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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 19 Gennaio 2010
PARLAMENTO EUROPEO: CORDOGLIO PER LE VITTIME DEL TERREMOTO AD HAITI  
 
Srasburgo, 19 gennaio 2010 - Ieri, nel dare inizio ai lavori parlamentari il Presidente Buzek ha formulato il cordoglio dei deputati per le vittime del terremoto ad Haiti. Ha inoltre espresso grande rammarico per l´esecuzione capitale di un cittadino britannico in Cina. Il Parlamento ha respinto la proposta dell´Efd di votare una risoluzione riguardo alla sentenza della Corte europea dei diritti dell´uomo sull´esposizione dei crocifissi nelle aule scolastiche italiane. Terremoto ad Haiti - Il Presidente Buzek ha aperto la seduta annunciando "con grande tristezza" che la signora Pilar Juarez Boal, vice direttore della delegazione dell´Unione europea ad Haiti, e già funzionaria del Parlamento europeo, è ritenuta ancora dispersa. I miei pensieri - ha aggiunto il Presidente - vanno oggi al popolo di Haiti "colpito dalla grande tragedia del terremoto". Singoli paesi d´Europa e l´intera Unione, ha poi sottolineato, si sono impegnati a fornire un sostegno finanziario consistente ad Haiti e ad inviare 150 agenti di polizia della gendarmeria europea. Si tratta di una dei "peggiori disastri della storia dell´umanità" che ha provocato numerose vittime europee, molte delle quali sono ancora disperse. Esecuzione di un cittadino britannico in Cina - Il Presidente ha poi espresso rammarico circa l´esecuzione in Cina di Akmal Shaikh, un cittadino britannico. Ha quindi aggiunto che questa è "una delle quasi sette mila persone che ogni anno sono giustiziate in quel paese". Buzek ha peraltro sottolineato che si tratta anche del primo cittadino dell´Unione europea dal 1951 giustiziato in Cina. Il Parlamento europeo, ha concluso il Presidente, "ha sempre condannato la pena di morte e continuerà i suoi sforzi a favore di una moratoria sulle esecuzioni". Ordine del giorno - Il Parlamento ha poi deciso di anticipare a martedì mattina la discussione in Aula con l´Alto rappresentante per gli affari esteri sulla situazione ad Haiti. Una risoluzione sarà adottata nel corso della sessione di febbraio (il termine per la presentazione delle proposte è stato fissato al 3 febbraio). Il dibattito sulle relazioni con la Tunisia è stato spostato a giovedì mattina, in presenza della Commissione europea. Respingendo la proposta del gruppo Efd con 113 voti favorevoli, 196 contrari e 11 astensioni, l´Aula ha deciso di non votare una risoluzione in merito alla sentenza della Corte europea dei diritti dell´uomo riguardo all´esposizione dei crocefissi nelle aule scolastiche italiane. Francesco Enrico Speroni aveva motivato la sua richiesta sostenendo che il Parlamento ha il dovere di pronunciarsi su una materia così importante, come peraltro aveva deciso di fare la scorsa sessione. Con 150 voti favorevoli, 200 contrari e 12 astensioni, i deputati hanno respinto la richiesta dell´Alde di sostituire il dibattito e l´adozione della risoluzione sulle violenze contro le minoranze religiose in Egitto e Malesia. Mario Mauro aveva espresso la sua contrarietà alla proposta sostenendo che il Parlamento deve pronunciarsi sul tema della difesa della libertà religiosa e precisando che non si tratta di criticare i governi dei paesi menzionati. .  
   
   
"IL PIANO EUROPEO DI RIPRESA ECONOMICA NELLE REGIONI E NELLE CITTÀ: UN ANNO DOPO" : IL COMITATO DELLE REGIONI PUBBLICA LA RELAZIONE FINALE  
 
Bruxelles, 19 gennaio 2010 - Il Comitato delle Regioni ha appena pubblicato la relazione finale con i risultati del sondaggio online "Il Piano Europeo di ripresa economica nelle regioni e nelle città: un anno dopo". Il sondaggio – eseguito dalla Piattaforma di controllo della strategia di Lisbona, creata dal Cor – è servito a valutare le modalità di attuazione alla base del Piano europeo di ripresa economica, secondo la percezione delle autorità locali e regionali dell’Ue. Il sondaggio è stato realizzato nei mesi di ottobre e novembre 2009. I risultati della relazione sono stati presentati in occasione del Quinto dialogo territoriale per la crescita sostenibile e l’occupazione, a Palma di Maiorca, Spagna (18 gennaio 2010). Il Piano europeo di ripresa economica nelle regioni e nelle città: un anno dopo Gennaio 2010 Risultati fondamentali. Premessa - Con l´adozione del piano europeo di ripresa economica (Eerp) nel dicembre 2008, l´Unione europea e gli Stati membri si sono impegnati a condurre un´azione coordinata per contrastare gli effetti della crisi. Scopo principale del sondaggio è quello di valutare in che modo e con quali effetti questo piano venga attuato a livello dei cittadini, basandosi sui punti di vista degli enti locali e regionali dell´Ue. Il sondaggio è stato lanciato a metà ottobre 2009 e si è concluso il 30 novembre. Nel complesso sono pervenuti 74 questionari compilati da enti locali e regionali di 19 Stati membri dell´Ue (compresi tutti i grandi Stati membri). L´elenco dei partecipanti al sondaggio figura al capitolo 3. Il campione degli intervistati non è rappresentativo della situazione dell´Ue nel suo complesso, ma consente di fissare delle tendenze e presenta un gran numero di casi specifici provenienti da enti diversi sia per tipologia, ossia grandi città (ad es. Bruxelles, Eindhoven, Łódź, Monaco) e centri più piccoli (Košice in Slovacchia, Gijon in Spagna, Solna in Svezia), sia per collocazione geografica, ossia appartenenti a regioni dell´Europa occidentale (ad es. Le Fiandre e l´Alta Normandia), centro-orientale (ad es. La Masovia e la Renania settentrionale-Vestfalia), settentrionale (Uusimaa e Småland) e meridionale (ad es. La Catalogna e la Lombardia). Le informazioni fornite sono aggiornate alla fine di novembre 2009. Presentando i risultati del sondaggio in occasione del 5° Dialogo territoriale per la crescita e l´occupazione, organizzato congiuntamente con la presidenza spagnola e con la partecipazione della Commissione europea, il Cdr contribuirà al dibattito e alle decisioni politiche dell´Ue in preparazione del Consiglio di primavera 2010, dove si farà un bilancio delle attuali misure anticrisi e verranno prese decisioni relative alla futura strategia per la crescita sostenibile e l´occupazione. Nell´aprile 2009 il Comitato delle regioni ha adottato un parere sul pacchetto della Commissione europea per la ripresa economica e il ruolo degli enti locali e regionali (Cdr 12/2009 fin, relatore: Dietmar Brockes, De/alde, disponibile su https://toad. Cor. Europa. Eu/), in cui invitava a tenere conto del ruolo importante degli enti locali e regionali nel superamento della crisi. Il Cdr incoraggiava inoltre "le regioni a valutare l´attuazione delle misure nel quadro di un approccio fondato sulle buone pratiche" (Cdr 12/2009 fin) e invitava a "valutare l´impatto dei diversi piani di rilancio sui territori europei" (documento dell´Ufficio di presidenza del Cdr "La crisi economica e il suo impatto a livello locale e regionale: dibattito tematico", Cdr 196/2009 punto 6). Il sondaggio costituisce una risposta diretta a questi due inviti. Il contenuto della relazione non rispecchia necessariamente il punto di vista del Comitato delle regioni. Risultati Fondamentali - La crisi economica e finanziaria ha colpito duramente ed è lungi dall´essersi conclusa 1) Le regioni e le città sono state duramente colpite dalla crisi economica e finanziaria: la disoccupazione è in aumento, le imprese si trovano a dover affrontare un calo del fatturato, crediti insufficienti e problemi di liquidità. 2) Le finanze pubbliche a livello regionale e locale sono sotto pressione a causa della diminuzione delle entrate, dell´aumento delle spese sociali e per il welfare nonché di impegni più bassi per i bilanci futuri. Di conseguenza, gli enti locali e regionali devono affrontare maggiori difficoltà nella gestione delle spese correnti. 3) L´impatto della crisi interessa in modo diseguale i vari settori e regioni, il che rispecchia la diversità dei punti di forza economici e la distribuzione territorialmente differenziata dei settori economici. 4) La percezione delle prospettive economiche e occupazionali per il 2010 appare molto negativa. Nella maggior parte delle regioni e delle città è in atto una risposta politica, con un notevole ricorso a strumenti dell´Ue 5) L´85% degli intervistati ha adottato misure anticrisi. Complessivamente il 60% degli intervistati ha adottato strategie o piani di azione (regionali o locali) di tipo globale, mentre altri hanno fatto ampio ricorso a strumenti politici già esistenti. 6) Nella maggior parte dei casi, la preoccupazione degli intervistati per l´aumento della disoccupazione ha dato luogo a misure di emergenza intese a salvaguardare i posti di lavoro esistenti e/o a fornire sostegno finanziario alle Pmi. Tuttavia, alcuni enti locali e regionali hanno scelto di guardare al di là dell´emergenza attuale adottando misure strutturali, come ad esempio progetti a più lungo termine legati all´innovazione oppure misure di efficienza energetica. In questi casi è spesso evidente lo scopo di contribuire al conseguimento degli obiettivi della strategia di Lisbona, e l´Eerp viene definito "cruciale" nell´aprire la via a nuove forme di investimento. 7) Il Fondo sociale europeo e il Fondo europeo per lo sviluppo regionale sono stati ampiamente utilizzati come sostegno finanziario per l´adozione di misure locali e regionali. 8) Per quanto riguarda le tematiche, gli ambiti in cui si è fatto maggiore ricorso alle misure supplementari dell´Eerp sono i progetti di infrastrutture a banda larga e gli investimenti straordinari nelle zone rurali. La mancanza di coordinamento tra i livelli di governo e la lentezza nell´attuazione rendono più difficile percepire l´impatto del piano europeo di ripresa economica a livello regionale 9) La conoscenza dell´Eerp e la percezione del suo contributo nel contrastare la crisi sono ancora scarse. Il piano sembra procedere con grande lentezza nell´Ue, per le seguenti ragioni: la percezione di un "divario temporale tra la ripresa economica e una ripresa che offra opportunità di lavoro dignitose" (come sostenuto di recente dall´Oil), la percezione di una mancanza di coordinamento tra i livelli di governo locale/regionale, nazionale e dell´Ue, nonostante il fatto che molti piani anticrisi locali o regionali già in atto siano in linea con l´Eerp, la lentezza con cui le misure di attuazione del piano e il loro impatto diventano visibili a livello regionale. Risposte politiche fondamentali per garantire che il 2010 sia un anno di ripresa nelle regioni e nelle Città. 10) Il 2010 segnerà una svolta per le regioni e le città. Le preoccupazioni espresse dagli intervistati in merito al 2009 e alle prospettive per il 2010 sono confermate da numerose altre fonti presentate nel capitolo "Background information". 11) I risultati del sondaggio avvalorano il punto di vista del Cdr secondo cui occorre una governance multilivello per attuare l´Eerp nel modo più efficace possibile, in modo da promuovere la ripresa economica nell´Ue. Nei fatti, la cooperazione tra gli enti locali e regionali come pure il partenariato tra questi enti e il settore privato si sono spesso dimostrati efficaci per mettere a punto progetti politici urgenti volti a contrastare la crisi. Tuttavia, come osservato dagli intervistati, vi è ancora un ampio margine di miglioramento in termini di cooperazione tra, da un lato, il livello dei cittadini e il livello nazionale, e, dall´altro, il livello nazionale e il livello dell´Ue. 12) Gli effetti della crisi potrebbero indebolire la coesione territoriale se non venissero compensati da politiche intese a risolvere specifici problemi in modo differenziato. La differente percezione dell´impatto della crisi nelle varie regioni rispecchia la diversità delle situazioni di partenza in termini di competitività e determina prospettive differenti a lungo termine, oltre a spiegare il diverso grado con cui si è fatto ricorso alle misure anticrisi offerte dall´Ue. .  
   
   
LA COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA TRA VECCHIA E NUOVA PROGRAMMAZIONE.  
 
Ancona, 19 Gennaio 2010 - Ieri mattina si e` svolto in Regione Marche il seminario ´La cooperazione territoriale europea tra vecchia e nuova programmazione. L´appuntamento ha avuto l´obiettivo di presentare le diverse buone ricadute sul territorio regionale, dei progetti comunitari finanziati nel periodo di programmazione 2000 ´ 2006. Presentati anche i primi risultati e le prossime opportunita` di finanziamento dei programmi di cooperazione territoriale europea per il periodo 2007 ´ 2013. Hanno preso parte all´iniziativa il vice presidente e assessore alle Politiche comunitarie, Paolo Petrini, l´assessore a Bilancio e Finanze, Pietro Marcolini, il direttore di Svim ´ Sviluppo Marche, Francesco Marchesi, dirigenti e tecnici regionali, delle provincie e dei comuni del territorio. Ha coordinato i lavori Sarda Cammarota, responsabile per la Regione della cooperazione territoriale. Dopo aver parlato dell´evoluzione delle politiche di cooperazione territoriale promosse dall´Unione europea per rimuovere i divari di sviluppo registrati tra i diversi territori e raggiungere quindi un piu` alto livello di coesione, Marcolini ha sottolineato che ´la politica di cooperazione oggi guarda ad est´ e che ´la Regione Marche, grazie alla capacita` progettuale dimostrata, e` riuscita a captare circa il 20 per cento delle risorse europee finalizzate alla cooperazione transfrontaliera e di area adriatica messe a bando. Un protagonismo che ha portato le Marche nel periodo di programmazione 2000 ´ 2006 ad essere capofila di ben 37 progetti. Esperienze e risorse, queste, utili sia per promuovere la modernizzazione dell´apparato produttivo regionale, sia per dare slancio al secondo pilastro dello sviluppo regionale che passa per turismo, ambiente, cultura´. Tre, tra gli altri, i progetti messi in luce durante la mattinata: Tisaf, Asviloc e Also. Il primo riguarda tecnologia e sistemi industriali, il secondo le piccole e medie imprese, il terzo la strategia di Lisbona ´ Goteborg (economia della conoscenza). Le conclusioni sono state del vice presidente Petrini, che ha sottolineato come ´la cooperazione tra territori di paesi diversi promossa dall´Unione europea, ha visto la partecipazione della Regione Marche ad un elevato numero di progetti, inerenti le aree urbane, i trasporti, l´ambiente in zone omogenee. La Regione Marche in generale evidenzia ottime performance sui fondi europei, non solo per la capacita` di spesa, bensi` anche per aver compreso prima di altre Regioni i cambiamenti nella politica dell´Europa. Ora la sfida, anche in vista del dopo 2013, e` il rafforzamento della capacita` di governance e di sintesi del governo regionale nei confronti del multicentrismo espresso dai territori delle Marche. Cio` affinche` una regione piccola come la nostra possa svolgere in pieno il suo ruolo in Italia e in Europa´. .  
   
   
PON RICERCA E COMPETITIVITÀ, ALLA PUGLIA 150 MILIONI DI EURO IN ARRIVO I FONDI ALLA RICERCA DEL PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE (PON) RICERCA E COMPETITIVITÀ.  
 
Bari, 19 gennaio 2010 - L’invito del Miur a presentare i progetti di ricerca industriale comparirà a breve sulla Gazzetta Ufficiale. Questo intervento riserva alla Puglia 150milioni di euro provenienti dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e dal Fondo di Rotazione. Un pacchetto totale di 465milioni destinato alle Regioni della convergenza, tra le quali la porzione più rilevante è proprio quella toccata alla Puglia. Alla Calabria sono destinati infatti 80milioni di euro, 145 alla Campania e 90 alla Sicilia. Non è un caso. È stata la Regione Puglia a volere quella dotazione finanziaria proprio sull’Azione “Interventi di sostegno della ricerca industriale”. A spiegarne le ragioni è la Vice Presidente e Assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone: “La nostra è una Regione che ha puntato sulla ricerca, ritenendola un obiettivo davvero prioritario. Nel nuovo ciclo di programmazione regionale 2007-2013 abbiamo investito 1miliardo 762milioni di euro in ricerca e innovazione di cui 581milioni destinati alla promozione, valorizzazione e diffusione della ricerca e dell’innovazione per la competitività. Abbiamo inserito un bando ad hoc da 48milioni anche nella nostra manovra anticrisi. Lo facciamo perché crediamo che sia davvero questa la chiave di volta del futuro per un’economia sostenibile che guardi anche alla qualità della vita dei cittadini”. “Poi – continua – c’è il fattore fiducia. Su questa azione abbiamo voluto una dotazione più alta di quella delle altre Regioni perché crediamo davvero che le nostre aziende, come hanno già ampiamente dimostrato, possano presentare progetti di ricerca di altissima qualità”. Il ruolo della Puglia nella storia del Pon Ricerca e Competitività va anche oltre. Fu il presidente della Regione Nichi Vendola, infatti, a sollecitare, in tutte le sedi ufficiali e in tutte le trasmissioni televisive, lo sblocco delle risorse da parte del Governo nazionale. Dopo la firma dell’Accordo di Programma Quadro avvenuta il 31 luglio 2009, fu sempre la Puglia a sollecitare la costituzione di un tavolo tecnico e a chiedere che questa Azione del Programma Operativo Nazionale fosse legata alle politiche regionali per la ricerca e l’innovazione e che fossero valutati i legami tra i progetti di ricerca e i distretti tecnologici e produttivi. “Ecco perché – osserva Loredana Capone - l’uscita del primo avviso del Pon si può considerare a pieno titolo un successo strategico della Puglia”. L’invito del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca si rivolge alle imprese che esercitano attività industriale diretta alla produzione di beni e servizi, alle imprese che esercitano attività di trasporto, alle imprese artigiane di produzione, ai centri di ricerca promossi da questo genere di imprese, ai consorzi e alle società consortili, ai parchi scientifici e tecnologici. Le domande di agevolazione possono essere presentate dalle imprese anche congiuntamente con Università ed Enti di ricerca. I progetti devono prevedere lo sviluppo di attività di ricerca industriale (e di formazione dei ricercatori e dei tecnici) nei settori delle tecnologie Ict, dei materiali avanzati, delle energie e del risparmio energetico, della salute dell’uomo e delle biotecnologie, del sistema agro alimentare, dell’aerospazio e dell’aeronautica, dei beni culturali, dei trasporti e della logistica avanzata, dell’ambiente e della sicurezza. I progetti potranno essere inoltrati dal 10 febbraio al 9 aprile 2010 attraverso i servizi dello sportello telematico Sirio (http://roma. Cilea. It/sirio). .  
   
   
UNGHERIA, RALLENTA CALO PRODUZIONE INDUSTRIALE  
 
Sofia, 18 gennaio 2010 - L´istituto Nazionale di Statistica ungherese ricorda che la produzione industriale del Paese è calata del 7 per cento nel mese di novembre 2009 rispetto allo stesso periodo del 2008; l´entità della contrazione è pertanto in rallentamento rispetto al -12,9 per cento del mese di ottobre. Su base mensile, la produzione industriale è calata dell´1,3 per cento a novembre su ottobre, dopo due mesi consecutivi di risalita. Complessivamente, nell´arco temporale da gennaio ad agosto 2009, la produzione industriale è cresciuta quattro volte su base mensile. Da gennaio a novembre 2009, invece, il decremento della produzione industriale su base annua è stato del 19,1 per cento. .  
   
   
BULGARIA E GRECIA APRONO VALICO ZLATOGRAD-TERMES  
 
Sofia, 19 gennaio 2010 - Il vice ministro degli esteri bulgaro, Marin Jakov, e la controparte greca, Dimitris Droutsas, hanno firmato un accordo ad Atene lo scorso 11 gennaio per l´apertura del nuovo valico Zlatograd-termes, afferma Sofiaecho. Com. I due ministri hanno anche discusso il futuro dei rapporti bilaterali, particolarmente nel campo dell´energia. I due Paesi sono partner nel progetto dell´oleodotto Bourgas-alexandroupolis e del Komotini-haskovo. .  
   
   
UNGHERIA PRESENTA RAPPORTO CONVERGENZA UE A GENNAIO  
 
Budapest, 19 gennaio 2010 - L´ungheria presenterà un resoconto del suo programma di convergenza il 31 gennaio prossimo, invece che a dicembre, come usualmente; la presentazione è in linea con la decisione della Ue, riporta il Budapest Business Journal. L´ue vuole che gli Stati membri eliminino gli incentivi del budget introdotti come risultato della crisi, e che inizino il consolidamento del bilancio nel 2011 al massimo. Il taglio al deficit deve superare notevolmente il livello precedentemente fissato, che era dello 0,5 per cento del Pil. Il deficit di flusso di capitale in Ungheria è arrivato a 918,6 miliardi di fiorini nel 2009, rispetto ai 992 miliardi preventivati. .  
   
   
"AD HAITI SI NASCE ULTIMI" UNA STORIA DI CRISI POLITICHE E UMANITARIE  
 
Milano, 19 gennaio 2010 - Il 21 gennaio prossimo, alle ore 17. 30, l´Ispi promuove una Tavola Rotonda dal titolo: "Ad Haiti si nasce ultimi" Una storia di crisi politiche e umanitarie L´incontro, che si svolgerà a Palazzo Clerici (Via Clerici, 5 - Milano), La Segreteria Organizzativa (tel. 02 86 93 053, e-mail: ispi. Eventi@ispionline. It, sito: www. Ispionline. It) .  
   
   
FABBISOGNO DEL SETTORE STATALE DEL MESE DI NOVEMBRE 2009  
 
Roma, 18 gennaio 2010 - Il Ministero dell´Economia e delle Finanze comunica i dati di sintesi del conto del settore statale del mese di novembre 2009. Fabbisogno del settore statale del mese di novembre 2009
Milioni di euro
Formazione del fabbisogno
Entrate 36. 689
Spese 41. 910
di cui: spesa per interessi 6. 291
Fabbisogno (-) / Disponibilità (+) -5. 221
Copertura
Totale 5. 221
Titoli a breve termine -7. 605
Titoli a medio-lungo termine -9. 488
Titoli esteri -587
Altre operazioni (1) 22. 901
(1) Comprendono la raccolta postale e la variazione del conto di disponibilità. .
 
   
   
ASSOCAMERESTERO: LA CRISI STIMOLA LA REAZIONE DELLE IMPRESE ITALIANE A NOVEMBRE, L’ITALIA SEGNA IL MAGGIOR INCREMENTO DELLE ESPORTAZIONI SUI MERCATI INTERNAZIONALI RISPETTO AI COMPETITOR EUROPEI: +2,5% CONTRO IL +2,3% DELLA FRANCIA, MENTRE LA GERMANIA REGISTRA UN CALO DELL’1,2%  
 
 Roma, 19 gennaio 2010 - Crescono del 2,5% a novembre 2009, nei dati destagionalizzati, le esportazioni di Made in Italy: le vendite nei Paesi europei accelerano il passo (+2,4% contro il -2,6% di ottobre) e tallonano i mercati extra-Ue (+2,6%). In Europa, segnali di ripresa a novembre per le vendite verso i Paesi dell’Est (+32% rispetto a gennaio 2009, pari in valore a oltre due miliardi di euro). In base ai dati del periodo gennaio-novembre 2009, migliora il saldo della bilancia commerciale italiana verso i mercati mondiali: il deficit, pari a 3,8 miliardi di euro, infatti, si riduce di 7,2 miliardi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e di ben 15,8 miliardi di euro negli ultimi tre anni, in controtendenza rispetto all’andamento degli altri partner europei, che vedono invece aumentare il loro disavanzo, come la Germania (-24,9 miliardi) e la Francia (-11,8 miliardi). “Questi dati testimoniano la capacità di tenuta delle nostre imprese che, anche nei momenti di maggiore difficoltà, scelgono di puntare sull’internazionalizzazione come opportunità di crescita e innovazione – afferma Gaetano Fausto Esposito, Segretario Generale di Assocamerestero, commentando i dati Istat sul commercio estero diffusi oggi – segnali di particolare vitalità vengono da alcuni comparti, come la meccanica, che, con una quota del 19%, rappresenta il nostro primo settore di esportazione e che nel periodo gennaio-novembre ha un surplus di 32,6 miliardi di euro. Già ad ottobre, rispetto ad inizio anno, il settore registrava un miglioramento del saldo di oltre un miliardo, superiore anche a quello della Germania, pari a circa 800 milioni”. .  
   
   
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE MICHELE IORIO HA INCONTRATO AD ISERNIA UNA DELEGAZIONE, CINESE PROVENIENTE DALLA REGIONE DI NANHU, INTERESSATA AD ALLACCIARE RAPPORTI ISTITUZIONALI, COMMERCIALE E CULTURALI CON IL MOLISE.  
 
Campobasso, 19 gennaio 2010 - Il Presidente della Regione Michele Iorio ha incontrato nel pomeriggio del 17 gennaio all´hotel Europa di Isernia una delegazione, cinese proveniente dalla regione di Nanhu, interessata ad allacciare rapporti istituzionali, commerciale e culturali con il Molise. La delegazione è guidata Jinren Lu Randy, funzionario del governo cinese che si occupa di investimenti per conto del distretto di Nanhu, ed è composta da Xujing Bao, imprenditrice nel mondo della moda e Huang Enrico, V. Director per i Rapporti Italia-cina - Small e medium enterprises Assoc. L´incontro a Isernia segue quello di Sydney dello scorso novembre, ed è stato organizzato, come quello della metropoli australiana, dall´imprenditrice di origine molisana Michele Santillo. La Santillo è nativa di San Polo Matese e si occupa della fornitura di servizi allo stato australiano per l´avviamento al lavoro. Per la sua attività di imprenditrice ha uffici in Australia e in Cina. Tre gli obiettivi messi a punto nell´incontro: · la realizzazione di un gemellaggio tra la Regione Molise e la Regione del Nanhu; · la creazione di stabili rapporti commerciali tra gli imprenditori cinesi e quelli molisani soprattutto nel campo della moda e dell´agricoltura; · la concretizzazione di comuni progetti di interscambio formativo ad alto livello scientifico tramite le Università del Nanhu e l´Università del Molise. Il Servizio Molisani nel mondo è stato investito di approfondire le procedure per il gemellaggio istituzionale, mentre l´Assessore Franco Giorgio Marinelli e il suo staff, si occuperanno di organizzare degli incontri con l´ittierre e con le altre attività economiche emergenti del Molise. E´ stato programmato quindi anche un incontro con il Magnifico Rettore dell´Università degli Studi del Molise Giovanni Cannata. Il Presidente Iorio si è detto molto soddisfatto di questo incontro e di quanto è stato deciso di concreto. "Il Molise –ha detto- ha molte realtà interessanti che possono attrarre l´attenzione, e quindi gli investimenti, di vari imprenditori. Siamo grati alla Signora Santillo, che da buna molisana, ha voluto creare le basi per un contatto tra la nostra realtà e quella cinese al fine di realizzare iniziative di interscambio economico-commerciale e culturale. La Santillo è la dimostrazione pratica di quanto i molisani nel mondo possano fare per la loro terra d´origine trasformandosi in ambasciatori e addetti commerciali della loro Regione. Ma l´incontro di oggi testimonia anche quanto possano essere fruttuosi i risultati della nuova politica per i molisani nel mondo messa in atto dal nostro Governo regionale. Noi pensiamo alle nostre associazioni e ad ogni molisano residente all´estero, come a buoni rappresentanti del Molise e a convinti promotori della sua economia e della sua storia. Abbiamo avuto la possibilità di incontrare nei vari viaggi che abbiamo fatto all´estero, tanti imprenditori come Michele Santillo e abbiamo potuto constatare come essi vogliono impegnarsi per iniziative concrete e operative che portino alla realizzazione di programmi e progetti che diano crescita e sviluppo per il Molise e per la terra che li ospita. Intendiamo continuare su questa strada". . .  
   
   
IL PRESIDENTE DEL MOLISE E´ GIUNTO IERI IN ROMANIA PER UNA TRE GIORNI CON LE MASSIME AUTORITA´ ISTITUZIONALI E CULTURALI DELLA REGIONE DI CLUJ  
 
Campobasso, 19 gennaio 2010 - Il Presidente della Regione Molise, Michele Iorio, è giunto ieri nella città di Cluj-napoca in Romania per una "tre giorni" di incontri con le massime autorità istituzionali e culturali della regione di Cluj. Fanno parte della delegazione molisana anche l´Assessore alla Programmazione, Gianfranco Vitagliano e il Direttore Generale, Antonio Francioni. La delegazione molisana è stata accolta all´aeroporto dal Preside di una delle facoltà dell´Università di De Stiinte Agricole si Medicina Veterinara. Questa sera il Presidente Iorio avrà un primo incontro con il Rettore della stessa università. La città di Cluj-napoca ha 310 mila abitanti ed è la capitale universitaria della Romania. Sono, infatti, 6 le università che vi lavorano con un totale di 150 mila studenti di cui 50 mila locali e 100 mila provenienti dagli altri 41 distretti della Romania. Nella giornata di domani si unirà alla delegazione regionale molisana anche il Rettore dell´Università del Molise, Giovanni Cannata che insieme al Presidente Iorio visiteranno varie facoltà dell´università di De Stiinte Agricole si Medicina Veterinara. Le 6 università di Cluj-napoca sono riunite in una unione presieduta dal Rettore dell´università di medicina e Farmacia, Iuliu Hatieganu. Sempre domani è previsto un incontro tra il Presidente Iorio e i Rettori Cannata e Hatieganu per studiare formule di collaborazione comuni. .  
   
   
BOLZANO: DURNWALDER INCONTRA DELEGAZIONE DELLA REPUBBLICA RUSSA CABARDINO-BALCARIA  
 
 Bolzano, 19 gennaio 2010 - Il funzionamento dell´autonomia, lo sviluppo turistico, la cooperazione con imprese altoatesine e i sistemi di lavorazione di prodotti agricoli: sono stati alcuni dei temi che il presidente della Provincia Luis Durnwalder ha affrontato il 18 gennaio a Bolzano con una delegazione della Cabardino-balcaria, repubblica autonoma della Federazione russa situata nel Caucaso settentrionale. La Cabardino-balcaria si estende su un’area di 12. 500 kmq nel sud della Russia. La Repubblica è parzialmente occupata dalle montagne del Caucaso, mentre la parte a nord è pianeggiante. Ha una popolazione di circa un milione di abitanti ed è formata da due territori divisi etnicamente: uno è abitato in prevalenza da cabardini (che parlano una lingua del Caucaso), l´altro in modo prevalente da Balcari (che parlano una lingua di matrice turca). I cabardini rappresentano circa il 55,3% degli abitanti, i russi sono il 25,1% e i balcari l’11,6%. Presenti anche gruppi di osseti, turchi, ucraini e armeni. Di qui l´interesse della delegazione guidata dal presidente della Repubblica autonoma Arsen Kanokov e dal premier Aleksandr Merkulov per il modello di autonomia altoatesino, la tutela delle minoranze, il sistema del trilinguismo, che sono stati tra i temi approfonditi a Palazzo Widmann con il presidente Durnwalder. "Nel loro viaggio in Alto Adige - spiega il presidente Durnwalder - i vertici politici della Repubblica caucasica hanno anche visitato aziende agricole, cooperative, stazioni sciistiche e imprese specializzate nel turismo invernale. " Cabardino-balcaria punta infatti a rilanciare la propria economia attraverso i settori primari dell´agricoltura e del turismo. Tra le attività produttive che il governo intende potenziare nell´area nel sud della Russia figurano la lavorazione, lo stoccaggio e la commercializzazione di prodotti dell´agricoltura. L´area del Caucaso dovrebbe inoltre poter attirare turisti da tutto il mondo: "Un obiettivo che può essere raggiunto anche grazie alla cooperazione con imprese altoatesine all´avanguardia sul piano dell´innovazione, specie negli impianti di risalita e nella tecnologia alpina. Lo specifico e riconosciuto know how altoatesino potrebbe attirare una serie di commesse per le nostre aziende", conclude Durnwalder. .  
   
   
PUGLIA, "ART-GOLD": PRESENTAZIONE DEL PROGRAMMA COOPERAZIONE CON LIBANO  
 
 Bari, 19 gennaio 2010 - Si terrà mercoledì 20 gennaio a Bari, presso la Sala Mediateca dell´Assessorato al Mediterraneo della Regione Puglia, (ingresso da via Zanardelli 36), la conferenza stampa di lancio del progetto “La Puglia per il Libano 2010”. Il progetto, cofinanziato dalla Regione Puglia nel quadro degli interventi per la Cooperazione decentrata della Legge Regionale n. 20/2003, è il punto di arrivo di un percorso iniziato nel 2007 dall´Ufficio per la Cooperazione Interregionale dell´Assessorato regionale in collaborazione con il Programma Art Gold Libano del Programma per lo Sviluppo delle Nazioni Unite (Undp). Coinvolte anche le Province pugliesi, alcuni Comuni e diverse realtà attive sul territorio regionale. Il Progetto sostiene e promuove iniziative imprenditoriali femminili nel campo dell´agro-industria e dell´artigianato per lo sviluppo locale della West Bekaa e delle Municipalità di Beirut Sud. “Con questa scelta – spiega l´Assessore al Mediterraneo Silvia Godelli – abbiamo voluto mobilitare quei fermenti di impegno civile e sociale che in Libano, terra da tempo percorsa dalle dinamiche complesse del conflitto mediorientale, possono inseminare un processo strutturale di ricostruzione e di coesione: in ciò abbiamo ritenuto cruciale il contributo delle donne, vocate a potenziare quei fattori di sviluppo locale e di valorizzazione territoriale, economica e culturale, che possono concretamente disegnare una prospettiva di stabilizzazione e di pacificazione non più rinviabile. ” Gli interventi previsti dal progetto, che inizieranno a febbraio e dureranno nove mesi, saranno coordinati dall´Unops (Ufficio per i Servizi ai Progetti delle Nazioni Unite) in collaborazione con l´Associazione di promozione sociale del sud-est barese Sud Est Donne e la Scuola Internazionale della Gastronomia Mediterranea del Comune di Ceglie Messapica. Il Programma Art Gold Libano è parte del più ampio Programma Art Gold, un’iniziativa di cooperazione internazionale che associa programmi e attività di diverse organizzazioni delle Nazioni Unite: Undp, Unesco, Unifem, Acnur, Oil, Unitar, Oms, Unops e altre. La sigla Art vuol dire: “Appoggio alle Reti Territoriali e Tematiche di cooperazione allo sviluppo umano” e Gold, “Governabilità e Sviluppo locale”. L’iniziativa promuove un nuovo tipo di multilateralismo, nel quale il sistema delle Nazioni Unite lavora con i Governi favorendo la partecipazione attiva delle comunità locali e degli attori sociali di tutti i paesi, facendo propri gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio da raggiungere entro il 2015. .  
   
   
RICERCA E SVILUPPO, ACCORDO SARDEGNA-LOMBARDIA  
 
Milano, 19 Gennaio 2010 - "In una prospettiva coerente con le strategie dell´Unione Europea e con il nostro Piano di Sviluppo - ha detto il presidente Cappellacci - vogliamo coinvolgere i principali attori del mondo imprenditoriale ed accademico per sviluppare un sistema economico competitivo e creare nuove chance per le giovani generazioni". Il 16 gennaio alla cerimonia, nella sede della Regione Lombardia, erano presenti anche gli assessori regionali della Programmazione e degli Affari Generali, Giorgio La Spisa e Ketty Corona. L´accordo - che ha una valenza triennale e una dotazione finanziaria di 7 milioni di euro per il primo anno - prevede una serie di azioni dirette a promuovere la ricerca pre-competitiva nei rispettivi territori, realizzare programmi congiunti, condividere il sistema di valutazione dei centri di ricerca e coordinare le attività previste nell´ambito dei programmi europei 2007-2013 per la "Competitività e occupazione". La partnership Sardegna-lombardia si svilupperà prioritariamente nei campi della biomedicina della biotecnologia, della nanobiotecnologia, dell´energia e dell´ information technology. La metodologia sarà di due tipi: saranno pubblicati bandi generali (premiare i migliori progetti nelle materie indicate) e manifestazioni di interesse riguardanti progetti mirati. Pur essendo realtà economiche e sociali assai diverse, Sardegna e Lombardia hanno una comune volontà di attivare sinergie tra i rispettivi sistemi, interessati da un´elevata concentrazione dell’attività di ricerca. "Non vogliamo farci cogliere impreparati dalla sfide future. Vogliamo vincere l´isolamento, creare e cogliere opportunità: per questo - ha concluso il presidente Cappellacci - siamo fortemente impegnati nel campo della cooperazione con le altre regioni europee e in quello della pianificazione strategica". Proprio nella Strategia di Lisbona si inserisce (´´le regioni hanno bisogno di Lisbona e Lisbona ha bisogno delle Regioni´´, sottolineò il presidente della Commissione Europea, Josè Manuel Barroso) il protocollo d´intesa sulla ricerca firmato dai presidenti delle Regioni Sardegna e Lombardia, Ugo Cappellacci e Roberto Formigoni. Breve scheda del Protocollo firmato: Premessa - L’accordo di collaborazione tra la Regione Sardegna e la Regione Lombardia nasce per rafforzare il sistema della ricerca scientifica-tecnologica e promuovere la ricerca e l´innovazione in settori strategici delle due Regioni. L´obiettivo comune è quello di incentivare il trasferimento di conoscenze dall´università alle imprese ed ai servizi, di valorizzare le nuove vocazioni scientifiche, tecnologiche e industriali del territorio, attraverso il sostegno dello sviluppo e della diversificazione dell´economia regionale. In particolare, l’accordo punta a sostenere un nuovo progetto di sviluppo della realtà produttiva delle due Regioni, fondato sul rilancio delle potenzialità industriali compresa la valorizzazione della piccola e media impresa, anche con la promozione di nuovi settori produttivi. Oggetto Dell’accordo - L’accordo prevede lo sviluppo di politiche sulla ricerca condivise tra la Regione Lombardia e la Regione Autonoma della Sardegna, a partire dalle sinergie potenzialmente attivabili tra le due Regioni dando vita ad un programma organico di collaborazione in particolare nei settori delle biotecnologie, Ict, beni culturali e biomedicina (soprattutto diagnostica e farmaceutica). In particolare le due Regioni, sulla base delle rispettive esperienze legislative e normative, si impegnano a promuovere la ricerca precompetitiva nei rispettivi territori nonché a realizzare programmi congiunti per il trasferimento delle conoscenze dai centri di ricerca alle imprese, sulla scorta delle migliori esperienze già realizzate, anche sperimentando la possibilità di erogare sussidi alle imprese che partecipano a progetti multi regionali. In quest’ottica rientra, inoltre, il rafforzamento delle forme di collaborazione pubblico-privata e la valorizzazione e il potenziamento delle aggregazioni pubblico private esistenti sul territorio delle due regioni al fine di renderle più competitive nel confronto internazionale e di attrarre sia nuovi investimenti sia competenze esterne di elevato profilo scientifico. La collaborazione punta alla messa in rete di specifici strumenti e iniziative di ricerca e trasferimento tecnologico e di supporto all’innovazione - strumenti finanziari, strumenti di promozione, parchi tecnologici, laboratori, creazione di network e partecipazione a reti europee – oltre alla condivisione dei metodi per l’analisi sia degli ambiti applicativi e le tecnologie correlate su cui indirizzare i finanziamenti e le iniziative sia dei sistemi di valutazione delle iniziative per verificarne l’efficacia in termini di trasferimento tecnologico, sviluppo di brevetti e di acquisizione di nuove conoscenze tecnico-scientifiche, anche con la creazione di un sistema informativo comune, comprensivo delle banche dati dei valutatori. Azioni Comuni Previste - Partecipazione a bandi di evidenza pubblica, su contenuti di condiviso interesse nelle tematiche prioritarie per le due Regioni, e promozione di progetti di cooperazione scientifica e tecnologica nei rispettivi territori allo scopo di favorire lo sviluppo e lo scambio di know-how e di partnership tecnologiche. In particolare, verranno promossi progetti collaborativi di “ricerca fondamentale”, “ricerca industriale”, “sviluppo sperimentale” e “formazione generale di alto livello”. La Sardegna e la Lombardia potranno, inoltre, promuovere azioni comuni per favorire l’utilizzo delle tecnologie informatiche e nello sviluppo dei sistemi informativi e l’incremento dell’innovazione e della qualità dei servizi ai fini dell’aumento della competitività dei propri sistemi economici e dell’innalzamento della qualità della vita dei cittadini. .  
   
   
BILANCIO, TRA LE PROVINCE LIGURI, LA SPEZIA È QUELLA CHE ASSORBE PIÙ SPESA PUBBLICA PER INVESTIMENTI PRESENTATO ALLA SPEZIA IL VOLUME SULL´ANDAMENTO DELLA SPESA PUBBLICA IN LIGURIA  
 
Genova, 19 Gennaio 2010 - In Liguria spesa pro capite per il personale più bassa di quella delle regioni del Nord e più alta per gli investimenti. Oscilla tra i 25 e i 28 miliardi di euro l´andamento della spesa totale del settore pubblico allargato in Liguria , una cifra che si è mantenuta pressoché costante nel tempo. E´ quanto emerge dalla presentazione del volume l´Italia secondo i Conti pubblici Territoriali. I flussi finanziari pubblici in Regione Liguria realizzato dal Nucleo regionale di progetto presso la Regione Liguria in collaborazione con il Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e Coesione del Ministero dello Sviluppo Economico e presentato ieri mattina presso il Palazzo della Provincia della Spezia alla presenza, tra gli altri, dell´assessore regionale al Bilancio, Giovanni Battista Pittaluga e dell´assessore alle politiche di bilancio della Provincia della Spezia, Federico Colombo. "L´obiettivo - ha spiegato l´assessore Pittaluga - è quello di disporre di uno strumento in grado di garantire una misurazione dei flussi di entrata e di spesa sul territorio attraverso una rete di ventuno nuclei regionali, uno per ciascuna regione e provincia autonoma. Il convegno ha rappresentato l´occasione per approfondire una serie di dati di rilevante interesse sull´intervento pubblico in economia e la governance delle partecipazioni". Dall´analisi della distribuzione territoriale della spesa pubblica si osserva come in Liguria esiste una corrispondenza tra la quota della popolazione residente (2,8%) e il contributo alla ricchezza nazionale (3%), mentre la quota di spesa pubblica rappresenta il 3,5% del totale, frutto anche della presenza di un alto numero di anziani che non consentono la riduzione delle componenti più rilevanti: sanità e previdenza. In Liguria è la spesa corrente (stipendi, pensioni, spese di funzionamento) a determinare l´andamento della spesa totale in quanto ne rappresenta il 90%, con un incremento da 22. 677 milioni di euro nel 2003 a 23. 760 nel 2007. Mentre la spesa in conto capitale, al 10%, in concomitanza con eventi alluvionali nel 2002 e nel 2004. Negli anni in Liguria sono cresciute le società create da Regione, province e Comuni a livello regionale che sono passate da un centinaio alla fine degli anni ´90 alle attuali 270 frutto del crescente fenomeno di esternalizzazione dei servizi pubblici, cioè dell´affidamento all´esterno, che risulta generalizzato in Italia. Con l´aumento delle società partecipate è cresciuta anche la spesa dei soggetti a rilevanza regionale che nel 2006 è stata di 2,2 miliardi di euro, pari al 7% del Pil regionale e all´82% della spesa pubblica complessiva, rispetto al 1 miliardo di euro nel 2000. "Le esternalizzazioni - ha spiegato l´assessore regionale al bilancio, Pittaluga - in alcuni casi sono state un successo, perché sono servite a portare sotto controllo i conti di queste società, in altri il percorso è stato più faticoso. Il problema della nostra regione, come di altre regioni, è arrivare ad una semplificazione delle public utilities come quelle relative al trasporto pubblico locale". Novità sul fronte della spesa per il personale: se infatti prima del 2005 risultava in rapporto più elevata rispetto alle regioni del Nord, dal 2005 in poi si è assistito ad uno sforzo di contenimento. Nel 2003 la spesa pro capite per il personale ammontava 800 euro, nel 2007 è salita a 950 euro, una crescita contenuta dunque, che rimane al di sotto delle regioni del nord la cui spesa pro capite si attesta sui 1050 euro. La spesa delle amministrazioni locali si concentra in Liguria nei macrosettori dell´amministrazione generale e della mobilità. Il maggiore impegno verso i trasporti corrisponde anche ad una maggiore spesa determinata dalla necessità di superare le difficoltà del territorio e ovviare a collegamenti meno facili. "Purtroppo nella nostra regione - ha aggiunto Pittaluga - risulta ancora bassa la partecipazione femminile, tra i 15 e i 65 anni, al mercato del lavoro e questo è uno dei problemi su cui si deve lavorare, aumentando ulteriormente gli strumenti di sostegno al lavoro di cura dei figli per eliminare il divario con le altre regioni del Nord". Infine per quanto riguarda la spesa pro capite in conto capitale in Liguria per la sanità è superiore rispetto al nord, si attesta infatti sul 25% del totale a fronte del 21% del Nord, del 12% del Sud e del 27% del centro. Segno dell´impegno sul fronte delle infrastrutture sanitarie, ambulatori e macchinari per offrire risposte ai cittadini e sostenere qualitativamente l´economia del territorio. Maggiore in Liguria la quota di investimenti, risorse regionali, trasferiti alle imprese e alle famiglie, rispetto alle altre regioni del Nord Italia. La quota pro capite ammonta a 245 euro contro i 181 del Nord Italia e i 345 del Sud in particolare nei settori delle attività produttive, mobilità e trasporti. Rispetto alle quattro province liguri alla Spezia risulta più alto il fatturato delle società e imprese pubbliche, così come la spesa pubblica consolidata ha valori più elevati dopo quella di Genova. .  
   
   
BOLZANO, SEDUTA DELLA GIUNTA PROVINCIALE DEL 18 GENNAIO 2010,FRA GLI ARGOMENTI DISCUSSI: CREAZIONE DELLA FONDAZIONE “DOLOMITI –UNESCO”  
 
 Bolzano, 19 gennaio 2010 - Di seguito alcune delle principali delibere prese in esame dalla Giunta provinciale nel corso della seduta di ieri. Ricerca della Camera di Commercio sullo sviluppo demografico nel periodo 2009/2021 - Il presidente della Provincia, Luis Durnwalder, ha aperto al conferenza stampa odierna informando che la Giunta ha incontrato i responsabili ed i tecnici della Camera di Commercio di Bolzano per un confronto in merito allo studio sullo sviluppo della popolazione altoatesina nel periodo compreso tra il 209 ed il 2021. Dai dati pubblicati nei giorni scorsi sui giornali locali emergeva una tendenza ad un calo della popolazione, in una trentina di Comuni provinciali, a causa di fattori come l’invecchiamento della popolazione, il saldo negativo della natalità, il costo degli affitti, la mancanza di posti di lavoro qualificati per i giovani laureati, ecc. Nel corso del confronto è emerso che, in realtà, i Comuni con una variazione significativa della popolazione con un calo di circa il 2,5% sono complessivamente 14, (Selva dei Molini, Predoi, Trodena, Moso in Passiria, Proves, Sluderno, Senales, Glorenza, Martello, Ultimo, Brennero, Ponte Gardena, San Pancrazio, Stelvio) 12 dei quali sono già compresi nell’elenco provinciale riguardante i Comuni strutturalmente deboli. Lo studio della Camera di Commercio prevede che nei prossimi anni la popolazione provinciale passerà dagli attuali 500. 000 abitanti a circa 534. 000 con un calo circoscritto appunto in alcuni Comuni strutturalmente deboli. Nel corso della seduta odierna il presidente Durnwalder ha incaricato i singoli assessori di elaborare, entro 60 giorni, un progetto che delinei, per quanto riguarda le rispettive competenze, una linea d’azione per prevenire quanto paventato dallo studio della Camera di Commercio. In marzo il tema sarà quindi nuovamente al centro dell’analisi della Giunta provinciale. Aiuto e solidarietà alla popolazione di Haiti - La Giunta ha deliberato di mettere a disposizione 100. 0000 € a favore della popolazione di Haiti colpita la scorsa settimana da un devastante terremoto. La somma sarà messa a disposizione in parte (51. 000 euro) della Caritas Austriaca che ha già elaborato un programma d’interventi nell’isola. Il restante importo sarà utilizzato per sostenere analoghi progetti promossi dalla Caritas altoatesina. L’esecutivo vuole che la destinazione dei fondi sia certa e che vengano impegnati in progetti concreti a favore della popolazione colpita dal sisma. Iniziativa di sensibilizzazione “Fiori e diritti” - L’esecutivo ha deciso di sostenere il progetto “Fiori e Diritti” che, nell’ambito della cooperazione allo sviluppo della Provincia, ed in collaborazione con l’associazione Oew, organizzerà il 23 e 24 gennaio prossimo a Bolzano presso l’Eurac un convegno internazionale dal titolo appunto “Fiori e Diritti”. La manifestazione intende sensibilizzare la popolazione nei riguardi della produzione di fiori nel rispetto dei diritti umani e dei valori del commercio equo e solidale. Nel corso della manifestazione sono previsti interventi dei produttori e venditori di fiori, contributi in materia di fiori e di diritti dei lavoratori ed una dichiarazione d’intenti da parte degli operatori. Iniziativa interregionale per il reinserimento lavorativo di ex detenuti - È stata sottoscritta questa mattina dalla Giunta provinciale la bozza di convenzione riguardante l’iniziativa interregionale e transnazionale sul tema “Interventi per il miglioramento dei servizi per l’inclusione socio-lavorativa dei soggetti in esecuzione penale”. Prendono parte al progetto, oltre all’Alto Adige ed al Trentino, le Regioni Abbozzo, Calabria, Emilia-romagna, Friuli-venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, marche, Piemonte e Puglia. Creazione della Fondazione “Dolomiti –Unesco” - La Giunta provinciale ha autorizzato il Presidente a ratificare l’istituzione della Fondazione “Dolomiti –Unesco” che avrà sede giuridica a Belluno e la sede operativa corrisponderà, di volta in volta, alla sede del presidente eletto ogni tre anni. Per i primi tre anni la presidenza sarà della Provincia di Belluno alla quale seguiranno in ordine alfabetico le altre quattro province. Il secondo triennio sarà quindi appannaggio della Provincia di Bolzano. Il vicepresidente della Fondazione sarà nominato dalla Provincia che esprimerà il successivo presidente. Il Comitato direttivo della Fondazione è costituito dalla cinque Province (Bolzano, Belluno, Pordenone, Trento ed Udine) e dalle due Regioni (Veneto e Friuli-venezia Giulia) mentre il Consiglio d’amministrazione sarà costituito solamente dalle cinque Province. È prevista inoltre la nomina di un direttore generale e di un comitato scientifico. La prima attività promozionale della “Fondazione Dolomiti –Unesco” sarà rappresentata dall’organizzazione di una manifestazione che avrà luogo a Londra alla quale prenderanno parte circa 200 altoatesini che operano all’estero. Nel corso del convegno l’assessore Michl Laimer e Reinhold Messner illustreranno agli ospiti il marchio Dolomiti Unesco e le ripercussioni connesse alla tutela del sito Unesco. Per la realizzazione di questo evento promozionale che si svolgerà presso l’Hotel Plaza Victoria nel centro di Londra la Giunta ha stanziato l’importo di 6. 460 €. Appalti pubblici - Il presidente Durnwalder ha riferito le numerose lamentele espresse dai rappresentanti delle imprese locali riguardo ai limiti imposti per l’assegnazione degli appalti pubblici. In base alle norme statali e previste dall’Unione Europea per le gare d’appalto sino ad un limite di 500 mila euro possono essere richiesti sino a sei preventivi da parte di altrettante imprese, tra i 500 mila ed i 5 milioni di euro l’appalto deve essere pubblicato su Internet, mentre per importi che superano i 5 milioni deve essere indetto un appalto europeo. Il presidente Durnwalder ha quindi assicurato alle imprese che la Giunta farà il possibile per venire incontro alle loro richieste, almeno per quanto riguarda i lotti settoriali nei quali sono suddivise le grandi opere pubbliche. Tasso di disoccupazione a livello provinciale - Il presidente Durnwalder ha quindi voluto fare chiarezza in merito ai dati riguardanti il tasso di disoccupazione a livello provinciale ed alle discrepanze emerse tra i dati pubblicati dall’Astat e quelli dell’Ufficio provinciale del lavoro. Durnwalder ha quindi sottolineato che i dati pubblicati dall’Astat, che riportano un tasso di disoccupazione del 2,4%, si riferiscono a tutti i lavoratori presenti in Alto Adige, quindi anche agli autonomi; il dato del 4,2%, riportato dall’Ufficio provinciale del lavoro, si riferisce solamente ai lavoratori dipendenti. Sostegno regionale alle aziende agricole - La Giunta provinciale ha approvato oggi una delibera che modifica i criteri per l’individuale delle aziende agricole particolarmente sfavorite ai fini dell’erogazione del sostegno regionale sulla contribuzione previdenziale dei coltivatori diretti, dei mezzadri e dei coloni. Nel 2003 erano 6365 i contadini che percepivano quest’integrazione mentre nel 2008 il loro numero si è ridotto a 4930 unità. In base alla delibera approvata oggi dalla Giunta il reddito complessivo lordo extra-agricolo, per poter percepire l’integrazione, passa da 20. 000 a 22. 000 euro, mentre il numero dei capi di bestiame adulto passa da 35 a 40 unità. .  
   
   
CALABRIA, IL VENTI GENNAIO CONVEGNO SUI FLUSSI FINANZIARI PUBBLICI  
 
Reggio Calabria, 19 gennaio 2010 - “I flussi finanziari pubblici nella Regione Calabria” è il tema del convegno, organizzato dall’assessorato regionale al Bilancio, che si svolgerà mercoledì prossimo,venti gennaio, con inizio alle ore nove, all’ Università “Magna Graecia” di Catanzaro. Dopo l’apertura dei lavori da parte del Direttore del Dipartimento di Diritto dell’ “Organizzazione Pubblica Economica e Società” dell’Università catanzarese Antonio Viscomi, ad introdurre i lavori dell’incontro sarà l’Assessore Demetrio Naccari Carlizzi. Seguirà l’intervento di Mariella Volpe, responsabile dell’Unità di valutazione degli investimenti pubblici (Uval). Il Dirigente del Settore Ragioneria generale della Regione Angela Nicolace illustrerà, poi, i risultati della Monografia regionale “i flussi finanziari del settore pubblico allargato nella regione Calabria”. Dopo una serie di interventi, da parte di rappresentanti dello Svimez e del mondo universitario, la mattinata di lavori sarà conclusa dal Vicepresidente della Giunta Domenico Cersosimo. .  
   
   
RICOSTRUZIONE NELLE MARCHE: FONDI 2010 PER IL POTENZIAMENTO DEGLI UFFICI PUBBLICI - LE RISORSE SARANNO RIPARTITE SULLA BASE DEL CARICO DI LAVORO  
 
Ancona, 19 Gennaio 2010 - Sono stati approvati i criteri e le modalita` di riparto per il 2010 dei fondi destinati al potenziamento degli uffici pubblici nei Comuni colpiti dal terremoto del ´97, secondo quanto previsto dalla normativa relativa alla ricostruzione. Complessivamente le risorse ammontano a circa 1. 860. 000 euro da assegnare ai Comuni danneggiati dal sisma in base ai principi della legge finanziaria 2008. ´Dal 1998 ´ spiega l´assessore regionale per gli Interventi post terremoto, Gianluca Carrabs ´ sono stati assegnati ai Comuni e alle Province maggiormente colpiti i fondi per la ricostruzione secondo un piano di riparto che tiene conto del carico di lavoro degli uffici. La legge finanziaria 2008 ha assegnato ulteriori finanziamenti per la prosecuzione e il completamento delle attivita`, prevedendo l´erogazione annuale di fondi con una progressiva riduzione di un quinto rispetto ai fondi assegnati nel 2006 per ciascun anno fino al 2012´. Tale normativa determina inoltre anche l´implicita proroga fino al 31 dicembre 2012 dei contratti di lavoro a tempo determinato del personale assunto. In sintesi, per il 2010 i criteri di riparto dei fondi stabiliscono un contributo pari al 60% dell´importo erogato a ogni ente nel 2008; un contributo forfettario di modesta entita` per le costituzioni in giudizio a seguito di controversie inerenti la ricostruzione e per sostenere gli oneri aggiuntivi conseguenti all´astensione obbligatoria per maternita` del personale impegnato nella ricostruzione. Inoltre, il contributo relativo al personale che e` stato assunto a tempo determinato e stabilizzato, secondo quanto stabilito dall´apposita legge regionale, viene trasferito all´ente che ha provveduto alla stabilizzazione. Previsto, infine, un contributo di 9 mila euro al Comune che ha lasciato il dipendente per la stabilizzazione presso un ente diverso al fine di fronteggiare le difficolta` derivanti dalla carenza di organico. .  
   
   
HAITI: REGIONE STA INTERESSANDOSI PER ACCOGLIMENTO ED EVENTUALE ADOZIONE DI BIMBI HAITIANI DA PARTE FAMIGLIE VENETE  
 
Venezia, 19 gennaio 2010 - L’assessore regionale alle politiche sociali Stefano Valdegamberi, in risposta alle numerose sollecitazioni che gli sono pervenute in questi giorni dopo da parte di famiglie venete disposte ad adottare bimbi di Haiti dopo il terremoto, fa sapere del suo interessamento presso gli enti preposti alle adozioni internazionali. Tuttavia rivolge un appello a queste famiglie di questo tenore: “la tragedia immane di Haiti ci sconvolge. In questi primi giorni convulsi - spiega Valdegamberi - sono già state molte le famiglie venete che stanno dimostrando attenzione e disponibilità ad accogliere ed aiutare soprattutto i bambini, che risultano i più colpiti dalla sciagura. Molte si sono proposte anche per adottare. Va detto però che in cataclismi come questi si deve procedere con prudenza, attendendo che le condizioni rientrino il più possibile nella normalità per capire e vagliare se i bambini sono effettivamente in stato di abbandono o solo temporaneamente dispersi rispetto alle loro famiglie. Come Regione Veneto stiamo attivando i primi contatti con associazioni presenti nelle zone colpite per valutare la possibilità di fornire i primi aiuti anche sociali per l’emergenza. Si sta inoltre valutando la possibilità di agevolare, se necessario ed in accordo con le autorità locali, l’accoglienza temporanea dei bambini. La solidarietà veneta ancora una volta si rende disponibile a fare tutto il possibile per confortare, essere d´aiuto concretamente. Non bisogna farsi prendere dalla frenesia, perchè andremo ad aggiungere caos al caos, mentre invece serve rapidità composta, prudenza e capacità d´intervento mirato. Siamo tutti vicini alla sofferenza della gente di Haiti, soprattutto dei più piccoli. E saremo vicini con l´affetto delle famiglie venete appena sapremo in modo coordinato e come preparare gli eventuali accoglimenti accertandone la fattibilità e la positività a vantaggio dei piccoli haitiani”. .  
   
   
L´ALTA VAL RENDENA PRIMO "DISTRETTO FAMIGLIA" DEL TRENTINO UN ASILO NIDO A GIUSTINO, TARIFFE AGEVOLATE E SERVIZI PER LE FAMIGLIE RESIDENTI E OSPITI DELLAI: "LA PROSSIMA SETTIMANA APPROVEREMO IL DDL SULLA FAMIGLIA"  
 
Trento, 19 gennaio 2010 - La prossima settimana la Giunta provinciale approverà l´atteso disegno di legge sul "Sistema integrato delle politiche strutturali per la promozione del benessere familiare e della natalità". E´ quanto hanno annunciato ieri il presidente Lorenzo Dellai e l´assessore alle politiche sociali Ugo Rossi intervenendo alla firma dell´accordo che farà dell´alta Val Rendena il primo "Distretto Famiglia" del Trentino ed il primo territorio certificato per le politiche familiari. A sottoscrivere l´accordo con la Provincia autonoma di Trento - Progetto speciale coordinamento politiche familiari e di sostegno alla natalità, i Comuni di Pinzolo, Carisolo, Giustino e Massimeno, la Società funivie Pinzolo Spa, il rifugio Doss de Sabion e il ristorante Pra Rodont, la Scuola italiana di sci di Pinzolo, la Cassa rurale di Pinzolo, l´Apt Madonna di Campiglio, Pinzolo e Val Rendena Spa e l’Unione Commercio Attività di Servizio di Pinzolo. Alla firma dell´accordo, che apre una strada fortemente innovativa non solo per il Trentino ma per l´intero territorio nazionale, sono intervenuti, accanto al presidente Dellai ed all´assessore Rossi, anche l´assessore alla cultura Franco Panizza, i rappresentanti delle dieci organizzazioni aderenti ed alcuni "osservatori" nazionali, quali Giuseppe Guarini, segretario dell´Associazione nazionale Famiglie numerose - che ha scelto Pinzolo come sede di un convegno nazionale che si terrà il 19, 20 e 21 marzo - e Giovanni Maiorano, assessore alle politiche familiari del Comune di Fano, nelle Marche, che stipulerà con la Provincia di Trento un protocollo d´intesa per lo sviluppo sul proprio territorio di iniziative orientate al benessere delle famiglie. "C’è bisogno di grande concretezza quando si parla di politiche familiari, una politica di sistema e non annunci; noi abbiamo scelto questa strada" ha affermato Dellai, che ha ringraziato gli attori pubblici e privati che hanno aderito all´iniziativa. Un´impostazione ribadita dall´assessore Rossi: "Abbiamo preferito dare un taglio non ideologico a questi temi; dove ci sono dei figli riteniamo che vi sia una famiglia da tutelare. Abbiamo un modello di famiglia che poggia su valori tradizionali ma non vogliamo essere chiusi a nessuna esperienza. Il Distretto è un modo per adottare politiche tariffarie che agevolino le famiglie e per coinvolgere su questo operatori pubblici e privati". Rossi ha ricordato anche quanto si sta facendo, sul fronte delle imprese, per la conciliazione famiglia-lavoro ("Il Trentino è all’avanguardia, già molte sono le imprese che si stanno impegnando, e alla lunga ciò avrà una convenienza anche per le stesse imprese"), per la gratuità di taluni servizi a partire dal terzo figlio in poi e per sconfiggere la povertà con l´istituzione del reddito di garanzia. Ma cosa prevede, in concreto, l’accordo sottoscritto stamane? L´obiettivo dichiarato è la realizzazione di un percorso di certificazione territoriale familiare, al fine di rendere sempre più l´alta Val Rendena un territorio accogliente ed attrattivo per le famiglie e per i soggetti che interagiscono con esse, capace di offrire servizi ed opportunità rispondenti alle aspettative delle famiglie residenti e non. Tutto ciò operando nella logica del Distretto Famiglia, che vede attori diversi per ambiti di attività e mission assumersi la responsabilità di accrescere sul territorio di riferimento il benessere delle famiglie, considerato come un collante sociale ed elemento di sostegno dello stesso sviluppo economico locale. L´idea di certificare un territorio per i servizi da esso attivati a favore delle famiglie è uno degli obiettivi contenuti nel Libro Bianco sulle politiche familiari e per la natalità approvato nel luglio 2009 dalla Giunta provinciale. Un obiettivo che riguarda l´intero territorio provinciale e per il quale l´accordo che riguarda la Val Rendena - un accordo aperto al quale potranno aderire anche altri soggetti - rappresenta il primo passo. In "lista d´attesa" per seguirere le orme dell´alta Val Rendena c´è ora la neocostituita Comunità di valle del Primiero, laddove il Comune di Canal San Bovo ha già ottenuto, lo scorso ottobre, il marchio "Family in Trentino". Quali le opportunità concrete che renderanno la Val Rendena più "attraente" di altri territori dal punto di vista delle famiglie? Con l´adesione all´accordo, i Comuni di Pinzolo, Carisolo, Giustino e Massimeno - in rappresentanza dei quali sono intervenuti oggi i sindaci William Bonomi, Diego Tisi, Luigi Tisi e Giorgio Ferrazza - ad esempio, si impegnano a percorrere la stessa strada degli altri Comuni trentini "amici della famiglia" (Arco, Dro, Brentonico, Roncegno, Villalagarina, Canal San Bovo) che hanno già ottenuto il marchio "Family in Trentino". Tra i progetti in cantiere, la costruzione di un asilo nido di ambito sovracomunale che verrà realizzato a Giustino e che incrementerà l´offerta di posti oggi non sufficiente a rispondere alla domanda con l´esistente nido di Spiazzo Rendena. Il nuovo asilo nido - ha annunciato il sindaco di Pinzolo - sarà pronto per il 2011-2012. Specifiche attività estive ed invernali, agevolazioni tariffarie e servizi rivolti alle famiglie e ai bambini saranno invece promossi dalle organizzazioni private aderenti all´accordo. Antonio Masè, presidente della Funivie Pinzolo Spa, ha annunciato una tariffa speciale "Famiglie extralarge", che prevederà la gratuità dello skipass a partire dal secondo figlio, per famiglie con almeno tre figli, su acquisti contestuali di skipass Pinzolo da 1 a 14 giorni, e la realizzazione di una struttura a Prà Rodont destinata al gioco per i bambini che sarà attiva anche in estate. Maestro di sci gratis a partire dal terzo figlio è quanto offre la Scuola italiana sci di Pinzolo, diretta da Patrick Collini. Il rifugio Doss del Sabion e il ristorante Prà Rodont - ha invece annunciato Daniele Bertolini, socio legale rappresentante - intendono adeguare il proprio servizio ai requisiti previsti dallo specifico disciplinare per l´assegnazione del marchio "Family in Trentino - Esercizio amico dei bambini". E se le famiglie si aiutano anche favorendo la conciliazione lavoro-famiglia, ecco allora che anche la Cassa rurale di Pinzolo ha deciso di seguire la stessa via già imboccata dalla Rurale di Cadine, vale a dire orientare il proprio modello organizzativo interno a quanto previsto dal processo "Audit famiglia-lavoro". "Cercheremo di favorire i nostri dipendenti - ha detto il direttore Giorgio Bisegna - agevolando le madri con il part time. Nella nostra sede di Pinzolo abbiamo già creato un angolo dedicato ai bambini che i genitori potranno utilizzare durante le proprie operazioni bancarie, la stessa cosa faremo a Madonna di Campiglio". In un territorio che ha nel turismo la fonte principale della propria economia, non poteva mancare il coinvolgimento del settore ricettivo. Ecco dunque che anche l´Apt Madonna di Campiglio, Pinzolo e Val Rendena ha deciso di spendersi al fianco delle famiglie che arrivano in valle per turismo. "Vogliamo connotare la valle - ha affermato la presidente Jalla Detassis - come una valle ´amica della famiglia´, assumendoci l´impegno di collaborare con la Provincia alla stesura di uno specifico disciplinare per l´assegnazione del marchio ´Family in Trentino´ alla categoria degli alberghi". Va ricordato, a questo proposito, che il Libro Bianco prevede di arrivare, nel corso della presente legislatura, ad assegnare il marchio ad almeno 100 alberghi. Anche l´Unione commercio e servizi di Pinzolo, altra organizzazione firmataria dell´accordo e che rappresenta 75 attività, ha assicurato il proprio impegno per sensibilizzare i propri aderenti ad orientare la propria attività commerciale secondo gli standard di qualità a misura di famiglia già esistenti in Trentino. "Ci attiveremo per migliorare le nostre strutture - ha promesso il presidente Antonio Caola, padre di quattro figli - inserendovi tutti quei servizi di cui una famiglia ha bisogno, dal fasciatoio all´angolo allattamento". L´accordo (che ha durata triennale) prevede la costituzione - cosa che avverrà giovedì prossimo - di un apposito gruppo di lavoro con tutte le parti interessate con il compito di definire un programma, il ruolo e gli obiettivi assunti da ciascun soggetto sottoscrittore dell´accordo stesso, nonché la pianificazione temporale delle azioni che si intendono realizzare. Risposte concrete, come si vede, ai bisogni delle famiglie. Risposte che per Paolo Rebecchi, presidente del Forum trentino delle associazioni famigliari, "aprono la strada ad un federalismo a favore della famiglia". Un plauso alla strada intrapresa dal Trentino è venuto anche da Giuseppe Guarini, segretario dell´Associazione nazionale famiglie numerose, associazione nata cinque anni fa a Brescia ed alla quale sono iscritte circa 10mila famiglie: "Negli ultimi anni è venuto a mancare il legame tra politica e paese reale, stando insieme così come si sta facendo in Trentino, possiamo dare proposte nuove anche alla politica". Un tema che l´associazione svilupperà proprio a Pinzolo in occasione del convegno nazionale in programma il 19, 20 e 21 marzo prossimi. Al Trentino, dopo la Provincia di Verona, Lamezia Terme e il Comune di Parma, guarda ora anche il Comune di Fano. "Siamo purtroppo abituati - ha affermato l´assessore Giovanni Maiorano - a vedere sventolata la bandiera delle politiche familiari in campagna elettorale, salvo poi vedere poco. Il Trentino invece si distingue per essere un´eccellenza a livello nazionale e vogliamo seguire il suo esempio. Nel nostro comune vi sono 900 famiglie numerose e dal Trentino, con il quale sigleremo un accordo il prossimo mese di aprile, mutueremo l´esperienza delle tagesmutter". Alla firma dell´accordo - momento coordinato da Luciano Malfer, responsabile del Progetto speciale di coordinamento politiche familiari e sostetgno alla natalità - è seguita l´assegnazione del marchio "Family in Trentino" al Museo degli usi e costumi della gente trentina, un risultato sottolineato con grande favore dal direttore Giovanni Kezich e dall´assessore alla cultura Franco Panizza ("I musei sono anche luoghi di crescita e formazione, l’attività didattica è fondamentale per far crescere i ragazzi assieme alle famiglie. Un esempio di sinergia che interviene in un settore fondamentale"). Anche la Funivia Pinzolo Spa e la Sat di Riva del Garda - rappresentata da Marco Matteotti e che ha deciso di offrire l´iscrizione annuale gratuita dei figli a partire dal terzogenito, a patto che vi sia iscritto almeno un genitore - è stato assegnato il marchio. A carattere nazionale, infine, è invece il riconoscimento ottenuto dal Museo Tridentino di Scienze naturali (già assegnatario del marchio "Family in Trentino") al quale la Presidenza del Consiglio dei ministri ha conferito la menzione speciale del Premio "Amico della famiglia" per il progetto "Secondo me". .  
   
   
BASILICATA, MAMME E FIGLI PER LAVORO: SUBITO BANDI PER ALTA FORMAZIONE  
 
Potenza, 19 gennaio 2010 - “Con l’approvazione della Finanziaria regionale 2010 si rende necessario che la Giunta regionale, su proposta del Dipartimento Formazione e Lavoro, decida la pubblicazione dei bandi relativi al Programma “Transizione alla vita attiva – crescita professionale – qualificazione dell’azione pubblica – Tirocini Formativi nella Pubblica Amministrazione per diplomati e laureati”. E’ quanto riferisce una nota di “Mamme e figli per il lavoro”. “Le adesione pervenute dagli Enti locali e dagli organismi pubblici – si legge - sono numerosissime. Si tratta, quindi, di procedere con urgenza anche per rispondere alle esigenze dei giovani e della Pubblica Amministrazione che presenta una diffusa carenza in organico per effetto del turn over e dei tagli intervenuti negli ultimi anni, a fronte delle decisioni governative. La richiesta che abbiamo più volte avanzata di una attività di formazione e tirocinio presso la Pubblica Amministrazione non è finalizzata alla realizzazione di ulteriori sacche di precariato, ma ad un intervento programmato di esperienze propedeutiche a nuove selezioni e concorsi che diano possibilità ai giovani di misurarsi su competenze e merito. In parallelo – conclude la nota - occorre che la Giunta regionale e i relativi uffici affrontino con urgenza la programmazione dell’Alta formazione per l’utilizzo del Fondo Sociale Europeo (Fse) mediante apposito bando e il coinvolgimento dell’Università degli Studi della Basilicata e degli enti di formazione, fortemente penalizzati negli ultimi tempi da una dinamica di pianificazione non adeguata che non ha valorizzato le professionalità e le strutture regionali”. .  
   
   
MERCOLEDI’ A TREVISO PRESENTAZIONE RICERCA SULL’IMPRENDITORIA FEMMINILE.  
 
Venezia, 19 gennaio 2010 - I risultati della ricerca “Straordinarie imprenditrici comuni. Imprenditorialità e imprese di donne in Veneto”, affidata dalla Regione all’Università di Verona (Dipartimento di Scienze dell’Educazione), saranno presentati in anteprima nell´ambito dell’evento finale del Programma Regionale 2009 per la Promozione dell´Imprenditoria Femminile e Giovanile. Questo evento sarà articolato in quattro appuntamenti sul territorio regionale previsti nei prossimi giorni. Il primo appuntamento è fissato per mercoledì (con inizio alle ore 17. 00) nella sede della Camera di Commercio di Treviso. Obiettivo dell´indagine è far emergere con chiarezza e precisione i punti di forza, le qualità delle imprese femminili senza tralasciare l’analisi delle criticità che queste stesse imprese affrontano quotidianamente. In sostanza, l’indagine ha raccolto le esperienze e i suggerimenti delle reali protagoniste dell’imprenditoria al femminile. La Regione promuove infatti l’occupazione delle donne e dei giovani con specifiche azioni di sostegno all’imprenditoria, favorendo con strumenti legislativi, finanziari e formativi lo sviluppo di una cultura d’impresa al femminile e per i giovani. Il programma di mercoledì prevede il saluto iniziale di Federico Tessari presidente della Camera di Commercio di Treviso e gli interventi introduttivi di Renata Pandolfo presidente del Comitato Imprenditoria Femminile dell’ente camerale trevigiano e di Michele Pelloso Dirigente della Direzione Industria della Regione del Veneto. E’ prevista poi la testimonianza di una neoimprenditrice a cui farà seguito la presentazione dei risultati della ricerca da parte di Antonia De Vita ricercatrice dell’Università degli Studi di Verona. Concluderanno i lavori gli assessori regionali Marialuisa Coppola (bilancio, imprenditoria femminile e giovanile, pari opportunità) e Vendemiano Sartor (economia, sviluppo, ricerca e innovazione). .  
   
   
ANZIANI. VENERDÌ 22 GENNAIO LA TERZA CONFERENZA SUL PIANO DI AZIONE REGIONALE DELL’ EMILIA ROMAGNA  
 
Bologna, 19 gennaio 2010 – Politiche e interventi per gli anziani dell’Emilia-romagna: non solo salute, assistenza e sicurezza, ma anche facilità negli spostamenti e accesso a internet. Questi i temi al centro della 3° Conferenza sul Par (il Piano di azione regionale che promuove e realizza politiche e interventi innovativi e integrati a favore della popolazione anziana) che presenterà l’aggiornamento del Rapporto sociale 2009 e farà il punto sul tema dell’integrazione delle politiche regionali e degli enti locali. In programma una tavola rotonda sul settore socio-sanitario e la presentazione dei dati elaborati e discussi dal gruppo tecnico misto del Par sul trasporto sociale e i prezzi e tariffe dei servizi pubblici. All’iniziativa, che sarà aperta alle 9,30 dal sottosegretario alla Presidenza Alfredo Bertelli,parteciperanno gli assessori regionali Alfredo Peri, Gian Carlo Muzzarelli,giovanni Bissoni e Anna Maria Dapporto. Concluderà, intorno alle ore 13, il presidente della Regione Vasco Errani. La conferenza si terrà venerdì 22 gennaio a Bologna, nella Sala Auditorium di viale Aldo Moro, 18. .  
   
   
FAMIGLIE NUMEROSE, ANCHE NEL 2010 BOLLETTE DELL´ACQUA MENO CARE I MODULI SI POSSONO SCARICARE ANCHE DAL SITO REGIONE.TOSCANA.IT/SOCIALE  
 
 Firenze, 19 gennaio 2010 - Per il 2010 Regione, Anci Toscana, Cispel Toscana e Associazione nazionale famiglie numerose confermano il progetto che consente alle famiglie con almeno 4 figli di beneficiare di sconti sul costo delle bollette dell´acqua per uso domestico. Ci sono tre mesi di tempo per presentare le domande, fino al 15 marzo. Basta un´autocertificazione che può essere presentata da uno qualsiasi dei componenti maggiorenni del nucleo familiare, a patto che conviva nella famiglia anagrafica e risieda nell´abitazione per la quale viene richiesto il contributo. La presentazione è possibile anche nel caso di fornitura il cui contratto sia intestato ad altra persona o di utenza condominiale. Hanno diritto tutte le famiglie con almeno 4 figli, anche maggiorenni, compresi i bambini e ragazzi in affidamento familiare o in adozione. L´ammontare della riduzione viene determinata in base al numero dei figli e al reddito, secondo un´apposita tabella. L´autocertifcazione, al la quale va allegata la copia dell´ultima fattura pagata o dell´ultima fattura utile, va presentata entro il 15 marzo a Cispel Confservizi Toscana, via Paisiello 8 50144 Firenze. Può essere spedita per posta, trasmessa via fax al numero 055 282182 (insieme alla fotocopia non autenticata di un documento di identità del dichiarante) oppure consegnata direttamente agli uffici dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13. I moduli di autocertificazione si possono scaricare dal sito della Regione (www. Regione. Toscana. It/sociale nella sezione Opportunità), da quello dell´Urp (www. Regione. Toscana/urp), da quello della Cispel (www. Cispeltoscana. Net), da quello dell´Anci Toscana (www. Ancitoscana. It) e da quello dell´Associazione nazionale famiglie numerose (www. Famiglienumerose. Org). É possibile anche ritirarli o presso l´Urp della Regione a Firenze (via di Novoli 26 palazzo A, numero verde 800860070; per non udenti 800881515), o presso gli Urp del comune di residenza. .  
   
   
PRESTITO NUOVI NATI: PUBBLICATO L´ELENCO DELLE BANCHE ADERENTI  
 
Roma, 19 gennaio 2010 - Via libera al fondo di garanzia per il prestito ai nuovi nati: è infatti disponibile da oggi l´elenco delle banche aderenti all´iniziativa. Dal 20 gennaio parte anche la campagna di comunicazione che sarà trasmessa da radio e Tv. Infine, è stato realizzato dalla redazione web di Palazzo Chigi in collaborazione con il Dipartimento Politiche per la famiglia un apposito sito web per informare e guidare i genitori che vogliono usufruire di questa opportunità. In cosa consiste l´iniziativa - Si tratta di un prestito garantito di 5 mila euro a tassi agevolati che possono richiedere tutte le famiglie che hanno un bambino nato o adottato nel 2009, nel 2010 e anche nel 2011. L’iniziativa, lanciata con il decreto anticrisi per favorire l´accesso al credito da parte delle famiglie, è diventata operativa. Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del regolamento di attuazione e la firma del protocollo d´Intesa tra il sottosegretario alla Politiche della famiglia, Carlo Giovanardi, e l´Abi, l´Associazione Bancaria Italiana. Successivamente sono state firmate le singole convenzioni con le banche e intermediari finanziari che hanno aderito all´iniziativa. L´adesione da parte delle banche al protocollo d´Intesa è facoltativa e - nonostante il prestito sia a rischio pressocchè nullo per le banche - la concessione del prestito sarà valutata autonomamente dagli intermediari finanziari. Il decreto del 10 settembre 2009 stanzia risorse finanziarie per circa 85 milioni di euro per il triennio e definisce le modalità per richiedere il prestito e attivare il Fondo di garanzia. Sono ammissibili alla garanzia del Fondo le operazioni di finanziamento a favore dei soggetti esercenti la potestà genitoriale di bambini nati o adottati negli anni 2009, 2010 e 2011. Nel caso di potestà o affido condiviso è ammesso un solo prestito. I finanziamenti ammissibili alla garanzia del Fondo hanno una durata non superiore a cinque anni e sono di ammontare non superiore a cinquemila euro e a tasso fisso. Possono effettuare le operazioni di finanziamento garantite dal Fondo le banche e gli intermediari finanziari. La garanzia del Fondo è concessa nella misura del 50 per cento del finanziamento ed è incondizionata, irrevocabile ed a prima richiesta. .  
   
   
PIANO CARCERI: QUATTRO PILASTRI PER AFFRONTARE L´EMERGENZA  
 
 Roma, 19 gennanio 2010 - Sono quattro i ´´pilastri´´ su cui poggia il “Piano carceri” approvato ieri dal Consiglio dei Ministri con il quale il Governo intende risolvere i problemi di sovraffollamento degli istituti penitenziari italiani. Ad illustrarlo il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi, assieme al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Nella notte del 13 gennaio 2010 nelle carceri italiane hanno dormito 64670 persone: "una cifra record" ha dichiarato il presidente Berlusconi nella conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri. Berlusconi ha sottolineato che uno "Stato civile deve togliere la libertà a chi ha commesso un reato ed è stato giudicato colpevole" ma "non può anche togliere la dignità e attentare alla salute di queste persone con situazioni igieniche che potrebbero compromettere la salute". Il sovraffollamento delle nostre carceri - che presenta un saldo attivo di circa 700 persone al mese - è tale che può essere affrontato solo con gli strumenti previsti in caso di emergenza. La dichiarazione dello "stato di emergenza nazionale" - disposta da un apposito Decreto firmato dal presidente Berlusconi il 13 gennaio sulla base della legge 225/1992 - durerà fino al 31 dicembre 2010. La dichiarazione dello stato di emergenza è il punto di partenza dell´articolato piano di intervento del Governo per risolvere il sovraffollamento degli istituti penitenziari. Al capo del Dipartimento dell´Amministrazione Penitenziaria, Franco Ionta, saranno dati poteri di Commissario delegato. Il Commissario straordinario potrà procedere in deroga alle ordinarie competenze, velocizzando procedure e semplificando le gare d´appalto. Il “braccio operativo” con cui gestire l´emergenza carceri sarà la Protezione Civile. La procedura di emergenza, che seguirà lo stesso modello adottato per il dopo-terremoto a L´aquila, consentirà di edificare 47 nuovi padiglioni affiancati a strutture carcerarie già esistenti. I finanziamenti per realizzare il Piano sono stati già individuati: 500 milioni di euro risultano stanziati in Finanziaria e altri 100 milioni di euro provengono dal bilancio della Giustizia. A partire dal 2011, ed è questo il secondo pilastro, saranno realizzate le altre strutture di edilizia straordinaria - 18 nuove carceri di cui 10 “flessibili” (probabilmente di prima accoglienza o destinate a detenuti con pene lievi) a cui se ne aggiungeranno altre 8 in aree strategiche anch´esse “flessibili" -previste dal Piano. Complessivamente, tali interventi porteranno alla creazione di 21. 709 nuovi posti negli istituti penitenziari elevando la capienza totale a 80mila unità. Il terzo pilastro del piano, necessario per consentire una progressiva diminuzione della popolazione carceraria, è l´introduzione di misure deflattive. Le due “norme di accompagnamento” decise riguardano, da un lato, la possibilità di scontare con i "domiciliari" l´ultimo anno di pena residua ad eccezione di coloro che sono stati condannati per reati gravi e, dall´altro, la “messa alla prova” delle persone imputabili per reati fino a tre anni che potranno così svolgere lavori di pubblica utilità per riabilitarsi con conseguente sospensione del processo. La soluzione del problema carceri passa anche attraverso l´implementazione dell´organico di Polizia Penitenziaria. Il quarto pilastro prevede l´assunzione di 2000 nuovi agenti al fine di gestire, in termini di dignità del lavoro e di dignità della detenzione, la popolazione detenuta che, ad oggi, ammonta a circa 64. 800 unità come riportato dai dati del Dap sulla situazione della popolazione detenuta all´interno degli istituti penitenziari alla data di oggi. .