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Notiziario Marketpress di Lunedì 01 Ottobre 2007
PARLAMENTO EUROPEO, BIRMANIA: LIBERARE AUNG SAN SUU KYI E I PRIGIONIERI POLITICI  
 
Bruxelles, 1 ottobre 2007 - Il Parlamento europeo plaude alla coraggiosa azione dei monaci birmani, condanna la repressione delle manifestazioni e chiede il rilascio del Premio Sacharov 1990 Aung San Suu Kyi e degli altri prigionieri politici. Esprimendo orrore per l´uccisione di manifestanti pacifici, auspica la fine del regime repressivo e il ripristino della democrazia sotto l´egida dell´Onu. Criticando il veto cinese e russo all´Onu, sollecita l´Ue a definire sanzioni economiche mirate e a sostenere i movimenti democratici. Con 563 voti favorevoli, 3 contrari e 4 astensioni, il Parlamento ha adottato una risoluzione sostenuta da tutti i gruppi (eccetto Ind/dem e Its) che plaude «alla coraggiosa azione dei monaci birmani e di decine di migliaia di altri manifestanti pacifici contro il regime antidemocratico e repressivo al potere nel Myanmar» e condanna fermamente «la risposta brutale delle autorità birmane». Ribadisce quindi la richiesta di rilasciare immediatamente la signora Aung San Suu Kyi - già vincitrice del Premio Sacharov per la libertà di pensiero attribuitole dal Parlamento nel 1990 - e di accordarle la piena libertà di movimento e di espressione. Il Parlamento, inoltre, «esprime orrore per l´uccisione di manifestanti pacifici», insiste affinché le forze di sicurezza tornino in caserma e chiede di riconoscere la legittimità delle richieste che vengono avanzate per l´assistenza medica internazionale ai feriti nonché di rilasciare i manifestanti arrestati ed altri prigionieri politici. Sollecita poi la fine «dell´attuale processo costituzionale illegittimo» e la sua sostituzione con una Convenzione nazionale pienamente rappresentativa. In proposito, critica il veto cinese e russo su una dichiarazione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che condanni l´uso brutale della forza contro dimostranti pacifici da parte del regime «che impedisce alla comunità internazionale di agire» e invita il Consiglio di sicurezza a incaricare il Segretario Generale dell´Onu di avviare un´azione volta ad agevolare la riconciliazione nazionale e una transizione alla democrazia in tale paese. Invita inoltre il Consiglio di sicurezza a garantire che l´Inviato speciale delle Nazioni Unite, Ibrahim Gambari, «possa svolgere al più presto la sua prevista visita nel Myanmar e goda d´illimitata libertà di movimento e di accesso». I deputati invitano poi il Consiglio dell´Unione europea a mettersi urgentemente in contatto con gli Stati Uniti, l´Asean e altri membri della comunità internazionale al fine di preparare una serie coordinata di misure addizionali, «comprese sanzioni economiche mirate», da adottare contro il regime al potere nel Myanmar «qualora faccia ricorso alla violenza e non reagisca alla richiesta di ripristinare la democrazia». Alla Commissione europea è invece chiesto di mettere a disposizione i mezzi opportuni nel quadro dello Strumento per la democrazia e i diritti dell´uomo, al fine di sostenere attivamente il movimento a favore della democrazia e le Ong che si adoperano per il ripristino del buon governo nel Myanmar. .  
   
   
PROMUOVERE LA MORATORIA UNIVERSALE SULLA PENA DI MORTE  
 
Bruxelles, 1 ottobre 2007 - Il Parlamento europeo esorta la Presidenza e gli Stati membri Ue a presentare una risoluzione sulla moratoria in materia di pena di morte all´Assemblea generale delle Nazioni Unite, affinché sia adottata entro la fine dell´anno. Reitera inoltre il proprio appello a coinvolgere quanti più paesi possibile nella sponsorizzazione della risoluzione. Sostiene poi la proclamazione della Giornata europea contro la pena di morte e invita il futuro governo polacco a sostenere pienamente questa iniziativa. Con 504 voti favorevoli, 45 contrari e 14 astensioni, il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione - sostenuta da Ppe/de, Pse, Alde, Verdi/ale, Gue/ngl e, a titolo individuale, da Roberta Angelilli (Uen, It) - con la quale ricorda che la Presidenza dell´Ue ha ricevuto il mandato dal Consiglio di elaborare e presentare, in cooperazione con l´Italia, il testo su una moratoria internazionale in materia di pena di morte da trasmettere all´Assemblea generale delle Nazioni Unite. Nel sottolineare che, a tutt´oggi, non è stata presentata alcuna risoluzione, esorta la Presidenza e gli Stati membri Ue a presentarne una all´apertura della 62ª Assemblea generale delle Nazioni Unite, «affinché essa sia adottata entro la fine di quest´anno». Il Parlamento, inoltre, ribadisce che «il principale contenuto politico della risoluzione» deve essere l´adozione di una moratoria universale «quale passo cruciale verso l´abolizione della pena di morte». Reitera quindi il proprio appello alla Presidenza Ue a coinvolgere quanti più paesi possibile nella sponsorizzazione della risoluzione e invita il Consiglio e la Commissione a sostenere la formazione di coalizioni regionali abolizioniste e favorevoli alla moratoria. Occorre inoltre incoraggiare quei paesi che non lo hanno ancora fatto a firmare e ratificare il Secondo protocollo opzionale al Patto internazionale sui diritti civili e politici e il Protocollo n. 13 alla Convenzione europea sui diritti dell´uomo in materia di pena di morte. Il Parlamento ribadisce poi «il suo pieno sostegno» alle istituzioni e agli Stati membri Ue per dichiarare, insieme al Consiglio d´Europa, il 10 ottobre di ogni anno "Giornata europea contro la pena di morte". In proposito, deplora la mancanza di unanimità in seno al Consiglio al riguardo e «invita il futuro governo polacco a sostenere pienamente questa iniziativa che rispecchia valori fondamentali dell´Unione europea». D´altra parte, invita tutte le istituzioni e gli Stati membri dell´Ue, insieme al Consiglio d´Europa, a continuare a sostenere tale azione ed incarica il suo Presidente di promuovere questa iniziativa politica. Durante il dibattito in Aula (25/9/2007) sono intervenuti i seguenti deputati italiani: Marco Pannella (Alde/adle, It), Monica Frassoni (Verdi/ale, It), Luisa Morgantini (Gue/ngl, It) e Pasqualina Napoletano (Pse, It). .  
   
   
FARE DI PIÙ CONTRO LA DISCRIMINAZIONE RAZZIALE  
 
Bruxelles, 1 ottobre 2007 - Il Parlamento europeo sollecita i governi ad applicare effettivamente e correttamente la direttiva europea antidiscriminazione. Chiede quindi di assicurare l´accesso delle minoranze etniche all´istruzione e ai servizi sanitari di base, garantendo loro pari trattamento nelle politiche occupazionali. Occorre inoltre sensibilizzare i cittadini, aiutare le Ong che operano in questo campo e disporre di dati affidabili e comparabili. Ai rom va garantita una protezione sociale particolare. Approvando con 500 voti favorevoli, 46 contrari e 24 astensioni la relazione di Kathalijne Buitenweg (Verdi/ale, Nl), il Parlamento reitera l´importanza della direttiva 2000/43/Ce "che attua il principio della parità di trattamento fra le persone indipendentemente dalla razza e dall´origine etnica". Ricorda infatti che essa «costituisce uno standard minimo» e deve quindi funzionare da fondamento «su cui costruire una politica antidiscriminatoria completa». Gli Stati membri applichino correttamente la direttiva Tale direttiva, sottolineano i deputati, mira a stabilire un quadro per la lotta alle discriminazioni fondate sulla razza o l’origine etnica al fine di consolidare il principio dell´uguaglianza di fronte alla legge, delle pari opportunità e della parità di trattamento negli Stati membri, nel pieno rispetto del principio di sussidiarietà e conformemente alle rispettive tradizioni e prassi nazionali. Nell´accogliere quindi con favore la comunicazione della Commissione sull’applicazione, rilevano che sarebbe utile disporre anche della descrizione dettagliata del recepimento delle disposizioni della direttiva nel diritto nazionale. In tale contesto, il Parlamento sollecita gli Stati membri a trasporre quanto prima tutta la legislazione antidiscriminazione comunitaria e «ad utilizzare tutte le disposizioni che comprendano azioni positive per garantire l´uguaglianza nella pratica». Infatti, pur notando con soddisfazione che la maggior parte degli Stati membri agisce al fine di attuare la direttiva, si dice deluso «che soltanto alcuni abbiano adeguatamente trasposto in pieno tutte le sue norme». Osserva, in particolare, che in molti paesi numerose disposizioni della direttiva - come le definizioni di discriminazione diretta e indiretta, le molestie e l´onere della prova - «non sono state trasposte correttamente». Esprime poi preoccupazione per il fatto che gli Stati membri «abbiano esentato dal campo di applicazione della direttiva molte più aree di attività di quanto sia desiderabile o giustificabile». Il Parlamento chiede inoltre agli Stati membri di sviluppare e attuare piani d´azione nazionali volti a combattere il razzismo e la discriminazione, «che comprendano una parte concernente la raccolta e il controllo dei dati in settori politici fondamentali quali la parità e la non-discriminazione, l´inclusione sociale, la coesione comunitaria, l´integrazione, il genere, l´istruzione e l´occupazione». La Commissione è invece invitata a presentare un piano d’azione specifico sui meccanismi e metodi di osservazione e descrizione dell’impatto delle misure di attuazione nazionali. Al riguardo, sottolinea l’importanza di sviluppare meccanismi per la raccolta di dati sulla discriminazione nei rapporti di lavoro, «ponendo l´enfasi sul lavoro clandestino, non dichiarato, scarsamente retribuito e non assicurato». Istruzione, servizi sanitari e occupazione Il Parlamento sollecita poi gli Stati membri a adottare una serie di standard minimi per garantire l´accesso dei minori appartenenti a minoranze etniche - soprattutto le ragazze - all´istruzione di elevata qualità e a pari condizioni. Dovrebbero inoltre approvare una legislazione positiva che renda obbligatorio porre fine alla segregazione nelle scuole e redigere programmi dettagliati per porre fine all´istruzione separata e di qualità inferiore impartita a ragazzi e ragazze appartenenti a minoranze etniche. Allo stesso tempo, gli Stati membri dovrebbero garantire che tutte le persone appartenenti a minoranze etniche - in particolare le donne - abbiano accesso ai servizi sanitari di base, preventivi e d´urgenza. Andrebbero quindi organizzate e attuate politiche che garantiscano il pieno accesso delle comunità più emarginate al sistema sanitario, anche organizzando corsi di formazione e di sensibilizzazione per gli operatori sanitari, «per porre fine ai pregiudizi esistenti». I governi sono poi esortati a garantire pari trattamento e opportunità nel quadro delle politiche occupazionali e di inclusione sociale «per diminuire i tassi estremamente elevati di disoccupazione» che si registrano soprattutto tra le donne appartenenti a minoranze etniche, «eliminando in particolare i gravi ostacoli posti dalla discriminazione diretta nelle procedure di assunzione». Sensibilizzare i cittadini e aiutare Ong e organi di parità I deputati esprimono preoccupazione per il basso livello di sensibilizzazione sulla normativa antidiscriminazione tra i cittadini e invitano quindi la Commissione e gli Stati membri a intensificare i loro sforzi per migliorare la situazione. Ricordano inoltre agli Stati membri il loro obbligo di divulgare tra i cittadini le informazioni pertinenti e di incoraggiare e promuovere campagne di sensibilizzazione in merito alla legislazione nazionale vigente e agli organismi attivi nella lotta contro la discriminazione. In proposito, sottolineano che le norme sono efficaci «soltanto quando i cittadini sono coscienti dei loro diritti ed hanno un accesso facile ai tribunali», poiché il sistema di protezione fornito dalla direttiva «dipende dall´iniziativa dei cittadini». Il Parlamento chiede poi che gli Stati membri diano risorse e poteri alle Ong che operano per informare i cittadini e fornire loro assistenza legale in caso di discriminazione nonché agli organi di parità così che possano adempiere in maniera efficace alle loro importanti funzioni. La Commissione, peraltro, dovrebbe controllare con cura il funzionamento indipendente degli organi di parità, i quali devono ricevano adeguate risorse finanziarie per essere in grado di assicurare almeno l´esame gratuito dei ricorsi nel caso in cui i ricorrenti non dispongano di risorse finanziarie. Agli Stati membri è poi raccomandato di permettere agli organi di parità di avviare procedimenti giurisdizionali o parteciparvi in veste di "amicus curiae". Disporre di dati affidabili e omogenei, garantendo la privacy Il Parlamento invita gli Stati membri a raccogliere e fornire informazioni e dati pertinenti, affidabili e comparabili all´Agenzia dell´Unione europea per i diritti fondamentali. La Commissione dovrebbe invece studiare con attenzione le varie questioni giuridiche e i parametri sulla questione della raccolta di dati e presentare proposte per migliorare la registrazione dei casi di discriminazione. I deputati ritengono infatti necessario che i 27 Stati membri mettano a disposizione serie comparabili di dati, «essenziali per formare una piattaforma solida sulla quale articolare la politica necessaria». D´altra parte, nel ricordare l´applicabilità delle direttive sulla protezione dei dati, sottolineano che garanzie addizionali dovrebbero essere fornite per quelli sulla razza e sull´appartenenza etnica, in quanto «potrebbero essere distolti e utilizzati per altri fini nel settore della giustizia e degli affari interni, ad esempio per attività di profiling etnico». Ribadiscono quindi la richiesta di approvare una decisione quadro sulla protezione dei dati. Il Parlamento, inoltre, invita gli Stati membri a rendere disponibili al pubblico statistiche dettagliate su reati di stampo razzista e ad elaborare indagini sulla criminalità e/o sulle vittime della criminalità. La Commissione, invece, dovrebbe studiare e fornire dati riguardanti le discriminazioni multiple, nonché controllare con attenzione la discriminazione occulta basata su "criteri occupazionali genuini e determinanti", sull´interazione fra le discriminazioni basate sull´applicazione di questa esenzione per motivi religiosi nel quadro della direttiva sull´occupazione e le sue conseguenze per la razza e l´appartenenza etnica, prestando particolare attenzione alla discriminazione nel campo dell´istruzione. I rom e gli allargamenti dell´Ue Il Parlamento, infine, ritiene che la comunità rom, insieme ad altre comunità etniche riconosciute, «necessiti una protezione sociale particolare», soprattutto in seguito all´allargamento, «poiché si sono riacutizzati i problemi di sfruttamento, discriminazione ed esclusione nei loro confronti». Tutte le Istituzioni dell´Unione europea, d´altra parte, sono invitate a continuare ad utilizzare, quale criterio fondamentale per valutare la preparazione dei paesi candidati all´adesione all´Unione europea, la situazione delle minoranze etniche - e in particolare delle donne - in tali paesi. L´aula ha respinto tutti i 31 emendamenti alla relazione presentati dal gruppo Its, i quali non hanno mai raccolto più di 53 voti favorevoli. .  
   
   
EUROREGIONE ADRIATICA: IL MOLISE PROTAGONISTA A BRUXELLES PER GLI OPEN DAYS 2007 (212 REGIONI E CITTÀ CHE LAVORANO IN PARTNERSHIP E CONDIVIDONO LE PROPRIE IDEE INNOVATIVE)  
 
Bruxelles, 1 ottobre 2007 - Il Molise sarà protagonista, dall´8 all´11 ottobre prossimi, agli "Open days" 2007. La manifestazione viene organizzata ogni anno dal Comitato delle Regioni e dalla "Dg Regio" (Direzione Generale delle Regioni) della Commissione europea per promuovere i progetti che le Regioni e le città d´Europa portano avanti per favorire la crescita economica e culturale delle diverse realtà che compongono l´Unione in materia di politiche di cooperazione, sfruttamento dell´energia sostenibile, sviluppo della scienza e dell´innovazione. Gli "Open days" costituiscono, come ha sottolineato Danuta Hubner, Commissario per le Politiche regionali, "il più grosso evento inerente la Politica regionale iscritto nel calendario dell´Unione, che quest´anno raggiunge un record: la partecipazione di 212 Regioni e città che lavorano in partnership e condividono le proprie idee innovative". Il Molise partecipa per la seconda volta alla manifestazione ed è stato scelto, anche quest´anno, dopo aver superato l´attenta valutazione da parte del Comitato e della Commissione, che hanno dato un ottimo giudizio al progetto di cooperazione internazionale relativo all´Euroregione Adriatica. Tale tema farà dunque da filo conduttore nei diversi incontri previsti nell´ambito della manifestazione. Il gruppo di partners dei quali il Molise fa parte e che comprende anche Stati balcanici, del Danubio e dell´Adriatico, è denominato "Success by Interregional cooperation". Il nome stesso dell´"aggregazione" di partners sottolinea proprio le possibilità di successo derivanti dallo scambio economico e culturale tipico dei progetti di cooperazione. Per quanto riguarda gli incontri previsti a Bruxelles la nostra Regione, ospitata da Friuli Venezia Giulia, Carinzia ed Istria, potrà presentare in un seminario i tratti salienti e le prospettive per il futuro dell´Euroregione Adriatica. L´incontro avrà, infatti, come tema "The added value of euroregions", ossia il valore aggiunto che le euroregioni possono rappresentare per la crescita dei territori che le compongono. A tal proposito, si discuterà anche del progetto dell´Unione "Interreg Adrieurop" che mira proprio a promuovere le attività tra i partners dell´Euroregione Adriatica volte a favorire lo sviluppo sostenibile e a garantire la coesione, sia in ambito economico sia in ambito sociale, tra i paesi dell´Adriatico, rafforzandone la stabilità. Ma c´è un altro aspetto che conferirà ulteriore prestigio alla sede del Molise a Bruxelles. La nuova sede di collegamento è infatti stata scelta, grazie al lavoro di qualità svolto riguardo ai progetti già menzionati, per ospitare un seminario sulla cooperazione organizzato dalla "Dg Regio". La Commissione, dunque, ´entra´ nella "Casa dei molisani", ritenendola la giusta sede per presentare programmi ambiziosi e significativi per il futuro dell´Unione. .  
   
   
MINARDI: "POSITIVO IL BILANCIO DELL``INCONTRO DI BELGRADO SU "ADRIATICO-MEDTERRANEO"  
 
Ancona, 1 ottobre 2007 - ´Un utile confronto per avviare progetti comuni di sviluppo dei rapporti istituzionali e culturali tra le comunita` dell´´Euroregione Adriatica´. Cosi` l´assessore regionale alla cultura Luigi Minardi sintetizza lo scopo dell´incontro svoltosi a Belgrado il 22 settembre nell´ambito del progetto denominato ´Iniziativa Adriatico- Mediterraneo´. ´Un modello di cooperazione internazionale ´ precisa ´ decisivo per rafforzare, con interventi concreti, la democrazia e la cultura tra le regioni italiane che si affacciano sul mare Adriatico e i paesi dell´Europa del Sud-est che gravitano sul bacino del Mediterraneo´. Nel corso della giornata, Minardi si e` incontrato con i rappresentanti delle piu` importanti associazioni culturali di Belgrado e di Novi Sad, capoluogo della regione della Voivoidina; alla riunione hanno partecipato anche Raffaele Bucciarelli,presidente del Consiglio regionale, Patrizia Casagrande, presidente della Provincia di Ancona, Andrea Nobili, presidente dell´associazione ´Adriatico Mediterraneo´, Alessandra Bertini, direttrice dell´Istituto italiano di cultura di Belgrado, Fabio Tiberi, direttore generale della fondazione Orchestra filarmonica marchigiana, Silvia Stilli in rappresentanza dell´Arci-arcs ed esponenti dell´Arci regionale. L´appuntamento di Belgrado si e` chiuso con il concerto del compositore e musicista ascolano Giovanni Allevi nel Teatro della Filarmonica della capitale serba. Allevi ha eseguito al pianoforte brani tratti dal suo ultimo cd ´Joy´, ottenendo uno straordinario successo. Nell´ambito dell´´Iniziativa Adriatico-mediterraneo´, ha preso oggi il via a Porto Sant´elpidio, presso il Teatro delle Api, la terza fase della manifestazione incentrata sul tema dell´´Integrazione attraverso la cultura´; l´iniziativa, legata al progetto comunitario Interreg Iiib Eni Experiment in newcomers integration, proseguira` domani sabato 29 settembre, dalle ore 9. 00 alle 12. 30, con l´esibizione dell´Orchestra di Piazza Vittorio, la proiezione di un film e un dibattito con i giovani. L´ingresso e` gratuito. .  
   
   
“NAZIONI SENZA STATI” IL SOGNO DI UNO SPAZIO EUROPEO IN CUI L’UOMO POSSA AVERE UN RUOLO CENTRALE , L’ASSESSORA TRENTINA STOCKER INCONTRA IL PRESIDENTE DEL CENTRO CATALANO PER LE MINORANZE  
 
Trento, 1 ottobre 2007 - “Nazioni senza Stati” questo il tema al centro di un convegno sulle minoranze in programma per il 2008 a cui sta lavorando Aureli Argemí, Presidente del Centro catalano internazionale per le minoranze e le nazionalità (Ciemen). Argemí, accompagnato da Günther Rautz, amministratore di Midas e coordinatore dell’Istituto sui Diritti delle Minoranze dell’Eurac si è incontrato oggi a Bolzano con l’Assessora regionale Martha Stocker Vicepresidente della Fuev l’Unione federalista dei gruppi etnici europei. Attualmente Argemì sta facendo visita a tutte le minoranze europee con l’intento di trovare nuovi partner che possano sostenere la preparazione del convegno, in programma nel novembre del 2008 e per costituire una sorta di lobby delle minoranze europee. Martha Stocker ha già assicurato la propria collaborazione. A breve avrà luogo un incontro preliminare. È previsto inoltre un seminario preparatorio cui parteciperanno i rappresentanti delle minoranze in Italia e negli stati confinanti quali la Slovenia, l’Austria e la Svizzera. L’argomento principale del convegno sarà quello delle “Nazioni senza Stato” nonché l’importanza in questo ambito delle nuove tecnologie dell’informazione. L’obiettivo del convegno è quello di inserire nell’architettura politica dell’Ue le regioni in cui si parla una lingua diversa dal resto dello stato nazionale in cui si trovano, come ad esempio i Paesi Baschi, la Catalonia e la Galizia. L’europa della molteplicità offre alle minoranze l’opportunità di consolidarsi ulteriormente rispetto alla propria identità, lingua e cultura, anche se ciò, ha osservato criticamente Argemì, avviene ancora in misura troppo limitata, perché rivestono ancora molta importanza i confini, la cittadinanza e le lingue della popolazione maggioritaria. In qualità di Presidente del Ciemen Argemì è impegnato sin dalla costituzione del Centro, avvenuta nel 1975, a migliorare il flusso e lo scambio di informazioni che riguardano le questioni legate alle lingue regionali e minoritarie. Obiettivi simili a quelli perseguiti dalla Fuev, come il mantenimento e la promozione dell’identità e della lingua, cultura e storia delle minoranze nazionali. Per questo motivo Martha Stocker ha auspicato che il Ciemen possa diventare membro della Fuev. .  
   
   
SEMINARIO SUGLI APPALTI EUROPEI  
 
Varese, 1 ottobre 2007 - La Camera di Commercio - in collaborazione con l´Unioncamere Lombardia e l’Osservatorio provinciale sull’internazionalizzazione - organizza per mercoledì 3 ottobre presso il Centro Congressi Ville Ponti (inizio ore 14. 30) un seminario per le imprese dedicato alle “Gare d’Appalto Europee”. Relatori saranno Matteo Fornara, della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, e Matteo Lazzarini, direttore della Camera di Commerico Belgo-italiana di Bruxelles. La partecipazione è gratuita previa iscrizione. .  
   
   
MACEDONIA, IN NOVEMBRE REPORT DELLA COMMISSIONE UE  
 
Skopje, 1 ottobre 2007 - Ottimismo, ma con cautela, sui contenuti del prossimo Report sul Progresso della Macedonia stilato dalla Commissione Europea e atteso per il prossimo 7 novembre. E´ la posizione del Ministro degli Esteri macedone Antonio Miloshoski, le cui recenti dichiarazioni vengono riprese da Seeurope. Il rapido completamento delle riforme richieste aumenterà le possibilità di ricevere un riscontro positivo dalla Commissione, in particolare riguardo la data per l´avvio dei negoziati per l´ammissione. La cautela è però d´obbligo. Giudizi positivi anche da parte della Nato, in occasione del meeting durante il quale la Macedonia ha presentato suo annuale Membership Action Programme. .  
   
   
“DAI UN CONSIGLIO AL TUO COMUNE”: LA REGIONE LAZIO APRE AI GIOVANI LE PORTE DELLA POLITICA  
 
Roma, 1 ottobre 2007 - E’ partita la campagna “Dai un Consiglio al tuo comune” che, in attuazione della legge regionale 32/2003, prevede quest’anno l’elezione dei consigli dei giovani in ben 34 comuni del Lazio. L’intenzione è promuovere e radicare il coinvolgimento dei giovani alla vita politica locale e consentire, tramite la partecipazione ai programmi europei e la realizzazione di progetti e iniziative nel settore degli scambi culturali. La Regione Lazio è l´unica regione in Italia a dare una così compiuta applicazione alla carta di partecipazione dei giovani varata dal Consiglio d´Europa e alle numerose indicazioni pervenute dalla Commissione europea sulla diffusione di strumenti di partecipazione diretta alla vita politica. Per partecipare ai Consigli dei Giovani è necessario prendere contatti con il proprio comune o inviare una mail a giovani@regione. Lazio. It Le elezioni si svolgeranno tra il 28 e il 29 ottobre nei Comuni che hanno aderito all’iniziativa. Possono candidarsi ragazzi tra i 15 e i 25 anni promuovendo la formazione di apposite liste. In provincia di Roma si vota ad Affile, Arcinazzo Romano, Ariccia, Gavignano, Genazzano, Licenza, Olevano Romano, Segni, Vicovaro-mandela-roccagiovine, Santa Marinella. In provincia di Viterbo ad Acquapendente, Bomarzo, Capranica, Castel Sant’elia, Celleno, Farnese, Grotte di Castro, Ischia di Castro, Vallerano, Vetralla, Vignanello. In provincia di Frosinone possono candidarsi i ragazzi appartenenti al comune di Ceprano e Sant’apollinare, mentre a Latina quelli di Minturno, Sabaudia e Sezze. .  
   
   
AGGIORNAMENTO AL DOCUMENTO INFORMATIVO RELATIVO ALLA FUSIONE DI CAPITALIA S.P.A. IN UNICREDIT S.P.A.  
 
Milano, 1 ottobre 2007 - Con riferimento all’operazione in oggetto, Unicredit S. P. A. In data 28 settembre ha messo a disposizione del mercato l’aggiornamento del Documento Informativo, pubblicato in data 18 luglio 2007. Tale documento integrativo, contenente le ulteriori informazioni relative a fatti verificatisi successivamente alla data di redazione del citato Documento Informativo, è stato predisposto al fine del rilascio da parte della Consob del giudizio di equivalenza, ai sensi dell’art. 57, comma 1, lett. D) del Regolamento Emittenti. Al proposito, si rende noto che in data 26 settembre 2007 la Consob ha comunicato il rilascio del giudizio di equivalenza in merito al predetto Documento Informativo aggiornato come sopra, che consentirà ad Unicredit di non procedere alla pubblicazione del prospetto informativo di ammissione alle negoziazioni in relazione alle azioni che verranno emesse al servizio del concambio della fusione di Capitalia S. P. A. In Unicredit S. P. A. .  
   
   
SOPAF: PERFEZIONATI L’ACQUISTO DEL 79,73% DI BANCA BIPIELLE NETWORK DA PARTE DI SOPAF, AVIVA ITALIA HOLDING E DE AGOSTINI INVEST (104,7 MLN DI EURO) L’ACQUISTO DEL 100% DI AREA LIFE DA PARTE DI SOPAF E AVIVA (18,3 MLN DI EURO).  
 
 Milano, 1 ottobre 2007 – Sopaf ha perfezionato il 26 settembre l’acquisto dal Banco Popolare del 79,73% di Banca Bipielle Network Spa insieme a De Agostini Invest Sa ed Aviva Italia Holding Spa per un importo complessivo di 104,7 milioni di euro e del 100% di Area Life International Assurance Ltd insieme ad Aviva Italia Holding Spa per un importo complessivo di 18,3 milioni di euro. L’operazione era stata annunciata in data 1 agosto u. S. Si precisa che il prezzo di Area Life è stato rivisto in relazione al patrimonio netto della stessa al 30 giugno 2007. .  
   
   
PERFEZIONATE LE CESSONI DI BANCA BIPIELLE NETWORK E AREA LIFE  
 
 Verona, 1 ottobre 2007 – Il Banco Popolare ha perfezionato in 26 settembre la cessione del 79,73% di Banca Bipielle Network Spa a Sopaf, De Agostini Invest Sa e ad Aviva Italia Holding Spa (104,7 mln di euro) e la cessione del 100% di Area Life International Assurance Ltd a Sopaf e ad Aviva (18,3 mln euro). Il prezzo di Area Life è stato rivisto in relazione al patrimonio netto che è variato dai 15. 996. 000 euro del 31 dicembre 2005 a 10. 844. 544 euro del 30 giugno 2007. .  
   
   
BANCO DI DESIO E DELLA BRIANZA SPA HA DELIBERATO LA DISTRIBUZIONE DI UN DIVIDENDO STRAORDINARIO  
 
Desio, 1 ottobre 2007 - L´assemblea Ordinaria del Banco Desio, riunitasi il 28 settembre in prima convocazione, ha approvato la proposta del Consiglio di Amministrazione concernente la distribuzione di un dividendo straordinario di Euro 0,14325 per ognuna delle n. 117. 000. 000 azioni ordinarie e di Euro 0,1725 per ognuna delle n. 13. 202. 000 azioni di risparmio non convertibili, al lordo delle ritenute di legge, per un esborso totale di Euro 19. 037. 595,00, mediante distribuzione di riserve disponibili. La proposta, motivata dal favorevole andamento della gestione, peraltro rafforzato dagli effetti economico-finanziari della nota cessione di una quota rilevante del capitale di Anima Sgr, ha ottenuto anche la preventiva attestazione da parte della società di revisione Pricewaterhousecoopers S. P. A. , nonché il parere favorevole del Collegio Sindacale, per quanto concerne la sussistenza della riserva oggetto di distribuzione. Il dividendo verrà messo in pagamento a decorrere dal giorno 11 ottobre 2007, contro stacco della cedola n. 16 (data stacco 8 ottobre 2007). .  
   
   
GRUPPO BANCARIO BANCA POPOLARE DI SONDRIO: PRIMO SEMESTRE 2007  
 
Sondrio, 1 ottobre 2007 - Il Consiglio di amministrazione della Banca Popolare di Sondrio, società cooperativa per azioni, ha esaminato e approvato il 27 settembre la situazione patrimoniale ed economica, sottoposta a revisione limitata da parte di Deloitte & Touche spa, e la relazione consolidate del primo semestre 2007. Le risultanze del medesimo periodo della Capogruppo sono state approvate e diffuse il 31 luglio ultimo scorso. L´utile netto consolidato di periodo si afferma a € 76 milioni, in progresso del 36,19% rispetto al primo semestre dell´esercizio 2006. Quanto agli aggregati patrimoniali, confrontati con quelli al 31 dicembre 2006, la raccolta diretta da clientela segna € 13. 194 milioni, più 4,13% (più 14,25% rispetto al 30 giugno 2006), mentre i crediti verso clientela sommano € 12. 033 milioni, più 6,49% (più 16,30% rispetto al 30 giugno 2006). La raccolta indiretta da clientela si attesta, ai valori correnti, a € 22. 569 milioni, più 7,67% (più 16,57% rispetto al 30 giugno 2006), mentre quella assicurativa somma € 491 milioni, più 1,72% (più 5,19% rispetto al 30 giugno 2006). La raccolta complessiva da clientela si posiziona quindi a € 36. 254 milioni, più 6,27% (più 15,55% rispetto al 30 giugno 2006). Le sofferenze nette sono pari allo 0,65% dei crediti verso clientela. Al 31 dicembre 2006 il rapporto stesso era dello 0,72%. In riferimento alla nota Consob del 30 agosto 2007, protocollo n. 7079556, all´oggetto «Comunicazioni al pubblico ai sensi dell´art. 114, comma 5, del D. Lgs. N. 58/1998», si specifica che presso le banche del Gruppo non vi sono esposizioni o impegni relativi: all´erogazione di mutui «subprime»; all´investimento in prodotti finanziari aventi come attività sottostante tali mutui o ad essi facenti riferimento; alla prestazione di garanzie connesse a tali prodotti. Parimenti, non vi sono prodotti finanziari aventi come attività sottostante i predetti mutui detenuti dalle banche del Gruppo in gestione per conto terzi, mentre quelli in deposito per conto terzi sono di importo non significativo. I crediti di firma sommano € 2. 407 milioni, più 2,64%. Le attività finanziarie, rappresentate da titoli di proprietà e derivati ammontano a € 3. 384 milioni, più 4,42%. Relativamente al conto economico, raffrontato con le risultanze del primo semestre 2006, il margine di interesse evidenzia un progresso del 23,44% a € 176 milioni. Le commissioni nette da servizi, pari a € 89 milioni, aumentano del 6,29%. Il margine d´intermediazione segna € 287 milioni, più 16,77%. Il risultato netto della gestione finanziaria si attesta a € 261 milioni, più 12,76%. Il totale dei costi operativi, derivante dalla somma di spese amministrative, accantonamenti, rettifiche di attività materiali e immateriali, cui si aggiunge il saldo tra «altri oneri e proventi di gestione», ammonta a € 146 milioni, più 3,29%. Sommati gli utili su partecipazioni e le cessioni d´investimenti - sostanzialmente stabili rispetto al periodo di confronto - e dedotte le imposte sul reddito ammontanti a € 47 milioni, più 25,78%, si perviene al predetto utile netto di € 76 milioni. La rete territoriale del Gruppo bancario contava a fine semestre 254 unità, di cui 5 istituite dalla capogruppo nel periodo in rassegna: Codogno (Lo), Merate (Lc), Milano agenzia 28 (viale Corsica) e agenzia 29 (nuovo complesso Bicocca), Lonato (Bs). Nel corrente semestre è inoltre stata avviata l´agenzia di Meda (Mi). La rete periferica del Gruppo beneficerà, nei prossimi mesi, di un deciso ulteriore sviluppo, tramite l´intensificazione del presidio, da parte della casa madre, nelle aree da tempo individuate - essenzialmente, regione Lombardia, province limitrofe, città di Roma e immediato circondario -, mentre la Bps «Suisse» ha pianificato alcune mirate aperture. Come a suo tempo comunicato, la Banca Popolare di Sondrio ha attuato con pieno successo, nel primo semestre del 2007, un´operazione di aumento del capitale sociale in forma mista che ha consentito un rafforzamento dei mezzi propri di oltre € 308 milioni. Al 30 giugno 2007 il patrimonio netto consolidato ammontava a € 1. 652 milioni. Si ricorda inoltre il lusinghiero rating confermato da Fitch Ratings l´8 giugno ultimo scorso relativamente all´esercizio 2006: long term A; short term F1; individual B. Allo stato può ritenersi che il prosieguo della gestione ordinaria si manterrà, riguardo al corrente esercizio, sostanzialmente in linea con le risultanze sopra rassegnate. Il Consiglio di amministrazione ha preso atto, con soddisfazione, del costante incremento della compagine sociale, a oggi formata di 154. 023 soci, 10. 636 in più rispetto al 31 dicembre 2006. .  
   
   
ASTE TITOLI DI STATO A MEDIO/LUNGO TERMINE DEL 27 SETTEMBRE 2007  
 
Cct T. V. Btp 4,50% Btp 4,50%
Scadenza 01. 03. 2014 01. 08. 2010 01. 02. 2018
Cod. /tranche It0004224041/11 It0004254352/5 It0004273493/3
Imp. Offerto 1500 2500 3000
Regolamento 01. 10. 2007 01. 10. 2007 01. 10. 2007
Ced. God. 2,16
Imp. Domandato 2315 3849 4058
Imp. Assegnato 1500 2500 3000
Prezzo aggiudicazione 100,89 100,76 99,05
Prezzo esclusione 98,942 98,842 97,256
Rendimento lordo 4,20 4,25 4,66
Variazione Rend. Asta prec. (*) 0,03 0,06 0,11
Rendimento netto 3,65 3,68 4,09
Riparto 62,092 24,723 17,981
Importo in circolazione (mln) 12000 9075 7000
Riapertura (mln) 150 250 300
Prezzo nettisti 100,89000000 100,76000000 99,04996000
(*) raffronto con titolo di pari durata
Elaborazione Assiom
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F.R.E.S.H.: CONVERSIONE OBBLIGAZIONI  
 
Siena, 1 ottobre 2007 – Con riferimento all’emissione di titoli obbligazionari convertibili Floating Rate Equity-linked Subordinated Hybrid Preferred Securities (“F. R. E. S. H. ”), come da delibera assembleare del 15 gennaio 2004, si rende noto che, nella finestra di conversione di settembre 2007, sono pervenute richieste di conversione per un ammontare complessivo di € 10. 258. 295,12 a fronte delle quali saranno emesse, al prezzo di conversione di € 3,28, n. 3. 127. 529 azioni ordinarie Bmps, pari a circa lo 0,13% del capitale ordinario ante conversione. Il numero di azioni ordinarie passerà pertanto da n. 2. 454. 137. 107 azioni a n. 2. 457. 264. 636 azioni e il capitale sociale passerà da € 2. 029. 771. 034,02 a € 2. 031. 866. 478,45. .  
   
   
INFINCON: LA CENTRALE EUROPEA SI SPOSTA IN GERMANIA MISURA STRATEGICO-ORGANIZZATIVA PER L’AZIENDA FASE DI TEST GRATUITA APPREZZATA DAL MERCATO.  
 
Karlsruhe / Castiglione d. /S. , 2 ottobre 2007 - In seguito alla rapida crescita dell’azienda negli scorsi 18 mesi, il Gruppo Infincon con sedi in Inghilterra, Germania, Italia e Spagna ha costituito la Infincon Ag di Karlsruhe, Germania. La nuova società per azioni sostituisce la Infincon Ltd nel ruolo di centrale Europea. Precedentemente anche la sede tedesca operava sotto l’egida della Ltd. Inglese, che ora diviene filiale della Ag. „Inizialmente avevamo scelto l’Inghilterra come sede centrale europea, poiché questa soluzione era la più semplice a livello burocratico“, così il presidente del Cda Hackenberg. Di fronte all’incipiente espansione dell’azienda sui mercati finanziari di lingua tedesca, questa soluzione si é dimostrata però impraticabile. „La società per azioni (Ag) consente non solo di trasmettere ai nostri clienti nazionali ed internazionali maggior fiducia ma é d’aiuto nella gestione organizzativa del crescente volume d’affari“. La scelta di Karlsuhe come centrale europea del Gruppo non avviene a caso. Karlsruhe é, insieme a Monaco di Baviera, uno dei poli tecnologici della Germania. „La vicinanza all’università tecnica d’elite di Karlsruhe e l’elevato numero di sviluppatori presenti in questa regione suffraga la nostra decisione“, spiega Aron Wieck, Cio della Infincon Ag. Proprio a Karlsruhe si trova difatti il reparto di ricerca e sviluppo del Gruppo. „Al di là del mero sviluppo delle soluzioni, il fulcro delle nostre attività commerciali si sta spostando sempre più verso il Sudeuropa, in Spagna ed in Italia: il mercato italiano, tra l’altro, ha il tasso di crescita più elevato all’interno del Gruppo, un fatto che naturalmente mi onora moltissimo“ ci confida la Dott. Ssa Silvia Amelia Bianchi, Direttore Marketing del Gruppo e Country Manager per l’Italia. La Infincon Ag si giova al momento di un deciso incremento della domanda, dovuto in special modo alla trasposizione della direttiva Mifid. „I clienti che scelgono le nostre soluzioni hanno deciso di impiegare la necessità di passare a sistemi che garantiscano la conformità a Mifid per posizionarsi strategicamente sul mercato“ continua Bianchi. „A fronte dell’investimento richiesto per adeguarsi ai cambiamenti legislativi dal 1° Novembre, gli istituti bancari e le Sim optano per soluzioni che consentano loro di fruire delle tecnologie di nuova generazione per i prossimi cinque anni“. Infincon, specialista di software all’avanguardia per il Private Banking, non solo offre standard tecnologici di nuova generazione ma garantisce contestualmente ai propri clienti una tangibile protezione degli investimenti. Con un accordo di non divulgazione, l’azienda di Karlsruhe consente ai potenziali clienti di testare gratuitamente per un mese il sistema completo già adattato alle loro esigenze, prima ancora di siglare un eventuale contratto. „La piattaforma Infincon é la prima soluzione completa che, grazie all’integrazione dei processi di consulenza, analisi e sviluppo prodotti d’investimento in tempo reale, apre la strada a nuove strategie commerciali nel settore del financial consulting“ assicura Bianchi. „Consentire ai nostri clienti di verificare con un test gratuito la funzionalità delle modifiche apportate al sistema, senza dover già allocare un budget é testimone della fiducia che riponiamo nelle nostre soluzioni. “ Questo modus operandi di Infincon Ag offre molti vantaggi da non sottovalutare e non implica grossi rischi per l’azienda. „La giusta combinazione di primato tecnologico e fiducia é la chiave del nostro successo. Forti dell’elevato apprezzamento che abbiamo riscontrato sul mercato, riteniamo che questo trend si confermerà anche per il futuro,. “ .  
   
   
ACCESSO AL CREDITO, INTEGRAZIONE SOCIALE, ECCESSIVA BUROCRAZIA: TRE OSTACOLI ALLO SVILUPPO DELLE IMPRESE ETNICHE NELL’AREA METROPOLITANA MILANESE  
 
Milano, 1 ottobre 2007 Quasi 19 mila nella Provincia di Milano; 46 mila in Lombardia; 220 mila in Italia. A tanto ammontano le imprese etniche presenti sul territorio. Un vero e proprio capitale umano ed economico da gestire e supportare al meglio perché possa diventare strumento di crescita economica e di integrazione sociale. Su questi obiettivi si è concentrato il laboratorio Sviluppo economico e integrazione sociale attraverso il supporto all’imprenditoria etnica nell’area metropolitana milanese, realizzato nell’ambito del progetto The European Learning Network e organizzato il 28 settembre da Provincia di Milano e Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo nell’ambito della terza edizione di Dal Dire Al Fare, il Salone della Responsabilità Sociale d’Impresa. Rappresentanti dell’imprenditoria etnica milanese come José Galvez, direttore del portale Internet Impresa Etnica, e Augustin Mujyarugamba, presidente di Aipel Immigrati Imprenditori, hanno sottolineato come l’imprenditoria etnica in Italia sia non solo un fenomeno in costante crescita (12,7% imprese in più dal 2005 al 2006), ma anche un importante fattore economico. Basti pensare che il 6,1% dell’intero Prodotto Interno Lordo nel nostro Paese è generato proprio dal lavoro degli immigrati. A questo ruolo potenzialmente così importante dell’imprenditoria etnica corrispondono però ancora troppe difficoltà di crescita del settore; legate in primo luogo all’accesso al credito, all’integrazione sociale e all’eccessiva burocrazia. Chiamato in causa, il sistema creditizio risponde che ormai da anni sono stati attivati nuovi prodotti bancari rivolti esplicitamente al terzo settore e all’imprenditoria etnica. L’accesso al credito può piuttosto essere facilitato facendo in modo che l’imprenditore immigrato costruisca su di sé la fiducia della banca, attraverso un rapporto continuativo con l’istituto di credito stesso. In questo modo, ha evidenziato Gian Pietro Lattuada, responsabile marketing strategico della Banca Popolare di Milano, “due imprenditori su tre hanno ottenuto da noi il credito richiesto”. Un radicale cambiamento di ottica sul problema è stato sollecitato da Renato Galliano, direttore generale di Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo, secondo il quale “non esiste un imprenditore immigrato ma semplicemente un imprenditore a tutti gli effetti”, con tutte le conseguenze positive che questo può comportare. “Una metropoli diventa attrattiva”, ha aggiunto, “se permette la convivenza di culture diverse, non se le omogeneizza”. “Occorre dunque “non guardare con miopia” a questo fenomeno, come ha precisato Giuseppe Frangi, direttore responsabile di Vita Non Profit Magazine, ma interpretarlo come una vera e propria risorsa. La risposta delle istituzioni non è però mancata. Nel 2005 è nata l’Associazione per lo sviluppo dell’imprenditoria immigrata Asiim, a cui hanno aderito diverse istituzioni quali la Provincia, il Comune e la Camera di Commercio di Milano, oltre all’Università Bocconi. L’asiim ha tra le altre cose creato uno sportello informativo, ha dato vita a 40 corsi di formazione e sta studiando soluzioni per finanziare gli imprenditori immigrati. Le istituzioni, ha concluso Piergiorgio Monaci, Settore Attività Economiche e Innovazione della Provincia di Milano, hanno fondamentalmente tre obiettivi: stabilizzare le micro-imprese etniche, dal momento che nascono in fretta ma altrettanto velocemente cessano l’attività; diversificare i loro settori lavorativi; combattere l’usura. Le difficoltà ad ottenere crediti, spingono infatti qualcuno a sistemi di finanziamento illegali. Per questo è in fase di realizzazione un fondo di garanzia per gli insolventi. .  
   
   
L’INCHIESTA SUGLI INVESTIMENTI DELLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA IN TOSCANA GELLI: “LA MAFIA, COMINCIA A PIANTARE LE SUE RADICI PROPRIO DOVE VENGONO MENO LE REGOLE, ANCHE QUELLE DELL’ECONOMIA”  
 
Firenze, 1 ottobre 2007 - “Nessuna sorpresa, è solo la conferma che nemmeno la Toscana può dirsi un’isola felice. Anche se al momento non si registrano guerre di clan e morti per strada la criminalità organizzata nella nostra regione esiste e opera da tempo. Lo fa con i suoi colletti bianchi e lo fa riciclando denaro sporco e cercando di mettere le mani su pezzi importanti del nostro tessuto economico”. Così Federico Gelli, vicepresidente della Regione Toscana con delega alle politiche della sicurezza e alla cultura della legalità, commenta l’inchiesta della Guardia di Finanza approdata il 27 settembre a 40 misure cautelari e alla scoperta di alcuni alberghi toscani acquisiti da un clan della camorra. «Notizie come queste provano quanto sia cruciale la battaglia che in questi anni abbiamo portato avanti per la cultura della legalità – spiega Gelli – Portare i nostri ragazzi nei campi antimafia della Sicilia o della Calabria o introdurre la legalità come percorso didattico delle nostre scuole è un investimento decisivo per il nostro futuro, anche perché conoscere la mafia significa comprendere e valorizzare quella cultura del rispetto della regola che è essenziale per contrastarla, così come sono essenziali una magistratura e una polizia messa in grado di funzionare. La mafia, infatti, comincia a piantare le sue radici proprio dove vengono meno le regole, anche quelle dell’economia». Per il vicepresidente, in ogni caso, c’è bisogno di fare luce ancora di più sul fenomeno delle infiltrazioni malavitose nell’economia toscana. «Un fenomeno di per sé sotterraneo e sfuggente e che pure ci obbliga alla massima attenzione – conclude Gelli – I rapporti tra economia e criminalità organizzata dovranno essere uno dei cardini del prossimo Rapporto sulla sicurezza in Toscana, al quale abbiamo già cominciato a lavorare». .  
   
   
WORKSHOP REGIONE-CONFINDUSTRIA LAZIO  
 
Roma, 1 ottobre 2007 - Un confronto a tutto campo tra gli industriali del Lazio e la Regione Lazio sulle strategie di sviluppo del nostro territorio. Nella sede di Confindustria Lazio si è svolto il 27 settembre il workshop che ha avuto per protagonisti il presidente Piero Marrazzo, il presidente di Confindustria Lazio Maurizio Stirpe, insieme agli assessori Nieri, De Angelis, Mancini e Dalia, e ai rappresentanti delle associazioni provinciali di Confindustria. Nel corso dell’incontro gli industriali hanno esposto ai rappresentanti della Regione il loro apprezzamento e le loro osservazioni sull’operato della giunta nei primi due anni di governo. E insieme gli industriali del Lazio hanno formulato alla Regione le loro proposte per affrontare le sfide dello sviluppo per realizzare il Lazio di domani. Dal problema della riduzione del carico fiscale su cittadini e imprese, al confronto sulla situazione della sanità laziale, dall’assetto della compagine delle società regionali al rilancio dei distretti industriali , dalle scelte sullo sviluppo del credito regionale al rilancio del turismo fino al tema delle infrastrutture materiali e immateriali, Regione e Confindustria Lazio hanno rinnovato la loro collaborazione, ribadendo l’intenzione di intensificare il dialogo in un confronto costruttivo a favore di tutto il territorio regionale. .  
   
   
TABACCHIERA (FEDERLAZIO): PROTOCOLLO APPALTI CORONAMENTO LAVORO CONGIUNTO  
 
Roma, 2 ottobre 2007 - “Il Protocollo sugli Appalti firmato oggi (28 settembre) in Campidoglio – ha dichiarato il Presidente della Federlazio, Massimo Tabacchiera - rappresenta il coronamento dello sforzo che l’Amministrazione comunale, e in particolare il Sindaco Veltroni, insieme con le Parti Sociali hanno portato avanti in questi mesi”. “Non dobbiamo però considerare l’accordo – prosegue Tabacchiera - un punto di arrivo bensì una base di partenza, certamente importante, nel percorso che deve portare alla lotta contro il lavoro nero e alla valorizzazione del ruolo delle piccole e medie imprese nel sistema degli appalti pubblici”. “I tavoli tecnici previsti nel Protocollo – conclude Tabacchiera – dovranno dunque essere avviati il prima possibile così da consentire la piena operatività dell’accordo”. .  
   
   
DE ANGELIS: PRESTO UNA NUOVA LEGGE SUI DISTRETTI INDUSTRIALI PER FAVORIRE LE PROGETTUALITÀ PUBBLICO-PRIVATE  
 
Roma, 1 ottobre 2007 - «Stiamo predisponendo una nuova proposta di legge sui distretti industriali, con l’obiettivo di favorire le progettualità pubblico-private del territorio, snellire le procedure, per innescare dal basso il processo di crescita e sviluppo dei poli produttivi di eccellenza del Lazio». Lo afferma l’Assessore alla piccola e media impresa, commercio e artigianato Francesco De Angelis. «Il testo di legge, prosegue De Angelis, nei prossimi giorni sarà concertato con Confindustria Lazio e con le altre Associazioni di categoria. L’attuale normativa sui distretti industriali, la 36 del 2001, alla luce del contesto economico-produttivo e dei rapidi mutamenti del mercato, non è più attuale. Per questo la nuova legge regionale cui stiamo lavorando coinvolgerà direttamente i sistemi di imprese, le associazioni di categoria, le istituzioni e i centri di ricerca. L’obiettivo è fare sistema, offrendo al territorio opportunità di implementare programmi di sviluppo volti alla crescita evolutiva non della singola impresa ma della rete nel suo complesso». .  
   
   
L’INDIA A VICENZA NEL SEGNO DEL BUSINESS  
 
Vicenza 1 ottobre 2007 - Qualità, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Vicenza, in collaborazione con il Centro Estero Veneto, ha accolto il 28 settembre in città una folta delegazione di rappresentanti istituzionali, operatori economici e specialisti indiani, presenti in Italia nel quadro di Namaste India, il maggiore degli eventi organizzati dalla Indo Italian Chamber of Commerce and Industry (Iicci) per promuovere le relazioni culturali ed economiche tra i due Paesi. L’iniziativa punta ad alimentare l’interscambio commerciale e industriale nel Subcontinente asiatico da parte delle aziende locali e regionali. In particolare la delegazione rappresenta il mondo economico del Maharastra e del Karnataka, due degli stati tecnologicamente più avanzati. Dopo le visite dei giorni scorsi a Firenze, Bologna e Milano, la delegazione ha fatto tappa a Vicenza capitanata da Ramanna Anand, Vice presidente della Indo Italian Chamber of Commerce (Iicci) di Bombay. La missione ha concentrato l’attenzione su alcuni settori d’eccellenza della produzione veneta e vicentina: agroalimentare, engineering e meccanica strumentale, infrastrutture e ambiente. Si tratta in effetti di comparti vitali per l’economia indiana, sui quali Nuova Delhi sta concentrando massicci investimenti e dal cui sviluppo dipenderà la capacità del Paese di mantenere gli eccezionali tassi di crescita degli ultimi anni. Il programma della giornata ha visto dapprima un convegno sulle opportunità di collaborazione per le imprese della regione in India. Hanno partecipato, oltre a vari specialisti, il vice presidente Anand, Adamo Dalla Fontana, Vice Presidente di Vicenza Qualità e Fabio Gava, Assessore regionale alle Politiche dell´economia, dello sviluppo, della ricerca, dell´innovazione e alle Politiche istituzionali. I lavori sono proseguiti successivamente con una lunga serie di incontri personalizzati tra operatori veneti e indiani, secondo le specifiche aree di competenza. L’interesse manifestato dagli imprenditori intervenuti al seminario ha confermato la crescente importanza dell’India come mercato di sbocco per la realtà produttiva regionale. Attualmente (dati 2006) le esportazioni del Veneto verso l’India sfiorano i 235 milioni di euro, grazie soprattutto all’eccellente performance dei prodotti metalmeccanici. L’import si è invece attestato intorno ai 490 milioni di euro, con un aumento di oltre il 30% nel corso dell’ultimo anno. Nella sola provincia di Vicenza, il primo trimestre 2007 ha registrato un’ulteriore crescita del 18% per l’import e del 14% per l’export. Nonostante il sensibile aumento dei commerci bilaterali, che vedono l’Italia al 4° posto tra i partner economici dell’India, la bilancia pende tuttavia ancora a favore di New Delhi. Secondo le ultime statistiche, tra aprile 2006 e marzo 2007 il valore dell’import italiano è infatti cresciuto fino a 3,7 miliardi di dollari, mentre l’export si è attestato a quota 2,7 miliardi. L’iniziativa vicentina ha voluto quindi dare nuovo slancio ai rapporti commerciali con l’area indiana, in vista anche della prossima missione istituzionale che l’Italia ha fissato per il mese di dicembre nel Subcontinente indiano. In quest’ambito, Vicenza Qualità si è proposta ancora una volta quale partner privilegiato per le aziende locali che guardano all’oriente per il proprio business e intendono approfondire la conoscenza del mercato indiano. .  
   
   
DURNWALDER INCONTRA DELEGAZIONE DELLA STIRIA  
 
Bolzano, 1 ottobre 2007 - Gli sviluppi dell´autonomia e le riforme verso il federalismo, il problema del traffico nell´arco alpino e i contatti tra Alto Adige e Stiria in temi di comune interesse, come quello della scuola: questi alcuni degli argomenti affrontati il 26 settembre a Bolzano dal presidente della Provincia Luis Durnwalder nell´incontro con una delegazione del Consiglio del Land austriaco. Guidati dal presidente dell´assemblea legislativa, Siegfried Schrittwieser, alcuni consiglieri della Stiria sono in questi giorni in visita a Bolzano. Tra le tappe non poteva mancare un incontro con il Governatore della Provincia, svoltosi il 26 settembre a Palazzo Widmann. Luis Durnwalder ha affrontato con gli ospiti austriaci alcune delle questioni di attualità legate ai rapporti con Roma e Vienna, all´aggiornamento dell´autonomia speciale e delle sue competenze in relazione al processo federalista, alle misure per il contenimento del traffico nell´arco alpino, prima fra tutte la costruzione del tunnel di base del Brennero e delle tratte ferroviarie di accesso. Nell´incontro si è accennato anche all´organizzazione della Pubblica amministrazione nel rapporto con il cittadino e al sistema dell´istruzione e della formazione, dove tra Alto Adige e Stiria i contatti sono già avviati. Agli ospiti austriaci Durnwalder ha illustrato anche le strategie della Provincia per la promozione dell’economia e dell´innovazione sul territorio altoatesino e i passi compiuti dalla Giunta per il riordino del sistema sanitario locale. .  
   
   
SICUREZZA, FORMIGONI: VALORIZZARE POLIZIA LOCALE 83 MILIONI DALLA REGIONE AGLI ENTI LOCALI TRA IL 2000 E IL 2007 PONZONI: GLI AGENTI NON FANNO SOLO LE MULTE MA AIUTANO CITTADINI  
 
Milano, 1 ottobre 2007 - La sicurezza urbana in Lombardia, le percezioni che ne hanno i cittadini, insieme alle trasformazioni sociali e urbanistiche del nostro territorio sono gli elementi analizzati dall´Istituto Regionale di Ricerca (Irer), in collaborazione con il Centro Nazionale di Prevenzione e Difesa sociale, presentati oggi a Milano al Palazzo della Regione Lombardia. Al convegno "La sicurezza urbana in Lombardia: attori, politiche e risposte", concluso dall´intervento del presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, hanno partecipato l´assessore regionale alla Protezione Civile, Prevenzione e Polizia Locale, Massimo Ponzoni, il presidente del Tribunale di Milano, Livia Pomodoro, il prefetto di Bergamo, Camillo Andreana, i vice prefetti di Milano e Varese, Renato Saccone, Annunziato Verdè, il sindaco di Bergamo, Roberto Bruni, il vice sindaco di Milano, Riccardo De Corato, e l´assessore ai servizi sociali del comune di Varese, Gregorio Navarro. Ai lavori hanno preso parte anche i comandanti della Polizia Locale di Milano, Emiliano Bezzon, Bergamo, Massimo Chizzolini e Varese, Antonio Lotito. Il presidente Formigoni ha evidenziato che "il sistema integrato della sicurezza elaborato dalla Regione Lombardia risponde a bisogni specifici dei cittadini e si è tradotto nella promozione di una sola politica invece di adottare azioni diverse. In attesa che il pacchetto Amato si realizzi al più presto la Regione Lombardia non rimarrà ferma a guardare ma continuerà nella sua opera di prevenzione". In particolare, il presidente della Regione Lombardia ha indicato le linee guida che contraddistinguono l´azione di governo della Giunta regionale per la sicurezza. Anzitutto la valorizzazione del ruolo della Polizia Locale, "soggetto insostituibile per la sicurezza del territorio grazie alla conoscenza che gli agenti hanno della realtà sociale e ambientale". Tra il 2000 e il 2007 Regione Lombardia ha erogato 83 milioni di euro agli Enti Locali per la sicurezza, finanziando anche 26 caserme dei carabinieri e investendo dal 2003 oltre 5 milioni di euro per la formazione dei circa 9. 000 agenti di Polizia Locale. Formigoni ha poi ricordato che Regione Lombardia non insegue politiche esclusivamente repressive ma intende creare i presupposti perché ci si convinca dell´utilità a seguire le regole. Una sfida educativa che coinvolge anzitutto la scuola e la famiglia. Un altro elemento qualificante è "investire maggiormente sulle politiche di recupero umano dei detenuti affinché non cadano nella recidiva". Accanto a questo, Formigoni ha dato risalto all´impegno della Giunta per una maggiore tutela degli spazi urbani attraverso un riordinamento dei quartieri con più pulizia, illuminazione e sistemazione del verde. Un obiettivo che sarà raggiunto con i Contratti di Quartiere, inseriti nel Programma per l´Edilizia Residenziale Pubblica 2007-2009, finanziato con oltre 512 milioni di euro, di cui 170 per la realizzazione di nuove case e 70 per la riqualificazione del patrimonio abitativo e ambientale. Secondo l´assessore regionale Ponzoni "la sicurezza urbana è un fenomeno complesso e multifattoriale che non si esaurisce soltanto nei fenomeni di disagio e devianza ma investe il concetto di vivibilità. Sta ai sindaci impegnarsi di più per le loro comunità locali diventando protagonisti e attori propositivi dello sviluppo dei territori che amministrano". Ponzoni si è anche soffermato sul ruolo degli agenti di Polizia Locale che "vivono a stretto contatto con il territorio e da un´iniziale percezione, da parte dei cittadini, di soggetti che svolgono azioni di repressione oggi sono coloro che sanno ascoltare le loro esigenze e si impegnano garantirne la sicurezza". La ricerca Irer, incrociando i dati raccolti direttamente con l´analisi e il confronto di quanto pubblicato da tre quotidiani nelle province di Milano, Bergamo e Brescia, lascia intendere chiaramente questo mutamento di approccio da parte dei cittadini, attribuendo ai media in generale una componente di responsabilità nel generare falsi allarmismi che si traducono in una maggiore percezione di insicurezza da parte di cittadini. Un tema toccato anche dal presidente Formigoni che, nel corso del suo intervento, ha detto che "i media hanno un ruolo strategico, poiché hanno la capacità di spostare l´attenzione su accadimenti o veri e propri crimini amplificandone, a torto o a ragione, la percezione nell´opinione pubblica". Il presidente ha approfondito l´argomento citando ad esempio il governo inglese che, durante la gestione degli eventi calamitosi, coinvolge direttamente i media nei comitati d´emergenza affinché, conoscendo le azioni del governo e la situazione reale, siano responsabili di un´informazione corretta e non allarmistica. .  
   
   
LOIERO: NESSUNA AMBASCIATA REGIONALE CALABRESE A TIRANA MA UTILI INTERSCAMBI ECONOMICI DI COOPERAZIONE CON L´ALBANIA  
 
Tirana, 1 ottobre 2007 - "Non faremo una nostra Ambasciata a Tirana, ma agli interessi calabresi in Albania bisogna dedicare una cura particolare con persone in grado di accompagnare iniziative imprenditoriali e interscambi economici e culturali. Ci sono, insomma, le condizioni ideale per una politica di cooperazione". E´ più che soddisfatto il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, a Tirana il 27 e il 26 settembre con una delegazione di cui fanno parte anche l´assessore regionale alle Attività produttive Pasquale M. Tripodi e il presidente degli industriuali calabresi Umberto De Rose. "Ci sono benefici e vie preferenziali che il governo di Tirana garantisce agli imprenditori calabresi che intendono investire in Albania in attività manifatturiere le quali possono avere ricadute benefiche significative anche sull´economia calabrese. Come Regione Calabria - ha riconosciuto Loiero incontrando il vice primo ministro Gazmed Oketa, presente il ministro consigliere dell´Ambasciata d´Italia Pierluigi Velardi e tutta la delegazione calabrese - siamo in ritardo, visti vincoli storico-culturali dovuti a una consistente presenza in Calabria di una comunità albanofona che può fare da ponte con la patria di origine" Per Loiero è stata avviata una fase nuova che può soltanto svilupparsi con l´intensificazione dei rapporti culturali ed economici: "Possiamo contribuire - ha detto - allo sviluppo di un paese che mostra ritmi di crescita interessanti (6 per cento annuo del Pil nazionale) e possiamo ricevere altrettanto grazie allo sviluppo della nostra imprenditoria". Per la delegazione italiana (oltre a Tripodi e De Rose, hanno accompagnato Loiero il suo portavoce Pantaleone Sergi, il dirigente del Dipartimento alle Attività produttive Francesco De Grano, il consigliere regionale Damiano Gagliardi e il console onorario d´Albania Mario Brunetti) è stata una giornata densa di incontri ai massimi livelli. Oltre al vice premier Gazmed Oketa, Loiero ha incontrato il ministro degli Interni Bujar Nishami, il quale ha illustrato quanti miglioramenti il suo paese ha fatto negli ultimi anni sul piano della sicurezza, tanto da diventare appetibile per gli investimenti internazionali. Anche Gazmed Oketa ha manifestato una particolare attenzione, in questo quadro, alla Calabria, per la presenza di una diffusa presenza albanese, antica e recente. Esistono, insomma, secondo quanto hanno assicurato gli esponenti del governo di Tirana e i presidenti delle regioni di Tirana e di Durazzo a Loiero e alla delegazione calabrese, le premesse per stabilire relazioni proficue, reciprocamente interessanti. "Non ci sono dubbi che le informazioni e le assicurazioni ricevute costituiscono una buona e allettante base di partenza - ha detto il presidente degli industriali calabresi Umberto De Rose - e va dato merito al presidente della Regione Loiero, di avere aperto questo canale al massimo livello con il governo albanese. Si può pensare concretamente a investimenti produttivi. L´incontro con il vice premier Gazmed Oketa è stato importantissimo. La Calabria è vista come un partner importante grazie anche alla credibilità di Loiero e del suo governo". Anche l´assessore regionale alle attività produttive della Regione Calabria Pasquale M. Tripodi, e convinto "che ci siano tutte le condizioni, per il livello raggiunto dell´imprenditoria calabrese e per gli incentivi europei allo sviluppo di un partenariato sia istituzionale, come sollecitato da Loiero, che imprenditoriale. Da domani lavoreremo per concordare programmi di investimento. Ci sono settori dell´economia calabrese che possono solamente avvantaggiarsi se avranno cura del mercato albanese". .  
   
   
BERTOSSI INAUGURA FONDERIA A SEDEGLIANO  
 
Pannelia, 1 ottobre 2007 - "I nostri imprenditori sanno stare con profitto sui mercati internazionali nonostante i problemi valutari, grazie alle capacità di innovare e di ricercare nuove tecnologie, e fornendo adeguata assistenza alla loro clientela". Lo ha affermato l´assessore regionale alle Attività Produttive, Enrico Bertossi, il 29 settembre nell´inaugurare il nuovo stabilimento Castalia, fonderia dell´alluminio, del gruppo friulano Self, sorta a Pannelia di Sedegliano. L´assessore ha infatti indicato come esemplari la storia e lo sviluppo dell´azienda, una realtà produttiva che ha radici negli anni ´40, quando Vittorio Self avviò un´attività artigianale cresciuta poi negli anni fino a diventare, grazie anche all´impegno della terza generazione familiare, leader mondiale nella realizzazione di fusioni di precisione in alluminio fino al peso di due tonnellate. Fusioni destinate, come ha poi spiegato Riccardo Self, amministratore dell´impresa, all´elettromeccanica, al settore della produzione di energia, ai trasporti e all´arredo e a fornire, come ha detto Paolo Ponzini, direttore generale di Assofond, i prodotti di base a centocinquanta officine meccaniche della regione, oltre che alla vasta clientela nazionale ed estera. Il presidente dell´Assindustria udinese, Adriano Luci, ha quindi rilevato l´alta specializzazione della fabbrica, nella quale il 10 per cento del personale è rappresentato da ingegneri, mentre il resto delle maestranze è composto prevalentemente da tecnici specializzati. Il Rettore dell´Università di Udine, Furio Honsell, ha ricordato l´istituzione del Parco tecnologico udinese e le altre iniziative volte a sostenere l´innovazione e la ricerca attuate dalla Regione. Bertossi si è soffermato sull´identità delle imprese friulane di successo, che sono rette da operatori che credono nel territorio e nelle sue potenzialità e "sono caratterizzate da una forte responsabilità sociale". L´assessore ha pure rivolto un plauso al Comune di Sedegliano, e al sindaco Corrado Olivo rappresentato dal vicesindaco Mara Del Bianco, per avere creato la zona industriale dove ora si è insediata la Castalia, e nella quale tra breve approderà anche un altro gruppo industriale. Il gruppo Self con il nuovo stabilimento ha realizzato una fonderia di tipo moderno, che molto si discosta dalle connotazioni tradizionali del settore, perché è caratterizzata da spazi ampi nei quali vengono operate lavorazioni di precisione nella massima sicurezza. Nato da una fonderia per l´alluminio realizzata da Carlo Self a Rivignano, nella quale si realizzano stampi di grandi dimensioni per parti in plastica, il gruppo ha poi iniziato a curare l´intera filiera, dalla creazione del modello del prodotto, allo stampo, alla fusione in alluminio, alla lavorazione meccanica della parte. Castalia nasce dalla scelta strategica del gruppo di investire 7 mln di euro in 3 anni, tra stabilimento, impianti e ricerca, su un fatturato annuo di circa 10 mln. Contribuisce al fatturato di Selfgroup con una percentuale del 35%, in previsione di crescita grazie anche alla struttura innovativa e logisticamente collegata alle altre aziende del gruppo che sorgono nelle zone limitrofe. 25 nuove posizioni al momento coperte dalle risorse umane che contano il 25% di laureati, quasi tutti ingegneri, un tasso molto alto per un’azienda nel settore della old economy .  
   
   
CAMPANIA: PARTE OSSERVATORIO REGIONALE SUI PREZZI  
 
 Napoli, 1 ottobre 2007 - Si è tenuta venerdì 29 settembre , presso gli uffici dell’Assessorato regionale all’Agricoltura e alle Attività produttive, la prima riunione dell’Osservatorio regionale sul monitoraggio dei prezzi. All’incontro hanno partecipato, oltre ai dirigenti dell’assessorato e del Settore Commercio della Regione Campania, i rappresentanti delle Associazioni di categoria di agricoltori, artigiani, commercianti, consumatori, del mondo della cooperazione e dell’industria, delle cinque Camere di Commercio Provinciali e dei sindacati Cgil, Cisl e Uil. La discussione è servita a definire metodi e contenuti dell’organismo, che si pone come strumento essenziale per stabilire un rinnovato patto sociale che coinvolga la Istituzioni e le varie associazioni di produttori e consumatori. Tutti gli interventi hanno concordato sulla necessità di procedere alla definizione di un paniere di beni per il monitoraggio sull’andamento dei prezzi al consumo, e di coinvolgere i Comuni campani per degli studi a livello territoriale. Tra gli altri compiti individuati, la promozione di accordi di filiera, che consentano il contenimento dei prezzi senza penalizzare i produttori, e di gruppi di acquisto per incentivare la filiera corta. La lotta alla criminalità e all’abusivismo, condotta anche attraverso la collaborazione degli enti e degli organismi preposti ai controlli, costituirà un altro cardine dell’azione del tavolo. L’osservatorio ha inoltre recepito l’accordo di ieri tra l’Assessorato e i panificatori, che ha stabilito, tra l’altro, di avviare un processo di riforma delle leggi del settore a partire dalla legge sull’imbustamento, approvata nel 2005 e attualmente in regime di proroga. “Con la costituzione dell’Osservatorio si completa un’opera di razionalizzazione dell’intervento regionale - ha commentato l’assessore Cozzolino - Insieme all’approvazione in Giunta del «Regolamento di attuazione per la tutela dei consumatori e degli utenti» e all’istituzione del «Servizio Tutela dei consumatori» all’interno dell’assessorato, consentirà una più efficace azione di difesa del cittadino e dell’impresa. Nello specifico, l’Osservatorio avrà il compito di monitorare i prezzi così da consentire un rapido intervento per contrastare azioni di speculazione e l’immotivato rialzo dei prezzi”. .  
   
   
IN FRENATA LA SPESA PER CONSUMI DELLE FAMIGLIE LUCANE  
 
Potenza, 1 ottobre 2007 – “Dopo aver evidenziato qualche timido segnale di risveglio nel 2006, la spesa per consumi delle famiglie lucane ha subito una brusca frenata e nel contempo si è evidenziata una crescita a ritmi molto sostenuti del credito al consumo. Da notare anche una minore capacità di risparmio e un trend inflazionistico in lieve rialzo”. È questa la sintesi tracciata dal presidente di Unioncamere Basilicata, Pasquale Lamorte, in merito ai dati relativi all’andamento del commercio al dettaglio del primo semestre 2007 elaborati dal Centro Studi Unioncamere Basilicata. Crescita dei consumi: Basilicata fanalino di coda italiano. In base alle ultime stime del modello previsionale Unioncamere, la crescita dei consumi nel 2007 dovrebbe attestarsi sul +0,8% (contro il +0,9% dell’anno precedente), mentre nel resto del Paese l’incremento atteso è pressoché doppio (1,6%). Il credito al consumo continua a crescere: + 18,4% nei primi tre mesi del 2007 rispetto allo stesso periodo del 2006, mentre nell’intero 2006 la variazione è stata del +17,4% (in entrambi i casi, si tratta di incrementi molto superiori alla media nazionale). Il crescente ricorso all’indebitamento ha un risvolto anche nella minore capacità di risparmio delle famiglie (è probabile, peraltro, che parte del risparmio accumulato sia destinato a finanziare la spesa di consumo): il tasso di crescita tendenziale dei depositi bancari, dopo aver segnato il +2,7% a fine 2006, è sceso al +1,1% nel I trimestre di quest’anno che, in termini reali, equivale ad una variazione negativa. Secondo i dati Istat, la spesa media mensile per famiglia in Basilicata è risultata pari – nel 2006 – a 1. 919 euro, (-5,2% rispetto al 2005). Un dato ancora più eclatante se confrontato con quello nazionale, che ha visto la spesa continuare a crescere (+2,7%), raggiungendo i 2. 461 euro; ciò ha determinato un ulteriore ampliamento del differenziale di spesa per consumi tra famiglie lucane e famiglie italiane, già strutturalmente elevato (fatto 100 il valore nazionale, quello regionale è pari a 78). La contrazione della spesa mensile in Basilicata ha riguardato sia i generi alimentari (-4,6%), sia i beni e servizi non alimentari (-5,4%, con particolare riferimento a istruzione, trasporti e servizi sanitari). In crescita sono risultate soltanto le spese per l’abitazione e quella per le utenze (elettricità, gas, acqua), il che riflette anche un significativo aumento dei prezzi. Tra le voci di spesa che “arretrano” si segnalano anche gli arredamenti (compresi gli elettrodomestici) e i trasporti, mentre sostanzialmente stabile si mantiene la quota relativa alle spese per l’abbigliamento e calzature (intorno al 7,5%) e per il tempo libero (4,0% circa). In lieve risalita l’inflazione a livello locale, sospinta dagli alimentari Se il I trimestre del 2007 è stato all’insegna di una dinamica inflattiva molto contenuta, nel periodo successivo si è manifestata una tendenza al rialzo che ha spinto l’inflazione all’1,7% a luglio, in linea con la media nazionale. Gli aumenti più marcati hanno riguardato i beni alimentari: +3,7% la variazione tendenziale, in forte accelerazione rispetto allo stesso periodo del 2006 (+1,6%). Alla risalita dell’inflazione ha contribuito in misura rilevante anche il comparto degli alberghi e pubblici esercizi (+3,6%, laddove nel 2006 si era registrato un -0,7%). Analogamente superiori alla media gli incrementi registrati nei trasporti (+2,6%) e nell’istruzione (+2,0%). Dal punto di vista territoriale, l’andamento dell’inflazione continua ad essere più sfavorevole a Potenza rispetto a Matera (+1,8 e +1,4%, rispettivamente, il valore dell’indice generale). I differenziali più ampi di crescita dei prezzi si rilevano, in particolare, nei trasporti, nell’istruzione e negli alberghi e pubblici esercizi, dove è il comune di Potenza a registrare i maggiori aumenti, e nei prodotti dell’abbigliamento e calzature dove, al contrario, è il comune di Matera a scontare gli incrementi più elevati. .  
   
   
COMMERCIO LIGURE, ASSESSORE GUCCINELLI: "PREVISTA LA VALORIZZAZIONE DELLE BOTTEGHE STORICHE, INCENTIVI PER LA SICUREZZA E LE NUOVE IMPRESE COMMERCIALI"  
 
Genova, 1 ottobre 2007 - E´ stato approvato il 27 Settembre 2007 dalla Giunta regionale su proposta dell´assessore all´Industria Renzo Guccinelli, il progetto di legge di riforma degli incentivi al commercio che tra le altre iniziative prevede il censimento e la valorizzazione delle botteghe storiche liguri. Dopo l´approvazione del testo unico sul commercio, dei provvedimenti attuativi e della legge sul commercio equo-solidale con quest´ultimo provvedimento si completa il quadro legislativo sul tema. "Con questo atto - spiega l´assessore regionale all´Industria e al Commercio - Renzo Guccinelli - abbiamo voluto da un lato riformare gli strumenti previsti a livello regionale, abrogando cinque leggi e dall´altro riunificare sotto un´unica legge gran parte delle disposizioni relative alle agevolazioni alle imprese commerciali, tenendo conto che nei confronti del commercio la Giunta regionale ha destinato tra il 2005 e il 2007 un totale di 28 milioni di euro, a dimostrazione del grande valore che riconosciamo a questo settore". La legge che stanzia per il 2007 2,7 milioni di euro a cui si aggiungeranno ulteriori risorse nel bilancio regionale 2008, contiene 27 articoli e tra gli elementi principali contenuti nel testo prevede: Incentivi in conto interessi per la riqualificazione della rete distributiva in grado di favorire la ristrutturazione edilizia dei locali e l´acquisto degli arredi; Incentivi per la sicurezza che comprendono non solo contributi per la videosorveglianza, ma anche per l´installazione di impianti di sicurezza, antifurto e porte blindate; Agevolazioni ad iniziative congiunte tra operatori privati e soggetti pubblici, vengono riconfermati nel loro impianto gli interventi a favore dei Civ, i centri di via, e contemporaneamente estesi anche ai mercati, cioè alle aree pubbliche, dove i privati potranno costituirsi in consorzi congiuntamente con i Comuni; Valorizzazione delle botteghe storiche presenti in Liguria, dopo il loro censimento ad opera dei Comuni, attraverso incentivi per il restauro conservativo; Agevolazioni per l´accesso al credito da parte delle piccole e medie imprese, attraverso il rafforzamento del ruolo dei Confidi, organismi istituzionali che mettono a disposizione delle piccole imprese fondi di garanzia, e l´aumento dei fondi; Agevolazioni per la creazione di imprese commerciali attraverso prestiti gestiti da Filse, la Finanziaria regionale, a tassi agevolati. Nella presente legge non sono definite le aliquote di intervento regionale, che saranno individuate in una fase successiva dopo l´approvazione da parte della Giunta delle modalità attuative successive alla valutazione del consiglio regionale. .  
   
   
CONVEGNO SUL COMMERCIO OGGI A UDINE  
 
 Trieste, 1 ottobre - La rilevanza che riveste il commercio per l´economia del Friuli Venezia Giulia sarà al centro del convegno promosso dalla direzione Attività produttive che si terrà lunedì prossimo, primo ottobre, nella sala congressi della Fiera di Udine, a partire dalle ore 15. 30, con la partecipazione del presidente della Regione Riccardo Illy e dell´assessore competente Enrico Bertossi. Il titolo del convegno, che rientra tra le iniziative volute dall´assessore Bertossi per fare il punto sulle azioni promosse a vantaggio dei diversi comparti economici, è "Il commercio verso il cambiamento: le opportunità nel Friuli Venezia Giulia. L´evoluzione della rete distributiva e i nuovi stili di consumo" Il quadro sull´attività legislativa regionale sarà illustrato dallo stesso assessore Bertossi in apertura dei lavori. Seguiranno gli interventi di alcuni esperti: Fabrizio Valente, partner fondatore di Kiki Lab di Brescia, tratterà il tema "Come l´innovazione contribuisce alla crescita della rete distributiva", mentre Valentina Fornari dell´Università Bocconi di Milano, illustrerà "Gli scenari della moderna distribuzione nel panorama nazionale". "Gli stili e i comportamenti d´acquisto del nuovo consumatore" sarà, invece, l´argomento trattato da Gabriele Qualizza, docente e redattore di Brandforum. It , osservatorio sulle marche italiane. Sarà quindi la volta di due esempi concreti, uno dei quali riguardante il Gruppo Percassi che, fra l´altro, ha commercializzato il marchio Benetton in tutto il mondo. Giovanni Da Pozzo, presidente di Confcommercio Udine (e neo presidente della Camera di Commercio) parlerà su "Il ruolo degli organismi di rappresentanza nella gestione del cambiamento del commercio". Concluderà il presidente Illy. L´incontro sarà moderato da Giovanni Marzini, caporedattore dei servizi giornalistici della sede Rai di Trieste. I partecipanti al convegno, al termine dei lavori, potranno visitare la Mostra della Casa Moderna che proprio lunedì chiuderà i battenti. .  
   
   
STUDIO SUI RICONGIUNGIMENTI FAMILIARI IN ALTO ADIGE  
 
 Bolzano, 1 ottobre 2007 - L’accesso a condizioni lavorative e abitative dignitose costituisce il principale elemento che può contribuire all’esito positivo del percorso migratorio: è uno dei dati centrali emersi dalla ricerca esplorativa "Famiglie ricongiunte in Alto Adige", condotta dall´Osservatorio provinciale sulle Immigrazioni e Synergia e presentata il 26 settembre a Bolzano. Alla presentazione l´assessora provinciale Luisa Gnecchi ha sottolineato come il significato di questo tipo di ricerche sia quello di fornire alla politica uno strumento oggettivo per prendere delle decisioni ponderate e responsabili. Dai risultati delle interviste effettuate negli ultimi mesi ai componenti delle famiglie immigrate residenti in Alto Adige - illustrati alla Casa Kolping dal gruppo di lavoro incaricato, presente anche la direttrice del Dipartimento provinciale responsabile, Barbara Repetto - emerge la complessità delle dinamiche del ricongiungimento familiare e di come l’evento viene preparato, affrontato e vissuto dalle famiglie straniere residenti. In particolare l’indagine si sofferma sui temi fondamentali dell’accesso alla casa e al lavoro, e ribadisce che l’accesso a condizioni lavorative e abitative dignitose costituisce il principale elemento che può contribuire in modo fondamentale all’esito positivo del percorso migratorio. Altro fattore basilare considerato nella valutazione delle interviste è la conciliazione del tempo di lavoro e del tempo di cura, che implica una riformulazione delle responsabilità familiari all’interno del nucleo familiare portando molte donne (che non erano inserite nel mercato del lavoro nel Paese di origine) a cercare qui una collocazione lavorativa per contribuire al budget familiare. Infine la ricerca prende in esame la scuola, intesa come principale terreno di confronto e di scontro per i giovani immigrati, dove si gioca la difficile partita di ricostruire un luogo “familiare” dove poter sentirsi "a casa" attraverso l’apprendimento e la sperimentazione di nuovi codici linguistici, culturali e di socializzazione. .  
   
   
“CREATIVE R’EVOLUTION”, INCONTRI SU CREATIVITA’ IN VENETO A PORDENONE SI PARLERÀ DELLA POSSIBILITÀ DI COSTRUIRE UNA COMUNITÀ CREATIVA IN FRIULI VENEZIA GIULIA  
 
Venezia, 1 ottobre 2007 - Da ottobre sono in programma dieci incontri internazionali sulla creatività in Veneto: dal Junkspace di Rem Koolhaas alla tecnologia creativa di Bruce Sterling, fino al terzo paesaggio di Gilles Clément. Dopo il successo del primo ciclo di “Creative R’evolution”, ritornano infatti per la seconda edizione gli incontri di raccordo tra cultura, impresa e territorio su un tema, il contemporaneo, declinato in una triplice dimensione: paesaggio e città, produzione e società, arte e sviluppo. Il progetto è promosso ed organizzato da Fuoribiennale, realtà di produzione del contemporaneo, e dalla Regione del Veneto ed è stato presentato il 27 settembre a Palazzo Balbi. Sono intervenuti il portavoce del presidente Galan, Franco Miracco, la dirigente delle settore beni culturali della Regione Fausta Bressani e il direttore di Fuoribiennale Cristiano Seganfreddo. Il Veneto – ha detto Seganfreddo - è alla ricerca di una nuova definizione della produzione e della qualità della vita. Di qui la necessità di far conoscere mondi del Veneto contemporaneo che spesso non si conoscono ma che hanno grandi potenzialità. Ecco allora il senso di questi dieci incontri in dieci spazi ad alta specificità, con i grandi interpreti internazionali a confronto-raffronto con un territorio e le sue problematicità. “Un’iniziativa – ha detto Fausta Bressani – che vuol far emergere la creatività del territorio veneto come fattore di sviluppo anche economico”. Da parte sua Miracco ha sottolineato che “Creative R’evolution” è attualmente l’unico vero punto di confronto al passo con i tempi su questi temi e rappresenta quindi l’esempio di quale può essere il contributo delle energie intellettuali alla rifondazione della Biennale di Venezia. Il calendario degli incontri prevede il 5 ottobre a Vicenza, nel nuovo spazio Monotono di Fuoribiennale, “Junkspace” un incontro con Rem Koolhaas, il teorizzatore dello "spazio spazzatura". Il 19 ottobre “Vi abbiamo fatto le scarpe” sarà la volta di un viaggio nell’industria veneta del design che negli ultimi vent’anni ha prodotto numerosi casi di eccellenza nel mondo, nella sede padovana di Alberto del Biondi dove sarà presente anche l’assessore regionale Fabio Gava. La dimensione notturna della città sarà il tema dell’incontro del 26 ottobre tra paesaggisti, artisti, sociologi, direttori di riviste nello spazio produttivo di un’azienda padovana di innovazione come Lago. L´8 novembre la manifestazione va “fuoriporta” a Pordenone dove si parlerà della possibilità di costruire di una comunità creativa in Friuli Venezia Giulia. Gli oggetti del futuro e i cambiamenti nel mondo della cultura a contatto con il progresso tecnologico saranno l’argomento dell’incontro del 9 novembre a Vicenza con lo scrittore e giornalista Bruce Sterling, autore di romanzi di fantascienza e profondo osservatore della realtà tecnosociale contemporanea. Nel lanificio Conte di Schio, una delle aziende storiche mondiali, si confronteranno invece i protagonisti del manifatturiero con giornalisti ed economisti il 16 novembre. E’ prevista la presenza del presidente della Regione Giancarlo Galan. Il 23 novembre, nelle suggestive Bolle progettate da Massimiliano Fuksas della ditta Bortolo Nardini di Bassano del Grappa, Laura Broggi e Francesco Morace parleranno di Geografia emozionale. La Fornace Innovazione di Asolo ospiterà il 30 novembre gli esponenti del fenomeno del jeans in Veneto, da Diesel a Replay, a Gas, che partendo dal Genius Group hanno rivoluzionato le logiche del consumo del jeans. L´appuntamento del 6 dicembre risponderà alla domanda “conviene investire in arte contemporanea?” e sarà guidato da Pierluigi Sacco, con i grandi investitori italiani come Giovanna Furlanetto, Lino Dainese, Silvia Ferri assieme a critici, curatori, banche ed artisti. “Creative R´evolution 2” propone infine il 7 febbraio 2008 la presenza a Vicenza del paesaggista Gilles Clément sul tema del “Terzo paesaggio”. . .  
   
   
ACCORDO SU QUALITÀ AMBIENTALE E SOSTENIBILITÀ TRA REGIONE LAZIO, IL MINISTERO DELL’AMBIENTE E QUELLO DI ECONOMIA E FINANZE.  
 
 Roma, 1 ottobre 2007 - Primo Accordo integrativo dell’Apq8 - Accordo di Programma Quadro “Sviluppo sostenibile e promozione della qualità ambientale” - tra la Regione Lazio, il Ministero dell’Ambiente e quello di Economia e Finanze. “Facciamo un passo avanti per la sostenibilità nella nostra Regione” - ha commentato Filiberto Zaratti, assessore regionale all’Ambiente e Cooperazione tra i Popoli - “Con la messa a punto di questo primo accordo, si sbloccano 24 milioni di euro per realizzare interventi come la promozione dell’innovazione per l’utilizzo delle fonti rinnovabili, l’attuazione del Protocollo di Kyoto, il miglioramento dell’efficienza energetica, la promozione della mobilità sostenibile, l’implementazione dell’assorbimento di Co2, la promozione dei processi partecipativi e degli strumenti di sviluppo sostenibile. Il tutto per aumentare la sostenibilità ambientale nella nostra Regione”. “Le diverse iniziative finanziate con l’accordo integrativo" - ha proseguito Zaratti - "sono strettamente sinergiche e coerenti con gli obiettivi previsti dalla normativa comunitaria, nazionale e regionale e proseguono progetti già attivati dalla Regione Lazio". Per quanto riguarda lo sviluppo delle tecnologie innovative, la Regione prosegue con l’Apq8, il finanziamento delle attività dei tre poli in cui concentrare il sistema della ricerca sull’idrogeno, il solare fotovoltaico organico e la mobilità sostenibile”. .  
   
   
RIFORMISTI A CONFRONTO SULLA “RIVOLUZIONE LIBERALE”  
 
Torino, 1 ottobre 2007 – L’ Associazione libertàEguale di Torino Organizza “Sotto la Mole Riformisti A Confronto sulla “rivoluzione liberale” per Il Partito Democratico”. Incontro organizzato da libertàEguale con Susta, Salvati, Beppe Berta e Magda Negri Lunedì 1^ Ottobre 2007 alle ore 18 a Torino ne discutono in via Palazzo di Città 14 Michele Salvati, docente di economia politica e autore del libro “Il Partito Democratico Per La Rivoluzione Liberale”; Magda Negri, senatrice dell’Ulivo, capolista al Collegio 7 per l’Assemblea Costituente nazionale del Partito Democratico nella lista “Democratici con Veltroni”; Gianluca Susta, Europarlamentare e candidato segretario del Pd piemontese; Beppe Berta, docente di storia economica. Inoltre si terrà la presentazione dell’ultimo libro di Michele Salvati “Ilpartito Democratico Per La Rivoluzione Liberale” in edicola con il Riformista (www. Libertaeguale. Com) Magda Negri, senatrice dell’Ulivo, capolista al Collegio 7 di Torino per l’Assemblea Costituente nazionale del Partito Democratico per i “Democratici con Veltroni” Esponente prima dell’area "migliorista" del Pci, "Ulivista" . Nel 1999 ha dato vita a livello nazionale, insieme ad altri riformisti, all’Associazione "Libertàeguale" di cui è oggi dirigente nazionale. Da sempre impegnata sui temi delle riforme istituzionali ed elettorali, dei diritti civili e della laicità dello Stato: ha partecipato e contribuito ad organizzare le più significative campagne referendarie dal 1993 in poi. Anche il femminismo fa parte della sua cultura politica e della mia storia personale. Eletta ad aprile 2006 al Senato in Piemonte per i Ds, oggi vuole sviluppare l¹esperienza dell¹Ulivo nella dimensione del Partito Democratico, come partito nuovo, più grande e plurale per unire e dar forza politica ai riformisti dell¹Ulivo. Http://www. Magdanegri. It/ .  
   
   
REINSERIMENTO OCCUPAZIONALE PER LE DONNE AI BLOCCHI DI PARTENZA I CORSI DI FORMAZIONE CPV  
 
Vicenza, 1 ottobre 2007 - A partire dal mese di ottobre prenderanno avvio i corsi di orientamento e formazione previsti dal progetto regionale S. O. L. E. (Sistemi di Orientamento al Lavoro per valorizzare le esperienze al femminile), nella sede della Fondazione Giacomo Rumor-centro Produttività Veneto (Cpv). I corsi realizzati in partnership con l’Informagiovani del Comune di Vicenza e i Centri per l’impiego della Provincia di Vicenza, sono rivolti a cinquanta donne che non hanno un’occupazione da almeno due anni e che hanno dimostrato la volontà di rientrare nel mercato del lavoro. Si comincia il 12 ottobre, dalle 9 alle 13, con un primo incontro di presentazione generale sulle materie e le modalità dell’intero progetto, al quale seguiranno specifici corsi di approfondimento a gruppi. Si parlerà di evoluzione del mercato del lavoro, di nozioni economico-finanziarie e fiscali, di elementi di self marketing, di come accrescere l’autostima, di analisi delle competenze professionali, della predisposizione di un curriculum e di una lettera di presentazione, della gestione di un colloquio di lavoro, di strumenti e tecniche per la ricerca di un’occupazione e per l’approccio mirato all’azienda. E per chi desidera avviare un’attività imprenditoriale autonoma, l’appuntamento è il 16 ottobre con il seminario su come dar vita ad un’impresa “in rosa” al quale seguiranno incontri specifici sulle tematiche riguardanti la creazione d’impresa. Tutte le partecianti avranno la possibilità di avere dei colloqui individuali e di avvalersi della consulenza di esperti di tecniche di self marketing e psicologi del lavoro. Complessivamente sono previste 16 ore di orientamento di gruppo e 5 ore di colloqui individuali, per chi vuole rientrare come lavoratrice dipendente; 20 ore di orientamento di gruppo e 2 ore di colloqui individuali, per chi desidera avviare un’attività d’impresa. Per informazioni: Servizio Nuova Impresa, Fondazione Giacomo Rumor-centro Produttività Veneto (Cpv), telefono 0444/994745, www. Cpv. Org . .  
   
   
VENETO ADERISCE A CARTA EUROPEA SU PARITA’ TRA DONNE E UOMINI NELLA VITA LOCALE  
 
Venezia, 1 ottobre 2008 - Il Veneto ha aderito alla “Carta europea per l’uguaglianza e la parità tra donne e uomini della vita locale”, promossa dal Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa in cui l’Italia è rappresentata dall’Aiccre. Il provvedimento è stato adottato dalla giunta regionale su proposta dell’assessore ai diritti umani e alle pari opportunità Isi Coppola, che ha invitato tutte le Province e i Comuni veneti a fare altrettanto. “La Regione del Veneto è membro dell’Aiccre dal 1986. La Carta Europea a cui abbiamo aderito – fa presente l’assessore Coppola – rispecchia i principi che animano da tempo le politiche regionali sulle pari opportunità. Queste si fondano, infatti, sul concetto per cui l’uguaglianza tra uomini e donne e le pari opportunità nella partecipazione alla vita politica, economica e sociale, sono componenti essenziali per la democrazia e la coesione sociale del territorio, oltre che diritti fondamentali della persona”. “Tali diritti – sottolinea ancora l’assessore – vanno declinati ad ogni livello di governo, da quello comunale a quello regionale, fino allo Stato e alle istituzioni europee e internazionali. In questo senso la “Carta europea per l’uguaglianza e la parità tra donne e uomini nella vita locale” offre a tutti una piattaforma di impegno comune, chiamando ciascun attore alle proprie responsabilità e alla migliore sinergia con gli altri”. L’assessore Coppola, ricordando che il 2007 è stato proclamato “Anno delle pari opportunità per tutti” e l’intenso programma di interventi della Regione a sostegno di una concreta realizzazione della parità, conclude evidenziando che la “Carta europea ” elaborata dal Ccre richiede l’integrazione della dimensione di genere in tutte le attività da parte di chi vi aderisce e, in particolare, l’elaborazione di piani e programmi adeguatamente finanziati per far progredire la parità tra donne e uomini. .  
   
   
LA ‘TOSCANA ROSA’ MEGLIO DI LOMBARDIA, VENETO E PIEMONTE PIÙ DONNE IMPRENDITRICI, PIÙ VITALITÀ PER IL SISTEMA  
 
Firenze, 1 ottobre 2007 - «L’universo imprenditoriale femminile mostra grande vitalità, e questo è un bene per tutta l’economia della Toscana. Le imprese guidate da donne crescono sempre di più; si tratta di un fenomeno che vede protagoniste persone altamente qualificate in grado di ricoprire ruoli gestionali sempre più importanti. Le donne imprenditrici conquistano così, rispetto ai colleghi maschi, ulteriori spazi nei vari assetti delle aziende. » E’ questo il commento di Ambrogio Brenna, assessore all’innovazione e alle attività produttive della Regione Toscana, ai dati presentati il 27 settembre dall’Osservatorio sulle imprese femminili. «Le imprese femminili crescono anche in virtù dello spirito d’iniziativa proprio non soltanto delle donne toscane, ma anche delle donne immigrate e di donne italiane provenienti da altre regioni. La Toscana dimostra così la propria capacità di attrazione nei confronti di coloro che intendono investire, ha aggiunto Brenna. E’ pertanto opportuno continuare ad investire sempre di più nella ricerca tecnologica e nell’innovazione, rendere più agevole e sempre meno oneroso l’accesso al credito, soprattutto per quanto riguarda le Pmi a titolarità femminile. » Per l’assessore regionale è fondamentale, per chi programma e deve operare delle scelte: «poter disporre di un valido strumento conoscitivo/informativo, quale è l’Osservatorio sulle imprese femminili in Toscana, una delle iniziative che fanno parte del Programma Regionale per la promozione dell’imprenditoria femminile toscana. La collaborazione intrapresa con Unioncamere Toscana si sta rivelando altamente proficua - ha concluso Brenna -, in quanto consente di attivare un monitoraggio preciso e puntuale, utile affinché sia resa periodica un’analisi di ordine statistico e socio-economico relativamente alle imprese toscane guidate da donne. Ed è importante sottolineare il fatto che tale collaborazione proseguirà anche in avvenire. » Per Pierfrancesco Pacini, presidente di Unioncamere Toscana: «la demografia imprenditoriale relativa ai primi sei mesi del 2007 ha ancora una volta mostrato la maggiore vitalità dell´universo imprenditoriale femminile. Una compagine, quella femminile, composta da donne altamente qualificate che si fanno strada all´interno degli assetti imprenditoriali, conquistando sempre di più ruoli di tipo gestionale. Infatti la costante e più significativa crescita osservata delle amministratrici rispetto ai colleghi maschi ci conferma che oggi, diversamente da quanto avveniva in passato, le donne che decidono di intraprendere sono sicuramente più motivate e non intenzionate a declinare un ruolo di primo piano all´interno dell´impresa. Unioncamere Toscana – ha continuato Pacini - è da sempre a fianco di queste donne attraverso iniziative volte a promuovere queste individualità al femminile, rivolgendosi in particolare a chi decide di avviare per la prima volta un´attività imprenditoriale e alle problematiche annesse a questa fase di avvio. Infatti, nell´ambito del Progetto di “Women on Board of Local Development” Unioncamere Toscana, con la collaborazione di Eurochambres, ha deciso di dar vita ad un servizio di informazione, coordinamento dell´attività di orientamento imprenditoriale fornita dalle Camere di Commercio Toscane; mentre, con la collaborazione della Regione Toscana, a breve prenderà avvio la seconda edizione del mentoring imprenditoriale al femminile ‘Madre Figlia’». Scheda - Sempre più le imprese guidate da donne: 23,2% del totale I dati dell’Osservatorio sulle imprese femminili: 1° semestre 2007 Ancora una volta le imprese guidate da donne crescono di più di quelle non femminili. Sono inoltre sempre di più le imprenditrici che detengono un ruolo gestionale. A fine giugno 2007, le aziende guidate da donne sono state 96. 948 su 417. 725 unità, con un’incidenza del 23,2% sull’intero complesso, ed una crescita tendenziale del +1,2%, contro il +0,5% delle altre imprese. Aumentano del +2,6% le amministratrici nelle aziende della Toscana, contro il +1,7% dei colleghi maschi, raggiungendo quota 66. 668 (il 34,3% delle imprenditrici), e rappresentando il 25,3% degli amministratori. Il quadro emerge dall’Osservatorio sull’Imprenditoria Femminile, primo semestre 2007, curato da Unioncamere Toscana, in collaborazione con Regione Toscana, su dati forniti dal Registro Imprese delle Camere di Commercio. La crescita della ‘Toscana rosa’ è al di sopra di Lombardia, Veneto, Piemonte; è uguale a Emilia Romagna, e inferiore solo alle Marche. In linea con l’andamento generale, la crescita imprenditoriale femminile è stata significativa nell’entroterra (+1,6%; +0,8% le maschili); e più contenuta sulla costa (+0,7%; nulla le restanti). In particolare, vanno al di là del valore medio regionale le performance delle province di Prato (+3,1% le femminili, +1,2% le non), Firenze (+2,1%, +1,1%) e Siena (+1,4% e +0,2%). Sono nella media, quelle di Pisa (+1,1, +1,0%), Grosseto, Pistoia (per entrambe +1,0% e +0,8%). A Livorno tornano a crescere (+0,9%), nonostante una flessione delle imprese non femminili (-1,8%). Di segno negativo Arezzo (-0,3%) e Lucca (-0,1%), in controtendenza alle non femminili. Le imprese rosa rappresentano una quota più alta della media toscana (23,2%) nelle province di Grosseto (28,8%), Livorno (26,7%), Massa Carrara (25,3%) e Siena (23,9%); mentre i valori più bassi si riscontrano nell´area metropolitana: Firenze (21,2%), Pistoia (21,8%) e Prato (22,7%). Prosegue la crescita (+3,0%) delle forme societarie a maggioranza femminile, trainata soprattutto dai risultati delle società di capitali al femminile (+9,4%). Sostanzialmente stabile è rimasto lo stock delle ditte individuali, che resta la veste giuridica più diffusa all’interno dell’universo imprenditoriale femminile (circa il 60%), mentre raggiungono quota 1. 073 (+3,6%) le cooperative. La dinamica per settori ha visto, ancora una volta, un più nell’edilizia (+8,3%; +4,2% le non femminile), dove tuttavia solo il 5,1% delle imprese è a conduzione femminile, a conferma del fatto che il settore rimane appannaggio dell´universo imprenditoriale maschile. Il contributo imprenditoriale al femminile nelle costruzioni avviene in prevalenza e limitatamente attraverso imprese di tipo societario (il 69% delle imprese femminili delle costruzioni), tipicità tutta al femminile in un settore dove il 71% delle imprese sono ditte individuali, presumibilmente a causa del fatto che, considerate le attitudini professionali tipicamente maschili del settore, queste imprenditrici non possono assumere all´interno dell´impresa un ruolo operativo, attività generalmente svolta dall´imprenditore nel caso in cui l´impresa sia individuale. Le imprese in rosa hanno toccato punte di crescita elevate anche nei settori dei servizi alle imprese (percentualmente il +4,7%), e più dettagliatamente nelle attività immobiliari (+309, ovvero +5,3%), professionali e imprenditoriali (+156, +3,8%) e nel settore dell’informatica (+49, +3,6%). In crescita anche le imprese femminili nel settore degli alberghi e della ristorazione (+138, +1,8%); dei servizi sociali e alla persona (+103, +1,2%). Nel commercio non raggiungono quote sorprendenti, (+45, +0,2%), tuttavia il dato diventa importante se confrontato con quello dell’imprenditoria non femminile (-653, -0,8%). Le imprese femminili diminuiscono nel comparto agricolo e sono in genere stagnanti nel manifatturiero (+48 imprese, +0,3%), ad eccezione dei settori alimentari (+48, +3,1%), fabbricazione dei metalli e prodotti in metallo (+41, +5,2%), meccanica strumentale (+20, +6,3%) e, ancora di più, nelle confezioni (+125, +4,6%), ricompreso nel comparto della moda, il quale, d’altro canto, pur rallentando il ritmo della caduta di imprese iscritte, continua a manifestare segnali di stagnazione (-54, -0,7%), a causa soprattutto della diminuzione delle imprese del tessile (-152, -6,3%). A fine giugno, sono le straniere a determinare la crescita delle figure imprenditoriali toscane di sesso femminile. Le italiane rimangono, di fatti, sostanzialmente stabili (-0,2% vs. -0,5% degli imprenditori maschi), mentre aumentano le comunitarie (+5,3% donne e +17,5% maschi) e le extra comunitarie (+8,5% +9,8%). In particolare, per le comunitarie sono aumentate le imprenditrici Rumene (+165, +26,0%), entrate dal 1° gennaio a far parte della Comunità Europea, le Ceche (+27, +30,9%), le Polacche e le Tedesche (in assoluto per entrambe +18, e in percentuale rispettivamente +5,7% e +2,1%). Tra le extra-comunitarie crescono più significativamente le Albanesi (+59, +25,4%), le Senegalesi (+13, 21,3%), e le Cinesi (+347, +13,7%), quest’ultime le più numerose (2. 889). Tra le imprenditrici italiane diminuiscono di 426 unità le figure imprenditoriali nate in Toscana, mentre le connazionali aumentano di 102 posizioni. In riguardo al ruolo imprenditoriale risultano in forte crescita le amministratrici, le quali hanno aumentato la loro consistenza del +2,6%, con un ritmo di crescita superiore rispetto a quello dei colleghi maschi (+1,7%), coerentemente con quanto accadeva un anno fa (+3,0% vs. +2,3%). Le amministratrici toscane rappresentando il 25,3% del complesso degli amministratori, raggiungendo quota 66. 668 unità. Gestiscono in maniera equidistribuita, sia società di capitale (30. 623 posizioni, il 46%), dove rivestono, per lo più, il ruolo di amministratore unico quando non consigliere (rispettivamente il 34,1% e 33,7%), sia società di persone (30. 258 posizioni, 45%), con un veste prevalentemente di socio amministratore (15. 051 unità, ovvero il 49,7% delle amministratrici, quasi esclusivamente in società in nome collettivo), o socio accomandatario (14. 661 posizioni, il 48,5%). Le amministratrici sono quasi esclusivamente italiane (nel 93% dei casi, in linea con il dato complessivo pari al 92%), e hanno un età media di 47 anni, di un anno inferiore, al valore medio femminile (48 anni), e di tre a quello dei colleghi maschi che detengono la medesima carica (50 anni). In forte diminuzione è invece il numero delle socie (-2,0%) ed ancora di più quelli di sesso maschile (-2,9%), mentre non ha subito grosse variazioni il numero delle titolari di ditte individuali. . .  
   
   
PARI OPPORTUNITÀ: PRESENTAZIONE DEL CONVEGNO SU LAICITÀ DELLE DONNE  
 
Trieste, 1 ottobre 2007 - "La laicità delle donne: consuetudini domestiche e diritti civili" è il tema del convegno organizzato dalla Commissione regionale pari opportunità che si svolgerà a Trieste, al teatro Miela, nell´arco di due giornate, venerdì 5 e sabato 6 ottobre. Il convegno verrà presentato in una conferenza stampa che si terrà martedì prossimo, 2 ottobre, alle 12. 00, nella sala Azzurra al primo piano del palazzo del Consiglio regionale, in piazza Oberdan 6 a Trieste. Con questa iniziativa, la Commissione pari opportunità intende proporre una riflessione su come in tre Paesi europei a grandissima maggioranza cattolica come Italia, Francia e Spagna si siano affrontati i temi connessi ai diritti civili delle donne. Far riconoscere i propri diritti civili è spesso la principale difficoltà di fronte a cui le donne si trovano. Consuetudini di matrice religiosa, adottate nella vita domestica, ostacolano nelle donne la consapevolezza di avere dei diritti e, nel contempo, rendono il tessuto sociale poco sensibile all´importanza dei diritti delle donne. D´altro canto, poiché le consuetudini sono state un ambito storico di protagonismo delle donne, il loro significato resta comunque rilevante. Proprio la laicità delle donne sembra configurarsi come la condizione per un diritto capace di garantire la coesistenza di più tradizioni familiari, sociali, religiose. .  
   
   
DECENNALE TERREMOTO_PRESENTATO SUPPLEMENTO “CASABELLA” DEDICATO A INTERVENTI POST RICOSTRUZIONE IN UMBRIA  
 
Perugia, 1 ottobre 2007 – Progettisti di fama internazionale hanno disegnato il nuovo volto dell’Umbria con interventi d’avanguardia nel rispetto del paesaggio: ai progetti più innovativi, realizzati, in corso d’opera e da attuare, è dedicato il supplemento della rivista “Casabella” intitolato "Dalla ricostruzione al futuro architetture e infrastrutture in Umbria". L’inserto è stato presentato il 28 settembre a Perugia alla presenza della presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, del curatore della pubblicazione, architetto Livio Salvadori, del professor Alessandro Anselmi ordinario di progettazione all’Università Roma 3, di Lucio Barbera, preside della facoltà di Architettura “Ludovico Quaroni” Università "La Sapienza" di Roma. “Il supplemento - ha detto la presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti – è nato per testimoniare e indagare la realtà della cultura contemporanea umbra e per sottolineare che la ricostruzione, da evento tragico, è stata utilizzata come occasione per sperimentare nuovi metodi di salvaguardia del patrimonio artistico-culturale, confermare l’organizzazione del sistema urbanistico territoriale dei luoghi colpiti dal sisma e conciliare all’interno di essa i futuri sviluppi mediante strumenti di pianificazione concentrati come i Programmi Complessi e i Contratti di Quartiere nonché, per dotare le città ed anche i piccoli centri, di moderne infrastrutture e nuovi edifici capaci di connotare l’identità dei luoghi”. Il “Minimetro” di Perugia firmato da Jean Nouvel, l’Aeroporto Internazionale di Perugia progettato da Gae Aulenti Architetti Associati, la “Mediateca” di San Sisto a Perugia di Italo Rota, il “Liceo scientifico” di Città della Pieve disegnato da Mario Botta, l’ “Ospedale di Foligno” del Centro Studi Progettazione Edilizia, e ancora, il “Complesso scolastico” di Trevi di Massimo e Gabriella Carmassi, gli interventi di Signorini Associati Architetti a Perugia e altre città e di Paolo Luccioni a Spoleto, Foligno, Nocera Umbra, il restauro della Piazza Inferiore Di San Francesco ad Assisi ad opera di Paolo Leonelli e Mario Struzzi, testimoniano tutti la filosofia di legare la dinamicità e l’effervescenza culturale con interventi che integrano il linguaggio di esponenti e protagonisti dell’architettura internazionale con l’identità dell’Umbria. “Nelle 60 pagine dell’allegato – ha aggiunto la presidente Lorenzetti - è ampiamente dimostrato il superamento della fase della ricostruzione post sisma in Umbria per programmare il futuro dove tradizione e innovazione non solo possono convivere, ma anzi essere complementari. Gli interventi confermano che le risorse storico - culturali e paesaggistiche di cui la regione è ricca, devono essere considerate una risorsa fondamentale per vivere il presente e programmare il futuro sulle solide basi della storia”. .  
   
   
APERTA IN VENETO LA BORSA DELLA BIOEDILIZIA LE IMPRESE PUNTANO A CONIUGARE ECONOMIA E AMBIENTE GAVA: “IL METADISTRETTO VENETO FA SCUOLA IN ITALIA”  
 
 Asolo (Tv) 1 ottobre 2007 - La salubrità di un edificio è fondamentale per la qualità della vita e la salute delle persone, che trascorrono l’80% del loro tempo all’interno di una costruzione. L’obiettivo può essere perseguito prima di tutto con l’applicazione e l’utilizzo di nuove tecniche costruttive, di materiali biologici, di soluzioni capaci di salvaguardare la qualità dell’aria in ambienti chiusi, di produrre risparmio energetico, di limitare la produzione e l’immissione di inquinanti in atmosfera. Una sfida che va sotto il nome di “Bioedilizia” e che il Veneto ha raccolto con la nascita, nel 2006, del Metadistretto della Bioedilizia. Proprio il Metadistretto ha organizzato ad Asolo (Tv) il suo secondo Meeting, abbinato alla Borsa della Bioedilizia. La manifestazione si è aperta il 28 settembre a Villa Razzolini Loredan, alla presenza dell’Assessore regionale alla Politiche Economiche Fabio Gava, dell’Assessore alle Attività Produttive della Provincia di Treviso Michele Noal, del Sindaco di Asolo Daniele Ferrazza e di decine di aziende edili specializzate che si scambiano esperienze e conoscenze e stringono accordi commerciali. “L’edilizia – ha detto Gava – è uno dei settori trainanti dell’economia veneta con 76. 000 imprese e 180. 000 addetti, ed il Metadistretto della Bioedilizia è oggi una realtà unica in Italia, attraverso la quale le imprese si aprono alle nuove tecniche costruttive biocompatibili. La sfida è tramutare la quantità in qualità attraverso la ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica. Nel settore delle costruzioni la Bioedilizia è quindi la nuova frontiera per coniugare economia e ambiente, aprendo nuove prospettive di mercato e fornendo ai committenti, siano essi Pubbliche Amministrazioni o privati, nuove tecniche costruttive, costi contenuti, effetti diretti sulla qualità della vita”. Il Metadistretto veneto della Bioedilizia, in un solo anno, ha già associato quasi 500 imprese con 6. 000 addetti. “Segno questo – ha detto Gava – che il tessuto imprenditoriale ha colto in pieno l’importanza della sfida, alla quale mi auguro si alleino anche sempre più Pubbliche Amministrazioni che hanno un ruolo fondamentale nel sostenere, con le loro progettazioni e procedure, la diffusione della bioedilizia in Veneto”. La Borsa della Bioedilizia apertasi oggi ad Asolo ha messo in mostra soluzioni costruttive in certi casi avveniristiche per rendere più “salubre” un edificio. Si va da particolari sistemi di aerazione che combattono la presenza negli ambienti di fumo e gas nocivi come il radon; all’uso di materiali biologici, come il legno, al posto delle componenti metalliche, come i chiodi; a soluzioni ecologiche al posto di vernici e rivestimenti tradizionali. Fondamentale anche l’aspetto energetico: una casa costruita con materiali biologici limita infatti l’uso di energia sia per il riscaldamento che per il condizionamento. Esistono perfino delle particolari “pellicole” nanotecnologiche che, applicate ai vetri delle finestre, regolano lo scambio di calore con l’esterno respingendo i raggi del sole d’estate e ampliandone l’effetto d’inverno. .  
   
   
GESTIONALE E FINANZIARIA DEL GRUPPO IPI, AGGIORNATA AL 31 AGOSTO 2007.  
 
Torino, 1 ottobre 2007 - Stato di attuazione Piano Industriale 2006 – 2008 Nulla da segnalare rispetto al precedente comunicato. 2. Posizione Finanziaria Netta Al 31 agosto 2007 la posizione finanziaria netta ammonta a € 303,04 milioni (contro i 301,73 milioni al 30 giugno c. A. ) così suddivisi: Posizione Finanziaria Consolidata Al 31 Agosto 2007
(Importi in milioni di euro) 31. 08. 2007 30. 06. 2007 (*)
A. Cassa 0,03 0,03
B. Altre disponibilità liquide: c/c bancari e postali 5,30 6,35
C. Titoli detenuti per la negoziazione - -
D. Liquidità (A) + (B) +(C ) 5,33 6,38
E. Crediti finanziari correnti 2,45 2,42
- di cui rateo interessi su deposito Meliorbanca 0,09 0,07
- di cui v/parti correlate 2,34 2,32
- di cui v/colegate 0,02 0,03
F. Debiti bancari correnti (1,44) (1,54)
G. Parte corrente dell´indebitamento non corrente (3,27) (2,99)
H. Altri debiti finanziari correnti (201,32) (198,98)
- di cui v/parti correlate (114,66) (113,46)
- di cui v/controlante (2,99) (2,99)
- di cui v/banche per finanziamenti (82,50) (82,32)
- di cui per rateo interessi su finanziamenti (1,17) (0,21)
I. Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H) (206,03) (203,51)
J. Indebitamento finanziario corrente netto (D) + (E) + (I) (198,25) (194,71)
K. Debiti bancari non correnti (42,44) (44,13)
L. Crediti finanziari non correnti - -
M. Altri debiti non correnti (62,35) (62,89)
N. Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M) (104,79) (107,02)
O. Indebitamento finanziario netto (J) + (N) (303,04) (301,73)
(*) Ultimo dato pubblicato 3. Affidamenti concessi dal sistema bancario Gli affidamenti concessi dal sistema bancario, al Gruppo Ipi, sono essenzialmente per linee di credito ipotecarie e leasing. Più in dettaglio: Frala S. R. L. , società proprietaria del complesso immobiliare di Corso Magenta, Milano: rapporti ipotecari con Banco di Sardegna per residui € 14,83 milioni (iniziali € 15,20 milioni) scadenza 10/2021; Banca delle Marche per € 11,43 milioni (iniziali € 14,15 milioni) scadenza 10/2008; Banca Popolare dell’Emilia Romagna per € 16,18 milioni (iniziali € 30,00 milioni) scadenza 10/2008; Lingotto Hotels S. R. L. Operazione di leasing in Pool, capofila Italease, per residui € 18,58 milioni (iniziali € 26,4 milioni) di cui € 0,98 milioni a breve, scadenza 7/2016; Isi S. R. L finanziamento ipotecario relativo al patrimonio immobiliare per residui € 82,49 milioni (iniziali € 160 milioni) verso Banca Popolare Italiana scadenza 6/2008; Ipi S. P. A. Per operazioni di leasing con Italease su immobili ubicati in Pisa, Padova e Venezia per € 47,04 milioni (iniziali 59 milioni) di cui a breve € 2,29 milioni, scadenza 12/2019 oltre ad una apertura di credito in conto corrente per € 1,44 milioni con la Banca Popolare di Novara Non ci sono richieste di rientro. Utilizzi Linee Di Credito Ipotecarie E Leasing
Nominativo Banca Ipi Spa Lingotto Hotels Isi Frala Totale
S. R. L. S. R. L. S. R. L.
Banco Di Sardegna (14,83) (14,83)
Banca Delle Marche (11,43) (11,43)
Banca Popolare Dell´emilia Romagna (16,18) (16,18)
Banca Italease (Banca capofila leasing) (18,58) (18,58)
Banca Popolare Italiana (82,49) (82,49)
Banca Italease - Italeasing (47,04) (47,04)
Totale Affidamenti Bancari (47,04) (18,58) (82,49) (42,44) (190,55)
4. Principali covenant, negativepledges I sopramenzionati finanziamenti sono privi di clausole restrittive, come già segnalato nei precedenti comunicati. Le “Altre disponibilità liquide” includono € 4,50 milioni vincolati a garanzia di un mutuo fondiario concesso dalla Banca Popolare dell’Emilia Romagna alla controllata Frala S. R. L. (debito residuo € 16,18 milioni). 5. Iniziative immobiliari: Porta Vittoria e ex area Falck Nulla da segnalare rispetto al precedente comunicato. 6. Fabbisogni gestione corrente Nulla da segnalare rispetto al precedente comunicato. 7. Rinegoziazione finanziamento Tikal Plaza Nulla da segnalare rispetto al precedente comunicato. 8. Aggiornamento sostenibilità dei fabbisogni finanziari Nulla da segnalare rispetto alla precedente situazione. 9. Iniziative a seguito indagini Autorità Giudiziaria Nel mese di luglio l’Autorità Giudiziaria ha acquisito ulteriore documentazione quale elemento ritenuto utile allo sviluppo delle indagini. 10. Verifica fiscale da parte della Guardia di Finanza. In data 11 settembre 2007, la Guardia di Finanza – Nucleo di Polizia Tributaria Torino, si è recata presso gli uffici delle sedi legali di Ipi Spa e Isi-ipi Sviluppi Immobiliari Srl per eseguirvi una “verifica sostanziale a carattere generale” ai sensi e per gli effetti degli artt. 52 e 63 del D. P. R. 26/10/1972 n. 633, art. 33 del D. P. R. 29/9/1973, n. 600 e della legge 7/1/1929 n. 4, riguardante i periodi d’imposta 2005, 2006 e 2007. Sempre in detta data, la Guardia di Finanza si è recata alla sede legale della società Lingotto Hotels Srl per eseguirvi una “verifica sostanziale a carattere parziale” ai sensi e per gli effetti dell’art. 33 del D. P. R. 29/9/1973, n. 600 e della legge 7/1/1929, n. 4, riguardante il periodo d’imposta 2005. 11. Nomina del Dirigente Preposto In data 11 settembre 2007 il Consiglio di Amministrazione di Ipi Spa ha nominato il dott. Enzo Mario Prazzoli, Cfo del Gruppo Ipi, Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari in ottemperanza a quanto previsto dallo Statuto della Società. .
 
   
   
A BOLZANO CONVEGNO E CONFERENZA STAMPA SULLE BARRIERE ARCHITETTONICHE (2 OTTOBRE)  
 
Bolzano, 1 ottobre 2007 - Il convegno avrà luogo dalle ore 9,00 alle 13,00, presso la Libera Università di Bolzano (Aula D103) e la conferenza stampa alle ore 15,30 presso il "Filmclub" in via Streiter. “Design fo All” è questo il titolo del convegno sulle barriere architettoniche organizzato dal “Centro per la sicurezza e la mobilità” su incarico della Ripartizione affari sociali martedì 2 ottobre, dalle ore 9,00 alle ore 13,00, nell’Aula D103, presso la Libera Università di Bolzano. Il convegno, rivolto in particolare a progettisti ed operatori del settore, è aperto a tutta la cittadinanza. Nel corso della giornata, a partire dalle ore 11,00, verrà quindi allestito in via Streiter a Bolzano un apposito percorso nel quale saranno simulate le difficoltà e gli ostacoli con i quali si devono confrontare quotidianamente le persone disabili, le madri con le carrozzine e gli anziani. Nel primo pomeriggio, alle ore 14,30, l’assessore provinciale alla sanità ed al sociale, Richard Theiner, ed il sindaco di Bolzano, Luigi Spagnolli, si confronteranno con le difficoltà del percorso. Seguirá quindi, alle ore 15,30, presso il "Filmclub" una conferenza stampa per illustrare le misure per l´eliminazione delle barriere architettoniche alla quale prenderà parte anche l´assessore Theiner. . .  
   
   
ALLA CITTÀ DI CARBONIA IL SECONDO LOTTO DEI BENI EX IACP  
 
Cagliari, 1 ottobre 2007 - La Giunta regionale ha disposto il trasferimento al Comune di Carbonia del secondo lotto dei beni immobili di proprietà dell´ex Istituto autonomo case popolari (Iacp) della Provincia di Cagliari, passati successivamente all´Azienda regionale per l´edilizia abitativa (Area). Il decreto è stato già pubblicato sul Buras. In applicazione della legge regionale n. 7 del 21 aprile 2005 e della legge finanziaria regionale 2005, la Giunta ha ceduto gli immobili al prezzo simbolico di 1 euro, come è accaduto anche in occasione del primo lotto (con decreto dell´11 gennaio 2007). Tra i beni ceduti figurano le aree annesse al campo sportivo Santa Barbara di via Angioy, il centro sportivo (Palazzetto dello sport, pattinodromo, Casa dello studente e piscina comunale), la scuola elementare di Serbariu, la scuola materna di via Santa Caterina, le elementari e l´antistante piazzetta Is Meis, la scuola media di via Dalmazia, l´asilo nido di via Angioy, la scuola materna di Cortoghiana, gli uffici giudiziari di via Lucania, il campo sportivo di Serbariu, la scuola media e la palestra polifunzionale di Cortoghiana, la scuola media di via Balilla, il parcheggio sotterraneo ex Arena di via Verona, l´edificio di via Mazzini (ex scuola elementare - Comando Vigili urbani). "Questo atto - commenta l´assessore regionale dei Lavori pubblici, Carlo Mannoni - esprime la volontà di questa Giunta di affrontare e risolvere una situazione che risale a un passato lontano, e dare alla città di Carbonia tutto ciò che è di pubblica utilità. Un fatto che, nel suo piccolo, è storico perché la città mineraria si riappropria, con una volontà politica forte, di beni che le appartengono di diritto". . .  
   
   
SPORT: VENETO; PROGETTI PER ABBATTERE LE BARRIERE ARCHITETTONICHE  
 
Venezia, 1 ottobre 2007 - Cinque interventi di adeguamento delle strutture sportive per consentirne l’utilizzo da parte di persone con disabilità sono stati finanziati dalla Regione, su proposta dell’assessore ai lavori pubblici Massimo Giorgetti, per un importo complessivo di oltre 128 mila euro. La normativa regionale di riferimento – fa presente l’assessore – prevede la possibilità di assegnare contributi a comuni singoli o associati e alle amministrazioni provinciali che ne facciano richiesta. Gli interventi che sono stati finanziati per il 2007 riguardano l’eliminazione delle barriere architettoniche negli impianti sportivi che ne impediscono l’accesso o la fruizione, oppure l’installazione di attrezzature fisse destinate ad agevolarne l’uso da parte dei disabili. L’attenzione ai portatori di handicap in materia di impiantistica sportiva – sottolinea Giorgetti – è un segno di civiltà che la Regione ha dato e darà ogniqualvolta se ne presenti la possibilità, perché la partecipazione agli eventi sportivi, in qualità di praticante o di spettatore, è un aspetto fondamentale della vita di ogni cittadino: un diritto che va garantito”. I beneficiari sono il comune di Arsiè (Belluno) per la realizzazione del blocco spogliatoi per disabili nella palestra comunale di via C. Campa (contributo di 26. 334 euro), il comune di Venezia per la realizzazione di un pontile galleggiante nel centro sportivo C. Reyer (25. 200 euro) e in provincia di Vicenza i comuni di Bassano del Grappa (realizzazione dei servizi igienici e della rampa di accesso al Centro polifunzionale Palangarano – 23. 000 euro), Costabissara (adeguamento del servizio igienico all’U. S. Costabissara – 45. 403 euro) e Piovene Rocchette (rampa per disabili allo Stadio comunale F. Bertoldi – 8. 250 euro). . .  
   
   
SPORT; VENETO: 3 MILIONI DI EURO PER IMPIANTI SPORTIVI. GIORGETTI: “PROSEGUE IL RILANCIO INFRASTRUTTURALE”  
 
Venezia, 1 ottobre 2007 - Per realizzare interventi di completamento e miglioramento degli impianti sportivi in 58 comuni del Veneto, la Giunta regionale, su proposta dell’Assessore ai Lavori Pubblici e Sport Massimo Giorgetti, ha assegnato più di tre milioni di euro di fondi regionali per il 2007. “Con questo provvedimento – ha spiegato Giorgetti – la Giunta regionale continua nella sua azione, iniziata da tempo, per favorire e consolidare la qualità infrastrutturale di tanti impianti sportivi nel territorio regionale. Si tratta di impianti comunali di piccole o medie dimensioni, dedicati allo sport di base per ogni età. A queste strutture e a chi mantenete attive è affidato un compito importante. La Regione con questi finanziamenti vuole sottolinearlo e sostenerlo”. I contributi sono stati assegnati sulla base della specifica normativa regionale; in particolare la legge regionale n. 5 del 2000 sugli impianti sportivi, ma anche la n. 27 del 2003 in materia di lavori pubblici di interesse regionale, che consente di finanziare iniziative ritenute necessarie o di particolare rilievo o urgenza. “Nella ripartizione – precisa Giorgetti – abbiamo ritenuto opportuno assegnare la priorità alle opere di completamento finalizzato ad ottimizzare il servizio reso ai cittadini dagli impianti, che è la tipologia progettuale sulla quale si è concentrato il maggior fabbisogno indicato dagli Enti Locali interessati”. I 58 progetti riguardano Comuni di tutte le province venete. Nel dettaglio della suddivisione provinciale, la ripartizione dei contributi ai progetti comunali è la seguente: 6 progetti in provincia di Padova per un finanziamento complessivo di 222 mila euro; 12 progetti in provincia di Verona per 890 mila euro; 8 progetti in provincia di Belluno per 319 mila euro; 10 progetti in provincia di Treviso per 485 mila euro; 11 progetti in provincia di Vicenza per 828 mila euro; 3 progetti in provincia di Venezia per 159 mila euro; 10 progetti in provincia di Rovigo per 262 mila euro. .  
   
   
MULTIUTILITY BRIANZA, BUSCEMI:UNA SCELTA VINCENTE UN ACCORDO IN LINEA CON LA STRATEGIA TRACCIATA DALLA REGIONE  
 
Milano, 1 ottobre 2007 - "La nascita della Multiutility della Brianza deve essere considerata come un modello da seguire. Un punto di riferimento anche per tutti gli altri soggetti che operano in questi settori". Massimo Buscemi, assessore regionale alle Reti e ai Servizi di Pubblica Utilità, valuta così la decisone dei sindaci di Seregno, Desio, Cesano Maderno, Lissone e Seveso di sottoscrivere 27 settembre un protocollo preliminare d´intesa per la creazione di un´unica società per la fornitura di servizi (acqua, luce, gas, raccolta dei rifuti e pulizia delle strade) sul territorio della Brianza. "Regione Lombardia - aggiunge l´assessore Buscemi - ha sempre lavorato in questa direzione, puntando a promuovere l´aggregazione e la sinergia tra aziende che forniscono servizi ai cittadini e alle imprese. Nell´augurare dunque i migliori successi a questa nuova multiutilitiy, auspico che l´esempio giunto dalla Brianza sia preso in considerazione anche da altre realtà lombarde". "Mettere da parte i campanilismi, puntando su una proficua collaborazione - conclude l´assessore Buscemi - significa favorire l´affermazione delle singole capacità imprenditoriali e operative, offrendo benefici importanti ai cittadini, che vedranno migliorare i servizi, e garantire ulteriormente i lavoratori, che potranno svolgere la loro attività in un´azienda più forte e competitiva". .  
   
   
CENTRALE ENEL DI PORTO TOLLE  
 
Venezia, 1 ottobre 2007 - “Sto seguendo da giorni la polemica e le iniziative di quanti si oppongono alla conversione a carbone della centrale elettrica di Porto Tolle, e mi sto domandando se quelli che protestano sanno esattamente di cosa stanno parlando”. Lo afferma l’assessore agli investimenti strategici del Veneto Renato Chisso, che ha deciso di rompere il silenzio e il riserbo finora mantenuto sulla questione, “perché non vorrei che, dietro la contrarietà, si nascondano delle “trappole” che potrebbero nuocere a tutto il Polesine”. “Questo impianto è strategico per l’Enel e per il Paese, e al momento non esiste per alcuno nessuna concreta possibilità di rinunciarvi, in attesa che venga definitivamente chiuso. Dunque l’impianto deve, per ora, continuare a funzionare e a produrre energia – sottolinea Chisso – benchè siano ragionevoli le contrarietà non di oggi all’attività di una simile centrale in un luogo tanto delicato e ambientalmente pregevole. Opporsi alla conversione al carbone, da utilizzare in luogo dell’Stz, che già era un miglioramento rispetto al precedente olio combustibile ad alto tenore di zolfo, significherebbe mantenere le cose come sono, con gli attuali livelli di inquinamento più alti di quelli che l’impianto a carbone potrebbe produrre. Circa le manovre in corso per una conversione al metano – aggiunge Chisso – temo stia serpeggiando qualcosa che nessuno dice, per convenienza o impossibilità, e purtroppo a pensar male si rischia di peccare, ma quasi sempre ci si azzecca. Si allungherà la vita della centrale? E dove mai si prenderà il metano? Dalla Russia? Dal Nord Africa? Dai rigassificatori? In fondo, nel sottosuolo polesano e adriatico ce n’è così tanto…. Non vorrei insomma – conclude l’assessore – che alla fine riprenda corpo l’ipotesi di riaprire i pozzi metaniferi al largo del Delta del Po, sui quali noi come Regione, assieme a tutta la comunità polesana, con ottime motivazioni abbiamo già mandato a quel paese la lobby dell’Eni”. .  
   
   
PARETI AD ENERGIA SOLARE, ENERGIA AD ALTA EFFICIENZA DAL METANO E BIODIESEL: NUOVA ENERGIA PER LA SICILIA SE NE PARLA IL 3 OTTOBRE IN UN INCONTRO PUBBLICO A BAGHERIA  
 
Palermo, 1 ottobre 2007 - "Empty words just add carbon dioxide". Ovvero, la parole vuote non fanno che aggiungere anidride carbonica. E´ lo slogan mutuato dalla pubblicità di una multinazionale dell´energia che ispira l’incontro pubblico "Dal sole e dalla terra. La nuova energia per la Sicilia" in programma mercoledì 3 ottobre alle 9,30 a Bagheria presso la Villa dei Principi di Cattolica. I nuovi polimeri fotovoltaici; il biodiesel; il metano usato nelle celle a combustibile per generare caldo, freddo ed elettricità; gli interventi del Governo e quelli della comunità scientifica per la diffusione delle nuove tecnologie; la testimonianza delle imprese passate realmente al fotovoltaico. Sono gli argomenti del seminario organizzato dall´Institute for scientific methodology (Isem), in collaborazione con la Cisl, la città di Bagheria e il consorzio Metropoliest. Ne discutono il viceministro dell´Economia Sergio D´antoni, il direttore dell´Isem Mario Pagliaro, il sindaco di Bagheria Biagio Sciortino, il direttore scientifico dell´Isem Ignazio Licata, il responsabile del marketing di Donnafugata Ferdinando Calaciura, il presidente di Agroenergia Sicilia Marcello Gulisano e il segretario provinciale della Cisl Giuseppe Lupo. «E´ paradossale -- dicono Pagliaro e Licata -- che la Sicilia, esportatrice di energia elettrica e di petrolio, paghi l´energia elettrica oltre il doppio che al centronord; oppure che da noi il solare fotovoltaico installato sia inferiore a quello di Bolzano». I polimeri fotovoltaici di imminente commercializzazione sono film trasparenti a basso costo che aprono la via ad una diffusione di massa della tecnologia. Stampati su rullo proprio come i giornali (foto, Nanosolar Inc. ), vengono poi facilmente applicati a tetti, pareti e finestre. Il biodiesel è un combustibile derivato da oli vegetali e l´Italia ne è il terzo produttore europeo con 447mila tonnellate. Le celle a combustibile sono pile ad altissima efficienza alimentate da un combustibile come il metano in grado di generare elettricità e calore con rendimenti superiori all´80%. Così, invece di bruciare in caldaia il metano -- che ha ormai raggiunto il prezzo di 30 centesimi a metro cubo -- aziende ed ospedali possono farsi da sé l´energia come avviene ad esempio al Policlinico di Magdeburgo. Donnafugata produce dal sole il 30% del fabbisogno energetico delle sue cantine vinicole in Sicilia. Agroenergia Sicilia è il consorzio di imprese agricole che con la prossima semina darà il via alla produzione di biodiesel in Sicilia. L´isem è l’istituto di ricerca e formazione che Cnr, Comune di Bagheria e Confindustria Sicilia in corso di costituzione. «Lo scopo dell’incontro - aggiungono Licata e Pagliaro -- è quello di proporre a in modo semplice a imprese, pubbliche amministrazioni, banche e famiglie soluzioni praticabili e innovative su un tema di grande interesse sociale, economico ed ambientale». .  
   
   
ANEV, APER E ASSOELETTRICA CONTRO I RECENTI PROVVEDIMENTI CHE OSTACOLANO L’EOLICO  
 
Milano, 1 ottobre 2007 - Si annunciano nuove restrizioni sulla diffusione dell’eolico che risulta pesantemente penalizzato dal decreto, proposto dal Ministero dell’Ambiente e approvato dalla Conferenza Stato Regioni, che stabilisce norme assai limitanti per l’inserimento di parchi eolici nei Siti di importanza comunitaria (Sic) e Zone a protezione speciale (Zps). Nuove restrizioni che impediscono di fatto la realizzazione di nuovi impianti eolici ed il potenziamento di quelli esistenti su aree che coprono oltre il 19% del territorio nazionale. Una norma molto restrittiva, che andrebbe ad aggiungersi al decreto legislativo, approvato in via preliminare dal Governo, che stabilisce l’obbligo di Valutazione di impatto ambientale nazionale per gli impianti con potenza superiore ai 20 Mw. “Un decreto – dichiara Roberto Longo, presidente di Aper - chiaramente in controtendenza rispetto agli obiettivi fissati dall’Unione Europea al 2020 che prevederebbero il massimo impegno di tutte le amministrazioni per favorire la diffusione della produzione di energia da fonti rinnovabili. Ancora una volta la necessità di regolare in maniera costruttiva l’inserimento nel territorio dei nuovi impianti a fonti rinnovabili viene interpretata come l’occasione per limitarne lo sviluppo, confermando la contraddizione espressa da alcune fasce dell’ambientalismo che a parole ne promuove la diffusione e nei fatti si oppone a qualsiasi intervento sul territorio. “ Per Enzo Gatta, presidente di Assoelettrica, “la crescita delle rinnovabili richiede decisioni politiche forti, per risolvere i problemi che continuano a condizionare le iniziative e la progettualità degli operatori elettrici. Servono obiettivi regionali coerenti con quelli nazionali, misure per semplificare gli iter autorizzativi e un miglior coordinamento delle politiche di sviluppo a livello locale. Certo non servono nuovi vincoli e nuovi divieti, che renderebbero impossibile il conseguimento degli obiettivi di sviluppo delle rinnovabili che lo stesso Governo ha portato di recente all’attenzione della Commissione Europea”. “Il Governo Italiano ha preso impegni chiari in sede Comunitaria assumendosi la responsabilità di raggiungere entro il 2020 almeno un terzo di energia elettrica da fonti rinnovabili e indicando come obiettivo 15. 000 Mw di potenza eolica”, conclude Oreste Vigorito, Presidente dell’Anev. “Coerenza e serietà impongono ora al Governo di coordinare le azioni promosse dai vari Enti, al fine di evitare che tali impegni non vengano mantenuti. Le forti restrizioni previste contro l’eolico dai recenti provvedimenti normativi, , nonché in alcuni documenti dell’Aeeg in tema di accesso alle reti, rischiano seriamente di compromettere gli obiettivi assunti a livello centrale. ” .  
   
   
OTTIMIZZARE LA COMBUSTIONE DOMESTICA: AL VIA UNA CAMPAGNA DI INFORMAZIONE  
 
Bolzano, 1 ottobre 2007 - I fumisti e gli spazzacamini associati nell´Associazione provinciale dell´Artigianato Lvh/apa in collaborazione con l´Appa sostengono una campagna di informazione per favorire un riscaldamento corretto con la legna. I dettagli della campagna sono stati illustrati giovedì 27 settembre, presso la sede dell´Lvh/apa a Bolzano, dai vertici dell´associazione, dall´assessore provinciale all´ambiente, Michl Laimer, e dal direttore dell´Appa, Luigi Minach, e dall´assessore comunale all´ambiente di Bolzano, Klaus Ladinser. A estate conclusa, si tornerà presto ad utilizzare gli impianti di riscaldamento. Nei comuni altoatesini della periferia è diffuso l’utilizzo di impianti per il riscaldamento a legna. La legna è il combustibile più antico dell’umanità. I suoi pregi sono un elevato potere calorico ed una combustione di lunga durata. Accanto al calore gradevole, la combustione della legna, se eseguita in modo ottimale, fa si che nell’aria si liberi la stessa quantità di anidride carbonica Co2 che la pianta filtra dall’aria durante la crescita; pertanto si può parlare di un combustibile libero da Co2. Come ha sottolineato Luigi Minach, direttore dell´Agenzia provinciale per l´ambiente il problema non è l´utilizzo del legno quale combustibile, ma la non corretta combustione a legna. A livello europeo è dimostrata la correlazione fra combustione domestica e polveri sottili. L’errata combustione genera, infatti, una quantità notevole di fumo e polveri sottili soprattutto nelle valli laterali dove se ne fa ampio uso come evidenziato dall misurazioni condotte. Con il Programma pluriennale per la qualità dell’aria l’Agenzia provinciale per l’ambiente Appa in collaborazione con le amministrazioni comunali cerca di contenere la produzione e diffusione delle polveri sottili in territorio altoatesino e nella prossima stagione invernale la “combustione domestica” sarà uno dei settori dove si intende agire capillarmente. I fumisti e gli spazzacamini associati nell´Associazione provinciale dell´Artigianato Lvh/apa assieme all´Appa sostengono una campagna di informazione per favorire un riscaldamento corretto con la legna. Accanto a serate informative nei comuni altoatesini della periferia maggiormente interessati in svolgimento tra il mese di ottobre 2007 ed il mese di marzo 2008, è prevista la realizzazione di filmati, la partecipazione con stand informativi a fiere e manifestazioni e la diffusione di un opuscolo “Fuoco e fiamme – senza fumo” con suggerimenti utili per una combustione domestica ottimale. L´opuscolo sarà spedito a tutte le famiglie altoatesine. Ulteriori informazioni sono riportate nell’omonime linee guida sul sito dell’Associazione provinciale dell’artigianato www. Apabz. It da dove possono essere scaricate. Come ha evidenziato l´assessore provinciale all´ambiente, Michl Laimer, la politica energetica provinciale punta sul risparmio energetico, sull´aumento dell´efficienza energetica e sull´impiego delle energie alternative. Il legno è un combustibile rinnovabile e sostenibile dal momento che è neutrale per quanto attiene la Co2 e rientra nella tradizione locale. È importante quindi fornire le giuste informazioni alla popolazione affinchè lo possa impiegare nella combustione domestica per la produzione di calore. Ogni anno sono circa 800 le richieste per nuovi impianti a legna. Con la campagna informativa si intende fare chiarezza e indurre sicurezza nella popolazione. La legna naturale secca assieme alle moderne tecniche di combustione garantiscono una buona combustione. Solo così è possibile ridurre al minimo le emissioni inquinanti e le polveri sottili. .  
   
   
ENERGIE RINNOVABILI, MASTER ALL´ENEA PER LAUREATI DEL BACINO MEDITERRANEO  
 
Potenza, 1 ottobre 2007 - L’enea e la Regione Basilicata organizzano, presso il Centro di Trisaia, il Master di Perfezionamento in Economia e Ingegneria delle Energie Rinnovabili. Il Master, che si rivolge a giovani europei ed extra-europei laureati in ingegneria, chimica, chimica industriale, fisica, economia, offrirà competenze multi-disciplinari di carattere economico-finanziario, gestionale, legislativo, regolatorio e tecnologico, con l’obiettivo di formare elevate professionalità in grado di favorire lo sviluppo delle fonti rinnovabili nel bacino del Mediterraneo. Il Master vuole contribuire, tramite la formazione di figure altamente qualificate, allo sviluppo e alla diffusione delle nuove tecnologie energetiche e dei modelli gestionali sostenibili. Inoltre ha come obiettivo quello di assicurare la penetrazione di tecnologie realmente innovative di sfruttamento delle rinnovabili, in grado di garantire sviluppo regionale, crescita industriale ed economica e creazione di nuovi posti di lavoro. “L’enea – spiega Il presidente dell’Enea prof. Luigi Paganetto - ha acquisito sul campo autorevolezza e forte credibilità nel settore delle fonti di energia rinnovabile, producendo conoscenza e innovazione, qualificandosi negli anni come primo interlocutore istituzionale sulle tematiche energetiche. ” “Il settore delle Energie – continua il prof. Paganetto – è complesso e allo stesso tempo decisivo per lo sviluppo del Paese e dell’Europa a fronte delle nuove sfide climatiche. L’enea svolge il ruolo di soggetto tecnico-scientifico in grado di stimolare le accelerazioni tecnologiche necessarie per raggiungere gli obiettivi nazionali ed europei. Per i paesi in forte crescita come, ad esempio, quelli della sponda sud del Mediterraneo (Sem),è fondamentale acquisire le competenze tecnico-scientifiche necessarie per affrontare le nuove sfide nel campo energetico e per soddisfare la loro domanda energetica futura. La formazioni di giovani laureati di questi paesi grazie al Master contribuirà alla diffusione delle tecnologie sviluppate in Enea e favorirà la collaborazione tecnologica ed industriale tra il nostro Paese e gli stati Sem. ” “La Regione - dice il Presidente della Giunta Regionale Vito De Filippo - è fortemente impegnata in politiche d’ internazionalizzazione del suo territorio e guarda con grande interesse al Mediterraneo, come ad un’aera su cui costruire progetti innovativi e d’interscambio. E’ una grande prospettiva che si affaccia sul crinale della storia e sulla nuova visione geopolitica del mondo e sollecita li Mezzogiorno a posizionarsi con determinazione ed autorevolezza istituzionale dentro nuove opportunità culturali, sociali, economiche. Così la creazione in Basilicata di una Scuola Mediterranea di Perfezionamento in Economia e Ingegneria delle Energie Rinnovabili (Scuola), è un’ottima occasione per valorizzare, da un lato, le molteplici competenze settoriali presenti nella nostra regione e dall’altro, per attivare un link tra le industrie italiane i mercati del Mediterraneo, destinati ad aumentare esponenzialmente per flussi e portata. ” La Scuola formerà nuove figure professionali cruciali nell´attuale fase di cambiamento, coinvolgendo nel progetto attori istituzionali e privati come le Università, i Centri di Ricerca, le industrie e le Pmi italiane ed europee di questo importante ambito d’attività economica. Il Bando di Gara integrale, il Programma del Master e il fac-simile della domanda di partecipazione sono consultabili sul sito Web Enea: www. Enea. It sezione lavoro e studio. Il 10 ottobre 2007 scadono i termini di presentazione della domanda di partecipazione. . .  
   
   
FORMIGONI:DA FIORONI ATTACCO A STUDENTI,FAMIGLIE,INSEGNANTI LEGGE REGIONALE FORMAZIONE IMPUGNATA DA CONSIGLIO DEI MINISTRI  
 
Milano, 29 set) La legge regionale sul sistema educativo di istruzione e formazione è stata impugnata il 28 settembre dal ministro per l´istruzione Giuseppe Fioroni. Ne ha dato notizia il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, sottolineando che al momento non è ancora pervenuta alcuna comunicazione ufficiale da parte del ministero. "Abbiamo appreso questa notte - ha detto Formigoni - in maniera clandestina, della decisione presa in apertura del Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro Fioroni, di impugnare davanti alla Corte Costituzionale la legge regionale 19/2007 sul sistema educativo e di istruzione e formazione, approvata dal Consiglio Regionale il 27 luglio scorso". "E´ un atto illegittimo - ha commentato il presidente Formigoni - in spregio alla Costituzione che dal 2001, con la riforma del Titolo V, assegna questa competenza esclusiva alle Regioni. Un provvedimento di per sé anti-costituzionale perché si intromette in maniera illecita su una materia sottratta ad ogni potere dello Stato che deve invece limitarsi a prendere atto. Una decisione scorretta, anche dal punto di vista della forma, che dimostra la pervicace volontà del ministro Fioroni di relegare il ruolo della formazione professionale a sistema marginale". Formigoni, insieme all´assessore regionale all´Istruzione Gianni Rossoni, ha annunciato che chiederà alla Corte dei Conti di esaminare immediatamente il provvedimento e rigetti questa decisione per incostituzionalità. "Il ministro Fioroni ha evitato ogni rapporto con Regione Lombardia - ha aggiunto il presidente Formigoni - nonostante le ripetute richieste di aprire un tavolo di confronto per l´attuazione della legge". Una legge che nelle numerose audizioni che hanno caratterizzato la sua fase preparatoria ha tenuto conto delle considerazioni espresse da tutti i soggetti impegnati in questo ambito ottenendone quindi il consenso: 19 associazioni datoriali, 5 sindacati, 3 associazioni di dirigenti scolastici, 3 associazioni di genitori, 5 associazioni di scuole private, 6 associazioni professionali degli insegnanti, 3 associazioni dei gestori di centri di formazione professionali e dell´ufficio Scolastico Regionale. Solo la Cgil si è opposta. "Una legge che - ha ricordato Formigoni - ha recepito le osservazioni presentate dalle opposizioni ed è stata approvata in Consiglio Regionale con l´astensione di Ds e Margherita". Duro l´attacco del presidente della Regione Lombardia contro il ministro dell´Istruzione: "Fioroni è nemico della scuola, nemico degli studenti,nemico degli insegnanti e nemico delle famiglie. Le conseguenze del suo atto sono disastrose per il sistema scolastico regionale, perché si pone fine all´esperienza innovativa dei percorsi formativi triennali ai quali si sono iscritti 30 mila allievi che hanno potuto continuare a lavorare: ora dove andranno?". Su questo argomento l´assessore regionale Rossoni ha precisato che "I corsi triennali che dovevano iniziare quest´anno sono già partiti ma se entro gennaio 2008 non si conoscerà la decisione della Corte Costituzionale non sarà possibile raccogliere le pre-iscrizioni". .  
   
   
REGIONE PIEMONTE E FONDAZIONE CRT PER IL POTENZIAMENTO DELL’ATTRATTIVITA’ INTERNAZIONALE DEL SISTEMA DEGLI ATENEI PIEMONTESI  
 
 Torino, 1 ottobre 2007 - Il 27 settembre presso la sede della Fondazione Crt, il Segretario Generale, Angelo Miglietta, e l’assessore regionale all’Università e Ricerca, Andrea Bairati, hanno presentato un’iniziativa della Fondazione Crt destinata ad attrarre ricercatori stranieri nei luoghi della ricerca degli atenei piemontesi. Il Prof. Angelo Miglietta ha illustrato le dinamiche del progetto: “La Fondazione Crt ha deciso di sostenere il processo volto ad attrarre ricercatori stranieri interessati a esercitare presso i laboratori degli Atenei piemontesi, valorizzando le iniziative promosse dalla Regione Piemonte nell’ambito della Legge Regionale 4/2006 (“Sistema Regionale per la Ricerca e l’Innovazione”). In particolare l’intervento si inscrive all’interno dell’accordo siglato tra gli atenei piemontesi e la Regione Piemonte e prevede uno stanziamento di 950. 000 euro finalizzato alla promozione della ricerca e dell´innovazione (“linea C” dell’accordo Regione-atenei). La Fondazione si renderà disponibile in tal senso a cofinanziare parte della quota del 50% che risulta essere a carico degli Atenei. A fronte dell’impegno della Regione Piemonte a sostenere il restante 50% del costo di un assegno di ricerca (di durata biennale o quadriennale), l’intervento di Fondazione Crt si configurerà come cofinanziamento nei seguenti termini: erogazione del 20% del costo della borsa (che permette quindi - tenuto conto del contributo della Regione Piemonte - di coprire il 70% del totale della borsa) a cui si aggiungerà un ulteriore 15% (copertura del 85% del totale della borsa) qualora il Dipartimento e/o la Facoltà interessata sia in grado di procurarsi il rimanente 15% del costo della borsa presso un finanziatore privato. Questo intervento si inserisce a pieno titolo tra le strategie della Fondazione Crt, volte a coinvolgere il tessuto produttivo all’interno delle attività accademiche mediante meccanismi di challenge grants. L’assessore Andrea Bairati ha dichiarato: “Siamo orgogliosi di poter annunciare un altro passo di questo percorso virtuoso. La legge 4 sulla ricerca e l’innovazione sottolinea il ruolo di soggetti pubblici e privati - fra cui le fondazioni – che si occupano di innovazione e di trasferimento tecnologico al tessuto produttivo e che quindi concorrono a sviluppo del sistema regionale della ricerca. Inoltre, l’accordo che abbiamo firmato a luglio con i quattro Atenei piemontesi per il potenziamento del sistema della ricerca e dell’alta formazione rappresenta una misura che visibilmente può aumentare il numero di ricercatori in campo in questo sistema. Sono oltre 400 gli assegni e i contratti che gli Atenei sono oggi in grado di offrire ai migliori giovani ricercatori e a quanti credono nel nostro territorio come frontiera di innovazione. L’accordo prevede la possibilità di cofinanziamento da parte di fondazioni di origine bancaria o dal settore privato per una maggiore integrazione tra attività di ricerca e imprese. In questo senso La Fondazione Crt ha avuto l’intuizione e la capacità di favorire la nascita di una collaborazione che premierà tutto il sistema. Sono certo che anche altre istituzioni sapranno cogliere l’occasione di poter contribuire alla crescita del nostro sistema. " .  
   
   
PRESENTATO IL V RAPPORTO DI CITTADINANZATTIVA SU SICUREZZA, QUALITÀ E COMFORT A SCUOLA LE SCUOLE ITALIANE, ANCORA RIMANDATE IN SICUREZZA  
 
 Roma, 1 ottobre 2007 - Crolli di intonaco, assenza di certificazioni, sporcizia e polvere un po’ ovunque. E ancora troppi incidenti occorsi a personale e studenti: in media più di quattro all’anno nelle scuole oggetto della rilevazione. La sicurezza delle nostre scuole lascia ancora molto a desiderare. A dirlo è il V Rapporto nazionale Impararesicuri di Cittadinanzattiva su sicurezza, qualità e comfort a scuola, presentato il 27 settembre a Roma, che ha riguardato 184 edifici scolastici di 15 regioni e 75 città. La Regione che raccoglie il dato complessivo peggiore è la Calabria. La maglia nera dell’insicurezza va quest’anno alle mense. Il dato più grave è che in troppi casi (11% delle scuole monitorate) si utilizzano come mensa locali impropri, inadeguati e non sicuri. Crolli di intonaco nel 27% delle mense monitorate, presenza di fili elettrici scoperti nel 30% dei casi, pavimentazione irregolare nel 35% e ancora polvere, imbrattamenti, assenza di porte antipanico: sono questi gli elementi di insicurezza nei locali dove gli studenti consumano il pranzo. Nonostante lievi miglioramenti nell’applicazione della legge 626/96, restano gravi situazioni di pericolo quotidiane su cui si fa poca vigilanza e scarsa informazione. Dai cancelli aperti durante le ore di lezione, alle recinzioni in cattive condizioni, dagli spigoli non protetti agli armadietti non ancorati al muro, sono soprattutto i piccoli studenti a correre pericoli quotidiani. Più in generale, anche il monitoraggio di quest’anno conferma il dato assai negativo dei crolli di intonaco che interessano ancora una scuola su quattro e la mancanza di certificazioni. Il 41% delle scuole è privo del certificato di agibilità statica, il 43% non ha il certificato di agibilità igienico-sanitaria e addirittura il 52% quello di prevenzione incendi. Sporcizia, imbrattamenti e rifiuti non rimossi la fanno da padrone nelle mense (31% delle scuole), in segreteria (25%) e nella sala professori (20%). L’acqua potabile non è ancora un diritto per tutti: l’11% delle scuole visitate ne sono sprovviste. Si tratta di 9 edifici situati in Sicilia, 8 in Calabria, 2 in Emilia Romagna, 1 nelle Marche e 1 in Lombardia. Gli incidenti a scuola sono in aumento, così come avevamo denunciato due anni fa e come mostrano chiaramente i dati dell’Inail che si fondano sulle denunce e ai quali, pertanto, vanno aggiunti una miriade di incidenti di diversa entità che non vengono denunciati. Nelle scuole monitorate da Cittadinanzattiva sono stati segnalati 780 incidenti, di cui 631 (92%) a studenti. Le cause sono, nel 50% dei casi, accidentali, seguono le cadute durante le attività sportive (38%) e un 5% è causato da cattive condizioni degli arredi o uso improprio delle attrezzature. Anche le palestre non godono di buona salute. Innanzitutto sono ancora 39 su cento le scuole che non dispongono di una propria palestra. Laddove c’è una palestra all’interno dell’edificio, questa presenta barriere architettoniche nel 19% dei casi, segni di fatiscenza sulle pareti nel 18%,mancano di cassetta di pronto soccorso nella metà delle scuole monitorate e in nessun caso ci sono attrezzature adeguate per disabili. In assenza di palestre viene usato l’84% delle volte il cortile. Ma anche qui la sicurezza lascia a desiderare. Il cortile presenta nel 15% dei casi fonti di pericolo, in ben il 24% ha una recinzione in cattive condizioni e nel 31% delle scuole non dispone di porta antipanico. Va meglio la sicurezza delle aule, anche se segnaliamo che gli arredi( ad esempio sedie e appendiabiti) non sono in numero adeguato a quello degli studenti e che ancora troppi sono rotti o in cattive condizioni. Nel 29% delle scuole, inoltre, le classi presentano spigoli non protetti e armadi non ancorati alle pareti. A seguito dei 215 milioni di euro messi a disposizione dallo Stato per la sicurezza antisismica e dei 750 milioni di euro per la manutenzione ordinaria e straordinaria co-finanziati da Stato, Regioni, Comuni e Province, Cittadinanzattiva chiede: 1. Continuità nei fondi per la messa in sicurezza degli edifici scolastici; 2. Un federalismo responsabile: il rispetto del patto per la sicurezza proposto dal ministro Fioroni; 3. Il completamento e l’utilizzo dell’anagrafe dell’edilizia scolastica; 4. Attività costante di informazione rivolta a studenti, genitori, insegnati, e personale non docente, in materia di salute e sicurezza; 5. Partecipazione e coinvolgimento dei cittadini per la progettazione, attuazione, controllo e la verifica delle azioni di politica sulla sicurezza. Il prossimo 26 novembre Cittadinanzattiva realizzerà centinaia di eventi nell’ambito della V Giornata nazionale della sicurezza: prove di evacuazione, corsi di addestramento all’uso degli estintori, assemblee con docenti, studenti e famiglie sui rischi legati alla sicurezza, ma anche attività ludiche sono solo alcune delle attività che saranno realizzate in migliaia di scuole sull’intero territorio nazionale. Il Rapporto su “Sicurezza, qualità e comfort a scuola” fa parte della Campagna “Imparare sicuri” che si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il patrocinio di: Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero dell’Istruzione, Ministero della Salute, Ministero delle Politiche Agricole, Ministero per le politiche giovanili ed Ismea. La Campagna è inoltre realizzata in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile, il sostegno della Fondazione Johnson&johnson, Abb, Coop Consumatori Nord Est, Fondazione Msd, Tnt e 3M. .  
   
   
CONSEGNATI I DIPLOMI DEL MASTER DI ’”INFORMATORE EUROPEO” UNA RISORSA PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E PER LA COMUNITÀTRENTINA  
 
Trento, 1 ottobre 2007 – L’assessore provinciale Franco Panizza, nella sua veste di responsabile dei rapporti comunitari della Provincia autonoma di Trento, ha partecipato il 27 settembre alla consegna dei diplomi del Master universitario di secondo livello in “Informatore europeo per le Istituzioni locali”, che sono andati a dieci laureati che hanno frequentato con profitto la prima edizione del corso. Alla cerimonia, che s’è tenuta nella Sala consiliare del Rettorato, erano presenti anche la pro-rettore dell’Università per i progetti speciali di didattica e per le pari opportunità Mariangela Franch, Mario Magnani per la presidenza del Consiglio regionale, Vittorino Rodaro dell’Ufficio provinciale di Bruxelles per i rapporti con l’Unione Europea e i docenti universitari a diverso titolo coinvolti nel Master: Riccardo Scartezzini, Gaspare Nevola e Gian Enrico Rusconi. “È un ruolo assai importante e delicato, quello per il quale hanno studiato i dieci giovani laureati che oggi vedono il loro percorso coronato con la consegna del diploma – ha tra l’altro detto l’assessore Panizza nel suo intervento di saluto. – Un ruolo che ha come obiettivo primario quello di avvicinare i cittadini alle istituzioni europee, ma al contempo anche quello di far da tramite affinché le stesse istituzioni europee sappiano dialogare con i cittadini e sappiano rispondere con tempestività ed efficacia a quelle che sono le reali esigenze del grande popolo dell’Europa unita. Sarà, il vostro, un ruolo importante all’interno delle istituzioni locali dalle quali provenite e nelle quali siete già professionalmente inseriti, ma dovrete anche interfacciarvi con le scuole, con le associazioni locali, con quella miriade di soggetti grandi e piccoli che dall’Europa si attendono la risoluzione dei problemi di più varia natura. Ritengo sia un patrimonio della comunità avere a disposizione un gruppo di persone che, dislocate nelle varie istituzioni sul territorio, sono in grado di fornire le chiavi di lettura e le chiavi di accesso all’Unione Europea, perché con l’Europa dobbiamo comunque fare i conti, sia in negativo quando essa ci pone dei limiti, sia in positivo quando interviene per supportare progetti specifici di sviluppo”. I dieci diplomati sono Elisa Tranquillini, Francesca Parolari, Isabella Masè, Anna Magnani, Fenyvesi-kiss Etelka Boglarka, Giurconiu Cristina, Mirko Montibeller, Michele Trentini, Benedetta Menghetti e Andrea Rizzi. Per la prima edizione del Master, come ha detto il suo responsabile Riccardo Scartezzini, si è scelto di privilegiare laureati che fossero già inseriti nelle più diverse istituzioni locali, in modo da poter formare persone che potessero fin da subito tesaurizzare e mettere in pratica quanto appreso in sede di Master. La consegna dei diplomi è comunque coincisa, oggi, con la presentazione dei dieci neolaureati che stanno per cominciare la loro avventura nella seconda edizione del Master. E se la pro-rettore Mariangela Franch ha sottolineato più volte l’importanza che oggi riveste la figura dell’Informatore Europeo all’interno della vita delle istituzioni locali, che sempre più spesso debbono interfacciarsi con un apparato complesso, difficile e spesso lontano dalla nostra esperienza qual è quello dell’Unione Europea, Mario Magnani s’è complimentato con l’Università di Trento, e nello specifico con la Facoltà di Sociologia, per aver avuto prima in Italia l’intuizione di formare a livello post-laurea personale della pubblica amministrazione su tematiche europee di primaria importanza. .  
   
   
FORMAZIONE: AL VIA AD OTTOBRE MASTER GRATUITI POST LAUREA FABBIANI: PER GIOVANI ED AZIENDE PIU´ COMPETITIVE  
 
Pescara, 1 ottobre 2007 - Saranno avviati entro il mese di ottobre diversi master universitari di I e Ii livello nei settori del Tessili-abbigliamento, del Legno-mobile e dei Beni culturali e ambientali, nonchè corsi di alta formazione nel settore dello Sport. Tutti promossi dalla Regione Abruzzo, in collaborazione con Eurobic Abruzzo & Molise S. P. A, l´Università degli Studi "G. D´annunzio" di Chieti e Pescara, l´Università degli Studi di Teramo, la Provincia di Pescara, di Chieti, anche attraverso i propri centri per l´impiego, e molti altri Enti ed aziente che hanno aderito ai singoli progetti. L´iniziativa è stata proossa questa mattina, dall´assessore al Lavoro e alla Formazione, Fernando Fabbiani, che durante la conferenza stampa ha più volte sottolineato l´alta valenza del progetto. " Si tratta di fondi regionali ed europei - ha spiegato - per master post laurea che si agganciano al mercato del lavoro, offrendo alla richiesta del mercato soggetti competitivi. Sono stati predisposti dei bandi, ed oggi, infatti, sono presenti i soggetti che li hanno vinti. Ci tengo a sottolineare - ha precisato l´Assessore - che si tratta di master gratuiti. E colgo l´occasione per ringraziare tutti coloro che hanno creduto in questa iniziativa". Grande soddisfazione è stata espressa da Nicola Mattoscio, Preside della Facoltà di Scienze Manageriali di Pescara, che ha ringraziato l´assessore Fabbiani per aver offerto "una valida opportunità. In Abruzzo siamo ancora imperdonabilmente indietro - ha detto - soprattutto rispetto alle esigenze del mercato del lavoro. E grazie a questa lodevole iniziativa, tre Università si uniscono in partenariato per portare avanti un progetto di alta formazione, per il futuro dell´economia regionale". In particolare, i master di I livello riguardano il design e l´applicazione di nuovi materiali nell´ambito del Tessile-abbigliamento e del Legno-mobili, nonchè l´economia, la gestione e la valorizzazione dei Beni Culturali e Ambientali. Quelli di Ii livello, invece, la direzione, il management e la ricerca/applicazione industriale di nuovi materiali nell´ambito del Tessile-abbigliamento e del Legno-mobili, ed il management dei Beni Culturali ed Ambientali. I master di I e Ii livello hanno durata di 600 ore, comprensive di una fase di stage di 150 ore, e sono interamente finanziati dalla Regione e dal F. S. E (Fondo Sociale Europeo)con un importo di euro 70. 000 ciascuno. I corsi di formazione nel settore dello Sport, riguarderanno la direzione degli impianti sportivi, la gestione dei sistemi di sicurezza degli stessi impianti ed il management degli eventi sportivi. Avranno una durata complessiva di 400 ore, comprensivi di tirocini formativi di 140 ore. Anch´essi son finanziati totalmente dalla Regione Abruzzo e dal F. S. E, con la somma di euro 73. 500 ciascuno. .  
   
   
"IN TRENTINO LA FORMAZIONE PROFESSIONALE C´È DAL 1959 VERSO LA CONVOCAZIONE DEGLI STATI GENERALI DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE PREVISTA A MILANO PER I PROSSIMI 8 E 9 NOVEMBRE  
 
Trento, 1 ottobre 2007 – "In Italia, purtroppo, non c´è un sistema della formazione professionale, ma noi appoggeremo ogni iniziativa perché anche le altre Regioni vadano verso questa direzione. Per quanto ci riguarda, la competenza autonoma sulla formazione professionale la pratichiamo dal 1959, da quando fu approvata una legge semplice semplice, ma fondamentale, che autorizzava la Provincia a fare tutto il necessario per realizzare l´obiettivo della formazione dei ragazzi trentini". Con queste parole, il presidente della Provincia autonoma, Lorenzo Dellai, ha salutato e dato il benvenuto in Trentino al convegno "Scenari e sfide per la formazione professionale" che si è svolto il 27 settembre per iniziativa dell´Enaip e delle Acli del Trentino. Un appuntamento importante, una tappa verso la convocazione degli Stati Generali della Formazione Professionale prevista a Milano per i prossimi 8 e 9 novembre. Dopo altre città Italiane, le Acli hanno scelto Trento per un momento di riflessione sulla formazione professionale e per spingere esplicitamente verso la costruzione di un sistema della formazione professionale, con assunzione diretta di responsabilità da parte delle varie Regioni. Coordinato dal giornalista Alberto Tafner, il convegno è stato salutato in apertura, dopo le motivazioni presentate da Fabio Casagrande, Presidente Acli trentine, dal Vescovo Monsignor Luigi Bressan e da Presidente della Provincia, Lorenzo Dellai. Monsignor Bressan ha richiamato la tradizionale presenza della Chiesa nelle realtà territoriali sul tema della formazione e "l´importanza della formazione professionale come formazione della persona con competenze professionali e tecniche, ma principalmente nella sua interezza di persona". Da parte sua, il presidente Dellai ha ricordato di essere stato proprio nella sede del Centro professionale di Villazzano, pochi giorni fa in occasione dell´apertura dell´anno scolastico 2007/2008: "Una scelta fortemente simbolica, per rimarcare l´impegno di considerare la formazione professionale come scuola di qualità e di pari livello del resto dell´istruzione. " Per questo, ben vengano occasioni come il confronto promosso dalla Acli e dall´Enaip sia per spingere assieme a livello nazionale verso la valorizzazione del settore e la creazione di un sistema della formazione professionale, come quello che in Trentino è ormai presente da anni; sia per proseguire a livello locale nel cammino d´innovazione e qualificazione di tutta la filiera, "non per sederci su una tradizione certamente consolidata e di qualità, ma per aprire sempre nuovi spazi e nuove opportunità nella valorizzare dei talenti di tutti i giovani trentini. E questo - ha concluso il presidente - si ottiene facendo ancora di più sistema anche qui, con grande umiltà e ricerca, costruendo stabilità e collaborando di più tutti assieme". .  
   
   
COMUNICARE FISICA.07 TRIESTE 1/6 OTTOBRE 2007 - STAZIONE MARITTIMA CONFERENZA-WORKSHOP NAZIONALE SULLE TEMATICHE E SULLE METODOLOGIE DELLA COMUNICAZIONE DELLA FISICA E DELLE ALTRE SCIENZE  
 
 Trieste, 1 ottobre 2007 - Una sei giorni che vedrà darsi appuntamento a Trieste scienziati, giornalisti, insegnanti e un largo pubblico interessato ad una più ampia e completa diffusione della cultura scientifica in Italia. E’ Comunicare Fisica. 07, importante appuntamento giunto alla seconda edizione, organizzato dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. È ormai generale convincimento che l´attività di comunicazione della scienza sia dovere istituzionale non solo delle strutture di ricerca ma anche, e soprattutto, dei ricercatori stessi. Scopo del workshop sarà quindi quello di analizzare il panorama italiano confrontandolo ad analoghe esperienze all´estero. Saranno presentate, discusse e confrontate le motivazioni e le finalità strategiche della comunicazione diretta tra scienziati e grande pubblico, la forma e contenuti dei progetti operativi, i possibili linguaggi, i criteri di valutazione dell´impatto e i consuntivi delle iniziative inerenti la fisica e le altre scienze. Molto ricco di appuntamenti il programma della Conferenza che si apre lunedì alle 15. 00 (programma completo su www. Ts. Infn. It/eventi/comunicarefisica ). .  
   
   
REGIONE CAMPANIA, 10 MILIONI PER RESIDENZE UNIVERSITARIE A SALERNO  
 
Napoli, 1 ottobre 2007 - La Regione Campania e l’Università degli Studi di Salerno hanno firmato il 26 settembre a palazzo S. Lucia un protocollo di intesa per la realizzazione di un programma di edilizia residenziale universitaria nel campus dell´Ateneo di Salerno. Alla firma del protocollo, con il quale vengono destinati 10 milioni di euro all’università, erano presenti gli Assessori regionali all’Università Teresa Armato, all´Urbanistica Gabriella Cundari e al Demanio e Patrimonio Rosa D´amelio, e il Rettore dell’Università di Salerno Raimondo Pasquino. "Grazie al finanziamento di 10 milioni di euro che trasferiamo all’Università di Salerno – ha detto l’Assessore Armato - diamo maggiori possibilità all´Ateneo di essere assegnatario dei fondi messi a disposizione del Ministero per la realizzazione di residenze come previsto dalla legge 338. Siamo impegnati per la definizione di un programma veloce che possa garantire effettivamente ai giovani studenti della Campania, e non solo, un diritto alla cittadinanza studentesca. "Con questa azione – ha aggiunto - ci apriamo non solo all´attività formativa ma anche a quella dei servizi. Quest´atto impegna Regione e Università visibilmente sul diritto allo studio. È un intervento importante destinato agli studenti, che troverà completamento e rafforzamento anche nelle azioni successive su cui è determinato l’impegno del Rettore e dell’ateneo salernitano. In particolare esprimiamo un vivo interesse verso un´iniziativa su cui come Assessorato teniamo molto e che ci ha anche spinto ad accelerare la sottoscrizione di quest´accordo: la realizzazione di un asilo nido all´interno del campus per rendere più agevole la vita di quanti scelgono la ricerca. L´università – ha concluso Armato - è una comunità in cui si vive e lavora moltissime ore al giorno. Dobbiamo favorire interventi che innalzino e qualifichino la vivibilità e fruibilità di queste aree sia nelle attività di ricerca, quindi laboratori, attrezzature, ma anche per la quotidianità: parcheggi, impianti sportivi, mense, luoghi di incontro e svago, asili. " "Il finanziamento della Regione Campania – ha detto il rettore Pasquino - va a supporto della legge 338 che finanzia le residenze universitarie, e ci dà maggiori chance di vincere il bando del Ministro per l’assegnazione dei fondi necessari per realizzare il progetto delle residenze. Il progetto è pronto e adesso può essere consegnato al Ministero che ha emanato il bando in scadenza a dicembre. Già in passato abbiamo goduto dei benefici di questa opportunità di collaborazione sempre per realizzare residenze universitarie. L’asilo nido, fortemente voluto dalle Assessore, ci permette di investire non solo in formazione ma anche sulla qualità dei servizi per la formazione rendendo migliore la fruizione delle strutture e lo svolgimento del lavoro delle persone. Il servizio sarà offerto a studenti, personale tecnico e docenti. " "Noi Assessore donne – ha sottolineato l’Assessore Cundari - troviamo sempre una intesa ed una capacità di collaborare che possa essere concreta e fattiva soprattutto quando si tratta di trovare soluzioni a problemi sociali. Le nuove residenze dell´Università di Salerno oltre ad offrire un servizio a studentesse e personale tecnico e docenti dell´università, andranno ad arricchire la qualità dello studio, rendendo più appetibili le nostre strutture formative universitarie. " "La creazione dell´asilo nido nelle nuove residenze universitarie di Salerno – ha concluso l´Assessore D´amelio - rappresenta una grossa novità ed un messaggio forte in direzione delle donne. La realizzazione delle residenze nel Campus di Salerno si colloca in un contesto più ampio che investe la programmazione europea 2007/2013, dove le politiche giovanili occupano un ruolo centrale. " .  
   
   
PROTEZIONE CIVILE, ALLUVIONE DEL PONENTE DEL 2006 ED EVENTI CALAMITOSI, VIA AI FINANZIAMENTI PER 10 MILIONI E 500 MILA EURO A COMUNI E PROVINCE DOPPIA DELIBERA  
 
Della giunta Burlando Genova, 1 ottobre 2007 - La giunta regionale ha approvato il 27 Settembre , su proposta dell´assessore all´Agricoltura e Protezione Civile Giancarlo Cassini un finanziamento complessivo di 10 milioni e 500 mila euro per gli eventi alluvionali che hanno colpito il Ponente Ligure nel settembre dello scorso anno e per altri eventi calamitosi che si sono verificati su tutto il territorio dal dicembre 2006 al giugno 2007. Quest´ultimo finanziamento, pari a 2 milioni e 879 mila 749 euro, copre il 60 per cento degli interventi per il ripristino di opere pubbliche che rientrano nelle cosiddette "somme urgenze" dopo le calamità naturali ( forti piogge, mareggiate, siccità . In provincia di Genova sono stati assegnati 938 mila 304 euro destinati ai comuni di Borzonasca, Rezzoaglio, Lavagna, Sant´olcese, Sestri Levante, Avegno,moconesi, Bogliasco, Lorsica, Lumarzo, Rapallo, Recco,zoagli e all´Ammistrazione Provinciale di Genova. All´imperiese vanno 1 milione 798 mila 498 euro suddivisi fra i comuni di Aurigo, Badalucco, Baiardo, Bordighera, Borgomaro, Carpasio, Ceriana, Costarainera, Aquila d´Arroscia, San Lorenzo al Mare, Riva Ligure, Ranzo, Dolceacqua, Mendatica. Molini di Triora, Montalto Ligure, Montegrosso Pian di Latte, Perinaldo, Prelà, Rezzo, San Biagio della Cima, Triora, Vessalico, la Comunità Argentina Arma e la Provincia di Imperia. Alla provincia di Savona sono destinati 98 mila 067 euro per i comuni di Albisola Superiore, Casanova Terrone, Magliolo, Murialdo, Quiliano, Testico, Ceriale. Nello Spezzino i comuni che si suddivideranno il finanziamento di 44 mila 880 euro sono Vernazza, Deiva Marina e l´Amministrazione Provinciale della Spezia. Per l´alluvione del settembre 2006, che ha colpito soprattutto l´Imperiese, la somma stanziata oggi è invece di 7 milioni e 500 mila euro, cui vanno aggiunti 5 milioni già assegnati nei mesi scorsi. Anche questi finanziamenti riguardano interventi per opere pubbliche. L´imperiese, l´area più colpita, riceverà 5 milioni e 147 mila 84 euro. I comuni interessati sono Aquila d´Arroscia, Aurigo, Bordighera, Badalucco, Borghetto d´Arroscia, Caporosso, Carpasio, Castellaro, Ceriana, Cervo, Cesio, Chiusanico, Cipressa, Costarainara, Dolcedo, Imperia, Mendatica, Molini di Triora, Montalto Ligure, Perinaldo, Pietrabruna, Pornassio, Prelà, Ranzo, Rocchetta Nervina, San Biagio della Cima, San Lorenzo al Mare, Santo Stefano al Mare, Seborga, Soldano, Taggia, Triora, Vallebona, Vallecrosia, la Comunità Montana Argentina Armea, l´Amministrazione Provinciale di imperia. Al Savonese andranno 1 milione e 963 mila 620 euro. I finanziamenti sono destinati ai comuni di Alberga, Albisola Superiore, Bormida, Casanova Terrone, Erli, Finale Ligure, Nasino, Noli, Onzo, Ortovero, Quiliano, Roccavignale, Stella, Stellanello,tovo San Giacomo, Varazze, Vezzi Portio, Villanova d´Albenga. Dal riparto dei 7 milioni e 500 mila euro la Provincia di Genova riceverà dalla Regione Liguria 47 mila 637 euro , il comune di Sant´olcese 4 mila 657 euro, l´Amministrazione Provinciale della Spezia 70 mila 680 euro. .  
   
   
GALIA: QUADRILATERO ENTRO IL 2012 UN PROGETTO DA 2 MILIARDI E 157 MILIONI DI EURO (1 MILIARDO E 63 MILIONI GIA` FINANZIATI)  
 
 Camerino, 1 ottobre 2007 - La Quadrilatero Marche e Umbria e` ´un progetto voluto dal territorio, che si aspetta di avere le opere entro il 2012. Data che la Societa` si impegna a rispettare´. Lo ha ribadito il presidente della Quadrilatero, Gaetano Galia, che al convegno conclusivo di Camerino, sul decennale del terremoto, ha confermato la scadenza per la realizzazione dell´opera. Un progetto da 2 miliardi e 157 milioni di euro (1 miliardo e 63 milioni gia` finanziati) in grado ´ secondo Galia ´ di promuovere uno sviluppo economico di circa 6 miliardi di euro nelle aree interessate. ´Stiamo rispettando i tempi stabiliti e abbiamo il 50 per cento delle risorse necessarie. I primi cantieri sono stati aperti in aprile e sono stati consegnati otto progetti definitivi e due esecutivi´. Al Convegno di Camerino sono intervenuti i presidenti delle Regioni Marche, Gian Mario Spacca, e Umbria, Maria Rita Lorenzetti, gli assessori regionali alle Infrastrutture, Loredana Pistelli e Giuseppe Mascio. Presenti anche Giovanni Costa (Rfi nazionale), Stefano Granati (Anas nazionale) e Franco Barberi (responsabile della protezione civile nei primi anni del terremoto). A Barberi ´ e` emerso nel convegno - Marche e Umbria affideranno la guida di un gruppo di lavoro per predisporre una normativa sulle calamita`, da portare all´attenzione della Conferenza delle regioni, alla luce della positiva esperienza maturata nella ricostruzione delle zone terremotate. Oltre alle problematiche infrastrutturali, sono stati analizzati diversi problemi legati alla ricostruzione. Spacca ha ricordato le questioni in discussione al tavolo aperto presso la presidenza del Consiglio dei ministri, in vista della prossima finanziaria: gli oneri sospesi, le minori entrate per i piccoli comuni, opere pubbliche e beni culturali (800 milioni di interventi ancora da realizzare), le seconde case (´fanno parte del tessuto vitale delle nostre comunita`´, ha detto il presidente; ´il loro recupero e` essenziale per rendere armonici i borghi recuperati´, ha ribadito la Lorenzetti), lo sviluppo e il rilancio del territorio attraverso la realizzazione delle necessarie infrastrutture: non solo viarie e ferroviarie, ma anche di connessione con la banda larga. Gli assessori Pistelli e Mascio hanno discusso, con i referenti di Rfi e Anas, le scelte legate allo sviluppo infrastrutturale delle aree terremotate. La Regione Marche, in particolare, ha puntato sul miglioramento delle connessioni ferroviarie e sul completamento del raddoppio della linea Falconara-orte. Nel settore della viabilita` ha puntato sulla Quadrilatero e sulle opere ricompresse nella legge obiettivo, in fase di realizzazione sulla base dei finanziamenti disponibili. Costa (Rfi) ha sottolineato come il raddoppio della Orte Falconara (costo stimato: 3 miliardi e 500 milioni) sia completato per il 35 per cento dell´intero tratto, mentre Granati (Anas) ha ribadito che l´azienda ha in corso oltre 2 miliardi di investimento nelle Marche. Al convegno hanno portato il saluto il sindaco di Camerino, Enzo Fanelli, (´La realizzazione delle infrastrutture mancanti richiede grande coesione da parte della comunita` regionale´) e il presidente della Provincia di Macerata, Giulio Silenzi, che ha sottolineato il saldo attivo della popolazione nelle zone terremotate del maceratese: ´I residenti sono cresciuti di 1. 100 unita`. Lo spopolamento e` stato contrastato con interventi di recupero che hanno favorito la crescita economica dell´area sconvolta dal sisma´. .  
   
   
DANNI ALLUVIONE- LA REGIONE MARCHE FIRMA PRIMO CONTRATTO. RIGUARDA RISORSE 2007: PRESTO ANCHE QUELLI PER 2008 E 2009. CIRCA 16 MILIONI DI EURO PREVISTI NELLA FINANZIARIA  
 
Ancona, 1 ottobre 2007 - Regione Marche e Banca Opi hanno firmato il 27 settembre il contratto che consente di attivare i contributi per i comuni gravemente colpiti dagli episodi alluvionali del settembre 2006. Circa 16 milioni di euro previsti nella Finanziaria che affluiscono cosi´ sulla contabilita` speciale del Commissario delegato Gian Mario Spacca. Si tratta dei contributi per il 2007 per i comuni della zona sud di Ancona e del comune di Falconara. I soggetti interessati potranno cosi` ricevere i contributi per i danni subiti. Nei prossimi giorni verranno firmati altri Contratti che riguardano le anticipazioni per le annualita` 2008 e 2009. Spacca ha espresso soddisfazione, sottolineando che si passava ´dalle parole ai fatti´, in tempi che, considerando le procedure, anche collegate alla Finanziaria nazionale, che si sono dovute intraprendere, non si possono considerare lunghi. ´E´ importante ´ ha detto ´ assicurare un futuro di sviluppo ad un´area cosi` strategica della nostra regione. ´ Analoga soddisfazione e` stata espressa dal presidente del comitato alluvionati Andrea Pesaresi ´ insieme al vice-presidente Tommaso Agostinelli e ai membri del direttivo Giorgio Bartolucci e Fabricio Picini ´ che ha detto di essere ora piu´ottimista, che questa prima tranche aiutera` le imprese e ha ringraziato il presidente per l´impegno profuso in tutta la vicenda e soprattutto perche` ogni singolo passo e` stato concertato con il comitato e con i comuni interessati. Per la Banca Opi del gruppo San Paolo, presente Andrea Vitale. Il notaio che ha redatto l´atto e` Carlo Conti. L´atto e` stato firmato a Camerino, al termine della manifestazione sulle infrastrutture, inserita nel programma del decennale del terremoto. Gli interessati possono rivolgersi, per informazioni specifiche a: dott. Giovanni Rossini (071. 8061) .  
   
   
FRANCIA: CONGRESSO SU UNA CHIMICA PIÙ VERDE PER L´INDUSTRIA  
 
Villeneuve d´Ascq (Francia) 1 ottobre 2007 - Dal 2 al 5 ottobre si terrà un congresso dal titolo «Una chimica più verde per l´industria (Gci 2007)». La prima giornata del congresso fornirà una panoramica dello stato dell´arte della chimica verde e delle risorse agricole, la seconda giornata sarà dedicata ad elementi relativi alle prestazioni mentre la terza ed ultima giornata sarà incentrata sulle tecnologie sostenibili e i processi puliti. Il congresso sarà un´occasione di dibattito tra scienziati, responsabili delle politiche industriali, professori universitari e organizzazioni governative interessati alla chimica verde e allo sviluppo sostenibile. Per ulteriori informazioni visitare: http://w2. Ensc-lille. Fr/actu/gci/cgipage1. Html . .  
   
   
A MESTRE IL BOSCO URBANO PIÙ GRANDE D’ITALIA UN ‘RISARCIMENTO AMBIENTALE’ DI 1400 ETTARI NEL PIANO REGOLATORE DIALOGO CACCIARI-OVADIA PER L’INAUGURAZIONE DEL BOSCO DELLA MEMORIA ‘OTTOLENGHI’  
 
Mestre, 1 ottobre 2007 . Da grigia a verde. Dalle fabbriche chimiche che circondano la città-industria di Mestre a un bosco esteso quanto 2. 800 campi da calcio. Il sogno della Venezia di terraferma si fa realtà a partire dal primo di ottobre, con l’inaugurazione di uno spicchio del futuro ‘Bosco di Mestre: un’area verde cittadina che nei prossimi anni diventerà la più vasta d’Italia. 1. 400 ettari - previsti nel Piano regolatore - tra querce, frassini, olmi e noccioli che trasformeranno la città in un polmone sano inserito tra autostrada, ferrovia e aeroporto. A regime sono previsti circa 75mq di macchia verde per ciascuno dei 186mila abitanti mestrini: un’enormità, rispetto ai 13mq di Milano e ai 14 di Roma. E una vera e propria rivoluzione per la città, a partire dai suoi aspetti ecologici, sociali e paesaggistici. Si parte dal primo di ottobre, con l’inaugurazione del Bosco intitolato ad Adolfo Ottolenghi, rabbino di Venezia dal 1919 e ucciso ad Auschwitz nel 1944. Un Bosco della memoria raccontato in mattinata attraverso un dialogo tra il sindaco di Venezia, Massimo Cacciari e l’autore Moni Ovadia (ore 11,00) alla presenza dei giovani delle scuole medie di Mestre. 20 ettari di bosco naturalistico messi a disposizione dei cittadini, con percorsi pedonali, didattici e naturalistici, piste ciclabili, zone di sosta. Il valore sociale del bosco supera però gli aspetti ludico-didattici, se rapportato alle ecopriorità di una città dove le auto in circolazione sono quasi una ogni 2 abitanti, le emissioni di Co dovute al traffico ammontano a 16. 589 t/anno e il limite di legge per le Pm10 viene superato 158 giorni/anno. Inoltre c’è il problema della laguna, soggetta ad inquinamento (azoto e fosforo) causato soprattutto dall’attività agricola: il bacino scolante in laguna occupa un territorio di quasi 200. 000 ettari. Su questi fronti la parola d’ordine del bosco è sequestrare: sequestrare le emissioni di carbonio, che in seguito a Kyoto costano al Paese oltre 10 euro ogni tonnellata prodotta, ma anche tamponare di circa la metà i carichi di azoto disciolti in laguna attraverso la fitodepurazione dell’acqua svolta dagli alberi, che sono più efficaci ed economici di un depuratore. Si calcola che, a progetto concluso, il bosco urbano di Mestre – sarà grande quanto il Porto di Marghera - potrà garantire l’equilibrio sostenibile a un’area di oltre 150mila persone trattenendo, ad esempio, quasi centomila tonnellate di Co2 all’anno: circa 6 volte le emissioni di carbonio rilasciate ogni anno dal traffico veicolare. Risarcimento ambientale, disinquinamento, risparmio energetico, rinaturalizzazione del suolo e dell’acqua, protezione idraulica, produzione di biomassa sono solo alcuni degli effetti ambientali ed economici del progetto gestito dal Comune di Venezia attraverso l’Istituzione Bosco di Mestre. Non ultimo quello relativo all’attività agricola, che consentirà a chi sistema a bosco almeno 20 ettari di terreno di edificare (impianti sportivi, locande ecc. ) e svolgere attività multifunzionale, come la produzione di biomasse legnose per ricavarne reddito. Un esempio tangibile è l’area Querini, i cui 200 ettari forniranno una quantità di biomasse in grado di riscaldare per un anno un quartiere di 300 persone. Ad oggi, l’area eletta dal piano regolatore è per 1000 ettari di suolo privato. Gli incentivi urbanistici offerti dal Prg sono stati apprezzati da alcuni proprietari, che stanno ora progettando la forestazione delle loro proprietà, mentre altri, che erano esclusi dalla perimetrazione, sono stati inclusi in seguito a loro richiesta. Un entusiasmo attorno al progetto spesso vissuto come un bisogno dai cittadini; secondo un sondaggio condotto dall’Università di Padova, infatti, il 70 per cento degli intervistati in città sarebbe disposto a tassarsi pur di avere il bosco. Ma il Comune non prevede alcuna tassa aggiuntiva. . .  
   
   
QUALITA´ ARIA, GOVERNO STANZIA MENO DELLA REGIONE  
 
Milano, 1 ottobre 2007 - Regione Lombardia risponde con una Nota alle dichiarazioni di esponenti dell´opposizione sulle politiche ambientali: "E´ penosa l´osservazione di diessini e verdi secondo i quali le somme stanziate da Regione Lombardia per favorire l´acquisto di auto meno inquinanti e il rinnovamento dei sistemi di riscaldamento sarebbero insufficienti. Ricordiamo ai compagni diessini e verdi che il grandioso Governo nazionale, faro di progresso e scienza, presieduto da Romano Prodi e che si avvale della genialità e intelligenza di ministri come Pecoraro Scanio e altri ha complessivamente stanziato per tutta Italia molto ma molto meno di quello che ha stanziato la sola Regione Lombardia. I compagni dunque dovrebbero rivolgere le loro acuminate critiche al Governo nazionale risparmiandoci penose osservazioni e lamentale che non stanno né in cielo né in terra. Anzi, dovrebbero ringraziare Regione Lombardia per l´azione innovativa che svolge da diversi anni, nonostante il boicottaggio sistematico di un Governo di centrosinistra che non ritira il ricorso contro legge sulla qualità dell´aria, dopo averlo promesso più volte, non emana il decreto sui filtri antiparticolato, non dà alla Regione i poteri di limitare la circolazione dei diesel e non stanzia i fondi". .  
   
   
QUALITA´ ARIA, FORMIGONI: 55 MILIONI DI INCENTIVI FINO A 3000 EURO A CHI ROTTAMA LA VECCHIA AUTO PER UNA ECOLOGICA PUBBLICATI BANDI PER TELERISCALDAMENTO E PARCO MEZZI ENTI LOCALI  
 
Milano, 1 ottobre 2007 - La Regione ha attivato cinque bandi che consentono di accedere a 55 milioni di incentivi per sostituire veicoli e impianti di riscaldamento con nuovi mezzi e sistemi ad emissioni molto meno inquinanti. Una cifra molto importante, prevista dal piano per la qualità dell´aria 2007-2008, che segna un ulteriore passo avanti nella strategia di Regione Lombardia per la lotta all´inquinamento atmosferico attraverso misure strutturali. "La nostra politica su mobilità e ambiente - ha spiegato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, illustrando i provvedimenti in conferenza stampa insieme all´assessore alla Qualità dell´ambiente, Marco Pagnoncelli - ha un duplice obiettivo: favorire il più possibile l´utilizzo dei trasporti pubblici, con i forti investimenti ad esempio sulle linee ferroviarie e metropolitane e sull´acquisto di nuovi treni; garantire la libertà di movimento personale, una libertà che sia però rispettosa dell´ambiente". "Per questo - ha aggiunto il presidente - abbiamo deciso di emanare cinque bandi, che mettono a disposizione complessivamente 55 milioni di euro, una cifra molto significativa. Per quanto riguarda in particolare il bando per la sostituzione delle vecchie auto, va sottolineato come sia rivolto ai cittadini meno abbienti, che sono spesso anche i più anziani, e come sia davvero in grado di dare un aiuto concreto perché può essere utilizzato anche per l´acquisto di veicoli usati". Formigoni ha anche ricordato come "nonostante le promesse" il ricorso del Governo contro la legge lombarda sulla qualità dell´aria sia ancora pendente ("ne ho parlato ancora venerdì scorso al Tavolo Milano dove erano presenti Prodi, Letta, Bianchi, Di Pietro e Pecoraro Scanio") e non siano stati ancora emanati i decreti per consentire l´installazione dei filtri antiparticolato ("lo chiediamo da due anni"). "Nessuna risposta c´è stata - ha aggiunto il presidente - anche sulla nostra terza richiesta che è quella di attuare una sperimentazione sulla circolazione dei veicoli diesel. Sono allibito". Auto - E´ aperto il bando da 30 milioni di euro (25 della Regione e 5 del Comune di Milano), destinato alle fasce più deboli, che prevede contributi fino a 3. 000 euro per la sostituzione delle auto inquinanti e la trasformazione dei vecchi motori. Grazie a questo stanziamento iniziale (destinato a salire a 35 nel 2008), vengono assegnati contributi a fondo perduto a cittadini con reddito Isee inferiore a 18. 000 euro e residenti nella zona critica A1 (vedi scheda allegata) per l´acquisto di un auto nuova o usata a minor impatto, in sostituzione di una vettura più inquinante (Euro 0 benzina e diesel, Euro 1 diesel) che dovrà essere rottamata o per la trasformazione del motore. Si calcola che saranno circa 50. 000 i cittadini che potranno usufruire dei contributi. Le stesse vetture Euro 0 benzina e diesel e Euro 1 diesel (circa 300. 000 nella zona critica A1) saranno sottoposte a forti limitazioni nei mesi invernali. "A questi incentivi della Regione - ha spiegato ancora il presidente - si aggiungono gli sconti che molte case automobilistiche hanno deciso di affiancare e che sono cumulabili con i nostri contributi". Hanno già espresso adesione all´iniziativa della Regione queste case: Fiat, Ford, Hyundai, Kia, Renault, Mazda. Anche alcune associazioni supportano la misura: Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica), Unrae (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri), Federaicpa (Federazione concessionari auto) e Cei-cives (Commissione Italiana Veicoli Elettrici Stradali). Questo il dettaglio. Acquisto di un´auto nuova o usata (25 milioni): 3. 000 euro per una vettura elettrica, ibrida, gpl, metano, bifuel (benzina/gpl, benzina/metano), di classe Euro 3 o superiore, con cilindrata fino a 1. 600 cc 2. 000 euro per una vettura a benzina di classe Euro 3 o superiore, con cilindrata fino a 1. 600 cc o bifuel (benzina/gpl, benzina/metano) con le stesse caratteristiche, ma con impianto metano o gpl installato dopo l´immatricolazione. Trasformazione del motore (5 milioni): 400 euro per l´installazione sulla vettura a benzina Euro 0 di un impianto a gpl o metano o per l´installazione di dispositivo antiparticolato su una vettura diesel Euro 0 quando verranno approvate le procedure ministeriali necessarie. Le domande per ottenere gli incentivi possono essere già presentate ai 180 sportelli dell´Aci, secondo una modalità che prevede due fasi: "prenotazione del contributo" e "richiesta del contributo". Nella prima fase viene registrata l´intenzione del cittadino di accedere ai contributi; nella seconda, da effettuare entro 120 giorni dalla prima, avviene la richiesta vera e propria dell´incentivo. Per fornire ai cittadini tutte le informazioni necessarie, l´Aci ha istituito un apposito sportello telefonico, attivo dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12: 02-7745246, 02-7745282, 02-7745296. Il bando è inoltre disponibile sui siti internet www. Acimi. It e www. Ambiente. Regione. Lombardia. It. Diventa dunque pienamente operativa questa misura approvata lo scorso 2 agosto dalla Giunta regionale, insieme ad alcuni altri provvedimenti dedicati alla qualità dell´aria con cui sono stati stanziati complessivamente 50 milioni di euro, cui ora si aggiungono i 5 del Comune, per rinnovare il parco mezzi pubblico e privato e per diffondere sistemi di riscaldamento più ecologici. Trentacinque milioni destinati al capitolo auto: oltre ai 30 milioni del bando per sostituire le vecchie auto, sono previsti 3 milioni per l´acquisto o il noleggio di mezzi ecologici da parte degli enti pubblici, 1,8 milioni per rifinanziare la carta sconto metano/gpl, 850. 000 euro per la diffusione di taxi ecologici. Venti milioni vengono invece stanziati per nuovi impianti di riscaldamento: 19,6 milioni per due bandi per l´ampliamento e la diffusione dei sistemi di teleriscaldamento; 500. 000 euro per l´acquisto di caldaie più moderne ed efficienti nel comune di Milano. Bando Per Gli Enti Locali - Comuni, Unioni di Comuni, Comunità Montane, Consorzi, Aziende sanitarie Locali, Aziende Ospedaliere pubbliche ed Enti parco hanno a disposizione uno stanziamento di 3 milioni di euro (uno in più rispetto al bando simile del 2006) per l´acquisto o noleggio a lungo termine di veicoli elettrici, ibridi, gpl, metano o bifuel in sostituzione dei mezzi Euro 0, Euro 1 e Euro 2 diesel. Le domande possono essere presentate da lunedì 1 ottobre. Per aiutare gli Enti a razionalizzazione il parco veicolare e la sua gestione, vengono anche finanziati studi appositi, su misura delle esigenze locali. Taxi - Regione Lombardia mette a disposizione 850. 000 euro per rinnovare il parco taxi. In particolare i fondi sono destinati all´acquisto di auto nuove a metano, ibride e bifuel, alla trasformazione del motore da benzina a metano e gpl e ad alcuni altri interventi come la predisposizione delle vetture per il trasporto dei portatori di handicap e l´acquisto di tassametri. Le domande relative a questi interventi (realizzati dal 1 ottobre 2006 al 30 settembre 2007) devono essere presentate entro il 19 ottobre prossimo. Si tratta del terzo bando di questo genere: con i precedenti due erano stati stanziati 1,7 milioni con cui erano stati acquistate o trasformate circa 500 vetture. Teleriscaldamento - Sono stati pubblicati sul Bollettino ufficiale il 10 agosto scorso due bandi, dal valore complessivo di quasi 20 milioni di euro (19. 595. 440,20), per la diffusione dei sistemi di teleriscaldamento. Per entrambe le misure la scadenza per la presentazione delle domande è fissata alle 12. 00 del 120mo giorno dopo la pubblicazione. Il primo bando, per il quale sono stati stanziati 14 milioni, è rivolto agli enti locali, alle imprese e alle società pubbliche e private e riguarda la realizzazione o l´estensione di reti di teleriscaldamento per edifici destinati a residenza o servizi (inclusi ospedali, case di cura, ecc). Per poter accedere ai contributi, che coprono fino al 40% della spesa, l´alimentazione energetica delle reti deve essere ricavata, almeno per il 60%, da biomasse vegetali, che provengano dallo stesso bacino imbrifero dell´impianto o comunque da una distanza non superiore ai 40 chilometri. Il secondo bando, che ha una dotazione di 5. 595. 440,20 euro, è analogo al primo ma riguarda la realizzazione o l´estensione delle reti di teleriscaldamento alimentate da fonti diverse dalle biomasse vegetali. In questo caso il contributo arriva fino al 30% dei costi. Piano D´azione Per L´inverno 2007-2008 - Per prevenire e contenere episodi acuti di inquinamento atmosferico, in particolare quello da polveri sottili (Pm10), nel periodo invernale, è previsto il fermo programmato dei mezzi più inquinanti (autoveicoli benzina e diesel Euro 0 e diesel Euro 1, ciclomotori e moto a due tempi Euro 0) dal 15 ottobre 2007 al 15 aprile 2008, dal lunedì al venerdì (escluse anche le giornate festive infrasettimanali) dalle 7. 30 alle 19. 30. Il provvedimento di applica alla Zona A1. "Stiamo mettendo a punto alcune deroghe - ha spiegato Pagnoncelli - che sostanzialmente saranno simili a quelle degli anni scorsi". Rispetto alla passata stagione invernale, questa misura si è ampliata come durata complessiva - passando da 5 mesi (novembre - marzo) a 6 mesi (metà ottobre - metà aprile) - e come numero di ore di blocco, da 8 (8 - 12 e 16 - 20) a 12 (7. 30 - 19. 30). "Il Piano d´azione - ha aggiunto l´assessore - è stato discusso e condiviso con gli enti pubblici e le associazioni che siedono nel Tavolo permanente di consultazione previsto dalla legge". A questa misura se ne affiancano alcune altre, tra cui la conferma dei limiti all´utilizzo della legna per riscaldamento in camini o stufe di vecchio tipo nelle zone di pianura (necessità confermata da studi recenti), l´intensificazione dei controlli sui veicoli e sugli impianti di riscaldamento garantita da una apposita task-force dell´Arpa e la prosecuzione della collaborazione con le Regioni e le Province autonome del bacino padano, dopo le positive esperienze dello scorso anno. Obbligatorio Controllo Gas Di Scarico - A partire dal 1 agosto 2007 è stato introdotto l´obbligo di controllo annuale dei gas di scarico per tutti gli autoveicoli della Lombardia. In precedenza era facoltà dei singoli Comuni aderire alla campagna sul controllo dei gas di scarico promossa da Regione Lombardia. Devono sottoporsi al controllo gli autoveicoli, pubblici e privati, adibiti al trasporto di merci o di persone dotati di motore a benzina, diesel, gpl e metano immatricolati dal 1 gennaio 1970, con più di 4 anni di età o che abbiano percorso più di 80. 000 km. Sono esclusi invece gli autoveicoli classificati d´interesse storico o collezionistico, iscritti nei registri previsti dall´articolo 215 del Dpr 16 dicembre 1992, n. 495 (Regolamento di esecuzione e applicazione del Nuovo Codice della Strada). Il costo della revisione, che i proprietari dei veicoli dovranno versare alle officine autorizzate al rilascio della certificazione, è di 12 euro, Iva compresa, per i veicoli dotati di unica alimentazione e di 16 euro per i veicoli bifuel. Viene confermata la validità dei controlli già effettuati nel corso di quest´anno mentre le sanzioni per il mancato rispetto della nuova normativa scatteranno dal 1 agosto 2008. .  
   
   
LOMBARDIA: QUALITA´ ARIA, ELENCO COMUNI NUOVA ZONA CRITICA  
 
 Milano, 1 ottobre 2007 - Questi i dati e l´elenco dei comuni compresi nella nuova zona critica A1.
Provincia Comuni Sup. (Kmq) Residenti
Bergamo 36 278,60 392. 461
Brescia 20 397,52 382. 248
Como 14 118,30 198. 000
Cremona 10 228,45 93. 057
Lecco 15 73,62 66. 112
Lodi 8 125,96 66. 539
Mantova 14 619,33 142. 866
Milano 70 825,84 3. 010. 935
Pavia 13 197,74 101. 942
Varese 10 134,73 257. 644
Totale 210 3000,10 4. 711. 804
Bergamo - Albano Sant´alessandro, Alzano Lombardo, Arcene, Azzano San Paolo, Bergamo, Boltiere, Brembate, Brusaporto, Canonica d´Adda, Ciserano, Curno, Dalmine, Filago, Gorle, Grassobio, Lallio, Montello, Mozzo, Nembro, Orio al Serio, Osio Sopra, Osio Sotto, Pedrengo, Ponte San Pietro, Ponteranica, Pontirolo Nuovo, Ranica, San Paolo d´Argon, Scanzorosciate, Seriate, Torre Boldone, Torre de´ Roveri, Treviglio, Treviolo, Verdellino, Villa di Serio. Brescia - Borgosatollo, Botticino, Bovezzo, Brescia, Castel Mella, Castenedolo, Cellatica, Collebeato, Concesio, Flero, Gardone Valtrompia, Gussago, Lumezzane, Marchino, Nave, Rezzato, Roncadelle, San Zeno Naviglio, Sarezzo, Villa Carcina. Como - Arosio, Cabiate, Cantu´, Capiago Intimiano, Cargo, Casnate con Bernate, Como, Figino Serenza, Fino Mornasco, Grandate, Lipomo, Mariano Comense, Novedrate, Senna Comasco. Cremona - Bonemerse, Castelverde, Cremona, Dovera, Gadesco Pieve Delmona, Gerre de´ Caprioli, Malagnino, Persico Dosimo, Sesto ed Uniti, Spinadesco. Lecco - Airuno, Brivio, Calco, Cernusco Lombardone, Imbersago, Lomagna, Merate, Montevecchia, Olgiate Molgora, Osnago, Paderno d´Adda, Robbiate, Santa Maria Hoe´, Verderio Inferiore, Verderio Superiore. Lodi - Boffalora d´Adda, Cornegliano Laudese, Corte Palasio, Lodi, Lodi Vecchio, Montanaso Lombardo, San Martino in Strada, Tavazzano con Villanesco. Mantova - Bagnolo San Vito, Bigarello, Borgoforte, Castel d´Ario, Castellucchio, Curtatone, Mantova, Marmirolo, Porto Mantovano, Rodigo, Roncoferraro, Roverbella, San Giorgio di Mantova, Virgilio. Milano - Agrate Brianza, Arcore, Arese, Assago, Baranzate, Barlassina, Bernareggio, Bollate, Bovisio Masciago, Bresso, Brugherio, Buccinasco, Canegrate, Caponago, Carate Brianza, Carnate, Carugate, Cernusco sul Naviglio, Cerro Maggiore, Cesano Boscone, Cesano Maderno, Cesate, Cinisello Balsamo, Cologno Monzese, Concorezzo, Cormano, Corsico, Cusano Milanino, Desio, Garbagnate Milanese, Giussano, Lainate, Legnano, Lentate sul Seveso, Limbiate, Lissone, Meda, Milano, Monza, Muggio´, Nerviano, Nova Milanese, Novate Milanese, Opera, Paderno Dugnano, Parabiago, Pero, Peschiera Borromeo, Pioltello, Pogliano Milanese, Rescaldina, Rho, Ronco Briantino, Rozzano, San Donato Milanese, San Giorgio su Legnano, San Vittore Olona, Segrate, Senago, Seregno, Sesto San Giovanni, Settimo Milanese, Seveso, Usmate Velate, Varedo, Vedano al Lambro Verano Brianza, Villasanta, Vimercate, Vimodrone. Pavia - Borgarello, Carbonara al Ticino, Certosa di Pavia, Cura Carpignano, Marcignago, Mezzanino, Pavia, San Genesio ed Uniti, San Martino Siccomario, Sant´alessio con Violone, Torre d´Isola, Travaco´ Siccomario, Valle Salimbene. Varese - Busto Arsizio, Caronno Pertusella, Cassano Magnago, Castellanza, Gallarate, Gerenzano, Origgio, Samarate, Saronno, Uboldo. Su questo argomento e´ disponibile un infografico (mm. 100 x 150). E´ possibile scaricarlo dal sito www. Infograficasei. It cliccando in home page su lombardia notizie. .
 
   
   
EMILIA ROMAGNA, SMOG: DA LUNEDI´ 1 OTTOBRE STOP AI VEICOLI PIU´ INQUINANTI. TORNANO I PROVVEDIMENTI DI LIMITAZIONE DELLA CIRCOLAZIONE CONTRO L´INQUINAMENTO URBANO. PARTE LA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE "LIBERIAMO L´ARIA"  
 
 Bologna, 29 settembre 2007 - Tornano da lunedì 1 ottobre e fino al 31 marzo 2008 i provvedimenti di limitazione della circolazione per combattere smog e polveri sottili. Previsti dal sesto Accordo per la qualità dell´aria, firmato a luglio da Regione, Province, Comuni capoluogo e con più di 50 mila abitanti, i provvedimenti prevedono dal lunedì al venerdì e dalle 8,30 alle 18,30 il divieto di circolazione per tutti i veicoli più inquinanti: auto pre-euro, veicoli diesel euro 1, ciclomotori e motocicli a due tempi pre-euro. Le misure saranno applicate nelle aree urbane così come definite localmente dalle ordinanze dei Sindaci. Un´ulteriore limitazione scatterà poi nel periodo che, per ragioni di tipo meteorologico, è più a rischio inquinamento, cioè dal 7 gennaio al 31 marzo. In questo periodo infatti dovranno fermarsi anche le auto diesel euro 2, se senza filtro antiparticolato. Sempre dal 7 gennaio al 31 marzo - dalle 8,30 alle 18,30 - torna anche il "blocco" del giovedì, che interesserà invece tutti i veicoli. Potranno circolare sempre e liberamente (anche il giovedì): le auto elettriche e ibride e quelle alimentate a gas metano e Gpl; le auto con almeno 3 persone a bordo se omologate a 4 posti o più oppure con 2 persone se omologate a 2 posti (car pooling) e le auto condivise (car sharing): i veicoli euro 4 a benzina conformi alla direttiva 98/69B Ce; i veicoli Euro 4 diesel se dotati di filtro Fap antiparticolato, omologati (le sigle di omologazione sono contenute nel libretto di circolazione); i ciclomotori e i motocicli a due tempi omologati conformemente alle direttive successive a euro 1. Per avere il quadro esatto delle disposizioni è disponibile anche quest´anno il numero verde 800 743333, attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 19. E´ attivo anche il nuovo sito internet: www. Arpa. Emr. It/liberiamo/ ove è possibile consultare le singole ordinanze comunali con il dettaglio delle misure adottate e i dati aggiornati sull´inquinamento nelle singole città . Liberiamo L´aria: Parte La Campagna Di Comunicazione Per informare i cittadini sui provvedimenti, ma anche per sensibilizzarli sulla necessità di dare ognuno il proprio contributo, per una migliore qualità dell´aria e per la salute di tutti, la Regione ha realizzato anche quest´anno la campagna di comunicazione "Liberiamo l´aria". Oltre al numero verde e al rinnovato sito internet, sono previsti spot radiofonici, che andranno in onda su 8 emittenti radiofoniche locali a partire dall´1 ottobre per 14 giorni, locandine informative che saranno esposte negli uffici pubblici e inserzioni sui principali quotidiani regionali. .  
   
   
CONFERENZA SULLE PIANTE FOSSILI IN ALTO ADIGE (2 OTTOBRE)  
 
Bolzano, 1 ottobre 2007 - Si svolgerà martedì 2 ottobre, alle ore 20,00, presso la sede del Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige, in via Bottai,1 a Bolzano la conferenza in lingua tedesca della paleobotanica Evelyn Kustatscher, responsabile delle collezioni paleontologiche del Museo sul tema “Le piante fossili dell’Alto Adige”. Le piante fossili sono rare, molto più rare dei resti fossili di animali come, ad esempio, i gasteropodi. Negli ultimi anni, tuttavia, nelle Dolomiti sono stati rinvenuti diversi interessanti giacimenti. Come si presentano? Quali piante vivevano 250-225 milioni di anni fa e come e perché è cambiata la vegetazione nel corso di milioni di anni? A queste e ad altre domande darà una risposta la relatrice nel corso della serata. L’ingresso è libero. Per ulteriori informazioni gli interessati possono rivolgersi direttamente al Museo di Scienze Naturali in via Bottai 1, a Bolzano, Tel. 0471 412964, sito Internet: www. Museonatura. It . .  
   
   
RISORSA ACQUA: PRESENTATA EDIZIONE 2007 DI “PERCORSI D’ACQUA”  
 
Perugia, 1 ottobre 2007 - “L’acqua è risorsa preziosa ma limitata, anche nel nostro Paese. La sua tutela è uno degli elementi centrali delle politiche regionali per uno sviluppo sostenibile e durevole”. È quanto ha detto l’assessore regionale all’Ambiente Lamberto Bottini nel presentare il 27 settembre a Perugia, l’edizione 2007 di “Percorsi d’acqua”, il progetto organizzato dalla Regione Umbria attraverso il “Cridea” (Centro regionale per l’informazione, la documentazione e l’educazione ambientale) e la sua rete regionale dei “Cea” (Centri di educazione ambientale) per sensibilizzare i cittadini ad un uso consapevole dell’acqua come bene pubblico. “Percorsi d’acqua” (che ha come slogan “ogni goccia conta”) si articola fino a dicembre in una serie di iniziative organizzate da uno o più “Cea” con interventi diffusi e sinergici in varie realtà dell’Umbria e prevede laboratori e seminari, dibattiti e percorsi tematici, campagne di sensibilizzazione, presentazioni di libri e mostre fotografiche. Il progetto – hanno spiegato gli organizzatori - coinvolge anche famiglie, enti e associazioni, università, scuole, amministrazioni locali e imprese, e ai fini promozionali e organizzativi è suddiviso in quattro aree tematiche: “Storie d’acqua”, con la partecipazione di personaggi del mondo della cultura e dell’arte; “Acqua d’Umbria”, per far conoscere gli aspetti storici, naturalistici, antropologici dell’Umbria legati al tema dell’acqua; “L’oro blù”, in cui l’acqua viene presentata sotto il profilo economico (emergenza idrica, acque minerali, diritto di accesso all’acqua) e “Istruzioni per l’uso”, che riguarda le “buone pratiche” per risparmiare acqua in casa, in agricoltura, nelle piccole industrie, negli alberghi. “La terra e i suoi 6 miliardi di abitanti – ha ricordato Bottini – si confrontano ogni giorno con una grave crisi dell’acqua. Un quarto della popolazione mondiale – ha aggiunto l’assessore - non ha acqua potabile e 2,4 miliardi di esseri umani non sono serviti da una rete di distribuzione e di trattamento delle acque. Cinque milioni di persone, tra cui 2,2 milioni di bambini, muoiono ogni anno per aver consumato acqua infetta. Tutto lascia intendere che la situazione continuerà a peggiorare se non ci saranno azioni correttive. La maggior parte di questi problemi sono conosciuti – ha concluso – e abbiamo le competenze per iniziare a risolverli”. Tra le numerose proposte di “Percorsi d’acqua” c’è anche la “Carta dell’acqua dell’Umbria”, una iniziativa che si inserisce nell’ambito della “Settimana della Pace” e della “Marcia Perugia-assisi”. Il prossimo appuntamento, dal titolo “Acqua in Valnerina: energia pulita e rinnovabile nei secoli”, si è tenuto a Norcia, il 28 settembre nel complesso di San Francesco. Il seminario, ha approfondito, tra gli altri, i temi legati al funzionamento delle centrali idroelettriche e la storia dei vecchi mulini ad acqua delle “marcite”. Per il programma completo delle iniziative, consultare il sito: www. Cridea. It .