Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MARTEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Martedì 17 Gennaio 2012
OSSERVAZIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO EUROPEO HERMAN VAN ROMPUY A SEGUITO DELLA RIUNIONE DI IERI CON IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI ITALIANO, MARIO MONTI  
 
Roma, 17 Gennaio 2012 – Di seguito la dichiarazione di ieri del presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy nel corso della sua visita a Roma: “Sono particolarmente felice di essere qui oggi a Roma. Presidente Monti ho avuto un incontro molto utile. Abbiamo discusso i principali temi dell´agenda europea, in particolare in vista del prossimo Consiglio europeo informale. Il presidente Monti ha definito anche le numerose iniziative che il suo governo sta portando avanti. Vorrei sottolineare fin dal principio che con il presidente Monti c´è una convergenza molto ampia di opinioni sulle quali l´Europa dovrebbe concentrarsi per superare questa crisi finanziaria e il ritorno ad un percorso di crescita. Siamo entrambi convinti che la stabilità finanziaria è la chiave, non solo per la zona euro, ma per l´Ue nel suo complesso. Questo obiettivo essenziale non sarà raggiunto durante la notte, né con una soluzione rapida. Abbiamo avuto 13 vertici negli ultimi 2 anni, e abbiamo adottato importanti riforme nel nostro quadro politico per affrontare le sfide. Per superare questa crisi, un impegno assiduo impegno sarà richiesto in futuro. Gli operatori del mercato o le agenzie di rating a volte consideriamo la nostra risposta come incompleta o insufficiente. Tuttavia, i progressi reali sono stati fatti nel ridisegnare l´area dell´euro, al fine di sviluppare le proprie basi, che sono sul suono media. A questo proposito devo elogiare lo straordinario lavoro del Presidente Monti - e l´Italia - sta portando avanti. Quando mi ha visitato a Bruxelles lo scorso novembre, ha spiegato il suo piano ambizioso di riformare l´Italia per raggiungere il consolidamento fiscale e promuovere la crescita economica. Accolgo con favore la rapida realizzazione di questo piano: un impressionante pacchetto finanziario è stato adottato dal Parlamento prima della fine del 2011, oggi, mi descrisse un nuovo pacchetto di misure per promuovere la crescita, a partire da una liberalizzazione dell´economia, che intende ad adottare nei prossimi giorni prima di presentarlo al Parlamento. La loro adozione è cruciale per la fiducia del mercato. Sono convinto che raggiungeremo la stabilità finanziaria attraverso la disciplina fiscale in tutti gli Stati membri, un coordinamento più economiche e più forte governance economica. Ma dobbiamo anche impostare le nostre economie su un percorso di crescita sostenibile. Per il breve termine, abbiamo discusso del trattato fiscale compatto ed i meccanismi di crisi. C´è un certo numero di cose posso affermare oggi: - Siamo d´accordo sul nuovo trattato fiscale compatto alla fine di questo mese e noi lo segno agli inizi di marzo; - I nostri meccanismi di crisi si stanno rafforzando. Il meccanismo di stabilità europeo (Esm) entrerà in vigore nel luglio 2012, prima del previsto. Ci sarà anche valutare l´adeguatezza del Efsf / Esm ´s taglia senza indugio. Stiamo lavorando con i nostri partner internazionali per aumentare le risorse del Fmi, che gli iscritti della zona euro hanno già annunciato un contributo di 150 miliardi di euro. Rapida attuazione di questi impegni è cruciale, dato che questi strumenti sono di fiducia e di rafforzamento della fiducia verso i mercati. Nel frattempo, dovremmo ri-concentrarsi sulla crescita e creazione di occupazione. Consolidamento della crescita amichevole e lo sviluppo di lavoro cordiale quello che ci serve! Crescita deve essere potenziata rafforzando l´offerta e stimolando la domanda. Dobbiamo urgentemente messo in atto un strategia anti-recessione, mobilitando i mezzi e gli sforzi a livello dell´Unione e - soprattutto - a livello degli Stati membri. Devo ammettere che ho trovato qualche ispirazione nella relazione il presidente Monti del maggio 2010 su "Una nuova strategia per il mercato unico" . Professor Monti ha sostenuto in quel momento che il pieno potenziale del mercato unico europeo non era ancora stato consegnato. Egli ha individuato gli anelli mancanti impedire al mercato di agire come un potente motore per la crescita e la distribuzione di benefici per i consumatori. Ha chiamato per un look fresco come il mercato e la dimensione sociale di un´economia integrata europea può essere reciprocamente rafforzati. Dal lato dell´offerta, il mercato unico è davvero la nostra principale risorsa. Dovremmo utilizzare appieno le sue potenzialità, in tutti i settori: prodotti, servizi, energia, economia digitale e di conseguenza fornire sulle proposte della Commissione entro la fine di quest´anno. Allo stesso modo, dobbiamo evitare una stretta creditizia per le nostre economie. Recenti misure dalla Banca centrale europea (Bce) a lungo termine di rifinanziamento per le banche sono state essenziali in questo contesto, ma abbiamo anche bisogno di mobilitare tutte le risorse finanziarie dell´Ue in modo più efficace per contribuire al finanziamento adeguato delle nostre economie , in particolare l´accesso delle piccole e medie imprese al capitale di rischio. Abbiamo anche bisogno di stimolare la domanda. Ripristinare la fiducia nella zona euro rafforzerà la fiducia dei consumatori, che è la chiave per migliorare i consumi privati. Nuove opportunità commerciali e nuovi mercati da sfruttare per stimolare la domanda estera e l´esportazione. I recenti sviluppi del tasso di cambio per l´euro aiuterà la nostra posizione competitiva. Abbiamo bisogno di spingere il nostro commercio e le opportunità di investimento con i nostri partner strategici. Io viaggio il mese prossimo a Pechino e Delhi per promuovere il commercio e gli investimenti con questi due paesi. Ma la nostra preoccupazione principale deve essere stimolare l´occupazione. Abbiamo bisogno di più posti di lavoro migliori e nuovi. Oggi, oltre 23 milioni di disoccupati in Europa. Il rallentamento economico rischia di aumentare questo numero. Molti di loro sono giovani. Le donne sono particolarmente colpite. I giovani sono il futuro dell´Europa e abbiamo bisogno di dare loro una speranza e una prospettiva decente di entrare nel mercato del lavoro. Il nostro obiettivo nel gennaio europea vertice dovrebbe essere per l´occupazione giovanile e l´apprendimento permanente. Il recente "opportunità gioventù" della Commissione iniziativa offre prospettive di competenze, formazione e collocamento. Anche il nostro "green jobs" potenziale dovrebbe essere pienamente sviluppato. In parallelo, e durante il semestre, abbiamo bisogno di promuovere una forte domanda di lavoro. Persone di assunzione dovrebbe essere più facile e più attraente. L´unione europea può aiutare gli Stati membri nei loro sforzi per riformare i mercati del lavoro, e per superare le "disparità delle capacità tecniche" della domanda e dell´offerta, e la "mancata corrispondenza geografica" facilitando la mobilità. Signor Presidente, oggi segna la tua primi 60 giorni in carica e quello che e l´Italia hanno già compiuto è impressionante. Sono sicuro che sarà in grado di presentare i vostri "primi 100 giorni" successi con risultati ancora più straordinari. L´agenda italiano è l´agenda europea. Non vi è alcuna distinzione o di tensione tra ciò che è perseguito qui a Roma e ciò che stiamo perseguendo a Bruxelles. Italia - membro fondatore dell´Unione - sta agendo nella giusta direzione e facendo ancora una volta il suo contributo per una migliore e più prospera. Grazie.  
   
   
STRASBURGO, QUESTA SETTIMANA IN PARLAMENTO: ELEZIONI DEL PRESIDENTE, UNGHERIA E DRAGHI  
 
Strasburgo, 17 gennaio 2012 - A metà del mandato elettorale del Parlamento europeo, durante la prima sessione del 2012 saranno eletti il nuovo presidente e vice-presidente del Pe. All´ordine del giorno anche i recenti sviluppi politici in Ungheria e la presentazione del programma della presidenza danese per il primo semestre 2012. Oltre al nuovo presidente e i quattordici vice-presidenti, verranno eletti questa settimana anche i cinque questori del Parlamento europeo. I tre candidati alla presidenza sono il socialista tedesco Martin Schulz (S&d), la liberale inglese Diana Wallis (Alde) e il deputato inglese Nirj Deva (Ecr). Mercoledì i deputati si confronteranno sulla nuova costituzione ungherese e le misure prese dal governo di Viktor Orbán. Il programma della presidenza danese "Europa al lavoro" e le priorità del semestre della presidenza al Consiglio saranno presentati dal premier Helle Thorning-schmidt e discusse mercoledì in aula dai deputati. La crisi economica occupa una grande parte dell´agenda del Parlamento. E mercoledì sarà votata una risoluzione riguardante gli accordi internazionali per rinforzare l´unione economica. Al voto mercoledì anche il riciclaggio dei rifiuti elettrici ed elettronici, e il controllo dei prodotti contenenti pesticidi (biocidi). Oltre la plenaria Il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi incontrerà i deputati della commissione agli Affari economici e monetari in veste di presidente del Comitato europeo per il rischio sistemico, l´agenzia responsabile per la vigilanza del sistema finanziario dell’Unione. Le disparità sulla competitività tra gli Stati membri sarà al centro del dibattito. L´incontro avverrà proprio dopo il declassamento di nove paesi della zona euro - tra cui Francia e Austria - da parte dell´agenzia di rating Standard &Poor´s.  
   
   
UE: LA PRESIDENZA DANESE SECONDO I DEPUTATI DANESI  
 
Strasburgo, 17 gennaio 2012 - La presidenza polacca ha ceduto il passo a quella danese al Consiglio dell´Unione europea. Quali sono le priorità da affrontare nel prossimo semestre? Lo abbiamo chiesto ai deputati danesi del Parlamento europeo. Bendt Bendtsen (Ppe) : Il più grande ostacolo da superare è certamente la crisi economica. Dobbiamo uscirne in maniera costruttiva per proteggere l´ambiente e, allo stesso tempo, favorire l´innovazione. Dan Jørgensen (S&d) : La più grande scommessa del gruppo dei Socialisti e democratici di quest´anno è certamente l´agenda relativa ad un crescita più sociale e più ambiziosa. Non usciremo dalla crisi se concentriamo tutte le nostre risorse sulle misure d´austerità. Dobbiamo insistere su riforme più coraggiose riguardo al controllo del settore finanziario. Morten Løkkegaard (Alde) : Al momento l´Unione europea lotta contro una profonda crisi di fiducia. Sarà una missione difficile quella di uscire dalla crisi del debito sovrano e preservare l´unità dei 27 Stati membri senza cedere alla divisione tra i 17 paesi dell´eurozona e gli altri dieci. Il rischio più grande è quello di creare un´Europa a due velocità. Margrete Auken (Verdi) : L´unione europea si trova in una crisi economica, sociale, ambientale e democratica. Gli Stati membri provano sempre di più di risolvere i problemi a livello nazionale ignorando i benefici di un´azione coordinata a 27. Anne Rosbach (Ecr) : La crisi finanziaria dell´Unione europea è l´obiettivo principale. Per il mio gruppo è di vitale importante non utilizzare la crisi come scusa per una maggiore integrazione europea. La crisi deve essere risolta riducendo le spese pubbliche e migliorando la competitività. Questo sarà possibile senza dare più poteri alle istituzioni europee. Quali dovrebbero essere le priorità della presidenza danese per i prossimi sei mesi? Bendt Bendtsen : A parte l´uscita dalla crisi, la presidenza danese deve mettere l´accento sulla crescita. Perché crescita significa futuro. Ma bisogna pensare ad una crescita sostenibile. La presidenza deve anche dare più importanza all´efficacia energetica. Dan Jørgensen : La presidenza danese deve dare maggiore spazio all´agenda ambientale. Non solamente per affrontare i pericoli legati al cambiamento climatico ma anche perché una strategia europea "verde" deve essere un mezzo per far uscire l´Unione europeo dalla crisi finanziaria. Morten Løkkegaard : Nella maggior parte dei casi la Danimarca beneficia di deroghe. Nonostante ciò la presidenza danese dovrà essere capace di mantenere l´unità dei 27 Stati membri occuparsi di altri temi oltre alla crisi dell´euro, come per esempio la creazione di un mercato digitale comune, il roaming, il brevetto europeo e gli accordi commerciali. Margrete Auken : Sappiamo bene che l´economia ha bisogno di essere sostenuta. È fondamentale che ciò avvenga in maniera sostenibile: non dobbiamo lasciare questi problemi ai nostri figli. Di conseguenza abbiamo bisogno di garantire che la crescita economica in Europa sia una vera crescita "verde". Anne Rosbach : La presidenza danese dovrà certamente concentrarsi sulla crisi finanziaria. Questo non significa dimenticare il resto. Bisognerà infatti affrontare anche i temi legati alla pesca, all´agricoltura e all´efficienza energetica. È molto importante far avanzare il più possibile queste riforme nei prossimi mesi. Morten Messerschmidt (Efd) : Sfortunatamente mi sembra che il governo danese voglia introdurre in Europa le stesse riforme di stampo socialista che sta provando di far approvare in Danimarca. È una strategia pericolosa che potrebbe indebolire la competitività a livello europeo. La presidenza danese dovrà concentrarsi sul rilancio della competitività aumentando gli investimenti per la ricerca e lo sviluppo - per esempio tagliando le sovvenzioni per il settore agricolo.  
   
   
DECLASSAMENTI NELLA ZONA EURO DA PARTE DELL´AGENZIA STANDARD & POOR´S  
 
Milano, 17 gennaio 2012 - Il Vice-presidente della Commissione europea Olli Rehn, responsabile per gli affari economici e finanziari e per l´euro, e il Commissario al mercato interno Michel Barnier hanno già risposto nei giorni scorsi (venerdì 13 e sabato 14) alla decisione dell´agenzia Standard and Poor´s di declassare alcuni Paesi della zona euro, e parimenti ha fatto il Presidente dell´Eurogruppo Jean-claude Juncker. Queste dichiarazioni riflettono pienamente l´opinione della Commissione. Sulla base delle analisi della Commissione, riteniamo che l´Unione europea collettivamente e gli Stati membri dell´area dell´euro individualmente stiano prendendo le misure necessarie per affrontare la situazione economica. La Commissione ha sempre sostenuto una strategia in due direzioni, basata da un lato su un consolidamento fiscale sostenibile e su riforme strutturali volte a rilanciare la crescita e l´occupazione. Questa strategia è in corso di attuazione e sta dando risultati. L´idea espressa da Standard & Poor´s che l´Europa sta perseguendo una strategia "basata sul solo pilastro dell´austerità fiscale" è quindi una percezione molto sbagliata. Sul risanamento dei conti pubblici, le previsioni economiche di autunno della Commissione hanno dimostrato che la media del disavanzo nella zona euro è in calo dal 6,2% del Pil nel 2010 al 3,4% quest´anno e al 3,0% nel 2013. Sul debito è previsto un picco al 90% del Pil nel 2013, quando esso comincerà a declinare. Sulla crescita, numerosi Stati membri stanno attuando riforme di vasta portata. Molti di questi programmi sono stati proposti dalla Commissione nelle raccomandazioni specifiche per Paese dello scorso giugno e ci si può aspettare che essi avranno un significativo impatto positivo sulla competitività, la crescita e l´occupazione nel medio termine. A livello dell´Ue, sono state prese decisioni per velocizzare l´adozione di legislazione essenziale per stimolare la crescita, anche nel contesto del´Atto per il mercato unico, così come sono stati compiuti passi per massimizzare l´impatto a breve termine sulla crescita dei finanziamenti comunitari, tra cui la ri-programmazione dei fondi, laddove necessario.  
   
   
UE: NELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE L´85% DEI NUOVI POSTI DI LAVORO  
 
Bruxelles, 17 gennaio 2012. Tra il 2002 e il 2010 le piccole e medie imprese (Pmi) hanno contribuito per l´85% alla creazione netta di posti di lavoro nell´Unione europea. Questa percentuale è nettamente superiore a quella (67%) corrispondente alla quota delle Pmi rispetto all´occupazione totale. Nel corso di questo periodo l´occupazione netta nell´economia di mercato è notevolmente aumentata, in media di 1,1 milioni di posti di lavoro all´anno. È quanto emerge da uno studio sul contributo delle Pmi alla creazione di occupazione presentato oggi dalla Commissione europea. Nelle Pmi il tasso annuo di crescita dell´occupazione è stato dell´1%, mentre nelle grandi imprese è stato solo dello 0,5%. Fa eccezione il settore commerciale, in cui l´occupazione è aumentata nelle Pmi dello 0,7% all´anno contro il 2,2% delle grandi imprese, in conseguenza del forte sviluppo delle grandi imprese commerciali, in particolare nel comparto della vendita, manutenzione e riparazione di autoveicoli. Tra le Pmi si deve alle microimprese (con meno di 10 dipendenti) il contributo maggiore (58%) alla crescita netta complessiva dell´occupazione nell´economia di mercato. A creare occupazione sono in netta maggioranza le nuove imprese (con meno di cinque anni di vita). Le nuove imprese che operano nel settore dei servizi alle imprese hanno creato oltre un quarto (27%) dei nuovi posti di lavoro, mentre quelle che hanno contribuito di meno sono state quelle del settore dei trasporti e delle comunicazioni (6%). Il vicepresidente della Commissione Antonio Tajani, responsabile per l´imprenditoria e l´industria, ha dichiarato: "In questo momento critico per l´economia europea le piccole e medie imprese si confermano come la fonte principale di nuova occupazione. Il contributo essenziale che danno alla creazione di posti di lavoro mette in evidenza la loro più che mai decisiva importanza nell´economia e la necessità di agire, ad ogni livello, per sostenerle. Le piccole e le nuove imprese sono senza dubbio la chiave del rilancio della crescita economica ". Per maggiori informazioni si rimanda alla pagina web dedicata all´analisi della performance delle Pmi: Http://ec.europa.eu/enterprise/policies/sme/facts-figures-analysis/performance-review/index_en.htm  Le piccole imprese risentono di più degli effetti negativi della crisi - Dall’indagine appare che, se la crisi economica ha lasciato il suo segno sulle imprese di ogni dimensione, sono le microimprese a risentirne maggiormente i contraccolpi. Per effetto della crisi economica del 2009/2010, i posti di lavoro nelle Pmi sono diminuiti del 2,4% in media annua, contro lo 0,95% per le grandi imprese. L´evoluzione dell´occupazione è stata ancora negativa nel 2010, ma le previsioni per il 2011 erano, al momento dell´indagine, in miglioramento. La quota delle imprese nelle quali erano previsti licenziamenti nel 2011 era inferiore a quella delle imprese in cui nel 2010 ci sono stati licenziamenti. Oltre agli effetti sull´occupazione, l´effetto negativo della crisi sulle imprese di gran lunga più importante è il calo della domanda complessiva dei loro prodotti e servizi (menzionato dal 62% delle imprese), seguito dall´aumento dei ritardi nei pagamenti dei clienti (48% delle imprese) e dalla mancanza di liquidità (31%). L´innovazione, un´arma contro la crisi - L´innovazione sembra avere effetti positivi: le imprese innovative e quelle dei paesi più innovativi conoscono più spesso una crescita dell´occupazione e presentano tassi di crescita dell´occupazione più elevati. L´indagine mette in luce che le Pmi o società innovative che operano in economie più innovative hanno sofferto meno della crisi economica. Per esempio, mentre il calo della domanda generale è indicato dal 70% delle imprese nei paesi che sono considerati innovatori "modesti", la percentuale scende al 45% nei paesi "leader" nell’innovazione2. Qualità dei posti di lavoro nelle Pmi - Lo studio distingue due dimensioni della qualità: qualità dell´occupazione e qualità del lavoro. In media è vero che i posti di lavoro nelle piccole imprese sono meno produttivi, meno retribuiti e meno sindacalizzati rispetto alle grandi imprese. Tuttavia, le microimprese dichiarano di disporre di un vantaggio competitivo rispetto ai loro concorrenti per quanto riguarda aspetti quali l´ambiente di lavoro, la possibilità di conciliare vita professionale e vita familiare e gli orari di lavoro. Contesto - Lo studio fa parte del progetto "Sme Performance Review" e si basa su un´indagine condotta presso le imprese alla fine del 2010 nei 27 Stati membri dell´ Ue e in 10 paesi partecipanti al programma Imprenditorialità e innovazione (Albania, Croazia, Islanda, Israele, Liechtenstein, ex Repubblica iugoslava di Macedonia, Montenegro, Norvegia, Serbia e Turchia).  
   
   
PROPOSTA DI LEGGE DELLA GIUNTA REGIONALE: LE MARCHE ISTITUISCONO LA STAZIONE UNICA APPALTANTE. OPERATIVA ENTRO LA FINE DELL´ANNO, PER ASSICURARE CONTRATTI TRASPARENTI, SICUREZZA SUL LAVORO, LEGALITA`. SPACCA: ´PREVISTE ANCHE FORME PREMIALI IN SANITA` PER LE REGIONI CHE DANNO VITA ALLA SUA´.  
 
Ancona, 17 Gennaio 2012 - Procedure contrattuali piu` economiche; trasparenza nella gestione degli appalti; prevenzione delle infiltrazioni mafiose; rispetto della normativa di sicurezza sul lavoro. Sono gli obiettivi che la Regione intende rafforzare attraverso l´istituzione della Stazione unica appaltante delle Marche (Suam). La Giunta ha presentato all´Assemblea legislativa una proposta di legge che recepisce la normativa nazionale e avvia una Stazione regionale entro la fine del 2012. ´Questo organismo assume particolare rilevanza per le molteplici potenzialita` che puo` offrire nel settore dei contratti pubblici ´ afferma il presidente della Regione, Gian Mario Spacca - Attraverso il Suam e` possibile perseguire una maggiore qualita` ed efficacia dell´azione amministrativa, nella consapevolezza che cio` contribuisce a rafforzare l´economia legale e a innalzare ulteriormente il livello di prevenzione delle infiltrazioni criminali. La recente normativa nazionale, poi, prevede forme premiali a valere sulle risorse ordinarie per il finanziamento del servizio sanitario, per le regioni che istituiscono una centrale regionale per gli acquisti: grazie alla creazione della Suam le Marche possono quindi accedere a maggiori risorse per la sanita`´. Il decreto del presidente del Consiglio dei ministri 30 giugno 2011, in attuazione della legge 136/2010 (Piano straordinario contro le mafie) dispone la costituzione della Stazione unica appaltante (Sua). Le Marche attivano una specifica struttura regionale, ´altamente qualificata ´ ribadisce Spacca - per assicurare professionalita` tecnica, progressiva semplificazione delle procedure, una riduzione del contenzioso. Inoltre, concentrando in un unico organismo specializzato tutti gli adempimenti normalmente svolti da diverse stazioni appaltanti, e` possibile ottimizzare le risorse, conseguire risparmi, aiutare operativamente gli enti locali di piccole dimensioni, spesso chiamati a confrontarsi con la complessita` delle procedure di gara. In definitiva, con questa normativa puntiamo a specializzare e professionalizzare significativamente tutta la pubblica amministrazione regionale´. La proposta di legge si compone di otto articoli. Le competenze della Suam riguardano la gestione delle procedure contrattuali per la realizzazione di lavori pubblici e l´acquisizione di beni e servizi. Sono tenute ad avvalersene le strutture organizzative della Giunta regionale, l´Agenzia regionale sanitaria e le societa` a totale partecipazione regionale. L´obbligo ´ ma solo per lavori pubblici superiori a un milione di euro e per acquisti oltre i centomila euro - riguarda anche l´Ente unico regionale per l´abitazione pubblica (Erap), l´Agenzia regionale per la protezione ambientale delle Marche (Arpam), l´Agenzia per i servizi del settore agroalimentare delle Marche (Assam), gli enti gestori dei Parchi naturali regionali, i Consorzi di bonifica, gli enti del Servizio sanitario regionale. Inoltre possono avvalersi della Suam tutti gli enti pubblici operanti nelle Marche, attraverso un´apposita convenzione, e le strutture dell´Assemblea legislativa (secondo modalita` da definite dalla Giunta regionale, d´intesa con l´Ufficio di presidenza della stessa Assemblea). Al vertice della Suam viene incaricato un direttore, con ampia autonomia organizzativa e gestionale, nominato dalla Giunta regionale tra i dirigenti interni o soggetti esterni di comprovata esperienza. Si avvarra` del personale assegnato dalla Giunta regionale e dalle amministrazioni aderenti. Nell´ambito della Suam operera`, infine, l´Osservatorio regionale dei contratti pubblici, il cui dirigente (in fase di prima applicazione della legge) puo` ricoprire l´incarico di direttore della Stazione.  
   
   
FRA LE DECISIONI DELLA GIUNTA REGIONALE DEL PIEMONTE: SANITÀ, CULTURA, DEMATERIALIZZAZIONE  
 
Torino, 17 gennaio 2012 - Programmazione socio-sanitaria, aumento della partecipazione dei fondi rotativi nei finanziamenti alle imprese, gestione dei contributi per la cultura e lo spettacolo, dematerializzazione dei documenti sono i principali argomenti esaminati il 16 gennaio dalla Giunta regionale. La riunione è stata coordinata dal presidente Roberto Cota. Programmazione socio-sanitaria. Un disegno di legge proposto dall’assessore Paolo Monferino e che passa ora all’esame del Consiglio individua nelle aziende sanitarie il soggetto incaricato della gestione dei servizi sociali, sanitari e socio-sanitari, superando così il problema rilevato in molti territori dell’erogazione delle prestazioni da parte di due enti diversi come le Asl ed i soggetti gestori delle funzioni socio-assistenziali, e potenzia la funzione di programmazione e controllo del Comitato dei sindaci di distretto. Quest’ultima soluzione permetterà ai Comuni di esercitare in modo più soddisfacente la funzione di governo delle politiche sociali e di offrire ai cittadini risposte unitarie ai loro bisogni socio-sanitari. Fondi rotativi. Su proposta dell’assessore Massimo Giordano, si autorizza la modifica dei bandi attualmente operativi in modo da portare dal 50 all’80% la partecipazione del fondo rotativo regionale nella composizione dei finanziamenti per le imprese composti da uno stanziamento regionale abbinato ad uno bancario. Nell’attuale e delicato contesto di crescente difficoltà di ricorso al credito, questa misura vuole rappresentare un efficace strumento di sostegno agli investimenti, all’innovazione produttiva ed alle attività di ricerca. Contributi per la cultura e lo spettacolo. In attesa della predisposizione del programma di attività 2012-14, l’assessore Michele Coppola ha presentato le linee di indirizzo per l’assegnazione dei contributi da destinare agli interventi di valorizzazione e promozione del patrimonio culturale, delle attività culturali e dello spettacolo per i quali lo scorso anno è stata inoltrata domanda di finanziamento. Verrà data priorità alle iniziative contraddistinte da grande rilievo ed esemplarità, a quelle connotate da incontestabili caratteri di eccellenza ed unicità, alle attività consolidate la cui interruzione potrebbe compromettere il positivo investimento effettuato negli anni, al recupero del patrimonio culturale locale, ai progetti che attivano reti e sinergie sul territorio, si avvalgono di contributi assegnati da una pluralità di soggetti, si rivolgono ai giovani oppure si svolgono in territori disagiati o periferici rispetto ai consolidati circuiti della distribuzione culturale. Dematerializzazione dei documenti. Le linee guida presentate dagli assessori Elena Maccanti, Giovanna Quaglia e Massimo Giordano hanno lo scopo di coordinare la dematerializzazione dei documenti, necessaria per operare una reale innovazione nei processi interni di ogni pubblica amministrazione e nei rapporti con i cittadini e le imprese. L’iniziativa sarà attuata utilizzando il sistema di gestione documentale condiviso denominato Doqui, progettato e realizzato in stretta collaborazione con Provincia, Comune, Politecnico e Università di Torino e con il supporto del Csi-piemonte. Alle direzioni regionali Innovazione, Risorse umane e Affari istituzionali vengono affidate le definizioni operative e gli aggiornamenti che si renderanno opportuni. Sono stati inoltre approvati: - su proposta del vicepresidente Ugo Cavallera, la riconferma per ulteriori dieci mesi della localizzazione a Venaria, tra le vie Casagrande e Paganelli, di un intervento di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata che dovrà essere realizzato dall’Atc di Torino; - su proposta dell’assessore Paolo Monferino, l’avvio della seconda fase dell’Anagrafe regionale degli operatori del sistema sanitario; - su proposta dell’assessore Claudio Sacchetto, il programma di intervento dei Servizi antisofisticazioni vinicole per il 2012.  
   
   
MAFIA E SICUREZZA, IN REGIONE EMILIA ROMAGNALA FIRMA DEGLI ACCORDI QUADRO CON I COMUNI E LE PROVINCE  
 
Bologna, 17 gennaio 2012 – Infiltrazioni mafiose e sicurezza. Con la firma, ieri in Regione, da parte di sindaci, presidenti delle Province e rappresentanti del mondo della scuola dell’Emilia-romagna sono tutti operativi i 68 progetti finanziati a fine dicembre attraverso le leggi regionali per la prevenzione alle infiltrazioni mafiose, la diffusione della cultura della legalità e in materia di sicurezza. Gli interventi, tra l’altro, prevedono nuovi mezzi e tecnologie per la sicurezza e la Polizia locale, la formazione per amministratori e imprenditori sulla legalità e il contrasto alla mafia, incontri con gli studenti e interventi per recuperare edifici sottratti alla criminalità. Sono quasi due i milioni di risorse regionali messi complessivamente a disposizione dalla Giunta regionale, mentre già all’inizio di marzo saranno approvati altri 8 progetti per un totale di ulteriori 148.088 euro. Durante la riunione a Bologna, la vicepresidente e assessore alle politiche per la sicurezza Simonetta Saliera, ha sottolineato:“Ora lavoreremo insieme per far sì che nei prossimi anni possano partire altri progetti ancor più di rete, in collaborazione tra diversi Comuni e scuole, soprattutto rivolti ai giovani e per facilitare il recupero dei beni confiscati alla mafia”. I progetti Nel dettaglio si tratta di 39 iniziative per la sicurezza e la Polizia locale (8 le intese siglate con gli enti locali e 31 i progetti realizzati direttamente da Comuni, Unioni e Province) e di 29 interventi in attuazione della legge regionale 3/2011 che prevede le misure a sostegno della cultura della legalità e per la prevenzione dei fenomeni mafiosi (21 le intese firmate con enti locali, scuole e università e 8 i progetti gestiti da associazioni). Tutti gli accordi di programma e i protocolli di intesa con gli enti locali prevedono la realizzazione di attività cui la Regione partecipa direttamente, non solo con il contributo finanziario ma anche con competenze tecniche e di progettazione. Si tratta, quindi, di attività cogestite in tutte le fasi della realizzazione. A) I progetti realizzati nell’ambito della nuova legge 3 hanno tutti un denominatore comune: la prevenzione. Tra gli interventi, una nuova “casa della legalità” al centro di un quartiere dove si sta ricomponendo un nucleo familiare con trascorsi di coinvolgimento nella criminalità mafiosa e una serie di iniziative pensate per i giovani: quasi 20.000 gli studenti - dalle scuole medie all’università - direttamente coinvolti in progetti scolastici antimafia, (con incontri e confronti che prevedono anche l’uso di nuove tecnologie e social network) e quasi 500 i giovani che potranno visitare terre e beni confiscati alla mafia in Emilia-romagna e in altre regioni. Alcune centinaia sono le iniziative culturali e i seminari proposti alle comunità, 5 i corsi di formazione specialistica per operatori delle imprese e degli enti pubblici (con circa 4.000 persone coinvolte). E ancora, progetti per la costituzione di osservatori provinciali e comunali e due rilevanti interventi per il recupero di beni confiscati. Attraverso questi accordi e progetti, una serie di iniziative saranno realizzate in tutta la regione coinvolgendo oltre 200 enti locali (Province, Comuni e Unioni di Comuni). B) L’impegno nel campo della sicurezza urbana, della prevenzione e del sostegno all’attività della Polizia locale prevede 39 nuovi progetti realizzati nel 2012, che si aggiungono a quelli già approvati nel corso di oltre 10 anni e portano il numero complessivo delle iniziative sostenute dalla Regione in materia di sicurezza e polizia locale a oltre 600. Tra le iniziative, sono stati finanziati interventi per il rafforzamento della videosorveglianza, il sostegno al lavoro e alla qualificazione della polizia municipale, la diffusione del Rilfedeur (il sistema per la rilevazione del disordine urbano, già utilizzato in circa 50 comuni e province, che consente di velocizzare le risposte alle richieste dei cittadini e che sarà applicato in altri 20 comuni) e per il monitoraggio dei risultati ottenuti dalla Polizia locale sia attraverso Rilfedeur sia grazie all’utilizzo delle videocamere. C) A questo insieme di attività si aggiungerà nei prossimi mesi anche una seconda tranche di 8 progetti. Gli accordi saranno firmati con le Province di Bologna (insieme al Comando regionale dei carabinieri e al Comune di Bologna), Modena, Rimini e Parma; la Camera di Commercio di Reggio Emilia; il Comune di Ferrara e l’Università di Bologna.  
   
   
BOLZANO: TAVOLO ANTI-CRISI, VERSO LA PROROGA DEGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI NEL 2012  
 
Bolzano, 17 gennaio 2012 - Accordo in vista tra Provincia e parti sociali per la proroga di un anno degli ammortizzatori sociali in deroga previsti dallo scudo anti-crisi. L´assessore al lavoro Roberto Bizzo ha incontrato il 16 gennaio i rappresentanti del mondo economico e delle organizzazioni sindacali. "L´occupazione tiene - sottolinea Bizzo - ma gli scenari generali ci spingono ad avere la massima attenzione". Proroga in vista per gli ammortizzatori sociali in deroga previsti dallo scudo anti-crisi: questo il risultato dell´incontro del tavolo tecnico coordinato dall´assessore Roberto Bizzo, che in Giunta provinciale ha le competenze in materia di lavoro, al quale hanno partecipato rappresentanti del mondo economico e sindacale. L´accordo non è stato ancora definitivamente raggiunto, ma una volta apportate le ultime modifiche al testo, la proroga verrà sottoscritta da Provincia e parti sociali, che dovrebbero nuovamente incontrarsi nelle prossime settimane. In concreto, per tutto il 2012, le aziende altoatesine potranno continuare ad accedere al regime di aiuti previsto dalla Provincia, la quale ha puntato molto sugli ammortizzatori in deroga per consentire anche alle imprese di piccole dimensioni (meno di 15 dipendenti per l’industria, meno di 50 per il commercio) di accedere alla cassa integrazione o alla mobilità. "Complessivamente il mercato del lavoro in Alto Adige tiene bene - commenta l´assessore Roberto Bizzo - visto che nel 2011 è stato registrato un +1% nell´occupazione dipendente. Credo che in un momento di difficoltà come questo sia un risultato più che positivo". I settori maggiormente in difficoltà si confermano quelli dell´edilizia e dei trasporti, "e gli scenari che si prospettano con la crisi nazionale e internazionale - prosegue Bizzo - ci spingono a confermare gli ammortizzatori in deroga anche per l´anno appena iniziato". Nei tre anni di funzionamento degli ammortizzatori sociali in deroga (2009-2011) sono stati stanziati 4,9 milioni di euro, uno e mezzo dei quali a carico della Provincia e il resto a carico del Fondo nazionale. Nell´anno da poco concluso, le aziende che hanno avanzato richiesta di accedere al regime di aiuti straordinario per le imprese in difficoltà sono state 105 (21 domande respinte), la cassa integrazione ha interessato 600 lavoratori per un totale di oltre 275mila ore di Cig e un importo di circa 1.780.000 euro (621mila messi a disposizione dalla Provincia).  
   
   
BOLZANO: IRPEF, LA CORTE COSTITUZIONALE BOCCIA IL RICORSO STATALE: "CONFERMATO L´ACCORDO DI MILANO"  
 
 Bolzano, 17 gennaio 2012 - La Corte costituzionale ha dato ragione alla Provincia e ha bocciato il Governo che aveva impugnato la Finanziaria provinciale 2011 nel punto in cui la Provincia prevedeva la riduzione dell´addizionale regionale Irpef per le fasce di reddito più basse. "Il pronunciamento costituzionale conferma l´impianto dell´Accordo di Milano e le agevolazioni per famiglie e ceto medio. Ma è anche un passaggio cruciale in vista delle trattative con il premier Monti", sottolineano il presidente della Provincia Luis Durnwalder e l´assessore Roberto Bizzo. Nel marzo 2011 il Governo Berlusconi aveva impugnato l´articolo della legge finanziaria provinciale che stabiliva l´abbattimento dell´addizionale regionale Irpef per le fasce di reddito più basse. Roma ravvisava un´invasione di campo nelle competenze statali, ma già allora l´assessore provinciale alle finanze Roberto Bizzo aveva replicato che la Giunta provinciale si era mossa in base all´Accordo di Milano sul finanziamento dell´Autonomia sottoscritto dal presidente Durnwalder e dai ministri Calderoli e Tremonti. L´accordo prevede che sui tributi il cui gettito erariale sia interamente devoluto alla Provincia, come è il caso dell´addizionale regionale Irpef ma anche tassa automobilistica o Ipt, la Provincia possa prevedere esenzioni, detrazioni e deduzioni, se sono previsti margini di manovra sulle aliquote e sempre senza superare il limite massimo di aliquota previsto dalla normativa statale. La Corte costituzionale ha ora riconosciuto tale impianto e dato ragione alla Provincia: "La Consulta ha ribadito la validità dell´Accordo di Milano e ha dato un rango costituzionale al suo contenuto", sottolineano con soddisfazione il presidente Durnwalder e l´assessore Bizzo. "In questo modo le agevolazioni fiscali volute dalla Giunta per le famiglie e il ceto medio sono salve, oggi come in futuro", continua Durnwalder. Ma il pronunciamento è importante anche in prospettiva: da un lato considerando che la Provincia ha già impugnato la Finanziaria statale nei punti che non rispetta l´Accordo di Milano, dall´altro perchè di questa sentenza della Corte non si potrà non tenere conto nell´incontro con il premier Monti. La Provincia di Bolzano, ricorda Bizzo, "fa la sua parte nel risanamento del deficit pubblico con un contributo di 500 milioni di euro annui a cui si aggiungono i vincoli richiesti dal patto di stabilità e dalle varie manovre. Chiediamo anche allo Stato lo stesso rispetto degli accordi stipulati."  
   
   
VALLE D’AOSTA: TRA I PRINCIPALI PROVVEDIMENTI DELLA GIUNTA REGIONALE, SALUTE, TURISMO  
 
Aosta, 17 gennaio 2012- D’intesa con il Consiglio Permanente degli Enti Locali, la Giunta regionale ha disciplinato le modalità di attuazione dell’imposta di soggiorno per il 2012, stabilendo, come richiesto dagli Enti locali, che per tutti i Comuni la tassa venga applicata dal 1° giugno secondo regole omogenee, che avranno per l’anno in corso carattere sperimentale, nell’obiettivo di poterne verificare le ricadute sul gettito e le problematiche applicative. E’ stato affidato, per il 2012, all’agenzia Radio Traffic di Milano, il servizio di informazione sulla viabilità in Valle d’Aosta, diffuso attraverso emittenti radiofoniche e pagine televideo anche in Piemonte e Lombardia, nonché sul sito istituzionale della Regione. Il servizio è promosso e sostenuto di concerto con le società concessionarie delle autostrade e dei trafori valdostani. E’ stato approvato il Programma regionale 2012 degli interventi di politiche attive del lavoro, delle azioni di formazione professionale e delle attività di orientamento per favorire l’impiego e l’occupazione. Attivita’ Produttive Nel quadro della legge regionale 6/2003 Interventi regionali per lo sviluppo delle imprese industriali e artigiane, l’Esecutivo ha concesso contributi per attività di investimento a 12 imprese industriali, con un impegno di 119 mila euro, e a 47 imprese artigiane, per oltre 390 mila euro. Sono stati inoltre deliberati aiuti, ai vari enti organizzatori, per iniziative e manifestazioni fieristiche di artigianato di tradizione a carattere locale ed è stato concesso un contributo alla Società cooperativa Lou Dzeut di Champorcher per l’organizzazione della mostra di lavori tessili Di filo in filo, di valle in valle, prevista per i mesi di luglio e agosto. In riferimento alla legge regionale 27/1998 Testo unico in materia di cooperazione, sono stati erogati finanziamenti alle società La Svolta di Sarre, Gruppo Mips di Quart e Habitat di Saint-pierre. Sanita’ Salute E Politiche Sociali La Giunta ha approvato le direttive agli Enti locali che gestiscono servizi alle persone anziane, così come le modalità di erogazione dei relativi finanziamenti regionali, per i quali è stata impegnata, per l’anno 2012 , la spesa complessiva di 23 milioni 430 mila euro. Turismo, Sport, Commercio E Trasporti E’ stata decisa l’organizzazione della terza edizione della rassegna musicale Musicastelle in Blue, da svolgersi nel periodo dal 12 al 22 luglio in collaborazione con l’Associazione Forte di Bard. L’impegno di spesa è di 395 mila euro. Sono stati concessi contributi, per un importo complessivo di 359 mila euro, a 13 raggruppamenti di operatori turistici per la realizzazione di progetti di sviluppo, promozione e commercializzazione di prodotti turistici. L’esecutivo ha impegnato 36 mila 900 euro per la sponsorizzazione, nel corrente anno, di 14 atleti valdostani delle discipline invernali, finalizzata alla pubblicizzazione dell’immagine turistico-sportiva della Regione.  
   
   
TOSCANA: CONTRO L’EVASIONE PIÙ POTERI AI VIGILI E INCROCI SULLE TASSE AUTO. NEL 2012 ACCORDO SULL’IVA  
 
Firenze, 17 gennaio 2012 – Addio compartimenti stagni. La lotta all’illegalità economica deve diventare un compito istituzionale trasversale. Le norme già ci sono e i vantaggi pure, per tutti. Un esempio? “La legge di riordino degli enti locali proposta dalla giunta a luglio dell’anno scorso e ed approvata dal Consiglio regionale a dicembre – spiega l’assessore toscano al bilancio Riccardo Nencini – mette in grado la polizia municipale di fare azione di contrasto contro l’evasione dei tributi regionali”. I vigili potranno chiedere conto del pagamento del bollo auto, se lo vorranno: che è un tassa sulla proprietà e non di circolazione e non va dunque più esposto come un tempo sul parabrezza dell’auto. Ma potranno anche fare segnalazioni su presunte irregolarità nel pagamento dell’Irap e dell’addizionale Irpef, ravvisate nel corso magari di un sopralluogo su un cantiere o in un negozio nato magari da tutt’altri presupposti. Lo stesso potrà fare anche la polizia provinciale, competente su rifiuti e demanio. La metà dei tributi non pagati rimarrà naturalmente nelle casse del Comune (o dello Provincia). E lo stesso potrà avvenire per i contributi previdenziali evasi. Perché la segnalazione sia informaticamente tracciata e i Comuni possano così beneficiare di una quota dei contributi recuperati, la Regione sta predisponendo una piattaforma elettronica da mettere a disposizione degli enti locali. Controlli incrociati sulle tasse auto - Sono solo alcuni esempi dell’azioni di contrasto all’illegalità e all’evasione fiscale che la Regione dispiegherà nel corso anche di quest’anno. Un piano già annunciato l’anno scorso, pluriennale, e che la Regione sta portando avanti. Dai controlli incrociati dell’Isee per quanto riguarda le prestazioni sociali e sanitarie, grazie ad una più facile condivisione delle banche dati con l’Inps, alla gestione integrata di tutte le tasse e i tributi che hanno a che fare con le auto: una sperimentazione che si concluderà nel corso del 2012, per entrare a regime l’anno prossimo, è che permetterà di incrociare le banche dati di tributi provinciali e regionali, le tasse sull’immatricolazione, il bollo auto ma anche la quota di contributo sanitario obbligatorio sulle assicurazioni Rca, per scoprire magari più velocemente chi ha pagato l’assicurazione e non il bollo (o viceversa), chi ha versato quanto dovuto per l’immatricolazione di un auto o ha registrato un cambio di proprietà e poi si è fermato lì. Incroci di banche dati che potrebbero fornire elementi significativi e spie di una possibile evasione nel caso di proprietà di un’auto di lusso e la contemporanea richiesta di esenzione da prestazioni socio-sanitarie come conseguenza di un Isee basso. La Regione vuole partecipare al recupero dell’Iva - Ma l’attesa maggiore per il 2012 riguarda probabilmente la stipula di accordi con l’Agenzia delle Entrate e il Ministero affinché la Regione possa partecipare concretamente al contrasto dell’evasione fiscale non solo per addizionale Irpef e Irap, ma anche sul fronte dell’Iva. Con benefici a cascata nel caso segnalazioni utili e recupero di tributi non pagati. Lo prevede uno dei decreti sul federalismo fiscale presentati (ed approvati) l’anno scorso del governo Berlusconi. I benefici eventuali la Regione li vedrà nel 2013, ma l’impegno è quello di stipulare gli accordi entro quest’anno. Elisa si allarga: entro l’anno pronti altri 80 comuni - Infine prosegue la diffusione e messa a disposizione degli enti locali di quello che era il progetto Elisa ed oggi ha l’acronimo Tosca (Toscana Catasto e fiscalità), il software occhiuto in grado di scovare evasori fiscali incrociando i catasti comunali ed altre banche dati della pubblica amministrazione, sperimentato qualche anno fa da otto comuni. Il sistema andrà a regime nel 2014. Quest’anno intanto saranno un’ottantina i Comuni che già vi potranno contare: praticamente uno su quattro (anzi qualcosa in più) tra tutti quelli della Toscana. Sessantacinque ne saranno dotati entro ottobre e si aggiungono agli otto, storici, già pronti. Un’altra manciata partiranno tra novembre e dicembre.  
   
   
TOSCANA: INTERNAZIONALIZZAZIONE, IL BANDO PRESENTATO OGGI AGLI OPERATORI  
 
Firenze, 17 gennaio 2012 – Imprese, associazioni di categoria, operatori economici sono intervenuti ieri a Palazzo Strozzi Sacrati per un incontro di presentazione e approfondimento sul nuovo bando per il sostegno all’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese toscane aperto dal 12 gennaio fino al 23 marzo prossimo. A presentare le finalità del bando è stato l’assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini, mentre i contenuti tecnici sono stati illustrati dai tecnici della Regione e dall’amministratore unico di Sviluppo Toscana, la società che gestisce il bando, Geris Musetti. “Abbiamo destinato a questo bando 10 milioni – ha esordito Simoncini – perchè, anche se siamo in una fase particolarmente difficile, riteniamo sia importante aiutare le nostre imprese a puntare sempre di più sui mercati esteri in un momento in cui il mercato interno registra uno stallo e non mostra segnali di ripresa”. L’assessore ha ricordato come questa misura si inserisca in un pacchetto di interventi che la Regione mette in campo entro la fine di gennaio a favore del sistema produttivo toscano. “Si tratta di circa 110 milioni di euro – ha spiegato – di cui 70 per il sostegno a ricerca e sviluppo, 14 per rifinanziare il fondo rotativo industria, 5,5 per il sostegno dei Confidi. A questi si aggiunge la decisione della giunta che ha reso possibile l’estensione delle garanzie per gli investimenti delle imprese e il confronto con il sistema bancario per un riordino complessivo del sistema delle garanzie e del credito, cui stiamo lavorando e che vedrà la luce nei prossimi mesi”. Il bando pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Toscana e reperibile sul sito della Regione (www.Regione.toscana.it) prevede contributi per fare fronte agli investimenti e alle spese necessarie per potenziare la propria vocazione internazionale e promuovere il proprio marchio sui mercati esteri. Sono previste, ed è una novità, premialità per le imprese che si presentano in forma aggregata. L’agevolazione consiste in un contributo in conto capitale a fondo perduto ed è pari al 50% delle spese ammesse. Spese che potranno essere finalizzate a finanziare la partecipazione a fiere e saloni, la creazione di sale espositive o uffici all’estero, la realizzazione di centri di assistenza tecnica post vendita, la creazione di nuove strutture logistiche all’estero per il transito e la distribuzione, la costruzione di azioni promozionali come workshop, seminari, incontri bilaterali fra operatori, l’ideazione di brand e siti web dedicati.  
   
   
BOLZANO: MISURE ECONOMICHE PER UN AMMONTARE DI 3 MILIONI € PER LO SVILUPPO DELLE AREE PERIFERICHE  
 
 Bolzano, 17 gennaio 2012 - Presentati, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Widmann, i contenuti del bando finanziato dal Fondo Sociale Europeo e finalizzato alla realizzazione di misure di sostegno per 77 Comuni altoatesini a rischio spopolamento e caratterizzati da strutture economiche deboli. Alla conferenza stampa, indetta dall’Ufficio Fondo Sociale Europeo, hanno preso parte il presidente della Provincia, Luis Durnwalder, il direttore della Ripartizione Europa, Thomas Mathà, e la direttrice dell’Ufficio Fondo Sociale Europeo, Judith Notdurfter. Sulla base di uno studio elaborato per incarico della Giunta provinciale denominato “Alto Adige 2021” e di un’indagine svolta dall’Istituto di ricerche economiche (Ire) della Camera di Commercio sono circa una ventina i Comuni altoatesini caratterizzati da strutture economiche deboli e, di conseguenza, minacciati dal rischio di spopolamento. Tenendo conto di questi studi, ha sottolineato il presidente della Provincia, Luis Durnwalder, nel corso della conferenza stampa, la Giunta provinciale, con il sostegno del Fondo Sociale Europeo, ha deciso di promuove una serie di misure di analisi e di prevenzione del fenomeno. Tra queste vi è lo stanziamento di 3 milioni di euro che saranno appunto impiegati per sostenere i progetti che si aggiudicheranno il bando di gara che verrà pubblicato il 17 gennaio prossimo sul Bollettino ufficiale della Regione. I comuni potenzialmente interessati dal bando di gara sono 77 suddivisi in quattro categorie sulla base di specifici parametri socio-economico. Tra i Comuni maggiormente a rischio, secondo quanto dichiarato questa mattina dal presidente Durnwalder, vi sarebbero, tra gli altri, Anterivo, Lauregno, Martello, Ponte Gardena. I progetti dovranno essere finalizzati all’inserimento o al reinserimento lavorativo in particolare di donne, persone disabili e lavoratori “anziani”. Il direttore della Ripartizione Europa, Thomas Mathà, e la direttrice dell’Ufficio Fondo Sociale Europeo, Judith Notdurfter, hanno inoltre sottolineato che nella realizzazione concreta dei progetti è previsto un coinvolgimento attivo delle varie componenti sociali ed economiche presenti sul territorio al fine di ottimizzare i risultati e dare risposte concrete alle esigenze dei singoli Comuni. I dettagli tecnici delle misure previste dal bando di concorso saranno presentati nel corso di un incontro che avrà luogo martedì 24 gennaio, alle ore 9,30, nel cortile interno di Palazzo Widmann, in via Crispi,3 a Bolzano.  
   
   
CALABRIA: SODDISFAZIONE PER L’APPROVAZIONE IN CONSIGLIO REGIONALE DELLA LEGGE A FAVORE DELLE VITTIME DELLA ‘NDRANGHETA  
 
 Catanzaro, 17 gennaio 2012 - Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti ha commentato l´approvazione, avvenuta ieri da parte del Consiglio regionale, della legge che amplia la platea e i benefici delle vittime della ´ndrangheta, previsti nella Legge regionale n. 31 del 16 ottobre 2008. “La ´ndrangheta – ha sottolineato Scopelliti - va contrastata con i fatti. La Regione Calabria sostiene ed apprezza l´impegno degli operatori dello Stato che ogni giorno avversano la malapianta della criminalità”. La proposta di legge era stata deliberata dalla Giunta su proposta dello stesso Scopelliti e dell’assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri il quale ha dichiarato che “per i familiari delle vittime della ´ndrangheta e, in modo innovativo, anche per i testimoni di giustizia, viene prevista l´assunzione nell´amministrazione regionale, la concessione di borse di studio, agevolazioni per il trasporto regionale, la compensazione dei tributi regionali e la preferenza nell´assegnazione di alloggi pubblici. Il testo – ha aggiunto Caligiuri - preventivamente vagliato a livello nazionale, si inquadra nell´ambito delle costanti iniziative che la Regione sta attuando per promuovere una concreta cultura della legalità”. Il disegno di legge è stato illustrato in aula dal Presidente della Commissione antindrangheta Salvatore Magarò che ha spiegato come “con questa legge, approvata all´unanimità, sia in Commissione che dal Consiglio, la Regione Calabria si pone all´avanguardia per contrastare la ´ndrangheta in modo strategico e unitario, dimostrando vicinanza a chi ogni giorno rischia la vita per garantire la libertà e la democrazia di tutti”.  
   
   
FIRENZE: SERVIZIO POST-DIVORZIO, UN SEMINARIO A PALAZZO STROZZI SACRATI  
 
 Firenze, 17 gennaio 2012 – ‘Salvare i legami nella separazione. Il servizio post-divorzio’. É questo il titolo del seminario che si tiene oggi , a partire dalle 9.15, in Sala Pegaso a Palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidenza della Regione (ingresso Piazza Duomo 10). Durante l’incontro verranno diffusi il risultati del progetto sperimentale creato dall’associazione Co.me.te. (nata all’interno dell’Istituto di Terapia Familiare di Firenze), e sostenuto dalla Regione Toscana, per offrire sostegno alle famiglie nei casi di separazione e divorzio. Per la Regione interviene l’assessore regionale al welfare Salvatore Allocca. “Salvare I Legami Nella Separazione Il Servizio Post Divorzio” Martedì 17 gennaio 2012 - Sala Pegaso – Presidenza della Regione Toscana Piazza Duomo, 10 Firenze: 9,15 saluti Assessore Welfare e Politiche abitative Regione Toscana, Salvatore Allocca; Presidente Tribunale Firenze, Salvatore Palazzo; Assessore Politiche sociali e sanitarie Comune Firenze, Stefania Saccardi. 10,00 “Salvare i legami nella separazione: il Servizio post-divorzio” Giancarlo Francini, Psicologo, Psicoterapeuta didatta Itf Firenze, Siena, Bologna, Mediatore familiare didatta Aims, Presidente Co.me. Te. Nazionale, Ctu Tribunale Firenze; Mara Mattesini, esperta servizi socio-educativi, Mediatrice familiare Aims, Counsellor Cncp, Docente Università Sapienza Roma e Università degli Studi Firenze Uniser. 10,20 “E’ finita?...La mediazione come tutela del legame familiare: che cos’è, quando, come” Nora Nelli, Psicologa, Psicoterapeuta didatta Itf Firenze, Mediatrice familiare didatta Aims, Ctu Tribunale Firenze. 10,40 “L’esperienza del legame: continuità genitoriale tra terapia e gruppi” Cristina Lorimer, Psicologa, Psicoterapeuta didatta Itf Pisa-livorno, Mediatrice familiare didatta Aimsl; Carlotta Di Girolamo, Psicologa, Psicoterapeuta, Ctu Tribunale Firenze; Carlotta Maggiorelli, Psicologa, Psicoterapeuta, Ctu Tribunale Firenze; Graziano Giachi, Psicopedagogista, Mediatore familiare Aims. 11,00-11,15 caffè- 11,15 “Esperienze e criticità del Servizio Sociale nell’ambito delle tematiche legate al post-divorzio” Laura Frullini, coordinatrice Servizi Sociali Fiorentini; 11,30 “La nuova normativa sull’affido e il nuovo ddl: problematiche aperte” Manuela Cecchi, Avvocato del Foro di Firenze11,45 Dalla rete familiare alla rete palliativa Giancarlo Francini; 12,00-12,30 dibattito; 12,30 conclusioni “La coppia s´è rotta, la famiglia s´è dispersa Meno male che c´è il gruppo” “I gruppi per genitori e per figli nella separazione e nel post-divorzio” Rodolfo de Bernart, Psichiatra, Psicoterapeuta, Fondatore e direttore Itf Firenze, Past President Sitf, Aims, Fiap, Eap, Charter member Efta-tic, Afta, Direttore rivista Mfs, Presidente onorario Co.me.te. Nazionale Verrà rilasciato attestato di partecipazione Per informazioni: Servizio post divorzio cell. 3472657777-3476294507-3397537610- 3391069620 e-mail: servizipostdivorzio@comete-nazionale.It    
   
   
VDA: PROROGATA AL 31 GENNAIO LA SCADENZA DEL BONUS FAMIGLIE NUMEROSE  
 
Aosta, 17 gennaio 2012 - E’ stato prorogato al 31 gennaio il termine per l’invio delle domande per il Bonus famiglie numerose, l’iniziativa per il sostegno ai nuclei familiari numerosi della regione, che risentono maggiormente del progressivo aumento del costo della vita. Il bonus, di 200 euro, sarà erogato a nuclei familiari residenti in Valle d’Aosta da almeno un anno e composti: da tre o più figli a carico di età inferiore ai 26 anni (naturali, adottivi o affidati ); da 5 o più componenti legati da vincoli di parentela compresi nello stesso stato di famiglia. Il Bonus famiglie numerose è concesso su base dell’Indicatore Regionale della Situazione Economica Equivalente (Irsee), ovvero sulla Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu) in corso di validità e dalla eventuale dichiarazione sostitutiva di certificazione dalla quale risultino le rendite Inail, le provvidenze di cui alla legge regionale n. 11/1999, le pensioni non soggette a Irpef e i redditi prodotti all’estero da tutti i componenti il nucleo familiare, così come indicato dalla deliberazione della Giunta regionale n. 434/2009. Le domande dovranno essere redatte sull’apposito modulo – che può essere scaricato dal sito internet dell’Amministrazione regionale ( www.Regione.vda.it  cliccando successivamente sul link politiche sociali) – e inviate, con in allegato la dichiarazione sostitutiva unica del nucleo familiare, all’indirizzo: Servizio famiglia e politiche giovanili. Direzione politiche sociali. Assessorato sanità, salute e politiche sociali, loc. Grande Charrière, 40 - 11020 Saint Christophe. L’impegno finanziario previsto da parte dell’Amministrazione regionale per l’iniziativa è di 140 mila euro.  
   
   
"VISTA DA VICINO" SULLA VIOLENZA NEI CONFRONTI DELLE DONNE  
 
Bologna, 17 gennaio 2012 - Gli uomini violenti possono cambiare? Sono circa 2000 le donne che nei primi dieci mesi del 2011 si sono rivolte ai centri antiviolenza dell´Emilia-romagna. Un problema che la Regione ha deciso di affrontare anche dal punto di vista degli autori della violenza, con la creazione del primo centro antiviolenza dedicato agli uomini. In questa puntata di "Vista da vicino", il magazine televisivo dedicato ai fatti, alle politiche ed agli eventi della Regione Emilia-romagna, si approfondisce il tema, cercando di definirne un identikit degli uomi violenti, rintracciare motivazioni e origini dei loro comportamenti e soprattutto cercando di capire come aiutarli a cambiare. Un´intervista al direttore di Alternative to Violence di Oslo, Marius Rakil, che dal 1989 studia e affronta il problema e che ha curato la formazione degli psicologi del centro modenese, aiuta a comprendere come gli uomini vogliano essere aiutati e come sia possibile farlo attraverso percorsi di ascolto, anche di gruppo. Mentre l´intervento dell´assessore regionale alle Politiche sociali, Teresa Marzocchi, spiega come il progetto si inserisca in una strategia che mira a incidere sul problema della violenza lavorando in maniera ampia alla ridefinizione di contesti sociali non violenti. Vista da vicino è anche on line sul sito della Regione, su Youtube e su Facebook.  
   
   
AL VIA IL PRIMO SEMINARIO REGIONALE CALABRESE SULLE MUTILAZIONI GENITALI FEMMINILI  
 
Catanzaro, 17 gennaio 2012 - Il Dipartimento regionale Tutela della Salute e Politiche Sanitarie ha organizzato, nella sede del Museo Storico Militare del Parco della Biodiversità di Catanzaro, il primo seminario regionale sulle Mutilazioni Genitali Femminili. In una sala gremita, sono intervenuti, in rappresentanza del Dipartimento della Salute, Rubens Curia; Giovan Battista Ascone, direttore dell’Ufficio Tutela dei soggetti più vulnerabili del Ministero della Salute, il presidente dell’Ordine dei Medici della Calabria Vincenzo Ciconte, medici ed esperti scientifici tra cui Filippo Casadei, Cecilia Gallotti, Miriam Gualtieri, Salvatore Inglese, Ida Vero e Liliana Rizzo. Le Mutilazioni Genitali Femminili – è stato sottolineato durante i lavori – sono diffuse in molti paesi del mondo e coinvolgono un numero enorme di donne anche in età giovanissima. Tali pratiche provengono da epoche remote e da regioni lontane dal nostro Paese, ma si diffondono anche in Occidente sulla scia dei flussi migratori internazionali. Questa nostra iniziativa – ha spiegato Curia, introducendo i lavori del convegno – nasce dall’attenzione che il Ministero della Salute ha riposto, come è confermato dall’accordo Stato-regioni dello scorso dicembre e dal tavolo interregionale sui problemi dell’immigrazione costituito dalla Regione Marche, nelle politiche socio-sanitarie nei riguardi dei cittadini comunitari ed extra comunitari residenti in Italia e in particolare nei confronti delle donne. Il nostro obiettivo è creare una rete che soddisfi i bisogni più urgenti della comunità straniera nella nostra regione e rendere l’accesso alla cure adeguato e uniforme. In Calabria – ha aggiunto Curia – risiedono circa 28.000 donne comunitarie ed extra comunitarie. I nostri 70 consultori, dal monitoraggio effettuato, assolvono già in gran parte servizi di consulenza e prevenzione. Ma è il momento di incrementare il tasso di “medicina di iniziativa”, anche grazie alla cooperazione con il mondo del volontariato. La Calabria ha una grossa opportunità, oggi più che mai, attraverso l’utilizzo del nuovo Piano di rientro che ribalterà il sistema sanitario così come lo abbiamo sempre immaginato. Non più grandi ospedali zonali in grado, ma non sempre, di fare tutto, dalla prevenzione alla cura, ma una nuova distinzione tra presidi medici di territorio e ospedali. Al territorio dunque verranno delegate le politiche socio-sanitarie e la prevenzione mentre agli ospedali cosiddetti spoke, il compito del pronto soccorso e delle cure mediche. Una grande possibilità per fare conoscere il diritto alla salute a tutti e creare anche grazie a questo aspetto un nuovo modello di integrazione. Questo primo seminario regionale – ha concluso Curia - intende sensibilizzare, nel quadro delle iniziative del Governo nazionale, i soggetti istituzionali attraverso un serrato dialogo e si propone di creare un laboratorio regionale capace di suggerire interventi condivisi ed efficaci su un aspetto, quello poco conosciuto delle mutilazioni genitali femminili, oltremodo conflittuale dell’integrazione socioculturale nell’età contemporanea.