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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 04 Ottobre 2011
UE, AGENDA DIGITALE: CONSULTAZIONI PUBBLICHE SULL´ACCESSO ALLE RETI DI TELECOMUNICAZIONI  
 
Bruxelles, 4 ottobre 2011 - La Commissione europea ha avviato due consultazioni pubbliche relative all´accesso di operatori alternativi alle reti di telefonia fissa e a banda larga appartenenti agli operatori storici. Le consultazioni costituiscono parte dell´azione della Commissione per rafforzare il mercato unico dei servizi di telefonia adottando un approccio coerente e sistematico per regolamentare le reti di telefonia e a banda larga in tutti gli Stati membri. La prima consultazione riguarda l´accesso non discriminatorio di operatori alternativi alle infrastrutture e ai servizi degli operatori dominanti del settore. La seconda concerne le modalità utilizzate dai regolatori nazionali per calcolare i prezzi che gli operatori devono pagare per tale accesso all´ingrosso (misure di orientamento ai costi). Gli esiti consentiranno alla Commissione di redigere raccomandazioni affinché le misure di non discriminazione e di controllo dei prezzi siano applicate in modo coerente e possano incentivare gli investimenti. Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione europea e responsabile dell’Agenda digitale, ha dichiarato: "Abbiamo bisogno di coerenza a livello normativo fra tutti gli Stati membri per garantire condizioni di parità nel settore delle telecomunicazioni nell´Ue al fine di promuovere la concorrenza e gli investimenti. Questo contribuirà a rassicurare i mercati: investire nelle reti di fibra è un´operazione sicura e redditizia". La coerenza normativa è essenziale per garantire che gli operatori di telecomunicazioni possano agire in un contesto prevedibile e basato su norme chiare, in particolare tenuto conto dell´entità degli investimenti necessari per installare reti superveloci di fibra ottica (cfr. Memo/10/424). Queste reti di nuova generazione sono fondamentali per conseguire l´obiettivo fissato dall´Agenda digitale di fornire a tutti gli europei l´accesso alla rete veloce e superveloce entro il 2020 (cfr.Ip/10/581, Memo/10/199 e Memo/10/200). La sistematicità consente inoltre agli operatori di telecomunicazioni di essere attivi in diversi Stati membri. La consultazione sulla fissazione di prezzi all´ingrosso esamina in particolare le modalità con le quali il rapporto fra i prezzi dell´accesso in rame e in fibra ottica incida sugli incentivi per investire in nuove reti di fibra. La Commissione esamina queste tematiche poiché attualmente i regolatori nazionali delle telecomunicazioni adottano approcci diversi quando decidono di regolamentare questi ambiti. Una volta applicati dai regolatori nazionali del settore, gli orientamenti della Commissione garantiranno agli operatori di acquistare prodotti per l´accesso a banda larga, come l´accesso scorporato all´anello locale o "bitstream", in modi analoghi in tutta l´Ue. A loro volta gli operatori potranno offrire ai consumatori servizi al dettaglio concorrenziali a condizioni equivalenti. Entrambe le consultazioni sono rivolte agli operatori di telecomunicazioni, alle associazioni di consumatori, ai regolatori nazionali, agli Stati membri e alle altre parti interessate fino al 28 novembre 2011. Contesto - Ai sensi del diritto unionale in materia di telecomunicazioni, i regolatori nazionali possono esigere che gli operatori dominanti non discriminino i loro concorrenti per favorire i propri rivenditori al dettaglio, impedendo in tal modo ai primi di abusare della loro posizione dominante sul mercato. Negli ultimi otto anni la Commissione ha esaminato proposte presentate dai regolatori nazionali relative agli operatori dominanti, nell´ambito della procedura di consultazione di cui all´articolo 7 della direttiva quadro sulle comunicazioni elettroniche (2002/21/Ec) (cfr. Memo/10/226). La Commissione ha osservato che i regolatori nazionali interpretano in modi diversi l´esatta portata e l´applicazione dell´"obbligo di non discriminazione", così come differiscono il monitoraggio e l´applicazione. I regolatori nazionali delle telecomunicazioni applicano inoltre approcci notevolmente divergenti per quanto attiene alla fissazione dei prezzi orientati ai costi che gli operatori alternativi devono pagare per accedere alle infrastrutture di telecomunicazione. Anche nei casi in cui i regolatori nazionali del settore applichino la stessa modalità di calcolo dei prezzi per i medesimi prodotti d´accesso, si osservano variazioni sostanziali in termini di attuazione. Questo si traduce in una notevole divergenza di prezzi nell´Unione, per es. Da 5,21€/mese in Lituania fino a 12,41€/mese in Irlanda per un accesso all´ingrosso al nodo locale. La Commissione non crede che tali differenze fra i paesi possano essere spiegate unicamente dalle variazioni dei costi effettivi. La frammentazione normativa che ne risulta non solo mette a repentaglio gli investimenti necessari nelle nuove tecnologie, ma ostacola anche l´evoluzione del mercato unico europeo delle telecomunicazioni nonché lo sviluppo di operatori paneuropei. Per questo motivo la Commissione ha annunciato nell´Agenda digitale europea di voler dare la priorità alla stesura di orientamenti in materia destinati ai regolatori nazionali. Le prossime fasi - Le norme Ue riviste in materia di telecomunicazioni, in vigore dal 25 maggio 2011, conferiscono alla Commissioni poteri supplementari volti a garantirne la corretta applicazione (cfr. Memo/11/321). In particolare, se la Commissione rileva divergenze nelle modalità con le quali i regolatori di uno Stato membro attuano tale normativa, creando eventuali ostacoli al mercato unico, da principio può emettere una raccomandazione, tenendo in massima considerazione il parere del Berec (l´organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche). Ai sensi di tale normativa, i regolatori nazionali devono tenere nel "massimo conto" le raccomandazioni della Commissione. Dopo almeno due anni dall´adozione della raccomandazione, la Commissione può adottare una decisione vincolante relativa all´applicazione armonizzata delle disposizioni del quadro di riferimento, comprese le misure correttive imposte agli operatori dominanti, ossia quelli che dispongono di un significativo potere di mercato. Se, sulla base dei risultati delle consultazioni, la Commissione decidesse di emettere orientamenti sotto forma di una raccomandazione, innanzitutto chiederebbe un parere al Berec, a norma dell´articolo 19 della direttiva quadro sulle comunicazioni elettroniche (2002/21/Ce), e al comitato per le comunicazioni (Cocom), un comitato consultivo composto da rappresentanti degli Stati membri. Il testo della consultazione è disponibile al seguente indirizzo: http://ec.Europa.eu/information_society/policy/ecomm/index_en.htm  Sito internet dell´Agenda digitale: http://ec.Europa.eu/digital-agenda  Sito internet di Neelie Kroes: http://ec.Europa.eu/commission_2010-2014/kroes/  Per seguire Neelie Kroes su Twitter: http://twitter.Com/neeliekroeseu    
   
   
MISSIONI DI OSSERVAZIONE ELETTORALE: L´UE SI INTERROGA  
 
Bruxelles, 4 ottobre 2011 - Dopo mesi di rivolta, i paesi della Primavera araba si preparano alle elezioni. Il 23 ottobre, la Tunisia sarà il primo paese in cui si voterà per un´Assemblea costituente. In che modo L´unione europea e il Parlamento posso contribuire al rispetto delle pratiche di voto democratiche. Jerzy Buzek e Catherine Ashton, in presenza dell´ex-presidente americano Jimmy Carter, discuteranno di questo tema durante una conferenza organizzata martedì dalle 14 e 30 alle 16 e 30. Altri dibattiti sono stati organizzati nei giorni a seguire http://www.Europarl.europa.eu/wps-europarl-internet/frd/live/live-video?eventid=20111004-1430-special&language=it    
   
   
UE: LA PERCENTUALE DI DOMANDE DI PRESTITO SENZA SUCCESSO DA PARTE DELLE PMI È AUMENTATA CON LA CRISI ECONOMICA  
 
Bruxelles, 3 ottobre 2011 - La crisi economica ha reso più difficile per le piccole e medie imprese (Pmi), uno per l´accesso al credito bancario. La percentuale di domande di prestito senza successo due rose tra il 2007 e il 2010 in 19 dei 20 Stati membri per i quali sono disponibili dati. I maggiori incrementi nelle richieste di prestito senza successo sono state osservate in Bulgaria (dal 3% nel 2007 al 36% nel 2010), Irlanda (da 1% a 27%) e Lettonia (dal 4% al 26%). Candidature respinte è sceso solo in Svezia (dal 9% al 6%). Nel 2010, la più alta percentuale di candidature respinte sono stati trovati in Bulgaria (36%), Irlanda (27%), Lettonia (26%), i Paesi Bassi (23%), Lituania e il Regno Unito (entrambi 21%), e il più bassi in Finlandia (0,2%), Malta (2%), Cipro e Polonia (entrambe al 4%) e Italia (5%). Questi dati 3 sono emessi da Eurostat , l´ufficio statistico dell´Unione europea , e si basano su un´indagine che copre 25 000 imprese in tutta l´Ue, includendo anche informazioni sulle imprese a crescita rapida, le future esigenze di finanziamento delle Pmi e dei fattori percepiti limitando di business la crescita nel futuro. Questi dati vengono erogate in occasione della settimana europea delle Pmi 2011 4 che si terrà il 3-9 Ottobre in 37 paesi europei. Maggiori diminuzioni dei tassi di successo registrato in Bulgaria, Irlanda, Danimarca e Lituania Escludendo le richieste di esito negativo, le applicazioni possono essere divisi tra quelli che sono (completamente) di successo e quelli che sono in parte riuscito, concessi a condizioni meno favorevoli di quanto inizialmente richiesto. T è la percentuale di domande di prestito di successo 2 da parte delle Pmi è stato inferiore nel 2010 rispetto al 2007 in tutti gli Stati membri per i quali sono disponibili dati, e la percentuale di riuscita solo in parte 2 richieste di mutuo è aumentata in tutti gli Stati membri. Le maggiori diminuzioni del tasso di successo sono stati registrati in Bulgaria (dal 87% di tutte le domande di prestito nel 2007 al 43% nel 2010), Irlanda (dal 97% al 53%), Danimarca (dal 92% al 60%),Lituania ( dal 89% al 58%), Grecia (dal 88% al 60%) e Spagna (dal 87% al 59%). Cascate di meno del 10% sono stati registrati in Finlandia (dal 98% al 96%), Malta (dal 94% al 91%), Svezia (dal 84% al 78%), Polonia (dal 92% al 85%), Italia (dal 87% al 78%), Belgio (dal 92% al 83%) e Germania (dal 85% al 76%). Nel 2010, il tasso di riuscita delle domande di prestito da parte delle Pmi è stato più alto in Finlandia (96%), Malta (91%), Polonia (85%), Francia e Belgio(entrambe 83%), mentre le quote più elevate per le applicazioni di successo sono state parzialmente registrato in Grecia (30%), Spagna (28%), Bulgaria eDanimarca (entrambe 22%).  
   
   
UN APPUNTAMENTO DA NON PERDERE: LE GIORNATE EUROPEE DELLO SVILUPPO 2011 SI TERRANNO A VARSAVIA IL 15 E 16 DICEMBRE  
 
Bruxelles, 4 ottobre 2011 – L´edizione 2011 delle Giornate europee dello sviluppo è stata lanciata il 30 settembre dalla Presidenza polacca, dal sottosegretario di Stato Krzysztof Stanowski e dal Commissario Ue per lo Sviluppo Andris Piebalgs. Quest´anno la manifestazione sarà incentrata su democrazia e sviluppo alla luce dei recenti avvenimenti della primavera araba e sulla base delle proposte della Commissione europea per una nuova politica dell´Ue in materia di sviluppo. In occasione di una visita a Varsavia, il commissario Piebalgs ha confermato che la conferenza si terrà nella capitale polacca il 15 e il 16 dicembre prossimi.Giunte alla loro sesta edizione, le Giornate europee dello sviluppo rappresentano ormai un evento fondamentale nel calendario dello sviluppo a livello internazionale nonché uno dei principali forum di dibattito politico che riunisce capi di Stato e di governo, in carica o non più in carica, provenienti da paesi europei e da molte altre parti del mondo, soprattutto dall´Africa, insieme ad esponenti del mondo accademico, dei media e della società civile. In occasione del lancio dell´evento, il commissario Piebalgs ha dichiarato: "Gli eventi che si sono verificati quest´anno nell´Africa settentrionale sono stati una conferma del fatto che lo sviluppo socioeconomico deve procedere di pari passo con lo sviluppo democratico. Le Giornate europee dello sviluppo saranno un´ottima occasione per riunire le voci più autorevoli a livello mondiale in materia di sviluppo e acquisire così elementi che arricchiscano e rendano più incisiva la programmazione dell´Ue in questo settore. Quest´anno sarà Varsavia ad ospitare l´evento e sono ansioso di discutere delle esperienze maturate dalla Polonia nel corso della transizione da un regime autoritario ad una società democratica e di libero mercato. Gli insegnamenti tratti da tali esperienze possono essere molto preziosi per altre aree del mondo. " Il ministro Stanowski ha aggiunto: "Siamo lieti di ospitare le Giornate europee dello sviluppo qui in Polonia, il paese in cui è nato il movimento Solidarnosc che, più di 22 anni fa, ha dato il via al processo di trasformazione nell´Europa centrorientale. L´edizione 2011 delle Giornate europee dello sviluppo, la prima in questa parte dell´Europa, ci fornisce l´occasione di incoraggiare nuovi protagonisti a partecipare al dibattito sul futuro della cooperazione internazionale allo sviluppo. Grazie a questo forum aperto si discuterà delle molte sfide cui in questi giorni sono confrontati il mondo in via di sviluppo e l´intera comunità internazionale." Il discorso di apertura dei due giorni di conferenza sarà tenuto dal presidente polacco, Bronisław Komorowski, e dal presidente della Commissione, Jose-manuel Barroso. A loro dovrebbero unirsi anche il ministro degli Affari esteri polacco, Radosław Sikorski, e il presidente del Parlamento europeo, Jerzy Buzek. Il nome di altri prestigiosi oratori verrà annunciato nell´imminenza dell´evento. Contesto: Le Giornate europee dello sviluppo sono state varate nel 2006 per fornire ai principali partner un´occasione di incontro per discutere su come rendere gli aiuti più efficaci e su come beneficiare al massimo della cooperazione europea allo sviluppo. Le cinque edizioni precedenti hanno visto la presenza di 36 capi di Stato, 60 capi di governo o ministri e 7 premi Nobel. L´ultima edizione, svoltasi nel 2010 a Bruxelles, ha richiamato ben 5.000 partecipanti. Per maggiori informazioni: Per ricevere maggiori informazioni sulle Giornate europee per lo sviluppo e per la creazione di un profilo sul sito dedicato all´evento: http://register.Eudevdays.eu/index_en.asp  Le iscrizioni all´evento si apriranno il 1° novembre. Sito web delle Giornate europee per lo sviluppo: http://www.Eudevdays.eu/  Sito web della Dg Sviluppo e cooperazione Europeaid: http://ec.Europa.eu/europeaid/index_en.htm  Sito web del commissario europeo per lo Sviluppo, Andris Piebalgs: http://ec.Europa.eu/commission_2010-2014/piebalgs/index_en.htm    
   
   
EUROBAROMETRO: L´ISTRUZIONE E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE FANNO CRESCERE LE PROSPETTIVE DI OCCUPAZIONE MA OCCORRE MIGLIORARE L´IMMAGINE CHE NE HANNO I GIOVANI  
 
Bruxelles, 4 ottobre 2011 – L´istruzione e la formazione professionale, scelte da quasi la metà di tutti i giovani europei dopo la scuola dell´obbligo, godono di un´immagine generalmente positiva presso la maggior parte delle fasce di età grazie all´elevata qualità dell´insegnamento offerto e alle buone prospettive di lavoro che aprono. Tuttavia, solo il 27% dei giovani di età compresa fra i 15 e i 24 anni raccomanderebbe questo tipo di insegnamento ai propri coetanei, il che dimostra la necessità di maggiori sforzi per migliorare l´immagine e l´attrattiva dell´istruzione e della formazione professionale presso questo importante gruppo di età. Sono questi alcuni dei principali risultati di un´indagine Eurobarometro su "Atteggiamento rispetto all´istruzione e alla formazione professionale" presentata oggi dalla Commissione europea. L´indagine è stata condotta mediante interviste personali a 27 000 persone in tutti gli Stati membri. È possibile consultare i risultati per paese (si veda il link riportato in basso). Androulla Vassiliou, commissaria europea responsabile per l´istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, ha dichiarato: "Sono convinta che tutti noi preferiremmo volare su un aereo guidato da un pilota che ha ricevuto una buona formazione piuttosto che da un pilota di grande cultura. Il nostro obiettivo è raggiungere il giusto equilibrio tra istruzione e formazione per rispondere alle esigenze del mondo professionale. Investire nell´istruzione e nella formazione professionale è inoltre uno dei modi migliori per combattere la disoccupazione giovanile. Con un´offerta di formazione di alta qualità, possiamo permettere ai giovani di migliorare il loro sviluppo personale e di acquisire le competenze specifiche e trasferibili di cui hanno bisogno i datori di lavoro. Tuttavia, malgrado i suoi vantaggi, l´istruzione e la formazione professionale non riescono ad attirare un numero sufficiente di giovani. È necessario continuare a migliorare l´orientamento professionale e informare meglio i giovani sulla notevole domanda di personale qualificato nel mondo professionale." Secondo il rapporto Eurobarometro, il 47% dei cittadini dell´Ue ha seguito o sta attualmente seguendo corsi di istruzione e formazione professionale. La situazione è però assai diversa da paese a paese: la percentuale è del 76% nei Paesi Bassi, del 70% in Slovacchia e del 66% nella Repubblica ceca, mentre è solo del 24% in Spagna e Portogallo e del 27% a Malta. Alla domanda sull´immagine di cui godono l´istruzione e la formazione professionale nei rispettivi paesi, il 71% degli intervistati ha dichiarato che questa è positiva, mentre il 23% ha risposto che l´immagine è negativa. Le percentuali più elevate di risposte positive sono state registrate a Malta (92%), in Finlandia (90%) e in Austria (88%), mentre quelle più basse in Slovenia e nei Paesi Bassi (50%), in Ungheria e Belgio (59%). Per una sintesi dei principali risultati, cfr. Memo/11/654 Per ulteriori informazioni: Testo integrale del rapporto Eurobarometro, sintesi e risultati dell´indagine per paese: http://ec.Europa.eu/public_opinion/archives/eb_special_379_360_en.htm#369  Commissione europea: Istruzione e formazione professionale http://ec.Europa.eu/education/lifelong-learning-policy/doc60_en.htm  Commissione europea: programma Leonardo da Vinci http://ec.Europa.eu/education/lifelong-learning-programme/doc82_en.htm  Contesto L´istruzione e la formazione professionale in Europa - In Europa il 50% circa di tutti gli studenti dell´istruzione secondaria superiore riceve un´istruzione e una formazione professionale, il che fa di questo tipo di studi la scelta più diffusa dopo la scuola dell´obbligo. Benché esistano notevoli differenze da un paese all´altro, la media delle iscrizioni è in calo negli ultimi anni e il settore ha bisogno di modernizzarsi per poter continuare ad offrire una formazione adeguata. La Commissione europea auspica investimenti mirati e la modernizzazione dell´istruzione e della formazione professionale in quanto un sistema forte può avere un notevole impatto sulla competitività e contribuisce a ridurre l´abbandono scolastico precoce. Cooperazione europea - Nel dicembre 2010 i ministri dell´Istruzione di 33 paesi europei (Ue-27, Croazia, ex Repubblica jugoslava di Macedonia, Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Turchia), insieme a rappresentanti delle parti sociali e della Commissione europea, hanno adottato il "comunicato di Bruges", un pacchetto di misure inteso a migliorare la qualità della formazione professionale in Europa rendendola più accessibile e meglio in grado di rispondere alle esigenze del mercato del lavoro (Ip/10/1673). Essi hanno concordato obiettivi comuni per il decennio a venire e un piano d´azione per i prossimi quattro anni. Il comunicato di Bruges costituisce l’ultima revisione del processo di Copenaghen per una cooperazione europea in materia di istruzione e formazione professionale. Grazie al programma Leonardo da Vinci l´Ue ha aiutato, fin dal 1995, più di 600 000 giovani a svolgere un periodo di formazione all´estero. Ha inoltre finanziato 110 000 scambi per formatori e più di 3 000 progetti volti a modernizzare il settore. Prossime tappe - Il 7 ottobre la commissaria Vassiliou presenterà le prossime priorità dell’Ue per l’istruzione e la formazione professionale in occasione di Worldskills London 2011,il più grande concorso internazionale di competenze professionali del mondo. Questa manifestazione si svolgerà dal 5 all´8 di ottobre presso il centro Excel London e riunirà 1 000 giovani provenienti da più di 55 paesi e regioni che si sfideranno in 46 settori di competenza. Il programma delle attività della Commissione europea durante la manifestazione Worldskills 2011 è consultabile alla seguente pagina: http://ec.Europa.eu/youthonthemove/events/2011/20111005-london_en.htm    
   
   
"GLOBAL EUROPE CONFERENCE"  
 
Bruxelles, 4 ottobre 2011 - Il 7 ottobre 2011 si terrà a Bruxelles, in Belgio, un evento intitolato "Global Europe conference". L´evento è organizzato da tre progetti finanziati dall´Ue: Eu-grasp ("Eu as global actor in peace and security issues"), Eu4seas ("The Eu and sub-regional multilateralism in Europe´s sea basins") e Mercury ("Multilateralism and the Eu in the contemporary global order"). Con la partecipazione di ricercatori provenienti dai tre progetti, il convegno presenterà i principali risultati dei progetti. Saranno a disposizione studiosi esterni per fornire "feedback di revisioni tra pari". Anche responsabili delle politiche dell´Ue e di istituzioni internazionali forniranno il loro parere sulla rilevanza politica e la "fruibilità" dei risultati dei progetti. I temi riguarderanno tra l´altro: "Capire il multilateralismo - l´evoluzione del programma di ricerca"; "L´unione in azione: l´Ue e la pratica del multilateralismo"; "L´ue come attore globale: uno sguardo da fuori"; "Uno sguardo al futuro: opzioni politiche per l´Ue". Per ulteriori informazioni sul progetto Eu-grasp, visitare il sito: http://www.Eugrasp.eu/  Per ulteriori informazioni sul progetto Eu4seas, visitare il sito: http://www.Eu4seas.eu/  Per ulteriori informazioni sul progetto Mercury, visitare il sito: http://www.Mercury-fp7.net/    
   
   
SUMMIT RIO+20: L´UE LEADER DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO  
 
 Bruxelles, 4 ottobre 2011 - Misure globali per lo sviluppo delle energie rinnovabili e riduzione del consumo energetico. Ecco le principali proposte dei deputati per il summit Rio+20, organizzato in giugno 2012 dall´Onu. Entro novembre, il Parlamento dovrà definire una posizione comune da presentare al summit globale sullo sviluppo sostenibile. Vent´anni dopo il Summit della Terra - la prima conferenza mondiale sull´ambiente - avrà luogo il summit Rio+20. Dal 4 al 6 giugno 2012, ancora una volta in Brasile, i capi di governo di tutto il mondo avranno l´occasione di fare un bilancio dell´attuale situazione ambientale e rilanciare una politica globale contro il cambiamento climatico. Vecchie speranze, nuove sfide - Durante la scorsa sessione plenaria a Strasburgo, il socialdemocratico tedesco a capo della commissione per l´ambiente Jo Leinenha ricordato l´importanza del summit di vent´anni fa: per la prima volta il mondo intero aveva preso coscienza dei problemi legati all´ambiente. "Dal 1992 ad oggi è stato fatto molto, ma le decisioni più importanti non vanno ancora nel senso giusto: il divario tra ricchi e poveri è cresciuto, le foreste sono state distrutte e i mari svuotati... Nel 2012 a Rio abbiamo bisogno di un nuovo impegno da parte della classe politica". Cosa chiedono i deputati ? Secondo la risoluzione votata il 29 settembre, l´Unione europea dovrà l´esempio mostrando l´impegno di voler rilanciare una nuova politica globale per uno sviluppo sostenibile. Karl-heinz Florenz, deputato tedesco e co-autore della risoluzione, sottolinea la necessità di trovare una linea comune dell´Unione europea prima della fine di novembre. In particolare, i deputati vorrebbero tagliare le sovvenzioni a progetti non eco-sostenibili. Propongono inoltre un indicatore che misuri la crescita e la ricchezza di un paese prendendo in considerazione i fattori ambientali e sociali. Sostengono l´idea di una tassa sulle transazioni finanziarie che permetta di proteggere la biodiversità nei paesi in via di sviluppo. Infine, i deputati richiedono che che le materie prime, l´efficienza energetica e la deforestazione siano all´interno del programma del summit di giugno. Le Nazioni unite aspettano la posizione ufficiale dell´Unione europea entro l´1 novembre. Le negoziazioni internazionali cominceranno in primavera e si concluderanno in occasione del Summit a Rio, in giugno.  
   
   
COMMISSIONE ISOLE - CAPPELLACCI: "LAVORIAMO PER DARE PIENA EFFETTIVITÀ AL PRINCIPIO DI COESIONE TERRITORIALE"  
 
 Aarhus (Danimarca), 4 ottobre 2011 - "Dobbiamo lavorare affinché il principio di coesione territoriale, riconosciuto a livello comunitario, possa avere piena effettività e tradursi in misure concrete per le Isole”. Così il presidente Ugo Cappellacci il 30 Settembre al termine dei lavori della Commissione Isole della Conferenza delle Regioni Periferiche e Marittime. Durante la sessione odierna sono stati approvati alcuni indirizzi, che saranno sottoposti all’approvazione delle principali istituzioni europee . "La nostra proposta - ha dichiarato il presidente - si articola in più richieste: la prima è che tutte le Isole d’Europa siano incluse tra le Regioni intermedie (alle quali già appartiene la Sardegna) e che abbiano accesso ai regimi di aiuto previsti per quelle che rientrano nella categoria ´Convergenza´ (ex obiettivo1). La seconda attiene al raddoppio da 250 a 500 mila euro per tutte le isole d’Europa dei contributi de minimis per l’abbattimento dei costi di trasporto delle piccole e medie imprese, per le imprese turistiche e per quelle agricole. Chiediamo inoltre l’introduzione di fondi aggiuntivi per compensare l’insularità, fondato su parametri calibrati rispetto alle specificità delle Regioni che tengano nella giusta considerazione gli elementi della perifericità e dello spopolamento". "La Commissione Isole - ha aggiunto il presidente - richiama inoltre l’attenzione sui temi della continuità territoriale per far sì che le isole abbiano finalmente pieno e libero accesso al mercato unico europeo". "Su questi temi - ha osservato - le interlocuzioni con la Commissione, che sul tema degli aiuti di Stato ha un forte potere decisionale, sono di fondamentale importanza. Altrettanto importante – ha concluso il governatore - è portare avanti un’azione politica comune affinché i diritti degli isolani d’Europa possano avere il giusto riconoscimento".  
   
   
INNOVAZIONE. BANDO STATO-REGIONE LOMBARDIA DA 118 MLN PER LE IMPRESE PRESENTATO DA FORMIGONI E GELMINI, APERTO SINO AL 23 NOVEMBRE RIGUARDA 10 SETTORI STRATEGICI, DALL´AEROSPAZIO A MODA E ICT  
 
Milano, 4 ottobre 2011 - Centodiciotto milioni di euro a disposizione delle imprese lombarde per sviluppare la ricerca e l´innovazione in dieci settori strategici: Agroalimentare; Aerospazio; Edilizia sostenibile; Automotive; Energia e fonti rinnovabili; Biotecnologie; Ict; Materiali avanzati o nuovi materiali; Moda e design; Meccanica di precisione, metallurgia e beni strumentali. E´ quanto prevede il bando lanciato da Regione Lombardia insieme al Ministero dell´Istruzione, dell´Università e della Ricerca, pubblicato nelle scorse settimane e aperto fino al 23 novembre prossimo. Il bando, finanziato in parti uguali (59.000.000 euro) da Regione Lombardia e Ministero, è frutto dell´intesa sottoscritta dal presidente Roberto Formigoni e dal ministro Mariastella Gelmini nel dicembre dello scorso anno. E sono stati proprio il presidente Formigoni e il ministro Gelmini a comunicare ieri in una conferenza stampa l´apertura ufficiale del bando nel corso di una conferenza stampa che ha visto la partecipazione anche del vicepresidente e assessore all´Industria e Artigianato Andrea Gibelli, dell´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro Gianni Rossoni e del sottosegretario all´Università e Ricerca Alberto Cavalli. ´Si tratta di una iniziativa di straordinaria importanza - ha detto Formigoni - soprattutto in un periodo come questo, attraverso la quale promuoviamo la realizzazione di progetti di ricerca industriale e di attività di sviluppo sperimentale da parte di piccole e medie imprese lombarde. Lo scopo del bando è di innalzare il contenuto tecnico-scientifico di prodotti e processi che favoriscano la competitività del sistema produttivo e scientifico lombardo´. ´E´ la prima volta in Italia - ha aggiunto Formigoni - che viene realizzato un bando congiunto di questo genere, con il Ministero che mette a sistema e razionalizza misure in precedenza attivate separatamente´. Tra le altre novità segnalate da Formigoni riguardo a questo bando ´la completa informatizzazione delle procedure´ e la ´possibilità di aggiungere ulteriori risorse´. ´E´ un progetto - ha spiegato il ministro Gelmini - molto concreto. Abbiamo lavorato insieme sommando le risorse per dare un contributo alla crescita e allo sviluppo. Il bando permetterà di fare rete tra le Pmi e di aprirsi anche alle eccellenze lombarde nel campo dell´Università e dei centri di ricerca´. Secondo il ministro altri elementi importanti saranno la misurazione delle ricadute e la valorizzazione del capitale umano. ´In una regione che rappresenta il 22 per cento dell´economia nazionale - ha aggiunto il vice presidente Gibelli - questo accordo mette le ali al sistema imprenditoriale e produttivo, che ha bisogno della convergenza di risorse e intenti. Il lavoro che stiamo svolgendo come Direzione generale è quello di passare da un sistema di eccellenze singole a un sistema di cluster e reti d´impresa. Questa iniziativa consente alle imprese di mettersi insieme, di aggregarsi per competere e di collaborare strettamente con università e centri di ricerca´. L´assessore Gianni Rossoni ha infine ricordato i 30 milioni già messi in campo da Regione Lombardia per la ricerca applicata nelle Università: ´la collaborazione tra imprese e atenei ci metterà nelle migliori condizioni per competere´. Il Bando - Possono presentare domande di finanziamento micro, piccole e medie imprese lombarde (aggregate in partenariati di almeno tre soggetti) che, anche con la collaborazione di organismi di ricerca (inclusi gli Irccs) e grandi imprese, intendono promuovere progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale in grado di innalzare il contenuto tecnico-scientifico di prodotti, processi o servizi, in settori strategici dell´economia lombarda. Gli interventi finanziari saranno concessi come contributo a fondo perduto e/o finanziamento agevolato. L´importo delle spese totali ammissibili non può essere inferiore a 500.000 euro per ciascuno, mentre non potrà essere concesso un intervento finanziario complessivamente superiore a 2 milioni di euro. La durata massima dei progetti è di 24 mesi dalla pubblicazione sul Burl del provvedimento di concessione dell´intervento finanziario. I progetti realizzati dovranno concludersi con la realizzazione e la qualificazione di un impianto sperimentale o un prototipo del prodotto e/o servizio innovativo. Elementi Innovativi - Una importante novità consiste nella completa informatizzazione delle procedure, che diventano più snelle e veloci. Le domande di partecipazione vanno presentate tramite il Sistema Informativo Regionale raggiungibile all´indirizzo web https://gefo.Servizirl.it/  E´ previsto il pagamento on line anche della marca da bollo virtuale, per cui non dovrà essere consegnato nessun documento cartaceo, ma tutto dovrà essere allegato informaticamente. Incontri Territoriali - Sono previsti nelle prossime settimane incontri territoriali, durante i quali sarà illustrata dettagliatamente la procedura per accedere al bando. Dopo il primo incontro, svolto oggi a Monza, i prossimi appuntamenti saranno il 10 ottobre a Lodi, il 12 ottobre a Brescia e il 17 ottobre a Milano. Nei due eventi del 10 e del 12 ottobre verrà predisposto un collegamento in videoconferenza con le sedi territoriali: Pavia, Varese, Cremona, Sondrio e Como il 10; Bergamo, Lecco e Mantova il 12.  
   
   
MIUR.GIBELLI:FONDAMENTALE LA PRESENTAZIONE SUL TERRITORIO IL VICE PRESIDENTE A MONZA PER ILLUSTRARE BANDO PER IMPRESE  
 
Monza, 4 ottobre 2011 - ´Da Monza inizia il road show che permetterà di presentare l´importante bando ´Miur´ su tutto il territorio´. Lo ha detto il vice presidente e assessore all´Industria e Artigianato di Regione Lombardia Andrea Gibelli alla presentazione del bando ´Miur´, avvenuta ieri presso la Camera di Commercio di Monza e Brianza. ´E´ fondamentale infatti - ha continuato Gibelli - che le misure di Regione Lombardia vengano comunicate direttamente agli imprenditori, alle associazioni di categoria, che sono i veri protagonisti dei nostri provvedimenti´. ´Nello specifico - ha proseguito ancora il vice presidente - si tratta di un bando innovativo diverso dai bandi proposti in passato da Regione Lombardia in ambito di ricerca e innovazione, poiché sono stati individuati dei settori strategici di intervento e non delle aeree territoriale definite´. ´Ulteriore dimostrazione - ha concluso Gibelli - di quanto la Regione sostenga ogni impresa´.  
   
   
INDUSTRIA.GIBELLI IN REGIONE LOMBARDIA CONTI OK; AIUTI DALL´UNIONE  
 
Milano, 4 ottobre 2011 - ´Regione Lombardia è una delle quattro Regioni nel Paese ad avere i conti a posto ed è per questo che è riuscita a ottenere aiuti dalla Bei (Banca Europea per gli Investimenti) per le sue aziende. Con questa operazione è così riuscita a far fronte ai tagli previsti dalle manovre finanziarie e ad aiutare le imprese; ecco perché è fondamentale avere un bilancio in ordine´. E´ quanto detto, oggi, da Andrea Gibelli, vice presidente della Regione Lombardia e assessore all´Industria e Artigianato nel corso dell´incontro ´Da Driade a Ergon´ sulle misure di Regione per le reti di imprese. ´Ergon - ha spiegato poi Gibelli, passando a illustrare le misure - dimostra, ancora una volta, la lungimiranza di Regione Lombardia che, già nel lontano 2007, aveva previsto nelle sua legge 1, la possibilità dell´aggregazione, in forma stabile delle imprese, come fattore determinante per la competitività del sistema lombardo´. ´Con le categorie economiche e imprenditoriali si è poi giunti - ha detto ancora il vice presidente - a stabilire una modalità per rafforzare questo mondo produttivo lombardo certamente frammentato ma risorsa fondamentale del Paese´. ´Così - ha appuntato ancora l´assessore - con queste misure si è trovato il giusto equilibro tra l´identità della singola impresa e le forme aggregate che gli consentono di aumentare il grado della competitività. Dentro a un sistema dinamico e in evoluzione il programma Ergon va nella direzione di rafforzare gli esempi della misura Driade per le aggregazioni di impresa, sottolineando quale forza possiedono proprio queste aggregazioni stabili´. Concludendo il suo intervento davanti a decine di imprenditori nella Sala Pirelli, Gibelli ha poi detto: ´Il salto di cultura, al di là degli aspetti amministrativi, è quello di creare la consapevolezza della forza delle aggregazioni, facendo emergere i vantaggi che proprio queste forme di organizzazione possiedono. Questo è quello che sta facendo Regione Lombardia´.  
   
   
CAPPELLACCI RINUNCIA ALL´INDENNITÀ DI PRESIDENTE DELLA GIUNTA SARDA: "COMBATTERE LA CRISI FIANCO A FIANCO CON I CITTADINI"  
 
 Cagliari, 4 Ottobre 2011 - "In un momento difficile, come quello attraversato oggi dal Paese e dalla nostra Isola, è importante dare un segnale forte, concreto, significativo per dire che la politica vive fianco a fianco con i cittadini, non sopra di essi o sulle loro spalle. Occorre un messaggio chiaro per dire che le nostre preoccupazioni e le nostre aspirazioni sono le stesse vissute nel quotidiano dalle madri, dai padri, dagli studenti e dai lavoratori precari”. Così il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, al termine della seduta della Commissione Ambiente, cambiamenti climatici ed energia (Enve) tenutasiieri a Malmo (Svezia) ha annunciato la rinuncia all’indennità di presidente della Giunta. "Il tema - ha evidenziato Cappellacci - non è tanto quello dei costi della politica, che è ben lungi dal risolversi con una semplice rinuncia alla indennità, quanto quello dell’animo con cui si porta avanti l’azione politica: un fatto di coscienza e di esempio per avviare un nuovo corso in cui si possano anche con azioni concrete dividere pesi e responsabilità del quotidiano. Non sarebbe pensabile, infatti, chiedere sacrifici e coraggio alla nostra comunità senza dare un esempio concreto". "La rinuncia all’indennità - puntualizza il governatore - non rappresenta la soluzione ai mali della Sardegna, ma intende essere un contributo da parte di chi con la propria coscienza sente la responsabilità del ruolo. L’auspicio è che anche da segnali di questo tipo possa nascere uno spirito comune, di grande coesione che ci spinga a rimboccarci le maniche tutti insieme e aiutare questa nostra terra a sollevarsi dalla macerie economiche, sociali e culturali che la calamità della crisi, aggravata da decenni di amnesie della politica, ha lasciato dietro di sé". "Anche perché chi ha un mandato politico - evidenzia il presidente - deve essere prima di tutto uomo, padre, lavoratore e non smettere mai di ragionare come tale". "Occorre altresì ribadire chiaramente - ha aggiunto Cappellacci - che la politica non è un mestiere, non è un privilegio per pochi da tramandare di padre in figlio o da spartire con i propri sodali secondo meccanismi di cooptazione, ma è passione, tensione morale e ideale, servizio alla propria comunità. E’anche mandato elettorale democratico che per sua natura non può che essere a tempo determinato o, almeno, dovrebbe diventare tale per consentire quel ricambio generazionale che, portando ossigeno, faccia respirare i palazzi della politica, rimasti per troppo tempo “sotto vuoto". "Per ridare forza alla politica - ha aggiunto il governatore - e restituire ad essa il ruolo di cui la nostra società ha bisogno è necessario e non più rinviabile uno sforzo che ricongiunga alla irrinunciabile legittimazione democratica una altrettanto indispensabile legittimazione morale, che deve essere guadagnata quotidianamente sul campo della considerazione che la comunità nazionale ha dei propri rappresentanti". "Per questi motivi - ha concluso Cappellacci- rinuncio alla mia indennità di presidente della Giunta regionale".  
   
   
ABRUZZO: CASTIGLIONE HA INCONTRATO A ROMA MINISTRO FRATTINI L´ASSESSORE: "RAFFORZATI I RAPPORTI CON LIBIA E ALBANIA".  
 
 Pescara, 4 ottobre 2011 - Si è tenuto sabato scorso a Roma, presso la Farnesina, un incontro istituzionale tra il Ministro degli Esteri Franco Frattini ed il Vice Presidente con Delega allo Sviluppo Economico Alfredo Castiglione. Castiglione, raccogliendo le sollecitazioni di alcuni amministratori e parti sociali, era accompagnato da una delegazione del Pescarese. "Si tratta del primo di una serie di incontri istituzionali - ha spiegato l´assessore - utili a rinsaldare il rapporto tra il Governo centrale, ed in particolare il Ministro Frattini, e le forze sociali e politiche abruzzesi". Il Ministro mi ha confortato - ha proseguito il Vice Presidente Castiglione - sulla strada che abbiamo intrapreso come Regione Abruzzo con la Libia per la Fiera della Ricostruzione, e mi ha confermato i buoni rapporti e le opportunità commerciali con l´Albania. Questi incontri - ha spiegato Castiglione - permetteranno a tanti amministratori locali, alle parti sociali ed agli imprenditori, che vorranno allargare il proprio raggio d´azione con altri Paesi, di avere un rapporto diretto con la Farnesina". Secondo quanto riferito dall´assessore Alfredo Castiglione, "Il Ministro degli Esteri Franco Frattini ha espresso rinnovata vicinanza al presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi ed agli Abruzzesi, sottolineando il valore della nostra visita tesa a sostenere i bisogni dell´Abruzzo".  
   
   
ECCO TUTTE LE AZIONI INSERITE NEL PAR-FAS ABRUZZO  
 
Pescara, 4 ottobre 2011 - Il Par-fas approvato dal Cipe prevede le cosiddette "aree di policy", e cioè azioni cardine che informano l´intero piano finanziario. In particolare, su "Competività e Rsti" le risorse sono 123,250 milioni di euro (pari al 20% del programma) e nello specifico prevede interventi per il sostengo industriale dell´azione connessa all´Automotive; la promozione del turismo attraverso l´incentivazione di eventi sportivi e sviluppo del sistema museale; miglioramento dell´accesso al credito da parte delle Pmi; e infine sviluppo della Valle Peligna. Per "Trasporti, logistica e telecomunicazioni" le risorse del Fas ammontano a 200,490 milioni di euro (33% del programma). Gli interventi più significativi riguardano: il miglioramento della mobilità e l´accessibilità dei centri urbani; il completamento e rafforzamento del sistema logistico di mobilità regionale per la movimentazione di passeggeri e merci; infine potenziamento e sviluppo della società dell´informazione e realizzazione di infrastrutture a banda larga. Per "Ambiente e Territorio" le risorse sono 178,786 milioni di euro (29% del programma) e i progetti sono principalmente volti a prevenire e gestire i rischi naturali. In questo senso le risorse Fas sono concentrate su tre grandi linee: obiettivi di servizio nel campo delle risorse idriche e dei rifiuti; prevenzione dei rischi di origine naturale e tutela e riqualificazione dei paesaggi. Per la "Politiche di coesione sociale" le risorse sono 31,044 milioni di euro (5% del programma) e gli interventi guardano soprattutto ai servizi sociali, alla cura dell´infanzia, sicurezza e legalità. Per le "Politiche per la coesione territoriale" le risorse sono 44,738 milioni di euro (7% del programma) e gli interventi sono principalmente rivolti alla riqualificazione dell´edilizia residenziale pubblica e la messa in sicurezza dal rischio sismico. Per le "Politiche per il capitale umano" le ricorse sono 19,632 milioni di euro (3% del programma) e gli interventi prevedono il miglioramento delle strutture per l´istruzione e il potenziamento dei livelli di competenza degli studenti. Infine per la "Governance e capacitazione" le risorse sono 11,804 milioni di euro (1,9% del programma) si prevedono interventi all´assistenza tecnica e al supporto del Par-fas.  
   
   
CHIODI, CON FAS PARTE FASE 2 PER SVILUPPO ABRUZZO ALLE SPALLE FASE 1 CHE HA EVITATO "DEFAULT" DELLA REGIONE  
 
 Pescara, 4 ottobre 2011 - Una "nuova fase che apre le porte allo sviluppo dell´Abruzzo". Il presidente della Regione, Gianni Chiodi, ha valutato in questo modo gli effetti della delibera Cipe che venerdì scorso ha liberato per l´Abruzzo risorse Fas per 607 milioni di euro. Chiodi l´ha chiamata "fase 2", intendendo in questo modo l´avvio ufficiale di una nuova stagione di rilancio dell´economia regionale nell´ottica della programmazione e della progettualità. "Abbiamo alle spalle la fase 1, con la quale ci siamo concentrati al risanamento e al recupero strutturale del debito sanitario - ha detto Chiodi -. Una fase importante, che ha allontanato definitivamente lo spettro del default per la Regione Abruzzo, ora la parola passa ai soggetti della Regione che dovranno pensare, progettare e programmare il rilancio economico regionale tenendo a mente le linee di sviluppo che abbiamo indicato nel Fas". Il presidente della Regione ha poi voluto sottolineare il carattere "straordinario" della decisione del Cipe di venerdì scorso, con "l´Abruzzo che è l´unica regione ad aver avuto approvato l´intero Par-fas e non a tranche come accade per le altre regioni. In questo modo - ha aggiunto - vengono smentiti tutti coloro che avevano parlato di bocciatura del Fas Abruzzo". In questo senso, il presidente Chiodi ha voluto annunciare anche la strategia politica che dovrà gestire la fase 2 di rilancio della Regione. "La filosofia - ha detto - sarà quella del Patto per l´Abruzzo, una strategia che sta ottenendo consensi anche in campo nazionale come modello di confronto. Un tavolo delle responsabilità che, in relazione al particolare momento, chiami la classe dirigente abruzzese a cambiare in maniera strutturale i temi dello sviluppo economico e della governance". Nell´annunciare la fase 2, il presidente della Regione, Gianni Chiodi, ha poi anticipato che "il ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, sarà in Abruzzo per incontrare il Patto per l´Abruzzo, dando in questo seguito a quanto detto a Palazzo Chigi nell´incontro tra il governo e il Patto". Ma il presidente della Regione ha poi parlato di "occasione storica per la regione". "Usciamo dalla cultura della lamentazione - ha sottolineato - e avviamo invece una fase nuova, propositiva, fatta di progetti di qualità, di idee veramente innovative in grado di cambiare questa regione. È questa anche una sfida alla quale deve comunque rispondere il Patto per l´Abruzzo". Ma il Fas Abruzzo potrebbe crescere anche nella dotazione finanziaria. È stato lo stesso presidente Chiodi ad adombrare l´ipotesi che potranno arrivare altri 100 milioni destinati per rafforzare le politiche di innovazione, competitività e produttività. Sulle anticipazioni che la Regione ha effettuato in questi anni, il presidente della Regione ha fornito cifre importanti. "In attesa del Fas - ha spiegato Chiodi - la Regione Abruzzo ha operato anticipazioni su progetti: per l´impianto di funivia del Gran Sasso 11 milioni; per le opere di depurazione circa 70 milioni; per arginare il rischio di erosione della costa 18 milioni; per i Piani di zona 10 milioni; per le risorse ai comuni in campo sociale 6 milioni; per i porti regionali l´intero Fas prevede 20 milioni e noi con una legge ad hoc ne abbiamo anticipati 11,5. Questi sono dati importanti, che stanno anche a dimostrare che questo governo non ha avuto mai alcun dubbio sul fatto che i Fas sarebbero comunque arrivati".  
   
   
MARCHE: LA GIUNTA APPROVA L´ASSESTAMENTO DEL BILANCIO 2011.  
 
Ancona, 4 Ottobre 2011 - La giunta regionale ha approvato ieri mattina l´assestamento del bilancio 2011. ´In un quadro finanziario fortemente condizionato dai tagli drastici determinati a partire dall´anno 2011 dal decreto legge 78/2010 e dai ferrei limiti di spesa imposti dal Patto di Stabilita` interno ´ spiega l´assessore al bilancio Pietro Marcolini ´ abbiamo cercato di ottimizzare, in un quadro di riferimento pluriennale, la distribuzione e la finalizzazione delle risorse. Venendo infatti a mancare totalmente i precedenti trasferimenti statali in tutti i principali campi di intervento della Regione, si rende necessaria una quanto mai rigorosa programmazione finanziaria pluriennale´. Anche quest´anno l´approvazione del provvedimento e` stata volutamente fatta slittare al periodo post-feriale, allo scopo di poter valutare in tutte le loro implicazioni i contenuti delle manovre governative e in considerazione del fatto che le stesse riduzioni di spesa previste per i prossimi anni vanno programmate da subito, pena l´impossibilita` del loro effettivo conseguimento. Rimandando l´approvazione dell´assestamento, si e` cercato di definire gli stanziamenti finali del bilancio 2011 avendo riguardo anche delle prospettive finanziarie del prossimo anno, quando l´effetto dei tagli ai trasferimenti statali sara` ancora maggiore. Gli stanziamenti finali di entrata e di spesa ammontano, per la sola competenza ed escludendo quindi le reiscrizioni di somme non utilizzate l´anno precedente, a 3.656 milioni di cui 2.688 come Fondo sanitario. Nell´ambito di scelte volte a massimizzare e porre in sinergia tra loro le risorse da destinare al perseguimento delle politiche istituzionali dell´Ente e a contenere le spese di funzionamento, l´assestamento integra gli stanziamenti del bilancio iniziale per far fronte ad una serie di esigenze tecniche che nel frattempo si sono rese indispensabili. ´Le risorse utilizzate per la copertura delle spese aggiuntive ´ aggiunge Marcolini - provengono dalla riformulazione tecnica dell´entrate e delle spese seguente al rendiconto della gestione 2010, dal maggior gettito derivante dalla lotta all´evasione fiscale e dalla capacita` della Regione di utilizzare fonti non ordinarie´. In particolare: - 9 milioni coprono rate di mutui a carico dello Stato, ma non piu` onorate dal Governo, per investimenti nel Trasporto Pubblico Locale; - 9 milioni cofinanziano il bando di affidamento della costruzione del nuovo ospedale di rete di Aspio Ancona Sud; - 1 milione per la gestione liquidatoria dell´Ente fieristico regionale; - 550 mila per i maggiori oneri relativi alla Tarsu e all´Ici a seguito delle manovre governative. Tra le autorizzazioni, l´assestamento del bilancio prevede inoltre la sottoscrizione della convenzione tra la Regione e l´Agenzia delle Entrate per la gestione dell´Irap e dell´addizionale regionale all´Irpef in attuazione al decreto legislativo 68 del 2011 sul federalismo regionale. In particolare uno dei principali obiettivi e` la lotta all´evasione fiscale, che dovra` avvenire attraverso il rafforzamento dell´azione di contrasto in collaborazione con gli altri attori del sistema della fiscalita`. Occorre ricordare infine che il bilancio iniziale aveva confermato per il 2011 lo stesso ammontare di risorse di provenienza regionale gia` finalizzate negli anni precedenti alle linee di intervento giudicate come prioritarie: la difesa del lavoro e il sostegno allo sviluppo, le politiche sociali, la valorizzazione dei beni culturali e del territorio, la green economy e la mobilita`.  
   
   
SARDEGNA: BANDO SUAPNET PER LA SEMPLIFICAZIONE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE  
 
Cagliari, 4 ottobre 2011 - "Vogliamo semplificare le procedure della Pubblica Amministrazione per migliorare la qualità della vita dei cittadini". Con queste parole l’Assessore regionale dell’Industria, Alessandra Zedda, ha presentato 30 Settembre a Cagliari, il Bando Suap Net per l’attivazione di gemellaggi fra amministrazioni per il potenziamento dei Suap regionali, durante il quarto incontro di animazione territoriale promosso dall’assessorato. "Si tratta - ha spiegato l’esponente della Giunta Cappellacci - di un modello innovativo perché si basa sulla cooperazione e lo scambio di conoscenze e buone pratiche tra gli operatori degli sportelli, promuovendo la creazione di nuove aggregazioni". "La Sardegna - ha osservato l´Assessore - è una delle prime regioni che applica il procedimento unico Suap, può vantare degli sportelli unici d’eccellenza già operativi che, come prevede il bando, possono presentarsi come Amministrazioni offerenti per il trasferimento di khow-how verso le Amministrazioni beneficiarie". I gemellaggi saranno attivati attraverso due fasi: la prima prevede la presentazione di una manifestazione d’interesse da parte delle amministrazioni, mentre la seconda prevede la presentazione di progetti di gemellaggio. L’assessorato dell’Industria ha predisposto la vetrina offerenti/beneficiari sulla intranet: http://intranet.Sardegnasuap.it/  Le candidature dovranno indicare l’area d’interesse prescelta: gestione procedimento unico, edilizia, attività economiche, commerciali, agricole, turistiche. "E’ un progetto - ha affermato Zedda - che mutua il modello operativo Agire- Por 2007-2013 del Mise, fortemente sostenuto e supportato dai nostri uffici e dall’agenzia Bic Sardegna, che assisterà direttamente le amministrazioni in tutte le fasi di attuazione dell’intervento". "Le risorse disponibili sono pari a 300.000 euro e - ha sottolineato l’assessore - auspichiamo di spenderle tutte". Le manifestazioni d’interesse dovranno pervenire entro le ore 12.00 del 14.10.2011, mentre i progetti di gemellaggio entro le ore 12.00 del 25.11.2011 al seguente indirizzo: Regione Autonoma della Sardegna - Assessorato dell’Industria - Servizio Affari Generali e Promozione dello Sviluppo Industriale - v.Le Trento, 69 - 09123 Cagliari.  
   
   
PIEMONTE, LE DECISIONI DELLA GIUNTA REGIONALE: SOSTEGNO ALLE PERSONE DISABILI, ASSUNZIONE DI PERSONE SVANTAGGIATE, ORGANIZZAZIONE DEL SOCCORSO AI PAZIENTI POLITRAUMATIZZATI, POTENZIAMENTO DEI CONFIDI  
 
 Torino, 4 ottobre 2011 - La riunione è stata coordinata dal presidente Roberto Cota. Sostegno alle persone con disabilità. L’entità dei finanziamenti a sostegno delle persone con disabilità e delle loro famiglie da assegnare agli enti gestori delle funzioni socio-assistenziali viene confermata, su proposta del presidente Roberto Cota, in quella erogata nel 2010, ovvero 17,5 milioni di euro. Particolare attenzione sarà rivolta alle persone con disabilità grave e, nell’ambito dei progetti individuali socio-sanitari, alla continuità della compartecipazione sanitaria. Lavoro ai soggetti svantaggiati. I datori di lavori privati che assumeranno a tempo indeterminato lavoratori con più di 45 anni, persone tossicodipendenti/alcoldipendenti in trattamento, soggetti sottoposti a misure restrittive della libertà personale (in regime di semilibertà, affidamento in prova al servizio sociale, ammessi al lavoro esterno, in liberazione condizionale, in attesa di giudizio da almeno sei mesi), ex detenuti che hanno terminato di scontare la pena da non oltre cinque anni riceveranno, su proposta dell’assessore Claudia Porchietto, un contributo a titolo di incentivo di 10.329 euro se si tratta di un uomo e di 11.878 euro se si tratta di una donna. La somma complessiva a disposizione, considerando le risorse non impiegate lo scorso anno, è di 1.464.000 euro. Saranno le Province a presentare alla Regione un piano di attività e spesa sulla base dei finanziamenti assegnati (Alessandria 198.200 euro, Asti 92.800, Biella 52.430, Cuneo 188.160, Novara 96.316, Torino 738.056, Vco 43.394, Vercelli 54.552). Pazienti politraumatizzati. Fissati, su proposta dell’assessore Paolo Monferino, i criteri organizzativi e le indicazioni che le aziende sanitarie dovranno seguire per la ridefinizione dei percorsi clinico-organizzativi dei pazienti politraumatizzati secondo il modello di rete già indicato dalla Giunta, che prevede il presidio di pronto soccorso generale, dieci centri trauma di zona (San Giovanni Bosco, Maria Vittoria, Molinette, Cto, Regina Margherita e Mauriziano di Torino, San Luigi di Orbassano, Maggiore della Carità di Novara, Ss. Biagio e Arrigo di Alessandria, S. Croce e Carle di Cuneo) ed un centro ad alta specializzazione con sede nel Cto di Torino. Confidi. Le azioni per la razionalizzazione e il potenziamento del sistema dei Condidi presentate dall’assessore Massimo Giordano sono finalizzate a promuovere modelli di business più efficienti, l’aggregazione di servizi e le fusioni su base associativa, nonché ad indirizzare le agevolazioni nei confronti di strutture la cui attività sia principalmente rivolta all’imprenditoria piemontese in termini di volume di garanzie. Sono stati inoltre approvati: su proposta dell’assessore Roberto Ravello, l’individuazione in 30 euro dell’importo da versare per il rilascio dell’autorizzazione annuale per la raccolta dei funghi nel triennio 2012-2014, mentre l’autorizzazione giornaliera costerà 5 euro e quella settimanale 10 euro; su proposta dell’assessore Claudio Sacchetto, la richiesta al Ministero delle Politiche agricole e forestali della declaratoria di carattere di eccezionalità dei nubifragi con trombe d’aria avvenuti tra il 10 e il 13 luglio 2011 nella provincia di Torino (Agliè, Alice Superiore, Barone Cavavese, Candia Canavese, Castellamonte, Cuceglio, Ozegna, San Giorgio Canavese).  
   
   
CALABRIA: IL BANDO PER I PISL DI 406 MILIONI DI EURO  
 
 Catanzaro, 4 ottobre 2011 - L’assessore al Bilancio Giacomo Mancini intervenendo il 30 settembre a Lorica alla conferenza stampa sul Pisl ha manifestato soddisfazione per la pubblicazione del bando Pisl. “Siamo orgogliosi – ha detto Mancini - di aver pubblicato il bando per i Pisl e di aver messo così a disposizione del territorio calabrese 406 milioni di euro, più di 800 miliardi di vecchie lire. È un risultato importante ottenuto dall´amministrazione guidata dal Governatore Scopelliti. Adesso sarà compito delle amministrazioni locali presentare progetti di ampio respiro per spendere al meglio queste ingenti risorse che provengono dall´Europa. Qui in Sila – ha sottolineato l’assessore al Bilancio - l´ambizione deve essere quella di far diventare questi luoghi attrattivi allo stesso modo delle Dolomiti: in quanto a bellezze naturali e paesaggistiche l´altipiano Silano non ha nulla da invidiare. Adesso ci sono le risorse per dotare questo comprensorio di moderni impianti di risalita che sostituiscano finalmente quelli attuali e vergognosamente fatiscenti, di piste di pattinaggio e da bob e, per i mesi estivi, di attrezzature per lo sci nautico e il canottaggio. E naturalmente - ha detto ancora Mancini - anche con l´intervento dei privati di realizzare nuove strutture ricettive di qualità che puntino sulla valorizzazione dei nostri prodotti enogastronomici. Una sfida ambiziosa che mi auguro gli amministratori del territorio vogliano cogliere. Per vincerla – ha affermato infine l’assessore Mancini - l´amministrazione guidata dal Governatore Scopelliti mette loro a disposizione le risorse e anche le professionalità per guidarli nella predisposizione della domanda per i Pisl che dovrà essere presentata alla Regione entro il 12 dicembre”.  
   
   
RAPPORTO STATISTICO 2011. PRESENTATO FASCICOLO DI PADOVA: ZORZATO  
 
Padova, 4 ottobre 2011 - Il Rapporto Statistico della Regione, approfondimento congiunturale e strutturale sui molteplici fenomeni istituzionali, economici e sociali che interessano il Veneto, dall’anno scorso ha assunto anche una veste provinciale che viene riproposta per l’edizione 2011. Ieri a Padova, nella sala consiliare della Provincia, si è svolta la prima presentazione con l’intervento del vicepresidente della giunta regionale Marino Zorzato, della presidente della Provincia Barbara Degani, di Maria Teresa Coronella dirigente del Sistema Statistico Regionale, di Sergio Trevisanato segretario regionale per l’istruzione, il lavoro e la programmazione e dell’assessore provinciale padovano all’informatica e alla statistica Fabio Conte. “Il rapporto – ha detto Zorzato – è stato tarato su una dimensione provinciale. L’edizione 2011 ha trattato il tema dello sviluppo sostenibile applicato alla società veneta, visto da quattro angolazioni: la sostenibilità economica, sociale, ambientale e istituzionale. Quest’ultima riguarda il rapporto tra cittadini e istituzioni ed è anche quello più sentito oggi: dobbiamo infatti adeguare il sistema istituzionale al Veneto che cambia”. Barbara Degani ha sottolineato che la lettura corretta dei dati aiuta a dare un senso alle politiche da sviluppare sul territorio. La provincia di Padova rappresenta il 15,7% dell’export regionale e nel 2010 ha registrato un aumento del 24,5% della vendita delle proprie merci all’estero. I primi dati del 2011 rafforzano i segnali di ripresa: nel primo semestre del 2011 si registra una crescita del 14% delle esportazioni dal Veneto e del 19,6% per la provincia di Padova. Rispetto al tasso di occupazione del Veneto (64,5%) e nazionale (56,9%), la performance della provincia di Padova è migliore, 65,4%. Il numero di ore di cassa integrazione richieste nel periodo tra gennaio e agosto 2011 è inferiore del 46,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno prima. Rispetto alla media regionale, sono di più le donne che lavorano a Padova: nel 2010 il 55% contro il 53,3% del Veneto, ma la paga è ancora fortemente discriminante fra uomini e donne. Il 12,9% fra i 15-24enni risulta disoccupato contro l’8,1% dell’anno prima, il secondo valore più basso comunque fra le province venete. Il numero di ultra 65enni nel territorio provinciale è di oltre 183 mila unità, pari al 19,6% della popolazione, ed è destinato a crescere. Gli stranieri residenti nella provincia sono 91.649, il 9,8% della popolazione.  
   
   
COSTI POLITICA, SICILIA: REGIONE TAGLIA AUTOBLU  
 
Palermo,  4 ottobre  2011  – E’ Entrata in vigore dall’ 1 ottobre la riorganizzazione dell´autoparco della Regione siciliana. In questa prima fase, il piano prevede la riduzione di 30 veicoli e l´assegnazione, non piu´ in forma esclusiva, delle vetture ai dirigenti generali e ai capi di gabinetto. Una manovra che consentira´ alla Regione un risparmio stimato in almeno 200 mila euro l´anno, per il solo costo di noleggio. "La nuova organizzazione - afferma l´assessore per le Autonomie locali e la Funzione pubblica, Caterina Chinnici - rientra nel piano di contenimento della spesa pubblica e dei costi della politica varato dalla giunta regionale all´inizio del mese di agosto per fronteggiare gli effetti della crisi economica sui bilanci pubblici". Il piano prevede che da lunedi´ le auto non verranno piu´ assegnate, in modo esclusivo, ai dirigenti generali e ai capi di gabinetto, ma direttamente a ciascun dipartimento o ufficio di diretta collaborazione per assolvere a tutte le esigenze di mobilita´ ordinarie degli stessi, comprese quelle del servizio posta. Da domani, inoltre, verranno dismesse 30 autovetture, man mano che scadranno i contratti di noleggio e, in conseguenza della progressiva riduzione del parco auto, si procedera´ al ridimensionamento dei servizi di mobilita´, proporzionalmente e prioritariamente con gli uffici periferici. "Il piano - spiega il dirigente generale del dipartimento della Funzione pubblica, Giovanni Bologna, che ha firmato la direttiva per la riorganizzazione - punta alla riduzione dei costi, cercando di mantenere, comunque, un adeguato livello di funzionalita´ dei servizi". Resta ancora da definire, per il momento, la parte relativa al trattamento economico degli autisti, attualmente oggetto di trattative sindacali.  
   
   
BOLZANO: TAGLIO DEL 2% PER IL BILANCIO, ALCUNI SETTORI RESTERANNO STABILI  
 
Bolzano, 4 ottobre 2011 - Un taglio generale del 2% in tutti i settori: è questa l´idea più realistica emersa il 3 ottobre dalla prima articolata discussione in Giunta provinciale sul bilancio 2012. Ci saranno settori, come welfare, formazione e ricerca, che non subiranno riduzioni, mentre i 150 milioni che non rientrano nel patto di stabilità verranno assegnati ai fondi di rotazione. E´ iniziata in Giunta provinciale la discussione sul bilancio 2012 che proseguirà anche nelle prossime sedute in vista della definitiva approvazione da parte dell´esecutivo, e del successivo passaggio in Consiglio, entro la fine di ottobre. Confermati i dati resi noti la scorsa settimana, con i 130 milioni di maggiori entrate, buona parte dei quali finiranno direttamente nelle casse dello Stato nell´ambito della manovra correttiva della finanza pubblica, e i 280 milioni "bloccati" dal patto di stabilità. "Si tratta di somme che abbiamo a disposizione - ha annunciato il presidente Luis Durnwalder - ma che non possiamo spendere per contribuire ad abbattere il debito pubblico e a migliorare la liquidità dello Stato. Circa 150 milioni di euro, potranno però essere comunque utilizzati e messi a disposizione dei Comuni e dell´economia grazie ai fondi di rotazione, che non rientrano nel patto di stabilità". Rispetto al bilancio precedente, anche quello del 2011 dovrebbe attestarsi attorno ai 5,3 miliardi di euro, e sono previsti tagli su quasi tutti i capitoli di spesa nell´ordine del 2%. "Ritengo che si tratti di sacrifici sopportabili - ha spiegato Durnwalder - fermo restando che alcuni settori non subiranno alcun tipo di riduzione: mi riferisco su tutti a sanità, sociale, formazione, ricerca e innovazione, personale, lavoro e mobilità. Inoltre, nel settore dell´edilizia sociale, potremmo avere a disposizione 200 milioni in più frutto di giacenze accumulate e non spese nel corso degli ultimi anni". Per quanto riguarda le addizionali regionali su Irpef e Irap, Durnwalder ha ribadito la posizione espressa la scorsa settimana dall´assessore alle finanze Roberto Bizzo durante un incontro con i sindacati. "Sull´irpef verrà elaborato un modello di esenzioni in grado di sostenere le famiglie - ha sottolineato il presidente della Giunta provinciale - e sicuramente non saranno accolte le richieste di chi chiedeva un azzeramento dell´addizionale per tutti i redditi al di sotto dei 35mila euro. Per quanto riguarda, invece, l´Irap, ci saranno riduzioni per le imprese virtuose, ovvero quelle che migliorano la produttività, stabilizzano i rapporti di lavoro e investono in ricerca e sviluppo. Per le altre, invece, non è escluso un piccolo ritocco all´insù delle aliquote".  
   
   
ROSSI: “SIA CITTADINO ITALIANO CHI NASCE IN ITALIA”  
 
Firenze, 4 ottobre 2011 – “Credo che chi nasce in Italia debba diventare cittadino italiano”. Così il presidente Enrico Rossi ha motivato la sua firma alle due proposte di legge di iniziativa popolare lanciate a livello nazionale da un ampio schieramento di forze politiche e sociali con la campagna “L’italia sono anch’io”. Le proposte di legge riguardano il diritto di cittadinanza (con modifiche da apportare alla legge n.91 del 5 febbraio 1992) e le “Norme per la partecipazione politica e amministrativa e per il diritto di elettorato senza discriminazioni di cittadinanza e di nazionalità”. Il presidente Rossi ha firmato al banchetto allestito l’ 1 ottobre dai promotori dell’iniziativa in piazza dei Ciompi, a Firenze. “Oltre 6000 bambini – ha aggiunto Rossi – nascono ogni anno in Toscana da genitori stranieri, su 33.000 nati. Se non ci fossero questi bambini, la nostra popolazione regredirebbe. Bisogna in tutti i modi favorire l’integrazione dei bambini, dei ragazzi, dei giovani, facendo leva, per esempio, sulla sensibilizzazione e la formazione delle loro madri, come avviene in altri paesi europei. In caso contrario rischiamo solo di accumulare nubi di tensione. A 18 anni un ragazzo nato in italia e non ancora cittadino italiano si sente mutilato, umiliato e avvilito. Riconoscere lo “jus soli” è vitale per la serenità del nostro paese”. “Penso la stessa cosa per il diritto di voto – ha proseguito Rossi – Oggi corriamo il rischio di mantenere una parte della popolazione nella condizione di “paria”, come nello Stato italiano ante-Giolitti. I diritti civili e politici vanno estesi e consolidati, pur gradualmente. La destra fece un gran baccano contro la nostra legge sui diritti sociali, finì che la Corte Costituzionale ci diede ragione”. “Io non sono “buonista” – ha concluso il presidente Rossi – sono per il rispetto della legge. So che l’integrazione non è cosa semplice, che le migrazioni provocano dolore e problemi per chi parte come per chi accoglie. Ma so anche che questa è una sfida fondamentale”.  
   
   
BOLZANO: TASK FORCE E APPALTI PER INSERIRE I LAVORATORI SVANTAGGIATI  
 
Bolzano, 4 ottobre 2011 - Una cabina di regia per promuovere in Alto Adige appalti, in tutti gli enti e su tutto il territorio, che applichino in modo coordinato alcune clausole per l’inserimento occupazionale di lavoratori svantaggiati attraverso le cooperative sociali: è quanto ha concordato l’assessore provinciale Roberto Bizzo in un vertice con le Ripartizioni provinciali competenti e il mondo della cooperazione sociale. Nonostante la situazione favorevole, nei prossimi anni il mercato del lavoro altoatesino si troverà ad affrontare sfide importanti e l´assessore provinciale Roberto Bizzo ha già anticipato una delle misure strutturali della Giunta provinciale: "Sarà necessario un forte impegno per ricollocare al lavoro i disoccupati più avanti negli anni e quelli con bassa qualificazione nonché favorire il reinserimento lavorativo delle donne e dei soggetti con difficoltà e disabilità." Una delle prime azioni è stata delineata nei giorni scorsi in un vertice nella sede dell´Assessorato alla cooperazione - aperto alle Ripartizioni provinciali coinvolte nel progetto e al mondo cooperativo sociale altoatesino - con l´obiettivo di concertare azioni concrete per sostenere il mercato e inserire persone svantaggiate nel mondo del lavoro. Un passo immediato, annuncia Bizzo, "è la creazione di una cabina regia finalizzata a promuovere a livello provinciale un sistema di appalti, in tutti gli enti e su tutto il territorio, con l´applicazione in modo coordinato e condiviso di alcune clausole che prevedano l´inserimento occupazionale di lavoratori svantaggiati attraverso le cooperative sociali." Tra le ipotesi discusse, quella di allargare le categorie beneficiarie con interventi provinciali: nei prossimi incontri si deciderà se lo strumento adatto alla scopo sarà un intervento di natura "governativa" oppure legislativa. Al vertice con Bizzo hanno partecipato il capo dipartimento Andrea Zeppa e i direttori delle Ripartizioni provinciali interessate: Thomas Mathà (Affari comunitari), Karl Tragust (Politiche sociali), Maurizio Bergamini (Innovazione, sviluppo e cooperative), oltre al direttore dell´ufficio del lavoro Michael Mayr e alla direttrice dell´ufficio cooperative Manuela Paulmichl. In rappresentanza della cooperazione sociale erano presenti i rappresentanti di Federsolidarietà (Confcooperative), Legacoopbund, Raiffeisenverband e Agci.  
   
   
PIANO LAVORO, PER LA PRIMA VOLTA DAL 2005 TRENTAMILA OCCUPATI IN PIÙ IN CAMPANIA  
 
Napoli, 4 ottobre 2011 - L´assessore al Lavoro della Regione Campania Severino Nappi ha illustrato, nel corso di una conferenza stampa a palazzo Santa Lucia, i dati relativi al primo anno di "Campania al Lavoro!", il programma avviato dalla Giunta per incentivare l´occupazione, facilitare l´incrocio tra domanda ed offerta, e favorire l´accesso dei giovani e delle donne sul mercato. Le cifre presentano molte importanti novità. Sulla base dei dati Istat al 30 settembre 2011, si registra per la prima volta in Campania dal 2005 un saldo positivo dell´occupazione, con una crescita di 30.000 unità. I movimenti in ingresso nel mercato del lavoro sono a + 55.000, l´occupazione giovanile è a + 25.000, le donne che lavorano sono + 15.500, i contratti di apprendistato aumentano del 50%. "Le politiche anticrisi della Campania - sottolinea l´assessore Nappi - sono le più efficaci d’Italia, come ha sottolineato il Rapporto Formez del 2011. Cresce l´occupazione, ed allo stesso tempo il costo del lavoro resta il più basso in assoluto nel Paese senza toccare la retribuzione, ma grazie agli incentivi che abbiamo messo in campo. Finora abbiamo investito 534 milioni di euro, e coinvolto 56 mila lavoratori. Le risorse sono state destinate per 270 milioni alle politiche attive, come gli incentivi alle assunzioni, la formazione, di cui hanno beneficiato 29 mila lavoratori, per 25 milioni al potenziamento dei servizi per il lavoro, e per 238 milioni alle politiche passive, come la cassa in deroga, gli Lsu ed altro, con 27 mila beneficiari diretti. Andiamo avanti su questa strada. La fiducia, registrata anche dall´Istat nel rapporto semestrale 2011, è il viatico migliore per proseguire e potenziare ulteriormente", conclude l´assessore Nappi.  
   
   
OCCUPAZIONE, ABRUZZO: DI NUOVO OLTRE I 500MILA A LAVORO ISTAT:24.000 NUOVI OCCUPATI,DISOCCUPAZIONE SCENDE AL 7,9%  
 
L´aquila, 30 set - Sono positivi per l´Abruzzo i dati Istat sul lavoro nel Ii trimestre 2011: il tasso di disoccupazione scende al 7,9% (dal 9,4% del Ii trimestre 2010 e dal 8,8% del I trimestre 2010) e si mette in linea con il dato nazionale (7,8%), mentre il dato dell´occupazione e´ salito al 54,7% con un importante +4,9% rispetto al Ii trimestre 2010. Dato ancor più significativo se confrontato con il +O,4% a livello nazionale. Gli occupati in regione salgono a 509mila unità, il dato più alto dal Iii trimestre 2008 quando erano 518mila, ovvero prima dell´ingresso nella crisi economica globale. Sono ben 24.000 le unità in ingresso nel mercato del lavoro regionale, così distribuite: 14.000 nell´industria e costruzioni, 6.000 nei servizi e 4.000 in agricoltura. "Siamo di fronte - dichiara l? assessore al Lavoro Gatti - a dati incoraggianti da un lato e, a dire il vero, un pò inaspettati dall´altro viste le dimensioni. L´abruzzo e la sua forza imprenditoriale ? prosegue ‘ hanno prodotto, secondo l´Istat, un incredibile sprint nell´ultimo trimestre, che ha portato sia il livello dell´occupazione, che il tasso di disoccupazione, in linea con la media nazionale, distanziandoci sempre più dai livelli delle regioni meridionali. Per la prima volta da prima della crisi gli occupati sono più di 500mila. Una soglia psicologica importante". "La crisi c´e´, non e´ finita e non e´ il momento di abbassare la guardia, ma dobbiamo trarre maggiore entusiasmo e fiducia da questi dati che segnalano un importante recupero, per impegnarci insieme a tutte le forze sociali, imprenditoriali e ai lavoratori abruzzesi per proseguire in questa direzione, che e´ quella giusta, contrassegnata da politiche attive e passive integrate, grazie a ammortizzatori sociali diffusi, a investimenti in formazione e ricerca serie, a incentivi assunzionali".  
   
   
MERCATO DEL LAVORO: 5400 NUOVI OCCUPATI IN TRENTINO NEL SECONDO TRIMESTRE DELL´ANNO I DISOCCUPATI SI SONO RIDOTTI DI 1.700 UNITÀ (- 16,7 %)  
 
 Trento, 4 ottobre 2011 - Sono disponibili i dati Istat sulle forze di lavoro relativi al secondo trimestre 2011 (da aprile a giugno 2011). Per la provincia di Trento si registra un significativo miglioramento nel mercato del lavoro: nel secondo trimestre 2011 le forze lavoro hanno raggiunto le 242.000 unità, in crescita di 3.700 unità su base annua (+1,6%). Gli occupati, sempre su base annua, sono aumentati di circa 5.400 unità risultando pari a 234.000 unità (+2,4%) mentre i disoccupati si sono ridotti di poco meno di 1.700 unità, attestandosi a 8.300 persone. A livello nazionale, invece, rimangono sostanzialmente stabili le forze di lavoro, cresce leggermente il numero degli occupati e cala il numero dei disoccupati. Approfondendo i dati dell’indagine Istat sulle forze di lavoro, coordinata a livello locale dal Servizio Statistica della Provincia autonoma di Trento, emerge nel secondo trimestre del 2011, rispetto allo stesso periodo del 2010, un calo consistente delle persone in cerca di occupazione: 1.700 unità in meno (-16,7%), che portano il livello delle persone alla ricerca di un’occupazione a quota 8.300. Sensibile anche il calo del tasso di disoccupazione, che nel secondo trimestre 2011 è pari al 3,4% rispetto al 4,2% registrato nello stesso trimestre del 2010. La riduzione del tasso di disoccupazione interessa sia la componente maschile che quella femminile. Per i maschi il tasso di disoccupazione si riduce su base annua dal 3,3% al 2,4%, mentre per le femmine il medesimo tasso scende dal 5,4% al 4,8%. A livello nazionale il tasso di disoccupazione è pari al 7,8% (era 8,3% nel secondo trimestre 2010); l’indicatore diminuisce su base annua per gli uomini (-0,6 punti percentuali) e, in misura di poco inferiore, per le donne (-0,5 punti). In questo trimestre sia l’occupazione maschile che quella femminile si incrementano, su base annua, di circa 2.700 unità. Gli occupati maschi sono circa 134.600, mentre le femmine sono circa 99.000. L’incremento dell’occupazione riguarda sia i lavoratori dipendenti che gli indipendenti: i primi sono aumentati nell’arco dell’ultimo anno di circa 3.300 unità, gli indipendenti di 2.100 unità. L’industria nel suo complesso cresce di 4.400 occupati raggiungendo le 65.000 unità. I servizi registrano una contrazione di 1.500 unità: sostanzialmente stabile l’occupazione nel settore del commercio, alberghi e ristoranti, mentre a calare sono le altre attività dei servizi. L’agricoltura vede la sua manodopera aumentare di circa 2.400 unità. Nell’industria l’incremento dell’occupazione ha riguardato sostanzialmente solo la componente maschile, mentre nei servizi a fronte di una contrazione dell’occupazione maschile si registra un incremento dell’occupazione femminile.  
   
   
DISOCCUPAZIONE MARCHE AL 5,8%, IN DISCESA RISPETTO AL 6,6% DEL 1 TRIMESTRE DEL 2011.  
 
Ancona, 4 ottobre 2011 - ´Il quadro del mercato del lavoro del 2 trimestre 2011 disegnato dall´Istat offre qualche conforto e potrebbe consentire un´inversione del trend di sfiducia, rincuorando gli operatori rispetto alla capacita` di ´resistenza´ dell´economia delle Marche. La nostra base occupazionale rimane costante rispetto al dato pre-crisi, ritornando ai 657 mila lavoratori occupati. Comunque non sopravvalutiamo questi dati, sia per le tante situazioni di disagio lavorativo che stiamo seguendo con grande attenzione, sia perche` la bufera finanziaria internazionale e` ancora in corso e potrebbe produrre nuovi effetti sull´economia reale e quindi sull´occupazione. Per questo il Governo regionale proseguira` con ancora maggiore determinazione nella strategia di tutela dei lavoratori e delle loro famiglie, insieme alla difesa attiva del sistema di piccole imprese marchigiane, pur nella ristrettezza delle risorse disponibili in conseguenza dei tagli drammatici del Governo nazionale´. Cosi` il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca commenta le rilevazioni ufficiali dell´Istat, diffuse il 30 settembre, su occupati e disoccupati, relative al 2 trimestre 2011. Dal rapporto Istat emerge che nel 2 trimestre 2011 il tasso di disoccupazione Marche scende al 5,8% rispetto al 6,6% del 1 trimestre dell´anno in corso. Gli occupati, sempre rispetto al 1 trimestre 2011, nelle Marche salgono di +8.000 unita`, tornando a quota 657.000, ovvero al livello pre-crisi del Ii trimestre 2008. Il tasso disoccupazione Marche e` inferiore di -2% rispetto al dato nazionale (5,8% contro il 7,8% dell´Italia). Anche sul piano della disoccupazione giovanile (15-34 anni) le Marche presentano dati migliori di quelli nazionali: 9,3% contro il 14,6% dell´Italia.  
   
   
OCCUPAZION​E: "CONGIUNTU​RA LAVORO SARDEGNA", NELL´ISOLA MIGLIORAME​NTO DEI PRINCIPALI INDICATORI DEL MERCATO DEL LAVORO  
 
 Cagliari, 4 Ottobre 2011 - "Confermando una linea di inversione di tendenza riscontrata a partire dall’anno 2010, anche i dati del secondo trimestre dell’anno 2011 fanno registrare, sia attraverso le banche dati del Sistema Informativo Lavoro Sardegna, sia attraverso l’indagine dell’Istat, un miglioramento dei principali indicatori del mercato del lavoro in Sardegna". Lo sottolinea Stefano Tunis, nell’editoriale che accompagna l’uscita di Congiuntura Lavoro Sardegna, pubblicazione trimestrale edita dall’Agenzia regionale per il lavoro. "Con riferimento ai dati Istat, nell’analisi su base trimestrale, confrontando, cioè, i dati con i primi tre mesi del 2011 - fa sapere Tunis - l’occupazione è cresciuta di 2mila e le persone in cerca di occupazione sono calate di 4mila unità. In particolare, gli occupati sono passati dalle 601mila alle 603mila unità e le persone in cerca di occupazione si sono attestate sulle 90mila unità, dalle 94mila dei mesi compresi fra gennaio e marzo 2011". "In seguito alle variazioni in valore assoluto citate – prosegue il direttore dell’Agenzia regionale - gli indicatori del mercato del lavoro, nel secondo trimestre 2011, segnano tutti un miglioramento. Il tasso di disoccupazione, attestandosi al 13%, segna un calo di mezzo punto percentuale. Il tasso di occupazione registra un incremento di 0,3 punti percentuali, passando dal 51,8% al 52,1%". Con riferimento ai settori produttivi i dati Istat - si legge ancora nell’editoriale di Congiuntura Lavoro Sardegna - registrano variazioni positive nei settori dell’industria (+2mila unità), degli alberghi e dei ristoranti (+4mila) e nelle altre attività di servizi (+7mila unità), mentre un calo dell’occupazione nel comparto agricolo (-6mila unità) e nel comparto delle costruzioni (-7mila)". "Nonostante le differenti metodologie di calcolo dei dati, il miglioramento degli indicatori registrato dall’Istat trova ampio riscontro nelle rilevazioni dal Sistema Informativo Lavoro (Sil) della Sardegna. In particolare – spiega Tunis - i saldi occupazionali stimati nel periodo considerato attraverso il Sil Sardegna risultano essere positivi per circa 30mila unità. Entrambe le metodologie di rilevazione dei dati sull’occupazione mostrano una ripresa del mercato del lavoro isolano dopo la congiuntura internazionale sfavorevole".  
   
   
ATTIVITÀ PRODUTTIVE, AL VIA I LAVORI PER IL PROGRAMMA 2012-2014 DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA  
 
 Bologna, 4 ottobre 2011 - «Realizzeremo un programma per l’economia che poggia sulla partecipazione, più allargata possibile, di tutto il sistema emiliano romagnolo. Lo faremo nel solco del progetto e delle azioni che abbiamo messo in campo fino ad ora. Solo così potremo superare la frammentazione sociale che è sotto gli occhi di tutti: la nostra parola d’ordine sarà, da oggi, speranza». Lo ha detto il 30 settembre il presidente della Regione Emilia-romagna Vasco Errani nel corso dell’incontro di avvio del nuovo Programma triennale delle Attività produttive 2012-2014 svoltosi oggi a Bologna. Il primo appuntamento di un percorso di ascolto e confronto con la comunità economica e sociale emiliano romagnola che porterà, entro l’anno, alla proposta del programma al quale hanno portato il loro contributo Confindustria, Banca d’Italia, Confcooperative, Confartigianato, Abi, Cna, Confapi, Legacooperative, Cgil, Cisl e Uil. Nell’occasione sono stati affrontati gli scenari economici e sviluppo dell’industria in Emilia Romagna attraverso analisi di Nomisma e Prometeia. «È importante – ha aggiunto Errani - tenere una relazione di comunità per evitare la frantumazione sociale. Consapevolezza e convinzione di un percorso partecipato sono la vera cifra su cui costruire le scelte che dobbiamo fare». Tra le traiettorie possibili, il presidente Errani ha richiamato la necessità di puntare sulle infrastrutture («individuando a livello nazionale quali sono le risorse reali di cassa per scegliere gli interventi prioritari e aprire i cantieri, fuori dagli spot»), sulle misure per la crescita («a partire dalle politiche industriali e del manifatturiero») ma anche sulla formazione tecnica («che rappresenta una scelta chiara per dare futuro e cogliere l’evoluzione della manifattura»). «Saranno mesi di grande impegno – ha sottolineato l’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli - all’insegna della partecipazione e condivisione delle scelte: elementi fondamentali in questa fase difficile. Discuteremo di scelte concrete: finanza, marketing, mercati esteri, relazioni industriali, ricerca e professioni, filiere produttive, infrastrutture, semplificazione, servizi alle imprese, e di molto altro». Muzzarelli, Inoltre, ha evidenziato che sarà necessario «favorire gli investimenti produttivi, interni ed esteri, un lavoro destinato ad aumentare l’attrattività e l’appetibilità dell’Emilia-romagna, per avere più investimenti, più ricerca, più imprese innovative. Stiamo attuando il disegno di futuro che abbiamo scritto nel Piano territoriale regionale: i Tecnopoli, il nuovo Piano triennale dell’energia, le tante scelte che abbiamo già intrapreso per una Regione moderna ed europea. Con il Programma 2012-2014, vogliamo dare speranza a un territorio che ha la capacità di non arrendersi mai e di sapersi continuamente rinnovare».  
   
   
"MO.MO." E´ LA NUOVA OPPORTUNITÀ FORMATIVA ALL´ESTERO PER LAVORATORI IN MOBILITÀ L´AGENZIA DEL LAVORO LANCIA IL PROGETTO "MOBILITÀ PER LAVORATORI IN MOBILITÀ" CON LA FORMAZIONE E TIROCINI ON THE JOB ALL´ESTERO  
 
Trento, 4 ottobre 2011 - L’agenzia del Lavoro propone un’opportunità di formazione e di tirocinio lavorativo all’estero riservata ai lavoratori iscritti in lista di mobilità statale, regionale e anche in deroga, domiciliati in provincia di Trento, che vogliano rinforzare le proprie competenze professionali e linguistiche in un contesto europeo. L’iniziativa rientra nel Programma d’azione comunitario per l’Apprendimento Permanente Leonardo da Vinci – Azione Mobilità e si avvale della competenza di partner europei specializzati in progetti di mobilità in grado di selezionare realtà aziendali di Germania, Irlanda e Regno Unito. Il percorso è certificato con il dispositivo Europass-mobilità e garantisce la possibilità di sostenere gli esami di certificazione linguistica internazionale al rientro a Trento. Per il primo tirocinio, Dublino, i candidati dovranno iscriversi entro il 13 ottobre 2011. Ulteriori notizie sono disponibili sul sito dell´Agenzia: www.Agenzialavoro.tn.it Il progetto Mo.mo. Si sviluppa su tre fasi: il momento iniziale, di preparazione, di due settimane a Trento, finalizzata al rafforzamento delle competenze linguistiche e culturali necessarie per affrontare la permanenza all’estero; una seconda fase di 5 settimane di soggiorno all’estero, con alternanza di momenti di formazione a periodi di tirocinio in aziende di diversi settori; una terza di rielaborazione e certificazione della durata di 3 giorni a Trento finalizzata a valutare il grado di soddisfazione dei partecipanti ed a prepararli per l’ottenimento della certificazione linguistica. Le sedi scelte sono Dublino, Bonn, York, Norimberga e Portsmouth. I settori di tirocinio attivati presso le aziende estere riguardano l’automazione dei contesti produttivi e gestionali a supporto e rafforzamento di percorsi di riqualificazione dei lavoratori coinvolti. Tali settori comprendono: amministrazione aziendale, nuove tecnologie e Itc, comunicazione, ristorazione, turismo, commercio, cultura, ambiente, logistica, meccanica, manifatturiero, telecomunicazioni ed altri ancora. All’estero i partecipanti verranno ospitati in contesti familiari o residenziali. L’agenzia del lavoro provvederà ad una selezione dei candidati che avranno dato adesione al progetto e che dovranno possedere i requisiti minimi di conoscenza linguistica, informatica e un profilo attitudinale e motivazionale tale da permettere una proficua partecipazione al percorso. La partecipazione al progetto non prevede alcun onere a carico del partecipante. L’agenzia del Lavoro si farà carico della formazione a Trento e all’estero, delle spese di viaggio, vitto e alloggio, della copertura assicurativa, del tutoraggio, del monitoraggio e delle certificazioni finali, compresa quella linguistica internazionale rilasciata da Cambridge e da Goethe Institut. La prima mobilità prevista sarà a Dublino dal 13 novembre al 17 dicembre prossimi e le relative candidature dovranno essere presentate presso i Centri per l’Impiego provinciali entro il 13 ottobre 2011. L’avviso di selezione con tutte le informazioni, compresi i calendari dei periodi di soggiorno programmati all’estero, è consultabile sul sito www.Agenzialavoro.tn.it/    
   
   
TOSCANA: AMMORTIZZATORI IN DEROGA, DAL 18 OTTOBRE PAGAMENTI PIÙ VELOCI  
 
Firenze, 4 ottobre 2011 – Novità per il pagamento della cassa integrazione e della mobilità in deroga. A partire dal prossimo 18 ottobre, l’unica modalità di erogazione da parte dell’Inps dell’assegno di cassa integrazione in deroga ai lavoratori sarà quella diretta. Sparisce così il pagamento a conguaglio, tramite le aziende, garantendo un rapporto diretto fra Inps e lavoratore. E’ il frutto della convenzione che viene stipulata oggi da Regione Toscana e Istituto nazionale della previdenza sociale. Dal prossimo 18 ottobre – spiega l’assessore alle attività produttive lavoro e formazione Gianfranco Simoncini – per i lavoratori che si sono visti autorizzare dalla Regione la Cassa in deroga sarà più facile riscuotere e anche più veloce. A velocizzare le procedure sarà anche l’obbligo per le aziende di inviare i dati all’Inps esclusivamente per canale telematico. L’inps si impegna, di conseguenza, a ridurre al massimo i tempi della prestazione”. L’intesa consente di perfezionare ulteriormente un meccanismo che già era in buona parte informatizzato. La Regione infatti, dal maggio 2009, gestisce la cassa integrazione e, dal 2010, anche la mobilità in deroga. Sempre per questa via gli uffici del servizio lavoro della Regione, una volta esaminate le domande e verificata la loro congruità, invia all’ Inps i dati relativi alle autorizzazioni concesse. “La convenzione – commenta Simoncini – potenzia il quadro degli strumenti di cui la Toscana dispone per supportare la tenuta sociale, in una fase in cui ancora non si intravede una via d’uscita dalla crisi. Purtroppo, anche se qualche segnale di miglioramento c’è, non si prevede a breve un’inversione di tendenza. E’ perciò indispensabile, mentre premiamo l’acceleratore sugli interventi per lo sviluppo, continuare a sostenere l’occupazione. Proprio per questo la Regione sta trasferendo all’Inps ulteriori 10 milioni di euro che vanno ad aggiungersi ai 20 milioni e 600 mila euro di cofinanziamento regionale già stanziati per gli ammortizzatori in deroga nell’ultimo anno”. I numeri – Dal maggio 2009 ad oggi sono state autorizzate dalla Regione circa 25.000 domande di cassa integrazione in deroga, per circa 7.300 aziende e 43.400 lavoratori coinvolti (45% donne, 55% uomini). In tutto si tratta di oltre 45 milioni di ore autorizzate per un costo complessivo di oltre 450 milioni di euro. Le domande di mobilità in deroga autorizzate sono state circa 1.500, per un costo complessivo di oltre 20 milioni. Delle domande autorizzate ad oggi sono state definite dall’Inps circa 23.500 richieste, pari al 95% dell’autorizzato. “Si tratta di un dato molto significativo – commenta Lorenzo Leoncini – dell’attenzione dell’Istituto a garantire la continuità del reddito a lavoratori e famiglie in difficoltà a causa della crisi economica che investe le aziende. La collaborazione sempre più intensa con la Regione Toscana è fondamentale per un percorso di maggior semplificazione. In tal senso si inserisce l’utilizzo del canale telematico da parte delle aziende, in via esclusiva, per la trasmissione dei dati necessari alla liquidazione. Questa prassi avrà effetti sicuramente positivi per l’ulteriore riduzione dei tempi di erogazione della Cig in deroga dei lavoratori interessati”.  
   
   
VENOSTA: WIDMANN DISCUTE MISURE CONTRO LO SPOPOLAMENTO  
 
Bolzano, 4 ottobre 2011 - La Giunta provinciale si è mossa per tempo con l´obiettivo di prevenire il rischio spopolamento nelle zone periferiche dell´Alto Adige: in val Venosta, una delle aree sotto osservazione, la Giunta ha avviato una discussione su ampia scala, che nel vertice con l´assessore Thomas Widmann a Malles ha fatto emergere i primi concreti interventi: rafforzamento dell´export, utilizzo dei contributi per progetti di film e fiction, insediamenti negli edifici aziendali inutilizzati. Potenziare lo sviluppo economico delle zone interessate e coordinare le diverse iniziative già in corso o in fase di avvio: sono le due piste lungo cui si sta sviluppando con misure mirate il piano "Alto Adige 2021" promosso dalla Giunta provinciale per evitare il rischio spopolamento nelle valli altoatesine. Le strategie vengono sviluppate in loco con i soggetti istituzionali ed economici direttamente interessati. Tappa importante di questo processo in val Venosta è stato il vertice con l´assessore provinciale Thomas Widmann, che assieme alle organizzaizoni Eos (export) e Bls (marketing del territorio) ha incontrato il mondo economico della valle. Si è discusso delle misure per rafforzare il sito economico venostano, "attraverso soluzioni non secondo un piano generalizzato ma ritagliate sulle particolarità locali", ha sottolineato Widmann. Tra queste figura un miglior collegamento alla Svizzera, "perchè il potenziamento dei rapporti economici oltreconfine può fornire una notevole spinta alle aziende venostane", ha ricordato Widmann. Nell´incontro sono stati quindi focalizzati tre ambiti di intervento: la concessione di contributi per la realizzazione di film, documentari e fiction, che trovano una location molto adatta nello scenario venostano, il rafforzamento dell´attività di export e il management degli edifici già esistenti ma inutilizzati, di cui usufruire prima di nuove assegnazioni. L´incontro di Malles è il punto di partenza, ha osservato Widmann: "Un primo passo per individuare le necessità della zona, ora si tratta di continuare in sinergia tra responsabili politici e soggetti interessati."  
   
   
POLITICHE DI GENERE: "LAVORO E LAVORI: LE DONNE NELL´ECONOMIA DELL´UMBRIA", IL 5 OTTOBRE SEMINARIO A TERNI  
 
Perugia, 4 ottobre 2011 - "Lavoro e lavori: le donne nell´economia dell´Umbria" è il tema del seminario che, promosso dalla Regione Umbria, in collaborazione con l´Agenzia Umbria Ricerche e il contributo del Comitato Scientifico per le politiche di genere, si terrà il 5 ottobre, a partire dalle ore 9.30, al Caos di Terni (ex Siri in Via Campofregoso 98). Attraverso l´iniziativa - affermano i promotori - si intende continuare il lavoro di rilettura della società umbra nelle diverse dimensioni, così da far crescere, nella comunità regionale, nuove reti e relazioni capaci di rendere più forti gli orizzonti di libertà di donne e uomini. Al centro dell´incontro il tema del lavoro, con particolari riferimenti ai nodi della conciliazione e della creazione di impresa e ai caratteri dei Servizi per il lavoro organizzati nella realtà regionale. Dopo le relazioni, e prima dell´intervento conclusivo della presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, sono previsti (dalle ore 10.30) tre workshop finalizzati a condividere esperienze, buone prassi, consigli e valutazioni per nuove azioni politiche sui temi della "Conciliazione: una questione complessa e non risolta" (modera Marina Piazza, esperta di politiche di genere), de "Il lavoro nei servizi, i servizi per il lavoro" (modera Romano Benini, giurista, esperto politiche per il lavoro) e su "Auto impiego e fare impresa: due vie possibili" (modera Cecilia Cristofori, sociologa). Il programma prevede, dopo i saluti di Leopoldo Di Girolamo, sindaco di Terni, gli interventi di Vincenzo Riommi, assessore regionale allo sviluppo economico e politiche attive del lavoro, Lucio Caporizzi, direttore regionale area economia e lavoro, Romano Benini, giurista, esperto politiche per il lavoro e Marina di Piazza, esperta di politiche di genere. Coordina Ernesta Maria Ranieri, coordinatore riforme istituzionali e affari generali della Regione Umbria. A seguire i workshop e al termine le conclusioni della presidente della Regione Umbria, Marini.  
   
   
MEDIAZIONE FAMILIARE, UN NUOVO PUNTO INFORMATIVO AL TRIBUNALE DI ROVERETO  
 
Rovereto, 4 ottobre 2011 - Dopo Trento, anche presso il Tribunale di Rovereto sarà istituito un Punto informativo sulla mediazione familiare, un servizio a favore di genitori in fase di separazione e/o divorzio. Si tratta di un´iniziativa che ha l´obiettivo di ricercare, insieme alla coppia, degli accordi concreti e soddisfacenti a vantaggio dei figli. Il 30 settembre, la giunta provinciale ha approvato la delibera, a firma dell´assessore alla sanità e politiche sociali, Ugo Rossi, con lo schema di protocollo tra la Provincia autonoma di Trento e il tribunale. Negli scorsi mesi, il presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, e il presidente del Tribunale, Savino Giarrusso, avevano firmato una precedente intesa per l´apertura del primo punto informativo a Trento. La giunta provinciale ha approvato la proposta dell´assessore provinciale alla sanità e alle politiche sociali, Ugo Rossi, di istituire a Rovereto, presso il Tribunale, il secondo punto informativo sulla mediazione familiare, dopo Trento, entrato in funzione in estate. L´iniziativa su Rovereto è stata pensata allo scopo di valorizzare e ottimizzare l’offerta del Servizio di mediazione familiare pubblico sul territorio provinciale, promuovendo la collaborazione di tutti gli attori a vario titolo coinvolti nei processi che interessano la famiglia in stato di bisogno. Il punto informativo nasce con l´obiettivo di promuovere e sensibilizzare alla cultura della mediazione familiare, già diffusa da alcuni anni sul territorio provinciale e concretizzatasi con l’approvazione di una deliberazione (la numero 1722 del 10 luglio 2009) che comprende la mediazione familiare quale servizio pubblico gratuito afferente le politiche di welfare e destinato ai residenti in provincia di Trento.
 L’attività del punto informativo di mediazione familiare verrà svolta con personale qualificato del Servizio politiche sociali e abitative della Provincia in collaborazione con quello degli enti locali e del privato sociale convenzionato.
La Provincia autonoma di Trento , attraverso il Servizio politiche sociali e abitative, eserciterà un ruolo di regia, facendosi garante rispetto agli obiettivi individuati, e organizzerà l’attività del punto informativo. Così come è successo per Trento, anche il Tribunale di Rovereto destinerà un locale per lo svolgimento dell’attività ed autorizzerà l’apertura del punto informativo. Il protocollo - approvato oggi - ha una validità annuale e alla scadenza sarà automaticamente rinnovato salvo espressa volontà contraria delle parti promotrici.
 Secondo i dati del Servizio politiche sociali e abitative, in provincia di Trento su un totale di 1658 matrimoni civili e religiosi celebrati (dati 2009) sono stati oltre 1400 i procedimenti di separazione e i divorzi. Se rapportato al totale delle famiglie, si ottiene una percentuale 0,4, valore leggermente superiore sia al dato italiano che a quello riferito al Nord-est.
 Sul portale della provincia ( www.Trentinosociale.it/ ) sono pubblicati gli orari di servizio del punto informativo di Trento e, a breve, dopo la firma del protocollo, anche quello di Rovereto.  
   
   
SARDEGNA: INCENTIVI ALL´IMPRENDITORIA FEMMINILE, MODIFICATO L´AVVISO "IMPRESA DONNA"  
 
Cagliari, 4 ottobre 2011 - L´assessorato regionale del Lavoro ha modificato e integrato il bando che promuove la creazione di imprese da parte delle donne, supportando le neo imprenditrici nelle fasi di avvio e accompagnandole nella gestione e organizzazione del lavoro. A seguito delle modifiche, che riguardano i settori di attività esclusi, la partecipazione dei cittadini sardi emigrati e la fase di verifica della documentazione amministrativa, l´Assessorato ha posticipato i termini per la presentazione delle domande. Le interessate potranno, quindi, inviare le richieste di contributo dalle ore 10 del 17 ottobre alle ore 12 del 16 novembre. Ricordiamo che il bando è destinato alle donne disoccupate o inoccupate e alle donne occupate con contratto di lavoro atipico. I progetti di impresa ritenuti idonei potranno usufruire di un contributo fino a 50mila euro a fondo perduto. In caso di progetti proposti da più di due persone, l´ammontare massimo di contributo sarà pari a 100mila euro. In ogni caso, il budget finanziario approvato potrà ricevere un aiuto non superiore all´80% del totale. Il restante 20% sarà a carico delle proponenti. Http://www.regione.sardegna.it/j/v/1725?s=1&v=9&c=389&c1=1385&id=26236    
   
   
TERNI - "I POMERIGGI AL FEMMINILE", GRANDE PARTECIPAZIONE  
 
Terni, 4 ottobre 2011 - La nuova iniziativa de “I pomeriggi al femminile” lanciata dal Comitato per la promozione dell’imprenditorialità femminile della Camera di Commercio di Terni ha fatto registrare una grande partecipazione delle donne d’impresa. Il primo incontro si è tenuto il 29 settembre nella splendida location dell’Health Center Marc Mességué di Melezzole, che ha collaborato fattivamente nell’organizzazione dell’evento. In un’atmosfera molto informale, grazie anche alla calorosa accoglienza del padrone di casa Marc Mességue’ e del direttore Daniela Concarella, le imprenditrici hanno avuto modo di conoscersi e scoprire così le numerose e belle realtà aziendali che caratterizzano l’imprenditoria “in rosa” dell’Umbria, che fanno registrare un tasso di femminilizzazione tra i più rilevanti a livello nazionale (25,9% ) come risulta dai dati relativi al Ii° trimestre 2011. L’incontro ha registrato anche una considerevole partecipazione di iscritte ad Aidda e Fidapa, associazioni che raggruppano donne con ruoli di responsabilità nelle imprese e che da tempo sono attive sul territorio nel promuovere, coordinare, e sostenere le iniziative “al femminile” nel campo delle arti, professioni e degli affari. “Siamo davvero soddisfatti di come le imprenditrici hanno saputo cogliere questa occasione mirata a dare vita ad una vera e propria “rete delle imprese femminili” che rappresentano uno dei punti di forza della nostra realtà economica e che con grande coraggio e perseveranza affrontano le sfide di un contesto difficile. Sono queste le occasioni giuste per lavorare al fine di stimolare l’aggregazione delle imprese, fatto determinante per riuscire a competere nel mercato globale di oggi”- è quanto afferma il Presidente della Camera di Commercio di Terni Enrico Cipiccia. Per informazioni relative all’iniziativa, all’organizzazione ed alla promozione dei prossimi incontri può essere contattata la segreteria del Comitato per la promozione dell’imprenditorialità femminile al numero tel. 0744489205 – fax 0744489206 o via e- mail: imprenditoria.Femminile@tr.camcom.it