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Notiziario Marketpress di Mercoledì 07 Maggio 2008
Politica
PARLAMENTO EUROPEO: RINNOVO DELLA DELEGAZIONE ITALIANA AL PARLAMENTO EUROPEO, UN REGISTRO E UN CODICE DI CONDOTTA PER I LOBBISTI, PIÙ IMPEGNO NELLA DIFESA DEI DIRITTI UMANI NEL MONDO  
 
 Bruxelles, 7 maggio 2008 - Anteprima della sessione plenaria del 7 – 8 maggio, i punti forti della sessione - Mercoledì 7 maggio - Rinnovo della delegazione italiana al Parlamento europeo - All´apertura della seduta il Presidente dovrebbe ufficializzare le dimissioni degli eurodeputati italiani che, eletti lo scorso aprile al Parlamento italiano o a un incarico locale, avranno comunicato l´intenzione di rinunciare al seggio europeo. Queste cariche sono infatti incompatibili con il mandato di deputato europeo. Il Presidente, qualora le autorità italiane li avranno notificati, potrebbe anche annunciare i nomi delle persone che subentreranno ai dimissionari nelle Aule di Bruxelles e Strasburgo. Promuovere il microcredito per lottare contro la povertà - Il microcredito è essenziale nella lotta contro la povertà consentendo lo sviluppo di progetti autonomi di occupazione. I deputati chiedono quindi di riconoscerne l´importanza sostenendo maggiormente i progetti di microfinanziamento, in particolare a favore delle donne. Suggeriscono poi la creazione di un´Associazione congiunta del microcredito incaricata della certificazione di credibilità dei progetti. Infine, maggiori risorse dovrebbero essere destinate a progetti di microcredito nei Pvs. Più impegno nella difesa dei diritti umani nel mondo - Rafforzare la politica estera, collaborare con i tribunali internazionali e favorire la creazione di un´Organizzazione mondiale delle democrazie. E´ quanto chiede all´Ue una relazione all´esame dell´Aula per promuovere i diritti umani nel mondo. Occorre poi attuare la moratoria sulla pena di morte e intensificare la lotta a ogni forma di discriminazione fondata su razza, religione, genere (mutilazioni genitali) e orientamento sessuale. Cina, Iran, Russia e altri paesi sono severamente criticati (relazione Cappato). Dieci anni fa il via libera all´euro per 11 Stati membri - Nel maggio 2008, i Capi di Stato e di governo decisero di passare alla terza fase dell´Unione economica e monetaria (Uem), stabilendo che 11 Stati membri rispettavano i criteri per l´adozione della moneta unica, l´euro, a partire dal 1° gennaio 1999. Joaquin Almunia illustrerà all´Aula una comunicazione - adottata dalla Commissione il giorno stesso - sul decimo anniversario di questa storica decisione. Sarà l´occasione per stilare un bilancio e per riflettere sul futuro dell´Uem. Revisione della direttiva sul comitato aziendale europeo - Una dichiarazione della Commissione aprirà un dibattito in Aula sulla revisione della direttiva relativa all´istituzione di un comitato aziendale europeo che ha lo scopo di migliorare il diritto all´informazione e alla consultazione dei lavoratori in questo tipo di imprese. Nel maggio 2007, il Parlamento aveva invitato la Commissione a presentare un calendario per la revisione e la modernizzazione delle legislazione Ue su questa materia. Verso un accordo di libero scambio Ue-asean - Un ambizioso accordo di libero scambio con l´Asean potrebbe rivelarsi ampiamente vantaggioso. E´ quanto sostiene una relazione all´esame dell´Aula chiedendo di smantellare tutte le barriere agli scambi di beni e servizi, ma prevedendo clausole sociali, ambientali e sui diritti umani vincolanti per proteggere l´industria Ue dal dumping. Occorre poi tutelare la proprietà intellettuale e lottare contro la contraffazione di medicine. La Birmania, per ora, non può prendere parte all´accordo (relazione Ford). Fermare le frodi delle "società di compilazione degli elenchi" - Un´interrogazione orale al Consiglio aprirà un dibattito in Aula sulle attività ingannevoli e fraudolente di molte "società di compilazione degli elenchi" oggetto di numerose denunce da parte di cittadini e imprese. I deputati chiedono agli Stati membri di agire con urgenza, mettere in guardia le imprese e condividere le informazioni con le autorità di sorveglianza dei mercati. Vanno poi colmate le lacune create dalla trasposizione della direttiva in materia di pubblicità ingannevole. Giovedì 8 maggio - Un registro e un codice di condotta per i lobbisti - Sono circa 15. 000 i lobbisti che, a Bruxelles, cercano di influenzare le decisioni delle istituzioni Ue. Una relazione all´esame dell´Aula rileva che questi svolgono un ruolo essenziale per la democrazia ma, per garantire decisioni indipendenti, occorre un registro obbligatorio valido per tutte le istituzioni, che preveda un codice etico corredato di sanzioni in caso di scorrettezze e un obbligo di trasparenza finanziaria. Tale registro dovrebbe inoltre essere facilmente consultabile su Internet (Relazione Friedrich). Norme Ue per tutelare lo sport dalle nuove minacce - Lo sport ha un ruolo importante nelle società europee, specie per l’inclusione sociale. E’ quanto sostiene una relazione all’esame dell’Aula suggerendo risposte alle minacce che insidiano il settore: pressioni commerciali, doping, partite truccate, frodi nelle scommesse, sfruttamento dei minori, violenza. Rilevando il diritto dei telespettatori di assistere ai grandi eventi sportivi, sollecita fondi adeguati, controllo dei costi dei club, una direttiva sui procuratori e più sport nelle scuole (relazione Mavrommatis). . .  
   
   
GOVERNO DELLE IMPRESE E DIRITTO SOCIETARIO: LA COMMISSIONE EUROPEA INTERVIENE PER INDURRE CINQUE STATI MEMBRI AD ATTUARE LE NORME UE  
 
Bruxelles, 7 maggio 2008 - La Commissione europea ha deciso di inviare i pareri motivati a Repubblica ceca, Ungheria, Paesi Bassi e Polonia per la mancata attuazione nel diritto interno entro i termini prescritti della direttiva sugli obblighi di trasparenza a carico delle società quotate. La Commissione ha inoltre deciso di deferire l´Italia alla Corte di giustizia delle Comunità europee per non aver attuato integralmente la direttiva sui requisiti di pubblicità delle società quotate e non quotate. La direttiva sugli obblighi di trasparenza a carico delle società quotate (direttiva 2004/109/Ce) impone agli emittenti di strumenti finanziari negoziati sui mercati regolamentati dell´Ue di garantire agli investitori un´adeguata trasparenza tramite il flusso regolare di informazioni, con la comunicazione periodica e continua delle informazioni regolamentate e la diffusione di dette informazioni al pubblico in tutta l´Ue. Le informazioni regolamentate includono le relazioni finanziarie, le informazioni su partecipazioni rilevanti con diritto di voto e le informazioni comunicate ai sensi della direttiva sugli abusi di mercato. Nella stessa ottica, gli azionisti, o le persone fisiche o giuridiche che detengono diritti di voto o strumenti finanziari che conferiscono il diritto di acquisire azioni esistenti con diritto di voto, sono tenuti a informare gli emittenti in merito all´acquisizione o ad altre modifiche di partecipazioni rilevanti in società in modo da consentire a questi ultimi di tenere il pubblico informato. Termine ultimo per l´attuazione della direttiva era il 20 gennaio 2007, anche se il termine per l´attuazione delle misure di esecuzione della Commissione che integrano il testo (direttiva 2007/14/Ce della Commissione, dell´8 marzo 2007) era stato fissato al 9 marzo 2008. La Commissione ha preso provvedimenti a carico di quattro Stati membri (Repubblica ceca, Ungheria, Paesi Bassi e Polonia), i quali al 9 marzo 2008 non avevano ancora recepito la direttiva sugli obblighi di trasparenza a carico delle società quotate. La direttiva che fissa i requisiti di pubblicità di taluni tipi di società (direttiva 2003/58/Ce) modernizza la cosiddetta prima direttiva sul diritto societario (68/151/Cee), in particolare facilitando la registrazione elettronica di atti presso i registri delle imprese/di commercio da parte delle società. La direttiva consente inoltre alle parti interessate di ottenere dal registro copia in formato elettronico degli atti. Gi Stati membri erano tenuti ad attuare la direttiva entro il 31 dicembre 2006. La Commissione si accinge a deferire l´Italia alla Corte di giustizia europea per non aver attuato integralmente la direttiva. Le ultime informazioni sulle procedure di infrazione nei confronti degli Stati membri sono disponibili su Internet all´indirizzo: http://ec. Europa. Eu/community_law/index_en. Htm .  
   
   
AMBIENTE: LA COMMISSIONE EUROPEA INVIA UNA DIFFIDA A NOVE STATI MEMBRI CHE NON HANNO RILASCIATO LE AUTORIZZAZIONI AGLI IMPIANTI INDUSTRIALI ENTRO I TEMPI PREVISTI  
 
Bruxelles, 7 maggio 2008 - La Commissione europea è in procinto di inviare una diffida scritta a nove Stati membri che, entro la data limite del 30 ottobre 2007, non hanno rilasciato nuove autorizzazioni o aggiornato le autorizzazioni esistenti per oltre 9 000 impianti industriali già in funzione in tutta Europa. Il Commissario all’Ambiente, Stavros Dimas, ha dichiarato: “Tutti gli impianti in esercizio nell’Unione europea devono rispettare livelli di emissioni rigorosi, che sono stati fissati per ridurre al minimo le ripercussioni negative dell’inquinamento industriale sulla salute dei cittadini e sull’ambiente. ” Prime diffide a nove Stati membri per il mancato rilascio delle autorizzazioni industriali La Commissione europea invia a nove Stati membri una diffida scritta per il mancato rilascio delle autorizzazioni previste per gli impianti industriali dalla direttiva sulla prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento (direttiva Ippc). La direttiva intende prevenire e limitare le emissioni industriali in atmosfera, nelle acque e nel suolo. Gli Stati membri dovevano rilasciare le autorizzazioni nuove o rivedere ed eventualmente aggiornare quelle esistenti entro il 30 ottobre 2007 per gli impianti industriali in esercizio prima del 30 ottobre 1999. Nel caso della Bulgaria, dell’Estonia e della Slovenia, le autorizzazioni nuove o gli aggiornamenti dovevano riguardare gli impianti industriali in esercizio alla data di adesione all’Ue. Prima della scadenza la Commissione aveva a più riprese ricordato a tutti gli Stati membri l’avvicinarsi della data ultima per il rilascio delle autorizzazioni. Nel novembre del 2007 li aveva inoltre invitati a fornire dati sul numero complessivo di impianti esistenti in funzione prima della data di applicazione della direttiva e sul numero di autorizzazioni rilasciate (nuove, riesaminate e aggiornate). Dalle risposte pervenute si può rilevare che in nove Stati membri (Belgio, Bulgaria, Estonia, Grecia, Italia, Paesi Bassi, Portogallo, Slovenia e Spagna) il numero di impianti che non hanno ancora ottenuto le autorizzazioni nuove o aggiornate è molto elevato: nel complesso si tratta di oltre 9 000 impianti su un totale di 52 000 impianti interessati in tutta l’Ue. È evidente che questi Stati membri non hanno rispettato le disposizioni della direttiva e per questo la Commissione ha deciso di procedere nei loro confronti. La Commissione continuerà a seguire da vicino i progressi nel rilascio delle autorizzazioni e a sostenere tutti gli Stati membri nell’applicazione della direttiva. Iter procedurale L´articolo 226 del trattato conferisce alla Commissione la facoltà di procedere nei confronti di uno Stato membro che non adempie ai propri obblighi. Se constata che la disciplina comunitaria è stata violata e che sussistono i presupposti per iniziare un procedimento di infrazione, la Commissione trasmette allo Stato membro in questione una diffida o lettera di "costituzione in mora" (prima fase del procedimento), in cui intima alle autorità del paese interessato di presentare le proprie osservazioni entro un termine stabilito, solitamente fissato a due mesi. Sulla scorta della risposta o in assenza di una risposta dallo Stato membro in questione, la Commissione può decidere di trasmettere allo Stato un "parere motivato" (seconda fase del procedimento) in cui illustra in modo chiaro e univoco i motivi per cui ritiene che sussista una violazione del diritto comunitario e lo sollecita a conformarsi entro un determinato termine (di solito due mesi). Se lo Stato membro non si conforma al parere motivato, la Commissione può decidere di adire la Corte di giustizia delle Comunità europee. Se la Corte di giustizia accerta che il trattato è stato violato, lo Stato membro inadempiente è tenuto ad adottare i provvedimenti necessari per conformarsi al diritto comunitario. L´articolo 228 del trattato conferisce alla Commissione la facoltà di procedere nei confronti di uno Stato membro che non si sia conformato ad una precedente sentenza della Corte di giustizia delle Comunità europee. A norma dell´articolo 228, la Commissione può chiedere alla Corte di infliggere sanzioni pecuniarie allo Stato membro interessato. Sentenze della Corte di giustizia europea: http://curia. Europa. Eu/en/content/juris/index. Htm .  
   
   
PROCEDURE DI INFRAZIONE CONTRO L´ITALIA CONCERNENTI APPALTI PUBBLICI ASSEGNATI DAL COMUNE DI ROCCA PRIORA  
 
Bruxelles, 7 maggio 2008 - La Commissione europea ha deciso di inviare una richiesta formale all´Italia concernente l´affidamento di appalti di servizi di igiene urbana e di gestione di farmacie da parte del Comune di Rocca Priora. Questa richiesta formale è stata inviata in forma di "parere motivato", che costituisce la seconda fase della procedura di infrazione di cui all´articolo 226 del trattato Ce. In mancanza di una risposta soddisfacente entro due mesi, la Commissione rinvierà la questione alla Corte europea di giustizia. La procedura riguarda l´affidamento diretto di servizi di igiene urbana e gestione di farmacie da parte del Comune di Rocca Priora, nel Lazio, ad una società per azioni di proprietà pubblica, l´Azienda Servizi Pubblici S. P. A. , di cui il Comune di Rocca Priora detiene lo 0,038% del capitale. L´italia sostiene che l´affidamento di questi appalti di servizi all´Azienda Servizi Pubblici S. P. A. Da parte del Comune di Rocca Priora non rientra nell´ambito di applicazione della regolamentazione comunitaria in materia di appalti pubblici in quanto ai sensi della giurisprudenza della Corte di giustizia Azienda Servizi Pubblici S. P. A. Sarebbe una struttura interna ("in-house") dell´entità aggiudicatrice. La Commissione ritiene che nel caso in esame non sia soddisfatta la prima condizione richiesta dalla giurisprudenza della Corte di giustizia delle Comunità europee per l´applicazione dell´eccezione "in-house". Innanzi tutto la partecipazione dello 0,038% nel capitale azionario di Azienda Servizi Pubblici S. P. A. È talmente esigua da non consentire al Comune di Rocca Priora di esercitare un controllo analogo a quello che esso esercita sui propri servizi. In secondo luogo, Azienda Servizi Pubblici S. P. A. È una società aperta, almeno in parte, al capitale privato e non può quindi essere considerata una struttura finalizzata alla gestione "in-house" di servizi pubblici per conto delle amministrazioni comunali che ne fanno parte. .  
   
   
SOLVIT: CRESCE DEL 75% IL NUMERO DEI CASI TRATTATI NEL 2007 DALLA RETE PER LA RISOLUZIONE DEI PROBLEMI DEL MERCATO INTERNO  
 
Bruxelles, 7 maggio 2008 - Uno studente spagnolo voleva iniziare i propri studi universitari in Belgio, ma la sua domanda era stata respinta poiché le autorità spagnole non gli avevano ancora rilasciato il diploma originale di istruzione secondaria. Solvit ha convinto l´università ad accettare un altro certificato in modo che lo studente non dovesse perdere un intero anno accademico. Le autorità tedesche hanno chiesto ad un produttore britannico di apparecchiature radio marittime di ritestare i propri prodotti in Germania nonostante fossero già stati testati e collocati sul mercato in altri Stati membri della Ue. Solvit è intervenuta per garantire che i prodotti potessero essere venduti in Germania senza nuovi, costosi test. Questi sono solo due esempi di centinaia di problemi di cittadini e imprese che Solvit è riuscita a risolvere nel 2007. Lo scorso anno la rete dell´Ue Solvit ha trattato 819 problemi incontrati da cittadini e imprese nell´esercizio dei diritti inerenti al mercato interno risolvendone 679 (83%). Nel suo quinto anno di esistenza Solvit ha registrato una crescita del volume di casi del 75% a fronte del 2006 ed è riuscita a mantenere tassi elevati di risoluzione e tempi brevi di gestione dei casi. Questi dati sono contenuti nella relazione annuale della Commissione europea sul funzionamento della rete Solvit, nella quale si conclude che il 2007 è stato un altro anno positivo per Solvit ma che persistono problemi di personale in diversi centri nazionali Solvit. Diversi Stati membri continuano a non fornire ai centri Solvit risorse adeguate per consentire loro di avviare attività di sensibilizzazione. Il commissario per il mercato interno e i servizi Charlie Mccreevy ha affermato: "Solvit ha dimostrato la sua importanza non solo in quanto strumento valido per la risoluzione dei problemi, ma anche come modello di cooperazione amministrativa tra Stati membri. Dimostra che è possibile, anche in una organizzazione multiculturale complessa come l´Unione europea, passare da procedure formali e lunghe ad un approccio informale, pragmatico e rapido. Un numero sempre maggiore di cittadini europei si rivolge a Solvit quando incontra ostacoli nel mercato interno. Con il suo servizio rapido ed efficace, Solvit offre loro un aiuto personale ed amichevole. " Conclusioni principali della relazione sulla rete Solvit del 2007 - La Bulgaria e la Romania hanno aderito alla rete Solvit nel gennaio 2007 e la loro adesione ha determinato un incremento del 15% dei casi presentati. Entrambi i paesi hanno istituito centri Solvit ben funzionanti con una buona capacità di risoluzione dei problemi. Nel luglio 2007 Solvit ha celebrato il suo 5° anniversario con eventi a Bruxelles e negli Stati membri. Il significativo aumento del numero di casi trattati è dovuto all´intensificazione delle attività di sensibilizzazione e all´introduzione di un modulo di reclamo on-line nel dicembre 2005. Occorre tuttavia rilevare che nell´ambito del flusso globale di casi trattati da Solvit, il numero dei reclami presentati da cittadini è raddoppiato, mentre quello dei reclami presentati da imprese è rimasto allo stesso livello del 2006. Meno del 20% dei casi di Solvit sono stati presentati da imprese, il che dimostra la necessità di intensificare le attività di informazione rivolte a questa categoria di soggetti. Nel 2007 Solvit ha altresì ricevuto il forte sostegno del Parlamento europeo, che si è concretizzato nella creazione di una nuova linea di bilancio per l´ulteriore sviluppo e la promozione di Solvit. Diversi membri del Parlamento europeo si sono inoltre impegnati maggiormente nella promozione di Solvit nel corso delle loro attività quotidiane. Solvit ha continuato a fornire un servizio di qualità elevata e a conseguire numerosi successi. Come lo scorso anno, la relazione sollecita tuttavia le autorità nazionali a dotare i loro centri Solvit di personale adeguato. Senza personale sufficiente non sarà possibile rispettare gli standard di qualità convenuti in tutti i centri Solvit, fornire soluzioni entro il termine di 10 settimane e realizzare attività promozionali. Fatti e cifre inerenti all´attività di Solvit nel 2007 - Il numero globale di casi trattati è cresciuto del 75%. 819 casi sono stati considerati idonei ad essere trattati da Solvit, ovvero il 20% di tutte le richieste ricevute. Il resto dei casi sono stati rinviati ad altri organismi o reti. Il tasso medio di risoluzione dei casi da parte di Solvit è stato dell´83%. Di tutti i casi risolti, il 77% è stato risolto entro il termine di dieci settimane. Il tempo necessario per il trattamento di un caso si è mantenuto ad una media di 58 giorni. L´82% dei casi Solvit sono stati sottoposti da cittadini. I principali settori in cui si verificano problemi per i cittadini sono la sicurezza sociale (32%), il riconoscimento delle qualifiche professionali (24%) e i diritti di residenza, specialmente per i coniugi di cittadini dell´Ue provenienti da paesi terzi. Il 18% dei casi Solvit sono stati sottoposti da imprese. I principali settori in cui le imprese incontrano problemi sono la tassazione (30%), l´accesso al mercato per i prodotti (20%) e la prestazione di servizi e lo stabilimento (20%). A proposito di Solvit La Commissione e gli Stati membri hanno istituito la rete Solvit nel 2002 per favorire la risoluzione dei problemi pratici nel mercato unico. Da allora Solvit ha trattato oltre 2 300 casi relativi ad una varietà di settori quali i permessi di soggiorno, il riconoscimento delle qualifiche professionali, i diritti legati al lavoro e alla sicurezza sociale, l´accesso al mercato per i prodotti, la prestazione di servizi, i rimborsi Iva o i controlli alle frontiere per le imprese. Solvit offre soluzioni pragmatiche entro un periodo di tempo medio di dieci settimane. Solvit è un servizio gratuito e di facile uso. Gli interessati possono presentare un reclamo compilando un apposito modulo online nella loro lingua madre o contattando il loro centro nazionale Solvit. Solvit fa parte di una serie di servizi volti ad aiutare i cittadini e le imprese a trarre il massimo vantaggio dai diritti derivanti dalla Ue; tra tali servizi rientrano anche Europe Direct, il portale d´informazione La tua Europa (http://ec. Europa. Eu/youreurope) e il Servizio di orientamento per i cittadini (http://ec. Europa. Eu/citizensrights) che offre una consulenza giuridica personalizzata. La relazione del 2007 è disponibile nel sito Internet di Solvit: http://ec. Europa. Eu/solvit .  
   
   
PIACENZA EUROPA, UN NUOVO SERVIZIO PER I CITTADINI E´ UNO SOPRTELLO APERTO AL PUBBLICO DUE GIORNI A SETTIMANA  
 
 Piacenza, 7 maggio 2008 - Inaugurato il 5 maggio il nuovo servizio ai cittadini offerto dall’Ufficio “Piacenza Europa”, attivato dalla Provincia circa due anni fa presso la sua sede (ingresso da via Croce). Lo sportello, materialmente affidato a Carla Cavallini, di Europe Direct (rete di informazione Carrefour Emilia), sarà aperto nelle giornate di martedì e giovedì, dalle 9,30 alle 17. Lo si potrà contattare anche telefonicamente, allo 0523 795443 – 795442, e per e-mail, all’indirizzo piacenzaeuropa@provincia. Pc. It. “E’ un servizio che riteniamo utile per tutti i cittadini ma che rivolgiamo soprattutto ai giovani – ha detto tra l’altro il presidente Gianluigi Boiardi alla presentazione del nuovo servizio, svoltasi oggi, nell’ufficio di via Croce -; farà meglio conoscere realtà e funzioni dell’Ue e darà ai cittadini informazioni sugli aiuti che la Comunità europea può loro fornire. Contribuirà, in buona sostanza, a far maturare tra i cittadini una vera coscienza europea. Servirà anche, ne sono convinto, a sfruttare al meglio i vantaggi della globalizzazione contribuendo a coinvolgere i cittadini, e soprattutto i giovani, nella rete globale, con tutti i vantaggi che da ciò potranno derivare alla nostra comunità”. Presente all’incontro anche il neodirettore della rappresentanza della Commissione Europea a Milano, dott. Carlo Alberto Corazza, in una delle sue prime uscite pubbliche dopo la recente nomina. “Per sempre più coinvolgere i cittadini europei nella vita dell’Unione occorre informazione, e lo sportello che inauguriamo oggi dà un contributo importante in questo senso. Tuttavia, il cittadino non deve dare per scontata la costruzione dell´Europa: al conseguimento dell´obiettivo deve impegnare la sua energia, il suo interesse, la sua curiosità. Aprire un punto di informazione non comporta, automaticamente, che i cittadini vi accedano: bisogna che l´esercizio della cittadinanza avvenga anche a livello europeo. Esercizio della cittadinanza che significa, per noi cittadini, trovare il tempo per andarsi ad informare e mettere pressione sulle istituzioni, affinché svolgano al meglio la loro funzione”. Dal direttore generale della Provincia, dott. Giuseppe Sidoli, un richiamo alle numerose iniziative avviate dall’Ufficio Europa, in questo biennio, per far conoscere ai cittadini, in particolare ai giovani, ruolo e funzioni dell’Unione Europea. Era presente all’incontro anche Carla Cavallini, che ha fornito ai presenti informazioni tecniche sull’attività dello sportello. .  
   
   
SLOVENIA, TENDENZE DI MERCATO, APRILE ´08  
 
Lubiana, 7 maggio 2008 - In aprile l´indice di fiducia dell´economia è rimasto lo stesso del mese precedente. Lo rivela l´Ufficio di Statistica Nazionale sloveno. Rispetto ad aprile 2007 e alla media su lungo termine, esso ha registrato un calo di 5 e 6 punti, rispettivamente. L´indice di confidenza del settore manifatturiero è calato rispetto al mese precedente di 1 punto percentuale, mentre è sceso di 7 punti su base annua. Le aspettative per i prossimi tre mesi sono favorevoli, eccetto per quanto riguarda le aspettative di impiego. Nel commercio al dettaglio, l´indice è sceso di 2 punti rispetto a marzo, ma è aumentato dell´1 per cento su base annua; per quanto riguarda il settore terziario, l´indice di fiducia è diminuito di 1 punto rispetto a marzo ed è calato di 3 punti percentuali rispetto al 2007. L´indice di fiducia dei consumatori è aumentato di 2 punti su base mensile, ma è rimasto di 3 punti percentuali sotto la media del 2007. .  
   
   
FINANZIAMENTO UE PER FRONTIERE ALBANIA/MONTENEGRO  
 
Tirana, 7 maggio 2008 - Il primo ministro albanese Sali Berisha, il suo omologo montenegrino Milo Djukanovic, il capo della delegazione della Commissione europea in Albania - l´ambasciatore Helmut Lohan - e il capo della delegazione della Commissione europea in Montenegro, l´ambasciatore Leopoldo Maurer, hanno lanciato la costruzione del Punto di Frontiera Congiunto tra Albania e Montenegro, un progetto del valore di 1,1 milioni di euro finanziato dalla Ue. Ne dà notizia "Seeurope". La costruzione della postazione di frontiera, presso Muriqan/sokobine, è la prima di questo tipo in tutta la regione dei Balcani Occidentali, e faciliterà la cooperazione tra i due Paesi, aiutando ad appianare i problemi derivanti dalla loro vicinanza, contribuendo allo sviluppo socioeconomico della zona di confine e offrendo la possibilità di collaborare nei settori della protezione dell´ambiente e della lotta al crimine organizzato, assicurando una gestione sicura ed efficiente dei confini e promuovendo iniziative di convivenza tra le popolazioni confinanti. Il progetto fa parte di una più ampia assistenza che include la costruzione di 11 punti di frontiera in Albania, per un ammontare totale di 5,4 milioni di euro. Il Punto di Frontiera Congiunto di Muriqan/sokobine sarà costituito da un edificio principale costruito su due livelli con uffici separati (clienti, polizia, veterinaria, fitosanitaria) per ciascuna Nazione e di strutture addizionali per l´ispezione, il sequestro, la disinfestazione, la pesa dei camion, ecc. .  
   
   
SERBIA: FIRMATO L’ACCORDO DI STABILIZZAZIONE ED ASSOCIAZIONE CON LA UE  
 
 Belgrado, 7 maggio 2008 - L’unione Europea, rappresentata dal Ministro degli esteri sloveno Dimitrij Rupel, e la Serbia, nella persona del Premier Bozidar Djelic, hanno firmato il 29 aprile, l’Accordo di stabilizzazione ed associazione, oltre all’Accordo ad interim che resterà in vigore fino a quando i Paesi membri della Ue ed il Parlamento di Belgrado non avranno ratificato quello di Stabilizzazione. La firma del documento è diventata possibile dopo che l’Olanda ed il Belgio hanno mutato la loro posizione: i due Paesi avevano richiesto che Belgrado rispettase pienamente gli obblighi indicati dal Tribunale internzionale per crimini di guerra dell’Aja prima della firma dell’Accordo. Tuttavia, hanno allentato le loro richieste sotto la pressione degli altri Paesi dell’Unione Europea. In ogni caso, affinché l’Accordo ad interim divenga applicabile, la Serbia dovrebbe soddisfare le richieste dell’Aja, compresa la consegna del ricercato Ratko Mladic. La firma dell’Accordo di stabilizzazione potrebbe essere interpretata come supporto diretto ai partiti filo europei che si presenteranno alle elezioni serbe del prossimo 11 maggio. .  
   
   
FEDERAZIONE RUSSA E’ STRANIERO OLTRE IL 25% DEL SISTEMA BANCARIO DELLA RUSSIA  
 
Mosca, 7 maggio 2008 - Ad aprile ha raggiunto il 25,7% la presenza straniera nelle banche della Federazione Russa. Il dato, che rileva un aumento rispetto al 25,1% di gennaio, è stato presentato dalla Banca centrale russa. La percentuale comprende gli azionisti stranieri che sono controllati da entità russe. Esclusi tali azionisti, la quota di stranieri nelle banche russe raggiunge, sempre ad inizio aprile, il 23,9%, comunque in aumento rispetto al 22,8% di gennaio. Secondo le previsioni della Banca centrale, gli azionisti stranieri controlleranno circa il 30% del sistema bancario russo entro la fine del 2008. .  
   
   
MILANO: IL SINDACO MORATTI CHIEDE VALUTAZIONE FINANZIARIA AD ADVISOR ESTERNO  
 
 Milano, 7 maggio 2008 - Un “advisor” finanziario esterno a cui chiedere un’ampia ricognizione sull’attuale struttura finanziaria del Comune di Milano, sulla gestione dei rischi finanziari, su tutte le attività da effettuare presso i mercati finanziari anche per il tramite di intermediari. L’indicazione del Sindaco arriva ieri dopo una prima decisione, condivisa nelle scorse settimane con la Direzione Generale, di procedere ad un attento esame delle operazioni finanziarie che vedono coinvolto il Comune di Milano. Prima del pronunciamento della Corte dei Conti sul Rendiconto 2006, il Sindaco aveva infatti chiesto e avviato un processo di “audit” da parte della Direzione Specialistica Internal Auditing. In considerazione dunque della “rilevanza della gestione finanziaria” del Comune e della “sempre maggiore complessità ed evoluzione delle tecniche finanziarie invalse nei mercati finanziari internazionali”, Letizia Moratti ha espresso la necessità di “individuare un advisor finanziario a cui conferire un mandato ampio” ed in particolare un ruolo di assistenza e consulenza per: valutazione dell’attuale struttura finanziaria del Comune e degli strumenti di copertura del rischio; politica di prudente gestione del rischio con l’obiettivo di minimizzare il rischio finanziario complessivo dell’Ente; valutazione delle attività di “funding” e di tutte le operazioni da effettuarsi presso i mercati finanziari o per il tramite di intermediari finanziari; valutazioni di congruità in ordine all’attuale portafoglio di tesoreria e alle sue singole operazioni, nonché assistenza al Comune nell’ambito delle negoziazioni con altre controparti finanziarie”. Per selezionare questa figura il Sindaco ha suggerito “una prima istituzione finanziaria, italiana o internazionale, con comprovata esperienza nel settore finanziario italiano ed europeo, con particolare riferimento alle attività di “debt capital market”, di gestione del rischio e di ristrutturazione e gestione di strumenti derivati. In tale selezione, è la notazione finale del Sindaco, dovranno essere evitate situazioni di incompatibilità e di conflitto d’interesse rispetto ad operazioni passate o presenti. . .  
   
   
UNICREDIT: PRECISAZIONI SU HVB  
 
Milano, 7 maggio 2008 - In merito alle dichiarazioni rilasciate il 23 aprile dal Ceo di Hvb Wolfgang Sprißler, Unicredit precisa che a seguito del deterioramento degli spread creditizi sui mercati finanziari nel primo trimestre 2008 i proventi attesi da trading del gruppo saranno negativi per circa 675 milioni di Euro. Questo risultato è principalmente riconducibile, all’interno della divisione Markets & Investment Banking, alle svalutazioni del portafoglio Abs, in linea con i profili di rischio attesi e comunicati, per circa 650 milioni di Euro nonchè all’allargamento degli spread sulle posizioni in obbligazioni emesse da primari istituti finanziari e alle anomalie del basis spread fra credit default swaps e cash bonds sottostanti per circa 350 milioni di Euro. Pur in presenza di un contesto di mercato sfavorevole, grazie all’ottimo andamento delle altre attività del gruppo, l’utile consolidato atteso si attesta ad oggi per il trimestre a circa 1 miliardo di Euro. Unicredit Group pubblicherà i risultati del primo trimestre 2008 il prossimo 8 maggio. .  
   
   
AZIMUT HOLDING: BILANCIO PER L’ESERCIZIO 2007  
 
 Milano, 7 maggio 2008 - Si è svolta 23 aprile in seconda convocazione l’assemblea ordinaria dei soci di Azimut Holding Spa (Azm. Im) che ha approvato il Bilancio per l’esercizio 2007. Si riportano qui di seguito i dati salienti: Ricavi consolidati del 2007 pari a 347,5 milioni (+6,0% sul 2006); Utile netto consolidato a 104,7 milioni (+24,2% sul 2006); Utile netto della capogruppo a 113,9 milioni (+109,4% rispetto ai 54,4 milioni del 2006). La Posizione Finanziaria Netta consolidata a fine dicembre 2007 risultava positiva per circa 18 milioni, in calo rispetto ai 23,4 milioni del 31 dicembre 2006; sul dato ha influito il pagamento, nel corso del 2007, di 28,9 milioni di euro per dividendi, di 56,6 milioni per imposte e di 38 milioni per l’acquisto di azioni proprie. La capogruppo Azimut Holding Spa chiude il 2007 con un utile netto pari a 113,9 milioni di euro rispetto ai 54,4 milioni di euro registrati nel 2006. L’assemblea dei Soci ha approvato la distribuzione di un dividendo ordinario pari a €0,10 per azione, al lordo delle ritenute fiscali, e la distribuzione di un dividendo straordinario pari a €0,05 per azione, sempre al lordo delle ritenute fiscali. Lo stacco cedola in Borsa avverà il 28 aprile 2008 e il giorno di pagamento il 2 maggio 2008. Inoltre, l’assemblea ha approvato: La delega al Cda per l’acquisto e disposizione di azioni proprie (previa revoca della delibera in essere per il periodo ancora mancante – cfr. Comunicato stampa del 24 aprile 2006), fino ad un massimo di 14,5 milioni di titoli. L’operazione potrà essere effettuata anche in più tranches entro i successivi 18 mesi a un prezzo unitario minimo di 0,22€ (pari al valore nominale) e uno massimo di 15€. Il buy-back ha anche la finalità di costituire un portafoglio di azioni proprie eventualmente da destinare all’esercizio dei piani di stock options o di iniziative analoghe. Un piano di incentivazione per lo sviluppo delle sim del Gruppo per il triennio 2008-2010 L’assemblea straordinaria, riunitasi in terza convocazione, ha approvato: La proposta di modifica di alcune disposizioni dello Statuto Sociale. Fra queste anche l’annullamento di n. 3. 629. 429 azioni proprie, pari al 2,5% del capitale sociale emesso ad oggi l’annullamento di ulteriori di n. 3. 629. 429 azioni proprie, pari a un ulteriore 2,5% del capitale sociale emesso ad oggi quando, entro il termine di 12 mesi decorrenti dalla predetta delibera assembleare, siano presenti entrambe le seguenti condizioni: i) l’utile netto progressivo di gruppo risultante dall’ultima situazione periodica consolidata approvata dal Consiglio di amministrazione di Azimut Holding (trimestrale, semestrale o bilancio annuale) sia superiore a € 50 milioni; e ii) il Prezzo Ufficiale delle azioni Azimut Holding non sia superiore al valore di carico delle azioni proprie detenute dalla società. .  
   
   
GRUPPO CIR PRIMO TRIMESTRE 2008: UTILE NETTO DI 17,3 MILIONI DI EURO  
 
Torino, 7 maggio 2008 - Si è riunito 29 aprile a Torino, sotto la presidenza dell’ing. Carlo De Benedetti, il Consiglio di Amministrazione di Cir Spa per esaminare i risultati del Gruppo al 31 marzo 2008. Nei primi tre mesi dell’anno, il Gruppo Cir ha conseguito: un utile netto consolidato di 17,3 milioni di euro, rispetto a 28,3 milioni nel corrispondente periodo del 2007 (-38,9%); - un fatturato consolidato di 1. 202,8 milioni di euro, rispetto a 1. 047 milioni nel primo trimestre del 2007 (+14,9%). La contribuzione dei gruppi operativi al risultato netto consolidato del primo trimestre 2008 è stata di 20,6 milioni di euro, con una flessione di 3,8 milioni rispetto a 24,4 milioni nei primi tre mesi del 2007 che ha riguardato in misura contenuta tutti i settori di attività del Gruppo a eccezione del settore della sanità, che ha invece migliorato la propria redditività netta. Nel primo trimestre 2008 il margine operativo lordo (Ebitda) consolidato è stato di 116 milioni di euro (9,6% dei ricavi), rispetto a 114,5 milioni (10,6% dei ricavi) nel corrispondente periodo del 2007. Tale risultato è stato determinato: dal miglioramento della redditività operativa dei gruppi Sorgenia, a causa dei migliori margini di commercializzazione sia dell’energia elettrica sia del gas naturale, e Hss, grazie al contributo delle nuove acquisizioni; dalla riduzione della redditività operativa dei gruppi Espresso, causata principalmente dalla flessione della raccolta pubblicitaria, e Sogefi, per il calo delle vendite nel settore dei ricambi per la filtrazione. Il margine operativo (Ebit) consolidato è stato di 84,6 milioni (7% dei ricavi), in linea rispetto a 84,8 milioni (7,8% dei ricavi) nei primi tre mesi del 2007. Il capitale investito netto consolidato al 31 marzo 2008 si è attestato a 3. 576 milioni di euro, rispetto a 3. 375,3 milioni al 31 dicembre 2007, con un incremento di 200,7 milioni. Al 31 marzo 2008 l’indebitamento finanziario netto consolidato di Cir era di 1. 531 milioni di euro (1. 333,5 milioni al 31 dicembre 2007), determinato da un indebitamento netto dei gruppi operativi di 1. 603,8 milioni di euro (1. 445,8 milioni al 31 dicembre 2007) e da un’eccedenza finanziaria netta relativa a Cir e holding finanziarie di 72,8 milioni di euro, contro 112,3 milioni al 31 dicembre 2007. Il patrimonio netto totale del Gruppo al 31 marzo 2008 si è attestato a 2. 045 milioni di euro, rispetto a 2. 041,8 milioni al 31 dicembre 2007, con un incremento di 3,2 milioni. Il patrimonio netto consolidato al 31 marzo 2008 era di 1. 313,3 milioni di euro, rispetto a 1. 319,9 milioni al 31 dicembre 2007, con un decremento netto di 6,6 milioni. Al 31 marzo 2008 il Gruppo Cir impiegava 12. 786 dipendenti, rispetto a 12. 422 al 31 dicembre 2007. Questi i principali risultati delle attività industriali del Gruppo Cir. Utilities Nel primo trimestre 2008, il Gruppo Sorgenia ha conseguito un fatturato consolidato di 610,3 milioni di euro, in crescita del 29,2% rispetto al primo trimestre del 2007 (472,4 milioni), grazie all’aumento delle vendite sia di energia elettrica (+30,8%) sia di gas naturale (+15,9%). L’utile netto consolidato del primo trimestre 2008 è stato di 17,2 milioni di euro, contro 18,1 milioni nel corrispondente periodo 2007. La posizione finanziaria netta consolidata al 31 marzo 2008 presentava un indebitamento di 1. 076,7 milioni di euro, rispetto a 904,9 milioni al 31 dicembre 2007. Nei primi mesi del 2008 è proseguita la realizzazione del Piano Industriale di Sorgenia, che prevede un significativo sviluppo delle attività del Gruppo nel settore della generazione elettrica, con particolare attenzione alle fonti a basso impatto ambientale e rinnovabili. Gli obiettivi industriali del Piano prevedono la realizzazione in Italia di quattro centrali a ciclo combinato alimentate a gas naturale (Ccgt, ciascuna da 770 Mw), il repowering delle centrali della controllata Tirreno Power, la realizzazione di 450 Mw di centrali eoliche e investimenti nel settore fotovoltaico. Per quanto riguarda la generazione da fonte eolica, è proseguita la realizzazione dei nuovi impianti italiani, per una potenza totale installata di circa 70 Mw, mentre l’acquisizione in Francia della Société Française d’Eoliennes (Sfe), avvenuta a dicembre 2007, ha consentito al Gruppo Sorgenia di incrementare il portafoglio di generazione eolica di 100 Mw installati, 39 Mw autorizzati e di prossima costruzione e 1. 000 Mw in diverse fasi di sviluppo. Nell’ambito dell’energia solare, alla fine del primo trimestre 2008 risultano attivate nove connessioni alla rete elettrica nazionale di impianti fotovoltaici della potenza di circa 1 Mw ciascuno, facenti capo alla controllata Soluxia. Per quanto riguarda il piano di investimenti del Gruppo Sorgenia nelle centrali termoelettriche, nel primo trimestre dell’anno sono avanzati i lavori per la costruzione della centrale a ciclo combinato di Modugno (Puglia), la cui entrata in esercizio è prevista entro la fine del 2008. Il piano di repowering di Tirreno Power avanza secondo i programmi stabiliti. Lng Med Gas Terminal, società controllata al 69,77% da Fin Gas Srl, joint venture paritetica fra Iride e Sorgenia, ha ottenuto il decreto Via (Valutazione di impatto ambientale) per la realizzazione del più grande terminale di rigassificazione in progetto in Italia (12 miliardi di metri cubi) a Gioia Tauro (Calabria), dopo i pareri favorevoli preliminari di buona parte degli Enti coinvolti in sede di prima Conferenza dei Servizi. Media Nel primo trimestre 2008 il Gruppo Espresso ha realizzato un utile netto consolidato di 10,5 milioni di euro, rispetto a 13,5 milioni nel corrispondente periodo del 2007, e un fatturato consolidato di 262,3 milioni di euro, contro 272,5 milioni nel primo trimestre 2007. La flessione della raccolta pubblicitaria del mese di marzo, pari a quasi il 13% rispetto al mese di marzo 2007, ha determinato nel trimestre un calo del 3% dei ricavi pubblicitari, invertendo il positivo andamento del primo bimestre, quando si era registrato un incremento rispetto all’anno scorso del 4,8%. Una nota positiva è venuta, invece, dal buon andamento dei prodotti collaterali allegati alle testate del gruppo, che hanno aumentato la contribuzione al margine operativo consolidato. L’impatto del calo di fatturato sui margini è stato limitato dall’effetto della flessione del prezzo della carta, dal parziale blocco del turnover, dalla riduzione dei costi industriali connessi con investimenti realizzati lo scorso anno e dai primi effetti di alcuni piani di riorganizzazione aziendale, che nell’arco dei prossimi tre anni comporteranno una riduzione di personale di circa 100 unità. 3 In aggiunta a questi interventi, nel corso del trimestre è stato avviato un nuovo piano di contenimento dei costi operativi che troverà piena realizzazione nel secondo semestre dell’anno e che riguarderà tutte le voci di spesa. Qualora la situazione di mercato dovesse deteriorarsi, ulteriori azioni sui costi si renderanno necessarie. Le diffusioni dei quotidiani sono rimaste sostanzialmente stabili. La Repubblica si è attestata a 632 mila copie medie giornaliere e ha mantenuto il primato tra i giornali di informazione con circa 3 milioni di lettori, cui si aggiungono oltre 11 milioni di utenti mensili che visitano il sito Repubblica. It. I quotidiani locali hanno registrato una diffusione di 460 mila copie medie a numero, mentre le diffusioni de L’espresso, pari a 428 mila copie medie settimanali (- 4,6% rispetto al primo trimestre 2007) hanno risentito delle minori vendite in edicola e dei prodotti opzionali, solo in parte compensate dal buon andamento delle copie in abbonamento. Buoni i risultati di ascolto delle emittenti radiofoniche del gruppo (8,4 milioni di ascoltatori nel giorno medio e 22,9 milioni nei sette giorni), con Radio Deejay che ha mantenuto il primo posto tra le emittenti private con 5,4 milioni di ascoltatori nel giorno medio e si è attestata a 13,3 milioni nella settimana. L’indebitamento finanziario netto consolidato al 31 marzo 2008 era di 234,7 milioni di euro, in miglioramento rispetto a 264,9 milioni del 31 dicembre 2007, grazie al buon andamento del cash flow gestionale (52,8 milioni). In aprile le diffusioni delle testate del gruppo e le vendite dei prodotti opzionali continuano ad essere in linea con il trend del primo trimestre, mentre le prenotazioni di inserzioni pubblicitarie per i mesi di aprile e maggio mostrano segnali di ripresa. A oggi risulta difficile dare un’indicazione sui risultati conseguibili a fine anno, in quanto dipendenti in larga parte dall’andamento della raccolta pubblicitaria, la cui visibilità rimane ridotta. In ogni caso il peggioramento del quadro macroeconomico, unito al venir meno degli effetti positivi una tantum del 2007 legati alla nuova normativa sul Tfr e al ricalcolo della fiscalità differita, solo in parte bilanciata dall’applicazione delle minori aliquote Irap e Ires, comporterà una flessione del risultato economico 2008 rispetto all’anno precedente. Componentistica Per Autoveicoli Pur in presenza di una produzione veicolistica in calo nei principali mercati mondiali, il fatturato consolidato del Gruppo Sogefi nel primo trimestre 2008 è stato di 271,7 milioni di euro, in progresso dell’1,7% rispetto a 267,1 milioni del corrispondente periodo del 2007, nonostante l’effetto negativo del rafforzamento dell’euro. L’utile netto consolidato è stato di 9 milioni di euro, rispetto a 12,7 milioni nel primo trimestre 2007. La redditività del trimestre è stata negativamente influenzata dal calo delle vendite nell’aftermarket della Divisione Filtrazione, il settore con i migliori margini, e inoltre si raffronta con i risultati particolarmente positivi del primo trimestre 2007, che avevano beneficiato di rettifiche di passività per fondi pensionistici per 1,8 milioni di euro. La posizione finanziaria netta consolidata del Gruppo Sogefi presentava al 31 marzo 2008 un indebitamento finanziario netto di 101,4 milioni di euro, rispetto a 92,4 milioni al 31 dicembre 2007. Dopo un primo trimestre penalizzato dai citati fattori negativi, il Gruppo Sogefi prevede di realizzare un miglioramento della redditività già nel secondo trimestre. L’obiettivo di raggiungere per l’intero 2008 un risultato operativo in linea con quello del 2007 sarà più impegnativo a causa del rallentamento della domanda sui mercati autoveicolistici e dell’aumento dei prezzi delle materie prime. Sanita’ Nel primo trimestre 2008, tutte le aree di attività di Hss (Holding Sanità e Servizi) hanno registrato una crescita sostenuta. Il fatturato consolidato è salito del 67% rispetto al corrispondente periodo del 2007, attestandosi a 58,5 milioni di euro. L’ebitda è stato di 7,1 milioni di euro, rispetto a 4,2 milioni nel primo trimestre 2007. Il risultato netto consolidato del primo trimestre 2008 è stato positivo per 0,4 milioni, rispetto a una perdita di 0,6 milioni nel corrispondente perodo del 2007. Il Gruppo Hss, attivo nei servizi ospedalieri, nelle attività di riabilitazione e nelle residenze per anziani gestisce complessivamente circa 4. 600 posti letto, cui si aggiungono circa 400 posti letto in fase di realizzazione. Settore Finanziario Nel settore finanziario, il Gruppo Cir è presente con la società Jupiter Finance e con la partecipazione nel Gruppo Oakwood. Al 31 marzo 2008 Jupiter Finance, società attiva nel settore dei non performing loans, aveva acquisito complessivamente portafogli per un corrispettivo globale di 107 milioni di euro e un valore nominale (gross book value) di circa 880 milioni di euro. Dalla metà del 2007 Jupiter Finance ha iniziato a operare all’estero, puntando su alcuni paesi dell’Europa centrale e meridionale: a oggi sono state concluse tre acquisti per un valore nominale complessivo di 41 milioni di euro e un prezzo di acquisto di 11 milioni. 4 Cir, in joint venture con Merrill Lynch, ha effettuato un investimento, per un importo di 131,6 milioni di euro, nel gruppo Oakwood Global Finance, operante nel settore dei servizi finanziari. A causa della grave crisi che nel corso del 2007 ha interessato i mercati finanziari, tale investimento è stato oggetto, già nel bilancio al 31 dicembre 2007, di una svalutazione per circa 65 milioni di euro che ha comportato l’azzeramento del valore delle società operanti nel Regno Unito (Edeus, Blue Motor Finance e Owl) che hanno cessato la propria operatività. Tale decisione è stata determinata dalla stretta creditizia che ha di fatto interrotto l’attività di reperimento dei mezzi finanziari. Il valore residuo dell’investimento, rimasto invariato nel primo trimestre 2008, si riferisce alle altre due società del gruppo Oakwood, che sono state interessate in misura minore dalla crisi dei mercati: Ktesios, specializzata nel finanziamento a privati garantiti dal quinto dello stipendio o della pensione, leader in Italia nel proprio segmento di mercato; Pepper, società operativa sul mercato australiano dei mutui non conforming. L’andamento economico del Gruppo Cir per l’intero esercizio 2008 dipenderà dall’evoluzione della crisi dei mercati finanziari internazionali, e da come questa inciderà sul contesto economico. Come indicato nei commenti dei gruppi operativi attivi nei settori più esposti agli andamenti congiunturali, sono già state messe in atto misure per contrastare gli effetti del ciclo negativo. Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Alberto Piaser, dichiara ai sensi del comma 2 dell’art. 154-bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili. .  
   
   
CAMPOBASSO: PROTESTI DI CAMBIALI E ASSEGNI STABILI NEL 2007  
 
Campobasso, 7 maggio 2008 - In linea con il 2006 è la situazione dei protesti levati nella provincia di Campobasso nel corso del 2007: 4. 920 sono gli effetti protestati (assegni, cambiali e tratte) nello scorso anno, contro 4. 912 del 2006, mentre in controtendenza è diminuita la massa in euro espressa nei due anni, passata dai 15. 151. 285,96 del 2006 ai 10. 787. 821,89 del 2007 segno di un decremento del valore medio del “protestato”. Questi i dati elaborati dal Registro Informatico dei Protesti tenuto dalla Camera di Commercio di Campobasso, confluiti nell’analisi parallelamente condotta da Unioncamere sempre sui dati dell’anagrafe informatica dei protesti gestita da Infocamere, che fa registrare a livello nazionale una diminuzione degli effetti protestati del 4,45%, passando da 1. 478. 986 del 2006 a 1. 413. 202 del 2007. Gli “imbrogli” più diffusi continuano ad essere quelli rifilati attraverso le cambiali (848. 553 quelle contestate nel 2007, -6,63% rispetto al 2006) e gli assegni scoperti (552. 147, -0,69%). Sensibile la riduzione delle tratte protestate (-12,04% per 12. 502 effetti). L’elaborazione dell’ufficio Protesti dell’Ente camerale non tiene conto delle tratte non accettate, non protestabili per disposizione di legge e che comunque, registrando analoga tendenza in diminuzione, nel 2007 hanno movimentato 720. 061,18 euro rispetto a 1. 097. 355,81 del 2006. La sostanziale tenuta del numero dei protesti nella Provincia dà conto di una costante “sofferenza” a tenere fede agli impegni sottoscritti con cambiali, assegni e tratte accettate ben più significativa ove si consideri che, soprattutto al livello di piccolo consumo, sono prepotentemente entrate nel mercato delle transazioni commerciali in genere forme di pagamento diverse dai titoli di credito usuali, non ultimi i sistemi di incasso e pagamenti elettronici molto diffusi soprattutto nelle piccole transazioni, che anche se non onorate nei termini previsti, sottraggono il debitore all’atto formale del protesto e quindi sfuggono alla rilevazione statistica. A questo si aggiunga che il particolare rigore della normativa sulle cambiali le rende protestabili ma non pubblicabili nel Registro dei protesti se non si rispettano precise indicazioni formali imposte dal legislatore, per cui è verosimile che, anche se in minima parte, vi sia una massa di titoli di credito non onorati ma, per le ragioni esposte, non pubblicati e quindi non censibili. Sfuggono alla rilevazione altresì i protesti degli assegni postali emessi da utenti della provincia che, confluendo nella stanza di compensazione della Banca d’Italia, sono pubblicati nel Registro informatico dei protesti delle sole Camere di Commercio di Roma e Milano. Tornando all’anno 2007, il totale degli effetti protestati è stato pari a n. 4. 920 di cui: - n. 1. 226 assegni per un importo pari a € 5. 063. 924,5; - n. 3. 132 cambiali per un importo pari a € 5. 669. 145,36; - n. 46 tratte accettate per un importo pari a € 54. 752,03. Rispetto al 2006 si registra un sensibile calo per gli assegni (n°1. 410 per € 8. 717. 874,67) e una sostanziale tenuta per le cambiali, non per il numero, che è fortemente aumentato (+ 462), bensì relativamente all’importo complessivo pari a € 5. 858. 867,38. Il calo relativo alle tratte accettate è ancora più evidente essendo passate da 133 del 2006 a 46 del 2007, con una correlata diminuzione dei valori espressi in euro (574. 543,91 del 2006 contro 54. 752,03 del 2007). Questa vistosa riduzione del ricorso alla tratta accettata come strumento di pagamento lascia intuire come le aumentate difficoltà a tenere fede agli impegni assunti, consigliano gli operatori a non affidarsi ad un mezzo di pagamento quale, appunto, la tratta accettata, che per sua natura offre meno garanzie rispetto alle cambiali e agli assegni. Confermando la tendenza evidenziata nell’anno precedente anche per il 2007, dalla lettura dei dati, si evince che l’importo medio unitario degli assegni è notevolmente superiore a quello delle cambiali visto che, a fronte di un considerevole numero di assegni protestati inferiore alle cambiali, si riscontra un importo complessivo espresso in euro quasi equivalente (n° 1226 assegni per € 5. 063. 924,5 contro n° 3. 132 cambiali per € 5. 669. 145,36). Non vi è dubbio che l’assegno continua ad essere modalità privilegiata di pagamento nelle transazioni più consistenti. A livello di Comuni, dato per scontata la preponderanza dei due centri demograficamente ed economicamente più importanti della provincia Campobasso e Termoli, si conferma il primato da parte di quest’ultimo in quanto a massa protestata (€ 4. 411. 124,26) ormai quasi il doppio rispetto a Campobasso (€ 2. 541. 615,48). Entrambi i Comuni, registrando forti cali rispetto all’anno precedente, denunciano una riduzione complessiva delle transazioni. Tuttavia se si considera che il Comune di Campomarino, sopravanzando Bojano, si colloca al terzo posto per massa protestata con € 1. 340. 991,03 non si può fare a meno di constatare come sulla fascia costiera le transazioni manifestino complessivamente maggiore vivacità che nel resto della Provincia anche se non coronate dal “buon fine” relativamente ai pagamenti. Questa la situazione riferita ai primi dieci Comuni della Provincia: Termoli 1686 protesti per un importo di € 4. 411. 124,26; Campobasso 1397 protesti per un importo di € 2. 541. 615,46; Campomarino 357 protesti per un importo di € 1. 340. 991,03; Bojano 345 protesti per un importo di € 627. 533,11; S. Martino in Pensilis 304 protesti per un importo di € 620. 618,08; Larino 123 protesti per un importo di € 360. 395,47; Riccia 79 protesti per un importo di € 231. 320,73; S. Croce di Magliano 118 protesti per un importo di € 187. 249,23; Gambatesa 39 protesti per un importo di € 165. 369,93; Colletorto 47 protesti per un importo di € 132. 168,53. Dalla classifica dei primi 10 sono scomparsi i Comuni di Petacciato e Cercemaggiore per lasciare posto ai Comuni di S. Croce di Magliano e Colletorto. Se aggiungiamo che all’undicesimo posto troviamo il Comune di S. Giuliano di Puglia con n° 50 protesti (16 nel 2006) per un importo di € 128. 229,18 (€ 23. 458,99 nel 2006) si potrebbe desumere che le vicende successive al terremoto del 2002 (ricostruzione, investimenti, finanziamenti ecc. ) abbiano in qualche modo dato nuovo impulso alle transazioni operate in questi Comuni causando, negli anni successivi, anche un consequenziale incremento dei protesti. Quanto alle cancellazioni dei protesti per pagamento delle cambiali e delle tratte accettate entro 12 mesi dalla levata e per riabilitazione di assegni e di titoli di credito disposta dai Tribunali, l’Ufficio Protesti ha dato seguito nell’anno 2007 a 173 istanze di cancellazione, confermando nella sostanza il dato dell’anno 2006 (178 istanze). .  
   
   
MILANO: LE IMPRESE CRESCONO  
 
 Milano, 7 maggio 2008 - In un anno il tessuto delle imprese milanesi cresce e si rafforza: aumenta il peso delle grandi imprese (con un fatturato superiore ai 10 milioni di euro: +5,1%) che raggiungono oramai l’1,4% del numero complessivo di imprese milanesi. La conseguenza è che oggi 1 impresa grande su 5 in Italia è localizzata proprio nel capoluogo lombardo. A trainare il boom soprattutto gli alberghi e ristoranti (+21,7%) e i trasporti (+9,6%). Ma non solo grandi imprese: le medio-grandi (fatturato da 1 a 10 milioni di euro) fanno registrare una crescita ancora superiore (+5,9%), ben al di sopra della media in Italia, grazie all’agricoltura (+19%) e ancora agli alberghi e ristoranti (+11,6%) e trasporti (+10,2%). Bene anche le imprese medio-piccole (fatturato da 250 mila a 1 milione di euro): +5,5% (in linea con il dato italiano). Milano è la provincia italiana dove le imprese grandi, medio-grandi e medio-piccole pesano di più sul totale del tessuto imprenditoriale. E se per le piccole imprese (fatturato fino a 250 mila euro) si registra una leggera contrazione (-0,9%, comunque non distante rispetto al dato italiano: -0,4%), continuano a rappresentare 6 imprese milanesi su 7 (l’86,1% rispetto al 93,1% della media italiana). Nella classifica nazionale, Milano si conferma al primo posto in tutte le classi di imprese: in quelle piccole con quasi 292 mila imprese (pari al 6,1% di tutte le piccole imprese italiane; seconda Roma con il 4,6%), in quelle medio-piccole con il 12,5% del totale (Roma staccata di 5 punti percentuali), in quelle medio-grandi con il 13,2% (doppiata Roma) e in quelle grandi con il 18,4% del totale (Roma al secondo posto si ferma al 6,3%). Sono questi alcuni dei dati che emergono da una elaborazione della Camera di Commercio – attraverso il Lab Mim – su dati Registro Imprese sulla distribuzione per classi di fatturato delle imprese milanesi al Iv° trimestre 2007. E oggi a Palazzo Mezzanotte si è tenuto il convegno “Risorse e prospettive per Milano”, organizzato da Assimpredil-ance in collaborazione con la Camera di commercio di Milano. “Il segreto del successo delle imprese milanesi - ha commentato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano – è che lavorano, cooperano, competono potendo contare su un tessuto imprenditoriale che riunisce al suo interno grandi e piccole imprese, ognuna con le sue specificità e con le sue forze. Un sistema di vasi comunicanti che scambia idee, progetti, investimenti e che vive in simbiosi. Un equilibrio virtuoso dunque, ma al tempo stesso delicato, che deve essere preservato e rafforzato in un mondo che diventa sempre più globalizzato”. Tutti I Dati Della Ricerca Le imprese milanesi per classi di fatturato: variazione rispetto al 2006. Rispetto al 2006 a Milano le grandi imprese (con oltre 10 milioni di fatturato) passano dall’1,3% all’1,4% sul numero complessivo di imprese (prima provincia in Italia per concentrazione; media italiana: 0,49%), quasi doppiando la crescita italiana (+5,1% rispetto al +3,5% italiano). Ancora più accentuata la crescita per le imprese medio-grandi (da 1 a 10 milioni di fatturato): +5,9% (crescita in Italia: +4,6%), arrivando a rappresentare il 6,1% sul totale delle imprese milanesi (Milano ancora prima in Italia; media italiana: 3%). Aumentano anche le imprese medio-piccole (da 250 mila a 1 milione di euro): +5,5% (media italiana: +5,9%), raggiungendo il 6,4% delle imprese milanesi (Milano prima tra tutte le province; media italiana: 3,3%). Si registra invece una leggera diminuzione per le imprese piccole (meno di 250 mila euro di fatturato): -0,9% (media italiana: -0,4%). Nonostante questa contrazione, 6 imprese milanesi su 7 (l’86,1% del totale) hanno un fatturato tipico da imprese piccole (media italiana: 93,1%). Milano nella classifica italiana del fatturato. Milano si conferma al primo posto per numero di imprese in tutte le classi di fatturato. Nel capoluogo lombardo sono concentrate il 6,1% di tutte le piccole imprese italiane (pari a 291. 689 su oltre 4,8 milioni). Segue Roma (4,6%), Napoli (4,3%), Torino (3,9%), Bari (2,7%). Se consideriamo le imprese medio-piccole, il peso di Milano sul totale italiano raddoppia (il 12,5% del totale: 21. 612 imprese su 172. 805). Roma è ferma a 7,5%, seguita da Bergamo (2,5%) e da Bologna (2,5%). Nelle imprese medio-grandi Milano raggiunge il 13,2% del totale (20. 544 su 155. 945 imprese), doppiando la seconda provincia italiana (Roma con il 6,6%). Ancora più staccate Torino (3,7%) e Napoli (3,6%). Infine per le imprese grandi, a Milano sono concentrate quasi il 20% del totale italiano (il 18,4%: 4. 697 su 25. 503). Segue Roma (6,3%), Torino (4,3%) e Brescia (3,7%). Classi di fatturato per settore. Il settore che presenta la più elevata concentrazione di imprese grandi è quello della produzione e distribuzione di energia elettrica, gas e acqua (1 impresa su 5 presenta un bilancio superiore ai 10 milioni), seguito dalla pubblica amministrazione, difesa e assicurazioni sociale obbligatoria (9,1%), dalla estrazione di minerali (7,3%) e dalle attività manifatturiere (3,3%). La più elevata concentrazione di imprese piccole si registra invece nel settore dell’agricoltura (il 96,4% con un bilancio inferiore ai 250 mila euro), servizi sociali e personali (93%), intermediazione monetaria e finanziaria (92,3%) e costruzioni (91,8%). Rispetto allo scorso anno, crescono le imprese grandi nel settore degli alberghi e ristoranti (+21,7%), nel trasporto e magazzinaggio (+9,6%), nel commercio (+8,1%) e nella sanità (+8,1%). Tra le medio-grandi boom nell’agricoltura (+19%), negli alberghi e ristoranti (+11,6%) e nei trasporti (+10,2%). Tra le medio-piccole forte aumento dell’istruzione (+10,2%) e ancora dei trasporti (+12,1%). Infine tra le piccole aumentano le imprese nel settore della produzione e distribuzione di energia elettrica, gas e acqua (+5,2%) e della pubblica amministrazione (+4,5%). Il peso delle grandi e piccole imprese sul totale milanese. Milano è la provincia in Italia con la più elevata concentrazione di grandi imprese sul numero complessivo di imprese presenti sul territorio (4. 697, pari all’1,4% del numero complessivo di imprese milanesi). Segue Lecco (con l’1%), Vicenza (0,91%) e Bologna (0,9%). Il capoluogo lombardo è primo anche per quanto riguarda la concentrazione di imprese medio-grandi (20. 544, pari al 6,1% delle imprese milanesi), precedendo Bergamo (5,5%), Vicenza (4,9%) e Modena (4,9%); nonché per concentrazione di imprese medio-piccole (21. 612, pari al 6,4% del numero complessivo di imprese milanesi), precedendo Roma (5,2%) e Bergamo (5,1%). Milano é invece ultima in Italia per concentrazione di imprese piccole, pur registrando un valore pari all’86,1% (291. 689 imprese). Al primo posto Enna (valore concentrazione: 98,1%), seguita da Nuoro (97,6%) e da Vibo Valentia (97,6%). Tra le altre principali metropoli: Roma è al 96° posto (90%), Torino al 63° (93,7%), Napoli al 65° (93,6%), Palermo al 34° (95,6%). .  
   
   
REGIONE TOSCANA: RINVIO A GIUDIZIO, MARTINI COMMENTA IL RINVIO A GIUDIZIO PER L´INCHIESTA SULL´INQUINAMENTO ATMOSFERICO «VIVO QUESTA DECISIONE CON AMAREZZA E SERENITÀ» NEGLI ULTIMI ANNI SITUAZIONE MIGLIORATA GRAZIE ALLE INIZIATIVE DI REGIONE E COMUNI  
 
Firenze, 7 maggio 2008 - «Vivo questa decisione con amarezza e serenità. Amarezza perché mi sembra evidente che non sono state valutate le consistenti ragioni che la difesa ha portato e che ho personalmente illustrato davanti al Gip. Serenità perché mi sento con la coscienza a posto avendo fatto tutto ciò che era nella nostra responsabilità e avendo dimostrato i positivi effetti prodotti dalle nostre decisioni». E’ questo il commento di Claudio Martini, presidente della Regione Toscana, appena informato del rinvio a giudizio a seguito dell’inchiesta sull’inquinamento atmosferico. «Fermo restando il massimo rispetto verso il lavoro della magistratura - prosegue il presidente toscano - considero non fondata la tesi dell’omissione. In questi anni abbiamo attuato un intenso programma di attività e mai siamo stati passivi di fronte al crescere, in Toscana e in tutto il Paese, di questo problema che non trova soluzioni radicali in nessuna parte d’Europa. Tant’è che proprio in questi giorni la Commissione Ue ha approvato una nuova direttiva per consentire la proroga dei termini per il raggiungimento dei valori di contenimento delle polveri sottili». La situazione, grazie alle iniziative messe in atto da Regione e Comuni, nel corso di questi ultimi anni è infatti migliorata. Nel 2002 i Comuni con valori superiori a quelli consentiti erano 32 e interessavano il 50% della popolazione toscana. Cinque anni dopo i Comuni con valori superiori sono scesi a 20 e la popolazione interessata al 32%. E se confrontiamo i rilevamenti del 1995 con quelli del 2005, nel corso di questi 10 anni la presenza delle polveri sottili (pm10) è diminuita del 2%, l’ossido di zolfo diminuito del 71%, il monossido di carbonio del 43% e l’ossido di azoto del 29%. «Risulta alla fine incomprensibile che tale decisione di rinvio a giudizio – conclude Martini - venga presa solo a Firenze e in Toscana, quando è noto a tutti che vi sono tante situazioni peggiori delle nostre dove tuttavia sono stati presi provvedimenti del tutto simili a quelli decisi in Toscana. Va da sé che in sede di processo ci difenderemo con determinazione per smontare una tesi accusatoria che considero infondata e sorda ad ogni argomentazione difensiva». . .  
   
   
SEMPLIFICAZIONE. PILLITTERI SCRIVE AI MILANESI: “NON FATE CODE AGLI SPORTELLI, AUTOCERTIFICATEVI!”  
 
 Milano, 7 maggio 2008 - “Sono circa 700mila le lettere spedite ai milanesi per invitarli a utilizzare l’autocertificazione. Il suggerimento è di non fare lunghe code agli sportelli dell’anagrafe per richiedere certificati, la maggior parte di essi infatti è ‘autocertificabile’ con appositi moduli disponibili sul sito del Comune”. Lo ha annunciato ieri l’assessore ai Servizi civici e Semplificazione Stefano Pillitteri nel corso di una conferenza stampa nella quale ha presentato alcune novità riguardanti i servizi dell’Anagrafe comunale. “L’autocerticazione – ha proseguito Pillitteri - è una dichiarazione sottoscritta dall’interessato che sostituisce alcuni certificati come quello di residenza, titolo di studio, lavoro o atti di notorietà; è completamente gratuita e obbligatoriamente accettata da tutti gli Enti pubblici”. “Quando l’autocertificazione non è accettata, come nei rapporti tra privati – ha spiegato –, si può comunque evitare di recarsi agli sportelli. Basta chiamare lo 02. 02. 02, in funzione 24 ore su 24, tutti i giorni della settimana. Se l’utente utilizza internet, può effettuare la richiesta sul portale del Comune di Milano. In entrambi i casi il certificato sarà spedito a casa entro 5 giorni. Se ci si deve proprio recare allo sportello, ad esempio per il cambio di residenza o per il rilascio di una carta d’identità, per evitare la coda è stato istituito il servizio di prenotazione”. “È anche possibile prenotare un documento inviando un fax al numero 800. 730760 (è in corso di attivazione il numero 848. 02. 02. 02) firmando l’atto e allegando la fotocopia di un documento. La ricevuta del fax – ha concluso Pillitteri - ha lo stesso valore legale di una raccomandata a. R. ”. Per sensibilizzare i milanesi all’uso dell’autocertificazione, il Comune ha predisposto una campagna di comunicazione che prevede l’affissione di 2000 manifesti su tutto il territorio citttadino, spot negli spazi della metropolitana e sul maxi schermo di piazza Duomo, segnalazione su free press e televideo, invio della newsletter agli iscritti al portale del Comune e sul sito www. Comune. Milano. It. Di seguito l’elenco dei certificati sostituibili con autocertificazione Nascita, residenza, cittadinanza, godimento diritti civili e politici, stato civile, di matrimonio, stato di famiglia, iscrizione all’albo, appartenenza all’ordine, titolo di studio, qualifica professionale, situazione reddituale o economica, assolvimento di specifici obblighi contributivi, di partita Iva, stato di occupazione, iscrizione presso le associazioni, posizione verso gli obblighi militari, di non avere riportato condanne penali, iscrizione ai registri dello stato civile, di non trovarsi in stato di liquidazione o fallimento e di non avere presentato domanda di concordato. .  
   
   
DECALOGO DI IMPEGNI PER LE 4 REGIONI COSTIERE ALLEATE 160 MILIONI DI EURO DALL’UE PER TOSCANA, SARDEGNA, LIGURIA E CORSICA  
 
Firenze , 7 maggio 2008 - Un programma di impegni in 10 punti e un Comitato Permanente degli assessori delle 4 regioni partecipanti: questo l’impegno scaturito dalla riunione tenuta ieri a Firenze per l’attuazione del programma transfrontaliero Italia-francia marittimo. Un programma che da qui al 2015, porterà in Toscana, Liguria, Sardegna e Corsica, 160 milioni di euro di fondi comunitari. Le province interessate sono quelle costiere, 20 in totale. Per la Toscana si tratta delle province di Livorno (capofila delle province interessatela e che ha messo a disposizione la sede per un segretariato operativo) Pisa, Lucca, Massa Carrara e Grosseto. Stamani a Firenze, nella sede della regione Toscana, che ha il ruolo di Autorità Unica di gestione, si è tenuta, con la presidenza dell’assessore alla cooperazione internazionale Massimo Toschi, una riunione operativa per de! finire i punti di impegno del programma. Per le altre regioni ! erano pr esenti gli assessori Eliseo Secci (Sardegna) Carlo Ruggeri (Liguria) e Jerome Polverini (Corsica). Fra i temi che saranno oggetto di intervento quelli dei porti turistici e della logistica costiera, la rete della ricerca, l’ambiente, la protezione dagli incendi, la cultura, la governance territoriale. La riunione si è conclusa con la firma di un documento congiunto che sancisce gli impegni presi. .  
   
   
PIETRO CASELLI È IL NUOVO PRESIDENTE DI ASTER, IL CONSORZIO PER L´INNOVAZIONE TRA REGIONE, UNIVERSITÀ, CNR-INAF, ENEA, UNIONCAMERE, ASSOCIAZIONI IMPRENDITORIALI  
 
Bologna, 7 maggio 2008 - L’assemblea di Aster, società consortile costituita tra Regione, Università di Bologna, di Modena e Reggio Emilia, di Parma, di Ferrara, Università Cattolica sede di Piacenza, Cnr, Enea, e con la partecipazione di Unioncamere e tutte le associazioni imprenditoriali Regionali ha eletto ieri, in occasione dell’assemblea dei soci convocata per l’esame del bilancio e di alcune modifiche statutarie, il nuovo consiglio di amministrazione e il nuovo presidente. Il nuovo presidente di Aster, designato dalla Regione Emilia-romagna e nominato dall’assemblea assieme al cda, è Pietro Caselli. Ingegnere elettronico, 42 anni, bolognese e laureato all’università di Bologna, Pietro Caselli ha una forte esperienza imprenditoriale e di impegno nella progettazione di ricerca industriale, in particolare nel campo meccanico, dell’automazione industriale, dell’energia e dell’automotive, ed è stato sinora presidente del Cermet, la società compartecipata da associazioni imprenditoriali e Regione che ha sviluppato una significativa attività per la certificazione di qualità delle imprese in Emilia-romagna e a livello nazionale e internazionale. Il consiglio di amministrazione eletto, che con le modifiche statutarie adottate con l’assemblea di oggi è stato ridotto da 18 a 9 componenti, vede a fianco di Caselli la presenza di: Renzo Orsi, professore di Economia e responsabile della commissione ricerca dell’Ateneo di Bologna; Lucio Poma professore di Economia dell’Università di Ferrara; Marco Fontana professore di Fisica all’Università di Parma; Sergio Fonda professore di Ingegneria elettronica e responsabile di ricerca dell’Università di Modena; Maria Innocente Lìtido dell’Enea di Bologna; Lucio Zanotti direttore dell’Imem Cnr di Parma; Giuseppe Parenti imprenditore e presidente della Camera di commercio di Piacenza. In rappresentanza della Regione Emilia-romagna è presente nel nuovo cda anche l’assessore regionale alle Attività produttive, Duccio Campagnoli. L’assemblea dei soci ha, infine, rivolto molti ringraziamenti a Gabriele Falciasecca, che ha presieduto Aster dal 2001 ad oggi, per gli importanti risultati conseguiti con il suo impegno e per aver accompagnato e sostenuto tutto il nuovo sviluppo della rete per la ricerca industriale promosso dalla Regione. Il professore Falciasecca è stato recentemente nominato presidente di Lepida, la società regionale dedicata allo sviluppo della rete telematica regionale a larga banda. .  
   
   
DALLA TOSCANA AIUTI ALLA BIRMANIA DEVASTATA DAL CICLONE  
 
Firenze, 7 maggio 2008 - La Toscana interviene in aiuto della popolazione birmana dopo le devastazioni del ciclone Nargis. Il presidente della Regione, Claudio Martini, ha avuto un colloquio telefonico con Piero Fassino, delegato dell’Unione Europea per gli aiuti alla Birmania, per concordare le priorità. Dalla giunta regionale sono stati già decisi due impegni finanziari. Il primo, pari a 100 mila euro, andrà per il miglioramento di due ospedali di Yangoon, la capitale, quello dei musulmani e quello dei monaci buddisti, e di un terzo ospedale pubblico. Gli interventi erano stati decisi, in accordo con la Farnesina, dopo la visita dell’assessore Massimo Toschi che si era recato nelle scorse settimane a Yangoon per consegnare il Pegaso d’oro al premio Nobel Ang San Su Kyi. Altri 25 mila euro sono stati deliberati d’urgenza per portare a! iuti alle popolazioni colpite dal ciclone in accordo con l’iniziativa umanitaria messa in campo dall’Unione Europea e dal Ministero degli Esteri italiano e coordinati da Piero Fassino. Il presidente Martini rivolge inoltre un appello a tutti i toscani, attraverso una lettera aperta che sarà inviata a tutte le istituzioni della regione, per avviare una raccolta di fondi da destinare ai soccorsi in Birmania. .  
   
   
IMPRESE ED ISTITUZIONI: UN FUTURO IN TRASFORMAZIONE  
 
Bari, 7 maggio 2008 - Sarà dedicato a “La Trasformazione: un nuovo tragitto per imprese ed istituzioni” il Focus di lancio del n 2/2008 di Bari Economica, la rivista bimestrale della Camera di Commercio di Bari. Appuntamento martedì 13 maggio, a partire dalle 10,00, nella sala convegni dell’ente camerale barese. Dopo i saluti del presidente Luigi Farace, David Gutmann, consulente internazionale di imprese, istituzioni e grandi organizzazioni, dialogherà con Oscar Iarussi, giornalista e saggista, sui temi dello sviluppo. Coordinerà l’incontro Antonio Barile, presidente del Comitato di Bari Economica. La Trasformazione è il metodo che David Gutmann, parigino, consulente di sintesi, - allievo di Maurice Deverger e Pierre Legendre - già docente dell’Institut D’etudes Politiques di Parigi, maitre de conference alla Scuola Nazionale dell’Amministrazione (Parigi) e docente in molte università europee, ha inventato e che adotta nei suoi interventi. Al suo percorso metodologico-esperenziale che può essere di grande interesse per la comunità economica, imprenditoriale, istituzionale, formativa e sociale barese, il n. 2/2008 di Bari Economica (che sarà diffuso nell’occasione) dedica un inserto speciale. Ma Bari Economica 2/2008 si occupa anche del 60. O anniversario della Costituzione italiana, con due articoli a firma di Mario Laforgia, direttore di Confartigianato Bari e del costituzionalista Aldo Loiodice. La creatività nel mediterraneo è al centro di una riflessione di Franco Botta, opinionista e docente universitario, nell’ambito di un approfondimento che vede anche l’intervento dell’architetto Tony Gallitelli. Il fotoracconto, curato da Chicca Maralfa, con le fotografie di Luciana Galli, intitolato “Memorie di una festa” è un excursus d’immagini in vent’anni di festività nicolaiane, mentre il Profilo, curato in questo numero del giornalista Michelangelo Borrillo, al presidente della Banca Popolare di Puglia e Basilicata, Raffaele D’ecclesiis. Il racconto d’impresa, intitolato Mazaktrol M 32 – il disegnatore meccanico, questo sono io di questi tempi” è stato scritto per Bari Economica da Francesco Dezio. Ma il bimestrale ospita anche articoli sui traguardi dello scalo portuale barese, sul neo-nato distretto della moda pugliese, sulla diffusione in Puglia delle energie alternative, sui percorsi di internazionalizzazione delle piccole e medie imprese pugliesi, sulla Qualità Totale, sul nuovo Polo del Freddo della regione, sulla storia del Ciliegio da Lucullo alla Dop, nonché un’inchiesta socio-economica sulla diffusione del fast food etnico a Bari come a Milano. .  
   
   
BASILICATA: PERDURA LA CRISI PRODUTTIVA DELL’ARTIGIANATO  
 
 Potenza, 7 maggio 2008 - Il comparto artigiano lucano continua ad accumulare perdite significative e non sembra ancora in grado di invertire il trend negativo - in atto ormai dal 2002 - che ha ridotto il peso del comparto di quasi due punti percentuali e mezzo. E’ questa, in estrema sintesi, la risultanza dell’andamento del comparto nel 2007, così come evidenziato dal Rapporto elaborato dal Centro Studi Unioncamere Basilicata. Il Commento “Ai problemi legati al difficile quadro congiunturale generale – spiega il presidente di Unioncamere Basilicata, Pasquale Lamorte - si sommano i limiti strutturali delle imprese artigiane: piccola dimensione, scarsa differenziazione e specializzazione delle funzioni aziendali, bassa propensione all’innovazione, elevata dipendenza dal mercato locale, limitato ricambio generazionale. Tutti nodi che, se non affrontati con misure adeguate, rischiano di compromettere le prospettive di tenuta e di rilancio dell’intero settore, non solo nel breve ma anche, e soprattutto, nel medio-lungo periodo. La sfida dell’impresa artigiana è dunque quella di comportarsi, di agire, di competere come una media impresa, di avvicinarsi ad essa non tanto nella dimensione, ma piuttosto nella qualità della gestione imprenditoriale e delle strategie attuate. Da questo punto di vista, si tratta quindi di re-interpretare l’identità stessa dell’impresa artigiana e renderla adeguata al nuovo contesto competitivo: un processo che potrebbe essere favorito da forti iniezioni di cultura manageriale, soprattutto tra gli imprenditori più giovani”. I Dati La produzione dell’artigianato manifatturiero lucano ha subito una flessione tendenziale del 3,4% nella media del 2007, dopo aver chiuso l’anno prece-dente in calo del 2,1%. Le spinte recessive che negli ultimi mesi del 2006 sembravano poter lentamente rientrare hanno registrato quindi una forte accelerazione. A conferma del peggioramento della crisi produttiva è anche il dato relativo alla quota di imprese artigiane in recessione, salita dal 23 al 40% e quello sul regresso del fatturato, pari al 3,8%, vale a dire 4 decimi di punto in più rispetto alla flessione della produzione, a causa del minore dinamismo e “remuneratività” di quelli che sono i principali mercati di riferimento: da un lato il mercato locale, dall’altro quello della sub-fornitura, dove le piccole imprese hanno subito le ripercussioni maggiori della crisi. Emblematica, da questo punto di vista, è l’esperienza del distretto del mobile, alle prese – oggi – con la duplice esigenza di delocalizzare le produzioni della fascia medio-bassa e di specializzarsi in quelle della fascia medio-alta: soltanto le imprese artigiane che “seguiranno” i loro committenti nel passaggio dalla “quantità” alla “qualità”, effettuando i necessari investimenti, potranno garantirsi un mercato nei prossimi anni. Spazi interessanti, inoltre, vi sono sicuramente sui mercati internazionali, ma questi rimangono difficilmente raggiungibili per la quasi totalità delle imprese del comparto: nel 2007 la quota di imprese artigiane che ha indicato di operare con l’estero non superava l’1%, mentre nel biennio precedente si attestava intorno al 3,5% (contro il 18% a livello nazionale). Uniformemente negativo il consuntivo dei principali settori; timidi se-gnali di recupero solo nella meccanica e nel legno/mobile Dal punto di vista settoriale, l’arretramento dei livelli produttivi nel 2007 è risultato pressoché generalizzato. Le situazioni più difficili si rilevano nei comparti della “carta e stampa” (-7,9%) e del tessile/abbigliamento (-5,5%). In progressiva attenuazione, invece, sono le spinte recessive nei comparti della meccanica e del legno/mobile (rispettivamente, -0,1% e -0,5%), a fronte di decrementi che, nel 2006, avevano superato anche il 4% (il legno/mobile, tra l’altro, è l’unico settore ad aver registrato una variazione positiva della produzione nell’ultimo trimestre 2007). Si allungano nuovamente i tempi di uscita dalla recessione L’evoluzione del portafoglio d’ordini delle imprese artigiane non lascia molti dubbi sulla prosecuzione dell’attuale trend negativo anche nei prossimi mesi. Dal punto di vista settoriale, le uniche indicazioni positive si ricavano dalle imprese del legno/mobile, il cui portafoglio d’ordini ha ripreso a crescere e sembra confermare, quindi, gli accenni di ripresa emersi negli ultimi mesi del 2007. Continua ad arretrare la base produttiva artigiana Per il quinto anno consecutivo il bilancio della movimentazione anagrafica delle imprese artigiane si chiude in rosso. Nell’intero 2007 le imprese costrette a chiudere l’attività sono state 824 (il livello più elevato finora registrato su base annua), mentre il flusso di nuove iscrizioni all’Albo Artigiani è risultato pressoché analogo a quello dell’anno precedente e pari a 758 unità. L’artigianato edile il settore più dinamico; forti perdite invece nel-l’artigianato di servizio (officine di riparazione e trasporti) Andamenti molto negativi hanno caratterizzato, in particolare, i comparti del tessile/abbigliamento (20 imprese in meno), della meccanica (-16) e del legno/mobile (-14). In controtendenza, invece, il comparto alimentare, dove le imprese artigiane sono cresciute del 2,7% (27 unità in più). Il bilancio fortemente negativo dei servizi, che hanno accusato una riduzione complessiva di 71 imprese, è imputabile invece, in larga misura, alle officine di riparazione/manutenzione di autoveicoli (-25 unità il saldo iscrizioni-cancellazioni) e al comparto dei trasporti, in costante regresso negli ultimi anni. L’artigianato edile, infine, si conferma ancora una volta come uno dei settori più dinamici dal punto di vista imprenditoriale, con un saldo di nati-mortalità pari a +49 imprese nello scorso anno (contro le 32 in più del 2006) e un tasso di crescita dell’1,2%. Il Rapporto integrale, completo di dati, grafici e tabelle, è scaricabile dal sito www. Bas. Camcom. It .  
   
   
OPPORTUNITÀ DI INVESTIMENTO IN POLONIA E UCRAINA  
 
Pordenone , 7 maggio 2008 - In vista dei Campionati europei di calcio 2012, sono previsti in Polonia ed Ucraina forti investimenti nei settori della costruzione/ristrutturazione di strutture sportive e turistiche, nel settore dei trasporti e del rifornimento di energia. Nell’ambito del progetto Europa Centro Orientale, Concentro organizzerà il giorno 8 maggio alle ore 15. 00, presso Palazzo Montereale Mantica, un seminario di approfondimento sulle opportunità di investimento e prospettive di finanziamenti europei, nonché presentazione del Desk Fondi Ue in Polonia a supporto delle aziende italiane interessate ad investire in un mercato in forte crescita. Valerio Pontarolo, presidente del Collegio Costruttori Provincia di Pordenone, interverrà sulla sfida dell’internazionalizzazione nel settore delle costruzioni. Seguiranno i Focus sui due Paesi, con una presentazione del quadro macro-economico, le prospettive di sviluppo nei prossimi anni e le opportunità per le aziende italiane nell’ambito dei Campionati Europei 2012, anche grazie ai fondi europei. Il direttore di Concentro Luca Penna illustrerà infine l’attività dell’Azienda Speciale della Cciaa a supporto dell’internazionalizzazione delle imprese, e parlerà dell’avvio della nuova rete Europea Een a supporto delle aziende. Il seminario rientra nel progetto Opportunità commerciali nell’Europa Nord Orientale”, finanziato dalla L. R. 1/2005 e rivolto alle Piccole e Medie Imprese con sede operativa nel territorio regionale operanti nei settori industriale, artigianale, commerciale, turistico e servizi, che la Camera di Commercio di Pordenone ha presentato per l’anno 2008-2009, in qualità di capofila a livello regionale. L’obiettivo del progetto è quello di favorire ed intensificare i contatti tra imprenditori della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e dell’area in considerazione (Repubbliche Baltiche, Polonia, Ucraina e Bielorussia), presentando le eccellenze del territorio regionale. I settori particolarmente interessati nella prima annualità del progetto sono costruzioni, legno-arredo e contract, meccanica, ambiente, multi utilities, impiantistica, refrigerazione, condizionamento e agroalimentare. Per informazioni contattare l’Ufficio internazionalizzazione di Concentro, tel. 0434. 381250 .  
   
   
PIACENZA, DATI SUL LAVORO 2007, DISOCCUPAZIONE AL 2,2%  
 
Piacenza, 7 maggio 2008 - Dati positivi quelli del 2007 sul fronte mercato del lavoro, pur con chiaroscuri, legati alla occupazione femminile e alla qualità dle lavoro. Lo ha annunciato il 30 aprile l´assessore provinciale al Lavoro Fernando Tribi alla conferenza stampa di presentazione dei dati sul mercato del lavoro in provincia di Piacenza nell´anno passato. Affiancavano l´assessore, nella sala della sede della Provincia di Borgo Faxhall dove la conferenza si è svolta, la dirigente del Servizio Formazione e Marcato del Lavoro della Provincia Manuela Moreni ed Elena Bensi, funzionaria del Servizio. Nel 2007 la situazione è migliorata considerevolmente rispetto al 2006, ha dichiarato Tribi. Il tasso di occupazione generale, relativo alla popolazione in età lavorativa (15 – 64 anni), è salito al 67,9% . In particolare, tra i maschi l´occupazione ha toccato il 79, 4% , tra le donne il 56 %. Il tasso di disoccupazione era, a fine 2007, al 2,2%. “E´ un dato storico – ha sottolineato Tribi -. Da anni non arrivavamo ad una soglia così bassa. E´ un risultato che si deve soprattutto alla forte partecipazione all´occupazione della componente maschile. Ricordo che il tasso di occupazione maschile è all´1,1%, al disotto della soglia fisiologica del mercato del lavoro. Questi due dati sono per la prima volta migliori rispetto alla media di una regione come la nostra, che è all´avanguardia per occupazione e politiche del lavoro, seconda a livello nazionale solo al Trentino Alto Adige. La disoccupazione femminile è al 4,4%, in linea con la media regionale”. Ma è proprio l´occupazione femminile uno dei nostri punti dolenti. “Il tasso di occupazione femminile è troppo basso, arriva al 56%, contro il 60% degli obiettivi di Lisbona (da raggiungere però nel 2010) ed il 62% regionale (il tasso nazionale è del 46%). Noi ci proponiamo di alzarlo, ed è questo un primo target che ci poniamo”. Secondo l´assessore, alla base del ciclo virtuoso che si è innescato ci sono due elementi strutturali: un ciclo economico positivo ed una legislazione sul lavoro che ha agevolato l´adozione di forme contrattuali per assunzioni flessibili. “Sottolineo tuttavia – ha fatto presente Tribi - come i risultati ottenuti siano anche frutto delle politiche attive del lavoro che abbiamo messo in campo in questi anni. Politiche che hanno cercato, sia dal punto di vista formativo che del rapporto con le imprese, di incrociare i bisogni dei lavoratori con le esigenze delle aziende”. Relativamente ai problemi che incontrano le donne sul mercato del lavoro: “Si sommano più difficoltà – ha fatto presente Tribi -, dovute al problema della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, alla mancanza di servizi, ad altro ancora. Ma ci sono anche altri fenomeni da indagare: ad esempio una industria manifatturiera impostata su attività che storicamente hanno coinvolto più la manodopera maschile che quella femminile. Non è un caso che Piacenza e Forli siano, in regione, le due province che hanno più ritardi a livello di occupazione femminile: sono le province che più di ogni altra hanno sofferto le crisi di settori, come il tessile, il calzaturiero, la pelletteria, tradizionali ricettori di manodopera femminile. Abbiamo comunque - ha dichiarato l´assessore – un ambito di miglioramento importante sul lavoro domestico. I dati ci consegnano una forte crescita di occupazione in questo settore, che presenta però importanti sacche di lavoro nero. Approfondire la tematica potrebbe consentirci migliori risultati sotto il profilo quantitativo”. Altro obiettivo che la Provincia si pone è migliorare la qualità del lavoro. “Il lavoro c´è – ha ribadito l´assessore -, ma dobbiamo consolidarlo, per metterci al riparo. Questi dati positivi, infatti, potrebbero essere messi a rischio da elementi congiunturali. “Credo – ha concluso Tribi – che abbiamo colto nel segno con alcune scelte politiche: abbiamo ottenuto risultati sul fronte delle crisi aziendali, riducendo Cassa Integrazione e numero di persone in mobilità. Per la prima volta da anni, nel 2007 lo stock complessivo di lavoratori in mobilità, che ogni anno aumentava di alcune centinaia, è sceso: questo significa che le politiche di ricollocazione che abbiamo messo in campo hanno funzionato, perchè il numero di ricollocati è superiore ai lavoratori che entrano in mobilità. Ed abbiamo definitivamente constatato che ad essere colpiti dalle crisi sono soprattutto i lavoratori delle piccole imprese: è un dato che ci impone una riflessione e ci indica una via da seguire. In buona sostanza, i dati dle 2007 sono molto positivi, ma non ci consentono di abbassare la guardia perché permangono le situazioni di difficoltà: la disoccupazione femminile, la qualità del lavoro. Sono situazioni da approfondire, e su di esse lavoreremo nei prossimi mesi”. .  
   
   
GIORNATA DELL´ECONOMIA: UNA FOTOGRAFIA DELLA PROVINCIA DI PAVIA VENERDÌ 9 MAGGIO, ALLA CAMERA DI COMMERCIO, IL CONVEGNO ANNUALE SULLO STATO DI SALUTE DEL TERRITORIO  
 
Pavia, 7 maggio 2008 - In un periodo difficile per l´economia mondiale si torna a parlare di rilancio e di sviluppo del territorio. L´occasione è offerta, come ogni anno, dalla Giornata dell´Economia, che si svolgerà venerdì 9 maggio presso la Sala Consiliare della Camera d Commercio di Pavia. L’appuntamento pubblico a partecipazione gratuita, giunto quest’anno alla sesta edizione, avrà inizio alle ore 15,30 con il Saluto del Presidente della Camera di Commercio di Pavia, Piero Mossi; a seguire prenderà la parola la professoressa Antonella Zucchella, primo relatore, che terrà una relazione a partire dal Rapporto sull´Economia della Provincia di Pavia e dai dati di Unioncamere. La docente di Economia dell´Ateneo pavese introdurrà il tema nel intervento dal titolo “L´economia pavese nel 2007, criticità e punti di forza”, in cui emergono i dati sullo stato di salute della provincia. Dopo la relazione di Antonella Zucchella, che commenterà anche altri dati economici originali, frutto degli studi e delle ricerche del Sistema Camerale, sarà la volta di Maria Maggi, Dirigente della Sede Territoriale di Pavia della Regione Lombardia, che entrerà nel vivo del tema proposto a livello nazionale, per l´edizione 2008 della Giornata dell´Economia, e cioè le infrastrutture. Il titolo della relazione della dottoressa Maggi è “L’aqst come luogo dei più significativi progetti infrastrutturali a livello provinciale. Stato di avanzamento degli interventi e attività di governance”. L´aqst è l´Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale sottoscritto qualche anno fa da tutti gli enti del territorio, in testa la Regione Lombardia, e che evidenzia le priorità da seguire per lo sviluppo economico, individuando gli interventi strategici per il futuro. E a proposito di futuro, l´ultima relazione sarà invece dedicata all´Expo 2015, con un relatore di eccezione che offrirà un quadro generale delle opportunità che si apriranno sul territorio pavese in occasione della grande manifestazione di Milano. Il relatore sarà Pier Andrea Chevallard, segretario generale della Camera di Commercio di Milano, protagonista del successo dell´assegnazione a Milano dell´Expo; il titolo della sua relazione è: “Expo 2015, opportunità per il territorio”. Un quadro presentato con largo anticipo, ma – soprattutto se si vuole parlare anche di infrastrutture – assai importante per prefigurare gli investimenti che si vorrebbero fare a partire dall´immediato futuro. Questo argomento, tra l´altro, vede la Camera di Commercio di Pavia fortemente impegnata nell´opera di coordinamento e di aggregazione di tutto il sistema economico e istituzionale locale, attorno ad alcune idee-forza che possono favorire un ricaduta positiva sulla nostra provicnia di questo evento storico. Di questi temi e delle prospettive nell´economia pavese in generale si discuterà nel dibattito che chiuderà la giornata. .  
   
   
MACCHINE PER IL LEGNO: “RIFLESSIONE” NEL PRIMO TRIMESTRE 2008  
 
 Assago, 7 maggio 2008 - Per le tecnologie italiane per la lavorazione del legno si chiude – purtroppo – un ciclo positivo che durava da tre anni. Secondo l’indagine congiunturale realizzata dall’Ufficio studi di Acimall, il primo trimestre 2008 ha visto una contrazione del 5,8 per cento degli ordini rispetto allo stesso periodo del 2007. I motivi sono da ricercare nei fattori ciclici peculiari al settore, ma anche in quegli elementi macroeconomici che hanno causato la recessione dell’economia statunitense e la sostanziale stagnazione europea. Da sottolineare che nei primi tre mesi del 2007 i risultati erano stati decisamente buoni, un andamento che ha evidenziato oltre misura il rallentamento del periodo gennaio-marzo 2008. Secondo quanto dichiarato dalle aziende intervistate, la diminuzione della domanda è stata più forte nel mercato interno (meno 8,5 per cento), mentre il calo degli ordini dall’estero è stato del 5 per cento. Nel primo trimestre 2008 i prezzi sono aumentati dell’1,5 per cento (probabile effetto della abituale revisione dei listini che avviene generalmente all’inizio di ogni nuovo anno), mentre risulta sostanzialmente confermato il periodo di produzione assicurata (tre mesi). Particolarmente interessanti le risposte delle aziende intervistate su quello che potrebbe essere l’andamento degli ordini nell’immediato futuro, dalle quali si nota un leggero pessimismo: gli ordini interni rimarranno ai livelli attuali secondo il 47 per cento del campione, cresceranno ulteriormente per il 15 per cento e diminuiranno per il 38 per cento. Una previsione di stabilità per il mercato estero nei prossimi mesi secondo il 47 per cento del campione. Più ottimista il 21 per cento, che prevede una leggera crescita, mentre il 32 per cento teme una ulteriore contrazione. Su queste ultime considerazioni fanno sentire il proprio effetto le preoccupazioni per il tasso di cambio sfavorevole e la perdita di competitività del sistema Italia. “Nel passato – ha commentato Ambrogio Delachi, presidente di Acimall – abbiamo affrontato sfide più impegnative e raggiunto ottimi risultati, grazie alla capacità dei produttori italiani di rispondere alla domanda dei propri clienti attraverso la ricerca della qualità e la personalizzazione delle soluzioni. Ma i nostri prodotti devono diventare più competitivi e per questo è necessaria una politica che incentivi gli investimenti degli imprenditori, sia con una concreta politica di detassazione – quali, ad esempio, la liberalizzazione delle quote di ammortamento degli investimenti in mezzi di produzione – che con iniziative che siano di sostegno alla formazione di tecnici e specialisti. Il Sistema Paese può e deve rappresentare un punto di forza, specialmente nei momenti più complessi, ed è dunque indispensabile un impegno comune di tutte le parti interessate. Un esempio viene dal disegno di legge “Industria 2015”, recepito nella Finanziaria 2007, che fornirà importanti strumenti alla innovazione tecnologica, un incentivo a cui il mondo imprenditoriale italiano guarda con grande interesse”. .  
   
   
FORMAZIONE SULLA TUTELA DELLA PROPRIETÀ INDUSTRIALE  
 
Torino , 7 maggio 2008 - Lo Sportello Tutela proprietà industriale, nato per orientare Pmi e utenti nel quadro delle diverse opportunità di tutela della proprietà industriale, con riferimento alle procedure di deposito di Invenzioni, Modelli di utilità, Disegni e modelli, Marchi d’impresa a livello nazionale, comunitario ed internazionale, arricchisce il proprio servizio con un ciclo di incontri di formazione a tema. Ogni seminario è tenuto da consulenti in proprietà industriale iscritti al relativo Ordine e operativi in Piemonte. Il Programma 2008: martedì 12 febbraio: Biotecnologie - mercoledì 12 marzo: Segreto industriale - martedì 29 aprile: La tutela del design - lunedì 12 maggio: Contratti e cause in materia di brevetti e marchi - giovedì 12 giugno: Contraffazione di Marchi e giurisprudenza più rilevante - lunedì 22 settembre: La definizione delle norme e degli standards per i nuovi prodotti e servizi e la proprietà intellettuale - mercoledì 22 ottobre: Come difendere sul mercato i propri prodotti in presenza di contenzioso legale - mercoledì 12 novembre: Diritto d’autore, nomi a dominio e tutela della Pi sul web - mercoledì 10 dicembre: La protezione di sistemi e dispositivi che includono funzionalità Elettroniche. Sede E Orario Degli Incontri - La sede di ogni incontro è il Centro Congressi Torino Incontra, in Via Nino Costa, 8 a Torino. I seminari si terranno in Sala Sella dalle ore 14. 30 alle ore 17. 00. Informazioni Rif. Cdc di Torino, Sportello tutela proprietà industriale, tel. O11 571695931 .  
   
   
LA SALUTE DELLE MAMME ROM: SAVE THE CHILDREN, INADEGUATO ACCESSO ALLE CURE PER IL 70% DELLE DONNE INTERVISTATE DALLO “STUDIO SULLA SALUTE MATERNO INFANTILE NELLE COMUNITÀ ROM” CONDOTTO A ROMA, EMERGE PERÒ ANCHE CHE LA QUASI TOTALITÀ DELLE DONNE PARTORISCE IN OSPEDALE E L’80% VACCINA I BAMBINI.  
 
Roma, 7 maggio 2008 - Sono almeno 7. 850 i Rom presenti a Roma secondo le più recenti stime: per la gran parte si tratta di donne e bambini . Le donne diventano mamme giovanissime e, con i loro bambini, sfuggono alle statistiche ufficiali. Dallo “Studio sulla salute materno infantile nelle comunità Rom. Il caso di Roma”, una ricerca qualitativa di Save the Children, frutto di interviste a donne Rom che vivono in alcuni insediamenti, attrezzati e non, della capitale , emerge un inadeguato e insufficiente accesso alle cure sanitarie. Il 70% delle donne intervistate dichiara infatti di non accedere alle prestazioni sanitarie garantite dal Servizio Sanitario Nazionale. Le motivazioni sono le più varie e vanno dallo status legale alla mancanza d’informazione del diritto ove esistente, o ancora alla cattiva percezione delle modalità di accesso. “Una recente circolare del ministero della Salute recepita anche dalla regione Lazio, insieme a Piemonte, Marche e Campania, ha sanato una assurda situazione legislativa in base alla quale fino al febbraio scorso – data a cui risale anche la nostra rilevazione a Roma - le donne neocomunitarie, e quindi anche molte donne Rom che appartengono a questo gruppo, non avevano più diritto alle prestazioni sanitarie indifferibili e d’urgenza come invece riconosciuto agli stranieri presenti in Italia senza permesso di soggiorno o senza lavoro - afferma Laura Lagi, Operatrice dell’area diritto alla sviluppo di Save the Children Italia -. Adesso, grazie al recepimento da parte della regione Lazio della circolare ministeriale, la situazione è cambiata. Tuttavia, non bastano dei correttivi legislativi per rendere effettivo il diritto alla salute. E’ necessario infatti che le donne Rom diventino consapevoli di tale diritto anche attraverso una corretta, ampia e chiara informazione sulle opportunità che il servizio sanitario offre loro e ai rispettivi figli, sia a livello di cura, che di prevenzione, come già si sta tentando di fare con alcune campagne”. Il basso livello di prevenzione, è un ulteriore aspetto critico rilevato dallo studio di Save the Children, secondo il quale 2 donne su 3, fra le intervistate, non si sottopongono annualmente a visite ginecologiche, il 18% non ha eseguito nessun controllo in gravidanza, solo il 27% ricorre al consultorio e appena il 20% utilizza metodi contraccettivi a fronte del 39% delle donne italiane. Scarso risulta essere anche il ricorso al pediatra per visite e controlli dei bambini: Poco più del 50% del campione ha detto di aver portato il proprio figlio dal medico nei primi anni di vita anche se la quasi totalità delle madri intervistate dichiara di aver partorito in ospedale e di aver vaccinato l’ultimo figlio. Il contesto socio-culturale nel quale vivono le donne Rom contattate da Save the Children, risulta generalmente molto disagiato, soprattutto per quanto riguarda la condizione abitativa: 3 donne su 4 dichiarano di aver vissuto per diversi anni in situazioni estremamente difficili all’interno di insediamenti abusivi mentre oggi vivono in campi attrezzati ai margini della città, in container, in bungalow o stanze in muratura; il 21% delle intervistate non ha l’acqua potabile in casa; il 34% condivide il proprio spazio abitativo con più di 7 persone. Questa situazione incide negativamente sull’accesso all’istruzione e al lavoro. Al di sotto della media è infatti il livello di scolarizzazione di queste donne: il 14% delle intervistate risulta analfabeta e circa il 55% ha studiato al massimo per 5 anni. Molto scarso poi è l’accesso al mercato del lavoro: solo 17 donne dichiarano di lavorare mentre la maggior parte ammette di essere dipendente economicamente dal marito. “Pur non fornendo dati generalizzabili, lo studio offre uno spaccato sulle condizioni di vita delle donne che fanno parte delle comunità Rom presenti a Roma, – spiega Laura Lagi, Operatrice dell’area diritto alla sviluppo di Save the Children Italia – e offre spunti interessanti per accrescere le conoscenze sul tema, in linea con quanto promosso anche a livello europeo, grazie alla risoluzione del Parlamento Europeo che esorta gli Stati a concentrare gli sforzi affinché vi sia una maggiore tutela delle donne Rom nell’Unione Europea”. Il problema della completa tutela del diritto alla salute materno infantile per le minoranze etniche, in particolare Rom, infatti, emerge in vari paesi europei, come ad esempio Romania, Repubblica Ceca, Ungheria, Slovacchia. Sulla base di quanto emerso in questo studio e alla propria esperienza in ambito internazionale, Save the Children raccomanda: la promozione da parte del Governo di iniziative e politiche volte a: garantire l’accesso di tutte le donne Rom alle cure sanitarie di base, di urgenza e preventive; incoraggiare l’istruzione delle donne rom e la formazione per favorire l’occupazione; assicurare una maggiore informazione sulla salute e sull’offerta sanitaria; garantire condizioni abitative adeguate alla tutela della salute loro e dei loro bambini; l’applicazione da parte di tutte le Regioni italiane della circolare del 19 febbraio 2008 con cui il Ministero della Salute richiama il diritto alle prestazioni indifferibili ed urgenti per i cittadini comunitari, rimandando alle Regioni la regolamentazione delle procedure che garantiscano tali tutele; la raccolta e pubblicazione dei dati statistici sulla popolazione Rom. La versione integrale dello “Studio sulla salute materno infantile nelle comunità Rom. Il caso di Roma”, è disponibile sul sito http://www. Savethechildren. It/2003/index. Asp?area=pubblicazioni&n_pag=1&anno=2008 . .  
   
   
SICUREZZA. AL VIA 4A EDIZIONE CORSI AUTODIFESA “CINTURA ROSA”  
 
Milano, 7 maggio 2008 - Sono iniziati ieri i corsi di “Cintura Rosa 4”, gli incontri gratuiti di autodifesa rivolti alle donne, organizzati dall’Assessorato alla Salute e dall’Assessorato alla Sicurezza con la collaborazione tecnico-operativa della Polizia Municipale e l’ausilio di esperti. “Il successo di Cintura Rosa - dichiara il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato - dimostra l’utilità di questa iniziativa e testimonia l’entusiasmo delle milanesi nell’avvalersi di un valido percorso di preparazione fisica e psicologica per la propria autodifesa e una vita più serena. Dopo gli episodi di violenza verificatisi nelle scorse settimane a Milano, ‘Cintura Rosa’ è una delle risposte concrete che il Comune mette in campo per cercare di proteggere le donne dai malintenzionati, insieme a videosorveglianza, colonnine sos, illuminazione e presidio del territorio. Oltre alla richiesta del Sindaco Moratti al nuovo Governo di intervenire a livello legislativo, inasprendo le pene e prevedendo processi per direttissima in casi di stupro, con la chiara possibilità per i Comuni di costituirsi parte civile”. “Visto il costante gradimento registrato dalle precedenti edizioni, con l’arrivo della primavera e del bel tempo riproponiamo i corsi all’aperto - aggiunge l’assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna -. Con ‘Cintura Rosa 4’ ci spostiamo anche nelle zone decentrate della città per cercare di coprire i bisogni di sicurezza delle donne. Le cittadine milanesi vogliono poter uscire di casa senza avere paura e credo che questi corsi, che insegnano ad individuare i possibili aggressori e a difendersi con alcune mosse base, siano un valido aiuto per la propria autotutela. Si tratta, inoltre, di incontri che permettono di fare gruppo, di socializzare e di godere dello sport e del movimento all’aperto”. Il 19 maggio prossimo apriranno le iscrizioni per la quinta edizione di “Cintura Rosa” che si terrà – a partire dal 17 giugno – nelle stesse sedi e con gli stessi orari dell’edizione in corso. Per iscriversi è necessario essere maggiorenni e telefonare al Numero Verde 800. 913. 413. Maggiori informazioni si possono ottenere visitando il sito www. Cinturarosa. It o scrivendo a info@cinturarosa. It. “Fai la mossa giusta: previeni. Diventa una Cintura Rosa” è un progetto che ha riscosso molto successo. Nella prima edizione (settembre/ottobre 2007) le iscritte sono state 182, nella seconda (novembre/dicembre 2007) 255, nella terza (febbraio/marzo 2008) 200. Le milanesi che frequenteranno i corsi di “Cintura Rosa 4” sono 267. Per il prossimo settembre è prevista un’edizione (“Cintura Rosa 6”) dedicata agli adolescenti dai 14 ai 18 anni. Fin dal suo esordio, il progetto e il marchio “Cintura Rosa” sono stati depositati e registrati per tutelarne l’utilizzo. Sono infatti numerose le realtà cittadine, provinciali e nazionali che hanno chiesto di acquisire il progetto. Il Comune di Milano sta lavorando alla stesura di un protocollo d’intesa tra i partner che partecipano all’iniziativa: Assessorato alla Salute, Assessorato alla Sicurezza, Polizia Locale, Equipe Psicologica, Fijlkam (Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali). Sedi dei corsi: Sede 1 - Parco Sempione entrata da viale Gadio - Zona 1 lunedì e mercoledì inizio lunedì 5 maggio sede abbinata: Acquario civico - viale Gadio 2 . Sede 2 - Parco Trenno entrata da via M. Viscontini - Zona 8 lunedì e mercoledì inizio lunedì 5 maggio sede abbinata: istituto Borsi-succursale Viscontini - via Viscontini 7. Sede 3 - Giardini Porta Venezia, entrata da corso Venezia - Zona 1 lunedì e mercoledì inizio lunedì 5 maggio sede abbinata: Museo di Storia naturale - corso Venezia 55. Sede 4 - Parco Berna, entrata da via delle Margherite - Zona 6 martedì e giovedì inizio martedì 6 maggio sede abbinata: Cdd Narcisi - via dei Narcisi 3. Sede 5 - Parco ex Trotter, entrata da via Padova (all´incrocio con via Fanfulla da Lodi) - Zona 2 martedì e giovedì inizio martedì 6 maggio sede abbinata: ex chiesetta - via Giacosa 46. Sede 6 - Giardini Girola-palletta-val Maira, entrata da via G. B. Palletta - Zona 9 martedì e giovedì inizio martedì 6 maggio sede abbinata: Cdd Cherasco - via Cherasco 5 La sede abbinata viene utilizzata per le lezioni con lo psicologo e in caso di maltempo. .  
   
   
SAIPEM: IL CDA APPROVA IL RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE AL 31 MARZO 2008 L’UTILE NETTO COMPLESSIVO DEL PRIMO TRIMESTRE DEL 2008 RAGGIUNGE I 327 MILIONI DI EURO.  
 
 San Donato Milanese, 7 maggio 2008 - Il Consiglio di Amministrazione di Saipem Spa ha esaminato il 23 aprile il resoconto intermedio di gestione del Gruppo al 31 marzo 2008 non assoggettato a revisione contabile.
Primo Quarto Primo 1° trim. 08
trimestre trimestre trimestre vs
2007 (1) 2007 2008 1° trim. 07
Ricavi 2. 085 2. 355 2. 236 7,2
Utile operativo 172 227 230 33,7
Utile netto adjusted 102 (2) 149 147 44,1
Utile netto 102 (2) 160 327 220,6
Cash flow adjusted 170 (2) 225 228 34,1
Investimenti tecnici 249 809 422 69,5
Ordini acquisiti 2. 288 4. 402 2. 255
Gli investimenti tecnici effettuati nel corso del primo trimestre del 2008 ammontano a 422 milioni di euro (249 nel primo trimestre 2007) e hanno principalmente riguardato: – per l’Offshore 190 milioni di euro relativi ai lavori di approntamento di un nuovo pipelayer, i lavori di conversione di una nave cisterna in un’unità Fpso destinata a operare in Angola per conto Sonangol P & P, la costruzione di una nuova yard di fabbricazione in Indonesia, il potenziamento delle strutture operative in West Africa, Kazakhstan, Arabia Saudita oltre a interventi di mantenimento e upgrading di mezzi esistenti; – per il Drilling Offshore 146 milioni di euro relativi ai lavori di approntamento di due piattaforme semisommergibili, di una nave di perforazione per acque profonde e di un jack up, oltre a interventi di mantenimento e upgrading sui mezzi esistenti; – per il Drilling Onshore 67 milioni di euro relativi all’upgrading di impianti esistenti e alla costruzione di sei rig per i quali sono già stati acquisiti contratti pluriennali; – per l’Onshore 19 milioni di euro relativi al mantenimento e upgrading dell’asset base. Nel trimestre è stato concordato con il cantiere Yantai Raffles che sta costruendo sia il nuovo pipelayer che un mezzo semisommergibile di perforazione, di spostare su quest’ultimo parte delle risorse impegnate sul pipelayer; ciò al fine di rendere più sicura la consegna dell’unità di drilling nel quarto trimestre del 2009, al fine di iniziare al più presto l’esecuzione del contratto quinquennale già acquisito; la consegna del nuovo pipelayer è ora prevista per il terzo trimestre del 2010. L’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2008 ammonta a 1. 635 milioni di euro, con un decremento di 59 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2007, ascrivibile ai proventi della dismissione Gtt. Portafoglio ordini Nel corso del primo trimestre del 2008 Saipem ha acquisito nuovi ordini per un totale di 2. 255 milioni di euro (2. 288 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2007). Tra le principali acquisizioni del primo trimestre si segnalano: per l’Offshore: per conto Elf Petroleum Nigeria (Total), il progetto, di tipo Epic (Engineering, Procurement, Installation, Construction) Usan, che prevede lo sviluppo sottomarino dell’omonimo giacimento offshore, situato a circa 160 chilometri a sud di Port Harcourt, in Nigeria; per conto Olt Offshore Lng Toscana, la realizzazione del terminale galleggiante di rigassificazione Gnl (Gas Naturale Liquefatto) che sarà realizzato al largo della costa di Livorno. Il contratto prevede la conversione della nave gasiera Golar Frost, messa a disposizione del cliente, in terminale di rigassificazione; per conto Total Exploration & Production Congo, l’estensione del terminale di Djeno nel campo di Moho Bilondo, in Congo; per conto Nexen, il trasporto e l’installazione di una nuova piattaforma collegata al campo di Buzzard, in Gran Bretagna; per conto Rashid Petroleum Company, il trasporto e l’installazione di condotte sottomarine nell’ambito del progetto Rosetta Phase Iii, in Egitto; per conto Cairn Energy, l’installazione di quattro condotte nell’ambito del progetto Ravva Block Pipeline, in India; per conto Statoil Hydro Petroleum As, il trasporto e l’installazione di un modulo della piattaforma Troll C, in Norvegia. Per l’Offshore Drilling: per conto Saudi Aramco, il noleggio, per tre anni, del nuovo jack up Perro Negro 7 in Arabia Saudita. Per l’Onshore Drilling: per conto Total Italia Spa, il noleggio di un nuovo impianto di perforazione, per due anni, in Italia; per conto Eni Exploration & Production, il noleggio di un impianto, per 15 mesi, in Italia; per conto Saudi Aramco, il noleggio di due impianti, per un anno, in Arabia Saudita. Il portafoglio ordini del Gruppo Saipem al 31 marzo 2008 raggiunge il livello record di 15. 409 milioni di euro. Dismissioni di asset “non core” Come già annunciato, nel trimestre è stata finalizzata la vendita della partecipazione 30% nella Gaztransport & Technigaz S. A. (“Gtt”) per un prezzo di 310 milioni di euro. Proseguono le trattative per la vendita della partecipazione 20% nella Fertinitro. Previsioni per l’esercizio 2008 La situazione di mercato si prevede si manterrà buona per il resto del 2008 sia per le Costruzioni che per le Perforazioni, sia per le attività Terra che per quelle a Mare. Gli investimenti della Oil Industry sono attesi mantenersi elevati anche nel medio termine finalizzati a consentire un innalzamento della produzione di idrocarburi coerente con il previsto aumento della domanda. In uno scenario di mercato positivo Saipem si propone sia l´obiettivo di una crescita accelerata, volta al rafforzamento del posizionamento competitivo, sia di continuare a conseguire risultati economici che si comparino favorevolmente con quelli conseguiti nell’industria di riferimento. Per quanto riguarda gli investimenti, il livello di capex previsto per il 2008 si aggira, come già annunciato, sui 1. 600 milioni di euro circa a cui potranno eventualmente aggiungersi ulteriori investimenti a fronte di opportunità commerciali nei segmenti Leased Fpso e Drilling o di ulteriori iniziative in termini di local content. Per quanto riguarda i risultati economici è preliminarmente da ricordare che la svalutazione del dollaro Usa, moneta nella quale sono espressi il 70% circa dei contratti, ha un effetto negativo derivante dalla translation in euro di ricavi e profitti originati in dollari Usa. Tenendo conto dei contratti già acquisiti e coperti dal rischio di cambio, e di quelli da acquisire, il cambio medio effettivo euro/dollaro Usa per Saipem, che è stato di 1,34 nel 2007 e che a inizio anno era stimabile per il 2008 in 1,41, a seguito dell’ulteriore svalutazione del dollaro è ora atteso essere 1,45; ciò determinerà un impatto negativo di 550 milioni di euro sui ricavi 2008 (rispetto ai 400 milioni stimati a inizio anno) e di 55 milioni di euro sul risultato operativo (rispetto ai 40 milioni di euro stimati a inizio anno). E’ inoltre da tenere presente che per correttamente comparare periodi del 2008 con corrispondenti periodi del 2007 è necessario il restatement di quest’ultimi per recepire gli effetti associati alla cessione di asset non core. D’altronde, il buon andamento dei progetti in esecuzione consente di confermare le previsioni per l’esercizio 2008 di un aumento del risultato operativo e netto adjusted di almeno il 20% rispetto al 2007 restated, con ricavi sui 10 miliardi di euro. .
 
   
   
SNAM RETE GAS - RISULTATI DEL PRIMO TRIMESTRE 2008 UTILE NETTO 133 MILIONI DI EURO +12,7%; UTILE OPERATIVO 255 MILIONI DI EURO +4,5%; GAS IMMESSO NELLA RETE DI TRASPORTO 25,25 MILIARDI DI METRI CUBI +7,3%  
 
San Donato Milanese, 7 maggio 2008 – Il Consiglio di Amministrazione di Snam Rete Gas ha esaminato il 22 aprile i risultati consolidati del primo trimestre 2008 (non sottoposti a revisione contabile). Carlo Malacarne, Ceo di Snam Rete Gas, ha commentato così i risultati: “Il primo trimestre del 2008 è stato caratterizzato dalla significativa crescita degli investimenti, più che raddoppiati rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, e dall ’incremento del gas trasportato, sostenuto dal costante contributo della domanda del settore termoelettrico oltreché dall ’aumento dei consumi nel settore residenziale. In questo contesto, i risultati economici della società si confermano in crescita con un aumento del 4,5% a livello di utile operativo e del 12,7% a livello di utile netto”. Principali dati economico – finanziari
Esercizio Primotrimestre Var. Ass. Var. %
2007 2007 2008
Ricavi della gestionecaratteristica 1. 790 460 484 24 5,2
Costi operativi 357 97 110 13 13,4
Ammortamenti esvalutazioni 489 119 120 1 0,8
Utileoperativo 1. 022 244 255 11 4,5
Oneri finanziari netti 200 49 55 6 12,2
Utilenetto 594 118 133 15 12,7
Investimenti 728 93 217 124 133,3
Capitaleinvestitonetto 9. 389 8. 951 9. 386 435 4,9
Patrimonionetto 3. 507 3. 583 3. 620 37 1,0
Indebitamentofinanziarionetto 5. 882 5. 368 5. 766 398 7,4
Free cashFlow 184 128 116 (12) (9,4)
Highlights finanziari Ricavi di trasporto: 476 milioni di euro +5,5%; l’aumento è dovuto al contributo degli investimenti realizzati nel 2006 (+20 milioni di euro) e ai maggiori volumi di gas trasportati (+11 milioni di euro), in parte assorbito dall’aggiornamento delle tariffe di trasporto (-7 milioni di euro). Costi fissi controllabili: 51 milioni di euro, invariati rispetto al primo trimestre 2007. Investimenti: 217 milioni di euro (+133,3%). La spesa per investimenti ha riguardato principalmente lo sviluppo della rete di trasporto connesso al potenziamento del sistema di importazione dal Nord Africa. Indebitamento finanziario netto: 5. 766 milioni di euro; -116 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2007. Leverage (indebitamento finanziario netto/capitale investito netto): 61,4% (62,6% al 31 dicembre 2007).
Principali dati operativi
Esercizio Primo trimestre Var. Ass. Var. %
2007 2007 2008
Gas Naturale immesso nella Rete Nazionale Gasdotti (miliardi di metri cubi) 83,28 23,54 25,25 1,71 7,3
- per c/Eni 52,39 15,54 15,30 (0,24) (1,5)
- per c/altri operatori 30,89 8,00 9,95 1,95 24,4
Rigassificazione di gas naturale liquefatto (Gnl) (miliardi di metri cubi) 2,38 0,69 0,61 (0,08) (11,6)
- per c/Enel Trade 1,25 0,37 0,35 (0,02) (5,4)
- per c/Eni 1,11 0,32 0,26 (0,06) (18,8)
- per c/altri operatori 0,02
Rete dei gasdotti (chilometri in esercizio) 31. 081 30. 898 31. 081 183 0,6
Rete Nazionale 8. 548 8. 479 8. 528 49 0,6
Rete Regionale 22. 533 22. 419 22. 553 134 0,6
Highlights operativi Gas immesso nella rete di trasporto +1,71 miliardi di metri cubi (+7,3%); l’aumento è connesso all’incremento della domanda di gas naturale in Italia. Rigassificazione di gas naturale liquefatto –0,08 miliardi di metri cubi (-11,6%). Evoluzione prevedibile della gestione Domanda di gas in Italia - Nel quadriennio 2008-2011, la domanda di gas naturale sul mercato italiano è attesa in crescita ad un tasso medio annuo superiore al 2%, grazie al contributo rilevante dei consumi termoelettrici. Nel 2008, la crescita è attesa ad un tasso più elevato per effetto delle miti condizioni climatiche che avevano caratterizzato il 2007. Investimenti - La spesa per investimenti prevista nel quadriennio 2008-2011 è di 4,3 miliardi di euro, di cui circa 1 miliardo di euro nel 2008 ed è relativa alle iniziative di potenziamento delle infrastrutture di trasporto del gas naturale in Italia, necessarie a supportare la crescita del mercato e ad incrementare il livello di sicurezza e di flessibilità del sistema. Efficienza - Snam Rete Gas conferma anche nel 2008 la sua attenzione all’efficienza operativa, attraverso l’ottimizzazione delle leve organizzative e tecnologiche disponibili. .
 
   
   
PRAMAC E GREENENERGYCAPITAL, ACCORDO PER IL FOTOVOLTAICO L’ACCORDO PREVEDE L’ACQUISTO DA PARTE DELLE SOCIETÀ DEL GRUPPO GREENERGYCAPITAL DI MODULI A “FILM SOTTILE” PRODOTTI NEL NUOVO IMPIANTO IN CANTON TICINO CONTRATTO DEL VALORE DI 57 MILIONI DI EURO  
 
 Siena, Milano, 7 maggio 2008 – Pramac S. P. A. , azienda di riferimento nel settore della produzione e distribuzione di gruppi elettrogeni, attivo anche nel settore dei macchinari per la movimentazione logistica e nel fotovoltaico ha concluso il 24 aprile con, il Gruppo Greenenergycapital, investment company specializzata nella realizzazione di investimenti nei settori dell’energia rinnovabile e del risparmio energetico un importante accordo quadro per la vendita di pannelli fotovoltaici. L’intesa siglata ha durata biennale (2009-2010) e prevede che Pramac Swiss, società interamente controllata dalla capogruppo Pramac Spa. , fornisca a Ergyca Power, società interamente controllata da Greenenergycapital, moduli fotovoltaici “Pramac Luce Micromorph” per un controvalore di 57milioni di Euro. L’accordo concluso dal Gruppo Greenergycapital si inserisce nel programma di sviluppo della società nel settore del fotovoltaico; l’acquisto dei pannelli segue infatti di poco la costituzione di quattro società veicolo, create con l’obiettivo di identificare e sviluppare iniziative nel settore della generazione di energia fotovoltaica. Per il Gruppo Pramac, questa nuova importante commessa si aggiunge a quella annunciata durante la seconda settimana di aprile, per la fornitura a Endesa di moduli fotovoltaici a tecnologia cristallina, per un valore totale di 15,5 milioni di Euro. “L’accordo rappresenta un significativo progresso nei piani di sviluppo di Greenergycapital nel settore del fotovoltaico, poiché assicura alle società che abbiamo costituito di recente una consistente fornitura di un componente strategico per la realizzazione di impianti fotovoltaici” ha dichiarato Luca d’Agnese, Amministratore Delegato di Greenergycapital S. P. A. “la tecnologia innovativa ed efficiente, che acquisiamo a condizioni molto attraenti ci consente inoltre di ottimizzare il ritorno che ci attendiamo da questi investimenti. ” “L’importante intesa con Greenenergy Capital – ha dichiarato Paolo Campinoti, Amministratore Delegato di Pramac - ha un grande valore per noi, perchè aver guadagnato la fiducia di un investitore di questo calibro, solo dopo pochi mesi dall’annuncio dell’acquisto del nuovo impianto in Svizzera, ci conferma che la scelta di diventare produttori di moduli a tecnologia micromorph è stata quella giusta”. .  
   
   
IL GRUPPO TREVI HA RICEVUTO DAL U.S. ARMY CORPS OF ENGINEERS L’ESTENSIONE PER I LAVORI DI CONSOLIDAMENTO E RIPARAZIONE DELLA DIGA DI TUTTLE CREEK PER UN IMPORTO DI 57 MILIONI USD, CHE SI VANNO A SOMMARE AI 56 INIZIALI  
 
Cesena, 7 maggio 2008 – Il Gruppo Trevi, attraverso la controllata americana Treviicos South, ha acquisito dal Genio Militare delle Forze Armate Americane (U. S. Army Corps of Engineers) l’estensione per i lavori di riparazione e di prevenzione per danni da terremoti nella Diga di Tuttle Creek nei pressi di Kansas City – Missouri per un importo di 57 milioni Usd che portano l’ammontare del progetto in esecuzione a 113,7 milioni Usd. L’estensione, frutto dell’eccellente realizzazione della prima fase dell’intervento, viene svolta in collaborazione tra il committente e il Gruppo Trevi individuando congiuntamente la migliore soluzione tecnologica ed impiantistica al problema geotecnico. Tale modello contrattuale di collaborazione, visti gli ottimi risultati ottenuti, sarà destinato ad essere replicato dal U. S. Army Corps of Engineers ad ulteriori progetti di risanamento dighe e di ingegneria civile in genere. Tale commessa è la conferma della fiducia ormai consolidata da parte del U. S. Army Corps of Engineers, il più importante committente al mondo per opere civili, nei confronti del Gruppo Trevi, in particolare nell’ambito di consolidamento e riparazione di dighe. Ricordiamo che nel 2004 fu riconosciuto al Gruppo Trevi dal Genio Militare Americano il Premio come miglior contrattista Americano dell’anno per la sicurezza, il controllo di qualità del lavoro ed il rispetto dell’ambiente. .  
   
   
ENERGIE RINNOVABILI E SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE NELLO SVILUPPO DELLA PUGLIA  
 
Valenzano, 7 maggio 2008 - Dal 7 all’11 maggio 2008 presso la Fiera del Levante di Bari, l’Arti partecipa a Mediterre, Fiera dei parchi del Mediterraneo, presentando gli studi realizzati sulla filiera dell’energia. L’arti, infatti, ha recentemente pubblicato, nell’ambito del progetto Osservatorio permanente dell’Innovazione, due rapporti riguardanti le energie rinnovabili: “Energie rinnovabili ed efficienza energetica: un quadro d´insieme”, che ha come obiettivo quello di contestualizzare il quadro energetico e tecnologico della Puglia, in relazione a ciò che accade a livello internazionale, e “Le Energie rinnovabili in Puglia. Strategie, competenze, progetti”, che illustra alcune opzioni tecnologiche nel settore delle energie rinnovabili e dell´efficienza energetica, che risultano appropriate per il territorio pugliese. Mediterre è occasione di incontro, confronto e scambio di esperienze tra autorità nazionali e locali, enti di gestione dei parchi e delle riserve naturali, istituzioni scientifiche e di ricerca, imprese e associazioni che operano nella conservazione della natura del bacino del Mediterraneo; per queste sue caratteristiche, la manifestazione si presta a divenire la cornice ideale anche per una nuova iniziativa dell’Arti, che intende promuovere la partecipazione pugliese ai Programmi Quadro comunitari in tema di ambiente. L’8 maggio, infatti, l’Agenzia organizza una giornata informativa di presentazione e discussione delle opportunità che sono disponibili a livello europeo in tema di ricerca e innovazione sull’ambiente, con riferimento al 7° Programma Quadro di ricerca europeo (7°Pq) - con l’intervento di Antonio Speranza, rappresentante nazionale nel comitato di programma 7°Pq/ambiente- e al Programma Quadro per la Competitività e l’Innovazione (Cip), con la presentazione dell’azione Eco-innovation da parte di Paola Materia, in rappresentanza dell’Apre, punto di contatto nazionale del Cip. Ulteriori informazioni sono disponibili sul portale www. Arti. Puglia. It. .  
   
   
CASA A IMPATTO ZERO, A POPPI ARRIVA LA SMART HOUSE  
 
Firenze, 7 maggio 2008 - Smart House, ovvero la casa con autosufficienza energetica per eccellenza, in grado di utilizzare 25kWh/m2/anno rispetto ai 90/110 kWh/m2/anno di media auspicati dalla legge; una casa che abbatte il conto energetico a 539 euro l’anno contro i 1. 900 euro di un’abitazione tradizionale. «Mi fa piacere che un tale progetto sia nato in Toscana. E’ un atto concreto per contrastare il riscaldamento del pianeta. Un contributo alla riduzione delle emissioni in atmosfera e quindi al rallentamento dei mutamenti climatici. E soprattutto un’iniziativa che dimostra come sia utile investire in innovazione tecnologica, affrontando al meglio le sfide della modernità a partire dalla conversione ecologica. » Con queste parole Claudio Martini, presidente della Regione Toscana ha annunciato la sua partecipazione all’inaugurazione della prima Smart House mai costruita prima di oggi. L’appuntamento &egrav! e; per domani alle ore 11. 00 a Poppi e alle 12. 00 presso località; Memmenano, dove è costruita la nuova casa, tra Poppi e Bibbiena in provincia di Arezzo. Smart House è una abitazione, in parte precostruita, frutto di un importante lavoro di ricerca condotto dall’Università di Firenze insieme alla Mabo, un gruppo industriale leader nei prefabbricati con 700 dipendenti e un fatturato da 110milioni di euro con sede principale a Bibbiena. L’investimento complessivo in ricerca sulla nuova costruzione è stato di un milione e mezzo di euro. Claudio Martini ha sottolineato come questo progetto rappresenti «Il primo esempio di residenza a basso consumo energetico pensato per il clima delle regioni italiane, una buona pratica energetica che immagino possa servire come prototipo per nuovi insediamenti abitativi in Toscana come nel resto del Paese. » La Smart House, catalogata in classe energetica A, la più bassa, in ogni zona climatica italiana e può arrivare a soddisfare, in alcune zone, il severo standard passivehaus (casa passiva), ovvero autosufficiente dal punto di vista energetico. La Mabo stima una produzione di 200 unità l’anno entro il 2010. Ogni abitazione si costruisce in 7 giorni lavorativi dalle fondamenta al tetto e, comprese le rifiniture, è pronta per l’uso in 8-10 settimane. La dotazione che permette l’ottima performance energetica prevede pannelli solari per il riscaldamento dell’acqua; un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica; il tetto in legno lamellare ventilato; la caldaia a metano a condensazione; una ventilazione meccanica e i vetri isolanti. La Smart House è antisismica e predisposta per la domotica. Può essere personalizzata sia all’interno che all’esterno. La metratura varia da 60 a 150 metri quadri. Il modello-base è costituito da una zona di ingresso, una ampia zona giorno con finestra scorrevole esposta a Sud (per f! acilitare il rendimento dell’esposizione solare mesi inv! ernali; in estate il balcone contrasta i raggi Uv), una zona pranzo-cucina molto luminosa grazie all´apporto di illuminazione aggiuntiva dei camini di luce, due camere doppie, due bagni e uno studio. Tra il 2000 e il 2005 sono state costruite in Italia mediamente 226mila unità abitative ogni anno; se fossero state Smart Houses: si sarebbero risparmiati 27 milioni di kilowatt ora al metro quadrato; i consumi derivanti dal riscaldamento si sarebbero ridotti dell’80%; i pannelli fotovoltaici avrebbero prodotto 325 milioni di Kwh l’anno, il fabbisogno medio di 80mila famiglie; i pannelli solari termici avrebbero riscaldato 48 miliardi di litri d’acqua. .  
   
   
RISANAMENTO STIPULA CONTRATTO DI FINANZIAMENTO CON INTESA SANPAOLO  
 
Milano, 7 maggio 2008 - La Risanamento ha stipulato, lo scorso 23 aprile, il contratto di Finanziamento per 150 milioni di Euro con Intesa Sanpaolo che ha provveduto alla prima erogazione. Nella strutturazione dell’intervento e negoziazione del Finanziamento, Risanamento è stata assistita da Borghesi Colombo e Associati in qualità di financial advisor e dagli studi legali Bonelli Erede Pappalardo e Grande Stevens quali consulenti legali. Intesa Sanpaolo è stata assistita dallo Studio Legale Mbl & Partners. .  
   
   
TECLA FONDO UFFICI, GESTITO DA PIRELLI RE SGR, CEDE IMMOBILE A PISTOIA PER € 6.400.000  
 
Milano, 7 maggio 2008 – Tecla Fondo Uffici, fondo comune di investimento immobiliare ad apporto quotato in Borsa sul segmento Mtf gestito da Pirelli Re Sgr, ha venduto, il 24 aprile un immobile a Pistoia per un importo di 6. 400. 000 euro, con una plusvalenza lorda pari a 2. 309. 613 euro rispetto al book value (+56,5%) e pari a 970. 000 euro rispetto all’open market value (+17,9%). L’open market value è stato determinato dall’esperto indipendente Cb Richard Ellis al 31 dicembre 2007. L’edificio ad uso terziario con una superficie lorda complessiva di circa 3. 400 mq, è situato in Via del Molinuzzo, 5 ed è stato acquistato da un operatore immobiliare privato. L’immobile è locato con un reddito annuo di 386. 644 euro (yield del 7,1% sull’Omv). I servizi di consulenza immobiliare per la vendita sono stati curati da Pirelli Re Agency. .  
   
   
MERCATO IMMOBILIARE E CREDITIZIO IN SICILIA: L’INVERSIONE DEL TREND IMMOBILIARE  
 
Palermo, 7 maggio 2008 - Nel secondo semestre del 2007 assistiamo ad una diminuzione, seppur contenuta, dei prezzi degli immobili generalizzata a tutte le realtà urbane, con poche eccezioni sul territorio. Si è verificato quindi, secondo Tecnocasa, quello che ormai da tempo ci si attendeva: un’inversione del trend dei prezzi immobiliari che dal 1998 non avevano mai smesso di crescere. La stretta creditizia in atto sul mercato ha decisamente contribuito al verificarsi di questo scenario. A conferma di ciò gli ultimi dati della Banca d’Italia segnalano, nel 2007, una diminuzione delle erogazioni dello 0,23% rispetto al 2006. Gli altri elementi emersi ben chiari in questo arco temporale sono: la diminuzione della domanda di immobili, la maggiore offerta di abitazioni sul mercato, l’ampliamento della forbice tra prezzo richiesto e prezzo a cui si realizza la compravendita e l’allungamento dei tempi medi di vendita. Infatti nelle grandi città questi ultimi si sono portati mediamente intorno a 135 giorni, in aumento rispetto a 118 giorni registrati a giugno. Quest’ultimo dato in particolare mette in luce un aspetto importante che ha caratterizzato il mercato immobiliare nel secondo semestre del 2007 e che lo sta caratterizzando anche nei primi mesi del 2008: la difficoltà, sempre più forte, di incontro tra domanda ed offerta che vede contrapposti acquirenti con una minore disponibilità di spesa e venditori che pensano di poter realizzare gli stessi valori del passato. I venditori in questa fase di mercato si dividono in due categorie: coloro che non hanno necessità di vendere gli immobili a breve termine e quindi restano fermi nella loro posizione con la conseguenza che l’abitazione resta invenduta sul mercato per lungo tempo (soprattutto se il rapporto prezzo/qualità non è congruo) e coloro che invece, avendo necessità di realizzare la compravendita, dopo lunghe trattative decidono di rivedere le loro richieste iniziali. Gli acquirenti dimostrano molta più difficoltà ad acquistare di quanto non avvenisse in passato. A soffrire in particolare sono coloro che si trovano nella necessità di accendere un mutuo a quasi totale copertura dell’acquisto: le famiglie monoreddito, i single, le giovani coppie (che mai come adesso devono avere una famiglia che possa aiutarli) e gli extracomunitari. L’analisi in base al profilo dimensionale evidenzia che la variazione dei prezzi più sensibile si è registrata nelle grandi città (-1. 5%), a seguire i capoluoghi di provincia (-0. 9%) ed i comuni dell’hinterland (-0. 8%) che ancora una volta hanno avuto un comportamento migliore. Le grandi città hanno registrato variazioni di prezzi negative ad eccezione di Torino, le cui quotazioni sono stabili e di Palermo che registra ancora un debole segnale di crescita (+1. 5%). Tra le realtà con la diminuzione dei prezzi più sensibile si segnalano Bologna (-3. 4%), Verona (-3. 2%) e Bari (-2. 9%). Per la prima volta in questo semestre si registrano segnali negativi anche a Milano (-1. 1%) e Roma (-1. 6%), i mercati immobiliari più importanti. Considerando complessivamente tutto il 2007 le uniche realtà che chiudono ancora con quotazioni in crescita sono Milano, Torino e Palermo. Un’analisi a livello di aree nelle grandi città ha evidenziato una migliore tenuta degli immobili posizionati nelle zone più centrali, rispetto a quelle periferiche e semicentrali. In base al profilo geografico si evidenzia che i capoluoghi del Sud Italia hanno registrato una migliore performance, con una crescita delle quotazioni dello 0. 2%, ma riteniamo che siano ormai alla fase finale della loro corsa. Sono invece diminuite dell’1. 4% le quotazioni dei capoluoghi del Centro Italia e dell’1. 5% quelle dei capoluoghi del Nord Italia. Passiamo ora ad analizzare le caratteristiche della domanda immobiliare che, anche in questo semestre, si è rivelata più selettiva rispetto al passato, con standard qualitativi sempre più elevati. Infatti la richiesta abitativa oggi è alimentata prevalentemente da chi ha necessità di acquistare l’immobile, come prima casa o come casa di sostituzione ovvero “migliorativa”, essendo diminuita la domanda per investimento e quella da parte degli extracomunitari, meno “attenta” alla qualità dell’immobile. L’insieme di questi elementi ha comportato una “selezione naturale” da parte del mercato immobiliare che ha così premiato le abitazioni più vicine alle esigenze degli acquirenti. Occorre precisare però che quando si parla di “qualità” non ci si riferisce necessariamente alle tipologie signorili o di pregio. Infatti le caratteristiche che hanno “facilitato” la compravendita in questo semestre sono state: la presenza del box o del posto auto, la vicinanza ai mezzi di trasporto, il posizionamento ai piani alti, la luminosità, la presenza di balconi o terrazzi (l’esigenza di sfoghi esterni è in crescita) e di riscaldamento autonomo, l’inserimento dell’immobile in contesti abitativi medio-piccoli, il posizionamento in strade poco trafficate e tranquille, la disposizione degli spazi interni. Ma è emerso anche un altro aspetto che teniamo a sottolineare: l’attenzione allo stato di conservazione dell’immobile. Infatti nelle grandi città si è registrata una migliore tenuta delle soluzioni ristrutturate o nuove e in parte anche delle tipologie usate ma in buono stato. Una delle preoccupazioni espresse dai potenziali acquirenti è legata al sostenimento di eventuali spese di ristrutturazione per il timore di non riuscire a quantificarle, in maniera accurata, sia in termini di importo che di durata. Sul fronte della locazione invece la sensazione è che si stia assistendo ad un aumento di domanda di immobili in affitto, alimentata proprio da coloro che non riuscendo ad ottenere un mutuo o trovandosi di fronte ad una rata troppo “pesante” optano per la locazione, magari anche come soluzione temporanea, in attesa poi di poter acquistare in un momento successivo. Questo di fatto non si sta traducendo in una tensione verso l’alto dei canoni di locazione, dal momento che sul mercato c’e’ ancora offerta di immobili in locazione risultato della corsa al mattone avvenuta negli scorsi anni. A questo bisogna aggiungere la volontà dei proprietari di puntare alla continuità del rapporto di locazione andando incontro alle esigenze del conduttore con una riduzione dei canoni richiesti. Il risultato combinato delle dinamiche che si stanno registrando sul mercato della compravendita e su quello della locazione ha comportato un lieve aumento dei rendimenti immobiliari che sui bilocali sono saliti a 3. 8%. Analizzando la domanda immobiliare i dati più aggiornati ci segnalano nelle grandi città una maggiore richiesta per i trilocali che raccolgono il 37. 9% delle preferenze, seguite dai bilocali con il 28. 8 %. Nelle metropoli come Milano, Roma, Napoli e Torino la tipologia più apprezzata è il bilocale. Dal lato dell’offerta la tipologia più presente sul mercato è il trilocale con il 35. 1%, seguito dal bilocale con il 26. 2% e dal quattro locali con il 21. 5%. L’analisi della disponibilità di spesa nelle grandi città a gennaio 2008 evidenzia ancora una concentrazione delle richieste nella fascia di spesa oltre i 249 mila €, in aumento rispetto a luglio 2007. Questo segnale, comunque positivo, va incrociato anche con l’informazione che indica una maggiore concentrazione di richieste per i trilocali ed un lieve aumento di quelle relative ai quattro locali e ai cinque locali. Nei prossimi mesi l’andamento di mercato sarà simile a quello appena descritto, con acquirenti sempre più selettivi ed attenti e venditori che devono prendere consapevolezza dell’importanza che avrà il rapporto prezzo/qualità dell’immobile perché la compravendita si realizzi. Sicuramente il compratore si troverà a fare i conti con la sua disponibilità di spesa, che più contenuta rispetto al passato potrebbe impedirgli o rendergli più difficile l’acquisto della casa. .  
   
   
MERCATO CREDITIZIO SICILIA: STABILE IL MERCATO DEI MUTUI  
 
Palermo, 7 maggio 2008 - Chi si aspettava una brusca frenata del mercato dei mutui è rimasto deluso. Il credito ipotecario destinato alle famiglie per l’acquisto di abitazioni, nel 2007, presenta un volume di erogazioni in linea con quello del 2006. Una differenza negativa di soli 150 milioni di euro che tradotto in termini percentuali (-0,23%) conferma la stabilità del mercato. Il valore dei flussi erogati ha raggiunto la cifra di 62,7 miliardi di Euro. Nell’ultimo trimestre si evidenzia una crescita del volume dell’erogato rispetto al medesimo trimestre dell’anno precedente (+3%). A livello di macro aree sono in crescita le aree dell’Italia Nord-occidentale (+3%) e l’area Insulare (+1,9%), quest’ultima conferma l’andamento positivo registrato già nei primi 3 trimestri del 2007 (+1,7%). Il decremento maggiore, invece, si registra nell’area Nord-orientale (-2,8%). In particolare, il mercato dei prestiti alle famiglie per l’acquisto di abitazioni in Sicilia, nel corso del quarto trimestre del 2007, presenta una crescita quasi nulla (+0,01%) rispetto al corrispondente periodo 2006. La domanda dei mutui, dopo una costante ma lieve crescita nei primi tre trimestri del 2007, resta immutata nell’ultimo. A livello provinciale la situazione è piuttosto variegata: difatti la lieve crescita delle erogazioni è il risultato finale di situazioni molto diverse tra di loro. Le province che presentano il calo maggiore sono Trapani (-14%) e Catania (-3%), mentre le crescite maggiori riguardano le province di Messina e Caltanissetta (entrambe con +10%) ed Agrigento (+9%). Situazione quasi invariata per le province di Siracusa (+1%) e Palermo (0%).
Erogato Mutui Famiglie Consumatrici
Macroarea 2006 2007 var 07 - 06
Totale Nazionale 62. 872,8 62. 727,5 -0,2%
Italia Nord-occidentale 21. 899,0 22. 565,8 3,0%
Italia Nord-orientale 14. 528,7 14. 118,8 -2,8%
Italia Centrale 14. 459,4 14. 170,3 -2,0%
Italia Meridionale 8. 040,8 7. 853,7 -2,3%
Italia Insulare 3. 945,0 4. 018,8 1,9%
Fonte: Ufficio Studi Kìron su dati Banca d´Italia (valori in milioni di Euro) Per quanto riguarda il valore delle consistenze dei mutui in Italia registriamo una crescita. Dopo le tre battute di arresto, l’importo mostra un aumento nei primi mesi del 2008. Considerando un arco temporale di un anno rispetto all’ultimo dato pubblicato da Banca d’ Italia otterremo una crescita dell’ 8% delle consistenze. Andando ad analizzare l’importo medio erogato osserviamo come continui la diminuzione di tale valore. Il mutuo medio, che nel corso del 2007 era pari a 123. 000 €, si è ridotto ancora arrivando a quota 121. 000 €, nel primo trimestre 2008. Il calo è frutto sia della diminuzione della capacità di spesa delle famiglie, sia della fase riflessiva del mercato immobiliare. Tale dato rappresenta la media di valori molto eterogenei che vanno dal mutuo medio più alto della Toscana (145. 000 €) a quello più basso della Basilicata. (86. 000 €). Raggruppando i dati per macroarea si nota come sia ancora ben marcata la differenza tra i prezzi degli immobili nelle varie aree italiane. La Sicilia, che nell’arco del 2007 aveva visto un lieve incremento dell’importo medio erogato pari a +0,9, passando da 108. 000€ del 2006 a 111. 000€ (2007), nel primo trimestre del 2008 rispecchia l’andamento nazionale e vede una riduzione del -6,4% (103. 000€) L’incremento del costo del denaro, dovuto alle recenti tensioni dei mercati finanziari, ha portato i mutuatari a preferire il tasso fisso, scelto da 7 famiglie su 10 secondo i dati dei primi mesi del 2008. Il grafico dell’Euribor (parametro di riferimento della maggior parte dei mutui a tasso variabile) messo a confronto con l’Irs (uno dei principali parametri utilizzati dai mutui a tasso fisso), ci mostra come la forbice tra i due tassi si è assottigliata nel corso degli anni. Addirittura nei primi mesi del 2008 l’Euribor ha superato l’Irs. Se fino a poco tempo fa si pensava ad un taglio del costo del denaro, oggi l´inflazione, che corre ben oltre il 2% a causa dei prezzi delle materie prime, rende molto difficile prevedere come si comporterà la Banca Centrale Europea. In conclusione, non c’è stata la frenata dei mutui che ci si aspettava, nel prossimo futuro, però, giocheranno un ruolo fondamentale le mosse della Banca Centrale Europea in merito ai tassi d’interesse. Fonte: Ufficio Studi Kìron (Gruppo Tecnocasa) .
 
   
   
IGD S.P.A. APPROVA IL BILANCIO PER L’ESERCIZIO 2007 RISULTATI IN CRESCITA  
 
 Bologna, 7 maggio 2008 - Si è tenuta in data 23 aprile l’Assemblea ordinaria degli Azionisti di Igd S. P. A. , attiva nel settore immobiliare della grande distribuzione, le cui azioni sono quotate nel segmento Star di Borsa Italiana. L’assemblea ha approvato il bilancio d’esercizio 2007 e deliberato la distribuzione di un dividendo di Euro 0,056 per azione (0,035 nel 2006), in pagamento a partire dal 2 maggio 2008, previo stacco cedola il giorno 28 aprile 2008. L’esercizio 2007 si è chiuso con un Valore della Produzione pari a 77,06 milioni di Euro. Nell’esercizio precedente tale voce, che risultava pari a 106,00 milioni di Euro, era fortemente influenzata dai 43,63 milioni di Euro di proventi generati dalla cessione dell’ampliamento della Galleria Commerciale di Centro Leonardo a Imola, avvenuta nel novembre 2006. L’operazione ha determinato una plusvalenza di 3,47 milioni di Euro. Esclusa tale cessione, il Totale Ricavi del 2007 di 77,06 milioni di Euro si confronta perciò con i 66,41 milioni di Euro dell’esercizio 2006, indicando un aumento del 16,1%. Il Margine Operativo Netto (Ebit), pari a 78,28 milioni di Euro, evidenzia un decremento del 21,4% rispetto ai 99,56 milioni di Euro dell’esercizio 2006, per effetto della dinamica verificatasi nel fair value del portafoglio immobiliare di Igd. Il 2007 ha infatti visto consolidare i valori immobiliari dopo la crescita elevatissima del 2006 dovuta ai trend di mercato particolarmente favorevoli. Il Risultato prima delle Imposte è pari a 63,71 milioni di Euro, mente l’Utile Netto, pari a 52,32 milioni di Euro, si riduce del 7,70% rispetto ai 56,68 milioni di Euro dell’esercizio 2006, per effetto della dinamica del fair value prima descritta. L’indebitamento Finanziario Netto, che al 31 dicembre 2007 si è attestato a 341,62 milioni di Euro, rimane perciò sostanzialmente stabile rispetto ai 338,06 milioni di Euro del 31 dicembre 2006. Il rafforzamento patrimoniale conseguente all’aumento di capitale del maggio 2007 riduce perciò il Gearing Ratio (rapporto indebitamento/mezzi propri) a 0,46x, rispetto a 0,58x di fine 2006. Il Gruppo Igd dimostra così ampia capacità residua di finanziare la crescita futura a fronte di un obiettivo di gearing di 1,5x indicato nel Business Plan 2008-2012. Nel corso dell’Assemblea sono stati presentati i risultati di un processo di autovalutazione, relativamente al 2007, effettuato dal Consiglio di Amministrazione di Igd secondo quanto previsto dal Codice di Autodisciplina. Tale valutazione è stata realizzata con l’assistenza di Egon Zehnder International, società leader in tale ambito specifico. Dal processo è emerso che il Consiglio di Igd si pone a livelli di eccellenza sul mercato in relazione alla sua dimensione, all’equilibrio della composizione – per l’insieme articolato di competenze dei vari consiglieri – e al funzionamento efficiente. .  
   
   
RGD – JOINT VENTURE PARITETICA TRA BENI STABILI E IGD – ACQUISISCE UNA PORZIONE SIGNIFICATIVA DELLA GALLERIA DEL CENTRO COMMERCIALE “LE FORNACI” DI BEINASCO, ALLE PORTE DI TORINO  
 
Milano, 7 maggio 2008 – Rgd S. P. A. (Riqualificazione Grande Distribuzione) - Joint venture partecipata pariteticamente da Beni Stabili e da Igd, nata con lo scopo di riqualificare centri commerciali già avviati - ha finalizzato in data 23 aprile il contratto per l’acquisto di una porzione significativa della galleria del centro commerciale “ Le Fornaci” di Beinasco, alle porte di Torino. L’area oggetto dell’attuale acquisizione è di circa 4. 700 mq in termini di Gla – Gross Leasable Area. Rgd S. P. A. Ha inoltre siglato il contratto preliminare per l’acquisto entro la fine del 2008 di un’ulteriore area di circa 2. 000 mq. Rgd perfeziona l’acquisizione subentrando, dopo un attento riesame dell’operazione, nel contratto preliminare di acquisto siglato da Igd il 6 agosto 2007. L’operazione è stata finalizzata attraverso: l’acquisizione del 100% delle quote della New Mall srl con prezzo pari a € 13,8 milioni ed un accollo di un leasing residuo pari a € 18,9 milioni; e l’acquisto di porzioni di immobili per un valore pari a € 3,8 milioni. Il prezzo di acquisto totale pari a € 17,6 milioni (al netto del leasing) è soggetto ad un conguaglio prezzo previsto al 31-12-09. Il conguaglio prezzo sarà funzione dell’evoluzione della redditività del centro. Il centro commerciale “Le Fornaci” è inserito nell’ambito di un Parco Commerciale sito nel comune di Beinasco, sulla cintura sud di Torino; presenta perciò il bacino d’utenza tipico di un centro metropolitano, con un posizionamento competitivo forte e consolidato. Il complesso di Beinasco si articola infatti in una serie di strutture organizzate: oltre al centro “Le Fornaci”, ospita un Brico, un Multiplex di 9 sale, un Mcdonald’s, una stazione di servizio, e un centro Megashopping collegato alla galleria tramite un ponte pedonale. .  
   
   
LA RICERCA, STRUMENTO DI COMPETITIVITÀ TORNANO GLI “INCONTRI DI ACIMAC: OCCASIONI PER RIFLETTERE INSIEME”  
 
Modena, 7 maggio 2008 - “Riflessioni sulla ricerca e innovazione nel settore della tecnologia per ceramica” è il titolo di un convegno rivolto in primo luogo ai propri associati che Acimac (l’Associazione dei produttori italiani di macchine per la ceramica) organizza per venerdì 9 maggio presso Villa Marchetti, a Baggiovara, con inizio alle ore 16. Si tratta di un appuntamento che rientra negli ormai consueti “Incontri di Acimac: occasioni per riflettere insieme”. Si parlerà in modo approfondito delle modalità per favorire l’incontro tra domanda e offerta, e della necessità di intraprendere azioni comuni nel campo della ricerca oltre che di coordinare meglio l’attività di ricerca privata e pubblica. L’obiettivo dell’incontro è fornire concrete risposte all’esigenza delle aziende di mantenere e sviluppare i livelli di eccellenza raggiunti, in una visione di lungo periodo, realizzando le opportune sinergie ed evitando dispersione di risorse e duplicazioni di iniziative. Dopo i saluti di Pierluigi Ponzoni (presidente di Acimac), sarà illustrato agli associati un protocollo d’intenti sul tema della ricerca sottoscritto da Associazioni della filiera ceramica, Centro Ceramico di Bologna, Istec-cnr di Faenza e Università di Modena e Reggio Emilia. A seguire, il presidente di Euris, Ruggero Targhetta, parlerà della ricerca quale strumento per la competitività del sistema Italia. Previsto poi un approfondimento di Stefano Toffanin (Euris) relativo alle politiche pubbliche di sostegno – a livello regionale, nazionale e comunitario – all’attività di Ricerca & Sviluppo delle aziende. Infine, la testimonianza di Gabriele Gasperini e Giuseppe Fogliazza di Mcm, azienda leader nel comparto della fresalesatura con sede a Vigolzone (Piacenza) che attribuisce un ruolo centrale alla R&s e che ha maturato una significativa esperienza nella partecipazione ai programmi di incentivazione di livello nazionale e comunitario. A chiudere l’incontro, il prestigioso intervento di Alberto Piantoni, da poco più di un mese amministratore delegato di Richard Ginori 1735 e nominato dal Ministero dello Sviluppo Economico quale project manager del programma “Nuove Tecnologie per il Made in Italy” di Industria 2015, fondo che – con una dotazione di 190 milioni di euro – finanzierà progetti di innovazione industriale delle imprese, dei quali 25 milioni di euro riservati alle piccole e micro imprese. Piantoni, 52 anni, bresciano, è stato a lungo amministratore delegato del Gruppo Bialetti. Per informazioni, contattare la Segreteria Organizzativa del convegno: tel. 059 510 336, segreteria@acimac. It .  
   
   
BOLZANO: DAL COMITATO TECNICO VIA LIBERA ALLE NUOVE DIRETTIVE PER LA COSTRUZIONE DI CASE DI RIPOSO  
 
Bolzano, 7 maggio 2008 - La bozza con le nuove direttive per la costruzione di case di riposo ha avuto ieri (5 maggio) il parere positivo del Comitato tecnico provinciale. Via libera anche alla ristrutturazione del piano interrato della scuola elementare "Johann Wolfgang von Goethe" a Bolzano. Grazie alle nuove linee guida le case di riposo per anziani e le strutture di degenza dovranno rispondere a nuovi requisiti: gli 80 articoli della bozza aggiornano le attuali direttive, risalenti al 1992 per le strutture di degenza e al 1973 per la case di riposo. Al centro delle direttive unificate viene messa la cura del paziente, che dovrà trovare un ambiente il più possibile simile a quello della propria casa. Rimane però fondamentale fare in modo che infermieri e assistenti possano contare su strutture moderne e tecnologicamente avanzate, accessibili anche ai disabili. Il tutto senza tralasciare l´aspetto economico, e cercando dunque le soluzioni migliori anche dal punto di vista del budget per non penalizzare l´utente con costi che si ripercuotono sulle rette. Le linee guida si pongono come strumento utile soprattutto per costruttori e progettisti, visto che stabiliscono tutti i paletti da seguire per quanto riguarda programmazione, standard di qualità, nonchè parametri di grandezza e di prezzo. Il Comitato tecnico ha approvato la proposta e si è pronunciato anche per l´elaborazione di specifiche direttive per le comunità alloggio con servizi di cura comuni. Ora il pacchetto viene esaminato dal Consorzio dei Comuni prima della decisione finale della Giunta provinciale. Dal Comitato tecnico è giunto anche il via libera alla ristrutturazione della scuola elementare "J. W. V. Goethe" a Bolzano. Il progetto esecutivo presentato dal Comune capoluogo prevede lavori di risanamento del piano interrato e miglioramenti delle misure anticendio, per complessivi 2 milioni €. .  
   
   
MILANO: CASA, SCOTTI INCONTRA NUOVI PRESIDENTI ALER RIFORMA DEI CANONI E LOTTA ALL´ABUSIVISMO I TEMI AFFRONTATI  
 
 Milano, 7 maggio 2008 - L´assessore regionale alla Casa e Opere Pubbliche, Mario Scotti, ha incontrato ieri pomeriggio i nuovi presidente delle Aler (Aziende lombarde per l´edilizia residenziale pubblica). Obiettivo: condividere gli obiettivi da perseguire entro la fine della legislatura. Erano presenti: Filippo Musti, per Aler Milano, Narno Poli, presidente Aler Bergamo, Ettore Isacchini, presidente Aler Brescia, Alessandro Turati, presidente Aler Como, Antonio Piazza, presidente Aler Lecco, Carlo Facca, presidente Aler Lodi, Romano Arioli, presidente Aler mantova, Stefano Sisler, presidente Aler Monza e Brianza, Franco Zecca, presidente Aler Pavia, Gildo De Giovanni, presidente Aler Sondrio, e Paolo Galli, presidente Aler Varese. "Ho voluto incontrarli a solo 15 giorni dalla loro nomina - ha detto l´assessore Scotti - per condividere da subito un percorso che deve avere nella collaborazione leale il proprio punto di forza. Le Aler devono agire nell´ambito della programmazione regionale; entro la fine della legislatura occorre dare piena attuazione della legge che riforma i canoni (la legge regionale 27/07) utilizzando tutte le modalità che Regione Lombardia mette a disposizione per garantire un´effettiva sopportabilità dei nuovi affitti". In questo senso entro fine mese entrerà a pieno regime l´Osservatorio regionale sulla condizione abitativa e si potranno analizzare congiuntamente i primi effetti della legge, nell´ambito della quale le Aler predisporranno i programmi di manutenzione a cui destineranno le maggiori risorse derivanti dall´applicazione dei canoni. "Perché - come ha ricordato anche oggi l´assessore - il nostro obiettivo è quello di garantire a tutti, a maggior ragione alle fasce più bisognose, un´abitazione dignitosa". Parte integrante della nuova legge è quella che riguarda la "valorizzazione e razionalizzazione del patrimonio" da attuare attraverso la vendita di una quantità non superiore al 20% del patrimonio esistente. Anche in questo caso i proventi sono destinati allo sviluppo e alla valorizzazione del patrimonio. Scotti ha anche sottolineato la necessità di condividere azioni comuni per combattere le occupazioni abusive. A Milano, ad esempio, la collaborazione fra Regione, Comune, Provincia, Aler, Prefettura e Questura ha portato alla sottoscrizione di un "patto" che prevede misure concrete contro l´abusivismo. "Regione Lombardia - ha concluso Scotti - è particolarmente attenta all´efficacia degli interventi e all´efficienza del funzionamento delle Aler. Per questo ritengo che da una parte bisogna rafforzare i controlli per il recupero della morosità, dall´altra attivare tra Comuni e Aler una costante collaborazione per facilitare lo snellimento delle procedure di assegnazione degli alloggi". .