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Notiziario Marketpress di Giovedì 07 Luglio 2005
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AL VERTICE G8, IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA, JOSÉ MANUEL BARROSO, ANNUNCIA AIUTI AGLI SCAMBI COMMERCIALI PER UN MILIARDO DI EURO  
 
Gleneagles/Bruxelles, 7 luglio 2005 - Alla conferenza stampa di ieri a Gleneagles, in Scozia, prima dell’apertura del Vertice G8, il presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, ha annunciato che sarà stanziato un miliardo di euro all’anno per potenziare gli scambi commerciali dei paesi in via di sviluppo. Gli aiuti Ue al commercio permettono ai paesi poveri di avvalersi delle possibilità di esportazione offerte dall’apertura dei mercati. Al Vertice G8 l’Ue è rappresentata dal presidente Barroso e dal Regno Unito, che ne detiene ora la presidenza. La liberalizzazione degli scambi multilaterali ha il potenziale di creare importanti possibilità economiche, che possono riscattare dalla povertà un gran numero di persone. Ma molti paesi in via di sviluppo non sanno bene come servirsi delle nuove possibilità di esportazione. Il presidente Barroso, che partecipa al Vertice come “l’uomo numero 9 alla tavola del G8”, ha annunciato con ampi particolari la proposta di gli aiuti agli scambi commerciali e ha descritto le principali esigenze che farà valere al Vertice G8. Barroso è appena tornato da una visita in Sudafrica, Mozambico e Repubblica democratica del Congo, e dalla Libia, dove egli stesso e Kofi Annan hanno preso la parola al Vertice dell’Unione Africana. Il presidente Barroso ha dichiarato: “Voglio che sia annunciato oggi - come l’accordo Ue del mese scorso d’impegnarsi a raddoppiare gli aiuti - perché voglio inviare al consesso del G8 un incisivo messaggio europeo sulle nostre grandi ambizioni in quest’anno d’importanza cruciale per lo sviluppo. L’ue è già al primo posto nel mondo per gli aiuti,: dona il 55% del totale mondiale. Per i paesi in via di sviluppo, siamo già il mercato più vasto e più aperto del mondo. Ma possiamo, e vogliamo fermamente, fare di più.” “Quanto io propongo - e lo presenterò a Gleneagles – è potenziare considerevolmente gli aiuti agli scambi commerciali, per aiutare i paesi in via di sviluppo ad aiutarsi da soli, dando loro la possibilità di tradurre in concreto le opportunità del mercato. In grande misura, ne beneficerà l’Africa. L’europa già offre accesso, senza contingenti e senza dazi, a pressoché tutti i prodotti dei paesi più poveri. Ma dobbiamo porre in grado l’Africa di cogliere le opportunità di scambi commerciali liberi ed equi. Se l’Africa subsahariana potesse riguadagnare anche soltanto l’1% del commercio mondiale, gliene deriverebbe un reddito annuale sette volte superiore di quanto essa riceve attualmente in aiuti esteri e in sgravi del debito. Tuttavia, la quota dell’Africa negli scambi commerciali mondiali è in continuo declino: dal 6% nel 1980, era crollata al 2% nel 2002.”  
   
   
AL VERTICE DELL’UNIONE AFRICANA IL PRESIDENTE BARROSO PROPONE UN NUOVO PATTO TRA EUROPA E AFRICA  
 
Bruxelles, 7 luglio 2005 - Il Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso e il Commissario europeo per lo sviluppo e gli aiuti umanitari Louis Michel hanno partecipato il 4 luglio, al vertice dell’Unione africana in corso a Sirte, in Libia. La Commissione ha lanciato un forte messaggio di sostegno al processo di integrazione africana e agli impressionanti cambiamenti che il continente africano sta vivendo negli ultimi anni. Rivolgendosi ai partecipanti al vertice, il Presidente Barroso ha dichiarato che i recenti cambiamenti avvenuti sia in Africa che in Europa impongono un riesame dei rapporti tra i due continenti. “Oggi abbiamo un’opportunità unica di dar vita ad un nuovo partenariato politico tra un’Europa allargata e un’Africa che sta risalendo la china”. In autunno. La Commissione proporrà quindi una strategia globale e a lungo termine per l'Africa. Tale strategia, che sarà discussa con l'Unione africana e le organizzazioni subregionali, fornirà una solida base per un nuovo patto tra Europa e Africa. Barroso ha sollecitato l’organizzazione di un vertice euroafricano, che dovrebbe tenersi a Lisbona nel 2006. Il Presidente ha parlato dell’importanza dell’Africa per l’Europa alla vigilia del vertice del G8 a Gleneagles, dove intende lanciare un ambizioso messaggio sul commercio e sugli aiuti. Il Presidente Barroso ha inoltre sottolineato l’importanza dei diritti umani e del buon governo, affermando che si tratta di “valori universali, da difendere a livello universale”. Il Commissario Michel ha dichiarato che l’interconnessione dell’Africa è un elemento essenziale della strategia: “Non può esistere integrazione economica senza interconnessione fisica". Il Commissario ha sottolineato la necessità di un partenariato specifico per le infrastrutture, basato sulla realizzazione di ambiziose reti transafricane nel settore dei trasporti (strade, ferrovie, aeroporti), ma anche nel campo dell’energia, dell’acqua e delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.  
   
   
BOCCIATA DAL PARLAMENTO EUROPEO LA DIRETTIVA SULLA BREVETTABILITÀ DEL SOFTWARE UE: STANCA, "MEGLIO NESSUNA DIRETTIVA CHE UNA INSODDISFACENTE”  
 
 Roma, 7 luglio 2005 - Il ministro per l’Innovazione e le Tecnologie, Lucio Stanca, ha espresso “rammarico” per la bocciatura della Direttiva sulla brevettabilità del software da parte del Parlamento europeo, “in quanto l’Europa aveva ed ha bisogno di un quadro certo di norme su questo fronte”. Al tempo stesso il ministro ha però rilevato che “è meglio nessuna direttiva piuttosto di una insoddisfacente”. “In tutta questa lunga e complessa vicenda”, ha poi spiegato Stanca, “il Governo italiano ha sostenuto in ogni sede la necessità di disporre di una direttiva che consentisse di superare le differenziazioni e la confusione esistenti fra i diversi Paesi su un argomento così importante. Il nostro Governo ha dato tutto il suo contributo per ottenere una buona norma. L’iter del provvedimento è stato molto travagliato e spesso caratterizzato da contrapposizioni ideologiche, anziché dalla volontà di risolvere il problema. Questa è la causa principale della bocciatura della direttiva che stava per essere messa in votazione. La vastissima maggioranza con cui si è manifestata questa decisione del Parlamento europeo va rispettata ed interpretata come una volontà di avviare il nuovo percorso in termini sperabilmente rapidi”, ha concluso il ministro per l’Innovazione e le Tecnologie.  
   
   
ALFABETIZZAZIONE ALLA PROPRIETÀ INTELLETTUALE  
 
Torino, 7 luglio 2005 - Oggi a partire alle ore 9.00 presso l’Aula Magna del Rettorato (via Verdi 8- via Po 17) il Rettore dell’Università, Prof. Ezio Pelizzetti aprirà il primo incontro del Ciclo di Seminari di Alfabetizzazione alla proprietà intellettuale organizzato dall’Università degli Studi di Torino e dalla Fondazione Torino Wireless. Il Dott. Claudio Borio dell’ Università degli Studi di Torino introdurrà e coordinerà gli interventi. Il tema dibattuto è quello della proprietà intellettuale: verranno presentate le forme di protezione, il rapporto tra tecnologia e proprietà intellettuale, i modelli alternativi di protezione, il regime di segretezza. Si esaminerà nello specifico: Il brevetto come prodotto dell’attività di ricerca e la ricerca dei brevetti (relazione del Dott. Carlo Maria Emilio Torti della Grünecker, Kinkeldley, Stockmair & Schwänhausser, Anwaltssozietät di Monaco) Gli strumenti di trasferimento tecnologico. Come valorizzare la proprietà intellettuale, dalla ricerca al mercato (relazione dell’Avv. Massimiliano Granieri della Fondazione Torino Wireless) Seguiranno le testimonianze portate dal Prof. Riccardo Pietrabissa docente del Politecnico di Milano e Coordinatore del Network Italiano per la Valorizzazione della Ricerca e del Prof. Guido Tarone docente di Biologia applicata dell’Università degli Studi di Torino Il ciclo seminariale è organizzato nell’ambito dell’accordo di cooperazione per la valorizzazione delle attività di ricerca siglato dai due Enti Argomenti trattati nei prossimi incontri, il cui calendario completo è in via di definizione, saranno: I Brevetti; La ricerca brevettale; Gli strumenti di trasferimento tecnologico che dipendono dalla proprietà intellettuale. Il Regime della proprietà intellettuale nei progetti di ricerca Destinatari degli appuntamenti sono i ricercatori dei diversi settori scientifici ed il personale tecnico-amministrativo dell’Ateneo torinese e degli enti pubblici di ricerca presenti sul territorio piemontese. Transfer agreements, non-disclosure agreements, cessioni, negative covenants, consortium agreement, contratti per il co-sviluppo. L’ingresso e la partecipazione sono liberi. Per informazioni : Area Ricerca e Relazioni Internazionali Ufficio Brevetti ufficio.Brevetti@unito.it  Fax: 011 670 4380  
   
   
EMISSIONE DI BTP  
 
 Roma, 7 luglio 2005 - Il Ministero dell’Economia e delle Finanze dispone, per il giorno 13 luglio 2005, con regolamento 15 luglio 2005, l'emissione di titoli di Stato, rappresentati dai seguenti prestiti: Buoni del Tesoro Poliennali: - quinquennali; decorrenza : 15 giugno 2005; terza tranche; scadenza : 15 giugno 2010; tasso d'interesse annuo lordo : 2,75%. - "quindicennali" decorrenza : 1° febbraio 2004; decima tranche; scadenza : 1° febbraio 2020; tasso d'interesse annuo lordo : 4,50%. Tutti i buoni suddetti, il cui importo minimo sottoscrivibile è di mille euro, sono emessi con il sistema dell'asta marginale riferita al prezzo, senza indicazione di prezzo base di collocamento ed escludendo le richieste effettuate a prezzi inferiori al "prezzo di esclusione"; ai fini della determinazione di quest’ultimo, non verranno prese in considerazione le offerte presentate a prezzi superiori al "prezzo massimo accoglibile", calcolato con le modalità riportate nei relativi decreti di emissione. Sono ammesse a partecipare all'asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonchè le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extracomunitarie indicate nei decreti recanti l'emissione dei suddetti buoni. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500.000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all'importo in emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate limitatamente all'importo medesimo. I prezzi indicati varieranno di un importo minimo di un centesimo di euro; eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. Le domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate - nel termine previsto dal sottoindicato calendario - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare alla Banca d'Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità tecniche stabilite dalla Banca d'Italia medesima e conosciute dagli operatori. L'assegnazione dei buoni verrà effettuata, nella giornata in cui si perfezioneranno le operazioni d'asta, al prezzo meno elevato tra quelli offerti dai concorrenti rimasti aggiudicatari. Nel caso che le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di aggiudicazione ed il prezzo di esclusione saranno resi noti mediante comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti agli "specialisti" nelle ultime tre aste. Gli operatori partecipanti all'asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i buoni assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il regolamento dei buoni assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato, al prezzo di aggiudicazione e con corresponsione dei dietimi d'interesse dal giorno successivo alla data di godimento dei buoni al giorno del regolamento. Per i Btp "quindicennali", per i quali il 1° febbraio u.S. È scaduta la seconda cedola, i sottoscrittori dovranno corrispondere dietimi di interesse per 164 giorni. Agli operatori medesimi viene riconosciuta, quale compenso dell'impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all'ammontare nominale dei buoni assegnati - pari allo: - 0,30% per i B.t.p. Quinquennali - 0,40% per i B.t.p. "quindicennali". Il pubblico potrà prenotare i buoni presso le suddette categorie di operatori nel termine previsto dal sottoindicato calendario; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l'eventuale versamento di un acconto sull'importo nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore verserà l'importo corrispondente ai buoni assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione, nonché ai dietimi d'interesse dovuti; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente:
Btp quinquennali Btp quindicennali
Prenotazione da parte del pubblico entro il 12 luglio 2005 12 luglio 2005
Presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del 13 luglio 2005 13 luglio 2005
Regolamento sottoscrizioni 15 luglio 2005 15 luglio 2005
Dietimi d'interesse da corrispondere 30 giorni 164 giorni
Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare ai collocamenti di titoli di Stato, previsti automaticamente, in via supplementare alle aste di emissione. L'offerta della tranche supplementare è stabilita, per ogni emissione, per un importo massimo non superiore al 10% dell’ammontare nominale offerto. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all'asta di emissione non sono ammessi al collocamento supplementare. L'assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell'asta della presente emissione. Le modalità e condizioni per la partecipazione degli "specialisti" alle assegnazioni supplementari vengono indicate nei rispettivi decreti recanti l'emissione dei titoli suddetti. Con successivo comunicato stampa verrà reso noto l'ammontare nominale dei titoli in emissione.
 
   
   
BANCA FIDEURAM: RACCOLTA NETTA TOTALE DEI PRIMI SEI MESI PARI A € 345 MILIONI PREMI VITA INCASSATI NEL MESE DI GIUGNO: € 115 MILIONI MASSE AMMINISTRATE A FINE MAGGIO: € 60,7 MILIARDI  
 
Roma, 7 luglio 2005 – La raccolta netta totale (risparmio gestito e non gestito) del gruppo Banca Fideuram ha registrato in giugno un saldo negativo di € 18 milioni. La raccolta netta di risparmio gestito (fondi, gestioni e assicurazioni) a giugno è stata negativa per € 29 milioni. All’interno del risparmio gestito, i fondi comuni hanno registrato una raccolta positiva pari a € 43 milioni, mentre le gestioni patrimoniali e le assicurazioni vita hanno segnato una raccolta negativa pari rispettivamente a € 50 milioni e € 22 milioni. Nel mese di giugno il saldo complessivo del risparmio non gestito è stato positivo per € 11 milioni. Le polizze vita hanno complessivamente incassato premi per € 115 milioni. La nuova produzione assicurativa è stata pari a € 62 milioni, interamente costituita da polizze unit linked. A fine maggio il totale delle masse amministrate dal gruppo Banca Fideuram ammontava a € 60,7 miliardi, per € 46,8 miliardi costituite da risparmio gestito (fondi, gestioni e assicurazioni). Al 30 giugno i private banker1 del gruppo Banca Fideuram erano 4.155, cui vanno aggiunti 34 produttori assicurativi per un totale di 4.189 professionisti. La consistenza del totale delle reti è pertanto rimasta stabile rispetto al mese precedente, invertendo, con particolare riferimento alla rete Banca Fideuram, il trend negativo registrato nei mesi scorsi.  
   
   
PIONEER ALTERNATIVE INVESTMENTS LANCIA NUOVO FONDO  
 
 Milano, 7 luglio 2005 - Pioneer Alternative Investments (Pai) ha annunciato ieri il lancio del fondo Pioneer Global Long/short Equity (Pglse). Questo affiancherà il fondo già attivo nel mercato europeo, Pioneer European Long/short Equity. Pglse investirà prevalentemente in azioni a media ed alta capitalizzazione, prendendo posizioni corte e lunghe sull’area Nord America, Asia ed Europa. In aggiunta a questi portafogli regionali, il fondo investirà anche in pair trades globali intra-settoriali. “La domanda di prodotti globali a ritorno assoluto è in costante crescita grazie all’apprezzamento degli investitori per le caratteristiche di rischio/rendimento di questi fondi. Il lancio di Pglse ci permetterà di esplorare tutte le occasioni presenti sui mercati azionari globali e di contare su una più vasta gamma di opportunità di investimento per generare alpha. Siamo certi che questo fondo costituirà un valido strumento per i nostri clienti” commenta Luca Mengoni, Direttore Investimenti dei fondi single-manager di Pai. “Siamo lieti di annunciare che il team di gestione del fondo Pglse sarà composto da Alberto Conca e Manuele Moi, manager di comprovata esperienza nella gestione di fondi azionari rispettivamente americani ed asiatici” continua Mengoni. Prima di entrare in Pioneer Alternative Investments, Alberto gestiva il fondo long/short equity specializzato sull’area Usa ed Europa di Kairos Alternative Investment mentre Manuele era responsabile del desk azionario Asia in Monte Paschi Asset Management. “Il fondo beneficerà inoltre del supporto di Riccardo Cavo ed Andrea Buda, gestori del fondo Pioneer European Long/short Equity, per quanto riguarda gli investimenti europei e la generazione ed implementazione delle idee di pair trading globale” conclude Mengoni. I fondi single-manager di Pai sono registrati presso l’Irish Stock Exchange ed approvati dall’Irish Financial Services Regulatory Authority (Ifsra). Autorizzato dall’Ifsra, il Pioneer Global Long/short Equity è un fondo di diritto irlandese, indirizzato ad investitori qualificati, sia istituzionali sia private. L’investimento minimo iniziale è di 250.000 euro. Pioneer Investments è il marchio che contraddistingue le società di gestione del risparmio del Gruppo Unicredito Italiano. Impegnata costantemente dal 1928 nella tutela e nella crescita del patrimonio dei clienti, Pioneer Investment è l’unico operatore globale di matrice italiana che può contare su una propria presenza nei più importanti centri d’investimento internazionali. Pioneer Alternative Investments, è il trading name delle diverse società di gestione dedicata agli investimenti alternativi di Pioneer Investments. Pioneer Alternative Investments nasce a Dublino nel 1999 come centro di investimento specializzato nella gestione di fondi hedge single-strategy. Nel 2002 acquisisce Momentum Group, uno dei più noti ed affermati gestori internazionali di hedge fund multi-manager presente sul mercato dal 1986. Dall’integrazione con Momentum Group nasce la divisione multi-manager di Pioneer Alternative Investments. Oggi, Pioneer Alternative Investments, con un patrimonio superiore a 4,3 miliardi di euro, oltre 120 professionisti, 4 centri di ricerca ed investimento - tra Milano, Londra New York e Dublino - e con una presenza in 16 paesi, si colloca tra i leader internazionali nell’industria degli hedge fund.  
   
   
GIAMPAOLO TRASI CONFERMATO MEMBRO DEL COMITATO ESECUTIVO EFFAS PER UN NUOVO TRIENNIO LA FEDERAZIONE EUROPEA DEGLI ANALISTI FINANZIARI RINNOVA AL PRESIDENTE DELL'AIAF L'INCARICO DI RESPONSABILE DELLE AREE ETHICS E REGULATION  
 
Milano, 7 luglio 2005 – Nell’ambito dell’Assemblea annuale dell’Effas, la Federazione Europea degli Analisti Finanziari alla quale aderiscono 23 Associazioni Nazionali, Giampaolo Trasi, Presidente dell’Aiaf - Associazione Italiana degli Analisti Finanziari - è stato rieletto, con il maggior numero dei voti tra i candidati presenti, Membro del Comitato Esecutivo per il triennio 2005 2008, durante il quale ricoprirà la carica di Responsabile per le aree Ethics e Regulation. Trasi seguirà gli sviluppi regolamentari riguardanti la professione dell¹analista finanziario a livello di Federazione Europea. Giampaolo Trasi, dal 2003 Responsabile Research di Banca Imi, vanta un importante curriculum in ambito associativo nel settore dell¹analisi finanziaria. Vicepresidente dell’Aiaf e Presidente di Aiaf Formazione e Cultura nel triennio 2001 2003, Trasi è stato nominato Presidente dell¹Associazione Italiana degli Analisti Finanziari nel maggio del 2004. Membro del Comitato di gestione esecuitivo Effas e Membro del Financial Analysts Forum presso la Commissione Europea dal 2001, Trasi è stato uno dei promotori del disegno di legge Lettieri, che punta a una regolamentazione della figura dell¹analista finanziario, nonchè autore di numerose iniziative nel campo dell'autoregolamentazione professionale. Giampaolo Trasi nei giorni scorsi ha presentato al board dell¹Aciia ’ - Association of Certified International Investment Analysts - il codice internazionale di comportamento degli analisti finanziari, per il quale ha coordinato i lavori di preparazione.  
   
   
CREDITO E PRIVACY: LE PROPOSTE DI ASSOUTENTI PER TUTELARE IL CONSUMATORE  
 
Roma, 7 luglio 2005 - Chi e come custodisce i dati personali dei consumatori che, sempre più spesso, utilizzano il credito al consumo? Quali sono i problemi contrattuali che emergono da un ricorso sempre più frequente ai finanziamenti rateali? A questi interrogativi, l’associazione dei consumatori Assoutenti intende rispondere in una tavola rotonda dal titolo “Informazioni creditizie, credito al consumo e tutela del consumatore”, organizzata in collaborazione con Consumers’ Forum venerdì 8 luglio presso la Sala del Garante della Privacy. Di recente, infatti, il Garante per la Privacy ha emanato di recente un codice deontologico, dettando precise regole sulla gestione dei dati finanziari e sulla loro riservatezza. Ne sono destinatari i Sic, Sistemi di informazioni creditizie (le ex “centrali rischi”), le banche, le società finanziarie e gli stessi consumatori. Su queste novità e sui dati di sviluppo del credito al consumo, Assoutenti vuole aprire un dibattito tra rappresentanti del mondo bancario e finanziario, esperti universitari ed esponenti delle associazioni dei consumatori. Inoltre, durante l’incontro, l’associazione dei consumatori presenterà una serie di iniziative, volte a fornire aiuto e informazioni utili ai cittadini. Al dibattito, moderato da Mario Finzi, presidente di Assoutenti, parteciperanno Antonio Longo, presidente di Consumers’ Forum, Daniela Primicerio, presidente del Cncu, Giovanni Buttarelli, Segretario generale del Garante per la Privacy, Umberto Filotto, segretario generale dell’Assofin, Enrico Lodi, direttore Credit Bureau Services di Crif Spa Enrico Granata, Direttore centrale Abi, Luigi Capaldo, responsabile Affari legali dell’Abi, Fabrizia Giacomini della Experian Spa, Patrizia Luberti, vicesegretario generale della Camera di Commercio di Roma e Luca Artizzu del Consorzio per la Tutela del Credito.  
   
   
UN CONTESTO DIFFICILE PER I PICCOLI OPERATORI ECONOMICI ITALIANI DIMINUISCONO LE MICROIMPRESE ATTIVE E CALA LA PROPENSIONE ALLO SVILUPPO MENTRE AUMENTANO LA RISCHIOSITÀ ECONOMICO-FINANZIARIA E DI CREDITO. NEL 2004 IL 58,3% DEI POE NON HA EFFETTUATO INVESTIMENTI, RISPETTO AL 47,6% DEL 2003.  
 
Milano, 7 luglio 2005 - Diminuisce in Italia la dinamicità dei Poe, ovvero le imprese con fatturato inferiore ai 2,5 milioni di Euro e/o meno di 10 addetti, mentre aumenta il rischio economico-finanziario e anche il rischio di credito mostra trend crescenti tra marzo 2004 e marzo 2005 (+6,3% il tasso di decadimento a 180 giorni e +1,2% il tasso di insolvenza grave, che si attesta all'1,60% a marzo 2005). Nel 2004 il segmento dei Poe ha mostrato una difficoltà crescente a contribuire al rafforzamento del tessuto imprenditoriale italiano, dal momento che si è registrata una contrazione delle imprese attive del 5,67%, a fronte di un aumento dell'1,32% per l'universo totale delle imprese.Questi sono gli aspetti principali che emergono dalla quinta edizione dell'Osservatorio sulla Finanza per i Piccoli Operatori Economici, il rapporto frutto della collaborazione tra Crif Decision Solutions e Nomisma che fornisce con cadenza semestrale informazioni strutturate sulle microimprese italiane. La monografia dell'Osservatorio è stata dedicata agli strumenti e ai processi finanziari che i Poe possono utilizzare per l'avvio della propria o di nuove iniziative imprenditoriali. L'analisi dello scenario macroeconomico La crescita dell'economia mondiale, che si attesta al 5,1% nel 2004 toccando il valore più elevato tra quelli registrati da oltre due decenni, non ha avuto effetti significativi in Italia. Nel nostro paese nel 2004 il prodotto interno lordo è cresciuto dell'1,2% - in lieve aumento rispetto al 2003, quando il tasso di crescita è stato di poco superiore allo zero - ma rimane comunque inferiore alla media dell'area Euro (+2,1%). Le importazioni di beni e servizi sono aumentate del 2,5%, seguendo il trend crescente degli ultimi anni, così come sono cresciute le esportazioni (+3,2%), pur registrando una contrazione del contributo proveniente da alcuni settori (tessile e abbigliamento, cuoio e prodotti in cuoio, industrie manifatturiere, compreso il comparto del mobile) a causa di una erosione delle quote di mercato dovuta alla concorrenza dei paesi emergenti. Le previsioni di crescita per il 2005 variano da un tasso di crescita negativo secondo l'Ocse (-0,6%) ad un valore massimo dell'1,4% secondo Confindustria. Nell'area Euro le previsioni per il 2006 mostrano un lieve rafforzamento del Pil: in questo contesto le previsioni per l'Italia variano da un minimo dell'1,1% secondo l'Ocse ad un massimo del 2,0% secondo l'Imf. Struttura, finanza e comportamento dei Poe La piccola impresa continua ad essere l'elemento caratterizzante dell'economia italiana tanto che il 95% del tessuto produttivo nazionale è rappresentato dalla microimpresa. Tuttavia, nel 2004 il segmento dei Poe ha evidenziato una contrazione del 5,67% delle imprese attive, a fronte di un aumento dell'1,32% per l'universo totale delle imprese. Per le microimprese, la forma giuridica che ha registrato la contrazione più rilevante è quella dell'impresa individuale (-6,27%) seguita da altre forme di impresa (-5,6%). Tra società di persone e società di capitali sono le prime a diminuire in modo più consistente così che, in un quadro di contrazione diffusa, le società di capitale sono quelle che subiscono il calo meno accentuato (-3,85%). Inoltre, si contrae l'attività di investimento dei Piccoli Operatori Economici che porta ad una diminuzione della dinamicità. Si tratta, dunque, di un quadro non positivo, in cui alla diminuzione degli investimenti si associa una minore coerenza tra le scelte strategiche e le scelte finanziarie. Il dato di sintesi mostra infatti che nel 2004 il 58,3% dei Poe non ha effettuato investimenti, percentuale superiore a quella registrata nel 2003 quando i Poe che non hanno investito erano stati il 47,6%. L'analisi dinamica dei bilanci di aziende Poe ha anche consentito di posizionare i singoli settori rispetto a due variabili fondamentali nella valutazione della solvibilità dei Poe: la vulnerabilità dell'azienda nel breve periodo e le prospettive di redditività per le imprese. La valutazione ha tenuto conto dei principali indicatori impiegati dagli istituti di credito nella misurazione della rischiosità dei Poe, portando a individuare tre raggruppamenti: - In peggioramento sono i settori che hanno subito una contrazione della redditività in concomitanza con un indebolimento della struttura patrimoniale. Tali settori sono l'abbigliamento e le calzature, il legno e i mobili, la stampa e l'editoria, le attività immobiliari ed i ristoranti. - Tra i settori in fase di incertezza, ossia quelli con una redditività stabile e un indebolimento della struttura patrimoniale, troviamo i bar, la lavorazione dei minerali non metalliferi e la meccanica (quest'ultima subisce un forte indebolimento della struttura patrimoniale). Esistono altri settori che nonostante abbiano subito un indebolimento della struttura patrimoniale hanno goduto di una crescita della redditività, come l'agricoltura e i relativi servizi, i servizi privati (dei quali peraltro la struttura patrimoniale si è indebolita fortemente) e i servizi alle imprese. - Infine, in fase di miglioramento sono i settori che riescono a consolidare la propria struttura patrimoniale in concomitanza con una redditività stabile o in crescita. Il commercio all'ingrosso, gli intermediari del commercio, il commercio e la riparazioni di autoveicoli, le costruzioni e l'installazione impianti nell'edilizia e l'elettromeccanica presentano una redditività stabile. L'analisi della dinamicità e del rischio economico-finanziario dei Poe Un'ulteriore lettura dei cambiamenti in atto nel mondo dei Poe deriva dall'indagine diretta realizzata dall'Osservatorio Crif Decision Solutions - Nomisma su tutto il territorio nazionale e finalizzata a misurare la propensione allo sviluppo e a valutare la coerenza tra scelte economiche e scelte finanziarie dei Poe (rischio economico-finanziario). Anche in questo ambito di analisi sono state individuate due distinte tipologie di comportamento: - I settori con le peggiori performance, ovvero quelli con bassa propensione allo sviluppo (dinamicità) ed elevato rischio economico-finanziario. Tra questi emerge il settore stampa ed editoria, che si colloca in una posizione di difficoltà, soprattutto se confrontata con gli altri settori, sia per il peggiore livello di rischio economico-finanziario e di propensione allo sviluppo, sia per essere il comparto che in termini dinamici ha registrato performance altamente negative rispetto all'anno precedente. In posizione meno estrema, ma pur sempre non positiva, sono il sistema moda, che conferma le insistenti difficoltà dell'intero settore, il commercio e riparazione di autoveicoli, il commercio al dettaglio, e i trasporti e comunicazioni. - I settori con le migliori performance: questa categoria comprende invece i settori con il migliore posizionamento in termini di propensione allo sviluppo (livello medio) e rischiosità economico-finanziaria. In questo ambito si distinguono il settore della lavorazione dei metalli e quello della gomma e plastica. In effetti, va sottolineato che sono pochi i settori con queste caratteristiche e che nel confronto con il 2004 questa categoria si è ridotta a causa del peggioramento di alcuni settori che sono rientrati in una categoria a più bassa propensione allo sviluppo. In tal senso, il peggioramento ha riguardato principalmente il settore alimentare, quello delle costruzioni e installazione impianti per l'edilizia e stampa ed editoria. Ciò che dunque risulta rilevante e che appare preoccupante è il sostanziale e generalizzato peggioramento della propensione ad investire da parte dei Poe. Questo appare come un segnale di attesa degli operatori che, peraltro, mostrano ancora una scarsa attenzione alle problematiche finanziarie legate alle diverse tipologie di investimento. Sempre dai dati raccolti tramite l'indagine diretta svolta presso i Poe, per quanto riguarda l'analisi territoriale nel 2005 si evidenzia un incremento generalizzato della rischiosità economico-finanziaria delle piccole imprese rispetto al 2004. In particolare si rileva: - un sostanziale mantenimento della gerarchia delle macroaree in termini di rischiosità economico-finanziaria complessiva che vede il Nord Est in posizione meno rischiosa seguito, nell'ordine, da Nord Ovest, Centro, Sud e Isole; - se si considera soltanto la componente endogena del rischio (cioè il rischio che deriva dalle scelte operative dell'imprenditore) si nota un peggioramento complessivo di tutte le macroaree, più accentuato per il Centro e il Nord Ovest; - in termini di propensione allo sviluppo cambia invece la posizione delle macroaree: il Nord Est diventa fanalino di coda preceduto dalle migliori performance del Sud e Isole, del Centro e del Nord Ovest, che passa dalla terza posizione del 2004 all'area più dinamica nel 2005. Va comunque sottolineato che, in realtà, la minore propensione ad investire è la caratteristica dominante di tutte le aree geografiche. L'analisi della rischiosità del credito ai Piccoli Operatori Economici Sul piano del rischio di credito l'analisi conferma il quadro complessivo, sia a livello territoriale, sia a livello settoriale. In particolare, viene evidenziato un trend crescente del rischio. - Infatti, anche se il tasso di sofferenza segnala una contrazione del rischio nell'ultimo trimestre, passando dal 5,33% di dicembre 2004 al 5,06% di marzo 2005, le evidenze in ragione d'anno che provengono dal tasso di decadimento e dall'indicatore di insolvenza grave (tasso di decadimento a 180 giorni pari a 2,17% a marzo 2005, +6,3% rispetto al marzo del 2004. Tasso di insolvenza grave 1,60% a marzo 2005, +1,2% rispetto a marzo 2004) riportano i segnali in atto del deterioramento della qualità del credito, evidenziando quindi una situazione prospettica che dovrebbe portare ad una evoluzione non positiva di tutti gli indicatori di rischio. - La declinazione del tasso di decadimento a 180 giorni per aree geografiche evidenzia ancora una volta crediti poco performanti nel Mezzogiorno rispetto alle altre aree geografiche (2,45%). Il Nord Est (1,94%) segnala, anche tramite questo indicatore, una fase di difficoltà. In lieve miglioramento il Centro, mentre il Nord Ovest con una contrazione del rischio pari quasi al 7%, si colloca al primo posto nella gerarchia territoriale. - Per quanto riguarda il tasso di sofferenza, l'analisi territoriale rivela che il Nord Est è meno rischioso delle altre aree (anche se con il 3,95% di marzo 2005 è di oltre 6 punti percentuali superiore ai valori del marzo 2004). Il Centro (con un tasso del 5,68%, in peggioramento rispetto all'anno precedente) registra un livello di sofferenza maggiore rispetto a quello del Sud e Isole (5,58%, in lieve flessione rispetto al marzo 2004) e del Nord Ovest (4,92%, in netto miglioramento rispetto all'anno precedente). L'analisi per forma giuridica indica che in termini di livello, sul lungo periodo, il tasso di sofferenza è più elevato per le ditte individuali rispetto alle società di capitale e alle società di persone. Il rischio per le ditte individuali segue il trend registrato a livello nazionale e porta l'indicatore a livelli inferiori (5,26%) rispetto a quelli registrati a dicembre 2004. Analogamente si comportano le società di persone (4,21%), con il valore più basso registrato nell'ultimo anno di osservazione, così come le società di capitale che riducono il rischio al 4,89%. L'analisi per settore evidenzia come il perdurare di una congiuntura sfavorevole stia prolungando la fase di debolezza dei settori tradizionali della manifattura nazionale e, in primis, del tessile e abbigliamento (tasso di sofferenza al 7,74%). Per quanto riguarda i servizi alle comunicazioni (7,34%) e alberghieri (7,57%), la rischiosità di questi Poe è da attribuire soprattutto all'incapacità di onorare il debito contratto per via delle difficoltà ad attingere a fonti interne, mancando spesso una adeguata solidità patrimoniale. Buone performance nell'ultimo trimestre, confermate anche dall'analisi del tendenziale, dal comparto delle macchine agricole industriali (3,69%), dall'agricoltura (2,64%) e prodotti in metallo (3,96%), sebbene l'analisi dinamica mostri per questi ultimi settori evidenti segnali di accelerazione verso un peggioramento del rischio. La monografia di questa edizione dell'Osservatorio Crif Decision Solutions - Nomisma focalizza l'attenzione sui primi stadi di vita di un'impresa, cercando di approfondire gli aspetti legati alle modalità di finanziamento da parte degli Istituti di credito e gli elementi collegati al profilo di rischio delle aziende start-up. Il finanziamento del capitale di rischio delle aziende start-up è oggi sostanzialmente destinato al settore high-tech e a quelle aziende che già nascono con una certa consistenza patrimoniale e strutturale. Tuttavia, questa impostazione non sta dando risultati particolarmente soddisfacenti considerando che i trend già molto risicati evidenziati dall'andamento della finanza specializzata nel 2003 hanno visto un'ulteriore contrazione nel 2004. Questo colloca l'Italia su valori che sono circa la metà di quelli spagnoli, un terzo di quelli tedeschi e un quinto di quelli francesi. Il mercato dei capitali di rischio risulta sempre più distante dalla realtà imprenditoriale nel suo complesso e l'Italia rimane in posizione subordinata rispetto ai principali paesi europei. Ad oggi, il finanziamento dei Poe avviene per lo più attraverso un finanziamento di debito e non di capitale di rischio. In tale ambito, raramente il processo valutativo prende in considerazione il "business plan" della nuova azienda Poe e, più frequentemente, viene valutata la solidità patrimoniale dell'imprenditore. Attraverso le analisi condotte dall'Osservatorio è stato possibile evidenziare come la difficoltà di accedere al credito attraverso i canali specialistici induca spesso i titolari dei Poe a reperire i fondi necessari all'avviamento attraverso il canale del credito personale e finalizzato, mettendo in luce che questo tipo di cliente si rivela disposto a sostenere costi più elevati di accesso al credito pur di ottenere in modo più fluido e veloce il finanziamento. Inoltre, l'atteggiamento prudenziale riservato dagli Istituti di credito nei confronti delle nuove iniziative imprenditoriali sembra giustificato anche dal fatto che il rischio delle aziende Poe nuove nate risulta effettivamente più elevato di quello delle aziende già avviate, quantomeno nei primi 12 mesi di vita. Quindi, considerando anche le evoluzioni indotte da Basilea Ii, il maggior rischio rappresentato dai finanziamenti alle nuove aziende Poe potrebbe essere affrontato in futuro più dal lato delle politiche di prezzo che dal controllo dell'accesso al credito. Infine, se è vero che nella valutazione dei Poe gli istituti di credito privilegiano la struttura patrimoniale dell'azienda e dell'imprenditore rispetto alla "business idea", va anche detto che una cultura del "business plan" non è ancora particolarmente diffusa tra le aziende. Viceversa, alcuni dei maggiori gruppi bancari hanno mutato atteggiamento, dando vita ad iniziative commerciali verso i Poe che si configurano come un vero e proprio percorso di avvio il cui fulcro è rappresentato dalla stesura di un business plan.  
   
   
CONCENTRAZIONI: LA COMMISSIONE EUROPEA DÀ IL VIA LIBERA ALL'ACQUISIZIONE DA PARTE DI GOLDMAN SACHS DELLE ATTIVITÀ DI PIRELLI NEI CAVI E SISTEMI PER L'ENERGIA E PER LE TELECOMUNICAZIONI  
 
Bruxelles, 7 luglio 2005 - La Commissione europea ha autorizzato, conformemente al regolamento Ue sulle concentrazioni, il progetto di acquisizione di due divisioni della società italiana Pirelli da parte della banca di investimento statunitense Goldman Sachs. La "Pirelli Cavi e Sistemi Energia" e la "Pirelli Cavi e Sistemi Telecom" sono attive nella produzione e nella vendita a livello mondiale di sistemi e di cavi nei settori dell'energia e delle telecomunicazioni. La Commissione è giunta alla conclusione che l'operazione non ostacolerà in maniera significativa la concorrenza nello Spazio economico europeo (See) o in una parte sostanziale dello stesso. Dall'esame della Commissione è emerso che nessuna delle società controllate da Goldman Sachs è attiva nell'Ue sugli stessi mercati in cui operano le divisioni acquisite ovvero presente in misura significativa su mercati connessi. Le attività acquisite sono inoltre esposte alla forte concorrenza di società quali Corning e Drakacomteq. Per questi motivi la Commissione ha deciso di non opporsi all'operazione.  
   
   
UFFICIO STUDI GABETTI: DOPO UN 2004 VISSUTO ALL'INSEGNA DI ULTERIORI RECORD DI CRESCITA, IL I° SEMESTRE 2005 MOSTRA UN MERCATO CHE PRENDE FIATO  
 
Milano, 6 luglio 2005 - Il quadro dei valori, contrassegnato da una generale stabilità delle quotazioni, evidenzia che la corsa dei prezzi nelle grandi città si va esaurendo. Diversamente nelle città medie la tendenza rimane positiva. Generalmente calanti i canoni di locazione. A meno di improbabili inversioni di tendenza nei prossimi mesi, il 2005 dovrebbe dunque aver avviato una fase riflessiva del mercato. Ancora in grande evidenza il mercato dei box e dei posti auto che continua a far registrare incrementi nei valori spesso superiori al 10%. Sul versante degli immobili d'impresa il I° semestre 2005 conferma la fase di difficoltà che il mercato attraversa. In ulteriore raffreddamento i prezzi e ancor più i canoni. Anche il mercato degli investimenti resta sotto tono: tanti gli operatori, pochi i prodotti adeguati e disponibili. Sono queste, in sintesi, le principali indicazioni che emergono dal Report semestrale sul mercato immobiliare italiano elaborato dall'Ufficio Studi Gabetti. Il Report presentato ieri alla stampa ha analizzato il mercato immobiliare residenziale e d'impresa fornendo anche un focus di approfondimento sul segmento dei box e dei posti auto. Mercato immobiliare residenziale Dopo le 804.000 compravendite dell'anno scorso il mercato dovrebbe stabilizzarsi nel 2005. Anche sul quadro dei valori è in atto una fase di raffreddamento. Gli incrementi di prezzo registrati, limitatamente ai quartieri di pregio e del centro, risultano inferiori al tasso di inflazione. Per le abitazioni di minore qualità localizzate nei quartieri periferici e semicentrali i prezzi registrano un -0,5%. E' soprattutto nelle grandi città del Nord che i valori si stabilizzano mentre nelle città di media dimensione il trend resta positivo con quotazioni in lieve avanzata (dal 2,4 al 3,4% in media). Cresce la forbice tra prezzo iniziale e finale (dall'8,8% di inizio anno al 10,8%) e si allungano anche i tempi necessari per la vendita (mediamente 3,5 mesi). La domanda nelle grandi città risulta generalmente stabile nelle aree centrali e di maggiore pregio mentre nelle grandi periferie l'indebolimento delle richieste è di una certa consistenza. Non perdono peso gli acquisti per investimento (20% circa). In contrazione i canoni di locazione che, con l'eccezione delle zone di pregio in alcune grandi città, arretrano mediamente dell'1,4% in centro e del 4,0% in tutti gli altri contesti urbani, al Nord come al Sud, dalle periferie verso i quartieri del centro. Il mercato dei box e dei posti auto Spinto da una domanda alimentata dal crescente numero di autovetture circolanti questo segmento di mercato ha raggiunto considerevoli proporzioni: si stima che le compravendite siano state 563.000 nel 2004. Nelle grandi città la media dei prezzi si è incrementata di circa 1'8% con punte fino al 15%. A Milano e a Roma il costo varia da 80.000 a 110.000 euro nelle zone top. I rendimenti dei box nelle grandi città possono raggiungere anche il 7,0% mentre ancor più elevati risultano quelli per i posti auto (mediamente l'8,5% con punte superiori al 10%). Il mercato degli immobili per l'impresa Il I° sem. 2005 conferma le difficoltà evidenziate già nel corso dell'anno passato. Si rileva un raffreddamento ulteriore dei prezzi ed ancor più dei canoni. In particolare nel segmento terziario uffici, per il quale i tempi per le trattative si sono sensibilmente allungati ed il vacancy tende ad espandersi dal centro verso le periferie, il decremento dei canoni è mediamente pari al 5% nelle prime location e al 10% in semicentro e in periferia. Rendimenti generalmente calanti per tutte le tipologie di prodotto. Più dinamico il mercato degli immobili per la logistica e per la distribuzione commerciale, su cui tuttavia pesa l'ombra dei consumi calanti. Per quanto riguarda il mercato degli investitori la domanda continua ad essere molto dinamica. Tuttavia diversi immobili sono già stati oggetto di ripetuti e profittevoli scambi e le opportunità di trading si vanno sensibilmente assottigliando. Pur a fronte di un'ampia disponibilità di capitali si fatica non solo a reperire immobili di adeguata qualità ma anche, e in questa fase soprattutto, a precostituire adeguate condizioni di redditività. Prezzi medi di compravendita di abitazioni libere, nuove o ristrutturate nelle grandi città italiane (Euro/mq - I° sem. 2005)
Pregio Centro Semicentro Periferia
Min Max Min Max Min Max Min Max
Torino 3.200 4.700 3.000 4.200 2.300 3.000 2.000 2.400
Milano 8.000 10.000 6.000 7.000 4.200 5.000 3.000 3.500
Genova 3.500 4.000 3.000 4.000 2.600 3.500 1.500 2.000
Venezia 10.000 12.000 8.000 9.000 6.500 7.600 5.000 5.500
Bologna 3.700 4.000 3.700 4.000 3.200 3.600 2.800 3.200
Firenze 4.500 8.000 3.700 5.000 3.200 4.000 2.900 3.700
Roma 12.000 15.000 10.000 12.000 4.000 7.000 2.000 3.000
Napoli 5.500 10.000 2.000 5.000 2.100 3.000 1.000 2.000
Bari 2.500 6.000 2.500 5.000 1.500 3.500 1.500 2.000
Cagliari 2.100 2.800 2.000 2.500 1.900 2.300 1.500 1.800
Fonte: Ufficio Studi Gabetti Var. % I° sem. 2005 dei prezzi medi di vendita per abitazioni libere, nuove o ristrutturate
Pregio Centro Semicentro Periferia
Torino 0,0 0,0 0,0 0,0
Milano 0,0 0,0 -5,0 0,0
Genova 0,0 0,0 0,0 0,0
Venezia 12,0 10,0 0,0 0,0
Bologna 0,0 0,0 0,0 0,0
Firenze -5,0 -5,0 -5,0 -5,0
Roma 0,0 5,0 0,0 0,0
Napoli 0,0 0,0 0,0 0,0
Bari 0,0 5,0 5,0 0,0
Cagliari 3,0 0,0 0,0 0,0
Media delle variazioni 1,0 1,5 -0,5 -0,5
Fonte: Ufficio Studi Gambetti Variazione % del I° sem. 2005 dei canoni medi mensili di locazione per un'abitazione di 90 Mq in buono stato nelle grandi città italiane (fine 2004)
Pregio Centro Semicentro Periferia
Torino 2,8 2,5 -4,5 -5,5
Milano 5,5 -5,0 -4,5 2,5
Genova -5,5 -5,0 -7,5 -4,5
Venezia 2,2 3,2 -5,0 -6,5
Bologna -6,5 -5,5 -4,5 -5,5
Firenze 0,0 0,0 0,0 0,0
Roma 4,5 5,5 -5,4 -6,5
Napoli -3,5 -5,5 -2,5 -6,5
Bari 2,5 2,5 -4,5 -5,5
Cagliari 4,5 -2,5 -1,5 -2,2
Media delle variazioni 0,7 -1,4 -4,0 -4,0
Prezzi medi di compravendita e variazioni % annue di box nelle grandi città (1° sem. 2005)
Pregio Centro Semicentro Periferia
Euro Var. % annua Euro Var. % annua Euro Var. % annua Euro Var. % annua
Torino 44.000 10,0 44.000 10,0 25.000 0,0 20.000 11,0
Milano 100.000 11,0 60.000 0,0 40.000 -9,0 30.000 7,0
Genova 60.000 0,0 50.000 0,0 40.000 0,0 30.000 0,0
Venezia-mestre - - 38.000 8,5 28.000 3,7 19.000 0,0
Bologna 70.000 0,0 70.000 15,0 40.000 0,0 25.000 0,0
Firenze 70.000 0,0 60.000 0,0 40.000 0,0 30.000 0,0
Roma 110.000 -10,0 80.000 0,0 60.000 15,0 30.000 2,0
Napoli 90.000 15,0 50.000 10,0 35.000 0,0 30.000 5,0
Bari 55.000 11,0 45.000 15,0 25.000 0,0 15.000 0,0
Cagliari 28.000 0,0 25.000 8,6 22.000 2,5 17.000 3,3
Media delle variazioni 3,2 6,7 1,2 2,8
 
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA IN DIFESA DEI DIRITTI DEI PASSEGGERI AEREI  
 
Bruxelles, 7 luglio 2005 - La Commissione europea ha avviato una serie di procedimenti di infrazione contro Austria, Belgio, Italia, Lussemburgo, Malta e Svezia per non aver ottemperato a tutti gli obblighi imposti da un regolamento entrato in vigore il 17 febbraio 2005 che garantisce ai passeggeri aerei una tutela rafforzata in caso di rifiuto di imbarco, cancellazione del volo o grave ritardo. Con questa iniziativa la Commissione dimostra la propria determinazione a garantire ai cittadini un trattamento equo in tutti gli Stati membri e la volontà di estendere a tutti i vantaggi concreti che l’Unione europea comporta. Al riguardo, il Vicepresidente Jacques Barrot, responsabile dei Trasporti, ha dichiarato: “Ho deciso di far rispettare i nuovi diritti dei passeggeri aerei. Tutti i paesi devono dotarsi di sanzioni efficaci contro le infrazioni commesse dalle compagnie aeree”. L’austria, il Belgio, l’Italia, il Lussemburgo, Malta e la Svezia non hanno ancora stabilito per legge le sanzioni da infliggere alle compagnie aeree in caso di infrazione. Per far concretamente rispettare nella realtà di ogni giorno i nuovi diritti conferiti ai cittadini europei occorre garantire ai passeggeri una maggiore protezione: per questo servono sanzioni efficaci, proporzionate e dissuasive. Il Lussemburgo è anche l’unico paese dell’Ue a non avere ancora istituito l’ente nazionale di controllo che deve vigilare sull’osservanza del regolamento[1] che – giova ricordare – è stato adottato 16 mesi fa (Ip/05/181). Nella sua riunione del 19 maggio 2005 (Ip/05/574) la Commissione aveva già richiamato gli Stati membri al rispetto degli obblighi che ad essi impone il regolamento ed al rispetto dei nuovi diritti dei cittadini. La Commissione deplora oggi che gli Stati membri in questione non abbiano ancora preso i provvedimenti necessari per conformarsi al dettato comunitario.  
   
   
IERI INCIDENTE A FIUMICINO - PRECIPITA ELICOTTERO  
 
Roma, 7 luglio 2005 - L’ente Nazionale per l'Aviazione Civile rende noto che alle ore 16.32 di oggi, presso l’Aeroporto di Roma Fiumicino, è precipitato un elicottero, modello Sk 64, di immatricolazione statunitense, marche Eagle 101, destinato alla Guardia Forestale. Il velivolo, che stava eseguendo un volo di messa a punto, aveva come destinazione l’Aeroporto di Roma Ciampino. Delle quattro le persone a bordo, il pilota collaudatore, di nazionalità americana, è deceduto, mentre tra le altre tre persone, due americani ed un italiano, risulta un solo ferito. L’enac ha immediatamente avvertito l’Ansv - Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo. Alle 17.17 l’Aeroporto di Fiumicino è tornato pienamente operativo.  
   
   
ALITALIA: PRECISAZIONE SU RAFFRONTI BILANCIO 2004 E STIME 2005  
 
Roma, 7 luglio 2005 - In relazione alle notizie diffuse dalle organizzazioni sindacali al termine dell’incontro svoltosi ieri mattina con il Presidente-amministratore Delegato ing. Giancarlo Cimoli, Alitalia precisa che la riduzione della perdita di circa 200 milioni di euro rispetto al primo semestre 2004 si riferisce al confronto tra il risultato ante imposte e partite straordinarie del primo semestre 2004, -329 milioni di euro, e la previsione extracontabile di tale risultato per il primo semestre 2005, -120 milioni di euro. Per ciò che concerne i ricavi, la crescita di circa 230 milioni di euro deriva dal rapporto tra i ricavi passeggeri del primo semestre 2004, pari a 1509 milioni di euro, e i primi elementi di previsione extracontabile dei ricavi per il primo semestre 2005 che si stima siano di 1735 milioni di euro, pari a un incremento del 15% rispetto allo scorso anno.  
   
   
HUBERT FRACH NUOVO DIRETTORE GENERALE LUFTHANSA PER L'ITALIA  
 
Milano, 7 luglio 2005 - Dal primo luglio 2005 Hubert Frach sarà il nuovo Direttore Generale di Lufthansa per l'Italia. Frach sostituisce Andreas Habel che, alla guida di Lufthansa in Italia dal 2000, è stato nominato General Manager Sales Lufthansa per l'area di Francoforte. Nato a Oppeln in Germania trentasette anni fa e laureato in economia all'Università di Berlino con Master in Management presso la Mcgill University, Hubert Frach è entrato a far parte di Lufthansa nel 1986. Dall'agosto 2001 ha ricoperto il ruolo di Direttore Generale per Scandinavia, Finlandia e Paesi Baltici nella sede di Stoccolma. In precedenza Frach è stato Head of Alliances & Market Strategy nella sede di Lufthansa a Parigi, responsabile delle alleanze e delle partnership per l'Europa Sudoccidentale, in particolare con le compagnie aeree partner Austrian Airlines, Spanair e Eurowings. Hubert Frach è stato, inoltre, coordinatore Star Alliance in Francia, oltre che membro dello Star Alliance Sales Strategy Group. "L'italia è per Lufthansa il primo mercato in Europa e il terzo nel mondo e questo incarico rappresenta per me una sfida importante", ha dichiarato Hubert Frach, nuovo direttore generale di Lufthansa per l'Italia. "Il mio impegno sarà volto a mantenere e migliorare i risultati conseguiti dal management che mi ha preceduto per continuare a offrire lo standard qualitativo che distingue Lufthansa". Il Gruppo Lufthansa, con un organico di oltre 90.000 dipendenti e una flotta di oltre 300 aeromobili, nel 2004 ha trasportato oltre 50 milioni di passeggeri e nel 1997 ha contribuito alla fondazione di Star Alliance, la più grande alleanza tra compagnie aeree al mondo. L'italia è per Lufthansa il primo mercato in Europa e il terzo nel mondo. In Italia, Lufthansa opera collegamenti diretti da 19 scali italiani (Milano Malpensa, Milano Orio, Milano Linate, Torino, Genova, Venezia, Verona, Trieste, Bologna, Ancona, Firenze, Pisa, Rimini, Roma, Napoli, Cagliari, Catania, Bari, Olbia) per 5 città tedesche (Monaco, Francoforte, Stoccarda, Amburgo, Düsseldorf) e, tramite l'efficiente sistema di doppio hub a Francoforte e Monaco, per 180 destinazioni in tutto il mondo.  
   
   
LA PATTUGLIA NAZIONALE ACROBATICA SCEGLIE CISCO SYSTEMS E CREA UN’INFRASTRUTTURA DI RETE AGILE E AD ALTE PRESTAZIONI  
 
Milano, 7 giugno 2005 – Cisco Systems annuncia che la Pattuglia Nazionale Acrobatica (P.a.n, 313° Gruppo A.a."frecce Tricolori") ha scelto di affidarsi alla tecnologia dell’azienda per creare un’efficiente infrastruttura informatica e di telecomunicazioni presso il proprio aeroporto di Rivolto (Udine). In particolare, il progetto è finalizzato alla creazione di un’infrastruttura che soddisfi le straordinarie necessità di connettività prevsite per un evento di primaria importanza che celebrerà il 45° anno di fondazione della Pattuglia Nazionale Acrobatica e che avrà luogo a Rivolto il 4 settembre 2005. In occasione della ricorrenza, la Pattuglia Nazionale Acrobatica prevede la presenza a Rivolto di cinquecentomila persone e di numerosi giornalisti che testimonieranno le evoluzioni aeree delle Frecce Tricolori e delle pattuglie acrobatiche straniere ospiti. Per rispondere alle diverse esigenze dei piloti coinvolti nella manifestazione, dello staff e dei numerosi giornalisti, l’aeroporto di Rivolto amplierà la propria infrastruttura Intranet ad alta velocità in fibra ottica e la integrerà con una rete wireless per ottenere la massima flessibilità e mobilità. In particolare, l’introduzione di tecnologia di rete Cisco Systems riguarderà la Sala Operativa e il Centro Meteo presso la Torre di Controllo, l’hangar presso il quale saranno accolti gli equipaggi stranieri, l’Area Comando della P.a.n. E la Sala Stampa della manifestazione. La nuova infrastruttura permetterà agli utenti un rapido accesso a Internet. Naturalmente, considerata l’elevata sensibilità di alcuni dati trasmessi, quali ad esempio i piani di volo, la rete sarà dotata di dispositivi che garantiranno la massima sicurezza, prevenendo attacchi sia interni che esterni: firewall di nuova generazione si incaricheranno del rilevamento delle intrusioni e della sicurezza perimetrale contro attacchi esterni, mentre le configurazioni di sicurezza attivate sugli switch preverranno qualsiasi tipo di attacco interno. La rete cablata in fibra ottica sarà integrata con un’infrastruttura wireless che servirà i piloti e la sala stampa. La tecnologia wireless è stata scelta per rispondere alle specifiche esigenze di un’aera aperta e difficilmente cablabile quale un aeroporto e per permettere agli ospiti di collegarsi con flessibilità utilizzando il proprio laptop. “L’infrastruttura di rete dell’aeroporto di Rivolto saprà offrire un accesso a Internet veloce e altamente sicuro”, ha affermato Paolo Delgrosso, Direttore Commerciale Canale e Pmi Cisco Systems Italy. “Siamo lieti che Pattuglia Nazionale Acrobatica abbia scelto di affidarsi a Cisco Systems per la realizzazione di una rete ad alte prestazioni in grado di soddisfare pienamente le necessità di un’utenza particolarmente esigente. Siamo certi che questa collaborazione, nata sotto l’egida dell’evento, continuerà e si amplierà anche nel futuro.”  
   
   
LA TECNOLOGIA WIND RIVER PER LA DEVICE SOFTWARE OPTIMIZATION VOLA NEL CUORE DEL BOEING KC-767 TANKER  
 
Torino, 7 luglio 2005 - Wind River System, Inc. Ha annunciato che Smiths Aerospace ha scelto la Wind River Platform Safety Critical Arinc 653 per la cisterna di rifornimento aereo di carburante di Boeing. Il modello Kc-767a dell’areonautica italiana ha effettuato il viaggio inaugurale a Maggio ed ha volato dagli Stati Uniti alla Francia in occasione del Paris Air Show. Lo Smiths Aerospace Mission Control System (Mcs), che gestisce il controllo di volo, la navigazione e le funzionalità di comunicazione del Boeing Kc-767a, utilizza la Wind River Platform Safety Critical Arinc 653, una base software affidabile, Commercial Off-the-shelf (Cots,) in grado di migliorare le prestazioni del prodotto e la sua affidabilità, caratteristiche fondamentali per assicurare la salvaguardia e la protezione di persone e informazioni. Kc-767a Mcs è la prima applicazione di elettronica aeronautica di volo che utilizza la Wind River Platform Safety Critical Arinc 653, a dimostrazione del fatto che le soluzioni Wind River rispondono alle richieste più esigenti in termini di affidabilità e sicurezza. Per poter rimanere competitivi nel mercato, le aziende che operano nel settore aerospazio e difesa (A&d) devono ottimizzare lo sviluppo del loro device software in modo da fornire applicazioni di nuova generazione caratterizzate da un livello di sicurezza e connettività senza precedenti. Wind River e Smiths Aerospace hanno lavorato insieme sulla Wind River Platform Safety Critical Arinc 653 per Boeing con lo scopo di realizzare una soluzione che fosse conforme ai requisiti Arinc 653 e si allineasse agli obiettivi di sviluppo del Boeing Kc-767 tanker program. Questa piattaforma fornisce un ambiente di sviluppo efficiente per la progettazione di sistemi e applicazioni certificabili, a supporto dell’Integrated Modular Avionics (Ima). Wind River è l’unico fornitore di soluzioni Dso che mette a disposizione delle aziende A&d gli strumenti necessari per sviluppare tecnologia sempre all’avanguardia, in grado di competere e differenziarsi dalla concorrenza e nello stesso tempo di abbassare i costi di sviluppo. “L’uso della Wind River Platform Safety Critical Arinc 653 da parte di Smiths e di Boeing è un bel riconoscimento di quanto ancora una volta, questa volta nel settore aerospazio e difesa, le soluzioni Dso di Wind River abbiano letteralmente preso il volo”, ha dichiarato Rob Hoffman, program director, aerospace and defense field operations, Wind River. “Wind River ha affermato rapidamente la propria leadership come fornitore affidabile di sistemi operativi e di strumenti di sviluppo in campo avionico, trasferendo la propria ventennale esperienza in un’altra area importante come il settore della difesa e dell’aerospazio”. Wind River Platform Safety Critical Arinc 653 è interamente conforme ai requisiti Arinc 653 e fornisce una partizione stabile dello spazio e del tempo che assicura il contenimento dei difetti di conformità, così come richiesto dall’Ima. Questo è dovuto anche al fatto che l’ambiente di sviluppo integrato è progettato per supportare la certificazione delle applicazioni secondo il Rtca/do-178b, Level A. Wind River Platform Safety Critical Arinc 653 infatti, in quanto parte del programma di certificazione di volo dell’aereo-cisterna Boeing Kc-767a sta fornendo i manufatti necessari alla certificazione Rtca/do-178b, Level A. L’attuale Mcs di Smiths ha cinque sezioni certificabili di livelli di software Rtca/do-178b che vanno dal Livello B al Livello E. Inoltre, Wind River Platform Safety Critical Arinc 653 permette ai fornitori di A&d di trarre beneficio da un modello di business flessibile che può essere usato su più progetti e per più prodotti. Adacore ha fornito la Gnat Pro Ada Technology usata nel progetto tanker in quanto parte della partnership con Wind River. “Siamo molto contenti di aver fatto parte del team che ha reso possibile il volo inaugurale del Kc-767a tanker di Smiths Aerospace & Boeing,” ha dichiarato Robert Dewar, president & chief executive officer, Adacore.  
   
   
AIRBUS ADOTTA ADOBE ACROBAT 7.0 PER RAZIONALIZZARE I PROCESSI DOCUMENTALI A LIVELLO MONDIALE  
 
Agrate Briana 7 luglio, 2005 - Adobe Systems ha annunciato che Airbus, leader nelle costruzioni aeronautiche con una delle linee di prodotti più moderne e complete del mercato, ha adottato Adobe Acrobat 7.0 su scala globale. Nel corso dell'anno Airbus intende procedere all’installazione di Acrobat 7.0 Professional e Acrobat 7.0 Standard su 32.000 postazioni di lavoro per la creazione, la collaborazione, la sicurezza e l'archiviazione di documenti in formato Adobe Pdf. I dipendenti Airbus, dislocati in varie sedi su scala mondiale, utilizzano numerose applicazioni software e formati di file per completare i diversi progetti. Per questa ragione Airbus doveva massimizzare l'efficienza dei suoi processi documentali, standardizzandoli su una soluzione che rispondesse ai particolari requisiti della sua attività. Acrobat 7.0 e Adobe Pdf consentiranno ai gruppi di lavoro Airbus di collaborare e condividere documenti creati da quasi tutti i tipi di applicazione, compresi i software Cad (Computer-aided Design) specializzati. La società potrà così aiutare tutti i suoi dipendenti, partner e clienti a scambiare, visualizzare, interagire e stampare file utilizzando Acrobat o il software gratuito Adobe Reader. Dal suo rilascio, avvenuto nel 1993, Adobe ha distribuito oltre mezzo miliardo di copie di Adobe Reader, un software oggi virtualmente onnipresente su qualunque computer. Grazie ad Acrobat 7.0 Professional, gli ingegneri e i progettisti di Airbus possono consolidare i disegni Cad bi o tridimensionali provenienti dal sistema di Product Lifecycle Management (Plm) aziendale insieme a fogli di calcolo, diagrammi o immagini tecniche all'interno di documenti Adobe Pdf. Dopo avere aggiunto ogni necessaria opzione di sicurezza, il file Pdf può essere condiviso con gli altri componenti del gruppo di lavoro per le operazioni di revisione, annotazione e approvazione. Gli utenti di Acrobat 7.0 che ricevono documenti in formato Adobe Pdf possono poi partecipare al processo di collaborazione utilizzando i consueti strumenti di annotazione Acrobat su un'ampia gamma di piattaforme e dispositivi. Una volta abilitato da Acrobat 7.0 Professional, il processo elettronico di revisione e approvazione del file Pdf può essere seguito anche dagli utenti del software gratuito Adobe Reader 7.0.  
   
   
IL COMMISSARIO POTOCNIK IN VISITA AL SITO DI ITER A CADARACHE  
 
Bruxelles, 7 luglio 2005 - Il 3 luglio il Commissario europeo per la Scienza e la ricerca Janez Potocnik si è recato sul sito francese scelto per Iter, il progetto internazionale di ricerca sulla fusione. Accompagnato da rappresentanti del governo francese e della comunità europea che si occupa di ricerca sulla fusione, si è espresso con parole di elogio riguardo alla cooperazione tra gli operatori europei nel campo della fusione, che ha consentito di conseguire tale esito positivo. "Iter non è soltanto un grande progetto di ricerca internazionale, bensì riveste anche un'importanza rilevante per questa regione, per l'Unione e per il mondo intero", ha affermato il Commissario durante la visita. "Con la visita odierna a Tore-supra, abbiamo potuto constatate quanti passi avanti abbiamo già compiuto nel campo della ricerca sulla fusione. Sono convinto che Iter ci consentirà di andare ancora più lontano, verso un'energia sicura, pulita e abbondante". Cadarache, situata vicino a Marsiglia nella regione Provenza-alpi-costa Azzurra, ospita attualmente lo stabilimento di ricerca Cea Cadarache. La struttura viene utilizzata per effettuare ricerche nel settore della fissione nucleare, in particolare per individuare metodi per renderla ancor più economica, più efficiente e più sicura, e per diminuire il volume delle scorie e proporre soluzioni a lungo periodo per la loro gestione. Vengono inoltre svolte ricerche sull'energia solare e sulla microbiologia, per individuare possibili soluzioni biologiche all'inquinamento. Inoltre, Cadarache ospita attualmente Tore-supra, uno dei centri che si occupano della ricerca sulla fusione. La costruzione di Iter trarrà enormi vantaggi dall'ambiente tecnico, scientifico e logistico già presente nel centro di Cadarache. L'obiettivo di Iter è dimostrare la fattibilità scientifica della fusione mediante combustione estesa controllata e, marginalmente, mediante accensione, per una durata sufficiente a ottenere condizioni stabili su tutte le caratteristiche cronologiche dei processi al plasma e delle interazioni plasma-parete. A tal fine, l'impianto produrrà 500 Mw di potenza di fusione con pulsazioni pari ad almeno 400 secondi. La centrale fornirà inoltre dimostrazioni di tecnologie chiave per la fusione. Http://www.itercad.org/index.html  
   
   
AMBROSI SPA PARTECIPA ALL’INAUGURAZIONE DEL PRIMO PROGETTO DI “ARCHITETTURA SOSTENIBILE”  
 
Brescia, 7 luglio 2005 - Ambrosi Spa, azienda attiva in Italia nella produzione e nella commercializzazione di prodotti lattiero-caseari, da sempre attenta alla qualità e alla genuinità dei propri prodotti, sostiene un progetto pilota estremamente innovativo e attento all’impatto ambientale promosso da “Fujy-naturalmente Architettura”. Fujy-naturalmente Architettura è una società spagnola nata nel 1999 per volontà di un’equipe di professionisti provenienti dai settori dell’architettura, della costruzione, del marketing e della comunicazione. In Spagna Fujy rappresenta un’iniziativa imprenditoriale presente nella costruzione, promozione e comunicazione di progetti sostenibili di alto contenuto architettonico e tecnologico. La mission di Fujy è promuovere il concetto di sviluppo sostenibile progettando architetture che rispondano alle attuali necessità della società nel pieno rispetto dell’ambiente. Il primo progetto pilota di Fujy, appoggiato da Ambrosi e da altri numerosi brand internazionali, è una villa unifamiliare “sostenibile” dotata di tecnologie all’avanguardia. L’edificio sfrutta differenti sistemi per garantire un basso impatto ambientale: i materiali utilizzati sono sicuri e rinnovabili, l’energia è garantita da pannelli solari, non esistono barriere architettoniche e tutta la costruzione si avvale dei più avanzati sistemi di automazione domestica (domotica). L’inaugurazione di questa innovativa costruzione è avvenuta nei pressi di Madrid il 22 giugno scorso alla presenza dei manager di Ambrosi. L’azienda bresciana ha deciso di sostenere questo progetto per i concetti chiave che lo animano: la promozione di una migliore qualità della vita presente e futura, la diffusione della sensibilità ambientale e l’attenzione alle materie prime utilizzate in tutto il processo produttivo. L’interesse di Ambrosi per un’iniziativa estera così importante e strettamente legata al rispetto dell’ambiente e della natura trova riscontro nella filosofia dell’azienda da sempre attenta e rispettosa dei valori di qualità, genuinità e naturalità. http://www.Fujy.org    
   
   
GRUPPO TREVI. PETROLIO: TECNOLOGIA ITALIANA ALL’AVANGUARDIA CONSENTE DI ABBATTERE I COSTI DI ESTRAZIONE DEL 30%  
 
 Milano, 7 luglio 2005 - Il settore mondiale delle perforazioni petrolifere parla sempre più italiano. Il Gruppo Trevi di Cesena, attivo anche nel campo delle perforazioni (petrolio, gas, acqua) sia come produzione di impianti che come servizi, in pochi mesi ha battuto due volte i record di perforazione imponendo così la nuova tecnologia italiana nel mercato internazionale. Le macchine prodotte dalla controllata Drillmec S.p.a. Infatti hanno fatto registrare un incremento medio del 30% delle performance di perforazione rispetto a tutti gli altri competitor internazionali. La società controllata Petreven C.a. Nel suo complesso, calcolando le unità produttive di Venezuela, Colombia e Argentina, ha realizzato, con le trivelle del Gruppo Trevi già oltre un milione di ore uomo senza incidenti e senza alcun fermo di commessa. In un contesto internazionale segnato da una marcata obsolescenza degli impianti di estrazione le performance dell’italiana Trevi sono una risposta concreta e competitiva alla necessità di aumentare le estrazioni di petrolio contenendo i costi e con una priorità alla salvaguardia della sicurezza. I Record: Petreven (che opera con un impianto in Venezuela, un impianto in Colombia e dal mese di giugno anche con due impianti in Argentina, tutti operativi per la compagnia Brasiliana Petrobras), grazie alla tecnologia Drillmec ha realizzato un record in Venezuela, per la perforazione di un pozzo orizzontale riducendo significativamente i tempi a 13,17 giorni contro i 24 programmati, secondo il “Well Planning” che è una simulazione ingegneristica del programma di perforazione, grazie alla quale è possibile stabile la durata dei lavori. Sempre Petreven in questi giorni ha raggiunto un nuovo record di perforazione direzionale con il pozzo Ori 352 (campo petrolifero di Oritupano D - Venezuela) concluso in 12.23 giorni per una profondità di 10.014 piedi (818,8 al giorno). Un risultato eccezionale era stato raggiunto anche con il pozzo precedente Ori 351 che era stato eseguito in 15.13 giorni. Inoltre è necessario e opportuno mettere in risalto che con l'impianto di perforazione petrolifera denominato G 102 che opera in Colombia, ha lavorato due anni consecutivi senza alcun incidente, pari a 731 giorni e 613.908 ore uomo. Queste prestazioni si traducono per il cliente in un doppio guadagno: il risparmio di diversi giorni di tariffa da pagare alle diverse Compagnie di Servizio coinvolte nella perforazione, e la produzione anticipata, cioè la possibilità di mettere il pozzo in produzione con una significativo anticipo. L’impianto Hh-200, come tutta la gamma degli impianti Drillmec, è particolarmente adatto alle perforazioni direzionali e orizzontali, questo è stato riconosciuto dagli stessi ingegneri delle diverse Compagnie di Perforazione Direzionale che hanno lavorato sugli impianti gestiti da Petreven (Precision Drilling, Baker Hughes, Halliburton, Schlumberger). La spiegazione sta nel fatto che gli strumenti di fondo utilizzati per questo particolare, ma sempre più utilizzato, stile di perforazione sono orientabili con una maggior accuratezza e l’aggiustamento dei parametri di perforazione risponde con un’elevata sensibilità. “I record di perforazione – ha dichiarato il Presidente Davide Trevisani – ottenuti dagli impianti di perforazione petrolifera progettati, costruiti e gestiti dal Gruppo Trevi, confermano la qualità della tecnologia innovativa di cui disponiamo e si collocano in un quadro positivo per il nostro Gruppo caratterizzato dal crescente prezzo del petrolio, dal rafforzamento del dollaro Usa rispetto all’Euro e dal buon andamento del mercato delle infrastrutture.”  
   
   
WORKSHOP INTERNAZIONALE I MECCANISMI FLESSIBILI PER LA RIDUZIONE DELLE EMISSIONI DI GAS AD EFFETTO SERRA: IL MERCATO DEI PERMESSI DI EMISSIONE (EMISSIONS TRADING)  
 
Milano, 7 luglio 2005 - Il giorno 15 luglio 2005 - ore 9,00 - 14,00, si terrà presso la Camera di Commercio di Milano - Palazzo Turati - Via Meravigli 9/B – un workshop organizzato dalla Camera di Commercio di Milano e dalla Regione Lombardia sul tema : I meccanismi flessibili per la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra: il mercato dei permessi di emissione (emissions trading). Il programma prevede il seguente svolgimento: Ore 9.30 Apertura dei lavori. Massimo Sordi – Vice Presidente Camera di Commercio di Milano; Domenico Zambetti – Assessore alla Qualità dell’Ambiente Regione Lombardia. Ore 10,00 Il progetto Desair: progettazione di un mercato locale per specifiche emissioni inquinanti. Un progetto pilota per il controllo della qualità dell’aria in Lombardia; Il sistema delle Camere di Commercio europee e gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra, Paolo Pipere – Camera di Commercio di Milano, Servizio Ambiente e Infrastrutture; Il mercato delle emissioni come strumento di politica ambientale regionale Gianni Ferrario – Regione Lombardia, Dg Qualità dell’Ambiente; La simulazione di un mercato locale dei permessi di emissione: il progetto Desair, Edoardo Croci – Istituto di Economia delle fonti di energia e dell’ambiente, Università Commerciale Luigi Bocconi; Le emissioni in atmosfera degli impianti soggetti ad Emissions Trading nel contesto emissivo della Regione Lombardia, Stefano Caserini – Arpa, Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Lombardia; Ore 11,00 Politiche ambientali europee contro il cambiamento climatico: stato dell’arte e prospettive future; L’evoluzione delle politiche ambientali europee contro i cambiamenti climatici Marco Loprieno – Commissone Europea, Dg Ambiente. Una valutazione dell’impatto economico della Direttiva Emissions Trading nella Regione di Madrid, Luis Palomino Leal – Camera di Commercio di Madrid; Esperienze di un mercato dei permessi di emissione nella Regione dell’Assia (Germania, Rudiger Schweer – Ministero dell’Assia per l’Ambiente, l’Agricoltura e la Difesa dei consumatori; Le Camere di Commercio Tedesche di fronte al cambiamento climatico, Tobias Jaeger – Unione delle Camere di Commercio e d’Industria tedesche. Il contributo delle innovazioni tecnologiche alla riduzione delle emissioni locali e globali, Edward Cameron – Errin, Network per la Ricerca e l’Innovazione nelle Regioni Europee. Ore 12,30 Dibattito. Le imprese e la società italiane di fronte al mercato dei permessi di emissione ed ai meccanismi flessibili del Protocollo di Kyoto La partecipazione al convegno è gratuita; inviare la conferma di partecipazione alla Camera di Commercio di Milano, al numero di fax 02 8515 4406 oppure alla e-mail didero@mi.Camcom.it  
   
   
NUOVO CENTRO DI RICERCA A OXFORD PER AFFRONTARE I PROBLEMI PIÙ GRAVI DEL PIANETA  
 
Bruyxelles, 7 luglio 2005 - Presso l'Università di Oxford nel Regno Unito è stato istituito un nuovo centro di ricerca, con lo scopo di affrontare i problemi più gravi che affliggono attualmente il pianeta. La James Martin 21st Century School punta a conseguire questo obiettivo "in maniera innovativa e fantasiosa", mettendo a disposizione degli studiosi dell'Università di Oxford le risorse e il tempo per configurarsi con inventiva i problemi e le opportunità che il futuro potrà offrire. L'istituto verrà finanziato con una dotazione annuale a tempo indeterminato di 3 milioni di sterline, donata dall'esperto di tecnologie digitali James Martin, che ha dichiarato: "L'umanità si trova di fronte a grandi sfide all'inizio del Xxi secolo. È essenziale che le nostre menti migliori dedichino ora tempo, energie e risorse per individuare soluzioni a tali problemi e rischi che potrebbero pregiudicare il futuro stesso dell'umanità". Secondo quanto riportato sul sito Internet, la scuola ha una struttura a stella, composta da un nucleo centrale e da raggi intercambiabili. Il nucleo centrale sarà composto dal direttore della scuola, da un organico amministrativo di dimensioni contenute, e da circa dieci borsisti James Martin interni ed esterni all'università, sovvenzionati dal programma di borse di studio James Martin. I raggi sono formati da istituti di ricerca, ciascuno dei quali conduce ricerca all'avanguardia nel proprio campo di attività. Ad eccezione del James Martin Institute for Science and Civilisation, che svolge un ruolo chiave nel riunire l'attività svolta dagli altri raggi, il finanziamento a favore degli istituti è stato concesso per tre anni sulla base di descrizioni di progetti con obiettivi chiaramente definiti. Tra gli esempi di istituti che verranno inizialmente finanziati figurano l'Institute for the Future of the Mind, guidato dalla baronessa Susan Greenfield, l'Oxford Institute of Ageing guidato dalla dottoressa Sarah Harper, e l'Environmental Change Institute guidato dalla professoressa Diana Liverman. Tra le sfide con cui tenteranno di misurarsi gli accademici si annoverano problemi ambientali quali i cambiamenti climatici, le estreme disparità in termini di ricchezza, la crescita e la distribuzione della popolazione mondiale, la carenza di cibo a livello globale, la rapidità dei cambiamenti tecnologici e le varie forme di guerra tout court o di conflitto armato intestino. "A questi si possono aggiungere tutti i tipi di rischi storicamente ricorrenti che sono ora in grado di provocare più vittime che non in passato, dai rischi epidemiologici quali l'epidemia di influenza e le nuove forme infettive, ai fenomeni fisici quali i terremoti, le eruzioni vulcaniche e lo tsunami", si legge inoltre sul sito Internet. Un principio chiave dell'istituto sarebbe l'incentivo ad adottare approcci interdisciplinari, e il sito Internet sottolinea il suo impegno al fine di "incoraggiare chi è coinvolto in questa ricerca a lavorare in maniera ancor più integrata, mettendo insieme eminenti studiosi e professionisti affinché si occupino del medesimo tema, ma da prospettive disciplinari diverse". James Martin ha concluso affermando: "Una delle attività più importanti per un'università all'avanguardia al giorno d'oggi dovrebbe essere la mentalità accademica multidisciplinare necessaria per individuare le soluzioni ai principali problemi dell'umanità e per cogliere le nostre opportunità future". Http://www.21school.ox.ac.uk/  
   
   
MIUR-CONFESERCENTI, ALLEANZA A SOSTEGNO DELLO SVILUPPO DELL'ISTRUZIONE E DELLA FORMAZIONE AL VIA UNA SERIE DI AZIONI MIRATE PER FAVORIRE LA COLLABORAZIONE TRA I SISTEMI DELL'ISTRUZIONE, DELLA FORMAZIONE E DELL'UNIVERSITÀ ED IL MONDO DEL LAVORO  
 
Roma, 7 luglio 2005 - Al via un piano strategico tra Miur e Confesercenti per avvicinare sempre più le istituzioni scolastiche e formative e le università al sistema produttivo delle piccole e medie imprese, in particolare quelle operanti nei comparti del commercio, del turismo e dei servizi, nel quadro della collaborazione tra le Regioni e gli enti locali. Il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Letizia Moratti, e il Presidente della Confederazione italiana esercenti attività commerciali, turistiche e dei servizi, Marco Venturi, hanno sottoscritto nei giorni scorsi un protocollo d'intesa triennale con il quale si impegnano a promuovere una serie di azioni, tra cui il potenziamento dei tirocini e degli stage formativi, volte a favorire un raccordo sempre più stretto e proficuo tra il mondo dell'istruzione e della formazione e le esigenze del tessuto economico-produttivo del Paese. Nei settori del commercio, del turismo e dei servizi, la Confesercenti rappresenta oltre 260.000 imprese italiane che occupano più di 550.000 persone: il coinvolgimento dell'Associazione risulta, quindi, un fattore molto importante per il rafforzamento e lo sviluppo del grado di qualità e di innovazione dell'istruzione e della formazione richiesto dagli standard europei, nonché per favorire l'occupabilità e lo sviluppo competitivo delle imprese. Miur e Confesercenti ribadiscono pertanto, con questo accordo, la volontà di collaborare attivamente in maniera organica e sistematica, attraverso iniziative di programmazione congiunta, monitoraggio, valutazione e verifica degli esiti del sistema formativo, a sostegno dello sviluppo del capitale umano, considerato come fattore di crescita complessiva del Paese e della competitività delle piccole e medie imprese e come risorsa strategica sulla quale investire al fine di coniugare coesione sociale, competitività, formazione di più alto profilo, opportunità occupazionali, migliore qualità della vita. Nell'ambito di questa cooperazione, le parti firmatarie considerano prioritari gli interventi a supporto dei processi di riforma previsti dalla legge n.53/03 e dai relativi decreti legislativi di attuazione in materia di: offerta formativa di istruzione e formazione, personalizzazione dei piani di studio, orientamento, apprendimento permanente degli adulti, specializzazione tecnica superiore, alternanza scuola-lavoro, certificazione delle competenze acquisite in modo formale, non formale e informale. Il protocollo comprende, inoltre, l'impegno a incrementare gli stage e i tirocini formativi e di orientamento da parte delle imprese, e a sviluppare l'aggiornamento e la formazione in servizio del personale della scuola e dell'università, con particolare riguardo alle nuove tecnologie, all'innovazione didattica e alla progettazione formativa.  
   
   
BORSE DI STUDIO ERNESTO FEA  
 
Torino, 9 giugno 2005 - Scadono venerdì 8 luglio i termini per presentare le domande di partecipazione al concorso indetto dall’Università degli studi di Torino per il conferimento di due borse di studio intitolate a “Ernesto Fea”. Le borse sono destinate a studenti iscritti alla Facoltà di Scienze M.f.n che eseguano, o che abbiano eseguito da non più di un anno, una tesi sperimentale su un argomento di carattere mineralogico. Le domande, indirizzate al Magnifico Rettore, dovranno pervenire, anche attraverso raccomandata con ricevuta di ritorno, all’Area Servizi agli Studenti – Sezione Formazione Superiore e Sostegno alla Formazione, di via Bogino 9, 10123 Torino - entro l’8 luglio 2005. Per l’assegnazione delle borse di studio, dall’ammontare netto unitario di Euro 1549,37, costituirà titolo preferenziale l’iscrizione al Corso di Laurea in Scienze Naturali. E’ inoltre richiesto che i crediti assegnati per la tesi sperimentale siano almeno 25. Il bando e ulteriori informazioni relative al concorso sono consultabili sul sito dell’Università di Torino alla pagina: http://wall.Rettorato.unito.it/w_rett/borse_studio/borse.asp  
   
   
THE TECHNOLOGY PARTNERS IN COLLABORAZIONE CON ALTRE IMPORTANTI REALTÀ NELL’AMBITO TECNOLOGICO SARÀ PROMOTRICE DI DUE MASTER UNIVERSITARI DEDICATI ALLA BUSINESS INTELLIGENCE  
 
Milano, 7 luglio 2005 - Master in Marketing Intelligence e Data Analysis dell’Università “Statale” di Milano. Il Master si pone l’obiettivo di creare una classe di Analytic Manager capaci di gestire e ricavare Business Value attraverso le strutture di Database Marketing e le applicazioni di Marketing Intelligence. Ttp è nel comitato scientifico e nel corpo docente del Master, composto da esponenti di spicco del mondo accademico e aziendale. L’offerta formativa prevede lezioni metodologiche, lezioni di natura applicativa e interventi da parte di esperti di marketing intelligence inerenti a discipline quali Crm e Marketing Management, Economia Manageriale, Knowledge Management, Marketing Intelligence, Marketing e Comunicazione, Sistemi di supporto alle decisioni, Sistemi Informativi, Software e Tecnologie di Data Mining, Geomarketing. La presentazione del corso si terrà l’11 luglio alle ore 17,00 nell’Aula 23, presso il Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali e Statistiche, in Via Conservatorio, 7 a Milano. Il Master in Marketing Intelligence and Data Analysis prevede la partecipazione di un numero massimo di 30 iscritti. Per l’ammissione è previsto un colloquio di selezione che si terrà nel mese di ottobre 2005. I corsi verranno svolti in orario serale presso il Laboratory of Data Analysis, Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali e Statistiche (dal lunedì al venerdì, dalle 17:00 alle 19:15). Per Informazioni: www.Economia.unimi.it/lda/mastermida/ Master in Data Intelligence e Strategie Decisionali dell’Università “La Sapienza” di Roma Il Master in “Data Intellicenge e Strategie Decisionali Disd" si propone di fornire gli strumenti analitici, quantitativi e metodologici per la gestione di sistemi complessi con reti di imprese e di servizi, con particolare riguardo per le decisioni di natura strategica. L’obiettivo del Master è: - formare esperti e specialisti in analisi, decisioni e gestione in organizzazioni complesse - fornire gli strumenti per gestire l’Information Technology all’interno di un’organizzazione - utilizzare tecniche di Data Mining, strumenti e paradigmi avanzati per la ricerca e l’analisi - sviluppare e promuovere un approccio unificato ai complessi problemi manageriali coniugando discipline interrelate: Informatica, Scienza dell’Organizzazione, Ricerca Operativa e Statistica Ad Ottobre 2005 saranno comunicati tutti I dettagli per le iscrizioni alla Iii° edizione del Master.