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Notiziario Marketpress di Mercoledì 09 Dicembre 2009
Politica
UE, AIUTI DI STATO: IL QUADRO DI VALUTAZIONE MOSTRA UN FORTE INCREMENTO DEGLI AIUTI PER FAR FRONTE ALLA CRISI FINANZIARIA MA IL MERCATO UNICO RESTA INTATTO  
 
 Bruxelles, 9 dicembre 2009 - Secondo l’ultimo quadro di valutazione degli aiuti di Stato della Commissione europea, la crisi finanziaria ha fatto lievitare il volume complessivo degli aiuti da 66,5 miliardi di euro, ossia lo 0,52% del Pil degli Ue-27 nel 2007, a 279,6 miliardi di euro, ossia il 2,2% del Pil nel 2008. Escludendo le misure anticrisi, nel 2008 gli aiuti totali hanno raggiunto 67,4 miliardi di euro, pari allo 0,54% del Pil. L’intervento tempestivo e coordinato degli Stati membri e della Commissione è servito a mantenere la stabilità finanziaria. La politica di aiuti di Stato della Commissione europea è stato uno degli elementi chiave che hanno consentito di attuare questo processo di salvataggio in modo coordinato e con esiti globalmente positivi. La Commissione ha accettato l’adozione rapida di misure di sostegno senza precedenti, assicurandosi allo stesso tempo che il mercato interno non fosse perturbato da eccessive distorsioni della concorrenza. Gli aiuti non connessi alla crisi sono rimasti relativamente stabili e destinati a obiettivi di interesse comune. Il commissario responsabile per la Concorrenza Neelie Kroes ha osservato: “Grazie alle misure di risanamento senza precedenti adottate negli ultimi 14 mesi, l’Europa ha potuto stabilizzare i mercati finanziari e creare le condizioni per la ripresa. Attraverso un esame rapido di questi aiuti e un controllo rigoroso della loro applicazione, abbiamo garantito che gli aiuti di Stato diventassero una delle soluzioni alla crisi. E’ iniziata ora la fase di ristrutturazione del sistema bancario e sono già state prese le prime importanti decisioni, ad esempio su Kbc, Ing, Lloyds, Fortis e Commerzbank. Per compensare la contrazione del credito, nel 2009 abbiamo anche acconsentito che fossero erogati aiuti aggiuntivi all’economia reale. Sono molto lieta di constatare che, malgrado la difficile congiuntura, gli Stati membri hanno mantenuto la disciplina degli aiuti di Stato ed hanno proseguito i loro sforzi per reindirizzare gli aiuti verso obiettivi orizzontali di interesse comune, come la ricerca. Aiuti ben mirati dovrebbero dunque continuare a sostenere il nostro cammino verso la ripresa economica". Aiuti per superare la crisi finanziaria - L’azione coordinata di Stati membri e Commissione e l’introduzione di norme specifiche per la crisi hanno consentito la rapida attuazione di regimi di aiuto e di misure ad hoc che non mettono in pericolo la parità di condizioni a livello di Unione europea. Il sostegno messo complessivamente a disposizione dagli Stati membri a fronte della crisi ed approvato dalla Commissione nel 2008 è stato pari a 3 361 miliardi di euro. L’importo nominale del sostegno effettivamente erogato dagli Stati membri nel 2008 è stato molto inferiore, attestandosi su 958 miliardi di euro. L’elemento di aiuto di Stato di tale importo è stimato a 212,2 miliardi di euro, pari all’1,7% del Pil degli Ue-27. L’elemento di aiuto è nettamente inferiore rispetto all’importo nominale, specialmente perché l´elemento di aiuto delle garanzie di Stato costituisce di norma solo una piccola parte degli importi garantiti. La spesa di bilancio reale si concretizza inoltre solo in caso di effettiva escussione di una garanzia di Stato. Gli Stati membri proseguono gli sforzi per riorientare gli aiuti verso obiettivi orizzontali - A parte le misure relative alla crisi finanziaria, gli Stati membri hanno proseguito gli sforzi per riorientare gli aiuti verso obiettivi orizzontali di interesse comune. Vi è destinato attualmente l’88% circa degli aiuti concessi all’industria e ai servizi, mentre sono scesi gli aiuti al salvataggio e alla ristrutturazione non collegati alla crisi. In particolare, la Commissione ha riscontrato che viene dato maggiore rilievo agli aiuti regionali e agli aiuti per la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione, i quali dovrebbero rilanciare, in futuro, le opportunità di crescita dell’occupazione. Semplificazione e flessibilità - Le riforme introdotte dal piano di azione nel settore degli aiuti di Stato 2005–2008 (cfr. Ip/05/680 ) continuano a dare risultati. Le nuove deroghe dall’obbligo di esame preventivo da parte della Commissione attuate dal regolamento de minimis (cfr. Ip/06/1765 ) o dal regolamento generale di esenzione per categoria recentemente adottato (cfr. Ip/08/1110 ) hanno ridotto gli oneri amministrativi salvaguardando condizioni di parità a livello di concorrenza. Per quanto riguarda il volume, circa il 19% degli aiuti è stato concesso tramite esenzioni di categoria. Un ulteriore 76% di aiuti di Stato è oggetto di esame da parte della Commissione nell’ambito di regimi di aiuti. Una volta approvati dalla Commissione, i regimi o programmi in questione consentono agli Stati membri di concedere aiuti a un grande numero di beneficiari senza ulteriori verifiche. Le misure oggetto di valutazione individuale al livello del beneficiario ammontano solo al 5% degli aiuti complessivi. Ciò significa che gli Stati membri godono di una grande flessibilità, mentre i criteri di compatibilità salvaguardano il mercato interno. Applicazione delle norme - Dal quadro di valutazione emergono inoltre ulteriori progressi nel recupero di aiuti illegali e incompatibili: alla fine del giugno 2009 erano stati recuperati 9,4 miliardi di euro. A parte il 9% di aiuti illegali ancora pendenti, è stato effettivamente restituito dai beneficiari il 91% dell’importo complessivo degli aiuti illegali e incompatibili, rispetto a solo il 25 % alla fine del 2004. Il quadro di valutazione, insieme all’allegato relativo a fatti e cifre sugli aiuti di Stato negli Stati membri dell´Ue e a una serie di tabelle e indici statistici dettagliati per tutti gli Stati membri, è disponibile sul sito web Europa: http://ec. Europa. Eu/comm/competition/state_aid/studies_reports/studies_reports. Html .  
   
   
CATHERINE ASHTON: L´UE DEVE FARE DI PIÙ PER FAR VALERE IL SUO PESO POLITICO  
 
Bruxelles, 9 dicembre 2009 - Catherine Ashton, l´Alto Rappresentante per la politica estera, ha assicurato ai deputati di avere le qualità necessarie per questa funzione. Durante un dibattito con i membri della commissione per gli affari esteri, ha detto che avrebbe aiutato l´Europa a far valere di più il suo peso politico. Lady Ashton, anche vice-presidente della Commissione, passerà un´audizione di fronte ai deputati a gennaio e sarà soggetta a un voto d´approvazione del Parlamento con l´intero Esecutivo. Catherine Ashton ha dichiarato di credere alla "diplomazia tranquilla" e "all´instaurazione di un clima di fiducia", e ha auspicato di "proseguire le questioni in corso" invece di interromperle. Tuttavia, se necessario, " dobbiamo essere in prima linea e esprimerci con voce forte", ha aggiunto. "Abbiamo una reputazione solida nel mondo", ha spiegato la baronessa sottolineando che la politica estera dell´Ue è fondata su dei valori e che l´Unione è il più grande donatore del mondo di aiuti umanitari e allo sviluppo. Sviluppare la cooperazione con il Parlamento - Rispondendo a José Ignacio Salafranca (Ppe, Es), Lady Ashton ha spiegato che le modalità per la cooperazione tra l´Alto rappresentante e il Parlamento devono essere definite congiuntamente. Ha anche aggiunto che avrebbe cercato "il massimo - e non il minimo - comune denominatore" tra i 27 Stati membri. Ha inoltre indicato ai deputati che conta sulla loro esperienza. Kristian Vigenin (S&d, Bg) l´ha interrogata sulle relazioni Ue-russia, in particolare sulle dispute energetiche e sulla situazione dei diritti umani e della democrazia. Catherine Ashton ha sottolineato che l´importanza cruciale di proseguire il dialogo con la Russia. Annemie Neyts-uyttebroeck (Alde, Be) ha ammonito l´Alto rappresentante sui conflitti istituzionali riguardo alle competenze tra la Commissione e il Consiglio in materia di gestione della politica estera. Il servizio europeo d´azione esterna, ha aggiunto, fornirà "l´occasione per creare una nuova forma di diplomazia". Per Catherine Ashton, bisogna utilizzare "in modo intelligente ed efficace le energie delle presidenze di turno". "Non sono la longa manus del governo britannico" - Ulrike Lunacek (Verdi/ale, At) ha sottolineato che "l´Europa necessita di una forte e unica voce, di una sola faccia, e di una politica estera e di sicurezza chiara e trasparente". Lady Ashton ha rassicurato i deputati dichiarando che non sarebbe stata "la longa manus del governo britannico" e di essere fiera di essere conosciuta come una pro-europea nel Regno Unito e altrove. Charles Tannock (Ecr, Uk) si è preoccupato in merito all´esperienza di Lady Ashton negli affari esteri e si è chiesto perché fosse stata scelta "tra persone più qualificate di lei per questa funzione". L´alto rappresentante ha risposto che era stata scelta dai 27 capi di Stato e di governo e di possedere "tutte le qualità richieste per questo lavoro". Sabine Lösing (Gue/ngl, De) ha espresso preoccupazione sulla possibile discriminazione verso gli Stati membri più piccoli nell´attribuzione dei posti in seno al Servizio europeo di azione esterna. Gli Stati membri più piccoli sono "estremamente importanti" e il loro coinvolgimento nel servizio esterno e in altri progetti deve essere garantito, ha affermato. Domande sul passato alla Cnd - David Campbell Bannerman (Efd, Uk) ha fatto riferimento al ruolo di tesoriere svolto da Lady Ashton nei primi anni ´80 per la Campagna per il disarmo nucleare (Cnd), chiedendo se abbia o meno ricevuto denaro dai paesi del blocco sovietico. L´alto rappresentante ha risposto di non aver "percepito direttamente denaro da paesi comunisti". La maggior parte dei fondi, ha spiegato, "sono stati raccolti in dei secchi" durante marce e manifestazioni, ed ha aggiunto anche di essere stata la prima a chiedere un audit sulle finanze del Cnd. Le relazioni transatlantiche sono "strategicamente importanti" - Lady Ashton ha sottolineato come le relazioni transatlantiche siano "strategicamente importanti" ed ha rilevato che Nato e Stati membri debbono lavorare assieme su questioni quali l´Afghanistan e il Medio Oriente. "Sull´iran è occorre che mostriamo unità", ha aggiunto. Troppo presto per alcune questioni - Su un certo numero di questioni sollevate dai deputati - come il gasdotto Nordstream, le relazioni con l´America Latina o l´organizzazione amministrativa del servizio esterno - l´Alto rappresentante ha indicato che era passato troppo poco tempo dalla sua nomina per consentirle di esprimere delle considerazioni al riguardo Ha peraltro auspicato di ritornare su questi argomenti nel corso dell´audizione di gennaio. Alla fine della riunione ha affermato: "potrebbe costituire un vantaggio per voi il fatto che io mi sia presentata con un foglio bianco; ciò non ha precedenti ed io intendo svolgere al meglio il compito affidatomi". Per quanto riguarda infine la creazione del nuovo posto e la messa in funzione del servizio esterno, ha espresso l´auspicio di poter beneficiare del sostegno del Parlamento. Nota di background - In base al trattato di Lisbona - entrato in vigore alla vigilia della riunione di commissione - l´Alto Rappresentante europeo per la politica estera e per la sicurezza comune sarà anche vicepresidente della Commissione europea. Dovrà portare avanti una politica estera e di sicurezza comune con il sostegno del servizio europeo di azione esterna e presiederà le riunioni dei ministri europei in segno al Consiglio affari esteri. Prima dell´entrata in carica della nuova Commissione, l´equipe nel suo insieme - compreso il vicepresidente incaricato della politica estera - dovrà essere approvata dal Parlamento. Tale voto è previsto per la fine di gennaio, dopo che si saranno svolte le audizioni dei commissari candidati dinanzi alle commissioni parlamentari competenti (dall´11 al 19 gennaio). Il dibattito odierno non sostituisce l´audizione di Lady Ashton di gennaio e non ne pregiudica l´esito. "Con il trattato di Lisbona, in vigore dal 1° dicembre 2009, il Parlamento europeo dispone di nuovi importanti poteri legislativi. Quasi tutta la legislazione dell´Ue sarà d´ora innanzi decisa congiuntamente dal Parlamento europeo e dal Consiglio dei Ministri, inclusa quella relativa all´agricoltura, all´immigrazione, all´energia e al bilancio dell´Ue. In quanto sola istituzione dell´Unione eletta a suffragio universale diretto, anche la funzione del Parlamento volta ad assicurare che l´Ue sia responsabile nei confronti dei cittadini è rafforzata: ad esempio, i deputati avranno maggiore voce in capitolo per le nomine in numerosi posti chiave dell´Ue. " .  
   
   
DANUTA HüBNER SULLA POLITICA REGIONALE: "ORA LA PAROLA AL PARLAMENTO"  
 
 Bruxelles, 9 dicembre 2009 - Politica regionale, un altro tema su cui il Parlamento avrà più voce in capitolo grazie al Trattato di Lisbona. Al via la discussione su come investire e distribuire i fondi strutturali per il periodo post-2013. E gli eurodeputati sono pronti a dire la loro. Parola di Danuta Hübner, Ppe, polacca, ex-commissaria per lo Sviluppo regionale, oggi a capo della commissione per lo sviluppo regionale. Il Trattato di Lisbona dà nuovi poteri al Parlamento nel campo della politica regionale. E´ molto importante. Ora che il Parlamento è sullo stesso piano del Consiglio nelle decisioni sui fondi strutturali, la sua voce si farà sentire nel dibattito sul quadro finanziario pluriennale post-2013. Ma più potere significa anche più responsabilità: abbiamo intenzione di rafforzare le relazioni con le altre commissioni, perché i temi di cui ci occupiamo sono trasversali. L´approccio settoriale su questioni come l´energia, l´ambiente, l´industria, ha fatto il suo tempo. Ora dobbiamo pensare in termini di interdipendenza. In pratica che cosa cambierà? Il Trattato attribuisce nuove responsabilità alle regioni e gli enti locali. "Sussidiarietà" non vuol dire più soltanto livello europeo o nazionale, gli attori locali entrano in campo. Poi c´è il nuovo concetto della "coesione territoriale". Prima l´unica coesione riconosciuta era quella "sociale". Con questa novità, la dimensione territoriale dovrà essere presa in conto trasversalmente da tutte le politiche comunitarie. Questa situazione ci spinge a interloquire con nuovi attori: dal mondo accademico, alle rappresentanze locali e regionali, all´industria e le Ong. Sempre avendo in mente le priorità, che sono il cambiamento climatico e l´innovazione. Vogliamo coinvolgere i cittadini, per costruire un´Europa multi-livello e sub-nazionale. La distribuzione dei fondi strutturali è anche indispensabile per uscire dalla crisi. Dopo l´allargamento, una quantità mai vista di fondi europei è affluita verso i Paesi dell´Europa centrale e orientale, e i risultati si sono visti. Cosa ne pensa lei? Mi sento molto soddisfatta. Dicevano che i nuovi Stati membri non avrebbero saputo usare i fondi, che molti sarebbero rimasti inutilizzati. Si prevedeva una spesa al 50%. E invece nel periodo 2000-2006 i fondi sono stati usati al 100%, tranne in un singolo Paese dove il Fondo Sociale non è stato speso interamente. Siamo andati molto oltre le aspettative. I fondi strutturali sono anche una chiave di accesso al mercato interno. Prima dell´allargamento c´era un gap di undici a uno fra i Paesi più ricchi dell´Ue e quelli più poveri. I Paesi sottosviluppati non possono accedere al mercato unico in condizioni di parità, e non sono interessanti per gli investitori. Per questo la politica regionale è anche una questione di profitto, non solo di solidarietà. Sono lieta di vedere che abbiamo stimolato la crescita, e che ora la famiglia di regioni europee che coopera, impara dalle altre, punta alla competitività e investe sulle nuove tecnologie è cresciuta. .  
   
   
PAUL MC CARTNEY IN VERSIONE VEGETARIANA AL PARLAMENTO EUROPEO  
 
Bruxelles, 9 dicembre 2009 - Il presidente Jerzy Buzek l´ ha accolto il 3 dicembre citando "Here comes the sun", e ha ricordato che "il tempo è contro di noi, un accordo vincolante a Copenhagen è indispensabile". Ha poi riconosciuto che l´impatto della "sovrapproduzione di carne sul clima sta diventando evidente", anche se il cambiamento deve avvenire "passo per passo". Mc Cartney è intervenuto al Parlamento per presentare la campagna "Meat Free Monday": se ognuno di noi rinunciasse alla carne almeno un giorno a settimana, l´impatto sul clima sarebbe molto positivo. La produzione di carne è infatti una delle principali fonti di emissioni di gas a effetto serra. .  
   
   
I PARLAMENTARI EUROPEI VISITANO LE BIDONVILLE DI LUANDA  
 
Bruxelles, 9 dicembre 2009 - In Angola per una riunione dell´assemblea parlamentare congiunta Acp/unione europea, un gruppo di parlamentari della commissione Sviluppo ha visitato le baraccopoli della capitale e un progetto di alloggi popolari di 20. 000 unità. L´angola, pur essendo il primo Paese africano produttore di petrolio, soffre ancora le conseguenze della guerra civile. "Speriamo che non facciano come in Europa negli anni ´60-´70 , quando i quartieri popolari sono stati costruiti lontanissimo dalle città e dai luoghi di lavoro", ha commentato l´eurodeputata bulgara Maryia Nedelcheva (Ppe) visitando il progetto di Kilamba Kiaxi, una nuova città con 20. 000 appartamenti al sud di Luanda. Il progetto risponde alla priorità del governo di ridurre il numero di persone che vivono senza accesso ai servizi basici, come l´acqua e l´elettricità. La storia delle musseques (bidonville) di Luanda risale alla guerra civile in Angola, durata fino al 2002. Nei 26 anni di conflitto, infatti, centinaia di migliaia di angolani sono fuggiti dalle loro città cercando rifugio nella capitale. Una città progettata per 300. 000 abitanti. E che ora ne ospita fra i 5,5 e i 7 milioni. L´angola ha una superficie pari a 4 volte l´Italia e meno di 20 milioni di abitanti. Ma, a causa della guerra, la capitale soffre di sovrappopolamento. Il governo ha promesso di costruire un milione di case in tutto il Paese. .  
   
   
PUGLIA: INCONTRO A BRUXELLES DIRETTORE DG AGRI DORMAL MARINO  
 
Bari, 9 dicembre 2009 - Le esigenze delle Regioni italiane in tema di gestione Psr al centro dell’incontro del 3 dicembre 2009 a Bruxelles tra il Coordinatore della Commissione Politiche agricole nazionali Dario Stefàno, Assessore alle Risorse agroalimentari, e Loretta Dormal Marino, Direttore Generale Aggiunto della Dg Agri della Commissione Europea. In apertura di incontro Stefàno ha condiviso con Dormal Marino l’apprezzamento per il lavoro svolto dalla Unità Italia a Bruxelles sul processo di modifica del Psr in tema di health check e banda larga, che consentirà a tutte le Regioni italiane di giungere alla approvazione definitiva in tempi brevi. Un confronto tecnico e molto proficuo, che ha raccolto la disponibilità da parte della Marino di avviare un percorso comune tra tutte le Regioni italiane finalizzato ad un rapido esame di un pacchetto di modifiche condivise ed utili ad aumentare l’efficacia della spesa comunitaria in materia. La Direttrice della Dg Agri ha tuttavia chiarito l’impossibilità di destinare le risorse comunitarie dei Psr ad interventi “anticrisi”, ovvero agevolativi della spesa di gestione o corrente delle singole imprese, anziché sulla spesa di investimento. Resta in tal senso, quindi, solo la possibilità di immaginare il ricorso a risorse statali per dare risposta agli interventi richiesti dalle imprese e necessari a fronteggiare la attuale congiuntura economica sfavorevole. L’assessore Stefàno ha poi prospettato alcuni elementi di difficoltà incontrati dalla Regioni italiane, a causa anche dell’attuale crisi che di fatto potrebbe incidere negativamente sulla tempistica di attuazione dei Psr, poiché le aziende per affrontare la crisi chiedono interventi finanziari sul capitale di gestione ed hanno difficoltà di accesso al credito. Stefàno ha inoltre sottolineato come sia inderogabile la ricerca di una soluzione della problematica inerente la copertura finanziaria dell’Iva nella attuazione dei Psr, che allo stato rappresenta un costo a carico delle Regioni e, quindi, riduce la capacità di spesa delle stesse a favore di altri interventi pure necessari. Riguardo alla specifica situazione pugliese, l’assessore Stefàno ha poi sottolineato la opportunità di incrociare la dinamica attuativa del Psr con l’avvenuto riconoscimento dei Distretti produttivi, immaginando strumenti che allarghino la possibilità di proposta della progettazione di sistema. Opportunità non solo apprezzata ma ampiamente condivisa dalla struttura tecnica della Direzione. Altro tema affrontato, quello delle politiche europee a sostegno della Qualità dei Prodotti, in merito alle quali - ha sottolineato Stefàno – le Regioni chiedono alla Commissione dei progressi sulla riforma della politica sulla qualità dei prodotti agricoli. Su questo tema, l’assessore Stefàno ha sottolineato come la Puglia guardi con favore ad una possibile modifica del sistema della Qualità, che tenga conto di due differenti livelli di riconoscimento, uno europeo ed uno nazionale. Distinti cioè a seconda che si tratti di prodotti che, anche in relazione alle quantità commercializzate, siano destinati ad un mercato internazionale oppure ad esclusiva tipicità territoriale. Con riferimento a questi ultimi, a causa della significativa proliferazione, i marchi di qualità esistenti (Dop, Igp) risultano di minore efficacia, e sono fonte di confusione fra i consumatori finali. Da qui l’idea lanciata dall’assessore di istituire per i prodotti a caratterizzazione territoriale, un livello nazionale di riconoscimento, comunque disciplinato dalla normativa comunitaria. .  
   
   
PORE, AL VIA LA TERZA EDIZIONE DEL PROGRAMMA ELISA  
 
 Roma, 9 dicembre 2009 - Prende il via la terza edizione di “Elisa”, un programma di finanziamenti destinato a finanziare progetti per l´innovazione di sistema degli Enti locali. L´iniziativa è coordinata dal P. O. R. E. (Progetto Opportunità delle Regioni in Europa), struttura di missione della presidenza del Consiglio dei Ministri alle dipendenze funzionali del ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto. Nel corso delle prime due edizioni sono già stati messi in campo 75 milioni di euro, grazie al finanziamento congiunto del Governo, degli Enti locali e delle Regioni, per dare impulso alla modernizzazione delle Autonomie locali e del Sistema Paese. Con il terzo Avviso vengono stanziati oltre 11 milioni di euro per progetti che riguardano traffico e mobilità, qualità dei servizi, lavoro, fiscalità e catasto con alcune sostanziali novità: tra queste, una maggiore valorizzazione, in sede di valutazione dei progetti, delle aggregazione tra gli Enti locali, del livello di integrazione con i servizi infrastrutturali già presenti sui territori, della coerenza con i piani regionali e del positivo parere dell´Anci, dell´Upi e dell´Uncem. Più in particolare l´ambito di intervento dei progetti dovrà rientrare nelle seguenti macrocategorie, meglio specificate nell´ Avviso: gestione integrata della logistica e dell´infomobilità nel trasporto pubblico locale, nella mobilità urbana ed extraurbana, pubblica e privata; sistemi di misurazione, basati su tecnologie Ict, per la valutazione della qualità dei servizi erogati dagli Eell; gestione digitale integrata dei servizi locali in materia fiscale e catastale mediante modelli di cooperazione applicativa; integrazione e potenziamento dei sistemi informativi del lavoro. I progetti dovranno prevedere il completo rilascio in esercizio entro 18 mesi dalla stipula della convenzione per l´affidamento del finanziamento e dovranno essere redatti secondo la modulistica elettronica predisposta dal Dipartimento e disponibile sul sito del Pore. Anche l´iter amministrativo legato alla gestione del finanziamento è stato semplificato. Tutto ciò per evitare sprechi e duplicazioni, stimolando progetti creativi e innovativi capaci di portare benefici tangibili ai cittadini e alle imprese. I progetti dovranno essere inviati esclusivamente on line collegandosi al sito http://www. Pore. It .  
   
   
IL PRESIDENTE DELLA BEI AL PARLAMENTO  
 
Bruxelles, 9 dicembre 2009 - Treni ad alta velocità, diritti delle comunità indigene, tutela della biodiversità, borse di studio , costruzione di scuole e ospedali. La Banca Europea per gli Investimenti finanzia questi e molti altri progetti nel campo dello sviluppo sostenibile. E ogni dicembre, il presidente viene al Parlamento a riferire delle attività dell´anno precedente. La commissione per il Controllo dei Bilanci del Parlamento europeo, guidata dall´ex-magistrato Luigi De Magistris, ha il compito di supervisionare l´attività finanziaria delle istituzioni e gli organi europei, ivi compresa la Bei. Per questo, come ogni anno, il presidente Philippe Maystadt ha presentato il rapporto annuale 2008 ai parlamentari. La Bei promuove la responsabilità sociale d´impresa, finanziando quei progetti che combinano la crescita economica allo sviluppo sociale e la protezione dell´ambiente. Si tratta di prestiti a lungo termine a tassi d´interesse vantaggiosi, e non di fondi. Nel 2008, la Bei ha firmato contratti per un totale di 51,5 Miliardi di euro, destinati non solo ai Paesi europei, ma anche a quelli candidati e quelli in via di sviluppo con cui l´Ue collabora: un totale di 140 Paesi in tutto il mondo che hanno beneficiato di prestiti europei. I deputati voteranno una relazione sull´attività della Banca in aprile del 2010. .  
   
   
UNGHERIA, TASSO DISOCCUPAZIONE AL 10,4 PER CENTO  
 
Praga, 9 dicembre 2009 - Secondo quanto dichiarato dall´Istituto nazionale di Statistica ungherese, nel periodo agosto-ottobre 2009 il tasso di disoccupazione medio del Paese ha toccato il 10,4 per cento, contro il 10,3 del trimestre luglio-settembre e il 9,9 del trimestre giugno-agosto. Durante lo stesso periodo dello scorso anno, invece, il tasso di disoccupazione era pari al 7,7 per cento, afferma il "Budapest Business Journal". Il numero medio dei senza lavoro è quindi salito a 439. 500 unità, contro le 436 mila di luglio-settembre e le 418. 800 di giugno-agosto. Nello stesso periodo del 2008, il numero era pari a 327. 900 unità. . .  
   
   
PREZZI AL CONSUMO IN SLOVENIA NOVEMBRE 2009  
 
Lubiana, 9 dicembre 2009 - In Slovenia, in novembre, l´inflazione mensile è stata dello 0,9 per cento, quella annuale dell´1,6 per cento, afferma l´Ufficio Statistico sloveno. Tra gennaio e novembre i prezzi sono saliti del 2,3 per cento (nello stesso periodo del 2008 erano aumentati del 2,7 per cento). I prezzi dei beni sono aumentati in media dell´1,3 per cento, e quelli dei servizi sono diminuiti dello 0,1 per cento. Per quanto riguarda i beni, quelli non durevoli hanno visto un aumento dell´1,9 per cento, quelli semi-durevoli dell´1,6 per cento, mentre i prezzi dei beni durevoli sono diminuiti dell´1,4 per cento. I prezzi dei servizi municipali, carburanti ed energia sono aumentati rispettivamente dell´11,9 per cento (servizi municipali, soprattutto a Lubiana) e 2,7 per cento (sia per i carburanti che per l´energia). Sono diminuiti i prezzi in ristoranti e hotel (0,5 per cento) e sono stati registrati cali nei prezzi dei pacchetti-vacanza (1,5 per cento in meno). . .  
   
   
MACEDONIA, NUOVI ACCORDI CON IMPRESE ITALIANE  
 
Skopje, 9 dicembre 2009 - - Sono stati firmati a Skopje, nell´ambito del programma di "Cooperazione bilaterale nel settore dell´Ambiente e dello Sviluppo Sostenibile" tra il ministero dell´Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare italiano e il ministero macedone dell´Ambiente i contratti con 4 imprese italiane selezionate per il co-finanziamento dei progetti Cdm (Clean Development Mechanisms) da realizzare in Macedonia. Ne dà notizia l´Ice. Gli investimenti delle imprese italiane in progetti volti alla riduzione delle emissioni di gas serra in atmosfera consentiranno alla Macedonia di ricevere il trasferimento di tecnologie avanzate eco-sostenibili, e allo stesso tempo permetteranno all´Italia un avvicinamento al rispetto degli impegni sottoscritti con la ratifica del Protocollo di Kyoto. Gli investimenti sono realizzati da parte di società italiane leader nei propri settori come Edison, Eurecna, Eng Team & Partners, Italian Utilities e altre. .  
   
   
"WINNING ITALY", ALMANACCO DELLE ECCELLENZE ITALIANE  
 
Roma, 9 dicembre 2009 - Un arcobaleno vitale da contrapporre all’immagine di una Italia del “declino”. E’ questa l’idea ispiratrice di Winning Italy, l´Almanacco che il ministro degli Affari esteri, Franco Frattini, ha presentato il primo dicembre nel corso di una conferenza stampa. Per Frattini “raccogliere e valorizzare le forme, i contenuti e gli indici dell’eccellenza italiana significa oggi contribuire ad un benessere psicologico collettivo importante soprattutto perché le affermazioni e le vittorie accrescono in tutti noi un sentimento di fiducia che il tempo della crisi inevitabilmente fa venire meno”. Obiettivo dell’almanacco è diventare un misuratore dell´eccellenza italiana per rinnovare, da un lato, la conoscenza e la selezione dei marchi del nostro “made in Italy”; dall´altro promuovere quei “nuovi italiani” che alimentano il prestigio dell’Italia. La pubblicazione – che rappresenta una istantanea di un mondo in movimento” – verrà a breve sviluppata in un sito web capace di registrare più fedelmente i cambiamenti e le dinamiche di una classifica tra le nazioni, sempre in movimento. Le fonti utilizzate dagli autori sono le più diverse: dalla stampa quotidiana ai siti della rete internet, come detto, alle grandi agenzie di ricerca e di analisi delle economie e delle società. I contenuti e i personaggi attraversano tutti i territori della competizione: da quello del mercato, con i suoi indici, a quello delle discipline sportive, con le loro classifiche, i punteggi ed i record. Il risultato di questa esplorazione é un caleidoscopio di eccellenze e di buoni risultati sia strutturali, sia contingenti. L’intento non è quello di offrire una mappatura scientifica e sistematica del nostro Paese e delle sue qualità, quanto piuttosto di registrare segnali intermittenti e quotidiani che, disegnando una buona immagine italiana, ci aiutino ad alimentare quella sana tensione che rende l´Italia ancora vincente. .  
   
   
EMISSIONE BOT DICEMBRE 2009  
 
Roma, 10 dicembre 2009 - Il Mef ha disposto per il giorno 10 dicembre 2009, con regolamento 15 dicembre 2009, un´asta di Bot:
Importo (in mln. Di euro) Scadenza Giorni
Annuali 4. 250 15. 12. 2010 365
Si comunica che, in seguito all´assenza di specifiche esigenze di cassa, il giorno 10 dicembre 2009 non verrà offerto il Bot trimestrale. È da tener presente che il 15 dicembre 2009 vengono a scadere Bot per 10. 500 milioni di euro (4. 000 milioni di euro trimestrali e 6. 500 milioni di euro annuali). I Bot sono posti all´asta con il sistema di collocamento dell´asta competitiva, con offerte degli operatori espresse in termini di rendimento. I buoni possono essere sottoscritti per un importo minimo di mille euro. Per ciascuna emissione di Bot, il prezzo fiscale di riferimento è il prezzo medio ponderato della prima tranche, calcolato sulla base del corrispondente rendimento medio ponderato. I rendimenti indicati dagli operatori partecipanti alle aste dei Bot, espressi in termini percentuali, possono variare, per tutte le tipologie di titoli, di un millesimo di punto percentuale o multiplo di tale cifra. Non sono ammesse all´asta richieste senza indicazione del rendimento. L´importo di ciascuna richiesta non può essere inferiore ad un milione e mezzo di euro (1. 500. 000€). Il collocamento dei Bot verrà effettuato nei confronti degli operatori indicati nel decreto di emissione. In attuazione di quanto disposto nella Sez. Ii - Tit. V del decreto legislativo 24 giugno 1998, n. 213, e relative norme di attuazione, in relazione alla dematerializzazione dei titoli di Stato, i buoni ordinari del Tesoro sono rappresentati da iscrizioni contabili a favore degli aventi diritto. La Banca d´Italia provvede a inserire in via automatica le partite dei Bot sottoscritti in asta da regolare nel servizio di compensazione e liquidazione avente a oggetto strumenti finanziari con valuta pari a quella di regolamento. Sulla base delle assegnazioni, gli intermediari aggiudicatari accreditano i relativi importi sui conti intrattenuti con i sottoscrittori. Le richieste di acquisto - con un massimo di tre - dovranno pervenire alla Banca d´Italia, esclusivamente tramite la rete nazionale interbancaria, entro e non oltre le ore 11 del giorno 10 dicembre 2009, con l´osservanza delle modalità stabilite nel decreto di emissione. Si ricorda che in caso di malfunzionamento delle apparecchiature, che non consenta l´immissione dei messaggi nella rete, le richieste di partecipazione all´asta debbono essere inviate con modulo trasmesso via fax. Le richieste non pervenute entro il termine stabilito dal decreto di emissione non vengono prese in considerazione. Eventuali richieste sostitutive di quelle corrispondenti già pervenute sono prese in considerazione solo se giunte entro il termine di cui sopra. Le richieste non possono essere più ritirate dopo il termine suddetto . Qualora le richieste di ciascun operatore, anche complessivamente, superino l´importo offerto dal Tesoro, esse verranno prese in considerazione a partire da quella con il rendimento più basso, fino a concorrenza dell´importo offerto, salvo quanto diversamente stabilito nel decreto di emissione. Gli operatori "Specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare al collocamento supplementare dei Bot annuali, previsto in via automatica per il giorno 11 dicembre 2009. L´offerta della tranche supplementare è stabilita nella misura del 10% dell´ammontare nominale offerto nell´asta ordinaria. Tale percentuale rappresenta l´importo minimo offerto nel collocamento supplementare, che il Tesoro si riserva di aumentare dopo la chiusura dell´asta ordinaria, per soddisfare le esigenze di domanda espresse dagli operatori. In tale evenienza sarà emesso un comunicato stampa al riguardo. Gli "Specialisti" che non hanno partecipato all´asta ordinaria non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione avrà luogo al rendimento medio ponderato determinato nell´asta ordinaria. La procedura di collocamento supplementare seguirà le disposizioni contenute nel decreto di emissione. In particolare, le richieste di acquisto dovranno pervenire entro e non oltre le ore 15. 30 del 11 dicembre 2009. La circolazione dei Bot al 30 novembre 2009 era pari a 156. 470,638 milioni di euro, di cui 4. 000 milioni di euro trimestrali, 62. 348,043 milioni di euro semestrali e 90. 122,595 milioni di euro annuali. .
 
   
   
ABI-ANCE: UNITI PER USCIRE DALLA CRISI  
 
Roma, 9 dicembre 2009 -L´esecutivo dell´Associazione nazionale costruttori edili, presieduto da Paolo Buzzetti, ha incontrato il 3 dicembre il presidente dell’Associazione bancaria italiana, Corrado Faissola. Al centro dell’incontro le richieste delle imprese di costruzione alle banche per favorire l’accesso al credito nella attuale difficile congiuntura. Da un’indagine Ance emerge infatti che una elevata percentuale di imprese associate riscontra una importante esigenza di credito. In Italia non c’è stata alcuna bolla immobiliare e il tasso di indebitamento di imprese e famiglie è tra i più bassi in Europa e nel mondo. Secondo l’Ance, dunque, è necessario rinsaldare il clima di fiducia che lega le banche alle imprese e alle famiglie, continuando a concedere finanziamenti a lungo termine alle prime ed erogando mutui per l´acquisto di abitazioni alle seconde. Nel quadro attuale l’Ance sottolinea l’importanza che le banche basino le loro valutazioni più sull´aspetto qualitativo della singola impresa che sull´andamento dell´intero settore, che risente fortemente della crisi economica internazionale. Altrettanto fondamentale, nel mantenimento del buon rapporto tra banca e impresa, è la trasparenza dei termini contrattuali e la definizione di “buone pratiche” operative. Certo della solida collaborazione con l’Abi e della disponibilità del presidente Faissola a intervenire per rafforzare il rapporto di fiducia delle banche con le imprese di costruzioni, il presidente Buzzetti ha proposto di istituire un gruppo di lavoro per il monitoraggio del rapporto banche – imprese di costruzioni. .  
   
   
ABI, SOSTEGNO ALLE PMI: GIÙ DI ALTRI 10 BP I TASSI CDP ALLE BANCHE  
 
Roma, 9 dicembre 2009 Cdp ha ridotto nuovamente i tassi di interesse applicati ai finanziamenti al sistema bancario destinati al sostegno delle piccole e medie imprese (Pmi), diminuendo i differenziali sull’Euribor a 6 mesi di 10 basis point. Le due nuove fasce di spread sono dunque pari a 50 e 70 bp. Confermata quindi in senso favorevole, dopo la riduzione di ottobre (15 basis point), una delle condizioni contenute nella Convenzione Cdp-abi, siglata alla fine dello scorso maggio e relativa alla nuova operatività bancaria di finanziamento delle Pmi con provvista Cdp, per cui la Cassa ha messo a disposizione delle banche complessivamente 8 miliardi di euro. La decisione, che avrà efficacia già a partire dalle erogazioni richieste alla Cdp dal sistema bancario per il corrente mese di dicembre, è stata presa tempestivamente, in conseguenza dell’ulteriore miglioramento delle condizioni generali del mercato. La riduzione del costo del funding “Cdp” si tradurrà in un evidente vantaggio per l’utilizzatore finale dei finanziamenti, le Pmi, favorendo così ulteriormente il pieno utilizzo di questo nuovo strumento che registra un elevato grado di adesione da parte del sistema bancario. Tra contratti stipulati ed in fase istruttoria risulta infatti già “opzionato” dalle banche circa il 70% dei 3 miliardi di euro della prima tranche del plafond, messa a disposizione da Cassa per il 2009. Il sostegno alle Pmi rientra nei programmi di supporto all’economia che, grazie alla “riforma” del 2009, Cdp può finanziare attingendo alle risorse provenienti dal risparmio postale, operando attraverso il canale bancario. .  
   
   
LOMBARDIA/AMERICA LATINA. FORMIGONI: LAVORI MOLTO POSITIVI  
 
Milano, 9 dicembre 2009  -  E´ un bilancio molto positivo quello tracciato il 3 dicembre dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, sui due giorni di lavori della Iv Conferenza Italia - America Latina, che si è svolta a Milano a Palazzo Mezzanotte. Nel suo intervento alla chiusura dei lavori, Formigoni - dopo aver ricordato l´Accordo Quadro di Cooperazione Interistituzionale siglato con la Corporacion Andina de Fomento (Caf), che avvierà una nuova collaborazione istituzionale sui settori individuati come prioritari per lo sviluppo economico e sociale dell´America Latina e dei Caraibi - ha sottolineato i positivi esiti raggiunti al termine del vertice di altissimo livello che ieri sera si è tenuto al Palazzo della Regione Lombardia con i rappresentanti delle Banche di Sviluppo presenti a questa conferenza per discutere la possibilità di attuare progetti concreti di collaborazione. In piena sintonia e collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri, il presidente Formigoni ha anche indicato alcune suggestioni per gli argomenti che potrebbero essere inseriti "all´ordine del giorno" nella V edizione della Conferenza Italia - America Latina: il welfare, la sanità, il capitale umano, la formazione dei giovani e lo scambio di ricercatori e studenti, "temi - ha sottolineato il presidente Formigoni - su cui i Governi misurano sempre più la loro efficienza". Semper il 3 dicembre il presidente della Regione Lombardia, accompagnato da una folta delegazione dei partecipanti alla Conferenza Italia - America Latina ha inaugurato a Brescia la mostra "Inca - origine e misteri delle civiltà dell´oro", 270 opere provenienti dai maggiori musei del Perù esposte al Museo di Santa Giulia. Tra queste, oltre 100 oggetti in oro provenienti da siti archeologici mai prima esposti fuori del Perù. I capolavori si potranno visitare fino al 27 giugno 2010. La mostra Inca è stata promossa dal Comune di Brescia e dalla Fondazione Cab, prodotta e organizzata da Fondazione Brescia Musei e da Artematica, in collaborazione con Regione Lombardia. Si tratta del primo grande evento in Italia interamente dedicato alle Civiltà dell´oro. Le opere in oro, argento, bronzo e rame, oltre a rappresentare il più numeroso complesso di reperti in metalli preziosi mai esposto al mondo, consentono di scoprire quei tesori che abbagliarono i conquistadores e che per secoli hanno fatto del Perù il simbolo stesso della ricchezza. La mostra, articolata in dieci sezioni si snoda lungo l´intera storia delle civiltà dell´oro e offre una ricca panoramica delle culture precolombiane che sono fiorite in Perù dal 1500 a. C. Fino all´arrivo degli Spagnoli nel 1532. .  
   
   
ALTRA SEDE REGIONE LOMBARDIA,FORMIGONI LANCIA RACCOLTA DI IDEE PER IL NOME AL 25 DICEMBRE OGNUNO POTRA´ LASCIARE UNA PROPOSTA VIA WEB LA PIU´ VOTATA AL 31 GENNAIO SARA´ IL NOME DELL´EDIFICIO  
 
Milano, 9 dicembre 2009 - E’ partita la raccolta di idee promossa da Regione Lombardia per la scelta del nome dell´Altra Sede. Da sabato 5 e fino al 25 dicembre, collegandosi al sito www. Diamonome. Regione. Lombardia. It (direttamente o attraverso il portale www. Regione. Lombardia. It), tutti coloro che lo desiderano possono inserire liberamente la propria proposta, dopo aver effettuato una semplice registrazione. Lo ha annunciato il 4 dicembre il presidente Roberto Formigoni, che ha invitato i cittadini a partecipare a questa iniziativa che porterà, dopo una consultazione popolare, a dare un nome definitivo al secondo edificio di Regione Lombardia. "I nomi migliori segnalati dai cittadini - ha spiegato il presidente - saranno poi selezionati da una apposita giuria e sottoposti al voto popolare. Fino al 31 gennaio 2010 sarà infatti possibile esprimere la propria preferenza all´interno di una rosa di 10 proposte, 5 scaturite dalle idee dei cittadini e altre 5 scelte direttamente da Regione Lombardia e anche dal suo presidente. Il nome che risulterà il più votato al 31 gennaio sarà quello che verrà assegnato in via definitiva all´Altra Sede di Regione Lombardia". Nella prima fase, quella delle proposte, si potranno inserire tre idee da uno stesso computer; nella seconda fase, quella del voto, si potrà esprimere invece una sola preferenza da ogni computer. Per promuovere l´iniziativa saranno utilizzati anche i canali di Facebook e Twitter. La fine di questa iniziativa - ha ricordato Formigoni - coincide con alcuni altri eventi che coinvolgeranno l´Altra Sede. Nelle giornate dal 22 al 31 gennaio si svolgeranno una serie di iniziative legate alla conclusione dei lavori di costruzione dell´edificio. Innanzitutto una grande cena con tutte le maestranze che avranno terminato in quel momento la loro prestazione, svolta con grande impegno e passione 24 ore su 24, consentendo il pieno rispetto del cronoprogramma. "Subito dopo - ha proseguito il presidente - dal 23 al 31 gennaio, l´Altra Sede sarà aperta per le visite dei cittadini, che potranno ammirare la bellezza e funzionalità delle struttura progettata dagli architetti Pei e Cobb, compresa la grande piazza coperta, al centro degli edifici curvilinei, destinata ad essere permanentemente aperta al pubblico". "Dopo la settimana di visite - ha concluso Formigoni - verranno effettuate le operazioni di collaudo dell´intera costruzione in modo che, con l´avvio della prossima legislatura, dopo le elezioni di fine marzo e la costituzione della nuova Giunta, si possa provvedere al trasferimento degli uffici e delle attività". L´altra Sede di Regione Lombardia è un grande complesso edilizio pubblico (nell´area di 30. 000 metri quadri compresa tra via Pola, via Algarotti, via Melchiorre Gioia, largo de Benedetti e viale Restelli) con edifici curvilinei di 9 piani e una torre centrale di 39 piani, alta 161,30 metri, ispirato ai principi di qualità, bellezza, accessibilità e risparmio, pienamente inserito nel tessuto urbano - tanto da costituire un "pezzo di città rinnovata". L´opera è destinata a comprendere un mix di funzioni amministrative, culturali, di rappresentanza e di svago, con migliaia di metri quadrati di verde e giardini pensili, impianti eco-compatibili d´avanguardia per il riscaldamento e l´energia: pompe di calore e pannelli fotovoltaici. Nessun uso di combustibili inquinanti. Non sostituirà il Palazzo Pirelli, ma si affiancherà a esso raggruppando gli uffici ora distribuiti in diverse sedi in affitto a Milano. Il Progetto - L´altra Sede viene realizzata su progetto del raggruppamento temporaneo di imprese composto da Pei Cobb Freed & partners di New York, Caputo partnership e Sistema Duemila (entrambi di Milano) che ha vinto nel 2004 il concorso internazionale di progettazione. Il vincitore è stato scelto tra dieci progetti presentati dai concorrenti ammessi al concorso, selezionati a loro volta da un totale di 98 candidature pervenute da parte di prestigiosi studi di architettura di tutto il mondo. Gli Spazi - L´altra Sede di Regione Lombardia ospiterà, oltre agli uffici amministrativi, anche un centro congressi, sale per convegni e riunioni, archivi, biblioteche, mediateche e un Auditorium per eventi e manifestazioni culturali di interesse pubblico, spettacoli e concerti. Nel sistema di piazze interne, interamente pedonale, troveranno spazio inoltre ristoranti, edicole, asilo, caffè, librerie, spazi espositivi, palestra, negozi, agenzie viaggio, ufficio postale e ufficio vigilanza di quartiere. Il Verde - L´intera area sarà caratterizzata da una serie di giardini e spazi verdi così articolati: 3. 300 metri quadri di aree a bosco, 6. 800 metri quadri di giardino pensile, 3. 200 metri quadri di piazze alberate, 3. 380 metri quadri di piazze coperte, 9. 000 metri quadri di giardino lineare, 2. 060 metri quadri di aree porticate. Il Parco lineare di via Restelli sarà un grande spazio pedonale lungo tutto il fronte principale dell´Altra Sede con funzione di alta rappresentatività e visibilità del complesso urbanistico e collegherà direttamente l´area verde di piazza Carbonari con il nuovo grande parco di Pola Nuova. Gli Eco-impianti - Per il funzionamento della Sede non sarà utilizzato nessun combustibile inquinante. Si realizzerà il massimo di risparmio energetico e di sostenibilità ambientale. Mediante l´utilizzo di pompe di calore tutta l´energia termica necessaria al riscaldamento degli edifici verrà ottenuta dal riscaldamento dell´acqua di falda pompata in pozzi sotterranei e poi scaricata nel canale della Martesana. L´acqua di falda, nel periodo estivo, sarà utilizzata per il sistema di condizionamento. Inoltre, una parte dell´energia elettrica sarà prodotta dai pannelli fotovoltaici collocati sulle due facciate trasversali della torre. .  
   
   
A VENEZIA I LAVORI DELLA XV SESSIONE DELLA TASK FORCE ITALO RUSSA  
 
Venezia, 9 dicembre 2009 - Si terrà a Venezia, il 10 e l’11 dicembre prossimi, la Xv sessione della Task Force Italo-russa. Istituita nel 2002 per favorire la collaborazione e lo sviluppo delle piccole e medie imprese e dei distretti produttivi presenti in Russia, la task force coinvolge in particolare le Regioni quale espressione diretta delle realtà territoriali e costituisce un importante momento di incontro tecnico-istituzionale, al quale sono chiamate a partecipare le principali realtà italiane e russe preposte allo sviluppo e all’internazionalizzazione delle Pmi. Si tratta in particolare delle associazioni di categoria, delle Federazioni, delle confederazioni, dei Consorzi, del sistema camerale e di quello fieristico. I lavori della Xv sessione, che saranno aperti all’Isola di San Servolo giovedì 10 dicembre dal Vice Ministro allo Sviluppo economico Adolfo Urso e dall’Assessore regionale alle Politiche Economiche Vendemiano Sartor, saranno incentrati prevalentemente sui temi delle nanotecnologie , della meccanica e metalmeccanica, Logistica e ambiente, attrezzature sportive, legno e tecnologie applicate, collaborazione tra banche e istituti finanziari e assicurativi. La sessione proseguirà venerdì 11 dicembre al Laguna Palace Hotel di Mestre con gli incontri bilaterali tra rappresentanti istituzionali e operatori italiani con le regioni e imprenditori russi e saranno chiusi nel pomeriggio dal Presidente della Regione del Veneto Giancarlo Galan, dal Ministro dello Sviluppo economico russo Elvira Nabiullina e dal Ministro dello Sviluppo Economico italiano On. Le Claudio Scajola. Da parte dei due co-presidenti della Task force italo-russa, oltre al protocollo finale della Xv sessione, verranno sottoscritti il Programma di lavoro triennale 2010/2012 e 3 accordi di collaborazione tra le Regioni dei due paesi. Al termine dei lavori, previsti presumibilmente verso le 16. 30, vi sarà un punto stampa congiunto. .  
   
   
PRIMARIE DEL 13 DICEMBRE, TUTTI I SEGGI PROVINCIA PER PROVINCIA SARANNO 693 LE SEZIONI ALLESTITE NEI 287 COMUNI TOSCANI  
 
Firenze, 9 dicembre 2009 - Poco meno di cinque anni fa votarono in 152 mila, un toscano su diciassette tra tutti gli aventi diritto al voto, e utilizzarono le primarie del 2005 i Ds per selezionare i candidati per il consiglio regionale e la coalizione “Toscana Futura” per scegliere il candidato presidente tra Nicola Cariglia e Renzo Macelloni. In quanti si recheranno il 13 dicembre alle urne, dalle 8 alle 20, per scegliere i candidati al consiglio regionale del Partito Democratico e di Sinistra ecologia e Libertà si saprà solo un attimo dopo la chiusura dei seggi. Intanto i Comuni hanno comunicato dove gli elettori potranno recarsi. Sono 693 le sezioni che saranno allestite in tutta la Regione, 87 in più rispetto a febbraio del 2005. Ce n´è almeno una in ognuno dei 287 comuni della Toscana e almeno una ogni ventimila elettori: sezioni più grandi rispetto a quelle ordinarie, che ne inglobano infatti diverse, per lo più allestite non nelle scuole ma in altri edifici comunali. Alla pagina www. Regione. Toscana. It/elezioni2010 è possibile consultare l´elenco e gli indirizzi delle 693 sezioni allestite nei comuni toscani. Allo stesso indirizzo sono disponibili altri materiali e informazioni, tra cui i nomi dei candidati del Pd e della Sel circoscrizione per circoscrizione: 148 aspiranti consiglieri per, al massimo, 106 possibili candidati che potranno concorrere, a marzo, ad uno dei 53 posti del parlamento toscano. L´elettore che decide di partecipare alla primarie dovrà presentarsi domenica 13 dicembre al seggio assegnato, dalle 8 alle 20, con un documento d´identità valido e, ove ne sia in possesso, con la tessera elettorale. .  
   
   
GIUNTA SICILIANA: APPROVATO IL REGOLAMENTO PER LA RIFORMA DEGLI ASSESSORATI  
 
Palermo, 9 dicembre 2009 – La giunta regionale, al termine di una riunione protrattasi fino a notte inoltrata, ha approvato il 5 dicembre il regolamento che riguarda la riorganizzazione dei nuovi dipartimenti regionali di cui alla legge regionale n. 19 del 2008, che andrà in vigore con l’inizio dell’anno. La giunta ha espresso apprezzamento per il lavoro svolto dal procuratore Vigna nella elaborazione del codice antimafia redatto da una commissione di giuristi ed economisti, presieduta dallo stesso ex procuratore nazionale antimafia e presentato il 24 novembre a Palazzo d’Orleans e ha dato mandato a tutta l’amministrazione di recepire le norme in esso riportate nell’espletamento dell’attività amministrativa. Sono stati nominati i presidenti di tre Ersu, ex opera universitaria, A Palermo Antonio Bono, a Messina Marcello Bartolotta, a Enna Angelo Moceri. La giunta ha deliberato, inoltre, la erogazione di un contributo straordinario per far fronte alla emergenza rifiuti determinatesi in alcune province siciliane. Infine, la giunta ha approvato il bilancio consuntivo e preventivo dell’Ast. .  
   
   
PUGLIA: BILANCIO 2010, VIA L´ADDIZIONALE IRPEF  
 
Bari, 10 dicembre 2009 - La Giunta pugliese il 4 dicembre ha approvato lo schema di disegno di legge per il Bilancio di previsione 2010. L’assessore Michele Pelillo ha illustrato le novità. “Innanzitutto – ha detto – c’è la notizia che la Puglia è riuscita a spendere tutti i fondi europei della programmazione 2000-2006. E’ la prima volta che accade. In più l’agenzia Moody’s ha confermato il rating sull’indebitamento della Puglia, ribadendo che qui i conti sono in ordine, mentre per altre regioni il rating è stato abbassato”. Pelillo sul bilancio ha confermato che “l’addizionale Irpef sarà abolita. I pugliesi pagheranno meno tasse già a partire dalla busta paga di gennaio. E’ il segno ulteriore di ordine nei conti, visto anche che il bilancio 2009 è stato modificato solo una volta. Il bilancio 2010 seguirà lo stesso schema. L’abolizione dell’Irpef regionale segue l’abolizione dell’imposta sulla benzina”. Quest’anno il Bilancio avrà un’attenzione straordinaria nei confronti dell’agricoltura: “del cosiddetto tesoretto di 76,5 milioni circa 64 sono stati compensati per l’abolizione dell’irpef, circa 13 saranno utilizzati per la spesa per il settore agricolo in crisi, per le aziende agricole in difficoltà col sistema bancario. In più,la Regione ha confermato l’esenzione Irap per le Onlus e anche per le prossime Asp, le aziende di servizi alle persone che sostituiranno le Ipab. Solo poche regioni conservano l’esenzione Irap per le Onlus ed è un fiore all’occhiello per la Puglia”. “Per l’agricoltura – ha spiegato infine l’assessore – stiamo facendo il medesimo sforzo dell’anno scorso per il Fondo sociale europeo, per consentire la massima erogazione di spesa e sbloccare le risorse per un settore in crisi”. In allegato, le considerazioni preliminari di sintesi sul bilancio 2010. .  
   
   
BILANCIO ABRUZZO: FINANZIARIA RIGOROSA PENSANDO A RISANAMENTO  
 
L´aquila, 9 dicembre 2009 - "Abbiamo dato il via libera ad una Finanziaria rigorosa che tiene conto di un difficile percorso di risanamento che stimiamo porterà al riequilibrio del bilancio tra il 2011 e il 2012". Lo ha detto il presidente della Regione, Gianni Chiodi, il 5 dicembre al termine della riunione della Giunta regionale che licenziato il bilancio di previsione e la Finanziaria 2010 che ora dovranno passare il vaglio del Consiglio regionale. "Tenendo a mente questo obiettivo, con grande sacrificio - prosegue il presidente Gianni Chiodi - siamo riusciti a recuperare economie che abbiamo destinato al sociale e alla cultura, in ragione anche della difficile situazione che la regione sta attraversando. Ringrazio tutti gli assessori, i direttori e i dirigenti della struttura amministrativa regionale che hanno fatto tutto il possibile per ridurre le voci di spesa. Avremo difficoltà - prosegue il presidente -, ma siamo consapevoli di aver intrapreso la strada giusta per recuperare un disavanzo che può essere considerato tra i più pesanti in Italia". Il presidente Chiodi ha poi voluto sottolineare "l´importante opera di mediazione politica che è stata svolta dal presidente della Commissione Bilancio, Emilio Nasuti, a conferma del nuovo clima collaborativo che si è instaurato tra l´Esecutivo e l´Assemblea regionale". A conclusione, il presidente della Regione ha voluto rivolgere "un richiamo particolare al senso di responsabilità di tutti i consiglieri regionali al momento della discussione e approvazione dello strumento finanziario e di bilancio". La manovra finanziaria deliberata dalla Giunta regionale risente di due fattori importanti: l´impossibilità da parte della Regione Abruzzo di poter disporre nuovo indebitamento e dunque contrarre mutui e la destinazione di 150 milioni di euro per l´attuazione di obiettivi inseriti nel Piano di rientro dal deficit sanitario. A ciò si aggiunge, rispetto agli anni precedenti, la circostanza che il livello delle risorse disponibili risulta sensibilmente inferiore a quello delle esigenze finanziarie comunicate dai singoli assessorati con la conseguenza che la direzione Bilancio ha dovuto riprogrammare le economie vincolate per finanziarie spese di natura inderogabile o per obbligazioni già assunte. In quest´ottica, il bilancio di previsione 2010 si muove su una spese corrente generale di 4 miliardi 339 milioni di euro. A questa cifra bisogna comunque detrarre l´avanzo di amministrazione, che presuppone tra residui e partite vincolate impegni già assunti per un miliardo 504 milioni di euro. Sulla somma rimanente, 2 miliardi 835 milioni di euro, grava il fabbisogno del servizio sanitario regionale, che la direzione Bilancio ha stimato in 2 miliardi 227 milioni di euro. Si tratta di una stima in quanto la ripartizione definitiva del Fondo sanitario nazionale verrà sancita nella riunione della Conferenza delle regioni convocata per mercoledì e poi ratificata con delibera Cipe. In materia sanitaria, come accennato, bisogna poi aggiungere alla spesa la somma di 150 milioni di euro, che può contare sulle entrate da maggiorazioni fiscali (140 milioni) e da parte della tassa automobilista regionale (10 milioni), che è destinata a precisi obblighi derivanti dal Piano di rientro del deficit sanitario. Di questi 150 milioni di euro una parte, 98 milioni, finanziaria le rate di cartolarizzazioni, il restante copre invece i disavanzi del servizio sanitario regionale. Depurato della spesa sanitaria, il bilancio di previsione ha scritto impegni di spesa per il 2010 che ammontano a 463 milioni di euro. Sono inserite in questa somma le spese obbligatorie per il funzionamento degli organi istituzionali e per il pagamento degli stipendi dei dipendenti della Regione, che ammontano a 150 milioni di euro, e le spese derivati da oneri di mutui per 78 milioni di euro. Il costo del debito complessivo per il 2010 ammonta a circa 190 milioni di euro, di cui 177 a carico della Regione (98 per le cartolarizzazioni e 78 per mutui) e 12 a carico dello Stato. .  
   
   
FEDERALISMO FISCALE: ACCORDO PROVINCIA DI TRENTO-GOVERNO  
 
Trento, 9 dicembre 2009 - Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, ha siglato nei giorni scorsi a Milano con i ministri all´economia Giulio Tremonti e alla semplificazione Roberto Calderoli l´ intesa che apre la strada anche in Trentino al federalismo fiscale e al conseguente nuovo modello di finanza provinciale. A questo tema è dedicata la puntata 49/2009 de “La Provincia informa". Il settimanale radio televisivo, prodotto dall’Ufficio stampa della Giunta provinciale di Trento e trasmesso dalle emittenti trentine, è disponibile anche in Internet, al sito www. Uffstampa. Provincia. Tn. It menu notiziario radiofonico, dove è possibile inoltre consultare la programmazione della puntata da parte delle singole emittenti. Copia del programma può essere richiesta anche a Format - Centro audiovisivi della Provincia autonoma di Trento, in Via Zanella 10/2 a Trento (tel. 0461 495117 e-mail centro. Audiovisivi@provincia. Tn. It ). .  
   
   
LOMBARDIA: MORATORIA DEBITI PICCOLE IMPRESE CONGELATI 40 MILIONI DI PER CHI NON LICENZIA  
 
 Milano, 9 dicembre 2009 - Una moratoria che sospende i debiti delle piccole e medie imprese verso Regione Lombardia e il sistema bancario. E´ l´importante provvedimento a sostegno del settore produttivo approvato da Regione Lombardia con una delibera proposta dal presidente Roberto Formigoni, di concerto con gli assessori alle Risorse e Finanze, Romano, Colozzi, all´Industria, Pmi e Cooperazione, Romano La Russa, al Commercio, Fiere e Mercati, Franco Nicoli Cristiani, ai Giovani, Sport, Turismo e Sicurezza, Pier Gianni Prosperini, e all´Artigianato e Servizi, Domenico Zambetti. La moratoria regionale si inserisce nell´Accordo già sottoscritto tra il Ministero dell´Economia e delle Finanze, l´Associazione Banche Italiane (Abi) e le altre associazioni di rappresentanza delle imprese e abilita ad usufruire dei vantaggi le imprese finanziate da Finlombarda in cofinanziamento con il sistema del credito. "Questa iniziativa - spiega il presidente Formigoni - dà respiro alle nostre Pmi sospendendo i loro debiti per un valore stimato di oltre 40 milioni di euro. Intendiamo dare respiro alle piccole imprese e favorire così gli imprenditori che si impegnano a difendere i livelli occupazionali". "E´ un´ulteriore iniziativa - spiega ancora Formigoni - che va ad arricchire il quadro di straordinarie iniziative messe in atto quest´anno da Regione Lombardia per aiutare economia ed occupazione a fronteggiare la crisi: 1 miliardo di aiuto alle imprese, 3 miliardi di risorse mobilitate grazie alle nostre garanzie sui crediti, 1,5 miliardi per gli ammortizzatori sociali, l´estensione della cassa integrazione anche ai lavoratori temporanei e ai precari della scuola e la ´dote lavoro´, che associa l´integrazione al reddito alla riqualificazione del lavoratore in vista del suo reinserimento nel mercato del lavoro a un livello anche più alto". La Sospensione Del Debito: Dettagli Tecnici - In concreto, la moratoria prevede la sospensione per 12 mesi del pagamento della quota capitale delle rate o di quella implicita nei canoni di operazioni di leasing immobiliare (per 6 mesi in caso di leasing mobiliari). Le rate devono essere in scadenza o già scadute (non pagate o pagate solo parzialmente) da non più di 180 giorni alla data di presentazione della domanda da parte dell´impresa. In sostanza il beneficio per le imprese potrà riguardare le rate in scadenza al 31 dicembre di quest´anno e/o la prima rata semestrale al 30 giugno 2010. Per i finanziamenti ove Finlombarda non opera con il sistema bancario si potrà fruire anche della sospensione della rata al 31 dicembre 2010 qualora non si sia fruito della sospensione di quella in scadenza alla fine del corrente anno. Il provvedimento ha inoltre già previsto l´estensione dell´applicazione della moratoria alle agevolazioni in conto capitale e in conto interessi, qualora l´accordo nazionale lo recepisse. Ciò snellirà le decisioni future rendendole immediatamente fruibili. "La finestra di 12 mesi che offriamo - prosegue il presidente - vuole essere uno stimolo per rafforzare il rapporto tra le imprese e il sistema bancario: è decisivo che questo rapporto sia forte e bilanciato, dando un sostegno concreto a quanti desiderano proseguire nella loro attività puntando su nuovi investimenti, senza intaccare il livello degli occupati". "Chiediamo a tutti di fare la propria parte - conclude Formigoni -. Regione Lombardia ha iniziato un anno fa a mettere in circolo le proprie misure anticrisi. L´accordo sui debiti contratti dalle Pmi vuole essere un ulteriore passo in avanti verso l´uscita dal tunnel. Siamo già oltre la metà e siamo convinti che la strada della ripresa sia più vicina oggi di un anno fa e che gli imprenditori, ancora una volta, sapranno ottimizzare la leva che Regione mette a loro disposizione". L´iniziativa assunta da Regione Lombardia fa anche chiarezza sulla fruibilità, per gli interventi regionali, della moratoria nazionale, per tutte le altre forme in cui l´agevolazione è costituita da un tasso di favore rispetto al mercato o da una forma di garanzia e, nel contempo, esplicita l´adesione di Regione Lombardia per tutti gli impegni assunti attraverso Finlombarda. .  
   
   
INFRASTRUTTURE IN ABRUZZO, INTESE CON BOSNIA E MONTENEGRO ENERGIA, TRASFERIMENTO TECNOLOGIE E RICERCA NEGLI ACCORDI  
 
Pescara, 9 dicembre 2009 - Infrastrutture, scienza, trasferimento tecnologico, energie rinnovabili. Sono i settori che rappresentano il cuore del protocollo economico siglato, il 4 dicembre a Chieti, nella sede della Camera di Ccommercio, presso l´ex Foro Boario, da Regione Abruzzo e Federazione della Bosnia Erzegovina, una delle tre entità territoriali dello Stato balcanico. La firma, che va a ratificare una lettera di intenti sottoscritta nella scorso mese di agosto a Mostar, è stata apposta dal vice presidente della Regione Abruzzo, Alfredo Castiglione, e dal ministro per lo Sviluppo Economico della Federazione bosniaca, Velimir Kunic. "Ci sono tutti i presupposti per sviluppare una cooperazione incisiva - ha affermato Castiglione - visto che l´Abruzzo, oltre ad avere una felice collocazione geografica che ci porta naturalmente ad aprirci verso i Balcani, possiede anche un tessuto economico ed imprenditoriale ed una serie di competenze professionali e tecniche tali da supportare adeguatamente lo sviluppo infrastrutturale e tecnologico di queste regioni". Dal canto suo, anche il Ministro Kunic ha messo l´accento sulle "eccellenze scientifiche e professionali presenti in Abruzzo" dicendosi convinto che "questo intenso raccordo istituzionale finirà per dare i suoi frutti soprattutto in settori di grande espansione come quello delle cosiddette energie altenative e del trasferimento sul territrio bosniaco delle tecnologie di cui dispone la vostra regione". Il vice presidente Castiglione, ricordando la positiva esperienza della rassegna Forumed sviluppatasi durante i Giochi del Mediterraneo di Pescara, ha il suo sogno di vedere trasformare l´area mediterranea in un grande ´suk´ dove il libero scambio commerciale, che prende le mosse dagli accordi di Barcellona, diventi davvero una realtà e non sia solo un´espressione senza contenuti". Il protocollo con la Federazione bosniaca, sottoscritto nell´ambito della prima giornata del Iv Meeting internazionale Grandi Progetti del Mediterraneo, precede di qualche ora la firma di una lettra di intenti che lo stesso vicepresidente della Regione, Alfredo Un accordo con la Repubblica del Montenegro, rappresentato dal ministro dell´Economia, Dragan Kujovic, verterà su turismo, commercio, agricoltura, produzioni agroalimentari, edilizia, industria, infrastrutture, ricerca scientifica e specializzazioni profesionali. .  
   
   
ABRUZZO:INTESA CON CAMERA COMMERCIO VAIJEVO  
 
Pescara, 9 dicembre 2009 - Il 5 dicembre è stata l’ultima giornata dei lavori del Iv Meeting Internazionale "Grandi Progetti del Mediterraneo", presso il polo fieristico della Camera di Commercio di Chieti organizzato da Sms Grandi Progetti, cui la Regione partecipa nell´ambito del progetto Forumed è stata siglata una lettera di intenti tra Regione Abruzzo (assessorato allo Sviluppo Economico) e la Camera di Commercio della Regione di Vaijevo della Repubblica della Serbia, alla presenza del vice presidente Alfredo Castiglione, per lo sviluppo di rapporti commerciali tra le rispettive aree territoriali. Si è svolto anche il seminario "Verso l´area di libero scambio euro-mediterranea. Un´opportunità per le imprese e le istituzioni". Incontro dedicato a imprese e operatori economici e riguardante specifici aspetti di internazionalizzazione e commercio estero derivanti dalla prospettiva della prossima creazione di una unica area mercato euro-mediterranea. Momento centrale della giornata, la consegna del premio "I due Mondi", prestigioso riconoscimento conferito a illustri personalità che si sono distinte per l´impegno verso il bene della collettività e per il contributo offerto nell´avvicinare e far incontrare territori lontani. Il vice presidente Castiglione ha consegnato il riconoscimento al Comandante della Capitaneria di Porto di Pescara, Pietro Verna. Il riconoscimento della manifestazione è stato conferito anche al vice ministro per lo sviluppo economico, Adolfo Urso, che non è potuto essere presente per impegni istituzionali. .  
   
   
FONDO SOCIALE EUROPEO, LOIERO: “LA CALABRIA HA RAGGIUNTO RISULTATI DAVVERO IMPORTANTI”  
 
Reggio Calabria, 9 dicembre 2009 - Una festa per celebrare la buona gestione del Fondo sociale europeo in Calabria, un incontro per raccontare come sono state recuperate le risorse della programmazione 2000/2006 (circa 200 milioni di euro che rischiavano di andare perduti a causa dei ritardi accumulati dalle Giunte precedenti) e come si sta progettando di investire i fondi 2007/2013 (860 milioni di euro). A Lamezia Terme, il 3 dicembre , nel salone convegni della Fondazione Mediterranea Terina si è tenuto l´incontro “Calabria-europa. Filo diretto”, un´occasione per fare un bilancio (positivo) dello stato della programmazione del Fondo sociale europeo in Calabria. Occupazione, sostegno alle famiglie, inclusione sociale, formazione dei giovani: sono stati questi gli obiettivi perseguiti dall´autorità di gestione per il Por Fse 2000/2006 e continuano a essere le priorità per la programmazione 2007/2013. Il Fondo sociale europeo, infatti, ha come missione mettere al centro le persone, che sono la prima risorsa per lo sviluppo della nostra regione, e dare ai cittadini calabresi una migliore qualità della vita e maggiori opportunità. Alla festa del Fse erano presenti il Presidente della Regione, Agazio Loiero, l’assessore alle Programmazione nazionale e comunitaria, Mario Maiolo, la dirigente del Dipartimento Politiche sociali, Marinella Marino, la dirigente del ministero del Lavoro, Alessandra Tomai e il dirigente italiano del Dipartimento Occupazione della Commissione europea, Andrea Mancini. “Abbiamo raggiunto risultati davvero importanti - ha detto il presidente della Regione, Agazio Loiero - che assumono un significato ancora più forte se ripenso alla prima volta che incontrai la Commissaria europea per la politica regionale, Danuta Hubner. Ero pieno di entusiasmo, ma lei mi disse che in Commissione non avevano una grande considerazione della Calabria, perché era vista come una regione difficile e poco efficiente, poco affidabile. Dopo tre anni venne in Calabria e dovette ricredersi facendoci pubblicamente i complimenti. La rotta è stata invertita e un percorso è stato tracciato per il futuro a prescindere da chi ci sarà dopo le elezioni di marzo, perché in “eredità” lasceremo questo fecondo rapporto con l’Europa” Soddisfatto anche l’assessore alla Programmazione nazionale e comunitaria, Mario Maiolo. "Non era scontato che ci fosse questa festa - ha detto Maiolo - Era invece più probabile che la Calabria proseguisse con le vecchie criticità e incapacità e che oggi ci trovassimo a registrare l’ennesima figuraccia con l’Europa. Non era scontato che riuscissimo a riannodare un filo che si era spezzato”. “Loiero si assunse un rischio politico altissimo nel 2005 - ha aggiunto l’assessore - avrebbe potuto abbandonare l’idea di recuperare i fondi 2000/2006 (dal momento che non era nostra responsabilità la cattiva programmazione della Giunta precedente) e concentrarsi esclusivamente sulla nuova programmazione. Ma abbiamo deciso di provare a non sprecare risorse che potevano aiutare i cittadini svantaggiati, non ce la siamo sentita di buttare al vento milioni di euro solo per poter dire che la colpa era di altri. E abbiamo vinto la nostra scommessa. Da un certificato di fallimento pronto che la Ue ci stava per consegnare, oggi siamo passati a ricevere apprezzamenti e plausi dalla commissione”. “La Calabria di oggi non è più quella del 2005. I Comuni e le Province hanno più responsabilità, perché hanno avuto più fondi. Il fallimento delle precedenti amministrazioni era dovuto anche a una incapacità di concertare con le forze sociali. Noi - ha concluso Maiolo - abbiamo reso protagonista il partenariato ed è anche grazie alle forze sociali se ce l’abbiamo fatta. Il programma realizzato non è solo quello della Giunta; è quello di tutti i calabresi”. .  
   
   
FINANZE FVG: FIRMA DECRETO, 30 ML EURO CONTRO CRISI  
 
Trieste, 9 dicembre 2009 - L´assessore regionale alle Finanze, Sandra Savino, ha firmato il 4 dicembe il decreto di acquisto di ulteriori 30 milioni di euro di obbligazioni emesse da Banca Mediocredito per favorire il finanziamento delle aziende industriali, di servizio e loro consorzi. "Ritengo necessario procedere immediatamente alla sottoscrizione delle obbligazioni per fronteggiare tempestivamente la crisi economica in atto - ha precisato l´assessore - favorendo l´erogazione alle imprese dei finanziamenti agevolati da parte della nostra Banca convenzionata, Mediocredito". Il provvedimento dà attuazione alla legge regionale sulle "Misure urgenti in materia di sviluppo economico, sostegno al reddito dei lavoratori e delle famiglie, accelerazione dei lavori pubblici", conosciuta come legge anticrisi. La stessa autorizza, infatti, l´Amministrazione regionale a costituire presso la Direzione centrale programmazione, risorse economiche e finanziarie il "Fondo di rotazione per la stabilizzazione del sistema economico regionale" volto a favorire l´accesso al credito da parte delle piccole e medie imprese industriali, artigianali, commerciali, turistiche e di servizio acquistando obbligazioni della durata non superiore a sei anni. "Per le predette finalità sono stati destinati 150 milioni di euro e il provvedimento odierno - puntualizza la Savino - rappresenta una prima attuazione di questa importante manovra finanziaria finalizzata al sostegno delle imprese della nostra Regione". Questa operazione va a completare la manovra principale del provvedimento anticrisi che ripartiva oltre 250 milioni tra i vari fondi di rotazione già operativi a favore dei vari comparti economici, ivi compreso quello dell´agricoltura. .  
   
   
TERREMOTO: L´AQUILA MODELLO SVILUPPO ECONOMICO CONVENTION DELLE IMPRESE DI CONFINDUSTRIA  
 
L´aquila, 9 dicembre 2009 - "La Regione Abruzzo non ha risorse endogene. Siamo una Regione commissariata nella sanità e la più tassata d´Italia. Ma stiamo facendo di tutto per sostenere la ripresa economica dell´Aquila e dell´Abruzzo". Ha esordito così il vice presidente ed assessore allo Sviluppo economico della Regione, Alfredo Castiglione, intervendo il 3 dicembre alla tavola rotonda sulla rinascita post sisma organizzata in seno alla terza Convention delle imprese di Confindustria. Soffermandosi sulle misure adottate dalla Regione in favore dei comuni del cratere, Castiglione ha ricordato di "aver provveduto alla rimodulazione dei fondi Por Fesr per 83 milioni di euro e di aver avviato due bandi per 46 milioni di euro. Bandi che prevedono il ristoro dei danni subiti da imprese e professionisti a causa del terremoto di aprile (35 milioni) e attrazione di nuove aziende (11 milioni)". "In primavera - ha spiegato ancora Castiglione - arriveranno i Fas. Confidiamo di utilizzare poi il Master Plan, per il quale abbiamo già fatto una programmazione. E infine ci sarà la zona franca urbana per L´aquila, dopo Pescara". "Auspico - ha concluso il vice Presidente - che si faccia il possibile per passare da una fase dell´emergenza ad una della ricostruzione che comprenda la ripresa economica, sociale e produttiva. Bisogna infatti investire non solo in macchinari, ma anche in talenti, conoscenza, giovani. Pensiamo a spin off universitari e start up con imprese. L´aquila deve diventare modello di sviluppo da esportare". Prima della relazione di Castiglione è stato letto un breve messaggio di saluto del presidente della Regione, Gianni Chiodi, che non ha potuto essere presente perchè impegnato a Roma. .  
   
   
LAZIONTHEJOB: AL VIA ISCRIZIONE ON LINE A 1300 TIROCINI FORMATIVI  
 
Roma, 9 dicembre 2009 - "Da oggi attraverso il nostro portale si può accedere al servizio di iscrizione on line per i 1. 300 tirocini previsti dal programma "Lazionthejob", attivato con una convenzione stipulata tra la Regione Lazio e Italia Lavoro nel mese di luglio 2009". Lo ha dichiarato il 4 dicembre l´assessora al Lavoro, Pari opportunità e Politiche giovanili della Regione Lazio Alessandra Tibaldi annunciando l´utilizzo della banca dati dallo spazio web Portalavoro (www. Portalavoro. Regione. Lazio. It). "Il programma, - continua Tibaldi - finanziato con oltre 13 milioni di euro, intende agevolare l´ingresso o la permanenza dei soggetti svantaggiati nel mercato del lavoro. Questa finalità è perseguita, in particolare, attraverso lo svolgimento di tirocini esplicitamente finalizzati all´assunzione, a seguito di accordo con le imprese ospitanti". "Lazionthejob - conclude l´assessora - si rivolge sia ai giovani sia alle lavoratrici e ai lavoratori adulti privi di occupazione. Le aziende interessate assumono l´impegno all´assunzione dei tirocinanti e partecipano al progetto anticipando la copertura delle spese, rimborsate completamente a fronte della reale effettuazione delle assunzioni, cui segue anche l´erogazione dell´incentivo". Sono completamente a carico del programma regionale le spese relative a: progettazione dei tirocini, ricerca e selezione di imprese e tirocinanti; borse di studio per i tirocinanti (max € 500 per 6 mesi); rimborso delle spese di alloggio, vitto e mobilità per i tirocini che si realizzeranno in toto o parte in altre aree d´Italia o dell´Unione europea; rimborso del tutoraggio aziendale; incentivi (circa 5. 000 €) per l´assunzione dei tirocinanti che presentino le condizioni di svantaggio previste dal Regolamento Ce 800/2008, quali, per esempio essere disoccupati da almeno sei mesi o avere età superiore a 50 anni. Se l´assunzione avviene anticipatamente rispetto alla data di conclusione del tirocinio, la borsa di studio non utilizzata può essere cumulata all´incentivo. .  
   
   
PRONTE IN VENETO LE GRADUATORIE DEI VOUCHER PER IL PROGETTO CHALLENGE  
 
Venezia, 3 dicembre 2009 – Sono state pubblicate lunedì 7 dicembre sul sito www. Formazionecontinua. Veneto. It le graduatorie delle 650 imprese che potranno usufruire dei voucher “work experience” e “counselling aziendale”. L’iniziativa nell’ambito del progetto Challenge ha avuto un’ottima risposta da parte del sistema imprenditoriale Veneto che, in quindici giorni ha presentato 1. 890 domande di voucher di counselling aziendale (titoli che danno ai beneficiari il diritto a una consulenza di orientamento sul proprio assetto organizzativo e aziendale) per un totale di contributi richiesti equivalente a 14. 957. 673,00 euro, e 26 domande di voucher work experience (che daranno la possibilità a disoccupati di fare un’esperienza di quattro mesi in azienda con un’indennità di partecipazione), per un totale di contributi richiesti equivalente a 175. 000,00 euro. La richiesta delle aziende è stata significativamente superiore all’ammontare delle risorse economiche stanziate, che ammontano a circa 5. 200. 000,00. L’esigenza di assicurare il massimo rigore metodologico e amministrativo nella valutazione di ammissibilità delle 1916 domande pervenute ha dunque richiesto uno slittamento dei tempi previsti per la pubblicazione della graduatoria finale. Tale processo è ora terminato e la Regione è in procinto di pubblicare l’elenco delle oltre 650 imprese che saranno ammesse al contributo e potranno dunque beneficiare di tali strumenti innovativi. .  
   
   
CONVEGNO SU IMPRESE E ICT: OLTRE LA CRISI, LA SFIDA DELLE NUOVE TECNOLOGIE  
 
Firenze, 9 dicembre 2009 - In questi cinque anni di governo regionale sono state poste tutte le condizioni infrastrutturali e normative perchè le nuove tecnologie dell´informazione possano restituire competitività all´economia toscana, ma ora si tratta di proseguire su questa strada e fare in modo che queste opportunità siano pienamente sfruttate dalle imprese toscane. È questo il messaggio lanciato dal vicepresidente Federico Gelli al convegno "Fare impresa ed essere impresa" che quil 3 dicembre , al Convitto della Calza, ha consentito un confronto tra governo regionale e mondo dell´impresa sui temi della semplificazione, della digitalizzazione, dell´e-government e delle opportunità che la Rete sempre di più sta proponendo alle imprese capaci di cogliere al meglio le occasioni. «In questi anni abbiamo dato sostanza a un percorso di innovazione che ci vede primi in Italia e tra i primi anche in Europa – ha sottolineato Gelli – Abbiamo approvato leggi all´avanguardia, promosso e portato avanti progetti di straordinario impatto come quello sulla diffusione della banda larga, investito 210 milioni solo sul Programma per lo sviluppo della società dell´informazione. Abbiamo fatto molto ma ora si tratta di fare un ulteriore salto di qualità, con una precisa consapevolezza: che da questa crisi non si esce solo con misure di emergenza, questa crisi rimanda all´obbligo e per certi versi anche all´opportunità di una grande trasformazione». Un percorso che riguarda tutto il mondo delle 400 mila imprese toscane, la stragrande maggioranza sotto i 10 addetti, con una bassa propensione all´innovazione, spesso inserite in filiere tradizionali. «Una cosa è certa – ha ricordato Gelli – Tutto questo oggi non può più bastare, anche perchè bisogna saper guardare agli scenari che usci ranno da questa crisi e che non potranno non essere di competizione non solo globale, ma anche diversa e più dura. Per questo è necessario scommettere sull´innovazione e la Regione Toscana farà la sua parte, mettendo a disposizione dell´intero sistema produttivo le risorse, la tecnologia, lo know-how realizzato qui in Toscana. Sono convinto che grazie al contesto costruito in questi anni ci sono anche le condizioni per permettere ai sistemi di impresa di localizzarsi in Toscana e qui di crescere e di diffondersi. Condizioni che sono altrettanti punti di ancoraggio che le imprese potranno e dovranno sfruttare». .  
   
   
850 MILA EURO PER LA PROMOZIONE DEL MADE IN LIGURIA  
 
Genova, 9 Dicembre 2009 - Ottocentocinquantamila euro per attività promozionali delle imprese liguri all´estero. Sono stati stanziati dalla Giunta regionale, su proposta dell´assessore allo sviluppo economico, Renzo Guccinelli. A beneficiare dello stanziamento consorzi o società consortili con sede in Liguria o associazioni di categoria delle imprese liguri più rappresentative a livello regionale. L´agevolazione è concessa come contributo a fondo perduto in una misura che oscilla tra il 70 e l´100% della spesa ammissibile, con limiti massimi che variano da 50. 000 a 80. 000 euro per ogni domanda. Tra le attività che potranno essere finanziate e che dovranno svolgersi entro il 2010 la partecipazione a manifestazioni fieristiche all´estero o in Italia, la realizzazione di stampa, cataloghi o materiale informativo in lingua straniera, workshop, conferenze o incontri di affari con operatori stranieri, la realizzazione di siti internet, iniziative finalizzate al commercio elettronico internazionale e missioni di operatori stranieri in Italia finalizzate ad incontri con imprese liguri. "Si tratta - spiega l´assessore regionale allo sviluppo economico, Renzo Guccinelli - di un provvedimento importante per continuare ad aiutare l´internazionalizzazione delle imprese liguri, la partecipazione a fiere e workshop e in generale tutte le attività di promozione del prodotto presso i mercati esteri, sempre più necessarie per lo sviluppo delle nostre aziende". Le domande dovranno essere presentate dal 15 gennaio 2010 al 15 marzo 2010 a Liguria International. .  
   
   
PATTO DI STABILITÀ, TRENTATRE COMUNI POTRANNO SUPERARNE I LIMITI GRAZIE A 100 MILIONI ´CEDUTI´ AGLI ENTI LOCALI DALLA REGIONE TOSCANA  
 
Firenze, 9 dicembre 2009 - Trentadue comuni toscani e una provincia (quella di Livorno) potranno superare il patto di stabilità interno: ovvero i limiti di liquidità dell´accordo imposto dal governo a tutti gli enti locali per tenere a freno la spesa pubblica italiana. E così potranno essere subito pagate, prima della fine dell´anno, molte imprese che per quel patto non potevano vedersi saldare le fatture di lavori già effettuati, nonostante che in cassa i Comuni i soldi per farlo, paradossalmente, ce li avessero. Un risultato reso possibile dalla cessione di 100 milioni della quota di liquidità della Regione agli enti locali. Solo però a quelli ´virtuosi´, perché così, al massimo, ammette la norma nazionale: ovvero ai Comuni e alle Province che nel 2007 hanno rispettato il patto di stabilità, che hanno un numero di dipendenti, rispetto alla propria popolazione, inferiore alla media nazionale e che l´anno scorso, per la spesa corrente (che è quella che riguarda i costi dell´amministrazione e i servizi stabilmente erogati), non hanno speso più della media dei tre anni precedenti, dal 2005 al 2007. Un´operazione lampo - La giunta regionale aveva assunto il provvedimento dieci giorni fa, appena ricevuto il via libera dal ministero dell´Economia, e tutte e 33 le domande che sono arrivate negli uffici della Regione dagli enti locali potranno essere soddisfatte, quasi nella loro interezza. Complessivamente i 32 comuni e la provincia di Livorno avevano infatti chiesto di superare i limiti del patto di stabilità per 106 milioni: lo potranno fare per 100 (e quindi al 94 per cento). Chi potrà ´non rispettare´ il patto - I trentadue Comuni ´virtuosi´, tra i 152 in Toscana sottoposti al patto di stabilità e che potranno usufruire di questa opportunità, rappresen tano otto delle dieci province della regione. I due Comuni più grandi sono Firenze e Livorno (gli unici della lista che superano i 100 mila abitanti) e subito dopo arriva Grosseto. Otto Comuni hanno tra i 20 mila e i 60 mila abitanti, 15 tra 10 e 20 mila e 6 tra 5 e 10 mila. In ordine alfabetico sono Calcinaia, Calenzano, Campiglia Marittima, Carmignano, Cascina, Castelfiorentino, Castelnuovo Garfagnana, Colle Val d´Elsa, Collesalvetti, Figline Valdarno, Firenze, Grosseto, Incisa Val d´Arno, Lastra a Signa, Livorno, Montemurlo, Montepulciano, Montevarchi, Montopoli Valdarno, Orbetello, Pelago, Pontassieve, Reggello, Rosignano Marittimo, San Giuliano Terme, Santa Maria a Monte, Scandicci, Sesto Fiorentino, Signa, Subbiano, Vaiano e Vicopisano. Oltre alla Provincia di Livorno. Capacità di fare squadra - “Si tratta di un ottimo risultato – commenta l´assessore la bilancio della Regione Toscana, Giuseppe Bertolucci - che ha consent ito di utilizzare al meglio tutte le risorse pubbliche disponibili sul territorio e che ha dimostrato la capacità delle istituzioni toscane di fare tra loro sistema a beneficio dell´intero tessuto economico e produttivo della regione”. “E´ la dimostrazione, peraltro già indicata dall´associazione dei Comuni d´Italia – aggiunge il sindaco di Livorno e presidente di Anci Toscana, Alessandro Cosimi-, di come i criteri che reggono il patto di stabilità possono essere modificati in senso regionale, senza per questo stravolgerne la funzione nei confronti della finanza pubblica”. Tanti benefici, nessun costo - Non un centesimo in più di quello precedentemente autorizzato uscirà complessivamente infatti dagli enti locali. Ma neppure rischieranno di essere saldati più tardi i fornitori della Regione, per il fatto che questa ha deciso di ridurre di 100 milioni il tetto dei pagamenti liquidabili e ntro il 31 dicembre. Il meccanismo è semplice. Il patto di stabilità fissa per le Regioni un tetto sulla spesa autorizzata e un secondo tetto sulle uscite di cassa. E non sempre le due coincidono. Ci sono investimenti previsti e poi rinviati. Ci sono lavori che si allungano di alcuni mesi e quindi non immediatamente liquidabili. “Abbiamo operato un imponente lavoro di verifica e di ricognizione dello stato di attuazione dei programmi - spiega Bertolucci - e, ove possibile, di riprogrammazione degli stessi. E in questo modo abbiamo trovato 100 milioni di potenziale liquidità per pagamenti non richiesti entro la fine dell´anno e che abbiamo ´ceduto´ agli enti locali che ci hanno chiesto sostegno”. Con un patto di stabilità a compartimenti stagni quei 100 milioni sarebbero rimasti tutti nelle casse pubbliche e le prime ad essere penalizzate sarebbero state le imprese, che in questo momento di crisi hanno in vece ancora più bisogno di liquidità: per pagare i lavoratori, ma anche altri fornitori. Scheda - Chi e quanto, 33 enti potranno spendere di più Ecco per quanto i 32 comuni e la provincia di Livorno potranno superare i limiti di liquidità imposti dal patto di stabilità con il provvedimento della Regione. Maggiore spesa autorizzata: 12 Comuni della provincia di Firenze per 47 milioni; 6 Comuni della provincia di Pisa per 19,2 milioni; 4 Comuni della provincia di Livorno, oltre alla Provincia, per 9,6 milioni; 3 Comuni della provincia di Prato per 3,5 milioni; 2 Comuni della provincia di Grosseto per 12,7 milioni; 2 Comuni della provincia di Arezzo per 5 milioni; 2 Comuni della provincia di Siena per 1,3 milioni; 1 Comune della provincia di Lucca per 1,7 milioni.
Comuni Importo richiesto Importo autorizzato
Comune di Calcinaia 2. 000. 000 1. 879. 106
Comune di Calenzano 800. 000 751. 643
Comune di Campiglia Marittima 538. 511 505. 960
Comune di Carmignano 1. 719. 000 1. 615. 092
Comune di Cascina 11. 270. 000 10. 588. 764
Comune di Castelfiorentino 5. 500. 000 5. 167. 542
Comune di Castelnuovo di Garfagnana 1. 794. 491 1. 686. 020
Comune di Collesalvetti 369. 014 346. 708
Comune di Colle Valdelsa 150. 000 140. 933
Comune di Figline Val d´Arno 650. 000 610. 710
Comune di Firenze 31. 000. 000 29. 126. 150
Comune di Grosseto 10. 654. 480 10. 010. 451
Comune di Incisa Val d´Arno 303. 000 284. 685
Comune di Lastra a Signa 3. 223. 539 3. 028. 686
Comune di Livorno 5. 000. 000 4. 697. 766
Comune di Montemurlo 615. 453 578. 251
Comune di Montepulciano 1. 213. 000 1. 139. 678
Comune di Montevarchi 3. 950. 000 3. 711. 235
Comune di Montopoli in Val d´Arno 380. 000 357. 030
Comune di Orbetello 2. 850. 237 2. 677. 950
Comune di Pelago 550. 000 516. 754
Comune di Pontassieve 1. 187. 718 1. 115. 925
Comune di Reggello 1. 000. 000 939. 553
Comune di Rosignano Marittimo 800. 000 751. 643
Comune di San Giuliano Terme 4. 400. 000 4. 134. 034
Comune di Santa Maria a Monte 2. 300. 000 2. 160. 972
Comune di Scandicci 1. 590. 000 1. 493. 890
Comune di Sesto Fiorentino 2. 200. 000 2. 067. 017
Comune di Signa 2. 066. 785 1. 941. 855
Comune di Subbiano 1. 397. 791 1. 313. 299
Comune di Vaiano 1. 350. 000 1. 268. 397
Comune di Vicopisano 120. 000 112. 746
Totale Comuni 102. 943. 019 96. 720. 446
Province Importo richiesto Importo autorizzato
Provincia di Livorno 3. 490. 546 3. 279. 554
Totale Province 3. 490. 546 3. 279. 554
Totali 106. 433. 565 100. 000. 000
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LAVORO IN ABRUZZO:APPRENDISTATO,COSA PREVEDE LA LEGGE  
 
Pescara, 9 dicembre 2009 - La Regione Abruzzo disciplina l´apprendistato colmando un vuoto legislativo che perdura da sette anni. La legge approvata il 3 dicembre dal Consiglio regionale, su proposta dell´assessore al Lavoro, Paolo Gattti, e che consta di trentasei articoli, tra l’altro, consente ai giovani con meno di 30 anni di età, per una durata di sei anni, di ottenere un lavoro a contenuto formativo e all´azienda un risparmio di almeno due classi contrattuali, con il vantaggio di garantire all´apprendista una formazione professionale. L´azienda che ha formato il giovane può decidere di trasformare il contratto di apprendistato in un rapporto di lavoro, a tempo pieno o parziale o a tempo indeterminato. I livelli di apprendistato sono tre: apprendistato per l´espletamento del diritto-dovere d´istruzione e formazione, apprendistato professionalizzante, apprendistato per l´acquisizione di un diploma o per percorsi di alta formazione. Nel primo caso l´attività è riservata ai giovani ed agli adolescenti che abbiano compiuto i quindici anni di età e che non siano in possesso di una qualifica professionale; nel secondo caso è volta a garantire lo sviluppo di competenze di base trasversali e tecnico professionali; nel terzo caso il contratto di apprendistato si attua attraverso la sperimentazione da realizzare nell´ambito di intese con Università, istituzioni scolastiche autonome e altri organismi di alta formazione. Le aziende abruzzesi che fanno ricorso all´apprendistato risultano essere il cinque per cento. "In un momento di forte difficoltà sociale, economica ed occupazionale - ha commentato l´assessore al Lavoro, Paolo Gatti, illustrando i contenuti della legge quadro - noi rispondiamo offrendo soluzioni che tutelano proprio i giovani, giacché risultano essere i più penalizzati. Con la legge approvata, non soltanto garantiamo la possibilità di nuova occupazione ma anche consentiamo alle aziende di formare personale adatto allo scopo, ad un costo del lavoro più basso. Inoltre - ha chiarito - la Regione sostiene con incentivi tutti quei datori di lavoro che decidano di trasformare il contratto in una occupazione vera e propria". Una corsia preferenziale, nella strategia della Giunta regionale, l´avrà anche l´apprendistato per l´alta formazione "una occasione - ha aggiunto Gatti - che certamente limiterà la fuga dei cervelli perché anche i giovani talenti, con competente elevate, possono trovare nelle aziende abruzzesi una possibilità di inserimento; e le aziende, dal canto loro, compiere un salto qualitativo umano e professionale". Tutte le attività disciplinate con la legge sull´apprendistato saranno finanziate parte con il fondo sociale e parte con le risorse proprie di bilancio "perché - ha osservato l´Assessore - c´è la volontà di spingere su questi modelli organizzativi per assicurare un futuro ai giovani ed una crescita delle competenze". Gatti ha anche sottolineato l´accoglimento bipartizan del testo di legge, che ha avuto "un iter limpido sia in commissione tripartita e sia nelle competenti commissioni consiliare, e sia in Consiglio regionale dove sono stati accolti anche gli emendamenti dei consiglieri di opposizione Carlo Costantini e Maurizio Acerbo. Sono stati rigettati solo quegli emendamenti palesemente incostituzionali. Ciò conferma - ha concluso l´Assessore - che abbiano proposto un buon testo di legge, e la conseguente maturità con il quale è stato accolto dimostra che quando si fa qualcosa di utile per l´Abruzzo ogni polemica diventa poco credibile". .  
   
   
INCONTRO A TERNI TRA ISTITUZIONI E COOPERATIVE DELL´ UMBRIA: ATTENZIONE COSTANTE PER SUPERARE UNA FASE DIFFICILE  
 
Terni, 9 dicembre 2009 – Avviare un percorso condiviso per dare, in tempi brevi, una risposta alle problematiche relative ai ritardi dei pagamenti nei confronti delle cooperative sociali da parte dei Comuni. Con questo scopo il 4 dicembre a Terni l’assessore regionale alle Politiche sociali, Damiano Stufara, ha avviato una fase di ascolto e confronto tra i rappresentanti dei Comuni capofila degli ambiti territoriali 10, 11, 12, l’assessore al Welfare del Comune di Terni, Stefano Bucari, l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Narni, Marco Ricci, il vicesindaco di Orvieto, Massimo Rosmini, il direttore generale dell’Asl 4, Vincenzo Panella, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e delle centrali cooperative. Durante l’incontro è emerso che i Comuni e l’Asl 4 stanno sbloccando risorse che, in tempi brevissimi, serviranno a tamponare l’emergenza economica delle coop erogatrici di servizi e che ancora sono in attesa di pagamento. Inoltre, è stata evidenziata l’esigenza di proseguire anche in futuro nell’opera di ascolto e mediazione attraverso la convocazione periodica delle parti interessate. “Nei mesi scorsi – ha detto l’assessore – la Regione Umbria è stata impegnata in una riflessione con i Comuni, le rappresentanze dei lavoratori delle cooperative sociali e le centrali cooperative sull’impatto che i pesanti tagli operati dal governo nazionale su tutte le fonti di finanziamento dei servizi sociali e socio sanitari solo in parte compensati dal raddoppio degli stanziamenti della Regione Umbria prodotto in questi anni, stanno producendo sull’importante comparto della cooperazione sociale”. Stufara in proposito ha ricordato che in quella fase la Regione ha lavorato a strutturare il nuovo tariffario regionale della cooperazione sociale che ha introdotto novità significative. Tra queste: il passaggio dalla tariffa per fasce alla tariffa per categorie, la riduzione dei costi di gestione dal 18 al 12,5 per cento, l’individuazione di un gruppo di lavoro per definire gli standard per le varie prestazioni oltre il 2010, l’anticipazione dell’ultima tranche del tabellare relativo al Ccnl. Tra le altre novità c’è anche la costituzione di un gruppo di lavoro finalizzato all’elaborazione di standard organizzativi e di costo di ciascuna tipologia di servizio per rendere operativa una nuova metodologia di remunerazione alla scadenza del periodo di vigenza del tariffario. L’assessore Stufara, dopo aver posto l’accento sulle difficoltà che derivano dagli ulteriori tagli da parte del Governo, ha messo in risalto che la Regione Umbria nel campo della spesa sociale ha registrato, malgrado tutto, un trend di crescita. “Che sarà sempre più difficoltoso confermare – ha detto – alla luce delle prospettive future che vedranno un decremento delle risorse”. A conclusione della fase di ascolto delle parti intervenute all’iniziativa, l’assessore ha affermato: “Non possiamo stare fermi a difendere l’esistente, perché sarebbe un errore fatale. Bisogna agire sul versante della programmazione per trovare risorse e impostare politiche per riequilibrare il quadro degli interventi. In tale ottica sarà opportuno condividere i problemi per trovare insieme una via d’uscita alle problematiche che creano un profondo disagio ai lavoratori delle cooperative”. Una situazione difficile che trova conferma nei numeri: “Nel 2007 – ha detto l’assessore – il fondo nazionale per le politiche sociali era di circa 15 milioni 288 mila euro, che sono diventati 10 milioni 777. 029 nel 2008, 8 milioni 507. 780 nel 2009, 6 milioni 138mila nel 2010. Il Fondo sociale regionale nel 2007 era di 6 milioni 468mila euro, nel 2008 7 milioni 468mila, nel 2009 10 milioni 368mila, con la stessa previsione per il 2010. La lettura dei numeri serve ad evidenziare lo sforzo della Regione in un periodo di tagli”. “Con l’incontro di oggi – ha concluso - si è avviato un percorso complesso e delicato dal quale è emerso uno spirito costruttivo da parte di tutte le componenti del Tavolo di risolvere problematiche frutto di scelte governative che destrutturato i sistemi locali di welfare. Mentre si critica l’atteggiamento del Governo nazionale tutti esprimiamo l’esigenza di affrontare le difficoltà che emergono dai territori. Il lavoro avviato oggi proseguirà con questo duplice obiettivo, affrontare l’emergenza in parte attenuata dalla scelte dell’Asl e dei Comuni di questi giorni, e in prospettiva prevedere l’applicazione della riforma della legge regionale sui servizi sociali e del nuovo Piano sociale regionale”. .  
   
   
CONTRO LA CRISI PIÙ DIRITTI PER I LAVORATORI ATIPICI PRESENTATA LA RETE PROMETEO LA REGIONE TOSCANA HA FINANZIATO GLI SPORTELLI CON OLTRE 5 MILIONI D I EURO  
 
 Firenze, 9 dicembre 2009 - Informazione, orientamento, assistenza e, ancora, interventi formativi e attività finalizzate alla qualificazione professionale: tutto questo si trova nei 56 sportelli attivati in tutte le province toscane grazie al progetto Prometeo 3. Si tratta di un progetto promosso e finanziato dalla Regione, che rilancia in chiave aggiornata un´iniziativa partita anni fa grazie al primo Fondo sociale europeo e rivolta ai lavoratori atipici, ovvero coloro che lavorano con contratti diversi da quello a tempo indeterminato. A realizzarlo sono Cgil, Cisl e Uil in attuazione del Patto per i lavoratori atipici, siglato da Regione e parti sociali nel luglio scorso. «L´obiettivo della stabilizzazione di questi lavoratori resta per noi prioritario - ha spiegato il 3 dicembrel´assessore all´istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini - ma la gravitàdella crisi e l´altissimo numero di contratti atipici presente nel mercato del lavoro toscano ci impongono un´azione a tutto tondo per sostenerne diritti e reddito». Rivolgendosi agli sportelli della rete Prometeo 3, i lavoratori atipici potranno conoscere e approfondire le opportunitàesistenti, trovare assistenza legale e fiscale e iniziative di formazione e riqualificazione professionale. La rete, che ad oggi conta 56 sportelli disseminati sul territorio, si affianca ad un portale realizzato per fornire ai lavoratori informazioni sui servizi erogati dagli sportelli e sulla normativa esistente. La Regione ha finanziato Prometeo 3 con 5 milioni e 400 mila euro, tratti dal Programma operativo del Fondo sociale europeo per il periodo 2008-2013. «In Toscana – ha ricordato l´assessore - i contratti atipici sono, negli ultimi anni, la modalità prevalente di ingresso nel mercato del lavoro. La crisi economica ha acuito un fenomeno che era già evidente nella nostra regi one e che abbiamo cercato fin dall´inizio di contrastare, individuando nella precarietà del lavoro un limite non solo ai diritti e alla sicurezza dei lavoratori ma anche allo allo sviluppo e all´innovazione del sistema produttivo toscano». Le misure per gli atipici - In questi anni, non a caso, la Regione ha messo in campo misure specifiche per sostenere le imprese che assumono a tempo indeterminato o stabilizzano i lavoratori a termine. Dal 2007 operano il fondo per incentivare la stabilizzazione che ha visto, nel 2009, 432 lavoratori stabilizzati per una spesa complessiva di 1 milione e 465 mila euro. Il fondo garanzia operante presso le banche per la concessione di prestiti ha consentito, invece, di attivare pratiche per 241 lavoratori e un volume di prestiti pari a 969 mila euro. Da considerare anchel ´una tantum di 1650 euro per coloro che hanno perduto il lavoro e non possono accedere agli ammortizzatori sociali (previsti solo p er i lavoratori dipendenti a tempo indeterminato). Lo scorso ottobre è stato inoltre varato un provvedimento per incentivare il rinnovo e la prosecuzione dei contratti a tempo determinato in scadenza, grazie a 1 milione di risorse tratte dal bilancio regionale. Da citare infine, visto che la quota di donne che lavora con contratti precari è superiore a quella degli uomini, anche le misure per incentivare l´occupazione femminile, in particolare il rientro delle lavoratrici over 35 che hanno lasciato per dedicarsi ai figli e alla famiglia. In particolare il Fondo per la stabilizzazione e per l´assunzione dei lavoratori in mobilità ha visto, nel 2009, 432 lavoratori stabilizzati per una spesa complessiva di 1 milione e 465 mila euro. Qualche dato - Nel 2008 (fonte: Osservatorio regionale mercato del lavoro) su poco più di 1 milione di occupati i dipendenti a termine erano 153 mila, il 13,8% del totale. Se a questi aggiungiamo i collaboratori (co. Co. Co, a progetto, occasionali) si arriva a quota 16,4%, qualcosa meno del dato nazionale (15,9%). La modalità flessibile è quella prevalente e riguarda oltre l´80% delle nuove assunzioni (nel 2004 era il 75%). Molto forti le differenze di genere: in tutte le fasce di età le donne sono più numerose degli uomini nelle occupazioni flessibili. Nella maggior parte dei casi la flessibilità non è una scelta volontaria ma l´unica forma di occupazione possibile. La prima fase di Prometeo nasce da un accordo Regione-sindacati stipulato in data 21 giugno 2002, in seguito al quale la Regione si è attivata all’interno del Por Fse. Fin da subito prevede una stretta relazione, da una parte, coi Centri per l´impiego per la costituzione degli sportelli, dall’altra, con le Province, alle quali è stata affidat a la gestione delle politiche attive per il lavoro. L´esperienza è poi proseguita con una nuova edizione del progetto nel 2007-2008 ed è sulla base dell´esperienza acquisita e delle richieste degli utenti che si è deciso di avviare la fase 3, aggiornandone le modalità e adeguandole alla nuova realtà del mercato del lavoro. .  
   
   
SARDEGNA: AMMORTIZZATORI SOCIALI, CONVOCAZIONE TAVOLO TECNICO  
 
Cagliari 9 Dicembre 2009 - Nei prossimi giorni l´assessore del Lavoro, Franco Manca, convocherà il Tavolo tecnico attorno al quale dovranno sedere i rappresentanti di Regione, Inps e Direzione regionale del lavoro, per discutere tempi e modalità di applicazione degli ammortizzatori sociali. È quanto è emerso al termine di un incontro che si è tenuto questa mattina all’Assessorato del Lavoro, al quale hanno preso parte i direttori regionali del Lavoro e dell’Inps e alcuni funzionari dell’Amministrazione regionale. L’assessore Manca ha sottolineato più volte l’esigenza di dover “rafforzare lo spirito di collaborazione tra le tre istituzioni, in modo da affiancare adeguatamente i lavoratori che lamentano evidenti disagi legati alla crisi economica. C’è la necessità di mettere a punto un sistema che consenta di avere servizi più efficaci e risposte immediate”. “Gli utenti - ha precisato Manca - non devono pagare le eventuali inefficienze della burocrazia. Saremo intransigenti nei confronti di chi rallenta la macchina amministrativa, non possiamo permetterci perdite di tempo nell’erogazione degli ammortizzatori sociali. Ricordiamoci tutti che dietro i numeri ci sono le persone: se anche fosse una soltanto, quella bisognosa d’aiuto, è nostro compito fornirle tutta l’assistenza di cui ha bisogno. E in tempi certi”. Il direttore regionale dell’Inps, Salvatore Putzolu, nel ricordare che quest’anno sono quintuplicati gli interventi di questa natura rispetto al 2008, ha precisato che la convocazione del Tavolo tecnico è un elemento indispensabile per preparare gli atti da presentare alle componenti datoriale e sindacale per la ratifica. Il Tavolo consente anche di avere gli elenchi aggiornati dei lavoratori e l’esame preventivo degli aventi diritto. Il malessere nella società sarda è crescente, molte famiglie non riescono più a far fronte al pagamento delle bollette, altre rinunciano a mandare i figli all’università. Molti nuclei familiari si stanno sfaldando, ecco perché occorre la massima coesione tra le istituzioni”. Dello stesso tenore la direttrice regionale del Lavoro, Virginia Mura: “Abbiamo i sensori in tutte le Province sarde, dunque possiamo monitorare facilmente la situazione in tempo reale. Bisogna eliminare tutti gli ostacoli amministrativi e burocratici. Il Tavolo è un’opportunità, in quanto può esercitare un ruolo fondamentale”. .  
   
   
A TREVISO LA CONFERENZA REGIONALE SU DIRITTI UMANI, COOPERAZIONE E CULTURA DI PACE  
 
 Venezia, 9 dicembre 2009 - Si terrà quest’anno a Treviso il 10 e l’11 dicembre prossimi, presso la Casa dei Carraresi, la quarta edizione della “Conferenza Regionale per la Cooperazione allo Sviluppo, la Solidarietà Internazionale, i Diritti Umani e la Cultura di Pace”. Sarà un’edizione di particolare rilievo, in quanto il 2009 è l’anno di importanti ricorrenze: il 50° anniversario della Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo, il 20° anniversario della Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza e il 10° anniversario della legge regionale n. 55 del 1999 “Interventi regionali per la promozione dei diritti umani, la cultura di pace, la cooperazione allo sviluppo e la solidarietà”. “La Conferenza – fa rilevare l’assessore regionale Marialuisa Coppola - per precisa scelta si tiene in coincidenza con la Giornata Internazionale dei Diritti Umani e vedrà la partecipazione di autorevoli rappresentanti di Enti e Istituzioni territoriali, nazionali ed europei”. L’evento è stato strutturato per tematiche, che sintetizzano le linee guida e i dieci anni di politiche regionali su questi temi. In particolare, la mattinata di giovedì 10 dicembre sarà interamente dedicata al tema “Sviluppo sostenibile e tutela dell’ambiente”. Un fronte sul quale si è inteso offrire spazio alla presentazione di interventi innovativi nel campo della cooperazione, e che vedrà al riguardo la partecipazione del Presidente della Regione Giancarlo Galan e del Presidente di Slow Food Carlo Petrini. Il pomeriggio sarà poi dedicato alla presentazione di modelli di cooperazione attivati dall’Ente Regionale in sinergia con i molti attori del territorio veneto. A conclusione della prima giornata si terrà la cerimonia di conferimento del Premio 2009 “Veneto per la pace e la solidarietà tra i popoli”, assegnato per questa edizione al Cimic South Group di Motta di Livenza. La seconda giornata, organizzata in collaborazione con l’Unicef, sarà interamente dedicata ai diritti umani e vedrà la partecipazione della testimonial Zlata Filipovic, giovane scrittrice bosniaca del “Network of young people affected by war”. Le conclusioni della Conferenza saranno dell’assessore Coppola. .  
   
   
CATANZARO: IL PRESIDENTE LOIERO APRE IL CONVEGNO SULLE MINORANZE LINGUISTICHE  
 
Catanzaro , 9 dicembre 2009 - È iniziato il 3 dicembre al Teatro “Politeama” di Catanzaro il Convegno nazionale sulle Minoranze Linguistiche organizzato dall’assessorato regionale al Turismo. Due giorni di grande partecipazione ed interventi da parte di esponenti del mondo accademico, delle istituzioni e della società civile provenienti da ogni parte d´Italia. Si tratta, infatti, del primo convegno nazionale incentrato su un tema così importante come quello delle comunità alloglotte. Accanto al presidente della Regione Calabria Agazio Loiero ed all´assessore al Turismo Damiano Guagliardi, il presidente del Consiglio regionale Giuseppe Bova, il sindaco di Catanzaro Rosario Olivo e i presidenti delle Province calabresi dove vivono le comunità alloglotte oltre ai rappresentanti del mondo universitario e della comunità scientifica italiana. In platea, in un teatro gremito ed assai colorato, tra i molti gonfaloni dei comuni calabresi in cui si parla la lingua arbreshe, e ancora quella grecanica ed occitana, i tanti ragazzi delle scuole, che indossavano i loro abiti tipici a rappresentare le diverse comunità. “Reputo importantissima questa giornata e condivido appieno l´impegno profuso dall´assessore Guagliardi per organizzare questo evento - ha detto il presidente Loiero - le comunità alloglotte che vivono in Calabria sono donne e uomini giunti nella nostra terra in tempi lontanissimi, integrati e frammischiati con i calabresi, e noi non potremmo mai dimenticare gli sforzi importantissimi da loro compiuti per cause come quella dell´Unità nazionale e poi della Resistenza italiana”. Tra Calabria e comunità arbreshe, grecaniche e occitane, molto importanti numericamente (in tutto, lo ricordiamo sono 103. 500 abitanti sparsi tra le province calabresi), esiste da sempre un rapporto di convivenza in un dialogo costante e mai interrotto. “Consideriamo - ha ricordato infatti Loiero - il ricco patrimonio di storia e tradizioni di queste popolazioni importantissimo per la crescita della comunità, inoltre il valore di una lingua, di ogni lingua, è altissimo. Ai tanti giovani che sono presenti dico di difendere sempre strenuamente la propria lingua, e la mente va a popoli che alla propria hanno riservato una cura ossessiva, pensiamo alla Francia di De Gaulle e a un’identità linguistica intesa come strumento di difesa del territorio”. Ancora, il presidente della Regione ha posto l’accento sul grande impegno, in termini di investimenti, anche attraverso i fondi europei, verso le minoranze linguistiche perché, ha concluso “tutto quello che va in direzione della complessità e della diversità non può che essere un arricchimento per noi”. In questa stessa direzione, la legge sull’accoglienza della Regione, recentemente indicata dall’Alto Commissariato per le Nazioni Unite come modello per una legge nazionale. Subito dopo Loiero è intervenuto il presidente del Consiglio regionale Giuseppe Bova il quale, tra l’altro, ha affermato che il convegno odierno “a dieci anni dall’approvazione della legge 482, sarà utile per una verifica dello stato di attuazione, la tenuta e l’adeguatezza rispetto ai problemi delle minoranze linguistiche nell’Italia di oggi, oltre che per riflettere sulla stessa compiutezza delle legislazioni regionali su questa materia che è estremamente attuale. Il Consiglio regionale, quest’anno, ha rivisitato e aggiornato la legge sui calabresi nel mondo, e contemporaneamente, prima Regione in Italia, ha approvato una propria legge sull’accoglienza. Sul modo, cioè, di organizzare, sostenere ed accompagnare il diritto di asilo degli stranieri che bussano alle porte della Calabria”. L’assessore Damiano Guagliardi, da anni impegnato nello studio delle comunità alloglotte e lui stesso di origine arbreshe, ha espresso soddisfazione per la grande partecipazione che ha accompagnato l’inizio dei lavori. “Molti gli argomenti di cui tratteremo con studiosi provenienti da tutti gli atenei italiani e rappresentanti delle comunità alloglotte nazionali - ha spiegato - in particolare gli aspetti relativi alla tutela delle minoranze linguistiche a dieci anni dalla legge 482/99. Molte cose sono cambiate nel tempo, ma molti problemi rimangono, non ultimo il pochissimo interesse mostrato dalla Rai verso le minoranze linguistiche, nonostante la televisione pubblica, per legge è tenuta a riservare loro degli spazi”. Guagliardi ha poi sottolineato l’importanza di puntare, anche da un punto di vista turistico, alla salvaguardia delle minoranze in un mondo sempre più massificato e globalizzato. E anche al ruolo fondamentale della scuola. I ragazzi delle scuole da parte loro hanno partecipato con entusiasmo al convegno. “La nostra lingua e la nostra tradizione - ha detto Matilde Gabriele, diciassette anni, dell’Istituto onnicomprensivo di San Demetrio Corone vestita in abiti tradizionali arbreshe - sono per noi un punto di partenza e un´identità sentitissima. Penso che un convegno come questo organizzato, da un’istituzione come la Regione Calabria sia un segnale verso tutti noi di grandissima apertura e partecipazione”. .  
   
   
GIOVANI E IMPRESE, TARIFFE AGEVOLATE PER LE CONSULENZE DEL LAVORO  
 
 Roma, 9 dicembre 2009 - I Consulenti del Lavoro applicheranno tariffe agevolate, con riferimento ai minimi tariffari previsti nel D. M. 430/92, per l’attività di consulenza richiesta dalle piccole e medie imprese individuali costituite da giovani fino ai 35 anni di età e da società dove almeno il 51% dei soci sia costituito da giovani con età massima di 35 anni. Lo prevede un Protocollo d’intesa firmato dal Ministero della gioventù e dall’Ordine dei consulenti, che stabilisce una linea di collaborazione continua, con l’obiettivo di predisporre politiche attive che favoriscano l’ingresso delle nuove generazioni in un mercato del lavoro competitivo e rivolto all’alta specializzazione. Spesso la fase di start up comporta ostacoli sia burocratici, sia economici, che possono disincentivare le nuove generazione ad investire il proprio capitale e la propria conoscenza. Per rafforzare il rapporto tra i giovani imprenditori ed il mondo delle professioni, l’accordo punta in tre direzioni: tariffe professionali agevolate, per i primi due anni di attività delle imprese: in pratica i consulenti applicheranno il minimo tariffario, mai aggiornato dal 1992; collaborazione nella predisposizione di iniziative e politiche; attività di studio e ricerca In particolare, sarà reso noto l’Albo dei Consulenti del Lavoro, diviso per provincia di competenza, affinché le associazioni di giovani under 35, costituite per la partecipazione ai Bandi finanziati dal Ministro della Gioventù, possano usufruire, se necessario, delle competenze dei consulenti del lavoro, sia nella fase di creazione delle associazioni sia nella fase di rendicontazione finale. Sarà predisposto un documento descrittivo delle varie forme contrattuali che oggi caratterizzano il mercato del lavoro, affinché i giovani vengano a conoscenza dei diritti e dei doveri legati alla propria posizione lavorativa. Per lo stesso scopo verranno svolte ricerche, dossier statistici e altre attività di studio sul tema della libera professione: la documentazione predisposta sarà distribuita ai Centri Informagiovani, alle Università, ai Centri di Orientamento ed ai mezzi di comunicazione. .  
   
   
PROGRAMMA DI AZIONI PER L´INCLUSIONE DELLE DONNE NEL MERCATO DEL LAVORO  
 
Roma, 9 dicembre 2009 - Il ministro per le Pari opportunità, Maria Rosaria Carfagna, e il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, hanno presentato l’1 dicembre 2009, nella sala stampa di Palazzo Chigi, un Piano strategico di azione per la conciliazione e le pari opportunità nell’accesso al lavoro. Cinque le linee di azione individuate, che si prevede di implementare pragmaticamente con il concorso di tutti gli attori coinvolti, affidando il compito di coordinamento e monitoraggio ad una “cabina di pilotaggio” condivisa. 1) Potenziamento dei servizi di assistenza per la prima infanzia e Sperimentazione dei buoni lavoro per la strutturazione dei servizi privati di cura e assistenza alla persona. Per la strutturazione dei servizi di cura e assistenza alla persona si ritiene decisivo investire sull’utilizzo di uno strumento agile come i buoni lavoro della legge Biagi, che uniscono semplicità gestionale dei rapporti di lavoro ad una adeguata tutela previdenziale e assicurativa degli operatori del settore, entro limiti prestabiliti di compensi con il singolo committente. I buoni lavoro potranno essere utilizzati per prestazioni occasionali di tipo accessorio e, in particolare, per l’avvio, in collaborazione con cooperative sociali e di servizio e associazioni del non profit, di nidi familiari con non più di cinque/sei bambini assistiti da personale che opera presso il proprio domicilio o in altro ambiente adeguato a offrire cure familiari. Con la collaborazione del Ministero della Istruzione, della Università e della Ricerca sarà valutata la possibilità di avviare corsi specifici e percorsi di formazione e riqualificazione professionale, per offrire alle famiglie un servizio di qualità e un costante aggiornamento degli operatori coinvolti. 2) Revisione dei criteri e delle modalità per la concessione dei contributi (articolo 9 della legge 8 marzo 2000, n. 53). L’articolo citato riguarda “Disposizioni per il sostegno della maternità e della paternità, per il diritto alla cura e alla formazione e per il coordinamento dei tempi delle città”. A seguito delle modifiche contenute nell’articolo 38 della legge 18 giugno 2009, n. 69, di concerto e su impulso del Dipartimento per le politiche per la famiglia, si è rilanciato lo strumento al fine di promuovere progetti sperimentali che attuino con maggiore efficacia ed effettività misure dirette a sostenere i soggetti con responsabilità genitoriali o familiari, - favorendo la rimozione degli ostacoli alla piena realizzazione del principio di uguaglianza sostanziale in ambito familiare e lavorativo; - promuovendo il miglioramento della qualità delle relazioni familiari, grazie a un maggiore equilibrio tra vita privata e vita professionale, da attuare con il coinvolgimento di soggetti esterni alla famiglia (istituzioni, imprese, associazioni). Una parte delle risorse verrà espressamente finalizzata ad attività di promozione e informazione, compresa una campagna pubblicitaria televisiva, nonché di consulenza alla progettazione, di monitoraggio delle azioni e alla eventuale infrastrutturazione di reti territoriali a supporto diretto delle aziende. 3) Nuove relazioni industriali per il rilancio del lavoro a tempo parziale e degli altri contratti a orario ridotto, modulato e flessibile. Alla Consigliera nazionale di parità è stato affidato il compito di monitoraggio di quanto si registra nei mercati del lavoro e nelle singole unità produttive, attraverso la costituzione di un Osservatorio sul lavoro a tempo parziale e sulle forme di lavoro a orario ridotto, modulato e flessibile, che avrà il compito di verificare quanto avviene:, nei singoli settori produttivi; nelle diverse aree del Paese; nei contratti collettivi di secondo livello; nella prassi aziendale. Obiettivo dell’Osservatorio: raccogliere e divulgare buone prassi. A tale riguardo si ricorda alle parti sociali la possibilità di beneficiare delle misure fiscali di detassazione delle somme erogate per premi di produttività previste dall’articolo 2 del decreto legge n. 93 del 2008 convertito nella legge n. 126 del 2008 e ora confermate, per il 2009, dal decreto legge n. 185 del 2008 convertito nella legge n. 2 del 2009. La nozione di “somme erogate” per premi di produttività va intesa in senso ampio, stante la finalità del provvedimento. All’interno della misura potranno perciò rientrate tutti i premi, concordati a livello individuale o collettivo, comunque legati a risultati di efficienza organizzativa (tra cui anche le misure di conciliazione e la modulazione degli orari e dei tempi di lavoro). 4) La nuova occupazione nel contesto dei cambiamenti in atto: lavori verdi anche al femminile. Accanto allo sviluppo dei servizi alla persona e anche alle imprese, particolarmente cruciale sarà, nei prossimi anni, la sfida delle energie rinnovabili. Gli studi più attendibili evidenziano forti opportunità di investimento nella produzione e sviluppo di tecnologie, in particolare solare ed eolica. Il potenziale occupazionale totale potrebbe raggiungere le 250mila unità lavorative nel settore. 5) Riportare a Bruxelles il Dossier “Contratti di inserimento al lavoro” per le donne del Mezzogiorno. Si prevede di aprire con Bruxelles un negoziato sulle ulteriori misure di sostegno e incentivazione della occupazione femminile nel Mezzogiorno, a partire dal contratto di inserimento al lavoro per le donne. Il contratto di inserimento è un contratto a termine, di durata non inferiore a nove mesi e non superiore ai diciotto, diretto a realizzare l´inserimento o il reinserimento nel mercato del lavoro di alcune categorie di persone svantaggiate, tra cui le donne di qualsiasi età, residenti in un’area geografica in cui il tasso di occupazione femminile sia inferiore almeno del 20 per cento a quello maschile o in cui il tasso di disoccupazione femminile superi del 10 per cento quello maschile. .  
   
   
LUISELLA DEROSAS PRESIDENTE COMMISSIONE PARI OPPORTUNITÀ IN SARDEGNA  
 
Cagliari, 3 Dicembre 2009 - Luisella Derosas, è stata eletta il 3 dicembre presidente della Commissione Pari Opportunità della Regione Sardegna. A supportarla nell’incarico saranno in qualità di vice presidenti: Alessandra Piras e Roberta Usai. La Commissione, istituita con legge regionale n. 39 del 13 giugno 1989, opera presso la Presidenza è formata da venti componenti elette dal Consiglio Regionale e resta in carica tre anni durante i quali si occupa di diffondere la cultura della parità e delle pari opportunità fra uomini e donne che rappresenta uno degli obiettivi prioritari della Regione Sardegna. Alla riunione di insediamento ha partecipato in rappresentanza del Presidente della Regione, il direttore generale, Gabriella Massidda. Il prossimo incontro della Commissione è fissato per mercoledì 9 dicembre alle 15,30. .  
   
   
VITERBO - CORSO SULL’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE PER LE IMPRENDITRICI  
 
Viterbo, 9 dicembre 2009 Sulla scia dell’interesse riscontrato nei precedenti incontri il Comitato per la Promozione dell’Imprenditoria femminile della Camera di Commercio di Viterbo, in collaborazione con Bic Lazio, organizza per l’11 dicembre il Corso di “Organizzazione Aziendale” (livello avanzato). Il Corso, rivolto principalmente alle imprenditrici, si propone di fornire un panorama completo degli aspetti organizzativi di una piccola impresa per predisporsi a risolvere i problemi del collegamento con il mercato, finalizzato alle vendite, e con gli altri soggetti con i quali l’impresa si deve interfacciare (banche, Agenzia delle Entrate, ecc. ). La partecipazione al Corso è completamente gratuita, e le iscrizioni dovranno pervenire a Bic Lazio entro il prossimo entro il 9 dicembre attraverso il sito www. Biclazio. It, oppure inviando la scheda di prenotazione a Bic Lazio c/o il Cefas, viale Trieste n. 127 - Viterbo anche tramite fax al numero 0761092665. Li Corso si terrà presso la sede della Camera di Commercio di Viterbo, in via Fratelli Rosselli n. 4 secondo il seguente orario: 9,30-13. 30 / 14. 30-18. 00, mentre il programma e la scheda di prenotazione possono essere scaricati dal sito camerale. .  
   
   
FAMIGLIA FVG: POTENZIALITA´´ NIDI "TAGESMUTTER"  
 
Udine, 9 dicembre 2009 - "La Regione sosterrà finanziariamente i nidi familiari, perché rappresentano per tutta la comunità un´attività ad alto valore aggiunto: non sostituiscono, infatti, la famiglia, favoriscono l´auto imprenditorialità e contribuiscono a creare una gamma più ampia di servizi per la prima infanzia". E´ quanto ha affermato l´assessore regionale con delega alle politiche per la Famiglia, Roberto Molinaro, alla tavola rotonda, organizzata il 3 dicembre dal Confartigianato (Donne Impresa) a Udine, dal titolo "Tagesmutter - Le potenzialità dei nidi familiari: lavoro, auto imprenditorialità, servizi alle famiglie". L´esperienza delle Tagesmutter, termine tedesco che significa "mamma di giorno" nel nido familiare presso un´abitazione privata, è già molto diffusa non solo nei paesi del Nord Europa, ma anche in Italia dove si è sviluppato con caratteristiche specifiche soprattutto nella Provincia Autonoma di Trento e nella Valle d´Aosta. Trattasi di un servizio innovativo che ha costi sociali molto contenuti. Oltre ai motivi di natura pedagogica, alla base dell´attività di questi nidi vi è la flessibilità d´orario, che è di grande aiuto alle mamme lavoratrici. Molta attenzione si pone inoltre in tali strutture alla qualità di vita dei bambini, rispettando e valorizzando le loro specificità. I dati parlano chiaramente in favore dello sviluppo dei nidi familiari anche nel Friuli Venezia Giulia: su 31 mila bambini tra gli 0 ed i 3 anni d´età, i posti disponibili negli asili nido sono oggi soltanto 6. 400. Oltre alle richieste del servizio provenienti dalla famiglie, vi è poi anche l´obiettivo europeo da raggiungere entro il 2010 in base al Trattato di Lisbona, che fissa al 33 p. C. La disponibilità dei posti nei vari tipi di nidi su un determinato territorio. "In risposta a ciò la strada più produttiva da perseguire - sostiene l´assessore Molinaro - è quella di offrire alle famiglie anche i servizi integrativi di prima infanzia. La Giunta regionale è già attiva sul fronte di una nuova regolamentazione di questi servizi: la norma così modificata, che comprende anche i nidi familiari, è già all´esame degli organi del Consiglio regionale". "La Regione sta poi pensando di aprire una specifica linea di contribuzione per sostenere lo sviluppo dei nidi familiari ed a disposizione delle famiglie, che vorranno accedere a tale servizio", ha aggiunto l´assessore con delega alle politiche per la Famiglia, Molinaro. Nel corso dell´incontro sono state presentate le difficoltà iniziali di riconoscimento, ma anche i risultati raggiunti, dei nidi familiari nel Trentino e nella nostra regione. Questi tipi di nido, oltre ad essere motivati da scelte di carattere culturale, trovano terreno fertile di sviluppo soprattutto nelle zone di montagna, dove la costituzione degli asili nido "classici" non è economicamente proponibile. .