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GIOVEDì

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Notiziario Marketpress di Giovedì 25 Novembre 2004
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LA FRANCIA VUOLE ESSERE LEADER NELLA BIOMEDICINA EUROPEA  
 
Bruxelles, 25 novembre 2004 - La Francia deve profittare della rivoluzione biotecnologica per situarsi in prima linea e conquistare una quota del crescente mercato dei medicinali biologici, sostiene l'organizzazione francese delle industrie farmaceutiche Leem. Per arrivarvi, la Leem ha preparato cinque raccomandazioni per il periodo 2002-2015, nel quadro dell'iniziativa Biomedicaments 2010 che mira a dare impulso al settore francese della biotecnologia e ad attirare investimenti stranieri in Francia. 'I prodotti biofarmaceutici sono sempre più importanti nell'innovazione farmaceutica', dichiara la Leem nel suo rapporto Biomedicaments. E aggiunge: 'Entro il 2010, dovrebbero essere a disposizione dei pazienti tra 87 e 137 farmaci ottenuti grazie alla biotecnologia. La biomedicina rappresenterà il 12% del mercato complessivo dei farmaci, un giro d'affari di circa 100 miliardi di dollari. La crescita, che supererà il 14% all'anno, porterà a quadruplicare l'attuale capacità produttiva mondiale di prodotti biofarmaceutici'. Secondo la Leem, queste prospettive aprono grandi opportunità per la Francia, in particolare quella di attrarre entro il 2010 i siti di produzione biofarmaceutica che dovranno essere creati per rispondere alla domanda mondiale. Attorno a questo sviluppo industriale, la Francia dovrebbe strutturare una rete biotecnologica efficiente e concorrenziale, sostiene l'organizzazione. La prima raccomandazione chiede di dare alle scienze della vita e alle nanoscienze la priorità assoluta nella R&s (Ricerca e sviluppo). In questa ottica, la Leem suggerisce che la nuova Agence Nationale de la Recherche (agenzia nazionale per la ricerca) spenda il 60% del suo bilancio (un miliardo di euro all'anno) per le scienze della vita, le nanotecnologie e le biotecnologie. In secondo luogo, afferma la Leem, la Francia ha bisogno di due o tre biopoli (centri biotecnologici di eccellenza) che colleghino la ricerca accademica, clinica e privata per ottenere la massa critica nelle aree fondamentali. La Leem pensa a un centro per le scienze della vita nella regione parigina, e uno per le nanoscienze a Grenoble. In parallelo, la Leem raccomanda al governo di introdurre crediti fiscali per le ricerche sullo sviluppo e la produzione di farmaci biologici. La terza raccomandazione chiede di creare un fondo nazionale per sostenere e appoggiare i primi trial clinici di prodotti biofarmaceutici in Francia. La quarta raccomandazione riguarda la messa a punto di meccanismi finanziari per aiutare a reperire gl'investimenti necessari per creare nuove fabbriche di biofarmaci. Infine, la Leem raccomanda di lanciare un piano strategico nazionale che dia impulso al reclutamento e alla formazione nel settore biotecnologico. La Leem nota anche che, pur essendo uno dei più importanti produttori di farmaci in Europa, la Francia dispone solo di sei fabbriche biofarmaceutiche. Se è vero che dar vita a una efficiente produzione biofarmaceutica nazionale richiederà investimenti notevoli (tra i 250 e i 300 milioni di euro per unità di produzione), è anche vero però che dovrebbe creare almeno 3.500 posti di lavoro in dieci anni, la metà dei quali per scienziati altamente qualificati. 'Se la Francia vuole raccogliere la sfida in un settore estremamente competitivo ed essere una volta di più tra i protagonisti nella sfera biofarmaceutica, è necessario uno sforzo immediato e continuo', conclude il rapporto. Per il testo completo del rapporto (in francese): http://www.Extranet.leem.org/uploadpublic/2004/versionrésumée.pdf  
   
   
UNA CONFERENZA SOLLECITA PIANI DI AZIONE NAZIONALI COORDINATI CONTRO IL DIABETE  
 
Bruxelles, 25 novembre 2004 - Esperti e politici hanno sollecitato un approccio europeo coordinato alla prevenzione ed alla cura del diabete, oltre ad un aumento dello sforzo scientifico. L'appello è stato formulato nel corso di una conferenza organizzata dalla Dg Ricerca della Commissione per esaminare le sfide che questa malattia presenta per la ricerca. Esistono due tipi di diabete, il tipo 1 e il tipo 2. Quest'ultimo è quello maggiormente diffuso e colpisce attualmente 38 milioni di europei, cifra che, secondo quanto ipotizza Marja-riitta Taskinen dell'università di Helsinki, in Finlandia, potrebbe passare a 44 milioni entro il 2025. 'Nel passato il diabete di tipo 2 era solitamente considerato una malattia lieve, associata all'età ed all'invecchiamento. Questa credenza ha portato ad una valutazione completamente erronea. Il diabete di tipo 2 è una delle principali cause contemporanee di disabilità prematura e di morte a causa della percentuale eccessiva di malattie cardiovascolari (Cvd). In effetti, circa l'80% dei diabetici muore a causa delle Cvd', ha aggiunto il Professor Taskinen. Nei paesi occidentali, ha spiegato, circa il 90% di casi di diabete di tipo 2 è attribuibile all'aumento di peso, e la proporzione sempre più alta di persone sovrappeso tra la popolazione ci trascina verso quella 'drammatica esplosione' della malattia a cui abbiamo assistito negli ultimi anni. Il Professor Taskinen mette sotto accusa il forte consumo da parte delle persone di cibi ipercalorici, cui si associa uno stile di vita sempre più sedentario. 'Per questo motivo, le forze e i processi basilari alla radice dell'ambiente obesogenico dovrebbero essere riconosciuti e formare l'obiettivo di un'azione al livello della Commissione europea. La sfida è combattere l'obesità per prevenire il diabete', ha concluso. Malgrado la maggiore preponderanza di questa forma della malattia, il diabete di tipo 1 è particolarmente significativo in Europa, come ha spiegato Jaakko Tuomilehto, dell'istituto di salute pubblica nazionale finlandese: 'Complessivamente, la sua incidenza è più alta nelle popolazioni europee che in altri gruppi etnici, e le percentuali massime si registrano in Finlandia e in Sardegna'. Gyula Soltész, dell'università di Pécs, in Ungheria, aggiunge: 'Il diabete di tipo 1 è di gran lunga la forma dominante di diabete tra i giovani. [...] L'incidenza nell'Europa settentrionale è la più alta del mondo, e va aumentando, specie nei gruppi di età giovanissima, da 0 a 4 anni'. Il fatto che questo aumento dell'incidenza sia avvenuto in un lasso di tempo relativamente breve, dice il Professor Soltész, suggerisce che sia da imputare a dei cambi ambientali piuttosto che genetici. 'Sono stati identificati alcuni fattori di rischio ambientali, che aumentano il rischio del diabete di tipo 1. Alcuni, per esempio il peso più elevato alla nascita ed una più forte crescita durante l'infanzia, sono fattori da mettere in relazione con il benessere. Altri includono l'età più avanzata della madre, l'introduzione precoce di proteine del latte vaccino e di cereali nella dieta del neonato, ed eventi della vita stressanti', ha aggiunto il Professor Soltész. Egli ha però concluso che, 'malgrado l'identificazione di vari fattori di rischio genetici e ambientali, il meccanismo della malattia all'origine della forma di diabete di tipo 1 resta ampiamente sconosciuto. Tutto ciò sottolinea l'urgente necessità di un ulteriore sforzo della ricerca europea sulle cause di questa importante malattia, squisitamente europea'. Il Dr Tuomilehto ha messo in evidenza una importante sfida della ricerca derivante dal drammatico effetto che gli stili di vita moderni hanno avuto sulla prevalenza di entrambe le forme di diabete. 'Le tendenze all'obesità ed alla mancanza di attività fisica sono state tali che i dati di pochi decenni fa non possono essere correttamente usati per prevederne o estrapolarne gli effetti sulle generazioni più giovani. Abbiamo bisogno di dati quanto più freschi possibile, e per tutti i paesi europei', ha obiettato. Al livello politico, Zsuzsanna Jakab, segretario di Stato del ministero ungherese della salute, ha dichiarato che le politiche per la salute in tutto il mondo debbono essere dirette alla prevenzione ed alla gestione del diabete. 'Perché questo sia possibile, dobbiamo incrementare la consapevolezza del pubblico e quella dei politici, dei decisori e dei diretti e principali interessati, in modo da fare della questione una priorità sia per la salute pubblica che per la ricerca'. La sig.Ra Jakab ha proseguito: 'Il diabete dovrebbe figurare come priorità nei programmi nazionali per la salute pubblica: dei piani di azione nazionali per il diabete dovrebbero essere basati sui risultati del workshop 2004 dell'Ue, intitolato 'Towards a European framework for diabetes prevention and care', verso un quadro europeo per la prevenzione e la cura del diabete'. A conclusione, il workshop chiede con urgenza un approccio coordinato in Europa, per cercare di influire sui governi nazionali e spingerli a sviluppare piani di azione nazionale e ad applicare standard nella cura e la prevenzione del diabete. 'Il ruolo dell'Ue può essere essenziale nel finanziare e dirigere la ricerca, dare alla questione la priorità nel quadro della strategia per la salute pubblica e migliorare l'accesso e la parità nella prevenzione e la cura del diabete', ha concluso la sig.Ra Jakab. Infolink: http://www.Eurodiabesity.org/  http://www.Euradia.org/  http://www.Europeandiabetesfoundation.org/  
   
   
MONDIAL ASSISTANCE GROUP PRESENTA LA PRIMA VALUTAZIONE DI 800 CLINICHE E OSPEDALI IN 108 PAESI NEL MONDO  
 
Milano, 25 novembre 2004 - Mondial Assistance Group, leader internazionale nell'assistenza e nell'assicurazione viaggi, tratta quasi 200.000 casi di assistenza medica ed effettua circa 27.000 rimpatri all'anno. Per ottimizzare le cure offerte ai pazienti in base alle patologie, Mondial Assistance Group ha effettuato delle valutazioni sistematiche su cliniche ed ospedali in Paesi caratterizzati da forti flussi turistici e Paesi dotati di livelli dei servizi medici bassi o irregolari. L'obiettivo è quello di fornire al team medico tutte le informazioni necessarie per prendere, nel minor tempo possibile, la migliore decisione in caso di problema medico o incidente dell’assicurato in una zona con copertura medica scarsa o inesistente. Fino ad ora sono state valutate 800 strutture mediche in 108 Paesi. Conoscere le strutture locali per prendere la decisione giusta e agire rapidamente a seconda della patologia e delle condizioni del paziente. L'impatto di una situazione che richiede assistenza medica sulla salute di una persona può variare considerevolmente a seconda dell'efficienza delle cure mediche e di dove queste si verificano. Per tale ragione, Mondial Assistance Group ha realizzato una valutazione delle principali strutture mediche nel mondo che fornisce allo staff medico i dati necessari a prendere le giuste decisioni attraverso uno strumento unico al mondo. Le informazioni raccolte sui Paesi e sulle strutture sanitarie sono disponibili sul sito Intranet di Mondial Assistance Group ad uso esclusivo dei propri 500 medici e coordinatori addetti alla gestione dei casi clinici. Il database include dati estremamente precisi: ogni struttura viene valutata accuratamente ogni anno (qualità delle cure, igiene, attrezzature, personale, contatti con i medici locali, dati amministrativi, lingue…), e alla fine viene stilata una classifica che riporta da 1 a 5 stetoscopi accanto al nome della struttura per renderne più facile l’identificazione qualitativa. L’analisi è completata con commenti e fotografie scattate dal medico del Gruppo che effettua la valutazione. Questo strumento permette ai medici di Mondial Assistance Group di individuare rapidamente e a distanza la struttura più indicata per ciascuna patologia. In questo modo, ovunque si trovi il paziente, Mondial Assistance Group è in grado di individuare all'istante gli ospedali e le cliniche migliori per trattare, ad esempio, patologie cardiache o neurochirurgiche, o trovare quelle specializzate in traumi, incidenti neurologici o gravi malattie infettive. Nell'ultimo anno sono stati visitati e valutati oltre 800 cliniche ed ospedali in tutto il mondo da parte dei 15 medici responsabili di Mondial Assistance Group. “Il nostro compito come società di assistenza ed assicurazione viaggi è di permettere ai nostri 250 milioni di clienti di viaggiare in piena fiducia, sicuri che riceveranno la migliore soluzione possibile a un problema medico in base alle condizioni locali”, dice Alain Demissy, Presidente di Mondial Assistance Group. “Questo strumento contribuisce a raggiungere questo obiettivo perché permette ai nostri medici, a seconda della condizione e della patologia del paziente e dell'ambiente medico locale, di determinare molto rapidamente se siano in grado di curarlo sul posto, o se il paziente debba essere trasferito in una struttura più adeguata o essere rimpatriato”. 58 paesi dotati di strutture di buona qualità. Mondial Assistance Group si è concentrato sulla valutazione di strutture mediche in Paesi e grandi città che attraggono turisti e residente all’estero. Durante tale valutazione sono emerse molte tendenze dai dati raccolti: La valutazione, e non è una sorpresa, mostra che la qualità dei servizi medici varia notevolmente da un Paese all'altro, e a volte persino all'interno dello stesso. Dei 108 paesi valutati, 58 possiedono strutture mediche di buona o ottima qualità. L' Africa in generale rimane un continente sottomedicalizzato con molte grandi città dotate di strutture affidabili. Il Medio Oriente è caratterizzato da livelli di assistenza sanitaria molto contrastanti, con buone strutture in alcune città visitate dai turisti. A parte i paesi in difficoltà economica, l'America Latina sta vedendo progressi nel settore sanitario nonostante standard generali non uniformi. L'asia ha un livello qualitativo più vicino agli standard occidentali, ma presenta debolezze al di fuori delle grandi città. Infine, l'Europa rimane un continente a due livelli, situazione che probabilmente cambierà nel prossimo futuro. Nel complesso, l'8% delle strutture valutate da Mondial Assistance Group ha un livello insufficiente di assistenza medica e richiede il trasferimento o rimpatrio immediato dei pazienti (1 stetoscopio). Il 22 % è in grado di trattare patologie semplici (2 stetoscopi). Il 32 % ha un livello considerato buono o adeguato a seconda della patologia (3 stetoscopi). Il 29% è considerato un buon centro di riferimento (4 stetoscopi). Infine, il 9% è considerato in grado di trattare tutte le patologie nelle migliori condizioni possibili (5 stetoscopi). Il rischio zero durante i viaggi non esiste, ma i turisti che scelgono di viaggiare con Mondial Assistance Group possono star certi di ricevere la soluzione medica migliore possibile in tutto il mondo.  
   
   
NASCE ‘OBESINFORMA’, PER UNA CORRETTA INFORMAZIONE E UN’ASSISTENZA SPECIALIZZATA NELLA LOTTA ALL’OBESITA’ CRONICA  
 
Milano, 25 novembre 2004 - A partire dal 24 novembre sono attivi il nuovo sito Internet e il numero verde del progetto italiano ‘Obesinforma’, che si propone di informare correttamente il grande pubblico relativamente alle tecniche più avanzate nel trattamento chirurgico dell’obesità. Un nuovo servizio multidisciplinare di informazione, assistenza e cura al paziente, che apre un canale diretto di consulenza a chi soffre dl peso in eccesso. L’approccio chirurgico negli stadi avanzati dell’obesità è l’unico rimedio, secondo gli esperti, in grado di assicurare un’efficace e duratura riduzione del peso corporeo e di migliorare e risolvere le malattie responsabili del drammatico incremento della correlata mortalità (diabete, ipertensione, malattie cardiovascolari, tumori). Perché, in base ai più recenti studi, chi è obeso ha una spettanza di vita ridotta di un quarto rispetto alla norma, ossia vive in media 20 anni di meno rispetto ai non obesi. Il progetto ‘Obesinforma’ intende essere un punto di riferimento nazionale e intende fornire un reale supporto all’opinione pubblica per favorire la corretta informazione e conoscenza sulla validità della chirurgia mini-invasiva per guarire dall’obesità. Visitando il sito www.Obesinforma.it gestito e supportato da un’equipe medica di primo livello, è possibile trovare informazioni che spaziano dai consigli per un corretta definizione del grado di obesità alle più recenti tecniche chirurgiche, passando per indicazioni di esperti chirurghi, indirizzi utili di centri d’eccellenza in questo settore, agevolazioni sanitarie e legali e quant’altro possa essere di supporto informativo e valido sostegno a chi cerca dei riferimenti scientifici e consulenziali nel vasto panorama della chirurgia legata alla cura dell’obesità. Lo stesso tipo di servizi, con una maggiore attenzione alla consulenza personale, sarà offerto dal numero verde 800 560 560 (lunedì-venerdì 9.00-16.30) dove un team di professionisti ed esperti di diversi ambiti disciplinari metteranno al servizio la propria decennale esperienza in questo campo rispondendo alle richieste degli utenti. Obesinforma avrà il compito di guidare chi ne ha bisogno a raccogliere le corrette informazioni sul proprio status clinico e spiegare, tramite un panel multidisciplinare di esperti, chirurghi, internisti, psicologi, nutrizionisti, fisioterapisti, riuniti in 5 centri clinici specializzati nel trattamento dell’obesità, dislocati a livello nazionale (Napoli, Roma, Vicenza, Empoli, Catania), il razionale per una terapia per la cura dell’obesità. Il grande apporto del progetto Obesinforma è racchiuso nei concetti di: 1. Consulenza scientifica 2. Esperienza medica 3. Accessibilità 4. Vicinanza Il progetto Obesinforma è nato da un’idea di un gruppo di chirurghi esperti in intervernti bariatrici (chirurgia dell’obesità), già membri del Gruppo Collaborativo Italiano per il bendaggio gastrico laparoscopico ed il palloncino intragastrico (Gilb), che da oltre cinque anni hanno costituito un network multidisciplinare di lavoro e ricerca attivo nello studio e nel trattamento dell’obesità ed hanno sviluppato tecniche originali ed avanzate di valutazione, analisi e terapia. Al network appartengono Luigi Angrisani, Primario di Chirurgia Generale dell’Asl di Napoli e Direttore dell’unità Operativa Complessa di Chirurgia Endoscopica presso l’Ospedale S. Giovanni Bosco di Napoli; Nicola Basso, Professore ordinario di Chirurgia presso l’Università di Roma La Sapienza; Franco Favretti, Primario Chirurgo e Direttore del Dipartimento di Chirurgia presso l’ospedale Regionale di Vicenza; Francesco Furbetta, Responsabile della chirurgia laparoscopica presso la Casa di Cura Chirurgica Leonardo di Empoli; Antonio Iuppa, Direttore del Dipartimento di Chirurgia Oncologica dell’istituto Oncologico del Mediterraneo, Professore presso l’università di Catania (Dipartimento di Medicina Interna e Specialistica, sezione di Endocrinologia). Grazie al network saranno posti all’attenzione della comunità scientifica di riferimento internazionale le più recenti ricerche, diagnosi e terapie mediche chirurgiche non invasive contro la malattia, mettendo a confronto esperienze e database sviluppati nell’arco di quasi 8 anni. L’intento di Obesinforma è quello di sostenere quindi una corretta campagna di informazione sulla patologia dell’obesità e sulle tecniche migliori per guarirne in modo duraturo, riacquistando un buon livello di qualità di vita, oltre ad aiutare a comprendere il razionale delle terapie, in particolare la chirurgia mini-invasiva come supporto fondamentale nella terapia dell’obesità: questa la sfida lanciata dal progetto Obesinforma.  
   
   
SONO 10.000 I MEDICI DI FAMIGLIA CHE HANNO SCELTO MILLEWIN  
 
 Roma, 25 novembre 2004 - Datamat annuncia che sono oggi 10.000 i medici di famiglia che hanno scelto di acquistare ed utilizzare Millewin, la soluzione di Dedalus, società di informatica clinico-sanitaria del Gruppo Datamat, per la gestione semplice e completa dell’ambulatorio di Medicina Generale. “La nostra soluzione è stata scelta da oltre il 40% dei medici informatizzati in Italia - dichiara Giorgio Moretti, Consigliere Delegato di Dedalus S.p.a. Si tratta di un notevole successo che abbiamo costruito in collaborazione con i medici, che colgo l’occasione per ringraziare della continua, anzi crescente fiducia. Sono loro che hanno contribuito, e contribuiscono tutt’ora, a migliorare il prodotto, segnalando le loro specifiche necessità, fornendo suggerimenti sulle direzioni di miglioramento e offrendo l’importante valutazione di chi, utilizzando la soluzione come strumento di lavoro quotidiano, ne ha potuto rilevare l’efficacia in termini di semplicità e completezza”. Grazie a Millewin, un medico oggi può gestire efficacemente una cartella clinica orientata per problemi, registrare e stampare automaticamente le ricette e qualsiasi tipo di documentazione a corredo di una visita, come certificati, consigli, accertamenti. E’ inoltre in grado di gestire nuclei familiari e di seguire passo passo l’evoluzione delle terapie continuative, grazie a segnalazioni di note, di scadenze e di eventuali interazioni e reazioni tra i farmaci prescritti. Millewin gioca un ruolo fondamentale nell’evoluzione del Sistema Sanitario Nazionale verso una sempre maggior condivisione del dato clinico-sanitario. Millewin è, infatti, integrato con tutti i progetti di informatizzazione e messa in rete delle strutture clinico-sanitarie a livello sia nazionale che regionale (Siss-lombardia, Escape-veneto, Sole-emilia Romagna, etc.). Millewin fa parte di Millennium, la suite di prodotti dedicati al supporto della Medicina Generale e del territorio, ed è realizzato con il contributo scientifico della Società Italiana di Medicina Generale (Simg) e certificato dal Consorzio Informatico per la Medicina Generale (Cimeg) e dall’Associazione Medici Diabetologi (Amd).  
   
   
ALT, SENZA FARMACI, CON L’ACUPRESSIONE (METODO P6 NAUSEA CONTROL SEA-BAND) NEL TRATTAMENTO DELLA NAUSEA GRAVIDICA  
 
 Milano, 25 novembre 2004 - La nausea e il vomito accompagnano la storia di una donna in gravidanza in almeno il 50% dei casi. Affrontare questi due sintomi può rappresentare un problema in un periodo così particolare e delicato, in cui, peraltro, è sempre sconsigliabile assumere farmaci. Fra le terapie alternative non farmacologiche per il trattamento della nausea gravidica si stanno diffondendo sempre di più l’ipnosi, l’agopuntura (introdotta dal Servizio Sanitario Nazionale nel tariffario delle prestazioni erogabili in convenzione) e l’acupressione, da utilizzare sia in abbinamento con l’agopuntura, sia come unica terapia alternativa. I numerosi studi clinici condotti in tutto il mondo, infatti, hanno dimostrato l’efficacia dell’acupressione nel ridurre la nausea e il vomito nelle gestanti, tanto che questo metodo viene ormai utilizzato da tempo, su larga scala e con buone percentuali di successo, in Paesi come gli Stati Uniti, il Canada, l’Inghilterra e l’Australia, oltre che in Cina e nei Paesi dediti tradizionalmente alle pratiche agopunturistiche. L’acupressione consiste in una pressione prolungata sul punto P6 che, nella medicina cinese, è il punto selettivo per la nausea, gli stati di vertigine e il vomito, nonché regolatore delle distonie digestive e della pressione sanguigna. Essendo l’acupressione un metodo squisitamente naturale, non presenta alcuna controindicazione né alcun tipo di effetto collaterale. Metodo p6 nausea control sea-band: l’acupressione ottimale, mediante speciale bracciali. La semplice pressione con le dita del punto P6, seppur efficace dal punto di vista profilattico, presenta inconvenienti di ordine pratico. Anzitutto, può essere praticata per un tempo limitato in quanto, ovviamente, le dita si affaticano e ciò determina un effetto anti-nausea proporzionalmente limitato nel tempo. In secondo luogo, la pressione esercitata con le dita non è costante, mentre si è constatato che una pressione costante potenzia l’effetto anti-nausea. Infine, non è tecnicamente possibile premere contemporaneamente i punti P6 su entrambi i polsi, mentre si è verificato che la pressione contemporanea potenzia l’effetto anti-nausea. E’ stata un’équipe di medici statunitensi a trovare la soluzione ideale: speciali bracciali a pressione calibrata, realizzati in un particolare tessuto elasticizzato, dotati di un bottoncino in plastica resistente la cui parte interna, a forma di cupola, deve essere posizionata sul punto P6 e premere su di esso. Era nato P6 Nausea Control Sea Band, il “Metodo di Controllo”, senza farmaci, di tutte le più diffuse forme di nausea, fra cui la nausea gravidica. Il Metodo P6 Nausea Control Sea-band è composto da due piccoli bracciali in tessuto elasticizzato che presentano nella parte interna una sferetta rigida assolutamente inerte (bottone premente o “pressore”) in grado di esercitare una pressione calibrata e continuativa sul punto P6 di ciascun avambraccio, riproducendo così, in modo continuativo, gli effetti benefici dell’acupressione. Indossando i bracciali su entrambi i polsi si deve avere solo l’accortezza di far coincidere il bottone premente con il punto P6. Tale punto si trova tre dita sotto la prima piega del polso. Per reperirlo con precisione si appoggiano l’indice, il medio e l’anulare trasversalmente sull’interno del polso, facendo in modo che l’estremità dell’anulare sia posizionata sulla prima piega flessoria del polso (la misurazione deve essere presa con le dita del soggetto interessato). Il punto P6 si trova proprio sotto l’estremità dell’indice, fra i due tendini centrali. L’attività anti-nausea ottenuta mediante acupressione è rapida, sicura e, soprattutto, assolutamente priva di effetti collaterali indesiderati. P6 Nausea Control Sea-band, quindi, non un farmaco e non interagisce con alcuna terapia farmacologia. Ecco perché, non avendo alcuna controindicazione è indicato per tutti e, in particolare, per le donne in gravidanza. P6 Nausea Control Sea-band è registrato al Ministero della Sanità come Dispositivo Medico, Classe 1ª ed è in vendita in farmacia. Prezzo al Pubblico Euro 14,90.  
   
   
ANSIE E PAURE, INTERVIENE IL PRONTO SOCCORSO PSICOLOGICO COME INTERVENIRE PER PROTEGGERE LA PSICHE NELLE DELICATE FASI SUCCESSIVE A UN EVENTO TRAUMATICO COME UN TRAGICO INCIDENTE O UN ATTO TERRORISTICO. PRESENTATI IN ESCLUSIVA I RISULTATI DI UN SONDAGGIO SULLE ‘PAURE DEI MILANESI’  
 
Milano, 25 novembre 2004 - In Italia sono circa 6 milioni le donne che soffrono di ansia in modo patologico e 4 milioni e mezzo gli uomini. Milano è stata scelta come città campione per un sondaggio che ha attraversato 10 anni di paure: dall’Aids al terrorismo. Le paure dei milanesi come sono cambiate e quali comportamenti si stanno progressivamente modificando. Se ne parlerà nel corso dell’incontro ‘Il Pronto Soccorso Psicologico’ che approfondisce i rischi delle fasi immediatamente successive a un evento traumatico. Tra gli argomenti che saranno affrontati: l’importanza del confronto con realtà internazionali toccate direttamente da atti terroristici: da Madrid a Beslan. Il processo di trasformazione della Croce Rossa per una migliore assistenza emotiva. Come intervenire sugli individui più fragili, bambini e adolescenti, di fronte alla ‘globalizzazione della paura’. L’influenza degli alimenti sull’equilibrio emotivo, tra alimenti ‘acceleranti’ e ‘rallentanti’. Interverranno: Tiziana Semplici, medico nutrizionista, presidente Associazione Culturale Essere Benessere. Fabio Sbattella, docente di Psicologia dello Sviluppo del Linguaggio e della Comunicazione presso l’università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, responsabile Master di Psicologia dell’emergenza. Vito Tùmmino, responsabile Unità Operativa di Psicologia, ospedale Sant’anna di Como, Alberto A. A. Bruno, Commissario Provinciale Croce Rossa Italiana. Cristina Silva D'entrèves psicoterapeuta dell’età evolutiva. Modera Andrea Franchini, giornalista. Milano, 25 Novembre 2004, Sala Leonardo, Palazzo delle Stelline, Corso Magenta, 61 – Ore 19.30 – 21.30.  
   
   
VICINO AL RICONOSCIMENTO EUROPEO IL TEST TOSSICOLOGICO DEL CNR SUGLI ANIMALI MENO UTILIZZO DI ANIMALI NELLA SPERIMENTAZIONE SCIENTIFICA, GRAZIE ALLA METODOLOGIA MESSA A PUNTO DALL’ITB-CNR  
 
Roma, 24 novembre 2004 - “Il giudizio positivo del direttore del Centro europeo per la validazione dei test alternativi sugli animali (Ecvam), Thomas Hartung, alla metodica cellulare per la sperimentazione tossicologica messa a punto dall’Istituto di tecnologie biomediche (Itb) del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) fa pensare ad un prossimo riconoscimento di questa tecnica come strumento valido a livello europeo per l’identificazione dei composti tossici diffusi nell’ambiente”. Così Paolo Vezzoni, autore del brevetto Cnr, commenta le espressioni di Hartung. L’itb - presso cui è stata realizzata la ricerca - si avvale anche di finanziamenti della Fondazione Cariplo e il metodo messo a punto dall’Istituto - anche con la collaborazione di ricercatori dell’Università “La Sapienza” di Roma - consente di ridurre drasticamente il numero degli animali utilizzati nei test tossicologici ricorrendo all’ingegneria genetica. Attualmente per verificare gli effetti negativi di un farmaco o di un’altra sostanza potenzialmente dannosa si ricorre a cellule animali in coltura, in particolare agli epatociti, ossia alle cellule del fegato. Il limite maggiore di questa tecnica è costituita dalla brevità della vita degli epatociti. Per ottenerne di freschi è infatti necessario estrarne continuamente dai topi. La nuova metodica consente invece di ottenere da topi transgenici cellule epatiche, che, grazie all’oncogene c-met, non perdono le caratteristiche dell’epatocita maturo e quindi adatto alla sperimentazione, ma, una volta raggiunta la differenziazione, non muoiono. “In tal modo”, spiega Vezzoni, “oltre a ridurre il numero degli animali uccisi, si semplifica il problema della standardizzazione, poiché si hanno a disposizione sempre le stesse cellule o comunque un numero limitato di linee cellulari”. Vantaggi ora riconosciuti dal direttore dell’Ecvam, un organo creato dall’Unione Europea allo scopo di andare incontro alla crescente richiesta dell’opinione pubblica di limitare l’uso degli animali nei laboratori di ricerca. “Paragonato alle attuali colture cellulari”, sottolinea ancora Hartung, “ il nuovo metodo del Cnr potrebbe risultare davvero utile per la messa a punto di un test semplice e in grado di ridurre significativamente il ricorso agli animali negli studi di tossicologia. Una volta validata, questa tecnica potrebbe costituire la base per un metodo sensibile, economico, veloce e affidabile per la valutazione precoce di un danno cellulare da agenti chimici tossici”. Un avallo, quello del direttore dell’Ecvam, che prevedibilmente prelude al via libera da parte della Commissione Europea all’adozione ufficiale del test da parte dei laboratori e industrie europee. Per informazioni: Paolo Vezzoni, tel. 02/26422614, e-mail: paolo.Vezzoni@itb.cnr.it  
   
   
A FONDAZIONE FIERA MILANO LA PRESIDENZA DELLE FIERE EUROPEE  
 
Bangkok, 25 novembre 2004 - Corrado Peraboni, Direttore Generale di Fondazione Fiera Milano, è stato eletto Presidente del Capitolo Europeo e Vicepresidente mondiale dell’Ufi, l’Unione delle Fiere Internazionali. La nomina è avvenuta nell’ambito del 71° congresso Ufi, in programma a Bangkok dal 23 al 26 novembre. L’ufi è considerata un vero e proprio marchio di qualità internazionale in ambito fieristico. Ne fanno parte 195 organizzatori, 120 centri espositivi e 39 associazioni, per un totale di 256 membri provenienti da 72 Paesi che organizzano complessivamente 629 eventi fieristici all’anno. Per meglio assolvere alla sua mission, l’Ufi ha costituito 4 Capitoli Regionali per Europa, Africa, America, Asia & Australia, ciascuno dei quali ha il compito di promuovere nuovi progetti per l’area di riferimento e portare all’interno del comitato esecutivo le proposte più innovative per la cooperazione a livello mondiale. Corrado Peraboni, nel suo primo discorso come presidente, ha introdotto brevemente gli argomenti di cui si occuperà il Capitolo Europeo durante il suo mandato. Tra questi la promozione della formazione professionale in ambito fieristico, l’attivazione di un dialogo tra le istituzioni europee e l’industria fieristica che ricopre oggi un importante ruolo anche economico e, infine, la focalizzazione dei cambiamenti globali dettati dalla competizione internazionale. Milano ha ribadito il proprio ruolo di leader mondiale nel settore fieristico – ha commentato Peraboni - grazie ad alcuni eventi innovativi come il processo di trasformazione intrapreso dal vecchio Ente Fiera Milano con la nascita, nel 2000, di Fondazione Fiera Milano e la successiva quotazione alla Borsa di Milano di Fiera Milano Spa. In parallelo Fondazione Fiera Milano sta realizzando il Nuovo Sistema Espositivo di Milano che una volta ultimato, si articolerà su due complessi: il Nuovo Polo, in costruzione a pochi chilometri da Milano e la cui inaugurazione è prevista per il 2 aprile 2005, e il Polo Urbano, cioè la parte dello storico quartiere fieristico che continuerà a ospitare manifestazioni e congressi dopo la cessione di due terzi dell’attuale area, avvenuta attraverso una gara internazionale, ormai conclusa. Nuovo Polo e Polo Urbano opereranno insieme, su una superficie complessiva di oltre 710.000 metri quadrati di pavimento, dando vita a uno dei più grandi e innovativi sistemi espositivi del mondo.  
   
   
RESTRUCTURA E PROGETTO & ARREDO SI APRONO LE DUE RASSEGNE, NEI QUATTRO PADIGLIONI DI LINGOTTO FIERE. PRESENTI 656 ESPOSITORI. IL CONVEGNO D'APERTURA SULLO STATO DELL'ARTE DELLE OPERE OLIMPICHE  
 
Torino, 25 novembre 2004 - Si aprono il 25 novembre Restructura e Progetto & Arredo, che occupano l¹intero quartiere di Lingotto Fiere. La giornata inaugurale è caratterizzata da un importante convegno che avrà inizio alle ore 10.45 nella Sala Blu all'interno del Padiglione 2 - dal titolo: "Opere Olimpiche e Infrastrutture per lo sviluppo di Torino e del Piemonte. Lo stato dell'arte". Vi partecipano: Franco Maria Botta Assessore Regionale alla Pianificazione del Territoriale dell¹Area metropolitana e Edilizia Residenziale Silvana Sanlorenzo Assessore Provinciale alla Pianificazione Territoriale, Difesa del Suolo e Protezione civile Daniele Vaccarino Membro di Giunta Settore Artigianato della Camera di Commercio di Torino Mimmo Arcidiacono Presidente dell¹Agenzia Torino 2006 Mario Piovano Vice Direttore Generale dell¹Agenzia Torino 2006. Aprirà i lavori Marco Zanoni, direttore commerciale di Promotor International organizzatore dei due saloni. Le due manifestazioni raccolgono un totale di ben 656 aziende che coprono un arco di attività molto vasto, dalle grandi macchine per l¹edilizia, al software per gli architetti, alla fornitura di tutti i materiali legati alle ristrutturazioni, all¹arredamento tradizionale e di tendenza sino agli artigiani del vetro e del restauro ligneo. Nelle specifico sono 446 gli espositori per Restructura, 80 per Progetto & Arredo nel settore arredamento e complementi e 130 per il settore degli Artigiani dell¹Eccellenza del Piemonte. Questi ultimi sono presenti a entrambe le manifestazioni, con Progetto & Arredo che ospita la parte espositiva e Restructura che è sede per l'attività di "laboratorio".. Due rassegne che sono dedicate sia al mondo dei professionisti con 28 convegni sui più attuali problemi del settore e sulle nuove tecnologie, sia al pubblico che vuole documentarsi in vista di una ristrutturazione e sulle conseguenti modifiche e integrazioni all¹arredamento della casa rinnovata. I Saloni Restructura e Progetto & Arredo osserveranno i seguenti orari: 25, 26, 27 novembre: dalle ore 10 alle 22 28, 29 novembre: dalle ore 10 alle 20 Con un solo biglietto (intero 7.5 euro e ridotto 6 euro) si potranno visitare entrambe le rassegne.  
   
   
TEATRO IN MATEMATICA: I NUMERI PRIMI E LA CRITTOGRAFIA  
 
Milano, 25 novembre 2004 - "Ho voluto capire i cuori degli uomini. Ho voluto sapere perché le stelle brillano. E ho cercato di comprendere il potere pitagorico per il quale il numero esercita il proprio impero sul flusso." Bertrand Russell “Le forme del matematico, come quelle del pittore devono essere belle; le idee, come i colori o le parole, devono accordarsi armoniosamente.” ( G.h. Hardy - Apologia di un matematico) Grazie all’esperienza decisamente positiva della scorsa stagione, continua l’esplorazione della Matematica attraverso il Teatro di Maria Eugenia D’aquino, confortata dall’ottima accoglienza del pubblico e di illustri esponenti del mondo ‘matematico’, che hanno molto apprezzato l’iniziativa suggerendo nuovi spunti. Silvia Roncoroni, redattrice del sito matematica.Uni-bocconi.it, uno dei più autorevoli per la divulgazione della matematica, nella sua recensione agli appuntamenti dello scorso anno ha scritto: “In questa frase di Hardy (vedi citazione iniziale) è racchiusa la chiave per comprendere perché la matematica può diventare oggetto di uno spettacolo teatrale. In scena la Matematica perde la dimensione di scienza austera e accessibile solo a pochi iniziati; emerge con forza la bellezza e il fascino che le sono propri e diventa materia esplorabile e comprensibile a tutti. Comprensibile, ma non banale, questo è il rischio che si corre. Rischio evitato dallo spettacolo Teatro in Matematica all’ Arsenale dove la capacità espressiva del teatro e il sapere matematico si sono ‘fidanzati’, come dice la curatrice, dando vita ad un sodalizio che speriamo duri nel tempo...Magari con un matrimonio!” Quale miglior descrizione della natura degli incontri? Il ‘disegno drammaturgico’ degli incontri è di Riccardo Mini, giovane e già affermato talento della nuova drammaturgia italiana. La consulenza ‘matematica’ è a cura del Prof.alberto Colorni, Docente di Ricerca Operativa del Politecnico di Milano, presente agli incontri. Mercoledì 1 dicembre 2004 ore 14.30 “Teatro In Matematica: I Numeri Primi e la Crittografia” a cura di Maria Eugenia D’aquino; con Maria Eugenia D’aquino e il Prof. Alberto Colorni; drammaturgia a cura di Riccardo Mini; consulenza matematica del Prof. Alberto Colorni, docente di Ricerca Operativa al Politecnico di Milano; regia di Valentina Colorni; regia di Valentina Colorni. Infolink: www.Teatroarsenale.org  
   
   
ALLA GAMEC – GALLERIA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA DI BERGAMO INCONTRO TRA GETULIO ALVIANI – LUCIANO CARAMEL – GILLO DORFLES  
 
Bergamo, 25 novembre 2004 - Prosegue il ciclo di “Incontri alla Gamec” con la conferenza di mercoledì 1 dicembre 2004 alle ore 18.00 presso lo Spazio Parolaimmagine della Gamec tra Getulio Alviani, Luciano Caramel e Gillo Dorfles. “Incontri alla Gamec” è il ciclo di incontri di approfondimento legati ai temi centrali delle mostre temporanee in corso mettendo a confronto artisti, critici e curatori del panorama artistico contemporaneo. In occasione dell’antologica dedicata a Getulio Alviani - alla Galleria fino al 27 febbraio 2005 - le tematiche dell’Arte Programmata, di cui Alviani è uno dei principali esponenti, saranno il punto di partenza per l’artista stesso di raffrontarsi rispetto alle posizioni di Caramel e Dorfles. Brevi Profili Biografici Dei Relatori Getulio Alviani è stato tra i principali animatori del dibattito estetico sull’Arte Programmata a livello internazionale sin dall’inizio degli anni Sessanta. Invitato più volte alla Biennale di Venezia (1964, 1984, 1986 e 1993) e a Documenta 4 a Kassel (1968), nel 1965 partecipa a The responsive eye, la mostra al Moma di New York che consacra sul fronte internazionale l’Arte Programmata. La stessa istituzione, nel 2000, lo include nella mostra Open Ends, tra gli artisti che meglio rappresentano gli ultimi 50 anni di storia dell’arte sul finire del secolo scorso. Dal 1981 al 1985 dirige il Museo d'Arte Moderna di Ciudad Bolivar, in Venezuela, interamente dedicato all’arte costruttivista. Negli ultimi anni si interessa quasi esclusivamente a progetti di architettura e svolge un’intensa attività culturale con scritti ed esposizioni riguardanti le ricerche dei maggiori protagonisti d’arte visuale e concreta. Luciano Caramel critico, storico dell’arte e curatore. È professore ordinario di Storia dell’arte contemporanea all’Università Cattolica di Milano e Brescia e ricopre la carica di Direttore dell’Istituto di Storia dell’Arte Medioevale e Moderna alla Cattolica di Milano. Tra le numerose mostre e pubblicazioni da lui curate si citano: nel 2003 la mostra itinerante Medardo Rosso, Le origini della scultura moderna tenutasi prima al Mart di Rovereto e quindi alla Gam di Torino e, nel 2002, Mario Radice (1898-1987) – Retrospettiva a Como - Palazzo del Broletto e Casa del Fascio ed il catalogo relativo. Nello stesso anno è curatore della mostra La Scultura Lingua Viva. Arturo Martini e il rinnovamento della scultura in Italia nella seconda metà del Novecento all’Area Espostitiva ex Kaimano di Acqui Terme (Alessandria). Gillo Dorfles artista e autore di numerosi saggi di estetica, a partire dagli anni Trenta svolge un’intensa attività di critica d’arte e saggistica. Nel 1948 fonda – con Monnet, Soldati e Munari – il Mac (Movimento Arte Concreta). La sua attività di studioso e di critico – è ordinario di estetica presso le Università di Milano, Trieste, Cagliari - si evidenzia attraverso numerose pubblicazioni a contenuto storico-filosofico e antropo-sociologico. Vincitore di numerosi premi tra i quali il Compasso d’oro e il Travel Grant for Leader and Specialists dello State Department (1954), è Accademico onorario di Brera, membro della Academia del Diseño di Città del Messico, Fellow della World Academy of Art and Sciences, Dottore honoris causa del Politecnico di Milano e dell’Universitad Autonoma di Città del Messico. Infolink: www.Gamec.it  
   
   
MOSTRA: CAMILLE PISSARRO. IMPRESSIONI INCISE-BROLO CENTRO D'ARTE E CULTURA  
 
Venezia, 25 novembre 2004 – Camille Pissarro. Impressioni incise è il primo grande appuntamento del Brolo Centro d'Arte di Cultura in calendario nel 2005, anno che segna il quinto anno di attività del Centro - fu inaugurato, infatti, il 19 febbraio 2000. Promossa dalla Città di Mogliano Veneto e curata dal Direttore del Brolo, Casimiro Di Crescenzo, questa mostra conta sul sostegno di Lionel Pissarro, pronipote dell'artista, e si avvale di un prestito eccezionale di opere da parte della Biblioteca Nazionale di Francia e del Musée Pissarro de Pontoise. Per sottolineare l'importanza dei prestiti, queste due istituzioni e l'Ambasciata di Francia hanno concesso ufficialmente il proprio patrocinio. L’esposizione gode inoltre del contributo del Corriere del Veneto – Rcs Pubblicità. La mostra presentata il 23 novembre in conferenza stampa, aprirà il prossimo 6 febbraio. Si tratta di oltre 90 opere tra le più rappresentative dell’opera grafica di Pissarro, riunite al Brolo in una esposizione di esclusivo interesse. Tra le opere esposte al Centro d’Arte e Cultura di Mogliano vi saranno alcuni tra i migliori lavori creati da Pissarro, riconosciuti capolavori della grafica impressionista. Particolare segnalazione meritano i prestiti delle 6 matrici lavorate dall’artista, per la prima volta esposte in Italia. Il titolo dell’esposizione è tratto da una lettera di Pissarro al figlio Lucien in cui scrive: "Credo che non ti sarà facile far capire alla gente che non sono un incisore; queste sono semplicemente delle impressioni incise". Tra tutti gli impressionisti, Pissarro è quello che con più assiduità si è dedicato all'arte della stampa, meritandosi pienamente il titolo di peintre-graveur. L'incisione all'acquaforte e la litografia fanno parte integrante della sua attività artistica e l'autore, a partire dai primi saggi del 1863, non ha mai cessato di ricorrere a queste tecniche. Centonovantaquattro opere, senza contare i monotipi, spesso con più tirature, costituiscono la prova del suo profondo interesse per questo mezzo d'espressione. Questo corpus, importante sia per la quantità che per la qualità delle opere, lo rende l'incisore impressionista più prolifico. La maggior parte delle sue stampe sono opere di primo piano dove contenuto e tecnica sono perfettamente complementari; altre sono degli studi più semplici; altre ancora riflettono le tendenze della sua pittura; qualcuna, infine, non è che una rapida annotazione di un fatto visivo. Si deve considerare questa ampia produzione come un corpus, importante in sé, che fornisce le prove dello sviluppo dello stile e delle audaci ricerche tecniche di Pissarro, illustrando nel formato ridotto dell'incisione gli aspetti più interessanti e più esigenti dell'estetica impressionista. La sua vicenda artistica è una storia corale: sempre rivolto al gruppo, arrivando talvolta a lavorare assieme agli amici, scegliendo insieme uno stesso soggetto e confrontandosi in un secondo momento. Sebbene il nome di Pissarro non risalti tra gli impressionisti per originalità di temi, certamente a lui in tanti hanno guardato come anima del movimento. Notevole fu la sua entusiasta ricerca nel campo della grafica. Il torchio non è visto da Pissarro come strumento di lavori ripetitivi, privi di espressione originale. Egli si ribella alla meccanicità, interviene con forza sulla lastra di rame incisa, arrivando a modificare con rilevanza la forma dei diversi stati di stampa. Ecco che se la prima opera offre un paesaggio boscoso con i personaggi in secondo piano, la successiva riproduzione si popola di figure. Il Brolo è ormai riconosciuto quale interlocutore "familiare" da parte di alcune prestigiose istituzioni museali francesi. Dopo il successo delle mostre dedicate a Marc Chagall, Alberto Giacometti, Toulouse-lautrec e Henri Matisse, il Brolo prosegue il suo caratterizzante percorso dedicato alle opere grafiche e all'arte moderna con l'esposizione intitolata a Camille Pissarro. “Il Brolo nasce per rispondere ad un bisogno della Città. Fin dalla sua istituzione, l’Amministrazione Comunale di Mogliano Veneto si è proposta di farne uno spazio peculiare, dedicato all’arte del territorio come a quella internazionale, mirando alla qualità e alla differenziazione”, con queste parole Francesca Campolo, Vicesindaco e Assessore alle politiche culturali, mette in evidenza la volontà da parte dell’Amministrazione di promuovere una produzione culturale dinamica, ma di qualità, rivolta tanto alla cittadinanza locale quanto al territorio nazionale. Infolink: www.Brolo.org  
   
   
PAOLO CAMPIGLIO E FABRIZIO ROVESTI TERRANNO LA CONFERENZA “CONVERSAZIONE SU LUCIO FONTANA”  
 
Legnano (Mi), 25 novembre 2004 – Questa sera alle ore 21 in Palazzo Leone da Perego di Legnano, Paolo Campiglio, curatore della mostra “Lucio Fontana. Opere 1947-1965” e Fabrizio Rovesti terranno una conferenza dal titolo “Conversazione su Lucio Fontana”. L’iniziativa è a corredo dell’esposizione “Lucio Fontana. Opere 1947-1965”, che si propone di presentare un percorso nell’opera di Lucio Fontana secondo una prospettiva che evidenzi le principali tappe della vicenda creativa dell’artista dal dopoguerra agli anni Sessanta, attraverso una scelta di 45 opere, tutte provenienti dalla Fondazione Lucio Fontana. Il progetto si concentra sull’esperienza spazialista degli anni Cinquanta e Sessanta, la più nota ma anche la più problematica, attraverso un itinerario che pone le opere in stretta relazione con la fase progettuale legata al disegno, sottolineando la “durata” del momento di ideazione e la lenta maturazione alla base dell’esperienza del maestro. Infolink: www.Legnano.org  
   
   
ANNAMARIA RUSSO FRECCE – HOMMAGE À PIERRE RESTANY  
 
Milano, 25 novembre 2004 - L’amicizia va coltivata come si coltiva un giardino: Annamaria Russo vive con questa convinzione e la mette in pratica. La rende felice, inoltre, comunicare i propri sentimenti per mezzo dell’arte, “…sentendosi inserita nella storia e in armonia con la natura…” (Pierre Restany, 29 aprile 2003). Questa realtà è propria del modo di pensare di Pierre Restany che Annamaria ha conosciuto di persona e dal quale è stata incoraggiata a proseguire nella sua esemplare, autentica ricerca artistica. Quando negli anni passati, ha dipinto con vivaci spatolate, era forte il suo desiderio di esprimersi, con gesti dinamici, di evocare figure che sono appartenute alla sua infanzia. Anche il grande passato storico l’ha coinvolta quando ha disegnato, con pastelli a cera, figure mitiche nel ciclo dedicato al sito archeologico di Stabiae eseguito nel 2002. Ritagli di carta da parati, destinati ad essere buttati, sono diventati per lei lo spunto per creare un vasto ciclo di collages: una palestra per esprimere con maestria i propri sentimenti giocosi e dare vita a fantasiose figure a volte solo ritmiche geometrie, a volte immagini figurali. Trovati recentemente ritagli di materia plastica, rifiuti di lavorazione industriali, attratta dai loro vividi colori, ha iniziato ad assemblarli creando composizioni libere anche se è presente una valenza di carattere geometrico dove sempre compare il cerchio. Ma questa astrazione è solo apparente: nelle sue opere compaiono simboli accanto a presenze figurative che sono la testimonianza di quanto questa artista vive e soffre degli eventi del nostro periodo storico come ben si vede visitando la mostra. L’esposizione è composta da un armonico insieme di opere e tra esse sono significative le grandi frecce che pare ci indichino, con forza e con perentorio segno, quanto sia necessario interrogarsi sul divenire dei cambiamenti del nostro pianeta. Annamaria Russo, di origine sannita, è nata a S. Salvatore Telesino (Bn) nel 1945. Ha studiato a Napoli, prima all’Istituto d’Arte, sezione pittura, poi all’Accademia di Belle Arti. Espone dal 1964. Tra le più importanti sedi che hanno ospitato recentemente sue esposizioni a Roma segnaliamo la sala del Bramante in piazza del Popolo, il Cortile degli Aranci nel complesso Monumentale di San Michele a Ripa, le scuderie di Palazzo Ruspoli e il Museo Barracco. Infolink: www.Annamariarusso.com  Inaugurazione della mostra Martedì 30 novembre 2004 dalle ore 18.00 alle ore 21.00 Via Sant'agnese 12/8, Milano Tel 02 860290 / 86450302  
   
   
COSTANTINO IL GRANDE. LA CIVILTA' ANTICA AL BIVIO TRA OCCIDENTE E ORIENTE 13 MARZO - 4 SETTEMBRE 2005, RIMINI, CASTEL SISMONDO  
 
Rimini, 25 novembre 2004 - Il Meeting di Rimini annuncia per la prossima primavera, nella Rocca Malatestiana della città, un nuovo appuntamento con le grandi esposizione dedicate all’archeologia. Protagonista di quella che già si prefigura come una mostra estremamente spettacolare quanto complessa, sarà l’imperatore Costantino il Grande. Ad indagare la sua figura e il momento storico è una commissione internazionale di esperti. Imperatore dei romani, si allontanò dall’Urbe per fondare una città che da lui prese nome, Costantinopoli, destinata ad essere capitale dell’impero romano d’Oriente che sopravvisse di un millennio a quello propriamente romano. Venerato dalla chiesa ortodossa come santo, grande condottiero e riunificatore dell’impero, visse contraddizioni profonde, segno di un animo forte e inquieto, fino a decidere dell’sile uccisione della seconda moglie Fausta e del figlio di primo letto Crispo, accusati di combutta amorosa. Il suo lungo commino verso la conversione al cristianesimo trovò compimento solo in punto di morte, quando ricevette il battesimo. Con l’Editto di Milano del 313 pose fine alle persecuzioni contro i cristiani, dopo aver assegnato alla misteriosa divinità apparsagli in visione – “In ho signo victor eris” o il monogramma costantiniano, secondo quanto riportato dalle fonti - la fondamentale vittoria a Ponte Milvio contro l’avversario Massenzio, nel 312. A Roma si conservano ancora parti dei suoi due colossali simulacri, l’uno in marmo e l’altro in bronzo, e l’arco di trionfo, il più grande del mondo antico. Dopo la conversione, commissionò la costruzione delle chiese di San Giovanni in Laterano, San Pietro e S. Croce in Gerusalemme, erette nella capitale, in concomitanza con le Basiliche del Santo Sepolcro a Gerusalemme e della Natività a Betlemme. Ma una città “pagana” non poteva più essere sede della corte. Così, come già manifestato nel suo primo ingresso trionfale in Roma dopo la vittoria contro Massenzio - quando Costantino, primo tra gli imperatori, rifiutò clamorosamente di salire in Campidoglio per rendere omaggio a Giove Ottimo Massimo, somma divinità dell’olimpo romano – eresse altrove, sul Bosforo, una nuova capitale, sede privilegiata della corte pur itinerante tra le nuove città sorte lungo il confine orientale dell’impero. Costantinopoli, la “nuova Roma”, venne ufficialmente inaugurata nel 330.  
   
   
PORSCHE HAUS E MIELE GALLERY: UN ANGOLO DI LIBIA NEL CUORE DI MILANO  
 
Milano, 25 novembre 2004 - Attraverso immagini, racconti, musica, arte e sapori gli ospiti dell’evento “Viaggi, paesaggi,miraggi.Porsche in Libia” ,sono stati spettatori del viaggio che Porsche Cayenne ha realizzato nel deserto libico,attraverso il racconto e le fotografie di Pino Ninfa e Massimo Pacifico. La scelta di organizzare la presentazione a Miele Gallery, a Milano, nasce da un comune sentire che avvicina Porsche Italia a Miele Italia. Due aziende che hanno insiti nella loro mission i concetti di qualità e di design e che desiderano sempre più rivolgersi ai propri clienti non solo con una validissima e completa offerta di prodotti esclusivi, ma anche con momenti di incontro più ludici. Le specialità della cucina libica, cucinate con elettrodomestici Miele, sono state particolarmente apprezzate,sia per gli ottimi sapori che per l’originalità delle proposte, tra cui numerosi e appetitosi dolci, cucinati in diretta . E per non dimenticare i sapori della cena, i partecipanti hanno ricevuto un ricettario Miele per la cottura a vapore, naturalmente con un forno a vapore Miele. Infolink: www.Mieleitalia.it  
   
   
17^ RASSEGNA DI CANOA E KAYAK" LA CANOA ESPLORA IL MONDO"  
 
Milano, 25 novembre 2004 - Il Canoa Club Milano organizza per il prossimo 27 novembre, presso il Centro San Fedele, Via Hoepli 3/5, Milano, la ormai classica 17^ Rassegna di Canoa Kayak e Rafting "La Canoa Esplora Il Mondo", con inizio alle ore 20.30. Quest'anno le vie d'acqua esplorate dai "pagaiatori" italiani e stranieri ci condurranno realmente ai quattro angoli del mondo. Ci saranno immagini dai cinque continenti. Il video "Laos 2003" di Marcello Parmigiani, che aprirà la serata, ci condurrà in acque più naturalmente solcate da canoe e piroghe tipiche dell'estremo oriente, piuttosto che non da moderni kayak. I canoisti sfidano le rapide dei grossi fiumi Indocinesi esplorati fin quasi alle sorgenti. Il video ha un taglio documentaristico e sportivo, di luoghi e genti orientali, ed evidenzia le difficoltà logistiche incontrate dai canoisti italiani in quell'angolo di Indocina. "Kayaking where the days start", in kayak dove cominciano i giorni, è il video presentato dalla Vip Editing, sui fiumi e sul mare dell' isola del sud della Nuova Zelanda. Canoisti tedeschi, neozelandesi, inglesi e italiani esploreranno le insenature del Mar di Tasmania che formano fiumi che durano il solo tempo dell'alta marea. Scenderanno poi torrenti e fiumi incontaminati, anche assai difficili, in più giorni, con imbarchi in elicottero, portandosi nei kayaks cibo, sacchi a pelo e poc'altro, per sopravvivere in una terra di una incomparabile bellezza naturalistica. Nel video "Alto corso sull'Ayasse" si riportano le peripezie dei migliori canoisti d'acqua selvaggia italiani e stranieri, impegnati in una gara unica nel suo genere, un Campionato Italiano di Alto Corso, svolto nel mese di luglio di quest' anno su uno stretto torrente alpino della Val D'aosta. Ce n'è per tutti e se ne vedono delle belle, proposte da F. Balducci e A. Sonnleitner. Niente canoa e molta natura. E' questa l' essenza di sette minuti di un video sugli animali selvatici che vivono a trenta chilometri da Milano. "Omaggio al Ticino", di N. Canovi e A. Miramonti mostra ciò che va cercato: che c'è nei boschi del Fiume Azzurro ma che non si vede... L'ospite intenazionale più importante della Rassegna di quest'anno sarà Corran Addison. Uno dei più famosi e forti "paddlers" del mondo, giramondo e, soprattutto, ideatore di nuove canoe, kayak e tecniche di discesa e playboating, applicabili solo alle linee d'acqua dei kayak da lui immaginati, concepiti e sperimentati sull'acqua. E presenterà proprio un video dal titolo "River Surfing 101" della Imaging Media Video, che mostrerà, in prima mondiale, quali evoluzioni sul fiume sono possibili con le sue idee. Domanda : ma sono idee o kayak a fondo piatto? Risposta: tutt'e due insieme. Propedeutici. Nel secondo tempo si apre con un video girato da Valerio Villa e dal compianto Massimo Bernardini sui fiumi dell' isola della Reunion, nell' Oceano Indiano."reunion", l' isola di origine vulcanica, propone per gli amanti della canoa, dei torrenti inaspettati in quanto a salti, cascate e...A fatica, per raggiungere gli imbarchi. Ma questi sforzi sono sempre ampiamente ripagati dalla bellezza di poter scendere questi stretti, selvaggi corsi d'acqua incanalati in rocce basaltiche. Poi un finale diverso, in memoria di un amico che non c'è più. La Gene 17 Kayaking proporrà il video girato sulle onde dell'oceano atlantico con kayaksurf, in occasione dei campionati mondiali . "2003 world kayaksurf championship Ireland" mostra le scivolate di kayaks speciali, piatti e a forma di guscio, con derive fisse per non scarrocciare, sulle alte onde salate. Nulla da invidiare ai cugini del surf tradizionale. Paolo Santonè si propone per la prima volta alla Rassegna con un ottimo video girato sui fiumi della Norvegia, nell' estate appena trascorsa. "Norvana Paddlers Paradise" è il resoconto delle discese di fiumi e torrenti della terra dei Vichinghi. Fiumi e torrenti sempre ricchi d'acqua, anche in piena estate. Un vero "Nirvana" del kayak d'acque bianche. Facce note e meno note si alternano nel video. In chiusura una vera meraviglia. "Cheat River Canyon", di Rick Gusic. Il vincitore del National Paddling Film Festival (Npff) del 2004. L'oscar americano della canoa. In prima visione per il pubblico Italiano ed Europeo. Probabilmente, il più bello di tutti per l'originalità. La storia del Cheat River, in West Virginia, un fiume che nella storia dei canoisti e rafter che l'hanno percorso, ha visto avvicendarsi piene rovinose che hanno modificato il suo letto e pazzesche avventure di meraviglioso terrore per decine di migliaia di rafters all'anno e migliaia di canoisti. Il soggetto del video qui è ciò che per tutti i canoisti e la cosa più importante: il fiume; il Cheat, in questo caso. Un eccellente inizio di collaborazione tra il più vecchio e importante festival Americano e la più vecchia e importante rassegna Europea. Infolink: www.Canoaclubmilano.it  
   
   
CITROEN MILANO CITY MARATHON '04: IN MARATORNA ANCHE GLI ARTISTI DI STRADA PER INTRATTENRE IL PUBBLICO LUNGO IL PERCORSO E ALL'ARRIVO  
 
Milano, 25 novembre 2004 - Domenica 28 novembre in occasione di Citroen Milano City Marathon clown, mimi, giocolieri e musicisti saranno i protagonisti dell'animazione Per intrattenere il pubblico in attesa del passaggio e dell'arrivo degli atleti di Citroen Milano City Marathon gli organizzatori hanno ingaggiato alcuni artisti di strada che sosteranno in punti strategici del percorso (Piazza Castello, viale Tunisia all'altezza della piscina Cozzi, dove si fissa la mezza maratona, e in prossimità dell'arrivo, in corso Venezia e piazza San Babila) per poi riunirsi, a mezz'ora dalla conclusione, in Piazza Duomo. Nella zona d'arrivo, intorno alle 11, faranno spettacolo insieme, allietando i numerosi presenti. Interverranno un clown giocoliere (Michele Cafaggi), un mago comico e presentatore (il Mago Barnaba), un musicista e clown (Salvatore Mereu) e un mimo clown (Andrea Ruberti).