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Notiziario Marketpress di Mercoledì 25 Gennaio 2012
Politica
DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA BARROSO DOPO L´INCONTRO CON PHILIPPE MARTIN SCHULZ, PRESIDENTE DEL PARLAMENTO EUROPEO  
 
 Bruxelles, 24 gennaio, 2012 - Signore e Signori, Prima di tutto vorrei esprimere il mio piacere dare il benvenuto il presidente Schulz dopo la sua elezione al Parlamento europeo. Questa è la prima visita ufficiale del Presidente della Commissione Schulz e volevo congratularmi con lui di nuovo per la sua elezione che credo possa anche essere un risultato molto importante per la cooperazione tra il Parlamento e la Commissione, e anche per far avanzare il progetto di un più ambizioso Europa. Al nostro primo seminario, abbiamo analizzato le notizie in Europa e le prospettive per il nostro lavoro comune. Per quanto riguarda l´Europa, credo che debba essere chiaro. Dobbiamo continuare i nostri sforzi di consolidamento fiscale. Abbiamo bisogno di più disciplina. È necessario che gli Stati membri rispettino i loro impegni, come ad esempio il Patto di stabilità e crescita, ma non possiamo costruire l´Europa solo l´idea di disciplina e sanzioni. L´europa ha anche bisogno di convergenza, di solidarietà e speranza. Quindi spero che il Consiglio europeo del 30 gennaio sarà in seria considerazione le proposte che la Commissione sta preparando per rilanciare la crescita nel contesto di Europa 2020 e che presenterò al Consiglio europeo. Noi non può e non deve cambiare strategia ogni volta che ci incontriamo, ma è vero che c´è la possibilità di liberare alcuni fondi, che non sono ancora stati distribuiti alle nostre priorità - crescita e l´occupazione. E poi penso che ci sono due priorità evidente - è la lotta contro la disoccupazione, in particolare la disoccupazione tra i giovani, e il sostegno alle piccole e medie imprese, che sono quelli che possono creare più posti di lavoro. In ogni caso è in questa linea che la Commissione presenterà alcune proposte e ci auguriamo di durante il Consiglio europeo informale, sostenere questa linea anche per consolidare l´idea di crescita in Europa di noi di costruire. Naturalmente è importante anche per garantire il rispetto dei nostri impegni. E ´quindi importante che il trattato intergovernativo che prepara rispettare alcuni principi di base. Io non torno indietro su tutto, ho detto anche al Parlamento europeo dove ho chiaramente indicato quali sono state le questioni chiave dal punto di vista della Commissione. Abbiamo bisogno di questo trattato, che purtroppo non abbiamo potuto fare a norma dei trattati attuali per mancanza di unanimità, rispetta la norma di diritto comunitario, può essere inserito il più presto possibile nel metodo comunità e il rispetto, naturalmente, il ruolo delle istituzioni europee e contribuire alla più Europa, non meno Europa. E ´in questo senso che lavoriamo. Spero ancora che sia possibile raggiungere questo obiettivo. Quindi avrebbe dovuto essere trattati non solo l´accordo degli Stati membri che lo segno, dal momento che è un accordo intergovernativo, ma anche il sostegno delle istituzioni europee, compresa la Commissione, Parlamento e la Banca centrale europeo. Penso che sia importante avere il sostegno delle istituzioni anche per garantire, dopo la ratifica in tutti gli Stati membri che faranno parte di questo nuovo accordo. E ´in questa linea che lavoriamo e credo che la Comunità due par istituzioni eccellenza, il Parlamento europeo e la Commissione hanno molto da fare insieme.Con questo in mente ho avuto questo incontro con il presidente Martin Schulz. Conosco la sua combattività, la sua fede in Europa e sono sicuro che durante questo termine rafforzerà ulteriormente quello che è un partenariato speciale che esiste naturalmente tra la Commissione e Parlamento europeo. Vorrei ancora una volta ringraziarlo perché la sua prima visita ufficiale dopo la sua elezione è proprio qui nella Commissione europea.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: ALL´ORDINE DEL GIORNO QUESTA SETTIMANA…  
 
Strasburgo, 25 gennaio 2012 - Questa settimana i deputati eleggeranno i presidente e i vicepresidenti delle commissioni parlamentari. Si confronteranno anche sul debito sovrano e le agenzie di rating. A seguito della tragedia della nave da crociera Costa Concordia, sarà organizzato un dibattito sulla sicurezza marittima. In agenda anche gli impianti di protesi al seno pericolose. Martedì Bill Gates sarà in Parlamento per confrontarsi con i deputati sull´aiuto allo sviluppo. I deputati eleggeranno i presidenti e i vicepresidenti delle commissioni parlamentari a voto segreto. Nel caso solo un deputato si candidi, l´elezione avrà luogo per acclamazione. Martedì la commissione agli Affari economici e monetari si riunirà per un´audizione pubblica sulle agenzie di rating focalizzando l´attenzione sui conflitti d´interesse, particolarmente nel settore industriale. Lunedì e martedì i deputati si confronteranno anche sulla crisi del debito sovrano. All´ordine del giorno questa settimana la sicurezza marittima a seguito della tragedia della nave da crociera Costa Concordia. Il dibattito è previsto per martedì con il commissario Kallas. Sarà anche organizzato un dibattito sugli impianti di protesi al seno pericolose. Mercoledì l´attenzione sarà concentrata sugli accordi energetici tra Stati membri e gli altri paesi. La commissione per l´energia si riunirà per confrontarsi sulla proposta relativa allo scambio di informazioni sugli accordi energetici tra Stati. La proposta prevede che la Commissione sia informata sui contratti esistenti e sugli accordi in corso per poter a sua volta suggerire dei consigli e coordinare gli sforzi dei diversi stati. Questo garantirebbe la conformità degli accordi alle regole del mercato interno dell´Unione europea. Bill Gates sarà presente alla commissione per lo Sviluppo martedì pomeriggio per parlare dei progetti di sviluppo e di salute. Questa settimana si festeggiano i 100 giorni di apertura del Parlamentarium, il centro dei visitatori del Parlamento europeo, ormai diventato un´attrazione importante per la città di Bruxelles. Venite a scoprirlo la prossima volta che passate in Belgio!  
   
   
LE PRIORITÀ DELLA PRESIDENZA DANESE PRESENTATE ALLE COMMISSIONI DEL PARLAMENTO EUROPEO  
 
 Bruxelles, 25 gennaio 2012 - Le priorità della presidenza danese del Consiglio dei ministri dell´Ue sono state presentate alle commissioni del Parlamento europeo dai ministri danesi in occasione delle riunioni Il 23-26 gennaio. Questa compilation verrà aggiornato quotidianamente durante questa settimana. Problemi economici e monetari - Le priorità chiave sono le "due pack" regolamenti di intensificare la sorveglianza delle politiche di bilancio nonché della sorveglianza economica e di bilancio dei paesi dell´area dell´euro di fronte a gravi instabilità finanziaria, gli affari economici e ministro degli Interni Margrethe Vestager detto al Comitato affari economici e monetari il 23 gennaio. Altre priorità comprendono il rafforzamento delle regole di governance economica, gestione delle crisi finanziarie, la cooperazione in materia fiscale e la tassazione dell´energia per raggiungere gli obiettivi climatici. Ms Vestager anche sottolineato il ruolo del Parlamento europeo, non solo come un legislatore, ma nel promuovere la cooperazione tra i 27 Stati membri dell´Unione europea, l´area euro 17 e il futuro fiscale 26 compatto. Industria, ricerca ed energia - Horizon 2020, il quadro di ricerca dell´Ue e programma di innovazione per il periodo 2014-2020, è una chiave legislativo priorità, ricerca, innovazione e istruzione superiore il ministro ha detto Morten Ostergaard, Ricerca ed Energia Commissione Industria il 24 gennaio. In questi tempi difficili, la proposta della Commissione è il modo giusto per rafforzare la ricerca e l´innovazione al fine di creare crescita e occupazione, ha detto. Altre priorità legislative sono l´Istituto europeo di innovazione e tecnologia, il monitoraggio globale per l´ambiente e la sicurezza (Gmes), che mira ad aiutare combattere il cambiamento climatico e il degrado ambientale, e Euratom.  
   
   
ECONOMIST CONFERENCES, JOAQUíN ALMUNIA, VICEPRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA RESPONSABILE PER IL SETTORE BANCARIO POLITICA DI CONCORRENZA E AIUTI DI STATO: "IL FUTURO TERZO VERTICE DELLE BANCHE"  
 
 Parigi , 25 gennaio 2012 - Di seguito il discorso di Joaquín Almunia Vice Presidente della Commissione europea responsabile per la politica di concorrenza Settore bancario e degli aiuti di Stato nel corso dell’ Economist Conferences: "Il futuro terzo vertice delle banche" Signore e Signori: Vorrei ringraziare gli organizzatori per avermi dato l´opportunità di condividere con voi le mie opinioni sulle prospettive per il settore finanziario. Lo farò dal punto di vista offerta dalla mia posizione attuale. Mie funzioni di Commissario europeo per la Concorrenza compresa la vigilanza delle condizioni in cui i governi Ue finanziare il salvataggio e la ristrutturazione delle banche in Europa. In particolare, in questi tempi difficili. Cominciamo con la dimensione del sostegno pubblico al settore finanziario dopo la crisi precipita nel 2008. Secondo i nostri dati, in questo periodo i governi dell´Ue hanno utilizzato un totale di € 1,6 miliardi a salvare le loro banche. Circa tre quarti del totale sono stati garanzie, e il resto è stato dato come iniezioni di capitale pubblico e il trattamento delle attività deteriorate. Questo pacchetto di salvataggio straordinariamente grande - pari al 13% del Pil dell´Unione, il 10% in garanzie - non può che essere intesa come un passo necessario per la stabilità dei nostri sistemi bancari e di pagamento - e in questo senso ha funzionato bene. Ma, d´altra parte, questo enorme trasferimento di risorse pubbliche effettivamente spostato il rischio dalle banche ´libri ai governi´ i conti, stringendo i legami tra loro. Come sapete, l´esborso ha anche teso finanze pubbliche in alcuni paesi, aggiungendo a cause attuali di stress. In un caso estremo - che l´Irlanda - il disagio di alcune banche costretto il paese a negoziare un programma di sostegno finanziario con l´Ue e il Fmi. La posizione finanziaria di un certo numero di banche e la sostenibilità delle finanze pubbliche in alcuni membri della zona euro sono collegati tra loro, rendendo la ricerca di una soluzione efficace e duratura più difficile. Se il collegamento fosse stato limitato l´esposizione reale e contingente delle finanze pubbliche a banche salvate, la crisi sarebbe stato più facile da gestire. In tal caso, la cura giusta sarebbe stata una ristrutturazione profonda e decisiva delle banche, tenendo conto del costo per i governi. Tuttavia, come sappiamo fin troppo bene, le cose sono molto più complicate. In particolare, in Europa debito sovrano crisi non è solo il prodotto delle difficoltà osservate dal settore bancario. Dobbiamo considerare anche altri fattori, quali: una mancanza di disciplina fiscale in alcuni paesi, e l´aumento dei livelli di debito pubblico, anche prima del 2008; l´esistenza di squilibri interni nell´area dell´euro, in particolare, persistenti disavanzi delle partite correnti degli altri membri nei confronti dell´Uem; l´ampliamento continuo di problemi strutturali che sono state lasciate sobbollire per troppo tempo - come una persistente perdita di competitività in alcuni membri dell´Uem, e - last but not least - dall´inadeguatezza del sistema di governance per la nostra moneta comune. Alla fine, questa ricetta sgradevole ha portato a una crisi di fiducia che ha recentemente focalizzato sulle firme sovrano. Gli investitori non percepiamo più obbligazioni sovrane come praticamente privo di rischio, e questo significa che nessuna misura di affrontare da solo il settore bancario porteranno una soluzione duratura alla crisi attuale. Signore e Signori: Seguendo questa linea di ragionamento, vedo due principali fattori che determineranno il futuro delle banche europee: In primo luogo, una profonda ristrutturazione di gran parte del settore bancario in Europa; In secondo luogo, una soluzione permanente alla crisi del debito sovrano nella zona euro. Vorrei iniziare con il primo fattore. La Commissione europea è direttamente coinvolto nella ristrutturazione delle banche che hanno ricevuto aiuti di Stato. Utilizzando le regole di crisi speciale per gli aiuti di Stato alle banche introdotta alla fine del 2008, abbiamo finora preso 39 decisioni sulla ristrutturazione, e 24 banche sono più in processi di ristrutturazione mentre parliamo. La Commissione ha anche approvato i regimi nazionali in 20 paesi dell´Ue. Questi programmi si basano su una serie di strumenti previsti dal regime di crisi, tra cui iniezioni di capitale, il supporto per la cessione delle attività deteriorate, e le garanzie sulle passività delle banche ´. Pertanto, stiamo usando controllo degli aiuti di Stato a mantenere condizioni di parità nel mercato e, allo stesso tempo, per favorire la ristrutturazione delle banche. La condizionalità abbiamo imposto sensi delle presenti norme perseguono tre obiettivi principali: In primo luogo, la salvaguardia della stabilità finanziaria; In secondo luogo, preservare l´integrità del mercato interno, e In terzo luogo, la ristrutturazione dei beneficiari degli aiuti per la redditività a lungo termine. La Commissione agisce come un fatto di gestione delle crisi e un´autorità di risoluzione a livello Ue, al lavoro per affrontare i problemi strutturali che erano stati colpisce molte banche ben prima della crisi. Stiamo chiedendo alcune banche di allontanarsi dai modelli di business insostenibile sulla base di un indebitamento eccessivo e di un eccessivo affidamento su finanziamenti a breve termine all´ingrosso. Per darvi alcuni esempi: questo ha portato alla profonda ristrutturazione e la risoluzione parziale di banche come la Hypo Real Estate, Kommunalkredit, e Northern Rock. Il modello di business insostenibile adottato da alcune Landesbanken tedesche ha portato - in casi quali la Lbbw e Hsh - nella ri-focalizzazione sul proprio core business. Nel caso di Westlb - la cui vitalità non poteva essere ripristinato - il risultato è stato una risoluzione ordinata. In altre occasioni, i governi hanno dovuto assumere l´onere di decisioni aziendali sbagliate adottate dalle banche di rilevanza sistemica. In questi casi, abbiamo chiesto un ridimensionamento e la significativa semplificazione di strutture bancarie, come nel caso di Ing e Commerzbank. Altre banche non potevano gestire in proprio a causa di una governance adeguata e al peso del gonfiato patrimonio immobiliare in seguito alla scoppio di una bolla immobiliare. Stiamo anche chiedendo alle banche di restituire gli aiuti ricevuti in cambio di sostegno del governo. Questa condizione riguarda il moral-hazard problema e limita il costo per il contribuente. Questa ultima condizione è cruciale per l´equità sociale del sostegno pubblico delle banche, ed è particolarmente conveniente per i ministri delle Finanze, ora che molti governi dell´Ue devono mettere i conti pubblici in ordine e chiedono alla gente di stringere la cinghia. Sforzi di ristrutturazione significativa dovrà continuare anche in futuro. Siamo in grado di segnalare buoni progressi in alcuni paesi - come l´Irlanda, ma in altri - come la Grecia - la situazione è ancora molto complessa, data la mancanza di soluzioni sostenibili alle sfide di questo paese. Posso anche dirvi che siamo ancora alla ricerca di soluzioni adeguate per alcune banche in Portogallo, Austria, Germania, Spagna, Belgio, Francia e altri paesi. Il caso che viene prima in mente in Francia è di Dexia. Il debito sovrano crisi ha evidenziato le debolezze strutturali del modello di business di questa banca, che è stata esacerbata dalla inadeguata applicazione del piano di ristrutturazione concordato con la Commissione. Un altro esempio viene dalla Spagna. Aiuti di Stato nel mio paese natale viene utilizzato non solo per salvare singole banche, ma anche per aiutare ristrutturare l´intero settore delle casse di risparmio - o Cajas - trasformandole in banche ordinarie. Con l´obiettivo di gestire l´eredità del crollo del mercato immobiliare e per migliorare la governance, il settore è stato revisionato. In generale, il nostro lavoro con le banche in difficoltà segue un faro, vogliamo dare un sistema bancario più snello, più pulito e più sano centrata sul finanziamento dell´economia reale in Europa. Come ho detto più volte in passato, non possiamo più permetterci le banche zombie come noi lottano per generare crescita. E per raggiungere questo obiettivo, abbiamo bisogno di usare gli strumenti di controllo degli aiuti di Stato per proteggere gli interessi dei contribuenti ´. Passo ora al secondo punto, la complessa relazione tra la crisi bancaria e la crisi del debito sovrano. Per dirla semplicemente, i governi e le banche private sono aggravanti vicenda stress finanziario. Nel 2012 molte banche - compresi quelli che non hanno ancora ricevuto il sostegno statale - dovranno fare sforzi di ristrutturazione per soddisfare il requisito Eba di tenere il 9% del capitale di alta qualità dopo aver segnato il loro debito sovrano esposizioni al mercato. Questo fa parte del piano globale che i leader europei nazionale adottato lo scorso ottobre per affrontare le conseguenze della crisi del debito sovrano. L´opzione migliore è che le banche andranno al mercato o disegnare sulle proprie risorse per raggiungere i loro obiettivi patrimoniali, ma alcuni possono rivolgersi a sostegno del governo come ultima risorsa. Secondo le nostre regole, le banche che alla fine girare allo Stato per la ricapitalizzazione o la protezione di attività deteriorate saranno tenuti a presentare un piano di ristrutturazione alla Commissione. Va da sé che non richiederà una ristrutturazione radicale in tutti i casi. Daremo una valutazione proporzionale a ciascun piano individuale a seconda dei suoi elementi specifici. Permettetemi di darvi alcuni dei fattori che considereremo nella nostra valutazione. Quando si studia un caso, verificheremo: se una banca è a corto di capitale essenzialmente a causa di una perdita di fiducia a causa della crisi del debito sovrano o per altri motivi; se il capitale pubblico, messo in banca è limitato all´importo necessario per raggiungere il rapporto di temporanea capitale del 9% fissato da Eba dopo marking to market dei titoli sovrani e se la banca che è in corso di valutazione è comunque valida e non ha preso rischi eccessivi per l´acquisizione del debito sovrano. Quando troviamo risposte positive a domande come queste, che probabilmente non richiederà ulteriori dismissioni e il bilancio consuntivo una riduzione, invece, si può semplicemente chiedere un pacchetto di vincoli comportamentali. Se, invece, la nostra valutazione rivela che una banca ha bisogno di cambiare radicalmente il proprio modello di business, continueremo a richiedere una ristrutturazione vera e propria. Porteremo avanti questo lavoro in base alle norme speciali di aiuti di Stato per le banche, che è stato costretto a prolungare dopo il debito sovrano crisi aggravata la scorsa estate. Queste regole continueranno a funzionare come strumenti di ristrutturazione, la risoluzione e il coordinamento degli aiuti di Stato al settore bancario in Europa. Quando la situazione si stabilizza, proporrò un insieme più stabile di regole sugli aiuti di Stato per le banche, in linea con il futuro regime di risoluzione delle crisi che la Commissione presenterà usando il suo potere regolamentare. Signore e Signori: Finora, ho parlato di piani di ristrutturazione, che sono principalmente la responsabilità di banchieri. Ora, vorrei dire qualche parola sul debito sovrano crisi e su cosa dobbiamo fare per trovare una soluzione permanente ad essa - e questa è una responsabilità dei dirigenti politici europei. Non vedo l´ora di misurare l´impatto delle decisioni prese nel corso degli ultimi mesi, che hanno finalmente iniziato ad affrontare le cause profonde della crisi. Una riforma radicale della governance della zona euro è stato lanciato. Il cosiddetto Six Pack permetterà alle istituzioni europee di monitorare i bilanci nazionali e di imporre sanzioni ai paesi che non riescono a correggere i loro squilibri. Grazie a queste nuove misure, la sorveglianza va ormai oltre le soglie deficit per coprire lo stock del debito e misure di ristrutturazione per l´economia. Inoltre, nel novembre scorso la Commissione ha proposto nuove misure che ponga dei limiti severi ai deficit di bilancio e darebbe alle istituzioni europee nuovi poteri per esaminare i processi che portano ai bilanci nazionali. Queste misure sono sul tavolo Ecofin di oggi per un primo ciclo di discussioni. Infine, la prossima settimana i capi di Stato e di Governo dei dell´Uem e di alcuni altri paesi probabilmente adottare un nuovo accordo intergovernativo. Il testo sarà aggiungere più regole e più severi impegni a quelli che vengono concordati nell´ambito del trattato Ue. Tutte queste importanti riforme sono certamente necessarie, e spero che essi siano sufficienti pure, ma a una condizione. Queste misure riusciranno a tirarci su un terreno sicuro se i paesi della Ue possono manifestare il proprio fermo impegno politico che intendono uscire da questa crisi insieme. Le autorità nazionali e leader devono fare tutto il necessario per difendere le conquiste storiche di oltre mezzo secolo di integrazione, a partire con il mercato interno e l´euro. Per quanto riguarda i mezzi per raggiungere questo obiettivo, penso che la disciplina fiscale è solo una parte della soluzione. Abbiamo anche bisogno di adattare i nostri squilibri macroeconomici interni e per ristrutturare le nostre economie. L´attuale periodo di turbolenza non deve offuscare la nostra visione, anche in questi tempi difficili, dobbiamo tenere gli occhi fissi su obiettivi a medio e lungo termine per prendere il sentiero di crescita sostenibile. In questo contesto, la Commissione si impegna a garantire che i mercati europei rimangono equa, efficiente e competitiva. Vogliamo raggiungere un maggior grado di apertura, concorrenza e trasparenza nel funzionamento dei mercati finanziari. E a tal fine stiamo usando le nostre iniziative normative - come è il caso con le 2 proposte Emir e Mifid - così come i nostri strumenti di politica della concorrenza. In questa linea, stiamo intensificando i nostri scrutinio antitrust sui mercati finanziari all´ingrosso. Per esempio, abbiamo già intervenuta contro Standard & Poor e Thompson Reuters per limitare gli abusi nella concessione di licenze informazioni finanziarie. Inoltre, stiamo studiando i possibili abusi di posizione dominante da parte delle banche d´investimento nei mercati dei Cds di compensazione e dei dati sul commercio Cds. La proposta di fusione di Deutsche Börse e il New York Stock Exchange è in fase di analisi con queste considerazioni. Il collegio dei commissari prenderà una decisione su questa fusione in pochi giorni e sarà importante, perché gli scambi sono la linfa vitale delle nostre economie. Attività di negoziazione e post-negoziazione, per contanti o derivati, sono essenziali per le nostre aziende e investitori per essere competitivi a livello europeo e globale. Preservare concorrenza in questo settore è di estrema importanza e saremo all´altezza delle nostre responsabilità a questo riguardo. Alla fine della giornata, migliorando la nostra performance economica è il modo più sicuro per uscire da questa crisi alle spalle. Vorrei concludere. 2012 sarà un anno critico per le nostre economie, per le banche europee, e per trovare una soluzione globale alla crisi del debito sovrano. La ristrutturazione delle banche che beneficiano di aiuti di Stato continuerà ad essere una delle mie priorità, per assicurarsi che tornano a lungo termine e - quando questo si rivela impossibile - che fanno un´uscita ordinata dal mercato. Per quanto riguarda il debito sovrano crisi, l´Unione europea - ed i capi area dell´euro, in particolare - hanno urgente bisogno di trovare un consenso su una maggiore integrazione economica e fiscale, come pre-requisito per un buon funzionamento e la crescita di facile dell´Uem e una completamento con successo del nostro mercato interno. Cooperazione e integrazione sono stati la risposta tradizionale alla nostra crisi nel passato e il principale fattore del nostro successo. Se vogliamo davvero dare all´euro una migliore struttura di governance, dobbiamo accettare un livello superiore di integrazione economica. Ancora una volta, abbiamo bisogno di più Europa per uscire da questa crisi. Se lo faremo, saremo più forti di quando siamo entrati in esso. Grazie.  
   
   
UE: L´ALTO RAPPRESENTANTE CATHERINE ASHTON IN ISRAELE E NEI TERRITORI PALESTINESI OCCUPATI  
 
 Bruxelles, 25 gennaio 2012 - Catherine Ashton, alto rappresentante dell´Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza / Vice Presidente della Commissione, è in viaggio in Israele e nei territori palestinesi occupati da Martedì 24 a Giovedi 26 Gennaio. La visita segna l´ultima tappa nei suoi sforzi in corso per incoraggiare le due parti a tornare al tavolo dei negoziati, in linea con la dichiarazione del Quartetto a partire da settembre. Ne consegue l´inizio recente faccia a faccia tra i negoziatori israeliani e palestinesi ad Amman. "Non vedo l´ora di parlare con entrambi i leader israeliani e palestinesi. Continuerò a compiere ogni sforzo per spingere i colloqui di pace e incoraggiare le parti nel percorso verso una soluzione negoziata", ha dichiarato Catherine Ashton. "Il fatto che i negoziatori stanno parlando tra di loro faccia a faccia è incoraggiante, e vorrei esprimere la mia gratitudine al re di Giordania per la sua iniziativa, strettamente legata agli sforzi del Quartetto. Sarò alla ricerca per i segnali positivi da entrambi i lati che sono pronti a trasformare questo progresso in gesti reali e negoziati. Il tempo è l´essenza. Sviluppi nella regione di fare la pace in Medio Oriente, ancora più urgente e necessario ". Durante la visita, l´Alto rappresentante incontrerà il presidente israeliano Shimon Peres, il primo ministro Benjamin Netanyahu, il ministro degli Esteri Avigdor Lieberman e il ministro della Difesa Ehud Barak, e il presidente palestinese Mahmoud Abbas e il Primo Ministro Salam Fayyad. Lei visiterà anche il Centro di Formazione di Gaza, dove si firmerà l´accordo di finanziamento con l´Unrwa (Nazioni Unite per il soccorso e l´occupazione dei profughi palestinesi nel Vicino Oriente), e incontrare i rappresentanti della società civile.  
   
   
DICHIARAZIONE DEL COMMISSARIO ŠTEFAN FüLE DOPO IL SUO INCONTRO CON IL MINISTRO DEGLI ESTERI SERBO VUK JEREMIć  
 
Bruxelles, 25 gennaio 2012 - "Oggi ho incontrato il ministro degli Esteri Vuk Jeremić per discutere la situazione attuale in Serbia e nel dialogo tra Belgrado e Pristina. Ho riconosciuto l´impegno della leadership serba al processo di integrazione europea. Ho sottolineato l´aspettativa costante dell´Unione europea che il dialogo è attivamente perseguito, che porta a risultati tangibili, in particolare per quanto riguarda la cooperazione regionale compreso. Abbiamo discusso i recenti passi per l´attuazione degli accordi raggiunti fino ad oggi nel dialogo e gli altri passi che permettano l´effettiva attuazione di tutti gli accordi. Se progressi sufficienti nel tempo, sarebbe possibile per il prossimo Consiglio a confermare positivamente la decisione di concedere lo status di candidato alla Serbia. "  
   
   
UE INIZIO DEI COLLOQUI CON L´EX REPUBBLICA IUGOSLAVA DI MACEDONIA PER RICONOSCERE IL KOSOVO  
 
Bruxelles, 25 gennaio 2012 - Una data dovrebbe essere fissata per l´inizio dei negoziati di adesione con l´ex Repubblica iugoslava di Macedonia e dei cinque Stati membri dell´Ue che non hanno ancora a riconosciuto l´indipendenza del Kosovo dovrebbero farlo, ha detto che la commissione affari esteri in due distinte risoluzioni votate Martedì. Entrambe le risoluzioni sono da mettere a votazione in seduta plenaria a marzo. La risoluzione sulla ex Repubblica iugoslava di Macedonia sottolinea la necessità di portare avanti la sua integrazione in Europa e in particolare per iniziare a pre-selezione per la conformità della sua legislazione con quella dell´Ue. L´ue ei suoi Stati membri non devono mai dare per scontata la prospettiva europea di un paese candidato, dicono deputati. I deputati sono profondamente preoccupati che la proprietà dei media continua ad essere concentrata nella ex Repubblica iugoslava di Macedonia, e anche circa l´indipendenza e l´imparzialità della Commissione statale per la prevenzione della corruzione. La risoluzione sottolinea anche che i bambini dei diversi gruppi etnici sono segregati all´interno del sistema educativo. Nome problema - I deputati ribadiscono il loro rammarico che la disputa sul nome dell´ex Repubblica jugoslava di Macedonia continua a bloccare sia la sua strada verso l´adesione all´Ue e più ampio processo di allargamento dell´Ue. Essi sottolineano che i rapporti di buon vicinato sono un criterio fondamentale per il processo di allargamento dell´Unione europea e sottolineano la necessità per evitare di prendere azioni controverse. Status del Kosovo - I deputati raccomandano che il cinque Stati membri dell´Ue che hanno ancora a riconoscere l´indipendenza del Kosovo dovrebbero farlo, facendo notare che 85 paesi hanno già fatto altrettanto. La risoluzione inoltre "ribadisce quanto sia importante per l´Unione europea a impegnarsi con il Kosovo e ritiene che questo impegno vitale per preservare la stabilità e la sicurezza nel vicinato immediato dell´Unione europea". Tra le rimanenti sfide per il Kosovo, elenco deputati ritorno dei rifugiati e degli sfollati, la corruzione e la situazione instabile e teso nel nord. I prossimi passi - Le due risoluzioni, una sulla relazione della ex Repubblica iugoslava di Macedonia e l´altro sul processo di integrazione europea del Kosovo, sarà presentato per un voto del Parlamento nel suo complesso al I marzo e marzo le sessioni Ii.  
   
   
COMMISSIONE EUROPEA: ANTIFRODE, NOMINA DEL NUOVO COMITATO DI VIGILANZA DELL´OLAF  
 
Bruxelles, 25 Gennaio 2012 – Ieri appuntamento dei nuovi membri del consiglio di vigilanza dell´Ufficio europeo per la lotta antifrode (Olaf) formalmente approvato dal Parlamento europeo, dal Consiglio e dalla Commissione europea. Queste cinque persone al di fuori delle istituzioni europee impegnate nei rispettivi paesi di alte funzioni relative ai settori di dell´Olaf. La durata del mandato è di tre anni dal 2012 al 2015. Essi sono: · Herbert Bösch (Austria), ex membro del Parlamento europeo · Mr. Johan Denolf (Belgio), direttore della Polizia federale belga · Catherine Pignon (francese), Procuratore Generale della Corte d´Appello di Angers · Rita Schembri (Malta), D irectrice generale del Dipartimento di Internal Audit e di indagine da parte del Primo Ministro di Malta · Mr Christiaan Timmermans (olandese), ex giudice della Corte di giustizia dell´Unione europea. Background: La Sc, attraverso il monitoraggio regolare dell´attuazione della funzione di indagine, rafforza l´indipendenza dell´Ufficio dell´Ufficio europeo di lotta antifrode (Olaf) . Su richiesta del direttore dell´Olaf o di propria iniziativa, il comitato di vigilanza fornisce consulenza al direttore in merito alle attività dell´Olaf, senza tuttavia interferire nello svolgimento delle indagini. Il Comitato di Sorveglianza si riunisce almeno dieci volte l´anno. Si ferma almeno una relazione annuale che trasmette alle istituzioni. Si può presentare relazioni alle istituzioni, ma anche alla Corte dei conti sui risultati e le conseguenze sono delle indagini dell´Olaf. Dopo la selezione dei nuovi membri 6 dic 2011 da un gruppo di rappresentanti del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione europea, a seguito della nomina formale oggi.  
   
   
DOPO 100 GIORNI, IL PARLAMENTARIUM CONTA PIÙ DI 64.000 VISITATORI  
 
Bruxelles, 25 gennaio 2012 - Il Parlamentarium, il centro visitatori del Parlamento europeo, celebra il 24 gennaio il suo centesimo giorno dall´apertura. Ha già accolto più di 64.000 visitatori interessati al funzionamento dell´Unione europea e del Parlamento. Il Parlamentarium ha aperto le sue porte il 14 ottobre 2011. Le testimonianze e i messaggi raccolti nel libro degli ospiti indicano che la maggior parte dei visitatori hanno apprezzato l´esperienza. Nella classifica del sito Tripadvisor, il Parlamentarium viene citato come una delle cinque attrazioni da vedere a Bruxelles. È possibile visitare il Parlamentarium in 23 lingue e 4 linguaggi dei segni (inglese, francese, olandese e tedesco). È aperto 7 giorni su 7 a tutti i cittadini. Per capire meglio il funzionamento del Parlamento europeo il Parlamentarium si avvale di strumenti multimediali e interattivi. Un gioco di ruolo permette di essere deputato per due ore e di vivere sulla propria pelle l´avventura europea. Una Visitatrice: Maryvonne Nouvellon, 65 anni, Francia dice: "Il Parlamentarium è ormai parte delle tappe turistiche di Bruxelles. Volevo conoscere meglio le istituzioni e le relazioni tra i diversi paesi europei perché mi interessa molto tutto quello gravita attorno all´idea di Europa". Impiegato: Ben Heylen, 26 anni, Belgio. "Ho accettato questo lavoro perché mi piace lavorare in un ambiente multiculturale. Mi piace sentirmi nel cuore dell´Europa. Aiuto i visitatori a utilizzare correttamente le guide multimediali. Di solito sono gli adolescenti che le chiedono perché sono interattive. Gli adulti hanno spesso bisogno di aiuto". Visitatore: Richard Lemaire, 37 anni, Regno Unito. "Ho portato i miei alunni in gita a Bruxelles. Spero imparino il funzionamento dell´Unione europea e quello delle diverse istituzioni". Impiegato: Amelia Matias, 24 anni, Belgio. "Volevo lavorare qui perché l´Europa mi interessa molto. Sono fiera di lavorare per il Parlamento. I ragazzi si mostrano interessati alla parte interattiva mentre le persone più anziane la parte storica". Visitatore: Pierric Calenge, 33 anni, Francia. "Con i miei allievi abbiamo già visitato il Parlamento europeo a Strasburgo, ma volevo mostrare anche la sede di Bruxelles. Il Parlamentarium è più impressionante di quanto pensassi. Ho particolarmente apprezzato il modo in cui è raccontata la storia dell´Europa, perché è la materia che insegno".  
   
   
INFRASTRUTTURE, EXPO E IMPRESE: CONFRONTO FORMIGONI-GOVERNO  
 
Milano, 25 gennaio 2012 - Si è tenuto ieri mattina, presso il Ministero dello Sviluppo economico, un incontro tra il ministro Corrado Passera e il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, che era accompagnato dall´assessore alle Infrastrutture e Mobilità, Raffaele Cattaneo. Durante l´incontro, durato più di un´ora e mezza, Formigoni ha voluto illustrare alcuni punti ritenuti fondamentali per lo sviluppo delle imprese e dell´economia lombarde, a partire dal fondo di garanzia e dal rapporto con Federfidi. Si è parlato di internazionalizzazione e si è sottolineata l´efficacia, ma anche l´importanza della nuova cabina di regia alla quale partecipano le Regioni e che avrà il compito di definire le strategie per rilanciare le politiche di internazionalizzazione. Aiuti A Imprese - Il presidente ha poi illustrato alcune novità di successo che l´amministrazione sta sperimentando, tra cui la Rete per gli aiuti alle imprese in difficoltà (Raid) e il programma Ergon, oltre all´imminente progetto di legge sullo sviluppo che la Giunta lombarda si sta preparando a varare. Altro punto fondamentale che è stato toccato durante la riunione riguarda l´innovazione, alla luce del fatto che entro poche settimane il Governo varerà un primo decreto per i criteri sugli incentivi all´innovazione in sinergia con le Regioni e con altri soggetti territoriali; inoltre, si è discusso di banda ultra larga e di possibili azioni di semplificazione per velocizzare l´infrastrutturazione e la digitalizzazione del territorio. Infrastrutture E Tassisti - Sul fronte delle infrastrutture, l´assessore Cattaneo si è soffermato in particolare sulle opere stradali e autostradali, come la Brebemi, la Tem e la Pedemontana, illustrando le priorità e l´avanzamento dei lavori. Cattaneo ha quindi dato la garanzia che, dopo lo scioglimento di alcuni nodi burocratici, i cantieri della Tem potranno prendere il via entro marzo e che la Brebemi, nonostante il blocco dei lavori per le indagini in corso, sarà conclusa nel giugno 2013. Cattaneo ha quindi illustrato lo stato dei lavori delle maggiori opere lombarde, in particolare quelle legate ad Expo. Si è discusso poi dell´aeroporto di Malpensa per poter aprire una nuova fase di rilancio dello scalo lombardo anche attraverso una riflessione sul sistema aeroportuale di tutto il Nord. L´incontro è stato, infine, occasione per illustrare l´accordo che la Regione ha raggiunto la scorsa settimana con i rappresentanti dei tassisti lombardi, un´esperienza positiva che può diventare punto di riferimento a livello nazionale. Expo - Nella tarda mattinata poi il presidente, accompagnato dal sottosegretario con delega all´Expo, Paolo Alli, ha avuto un incontro a Palazzo Chigi con i sottosegretari alla Presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà e Paolo Peluffo, per un vasto scambio di vedute sui temi di interesse regionale, e in particolare Expo 2015. Si è concordato con il Governo di convocare la riunione della Coem (Commmissione di coordinamento per le attività connesse all´Expo 2015) che sarà indetta dal Commissario generale Formigoni per venerdì 3 febbraio presso Palazzo Chigi a Roma. Si tratta del momento di massimo coinvolgimento del Paese e delle istituzioni rispetto all´evento. Tra i punti all´ordine del giorno: la ripresa dei rapporti con tutti i Ministeri coinvolti; l´aggiornamento sull´avanzamento dei lavori; l´analisi dei punti ancora critici, come ad esempio la deroga al patto di stabilità per gli enti coinvolti; saranno definite anche le modalità di lavoro della stessa Coem tra i commissari e il governo, che prevederà a sua volta una segreteria tecnica permanente come sede e strumento di lavoro condiviso.  
   
   
LOMBARDIA: CITTADINI E P.A, ITER PIÙ VELOCI E COSTI CHIARI APPROVATO IN CONSIGLIO REGIONALE PDL RIORDINO AMMINISTRATIVO  
 
Milano, 25 gennaio 2012 - "Un importante punto di partenza che ci spinge a fare sempre di più e sempre meglio per semplificare la vita ai cittadini rendendo di conseguenza più immediato e semplice il contatto con la Pubblica amministrazione". Così l´assessore regionale alla Semplificazione e Digitalizzazione, Carlo Maccari, commenta il via libera da parte dell´Aula, con soli due astenuti e nessun voto contrario, al Progetto di legge per il "Riordino normativo in materia di procedimento amministrativo, diritto di accesso ai documenti amministrativi, semplificazione amministrativa, potere sostitutivo e potestà sanzionatoria". Iter Piu´ Veloci E Trasparenza Sui Costi - Il nuovo provvedimento consentirà un iter più rapido di approvazione delle leggi regionali in quanto il Testo, votato articolo per articolo dalla Commissione consiliare competente, verrà trasmesso all´Aula per l´approvazione con una sola votazione finale. Tra le maggiori novità della legge, la disposizione per cui i provvedimenti amministrativi generali inerenti autorizzazioni, concessioni, accesso ai servizi pubblici o concessione di benefici, dovranno recare in allegato l´elenco di tutti gli oneri amministrativi a carico dei cittadini, delle imprese e degli altri utenti, introdotti o eliminati con i medesimi provvedimenti. Tempi Certi E Risposte Uniformi - Due, in particolare, i punti sui quali si concentrerà l´attenzione di Regione Lombardia: la certezza dei tempi e l´uniformità delle risposte. "Sono i temi sui quali siamo più sollecitati - ha spiegato Maccari. Su entrambi dobbiamo ancora lavorare perché, nonostante i numerosi sforzi fatti e una posizione decisamente all´avanguardia nel contesto nazionale, noi guardiamo ai Paesi europei più efficienti. Per aiutare il cittadino e offrirgli servizi migliori dobbiamo aprirgli le porte, non sbarrargliele. Nei Paesi con i quali ci confrontiamo, infatti, l´ingresso nella Pubblica amministrazione per ottenere risposte ha più porte e soprattutto gli interlocutori parlano la stessa lingua. Ciò significa che una volta entrati in qualsiasi Ente è questo che si preoccupa di far avanzare l´iter della pratica, non il cittadino. Da noi non sempre è così. E su questo punto dobbiamo avanzare spediti". La Banca Dei Procedimenti Amministrativi - La sua prossima istituzione è la mossa che Regione Lombardia sta preparando per rispondere a bisogno di standardizzazione. "Oggi - ha detto Maccari - ognuno dei 1544 comuni della nostra Regione ha modalità differenti di accesso allo Sportello unico per le attività produttive (Suap). Non è possibile, servono procedure coerenti, uguali per tutti". Con questa norma, oltre ad interventi generali volti a garantire l´omogeneità e la trasparenza delle regole dei procedimenti amministrativi, si è prevista una concreta operazione di potenziamento e supporto dell´attività dei Suap attraverso la realizzazione della banca dati regionale dei procedimenti di competenza degli Sportelli Unici. Tale banca dati costituirà la base informativa di riferimento per tutti i procedimenti, ovviando così a incertezze interpretative e applicative. La Sponda Con Il Governo - Maccari poi, concludendo il suo intervento, ha rilevato che i segnali lanciati in questi giorni dal Governo in tema di semplificazioni ricalcano in più punti provvedimenti che Regione Lombardia ha già attuato. "Su un tema delicato e importante come questo - ha concluso - non abbiamo bisogno di provvedimenti che possano bloccare o rallentare quello che di buono le Regioni stanno facendo o hanno già fatto".  
   
   
IL PRESIDENTE SCOPELLITI HA RICEVUTO IL NUOVO CONSOLE GENERALE DELLA RUSSIA A PALERMO VLADIMIR KOROTKOV  
 
 Catanzaro, 25 gennaio 2012 - Il Presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti ha ricevuto ieri mattina, a Catanzaro, il nuovo Console Generale della Russia a Palermo Vladimir Korotkov. Il diplomatico, in visita per la prima volta nella nostra regione, era accompagnato dal Console Onorario per la Calabria Salvatore Federico, con il quale si è intrattenuto discutendo con il Governatore Scopelliti sui possibili sviluppi di scambi commerciali con la Russia. Molti i settori di interesse sui quali avviare specifiche sinergie, tra cui l’agroalimentare e il turismo, comparti nei quali la Calabria può vantare molti punti a proprio favore. Proprio sul turismo si vuole puntare ad aumentare i flussi in entrata, sul modello già avviato in Sicilia. L’italia, ha dichiarato il Console Generale Korotkov, rappresenta il quarto partner commerciale russo, dopo la Cina, la Germania e l’Olanda, un Paese di notevole interesse con il quale sviluppare ulteriori iniziative economiche. I rapporti con le Regioni, è stato sottolineato durante l’incontro, e nello specifico con la Calabria, rappresentano un maggiore interesse per una migliore flessibilità economica. Il Governatore Scopelliti, illustrando la programmazione già avviata nel campo degli scambi commerciali internazionali e della cooperazione, ha rimarcato anche la grande opportunità legata alle potenzialità turistiche della Calabria, manifestando interesse alle proposte giunte dal Console Korotkov.  
   
   
RAPPORTI CON L’URUGUAY, SOTTOSCRITTA LETTERA DI INTENTI SI RAFFORZANO LE INIZIATIVE TRA WTC BASILICATA E WTC DI MONTEVIDEO  
 
 Potenza, 25 gennaio 2012 - Alla presenza del presidente della Regione, Vito De Filippo, ieri mattina presso la sala Inguscio, nell’ambito delle iniziative promosse dal Wtc Basilicata e dal Wtc di Montevideo, è stata sottoscritta una lettera di intenti tra la Presidenza della Giunta Regionale e il Dipartimento di Maldonado, una regione della Repubblica Orientale dell’Uruguay. Il documento, siglato e dal Capo di Gabinetto del Presidente della Regione Basilicata - Angelo Raffaele Rinaldi e dal Direttore del Turismo del Dipartimento di Maldonado - Horacio Diaz, prevede lo sviluppo di interscambi, progetti di cooperazione ed attività comuni nelle aree di mutuo interesse. Tra le attività in programma: seminari, mostre, concorsi e la promozione di contatti tra imprenditori ed istituzioni, anche con il coinvolgimento di strutture pubbliche o private, impegnate nella cooperazione internazionale.  
   
   
UMBRIA: OGGI ROAD SHOW SU "MISSIONE SISTEMA" BRASILE  
 
Perugia, 25 gennaio 2012 - Le opportunità di investimento e di scambio commerciale offerte dal Brasile, i criteri e i sistemi di ingresso nel mercato brasiliano, il programma di missione, i servizi offerti e gli aspetti logistici della Missione di sistema Governo, Regioni, Camere di Commercio, in programma dal 21 al 25 maggio prossimi nel Paese sudamericano, vengono illustrate oggi ad operatori economici e associazioni imprenditoriali umbre. L´incontro si svolge alle ore 11 presso il Salone d´Onore di Palazzo Donini di Perugia, sede della Giunta regionale. Sarà aperto dal saluto dell´assessore regionale all´industria Vincenzo Risommi e concluso dal Direttore regionale Lucio Caporizzi. Parteciperanno rappresentanti dei Ministeri dello Sviluppo Economico e degli Esteri e un consulente/esperto del mercato brasiliano che assiste le Regioni italiane nella preparazione della missione cui le istituzioni del nostro Paese attribuiscono un rilievo economico importante.  
   
   
MARCHE: IL PRESIDENTE SPACCA INCONTRA IL MINISTRO PASSERA: ECONOMIA E LAVORO, INTERNAZIONALIZZAZIONE, INFRASTRUTTURE E TRASPORTI I TEMI ALL´ORDINE DEL GIORNO.  
 
Ancona, 25 Gennaio 2012 - Il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, ha incontrato ieri a Roma il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera. L´incontro e` servito per fare il punto sulle principali questioni aperte nelle Marche in materia di economia e lavoro, infrastrutture e trasporti, internazionalizzazione e quindi definire un´agenda di approfondimento con il ministero. Al primo punto all´ordine del giorno le situazioni di crisi aziendali aperte e le strategie per affrontarle, non piu` solo in una logica passiva di ammortizzatori sociali, ma anche e soprattutto di progetti legati all´innovazione e alla ricerca che siano in grado di confermare orizzonti di crescita alla regione piu` manifatturiera d´Italia. Spacca e Passera hanno passato in rassegna le varie crisi, dalla meccanica alla cantieristica agli altri settori manifatturieri che stanno attraversando una fase di difficolta`. Nel corso dell´incontro si e` parlato nello specifico della necessita` di rimodulare gli Accordi di programma delle aree in crisi dell´Appennino umbro-marchigiano e del Piceno-val Vibrata. Sempre in tema di sviluppo industriale, il presidente ha chiesto al ministro il sostegno da parte del Governo al progetto regionale di ricerca che riguarda la domotica e la longevita` attiva e il riconoscimento formale del polo tecnologico nell´ambito del prossimo bando nazionale sui distretti industriali. Al secondo punto, le infrastrutture: e` stata sollecitata l´accelerazione di opere quali quelle della Quadrilatero e l´uscita dal porto di Ancona verso l´autostrada e la realizzazione del progetto che poggia sul contratto di disponibilita` per la Fano-grosseto. I temi della logistica, della mobilita` e dei trasporti sono stati affrontati anche nella prospettiva macroregionale, affinche` quella che rischia di essere un´ampolla vuota a causa dell´assenza di investimenti da parte dello Stato e dell´Europa sia riempita con adeguate risorse su strade, ferrovie e soprattutto infrastrutture di servizi. Dai trasporti all´internazionalizzazione, materia per cui le Marche sono coordinatrici a livello nazionale. Spacca ha illustrato il lavoro svolto dalla Regione e la necessita` di un sempre maggiore coinvolgimento nei processi di programmazione nazionale sul tema. Nel corso dell´incontro si e` poi parlato dell´alluvione che ha colpito le Marche nel marzo del 2011. E´ stato chiesto che il Governo sblocchi urgentemente le risorse del Fondo di Protezione civile per il ristoro dei danni. ´L´incontro ´ ha detto Spacca ´ e` stato molto proficuo: ha consentito di sottoporre con evidenza al ministro Passera questioni di grande rilievo per la nostra regione. Il ministro si e` dimostrato molto attento e sensibile. Le Marche, nonostante la crisi internazionale ancora molto dura, vogliono mantenere il primato dell´imprenditorialita`: affinche` possa essere ancora cosi`, e` necessario che le grandi crisi industriali siano affrontate sempre meno con misure `assistenzialistiche´ e sempre piu` con investimenti su ricerca e smart specialization´.  
   
   
AUTONOMIA: NAPOLITANO SCRIVE A DELLAI IL CAPO LO STATO RISPONDE ALLA LETTERA APERTA CHE GLI HA INDIRIZZATO IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI TRENTO  
 
 Trento, 25 gennaio 2012 - "Caro Presidente, apprezzo e condivido le sue parole sul significato e il valore dell´autonomia per la Provincia di Trento e spero, prima della fine del mio mandato, di poter tornare ad ammirare le vostre montagne". Con queste parole il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano risponde alla lettera aperta che ieri Lorenzo Dellai gli ha inviato per ricordare i 40 anni del secondo statuto di Autonmia. La lettera è arrivata il 20 gennaio e fa riferimento anche ad un video che il presidente della Provincia autonoma di Trento aveva inviato al Capo dello Stato in occasione delle ultime festività natalizie, quale segno di ringraziamento per l´attenzione che Napolitano ha sempre dimostrato nei confronti delle specificità autonomistiche. Il Presidente della Repubblica ha quindi espresso a Lorenzo Dellai e a tutti i cittadini della Provincia di Trento la sua vicinanza per i festeggiamenti in occasione del 40° anniversario dell´entrata in vigore del Secondo Statuto di Autonomia.  
   
   
SVILUPPO: CHIODI,"ABRUZZO L´UNICA AD AVERE I FAS APPROVATI" IL PRESIDENTE HA RISPOSTO AD UN´INTERROGAZIONE IN CONSIGLIO  
 
 Pescara, 25 gennaio 2012 - "L´ Abruzzo è l´unica Regione ad aver avuto deliberato dal Cipe il Par Fas per intero. Tuttavia, solo qualche giorno fa il Governo l´ha trasmesso alla Corte dei Conti. Quindi, il ritardo non dipende certo da noi". Lo ha ribadito, ieri mattina, a Pescara, in Consiglio regionale, il presidente della Regione, Gianni Chiodi, rispondendo ad una interrogazione a firma del consigliere Giuseppe Di Pangrazio. "Ma non tutti i mali vengono per nuocere - ha proseguito Chiodi - infatti, la nuova normativa stabilisce dei tempi certi entro i quali la Corte dei Conti è tenuta ad esprimere il proprio parere e quindi si tratta solo di attendere qualche settimana". Secondo il Presidente, "il Par Fas dell´Abruzzo, benché partito per ultimo a causa della grave crisi di governo conseguente alla brusca interruzione della scorsa legislatura e poi rallentato anche per via del terremoto, non solo ha recuperato terreno ma oggi possiamo affermare che l´Abruzzo e´ l´unica Regione ad essersi vista approvare i fondi Fas". Il presidente Chiodi ha, inoltre, illustrato i motivi dell´assenza di risorse per l´Abruzzo nell´ambito del Piano per il sud. "Noi abbiamo i Fas per intero - ha sottolineato Chiodi - mentre, in relazione al Piano per il sud, nel quale si contemplano solo le grandi infrastrutture di livello nazionale, le altre Regioni si sono viste prelevare risorse dai rispettivi Par Fas". Per quanto riguarda l´Abruzzo, Chiodi ha spiegato che "la scelta e´ stata quella di sostenere il Par Fas anche in considerazione del fatto che questo già prevede la realizzazione delle grandi infrastrutture di livello regionale". Intanto, al fine di accelerare la fase attuativa del Par Fas, le strutture tecniche regionali hanno avviato la predisposizione delle attivita´ propedeutiche per l´organizzazione della Regione individuando i responsabili di linea del Par Fas all´interno delle singole direzioni interessate. "Adesso - ha detto Chiodi - si sta lavorando alla predisposizione di atti che dovranno essere formalizzati dopo la pubblicazione del Par Fas, quali l´istituzione del comitato di sorveglianza, la redazione delle piste di controllo, degli schemi di concessione dei finanziamenti, dei manuali operativi e la configurazione delle schede di monitoraggio".  
   
   
LA NUOVA "ARCHITETTURA ORGANIZZATIVA" DELLA PROVINCIA DI TRENTO VARATA LA PRIMA FASE DELLA RIFORMA  
 
 Trento, 25 gennaio 2012 - Una direzione generale, dieci dipartimenti e l´avvocatura. Netta distinzione fra i dipartimenti di staff (tre più l´avvocatura), che si occuperanno degli affari legali, della gestione del personale e degli affari finanziari, e quelli "di linea", di carattere operativo. Un raccordo più stretto fra agenzie e dipartimenti; i direttori generali di questi ultimi avranno un ruolo significativo nella governance delle società di sistema collegate. Questa in sintesi la nuova architettura amministrativa della Provincia, profondamente diversa da quella precedente, che prevedeva, assieme al segretario generale e all´avvocatura, 19 strutture di primo livello, ossia 15 dipartimenti e 4 agenzie. Ma qual è la filosofia che guida questo processo, che continuerà con il varo della seconda fase, a cui saranno interessate le strutture gerarchicamente subordinate, ovvero servizi e uffici provinciali? In sintesi: da un lato l´obiettivo è di semplificare e razionalizzare la macchina amministrativa, conseguendo un risparmio delle spese di back office del 10% circa; dall´altro quello di accrescere l´efficienza della struttura provinciale, in tutte le sue articolazioni, e non da ultimo di inserire all´interno dello staff giovani "ad alto potenziale" provenienti dal mercato. La ristrutturazione si lega inoltre al processo di riforma istituzionale che ha portato alla nascita delle Comunità di valle, che vanno progressivamente a gestire funzioni prima in capo alla Provincia. Quattro le linee lungo le quali si muove il progetto di riorganizzazione: governance più razionale, in cima alla quale abbiamo il direttore generale, seguito da dirigenti di dipartimento, che potranno anche dar vita a progetti interdipartimentali senza essere vincolati alle attuali rigidità interne alla struttura; semplificazione e flessibilizzazione di strutture, procedure e funzioni, accrescendo la mobilità interna e eliminando strozzature e duplicazioni; potenziamento di risorse e competenze, anche con l´inserimento di giovani "ad alto potenziale" e una maggiore attenzione alla formazione interna; potenziamento delle funzioni di pianificazione , di controllo e di responsabilizzazione della dirigenza sul raggiungimento degli obiettivi. Per quanto riguarda i dipartimenti, questa la loro articolazione. I dipartimenti di staff: affari istituzionali e legislativi; organizzazione del personale; affari finanziari, avvocatura della Provincia. I dipartimenti "di linea": protezione civile; urbanistica, ambiente e foreste; agricoltura, turismo, commercio e promozione; industria e artigianato; lavori pubblici, infrastrutture e mobilità; welfare; istruzione, università, ricerca e cultura. La prima fase, con la nomina dei dirigenti dei dipartimenti, si concluderà entro la fine di febbraio. Quindi si partirà con la seconda fase, che interesserà, come già detto, la riorganizzazione dei Servizi e Uffici provinciali.  
   
   
FRA I PROVVEDIMENTI DELLA GIUNTA REGIONALE CAMPANA: INFRASTRUTTURE, NUOVE FORME DI COOPERAZIONE INTERREGIONALE  
 
Napoli, 25 gennaio 2012 - Si è riunita a palazzo Santa Lucia la Giunta regionale della Campania, presieduta da Stefano Caldoro. Su proposta del presidente e degli assessori all´Ambiente Giovanni Romano e ai Trasporti Sergio Vetrella è stato ratificato il protocollo d´intesa per la realizzazione di interventi infrastrutturali presso la nuova sede della Nato in Giugliano, località Lago Patria, sottoscritto il 21 dicembre scorso tra i Ministeri delle Infrastrutture, dell´Ambiente, della Coesione territoriale, la Regione, la Provincia di Napoli, il comune di Giugliano e la Sogesid. Il protocollo dà priorità ai seguenti interventi: riqualificazione e ampliamento degli assi stradali di via Madonna del Pantano, con previsione di parcheggi e di uno svincolo sulla Ss7 quater, con modifica dell´esistente svincolo del Lago Patria; adeguamento del sistema di adduzione intercomunale; completamento del sistema fognario urbano della litoranea; potenziamento della rete di smaltimento delle acque piovane e realizzazione del tronco di ferrovia Circumflegrea che collega Licola e Lago Patria. Su proposta del vicepresidente con delega al Turismo Giuseppe De Mita è stato approvato il protocollo d´intesa con Unioncamere per la partecipazione alla Borsa internazionale del Turismo, in programma a Milano dal 16 al 19 febbraio 2012. Su proposta congiunta degli assessori ai Lavori pubblici Edoardo Cosenza e all´Urbanistica Marcello Taglialatela, la Giunta ha dato il via libera al disegno di legge sul rilascio delle concessioni per lo sfruttamento perpetuo delle acque termominerali. Su proposta dell´assessore al Lavoro Severino Nappi sono sati approvati lo schema di protocollo d´intesa tra la Campania, soggetto capofila, e le Regioni Lazio e Veneto, e il progetto di massima di "Valore indotto" per valorizzare gli interventi e le politiche del lavoro e creare nuove forme di cooperazione interregionale. Infine, su proposta dell´assessore Romano, la Giunta ha recepito le modifiche non sostanziali approvate dal Consiglio del 16 gennaio scorso sul Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani.  
   
   
VENDOLA PRESENTA IL NUOVO ASSESSORE, ATTOLINI  
 
Bari, 25 gennaio 2012 - “Il prof. Tommaso Fiore ha da lungo tempo manifestato il desiderio legittimo di poter tornare al suo lavoro, alla sua cattedra, ai suoi ammalati. Un desiderio naturalmente legittimo, contro il quale ho opposto una resistenza talvolta sorda e ingenerosa. Per un anno, di settimana in settimana, ho provato a rinviare questo momento. E’ stato per me un grande privilegio lavorare con una persona come lui”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola ha aperto la conferenza stampa ieri mattina in Presidenza per annunciare le dimissioni dell’assessore alla sanità Tommaso Fiore e presentare il nuovo assessore, il suo braccio destro, Ettore Attolini che per Vendola “rappresenta la migliore garanzia della continuità del lavoro di cambiamento in sanità”. “Tommaso Fiore è un simbolo, rappresenta l’immagine di un’altra sanità – ha continuato Vendola - non c’è oggi avversario che non riconosca in lui un punto di riferimento sia per l’autorevolezza scientifica che per l’autorevolezza morale. La mia gratitudine nei suoi confronti è immensa. Tommaso Fiore ha avuto il compito di guidare la sanità pugliese in un momento di transizione molto complesso e delicato con aspetti molto difficili e talvolta aspetti dolorosi. Ha provato – ha continuato Vendola - a tenere in piedi il sistema nel momento in cui esso è stato attraversato dagli effetti sismici delle inchieste. Tommaso ha rappresentato l’idea che si puo scalare questa montagna altissima e la si può bonicare. Con lui abbiamo fatto di necessità virtù, provando ad immaginare una reingegnirizzazione del sistema sanitario pugliese spostando una parte crescente e significativa delle risorse sulle politiche per la salute intesa come diffusione di servizi socioassistenziali e di tipo territoriale. Questo è il disegno sul quale abbiamo lavorato. Trasformare il segno meno in un segno più”. Quindi Vendola ha ricordato il contesto all’interno del quale ci fu la nomina ad assessore di Tommaso Fiore. “Noi ci siamo assunti una grande responsabilità, quella di non nascondere la gravità della condizione di malcostume che dominava nel sistema sanitario in Puglia come in tutta Italia – ha detto Vendola - abbiamo al momento iniziale delle inchieste reagito con la massima durezza, io ho azzerato una giunta. In quel momento abbiamo chiesto al prof. Fiore, un punto di riferimento morale in Italia, di operare la necessaria rivoluzione culturale dentro il sistema sanitario. Fiore ha portato sulle proprie spalle una croce molto pesante – ha ricordato Vendola - quella cioè di mettere in atto mille azioni per risposizionare sotto controllo quei sistemi sanitari che lavoravano talvolta nell’ombra, con relazioni inappropriate con la politica e con il sistema di impresa. Una girandola di affari che andava velocemente interrotta. Fiore ha saputo portare questo momento così acuto di crisi, nella direzione del risanamento e della moralizzazione”. Vendola poi, tra le altre cose, ha voluto ricordare in particolare la sperimentazione legata alle modalità di selezione del management sanitario, messa in campo in Puglia e apprezzata anche dall’attuale ministro, attraverso una fase durissima di formazione e selezione dei manager. Una modalità oggi considerata una buona pratica e un’esperienza unica in Italia, laddove dunque “la politica non ha messo le mani sui nuovi manager, manager che sono bravi e indipendenti”. Quindi Vendola ha presentato alla stampa il successore di Fiore, il dott. Ettore Attolini “un uomo di assoluta onestà e grande mitezza ma anche di grande determinazione, un tecnico che lavora da sempre sulla centralità dell’ammalato e che è ben consapevole di quanto il business dei ricoveri e dei farmaci talvolta non vada incontro ai diritti degli ammalati”. Per Vendola, Attolini “è un tecnico che vive la politica nel senso più nobile ed elevato del termine, non quindi come appartenenza o come servilismo nei confonti dei partiti ma come attento interlocutore della comunità degli ammalati e degli operatori sanitari”. Infine la sfida del 2012 che ha raccolto Attolini è “una sfida impegnativa perché quest’anno il sistema pugliese potrà fare quel salto verso la qualità di un’offerta sanitaria che deve saper sgomberare il campo da qualunque pulsione localistica per concentrarsi sui diritti dei cittadini”.  
   
   
PUGLIA: NUOVO ASSESSORE ALLE POLITICHE DELLA SALUTE  
 
Bari, 25 gennaio 2012 - La Regione Puglia ha un nuovo assessore alle Politiche della Salute. Ettore Attolini, classe 1955, subentra a Tommaso Fiore, che si è dimesso. “Potete immaginare la mia emozione – ha detto oggi Attolini in conferenza stampa insieme al presidente Vendola e all’assessore uscente – per prima cosa ringrazio il presidente Vendola per la nomina e voglio esprimere la mia personale gratitudine per il professor Fiore, cui mi legano amicizia e solidarietà”. “Siamo – ha aggiunto – in una fase di transizione, durante la quale dobbiamo reingegnerizzare il sistema e portarlo a un livello nuovo, proattivo, di tutela e di promozione attiva della salute. E’ un processi complesso, che si sta avviando nonostante il piano di rientro. E proprio del piano di rientro stiamo vedendo solo la parte regressiva. Invece il piano di rientro è una grande opportunità. Fino ad ora del piano di rientro si è sentita solo la fase regressiva: la crisi occupazionale e delle piante organiche, le riduzioni, la crisi. Forse il piano ha accelerato troppo violentemente un processo finalizzato a modernizzare il sistema, spostando l´asse dall’assistenza ospedaliera verso altre forme di assistenza. Al centro del nostro progetto c´è tuttavia la tutela della salute dei cittadini. E tutto il processo di reingegnerizzazione mira a garantire un’assistenza sanitaria sicura per i cittadini ma anche per il personale sanitario di questa regione, che sta vivendo un momento difficile. A loro e al personale dell’assessorato va il mio ringraziamento per il senso di abnegazione che stanno dimostrando, anche con grandi sacrifici personali”. “Da domani – ha concluso – riprenderà il lavoro – chiedo solo un po’ di pazienza per la transizione”. L’assessore uscente, Tommaso Fiore, presentando Attolini, ha fatto il punto sulle principali attività amministrative compiute. Ha definito la Pubblica Amministrazione “un punto politico di alto livello, che organizza il governo delle cose. E nell’assessorato ho tentato di organizzare collettivi di lavoro e mi sono dedicato a rimettere in piedi i controlli interni all’assessorato. Ho affrontato nel suo percorso il tema della precarietà, del confronto, tutt’ora in corso, sul processo di internalizzazione e la legge “4” che contiene anche le nuove regole di nomina dei direttori generali. Quando fu approvata la legge regionale che ne fissava i paletti generali,con un confronto molto aspro, annunciai in aula la mia intenzione di dimettermi. Sostanzialmente dissi che nel momento in cui si delineano i campi delle battaglie, ognuno deve collocarsi nei posti più utili per quella battaglia. Per far questo ho contato sull´esperienza e le capacità di Ettore Attolini. E condivido la scelta del presidente Vendola perchè garantisce la continuazione del lavoro”.  
   
   
ENTI LOCALI, RINVIATE AL 2013 UNIONI PICCOLI COMUNI, NOVANTANOVE IN TUTTA LA REGIONE , LIGURIA PLAUDE A PARLAMENTO  
 
 Genova, 25 Gennaio 2012 - “Una decisione saggia, è la conferma che ci si era mossi con eccessiva fretta senza avere un quadro chiaro delle difficoltà per i comuni”. La Regione Liguria commenta favorevolmente, con l’assessore Raffaella Paita, il rinvio di nove mesi, fino alla metà del 2013, dell’obbligo dell’unione dei comuni sotto i mille abitanti. E la proroga per gli accorpamenti e le gestioni associate per quelli sotto i cinquemila abitanti. Il provvedimento fa parte del pacchetto enti locali inserito nella legge Milleproroghe in discussione in questi giorni alla Camera. La Regione Liguria sta comunque da tempo lavorando, l’ultimo incontro risale a due giorni fa con l’affollata riunione con i comuni del Genovesato, nella sede della Provincia di Genova. “Stiamo fornendo ai comuni ogni indicazione rispetto a come i comuni si devono muovere, perché per noi l’obiettivo di razionalizzare e definire le loro funzioni. In Liguria i comuni sotto i mille abitanti soggetti a unioni obbligatorie che godono del rinvio fino al 13 maggio 2013, compresi quelli interessati al prossimo voto amministrativo, sono novantanove. Nel “Milleproroghe” è previsto anche lo slittamento al 30 settembre 2013 del termine entro il quale gestire in forma associata le funzioni fondamentali per i comuni tra i 1001 e i cinquemila abitanti, in tutto 84. L’assessore Paita sottolinea l’ottimo risultato raggiunto dal bando per l’assegnazione dei contributi regionale a favore delle forme associative comunali e conferma gli obiettivi delle unioni che comprendono l’integrazione entroterra costa e le iniziative per favorire ambiti che siano in grado di realizzare una gestione efficiente dei servizi, “salvaguardando in maniera forte le prerogative e la cultura delle municipalità”.  
   
   
LA PROVINCIA DI TRENTO ESTENDE I PROPRI ACQUISTI VERDI L’OBBLIGO DI ACQUISTARE ECOLOGICO ALL’INTERNO DI 7 NUOVE CATEGORIE MERCEOLOGICHE  
 
Trento, 25 gennaio 2012 - La Provincia autonoma di Trento estende i propri acquisti verdi. Prodotti tessili, ammendanti, apparati per l’illuminazione pubblica, materiali per opere edili e stradali, servizio di dispensazione automatica di cibi e bevande calde e fredde, servizio di stampa tipografica, serramenti per esterni: sono queste le nuove categorie merceologiche in cui la Provincia si impegna ad effettuare acquisti sulla base di criteri ambientali. Il provvedimento, adottato stamane dalla Giunta provinciale su proposta dell´assessore all´ambiente Alberto Pacher, estende gli impegni già presi dalla Provincia nel 2010 con la decisione di acquistare verde in altre 8 categorie merceologiche (carta, arredi per uffici e scuole, attrezzature informatiche, autoveicoli, servizi di pulizia, alimenti e servizi di ristorazione, copertura dure per pavimenti, vernicianti per interni). Il Trentino si allinea in questo modo alle politiche comunitarie, che spingono per l’inserimento di criteri ambientali negli acquisti pubblici, e ai contenuti del Piano nazionale in materia di Acquisto Pubblico Verde (Green Public Procurement, Gpp) approvato in sede interministeriale nel 2008. Dal 2011 gli acquisti della Provincia autonoma di Trento avvengono tenendo conto degli impatti ambientali dei prodotti e dei servizi acquistati. In particolare, le strutture provinciali devono acquistare prodotti e servizi "verdi", ovvero con caratteristiche ecologiche, per il 30% degli importi annualmente spesi. Fino allo scorso anno, quest’obbligo riguardava otto categorie merceologiche: 1) carta per ufficio e tessuto-carta, 2) arredi per ufficio e arredi scolastici, 3) attrezzature informatiche, 4) autoveicoli, 5) servizi di pulizia, 6) alimenti e servizi di ristorazione, 7) coperture dure per pavimenti, 8) vernicianti per interni. A partire da quest´anno, per effetto della delibera approvata oggi dalla Giunta provinciale, che ha modificato e integrato la precedente delibera dell´aprile 2010, l’obbligo viene dunque esteso ad ulteriori sette categorie merceologiche: 1) prodotti tessili, 2) ammendanti del suolo, 3) apparati per l’illuminazione pubblica, 4) materiali per opere edili, stradali ed igienico-sanitarie, 5) servizio di dispensazione automatica di cibi e bevande, 6) servizio di stampa tipografica, 7) serramenti per esterni. La delibera odierna ha inoltre aggiornato i criteri ambientali definiti per le prime otto categorie merceologiche, allineandoli agli intervenuti sviluppi tecnologici e del mercato. In particolare, per quanto riguarda carta, arredi, attrezzature informatiche e servizi di ristorazione, la Giunta ha recepito in toto i criteri ambientali fissati dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare in ottemperanza al Piano d’Azione Nazionale in materia di Gpp, approvato nel 2008 a seguito di una Comunicazione della Commissione Europea che invitava gli Stati Membri a pianificare l’acquisto pubblico verde. Tra le nuove categorie soggette ad acquisto verde, anche i prodotti tessili, gli ammendanti del suolo, gli apparati per l’illuminazione pubblica e i serramenti per esterni recepiscono i criteri ministeriali. In tal modo, la Provincia si allinea pienamente al quadro nazionale, andando anzi oltre mediante l’inserimento, nel proprio sistema di acquisto verde, di categorie merceologiche non ancora considerate dal Ministero. Per tutte le categorie merceologiche prese in considerazione, l’obiettivo di acquisto verde per le strutture provinciali resta quello del 30% degli importi spesi annualmente in ciascuna di esse (derogano ad esso, per ragioni tecniche, gli autoveicoli commerciali leggeri). L’obiettivo si alzerà al 50% a partire dal 2015 (derogano all’innalzamento, per ragioni tecniche, gli arredi e i prodotti tessili). Nel corso dell´anno verranno diffuse le prime informazioni ricavate dal monitoraggio dell’applicazione del sistema di acquisto verde provinciale, che è in grado di determinare una consistente riduzione degli impatti ambientali legati al ciclo di vita dei prodotti e dei servizi acquistati con criteri ambientali: dalla riduzione degli inquinamenti (atmosferico, idrico, acustico, ecc.) alla riduzione della produzione dei rifiuti e delle emissioni climalteranti, alla riduzione della perdita di biodiversità. In termini di supporto tecnico, è a disposizione delle strutture provinciali, nonché delle imprese fornitrici di prodotti e servizi, un gruppo di lavoro interprovinciale appositamente costituito: per ogni informazione o richiesta di chiarimenti, è possibile contattare le strutture Pat co-referenti del progetto, ovvero l’Agenzia per la Depurazione (0461/493677) e l’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente (0461/497738), oppure scrivere all’indirizzo e-mail acquistiverdi@provincia.Tn.it  
   
   
FORUM DEI COMUNI PER I BENI COMUNI, IL 28 GENNAIO A NAPOLI  
 
Perugia, 25 gennaio 2012 - L’assessore regionale dell’ Umbria Stefano Vinti ha annunciato la sua partecipazione al Forum dei Comuni per i Beni Comuni che si svolgerà a Napoli il prossimo 28 gennaio, su iniziativa del Comune di Napoli. “Come uscire dalla crisi economica, politica e culturale? Come rapportarsi alla complicata stagione che il paese sta vivendo? Quale alternativa alla ricetta liberista imposta dall’Europa? Sono alcune delle grandi questioni alla base del confronto a cui sono invitati amministratori, movimenti, associazioni, cittadine e cittadini”, afferma Vinti. “La proposta del Sindaco di Napoli è quella di portare al centro del dibattito il tema della difesa dei beni comuni, come fondamento irrinunciabile dei diritti, ma anche come pilastro della democrazia partecipativa. A partire dai beni comuni, conclude Vinti, è possibile costruire un’alternativa, una nuova idea di politica ed anche di economia”.  
   
   
APPRENDISTATO, POLVERINI E ZEZZA PRESENTANO AZIONI PER INSERIMENTO LAVORATIVO DEI GIOVANI DALLA REGIONE LAZIO 35 MILIONI DI EURO PER IL 2012  
 
Roma, 25 gennaio 2012 - Tre azioni per promuovere il lavoro giovanile attraverso l’apprendistato. Ad illustrare i progetti della Regione Lazio, la presidente Renata Polverini che ha aperto ieri i lavori, presso l’Opificio Spazio Contemporaneo, della ‘Giornata del nuovo apprendistato’ promossa dall’assessorato al Lavoro e Formazione, per illustrare le novità contenute nel “Testo Unico dell’Apprendistato” e nel “Regolamento regionale del Lazio”, nonché le prime iniziative che saranno messe in campo in materia di apprendistato. “Oggi – ha detto Polverini - lanciamo le prime iniziative della Regione Lazio che, oltre a disciplinare gli aspetti formativi dei 3 livelli di apprendistato previsti dalla normativa, vuole mettere in campo idee e progetti innovativi per sostenere al meglio questa nuova forma contrattuale. Complessivamente – ha aggiunto - la Regione Lazio mette a disposizione per l’apprendistato nel 2012 35 milioni di euro. Al convegno sono intervenuti Mariella Zezza, assessore regionale al Lavoro e alla Formazione, Michel Martone, viceministro del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Elena Ugolini, sottosegretario del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Giuseppe Roma, direttore generale del Censis e Cesare Fumagalli, segretario generale Confartigianato. Per quanto riguarda il primo livello di apprendistato, quello per la qualifica professionale, è in fase di definizione una convenzione tra Ministero dell’istruzione, Ministero del Lavoro e Regione Lazio per un progetto sperimentale nel settore turistico. “Lo realizzeremo con un protocollo di intesa con l’Ufficio Scolastico Regionale – ha spiegato Polverini - e avrà come destinatari i ragazzi tra i 15 e i 18 anni che, in tutte e 5 le Province, vorranno diventare ‘Operatori della Ristorazione’ o ‘Operatori ai servizi di Promozione e accoglienza’. E’ un progetto al quale teniamo molto e che ci vedrà impegnare 1 milione di euro”. Per il secondo livello di apprendistato, quello professionalizzante o contratto di mestiere, sarà realizzata un’intesa con Confartigianato per avviare una ricognizione sul territorio delle professioni qualificate che le imprese artigiane non riescono a trovare: il progetto, chiamato “Gli Introvabili”, porterà all’elaborazione di una vera e propria mappatura della domanda e dell’offerta di apprendisti. “Per il terzo livello, apprendistato di alta formazione e ricerca, - ha aggiunto Polverini - abbiamo invece intenzione di istituire una tavolo con le Università del Lazio per promuovere circa 400 Voucher in Alta Formazione, per sostenere con circa 5 mila euro l’utilizzo di apprendisti molto qualificati. Anche qui investiremo risorse importanti, fino ad un massimo di 2 milioni di euro”. In arrivo anche un progetto speciale per l’inserimento lavorativo di apprendisti con disabilità: “Apprendere Abilmente”. “Lo abbiamo pensato e definito con la Comunità di Sant’egidio e ha per noi un valore straordinario” ha concluso la presidente Polverini. “Il circuito virtuoso che sta portando avanti la Regione Lazio – ha detto Martone - deve diventare un modello nazionale”. “Il nuovo apprendistato - ha dichiarato Zezza - sarà il principale strumento per favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, per questo noi puntiamo ad incentivare l´utilizzo di questo tipo di contratto da parte delle imprese. Nel regolamento regionale che disciplina l’aspetto formativo abbiamo voluto introdurre importanti novità che vanno nella direzione richiesta dal mercato del lavoro”  
   
   
LAVORO: CON JOBBERONE SPERANZE PER GIOVANI PRESENTATO IN REGIONE LOMBARDIA NETWORK PER AIUTARE RAGAZZI E PMI  
 
Milano, 25 gennaio 2012 - Un nuovo network interamente dedicato al mondo del lavoro, all´insegna del "made in Italy", o meglio del "made in Lombardy", centrato sull´utente, ad accesso gratuito, che ha l´obiettivo di favorire l´incontro tra la domanda e l´offerta di lavoro e di aiutare in particolare le piccole e medie imprese a trovare personale qualificato. Tutto questo è "Jobberone" (www.Jobberone.com), iniziativa di sei giovani gardesani, presentata e lanciata ufficialmente ieri a Palazzo Pirelli, alla presenza dell´assessore allo Sport e Giovani di Regione Lombardia, Monica Rizzi. Speranza Per Giovani - "E´ per me motivo di orgoglio - ha detto l´assessore Rizzi - poter presentare questa iniziativa dalle caratteristiche assolutamente innovative, nata dall´idea grandiosa di sei giovani gardesani, che si inserisce nel mondo dei giovani e che vuole dare un segnale rispetto al lavoro e al futuro in un momento di crisi e di speranze spezzate". "Regione Lombardia - ha aggiunto l´assessore - guarda con particolare favore a questa iniziativa che favorisce l´incontro tra offerta e richiesta di lavoro e che è dedicata a far superare le difficoltà da parte della piccole imprese a trovare personale preparato". L´assessore Rizzi ha poi sottolineato come in questo caso la rete internet venga usata in maniera positiva mentre in tante altre occasioni non è così: "si tratta di uno strumento concreto che darà subito un aiuto ai nostro ragazzi a guardare con più speranza ad un futuro che oggi appare grigio". "Se usato nella maniera giusta e comunicato nella maniera giusta questo strumento - ha concluso Monica Rizzi - potrà nel suo piccolo aiutare tanti ragazzi che in questo momento si trovano un spaesati. E´ un messaggio di speranza in un momento un po´ buio". Il Network - Jobberone rappresenta il primo network dedicato al lavoro completamente gratuito per tutti gli utenti. Privati e aziende si potranno incontrare direttamente senza tramiti o costi, attraverso annunci, chat e video-chat per colloqui di lavoro, blog sulle problematiche del mondo del lavoro, micro siti personalizzabili per mettere in mostra le proprie iniziative, ecc.  
   
   
BOLZANO: BANDA LARGA, CONFIDI, CREMAZIONE, QUOTE ROSA: PUBBLICATE QUATTRO LEGGI PROVINCIALI  
 
 Bolzano, 25 gennaio 2012 - Sono state pubblicate sul Bollettino della Regione di martedì 24 gennaio quattro nuove leggi provinciali: riguardano disposizioni in materia di cremazione, banda larga, servizi pubblici e cooperative di garanzia. Le quattro leggi provinciali vengono pubblicate domani (martedì 24) sul Bollettino della Regione n. 4 e entrano in vigore 15 giorni dopo la pubblicazione. La Lp n. 1 reca il titolo "Disposizioni in materia cimiteriale e di cremazione", la legge n. 2 riguarda la "Promozione della banda larga sul territorio della provincia." Con la Lp n. 3 si introduce una modifica della legge provinciale 16 novembre 2007 a favore delle quote rosa nei servizi pubblici locali e infine la nuova Lp n. 4 aggiorna il sistema delle cooperative di garanzia fidi e accesso al credito delle piccole e medie imprese, con l´obiettivo di arrivare in Alto Adige a un Confidi unico.  
   
   
LAVORO IN ABRUZZO: CONDIVISIONE PERCORSO CON I SINDACATI  
 
L´aquila, 25 gennaio 2012 – L’ assessore regionale al Lavoro e Politiche Sociali, Paolo Gatti, ha incontrato il 23 gennaio i massimi rappresentanti delle principali sigle sindacali regionali. Erano presenti per la Cgil Gianni di Cesare e Sandro Giovarruscio, per la Cisl Maurizio Spina ed Enrico Tancredi, per la Uil Roberto Campo e Pietro Paolelli. Nel corso del lungo incontro si sono affrontati tutti i temi più rilevanti inerenti la situazione occupazionale ed economica della Regione Abruzzo, con specifica attenzione alla programmazione degli interventi da attuare nei prossimi mesi. Ammortizzatori Sociali : durante la riunione l´assessore ha informato che è in programma, per il primo febbraio, un incontro con il Ministro del Welfare e le Regioni nel quale si discuterà´ anche del rifinanziamento per il 2012 degli ammortizzatori sociali in deroga. Fondo Sociale Europeo : ha registrato un giudizio di soddisfazione da parte di tutti i partecipanti all´incontro per lo stato e la capacità di spesa e soprattutto per il grande recupero realizzato negli ultimi 24 mesi. Un giudizio che si conforma a quello espresso nell´ultimo Comitato di Sorveglianza dai rappresentanti della Commissione Europea. Sulla programmazione dell´ultimo biennio del Fse si sono condivise le priorità da affrontare: particolare attenzione sarà ancora data ai giovani, ai laureati, alle donne e agli over 50. Testo Unico del Welfare Regionale: tutti hanno concordato sulla necessità di portarlo all´attenzione del Consiglio Regionale in tempi brevi. L´assessore ha garantito che entro fine febbraio sarà pronta la bozza per avviare un dibattito ampio con tutte le forze sociali. Centri per Impiego: dovranno certamente essere riorganizzati anche in relazione alle recenti novità normative riguardanti le Province. Tirocini e Apprendistato: a giorni sarà riunito il tavolo di confronto tecnico; in tale occasione le associazioni datoriali saranno invitate a fornire un monitoraggio leggero dei più recenti fabbisogni formativi. "L´incontro con le parti sociali - commenta l´assessore - è stato assai proficuo e denso di contenuti. Sono molto soddisfatto per l´attenta analisi svolta sui diversi temi al centro del nostro confronto e per l´obiettività di giudizio dei vertici delle sigle sindacali regionali sui risultatati che le diverse azioni messe in campo in questi difficili mesi di crisi economica e sempre condivise con le forze sociali, hanno prodotto a sostegno dell´occupazione regionale. Infine - conclude Gatti - vi è stata piena sintonia sulla necessità di un aggiornamento a breve, anche alla luce dell´esito del tavolo nazionale sulla riforma del mercato del lavoro che seguiremo con attenzione".  
   
   
TIROCINI: IN TOSCANA SODDISFAZIONE PER UNA LEGGE CHE EVITA L’USO DISTORTO  
 
Firenze, 25 gennaio 2012 – “Grazie al testo approvato oggi la Toscana è la prima Regione normare con legge l’utilizzo di uno strumento come i tirocini che, troppo spesso, è stato usato in maniera distorta, trasformandone la finalità formativa in forme mascherate di sfruttamento del lavoro dei giovani”. Così l’assessore alle attività produttive lavoro e formazione Gianfranco Simoncini ha commentato l’approvazione della proposta di legge presentata dalla giunta, ieri in consiglio regionale. L’assessore ricorda come la Toscana stia già sperimentando con successo, dal giugno scorso, la carta dei tirocini di qualità varata dalla giunta nell’ambito del progetto Giovanisì, che ha previsto, fra le altre cose, un rimborso spese per i tirocinanti da parte delle aziende che potranno, per questo, avvalersi di un confinanziamento della Regione. “Con la legge portiamo a regime questa importante novità – prosegue l’assessore – consapevoli che i giovani sono la componente più debole del mercato del lavoro, una componente fortemente penalizzata dalla crisi economica in corso e per questo devono costituire per noi una priorità”. Fra i punti salienti della legge, l’obbligo del rimborso spese forfettario per tutti i tirocini attivati e la previsione di un contributo da parte della Regione anche nel caso in cui l’azienda decida di assumere il tirocinante con un contratto a tempo indeterminato.  
   
   
VENETO: IN 40 GIORNI “PRENOTATI” I 3 MLN DI EURO PER TIROCINI GIOVANI DISOCCUPATI  
 
Venezia, 25 gennaio 2012 - “E’ stata accolta con successo in Veneto l’azione di sistema nazionale Welfare to Work per le politiche di reimpiego: nell’arco di 40 giorni sono infatti andati esauriti i 3 milioni di euro destinati all’attivazione di tirocini per giovani disoccupati”. L’assessore all’Istruzione, alla Formazione e al Lavoro del Veneto Elena Donazzan commenta così la realizzazione degli interventi di accompagnamento al lavoro, corredati da un sostegno al reddito e destinati a giovani disoccupati che non hanno compiuto il 30esimo anno di età, non percettori di alcuna indennità o sussidio legato allo stato di disoccupazione. “Sono borse lavoro erogate dall´Inps - spiega - del valore di 600 euro per 4 mesi, vincolate alla partecipazione alle attività di tirocinio e, ad oggi i tirocini in corso sono 1278 al netto di 39 rinunce. L’azione Welfare to work rientra tra quelle previste dal Piano 2012-2013 della Regione del Veneto per la valorizzazione del capitale umano - politiche per l’occupazione e l’occupabilità, è stata approvata il 18 ottobre 2011 e prevede una serie di interventi mirati ad aiutare l’inserimento nel mondo del lavoro dei giovani, la parte di popolazione più colpita dalla crisi economica di questi anni, è finanziata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nell´ambito del Programma operativo nazionale del Fondo sociale europeo con l´assistenza tecnica di Italia Lavoro spa.”  
   
   
CONDOTTE PERSECUTORIE SUL LAVORO, “THE VILLAGE” INSEGNA COME AFFRONTARLE  
 
Pordenone, 25 gennaio 2012 - L’attività lavorativa e la salute di molti lavoratori sono spesso compromesse dalle difficoltà quotidiane in ambito aziendale, a causa proprio di una scarsa diffusione della cultura del rispetto e, spesso, perfino per lo sviluppo di condotte persecutorie, come evidenziato dalle allarmanti rilevazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Da questa consapevolezza e dalla voglia di esplorare strumenti innovativi che possano dare un contributo significativo per migliorare il lavoro di gruppo all’interno delle organizzazioni, in un’ottica di rispetto e miglioramento continuo, nasce la conferenza dal titolo “Benessere organizzativo e cultura del rispetto: l’Azienda come Villaggio”, che l’associazione Apa Ansia panico agorafobia onlus di Pordenone, in collaborazione con il Dipartimento di salute mentale di Pordenone, il Centro servizi volontariato Fvg, organizza mercoledì 25 gennaio a Pordenone. Da dove viene il desiderio di affrontare il tema del benessere organizzativo dal punto di vista particolare della cultura del rispetto? Da una parte, l’espressione “benessere organizzativo” si riferisce alla condizione della singola persona che opera in un contesto organizzativo di qualunque tipologia o dimensione, al suo sentirsi bene nel ruolo che ricopre e nelle relazioni che instaura con i colleghi a tutti i livelli della gerarchia interna, ma anche con i clienti esterni con cui si trova a interfacciarsi un giorno dopo l’altro. C’è poi l’accezione più ampia di “benessere organizzativo”, inteso come tutto quell’insieme di fattori e di condizioni esterne che vengono promosse, determinate o favorite dall’organizzazione stessa per garantire il maggior livello possibile di benessere fisico, psicologico e sociale dei lavoratori. “The Village” – il gioco sociale da tavolo elaborato da Cooperativa Itaca e Dof consultino - può rivelarsi uno strumento molto utile perché, essendo pensato per favorire lo sviluppo delle competenze all’interno delle comunità sociali e delle organizzazioni, focalizza l’attenzione sul duplice binario del lavoro individuale che ciascuno di noi, quando è inserito nel proprio contesto lavorativo, può fare per continuare a crescere e migliorare (in termini di efficacia professionale e di crescita personale) e su quello organizzativo più ampio, dove è importante lavorare sulle dinamiche dei gruppi, per capire come mettere in luce i passi possibili per crescere insieme. L’incontro previsto domani a Pordenone avrà luogo presso la Sala convegni della Bcc in via Mazzini n. 47/d,dalle 18.30 alle 20.15. Interverranno Manolo Battistutta, formatore e consulente aziendale Dof Consulting di Trieste, Emanuele Ceschin, responsabile Risorse umane della Cooperativa Itaca di Pordenone, Laura Prosdocimo, presidente dell’associazione Apa. Info: www.Insidethevillage.org  www.Facebook.com/cooperativaitaca    
   
   
PARI OPPORTUNITA´: APPROVATO DALLA GIUNTA TRENTINA UN DISEGNO DI LEGGE  
 
 Trento, 25 gennaio 2012 - Approvato il 20 gennaio dalla Giunta provinciale - su proposta dell´assessore competente Lia Beltrami Giovanazzi - il testo relativo ad un disegno di legge sulle pari opportunità fra uomo e donna. Il disegno di legge della Giunta sarà discusso e integrato con i contenuti dei due disegni di legge presentati sulla stessa materia nel 2010 e attualmente depositati in Consiglio Provinciale . La legge attualmente in vigore che disciplina la materia delle pari opportunità in provincia di Trento è la legge provinciale 41 del 10 dicembre 1993, “Interventi per la realizzazione delle pari opportunità tra uomo e donna”, nata al fine di istituire la Commissione provinciale pari opportunità e la figura della Consigliera di Parità. Negli anni successivi in ambito provinciale l’attenzione e le iniziative dedicate al tema delle pari opportunità si sono moltiplicate, si sono rinforzati i soggetti che se ne sono occupati, si sono consolidati i rapporti e le reti tra di essi. La legge attualmente in vigore mostra l’evidente necessità di essere aggiornata e integrata alla luce delle recenti novità normative sia nazionali sia provinciali. E´ emersa inoltre l’esigenza di affrontare sistematicamente e in modo organico la questione delle pari opportunità tra uomini e donne in provincia di Trento. A partire da questo gli obiettivi del testo presentato alla Giunta sono prima di tutto quello di sistematizzare gli organismi di pari opportunità con una chiara ridefinizione delle funzioni e delle modalità di funzionamento. Fondamentale è il fine culturale dell’intero testo, che prevede di puntare l’attenzione non tanto sulle singole persone ma soprattutto sui modelli culturali e organizzativi di uomini e donne, per coinvolgere quindi entrambi i sessi su riflessioni che portino ad una maggiore condivisione e responsabilità reciproca. Secondo pilastro fondamentale che informa tutta la legge è la necessità di muoversi su più piani e in più dimensioni, ossia a livello organizzativo, lavorativo, culturale, politico, amministrativo. Il terzo elemento trasversale considerato si fonda sulla consapevolezza che adottare una lettura ed un approccio che consideri anche il genere risulta conveniente e strategico. Le tematiche di fondo sono dunque: · Riordino e sistematizzazione degli organismi di pari opportunità (Commissione provinciale pari opportunità, Consigliera di parità, Comitato Unico di Garanzia) · Definizione degli strumenti gestionali e di programmazione in un’ottica di genere · Nuovi strumenti per potenziare i servizi di informazione e supporto  
   
   
PARI OPPORTUNITA´: ADAMO (PD), DA FORNERO IMPEGNI PRECISI SU CENTRI ANTIVIOLENZA E DIMISSIONI IN BIANCO  
 
 Roma, 25 gennaio 2012 - "Oggi in Commissione Affari costituzionali ho posto due questioni all´attenzione del Ministro Fornero sul suo programma per le pari opportunità e le politiche di genere: il finanziamento dei centri anti-violenza e il contrasto alle dimissioni in bianco, pratica odiosa che colpisce soprattutto le donne. Su entrambi i temi, il ministro Fornero ha dato rassicuranti risposte e assunto precisi impegni". Lo ha detto ieri la senatrice del Pd Marilena Adamo, segretario della Commissione Affari Costituzionali. "In particolare, rispondendo alle mie domande, il Ministro Fornero ha promesso che misure concrete contro il problema delle dimissioni in bianco saranno previste all´interno del pacchetto lavoro a cui il suo dicastero sta lavorando, per avere il più ampio consenso possibile tra le parti sociali. Si tratta di un intervento indispensabile - conclude la senatrice - come più volte ricordato da varie esponenti del Pd e da larghe fasce della società civile per porre rimedio ai guasti provocati dall´intervento normativo del Governo Berlusconi e del ministro Sacconi".  
   
   
MONZA E BRIANZA - INDAGINE SULLA FIDUCIA DELLE FAMIGLIE  
 
 Monza, 25 gennaio 2012 - La Camera di Commercio di Monza e Brianza invita alla presentazione dell´indagine "Famiglie e fiducia. Monza e Brianza, Lombardia, Italia". Quali strategie stanno adottando le famiglie monzesi e lombarde per affrontare la crisi economica e arrivare a fine mese? Su che cosa hanno preferito risparmiare e a che cosa invece non hanno rinunciato? In quanti hanno iniziato a tirare la cinghia? Qual è la preoccupazione più stringente per i lombardi? Come pensano sarà il 2012? Sono più o meno preoccupati rispetto al resto degli italiani? E i giovani sono ancora i più fiduciosi sul futuro del Paese? Quali sono le differenze tra i comportamenti di consumo delle famiglie ad alto e a basso reddito? A queste e ad altre domande risponde l’indagine realizzata dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza, con il coordinamento scientifico di Ref – Ricerche per l’economia e la finanza. L´incontro si terrà mercoledì 25 gennaio alle ore 11,00 presso la sede dell´ente camerale, in Piazza Cambiaghi, 9 a Monza. Partecipano Maurizio Laini membro di giunta della Camera di commercio di Monza e Brianza, Donato Berardi Senior Economist e Partner Ref, Renato Mattioni Segretario Generale della Camera di commercio di Monza e Brianza.  
   
   
TRAGEDIA GIGLIO, SARÀ ARPAT LA “VOCE” SULLO STATO DI SALUTE DEL MARE  
 
Firenze, 25 gennaio 2012 – Sarà l’Arpat, Agenzia per la protezione ambientale della Toscana, a dare informazioni dettagliate e periodiche sullo stato ambientale del mare attorno all’Isola del Giglio, dopo il naufragio della Costa Concordia. Lo ha deciso il Capo del Dipartimento della protezione civile Franco Gabrielli, quale Commissario delegato per la gestione dell’emergenza all’Isola del Giglio. L’agenzia fa parte del Comitato tecnico-scientifico che coadiuva le operazioni in loco ed è coinvolta per l’aatvitàdi monitoraggio ambintale con il lavoro di vari settori di attività e vari laboratori. Da martedì 17 gennaio sono iniziati i primi campionamenti di acqua in prossimità del relitto della nave grazie al battello oceanografico dell’Agenzia, Poseidon, che con il suo lavoro garantisce continuità all’attività di monitoraggio ambientale. Di questa attività viene data informazione da Arpat sia tramite il sito dell’Agenzia, nel quale è stata predisposta una sezione apposita segnalata con un banner nella home page, sia attraverso il canale Twitter.  
   
   
"GENITORI E FIGLI: LE NUOVE SFIDE EDUCATIVE" REGIONE FVG ATTENTA E ATTIVA A TUTTI I LIVELLI  
 
Fagagna, 25 gennaio 2012 - "Viviamo in una regione dove si vive bene in termini di sicurezza, ma dove vogliamo continuare a vivere bene". Così l´assessore regionale alle Attività produttive, delegato alla Polizia Locale e Sicurezza, Federica Seganti, ha introdotto ieri il suo intervento al municipio di Fagagna ad uno della serie di incontri sul tema "Genitori e figli: le nuove sfide educative", organizzati dal Comune assieme alle Amministrazioni civiche di San Vito di Fagagna, Moruzzo e Colloredo di Monte Albano, in collaborazione con l´Irss e con l´Istituto comprensivo di Fagagna. All´incontro "Educare alle regole, Educare con le regole" hanno partecipato una sessantina di insegnanti, educatori e genitori, ai quali la Seganti ha assicurato che l´Amministrazione regionale è sempre disponibile, al fianco dei Comuni e dei cittadini, al sostegno di progetti lungimiranti, come quello in atto, di formazione degli educatori. Pur in un contesto come quello del Friuli Venezia Giulia, ai vertici per vivibilità e sicurezza a livello nazionale, secondo la Seganti occorre però contrastare un fenomeno diffuso e sommerso qual è quello del bullismo. Nella nostra realtà, infatti, ha ricordato l´assessore, sono ad esempio in aumento i reati contro la persona tra le mura domestiche. Tra i rischi poi che i giovani di oggi corrono maggiormente, vi è l´utilizzo incontrollato delle reti web, che non sono regolamentate e che pertanto li trova indifesi. Tant´è che anche in internet si stanno sviluppando fenomeni di bullismo che colpiscono soprattutto i ragazzi più timidi, più chiusi, più indifesi. L´assessore Seganti ha quindi ricordato che tra breve prenderà avvio il terzo anno di formazione della Polizia locale, rivolta a tutti i livelli di qualifica, con l´obiettivo di ottimizzare i servizi a vantaggio dei cittadini e dell´intera comunità regionale. Il percorso che la Regione intende continuare a perseguire, ha indicato la Seganti, è quello di porre la massima attenzione a tutti i livelli di sicurezza, per poter affermare un modello di comunità sempre più sicura, nelle quali le famiglie possano anche mandare i bimbi a scuola da soli. L´assessore ha concluso evidenziando che "insieme c´è più sicurezza", che sintetizza il percorso privilegiato dalla Regione per sostenere la sicurezza, poi ripreso dal relatore della serata, Daniele Fedeli, ricercatore dell´Università di Udine. L´incontro era stato aperto dal saluto del sindaco, Aldo Burelli, e dal comandante della Polizia locale, Alessandro Bortolusso. Burelli ha colto l´occasione per ringraziare l´assessore Seganti per avere concesso finanziamenti finalizzati all´installazione di 11 telecamere sul territorio collegate con la Polizia municipale, per il potenziamento degli impianti esistenti, per il rinnovo e l´incremento delle dotazioni della Polizia locale e per il progetto contro il bullismo, il vandalismo e l´educazione alla legalità.  
   
   
VITERBO: RAPPORTO SULL’IMPRENDITORIA FEMMINILE NELLA TUSCIA  
 
 Viterbo, 25 gennaio 2012 - “Affidabili, determinate, efficienti, collaborative”. Sono le donne alla guida delle imprese secondo quanto dichiarato dal presidente della Camera di Commercio di Viterbo Ferindo Palombella nel corso della presentazione del volume “Imprenditoria femminile nella Tuscia: analisi e scenari”, avvenuta ieri. “Con adeguate misure sociali ed economiche – ha dichiarato Palombella – anche le imprese della provincia di Viterbo potrebbero beneficiare più diffusamente del grande potenziale umano espresso dalle donne. Purtroppo, invece, dobbiamo registrare le molte difficoltà di inserimento e di permanenza per l’universo femminile nel mondo del lavoro. In tal senso ritengo che in questi anni il Comitato per la Promozione dell’Imprenditoria femminile, guidato con competenza e passione da Vita Sozio con la collaborazione e la dedizione di tutte le componenti, abbia rappresentato con continuità un valido e utile punto di riferimento per le donne”. “In oltre dieci anni di attività – ha aggiunto Vita Sozio – ho trovato sempre grande disponibilità dell’Ente camerale ad ascoltare e accogliere le nostre richieste, riuscendo a mettere a disposizione delle imprenditrici opportunità di formazione, agevolazioni per l’accesso al credito, sostegno per l’adesione ai bandi regionali, partecipazione a manifestazioni fieristiche, tutoraggio per le imprese mature. Sono stati anni intensi che hanno permesso di gettare le basi per la definizione di un comune denominatore a beneficio delle imprese femminili e del territorio”. I dati riportati nel volume L’imprenditoria femminile nella Tuscia sono stati illustrati da Francesco Monzillo, segretario generale della Camera di Commercio, il quale ha sottolineato: “Nella provincia di Viterbo riscontriamo un elevato tasso di femminilizzazione. Infatti l’incidenza femminile sul totale delle imprese attive è pari al 28,9%, il tasso più elevato in ambito regionale dopo Frosinone (32,7%), e superiore di 4,8 punti percentuali al dato medio nazionale (24,1%). Tuttavia questo dato è strettamente correlato alla difficoltà per le donne di inserirsi nel mondo del lavoro, per le quali l’autoimprenditorialità diventa l’ultima spiaggia prima dell’inoccupazione”. Dall’analisi strutturale riportata nel volume emerge che la grande maggioranza delle imprese dirette da donne si concentra nell’agricoltura, che racchiude ben il 42,5% delle 9.928 imprese attive gestite da donne del territorio (pari a 4.217 unità). Fanno seguito il commercio, pari al 26,2% del totale, le strutture ricettive il 7% e le “altre attività di servizi” il 6,2%. Una distribuzione settoriale che ricalca abbastanza bene quella media regionale e nazionale, se non per una concentrazione nell’agricoltura decisamente più marcata (Lazio 14,2%; Italia 19,7%) e un contributo minore del commercio (Lazio 34%; Italia 30,7%) e delle attività manifatturiere (Viterbo 4,2%; Lazio 5,5%; Italia 8,3%) differenze che riflettono le peculiarità del modello di sviluppo della provincia. Dal punto di vista del profilo giuridico, primeggiano le ditte individuali, sia in provincia di Viterbo che a livello regionale e nazionale. È da sottolineare innanzitutto, come tale forma giuridica racchiuda, per il 2010, il 66,8% delle imprese femminili attive del Paese ed il 61,6% di quelle della regione Lazio, mentre in provincia di Viterbo raggiungono addirittura quota 76,70%. Le caratteristiche individuali delle imprenditrici, disaggregando i dati del Registro delle Imprese per classe d’età, fanno emergere chiaramente come la stragrande maggioranza abbia un’età compresa tra i 30 ed i 49 anni (il 43,7%); seguono le fasce d’età 50–69 anni (con il 37,5%) e 70 anni e oltre (con l’11,8%), mentre la classe 18–29 anni racchiude il 6,8%. Il 95,5% delle imprenditrici in provincia di Viterbo è di origine italiana, superando di quasi cinque e tre punti percentuali il peso che queste assorbono, rispettivamente, nel Lazio e in Italia. Ne consegue che l’imprenditorialità straniera riveste in provincia un ruolo più marginale (Viterbo 4,4%, Lazio 9%, Italia 7,2%), inferiore altresì al contributo che danno alla componente maschile (Viterbo 6,2%; dato ancora una volta più basso rispetto al dato medio delle altre aree territoriali di riferimento: Lazio 12,3%; Italia 9,2%). La nazionalità più diffusa è quella romena con il 15,7%, segue quella tedesca 6,4%, cinese (6%) e marocchine 5,3%. Il volume riporta anche un’indagine svolta tra 210 imprenditrici da cui emerge che il 69% di esse affermano di aver introdotto innovazioni nella propria azienda nel corso dell’ultimo triennio di tipo organizzativo-gestionale, di prodotto, di marketing e di processo. Il 32,4% delle imprenditrici intervistate sostiene di aver intrapreso la strada del lavoro autonomo spinte dall’opportunità di uno sbocco lavorativo. Altra motivazione ricorrente è la tradizione familiare, indicata dal 30,5% delle rispondenti. A queste va ad aggiungersi, in ordine di importanza, l’aspirazione a svolgere un’attività imprenditoriale (11,4%), l’esperienza acquisita e la consapevolezza delle proprie capacità (10%), il desiderio di un’affermazione professionale (8,6%) e la possibilità di un miglioramento del reddito (6,7%). È forte la volontà di affermarsi. Occupano invece un ruolo marginale le agevolazioni pubbliche (0,5%). Rispetto alle difficoltà incontrate al momento dell’avvio dell’impresa al primo posto vi sono gli adempimenti burocratici, reputati troppo complessi nel 42,4% dei casi. Altri ostacoli rilevanti sono il reperimento dei fondi necessari (24,8%) e e la ricerca di clienti e fornitori (16,7%). Per finanziare la propria impresa nel 59% dei casi si è ricorso principalmente al capitale proprio e per il 37,6% alle banche . Da segnalare come un numero contenuto di imprenditrici abbia beneficiato delle agevolazioni previste dalla Legge 215/1992 (5,7%). Dall’indagine si evince anche il sostegno fornito all’imprenditoria femminile dalla Camera di Commercio, il principale soggetto al quale le imprenditrici si sono rivolte per ottenere informazioni ed assistenza (il 36,7%); seguono i consulenti (32,9%) e, sebbene a distanza, gli altri imprenditori (18,1%). Le associazioni imprenditoriali (11,9%) e gli Enti pubblici (Regione, Provincia, Comune; 10,5%) rivestono un ruolo secondario, per quanto non trascurabile. Le imprese “rosa” della provincia, hanno una limitata attività sui mercati esteri,così come accade per la maggiormente molte imprese della provincia di Viterbo. Non va sottovalutata, comunque, la quota di imprenditrici che afferma di operare in prevalenza al di fuori dei confini nazionali, pari al 6,7%. La stragrande maggioranza delle imprese femminili lavora sul mercato domestico in particolare: il 63,3% dichiara di essere presente principalmente nel contesto provinciale, mentre il rimanente 28,6% si suddivide equamente tra chi esercita soprattutto nel resto del Lazio e del Paese. Crisi. Le imprese femminili della provincia sono alle prese con la difficile sfida di minimizzare le perdite economiche ed i conseguenti impatti sociali determinati dall’avversa congiuntura economica, come testimonia la quota di imprenditrici che ha dichiarato di aver subito un calo nell’acquisizione di ordini (il 64,3%), con conseguente calo delle vendite e contestualmente del fatturato. Andando ad analizzare più nello specifico i risultati dell’indagine, si evince, infatti, come il 43,8% delle imprese abbia sperimentato una contrazione del volume d’affari tra il 2009 ed il 2010. Da non trascurare che il 21,4% ha registrato un aumento ed un altro 30,5% non ha subito variazioni. Nonostante le difficoltà incontrate, solo l’8,6% delle imprenditrici ha ridotto la base occupazionale della propria azienda. Coloro che l’hanno estesa sono il 4,3%, mentre, e soprattutto, l’87,1% l’ha mantenuta invariata. Si è cercato, evidentemente, di difendere i livelli occupazionali aziendali, consapevoli dell’importanza di preservare il capitale umano interno, sia per motivi sociali che per ragioni meramente economiche: sarebbe poi costoso assumere e dover formare ex novo nuovo personale Le performance economiche negative hanno prodotto inevitabilmente un peggioramento degli assetti di bilancio delle imprese, sui quali hanno gravato i pagamenti ritardati dei clienti. Il 35,2% delle imprenditrici sostiene di aver ricevuto da parte dei committenti la richiesta di spostare in avanti i pagamenti. Il 31% delle intervistate afferma di aver incontrato maggiori difficoltà nell’accesso al credito. Difficoltà riconducibili sia all’introduzione di Basilea 2, che ha complicato la fase di accettabilità delle garanzie offerte dalle aziende, sia al degrado dei conti di molte imprese, che ha reso realisticamente più rischioso il credito. Una imprenditrice su due avverte una maggiore rigidità in sede di richiesta di garanzie, conseguenza tipica di una minore propensione al rischio da parte degli istituti di credito. Qualora l’istruttoria vada a buon fine, spesso il credito concesso non è adeguato rispetto alla domanda (35,4%), mentre un terzo delle intervistate segnala che il costo del denaro è troppo elevato. A fronte di difficoltà del credito, diviene interessante analizzare come le imprese si siano attrezzate per reagire. Il 41,5% si rivolge ad “altri canali di finanziamento” (in primis, la famiglia) che non comprendono però gli operatori finanziari alternativi alle banche, ai quali fa invece riferimento il 7,7% delle imprese. Sono numerose anche le imprese che ricorrono agli scoperti di conto corrente presso gli istituti di credito (29,2%) e che ritardano i pagamenti dovuti ai propri fornitori (27,7%), propagando di fatto gli effetti della recessione lungo l’intera filiera produttiva di appartenenza e generalizzandola potenzialmente all’intero sistema produttivo. Un altro 10,8% dichiara di aver ritardato i pagamenti ai lavoratori, contribuendo così alla contrazione dei consumi finali che finisce per creare ulteriori problemi alle imprese.  
   
   
ROMA, ASILI NIDO: RAGIONERIA HA SBLOCCATO PAGAMENTI  
 
Roma, 25 gennaio 2012 - «Mi spiace per il sentimento di solidarietà espresso dall’opposizione, ma ribadisco per l’ennesima volta che la Ragioneria capitolina ha sbloccato i pagamenti e quindi il problema di presunti mancati emolumenti da parte dell’Amministrazione alle aziende dei nidi convenzionati non sussiste». Così l’Assessore alla Famiglia, all’Educazione e ai Giovani di Roma Capitale Gianluigi De Palo, in replica alle dichiarazioni di alcuni esponenti dell’opposizione su due nidi convenzionati del V Municipio. «Abbiamo a cuore – aggiunge l’Assessore – il presente e il futuro di famiglie, educatrici e bambini della nostra città. Per questo, nonostante i ripetuti tentativi di strumentalizzazione, abbiamo lavorato alacremente e con grande attenzione al fine di monitorare ogni singola situazione che ha comportato per Roma Capitale l’impossibilità di emettere le fatture di pagamento. Una situazione ormai decisamente risolta. Altre eventuali questioni tra ente e dipendenti non attengono alla nostra sfera di competenza». «Nel rammentare a chi dimentica quanto l’Amministrazione capitolina abbia a cuore il servizio degli asili nido, ricordo che Roma Capitale spende oltre 468 milioni di euro per garantire la qualità dei servizi nido e scuole dell’infanzia. Una cifra che ben rappresenta il nostro impegno a vantaggio del Bene Comune di famiglie, figli ed educatrici. Su questa realtà abbiamo investito e continueremo a investire, perché crediamo nella sua importanza per la città», conclude De Palo.