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Notiziario Marketpress di Mercoledì 15 Luglio 2015
EUREGIO AD EXPO MILANO 2015: L’ECONOMIA SOSTENIBILE CONVIENE CONTINUA AD EXPO MILANO 2015  
 
 la Settimana dell´Euregio. Il tema della quarta giornata ha riguardato “Green economy in the Euregio“. Durante l´incontro che si è tenuto presso lo stand dell’Euregio, il pioniere della sostenibilità altoatesina Alois Lageder, la cooperativa tirolese “Bio vom Berg”, realtà emergente nel panorama cooperativistico del Tirolo e l’impresa Astro del Trentino, produttrice locale di pesce, hanno messo a fuoco i vantaggi dell’economia verde. “Tale approccio conviene sia da un punto di vista ecologico che economico e in più ha ripercussioni positive anche sul piano della salute” – hanno sottolineato all’unisono Alois Lageder, Heinz Gstir e Diego Coller. La tendenza a prediligere il naturale, i prodotti alimentari locali, biologici o, come nel caso di Lageder, biodinamici, costituisce un ulteriore stimolo a perseverare nella scelta dell’economia sostenibile nonostante i maggiori costi di produzione. L’azienda vitivinicola Alois Lageder e la cooperativa “Bio vom Berg” hanno illustrato al pubblico e ai media presenti la loro filosofia di produzione e di mercato all’insegna della sostenibilità presentando raffinati assaggi di vini e formaggi, mentre la ditta Astro del Trentino ha sottolineato i vantaggi della certificazione green e il risparmio energetico. Pionieri e buone pratiche Da oltre vent’anni l’azienda vitivinicola Alois Lageder riconosce i vantaggi di un´economia sostenibile, e nel 1998 si è vista assegnare il primo di una lunga serie di riconoscimenti: il Premio per l’Ambiente di Arge Alp quale azienda vinicola “più ecologica“ dell’intera area alpina. “Alois Lageder può tranquillamente essere considerato uno degli iniziatori della cultura della sostenibilità in Alto Adige”, ha sostenuto il Segretario generale del Gect Euregio, Matthias Fink. Grazie all’impegno profuso in seno alla sua azienda e in qualità di presidente dell’Ecoistituto Alto Adige, la sostenibilità nell’arco alpino è diventata una realtà possibile, una strada aperta per molte altre imprese dell’economia verde in tutta l’Euregio. Alois Lageder è, secondo Fink, un’eccellenza nel mondo della viticoltura biologica e biodinamica; il suo nome sta per una filosofia imprenditoriale sostenibile, attenta alla realtà nel suo insieme e per un’intensa attività di promozione di iniziative culturali e artistiche. I circa 50 ettari di vigneti di proprietà della famiglia Lageder sono coltivati secondo i principi dell’agricoltura biodinamica. L’attività pionieristica ha consentito a Lageder di conseguire un ruolo di spicco nei settori della bioarchitettura e dell’agricoltura sostenibile, a dimostrazione che è possibile praticare un‘economia sostenibile mantenendo solida la base economica. “Le migliaia di persone che da ogni dove annualmente vengono a visitare la nostra azienda vitivinicola rimangono affascinate dalla bellezza del nostro paesaggio, soprattutto perché secondo me da noi si può vivere ancora una natura incontaminata: è una peculiarità che contraddistingue la nostra terra, di cui l’uomo è riuscito a strappare alla natura solo pochi lembi per la coltivazione. Da alcuni anni a mio avviso si sta delineando una chiara tendenza: l’essere umano anela sempre di più a una natura incontaminata di cui apprezza la genuinità e verso la quale auspica un approccio rispettoso ed ecosostenibile. Risulta tuttavia sempre più arduo soddisfare tale bisogno. Ed è per questo motivo che propongo che l’intera nostra regione adotti pratiche agricole ecocompatibili. Ciò vi rivelerebbe un importante asso nella manica da giocare sul mercato e ci porrebbe in una posizione di assoluta peculiarità da cui potrebbero trarre vantaggio sia il turismo che l’economia”, ha sostenuto Alois Lageder durante la conferenza stampa all’Expo. Prodotti bio della montagna: il Tirolo sulla bocca di tutti Secondo il presidente di Bio vom Berg, Heinz Gstir, i Tirolesi mostrano caparbietà, coraggio e creatività, ma soprattutto buon gusto: nel 2002 gli agricoltori biologici del Tirolo hanno dato vita al Consorzio Bioalpin e al marchio “Bio vom Berg”, l’unico marchio di produzione indipendente dell’Europa centrale. Sono più di 600 gli agricoltori biologici che possono fregiare le proprie specialità locali, prodotte con grande amore e cura, della piccola e pregiata etichetta “Bio vom Berg”. Il variegato assortimento di prodotti “Bio vom Berg” è conosciuto e apprezzato ben oltre i confini della loro terra d’origine, il Tirolo. Ciò non deve meravigliare, poiché queste esclusive delizie bio provenienti dal cuore dell’arco alpino soddisfano le richieste più raffinate di qualità e i palati più esigenti. “Agricoltura di montagna sostenibile, produzione biologica certificata e accurata trasformazione degli alimenti non sono solo una questione di gusto, bensì anche una filosofia di vita”, ha sostenuto Simon Wolf. Il presidente Heinz Gstir definisce il progetto “un marchio nelle mani degli agricoltori del Tirolo”, uno strumento ideato per far sì che siano gli stessi agricoltori di montagna del Tirolo a gestire in modo competitivo il loro futuro. Ormai sono più di 130 i prodotti con il marchio di garanzia “Bio vom Berg” provenienti da aziende ortofrutticole e cerealicole, caseifici artigianali, macellerie, panifici e piccole aziende ovicole. Astro – allevamento locale di pesce “Le trote Astro sono allevate nelle acque pure e fredde del Trentino che comporta uno sviluppo ed una crescita lenta delle trote e dei salmerini, con caratteristiche di salubrità e genuinità che le contraddistingue in modo netto dalla trota allevata in pianura”, ha invece sottolineato Diego Coller, Presidente di Astro. La lenta crescita permette alla trota di diventare più soda e più snella consentendo uno sviluppo armonioso con pochissimi grassi e con elevati tenori di Omega 3. Le nostre montagne sono un bene prezioso ed Astro è da sempre attenta a questo fattore utilizzando metodi di allevamento sostenibili per le troticolture Trentine. Ora quest’attenzione è stata certificata da un’importante Associazione Internazionale denominata “Friend of the sea”. Nata dall’esperienza del progetto Dolphin-safe per il tonno, Friend of the Sea è ora il principale schema di certificazione di prodotti ittici di origine sostenibile, sia per la pesca sia per prodotti dell’acquacoltura. Attualmente in Trentino si producono oltre 40000 quintali di trote l’anno in circa 70 impianti ittici che si estendono su una superficie complessiva in vasche di oltre 38 ettari portando il settore ad una produzione lorda vendibile di oltre 26.000.000 € con complessivamente più di 450 addetti, ha spiegato Massimo Manfrini. “I principali mercati su cui siamo presenti sono la Gdo e Mdo, il canale dell’Ho.re.ca e delle mense del centro Nord Italia e dell’Austria”, ha detto Manfrini. Sostenibilità è per eccellenza il concetto generale in cui l’Euregio Tirolo – Alto Adige – Trentino si riconosce e funge da faro che orienta i tre territori dell’arco alpino nel perseguire uno sviluppo economico, ecologico e sociale duraturo e in grado di affrontare le sfide del futuro. I tre pilastri della sostenibilità sono in stretta interazione e ricercano continuamente un punto di equilibrio. Nell’ambito della Settimana dell’Euregio allestita presso l’Expo dal 10 al 16 luglio 2015 la giornata del 14 luglio, con il suo slogan “Green economy in the Euregio“, ha costituito un momento davvero particolare, anello di congiunzione fra le altre giornate a tema. Il progetto alla base della Settimana dell’Euregio prevede infatti di individuare e portare all’Expo, con l’intervento di testimonials, una serie di “comuni denominatori” che uniscono le Province Autonome di Trento e di Bolzano e il Land Tirolo nei più svariati ambiti, e precisamente Dolomites - Balance in the Euregio, a daily Challange, Food & Innovation in the Euregio, Film in the Euregio, Alpine Wellness & Relax in the Euregio, e Sport grows in the Euregio. La sostenibilità ecologica, che rifiuta lo sfruttamento scellerato della natura e punta alla conservazione delle risorse naturali; la sostenibilità sociale, in base alla quale i tre territori dell’Euregio intendono limitare le tensioni sociali e risolvere in modo pacifico e civile eventuali conflitti; la sostenibilità economica, caratterizzata nell’Euregio dalla continua crescita del numero di imprese che hanno scelto per il lungo termine una linea economica orientata al risparmio delle risorse, rispettosa del bene comune e perciò capace di futuro. La scelta di un’economia sostenibile, in grado di affrontare le sfide del futuro, conferisce all’Euregio Tirolo – Alto Adige – Trentino un profilo assolutamente inconfondibile, soprattutto considerando il fatto che praticare la sostenibilità nell’arco alpino è più complesso e impegnativo se paragonato alla pratica in pianura. Nel contempo la scelta della sostenibilità crea in questa regione transfrontaliera un valore aggiunto sul piano sociale.  
   
   
LOMBARDIA: REGIONE EUROPEA DELLA GASTRONOMIA 2017  
 
Rho-pero/mi - "Regione Lombardia ha sostenuto concretamente la candidatura a questo premio, perché crediamo che il riconoscimento europeo che ne deriva rappresenti un´opportunità strategica per valorizzare l´attrattività turistica, sostenere le economie locali e promuovere su scala internazionale la cucina tradizionale, quella d´autore e la filiera della ristorazione lombarda". È quanto ha dichiarato Mauro Parolini, assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione Lombardia, alla conferenza stampa di presentazione del titolo di ´Regione Europea della Gastronomia 2017´ conquistato dalla ´Lombardia Orientale´. I Presenti - All´incontro con la stampa hanno partecipato Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, Laura Castelletti, vice sindaco di Brescia, Gianluca Galimberti, sindaco di Cremona, Mattia Palazzi, sindaco di Mantova, Giovanni Paolo Malvestiti, presidente Camera di Commercio di Bergamo, eRoberta Garibaldi, direttore scientifico del progetto. Quattro Province Coinvolte - La candidatura è stata promossa dalla partnership composta da Regione Lombardia, insieme ai Comuni di Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova, alle Camere di Commercio di Bergamo e Cremona e dall´Università di Bergamo come coordinatore scientifico di progetto. Turismo Esperienziale - "Sul modello della ´Capitale europea della cultura´, sono certo - ha aggiunto Parolini - che questo progetto potrà affiancare e contribuire a rafforzare gli sforzi che Regione Lombardia sta compiendo per favorire la promozione integrata dei territori in una prospettiva sempre più basata sul concetto di turismo esperienziale: un approccio che, partendo proprio dalla ricchezza delle tradizioni enogastronomiche, unisca alla semplice visita delle aree turistiche di riferimento anche l´offerta di un percorso completo attraverso la loro storia, la cultura, l´ospitalità e il contatto con la natura". Nuova Legge Regionale Turismo - "La Lombardia sta vivendo un momento decisivo per il turismo ed Expo è il calcio d´inizio di una partita che può portare la nostra regione a compiere un vero e proprio salto di qualità con effetti stabili per il nostro sistema economico" ha sottolineato Parolini a margine dell´incontro con i giornalisti. "In questa prospettiva dinamica - ha concluso l´assessore - Regione Lombardia continua a investire risorse per sostenere il turismo e, a breve, il Consiglio regionale voterà la riforma legislativa del settore, uno strumento che offre a tutto il comparto un impianto normativo moderno, concreto e innovativo, per affrontare le nuove sfide che pone un mercato in constante crescita come quello del turismo".  
   
   
SVILUPPO RURALE, ASSESSORE RIUNISCE TAVOLO VERDE: UMBRIA ACCELERA TEMPI, IL 22 PRIMO COMITATO SORVEGLIANZA NUOVO PROGRAMMA  
 
Perugia – "La strategia scelta dalla Regione Umbria è quella di accelerare tempi e procedure per entrare subito nella completa operatività della programmazione 2014-2020 per lo sviluppo rurale, come ci consente la stretta continuità con quella precedente che si chiuderà entro l´anno". L´assessore regionale all´Agricoltura, Fernanda Cecchini, lo ha sottolineato aprendo stamani i lavori del "Tavolo Verde", nella sede dell´Assessorato regionale. "Abbiamo convocato la prima riunione del Comitato di Sorveglianza del Psr, il Programma di sviluppo rurale, per mercoledì 22 luglio a Orvieto, uno degli adempimenti – ha detto - da assolvere entro quattro mesi dall´approvazione da parte della Commissione Europea del Programma, in anticipo rispetto alle altre Regioni che hanno avuto il parere favorevole da Bruxelles. In quella sede, oltre all´insediamento dell´organismo chiamato a verificare l´attuazione del Programma e il suo progresso rispetto agli obiettivi pianificati e di cui fanno parte i rappresentanti del partenariato istituzionale, economico e sociale, verranno sottoposti al parere del Comitato stesso i criteri di selezione che verranno adottati per i bandi regionali". Nella prima riunione del Comitato, alla quale è prevista la partecipazione dei rappresentanti della Commissione Europea e del Ministero delle Politiche agricole, verranno valutate e sottoposte a parere le proposte dei criteri di selezione di una cinquantina di interventi, "oltre il 60 per cento di quelli previsti dal Programma di sviluppo rurale, che sono 75". I principi, insieme alle condizioni di ammissibilità, sono stati già indicati nel Psr e si declinano per ogni singolo intervento facendo leva sulla qualità dell´operazione per cui si chiede di accedere a contributi e incentivi, la coerenza con gli obiettivi e le priorità individuate per i settori agricolo e agroalimentare, la capacità di innovazione, la competitività, la sostenibilità ambientale, la creazione di nuova occupazione. Nell´illustrare ai componenti del "Tavolo Verde" le linee programmatiche delle proposte elaborate dagli uffici regionali, l´assessore Cecchini ha chiesto di giungere alla riunione del 22 "con proposte di criteri di selezione che siano il più possibile condivise con il mondo agricolo, per rafforzare la posizione dell´Umbria e per porre le basi, fin dall´inizio, per la migliore efficacia degli interventi del Programma". A questo scopo, l´assessore Cecchini ha fissato una nuova riunione del "Tavolo Verde" per lunedì prossimo, 20 luglio, per un esame più approfondito delle proposte dei criteri di selezione: "Siamo su un treno in corsa e vogliamo lavorare in fretta, ma anche bene: per questo è fondamentale che ci sia il concorso di tutti e la massima condivisione delle scelte".  
   
   
FVG, CORPO FORESTALE REGIONALE: 40 MILA SERVIZI DI VIGILANZA NEL 2014  
 
Tramonti di Sopra (Pn), 14 luglio 2015 - Sono stati 40 mila i servizi di vigilanza svolti dal Corpo forestale regionale nel 2014 nei settori caccia, pesca, foreste protezione della natura, ambiente, agroambiente (Ogm). Il dato, che conferma la leggera ripresa rispetto al picco negativo del 2012, è stato reso noto nel corso della celebrazione del santo patrono San Giovanni Gualberto a Tramonti di Sopra, alla presenza dell´assessore regionale alle Risorse Forestali Cristiano Shaurli. I controlli puntuali sono stati 31 mila, confermando anche in questo caso il leggero trend di crescita iniziato nel 2013 dopo alcuni anni di forte flessione. Dal 1° gennaio 2015 il Corpo forestale regionale (Cfr) ha 255 persone, delle quali 170 prestano servizio nelle 27 Stazioni forestali. Per quanto riguarda la distribuzione tra i diversi settori si evidenzia anche per il 2014 una concentrazione dei controlli in tre attività: vigilanza in ambito boschivo-selvicolturale (circa 5.500 controlli pari al 18 p.C.), venatoria (quasi 5.000, pari al 16 p.C.) e in materia di pesca (quasi 3.000, pari al 10 p.C.). Rispetto al 2013, quando questi tre settori rappresentavano oltre un terzo dei controlli, nell´arco del 2014 la situazione si è ulteriormente evoluta tanto da rappresentare ben il 44 per cento dei controlli effettuati. Per la tutela ambientale (rifiuti, inquinamenti, discariche e cave) sono stati effettuati 2.500 controlli, con andamento sostanzialmente stabile negli anni (2.700 nel 2011, 2.400 nel 2012, 2.900 nel 2013). Ancora in crescita il dato dei controlli nelle aree protette e per i prati stabili naturali (2.200 controlli; erano 2.000 nel 2013). Di rilievo anche gli oltre 1.700 controlli sui transiti con mezzi a motore lungo le strade forestali o fuoristrada, in particolare nelle aree montane. L´attività di vigilanza del Cfr ha permesso anche di prevenire e reprimere comportamenti illeciti: sono state accertate 936 violazioni amministrative e 324 violazioni penali per un totale di 351 persone sottoposte ad indagine e 916 persone sanzionate (173 i sequestri). Un sostanziale aumento è quello relativo agli illeciti amministrativi in materia boschivo selvicolturale (73 nel 2014 a fronte di 37 nel 2013, 82 nel 2012 e 61 nel 2011). Ai settori di competenza "tradizionali", si aggiungono anche altri del tutto nuovi. Tra questi, la sorveglianza e primo soccorso sulle piste da sci, l´allevamento di molluschi bivalvi in laguna, il benessere animale e l´agro-ambiente e coltivazioni Ogm. Da ricordare, a tal proposito, le 2 violazioni penali segnalate alle Procure di Udine e Pordenone e 7 sanzioni amministrative redatte in materia di coltivazione di Ogm. Per quanto riguarda il servizio di vigilanza e soccorso sulle piste da sci, durante la stagione invernale 2014-2015, il personale è stato impegnato nel polo sciistico Ravascletto-zoncolan in 298 servizi (uomo/giornata). Sono stati sanzionati diversi comportamenti illeciti sulle piste, inviati 76 fascicoli alla Procura della Repubblica e effettuati 76 interventi di soccorso, anche con l´intervento dell´eliambulanza del servizio regionale del 118.  
   
   
COLDIRETTI BASILICATA SU INCONTRO CON ASSESSORE REGIONALE  
 
All´agricoltura La dirigenza della Coldiretti di Basilicata ha incontrato l’Assessore all’Agricoltura della Regione Basilicata Luca Braia, in un primo incontro ufficiale, finalizzato a avviare un percorso condiviso di proficuo lavoro sulle problematiche in campo agricolo. Il Direttore Regionale della Coldiretti di Basilicata Angelo Milo ha aperto i lavori presentando l’Organizzazione lucana, il lavoro quotidianamente svolto per gli agricoltori soci ed i cittadini consumatori. Ha inoltre toccato i problemi che affliggono ancora oggi il settore agricolo lucano, dai problemi dell’Ueca, sulla necessaria semplificazione delle procedure di accesso ai sostegni comunitari e soprattutto sul piano dei tempi di istruttoria delle domande ed erogazione dei finanziamenti. “Semplificazione, qualità della progettazione ed efficacia della spesa, questo chiediamo da tempo alla politica” ha affermato Milo. “La nostra Organizzazione chiede inoltre di valorizzare e rivedere l’importante ruolo dei moderni Caa al servizio dell’agricoltura moderna e una maggiore attenzione alle proposte concrete fatte da tempo. La politica deve avere il coraggio di non lasciarsi strumentalizzare da movimenti che con l’agricoltura non centrano nulla e che focalizzano l’attenzione su falsi problemi screditando chi veramente lavora seriamente alla soluzione dei veri problemi”. Il Presidente Provinciale della Coldiretti di Potenza Teodoro Palermo ha affermato “L’assessorato può contare sul sostegno fattivo della Coldiretti per la soluzione dei problemi, auspicando un lavoro lungo al neo assessore nel segno della discontinuità con il passato. È fondamentale lavorare bene a sostegno delle eccellenze della nostra Regione, difendendole dall’omologazione e dai rischi di inquinamento ambientale interessando enti ed istituzioni preposte. Occorre regolamentare le azioni, inserendole in un contesto più generale di sviluppo del Sistema Basilicata, coinvolgendo soprattutto gli altri attori della filiera agroalimentare, del turismo, della cultura”. Secondo il Presidente Regionale della Coldiretti di Basilicata Piergiorgio Quarto “Non è il petrolio il nostro futuro, la sfida della nostra Regione è sulla qualità, sulla distintività, sulla sostenibilità, ecco perché abbiamo creato Campagna Amica, per avvicinare la città alla campagna e ai suoi valori. Dobbiamo tutti insieme buttare il cuore oltre l’ostacolo dei tanti problemi che ci affliggono, mettendo a sistema tutte le possibili soluzioni agli stessi, dal Psr all’accesso al credito, dalla sburocratizzazione ad una migliore gestione della fauna selvatica, alle emergenze fitosanitarie. Noi ti chiediamo anche di rivedere il ruolo e la funzionalità del Dipartimento Agricoltura, da cui dipende gran parte dell’efficienza e dell’efficacia degli interventi”. Il Presidente Quarto ha anche proposto, allo scopo di valorizzare e contemporaneamente incrementare i consumi, purtroppo mediamente tra i più bassi d’Italia, di alcune produzioni che rappresentano quali-quantitativamente le zone della Val d’Agri, del Metapontino e del Vulture Melfese, consumate normalmente crude (frutta, ortaggi, olio, vino), l’immediata l’attivazione di un programma di campionamento ed analisi di laboratorio di tali produzioni. Tali analisi potrebbero essere effettuate avvalendosi della collaborazione dei Dipartimenti di Agraria e di Scienze della Università di Basilicata, in uno al coinvolgimento dell’Istituto Zooprofilattico di Basilicata. Numerosi e qualificati gli interventi da parte della platea. Sottolineato il valore dell’ortofrutta, ma anche della zootecnia lucana, grande ricchezza per il territorio, caratterizzata da tante specie e razze allevate, da eccellenti e salubri produzioni, carne, formaggi e latticini.  
   
   
EXPO: ZAFFERANO E ARROSTICINI, ACCORDI PER L´ABRUZZO  
 
Pescara - Si è chiusa la Settimana del Protagonismo in Expo. Migliaia di visitatori allo Spazio Abruzzo, successo di critica per la rassegna Abruzzo Terra dei Cuochi all´Umanitaria, tanti contatti per le aziende in Casa Abruzzo . Dal 3 al 9 luglio l´Abruzzo del Diritto al Cibo, delle tradizioni storico-culturali e dell´Innovazione industriale e agroalimentare è stata al centro di Expo 2015 Milano con 3 sedi dedicate(la Spazio delle Regioni ad Expo, la vetrina permanente di Casa Abruzzo e i chiostri dell´Umanitaria) e una lunga lista di eventi ed incontri all´insegna della Biodiversità, dell´agroalimentare, della solidarietà e della tradizione culinaria regionale. Lo Spazio - installazione Laboratorio della Biodiversità, curata dalle Università abruzzesi nel Padiglione delle Regioni ha richiamato migliaia di visitatori italiani e soprattutto stranieri curiosi di conoscere i 3 parchi nazionali d´Abruzzo, le oltre 30 Riserve Naturali, i 130 chilometri di costa, le meraviglie naturalistiche ed architettoniche raccontati con splendide immagini e preziose testimonianze. Dentro e fuori gli spazi del Padiglione canti ed esibizioni, strumenti musicali antichi e performances teatrali hanno animato il Cardo di Expo attirando curiosità e suscitando l´ammirazione degli stessi organizzatori che considerano il progetto Expo dell´Abruzzo uno dei meglio riusciti nell´ambito dell´esposizione universale. Nell´ambito della settimana dedicata all´Abruzzo nel palazzo Coldiretti ad Expo intitolata #exportiamoabruzzo sono stati siglati 3 importanti accordi per la valorizzazione delle produzioni locali. Il primo è quello per lo zafferano tipico della Piana di Navelli (L´aquila). E´ stato poi raggiunto anche un accordo per l´arrosticino abruzzese: il primo accordo di filiera sulle carni ovine firmato tra Coldiretti Abruzzo, Associazione produttori zootecnici d´Abruzzo (Aprozoo), commercianti e trasformatori per la valorizzazione dell´allevamento ovino finalizzato alla produzione dell´arrosticino 100 per cento made in Abruzzo. Infine un importante accordo per la filiera dei cereali, che rappresenta un buon 7 per cento della produzione totale dei prodotti agricoli abruzzesi e circa 20mila imprese. Sempre all´interno di Expo è stato presentato il progetto Ape-appennino Parco d´Europa, la proposta delle regioni italiane, coordinate dall´Abruzzo), finalizzata a costruire un nuovo modello di sviluppo in grado di valorizzare le potenzialità della montagna. Oltre 150 opinion leader tra giornalisti e blogger sono stati ospiti di "Abruzzo terra dei Cuochi", la rassegna culinaria organizzata nei chiostri medievali dell´Umanitaria dove 10 chef di "Qualità Abruzzo" e altrettanti produttori di vini, hanno servito circa 2000 portate di cucina abruzzese. La Regione del Diritto al Cibo non ha dimenticato la solidarietà: martedì 7 luglio è stata organizzata una cena per gli homeless di San Marco in Brera a cui ogni mese saranno distribuiti parte delle eccellenze proposte a Casa Abruzzo. Un gesto per dare concretezza ai valori di Expo. Ricchissimo il palinsesto di Casa Abruzzo in Via dei Fiori Chiari a Brera, dove alla vigilia della Settimana del Protagonismo è stato presentato il sistema del Polo dell´Automotive, uno dei fiori all´occhiello dell´economia abruzzese. A Casa Abruzzo, come di consueto, delegazioni straniere e personalità del sistema economico e culturale si danno appuntamento per scoprire un mondo di tradizioni ed innovazioni, cultura antica e ricerca scientifica, prodotti agroalimentari e proposte turistiche che colpiscono per la loro forza economica e la loro suggestione. "Abbiamo vissuto una Settimana straordinaria", commenta Camillo D´alessandro,sottosegretario alla Presidenza della Regione Abruzzo, con delega all´Expo. "Un´emozione continua che si è tramutata in visibilità e contatti concreti capaci di produrre attenzione e curiosità per le aziende e per tutto il tessuto economico abruzzese. L´abruzzo suscita simpatia, riscuotiamo ovunque consensi, approfitteremo dei prossimi 3 mesi di Expo per lavorare ancor meglio alla promozione delle nostre straordinarie eccellenze e all´attivazione di tutte le energie possibili per far crescere la nostra reputazione e la nostra immagine nel mondo".  
   
   
AGRICOLTURA: FVG, ATTENZIONE AL MONDO RURALE  
 
Udine - L´attenzione della Regione per le difficoltà che l´agricoltura sta attraversando e l´impegno ad affrontare i temi salienti del settore primario in raccordo e sinergia con le organizzazioni degli agricoltori, è stata ribadita dalla presidente, Debora Serracchiani, nel corso di un incontro che ha avuto, a Udine, assieme all´assessore alle Risorse agricole e forestali, Cristiano Shaurli, con il presidente della Coldiretti del Friuli Venezia Giulia, Dario Ermacora. Nell´occasione, Serracchiani ha potuto ribadire l´efficacia del percorso di promozione per l´agroalimentare, e attraverso tale comparto per l´intero sistema economico del Friuli Venezia Giulia, intrapreso dall´Amministrazione all´Expo 2015. Scelta, che ha consentito di avvicinare numerosi operatori di diverse parti del mondo. Alcuni di essi, a seguito della visita allo stand del Friuli Venezia Giulia presente all´Esposizione mondiale, hanno già potuto conoscere direttamente potenzialità e attrattive della regione. Nell´affrontare i principali temi del settore rurale assieme a Ermacora, che era accompagnato dal direttore regionale della Coldiretti, Danilo Merz, Shaurli ha quindi ricordato le poste di bilancio che la Giunta regionale ha predisposto, e assegnerà anche attraverso la manovra di assestamento, per l´ammodernamento del sistema irriguo del Friuli Venezia Giulia. Si tratta, complessivamente, di stanziamenti per 11 milioni e 200 mila euro, previsti nel corso dell´anno, che permetteranno di trasformare parte del sistema irriguo esistente sui terreni coltivati, consentendo un ulteriore ammodernamento del sistema irriguo regionale. A trarne beneficio, ha specificato Shaurli, sarà pure l´ambiente naturale, anche grazie al consistente risparmio delle risorse idriche previsto. Sempre in tema di irrigazione, a nome della Coldiretti, Ermacora ha ribadito il compiacimento dell´organizzazione di categoria nei confronti della Regione per la creazione di un unico consorzio di bonifica per la pianura friulana, operata attraverso la fusione dei Consorzi di bonifica Ledra-tagliamento e Bassa friulana. Il mondo dell´agricoltura, in particolare le aziende, necessita di un sostegno economico strutturale. Com´è stato ricordato da Ermacora, è soprattutto la filiera zootecnica a soffrire al momento per la caduta del prezzo del latte. Shaurli, assieme Serracchiani, ha così affermato di voler valutare il rifinanziamento del Fondo di rotazione per il settore primario, con l´obiettivo di consentire alle aziende di affrontare e superare la situazione in atto. E, nel contempo, l´attenzione ministeriale e della Regione in sede di assestamento di bilancio, per garantire le risorse opportune per i controlli funzionali svolti dall´Associazione allevatori.  
   
   
INIZIATIVE PROMOZIONALI IN OCCASIONE DI EXPO 2015- DELEGAZIONE GIAPPONESE "A CACCIA" DI ECCELLENZE ENOGASTRONOMICHE MARCHIGIANE  
 
In occasione di Expo 2015- “ Nutrire il Pianeta” la Regione Marche, in collaborazione con Mise, ha predisposto un programma fino ad ottobre prossimo di 50 visite (incoming) che dall’apertura di Expo, da maggio ad oggi, ha già registrato l’arrivo di più di 20 delegazioni straniere alla ricerca di collaborazioni economiche con le nostre aziende, per un totale di 136 presenze. Nell’ambito di tali iniziative promozionali, rivolte alla conoscenza e diffusione dell’universo produttivo marchigiano, nei giorni scorsi sono arrivati in visita tre operatori giapponesi che hanno percorso il territorio regionale alla scoperta delle eccellenze enogastronomiche prodotte da aziende di piccole e medie dimensioni nel settore dell’olio d’oliva, dei dolci tradizionali, della pasta e della frutta lavorata. Gli operatori erano anche interessati alle aziende produttrici di tecnologia e di macchinari per la lavorazione dei prodotti agroalimentari. Si tratta di rapporti internazionali importanti avviati anche grazie alla collaborazione di Padiglione Italia e all’Ufficio di rappresentanza delle Marche presso Expo oltre che agli accordi di partnership internazionali già consolidati. In particolare, con il Giappone è da registrare il dato positivo dell´export del primo trimestre 2015 nel settore dell´agroalimentare marchigiano che ha fatto segnare un +12%. Le delegazioni straniere già arrivate nelle Marche hanno seguito un programma di visite istituzionali e imprenditoriali ed erano formate da giornalisti, tour operator oltre che da imprenditori. Sono arrivate dalla Cina, dalla Polonia, Danimarca, Svezia, Repubblica Ceca, Finlandia, Belgio, Finlandia, Germania, Estonia, Turchia, Canada, Russia, Stati Uniti, Africa, dal Giappone e dal Brasile. Principali settori di interesse rivestono l’ innovazione, la moda e la calzatura, l’agroalimentare e il vino, la meccanica, l’arte, la cultura, il turismo, la nautica.  
   
   
VITIVINICOLO: FVG, IL PINOT GRIGIO HA BISOGNO DI NUOVE STRATEGIE  
 
Udine - "Registro con soddisfazione che si è riportata con chiarezza l´ipotesi di una Doc interregionale al solo Pinot grigio. Si confonde a volte il problema con gli strumenti e quindi meglio usare parole chiare, anche se possono apparire aspre: il Pinot grigio non rischia di deprezzarsi, è infatti già uno dei vitigni che si è più deprezzato, che ha visto aumenti esponenziali della produzione a scapito a volte della qualità, della stessa vinificazione in purezza e, purtroppo, anche della considerazione". Lo afferma l´assessore regionale alle Risorse agricole, Cristiano Shaurli, intervenendo a seguito dei pareri sulla Doc interregionale Pinot Grigio, raccolti dalla stampa durante un incontro tecnico svoltosi di recente per approfondire la questione in discussione tra Fvg, Veneto e Trentino. "Spesso - prosegue Shaurli - il pinot grigio già ora viene vinificato come Igt delle Venezie anche da autorevoli produttori e risulta difficile capire come il passaggio a Doc (con un calo della resa massima) possa rappresentare un problema o perché non sia stato fatto prima, com´era possibile. Abbiamo riconosciute eccellenze anche sul Pinot grigio, l´auspicio è che però siano traino qualitativo dell´intero comparto, non singole eccezioni". L´assessore garantisce tutto il necessario approfondimento. "Ascolterò dubbi e proposte, ragioneremo su disciplinari e soprattutto governance, perché obiettivo condiviso è innalzare la qualità e ridare il meritato valore aggiunto ad un vitigno che rappresenta circa 6000 ettari del patrimonio viticolo regionale". "Sto lavorando quotidianamente - fa sapere Shaurli - per ottenere in tempi celeri la Doc Friuli, convinto che aiuti ogni futuro ragionamento e soddisfatto che su questo vi sia sostanziale condivisione. Su ogni scelta cercherò il massimo confronto assumendomi, come giusto, la responsabilità della scelta, convinto che la Regione non possa permettersi ritardi. L´obiettivo comune è tutelare e promuovere il nostro patrimonio vitivinicolo, ma anche affrontarne le criticità: le prime sono la necessità di fare rete e di aumentare riconoscibilità diffusa ed export delle nostre eccellenze".  
   
   
FAUNA SELVATICA IN SARDEGNA: PROBLEMA NAZIONALE, SI LAVORI SU PREVENZIONE  
 
Cagliari - "Siamo convinti che il problema dei danni causati da fauna selvatica sia ormai da affrontare mettendo in campo una serie di interventi mirati alla prevenzione e non solo al risarcimento, perché agricoltori, pastori e pescatori vogliono che siano salvaguardate le colture e non che arrivino, a stagione compromessa, aiuti finanziari a compensare i mancati redditi". Questo il commento dell´assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, sulla giornata di mobilitazione nazionale, promossa oggi in tutti i capoluoghi di Regione da Coldiretti, sul problema dei danni provocati dagli animali selvatici. "Pur non essendo materia di nostra competenza - ha spiegato l´esponente della Giunta Pigliaru - possiamo dare suggerimenti e fare proposte alla luce delle indicazioni che tutti i giorni ci arrivano da agricoltori e pescatori, che meglio di tutti hanno un quadro chiaro della situazione. Trattandosi di un problema nazionale - ha proseguito Falchi - ne abbiamo parlato anche a Roma in Conferenza della Regioni raccogliendo le possibili strategie attivate in altre parti d´Italia". Il tipo di intervento varia dalla specie animale e dai territori in cui si trova, hanno spiegato dagli uffici dell’assessorato, cornacchie, cormorani, cervi, nutrie o cinghiali necessitano di strategie mirate e specifiche che tengano conto anche delle norme di salvaguardia e protezione nazionali ed europee. "Oltre ai dissuasori o alle catture - ha osservato la titolare dell’Agricoltura - si potrebbe valutare, soprattutto per i cinghiali, un aumento delle giornate di caccia anche per contribuire all´eradicazione della Peste suina africana, dove i cinghiali sono in molti casi portatori dell´epidemia". Elisabetta Falchi ha poi detto che "a livello regionale è assolutamente necessario istituire una cabina di regia dedicata a una problematica complessa che abbraccia norme europee di salvaguardia e protezione degli animali, la materia degli aiuti di Stato e la gestione faunistico-venatoria regionale".  
   
   
CASTANICOLTURA, CIA: CON ASSESSORE BASILICATA DECISA TASK FORCE  
 
 Una task force composta da castanicoltori, funzionari del Dipartimento Agricoltura, esperti Alsia e Unibas per monitorare l’andamento della lotta biologica al cinipide, l’insetto killer che fa strage di castagne. Ne dà notizia la Cia di Melfi-vulture a conclusione di un incontro che una delegazione, guidata dal presidente dell’area Potenza-nord Leonardo Moscaritola, ha tenuto con l’assessore regionale all’Agricoltura Luca Braia e con il presidente della Terza Commissione Consiliare Francesco Pietrantuono. I rappresentanti dei castanicoltori dell’area più pregiata con il marroncino igp di Melfi – fa sapere l’organizzazione - hanno lamentato che il Piano messo in campo nel 2014 dalla Regione Basilicata risulta inadeguato ed insufficiente con la previsione lo scorso anno di soli 5 lanci nel Vulture dell’antagonista naturale del cinipide, il Torymus Sinensis . E´ necessario fare molto di più al fine di velocizzare la soluzione del problema che di certo durerà anni, sulla base dell´esperienza di altre Regioni di Italia. E’ il caso di ricordare che i Comuni di Melfi, Barile, Rapolla e Rionero hanno sostenuto il costo di altri lanci per intensificare la lotta al cinipide con il conseguente monitoraggio - anche per i prossimi anni - con l’auspicio che il settore della castanicoltura possa riprendersi velocemente. Nell’incontro – riferisce la nota della Cia – è stata ribadita l’esigenza di estendere la rete di assicurazioni contro le calamità naturali per venire incontro ai danni che lo scorso anno hanno toccato il livello dell’80% del prodotto. In previsione della nuova campagna autunnale la Cia di Melfi-vulture ha rinnovatole sue “storiche” proposte: istituire una banca dati di castanicoltori; aprire un tavolo di confronto tra produttori, associazioni di categoria e di prodotto per trovare forme di sostegno ed arginare il mancato guadagno a causa della perdita di produzione che si protrarrà oltre un quinquennio; prevedere nel nuovo Psr forme di aiuto finalizzate alla manutenzione dei castagneti anche per non aggravare danni ambientali e paesaggistici; individuare forme organizzative per l’utilizzo degli scarti come fonti energetiche attraverso enti come Sviluppo Basilicata con progetti sperimentali di biomasse da sottobosco; infine rinnovare l’ordinanza di divieto di accesso nell’area del Vulture ai non proprietari di castagneti per l’intero periodo di raccolta per stoppare forme di abusivismo.  
   
   
SARDEGNA NOMINATO DIRETTORE SERVIZIO SANITÀ PUBBLICA, VETERINARIA E SICUREZZA ALIMENTARE  
 
Cagliari - E´ stato nominato il nuovo direttore regionale del Servizio di sanità pubblica, veterinaria e sicurezza alimentare. Questo incarico è stato affidato per la prima volta a una donna, Daniela Mulas. Laureata in Medicina Veterinaria all´Università di Sassari e specialista in ispezione degli alimenti di origine animale, Mulas è un dirigente della Asl di Nuoro, presidente dell’Ordine dei veterinari del capoluogo barbaricino e consigliere della Federazione Nazionale dello stesso Ordine (Fnovi). La nomina arriva a seguito della riorganizzazione dell´assessorato della Sanità e dell´approvazione della legge regionale numero 34 del 22 dicembre 2014. La norma prevede che, in osservanza alle disposizioni Comunitarie e nazionali, il direttore della sanità pubblica debba avere specifiche competenze in tale materia. "Abbiamo voluto creare un servizio specifico per la sanità veterinaria e la sicurezza alimentare - ha detto l´assessore Luigi Arru- riconoscendo il ruolo strategico che questo settore ha per la salute e l´economia nella nostra Regione".  
   
   
EXPO 2015, AGENZIA UMBRIA RICERCHE PRESENTA "CREATIVITY CAMP" E PROGETTI IMPRESA INNOVATIVI  
 
Perugia - L´agenzia Umbria Ricerche ("Aur") è stata invitata a partecipare, lo scorso fine settimana, all´assemblea annuale dell´Associazione Italiacamp che, nell´ambito di Expo 2015, si è tenuta all´interno di Cascina Triulza, il padiglione dedicato alle voci della società civile. L´agenzia Umbria Ricerche, in particolare, è stata invitata a presentare la buona pratica del progetto "Creativity Camp", il progetto promosso dall´Aur e dalla Regione Umbria che premia le migliori idee d´impresa innovative dei giovani, nel tavolo di discussione dal titolo "La Città delle soluzioni - L´innovazione sociale per i nuovi processi di policy e decision making", in cui si sono confrontate le migliori esperienze di innovazione di diverse realtà istituzionali e associative, tra cui la Regione Puglia, le Università di Genova e Federico Ii di Napoli, l´Anci (Associazione nazionale Comuni) nazionale, i Comuni di Milano, Reggio Emilia, Matera, Reggio Calabria e Mercato San Severino (Salerno), la Coldiretti del Friuli Venezia Giulia, l´Associazione Antigone e il Social business Delab. "Interessante", riferiscono dall´Aur, è stato il confronto tra il progetto "Bollenti Spiriti" della Regione Puglia e il "Creativity Camp": percorsi formativi "non formali" con obiettivi simili, sono stati definiti, pur nella diversa dimensione finanziaria, come lo specchio di regioni che cambiano, mettendo in rete progetti e persone, giovani preparati e dall´alto livello di istruzione che decidono di mettersi in gioco in prima persona, investire su se stessi, sul proprio futuro professionale scegliendo la strada dell´autoimprenditorialità. "Creatività e spirito di innovazione", si sottolinea, sono le matrici comuni ai progetti d´impresa presentati attraverso i due percorsi di innovazione. L´agenzia Umbria Ricerche ha portato alcuni esempi. Il primo è stato quello di "Senza ‘ntorto", di Fabio Muzzi, che intende riqualificare un´area di 2000 mq della città di Foligno ripristinando gli antichi orti urbani, gli Orti Jacobilli, oggi inaccessibili ai cittadini ma nel Medioevo già destinati alla pratica dell´hortus conclusus. Si tratta di un progetto, spiegano dall´Aur, che prevede la condivisione di pratiche agricole in un giardino botanico restituito alla città, in cui la funzione sociale si intreccerà con quella didattica. L´idea ha riscosso "immediato successo tra i convenuti e contatti sono già intercorsi per mutuarla in altre realtà come Matera e alcuni Comuni del Salernitano". "Grande interesse" hanno suscitato anche i progetti di innovazione, cresciuti all´interno dei "Creativity Camp" di Gloria Chiocci ("Uxforkids", dedicato alla didattica e all´educazione inclusiva di bambini dislessici attraverso gli strumenti dell´architettura dell´informazione e della User Experience), Giovanni Bartocci ("Save yourself", una applicazione che attraverso un semplice "emergency button" consente di inviare una richiesta di aiuto geolocalizzata al 118 e ai contatti più importanti) e Giusi Moretti ("Hug a Tree", un innovativo metodo di promozione di una delle tipicità umbre, l´olio d´oliva).  
   
   
MONTASIO: FVG, SINERGIE PER VALORIZZARE ULTERIORMENTE LA DOP  
 
Udine - Si è svolto, convocato dall´assessore alle risorse agricole e forestali Cristiano Shaurli, un tavolo di filiera sul Montasio. L´incontro con Consorzi, associazioni e organizzazioni professionali agricole ha permesso, partendo dalle criticità del lattiero caseario e del calo del prezzo del latte alla stalla, di centrare l´attenzione sul tema della trasformazione, della creazione di valore aggiunto attraverso qualità ed eccellenze a partire dalla Dop Montasio. "Si è trattato - ha commentato Shaurli - di un incontro costruttivo che insieme vogliamo rendere concreto. Penso di poter dire che ci sia stata la disponibilità di tutti ad affrontare la sfida di un ulteriore salto di qualità e valorizzazione del Montasio. Ridare forte identificazione territoriale al nostro formaggio, ampliare l´offerta ai cittadini con porzionamento, tipicità certificata e strategie promozioni condivise"; un metodo di confronto che - ha rimarcato l´assessore - intendiamo proseguire non solo su questo tema, nella convinzione che sia propedeutico alla costruzione di strategie realmente condivise".  
   
   
PSR: DIRIGENTE REGIONALE LOMBARDIA A GUIDA AUTORITÀ DI GESTIONE  
 
Milano - Pietro Buonanno, dirigente regionale con vasta esperienza nel settore dei Fondi Europei, è stato nominato dalla Giunta lombarda alla guida dell´Autorità di gestione del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020. A darne notizia è l´assessore all´Agricoltura della Lombardia Gianni Fava. "Entro il mese di luglio - dichiara l´assessore Fava - sarà pubblicato il bando di finanziamento della misura 4.1, destinata agli investimenti aziendali finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese con una dotazione di 60 milioni di euro". Dopo i bandi dello scorso maggio sull´agricoltura biologica e l´indennità compensativa per le aree svantaggiate, entro l´anno si procederà all´apertura dei bandi relativi a tutte le misure di finanziamento. Il Psr lombardo 2014-2020 annovera risorse per oltre 1,157 miliardi di euro, 133 milioni di euro in più rispetto alla programmazione precedente. È la prima volta che i fondi destinati alla Lombardia risultano aumentati in confronto alla politica di sviluppo rurale della fase pregressa.  
   
   
CORTE DEI CONTI: ANALISI POSITIVA SU STRATEGIE PER AGRICOLTURA SARDA  
 
Cagliari - La Corte dei Conti ha promosso la strategia agricola della Regione Sardegna. "Non possiamo che ritenerci soddisfatti e confortati dall’analisi illustrata dalla Corte dei Conti che incoraggia gli indirizzi di programmazione individuati dall’assessorato dell’Agricoltura per i programmi di sviluppo del comparto". Lo ha detto l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, commentando il rendiconto sull’esercizio finanziario 2014 presentato questa mattina a Cagliari dai giudici contabili. "Si tratta di un risultato raggiunto grazie al grande lavoro svolto dalla struttura dell’assessorato e delle Agenzie, e al confronto continuo e costante con i territori, le imprese, le rappresentanze di categoria e i sindacati – ha osservato l’esponente della Giunta Pigliaru -. Abbiamo voluto costruire una visione strategica della materia secondo il segno di una programmazione attenta e puntuale, che ci consentirà di uscire progressivamente dal vortice delle emergenze per posizionarci sempre di più sulla strada della crescita guidata delle nostre filiere di eccellenza. Un percorso virtuoso che continuerà ad andare avanti con il Programma di sviluppo rurale 2014-2020, in fase di prossima approvazione da parte di Bruxelles e attraverso il quale daremo gambe a un progetto di agricoltura competitiva e sostenibile”. "In quest’ottica - ha spiegato Elisabetta Falchi – lavoreremo anche affinché le agenzie agricole, per le quali si spendono importanti risorse regionali, si inseriscano in una nuova visione di razionalizzazione ed efficienza, che dovrà portare a mettere in campo procedure dei bandi più rapide ed efficaci anche nelle fasi di validazione e controllo delle operazioni”. La titolare dell’Agricoltura ha poi ricordato alcuni passaggi importanti portati a casa in questi ultimi mesi: “La legge sull’Agrobiodiversità e il marchio collettivo, e la riforma degli agriturismo sono l’esempio di un forte e fondamentale raccordo che si è costruito con il Consiglio regionale e con il presidente della Commissione V, Luigi Lotto. Un lavoro congiunto, sinergico e coordinato che deve continuare – ha concluso l’assessore – poiché sono certa potrà portare numerosi benefici alle imprese agricole e a tutto il comparto agroalimentare sardo".  
   
   
FORESTE IN LOMBARDIA: CONVENZIONE CON CORPO FORESTALE DELLO STATO  
 
 Milano - Su proposta dell´assessore all´Agricoltura della Lombardia Gianni Fava, la Giunta regionale ha approvato lo Schema di convenzione con il Corpo Forestale dello Stato - comando regionale della Lombardia - per la certificazione dei cosiddetti ´materiali forestali di propagazione´, cioè sementi e piantine per effettuare le ripiantumazioni. Accordo Con Relazione Annuale - "L´accordo - annuncia l´assessore Fava - sarà operativo fino al 31 dicembre 2017". "La Direzione generale dell´Agricoltura - prosegue Fava - intende affidare con una convenzione al Comando regionale Lombardia del Corpo Forestale dello Stato i controlli in loco presso le aree di raccolta di semi forestali inserite nel Registro regionale dei Boschi da Seme e presso i vivai delle imprese che hanno richiesto la certificazione dei materiali forestali di moltiplicazione, come previsto dal decreto legislativo 386 del 2003". Il Coordinamento regionale del Corpo Forestale dello Stato terrà una relazione annuale alla Direzione generale Agricoltura della Lombardia su tutti i certificati rilasciati. La spesa complessiva per l´esecuzione delle attività di controllo ammonta complessivamente a 75.000 euro per gli esercizi 2015, 2016 e 2017.