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Notiziario Marketpress di Mercoledì 12 Dicembre 2007
Politica
LISBONA, VERTICE UNIONE EUROPEA - AFRICA  
 
Lisbona, 12 dicembre 2007 - Si è svolto l´8 e il 9 dicembre 2007, il secondo “Vertice Ue-africa” (il primo risale al 2000), che ha visto riuniti i 27 Stati dell’Unione europea e i 54 Stati africani, con l’obiettivo di creare una rinnovata partnership fra i due continenti. La strategia comune Ue-africa adottata in occasione del secondo vertice Ue-africa consentirà a entrambi i partner una collaborazione sempre più intensa sulle questioni globali, coinvolgendo anche la società civile e le istituzioni. Il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso ha dichiarato: "L´africa deve essere un aspetto prioritario delle nostre relazioni esterne. È ora di abbandonare i paternalismi e di andare al di là del semplice rapporto "donatore-beneficiario", sfatando in Europa gli stereotipi sull´Africa e viceversa. Abbiamo bisogno gli uni degli altri. Questo partenariato comune è la strategia politica migliore per accelerare il conseguimento degli obiettivi di sviluppo del millennio in Africa e per affrontare le sfide globali a cui entrambi dobbiamo far fronte. " È questo un lavoro comune che necessariamente deve, come dichiarato a suo tempo dal Presidente del Consiglio, Romano Prodi, nel discorso ai componenti del Corpo diplomatico dei Paesi africani “ passare attraverso un Vertice Unione europea–Africa […] che ci consenta di formulare una ‘Strategia Comune’ per affrontare in modo coerente e rispettoso delle specificità di ciascuno anche le sfide che ci riguardano tutti e che non conoscono confini - cambiamenti climatici, energia, migrazioni – in una prospettiva nuova che sappia trasformarle in opportunità”. Il vertice ha adottato inoltre un piano d´azione concreto per il periodo 2008-2010 che consentirà di progredire nell´ambito di otto partenariati Africa-ue: pace e sicurezza; governance democratica e diritti umani; commercio e integrazione regionale (compresa l´attuazione del partenariato Ue-africa per le infrastrutture, varato nel 2006); obiettivi di sviluppo del millennio; energia; cambiamenti climatici; migrazione, mobilità e occupazione; scienza, società dell´informazione e spazio. . .  
   
   
IL VERTICE AFRICA-UE ATTRIBUISCE PRIORITÀ A SCIENZA E SPAZIO  
 
Lisbona (Portogallo), 12 dicembre 2007 - Il rafforzamento delle capacità scientifiche e tecnologiche (S&t) e la cooperazione in materia di tecnologia spaziale figurano tra le azioni ritenute prioritarie dal vertice Africa-ue svoltosi a l´8 e il 9 dicembre. Obiettivo delle attività S&t è colmare il divario scientifico, traguardo che verrà raggiunto rafforzando le capacità africane. In ultima analisi, scienza e tecnologia verranno quindi utilizzate come strumenti per la riduzione della povertà, la crescita e lo sviluppo socioeconomico. I leader di Unione europea e Africa hanno definito cinque indicatori che permetteranno di comprendere se tali obiettivi sono stati effettivamente realizzati. L´africa avrà una base S&t più forte, un maggior numero di scienziati, tecnici e ingegneri, nonché infrastrutture e attività di R&s migliori. Tra i risultati previsti figurano anche l´integrazione di scienza e tecnologia in programmi e progetti, nonché una cooperazione rafforzata tra Unione africana (Ua) e Unione europea su programmi S&t. Il punto di partenza per questa collaborazione rafforzata è l´attuazione della «Dichiarazione di Addis Abeba sulla scienza e la tecnologia per lo sviluppo in Africa», firmata nel corso del 2007. Entrambe le parti hanno inoltre deciso di promuovere strategie di ricerca sanitaria integrata e di migliorare le capacità nazionali in aree come i sistemi di informazione sulla gestione della salute, le indagini epidemiologiche e la ricerca clinica e operativa. Sia l´Unione europea che l´Unione africana cercheranno inoltre mezzi e modi per finanziare la scienza e la tecnologia in Africa. Sono stati inoltre assunti impegni al fine di sviluppare politiche armonizzate in materia di S&t in Africa, rafforzare la dimensione della scienza e della tecnologia nell´ambito dell´istruzione e della formazione e promuovere lo scambio di buone prassi di cooperazione in campo scientifico e tecnologico a livello regionale e internazionale. In Africa, verranno valutati accordi istituzionali e politici al fine di permettere ai paesi africani di mobilitare e condividere le scarse risorse di cui sono dotati. La cooperazione euro-africana verrà rafforzata incoraggiando la comunità di ricerca africana a partecipare ai programmi di ricerca dell´Unione europea nonché favorendo il gemellaggio tra attori africani ed europei. In campo spaziale, i leader europei e africani hanno stabilito di rafforzare la cooperazione nell´uso di applicazioni e tecnologie sostenibili e accessibili al fine di contribuire agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell´Africa. I risultati previsti sono «questioni relative allo spazio pienamente integrate in dialoghi specifici e iniziative di cooperazione in aree quali la gestione ambientale e delle risorse, il cambiamento climatico, la pace e la sicurezza»; «Progetti specifici basati su tecnologie spaziali per la realizzazione di obiettivi di sviluppo regionali e globali». Le azioni si concentreranno sulla gestione delle risorse naturali, il miglioramento delle condizioni di vita e la promozione dello sviluppo sostenibile nelle telecomunicazioni, il monitoraggio dell´ambiente, la navigazione, le operazioni di aiuto umanitario e la costruzione di una società basata sulla conoscenza. Ora l´Ue, l´Ua, i paesi membri di entrambe e le organizzazioni internazionali hanno il dovere di garantire che questi obiettivi vengano perseguiti in maniera rapida ed efficace. Per accedere al testo integrale delle conclusioni del Vertice Africa-ue http://www. Eu2007. Pt/nr/rdonlyres/d449546c-bf42-4cb3-b566-407591845c43/0/071206jsapenlogos_formatado. Pdf .  
   
   
IN COSTRUZIONE LA VERSIONE 3D DEL PATRIMONIO CULTURALE EUROPEO  
 
 Lovanio (Belgio), 12 dicembre 2007 Presso l´Università di Lovanio è stato avviato lo sviluppo di una biblioteca digitale europea che un gruppo di dottorandi realizzerà utilizzando uno scanner dome per produrre immagini digitali utilizzabili a distanza dai ricercatori. L´ateneo partecipa alla rete Epoch, finanziata dall´Unione europea, per lo studio di una nuova tecnologia intesa a preservare testi e manufatti antichi e deteriorati, rendendoli al contempo disponibili a fini di ricerca. Alla rete Epoch (Excellence in Processing Open Cultural Heritage) appartengono circa 100 istituti culturali europei impegnati a migliorare la qualità e l´efficacia delle tecnologie dell´informazione (Ti) nella salvaguardia del patrimonio culturale. Attualmente, l´équipe di Lovanio lavora su un´immagine digitale di una tavola cuneiforme del quarto millennio a. C. , che presenta circa 260 raffigurazioni, per consentire ai ricercatori di tutto il mondo di manipolarla come immagine virtuale. L´équipe ha sviluppato strumenti che permettono agli utenti di caricare immagini digitali nei server in cui il software elabora una ricostruzione tridimensionale della scena e riporta i risultati all´utente che ha richiesto l´informazione. Secondo il professor Luc Van Gool, le tecnologie sviluppate dalla sua équipe renderanno più semplice ed economica per gli studiosi la realizzazione di modelli tridimensionali realistici e di alta qualità di tutti i tipi di manufatti archeologici. A gennaio, l´équipe partirà alla volta di una delle più grandi città antiche Maya, Calakmul (Messico), per iniziare a sperimentare tutte queste tecnologie. Il progetto è legato a un programma di digitalizzazione su vasta scala condotto dalla Biblioteca Nazionale dei Paesi Bassi, all´Aia. È già possibile accedere a libri, manoscritti, fotografie e lettere, dal sito web della biblioteca, che ha ora iniziato a digitalizzare la sua intera collezione di 30 milioni di documenti. La biblioteca dichiara di possedere una raccolta di circa 8 milioni di pagine di giornale databili fino al 1618. Il progetto di Lovanio impiega strumenti specifici sviluppati dalla società viennese Quidenus Technologies, che ha realizzato uno scanner di testo robotico in grado di digitalizzare circa 2 000 pagine all´ora. La società ha dichiarato che sono state coinvolte 50 persone, tra ingegneri e tecnici, nella creazione della macchina, che trasforma automaticamente tutte le pagine dei libri, a prescindere dalla qualità della carta, dallo spessore e dal peso. L´università di Lovanio ha inoltre collaborato con lo storico olandese Ewoud Sanders, che ha realizzato una banca dati di 1,5 milioni di pagine utilizzando uno scanner ad alta velocità. Secondo il dottor Sanders, digitalizzare libri, manoscritti e altri manufatti non implica la loro fine. Al contrario, dona loro una «nuova vita». Per ulteriori informazioni consultare: http://www. Epoch-net. Org/ http://www. Arc3d. Be/ .  
   
   
SEMINARIO DEDICATO ALLA COOPERAZIONE SCIENTIFICA UE-RUSSIA  
 
Vienna (Austria), 12 dicembre 2007 - Il 30 gennaio e il 1° febbraio si terrà a Vienna un seminario dedicato alle opportunità offerte e alle sfide poste dalla cooperazione in materia di ricerca e sviluppo tecnologico (Rst) tra Ue e Russia. Gli obiettivi dell´iniziativa sono i seguenti: condividere le esperienze e le buone prassi della cooperazione Ue-russia in materia di Rst nell´ambito del Sesto programma quadro (6°Pq) e di altri programmi di finanziamento; migliorare la capacità degli organi di diffusione delle informazioni relative al Settimo programma quadro (7°Pq), per esempio dei punti di contatto nazionali (Pcn), in Europa e in Russia, a sostegno dei ricercatori; favorire la creazione di reti tra ricercatori ed altre parti interessate attivi nella cooperazione tra Ue e Russia; fornire corsi avanzati di formazione relativi al 7°Pq. Ricercatori e altri esperti russi ed europei di varia estrazione offriranno un´interessante panoramica delle esperienze di cooperazione, di relazioni scientifiche di successo, di schemi comportamentali culturali, di situazioni complesse, ostacoli pratici e soluzioni escogitate. Il consorzio Rusera Exe che organizza la manifestazione presenterà i risultati delle sue analisi circa la cooperazione Ue-russia nell´ambito del 6°Pq (e di altri programmi di finanziamento). Per ulteriori informazioni visitare: http://rp7. Ffg. At/ruseraexe_trainingcourse .  
   
   
MARTINI HA APERTO IL MEETING DEI RECORD IL SALUTO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE AL MANDELA FORUM QUASI NOVEMILA PRESENTI DA 104 SCUOLE DI TUTTA LA TOSCANA  
 
Firenze, 12 dicembre 2007 -  «Ringrazio tutti i quasi novemila presenti, provenienti da 104 scuole di tutte le province della Toscana e in particolare le due classi dell’isola d’Elba, che per la prima volta, svegliandosi alle 4, sono qui al Meeting dei diritti umani, che segna il record di presenze grazie agli 8. 200 studenti e ai 700 insegnanti di 412 classi. Siamo tutti qui per parlare di quella libertà che è una delle fondamentali dell’uomo, e per trovare spazi di dialogo». Il presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, ha aperto con questo saluto l’undicesima edizione del Meeting sui diritti umani, quest’anno dedicato a “Libertà religiosa come diritto: dialogo tra credenti e non credenti”. Il presidente ha poi sottolineato come siano sempre più numerosi i giovani residenti in Toscana che provengono da Paesi dove si professano religioni diverse e come sia importante che tr! a loro si trasmettano il valore della tolleranza e del dialogo! , a part ire dai banchi di scuola, dove è fondamentale che si produca il massimo sforzo di apertura e di dialogo. Martini ha poi letto il messaggio che il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato a tutti i partecipanti. Sollecitato dal moderatore Gad Lerner, che gli ha chiesto quale sarebbe stata la reazione di Oriana Fallaci, il presidente del Consiglio regionale, Riccardo Nencini, ha osservato che anche lei sarebbe rimasta stupefatta da questa massiccia presenze di giovani, riuniti per discutere di un tema così impegnativo. Nencini ha detto che la libertà religiosa è un dovere, prima ancora che un diritto, invitando gli studenti a riconoscere agli altri quella stessa libertà di cui godono. «La libertà che va salvaguardata è quella – ha concluso Nencini – che vi consente di vivere meglio all’interno di uno Stato che è laico, e tale è importante che rimang! a». L’assessore regionale al perdono e alla riconciliazione tra i popoli, Massimo Toschi, ha spiegato il significato del Meeting, organizzato perché la libertà di professare una fede religiosa o di non professarla, non è affatto scontata, come dimostrano le vicende della Birmania e la lotta dei monaci per l’affermazione di quella libertà contro la dittatura, un diritto «che va conquistato ogni giorno». A Lerner che gli ha chiesto un giudizio sulla maglia indossata dai giocatori dell’Inter in occasione dei cento anni dalla fondazione della società e che reca una croce rossa come quella dei templari, Toschi ha risposto che sarebbe meglio, in questi tempi così conflittuali, evitare gesti che possano apparire provocatori. .  
   
   
ANCIVENETO RICORRE AL TAR PER BLOCCARE I TAGLI DEI TRASFERIMENTI AI COMUNI VENETI IN UN DOCUMENTO - GIÀ INVIATO A PRODI, MARINI E BERTINOTTI - TUTTO IL DISAPPUNTO. “PARLAMENTO E GOVERNO DISTANTI DAL TERRITORIO”  
 
Rubano (Pd) 12 dicembre 2007 - Dalle parole ai fatti. Lo aveva detto Vanni Mengotto, presidente Anciveneto, che sarebbe ricorso al Tar del Veneto contro i tagli ai comuni (-10 per cento) previsti dalla Finanziaria. Solo una provocazione? Nient´affatto. L´associazione regionale dei comuni ha già incaricato lo studio Domenichelli di Padova per impugnare l´atto del Ministero dell´Interno che contiene i dati relativi alle “sforbiciate”. In origine, ogni municipio doveva subire dei tagli in base a quanto ricavato dall´Ici; tutto bene, se non fosse stato poi per la Finanziaria 2008. Questa infatti prevede ulteriori tagli non più calcolati sull´Ici, ma su altri tributi di ammontare superiore. Una palese ingiustizia che penalizza tutti i municipi italiani, per un “buco” totale di 609. 4 milioni di euro. “Non ci stiamo, commenta Mengotto; in un primo momento il Ministero dell´Interno ha parlato di modesti tagli ai contributi ordinari. Poi, lo scorso 13 novembre, lo stesso Ministero ha reso noti i nuovi tagli: una cifra di gran lunga superiore a quella originaria. Un atto di questo genere viola palesemente la legge; per questo ci siamo rivolti ad uno studio legale. Desideriamo tutelare fino in fondo i 581 comuni veneti”. Mengotto continua la sua analisi: “La Finanziaria 2008 è un´ulteriore prova della distanza del Parlamento e del Governo dalle reali esigenze degli enti locali; la legge elettorale ha privato i territori di un rapporto diretto con i propri parlamentari”. Il consiglio regionale di Anciveneto ha quindi predisposto un documento che esprime “profonda preoccupazione e manifesto dissenso per misure che ancora una volta finiscono per colpire l´autonomia finanziaria e gestionale dei comuni”. E per la prima volta nella sua storia lo ha inviato al Presidente del Consiglio Romano Prodi, al Presidente del Senato Franco Marini, al Presidente della Camera Fausto Bertinotti e ai parlamentari veneti. Intanto Mengotto attende una data buona dal prefetto di Venezia Guido Nardone per un incontro sulla questione sicurezza in Veneto. .  
   
   
DIRETTIVA PA SULLA VALUTAZIONE DEI COMPORTAMENTI E LA RESPONSABILITÀ DISCIPLINARE DEI DIPENDENTI PUBBLICI  
 
 Roma, 12 dicembre 2007 - I dipendenti pubblici, nell’esercizio delle loro funzioni, devono garantire non solo il rispetto delle norme contrattuali ma una piena adesione ai valori che presiedono l’azione delle pubbliche amministrazioni. Innanzitutto l’interesse pubblico. Ma anche comprensibilità e affidabilità nelle comunicazioni, nelle dichiarazioni e finanche negli atteggiamenti, in particolare, riguardo ai contatti con il pubblico e ai rapporti sociali. Questo, in sintesi, il messaggio veicolato dal ministro per le riforme e le innovazioni, Luigi Nicolais, con la Direttiva n. 8 del 6 dicembre 2007, recante Principi di valutazione dei comportamenti nelle pubbliche amministrazioni - Responsabilità disciplinare. La direttiva si collega direttamente al decreto del ministro della Funzione pubblica del 28 novembre 2000 con cui è stato approvato il Codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni e alla successiva circolare del 12 luglio 2001 n. 2198 inerente Norme sul comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni. Http://www. Governo. It/governoinforma/dossier/pa_direttiva_comportamento/direttivadisciplinare. Pdf http://www. Governo. It/governoinforma/dossier/pa_direttiva_comportamento/dm28112000. Pdf http://www. Governo. It/governoinforma/dossier/pa_direttiva_comportamento/circ2198. Pdf .  
   
   
STMICROELECTRONICS LANCIA OFFERTA D’ACQUISTO SU GENESIS MICROCHIP L’ACQUISIZIONE RAFFORZA LA POSIZIONE DI LEADER DELLA STMICROELECTRONICS NELLA TECNOLOGIA DEI SEMICONDUTTORI PER L’ELETTRONICA DI CONSUMO  
 
 Ginevra (Svizzera) e Santa Clara (California), 12 dicembre 2007 — La Stmicroelectronics e Genesis Microchip Inc. Hanno annunciato ieri la conclusione di un accordo definitivo con il quale la Stmicroelectronics acquisirà Genesis Microchip. Tale acquisizione rafforza la posizione di leader della Stmicroelectronics nella fornitura di tecnologia System-on-chip (Soc) ai mercati in rapida crescita della televisione digitale e dei display. Ai sensi del suddetto accordo, la Stmicroelectronics lancerà un’offerta d’acquisto cash al fine di acquisire tutte le azioni di Genesis Microchip Inc. In circolazione ad un prezzo pari a 8,65 dollari per azione netti in contanti al detentore di azioni, il che implica un valore totale pari, approssimativamente, a 336 milioni di dollari. A seguito del completamento dell’offerta di acquisto, la Stmicroelectronics porterà a termine una fusione successiva nella quale ogni azione ordinaria rimanente di Genesis Microchip Inc. Verrà convertita nel diritto a ricevere lo stesso prezzo per azione pagato nel corso dell’offerta d’acquisto. Il prezzo dell’offerta rappresenta un premio pari al 60% rispetto al prezzo di chiusura delle azioni di Genesis Microchip il lunedì 10 dicembre 2007 e pari al 26% rispetto al prezzo medio di chiusura dell’azione durante gli ultimi 60 giorni di contrattazione precedenti a quest’annuncio. Durante i dodici mesi conclusisi il 30 settembre 2007, Genesis ha riportato ricavi per 191 milioni di dollari. Alla data del 30 settembre 2007 la cassa e disponibilità liquide e gli investimenti di breve periodo di Genesis Microchip ammontavano a circa 183 milioni di dollari. La Stmicroelectronics finanzierà l’acquisizione mediante l’uso di cassa esistente nei propri bilanci. L’acquisizione è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di Genesis, il quale all’unanimità ha raccomandato ai detentori di azioni di Genesis Microchip di accettare l’offerta di acquisto e approvare la fusione successiva. L’offerta di acquisto, che la Stmicroelectronics prevede di iniziare non più tardi del 18 dicembre 2007, e la fusione successiva sono entrambe sottoposte alle consuete condizioni, ivi incluso l’ottenimento delle necessarie approvazioni delle autorità di vigilanza, e ci si aspetta si possa concludere entro il primo trimestre del 2008. Tramite questa acquisizione, la Stmicroelectronics prevede di rafforzare la propria leadership nel mercato da 1,5 miliardi di dollari della Tv digitale, uno dei segmenti a più rapida crescita per quanto riguarda i semiconduttori per l’elettronica di consumo. Genesis Microchip accrescerà le capacità tecnologiche della Stmicroelectronics nella transizione verso soluzioni totalmente digitali in questo segmento e ne rafforzerà il portafoglio di prodotti. “La Stmicroelectronics è leader nelle tecnologie per l’elettronica di consumo digitale, con una forte posizione nelle tecnologie di compressione e decompressione dei decoder e nelle tecnologie di elaborazione “front end” per la Tv digitale. Genesis Microchip è leader nelle tecnologie Displayport e di elaborazione di immagine “back-end” ha dichiarato Philippe Lambinet, Corporate Vice President e Direttore generale dell’Home Entertainment & Displays Group della Stmicroelectronics. La società che risulterà dall’acquisizione avrà prodotti, tecnologia, proprietà intellettuale e expertise tali da offrire il meglio delle soluzioni integrate per l’elaborazione del segnale della Tv digitale, oggetto di crescente domanda da parte dei nostri clienti, noi crediamo anche che la tecnologia Displayport di Genesis apporti opportunità potenziate per i mercati del personal computer e dell’intrattenimento a casa”. “Questa aggregazione rappresenta un’opportunità attraente per Genesis” ha dichiarato Elias Antoun, Presidente e Ceo di Genesis Microchip. “Unendo le forze con la Stmicroelectronics saremo nella posizione migliore per garantire che i nostri prodotti e tecnologie restino in prima linea nel nostro settore industriale. La nostra tecnologia innovativa, unita alle risorse, all’esperienza nella progettazione del silicio e le capacità produttive della Stmicroelectronics, può accelerare la consegna delle soluzioni di nuova generazione per la nostra base clienti nel segmento della televisione digitale, dei display a schermo piatto e Displayport”. Conclusa l’operazione, Genesis diverrà parte dell’Home Entertainment & Displays Group della Stmicroelectronics. Elias Antoun entrerà a far parte della Stmicroelectronics e guiderà le iniziative della Stmicroelectronics nel campo della televisione e dei display, riferendo a Philippe Lambinet. Morgan Stanley ha agito come unico financial advisor per la Stmicroelectronics e Shearman & Sterling Llp ha agito come consulente legale. Goldman Sachs ha agito come unico financial advisor per Genesis Microchip e Wilson Sonsini Goodrich & Rosati Professional Corporation ha agito come consulente legale. .  
   
   
ASTA DI METÀ MESE DEI BUONI ORDINARI DEL TESORO  
 
Asta di metà mese dei Buoni Ordinari del Tesoro
Regolamento 14. 12. 2007 Durata gg. 367
Prezzo medio ponderato 96,071
Ritenuta fiscale 12,5% 0,49113
Arrotondamento -0,00212
Prezzo netto d´aggiudicazione 96,56
Rendimento semplice netto 3,49
Rendimento composto netto 3,49
Nell´ipotesi di applicazioni delle commissioni massime, i prezzi ed i rendimenti risultano
così modificati:
Commissioni massime 0,30
Prezzo netto d´aggiudicazione+commissioni (massime) 96,86
Rendimento semplice (minimo) 3,18
Rendimento composto netto (minimo) 3,18
Fonte Assiom
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SIEMENS È PARTNER TECNOLOGICO DEL POMEC, POLO MECCATRONICO CON ATTIVITÀ DI RICERCA E FORMAZIONE RIVOLTA ALLE AZIENDE UMBRE. UN LABORATORIO DI RICERCA E FORMAZIONE IN GRADO DI INTEGRARE COMPETENZE ACCADEMICHE E OBIETTIVI IMPRENDITORIALI CREANDO SINERGIA FRA LE REALTÀ INDUSTRIALI DELL’UMBRIA.  
 
 Milano, 12 dicembre 2007 - Nasce con questa finalità “L’officina dell’Innovazione” del Pomec, Polo Meccatronico Umbro che, sviluppato su iniziativa di Ponti Engineering, riunisce le principali aziende del territorio attive nell’ambito dell’automazione industriale e della meccatronica. La nuova struttura includerà un nucleo di ingegneri di ricerca multidisciplinari con l’obiettivo di individuare progetti comuni, coordinare i team di lavoro, monitorare le iniziative di ricerca, sia nei laboratori del sistema sia in quelli esterni, con un ampio impiego delle tecnologie digitali. Come sede del consorzio, per cui sono stati attualmente investiti 350 milioni di euro, è stata scelta un’ampia struttura di 900 mq, situata nella zona industriale di Città di Castello, in provincia di Perugia. Fra i partner tecnologici sostenitori di questo ambizioso progetto c’è Siemens , in particolare l’area Sce (Siemens Automation Cooperates with Education), che ha fornito i prodotti per l’allestimento dei laboratori multifunzionali dove si svolgeranno le attività di ricerca e didattica. Le aule saranno distribuite lungo il perimetro di una grande area open-space che, nel nucleo centrale, accoglierà gli uffici. La partnership con il Pomec offre a Siemens la possibilità di supportare una struttura che per la prima volta coniuga attività molto diverse fra loro, dallo sviluppo di nuovi progetti di ricerca applicata su misura per la realtà industriale umbra, all’offerta di corsi di alto livello, inclusi quelli I. F. T. S. , all’organizzazione di seminari rivolti a imprenditori locali, fino all’utilizzo di laboratori come sede per incontri di tipo tecnico o commerciali. Questo stretto contatto con l’industria umbra è strategico anche nell’ottica di nuovi investimenti produttivi. Un contributo fondamentale nell’attività di didattica e ricerca del Pomec sarà dato dall’Università di Perugia, che si occuperà del coordinamento del comitato scientifico, parteciperà in modo attivo all’attività di ricerca relativamente alle funzionalità dei prodotti e alle applicazioni oltre a fornire docenti per l’organizzazione dei corsi. La struttura si avvarrà anche dell’esperienza professionale del Centro di formazione per la meccatronica. Grazie al suo programma di attività, il Pomec vuole offrire alle aziende locali un’opportunità di crescita professionale mirata a un incremento della loro competitività anche sui mercati internazionali. Il consorzio vuole inoltre favorire una sinergia fra realtà presenti sullo stesso territorio geografico nell’ottica di lavorare su idee e progetti comuni all’insegna dell’innovazione tecnologica. Mission del Pomec è diventare un modello di eccellenza in grado di risolvere alcune problematiche del mercato, fra cui la crisi produttiva dell’Umbria. .  
   
   
CONVEGNO SU "REGIONE INTELLIGENTE"  
 
 Trieste, 12 dicembre 2007 - A quali facoltà iscriversi? In quali settori investire? Quali scelte attuare per attrarre turisti, investitori, aziende sul territorio? La Regione Friuli Venezia Giulia, in linea con le scelte strategiche perseguite, le azioni realizzate e i risultati ottenuti, ha individuato ulteriori nuove direttrici di sviluppo per promuovere e sostenere la competitività del territorio negli anni a venire. Il progetto, emerso alla fine di un intenso percorso di ricerca, integrato da una fase di concertazione che ha raccolto i contributi e le opinioni delle categorie economiche e sociali, verrà presentato durante il convegno in programma a Trieste giovedì 13 dicembre, ore 17. 30, nella Sala Convegni Friulia, via Locchi 21/b. Introdurrà i lavori il presidente della Regione, Riccardo Illy; seguiranno gli interventi di Andrea Beretta Zanoni, dell´Università di Verona, degli assessori regionali alle Attività produttive, Enrico Bertossi, e al Lavoro, formazione, università e ricerca, Roberto Cosolini, di Federico Marescotti, vice presidente e amministratore delegato di Friulia S. P. A. , Giovanni Pavan, presidente della Camera di Commercio di Pordenone, in rappresentanza di Unioncamere, Adalberto Valduga, presidente di Confindustria Friuli Venezia Giulia. .  
   
   
FVG: MONITORAGGIO SU ATTUAZIONE PIANI DI ZONA  
 
Trieste, 12 dicembre 2007 - - L´assessore regionale alla Salute e Protezione sociale, Ezio Beltrame, ha reso noti i risultati del monitoraggio effettuato dalla Regione sull´attuazione dei Piani di Zona (Pdz). Si tratta del primo documento elaborato con la finalità di illustrare lo scenario generale dei progetti avviati nei primi mesi del 2006. "Il monitoraggio effettuato è positivo - ha affermato l´assessore Beltrame - infatti oltre il 75 per cento dei progetti è in fase di realizzazione, mentre quelli non ancora partiti registrano comunque un grande lavoro e confronto tra i soggetti proponenti, che ci fa ben sperare in un prossimo avvio. Devo ringraziare tutti i soggetti coinvolti nei Pdz: i comuni, le scuole, le aziende sanitarie, il volontariato, i sindacati e gli altri soggetti del privato sociale per il loro prezioso e costante lavoro, che sarà utile anche nella prossima fase dedicata alla valutazione e riprogrammazione dei piani". Il Piano di Zona è una sorta di "piano regolatore" dei servizi e degli interventi sociali, previsto dalla legge nazionale 328/2000 per rendere più incisivi, meno estemporanei e più coerenti con il contesto locale gli interventi nel settore sociale. I Pdz avviati nel Friuli Venezia Giulia sono 405 su un totale di 537, per una spesa stimata di 68 milioni di euro, coperti per il 75 per cento da finanziamenti statali, regionali e delle aziende sanitarie e per il restante 25 da fondi comunali e altre risorse locali. I progetti riguardano in massima parte gli anziani, i minori e le situazioni di difficoltà legate alla ricerca della casa e del lavoro. Il monitoraggio ha riguardato sia l´analisi della documentazione relativa alla pianificazione, sia i processi di governance. Dall´analisi dei progetti contenuti nei Pdz si può cogliere una spiccata tendenza verso idee e propositi sicuramente innovativi: il 42,6 per cento dei progetti previsti (il 34,1 per cento di quegli avviati) consistono in progettualità nuove, mentre il 46,8 di quelli previsti (ovvero il 52,3 degli avviati) riguardano implementazioni di progetti già operativi. Anche il grado di integrazione tra sociale e sanità è elevato: il 10,6 per cento dei progetti previsti (ovvero il 12,1 degli avviati) è integrato con la scuola o con i servizi educativi dei comuni; il 16 per cento dei progetti previsti (pari al 17 per cento degli avviati) presenta forti integrazioni con altri soggetti del terzo settore o con altri soggetti istituzionali. Nel complesso dei progetti previsti e avviati una quota significativa è coerente con politiche sociali che perseguono obiettivi di forte inclusione sociale, rivolti a persone in stato di disagio e di marginalità; le modalità realizzative prevedono opportunità di inserimento lavorativo, di formazione professionale, di ricerca dell´ alloggio e di una facilitazione nei trasporti. Il 34,1 per cento dei progetti previsti (pari al 36,5 per cento degli avviati) fa riferimento concreto a progetti che perseguono obiettivi d´inclusione sociale, in primis quelli che promuovono la formazione professionale e l´inserimento lavorativo, a cui seguono le progettualità che facilitano la ricerca di soluzioni abitative, i progetti per sviluppare i trasporti e per l´inclusione di persone immigrate. Minori e famiglie sono i destinatari che ricorrono, in qualità di target, con maggior frequenza; a essi seguono gli anziani, i disabili e gli adulti in condizione di svantaggio. .  
   
   
EMILIA ROMAGNA, PIANO TERRITORIALE - A RIMINI IL PRIMO INCONTRO CON LE COMUNITÀ TERRITORIALI. ERRANI: "AMPIO CONFRONTO PER COSTRUIRE UNA STRATEGIA DI SVILUPPO PER I PROSSIMI ANNI"  
 
Rimini, 12 dicembre 2007 - “Con questo Ptr vogliamo, partendo da Rimini, realizzare un ampio confronto con la società civile per costruire una strategia di sviluppo del territorio regionale per prossimi anni. Abbiamo la capacità di fare un ulteriore salto di qualità”. Lo ha detto il presidente della Regione Vasco Errani concludendo a San Giovanni in Marignano il confronto con le comunità locali sul nuovo Piano territoriale Regionale. “La nostra identità – ha aggiunto il presidente Errani - sta nella capacità che abbiamo sempre avuto di conciliare economia e qualità sociale delle nostre comunità. Questo è il valore aggiunto con cui dobbiamo affrontare le sfide della globalizzazione e le sue contraddizioni. Rimini con il suo sistema di eccellenze, molto più avanti di quanto gli stessi osservatori ci riconoscono, ha un ruolo fondamentale per rafforzare tutto il sistema Emilia Romagna e fargli fare ulteriori passi in avanti”. “Una Regione attraente: verso il Piano Territoriale Regionale” è il primo degli incontri con le istituzioni, le categorie economiche e sociali, per discutere e raccogliere indicazioni sulla proposta di Ptr - il principale strumento di programmazione della Regione, che dovrà ridisegnare a 15 anni di distanza dal precedente il “sistema Emilia-romagna” del futuro – e che è stata approvata dalla Giunta regionale nell’estate scorsa. Al centro dell’incontro riminese, il ruolo e le prospettive della città, non solo come capitale del turismo, ma anche come cuore della “Città Adriatica”, ovvero quel complesso e vasto sistema territoriale, urbano ed economico che va da Rimini a Ferrara – un arcipelago di città e cittadine unite da 120 km di statale - e che costituisce una realtà importante e peculiare per il sistema regionale. Sia sotto il profilo economico con realtà produttive di assoluta eccellenza, sia sotto il profilo ambientale e culturale. Aprendo i lavori l’assessore regionale Luigi Gilli ha sottolineato che “la Romagna è una vera e propria unica città, una città diffusa, un conglomerato straordinario di paesaggio, attività, flussi di conoscenza e invenzioni sociali e imprenditoriali, che da Cattolica si snoda oltre il Delta, e va fino all’Istria. Il Ptr nella sua fase conoscitiva ha anche lo scopo di accompagnare i pensieri e i desideri del territorio adriatico, del riminese, in una strategia che esalti una originalità di un territorio in continua mutazione, non comparabile allo sviluppo del policentrismo classico e padano”. Nel tracciare lo scenario socio-economico della città Adriatica, il presidente della Provincia di Rimini Ferdinando Fabbri ha detto che “il nuovo Ptr dovrà cogliere i temi aperti e difficili dell’innovazione della costa, facendo proprie le proposte attente e serie che Comuni e Province avanzano. Il nostro territorio fa della sostenibilità non un semplice riferimento ideale ma un elemento costitutivo della nostra competitività”. Le prospettive di sviluppo e di qualificazione della Città adriatica sono state affrontate, nel corso di una tavola rotonda coordinata dal sociologo Aldo Bonomi, dagli assessori regionali Duccio Campagnoli (Attività produttive e piano telematico), Guido Pasi (Turismo e commercio) e Alfredo Peri (Trasporti e mobilità). Il Nuovo Ptr: Verso Il Sistema Regionale Delle Eccellenze - L’ampia fase di consultazione prevista per la definizione del Ptr è iniziata a luglio con l’insediamento delle nove Conferenze di pianificazione provinciali e sta proseguendo ora con una serie di incontri aperti alle forze economiche e sociali, di cui quello odierno è il primo. L’obiettivo è arrivare a disegnare un impianto strategico fortemente condiviso dalle istituzioni e dalle forze economiche e sociali, che sarà esaminato dall’Assemblea legislativa entro l’estate 2008. Tra le priorità del Ptr la creazione di un sistema regionale che sia in grado di mettere in relazione le eccellenze e le specializzazioni dei territori. La passata stagione del policentrismo ha prodotto risultati importanti e ha permesso all’Emilia-romagna di diventare la regione forte che è nel contesto europeo. Ora tuttavia le città da sole non possono più competere nel contesto internazionale e occorre passare alla nuova stagione delle reti e dei sistemi. In tutti i settori: dalla Fiere agli aereoporti. Che Cosa E’ Il Piano Territoriale Regionale - Non un Piano urbanistico, né il Piano dei Piani di settore, dunque, ma il documento di programmazione con il quale viene disegnata, con la partecipazione dell’intera società regionale, l’Emilia-romagna di domani e fissati alcuni obiettivi strategici. Il primo di questi è la qualificazione dei sistemi territoriali, perché sempre più la competizione avviene, anche a livello internazionale, a questo livello. In questa chiave dovranno essere affrontati i temi della riqualificazione urbana, della localizzazione dei servizi, della innovazione e adeguamento delle reti di trasporto e comunicazione , della qualificazione ambientale, degli insediamenti produttivi. Muovendo dalla rotta tracciata dalle strategie Ue di Lisbona e Goteborg sull’economia della conoscenza e della sostenibilità dello sviluppo, l’obiettivo è quello di accrescere la qualità, l’efficienza, l’identità dunque la coesione territoriale del sistema regionale che costituisce la condizione indispensabile per accrescerne la competitività e rendere sostenibile una ulteriore fase di sviluppo della nostra regione. A questo tema ne sono strettamente collegati altri. Quello dell’attrattività territoriale, innanzi tutto, come condizione per promuovere l’internazionalizzazione delle imprese. Ma, anche quelli dello sviluppo delle reti di conoscenza e dei poli regionali di innovazione. All’interno di una nuova governance regionale declinata su una maggiore cooperazione e semplificazione Istituzionale. Altro obiettivo forte sarà quello della sostenibilità ambientale. Un obiettivo trasversale che dovrà diventare dirimente in ogni scelta economica, insediativa, di sviluppo. Il Ptr delineerà anche un nuovo welfare in grado di sostenere le sfide poste dai mutati contesti sociali. Per costruire un messaggio forte di valori, di opportunità e di fiducia. Innanzi tutto per le nuove generazioni. Per dare risposte efficaci a bisogni vecchi e nuovi. I temi sono tanti: le nuove povertà, l’immigrazione, l’invecchiamento della popolazione, i giovani, la tutela della salute. .  
   
   
BOLZANO: SAURER INCONTRA IL CONSOLE GENERALE AMERICANO  
 
 Bolzano, 12 dicembre 2007 - Il console generale degli Stati Uniti a Milano, A. Daniel Weygandt, ha incontrato l’11 dicembre a Bolzano il vicepresidente della Provincia Otto Saurer a Palazzo Widmann. Weygandt, in carica da settembre, ha mostrato grande interesse soprattutto verso le tematiche della ricerca e della cooperazione transfrontaliera. L´autonomia altoatesina, il sistema della formazione, la politica della Provincia nei settori dell´innovazione e della ricerca sono stati tra i temi discussi dal vicepresidente Saurer con il console americano. "Nella sua visita a tutte le Regioni del nord il console intende esplorare le iniziative in atto o in cantiere nei settori della ricerca e le collaborazioni tra gli istituti specializzati e le imprese", sottolinea Saurer. Nell´incontro si è parlato quindi dello sviluppo della Libera università di Bolzano, della cooperazione sovraregionale tra Alto Adige, Trentino e Tirolo. Saurer ha illustrato al console, che è poliglotta, il funzionamento del sistema scolastico e le modalità di insegnamento delle lingue, e ha aggiornato l´ospite sugli sviluppi dell´autonomia e sulle possibilità di assunzione di nuove competenze per contribuire al risanamento del deficit statale. L´autonomia locale, secondo Daniel Weygandt, può essere un modello per altre realtà regionali. Il console ha lodato la stabilità politica ed economica dell´Alto Adige e ha annunciato una prossima visita a febbraio. .  
   
   
FVG PRONTO PER GRANDI OPERE IN VOJVODINA  
 
Novi Sad, 12 dicembre 2007 - Il Friuli Venezia Giulia sarà protagonista con le proprie imprese dell´importante restyling infrastrutturale che si appresta ad affrontare la Vojvodina, provincia della Serbia con oltre 2 milioni di abitanti (incluse 26 minoranze etniche diverse) che vanta un regime di autonomia per certi versi molto simile a quello dell´estremo Nordest d´Italia. Il primo passo in questa direzione è stato realizzato ieri a Novi Sad, considerata la Milano della Serbia per la forte caratterizzazione operativa, dove l´assessore regionale alle Relazioni internazionali, Franco Iacop, ha annunciato la firma dell´accordo di collaborazione tra il sistema camerale del Friuli Venezia Giulia e quello della Vojvodina, con la partecipazione di Informest in qualità di soggetto propedeutico a concretizzare le nuove opportunità. "In questo modo - ha spiegato Iacop - siamo riusciti a creare un rapporto diretto a tutto vantaggio delle imprese regionali che, dopo le necessarie valutazioni, potranno inserirsi efficacemente nell´ampia gamma di progetti che coinvolgono la Vojvodina, approfittando anche degli accordi di libero scambio sottoscritti dalla Serbia con i Paesi limitrofi e con la Federazione russa". In Vojvodina, Iacop si è incontrato con le istituzioni che gestiscono i fondi per lo sviluppo locale, attualmente pari a 270 milioni di euro destinati per almeno il 60 per cento ad infrastrutture ed interventi ambientali. Particolarmente interessanti, è stato fatto notare, i due nuovi ponti sul Danubio, destinati ad ottimizzare la viabilità su gomma a Novi Sad, e il tunnel Fruska Gora che collegherà l´accesso alla città con l´autostrada Zagabria-belgrado, sostituendo di fatto l´attuale percorso esterno, considerato lungo e tortuoso. Per le aziende straniere interessate ad operare stabilmente in Vojvodina, è stato spiegato, sono pronte agevolazioni fino a 10 anni di esenzione fiscale se l´investimento supera i 6 milioni di euro e garantisce oltre cento posti di lavoro. Con questi presupposti, domani il vicepresidente dell´Unione italiana delle imprese produttrici di macchine agricole (Unacoma), Carlo Tonutti, titolare dell´omonima azienda leader di Remanzacco, siglerà un protocollo d´intesa con Bipom, organizzazione che comprende le 18 più importanti realtà produttive settoriali serbe. L´obiettivo è favorire gli scambi e gli investimenti internazionali, intensificando soprattutto i contatti con la Vojvodina che è considerata regione agricola per eccellenza. .  
   
   
CASTELFALFI, IL COMUNE DÀ LA PAROLA AI CITTADINI ‘DIBATTITO PUBBLICO’ SUI CONTENUTI DI UN PROGETTO. TUTTO SU MONTAIONE, LA RISTRUTTURAZIONE DEL BORGO, L’AVVIO DELLA CONSULTAZIONE  
 
Firenze, 12 dicembre 2007 - Cosa sta accedendo a Montaione, il comune a cavallo tra le province di Firenze e Pisa? Qualcosa di nuovo, certamente. Parliamo del progetto presentato dalla compagnia turistica Tui proprietaria della tenuta di Castelfalfi. Ma parliamo anche di quanto è accaduto nel corso di queste ultime settimane: dal 30 settembre è in corso a Montatone un esperienza originale e innovativa, un ‘dibattito pubblico’ sui contenuti di questo progetto. Si tratta della prima esperienza di coinvolgimento dei cittadini su grandi interventi che riguardano il territorio che prende ispirazione dall’esperienza della Commission National du Debat Public attivata in Francia dal 1996. Con l’attivazione di questo strumento abbiamo inaugurato in Toscana una nuova stagione dell’urbanistica: fondata anche sulla partecipazione attiva dei cittadini e delle sue istanze tramite processi strutturati e organizzati, all’insegna della massima trasparenza e ampia comunicazione. Si chiama infatti www. Dp-castelfalfi. It – e sta per dibattito pubblico – il sito costruito appositamente ad uso e consumo di quanti vogliono conoscere le caratteristiche dell’intervento Tui ed esprimere le proprie opinioni e apportare il proprio contributo. L’assemblea che concluderà il percorso del ‘dibattito pubblico’ si svolgerà a Montanione il prossimo venerdì 14 dicembre alle 21. 00 In quella occasione il prof. Massimo Morisi, Garante della comunicazione nominato dall’amministrazione comunale, presenterà il Rapporto conclusivo sull’attività di partecipazione svolta e sui risultati che questa ha prodotto. In vista di questa scadenza è prevista, per mercoledì, la diffusione dei seguenti comunicati: - Montaione e il governo del territorio - Castelfalfi tra passato e presente - Le caratteristiche del progetto Tui: numeri e prospettive - Il ‘dibattito pubblico’ in cifre: come funziona, chi ha coinvolto, con quanti e quali mezzi e con quali risultati. L’incontro conclusivo di venerdì è aperto alla partecipazione dei giornalisti. .  
   
   
LAZIO: UNO SU CINQUE È POVERO UN’INDAGINE DELL’ISTC-CNR RILEVA UNA POVERTÀ MEDIA DEL 21,8% NELLA REGIONE, E UNA POVERTÀ SOGGETTIVA DEL 54.3%. SOLO UN DECIMO DEL CAMPIONE NON HA PREOCCUPAZIONI. LE DONNE PARTICOLARMENTE COLPITE  
 
Roma, 12 dicembre 2007 - L’incidenza della povertà relativa nel Lazio è pari al 21,8%. Colpisce dunque una famiglia su cinque, con punte fino al 42% delle famiglie numerose. Questo dato riassume in modo emblematico i risultati dell’indagine “Povertà e indebitamento delle famiglie nel Lazio”, realizzata dai ricercatori dell’Evaluation Research Group (Erg) dell’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione (Istc) del Consiglio Nazionale delle Ricerche, su incarico dell’Assessorato alla Tutela dei consumatori e semplificazione amministrativa della Regione Lazio. I dati appaiono ancor più eclatanti se si considerano quelli dell’Istat relativi al 2006, secondo cui l’incidenza della povertà è pari al 7% nel Lazio e all’11. 1% sul territorio nazionale. La rilevazione del Cnr, effettuata tra aprile e giugno 2007 su un campione di 2000 soggetti, indica dunque un’incidenza tripla nella Regione, a distanza di un anno circa, e doppia rispetto a quella nazionale. “Non è possibile un confronto diretto tra le due misurazioni per lo scarto temporale e la differenze nelle metodologie utilizzate”, avverte Antonella Rissotto dell’Istc-cnr. “L’istat, infatti, stima la povertà relativa sulla base della spesa familiare, mentre nel nostro studio le soglie sono calcolate a partire dal reddito dichiarato dalle persone intervistate”. La situazione appare ancor più drammatica se si passa alla povertà soggettiva; dall’indagine dell’Istc-cnr emerge che questa ha un’incidenza complessiva nel Lazio pari al 54. 3%, con una percentuale del 66% tra i single. La percentuale di residenti nella regione che si sentono poveri decresce progressivamente passando dalle famiglie formate da due componenti (51,7%), a quelle con tre componenti (51,9%), tocca il valore minimo in quelle formate da quattro componenti (47,1%) e aumenta nuovamente in quelle con 5 o più componenti (59,7%). Sono dunque soggettivamente poveri, ancorché non lo siano oggettivamente, il 34,5% dei cittadini laziali, ben uno su tre, mentre uno su cinque (il 19,8%) lo è sia oggettivamente sia soggettivamente. “Tra questi ‘consapevolmente’ poveri prevalgono la popolazione femminile (65,8%) e i soggetti tra i 45-54 anni, le persone non occupate, con bassi livelli di scolarità, che non posseggono una casa di proprietà, che ritengono la situazione economica peggiorata negli ultimi 12 mesi”, osserva Angelita Castellani dell’Istc-cnr, “e hanno una visione pessimistica del futuro”. Anche il gruppo di chi in base al reddito non verrebbe classificato povero, ma si percepisce tale, coinvolge in particolare le donne (57. 3%), le persone con titolo di studio medio basso, i lavoratori atipici e coloro che non possiedono una casa di proprietà. Tra gli altri dati di maggiore interesse è da segnalare che nel Lazio il reddito medio ammonta a 1038,09 euro; quello degli uomini è in media 1288,67, quello delle donne in media è 809,09 euro. I lavoratori indipendenti dispongono del reddito medio maggiore (1872,67 euro). Il 66,6% del campione possiede una casa di proprietà; il 25,5% vive in affitto. Mutuo e affitto incidono rispettivamente per il 30% e il 33% del reddito familiare disponibile. Negli ultimi 12 mesi ha fatto richiesta di credito con esito positivo il 15,7% del campione; il 2,6% ha visto respinta la richiesta. Il credito viene concesso in misura maggiore alle famiglie collocate al di sopra della soglia di povertà (83,3%). Un altro dato interessante è che i giovani dai 18 ai 24 anni si rivolgono in misura maggiore degli altri ad amici per ottenere sostegno di tipo economico. “Le difficoltà e le problematiche che le famiglie devono affrontare non fanno riferimento alla sola dimensione economica”, conclude Antonella Rissotto. “Dalla ricerca emerge che gli individui si confrontano soprattutto con problematiche lavorative (31,2%), con la gestione delle spese correnti (29,6%), con l’accesso ai servizi sanitari e sociali (11,3%), con problematiche abitative (6,1%), e infine con il debito (4,8%)”. Solo il 10,4% degli intervistati dichiara di non avere nessun tipo di preoccupazione. .  
   
   
FVG: PRESENTAZIONE ROAD MAP PARI OPPORTUNITÀ  
 
Udine, 12 dicembre 2007 - Un Friuli Venezia Giulia che esce demitizzato da tutti i punti di vista quello che emerge da "La road map delle pari opportunità", ovvero dalla ricerca realizzata da Publicares (del Gruppo Swg) per conto della Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, nell´anno europeo delle pari opportunità. Impostata per offrire (con oltre 3700 interviste) uno spaccato nazionale e al contempo la declinazione delle diverse situazioni regionali, la ricerca riguardante il Friuli Venezia Giulia è stata presentata all´università di Udine in un incontro durante il quale, assieme al presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini, coordinatore della Conferenza che l´ha commissionata, alla consigliera regionale Bruna Zorzini dell´Ufficio di presidenza del Consiglio, al coordinatore dell´indagine Enzo Risso e all´assessore regionale Michela del Piero che ha la delega per le pari opportunità, si sono alternate molte voci di donne del mondo accademico, imprenditoriale, professionale e dell´associazionismo, a commentare i dati di un lavoro che, valutando aspettative e necessità, ha fatto emergere un quadro completo dei diritti realizzati e di quelli da realizzare. Il voto dato dalle donne intervistate non è sufficiente per nessuno degli aspetti - lavoro, rappresentanza politica, sicurezza, servizi, tempo, maternità, immagine, rapporti con la società e il quotidiano - testati secondo tre indici di valutazione delle pari opportunità: priorità, grado di soddisfazione e distanza tra quanto atteso e quanto realizzato. E ciò per restituire una scala di urgenze mirata e concreta, che oltre a una valutazione oggettiva considera anche l´evoluzione della coscienza femminile mettendo in luce che la crescita delle opportunità non è un fenomeno definito una volta per tutte, ma un processo di rivoluzione permanente che muta con il trasformarsi delle dinamiche della società, dei costumi e della mentalità, nel quale un risultato raggiunto apre le porte a nuove frontiere, a nuove possibilità e nuove aspettative. "Dati da rendere proficui. La ricerca è uno strumento di lavoro molto valido per aiutare gli organismi regionali a capire meglio dove intervenire - ha detto Tesini - e l´averlo realizzato ci consente di celebrare l´anno europeo delle pari opportunità in modo concreto. Non mancavano certo strumenti, prevalentemente quantitativi, di conoscenza della sperequazione che vede l´universo femminile ancora penalizzato in tanti aspetti, ma questo è importante perché valuta la condizione femminile dal punto di vista della percezione che le donne hanno della situazione in cui vivono e operano". "Non ci aspettavamo dati positivi, eravamo preparati a un riscontro problematico e critico, ma il profilo è più duro di quello atteso: le ricerche servono per aprire gli occhi, per indicare la strada, e siamo lieti di aver fatto quest´indagine" - ha commentato ancora Tesini soffermandosi soprattutto sugli aspetti cruciali, ove si registra il minor grado di soddisfazione, ovvero la disponibilità di servizi d´aiuto nella gestione di famiglia e lavoro, la qualità della conciliazione tra vita privata e lavorativa, il tempo libero a disposizione, il livello di sicurezza garantito: "Questo francamente mortifica", ha concluso Tesini, ricordando anche la ricorrenza del 59esimo anniversario della dichiarazione dei diritti dell´uomo. Proprio sulla necessità di riuscire a creare servizi per la conciliazione, vero nodo, si è soffermata l´assessore Michela Del Piero: "Per conciliare vita privata e lavorativa le donne scelgono il part-time ma questo non fa fare carriera" - ha aggiunto ricordando leggi come quella sul buon lavoro, dove l´attenzione è rivolta a lavoro, famiglia e welfare insieme e quella sugli asili nido. In questo campo, poi, bisogna che ci sia un investimento anche nel privato con gli asili aziendali e così pure ad esempio negli ospedali dove gran parte del personale è femminile. E occorre creare una cultura di pari opportunità per tutti, donne, uomini, famiglie, ha detto ancora parlando delle iniziative, dal servizio di pari opportunità istituito dalla Giunta al corso promosso all´università su donne e politica, fino all´importanza di sviluppare fra le ragazze la scelta delle facoltà scientifiche. E di necessità di una rivoluzione culturale ha parlato anche Bruna Zorzini e con lei le altre relatrici. Perché se è vero che in questi anni le donne sono riuscite a conseguire significativi successi sul piano personale, sociale e professionale, e molto meno nella politica e nelle istituzioni, sono comprensibilmente aumentate le aspettative e la divaricazione tra attese, risultati e possibilità di progressi si è allargata e ai successisi può seguire anche la frustrazione. Dobbiamo dare dei segnali - è stato il messaggio lanciato da più parti, in primis dal prorettore dell´ateneo friulano, Maria Amalia D´aronco, condiviso anche da Marina Brollo e Manuela Croatto, sempre dell´università di Udine, insieme a Silvana Serafini, direttore del corso Donne e politica. E con sottolineature proprie della personale esperienza lavorativa, rilanciato anche dalla rappresentante della Commissione pari opportunità Laura Fasiolo, da Lauretta Serafini presidente regionale Federcasalinghe, da Fabia Bassan del collegio infermieri professionali della provincia di Udine, dalla giornalista Antonella Lanfrit e da Elsa Bigai direttore della Federazione regionale Coldiretti. .  
   
   
RIETI: IL NUOVO PRESIDENTE DEL COMITATO PER L’IMPRENDITORIA FEMMINILE  
 
 Rieti, 12 dicembre 2007 - E’ Paola Pennino il nuovo presidente del Comitato per l’Imprenditoria femminile della Camera di Commercio di Rieti, un organismo nato per promuovere iniziative volte a favorire l’autoimprenditorialità, la formazione, la qualificazione e l’informazione delle donne che intendono lanciarsi in un progetto d’impresa. L’elezione è avvenuta il 10 dicembre presso la Camera di Commercio di Rieti. La Pennino, espressione di Upa-casa e titolare di un centro benessere a Rieti, sarà affiancata da Claudia Chiarinelli – consulente aziendale e rappresentante di Assindustria – nelle vesti di vicepresidente. “Partiremo da subito – ha dichiarato la dottoressa Pennino – con iniziative volte a favorire il decollo di progetti imprenditoriali che hanno i giovani e le donne come principali attori anche in collaborazione con Bic Lazio. Questo senza contare il supporto che saremo in grado di offrire una volta che saranno pubblicati i bandi relativi alla legge 215/92 sull’imprenditoria femminile di cui siamo in attesa a breve”. Durante l’incontro che ha portato all’elezione dei vertici del comitato, Giuliano Pizzocchia, rappresentante della giunta camerale, ha annunciato “l’impegno della Camera di Commercio di Rieti nel supporto di iniziative avviate dal Comitato per l’imprenditoria femminile”. Del comitato, recentemente ricostituito, fanno parte oltre alla presidente Paola Pennino, alla vicepresidente Claudia Chiarinelli ed a Giuliano Pizzocchia, Laura Marignetti (Abi), Gigliola Micheli (Federlazio), Morena Palocci (Ascom), Stefania Montagnini (in rappresentanza dei sindacati dei lavoratori), Barbera Demofonti (Coldiretti), Sonia Abbate (Confartigianato) e Daniela Ciancarelli (Lega delle Cooperative), mentre il funzionario camerale Raffaella De Angelis svolge le mansioni di segreteria. .  
   
   
MATERA, COMUNE ISTITUISCE PARCHEGGI ROSA  
 
 Matera, 12 dicembre 2007 - A Matera parcheggi rosa di cortesia per donne in stato di gravidanza e neo mamme. Lo ha deciso la Giunta comunale, che ha istituito all’interno delle aree di sosta a pagamento posti auto colorati con strisce rosa riservati alle donne in attesa o con neonati. Il provvedimento – spiega una nota dell’Ufficio stampa - è riservato a tutte le donne residenti nel Comune di Matera, in stato di gravidanza e con bambini fino a 12 mesi. Un Contrassegno identificativo temporaneo, rilasciato dall’Ufficio Traffico consentirà di parcheggiare con “Zona disco orario 90 minuti” in alcune aree riservate nei pressi degli uffici comunali, del centro storico, della stazione di Piazza Matteotti, dell’Ospedale, dei centri servizi di quartiere e degli uffici postali. I parcheggi rosa non saranno soggetti alle tariffe in vigore per le strisce blu. .  
   
   
MILANO: BNL GESTIRÀ FONDO PER LA VALORIZZAZIONE DELLE PROPRIETÀ COMUNALI  
 
Milano, 12 dicembre 2007 - Sarà la Bnl – Fondi immobiliari spa la Società di Gestione del Risparmio che gestirà il fondo previsto dalla delibera per la valorizzazione del patrimonio immobiliare del Comune di Milano, così come emerso dalla seduta pubblica del 10 dicembre. Inizialmente si erano candidate 13 società, di cui 11 ammesse a presentare l’offerta. Sette hanno presentato le offerte tecniche ed economiche. Di queste, solo 2 sono state ammesse alla fase di rilancio dell’offerta economica. I tempi che l’Amministrazione comunale ha imposto non sono andati a discapito né della qualità dei partecipanti né della bontà delle offerte presentate. Questo è stato possibile grazie al lavoro preparatorio svolto dalle strutture dell’Amministrazione insieme alla Cassa Depositi e Prestiti e alla messa a disposizione di un data-room virtuale che ha consentito di fornire ai partecipanti alla gara un’approfondita conoscenza del portafoglio immobiliare del Comune. Condizione fondamentale introdotta nel piano di valorizzazione sono state le garanzie sociali da riconoscersi ai conduttori in regola con il pagamento dei canoni e degli oneri accessori purché non si tratti di proprietari di immobili residenziali sul territorio nazionale. Un esito importante della gara è stata la conferma che le garanzie sociali sono state accettate da tutti i partecipanti alla gara come pre-condizione per la qualificazione dell’offerta. Aspetto che rende estremamente qualificante l’operazione di valorizzazione del Comune di Milano. Altro aspetto rilevante dell’esito della gara è stata la conferma da parte dei partecipanti di apportare al Fondo una prima parte del patrimonio immobiliare entro fine anno. Il notevole interesse nei confronti del processo avviato dall’Amministrazione è riscontrato anche dall’ottenimento di condizioni economiche (commissioni di gestione) estremamente vantaggiose, pari a 1/3 rispetto ai valori correnti di mercato. Da sottolineare che le condizioni offerte dalla Società vincitrice saranno valide per un periodo di 3 anni nel caso in cui il Comune intenda avviare operazioni analoghe. L’aggiudicazione è stata effettuata in base all’offerta economica più vantaggiosa, attraverso i seguenti criteri di valutazione: partecipazione economica del Comune di Milano al processo di valorizzazione, definizione di una governance del Fondo che tuteli gli interessi dell’Amministrazione civica, struttura dell’operazione, con particolare riferimento ai tempi, strategie di gestione del Fondo con indicazioni circa la redditività prospettica del Fondo stesso, commissioni di gestione fissa e variabile della Sgr. I prossimi passi che il Comune di Milano e la Cassa Depositi e Prestiti dovranno fare, in collaborazione con la Sgr selezionata, saranno il reperimento di un finanziamento che consenta al Fondo di acquistare, entro i primo mesi del 2008, gli immobili non ancora apportati, e successivamente il collocamento delle quote del Fondo detenute dal Comune di Milano. È importante sottolineare che con questa operazione, assieme a quella appena conclusa del Comune di Torino, si sviluppa un filone estremamente rilevante e innovativo per la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico. “Si tratta di un primo punto di arrivo del processo di valorizzazione – ha detto l’assessore alla Casa Gianni Verga - che il Comune di Milano ha intrapreso in partnership con la Cassa Depositi e Prestiti. Questo itinerario ha consentito di avviare anche un processo di ulteriore trasparenza che si svilupperà su tutto il restante patrimonio”. .  
   
   
MILANO: LAVORI PUBBLICI. DELIBERATI OLTRE 100 MILIONI DI EURO PER LA REALIZZAZIONE DI OPERE  
 
 Milano, 12 dicembre 2007 - La Giunta comunale ha approvato il 10 dicembre una serie di delibere che prevedono lo stanziamento di oltre 100 milioni di euro per opere pubbliche. “Oltre cento milioni che serviranno per realizzare nuove infrastrutture, per la sicurezza e la qualità della vita dei cittadini, che sono le nostre priorità”, spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Bruno Simini. Tra le delibere approvate oggi si segnala: 1) Rifacimento pavimentazione stradale con prodotti antismog È stato approvato il progetto definitivo per il rifacimento di pavimentazioni stradali con l’utilizzo di prodotti finalizzati alla riduzione dell’inquinamento atmosferico. Per l’intervento sono stati stanziati 2. 000. 000 di euro. Si tratta di un progetto sperimentale che consiste nel ripristino di pavimentazioni stradali con l’utilizzo di prodotti ecoattivi che, sfruttando la fotocatalisi, possono ridurre in modo efficace l’inquinamento. Il progetto è di tipo “aperto”, in quanto, vista la notevole quantità di assi stradali che meriterebbero di essere trattati con prodotti ecoattivi, l’Amministrazione comunale intende riservarsi la possibilità di scegliere gli interventi prioritari. L’assessore ai Lavori Pubblici e Infrastrutture Bruno Simini ha precisato che l’intenzione è di partire dalle strade in prossimità di istituti scolastici: “Vista la particolare attenzione che questa Amministrazione dedica ai temi legati alla famiglia, ai bambini e alle scuole, ci sembra doveroso partire proprio dalle strade vicine alle scuole ”. “Grazie a questo intervento – prosegue l’assessore Simini - avremo pavimentazioni stradali trattate con prodotti ‘mangia smog’. Questo ci consentirà di mantenere in efficienza la rete viaria cittadina, risolvendo contemporaneamente i problemi legati all’inquinamento atmosferico”. 2) Ristrutturazione della scuola di via Bergognone È stato approvato il progetto definitivo per la ristrutturazione della scuola elementare di via Bergognone 2/4, per un importo complessivo di 11 milioni di euro. Una volta terminata la ristrutturazione, l’edificio si presenterà completamente rinnovato, bonificato dall’amianto e con un maggior numero di aule che potranno ospitare più iscritti. Tutti i locali saranno accessibili ai portatori di handicap; nel progetto sono previste anche nuove aree esterne per attività ricreative e sportive e ingressi separati per il Nido e le Elementari. I lavori di manutenzione straordinaria, che dureranno 730 giorni, riguardano: · sistemazione delle coperture; · risanamento ambientale interno ed esterno; · sostituzione dei serramenti; · rifacimento delle tinteggiature interne; · rifacimento pavimenti; · creazione nuovi locali; · nuovi servizi igienici; · opere di adeguamento per l’ottenimento del certificato di prevenzione incendi; · sistemazione aree esterne; · rifacimento/adeguamento dell’impianto elettrico; · opere di adeguamento dell’impianto termico; · opere interne ed esterne per adeguare l’edificio alle normative vigenti in materia di sicurezza, di risparmio energetico e di superamento delle barriere architettoniche. “Un altro investimento importante - spiega Simini -, che si somma ai cento milioni già investiti per la messa a norma delle scuole”. “L’amministrazione comunale – aggiunge l’assessore - conferma, anche in questa circostanza, la propria particolare attenzione ai temi legati alla famiglia, ai bambini e alle scuole. Temi che per noi sono una priorità assoluta”. 3) Allargamento e ristrutturazione di via Ripamonti, da via Selvanesco al confine con Opera È stato approvato il progetto definitivo per l’allargamento e la ristrutturazione di via Ripamonti , da via Selvanesco al confine con Opera, per una spesa di 35. 470. 000 euro. Grazie a questo intervento verranno realizzate: · una doppia carreggiata con due corsie per senso di marcia; · la predisposizione per l’estensione della linea tranviaria 24 dall’attuale capolinea fino a Opera; · due percorsi ciclopedonali lungo tutto il percorso; · il collettore di fognatura. La durata dei lavori è stata stimata in 39 mesi, di cui 8 per la realizzazione della fognatura. “Si tratta di un intervento estremamente importante, se si considera che attualmente la strada, per un lungo tratto, è larga solo 9 metri e si registra un traffico giornaliero medio di circa 15. 000 veicoli, a cui corrisponde nelle ore di punta un passaggio di circa 1. 300, 1. 500 veicoli all’ora”, precisa l’assessore ai Lavori pubblici. 4) Progetto definitivo 2° lotto della Paullese È stato approvato il progetto definitivo della realizzazione del 2° lotto della Paullese, per un importo di 37. 300. 000 euro. Previsti 25 mesi di lavori. La S. S. 415 Paullese rappresenta il principale collegamento dell’area sud-est della Lombardia con la città di Milano. Il progetto si articola in 5 lotti: i lavori del primo lotto, da 22 milioni di euro, saranno definitivamente conclusi nei primi mesi del nuovo anno; i lavori per il quarto lotto, da 35 milioni di euro, cominceranno in primavera (attualmente sono in appalto) e si protrarranno per 24 mesi. Il terzo e il quinto lotto sono previsti nel Piano Triennale delle Opere pubbliche. “Si tratta di un’arteria fondamentale che collegherà il nuovo quartiere di Santa Giulia a Rogoredo”, spiega l’assessore Simini. 5) Progetto definitivo per la costruzione del Commissariato di Polizia di Stato Cenisio – via Comasina – via Bernardino da Novate È stato approvato il progetto definitivo per la costruzione del Commissariato di Polizia di Stato Cenisio, in via Comasina e Bernardino da Novate, per una spesa di 5. 264. 000 di euro. Si tratta di un intervento a completamento della cintura della sicurezza intorno alla città. Così come quello di via Primaticcio, anche questo nuovo edificio avrà 5 piani fuori terra e un piano seminterrato, ospiterà 40 agenti con una capienza di oltre 60 posti letto. In più, il tetto dell’edificio sarà dotato di pannelli fotovoltaici e pannelli solari per l’energia pulita. “Il nuovo edificio – spiega Simini – sorgerà sull’area dell’ex scuola Gandhi, soggetta in passato a reiterate occupazioni abusive da parte di nomadi rom, che ora verrà abbattuta. Dall’inizio dei lavori, il commissariato sarà pronto in circa due anni”. .  
   
   
PER I GIOVANI MARCHIGIANI, AIUTI PER LA CASA E IMPEGNO PUBBLICO  
 
Ancona, 12 dicembre 2007 - Alla prima conferenza regionale sulle politiche giovanili, hanno partecipato anche l´assessore all´Edilizia Residenziale Pubblica Gianluca Carrabs e l´eurodeputato Luciana Sbarbati. ´La Regione Marche ´ ha iniziato Carrabs - ha molto investito nella politica della casa soprattutto sostenendo il concetto di diritto alla casa per chi appartiene ad una di queste tre fasce: persone povere e senza reddito che chiedono un `alloggio sociale´ persone che non possono sostenere il costo di affitto di una casa e famiglie bisognose per cui la Regione interviene attraverso dei `buoni casa´ Giovani precari, disoccupati o senza lavoro cui le banche non concedono credito. Di fronte al fabbisogno nazionale di circa un milione di alloggi, dinanzi a situazioni di difficolta` di reperimento case, spesso in degrado o sovraffollate, negli ultimi vent´anni le problematiche abitative hanno gravemente colpito i giovani e le coppie che cercano casa, con picchi in crescendo stante anche la crisi edilizia generale italiana. Ebbene, nonostante tale contingenza ´ ha concluso Carrabs ´ la Regione Marche in controtendenza ha razionalizzato gli interventi, li ha selezionati; ha ridotto i capitoli di spesa e puntato tutto sul diritto alla casa. Cosi`, abbiamo provveduto a finanziare direttamente le persone che appartengono a queste tre fasce ´deboli´, dando anche un contributo a fondo perduto alle giovani coppie che intendono comprare casa; cosi`, abbiamo ripartito fondi alle Province, per 25 milioni di euro cadauna allo scopo di far migliorare il patrimonio immobiliare sul territorio e l´edilizia sociale; cosi`, non da ultimo, abbiamo provveduto a incentivare la bioedilizia (i nostri Erap hanno vinto premi di progettazione nazionale) e al risparmio energetico. Abbiamo anche sostenuto la sperimentazione edilizia per edifici energeticamente autosufficienti e per l´autocostruzione in cooperative miste, italiani-immigrati. Abbiamo insistito sulla qualita` delle costruzioni, privilegiando l´abbattimento delle barriere e un´edilizia biosostenibile. Per tutti questi alloggi Erp, la Regione ha previsto canoni sociali, canoni moderati e, nella fattispecie, oltre ai gia` citati buoni casa per giovani coppie, un fondo di garanzia per i mutui prima casa, quand´anche, nella coppia, uno non abbia un lavoro fisso´. ´Questo del lavoro e` un problema che in Italia assume aspetti drammatici ´ ha incalzato l´eurodeputato Sbarbati ´ basti pensare che una nuova impresa che nasce deve chiedere qui 68 autorizzazioni: occorre disboscare tale giungla normativa tipicamente italiana. La Comunita` Europea ha un Programma di Lavoro e una Riforma del Lavoro che da tempo propone nuove strategie per l´occupazione giovanile. Ma l´investimento sui giovani deve iniziare con un approccio trasversale, incentivando la loro adattabilita` mentale, la loro propensione alla cultura piu` aperta e cosmopolita, facendoli partecipare di piu` e direttamente al mercato del lavoro europeo. In tal senso, anche per tener fede all´esigenza di una preparazione ed una formazione culturale che si sta purtroppo preoccupantemente abbassandosi in Italia, rispetto alla media europea, con un grave problema di analfabetismo di ritorno, noi dobbiamo impegnarci e impegnare la nostre istituzioni a mantenere fede agli obiettivi prefissati nella Conferenza di Lisbona, dedicati all´implementazione delle politiche per la gioventu`´. . .  
   
   
EDILIZIA SCOLASTICA LOMBARDA, 500.000 EURO A CINQUE COMUNI I FONDI PER LAVORI INDIFFERIBILI A TUTELA DELLA SICUREZZA  
 
Milano, 12 dicembre 2007 - La Giunta regionale ha assegnato a cinque Comuni lombardi , su proposta dell´assessore regionale all´Istruzione, Formazione e Lavoro, Gianni Rossoni, un contributo complessivo di 500. 000 euro perché possano eseguire opere edilizie sugli edifici che ospitano le scuole di infanzia, le scuole elementari e medie. Si tratta di lavori che non possono essere differiti se non mettendo a rischio la sicurezza e la piena funzionalità degli edifici e la cui urgenza è stata verificata e attestata da funzionari delle competenti sedi territoriali della Regione Lombardia. I Comuni interessato sono: Pieve San Giacomo (Cr): 214. 500 euro per il consolidamento statico e il rifacimento dei solai e della palestra della scuola elementare e media; Marone (Bs): 22. 475 euro per la sostituzione dei serramenti della scuola media; Pescarolo ed Uniti (Cr): 17. 335 euro per il rifacimento dei solai della scuola elementare; Lodi Vecchio (Lo): 35. 162 euro per la sistemazione del tetto della scuola d´infanzia; Varzi (Pv): 210. 528 euro per il rifacimento delle strutture portanti della scuola elementare. .  
   
   
LA SCUOLA ECO-COMPATIBILE PRIMA IN ITALIA DIVENTARE GRANDI UTILIZZANDO LE RISORSE NATURALI  
 
Bibbiano (Re), 12 dicembre 2007 - Nascerà nel Comune di Bibbiano (Reggio Emilia) il più grande polo scolastico italiano eco-compatibile, l’unico che utilizza al contempo energia geotermica, fotovoltaica e un impianto di recupero delle acque piovane. La realizzazione sarà sede di un asilo nido composto da quattro sezioni e di una scuola d’infanzia formata da tre sezioni. La struttura potrà ospitare 150 bambini, su una superficie complessiva di mq 1. 500 con un’area verde di circa mq 5. 000. Si tratta di un edificio da 3,5 milioni di euro, realizzato da Unieco, supportato anche grazie al finanziamento di euro 750. 000 (corrispondenti al valore degli elementi a valenza ambientale) del Ministero dell’Ambiente e del Piano Provinciale “sostegno agli investimenti nei nidi”. Il “taglio del nastro” presso il cantiere sito in via De Gasperi, località Barco di Bibbiano, è avvenuto alla presenza della sottosegretaria all’ambiente prof. Laura Marchetti, del Sindaco Sandro Venturelli e delle autorità locali. La scuola ecologica nasce dopo un lungo percorso di “progettazione partecipata” che ha coinvolto, oltre che architetti e urbanisti, il personale docente ed ausiliario dell’attuale scuola comunale, i genitori dei bambini e una equipe di pedagogisti. “Questa scuola -commenta la sottosegretaria - non solo risponderà ai bassi impatti nella costruzione, ma sarà un edificio che anche nell’organizzazione degli spazi sposa la filosofia ecologica, risponde a criteri di filosofia sociale, perché le aule guardano all’interno ricostruendo simbolicamente la piazza. Un’operazione educativa impressionante”. “Normalmente - ha sottolineato il sindaco Sandro Venturelli- una struttura del genere emetterebbe circa 900 tonnellate di anidride carbonica in un anno, mentre grazie alla tipologia costruttiva adottata e alla innovazione tecnologica i gas inquinanti saranno ridotti di due terzi”. Gli standard progettuali, quantitativi e qualitativi, risultano tra i più elevati della Comunità europea e non si limitano al semplice rispetto della pur rigida disciplina giuridica vigente in materia come. Tra gli elementi che danno rilievo alla realizzazione, non solo la qualità degli elementi costruttivi, come il tetto in legno, le partizioni esterne (muri) spessi cm 50 con isolanti termici naturali o le finestre in vetro stratificato, ma l’istallazione congiunta di pannelli solari, un impianto di recupero delle acque piovane, un impianto geotermico grazie al quale il calore naturale prelevato dalle acque del sottosuolo viene utilizzato per riscaldare gli ambienti dell’edificio durante l’inverno e raffrescarli nel periodo estivo; si tratta di una fonte energetica naturale praticamente inesauribile. I materiali utilizzati sono bio-edilizi e tutti certificati. Con questa nuova scuola il Comune darà una risposta alle esigenze della popolazione che negli ultimi anni è cresciuta. La campanella suonerà entro il 2008. .  
   
   
EDILIZIA SCOLASTICA: ASSEGNATI APPALTI PER 13,5 MILIONI EURO  
 
 Bolzano, 12 dicembre 2007 - All´ufficio provinciale Appalti sono stati assegnati l’ 11 dicembre due incarichi in materia di edilizia scolastica per complessivi 13,5 milioni di euro. Si riferiscono alla sede del liceo classico "Beda Weber" a Merano e all´ampliamento dell´edificio scolastico che ospita l´istituto per geometri "Peter Anich" a Bolzano. I lavori inerenti le due scuole partiranno il prossimo anno. Il primo appalto assegnato si riferisce alla sistemazione dell´edificio in via Otto Huber a Merano che dovrà ospitare il liceo classico "Beda Weber". Ad adeguare l´immobile sarà l´impresa di costruzioni Plattner Bau Spa di Laives assieme all´impresa Bettiol Srl di Arcade (Treviso), che hanno prevalso nel bando di gara europeo con un´offerta di 7,1 milioni € a fronte di un importo a base d´asta di 7,4 milioni €. Il tempo utile per l´esecuzione dei lavori è fissato in 550 giorni. L´altro incarico aggiudicato riguarda l´adeguamento dell´istituto tecnico per geometri "Peter Anich" in via Fago a Bolzano. Committente la Provincia, sarà l´impresa di costruzioni Zimmerhofer Spa di Campo Tures a realizzare l´ampliamento dell´edificio, grazie ad un´offerta di 6,3 milioni € a fronte di un importo a base d´asta di 8,1 milioni. Si è proceduto all´assegnazione dopo un´attenta analisi di prezzo e prestazioni tra le cinque offerte ammesse sulle 9 presentate. .  
   
   
MONZA,VIA LIBERA A NUOVE SEDI QUESTURA E POLSTRADA  
 
Milano, 12 dicembre 2007 - C´è il via libera regionale al progetto definitivo per la costruzione delle nuove sedi di Questura e Polizia Stradale a Monza. L´intervento rientra tra quelli previsti nell´Accordo di programma per la realizzazione della nuova Cittadella finanziaria e di un centro servizi polifunzionale, approvato con decreto del presidente della Regione il 6 giugno scorso. La Giunta regionale, su proposta dell´assessore al Territorio e Urbanistica, Davide Boni, ha infatti manifestato la "favorevole volontà d´intesa", come si definisce in termini burocratici questo passaggio dell´iter amministrativo, alla realizzazione del progetto, dopo averne considerato tutti gli aspetti (paesaggistico, urbanistico, ecc. ) di propria competenza. Il progetto riguarda l´edificazione delle nuove sedi di Questura e Polizia Stradale su parte dell´area militare dismessa dell´ex caserma Iv novembre, individuata come sede per la realizzazione del nuovo Polo istituzionale della futura Provincia di Monza e Brianza. L´edificio è caratterizzato da una struttura a "pettine", con 4 corpi corrispondenti alle diverse funzioni interne: quello più esterno ospiterà gli uffici della Polizia Stradale, gli altri tre quelli della Polizia di Stato. E´ previsto un altro edificio destinato agli uffici del questore, del vicario e del capo di gabinetto. La sistemazione esterna dell´area prevede la realizzazione di un piazzale antistante l´ingresso principale, tra il corpo centrale e via Montevecchia, caratterizzato da un´area centrale a verde e di un´area a parco con alberi ad alto fusto e prato. La superficie al coperto degli edifici è di 5. 600 metri quadri. .  
   
   
MILANO A COLORI UNO STUDIO DEL POLITECNICO DI MILANO SUI COLORI DELL’ARREDO URBANO DELLA CITTÀ  
 
 Milano, 12 dicembre 2007 - Immaginarsi Milano come una armoniosa tavolozza di colori. C’è questo alla base del progetto pilota in collaborazione con il Settore Arredo Urbano del Comune di Milano per lo studio e la rappresentazione del colore dell’arredo urbano di Piazza Cordusio. Il progetto è stato sviluppato da un gruppo di ricerca dei laboratori Luce e Colore e Virtual Prototyping (Modellazione virtuale in 3D) dell’Ateneo. L´arredo urbano è un ambito progettuale e di ricerca che studia tutti gli elementi degli spazi pubblici dei centri abitati come i semafori, le panchine, le insegne e le vetrine, i mezzi pubblici, i lampioni e i cestini… . Il progetto del Politecnico ha permesso di ricostruire e modellare in 3D nei minimi dettagli le architetture e gli arredi di Piazza Cordusio per aiutare pianificatori, architetti e urbanisti nel lavoro di progettazione del colore degli elementi. Ogni città ha o dovrebbe avere una sua immagine coordinata definita e progettata: solo così è possibile ottenere un aspetto armonioso dei colori e delle forme scelti per l’arredo della città riducendo l’”effetto caos” tipico dei grandi centri urbani come Milano. Attraverso la realtà virtuale, utilizzata pionieristicamente in ambito urbanistico, è stato possibile cambiare e combinare i colori della Piazza in tempo reale, verificarne l’armonia percettiva a seconda della scelta degli stessi, dalle tonalità alle combinazioni. Ne è risultato uno strumento versatile per poter fare scelte consapevoli e potenzialmente applicabile a diversi ambiti della progettazione. Il Progetto in sintesi: Creazione di schede di dati riassuntive tese a evidenziare la componente cromatica dell’arredo presente in loco, tenuto conto di tutti gli aspetti storico-culturali e dell’effettiva percezione. Ciò ha permesso lo studio delle relazioni tra gli elementi. Creazione di una tavola di colori per la visualizzazione di aree più o meno omogenee. Ciò ha evidenziato l’importanza dello strumento per una pianificazione cromaticamente “armoniosa”. Possibili evoluzioni del progetto si possono avere aggiungendo il fattore luce (naturale o artificiale) che influenza lo spettro cromatico cambiandone l’effettiva percezione. Impiego di modelli digitali in tempo reale quale strumento di verifica progettuale. .  
   
   
CONSUMI DI ENERGIA ELETTRICA: +0,8% A NOVEMBRE 55.216 MW LA POTENZA MASSIMA RICHIESTA: +3,8%  
 
Roma, 12 dicembre 2007 – Nel mese di novembre 2007 la quantità di energia elettrica richiesta in Italia, pari a 28,6 miliardi di kWh, ha fatto registrare una crescita dello 0,8% rispetto allo stesso mese del 2006. E’ quanto ha rilevato Terna, la società che ha la responsabilità della trasmissione e del dispacciamento dell’energia elettrica a livello nazionale. 55. 216 Mw: è la potenza massima richiesta sulla rete elettrica italiana nel mese di novembre 2007. Il valore, registrato mercoledì 21 alle ore 17, è superiore del 3,8% rispetto alla punta del corrispondente mese del 2006, e inferiore di 1. 373 Mw al record assoluto del 20 luglio scorso (56. 589 Mw). Il risultato di novembre 2007, ottenuto a parità di giornate lavorative (21), è stato influenzato da una temperatura media mensile inferiore di 2 gradi rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Se si volesse confrontare la domanda di novembre 2007 con quella dello stesso periodo del 2006, a parità di temperatura, la variazione sarebbe nulla. Dall’analisi effettuata da Terna emerge che a livello territoriale la variazione della domanda è stata ovunque positiva ma disomogenea: +0,5% al Nord, +0,6% al Centro, +1,3% al Sud. Da segnalare, in particolare, che rispetto a novembre 2006 la richiesta di energia elettrica ha fatto segnare un +3,8% in Sardegna. I 28,6 miliardi di kWh richiesti nel mese di riferimento sono distribuiti per il 47,2% al Nord, per il 29% al Centro e per il 23,8% al Sud. Nel mese di novembre 2007 il fabbisogno italiano di energia elettrica è stato coperto per l’89,6% con la produzione nazionale, e per il restante 10,4% con il saldo tra le importazioni e le esportazioni (-33,1% rispetto a novembre 2006). In dettaglio, la produzione nazionale netta (26,4 miliardi di kWh) è aumentata del 7% rispetto a novembre 2006. In forte crescita la fonte termoelettrica (+7,6%) ed eolica (+75,9%); la produzione geotermoelettrica scende del 1,1%, quella idroelettrica registra una diminuzione del 4. 4%. Il profilo congiunturale del mese di novembre 2007 ha registrato un aumento del 1,3% rispetto al mese precedente. Con il dato di novembre la richiesta cumulata dei primi undici mesi del 2007 si attesta su un +0,6% rispetto allo stesso periodo del 2006. L’analisi dettagliata dell’andamento dei consumi elettrici mensili del 2007 è disponibile nella pubblicazione “Rapporto Mensile sul Sistema Elettrico”, consultabile alla voce “Sistema elettrico – Dispacciamento - Dati esercizio” del sito www. Terna. It .  
   
   
PICCOLE IMPRESE, UN PROGETTO PER RISPARMIO ENERGIA DECOLLA "EINSTEIN", INZIATIVA CON LA UE DA UN MILIONE DI EURO  
 
Milano, 12 dicembre 2007 - La Regione Lombardia ha deciso di partecipare al progetto europeo "Einstein" (Expert-system for an Intelligent Supply of Thermal Energy in Industry) per promuovere la riduzione dei consumi energetici delle piccole e medie imprese. L´investimento complessivo, cofinanziato dall´Unione Europea e da vari partner, è di un milione di euro e, con una delibera proposta dall´assessore alle Reti e Servizi di pubblica utilità, Massimo Buscemi, la Giunta regionale ha deciso di contribuirvi con 40. 000 euro. "Einstein" punta nello specifico ai settori dell´alimentare, della lavorazione del legno e dei metalli ma si può estendere a tutti gli altri settori produttivi. Tra gli obiettivi del progetto, che ha una durata biennale (2007-2009), la riduzione dei tempi esecutivi e dei costi connessi alle diagnosi energetiche, la diffusione delle conoscenze inerenti le soluzioni per l´efficienza energetica nei sistemi industriali e il miglioramento della qualità e dell´efficienza delle diagnosi energetiche. "Obietto fondamentale dell´azione regionale in campo energetico - ha detto l´assessore Buscemi - è la riduzione dei consumi di energia in tutti i settori. Con questo progetto in particolare, miriamo a ridurre quelli del settore industriale, fornendo nuovi strumenti e cercando di dare un nuovo approccio integrato per favorire la massima efficienza energetica del comparto industriale lombardo, con particolare riguardo alle piccole e medie imprese". Regione Lombardia partecipa al progetto tramite la società Punti Energia che si occupa, tra l´altro, di partecipare alla formazione dei professionisti del settore e degli operatori industriali coinvolgendo almeno 15 piccole e medie imprese del territorio. .  
   
   
EDUCAZIONE, AL VIA A GENNAIO LA CONFERENZA REGIONALE DELLA SCUOLA E DELLA FORMAZIONE IN LIGURIA IL 9 E IL 10 GENNAIO 2008 A GENOVA SI TIENE LA PRIMA CONFERENZA REGIONALE SUL SISTEMA EDUCATIVO DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE. CHIUDONO I MINISTRI FIORONI E DAMIANO  
 
 Genova,  12 Dicembre 2007 - Diritti, Istruzione, Educazione e Formazione. Sono queste le parole chiave della prima Conferenza regionale ligure sul sistema educativo di istruzione e formazione che si terrà a Genova il 9 e il 10 gennaio 2008. Per due giorni, ai Magazzini del Cotone, si riuniranno insegnanti, dirigenti scolastici, formatori, esponenti del mondo sindacale e delle associazioni di categoria, genitori e studenti, con l´obiettivo di fare il punto sulla situazione della scuola e della formazione in Liguria e lanciare gli obiettivi strategici per i prossimi anni. L´evento è stato presentato questa mattina in Regione dal presidente Claudio Burlando e dal vicepresidente Massimiliano Costa. L´apertura della due giorni è fissata per il 9 gennaio a partire dalle 9. 00, mentre per la conclusione, prevista per il pomeriggio del 10 gennaio, hanno confermato la loro presenza i Ministri Fioroni e Damiano. Nella giornata iniziale terrà una relazione, tra gli altri, Luigi Berlinguer, ex ministro della Pubblica Istruzione e Carlo Buzzi, coordinatore scientifico dell´Istituto di ricerca Iard. "Si tratta di un appuntamento importante - spiega il vicepresidente Massimiliano Costa -, perché per la prima volta tutti gli attori del mondo dell´istruzione si riuniscono, insieme, per pensare e discutere sul sistema educativo nel suo complesso, per interrogarsi e fare proposte sull´evoluzione del settore". Tra i temi trattati, ci saranno il diritto allo studio scolastico e universitario, la scuola di fronte alle sfide dell´autonomia e dell´obbligo di istruzione, la formazione professionale con le opportunità dei poli formativi e dell´alta formazione superiore e l´educazione nel territorio, che spazia dal tema dell´integrazione degli alunni stranieri all´offerta di servizi per la prima infanzia per arrivare alla mobilità studentesca dei progetti Erasmus e Leonardo. La conferenza è organizzata in quattro sessioni tematiche che riuniscono complessivamente 600 partecipanti divisi in 20 gruppi di lavoro condotti da esperti scelti, a livello nazionale, sui temi specifici. "Saranno due giorni intensi e una grande prova di partecipazione - conclude Costa - perché sarà davvero l´occasione di confrontarsi e iniziare a dare vita ad un sistema educativo complessivo che guarda alla crescita della persona lungo tutto l´arco della vita". Si partecipa su iscrizione scrivendo a conferenza@iostudioliguria. It. Sul portale www. Iostudioliguria. It è possibile scaricare materiale informativo aggiornato sui lavori della conferenza ed è stato attivato il numero verde 840 000 271 (da lunedì a venerdì dalle 8. 30 alle 14). .  
   
   
REGIONE DARA’ AI DICIOTTENNI VENETI GUIDA PRATICA PER AVVICINARLI A OPPORTUNITA’ LAVORO IN EUROPA  
 
 Verona, 12 dicembre 2007 - “Farò distribuire a tutti i nostri diciottenni veneti la Guida pratica per i giovani che intendono lavorare all’estero e capire come avvengono le carriere internazionali, curata dalla Regione Veneto. Sarà un buon investimento, un segnale di attenzione e di sollecitazione per tenerli informati, per suggerire ipotesi di esperienze di lavoro, stages di studio all’estero, per aiutarli ad affacciarsi numerosi in Europa per la costruzione di un’attività lavorativa o come momento di apertura e di conoscenza per le loro future carriere e per essere i primi ambasciatori del Veneto in Europa e nel mondo”. Questo uno dei passaggi dell’indirizzo di saluto che l’Assessore regionale alle politiche giovanili Stefano Valdegamberi ha rivolto il 10 dicembre agli studenti dell’Università di Verona e ai relatori dell’incontro sul tema “From Youniversity to Europe - Giovanni carriere internazionali crescono”, tenutosi al Polo Zanotto e promosso dalla Direzione della sede di Bruxelles della Regione Veneto. Il saluto d’apertura è stato portato dal Rettore dell’Università di Verona Alessandro Mazzucco, affiancato dal moderatore dell’incontro Gianlorenzo Martini responsabile della sede veneta di Bruxelles. L’incontro è partito da una considerazione di fondo: la scarsa conoscenza da parte degli studenti, universitari e ancora di più delle superiori, del mondo delle Istituzioni Europee e soprattutto della vasta ‘galassia’ di enti che ad esse ruotano attorno e delle relative opportunità di carriera. In questo quadro, Valdegamberi ha sostenuto l’esigenza per i giovani veneti di allargare i propri confini culturali, di studio, e di prospettive di lavoro, ripensando i percorsi tradizionali in una visione europea. “In questo contesto - ha affermato l’Assessore - dobbiamo superare la visione circoscritta delle nostre mura nazionali e volgerci all’Europa. In questo i Paesi da poco entrati nell’Unione ci possono dare esempi probanti di entusiasmo che sarebbe il caso anche i giovani italiani e veneti avessero per essere presenti in tanti negli organismi europei, nelle organizzazioni istituzionali, finanziarie, culturali, non governative. In quest’opera di promozione si sta distinguendo la sede di Bruxelles della Regione Veneto che ha realizzato in questi anni molti progetti e costruito una rete di collegamento europeo via via più importante. E diventa fondamentale - ha proseguito l’Assessore - il lavoro degli operatori che orientano i giovani nei percorsi “europei” da intraprendere. L’europa deve essere considerata come una possibilità in più che viene data loro per inserirsi nel mondo del lavoro. Studiare e lavorare in una dimensione non più italiana ma europea, è un’opportunità in più rispetto al passato: confrontarsi il un mercato del lavoro europeo è sicuramente molto più competitivo ma offre molte più possibilità”. La guida che sarà inviata ai giovani diciottenni veneti è stata curata da Giuseppe Razza ed Eleonora Martinello, pubblicata dalla Regione Veneto con il titolo “Giovani che intendono lavorare all’estero - Guida pratica alle carriere internazionali” ed è uno strumento pratico, utile e completo pensato e rivolto ai giovani per aiutarli ad orientarsi nella ‘giungla’ delle carriere internazionali. . .  
   
   
DUE CORSI TRANSFRONTALIERI PER PARTECIPARE CON SUCCESSO A PROGETTI UE PARTIRANNO IL 28 GENNAIO 2008 E RIGUARDERANNO IL VII PROGRAMMA QUADRO PER LA RICERCA  
 
Trieste, 12 dicembre 2007 - Presentare un progetto all’Unione Europea e vederselo finanziato. Merito certamente della qualità della proposta, ma spesso anche del modo corretto e tempestivo con cui questa viene formulata. Ciò è vero in particolare in ambito scientifico, e il varo del Vii Programma Quadro Europeo per la Ricerca, che mette a disposizione un budget di 50. 521 milioni di euro fino al 2013, è un’opportunità importante per istituzioni scientifiche, imprese e pubbliche amministrazioni. Per questo Area Science Park organizza nell’ambito di Innovation Campus, in collaborazione con l’Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea (Apre), due corsi di Project design e Project management nell’ambito del Vii Pq. I corsi permetteranno di acquisire nozioni e strumenti concreti per partecipare ai prossimi bandi: competenze sulle regole di presentazione del progetto, le linee guida, la modulistica, la gestione del progetto, le problematiche contabili e amministrative, la rendicontazione. I corsi si terranno tra il 28 e il 31 gennaio 2008 nel campus di Padriciano di Area. La partecipazione, a numero chiuso (le iscrizioni sono già aperte), non è limitata a personale italiano, ma coinvolgerà anche aziende ed enti di ricerca sloveni e croati. Obiettivo ulteriore è infatti creare concrete opportunità di collaborazione tecnico-scientifica transnazionale nell’ambito di progetti europei, in vista dei nuovi bandi 2008. Ciò contribuisce e rendere peculiare questa proposta formativa che, tra l’altro, rappresenta un’occasione in più di incontro tra il settore pubblico della ricerca e il mondo produttivo. Per informazioni: tel. +39 040 375 5160 -5157 - innovationcampus@area. Trieste. It www. Area. Trieste. It/fp7training .  
   
   
SI RAFFORZA LA COOPERAZIONE TRA I MIGLIORI ISTITUTI ASTRONOMICI TEDESCHI E STATUNITENSI  
 
Bruxelles, 12 dicembre 2007 - La collaborazione tedesco-americana nel campo della radioastronomia sarà rinnovata grazie ad un nuovo accordo concluso tra l´Istituto tedesco Max Planck per la radioastronomia (Mpifr) e l´Osservatorio nazionale di radioastronomia statunitense (Nrao). Nell´ambito del nuovo protocollo di intesa, i due istituti continueranno le loro attuali collaborazioni nel campo dell´osservazione e condivideranno le risorse per migliorare le capacità tecniche dei reciproci telescopi. Essi collaboreranno inoltre suddividendosi autonomamente il tempo di osservazione e manterranno una politica «cieli aperti» consentendosi vicendevolmente l´accesso ai reciproci telescopi. «I nostri due istituti hanno molti obiettivi in comune nell´ambito della ricerca e unire le forze per mantenere tutti i nostri telescopi all´avanguardia tecnologica sarà di grande beneficio per la scienza», ha affermato il direttore del Mpifr, Anton Zensus. «Questo accordo fa seguito a molti anni di cooperazione tra i nostri istituti e riconosce l´importanza della collaborazione internazionale per il futuro della ricerca astronomica», ha aggiunto Fred Lo, direttore del Nrao, una struttura della Fondazione nazionale della scienza statunitense. Il primo progetto disciplinato dal nuovo accordo beneficerà di un contributo del Mpifr pari a 299 000 Usd (poco più di 203 000 Eur) per il potenziamento del Very Long Baseline Array (Vlba) del Nrao, una rete di 10 antenne distribuite su tutto il territorio degli Stati Uniti, dalle Hawaii alle Isole Vergini statunitensi. Il potenziamento aumenterà del 30% la sensibilità alle emissioni radio del sistema di ricezione Vlba, con una frequenza pari a 22Ghz. Questa maggiore sensibilità consentirà agli astronomi di far luce su questioni fondamentali dell´astronomia, quale la natura dell´«energia nera» che sembra stia accelerando l´espansione dell´Universo. Gli scienziati saranno inoltre in grado di effettuare misurazioni più precise delle distanze di galassie lontane. «La potenza di risoluzione del Vlba rispetto ad altri strumenti astronomici è la maggiore in assoluto e il contributo del Mpifr al potenziamento delle sue capacità è un´importante conferma dell´importanza del Vlba per l´astrofisica di frontiera», ha commentato il professor Lo. I due istituti collaborano già a stretto contatto nell´ambito di diversi progetti internazionali, tra cui la rete globale Vlbi (Very Long Baseline Interferometry) nonché iniziative internazionali relative all´Atacama Large Millimetre/submillimetre Array (Alma) in Cile e allo Square Kilometre Array (Ska) che verrà costruito in Sud Africa o in Australia. Per ulteriori informazioni visitare: Istituto Max Planck per la radioastronomia: http://www. Mpifr-bonn. Mpg. De/ Osservatorio nazionale di radioastronomia http://www. Nrao. Edu/ .  
   
   
PROTEZIONE CIVILE: PRESENTATO UN PROGETTO TOSCANO PER L’ALLERTA RAPIDA DOPO LA SPERIMENTAZIONE SI PUNTA AD ESTENDERLO A TUTTO IL TERRITORIO REGIONALE  
 
 Firenze, 12 dicembre 2007 - Un sistema di allerta rapida in grado di essere tempestivamente attivato in caso di grandi calamità per mettere in sicurezza la popolazione (con particolare attenzione ad anziani e diversamente abili) che vive in zone montane o comunque caratterizzate da collegamenti limitati. Ideato dall’Anpas (soggetto capofila) e finanziato dal Cesvot (attraverso il ‘Bando Percorsi di Innovazione 2006’) il progetto, denominato ‘Tempestività e sicurezza’, è stato avviato lo scorso settembre nel comune di Stazzema. Alla realizzazione partecipano anche la Comunità Montana Alta Versilia, il Cerafri (Centro Regionale per la formazione) e altre associazioni locali. L’idea è venuta al settore Protezione civile dell’Anpas dopo la grande alluvione che nel giugno ’96 colpì il territorio del Comune di Stazzema. La collabora! zione tra amministrazioni locali e di volontariato ha consenti! to di me ttere a punto e sperimentare un sistema tecnologico di comunicazione integrato. Una rete informatica controlla sia l’informazione diffusa attraverso pannelli luminosi, dislocati in punti strategici del territorio, che quella inviata telefonicamente alle persone più svantaggiate, anziani e disabili. L’obiettivo è di realizzare il sistema entro il settembre 2008 e di estenderlo successivamente a tutto il territorio regionale. Soddisfatto l’assessore alla difesa del suolo Marco Betti. «La creazione di strumenti efficaci per diffondere lo stato di allerta nei casi di possibili situazioni di rischio, e consentire così di mettere in sicurezza la popolazione, specialmente in quelle zone dove i collegamenti sono più scarsi a causa della morfologia del territorio, è uno dei nostri obiettivi per i prossimi anni. È per questo motivo che abbiamo accolto con grande favore la realizzazione di un sistema così str! utturato che, ancora una volta, si basa sulla proficua partecipazione tra pubblico e privato. Un altro passo avanti importante – ha concluso - verso il potenziamento del sistema regionale di protezione civile». «Dopo i tragici fatti del ’96 – ha spiegato Alessandro Moni, responsabile del settore Protezione civile dell’Anpas – abbiamo mantenuto un contatto costante con l’amministrazione comunale di Stazzema. L’intento che ha mosso questa iniziativa è di garantire, in caso di grandi calamità, l’incolumità di tutte le persone che risiedono nelle 17 frazioni del comune. Attenzione particolare a quelle che hanno difficoltà di movimento ma il progetto è al servizio di tutta la popolazione della zona. Per ora ci siamo riuniti con le ditte specializzate in questo tipo di tecnologia ma presto avvieremo la formazione degli operatori ed il coinvolgimento di tutta la popolazione». ! «Il Cesvot – ha commentato il presidente Patrizio ! Petrucci - sostiene la progettualità innovativa delle associazioni di volontariato toscane con il bando ‘Percorsi di Innovazione’. Grazie ad un investimento importante, che nell’ultima edizione è stato di oltre 3 milioni di euro, aiutiamo le associazioni a sperimentare modalità operative ed interventi di rete, dove il volontariato riscopre il suo carattere anticipatore e di frontiera. E’ il caso del progetto in questione, dove l’efficacia dell’intervento si coniuga con l’importanza del lavoro di rete tra pubblico e privato sociale, con la capacità di mobilitazione popolare e con il radicamento sul territorio delle realtà del volontariato». «Abbiamo avviato un percorso concreto – ha dichiarato Michele Silicani, sindaco di Stazzema - che si fonda sulla sinergia tra amministrazione pubblica e volontariato e caratterizzato dall’impiego di tecnologie la cui applicazione nel campo della pr! otezione civile può rivelarsi fondamentale per prevenire situazioni drammatiche. Spero che il sistema, una volta valutata la sua efficacia, possa essere esportato in zone della Toscana e dell’Italia che vivono le nostre criticità». .  
   
   
PARCHI, LA MINIERA DI GAMBATESA ALL´AVETO,LA RISERVA ADELASIA DA FERRANIA ALLA PROVINCIA DI SAVONA E IL RESTAURO DELLA STORICA "CÀ DA CARDELLA" SULL´ALTA VIA  
 
Genova, 12 dicembre 2007 - Nuovi sostegni economici ai parchi liguri dal Fir- Fondo di Investimenti Regionale 2007. "Sono stati impiegati 1 milione e 575 mila euro per restituire alla proprietà pubblica tre beni di valore strategico per la crescita sociale, culturale ed economica della Liguria, confermando nel contempo il ruolo delle aree protette quale motore dello sviluppo" , spiega Franco Zunino, assessore all´Ambiente. Grazie ad un finanziamento da 650 mila euro il Parco dell´Aveto potrà acquistare la Miniera di Gambatesa, complesso minerario museale sorto presso quello che per molti anni è stato il più importante sito europeo per l´estrazione del manganese. Oggi Gambatesa registra una media di 16 mila visitatori all´anno, numeri che ne fanno la meta turistico-didattica più importante dell´entroterra ligure. Duecentocinquantamila euro sono stati destinati invece al restauro conservativo di "Cà da Cardella", un edificio storico di proprietà del Comune di Mendatica dove verrà realizzata una struttura ricettiva polivalente di supporto ai turisti che frequentano l´Alta Via dei Monti Liguri ed il Parco regionale delle Alpi liguri istituito un mese fa. Il contributo più rilevante (675 mila euro) è andato alla Provincia di Savona, che lo impiegherà per acquisire la Riserva dell´Adelasia dal Commissario liquidatore della Ferrania. Il lotto da acquistare comprende un´area di circa 1500 ettari di grande interesse naturalistico, già area protetta provinciale, sito di interesse comunitario e destinata a diventare, con l´acquisto, la prima area protetta ligure di proprietà totalmente pubblica. All´interno di questo contesto si trova il rifugio escursionistico di Cascina Miera con il relativo centro di educazione ambientale. Anche questo immobile fa parte della rete di strutture connesse al comprensorio dell´Alta Via dei Monti Liguri. .  
   
   
AMBIENTE, RIPARTITI FONDI FIR INVESTIMENTI PER ACQUEDOTTI, RETI FOGNARIE E DIFESA ALLUVIONI AMMONTANO A 1 MILIONE E 925 MILA EURO  
 
 Genova, 12 dicembre 2007 - La Giunta Regionale ha varato il riparto delle risorse del Fondo di investimenti regionale dedicati all´area "Ambiente", che nel 2007 conta, complessivamente, su una dotazione di 1 milione e 925 mila euro. "Le risorse sono state investite per soddisfare bisogni essenziali della popolazione. Due interventi riguardano il potenziamento di acquedotti, tre l´ampliamento della rete fognaria, uno la protezione di un centro abitato dalle alluvioni" - spiega l´assessore all´ambiente della Regione, Franco Zunino. "Si potrà così procedere, in particolare, - aggiunge Zunino- all´interconnessione degli acquedotti del Tigullio, migliorando l´approvigionamento nell´area servita, grazie al finanziamento da 250 mila euro destinato alla Provincia di Genova. Previsto il potenziamento dell´acquedotto potabile anche a Villa Faraldi, nel tratto Villa-tovo (400 mila euro il contributo al comune), mentre nuove condotte fognarie serviranno Stella (225 mila euro da investire nelle frazioni San Bernardo, Corona, Nuberu e Baroia). A Pietra Ligure l´obiettivo è invece potenziare, attraverso il collegamento interno, la rete interna delle fognature di acque nere, con una spesa di 250 mila euro. Un contributo di pari importo è stato concesso dalla regione Liguria al comune di Zignago. "L´ultimo contributo concesso, del valore di 550 mila euro, servirà ad integrare la provvista finanziaria dell´opera di sistemazione idraulica del torrente Borghetto a Bordighera, avviando la soluzione di una delle più gravi emergenze idrogeologiche della Liguria" - conclude l´assessore Zunino. Per quest´ultima opera la Regione impegnerà anche un trasferimento ministeriale da oltre 2 milioni di euro ed ulteriori contributi saranno messi a disposizione da Provincia, Comune e Rete Ferroviaria Italiana che realizzerà in proprio un lotto di intervento. .  
   
   
LAGHI LOMBARDI, PIU´ SALVAGUARDIA CON NUOVO PTR  
 
 Milano, 12 dicembre 2007 - Maggiori salvaguardie per i laghi lombardi dal punto di vista naturalistico, ma anche storico e culturale. E´ quanto si appresta a mettere in atto la Giunta lombarda con l´approvazione (che avverrà entro la fine dell´anno) del Piano Territoriale Regionale (Ptr). "Abbiamo deciso di introdurre una normativa generale per salvaguardare i principali specchi lacuali (Maggiore, Ceresio, Como, Lecco, Idro, Iseo e Garda) - ha spiegato oggi a Como l´assessore al Territorio e Urbanistica, Davide Boni, nel corso di un convegno sulla tutela del territorio e sullo sviluppo del suolo - Per questo, sono stati previsti una serie di specifici indirizzi per la pianificazione locale e per una politica integrata ed organica dei bacini". "In particolare - ha spiegato Boni - come indirizzo per la pianificazione locale sulle sponde, è stato previsto di applicare, fino all´approvazione del Pgt (Piano di Governo del Territorio) da parte di ogni singolo Comune, una fascia di salvaguardia di 300 metri, con limitazioni su alcune tipologie di intervento impattanti. Inoltre, riconoscendo il ruolo paesaggistico dei sistemi fluviali, per il fiume Po è prevista una fascia di tutela di 150 metri dall´argine maestro (estendendo anche a questo tratto l´inedificabilità prevista dalla fascia B del Piano per l´Assetto Idrogeologico), fatto salvo attività consolidate agricole e opere di valorizzazione del suolo, tenendo conto del sistema fluviale e di programmi di sviluppo turistico". "Infine è bene ricordare - ha concluso Boni - che attualmente sul territorio lombardo vi sono circa 25 milioni di mq di aree dismesse da bonificare. Per mettere a punto una corretta programmazione territoriale, risulta pertanto impossibile continuare ad utilizzare aree verdi, senza prima avere recuperato quelle in disuso. Per questo risulta importante il coinvolgimento degli enti locali, impostando una nuova cultura votata al rispetto e alla salvaguardia di tutti gli aspetti territoriali e paesaggistici, fornendo loro i giusti indirizzi e gli orientamenti più corretti". .  
   
   
2007, ‘MEDAGLIA DI BRONZO’ PER L’ANNO PIÙ CALDO  
 
Roma, 12 dicembre 2007 - Con il mese di novembre si chiude, dal punto di vista meteorologico, il 2007, che per l’Italia si posiziona al terzo posto nella classifica degli anni più caldi degli ultimi due secoli. Il più caldo in assoluto – conferma l’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Bologna (Isac-cnr) - resta pertanto il ‘memorabile’ 2003, che ha fatto segnare un’anomalia di 1. 6 gradi sopra la media del periodo di riferimento convenzionale (1961-1990), seguito dal 2001 con 1. 5 gradi, mentre il2007 hanel complesso fatto segnare uno scostamento di +1. 4°C rispetto alla media del 1961-1990. Ricordiamo che l’anno più freddo dal 1800 ad oggi resta il 1816 (-2. 3°C). Adavere ‘alzato’ fino alla ‘medaglia di bronzo’ del riscaldamento il 2007 sonostate le medie dell’inverno 2006-2007 (il trimestre da dicembre a febbraio), checon un’anomalia positivadi +3,1 °Csi è classificato al primo posto nel periodo coperto dalla banca dati Isac-cnr, e della primavera (da marzo a maggio), anch’essa la più calda degli ultimi due secoli, con +2. 3°C. “In effetti questo è stato un anno molto caldo, soprattutto perché è cominciato con due stagioni caratterizzate dalle temperature medie maggiori in assoluto degli ultimi due secoli, mentre è proseguito con un´estate calda, ma non da record: la nona dal 1800 ad oggi”, dichiara Teresa Nanni dell’Isac-cnr dopo l’aggiornamento a tutto novembre della banca dati dell’Istituto, che ora copre un periodo di 208 anni. Il 2007 si è poi concluso con una stagione autunnale (che meteorologicamente va da settembre a novembre) abbastanza fredda, di 0. 4 gradi sotto la media del periodo di riferimento 1961-1990, che ha determinato il risultato finale del terzo posto nella graduatoria. Negli ultimi 208 anni monitorati dall’Isac-cnr, l’autunno 2007 si colloca al 104° posto, mentre il più caldo è quello del 1926, con un’anomalia di +1. 9°C, e l’autunno più freddo si è avuto nel 1835, con uno scostamento dalla media di-3. 7 °C. “Va segnalato però che, se si considera solamente l´Italia settentrionale, il 2007 raggiunge il primato del 2003: entrambi gli anni presentano un’anomalia di +2°C. Il record 2007 al Nord è dovuto soprattutto ad un inverno e a una primavera che, nel Settentrione, sono stati ancor più eccezionali che al Sud, con anomalie rispettivamente di +3. 4 e +3. 5 °C”, evidenzia la ricercatrice. “Nel complesso, questo anno, con piovosità del 16% inferiori alla media del periodo di riferimento, risulta tra i 20 più secchi degli ultimi due secoli, che si collocano quasi tutti prima del 1970 (tranne il 1989, 1981, 2001 ed ora Il 2007)”, conclude Teresa Nanni. “Nel 2007 le precipitazioni, se si eccettua il mese di giugno, sono state sempre piuttosto scarse, in particolare nei mesi di luglio e gennaio, durante i quali sono risultate essere di oltre il 60% inferiori alla media 1961-1990”. Perulteriori dettagli si rimanda al sitohttp://www. Isac. Cnr. It/~climstor/climate_news. Html. . .  
   
   
RISCHIO ALLUVIONI, INTERVENTI PER BORDIGHERA OLTRE 2 MILIONI DI EURO PER LA MESSA IN SICUREZZA DEL TORRENTE BORGHETTO  
 
Genova, 12 dicembre 2007 - La Regione Liguria ha chiesto al Ministero dell´Ambiente i finanziamenti per mettere Bordighera al riparo dalle alluvioni. Il pericolo, per la città del ponente, è rappresentato dal Torrente Borghetto, le cui frequenti piene, di cui l´ultima nel settembre 2006, hanno causato in passato ingenti danni, interessando gran parte dell´abitato. "Per risolvere la situazione la Regione Liguria è disponibile a mettere a disposizione tutti i fondi per la riduzione del rischio idrogeologico che arriveranno quest´anno dal Ministero, che dovrebbero superare di poco i 2 milioni di euro" - spiega Franco Zunino, assessore all´ambiente di Via Fieschi. Una delibera approvata nei giorni scorsi ha già formalizzato il provvedimento. La Giunta ha ulteriormente rilanciato, impegnandosi a garantire per la realizzazione dell´opera, fondamentale per la sicurezza cittadina, un ulteriore finanziamento da 550 mila euro, ritagliati all´interno del Fondo di investimenti regionali (Fir). Il trasferimento ministeriale integrerà un budget a cui hanno partecipato anche gli enti locali. La Provincia di Imperia ha infatti messo a disposizione 1 milione di euro per realizzare un primo stralcio dell´opera, già in via di progettazione. Il Comune di Bordighera ha, da parte sua, assicurato una compartecipazione finanziaria quantificata in 1 milione e 100 mila euro, mentre Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) ha formalizzato la propria disponibilità ad adeguare l´attraversamento ferroviario sul tratto del torrente Borghetto a valle del sito dove dovrebbe essere avviato l´intervento principale. "Grazie agli accordi presi con gli enti locali e Rfi, se arriveranno le risorse statali su cui contiamo, sarà possibile realizzare un lotto significativo dei lavori" - ha concluso l´assessore Zunino. .  
   
   
ACCORDO IN REGIONE VENETO PER UTILIZZO MEZZI PUBBLICI IN CASO DI CALAMITÀ NATURALI  
 
Venezia, 12 dicembre 2007 La Regione ha sottoscritto ieri con il Comune e l’Azienda Actt di Treviso e con il Comune e l’Azienda Sita di Rovigo due specifici accordi di programma relativi all’utilizzo di mezzi pubblici in caso di calamità naturali e altri eventi d’emergenza che richiedano un immediato trasferimento di numerose persone. Per la Regione le intese sono state firmate dall’assessore alle politiche della mobilità Renato Chisso. “Abbiamo applicato una nostra legge regionale del 2002 – ha sottolineato Chisso – che ha previsto l’assegnazione di contributi per finanziare iniziative specifiche, come appunto l’impiego di mezzi di trasporto pubblico potenziati in caso di calamità o emergenze legate ad eventi che mettano a rischio la sicurezza urbana; è bene infatti essere pronti anche a queste emergenze, piuttosto che dover improvvisare quando invece servono calma e organizzazione. Si tratta di avviare progetti sperimentali, che abbiamo finanziato anche per Padova e Venezia – ha aggiunto Chisso – coinvolgendo le aziende di trasporto pubblico che poi sono chiamate a renderli operativi con proprio personale e mezzi in loro proprietà”. In base agli accordi, la Regione del Veneto si impegna a definire le risorse e le modalità d’impiego da attivare in caso di calamità o emergenze con il coordinamento della struttura regionale competente in materia di Protezione Civile. In particolare, verranno definite, d’intesa con i Comuni capoluogo, la tipologia e la quantità dei mezzi che verranno messi a disposizione del servizio Protezione Civile, compatibile con il mantenimento degli standard minimi di servizio e le modalità di intervento, che disciplineranno tra l’altro eventuali forme di pronto impiego delle risorse umane e strumentali messe a disposizione. I Comuni interessati, dal canto loro, si impegnano a sottoscrivere con il coordinamento del servizio Protezione Civile un successivo atto finalizzato alla individuazione delle risorse logistiche, di personale e di mezzi che le rispettive Aziende affidatarie di servizi di trasporto pubblico locale dovranno mettere a disposizione qualora si verifichino condizioni di calamità naturale o altri gravi eventi che comportino l’immediata evacuazione della popolazione. Le aziende, infine, si impegnano a mettere a disposizione degli Uffici della Protezione Civile regionale i mezzi opportunamente potenziati e le risorse individuate. .  
   
   
AREE PROTETTE, APPROVATO NUOVO PROGETTO DI LEGGE PAGNONCELLI: TUTELA DELLA BIODIVESITA´ E SVILUPPO SOSTENIBILE  
 
Milano, 12 dicembre 2007 - La conferma delle aree protette come fattori essenziali di promozione del territorio (e non come luoghi di soli vincoli) con lo sviluppo di attività economiche compatibili (turismo, benessere, ricreazione, cultura, agricoltura, selvicoltura, ecc) accompagnata dalla limitazione di attività speculative e pericolose; la conservazione e il miglioramento della biodiversità, anche attraverso la creazione della Rete Ecologica Regionale; la rivisitazione degli strumenti di programmazione e finanziari; la riorganizzazione degli enti gestori dei parchi con un nuovo ruolo assegnato a Comuni e Province, in base al principio di sussidiarietà. A quasi 25 anni dall´approvazione della legge sui parchi (n. 86 del 1983), la prima varata da una Regione in Italia, la Giunta lombarda, su proposta dell´assessore alla Qualità dell´Ambiente, Marco Pagnoncelli, ha deciso di aggiornare e riformare le norme che governano le aree protette, approvando un nuovo progetto di legge, che viene trasmesso al Consiglio regionale. La nuova normativa interviene sul sistema lombardo delle aree protette, costituito da parchi regionali, parchi naturali, riserve naturali, monumenti naturali e parchi locali di interesse sovracomunale, che coprono circa il 30% dell´intero territorio regionale. "Questo progetto di legge - spiega l´assessore Pagnoncelli - è frutto di un ampio e articolato lavoro di confronto e approfondimento sia all´interno della Regione stessa (con le altre Direzione generali e con l´Istituto Regionale di Ricerca), sia soprattutto con i rappresentanti degli enti locali e delle aree protette e con le associazioni ambientaliste. Il nostro obiettivo è approvare regole che consentano uno sviluppo armonico e compatibile dei territori delle aree protette, preservando il patrimonio naturalistico di pregio di cui la Lombardia è ricca". "Allo stesso tempo - prosegue Pagnoncelli - ci muoviamo nella direzione della semplificazione delle procedure amministrative e di pianificazione e dello snellimento burocratico, accorpando tutta la normativa esistente in un testo unico e abrogando diverse leggi oggi in vigore". Questi i contenuti essenziali del Progetto di Legge. Classificazione, Programmazione E Finanziamenti - Viene confermata la classificazione delle aree protette già in vigore (parchi regionali, parchi naturali, riserve naturali, monumenti naturali e parchi locali di interesse sovracomunale) ma vengono meglio specificati compiti e obiettivi di ciascun ente. Atto fondamentale di governo e di indirizzo per la gestione e la pianificazione degli interventi è il Piano Regionale delle Aree Protette, che la Regione è chiamata a elaborare e approvare all´inizio di ogni legislatura con la possibilità di aggiornarlo annualmente attraverso il Documento di Programmazione Economica e Finanziaria. Oltre al piano annuale di finanziamento regionale, viene istituito un fondo di rotazione per la realizzazione di interventi di riqualificazione e valorizzazione delle aree protette. Gestione - Gli attuali Consorzi di gestione delle aree protette vengono trasformati in enti di diritto pubblico, governati da un´assemblea in cui siedono i rappresentanti di tutti gli enti territorialmente coinvolti (almeno il 60% delle quote è attribuito ai Comuni), che è chiamata a eleggere il presidente e approvare lo Statuto. Per quanto riguarda in particolare i parchi regionali, sono due gli strumenti principali di gestione: il Documento strategico (che indica gli indirizzi) e il Piano Territoriale di Coordinamento, che ha valore di piano urbanistico e paesaggistico. Attivita´ Di Tutela E Sviluppo - Oltre a realizzare specifiche azioni di informazione, formazione ed educazione ambientale, la Regione, insieme agli enti gestori, promuove iniziative di fruizione e valorizzazione delle aree protette legate in particolare a turismo, sport, benessere, ricreazione, cultura, agricoltura, selvicoltura. La Regione sostiene inoltre iniziative imprenditoriali destinate a creare occasioni di sviluppo economico e occupazionale (anche attraverso la creazione di specifici marchi di qualità) e contribuisce al potenziamento della rete escursionistica, ciclo-pedonale, equestre e delle vie d´acqua. Particolare attenzione viene anche dedicata alla tutela delle aree boschive e della fauna e alla promozione dell´agricoltura integrata e biologica. Rete Ecologica E Legge Territorio - Il recepimento e l´attuazione delle Direttive europee su Rete Natura 2000 (conservazione degli habitat naturali e della flora e fauna selvatica) sono accompagnati dalla costituzione della "Rete Ecologica Regionale", formata dal complesso delle aree protette e dalle aree di collegamento tra queste che abbiano una valenza ecologica e che siano funzionali alla distribuzione geografica e allo scambio genetico di specie vegetali e animali. La "Rete Ecologica Regionale" viene individuata attraverso una apposita cartografia, che servirà da supporto per la pianificazione urbanistica e territoriale degli enti locali, integrando il Piano Territoriale Regionale. .