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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 16 Settembre 2008
UN´UNICA "EUROREGIONE – ARCHIMED” TRA ISOLE DEL MEDITERRANEO BALEARI COMPRESE  
 
 Cagliari, 16 Settembre 2008 – Il Presidente della Regione, Renato Soru, ha ricevuto una delegazione del governo delle Isole Baleari per discutere la Proposta di istituzione di un Gruppo europeo di cooperazione territoriale (Gect) delle regioni insulari mediterranee. Archimed, il nuovo progetto di collaborazione, è stato illustrato alla stampa dal Presidente Soru e dal Presidente delle Isole Baleari, Francesc Antich i Oliver. Si fonda sulla dichiarazione comune dei Presidenti delle isole del Mediterraneo (Taormina, 21 ottobre 2004), che auspicava la creazione di un´Euroregione. Ne farebbero parte tutte le sei regioni già appartenenti alla rete "Eurimed – isole del Mediterraneo" (Sardegna, Sicilia, Isole Baleari, Creta, Corsica, Isola di Gozo), più una rappresentanza regionale dell´Isola di Cipro (Agence de Larnaca). Il Presidente Soru ha sottolineato quanto sia importante rafforzare la vicinanza fra isole e ha messo in luce le tante affinità fra Sardegna e Baleari: "Essendo le Isole Baleari ad alta densità turistica – ha detto Renato Soru - il problema più importante è senza dubbio quello del governo del territorio e della difesa dell´ambiente. Nella loro isola si contano 400mila posti letto e pochissime seconde case e di recente hanno approvato una legge che impedisce di costruire in zone in cui erano previsti molti metri cubi di cemento. Il tutto è molto simile a ciò che ha fatto la Sardegna qualche anno fa con il Piano paesaggistico. Nelle Isole Baleari per costruire un albergo da 100 posti letto bisogna buttare giù 200 posti letto, un intervento che verte sul riutilizzo". Il Presidente delle Isole Baleari in visita in Sardegna ha detto che le isole del Mediterraneo sono dotate di singolarità uniche per le relazioni con l´Unione europea, per questo diventa importante unificare gli sforzi. Una struttura con personalità giuridica gestirà i progetti di interesse comune, con una struttura molto snella e un cambio di responsabilità fra regioni. L´attuale proposta della bozza di Statuto prevede: l´assemblea, il presidente e il vice-presidente, il direttore, il segretario tecnico e il certificatore dei conti. Ai margini della conferenza stampa, il Presidente Soru ha risposto alle domande dei giornalisti a proposito dello strumento europeo di vicinato, Enpi: "Non era scontato che la Regione Sardegna vi partecipasse in maniera così importante, addirittura avendo l´onore di essere stata scelta dalla Commissione europea come autorità di gestione – ha detto il Presidente Soru - Il programma è già stato approvato e ad ottobre viene riunito per la prima volta in Sardegna il comitato di sorveglianza ed entro dicembre partono i bandi a cui le imprese di diversi Paesi possono partecipare. Quindi questo bando è pienamente operativo e anzi la Commissione europea ci sta chiedendo di fare da tutor in altri programmi europei di questo genere". . .  
   
   
CONFINDUSTRIA FRIULI VENEZIA GIULIA: FRATTINI, PASSO DECISIVO PER EUROREGIONE  
 
Udine, 16 settembre 2008 - "Domattina incontrerò il presidente Tondo ed il governo regionale al completo per iniziare il confronto che porterà a definire le competenze per le quali il Friuli Venezia Giulia chiederà al governo centrale una delega. La strada per l´Euroregione è tracciata, ora manca solo il terzo ed ultimo passaggio. Un passo che noi faremo, riempendo di contenuti ciò che abbiamo creato". Lo ha affermato il ministro degli Affari esteri, Franco Frattini, nel corso del suo intervento all´assemblea generale di Confindustria, a Udine, puntualizzando che "occorre valorizzare una proiezione delle regioni autonome in un quadro di cooperazione transfrontaliera attraverso lo strumento dell´Euroregione. Più c´è federalismo e autonomia, più questo meccanismo potrà funzionare", ha sottolineato Frattini. Valorizzazione della rete portuale, che coinvolga Trieste e Capodistria come "terminali delle autostrade del mare", e implementazione della rete ferroviaria sono le priorità indicate da Frattini per lo sviluppo del Friuli Venezia Giulia. "Crediamo che questa regione sarà il vero ponte verso l´Est: da qui si guarda ad aree strategiche per l´interesse nazionale", ha commentato il ministro degli Esteri. La centralità e l´efficienza del modello Friuli Venezia Giulia è stata ribadita anche dal presidente nazionale di Confindustria, Emma Marcegaglia, che ha inoltre annunciato che il gruppo di famiglia, già presente in regione con uno stabilimento nell´Aussa Corno, "sta valutando di aumentare gli investimenti in quest´area". Tre i ringraziamenti della Marcegaglia ai friulani nel corso del suo intervento conclusivo: il primo ad Adriano Luci, amico che con lei ha condiviso l´impegno confindustriale, il secondo a Gianpietro Benedetti, definito "uno dei più grandi imprenditori italiani", l´ultimo a Giuseppe Morandini, presidente della Piccola Industria, al quale la stessa Marcegaglia ha ricordato di aver voluto affidare le deleghe alla semplificazione ed al rapporto con le banche. "Sarà dunque un friulano - ha annunciato - ad occuparsi di due incarichi strategici per Confindustria". .  
   
   
L’ISTITUTO EUROPEO DI INNOVAZIONE E TECNOLOGIA (IET) INIZIA LE SUE ATTIVITÀ  
 
Bruxelles, 16 setembre 2008 - L’istituto europeo di innovazione e tecnologia (Iet), la principale iniziativa dell’Ue per dare impulso all’innovazione in Europa, vede l’inizio delle sue attività con la prima riunione del suo comitato direttivo, di recente nomina. La riunione, che ha luogo oggi nella città di Budapest, sede dell’Istituto, sarà preceduta da una cerimonia di apertura cui parteciperanno, tra gli altri, Ferenc Gyurcsány, primo ministro ungherese, José Manuel Barroso, presidente della Commissione europea, e Ján Figel’, commissario responsabile per l’istruzione, la formazione, la cultura e la gioventù. L’istituto europeo di innovazione e tecnologia (Iet), la principale iniziativa dell’Ue per dare impulso all’innovazione in Europa, vede l’inizio delle sue attività con la prima riunione del suo comitato direttivo, di recente nomina. La riunione, che ha luogo oggi nella città di Budapest, sede dell’Istituto, sarà preceduta da una cerimonia di apertura cui parteciperanno, tra gli altri, Ferenc Gyurcsány, primo ministro ungherese, José Manuel Barroso, presidente della Commissione europea, e Ján Figel’, commissario responsabile per l’istruzione, la formazione, la cultura e la gioventù. “Sono molto lieto che l’Iet inizi oggi formalmente il suo lavoro”, ha affermato il presidente della Commissione José Manuel Barroso. “Attraendo e trattenendo i migliori e i più capaci studenti, ricercatori e amministratori di tutta Europa e del mondo intero, l’Iet darà un importante valore aggiunto alla ricerca e all’innovazione dell’Ue. Diverrà un vivaio di nuove idee e contribuirà a realizzare le idee innovative. Si tratta di una pietra miliare nel percorso verso la quinta libertà: la libera circolazione della conoscenza. Il coinvolgimento delle imprese è essenziale, poiché, per fare un esempio, la mancanza di ricerca e sviluppo finanziati dalle imprese spiega quasi l’85% del ritardo dell’Ue rispetto agli Stati Uniti. Con il passare del tempo, l’Iet contribuirà a rafforzare la ricerca e lo sviluppo in Europa, riducendo tale ritardo e avvicinando la percentuale di Pil destinata alla ricerca e sviluppo all’obiettivo del 3% che gli stessi Stati membri si sono fissati. ” Ferenc Gyurcsány, primo ministro dell’Ungheria, ha dichiarato: “Il talento e la conoscenza sono ‘risorse naturali’ o ‘materie prime’ disponibili in tutti i Paesi d’Europa. Con l’aiuto dell’Iet potremo utilizzarle in modo più efficace che mai, a vantaggio di tutti i cittadini dell’Unione. ” L’istituto europeo d’innovazione e tecnologia è un’importante iniziativa dell’Ue che ha l’obiettivo di favorire l’eccellenza dell’innovazione europea, fornendo nuove soluzioni per grandi sfide, come il cambio climatico, le energie rinnovabili o la prossima generazione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Per realizzare i suoi ambiziosi obiettivi, l’Iet si è dotato di un comitato direttivo del tutto indipendente che ha la responsabilità di tracciare gli orientamenti strategici dell’Istituto e di selezionare, controllare e valutare la sua base operativa, le cosiddette comunità di conoscenza e innovazione. I 18 membri del comitato direttivo provengono dal mondo imprenditoriale, dall’istruzione superiore e dalla ricerca e hanno tutti dimostrato di possedere grande esperienza nel campo dell’innovazione di alto livello. Nella sua prima riunione di Budapest, il comitato direttivo dovrebbe adottare una serie di importanti decisioni riguardanti le modalità di funzionamento dell’Iet, come l’elezione del presidente e degli altri quattro membri del comitato esecutivo. Il comitato direttivo esaminerà i primi passi da compiere per la selezione delle prime 2 o 3 comunità di conoscenza e innovazione entro l’inizio del 2010. Oltre al primo ministro ungherese Gyurcsány, al presidente della Commissione europea Barroso e al commissario europeo per l’istruzione Figel’, parteciperanno alla riunione anche Jósef Pálinkás, presidente dell’Accademia delle Scienze ungherese, Károly Molnár, ministro senza portafoglio responsabile per la ricerca e lo sviluppo, Rodi Kratsa-tsagaropoulou, vicepresidente del Parlamento europeo, Valérie Pécresse, ministro dell’istruzione superiore e della ricerca e rappresentante della Presidenza francese, e László Kovács, commissario responsabile per la fiscalità e l’unione doganale. .  
   
   
L´UE FINANZIA UN PROGETTO PER SOSTENERE LO SVILUPPO NELLO SWAZILAND  
 
Bruxelles, 16 settembre 2008 - L´unione europea ha stanziato 130 Mio Eur per i prossimi otto anni per i progetti di sviluppo. Questo denaro deriva dal nuovo 10° Fondo di sviluppo europeo (Edf) e dal National Indicative Programme (Nip) per il periodo 2008-2013. Swaziland, una piccola monarchia interna dell´Africa meridionale, si è di recente ritrovata sotto i riflettori essendo parte del Fondo di sviluppo europeo. Statisticamente, l´Europa è il più grande fornitore di sostegno allo sviluppo nel mondo e nel caso dello Swaziland, l´Unione europea è il maggiore finanziatore del settore privato del paese. In un accordo firmato recentemente tra i paesi, lo {Swaziland beneficerà di 63 Mio Eur che saranno spesi per progetti sullo sviluppo umano (i quali riceveranno 21 Mio Eur) e fornitura idrica, servizi igienici e irrigazione ( che otterranno una somma di 29 Mio Eur). L´ue fa subito notare che i fondi menzionati non aiuterebbero i micro-progetti programmati per l´anno corrente. Tuttavia, i progetti potrebbero essere considerati per essere finanziati nel 2009. L´ue finanzia attualmente micro-progetti per un totale di 4,7 Mio Eur. Si prevede che il finanziamento sarà incanalato per andare a completare il Lower Usuthu Smallholder Irrigation Project (Lusip), la cooperazione in campo educativo e tecnico e nel settore di Hiv e Aids. Tutti i progetti finanziati saranno svolti in stretta collaborazione tra la società cicvile e il governo dello Swaziland. Lo Swaziland sarà anche canditata a partecipare a numerosi inviti a presentare proposte dell´Ue, in vari campi che sono aperti ai paesi in via di sviluppo. Fino ad oggi ci sono riusiti molti candidati. Questi avevano presentato la loro candidatura per gli inviti per la Water Facility e per le malattie relative al Ngo e alla povertà. Le recenti siccità e incendi hanno devastato le aree rurali. Gli esperti hanno stimato che la siccità dello sorso anno è stata responsabile della distruzione dell´80% della produzione di mais del paese. Come risultato, due terzi della popolazione vive con meno di un dollaro al giono e il tasso di disoccupazione ha ormai raggiunto il 40%. E se non bastasse, 4 su 10 persone dipendono da un qualche tipo di assistenza alimentare per riuscire a sopravvivere. Lo Swaziland si trova in un punto critico del suo sviluppo e non ha ricevuto molto in termini di aiuti per lo sviluppo grazie ad un errato livello delle entrate. Una piccolissima minorità, composta da proprietari terrieri di epoca coloniale e un piccolo gruppo di affaristi, è riuscita ad ammassare così tante ricchezze che, in termini statistici, il paese appare essere di livello medio, un´immagine che è molto lontana dal rispecchiare la realtà. In parte, questo è stato riconosciuto dalla Banca mondiale, che ha fatto appello alla creazione di un quadro di politiche a favore dello sviluppo dei poveri. L´aiuto Ue riguarda anche l´attuazione di un programma di riforma della governance, che dovrà limitare gli sprechi e la cattiva gestione. L´ue si è anche avviata nel campo dello sviluppo delle capacità nella pianificazione dello sviluppo. Questa parte del progetto mira al sostegno del ministero della pianificazione e dello sviluppo economico, con la creazione delle capacità degli impiegati civili, chiave nello sviluppo delle aree prioritarie. Il contributo Ue in questo settore è di 2,7 Mio Eur. Rispetto al Gender in Development, l´Ue stanzia approssimativamente 1,4 Mio Eur. Lo Swaziland è anche uno dei 18 Paesi del Acp (Stati dell´Africa dei Caraibi e del Pacifico). Questo significa che beneficerà anche delle misure speciali di accompagnamento della recente riforma del mercato dello zucchero, che ridurrà i prezzi dello zucchero. Per ulteriori informazioni, visitare: http://ec. Europa. Eu/development/index_en. Cfm http://ec. Europa. Eu/development/policiesgen_en. Cfm .  
   
   
BRIDG ECONOMIES ALLA FIERA DEL LEVANTE  
 
 Bari, 16 settembre 2008 - Unioncamere Puglia e Arti (Agenzia Regionale per la Tecnologia e l´Innovazione della Puglia), annunciano l’avvio anche in Puglia del Progetto Bridg€conomies, a cura di Enterprise Europe Network. Alla Fiera del Levante il nuovo progetto sarà presentato nella sala convegni del padiglione di Unioncamere (ex Enel) il 16 settembre a partire dalle 9,30. Rappresentanti della Regione Puglia, dell’Unioncamere Puglia e della Unione Europea ne illustreranno gli obiettivi. Nel quadro del “programma Competitività ed Innovazione” Enterprise Europe Network rappresenta uno dei principali strumenti della Commissione a supporto delle Pmi europee. Si tratta di uno sportello della nuova rete varata dalla Commissione Europea per assistere e consigliare le piccole e medie imprese su politiche, programmi e finanziamenti dell’Ue. La rete Enterprise Europe Network opera nella regione Puglia attraverso l’Unioncamere e l’Arti. Nella settimana fieristica le Pmi pugliesi alla ricerca di un partner in un altro Paese europeo, di una consulenza su come sviluppare un’idea innovativa o su come presentare domanda per un finanziamento comunitario, o per servizi di commercio estero ed internazionalizzazione potranno rivolgersi agli sportelli Unioncamere ed Arti presenti in Fiera e contare sull’intero network che riunisce circa 600 organizzazioni professionali in Europa tra cui Camere di Commercio, Enti per lo sviluppo regionale e centri di ricerca universitari, oltre a 4. 000 esperti professionisti. Inoltre in occasione della Fiera del Levante si svolgerà sempre presso lo Stand Unioncamere – Padiglione Camera di Commercio, la Settimana della cooperazione Internazionale: verrà offerta agli imprenditori pugliesi la possibilità di accedere alla cooperazione transfrontaliera, ovvero l’opportunità di ricercare partner in altri Paesi membri dell’Unione per accordi di natura finanziaria, commerciale e tecnico produttiva; verranno altresì illustrati i servizi di supporto alla cooperazione transfrontaliera attraverso una piattaforma Internet che collega tutta la rete. Una sfida possibile già dalla composizione della rete Enterprise European Network, la più grande rete al mondo di centri a supporto della competitività dell’innovazione e del trasferimento tecnologico delle piccole e medie imprese (Pmi) nei mercati europei ed internazionali. Programma Convegno del 16 settembre 9,30 Registrazione dei partecipanti, welcome coffe; 10,00 Saluti introduttivi presidente Regione Puglia, N. Vendola, presidente Fiera del Levante, C. Lacirignola ; 10,15 Apertura dei lavori Le istituzioni per lo sviluppo delle imprese Presidente Unioncamere Puglia, L. Farace. Relazioni: 10,30 Costruire il sistema innovativo regionale Presidente Arti, G. Viesti; 10,50 Politiche comunitarie a supporto della ricerca e dell’innovazione nelle imprese Rappresentanza della Commissione Europea in Italia: E. Olivi; 11,10 Competitività ed innovazione in Italia Direttore Politiche Industriali, comunitarie del Mise, A. Lapalorcia; 11,30 La rete Enterprise e il Consorzio Bridg€conomies: nuovi servizi integrati per le imprese ed i centri di ricerca della Puglia Coordinatore del Consorzio Bridg€conomies, Mondimpresa, A. Marras; 12,00 Dibattito; 12,30 Conclusioni Politiche regionali per Innovazione, Ricerca e Internazionalizzazione. .  
   
   
SLOVENIA, PROGRAMMA COOPERAZIONE CON UNGHERIA  
 
Lubiana, 16 settembre 2008 - L´ufficio del Governo sloveno per l´Autonomia locale e la Politica regionale ha presentato a Maribor un programma operativo per la cooperazione transfrontaliera con l´Ungheria nel periodo 2007-2013. Lo rivela il sito internet del Governo sloveno. Il programma intende supportare uno sviluppo locale e regionale sostenibile e bilanciato, e migliorare la qualità della vita nella zona di confine. Offre supporti finanziari per progetti che rafforzano la cooperazione transfrontaliera e promuovono lo sviluppo regionale. Quasi 14 milioni di euro sono già stati offerti nel primo invito a presentare proposte, il 27 giugno 2008. La cooperazione transfrontaliera è particolarmente importante per la minoranza slovena in Ungheria e per la minoranza ungherese in Slovenia, perché crea più opportunità per la preservazione della madrelingua e l´identità nazionale. Il ministro per il Governo locale e gli Affari regionali, Ivan Zagar, ha rilevato l´importanza della collaborazione politica ed economica tra Paesi confinanti. .  
   
   
FABBISOGNO DEL SETTORE STATALE DEL MESE DI LUGLIO 2008  
 
Roma, 16 settembre 2008 - Il Ministero dell´Economia e delle Finanze comunica i dati di sintesi del conto del settore statale del mese di luglio 2008. Fabbisogno del settore statale del mese di luglio 2008
Milioni di euro
Formazione del fabbisogno
Entrate 48. 141
Spese 46. 434
di cui: spesa per interessi 2. 724
Fabbisogno (-) / Disponibilità (+) 1. 707
Copertura
Totale -1. 707
Titoli a breve termine -1. 550
Titoli a medio-lungo termine 14. 180
Titoli esteri -4. 213
Altre operazioni (1) -10. 124
(1) Comprendono la raccolta postale e la variazione del conto di disponibilità. In conformità al programma Special Data Dissemination Standard (Sdds) del Fondo Monetario Internazionale, il calendario delle pubblicazioni dei dati sopraesposti è disponibile sul sito (Collegamento a sito esterno http://dsbb/imf. Org .
 
   
   
BANCHE: ABI, LA CRISI DEI MERCATI NON FRENERÀ IL RICORSO AI COVERED BOND  
 
 Roma, 16 settembre 2008 - Principali gruppi bancari italiani in corsa con i primi programmi di emissione. Per Zadra “le banche italiane stanno reggendo meglio dei concorrenti europei alla crisi dei mercati finanziari. Con i covered bond migliorerà il sistema della raccolta anche a vantaggio dei consumatori” Le difficoltà del mercato non freneranno il ricorso da parte delle banche italiane ai covered bond, grazie soprattutto alla buona normativa messa a punto nel 2007. E’ quanto emerge dal convegno sui covered bond organizzato oggi a Roma dall’Associazione bancaria italiana in collaborazione con l’European securitisation forum (Esf). Principali gruppi bancari sono già in corsa con i primi programmi di emissione di questi strumenti finanziari. A pieno regime, secondo prime stime, il mercato delle obbligazioni bancarie garantite potrebbe sviluppare un volume potenziale di 200 miliardi di euro. Al centro del convegno l’analisi della crisi internazionale in corso e delle prospettive di ripresa del mercato della cartolarizzazione, lo sviluppo del mercato dei covered bond nel nostro paese e il loro impatto sulle strategie di raccolta delle banche. L’incontro ha visto la partecipazione delle principali banche originator e arranger nazionali e internazionali, società di rating e studi legali, che si sono confrontati sui nuovi scenari. Il Direttore generale dell’Abi, Giuseppe Zadra, aprendo i lavori, ha ricordato che “il sistema bancario italiano sta reggendo meglio dei concorrenti europei alla crisi dei mercati finanziari. Da una parte, questo è dovuto al recente processo di ristrutturazione che lo ha reso più forte e in grado di assorbire meglio gli shock esterni. Dall’altra, per il modello di business più tradizionale, con la pressoché totale assenza di investimenti in mutui subprime. Sullo sfondo una regolamentazione di vigilanza maggiormente prudenziale che ha evitato alle nostre banche l’assunzione di eccessivi rischi”. Oggi il mercato internazionale dei capitali risulta pressoché chiuso per le cartolarizzazioni ed in parte anche per le normali obbligazioni bancarie. Le banche italiane sono in grado di trattenere il fiato più a lungo rispetto ai concorrenti esteri, avendo più ampie possibilità di raccolta sul mercato interno. È chiaro peraltro l’auspicio che gli investitori riacquisiscano la fiducia e che il mercato ritrovi rapidamente il suo equilibrio. Per questo si guarda con attenzione alle iniziative internazionali della Commissione Europea e del Financial stability forum. In questa particolare fase di difficoltà, i covered bond possono rappresentare per le banche italiane un possibile strumento di raccolta alternativo rispetto alla cartolarizzazione. Questi strumenti hanno infatti caratteristiche tali da renderne la qualità maggiormente trasparente per gli investitori. Essi infatti presentano un duplice livello di garanzia: quello della banca emittente che assicura il rimborso con tutto il proprio patrimonio ed uno specifico pool di crediti di elevata qualità, segregato ad esclusiva tutela dei portatori dei titoli, in caso di insolvenza della banca emittente. Per Zadra “i covered bond consentono alle banche italiane di diversificare gli strumenti di raccolta, riducendo i costi, con l’obiettivo ultimo di offrire finanziamenti in linea con le aspettative della clientela”. .  
   
   
ABI, MASSIMA DISPONIBILITÀ VERSO L’ISTRUTTORIA ANTITRUST SU ASSEGNI E MAV  
 
 Roma, 16 settembre 2008 - L’associazione bancaria italiana conferma la massima disponibilità a fornire tutte le informazioni e la collaborazione utile all’Autorità garante per la concorrenza ed il mercato, che ha aperto una istruttoria sugli accordi interbancari relativi all’incasso di assegni e ai Mav. La definizione di commissioni interbancarie assicura il buon funzionamento di strumenti di pagamento che coinvolgono l’operatività di più banche e pertanto comporta benefici per le famiglie e le imprese che quotidianamente li utilizzano. Tali accordi sono sempre stati sottoposti alla Banca d’Italia e da essa hanno ottenuto l’autorizzazione in via temporanea scaduta lo scorso gennaio. Un confronto con l’Autorità, che ha assunto la competenza in merito, è già in corso dall’inizio di quest’anno. L’abi è fiduciosa che il procedimento possa arrivare in tempi rapidi a una conclusione positiva, previa verifica della correttezza dei comportamenti tenuti dalle banche. .  
   
   
BMPS: RAGGIUNTO ACCORDO SINDACALE PER L’INCORPORAZIONE DI BAM  
 
Siena, 16 settembre 2008 - Sono stati sottoscritti il 12 settembre gli accordi sindacali preliminari all’incorporazione di Banca Agricola Mantovana in Banca Monte dei Paschi di Siena e al conferimento degli sportelli di Bam presenti in Veneto a Banca Antonveneta. L’operazione riguarda 3. 600 dipendenti. Si è così conclusa la prima importante tappa nel percorso di realizzazione del Piano Industriale 2008-2011 del Gruppo Montepaschi. Tale obiettivo è stato raggiunto mediante intese, conclusive del confronto sindacale avviato lo scorso 23 luglio, che hanno consentito di coniugare gli obiettivi di riorganizzazione del Piano Industriale, orientati al potenziamento della rete e all’efficientamento e contenimento dei costi a livello di Gruppo, con le esigenze di valorizzazione delle risorse umane interessate, con particolare attenzione alle professionalità maturate. .  
   
   
“CESSIONE DEL QUINTO” SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA  
 
 Milano, 16 settembre 2008 - Nel 2007, il mercato totale della cessione del quinto è cresciuto dell’11,4%, grazie alle buone performance del segmento dei pensionati ed in misura minore del segmento dei privati, fino al valore di 4. 100 milioni di euro. I tassi di sviluppo dell’erogato continuano ad essere a doppia cifra, pur facendo segnare un deciso rallentamento rispetto al precedente biennio. Questa formula di finanziamento resta tuttavia una nicchia nel settore del credito al consumo, con una quota pari al 6,1% del totale nel 2007 (5,9% nel 2006). L’erogato complessivo delle banche generaliste si attesta a circa un quarto del mercato totale, dominato ancora da società specializzate (banche e finanziarie). La crescita 2007 delle banche generaliste è inferiore alla media di mercato (+8,5%) e l’incidenza sull’erogato totale è stabile. Si stima che l’erogato totale 2007, al netto dell’effetto rinnovi, sia stabile o leggermente calante. , con una lieve flessione attesa per il 2008. Lo scenario competitivo è caratterizzato da una crisi di liquidità e da un processo di revisione delle normative. In questo contesto le banche e le finanziarie erogatrici (ex art. 107) stanno progressivamente riducendo il presidio indiretto del mercato attraverso le forme tradizionali del plafond, concesso a società specializzate del settore, e dell’acquisizione del credito pro soluto, con cui si acquistano direttamente crediti già erogati facendosi carico del rischio. Dati di sintesi, 2007
Numero imprese: 104
di cui:
· intermediari finanziari ex art. 107 20
· Intermediari finanziari ex art. 106 circa 75
Volumi erogati nel 2007 (Mn. Euro) 4. 100
· società specializzate 3. 045
· banche generaliste 1. 055
Ripartizione regionale del credito erogato (%)
· Nord 25,1
· Centro 26,4
· Sud e Isole 48,5
Titolari di credito
Quota di mercato primi 4 operatori (%) 53,8
Quota di mercato primi 8 operatori (%) 77,1
Mercato retail (canale diretto)
· Quota di mercato primi 4 operatori (%) 44,4
· Quota di mercato primi 8 operatori (%) 65,8
Prospettive di breve termine
· % variaz. 2008/2007 5-10
· % variaz. 2009/2007 10-15
Fonte: Databank .
 
   
   
TRENTO: SORTEGGIATO L´ORDINE DEI CONTRASSEGNI ELETTORALI, AMMESSI 24 SIMBOLI  
 
Bolzano, 16 settembre 2008 - Saranno 24i contrassegni che appariranno sui manifesti per le elezioni provinciali del 26 ottobre. Altri due non sono stati ammessi. L´ordine di presenza è stato decretato al termine del sorteggio pubblico svoltosi questo pomeriggio (lunedì 15) a Palazzo Widmann. I termini per la presentazione dei contrassegni, da parte del segretario provinciale o regionale dei partito o dei raggruppamenti politici che intendono presentarsi alle prossime elezioni provinciali del 26 ottobre, sono scaduti il lunedì 15 settembre alle ore 17. Sono stati 26, due dei quali (La Margherita e Bürgerliste Laas) non ammessi causa mancata o incompleta documentazione. Dopo la chiusura ufficiale delle operazioni di deposito dei contrassegni, si è svolto il sorteggio pubblico che ha decretato l´ordine nel quale i 24 contrassegni (cinque anni fa erano 13) saranno riportati sui manifesti elettorali. Ecco l´esito del sorteggio: 1 Svp, 2 Die Freiheitlichen, 3 Ladins Dolomites, 4 Demokratische Partei-partito democratico, 5 Südtiroler Freiheit, 6 Alleanza nazionale, 7 Union für Südtirol, 8 Fiamma tricolore, 9 Il popolo della libertà-Berlusconi, 10 Partito per tutti-Partei für alle, 11 Sinistra dell´Alto Adige-linke für Südtirol, 12 Bürgerbewegung, 13 Comunisti italiani-Südtiroler Kommunisten, 14 Sinistra Democratica, 15 Forza Italia, 16 Unitalia, 17 Progetto Alto Adige-südtirol, 18 Lega nord Südtirol, 19 Partito socialista, 20 Verdi-grüne-verc bürgerlisteciviche, 21 Casini Udc, 22 Rifondazione partito comunista, 23 Di Pietro Italia dei valori, 24 Democratici di sinistra. L´ufficio elettorale centrale è presieduto dal giudice del Tribunale Elisabeth Roilo e composto da Luigi Mosna (Tar) e Alessandro Pallaoro (Corte dei conti). Il prossimo passo in vista delle elezioni del 26 ottobre consiste nella presentazione ufficiale delle liste dei candidati, che dovranno essere depositate tra il 22 e il 25 settembre presso la Ripartizione provinciale Servizi centrali a Palazzo Widmann. Una volta terminata anche questa parte dell´iter, che consente di sapere con certezza quante liste si presenteranno effettivamente alle elezioni provinciali, verrà effettuato un secondo sorteggio per stabilire l´ordine di apparizione sulle schede elettorali. .  
   
   
REGIONE PUGLIA - SUD AUSTRALIA: SI INTENSIFICA IL RAPPORTO  
 
 Bari, 16 settembre 2008 - Scambi commerciali, collaborazioni tra le Università, borse di studio, progetti di ricerca congiunti. Si intensifica il rapporto tra Regione Puglia e Sud Australia nato da un Protocollo d’Intesa firmato nel maggio del 2007 dal Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, e il Premier del Sud Australia, Mike Rann e proseguito con la Lettera di Intenti firmata a febbraio di quest’anno ad Adelaide tra i due Governi. La terza tappa della collaborazione tra i due Stati è stata raggiunta ieri mattina alla Fiera del Levante di Bari nel corso del Seminario “Puglia - Sud Australia: presentazione delle opportunità di collaborazione”, che si è svolto nel padiglione istituzionale della Regione Puglia. All’incontro, organizzato dagli Assessorati allo Svilupo Economico e al Lavoro, hanno preso parte il Vice Presidente e Assessore allo Sviluppo Economico e Innovazione Tecnologica della Regione Puglia, Sandro Frisullo, l’Assessore al Lavoro, Cooperazione e Formazione Professionale, Marco Barbieri, il Segretario Generale della Camera di Commercio Italo-australiana di Adelaide, Teodoro Spiniello, il Governatore dello Stato del Sud Australia, Kevin Scarce, l’Ambasciatrice d’Australia in Italia dell’Ambasciata di Roma, Amanda Vanstone e il Consigliere del Premier del Sud Australia per la Formazione Internazionale, Paula Nagel. Ha aperto i lavori Sandro Frisullo: “L’italia è al 12° posto tra i partner commerciali dell’Australia: 2 miliardi e 700 milioni di euro i dati riguardanti l’export e 1 miliardo e 300 milioni quelli relativi all’import. La Puglia con un interscambio di 400 milioni occupa uno spazio significativo in diversi settori merceologici: apparecchiature elettriche, prodotti chimici, tessile, abbigliamento e calzature per quanto riguarda l’export, e materiali siderurgici, ferrosi di cava e di miniera per l’import”. “Il confronto tra la Puglia e il Sud Australia – continua Frisullo - ha alle spalle una storia intensa di scambi e di cooperazione che sono apprezzabili per serietà. Tra le delegazioni pugliesi ed australiane si è creata una grande affinità che ha permesso l’attuazione di alcuni progetti. Ci sono tutte le condizioni per dare continuità a questi rapporti”. “Anche a livello universitario – spiega il Vice Presidente della Regione – la collaborazione tra la Puglia e il Sud Australia si è rivelata molto proficua. L’università ha un ruolo fondamentale e in questi anni la Puglia ha guadagnato una posizione di rilievo nel contesto sia nazionale che internazionale. Vogliamo continuare ad investire sui cervelli dei nostri giovani e sul loro talento. Anche nel settore delle fonti rinnovabili, dove la nostra regione è leader nell’eolico e nel fotovoltaico, ci proponiamo di vincere la sfida dell’internazionalizzazione”. Il Governatore dello Stato del Sud Australia, Kevin Scarce, esprime la sua soddisfazione per i risultati raggiunti fino ad ora: “La distanza che ci separa avrebbe potuto creare dei problemi ma così non è stato. Ora vogliamo rafforzare i rapporti tra la Puglia e il Sud Australia”. Il Governatore dello Stato del Sud Australia elenca i progetti di ricerca congiunti che hanno riguardato la bonifica idrica; le strategie per ridurre aspetti riguardanti la fermentazione delle acque e i rischi che ne derivano; l’acquacoltura integrata; le risposte fattore di stress del grano duro; il progetto per il futuro dei trasporti. A questi progetti sono stati destinati fino ad ora 300 mila dollari australiani. “A inizio dicembre – sottolinea Scarce – sarà comunicato l’importo dei nuovi fondi che verranno erogati, e che dovrebbe aggirarsi attorno ai 100mila dollari australiani”. In seguito alla missione di febbraio, grazie agli accordi raggiunti con la Camera di Commercio Italiana in Sud Australia, sono stati istituiti 5 Desk Puglia nelle principali città australiane per accompagnare e sostenere le imprese pugliesi interessate a penetrare quel mercato. Il Segretario Generale della Camera di Commercio Italo-australiana di Adelaide, Teodoro Spiniello sottolinea che “l’Australia nonostante le dimensioni ridotte del mercato rappresenta un partner di primo piano per l’Italia: si tratta infatti del terzo Paese di destinazione delle merci italiane nella regione dell’Asia/oceania. Mentre in passato le esportazioni italiane in Australia erano concentrate nei settori tradizionali del Made in Italy come l’agroalimentare e la moda, oggi l’attenzione cade maggiormente su beni strumentali quali macchinari e mezzi di trasporto”. L’ambasciatrice d’Australia in Italia, Amanda Vanstone, mette in risalto l’importanza di queste iniziative nei rapporti tra i due Paesi. “Oggi la distanza geografica non è più un problema infatti gli istituti di ricerca e le università australiane e pugliesi collaborano condividendo esperienze da cui si traggono benefici che si protrarranno per lungo tempo”. L’assessore al Lavoro, Cooperazione e Formazione Professionale, Marco Barbieri, che prese parte alla firma della Lettera di intenti che fu siglata a febbraio, oggi dichiara: “da un anno a questa parte è stato fatto un intenso lavoro che si è tradotto nei risultati che molti di voi hanno potuto vedere. A differenza di quanto accade solitamente questo rapporto non è nutrito solo di legami storici affettivi ma è fatto anche di iniziative concrete per seguire un percorso di sviluppo. Dopo l’accordo firmato nello scorso febbraio sono stati definiti i progetti di ricerca congiunti tra Università e Istituti pugliesi e australiani che potranno partire gtrazie al finanziamento del Sud Australia. Il mese prossimo sarà pubblicato il bando della Regione Puglia finalizzato a finanziare borse di studio per i nostri laureati che così avranno la possibilità di andare a studiare in Sud Australia. Dal canto nostro ci siamo ripromessi di portare avanti questo progetto a piccoli passi per dare una reale concretezza a questa collaborazione, anche grazie al supporto tecnico fornito dall’Arti. Voglio comunque ribadire la nostra disponibilità ad aumentare il finanziamento per far si che anche i progetti che non sono stati inseriti nel primo elenco possano comunque prendere vita”. .  
   
   
BOLZANO: PRIMO INCONTRO TRA IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA E LA NUOVA CONSOLE AUSTRIACA IN ITALIA  
 
Bolzano, 16 settembre 2008 - La nuova Console generale austriaca a Milano, Teresa Indjein Untersteiner, accompagnata dall´ambasciaore austriaco in Italia, Christian Berlakovits, ha incontrato oggi (15 settembre) a Bolzano il Presidente della Provincia. Da una settimana la signora Indjein Untersteiner ha preso possesso del nuovo incarico di Console generale di Austria a Milano, svolto finora da Eva Maria Ziegler. Ieri è giunta in visita di presentazione a Palazzo Widmann, accompagnata dall´ambasciatore austriaco in Italia Christian Berlakovits. A quest´ultimo il Presidente ha illustrato gli ultimi sviluppi del rapporto tra Bolzano e Roma e le novità per le autonomie in tema di federalismo. Il Presidente ha ricordato poi il prezioso ruolo di intermediazione tra Alto Adige e Austria svolto tradizionalmente dal console, confermato dalla presenza a Bolzano e dal lavoro a favore dei cittadini austriaci in Alto Adige. Si è discusso del potenziamento delle vie di comunicazione transfrontaliere tra Alto Adige e Austria, con particolare riferimento ai progetti su ferrovia e delle reti ciclabili, e delle diverse opportunità per arricchire ulteriormente la collaborazione tra Alto Adige e Austria, a vantaggio della Provincia e dei Länder coinvolti, a cominciare da tutto il Tirolo: la cooperazione in ambito culturale, gli scambi tra studenti e nel settore dell´occupazione, la collaborazione tra le università, l´insediamento di nuove aziende nel territorio provinciale. La Provincia confida inoltre che la signora Teresa Indjein Untersteiner possa seguire con attenzione lo sviluppo dell´autonomia altoatesina e il suo consolidamento futuro: la figura del console rappresenta infatti un prezioso punto di riferimento e di collegamento tra Alto Adige e Vienna, grazie anche allo scambio costante di informazioni sulle varie questioni di attualità. .  
   
   
IN FVG SERVE FISCALITA´´ DI VANTAGGIO  
 
Udine, 16 settembre 2008 - "Abbiamo guardato con grande interesse al progetto di riforma federalista del Governo. Siamo aperti al confronto. Premesso che la specialità del Friuli Venezia Giulia, garantita dalla Costituzione, non si tocca, il problema è come interpretare il federalismo in chiave moderna. Credo che il Governo abbia capito che in un contesto federale la Regione potrà essere valorizzata, offrendo un supporto alle relazioni internazionali". Lo ha affermato il presidente della Regione, Renzo Tondo, intervenendo al dibattito organizzato nel contesto dell´assemblea generale di Confindustria a Udine, alla presenza del ministro degli Affari esteri, Franco Frattini. Lo stesso ministro, a conclusione dell´intervento del governatore, ha rassicurato proprio che "la riforma federalista non mortificherà le autonomie speciali ma, anzi, valorizzerà le specificità, soprattutto quelle confinarie". Frattini ha fatto riferimento, ad esempio, all´area del tarvisiane che, nel rispetto del quadro europeo, potrà avere una valorizzazione ad hoc. In materia fiscale, Tondo ha proposto la ricetta di una "fiscalità di vantaggio". "Non credo sia utopia - ha affermato - sognare un sistema in cui, fatta salva la compartecipazione che dobbiamo allo Stato, noi decidiamo una fiscalità per settori e per distretti industriali in maniera differenziata. Credo - ha concluso - che in questo senso il Governo ci possa dimostrare apertura". Il presidente della Regione aveva iniziato il suo intervento all´assemblea di Confindustria con un omaggio ai friulani all´estero e al ministro Pupatello. "La presenza del ministro in Friuli Venezia Giulia è significativa e importante. Abbiamo sessanta milioni di italiani all´estero, due milioni dei quali sono nostri corregionali: famiglie, imprenditori e agenzie sulle quali la Regione deve continuare ad investire", ha ribadito Tondo, ricordando a tal proposito l´iniziativa che aveva promosso nel 2002, finanziando il rientro nelle aziende regionali di giovani friulani impegnati nella ricerca e nell´impresa all´estero. "E´ una strategia da ripercorrere, dobbiamo riprenderci i talenti". Calorosissimi gli applausi per il ministro dello Sviluppo economico e del commercio della provincia canadese dell´Ontario, Sandra Pupatello, originaria di Morsano al Tagliamento, che ha iniziato il suo intervento in un perfetto friulano. "Quando sono arrivata in Canada parlavo solo quello e poi ho imparato l´inglese: sono le mie due lingue", ha affermato il ministro che ha poi illustrato gli incentivi alle imprese che in Ontario rendono la provincia una delle più produttive. "L´autorizzazione per una nuova impresa avviene da noi in 45 giorni", ha assicurato Pupatello. .  
   
   
FEDERALISMO FISCALE: VENDOLA, "SOLO SE SI PRESERVA L´UNITÀ DEI DIRITTI SOCIALI"  
 
Bari, 16 Settembre 2008 - “Si’ al federalismo fiscale a condizione che ci sia una unità di diritti sociali per tutti gli italiani, da Trieste a Palermo. Senza essere subalterni ad una idea di questione settentrionale che significa separazione e non unità per l’intero Paese”. Lo ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola intervenendo al convegno sul federalismo fiscale organizzato ieri in Fiera dal Dipartimento Regionale della Puglia dell’Agenzia delle Entrate. “Occorre deporre le armi della strumentalizzazione politica” ha aggiunto Vendola “puntando si’ alla riduzione della spesa pubblica ma senza tagliare i servizi ai cittadini. Il federalismo è una grande occasione, perché rappresenta il bilancio della storia dell’unità nazionale, con il coinvolgimento di tutte le istituzioni”. Citando il disegno di legge del Ministro Calderoni, Vendola ha riconosciuto che si tratta di un testo modificato rispetto alle prime bozze che ha fatto “grossi passi in avanti sui principi, dopo aver ascoltato giudizi e critiche di autorevoli costituzionalisti, ma tuttavia senza entrare nel merito”. Sulla proposta di territorializzare i contributi, Vendola ha sottolineato che”si tratta di un positivo punto di partenza, ma occorre prestare attenzione al nostro sistema regionale d’impresa che soffre di una diffusa fragilità. Piuttosto è necessario che il prelievo fiscale sia progressivo in rapporto al reddito, bussando alle casse dei più abbienti e guardando dentro i buchi neri dei privilegi di caste e corporazioni”. “Il federalismo” ha concluso Vendola “ si discute non con degli abracadabra, ma con l’analisi dettagliata dei pregi e delle miserie di ciascuno di noi. Noi siamo pronti a dare il nostro contributo nel nome di una nuova unità nazionale e di una nuova idea di sviluppo. Solo a queste condizioni noi ci saremo”. .  
   
   
BOLZANO: RICERCA E INNOVAZIONE, VIA LIBERA AL PIANO PROVINCIALE PLURIENNALE  
 
Bolzano, 16 settembre 2008 - La giunta provinciale, nel corso della sua ultima seduta, ha dato il via libera definitivo al nuovo piano per la ricerca e l´innovazione che dovrebbe consentire all´Alto Adige di fare ulteriori passi in avanti in questo settore e colmare il divario rispetto ad altre regioni europee. La prima misura del nuovo piano sarà un bando da 3,5 milioni di euro Nel confronto internazionale, l´Alto Adige si presenta con alcuni indicatori deboli come l´incidenza degli investimenti in ricerca e sviluppo sul Pil, ai quali fanno però da contraltare altri indicatori decisamente positivi come le dotazioni infrastrutturali, il reddito pro-capite, la qualità della vita o la quantità di energia rinnovabile prodotta. "L´immagine di cui gode l´Alto Adige - spiega il direttore della Ripartizione innovazione Maurizio Bergamini - è quella di una terra che sa combinare al meglio tradizione con modernità, ospitalità e rispetto dell´ambiente. Si tratta di premere l´acceleratore su questi temi che garantiscono la crescita economica nel lungo periodo, dando visibilità alle tecnologie "made in Alto Adige", facendo leva su competenze già largamente diffuse nelle imprese altoatesine e allargando l´orizzonte a Eurac, Lub, scuola e formazione professionale. Il nuovo piano per la ricerca e l´innovazione è il documento strategico dal quale partire per tradurre questa visione in realtà". Il piano varato dalla giunta provinciale si articola in un´analisi dello scenario locale, dei suoi punti di forza e di debolezza e dei soggetti che svolgono un ruolo nel campo dell´innovazione, e si conclude con una sorta di road map per la ricerca suddivisa in obiettivi e raccomandazioni. Il piano costituisce la piattaforma da cui i singoli Assessorati devono partire per elaborare un programma di attività stanziando le risorse finanziarie necessarie per attuarlo. In questo senso, la prima misura consiste nell´emanazione di un bando per progetti di innovazione e per l´assunzione di personale qualificato per un ammontare di 3,5 milioni di euro. "Il piano - conclude Bergamini - indica nuove modalità per elevare il contenuto di ricerca e di innovazione nel sistema economico, scientifico e formativo altoatesino. Tra queste figurano non solo le risorse finanziarie, ma il costante ricorso alle sinergie tra soggetti pubblici e privati". .  
   
   
CON LA LIBIA LA SICILIA FIRMERÀ ACCORDI SUL COMMERCIO E LA PESCA  
 
Roma, 16 settembre 2008 - Il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, andrà in Libia per chiudere accordi bilaterali sul commercio e sulla pesca. L’intesa con l’ambasciatore libico in Italia, Abdul Hafed Gaddur, è stata raggiunta il 10 settembre durante i festeggiamenti della Libica Jamahiriya. I primi positivi incontri, tra il presidente Lombardo e l’ambasciatore Gaddur, si erano tenuti per risolvere la vicenda del peschereccio mazarese fermato dalle autorità libiche lo scorso mese di agosto. Allora il presidente Lombardo, esprimendo fiducia nella mediazione con il leader libico Gheddafi in favore dell’equipaggio siciliano, aveva annunciato che presto la Sicilia e la Libia avrebbero avviato degli incontri per intensificare e consolidare i rapporti tra i due popoli. Il 10 settembre , all’ambasciata libica in Italia, l’intesa sugli incontri ufficiali che il presidente Lombardo avrà a breve (le date sono ancora da definire) con il leader libico. Intanto ad ottobre l’ambasciatore Abdul Hafed Gaddur sarà in Sicilia per una visita preliminare del vertice tra Lombardo e Gheddafi. “La Sicilia e la Libia sono sempre stati tra i protagonisti della storia del Mediterraneo - ha dichiarato il presidente Lombardo - e le sfide, soprattutto legate all’apertura dell’area di libero scambio, che le attendono devono vedere i nostri rapporti commerciali sempre più intensi. E’ per questo che a breve termine andrò in Libia per chiudere accordi bilaterali sul commercio e la pesca. ” .  
   
   
SPESA PUBBLICA, IN TOSCANA QUASI 5 MILIARDI OGNI ANNO  
 
Firenze, 16 settembre 2008 - Quanto spende la pubblica amministrazione toscana in appalti? Qual è l´impatto di tale spesa sull´economia regionale? Qual è la capacità delle imprese toscane di cogliere le opportunità offerte da una domanda pubblica che peraltro sempre di più risente di difficoltà di bilancio? Quali sono i tempi degli iter amministrativi e i margini di guadagno per le imprese in Toscana? A queste e altre domande risponde il rapporto “Il mercato degli appalti pubblici in Toscana”, predisposto dall´Osservatorio regionale sui contratti pubblici. Ecco i dati di maggior rilievo. La spesa pubblica in Toscana. Anche sulla base di alcuni dati forniti dall´Autorità di vigilanza sui contratti pubblici, il mercato regionale degli appalti pubblici rappresenta tra i 4 e i 5 miliardi di euro all´anno. Un dato che per circa un miliardo è formato dagli appalti per lavori pubblici e che per la parte restante rappresenta invece la spesa per forniture e servizi. È una cifra che si attesta oltre il 4% del Pil regionale e che non comprende la spesa delle sedi centrali dell´amministrazione statale, particolarmente rilevante per le opere infrastrutturali (si tratta di una spesa stimata tra il 2000 e il 2007 in ulteriori 400 milioni di euro all´anno) Le opere pubbliche. Limitatamente alle opere pubbliche gli appalti aggiudicati in Toscana sono stati tra il 2000 e il 2007 41. 003, con una media di circa 5. 100 l´anno. I tre quarti di essi non superano, nell´importo a base di gara, i 150 mila euro. Complessivamente per lo stesso periodo la spesa per le opere è stata di 7. 653 milioni di euro (circa 960 milioni all´anno), che diventano 10. 558 ( 1. 320 all´anno) se includiamo anche gli appalti dell´Anas e delle amministrazioni centrali dello Stato. Escludendo quest´ultime, alla spesa complessiva hanno contribuito soprattutto i comuni con 3. 026 milioni. I settori di intervento. Poco meno di un quarto della spesa (2. 123 milioni negli otto anni è stata assorbita dalle opere stradali, seguite in questa graduatoria dalle opere di protezione e difesa del suolo (1. 162), dall´edilizia sanitaria (882) e da quella sociale e scolastica (819). Aggregando i dati in un altro modo, quasi il 40% della spesa converge sull´edilizia (sanitaria, scolastica, sociale, culturale e ricreativa, abitativa. ), mentre il 35% è destinato alle infrastrutture e il 20% all´ambiente e al territorio. La spesa delle amministrazioni centrali, invece, è quasi interamente concentrata sulle infrastrutture, in particolare quelle stradali. La Toscana nel panorama nazionale. Nel decennio in corso la Toscana ha attratto il 6,5% degli investimenti in opere pubbliche dell´intero paese, una quota in linea con il peso della regione sia in termini di popolazione (6,1%) che di Pil (6,7%). Tale percentuale è variata notevolmente di anno in anno, dal 4,8% del 2004 al 12,! 2% del 2007, anno condizionato dal maxiappalto per il nodo fer! roviario fiorentino. Provincia per provincia. Il diverso coinvolgimento nelle opere infrastrutturali è un fattore determinante nella distribuzione territoriale della spesa. Si passa dalle province di Prato Pistoia e Arezzo,rispettivamente con 211, 234 e 240 euro in media all´anno per abitante, a Firenze, con 563 euro. Un buon rilancio hanno conosciuto negli anni più recenti le province tradizionalmente più svantaggiate come Massa Carrara (310) e Grosseto (446). L´offerta e le imprese toscane. Abbastanza elevato è il numero di imprese che partecipano alle gare in Toscana, circa 29 per interventi di importo superiore ai 150 mila euro. Sottodimensionata piuttosto pare la partecipazione delle imprese toscane. Questo vale anche per le aggiudicazioni: per interventi superiori a 150 mila euro le imprese toscane rappresentano il 55,9% contro l´80% delle imprese lombarde in Lombardia. La dimensione degli appalti. La Toscana continua a essere carat! terizzata da un numero elevato di interventi medio-piccoli. Ogni anno su 5. 300 procedure circa 4 mila riguardano interventi inferiori a 150 mila euro, che rappresentano appena un quinto dell´intera spesa. I tempi dell´iter. È un indicatore importante dell´efficienza delle procedure. Per gli interventi superiori ai 150 mila euro trascorrono da 746 a 2. 000 giorni per l´inizio dei lavori, con una media di 874 giorni, per espletare l´intero iter, progettazione compresa: tempi ancora lunghi, benché ancora inferiori a quelli nazionali (900 giorni). Il 43% di questo tempo (circa un anno) attiene alle varie procedure, il 57% alla progettazione (un anno e mezzo in media). Economia Promosso assieme all´Anci, obiettivo puntato su legalità e sicurezza nei cantieri Appalti, in Toscana parte il confronto sulle nuove regole Gelli: «Sfida per un´economia sana, è necessario un impegno comune! » di Paolo Ciampi Firenze ! ; Regole chiare, procedure trasparenti e uniformi, relazioni più snelle tra gli uffici pubblici e le imprese. A tutto questo ha puntato il governo regionale della Toscana, individuando come priorità di questa legislatura un impegno particolare per rivedere, completare, aggiornare le norme che riguardano gli appalti e la legalità del lavoro. Un impegno che si è concretizzato con l´approvazione di una legge regionale in materia e con la sottoscrizione di un Patto sulla sicurezza e regolarità del lavoro. E proprio tutto questo sarà ora alla base di un vero e proprio “tour” in tutte e dieci le province toscane, organizzato assieme all´Anci (Associazione nazionale comuni d´Italia) della Toscana, per informare e confrontarsi sulle nuove regole degli appalti pubblici, sulle nuove opportunità, sul nuovo modello di relazioni tra pubblica amministrazione e categorie economiche. Dodici incontri – nei dieci capoluogh! i di provincia più Empoli e Viareggio – che saranno altrettante giornate di studio e di confronto con tutti i soggetti interessati in materia di appalti pubblici. «Tutto questo – spiega il vicepresidente Federico Gelli – nella consapevolezza che gli appalti pubblici sono sicuramente una materia molto complessa e delicata, ma che proprio per questo rappresentano una grande sfida per il governo regionale oltre che un terreno decisivo per garantirsi un´economia che funziona e che è sana. Allo stesso modo la nostra nuova normativa sugli appalti pubblici non può essere assolutamente intesa come un laccio all´economia, ma piuttosto come una grande opportunità per assicurare efficienza, trasparenza, semplificazione, sicurezza e regolarità del lavoro. Non dimentichiamo che regole chiare, condivise, rispettate in questo settore significano per esempio capacità di proteggersi dalle infiltrazioni della criminalità! ; organizzata, ma anche garanzie senz´altro più solide ! contro g li incidenti sul lavoro. Per tutto questo – conclude Gelli - diamo grande importanza a questi incontri, nell´auspicio che da essi scaturisca un nuovo impegno comune di amministrazioni e categorie economiche». Il “tour” sarà anche la prima occasione per un confronto tra governo regionale, amministratori, imprenditori, sindacati, esperti sul Patto per il lavoro che recupera molti degli aspetti cancellati dalla legge sugli appalti dopo la sentenza della Corte costituzionale, ma anche sul regolamento recentemente approvato dalla giunta per dare attuazione a quella stessa legge. Regolamento che prevede, tra le altre cose, l’istituzione di un archivio regionale dei contratti per lavori, servizi e forniture della pubblica amministrazione toscana che conterrà tutti i dati relativi alle stazioni appaltanti, alle misure relative alla regolarità e alla sicurezza, a tutte le varie fasi di programmazione, progettazione, affidamento! ed esecuzione; la previsione di un prezzario regionale che servirà da riferimento per l’elaborazione dei capitolati di appalto e per la definizione degli importi a base di gara; la definizione dei requisiti professionali di cui dovrà disporre il tutor di cantiere, cioè il soggetto che promuoverà il rispetto e l’applicazione puntuale delle norme in materia di sicurezza; l’individuazione di meccanismi per la rilevazione delle presenze di tutti i lavoratori nei cantieri e per l’accertamento della regolarità dei rapporti di lavoro. .  
   
   
APPALTI, LA SFIDA DELLA SICUREZZA NEI CANTIERI DELLA TOSCANA  
 
Firenze, 16 settembre 2008 - Nuove regole sugli appalti pubblici per una maggiore sicurezza sul lavoro: questo quanto si a! ttende i l governo regionale della Toscana dal suo impegno in una materia, sicuramente complessa, ma in grado di dare un impulso positivo alla qualità e alla tutela del lavoro nel suo complesso. È quanto sottolinea il vicepresidente regionale Federico Gelli ricordando in particolare le novità del regolamento che darà attuazione alla legge regionale sugli appalti. «Ci attendiamo risultati importanti dall´introduzione del prezzario regionale, con il quale ogni anno adegueremo gli importi per le gare agli effettivi valori di mercato, importi che dovranno esplicitamente tenere conto anche dei costi relativi alla manodopera e alla sicurezza. Allo stesso modo – prosegue Gelli – riteniamo di grande importanza l´introduzione di una figura come quella del tutor che dovrà promuovere la sicurezza e la cultura della sicurezza all´interno dei cantieri. Senza dimenticare, solo per fare altri esempi, i vari meccanismi con cui sarà possibil! e accertare la regolarità delle assunzioni e le presenze sul posto di lavoro, nonché l´obbligo di trasmettere tutta una serie di documenti all´Osservatorio, con tempi e modalità rigorose, anche per contratti di importo superiore a 20 mila euro per forniture e servizi». Gelli ricorda anche il lavoro svolto dai dipartimenti di prevenzione delle Asl toscane in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Nel 2007, per esempio, su quasi 300 mila aziende presenti sul territorio sono stati effettuati più di 40 mila sopralluoghi a cui si aggiungono quasi 29 mila verifiche impiantistiche, senza dimenticare le attività di formazione che hanno riguardato circa 12 mila persone. I controlli hanno particolarmente interessato il settore delle costruzioni, un settore, di assoluto rilievo per gli appalti pubblici, nel quale è rilevante il numero degli infortuni: su 21. 864 cantieri notificati sono stati 4. 150 i cantieri contr! ollati e 9. 110 i sopralluoghi, con ben 5. 963 violazioni rileva! te. «Un´attività di ispezione e controllo che abbiamo rafforzato e che dovremo ulteriormente rafforzare – spiega Gelli – C´era comunque bisogno anche di nuove regole, oltre che di un nuovo impegno condiviso con gli imprenditori e con i lavoratori. È quanto abbiamo concretizzato con la nostra legge sugli appalti, che ha anticipato elementi poi recepiti anche a livello nazionale, e con il Patto per la sicurezza e la regolarità del lavoro. Dispiace che, per motivi di competenza, la nostra legge non abbia potuto disciplinare anche i subappalti, materia che ha un rilievo particolare per quanto riguarda la sicurezza. In ogni caso con il Patto siamo riusciti a mantenere aspetti importantissimi, per esempio l´obbligo per la stazione appaltante di valutare le offerte sulla base delle misure e dei requisiti di sicurezza. Tutto questo – conclude Gelli – con la convinzione di aver definito un nucleo di garanzie di assoluto rilievo, nell´a! uspicio che, pur essendo esplicitamente previste per i contratti pubblici, possano diventare di riferimento anche per quel settore privato dove le statistiche segnalano una maggiore concentrazione degli incidenti e degli infortuni». .  
   
   
DOPO LA LEGGE CHE RIORDINA LE COMUNITÀ MONTANE TOSCANE INCENTIVI DALLA REGIONE PER FAR UNIRE I COMUNI MONTANI 100 MILA EURO PER CHI SCEGLIE, ENTRO IL 31 OTTOBRE, DI UNIRE LE FORZE  
 
 Firenze, 16 settembre 2008 - Un contributo straordinario di 100 mila euro (che salgono a 150 mila per i Comuni dell´Arcipelago) viene concesso dalla Regione Toscana alle unioni di comuni per incentivare la loro costituzione dopo l´entrata in vigore della recente legge che riordina le Comunità Montane avendone soppresse alcune. Ed è proprio negli ambiti territoriali di Comunità Montane soppresse che, entro il prossimo 31 ottobre, possono essere istituite specifiche “unioni di comuni”. L´entità del contributo e le modalità per favorire questa unione intercomunale sono previste da una delibera approvata in Giunta su proposta dell´assessore Agostino Fragai . Si dà attuazione a quanto stabilito dalla legge toscana dello scorso giugno che, in base alla Finanziaria 2008, definisce i comuni interamente o parzialmente montani nonché gli ambiti delle Comunità Montane e quelli delle Comunità soppr! esse: è in questi ambiti che possono essere costituite ! le &ldqu o;unioni di comuni”. In particolare si tratta di cinque ambiti sui cui territori montani vivono circa 73 mila persone: il Pratomagno (con i Comuni di Castelfranco di Sopra, Castiglion Fibocchi, Loro Ciuffenna, Pian di Sco); l´Arcipelago Toscano (Livorno), l´Alta Versilia (con i Comuni di Camaiore, Serravezza e Stazzema), il Cetona (Cetona, Chianciano, Montepulciano, San Casciano dei Bagni, Sarteano) e la Val di Merse (Casole d´Elsa, Chiusdino, Monticiano, Radicondoli, Murlo, Sovicille). Con altra delibera, sempre dell´assessore Fragai, la giunta regionale ha dettato ulteriori norme per incentivare le gestioni associate di funzioni e servizi comunali. .  
   
   
TRE VINI VALDOSTANI NEI TOP HUNDRED 2008  
 
L’assessore all’agricoltura e risorse naturali Giuseppe Isabellon si congratula con i tre produttori valdostani i cui vini sono stati inseriti da Paolo Massobrio e Marco Gatti nel prestigioso elenco, appena reso noto, dei Top Hundred 2008, i 100 migliori vini d’Italia di Papillon. I vini valdostani selezionati per i Top Hundred 2008 sono il Vda Torrette Supérieur 2006 dell’azienda Gerbelle Didier, il Vda Nus Malvoisie Flétri “Nonus” della cantina cooperativa La Crotta di Vegneron e il Vda Fumin 2005 dell’azienda La Vrille di Deguillame Hervé. «Si tratta – sottolinea l’Assessore Isabellon – di un riconoscimento che dimostra una volta di più quanto la produzione vitivinicola valdostana abbia raggiunto i livelli di eccellenza delle migliori produzioni nazionali». Il Club di Papillon, presieduto da Paolo Massobrio, è un’associazione di oltre seimila soci che ha come finalità la riscoperta dell’originalità di una cultura popolare attraverso il gusto, e che conta, tra i suoi appuntamenti più conosciuti, quelli di Golosaria. Nell’annuncio di Massobrio e Gatti si legge, tra l’altro, «Dall’estremo Nord, Valle d’Aosta, e dal profondo Sud, Puglia e Calabria, le performance più sorprendenti (…). Una sorpresa, dunque, se si pensa che fino a pochi anni fa, queste tre regioni rappresentavano le “Cenerentole” del vino d’Italia. E invece, seguendo la strada tracciata dalla tradizione, tanti produttori hanno portato le produzioni delle loro terre a vertici di valore assoluto». .  
   
   
“IL DISTRETTO METALLURGICO DELLE VALLI BRESCIANE” SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA  
 
Milano, 16 settembre 2008 - Attualmente il vasto comparto di specializzazione del Distretto bresciano (metalli e prodotti in metallo), pur caratterizzato da una domanda interna particolarmente dinamica grazie al positivo andamento di numerosi mercati di sbocco, è esposto all’incremento della pressione competitiva generato soprattutto dalla crescita produttiva dei Paesi low cost (Cina, India e Paesi dell’est europeo), che ha portato le imprese, soprattutto nella fascia bassa del mercato, ad adottare politiche di prezzo sempre più aggressive. La concorrenza molto accesa sui prezzi di vendita ha influito sulle performances dei protagonisti, sia in termini di vendite che di margini reddituale, in presenza di continui aumenti nei costi delle materie prime (soprattutto acciaio). Negli ultimi anni, le maggiori difficoltà competitive sono state riscontrate dalle imprese di più piccole dimensioni, caratterizzate da una fragilità dei modelli di business adottati, non sempre adeguatamente sostenuti da analisi sulle evoluzioni del mercato. Accanto ad esse operano una serie di imprese di maggiori dimensioni, appartenenti, per lo più, a gruppi nazionali ed internazionali di un certo rilievo e caratterizzate da un’elevata flessibilità produttiva e distributiva. Nel corso degli ultimi anni, si rileva un incremento dell’outsourcing produttivo nei Pvs, prevalentemente asiatici ed Est europei per le produzioni a minor valore aggiunto. .  
   
   
FEDERLAZIO INCONTRA IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA NICOLA ZINGARETTI  
 
Roma, 16 settembre 2008 - Questa mattina una delegazione della Federlazio, composta dal presidente Massimo Tabacchiera, dal presidente degli edili Furio Monaco e dal presidente dell’Edilcassa Antonio D’onofrio, ha incontrato il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti, accompagnato dall’assessore al Bilancio Antonio Rosati e dall’assessore ai Lavori Pubblici Marco Vincenti. All’inizio dell’incontro, Tabacchiera ha voluto dare atto al presidente della Provincia di aver mostrato una reale sensibilità alle problematiche delle Pmi in tema di appalti. L’iniziativa annunciata da Zingaretti di bandire 85 appalti di taglio diverso nel settore scolastico, abbandonando la logica nefasta dei maxi-appalti, è stata infatti ritenuta in linea con le aspettative della Associazione. Oltre a questo la Federlazio ha poi richiamato l’attenzione del presidente Zingaretti sulla necessità di una maggiore trasparenza nei meccanismi di aggiudicazione delle gare e una gestione più intelligente del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Altri temi dell’incontro sono stati il carattere strategico della formazione sul lavoro, e dunque il ruolo che può svolgere la Provincia, in particolare per le imprese di più piccole dimensioni, e le ricadute gravissime della crisi Alitalia su imprese e lavoratori. Il Presidente della Provincia, dal canto suo, ha riconosciuto la fondatezza delle osservazioni formulate dalla Federlazio sugli appalti. In questo senso si è detto disponibile a ragionare sull’idea di un Osservatorio provinciale dei lavori pubblici avanzata dalla Federlazio. Federlazio e Provincia si sono infine dette d’accordo sull’idea di uno sviluppo collegato al concetto di ”area vasta”, poiché solo rifunzionalizzando l’intero territorio che circonda la Capitale – in primo luogo attraverso un potenziamento delle infrastrutture, stradali, ferroviarie e immateriali – si può innalzarne il livello di competitività e favorire così lo sviluppo. .  
   
   
CUNEO: I CENTRI PER L´IMPIEGO FANNO INCONTRARE LAVORATORI E IMPRESE  
 
Cuneo, 16 settembre 2008 - Un calendario di attività e servizi innovativi: si parte da Mondovì, giovedì 18 L´obiettivo è favorire l´incontro tra domanda e offerta di lavoro. Lo strumento un calendario di attività e servizi innovativi, studiati dai Centri per l´impiego della Provincia di Cuneo e illustrati nella conferenza stampa di mercoledì 10 settembre. L´attività di consulenza si articola in sette laboratori che da metà settembre, per un mese, accoglieranno nei Centri per l´impiego le persone in cerca di occupazione. Durante gli incontri saranno date indicazioni pratiche sulla compilazione di un curriculum vitae, sulle modalità dei colloqui di selezione e sui metodi di reclutamento attuati dalle imprese. L´obiettivo è migliorare la capacità di presentarsi e, più in generale, di muoversi in modo efficace nel mondo del lavoro. A questo scopo gli operatori dei Centri per l´Impiego, affiancati da esperti, organizzeranno percorsi individuali e di gruppo, proponendo anche incontri con aziende del territorio. La sperimentazione prenderà avvio da Mondovì, giovedì 18 settembre, con la giornata “Io cerco lavoro con il Cpi”. I partecipanti (dalle 9 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 17) avranno a disposizione laboratori e consulenze, oltre ad un confronto con l´azienda metalmeccanica Munters Italy. L´esperienza si ripeterà poi negli altri Centri per l´impiego della Provincia: il 24 settembre a Saluzzo, il 25 settembre a Cuneo, il 2 ottobre a Cuneo e Bra, l´8 ottobre a Fossano, il 16 ad Alba. La partecipazione è gratuita previa iscrizione. I partecipanti riceveranno undossier funzionale a migliorare la ricerca attiva del lavoro e ad ordinare in maniera organica la documentazione personale. .  
   
   
LA REPUBBLICA DI MALTA SI PRESENTA AD ASTI AL CONVEGNO PARTECIPERANNO L’AMBASCIATORE DI MALTA A ROMA E IL CONSOLE DI MALTA PER IL PIEMONTE E LA VALLE D’AOSTA  
 
Asti, 16 settembre 2008 - Mercoledì 24 settembre si svolgerà ad Asti, dalle ore 15, presso il Salone Convegni della Camera di Commercio in Piazza Medici 8, il convegno “Malta – Il Paese, l’industria, i servizi finanziari, commerciali e turistici: una nuova alternativa ed opportunità nel contesto europeo e mediterraneo”, organizzato dall’Ambasciata di Malta a Roma e dal Consolato di Malta per il Piemonte e la Valle d’Aosta, con la collaborazione della Camera di Commercio di Asti. Il convegno, cui parteciperanno l´Ambasciatore di Malta a Roma, Sua Eccellenza Dottor Walter Balzan, il Console di Malta a Torino, Dottor Giuseppe Bilotta, e quattro dirigenti dei ministeri maltesi per il turismo, il commercio, la finanza e l´industria, fa parte di una serie di convegni ufficiali governativi in cui la Repubblica maltese si presenterà, nei suoi aspetti salienti, al Piemonte nordoccidentale: il 23 settembre a Cuneo, il 25 ad Alba (Cn), 26 ad Alessandria. Il programma del pomeriggio dedicato alla conoscenza di Malta prevede alle 15 la registrazione dei partecipanti, seguita dal saluto del Sindaco di Alba, Avv. Giuseppe Rossetto, e dall’apertura dei lavori a cura dell’Ambasciatore di Malta a Roma e del Console di Malta a Torino. Alle 16 sarà dato il via alle relazioni di Simon Kamsky della Malta Tourism Autorithy, intitolata “Malta – Destinazione ideale per meeting, congressi ed incentivi”, di André Fenech della Malta Chamber of Commerce and Enterprise, che interverrà su “Scenari in evoluzione nell’economia maltese con riferimento al settore dei servizi”, di Joseph Camilleri di Finance Malta sul tema “Malta: giurisdizione alternativa per i servizi finanziari”, e infine di Emmanuel Mazzitelli di Malta Enterprise, che relazionerà sull’argomento “Un’isola di opportunità di business”. Seguiranno dibattito e rinfresco a buffet. “Ritengo che la serie di convegni che abbiamo organizzato per fine mese in Piemonte possa costituire un importante momento di conoscenza reciproca fra questi territori e la Repubblica di Malta. La realtà maltese è infatti probabilmente ancora poco conosciuta, ma può sicuramente offrire interessanti spunti sotto i profili che saranno ampiamente descritti nel convegno”, afferma il Console di Malta a Torino, Dott. Giuseppe Bilotta. Il Presidente della Camera di Commercio di Asti, Dott. Mario Sacco, dichiara: “Sono molto contento di ospitare Malta, in un’occasione unica per conoscere una nuova realtà. Questo incontro si inserisce in un progetto di internazionalizzazione che la Camera di Commercio sta portando avanti, con possibili aperture verso l’Oriente”. Http://www. Consolatomalta. Net .  
   
   
CONVEGNO “IMPRENDITORIA FEMMINILE IN TOSCANA” L´INTERVENTO DI MARCO ARDIMANNI  
 
Firenze, 16 settembre 2008 - Si è svolto il 9 settembre il convegno "Imprenditoria femminile in Toscana" organizzato dalla Regione Toscana, nell´ambito del quale Unioncamere Toscana, ha illustrato le iniziative intraprese e i dati dell´Osservatorio sull´Imprenditoria Femminile relativi al 1° semestre 2008. Nel corso del suo intervento Marco Ardimanni, per conto dell´Unione Regionale, ha evidenziato come Unioncamere Toscana sia oramai da diversi anni al fianco della Regione Toscana per la realizzazione di iniziative, anche di contenuto innovativo, inserite nell´ambito del programma regionale per l´imprenditoria femminile e tese a sostenere il talento femminile, soprattutto, nella fase assai critica dello start up d´impresa. Tra le iniziative ricordate hanno ricoperto particolare valenza le azioni formative per aspiranti e neo imprenditrici, l´ultima edizione delle quali è stata avviata nel periodo giugno/novembre dello scorso anno e si è sostanziata nello svolgimento di un percorso di apprendimento, della durata complessiva di 43 ore, organizzato in modo itinerante presso le sedi delle Camere di Commercio toscane. Con tale iniziativa si è inteso fornire alle partecipanti le conoscenze di base sulle principali tematiche in materia d´impresa (piano d´impresa, organizzazione e controllo aziendale, marketing, innovazione e sviluppo) in modo da facilitare, promuovere e supportare il processo di qualificazione delle competenze professionali e manageriali delle donne che hanno scelto di fare impresa. Tra le altre azioni svolte da Unioncamere Toscana è stata anche ricordata la realizzazione di due edizioni del progetto pilota di mentoring denominato "Madrefiglia - Mentoring Accompagnamento Donne in Rete E Formazione Imprenditoriale Giovani Leaders Imprenditrici Autonome", attraverso le quali, distinguendosi dai tradizionali percorsi formativi, si è cercato di far emergere lo spirito di solidarietà, tipico delle donne, perfino in un contesto, quello lavorativo, solitamente concorrenziale. L´azione di mentoring attuata è consistita nella messa in atto di una tecnica di accompagnamento di un´imprenditrice esordiente (Mentee) da parte di un´imprenditrice affermata (Mentor), con l´obiettivo, attraverso un percorso di formazione e di trasferimento di conoscenze ed esperienze, di agevolare lo sviluppo della carriera lavorativa nonché l´accrescimento della cultura di impresa, dalla fase di avvio fino al consolidamento dell´attività. Sono stati quindi presentati i dati messi a punto dall´Osservatorio sull´imprenditoria femminile, curato dall´Ufficio Studi dell´Unione in collaborazione della Regione Toscana, attraverso il quale i due Enti, per mezzo di un´analisi semestrale, provvedono a monitorare l´andamento imprenditoriale al femminile in tutte le sue declinazioni, mettendo in evidenza i risultati, le performances, conseguite dalle donne che fanno impresa. .