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VENERDI

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Notiziario Marketpress di Venerdì 18 Luglio 2008
SPETTACOLI IN FRIULI VENEZIA GIULIA GRANDE SFORZO PER UN´ESTATE SUPER  
 
De Gregori, Pino Daniele, Jovanotti, Zucchero e Vasco Rossi: un pokerissimo d´assi senza precedenti per l´estate in Friuli Venezia Giulia che, tra domani e l´auspicato approdo in regione del "Blasco nazionale" previsto per il 12 settembre, offrirà un programma di spettacoli di primissimo piano ad una platea che si annuncia oltremodo internazionale. Sono complessivamente 26 gli appuntamenti ancora da vivere, presentati a Udine da presidente e vicepresidente della Regione, Renzo Tondo e Luca Ciriani, che hanno sottolineato l´importante sforzo dell´Amministrazione per garantire un palinsesto di eventi eccezionale, in grado di attrarre spettatori e turisti dal resto d´Italia ma anche da tutta Europa, in particolare da Austria, Germania, Ungheria, Croazia e Slovenia. Un obiettivo riuscito, ha assicurato Ciriani, come testimoniano i dati delle prevendite. "In un momento difficile per il turismo che deve rapportarsi con la diminuzione del potere d´acquisto delle famiglie italiane ed europee - ha affermato il governatore - è necessario elevare la qualità dell´offerta, rendendola appetibile quanto sicura e di facile accesso per conquistare spazi in un mercato sempre più ristretto". Con questi presupposti, ha spiegato Ciriani, si è arrivati ad un calendario che proietta il Friuli Venezia Giulia ai vertici nazionali dello spettacolo senza età, con il gran finale rappresentato dal concerto di Vasco Rossi a Udine, il 12 settembre. A questo proposito, il vicepresidente della Regione ha criticato il Comune di Udine al quale, "senza volontà di polemizzare", ha attribuito "un comportamento non adeguato" in quanto ha accettato di ospitare due giorni prima, allo stadio Friuli, l´incontro d´esordio della Nazionale azzurra di calcio alle qualificazioni mondiali, impedendo di fatto l´organizzazione del concerto che necessita di almeno tre giorni per l´allestimento. "Speriamo si possa comunque trovare una soluzione", ha concluso Ciriani, lasciando intendere che una delle alternative potrebbe essere spostare Vasco a Trieste. .  
   
   
VENETO: FINANZIAMENTI REGIONALI PER SENTIERI, BIVACCHI E VIE FERRATE  
 
“Un sostegno concreto al turismo in montagna, settore economico indispensabile per assicurare reddito a queste zone difficili”: così il vicepresidente Franco Manzato ha definito il provvedimento adottato ieri dalla Giunta veneta che mette a disposizione 192 mila euro per la manutenzione dei sentieri alpini, delle vie ferrate e dei bivacchi. Si tratta di un tipo di interventi previsti dal testo unico del turismo veneto, che prevede appunto l’assegnazione di risorse alle Comunità Montane per lo svolgimento di questi compiti manutentori, essenziali per supportare il turismo montano specialmente estivo, che richiama principalmente sulle Dolomiti ospiti da tutto il mondo, e per garantire la massima sicurezza a quanti vogliono cimentarsi con la montagna. E’ un’attività che viene svolta di intesa con le sezioni locali del Cai o altre associazioni alpinistiche e con l’utilizzo di personale che ha particolare esperienza come le guide alpine. .  
   
   
LIGURIA: S. STEFANO D´AVETO: ENTRO NATALE UN NUOVO IMPIANTO SCIISTICO PER RILANCIARE L´ENTROTERRA  
 
Entrerà in funzione prima del prossimo Natale il nuovo impianto di risalita di S. Stefano d´Aveto. Il progetto della nuova struttura sciistica, i cui lavori hanno preso il via una decina di giorni fa, è stato presentato a S. Stefano d´Aveto dal presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando e dal sindaco di S. Stefano, Cristoforo Campomenosi. Il nuovo impianto di risalita destinato a rilanciare il turismo invernale e non solo, dopo anni di abbandono dell´attività sciistica, collega la località Rocca d´Aveto con Prato della Cipolla a quota 1. 620 metri, attraverso una seggiovia biposto realizzata dall´impresa di Bolzano "Doppel Mayer", leader mondiale del settore, impegnata anche nella realizzazione di un analogo impianto a Monesi, nell´imperiese, che sarà anch´esso aperto entro l´anno. La pista, lunga 1,7 km. , è stata finanziata dallo Stato attraverso un accordo di programma quadro con la Regione Liguria per una somma di oltre 2 milioni di euro, accanto ad un contributo di 750mila euro del Comune di S. Stefano d´Aveto. Dopo questo primo lotto a S. Stefano è prevista la realizzazione di un secondo impianto sciistico di risalita da Prato della Cipolla a Montebue. Questo secondo lotto dovrebbe essere finanziato con i Fondi Fas, per le aree sottoutilizzate, sui quali è intervenuto il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando:" La Regione Liguria rimarcherà al Governo come quest´opera, insieme ad altre, rappresenti un intervento strategico per la regione, già concordato con il territorio che può consentire alla popolazione di continuare ad abitare l´entroterra, rilanciando l´economia di questi posti e tutelandoli dal punto di vista ambientale". A proposito dei fondi Fas il presidente ha ribadito "non so se sia giusto o sbagliato pensare a ri-centralizzare, a livello nazionale, i fondi Fas, ma una cosa è certa: la Liguria ha già compiuto un´azione approfondita per concentrare questi fondi sul territorio, assegnando gli investimenti alla ricerca e innovazione, alla riqualificazione urbana, all´ambiente, al turismo, alla cultura, alle infrastrutture, all´istruzione. Pertanto credo che, al momento di compiere delle scelte, il Governo debba tenere conto di quanto già è stato fatto". . . .  
   
   
SICILIA: LA REGIONE PRESENTA A STOCCARDA "ITINERARI FEDERICIANI"  
 
E´ stato presentato martedì 8 luglio, nella sede del consolato generale d’Italia a Stoccarda, il programma degli “Itinerari federiciani”, progetto sostenuto e organizzato dall’assessorato al turismo della Regione Siciliana. All’incontro, dedicato ai tour operator e alla stampa tedesca, ha partecipato il dirigente generale del dipartimento turismo della Regione Siciliana, Pier Carmelo Russo. Il programma degli eventi si snoda nel periodo che va dal 30 agosto al 31 ottobre di quest’anno; l’obiettivo è rilanciare la proposta turistico culturale della Sicilia. In questo caso, poi, il link tra promozione turistica e valori culturali è tutto nel segno dello Stupor Mondi, Federico Ii Hohenstaufen: per questo motivo gli “itinerari” scorreranno attraverso i luoghi dove l’imperatore ha regnato ed ha lasciato la sua impronta. In ogni sito prescelto, il visitatore potrà conoscere la storia di Federico Ii e il periodo storico in cui visse, immergersi nell’atmosfera medioevale dei cortei storici o di una serata gastronomica a tema durante la quale gustare le ricette della sua fastosa corte, antiche di secoli. Le manifestazioni organizzate per gli "Itinerari federiciani" si svolgono in più siti, legati tra loro dal passaggio della figura enigmatica ed affascinante di Federico Ii di Svevia, che si trovano in alcune delle zone più belle ed ancora ignote della Sicilia, veri scrigni di tesori storico - artistici che aspettano solo di essere scoperti, connotati anche dalla particolare bellezza dei contesti ambientali in cui si collocano e dalla ricchezza delle tradizioni eno-gastronomiche ed artigianali, che offrono ancora oggi uno spaccato della Sicilia antica ed incontaminata. L’intero circuito delle iniziative è strutturato come un unicum ideale, un viaggio itinerante attraverso i luoghi di Federico Ii, che può anche essere goduto per singole tappe, a seconda delle preferenze e delle possibilità di visita dei partecipanti, sì da offrire una visione unitaria di uno specifico e significativo segmento dell’offerta turistico - culturale della Sicilia, particolarmente gradito ai visitatori interessati a scoprire i luoghi attraverso la loro storia ed i personaggi che l’hanno determinata. Attraverso questo circuito di eventi si vuol dare anche la possibilità di “gustare” più a fondo la Sicilia, con maggiore calma e tranquillità, in un periodo meno consueto ed affollato, secondo un itinerario tematico nuovo, strettamente concentrato su una specifica porzione di territorio, al fine di sostenere e rafforzare la creazione del sistema turistico locale. .  
   
   
ALTO ADIGE / IN VALLE ISARCO ARRIVA IL ‘MALGAPASS’  
 
Suggestioni di profumi – erba, fieno, fiori – e di suoni – campanacci, muggiti, acque scroscianti. Di sapori dimenticati, latte e burro - quelli ‘veri’. Giornate che scorrono come decenni, secoli fa, dettate dai ritmi del clima, dall’allevamento del bestiame e dalla produzione artigianale… Vivere a fondo l’esperienza della malga, quintessenza della cultura alpina è un’opportunità straordinaria e totalizzante, possibile in Valle Isarco - in Alto Adige/Südtirol. Nella valle che è punto di congiunzione fra nord e sud d’Europa ci sono da scoprire oltre 30 baite e alpeggi con ristoro (in tedesco ‘Almen’), concentrati soprattutto nella zona tra Rodengo, Rio Pusteria, Valles/Jochtal, Maranza/Gitschberg, Spinga e Vandoies/Val di Fundres. Da quest’estate sarà ancora più facile farlo, in particolare nella zona del Gitschberg-Jochtal grazie all’Almen Card. Una card, gratuita per gli ospiti degli alberghi, valida fino al 19 ottobre 2008, che offre il ‘necessaire’ per esplorare il mondo fatato degli alpeggi in quota: utilizzo illimitato delle cabinovie Gitschberg, Jochtal e della funivia Rio di Pusteria/Maranza per salire agli alpeggi; escursioni a piedi o in mountain bike e visite guidate alle malghe; programma ad hoc per i bambini; riduzioni e sconti in molti negozi e impianti sportivi. L’Almen Card è uno strumento inedito nel panorama turistico europeo che permette davvero di entrare, sempre con rispetto, nel mondo delle malghe, un mondo di prati e pascoli tra i 1500 e i 2500 metri sui pendii della Valle Isarco. Un paesaggio in singolare contrasto con il fondo valle ammantato di vigneti, frutteti, castelli e dimore. Qui, una delle malghe da visitare è quella di Fane, sopra Valles. Le baite in legno con i tetti di scandole sembrano comporre un poster, un quadretto: impossibile non pensare di fotografare questo armonioso insediamento storico. Un alpeggio con baite abitate, fienili, stalle, una piccola chiesa e tre piccoli spacci e punti ristoro, dove assaggiare il formaggio d’alpeggio. Da non perdere la festa tradizionale del 27 luglio 2008, un vero tuffo nel mondo contadino del Sudtirolo: messa all´aperto al mattino, poi a mezzogiorno i malgari servono canederli di polenta, gnocchi al formaggio, la tipica mosa e l´omelette spezzettata dolce (Kaiserschmarren). Gruppi folcloristici locali attaccano con musiche ‘etniche’ tra danzatori tirolesi e schioccatori di frusta. Soggiorni nella zona Valles/Jochtal, Maranza/Gitschberg da 35 euro mezza pensione in tre stelle. ALPEGGI PANORAMICI – Altre zone di spettacolari malghe, con panorama che spazia da una parte su tutte le Dolomiti, dall’altra sulle Alpi Austriache e le Vedrette di Ries, sono i verdi ‘panettoni’ dell’Alpe di Rodengo e Luson, luogo di speciale pregio ornitologico per le torbiere e zone paludose utilizzate da molte specie di uccelli per nidificare, in vista dei massicci dolomitici del Sasso Putia e delle Odle. All’Alpe di Rodengo e Luson una scenografica passeggiata su un piccolo altopiano erboso porta verso la Baita Roneralm, il Rifugio Rastner Alm, e più avanti fino alle Malghe Starkenfeld, Kreuzwiesen e Wieser. La Malga Kreuzwiesen in particolare è famosa per il formaggio, il burro e lo yogurt, prodotto dal giovane malgaro Johannes. Appuntamento festoso il 31 agosto, sull’Alpe di Rodengo, con la Sagra con musica e specialità proposte nelle baite e negli stand delle associazioni locali disseminati sulla distesa dell’Alpe. ANCORA MALGHE – Altre malghe in Valle Isarco sorgono immediatamente sopra Bressanone: il panorama sulla valle e sulla cittadina è a volo d’uccello… Siamo sul versante orientale della Plose, la montagna di casa e la vista domina il Passo delle Erbe e le slanciate guglie delle Odle. Sempre nei pressi, sopra la val di Funes ci sono le Malghe di Funes (all’interno del parco naturale Puez-Odle, che festeggia quest’anno il 30° anniversario), in un fiabesco e quasi proverbiale paesaggio dolomitico: come la malga Gampen o Geisler, Zannes, Dusler, Kaseril o Gschnagenhardt. VISTA DOLOMITI – Nel versante soleggiato della Valle Isarco che guarda a est si gode una memorabile visione di tutte le Dolomiti. Qui si distendono gli aperti altopiani e pendii prativi dell’Alpe di Velturno e di Villandro. E’ un mondo a parte, insospettabile, di cui condividere lo spirito e l’anima. Un’ottima occasione è quella delle manifestazioni tradizionali. Il 26 e 27 luglio alla malga Glanger, sull’Alpe di Velturno, c’è la tradizionale ‘festa del formaggio’, accompagnata da musica popolare. Si continua il 3 agosto con la sagra della baita Brugger. Sempre all´Alpe di Velturno, il 9 e 10 agosto si svolge una grande festa con molte iniziative per i bambini e assaggi di prodotti caseari. Sia la Malga Glanger che la Malga Joch hanno caseifici propri dove il latte di vacca o capra viene lavorato direttamente per produrre un formaggio dagli intensi aromi di erbe di pascolo. E quanto le malghe fossero storicamente importanti, lo si può capire dalle contese che ne nascevano. La ‘battaglia’ per l’Alpe di Villandro tra i comuni confinanti di Renon, Barbiano e Villandro durò ben 500 anni. Solo nel 1823 vennero definitivamente determinati i confini dell’alpe: la piccola ‘muraglia’ di sassi, lunga vari chilometri e risalente al XIV secolo, è ancora visibile. Oggi l’Alpe di Villandro è considerata una delle malghe più belle dell’Alto Adige e viene mantenuta e lavorata grazie anche alle oltre cento baite sparse, d’estate quasi tutte abitate dagli abitanti di Villandro. NUOVO SENTIERO DELLE MALGHE – Attorno a Vipiteno, Racines e Colle Isarco, nella parte settentrionale della Valle Isarco (nei pressi del Brennero), la vista che si gode dalle malghe (che si possono avvicinare salendo con la cabinovia del Monte Cavallo direttamente dal paese) è ancora diversa: a nord lo spartiacque alpino con le Alpi di Stubai, a sud le Dolomiti e in mezzo le cime innevate degli oltre tremila come il Zuckerhütl, Wilder Pfaff, Hochfeiler, Tribulaun e Wilder Freiger. Nella vicina laterale della val di Fleres l’Alpe di Ladurns offre il nuovo sentiero delle tre malghe Ladurns-Allriss, inaugurato di recente: porta fino alla Malga Toffring, passando per piccoli laghetti con una vista spettacolare sul cima del Tribulaun. Www. Valleisarco. Info .  
   
   
TRENTINO / APERTURA DEL PERCORSO CICLOPEDONALE NEL TRATTO CHE VA DA PREDAZZO A MOENA  
 
 “Ancora una volta la realizzazione di una pista ciclabile permette al Trentino – che per quanto riguarda questo tipo di percorsi è punto di riferimento in tutta Italia – di unire l’aspetto turistico ed ambientale a quello più squisitamente sociale, visto che il Servizio natura e Valorizzazione ambientale è ormai da anni un punto di riferimento nell’ambito di quello che è conosciuto da tutti come il progettone. Un percorso di cui andare orgogliosi e che oggi, nelle valli di Fiemme e Fassa, vive un nuovo, significativo momento”. Così Marta Dalmaso, assessore alle politiche sociali della Provincia autonoma di Trento, ha commentato l’inaugurazione il 23 agosto del percorso ciclopedonale nel tratto Predazzo – Moena. Il percorso ciclopedonale delle valli di Fiemme e Fassa ha inizio presso l’abitato di Molina di Fiemme e raggiunge Predazzo dopo 25 chilometri, costeggiando il torrente Avisio ricalcando buona parte del vecchio tracciato ferroviario dismesso. In valle di Fassa è stato da tempo completato il percorso che collega Moena con Pozza di Fassa, passando da Soraga e sono in corso le procedure di acquisizione delle aree per consentire l’appalto del tratto che da Pozza di Fassa arriva a Mazzin. Tutto il tracciato è compatibile con le esigenze dimensionali della Marcialonga, che ne utilizza gran parte per la gran fondo invernale. Il collegamento tra Predazzo e Moena è stato progettato ancora nel 1999, dopo di che ha subito diverse varianti progettuali ed esecutive che hanno migliorato la qualità a scapito della rapidità esecutiva. Il tracciato che si inaugura oggi inizia in corrispondenza del nuovo ponte sull’Avisio lungo la circonvallazione di Predazzo e si sviluppa alternativamente sulle due sponde del torrente Avisio fino all’abitato di Forno per circa 5 chilometri. Entro la fine del prossimo mese di settembre saranno completate le opere di bitumatura e di rifinitura dell’ultimo tratto che consentirà ai ciclisti e ai pedoni di raggiungere la periferia di Moena percorrendo una viabilità sicura, realizzata specificamente per loro e interdetta al traffico veicolare ordinario. .  
   
   
ALTO ADIGE / TRA RELIGIONE E NATURA, NEI PERCORSI A TEMA DELLA VALLE ISARCO  
 
La Valle Isarco, in Alto Adige/Südtirol, è da millenni il passaggio naturale più agevole di tutte le Alpi centro-orientali, crocevia tra le culture del Nord e il Mediterraneo. Questo la rende una terra di contrasti intriganti e ben assortiti… Uno dei modi per conoscere la valle, nelle sue più intime ‘nature’ e contraddizioni, è percorrerla a piedi: allo scopo, si possono seguire nuovi e vecchi sentieri tematici. I PERCORSI NATURA – Tavole interattive su piante, fiori, animali per conoscere l’eco-sistema del Parco naturale di Puez-Odle si trovano lungo il percorso-avventura che parte da Malga Zannes in Val di Funes. Il percorso è adatto anche per non-vedenti (grazie alle tavole scritte in braille) e per disabili con carrozzelle. In questa valle c’è anche il pittoresco Sentiero dei contadini di montagna, tutto lastricato, che una volta collegava i vari masi con il paese. Lungo il Sentiero delle Api a Rodengo varie stazioni illustrano il mondo di questo insetto tanto utile: presso il maso Locherhof si può vedere l’interno di un’arnia; al maso Lechnerhof si visita una colonia e un apicoltore racconta il suo lavoro. Al termine degustazione di vari prodotti. Tutto il percorso è lungo 7 chilometri (con una guida, 10 euro per gli adulti, 5 euro per i bambini). Flora e fauna rara, ma anche rocce e pietraie caratterizzano il Sentiero di Dolomieu, che collega Monte Cavallo con Ladurns passando per sei malghe fino al tratto terminale della Val di Fleres. Gran vista sull’aguzzo Tribulaun, la montagna oggetto degli studi di colui che diede il nome alle Dolomiti. La riva del torrente, la vegetazione del bosco, lo stagno, sono invece alcuni degli argomenti approfonditi lungo il percorso didattico di Castel Wolfsthurn a Mareta/Racines. I PERCORSI DELLA FEDE – Lo storico Cammino di San Giacomo passa anche per la Valle Isarco (da Vandoies di Sotto fino al Brennero) toccando l’Abbazia di Novacella, a nord di Bressanone, il più grande convento del Tirolo con la chiesa di stile tardo-barocco, il chiostro gotico, l’antica pinacoteca e altre meraviglie. Molti alberghetti e pensioncine lungo il sentiero ospitano i pellegrini a prezzi minimi. Il depliant con tutte le informazioni può esser richiesto gratuitamente al Consorzio Turistico Valle Isarco (www. Jakobsweg. It). Altro sentiero di pellegrinaggio è quello a Campo di Trens, su un antico percorso del 1646, con diverse stazioni di preghiera. Partendo dalla Parrocchiale di Vipiteno si percorre invece il Sentiero di Nostro Signore con sette stazioni fino alla chiesa di San Giacomo a Tunes. Il Sentiero dei Tigli porta i pellegrini lungo l’antico tracciato dei Reti che sale da Rio di Pusteria a Maranza fino alla chiesetta delle Tre Vergini (Aubet, Cubet e Guerre), un piccolo capolavoro di arte barocca. Il Sentiero europeo della fede, nei pressi di Bressanone, dopo 14 stazioni della Via Crucis, arriva alla deliziosa chiesetta alpina di San Cirillo. Corre invece sulla passeggiata ‘Karlspromenade’, in direzione Luson, il Sentiero dei Salmi con nove stazioni. PERCORSI IN ALTA QUOTA – L’Alta Valle Isarco, ai piedi del Brennero, offre anche spettacolari escursioni in quota, su scenografiche alte vie. Come l’ “Alta Via del Tirolo” che parte da Mayrhofen nel Tirolo del Nord e porta fino a Merano, passando per l’Alta Valle Isarco. Oppure il “Sentiero Europeo 2”: 340 km in 22 tappe, lungo un percorso che parte da Innsbruck e arriva a Feltre in Veneto, passando appunto per la Valle Isarco. Una via che unisce l´Austria a tre province italiane e crea un collegamento ‘ideale’ non soltanto di sentieri, ma anche di culture. Per entrambi i percorsi esiste la possibilità di iniziare o terminare il cammino in vari punti o di fare singole tappe. In una zona inedita e poco battura, l’Alta Via di Fundres da Prati di Vipiteno porta in sei giorni attraverso un paesaggio incontaminato verso i rifugi Bressanone, Ponte di Ghiaccio e Lago della Pausa fino a Falzes in Val Pusteria. IL SENTIERO DELLE CASTAGNE – Un percorso tematico di circa 60 km che attraversa boschi misti, prati e castagneti, a mezza costa da Varna fino a Velturno, Chiusa, Villandro, Barbiano e per l’altipiano del Renon, con termine a Castel Roncolo a Bolzano. Locali per il Törggelen (in autunno) e ‘Buschenschank’, i masi con ristoro, invitano a soste golose durante tutte le stagioni. La cartina con guida e descrizione del sentiero è acquistabile a 7 euro presso il Consorzio Turistico Valle Isarco. Www. Valleisarco. Info .  
   
   
TRENTINO / SAN LORENZO ENTRA NELLA RISTRETTA CERCHIA DEI “BORGHI PIÙ BELLI D’ITALIA”  
 
Dopo Rango e Canale di Tenno ora è San Lorenzo in Banale ad entrare nella ristretta cerchia dei “Borghi più belli d’Italia”, portando così a tre il numero di paesi trentini insigniti del prestigioso riconoscimento. Istituito nel 2001 dall’Associazione dei Comuni Italiani, attraverso l’organo della Consulta del Turismo, il premio si propone di valorizzare il grande patrimonio di storia, arte, cultura, ambiente e tradizioni presenti nei piccoli centri. Numerosi sono i requisiti che un borgo deve possedere per essere inserito fra i più belli: dall’armonia architettonica del tessuto urbano alla qualità del patrimonio edilizio, dalla vivibilità ai servizi offerti, ogni singolo aspetto è preso in considerazione. San Lorenzo in Banale è un classico punto di partenza per inoltrarsi nel mondo fascinoso delle Dolomiti, le rocce calcaree "rosee all´alba e rosse al tramonto", crocevia per l’esplorazione di pareti, guglie, pinnacoli, cime, strapiombi ed anfratti suggestivi. Da tutto il paese si gode un magnifico panorama sulla Val Giudicarie e sui contrafforti meridionali del Gruppo di Brenta. Oltre a essere una porta d’accesso a questa splendida zona del Trentino, è anche perfettamente integrato nella zona termale che ruota attorno a Comano, da cui dista solo pochi chilometri. Una curiosità: tutti e tre i paesi trentini che si possono fregiare del titolo fanno parte dell’Ecomuseo della Judicaria, che si estende nel Trentino sud-occidentale. È questa un’istituzione culturale che assicura in forma permanente le funzioni di ricerca, conservazione e valorizzazione di un insieme di beni naturali e culturali, rappresentativi di questo ambiente e delle usanze che qui si sono succedute. All´interno di quest´area sono presenti ambienti naturali, elementi culturali e paesaggi "costruiti" dall´uomo nel corso dei secoli che l´Ecomuseo intende tutelare e valorizzare. Qualche esempio? Il castello di Stenico, il paesaggio della noce del Bleggio, i terrazzamenti della vite e dell´ulivo di Tenno, l´area palafitticola di Fiavé, la cascata del Varone e molto altro ancora. Anche l’enogastronomia ha il carattere dell’eccellenza: tipica di San Lorenzo in Banale è la Ciuiga, un salame composto da carne macinata e rape diventato presidio Slow Food. Www. Comano. To .  
   
   
LOMBARDIA / WEEK END NELLA NATURA: LA RISERVA NATURALE DEL PIAN DI SPAGNA, ALL´IMBOCCO DELLA VAL CHIAVENNA, AUTENTICO PARADISO PER IL BIRDWATCHING, IL TREKKING E LA BICI  
 
È una delle poche aree umide delle Alpi e per questo il Pian di Spagna è diventato un grande parco naturale. All´imbocco della Valchiavenna e della Valtellina, dove le acque turchesi del fiume Mera si tuffano nel piccolo lago di Mezzola, per poi ricongiungersi con quelle del lago di Como dopo pochi chilometri, sorge una riserva unica in Europa, rifugio di germani, folaghe, cormorani, morette, aironi, picchi rossi, picchi verdi, upupe e tante altre specie di uccelli stanziali e migratori. Un vero e proprio paradiso del birdwatching, il passatempo che consiste nell´osservare e fotografare rari volatili. Ma la piana della bassa Valchiavenna offre tante altre opportunità per un fine settimana all´insegna della natura e della tradizione storica e culturale. Per gli amanti del trekking c´è la possibilità di seguire l´itinerario storico della Via Francisca che percorre il lato occidentale del Piano di Chiavenna per 17 chilometri, tra campi coltivati fino ad arrivare alla chiesetta di S. Fedelino, costruita prima dell´anno mille. Anche la "Strada dei cavalli" che domina Verceia, le cui origini risalgono agli inizi del ´500, è un magnifico itinerario panoramico, ideale per una gita da compiere in poche ore e in sicurezza. Gli amanti delle due ruote hanno a disposizione un itinerario ciclo pedonale che dal centro storico di Chiavenna raggiunge la riserva, tra prati e mulattiere secolari, sempre lontano dalle strade aperte al traffico automobilistico. Il Consorzio per la promozione turistica della Valchiavenna propone un pacchetto turistico per un piacevole fine settimana che prevede due pernottamenti e prime colazioni, due merende energetiche per le escursioni, una guida descrittiva della riserva, cartina per le escursioni e box/deposito bici. Con un supplemento è inoltre possibile organizzare una visita guidata alla riserva naturale. Le quote vanno da 110 euro in funzione della sistemazione scelta. Info: Consorzio turistico Valchiavenna, tel. 0343. 37485 - consorzioturistico@valchiavenna. Com – www. Valchiavenna. Com - www. Viaspluga. Com - www. Madesimo. Com.  
   
   
ABRUZZO / LA PROVINCIA DI PESCARA PRESENTA IL NUOVO SITO INTENET DEDICATO AL TURISMO  
 
Nuovo strumento di promozione turistica per la Provincia di Pescara. È il sito internet dedicato - presentato questa mattina presso la Sala dei Marmi del palazzo della Provincia a Pescara. Il sito in italiano e inglese è pensato per la diffusione e la promozione delle attività del settore turismo della Provincia di Pescara. Un nuovo strumento costantemente aggiornato, ricco di informazioni sul territorio, dal cosa vedere all’enogastronomia all’accoglienza, con un data base completo delle strutture ricettive. Il sito è raggiungibile dalla pagina istituzionale della Provincia di Pescara www. Turismo. Provincia. Pescara. It. “Uno strumento che nel tempo si è reso indispensabile - afferma l’assessore al Turismo della Provincia di Pescara, Paolo Fornarola -. Utile sia come archivio delle attività della provincia nel settore della promozione turistica, sia come fonte diretta di informazione sulle novità e attività in corso. Attraverso una struttura rapida, accessibile e veloce crea un rapporto diretto fra il turista o il semplice curioso e il territorio pronto ad ospitarli”. Le sezioni del sito. In primo piano le news e gli eventi ossia novità ed appuntamenti. Il web inoltre offre informazioni sul come arrivare in provincia di Pescara, permette di scegliere il miglior posto per mangiare e dormire attraverso l’archivio di agriturismi, B&B, ristoranti, osterie e tutte le strutture ricettive. Una parte è inoltre dedicata al tempo libero, al cosa vedere fra natura, arte, percorsi e cultura. Dalla cartina della provincia di Pescara, poi, si accede alle schede dei singoli comuni per ognuno dei quali, oltre alle informazioni generali, è indicata l’area di appartenenza per una scelta diretta: cicloturismo, enogastronomia, culto e arte. Ci sono inoltre itinerari specifici dedicati all’enogastronomia e alle mini guide “La provincia in tasca”: Luoghi di culto e cultura; Luoghi della natura; Luoghi di gusti e sapori. Www. Turismo. Provincia. Pescara. It .  
   
   
VALLE D’AOSTA / APERTO UN NUOVO PERCORSO ALL’ADVENTURE PARK  
 
E’ dedicato alle Aquile e riservato a chi vuole sperimentare adrenalina pura il nuovo percorso di cui si è arricchito l’Adventure Park di Pila. Dotato di una serie di lunghe tirolesi, arditi passaggi esposti e, nell´ultimo tratto, persino di una teleferica con una campata di 75 metri promette divertimento e grandi emozioni. VAperto nell’estate del 2007 il Parco ha, fin dai primi giorni, superato ogni più rosea aspettativa per numero di visitatori. Il successo ottenuto ha spinto il team della Società delle funivie di Pila ad ampliare e arricchire le strutture del Park. Con il nuovo percorso delle Aquile salgono a 4 gli itinerari percorribili nel Parco: Scoiattoli, semplice e accessibile ai bambini; Marmotte (segnaletica verde) per i più grandicelli; Camosci (segnaletica blu) adatto a chi è più esperto; Aquile per i più temerari (segnaletica rossa). Prima di iniziare ogni percorso il personale addetto al Park tiene un breve briefing impartendo le basilari manovre di corda e le regole di sicurezza. I minorenni debbono essere sempre accompagnati. Prezzi: bambini 8 euro (altezza minima richiesta: 140 cm sino a 160 cm); ragazzi 12 euro (altezza minima richiesta 160 cm sino a 15 anni); adulti 15 euro (dai 15 anni in poi). Per altezza minima richiesta si intende la misura presa da terra sino al polso con il braccio teso verso l´alto. Orario: aperto tutti i giorni dalle 10 alle 18 (l´ultimo briefing per l´accesso al parco è alle ore 16,45). L’Adventure Park offre l’occasione a grandi e bambini di provare i propri limiti e di familiarizzare con corde, imbragature, moschettoni, ma soprattutto di divertirsi compiendo acrobazie da Tarzan, sempre con la massima sicurezza. Info: Società Impianti a fune di Pila: tel 0165/521148, info@pila. It; Consorzio turistico L’Espace de Pila, tel 0165:521055, info@pilaturismo. It - .  
   
   
CALABRIA / BORGHI AUTENTICI: PROGETTO INTEGRATO COMUNITÀ OSPITALI  
 
Oltre 100 persone il 28 luglio scorso a San Giovanni in Fiore (CS) hanno partecipato al Convegno di presentazione del Progetto Integrato Comunità Ospitali della Calabria a valere sul bando regionale Progetti integrati per la riqualificazione, recupero e valorizzazione dei centri storici della Calabria. L´iniziativa è il frutto di un forte partenariato tra sette comuni Borghi Autentici della Calabria: Badolato, Falerna, Guardavalle, Melissa, Petrizzi e Santa Caterina dello Ionio, in provincia di Catanzaro, e San Giovanni in Fiore, in provincia di Cosenza. L´iniziativa prevede un investimento complessivo di circa 33 milioni di euro per realizzare nei sette borghi coinvolti un innovativo sistema di ospitalità turistica: 154 residenze, 441 posti letto, sette Centri di Accoglienza Turistica e diversi altri servizi (ristoranti, centri per l´esposizione e la vendita di prodotti tipici, laboratori artigianali, piscine, centri wellness). .  
   
   
TRENTINO / UN TUFFO SALUTARE A MONCLASSICO  
 
Il biolago di Monclassico è una novità assoluta per la Val di Sole, ma anche per tutto il Trentino. È un’area naturale, balneabile ed ecosostenibile, dove le piante acquatiche sostituiscono l’uso del cloro per la depurazione dell’acqua. In poche parole, molto più di una semplice piscina: un luogo dove poter nuotare e divertirsi, nel pieno rispetto della natura e dell’ambiente circostante. Il principio che sta alla base del biolago è che la depurazione avviene in modo totalmente naturale: viene sfruttata la capacità autodepurativa dell’acqua grazie a piante e microrganismi, senza il bisogno di utilizzare prodotti chimici quali, ad esempio, il cloro. Lo specchio d’acqua dolce è di circa 500 metri quadrati con una profondità massima di tre metri e la temperatura media si aggira attorno ai 27 gradi. Nella zona limitrofa ci sono varie piante acquatiche che, insieme ai microrganismi garantiscono come detto la purificazione dell’acqua. L’area, interamente accessibile ai disabili, è attrezzata con un parco giochi per bambini, campo da tennis, campo da calcio, sdraio ed ombrelloni, bar con spogliatoi, docce e servizi: l’ideale per trascorrere una giornata all’aria aperta, nuotando e divertendosi in compagnia. Situato presso la zona sportiva "Cunanech", il biolago è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 18. 30 nei mesi di luglio, agosto e, nel caso in cui le temperature lo consentano, anche a settembre. Il costo dell’ingresso è di 5 euro. Www. Valdisole. Net .  
   
   
LIGURIA / A LAVAGNA (GENOVA) LA CASA MUSEO CARBONE  
 
Abitato fino alla fine del Novecento dai fratelli Siria ed Emanuele Carbone, l’appartamento al piano nobile dell’ottocentesca palazzina di via Riboli, scevro da ogni ostentazione di sfarzo, offre al visitatore un fedele documento di quello che è stato uno dei principali fondamenti della nostra società: il vivere borghese tra Otto e Novecento, ambientato qui in una dimensione prettamente domestica, nella quale un’impeccabile eleganza non oltrepassa mai la misura di una moderata discrezione. La visita si snoda attorno al Salone centrale, unica vera sala di rappresentanza della casa e fulcro della breve sequenza di camere e stanze di piccole proporzioni, confortevoli, accoglienti e gradevolmente arredate. Mobili e suppellettili originari risalgono in gran parte alla seconda metà del XIX secolo, rispecchiando quindi il gusto per la rivisitazione degli stili del passato in voga in epoca eclettica. Un ciclo di tempere risalente agli ultimi decenni del XIX secolo orna invece i soffitti con figure e temi celebrativi tipicamente liguri (spicca l’episodio con Cristoforo Colombo che presenta gli Indiani d´America alla regina Isabella nel Salone), riservando alle pareti articolati decori a cornici e quadrature. Anche i coevi pavimenti rispecchiano la tradizione ornamentale rivierasca, con vivaci mosaici a motivi geometrici e floreali. Particolare attenzione merita la raccolta di dipinti, composta per lo più da opere di area genovese databili tra il XVI e il XVIII secolo. Tra gli altri, spiccano i nomi di Bernardo Castello, Giovanni Battista Paggi, Giovanni Andrea De Ferrari, Anton Maria Vassallo e Gio Enrico Vaymer. Tra le diverse stanze, particolarmente suggestiva la Sala da pranzo, la cui destinazione conviviale è testimoniata sia dalle decorazioni con frutta e verdura del soffitto, sia dall´attuale allestimento museale, che espone la tavola elegantemente imbandita, a ricordo dei momenti di aggregazione della famiglia. Altre testimonianze dei Carbone sono offerte dalle Camere da letto dei due fratelli, nei cui ambienti sono fedelmente esposti i gioielli, le borsette e le boccette dei profumi di Siria o i volumi di arte, astronomia e filosofia di Emanuele, questi ultimi affiancati da un variegato nucleo di oggetti raccolti, con vivace curiosità eclettica, dal padrone di casa: strumenti scientifici e astronomici, orologi, scatole musicali e matrici di stampe antiche. Tempere, mosaici e dipinti compongono un’importante cornice per il ricco e abbondante arredo, vero cuore pulsante dell’abitazione, il cui fascino risiede non tanto nei particolari di un buon quadro o nell’alta qualità di una porcellana, bensì dalla resa armonica dell´insieme dei molteplici elementi, dall’eterogeneo accumulo e dalla stratificazione degli oggetti, famigliare specchio di un’unica volontà superiore, quella del gusto e della personalità dei padroni di casa. Casa Carbone si presta quindi ad un’operazione di ricerca di un passato comune, fatto non tanto di singoli capolavori, quanto di una quotidiana storia del gusto, di un domestico senso per un’epoca culturalmente degna di essere custodita e tramandata. Giunta al FAI in mediocri condizioni di conservazione, la dimora ligure ha richiesto diversi interventi in vista dell’apertura al pubblico: dal rifacimento della copertura con lastre di ardesia, al consolidamento strutturale dell’edificio, al restauro conservativo di facciata, affreschi e giardino. All´interno, una campagna di restauri ha interessato ogni aspetto di arredi e opere: dai dipinti ai mobili intagliati e dalle raccolte ceramiche ai burattini in legno realizzati personalmente da Emanuele Carbone. Indirizzo: via Riboli 14, Lavagna. Info: tel 0185/393920. .  
   
   
FRIULI VENEZIA GIULIA / LIGNANO SABBIADORO, TRA LE DESTINAZIONI BALNEARI ITALIANE CON IL MIGLIOR SERVIZIO DI ACCOGLIENZA TURISTICA  
 
A un anno dall’attestazione di merito assegnata da una ricerca del Touring Club Italiano in cui il Friuli Venezia Giulia si affermava ai primi posti per capacità di risposta e competenza dei suoi punti informativi, l’indagine commissionata da Trademark Italia, volta a valutare l’efficienza degli infopoint turistici italiani e degli addetti alla reception degli alberghi più rappresentativi, assegna un’altra medaglia al merito alla regione segnalando l’ufficio turistico TurismoFVG di Lignano Sabbiadoro come uno dei più efficienti d’Italia. L’inchiesta realizzata nel mese di luglio dall’importante società italiana di marketing turistico ha come fine quello di valutare i tempi di risposta e la qualità dell’informazioni, intesa in termini di completezza e cortesia, date ai potenziali turisti dai diversi punti di accoglienza pubblici e privati delle località balneari italiane. Nello specifico l’indagine ha analizzato le 12 destinazioni balneari più note e prestigiose d’Italia e a seguito di più contatti telefonici per la richiesta di informazioni relative alla disponibilità alberghiera, dell’analisi dei siti internet di riferimento e dell’invio di un’e-mail di richiesta di prenotazione alberghiera, sul piano dell’accoglienza, dell’informazione e del marketing pubblico e privato si è potuto evidenziare una forte carenza dell’offerta turistica italiana. Per l’estate 2008 l’indagine boccia, infatti, ben due destinazioni turistiche italiane su tre. “E’ un quadro molto critico, quasi incredibile – dichiara Aureliano Bovini, Presidente di Trademark Italia – e visto che stiamo parlando delle migliori località, delle più famose destinazioni italiane e dei migliori alberghi, l’impressione ottenuta è quella di un’industria alla deriva, proprio nel 2008, quando servirebbero dei bravi timonieri”. In un range di valutazione variabile da zero a cinque punti, il quadro complessivo le uniche destinazioni in grado di raggiungere un punteggio di merito sono Riccione, al primo posto con 3,5 punti, e Lignano Sabbiadoro, Cervia - Milano Marittima e Taormina con un punteggio di 3,3. Il dossier mette pertanto in evidenza che otto destinazioni su 12 non presentano standard qualitativi adeguati alla media della concorrenza internazionale. Sorprende in particolar modo il risultato ottenuto dalla località sarda di Porto Rotondo che, tra accoglienza pubblica e privata, si aggiudica un modestissimo punteggio di 1,6. Serietà e professionalità degli operatori dell’ente regionale TurismoFVG premiata per il servizio di accoglienza turistica che ancora una volta mette in risalto la destinazione turistica friulana tra le prime in Italia per la cortesia dimostrata nel diffondere l’informazione ai potenziali turisti. .  
   
   
TRENTINO-ALTO ADIGE / SANTUARI E PELLEGRINAGGI DEI LADINI E DELLE GENTI MOCHENE E CIMBRE  
 
L’opera dal titolo “Santuari e pellegrinaggi dei ladini e delle genti mòchene e cimbre” è il frutto di una minuziosa ricerca voluta dall’assessorato per le Minoranze Linguistiche della Regione e condotta dal prof. Fiorenzo Degasperi. La ricerca approfondisce innanzitutto la “geografia del sacro”, ovvero tutte le vie che sin dall’antichità venivano percorse a scopo devozionale dai pellegrini e si sofferma poi sulla storia delle origini dei santuari dei ladini e delle popolazioni mòchene e cimbre dedicando un capitolo a ciascun ambito geografico. Il libro (presentato sabato 26 luglio a Pietralba nel corso di un importante convegno sul tema) analizza inoltre la prevalenza del culto mariano e della figura della Vergine e illustra i riti che accompagnavano i pellegrinaggi mettendo in evidenza il grande valore relazionale che questa pratica costituiva soprattutto per popolazioni che vivevano isolate per molti mesi. “Le genti delle comunità ladina, mòchena e cimbra hanno tessuto nel corso dei secoli una vera e propria geografia del sacro fatta di strade, sentieri, incontri e scambi che conducevano ai santuari – ha spiegato l’assessore regionale per le Minoranze Linguistiche Luigi Chiocchetti aprendo i lavori del convegno – e per questo motivo abbiamo voluto, grazie anche alla collaborazione del prof. Degasperi, ricostruire queste antiche tradizioni che ci aiutano a comprendere le sottili dinamiche sociali di un tempo mettendo in luce interessanti aspetti della vita e della cultura delle nostre comunità: approfondire la nostra storia significa rafforzare il nostro senso d’identità e di appartenenza. Questo volume ci offre una ricostruzione fedele delle nostre tradizioni, ma vuole anche stimolare nuove curiosità per ulteriori approfondimenti”. Ha preso poi la parola Padre Giuliano Temporelli, priore del santuario di Varallo (VC), che ha narrato le origini dei “Sacri Monti”, nati in principio come richiamo alla Terra Santa, ma sorti in seguito anche con riferimenti diversi quali la via crucis o il rosario. Padre Temporelli ha inoltre illustrato le caratteristiche del santuario di Varallo, primo Sacro Monte in Italia, costruito nel 1486, costituito da 45 cappelle con ben 800 statue e circa 8mila dipinti ricordando quanto sia impegnativo e costoso mantenere agibili ed efficienti tali strutture. E’ intervenuta poi la prof. Emanuela Renzetti, docente di antropologia culturale all’Università di Trento, che nella sua relazione “Percorsi di devozione e ritualità contemporanea nell’arco alpino” ha evidenziato il forte valore socio-politico esercitato dai santuari quali luoghi di incontro extraterritoriali e ne ha evidenziato lo straordinario valore sociale. “Nei santuari – ha affermato Renzetti – si incontrano persone distanti per provenienza, per estrazione sociale e per ruolo è dunque facile comprendere l’importanza di questi luoghi non solo dal punto di vista sacro, ma anche dal punto di vista delle relazioni”. Il prof. Paul Renner, docente di teologia presso l’Istituto superiore “Studio Teologico Accademico” di Bressanone, ha affrontato il tema dell’approccio ai santuari dal punto di vista sociologico evidenziando le differenze tra il passato ed il presente. Il convegno si è concluso con l’intervento dell’autore del libro, Fiorenzo Degasperi, che illustrando le motivazioni della ricerca, ha ribadito l’importanza del camminare quale mezzo di apprendimento e di scambio tra le persone. Degasperi ha anche sottolineato quanto sia importante documentare quanto avveniva in passato per non dimenticare le proprie origini. Ha chiuso i lavori Padre Lino Pacchin, rettore del Santuario di Pietralba e moderatore del convegno che ha salutato gli ospiti presenti tra i quali il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli e monsignor Pietro Farina, vescovo di Aliffe e Caiazzo. (fonte: Ufficio Stampa della Regione Trentino-Alto Adige) .  
   
   
LIGURIA / PROGETTO DI PROMOZIONE TURISTICA DEDICATO ALL’ABBAZIA DI SAN FRUTTUOSO E AL COMPRENSORIO DEI GOLFI PARADISO E TIGULLIO  
 
Principale fondazione italiana no profit per la tutela e la salvaguardia del patrimonio artistico e naturalistico del nostro Paese, il FAI - Fondo per l’Ambiente Italiano, che dal 1983 tutela e gestisce il Complesso monumentale di San Fruttuoso di Capodimonte con il contributo di Regione Liguria e Agenzia Regionale In Liguria e la collaborazione di Consorzio Portofino Coast e Incoming Liguria, ha avviato un Progetto di Promozione Turistica mirato a valorizzare la celebre Abbazia di San Fruttuoso e il Comprensorio dei Golfi Paradiso e Tigullio. Il Progetto mira a costituire una rete di rapporti che, facendo leva sul “marchio” FAI - ovvero sul patrimonio storico-culturale ad esso notoriamente legato e sul richiamo che i Beni FAI possono suscitare nei confronti di un pubblico specifico - identifichi e valorizzi il Complesso di San Fruttuoso quale catalizzatore turistico in grado di attirare visitatori nella località, ma anche di indirizzarli verso la fruizione dei servizi erogati dalle realtà presenti sul territorio, favorendone e accrescendone lo sviluppo turistico, culturale ed economico. Realizzato con il contributo di Regione Liguria e Agenzia Regionale In Liguria e la collaborazione di Consorzio Portofino Coast e Incoming Liguria, il Progetto è confluito in un catalogo che presenta il territorio in modo coordinato pur nella tipicità, specificità e forte caratterizzazione di ciascun borgo e luogo tra Genova e Moneglia, potenziale destinazione di un turismo responsabile e sostenibile, amante della natura, dell’arte, della storia. La pubblicazione, alla quale hanno partecipato l’Ente Naturale Regionale di Portofino, l’Area Marina Protetta di Portofino, il Parco Nazionale e Area Marina Protetta delle Cinque Terre, le società di navigazione (Trasporti Marittimi Turistici Golfo Paradiso snc, Consorzio Servizi Marittimi del Tigullio) e i Comuni di Genova, Bogliasco, Recco, Camogli, Portofino, Santa Margherita Ligure, Rapallo e Lavagna, offre al turista un panorama completo di tutto ciò che costituisce motivo di vanto di questo primo tratto del Levante. Arte, cultura, mare, natura, servizi turistici di alta qualità, enogastronomia, tradizioni e feste popolari: un territorio versatile che si accompagna a molteplici spunti e combinazioni di visita, e rispetto ai quali la collaborazione del FAI con importanti operatori locali ha aggiunto delle ulteriori possibilità pensate per poter rispondere alle diverse esigenze dei turisti. La visita all’Abbazia di San Fruttuoso può infatti consentire di consumare un menù degustazione a prezzo promozionale a Camogli oppure dare diritto a uno speciale sconto in abbinamento alla visita all’Acquario di Genova, per una piacevole escursione che abbina l’arte alla natura. Agli Aderenti FAI è riservato uno speciale sconto del 10% nelle strutture ricettive individuate dal Consorzio Portofino Coast e da Incoming Liguria. Il catalogo contiene inoltre pacchetti di uno o più giorni per visitare alcune meraviglie di questo tratto di riviera, con un’escursione strutturata su tre giorni che si spinge sino alle Cinque Terre. Il catalogo verrà veicolato nella versione cartacea e su CD nell’ambito delle principali fiere di settore ed educational per operatori turistici, oltre ad essere consultabile nel sito FAI e distribuito presso tutti i Beni FAI, le associazioni di categoria ASTOI, Assotravel, Assoviaggi e Fiavet, le agenzie di viaggi che già collaborano con la Fondazione e gli operatori stranieri interessati al mercato italiano, gli organizzatori congressuali, Meeting Planner, PCO ed MPI. Il Progetto avviato attorno all’Abbazia di San Fruttuoso è parte integrante di un più ampio Piano di Promozione Turistica con il quale il FAI intende valorizzare i propri Beni quali magneti turistici del territorio di cui fanno parte: un progetto di valorizzazione del e con il territorio, che consenta di indirizzare il grande richiamo storico-culturale che i Beni FAI suscitano nei confronti di un pubblico appassionato, verso tutto ciò che rappresenta la ricchezza del territorio locale, in termini di mete turistiche, storia e tradizioni, tipicità, servizi, ricettività. Progetto pilota di questo Piano di Promozione è stato, nel 2006, Benvenuti al Castello di Masino nel Canavese, che ha fatto registrare nel corso delle due prime edizioni un grande successo di pubblico, anche presso i workshop delle maggiori manifestazioni fieristiche di settore. Nell’anno 2008, sono previste la terza edizione del Progetto Benvenuti al Castello di Masino nel Canavese, la prima edizione del Progetto elaborato attorno al Castello della Manta in provincia di Cuneo e un Progetto di Promozione dedicato ai Beni FAI in Lombardia. Www. Fondoambiente. It .  
   
   
ABRUZZO / ‘CENTRI STORICI IN MUSICA’ E ‘BORGHI INCANTATI’, APPUNTAMENTI CLASSICI DELL´ESTATE IN PROVINCIA DI PESCARA  
 
Tornano i due appuntamenti storici dell’estate in provincia di Pescara: ‘Centri storici in musica’ e ‘Borghi incantati’. Dal 1 al 15 agosto, la tredicesima edizione della rassegna musicale ‘Centri Storici in Musica’. Un´edizione ricca di artisti di fama internazionale, di personaggi cari al pubblico italiano e di un variegato programma musicale. La rassegna itinerante trasforma ogni piazza della provincia in un palcoscenico all’aperto. Luoghi di esperienza e di incontro, di storia e quotidianità, che acquistano un fascino nuovo coniugati con la musica di qualità. Da Rossini a Verdi, passando per Beethoven fino a Morricone, Piovani, Piazzola e i brani che hanno fatto la storia di Sanremo, un’offerta per tutti. Enti promotori: Provincia di Pescara, assessorato alla Cultura; Regione Abruzzo, assessorato alla Cultura; Agenzia per la Promozione Culturale - Pescara/Torre de´ Passeri; Comune di Alanno; Comune di Città S. Angelo; Comune di Cugnoli; Comune di Lettomanoppello; Comune di Tocco da Casauria. Primo appuntamento dunque domani venerdì 1 agosto in piazza Quattro novembre a Città S. Angelo con Virtuosismi Italiani, orchestra filarmonica di Brasov (Danilo Rossi, viola; Pasquale Veleno, direttore). “Due proposte di qualità - afferma l’assessore provinciale al Turismo, Paolo Fornarola - all’insegna dell’impegno della Provincia nella promozione del territorio, dell’arte e della cultura. Sono due manifestazioni capaci di stupire, forti della loro esperienza e con un gran seguito di pubblico”. Con il secondo appuntamento, dal 2 al 12 agosto, le piazze dei borghi del pescarese tornano a ospitare artisti da tutto il mondo, fra acrobazie e storie da ascoltare. ‘Borghi incantati’, manifestazione giunta alla nona edizione, conferma l’impegno della Provincia di Pescara nella promozione dei territori dell’entroterra e della tradizione dell’arte di strada. Una proposta turistica che valorizza paesi che meritano di essere scoperti, ancor di più come ottima location per spettacoli come quelli in programma. Quest’anno sono 11 i borghi che fra mangiafuoco e giocolieri propongono la magia dello stupore, all’insegna del legame che si instaura fra l’artista e il pubblico. L’arte girovaga, ogni volta diversa, ogni volta unica, torna nelle piazze, per serate d’estate da ricordare. I comuni coinvolti sono Montesilvano, Collecorvino, Torre de’ Passeri, Pianella, Alanno, Manoppello, Roccamorice, Lettomanoppello, Farindola, Spoltore, Città S. Angelo. .  
   
   
FRIULI VENEZIA-GIULIA / LA "CASA DELLE FARFALLE" DI BORDANO (UD)  
 
Cinquantamila visitatori all´anno, 300mila da quando la struttura ha aperto, nell´aprile del 2003: sono i dati ragguardevoli che fanno della "Casa delle farfalle" di Bordano, paesino della provincia di Udine che guarda alla Carnia, il vanto di tutto il Friuli Venezia Giulia. Si tratta, infatti, di una delle poche realtà in Italia, ma anche in Europa, dove si possono ammirare - camminando in mezzo a loro - oltre 300 specie di farfalle svolazzanti in un´area protetta che riproduce l´habitat della foresta amazzonica, delle foreste pluviali asiatiche e della giungla africana. Il tutto senza dimenticare decine di animali esotici, tra cui i rari pesci africani con i polmoni, nonché alberi e fiori dei Paesi da cui questi animali provengono. «Il nostro orgoglio è che la "Casa della farfalle" si mantiene economicamente da sola, seppure con tanti sacrifici e l´impegno costante delle sette persone che la gestiscono, tra cui entomologi e agronomi» - ha spiegato il consigliere regionale e mentore della struttura Enore Picco al presidente del Consiglio, Edouard Ballaman, accompagnato nella sua visita dalla vicepresidente Annamaria Menosso e dalla consigliera Mara Piccin. «Si tratta di un´iniziativa decisamente degna di lode - è stato il commento del presidente Ballaman al termine - e questo per due ragioni. La prima è che gli amministratori di Bordano sono riusciti ad esaltare la particolarità che distingue questo piccolo paese, ovvero la presenza di centinaia di specie di lepidotteri tra il Gemonese e il monte San Simeone, la cui posizione isolata tra il fiume Tagliamento e la depressione del lago di Cavazzo condiziona il clima, e dunque la vegetazione, di questa parte del Friuli. La seconda ragione è che a Bordano si spendono 50mila euro all´anno per far arrivare le crisalidi dal Costarica, attraverso gli Stati Uniti e poi Amsterdam, acquistandole da famiglie che abitano al limitare della foresta amazzonica e che sopravvivono grazie a questo mercato controllato e solidale. Gli sforzi economici e umanitari di Bordano devono trovare il sostegno della Regione, e di ciò mi farò carico personalmente». La "Casa delle farfalle" è aperta al pubblico da marzo a ottobre, mattina e pomeriggio. Al suo interno, oltre al percorso che si snoda tra i tre giardini ricreati, si possono imparare a conoscere i segreti delle armi che i lepidotteri hanno imparato ad affinare per difendersi, dai colori più incredibili alle forme più stravaganti. Sino agli odori che certi insetti e rettili sprigionano e che, grazie a una mostra interattiva, è possibile annusare di persona. Www. Casaperlefarfalle. It .  
   
   
LIGURIA / CON PAPILLON E FIAT SEDICI ALLA SCOPERTA DI GENOVA E DEL LEVANTE LIGURE  
 
"Se dici Gusto, dici Sedici": un gioco di parole, per 16 percorsi del gusto su e giù per l´Italia alla ricerca della bottega più affascinante, del ristorante o dell´attrattiva artistica. Fiat e Papillon, che anima il sito www. Italiadigolosaria. It, propongono questo mese un itinerario vacanziero tra Genova e il Levante ligure, ovvero alla scoperta di un cammino vissuto in prima persona dal giornalista Paolo Massobrio, che entra in 16 paesi dentro a cantine, negozi, ristoranti, ma anche bellezze artistiche e curiosità conservate nell´interno di questa affascinante regione. E questo dopo la puntata di aprile dedicata al Ponente Ligure. I primi itinerari in 16 tappe sono stati dedicati alla scoperta di Valle d´Aosta, Valtellina, Monferrato, Lazio, Ponente ligure, Sardegna, Colli Euganei e Calabria, mentre il nuovo tragitto parte da Genova e dai suoi carruggi alla volta della Valpolcevera, della Val Scrivia e della Val Trebbia. Da Recco, patria della focaccia al formaggio, si prosegue verso Fontanabuona, la valle dell´ardesia, per raggiungere Camogli, San Fruttuoso e Portofino. Quindi Rapallo, Zoagli, celebre per la tradizione delle seterie, Chiavari e Lavagna. Ultime tappe la Valle Sturia, quindi Ne, dove meritano la visita le Miniere di Gambatesa, e Sestri Levante, il borgo delle favole. Tutti gli itinerari, agili e di facile utilizzo, si trovano sul sito www. Clubpapillon. It o www. Italiadigolosaria. It. Le prossime tappe in giro per l´Italia saranno Ragusa, Rimini e il Montefeltro, il Friuli Venezia Giulia. Per riceverle ed entrare nella Community di Fiat Sedici occorre andare su www. Italiadigolosaria. It, cliccare su una tappa dell´itinerario, registrarsi e… si parte! .  
   
   
LOMBARDIA - PIEMONTE / UN NUOVO ITINERARIO PER L’ESTATE: LA VISITA AI GIARDINI DELLA ROCCA E DELLE DUE ISOLE  
 
L’itinerario “verde” delle proprietà Borromeo sul Lago Maggiore si addice mirabilmente alle escursioni estive: il circuito dei “Paradisi in terra”, collocati nelle isole e alla Rocca, riserva sorprese mai prima d’ora ammirate. E’ possibile farlo con un biglietto unico seguendo un preciso itinerario dal giardino medievale della Rocca d’Angera, aperto quest’anno, al giardino all’italiana dell’Isola Bella, al parco romantico dell’Isola Madre, restaurato dopo la violenta tromba d’aria del 2006. ROCCA D’ANGERA, IL GIARDINO MEDIEVALE - All’esterno, nel grande prato fra la Rocca e le mura, si è realizzato nei mesi scorsi il primo lotto del giardino medievale che nel giro di due anni occuperà tutta l’area. Si tratta del primo vero giardino medievale realizzato in Italia. Qui sono illustrate e realizzate le varie tipologie di giardini in epoca medievale: traendo spunto dagli antichi codici e da testi di autori famosi (fra i quali Carlo Magno), i giardinieri delle proprietà Borromeo hanno realizzato, sotto la guida di esperti, un “giardino delle erbe piccole”, a ridosso dell’antica Chiesetta della Rocca: si tratta di piante medicamentose, ornamentali, profumate, che ricreano l’antico “hortus conclusus” dove si poteva conversare, socializzare, meditare o riposare. ISOLA BELLA, IL GIARDINO ALL’ITALIANA - La seconda tappa è all´Isola Bella, per ammirare il giardino barocco all´italiana, uno degli esempi più celebri e meglio conservati in Europa. Al giardino, noto in tutto il mondo, è stato da poco conferito il riconoscimento di "Più bel giardino d´Italia". La sua costruzione inizia intorno al 1630 quando un conte Borromeo decise di trasformare uno scoglio affiorante dal Lago in un luogo di delizie. Per completare l´opera sono occorsi quasi 400 anni, durante i quali sono state qui traghettate pietre da costruzione, statue, fontane, piante da ogni angolo del mondo e la terra su cui farle crescere. Il clima lacustre ha permesso la crescita di una vegetazione ricca di varietà e specie che qui hanno trovato il loro habitat: azalee e rododendri, spalliere di rose, pompelmi e arance amare, oltre a essenze rare, ormai secolari. ISOLA MADRE, IL GIARDINO ROMANTICO - L’Isola Madre con le sue piante rare e i fiori di inebriante bellezza, è un’oasi dove ritrovare serenità e benessere e riscoprire, una volta ancora, il legame indissolubile dell’uomo con la natura, che con essa muta e si rigenera. In questo giardino dell’Eden si alternano le fioriture di camelie, glicini, fior di loto, azalee… che non rappresentano solo un piacere per gli occhi, ma anche una fonte preziosa di benessere. Sull’isola Madre si ha l’impressione di essere immuni dal tempo, di trovarsi finalmente in un luogo da sempre sognato. Www. Borromeoturismo. It .  
   
   
LIGURIA / INAUGURATO IL PARCO DEL FLAUTO MAGICO  
 
Lo scorso 21 giugno è stato inaugurato il Parco del Flauto Magico di S. Margherita Ligure. Doppia festa per i bambini, per celebrare il Solstizio d’Estate e l’apertura della stagione di spettacoli per ragazzi nel Parco. Nato 10 anni fa, il parco giochi ha subito una completa ristrutturazione, grazie ai lavori di ripristino delle strutture e la globale ripitturazione. Un impegno di circa 60mila euro, che ha visto protagonista, tra gli altri sponsor, anche Arbre Magique. L’intervento di Arbre Magique in questa iniziativa non si limita solo all’aspetto economico, ma si traduce anche in un’installazione permanente di circa 30 alberi, ispirati alla famosa sagoma, alti oltre un metro e realizzati in differenti colori, veri e propri poli di attrazione per i più piccoli. Il Parco, durante i mesi di luglio e agosto sarà il palcoscenico di alcune attività culturali e ricreative, interamente dedicate ai bambini. Ma la stagione prosegue anche dopo il periodo estivo, il prossimo autunno, infatti, il Parco aprirà le porte alle scuole, che potranno organizzare visite guidate. .  
   
   
VENETO / UN’ESTATE RICCA DI EVENTI PER FALCADE E LA VAL BIOIS  
 
L’estate di Falcade e della Val Biois si presenta calda e ricca di eventi non solo per i turisti che nel mese di agosto raggiungeranno la località turistica dell’alto Agordino per trascorrere le ferie di agosto, ma anche per i valligiani che vi risiedono abitualmente. Oltre alle numerose attività da svolgere durante il giorno all’aria aperta, a piedi o in bicicletta, in montagna e tra i boschi, grazie alla sinergica collaborazione tra il Consorzio Turistico Val Biois e il Comune di Falcade, come da tradizione anche quest’anno saranno numerose le iniziative e gli appuntamenti presenti in calendario proposti ai turisti. Tra i principali, da non perdere, il grande appuntamento con la musica fissato per domenica 3 agosto con “Ron in concerto”. Il famoso cantautore italiano, vincitore in coppia con Tosca del Festival di Sanremo 1996 con la canzone "Vorrei incontrarti tra cent´anni. ", darà voce al meglio del suo vastissimo repertorio musicale a partire dalle ore 21 presso la Sala Polifunzionale di Falcade. Tra gli eventi musicali ci sarà anche la rassegna “Musica nell’agordino”, il 5 agosto presso la Chiesa di Caviola, e il 9 e 16 agosto presso la Chiesa Parrocchiale di Falcade, il circuito di musica “organistica” che tocca tutte le località della Valle del Cordevole e limitrofe. Ad attendere i più piccini ci saranno invece “i folletti della Val Biois”, con le passeggiate e i giochi alla scoperta della natura organizzate dalle guide naturalistico-ambientali del Mazarol che operano abitualmente anche all’interno del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi. L’appuntamento e il ritrovo è fissato per lunedì 4,11 e 18 agosto a Caviola, in piazza Pertini, e il 7,14 e 21 agosto in piazza del Municipio, a Falcade. Si tratta di escursioni facili tra boschi, prati e torrenti alla scoperta delle meraviglie naturalistiche della Val Biois che si svolgono tra le ore 9 e le 12. 30. La quota d’iscrizione è fissata in 6 euro a persona e la prenotazione, per motivi organizzativi, è obbligatoria entro le 18 del giorno precedente presso la sede del Consorzio Turistico Val Biois (tel 0437/599068). Per restare in tema natura da non dimenticare lo spettacolare appuntamento con la tradizione di “Se Desmonteghea” il 19, 20 e 21 settembre a Falcade. Si tratta della grande festa della smonticazione che da sempre, ogni anno, alla fine delle estate vede il ritorno in paese tra musica, giochi e folklore delle mandrie dai pascoli estivi in alta montagna. Per gli amanti del trekking e delle escursioni in quota, si ricorda che nel periodo estivo per quanto riguarda la ski area 3 Vallli saranno in funzione gli impianti di Falcade - Passo San Pellegrino. La seggiovia Molino-Le Buse resterà aperta quotidianamente fino al 31 agosto, mentre la Funivia del Col Margherita al Passo San Pellegrino sarà aperta fino al 7 settembre. Info: Consorzio Turistico Val Biois, tel 0437/599068 .  
   
   
LOMBARDIA / ESTATE E SALUTE. UN’OASI DI FRESCHEZZA AL CAM GORLINI DEL PARCO TRENNO DI MILANO  
 
Scogli, sabbia, palme con nebulizzatori e giochi d’acqua per bambini. Tre mesi di attività ricreative, da mattina fino a sera. Un’oasi e una vacanza nel verde, al riparo dall’afa, per le famiglie. E’ tutto questo e molto altro l’Oasi del Parco Trenno (zona 8). La struttura, inaugurata martedì 15 luglio, rimarrà aperta fino al 30 settembre presso il Centro aggregativo multifunzionale del Comune di via Fratelli Gorlini, all’angolo con via Giorni. Una scenografica oasi estiva di 150 metri quadrati, con giochi d’acqua, nebulizzatori rinfrescanti, sabbia e scogli, accessibile tutti i giorni dalle 9 alle 19 per attività sportive e ricreative, laboratori, corsi di ballo, ludoteca e corsi di ginnastica. Un’occasione per vivere l’estate all’insegna del benessere e del relax all’ombra delle palme o sotto il sole con servizio di sdraio e lettini, internet point, spazio lettura quotidiani, e proiezione su megaschermo del Tour de France e delle Olimpiadi di Pechino. La struttura, unica nel suo genere, è dedicata ai cittadini e alle famiglie di Milano come opportunità per vivere una vacanza nel verde, al riparo dal caldo e dall’afa cittadina. “Relax e benessere all’interno delle aree verdi cittadine: l’Oasi è una delle numerose proposte estive del Comune per i milanesi – ha detto l’assessore all’Arredo, Decoro urbano e Verde Maurizio Cadeo -. Anche chi resterà in città potrà godersi un momento di riposo al riparo dalla calura estiva in un angolo verde tutto da conoscere”. “Il Cam Gorlini è un punto di riferimento per gli anziani e le famiglie della zona – ha detto l’assessore alle Aree cittadine e Consigli di Zona Ombretta Colli -. Si tratta di un luogo dove è possibile stare in compagnia, divertirsi e cimentarsi in attività che fanno bene al corpo e allo spirito. Grazie alla collaborazione con l’Assessorato alla Salute, il Cam è stato trasformato in una vera e propria oasi capace di rendere meno calda e più sopportabile l’estate milanese”. Fitto il programma giornaliero di intrattenimento adatto a tutte le età. Anche d’estate è importante mantenersi in forma praticando, preferibilmente, una ginnastica dolce: esercizi di mobilizzazione, allungamento e correzione posturale che consentono al nostro corpo di conservare fluidità, tonicità e vitalità. Poi lo yoga, un toccasana per la salute del corpo e di appagamento per la mente. Per vivere stress free la proposta è lo Sri Sri Yoga, lo Yoga della Gioia, una nuova “tecnica” per rilassare/rigenerare il sistema nervoso e calmare la mente. Per tenersi in forma e mantenere “giovane” spirito e mente sono previste anche lezioni di danza. Tra le attività ricreative riveste particolare importanza il progetto “Correre per salute - Runner’s world”. Un punto informazioni sul tema della corsa in grado di orientare il proprio “correre” verso una direzione salutistica perché la corsa è un’attività sportiva non costosa e di facile accesso, utile per mantenere e migliorare salute e vitalità nel corso degli anni se praticata correttamente. E poi ancora trattamenti shiatsu: una buona occasione per imparare ad avere un maggiore ascolto di sé e sviluppare la capacità di interpretare i segnali che provengono dal corpo. Per i diversamente abili, Estateragazzi, un centro estivo integrato che prevede sei settimane di attività sportiva e laboratori al centro Gorlini. L’organizzazione è curata dall’Associazione l’Orma in collaborazione con Atlha Onlus, Aivu Onlus, Psa, il Sole Biricò e Giardino Fiorito. I partners sono Fondazione Minoprio, Italian FreeStyle e Runner’s World. Www. Ormasite. It .  
   
   
LAZIO / PROGRAMMA ESTATE DEL PARCO 2008: GEOVIAGGIANDO E PARCO NATURALE REGIONALE DEI MONTI SIMBRUINI  
 
Geoviaggiando nel programma Estate del Parco 2008. Un accordo per contribuire allo sviluppo promozionale del territorio del Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini. Le iniziative rivolte a tutti gli appassionati di montagna ed escursioni, hanno come scopo principale quello di far conoscere meglio un territorio alle porte della città di Roma, che offre una Natura tutta da scoprire. Fin troppo vicino a Roma il territorio simbruino, nel passato non è riuscito a conquistare l’attenzione del grande pubblico, per questo oggi punta su un rilancio in chiave naturalistica. Il calendario delle iniziative prevede passeggiate naturalistiche ed escursioni di bassa difficoltà attraverso la fitta faggeta che copre buona parte degli altopiani carsici dei Monti Simbruini. In compagnia di un geologo si offriranno gli spunti necessari per scoprire le particolarità nascoste di un territorio montano che ha tutte le caratteristiche per essere considerato una vera eccellenza. Il primo appuntamento è fissato per domenica 3 agosto alle ore 10 presso il centro visita del Parco a Monte Livata (Subiaco). Una suggestiva località a 1400 metri di altitudine, da dove è possibile partire per piccoli percorsi trekking e rilassanti passeggiate immerse nel verde. Il primo appuntamento sarà dedicato a Campo dell’Osso, da dove percorrendo un sentiero nella faggeta si scoprirà come antichi fondali marini oggi formano le vette dell’Appennino, e altopiani carsici si ricoprono di terre vulcaniche generate da antiche eruzioni. Gli appuntamenti si ripeteranno ogni domenica di agosto, per ulteriori informazioni si potrà contattare Geoviaggiando al numero 06/98183087 o l’Ufficio Comunicazione Promozione e Sviluppo ed Educazione Ambientale del Parco al numero 0774/827219/21. .  
   
   
LOMBARDIA / BELLA ESTATE DI MILANO. I “TUSANETT” AL SERVIZIO DELLA CITTA’. DAL 19 LUGLIO DARANNO INFORMAZIONI SULLE INIZIATIVE DEL COMUNE  
 
Dal 19 luglio arrivano in città i “Tusanett”, 40 studenti dello Iulm che per due mesi forniranno a milanesi e turisti, in particolare ai giovani, informazioni sulle iniziative della Bella Estate. “L’idea – ha dichiarato l’assessore allo Sport e Tempo libero Giovanni Terzi che questa mattina ha presentato il progetto – è nata per garantire l’accoglienza a milanesi e turisti anche nei mesi estivi e trova una declinazione sociale e culturale nel voler avvicinare i nostri ragazzi alle istituzioni. Non solo. Il messaggio, infatti, arriva dai giovani per i giovani, per aiutarli a vivere positivamente la nostra città, in uno scambio che porti a evidenziare critiche e migliorie per Milano”. Per tutta l’estate i “Tusanett”, facilmente riconoscibili dalle magliette con il logo della Bella Estate, saranno impegnati in diverse zone della città (Navigli, Brera, Colonne di San Lorenzo, Parco Sempione, Castello Sforzesco, corso Vittorio Emanuele, corso Genova, le stazioni del metro di Duomo, San Babila, Loreto, Cadorna e le stazioni ferroviarie Centrale e Porta Garibaldi) con il compito di orientare milanesi e non, tra i numerosi appuntamenti della Bella Estate di Milano. Attraverso un questionario i ragazzi dello Iulm raccoglieranno anche le impressioni della gente per testare il gradimento del pubblico rispetto ai singoli eventi, consentendo al Comune di verificare in tempo reale l’andamento delle diverse manifestazioni. Www. Comune. Milano. It/labellaestate .  
   
   
LOMBARDIA / PIÙ VERDE CON IL METROBOSCO, PROGETTO STRATEGICO DELLA PROVINCIA DI MILANO  
 
“Il Metrobosco” è il nome dato alla cintura di verde che si estenderà lungo i confini del capoluogo milanese e che creerà un nuovo equilibrio ambientale nell’area metropolitana milanese. Questo progetto strategico della Provincia di Milano, ideato dall’assessorato all’Ambiente e dal laboratorio Multiplicity. Lab del DiAP, Politecnico di Milano, rappresenta una grande idea per il benessere dell’area metropolitana milanese. E’ la proposta per un grande anello verde e continuo che ridefinirà il rapporto tra la città e il territorio della provincia milanese, attraverso la realizzazione di nuovi boschi e parchi, il ripristino dei filari nella campagna e lungo le tangenziali, per un nuovo paesaggio agrario. I vantaggi portati dalla realizzazione di “il metrobosco” sono molteplici: l’intensificazione della biodiversità vegetale e animale; la conservazione dei “corridoi ecologici” esistenti e l’apertura di nuovi; la mitigazione degli squilibri climatici; l’abbattimento dell’inquinamento sonoro e atmosferico; la cura e la manutenzione del territorio; la realizzazione di ambiti di agroenergia. Questi vantaggi sono molteplici: dalla valenza paesistica alla valenza produttiva. “Il metrobosco” è molte cose insieme, come un bosco è l’insieme di tante specie diverse. Gli agricoltori sono decisivi ai fini della realizzazione di questo progetto. La rete delle aziende agricole della Provincia rappresenta un presidio diffuso e capillare del territorio non edificato. Un presidio che può contribuire a realizzare e a curare “il metrobosco”. “Il metrobosco” assegna alle aziende agricole un ruolo chiave relativamente alla gestione delle aree a verde destinate al rimboschimento e alla rinaturalizzazione per determinare opportunità e sinergia tra chi può offrire servizi di riqualificazione dell’ambiente e del paesaggio, gli agricoltori e chi può fruirne, i cittadini. Le attuali politiche agricole comunitarie sono dirette verso una visione innovativa del rapporto tra territorio, ambiente e attività agricola. Si aprono nuove prospettive per un’agricoltura multifunzionale che può operare a favore di un riequilibrio territoriale fra città e campagna più attento alla qualità dell’ambiente e del paesaggio. In questa stessa direzione vanno le forme di rimboschimento, rinaturalizzazione e manutenzione dello spazio aperto periurbano proposte da “il metrobosco”. L’urbanistica milanese ha riflettuto in più occasioni sulla città a partire soprattutto dai suoi spazi aperti. Milano ha visto, infatti, una serie importante di studi, ricerche, progetti, piani urbanistici a scala comunale e territoriale volti ad immaginare il suo sviluppo urbano. “Il metrobosco”, che si inscrive in questa riflessione, propone un nuovo paesaggio dell’area metropolitana. Si realizza attraverso l’adesione dei soggetti pubblici e privati al progetto generale di costruzione di un anello verde di parchi e boschi intorno a Milano e vuole rappresentare il palinsesto che raccoglie, ottimizza e ricuce al suolo, i numerosi progetti di forestazione predisposti nell’area milanese. In accordo con quanto previsto dal Programma di sviluppo rurale 2007/2013 di Regione Lombardia, “il metrobosco” promuove nuove dinamiche di mercato e una maggiore propensione all’innovazione e integrazione, anche nell’ottica di aumentare il verde in pianura. Questo avviene sia attraverso la creazione di nuovi boschi sia con l’incremento dell’arboricoltura da legno e la ripresa delle utilizzazioni forestali. Metrobosco ha raccolto dopo 1 anno 293 aree per circa 845 Ha e se aggiungiamo anche le aree dei Comuni dell’area metropolitana messe a disposizione per nuove opere di compensazione e forestazione, raggiungiamo 1200 ettari pronti per diventare boschi-parchi, boschi produttivi, bochi di nuovi siepi e filari, boschi ripariali, boschi oasi naturalistiche, boschi della mobilità, boschi del paesaggio storico agricolo, boschi teconologi-ambientali, boschi spontanei… L’insieme delle adesioni al progetto ha visto anche la raccolta un significativo contributo di soggetti pubblici e privati quali Milano Serravalle, Fondazione Ospedale Maggiore, Ricoh e Fondazione Cerba per un totale di 814 ettari. In totale si tratta di 2. 860 ettari disponibili per forestazione distribuiti su 77 comuni della Provincia di Milano. In questo primo anno di attività sono state numerose le collaborazioni. Lo IEO (Istituto Europeo di Oncologia), con fondi derivanti da compensazione ambientali, ha avviato il progetto “la forestazione attorno all’abbazia di Chiaravalle” promosso dalla Provincia di Milano e Parco Agricolo Sud Milano con la consulenza del laboratorio multiplicity. Lab del DiAP, Politecnico di Milano. Gli studenti internazionali della facoltà di Architettura del Politecnico di Milano e della Scuola Politecnica di Design, hanno visitato, progettato e immaginato le future aree di “il metrobosco”; i partecipanti (architetti, e agronomi, ingegneri ambientali e associazioni locali, enti gestori di parchi, funzionari provinciali ed esperti internazionali) a un seminario internazionale a cura di multiplicity. Lab hanno dibattuto per oltre un mese di paesaggio e dei possibili scenari di “il metrobosco”; le numerose associazioni locali (“Comitato Amici di Metrobosco” del Parco della Lambretta, gli Amici del Borgo e dell’Abbazia di Chiaravalle con l’associazione Nocetum, il vivaio Pro natura, l’Istituto di Pena Minorile Beccaria, Cascina Bianca, e tanti altri) si stanno attivando per poter trasformare il sogno in realtà, i disegni in spazi aperti e fruibili sotto casa; Ricoh Italia ha effettuato una piantumazione di circa 8. 100 in un parco del comune di San Donato contenuto nel Parco Regionale Agricolo Sud Milano coprendo un´area di 19mila mq. In questa iniziativa, lo scorso mese di novembre 2007, sono stati coinvolti attivamente 100 bambini e il Comune di San Donato. Con l´iniziativa "Adotta un albero per il giardino della tua scuola" gli alunni delle scuole della Provincia di Milano sono diventati protagonisti del progetto "il metrobosco". Le azioni di piantumazione durante questa iniziativa hanno coinvolto 65 Comuni per un totale di 10mila piante autoctone della Pianura Padana e di altrettanti bambini e ragazzi coinvolti. La metà delle piante sono già state messe a dimora a novembre scorso, mentre le altre a marzo 2008. Si correla con il Progetto “Sportello Itinerante Agroambientale” (cod. AGRI. 2007-0156), cofinanziato dalla DG Agricultura della Commissione europea, che ha come obiettivo quello di promuovere la nuova Politica Agricola Comunitaria con una campagna di comunicazione mirata sia verso il grande pubblico sia verso gli agricoltori. Il progetto “il Metrobosco” rappresenta così la ricerca di un nuovo equilibrio tra coltivato, non coltivato e urbanizzato, in armonia con il principio di agricoltura multifunzionale presente nella nuova PAC. Info: metrobosco@provincia. Milano. It www. Provincia. Milano. It/ambiente .  
   
   
PIEMONTE / LA PROVINCIA DI TORINO È CULTURA: UN CIRCUITO DI “INCROCI” TRA PAROLE E UOMINI  
 
Nuova formula e nuova veste per Incroci, la rassegna teatrale promossa dalla Provincia di Torino. “Incroci” è il teatro che percorre e incontra la Provincia di Torino. Da anni un appuntamento che si muove ogni estate nei centri del territorio che circondano Torino, trenta spettacoli per realtà grandi e piccole. Un appuntamento che ritorna con una veste nuova sia per forma che per sostanza: 10 comuni, 10 rassegne tematiche di tre spettacoli ognuna. Come sempre passando per piazze o teatri, tra la gente, per portare e raccontare storie tra musica e letteratura, ma ora anche mostre e, come sempre, tanto teatro, e tutto questo fino a dicembre. “Incroci” è teatro, musica, luoghi, arte e letteratura. “Incroci 2008” attraversa la provincia di Torino in lungo e in largo. Da Collegno a Villar Perosa, da Rivalta a Macello e Maglione (Assemblea Teatro) sino a Borgaro di Susa, Rivarolo Canavese, Valprato Soana, Ingria, Ronco Canavese, Chieri e Piobesi Torinese (Teatro delle Forme). Si parte a fine giugno con Macello/Buriasco, due piccoli comuni che da anni fanno “squadra” per ciò che riguarda servizi al cittadino, progetti, cultura e manifestazioni. Tre appuntamenti e a fare da sfondo angoli molto suggestivi ed un pubblico affezionato costruito in tanti anni di incroci teatrali per terminare a dicembre a Piobesi. La rassegna, coordinata da Assemblea Teatro e Teatro delle Forme è realizzata con il concorso della Provincia di Torino, giunge alla sua undicesima edizione, coniuga l’arte al territorio e alle realtà culturali che vi operano con l’obiettivo sempre presente di una valorizzazione a tutto campo dei Comuni della provincia di Torino. .  
   
   
«UN PATTO CHE POTENZIA LA TOSCANA ENOGASTRONOMICA» FINORA 2,5 MILIONI DI CONTRIBUTI REGIONALI, IN SCADENZA FINE AGOS TO IL NUOVO BANDO  
 
Firenze - La Toscana del vino, dell’olio e dei prodotti tipici di qualità rappresenta un patrimonio fondamentale che va ancor di più valorizzato, coordinando e potenziando le attività che promuovono l’offerta turistica, diffondendo la conoscenza delle opportunità e delle produzioni nel territorio, sviluppando il turismo enogastronomico. Questo il senso dell’accordo che la Regione Toscana ha raggiunto con Federazione delle Strade del vino, dell’olio e dei sapori, Movimento turismo del vino e delle associazioni Città del vino e Città dell’olio e che il presidente Claudio Martini firma stasera a Montespertoli (Fi), presso il Centro per la cultura del vino “I Lecci”. «Un patto – afferma il presidente - che prosegue l’attività di coordinamento della Regione con le strutture attive nel campo della ! promozione e valorizzazione enogastronomica e turistica del te! rritorio , ma che ha anche un’altra importante valenza: la federazione delle strade e le altre associazioni del vino e dell’olio si impegnano infatti a svolgere in comune le iniziative promozionali per ottimizzarne l’efficacia, e a redigere dove possibile dei programmi unici. Un contributo a una migliore utilizzazione delle risorse, che si inserisce a pieno titolo nel progetto di semplificazione e razionalizzazione che stiamo attuando». Attualmente in Toscana sono in tutto 22 le Strade del vino, dell’olio e dei sapori, che associano i produttori di un prodotto di un determinato territorio. Dopo la costituzione a partire dal 1996, con la legge regionale 69, delle Strade del vino in concomitanza con l’avvio del sistema dell’agriturismo, nel 2003 si è voluto dare ai produttori un altro strumento per valorizzare le produzione di qualità, in gran parte di nicchia. In pratica, le strade del vino hanno la possibilità di in! tegrarsi con altri prodotti del territorio costituendo una mappa di promozione articolata e diffusa. Accanto a 10 Strade del Vino (Carmignano, Chianti Rufina e Pomino, Colli di Candia e Lunigiana, Colline Pisane, Costa degli Etruschi, Nobile di Montepulciano, Montespertoli, Terre di Arezzo, Vernaccia di San Gimignano, Val d’Orcia) e a 1 dell’Olio (Monti Pisani), ce ne sono 3 che abbinano olio e vino (Montalbano, Lucca e Montecarlo, Chianti classico), 4 dei Sapori (Valtiberina per il tartufo, il vitellone bianco dell’Appennino centrale e il miele, Casentino per il vitellone bianco e il prosciutto, Mugello per il marrone e Val di Merse per prosciutto e salame di cinta senese). 3 sono le strade del vino e dei sapori (Monteregio di Massa Marittima, Montecucco e sapori dell’Amiata e Colli di Maremma) e 1 quella che integra sapori e colori (Appennino pistoiese). Una realtà importante che associa circa 2. 000 imprenditori e enti prevalent! emente del settore agricolo, ma anche dell’ospitalit&agr! ave;, de l commercio, della ristorazione e dell’artigianato. Da sottolineare anche il fatto che la Federazione delle Strade partecipa alle più importanti manifestazioni enogastronomiche e da due anni gestisce i bandi regionali per l’erogazione dei contributi per evitarne la dispersione a pioggia: dal 1996 ad oggi ammontano a circa 2,5 milioni di euro in conto capitale a fondo perduto che hanno attivato 5,5 milioni di investimenti e realizzazioni. A fine agosto scade il bando per il 2008, 300. 000 euro per progetti di segnaletica, punti informativi, iniziative di degustazione, sagre e fiere. .  
   
   
ALTO ADIGE / LA TOURCARD, INNOVATIVO STRUMENTO DI SERVIZIO GLOBALE PER SCOPRIRE VIPITENO E LE SUE VALLATE  
 
Nel mondo del turismo si va verso l’offerta globale di servizi e di proposte. In Alto Adige, e in particolare in Valle Isarco, questa filosofia è terreno di sperimentazioni innovative, sempre tese alla massima soddisfazione e alla ‘coccola’ dell’ospite. Per esempio, per vivere le multiformi attrattive di Vipiteno e le sue vallate - fascino medievale e atmosfere moderne a Vipiteno che si coniugano perfettamente in un paesaggio che da dolce diventa ben presto maestoso nelle valli laterali di Racines, Ridanna, Giovo, Fleres e Vizze – c’è la TourCard (www. Tourcard. It ). Valida da maggio 2008, consente di accedere senza stress a diverse strutture turistiche e sportive, agli impianti di risalita, ai musei e – punto molto importante - di utilizzare esclusivamente i mezzi pubblici per spostarsi. Inoltre, novità di quest’estate, la Card diventa flessibile per un utilizzo personalizzato. Sono infatti previsti due tipi di TourCard: 3 giorni in 4 per utilizzarla 3 volte nell’arco di 4 giorni consecutivi; 5 giorni in 7 per servirsene 5 volte nell’arco di 7 giorni successivi. La carta si acquista nel proprio albergo, presso le Associazioni Turistiche di Vipiteno, Racines e Colle Isarco, e presso gli esercizi convenzionati. La formula 3 giorni in 4 costa 25 euro, per gli adulti in alta stagione, e 15 euro per i bambini dai 6 ai 12 anni. La formula 5 giorni in 7 costa 35 euro per gli adulti e 20 euro per i bambini (sempre alta stagione dal 29/6 al 26/09). Fino a 6 anni invece è gratis. Per avere un’idea di tutto quello che si può fare con la TourCard basta dare un’occhiata agli esercizi convenzionati: gli impianti di risalita di Racines, Ladurns e la Cabinovia Monte Cavallo per salire in quota, il Museo delle miniere Ridanna-Monteneve, il Museo provinciale della pesca e della caccia a Castel Wolfsthurn, il Museo civico e Museo Multscher a Vipiteno, le Cascate di Stanghe/Racines e ancora la piscina di Vipiteno e di Colle Isarco, il minigolf e alcuni noleggi bici della zona. E poi si possono usare tutti i mezzi pubblici sulla linea Brennero fino a Bressanone e lo shuttle dell’escursionista a Racines per una mobilità dolce senza lo stress della macchina. Ci sono anche delle offerte speciali niente male come le ‘Settimane delle porte aperte’ valide fino al 26 luglio e dal 30 agosto al 13 settembre che comprendono sette giorni in mezza pensione in tre stelle, più la TourCard - 5 giorni in 7 - a 320 euro a persona. Stesso pacchetto valido dal 27 settembre al 2 novembre (bassa stagione) a 287 euro. Info: Consorzio Turistico Valle Isarco, tel 0472/802232, info@valleisarco. Info www. Valleisarco. Info .  
   
   
LOMBARDIA / NUOVA INIZIATIVA DEL COMITATO ORGANIZZATORE DI “VARESE 2008”: ATTIVATO UN INFO-DESK ALL’AEROPORTO DI MALPENSA  
 
L´annunciato potenziamento delle attività di comunicazione promosse dal Comitato Organizzatore dei Mondiali di ciclismo Varese 2008 produce nuovi, significativi effetti. I viaggiatori che atterrano all´Aeroporto della Malpensa potranno avere tutte le informazioni riguardanti i Campionati del Mondo di ciclismo su strada che Varese ospiterà dal 22 al 28 settembre. E´ stato infatti recentemente inaugurato al Terminal 1, Piano Arrivi, Porta 4, Area Meeting Point, il desk dove studenti del Liceo Linguistico Rosetum di Besozzo e dell´Istituto Professionale Alberghiero De Filippi di Varese fungeranno da "ambasciatori" di Varese 2008 sotto la supervisione di alcuni rappresentanti dell´esercito di volontari (sono oltre seicento) che fanno capo al responsabile di settore Mario Minervino. La stretta collaborazione con SEA Aeroporti Milano, che già aveva ospitato la conferenza stampa dei Mondiali, permette così di compiere questo nuovo passo per la maggior divulgazione dell’evento mondiale. A disposizione del pubblico ogni sorta di informazione: sulle gare, sugli orari, sui biglietti, sugli alberghi disponibili e sui servizi di trasporto pubblico previsti in concomitanza con i Mondiali di Varese. Un nuovo, eccellente risultato frutto della collaborazione tra il Comitato Organizzatore e SEA Aeroporti Milano. .  
   
   
TOSCANA / XII PREMIO FAIR PLAY, 1° TROFEO FAIR PLAY BENEFICO DI GOLF A POPPI (AR)  
 
Grande entusiasmo per il primo Trofeo Fair Play benefico di golf inserito nella kermesse di tre giorni del XII Premio Internazionale Fair Play “Mecenate”. Il torneo, che si è svolto nella splendida cornice del Golf Club Casentino a Poppi (AR), ha visto la partecipazione di circa 50 giocatori tra cui i soci del Club, i giornalisti dell’Associazione Nazionale Giornalisti Golfisti (AIGG) e da alcune delle leggende olimpiche in Toscana per prendere parte alla Cerimonia di consegna del Premio Fair Play “Mecenate” 2008. Il ricavato dell’evento sportivo è stato interamente devoluto a favore di enti ed associazioni benefiche locali. Curiosità tra i soci e gli ospiti del Golf club che nella gara formula “9 buche louisiana” si sono ritrovati in team con giocatori molto particolari: Frankie Frederiks, ottimo giocatore che vanta handicap 17, Bob Beamon (campione olimpico di salto in lungo a Messico 1968), Tommie Smith (campione olimpico nei 200m a Messico 1968), Domenico Fioravanti, quest’ultimo per la prima volta su un campo da golf e Ruggiero Palombo, vicedirettore de La Gazzetta dello Sport. Ma non solo: in una particolare gara di putt anche Maurizio Damilano (campione olimpico nella 20km marcia a Mosca 1980 e bronzo sia a Los Angeles 1984 sia a Seoul 1988), Livio Berruti (campione olimpico nei 200m a Roma 1960), Alberto Juantorena (campione olimpico nei 400 e 800m a Montreal 1976), Edwin Moses (campione olimpico 400m ostacoli a Montreal 1976 e Los Angeles 1984). “Devo dire che il golf è uno sport faticoso – ha dichiarato un entusiasta Domenico Fioravanti, due ori olimpici nei 100 e 200 rana a Sydney 2000 – è stata la prima volta per me e non avevo idea che camminare in campo con tanto di sacca dei ferri potesse essere così stancante! Ho anche provato l’ebbrezza di tirare sotto la pioggia: con occhialini e costume avrei fatto sicuramente hole in one!”. Più tecnico lo sprinter africano Frankie Frederiks, oro nei 100 e 200 metri a Barcellona 1992 ed Atlanta 1996: “Sono abbastanza soddisfatto, il campo è molto tecnico, con alcuni fairways lunghi e stretti e sempre in pendenza”. Questi i risultati. 1° squadra qualificata: Bramante Team – colpi 22 (Stefano Innocenti, Niccolò Innocenti, Marco Tognarini, Piero Orlandi); 2° squadra qualificata: Peruzzi Spa Team – colpi 22 (Virgilio Peruzzi, Giancarlo Calcioli, Vittorio Vezzosi, Enzo Lecconi), 3° squadra qualificata Banca Valdichiana – colpi 24 (Fulvio Benicchi, Luca Benicchi, Stefano Rocchini, Domenico Fioravanti). Primo classificato categoria “Glorie Olimpiche” Domenico Fioravanti. Secondo classificato categoria “Glorie Olimpiche”: Frankie Frederiks. Terzo classificato categoria “Glorie Olimpiche: Bob Beamon. La giornata si è conclusa con una serata di gala con cena presso il Castello dei Conti Guidi nell’antico borgo medievale di Poppi, momento dedicato anche alle premiazioni. L’evento è stato realizzato grazie alla collaborazione del Consorzio Casentino Turismo e Sviluppo, della Comunità Montana del Casentino, del Comune di Poppi e dell’ASD Golf Club Casentino. Venerdì 4 luglio lo splendido borgo medievale di Cortona (Ar) ha ospitato l’incontro dal titolo ‘Atene 2004 e Londra 2012 – impatti sociali dei più grandi eventi sportivi’ mentre alla sera, la splendida cornice di Piazza Signorelli è diventata teatro della cerimonia di consegna dei premi. .  
   
   
EMILIA ROMAGNA / OMAGGIO A MARIO SOLDATI, UN GRANDE DEL ´900, ATTRAVERSO UN PERCORSO ESPOSITIVO A VILLA SMERALDI A SAN MARINO DI BENTIVOGLIO (BO)  
 
Dopo le celebrazioni per il centenario della nascita nel 2006-2007, è l´Emilia Romagna a rendere di nuovo omaggio al mondo e alla versatile personalità artistica di Mario Soldati, figura fondamentale del ´900, scrittore, regista e sceneggiatore. Sarà inaugura, infatti, venerdì 10 ottobre 2008 presso il Museo della Civiltà Contadina di San Marino di Bentivoglio (BO), nella sede di Villa Smeraldi, la mostra “Mario Soldati – La scrittura e lo sguardo” a cura di Anna Cardini Soldati (nuora di Mario, attualmente residente proprio in provincia di Bologna con il marito Volfango Soldati) e Giuliana Zagra, in collaborazione con la Provincia di Bologna. In occasione dell’inaugurazione del 10 ottobre saranno presenti diversi ospiti del mondo della cultura e dell’enogastronomia e sarà presentato anche il libro “Viaggio in Emilia Romagna”, uscito da poco per Minerva Edizioni (realizzato in collaborazione con la Regione e la Provincia di Bologna), a cura di Anna Cardini Soldati. E’ un’antologia sulle pagine che l’autore ha ‘dedicato’ proprio a questa regione. Il libro raccoglie alcuni brani di ‘Vino al Vino’ relativi all’Emilia Romagna e poi racconti, ritratti, appunti che testimoniano il suo legame con questo territorio… “Soldati, l’Emilia-Romagna l’attraversa e ci sosta nei suoi mille viaggi per l’Italia. La regione orizzontale che prende il nome da una via e che ha come confine naturale il Po, non poteva non essere amata da Soldati”…. L’antologia, introdotta da Vittorio Emiliani e da un ricordo di Attilio Bertolucci, contiene diverse foto d’epoca scattate da Volfango Soldati alla fine degli anni ’60 nei luoghi del vino. Ma ci sono anche le immagini, tratte da vari archivi, che ritraggono Soldati con gli amici emiliani e romagnoli: Bassani, Fellini, Bertolucci, Zavattini e Longanesi. La mostra di Villa Smeraldi, che rielabora e amplia un percorso espositivo già presentato a Roma lo scorso aprile con notevole successo, sarà poi visitabile da sabato 11 ottobre fino al 7 novembre 2008. L’esposizione è incentrata su 15 grandi pannelli con testi e immagini che rimandano al complesso universo soldatiano. Le foto, tratte da vari archivi (privati e della famiglia), attraverso una vivace e articolata veste grafica, percorrono la vita e il lavoro dell’artista sia nei set dei suoi film che nei reportage realizzati per la televisione. Soldati, in effetti, fu un precursore delle moderne inchieste TV sulla civiltà rurale e gastronomica: i suoi programmi Viaggio lungo la Valle del Po, alla ricerca dei cibi genuini – 1957 - e Chi legge? – Viaggio lungo il Tirreno – 1960 - (questo in collaborazione con Cesare Zavattini) costituiscono ancor oggi un modello d’indagine sul campo. Completa la mostra il progetto fotografico-letterario “Lo charme di una disarmante quotidianità”, esposizione incentrata sul Soldati più intimo realizzata dal fotografo Mario Rebeschini e da Marina Zappi, che raccoglie diverse immagini di Soldati in momenti felici della sua vita. Si potrà vedere anche il bel video-album “Ritratto di Mario Soldati” realizzato da Giuliana Lonzi. Ingresso: gratuito. Sede: Istituzione Villa Smeraldi – Museo della Civiltà Contadina, via Sammarina 35, S. Marino di Bentivoglio (BO), tel 051/891050, www. Provincia. Bologna. It/cultura/vsmeraldi Orari: lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 9,30 alle 12,30, martedì e giovedì dalle ore 9,30 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 18, sabato chiuso, domenica e festivi dalle ore 14,30 alle 18,30. Come arrivare: dall´uscita Bologna Interporto dall´Autostrada A13 Bologna-Padova. Oppure dalla S. P. N. 4, Bologna - S. Giorgio di Piano – Galliera - seguendo i cartelli segnaletici "Museo della civiltà contadina". Info: Associazione Mario Soldati, cell 338/4783564, info@mariosoldati. It www. Comitatomariosoldati. It .  
   
   
ALTO ADIGE / ALLA RICERCA DEI GEODI DI TISO IN VAL DI FUNES  
 
La Valle Isarco, in Alto Adige, terra da sempre punto di passaggio, incontro e scambio tra la cultura nordica e quella mediterranea, nasconde piccole perle. Una di queste, nel cuore delle Dolomiti, è la Val di Funes, che ha saputo conservare intatte le più genuine caratteristiche del mondo alpino rurale, al cospetto di un paesaggio dolomitico incantato. E molte sono le sorprese, a cominciare dal piccolo, ma curioso museo dei minerali di Tiso, all’inizio della Val di Funes nei pressi di Chiusa. Qui si ammirano minerali e cristalli dell’arco alpino e soprattutto gli oltre 200 geodi di Tiso (‘palle’ di roccia). In effetti il genuino borghetto rurale-montano di Tiso, tra boschi e masi in vista delle frastagliate Odle, è famoso proprio per queste singolari formazioni sferiche di roccia che al loro interno spesso custodiscono cristalli bellissimi e hanno preso il nome ‘ufficiale’ da questa località della Valle Isarco. Il museo si deve in gran parte al signor Paul Fischnaller, che ha lasciato il suo lavoro primario per dedicarsi anima e corpo alla ricerca e allo studio dei minerali. In 25 anni di ritrovamenti è riuscito a raccogliere una formidabile collezione di minerali multicolori. I geodi, che toccano fino a 20 centimetri di diametro, visti dall´esterno non sembrano nulla di particolare. Ma appena vengono aperti con un colpo secco, ecco la sorpresa: svelano meravigliosi cristalli di agata ricoperti da uno strato di tufo porfirico. L´agata raggiunge infatti il massimo della bellezza dopo essere stata tagliata. Il museo espone anche una raccolta di gioielli d’agata. Particolarmente affascinante è il contrasto tra i geodi “pieni” e quelli “vuoti”. Molti dei geodi “pieni” contengono bellissime agate dalle sfaccettature e dai colori strabilianti. Ametiste e cristalli di quarzo si distinguono particolarmente per la loro limpidezza, mentre l´agata è riconoscibile per le forme geometriche. Ogni geode racchiude dunque un suo piccolo segreto di cristallo, da scoprire con una visita al museo (www. Mineralienmuseum-teis. It). ESCURSIONE NEL MONDO MINERALE A TISO – Ma dove si trovano in natura questi geodi? Una volta i geodi si trovavano nella gola del ‘Gostnergraben’, ma anche in altri siti della Val di Funes… ora la raccolta è vietata, ci vorrebbe un´attrezzatura speciale e molta fortuna, per trovarne. Fino al 30 ottobre ogni giovedì, in Val di Funes, si tengono però delle escursioni guidate sulle tracce dei geodi con punto d’incontro presso il museo alle ore 9,15. Costo 6 euro a persona compreso visita al museo, bambini fino a 15 anni 3 euro. Si cammina sul sentiero 30A e, passando per l’itinerario didattico botanico, si raggiunge la croce Wetterkreuz (svariate tipologie di brughiera stepposa). Da qui si gode di una vista panoramica incantevole sulla parte centrale della Valle Isarco. Sul pascolo comunale, larici antichi e bellissimi. Nel terreno collinare i resti di trincee e bunker costruiti nel corso della prima guerra mondiale. Attraverso il bosco si arriva al Mesner Boden (sentiero n. 1). Passando su tappeti erbosi secchi e su tufo in porfido quarzifero (la roccia madre dei geodi di Tiso) si raggiunge Lahne sopra il Gostner Graben. In uno dei luoghi di ritrovamento è consentito saggiare il terreno e ‘testare le pietre’ con l’attrezzatura fornita dal museo. Seguendo le tracce dei geodi di Tiso si ritorna in paese. Dopo una breve visita della Chiesa ‘Herz-Jesu’, recentemente restaurata, è prevista una sosta presso un albergo per uno spuntino. L’escursione è molto facile e adatta a tutti, dura circa 1 ora e un quarto e il dislivello è di 135 m. Info: Consorzio Turistico Valle Isarco, tel 0472/802232. Www. Valleisarco. Info .  
   
   
ALTO ADIGE / VALLE ISARCO PARADISO DEI BIMBI: IDEE E PROPOSTE PER TUTTI I GUSTI  
 
I sei comprensori della Valle Isarco (Vipiteno e le sue vallate, area vacanze Gitschberg Jochtal, l’altopiano delle mele di Naz-Sciaves, Bressanone e dintorni, Chiusa e dintorni e Val di Funes-Dolomiti) per l’estate 2008 sono pronti ad accogliere le famiglie con tantissime occasioni di divertimento per i piccoli ospiti. A Gitschberg Jochtal (Rio Pusteria, Maranza, Valles) i bambini sopra i 5 anni hanno la possibilità di partecipare gratuitamente a molte manifestazioni appositamente studiate per loro con l’Almen Card. Fino al 19 ottobre 2008, nelle località di Rio di Pusteria, Valles, Spinga, Maranza, Vandoies, Val di Fundres. Ecco alcune delle iniziative. Mi arrampico - Krixly Kraxly a Valles: i bambini imparano a conoscere corda, ganci e imbracatura su un prato appositamente allestito. Gli istruttori fanno costruire una piccola teleferica e perfino un ponte di corda, come gli alpinisti professionisti. Tornei, dame e cavalieri alla Chiusa di Rio di Pusteria, un tuffo nel medioevo: i bambini potranno divertirsi nel ruolo del cavaliere e della dama di corte. Gita in carrozza: Maranza si affaccia splendidamente su una verde terrazza naturale in vista di tutte le Dolomiti, dove la val Pusteria sbocca in Valle Isarco… Scenario ideale per una gita in carrozza. Un’avventura che elettrizza come non mai tutti i bambini, che possono accarezzare i cavalli e incitarli ad andare più veloci. Storie di… latte a Rodengo: una visita al maso Moarhof invita i bambini a scoprire l’affascinante mondo contadino con la lavorazione e la degustazione del burro e del latte e la possibilità di vedere da vicino i vitelli nelle stalle e ascoltare il racconto di emozionanti storie del maso. Più a sud, nei dintorni di Chiusa, in Val di Funes, con la ‘Kidi Card’ (3 euro) i bambini possono partecipare a un’incredibile serie di attività guidate, gratuitamente o con sconti fino al 50%: dall’arrampicata alle escursioni nei masi, alla scoperta dei fiori o dei geodi di Tiso. Anche a Velturno, panoramico paese che sovrasta la Valle Isarco tra Chiusa e Bressanone, fino al 9 agosto 2008, proposte per i più piccoli con le settimane attive per famiglie con la “Kiddy Card”: visita dell’agriturismo Maneggio Müllerhof dove si prova a cavalcare (il lunedì), animazione presso la piscina pubblica a Velturno e Chiusa (tutti i martedì mattina), visita di Castel Velturno (tutti i mercoledì), e si impara a fare la pizza presso l’albergo Wöhrmaurer (giovedì mattina), infine escursione e picnic per tutta la famiglia sull’Alpe di Velturno (tutti i venerdì). Il pacchetto settimanale, mezza pensione in hotel 3 stelle, va da 315 a 434 euro a persona, ma un bambino per famiglia fino a 6 anni non paga nulla; dai 6 ai 12 anni c’è la riduzione del 50%. Stessa offerta in maso: 7 giorni da 119 a 168 euro a persona. Info: Consorzio Turistico Valle Isarco, tel 0472/802232. Www. Valleisarco. Info .  
   
   
LOMBARDIA / PASSEGGIARE TRA I MILLE COLORI DI LIVIGNO, SCOPRIRE LA MONTAGNA PRATICANDO TREKKING  
 
Per gli amanti del trekking passeggiare nella natura significa ammirare, contemplare, catturare profumi e ascoltare i rumori del territorio. A Livigno, punto d’incontro del Parco Nazionale dello Stelvio e del Parco Nazionale Svizzero, le passeggiate lungo i sentieri salvaguardati e ancora vergini, daranno la possibilità all’escursionista di vivere la natura attraverso la fauna e la flora alpina. Inoltre il movimento fisico predispone alla tranquillità e permette di “rallentare” anche l’attività mentale favorendo la concentrazione e la distensione, ecco perché Livigno è meta ideale per le vacanze in montagna. Livigno non poteva non pensare a un programma interamente dedicato a questa splendida disciplina fatto di appuntamenti settimanali adatti a chi ama passeggiare senza troppa fatica. Ogni itinerario è caratterizzato da un tema e riservato a tutti i possessori della tessera Natur. Card valida fino al 30 agosto. La card viene consegnata gratuitamente ai clienti dagli albergatori o dagli affittuari che aderiscono all’iniziativa e con essa si può accedere a tutte le attività organizzate. Tra gli appuntamenti proposti: “La passeggiata delle streghe” al Baitel Plascianet soprannominato Piano delle Streghe fin dai tempi antichi. Il bosco e la vegetazione fitta che caratterizzano questa zona hanno sempre fatto galoppare velocemente la fantasia dei passanti. Interessante anche la passeggiata dal titolo “Il lago di Livigno si racconta…”, un’occasione per “rispolverare” la storia del lago artificiale, dei canaloni valanghiferi, ma anche per riscoprire la bellezza del Canale in Val Torto, esempio di natura incontaminata. “Dove il bosco la fa da padrone” è il titolo della passeggiata che si terrà presso la Sorgente Solforosa la vallata in cui il bosco di montagna si presenta in tutte le sue caratteristiche evolutive. Per i più fortunati sarà possibile nell’occasione avvistare camosci, stambecchi e caprioli. Ai ben allenati suggeriamo: “Livigno terra di parchi” la passeggiata che conduce al punto di osservazione faunistico più importante della vallata. Nel programma Junior Adventure non potevano mancare attività rivolte ai giovani dai 12 ai 18 anni, due giorni di trekking in tenda con allestimento bivacco e campeggio, giochi, storie e racconti sotto le stelle… per avventure indimenticabili. E per i più piccoli il 5 settembre passeggiata con gli asinelli alla baita per imparare a fare la marmellata. In autunno, stagione in cui Livigno si tinge di mille colori, ci sono “Le settimane del trekking” dal 1 settembre al 18 ottobre. Ricca la proposta di passeggiate ed escursioni accompagnati dalle Guide Alpine di Livigno, per vivere le suggestive sensazioni dei colori e dei suoni della montagna d’autunno. Tre i pacchetti suggeriti: Easy Mountain, Mountain e Week-end. “Easy Mountain” offre tre passeggiate brevi di una mattinata per scoprire i colori e i suoni nel bosco e nella prateria alpina di Livigno. La trasformazione della vegetazione e le abitudini particolari della fauna di montagna durante l’autunno vi accompagneranno in un’esperienza emozionante. L’appuntamento è lunedì, martedì e mercoledì mattina. Il pacchetto “Mountain” è dedicato a chi ha passione per la montagna e le lunghe passeggiate. Offre la possibilità di scegliere, ogni giorno, sempre nuove escursioni. Martedì sarà la volta dell’escursione in quota mentre giovedì il Parco Nazionale dello Stelvio. Se le vacanze le avete già fatte e il tempo libero che vi resta è poco allora si può sfruttare la formula “Week-End” per godere di un pizzico del paesaggio floro-faunistico di Livigno. Vengono proposte due passeggiate brevi il sabato pomeriggio e la domenica mattina. Per osservare e fotografare da vicino gli animali tipici di questa valle le Guide Alpine organizzano un “Safari Fotografico”: escursioni nelle selvagge vallate della zona nord di Livigno sempre all’interno del Parco Nazionale dello Stelvio per esplorare e attendere l’immagine da portare con sé per sempre. Pacchetto offerta Settimane del Trekking: soggiorni da 3 a 7 notti in hotel o appartamenti con ricche proposte di passeggiate ed escursioni accompagnati dalle Guide Alpine di Livigno. Prezzi da 205 euro a persona. Www. Livigno. Eu .  
   
   
ALTO ADIGE / ALPE DI SIUSI: IL CAMPO D’ALLENAMENTO DEI CAMPIONI APERTO A TUTTI  
 
Un intero mese (29 giugno - 27 luglio): è questo il periodo che gli atleti del Nike Team del dottor Gabriele Rosa trascorreranno sull’altopiano dell’Alpe di Siusi, in Alto Adige/Sudtirol, per il consueto stage di allenamento. È il secondo anno consecutivo che la più importante squadra al mondo di corridori di lunghe distanze sceglie come meta per il proprio lavoro estivo questa splendida località. «Si tratta di una scelta -dice al riguardo Gabriele Rosa- che non tiene conto soltanto della qualità delle strutture esistenti, ma anche della bellezza dei luoghi, della cortesia della popolazione e degli operatori che ci ospitano, di un insieme di elementi che concorrono a fare vivere l’attività fisica-sportiva nella sua migliore e più autentica dimensione». Anche per questo, e per la prima volta, la struttura di Gabriele Rosa accoglie all’Alpe di Siusi tutti coloro che, appassionati a livello amatoriale della corsa, desiderano perfezionare la loro tecnica di allenamento e di gara. A diretto contatto con lo staff di quegli stessi tecnici che curano la preparazione dei migliori maratoneti al mondo, essi potranno partecipare a una settimana di attività accuratamente programmate, alternando fasi di pratica sportiva a insegnamenti di tipo teorico, con l’aggiunta, naturalmente, di (molti) momenti di svago e di convivialità. L’iniziativa, denominata “Corri l’Alpe”, metterà a diretto contatto gli appassionati di questa disciplina con campioni del calibro di Martin Lel, Robert Cheruiyot e Samuel Wanjiru, i tre rappresentanti della squadra keniana alla maratona di Pechino. Dopo un test iniziale di Valutazione Funzionale a cura dei tecnici del Marathon Sport Center, i partecipanti all’iniziativa godranno di un allenamento personalizzato, con assistenza durante ogni fase dell’attività quotidiana, la presenza costante di un fisioterapista specializzato nell’uso della Tecarterapia e il supporto indispensabile delle apparecchiature Garmin. A conclusione di questo periodo di perfezionamento, si terrà il 20 luglio una Gara di 11 chilometri aperta a tutti i runner che, già annunciati in arrivo da molte regioni italiane, dall’Austria e dalla Germania, potranno essere accompagnati dai migliori maratoneti al mondo. .  
   
   
A PASSEGGIO TRA I SAPORI TRENTINI  
 
Da Besenello a Volano, per circa nove chilometri, attraverso campi coltivati e testimonianze del passato, con una serie di tappe, dieci per la precisione, all’insegna dei gusti e dei sapori tipici. Questo è la Magnalonga, evento giunto alla tredicesima edizione, che ogni anno coinvolge centinaia di buongustai che vogliono concedersi una domenica diversa. Lo scorso anno il tema portante della manifestazione è stato il Medioevo, mentre quest’anno menù, spettacoli e intrattenimenti culturali che fanno da cornice alla camminata hanno come filo conduttore la riscoperta degli antichi mestieri. Domenica 7 settembre il ritrovo è fissato presso il Parco Urbano di Besenello: da lì, con partenze a gruppi di cento persone ogni dieci minuti, dalle 9. 30 fino alle 13. 30, i partecipanti si muovono in direzione di Calliano e Volano. Nelle prime due tappe, poco distanti dal punto d’avvio, i partecipanti gustano prima una piccola merenda dolce e poi un antipasto più sostanzioso a base di carpaccio di trota e patate lesse. A Calliano, nel parco Europa, si mangia il primo, ovvero dei canederli con burro fuso e salvia, mentre a ridosso delle mura di Castel Pietra è il turno degli involtini di pollo con pasta di luganega e polenta. Si prosegue poi, immersi nei vigneti dell’Alta Vallagarina, con due tappe all’insegna dei formaggi trentini e dei piccoli frutti. Arrivati a Volano ecco le ultime tre soste: prima un gelato, poi le tipiche fortaie (una sorta di crêpes servita con zucchero a velo o marmellata) ed infine il caffè con la grappa per brindare alla conclusione della passeggiata. Ogni pasto è accompagnato da un gran varietà di vini provenienti dalle rinomate cantine della zona, tra cui il Merlot, la Schiava, il Cabernet, il Marzemino ed il Moscato Giallo. Info: www. Lamagnalonga. Org .  
   
   
LOMBARDIA / I PROGRAMMI 2008-09 CENTRO YOGA MANDIR DI MILANO  
 
Il Centro Yoga Mandir ha messo a punto i programmi della nuova stagione 2008-2009. Oltre ai tradizionali corsi di Hatha Yoga, Ginnastica Forgacs, Thai Chi Chuan (inizio corsi 15 settembre), e alle sedute di Yoga per la donna, Yoga in gravidanza, Yogaterapia, Yoga in azienda, Shiatsu, Massaggio Thai e Massaggio neonatale, il Centro Mandir propone numerose novità, presentate qui di seguito. Mercoledì 1 ottobre ore 19. 45 presentazione del percorso di meditazione. Anatole France scriveva: “Considero la conoscenza di se stessi una fonte di assilli, di inquietudini e di tormenti; mi sono frequentato il meno possibile. ” Chi prende in considerazione l’idea di intraprendere un cammino di meditazione, di solito, vive drammaticamente questa realtà: non riesce a ‘non frequentarsi’, ma avverte che questa convivenza con se stessi, questa frequentazione, a volte ossessiva, con i propri pensieri, spesso è fonte di sofferenza. Perché? Sarebbe forse meglio, come spesso sentiamo dire, non pensare, essere superficiali? O, forse, c’è un possibile modo diverso di stare con la propria mente-cuore? La pratica della meditazione di consapevolezza è uno strumento che suggerisce una risposta affermativa e mette il praticante in una relazione di tipo nuovo con se stesso, all’interno della quale impara a liberarsi dalla tirannia dei propri pensieri, per diventarne semplice, distaccato osservatore. La mente si acquieta, riposa nel respiro, prende rifugio nel momento presente, risvegliandoci ad una attenzione nuova per ciò che ci circonda. Il percorso si snoda attraverso una serie di incontri, uno ogni terza domenica del mese (da ottobre a maggio), della durata di un’ora e mezza circa, in cui si susseguono un’introduzione alla pratica meditativa, una meditazione seduta guidata ed una meditazione camminata. Al termine ci sarà sempre spazio per un momento di domande, confronto, condivisione. La frequenza è libera e gratuita, ma si richiede una formale iscrizione, oltre che a scopi organizzativi, al fine di rendere l’impegno più concreto. Calendario degli incontri, che si svolgeranno sempre di domenica dalle 10. 30 alle 12: 19 ottobre, 16 novembre, 21 dicembre, 18 gennaio, 15 febbraio, 15 marzo, 19 aprile, 17 maggio. Condotto da Marina Brivio, insegnante yoga e responsabile del Centro Yoga Mandir, e Barbara Biscotti, docente di Diritto Romano presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Milano Bicocca ed autrice di diverse pubblicazioni scientifiche sul tema, da molti anni pratica l’Hatha Yoga e l’Ashtanga Yoga. Attualmente partecipa alla Scuola di Formazione per Insegnanti Di Yoga diretta da Claudio Conte. Da un anno pratica il Tai Chi Chuan, secondo lo stile della Famiglia Yang. Dal 2005 pratica la meditazione di consapevolezza, frequentando la scuola di Corrado Pensa, da più di vent’anni insegnante di meditazione vipassana (in Italia presso la Associazione per la Meditazione di Consapevolezza e negli Stati Uniti presso la Insight Meditation Society). Sabato 22 novembre e sabato 29 novembre corso di ginnastica facciale e yoga per ringiovanire e tonificare il volto. La ginnastica facciale è un mezzo naturale per prevenire e contrastare la caduta del tono muscolare del volto, una delle cause dell´afflosciarsi dei tratti e della formazione delle rughe. Molto facile da fare, rilassa e migliora la circolazione sanguigna, tonifica e distende il volto. Nei due incontri, oltre gli esercizi specifici per tonificare il collo, distendere la fronte, rilassare gli occhi, tonificare le palpebre, ridare volume alle labbra e ridisegnare l’ovale del volto, si praticheranno alcune facili posizioni yoga, alcuni esercizi respiratori e alcune tecniche di rilassamento che aiuteranno a ritrovare un volto sereno, disteso e luminoso. Orario: dalle 15 alle 17. I due incontri: € 60. Condotto da Emina Cevro Vukovic, insegnante yoga. Sabato 21 febbraio:la bella età: yoga e menopausa. La menopausa non deve essere vissuta solo come la fine della fase procreativa della donna, ma va considerata come promettente inizio di una rinnovata maturità sia fisica che spirituale. Il seminario si propone di dare un’essenziale informazione medico-scientifica, alcune riflessioni sugli aspetti simbolici e culturali della menopausa ed una esperienza di pratica yoga. Orario: dalle 15 alle 18. Quota di partecipazione: € 30. Condotto da: Fernanda Pontillo, insegnante yoga. Marzo-Aprile (un sabato da definire): suono e vibrazione nella pratica yoga. Dall´ascolto dell´impercettibile vibrazione del respiro alla recitazione di alcuni mantra della tradizione indiana: una via per mettersi al centro del proprio spazio interiore, fisico e mentale, e dimorarvi quietamente. Orario: dalle 15 alle 17. 30. Quota di partecipazione: € 30. Condotto da Ada Servida Vento, insegnante yoga. Info: Centro Yoga Mandir, tel 02/89015544 .