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Notiziario Marketpress di Mercoledì 15 Luglio 2015
CINEMA: FVG, NEL 2015 CONFERMATI CONTRIBUTI PER 2 MLN EURO  
 
Udine, 15 luglio 2015 - "La Giunta regionale ha ritenuto di confermare anche per l´anno in corso, come già nel 2014, un contributo complessivo di 2 milioni di euro a favore di Fvg Film Commission e Fondo regionale per l´Audiovisivo, tra legge finanziaria ´15 e prossima manovra di assestamento". Lo ha indicato oggi a Udine il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia e assessore alle Attività produttive Sergio Bolzonello, partecipando all´incontro promosso congiuntamente da Confindustria e Confartigianato Udine e dedicato alle opportunità offerte dagli strumenti del tax credit e del product placement "per chi investe nel cinema". Annunciando l´impegno della Regione, Bolzonello ha osservato come l´Amministrazione del Friuli Venezia Giulia è convinta dell´opportunità degli investimenti nell´industria cinematografica da parte delle imprese Fvg: "il volano che induce - ha affermato - ci dice che ogni euro investito è stato ampiamente ripagato". "Vorremmo dunque che il privato entrasse in quest´industria, così importante per la regione in termini di ricaduta fiscale e di visibilità turistica": auspichiamo dunque che il sistema industriale pubblico-privato, ha aggiunto Bolzonello, valuti quest´opportunità, come già alcuni marchi regionali hanno dimostrato di fare. Occorre pertanto uscire da una sorta di mecenatismo, investendo nelle produzioni cinematografiche targate Fvg e, quindi, considerandolo come un possibile ritorno economico, ha affermato il vicepresidente della Regione. Ed in effetti già diverse imprese associate a Confindustria Udine sono state coinvolte in questo tipo di produzioni, ha ricordato il delegato alla Cultura dell´Assindustria friulana, Damiano Ghini, senza peraltro avvalersi della possibilità di fruire della tax credit, da cui l´esigenza di queste serate informative per sensibilizzare il sistema imprenditoriale. Anche perché, ha ricordato il direttore del Fondo audiovisivo Fvg Paolo Vidali, segnalando la valenza del prodotto cinematografico realizzato in Friuli Venezia Giulia a livello nazionale e internazionale (tra i presenti all´incontro anche Igor Princic, produttore della pellicola "Zoran, il mio nipote scemo", vincitore della Settimana internazionale della Critica alla Mostra di Venezia 2013), negli anni l´utilizzo del cinema in Italia ha dimostrato come sia non solo una presentazione delle qualità estetiche del territorio ma sia stato importante per offrire l´immagine della creatività e della produttività nazionali. Stefano Bisignano, del ministero per i Beni e le attività culturali, ha infine illustrato nel dettaglio gli strumenti della tax credit (il credito d´imposta maturato a seguito di un investimento in campo cinematografico) e del product placement, cioè l´utilizzo ("il posizionamento") di un marchio all´interno delle scene di un prodotto cinematografico, o televisivo, a fronte ovviamente di un corrispettivo da parte dell´azienda che viene promossa. Secondo l´attuale normativa in vigore, viene riconosciuto un credito d´imposta del 40 per cento agli investitori cosiddetti "esterni" al mondo cinematografico che decidano di partecipare alla produzione di un film. L´investimento annuo massimo per il quale è possibile fruire della tax credit è di 2,5 milioni di euro. Il credito per ciascun periodo di imposta non può comunque superare il tetto di 1 milione di euro. In Italia nel 2014, ha dichiarato Bisignano, in questo modo si è investito nel cinema una cifra superiore ai 56 milioni di euro.  
   
   
IL SACCHEGGIO DI SITI CULTURALI - COME L´EUROPA PUÒ AIUTARE A FERMARLO?  
 
Bruxelles, 15 luglio 2015 - Distruggere deliberatamente e saccheggiare i siti archeologici e il traffico di oggetti d´arte in guerra zone importo di «genocidio culturale» devono essere classificati come crimini di guerra, è quanto sostenuto in un´udienza pubblica tenuta dalla commissione Cultura e istruzione del Parlamento europeo nel pomeriggio di Lunedi. I deputati e gli esperti hanno ribadito la necessità di una legislazione internazionale armonizzata in questo settore. I deputati hanno sostenuto che questo tipo di minaccia richiede una risposta e una maggiore cooperazione tra tutte le organizzazioni internazionali. "Con questo incontro abbiamo finalmente posto le basi per la pianificazione di una strategia europea per la lotta contro la distruzione del patrimonio culturale da Iside / Daesh e limitare il commercio illegale, grazie alla Corte penale internazionale il rappresentante che ha confermato che non ci sono le condizioni legali da considerare intenzionale distruzione come un crimine contro l´umanità e la possibilità di coinvolgere caschi blu delle Nazioni Unite in questo settore ", ha detto il presidente di commissione Silvia Costa (S & D, It). "Iccrom e l´Interpol hanno sottolineato la necessità di una legislazione Ue sulle importazioni di beni culturali e per rafforzare la base di dati Psiche, insieme ad un maggior coordinamento delle organizzazioni internazionali come l´Unesco e Icom Pe nell´ambito della diplomazia culturale europea", la signora Costa aggiunto. Combattere il mercato nero dei beni culturali - una fonte sostanziale di finanziamento del terrorismo. Recenti casi di saccheggio culturale in aree storiche del Medio Oriente, in particolare Siria e Iraq, da organizzazioni come Stato islamico (Is) e l´enorme volume di arte contrabbando fatturato degli oggetti utilizzati per finanziare il terrorismo richiedono una risposta urgente, ha detto i deputati. L´esempio recente di restituzioni volontari di oggetti d´arte quotate ad avere una provenienza illecita potrebbe incoraggiare gli Stati europei a ratificare le convenzioni nazionali esistenti rapidamente e fare di più per far rispettare tale normativa, con sanzioni dure contro i trafficanti, ha detto gli esperti. Essi hanno inoltre proposto che l´Ue dovrebbe contribuire a creare "zone franche" per beni culturali e aiutano a controllare il mercato nero per loro. La cooperazione internazionale urgente per prevenire attacchi sul patrimonio - Gli esperti dell´Unesco, l´Interpol, la Corte penale internazionale, le Università di Siena e di Ginevra e il Centro Internazionale di Studi per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali tutti hanno dimostrato che gli strumenti di intervento per evitare che esistano tali atti e possono essere attivati. Coloro che lavorano già e volta a ridurre il saccheggio sostanziale nel lungo periodo includere un´arte banca dati degli oggetti rubati messo in linea da Interpol e direttamente accessibili al pubblico, i costumi e cooperazione di polizia per identificare e cogliere oggetti illegalmente importate o immesse sul mercato, e formazione per permettere esperti per identificare e list sites e beni culturali, tra cui «le squadre di soccorso», in caso di tempo di guerra o di catastrofi nazionali. Tutte queste attività sono purtroppo fortemente limitate dalla legislazione frammentata e debole cooperazione giuridica o politica a livello internazionale, hanno detto gli esperti. E ´inoltre urgente rafforzare la cooperazione, non solo tra gli Stati, ma anche tra le varie organizzazioni internazionali, università e altri soggetti, ha detto membri del Parlamento Europeo. Eventuali norme Ue? Chiamate I deputati non se ne andranno senza risposta. Rappresentanti della Commissione europea in udienza hanno confermato che uno studio sarebbe stato presto fatto sul traffico di oggetti d´arte sul territorio dell´Unione europea, concentrandosi sulle importazioni, per accertare fino a che punto è necessaria una legislazione più dettagliata armonizzata.  
   
   
UNESCO: PRIMATO NAZIONALE, MA POCHI LOMBARDI LO SANNO  
 
Milano,15 luglio 2015 - "Grandissimo successo, grazie di cuore per la bella accoglienza e partecipazione al territorio mantovano, che, anche grazie al nostro video sui siti Unesco, si è scoperto ancora più unito e orgoglioso delle proprie ricchezze culturali e gastronomiche". Sono queste le prime paroledell´assessore alle Culture, Identità e Autonomie di Regione Lombardia Cristina Cappellini, a margine della proiezione del video sui 10 Patrimoni lombardi riconosciuti dall´Unesco, che si è svolta ieri sera nella Sala ´Madonna della Vittoria´, a Mantova, e che ha registrato una massiccia affluenza di cittadini e amministratori locali. Il video descrive con musiche suggestive ed esclusivi racconti di testimonial d´eccezione i dieci Patrimoni Unesco della Lombardia, dei quali fanno parte anche Mantova e Sabbioneta. Quella di ieri è stata la sesta tappa, dopo Cremona, Brescia, Varese, Tremezzo e Milano. Grande Successo Del Nostro Video - "Una serata così - ha continuato l´assessore - dimostra una volta di più il successo della nostra iniziativa, nata con l´obbiettivo di promuovere le nostre straordinarie bellezze culturali". Abbiamo Il 20 Per Cento Dei Siti Unesco Nazionali - "La Lombardia - ha ricordato l´assessore Cappellini - è la Regione in Italia con il più alto numero di siti Unesco, ben il 20 per cento del totale nazionale. Un primato importantissimo, che ancora pochi Lombardi conoscono e al quale abbiamo voluto dare il giusto risalto. Per questo motivo circa un anno fa è partita l´iniziativa ´Lombardia Unesco Tour´, un viaggio attraverso i nostri Patrimoni Unesco. In questo tour ci siamo fatti accompagnare dai responsabili e dagli allievi del Centro sperimentale di Cinematografia - sede della Lombardia -, coordinati dal noto attore e regista Maurizio Nichetti e da testimonial fortemente legati ai territori lombardi: Omar Pedrini, Il Quartetto di Cremona, Philippe Daverio, Davide Van De Sfroos, Deborah Compagnoni, Bruno Santori, Franco Branciaroli e Romano Tamani". Quest´ultimo era presente alla serata a Mantova, insieme ai rappresentanti delle Istituzioni locali. Siamo La Regione Dei Primati - "Siamo la regione in Italia dei tanti primati - ha detto ancora l´assessore -: oltre al maggior numero di siti Unesco, siamo la prima regione agricola, la prima nel campo dell´editoria, della musica, dello spettacolo dal vivo, giusto per citarne alcuni, ma non sempre ne siamo consapevoli. Occorre quindi una maggiore consapevolezza territoriale, un maggiore orgoglio delle nostre identità e saper fare". "Compito delle Istituzioni, e Regione Lombardia lo sta facendo, - ha concluso - è proprio quello di valorizzare e promuovere il più possibile tutte le eccellenze di una straordinaria regione come la nostra".