzare il grande sogno dell’immortalità. Che sia una scultura, un dipinto o una fotografia, per essere vera arte il ritratto “deve dimostrare quello che la figura ha nell’animo, altrimenti non è laudabile”, come ammoniva Leonardo da Vinci. Per affrontare questo affascinante tema la Delegazione romana del Fai propone un esclusivo viaggio nei secoli e negli stili artistici alla scoperta dei volti-capolavoro che hanno segnato la storia dell’arte, dagli albori alla grande ritrattistica greca e romana, dalle icone alla spiritualità di San Francesco, dalla regalità rinascimentale ai volti parlanti del barocco, dai ritratti borghesi alle immagini simbolo della cultura di massa. Con particolare attenzione alla fotografia e ai risvolti psicologici dell’autoritratto. Alessandro Viscogliosi, storico dell’Architettura, docente di Storia dell’Architettura antica e medievale Sapienza Università di Roma è il protagonista del primo appuntamento in programma giovedì 6 novembre 2014 intitolato Dai primordi a Lisippo, che così presenta il suo intervento: “A differenza di altri aspetti delle arti figurative quali il paesaggio, la natura morta, la decorazione architettonica, ecc., il ritratto non svolge funzioni decorative, non obbedisce a logiche riempitive dello spazio, non è immediatamente rassicurante, non alletta immediatamente l’occhio dell’osservatore (io per esempio ho acquistato un ritratto che tutti definiscono inquietante, ma ne traggo grandi soddisfazioni estetiche). Il ritratto, dunque, nasce per rappresentare una persona specifica: questa tautologia, però, implica l’esistenza di una persona degna di essere rappresentata. Prima ancora della romanticissima “invenzione del ritratto (id est, della pittura)” da parte dei Greci, gli Egiziani già ritraevano i loro sovrani (anche se sarebbe più corretto dire che i sovrani imponevano agli egiziani la loro immagine): immagini talmente stereotipate che, senza i cartigli dei nomi, sarebbe praticamente impossibile distinguere un faraone del 1850 a.C. Da uno del 660 a.C. Eppure proprio in Egitto, all’epoca della ”Eresia di Amarna” (Xiv sec. A.c.), si sviluppa una serie di ritratti tra i più impressionanti che l’Arte universale possa vantare. Fioritura effimera, ma indimenticabile, sepolta dalla restaurazione di Horemheb e dalle sabbie del deserto, ma restituita a noi da Lepsius, Petrie e Borkard. Salto di secoli e di latitudine, i Greci sostengono che la pittura fu inventata per amore; è certo però che i primi “ritratti” rappresentavano glorie della Grecia, con tutti gli stereotipi del caso: Pindaro, Anacreonte, e sopra tutti Omero, che necessariamente nessun artista del V sec. A.c. Poteva avere mai visto. “Borderline” è il caso di Pericle, ultima astrazione prima del “ritratto” di Socrate, tardiva espiazione per uno dei peggiori crimini commessi dagli Ateniesi, che aprirà la via al ritratto fisiognomico, “specchio indiscreto dell’anima”. Il corso Il Ritratto, Specchio Indiscreto Dell’anima è uno degli appuntamenti più importanti nel programma 2014-2015 della Delegazione Fai di Roma, che da oltre vent’anni promuove i corsi d’arte nella convinzione che conoscere sia il primo passo per imparare ad amare e proteggere il nostro straordinario patrimonio culturale.  
   
   
EXPO: IN REGIONE MOSTRA 2.500 CIMELI ESPOSIZIONE MILANO 1906  
 
Milano, 5 novembre 2014 - Saranno ospitati anche in una delle sedi di Regione Lombardia, oltre che negli spazi del Padiglione Lombardia a Expo 2015, gli oltre 2.500 pezzi, veri e propri cimeli, relativi all´Esposizione universale che si tenne a Milano nel 1906. E´ l´intesa raggiunta al termine dell´incontro tra il sottosegretario alla Presidenza di Regione Lombardia con delega all´Expo e all´Internazionalizzazione delle imprese Fabrizio Sala e Ampelio Vimercati, ex vigile in pensione, che metterà a disposizione dei visitatori la sua collezione privata. Collezione Esposta In Regione E All´expo - "Questa collezione - ha commentato il sottosegretario Sala - è una magnifica panoramica sulla Milano di inizio secolo scorso e ci restituisce l´atmosfera dell´Esposizione con le eccellenze dell´epoca. Regione è molto interessata a questa raccolta ed è pronta ad ospitarla nel suo spazio all´interno di Expo e, nei mesi precedenti, anche in una delle nostre sedi istituzionali". I Pezzi Più Curiosi - Tra i pezzi più ´curiosi´ una scultura in legno, all´epoca esposta nel Padiglione delle Belle Arti allestito per l´Esposizione del 1906, che riproduce il portale e l´altare della Basilica di San Nicola di Bari e un volume originale edito dalla casa editrice Sonzogno e stampato all´interno di quell´Expo. Una Targa Storica - Oltre a questi, immagini di Milano dell´epoca, cartoline commemorative, manifesti dell´Expo, biglietti d´ingresso, medaglie e targhe: una di queste è dedicata a Isaia Badrati, di Torino, che curò l´allestimento del villaggio eritreo presente all´Esposizione. Mini Anteprima - Cinquecento di questi cimeli, raccolti in oltre quarant´anni da Vimercati, 61enne, vigile in pensione, sono stati esposti ´in anteprima´ l´11 e 12 ottobre scorsi a Bussero (Milano), dove risiede il collezionista, nella storica Villa Casnati.