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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 12 Dicembre 2006
AIUTI DI STATO PIÙ MIRATI VERSO GLI OBIETTIVI ORIZZONTALI LA COMMISSIONE EUROPEA PUBBLICA L’ULTIMO QUADRO DI VALUTAZIONE  
 
Bruxelles, 12 dicembre 2006 - L’ultimo quadro di valutazione degli aiuti di Stato compilato dalla Commissione europea stima a 64 miliardi di euro (0,59% del Pil Ue) gli aiuti di Stato complessivamente concessi dai 25 Stati membri nel 2005, contro i 65 miliardi di euro (0,61% del Pil Ue) del 2004. In tutta l’Unione la risposta all’obiettivo del Consiglio europeo di aiuti di Stato meno numerosi è stata quindi moderata. Gli Stati membri hanno invece reagito positivamente al secondo obiettivo del Consiglio “aiuti di Stato più mirati”: oltre la metà ha ormai riorientato più del 90% dei rispettivi aiuti verso obiettivi orizzontali di interesse comune, come l’ambiente e la ricerca e lo sviluppo. Dall’esame attento degli aiuti per il salvataggio e la ristrutturazione emerge che questi aiuti, potenzialmente più distorsivi della concorrenza, sono stati pari a 15,5 miliardi di euro, nell’Ue-15, nel periodo 2000-2005. Sebbene negli anni in esame alcuni Stati membri abbiano concesso di frequente questo tipo di aiuti, la maggior parte di loro non se n’è manifestamente servita. Oltre il 95% degli aiuti totali è stato concesso nei cinque maggiori Stati membri (Germania, Francia, Italia, Regno Unito e Spagna). La commissaria alla concorrenza, Neelie Kroes, ha commentato: “Constato con piacere che gli aiuti sono più orientati verso obiettivi orizzontali, ma mi rincresce che il livello generale sia cambiato appena. Resta fermo il nostro impegno a assicurare condizioni concorrenziali omogenee mediante una rigorosa applicazione degli orientamenti sugli aiuti per il salvataggio e la ristrutturazione e a lottare contro gli aiuti illegali con tutti i mezzi a disposizione”. Aiuti più contenuti e più mirati - In termini assoluti, la Germania è prima per aiuti concessi (20 miliardi di euro), seguita dalla Francia (10 miliardi), dall’Italia (6 miliardi), dal Regno Unito (5 miliardi) e dalla Spagna (4 miliardi). In termini relativi, i paesi che hanno concesso più aiuti sono Malta (3,16% del Pil), l’Ungheria (1,83%), la Finlandia (1,75%), Cipro (1,43%) e la Svezia (1,08%). Chiara è la tendenza a concedere “aiuti più mirati", con oltre la metà degli Stati membri che orientano più del 90% dei loro aiuti verso obiettivi orizzontali. Gli Stati membri Ue-10 hanno realizzato progressi significativi. L’aumento degli aiuti orizzontali è in parte riconducibile alla riduzione degli aiuti al settore carbonifero combinata con l’incremento delle esenzioni fiscali per l’ambiente e il risparmio energetico. Aiuti per il salvataggio e la ristrutturazione - Le spese sul fronte degli aiuti ad hoc per il salvataggio e la ristrutturazione nell’Ue-15 sono state di 15,5 miliardi di euro nel periodo 2000-2005; tale importo è attribuibile per oltre il 95% a cinque Stati membri: Germania, Francia, Spagna, Regno Unito e Italia. Anche il Belgio e la Grecia hanno sostenuto spese relativamente elevate per questo tipo di aiuti, contro i Paesi Bassi, l’Austria e il Portogallo che hanno invece concesso importi relativamente contenuti, e altri cinque Stati membri (Danimarca, Irlanda, Lussemburgo, Finlandia e Svezia) che non ne hanno accordati affatto. Il volume globale degli aiuti per il salvataggio e la ristrutturazione è tendenzialmente dominato da pochi grossi casi come Bankgesellschaft Berlin Ag in Germania, Alstom e Bull in Francia, British Energy nel Regno Unito, Alitalia in Italia e i cantieri navali in Spagna. Oltre la metà delle decisioni prese tra il 2000 e il 2005 su aiuti ad hoc per il salvataggio e la ristrutturazione hanno riguardato nuovi aiuti attuati prima dell’approvazione della Commissione. Si tratta di aiuti illegali concessi in violazione delle disposizioni sugli aiuti di Stato del trattato Ce. Si riscontrano aiuti illegali soprattutto nei casi più importanti dei maggiori Stati membri, tendenzialmente più nei casi di ristrutturazione che in quelli di salvataggio. Il quadro di valutazione della primavera 2007 riguarderà principalmente gli aiuti illegali. .  
   
   
INNOVAZIONE: NUOVI STRUMENTI UE PER COMPETITIVITA´´ PMI  
 
Bruxelles, 12 dicembre 2006 - Dopo il Programma quadro europeo per la ricerca e lo sviluppo tecnologico (oltre 50 miliardi di euro nel periodo 2007-2013) la Ue ha promosso, pubblicandolo lo scorso 9 novembre, anche il Programma quadro per la Competitività e l´Innovazione, che nei prossimi sette anni sarà complessivamente dotato di 3,6 miliardi di euro. Questi due nuovi strumenti di finanziamento europei sono stati al centro, il 6 dicembre a Bruxelles, nell´Ufficio di collegamento della Regione Friuli Venezia Giulia nella capitale Ue, del seminario "Dalla Ricerca all´Innovazione nelle Pmi" al quale sono intervenuti gli assessori regionali Roberto Cosolini e Franco Iacop, nonché l´assessore agli Affari Europei della Carinzia, Josef Martinz, e l´assessore ai Rapporti Internazionali della Regione Istria (Croazia) Oriano Otocan. L´iniziativa della Commissione europea a favore di competitività ed innovazione - è stato osservato - pone al centro della sua azione soprattutto il sostegno alla competitività delle Piccole e Medie Imprese che, nell´Europa a 25 (conferma Bruxelles), rappresentano ben il 99,7 per cento del totale delle imprese ed il 66 per cento dei posti di lavoro. In particolare il "sottoprogramma" dedicato ad Imprenditorialità ed Innovazione (Eip) è stato ideato per promuovere l´accesso ai finanziamenti, in particolare la cooperazione transnazionale tra le Pmi, l´ecoinnovazione, la cultura dell´innovazione e le riforme amministrative ed economiche legate ai processi di innovazione: verranno pertanto utilizzati strumenti di equità e cogaranzie, ci saranno servizi di supporto alle imprese e verranno incoraggiati gli scambi di best-practise. Come ha rilevato l´assessore Roberto Cosolini occorre dunque sostenere la promozione e la sempre maggior utilizzazione di reti di supporto, piattaforme e ovviamente dotazioni finanziarie per favorire l´accesso all´innovazione delle piccole e medie imprese. "In questo contesto - ha commentato - credo che la capacità progettuale maturata dai nostri Parchi tecnologici e dal nostro sistema dell´alta formazione possa consentire una presenza importante nel campo di questa collaborazione transnazionale ed all´interno di queste reti, attivando di fatto nuove opportunità di crescita per le Pmi del Friuli Venezia Giulia". Cosolini e Iacop hanno infine messo in evidenza come la partecipazione al seminario, oggi a Bruxelles, di Carinzia ed Istria confermano la volontà delle due Regioni di estendere e migliorare anche ai campi della ricerca e dell´innovazione la cooperazione ed i rapporti con il Friuli Venezia Giulia. .  
   
   
IL PROGETTO PRESENTATO DALLA FINLANDIA, VINCITORE DEL PREMIO IMPRESA EUROPEA 2006  
 
 Bruxelles, 11 dicembre 2006 - Il gruppo Y4 che riunisce 36 organizzazioni della Finlandia centrale ha vinto oggi il Gran premio Impresa Europea, assegnatole da una giuria di alto livello, composta da esperti independenti. Il premio gli è stato conferito con la motivazione che Y4 ha determinato un ‘cambiamento culturale diffondendo la mentalità imprenditoriale in tutte le sfere della società’. Alla cerimonia ufficiale di assegnazione del primo Premio Impresa Europea a Bruxelles altre cinque iniziative promosse da autorità locali a sostegno dell´imprenditoria hanno avuto un riconoscimento speciale nell´ambito delle categorie Sostegno alle imprese, Riduzione della burocrazia, Investimento nelle risorse umane, Imprenditoria responsabile e Imprenditoria d´avanguardia. Günter Verheugen, vicepresidente della Commissione europea, responsabile per imprese e industria, nel presentare il premio, ha dichiarato: "I vincitori hanno dimostrato che istituzioni pubbliche e imprese possono collaborare per produrre nuove idee e creare nuovi posti di lavoro. Sono sei le squadre che oggi hanno vinto il premio, ma sono più di 400 le amministrazioni locali di venti paesi che hanno preso parte a questa prima competizione. Sono cifre che testimoniano il sostegno politico generale all´imprenditoria in Europa. Mi auguro che l´anno prossimo sia foriero di cronache di successi simili, ma con frequenza ancora maggiore. Michel Delebarre, presidente del Comitato delle regioni ed ospite dell´evento ha affermato che “Il Premio Impresa europea rappresenta un successo non solo per i sei vincitori, ma per tutti i progetti partecipanti a riprova di come regioni e città europee contribuiscano all´innovazione e al successo. ” Il ministro finlandese Mauri Pekkarinen, in rappresentanza della presidenza finlandese del Consiglio europeo, ha definito tale iniziativa “un modo importante ed innovativo per premiare efficaci iniziative imprenditoriali in Europa e strumento eccellente per lo scambio di buone pratiche politiche. ” Egli ha aggiunto che “il gruppo Y4 della Finlandia centrale è rappresentativo dell´impegno di un´intera società volto a migliorare il contesto imprenditoriale. Lo spirito che anima il gruppo trasmette entusiasmo, motivazione e dinamismo; il suo obiettivo si configura nel nome del gruppo che trae origine da quattro parole finlandesi che iniziano con la lettera Y: “Promuovere l´imprenditorialità nella società attraverso la cooperazione. ” Gran premio della giuria – Il gruppo Y4 riunisce 36 organizzazioni pubbliche con l´obiettivo di fare della Finlandia centrale una regione più propizia all´iniziativa imprenditoriale. La sua strategia provvede a che la dimensione ´impresa´ sia considerata in tutte le decisioni politiche, incoraggiando i cittadini a diventare imprenditori, senza dimenticare valori eticamente sostenibili. Premio Imprenditoria d´avanguardia - L´iniziativa per la creazione di nuove imprese e la tutela dei passaggi di proprietà delle imprese, Ifex, (Baden-württemberg, Germania) è un´azione regionale a ampio raggio volta a favorire la creazione e a tutelare il passaggio di proprietà di imprese con particolare attenzione alle donne e ai giovani. La sua rete specializzata di 1. 400 attori pubblici e privati ha contribuito a salvaguardare 25. 000 posti di lavoro negli ultimi due anni, agevolando 2. 100 trasferimenti di impresa. Premio Sostegno alle imprese - Il servizio marketing di Lienz (Stadtgemeinde Lienz, Austria) ha rinnovato l´immagine della città di 12. 000 abitanti, creando uno spazio urbano cooperativo tra cittadini e imprenditori locali. L´iniziativa ha riportato in città visitatori, turisti e clienti, contribuendo a rigenerarne economia e immagine. Premio Riduzione della burocrazia - L´iniziativa Ditta in loco di Coimbra (Portogallo) è un nuovo programma speciale che consente la creazione di un´impresa in meno di un´ora, in una sede unica ed a costi molto più contenuti di prima. Il successo è stato tale che l´idea è stata estesa all´intero paese risparmiando alle imprese oltre 900. 000 euro e 150. 000 giorni e creando, lo scorso anno, 10. 000 nuovi posti di lavoro. Premio Investimento nelle risorse umane - La Fondazione per la ricerca e la formazione nello spirito d´impresa (Free) è un´associazione non a scopo di lucro che collabora con la Regione vallona (Belgio) alla diffusione dello “spirito dell´imprenditoria” tra alunni, studenti, insegnanti nelle scuole e la popolazione in genere. Essa ha messo a punto strumenti didattici e formativi finalizzati a stimolare le qualità imprenditoriali e favorisce l´organizzazione di miniimprese in ambito scolastico, campagne di sensibilizzazione e club di studenti imprenditori. Premio Imprenditoria responsabile - Autopromozione Sociale è un progetto ispiratore istituito dal comune di Roma (Italia) volto a promuovere attività economiche alternative. Nel quadro di tale progetto è stato creato uno spazio permanente alla periferia di Roma nell´ambito del quale 750 imprese operano nei settori sociale ed ambientale, ad esempio, il commercio equo e solidale, l´agricoltura biodinamica, la finanza etica, il riciclaggio, il risparmio energetico, il turismo responsabile e il software gratuito. Menzioni speciali della giuria - La giuria ha segnalato due iniziative in essere in cui sono presenti valori e sforzi che il Premio Impresa Europea intende promuovere: Comune di Slovensky Grob, nella Repubblica slovacca per aver tenuto viva la tradizione di un piatto tipico, l´oca arrosto, che ha contribuito a fare della città una meta turistica rinomata, creando posti di lavoro e preservandone il patrimonio culturale. Rock City Ab, Hultsfred, Svezia, un punto di incontro stimolante per imprenditori creativi in campo musicale, mediatico e turistico, con la creazione di 25 nuove imprese e la comparsa di prodotti e imprese sempre nuovi, ad esempio associazioni musicali, società di produzione e di organizzazione di eventi. Http://ec. Europa. Eu/enterprise/entrepreneurship/smes/awards/index_en. Htm .  
   
   
PIÙ SICUREZZA IN OCCASIONE DEI GRANDI EVENTI LA COMMISSIONE PRESENTA I RISULTATI DI UN PROGETTO DI RICERCA  
 
 Bruxelles, 12 dicembre 2006 - La Commissione europea ha presentato il 7 dicembre, nel corso di una conferenza delle Nazioni Unite sul miglioramento della sicurezza in occasione di grandi eventi, i risultati del progetto di ricerca Eu-sec, che ha beneficiato di un finanziamento pari 1,8 milioni di euro provenienti dal programma quadro di ricerca dell’Ue. “Tutti noi amiamo assistere a grandi manifestazioni come la Coppa del Mondo o le Olimpiadi – ha dichiarato il commissario europeo responsabile della scienza e della ricerca, Janez Potočnik - ma la sicurezza di questi eventi di massa è fonte di preoccupazione. Questo progetto è un buon esempio di ricerca volta al miglioramento della nostra vita quotidiana, e dimostra concretamente che quando lavoriamo insieme possiamo fare meglio”. Il progetto Eu-sec è coordinato dalle Nazioni Unite e riunisce i ministeri degli interni e le autorità di polizia di 10 paesi dell’Unione europea (Austria, Germania, Spagna, Finlandia, Francia, Regno Unito, Irlanda, Italia, Paesi Bassi e Portogallo), oltre all’Agenzia europea di Polizia e all’Istituto Interregionale di Ricerca delle Nazioni Unite sul Crimine e la Giustizia (Unicri). I partner hanno raccolto in un manuale le migliori pratiche utilizzate per garantire la sicurezza delle grandi manifestazioni e metteranno in comune i programmi nazionali di ricerca. Quando è stato avviato, nell’agosto del 2004, il progetto Eu-sec si concentrava sulle attività di messa in rete, individuando i programmi di ricerca più rilevanti a livello nazionale e creando siti web e guide. Adesso gli sforzi si stanno concentrando sullo sviluppo di un quadro che consenta la creazione di attività di ricerca congiunta, mettendo insieme le risorse nazionali in aree quali la ricerca sul rilevamento di esplosivi, la gestione del flusso di informazioni al pubblico e l’interazione tra organizzazioni di sicurezza private e pubbliche. “I risultati di questa ricerca contribuiscono a migliorare la cooperazione tra le autorità nazionali, europee e internazionali” ha spiegato il vicepresidente Franco Frattini, commissario responsabile per giustizia, libertà e sicurezza, il quale ha concluso affermando che tali risultati “dovranno tradursi in politiche concrete per la sicurezza dei grandi eventi”. La conferenza delle Nazioni Unite sul miglioramento della sicurezza in occasione di grandi eventi internazionali è organizzata dall’Unicri, organizzazione che gestisce l’Osservatorio internazionale permanente sulle misure di sicurezza delle grandi manifestazioni. Per grandi eventi si intendono competizioni sportive internazionali, come i giochi olimpici o i campionati del mondo, o riunioni politiche come il G8. L’eu-sec è un buon esempio di iniziativa regionale in questo campo. La ricerca in materia di sicurezza è diventata una priorità tematica del Settimo programma quadro di ricerca dell’Ue e avrà un budget di 1,35 miliardi per il periodo 2007-2013. Tale programma sosterrà la ricerca nel campo della protezione dei cittadini europei e riguarderà fenomeni quali terrorismo, disastri naturali e crimine. Le priorità saranno la sicurezza dei cittadini, la sicurezza delle infrastrutture e dei servizi di pubblica utilità, i controlli d’intelligence e la sicurezza delle frontiere, il ristabilimento della sicurezza e della protezione in caso di crisi, i sistemi di sicurezza e gli aspetti sociali. .  
   
   
2006: UN IMPULSO ALLA MOBILITÀ DEI LAVORATORI MA RIMANGONO ANCORA MOLTE SFIDE DA AFFRONTARE  
 
Lille, Francia, 12 dicembre 2006 - L´anno europeo della mobilità dei lavoratori si è concluso ieri con un importante evento che intende tirare le somme dei risultati raggiunti negli ultimi dodici mesi e fare il punto delle sfide che rimangono ancora da affrontare. Con 2. 000 eventi realizzati in tutte le parti d´Europa la campagna ha sensibilizzato le persone sui loro diritti a lavorare in un altro paese dell´Ue e su come farli valere, ha rafforzato gli strumenti per aiutarle a trovare un lavoro all´estero e ha evidenziato gli ostacoli che ancora si frappongono a un vero e proprio mercato del lavoro europeo. Verranno anche proclamati i vincitori della tornata 2006 dei premi europei per la mobilità – riconoscimenti assegnati a persone, aziende e istituzioni che hanno contribuito alla mobilità geografica o interoccupazionale durante l´Anno europeo. Oltre ad esporre i principali risultati dell´Anno europeo l´evento servirà anche ad esaminare quale seguito darvi nel 2007. "Lavorare in un altro paese europeo dà alla gente la possibilità di imparare una nuova lingua, scoprire una nuova cultura e sviluppare nuove abilità" ha affermato Vladimír Špidla, commissario europeo responsabile per l´occupazione, gli affari sociali e le pari opportunità. "La mobilità del lavoro è anche essenziale ai fini dell´obiettivo europeo di promozione della crescita e dell´occupazione" ha aggiunto. "Nel corso del 2006 è cresciuto il numero delle persone sensibilizzate alle opportunità di mobilità, esse ora sono disposte ad avvalersene. Nel 2007 dobbiamo attingere agli insegnamenti tratti dall´anno europeo e sviluppar una vera e propria cultura della mobilità in Europa. " Tra gli eventi chiave dell´Anno europeo vi è l´avvio del nuovo portale per l´occupazione Eures che gestisce un milione di offerte di lavoro in tutta Europa, il primo servizio di collocamento su scala europea che ha registrato 200 0000 visitatori presenti ad eventi tenutisi simultaneamente in più di 300 città, oltre al cofinanziamento di 39 progetti di mobilità a livello nazionale, transnazionale e transfrontaliero. Il 2006 ha anche registrato un graduale ma costante cambiamento degli atteggiamenti dei cittadini europei nei confronti della mobilità geografica e interoccupazionale. Secondo l´ultima indagine Eurobarometro relativa a occupazione e affari sociali, 3 europei su 4 riconoscono che la mobilità del lavoro è essenziale sul mercato del lavoro odierno. 35% delle domande rivolte quest´anno al centro di consulenza dell´Ue Europedirect riguardava questioni legate alla mobilità, rispetto al 25% nel 2005. L´uso del portale Eures è aumentato significativamente, e contiene ora 8. 000 datori di lavoro registrati quali reclutatori (erano fino a 5. 000 nel 2005) e 184. 000 persone in cerca di lavoro che inviano il loro Cv (un anno fa erano 80. 000). È anche cambiato il lavoratore mobile tipico che tende ora ad essere più giovane e più qualificato e a rimanere all´estero per brevi periodi. La mobilità è spesso correlata a un ritorno al paese d´origine e interessa un numero crescente di persone senza lavoro, siano esse disoccupate o in cerca di prima occupazione. Conformemente a uno studio Eurobarometro sulla mobilità, 59% delle persone senza lavoro che si sono recate in un altro paese hanno trovato un´occupazione entro 12 mesi. Tra coloro che sono rimasti nel loro paese d´origine, solo il 33% ha trovato un lavoro. L´anno europeo ha anche indicato che sussistono ancora ostacoli a un´effettiva cultura della mobilità in Europa. Al di là dei tradizionali fattori giuridici e amministrativi – attinenti alla sicurezza sociale e al riconoscimento delle qualifiche – nel 2006 sono emerse due nuove categorie: gli ostacoli "pratici" – legati agli alloggi, alla lingua o al lavoro di partner e coniugi – e quelli "psicologici" – in particolare la problematica del ritorno e la mancanza di riconoscimento delle esperienze di mobilità da parte dei datori di lavoro. Nel 2007 la Commissione europea avvierà un nuovo e ambizioso Piano d´azione per la mobilità per affrontare queste problematiche. Il piano coprirà i seguenti quattro ambiti: la mobilità deve essere preparata utilizzando strumenti come ad esempio il portale Eures; i lavoratori e le loro famiglie devono aver accesso ai servizi di sostegno in tutte le fasi della loro esperienza di mobilità; la questione del ritorno – vale a dire la reintegrazione dei lavoratori nel mercato del lavoro del paese d´origine dopo l´esperienza lavorativa all´estero – va adeguatamente affrontata; la mobilità dovrebbe diventare un elemento naturale della carriera professionale di tutti gli europei. Nella conferenza di questa settimana interverranno 100 oratori e i risultati delle discussioni serviranno ad alimentare i preparativi per il piano d´azione nel 2007. L´evento fungerà anche da tribuna per la consegna dei primi premi europei della mobilità da parte del Commissario Špidla nella cornice prestigiosa del museo "La Piscine" a Roubais. I premi sono un riconoscimento assegnato alle imprese, alle associazioni e alle persone che hanno contribuito a promuovere la mobilità dei lavoratori durante l´anno europeo. .  
   
   
NUOVO SLANCIO A “ERASMUS MUNDUS” BRUXELLES AVVIA LA NUOVA FASE DEL PROGRAMMA DI MOBILITÀ STUDENTESCA CON I PAESI EXTRA-UE  
 
 Bruxelles, 12 dicembre 2006 - La Commissione ha avviato il programma “Erasmus Mundus – Cooperazione esterna” (“Erasmus Mundus External Co-operation Window”), attraverso il quale Bruxelles assegnerà borse di studio a studenti e ricercatori extracomunitari che intendono conseguire un master nell’Ue e sosterrà la mobilità di studenti e ricercatori europei in paesi terzi. La nuova fase del programma interesserà Algeria, Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Egitto, Georgia, Israele, Giordania, Libano, Libia, Moldavia, Marocco, Siria, Tunisia, Ucraina, la Cisgiordania e la Striscia di Gaza, Russia, due paesi dell’Asia centrale (Kazakistan e Kirghizistan), Iran, Iraq e Yemen. Attraverso il bando per il 2006 saranno assegnate in totale 1. 300 borse di studio, 110 delle quali riservate a Iran, Iraq e Yemen. In proposito, il commissario europeo per le relazioni esterne e la politica di vicinato, Benita Ferrero-waldner, ha dichiarato che “per l’Unione europea continuare a incoraggiare e sostenere gli scambi universitari con l’Iran è più importante che mai, alla luce dell’andamento delle relazioni tra questo paese e la comunità internazionale”. Dal 2004, 26 cittadini di Iran e Yemen hanno già usufruito dei fondi di Erasmus Mundus. Le borse saranno utilizzate sia per incentivare la mobilità degli studenti iscritti a corsi universitari, master e dottorati di ricerca, sia per lo scambio di personale accademico a scopo di insegnamento, formazione e ricerca. A partire dall’anno accademico 2007-2008 la durata delle borse di studio potrà variare dai 3 mesi ai 3 anni. Il meccanismo mira a promuovere legami istituzionali duraturi tra gli atenei attraverso la creazione di consorzi misti, composti da università dell’Unione europea e dei paesi terzi. Questa nuova iniziativa testimonia l’importanza che l’Ue attribuisce all’istruzione superiore per lo sviluppo sociale ed economico. L’istruzione gioca un ruolo cruciale nella produzione di risorse umane di alta qualità e nella diffusione di scoperte scientifiche e conoscenze avanzate. Nel contesto dell’odierna economia globale e di una società sempre più basata sulla conoscenza, promuovere la cooperazione internazionale e la mobilità tra le istituzioni universitarie, rappresenta un vantaggio per tutti, contribuendo all’arricchimento reciproco delle nazioni e a una migliore comprensione tra i popoli. .  
   
   
STRUMENTI DI DIFESA COMMERCIALE: BRUXELLES LANCIA UNA CONSULTAZIONE LE PARTI INTERESSATE POTRANNO RISPONDERE FINO AL 31 MARZO 2007  
 
Bruxelles, 12 dicembre 2006 - Peter Mandelson: “In un’economia mondiale in continua evoluzione, dobbiamo essere sicuri che i nostri strumenti per la difesa commerciale e il loro utilizzo siano compatibili con le nuove realtà della globalizzazione” L’esecutivo europeo ha adottato il 6 dicembre un Libro verde che avvia una riflessione e una consultazione pubblica sull’applicazione degli strumenti di difesa commerciale dell’Unione europea, in un’economia mondiale in continuo cambiamento. Questo processo costituisce parte della nuova strategia della Commissione per la competitività europea. La presentazione del Libro verde sarà seguita da una consultazione delle parti interessate che andrà avanti fino al 31 marzo 2007. Dopo questo dibattito pubblico, Bruxelles comunicherà i risultati e, se necessario, proporrà ulteriori iniziative. “Agire contro le pratiche commerciali sleali è un elemento politico ed economico essenziale per la difesa del libero commercio, il mantenimento della competitività europea e il lavoro dei cittadini”, ha dichiarato il commissario per il commercio Peter Mandelson. “In un’economia mondiale in continua evoluzione, dobbiamo essere sicuri che i nostri strumenti per la difesa commerciale e il loro utilizzo siano compatibili con le nuove realtà della globalizzazione”. L’unione europea, come la maggior parte delle economie importatrici applica un sistema di strumenti di difesa commerciale o una serie di misure antidumping, antisovvenzioni e di salvaguardia per difendere i produttori europei dal commercio sleale e da cambiamenti radicali nei flussi di scambio. Il Libro verde della Commissione non chiama in causa il valore fondamentale degli strumenti attualmente disponibili, ma invita a una riflessione pubblica su un loro migliore impiego al fine di tutelare il lavoro e la crescita in un contesto caratterizzato dal continuo cambiamento dell’economia mondiale. Negli ultimi dieci anni l’economia europea e quella mondiale hanno affrontato cambiamenti strutturali di vasta portata. Oggi molte aziende europee producono beni al di fuori dell’Unione per poi importarli, mentre altre hanno delocalizzato alcune fasi del processo di produzione o utilizzano un sistema di forniture che si estende al di là del mercato europeo. Questi cambiamenti mettono in discussione le concezioni tradizionali di produzione e di interessi economici dell’Ue. Un processo di riflessione può aiutare ad assicurare che gli strumenti di difesa commerciale dell´Ue siano pienamente in linea con i mutamenti dell´economia mondiale e servano gli interessi economici generali dell´Ue. Alcuni dei temi chiave sollevati dal Libro verde includono: La credibilità degli strumenti di difesa commerciale si basa sulla percezione che essi siano utilizzati nell’interesse economico generale dell’Ue. La consultazione chiede se questi strumenti che proteggono i produttori ed i lavoratori in Europa debbano anche tenere in considerazione la realtà di coloro che hanno delocalizzato la produzione e che importano nell’Ue e se ci sia bisogno di una mofica delle modalità attraverso le quali gli interessi dei consumatori sono tenuti in considerazione. Nell’ambito delle regole dell’Omc, l’Europa possiede un margine di manovra per definire i dettagli del proprio sistema di difesa commerciale. La consultazione chiede se i criteri di apertura delle inchieste volte a determinare l’esistenza di dumping e il tipo e livello dei dazi imposti debbano essere rivisti. Un’effettiva trasparenza è un requisito essenziale per la credibilità degli strumenti di difesa commerciale. Le regole comunitarie rappresentano un equilibrio tra la necessaria apertura nella conduzione delle inchieste e il bisogno di rispettare la confidenzialità dell’informazione commerciale. La consultazione chiede se la trasparenza del processo di difesa commerciale possa essere migliorata. La consultazione chiede se sussistono particolari ostacoli alla partecipazione delle piccole e medie imprese alle inchieste di difesa commerciale e, in caso di risposta affermativa, come questi problemi potrebbero essere affrontati. .  
   
   
BANCA INTESA: CONCLUSA L’OFFERTA PUBBLICA DI ACQUISTO DI LTG BANKA IN BOSNIA-ERZEGOVINA  
 
Milano, 12 dicembre 2006 – Banca Intesa comunica che la controllata Privredna Banka Zagreb (Pbz), seconda maggiore banca croata, ha concluso l’operazione di acquisizione del controllo di Lt Gospodarska banka d. D. Sarajevo (Ltg banka). Pbz aveva acquisito da una gruppo di azionisti di controllo una quota di maggioranza di Ltg banka al prezzo di € 76,73 (Km 150,07) per azione nell’ottobre scorso; successivamente aveva lanciato un’offerta pubblica di acquisto sulla restante quota allo stesso prezzo per azione. Al termine dell’offerta pubblica, Pbz detiene in totale 140. 724 azioni ordinarie di Ltg pari al 66,99% del capitale ordinario. L’investimento complessivo è stato di 10,8 milioni di euro. Al 31 dicembre 2005 Ltg banka aveva un totale attivo di € 71,9 milioni, impieghi con clientela di € 45 milioni, raccolta con clientela di € 55,3 milioni, un patrimonio netto di € 9,19 milioni e un utile netto per l’esercizio di € 119. 000. Ltg banka ha 6 filiali regionali e 19 sportelli. Il Gruppo Intesa è già presente in Bosnia-erzegovina tramite la controllata Upi Banka (81,18%), quinta maggior banca del Paese, acquisita nel febbraio scorso. .  
   
   
CESARE GERONZI PRESIDENTE MATTEO ARPE AMMINISTRATORE DELEGATO CONVOCATA L’ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI PER I GIORNI 18 E 19 GENNAIO 2007  
 
 Roma, 12 dicembre 2006 – Si è insediato ieri il nuovo Consiglio di Amministrazione eletto dall’Assemblea degli azionisti lo scorso 5 dicembre. Il Consiglio ha nominato Cesare Geronzi Presidente e Matteo Arpe Amministratore Delegato nonché Paolo Savona e Paolo Cuccia Vice Presidenti. Ha inoltre nominato i sette membri del Comitato Esecutivo: Cesare Geronzi, Paolo Savona, Paolo Cuccia, Matteo Arpe, Pierluigi Toti, Ernesto Monti e Massimo Pini. La riunione del Consiglio è proseguita con la nomina dei Consiglieri Pasquale Cannatelli, Alfio Marchini, Walter Vezzosi, Silvio Bianchi Martini e Paolo Fresco a membri del Comitato per la Remunerazione e dei Consiglieri Alberto Rossetti, Carlo Saggio e Silvio Bianchi Martini a membri del Comitato per il Controllo Interno. Per il Comitato Etico sono stati nominati Matteo Arpe, Paolo Fresco, Carmine Lamanda, Giuseppina Baffi e Sebastiano Maffettone. Successivamente il Consiglio di Amministrazione, in relazione alla sentenza emessa in data 7 dicembre 2006 dal Tribunale di Brescia relativa alla vicenda Bagaglino/italcase che ha visto condannati, tra gli altri, il Presidente di Capitalia Cesare Geronzi per il reato di bancarotta semplice e il Consigliere Roberto Colaninno per i reati di bancarotta semplice e preferenziale, in ottemperanza di quanto previstro dall’art. 26 del Testo Unico Bancario e dall’art. 6, comma 1 lettera a), del Decreto Ministeriale 18. 3. 1998, n. 161, ne ha dichiarato la sospensione dall’esercizio delle funzioni di amministrazione. Il Consiglio di Amministrazione ha quindi deliberato di convocare l’Assemblea degli Azionisti ai sensi dell’art. 6 del D. M. 18 marzo 1998, n. 161, per il giorno 18 gennaio 2007 in prima convocazione e occorrendo per il successivo 19 gennaio in seconda convocazione. Infine, in adesione al Codice di Autodisciplina delle Società Quotate il Consiglio di Amministrazione ha valutato la sussistenza del requisito di indipendenza per nove Amministratori e precisamente: Paolo Savona, Silvio Bianchi Martini, Paolo Fresco, Salvatore Mancuso, Paolo Mariotti, Ahmed A. Menesi, Alberto Rossetti, Carlo Saggio e Walter Vezzosi. .  
   
   
BANCA POPOLARE ITALIANA: BAGAGLINO-ITALCASE  
 
Lodi, 12 dicembre 2006 – Nella serata del 7 dicembre il Tribunale di Brescia ha emesso la sentenza relativa alla vicenda Bagaglino-italcase, che ha visto condannato, tra gli altri, l’amministratore delegato della Banca Popolare Italiana Divo Gronchi, per il reato di bancarotta semplice. Tale pronuncia, di cui è noto solo il dispositivo, comporta la sospensione dall’esercizio delle funzioni di Amministratore. Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare Italiana, già convocato per il giorno 13 dicembre , esaminerà l’argomento per le conseguenti deliberazioni. .  
   
   
LA BANCA POPOLARE DI INTRA PROSEGUE NEL PROGETTO DI INTEGRAZIONE: CONVOCATA L’ASSEMBLEA STRAORDINARIA DEI SOCI PROPOSTA DI TRANSAZIONE ALLA CURATELA FIN.PART VERBANIA  
 
 Intra, 12 dicembre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Intra, riunitosi ieri sotto la Presidenza del Dott. Luigi Terzoli, ha deliberato la convocazione dell’Assemblea Straordinaria dei Soci per venerdì 23 marzo 2007, alle ore 9,30 in Verbania Intra, presso il Palazzetto dello Sport, Via Brigata Cesare Battisti, 33 con il seguente Ordine Del Giorno: 1. Trasformazione da Società Cooperativa per Azioni a Società per Azioni; 2. Adozione nuovo Statuto Sociale. Delibere conseguenti e conferimento di poteri. Qualora l´Assemblea di venerdì 23 marzo 2007 non fosse valida per insufficienza del numero dei Soci presenti previsto dall´art. 16 dello Statuto, essa è fin d´ora convocata in seconda convocazione per il giorno Sabato 24 Marzo 2007 alle ore 9,30 nello stesso luogo e con il medesimo ordine del giorno. A norma di Legge (articoli 2370 e 2538 c. C. ) e di Statuto (articolo 19), hanno diritto di intervenire all´Assemblea ed esercitarvi il diritto di voto i Soci che risultano iscritti nel Libro dei Soci da almeno novanta giorni e hanno richiesto agli intermediari autorizzati il rilascio della comunicazione per l’intervento, che deve pervenire alla Società almeno due giorni non festivi antecedenti la data fissata per la prima convocazione dell’Assemblea e, pertanto, entro il 21 marzo 2007. In conformità dell´articolo 19 dello Statuto Sociale, ogni Socio ha diritto a un solo voto, qualunque sia il numero di azioni che possiede. I Soci possono farsi rappresentare mediante delega scritta, rilasciata ad altro Socio avente diritto di intervenire e votare all’Assemblea, purché non sia Amministratore, Sindaco o Dipendente della Banca o delle Società dalla stessa controllate (art. 2372 c. C. ), con firma autenticata da Notaio oppure da Dirigenti e Quadri Direttivi di 3° e 4° livello della Banca, ovvero da Preposti alle Dipendenze. Ciascun Socio non potrà rappresentare per delega più di due altri Soci. Nei quindici giorni antecedenti l’Assemblea saranno depositate presso la sede sociale della Banca Popolare di Intra, in Verbania Intra, Piazza Aldo Moro, 8 e presso la Borsa Italiana Spa, Piazza Affari 6, Milano la relazione degli Amministratori prevista dall’art. 72 della Deliberazione Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e relativa agli argomenti oggetto dell’Assemblea Straordinaria. I Soci hanno facoltà di ottenerne copia. 3. Proposta Di Transazione Alla Curatela Fin. Part- Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Intra ha inoltre deliberato di formulare alla Curatela del Fallimento Fin. Part una proposta di transazione generale e definitiva volta a risolvere ogni vertenza, sorta od insorgenda, con riferimento ai rapporti intercorsi fra il Gruppo Bancario e la Società Fin. Part Spa. Tale proposta è in linea con gli accantonamenti e le svalutazioni contabilizzati nell’ultima trimestrale. .  
   
   
BANCA FIDEURAM: RACCOLTA NETTA TOTALE IN NOVEMBRE: € 25 MILIONI TOTALE MASSE AMMINISTRATE A FINE OTTOBRE 2006: € 66,5 MILIARDI  
 
 Roma, 12 dicembre 2006 – La raccolta netta totale (risparmio gestito e non gestito) del gruppo Banca Fideuram ha registrato a novembre un saldo positivo di € 25 milioni, portando la raccolta netta da inizio anno a € 1. 342 milioni. La raccolta netta di risparmio gestito (fondi, gestioni e assicurazioni) è risultata positiva per € 52 milioni. Il saldo complessivo del risparmio non gestito è stato negativo per € 27 milioni, influenzato dai prelievi bancari collegati alle ordinarie scadenze tributarie di fine mese. All’interno del risparmio gestito le gestioni patrimoniali, i fondi comuni e le assicurazioni hanno segnato una raccolta positiva rispettivamente pari a € 35 milioni, € 14 milioni e € 3 milioni. Le polizze vita hanno complessivamente incassato premi per € 197 milioni. La nuova produzione assicurativa è stata pari a € 147 milioni, principalmente costituita da polizze unit linked. A fine ottobre 2006 il totale delle masse amministrate dal gruppo ammontava a € 66,5 miliardi, per € 51,1 miliardi costituite da risparmio gestito. A fine novembre i private banker1 del gruppo Banca Fideuram erano 4. 209 (inclusi 62 produttori assicurativi), in crescita di 59 unità rispetto a dicembre 2005. In allegato sono riportate le tabelle relative a: �� raccolta netta e premi vita incassati nel mese di novembre 2006; �� numero di private banker a fine novembre 2006; �� asset under management a fine ottobre 2006. .  
   
   
L’EVOLUZIONE STRATEGICA DI BORSA ITALIANA: LA POSIZIONE DI ASSOSIM  
 
Milano, 12 dicembre 2006 - Gli intermediari riuniti in Assosim auspicano la nascita in tempi brevi di un sistema di negoziazione paneuropeo nel quale Borsa Italiana possa ricoprire un ruolo adeguato all’importanza del mercato finanziario nazionale quale motore di sviluppo dell’“economia reale” e nel quale siano al tempo stesso correttamente valorizzati i traguardi di efficienza raggiunti dalle piattaforme di negoziazione gestite dalla Borsa stessa. A tal fine, Assosim considererebbe favorevolmente la partecipazione di Borsa Italiana ad un’alleanza internazionale tra mercati che risponda alle seguenti tre caratteristiche: i membri di ciascuno dei mercati alleati abbiano accesso reciproco e diretto a tutte le strutture di trading e post-trading coinvolte. Ciò al fine di consentire, sia agli intermediari e ai loro clienti, sia alle società emittenti, una diversificazione, anche geografica, degli investimenti e, rispettivamente, delle fonti di finanziamento a loro disposizione. Indispensabile, fra l’altro, è che si giunga quanto prima ad un’effettiva interoperabilità tra strutture di clearing e settlement, alla piena trasparenza e comparabilità delle condizioni di pricing operate dalle infrastrutture di mercato e all’unbundling dei servizi da queste offerti; le sinergie ed economie di scala generate dall’alleanza diano luogo ad efficienze gestionali e risparmi nei costi dei quali possano beneficiare intermediari, investitori ed emittenti quotati. Le disposizioni statutarie di governance della nuova struttura potrebbero utilmente prevedere la necessaria sottoposizione di qualsiasi modifica dei regolamenti di mercato e dei sistemi di pricing al parere vincolante di appositi Advisory Committees in cui siano adeguatamente rappresentati intermediari ed emittenti quotati; sia preservato, per quanto possibile, il rapporto che lega ogni mercato al rispettivo ordinamento giuridico di appartenenza. Pendente la piena armonizzazione delle normative nazionali, è necessario garantire la sostanziale neutralità del modello di alleanza prescelto rispetto alla disciplina dei rapporti giuridici originariamente instaurati da un mercato con gli intermediari, gli emittenti e gli investitori che hanno acquistato titoli quotati sul mercato stesso. È cioè necessario che da un’alleanza tra mercati non consegua l’automatica attrazione dei rapporti giuridici sottostanti nell’ambito di un ordinamento giuridico estero che potrebbe determinare un sostanziale snaturamento dell’originario contratto tra le parti (c. D. Spillover regolamentare). Le varie modalità di alleanza/integrazione tra mercati sinora prospettate forniscono diverse risposte alle suddette esigenze, sia in ragione delle articolate motivazioni che inducono le parti a cercare un’alleanza, sia in ragione delle diversità tra gli ordinamenti giuridici di appartenenza degli attori. Per quanto riguarda in particolare le trattative in essere tra Euronext e il Nyse, Assosim ritiene che la prospettata ipotesi di costituzione di un mercato transatlantico debba rappresentare un ulteriore stimolo per Borsa Italiana a completare prontamente le proprie considerazioni in ordine all’opportunità di aderire ad un’alleanza internazionale e, se del caso, ad individuare i partners più appropriati. In sostanza, un’eventuale alleanza tra Euronext e il Nyse non deve costituire, né condizione, né ostacolo all’adozione da parte di Borsa Italiana ad una determinazione al riguardo. Per quanto concerne infine l’ipotesi di quotazione di Borsa Italiana, nell’auspicare che i tempi necessariamente collegati al connesso procedimento non si traducano in un ulteriore differimento di un’alleanza internazionale, Assosim ritiene opportuno ottenere chiarezza in ordine agli obiettivi perseguiti con tale quotazione e ad eventuali relazioni esistenti tra la stessa e le concrete prospettive oggi esistenti di alleanze internazionali. Assosim ritiene inoltre che ogni eventuale valutazione al riguardo non possa prescindere da un esame delle modalità alle quali Borsa Italiana intenderà realizzare tale quotazione e i conseguenti effetti sulla governance e la contendibilità del mercato. In ragione del ruolo anche di pubblico interesse svolto dai mercati da essa gestiti, appare assolutamente prioritario garantire che da tale eventuale quotazione non derivi il rischio che, in futuro, la determinazione delle strategie di sviluppo di Borsa Italiana, ivi compresa la scelta di eventuali partners internazionali con i quali realizzare alleanze tra strutture di negoziazione e quotazione, venga ad essere subordinata, da parte dei futuri azionisti della stessa, a considerazioni di mero interesse economico di breve periodo. .  
   
   
MEFOP S.P.A.: CONVEGNO SULLE PROSPETTIVE DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE IN ITALIA ALLA PRESENZA DEL MINISTRO DEL LAVORO, CESARE DAMIANO. MAURO MARÈ (PRESIDENTE MEFOP): "LA PREVIDENZA COMPLEMENTARE È PRONTA AL DECOLLO".  
 
Roma, 11 dicembre 2006 - Si è tenuto il 4 dicembre a Roma il convegno organizzato da Mefop - Società per lo sviluppo del mercato dei fondi pensione su "Le prospettive della previdenza complementare in Italia", presso Dexia Crediop, la banca d´affari per la finanza pubblica e di progetto, a cui hanno partecipato alcuni tra i più autorevoli esponenti del settore e del mondo politico-istituzionale, sindacale e universitario, tra cui il Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale, Cesare Damiano. L´incontro ha portato all´attenzione del pubblico nuovi contributi al dibattito sul rapporto tra previdenza pubblica e previdenza complementare in Italia, riflettendo anche sull´attuale stato dell´organizzazione del sistema della previdenza complementare. A partire da una ricostruzione del quadro normativo del sistema previdenziale di primo pilastro e degli effetti sui tassi di copertura delle riforme succedutesi negli ultimi anni, l´attenzione si è concentrata su ruolo e obiettivi della previdenza complementare e, in particolare, sulle novità che saranno introdotte dal 1 gennaio 2007 e che dovrebbero condurre il secondo pilastro al tanto auspicato punto di svolta. I principali aspetti esaminati hanno riguardato il tacito conferimento del Tfr, l´equiparazione tra le forme pensionistiche e il ruolo delle fonti istitutive. Nella seconda parte della giornata sono stati affrontati gli aspetti relativi all´organizzazione del settore. Se le difficoltà legate alla fase di start-up, attraversata inizialmente dai fondi pensione, appaiono superate, tuttavia le nuove regole normative sembrano richiedere un ulteriore sforzo per l´avvio e la realizzazione del previsto processo di adeguamento. Il Presidente di Mefop, Mauro Marè, sottolinea "dai lavori è stato possibile cogliere un messaggio positivo: al di là delle difficoltà incontrate lungo il percorso, il settore della previdenza complementare sembra ormai pronto per il definitivo decollo". "Ormai siamo al traguardo " - afferma il Ministro del Lavoro Cesare Damiano - "In particolare, l´anticipo al 2007 della riforma della previdenza complementare è un segnale di svolta definitiva soprattutto per i giovani. E´ giunto ormai il momento di cogliere i frutti del lungo lavoro svolto negli anni passati e siamo sicuri di tagliare il traguardo con successo". All´incontro sono intervenuti: Maurizio Agazzi (Assofondipensione), Pier Paolo Baretta (Cisl), Sergio Corbello (Assoprevidenza), Cesare Damiano (Ministro Lavoro e Previdenza Sociale), Daniele Franco (Banca d´Italia), Mauro Marè (Mefop), Nicola Messina (Fonchim), Antonio Pedone (Presidente Onorario Dexia Crediop), Morena Piccinini (Cgil), Domenico Proietti (Uil), Alessandro Ruggini (Previambiente), Pasquale Sandulli (Università "La Sapienza"), Nicola Sartor (Sottosegretario Ministero Economia), Luigi Scimia (Covip), Tiziano Treu (Comm. Permanente Lavoro e Previdenza Sociale - Senato). La Mefop, creata nel 1999 dal Ministero dell´Economia e delle Finanze, ha l´obiettivo di favorire lo sviluppo dei fondi pensione contribuendo alla piena affermazione in Italia della previdenza complementare ed il sostegno ai fondi pensione nello sforzo di superare, nel più breve tempo possibile, le fisiologiche difficoltà dell´awio e quelle relative alla fase di sviluppo e crescita. .  
   
   
BORSA ITALIANA: BIT MONTHLY FLASH NOVEMBRE 2006  
 
Milano, 12 dicembre 2006 La Capitalizzazione: oltre i 764 miliardi di euro, livello più elevato da gennaio 2001. Rapporto Capitalizzazione/pil al 51,9% La capitalizzazione delle società domestiche ha raggiunto a fine novembre 764 miliardi di euro (+12,9 % da fine 2005). Il rapporto capitalizzazione/Pil è cresciuto fino al 51,9%. Le società negoziate sono 309, a seguito dell’Ipo di Elica (Star), Poltrona Frau (Star) e Banca Generali (Mta). Nel corso del mese è stata revocata Amga per fusione in Aem Torino, che ha cambiato nome in Iride. Gli Indici: S&p/mib, Mibtel, Midex e Mib ai massimi dell’anno. L’indice S&p/mib ha registrato il nuovo massimo dalla sua introduzione (giugno 2003) il 23 novembre a 40. 862 punti, sui livelli del maggio 2001, e ha chiuso il mese a 40. 270 punti (+1,8% su ottobre 2006, +12,8% dall’inizio dell’anno). Il Mibtel a 30. 997 punti (+2% su ottobre 2006, +15,8% dall’inizio dell’anno), il Midex a i 40. 672 punti (+1,1% ri"o a ottobre 2006, +28,6% dall’inizio dell’anno) mentre il Mib a 30. 330 (+2,7% su ottobre 2006, +16,4% dall’inizio dell’anno) ha raggiunto nel mese di novembre il nuovo massimo dellanno, sui livelli del dicembre 2000. L´indice Allstars ha chiuso novembre a 16. 480 punti (+1% su ottobre 2006, +17,7% dall’inizio dell’anno); Star a quota 20. 201 (+1,7% su ottobre 2006 e +20,7% dall’inizio dell’anno); Techstar a 11. 724 (-1,2% su ottobre 2006 e +14,4% dall’inizio dell’anno); l’indice Mex del Mercato Expandi a fine novembre si è attestato a 11. 132 punti (-2,8% su ottobre 2006 e +16,3% dall’inizio dell’anno). Gli Scambi Azionari: in forte crescita rispetto a ottobre. Record dell’anno per media giornaliera. Nuovo record storico del controvalore degli scambi sul Sedex. Nel mese di novembre 2006 la media giornaliera degli scambi su azioni è stata di 5,5 miliardi di euro di controvalore e 263. 183 contratti, terzo valore più alto nella storia. Rispetto a ottobre 2006 si registra una crescita del 2,9% in termini di controvalore e del 12,3% numero di contratti. Nel periodo genniombre 2006, il controvalore medio iornaliero degli scambi su azioni è stato pari a 4,5 miliardi di euro (+19,6% rispetto a gennaio-now~embper re 2005) con un numero medio giornaliero di contratti scambiati pari a 225. 770 (+22% rispetto a gennaio-novembre 2005). Gli scambi su Etf nel mese di novembre 2006 hanno raggiunto un controvalore medio giornaliero di 78 milioni di euro e un numero medio di contratti pari a 3. 585, rispettivamente in crescita del 7,9% e del 22,4% rispetto al mese precedente. Ancora più significativa è la crescita degli scambi su Etf considerando il periodo gennaio-novembre 2006 rispetto ai primi undici mesi del 2005, che registra un controvalore medio giornaliero di 68 milioni di euro (+105,1% rispetto a gennaio-novembre 2005) e un numero medio di contratti pari a 3. 005 (+126,6% rispetto a gennaio-novembre 2005). Per gli scambi di Securitised Derivatives (Cw e Certificates) novembre ha registrato il nuovo record storico in termini di controvalore con una media giornaliera di 473 milioni di euro e 22. 799 contratti, rispettivamente in crescita del 62,9% e del 27% rispetto al mese precedente. I primi undici mesi del 2006 registrano una crescita rispetto all’analogo periodo del 2005 sia per numero di contratti (+7,8%) sia per controvalore (+38,8%). Idem: prosegue il trend di crescita per i contratti di opzione su azioni. Sull’idem, il Mercato dei Derivati di Borsa Italiana, nel mese di novembre sono stati scambiati in media ogni giorno 140. 089 contratti standard (quarto mese di sempre), con un controvalore pari a 5,1 miliardi di euro. Nel periodo gennaio-novembre 2006, la media giornaliera degli scambi si è attestata a 125. 216 contratti standard per un controvalore di 4,6 miliardi di euro, in aumento rispettivamente del 21,5% e del 28,1% rispetto allo stesso periodo del 2005. La crescita dell’Idem ha interessato in particolare gli scambi di opzioni su indice, saliti a una media di 14. 476 contratti standard al giorno, il livello più elevato dal settembre 2002, e quelli di opzioni su azioni (73. 822, quarto valore di sempre). Mot: valori stabili - Gli scambi su strumenti a reddito fisso hanno registrato nel mese di novembre 2006 una media giornaliera di 475,1 milioni di euro di controvalore per un numero medio di contratti pari a 10. 791. Nel dettaglio: 430,7 milioni di euro e 8. 017 contratti la media registrata dai Titoli di Stato; 31 milioni e 2. 300 contratti quella delle Obbligazioni; 13,5 e 475 contratti la media di Eurobonds e Abs. Il confronto tra i valori registrati da gennaio a novembre 2006 (media giornaliera: 475,5 milioni di euro e 10. 951 contratti) e il corrispondente periodo del 2005 mostra una flessione del 3% del controvalore e un incremento del 4,6% del numero dei contratti. .  
   
   
FORMIGONI AL CONVEGNO API: CON IMPRESE PERCORSO COMUNE DI CRESCITA  
 
 Milano, 12 dicembre 2006 - "La Regione e le piccole e medie imprese devono proseguire il percorso comune intrapreso da tempo investendo sull´innovazione e sulla ricerca avanzata, puntando sulla ricchezza del capitale umano e dei talenti creativi. In questo modo sarà possibile mantenere quel ruolo di protagonisti che abbiamo dimostrato di saper interpretare responsabilmente". E´ quanto ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, intervenendo al convegno per il sessantesimo anniversario di Api Milano, tenutosi ieri presso il polo fieristico di Rho-pero. "Per dare un ulteriore slancio al tessuto produttivo di Milano e della Lombardia - ha proseguito Formigoni - è necessario agire su più fronti. Regione Lombardia punta su alcune grandi riforme, come la semplificazione burocratica, che ha già portato all´abolizione di oltre mille leggi, l´informatizzazione, con un´attenzione particolare al servizio alla persona e, ancora, la riforma del mercato del lavoro e quella dell´istruzione". Infine un passaggio dell´intervento di Formigoni è stato rivolto alla Legge Finanziaria: "Una manovra - ha detto il presidente - che appiattisce e deresponsabilizza le Amministrazioni, penalizzando Regioni che, come la nostra, sviluppano un bilancio virtuoso ed attento alle esigenze del territorio". . .  
   
   
L’AREA DI RHO PERO CANDIDATA ALL’EXPO 2015 UN PASSO CONCRETO PER LA CREAZIONE DI UNA MACROREGIONE TRA MILANO, TORINO E GENOVA  
 
Milano, 12 dicembre 2006 - Un’occasione per una nuova città diffusa: l’Expo può cambiare la fisionomia di Milano. Può nascere un nuovo centro nell’area di Rho Pero. Ma anche un passo concreto per la creazione di una macroregione tra Milano, Torino e Genova. L’area di Rho Pero la candidata, forte del polo fieristico innovativo. I punti di forza: accessibilità (internazionale, regionale e prossimità a Milano), strutture ricettive (oggi 400 stanze, 1000 in costruzione), itinerari tecnologici (elettronica e informatica con Bull e Italtel, ricerca con Solvay ex Montedison e Alfa Romeo, contiguità con la Bovisa e l’università di Castellanza), artistici (Castellazzo di Bollate, villa Arconati, parco Groane, oltre a ville e centri culturali diffusi), risorse territoriali e facilità di riconversione (aree industriali dimesse), dotazione esistente negli importanti centri già presenti nell’area (il polo fieristico, diversi centri urbani). Il progetto: l’insediamento Expo va pensato per l’esposizione, ma anche per costruire la nuova città, che poi resti come patrimonio. Con infrastrutture sociali (come il nuovo museo interattivo della scienza e della tecnica e la città dei bambini), insediamenti direzionali e per la ricerca (nel campo della comunicazione multimediale e Itc), insediamenti integrati con il Nuovo Polo Fiera Milano (ad esempio il villaggio del made in Italy). E una nuova linea metropolitana leggera (10. 000 passeggeri/ora per senso di marcia): la Gronda nord su ferro che collega Nuovo Polo Fiera Milano con l’Ospedale S. Raffaele passando da Ospedale Sacco, Bovisa Politecnico, Ospedale Niguarda, Bicocca Università Statale, e che scambia con Mm1 (Fiera, V. Le Monza), Passante Ferroviario (Bovisa), Fnm e Fs Bovisa - Villapizzone, Mm3 (Comasina), Mm5 e Fs (Bicocca), Mm2 (Gobba). Quasi 7 miliardi di euro: è questo l’indotto turistico dell’Expo 2015 stimato dalla Camera di Commercio di Milano. Contribuiscono maggiormente alle entrate del settore i turisti stranieri con il 62,2% del totale. Solo il 52% è generato dalle spese del turista per l´alloggio mentre il restante 48% si concentra nelle altre spese, di cui un terzo da ristoranti e pizzerie e quasi il 24% dall´abbigliamento. Intorno al polo fieristico sono sorte più di mille imprese in cinque anni, con un tasso quinquennale di crescita di +7%. Intanto le imprese scommettono sull’area: sono soprattutto le sedi di imprese già operative a crescere (+20% in cinque anni), in particolare le unità operative di imprese non milanesi (+29%). Le attività cresciute di più sono i servizi alle imprese (+5% in un anno;+22% in cinque) e alberghi e ristoranti (+3% in un anno; +13% in cinque). L’area fieristica comprende 12 comuni, 224. 000 abitanti, ospita il nuovo polo fieristico (superficie espositiva coperta: 345. 000 mq. Visitatori Fiera: da 20. 000 a 90. 000 visitatori al giorno) Dati dell’Expo 2015: superficie: 1. 700. 000 mq. Visitatori previsti: 30. 000. 000 (160. 000 al giorno per sei mesi, poco meno degli abitanti del Rhodense). Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano su dati del registro delle imprese 2006-2005-2001, e dalla ricerca del Politecnico ”Nuova città Nuova fiera Trasformazioni attendibili e desiderabili nell’intorno del Nuovo Polo Fiera Milano”. “Milano grazie al nuovo polo fieristico – ha dichiarato Carlo Sangalli presidente della Camera di Commercio di Milano - si sta spostando sempre più a Ovest nella macroregione Milano, Torino, Genova. Quest’area rappresenta una grande potenzialità per l’Expo 2015, grazie alla sua posizione strategica, alle sue eccellenze, alle grandi risorse costituite dai vasti spazi industriali dimessi, alla struttura del nuovo polo fieristico. È una carta in più che può giocare Milano per candidarsi all’appuntamento del 2015. Ma è anche vero che l’Expo è un occasione per strutturare questo sviluppo verso Ovest, pensando in grande e guardando lontano. Per fare questo gli edifici dovranno essere predisposti per ospitare funzioni cittadine quali musei, insediamenti direzionali e per la ricerca. Per fare questo è necessario una solida alleanza fra pubblico e privato in cui la Camera di Commercio di Milano si impegna fin d’ora a svolgere il proprio ruolo” “Il nuovo polo fieristico - ha dichiarato Antonio Pastore presidente Osservatorio sull’indotto locale del nuovo Polo Fieristico di Rho Pero- costituisce sempre di più un centro di attrazione. Attorno non solo si sviluppano unità produttive, ma una vera e propria città che trova il suo culmine con le grandi manifestazioni fieristiche. Una città che può arrivare a contare quasi centomila abitanti, che si muovono, soggiornano tra Milano e la zona di Rho Pero. Questo fenomeno necessita un ripensamento anche delle infrastrutture, dei trasporti, dei servizi fra comune e comune e non solo fra comune e capoluogo”. .  
   
   
TRIBUTI E SERVIZI: LOMBARDI IN TESTA, CALABRESI IN CODA. STUDIO DI CITTADINANZATTIVA SUGLI EFFETTI DEL FEDERALISMO FISCALE  
 
Roma, 12 dicembre 2006 - In media, quasi 3. 500 euro annui per il pagamento di soli cinque balzelli, con punte di oltre 4. 500 euro per i residenti in Lombardia e poco meno di 2000 per chi vive in Calabria. Nell’indagine di Cittadinanzattiva, la spesa annua sostenuta nel 2006 da una famiglia-tipo per Ici, addizionale comunale Irpef, servizio idrico integrato, smaltimento dei rifiuti urbani e rette per l’asilo nido comunale. Mediamente in un anno la spesa complessiva per le voci prima citate ammonta a 3. 480 € con un aumento del 2% rispetto al 2005, valore in linea con il tasso di inflazione registrato nello stesso periodo (+1. 8%). Come detto, a livello regionale la media più elevata si registra in Lombardia (4. 549 € annui), seguita da Trentino Alto Adige (4. 497 €) e Veneto (4. 326 €); la più bassa in Calabria (1. 883 €). Nel confronto tra 2005 e 2006, i principali aumenti medi si sono verificati in Puglia (+19%), Abruzzo (+10%), Liguria (+8%) e Piemonte (+4,4%). Su cittadinanzattiva. It l’indagine completa. In generale, i costi sostenuti dalle famiglie italiane per alcuni servizi essenziali variano profondamente tra una regione e l’altra, ma anche tra città di una stessa regione: nel Veneto, per esempio, si passa dai 5. 934 € di Belluno ai 2. 597 € di Venezia; in Lombardia si va da 6. 165 € di Lecco a 3. 141 € di Milano. Profonde differenze anche in Puglia (4. 887 € a Taranto rispetto a 2. 585 € di Bari) e in Toscana (4. 624 € a Lucca rispetto a 2. 895 € di Grosseto). Ancora, delle dieci città dove si paga di più, solo una (Taranto) non è del nord, mentre sono tutte del sud le dieci città dove si paga di meno. L’indagine svolta dall’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva ha considerato una famiglia composta da una coppia con un bambino, con reddito lordo annuo di 44. 200 € (Isee di 19. 900 €), abitazione di proprietà di 100 metri quadri e un consumo annuo di 192 metri cubi di acqua (valore in linea con quanto previsto dall’Autorità di Vigilanza sulle Risorse Idriche e sui Rifiuti, quale consumo medio annuo di una famiglia di tre componenti). Il bambino, inoltre, frequenta un nido comunale per 10 mensilità. Le rilevazioni sono state svolte in tutti i capoluoghi di provincia italiani. I dati riportati di seguito non includono le seguenti sette città, per le quali non è stato possibile reperire i dati completi per tutti i settori considerati: Enna, Agrigento, Latina, Massa, Carrara, Urbino e Cesena. “Ovunque siamo, il salasso è assicurato” commenta il vicesegretario generale di Cittadinanzattiva Giustino Trincia. “Per questo cresce l’urgenza di mettere in condizione i cittadini di poter indirizzare prima e controllare poi l’uso delle risorse finanziarie pubbliche. I servizi di cui parliamo, infatti, sono fondamentali un po’ per tutti e costano da anni sempre di più anche se spesso non c’è alcun rapporto tra costi, qualità e quantità dei servizi forniti al cittadino”. Tabella 1: spesa media annua regionale per addizionale comunale Irpef, Ici, Asili nido comunali, Servizio idrico integrato e smaltimento rifiuti urbani:
Regione Media annua 2006 Media annua 2005 Variazione 2005-2006
Puglia 3. 195 € 2. 695 € +19 %
Abruzzo 3. 114 € 2. 822 € +10 %
Liguria 3. 946 € 3. 659 € +8. 0 %
Piemonte 4. 102 € 3. 928 € +4,4%
Umbria 3. 141 € 3. 025 € +4,0 %
Marche 3. 359 € 3. 283 € +2,3 %
Emilia 3. 823 € 3. 770 € +1,4 %
Campania 2. 672 € 2. 646 € +1,0 %
Veneto 4. 326 € 4. 298 € +0,7 %
Calabria 1. 883 € 1. 872 € +0,6 %
Toscana 3. 887 € 3. 864 € +0,6 %
Lazio 3. 276 € 3. 267 € +0,3 %
Lombardia 4. 549 € 4. 535 € +0,3 %
Molise 2. 419 € 2. 414 € +0,2%
Valla d’Aosta 3. 718 € 3. 715 € +0,1%
Basilicata 3. 636 € 3. 642 € -0,2 %
Friuli 3. 883 € 3. 895 € -0,3 %
Sardegna 3. 004 € 3. 023 € -0,6 %
Sicilia 2. 404 € 2. 424 € -0,8 %
Trentino 4. 497 € n. D n. D
Italia 3. 480 € 3. 409 € +2,0 %
Fonte: Cittadinanzattiva -Osservatorio prezzi&tariffe, 2006 Tabella 2: spesa media annua regionale per addizionale comunale Irpef, Ici, Asili nido comunali, Servizio idrico integrato e smaltimento rifiuti urbani:
Regione Spesa annua Add. Irpef Spesa annua Ici Spesa annua Nido Spesa annua Acqua Spesa annua Rifiuti Totale
Abruzzo 105 € 92 € 2. 550 € 184 € 184 € 3. 114 €
Basilicata 120 € 119 € 3. 010 € 219 € 168 € 3. 636 €
Calabria 138 € 98 € 1. 296 € 184 € 167 € 1. 883 €
Campania 138 € 215 € 1. 864 € 191 € 264 € 2. 672 €
Emilia 63 € 240 € 3. 049 € 260 € 211 € 3. 823 €
Friuli 45 € 174 € 3. 318 € 163 € 183 € 3. 883 €
Lazio 120 € 181 € 2. 588 € 190 € 197 € 3. 276 €
Liguria 105 € 200 € 3. 233 € 205 € 204 € 3. 946 €
Lombardia 72 € 176 € 3. 952 € 164 € 185 € 4. 549 €
Marche 127 € 115 € 2. 720 € 236 € 161 € 3. 359 €
Molise 135 € 124 € 1. 905 € 139 € 118 € 2. 419 €
Piemonte 105 € 148 € 3. 434 € 198 € 218 € 4. 102 €
Puglia 114 € 126 € 2. 424 € 299 € 233 € 3. 195 €
Sardegna 105 € 96 € 2. 350 € 214 € 240 € 3. 004 €
Sicilia 90 € 99 € 1. 791 € 211 € 213 € 2. 404 €
Toscana 93 € 221 € 3. 041 € 303 € 229 € 3. 887 €
Trentino 30 € 73 € 4. 045 € 179 € 171 € 4. 497 €
Umbria 45 € 89 € 2. 550 € 246 € 211 € 3. 141 €
Valla d’Aosta 0 € 185 € 3. 180 € 147 € 206 € 3. 718 €
Veneto 87 € 166 € 3. 680 € 192 € 201 € 4. 326 €
Italia 97 € 159 € 2. 798 € 222 € 204 € 3. 480 €
Fonte: Cittadinanzattiva -Osservatorio prezzi&tariffe, 2006 .
 
   
   
LUGANO: CONSEGNATO IL PREMIO PIETRO BALESTRA 2006 PER LE MATERIE QUANTITATIVE  
 
Lugano, 11 dicembre 2006 – È stato consegnato a Michele Mazzoleni il Premio Pietro Balestra per le materie quantitative. Istituito dall’Università della Svizzera Italiana con il contributo della banca Bsi Sa. Questo riconoscimento è conferito ogni anno allo studente o alla studentessa della Facoltà di Scienze economiche dell’Usi che ha conseguito la migliore media nei corsi di Econometria, Statistica e Matematica, all’interno del programma di Bachelor. Il premio è finanziato dalla banca Bsi Sa e rappresenta un’ulteriore tappa nella proficua collaborazione tra l’istituto bancario e l’ateneo luganese. Il Premio è dedicato alla memoria di Pietro Balestra, professore di econometria all’Usi dalla sua fondazione nel 1996. Econometrista di fama mondiale e insegnante in alcune delle più prestigiose università internazionali, Pietro Balestra ha contribuito dal 1997 al 2001 quale primo Decano della Facoltà di Scienze economiche alla nascita e allo sviluppo dell’università luganese. Le grandi capacità scientifiche e le notevoli doti umane hanno fatto di Pietro Balestra un docente tra i più apprezzati da generazioni di studenti, e un punto di riferimento per i futuri ricercatori. Con autorevolezza e competenza, doti che aveva già esercitato nello stesso contesto alle Università di Friborgo e Ginevra, ha operato dando sempre priorità alla qualità dell’insegnamento e all’eccellenza nella ricerca. .  
   
   
MAINTENANCE ANDFACILITY MANAGEMENT 2007CONFERENZA INTERNAZIONALE SULLA GESTIONE DELLA MANUTENZIONE E SUL FACILITY MANAGEMENT TERZA EDIZIONE ROMA 27 E 28 SETTEMBRE 2007  
 
Roma, 12 dicembre 2006 - Il Comitato Nazionale Italiano per la Manutenzione (Cnim), il Comitato Europeo di Normazione (Cen) e l´Ente Nazionale Italiano di Unificazione (Uni), con il supporto scientifico del Politecnico di Milano e dell´Università degli Studi di Roma "La Sapienza" promuovono la terza edizione della Conferenza Internazionale sulla gestione della Manutenzione e sul Facility Management- Mm2007. L´esperienza maturata nelle precedenti edizioni di Venezia (Mm2005) e Sorrento (Mm2006) permette di evidenziare l´opportunità garantita dalla Conferenza di creare nuovi contatti e collaborazioni, di approfondire conoscenze e competenze nel settore e di veicolare informazioni sul proprio Ente di appartenenza. Per questo motivo, l´edizione del 2007 affianca alle tematiche cardine di questo tipo di evento - dalla manutenzione del costruito, del patrimonio artistico architettonico e delle grandi opere, alla contrattualistica, al facility management e all´outsourcing - anche seminari dedicati alla manutenzione dei dispositivi medici e best practice aziendali, oltre a un workshop dedicato ai ruoli e alle responsabilità negli infortuni relativi alle attività di gestione e manutenzione. Www. Mm2007. It .  
   
   
RICERCA E NANOTECNOLOGIE: OGGI IL SEMINARIO DELL´ARTI  
 
Valenzano, 12 dicembre 2006 - Ricerca e nanotecnologie è il tema dell´evento che l´Arti organizza oggi nella sala convegni di Tecnopolis a partire dalle ore 8. 45 e avente per tema "Il 7° Programma Quadro comunitario della ricerca (2007-2013) ed il work programme Nanotecnologie, materiali e nuove tecnologie di produzione". La mattinata sarà aperta dai saluti di Gianfranco Viesti, presidente dell’Arti, e di Guido Pasquariello, presidente di Tecnopolis. Seguiranno gli interventi del vicepresidente e assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia, Sandro Frisullo, e dell’assessore alla Programmazione e al Bilancio, Francesco Saponaro, che illustreranno la strategia regionale dell’innovazione. Le caratteristiche del 7° Programma Quadro e quelle del programma specifico sulle nanotecnologie saranno analizzate da Roberta Salonna, funzionaria della Dr Ricerca della Commissione Europea, che resterà a disposizione di aziende, ricercatori, amministrazioni pubbliche e associazioni per chiarimenti e informazioni sulla presentazione di progetti di ricerca. .  
   
   
RICERCA/CNA-CNR FIRMANO PROTOCOLLO D’INTESA INDIRIZZATO AD UNA MAGGIORE COMPETITIVITA’ DELLE PMI E DELL’ARTIGIANATO  
 
Roma, 11 dicembre 2006 - Un insieme di Programmi di ricerca, di trasferimento tecnologico e di innovazione, al fine di rendere più competitivi, nel mercato globale, l’artigianato e le piccole e medie imprese aderenti alla Cna, adottando la strategia della società della conoscenza, dell’innovazione e della qualità, nell’ambito dello sviluppo sostenibile, così come deliberato dal Consiglio Europeo. Questi i punti nodali del protocollo d’intesa firmato oggi, a Roma, dal presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Fabio Pistella, e dal presidente della Confederazione Nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa, Ivan Malavasi, che prevede, per l’individuazione dei Programmi, la costituzione di un Comitato di Indirizzo strategico. L’accordo punta a favorire l’incontro fra la “domanda di ricerca” della realtà produttiva delle Pmi e dell’artigianato e l’“offerta di ricerca” del Cnr, attuando una metodologia già efficacemente sperimentata, per sostenere e promuovere l’innovazione delle Pmi, attraverso un inserimento concreto delle competenze scientifiche dell’Ente nella catena ricerca - innovazione di processo/prodotto – competitività. Nel rafforzare ed estendere la collaborazione già esistente fra le parti, il protocollo d’intesa individua in una pluralità di azioni coordinate e sinergiche il mezzo per consentire un recupero di competitività delle Pmi e dell’artigianato. Un obiettivo, quest’ultimo, perseguibile attraverso uno sviluppo maggiormente incentrato sulla conoscenza e l’innovazione tecnologica, realizzato in connessione con la rete scientifica produttrice di nuove conoscenze. Al contempo, il protocollo d’intesa sottolinea l’opportunità derivante, per le Pmi e dell’artigianato, dalle trasformazioni in atto. Il perseguimento degli obiettivi condivisi quali la qualità e sostenibilità dello sviluppo, la salute, la protezione dell’ambiente, la sicurezza, oltre a costituire una domanda sociale, apre infatti nuovi scenari di attività che le imprese e il sistema socio - economico possono cogliere. In particolare, il Comitato di indirizzo strategico, presieduto dai presidenti del Cnr e della Cna, oltre a individuare i programmi di ricerca, di trasferimento tecnologico e di innovazione, ne specificherà i contenuti, i tempi e i costi, valorizzando l’apporto fornito dalle parti. Le aree di interesse prioritario saranno i temi dell’innovazione di processo e di prodotto, la ricerca e l’utilizzo di nuovi materiali e nuove tecniche, nei settori dell’edilizia ecocompatibile, della nautica, dell’efficienza energetica e sistemi di produzione di energia rinnovabile, dello sviluppo di sistemi software per la creazione di reti. E ancora, del tessile e abbigliamento, agroalimentare, ceramica, odontotecnico e settore orafo. .  
   
   
OGGI A TREVISO SEMINARIO SU FINANZIAMENTI PER MERCATI EXTRAEUROPEI  
 
Venezia, 12 dicembre 2006 A quali agevolazioni finanziarie, ed in quale modo, possono accedere le imprese venete per sostenere i loro investimenti fuori dall’Unione Europea? E’ questo il tema del Convegno “Finanziamenti agevolati e strumenti informativi per l’internazionalizzazione delle imprese” che sarà aperto alla Camera di Commercio di Treviso domani martedì 12 dicembre, alle ore 9. 00 dall’Assessore regionale alle Politiche Economiche Fabio Gava. Si tratta di uno degli aspetti più interessanti dei servizi offerti alle imprese attraverso “Sprint Veneto”, lo sportello regonale per l’internazionalizzazione. L’iniziativa, sostenuta finanziariamente dalla Regione Veneto, è promossa nell’ambito delle attività di informazione e assistenza che la Camera di Commercio di Treviso svolge come articolazione provinciale dello sportello “Sprint Veneto”, costituito dalla Regione e coordinato da Unioncamere Veneto. .  
   
   
INAUGURATO KEYMEC CENTRO FINALIZZATO ALLA FORMAZIONE DI RICERCATORI E TECNICI SPECIALIZZATI NELLA MECCANICA FINE, NEI PROCESSI INNOVATIVI E NELLA PROTOTIPAZIONE DI NUOVI PRODOTTI.  
 
San Vito al Tagliamento, 12 dicembre 2006 - Tecnologia e innovazione sono oggi il vero "core business" delle imprese, ma ricerca e sviluppo non sono possibili senza personale qualificato: per questo è nato "Keymec", nuovo centro di innovazione, ricerca e formazione di ricercatori e tecnici qualificati nel settore della meccanica. Keymec" è stato inaugurato ieri alla presenza del presidente della Regione, Riccardo Illy, e dell´assessore regionale al lavoro e formazione, Roberto Cosolini, presente, fra gli altri, anche il consigliere regionale Daniele Gerolin. Keymec si trova nel cuore della Zona Industriale Ponte Rosso (Zipr) a San Vito al Tagliamento. Il Centro di innovazione, ricerca e formazione per la meccanica - come hanno spiegato Roberto Campaner, presidente di Zipr, Benito Zollia, socio fondatore del Centro e imprenditore della "Brovedani", Stefano Tonchia dell´Università di Udine, direttore di Keymec - è finalizzato alla formazione di ricercatori e tecnici specializzati nella meccanica fine, nei processi innovativi e nella prototipazione di nuovi prodotti. Per il presidente Illy essere "nell´era della conoscenza non significa abbandonare certe produzioni, ma far sì che il valore aggiunto delle aziende sia determinato da un maggior grado di conoscenza e quindi di competitività". La Regione - ha sostenuto ancora il presidente - è impegnata nella promozione della cultura dell´innovazione e per questo mette a disposizione risorse. Che non sono solo quelle finanziarie (comunque cospicue grazie alla Legge regionale sulle Pmi, a Friulia Holding, allo sconto selettivo sull´Irap), ma anche quelle amministrative (per migliorare l´efficienza della pubblica amministrazione), quelle infrastrutturali, quelle conoscitive (grazie alla Lr sull´innovazione), quelle umane (grazie alla formazione e al sostegno alle università regionali). Soffermandosi quindi sulla "Keymec", Illy ne ha sottolineato due aspetti inediti: l´impegno diretto di un´azienda fortemente innovativa come la Brovedani nella formazione e nel trasferimento della conoscenza; la diffusione delle tecnologie ad altre imprese. "Il tutto - ha concluso - in una zona industriale come questa di Ponte Rosso, che costituisce un modello che andrebbe diffuso, sapendo essa coniugare gli aspetti tradizionali di un Consorzio del genere con quelli nuovi di fornitura di servizi". Da parte sua l´assessore Cosolini ha affermato che il sostegno della Regione a un´iniziativa come la Keymec è assicurato per più motivi. "Questo Centro - ha detto - fa incontrare domanda di formazione con offerta di formazione; sa integrare i lati del triangolo della ricerca, diffusione e utilizzo della conoscenza; sa fare formazione continua del personale". Questi aspetti caratterizzano anche i progetti della Regione per il prossimo piano comunitario del Fondo sociale europeo. Oltre a ciò la Keymec integra le aziende, sa far interagire le strategie, integra diversi ambiti della formazione: "qui - ha concluso - potrebbero svolgersi alcuni corsi di quella scuola per imprenditori che la Regione intende far partire nei primi mesi del 2007". All´inaugurazione sono intervenuti anche il sindaco di San Vito al Tagliamento, Gino Gregoris, il presidente della Provincia di Pordenone, Elio De Anna, la presidente di Unindustria Pordenone, Cinzia Palazzetti, il Magnifico Rettore dell´Università di Udine, Furio Honsell; mentre il Vescovo di Concordia-pordenone, mons. Ovidio Poletto, ha benedetto la nuova struttura. Nato dall´idea originale di Brovedani Spa, sviluppato con il sostegno del Consorzio per la Zipr, Enaip Fvg, Polo Tecnologico di Pordenone e co-finanziato dalla Regione, il Centro si pone come finalità lo sviluppo di competenze innovative da trasferire alle imprese attraverso la formazione di ricercatori e tecnici specializzati nella tecnologia applicata e nei processi innovativi; l´innovazione continua delle tecnologie e dei sistemi di qualità; la creazione di una specifica unità di prototipazione e di ricerca di nuovi processi produttivi; l´implementazione di sistemi di gestione avanzati. Intanto sono già operativi (da novembre) i primi due corsi di alta specializzazione per l´innovazione tecnologica: "utensili e tecnologia del taglio" e "macchine utensili", entrambi frequentati da decine di periti, ingegneri e tecnici occupati in importanti aziende del settore meccanico del Friuli Venezia Giulia. Keymec è dotato delle più avanzate strutture e di macchinari all´avanguardia: a disposizione di allievi e professionisti ci sono 700 metri quadri di capannone, 4 aule laboratorio e un "open space" per attività di ricerca, dove saranno posizionati macchinari a tecnologia avanzata. .  
   
   
BILANCIO PROVINCIALE DI PREVISIONE 2007 DELLA PROVINCIA DI BOLZANO, A QUOTA 4,6 MILIARDI DI EURO  
 
Bolzano, 12 dicembre 2006 - Come ha sottolineato l´ass. Provinciale alle finanze Werner Frick, che martedì 5 dicembre ha presentato il bilancio di previsione della Provincia per il 2007, le parole d´ordine sono "scelte mirate e contenimento della spesa". A fronte della diminuzione delle spese per opere pubbliche, strade ed opere idrauliche aumentano i settori sanità, istruzione, cultura e trasporto pubblico locale. Con un volume complessivo di 4,6 miliardi di Euro il bilancio di previsione 2007 della Provincia supera di circa 70 milioni € quello del 2006. “Al netto dell’adeguamento dell’inflazione non si tratta di una reale crescita; infatti, benché in termini numerici il bilancio risulta in crescita dell´1,5 per cento rispetto a quello dell´anno precedente, in termini reali esso fa registrare una lieve diminuzione dello 0,5 per cento", così l’assessore provinciale alle finanze Werner Frick durante la conferenza stampa odierna (5 dicembre) presentando il bilancio della Provincia per il 2007. Ad illustrare il documento contabile sono intervenuti anche il direttore della Ripartizione bilancio, Marco Platter, e la direttrice dell’Ufficio Bilancio, Eva Pixner. Particolari aumenti del bilancio 2007 sono riscontrabili nei settori innovazione, servizio di trasporto pubblico locale, sanità, istruzione e cultura, a fronte di riduzioni per i settori opere pubbliche (edilizia), strade ed opere idrauliche. Così ad esempio le spese per il settore della salute crescono di 29,35 milioni Euro (dai 1. 081,96 milioni di Euro nel 2006 a 1. 111,31 milioni nel 20079, per il settore istruzione di 32,24 milioni (da 539,57 milioni di Euro nel 2006 a 571,81 milioni nel 2007), per la cultura di 2 milioni di Euro (da 70,26 milioni di Euro nel 2006 a 72,80 milioni nel 2007) mentre nel trasporto pubblico di persone l’aumento degli stanziamenti è di 24,71 milioni di Euro (da 110,26 milioni di Euro nel 2006 a 135,97 milioni nel 2007). Come ha ricordato il direttore della Ripartizione bilancio, Marco Platter, per il 2007 lo Stato ha inasprito i vincoli del patto di stabilità interno per Regioni e Province a statuto speciale rispetto al 2006, e prevede un unico tetto di spesa consentito che raggruppa spese di investimento e spese correnti: in concreto esso è quantificato in –1,8% rispetto alle spese complessive sostenute nel 2005, escluse le spese nel settore sanitario. "Una situazione più difficile rispetto al 2006"-commenta l´ass. Frick che ricorda però come la legge Finanziaria dello Stato, attualmente in discussione, prospetti un indirizzo più postivo per il 2008. La configurazione dettagliata e definitiva del patto di stabilità interno tra lo Stato e la Provincia di Bolzano sarà definita entro il 31 marzo 2007, data entro la quale, sulla base dell´autonomia finanziaria, la Provincia ha facoltà di trattare con lo Stato e giungere ad un´intesa. Il bilancio di previsione 2007 è impostato in modo tale, così Frick, “che i criteri del patto di stabilità interno verranno rispettati nella misura in cui riusciremo ad escludere dalle limitazioni di spesa, oltre alla sanità, anche i settori di scuola, finanze locali e pensioni di invalidità”, settori essenziali e strategici. Inoltre, tenendo presente l´obbligo al risparmio imposto dallo Stato, in sede di trattativa la Provincia potrà proporre l´assunzione in delega di funzioni statali. Nella prossima trattativa con Roma gioca sicuramente a favore il fatto che finora l’Alto Adige ha sempre rispettato in pieno il patto di stabilità interno. Quanto sia buono il rapporto con il Ministero alle Finanze lo dimostrano i regolari flussi di cassa mensili verso Bolzano dall’inizio del nuovo periodo di legislatura, che garantisce regolaritá nei pagamenti ed effetti positivi sull´andamento degli interessi di tesoreria. Nei conti provinciali, infatti, non si registrano giacenze di cassa troppo alte né devono essere assunti elevati anticipi di cassa dal Servizio di tesoreria. Come ha rilevato l’assessore Frick "abbiamo a disposizione nel bilancio provinciale soltanto le risorse che ci spettano in base al patto di stabilità. Per garantire i necessari incrementi di spesa per il personale e per i servizi nel sociale e nella sanità abbiamo cercato di bilanciare le spese per investimenti e quelle correnti, indebolendo le prime ed aumentando le seconde di circa 60 milioni di Euro (+1%)”. La Giunta provinciale e la Commissione legislativa del Consiglio provinciale hanno già approvato il disegno di legge relativo al bilancio provinciale 2007. Il Consiglio provinciale se ne occuperà dal prossimo 12 dicembre per giungere alla sua approvazione ancora entro il mese in corso. .  
   
   
INTERREG III A: OPUSCOLO PER INFORMARE SUI PROGETTI IN ITALIA E AUSTRIA  
 
Bolzano, 12 dicembre 2006 - Dalla creazione di una rete trasfontaliera di misurazione dell´attività sismica alla promozione del prodotto legno: è molto vario lo spettro dei progetti avviati dalle Regioni di confine di Italia e Austria nel quadro del programma comunitario Interreg Iii A 2000-2006. Un opuscolo illustra le diverse iniziative realizzate. Le Regioni Friuli Venezia Giulia, il Veneto e la Provincia autonoma di Bolzano, assieme ai Länder austriaci di Tirolo, Carinzia e Salisburgo, aderiscono al programma comunitario Interreg Iii A tra Italia e Austria, che negli ultimi sei anni ha finanziato numerose iniziative con complessivi 35 milioni €. Lo scopo è quello di promuovere lo sviluppo delle Regioni di confine e di favorire la collaborazione transfrontaliera. I progetti sovvenzionati dall´Ue devono presentare un carattere di sostenibilità, di stimolo della cooperazione economica e di sviluppo dello spazio rurale, di promozione dei settori ricerca, sanità o cultura. Un nuovo opuscolo, appena pubblicato, ripercorre l´ultimo periodo del programma Ue e illustra i numerosi progetti realizzati, che spaziano dagli aspetti naturalistici (tutela dell´aquila reale e della trota di ruscello) alla protezione civile (rete transfrontaliera di misurazione sismologica), dalla sanità (medicina tradizionale europea) alle iniziative economiche nei settore turistico (salvaguardia della memoria e delle testimonianze storiche della Prima guerra mondiale) e nel settore legno. L´opuscolo "Interreg Iii A Italia-austria" è disponibile gratuitamente negli uffici della Ripartizione provinciale Affari comunitari a Bolzano, in via Conciapelli 69 (Tel. 0471 413160). Il materiale è reperibile anche in Internet all´indirizzo www. Interreg. Net (rubrica attualità). .  
   
   
“L’ENTE CAMERALE AVVICINA MADRID ALL’ABRUZZO”  
 
Pescara, 12 dicembre 2006 - Si è da poco concluso il progetto Chamber Link Pescara-madrid promosso da Unioncamere e organizzato dalla Camera di Commercio di Pescara in collaborazione con il Centro Estero delle Camere di Commercio d’Abruzzo. L’iniziativa, che si svolta dal 27 novembre al 1° dicembre scorsi, è stata finalizzata a sottoporre alla Camera di Commercio e Industria Italiana per la Spagna di Madrid (Ccis) una completa panoramica delle potenzialità e delle opportunità offerte dal territorio e dal sistema produttivo regionale. Infatti nelle intense giornate di lavoro Paolo Luisetto, funzionario della Ccis, ha partecipato ad una serie di seminari, incontri e visite, predisposti dall’Ente Camerale e dal Centro Estero, diretti da un lato all’illustrazione della situazione economica e del tessuto produttivo regionale, dall’altro a stabilire contatti con le imprese abruzzesi e con le associazioni di categoria locali. Completa anche l’illustrazione delle realtà infrastrutturali con visite all’aeroporto di Pescara, al porto turistico “Marina di Pescara” ed al mercato ortofrutticolo di Villanova. Il progetto assume un’importanza strategica per l’economia abruzzese in quanto consente alle imprese di poter contare sul supporto di una struttura in grado di sostenere la loro integrazione all’interno della business community spagnola, grazie ad un’approfondita conoscenza della realtà economica e sociale del luogo ed una vasta rete di relazioni con gli imprenditori, gli enti e le principali associazioni commerciali iberiche. Luisetto, ha espresso, così, il suo entusiasmo e soddisfazione per gli incontri effettuati “La realtà imprenditoriale locale, anche se caratterizzata dalla predominanza di imprese di piccola e media dimensione, è molto vivace e ben orientata verso i mercati esteri. Particolarmente interessante per il mercato spagnolo è la produzione agroalimentare che, grazie all’alta qualità e varietà dei prodotti, ha ottime possibilità di penetrazione sia nell’ambito della grande distribuzione che in quello della ristorazione. ” Il Chamber Link Pescara-madrid rappresenta, indubbiamente, un’ottima mossa della Camera di Commercio di Pescara e del Centro Estero per sostenere le imprese locali nel processo di internazionalizzazione che, con l’attuale globalizzazione dei mercati, è divenuto quanto mai necessario per consentire un adeguato e solido sviluppo del nostro sistema economico. .  
   
   
RAPPORTO OTTOBRE - NOVEMBRE 2006 PREZZI IN TOSCANA: PIÙ ALTI A PISA E PISTOIA, PIÙ BASSI A FIRENZE DA OGGI TUTTI I NUMERI ON LINE ALL´INDIRIZZO HTTP://WWW.PREZZINVISTA.IT  
 
Firenze, 12 dicembre 2006 - I dati congiunturali provvisori di novembre mostrano una tendenza al rialzo dei prezzi nelle città di Pisa (+0,3%), Pistoia (+0,2%) e Grosseto (+0,1%), mentre a Firenze si è verificato una notevole diminuzione dell´indice dei prezzi (-0,4% rispetto al mese di ottobre). Il trend congiunturale negativo nel capoluogo toscano è spiegato in gran parte dal forte calo dei prezzi registrato nel capitolo di spesa denominato "Servizi ricettivi e di ristorazione" (-3,0% su base mensile), dovuto principalmente alla diminuzione del prezzo del prodotto "Camera d´albergo" (-11,8%). Viceversa, la variazione globale al rialzo più accentuata si è verificata a Pisa, città nella quale hanno pesato gli aumenti rilevati nella sezione "Prodotti alimentari e bevande analcoliche" (+0,5%). Infine, da sottolineare i ribassi nel capitolo "Comunicazioni" (-1,7%), comparto nel quale i prezzi vengono rilevati direttamente dall´Istat. E´ quanto emerge dal Rapporto "Le variazioni dell´indice dei prezzi al consumo per l´Intera Collettività Nazionale (Nic) nelle città toscane ottobre - novembre 2006" a cura del Settore Sistema Statistico Regionale, Regione Toscana, del Settore Tutela dei Consumatori e degli Utenti - Pari Opportunità e Politiche di Genere, Regione Toscana e dell´Ufficio Comunale di Statistica di Firenze. Le variazioni tendenziali di novembre (rispetto a novembre 2005) mostrano una netta differenza fra le città toscane autorizzate ad effettuare l´elaborazione autonoma degli indici: da un lato, Firenze e Pistoia si caratterizzano per gli aumenti più contenuti (entrambe +1,6%), dall´altro Grosseto (+2,1%) e Pisa (1,9%) si collocano al di sopra della media nazionale (+1,8%). Nell´ultimo anno, i principali aumenti riguardano i raggruppamenti "Prodotti alimentari e bevande analcoliche", "Bevande alcoliche e tabacchi" e "Abitazione, acqua, elettricità e combustibili", mentre i ribassi più importanti si sono avuti nei capitoli "Comunicazioni" e "Servizi sanitari e spese per la salute". In base ai dati definitivi relativi al mese di ottobre, la Toscana ha fatto registrare una variazione annuale, cioè rispetto ad ottobre 2005, del +1,6%, inferiore al dato italiano (+1,8%): tale differenza è dovuta principalmente alle variazioni più contenute registrate in Toscana nei capitoli di spesa "Prodotti alimentari e bevande analcoliche" e "Servizi ricettivi e di ristorazione". Su base mensile i prezzi sono diminuiti maggiormente a livello regionale (-0,2%) che a livello nazionale (-0,1%). In particolare, il trend congiunturale negativo riguarda tutte le città toscane, con Grosseto che si segnala per le riduzioni più accentuate (-0,5%). Sempre dai dati definitivi di ottobre, da segnalare la forte diminuzione, su base mensile, degli indici relativi ai beni energetici non regolamentati (classificazione che comprende i carburanti), con variazioni comprese fra il -3,1% di Pisa ed il -4,9% di Grosseto, e dei servizi (-0,1% a Firenze, -0,6% a Grosseto). Viceversa, su base annuale, sono i beni energetici regolamentati (comprendenti, fra gli altri, gas per riscaldamento ed energia elettrica) a far segnare gli aumenti più consistenti, con rincari dell´ordine del +10,0% rispetto ad ottobre 2005. Nell´approfondimento di questo mese si è cercato di evidenziare quali variazioni incidono maggiormente nel computo delle variazioni globali degli indici dei prezzi. Si ha che le variazioni complessive di Lucca e Grosseto risultano più alte della media regionale soprattutto a causa degli aumenti nel comparto "Trasporti", mentre Siena detiene la variazione complessiva più contenuta grazie ai rialzi più modesti rilevati nei capitoli di spesa "Prodotti alimentari e bevande analcoliche", "Abbigliamento e calzature" e "Beni e servizi vari". Concentrando l´attenzione sui generi alimentari, gli aumenti che incidono maggiormente riguardano le voci di prodotto "Olio d´oliva", "Carne bovina fresca", "Patate" e "Pesce fresco". Un ulteriore approfondimento ha riguardato il livello dei prezzi di alcuni prodotti nelle principali città italiane, attraverso i dati dell´indagine sui prezzi al consumo. Napoli e Bari risultano le città con il più alto numero di prodotti (fra i 40 considerati) dal prezzo medio fra i più bassi e il minor numero di prodotti dal prezzo medio fra i più alti, esattamente l´opposto di quanto riscontrato per Genova e Rimini. Fra le città toscane, Grosseto presenta il maggior numero di prodotti (14) dal prezzo conveniente (Pistoia 8, Firenze 6 e Pisa 5), mentre Pistoia ha fatto rilevare ben 15 prodotti dal prezzo elevato (Firenze 9, Pisa 7, Grosseto 3). Il rapporto completo sarà disponibile on line a partire da oggi sui siti http://www. Regione. Toscana. It/cif/stat/pubbl-prezzi. Shtml e su www. Prezzinvista. It .  
   
   
GIORNATE DELLA PUGLIA IN ALBANIA: PARTECIPANO VENDOLA E GODELLI SU ENERGIA, TRASPORTI, INTERREG  
 
Bari, 12 dicembre 2006 - Il Presidente della Regione Puglia On. Le Nichi Vendola e l’assessore al Mediterraneo proff. Ssa Silvia Godelli saranno a Tirana il giorno 13 Dicembre in occasione delle "Giornate della Puglia". L´iniziativa si articolerà in una serie di convegni che si svolgeranno presso l´Hotel Tirana con l´obiettivo di fare una ampia ricognizione sulle attività di cooperazione tra le due sponde dell´Adriatico. In particolare si discuterà la mattina del 13 di energia con una presentazione dei grandi progetti energetici che riguardano il sud dei Balcani e l´Italia ed una riflessione sulle energie alternative quali quella solare e quella eolica che in Puglia, grazie al nuovo Piano energetico regionale,sono destinate ad un rapido sviluppo. Il pomeriggio del 13 sarà dedicato ad una riflessione sul Corridoio Viii e sul sistema dei trasporti nel basso adriatico. Il 14 si discuterà invece di cooperazione tra Puglia e Albania con una presentazione delle attività di maggiore rilievo realizzate nell´ambito dei Programmi Interreg e con una riflessione sulla nuova politica di prossimità promossa dalla Unione Europea e sui nuovi programmi 2007-2013. Il giorno 13 alle ore 12 inoltre una conferenza stampa con il Ministro della Sanità Maksim Cikuli presso l´Hotel Tirana sarà l´occasione per presentare i nuovi progetti di cooperazione nel settore sanitario. Il Presidente Vendola e l’Assessore Godelli, nel corso della sua visita a Tirana, incontreranno il Primo Ministro Sali Berisha ed esponenti del governo albanese. .  
   
   
SEGRATE, OBIETTIVO: AIUTARE I CITTADINI A RISPARMIARE TEMPO SEMPRE IN AFFANNO, SEMPRE DI CORSA TRA SPOSTAMENTI, LAVORO, CASA, COMMISSIONI. SEMPRE DI MENO IL TEMPO A DISPOSIZIONE PER NOI STESSI.  
 
 Segrate, 12 dicembre 2006 - Come può un Comune aiutare i suoi cittadini a gestire al meglio il loro tempo? Come può un Comune non far perdere tempo in coda a uno sportello o in attesa dell’autobus? Come può riempire positivamente il tempo libero e di socialità dei suoi cittadini? A queste domande il Comune di Segrate ha dato una risposta con l’approvazione del Piano Territoriale degli Orari (Pto)*, approvato ieri sera dal Consiglio comunale all’unanimità. Il Piano è un documento di indirizzo strategico attraverso il quale il Comune realizza il coordinamento e l’amministrazione dei tempi e degli orari per favorire le pari opportunità tra uomini e donne e l’armonizzazione dei tempi di vita e di lavoro nelle città. Alla base delle politiche temporali vi è l’idea che sia possibile migliorare la qualità della vita dei cittadini intervenendo su una risorsa che scarseggia sempre di più: il tempo. Il Comune di Segrate ha lavorato al Pto per un anno intero coinvolgendo non solo la macchina comunale ma anche tutte le realtà più significative del territorio (imprese, scuole, associazioni, circoscrizioni, parrocchie, etc). Il documento presentato in Consiglio è composto da due fasi: una di analisi e una progettuale. La fase di analisi (del territorio, di screening sull’accessibilità dei servizi, di focus group) è stata necessaria per predisporre progetti calati nella realtà locale segratese. La fase progettuale prevede 38 progetti tutti finalizzati a consentire ai cittadini una migliore gestione del loro tempo di vita. Di questi 38 progetti ben 13 sono già stati avviati in via sperimentale nel 2006, a testimonianza che il piano non resterà un atto di indirizzo sulla carta perchè si è già concretizzato in azioni. Tra queste, la più importante per l’amministrazione, la più complessa, è lo Sportello S@c – Servizi al Cittadino, una riorganizzazione completa dei servizi di front office che è partita in via sperimentale il 20 novembre scorso. Questo nuovo sportello prevede un unico punto di erogazione di informazioni e servizi con un nastro orario di apertura che è già passato dalle 24 ore di partenza alle 35 della fase sperimentale che diventeranno 56 quando il progetto sarà a regime, nei primi mesi del 2007. Soddisfatto il sindaco Adriano Alessandrini per il lavoro corale che ha portato il Consiglio a dare un giudizio favorevole unanime sul Pto e ad approvarlo nei tempi previsti dalla Regione Lombardia. “Segrate è l’unico comune sui 25 che hanno ottenuto il finanziamento regionale, ad aver rispettato i tempi e a non aver richiesto una proroga – dichiara il Sindaco. Ma il lavoro non finisce con l’approvazione del Piano che anzi è solo l’inizio. Con il S@c noi abbiamo dato l’esempio alle altre realtà territoriali che si può fare qualcosa per migliorare i servizi per i cittadini. L’obiettivo del 2007 è portare anche le altre realtà territoriali pubbliche e private a lavorare in questa direzione, forti del ruolo di guida e di coordinamento che le leggi sulle politiche temporali assegnano al comune”. Soddisfatto anche l’assessore alla Mobilità Ferdinando Orrico che ha garantito un futuro maggior coinvolgimento della Commissione Viabilità e Trasporti poiché la mobilità è una delle aree di maggior interesse del piano degli orari. “Nell’area della mobilità – spiega l’assessore - sono numerosi i progetti che stiamo portando avanti da quelli più complessi come la gara per il nuovo servizio di trasporto pubblico o il servizio di autobus a chiamata (Easybus), a quelli più semplici ma di concreto aiuto alle famiglie come “Mamma torna al lavoro” che ci ha fatto preferire mamme non lavoratrici come accompagnatrici dei ragazzi sullo scuolabus”. L’assessore Orrico ha ringraziato la Commissione Viabilità e trasporti dalla quale sono arrivati contributi che sono stati interamente recepiti nel documento portato in Consiglio ieri sera. Un piano “in rosa”, quello di Segrate: sono tre le donne dipendenti del Comune che per un anno hanno lavorato su questo piano: Paola Malcangio, responsabile di progetto e direttore delle Relazioni Esterne, Chiara Bonomo, responsabile dell’Ufficio Tempi e Mobility manager d’area e Clara Bossi, responsabile del S@c-servizi al Cittadino. .  
   
   
LAVANDERIE INDUSTRIALI: LA SCOMMESSA È SU INNOVAZIONE, QUALITÀ E LEGALITÀ CONVEGNO DEL 5 DICEMBRE 2006 PROMOSSO DA AUIL E FEMCA CISL - FILTEA CGIL - UILTA UIL  
 
Roma, 12 dicembre 2006 - L’associazione delle lavanderie industriali, congiuntamente alle Organizzazioni Sindacali di settore, ha definito un programma di politica industriale i cui contenuti sono stati posti all’attenzione del Governo, nel corso del convegno nazionale tenutosi presso l’Auditorium della Tecnica di Confindustria. 600 imprese, oltre 15mila addetti, un fatturato di 1,3miliardi di euro: questo è in sintesi il settore delle lavanderie industriali. I servizi che vengono erogati quotidianamente riguardano più di 2milioni di persone e garantiscono loro igiene e sicurezza negli ospedali, nelle sale chirurgiche, negli alberghi e ristoranti, nell’industria. Il settore, in crescita da anni, vuole contribuire a sostenere lo sviluppo del Paese e la propria riorganizzazione scommettendo sulla qualità, l’innovazione, la legalità, il valore del lavoro e la responsabilità sociale dell’impresa esercitata al proprio interno e verso il cittadino utente e l’ambiente, coniugando sviluppo economico e coesione sociale. Per questo il Convegno guarda “Oltre Il Pulito”. Auil, Femca Cisl - Filtea Cgl - Uilta Uil, che condividono un positivo sistema di relazioni industriali costruito negli anni, hanno promosso questa iniziativa per sollecitare tutte le opportune attenzioni istituzionali e politiche alle potenzialità che il settore è in grado di esprime, contribuendo a rendere il Paese più moderno e competitivo. Grande rilievo viene posto da Auil, Femca Cisl - Filtea Cisl - Uilta Uil alla necessità di avere un mercato meglio regolato, un contrasto efficace alla illegalità che produce concorrenza sleale, la puntualità dei pagamenti dei servizi prestati. Queste sono condizioni necessarie perché il settore possa sviluppare al meglio il proprio ruolo dando prospettive concrete e positive alle indicazioni programmatiche raccolte dall’importante protocollo congiunto sottoscritto il 30 ottobre 2006. .  
   
   
ITALCEMENTI: ACCORDO IN KAZAKHSTAN  
 
Astana, 11 Dicembre 2006 – Italcementi Group, ha firmato un accordo di partnership con Mercury Group, uno dei principali gruppi industriali in Kazakistan, e Sembol Group per sviluppare due nuove cementerie nel Kazakistan sud-orientale ed occidentale. L’accordo preliminare è stato definito ad Astana fra i rappresentanti dei tre Gruppi, Carlo Pesenti (Consigliere Delegato di Italcementi), Raushan Sagdieva (Managing Director di Mercury) e Fettah Tamince (Presidente di Sembol) alla presenza di Sua Eccellenza, Nursultan Abishevitch Nazarbayev, Presidente della Repubblica del Kazakistan. Due nuovi impianti ecologici a via secca, ognuno con una capacità produttiva annua di 1,3 milioni di tonnellate, produrranno un cemento di alta qualità a condizioni di massima efficienza e consentiranno di coprire il fabbisogno crescente dell’economia Kazaka in rapida espansione. L’integrazione dei due nuovi impianti con Shymkent Cement, la società di Italcementi già operante nel paese, porterà alla costituzione del più grande produttore di cemento in Asia Centrale con una capacità totale di oltre 3 milioni di tonnellate; Italcementi, che gestirà il nuovo gruppo, deterrà una quota pari al 50% mentre gli altri partner controlleranno il restante 50%. “La presenza di Italcementi, che opera positivamente in Kazakistan già dal 1998, consentirà di beneficiare della sua elevata esperienza e know-how per conseguire i massimi standard tecnologici, di performance e di compatibilità ambientale” ha dichiarato il Managing Director di Mercury. “Inoltre il progetto è perfettamente coerente con le recenti linee guida del governo per lo sviluppo dell’industria del cemento”. .  
   
   
TREVI: CONCLUSO CON SUCCESSO IL RECUPERO DEI BUDDHA IN AFGHANISTAN  
 
 Cesena, 12 dicembre 2006 - Il Gruppo Trevi, attraverso la controllata Trevi Spa di Cesena, ha portato a termine nei giorni scorsi la seconda fase di consolidamento delle nicchie ove erano posizionate le famose statue di Buddha, distrutte nel corso del 2001. I Buddha di Bamiyan, scolpiti su una parete rocciosa calcarea nella parte centrale dell’Afghanistan, sono le più grandi statue buddiste al mondo. Risalgono ad un periodo fra il V ed il Ix Secolo d. C. E si ergono per più di 50 m d’altezza (Big Buddha) e 35 m (Small Buddha). L’unesco ha dichiarato il sito di Bamiyan patrimonio dell’Umanità e per questo sta studiando i metodi e le azioni necessarie per preservare la parte rimanente e ricostruire, ove fattibile, le sculture in rilievo. Trevi è stata chiamata ad intervenire alle prime e più urgenti operazioni necessarie al ripristino e stabilizzazione delle pareti rocciose, portando a termine in tre fasi, dal 2003 ad oggi, il consolidamento delle pareti rocciose del Piccolo e Grande Buddha. L’intervento di consolidamento è consistito nell’installazione di un sistema di monitoraggio delle fessure più aperte, l’installazione di ancoraggi e chiodature ed il fissaggio temporaneo di alcuni blocchi con una rete di funi d’acciaio e con travi metalliche di contrasto. L’intervento, finanziato dal Governo Giapponese, è perfettamente riuscito, ricevendo i complimenti dai tecnici dell’Unesco e ribadisce ancora una volta, l’alta capacità tecnologica e fiducia che il Gruppo Trevi ha saputo creare nel mondo, nei suoi 50 anni di vita. .  
   
   
ASSOBETON PRESENTA IL CD-ROM “MANUFATTI CEMENTIZI” UNO STRUMENTO INDISPENSABILE PER ORIENTARSI NELLA FITTA RETE DI NORME DEL SETTORE  
 
 Milano, 12 dicembre 2006 - Un giro d’affari di oltre 6,5 milioni di Euro e più di 39. 000 addetti, sono questi i dati dell’industria italiana dei manufatti cementizi che vanta una posizione di tutto rispetto nel mondo delle costruzioni. Un comparto che in questi anni si sta velocemente trasformando tenendo il passo delle nuove tecnologie, dei materiali impiegati e delle sempre più sofisticate tecniche di progettazione. Se a tutto ciò si aggiunge il processo di armonizzazione ormai ampiamente in atto nei paesi dell’Unione Europea ci si rende conto di quanto dinamico sia il contesto normativo con cui le industrie italiane devono giornalmente confrontarsi. Di fronte a questo scenario, Assobeton ha realizzato, in collaborazione con Uni, il Cd-rom “Manufatti Cementizi”: un utile compendio che racchiude oltre 400 documenti in grado di far luce su norme tecniche, sia nazionali che europee, leggi e decreti nazionali relativi a prodotti, metodi di prova e tecniche di progettazione. La consultazione dei documenti è resa semplice e agile grazie a una ricerca con più chiavi d’accesso che consente agli utilizzatori di trovare rapidamente il materiale desiderato. “Il Cd-rom – ha dichiarato Renzo Bullo, Presidente di Assobeton – rappresenta un valido supporto in grado di fornire un contributo semplice e concreto: un prodotto fondamentale per poter operare in un contesto oggettivamente complesso. Il poter disporre, in tempi rapidi, di tutta la normativa più aggiornata inerente al settore può far risparmiare tempo e fatica, ma anche garantire certezze e tranquillità agli operatori”. Il Cd-rom “Manufatti Cementizi” rappresenta la prima uscita di un appuntamento annuale che Assobeton avvia a partire da questo 2006, certi che risulterà di estrema utilità per tutti gli imprenditori del comparto. Per ulteriori informazioni e per richiedere il Cd-rom rivolgersi alla segreteria di Assobeton al numero di telefono 02. 70100168 .  
   
   
BANCA ITALEASE LANCIA MUTUI RESIDENZIALI AI PRIVATI  
 
Milano, 12 dicembre 2006 - Banca Italease, operatore sul mercato italiano del leasing e già da tempo attiva nei finanziamenti a M/l termine alle aziende, apre al segmento della clientela retail creando una nuova linea di prodotti incentrata sui mutui residenziali. Con la linea dei mutui alla clientela privata, strutturata in sei differenti soluzioni, Banca Italease intende rafforzare la propria posizione sul mercato arricchendo la gamma di prodotti finanziari offerti, per acquisire significative quote in nuove aree di business e nuove fasce di clientela. I mutui residenziali ai privati di Banca Italease, destinati a finanziare progetti per l’acquisto e la ristrutturazione di prime e seconde case, sono dedicati a lavoratori dipendenti, liberi professionisti e ad imprenditori. L’offerta di prodotto è sinteticamente caratterizzata da: · durate fino a 35 anni; · finanziamenti per l’acquisto fino al 100% del valore dell’immobile; · finanziamenti per i lavori di ristrutturazione; · tassi fissi e variabili ed interessanti formule di opzione; · piani di ammortamento personalizzati e modulabili nel tempo secondo le esigenze del cliente (classici, con rimborso libero, a rata fissa e durata variabile, con periodi consistenti iniziali di soli interessi); · rapidità di istruttoria ed erogazione; · erogazione del finanziamento contestuale al momento della stipula del contratto senza costi aggiuntivi; · possibilità di estinzione anticipata, sia parziale che totale; · polizza assicurativa sull’immobile “All Risks” abbinata al mutuo. Grazie ai mutui residenziali ai privati, Banca Italease prosegue la propria tradizione di innovazione di prodotto, dinamismo e capacità di soddisfare ogni necessità di finanziamento, affrontando anche questo segmento di mercato con l’ambizione che la caratterizza. La possibilità di erogare finanziamenti oltre l’80% e fino al 100% del valore dell’immobile è resa possibile grazie alla copertura assicurativa fornita da Genworth Financial, compagnia di assicurazione leader a livello internazionale nella fornitura di mortgage insurance, per mezzo di un accordo che si inserisce in un contesto di forte crescita del segmento dei mutui residenziali ad elevato Ltv nel nostro paese. .  
   
   
LA LUNGA MARCIA DELLA CITTADINANZA FEMMINILE 1946-2006: 60° ANNIVERSARIO DEL VOTO ALLE DONNE VENERDÌ 15 DICEMBRE ORE 10.00 ARCHIVIO DI STATO DI ROMA - CORSO DEL RINASCIMENTO 40  
 
Roma, 12 dicembre 2006 - Si inaugura venerdì 15 dicembre, presso il Palazzo della Sapienza, la mostra iconografica e documentaria dal titolo “La Lunga Marcia della Cittadinanza Femminile”. L’esposizione, organizzata e realizzata da Effecta E20, celebra il 60° anniversario del diritto al voto per le donne e ripercorre le tappe fondamentali attraverso le quali, dalla fine del Settecento fino al 1946, le donne hanno ottenuto questo riconoscimento. In occasione dell’inaugurazione, si svolgerà una tavola rotonda voluta dal direttore dell’Archivio di Stato di Roma Luigi Londei e dalla presidente della Fondazione Basso Elena Paciotti. L’incontro sarà coordinato da Miriam Mafai con la partecipazione di Clio Bottoni Napoletano, Silvia Costa, Fernanda Contri, Lul Mohamed Osman, Carla Pasquinelli e Giulia Rodano. Alla fine della tavola rotonda sarà proiettato l’audiovisivo “Donne e voto. Una cittadinanza imperfetta” di Barbara Galanti. A tema il buffet preparato da Paolo Dalicandro, lo chef di Effecta E20 noto al pubblico grazie alla trasmissione “La prova del cuoco” di Antonella Clerici: il menù sarà composto da 5 piatti ispirati all’evoluzione del costume femminile negli ultimi 300 anni. “Effecta E20 – spiega uno dei quattro soci Daniele Ricciardi – ha deciso di organizzare e realizzare la mostra per supportare il ricordo di questa importante conquista sociale. Il 2 giugno 1946, 12 milioni di donne italiane esercitarono per la prima volta il diritto di voto suggellando l’accesso femminile alla politica e oggi ci teniamo a ricordare l’importanza di quanto avvenne 60 anni sfruttando anche i mezzi tecnologici che i nostri tempi ci permettono”. Per l’occasione Effecta E20 ha realizzato il sito www. 60annisuffragiofemminile. It grazie al quale si possono scaricare immagini, avere informazioni generali, nonché costanti aggiornamenti sul tema. .  
   
   
PER GLI ITALIANI L´AMANTE IDEALE È TECNOLOGICA  
 
Milano, 12 dicembre 2006 - L´ormai consueta scusa del "cara devo lavorare" si rivela essere la mera verità per cui la maggior parte degli Italiani trascura la propria dolce metà. Una ricerca condotta da Logitech, uno dei maggiori produttori di periferiche per computer, ha indagato sul rapporto tra gli Italiani e il proprio pc portatile mettendo in luce che in media gli italiani che utilizzano un notebook passano più di un terzo della propria giornata davanti allo schermo, mentre solamente un quarto del tempo con i propri partner. Questo significa che in un anno gli infaticabili lavoratori italiani passano 225 ore in più con il computer rispetto alle ore condivise con il compagno/a: vale a dire che le classiche 2 settimane di ferie d´estate si passano in compagnia del portatile! D´altronde il portatile è diventato uno strumento indispensabile per la nostra vita professionale: il tempo e gli spazi dedicati al lavoro si sono ampliati considerevolmente e la flessibilità è diventata una necessità. Ben l´88% degli Italiani infatti, alla domanda se comprerebbero un pc o un notebook hanno risposto un notebook. L´estrema flessibilità e portabilità del notebook ha come risvolto negativo la difficoltà di separare anche fisicamente momenti lavorativi e momenti dedicati alla vita privata. Inoltre un´altra caratteristica negativa del notebook è la mancanza di tutti quegli accessori del pc che aiutano a lavorare comodamente: dal mouse alla webcam, alla possibilità di visualizzare lo schermo esattamente all´altezza degli occhi. Logitech ha condotto questa ricerca in diversi paesi europei per comprendere quali sono le principali difficoltà legate all´utilizzo del notebook a casa e come poter ovviare a tali scomodità, creando mouse, tastiere e webcam che garantiscano un livello di comfort pari alla postazione pc del proprio ufficio. La ricerca è stata condotta dalla società di ricerca 72 Point nel Regno Unito, in Francia, in Germani e in Italia, su di un totale di 4317 adulti .  
   
   
DALL’ULTIMA RICERCA COMMISSIONATA DA CESOP COMMUNICATION, ATTIVA IN ITALIA NEL EMPLOYER BRANDING CONSULTING, EMERGE CHE L’ORÉAL È L’AZIENDA ‘PIÙ AMBITA’ DAI NEOLAUREATI DI TALENTO  
 
Milano, 12 dicembre 2006 – E’ l’Oréal, l’azienda più desiderata come prospettiva lavorativa dai ‘top graduates’ italiani, al secondo posto il Gruppo Eni e al terzo posto Bayer. Sono questi i risultati dell’ultima indagine sui talenti commissionata da Cesop Communication attivain Italia nel settore dei servizi di comunicazione aziendale per il recruitment di neolaureati e giovani professionisti, che grazie ad un’esperienza quindicennale supporta le aziende nell’implementazione delle strategie di Employer Branding. Attraverso questa ricerca sui potenziali talenti emerge il valore dell´employer brand equity - ossia il valore dato dai ‘top graduates’ all’azienda preferita in termini di attrattività. “L’obiettivo di questa ricerca sui top graduates è duplice, da un lato rappresenta un’analisi sulla percezione del mondo del lavoro attraverso l’analisi delle risposte a domande di carattere socio economico, dall’altra fornisce una quadro sul posizionamento dei gradimenti e notorietà di aziende di vari settori in relazione alle opinioni di un campione rappresentativo dell´universo statistico dei neolaureati italiani” afferma Savio Zagaria, Presidente Cesop Communication. L’indagine è stata condotta con il prezioso ausilio di Ipostat, società di ricerche socio-statistiche e di mercato. Il campione intervistato, i ‘top graduates’, sono neolaureati ‘eccellenti’ in materie tecnico-scientifiche ed economico-statistiche con meno di 26 anni, con un voto di laurea superiore al 105/110, con esperienze lavorative pregresse al loro attivo e buona conoscenza della lingua inglese. Il campione, estrapolato da un universo statistico rappresentativo di 2500 laureati su base nazionale, è composto da 350 laureati intervistati con un approfondito questionario cartaceo face to face. Tra questi ben il 40% dei ‘top graduates’ ha scelto complessivamente una di queste tre aziende come più desiderata a livello lavorativo: l’Oreal è stata scelta dal 14,70% del campione intervistato, mentre il 12,87% ha scelto il Gruppo Eni e 11,90% ha optato per Bayer. In relazione alla tipologia di lavoro e futuro professionale le caratteristiche più ricorrenti che configurano l’azienda come più desiderata sono imputabili all’ambiente di lavoro stimolante (29,7%), opportunità di carriera (19,7%), elevato sviluppo professionale (17,5 %), retribuzione elevata (16,6 %), dinamicità aziendale (16,6%). .  
   
   
IL 2006 È L’ANNO DELLA RIPRESA ECONOMICA, MA I MANAGER IN ITALIA RIMANGONO CAUTI SULLE PROSPETTIVE DELLA PROPRIA AZIENDA  
 
Milano, 12 dicembre 2006 - Le performance delle principali aziende in Italia confermano le previsioni ottimiste di un anno fa, quando il 54% dei manager si diceva fiducioso in un miglioramento. Quest’anno, infatti, un numero molto simile di manager (il 55%) ha riscontrato un effettivo miglioramento nella posizione economica della propria azienda nel corso del 2006. Inoltre, rispetto a un anno fa sono aumentati del 13% i manager italiani che hanno constatato una ripresa nei 12 mesi precedenti. Il dato europeo è in linea con quello italiano. Secondo la ricerca commissionata da Ups, il 2006 sembra essere, infatti, un anno di ripresa per la maggior parte delle aziende in Europa: il 53% dei manager riporta una performance in crescita, contro il 42% del 2005. Diminuisce anche il numero di manager che dichiara performance negative (dal 20% al 13%). Le aziende più floride sono in Spagna, ma stanno dando forti segnali di ripresa anche le aziende del Belgio (dove il 23% dei manager in più rispetto all’anno scorso sostiene che la posizione della loro azienda sia migliorata) così come quelle tedesche (+16%). Nonostante la diffusa soddisfazione sull’andamento del business nel 2006, i manager in Italia rimangono cauti sul futuro e l’aspettativa che la situazione economica delle aziende continui a migliorare è cresciuta in maniera modesta, dal 54% dell’anno scorso al 57% di quest’anno. A livello Europeo si riscontra invece un’inversione di tendenza rispetto ai risultati della ricerca Europe Business Monitor condotta nel 2005. Mentre l’anno scorso, il livello di fiducia nel futuro aveva subito un leggero calo, quest’anno i manager in Europa sono più fiduciosi e tornano ad avere previsioni rosee. I manager più ottimisti sono in Olanda (61%) e Spagna (60%). La maglia nera del pessimismo resta invece ai manager in Francia, anche se sono un po’ meno pessimisti rispetto all’anno scorso. Quest’anno, infatti, un 7% in più crede che il 2007 andrà meglio del 2006. Buone notizie anche sul fronte occupazionale: aumenta il numero di dirigenti europei, da 26% a 33%, che prevede di incrementare la forza lavoro della propria azienda nel 2007 e diminuiscono, da 23% a 18%, quelli che programmano di ridurla. Si distinguono, i business leader del Belgio e della Germania che passano da un saldo assunzioni-licenziamenti del 2005 negativo ad uno positivo (rispettivamente del 21% e del 10%). I Paesi dove si aspetta un maggiore incremento dell’occupazione sono Olanda (con una differenza tra assunzioni e licenziamenti del 27%) e Spagna (24%). Nelle aspettative è vivace anche il mercato britannico (18%). L’italia, invece, conferma la situazione di ristagno dell’anno scorso. Sebbene si sia usciti da un saldo assunzioni-licenziamenti negativo per la prima volta dal 2000, passando da -2% nel 2005 a 9% nel 2006, siamo ancora il Paese con il mercato del lavoro meno dinamico, dove la metà dei manager crede che il rapporto tra assunzioni e licenziamenti rimarrà invariato. Informazioni sulla ricerca - La sedicesima edizione dell’Ups Europe Business Monitor ha riguardato 1. 450 dirigenti di un campione rappresentativo delle principali aziende in Europa; le interviste sono state compiute tra il 14 settembre e il 3 novembre 2006. Questa ricerca viene effettuata annualmente. Le interviste sono state condotte nei seguenti paesi: Belgio (100), Francia (250), Germania (250), Italia (250), Paesi Bassi (100), Regno Unito (250) e Spagna (250). Le persone contattate sono tutti dirigenti di primo livello. Il giro di affari medio annuale delle società coinvolte è di 1,2 miliardi di euro; la media degli impiegati è di più di 3. 000 unità. Le interviste sono state condotte dalla società di ricerche di mercato indipendente Tns (Taylor Nelson Sofres) da operatori del centro telefonico internazionale della Tns di Londra, nella lingua madre degli intervistati. I risultati della prima edizione dell’Ups Europe Business Monitor sono stati pubblicati nella primavera del 1992, quelli della seconda nell’autunno del 1992 e successivamente ogni autunno, con cadenza annuale. Tutti i risultati sono disponibili su un sito Internet dedicato, all’indirizzo ebm. Ups. Com. I risultati della sedicesima edizione saranno disponibili online a partire dalla fine di gennaio 2007. La prima edizione dello Ups Europe Business Monitor è stata presentata nel 1992 con lo scopo di fornire un costante aggiornamento sulle opinioni di manager in Europa. Configurandosi come la maggiore società di trasporti al mondo e leader mondiale nei servizi per la gestione della supply chain, Ups offre una gamma completa di soluzioni per sincronizzare il flusso di beni, informazioni e capitali. I risultati di questa ricerca offrono a Ups, ai suoi clienti e a tutti coloro che fossero interessati ad un’informazione di tipo economico una panoramica sulle ultime condizioni, trend e ostacoli che influenzeranno il business in Europa interagendo sul mercato globale. Con sede principale ad Atlanta (Usa), Ups consegna più di 14,8 milioni di pacchi e documenti al giorno ed opera in oltre 200 paesi e territori. Ups ha 427. 700 dipendenti in tutto il mondo e nel 2005 ha generato un fatturato di 36,6 miliardi di dollari. La società è quotata al New York Stock Exchange (Nyse:ups). .  
   
   
FORUM PACE 2006 TUTTI GLI ESSERI UMANI NASCONO LIBERI …  
 
Gorizia, 12 dicembre 2006 - Oggi il Forum Pace continuerà a Gorizia alla Sala del Consiglio Provinciale dalle ore 10. 00 alle ore 13. 30 con l’appuntamento intitolato “Diritto d’asilo: seminario transnazionale Italia-croazia-slovenia. Realtà a confronto : diversi territori lo stesso impegno”, in collaborazione con il Consiglio Italiano per i Rifugiati (Cir) Modererà l’incontro Christopher Hein - direttore Cir, al quale parteciperanno Enrico Gherghetta - Presidente Provincia di Gorizia, Marco Marincic - Assessore alla Pace della Provincia di Gorizia, Barbara Domeneghetti - Cir Roma, Helga Pfelfer - rappresentante Ics (Consorzio Italiano Solidarietà), Meira Hot - Rappresentante di “Fundacija Gea 2000” – Ljubljana- , Goranka Lalic - rappresentante di “Croatian Law Centre” – Zagreb - Giovanni Iacono - avvocato Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione e Roberto Antonaz - Assessore alla Pace della Regione Friuli Venezia Giulia. Nel pomeriggio, sempre alla Sala del Consiglio provinciale a partire dalle ore 15. 30 fino alle 17. 30, si terrà il “Work-shop italo- sloveno-croato. Cooperazione per la tutela dei rifugiati” al quale interverranno Marco Marincic - Assessore alla Pace della Provincia di Gorizia, Christopher Hein, Meira Hot e Goranka Lalic. .  
   
   
TRATTATO DI ATENE E COMUNITÀ ENERGETICA DEL SUD-EST EUROPA: ATTIVATO IL CONSIGLIO DELLE AUTORITÀ DI REGOLAZIONE PER IL SUD-EST EUROPA (ECRB)  
 
 Atene (Grecia), 12 dicembre 2006 - Con la prima riunione di ieri è stato attivato l’Energy Community Regulatory Board (Ecrb), il Consiglio delle Autorità di regolazione del Sud-est Europa. Per l’Italia ha partecipato il Presidente della Aeeg, ing. Alessandro Ortis. Il nuovo organismo istituzionale Ecrb, previsto dal Trattato di Atene (firmato dai Governi dell’area e dalla Ue, lo scorso ottobre 2005, per la creazione della “Comunità dell’energia del Sud-est Europa”) avrà l’importante ruolo di promuovere collaborazione e integrazione fra i sistemi energetici dell’area, nonché lo sviluppo di nuove infrastrutture energetiche ed interconnessioni; tutto ciò in un quadro di mercato sempre più trasparente, non discriminatorio ed efficiente. In questo modo si potrà pure ottenere una maggiore sicurezza e convenienza degli approvvigionamenti europei ed italiani, facilitando anche gli scambi transfrontalieri e l’accesso della Ue alle riserve di idrocarburi del Medio Oriente e del Caspio. I lavori dell’Ecrb consentiranno di dar vita ad un vero e proprio mercato integrato dell’energia del Sud-est Europa, che, grazie all´applicazione dell´acquis communitaire, potrà contribuire a promuovere nuovi investimenti e alla stabilità sociale ed economica della regione Balcanica. L’ecrb sarà di supporto, per le tematiche energetiche, agli organi di Governo della regione Balcanica e dell´Unione europea, ed opererà come organo di coordinamento delle Autorità di regolazione del Sud-est Europa. L’ecrb sarà composto dai Presidenti di tutte le Autorità di regolazione dei Paesi firmatari del Trattato e da un Rappresentante della Commissione europea, il quale – assieme ai Regolatori della Ue (in particolare quelli dei Paesi limitrofi alla regione Balcanica, fra cui l´Italia) – interverrà per conto della Comunità europea durante i processi decisionali. Quanto al processo che ha portato all’odierna attivazione dell’Ecrb ed al ruolo avuto per esso dall’Autorità italiana, si ricorda che già nel 2002, a seguito di una richiesta della Commissione europea durante la fase di promozione del Trattato, fu costituito un “Gruppo di lavoro dei Regolatori del Sud-est Europa” (Wgseer) del quale il Presidente Ortis della Autorità italiana ha avuto la responsabilità della co-Presidenza, congiuntamente al Presidente Micheal Caramanis dell’Autorità greca Rae (Regulatory Authority for Energy). Il modello dell’Ecrb ( Energy Community Regulatory Board) rappresenta anche un utile riferimento nel dibattito in corso, a livello Ue, per un rafforzamento dell’armonizzazione e del coordinamento delle attività di regolazione interne alla stessa Unione europea. Il Trattato Di Atene - Il Trattato è stato firmato ad Atene il 25 ottobre 2005 (dai Governi dell’area e dalla Ue), per istituire la Comunità dell’energia del Sud-est Europa (See); si tratta del primo Trattato multilaterale che riguarda l’Europa sud-orientale. Il Trattato coinvolge: l’Unione europea, otto partners del Sud-est Europa (Albania, Bosnia-erzegovina, Bulgaria, Croazia, ex Repubblica iugoslava di Macedonia, Repubblica del Montenegro, Romania e Serbia) e la Missione delle Nazioni Unite in Kossovo (Unmik). Il Trattato riconosce ad Italia, Austria, Grecia, Slovenia e Ungheria, in virtù della loro localizzazione geografica, lo status particolare di Participants (“partecipanti politici”). Il processo che ha portato alla firma del Trattato di Atene è iniziato nel 2002 con la stesura (durante una riunione ministeriale), del Memorandum d’intesa (Memorandum of Understanding) per la creazione di un mercato unico dell’elettricità nell’area Balcanica. Nel dicembre 2003 è stato firmato un secondo Memorandum d’intesa, che conferma il primo e prevede, inoltre, l’estensione del “ processo di Atene” ai mercati del gas. L’area interessata dal Trattato è strategica anche per gli approvvigionamenti energetici della Ue, essendo un’area ponte verso i mercati e le riserve di idrocarburi del Medio Oriente e del Caspio. Le motivazioni che hanno portato alla firma del Trattato tengono conto anche della missione delle Autorità di regolazione - dei Paesi membri della nuova Comunità dell’energia del Sud-est Europa – tesa a definire un quadro normativo e regolatorio armonizzato, coerente con quello della Ue e necessario per dar vita a un mercato integrato dell’energia. .  
   
   
ENEL PERFEZIONA L´ACQUISTO DI 92 MW IDROELETTRICI IN BRASILE PER CIRCA 464 MILIONI DI REAL (PARI A CIRCA 168 MILIONI DI EURO)  
 
Roma, 12 ottobre 2006 – Enel Brasil Partecipagbes, controllata brasiliana di Enel Latin America, ha perfezionato a San Paolo l´acquisizione da Empresa de Electricidade Vale Paranapanema S. A. , da Rede Empresas de Energia Eléctrica Sa, dalle sue controllate Rede Power do Brasil Sa e Tocantins Energia Sa e da altri azionisti di minoranza, dell´intero capitale di 10 società del gruppo Rede che possiedono 20 impianti mini-idro con una capacità installata complessiva di circa 92 Mw. Il corrispettivo versato per l´acquisto delle 10 società è di circa 464 milioni di real, pari a circa 168 milioni di euro al cambio attuale. Enel si attende da tali asset un contributo annuo pari a circa 27 milioni di euro in termini di Ebitda nel 2007. Ii closing dell´operazione è avvenuto dopo l´approvazione dell´Aneel (l´Autorità brasiliana per l´energia elettrica). L´acquisto di un´ulteriore società, che possiede due impianti mini-idro con capacità installata di circa 6 Mw, previsto nell´accordo preliminare siglato lo scorso giugno, dovrebbe awenire entro marzo 2007, non appena saranno ultimati i lavori di revamping degli impianti attualmente in corso. Con questo accordo, Enel prosegue nella sua strategia globale di sviluppo delle fonti rinnovabili anche per cogliere le nuove opportunità che il protocollo di Kyoto offre a chi si impegna nel contenimento delle emissioni di gas effetto-serra, in particolare nei paesi emergenti ed entra nel promettente mercato dell´energia elettrica del Brasile, il maggiore per dimensioni e tassi di crescita del Sud America. Il Brasile dispone di una potenza installata complessiva di 92. 000 Mw (per il 75% idroelettrica) e ha da tempo awiato un processo di liberalizzazione e privatizzazione del settore. La forte crescita della domanda richiede nuova capacità di generazione per circa 5. 000 Mw all´anno, offrendo quindi buone opportunità di investimento. Il gruppo Rede è un operatore integrato nel settore della generazione, distribuzione e trading di energia elettrica in Brasile, che serve attualmente in tale Paese circa 3 milioni di clienti. Le 10 società oggetto dell´accordo operano in 3 stati del Brasile: 5 di esse dispongono di 9 impianti per 37,6 Mw nello Stato del Mato Grosso; 3 di esse sono titolari di concessioni per 8 impianti per 50,1 Mw nello Stato del Tocantins; le ultime 2 sono concessionarie di 3 impianti per 4,7 Mw nello Stato di San Paolo. Non sono ancora disponibili dati economico-finanziari relativi a tali società in conseguenza dell´unbundling degli asset di generazione da quelli di distribuzione del gruppo Rede effettuato nel mese di novembre 2005. Il Gruppo Enel è attivo in Centro e Sud America nella produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, proponendosi di cogliere tutte le opportunità di investimento nel settore, sviluppando ulteriormente la propria presenza in un continente che presenta una elevata crescita della domanda di energia. Ad oggi è presente in Costa Rica, Nicaragua, Ei Salvador, Guatemala, Panama e Cile, e insieme ai suoi partner dispone di partecipazioni per una capacità di generazione complessiva di circa 600 Mw. In Costa Rica Enel Latin America è titolare di partecipazioni in due impianti idroelettrici (30 Mw) e un campo eolico (24 Mw). In Nicaragua e in Ei Salvador il Gruppo Enel opera, col partner La Geo (che dispone di circa 100 Mw di capacità installata) nello sviluppo delle risorse geotermiche, un settore nel quale Enel vanta un´esperienza unica al mondo. In Guatemala Enel Latin America è proprietaria e gestisce tre impianti idroelettrici per una potenza complessiva di circa 75 Mw. In Cile Enel Latin America gestisce due impianti idroelettrici (87 Mw) e sta conducendo le esplorazioni per lo sviluppo delle promettenti risorse geotermiche di quel paese in partnership con I´enap (l´Ente cileno per gli idrocarburi). A Panama il Gruppo Enel ha di recente acquistato il 24,55% della società di generazione Ege Fortuna Sa che dispone di 300 Mw di capacità idroelettrica. .  
   
   
GAS: SANZIONI PER USO ILLECITO DELLE CAPACITÀ DI STOCCAGGIO NEGLI INVERNI 2004-2005 E 2005-2006  
 
 Milano, 12 dicembre 2006 - L’autorità per l’energia elettrica e il gas ha chiuso le istruttorie formali per uso improprio delle capacità di stoccaggio conferite negli anni termici 2004-2005 e 2005-2006, avviate con deliberazione n. 37/06 nei confronti di dieci società di vendita del gas naturale. In esito alle istruttorie l’Autorità ha irrogato sanzioni amministrative pecuniarie a cinque società: 90 milioni di euro ad Eni (45 milioni per ciascun anno termico); 20 milioni di euro ad Edison (10 milioni per anno); 24 milioni di euro ad Enel Trade (12 milioni per anno); 900. 000 euro a Sorgenia (per il solo anno termico 2005-2006); 370. 000 euro a Gas Natural Vendita Italia (per il solo anno termico 2004-2005). I provvedimenti sono pubblicati sul sito www. Autorita. Energia. It Queste cinque società sono state sanzionate per aver usato le proprie capacità di stoccaggio per finalità diverse da quelle per cui esse erano state conferite; infatti, l’uso illecito delle capacità conferite ha comportato prelievi da stoccaggio, nell’inverno 2004-2005 e nei mesi di novembre e dicembre 2005, superiori a quelli che, in ragione dell’effettivo andamento climatico, sarebbero stati necessari ed assegnati per servire i clienti finali con consumi inferiori a 200. 000 mc/anno (tra i quali è ricompresa l’utenza domestica). Per le restanti cinque società coinvolte nelle istruttorie (Gas Plus Italiana, Gaz de France, Hera Trading, Italtrading, Spigas) gli elementi acquisiti hanno evidenziato l’insussistenza dell’illecito. La tematica riguardante il corretto prelievo di gas dagli stoccaggi assume particolare importanza anche in rapporto alla sicurezza del sistema (specie nel periodo invernale), all’eventuale utilizzo dello stoccaggio strategico, alla promozione della concorrenza ed alla tutela dei consumatori. .  
   
   
SNAM RETE GAS ADERISCE AL NUOVO CODICE DI AUTODISCIPLINA  
 
San Donato Milanese, 12 dicembre 2006 – Snam Rete Gas comunica che il Consiglio di Amministrazione ha verificato ieri la coerenza dell’organizzazione di Snam Rete Gas rispetto alle indicazioni e raccomandazioni contenute nel Codice di Autodisciplina delle società quotate in borsa, nella versione emanata il 14 marzo scorso, e l’allineamento dei comportamenti di Snam Rete Gas alle sue norme. Ha quindi deliberato di aderire alla nuova versione di detto Codice disponendo che nel corso dei primi mesi del 2007 siano avviate le azioni necessarie per l’applicazione delle raccomandazioni del Codice che non trovano ancora riscontro in Snam Rete Gas. Di tali attività sarà data comunicazione nella relazione sulla corporate governance che sarà pubblicata in occasione dell’approvazione del bilancio 2006. Snam Rete Gas, che si è dotata fin dalla sua costituzione di un sistema di “governance” aziendale in linea con le best practices internazionali, ha aderito, con delibera del 27 luglio 2001, al “Codice di Autodisciplina” e successivamente ha recepito le modifiche ed integrazioni apportate al medesimo codice nel luglio 2002. .  
   
   
LOSAPPIO ATTACCA FORZA ITALIA SULLA QUESTIONE DEL RIGASSIFICATORE DI BRINDISI  
 
Bari, 12 dicembre 2006 - L’assessore all’Ecologia Michele Losappio attacca Forza Italia sulla questione del rigassificatore della Brindisi Lng. “Non c’è – dichiara Losappio - ormai alcun dubbio che Forza Italia, con l’autorevolezza del Responsabile per il Mezzogiorno e Coordinatore Pugliese On. Fitto e con il Sen. Vitali, stia caratterizzandosi come la più solerte sostenitrice delle ragioni della Brindisi Lng” Per Losappio “ancora ieri, in merito alla acclarata situazione di inquinamento della falda ed alle conseguenti e necessarie bonifiche che dovranno essere intraprese presumibilmente a lavori di colmata fermi, ha ritenuto opportuno esprimere nuovamente il proprio incondizionato si all’impianto di Brindisi” Continua l’assessore: “si tratta, in realtà, di una posizione isolata e minoritaria dentro lo steso schieramento della destra. In quello schieramento essa non trova il consenso di una personalità “storica” come l’attuale Sindaco della città e neanche quello dell’alleato Alleanza Nazionale che nell’Esecutivo Provinciale ha approvato alla unanimità un deliberato che dichiara il No all’impianto “perché l’attuale scelta contrasta con il tipo di sviluppo che si vuole dare alla città ed in particolare al porto. Perché, dunque, Fitto e Vitali continuano ad immolarsi per la Brindisi Lng?” .  
   
   
ENERGIA: RAGGIUNTO ACCORDO PER POTENZIAMENTO LINEA "FOGGIA-BENEVENTO"  
 
Napoli, 12 dicembre 2006 - La Regione Campania, le Province di Benevento ed Avellino, 10 comuni dell´area e la Terna, società responsabile dello sviluppo delle infrastrutture elettriche sul territorio nazionale, hanno sottoscritto un accordo a Benevento per il potenziamento della linea a 380 kV "Foggia-benevento", uno degli interventi più importanti per lo sviluppo della rete elettrica in Campania. Con l´intesa siglata oggi viene condivisa, in via preliminare, la cosiddetta "fascia di fattibilità dell´opera", ovvero il territorio sul quale la linea sarà realizzata:una tappa propedeutica fondamentale all´avvio dell´iter autorizzativo, previsto nelle prossime settimane. Il potenziamento della linea "Foggia-benevento" è uno degli interventi strategici previsti per rendere il sistema elettrico regionale e nazionale più sicuro, moderno ed efficiente. Grazie a questa importante opera si avrà una maggiore capacità di generazione di energia per soddisfare il crescente fabbisogno di imprese e famiglie, verrà rafforzata la rete elettrica per ridurre al minimo le dispersioni, lo spreco e le interruzioni e ci sarà più sicurezza e qualità del servizio, il tutto con una produzione di energia in buona parte ottenuta da fonti rinnovabili, con enorme beneficio per l´ambiente. L´intesa rappresenta una tappa fondamentale nell´ambito delle attività di concertazione che precedono l´avvio del percorso di autorizzazione dell´opera ed è stata raggiunta attraverso la Vas (Valutazione Ambientale Strategica): si tratta di una innovativa procedura di concertazione con le istituzioni e gli enti locali che la Regione Campania e Terna hanno adottato con successo fin dal 2004. Grazie a questo nuovo approccio, tutte le tematiche relative alla localizzazione e alla progettazione degli interventi di sviluppo sono condivise tra i vari soggetti coinvolti con l´obiettivo di individuare la soluzione migliore per la salvaguardia dell´ambiente e della salute dei cittadini. .  
   
   
ARRIVANO LE GRADUATORIE PER IL BANDO DEL FOTOVOLTAICO SOLARE PER LE IMPRESE PUGLIESI  
 
Bari, 12 dicembre 2006 - L’assessorato allo Sviluppo economico – settore artigianato, piccole e medie imprese e internazionalizzazione, ha approvato il 6 dicembre con determina del dirigente, la graduatoria del bando per l’installazione nelle imprese di impianti fotovoltaici solari. Il bando era stato pubblicato il 31 agosto scorso, con 45 giorni a disposizione per presentare le domande. Dopo soli tre mesi sono arrivate presso gli uffici 650 domande, di cui 148 ammesse, 458 in graduatoria e 50 escluse. La Regione ha stanziato per il bando 4,5 milioni di euro. L’importo totale delle domande è stato pari a circa 30 milioni di euro, mentre il contributo massimo ammesso per ciascuna richiesta, con il sistema cosiddetto “de minimis”, è pari al massimo a 100. 000 euro. Per la prima volta, al bando hanno potuto partecipare anche le imprese agricole. Con l’approvazione del bando del fotovoltaico solare per le imprese, istruito in soli tre mesi, con lo sblocco degli investimenti per la centrale solare di Brindisi e con i prossimi bandi in uscita, la Puglia si pone così all’avanguardia del settore, finora tralasciato. .  
   
   
SEMPRE PIU’ GIOVANI TRA LE VOCI ANONIME DEL DISAGIO SOMMERSO  
 
Milano, 12 dicembre 2006 - La creazione di un “osservatorio sulle criticità sociali” unitamente ad una mappa del disagio sommerso sono gli argomenti principali della conferenza stampa organizzata da A. R. A. S. – gli angeli restano in ascolto, un’associazione di volontariato che mette a disposizione di chi ne ha la necessità, le proprie linee telefoniche. Ad un anno dalla sua fondazione, A. R. A. S è in grado di analizzare e affrontare i disagi di una fascia di popolazione molto più ampia di quanto si possa pensare. Il disagio sommerso non è solo appannaggio degli anziani ma colpisce, con motivazioni e problematiche differenti tra loro, anche le fasce più giovani, una nuova emergenza sollevata proprio da A. R. A. S. Attraverso i propri esperti oppure indirizzando l’utente verso l’ente o l’associazione in grado di far fronte alla propria richiesta, A. R. A. S ha dato vita ad una rete di associazioni, un consorzio del terzo settore capace di interagire tra i singoli componenti, dando la giusta risposta al bisogno sollevato e indirizzando la propria opera verso una specializzazione d’intervento rispetto alle problematiche sollevate. Tutti i dati relativi alle criticità sociali, ma anche storie vere di emarginazione, solitudine, disagio fisico e psichico, verranno raccontati e analizzati nell’incontro organizzato per la stampa giovedì 14 dicembre, presso il Jolly Touring di via Tarchetti 2. .  
   
   
LA PROVINCIA DI VITERBO IN DIFESA DELL´HABITAT DEI MONTI VULSINI  
 
 Viterbo, 11 dicembre 2006 - Ripristinare le condizioni per il miglior sviluppo delle popolazioni di anfibi nei Monti Vulsini e salvaguardare il patrimonio artistico e ambientale. “É un compito che cerchiamo di portare avanti con il massimo dell’impegno – ricorda l’assessore all’Ambiente della Provincia di Viterbo Tolmino Piazzai. L’iniziativa “Tutela e gestione degli ecosistemi naturali” riguarda interventi per un totale di 180mila euro da realizzare nel sito di importanza comunitaria “Monti Vulsini”, nei comuni di Montefiascone, Bolsena e Bagnoregio. Il progetto prevede la realizzazione di interventi di importanza prioritaria per la gestione razionale delle risorse idriche e per la salvaguardia degli ecosistemi acquatici necessari alla conservazione degli anfibi. Verranno ripristinate e restaurate le pozzanghere e i fontanili che ricadono nel territorio di Bolsena e Montefiascone. Tutti gli interventi sono stati progettati tenendo conto dei vincoli di tutela ambientale. Nella zona sono infatti presenti due specie di particolare interesse – il Tritone crestato italiano e la Salamandrina dagli occhiali – che utilizzano come luoghi di riproduzione le raccolte d’acqua seminaturali. Questi ambienti, indispensabili per le due specie, nell’ultimo periodo versano in stato d’abbandono, mettendo così a rischio la sopravvivenza degli anfibi. “Il progetto – dice ancora Piazzai – ha quindi l’obiettivo di recuperare queste raccolte d’acqua seminaturali e artificiali (come pozze e fontanili) e di ripristinarne la funzionalità, con riferimento prioritario alla conservazione e gestione delle specie di anfibi di interesse comunitario. In questo senso assume particolare importanza lo scavo di piccole pozzanghere, a valle di ogni fontanile, che possano raccogliere le acque di fuoriuscita, realizzando un ulteriore habitat idoneo alla presenza della specie”. .  
   
   
LA STRATEGIA REGIONALE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE. UN CONVEGNO IL 13 DICEMBRE IN REGIONE  
 
Ancona, 12 dicembre 2006 - Nel luglio scorso la Regione Marche ha predisposto la Strategia regionale d``azione ambientale per lo sviluppo sostenibile - Strass 2005-2010. Un documento per promuovere il nuovo approccio trasversale delle politiche ambientali (affermato nei documenti firmati in sede internazionale ed europea) che consentira` la revisione delle politiche economico-territoriali in chiave sostenibile. La presentazione dei contenuti e delle valutazioni emerse in sede di Iv Commissione consiliare sulla Strategia regionale sara` al centro del convegno che si terra` mercoledi` 13 dicembre, ad Ancona, presso la sede regionale (Sala Raffaello). La Strass e` un documento che fornisce lo schema degli obiettivi, delle azioni e degli strumenti che i piani settoriali di sviluppo regionale dovrebbero far proprio al fine d´integrare la componente ambientale sin dalle fasi di elaborazione. Con la Strategia si individuano quelle azioni che, messe in campo oggi, permettono di evitare costi ambientali e sociali che dovremmo sopportare domani. La strategia non va vissuta come un freno allo sviluppo: gli obiettivi individuati rappresentano, anzi, nuove opportunita` per rilanciare la competitivita` delle imprese e per innescare nuova e buona occupazione. Un ´immediata opportunita` finanziaria per lo sviluppo sostenibile e la tutela dell´ambiente vengono offerti dalla programmazione europea 2007-2013, le cui risorse verranno attivate a partire dal prossimo anno. Il programma dei lavori, dopo l´introduzione da parte dell´assessore regionale all´Ambiente, Marco Amagliani, prosegue con l´intervento del vice capo di Gabinetto del Ministero dell´Ambiente, Gaetano Benedetto che illustrera` gli impegni per lo sviluppo sostenibile nelle strategie internazionali e comunitarie. Quindi la presentazione della Strass da parte di Antonio Minetti, Katiuscia Grassi e Cinzia Colangelo. Ad illustrare le valutazioni della Iv Commissione regionale, la presidente Rosalba Ortenzi e i consiglieri regionali Mirco Ricci e Leonardo Lippi. La giornata seminariale prosegue nel pomeriggio presso il Rettorato dell´Universita` Politecnica delle Marche per la presentazione dell´ultimo libro di Paolo Degli Espinosa, ´Italia 2020. Energia E Ambiente Dopo Kyoto´, sulle scelte energetiche che il nostro paese dovrebbe percorrere per uscire dalla forte dipendenza da una risorsa in esaurimento e concentrata in aree ´geopoliticamente instabili´ e per contrastare la rottura degli equilibri climatici mondiali. Alla presentazione saranno presenti il Rettore Marco Pacetti e l´Assessore all´Ambiente Marco Amagliani. Programma: Mattino - L´appuntamento e` presso la Regione Marche (Sala Raffaello, Via Gentile da Fabriano n. 9) 9. 15 - 9. 30 Registrazione partecipanti; 9. 30 - 9. 45 Introduzione - Ambiente e Sviluppo: le prospettive per la Regione Marche Marco Amagliani - Assessore all´Ambiente Regione Marche; 9. 45 - 10. 15 Lo sviluppo sostenibile negli impegni e nelle strategie internazionali e comunitarie Gaetano Benedetto - Vice Capo di Gabinetto del Ministero dell´Ambiente; 10. 15 - 11. 00 Il ruolo della Strategia nella programmazione regionale e nell´utilizzo dei fondi Ue 2007-2013, Antonio Minetti - Dirigente Servizio Ambiente e Difesa del Suolo, Katiuscia Grassi - Servizio Ambiente e Difesa del Suolo, Cinzia Colangelo - Servizio Ambiente e Difesa del Suolo; 11. 00 - 11. 15 Indicatori ambientali: monitoraggio e copertura territoriale Gisberto Paoloni - Direttore Generale Arpam; 12. 30 - 13. 30 Dibattito sulla Strategia; Buffet a base di prodotti tipici e biologici. Servizio con stoviglie biodegradabili; Pomeriggio - L´appuntamento e` presso il Rettorato dell´Universita` Politecnica delle Marche (Ancona, piazza Roma n. 22). Ore 16. 00 Le opportunita` del Vii Programma Quadro di Ricerca in tema di risparmio energetico e fonti rinnovabili Iacopo De Angelis - Apre Associazione per la ricerca europea; Il ruolo della Ricerca nelle Marche Marco Pacetti - Rettore Universita` Politecnica delle Marche; Conclusioni Marco Amagliani - Assessore all´Ambiente Regione Marche. .  
   
   
INTERNAZIONALIZZAZIONE, PRESIDENTE BURLANDO INCONTRA IL MINISTRO BRASILIANO, TARSO GENRO IL MINISTRO BRASILIANO HA CHIESTO AIUTO ALLA LIGURIA PER COSTRUIRE IN AMAZZONIA UN ACQUARIO FLUVIALE  
 
Genova, 12 dicembre 2006 - "Sono stato invitato a Brasilia il 1° gennaio 2007 per l´insediamento del secondo governo Lula, non so ancora se potrò andare, comunque penso potrà essere un´occasione per avviare una seria collaborazione commerciale ed economica con il Brasile, tenendo conto che l´attuale Giunta concluderà la sua legislatura nella primavera nel 2010, così come il Governo Lula in Brasile concluderà il suo mandato più o meno in contemporanea alla fine dello stesso anno". Lo ha detto questa mattina il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando nel corso della presentazione della visita ufficiale di Tarso Genro a Genova in occasione del convegno internazionale previsto oggi a Palazzo Tursi sul socialismo. Eletto per la seconda volta ministro del Governo Lula, dopo essere stato per due mandati sindaco di Porto Alegre, proprio durante il G8 di Genova, personaggio carismatico esponente di spicco del Pt, il partito dei lavoratori brasiliano, e molto vicino alla sinistra europea e italiana, Tarso Genro è molto vicino affettivamente e politicamente al presidente della Regione Liguria, come ha sottolineato lo stesso Claudio Burlando. "Il nostro partito - ha detto Tarso Genro - guarda con attenzione e interesse alla coalizione di centrosinistra che sostiene il Governo Prodi, si tratta per noi di un esempio molto importante, anche perché ancora oggi gran parte della società brasiliana vive ai margini della legge e dei diritti e l´avanzamento del presidente Lula va in una direzione inclusiva nei confronti dei giovani e di tutti gli emarginati". "Per far questo - ha detto ancora Genro vogliamo partire dal diritto all´alimentazione e da quello all´istruzione, per questo abbiamo deciso di dare un assegno alle famiglie povere di circa 80 dollari al mese affinché mandino i propri figli a scuola". Le relazioni con altri paesi tra cui l´Italia e anche la Liguria rientrano secondo Tarso Genro all´interno di un quadro di sviluppo della cooperazione internazionale. "Per questo - ha ribadito il ministro brasiliano - vogliamo approfittare della relazione personale che ci lega al presidente della Regione, Burlando al quale abbiamo chiesto aiuto per realizzare un piccolo acquario fluviale in Amazzonia, una regione molto povera del Brasile". "Settori trainanti per l´economia brasiliana - ha ricordato il presidente Burlando - sono le infrastrutture, l´Università, l´energia su cui c´è la volontà di investire contando proprio sull´aiuto dell´Europa e anche dell´Italia, visti i rapporti che ci legano da anni". "Dopo anni di dittatura - ha concluso Genro - oggi in America Latina c´è un´opzione nuova, la possibilità di costruire una democrazia e di ridurre le disuguaglianze sociali attraverso la presenza di istituzioni solidali". .  
   
   
LINGUA STRANIERA, DISCIPLINA UMANISTICA O STRUMENTO DI SCAMBIO?  
 
 Roma, 12 dicembre 2006 – Il Goethe-institut, Istituto culturale della Repubblica federale di Germania, presente in Italia attraverso sette sedi dirette e più di 40 associazioni e istituti culturali italo-tedeschi (Acit-icit) su tutto il territorio nazionale, comunica i dati relativi alla propria offerta di formazione per la lingua tedesca nei quattro istituti principali di Milano, Napoli, Roma e Torino nei primi tre trimestri del 2006. La divulgazione dei dati avviene contestualmente alla pubblicazione dei risultati finali del Progetto Letitfly (Learning Education and Training in the Foreign Languages in Italy) promosso dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale con l’obiettivo di esaminare e comprendere i fabbisogni di formazione linguistica in Italia a fini professionalizzanti. Dall’indagine Eurobarometro 2006 emerge che il tedesco è la lingua madre del 24% dei cittadini europei ed è parlato come seconda lingua dall’8% della popolazione Ue. La percentuale totale delle persone che parlano tedesco in Europa è del 32%, dato che posiziona la lingua tedesca al secondo posto tra le lingue più diffuse nella Comunità Europea dopo l’inglese (47%). Negli ordinamenti scolastici, è studiato dal 18% degli alunni. Il 26% della popolazione europea ritiene che il tedesco sia una delle lingue più utili da imparare (inglese 69% - francese 37%). I dati diffusi dal Goethe-institut e relativi alle iscrizioni nei primi tre trimestri del 2006 mettono in evidenza un incremento del 4,85% del numero degli iscritti presso i quattro istituti principali di Milano, Napoli, Roma e Torino rispetto allo stesso periodo del 2005. “L’incremento del numero degli iscritti – commenta Wolfgang Seuboth, direttore Italia dei corsi di tedesco del Goethe-institut – conferma l’interesse crescente per la lingua tedesca in Italia. Tre sono le motivazioni principali che inducono a scegliere un corso di tedesco del Goethe-institut: studio (15,74% ) – lavoro (14,95%) – hobby (13,43%). Una riprova del fatto che oggi il tedesco è una scelta culturale e per il lavoro insieme”. Relativamente alla fascia di età, il 35,12% degli iscritti ha un’età compresa tra i 25 e i 35 anni. La gran parte degli studenti (57,72%) è donna. Milano è la città con il maggior numero di iscritti (1. 401) seguita da Roma (1. 070), con un totale ore di formazione erogate rispettivamente di 8. 149 e 6. 377. 262 sono stati i corsi avviati a Milano vs i 119 di Roma.
Primi tre trimestri 2006: dati a confronto Milano Napoli Roma Torino
N. Iscritti 1. 401 393 1. 070 594
N. Corsi 262 44 119 107
N. Ore erogate 8. 149 2. 937 6. 377 4. 180
N. Esaminandi 332 50 121 91
Il Progetto Letitfly del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale si è sviluppato intorno a tre principali macro-aree: la domanda di formazione linguistica della popolazione Ue in generale; la domanda di formazione linguistica delle imprese italiane; l’offerta di formazione linguistica in Italia. L’indagine sulla domanda di formazione linguistica della popolazione - Su un campione di 2. 503 persone residenti in Italia, il 66,2% dichiara di conoscere almeno una lingua straniera. Al primo posto si trova l’inglese (con il 45,4%), seguito dal francese (35,5%), dal tedesco (7%), dallo spagnolo (5,6%) e dall’italiano (1,5%). Per quanto riguarda il numero di lingue conosciute, il 42,1% della popolazione afferma di conoscere una lingua oltre a quella madre, il 18,9% due, il 4,2% tre e lo 0,9% almeno quattro. Per chi dichiara di conoscere più di una lingua straniera, la prima è spesso l’inglese (53,5%) mentre la seconda è equamente distribuita tra inglese e francese (39,5%) seguiti da tedesco e spagnolo (10% e 9%). L’utilizzo delle lingue straniere appare basso. Tra coloro che conoscono almeno una lingua, il 25,7% dichiara di non aver avuto modo di utilizzarla nell’ultimo anno, la stessa percentuale l’ha usata solo occasionalmente, il 23,1% raramente. Riguardo alle occasioni di utilizzo delle lingue, al primo posto, con il 59,6%, ci sono le vacanze all’estero. Ll 38,9% degli intervistati indica l’interazione con familiari, amici e conoscenti, il 31,1% il lavoro, il 30,9% la lettura di libri e quotidiani. Sono maggiormente intenzionati a migliorare le proprie competenze coloro che hanno un livello di conoscenza linguistica più alto. Il 51% di coloro che pensano di migliorare la propria conoscenza di una lingua straniera pensa di ricorrere ad un corso di formazione presso una scuola pubblica o privata, il 22,5% utilizzerà le vacanze all’estero, il 18,1% lo farà da autodidatta. L’indagine sulla domanda di formazione linguistica delle imprese italiane - Su un campione di 1. 616 unità rappresentative della realtà produttiva nazionale, il 76% degli intervistati dichiara di essere d’accordo con la necessità di avere, all’interno della propria impresa, personale con competenze linguistiche. Il 51% ritiene che, se non si utilizzano le lingue, non è affatto necessario organizzare corsi di formazione sulle lingue. L’inglese viene considerata la lingua più utile. Gli intervistati, imprenditori o dirigenti aziendali, sono di questa opinione nel 99,4% dei casi. Seguono a distanza il tedesco (28,3%), il francese (27,7%) e lo spagnolo (19,7%). Riguardo al fabbisogno concreto di lingue straniere nelle imprese, ben il 24,6% del campione dichiara che all’interno dei rispettivi contesti aziendali non sussiste alcun fabbisogno linguistico. La presenza di personale con competenze linguistiche è considerata utile dalla maggioranza delle imprese (90%). Trasferita la stessa valutazione alla propria organizzazione, solo il 52,2% di imprese ritiene utile disporre di personale con conoscenze linguistiche, mentre il 19,4% del campione valuta questa tipologia di risorse umane per niente utile. Solo il 4,6% delle imprese fa formazione linguistica. L’indagine sull’offerta di formazione linguistica in Italia - Su un campione di 4. 931 strutture, a cui è stato inviato un questionario strutturato, riferito al triennio 2003-2005 – 1. 033 hanno realizzato corsi o moduli di formazione. Di queste, 807 hanno effettuato almeno un corso di formazione linguistica e 520 almeno un modulo di lingua nell’ambito di corsi di formazione. Quattro sono le macrotipologie di offerta: formazione professionale (44,9%) istruzione pubblica (18,5%), scuole di lingua private (21,3%), terzo settore e altre strutture pubbliche (15,3%). .
 
   
   
SCUOLA E RELIGIONE: DOMANI FIORONI, POUPARD, DI SEGNI E AL SAGHIR PRESENTANO LA BIBBIA MULTIMEDIALE PER LE SCUOLE  
 
Roma, 12 dicembre 2006 Oggi al Ministero della Pubblica Istruzione - V. Le Trastevere 76/a, nella Sala della Comunicazione, si riunisce per la prima volta il Comitato scientifico per l´integrazione degli alunni stranieri e l´educazione interculturale. Dopo l´insediamento, come primo atto concreto dei percorsi sperimentali che possano aiutare il dialogo nelle scuole tra culture e religioni diverse, alle ore 10,30, il Ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni, il Cardinale Paul Poupard Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, il Rabbino Capo di Roma Riccardo Di Segni e Osama Al Saghir Presidente dei Giovani Musulmani in Italia, presenteranno il progetto educativo "Bibbia Educational". L´obiettivo è quello di fornire agli insegnanti e agli studenti uno strumento moderno e interattivo che permetta di creare percorsi didattici interreligiosi e multidisciplinari tra le religioni Cristiana, Ebraica e Islamica. Parteciperanno Ettore Bernabei, Carlo Fuscagni, e Pasquale Troia. .  
   
   
RICERCA "IL VELO E L´OMBELICO”: PER I RAGAZZI DEL FVG IL VELO E´´ OPPRESSIONE  
 
Trieste, 12 dicembre 2006 - Il velo, anche quello che lascia scoperto il volto, è segno d´oppressione della donna. Lo afferma l´81 per cento degli studenti delle scuole superiori del Friuli Venezia Giulia intervistati per la ricerca "Il velo e l´ombelico. Giovani, stereotipi di genere e differenze culturali in Friuli Venezia Giulia", realizzata in seguito ad una convenzione tra la Regione e il dipartimento di Sociologia dell´Università di Padova, con la collaborazione dell´istituto Jacques Maritain di Trieste. I risultati dell´indagine (è stata effettuata a campione nelle diverse tipologie di istituto scolastico su 728 ragazzi, pari al 10,3 per cento della popolazione scolastica di riferimento che è di 7. 038 studenti) sono stati presentati oggi a Trieste dall´assessore regionale alla Cultura, Istruzione, Migranti e Pace, Roberto Antonaz, e dal direttore scientifico del progetto, Gustavo Guizzardi, nel corso di un incontro al Circolo della Stampa coordinato dal presidente del Maritain Francesco Russo. "La storia dell´uomo e delle civiltà è fatta di flussi migratori ed in questa fase della migrazione umana la conoscenza è lo strumento principale per favorire l´integrazione interetnica ed evitare fenomeni di esclusione, razzismo, xenofobia, ma anche tutti gli stereotipi connessi a questi fenomeni". Se ne è dichiarato convinto Antonaz, che ha ricordato lo spazio dedicato alla reciproca conoscenza nella legge regionale sull´immigrazione varata lo scorso anno, un documento che ha inteso favorire nei cittadini, ed in particolare nei giovani ("la fascia di società più sensibile e aperta ai mutamenti") la conoscenza delle altre culture e, per quanto riguarda gli immigrati, della nostra cultura e dei nostri retaggi. "Siamo una regione in cui il fenomeno dell´immigrazione non ha prodotto gravi traumi - ha proseguito Antonaz - e questo perché il travaglio dell´andare è un pezzo del nostro dna. Non esiste una famiglia che, in un´epoca in cui questa era una regione poverissima, non abbia avuto un parente andato lontano nel tentativo di migliorare la propria esistenza". Secondo l´assessore si tratta di un percorso importante, esportabile, e di cui fa parte ora anche questo lavoro (ne hanno commentato gli esiti il preside del Liceo scientifico Guglielmo Oberdan di Trieste, Franco Codega, Khaled Fouad Allam, del dipartimento di Scienze Politiche dell´Università di Trieste, e il deputato Franca Bimbi, docente presso il dipartimento di Sociologia dell´ateneo di Padova) che ha messo in luce alcuni chiari sistemi di identificazione per quanto concerne l´atteggiamento di questa fascia della popolazione regionale verso la religione, l´orientamento politico, le relazioni interpersonali. Di politica, ad esempio, i ragazzi si occupano poco (48,5 per cento) o mai (16,6 per cento), mentre solo un giovane su tre ne segue il dibattito. Nel 74 per cento dei casi l´identificazione con uno schieramento politico è scarso (35,1 per cento) o assente (39,5 per cento). Decisamente più alta risulta l´identificazione con lo Stato (75,9 per cento), anche qui divisa tra chi esprime un forte legame (37,7 per cento) e chi sceglie un atteggiamento più sfumato (38,2 per cento). Al Friuli Venezia Giulia sente di appartenere con forza il 62,9 per cento degli intervistati ed è consistente il legame con la famiglia d´origine per il 71,4 per cento. Considerato il ridotto numero di giovani immigrati in regione, la percentuale di studenti che dichiara di frequentare coetanei stranieri è alta e, ad esempio, quasi un giovane su 5 dichiara di essere amico di un sudamericano, uno su 6 lo è di un ragazzo dell´ex Jugoslavia, uno su 12 di un ragazzo sloveno, uno su 10 di un albanese. Qualora se ne presenti l´occasione il 66 per cento dei giovani intervistati si è dichiarato disposto a far amicizia con un coetaneo straniero e, in caso di relazione sentimentale, il 77 per cento si aspetta quanto si aspetterebbe da un fidanzato/a italiano. Peraltro il 60 per cento degli intervistati ritiene che le usanze degli immigrati rappresentino una minaccia per la cultura e gli stili di vita italiani e sembrano orientati verso un modello culturale "assimilazionista". Il 57 per cento degli intervistati pensa infatti che gli immigrati debbano adottare il modo di vivere degli italiani e il 56 per cento ritiene che la scuola italiana debba insegnare i valori dell´Occidente. Allo stesso tempo, il 76 per cento non ritiene opportuno che i giovani italiani si avvicinino allo stile di vita ed alle usanze degli immigrati. Contestualmente, il 57 per cento è a sfavore della concessione del diritto di voto agli immigrati e il 58 per cento approva l´obbligo di corsi d´italiano per stranieri. Interessante anche l´atteggiamento dei ragazzi nei confronti del crocifisso a scuola: il 33 per cento degli intervistati è dell´idea di abolirlo ma la proposta proviene sia da coloro che si definiscono atei o non credenti (il 24,4 per cento del totale e di essi il 70 per cento è per l´abolizione) che da studenti di affermata appartenenza cattolica in nome di una religione "pura". Anche sul fronte della non abolizione il tema è complesso. A favore della non abolizione sono il 49,2 per cento degli intervistati cui si aggiunge un 17,5 per cento di meno decisi. Per il 12 per cento degli intervistati inoltre il crocifisso rappresenta un´identità non religiosa ma culturale e quindi da difendere dalla minaccia delle altre culture. .  
   
   
BOLZANO: PROFICUO INCONTRO DELLA VICEPRESIDENTE GNECCHI CON UN DIRIGENTE SCOLASTICO CINESE  
 
Bolzano. 12 dicembre 2006 - La vicepresidente della Provincia, Luisa Gnecchi, ha incontrato il 5 dicembre il dirigente scolastico Jia Tao della città industriale cinese di Xuzhou (7 milioni di abitanti), provincia di Jiangsu (74 milioni di abitanti), con il quale sono stati toccati alcuni temi di comune interesse ed avviato un colloquio che, in futuro, potrebbe portare ad uno scambio di studenti e di esperienze tra l’Alto Adige e la Regione cinese dello Jiangsu. Il dirigente scolastico Jia Tao, della provincia cinese dello Jiangsu, si trova in Italia insieme ad una folta delegazione nell’ambito di un progetto di cooperazione tra le scuole denominato “Il Milione”, avviato come scuola capofila dal Convitto “Foscarini” di Venezia nel 2004. Al progetto iniziale si sono affiancati alcuni sottoprogetti regionali ed è seguito un apposito accordo tra il Ministero della pubblica istruzione ed il Ministero dell’Educazione Cinese con la costituzione di una vera e propria rete di scuole di riferimento. In questi giorni i componenti della delegazione cinese si trovano in visita nelle province del Veneto, del Friuli Venezia Giulia e del Trentino Alto Adige allo scopo di conoscere le varie realtà scolastiche locali e di valutare la possibilità di avviare uno scambio di studenti e di esperienze scolastico – didattiche con le scuole italiane. Per quanto riguarda l’Alto Adige la scuola di riferimento è l’Istituto Tecnico Industriale "Galileo Galilei" di Bolzano con il dirigente scolastico professor Calogero Arcieri. Già oggi una trentina di studenti cinesi sta svolgendo un periodo di studio a Cividale del Friuli ed alcuni studenti italiani stanno svolgendo un’analoga esperienza in Cina. Il dirigente scolastico, Jia Tao, ingegnere meccanico, è preside di un Istituto tecnico superiore e professionale nella città di Xuzhou, e le dimensioni dell’istituto danno l’idea degli ordini di grandezza con i quali ci si confronta quando si ha a che fare con la Cina. La scuola è frequentata da 9200 studenti, vi sono oltre 450 insegnanti e 120 laboratori. Vi sono cinque indirizzi di studio articolati su cinque anni (3 + 2): informatica, elettrotecnica, meccanica, un corso base nel campo della matematica ed un corso di formazione professionale nel settore meccanico. La città di Xuzhou ha 7 milioni di abitanti ed è particolarmente sviluppata nei settori industriali dell’acciaio e della meccanica. La provincia dello Jiangsu conta oltre 74 milioni di abitanti ed è una delle più sviluppate della Cina sia sotto il profilo economico che dell’istruzione con oltre 120 sedi universitarie. Nel capoluogo della provincia dello Jiangsu, Nanjing (Nanchino) vi sono già alcuni insediamenti produttivi della Fiat, dell’Iveco e della Danieli. Il preside Tao ha espresso il proprio interesse per l’avvio di uno scambio di studenti e di docenti anche per un periodo piuttosto lungo di tre anni. "L’interesse della Cina nei confronti dell’Italia", ha dichiarato "è molto forte sia per la grande tradizione e cultura dell´Italia che per lo scambio di know-how ed esperienze nel campo scolastico e della produzione". Secondo il preside Arcieri vi potrebbe essere interesse ad uno scambio anche a livello di neodiplomati o neoassunti da parte di aziende locali per creare una rete di rapporti e di contatti con il mondo produttivo cinese. La vicepresidente della Provincia, Luisa Gnecchi, ha espresso il proprio interesse riguardo all’incontro ed ai possibili sviluppi che ne potranno derivare: “Riteniamo importante che le nostre scuole e i nostri giovani si aprano verso il mondo. La Cina è ormai considerato da tutti il Paese emergente e quindi siamo contenti di favorire scambi di questo tipo anche se sono ovviamente impegnativi. Abbiamo constatato che vi sono numerosi ragazzi e ragazze in questa provincia che hanno voglia di conoscere la Cina e di imparare la lingua. Ora dovremo verificare se ci sono famiglie che hanno la possibilità di ospitare uno studente cinese e di approfittare di questa opportunità per avvicinarsi ad una cultura così diversa dalla nostra. In questi giorni mostreremo al nostro ospite alcune delle nostre strutture scolastiche e vedremo se sarà possibile dare avvio ad uno scambio di studenti e di docenti con la provincia dello Jiangsu”. Per inciso l´interprete, Cheng Xaopong, che ha consentito di colloquiare con l´ospite cinese, studia a Bolzano dal marzo del 2005 e frequenta la terza classe di ragioneria nel capoluogo. .  
   
   
L´ASSESSORE MANZINI SCRIVE AL MINISTRO FIORONI: "GRAVE LA SITUAZIONE FINANZIARIA DELLE SCUOLE DELL´EMILIA-ROMAGNA. OCCORRE RIVEDERE I CRITERI DI RIPARTO DELLE RISORSE".  
 
 Bologna, 11 dicembre 2006 - L´assessore regionale alla Scuola, Paola Manzini, ha inviato una lettera al ministro Fioroni per segnalare la grave situazione finanziaria in cui versano le istituzioni scolastiche dell´Emilia-romagna e chiedere la revisione dei criteri di riparto di personale e risorse finanziarie. L´emergenza è rappresentata dal pagamento delle supplenze brevi e saltuarie, che costituiscono un credito nei confronti del Ministero di circa 50 milioni di euro. "Una situazione - scrive l´assessore Manzini - che deriva in primo luogo dai criteri di riparto delle risorse statali agli Uffici Scolastici Regionali, criteri che non hanno mai tenuto conto dei reali fabbisogni del territorio". "Da tempo l´Ufficio scolastico regionale per l´Emilia-romagna e la Regione stessa hanno fatto presente al Ministero l´inadeguatezza dei criteri di riparto per il personale e per le risorse finanziarie, che non danno sufficiente peso all´andamento annuale delle iscrizioni - continua nella lettera l´assessore - Il Ministero deve prendere atto che nella nostra regione, da diversi anni, è in atto un´inversione di tendenza del flusso demografico, oltre alla più alta presenza di alunni stranieri, con conseguente costante crescita di iscritti, circa 10 mila unità in più all´anno. Ogni anno, quindi, aumenta il numero delle classi, aumentano le esigenze di organico, aumenta il livello di spesa per le sostituzioni". "Per l´anno 2007 la Finanziaria prevede l´erogazione diretta delle risorse dal Ministero alle scuole - aggiunge - Non sapendo in base a quali criteri avverrà tale erogazione, posso solo auspicare che sia possibile intervenire con acconti, e che per la relativa quantificazione si tenga conto anche della spesa reale sostenuta nel 2006. Ciò consentirebbe - conclude l´assessore Manzini - da un lato di ´dare respiro´ alle scuole, dall´altro darebbe il tempo necessario alla revisione dei criteri di riparto nel senso suddetto, in base ai quali procedere alle assegnazioni alle scuole a saldo". .