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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 18 Novembre 2008
AIUTI DI STATO: LA COMMISSIONE EUROPEA AUTORIZZA IL REGIME ITALIANO DI RIFINANZIAMENTO DEGLI ISTITUTI DI CREDITO  
 
Bruxelles, 18 novembre 2008 - La Commissione europea ha autorizzato, ai sensi delle norme sugli aiuti di Stato previste dal trattato Ce, il regime di garanzia delle passività e le operazioni temporanee di scambio per gli istituti di credito, volto a stabilizzare i mercati finanziari. La Commissione ha concluso che il regime è un mezzo adeguato, necessario e proporzionato per rimediare ad un grave turbamento dell’economia italiana – in linea con i criteri precisati nella comunicazione della Commissione sulle misure adottate per le istituzioni finanziarie nel contesto della crisi finanziaria – ed è pertanto compatibile con l’articolo 87, paragrafo 3, lettera b) del trattato Ce. In particolare, il regime prevede un accesso non discriminatorio, è limitato nel tempo e nel campo di applicazione ed introduce misure di salvaguardia adeguate per limitare le distorsioni della concorrenza. Le misure di ricapitalizzazione notificate dall’Italia saranno valutate in una decisione a parte. Neelie Kroes, commissaria responsabile per la concorrenza, ha dichiarato: “Il regime italiano di garanzie e scambio è un efficace strumento per aumentare la fiducia del mercato. Gli impegni che abbiamo ottenuto dalle autorità italiane garantiscono che le distorsioni di concorrenza saranno ridotte al minimo. ” Il 13 ottobre 2008 le autorità italiane hanno adottato un decreto che stabilisce varie misure per stabilizzare i mercati finanziari [1]. Previ contatti con la Commissione, il regime è stato notificato il 17 ottobre 2008. Le misure prevedono: 1. Una garanzia statale sulle nuove passività emesse dalle banche con scadenze superiori a 3 mesi e fino a 5 anni; 2. Operazioni temporanee di scambio semestrali tra titoli di Stato e passività delle banche italiane, il cui tasso d’interesse e scadenza coincidono perfettamente, in modo da garantire un flusso di cassa identico ed una fissazione dei prezzi diretta; 3. Una garanzia statale per le banche a favore di terzi (ad esempio le imprese di assicurazione) per l’ottenimento di prestiti di titoli di qualità elevata a loro volta utilizzati dalle banche per ottenere rifinanziamenti nell’Eurosistema. Tutte e tre le misure sono a disposizione soltanto delle banche solvibili. La loro remunerazione si basa sulle raccomandazioni della Banca centrale europea (Bce); il regime prevede inoltre maggiorazioni specifiche per le garanzie sulle passività superiori a 2 anni e per gli scambi tra passività e buoni del Tesoro. La Banca d’Italia ha inoltre introdotto una nuova operazione di swap mensile per permettere uno scambio temporaneo di titoli di Stato detenuti dalla banca centrale con strumenti finanziari detenuti dalle banche e valutati con un rating pari almeno a Bbb; tale strumento è limitato a 40 miliardi di euro. La Commissione ha concluso che il regime italiano di rifinanziamento è uno strumento adeguato per ripristinare la fiducia sui mercati finanziari, in linea con le regole Ue sugli aiuti di Stato. Esso prevede, in particolare: un accesso non discriminatorio per le banche autorizzate ad operare in Italia, comprese le controllate di gruppi esteri; un meccanismo di fissazione dei prezzi orientato al mercato; adeguate misure di salvaguardia contro gli abusi, ivi comprese restrizioni della pubblicità e della crescita del bilancio delle banche beneficiarie. Le autorità italiane si sono impegnate a far sì che l’importo complessivo delle garanzie emesse con scadenza superiore a tre anni non superi il 25% dell’intero importo coperto. L’italia verificherà inoltre che l’importo complessivo che una banca può ricevere non superi determinate soglie predefinite. In ogni caso, l’Italia si è impegnata ad una rinotifica qualora, alla luce dell’andamento dei mercati finanziari, dovesse sorgere la necessità di estendere le misure oltre sei mesi dall’entrata in vigore del regime. Anche lo strumento di scambio mensile introdotto dalla Banca d’Italia è compatibile con le regole sugli aiuti di Stato. La versione non riservata della decisione sarà consultabile come caso numero N 520a/2008 nel registro degli aiuti di Stato sul sito della Dg Concorrenza una volta risolte eventuali questioni di riservatezza. Le ultime pubblicazioni in materia di aiuti di Stato riportate su Internet e nella Gazzetta Ufficiale figurano nel bollettino elettronico di informazione settimanale in materia di aiuti di Stato (State Aid Weekly e-News). .  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA DIBATTE SULLA PARTECIPAZIONE CIVICA ATTIVA E PREMIA CON STELLE D´ORO I PROGETTI DEI CITTADINI  
 
Bruxelles, 18 novembre 2008 - In seguito a una selezione effettuata all´inizio di quest´anno la Commissione europea insignisce oggi di ´Stelle d´oro della cittadinanza europea attiva´ 12 progetti di partecipazione civica nell´ambito di una cerimonia che si svolge a Bruxelles. La cerimonia costituirà anche l´occasione per inaugurare ufficialmente il Forum 2008 "L´europa per i cittadini", che rappresenta un´opportunità di dibattito sulle questioni legate alla partecipazione civica e all´importanza che questa riveste per l´Europa. Le Stelle d´oro sono il riconoscimento ufficiale assegnato annualmente a progetti finanziati nell´ambito del programma L´europa per i cittadini che intende coinvolgere i cittadini nella costruzione dell´Europa. Per il solo 2008 il programma intende mobilitare quasi un milione di partecipanti diretti, dando loro la possibilità di scoprire le differenze e le affinità culturali con cittadini di altri paesi europei. Nel contesto di più di 1200 scambi, persone di quasi 4 000 città di tutta Europa si incontreranno e discuteranno in che modo i valori comuni europei si ripercuotono sulla loro vita quotidiana. Inoltre, concedendo un sostegno finanziario a progetti per la memoria storica, il programma stimola tra i cittadini europei la consapevolezza del loro retaggio storico comune. Il Forum è stato inaugurato il 13 novembre da Ján Figel´, commissario europeo responsabile per l´Istruzione, la Formazione, la Cultura e la Gioventù, da Jean-pierre Jouyet, segretario di Stato francese responsabile per gli Affari europei, da Marek Mora, vice primo ministro facente funzione responsabile per gli Affari europei della Repubblica ceca e da Hannu Takkula, deputato del Parlamento europeo e presidente della giuria del premio Stelle d´oro. "I progetti cui assegniamo oggi le Stelle d´oro dimostrano che l´Europa è stata costruita per i suoi cittadini – e che sono i cittadini europei a fare la differenza. L´ue ha una vocazione che va al di là dei semplici aspetti economici e commerciali, dobbiamo sviluppare di più il suo lato umano. Sono convinto che una maggiore partecipazione dei cittadini farà avanzare l´Europa e la trasformerà in qualcosa di ancor più umano. Le testimonianze che presenteremo domani nel nostro Forum lo confermeranno," ha dichiarato il commissario Figel´. Le sessioni plenarie e i workshop che si terranno il 14 novembre in occasione del Forum "L´europa per i cittadini" consentiranno di farsi un´idea delle diverse forme di impegno dei cittadini e degli strumenti per il suo esercizio attivo. Si riserverà un´attenzione particolare alle imminenti elezioni del Parlamento europeo e alle nuove forme innovative di partecipazione civica. Tra i principali oratori vi saranno Sandra Kalniete, deputato del Parlamento lettone e ex membro della Commissione europea, che ha svolto un ruolo attivo nel movimento di indipendenza del suo paese, nonché Tommaso Padoa-schioppa, considerato il "padre fondatore" e "l´impulso intellettuale" per la realizzazione dell´euro, i quali presenteranno le loro testimonianze sull´importanza della partecipazione dei cittadini in Europa. L´evento è aperto alla stampa. Il 13 novembre sarà possibile intervistare il sig. Figel´, il sig. J. Marszalek, sindaco di Oswiecim in Polonia, e il sig. Takkula in occasione di un incontro con la stampa che si terrà al termine della cerimonia di premiazione. Per ulteriori informazioni sulla cerimonia di premiazione e sul programma del Forum si rinvia all´indirizzo http://ec. Europa. Eu/citizenship. Per iscriversi all´evento: http://www. Europe-for-citizens. Eu/. Di seguito una breve sintesi dei progetti vincitori. Summary Of Golden Star Winners 2008 A) Town Twinning Projects • The Future of the European Union – Consequences and Perspectives of the Enlargement in view of German–french, German-polish and German-hungarian Town Twinning Partnerships, Reichelsheim, De (Partners: Dol de Bretagne-fr, Jablonka-pl, Nagymanyok-hu). A project debating the challenges of Europe at local level during the German presidency: impact of the Eu and the German presidency, value of the Eu for the citizens, role of citizens, people with disabilities in European societies, climate change, Eu environmental policy and equal opportunities. Contact details: Mrs Ellen Schnellbächer Tel. : +49616454255 E-mail: geoschnell@t-online. De • Meeting of the Citizens of the Partner Towns, Bojnice, Sk (Partners: Bad Krozingen-de, Rosta- It, Jesenik-cz, Zator-pl). A project built around participants´ active contributions on the subjects chosen: 2007 Year of Equal Opportunities, exchange of practices, workings of the Ep. Well adapted methods for all age groups. Contact details: Tam Frantisek Tel. : +421465430334 E-mail: urad@bojnice. Sk • Magic 27 – the Future of Common Europe, Bialogard, Pl (Partners: Akniste-lv, Gnosjö-se, Olen-be, Caracal-ro). Active participation of young people taking further interest in European integration and democracy in Europe. Celebration of the 2007 Eu enlargement to Romania and Bulgaria. The project served also as an opportunity to show a travelling exhibition on town twinning. Contact details: Mr Stefan Strzałkowski Tel. : +48943122127 E-mail: gospodarka@bialogard. Info • 1st European Youth Meeting: "Mobility of Young People in Europe", Association of twinning committees of Puy de Dôme, Fr (Partners: Moggio Udinese, Nemi, Ariccia, Sarsina, Liściana Nardi, Fosdinovo, Montessoro al Mare –It, Beratzhausen, Gerestried, Lichtenfels, Empfingen, Grebenstein, Kallmunz, Parsberg-de, Chelmsford/great-waltham-uk, Povoa De Lanhoso/taide, Viana Do Castelo – Pt, Lopik- Nl, Sławków, Czarna Dabrowka – Pl, Oradea - Ro) A meeting involving a grouping of French municipalities and their twinned towns. Thematic working on European identity, mobility and awareness-raising, through debate and interaction with Members of the Ep. Contact details: Mrs Evelyne Laquit Tel. : +33473873617 E-mail: Evelyne. Laquit@neuf. Fr • Forum of the Eu Citizens and Municipal Officers: Fighting for Q-cities, Fighting for a Better Daily Life, Municipality of Amaroussion, El (Partners: Fonte Nuova – It, Ghent-be, Lakatamia, Strovolos, Limassol–cy, Nea Ionia Magnesias, Voula, Xanthi–el, Ploiesti –Ro, Porto–pt, Umeå –Se) A consolidated network, committed to strategic working, as evidenced by the signing of the "quality oath". Focuses structurally on the issue of quality services towards citizens; pursues further development and diversification; targets municipal administration, civil society and citizens. Contact details: Mr. Michalis Christakis Tel. : +30 210 8760351 E-mail: deeda@maroussi. Gr • Sustainable Development – Issue for European Citizens, Plérin, Fr (Partners: Avrig-ro, Wronki-pl, Cookstown-uk) A new thematic network focusing on sustainable development, involving a grass-roots audience and affirming their further engagement by the signing of a Charter. Contact details: Mr Pierre-michel Connen Tel. : +33 607772568 E-mail: sclc@wanadoo. Fr B) Civil Society Projects • The Organized Civil Society: New Tasks in an Enlarged European Union - Euromed Carrefour Sicilia, It (Partners from Ro, Uk, Be, At, Cz and Pl) Exchange of practices and drafting of a set of recommendations concerning the role of civil society and their input for decision making. Takes into consideration the relations between civil society organisations on national level and the national states and civil society as well as the Eu institutions and their role in developing a sense of active citizenship. Contact details: Mr Gianluca D´ Alia Tel. : +39091335081 E-mail: carrefoursic@hotmail. Com • Eureporter - Babel International Association, Fr (Partners from Cz, Be, Pl, Hu, Ee, Pt, Lt, De, Ro) Mobility of young journalists with the aim of creating a European public opinion. A project based on informal learning and volunteering. Contact details: Mrs Monika Oelz/nuala Morgan Tel. : +33142718553 E-mail: info@cafebabel. Com • Bring Europe Closer to Youth – Simulation of the Summit of the European Council - The Polish Robert Schuman Foundation, Pl (Partners from Es, It, Lv, De, Fr, Sk and Hu) Simulation of a youth-led Eu summit and relevant workshops, an initiative aiming at capacity building, interaction, establishment of networks and intercultural learning. Contact details: Mrs Ieva Grundsteine Tel. :+48 22 6212161, 22 6217555 E-mail: i. Grundsteine@schuman. Org. Pl C) Remembrance projects • The Trans-national Culture of Remembrance at the Dachau Concentration Camp Memorial Site: Preserving the International Victims Testimonies for Future Generations - International Committee of Dachau, De (Partners from Fr, Cz, Nl, At, Be, Lu, Hu, Si, Ro, Bg) A remembrance-related event/conference, where testimonies of the second and third generation of the families of the concentration camp survivors were presented and discussed. Contact details: Mrs Dr Annette Eberle Tel. : +491774786628 E-mail: Annette_eberle@gmx. De • Daughters of the Enemy - Docs, Youth and Society, Cz (Partners from It and De) A project focusing on human rights, where students from film and Tv schools filmed interviews with the daughters of political prisoners of the Stalinism era. Contact details: Mrs Zuzana Drazilova Tel. : 00420224234452 E-mail: sunfilms@volny. Cz • The Neighbours Who Disappeared – Tribute of the Child Holocaust Victims - The forgotten ones, Cz (Partners from It, De and Uk) A travelling exhibition on Nazism, led by young people doing research about the Jewish children and youngsters who disappeared from their community during World War Ii and that will continue as a co-operation between schools. Contact details: Mrs Marta Vancurova Tel. : +420233336367 E-mail: martavan@gmail. Com .  
   
   
SLOVENIA: DISPONIBILI 40 MLN EUR PER PROGETTI TRANSFRONTALIERI CON L’ITALIA  
 
Lubiana, 18 novembre 2008 - L’ufficio governativo per le politiche locali e regionali, durante una presentazione tenutasi il 5 novembre, ha invitato i partner provenienti da Slovenia e Italia a richiedere complessivamente 40mln Eur disponibili nella prima call per progetti strategici transfrontalieri. L’ue ha destinato 137 mln Eur in fondi per la cooperazione fra Slovenia e Italia nel 2007-2013. Quasi il 30% della somma sarà distribuita nella prima call per la presentazione delle domande, aperta fino al 1° dicembre. Le domande possono essere fatte per i progetti valutati più di 1 mln Eur che possono durare almeno due o tre anni, secondo quanto indicato dal capo della sezione regionale dell’ufficio governativo, Tatjana Rener. I progetti devono essere importanti per l’area transfrontaliera con l’Italia e apportare un contributo significativo alla strategia Ue. Rener prevede di ricevere domande per 30-40 progetti. Ha evidenziato i settori dei trasporti, lingue, porti, prodotti agricoli, turismo e sforzi per migliorare la competitività delle imprese vista l’intenzione di cooperare nell’ambito di alcuni temi di interesse per partner di entrambe le parti. Una differenza rispetto alle precedenti call è il fatto che è richiesto un solo contratto con l’organo di gestione ed uno unico per far avviare il progetto. Laura Comelli, della Regione Friuli Venezia Giulia, ha spiegato che la call per aderire ai progetti ha aperto nuovi contenuti nella cooperazione transfrontaliera, mentre Luca Rossetti della Regione Veneto ha evidenziato la semplificazione delle procedure, che porterà ad un aumento alla cooperazione, associata all’espansione delle aree eleggibili per i fondi in Slovenia e Italia. Come parte dello schema Interreg per la cooperazione transfrontaliera nel 2004-2006, 31 progetti sono stati implementati in Slovenia, impegnando 4,4 mln Eur di fondi, che, secondo Rener, sono il 96% del denaro disponibile. .  
   
   
SEMINARIO SPORTELLO EUROPA CCIU – DESK FONDI STRUTTURALI ICE “BEST PRACTICE” ESEMPI DI SUCCESSO PER L’OTTENIMENTO DEI FONDI EUROPEI  
 
Budapest, 18 novembre 2008 - Si è svolto il 12 novembre 2008 a Budapest, presso la sede dell´Istituto Italiano di Cultura, il seminario: “Best Practice: esempi di successo per l’ottenimento dei fondi europei”, organizzato dalla Camera di Commercio Italiana per l’Ungheria (Cciu) in collaborazione con l’Istituto nazionale per il Commercio Estero (Ice). Al seminario hanno partecipato più di 40 addetti ai lavori, provenienti da aziende, camere di commercio, associazioni di categoria, consulenti specializzati e istituti di credito e vi è stata una notevole presenza di aziende ungheresi a capitale italiano o misto. Dopo una breve introduzione tenuta congiuntamente dal Direttore dell’Ufficio Ice di Budapest, Alessio Ponz de Leon Pisani, e dal Presidente della Camera di Commercio Italiana per l’Ungheria, Alessandro Stricca, i partecipanti hanno affrontato temi riguardanti gli esempi concreti di successo, dedicando maggiore attenzione alla preparazione, realizzazione cosí come alla rendicontazione dei progetti stessi. Il panel dei relatori includeva il capo dipartimento della divisione Centrale del controllo aziendale del Mag Zrt. (autorità intermedia dei bandi per lo sviluppo economico e per l’Ungheria Centrale), Dr. Vajna Gábor, l’esperta finanziaria Csomor Zsuzsanna della società di consulenza Hydea Consulting Kft. , la vicepresidente dell’Associazione Kopernikusz Ács Barbara, il responsabile R&s e innovazione della Macofil Zrt. Marco del Barba in collaborazione con l’esperto fondi europei di Apri Consulting Kft. , Michele Scataglini, ed il responsabile International Desk dell’ Unicredit Bank Hungary Zrt. , Paolo Garlanda. Particolare attenzione è stata dedicata ai criteri di base di un progetto “ideale” da presentare secondo le esperienze avute dalle società di consulenza presenti e ai diversi tipi di controllo in loco che vengono effettuati dal Mag Zrt. Chiarito lo scopo di tali controlli, il Dr. Vajna ha fornito consigli utili su come affrontarli con successo. Infine è stato citato l’esempio di eccellenza dell’azienda Macofil Zrt. Che quest’anno tramite il bando Gop (Programma Operativo per lo Sviluppo Economico) 2. 2. 1. /C è riuscita ad ottenere circa un milione di Euro di finanziamento per l’acquisto di immobilizzazioni, grazie anche alle sinergie createsi fra la Macofil Zrt. , la società di consulenza Apri Kft. , la Cciu, l’Ice e la Unicredit Bank Hungary Zrt. .  
   
   
GRUPPO MONTEPASCHI RISULTATI DEI PRIMI NOVE MESI DEL 2008: UTILE NETTO A 640,9 MLN€ INCLUSI ONERI DI INTEGRAZIONE PER 159,7 MLN€ ; UTILE ANTE PPA 672,0 MLN€ (-16,8% A/A) AVANZANO I RICAVI PRIMARI (+4,5% A/A), SCENDONO I COSTI (-2.2% A/A)  
 
Siena, 18 novembre 2008 – Il Consiglio di Amministrazione della Banca Monte dei Paschi di Siena Spa ha approvato, il 13 novembre, i risultati al 30 settembre 2008. I dati includono il contributo di Antonveneta ma solo dal mese di giugno 2008, perché l’acquisizione è avvenuta il 30 maggio 2008. I principali risultati consolidati del Gruppo Montepaschi - Nei primi nove mesi del 2008 il Gruppo Montepaschi ha conseguito risultati commerciali di rilievo, proseguendo il positivo trend di sviluppo del patrimonio relazionale che ha permesso di accrescere il proprio inserimento di mercato nei principali segmenti di business in una fase di profonda ristrutturazione del Gruppo. Sotto il profilo operativo e reddituale, sono in crescita gli aggregati patrimoniali e commerciali, con significativi incrementi dei volumi intermediati con la clientela anche in termini di quote di mercato e i ricavi “core”, come testimoniano i progressi del margine di intermediazione primario (+4,5%). In particolare l’analisi del margine della gestione finanziaria ed assicurativa consolidato evidenzia, nel confronto “a basi omogenee”: un margine di interesse in crescita del 9,7% rispetto all’omologo periodo del 2007 ed un livello trimestrale in crescita del 7,9% rispetto al terzo trimestre 2007. In tale ambito i valori del terzo trimestre 2008, pur beneficiando del positivo apporto degli aggregati commerciali, scontano sia l’aumento dei tassi interbancari che hanno peggiorato almeno temporaneamente il “cost of funding” sostenuto dal Gruppo (ma già recuperati nel mese di Ottobre grazie alla flessione dei tassi a breve) sia la contabilizzazione degli interessi passivi collegati all’emissione delle obbligazioni Ut2 (circa 54 mln€). Si ricorda inoltre che nel secondo trimestre 2008 erano presenti alcune componenti non ricorrenti (interessi da cedole junior notes per 18 mln€). Commissioni in calo del 5,7% rispetto ai primi nove mesi 2007. All’interno delle commissioni a fronte di un calo dei proventi derivanti dalla gestione del risparmio si registra una crescita del contributo dei proventi da servizi tradizionali sia a livello di Gruppo (+3,8% a/a) sia a livello di Direzioni Commerciali (in particolare si segnala la crescita sul comparto Corporate, +8,8% a/a). Un risultato netto da negoziazione/valutazione attività finanziarie che evidenzia un saldo positivo pari a 49,2 milioni di euro, nel cui ambito il terzo trimestre ha dato un contributo marginale negativo che si confronta con i +81 milioni di euro del secondo trimestre 2008. A riguardo ricordiamo che il Gruppo Monte Paschi si è avvalso dell’emendamento emesso in data 13/10/08 dallo Iasb relativo allo Ias 39 e all’Irs 7 che consente, in particolari circostanze, di riclassificare certe attività finanziarie diverse dai derivati dalle categorie contabili “valutate a fair value” ad altre categorie. La valorizzazione di queste poste ai prezzi giudicati non significativi al 30 settembre 2008 avrebbe comportato svalutazioni a conto economico di 58 milioni di euro. Tra le altre voci che concorrono alla formazione del margine della gestione finanziaria ed assicurativa i dividendi, proventi simili e utili/perdite delle partecipazioni registrano una contribuzione in flessione rispetto al 30/9/07 (che aveva però beneficiato della plusvalenza di circa 26,4 milioni di euro derivante dalla parziale dismissione della partecipazione in Finsoe, nonché del contributo positivo di circa 78,4 milioni di euro delle società assicurative che nei primi nove mesi del 2008 è stato di circa 13 milioni di euro). Complessivamente il margine consolidato della gestione finanziaria ed assicurativa fa registrare una dinamica su basi omogenee del -2,3% che assorbe, anche se solo parzialmente, la diversa contribuzione ai ricavi della gestione finanziaria fornita dall’attività di finanza influenzata dall’andamento dei mercati finanziari. Per quanto riguarda il costo del credito e delle attività finanziarie si evidenziano: “rettifiche nette di valore per deterioramento di crediti” in crescita del 27,9% su basi omogenee principalmente a causa delle svalutazioni connesse al Gruppo Fingruppo/hopa, per un importo di 54 mln€ ed esprimono un tasso di provisioning pari a circa 58 b. P. E circa 54 b. P. (al netto delle svalutazioni su Fingruppo/hopa). “rettifiche nette di valore per deterioramento di attività finanziarie” pari a 105,4 milioni di euro, che scontano l’aggiornamento della valutazione della partecipazione in Hopa per 94 milioni di euro (di cui 10,6 milioni di euro ascrivibili a Banca Antonveneta), che ne ha portato il valore unitario delle azioni in carico a 0,10 euro. Il risultato della gestione finanziaria ed assicurativa si attesta a 3. 384,9 milioni (-8,8% su basi omogenee) e assorbe gli impatti negativi connessi al crack di Lehman Brothers (svalutazioni titoli e attività finanziarie) per oltre 35 milioni di euro complessivi. Gli oneri operativi flettono del 2,2% su basi omogenee. In particolare: le “spese per il personale”, pur assorbendo l’incremento previsto nel rinnovo del Ccnl (applicazione delle nuove tabelle salariali con decorrenza 1/1/2008), evidenziano un trend in calo (-1,8%). Le “altre spese amministrative” pur assorbendo gli oneri relativi alle attività progettuali connesse alla predisposizione del Nuovo Piano Industriale di Gruppo e al proseguimento del piano di espansione della rete distributiva presentano una dinamica del -3,5%. Le “ rettifiche di valore su attività materiali ed immateriali” crescono del 2,5%. Per effetto delle dinamiche sopra menzionate, il risultato operativo netto si pone in calo del 23,3%. Al netto degli oneri relativi a Hopa la dinamica salirebbe a -10,2%. Alla formazione dell’utile netto concorrono infine utili da cessione di investimenti per 27,8 milioni di euro relativi alla cessione di due immobili da parte di Mp Banque e Banca Toscana (ceduti nella prima parte dell’anno), utili da partecipazioni pari a circa 176,8 milioni di euro relativi principalmente all’operazione di cessione di Banca Depositaria al Gruppo Intesa-san Paolo Spa in data 14 maggio 2008 (plusvalenza di circa 198 milioni di euro) nonché alla cessione di Fontanafredda (plusvalenza di circa 30 milioni) e Finsoe (minusvalenza di circa 35 milioni). Tra gli altri elementi non ricorrenti si segnalano oneri per 78,3 milioni di euro (21,4mnl€ nel solo terzo trimestre) quale quota parte ad oggi quantificabile, connessi all’integrazione di Banca Antonveneta nel Gruppo Montepaschi. A completare il quadro reddituale concorrono imposte complessive di 378,3 milioni di euro per un “tax rate facciale” intorno al 35,6% che al netto dell´indeducibilità degli interessi passivi scende al 30,6% e utili (perdite) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte pari a -1,6 milioni di euro. L’utile netto consolidato del Gruppo Montepaschi ante effetti della Purchase Price Allocation (Ppa) si attesta a 672 milioni di euro e a 640,9 milioni di euro post Ppa. Per quanto riguarda il solo terzo trimestre, l’utile netto si pone a 118,7 milioni di euro (ma si porterebbe a circa 170 mln€ in considerazione degli elementi negativi non ricorrenti sopra descritti). A livello di singole Unità di business del Gruppo si segnalano infine soddisfacenti risultati, oltre che per Banca Mps, anche per le controllate Banca Toscana, Banca Antonveneta (di cui di seguito riportiamo un più dettagliato commento) e Biverbanca. Banca Mps Utile Netto: 613,4 milioni di euro; Banca Toscana Utile Netto: 115,4 milioni di euro; Biverbanca Utile Netto: 26,9 milioni di euro Con riferimento al Segment Reporting previsto dalla normativa Ias 14, queste le principali evidenze: Commercial Banking/distribution Network: margine della gestione finanziaria e assicurativa: +1,6% anno su anno; risultato operativo netto: -2,2% anno su anno; impieghi verso clientela: +10,6% anno su anno. Private Banking/wealth Management: margine della gestione finanziaria e assicurativa: -14,0% anno su anno; risultato operativo netto: -46,9% anno su anno; raccolta diretta: +6,9% anno su anno. Corporate Banking/capital Markets: margine della gestione finanziaria e assicurativa: +5,2% anno su anno; risultato operativo netto: -4,9% anno su anno (ma +3,3% al netto rettifiche su Hopa/fingruppo); impieghi vs clientela: +10,2% anno su anno. I risultati di Antonveneta: I risultati dei primi nove mesi di Antonveneta mostrano importanti evidenze (soprattutto a partire dal secondo trimestre) in termini di ripresa commerciale e di qualità dell’attivo. Qui di seguito ne riportiamo le più significative risultanze: Margine di interesse a 815,9 milioni di euro (+2,4% rispetto ai primi nove mesi 2007). Commissioni nette a 382,6 milioni di euro (rispetto ai 402,6 milioni di euro dei primi nove mesi 2007). Margine di intermediazione primario a 1. 222,6 milioni di euro, in linea con il 2007. Oneri operativi per 765,7 milioni di euro in calo del 7,8% rispetto ai primi nove mesi 2007 e con un terzo trimestre che flette dell’11,3% rispetto al terzo trimestre 2007. Rettifiche su crediti per 155,4 milioni di euro (153,6 milioni di euro nei primi nove mesi 2007). La copertura sulle sofferenze sale al 69%. Rettifiche su attività finanziarie per 39,1 milioni di euro (3,8milioni di euro al 30/9/07, che includono l’aggiornamento della quotazione della partecipazione in Hopa per 10 milioni di euro. Oneri di integrazione per 84,6 milioni di euro. Utile netto che si attesta a 137,6 milioni di euro, utile ricorrente a circa 165 milioni di euro. Volumi commerciali: impieghi +6,6%, raccolta diretta +9,4% rispetto ai primi nove mesi 2007. Aggregati Patrimoniali - L’operatività commerciale dei primi nove mesi del 2008 per il Gruppo Montepaschi, in termini di gestione del risparmio e del credito, si è tradotta in un apprezzabile sviluppo dei principali aggregati patrimoniali e delle rispettive quote di mercato. La raccolta diretta si attesta sopra i 142 miliardi di euro, la raccolta indiretta si colloca a circa 123 miliardi. Per quanto riguarda la raccolta complessiva si segnala che gli stocks totali, al netto degli effetti legati alla flessione dei prezzi delle attività finanziarie dovuta alla crisi dei mercati, si porrebbero in crescita di oltre 7 miliardi di euro rispetto a giugno 2008. In particolare per il solo Gruppo Montepaschi (inclusa la produzione di Biverbanca, ma non di Antonveneta) nei primi nove mesi dell’anno sono stati collocati circa 9 miliardi di euro di prodotti di risparmio (7,9 miliardi di euro nello stesso periodo del 2007), fra cui 2,8 miliardi di euro di raccolta premi assicurativi, 10,1 miliardi di euro di obbligazioni lineari/strutturate (+83,4% a/a) e circa -4 miliardi di euro di gestioni individuali e collettive. Per Antonveneta la raccolta diretta (pari a 25 miliardi di euro) avanza del 9,7% rispetto a fine anno. I crediti verso la clientela superano i 144 miliardi di euro. Si segnalano ancora, per il solo Gruppo Montepaschi (inclusa la produzione di Biverbanca, ma non di Antonveneta), importanti risultati sia in termini di erogazioni di credito sia di crescita di quote di mercato. I mutui si attestano a circa 5,6 miliardi di euro (-24. 6% a/a), il credito al consumo avanza dell´11,3% anno su anno, Mps Capital Services Banca per le imprese +16,7% a/a e il turnover factoring (+17,3%). Significative evidenze anche dalla crescita delle rispettive quote di mercato nei principali business: leasing +130 bps rispetto a fine 2007, bancassurance +230 bps e il credito al consumo +30 bps. Con riferimento alla qualità del credito il Gruppo Montepaschi chiude i primi nove mesi del 2008 con un’esposizione netta in termini di crediti deteriorati di 6,7 miliardi di euro. Su basi omogenee l’incidenza sugli impieghi verso clientela complessivi è del 4,66% e quella dei crediti in sofferenza e ad incaglio, al netto delle rettifiche di valore, del 3,68%, in crescita rispetto al 3,01% del 31 dicembre 2007 principalmente per la classificazione a rischio anomalo delle posizioni facenti capo a Hopa/fingruppo. I presidi a copertura dei crediti deteriorati risultano in crescita rispetto a fine anno con un’incidenza sull’esposizione complessiva lorda pari al 43,4%. In particolare, risulta pari al 57,9% (51,6% al 31 dicembre 2007) per le sole sofferenze lorde, che a livello di banche commerciali esprimono coperture mediamente intorno al 60%. Il predetto incremento delle coperture delle sofferenze lorde è legato all’incremento dei presidi a copertura del rischio e, soprattutto, all’ingresso di Banca Antonveneta le cui sofferenze lorde presentano una copertura intorno al 69% dovuta anche alla diversa politica di write off. Il Tier I ratio si attesta al 5,2% con floor minimo di Risk Weighted Assets pari al 95% degli Rwa determinati secondo l’approccio Basilea 1 come determinato da Banca d’Italia. Tale floor minimo sarà invece pari al 90% per gli anni successivi fino a giugno del 2010; con questo limite il Tier I del Gruppo si attesterebbe al 5,5%. In ottica di rafforzamento dei coefficienti patrimoniali proseguono le attività di Capital Management e di razionalizzazione delle attività ponderate per il rischio. Ulteriori rafforzamenti potrebbero derivare inoltre da operazioni di intervento del governo italiano sul sistema bancario nonché dall’eventuale valorizzazione della quota del 6,4% detenuta in Banca d’Italia. .  
   
   
ANIMA SGR: INIZIATIVE A TUTELA DEGLI OBBLIGAZIONISTI ALITALIA  
 
Milano, 18 novembre 2008 – Anima S. G. R. P. A. , in data 29 ottobre e 12 novembre 2008, ha segnalato al rappresentante degli obbligazionisti, alla Consob, al Commissario Straordinario, al Giudice Delegato ed al Ministero dell’Economia e delle Finanze: a) il grave danno che gli obbligazionisti Alitalia si trovano oggi a patire per effetto della decisione di Alitalia, assunta con il voto determinante del Ministero dell’Economia, nella propria duplice e conflittuale veste di azionista ed obbligazionista di maggioranza, di posticipare la scadenza del prestito obbligazionario al 22 luglio 2010 rispetto al termine originario del 22 luglio 2007; b) il potenziale pregiudizio che potrà derivare agli obbligazionisti nel caso in cui l’accollo da parte di Cai di debiti di Alitalia sia esteso a crediti chirografari ovvero a crediti assistiti da garanzie di valore eventualmente inferiore al valore del relativo credito. Nello specifico, Anima ha sottolineato che, in data 29 luglio 2005, il Ministero dell’Economia, in palese conflitto di interessi, ha votato, quale azionista di controllo, nell’assemblea dei soci di Alitalia in favore della proposta di proroga al 2010 della scadenza dell’obbligazione ed ha altresì votato, in veste di obbligazionista di maggioranza, nell’assemblea degli obbligazionisti Alitalia chiamata ad approvare le proposte di modifiche del prestito, così imponendo l’accettazione della proroga al 2010 a tutti gli altri titolari delle obbligazioni. L’effetto della proroga della scadenza del prestito è di ogni evidenza: gli obbligazionisti che hanno dovuto rinunciare al rimborso del prestito nel luglio 2007 (quando Alitalia era ancora in bonis), con il miraggio di contribuire al rifinanziamento di una società in procinto di essere rilanciata sul mercato, si trovano oggi a concorrere con la massa dei creditori chirografari di Alitalia, tra i quali paradossalmente figura anche lo stesso Ministero dell’Economia, sostenendo il rischio (ma forse sarebbe più corretto parlare di certezza) di non recuperare il capitale investito. Inoltre, Anima ha segnalato che il pagamento da parte di Cai del corrispettivo per l’acquisto di asset Alitalia mediante accollo dei debiti può sostanziarsi in un pregiudizio per i soggetti, quali gli obbligazionisti, che vantano crediti non oggetto di accollo; ciò nella misura in cui l’accollo in via del tutto arbitraria: garantisce ai soli creditori accollatari la possibilità di veder soddisfatta la totalità del proprio credito mediante l’assegnazione di un debitore solvente (Cai); sottrae parte dell’attivo ai creditori non partecipanti all’accollo, in quanto la scelta di Cai di accollarsi i debiti di Alitalia in luogo di corrispondere in contanti una somma equivalente all’ammontare degli stessi ha l’effetto di ridimensionare l’attivo derivante dalla vendita degli asset. .  
   
   
INVESTIMENTI E SVILUPPO S.P.A.: RESOCONTO INTERMEDIO DELLA GESTIONE AL 30 SETTEMBRE 2008; DELIBERA LA MESSA IN LIQUIDAZIONE DI INVESTIMENTI E SVILUPPO ADVISORY S.P.A., SOCIETÀ CONTROLLATA AL 100%;  
 
 Milano, 18 novembre 2008 – Il Consiglio di Amministrazione di Investimenti e Sviluppo S. P. A. , riunitosi il 13 novembre sotto la presidenza del Dottor Carlo Gatto, ha deliberato in merito ai seguenti punti. Approvazione del resoconto intermedio della gestione al 30 settembre 2008 - Il resoconto intermedio della gestione al 30 settembre 2008 è stato redatto in conformità al D. Lgs. 195 del 6 novembre 2007: attuazione della direttiva 2004/109/Ce (Armonizzazione degli obblighi di trasparenza). Il resoconto è inoltre conforme all’avviso n. 1814 del 28 gennaio 2008 di Borsa Italiana ed alla comunicazione Dem/8041082 del 30 aprile 2008 di Consob. Al fine di fornire indicazioni sul trend gestionale della Società e del Gruppo, i dati contabili selezionati contenuti nel resoconto intermedio sulla gestione al 30 settembre 2008 sono comparabili e riconducibili ai dati del bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2007, a quelli del relativo bilancio separato di Investimenti e Sviluppo S. P. A. , nonché alle precedenti rendicontazioni periodiche. Anche se la pubblicazione dei dati quantitativi non è più obbligatoria, la Società ha ritenuto opportuno fornire alcuni dati quantitativi inerenti alla situazione patrimoniale ed economica di Investimenti e Sviluppo S. P. A. E delle sue controllate. Il modello adottato dalla Società fornisce quindi dati contabili relativi ai Ricavi, all’Ebitda, all’Ebit, alla Posizione Finanziaria Netta e alla valutazione dei titoli quotati in portafoglio. Risultati consolidati - I Ricavi consolidati nei primi nove mesi del 2008 sono pari a € 26,8 milioni, in flessione del 26% rispetto ai € 36,2 del corrispondente periodo del 2007. L’andamento sfavorevole delle attività commerciali delle controllate, che continuano a risentire della difficile congiuntura economica, ha inciso in modo particolare su questo dato. L’ebitda dei primi nove mesi del 2008 è pari a € -216 mila (€ 8,1 milioni al 30 settembre 2007). Tali valori di Ebitda sono peraltro influenzati da due operazioni significative: nell’anno 2007 la plusvalenza di cessione di un immobile (€ 6,5 milioni), mentre nell’anno 2008 la plusvalenza derivante dalla cessione della Tessitura Pontelambro S. P. A. (€ 3,6 milioni). Sulla flessione dell’Ebitda hanno inciso sia l’incremento dei costi variabili della società controllata Pontelambro Industria S. P. A. , su cui influiscono l’aumento del costo delle materie prime e dell’energia, che la contrazione del fatturato della controllata Investimenti e Sviluppo Advisory S. R. L. , per effetto sia della consistente riduzione dell’attività di consulenza dovuta alla sfavorevole congiuntura dei mercati ed alla crisi finanziaria in atto, sia degli elevati costi di struttura. L’ebit al 30 settembre 2008 è pari a € -2,6 milioni rispetto ai € 5,4 milioni nel periodo corrispondente dell’anno precedente. La Posizione Finanziaria Netta del Gruppo è positiva e pari a € 7,8 milioni. Al 31 dicembre 2007 era positiva e pari a € 15,5 milioni, mentre al 30 giugno 2008 era positiva e pari ad € 17,2 milioni. Il peggioramento della Posizione Finanziaria Netta dal 30 giugno al 30 settembre 2008 è dovuto al maggior ricorso all’indebitamento nei confronti del sistema creditizio per sostenere l’attività ordinaria delle controllate. Al 30 settembre 2008 il valore dei titoli obbligazionari quotati in portafoglio è pari a € 5,5 milioni (€ 8,5 milioni al 31 dicembre 2007), mentre il valore dei titoli azionari e warrant quotati è pari a € 6,1 milioni (€ 5,2 milioni al 31 dicembre 2007). Principali fatti economici intervenuti dopo il 30 settembre 2008 In data 3 ottobre 2008, Investimenti e Sviluppo S. P. A. Ha sottoscritto un accordo per la cessione dell’intera partecipazione detenuta in Filatura Fontanella S. P. A. , pari al 21,20% del capitale sociale, con il sig. Livio Fontanella, azionista di riferimento della società Filatura Fontanella S. P. A. L’accordo prevede che la partecipazione (valore a bilancio pari a € 2,5 milioni) sia ceduta per un corrispettivo complessivo pari a € 2 milioni. Tenendo conto del Fondo per oneri legali accantonato il 31 dicembre 2007, l’operazione determina un impatto economico positivo per un valore di circa € 175 mila, nonostante la differenza tra il valore a bilancio della partecipazione ed il corrispettivo di cessione. In data 4 novembre 2008, Investimenti e Sviluppo S. P. A. Ha sottoscritto con Mcm Holding S. P. A. Un accordo vincolante per la cessione di azioni Investimenti e Sviluppo Mediterraneo S. P. A. , pari al 13,41% del capitale sociale. L’accordo prevede la cessione di n. 6. 803. 333 azioni ordinarie Investimenti e Sviluppo Mediterraneo S. P. A. , del valore nominale di € 1,00 per azione. Il corrispettivo di cessione sarà concordato di volta in volta tra le parti, fermo restando un prezzo minimo per azione pari a € 0,97, per un controvalore complessivo minimo di cessione pari a € 6. 599. 233,01. A seguito dell’operazione di cessione Investimenti e Sviluppo S. P. A. Uscirà completamente dalla compagine azionaria di Investimenti e Sviluppo Mediterraneo S. P. A. Investimenti e Sviluppo S. P. A. , Eurinvest Finanza Stabile S. P. A. Ed Mcm Holding S. P. A. Hanno sottoscritto in data 4 novembre 2008 un accordo modificativo del patto parasociale siglato in data 22 ottobre 2007, avente ad oggetto le azioni Investimenti e Sviluppo Mediterraneo S. P. A. , per effetto del quale Eurinvest Finanza Stabile S. P. A. È sciolta dal patto parasociale. Messa in liquidazione di Investimenti e Sviluppo Advisory S. R. L. , società controllata al 100% Nell’ambito del processo di riorganizzazione del Gruppo, e in un’ottica di riduzione dei costi, il Consiglio di Amministrazione di Investimenti e Sviluppo S. P. A. , quale unico socio di Investimenti e Sviluppo Advisory S. R. L. , ha deliberato di procedere alla messa in liquidazione della controllata. Tale decisione è stata assunta dopo aver preso atto della situazione di crisi del mercato, dovuta principalmente alla sfavorevole congiuntura economica e al conseguente rallentamento dell’attività di riferimento, che rende non economico, nella forma attuale, il prosieguo dell’attività della controllata, fermo restando il vivo interesse di Investimenti e Sviluppo S. P. A. A mantenere una presenza nel business, ma solo a condizione di creare valore per gli azionisti. Infatti, il nuovo Piano Industriale in fase di elaborazione prevede il mantenimento delle attività di advisory all’interno del Gruppo, in quanto ritenute comunque strategiche. Soggezione all’attività di direzione e coordinamento di Eurinvest Finanza Stabile S. P. A. - A seguito di un’analisi approfondita, e tenuto conto dei piani di sviluppo che saranno contenuti nel Piano Industriale in fase di elaborazione, il Consiglio di Amministrazione di Investimenti e Sviluppo S. P. A. Ha ritenuto sussistere la soggezione della Società all’attività di direzione e coordinamento di Eurinvest Finanza Stabile S. P. A. Nomina dell’Investor Relations Officer - Il Consiglio di Amministrazione di Investimenti e Sviluppo S. P. A. Ha nominato Antonio Midolo Investor Relations Officer della Società. Laureato in Economia e Commercio all’Università di Torino, Antonio Midolo vanta un’esperienza ventennale come analista e Asset Manager sui mercati azionari internazionali. In particolare è stato dirigente responsabile degli investimenti Usa per i fondi San Paolo fino al 1998 e, dopo una breve parentesi in Aaa Bank (Abn Amro - Antonveneta), entra in Symphonia Sgr (dal 2003 Banca Intermobiliare Torino), sempre nell’Asset Management. Dal 2007 si è occupato di progetti nell’ambito dell’advisory e del private equity. Comunicazione ai sensi dell’art. 114 del D. Lgs. N. 58/98: Il 19 dicembre 2007, la Consob ha disposto la revoca dagli obblighi di informativa mensile (cosiddetta black list Consob) ai sensi dell’art. 114 del D. Lgs. N. 58/98; l’Autorità di vigilanza, ha richiesto di integrare il resoconto con l’inserimento di un paragrafo informativo dedicato contenente le seguenti informazioni: 1 Aggiornamento in merito alla predisposizione del nuovo Piano Industriale. Il nuovo Piano Industriale è in fase di elaborazione e si prevede il suo completamento entro la fine del corrente esercizio. Le nuove linee guida del Piano Industriale saranno definite in accordo con l’azionista di maggioranza Eurinvest Finanza Stabile S. P. A. 2 Investimenti effettuati nel periodo, con particolare riferimento alla loro natura e tipologia, nonché alle motivazioni a sostegno delle acquisizioni realizzate. Nel corso del trimestre non sono state effettuate operazioni degne di segnalazione. 3 Profitti realizzati nel periodo a seguito della gestione degli assets detenuti, nonché dell’eventuale cessione degli stessi. Nel corso del terzo trimestre si è dato seguito alla vendita di titoli contabilizzati che hanno generato plusvalenze finanziarie per un valore complessivo di € 19 mila e minusvalenze per € 354 mila. 4 Strategia perseguita in merito alla definizione degli investimenti previsti. L’informativa periodica del 2008 aveva individuato come l’attività di investimento caratteristica fosse rivolta a società di piccola e media dimensione, senza preclusioni settoriali, con significative aspettative di crescita del fatturato (soprattutto della redditività), in nicchie ad alta marginalità e con barriere all’entrata. Non si riteneva prioritario l’investimento di imprese in start up e in aziende con significativi problemi economici/finanziari e gestionali. Il nuovo piano in fase di elaborazione stabilirà le nuove strategie. Estionali. Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Alessandro Cella, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154-bis del Testo Unico della Finanza (D. Lgs. 58/1998) che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili. “La mia nomina è avvenuta in un momento difficile sia a livello esogeno che endogeno, a causa del deterioramento della congiuntura a livello mondiale, evidenziato dal crollo dei mercati azionari, e riflesso in un’inevitabile contrazione dei ricavi ed in un sensibile peggioramento della redditività della Società. ” – ha dichiarato Alessio Nati, Amministratore Delegato di Investimenti e Sviluppo S. P. A. “Abbiamo di conseguenza ritenuto opportuno agire tempestivamente sia sul fronte della razionalizzazione delle partecipazioni che del controllo dei costi. Ciò consentirà ad Investimenti e Sviluppo di essere pronta a sfruttare le potenzialità e le opportunità di business offerte dal Piano Industriale a cui stiamo lavorando, abbassando così il breakeven e ponendo le condizioni per remunerare i nostri azionisti”. .  
   
   
AMERICA LATINA, FORMIGONI: ALLEANZA PER L´EXPO GRUPPO DI LAVORO CON LE BANCHE PER LA CONFERENZA DI MILANO 2009  
 
Milano, 18 novembre 2008 - Un´alleanza tra il sistema Lombardia e i Paesi dell´America Latina interessati, da un lato, a realizzare infrastrutture adeguate per far crescere le loro economie e, dall´altro, ad investire risorse per l´Expo 2015. E´ lo scenario tracciato il 13 novembre a Milano dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, intervenuto al Seminario "Sistemi infrastrutturali fattori di integrazione sviluppo dell´America Latina", organizzato da Rial (Red Italia America Latina), in collaborazione con Regione Lombardia, Camera di Commercio e Comune di Milano. "L´expo - ha detto Formigoni - è una straordinaria opportunità di incontro, di dialogo, di integrazione fra popoli, economie, società, culture, istituzioni. È un´inedita esperienza di governance locale e globale". "È un grande cantiere di riflessioni e di progetti comuni - ha proseguito Formigoni - su alcuni fondamentali temi della nostra vita collettiva: la produzione agricola, l´alimentazione, l´ambiente, la mobilità sostenibile. Il lungo e impegnativo percorso di realizzazione di Expo 2015 può costituire un catalizzatore di iniziative e di progetti per la promozione di quei ´beni pubblici globali´ - pace, sviluppo, sostenibilità ambientale - di cui l´America Latina e tutti noi abbiamo un urgente e crescente bisogno". Il presidente Formigoni ha lanciato anche una proposta, subito accolta, in vista della prossima Conferenza Italia - America Latina che si terrà nel 2009 a Milano: un gruppo permanente di lavoro con i rappresentanti delle principali banche operative in Sud America, gli esponenti dei Governi latino americani e la Commissione organizzatrice dell´incontro, che torna nel capoluogo lombardo dopo la precedente edizione ospitata a Roma. "Un gruppo di lavoro - ha spiegato Formigoni - che elaborerà proposte e linee di intervento per rafforzare l´architettura del sistema finanziario dell´area latinoamericana e inserirle in seguito in un Rapporto, i cui temi dovranno essere il filo conduttore della Iv Conferenza". Il presidente ha sottolineato l´importanza della presenza a Milano delle quattro grandi banche di sviluppo dell´America del Sud: la Banca Interamericana di Sviluppo (Bid), il Banco National de Desenvolvimento Economico e Social (Bndes) del Brasile, la Corporation Andina de Fomento (Caf) e il Banco Centroamericano de Integracion Economica (Bcie). "Con il Bcie - ha ricordato Formigoni - ho avuto l´onore di firmare recentemente un accordo quadro di collaborazione, con tutte le altre Banche, a partire dall´Assemblea del Bid tenutasi a Milano nel 2003, abbiamo avuto opportunità come Regione e Sistema Regionale di avviare frequenti rapporti e collaborazioni. Da questo punto di vista il Governo lombardo, partendo dalla consapevolezza dei vincoli storici ed identitari che ci legano con l´America latina, oltre che degli interessi economici e politici comuni, si vuole confermare anche oggi come partner importante nelle relazioni socio-economiche con il Latinoamerica". All´incontro di Milano erano presenti alcuni rappresentanti delle istituzioni sudamericane: Paulo Bernardo Silva (ministro per la Pianificazione, Bilancio e Gestione del Brasile), Juan Eduardo Saldivia (vice ministro dei Lavori Pubblici del Cile), Antonio Juan Sosa (vice presidente Infrastrutture di Caracas, Venezuela), Carlos Roberto Perez Gaitan (direttore affari economici di El Salvador), Javier Manzanares (direttore Investimenti e sviluppo banca centroamericana di Honduras). Il governo italiano era rappresentato dal sottosegretario di Stato agli Affari Esteri, Vincenzo Scotti. .  
   
   
LOMBARDIA: IN ARRIVO 595 MILIONI SPENDIBILI SUBITO  
 
Milano, 18 novembre 2008 - La Regione Lombardia porta a casa un assegno da 595 milioni di euro. Il risultato è stato ottenuto dall´assessore regionale alle Risorse e Finanze, Romano Colozzi, a seguito dell´accordo, raggiunto il 12 novembre in Conferenza delle Regioni, sul riparto delle risorse legate al Decreto 56/2000, relativo all´anno 2007. Le risorse di cassa, spendibili subito, potranno essere impiegate per accorciare ulteriormente i tempi di pagamento dei fornitori delle aziende sanitarie, stabilizzandoli almeno a 90 giorni. "In questo momento di crisi mondiale - spiega Colozzi - la possibilità di garantire un flusso finanziario certo e in tempi ragionevoli per le imprese, soprattutto piccole e medie, che operano nel settore sanitario rappresenta una boccata d´ossigeno non indifferente". Il Decreto legge 56/2000 è stato istituito con l´obiettivo di riequilibrare gradualmente (in 13 anni) i trasferimenti basati sulla spesa storica e redistribuirli a favore delle Regioni che hanno strutturalmente ricevuto minori finanziamenti rispetto alle altre. "La lenta battaglia iniziata nel 2001 per il recupero delle risorse legate alla spesa storica che hanno sempre penalizzato le Regioni più virtuose come la nostra - aggiunge Colozzi - sta garantendo i suoi primi risultati, in attesa dell´attuazione del federalismo fiscale di cui il Decreto 56/2000 è stato un tentativo di anticipazione". .  
   
   
FORMIGONI: CONTRO LA CRISI RIPARTIRE DALL´UOMO IL PRESIDENTE IERI A MATCHING: SOSTEGNI A IMPRESE E FAMIGLIE  
 
 Milano, 18 novembre 2008 - Di fronte ad una crisi economica che appare "profonda" e che non sarà di brevissima durata, occorre ripartire dai propri punti di forza e scommettere su di essi. In Lombardia uno di questi punti di forza è il fittissimo tessuto di piccolissime, piccole e medie imprese, cui occorre "restituire fiducia". Intervenendo ieri a Matching 2008, manifestazione dedicata all´incontro tra aziende in corso di svolgimento alla Fiera di Rho Pero, il presidente Roberto Formigoni ha ribadito l´impegno di Regione Lombardia per fronteggiare la crisi che sta investendo l´economia, ricordando gli interventi già decisi per garantire il credito alle imprese e annunciando anche la predisposizione di alcune misure a favore delle famiglie. Formigoni ha risposto alle domande poste da Bernhard Scholz, presidente della Compagni delle Opere, nell´ambito di un question time, aperto anche agli interventi del pubblico che sono state numerosi e ad ampio raggio. La Crisi - "Le radici di questa crisi - ha detto Formigoni - sono innanzitutto antropologiche e culturali. Si è smarrita infatti la vera dimensione del rapporto dell´uomo con l´economia, fondata sull´attività umana che produce qualcosa per il proprio benessere. Si è perso inoltre il primato dell´economia reale sulla finanza che deve essere un supporto alla stessa economia reale e non sostituirsi ad essa. Non si uscirà dalla crisi se non si recupererà la vera ricchezza e cioè le persone che mirano ad uno scopo attraverso il proprio lavoro, che è l´ambito in cui si esprime la libertà e la creatività con la tensione ad un risultato che possa migliorare la vita di tutti". "Da questo punto di vista - ha proseguito il presidente - l´esempio di Matching è molto importante perché qui si svolgono incontri reali tra imprese reali che vogliono concludere affari e lavorare". Gli Interventi Della Regione - Le prime misure adottate dalla Regione, in stretto raccordo con tutti i soggetti del sistema Lombardia riuniti nel Patto per lo Sviluppo e con il sistema creditizio e bancario, per sostenere queste imprese hanno riguardato il tema del credito che, come ha ricordato ancora Formigoni, "era un punto debole anche prima che si manifestasse questa crisi". La Regione garantisce dunque crediti alle imprese per 3 miliardi di euro, cui affianca 1 miliardo di euro di finanziamenti diretti per l´ innovazione, l´internazionalizzazione, servizi al commercio, ecc. A questi si aggiungono interventi a favore delle imprese che vantano crediti nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni e un bilancio regionale appena approvato che non aumenta le tasse. "L´intervento pubblico - ha spiegato Formigoni - è necessario in questo caso ma non può sostituirsi alle iniziative private. Quindi diciamo no al ritorno di un vecchio statalismo e centralismo". Formigoni ha anche annunciato la predisposizione di alcune misure a favore delle famiglie, "soprattutto quelle numerose e quelle che investono nell´educazione nelle formazione dei figli". Federalismo Fiscale - Interrogato sul tema del federalismo fiscale, Formigoni ha chiarito che "è un primo passo virtuoso perché gli impegni messi nero su bianco dicono che non ci sarà aumento della pressione fiscale e non ci saranno nuove assunzioni anche con il passaggio di competenze". Fulcro principale del provvedimento è la logica di una "trasparenza assoluta" per cui i cittadini potranno verificare come vengono spesi i propri soldi ("oggi anche un premio Nobel avrebbe difficoltà a leggere i bilanci di certe amministrazioni"), magari attraverso l´introduzione di un unico sistema per compilare i bilanci, cosa che la Lombardia chiede da tempo. Altro punto fondamentale ricordato da Formigoni è il principio del superamento della spesa storica e l´introduzione dei costi standard in tre capitoli fondamentali: sanità, assistenza e istruzione. In altri termini i trasferimenti non saranno più calcolati sulla base delle spese degli anni precedenti ma moltiplicando il numero delle prestazioni per il costo unitario di ciascuna. .  
   
   
MARTINI SULLA LEGGE ELETTORALE: «BASTA CON IL SURPLACE» INTERVENTO AL CONVEGNO ORGANIZZATO DALLA VICEPRESIDENZA DEL CONSIGLIO REGIONALE «DISPONIBILI PER UN TAVOLO NAZIONALE, MA IL TEMPO STA FUGGENDO»  
 
 Firenze, 18 novembre 2008 - «Il tempo fugge, fra 17 mesi si vota, a luglio tutto deve essere chiuso e nel frattempo ci sono due campagne elettorali: non possiamo più fare come Maspes e Gaiardoni, il surplace deve finire». Così Claudio Martini, presidente della Regione Toscana, intervenendo il 15 novembre a un convegno organizzato nell´auditorium di via Cavour dal vicepresidente del Consiglio Regionale della Toscana, Angelo Pollina, su “Statuto e legge elettorale regionale”. In base a quanto affermato da alcuni relatori precedenti che sottolineavano l´importanza di avere un “quadro nazionale” capace di raccordare i diversi e differenti livelli elettorali nelle istituzioni italiane, Martini ha detto di «non avere difficoltà a entrare in questo ragionamento nazionale», ma ha fatto riferimento alla ristrettezza dei tempi e alla necessità, com unque, di «rimboccarsi le maniche in una logica di rispetto reciproco». «Se il governo nazionale aprisse un cantiere istituzionale – ha precisato – noi porteremo il nostro contributo, altrimenti la questione della legge elettorale toscana dobbiamo risolverla da noi». Concordando sulla necessità che il ragionamento sul numero dei consiglieri sia inquadrato in un più ampio contesto di riforme istituzionali («ma se si torna a votare con 65 consiglieri ho l´impressione che sarà difficile, se non impossibile, farsi capire dai cittadini») Martini ha invitato a non separare le riforme istituzionali «da un più vasto disegno di modernizzazione del Paese capace di riguardare anche gli aspetti economici e sociali». Nel convegno, concluso dal ministro per i Rapporti con le Regioni Raffaele Fitto e a cui è intervenuto anche il presidente del Consiglio regionale Riccardo Nencini, hanno pa rlato i deputati Denis Verdini, Riccardo Migliori, Massimo Parisi nonché i consiglieri regionali Alberto Magnolfi, Roberto Benedetti e Vittorio Bugli. .  
   
   
IMMIGRAZIONE, LA TOSCANA VARA LA PROPOSTA DI LEGGE PUNTI CHIAVE: POLITICHE ANTIDISCRIMINATORIE, CITTADINANZA SOCIALE, EMERSIONE DALLA CLANDESTINITÀ  
 
Firenze, 18 novembre 2008 - La proposta di legge che è stata approvata ieri pomeriggio dalla giunta regionale punta alla costruzione di un modello civile di convivenza, ad eliminare qualsiasi forma di discriminazione, ad estendere i diritti di cittadinanza sociale ed in definitiva ad ottenere il primato della persona aiutandola ad emergere dalla condizione di clandestinità. I vari articoli tengono conto anche delle prospettive di evoluzione della normativa nazionale oltre che della giurisprudenza costituzionale che si è sviluppata dopo la riforma del Titolo V. Senza infine tralasciare molti dei principi contenuti nello Statuto della Toscana. «La nostra intenzione con questa proposta di legge – ha spiegato il presidente Claudio Martini – è di affrontare questo delicato tema in modo serio e concreto e non demagogico. La nostra idea è di rendere più semplice la condizione dei regolari e di combattere l´irregolarità. Chi vive e fa il proprio dovere civico in Toscana deve vedersi semplificata la vita. Pensiamo cosa potrebbe succedere se un giorno tutti gli stranieri che vivono in Italia decidessero di assentarsi per un paio di mesi? Interi settori produttivi sarebbero costretti a chiudere, il paese si fermerebbe. Queste persone sono per noi un´opportunità non una minaccia. La legge che presentiamo non ha la pretesa di creare ex novo un nuovo sistema di servizi per il cittadino straniero ma di potenziare e sviluppare quelli che già ci sono. Vogliamo creare le condizioni per informarli su ciò che è un loro diritto avere, per renderli concretamente parte integrante e attiva della società in cui vivono». «Questo testo di legge – ha ricordato l´assessore alle politiche sociali Gianni Salvadori - è stato il frutto di un percorso concertato e partecipato, al quale ha contribuito tutta la societ&agra ve; toscana. Il fenomeno ormai è inarrestabile, occorrono regole certe ed omogenee per governarlo. Non vogliamo che gli immigrati vengano trascinati dentro un sistema, che gli siano imposte delle regole ´dall´alto´. Devono essere loro i protagonisti attivi della comunità in cui hanno scelto di vivere. Una delle condizioni principali per far si che ciò si realizzi è informarli delle opportunità a loro disposizione». Il testo si compone di 9 capi e 37 articoli. Attenzione particolare viene riservata a tutte quelle azioni positive che mirano a facilitare le relazioni tra cittadino straniero e servizi del territorio come quelli sanitari, dell’istruzione, del lavoro, della casa mediante interventi tesi a superare le barriere linguistiche e culturali che impediscono la fruizione piena dei diritti ed una partecipazione consapevole. Riconoscimento dei titoli professionali. Le competenze acquisite nel Paese di origine potranno esser e valorizzate. Questo potrà avvenire anche in base a specifici accordi. Interventi sociali urgenti e indifferibili. Un tetto dove passare la notte, qualcosa da mangiare, un riparo dal freddo. Potranno beneficiarne anche i cittadini stranieri privi di permesso di soggiorno, soprattutto nelle situazioni di particolare gravità. Si tratta di un´estensione innovativa. Accesso degli extracomunitari irregolari al servizio sanitario. Dando piena attuazione al testo unico sull’immigrazione, la pdl favorisce attraverso azioni informative e misure organizzative pieno accesso degli extracomunitari irregolari alle prestazioni del servizio sanitario. L’unificazione delle tessere Stp (Straniero Temporaneamente Presente) rientra tra le misure che potrebbero essere realizzate in futuro. La tessera Stp, già prevista a livello nazionale da oltre 10 anni, permette allo straniero senza permesso di soggiorno valido (perché scaduto, non rinnovato o ma i ottenuto), di essere curato in ospedale o in ambulatorio. La tessera va richiesta alla Asl. L´assistenza è garantita ai bambini o in caso di infortunio, malattie gravi, patologie infettive e in gravidanza. Alcuni servizi sono completamente gratuiti, altre volte viene richiesto il pagamento del ticket. Il clandestino che va da un medico o in ospedale riceverà le cure necessarie e non sarà denunciato per il fatto di non avere il permesso di soggiorno. In tal senso, scopo della pdl, è rendere gli stranieri informati sul funzionamento della tessera e dei servizi a cui può accedere. Insegnamento della lingua italiana. Aspetto che assume un rilievo essenziale proprio per permettere al cittadino straniero di vivere come soggetto attivo e responsabile all’interno della comunità. Rispetto delle differenze religiose. Previsti interventi tesi a favorirlo nei diversi ambiti di vita: luoghi di lavoro, ospedali, istituti penitenziar i ecc. Attenzione particolare ai soggetti “deboli”. Richiedenti asilo e rifugiati, minori e donne in stato di gravidanza, vittime di tratta e sfruttamento, detenuti. Sostegno e rafforzamento della rete regionale di sportelli informativi. Il loro compito è aiutare il cittadino straniero nel suo percorso di stabilizzazione e semplificarne i rapporti con la P. A. , soprattutto per quanto riguarda le procedure relative ai rilasci e ai rinnovi dei permessi di soggiorno. Avranno inoltre il compito di favorire il rapporto tra cittadino straniero e la generalità dei servizi offerti dalla Pa sul territorio. Prevenzione delle mutilazioni genitali femminili. La pdl rappresenta anche l’occasione per dare attuazione a normative nazionali. Sono previste attività di formazione, informazione e mediazione, così come previsto dalla Legge nazionale n. 7 del 2006. Promozione della convivenza interculturale. La pdl non ignora i delicati pr oblemi di convivenza che i flussi migratori possono portare con la trasformazione repentina e talvolta traumatica delle comunità urbane e rurali. Accesso al servizio civile regionale. É prevista la promozione di campagne informative per favorirne l’accesso da parte di giovani stranieri di “seconda generazione” per farli sentire protagonisti della vita sociale e politica della comunità in cui sono nati e cresciuti. Impresa, Università e ricerca. Attraverso previsioni specifiche viene prestata adeguata attenzione alla presenza e alla valorizzazione di cittadini stranieri altamente qualificati. Facilitazione dell´accesso all´imprenditoria come forte strumento di integrazione. .  
   
   
SARTOR: “SONO SODDISFATTO PER LA SIGLA DI UN’ACCORDO INNOVATIVO TRA REGIONE DEL VENETO ED ANCIVENETO PER MEGLIO GOVERNARE SUL TERRITORIO LA CRESCITA E LO SVILUPPO DELLE ATTIVITA’ COMMERCIALI”  
 
 Treviso 18 novembre 2008 - La Regione del Veneto e l’Anciveneto hanno sottoscritto stamattina nella sede della Confcommercio di Treviso un’accordo innovativo per fare formazione ed informazione a tutti gli enti locali sui nuovi criteri per il rilascio delle autorizzazioni per somministrare alimenti e bevande. Il protocollo d’intesa prevede la realizzazione nelle sette province venete gli incontri tematici con i dipendenti comunali e gli amministratori locali per dare attuazione alla programmazione regionale. “La formazione e l’informazione – ha detto l’assessore all’Economia, Vendemiano Sartor, che ha firmato il documento con il presidente di Anciveneto, Vanni Mengotto – si rendono necessarie per supportare e accelerare i processi della progettualità comunale. “Gli indirizzi regionali per il rilascio delle autorizzazioni all’esercizio delle attività commerciali contemplano una concezione di programmazione innovativa e diversa da quella prevista dalla legge statale. La legge statale si limitava infatti a fissare un parametro numerico in grado di assicurare la migliore funzionalità e produttività da rendere al consumatore e il più equilibrato rapporto tra gli esercizi commerciali e la popolazione residente. Il Veneto si conferma pertanto all’avanguardia in materia di commercio introducendo tre criteri fondamentali come l’accessibilità , l’economicità e la sostenibilità. La Regione, con un provvedimento approvato in sede di Giunta regionale, ha stanziato per l’iniziativa di formazione ed informazione 60 mila euro. I percorsi di formazione ed informazione si svolgeranno con la collaborazione delle associazioni di categoria e si concluderanno a primavera del prossimo anno. Ai rappresentanti degli enti locali si spiegherà la nuova metolodologia programmatoria e si insegneranno i criteri e le modalità per la valutazione e la verifica dei risultati. “I comuni di Villorba, Ponte nelle Alpi e Venezia – ha ricordato l’assessore – sono stati i luoghi dove si sono sperimentate le nuove regole per rilasciare le autorizzazioni ai commerciati. ” “Nei corsi di formazione ed informazione – ha concluso l’assessore all’Economia, Vendemiano Sartor – sarà posta particolare attenzione alla sensibilizzazione sugli effetti derivanti dall’uso e dall’abuso di sostanze alcoliche e superalcoliche. “ La tutela del consumatore si conferma al centro delle politiche regionali. Nel medesimo tempo la Regione si è impegnata a mettere in rete i diversi soggetti del territorio per sostenere concretamente l’economia veneta. Nei primi mesi del 2009 la Regione del Veneto ha già assicurato una valutazione dell’attuazione del protocollo d’intesa firmato con l’Anciveneto. .  
   
   
AL VIA IL PROGETTO STRATEGICO REGIONALE DELLA CAMPANIA PER COMMERCIO E TURISMO - PRIORITÀ A RIQUALIFICAZIONE AREE MERCATALI E AGGREGAZIONE DI IMPRESE  
 
Napoli, 18 novembre 2008 - Su proposta dell´assessore regionale all´Agricoltura e alle Attività Produttive Andrea Cozzolino, la Giunta regionale ha approvato il Progetto strategico in materia di commercio e turismo per il periodo 2009-2011. Il progetto prevede due ambiti di intervento: Azioni a favore delle Amministrazioni Comunali per la riqualificazione delle aree mercatali e lo sviluppo dei centri commerciali naturali. Vengono finanziati i progetti dei Comuni al di sopra di 50mila abitanti oppure le Associazioni di Comuni con un numero di abitanti superiore a 50mila che prevedono la realizzazione di infrastrutture (parcheggi, arredo urbano, illuminazione pubblica ecc. ) al servizio delle attività svolte nelle aree mercatali e nei Centri Commerciali Naturali. L´obiettivo è quello di promuovere la riqualificazione ambientale, urbana ed economica dei centri storici e di zone particolarmente degradate; Azioni a sostegno dell´associazionismo in ambito commerciale e turistico, delle reti di imprese e di servizi nei settori del commercio e del turismo e di centri commerciali naturali. Vengono incentivate le iniziative delle associazioni e dei consorzi composti da almeno 15 imprese operanti nei settori del commercio e del turismo che puntano ad aggregarsi per offrire servizi integrati nell´ambito di una stessa area o quartiere. Sono finanziati interventi come la ristrutturazione dei locali, il rinnovo delle vetrine, la risistemazione degli spazi esterni e gli arredi interni. L´obiettivo è sostenere lo sviluppo delle attività commerciali valorizzando le potenzialità turistiche del territorio. La Regione Campania, per l´attuazione del progetto, mette a disposizione 1 milione e 800 mila di euro, a cui si aggiungeranno fondi del Ministero dello Sviluppo economico. "Con questa iniziativa diamo un sostegno concreto alla parte più consistente del sistema delle imprese regionali proprio nel momento in cui si annunciano difficoltà a causa della crisi finanziaria internazionale. Le attività commerciali sono, infatti, oltre il 90 per cento delle imprese private campane e sono uno dei pilastri della nostra economia reale", dichiara l´assessore Cozzolino. "Incentivare l´aggregazione tra imprese commerciali, sviluppare nuove strategie di marketing e di promozione valorizzando la grande potenzialità turistica della nostra Regione, è anche un modo per favorire una politica dei prezzi più competitiva che contenga i rincari e punti sulla qualità dell´offerta. "Questo progetto è un´occasione importante anche per riscoprire tanti nostri centri storici, per riqualificare tante periferie attraverso un coinvolgimento diretto dei soggetti privati, insieme alle amministrazioni pubbliche, fin dalla fase progettuale. Su questa strada ci stiamo muovendo anche nella nuova fase di programmazione dei fondi comunitari per creare crescita e sviluppo, dando così nuove opportunità di lavoro soprattutto ai giovani", conclude Cozzolino. .  
   
   
VAL D’AOSTA: PRIMA RIUNIONE DEL COMITATO TECNICO PROPOSITIVO DELLE INIZIATIVE REGIONALI  
 
 Aosta, 18 novembre 2008 - Si è svolta ieri mattina la prima riunione del Comitato tecnico propositivo delle iniziative regionali finalizzate al contrasto degli effetti sull’economia locale conseguenti la crisi finanziaria internazionale. Il Comitato, istituito da una delibera della Giunta, è composto dal segretario Generale della Regione e dai coordinatori dei dipartimenti legislativo e legale, degli enti locali, delle politiche del lavoro, dell’agricoltura, delle risorse naturali e corpo forestale, delle politiche strutturali, dell’industria, artigianato ed energia, del bilancio, delle opere pubbliche, della sanità, del turismo, dei trasporti, dal capo servizio dell’Osservatorio economico e sociale e da un rappresentante della Finaosta S. P. A. Alla prima riunione hanno preso parte anche il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, e l’Assessore al bilancio, Claudio Lavoyer. “Per far fronte a questo particolare e difficile momento economico – spiega il Presidente Rollandin - stiamo lavorando su più tavoli. Il Comitato rappresenta uno di questi. E’ quanto mai importante infatti monitorare la situazione e individuare i settori di maggiore sofferenza per strutturare interventi concreti che possono integrarsi nei limiti posti dalle direttive comunitarie. ” “Al Comitato – dice l’Assessore Lavoyer – abbiamo chiesto un supporto tecnico e legislativo per poter intervenire in maniera coordinata in tutti i settori economici colpiti dalla crisi. Ci aspettiamo un’analisi attenta sulla base della quale strutturare gli interventi che saranno raggruppati in un pacchetto che – come anticipato – sarà presentato a dicembre al Consiglio regionale”. .  
   
   
MANZATO PORTA CORTINA A LA BANDIERA DI SAN MARCO DELLA REGIONE VENETO  
 
Cortina d’Ampezzo (Belluno) , 18 novembre 2008 - “Un gesto dal valore simbolico, che esemplifica però una volontà di sostanza della Regione di sostenere Cortina, il Bellunese, la montagna”. Con queste parole il vicepresidente della Giunta regionale del Veneto Franco Manzato ha spiegato, il 17 novembre, la sua presenza nel Municipio del capoluogo ampezzano per consegnare personalmente una bandiera nuova della Regione al sindaco Andrea Franceschi, in sostituzione di quella che il tempo e le intemperie avevano rovinato. All’incontro era presente anche il consigliere regionale bellunese Giampaolo Bottacin. “Io sono assessore all’identità veneta, alla montagna, al turismo e all’agricoltura: sono quindi anche direttamente coinvolto nelle principali azioni di sostegno regionale a comparti economici strategici per la comunità ampezzana e bellunese – ha affermato Manzato – e sono venuto qui anche a nome del Presidente del Veneto Giancarlo Galan per dimostrare l’attenzione che c’è sempre stata e sempre ci sarà per Cortina da parte della Regione”. Il sindaco Franceschi ha ringraziato per il gesto, ricordando peraltro che è la prima volta nel corso del suo mandato che riceve in Municipio autorità regionali. Non sono mancati riferimenti al referendum con il quale la maggioranza dei votanti cortinesi si è espressa per passare al Trentino – Alto Adige. “La mia posizione personale è chiara – ha affermato Manzato –rispetto la volontà dai cittadini quale che sia la loro decisione; e considero più che sufficiente anche il solo aspetto economico. Stiamo tuttavia operando per attuare l’autonomia finanziaria, sapendo bene che oggi la fiscalità è tra territori, prima ancora che tra cittadini e Stato, ed è strategica per poter essere competitivi, soprattutto nella situazione di crisi mondiale attuale. Da questo punto di vista per me, le Regioni oggi devono essere tutte “a statuto speciale”, perché ci consentirebbe di avere una politica espansiva, magari abbattendo la pressione tributaria sulle imprese”. Quanto agli interventi specifici, Manzato ha ribadito che il Programma di Sviluppo Rurale del Veneto destina alla montagna il 30 per cento dei circa 915 milioni di euro di risorse. “Stiamo anche elaborando una legge quadro per il sistema montagna nel suo complesso – ha aggiunto – che contiamo di presentare al Consiglio all’inizio del prossimo anno”. Al federalismo fiscale e alle attuali disparità esistenti ha fatto riferimento anche il consigliere Bottacin, ricordando che, tralasciando per un attimo le Regioni a statuto speciale, il Veneto dispone di 2. 246 euro per abitante e la Basilicata ne ha a disposizione 4. 404. “Anche per questo – ha concluso Manzato – dobbiamo dare al Veneto più autonomia e competenze nell’autogoverno”. . .  
   
   
TRENTO, VALLE DI LEDRO: DOMENICA 30 NOVEMBRE REFERENDUM CONSULTIVO SULLA FUSIONE DEI SEI COMUNI  
 
Trento, 18 novembre 2008 - Gli elettori dei comuni trentini di Bezzecca, Concei, Molina di Ledro, Pieve di Ledro, Tiarno di Sopra e Tiarno di Sotto, saranno chiamati alle urne domenica 30 novembre 2008 per un referendum consultivo attraverso il quale dovranno esprimere il proprio parere sulla fusione dei sei comuni in un unico municipio, che, in caso di esito positivo del referendum, si chiamerà Ledro e avrà come capoluogo l’abitato di Pieve di Ledro. Il referendum è stato indetto dalla Giunta regionale, come previsto dalla normativa in materia, su richiesta dei sindaci dei comuni interessati ed in conformità con quanto deciso dai rispettivi consigli comunali. I sei municipi avevano già costituito l’Unione dei Comuni della Valle di Ledro. Affinché la consultazione referendaria venga considerata valida dovrà andare a votare almeno il 50% degli elettori in ciascuno dei comuni interessati e la fusione potrà avvenire solo se la maggioranza degli elettori di ognuno dei sei municipi avrà espresso parere favorevole. Toccherà poi alla Regione predisporre un apposito disegno di legge che sancisca la nascita del nuovo ente. Si voterà domenica 30 novembre dalle 8. 00 alle 21. 00, gli elettori chiamati alle urne sono complessivamente 4058. Lo spoglio delle schede comincerà alla chiusura dei seggi. I dati sull’affluenza ed i risultati della consultazione referendaria saranno visibili sul sito internet della Regione all’indirizzo www. Regione. Taa. It/elettorale/referendum. Aspx .  
   
   
PERSONALE ABRUZZESE: ATTO CONCLUSIVO SU PROGESSIONI E STABILIZZAZIONI ACCORDO INTERESSA GLI INTERNI E PRECARI A TEMPO DETERMINATO  
 
 L´aquila, 18 novembre 2008 - È stato perfezionato ieri l´accordo conclusivo tra la parte pubblica della Regione Abruzzo e i sindacati confederali per la progressione verticale dei dipendenti regionali a tempo indeterminato e la stabilizzazione dei precari a tempo determinato. L´accordo di oggi permetterà alla Giunta regionale di approvare la nuova pianta organica che prevede la progressione verticale per 466 posizioni e la stabilizzazione di 73 lavoratori precari a tempo determinato che hanno già superato la selezione pubblica di concorso. In particolare, per quanto riguarda le progressioni verticali la direzione delle Risorse umane della Regione pubblicherà bandi per corsi-concorsi riservati a personale interno della Regione Abruzzo che si concluderanno con un esame finale che accerterà i requisiti della progressione per ogni singolo lavoratore. Anche per quanto riguarda la stabilizzazione dei precari a tempo determinato, che riguarda i lavoratori che hanno i requisiti indicati nelle Finanziarie statali 2007 e 2008 e cioè tre anni di servizio anche non continuativo e assunzione mediante concorso pubblico, è prevista una ulteriore selezione per titoli di servizio dalla quale uscirà una graduatoria finale. Progressione e stabilizzazione, fanno sapere dalla direzione Risorse umane, avranno un percorso parallelo che partirà subito dopo l´approvazione dell´atto in Giunta regionale. La progressione verticale arriva a compimento dopo vent´anni di attesa da parte del personale interno della Regione che ha accumulato diversi anni di servizio che, come accennato, dovrà comunque affrontare un corso-concorso con esame finale. La stabilizzazione dei precari a tempo determinato, al pari delle verticalizzazioni, è un atto della Giunta regionale che fa riferimento alle condizioni e requisiti previsti nelle Finanziarie statali 2007 e 2008. .  
   
   
GIUSTIZIA, PARTE "CONCILIAMO" CON AIUTO REGIONE FORMIGONI A PERSENTAZIONE SPORTELLO VOLUTO DA GRECHI E POMODORO  
 
 Milano, 18 novembre 2008 - Il presidente della Lombardia, Roberto Formigoni, ha partecipato ieri alla presentazione dello sportello "Conciliamo", al Palazzo di Giustizia, avviato anche con il pieno appoggio e il sostegno concreto (100. 000 euro) della Regione Lombardia. Motivo, il "vivo apprezzamento" - come ha ricordato lo stesso Formigoni - per l´iniziativa di Livia Pomodoro (presidente del Tribunale di Milano) e di Giuseppe Grechi (presidente della Corte d´Appello), che dà impulso alla conciliazione come metodo di risoluzione delle controversie. Una novità assoluta in Italia. E la Lombardia "è pronta a mettere la propria esperienza a disposizione delle altre regioni che vorranno seguire l´esempio", ha assicurato Formigoni. Il ricorso (volontario) alla conciliazione stragiudiziale, reso possibile dalla collaborazione tra magistrati, avvocati, commercialisti, "consente - ha ricordato il presidente lombardo - un controllo diretto e un risparmio nei tempi, nei costi e negli esiti. Per questo il governo regionale ha dato il suo sostegno determinante, essendo da sempre orientato, nell´affronto dei problemi e delle eventuali controversie, alla promozione del metodo del dialogo e del partenariato e della responsabilità condivisa" (e non è un caso che tra le 12 materie su cui la Regione ha chiesto allo Stato maggiori competenze, nella prospettiva di un federalismo differenziato reso possibile dal titolo V della Costituzione, via sia proprio la giustizia di pace). In particolare il sostegno economico della Regione si è indirizzato allo start-up dell´iniziativa, cioè per l´informazione, la formazione, la diffusione tra gli operatori e nel vasto pubblico di una cultura appunto della conciliazione. Ma l´appoggio allo sportello "Conciliamo" è solo l´ultima delle azioni del governo regionale presieduto da Formigoni svolte in sinergia e a beneficio dell´amministrazione giudiziaria milanese e lombarda. Negli anni recenti la Regione ha collaborato all´ammodernamento degli uffici e delle apparecchiature informatiche (con la messa a disposizione o l´acquisto di macchine e arredi); al decongestionamento del Palazzo di Giustizia (la Regione ha ceduto la Palazzina Bauer per questo; ha messo in cantiere un capitolato speciale da 2,4 milioni (unica regione in Italia) per la "Riorganizzazione dei processi lavorativi di Uffici giudiziari" di Milano, Monza, Brescia, Varese, Crema e Cremona; infine ha promosso l´Accordo di programma per la realizzazione nel capoluogo lombardo del nuovo polo della giustizia, per dare nuova e adeguata sede a Tribunale, Tar, Corte dei Conti e Carcere di San Vittore". .  
   
   
LOMBARDIA: OLTRE 1,5 MILIONI PER SOSTEGNO ARTIGIANI INCENTIVI ALLE ASSUNZIONI E ALLA STABILIZZAZIONE DEI CONTRATTI CONTRIBUTI AMMODERNAMENTO IMPIANTI E PER "COSTRUIRE SOSTENIBILE"  
 
 Milano, 18 novembre 2008 - Per iniziativa dell´assessore all´Artigianato e Servizi, Domenico Zambetti, Regione Lombardia ha approvato le nuove azioni da avviare nell´ambito della convenzione con l´Ente Lombardo Bilaterale dell´Artigianato (Elba). Si tratta di un nuovo pacchetto di interventi dedicato al comparto artigiano, per il sostegno dell´occupazione e della sua competitività, frutto della condivisione tra Regione, associazioni artigiane e organizzazioni sindacali, che amplia la collaborazione e le iniziative avviate a partire dal Protocollo d´intesa del 2006 su queste tematiche. Il finanziamento regionale ammonta a 1. 045. 000 euro, ai quali si sommano risorse del sistema bilaterale per 535. 000 euro. "La crisi finanziaria in corso - spiega Zambetti - con le sue ripercussioni negative sull´economia reale, ci ha indotto ad orientare le iniziative verso il sostegno alle imprese artigiane che si trovino a dover affrontare percorsi di ristrutturazione e riconversione produttiva e verso azioni dirette a favorire l´espansione e la tutela occupazionale, in particolare a favore di quei soggetti più deboli sul mercato del lavoro che potrebbero più direttamente risentire delle conseguenze della crisi". Le azioni di prossima attivazione sono quattro e coprono una vasta area di finalità e di interventi, la cui attuazione è demandata a Elba e agli enti bilaterali di livello provinciale. Nuove Assunzioni E Contratti A Tempo Indeterminato - La prima riguarda gli incentivi alle assunzioni, un´iniziativa già sperimentata con successo nel biennio 2006/2007 e che ha portato all´assunzione o stabilizzazione del rapporto di impiego per circa 1. 700 lavoratori nelle aziende artigiane lombarde. "Per questo - aggiunge Zambetti - è sembrato opportuno riproporla, con uno stanziamento di 600. 000 euro regionali e di 400. 000 euro a carico di Elba". Verrà così concesso un incentivo di 2. 000 euro alle imprese artigiane, aderenti al sistema bilaterale, che assumono dipendenti a tempo indeterminato che non possono beneficiare della indennità di mobilità, appartenenti alle seguenti categorie: lavoratrici ultra quarantenni, disoccupate da almeno tre mesi o lavoratrici (di qualsiasi età) che si riaffacciano al mondo del lavoro dopo un periodo di assenza dal medesimo di almeno 12 mesi; lavoratori ultra quarantacinquenni disoccupati da almeno tre mesi; persone disabili e svantaggiate, a condizione che l´assunzione non sia dovuta per obblighi di legge. E´ previsto inoltre un incentivo di 400 euro per le imprese che trasformano in tempo indeterminato rapporti di lavoro atipici o a tempo determinato o assumono lavoratori a tempo pieno e indeterminato a condizione che comportino un incremento della base occupazionale con riferimento a quella esistente al 30 settembre 2008. Riconversione Produttiva - "E´ stato inoltre ritenuto importante - prosegue Zambetti - accompagnare e supportare le imprese artigiane impegnate nella realizzazione di programmi di ristrutturazione e riconversione produttiva, finalizzati a fronteggiare situazioni di crisi, al consolidamento e allo sviluppo aziendale, attraverso l´innovazione". Il secondo intervento prevede quindi che venga concesso un contributo del 20% delle spese sostenute per attuare un piano di ristrutturazione e/o riconversione (come interventi su impianti e macchinari, formazione, progetti e consulenze), ad eccezione di quelli relativi al costo del personale dipendente dell´impresa, fino ad un massimo di 10. 000 euro per azienda. La dotazione finanziaria complessiva per questa azione è di 230. 000 euro, di cui 145. 000 a carico della Regione Lombardia e 85. 000 a carico di Elba. Architettura Eco-sostenibile - "Abbiamo anche voluto sperimentare - dice ancora Zambetti - un´iniziativa, che si rivolge alle imprese artigiane appartenenti al ´sistema casa´ per promuovere e diffondere i principi dell´architettura ecosostenibile, della bioedilizia, dell´uso sostenibile delle risorse naturali, dell´efficienza energetica e la diffusione delle tecnologie solari passive e attive in edilizia, attraverso azioni di sensibilizzazione, formazione e comunicazione". Si punta in tal modo a sviluppare e aggiornare la competenza degli operatori appartenenti al sistema casa e a qualificare l´offerta delle imprese della filiera delle costruzioni, nell´ambito del "costruire sostenibile", garantendo un livello minimo di "qualità ecologica del lavoro". Verrà inoltre elaborato un repertorio delle competenze acquisite dalle imprese, da inserire in un´apposita banca dati a livello regionale. Lo stanziamento riservato a questa azione è di 200. 000 euro complessivi, di cui 150. 000 a carico della Regione Lombardia e 50. 000 a carico di Elba. Osservatorio - "Considerata infine la delicatezza del momento - concluDe Zambetti - abbiamo pensato di potenziare l´Osservatorio dell´Artigianato per indagare sulle criticità legate alle esigenze finanziarie delle imprese e sull´andamento economico e occupazionale del comparto". L´iniziativa fornirà strumenti utili alle istituzioni, alle parti sociali e agli operatori del settore, per consentire di orientare i processi legislativi ed amministrativi che coinvolgono direttamente il sistema delle imprese artigiane, e per definire le politiche concrete di intervento per lo sviluppo del comparto. Il costo preventivato per l´intero progetto è di 150. 000 euro. .  
   
   
MARCHE: APPROVATE DIECI INIZIATIVE PER LA TUTELA DEI CONSUMATORI UNA RETE DI SERVIZI PER GARANTIRE I DIRITTI DEI CITTADINI´ .  
 
 Ancona, 18 Novembre 2008 - La Regione in prima linea nella difesa dei consumatori dal carovita. La giunta regionale ha approvato il ´Programma di iniziative regionali per l´informazione e la formazione dei consumatori´ e per la sua attuazione ha stanziato 170. 000 euro. ´Con l´attuazione di questo Programma ´ spiega l´assessore al commercio Vittoriano Solazzi ´ la Regione nell´ambito delle politiche di tutela dei cittadini, intende attivare sul territorio una rete di servizi in grado di informare assistere e tutelare in modo corretto i consumatori e garantire loro la possibilita` di esercitare i diritti sanciti dalle norme che tutelano i cittadini in qualita` di consumatori-utenti. A questo fine saranno promosse iniziative a favore di una politica di educazione e di formazione del consumatore orientata alla costruzione di un nuovo e piu` razionale rapporto socio-economico con la produzione e la distribuzione. In particolare inoltre ´ aggiunge Solazzi - visto che la liberalizzazione di alcuni settori come la telefonia e le assicurazioni, stanno creando gravi disagi agli utenti forniremo assistenza specialistica attraverso un call center che monitorera` anche la privatizzazione dei settori di pubblica utilita` al fine di garantire i diritti dei cittadini´. Dieci gli interventi previsti. ´ Monitoraggio dei prezzi Riguarda la raccolta di 80mila questionari on line e sul sito Sveglia consumatori in tutto il territorio marchigiano. Le Associazioni dei consumatori impegneranno i propri collaboratori per il monitoraggio secondo un calendario definito congiuntamente con la Regione. I questionari raccolti saranno inseriti periodicamente nella banca dati. Entro aprile 2009 verra` consegnata l´elaborazione e l´analisi delle informazioni eseguita dal Servizio Informativo Statistico regionale. Il monitoraggio prevede la verifica comparativa dei prezzi dei prodotti di marca, la verifica della correttezza dell´etichetta, il controllo delle promozioni (prezzo-quantita`, scadenze, prezzo in promozione e prezzo battuto in cassa) a campione nei centri commerciali, nei supermercati, nei mercati dell´ortofrutta e nelle macellerie. ´ Elaborazione brochure Si tratta di una pubblicazione dal titolo ´I tuoi diritti; una guida per difenderti´ nella quale vengono identificate le modalita` di reclamo per i casi piu` comuni: acquisti di prodotti difettosi, fatturazione traffico non riconosciuto nella telefonia, ritardi allacci utenti nei servizi essenziali, pacchetti turistici, voli aerei, comportamenti scorretti durante i saldi, aumenti ingiustificati, ecc. ´ Call center Prosegue l´iniziativa gia` avviata nell´ aprile 2006. L´assistenza e la consulenza saranno fornite dal call Center tramite telefono e email. Il numero verde 800663822 sara` a disposizione dei cittadini per segnalare aumenti ingiustificati dei prezzi, nonche` abusi e comportamenti sleali. Oltre ai settori gia` stabiliti (Rc Auto, Finanziario, Garanzie e Viaggi e turismo) la struttura in seguito alle numerose richieste ricevute seguira` in modo particolare, rafforzando il servizio di assistenza e consulenza specialistica, il settore della telefonia, delle fatture di acqua, gas e energia, dei mutui per la casa e dei servizi finanziari. ´ Iniziative scuole Le scuole marchigiane saranno coinvolte nella programmazione di seminari formativi in materia di educazione consumeristica a partire dalla sicurezza e qualita` dei prodotti con particolare riferimento allo sviluppo sostenibile e alla certificazione di qualita` unitamente alla informazione per una corretta pubblicita`. ´ Premio di laurea per tesi sul consumerismo Verra` predisposto un bando per le universita` marchigiane finalizzato a concedere un premio alle 5 migliori tesi (1. 000 euro a tesi) sull´argomento. .  
   
   
LOMBARDIA, COMMERCIO, NICOLI CRISTIANI: SOSTENIAMO LE IMPRESE  
 
 Milano, 18 novembre 2008 - "In un contesto di crisi e di congiuntura economica sfavorevole anche per chi opera nell´ambito dei pubblici esercizi e della ristorazione ci sarà una forte selezione. Occorre attrezzarsi al meglio sul piano della qualità dell´offerta, del servizio e anche della formazione professionale. Regione Lombardia continuerà a sostenere gli operatori a valorizzare le loro risorse con politiche e azioni di semplificazione burocratica, sostegno al credito d´impresa e anche attraverso una programmazione territoriale dei pubblici esercizi commisurata con la dimensione urbana degli spazi e la loro vivibilità". Lo ha ribadito ieri l´assessore al Commercio, Fiere e Mercati della Regione Lombardia, Franco Nicoli Cristiani, intervenendo al convegno sulla programmazione dei pubblici esercizi e la qualificazione delle attività commerciali, organizzato in collaborazione con la Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi). I dati del turnover in questo settore parlano chiaro: dal 2001 al 2007 in Italia hanno chiuso 30. 000 ristoranti e 60. 000 bar, con una forte perdita di professionalità, competenze e investimenti. Gli Interventi Della Regione - "Per questo - ha aggiunto Nicoli - vogliamo investire nel sistema di formazione professionale per la crescita del capitale umano, componente fondamentale in un´attività di servizio. Regione Lombardia vuole investire ancor di più di quanto fatto finora, rafforzando i circuiti di accesso al credito. Abbiamo appena chiuso un bando di finanziamento ai Confidi del commercio con una dotazione di 4 milioni di euro, in corso di assegnazione. Entro gennaio 2009 sarà emanato un altro bando che mette a disposizione 6 milioni di euro, 4 per il commercio e 2 per il turismo. Con il bando Innova Retail, in sei mesi, sono state accettate 803 richieste di contributo, 370 delle quali provenienti da pubblici esercizi, per un totale di 5 milioni e 882. 000 euro di aiuti base per attivare investimenti per circa 20 milioni di euro. Abbiamo finanziato un primo bando per i distretti commerciali, con 22 milioni e mezzo di euro, a cui seguirà un secondo bando entro il primo semestre del 2009 con altri 12 milioni di euro circa". I Provvedimenti In Tema Di Semplificazione - Sul tema della semplificazione la Lombardia ha svolto un ruolo da apripista. "Insieme all´Emilia Romagna - ha ricordato Nicoli Cristiani - siamo la prima Regione che ha un proprio ordinamento in tema di pubblici esercizi, con la legge 30 del 2003. Semplificazione che passa attraverso l´autocertificazione, l´abolizione dell´obbligo di iscrizione al Rec, delle autorizzazioni igienico - sanitarie, sostituite con la notifica, e l´adozione di "patti locali" con i Comuni per "gestire" le problematicità legate all´impatto sociale di alcune attività commerciali". Ed è proprio nel rapporto con gli enti locali - ha proseguito Nicoli Cristiani - "che vorremmo vedere una collaborazione sempre maggiore. L´auspicio è che operatori, residenti e Comuni sfruttino in pieno le possibilità offerta dalla normativa regionale, ad esempio nell´integrazione tra la programmazione dei pubblici esercizi e quella più generale rivolta alle altre attività economiche e sociali, per una sempre maggior attrattività delle aree urbane". Anche in vista di Expo 2015 - ha concluso l´assessore - "che rappresenterà una concreta possibilità di visibilità mondiale, verso cui dobbiamo prepararci insieme, operatori, istituzioni e associazioni, perché sia occasione di sviluppo e affermazione per il sistema della produzione alimentare e della ristorazione, lombarda e italiana". .  
   
   
BOLZANO: MAESTRO DEL COMMERCIO - INCONTRO INFORMATIVO IL 26 NOVEMBRE  
 
Bolzano, 18 novembre 2008 - In gennaio prende il via un corso biennale per divenire "Maestro del commercio". È indirizzato a chi già opera nel settore ed intende meglio qualificarsi. Incontro informativo sul nuovo corso mercoledì 26 novembre alle ore 20. 00 presso il Tis in via Siemens 19 a Bolzano. Il corso "Maestro del commercio rappresenta una qualifica ad ampio spettro per gli operatori del settore commercio che intendono migliorare le proprie capacità professionali. Viene organizzato dalla Scuola professionale provinciale per il commercio e la grafica "J. Gutenberg" di Bolzano in collaborazione con l´Ufficio provinciale apprendistato e maestro artigiano e l´Unione commercio e turismo e servizi. Vi possono partecipare persone che hanno assolto l´apprendistato nel commercio o che hanno frequentato un corso di qualifica professionale biennale con tre anni di successiva esperienza professionale oppurre chi è in possesso di diploma di istituto tecnico commericiale con un anno di esperienza professionale, o chi vanta un´esperienza professionale di almeno sei anni nel settore commercio. Il corso, che sarà tenuto in tedesco ed in parte in italiano, con un monte orario complessivio di 560 ore suddivise in moduli proposti due volte al mese tra il gennaio 2009 e l´ottobre 2010, consente di acquisire conoscenze e capacità per svolgere compiti di responsabilità nelle imprese commerciali. Le materie spaziano dal marketing alla gestione del personale, da contabilità e bilancio al piano finanziario fino fino alla comunicazione e presentazione. Al termine del percorso formativo i partecipanti che supereranno gli esami finali otterranno il diploma di "Maestro del commercio". L´incontro informativo al corso "Maestro del commercio" è in programma per mercoledì 26 novembre 2008, alle ore 20. 00, presso il "Tis innovation park", in via Siemens 19, a Bolzano. Info: http://www. Provinz,. Bz,it/meister o Scuola professionale per il commercio e la grafica in lingua tedesca, via Siemens 6-8, Bolzano, Petra Oss Emer, tel. 0471 562 561, ssmptrs44@schule. Suedtirol. It . .  
   
   
CREMONA:5,6 MILIARDI PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO FIRMATO IN REGIONE ACCORDO QUADRO.PIANO D´AZIONE CON 40 PROGETTI FORMIGONI: INTERVENTI A TUTTO CAMPO PER CRESCITA DELLA PROVINCIA  
 
Milano, 18 novembre 2008 Un primo programma d´azione da realizzare nel breve-medio periodo con 40 interventi, che già dispongono di un avanzato livello di progettazione e programmazione finanziaria e che comporteranno investimenti per 5,6 miliardi di euro (tra questi il Corridoio Tirreno-brennero, la Brebemi, l´autostrada Cremona-mantova e le altre opere infrastrutturali); un Programma d´azione integrativo con altri 47 interventi condivisi e ritenuti prioritari, che necessitano di ulteriori verifiche progettuali e finanziarie (176,5 milioni il costo previsto). E´ questa la fotografia dell´Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale (Aqst )per la Provincia di Cremona, che è stato e sottoscritto il 14 novembre in Regione Lombardia dal presidente, Roberto Formigoni, dal vicepresidente e coordinatore del Tavolo territoriale di confronto di Cremona, Gianni Rossoni, dagli assessori regionali alle Infrastrutture e Mobilità, Raffaele Cattaneo, e alla Protezione Civile, Prevenzione e Polizia Locale, Stefano Maullu, dal presidente della Provincia di Cremona, Giuseppe Torchim, dai sindaci di Cremona Giancarlo Corada, di Crema, Bruno Bruttomesso, di Casalmaggiore, Luciano Toscani, e dal presidente della Camera di Commercio, Gian Domenico Auricchio. "Con questa firma - ha affermato il presidente Formigoni - si conclude un lungo lavoro, non formale ma sostanziale, che la Regione ha fatto insieme alle realtà economiche ed istituzionali della zona. Il risultato è stato un Accordo, positivo sia per i contenuti che per il metodo adottato, non calato dall´alto ma condiviso, che ha individuato le azioni prioritarie e strategiche per sviluppare l´economia, la cultura e l´occupazione del territorio. " "Il territorio di Cremona, - ha precisato Rossoni - con i suoi settori di eccellenza, quello agro-alimentare e della liuteria, ad esempio, giocheranno un ruolo molto importante nell´Expo 2015. In vista di questo importante appuntamento, abbiamo deciso, quali componenti del Comitato di Coordinamento dell´Aqst di Cremona, di istituire la Cabina di regia per l´Expo, capace di creare quelle condizioni per cui si possano cogliere appieno le opportunità di promozione che la manifestazione può attivare". I vari progetti inseriti nell´Accordo, sono stati organizzati attorno a tre obiettivi strategici: innovazione (97,1 milioni di cui 46,2 nel Primo programma e 50,9 nel Programma integrativo) - cultura, turismo, formazione (128,1 milioni di cui 85,3 nel Primo programma e 42,8 nel Programma integrativo) - reti infrastrutturali e servizi (5. 552 milioni di cui 5. 470 nel Primo programma e 82 nel Programma integrativo). In quest´ultimo capitolo sono comprese tutte le principali opere stradali e ferroviarie che interessano la provincia: oltre alla realizzazione del Corridoio Tirreno-brennero (1,8 miliardi),i lavori connessi alla Brebemi (1,4 miliardi) e all´Autostrada Cremona-mantova (762 milioni). Tra gli altri progetti possono essere ricordati la sistemazione multifunzionale del Po nel tratto Isola Serafini - Foce Mincio, il Polo produttivo di Tencara, il nodo di interscambio della stazione di Cremona, il potenziamento dei raccordi ferroviari per l´area portuale di Cremona e il nuovo scalo merci di Casalmaggiore. Per quanto riguarda cultura e turismo, i principali interventi riguardano il Polo formativo per la liuteria, il Polo formativo per la cosmesi, il Parco dei Monasteri, il recupero di alcuni altri edifici (Chiesa della Beata Vergine Annunciata, Chiostro dei Girolamini, Palazzo Stanga Trecco, ecc) e il Sistema Turistico Po di Lombardia. Programmi di educazione alimentare, realizzazione di nuovi boschi e sistemi verdi, sostegno alle imprese per la diffusione di tecnologie e l´internazionalizzazione sono infine alcuni tra i progetti più importanti del capitolo innovazione. Con la firma di oggi è giunto all´atto finale il cammino avviato nel dicembre del 2005 con la promozione dell´Accordo da parte della Giunta regionale e l´approvazione del quadro conoscitivo e delle linee d´azione per lo sviluppo della provincia di Cremona, un cammino proseguito con un ampio e approfondito lavoro di confronto con gli enti del territorio, in particolare l´interazione con il Patto per lo Sviluppo della Provincia di Cremona. L´accordo Quadro di Sviluppo Territoriale è uno strumento di programmazione generale, con il compito, da una parte, di attuare le politiche regionali e, dall´altra, di far emergere le istanze del territorio. .  
   
   
IMMIGRAZIONE, IN TOSCANA PIÙ DI 300 MILA REGOLARI IN ITALIA GLI STRANIERI RESIDENTI SONO PIÙ CHE RADDOPPIATI IN 6 ANNI PRATO CASO EMBLEMATICO A LIVELLO NAZIONALE. TANTI I NUOVI STUDENTI  
 
Firenze , 18 novembre 2008 - Secondo Caritas/migrantes, nell´ultimo dossier presentato pochi giorni fa, in Italia gli stranieri regolarmente soggiornanti al 1 gennaio 2008 oscillano tra i 3 milioni e 800 mila e 4 milioni. 400-600 mila in più rispetto al numero di quelli residenti, ovvero iscritti nelle anagrafi, e individuati dall´Istat, sempre alla stessa data. Facendo un confronto con i residenti al 1 gennaio 2007 l´aumento, in termini assoluti, è stato di quasi mezzo milioni di persone, il più consistente nella storia dell´immigrazione italiana. Interessante sottolineare come, sempre in riferimento ai residenti, il loro numero, rispetto al 2002, passato da 1. 356. 590 a 3. 432. 651, oltre 2 milioni in più. L’incidenza percentuale sulla popolazione italiana è del 5,8% (era del 2,7% nel 2002 e del 5% un anno fa); considerando i soggiornanti passa al 6,7% (la media Ue è del 6%). Siamo quindi ai livelli di Paesi co me Francia e Regno Unito, sppur caratterizzati da una tradizione di ospitalità di più lunga data. É grazie agli stranieri se la popolazione italiana non è diminuita (nel 2007 è passata da 59 milioni e 131 mila a 59 milioni 619 mila unità, oltre 2 terzi dell’aumento è dovuto proprio a loro). Gli immigrati, secondo la Caritas, pagano circa 3,7 miliardi di euro all´anno di tasse e contribuiscono con 5 miliardi alle entrate Inps. Gli stranieri che percepiscono una pensione sono soltanto l´1% del totale. Secondo il Rapporto Unioncamere 2007 il contributo al Pil è dell´8,8% (l´anno precedente era del 6,1%). La situazione in Toscana. Gli stranieri in Toscana superano per la prima volta il tetto dei 300 mila. Secondo i dati dell´ultimo Dossier Caritas/migrantes, che fa una stima in base all´archivio Istat delle residenze anagrafiche, il numero dei regolarmente soggiornanti è compreso tra ; le 303 mila e le 319 mila unità. L´aumento percentuale varia tra il 4,7% e il 10,2% (ad inizio 2007 erano circa 290 mila), dato superiore a quello nazionale, compreso tra il 2,6% e l´8,1%. Rispetto alla popolazione toscana l´incidenza varia tra l´8,3% e l´8,8% (nel 2005 era del 6,8%). Secondo l’Istat sono 275. 149 gli stranieri iscritti all’anagrafe (17,4% in più rispetto all´anno prima), il 7,5% dei residenti totali. L´istat stima un aumento ben oltre il 16% nel 2030 e più del 21% nel 2051. La presenza sul territorio. Le maggiori concentrazioni a Firenze, Prato e Pisa. In aumento le presenze sulla costa, specie al nord. Circa un terzo dei ´regolari´ vive in provincia di Firenze; seguono Prato e Arezzo, 10,9% ciascuna, e Pisa, 9,3%. La tendenza è ad insediarsi soprattutto nelle province centrali, le più vivaci economicamente: area fiorentina-pratese e lungo l´Arno. Il primato per l´incidenza sul totale dei residenti spetta a Pra to: 14,2%, valore più che doppio rispetto al dato nazionale, 6,4%. Sopra alla media nazionale anche Arezzo e Firenze 10,3%, Siena 9,9%, Pistoia 8,4%, Grosseto 7,6% e Pisa 7,4%. Per il secondo anno consecutivo sono le province costiere, specie quelle del nord della regione, a segnare gli incrementi più rilevanti. Provenienza. La comunità più consistente è quella albanese: oltre 55 mila persone. Seguono quella romena, quasi 52 mila, quindi quelle cinese, quasi 26 mila, e marocchina, oltre 21 mila. Il numero dei romeni in un anno è quasi raddoppiato. Economia. Il contributo dei lavoratori stranieri all´economia toscana è rilevante. Alla fine del 2007, secondo la Banca d´Italia, gli occupati nati all´estero erano quasi 200 mila, il 7,2% del totale nazionale. Rispetto ad un anno prima sono aumentati dii circa 35 mila unità. A partire dal 2000 il loro numero è più che triplicato. Massacarrara, Grosseto, Prato, Livorno e Lucca le province con gli aumenti più sensibili. Un terzo circa lavora a Firenze; Prato ne ospita più del 15%, mentre ad Arezzo, Siena, Pisa, Lucca e Livorno si concentra circa il 40%. Romena, albanese e cinese, con rispettivamente il 20,3%, il 14,4% e l´8,3%, le tre comunità lavorative più folte. I lavoratori romeni nel 2007 sono più che raddoppiati rispetto al 2006, tanto che il 60% dell´aumento degli occupati netti è da imputare a questa crescita. Costruzioni (+3027 lavoratori), informatica e servizi alle imprese (+2130), industria (+2106), alberghi e ristoranti (+1933) e servizi alle famiglie (+1609) i settori trainanti. Rimesse. Prato si distingue anche per il fenomeno delle rimesse dei lavoratori stranieri (leggasi cinesi) verso i propri paesi d´origine. Secondo l´Ufficio Cambi della Banca d´Italia la Toscana è la terza regione, dopo Lazio e Lombardia, per entità di rimesse: oltre 8 67 milioni di euro pari al 14,4% del totale nazionale. Nel 2007, mentre la Toscana ha raddoppiato l´ammontare, Prato lo ha addirittura quintuplicato, passando da 87 a 450 milioni di euro, più della metà del totale regionale. Scuola. La multiculturalità della Toscana si avverte soprattutto tra i banchi di scuola. Nell´anno scolastico 2007-2008 sono stati oltre 45 mila, il 14% in più rispetto all´anno precedente, gli alunni stranieri inseriti nelle classi delle scuole di ogni grado. Dal 2000 il loro numero è più che triplicato. Prato è risultata ancora una volta la provincia con la percentuale maggiore di alunni stranieri rispetto agli iscritti: 15,1%, seconda soltanto a Mantova. A livello regionale l´incidenza media è del 9,4%, più alta di 3 punti percentuali rispetto a quella nazionale. In sostanza un alunno su 10 è straniero. Gli studenti stranieri delle superiori nel giro di 8 anni sono quintuplicati (+ 417,7%) rispetto a quelli delle primarie (158,5%), secondarie di primo grado (+159,1%) e scuole dell´infanzia (+192,3%). Dopo il ciclo dell´obbligo gli studenti di origine straniera tendono ad iscriversi soprattutto ai corsi di istituti professionali (42,3%) e tecnici (33,4%): ciò conferma la propensione ad inserirsi rapidamente nel mercato del lavoro. .  
   
   
BOLZANO, MARKETING TERRITORIALE: STOFNER NOMINATO DIRETTORE DEL BLS BUSINESS LOCATION SüDTIROL  
 
Bolzano, 18 novembre 2008 - È Ulrich Stofner, 35 anni, il direttore del Business Location Südtirol (Bls). Lo ha nominato il Cda. Stofner, giurista di San Martino di Sarentino, negli ultimi cinque anni è stato direttore del Dipartimento provinciale Finanze, industria, commercio e artigianato. Dopo la costituzione del Bls a giugno era stato pubblicato il bando pubblico per l´incarico di direttore dela nuova struttura provinciale. Della procedura di selezione il Cda aveva incaricato una commissione tecnica composta di esperti esterni del settore della consulenza per il personale. La scelta è caduta su Ulrich Stofner. Il nuovo direttore prenderà servizio il prossimo 2 gennaio, in concomitanza con l´avvio dell´attività del Bls, chiamato in particolare dalla Provincia a svolgere un´attività di marketing territoriale in grado di attirare l´insediamento di nuove imprese in Alto Adige. "L´operatività del Bls è un passo avanti significativo per il rafforzamento del sito economico dell´Alto Adige - sottolineano il presidente Luis Durnwalder e l´assessor Werner Frick - proprio in tempi in cui l´economia si trova a fronteggiare grandi sfide. " Nel Bls voluto dalla Giunta si concentrano le competenze del settore delle aree produttive, attualmente suddivise in due uffici provinciali che verranno soppressi. Con il trasferimento delle competenze e la creazione di un servizio specifico per gli insediamenti imprenditoriali la Provincia segue l´esempio di altre Regioni che hanno creato strutture simili. Il Business Location Südtirol avrà la sua sede nell´edificio della Camera di commercio in via Alto Adige a Bolzano. .  
   
   
BASILICATA: FORMAZIONE, PROTOCOLLO INTESA TRA APOF-IL E CONFARTIGIANATO  
 
 Potenza, 18 novembre 2008 - Un protocollo di intesa è stato sottoscritto dai presidenti dell’Apof-il, Antonio Giansanti, e della Confartigianato provinciale di Potenza, Alessandro Geraldi allo scopo – riferisce una nota Apof-il - di “coordinare le azioni all’interno di un più efficiente sistema di interazione tra formazione professionale e scolastica ed imprese del comparto artigiano”. Apof-il e Confartigianato, nel proseguire i rapporti di collaborazione già avviati e favorire la cooperazione tra gli operatori di settore, con l’intesa raggiunta “si impegnano ad attivare una procedura concordata di smistamento dei tirocinanti ed apprendisti nelle singole aziende”. La procedura prevede che la Confartigianato definisca gli elenchi dei propri associati disponibili ad accogliere tirocinanti secondo i settori di attività e le figure professionali di cui si ha bisogno; l’Apof-il – si legge nella nota - si impegna ad avvalersi in via prioritaria delle imprese per attuare i tirocini formativi e di obbligo formativo, procedendo alla stipula di appositi contratti con le imprese e si impegna a tenere conto, in sede di predisposizione del programma di interventi, di privilegiare la formazione di figure professionali presenti nella rilevazione che la Confartigianato condurrà tra i propri associati. Sarà realizzato un report biennale sui risultati delle procedure attivate utilizzando “questionari di stima” tra gli allievi e le aziende utilizzatrici. “E’ un modo concreto – commenta il presidente Apof-il, Giansanti – per avvicinare la formazione alle necessità delle imprese e nello specifico quelle che operano nel settore artigiano che nelle settimane scorse in occasione della Giornata del Lavoro Autonomo hanno segnalato la carenza di alcune figure professionali. Per coinvolgere le imprese artigiane in efficaci progetti formativi –aggiunge – vi sono grossi ostacoli: le limitate dimensioni aziendali, i costi elevati, i tratti stessi dell´imprenditore artigiano e i limiti dell´offerta formativa. Quello che un Ente come l’Apof-il può e deve prefiggersi di fare – prosegue - è cercare di individuare le strategie e le metodologie formative più rispondenti alle esigenze e alle caratteristiche di un comparto che svolge un ruolo importante in particolare nell´assorbire la forza lavoro giovane e nel socializzare al lavoro. Il punto di partenza non può che essere quello dei dati emersi da alcune ricerche che affrontano il tema della formazione nell´artigianato a tutto tondo: i bisogni formativi espressi all´interno dell´azienda (sia per l´imprenditore che per i dipendenti); la valutazione dell´esperienza di formazione e aggiornamento degli artigiani; l´impatto del sistema della formazione professionale sull´azienda; l´investimento in formazione da parte delle aziende; l´offerta formativa per gli artigiani predisposta da enti, società, agenzie di formazione; la gestione della conoscenza nelle aziende. Le proposte avanzate – conclude Giansanti - insistono sulla necessità di coinvolgere in modo attivo gli artigiani nella predisposizione dei progetti formativi e nella loro attuazione, partendo dai loro effettivi bisogni e dalle loro ricche esperienze, per fare apprezzare il valore della formazione, motivare a partecipare, ottenere il massimo di utilità. Ritengo sia imprescindibile la collaborazione stretta fra associazioni di categoria (per ora la Confartigianato, ma intendiamo estendere l’intesa) e gli enti preposti alla formazione”. .  
   
   
BOLZANO: PRESENTATO IL "RAPPORTO SUL MERCATO DEL LAVORO 2008"  
 
 Bolzano, 18 novembre 2008 - È stato presentato il 14 novembre dall’assessore provinciale al lavoro, Francesco Comina, e dal direttore della Ripartizione lavoro, Helmuth Sinn, il Rapporto 2008 sul mercato del lavoro, un volume di oltre 300 pagine che raccoglie una vera e propria messe di dati sul mercato del lavoro provinciale. Dai dati raccolti nel volume si evince un quadro complessivamente rassicurante del mercato del lavoro altoatesino nel quale spicca un tasso di disoccupazione del 2,6% (2,0 uomini e 3,5% donne) che è uno tra i più bassi a livello europeo al quale corrisponde un tasso di occupazione del 70,2% (79,6% uomini e 60,7%& donne) anche questo uno dei più elevati a livello continentale. Nel corso della sua relazione il direttore della Ripartizione lavoro, Helmuth Sinn, ha rilevato che nel corso del secondo trimestre del 2008 si è registrato un ulteriore aumento dell’occupazione rispetto all’anno precedente anche se questo trend non riguarda tutti i settori produttivi. Infatti, mentre si registra un aumento nel settore dei servizi si percepisce un calo nel settore dell’artigianato e soprattutto dell’edilizia. Chiaramente l’andamento del mercato del lavoro a livello locale nei prossimi mesi sarà influenzato dagli sviluppi della crisi economia e finanziaria che si sta profilando a livello mondiale. Un’attenzione particolar è stata quindi dedicata nel corso della conferenza stampa anche all’andamento dell’occupazione dei cittadini stranieri presenti soprattutto con contratti a tempo determinato, stagionali, nei settori agricolo e turistico. Sia in agricoltura che nel settore turistico i lavoratori stranieri non sembrano aver sostituito lavoratori dipendenti italiani. In base ai dati sembra piuttosto che la disponibilità di lavoratori dell’Est europeo abbia offerto a contadini, albergatori e ristoratori l’opportunità di aumentare il ricorso al lavoro dipendente limitatamente alla stagione. Il testo integrale del Rapporto 2008 può essere consultato nel sito www. Provinz. Bz. It/lavoro/servizi/pubblicazioni. Asp dove sono presenti anche i relativi Diagrammi 2008. .  
   
   
APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE: CIRCOLARE DEL 10 NOVEMBRE 2008  
 
Roma, 18 novembre 2008 - Con la Circolare n. 27 del 10 novembre 2008, il ministero del lavoro, della salute e della solidarietà sociale ha fornito chiarimenti in materia di apprendistato professionalizzante alla luce delle modifiche introdotte dall´art. 23 del decreto legge n. 112/2008 convertito dalla legge 133/2008. In particolare, la circolare interviene su: Durata del contratto; Trasformazione anticipata del rapporto; Formazione esclusivamente aziendale; Formazione e responsabilità del datore di lavoro; Sottoinquadramento e profili retributivi; Cumulabilità dei rapporti di apprendistato. Al fine di semplificare le procedure burocratiche, il decreto legge 112/2008 abroga esplicitamente: La comunicazione all´amministrazione dei dati dell´apprendista entro 30 giorni dalla data di assunzione (art. 1 Dm 7 ottobre 1999) le informazioni da dare alla famiglia dell´apprendista e la comunicazione all´ufficio di collocamento degli apprendisti che avevano conseguito la qualifica (artt. 21 e 24 Dpr 1668/1956) la visita sanitaria prima dell´assunzione come apprendista (art. 4 legge 25/1955). Il contratto di apprendistato professionalizzante è stato introdotto con il decreto legislativo 276/2003 in attuazione della legge 30/2003. La normativa prevede che possano essere assunti, in tutti i settori di attività, i giovani di età compresa tra i diciotto anni e i ventinove anni. Il contratto di apprendistato professionalizzante, permette il conseguimento di una qualificazione attraverso una formazione sul lavoro e la acquisizione di competenze di base, trasversali e tecnico-professionali. .  
   
   
CAMPAGNA EUROPEA "ALLEGGERISCI IL CARICO"  
 
Roma, 18 novembre 2008 - Informare, cercando di diffondere consapevolezza sui rischi connessi al sollevemento/spostamento dei carichi, promuovendo soluzioni che permettano di ridurli o eliminarli. È questo l’intento dell’iniziativa europea "Alleggerisci il carico", campagna di comunicazione e di ispezione sulla movimentazione manuale dei carichi promossa dal Comitato degli Alti Responsabili dell’Ispettorato del Lavoro ("Caril" - dizione italiana dell’acronimo inglese Slic - Senior Labour Inspectors Committee). La campagna focalizza l’attenzione su un settore ad alto rischio, quello delle costruzioni, dove la frequenza di operazioni di movimentazione manuale dei carichi è molto elevata. A livello sanitario, il perseverare in certe abitudini sbagliate nel corso delle attività lavorative, può portare a sviluppare patologie nell’apparato muscolo-scheletrico. Un problema europeo - I disturbi alla zona lombare riguardano una discreta percentuale dei lavoratori europei: Il 22% dei lavoratori dichiara infatti di soffrire di mal di schiena mentre il 22% accusa disturbi muscolari. Nei nuovi Stati membri la percentuale risulta ancora più alta: rispettivamente 39% e 36%. Un dato ancora più significativo, per comprendere l’incidenza delle nel mondo professionale europeo, è quello relativo ai pre-pensionamenti: ben la metà di questi è causata dall’insorgere e dall’aggravarsi delle patologie muscolo-scheletriche. Sul fronte dell’idoneità, i disturbi incidono per il 15% dei casi totali. Inoltre tali malesseri sono una delle principali cause di assenza dal lavoro in Europa. Sono, perciò, non solo causa di sofferenza, inidoneità al lavoro e perdita di reddito per i lavoratori, ma anche di alti costi per i datori di lavoro e per l’economia nazionale. .  
   
   
ROMANIA, CORSO ICE PER LE PMI  
 
 Bucarest, 18 novembre 2008 - Si è svolto nella sede del Centro Romeno per la Promozione del Commercio (Crpc) e alla presenza del dr. Sandor Nemes, Direttore Generale Crpc, e del Dr. Mario Iaccarino, Direttore dell´Ufficio Ice di Bucarest, un corso di formazione sulle tematiche relative al management e all´internazionalizzazione delle Pmi. Lo comunica lo stesso Ice. Con il Crpc (ente pubblico di supporto alle Pmi romene, con funzioni analoghe a quelle dell´Ice in Italia) è attivo da gennaio 2007 un Accordo di Collaborazione per la realizzazione di iniziative congiunte. In tale ambito sono state programmate una serie di attività formative per migliorare la conoscenza, da parte dei manager pubblici romeni, di importanti tematiche legate al processo di internazionalizzazione delle imprese romene, dopo la recente adesione all´Ue. Lo scorso anno, in novembre, si sono svolte due sessioni dedicate ai Fondi Strutturali e all´e-commerce. L´iniziativa svoltasi recentemente è la seconda attività di formazione a rientrare nel progetto, nell´ambito del Programma Promozionale dell´Area Progetti e Formazione Internazionale. .  
   
   
ESCLUSIONE DELLA CALABRIA DAGLI INCENTIVI ROSA DEL GOVERNO ALLE IMPRESE  
 
 Reggio Calabria, 19 novembre 2008 - La consigliera di Parità Maria Stella Ciarletta lancia l’allarme per l’esclusione della Calabria dagli incentivi rosa del Governo alle imprese. È di questi giorni, infatti, la notizia della firma del decreto da parte del Ministro del Lavoro, di concerto con il Ministro dell´Economia, con il quale si individuano le Regioni in cui gli imprenditori possono usufruire degli sgravi contributivi per i contratti di inserimento destinati alle donne di qualsiasi età. I maggiori incentivi non spettano, però, per le assunzioni in Calabria, agevolate solo con il 25% previsto per tutto il territorio nazionale. La legge n. 276/03 prevede, infatti, misure di promozione della occupazione femminile attraverso l´erogazione di incentivi, nella misura del 25%, a quei datori di lavoro che assumano donne di qualsiasi età, residenti in Italia, attraverso un “patto” che ne migliori le competenze professionali. La volontà del legislatore è di intervenire sui drammatici dati della occupazione femminile, basti pensare che è inferiore di almeno il 20% di quello maschile, mentre in Calabria è arrivata addirittura ad essere la metà (31% a 59%). Tuttavia, il decreto contiene una novità per la Calabria, che rimane tagliata fuori dalle agevolazioni contributive superiori al 25%, previste per i soli contratti di lavoro stipulati, nel 2008, con donne residenti nelle regioni Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Sicilia e Sardegna. “Questa esclusione - ha dichiarato Stella Ciarletta - è il risultato dell’applicazione della normativa comunitaria in materia di aiuti di Stato che non riconosce l’adozione di incentivi economici differenziati in aree, come la Calabria, dove i divari occupazionali tra uomini e donne non superino una determinata soglia. L’unione Europea, a tal fine, individua esclusivamente le regioni dove il tasso di occupazione femminile sia inferiore di almeno venti punti percentuali di quello maschile o in cui il tasso di disoccupazione femminile sia di dieci punti percentuali superiore sempre rispetto a quello maschile. La conseguenza è l’esclusione di questa misura, di agevolazione maggiorata, per l’inserimento nel mercato del lavoro delle donne proprio in una delle regioni più svantaggiate non solo d’Italia, ma dell´intera Europa”. Secondo la consigliera di Parità non è difficile capire “come sia potuto succedere che in Calabria siamo rimasti fuori da simili target, solo mercoledì scorso Bankitalia ha diffuso i dati in crescita dell’occupazione femminile in Calabria con un bel 1,7 percento in più, se ci aggiungiamo un’occupazione maschile in affanno, si arriva rapidamente ad uno scarto percentuale che ci relega fuori dai parametri europei. Tuttavia, come già successo in altri settori come ad esempio l’istruzione, la Regione Calabria ha supplito a tali carenze nazionali con interventi autoctoni di sostegno alle imprese che assumano anche donne. A partire da questa estate saranno incentivate le nuove assunzioni con un contributo per le aziende di 15 mila euro per ogni lavoratrice o lavoratore, oltre a 2 mila euro per eventuali tirocini formativi, con un impegno complessivo di 34 milioni di euro. Ad oggi oltre il 50 per cento dei neoassunti, per i quali le aziende hanno richiesto tali incentivi, sono donne”. Contemporaneamente sono anche partiti i bandi per il finanziamento di prestiti d´onore per L’avvio di iniziative di autoimpiego in forma di lavoro autonome promosso da donne, con i quali si possono richiedere l’erogazione fino a 50 mila euro per gli investimenti necessari a far partire l’attività. “Anche in questo caso - ha detto Stella Ciarletta - le richieste pervenute in Regione sono numerose: oltre quattrocento, a dimostrazione che la scelta politica della Giunta di scommettere sulle donne calabresi si sta rivelando vincente in una strategia di promozione del capitale sociale e di valorizzazione delle competenze femminili, che deve proseguire nella direzione indicata dalla Strategia Europea per l´occupazione di Lisbona”. .  
   
   
“NO!” ALLA VIOLENZA SULLE DONNE: SI COMINCIA A PREDAZZO IL 20 NOVEMBRE CON IL FILM “RACCONTI DI STOCCOLMA”  
 
Trento, 18 novembre 2008 - Con il film di Ander Nilsson “Racconti da Stoccolma” che verrà proiettato giovedì 20 novembre al Cinema Teatro comunale di Predazzo alle 20, si apre una serie di eventi promossi dalla Commissione provinciale Pari Opportunità per dire “No!” ad ogni forma di sopraffazione sulle donne. Il tutto culminerà domenica 25 novembre, “Giornata internazionale contro la violenza maschile sulle donne”, istituita a livello internazionale per non dimenticare l’odiosa realtà della violenza maschile sulle donne in tutte le sue forme fisiche: sessuali, ma anche di ricatto economico, di coercizioni basate su pressioni psicologiche e morali e di persecuzioni di ogni tipo. Gli appuntamenti previsti comprendono, dopo la proiezione di Predazzo, la replica di “Racconti di Stoccolma” a Rovereto (il 26 novembre alla Multisala Supercinema di Piazza Rosmini), un incontro pubblico che si terrà il 3 dicembre alla Sala Grande della Fondazione Bruno Kessler (Via S. Croce 77, Trento) alle 16 del pomeriggio, sul tema “Insieme contro la violenza sulle donne: percorsi possibili”. Il film di Anders Nilsson (Germania-svezia, 2006, 133’) è stato scelto per la trama che ben ritrae i molteplici aspetti della violenza sulle donne, puntando il dito su silenzio, omertà e isolamento che la rendono insormontabile per chi la vive. Il film però risulta particolarmente efficace anche per la sua capacità di proporre vie percorribili per rifiutare e combattere questa violenza. Mercoledì 3 dicembre, invece, alle 16 e presso la Sala Grande della Fondazione Bruno Kessler, in via S. Croce 77 a Trento, si terrà un incontro pubblico su “Insieme contro la violenza sulle donne: percorsi possibili”. Dopo il saluto di Lucia Martinelli e di Isa Cubello, rispettivamente presidente e vicepresidente della Commissione provinciale Pari Opportunità, prenderanno la parola Barbara Bastarelli, responsabile del Centro Antiviolenza di Trento; Sandra Dorigotti, del Direttivo Alfid (Associazione laica famiglie in difficoltà di Trento); Paola Giudici, responsabile del progetto “Oltre la porta Chiusa”; Aicha Mesrar, presidente della cooperativa “Città aperta” di Rovereto; Pierluigi Torboli, ex-primario del Pronto Soccorso Ospedale S. Chiara di Trento; Lucia Trettel, responsabile dell’Ufficio Pari Opportunità della Provincia autonoma di Trento. Coordina l’incontro Emanuela Zambotti, componente della Commissione provinciale Pari Opportunità. Nel corso dell’incontro pubblico verranno presentate alcune iniziative in corso sul nostro territorio volte ad approfondire la conoscenza del fenomeno, incrementare la consapevolezza dei meccanismi culturali sui quali si fonda e individuare percorsi possibili da offrire a chi sta subendo o a chi ha subito violenza. Sarà quindi un’importante occasione per conoscere i soggetti e le strutture che sono impegnati sul territorio per sostenere le donne vittime della violenza. Ingresso libero. Www. Pariopportunita. Provincia. Tn. It .  
   
   
BOLZANO: MATRIMONIO O CONVIVENZA E LA LINGUA DEL CORPO: RELAZIONI IL 20 NOVEMBRE A BRESSANONE E IL 21 A SIUSI  
 
Bolzano, 18 novembre 2008 - Nella relazioni organizzate dal Servizio donna della Provincia giovedì 20 novembre presso l´Accademia Cusanus a Bressanone, si parlerà delle conseguenze legate alla scelta di sposarsi o di convivere, mentre a Siusi venerdì 21 novembre si parlerà della lingua del corpo. Gli incontri, in lingua tedesca, entrambi alle ore 20. 00, sono aperti a tutte le persone interessate. Nella vita di coppia prima o poi si giunge al momento di decidersi o per la convivenza o per il matrimonio e in questo caso o per la comunione o divisione dei beni. Per affrontare tale scelta in modo consapevole è opportuno conoscerne vantaggi e svantaggi. Tale scelta può avere riflessi su un´eventuale separazione ed in sede di divorzio. Nella relazione tenuta dall´avv. Julia Unterberger, presidentessa del Comitato provinciale per le pari opportunità, giovedì prossimo 20 novembre alle ore 20. 00 presso l´Accademia Cusanus a Bressanone, saranno fornite informazioni utili per una scelta più consapevole e per non dover confrontarsi con brutte sorprese in un futuro in caso di separazione o di morte del partner. Nina Schröder, giornalista, venerdì 21 novembre, alle ore 20. 00, presso la Sala Parrocchiale di Siusi terrà una relazione sulla lingua dei corpi e sulle differenze fra ideali di corpo al femminile e al maschile. Gli incontri, che saranno tenuti in lingua tedesca, sono aperti a tutte le persone interessate. L´iniziativa rientra nella serie di incontri che il Comitato provinciale per le pari opportunità ed il Servizio donna della Provincia organizzano in varie località altoatesine per illustrare temi specifici legati al mondo femminile. Alcune conferenze vengono tenute in tedesco ed altre in italiano. Gli incontri si svolgono in collaborazione con i rispettivi Comuni ed in particolare con le consigliere comunali e le associazioni femminili locali. L´obiettivo dell´iniziativa è quello di creare contatti con donne da tutte le parti della provincia e incentivare la collaborazione con le organizzazioni femminili e le rappresentanti politiche a livello locale. .  
   
   
LAZIO: NIDI CASALINGHI GRAZIE ALLE ´TAGESMUTTER´  
 
Roma, 18 novembre 2008 - Difficoltà a conciliare la propria professione con il ‘mestiere’ di mamma? Nessun problema, grazie al servizio ‘tagesmutter’ attivato con il progetto ‘Casa Nido’ approvato e finanziato dalla Regione Lazio. Un’iniziativa dedicata alle donne che cercano una nuova attività lavorativa nel campo dei servizi e alle mamme alla ricerca di una soluzione valida e flessibile per la custodia dei bambini. La ‘tagesmutter’, termine tedesco che significa ‘mamma di giorno’, è una nuova figura professionale che accudisce ed educa i minori da 0 a 6 anni presso la propria abitazione. Luca Mancini, responsabile dell’associazione ‘Casa Nido’, spiega le caratteristiche del nuovo servizio. Dove lavora la ‘tagesmutter’ e, soprattutto, è previsto che stia da sola con i bambini? “La ‘tagesmutter’ offre il proprio servizio solitamente in casa propria. La casa-nido dovrà essere sufficientemente spaziosa (almeno 4 mq disponibili per ogni bambino custodito), luminosa e accogliente. L’ambiente domestico deve essere protetto e sicuro così come l’impianto elettrico e di riscaldamento, che dovranno essere a norma. Il bagno dovrà essere attrezzato con biancheria di ricambio, vasini e bacinelle ad uso personale dei bambini e, ovviamente, un fasciatoio. La cucina dovrà essere munita di valvola di chiusura del gas. Dovrà essere predisposto uno spazio attrezzato per il riposo dei piccoli ospiti e un primo pronto soccorso pediatrico. La casa è quindi il punto fondamentale del servizio. Non dobbiamo dimenticare che si tratta di un luogo denso di relazioni, significati e affetti in cui il piccolo quotidianamente cresce ed è lo spazio familiare in cui il mondo dei bambini e quello dei ‘grandi’ si incontrano. Chiaramente, pur lavorando in casa propria, la ‘tagesmutter’ è in stabile collegamento con un ente non profit che la sostiene e la supporta nel lavoro. Tale ente garantisce, nei confronti delle famiglie utenti e dell’ente pubblico, il mantenimento degli standard qualitativi previsti, sia dal punto di vista ambientale che educativo”. Quanti bambini può accogliere una ‘tagesmutter’? “La ‘mamma di giorno’ può accogliere fino a un massimo di 5 bambini contemporaneamente, compresi i propri figli, se presenti nell’orario di servizio. Tale numero è proporzionato alla dimensione della casa che ospita. Il servizio non ha orari predeterminati: vengono concordati all’avvio dell’attività tenendo conto delle esigenze della famiglia utente e delle disponibilità dell’operatrice”. Come viene regolato il rapporto di lavoro con la ‘tagesmutter’? “Il rapporto di lavoro sarà regolato da un contratto e durante l’orario di servizio la ‘mamma di giorno’ avrà la responsabilità diretta sulla sicurezza e il benessere fisico e psicologico dei bambini. A disposizione della ‘tagesmutter’ c’è una quota di 3 euro per ogni ora di utilizzo del servizio, fino a 300 euro al mese. Per la tutela e per una maggiore serenità, la ‘tagesmutter’ dovrà sottoscrivere una polizza di responsabilità civile in favore dei bambini per eventuali infortuni durante l’orario di lavoro. Comunque, come già detto, durante il percorso di ‘tagesmutter’, ci sarà sempre l’aiuto e il supporto dei professionisti dell’organizzazione Casa Nido. In proposito, vorrei ricordare l’importanza del sito www. Casanido. Com dove, oltre a trovare tutte le informazioni necessarie sul servizio, si ha a disposizione un aggiornamento in tempo reale delle iniziative sulle ‘tagesmutter’ e degli incontri”. .  
   
   
TOSCANA: ASILI NIDO, IN ARRIVO POSTI PER 1100 BAMBINI PARTITO IL PIANO PER L´INFANZIA: INVESTIMENTI PER 8 MILIONI  
 
Firenze, 18 novembre 2008 - Per l´infanzia arrivano dalla Regione misure concrete che avranno effetti sulle famiglie toscane già a partire dai prossimi giorni. Nuovi asili nido o nuove sezioni aggiuntive rispetto a quelle già esistenti che daranno un posto a oltre 1100 bambini fra asili domiciliari e nidi aziendali, investimenti ad hoc per i piccoli comuni, cui si sommano i voucher per le famiglie che sono in lista di attesa e per la prosecuzione della sperimentazione delle cosiddette sezioni primavera. «Le politiche per i servizi educativi per la prima infanzia – spiega l´assessore all´istruzione Gianfranco Simoncini - sono una priorità per la toscana, in controtendenza rispetto al piano programmatico del governo che ne deprime le potenzialità educative, ipotizzando un operatore unico anche nella scuola materna. «Oggi, in Toscana - spiega l´assessore all´istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini - oltre 29 bambini su 100 frequentano il nido. Il numero dei servizi per la prima infanzia è salito dai 743 dell´anno 2005-2006 agli 854 del 2006-2007, mentre le risorse sono raddoppiate, i bambini accolti sono passati da 21. 406 a 23. 000, mentre i Comuni dotati di servizi passano dai 157 del 2004-2005, ai 204 dell´anno 2006-2007. Siamo perciò molto vicini al traguardo fissato dal consiglio europeo di Lisbona che, come noto, indica un 33 per cento di risposta alla popolazione nella fascia di età 0-3 entro il 2010. Ma noi puntiamo ad andare oltre e poniamo una particolare attenzione al valore educativo di un´esperienza che altro non è che la prima tappa di un percorso di apprendimento che deve snodarsi per l’intero arco della vita di ciascuno». Ecco come e dove saranno realizzati questi interventi dopo la conclusione del percorso aperto da cinque diversi bandi. Il primo e più consistente intervento riguarda la creazione di nuovi servizi e l´ampliamento di quelli esistenti. La graduatoria approvata vede 58 progetti ammessi, che consentono l´apertura di 36 nuovi nidi e 39 sezioni aggiuntive in nidi preesistenti: il finanziamento ammonta a 5 milioni e 211 mila euro, di cui 3 milioni e 160 mila a soggetti pubblici e 2 milioni a soggetti privati. (vedi tabella in fondo) Grazie a questo intervento sarà possibile incrementare di oltre 1100 il numero dei bambini e delle bambine inseriti al nido o nei servizi integrativi come, ad esempio, centri gioco. L´altra graduatoria approvata riguarda i nidi domiciliari, un intervento ancora in fase sperimentale ma decisamente significativo: grazie a un contributo regionale di 150 mila euro, vengono realizzati 6 nidi domiciliari che permettono l´inserimento di 30 bambini in realtà montane, nei Comuni di Poppi 35000 euro), Chiusi della Verna (35000), Fivizzano (6000), Marliana( 20000). In dirittura d´arrivo anche i bandi per l´assegnazione di voucher che le famiglie in lista di attesa possono utilizzare per iscrivere il bambino a una scuola privata accreditata o per ricorrere a una baby sitter iscritta negli albi comunali degli educatori domiciliari. L´istruttoria delle domande è in corso e si prevede l´assegnazione di oltre 500 buoni per un massimo di 3000 euro ciascuno. Le risorse per questo intervento sono 1 milione e 500 mila euro. Un´attenzione particolare verrà prestata ai piccoli Comuni: sono 14 le domande di finanziamento cui si risponde con 1 milione di euro di risorse per investimenti in nuovi servizi per la prima infanzia. Ma non è finita. Un provvedimento consentirà la prosecuzione, anche per l´anno 2008-2009, della sperimentazione sulle sezioni primavera: grazie a un finanziamento di 307 mila euro verranno realizzati 12 nuovi servizi per bambini fra i 24 e i 36 mesi. L´assessore Simoncini, intervenuto nel corso della due giorni sull´inf anzia organizzata dalla Regione alla Fortezza da Basso, ha ricordato che queste sono le prime realizzazioni del piano complessivo che permette di intervenire per il prossimo triennio 2008-2010 con risorse certe, per rafforzare i servizi, sia sul fronte della gestione che su quello della creazione di nuove strutture. «E’ un piano – ricorda l´assessore - che prevede un investimento complessivo di oltre 73 milioni di euro in tre anni, che si aggiungono all´importante sforzo finanziario dei Comuni. A compimento di questo piano, cioè alla fine del triennio, troveranno risposta 6500 bambini in più, cui si aggiungeranno un migliaio di voucher per le famiglie in lista di attesa. Si potranno inoltre aprire, sempre alla fine del triennio, 60 nuove sedi, 222 nuove sezioni, 35 nidi domiciliari, 300 posti per servizi integrativi tipo centri gioco, 6 asili aziendali». Quadro di riepilogo, per provincia, di realizzazione degli interventi finanziati:
Provincia Contributi erogati Nuovi nidi d´infanzia realizzati Nuove sezioni aggiuntive in servizi esistenti
Arezzo 651. 000,00 4 6
Firenze 1. 229. 200,00 7 12
Grosseto 480. 200,00 5 3
Livorno 635. 160,00 5 0
Lucca 609. 000,00 6 1
Massa-carrara 196. 000,00 1 2
Pisa 594. 400,00 4 4
Prato 105. 000,00 0 3
Pistoia 245. 000,00 1 3
Siena 467. 000,00 3 5
Totale 5. 211. 960,00 36 39
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INFANZIA: AL VIA DAL 19 NOVEMBRE INIZIATIVE DELLA REGIONE UMBRIA PER LA GIORNATA INTERNAZIONALE DEI DIRITTI  
 
Perugia, 18 novembre 2008 – Prenderanno il via mercoledì 19 novembre le iniziative organizzate dalla Regione Umbria in occasione della Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia. Mercoledì prossimo a partire dalle ore 9, al Teatro Pavone di Perugia, sono in programma due spettacoli teatrali interattivi per ragazzi (con inizio ore 9,30 e 11,30) dal titolo “Cosa vuoi da me papà” a cura del Centro psicopedagogico per la pace e gestione dei conflitti. Interverranno rappresentanti della Regione Umbria e del Comune di Perugia. Nel pomeriggio, sempre a Perugia nella Sala dei Notari di Palazzo dei Priori, si terrà un seminario per genitori e insegnanti con il pedagogista e direttore del “Cpp” di Piacenza, Daniele Novara. Titolo dell’incontro è “Il bisogno di paterno nell’educazione dei figli”. Giovedì 20 novembre è prevista una replica al Teatro Pavone dello spettacolo teatrale interattivo. In apertura interverranno il direttore regionale alla Sanità e Servizi sociali, Paolo Di Loreto, e il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Nicola Rossi. A partire dalle ore 9,30 all’auditorium Santa Cecilia di Perugia è in programma la conversazione maieutica con Daniele Novara sul tema “Cosa vuoi da me papà? Abbiamo ancora bisogno di un padre”. Mercoledì 26 novembre sarà presentata la campagna regionale di sensibilizzazione sui minori vittime di accattonaggio realizzata nell’ambito del progetto “Non si tratta”. Interverrà l’assessore regionale alle politiche sociali, Damiano Stufara. Sala della Partecipazione di Palazzo Cesaroni a Perugia, ore 10,30. Per tutte le altre iniziative organizzate sul territorio regionale consultare il sito www. Regione. Umbria. It aree tematiche - politiche sociali. .  
   
   
VIOLENZA E ABUSO SU MINORI A VERONA PRESENTAZIONE CONVEGNO “IN REGIONE FUNZIONANO DA ANNI CENTRI CURA, PROTEZIONE, PRESA IN CARICO”  
 
Verona, 18 novembre 2008 - “Per contrastare il vergognoso fenomeno dell’abuso e della violenza all’infanzia avere operatori preparati e motivati, formati da un punto di vista multidisciplinare è fondamentale per affrontare nel modo migliore le tante problematiche interconnesse che riguardano questi fatti. La Regione Veneto lavora da anni proprio su questo fronte e ha creato con risultati molto apprezzabili, una rete di centri regionali di cura e protezione che sono luoghi di presa in carico, di terapia e di riabilitazione, con la presenza di figure professionali specializzate (psicologi, pediatri, neuropsichiatri, assistenti sociali, esperti in scienza dell´educazione) che si coordinano con i servizi accompagnando il bambino e/o l´adolescente maltrattato o abusato nell´eventuale percorso giudiziario, così come previsto dalla convenzione di Strasburgo”. Lo ha detto ieri a Verona nella sede dell’Azienda Ulss n. 20 l’Assessore regionale alle politiche sociali Stefano Valdegamberi alla conferenza stampa di presentazione del convegno che si terrà mercoledì prossimo 19 novembre alla Banca Popolare di Verona dal titolo “Rilevare. Pensare. Fare. Abuso sessuale e maltrattamento all’infanzia: buone prassi nella presa in carico multiprofessionale”. Questi centri, ha informato l’Assessore, hanno sede a Verona (Il Faro), a Vicenza (L’arca, su progetto presentato dal Comune di Vicenza, dall´Ulss di Vicenza e dall´Ipab di Vicenza Proto Salvi), a Venezia (Il germoglio, nella sede della Fondazione Mater Domini a Marghera), a Treviso e a Belluno (Tetto Azzurro, su proposta dell´Associazione Telefono Azzurro), a Padova. “Questi centri - ha ricordato Valdegamberi - rappresentano un riferimento essenziale per i servizi territoriali e fanno parte dei livelli di assistenza sociosanitaria riconosciuti dalla Regione. Si sa che le situazioni che arrivano ad essere segnalate – ha rilevato Valdegamberi – rappresentano una piccola parte di quanto accade e che resta elevata la quota del sommerso perché anche i servizi stessi spesso non sono a conoscenza della situazioni di abuso e/o maltrattamento. In questi anni sono stati oltre trecento i casi di minori seguiti e presi in carico complessivamente a livello dei centri regionali. Tali vicende rappresentano un segnale evidente di come, senza il riferimento di valori che facciano da guida e da collante, la famiglia oggi tenda a sgretolarsi. Le politiche pubbliche devono intervenire per invertire questa tendenza, risanare la famiglia, ridare speranza e un progetto d di vita a questi bambini e ragazzi sfortunati”. I dati forniti per il 2007 e anticipati dal centro “Il Faro” che ha sede presso il Cerris di Verona ed è riferimento per tutta la provincia, parlando di 53 bambini presi in carico di cui 40 bambine e 13 bambini, gli abusi sessuali sono stati 47 di cui 35 verificatisi nell’ambiente familiare. .