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Notiziario Marketpress di Mercoledì 19 Gennaio 2005
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IL BUON USO DEI FONDI STRUTTURALI NEL 2004 CONTRIBUISCE AD AUMENTARE LA COMPETITIVITÀ DELLE REGIONI  
 
Bruxelles, 19 gennaio 2005 - Danuta Hübner, Commissario responsabile per la politica regionale, ha presentato oggi i risultati del 2004 relativi ai Fondi strutturali e agli strumenti di coesione. Da quando sono stati istituiti i Fondi strutturali, gli impegni di bilancio e i pagamenti non avevano mai raggiunto in un esercizio importi così elevati. Le domande di pagamento degli Stati membri hanno persino superato le risorse finanziarie, rendendo necessario l’accordo del Consiglio e del Parlamento europeo in merito ad un importo supplementare – 2,4 miliardi di €, integralmente utilizzati. L’assorbimento dei fondi da parte dei nuovi Stati membri, che hanno aderito all’Unione nel maggio 2004, è a buon punto. Il Commissario Hübner ha presentato tali risultati dichiarando: “I Fondi strutturali investono nel futuro di un’Unione più competitiva. Il tasso di assorbimento degli impegni e dei pagamenti di quasi il 100% nel 2004 dimostra che i Fondi strutturali sono utilizzati bene e che sono necessari per lo sviluppo economico regionale. Ciò vale soprattutto per i nuovi Stati membri, i cui risultati soddisfano le nostre aspettative. L’appropriazione della strategia per la crescita e l’occupazione da parte delle regioni d’Europa determina migliori risultati dell’economia complessiva dell’Unione. Sono convinta che in futuro la politica di coesione potrà dare un contributo ancora maggiore alla realizzazione degli obiettivi di Lisbona”. L’assorbimento dei Fondi strutturali nei nuovi Stati membri è proceduto rapidamente. In Ungheria, ad esempio, da maggio a novembre sono state presentate oltre 15 620 domande relative a progetti, di cui 3 705 sono state approvate dalle autorità ungheresi. In Polonia è stato approvato il finanziamento di diversi impianti di approvvigionamento idrico e di trattamento delle acque reflue nonché di tratti delle autostrade A2 e A4; quest’ultimo progetto rappresenta da solo investimenti per oltre 500 milioni di €. Negli Stati membri dell’Ue a 15, nel 2004 è risultato inutilizzato meno dell’1% degli impegni del 2002. Sulla scorta delle valutazioni intermedie dei programmi dei Fondi strutturali nell’Ue a 15, nel 2004 sono stati assegnati alle misure che hanno dato i risultati migliori oltre 8 miliardi di €. Questi risultati dimostrano la fondatezza della proposta finanziaria della Commissione relativa ai Fondi strutturali nel periodo 2007-2013 e la crescente rilevanza della politica di coesione per l’attuazione della strategia di Lisbona in tutta l’Unione allargata. Contesto - La solidarietà, il progresso economico e sociale e la coesione rafforzata rientrano negli obiettivi generali della Comunità, che mira a "ridurre il divario tra i livelli di sviluppo delle varie regioni ed il ritardo delle regioni meno favorite", conformemente al trattato che istituisce la Comunità europea. Gli strumenti di solidarietà, i Fondi strutturali e il Fondo di coesione rappresentano circa un terzo del bilancio dell’Unione europea; gli stanziamenti d’impegno ad essi relativi ammontano nel 2005 a circa 44 miliardi di €. Tali fondi aumentano la competitività delle regioni e migliorano le condizioni di vita degli abitanti. La quota principale dei finanziamenti viene spesa mediante programmi pluriennali, gestiti congiuntamente dai servizi della Commissione, dagli Stati membri e dalle autorità regionali. Per il periodo di programmazione 2007-2013 la Commissione ha proposto una politica di coesione rafforzata, dotata di 336,1 miliardi di € (al prezzo 2004) e incentrata sulla convergenza, la competitività e la cooperazione. Http://europa.eu.int/comm/regional_policy/index_it.htm  
   
   
L’ITALIA OGGETTO DI NUMEROSE AZIONI LEGALI DELLA COMMISSIONE PER VIOLAZIONI DELLA NORMATIVA AMBIENTALE  
 
Bruxelles, 19 gennaio 2005 - La Commissione europea sta portando avanti vari procedimenti di infrazione nei confronti dell’Italia, contestandole di avere violato in 15 casi la normativa ambientale dell’Ue in materia di trattamento delle acque reflue, emissioni industriali, prevenzione degli incidenti industriali, valutazioni di impatto ambientale, conservazione di importanti habitat naturali, protezione di risorse idriche, controllo dell’inquinamento atmosferico, scambio delle quote di emissioni e giardini zoologici. Per dieci di queste violazioni la Commissione ha deciso di deferire l’Italia alla Corte di giustizia delle Comunità europee. In un altro caso l’Italia ha ricevuto un parere motivato che la invita a rispettare una precedente sentenza della Corte, per evitare di incorrere in gravi sanzioni pecuniarie. Il commissario per l’Ambiente Stavros Dimas ha dichiarato: “Il rispetto della normativa ambientale dell’Unione europea consentirà all’Italia non solo di proteggere la ricchezza della sua biodiversità e delle sue risorse naturali ma anche di offrire ai suoi cittadini il contesto di vita gradevole che meritano. Ritengo preoccupante che l’Italia non abbia ancora attuato la direttiva sulla prevenzione e la riduzione integrate dell’inquinamento che costituisce una misura chiave per il controllo delle emissioni industriali. Invito le autorità italiane ad impegnarsi ulteriormente per migliorare l’attuazione della normativa in questione.” Parere motivato concernente il rispetto della pronuncia della Corte sulla insufficiente designazione da parte dell’Italia di Zone di Protezione Speciale per gli uccelli Il 20 marzo 2003 la Corte di giustizia delle Comunità europee ha stabilito che, non avendo ancora classificato numerosi territori come zone di protezione speciale (Zps) per la protezione delle specie di uccelli tutelate dalla direttiva “Uccelli selvatici”[1] e delle altre specie migratrici che ritornano regolarmente nel suo territorio, l’Italia è venuta meno agli obblighi ad essa incombenti in forza della suddetta direttiva. La direttiva impone agli Stati membri di designare siti importanti per le specie di uccelli minacciate di estinzione. Nonostante i progressi compiuti nella designazione dei siti e nella comunicazione dei relativi dati, complessivamente la rete presenta ancora alcune gravi carenze. Tali carenze sono più evidenti in Sicilia, Sardegna, Lombardia e Calabria. La Commissione ha pertanto inviato alle autorità italiane un parere motivato ai sensi dell’articolo 228 del trattato, sollecitandole ad adottare gli opportuni provvedimenti. In caso contrario l’Italia potrebbe essere nuovamente deferita alla Corte e incorrere in forti sanzioni pecuniarie. Lettera di costituzione in mora per mancato rispetto della pronuncia della Corte concernente i giardini zoologici Il 10 giugno 2004 la Corte ha riscontrato che l’Italia non aveva recepito nella propria legislazione nazionale una direttiva comunitaria diretta a regolare alcuni aspetti della gestione dei giardini zoologici[2] (C-302/03). Non avendo l’Italia ancora notificato le disposizioni normative necessarie, le è stata inviata una lettera di costituzione in mora ai sensi dell’articolo 228 del trattato, con la quale è stata invitata a recepire quanto prima la direttiva per non incorrere in forti sanzioni pecuniarie. Decisioni di deferire l’Italia alla Corte di giustizia delle Comunità europee La Commissione ha deciso di deferire l’Italia alla Corte di giustizia per dieci violazioni diverse. La prima riguarda la costruzione della terza linea di un megainceneritore a Brescia; si tratta di uno de più grandi d’Europa, con una capacità di trattamento di circa 700 000 tonnellate l’anno. Sebbene i progetti di questo tipo e di queste dimensioni abbiano un considerevole impatto sull’ambiente e siano quindi soggetti obbligatoriamente ad una valutazione d’impatto ambientale (Via) conformemente alla direttiva comunitaria Via[3], per questo specifico progetto non è stata effettuata nessuna valutazione. Oltre a violare la direttiva Via, il progetto contravviene anche ad una disposizione, relativa alla consultazione del pubblico, della direttiva sull’incenerimento dei rifiuti[4] che prevede condizioni operative particolari e requisiti tecnici rigorosi e stabilisce valori massimi delle emissioni per gli impianti di incenerimento dei rifiuti e di coincenerimento di rifiuti e altri combustibili. La seconda riguarda l’assenza di impianti per il trattamento delle acque reflue in un’agglomerato di comuni della provincia di Varese. Il mancato trattamento delle acque reflue ha provocato il grave inquinamento del fiume Olona, le cui acque vanno riversarsi nell’Adriatico che è un mare sensibile all’eutrofizzazione (eccessivo apporto di sostanze nutritive che determina delle fioriture algali e altri tipi di problemi). Le autorità italiane avrebbero dovuto garantire l’adeguato trattamento delle acque reflue già dalla fine del 1998, ai sensi della direttiva del 1991 concernente il trattamento delle acque reflue[5]. Tre decisioni riguardano la legislazione comunitaria sulla conservazione della natura. La direttiva “Habitat”[6] tutela una serie di animali e di piante rari e minacciati di estinzione, nonché un insieme di habitat tipo mediante il loro inserimento nella rete comunitaria delle zone protette nota come “Natura 2000”. La direttiva impone, tra l’altro, la valutazione, prima della loro realizzazione, di piani e progetti potenzialmente dannosi che possono esercitare un impatto sui siti di Natura 2000. L’italia non ha rispettato queste disposizioni concedendo l'autorizzazione di costruzione malgrado l'esito negativo di tale valutazione, per (i) una strada forestale (“Koferalm”, comune di Campo Tures, Parco naturale Vedrette di Ries-aurina) e (ii) una via ferrata tra Vallelunga e Alpe Stevia (comune di Selva di Val Gardena, nel Parco naturale Puez-odle) entrambe situate nelle Dolomiti, in provincia di Bolzano (Trentino-alto Adige). Tale valutazione non è stata fatta neanche (iii) per la nuova infrastruttura sciistica in fase di costruzione per il campionato mondiale di sci alpino del 2005, a Santa Caterina Valfurva (Sondrio), nel cuore del Parco nazionale dello Stelvio. Questo parco, istituito nel 1935, è uno dei più grandi e dei più antichi parchi naturali italiani con una ricca biodiversità alpina. Così facendo, l’Italia non ha rispettato le disposizioni della direttiva “Habitat” e della direttiva del 1979 concernente la conservazione degli uccelli selvatici[7]. La sesta decisione riguarda il mancato rispetto dei requisiti della direttiva Seveso Ii[8]. Tale direttiva, il cui obiettivo è prevenire gli incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose e limitarne le conseguenze per la salute umana e per l’ambiente, sostituisce una precedente direttiva sullo stesso tema (la cosiddetta direttiva “Seveso I”, dal nome della città italiana in cui nel 1976 si è verificato il grave incidente industriale che aveva poi portato all’elaborazione della direttiva), ampliandone il campo di applicazione e prevedendo disposizioni più incisive. La legislazione italiana in materia non è sufficientemente rigorosa. In particolare, la direttiva impone infatti agli Stati membri di vietare l’avvio dell’attività degli impianti nel caso in cui le misure adottate per la prevenzione e la riduzione di incidenti gravi siano nettamente insufficienti, mentre la legislazione italiana lascia alle autorità competenti la facoltà di vietare o meno l’avvio dell’attività. La settima decisione riguarda il mancato rispetto, da parte dell’Italia, di un regolamento dell’Ue che limita (e, a termine, intende sopprimere) l’uso di sostanze che riducono lo strato di ozono[9]. Gli Stati membri devono in particolare indicare in quali zone e in che modo le sostanze che riducono lo strato di ozono (Cfc–clorofluorocarburi, Hcfc–idrobromofluorocarburi, halon e bromurodimetile) sono impiegati e quali provvedimenti siano stati presi per ridurre il loro impiego. L’italia non ha rispettato questo obbligo. L’ottava decisione riguarda la mancata attuazione da parte dell’Italia delle norme della direttiva sulla prevenzione e la riduzione integrate dell’inquinamento (direttiva Ippc) in relazione ai nuovi impianti attivati dopo l’entrata in vigore della direttiva, il 30 ottobre 1999. L’italia pertanto non sta attuando la direttiva Ippc[10] che disciplina il funzionamento di un gran numero di grossi impianti industriali agricoli che presentano un elevato potenziale inquinante. Essa istituisce un sistema di autorizzazioni che consente a impianti di questo genere di prevenire e ridurre in modo integrato, l’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo generato dalle loro attività. La nona decisione riguarda la normativa comunitaria concernente le acque. Come vari altri paesi, anche l’Italia ha omesso di recepire nel proprio ordinamento la direttiva quadro sulle acque[11] che costituisce l’elemento fondamentale della politica comunitaria di protezione delle risorse idriche e il quadro di riferimento per la tutela di tutti i tipi di corpi idrici nel territorio dell’Ue. La direttiva mira, tra l’altro, a proteggere e rafforzare lo stato delle risorse idriche, nonché a promuoverne un uso sostenibile, finalizzato alla protezione a lungo termine delle risorse idriche. Tale direttiva doveva essere recepita negli ordinamenti nazionali degli Stati membri entro il 22 dicembre 2003. L’ultima decisione riguarda il mancato recepimento completo nell’ordinamento italiano della direttiva sullo scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra[12]; il termine ultimo per il recepimento di tale direttiva era il 31 dicembre 2003. Pareri motivati notificati all’Italia In tre casi, la Commissione ha inviato all’Italia degli “avvertimenti scritti finali”, detti pareri motivati, destinati a garantire il rispetto delle prescrizioni ambientali comunitarie. In assenza di un’adeguata risposta, la Commissione può decidere di deferire alla Corte i casi elencati qui di seguito. L’italia ha recepito la direttiva sullo scambio di emissioni, tuttavia non ha presentato un piano nazionale di assegnazione completo. Questi piani sono necessari per prevedere il numero di quote di emissioni di gas serra che l’Italia intende assegnare alle sue industrie in modo che queste possano partecipare al sistema comunitario di scambio delle emissioni che sarà avviato nel 2005. Nel luglio 2004 l’Italia ha presentato un piano incompleto che non soddisfaceva i requisiti della direttiva. Il secondo parere motivato riguarda la mancata trasmissione da parte dell’Italia di dati sull’inquinamento atmosferico per il 2002 per quanto riguarda la Calabria. Queste informazioni devono essere fornite ai sensi della direttiva sulla qualità dell’aria ambiente[13]. Il terzo parere motivato concerne un progetto di strada a scorrimento veloce a Imola per il quale è stato deciso che la valutazione di impatto ambientale (Via) era superflua, senza tenere conto dei suoi effetti cumulativi. Il progetto in questione prevede la modifica dell’asse stradale denominato “asse attrezzato” nel centro di Imola. In particolare la decisione di non effettuare una Via per quanto riguarda la parte settentrionale dell’asse attrezzato (1,1 km) è stata adottata senza tenere conto degli effetti cumulativi dell’intero progetto e di un altro progetto correlato riguardante l’ampliamento di un centro commerciale. Procedura nei casi di infrazione L’articolo 226 del trattato conferisce alla Commissione il potere di agire nei confronti di uno Stato membro che non rispetta gli obblighi a lui incombenti. Qualora ritenga che sia stata commessa una violazione del diritto comunitario tale da legittimare l’avvio di una procedura di infrazione, la Commissione invia allo Stato membro interessato una “lettera di costituzione in mora” (primo avvertimento scritto) invitandolo a presentare le sue osservazioni entro un termine preciso, solitamente di due mesi. Alla luce della risposta dello Stato membro (o in assenza di risposta) la Commissione può decidere di inviargli un “parere motivato” (ultimo avvertimento scritto) nel quale espone chiaramente e in via definitiva i motivi per cui ritiene che sia stata commessa una violazione del diritto comunitario ed invita lo Stato membro ad adempiere entro un termine preciso – solitamente di due mesi. Qualora lo Stato membro non si conformi al parere motivato, la Commissione può decidere di adire la Corte di giustizia delle Comunità europee. Qualora la Corte di giustizia stabilisca che si configura una violazione del trattato, lo Stato membro in questione sarà tenuto ad adottare i provvedimenti necessari per conformarsi alla normativa comunitaria. La Commissione, ai sensi dell’articolo 228 del trattato, ha facoltà di procedere contro lo Stato membro che non abbia preso i provvedimenti imposti dalla sentenza della Corte di giustizia, inviando nuovamente a detto Stato membro un primo avvertimento scritto (lettera di costituzione in mora) e quindi un secondo (e ultimo) avvertimento scritto, un parere motivato. Lo stesso articolo consente inoltre alla Commissione di chiedere alla Corte di irrogare allo Stato membro in questione una sanzione pecuniaria.  
   
   
RICERCA COMUNITARIA NEL SETTORE DELLE TECNOLOGIE PER LA SOCIETÀ DELL’INFORMAZIONE: PIÙ INVESTIMENTI E MENO BUROCRAZIA  
 
Bruxelles, 19 gennaio 2005 - Le attività comunitarie di ricerca e sviluppo nel settore delle tecnologie per la società dell’informazione (Tsi) forniscono un contributo essenziale agli sforzi dell’Unione europea per diventare l’economia basata sulla conoscenza più competitiva al mondo. Ma l’Europa deve accrescere gli investimenti se vuole raggiungere una “massa critica” in questo settore. È quanto emerge da un rapporto pubblicato dalla Commissione europea, nel quale si sottolinea inoltre la necessità di ridurre la burocrazia, che minaccia di soffocare la ricerca. Il rapporto è stato redatto da un gruppo ad alto livello di esperti indipendenti presieduto dal professor J.m. Gago, ex Ministro portoghese della scienza nonché uno degli autori della strategia di Lisbona. “La rapida evoluzione della ricerca nel settore delle Tsi è e deve rimanere un elemento fondamentale per la velocità dell’innovazione tecnologica, da cui dipende la disponibilità di posti di lavoro qualificati in Europa”, ha dichiarato Viviane Reding, Commissario responsabile per la società dell’informazione e per i media. “Intendo fornire rapidamente una risposta alle preoccupazioni espresse dal gruppo ad alto livello: la burocrazia costituisce un problema comune a tutti i programmi di ricerca comunitari, ma è percepita più direttamente nella ricerca sulle Tsi, che opera in un ambiente particolarmente dinamico e in rapida evoluzione”. La Commissione ha incaricato un gruppo ad alto livello composto da esperti indipendenti di valutare l’efficacia e i risultati delle attività di ricerca e sviluppo nel settore delle Tsi nell’ambito del Quinto e del Sesto programma quadro di ricerca e sviluppo tecnologico nel periodo 1999-2003; per tali attività l’Unione europea spende oltre 1 miliardo di euro l’anno. Di seguito sono riportate le principali raccomandazioni formulate dal gruppo: - aumentare i finanziamenti destinati alle attività di ricerca e sviluppo nel settore delle Tsi, quale strumento insostituibile per stimolare la collaborazione tra imprese e mondo universitario e fonte essenziale dell’innovazione in Europa; - ridurre la burocrazia, che mira ad assicurare una maggiore responsabilità, controlli più rigorosi sulle procedure di finanziamento e minori rischi, ma che ora minaccia di soffocare la ricerca; - rafforzare la partecipazione delle piccole e medie imprese e dei nuovi Stati membri, coinvolgendoli maggiormente nelle reti di innovazione; - migliorare le attività di comunicazione e calibrarle a seconda del pubblico destinatario, per favorire l’adozione su ampia scala dei risultati della ricerca; - valutare l’ulteriore fabbisogno di risorse umane nella ricerca sulle Tsi in Europa. Il Commissario Reding ha promesso che alle raccomandazioni del gruppo farà seguito una rapida azione politica: “Dobbiamo migliorare l’efficacia delle nostre procedure burocratiche, mantenendo nel contempo i massimi livelli di trasparenza e responsabilità; discuteremo con il Consiglio e con il Parlamento come mantenere un giusto equilibrio tra queste diverse esigenze. Ma l’aspetto ancor più importante è la necessità di un cambiamento di mentalità nella politica comunitaria della ricerca. La burocrazia non elimina i rischi, ma può tutt’al più mascherarli. Dobbiamo accettare il fatto che i rischi fanno parte integrante della ricerca e che alcuni fallimenti sono inevitabili. Possiamo migliorare l’efficacia della ricerca comunitaria nel settore delle Tsi sfruttando i talenti innovativi delle piccole imprese ad alta tecnologia, che provengono in gran parte dai nuovi Stati membri e che costituiscono la linfa vitale delle moderne economie competitive.“ Il rapporto del gruppo ad alto livello è disponibile al seguente indirizzo: http://www.Europa.eu.int/comm/dgs/information
_society/evaluation/ist_rtd/5_year_assessment/index_en.htm
 
   
   
PROGETTO ITALIA COMPIE DUE ANNI E DIVENTA S.P.A.: UN IMPEGNO DI LUNGO PERIODO PER LA DIFFUSIONE DEI VALORI  
 
Milano, 19 gennaio 2005 — Marco Tronchetti Provera, Tara Gandhi Bhattacharjee, Philippe Daverio e Renato Mannheimer presentano oggi a Palazzo Clerici il programma 2005 di Progetto Italia. Nato nel 2003 con lo scopo di contribuire alla crescita del Paese, nei primi due anni di vita Progetto Italia ha affiancato personaggi primari del mondo della cultura, della solidarietà, della formazione e dello sport. Insieme a loro, sono state studiate e realizzate iniziative gratuite facilmente fruibili, basate sul principio della divulgazione intelligente, dell'aiuto alle fasce meno protette, e ispirate a un criterio di qualità e di unicità. Iniziative capaci anche di valorizzare lo straordinario patrimonio artistico del nostro Paese, proponendo città e monumenti in modo inusuale e inatteso, ma senza snaturarli. Per tutte queste operazioni, Progetto Italia ha confermato un modello di collaborazione attiva, integrando le competenze dei partner con le proprie capacità nel campo dell'organizzazione, della promozione e della comunicazione. Questo incontro tra competenze ha generato una pluralità di interventi che ha intercettato un bisogno reale e diffuso, incontrando unanime gradimento del pubblico in ogni parte del paese. L'impegno del Gruppo Telecom attraverso Progetto Italia è sempre stato sentito e affrontato con una prospettiva di lungo periodo. Per rendere ancora più concreta questa intenzione, si è deciso quest'anno da dar vita a una Società per Azioni: la Progetto Italia S.p.a., interamente posseduta da Telecom Italia. La nuova Società, di cui Marco Tronchetti Provera è Presidente Onorario, Giancarlo Rocco di Torrepadula Presidente e Andrea Kerbaker Amministratore Delegato, ha un Consiglio d'Anuninistrazione costituito da top manager del Gruppo e da un Advisory Board di personalità di rilievo internazionale, chiamate a garantire la coerenza delle azioni intraprese con le finalità dello Statuto. Le Novita' E Gli Appuntamenti 2005 In Un Rapporto Sempre Piu Consolidato Con Il Pubblico Italiano - A fianco delle ormai tradizionali iniziative come le Lecturae Dantis di Vittorio Sermonti, i Telecom Italia Colloquia, il Viaggio Telecom, il Festival della Scienza, il concerto delle Vie dell'Amicizia del Ravenna Festival, il Telecomcerto al Colosseo, il 2005 presenta alcune novità di rilievo. Cultura - Sono naturalmente confermati gli appuntamenti che hanno riscosso il maggior favore del pubblico: Tre saranno le nuove tappe del Viaggio Telecom, l'itinerario dedicato alla scoperta dell'Italia e della sua cultura, della sua storia, del suo patrimonio, mentre la prima edizione del Premio Telecom assegnerà il riconoscimento ai migliori progetti che hanno concorso per la capacità di "contagiare bellezza"; ' Dopo Paul Mccartney e Simon & Garfunkel, il Colosseo sarà nuovamente la cornice del Telecomcerto, l'appuntamento estivo di Progetto Italia con la grande musica; A Milano e Firenze Vittorio Sermonti concluderà la trilogia delle sue letture dantesche con il Paradiso; Letteratura protagonista anche attraverso la collaborazione con i Premi Strega e Campiello; Sempre alla scoperta dei tesori italiani con Dietro le quinte del Fai. Queste invece le novità di maggiore rilievo: Roma ospiterà in primavera Capolavori inaccessibili da tre collezioni, tre mostre uniche, organizzate con la sezione romana dell'Associazione Dimore Storiche Italiane, che sveleranno gratuitamente al pubblico opere finora inaccessibili appartenenti alle famiglie Colonna, Doria Pamphilj e Pallavicini, nei palazzi che le hanno custodite nei secoli; Nel territorio senese il calcio incontrerà la letteratura con la Telecom Slow Foot Cup, un quadrangolare realizzato con Alessandro Baricco fra nazionali di calciatori-scrittori europei: il calcio praticato non solo per iscritto da grandi penne che sapranno emulare sul campo le pagine di Soriano, Vàzquez Montalbàn e Handke, passando per i versi di Saba; Un libro, un ospite importante e tutto ciò che li lega, commenti, ricordi, opinioni: è Il classico di una vita. Nella Chiesa romana di San Lorenzo in Lucina numerosi personaggi parleranno al pubblico del loro libro favorito, insieme a Piero Dorfles e Michele Mirabella. Solidarieta' - L'impegno di Progetto Italia nel campo della solidarietà si è sviluppato sui tanti fronti dove è necessario un aiuto concreto: l'infanzia (Missione Sogni, Servizio 114), la pace (il concerto delle Vie dell'Amicizia, la Ricostruzione del Museo di Bagdad), l'attività sportiva solidale (Matti per la Vela, Lo Spirito di Stella), la medicina (Airc, Telethon). A questo impegno, naturalmente confermato, si affiancano nel 2005 alcune nuove iniziative: La nuova Casa della Carità, inaugurata a Milano da don Virgino Colmegna a novembre anche con il sostegno di Progetto Italia, sarà la base di partenza per una serie di riflessioni sull'accoglienza e l'inserimento delle persone emarginate; La musica non solo ascoltata, ma anche quella studiata, nel primo ciclo di incontri di Musica in San Vittore. Gli stili e i tipi musicali da Mozart ai Beatles in un ciclo che partirà nella primavera del 2005, coordinato dall'Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi nel carcere milanese. In Sudan sorgerà nel 2005 il nuovo Centro di cardiochirurgia Salam: nella costruzione di questo importante luogo di cura Progetto Italia affiancherà e sosterrà Emergency. Formazione - Nella formazione, Progetto Italia favorisce nuove modalità di divulgazione della tecnologie, con particolare attenzione alle fasce con minori possibilità di aggiornamento. E' questo lo scopo principale del terzo Festival della Scienza, che si svolge a Genova in autunno e per questa edizione sta studiando, grazie alle tecnologie del Gruppo Telecom, collegamenti on line con le realtà scientifiche più prestigiose del mondo. Numerose le attività 2005 al Telecom Italia Future Centre, ormai sede abituale di eventi importanti veneziani, tra cui, a dicembre, la terza edizione dell'appuntamento con i Premi Nobel per i Telecom Italia Colloquia. Si segnala in particolare il nuovo "Internet Saloon": corsi gratuiti per anziani per imparare a navigare in Internet e gestire la posta elettronica, promossi con l'Associazione Interessi Metropolitani (Aim). Sempre la divulgazione culturale, anche se di diverso tipo, è al centro del lavoro di Digitami, l'innovativa biblioteca milanese virtuale che nel 2005 arricchirà ulteriormente il patrimonio dei volumi messi in rete a disposizione del pubblico di tutto il mondo . Per i giovani, la formazione superiore vede un proseguimento dei corsi postuniversitari dell'Interaction Design Institute di Ivrea e della Domus Academy di Milano, mentre lo sviluppo della tecnologia digitale è al centro delle attività del Dipartimento di Cinema Digitale del Centro Sperimentale di Cinematografia, e del Laboratorio Digitale di Comunicazione Telecom Italia, dell'Università La Sapienza di Roma. Sport - Progetto Italia intende l'impegno nello sport come la proposta dei valori positivi che sottendono alle attività sportive: la lealtà, il gioco di squadra, la passione per le sfide, il rispetto per l'avversario. A questi valori fa riferimento la Giornata Nazionale dello Sport, organizzata dal Coni attraverso il comitato Sport per Tutti presieduto da Marco Tronchetti Provera, che vede protagoniste le piazze d'Italia trasformate per l'occasione in campi pratica. Gli studenti e le loro famiglie sono invece al centro di Telecom Alleniamoci alla Vita, una serie di attività didattiche e incontri con grandi personaggi del mondo dello sport. Lo sport agonistico si concentra in vela, golf e tennis. In campo velico, il logo di Progetto Italia sarà presente sia sulle vele di Luna Rossa a fianco a quelli di Tim e di Alice, sia su quelle del trimarano Tim-progetto Italia di Giovanni Soldini. Per le regate, si va dalla Millevele Telecom di Genova alla 51a edizione della Regata dei Tre Golfi. Anche i grandi tornei - Telecom Italia Masters di tennis, Telecom Italia Open di golf - saranno affiancati da iniziative di carattere divulgativo, come Tutti al Golfi Telecom, per avvicinare i principianti alle regole, alla pratica e ai valori di questi sport.  
   
   
DECISIONE DEL CONSIGLIO DIRETTIVO SUL PROGETTO PER LA NUOVA SEDE DELLA BCE  
 
 Francoforte, 19 gennaio 2005 - Nella riunione del 13 gennaio il Consiglio direttivo della Banca centrale europea (Bce) ha assunto una decisione sul progetto per la nuova sede della Bce, che sarà realizzata a Francoforte sul Meno (Germania). Dopo avere ampiamente analizzato e attentamente valutato, sulla base dei criteri di selezione, i punti di forza e debolezza di ciascuna delle tre proposte vincitrici del concorso internazionale di progettazione architettonica e urbanistica, il Consiglio direttivo ha concluso che la proposta riveduta di Coop Himmelb(l)au risponde nel modo migliore ai requisiti tecnici e funzionali definiti dalla Bce e presenta aspetti in grado di tradurre in linguaggio architettonico i valori dell’istituzione. La decisione conferma il parere della giuria internazionale, che aveva assegnato il primo premio a questo progetto. L’aspetto saliente è un peculiare insieme dinamico di tre elementi: una struttura attorcigliata alta 184 metri, un edificio a sviluppo orizzontale (groundscraper) e la Grossmarkthalle. Il groundscraper contrasta con la verticalità delle torri e interagisce con il profilo della Grossmarkthalle, creando un insieme armonico e rispettando l’estetica di questo monumento storico tutelato. In particolare, da sud del fiume Meno si apre ora la vista sull’ala ovest. La struttura attorcigliata consiste in due torri poligonali di uffici connesse da un atrio, fulcro dialogico che, mediante piattaforme di collegamento e spazi sociali, “favorisce la comunicazione” e “promuove il lavoro di squadra”. Oltre a incorporare questi due importanti elementi, enunciati nel bando di concorso, il progetto affronta in modo eccellente i complessi requisiti funzionali e assicura un’elevata qualità delle postazioni di lavoro. Asp Schweger Assoziierte, secondo classificato del concorso, ha riesaminato la proposta iniziale affinando, nell’insieme, le proporzioni del nuovo edificio e rispondendo quindi con una buona soluzione alla complessità dei requisiti funzionali. Il ponte sospeso che collegava tre edifici slanciati regalava un’immagine unica della Bce con il profilo della città sullo sfondo. L’ultima rielaborazione prevedeva, inoltre, nuovi ponti di collegamento in vetro per favorire la comunicazione. La trasparenza della struttura rispecchiava adeguatamente i valori della Bce, mentre il progetto paesaggistico, riveduto in misura significativa, creava un ambiente armonioso e al tempo stesso sicuro per la Bce e il suo personale. La proposta di 54f architekten+ingenieure/T. R. Hamzah & Yeang, a cui era stato conferito il terzo premio del concorso, consisteva in un complesso isolato di grattacieli che ben si integravano nel profilo urbano, riflettendo i valori della Bce mediante una combinazione di levità, trasparenza ed eleganza. Lo spazio destinato alle postazioni di lavoro risultava flessibile e di elevata qualità. L’elaborato progettuale era inoltre improntato a un attento uso delle risorse e al rispetto dell’ambiente. Il paesaggio modulato, che si snodava fra i palazzi e l’area circostante, integrava armoniosamente il progetto nel tessuto del quartiere di Ostend. Contesto Come annunciato nel comunicato stampa del 13 febbraio 2004, una giuria internazionale aveva selezionato le tre soluzioni progettuali vincitrici del concorso indetto per la realizzazione della nuova sede della Bce, che, su invito del Consiglio direttivo, sono state quindi riesaminate dai rispettivi autori in base alle raccomandazioni e ai requisiti definiti dalla giuria, dalla Bce e dalla Città di Francoforte. Il Consiglio direttivo ha ritenuto che sussistessero alcune carenze di ordine tecnico e funzionale a cui occorreva rimediare nella fase di revisione (cfr. Comunicato stampa del 18 marzo 2004). I progetti riveduti sono stati analizzati dalla Bce, con l’ausilio dei propri specialisti e consulenti, nonché dagli esperti della Città di Francoforte e da rappresentanti politici. Ai fini della valutazione sono stati seguiti gli stessi criteri adottati dalla giuria: progettazione urbanistica generale, architettonica e paesaggistica; rispondenza ai principali aspetti del programma di articolazione funzionale e spaziale; integrazione di soluzioni energetiche e ambientali realizzabili e conformità con i punti salienti del programma tecnico della Bce; rispetto della normativa attinente, in particolare in materia di edilizia e ambiente. Conclusa la selezione dell’architetto, si apre una “fase di ottimizzazione”, durante la quale il progetto sarà ulteriormente rielaborato, in particolare per assicurare un’ottimale utilizzo delle risorse e minimizzare i costi; la Bce opererà in stretto raccordo con la Città di Francoforte in vista dell’adozione del piano urbanistico. Dal 19 gennaio al 20 marzo 2005 l’Historisches Museum di Francoforte ospiterà una mostra sulla Grossmarkthalle, nel cui ambito sarà esibito anche il progetto della nuova sede della Bce. Ulteriori informazioni sul concorso internazionale e sulle proposte di progetto sono disponibili nel sito Internet della Bce all’indirizzo http://www.Ecb.int/ecb/premises/html/index.it.html  
   
   
BCE:QUADRO DI RIFERIMENTO PER L’IDENTIFICAZIONE DELLE BANCONOTE IN EURO CONTRAFFATTE E LA SELEZIONE DEI BIGLIETTI IN EURO NON PIÙ IDONEI ALLA CIRCOLAZIONE DA PARTE DELLE BANCHE E DI TUTTE LE CATEGORIE PROFESSIONALI CHE OPERANO CON IL CONTANTE  
 
 Francoforte, 19 gennaio 2005 - Sono stati pubblicati, il 6 gennaio in lingua inglese, sul sito Internet della Banca centrale europea i criteri generali dell’Eurosistema per l’identificazione delle banconote in euro contraffatte e la selezione dei biglietti in euro non più idonei alla circolazione da parte delle banche e di tutte le categorie professionali che operano con il contante. In febbraio il documento sarà reso disponibile anche nelle altre lingue ufficiali dell’Unione europea. I nuovi criteri sostituiscono quelli adottati dal Consiglio direttivo della Bce il 18 aprile 2002, che riguardavano l’uso delle apparecchiature di introito ed esito del contante e dei dispositivi di cash-in (apparati per il deposito del contante). Le banche centrali nazionali dell’Eurosistema applicheranno questi criteri generali nei confronti delle banche e di tutte le categorie professionali che operano con il contante entro e non oltre il 2006. Http://www.ecb.int  
   
   
STATO DELLA CONTRAFFAZIONE DEL CONTANTE IN EURO NEL SECONDO SEMESTRE DEL 2004  
 
Francoforte, 19 gennaio 2005 - Nel secondo semestre del 2004 sono state ritirate dalla circolazione 287.000 banconote in euro false complessivamente all’interno e all’esterno dell’area dell’euro, a fronte di 307.000 esemplari rinvenuti nel primo semestre, per un totale di circa 594.000 unità nel 2004. Malgrado un incremento nell’ordine dell’8% rispetto al 2003, la recente tendenza è al ribasso. Ripartizione delle banconote contraffatte in base al taglio nel secondo semestre del 2004:
€5 €10 €20 €50 €100 €200 €500 Totale
Percentuale 1 5 24 48 17 4 1 100
Questi dati vanno considerati in rapporto al numero di biglietti autentici in circolazione, pari a circa 9 miliardi. Il pubblico può guardare con fiducia alle banconote in euro, per la loro qualità e le caratteristiche di sicurezza di cui sono dotate. Nondimeno, l’Eurosistema (costituito dalla Banca centrale europea e dalle banche centrali nazionali dei dodici paesi dell’area dell’euro) rinnova ai cittadini l’invito a mantenere un atteggiamento vigile riguardo alla possibilità di ricevere biglietti contraffatti. La netta maggioranza dei falsi è facilmente riconoscibile con il semplice metodo basato sulle tre parole chiave “toccare, guardare, muovere”, che viene illustrato nel materiale divulgativo dell’Eurosistema[1]. Applicando questo metodo con attenzione, è possibile individuare anche le contraffazioni di buona qualità. In caso di dubbio, la banconota sospetta va confrontata con un’altra di autenticità comprovata. L’eurosistema è impegnato nella lotta alla falsificazione del contante in stretta collaborazione con l’Europol, l’Interpol, la Commissione europea (responsabile della comunicazione riguardo alle monete in euro contraffatte) e le forze di polizia nazionali. Chiunque riceva esemplari falsificati è esortato a consegnarli alla polizia, fornendo quante più informazioni possibili sulla loro provenienza, oppure alla banca centrale del proprio paese, se ciò è in linea con la prassi nazionale.
 
   
   
CONFERENZA INFORMATIVA SU GESTIONE FINANZIARIA, REPORTING E AUDITING NEL 6PQ  
 
Bruxelles, 19 gennaio 2005 - Il 24 gennaio, Berkley Associates e Walker Associates organizzano a Bruxelles una conferenza informativa pratica di un giorno sui principi di gestione finanziaria dei progetti del Sesto programma quadro (6Pq). La conferenza informativa si occuperà in particolare della gestione finanziaria di Pi (progetti integrati), Reti di eccellenza e Strep (progetti specifici mirati nel campo della ricerca). L'avvenimento sarà curato da due presentatori che partecipano alle reti 6Pq come consulenti e revisori, e il workshop lavorerà essenzialmente su analisi di casi e esempi pratici, in modo da offrire una visione approfondita della logica su cui si basano le norme. Per ulteriori dettagli: Berkley Associates Tel: +32-2-219 0532 E-mail: berkleyassociates@skynet.Be  
   
   
BTP€I: AFFIDATO MANDATO PER NUOVO QUINQUENNALE  
 
Roma, 19 gennaio 2005 - Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha affidato a Banca Imi, Bnp Paribas, Caboto e Ubs un mandato per il collocamento del nuovo Btp€i con scadenza a 5 anni, indicizzato all’inflazione dell’area euro - con esclusione dei prodotti a base di tabacco. Nel corso delle prossime settimane, tenendo conto delle condizioni di mercato, si procederà al collocamento.  
   
   
MERCATO DEI BOND: AL MINISTERO TRE PRESTIGIOSI PREMI INTERNAZIONALI  
 
Roma, 19 gennaio 2005 - Il Ministero dell’Economia e delle Finanze comunica di aver vinto tre prestigiosi premi legati al mercato obbligazionario internazionale. Anzitutto, grazie all’operatività del Ministero sul mercato primario, l’Italia è stata eletta “Migliore emittente sovrano del 2004” (Best sovereign borrower) da Euroweeek, che si è affidata per il proprio giudizio ai risultati di un sondaggio condotto tra le banche internazionali. Sempre Euroweek ha giudicato quale “Best Australian Dollar Bond” per il 2004 il titolo da un miliardo di dollari australiani, scadenza 2008, emesso lo scorso anno dalla Repubblica Italiana. Infine, l’emissione di Btp indicizzati all’inflazione (Btp€i) da 4 miliardi di euro è stata eletta da Euromoney “Deal of the Year”, vincendo il primo premio tra tutte emissioni effettuate nel 2004 da stati sovrani ed emittenti sopranazionali. Questi prestigiosi premi vinti sul mercato dei bond si affiancano all’importante riconoscimento ottenuto di recente dal Ministero sul fronte azionario, ossia al premio “European Equity Issue 2004” dato da International Finance Review (Ifr) all’operazione “Enel 3”. Ifr ha giudicato quella che nel 2004 è stata l’operazione azionaria di maggiore dimensione al mondo degli ultimi quattro anni (7,5 miliardi di euro) un "successo su tutti i fronti".  
   
   
DERIVATI: ABI, BENE LE BANCHE VERSO PMI E ENTI LOCALI  
 
Roma, 19 gennaio 2005 - “Le banche hanno adottato cura e diligenza nel verificare, caso per caso, che le imprese potessero essere considerate operatori qualificati. Abi è sulla stessa linea di Confindustria, immaginando un’integrazione delle norme esistenti, che preveda maggiori e specifici requisiti in termini quantitativi per poter ottenere lo status di operatore qualificato, nell’attesa che sia recepita la nuova direttiva sui mercati degli strumenti finanziari” Così Domenico Santececca, Direttore centrale Abi, all’audizione alla Commissione finanze della Camera sui derivati. Sulla base della rilevazione effettuata dall’Abi sulle principali banche italiane attive sui derivati, è emerso come il ricorso da parte di piccole e medie imprese italiane a strumenti di gestione del rischio, pur coinvolgendo più di 36 mila aziende, rappresenta un fenomeno dai contorni limitati. Si stima che solo l’1% delle piccole e medie imprese utilizzi strumenti derivati, per un ammontare pari a solo il 2% della consistenza presso il sistema bancario italiano. La dimensione media del fatturato delle Pmi coinvolte è risultato essere di 7,8 milioni, con un finanziamento medio pari ad 1 milione circa, il 40% circa del quale risulta coperto con derivati. L’utilizzo dei derivati da parte della pubblica amministrazione è più recente e ancor più limitato. Sono interessati 831 enti locali, pari a circa il 10% del totale. Il campione di banche intervistato ha evidenziato un bassissimo livello di reclami, pari a meno dell’un per cento del numero delle Pmi con derivati. Dall’esame dei dati forniti dalle banche è emerso che, operazioni in derivati sono state, su richiesta delle imprese stesse, oggetto di rinegoziazione. Per quanto riguarda la possibile perdita di 4Mld, Santececca ha ricordato che “è solo potenziale. Non è assolutamente certo che alla scadenza delle operazioni questo importo corrisponderà a quanto effettivamente a carico delle imprese”. “La richiesta da parte delle imprese di un rapporto con il sistema bancario votato alla maggiore trasparenza è certamente condivisibile-ha aggiunto Santececca – In questa direzione un importate passo è stato compiuto con il recente protocollo d’intesa siglato dall’Abi e dalla Confindustria, che stabilisce una serie di misure di semplificazione dei rapporti operativi tra imprese bancarie e degli altri settori produttivi”. Su questa strada, specifiche possibili iniziative di sistema da parte dell’industria bancaria potrebbero essere intraprese efficacemente, al fine di migliorare la comprensione dell’uso degli strumenti derivati da parte delle piccole e medie aziende.  
   
   
CAPITALIA RIAPRE BOND 2009 FRN PER € 200 MILIONI  
 
Roma, 19 Gennaio 2005 - Capitalia annuncia di aver riaperto ieri l'obbligazione a tasso variabile con scadenza 10 dicembre 2009 per un ammontare di € 200 milioni, emessa nell'ambito del programma Euro Medium-term Notes (Emtn) di € 12 miliardi. La prima tranche da € 300 milioni di euro era stata lanciata lo scorso 26 novembre. Con la riapertura, collocata oggi, l'importo complessivo del bond Capitalia, quotato presso la Borsa di Lussemburgo, è di € 500 milioni di euro. La nuova tranche ha un prezzo di emissione pari a 99,680% e offre una cedola di 20 punti base sopra il tasso euribor a tre mesi. L'emissione originale ha ricevuto il rating A2 (stabile) da parte di Moody's Investors Service e Bbb+ (stabile) da parte di Fitch. Il collocamento, destinato ai soli investitori istituzionali europei, sarà curato da Bank of America, Mcc e Ubs, Joint Bookrunners dell'operazione.  
   
   
DONATO GUALDI VICE-DIRETTORE GENERALE DI BANCA FIDEURAM MATTEO COLAFRANCESCO DIRETTORE GENERALE DI SANPAOLO INVEST  
 
Roma, 19 gennaio 2005 – Il Consiglio di Amministrazione di Banca Fideuram S.p.a. (Gruppo Sanpaolo Imi), riunitosi ieri a Roma, ha nominato all’unanimità Donato Gualdi Vice-direttore Generale di Banca Fideuram. Il Consiglio della controllata Sanpaolo Invest, anch’esso tenutosi in data odierna, ha inoltre provveduto alla nomina di Matteo Colafrancesco a Direttore Generale di Sanpaolo Invest. Per assumere il nuovo incarico Gualdi, 53 anni, lascia l’incarico di Area Manager della rete Banca Fideuram ricoperto dal 1988. Come nuovo Vice-direttore Generale di Banca Fideuram Gualdi coadiuverà il Direttore Generale Giuseppe Rosnati nella gestione della rete Banca Fideuram e nello sviluppo dei prodotti e dei servizi bancari. Matteo Colafrancesco, 53 anni, lascia l’incarico di Area Manager della rete Sanpaolo Invest ricoperto dal 1987 per assumere la funzione di vertice di Sanpaolo Invest.  
   
   
BANCO POPOLARE DI VERONA E NOVARA: DIMISSIONI DI UN CONSIGLIERE  
 
Verona, 19 gennaio 2005 - Il Banco Popolare di Verona e Novara rende noto che l’ing. Francesco Pasti, cui competeva la qualifica di amministratore indipendente e non esecutivo, ha rassegnato, a motivo dell’età, le proprie dimissioni dalla carica di consigliere, cessando conseguentemente anche dalle altre cariche ricoperte (Comitato Esecutivo, Comitato per la remunerazione e Comitato per le Stock Option). Il Consiglio, nell’ adunanza di ieri, nel prendere atto di tale decisione ha manifestato all’ing. Pasti un caloroso ringraziamento per il servizio svolto con passione e dedizione per oltre 40 anni, nel corso dei quali ha ricoperto, tra l’altro, dal 1985 al 1994, la carica di Vice Presidente della Banca Popolare di Verona. Il Presidente, avv. Fratta Pasini, ha definito l’apporto dell’ing. Pasti come una “presenza costante e determinante nel processo di consolidamento, di affermazione e di crescita della Banca”. Bpvn comunica altresì, in qualità di Capogruppo, che l’ing. Pasti, per le medesime ragioni, ha rassegnato le proprie dimissioni anche dalla carica di consigliere della Banca Popolare di Novara S.p.a. Il Consiglio di amministrazione ha deliberato la nomina per cooptazione a consigliere, fino alla prossima Assemblea, di Gian Luca Rana, noto imprenditore dell’industria alimentare. Rana, 39 anni, veronese, é Amministratore Delegato nell’azienda di famiglia, Pastificio Rana S.p.a.; è inoltre consigliere della Compagnia Investimenti e Sviluppo Cis di Villafranca Verona, delle Edizioni Brescia S.p.a., della S.i.s.ag. Società Italiana Sviluppo Agroalimentare Srl di Bologna e Vice Presidente dell’Associazione Industriali di Verona. Il Curriculum Vitae del neo consigliere è depositato presso la sede sociale del Banco. Con riferimento al Codice di Autodisciplina, il Consiglio di amministrazione ha altresì riconosciuto al nuovo consigliere la qualifica di amministratore non esecutivo ed indipendente. Nella stessa seduta, il Consiglio di amministrazione ha nominato, ai sensi dell’art. 41 dello Statuto sociale, membro del Comitato Esecutivo l’ing. Giuseppe Nicolò, cui compete la qualifica di amministratore indipendente e non esecutivo. Il Consiglio di amministrazione del Banco, nella seduta odierna, ai sensi dell’art. 8 del Codice di Autodisciplina, ha infine nominato il not. Maurizio Marino, cui compete la qualifica di amministratore indipendente e non esecutivo, membro del Comitato per le Stock Option e del Comitato per la remunerazione, nell’ambito del quale svolgerà la funzione di Presidente.  
   
   
GRUPPO BIPIEMME : BANCA AKROS NON C'ENTRA CON IL CASO PARMALAT  
 
Milano, 19 gennaio 2005 - Con riferimento agli interrogatori del dottor Callisto Tanzi da parte della Procura di Parma alcuni giornali hanno fatto riferimento a Banca Akros in relazione agli attori che, secondo quanto dallo stesso Tanzi riferito, operavano all’atto dell’ingresso in Borsa, nel 1990, di Parmalat Finanziaria. Banca Akros è stata citata in alcuni casi senza ulteriori specificazioni, in altri come “Banca Akros di Gianmario Roveraro” ed in altri ancora come semplicemente “Akros”. A questo proposito si precisa che Banca Akros, società del Gruppo Bipiemme – Banca Popolare di Milano, ha iniziato a operare come Banca nel 1997 e non ha avuto alcun coinvolgimento nella vicenda in questione. I citati riferimenti sono frutto di impropria confusione con Akros Finanziaria Spa, società da essa totalmente distinta.  
   
   
DIRECTA FESTEGGIA IL DECENNALE DALLA COSTITUZIONE CON UNA GIORNATA A COMMISSIONI ZERO SUI MERCATI ITALIANI  
 
Torino, 19 gennaio 2005 - Per festeggiare il decennale della sua costituzione, Directa giovedì 20 gennaio prossimo permetterà ai propri clienti di operare a commissioni zero sui mercati azionari della Borsa Italiana (Mta, Sedex, Idem). Concepita dall’inizio con la missione esclusiva di permettere ai privati di operare sui mercati finanziari direttamente dal proprio Pc, Directa diventa operativa nel marzo 1996 con collegamento su linea telefonica via modem e una commissione del 3,5 per mille per eseguito, la metà di quelle correnti all’epoca: è la nascita del trading on line italiano. Data dal 7 dicembre 1998 l’avvio dell’operatività via internet. Altri momenti importanti sono: maggio 1999 con il lancio del “Gsm Trading”, prima piattaforma di brokeraggio on line al mondo tramite telefono cellulare, e maggio del 2004 quando è stato lanciato il Pen Trader, un nuovo strumento di trading di prestazioni uniche nel panorama mondiale per l¹operativa “one click” con palmari a penna. Concepita quando la parola trading on line neppure esisteva e in Usa l’operatività era dominata da intermediari telefonici (la Sec consentì ai broker l'uso di internet solo a marzo 1996), Directa è ora uno dei leader del trading on line italiano (fonte Kpmg: e-retail finance) con una focalizzazione sugli investitori più attivi ed esigenti. “È una grande soddisfazione, a dieci anni di distanza – ha dichiarato l’ing. Mario Fabbri, amministratore delegato di Directa – constatare che quello che nel 1995 poteva apparire un sogno fuori da ogni realtà, è invece diventata un’azienda vitale apprezzata sul mercato nazionale, con molte migliaia di clienti e milioni di eseguiti all’anno. Con questa giornata di trading a commissioni zero abbiamo inteso ringraziare coloro ai quali in primo luogo siamo debitori di tutto questo, e cioè i nostri clienti, che con la loro fiducia, i loro suggerimenti e anche con le loro critiche, ci hanno dato lo stimolo per costruire un servizio competitivo e di alta qualità, in un mercato impegnativo come quello del trading on line. In questi dieci anni abbiamo imparato molte cose sul trading on line, ma quella più importante è che, chi vuole essere leader, deve migliorare e innovare costantemente, e questo è il nostro piano di lavoro per il prossimo decennio”. Nell’occasione si comunicano i principali dati sull'anno appena concluso: i futures Idem, Eurex e, da luglio, Cme, nel 2004 sono cresciuti del 43% rispetto al 2003, superando nell’anno i 400 mila contratti; sui mercati tradizionali Mta, Sedex e azionario Usa, la vistosa diminuzione della volatilità a Piazza Affari nel periodo maggio-giugno ha toccato particolarmente gli scalper, che rappresentano la clientela più attiva per Directa e ha determinato una riduzione dei volumi intermediati a circa 29 miliardi di euro (-6%) e 2.570.000 eseguiti (-20%); di grande rilievo la crescita, da 50 a 75 (+50%), delle convenzioni con gli istituti di credito che offrono il trading Directa ai loro clienti; positivo, come sempre dall’inizio delle operazioni, l’andamento dei clienti attivi, che sono aumentati a 11.508 (+4% rispetto al 2003). Lo scorso luglio Cassa Centrale delle Casse Rurali del Trentino-bcc Nord Est spa, Cassa Centrale Raiffeisen dell'Alto Adige spa e Phoenix Informatica Bancaria spa hanno acquisito il 75% della società Trading Service srl da Directa sim, assicurandosi in questo modo l’esclusiva nazionale per il credito cooperativo del prodotto software sviluppato da Directa e considerato leader indiscusso per affidabilità, semplicità d’uso e livello di innovazione tecnologica.  
   
   
POSTE ITALIANE INFORMA LA CLIENTELA SULLA NUOVA NORMATIVA RELATIVA AI LIBRETTI AL PORTATORE  
 
Roma, 18 gennaio 2005 - Poste Italiane, in vista della scadenza del 31.01.2005 entro la quale vanno regolarizzati i libretti postali al portatore con saldo superiore a 12.500 euro, sta continuando ad informare la propria clientela, anche mediante avvisi al pubblico negli uffici postali, circa le disposizioni contenute nel decreto legislativo n. 56 del 2004 attuativo della direttiva dell'Unione Europea. I libretti postali al portatore attualmente in circolazione sono circa 580.000 e solo poche decine sono quelli che presentano, ad oggi, un saldo superiore ai 12.500 Euro. Per questi ultimi Poste Italiane effettuerà tutte le iniziative informative possibili.  
   
   
RISANAMENTO S.P.A.: RIMBORSO DELLE € 175.000.000 GUARANTEED NOTES 7,25% DUE 2005 EMESSE DA BONAPARTE FINANCE S.A.  
 
 Milano, 19 gennaio 2005 - Come consentito dal Regolamento delle Obbligazioni, in data 17 gennaio 2005 Risanamento S.p.a., in veste di garante, ha effettuato - alla pari ed in unica soluzione - il pagamento degli interessi ed il rimborso del valore nominale residuo pari a € 59.577.000 delle Obbligazioni emesse da Bonaparte Finance S.a. In data 17 gennaio 2002 (prima tranche pari a nominali € 150.000.000) ed in data 11 febbraio 2002 (seconda tranche pari a nominali € 25.000.000) ed aventi tutte scadenza al 17 gennaio 2005. Risanamento aveva già provveduto a riacquistare sul mercato attraverso Offerta Pubblica d’Acquisto lo scorso maggio le obbligazioni emesse da Bonaparte Finance S.a. Per un valore pari a € 115.423.000.  
   
   
AA… AGENTE ASSICURATIVO (PREPARATO) CERCASI CINEAS PRESENTA “L’AGENTE DI ASSICURAZIONI”, UN VOLUME VERO E PROPRIO VADEMECUM PER L’INTERMEDIARIO ASSICURATIVO CHE OGGI DEVE AFFRONTARE UNA FORTE CONCORRENZA E UNA CLIENTELA SEMPRE PIÙ ESIGENTE  
 
Milano, 19 gennaio 2005 - Cosa vuol dire oggi svolgere la professione di agente assicurativo? Una buona preparazione tecnica e commerciale è sufficiente per fronteggiare un mercato multicanale? In che modo è possibile migliorare i propri servizi? Per rispondere a queste e ad altre domande legate alla figura dell’intermediario assicurativo, Cineas, consorzio universitario per l’ingegneria nelle assicurazioni del Politecnico di Milano, ha realizzato “L’agente di assicurazioni”, una vera e propria sorta di vademecum focalizzato sulle conoscenze principali che un agente assicurativo deve possedere se intende svolgere la sua attività secondo corretti ed elevati criteri di professionalità. Il volume, curato da Claudio Cacciamani, professore associato di Economia deglli intermediari finanziari presso la Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Parma, approfondisce tematiche rilevanti ai fini delle strategie e delle politiche di offerta di un’agenzia assicurativa. Vengono affrontate questioni connesse al profilo interno di gestione dell’agenzia, ai modelli organizzativi e alla gestione delle risorse umane, al bilancio, al controllo di gestione e alla comunicazione interna, alle problematiche di mercato e a quelle di natura giuridica, al risk management marketing, agli strumenti assicurativi, alla comunicazione esterna, all’etica e al business. Perchè l’idea di realizzare un volume rivolto agli intermediari che operano nel settore assicurativo? Nonostante il mercato si sia evoluto con la nascita di altri soggetti, gli agenti assicurativi rappresentano ancora oggi il canale di distribuzione di prodotti assicurativi più diffuso a soddisfare le esigenze diversificate del cliente. Ma qualcosa è inevitabilmente cambiato. Si tratta del tipo di competenza di cui deve disporre l’agente. Occorrono infatti anche qualità imprenditoriali e manageriali per coordinare tutte le risorse finalizzate alla distribuzione del prodotto assicurativo e per creare valore aggiunto, attraverso l’erogazione al cliente di un qualificato servizio di intermediazione che solo l’agenzia può garantire. “Le agenzie di assicurazione devono affrontare oggi un livello di competizione sempre più elevato non solo a causa di nuovi player, quali banche, posta e reti multilevel, ma anche per la concorrenza della propria mandante che distribuisce polizze attraverso la vendita diretta telefonica o tramite internet – spiega Adolfo Bertani, presidente di Cineas – Guidare un’agenzia di assicurazione è quindi un compito più complesso rispetto al passato e per poterlo adempiere con risultati positivi è necessario affrontare la competizione con strumenti e competenze adeguate”. Cineas, consapevole di tale situazione, per affiancare sia i giovani professionisti che coloro che già sono responsabili di un’agenzia, organizza annualmente un corso avanzato in Management per agenti assicurativi: un percorso del tutto nuovo sul mercato formativo che approfondisce argomenti quali la gestione delle risorse umane, i modelli organizzativi delle agenzie, le esigenze di copertura assicurativa e la segmentazione della clientela, la gestione del rischio e del sinistro. L’obiettivo principale del corso è di fornire le competenze indispensabili per incontrare le esigenze di un cliente sempre più sensibile ad una consulenza personalizzata. La seconda edizione del corso inizierà quest’anno il prossimo 11 febbraio 2005.  
   
   
ORDINI DI MACCHINE UTENSILI: POSITIVO IL QUARTO TRIMESTRE 2004 SOLO GRAZIE ALLA TENUTA DEI MERCATI ESTERI. ANCORA DELUDENTE IL MERCATO INTERNO  
 
Cinisello, 19 gennaio 2005 - Ha commentato Alberto Tacchella, presidente di Ucimu-sistemi Per Produrre: “Preoccupa la perdurante stagnazione del mercato domestico. Occorre vengano adottate al più presto misure volte a stimolare la ripresa degli investimenti e la competitività dell’intera industria nazionale”. In base ai dati elaborati dal Centro Studi & Cultura di Impresa di Ucimu-sistemi Per Produrre, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione, gli ordini raccolti dai costruttori italiani nel quarto trimestre del 2004 sono aumentati del 15,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, attestandosi su un valore assoluto dell’indice pari a 88,2 (base 2000=100). Il risultato complessivo è stato determinato dall’andamento positivo degli ordini raccolti sui mercati stranieri, cui si contrappone il calo degli ordini raccolti sul mercato interno. Infatti, sul fronte domestico, gli ordini, che già nell’analogo trimestre 2003 avevano registrato un forte calo, sono scesi ulteriormente del 3,5% per un valore assoluto dell’indice pari a 72,4. Sul mercato estero, che fornisce dati positivi da tre trimestri, la raccolta ordini ha avuto, invece, un incremento del 37,1%, che ha portato il valore assoluto dell’indice a 103,9, sopra il valore dell’anno base. In ragione d’anno, l’indice complessivo degli ordini 2004 ha registrato un incremento del 12,7%, mantenendosi comunque su un valore medio dell’indice ancora piuttosto basso (71,5). Al risultato finale ha contribuito in misura decisiva la crescita degli ordini esteri (+24,2% rispetto al 2003), mentre gli ordinativi raccolti sul mercato interno sono rimasti sostanzialmente invariati rispetto all’anno precedente (-0,7%). Alberto Tacchella, presidente di Ucimu-sistemi Per Produrre, ha così commentato i dati: “l’andamento di settore mostra, ancora una volta, una netta divergenza tra la domanda proveniente dall’estero, dove i mercati sembrano confermare la ripresa, e i preoccupanti risultati registrati sul mercato domestico. I positivi riscontri provenienti dai mercati stranieri, sia tradizionali come Germania e Spagna, sia emergenti come Cina, Russia e Turchia, confermano ancora una volta il riconoscimento internazionale della qualità della nostra offerta. Sul fronte interno, invece, l’Italia pare non essere in grado di sostenere il cammino della ripresa: infatti, dopo due trimestri che avevano evidenziato segnali positivi anche sul mercato domestico, il quarto trimestre 2004 ha registrato un nuovo risultato deludente”. “Preoccupa la perdurante stagnazione italiana e occorre che vengano adottate al più presto misure volte a stimolare la ripresa e la competitività dell’intera industria nazionale. A questo proposito – ha proseguito Tacchella – sono ancora insufficienti, le misure adottate nella Finanziaria 2005, anche se un passo nella giusta direzione è stato fatto con la modifica dell’Irap, della quale, peraltro, si auspica una successiva eliminazione. Per contribuire al rilancio del settore e dell’intero sistema industriale è necessario uno strumento forte di politica industriale che possa stimolare la ripresa degli investimenti. E’ con rinnovato vigore che chiediamo, dunque, alle autorità governative l’adozione della liberalizzazione delle quote di ammortamento, una misura in grado di assicurare, da un lato, il rapido rinnovamento del parco macchine delle piccole e medie imprese, con conseguente miglioramento dei processi produttivi, e, dall’altro, lo sviluppo e l’espansione dell’industria costruttrice di mezzi di produzione”. Il presidente di Ucimu-sistemi Per Produrre ha, inoltre, sottolineato l’importanza di interventi su due fronti strategici per il mantenimento della competitività: l’innovazione e l’internazionalizzazione. “Per reggere il passo della concorrenza straniera e difendere le posizioni di leadership che l’industria italiana della macchina utensile, robot e automazione ha saputo mantenere negli anni, - ha sottolineato Alberto Tacchella - è necessario favorire l’aggregazione tra imprese aventi obiettivi comuni, al fine di superare la limitata dimensione delle aziende italiane, ostacolo sia agli investimenti in ricerca e sviluppo sia alla presenza strutturata sui mercati esteri. A tale scopo si auspica, anche per l’Italia, lo sviluppo di fondi di Private Equity, in grado di supportare le imprese nel processo di crescita dimensionale, grazie al finanziamento degli investimenti necessari”.  
   
   
GRUPPO AUTOSTRADE - NUOVI INVESTIMENTI DEL GRUPPO NEL NORD-OVEST PER OLTRE 2,4 MILIARDI DI EURO  
 
Roma, 19 gennaio 2005 - Il potenziale di crescita del Nord Ovest e del Paese dipende dalla soluzione che si vorrà dare alle criticità italiane in tema di costruzioni di grandi opere. Il 24% della rete del Gruppo Autostrade -pari ad oltre 800 km- è posizionato nel Nord-ovest e rappresenta il 43% dell'intero sistema autostradale di quest'area (1.871 km). Il Nord-ovest italiano, una parte essenziale nel sistema europeo di assi intermodali di collegamento tra Est e Ovest (Corridoio V) ha il valore più basso dell'indice di dotazione di infrastrutture autostradali in relazione al Pil. Il Gruppo Autostrade quale principale investitore privato del Paese (oltre 10 miliardi di euro in dieci anni) concentra il 25% dei nuovi investimenti nel quadrante Nord-ovest. L'italia e l'Europa E' di vitale importanza colmare il gap di infrastrutture per accrescere la competitività del sistema italiano dei trasporti rispetto all'Europa. L'italia ha oltre 5.800 veicoli per Km di autostrade e solo 113 km di rete per milione di abitanti contro una media europea di circa 3.200 veicoli per Km di autostrade e 177 km di autostrade per milione di abitanti. In altri Paesi come la Francia i tempi di realizzazione delle opere sono di gran lunga più veloci come dimostra l'inaugurazione del Viadotto di Millau, il ponte più alto del mondo, realizzato in soli 36 mesi. In Italia si sono attesi ben 23 anni per giungere ad una decisione definitiva sulla Variante di Valico senza che il procedimento sia stato chiuso. I ritardi sono legati alla lunghezza e articolazione delle procedure autorizzative. La dilatazione dei tempi nella realizzazione delle Grandi Opere previste dalla Convenzione del '97 tra Anas e Autostrade per l'Italia, ha comportato maggiori oneri gravanti interamente sul Concessionario per 1,14 miliardi di euro. Un altro fattore di debolezza è la dimensione delle nostre imprese di costruzione che costituisce un limite allo sviluppo delle Grandi Opere. Inoltre la normativa vigente sull'affidamento dei lavori da parte delle società autostradali (Legge Merloni) determina spesso le condizioni di criticità economico/realizzative. Passante di Mestre E' un caso eclatante nella storia delle Grandi Opere. Dopo un dibattito che si è protratto per quasi 30 anni, la chiave di volta è stata la nomina del Commissario Straordinario per le attività di gara e costruzione decisiva ai fini dell'accelerazione del processo verso la "cantierabilità" dell'opera. Grazie a ciò oggi i primi cantieri, tra Quarto d'Altino e Mogliano, sono già stati avviati. E' auspicabile un metodo analogo per i grandi lavori. Investimenti del Gruppo nel Nord-ovest Il Gruppo ha investito nell'area dal 1999 al 2004 oltre 3,1 miliardi di euro e vuole effettuare nuovi investimenti (ex Iv Atto Aggiuntivo) per oltre 2,4 miliardi di euro. Nel quadro del Corridoio V le nuove opere prioritarie del Gruppo sono: Iv corsia Milano-bergamo ; Viabilità d'accesso al Polo Fieristico di Milano ; Iii corsia Lainate-como ; Nodo di Genova . Il Gruppo partecipa inoltre a: Nuova Milano-brescia ; Tangenziale Est Esterna di Milano ; Pedemontana Lombarda. Competitività del Paese. Difficilmente l'Italia potrà diventare competitiva se, per realizzare opere fondamentali per la ripresa e la modernizzazione, sono necessari decenni, mentre nei Paesi vicini è sufficiente appena qualche anno. Sarebbe quindi auspicabile: Selezionare le opere ; Concentrare i poteri decisionali nella figura di un "commissario" ; Favorire l'aggregazione delle imprese ; Uscire dalla "legislazione emergenziale" per le assegnazioni delle opere pubbliche.  
   
   
ASM BRESCIA: LA FUSIONE FRA ASM BRESCIA E BAS BERGAMO ILLUSTRATA IN UNA CONFERENCE CALL RISERVATA AD ANALISTI ED INVESTITORI ISTITUZIONALI  
 
Brescia, 19 gennaio 2005 – Nel corso della presentazione che si è tenuta ieri sera durante una conference call riservata ad analisti ed investitoti istituzionali sono stati comunicati alcuni aggiornamenti agli obiettivi del Piano Industriale 2005-2009 illustrato in un incontro con la Comunità Finanziaria tenutosi a Milano il 16 novembre 2004. Di seguito i principali dati illustrati nel corso della conference call, precisando che i dati non includono la potenziale ulteriore creazione di valore derivante dal raggiungimento di sinergie di costi e di ricavi che non sono ancora state quantificate.
Conto economico Asm Bas Asm+bas Bas su totale
(milioni di euro) 2009 2009 2009 peso %
Ricavi 2.240 136 2.377 5,7%
Costi operativi 1.840 112 1.952 5,7%
Margine operativo lordo 400 25 425 5,8%
Ammortamenti e accantonamenti 165 14 180 7,9%
Risultato operativo 235 11 245 4,3%
 
   
   
SAIPEM : ACQUISISCE CONTRATTO PER L'INSTALLAZIONE DEL SISTEMA DI INFRASTRUTTURE MARINE NELLE ACQUE DEL MAR CASPIO  
 
 San Donato Milanese, 19 gennaio 2005 - Saipem si è aggiudicata il contratto per l'installazione del sistema di infrastrutture marine nell'ambito della fase sperimentale di sviluppo del giacimento Kashagan, nelle acque kazake del Mar Caspio. Il contratto è stato assegnato con gara internazionale da Agip Kco (operatore del North Caspian Sea Production Sharing Agreement -Psa(1) ) e ha un valore di circa 286 milioni di dollari Usa. I lavori riguardano la fabbricazione, l'assemblaggio, il trasporto e l'installazione di 45 pali e 2 fiaccole per un peso complessivo di circa 15.000 tonnellate, oltre all'installazione di 16 module barge(2). I pali e le fiaccole saranno fabbricati nel cantiere Ersai, ubicato nella regione di Kuryk in Kazakstan, di cui Saipem detiene il 50%. Il contratto comprende anche l'approvvigionamento, la fabbricazione e l'installazione delle relative strutture di ormeggio e di protezione. I lavori di installazione saranno realizzati con un mezzo navale di nuova costruzione e saranno conclusi nel 2007.  
   
   
ENTRO LA PRIMA METÀ DI FEBBRAIO RIAPRE L’AEROSTAZIONE DELL’AEROPORTO DI LAMPEDUSA  
 
Roma, 19 gennaio 2005 - Il Presidente dell’Ente Nazionale per l'Aviazione Civile, On. Prof. Vito Riggio, rende noto che hanno preso avvio i lavori per la messa in sicurezza strutturale dell’aerostazione dell’aeroporto di Lampedusa che, a seguito del cedimento di un pilastro era stata dichiarata momentaneamente inagibile. I lavori, che verranno conclusi entro la prima metà di febbraio, sono stati progettati dal Dipartimento di Ingegneria Strutturale dell’Università di Palermo. Nel frattempo, l’Enac ha provveduto all’allestimento di strutture provvisorie per permettere ai passeggeri di portare a termine con minor disagio e più agevolmente possibile le operazioni aeroportuali. Inoltre, al fine di assicurare i controlli ed il presidio di security, da domani mattina verrà aumentata la vigilanza nello scalo mediante un numero maggiori di agenti.  
   
   
A CAGLIARI IL CONVEGNO : “AEROPORTI DELLA SARDEGNA – I PROGETTI REALIZZATI “ ANALISI DELLE OPERE REALIZZATE NEGLI AEROPORTI DI ALGHERO, CAGLIARI, OLBIA E TORTOLÌ  
 
Roma, 19 gennaio 2005 - Si è svolto ieri, a Cagliari, il convegno “Aeroporti Della Sardegna – I Progetti Realizzati” organizzato dall’Enac, Ente Nazionale per l'Aviazione Civile, e dall’Enav S.p.a., Società Nazionale per l’Assistenza al Volo, con il patrocinio del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, della Regione Autonoma della Sardegna e di Assaeroporti, in collaborazione con Sogaer società di gestione dell’Aeroporto di Cagliari, Geasar società di gestione dell’Aeroporto di Olbia Costa Smeralda, Sogeaal società di gestione dell’Aeroporto di Alghero, e Ge.ar.to società di gestione dell’Aeroporto di Tortolì Arbatax. I vertici dell’Enac e dell’Enav hanno voluto organizzare questo convegno al fine di rappresentare una fotografia puntuale ed analitica della situazione aeroportuale in Sardegna, illustrando con esattezza i progetti, gli investimenti e la realizzazione delle opere negli aeroporti sardi. Si tratta di importanti lavori che sono stati finanziati con i Fondi strutturali dell’Unione Europea, con importanti stanziamenti della Regione Sardegna e con l’intervento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che, tramite l’Enac, ha attuato i programmi. Le Istituzioni nazionali, infatti, operando in stretto accordo con le Regioni e con gli Enti locali, perseguono l’obiettivo di creare aeroporti che diventino dei punti di forza regionali, in modo da favorire l’intermodalità dell’intero sistema del trasporto integrato, investendo risorse per migliorare i collegamenti tra gli aeroporti stessi ed i centri nevralgici delle attività economiche, turistiche e sociali di quella specifica area territoriale. Aeroporti che siano porte di accesso di una Regione e, di conseguenza, porte di accesso all’economia del territorio stesso, rispondendo, in questo caso, non solo all’aumentata richiesta di mobilità dei cittadini, ma anche all’esigenza di continuità territoriale della Sardegna. In attuazione dei programmi di investimento e sviluppo, i lavori, basati su progetti concepiti con particolare attenzione all’armonizzazione ambientale, paesaggistica ed architettonica con il territorio, sono stati realizzati dalle relative società di gestione per gli aeroporti di Cagliari (Sogaer), Olbia (Geasar), Alghero (Sogeaal) e Tortolì Arbatax (Gearto). In occasione del convegno odierno, è stata presentata una pubblicazione curata dall’Enac e dall’Enav, con il patrocinio del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e con la collaborazione delle società di gestione, intitolata “Quaderno degli aeroporti della Sardegna”. Il Quaderno, che segue una analoga iniziativa sugli aeroporti della Sicilia, fa parte di un progetto editoriale che riguarderà varie regioni italiane, a partire da quelle del Mezzogiorno. Racchiude una serie di informazioni concrete sui singoli aeroporti, fornisce con trasparenza dati sugli investimenti effettuati, ed annovera per ogni singola realtà utili indicazioni sulla società di gestione, sulla capacità aeroportuale, sui servizi ai passeggeri, sui collegamenti con le città, sui vettori che operano sullo scalo e sulla storia dell’aeroporto. Il convegno ha visto la partecipazione dell’Assessore dei Trasporti della Regione Autonoma della Sardegna Dott. Sandro Broccia, del Presidente della Camera di Commercio di Cagliari Dott. Romano Mambrini e del Presidente di Assaeroporti Dott. Giovanni Maniscalco. I lavori, moderati dal Dott. Igino Maria Coggi, Direttore Responsabile di Air Press, sono proseguiti con gli interventi del Presidente dell’Enac On. Prof. Vito Riggio, del Presidente dell’Enav Gen. Bruno Nieddu, del Direttore Generale dell’Enac Com.te Silvano Manera e del Direttore Generale dell’Enav Ing. Raffaele Rizzi. I progetti realizzati sugli aeroporti sardi di Olbia Costa Smeralda, Alghero, Tortolì Arbatax e Cagliari Elmas, sono stati illustrati dai vertici delle società di gestione dei singoli aeroporti: dalla Dott.ssa Susanna Zucchelli, Amministratore Delegato Geasar, dal Dott. Umberto Borlotti Direttore Generale Sogeaal, dal Dott. Giorgio Ladu Amministratore Delegato Gearto, e dal Dott. Luciano Ticca Presidente Sogaer. Sempre nell’ambito della sessione odierna, il Dott. Paolo Fadda ha presentato il volume “Cagliari Airport” di cui è stato Coordinatore Editoriale.  
   
   
L’ENAC CONSEGNA IL CERTIFICATO DI AEROPORTO A CAGLIARI ED ALGHERO - DIVENTANO 15 GLI AEROPORTI CERTIFICATI IN BASE AL “REGOLAMENTO PER LA COSTRUZIONE E L’ESERCIZIO DEGLI AEROPORTI”  
 
Roma, 19 gennaio 2005 - Ieri, in occasione del Convegno “Aeroporti Della Sardegna – I Progetti Realizzati” organizzato a Cagliari, il Presidente ed il Direttore Generale dell’Ente Nazionale per l'Aviazione Civile, On. Prof. Vito Riggio e Com.te Silvano Manera, hanno consegnato il “Certificato di Aeroporto” alla Sogaer per l’Aeroporto di Cagliari ed alla Sogeaal per l’Aeroporto di Alghero, in conformità al “Regolamento per la costruzione e l’esercizio degli aeroporti” adottato dall’Enac, che recepisce l’Annesso 14 dell’Icao, International Civil Aviation Organization, organizzazione dell’Onu che riunisce le Autorità per l’aviazione civile di 188 Paesi Membri. Questo Regolamento introduce, per la prima volta in Italia, la certificazione del gestore aeroportuale, relativamente alla gestione in sicurezza delle infrastrutture, degli impianti e delle operazioni aeroportuali, individuando le relative responsabilità e la ripartizione delle risorse finalizzate alla sicurezza. Il Consiglio di Amministrazione dell’Enac, nell’adottare tale Regolamento nell’ottobre del 2003, ha contestualmente approvato un programma di certificazione delle società di gestione da parte dell’Enac, prevedendo che entro il 2005 dovranno essere certificati tutti gli aeroporti nazionali, dando priorità a quelli maggiori, attraverso cui transita oltre il 90% del traffico passeggeri in Italia. Ad oggi sono stati consegnati i certificati ad Adr per Roma Fiumicino, alla Sea per Milano Malpensa e Milano Linate, alla Save per Venezia, alla Sab per Bologna, alla Gesap per Palermo, alla Sac per Catania, alla Gesac per Napoli, alla Geasar per Olbia, alla Seap per Bari, alla Sacbo per Bergamo, alla Sagat per Torino ed alla Adf per Firenze. Con la Sogaer e la Sogeaal sono quattordici le società di gestione ad aver concluso un programma di certificazione che è fondamentale per la sicurezza aeroportuale. La certificazione è su base triennale e prevede un continuo presidio da parte della società di gestione sui processi operativi che impattano sulla sicurezza, a garanzia di un costante circuito che tuteli i passeggeri e la qualità dei servizi resi dagli operatori aeroportuali.  
   
   
AIR DOLOMITI VINCE IL PRESTIGIOSO "BUSINESS TRAVELLER AWARD" PER IL SERVIZIO A BORDO  
 
Milano, 18 gennaio 2005 - Il 2005 comincia sotto i migliori auspici per Air Dolomiti, la Compagnia regionale italiana membro di Lufthansa Regional: oggi, 18 gennaio 2005 a Francoforte, la rivista Business Traveller ha assegnato al servizio di bordo della Compagnia il Business Traveller Award. La rivista tedesca ha riconosciuto l'alta qualita' del servizio e l'accoglienza a bordo di Air Dolomiti attribuendo alla Compagnia questo autorevole Award. Da sempre il servizio di bordo e' considerato come momento fondamentale del rapporto della Compagnia con i propri passeggeri. Al primo posto e' risultata come compagnia aerea piu' sicura Lufthansa; il primo premio per la qualita' del servizio a terra e il personale di cabina sono stati riconosciuti a Sas, mentre per il comfort a bordo e' stata premiata Swiss. Tra questi nomi di prestigio Air Dolomiti si distingue per il servizio offerto sui propri voli, da sempre simbolo dell'ospitalita e dell'accoglienza firmata "Settimocielo". Il nome di una compagnia regionale tra le grandi internazionali. "E' grazie al lavoro di tutti i dipendenti che Air Dolomiti riceve oggi questo premio: ancora una volta alla Compagnia viene riconosciuta la qualita' del servizio a bordo, che la distingue dalle altre Airline europee. Air Dolomiti e' una Compagnia italiana di respiro internazionale" dichiara il Presidente & Ceo di Air Dolomiti, Michael Kraus. Continua: "Ringrazio inoltre tutti i nostri passeggeri che dimostrano, ancora una volta, di apprezzare e condividere la filosofia di Air Dolomiti". Nel 1996 la Compagnia inaugura "Settimocielo by Air Dolomiti", il marchio dell'ospitalita' e dell'accoglienza a bordo con il quale si propone come ambasciatrice dello stile e del gusto italiano in Europa. Negli anni "Settimocielo by Air Dolomiti" e' stato insignito per nove volte dei piu' prestigiosi riconoscimenti internazionali del settore. Nel 2002 nasce "Settimocielo Dream", l'evoluzione dell'ospitalita' di Air Dolomiti, nata dal desiderio di offrire un'esperienza ancor piu' sofisticata e unica ai passeggeri di Business Class innalzando lo stile e la raffinatezza di "Settimocielo". Air Dolomiti ha ideato una business class innovativa, frutto di dieci anni di esperienza nell'ambito dei servizi di altissima qualita': una speciale attenzione nel segno di "Settimocielo", con il servizio Dream.  
   
   
CON MALPENSA DECOLLA LA LOGISTICA: I CAPANNONI SI APPREZZANO DEL 36% IN QUATTRO ANNI TUTTA LA LOGISTICA A MILANO RAPPRESENTA UN BUSINESS DA 16 MILIARDI. L’INTERESSE DEGLI OPERATORI STRANIERI CON 3000 POSTI DI LAVORO IN PIÙ IN 3 ANNI  
 
Milano, 19 gennaio 2005 - Dal primo semestre 2000 al primo semestre 2004 i capannoni nuovi o ristrutturati nei comuni vicino a Malpensa hanno guadagnato in media il 36% del loro valore, passando da 550 euro al metro quadrato nel 2000 a 750 euro nel primo semestre 2004, un risultato superiore alla media provinciale 33%. Premiante la vicinanza al polo fieristico come Rho che raggiunge + 76% e Vanzago +83%, mentre i più stabili sono, Pregnana Milanese 2%, Pogliano Milanese 6%, ed il 9% di Legnano. Le imprese corrono e nel terzo trimestre 2004 Milano è la prima provincia in Italia nel settore della movimentazione merci e magazzinaggio con il 18% delle imprese nazionali del settore. Nel 2002 il fatturato milanese di tutto il comparto della logistica è di 16 miliardi di euro, contro i 170 miliardi nazionali ed i 29 lombardi Più nel dettaglio si osserva che nel campo del magazzinaggio la percentuale milanese si attesta intorno al 15% del totale nazionale ed al 66% su quello lombardo. Più alto il dato della movimentazione merci: 18% delle imprese italiane ed il 65% di quelle lombarde. Aumenta l’interesse degli investitori stranieri nelle imprese milanesi attive in questo settore: dal 2000 al 2003 il numero di imprese meneghine a partecipazione estera sale da 98 a 108, in tre anni un incremento del 10%. Le partecipate milanesi rappresentano il 36,5% delle partecipate estere nazionali appartenenti a questo comparto. Ancora più forte l’impatto degli investimenti esteri sull’occupazione: nel 2003 hanno creato nel settore quasi 14.000 posti di lavoro, contro i 10.700 del 2000, con un aumento del 30% in 3 anni. Mentre negli stessi anni in Italia la crescita è del 23% circa per le imprese (da 241 imprese del 2000 a 296 del 2003) e del 40% per gli addetti (da 33.445 del 2000 a 46.577 del 2003). E’ quanto emerge dai dati della venticinquesima edizione della “Rilevazione dei prezzi degli immobili sulla piazza di Milano” realizzata da Osmi-borsa Immobiliare, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano, in collaborazione con Fimaa Milano, da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano sui dati del registro delle imprese al secondo trimestre 2004, e da una ricerca della Camera di Commercio di Milano e Osmi-borsa Immobiliare attraverso l’Università Commerciale Luigi Bocconi. E di temi legati alla logistica e al mercato immobiliare si è parlato al convegno”Sviluppi della Logistica: il Mercato Immobiliare” organizzato da Osmi-borsa Immobiliare, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano. “Oggi la competitività - ha commentato Giorgio Viganò, Presidente dell’Osservatorio Permanente sul mercato immobiliare della Camera di Commercio di Milano – si gioca sempre di più non solo in termini di vicinanza geografica ai mercati di riferimento, ma in termini di raggiungibilità. Non è più una questione di spazio da percorrere, ma di tempo da impiegare. In questo contesto un efficace sistema di trasporti e di infrastrutture sono elementi essenziali per essere concorrenziali su un mercato globale. Ma le infrastrutture hanno anche un effetto qualificante, come questi dati ci dimostrano, valorizzano il territorio e contribuiscono a creare occupazione e benessere diffuso”. Prime tre province per numero di imprese nel comparto movimentazione e magazzinaggio
Altro del settore Movimentazione merci Magazzinaggio Totale Var %
Milano 80 936 297 1313 18%
Roma 15 305 152 472 6%
Torino 13 224 66 303 4%
Fonte: elaborazione Camera di commercio di Milano 3 trim. 2004 Infocamere Valore degli Investimenti Diretti Esteri in tutto il settore trasporto e logistica nella provincia di Milano
Imprese estere partecipate Addetti delle imprese estere partecipate
2000 2001 2002 2003 2000 2001 2002 2003
Numero assoluto 98 104 111 108 10.709 12.737 14.259 13.957
Var rispetto al 2000 0% 6% 13% 10% 0% 19% 33% 30%
Fonte Ufficio Studi Camera di Commercio di Milano Movimentazione Merci e Magazzinaggio: numero di imprese in Lombardia
Altro del settore Movimentazione merci Magazzinaggio Totale
Camera di Commercio Attive Attive Attive Attive
Bergamo 2 116 30 148
Brescia 1 174 27 202
Como 1 34 15 50
Cremona 0 33 9 42
Lecco 1 14 9 24
Lodi 1 18 15 34
Mantova 0 41 7 48
Milano 80 936 297 1.313
Pavia 0 44 19 63
Sondrio 1 4 4 9
Varese 0 34 18 52
Totale 87 1448 450 1.985
% Milano su Italia 39,80% 18,15% 14,75% 17,82%
% Lombardia su Italia 43,28% 28,08% 22,35% 26,93%
Fonte: elaborazione Camera di commercio di Milano 3 trim. 2004 Infocamere Variazione prezzi capannoni dal primo semestre 2000 al primo semestre 2004
Bollate Capannoni nuovi o ristrutturati Euro/mq. 64%
Castano Primo Capannoni nuovi o ristrutturati Euro/mq. 10%
Legnano Capannoni nuovi o ristrutturati Euro/mq. 9%
Parabiago Capannoni nuovi o ristrutturati Euro/mq. 65%
Rho Capannoni nuovi o ristrutturati Euro/mq. 76%
Pero Capannoni nuovi o ristrutturati Euro/mq. 41%
Magenta Capannoni nuovi o ristrutturati Euro/mq. 38%
Buscate Capannoni nuovi o ristrutturati Euro/mq. 35%
Arconate Capannoni nuovi o ristrutturati Euro/mq. 24%
Busto Garolfo Capannoni nuovi o ristrutturati Euro/mq. 24%
Turbigo Capannoni nuovi o ristrutturati Euro/mq. 39%
San Vittore Olona Capannoni nuovi o ristrutturati Euro/mq. 32%
Pregnana Milanese Capannoni nuovi o ristrutturati Euro/mq. 2%
Pogliano Milanese Capannoni nuovi o ristrutturati Euro/mq. 6%
Lainate Capannoni nuovi o ristrutturati Euro/mq. 66%
Cornaredo Capannoni nuovi o ristrutturati Euro/mq. 45%
Garbagnate Capannoni nuovi o ristrutturati Euro/mq. 74%
Senago Capannoni nuovi o ristrutturati Euro/mq. 41%
Vanzago Capannoni nuovi o ristrutturati Euro/mq. 83%
Rescaldina Capannoni nuovi o ristrutturati Euro/mq. 17%
Cerro Maggiore Capannoni nuovi o ristrutturati Euro/mq. 31%
Fonte: venticinquesima edizione della “Rilevazione dei prezzi degli immobili sulla piazza di Milano” realizzata da Osmi-borsa Immobiliare, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano, in collaborazione con Fimaa Milano L’abc della logistica (Dal rapporto “Evoluzione e prospettive di sviluppo dei servizi di logistica: implicazioni per il real estate”) Terminal intermodale: impianto costituito da binari e piazzali attrezzati con gru per il trasbordo delle unità di carico (container e casse mobili) da una modalità all’altra (da camion a treno e viceversa), senza la presenza di rilevanti strutture edilizie. Magazzino: locale adibito a deposito merci e materiali vari. In particolare, la “ribalta” è un magazzino con molte porte e poco spazio di stoccaggio, utilizzato per l’attività dei corrieri che operano con la tecnica del groupage, ovvero trasportano molti colli di diversi clienti, raggruppando i colli trasportati per destinazione. Autoporto: infrastruttura a servizio del trasporto stradale, comprendente spazi per la sosta degli automezzi, servizi ai mezzi (officina, rifornimento, lavaggio), servizi alle persone (bar, ristorante, market, docce, motel) e alle merci (magazzini). Piattaforma logistica: struttura destinata al soddisfacimento delle aziende che offrono servizi logistici e delle aziende produttrici e distributrici di beni che realizzano in proprio tali servizi. Distripark: piattaforma logistica in grado di fungere da elemento di interscambio fra diverse modalità di trasporto e da anello di congiunzione tra industria e servizi con strutture di stoccaggio e di distribuzione merci. Interporto: terminal intermodale a cui sono affiancati magazzini per funzioni di logistica, nonché servizi tecnici e amministrativi associati al trasporto combinato.
 
   
   
M-55 GEOPHYSICA, L'AEREO CHE SPIERÀ I TROPICI  
 
Roma, 19 gennaio 2005 - Ex aereo spia sovietico, oggi è il più grande laboratorio volante esistente al mondo per lo studio dei cambiamenti climatici. Il velivolo, di un consorzio europeo gestito dal Consiglio nazionale delle ricerche, partirà il 20 gennaio da Siviglia alla volta dei tropici per rilevarne l'inquinamento atmosferico. La fascia tropicale è una zona di convezione di gran parte degli "scarichi" provenienti dal nostro pianeta. Lo dimostra l'anello di gas che avvolge la fascia equatoriale-tropicale, osservato per la prima volta dalla stazione scientifica Cnr sull'Himalaya, a 5000 metri di quota. A rilevare le caratteristiche chimico-atmosferiche di quest'area, utili per la comprensione dei cambiamenti climatici, sarà un ex aereo spia sovietico riconvertito ad usi scientifici. E' l'M-55 Geophysica, velivolo stratosferico. In tutti i sensi: vola a 21 mila metri di altezza, in ogni condizione di tempo, anche nell'occhio di un ciclone, ed è in grado di trasportare attraverso lo strato di ozono quasi 2 tonnellate di strumentazione che funziona automaticamente. L'aereo, il più grande laboratorio volante esistente al mondo, è di proprietà dell'azienda aeronautica Myashsischev design bureau (Mdb) ed è gestito del consorzio europeo Geophysica-geie, nato nel 2002 e diretto dal dr. Leopoldo Stefanutti del Cnr. Vi fanno parte, l'Agenzia spaziale italiana, l'Istituto di ottica applicata, la società Ers srl, l'Agenzia spaziale tedesca e i centri di ricerca tedeschi Forzungszentrum Jìlich e Forzungszentrum Karlsrue. Il 20 gennaio l'M-55 Geophysica partirà alla volta di Siviglia, prima tappa di tre nuove campagne di ricerca sui cambiamenti climatici. Decollerà poi verso il Brasile, con destinazione Recife e, infine, Arcatuba, base vicina a San Paulo, utilizzata per le missioni nella fascia tropicale. "Le zone tropicali" spiega Roberto Azzolini coordinatore del progetto Polarnet del Cnr "sono particolarmente importanti per i cambiamenti globali, ma le misure a queste latitudini sono molto più complesse che altrove a causa delle turbolenze che interessano l'atmosfera, inclusi i cicloni. I forti moti convettivi provocano una veloce immissione in stratosfera delle sostanze inquinanti. Il flusso che sale a queste latitudini va poi a ricadere nelle aree polari, dove si chiude il cerchio degli scambi atmosferici. Le sostanze che porta con sé, quali ad esempio i composti del bromo e del fluoro, i clorofluorocarburi, sono una minaccia per lo strato di ozono, gas che ci protegge dalla pericolosa radiazione ultravioletta Uv-b ed ha importanti effetti sulla temperatura dell'atmosfera. L'inquinamento è inoltre favorito dal forte irraggiamento che produce reazioni fitochimiche capaci di generare composti dannosi per l'ambiente. Va inoltre considerato che i paesi più industrializzati situati al limite della fascia tropicale sono spesso carenti di misure di protezione ambientale". La missione avrà anche l'obiettivo di convalidare i dati raccolti da Envisat, il più grande e complesso satellite lanciato due anni fa dall'Agenzia Spaziale Europea Esa per lo studio della Terra. "Senza una validazione della strumentazione del satellite" conclude Azzolini "i dati rilevati non possono essere considerati affidabili e, quind,i utilizzabili per la comprensione dei mutamenti climatici in atto e l'enorme quantità di risorse impegnate non avrebbero alcuna ricaduta pratica". Nel 2002 e 2003 M-55 Geophysica ha sorvolato l'Italia, l'Artide, il nord della Svezia. Ora è la volta della latitudini tropicali. Per informazioni: Roberto Azzolini, coordinatore del progetto Polarnet del Cnr, tel. 06/49934073-4629, polarnet@dcas.Cnr.it  
   
   
TRASPORTO FERROVIARIO: LA SICUREZZA "CORRE" SULLE FIBRE OTTICHE DAL CNR DI NAPOLI SENSORI IN GRADO DI MONITORARE CONTINUAMENTE LO STATO DEI BINARI FERROVIARI E LA TEMPERATURA NELLE GALLERIE, PER IL RILEVAMENTO DEGLI INCENDI  
 
Roma, 19 gennaio 2005 - Corre sulla fibra ottica la sicurezza del trasporto ferroviario. L'istituto per il rilevamento elettromagnetico dell'ambiente (Irea) del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Napoli ha sviluppato nuove metodologie di sicurezza ferroviaria attraverso l'uso di sensori, in particolare di sensori in fibra ottica. "Di piccole dimensioni e di costo contenuto, sono immuni dalle interferenze elettromagnetiche e sono, quindi, ideali per costruire reti di monitoraggio molto estese", spiega Romeo Bernini, ricercatore dell'Irea-cnr." Il monitoraggio dello stato dei binari rappresenta uno degli aspetti fondamentali della sicurezza ferroviaria. Una loro eccessiva deformazione, dovuta ad esempio a innalzamenti della temperatura o a cedimenti della massicciata, può causare infatti seri malfunzionamenti, che vanno dal rallentamento dei treni fino all'interruzione del servizio. Se l'alterazione non è rilevata in tempo, le conseguenze possono arrivare a pregiudicare addirittura la sicurezza dei passeggeri. Presso l'Irea-cnr, in collaborazione con l'Istituto di materiali compositi e biomedici (Imcb-cnr) , la Seconda Università di Napoli e l'Università del Sannio si sta svolgendo un'intensa attività di ricerca per lo sviluppo di sensori in fibra ottica destinati al monitoraggio di grandi infrastrutture civili quali ad esempio i binari ferroviari. "In particolare", prosegue Bernini, "un sensore distribuito in fibra ottica consente il monitoraggio continuo della temperatura e/o delle deformazioni della struttura investigata, su distanze che possono arrivare alle decine di chilometri con la risoluzione del metro. Il sistema utilizza un ben noto fenomeno ottico (lo scattering di Brillouin), per trasformare delle semplici ed economiche fibre ottiche standard per telecomunicazioni in sensori. In breve, due onde luminose di differente lunghezza d'onda si contropropagano in una fibra ottica ed interagiscono per effetto dello scattering di Brillouin che risulta dipendente dalla temperatura e/o dalle deformazioni della fibra. Dalla misura della luce riflessa e/o trasmessa è possibile determinare la distribuzione spaziale della grandezza di interesse (temperatura e/o deformazione) lungo tutta la fibra. I vantaggi principali di questa tecnica consistono nel fatto che una sola fibra ottica consente il monitoraggio su distanze di decine di chilometri e che la stessa fibra può essere utilizzata contemporaneamente per le telecomunicazioni. Si tratta di strumenti che possono contribuire notevolmente ad incrementare la sicurezza ferroviaria poiché individuano tempestivamente anomalie o interruzioni o segnalano l'aumento della temperatura in galleria, dovuto a un incendio. Per informazioni Romeo Bernini, Istituto per il rilevamento elettromagnetico dell'ambiente del Cnr, Napoli, tel. 081/5704945, e- mail: bernini.R@irea.cnr.it  
   
   
ANTI-CRASH RADARS: COMMISSION ENABLES CARS TO BE EQUIPPED WITH ROAD SAFETY TECHNOLOGY  
 
Brussels, 19 January 2005 - Short-range radars that can detect collision dangers and automatically apply a car’s brakes should be available by mid-2005, further to a Decision adopted today by the European Commission. The decision, which allocates a specific radio frequency band to short-range radar devices, is the result of a two-year drive by the Commission and Eu radio spectrum and road safety experts. According to the European Road Safety Action Programme, the number of road accident victims is to be halved in the Eu by 2010. Information Society and Media Commissioner Viviane Reding said: "Short-range radar can save lives. This innovative technology, developed by industry partly with the help of Eu-funded research, will reduce the frequency, severity and cost of road accidents. Today’s decision opens radio bands to short-range radar while preventing radio interference to other essential users of these frequencies. The Commission thereby provides a sound legal basis for an Eu-wide market for short-range radar technology. I hope the automotive industry will make full use of this opportunity”. To permit the use of short-range radars, an Eu-wide radio frequency band had to be made available. The Commission acted pursuant to the 2002 Radio Spectrum Decision which provides for a coordinated Eu approach on radio spectrum matters. As effectively all radio frequencies are already used, the challenge was to enable short-range radar devices to operate in frequency bands at present used for other important purposes, including mobile telephony, weather satellites, radio telescopes and police radars. The Commission thus had to ensure that short-range radars would not impair e.G. The accuracy of weather monitoring or the reliability of mobile networks. The Commission had therefore tasked the Cept (Conférence Européenne des Administrations des Postes et Télécommunications) to work out detailed technical means to avoid interference and also consulted the Radio Spectrum Committee, which had given a favourable opinion. The use of short-range radar now made possible by the Commission is the first large-scale application of Ultra-wide Band in Europe. Ultra-wide Band is a low-power wireless technology that re-uses spectrum already employed by other radio services. Many other useful applications of this technology are also being developed with the support of Community-funded research, , for example to enable wireless high-data transmission systems within the home and for locating victims in emergency situations. Today’s decision, which is to enter into force in mid-2005, opens the 24 Ghz frequency band for a time-limited period to the use of car radars across the Eu. Beyond 2013, by which time the number of cars using Srr may have grown to a level where other wireless services could be affected, new automotive radar applications will be required to use another frequency band (79 Ghz) already harmonised by the earlier Commission Decision 2004/545/Ec. Further information available on: http://europa.Eu.int/information_society/policy/radio_
spectrum/ref_info/documents/legislative_documents/index_en.htm
 
 
   
   
18 – 19 GENNAIO: MOBILITY CONFERENCE DI CAMERA DI COMMERCIO E ASSOLOMBARDA MILANO-TORINO: LA “PASSIONE” DEI PENDOLARI IN 20 MILA COL TRENO, 100 MILA IN AUTO. CON STRADE E FERROVIE SOTTO LA MEDIA ITALIANA  
 
Milano, 19 gennaio 2005 - Ci sono 20 mila pendolari che si spostano ogni giorno tra Torino e Milano in treno. E 100 mila veicoli al giorno sull’autostrada. Anche per quei 10.930 torinesi di nascita che lavorano nelle imprese della provincia di Milano e 4.594 milanesi di nascita che lavorano nelle imprese della provincia di Torino. Tra i residenti in Piemonte sono poi 23.151 quelli che lavorano nelle imprese milanesi e 5.823 i residenti lombardi che lavorano nelle imprese piemontesi. E se Milano e Torino insieme raggiungono picchi a livello nazionale nelle imprese del settore dei trasporti e comunicazione (18 mila imprese a Milano e 8 mila a Torino, 13,8% sul totale nazionale), una volta per strada diventa una via crucis. A livello nazionale l’indice di dotazione della rete stradale è pari a 78,8 per Milano su una media di 100 in Italia, contro i 97,3 di Torino. Poco più alto quello ferroviario (86,1 a Milano ma 72,5 a Torino). Mentre per aeroporti supera di gran lunga la media italiana (162,4 a Milano e 79,2 a Torino). Secondo la ricerca della Camera di commercio sulle reti infrastrutturali tra Torino e Milano nel 2004 continua a prevalere la scelta dell’auto sul treno. Anche se il costo in treno può arrivare a un decimo (dai 5 ai 12 centesimi al km in treno, 2 per gli abbonamenti, contro 0,32-0,40 euro per la macchina) i tempi in ferrovia restano troppo lunghi, 150-160 minuti. Tra gli interventi più urgenti: le tangenziali, dove si crea il collo di bottiglia, i sistemi pedemontani per sgravare la rete autostradale, i parcheggi di interscambio con l’autostrada, i collegamenti con le nuove infrastrutture a partire dalla Fiera a Rho Pero. E per le ferrovie: il collegamento con Malpensa, la tratta Novara - Milano, il passante ferroviario a Torino. Di trasporti e infrastrutture si è parlato oggi in occasione della Mobility Conference Exhibition 2005. Una manifestazione, organizzata da Assolombarda e Camera di Commercio di Milano, che ha lo scopo di promuovere lo sviluppo del mercato della mobilità attraverso la crescita della conoscenza dei prodotti e dei servizi nei settori della realizzazione e gestione delle infrastrutture; della qualità della vita nelle città e della mobilità di merci e persone. L’iniziativa, che rappresenta un’occasione privilegiata di confronto tra domanda e offerta di enti e imprese pubbliche e private, dura due giornate (18-19 gennaio) (www.Mobilityconference.it). Sede: Assolombarda, via Pantano 9 e Camera di Commercio, Palazzo Turati, via Meravigli 9b, Milano). “In una economia competitiva e avanzata bisogna puntare sulle infrastrutture - commenta Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano -, è questo il messaggio forte che emerge. Infrastrutture moderne che non significa solo aumentare la forza economica, ma anche migliore qualità della vita e dell’ambiente. Ed è importante come le priorità riguardano sia il traffico interno, che la mobilità fuori città. In questa prospettiva si inserisce il nostro impegno sul Corridoio 5, e il suo prolungamento da Lisbona a Kiev, passando per Milano. Nel quadro di una crescente partecipazione tra le economie delle grandi aree di tradizione produttiva come Milano e Torino, a cui stiamo dedicando un progetto di crescente collaborazione e integrazione territoriale ed economica”. Le reti infrastrutturali tra Torino e Milano, fonte Camera di commercio, ottobre 2004
FerroviaStradeParcheggi
Priorità 1Prolungamento del passante ferroviario oltre la Dora. Lavori in corso sulla A4 per sicurezza stradale. A Torino non esistono parcheggi di interscambio all’arrivo della A4 collegati ai mezzi pubblici. Parcheggio programmato “Stura” per il 2005 offre solo 600 posti.
Priorità 2Tratta Novara –Milano. Interventi programmati su tangenziali Milano e Torino (tangenziale est di Torino, nord di Milano “Rho Monza”. A Milano non ci sono parcheggi di interscambio alla stazione Fs di Rho, connessa a autostrada e passante.
Priorità 3Nodo di Novara (connessione con linea per Malpensa) Sistemi pedemontani piemontese e lombardo per sgravare la rete autostradale.Realizzazione nuova fermata ferroviaria a Rho Pero. Collegamento Rho – Malpensa.
Collegamenti giornalieri attuali187 (con alta capacità 360) 100 mila veicoli al giorno, il 25% mezzi pesanti
Costi attuali al kmDai 5 ai 12 centesimi a seconda della classe, 2 centesimi per gli abbonamenti0,25-0,30 euro (costo per media cilindrata Aci) + 0,05 per autostrada, + 0,02-0,05 per parcheggio. Per un totale di 0,32- 0,40 euro/km
Durata attuale percorso Milano - Torino110-121 minuti + spostamenti interni. Totale 150-160 minuti, con orari partenze vincolati.Tempi molto più brevi
Milano - Torino: per infrastrutture La provincia di Torino complessivamente si colloca per infrastrutture economiche e sociali al di sopra della media nazionale: infatti, ponendo pari a 100 la situazione media italiana, Torino consegue un 103,4 (dati 1999). Da rilevare come nel 1991 la situazione torinese fosse di 4 punti inferiore alla media italiana. In particolare spicca il progresso che la provincia ha compiuto nelle dotazione bancarie che passa, sempre fatta pari a 100 la media italiana, dal 105,8 del 1991 al 162,5. Migliorato anche il posizionamento, già per altro positivo, nelle strutture e reti per la telefonia e la telematica, che passa dal 147,1 del 1991 al 153,4 del 1999. Rimangono lievemente al di sotto della media i collegamenti. Milano presenta una situazione significativamente positiva per quanto riguarda la dotazione di infrastrutture economico sociali, conseguendo un punteggio di 159,8 (fatto 100 la media italiana), migliorando ulteriormente la già buona posizione del 1991, quando ottenne un 142,6. E se è di poco sotto la media per quanto riguarda le strade fisiche (78,8), eccelle in strade e reti telematiche, conseguendo nel 1999 un punteggio di 345,5 (risultato più di tre volte superiore alla media italiana), particolarmente significativo se si pensa nel 1991 era pari a 250,7. Milano capitale della finanza e lo dimostra l’indice delle reti bancarie e finanziarie pari a 241,2 quasi due volte e mezza la media italiana. Rispetto alla situazione italiana buono anche il risultato delle dotazione di impianti e reti energetico – ambientali, pari a 196, e delle dotazione dei aeroporti, pari a 162,4. Indici infrastrutturali
Competitività del territorio Milano Torino Italia
Indice di dotazione della rete stradale (Italia=100) indicatore 1999 78,8 97,3 100,0
Indice di dotazione della rete stradale (Italia=100) indicatore 1991 70,3 95,6 100,0
Indice di dotazione della rete ferroviaria (Italia=100) indicatore 1999 86,1 72,5 100,0
Indice di dotazione della rete ferroviaria (Italia=100) indicatore 1991 76,4 81,6 100,0
Indice di dotazione dei aeroporti (e bacini di utenza) (Italia=100) indicatore 1999 162,4 79,2 100,0
Indice di dotazione dei aeroporti (e bacini di utenza) (Italia=100) indicatore 1991 125,6 74,3 100,0
Indice di dotazione di impianti e reti energetico-ambientali (Italia=100) indicatore 1999 196,4 112,5 100,0
Indice di dotazione di impianti e reti energetico-ambientali (Italia=100) indicatore 1991 212,5 111,6 100,0
Indice di dotazione delle strutture e reti per la telefonia e la telematica (Italia=100) indicatore 1999 345,2 153,4 100,0
Indice di dotazione delle strutture e reti per la telefonia e la telematica (Italia=100) indicatore 1991 250,7 147,1 100,0
Indice di dotazione delle reti bancarie e servizi vari (Italia=100) indicatore 1999 241,2 162,5 100,0
Indice di dotazione delle reti bancarie e servizi vari (Italia=100) indicatore 1991 205,9 105,8 100,0
Indice generale infrastrutture economiche (Italia=100) indicatore 1999 159,0 97,2 100,0
Indice generale infrastrutture economiche (Italia=100) indicatore 1991 134,9 88,4 100,0
Indice generale infrastrutture (economiche e sociali) (Italia=100) indicatore 1999 159,8 103,4 100,0
Indice generale infrastrutture (economiche e sociali) (Italia=100) indicatore 1991 142,6 96,1 100,0
Fonte:camera di commercio di Milano su dati Istituto G. Tagliacarte
 
   
   
IL PRESIDENTE BERLUSCONI ATTIVERA’ LA NUOVA LINEA ELETTRICA “S.FIORANO – ROBBIA” LA CERIMONIA SI SVOLGERÀ GIOVEDÌ 20 GENNAIO PRESSO IL CENTRO NAZIONALE DI CONTROLLO DEL GRTN  
 
Roma, 19 gennaio 2005 – Si svolgerà giovedì prossimo, 20 gennaio, la cerimonia di inaugurazione della linea elettrica “S.fiorano – Robbia”, di interconnessione tra Italia e Svizzera. Ospite d’onore il Presidente del Consiglio On. Silvio Berlusconi, che attiverà l’elettrodotto dal Centro Nazionale di Controllo del Grtn. Il Prof. Carlo Andrea Bollino e il Dott. Luca d’Agnese, rispettivamente Presidente e Amministratore Delegato del Grtn, illustreranno al Presidente Berlusconi il ruolo e le attività del Gestore della rete nonché i principali aspetti inerenti la realizzazione dell’elettrodotto “S. Fiorano – Robbia”. Nel corso dell’evento è previsto anche un collegamento dalla Svizzera con il Dott. Moritz Luenberger, Vicepresidente del Consiglio Federale svizzero e Ministro dell’Ambiente, dei Trasporti, dell’Energia e delle Comunicazioni. E’ previsto l’intervento del Ministro delle Attività Produttive, On. Antonio Marzano. La cerimonia sarà conclusa dall’intervento del Presidente del Consiglio On. Silvio Berlusconi, che successivamente darà il via all’attivazione dell’elettrodotto.  
   
   
AEM TORINO S.P.A.:AL VIA IL RIPOTENZIAMENTO A 800 MW DELLA CENTRALE DI MONCALIERI  
 
Torino, 19 gennaio 2005 – Il 17 gennaio il Consiglio di Amministrazione di Aem Torino S.p.a. Ha dato il via alla seconda fase del ripotenziamento a 800 Mw della centrale di Moncalieri. Il progetto prevede il repowering a ciclo combinato dell’esistente 2° Gruppo Termoelettrico, passando dagli attuali 141 Mw a 390 Mw, che si aggiungeranno a 390 Mw del 3° Gruppo Termoelettrico, anch’esso a ciclo combinato, in via di ultimazione. Grazie agli investimenti nella centrale di Moncalieri, a quelli già in corso sulla rete urbana di trasporto e distribuzione del calore e nella centrale di integrazione e riserva del Politecnico, il teleriscaldamento nella Città di Torino aumenterà dall’attuale 28% a oltre il 40% del territorio urbano. L’espansione del teleriscaldamento consentirà di migliorare sostanzialmente la qualità dell’aria nella città poiché, come noto, una parte consistente degli inquinanti presenti in atmosfera è derivante dagli impianti di riscaldamento condominiali. Il Consiglio di Amministrazione ha preso atto che, con l’entrata in servizio nel 2005 degli impianti 3° G.t. Di Moncalieri e Pont Ventoux–susa, nel 2006 l’utile operativo del Gruppo Aem Torino raddoppierà rispetto al 2003. A seguito delle notizie pubblicate su quotidiani finanziari, Aem Torino comunica che, sulla base delle previsioni effettuate, l’importo complessivo dell’investimento di repowering a ciclo combinato dell’esistente gruppo termoelettrico e di adeguamento della Centrale di Moncalieri (cavo di connessione, aerotermi, opere ambientali, ecc.), che funzionerà con due gruppi a ciclo combinato per una potenza complessiva pari a 800 Mw elettrici ed una potenza termica in cogenerazione pari a circa 480 Mwt, è stimato in circa 165 milioni di euro, in gran parte sostenuti nel triennio 2005 - 2007.  
   
   
ACEGAS-APS: GIÀ NELLA MATTINA DI IERI INTERVENTI ANCHE PER PREVENIRE LA FORMAZIONE DI GHIACCIO È SCATTATO IL PIANO NEVE  
 
Padova, 19 gennaio 2005 - A causa del fenomeno causato dalla condensa dei vapori emessi dagli stabilimenti della zona industriale che ha originato la formazione di ghiaccio sulle strade di quell'area, Acegasaps è intervenuta nella mattinata di ieri, nella fascia oraria che va dalle 5 alle 11, con 3 mezzi pesanti spargisale nell'abitato di Camin e nel territorio circostanze (Tangenziale, via Vigonovese, etc.), spargendo in totale 50 quintali di sale. Per quanto concerne, invece, la prevenzione in vista di possibili precipitazioni a carattere nevoso, su ordine del Comune di Padova che coordina gli interventi previsti dal "Piano Neve", alle 15.00 sono usciti 2 autocarri per spargere sale nei punti critici della città come le rampe dei cavalcavia; l'operazione si concluderà alle 18.00. In caso di nevicata sono pronti ad intervenire in ogni momento 4 mezzi pesanti per operare sulle principali arterie. Inoltre, dalle 5 del mattino, scatteranno i provvedimenti in città per consentire ai cittadini di recarsi al lavoro anche in caso di eventi atmosferici eccezionali; verranno schierati, se necessario, 4 mezzi pesanti e 50 operatori dotati mezzi leggeri.  
   
   
RIGASSIFICAZIONE: SANZIONE MINIMA ALLA SOCIETÀ GNL ITALIA ADEGUATASI ALLE PRESCRIZIONI DELL'AUTORITÀ; PARERE POSITIVO PER L'UTILIZZO DI TERZI NON PROPRIETARI DEL 20% DELL'IMPIANTO DI ROVIGO  
 
Milano, 19 gennaio 2005 - L'autorità per l'energia elettrica e il gas ha comminato una sanzione minima, di 50.000 euro, alla società Gnl Italia per avere inizialmente negato, alla società Gas Natural, l'utilizzo del proprio impianto di Panigaglia, l'unico in Italia a fornire il servizio di rigassificazione per il gas liquefatto importato via nave. Il provvedimento è disponibile sul sito www.Autorita.energia.it In considerazione della pronta esecuzione, da parte della società Gnl Italia, delle prescrizioni dell'Autorità per l'accesso di terzi al servizio, la sanzione per l'iniziale violazione della disciplina è stata quantificata ad un livello economico minimo rappresentativo. Il rifiuto dell'accesso al servizio era stato motivato da Gnl Italia con l'indisponibilità dell'impianto, la cui intera capacità continua su base annua di rigassificazione era stata conferita a Eni Spa. Sul caso l'Autorità avviò una istruttoria nel mese di febbraio 2004 che ha portato, nel successivo mese di luglio, ad una ingiunzione per l'immediata messa a disposizione del servizio di rigassificazione alla società richiedente e agli altri terzi eventualmente interessati. Il comportamento in un primo tempo tenuto dalla società fu infatti ritenuto in violazione delle disposizioni dell'Autorità che regolano l'utilizzo non discriminatorio del servizio di rigassificazione e comunque di uno dei fondamentali principi delle liberalizzazioni, che richiedono la libertà di accesso degli operatori alle infrastrutture di rete. Parere sulla gestione del terminale di rigassificazione di Rovigo. L'autorità per l'energia elettrica e il gas ha espresso un motivato parere positivo al Ministero delle attività produttive sulla futura gestione del terminale di rigassificazione di Rovigo della società Edison Lng Spa; è previsto che l'utilizzo esclusivo della capacità dell'impianto da parte dei proprietari sia limitato all'80%, lasciando nella disponibilità di operatori terzi che richiedano il servizio di rigassificazione il restante 20%. Tale previsione, che dovrà ora essere accolta dalla Commissione Europea, renderà disponibili a regime, per operatori terzi, circa 1,6 miliardi di metri cubi di gas di importazione all'anno su una disponibilità totale dell'impianto di 8 miliardi, alle tariffe di rigassificazione definite dall'Autorità. Il parere è disponibile sul sito www.Autorita.energia.it  
   
   
IL MINISTRO MORATTI AL CONVEGNO SUL VOLONTARIATO: CRESCE DELL'80% IL VOLONTARIATO NELLE SCUOLE A PALERMO 480 STUDENTI DA TUTTA ITALIA SI CONFRONTANO SULLE LORO ESPERIENZE  
 
Roma, 19 gennaio 2005 - Cresce dell'80% in un anno il volontariato nelle scuole italiane. È questo il dato più significativo emerso a conclusione del 2° Convegno nazionale Scuola e Volontariato, svoltosi a Palermo, al quale hanno partecipato oltre 480 tra studenti e docenti, provenienti da tutte le regioni d'Italia. "Il successo registrato dal convegno di Palermo", ha detto il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Letizia Moratti, intervenendo a conclusione dei lavori, "dimostra la validità del nostro progetto. Per primi abbiamo dato voce e visibilità alle esperienze di volontariato che si sviluppano nel nostro sistema di istruzione e formazione". Circa 90 le scuole rappresentate a Palermo. I giovani hanno lavorato in seminari di produzione con l'obiettivo di elaborare in modo originale e più vicino alla loro sensibilità progetti di volontariato da realizzare a scuola. La loro volontà progettuale ha avuto poi modo di confrontarsi con la realtà del volontariato dei ragazzi di Palermo: nelle scuole di Bagheria, del quartiere Zen, della scuola Biagio Conte che ospita oltre 400 ragazzi immigrati. Sono state premiate 8 scuole che hanno presentato progetti particolarmente significativi e 3 scuole che hanno partecipato al concorso indetto in collaborazione con il Segretariato Sociale Rai per la realizzazione di una campagna di sensibilizzazione rivolta ai giovani. Il Manifesto del convegno è stato scelto proprio tra quelli presentati da una delle scuole premiate. Dall'indagine condotta per il secondo anno consecutivo dal Miur risulta che il volontariato a scuola è una realtà non solo diffusa, ma in costante crescita, con un aumento dell'80% rispetto all'anno precedente: 684 scuole, il 10% del totale, rispetto al 6% rilevato nel primo rapporto. Gli studenti delle scuole superiori impegnati sono stati 95.457, i docenti 1.275, ma soprattutto il 79% dei progetti è inserito nel Pof (Piano dell'Offerta Formativa), a dimostrazione che il volontariato è riconosciuto a pieno titolo nel percorso formativo dei ragazzi. Coinvolte quest'anno, per la prima volta, le scuole primarie e secondarie di 1° grado: 130.944 bambini e ragazzi del primo ciclo hanno partecipato a progetti di volontariato. "Le testimonianze che oggi abbiamo ascoltato", ha sottolineato il Ministro nel suo intervento, "rappresentano una parte dell'intero mondo del volontariato e hanno dimostrato che la solidarietà non è un concetto astratto, ma è il frutto di comportamenti che appartengono profondamente alla nostra scuola e perciò a voi ragazzi, agli insegnanti e alle famiglie che interagiscono con il mondo del volontariato e delle istituzioni". "Abbiamo visto", ha aggiunto Letizia Moratti, "come la sensibilizzazione diventi comportamento, quando per esempio un ragazzo decide di fare una donazione di midollo osseo, senza per questo sentirsi diverso o migliore degli altri. Ci siamo resi conto di come l'atteggiamento di aiuto contraddistingua l'attività di tante scuole, determinando anche le scelte dei viaggi di istruzione (Itis "S. Pertini" di Pordenone: viaggio a Roma prestando servizio presso la Caritas di Colle Oppio) o le vacanze estive (Scuole alle Stimate di Verona: lavori in Tanzania presso una missione; Ipsia "S. D'acquisto" di Bagheria: lavori di costruzione e ricostruzione di impianti presso l'ospedale e l'orfanotrofio di una missione in Tanzania; o ancora la campagna "Dacci il nostro latte quotidiano" dell'Itc "Nitti" di Potenza, in aiuto dei bambini del Rwanda)". Riferendosi alla tragedia del Sud-est Asiatico, il Ministro ha ricordato che il Miur ha avviato una serie di contatti con il Dipartimento della protezione civile per definire e concordare la realizzazione di progetti finalizzati alla ricostituzione delle condizioni più idonee ad una ripresa di funzionamento dei servizi e delle attività scolastiche, nonché alla instaurazione di scambi, relazioni culturali, programmi di lavoro, attività assistite aventi carattere di stabilità, che possano essere foriere di forti e duraturi legami con quei Paesi, in particolare con lo Sri Lanka. In tale quadro il Miur farà tutto il necessario e il possibile perché questi interventi vengano al più presto definiti e pubblicizzati in maniera che l'apporto delle scuole italiane possa essere finalizzato nel modo più efficace.  
   
   
AL VIA IL NUOVO SPORTELLO ALMALAUREA IN AREA SCIENCE PARK SERVIRÀ A FAR INCONTRARE DOMANDA E OFFERTA DI PERSONALE QUALIFICATO  
 
Trieste 19 gennaio 2005 - Un’opportunità in più, per le imprese del parco scientifico e per quelle di tutto il Friuli Venezia Giulia, di individuare in maniera mirata ed efficace personale qualificato con il quale avviare all’occorrenza un rapporto professionale. E’ questo il valore aggiunto del nuovo sportello informativo e di servizio attivato in Area Science Park grazie alla convenzione sottoscritta con Almalaurea. Il Consorzio Interuniversitario Almalaurea ( www.Almalaurea.it ) rende disponibili on line i curricula dei laureati e dei dottori di ricerca italiani (500.000 presso 40 Atenei italiani ad oggi), ponendosi come punto di incontro fra laureati, università e aziende. Nato su iniziativa dell’Osservatorio Statistico dell’Università di Bologna, Almalaurea ha conosciuto in questi anni una crescita esponenziale, annoverando oggi nella sua banca dati il 63% per cento dei laureati italiani dal 1994. Il nuovo sportello, presentato questa mattina è operativo presso il Servizio Sviluppo Risorse Umane e Formazione di Area. Attraverso un collegamento via Internet sarà possibile accedere ad un archivio di oltre 100 informazioni per ogni laureato e diplomato, così da disegnare in modo specifico il profilo dei candidati con i quali le imprese vorranno entrare in contatto. A questo scopo Area metterà a disposizione proprio personale opportunamente formato alla gestione della banca dati, che guiderà e indirizzerà l’impresa-cliente nel suo percorso di ricerca. “Si tratta di uno strumento utile a far incrociare in maniera proficua domanda ed offerta di lavoro – evidenzia il presidente di Area, Maria Cristina Pedicchio - in particolare per profili e settori in cui sono necessari alti gradi di istruzione e qualificazione. È un servizio a vantaggio delle imprese, del nostro parco ma non solo, nel quale il fattore risorsa umana è l’elemento centrale, come è giusto che sia se vogliamo che il nostro tessuto imprenditoriale si attrezzi per competere e che i giovani possano vedersi valorizzati nel rispetto delle competenze acquisite con lo studio”. Alla presentazione di questa mattina hanno partecipato Andrea Cammelli, Direttore Consorzio Almalaurea, Francesca Ralli, Responsabile Marketing Consorzio Almalaurea, Maria Cristina Pedicchio, Presidente Area Science Park. Per informazioni sui servizi dello sportello Almalaurea: Consorzio per l’Area di ricerca scientifica e tecnologica di Trieste. Servizio Sviluppo Risorse Umane e Formazione dott. Pierpaolo De Pazzi tel. 040 3755304 – 040 3755277 e-mail pierpaolo.Depazzi@area.trieste.it.  
   
   
UNIVERSITÀ DI PISA: PRESENTATI I MASTER DEL DIPARTIMENTO DI ECONOMIA DI GRANDE INTERESSE IL MASTER IN MANAGEMENT DELLE AZIENDE SANITARIE  
 
Pisa, 19 gennaio 2005 - E’ questo il momento per chi, il prossimo anno, ha intenzione di iscriversi a un master, per valutare le proposte formative. Il Dipartimento di Economia Aziendale “E. Giannessi” dell’Università di Pisa, per consentire agli interessati di fare le scelte per tempo, ha presentato nei giorni scorsi una serie di nuovi master che partiranno all’inizio del prossimo anno, nel 2005. Le iscrizioni però vanno fatte prima. Tra i master presentati anche il Master in Management delle Aziende Sanitarie, a riprova del fatto che le strutture sanitarie moderne hanno bisogno di persone capaci di gestirle sia sotto il profilo delle competenze specifiche in materia, che dal punto di vista della managerialità. Il master è rivolto a laureati in medicina, giurisprudenza, scienze politiche, ingegneria, scienze dell’informazione, economia ed in altri corsi di laurea previa particolare verifica del curriculum di studi. E’ orientato a fornire solide conoscenze a carattere professionalizzante nelle principali discipline inerenti al governo strategico ed alla gestione delle aziende sanitarie (programmazione e controllo, organizzazione, marketing, valutazione delle performance), in coerenza con i nuovi scenari socio-economici ed assistenziali. Il Master prevede un percorso formativo part-time in diverse aree dell’economia aziendale e del management ed è riservato a 25 laureati. Le domande per l’ammissione al corso dovranno pervenire al Dipartimento di Economia Aziendale entro il 5 febbraio 2005. Tra le novità il Master Economia Aziendale & Management è una nuova offerta di formazione post-laurea che ha l’obiettivo di favorire l’incontro tra preparazione universitaria e richieste provenienti dal mondo del lavoro. Il Master Eam è pensato per integrare la formazione universitaria con le discipline del management aziendale, in vista di un inserimento qualificato in aziende o in società di consulenza. Il modello formativo proposto incentiva lo sviluppo di capacità relazionali, analitiche e di problem solving, proprie della cultura manageriale. Il programma di general management di Eam fornisce le conoscenze e competenze adeguate a ricoprire ruoli professionali chiave nelle aree funzionali dell’impresa: amministrazione, controllo, sistemi Ict, finanza, risorse umane e marketing. Il Master Eam è rivolto a giovani laureati in discipline tecnico-scientifiche, giuridico-politiche e umanistiche, privi di conoscenze sistematiche nel settore economico, e a coloro che, pur avendo una laurea in discipline economiche, intendono rafforzare le conoscenze possedute e, soprattutto, acquisire competenze e capacità utili al concreto inserimento in azienda. Il programma Eam è riservato a 20 laureati. Le domande per l’ammissione al corso dovranno pervenire al Dipartimento di Economia Aziendale entro il 15 aprile 2005. Nell’offerta del Dipartimento di Economia Aziendale anche il Master in Bilancio e Amministrazione Aziendale, part time di primo e di secondo livello: permette di acquisire conoscenze specialistiche inerenti gli strumenti di analisi del processo di gestione, attraverso la contabilità generale la formazione del bilancio di esercizio e lo studio dei relativi indicatori finanziari ed economici. In una seconda fase del Master, inoltre, si potrà acquisire familiarità con le tematiche classiche della ragioneria professionale. La formula part- time è pensata per favorire coloro che risultano già inseriti nel mondo del lavoro. L’impegno si concentra nel periodo febbraio-luglio 2005. Il Master è riservato a 35 laureati. Le domande anche in questo caso dovranno essere presentate entro il 5 febbraio 2005. E’ giunto alla terza edizione invece il master in “Finanza e Controllo di Gestione”. Il corso è inserito nell’ordinamento dell’Università di Pisa e si propone di offrire un percorso di formazione e approfondimento con alto livello di qualificazione a laureati e professionisti già occupati. Le competenze e le capacità da sviluppare riguardano l’analisi della struttura e della dinamica finanziaria, la costruzione e l’impiego dei modelli previsionali e lo studio dei sistemi di reporting finanziario, anche evoluti. Inoltre, ci si soffermerà sulla progettazione e sull’impiego dei sistemi di controllo di gestione, analisi dei costi e valutazione delle performance aziendali. Il corso è rivolto a laureati già inseriti in aziende private o pubbliche nell’ambito della gestione finanziaria, nei ruoli di controllo interno e/o gestionale o nella libera professione che intendono acquisire una maggiore qualificazione sulle tematiche dell’analisi e del controllo finanziario e del controllo di gestione, senza interrompere l’attività di lavoro. Il corso si concentra nel periodo febbraio - settembre 2005 ed è riservato a 35 laureati. Le domande dovranno pervenire al Dipartimento di Economia Aziendale entro il 31 gennaio 2005. Il Master “Governance e Strategia Aziendale” offre invece un percorso di approfondimento di alto livello a laureati e professionisti già inseriti nel mondo del lavoro, prevede un percorso formativo part-time nelle diverse aree del management, della strategia e della corporate governance. Il Master fornisce competenze e sviluppa capacità mirate al sostegno del processo di crescita delle imprese, ideali quindi per chi ricopre ruoli imprenditoriali e di top management, ruoli di supporto all’imprenditore o al top manager, posizioni di consulenza direzionale alle imprese. Va da marzo a ottobre 2005, è riservato a 30 laureati. Le domande per l’ammissione al corso dovranno pervenire al Dipartimento di Economia Aziendale entro il 5 febbraio 2005. Il Master attribuisce complessivamente 60 Cfu, 45 legati all’attività formativa in aula e 15 all’elaborazione e discussione del project work. Per informazioni: Dipartimento di Economia Aziendale; Staff Master; Via Cosimo Ridolfi, 10;  56124 Pisa; Tel. 050.598033 Fax 050.9770067 E-mail: masterdea@ec.Unipi.it