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Notiziario Marketpress di Mercoledì 21 Gennaio 2009
Politica
PARLAMENTO EUROPEO, MARGOT WALLSTRöM VICEPRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA: L´INFORMAZIONE È UN DIRITTO E´ TEMPO DI MIGLIORARE APERTURA, TRASPARENZA E ACCESSO.  
 
 Bruxelles, 21 gennaio 2009 – Di seguito il discorso della Vicepresidente della Commissione europea Margot Wallström, responsabile per le relazioni istituzionali e la strategia di comunicazione, al Parlamento europeo il 20 gennaio 2009. Signor Presidente, onorevoli deputati, Eccellenze, Personalmente ritengo che per la democrazia il diritto di conoscere sia altrettanto importante del diritto di voto. A tal fine abbiamo bisogno di appositi strumenti funzionali alla democrazia: apertura, trasparenza e accesso pubblico ai documenti. Dobbiamo cominciare col chiederci quali devono essere i principi ispiratori superiori e quali obiettivi vogliamo raggiungere. Quando li avremo individuati potremo cominciare a discutere sulle modalità per conseguirli: il regolamento, migliori pratiche, strumenti tecnici e prassi quotidiane … Nei pochi minuti a mia disposizione vorrei evidenziare quattro messaggi chiave: 1. Il regolamento n. 1049 ha funzionato bene nei sette anni di applicazione. Non c´è bisogno di cambiamenti radicati, ma può essere migliorato. 2. I professionisti che operano nel campo delle politiche europee si sono avvalsi pienamente delle opportunità offerte dal regolamento. Dobbiamo ora migliorare anche l´accesso dei cittadini ai documenti. 3. La proposta della Commissione incrementerà la trasparenza, e non il contrario. Qualsiasi documento reso accessibile in applicazione delle norme attualmente vigenti lo sarà anche a seguito delle modifiche al regolamento. 4. Significativi miglioramenti sono possibili senza modifiche giuridiche, in particolare con riferimento ai siti web e ai registri. Oltre ai menzionati quattro punti, vorrei anche commentare sulle osservazioni espresse dall´oratore precedente e che – ne sono sicura – riemergeranno nel corso della mattinata. Spero che farà seguito una discussione vivace. Dovremmo approfittare della presenza dei membri dei parlamenti nazionali. Sono sicura che abbiamo molto da imparare da loro. Signor Presidente, Molta strada è stata percorsa dal 1992, quando gli Stati membri hanno adottato una Dichiarazione sul diritto di accesso all´informazione (allegata al trattato di Maastricht). La Dichiarazione stabilisce un principio importante: "La trasparenza del processo decisionale rafforz[a] il carattere democratico delle istituzioni nonché la fiducia del pubblico nei confronti dell´amministrazione. " Questo principio ci ha condotto all´elaborazione del regolamento n. 1049 nel 2001 e dovrebbe continuare a guidarci, non soltanto nell´attuale revisione del regolamento ma anche per il futuro: per i prossimi deputati e i prossimi commissari… Sette anni di applicazione del regolamento n. 1049 hanno apportato molti positivi cambiamenti. Ad esempio: le relazioni annuali delle istituzioni riportano un sensibile incremento del numero delle richieste di accesso; l´accesso ai documenti è rifiutato sempre meno spesso; e nel contempo, sempre più informazioni sono divulgate dalle istituzioni dell´Ue. L´applicazione pratica del regolamento ha indotto una riflessione sulla diffusione preliminare di documenti. In altre parole, il regolamento ha generato anche un cambio di mentalità. Abbiamo però anche constatato che sono state soprattutto le società, gli studi legali e i lobbisti ad avvalersi del diritto introdotto dal regolamento. Sono le statistiche a dircelo. Le principali aree di interesse non vertono sui processi decisionali (che sono già molto trasparenti) bensì sul controllo dell´attuazione del diritto europeo. In altri termini, il regolamento è andato a vantaggio dei professionisti che operano nel campo delle politiche europee, ma ha avuto un effetto limitato ai fini della sensibilizzazione del vasto pubblico all´operato dell´Unione europea. Nemmeno i giornalisti ne fanno un largo uso. Negli ultimi due anni infatti il maggior aumento di richieste è giunto dal mondo accademico. Con la modifica del regolamento la Commissione persegue la finalità generale di assicurare l´accesso ai documenti relativi ai processi decisionali delle istituzioni europee a un pubblico più vasto. Abbiamo elaborato tre obiettivi principali: 1. Aumentare la diffusione attiva, in particolare di documenti connessi ai processi legislativi; 2. Conformare il regolamento n. 1049 alle disposizioni sull´accesso alle informazioni contenute nella convenzione di Århus (nel processo di pervenire ad un´unica cornice giuridica che disciplini il diritto di accesso del pubblico); e 3. Precisare la relazione tra il regolamento n. 1049 e altri strumenti giuridici che riguardano l´accessibilità di documenti. Alcune parti della proposta della Commissione sono state percepite come un regresso. Penso sia oggettivamente errato, ma è indubbio che non siamo stati sufficientemente chiari. Cercherò quindi di correggere il tiro. Ci sono essenzialmente quattro argomenti che hanno sollevato domande o critiche: 1. La proposta di definizione di "documento"; 2. La ricerca di un equilibrio tra il diritto di accesso e la protezione dei dati personali; 3. Il diritto degli Stati membri di opporsi alla divulgazione di documenti che hanno trasmesso alle istituzioni; e infine 4. Alcuni limiti posti al diritto di accesso per brevi periodi; parlo del famoso – o famigerato – articolo 2, paragrafo 2. 6; Primo: la definizione di "documento". Il motivo che ci spinge a proporre un emendamento è essenzialmente che l´attuale definizione non è sufficientemente precisa; è vaga e lascia margini di manovra per decisioni discrezionali e di trattamento arbitrario in singoli casi. Vogliamo eliminare qualsiasi ambiguità e a tal fine proponiamo due mirate precisazioni: un documento redatto da un´istituzione diventa un documento ai fini dell´applicazione del regolamento quando è stato finalizzato dal suo estensore ed è stato trasmesso a uno o più destinatari o altrimenti registrato. Ciò vale naturalmente anche quando una nota o documento definitivo viene trasmesso tra funzionari all´interno dell´istituzione; I dati contenuti in sistemi elettronici di archiviazione, elaborazione e recupero di dati costituiscono dei documenti se sono estraibili in formato stampa o elettronico usando gli strumenti disponibili del sistema operativo; ciò corrisponde all´attuale tecnologia in uso nelle pubbliche amministrazioni moderne. Facciamo subito un esempio: gli appunti che prendete durante una riunione non sono un documento, ma se li trasformate in una relazione che mandate ai vostri colleghi, allora quello è un documento. Questi chiarimenti non restringono la definizione. Non determineranno una riduzione del numero di documenti che verranno resi accessibili. Questa definizione è molto più ampia del concetto di “documenti ufficiali” spesso utilizzato nella legislazione nazionale. È molto vicina al concetto di “informazioni” previsto dalla legge britannica sulla libertà d’informazione o dalla legge olandese sulla trasparenza. Vi è stato un dibattito vivace su questo punto particolare. Ho sentito molti argomenti e proposte interessanti su come migliorare la chiarezza. Se siamo d’accordo su questo punto, sono convinta che possiamo trovare una soluzione che soddisfi tutti. Secondo punto: come affrontare la questione dell’equilibrio tra il diritto di accesso e il diritto alla protezione dei dati. Dobbiamo armonizzare le regole sull’accesso pubblico e quelle sulla protezione dei dati personali di cui al regolamento 45/2001. Non è possibile considerare il regolamento 1049 come completamente autonomo rispetto al regolamento 45/2001. È per questo che proponiamo un “approccio in due fasi”: La prima fase prevede che in linea di principio saranno sempre resi noti i nomi, i titoli e le funzioni dei titolari di uffici pubblici e dei rappresentanti di gruppi di interesse in rapporto con le loro attività professionali. L’esperienza ci insegna che questo risolverebbe il 90-95% dei casi che abbiamo oggi. Se questa fosse stata l’attuale definizione, non vi sarebbe mai stato il caso della birra bavarese! La seconda fase riguarda soltanto gli altri casi, nei quali la divulgazione di dati personali potrebbe incidere sugli interessi della persona di cui trattasi. In questi casi, continuerebbe a essere richiesto un controllo più rigoroso in applicazione del regolamento sulla protezione dei dati. In altre parole, si tratta di una codifica di ciò che il Tribunale di primo grado europeo ha statuito poco più di un anno fa nel caso della birra bavarese. Terzo punto: l’accesso a documenti che provengono dagli Stati membri. La proposta della Commissione non fa altro che codificare la sentenza resa dalla Corte di giustizia nel cosiddetto caso Ifaw (dicembre 2007). Gli Stati membri non hanno – a differenza di quanto sostengono alcuni – un diritto di “veto” alla rivelazione dei loro documenti, ma la Corte ha stabilito che è richiesto il loro “consenso”. Finora gli Stati membri hanno talvolta opposto rifiuti immotivati. La Commissione ha già cambiato la sua prassi e ora intende codificarla in una legge. Proponiamo che, se non vogliono che la Commissione trasmetta ad altri uno dei loro documenti, gli Stati membri debbano motivare il loro rifiuto in modo chiaro. E tali motivazioni dovranno sempre essere in linea con il regolamento 1049. Infine il quarto punto: limitazioni temporanee al diritto d’accesso durante le indagini. La proposta della Commissione chiarisce che questo tipo di documenti non è accessibile al pubblico fintanto che dura l’indagine. Durante le indagini, è ovvio che la divulgazione potrebbe frustrare le indagini stesse e potrebbe anche ledere gli interessi legittimi delle imprese o delle persone oggetto delle indagini. Tuttavia, l’accesso ai documenti può essere concesso una volta che l’indagine sia stata chiusa e le relative decisioni siano diventate definitive. Questa è la prassi già adesso, ma oggi essa comporta molta più burocrazia, spreco di denaro pubblico e un carico di lavoro enorme per alcuni servizi (a cominciare dalla Dg Concorrenza). Insomma, il risultato finale rimarrà lo stesso ma avremo una maggiore certezza del diritto, senza però determinare una riduzione del numero di documenti che verranno resi accessibili. Posso chiedere in quanti degli Stati membri da cui venite verrebbe consentito l’accesso durante un’indagine in corso? Per dimostrare che tutti possiamo passare dalle parole ai fatti, vorrei far presente che nel giugno dell’anno scorso ho reso direttamente accessibile sul web il registro della mia corrispondenza. Questo è un esempio delle iniziative che si possono prendere al di fuori di quanto previsto dalla legislazione. Registri migliori, una maggiore facilità d’uso e accessibilità, la diffusione attiva e la pubblicazione più rapida dei documenti sono altri esempi. Guardate per esempio che cosa ha fatto la Commissione con il registro dei gruppi di pressione. O prendete il registro dei gruppi di esperti istituito dalla Commissione. E considerate quanto abbiamo migliorato la trasparenza finanziaria pubblicando informazioni sui beneficiari di fondi comunitari. Tutte cose che sono state fatte nell’ambito dell’Iniziativa europea per la trasparenza, in modo proattivo e al di fuori di quanto previsto dalla legislazione. Questo è il principio faro: il diritto dei cittadini di sapere, ovvero la trasparenza, l’accesso, la disponibilità. Sono certa che tutti voi avete idee ed esempi simili di ciò che si può fare. Questo è ciò che i cittadini si aspettano, e perciò è quello che dobbiamo fare. Adesso intendo promuovere l’idea di un inventario di misure proattive che tutti noi potremmo prendere al di fuori e in aggiunta di quanto previsto dalla legislazione. Nei prossimi mesi voglio discutere con le altre istituzioni dell’Ue un piano d’azione per incoraggiare l’apertura. Perché dobbiamo dare l’esempio! Grazie. .  
   
   
VALDIS ZATLERS: L´IMPORTANZA DI APPARTENERE ALL´UNIONE EUROPEA  
 
Bruxelles, 21 gennaio 2009 - La scorsa settimana il Parlamento europeo ha ospitato il Presidente lettone Valdis Zatlers. Di fronte all´assemblea dei deputati il Presidente lettone ha tracciato un positivo bilancio di questi primi cinque anni di adesione all´Unione La sua visita giunge in un periodo piuttosto difficile per la Lettonia. Dopo anni di crescita economica, il Paese si trova adesso ad affrontare una forte recessione a cui si è aggiunta la recente crisi finanziaria. La scorsa settimana, la capitale Riga, è stata teatro di scontri e manifestazioni. Il malcontento della gente, di fronte alle conseguenze di questa crisi globale, comincia a farsi sentire. Anche la Lettonia è stata colpita dalla crisi economica e dai problemi legati alla sicurezza energetica. In che modo l´adesione all´Unione europea ha influenzato la Lettonia nella gestione della crisi finanziaria? E´ proprio in periodi di crisi come questi che ci si rende conto dell´importanza del principio di solidarietà europea. La Lettonia non è stata lasciata da sola a gestire questa crisi. Nelle circostanze attuali, l´euro è diventato uno dei principali obiettivi strategici per promuovere la stabilità a lungo termine dell´economia e del sistema finanziario lettone. L´introduzione dell´euro nel 2012 sarà il nostro obiettivo a medio termine. Quali sono le sue riflessioni sul conflitto del gas che contrappone la Russia all´Ucraina? La crisi del gas ha dimostrano come la sicurezza energetica sia diventata una priorità per tutti i paesi. È fondamentale dotarsi di una politica energetica comune e sviluppare un vero e proprio mercato europeo dell´energia che sia concretamente integrato e diversificato. Un recente sondaggio sull´opinione pubblica ha indicato che l´adesione della Lettonia all´Unione europea è stata accolta con favore solo dal 27% della popolazione. Come si spiega questo fatto? Il sostegno per l´Unione europea e il sostegno per il governo nazionale sono andati sempre di pari passo. Se i cittadini non sono soddisfatti della loro situazione economica, non lo saranno neanche della gestione politica del Paese. Purtroppo lo stesso ragionamento si applica anche a livello europeo. Inoltre i lettoni sono convinti di non essere sufficientemente informati sulle questioni europee. È proprio qui che il Parlamento europeo gioca un ruolo molto importante. Esso rappresenta il legame diretto tra i cittadini europei e le Istituzioni e i suoi membri hanno il compito di spiegare ai cittadini il ruolo e la funzione dell´Europa. .  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO, PACCHETTO DIFESA: VERSO UNA MAGGIORE TRASPARENZA E COMPETITIVITÀ  
 
 Bruxelles, 21 gennaio 2009 - L´eurodeputato e relatore Graf Lambsdorff durante un incontro al Parlamento Il Parlamento europeo ha adottato, mercoledì scorso, una direttiva sul coordinamento delle procedure di aggiudicazione di appalti pubblici in materia di sicurezza e difesa. Lo scorso dicembre era stata adottata una direttiva per la semplificazione del trasferimento intracomunitario dei prodotti destinati alla difesa. Queste direttive fanno parte del così detto "pacchetto difesa", volto a favorire la concorrenza e la trasparenza di un mercato che è per natura esclusivamente nazionale. Oggi il 90% della produzione europea di attrezzature militari si concentra nelle mani di un ristretto numero di Stati Membri: l´Italia, la Francia, il Regno Unito, la Germania e la Svezia. La creazione di un mercato comune della difesa è un elemento indispensabile per sostenere la politica europea di sicurezza e difesa (Pesd). Anche dal punto di vista economico, le imprese operanti nel settore dovrebbero beneficiare dei vantaggi apportati dalla riforma. Diminuire la frammentazione del mercato permetterebbe di aumentare la qualità della produzione e stimolare la competitività, fermo però restando la competenza esclusiva degli Stati Membri nel settore della sicurezza. "Il mercato per i prodotti destinati alla difesa, così com´è strutturato attualmente, non funziona. È troppo frammentato e c´è poca concorrenza", ha affermato il relatore della proposta di direttiva, l´eurodeputato tedesco Lambsdorff (Alde). La nuova direttiva armonizza le regole sull´acquisto di armi, munizioni, materiale bellico a scopo militare, ma anche acquisti di materiale di sicurezza non militare. Grazie ad una procedura europea coordinata, gli operatori del settore potranno aggiudicarsi appalti pubblici in tutti gli Stati Membri dell´Unione Europea. L´armonizzazione di queste regole rafforzerà la trasparenza e favorirà la concorrenza. Anche le piccole e le medie imprese beneficeranno dei vantaggi di un mercato più competitivo, grazie alle nuove regole del subappalto. Allo stato attuale, quando una società riceve un ordine per un prodotto o un servizio, può chiedere ad altre società, in particolare alle piccole e medie imprese, di fabbricare una parte del prodotto. "Le aziende che decidono di subappaltare, ha spiegato l´Onorevole Lambsdorff, adesso potranno farlo in condizioni di mercato più trasparenti". Garanzie di trasparenza e non discriminazione nelle procedure di aggiudicazione degli appalti La nuova direttiva prevede inoltre norme particolari per il coordinamento delle procedure di aggiudicazione di appalti e individua chiaramente quali sono i contratti esclusi dal campo di applicazione. Sono esclusi gli appalti aggiudicati al di fuori dell´Unione Europea e quelli aventi ad oggetto attività d´intelligence. Per questi due tipi di appalti si applicherà ancora il diritto di monopolio e di anonimato: "Verranno comunque rispettate le misure di sicurezza ogni volta che ci saranno in gioco informazioni, attrezzature o servizi sensibili". .  
   
   
UE: RAPPORTO ENTUSIASTICO SPINGE IL JRC A METTERE A FUOCO NUOVE STRATEGIE  
 
 Bruxelles, 21 gennaio 23009 Una nuova revisione indipendente del Centro comune di ricerca (Ccr o Jrc) della Commissione europea, descrive l´organizzazione come "una fonte indispensabile di conoscenza ed esperienza a sostegno del programma politico dell´Ue" che ricopre anche una parte importante nella "risposta alle situazioni di crisi che minacciano la sicurezza dei cittadini europei". La valutazione del lavoro svolto dal Jrc nel corso del Sesto programma quadro (6°Pq) è stata compiuta da 14 esperti indipendenti sotto la guida di Sir David King, che fino a poco tempo fa era capo consigliere scientifico del governo britannico. "[Il Jrc] ha raggiunto con successo gli obiettivi posti dal Sesto programma quadro, attraverso un orientamento all´utente, un solido supporto delle politiche e una ricerca rafforzata," recita il rapporto. Il comitato mette comunque in evidenza alcuni punti che potrebbero essere ulteriormente migliorati e nel Jrc si è già cominciato ad affrontarli. In un intervista con il Notiziario Cordis, Roland Schenkel, direttore generale del Jrc, si è detto molto compiaciuto dei commenti positivi del comitato di valutazione. "Sono anche contentissimo delle raccomandazioni," ha aggiunto, "perché esse sono praticamente in linea con le nostre idee. " Questo rapporto entusiastico riflette in gran parte gli sforzi compiuti dal Jrc per rispondere alle raccomandazioni fornite dall´ultima valutazione, eseguita nel 2003. Spiegando il suo approccio alle valutazioni, il dott. Schenkel ha esclamato: "Se si compie una valutazione esterna e si ottengono delle raccomandazioni, allora si deve avere un´idea chiara di come attuarle. " Tra le altre cose, il rapporto precedente sollecitava il miglioramento dei sistemi Tic (tecnologie dell´informazione e della comunicazione) dell´organizzazione, procedure gestionali più efficaci nonché investimenti nelle infrastrutture. Una raccomandazione eccezionale del rapporto precedente, la quale è stata ripresa da Sir King e i suoi colleghi, riguarda il reclutamento. "Siamo un po´ bloccati dal sistema di reclutamento dei funzionari della Commissione, perché un numero notevole di scienziati capaci non riesce a superare l´esame generale d´ammissione," ha spiegato il dott. Schenkel. Di conseguenza, il Jrc fa fatica a reclutare ricercatori specializzati di alto livello. Al Jrc è stata ora concessa una soluzione di compromesso: in una prima fase della procedura di reclutamento saranno esaminate le capacità e conoscenze scientifiche dei candidati, mentre in un secondo tempo essi saranno sottoposti ad un test più generale. Nel frattempo, il dott. Schenkel si è impegnato a tenere il tema nell´ordine del giorno di tutte le riunioni amministrative finché la questione non sarà risolta. "Si tratta di una cosa veramente importante. Se vogliamo portare a termine al meglio la nostra missione, occorre avere a disposizione i migliori scienziati, altrimenti falliremo," ha sottolineato. Tra le raccomandazioni del nuovo rapporto ce n´è una che occuperà buona parte del tempo del dott. Schenkel nei mesi e anni a venire: riguarda una nuova visione del Jrc. Durante l´ultimo decennio, questa organizzazione è diventata sempre più orientata all´utente. Ciò ha però portato il Jrc ad impegnarsi in una sempre crescente varietà di campi, perdendo così di mira il centro del suo interesse. "Questo non è possibile," ha commenato il dott. Schenkel. "È per questo motivo che avevamo già programmato lo sviluppo di una strategia e un chiarimento riguardo ai nostri settori principali. " E ha aggiunto che oltre a definire le aree prioritarie del Jrc, la strategia determinerà anche ciò che l´organizzazione non dovrà fare. Il dott. Schenkel e i suoi colleghi hanno già iniziato a discutere la loro visione del futuro, e sono in programma incontri con le altre direzioni generali della Commissione, nonché con i molti clienti del Jrc nelle istituzioni comunitarie e altrove. Il direttore generale spera di avere pronta una strategia per la fine del 2009, anche se ammette che ciò possa forse essere troppo ottimistico. Alla domanda su dove vede la sua organizzazione tra 10 anni, il dott. Schenkel esita a dare una risposta; preferisce ascoltare l´opinione dei suoi collaboratori, prima di intervenire con le proprie idee. "Vorrei che presentassero una valanga di idee per impadronirsi del processo," ha confidato al Notiziario Cordis. La valutazione invita anche il Jrc ad "esercitare una funzione di parere politico proattiva". Il dott. Schenkel accoglie favorevolmente questa raccomandazione, facendo notare che l´organizazione ha già cominciato a lavorarci su. È particolarmente entusiasta nell´assicurare che tutti i rapporti vengono pubblicati, anche se il loro esito non sempre corrisponde a ciò che i responsabili delle politiche si aspettavano. "Ritengo che la Commissione in futuro potrebbe trarre vantaggio dall´esistenza di un´organizzazione come il Jrc, che riesce a fornire fatti comprovati e a pubblicarli. Credo che i nostri clienti e la Commissione dovrebbero capire che questo crea una cultura sana," ha detto. Il politico può sempre prendere decisioni diverse, giustificandole sulla base di una preoccupazione pubblica, ad esempio, ha chiarito il dott. Schenkel. Se i ricercatori ritengono però che le prove scientifiche puntano nella direzione opposta, dovrebbero avere il diritto di affermarlo chiaramente. "Ne va della nostra credibilità," ha spiegato. I valutatori sono convinti che le loro raccomandazioni aiuteranno a rafforzare ulteriormente la posizione del Jrc. "Secondo i membri del comitato che hanno seguito l´opera del Jrc a partire dalla metà degli anni novanta, il Jrc ha dimostrato un continuo miglioramento," scrivono. "Il comitato ritiene che con le modifiche proposte, il Jrc sarà in grado di compiere un ulteriore passo importante nel rendere i suoi servizi per l´Unione europea migliori, più efficaci e più efficienti. " Per scaricare il rapporto e leggere le interviste aggiuntive con Roland Schenkel, Sir David King e Janez Potocnik, visitare: http://www. Jrc. Ec. Europa. Eu/ .  
   
   
SI DEL COORDINATORE ANTITERRORISMO UE ALL´USO DELLE LINGUE NAZIONALI NELLE MOSCHEE  
 
Bruxelles, 21 gennaio 2009 - La proposta, rilanciata recentemente dal Presidente Fini e da tempo sostenuta dalla Lega Nord, secondo cui le prediche nelle moschee site nel nostro Paese dovrebbero essere tenute in lingua italiana ha trovato ieri - dichiara l´On. Borghezio - un autorevole sostegno da parte del coordinatore antiterrorismo Ue Gilles De Kerchove. Interpellato in proposito ieri durante un´audizione al P. E. Dal capo delegazione della Lega, De Kerchove ha infatti dichiarato di condividere questa proposta anche per l´Europa, sottolineando che, per esempio, nello stesso Belgio la maggioranza degli imam predicano in lingua araba. "Questa chiara presa di posizione, soprattutto perchè espressa dal responsabile europeo della lotta al terrorismo - conclude Borghezio - rappresenta un´importante conferma della validità delle nostre indicazioni che, lungi dall´essere accusabili di islamofobia, rappresentano invece un´applicazione del principio di precauzione e dei criteri di trasparenza che anche le comunità islamiche devono imparare a rispettare in Italia e in Europa". .  
   
   
CONFERENZA NANOTEC2009,  
 
 Roma, 21 gennaio 2009 - Dal 31 marzo al 3 aprile si terrà a Roma (Italia) la conferenza Nanotec2009. L´evento è organizzato congiuntamente dall´Airi/nanotec It (Centro italiano per le nanotecnologie), il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e Veneto Nanotech (cluster high-tech italiano delle nanotecnologie). La conferenza affronterà una vasta gamma di argomenti legati alle nanotecnologie, presenterà gli ultimi sviluppi e le ultime tendenze internazionali, e offrirà un quadro complessivo delle attività, prospettive e necessità legate alle nanotecnologie in Italia. Gli argomenti che saranno trattati comprendono: energia; ambiente; trasporto; tecnologie dell´informazione e della comunicazione (Tic); salute e biotecnologie; prodotti alimentari e confezionamento; sicurezza; meccanica avanzata; eredità culturale; governance. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Nanotec2009. It/ .  
   
   
FEDERAZIONE RUSSA, MISSIONE IMPRENDITORIALE  
 
Trieste, 20 gennaio 2009 - Ice, Confindustria e Abi, sotto l´egida del ministero dello Sviluppo economico, organizzano la missione imprenditoriale di sistema nella Federazione Russa dal 5 al 9 aprile 2009. Lo rende noto lo Sportello per l´Internazionalizzazione del Piemonte. La missione vuole rafforzare la presenza del sistema industriale italiano e presentare alle imprese il mercato russo e le sue eccellenze al fine di incrementare le vendite su questo mercato e promuovere accordi di collaborazione. La missione si svolgerà a Mosca i giorni 6 e 7 aprile con l´organizzazione di un seminario tecnico dedicato al quadro giuridico e agli strumenti per operare nel paese. Seguiranno quattro seminari tecnici settoriali ed incontri bilaterali. La missione proseguirà poi con quattro tappe parallele in quattro differenti città nelle quali la delegazione imprenditoriale verrà suddivisa in funzione del settore di attività: Ekaterinburg: Macchine utensili, Meccanica, Beni strumentali e dei metalli; San Pietroburgo: Beni di Consumo, Alta tecnologia, Logistica, Cantieristica navale; Krasnodar: Agroindustria, Macchine agricole e materiali da costruzione; Novosibirsk: Macchinari per la lavorazione del legno, Bio e Nano tecnologie, Beni di consumo. .  
   
   
AUSTRIA, COMMERCIO ESTERO 2008  
 
Vienna, 21 gennaio 2009 - Secondo i dati provvisori pubblicati da Statistik Austria, le importazioni austriache sono aumentate del 5,8 per cento nei primi 10 mesi del 2008 rispetto allo stesso periodo dell´anno precedente, mentre per le esportazioni è stato registrato un aumento del 4,9 per cento, afferma l´Ice. Il valore delle importazioni austriache è stato pari a 100,66 miliardi di euro nel periodo citato. Per le esportazioni è stato registrato un valore di 100,43 miliardi di euro, risultando un saldo negativo di 0,23 miliardi di euro della bilancia commerciale. Il saldo del commercio estero austriaco con i Paesi dell´Unione Europea è stato negativo (-1,50 miliardi di euro), mentre è stato registrato un saldo positivo di 1,28 miliardi di euro con i Paesi extracomunitari. .  
   
   
AUSTRIA, SURPLUS NEL BILANCIO PARTITE CORRENTI  
 
Vienna, 21 gennaio 2009 - Nei primi tre trimestri del 2008 il bilancio austriaco delle partite correnti ha registrato un surplus di 7,6 miliardi di euro (il 3,6 per cento del Pil), contro i 4,9 miliardi del 2007. Secondo quanto afferma l´Ice, le esportazioni sono cresciute del 5 per cento, mentre i depositi su titoli stranieri sono diminuiti di ben il 95 per cento. .  
   
   
FONDAZIONE CARIPLO, LE RISORSE 2009 PER IL NON PROFIT: 14 INCONTRI SUL TERRITORIO. OLTRE 60 MILIONI DI EURO MESSI A DISPOSIZIONE DEI BANDI 2009. E INTANTO LANCIA IL NUOVO SITO.  
 
 Milano, 21 gennaio 2009 - La novità di quest’anno è che, per la prima volta, la Fondazione Cariplo ha allestito un fitto calendario di appuntamenti con momenti di presentazione dei bandi 2009 sul territorio di propria competenza, facilitando così la partecipazione a livello locale. L’auspicio è un ampio coinvolgimento degli enti non profit che in passato non avevano avuto la possibilità di partecipare agli eventi di presentazione a Milano, con l’obiettivo anche di offrire agli operatori del Terzo Settore un momento di approfondimento. Un modo per essere più vicini al territorio, per rinforzare i legami ed allacciarne di nuovi. Obiettivo: far conoscere agli enti non profit le diverse opportunità per poter richiedere un contributo a sostegno di progetti meritevoli nel quattro settori di intervento della Fondazione Cariplo: Ambiente, Arte e Cultura, Ricerca Scientifica, Servizi alla Persona. Fondazione Cariplo mette a disposizione complessivamente oltre 60 milioni di euro sui Bandi 2009, una cifra ragguardevole e in linea con il proprio impegno a sostegno di progetti di utilità sociale. Gli incontri costituiranno inoltre l’occasione per presentare il nuovo sito della Fondazione che, altra novità, punterà a dare spazio ai progetti degli enti finanziati, pubblicando schede, materiali e video a testimonianza di quanto realizzato; sulla linea della trasparenza verrà presentato anche Grant’s Finder un nuovo sistema che semplifica di molto la ricerca dei enti beneficiari: basterà compilare i campi e automaticamente verranno messi a disposizione come risultato l’elenco di chi ha percepito contributi, per quali progetti e per quali importi. Negli incontri a livello locale saranno presenti, in rappresentanza istituzionale della Fondazione Cariplo, i membri della Commissione Centrale di Beneficenza e del Consiglio di Amministrazione, oltre che il personale, in grado di fornire agli enti una prima occasione di approfondimento sulle possibilità di chiedere un contributo. Agli eventi di presentazione parteciperanno anche i rappresentanti delle Fondazioni di Comunità, vere e proprie antenne sul territorio a cui la Fondazioni in alcuni casi delega anche specifiche funzioni proprio in relazione alla concessione di contributi. Fondazione Cariplo mette a disposizione le sue risorse. “Siamo all’inizio di un anno difficile, che certamente subirà il contraccolpo della crisi finanziaria che si è verificata nel 2008 – spiega Giuseppe Guzzetti, presidente della Fondazione Cariplo – Ci siamo impegnati a rimanere vicini al Terzo Settore anche in questo periodo complicato dalla contingenza sfavorevole. A novembre, la Commissione Centrale di Beneficenza ha approvato all’unanimità il Documento Previsionale Programmatico con il quale la Fondazione Cariplo destina all’attività filantropica del 2009 la somma totale di 211 milioni di euro, mantenendo così sostanzialmente invariato il livello tenuto nel 2008. Per raggiungere questo obbiettivo, la Commissione Centrale di Beneficenza ha accolto la possibilità, qualora se ne ravvisasse la necessità, una volta verificato il risultato di bilancio consuntivo, di fare ricorso al Fondo di stabilizzazione delle erogazioni. Gran parte di queste risorse serviranno per sostenere le iniziative che finanzieremo coi bandi presentati in questi giorni; ricordiamoci che la Fondazione eroga anche con altre modalità strutturate per le quali esistono procedure di richiesta con regole e tempistiche differenti ” I bandi 2009 di Fondazione Cariplo saranno presentati tra la fine di gennaio e la prima metà di febbraio. Dal 22 gennaio saranno disponibili i testi, scaricabili dal sito internet: www. Fondazionecariplo. It Per il settore Ambiente i temi su cui incentrare i progetti per i quali si è alla ricerca di un contributo sono: l’educazione alla sostenibilità, la tutela e valorizzazione della biodiversità, così come la tutela della qualità delle acque, la promozione di forme di mobilità sostenibile alternative all’auto privata. Sul fronte dell’Arte e Cultura: la valorizzazione del patrimonio culturale attraverso la gestione integrata dei beni, la diffusione di metodologie innovative per la conservazione programmata del patrimonio storico-architettonico; la produzione e la diffusione di nuovi contenuti culturali attraverso archivi storici e beni librari; e ancora, potrà richiedere un contributo chi ha progetti per migliorare la gestione e l’organizzazione degli enti musicali e teatrali o per creare e consolidare reti per la diffusione delle arti dal vivo. Un apposito capitolo riguarda i progetti per valorizzare la creatività giovanile in campo artistico e culturale, in risposta alle necessità emergenti di sostenere le valide iniziative che vedono protagonisti i giovani. Sul fronte della Ricerca Scientifica, si conferma e si potenzia la possibilità di finanziamento per progetti in ambito biomedico, per la ricerca scientifica e tecnologica sui materiali avanzati e per la promozione di progetti internazionali finalizzati al reclutamento di giovani ricercatori. Anche nel settore dei Servizi alla persona, sono molte le tematiche a cui la Fondazione Cariplo dedica attenzione impegnandosi a finanziare progetti per tutelare l’infanzia e per garantire il diritto del minore a vivere in famiglia, per favorire lo sviluppo dell’impresa sociale, per sostenere il “dopo di noi- durante noi”, per diffondere e potenziare gli interventi di housing sociale temporaneo a favore di soggetti deboli, e ancora per creare partnership internazionali per sostenere progetti nei Paesi in via di sviluppo. .  
   
   
RAPPORTO PERIODICO ANNO 2008 SUI DATI DI NEGOZIAZIONE DEGLI ASSOCIATI ASSOSIM SUI MERCATI GESTITI DA BORSA ITALIANA S.P.A. TORNANO D’ATTUALITÀ I TITOLI DI STATO E LE OBBLIGAZIONI. CRESCONO I VOLUMI SCAMBIATI SUL MOT +18% E VOLANO QUELLI SCAMBIATI SU EUROMOT +50%.  
 
 Milano, 21 gennaio 2009 - Nel 2008, il controvalore totale degli scambi di azioni sul mercato azionario di Borsa Italiana è stato pari a 1. 029 miliardi di euro, in diminuzione di circa il 35% rispetto al 2007, mentre il numero dei contratti scambiati, pari a circa 70 milioni, è diminuito del 4%. L’indice S&p Mib ha perso, dall’inizio dell’anno, circa il 49%. La volatilità dell’indice Mib è passata dal 13% del 2007 al 31% del 2008 con una media del 47% nell’ultimo trimestre dell’anno in corrispondenza dell’adozione, da parte della Consob, dei provvedimenti restrittivi sulle vendite allo scoperto di azioni quotate. È presumibile che, come già accaduto in passato, dopo questa fase di crisi del mercato finanziario, il 2009 ripartirà con volumi ridotti per ritornare, gradualmente e dopo un periodo di stabilizzazione, ad un clima di maggiore fiducia nei mercati finanziari. Elemento indispensabile per garantire il rafforzamento del mercato sarà la collaborazione tra Autorità di Vigilanza e Intermediari, che stanno già lavorando in stretto contatto al fine individuare e gestire adeguatamente i rischi insiti nell’attuale andamento dei mercati così da evitare, una sovra-regolazione del settore. Continua il rally dei volumi del Domestic Mot e dell’Euromot. I dati di fine anno confermano il trend favorevole del mercato dei Titoli di Stato e delle Obbligazioni che, in termini di volumi scambiati, hanno guadagnato, rispettivamente, il 18% e oltre il 50%. In tale contesto è particolarmente evidente la crescita dell’operatività degli intermediari attivi sul Mercato che operano nei confronti di quei risparmiatori (soprattutto retail) che preferiscono un mix di portafoglio meno esposto all’andamento dei mercati azionari. Confermata, anche nel 2008, una presenza importante degli intermediari esteri che accedono direttamente al nostro mercato e che si caratterizzano, peraltro, anche per una vivace operatività fuori mercato sui titoli italiani (circa il 25% degli scambi), come risulta dai primi risultati del sistema di Transaction Reporting, tramite il quale le Authority dello Spazio Economico Europeo ricevono dagli intermediari informazioni sull’operatività posta in essere sui titoli quotati. Dalle classifiche riferite ai volumi intermediati dagli Associati in conto terzi nei diversi emerge quanto segue: Finecobank è il primo intermediario sull’Mta con il 12,23%, sul Tah con il 25,01%, sul S&p/mib Futures con l’11,53% e sul Mini S&p/mib con il 23,72%; Banca Akros è il primo intermediario sul Domestic Mot con il 15,59% e sull’Euromot con il 19,94%; Nuovi Investimenti Sim sul Sedex con il 44,04%; Banca Intermobiliare sulle Opzioni su azioni con l’11,50%; Banca Sella Holding sulle Opzioni S&p/mib con il 18,08%; Banca Aletti sugli Stock Futures con il 31,91%. Dati Di Negoziazione Assosim Anno 2008 Operativita´ In Conto Terzi Classifica dei primi dieci intermediari Assosim nel segmento "Azioni"
Società Anno 2008 Anno 2007 Variazione Assoluta Rank 2007
1 Finecobank 12,23% 14,00% -1,77% 1
2 Intermonte Sim 11,41% 7,02% 4,39% 2
3 Banca Imi 6,05% 6,79% -0,74% 3
4 Banca Akros 4,54% 5,25% -0,71% 5
5 Twice Sim 4,50% 4,02% 0,48% 6
6 Ubs Limited 4,13% 3,94% 0,19% 7
7 Nuovi Investimenti Sim 3,90% 2,80% 1,10% 8
8 Equita Sim 3,79% 6,09% -2,30% 4
9 Ca Chevreux Italia Sim 3,19% 2,65% 0,54% 9
10 Banca Aletti & C 2,08% 1,41% 0,67% 14
Fonte: elaborazione Assosim su dati Borsa Italiana S. P. A. Si prega di citare la fonte. Per il comparto azioni la quota è calcolata in riferimento al controvalore negoziato. Classifica dei primi dieci intermediari Assosim nel comparto "S&p/mib Futures"
Società Anno 2008 Anno 2007 Variazione Assoluta Rank 2007
1 Finecobank 11,53% 8,03% 3,50% 2
2 Banca Imi 8,41% 14,26% -5,85% 1
3 Banca Sella Holding 6,51% 7,72% -1,21% 3
4 Merrill Lynch 2,97% 1,89% 1,08% 8
5 Banca Akros 2,72% 2,75% -0,03% 5
6 Ubs Limited 2,46% 0,73% 1,73% 17
7 Equita Sim 2,42% 2,28% 0,14% 6
8 Twice Sim 1,82% 1,23% 0,59% 12
9 Banca Intermobiliare 1,60% 1,67% -0,07% 9
10 Deutsche Bank Ag Lnd 1,56% 1,31% 0,25% 11
Fonte: elaborazione Assosim su dati Borsa Italiana S. P. A. Si prega di citare la fonte. Per il comparto S&p/mib Futures la quota è calcolata in riferimento al numero di contratti stipulati. Classifica dei primi dieci intermediari Assosim nel segmento "Domestic Mot”"
Società Anno 2008 Anno 2007 Variazione Assoluta Rank 2007
1 Banca Akros 15,59% 17,23% -1,64% 1
2 Banca Imi 13,70% 16,59% -2,89% 2
3 Intermonte Sim 9,16% 7,49% 1,67% 4
4 Centrosim 8,10% 7,87% 0,23% 3
5 Iccrea Banca 7,69% 6,89% 0,80% 5
6 Unicredit Markets & Investment Banking 4,94% 5,75% -0,81% 6
7 Banca Aletti & C 4,09% 3,68% 0,41% 8
8 Banca Sella Holding 3,68% 3,49% 0,19% 10
9 Finecobank 3,33% 3,60% -0,27% 9
10 Equita Sim 2,19% 3,89% -1,70% 7
Fonte: elaborazione Assosim su dati Borsa Italiana S. P. A. Si prega di citare la fonte. Per il segmento Domestic Mot la quota è calcolata in riferimento al controvalore negoziato. Classifica dei primi dieci intermediari Assosim nel segmento "Euro Mot”"
Società Anno 2008 Anno 2007 Variazione Assoluta Rank 2007
1 Banca Akros 19,94% 15,94% 4,00% 2
2 Banca Imi 19,06% 28,51% -9,45% 1
3 Centrosim 11,68% 10,74% 0,94% 3
4 Intermonte Sim 10,58% 7,50% 3,08% 5
5 Finecobank 5,63% 7,65% -2,02% 4
6 Iccrea Banca 4,61% 5,33% -0,72% 6
7 Unicredit Markets & Investment Banking 4,48% 1,38% 3,10% 11
8 Bnl 4,11% 3,69% 0,42% 7
9 Banca Aletti & C 3,58% 1,38% 2,20% 10
10 Banca Intermobiliare 1,12% 2,24% -1,12% 9
Fonte: elaborazione Assosim su dati Borsa Italiana S. P. A. Si prega di citare la fonte. Per il segmento Euro Mot la quota è calcolata in riferimento al controvalore negoziato. Operativita´ In Conto Proprio Classifica dei primi dieci intermediari Assosim nel segmento "Azioni"
Società Anno 2008 Anno 2007 Variazione Assoluta Rank 2007
1 Societe Generale 18,54% 11,85% 6,69% 1
2 Merrill Lynch 9,94% 6,96% 2,98% 4
3 Morgan Stanley 9,73% 10,42% -0,69% 2
4 Deutsche Bank Ag Lnd 7,33% 5,69% 1,64% 5
5 Citigroup Global Ml 4,45% 4,53% -0,08% 6
6 Banca Imi 2,95% 3,15% -0,20% 8
7 Abaxbank 1,80% 1,20% 0,60% 16
8 Banca Aletti & C 1,75% 1,56% 0,19% 13
9 Centrosim 1,59% 3,01% -1,42% 9
10 Banca Akros 1,57% 1,83% -0,26% 12
Fonte: elaborazione Assosim su dati Borsa Italiana S. P. A. Si prega di citare la fonte Per il segmento azioni la quota è calcolata in riferimento al controvalore negoziato. Classifica dei primi dieci intermediari Assosim nel segmento "S&p/mib Futures"
Società Anno 2008 Anno 2007 Variazione Assoluta Rank 2007
1 Banca Sella Holding 9,10% 6,31% 2,79% 2
2 Centrosim 3,43% 3,22% 0,21% 3
3 Morgan Stanley 2,53% 2,38% 0,15% 4
4 Ubs Limited 1,86% 6,48% -4,62% 1
5 Nuovi Investimenti Sim 1,82% 1,46% 0,36% 7
6 Banca Imi 1,24% 2,22% -0,98% 5
7 Abaxbank 0,87% 0,93% -0,06% 9
8 Deutsche Bank Ag Lnd 0,80% 0,78% 0,02% 11
9 Meliorbanca 0,73% 0,90% -0,17% 10
10 Intermonte Sim 0,67% 0,47% 0,20% 16
Fonte: elaborazione Assosim su dati Borsa Italiana S. P. A. Si prega di citare la fonte. Per il comparto S&p/mib Futures la quota è calcolata in riferimento al numero di contratti stipulati. Classifica dei primi dieci intermediari Assosim nel segmento "Domestic Mot”"
Società Anno 2008 Anno 2007 Variazione Assoluta Rank 2007
1 Banca Sella Holding 30,01% 28,51% 1,50% 1
2 Nuovi Investimenti Sim 20,56% 28,03% -7,47% 2
3 Banca Imi 8,02% 4,98% 3,04% 4
4 Sai Mercati Mobiliari Sim 5,91% 6,12% -0,21% 3
5 Unicredit Markets & Investment Banking 3,82% 1,87% 1,95% 5
6 Banca Aletti & C 2,85% 0,32% 2,53% 12
7 Banca Akros 0,99% 0,87% 0,12% 8
8 Meliorbanca 0,71% 0,69% 0,02% 9
9 Bnl 0,51% 0,58% -0,07% 10
10 Mediobanca 0,27% 0,03% 0,24% 20
Fonte: elaborazione Assosim su dati Borsa Italiana S. P. A. Si prega di citare la fonte Per il segmento Domestic Mot la quota è calcolata in riferimento al controvalore negoziato. Classifica dei primi dieci intermediari Assosim nel segmento "Euromot Mot”"
Società Anno 2008 Anno 2007 Variazione Assoluta Rank 2007
1 Bnl 17,38% 13,93% 3,45% 4
2 Unicredit Markets & Investment Banking 16,24% 23,68% -7,44% 1
3 Banca Imi 10,03% 7,60% 2,43% 5
4 Nuovi Investimenti Sim 9,57% 4,66% 4,91% 6
5 Meliorbanca 9,47% 17,06% -7,59% 3
6 Banca Sella Holding 7,31% 0,13% 7,18% 12
7 Gruppo Banca Leonardo 6,52% 18,61% -12,09% 2
8 Sai Mercati Mobiliari Sim 2,87% 0,68% 2,19% 9
9 Banca Intesa 0,95% 0,04% 0,91% 15
10 Banca Aletti & C 0,72% 0,47% 0,25% 10
Fonte: elaborazione Assosim su dati Borsa Italiana S. P. A. Si prega di citare la fonte Per il segmento Euro Mot la quota è calcolata in riferimento al controvalore negoziato. Operativita´ Totale Classifica dei primi dieci intermediari Assosim nel segmento "Azioni" e "S&p/mib Futures
Società Azioni Società S&p/mib Futures
Finecobank 8,40% 1 Banca Sella Holding 7,70%
Intermonte Sim 8,10% 2 Finecobank 6,22%
Societe Generale 6,25% 3 Banca Imi 5,11%
Banca Imi 5,06% 4 Ubs Limited 2,18%
Morgan Stanley 3,72% 5 Centrosim 2,03%
Banca Akros 3,59% 6 Morgan Stanley 1,73%
Merrill Lynch 3,18% 7 Merrill Lynch 1,68%
Twice Sim 3,07% 8 Banca Akros 1,61%
Ubs Limited 2,84% 9 Nuovi Investimenti Sim 1,45%
Equita Sim 2,77% 10 Equita Sim 1,43%
Fonte: elaborazione Assosim su dati Borsa Italiana S. P. A. Si prega di citare la fonte. Per il comparto azioni la quota è calcolata in riferimento al controvalore negoziato. Per il comparto S&p/mib Futures la quota è calcolata in riferimento al numero di contratti stipulati. Quote Di Mercato Per N° Di Transazioni Stipulate Classifica dei primi dieci intermediari Assosim nei comparti "Azioni" e "S&p/mib Futures"
Società Azioni Società S&p/mib Futures
Finecobank 8,61% 1 Banca Sella Holding 10,39%
Intermonte Sim 6,65% 2 Finecobank 7,11%
Banca Imi 6,47% 3 Banca Imi 5,38%
Morgan Stanley 5,33% 4 Nuovi Investimenti Sim 2,08%
Societe Generale 4,67% 5 Centrosim 2,07%
Merrill Lynch 3,80% 6 Ubs Limited 1,84%
Deutsche Bank Ag Lnd 3,64% 7 Twice Sim 1,32%
Ubs Limited 2,84% 8 Morgan Stanley 1,24%
Unicredit Markets & Investment Banking 2,52% 9 Deutsche Bank Ag Lnd 1,06%
Twice Sim 2,13% 10 Banca Intermobiliare 0,89%
Fonte: elaborazione Assosim su dati Borsa Italiana S. P. A. Si prega di citare la fonte. La quota di mercato per entrambi i comparti è calcolata in riferimento al numero delle operazioni stipulate Classifica dei primi dieci “Gruppi” di intermediari Assosim nei comparti “Azioni” e “S&p/mib Futures”
Societa’ Azioni Societa’ S&p/mib Futures
Gruppo Unicredit Unicredito Italiano Finecobank Unicredit Markets & Investment Banking 9,76% 0,04% 8,40% 1,32% 1 Banca Sella Holding 7,70%
Intermonte Sim 8,10% 2 Gruppo Unicredit Unicredito Italiano Finecobank Unicredit Markets & Investment Banking 6,86% 0,02% 6,22% 0,62%
Societe Generale 6,25% 3 Gruppo Intesa San Paolo Banca Intesa Banca Imi 5,12% 0,01% 5,11%
Gruppo Intesa San Paolo Banca Intesa Banca Imi 5,06% 0,00% 5,06% 4 Ubs Limited 2,18%
Morgan Stanley 3,72% 5 Centrosim 2,03%
Banca Akros 3,59% 6 Morgan Stanley 1,73%
Merrill Lynch 3,18% 7 Merrill Lynch 1,68%
Twice Sim 3,07% 8 Gruppo Banca Popolare Di Milano Banca Akros Banca Popolare Di Milano 1,64% 1,61% 0,03%
Ubs Limited 2,84% 9 Nuovi Investimenti Sim 1,45%
Equita Sim 2,77% 10 Equita Sim 1,43%
Fonte: elaborazione Assosim su dati Borsa Italiana S. P. A. Si prega di citare la fonte. Dalla elaborazione dei dati acquisiti da Borsa Italiana S. P. A. Sui volumi di negoziazione delle proprie associate, il Rapporto Assosim per l’anno 2008 si compone delle seguenti classifiche:
A1) Mercato Cash e Idem Classifiche Intermediari per operatività in Conto Terzi A2) Mercato Cash e Idem Classifiche Intermediari per operatività in Conto Proprio B1) Mercato Cash: Classifica Intermediari per volumi totali di negoziazione B2) Mercato Idem: Classifica Intermediari per n° contratti totali eseguiti C) Classifiche Intermediari per Numero di Transazioni D1) Mercato Cash: Classifica Gruppi per volumi totali di negoziazione D2) Mercato Idem: Classifica Gruppi per numero di contratti totali eseguiti
A1) Classifiche Intermediari per operatività in Conto Terzi - Nel segmento Azioni Finecobank è prima con il 12,23%; Intermonte Sim è seconda con il 11,41%; Banca Imi è terza con il 6,05%. Il comparto fa registrare un -36,12% nei volumi intermediati ed un -4,82% nel numero di operazioni. Il taglio medio delle operazioni passa da 21. 758 euro del 2007 a 15. 879 euro del 2008. Domestic Mot: prima Banca Akros con il 15,59%; seconda Banca Imi con il 13,70%; terza Intermonte Sim con il 9,16%. Aumentano sia volumi intermediati (+20,47%) che il numero di operazioni (+14,10%). Il taglio medio delle operazioni passa da 32. 812 euro del 2007 a 34. 190 euro del 2008. Euromot: Banca Akros è prima con il 19,94%; Banca Imi è seconda con il 19,06%; terza è Centrosim con l’11,68%. L’operatività del mercato mostra un aumento sia nei volumi (+56,29%) che del numero di operazioni (+51,47%). Il taglio medio delle operazioni passa da 25. 713 euro del 2007 a 27. 447 euro del 2008. Mercato Sedex: Nuovi Investimenti Sim è prima con il 44,04%; Intermonte Sim è seconda con il 4,82%; Banca Imi è terza con il 4,21%. Il mercato fa registrare un crollo dei volumi e del numero di operazioni rispettivamente del -69,37% e del -37,95%. Il taglio medio delle operazioni passa da 14. 211 euro del 2007 a 11. 228 euro del 2008. Trading After Hours: Finecobank è prima con il 25,01%; Banca Imi è seconda con l’11,89%; Banca Sella Holding è terza con il 5,55%. Il comparto fa registrare un -30,96% nei volumi intermediati e un +4,56% del numero di operazioni. Il taglio medio delle operazioni passa da 9. 615 euro del 2007 a 6. 559 euro del 2008. S&p/mib Futures: Finecobank è prima con l’11,53% del mercato; Banca Imi è seconda con l’8,41%; Banca Sella Holding è terza con il 6,51%. La variazione del numero dei contratti scambiati è stata del -3,93%. Opzioni sui titoli azionari: Banca Intermobiliare è prima con l’11,50%; Banca Imi è seconda con il 4,53%; Banca Sella Holding si classifica terza con il 4,32%. La variazione del numero dei contratti scambiati è stata del -5,95%. Mini S&p/mib: Finecobank è prima con il 23,72%; Banca Sella Holding è seconda con il 17,54%; terza Banca Imi con il 10,84%. La variazione dei contratti scambiati è stata del +41,16%. Opzioni sul S&p/mib: Banca Sella Holding prima con una quota del 18,08%; seconda Banca Imi con il 6,40%; Intermonte Sim terza con il 5,89%. La variazione del numero dei contratti scambiati è stata del -0,99%. Stock Futures: Banca Aletti è prima con il 31,91%; Equita Sim è seconda con il 24,87% del mercato; Ubs Ltd è terza con l’11,41%. La variazione del numero dei contratti scambiati è stata del -0,87%. A2) Classifiche Intermediari per operatività in Conto Proprio - Nel segmento Azioni Societe Generale è prima con il 18,54%; Merrill Lynch con una quota del 9,94% è seconda; Morgan Stanley è terza con il 9,73%. Il comparto fa registrare un -27,73% dei volumi intermediati ed un +17,11% nel numero di operazioni. Domestic Mot: Banca Sella Holding è prima con il 30,01%; seconda è Nuovi Investimenti Sim con il 20,56%; terza Banca Imi con l’8,02%. Aumentano sia i volumi intermediati (+15,53%) che il numero di operazioni (+5,03%). Euromot: prima Bnl con il 17,38%; seconda Unicredit Markets & Investment Banking con il 16,24%; terza Banca Imi con il 10,03%. L’operatività del mercato mostra un aumento sia nei volumi (+44,31%) che nel numero di operazioni (+32,12%). Mercato Sedex: prima Unicredit Markets & Investment Banking con il 15,17%; seconda Banca Imi con l’11,97%; terza Banca Aletti con l’11,32%. Il mercato fa registrare un crollo dei volumi intermediati -76,82% e del numero di operazioni -52,84%. Trading After Hours: prima Societe Generale il 60,49%; seconda Sai Mercati Mobiliari Sim con il 6,71%; terza Merrill Lynch con il 2,95%. Il comparto fa registrare un -43,03% nei volumi intermediati e un -36,92% del numero di operazioni eseguite. S&p/mib Futures: Banca Sella Holding è prima con il 9,10%; Centrosim si classifica seconda con il 3,43%; Morgan Stanley è terza con il 2,53%. La variazione del numero dei contratti scambiati è stata del +18,37%. Opzioni sui titoli azionari: prima Abaxbank con il 19,06%; seconda Banca Imi con il 5,44%; terza Deutsche Bank Ag Lnd con il 5,19%. La variazione del numero dei contratti scambiati e stata del 2,64%. Mini S&p/mib: Banca Sella Holding prima con il 33,37%; Nuovi Investimenti Sim seconda con il 22,06%; terza Ubs Limited con il 6,74%. La variazione del numero dei contratti scambiati e stata del 40,55%. Opzioni sul S&p/mib: prima Banca Sella Holding con una quota dell’11,33%; seconda Abaxbank con il 5,62% del mercato; Meliorbanca è terza con il 5,29%. La variazione del numero dei contratti scambiati è stata del -0,58%. Stock Futures: la Banca Imi è prima con il 21,45%; seconda Banca Aletti con il 21,11%; Banca Akros è terza con l’11,42%. La variazione del numero dei contratti scambiati è stata del -43,41%. B1) Mercato Cash - Classifica Intermediari per volumi totali di negoziazione - Segmento Azioni: Finecobank prima con l’8,40%; Intermonte Sim è seconda con l’8,10%; Societe Generale è terza con il 6,25%. L’operatività del mercato azionario fa registrare una diminuzione dei volumi intermediati (-33,67%) a fronte di un aumento del numero di operazioni (+1,03%). Domestic Mot: Banca Sella Holding prima con il 17,45%; Nuovi Investimenti Sim seconda con l’11,03%; Banca Imi è in terza posizione con il 10,73%. I volumi intermediati fanno registrare un +17,84% e il numero di operazioni un +10,51%. Euromot: Banca Imi prima con il 14,87%; seconda Banca Akros con il 10,90%; terza Bnl con il 10,26%. L’operatività del mercato mostra una crescita sia nei volumi (+50,50%) che del numero di operazioni (+43,63%). Mercato Sedex: Nuovi Investimenti Sim è prima con il 18,48%; Unicredit Markets & Investment Banking è seconda con il 10,00%; terza Banca Imi con l’8,84%. Il mercato fa registrare un -74,30% dei volumi intermediati ed un -44,98% del numero delle operazioni. Trading After Hours: Finecobank prima con il 23,01%; seconda Banca Imi con il 10,98%; terza Banca Sella Holding con il 5,10%. Il comparto fa registrare un -32,12% nei volumi intermediati e un +0,63% del numero di operazioni. B2) Mercato Idem - Classifica Intermediari per n° di contratti totali eseguiti - S&p/mib Futures: Banca Sella Holding è prima con il 7,70% del mercato; Finecobank è seconda con il 6,22%; Banca Imi è terza con il 5,11%. La variazione del numero dei contratti scambiati è stata del +5,20%. Opzioni sui titoli azionari: Abaxbank prima con il 10,27%; Banca Intermobiliare è seconda con il 5,60%; Banca Imi è terza con il 5,02%. La variazione del numero dei contratti scambiati è stata del -1,51%. Mini S&p/mib: Banca Sella Holding è prima con il 26,12%; Nuovi Investimenti Sim è seconda con il 12,23%; Finecobank è terza con il 10,86%. La variazione del numero di contratti scambiati è stata del +40,83%. Opzioni sul S&p/mib: prima Banca Sella Holding con una quota del 14,52%; seconda Banca Imi con il 4,42%; terza Abaxbank con il 2,97%. La variazione del numero di contratti scambiati è stata del -0,77%. Stock Futures: prima Banca Aletti con il 25,76% del mercato; seconda Banca Imi con il 12,85%; terza Equita Sim con il 12,49%. La variazione del numero di contratti scambiati è stata del -30,58%. C) Classifiche Intermediari per Numero di Transazioni - Nel segmento Azioni Finecobank è prima con l’8,61%; seguita da Intermonte Sim con il 6,65% e da Banca Imi con il 6,47%. Nell’s&p/mib Futures la prima posizione è di Banca Sella Holding con il 10,39%; Finecobank è seconda con il 7,11% seguita da Banca Imi con una quota del 5,38%. D1) Mercato Cash - Classifica Gruppi per volumi totali di negoziazione - Segmento Azioni primo il Gruppo Unicredit (Unicredito Italiano, Finecobank, Unicredit Markets & Investment Banking) con il 9,76% seguito da Intermonte Sim con l’8,10%; terza Societe Generale con il 6,25%. Domesticmot: prima Banca Sella Holding con il 17,45%; seconda Nuovi Investimenti Sim con una quota del 11,03%; terzo Gruppo Intesa San Paolo (Banca Intesa, Banca Imi) con il 10,80% del mercato. Euromot: primo il Gruppo Intesa San Paolo (Banca Intesa, Banca Imi) con il 15,31%; secondo Gruppo Unicredit (Unicredito Italiano, Finecobank, Unicredit Markets & Investment Banking) con il 12,97% mentre Banca Akros è terza con il 10,90%. Mercato Sedex: prima Nuovi Investimenti Sim con una quota del 18,48%; secondo il Gruppo Unicredit (Unicredito Italiano, Finecobank, Unicredit Markets & Investment Banking) con il 12,49% del mercato; terzo il Gruppo Intesa San Paolo (Banca Intesa, Banca Imi) con l’8,84%. Trading After Hours: il Gruppo Unicredit (Unicredito Italiano, Finecobank, Unicredit Markets & Investment Banking) è primo con una quota del 25,51%; secondo il Gruppo Intesa San Paolo (Banca Intesa, Banca Imi) con una quota del 10,98%; terza Banca Sella Holding con una quota del 5,10%. D2) Mercato Idem - Classifica Gruppi per n° di contratti totali eseguiti - S&p/mib Futures: prima è Banca Sella Holding con una quota del 7,70%; secondo il Gruppo Unicredit (Unicredito Italiano, Finecobank, Unicredit Markets & Investment Banking) con il 6,86%; terzo il Gruppo Intesa San Paolo (Banca Intesa, Banca Imi) con il 5,12%. Opzioni sui titoli azionari: prima Abaxbank con una quota del 10,27%; seconda Banca Intermobiliare con il 5,60%; terzo il Gruppo Intesa San Paolo (Banca Intesa, Banca Imi) con il 5,03%. Mini S&p/mib: la prima posizione è di Banca Sella Holding con il 26,12%; Nuovi Investimenti Sim è seconda con il 12,23% seguita dal Gruppo Unicredit (Unicredito Italiano, Finecobank, Unicredit Markets & Investment Banking) con il 10,99%. Opzioni sul S&p/mib: prima è Banca Sella Holding con il 14,52%; secondo è il Gruppo Intesa San Paolo (Banca Intesa, Banca Imi) con il 4,44% del mercato; terza Abaxbank con il 2,97%. Stock Futures: Banca Aletti è prima con una quota del 25,76%; il Gruppo Intesa San Paolo (Banca Intesa, Banca Imi) è secondo con il 12,85% del mercato; Equita Sim è terza con il 12,49%. .
 
   
   
IN CRESCITA DEL 159% GLI INVESTIMENTI ITALIANI IN TURCHIA NEL PERIODO GENNAIO – SETTEMBRE 2008, PER UN VALORE DI CIRCA 176 MILIONI DI DOLLARI  
 
Roma, 21 gennaio 2009 - Forte incremento degli investimenti italiani in Turchia grazie anche alla politica di incentivi promossa dal Governo turco, che prevede importanti sgravi fiscali, come l’esenzione Iva su beni capitali, per favorire la crescita dell’occupazione e la diffusione di nuove tecnologie. In aggiunta, la crescita del mercato interno, una politica doganale equiparata a quella europea, una rete sviluppata di infrastrutture, la presenza di un’imprenditoria forte e di una forza lavoro qualificata a costi contenuti rappresentano importanti vantaggi per gli investitori italiani. La comunità d’affari locale, infatti, particolarmente dinamica e disponibile a partnership con imprenditori italiani, ha trovato nelle Camere di Commercio Italiane con sede ad Izmir e Istanbul – quest’ultima presente sul territorio da oltre cent’anni – un valido supporto e incentivo all’intensificazione dei traffici commerciali e di capitali con l’Italia. “Fino ad oggi – afferma Rebii Akdurak, Presidente della Camera di Commercio Italiana di Izmir - Istanbul e Ankara sono state le città in cui tendevano a localizzarsi prevalentemente gli investimenti stranieri, ma da qualche anno anche la città di Izmir, soprattutto grazie al suo porto, e la regione egea attirano sempre maggiori capitali esteri. Attualmente sono 55 le aziende italiane che hanno optato per un investimento nella zona”. Tra i settori che offrono maggiori opportunità, il tessile, la produzione automobilistica e lo yachting. Sono oltre 18. 500 le imprese turche impegnate nella produzione e nell’esportazione di capi di abbigliamento, con un giro d’affari pari a 16 miliardi di dollari. La crescita del settore è trainata dalla disponibilità di ingenti quantità di cotone lavorato, di cui la Turchia è settimo produttore mondiale, con 800 mila tonnellate di tessuto all’anno. Possibilità di collaborazione e scambio di know-how tra Italia e Turchia anche nei settori dello yachting – di cui la Turchia è terza produttrice mondiale, preceduta da Italia e Stati Uniti – e in quello automobilistico. La produzione annua in quest’ultimo comparto è di oltre 1 milioni di pezzi e le esportazioni hanno raggiunto quota 19 miliardi di dollari. In particolare, la Turchia è leader assoluta nella produzione di autobus, seconda per autoveicoli commerciali, mentre si posiziona al nono posto nel mercato delle utilitarie. Alcuni comparti che registrano tassi di crescita annui compresi tra i 10 e i 20 punti percentuali, sono il settore alimentare, degli imballaggi, e la produzione di macchine industriali. Un valore di vendite pari a 25 miliardi di dollari e 11 mila operatori attivi nel settore della meccanica industriale hanno permesso alla Turchia di posizionarsi tra i primi 7 produttori al mondo. .  
   
   
EXPORT: NORD EST, INFORMEST (BOLLA) “CRESCE IL NUMERO DELLE IMPRESE CHE SI INTERNAZIONALIZZANO”. DOPO I 2,6 MILIONI DI EURO DEL 2007, STIMATO PER IL 2008, UN VOLUME DI ATTIVITÀ CHE POTREBBE SFIORARE I 3 MILIONI DI EURO.  
 
Gorizia, 21 gennaio 2009 - “Cresce il numero delle imprese del Nord Est – ma non solo – che si affacciamo sui mercati internazionali o che internazionalizzano attività e produzione. Un dato eloquente è rappresentato dal numero di aziende che chiedono a Informest - l’Agenzia per lo Sviluppo e la Cooperazione internazionale - di essere assistite ed accompagnate nei loro processi e programmi di internazionalizzazione. Nei primi undici mesi dell’anno – infatti - gli incarichi e gli interventi di assistenza e consulenza che Informest ha ricevuto da parte di aziende sono stati 239: stimiamo saranno non meno di 250 complessivamente per tutto il 2008; erano 193 nel 2006 e sono stati 233 nel 2007. Una crescita che permette di rafforzare ulteriormente il modello Informest quale strumento innovativo sia nel panorama degli attori dello sviluppo del territorio, che in quello del mercato della consulenza privata, in linea con le direttrici del ricostituito Ministero del Commercio Internazionale, della politica estera dell’Italia, delle strategie e dei programmi dell’Unione Europea”. Lo ha detto Pierluigi Bolla, Presidente di Informest, presentando i dati relativi alla attività a favore delle imprese. “Delle 239 incarichi e interventi assegnati ad Informest – spiega Bolla - 86 (pari al 36% del totale) provengono da imprese del Veneto, mentre 80 (33%) sono quelli che provengono dal Friuli. Rilevante – e anche un po’ a sorpresa - l’interesse dimostrato da parte delle imprese di una regione diversa dal Nord Est come l’Emilia Romagna da cui provengono 33 incarichi (il 14% del totale), seguita da Lombardia con 15 incarichi (6%), Lazio con 5 (2%), e da numerose altre con Toscana e Trentino con 4 incarichi, Marche con 3, Umbria, Sardegna, Campania e Molise con 2 ciascuno, per finire con il Piemonte con un incarico”. “Se analizziamo i Paesi verso cui le imprese assistite da Informest indirizzano i loro sforzi di penetrazione e di collaborazione economica – prosegue - possiamo rilevare che permane un grande interesse nei confronti della Russia in testa a questa particolare classifica con 41 incarichi e interventi (pari al 17% del totale), seguita da Cina con 37 (15%), Ucraina con 19, Polonia con 18, Slovacchia con 17, Ungheria e Slovenia con 14 ciascuna, Croazia, Repubblica Ceca e Romania con 11, Bulgaria con 10, seguiti da altri Paesi con un numero minore di interventi. Mi pare importante anche un altro dato: quest’anno sono stati ben 4 gli interventi diretti realizzati in Vietnam a favore di imprese che hanno rivolto la loro attenzione verso quel Paese” Bolla sottolinea poi che l’evoluzione dell’economia mondiale ha anche mutato la geografia degli interventi di Informest. Nel 2006, ad esempio i primi tre Paesi verso cui si indirizzavano gli interessi delle imprese erano Ucraina, Croazia e Polonia; nel 2007 ancora l’Ucraina registrava i maggiori interessi seguita da Russia a Croazia. Quest’anno è la Russia a detenere il primato degli interventi realizzati seguita da Cina e Ucraina. “Se nel 2007 il volume di attività di Informest – conclude Bolla - ha superato i 2,6 milioni di euro (+5 % sul 2006) consentendo di acquisire risorse nazionali e comunitarie per più di 2milioni e 270mila euro a favore del sistema delle imprese del Nord Est registrando anche una notevole rafforzamento della attività con i Soci Fondatori (Regione Veneto, Regione Friuli Venezia Giulia e Ice), per il 2008 contiamo di raggiungere un volume di ricavi che potrebbe sfiorare i tre milioni di euro”. .  
   
   
IMMIGRAZIONE A MILANO , DE CORATO: “VIGILI ARRESTANO CLANDESTINO GIÀ ESPULSO E RIMPATRIATO CON VOLO AEREO” SECONDO CASO IN TRE GIORNI: DETENZIONE UNICO DETERRENTE PER FRENARE INGRESSI  
 
Milano, 21 gennaio 2009 - “La Polizia Municipale ha arrestato in corso Concordia, all’incrocio con corso Indipendenza, un cittadino israeliano di 60 anni di origine romena, alla guida di un veicolo sprovvisto di patente e di assicurazione. Dalle verifiche è risultato che l’extracomunitario era clandestino ed era già stato espulso il 30 ottobre 2008 e rimpatriato con volo diretto a Tel Aviv”. Lo comunica il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato. “Solo tre giorni fa - spiega De Corato - i vigili avevano scoperto un caso analogo, che riguardava un boliviano sorpreso alla guida di un autocarro con patente falsa ed espulso il 26 maggio 2005 dalla Questura di Bergamo con rimpatrio coatto in aereo. I fatti dimostrano che siamo di fronte a un boom di arrivi di clandestini, raddoppiati in un anno come ha certificato l’Ismu. L’altro aspetto che fa riflettere è che questa gente non ha alcun timore di rientrare nel nostro Paese anche quando è già stata fisicamente rispedita in patria”. “Tutto questo – aggiunge De Corato - dimostra che abbiamo l’assoluta necessità di rivedere la normativa sugli ingressi degli irregolari, che sono responsabili di 8 reati su 10 tra gli extracomunitari. Non possiamo continuare a sperperare i soldi pubblici e seguitare a celebrare processi fantasma a persone che usano le frontiere come le porte girevoli di un albergo. Se vogliamo veramente frenare questo flusso enorme, dobbiamo prevedere pene più severe. E l’unico strumento efficace è la detenzione per chi entra illegalmente nel nostro Paese. Una volta celebrato il processo per direttissima, poi, la condanna va scontata nelle galere dei rispettivi Paesi di provenienza, con cui si debbono stipulare accordi di cooperazione. Non può essere - conclude De Corato - solo lo Stato italiano a sobbarcarsi le spese per chi scambia l’Italia per il Paese di Bengodi”. .  
   
   
VISITA SCHIFANI A MARZO IN FVG  
 
 Roma, 21 gennaio 2009 - Il presidente del Senato, Renato Schifani, comincerà dal Friuli Venezia Giulia un giro completo di visite istituzionali delle Regioni italiane. L´importante iniziativa della seconda carica dello Stato è stato confermata dal presidente della Regione, Renzo Tondo, al termine di un incontro con lo stesso Schifani a Palazzo Madama, al quale il governatore si è recato accompagnato dal senatore Ferruccio Saro. Su invito di Tondo, quindi, il tour delle Regioni di Schifani prenderà il via entro il prossimo marzo dal Friuli Venezia Giulia. Il presidente del Senato trascorrerà un´intera giornata in regione, dedicandola agli incontri istituzionali ma anche ad una sostanziale presa di contatto con il territorio. Nei passaggi in Giunta e in Consiglio regionale, il presidente del Senato rifletterà con gli interlocutori sui temi del federalismo e delle riforme. Tondo, però, ha ottenuto il convinto assenso di Schifani anche per una verifica diretta con le realtà economiche e socio-sanitarie, con particolare attenzione al mondo dei giovani verso i quali la sensibilità della seconda carica dello Stato è massima sin dal suo discorso di insediamento. .  
   
   
FVG: ILLUSTRATE PROPOSTE MODIFICA SISTEMA ELETTORALE  
 
 Trieste, 21 gennaio 2009 - Togliere il limite dei tre mandati per i consiglieri regionali e di due per gli assessori, abolire le quote rosa nella scelta degli assessori, cancellare le risorse in più assegnate ai gruppi sulla base della presenza femminile e niente più voto disgiunto. Sono queste le novità contenute nella proposta di legge sottoscritta da tutto il Pdl che intende modificare forma di Governo e sistema elettorale regionale del Friuli Venezia Giulia. "Vogliamo eliminare il limite dei mandati per i consiglieri perché non è compatibile con il sistema-Regione - ha spiega Antonio Pedicini, primo firmatario del provvedimento illustrato alla V Commissione. L´aula ha, fra le sue competenze, anche quelle di indirizzo e controllo esercitate proprio tramite i consiglieri. Ecco, allora, che i tre mandati comportano inevitabilmente una limitazione di quelle funzioni demandate a chi è stato eletto". Altra novità, le audizioni dei dirigenti regionali dovrebbero passare in capo alle Commissioni, fermo restando l´obbligo di farne richiesta al presidente della Giunta. "Molti ricorderanno quanto accadde la passata legislatura con la richiesta di audizione dell´allora direttore generale Andrea Viero. Un episodio che ha avuto effetti che si sono trascinanti a lungo, in un braccio di ferro tra la Commissione e il dirigente, che ha nuociuto alla Regione e ha intralciato la normale attività consiliare. Ora, dato che è proprio durante i lavori in Commissione che emerge l´interesse o meno per un´audizione, è opportuno che la convocazione sia loro devoluta". La proposta prevede per i dirigenti regionali l´obbligo di presentarsi entro 15 giorni. Capitolo donne. Gli assessori non possono appartenere allo stesso genere per più di due terzi, dice la legge in vigore. Ora questo vincolo dovrebbe scomparire. "Vogliamo valorizzare - ha annotato ancora Pedicini - il ruolo della donna, qualsiasi scelta non può essere imposta dalla legge, ma deve essere guidata solo da valutazioni sulle qualità e sulle capacità soggettive. Anche per questo vogliamo eliminare le forme di incentivazione (o penalizzazione) nel riparto delle risorse che spettano ai gruppi e che derivano dalla presenza o meno di donne proprio in questi ultimi, perché le risorse non possono garantire la presenza delle donne in politica. Infatti, la precedente legislatura aveva tra i consiglieri molte più donne di questa, e ciò dimostra l´inutilità di una tale disposizione legislativa". Per quanto riguarda, invece, la soppressione del limite dei due mandati per gli assessori, "qui sono le capacità e le qualità della persona a comandare. Quando il presidente dell´Esecutivo sceglie i suoi assessori, non deve essere condizionato in modo tanto pesante". E poi, niente più voto disgiunto, sulla scheda elettorale. "Non c´è alcun motivo logico e politico per cui dovrebbe essere consentito votare per un presidente e non anche per la sua coalizione. Dopotutto, il candidato presidente e la sua maggioranza hanno sottoscritto un patto di governo di fronte ai cittadini", ha spiegato Pedicini. Infine, per semplificare, la scheda elettorale dovrebbe riportare solo il nome del candidato presidente. I simboli dei partiti della coalizione rimarrebbero soltanto a fianco. "E´ una modifica necessaria sia a semplificare la scelta degli elettori, sia a evitare la nullità di migliaia di voti di lista, come è avvenuto nell´ultima tornata elettorale", ha concluso Pedicini. .  
   
   
IL PRESIDENTE DELLA CAMPANIA BASSOLINO INCONTRA L´AMBASCIATORE DEL MAROCCO  
 
Napoli, 21 gennaio 2009 - Il presidente della Regione Campania Antonio Bassolino ha ricevuto Ieri mattina a palazzo Santa Lucia l´ambasciatore del Marocco Mohammed Nabil Benabdallah. Nel corso del cordiale colloquio, il presidente Bassolino ha sottolineato l´importanza della forte collaborazione esistente con il Marocco. "E´ nostra volontà - ha sostenuto Bassolino - intensificare ulteriormente questa collaborazione, a partire dai progetti per i quali la Regione Campania ha la responsabilità nazionale nell´ambito del Programma di Sostegno alla Cooperazione nel Mediterraneo, come i trasporti e la formazione del personale medico-chirurgico". L´ambasciatore Benabdallah ha apprezzato lo sforzo della Regione per aver inserito il Marocco nel programma "Progetti Paese", con l´apertura a Casablanca di un infopoint sulle opportunità di internazionalizzazione delle imprese dei reciproci territori. "L´inaugurazione dell´Antenna Campaniamed a Casablanca - ha detto - è una opportunità importante per favorire l´avvio e il rafforzamento di partenariati economico-produttivi tra il Marocco e la Campania. Vogliamo andare avanti su questa strada". Nel corso del colloquio, si è fatto anche riferimento alla comunità marocchina in Campania, che è tra le più numerose per numero di immigrati residenti. Su 130 mila stranieri che si sono regolarmente stabiliti sul territorio regionale, circa il 10% provengono dal Marocco. Al termine dell´incontro, l´ambasciatore ha invitato il presidente, che ha accettato, a recarsi in Marocco entro l´anno. .  
   
   
FEDERALISMO FISCALE: CIMINO, “FINALMENTE USCIREMO DALL’INSULARITA’ “  
 
Palermo, 21 gennaio 2009 - “L’insularità finalmente non sarà più una palla al piede per siciliani e sardi. La decisione del Consiglio dei ministri, su proposta del presidente Berlusconi e condivisa dal ministro Calderoli, di inserire un emendamento nel testo del federalismo fiscale, crea le condizioni per recuperare diversi gap che le nostre isole da tempo hanno dovuto sopportare”. Lo afferma l’assessore regionale al Bilancio e alle Finanze, Michele Cimino. “Ma le problematiche dell’insularità - prosegue Cimino - non si fermano solamente ai trasporti. Ne esistono tante altre alle quali bisogna dare delle risposte urgenti. Prima fra tutte quella che riguarda gli immigrati. Non si tratta più di un problema contingente, ma di una vera e propria questione che deve essere risolta in via definitiva, altrimenti la Sicilia continuerà ad essere quella porta d’ingresso nel Mediterraneo per migliaia e migliaia di sventurati immigrati dei paesi africani”. “Aspettiamo, quindi, che il Parlamento approvi questo emendamento - conclude l’assessore al Bilancio - per conoscere quale sarà il costo unitario per il trasporto delle merci da e per la Sicilia e la Sardegna rispetto al parametro del costo minimo definito a livello nazionale. Il costo delle miglia percorse da un prodotto attraversando il mare dovrà essere eguale al costo che lo stesso prodotto compie in chilometri sulla terraferma: il differenziale dovrà, quindi, essere compensato dallo Stato sia in termini di riequilibrio fiscale sia economico che infrastrutturale”. .  
   
   
LOMBARDIA: UN BUONO DA 1.500 EURO PER LE FAMIGLIE NUMEROSE 20 MILIONI PER I NUCLEI MENO ABBIENTI CON ALMENO 3 FIGLI MINORI  
 
 Milano, 21 gennaio 2009 - La Giunta regionale ha deciso, su proposta dell´assessore alla Famiglia e Solidarietà Sociale, Giulio Boscagli, un primo stanziamento di 20 milioni di euro destinati al "Buono Famiglia" per l´anno 2009. Si tratta di un contributo di 1. 500 euro (pari a 125 al mese), che verrà corrisposto in tre tranche quadrimestrali di 500 euro. Ne beneficeranno le famiglie a basso reddito che hanno almeno tre figli minorenni. Le domande potranno essere effettuate a partire dal 15 febbraio. "Si tratta di una straordinaria misura - ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, illustrando il provvedimento - a favore delle famiglie per aiutarle ad affrontare una situazione economica che si prospetta più difficile di quella degli anni passati. Questo provvedimento si affianca agli altri adottati in questo periodo dalla Giunta regionale con la stessa finalità: sostegno alle piccole e medie imprese, garanzie date ai crediti che queste stesse imprese hanno verso il sistema bancario, rifinanziamento del sostegno agli affitti, ecc". Chi Puo´ Richiederlo - Possono richiedere il "Buono" le famiglie con almeno 3 figli (compresi quelli in affido) minorenni, uno dei quali deve avere meno di 6 anni. "Abbiamo fatto questa scelta - ha poi spiegato l´assessore Boscagli - perché sono proprio le famiglie numerose quelle che, come indicano tutti gli organismi internazionali, rischiano maggiormente, nei periodi di crisi, di trovarsi in povertà. Per lo stesso motivo abbiamo voluto includere la fascia di età 0 - 6 anni perché è quella nella quale l´onere della cura è più elevato e per la quale invece non sono previsti altri sostegni" Le famiglie che vogliono ottenere il "Buono" devono avere un Isr (Indicatore della Situazione Reddituale), riferito ai redditi percepiti da tutti i componenti della famiglia nel 2007, non superiore a 10. 000 euro. Il calcolo dell´Isr è fatto tenendo conto di più elementi: il numero dei componenti della famiglia; il reddito complessivo, eventualmente ridotto del canone annuale di locazione dell´abitazione di residenza, e altre caratteristiche (la presenza di persone con handicap o invalidità, famiglie con un solo genitore o con entrambi genitori che lavorano). In base a questi parametri 10. 000 euro Isr corrispondono, per esempio, a un reddito annuale di 28. 500 euro per una genitore solo con tre figli o per una coppia, sempre con tre figli, ma nella quale solo uno dei genitori lavora; oppure ai 37. 500 euro di una famiglia con 4 figli nella quale entrambi i genitori lavorano, e così via. Modalita´ Di Erogazione - L´importo complessivo di 1. 500 euro sarà accreditato sul conto corrente bancario o postale della famiglia beneficiaria in tre rate di euro 500, con cadenza quadrimestrale; ovvero potrà essere inviato con vaglia postale a coloro che non sono titolari di conto corrente. La prima tranche sarà corrisposta a fine aprile; le altre a fine agosto e dicembre. Presentazione Delle Domande - "Il genitore che richiede il ´Buono´ - ha spiegato ancora Boscagli - deve presentare la domanda agli sportelli appositamente predisposti presso i distretti delle Asl dal 15 febbraio al 13 marzo 2009. Dalla settimana prossima le Asl saranno in grado di dare tutte le informazioni necessarie a compilare la richiesta. " Spetta dunque alle Asl la raccolta delle domande, la verifica della loro ammissibilità, la predisposizione delle graduatorie degli aventi diritto in base al reddito, l´erogazione dei contributi e la verifica della veridicità dei dati che i richiedenti hanno fornito. A partire dal 16 marzo l´Asl comunicherà alle famiglie l´assegnazione del contributo e disporrà per il bonifico o per l´invio del vaglia postale. .  
   
   
GIUNTA ABRUZZESI: ASSESSORI; CHIODI FIRMA DECRETO SPECIFICA DELEGHE  
 
L´aquila, 21 gennaio 2009 - Con la firma del decreto di conferimento ufficiale delle deleghe ai dieci assessori della Giunta, il presidente della Regione, Gianni Chiodi, ha anche indicato le materie di competenza delle strutture regionali. La delega di Alfredo Castiglione, vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico e Innovazione tecnologica, comprende: Programmi intersettoriali, politiche di sostegno alle imprese, ricerca applicata; Sviluppo del commercio; Sviluppo dell´artigianato; Sviluppo delle industrie; Sviluppo del termalismo; Attività estrattive e minerarie; Informazione territoriale e Telematico; Strutture informatiche e tecnologiche. La delega di Carlo Masci, assessore alle Riforme istituzionali, Bilancio, Enti Locali e Attività sportive, comprende: Sicurezza del territorio, legalità; Riforme istituzionali e rapporti con gli Enti locali; Sistemi locali e programmazione dello sviluppo montano; Autorità di certificazione; Risorse finanziarie; Ragioneria e credito; Posizione di Staff tecnica-finanziaria; Sport, impiantistica sportiva; Controllo ispettivo-contabile. La delega di Angelo Di Paolo, assessore ai Lavori pubblici, Servizio idrico integrato, Gestione integrata dei bacini idrografici, Difesa del suolo, comprende: Acque e demanio idrico; Genio civile regionale; Opere idriche, gestione dei fiumi, dighe e unificazione procedimenti sulle acque; Edilizia residenziale; Difesa del suolo; Normativa, contenzioso, contratti; Ciclo idrico integrato e resti tecnologiche; Infrastrutture e servizi; Interventi opere pubbliche di interesse locale; Opere marittime e qualità delle acque marine; Idrografico e Mareografico. La delega di Daniela Stati, assessore alla Protezione civile e Ambiente, comprende: Programmazione attività della Protezione civile; Emergenze, interventi e volontariato; Previsione e prevenzione rischi; Gestione dei rifiuti; Politiche per lo sviluppo sostenibile. La delega di Federica Carpineta, assessore alle Risorse umane e strumentali e Politiche di genere, comprende: Posizione di Staff giuridico-amministrativa; Tecnico; Organizzazione e sviluppo delle risorse umane; Appalti pubblici e contratti; Amministrazione del personale; Demanio e patrimonio immobiliare; Provveditorato; Pari opportunità. La delega di Giandonato Morra, assessore ai Trasporti, Demanio e Catasto stradale, sicurezza stradale, comprende: Viabilità e sicurezza stradale; Pianificazione territoriale e organizzazione trasporti; Infrastrutture di trasporto nodali e intermodali; Trasporto ferroviario regionale, impianti a fine e filo; Economico e finanziario del trasporto pubblico locale e controllo di gestione; Interventi gestionali sulle linee di trasporto pubblico locale e politica tariffaria; Controllo di gestione. La delega di Mauro di Dalmazio, assessore al Turismo e alle Politiche culturali, comprende: Incentivazione dell´economia turistica; Sviluppo del turismo; Demanio marittimo a finalità turistico-ricreative; Regolamentazione turistica e organizzazione; Beni culturali; Politiche culturali, editoriali e dello spettacolo. La delega di Lanfranco Venturoni, assessore alla Sanità, comprende: Assistenza distrettuale, medicina di base e specialistica; Investimenti strutturali e tecnologici; Risorse finanziarie; Assistenza distrettuale riabilitativa, medicina sociale e attività sanitaria territoriale; Controllo e vigilanza; Programmazione sanitaria; assistenza distrettuale e farmaceutica; Assistenza ospedaliera pubblica e privata, lucrativa e non; Assetto istituzionale organi collegali; Veterinaria; Pianificazione e sviluppo risorse umane; Gestione flussi informativi, mobilità sanitaria, procedure informatiche ed emergenza sanitaria; Prevenzione collettiva. La delega di Mauro Febbo, assessore alle Politiche agricole e di Sviluppo rurale, forestale, Caccia e Pesca, comprende: Piani e programmi integrati; Sostegno alle imprese agricole; Produzione agricole e di mercato; Interventi strutturali; Foreste, demanio civico e armentizio; Economia ittica e programmazione venatoria; Ispettorati provinciali agricoltura; Posizione di Staff decentramento e semplificazione; Gestione del territorio; Emigrazione. La delega di Paolo Gatti, assessore al Lavoro, Formazione e Istruzione, Politiche sociali, comprende: Vigilanza e controllo; Politiche per l´inclusione e l´occupabilità; Politiche strutturali dell´occupazione; Politiche della transnazionalità, della governance e della qualificazione del sistema formativo; Politiche dell´istruzione, dell´educazione e del diritto allo studio; Vigilanza e controllo di qualità dei servizi sociali, promozione rapporti con soggetti e strutture; Interventi soci-assistenziali; Servizi sociali; Programmazione politiche sociali; Tutela della salute e della sicurezza sul lavoro. .  
   
   
ILLUSTRATO ALLA STAMPA IL PROGETTO DI RIFORMA DELLE STRUTTURE AMMINISTRATIVE DELLA GIUNTA CALABRESE  
 
Reggio Calabria, 21 gennaio 2009 - Il Presidente della Giunta Agazio Loiero e l’assessore al Personale Liliana Frascà hanno illustrato ai giornalisti il progetto per la nuova struttura organizzativa della Regione approvato l’altro ieri dall’Esecutivo regionale. “Quello della struttura elefantiaca - ha detto il presidente Loiero nell’introdurre i lavori - è stato per noi un assillo costante. Il problema del personale ce lo siamo posti già al momento dell’insediamento, nel 2005, perché siamo consci che è questo elemento a rendere dinamico ed efficiente un ente. Il lavoro adesso avviato mira proprio ad avere, entro la fine della legislatura e per l’inizio della prossima, una Regione snella e funzionale che risponda meglio agli stimoli”. I Dal canto suo l’assessore Frasca ha affermato che la riforma dell’ordinamento è ineludibile. “Dobbiamo essere in grado di contare – ha detto - su una struttura burocratica moderna in grado di rispondere alle attuali necessità, ma anche e soprattutto a quelle che verranno con l´avvento del federalismo fiscale. Siamo consapevoli che è difficile modernizzare una macchina che è avviata da tempo e sappiamo anche di dovere fare i conti con una storia che non riguarda solo la Calabria ma tutto il Meridione. Costruire una Regione moderna significa valorizzare al massimo chi in questo ente ha lavorato e lavora con grande responsabilità. In questo senso l’attività di formazione sarà mirata non solo a professionalizzare ma anche a valorizzare quello che c’è. L´assessore Frascà ha annunciato, poi, che a breve riprenderà la discussione con il sindacato. “Il modello organizzativo - ha aggiunto infine - è stato fatto comunque sulla base di stretti contatti con i Dipartimenti per mettere in evidenza i punti di debolezza che impediscono di avere a che fare con una macchina efficiente. Stringeremo molto sui Dipartimenti, che saranno per aree inserendo elementi di maggiore managerialità e una migliore distribuzione delle responsabilità”. Il Piano di riassetto, messo a punto dopo un’analisi organizzativa e di attività di screening, prevede anche la riorganizzazione della dirigenza e del personale. Nello specifico, i Dipartimenti passeranno dagli attuali quindici a sette, i settori/Aree da 52 a 11+1, mentre i servizi che sono 112 potrebbero restare tali. Pertanto, il nuovo modello di dipartimentalizzazione risulta così concepito: Area Presidenza (controllo strategico e comunicazione istituzionale e sociale/relazione con stakeholders, rendicontazione sociale-funzione di area); Dipartimento I (Area I: programmazione, ricerca e innovazione; Area Ii: patrimonio, finanza e bilancio); Dipartimento Ii (Area Iii: risorse umane, progettazione e innovazione organizzativa; Area Iv: logistica Ict e government); Dipartimento Iii (Area V: risorse energetiche industria, artigianato e commercio; Area Vi: gestione delle risorse culturali, turismo, spettacolo e sport); Dipartimenti Iv (Area Vii: attività agricola, silvicola e pesca). Dipartimento V (Area Viii ambiente, urbanistica e politiche del territorio; Area Ix: lavori pubblici, sistema infrastrutturale e mobilità): Dipartimento Vi (Area X: politiche sanitarie e sociali); Dipartimento Vii (Area Xi capitale umano e società della conoscenza). Per quanto riguarda la riduzione dell’organico del Personale, bisogna sottolineare che nel 2004 i dipendenti della Giunta regionale erano 4. 166. Con il conferimento delle deleghe, completate dal Governo regionale nel 2006, è stato possibile trasferire alla Province 1. 301 unità, mentre con il processo di incentivazione all’esodo si è registrata un’ulteriore diminuzione di 529 unità. Nell’anno 2008 una nuova riduzione del personale regionale è stata ottenuta grazie al trasferimento alle Aziende Sanitarie Provinciali di 487 unità dell’equipes psico-socio-pedagogiche. La Giunta regionale, a completamento della prima fase di riordino, ha rideterminato nell’anno 2008 la dotazione del proprio personale accertando che il personale effettivamente in servizio al 31 dicembre 2007 ammonta 2145 unità. .  
   
   
BALCANI E ARTIGIANATO, AD ANCONA UN MEETING INTERNAZIONALE PER POTENZIARE LE RELAZIONI ECONOMICHE.  
 
Ancona, 21 Gennaio 2009 - Si svolgera` venerdi` 23 gennaio ad Ancona, nella sede della Regione Marche (Palazzo Li Madou) il meeting internazionale: ´I Balcani e l´artigianato. Produrre locale ed agire globale per nuove vie di sviluppo´, organizzato dalla Regione Marche in collaborazione con l´Agenzia regionale di sviluppo Svim e le organizzazioni di categoria Cna e Confartigianato. L´iniziativa e` finanziata da fondi europei Docup. La sessione plenaria dei lavori verra` aperta - alle 9. 30 - dall´assessore regionale all´Industria e Artigianato, Fabio Badiali, e chiusa intorno, alle 13. 00, dal presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca. Presiedera` i lavori l´amministratore unico di Svim, Roberto Tontini. Interverranno, oltre a membri dell´Istituto per il commercio estero, del Ministero per gli Affari esteri e del Ministero dello Sviluppo economico, rappresentati di istituzioni, agenzie di sviluppo, organizzazioni di categoria di Marche, Slovenia, Croazia, Albania e Serbia. Nel pomeriggio sono previsti workshop tematici sul settore legno-mobile, meccanica e nautica; coordinati dai centri servizi Cosmob e Meccano e dalle organizzazioni di categoria, coinvolgeranno imprenditori marchigiani e balcanici. Il Meeting rientra nel ´Progetto Balcani´ che la Regione ha predisposto per cogliere appieno le opportunita` legate a relazioni con un´area sempre piu` strategica nello scenario europeo, nazionale e locale. L´italia e` al primo posto per interscambi commerciali con i Balcani occidentali e le Marche, che ospitano la sede del Segretariato dell´Iniziativa Adriatico Ionica, sono al centro di un processo aggregante che tocca temi cruciali per lo sviluppo socio-economico, tra cui quelli legati alla piccola e media impresa. Molte pmi artigiane delle Marche, caratterizzate da un alto livello di qualita` e know how tecnologico, praticano l´internazionalizzazione con risultati significativi, ma spesso con grande dispendio di energie, nella ricerca e sperimentazione di soluzioni vincenti. L´iniziativa del 23, che si richiama al Tavolo Balcani convocato in settembre dal Ministero dello Sviluppo economico, rappresenta cosi` l´avvio di un ciclo di incontri per supportare le imprese a piu` livelli: dalla descrizione di contesti economici e di buone pratiche per l´accesso al credito e la strutturazione di reti tecnologicamente avanzate, alla delineazione del quadro domanda-offerta. Un vero e proprio ´Laboratorio sui Balcani´ che mettera` a punto attivita` integrate per la crescita delle imprese artigiane. L´incontro mira inoltre ad aumentare la conoscenza del sistema Marche e delle sue eccellenze ed intensificare i contatti tra istituzioni e imprese delle due sponde. Negli ultimi anni l´export dalle Marche verso i Balcani occidentali tende ad aumentare. Analizzando i dati Istat (primi tre trimestri dell´anno), a parte il caso della Croazia, dove il valore delle esportazioni dalle Marche e` calato dai 65. 309. 352 euro del 2007 ai 59. 869. 814 del 2008, Slovenia, Serbia e Albania fanno registrare segno positivo. Nell´ultimo anno le Marche hanno esportato in Slovenia merce per 49. 176. 656 euro (erano 48. 135. 691 nel 2007 e 39. 644. 335 nel 2006), in Serbia per 53. 363. 222 euro (44. 637. 655 nel 2007 e 31. 775. 697 nel 2006) e in Albania per 69. 842. 236 euro (63. 772. 924 nel 2007, 40. 356. 326 nel 2006). .  
   
   
IN VENETO DELEGAZIONE DELLA CITTA’ COREANA DI INCHEON  
 
Venezia, 21 gennaio 2009 - L’assessore regionale Oscar De Bona ha ricevuto ieri a Palazzo Balbi a Venezia una delegazione della municipalità della città di Incheon (Corea del Sud), guidata dal Direttore generale del Dipartimento Sviluppo Urbano Kim Kyung Sul. La delegazione si è soffermata, in particolare, sulla manifestazione Global Fair & Festival 2009 che si terrà ad agosto e sono stati illustrati i progetti di sviluppo economico e infrastrutturale in corso di realizzazione e in programma per il prossimo futuro. E’ stata consegnata anche una lettera del sindaco della città coreana. .  
   
   
ENPI, ACCORDO PER IL PRIMO BANDO SUI PROGETTI STANDARD  
 
Cagliari, 21 Gennaio 2009 - I Paesi partecipanti al Programma Enpi Cbc -Bacino del Mediterraneo si sono riuniti ad Aqaba (Giordania) il 14, 15 e 16 gennaio per il secondo Comitato di sorveglianza congiunto. I rappresentanti hanno discusso e approvato l’intero "Application Pack" per il primo bando sui progetti standard. Si tratta di un insieme complesso di documenti che comprende, oltre al testo del bando, il formulario di candidatura, il modello di budget, le linee guida per i candidati, il contratto di sovvenzione e i relativi allegati. Il bando potrà essere lanciato nel prossimo mese di febbraio, dopo i tempi tecnici necessari per apportare le modifiche di dettaglio richieste dal Comitato e per la traduzione in arabo dei documenti. Il Comitato ha approvato anche la metodologia proposta dall’Autorità di Gestione per l’identificazione dei temi prioritari per i progetti strategici ed il Piano di Comunicazione 2009. Infine, i Paesi partecipanti hanno fornito un utile feedback sulle proposte di logo, di linea grafica e di sito web del Programma, che potrà essere operativo dalla metà del mese di febbraio. Un terzo Comitato di Sorveglianza Congiunto si terrà a Valencia (Spagna) a maggio 2009, mentre il seminario di lancio del Programma è previsto a Cagliari successivamente alla pubblicazione del bando. .  
   
   
ARTIGIANATO LOMBARDO, ZAMBETTI: COLLABORAZIONE CON TUNISIA IN MARZO DELEGAZIONE A TUNISI AL SALON DE LA CREATION ARTISANALE  
 
 Milano, 21 gennaio 2009 - "L´artigianato lombardo guarda con costante attenzione all´area mediterranea appetibile per vicinanza e per la rapida crescita economica". Lo ha detto l´assessore all´Artigianato e Servizi della Regione Lombardia, Domenico Zambetti, intervenendo oggi alla tavola rotonda organizzata a Palazzo Affari ai Giureconsulti di Milano dal titolo: "L´artigianato lombardo in Tunisia". "Questo incontro - ha aggiunto l´assessore Zambetti - è un´anticipazione dei prossimi due appuntamenti che si svolgeranno in Lombardia e in Tunisia per rafforzare la collaborazione tra la nostra Regione e lo stato magrebino". A Milano, in febbraio, si svolgerà infatti un seminario dedicato alle imprese artigiane lombarde ( circa 270. 000 con oltre 640. 000 addetti) nel quale verranno evidenziate, tra l´altro, le agevolazioni e le opportunità relative all´entrata in vigore degli accordi di libero mercato tra la Tunisia e l´Unione Europea. A Tunisi, invece, in marzo una delegazione economico-istituzionale del comparto artigiano lombardo parteciperà invece al Salon de la creation artisanale. "La valorizzazione del made in Lombardy, caratterizzato da qualità e abilità - ha concluso l´assessore Zambetti - è la strada che Regione Lombardia segue ormai da diversi anni per incrementare lo scambio culturale, ridurre le distanze e alimentare un clima collaborativo". .  
   
   
LA DIPLOMAZIA AL LAVORO – LE CRISI DEL SECOLO: INCONTRI FORMATIVI SU EVENTI STORICI NAZIONALI, INTERNAZIONALI E VALDOSTANI  
 
Aosta, 21 gennaio 2009 - L’assessorato dell’istruzione e cultura comunica che l’associazione Auser Valle d’Aosta, con il patrocinio dell’Assessorato, promuove una serie di incontri formativi su eventi storici nazionali, internazionali e valdostani sul tema La diplomazia al lavoro - Le crisi del secolo. Obiettivo dell’iniziativa la rivisitazione degli eventi storici che hanno caratterizzato la seconda metà del secolo scorso attraverso una visione globale del contesto nazionale, internazionale e valdostano. Il programma prevede due incontri con Dante De Ciechi, già docente all’Università statale di Milano, rispettivamente mercoledì 4 e mercoledì 11 febbraio, sui temi: Le grandi emigrazioni in America e 1956. La crisi di Suez, La Cristianizzazione della Valle d’Aosta, è invece il titolo dell’appuntamento del 18 febbraio con Marie Rose Colliard docente di lettere classiche attualmente in servizio all’Istituto storico della Resistenza e della Società contemporanea della Valle d’Aosta. Altro momento di riflessione, mercoledì 25 febbraio, con Tullio Omezzoli, docente e ricercatore, su Gli intellettuali contadini. I preti valdostani del Xix secolo. «Con l’allungarsi della vita e il suo miglioramento qualitativo, anche in età avanzata, si assiste, a livello mondiale, a un fiorire di attività di educazione formale, informale e non formale dedicate ad adulti e anziani – dichiara l’Assessore all’Istruzione e Cultura Laurent Viérin -. Nonostante molti di essi possiedano già una cultura personale medio-alta, il desiderio di proseguire il cammino formativo è ancora forte. Gli incontri proposti dall’Auser, rispondono quindi a questi bisogni, ma non solo. E’ centrale, infatti, anche il ruolo socializzante di tali iniziative: partecipando ad attività formative e culturali si sviluppano capacità relazionali che permettono di vivere attivamente il presente e di non sentirsi emarginati dalla società nell’ottica più contemporanea di formazione lungo tutto il corso dell’esistenza». Gli incontri si terranno alle 15. 30 nella Biblioteca regionale, ingresso libero. L’auser è una associazione di volontariato e di promozione sociale, impegnata a valorizzare l’invecchiamento attivo degli anziani e a far crescere il loro ruolo nella società, attualmente conta 270. 000 iscritti, 40. 000 volontari attivi e 1412 sedi in tutta Italia, quella valdostana è presieduta da Rosetta Ponassi. .  
   
   
INTESA REGIONE-PROVINCE PER FORMAZIONE E LAVORO NEL TRIENNIO 2008-2010 SARANNO DESTINATI 60 MILIONI DI EURO: 38 ALLA PROVINCIA DI POTENZA, 22 A QUELLA DI MATERA.  
 
Potenza, 21 gennaio 2009 - E’ stata sottoscritta l’intesa interistituzionale Regione-province di Potenza e Matera in materia di orientamento, istruzione, formazione professionale e politiche attive del lavoro per il triennio 2008-2010. L’intesa (firmata dall’assessore regionale alla Cultura, Antonio Autilio e dai presidenti delle due Province Sabino Altobello e Carmine Nigro) rappresenta una importante innovazione nelle modalità di attuazione delle politiche multigovernance della Regione e dà sostanziale avvio al processo di conferimento delle funzioni nelle stesse materie alle Province di Potenza e Matera, come previsto dalla legge regionale n. 33/2003. Il Presidente della Regione Vito De Filippo ha sottolineato l’importanza dell’intesa che rappresenta uno strumento negoziale mai sperimentato in precedenza e che contiene tutte le maggiori innovazioni previste dalla Commissione Europea in tema di programmazione 2007-2013. L’intesa – ha evidenziato il Presidente – responsabilizza le due Province che hanno mostrato di possedere un’adeguata maturità al processo di delega delle funzioni; favorisce la concentrazione delle risorse su pochi obiettivi chiari e misurabili; amplifica la concertazione istituzionale formalizzando il ruolo delle Province in una logica di pieno partenariato; introduce una logica pluriennale mai sperimentata in passato nella pianificazione delle risorse trasferite alle Province; non cristallizza i processi attuativi, pur definendo un quadro di vincoli e modalità operative. Con l’Intesa Interistituzionale – ha aggiunto l’assessore Autilio – si punta a sostenere e rendere più efficace il sistema regionale di orientamento, di istruzione e formazione professionale e di politiche attive del lavoro, mediante un’azione programmatica condivisa, improntata alla collaborazione operativa fra i soggetti sottoscrittori nell’individuazione di obiettivi comuni e nell’attuazione dei relativi interventi. Le Province dunque concorreranno alla individuazione delle attività formative da realizzare nel territorio regionale ed alla redazione del Piano di Indirizzo Generale Integrato delle azioni di orientamento, di istruzione e formazione professionale e dell’impiego. L’intesa definisce il Programma triennale di interventi che le Province di Potenza e Matera si impegnano a realizzare nelle annualità 2008, 2009 e 2010. Per il triennio 2008-2010 le risorse finanziarie destinate ai due enti ammontano a 60 milioni di euro: 38 alla Provincia di Potenza, 22 a quella di Matera. Sono sette le linee di intervento previste: servizi di orientamento e per l’occupabilità; servizi di offerta per l’obbligo formativo; servizi di formazione per l’apprendistato; servizi di inclusione sociale; servizi per l’impiego; servizi di formazione continua; progetti speciali. .  
   
   
FEDERALISMO FISCALE - PER ROMA CAPITALE SERVE UNO SPECIFICO TESTO DI LEGGE, COME PREVEDE LA COSTITUZIONE.  
 
 Roma, 21 gennaio 2009 - Questa è la richiesta sostenuta dalla senatrice Marilena Adamo nel suo intervento sul Federalismo fiscale. “Questa norma” - ha sostenuto - brilla per incongruenza in un testo tutto su materie finanziarie o fiscali in applicazione dell’articolo119 della Costituzione. Ci si risponde: ma Roma Capitale è prevista dalla Riforma della Costituzione voluta da voi. E allora ? Anche le città metropolitane sono previste, con la stessa dignità costituzionale e nello stesso articolo. Non è accettabile quindi, almeno per una milanese, che un governo che parte dalla coda invece che dalla testa, fa cioè il federalismo fiscale prima del riordino delle competenze degli Enti locali, compresa l’istituzione delle città metropolitane, faccia un´unica eccezione, Roma capitale. Qualcuno bisbiglia sottovoce che è il punto di scambio con An. Non voglio crederlo: ma la votazione della deroga solo per Roma al patto di stabilità è preoccupante campanello d’allarme. “Con logica opposta e altrettanto incomprensibile da parte della Lega” - ha proseguito la senatrice - è stato finora respinto l’emendamento, che riproponiamo, sul federalismo differenziato, la possibilità cioè che la Costituzione prevede per le regioni di estendere le loro competenze fino a quelle delle attuali Regioni a Statuto Speciale. Ci siamo sentiti rispondere “ Ma sono solo due le regioni che l’hanno chiesto ” Vero, peccato che una sia la Lombardia!”. .  
   
   
“IL COMUNE DI ROMA POTRA´ SFORARE IL PATTO DI STABILITA´? BENE, LO FAREMO ANCHE NOI SENZA AUTORIZZAZIONE” LE PROSSIME INIZIATIVE DEI SINDACI VERRANNO DISCUSSE GIOVEDÌ 22 GENNAIO ALLE 16.30, AUDITORIUM DELL´ASSUNTA DI RUBANO (PD)  
 
Rubano (Pd) 21 gennaio 2009 - Laura Puppato, sindaco di Montebelluna (Tv), non usa mezzi termini. “Ci sentiamo in diritto di non rispettare i vincoli di legge imposti dal patto – precisa -; il municipio di Roma potrà sforarlo per costruire la terza linea della metropolitana. Noi però non siamo Comuni di serie B”. Nei giorni scorsi Puppato ha riconsegnato, assieme ad altri trenta colleghi trevigiani, la fascia tricolore al Prefetto Vittorio Capocelli. Intanto il tam-tam fra i sindaci veneti prosegue. Le prossime iniziativa da intraprendere verranno discusse giovedì 22 gennaio alle 16. 30 – auditorium dell´Assunta, Rubano (Pd) - in occasione del Consiglio straordinario convocato da Anciveneto. In particolare, sono stati invitati tutti i sindaci della Regione, oltre a quelli del movimento del 20% Irpef. .  
   
   
FORMAZIONE CONTINUA DEL PERSONALE  
 
 Roma, 21 gennaio 2009 La C. I. L. A. (Confederazione Italiana Lavoratori Artigiani) in collaborazione con I. S. P. A. E la U. I. L. S sottoponogono alle aziende un’opportunità offerta dalla Provincia di Roma. La Provincia, infatti, ha emanato un bando per la presentazione di proposte finalizzate allo sviluppo della formazione continua e della competitività delle imprese. Destinatari della formazione saranno: Lavoratori e lavoratrici dipendenti di ogni età; Lavoratori e lavoratrici in cassa integrazione; Lavoratori e lavoratrici atipici; Titolari d’impresa, manager a contratto e lavoratori autonomi I lavoratori che parteciperanno alla formazione saranno scelti dall’azienda. Il corso, della durata media di circa 80 ore, sarà completamente gratuito ma dovrà svolgersi durante l’orario di lavoro. Potranno essere presentati progetti sull’innovazione aziendale da un punto di vista tecnologico oppure organizzativo ovvero riguardanti il mantenimento o l’aumento della competitività, la qualità della produzione, la salvaguardia dell’occupazione, la riqualificazione dei lavoratori. La predisposizione dei progetti, la gestione degli stessi in caso di approvazione nonché i rapporti con la Provincia saranno di esclusiva competenza dell’Ispa , ente di formazione della Cila, senza alcuna responsabilità o impegno da parte dell’impresa. Peraltro, per rendere il progetto più aderente alla realtà aziendale, potremmo anche prevedere, se lo ritenesse opportuno, una sua diretta partecipazione all’intervento formativo in qualità di docente. Partecipazione che ovviamente sarebbe adeguatamente retribuita. Qualora l’ iniziativa fosse di interesse, per eventuali ulteriori informazioni è possibile telefonare ai numeri 06. 68132140 oppure 06. 68134217 . Qualora la sede dell’ azienda fosse situata al di fuori del territorio della Provincia di Roma, è possibile comunque contattare l’Ispa per individuare insieme all’ente interventi formativi ad hoc per l’ impresa o altre forma di collaborazione. L’ispa, infatti, non si occupa solo di formazione ma anche di servizi alle imprese (supporto alla internazionalizzazione, ricerca di finanziamenti pubblici, consulenza sui sistemi di qualità aziendale). Www. Cilanazionale. Org www. Ispanazionale. Org www. Uils. It .  
   
   
IL BABY SINDACO DI SCANZANO JONICO È MATTIA PASSARELLI  
 
Scanzano Jonico, 21 gennaio 2009 - Si chiama Mattia Passarelli il baby Sindaco del centro materano di Scanzano Jonico, eletto dal Consiglio comunale dei ragazzi. Hanno votato 422 bambini (su 448 aventi diritto) delle scuole superiori e delle ultime due classi delle elementari. Mattia Passarelli che è stato eletto con 82 voti ha 10 anni e frequenta la classe quarta. "Sono felice di questo risultato, -ha dichiarato a caldo Mattia- non me lo aspettavo, ma mi metterò subito al lavoro". Il neo eletto baby sindaco ha ricevuto i complimenti del primo cittadino di Scanzano Jonico, Salvatore Iacobellis con il quale ha avuto modo di colloquiare a lungo sul programma di lavoro in rapporto anche alle priorità amministrative della Giunta in carica. Tra i punti del programma della lista vincitrice "In simpatia e allegria vota la lista mia" c´è la realizzazione di un parco alberato con pista ciclabile, la costruzione di un cinema (già previsto nei programmi di Scanzano Città della Pace), l´istituzione di una civica biblioteca e l´illuminazione delle strade di campagna. L´insediamento della Giunta dei ragazzi avverrà entro fine mese nel corso di un Consiglio comunale aperto durante il quale avverranno le consegne, il giuramento del baby Sindaco, e la presentazione ufficiale del vicesindaco, dei 2 assessori e dei consiglieri". .  
   
   
FVG: QUOTE ROSA, CONTINUA LA SCURE DELLA MAGGIORANZA  
 
 Trieste, 21 gennaio 2009 - "Dire che la maggioranza è presa da una mania spasmodica di distruzione di tutto ciò che è stato fatto dal centro sinistra in questi ultimi cinque anni è assolutamente vero. E affermare che la maggioranza vive di questo è altrettanto vero in quanto non ci sono proposte di legge nuove, ma solo ed esclusivamente un lavoro di modifica, di abrogazione, di annullamento sulla base di quella che è stata la produzione legislativa passata". Lo afferma Annamaria Menosso, consigliere regionale del Pd e vicepresidente del Consiglio che aggiunge: "Sotto la scure cade anche la questione della rappresentanza femminile. Tutti si riempiono la bocca di grandi propositi, la professionalità, le capacità delle donne sono riconosciute a parole, ma alla prima occasione immancabilmente la realtà è altra. Non si sa come, non si sa perché, ma le donne non riescono mai ad emergere, in tutti i campi, ma ancor più difficoltà c´è per quanto riguarda le cariche istituzionali. "Nella legge elettorale approvata nella precedente legislatura avevamo ottenuto qualche piccolo risultato anche con un lavoro trasversale di tutte le donne presenti in Consiglio regionale. Ci si impegnava per favorire la partecipazione delle donne alla vita politica e per garantire una adeguata rappresentanza nelle sedi istituzionali. Agendo sulla decisione che il presidente della Regione è chiamato a prendere rispetto alla composizione della Giunta si riesce a vedere rappresentanti entrambi i generi. Togliere questo vincolo in nome di quella che viene spacciata come una valorizzazione del ruolo delle donne nella interezza delle loro professionalità e capacità è una vera presa in giro perché, in effetti, nella realtà così non accade. "Sembra impossibile, ma non si riesce mai a trovare donne sufficientemente all´altezza del ruolo che dovrebbero ricoprire. E le ultime elezioni regionali sono state un chiaro ulteriore esempio. Grazie alla legge in Giunta siedono tre donne, mentre rispetto all´opportunità di essere presenti in lista non ha fatto riscontro un numero adeguato di elette. Questo è successo in primo luogo perché nessun partito si è veramente preso a cuore la questione femminile. Quindi siamo ben lontane da una parità che, se vogliamo piano piano cominciare a scalare, dobbiamo proprio partire dall´obbligatorietà. "L´università di Udine da alcuni anni organizza un corso dal titolo "Donne, politica e istituzioni: percorsi formativi per la promozione delle pari opportunità nei centri decisionali della politica" proprio per incentivare nelle donne, ma non solo, l´idea della partecipazione alla vita politica. Rispetto dunque a una società che richiede la presenza anche delle donne e che si attiva per questo, contrapponiamo questa ottusità dei politici. "Il motivo vero di questa ritornare indietro, cancellando una conquista importante, è uno solo: la paura vera di veder vacillare un proprio primato, quello della presenza esclusiva in un mondo come quello della politica - luogo di potere molto importante - a cui i maschi sono attaccati ben sapendo che senza una collaborazione sincera mai le donne potranno raggiungere significativi risultati". .  
   
   
COMPOSIZIONE GIUNTA FVG, QUOTE ROSA, NUMERO MANDATI  
 
Trieste, 21 gennaio 2009 - Il consigliere regionale del Gruppo Misto Roberto Asquini interviene con una nota in merito alla composizione della Giunta, e in particolare sulla cancellazione delle quote rosa e sul limite dei mandati. "Come avevo già chiesto con la mia proposta di legge numero 15, depositata il 6 agosto 2008, l´eliminazione della percentuale di donne in Giunta - scrive Asquini - è un fatto positivo ma assolutamente insufficiente a risolvere il vero nodo: la presenza di non eletti nell´esecutivo. "Si pensi che oggi la legge prevede che in Giunta regionale ci siano più donne di quelle effettivamente elette dai cittadini in Consiglio. Ma come ci può essere una legge che pone una deroga alla volontà dei cittadini? Ci può essere addirittura l´obbligo di introdurre nell´organo esecutivo di questa regione persone non richieste, attraverso un´elezione democratica, dai cittadini? "Dunque, il vero problema - prosegue Asquini - è porre, se non un divieto, almeno un ferreo limite all´introduzione di persone non elette in Giunta, proprio perchè le elezioni siano importanti per determinare chi ci governa. "I concetti di rappresentatività e democrazia sono peraltro importanti anche nelle elezioni del Consiglio regionale, e con questo spirito, nella scorsa legislatura, avevamo introdotto il limite per i mandati consecutivi dei consiglieri regionali e degli assessori. Tale limite garantisce il ricambio politico e favorisce l´inserimento in politica dei giovani, di cui c´è quanto mai bisogno. "Credo - conclude il consigliere - che oggi sarebbe opportuno estendere tale limite di mandati consecutivi anche ad altri organi istituzionali eletti, mentre è sicuramente inopportuna la sua cancellazione". .  
   
   
VDA: NOVITA IN MERITO ALLE ADOZIONI INTERNAZIONALI  
 
Aosta, 21 gennaio 2009 - L’assessore alla sanità, salute e politiche sociali Albert Lanièce ha presentato i termini della convenzione stipulata tra la Regione Valle d’Aosta e l’A. R. A. I. - Agenzia regionale adozioni internazionali del Piemonte. Il documento fissa uno stanziamento annuale complessivo di 60 mila euro, da un lato per finanziare progetti di cooperazione a sostegno dell’infanzia in difficoltà e dall’altro per sostenere economicamente le coppie che realizzano l’adozione di un minore. L’a. R. A. I. , unico ente a carattere pubblico del suo genere, opera già in Pemonte e in Liguria. Per quanto riguarda gli interventi concreti, sulla base della convenzione le coppie residenti in Valle e in possesso del decreto d’idoneità potranno rivolgersi all’Agenzia per lo svolgimento delle pratiche o, se prive del documento citato, per ottenere informazioni dettagliate. Inoltre, l’Amministrazione regionale interverrà con un contributo di circa 5 mila euro per le coppie che intendono intraprendere un percorso di adozione internazionale avvalendosi della consulenza, dei servizi e della rete dell’A. R. A. I. L’assessore Lanièce, nello spiegare le ragioni della convenzione, ha inoltre dichiarato: «I nostri uffici della direzione Politiche sociali, la nostra rete di consulenza composta dalle assistenti sociali e dalle psicologhe sono uno strumento senza dubbio importante, ma, visti gli adempimenti e le problematiche organizzative, logistiche ed economiche connesse all’adozione internazionale, a volte non sono sufficienti a garantire la serenità e la sicurezza delle famiglie alle prese con iter faticosi, complessi e costosi». .