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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 10 Maggio 2012
PARLAMENTO EUROPEO, APERTURA: MARTIN SCHULZ CONDANNA LE INTIMIDAZIONI IN BAHREIN E IN EGITTO E RENDE OMAGGIO A MIGUEL PORTAS  
 
 Bruxelles, 10 maggio 2012 - Il Presidente Schulz ha condannato le crescenti intimidazioni contro gli attivisti per i diritti umani in Bahrein e in Egitto, e ha reso omaggio al giornalista ed europarlamentare Miguel Portas, durante l´apertura della mini-sessione plenaria di mercoledì. Bahrein - Schulz ha sottolineato come, durante gli ultimi giorni, le pressioni contro i gruppi di attivisti per i diritti umani in Bahrein siano aumentate, nonostante gli annunci di riforme e misure per aprire il paese all´esterno. In nome del Parlamento europeo, Schulz ha ricordato che il Bahrein è obbligato a rispettare i diritti umani in linea con i trattati internazionali ratificati e ha chiesto l´apertura immediata di un tavolo di discussione con i rappresentanti di tutte le forze politiche in Bahrein. Egitto - Anche in Egitto, un anno dopo la caduta di Hosni Mubarak, gli attivisti per i diritti umani, i giornalisti, i blogger e gli scrittori, sono vittime di persecuzione e intimidazioni, ha precisato il Presidente Schulz, ricordando inoltre che il processo contro la vincitrice del Premio Sacharov, Asmaa Mahfouz, è solo uno dei casi in corso. Schulz ha detto: "Dobbiamo sempre prendere la parte di chi, nei paesi a noi vicini o lontani, combattono per una società più aperta, tollerante e pluralistica", volendo cosi anche ricordare la situazione di Wenceslao Mansogo in Guinea equatoriale. Miguel Portas - Schulz ha espresso il cordoglio da parte di tutto il Parlamento per la morte del giornalista e deputato Miguel de Sacadura Cabral Portas, deceduto il 24 aprile, all´età di 53 anni. Portas fu arrestato dai servizi segreti all´età di 15 anni perché coinvolto in proteste studentesche, e partecipò alla Rivoluzione dei Garofani che portò al rovesciamento della dittatura in Portogallo. Fu eletto per la prima volta al Parlamento europeo nel 2004. Rendendo omaggio al suo lavoro di una vita, dedicato alla giustizia sociale e alla democrazia, Schulz ha dichiarato: "Era un uomo che dava il suo onesto parere, seguiva le regole, non si nascondeva mai dietro questioni procedurali e rispettava sempre l´opinione della maggioranza democratica. Era un uomo di parola, in grado di prendersi in giro". I deputati si sono alzati in piedi per un minuto di silenzio. Deputati entranti/uscenti - Le credenziali di Birgit Collin-langen (Ppe, De) sono state approvate con effetto dal 25 aprile. La deputata Rovana Plumb (S&d) ha lasciato il Parlamento dal 7 maggio per assumere una carica nel nuovo governo rumeno. Cambiamenti all´ordine del giorno Giovedì 10 maggio 2012 - Una relazione di Cecilia Wikstrom sulla richiesta di difesa dell´immunità parlamentare dell´onorevole Tudor (Juri, A7-0151/2012) sarà inclusa fra le votazioni.  
   
   
UE, NICCOLÒ RINALDI: "IL COMMERCIO È UNA RISORSA PREZIOSA PER I PAESI DELLA RIVOLUZIONE ARABA"  
 
Bruxelles, 10 maggio 2012 - Una parte dei paesi protagonisti della Rivoluzione araba sono riusciti a cacciare i propri dittatori e attraversano oggi un percorso complesso verso la democrazia. Che non può evitare la dimensione economica. Il 9 e 10 maggio sarà discussa e votata la relazione del deputato Niccolò Rinaldi sulla politica commerciale dell´Ue rispetto ai paesi del Mediterraneo, nella quale si richiede di sostenere l´attività della piccola e media impresa, e della liberalizzazione dell´economia. In che modo il commercio può contribuire al consolidamento della democrazia e alla stabilità dei paesi della Primavera araba? Niccolò Rinaldi - Quello che sta succedendo ha un´importanza fondamentale per l´Unione europea. È un test anche per capire se siamo capaci di utilizzare le disposizioni del Trattato di Lisbona sul commercio per creare posti lavoro, stimolare gli investimenti e agevolare le piccole e medie imprese nei paesi della Primavera araba. Abbiamo tutti gli strumenti necessari. Tutto dipende da come sapremo utilizzarli. Oggi l´impatto sul commercio con i paesi del Sud del Mediteranno è limitato rispetto al suo vero potenziale. I benefici del commercio sono spesso rimasti nelle mani di qualche famiglia o di qualche clan. Bisogna creare le migliori condizioni possibili per fare in modo che questi paesi costruiscano i propri progetti. A cominciare dall´Unione europea. Come ci si può assicurare che lo sviluppo economico non avvenga a scapito dei diritti umani? La "clausola relativa ai diritti umani" negli accordi di libero scambio sarà sufficiente? Nr - Questa clausola è sempre esistita ma non è mai stessa rispettata, o almeno non totalmente. Abbiamo avuto delle relazioni commerciali con l´Egitto ai tempi di Mubarak e la Tunisia di Ben Ali. Continueremo a inserire delle clausole che richiedono di rispettare i diritti umani negli accordi commerciali, ma la priorità principale è che questi accordi permettano ai cittadini di questi paesi di accedere al mercato europeo, che l´economia sia liberalizzata per evitare che solo poche famiglie possano beneficiarne. Penso che la diffusione di una cultura imprenditoriale tra i semplici cittadini possa essere un valore aggiunto per lo sviluppo dei diritti umani. Alcuni temono che il sostegno all´agricoltura nei paesi del Sud del Mediterraneo non avrà un impatto sugli agricoltura europei. Come trovare il giusto equilibrio? Nr - È difficile rimanere competitivi per l´Europa rispetto alle grandi aziende dei paesi del Sud del Mediterraneo. Nonostante ciò i piccoli produttori del Sud devono essere sostenuti per accedere ai prestiti e al commercio con l´Unione europea. Le nostre relazioni con il Sud del Mediterraneo si sono principalmente concentrare sull´agricoltura e sono statu gli agricoltori europei a pagarne il prezzo. Questo non è giusto. Ora bisogna diversificare le nostre relazioni commerciali sviluppando la piccola e media impresa. Questo permetterà di alleggerire il carico che pesa sugli agricoltori europei.  
   
   
NEELIE KROES, VICE-PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA RESPONSABILE PER L´AGENDA DIGITALE IN ROAMING PER LA GENERAZIONE DI SMARTPHONE DIBATTITO PLENARIA DEL PARLAMENTO EUROPEO SUL ROAMING  
 
Bruxelles, 10 maggio 2012 - Di seguito l’intervento di ieri al Parlamento europeo del Vice-presidente della Commissione europea responsabile per l´Agenda digitale In roaming per la generazione di smartphone: “ Sono lieto che il Parlamento e il Consiglio hanno approvato un nuovo regolamento sul roaming, sulla base della proposta della Commissione. Come sapete, il Coreper ha approvato l´accordo il 28 marzo, io attendo con ansia il Parlamento formalmente farlo domani. Permettetemi di ricordare che cosa è in gioco. In questi giorni, i telefoni cellulari sono ovunque. La gente si aspetta di usare i loro telefoni cellulari ovunque si trovino. Soprattutto attraverso le frontiere interne che dovrebbero essere scomparsa. E migliori smartphone, tablet e contenuti online significare un boom di dati mobili. In tale contesto, alte tariffe di roaming sono un irritante per i cittadini, e un ostacolo al mercato unico. La gente non ne può più sorprese quando aprono la bolletta. Oggi possiamo porre fine a loro volta per tutte-per voce, per il testo e per i dati. E mostrano come l´Unione europea tutela gli interessi dei cittadini. L´accordo che abbiamo davanti a noi farà in tre modi nuovi. In primo luogo, abbiamo ora una soluzione "a prova di futuro". Iniettando la concorrenza nei mercati di roaming significherà, per la prima volta in assoluto, uno strutturale, modo sostenibile per proteggere i consumatori. Perché la concorrenza è la migliore garanzia di prezzi bassi a lungo termine. Secondo le nuove regole, gli utenti mobili hanno il potere di scegliere il fornitore di roaming giusta per le loro esigenze di viaggio, indipendentemente dal loro fornitore nazionale, mentre le aziende saranno in grado di competere attraverso servizi innovativi. In secondo luogo, anche per la prima volta, stiamo affrontando il roaming di dati. Le persone che vogliono navigare all´estero non dovrebbero essere trattenuti dal timore di commissioni elevate. Si tratta di un vincolo sui cittadini, un vincolo per le imprese, e un freno sulla crescita economica. Questo accordo elimina tale vincolo. Un limite massimo ai costi dei servizi dati, e consentendo agli utenti di scegliere il loro fornitore di dati in roaming - forse altrettanto facilmente come avevano scelta di una rete Wifi. E, terzo, anche per la prima volta, stiamo estendendo le protezioni al di fuori dell´Ue. Con una migliore on-the-spot informazioni ed avvertenze sulle tariffe di roaming, per evitare brutte sorprese fattura quando arrivi a casa. Anche questo siamo in grado di offrire con questo accordo. Naturalmente, non si dovrebbe vedere questo accordo in isolamento. Roaming è un pezzo in una storia molto più grande. Stiamo promuovendo la concorrenza e dei prezzi al consumo - come abbiamo fatto con le tariffe di terminazione mobile e continuerà a farlo nei mercati delle telecomunicazioni. Ci stanno mettendo l´Europa all´avanguardia della rivoluzione dati - attraverso l´accesso ai dati economici - come si potrebbe fare anche con le nostre proposte per aprire il backup dei dati del settore pubblico. E stiamo costruendo un mercato unico digitale con norme coerenti affinché gli europei possano godere facilmente grandi contenuti, ovunque si trovino e con qualsiasi dispositivo - come faremo attraverso le nostre proposte relative al cloud, protezione dei dati, e-Id e molti altri. Spero che in tutti questi si può godere di un successo come quello che oggi celebriamo. Grazie ancora per il vostro lavoro costruttivo e di collaborazione. E ´aiutato a trovare un accordo solida ed equilibrata a tempo di record. Uno che fornirà per gli europei che viaggiano; offrire per il nostro mercato unico; e fornire per la nostra economia. Grazie.”  
   
   
ROSSI: “LE REGIONI MIGLIORI ALLEATE DELL’EUROPA”  
 
 Firenze, 10 maggio 2012 – “Le Regioni possono diventare le migliori alleate dell’Europa. Una Europa più forte e più coesa, più competitiva nel mondo globale. In un suo saggio Tommaso Padoa Schioppa ha scritto che ora è necessaria una riforma dell’economia di mercato a livello globale, per rilanciare le diffusione della ricchezza, per sconfiggere la povertà e preservare la pace. E che questo ‘è il momento della leadership politica’. Io dico che questo è il compito dell’Europa, ritornare allo spirito delle origini, ritrovare il coraggio e la speranza dei padri fondatori. Costruire una grande politica per l’Europa e per il mondo”. Così si è espresso ieri il presidente Enrico Rossi, intervenendo a Firenze, in Palazzo Vecchio, alla giornata inaugurale del convegno “The State of the Union”. “La domanda di fondo – ha proseguito il presidente – è se l’Europa in questa fase di crisi globale riuscirà a mantenere il suo stile di vita, la coesione sociale, la salvaguardia dei diritti e a costruire un’economia reale in grado di dare risposte alle giovani generazioni. Qualcosa si muove nella giusta direzione, ma con troppa timidezza e con tempi inadeguati”. “C’è una contraddizione che ritengo micidiale: mentre i vincoli di bilancio sono leggi gli obiettivi di Europa 2020 sono solo eccellenti consigli. Non crescerà l’ideale dell’Europa unita se la politica non risolverà questa contraddizione”. Il presidente Rossi si è poi soffermato sulla situazione della Toscana in cui, ha detto, grazie ai fondi comunitari sono stati attivati dal 2007 3 miliardi e 300 milioni di finanziamenti. “Ecco perché chiederemo la valorizzazione delle Regioni nella formazione dei nuovi regolamenti e degli strumenti attuativi del programma 2014-2020″. Di seuguito l’intervento del Presidente Regione Toscana Enrico Rossi nel corso de lo “Stato dell’Unione Europea£ svoltosi a Firenze,il 9 maggio 2012: “Signor Sindaco, Signor Presidente Borrell (che ringrazio per l´organizzazine di questo incontro) Autorità presenti, Signore e Signori, a conferma del valore del processo di integrazione democratica iniziato 62 anni fa , l’Europa è come mai prima d´ora presente nel dibattito politico ed economico, ma anche nella percezione dei cittadini come tema cruciale per il proprio futuro. Questa è una occasione di festa, giusta e opportuna, ma non deve impedirci di vedere i problemi. Oggi la crisi globale attraversa anche l’Europa e sembra colpirla particolarmente. Gli effetti sono evidenti, dalla deindustrializzazione, dall’aumento delle diseguaglianze alla precarietà del lavoro alla disoccupazione, fino alla crisi della stessa democrazia. La domanda di fondo è se l’Europa riuscirà a mantenere il suo stile di vita, la coesione sociale, la salvaguardia dei diritti e insieme a questo a costruire un’economia reale in grado di dare risposte al futuro delle giovani generazioni L’europa sociale riuscirà a rispondere a queste esigenze? L’impressione è che qualcosa si muova nella giusta direzione, che si facciano passi in avanti ma in misura ancora insufficiente, con eccessiva timidezza e con tempi inadeguati. Tutto finora è sembrato ruotare intorno al, pur necessario, controllo dei bilanci e alla politica del rigore. Eppure è in corso anche uno straordinario spostamento della ricchezza dal lavoro, dallo stato sociale, dall’impresa alla speculazione finanziaria internazionale. L’europa è oggi in affanno, a volte umiliata a causa della sua inadeguatezza politica. Per dirla con le parole del Premio Nobel, Amartya Sen, è parso che la governance democratica europea sia stata compromessa dal ruolo, sempre più centrale, delle istituzioni finanziarie e delle agenzie di rating che ormai spadroneggiano in ampi settori dello scenario europeo. Fermare la speculazione finanziaria e controllare i debiti pubblici, evitando che i sacrifici vadano a finire nella fornace degli attacchi speculativi, è un obiettivo indispensabile che impone, a tutti, di Stato dell’Unione Europea accelerare i processi per la realizzazione di quella magnifica idea di un’Europa veramente unita e democratica. Ma non basta. Per evitare di regredire occorre che l’Europa ritrovi anche la strada della crescita. La strategia dell´Europa 20 20 prova a dare una risposta a queste esigenze, indicando gli obiettivi da perseguire per una crescita intelligente, basata su innovazione e conoscenza, una crescita sostenibile e al tempo stesso una crescita inclusiva, in grado di produrre più occupazione e quindi più coesione. Si tratta di obiettivi concreti, come quello di destinare il 3% del Pil, privato e pubblico, agli investimenti in ricerca; la riduzione delle emissioni del 20%; l´incremento del risparmio energetico e delle energie rinnovabili per un altro 20% ciascuno; la riduzione del 10% dell´abbandono scolastico e almeno il 40% di titoli di studio universitario per i giovani; l´emancipazione di 20 milioni di persone dalla condizione di povertà. Questa è l´Europa che ci piace! E per la quale vale la pena impegnarsi. Ma riusciremo davvero a costruirla da qui al 2020 o tutto resterà un libro di sogni come in parte è accaduto per la strategia di Lisbona 2000-2010? Purtroppo dobbiamo rilevare una contraddizione: mentre i vincoli di bilancio sono leggi, condizioni indispensabili per restare in Europa e per l’accesso ai fondi strutturali, gli obiettivi di Europa 2020 sono soltanto eccellenti consigli per gli Stati nazionali, affidati alla buona volontà, adattabili e da realizzare in tutto, in parte o di cui se ne può fare tranquillamente a meno. E´ una contraddizione micidiale che, se non verrà risolta, finirà per ridurre il ruolo dell´Europa nel mondo e, peggio ancora per essere percepita non come un´Europa della speranza, ma come un´Europa dei tagli e dei vincoli negativi che portano alla riduzione dello stato sociale. Non crescerà tra i popoli europei l´ideale dell´Europa unita se la politica non risolverà questa contraddizione. Per questo occorrono istituzioni europee più forti perché solo nella dimensione europea si possono costruire queste risposte. Ormai da più parti si chiede più coraggio per attuare politiche nuove di intervento: per realizzare gli obiettivi dell´Europa 20 20. Finora si è parlato di eurobond quasi esclusivamente per finanziare i bilanci dello Stato, ma gli eurobond potrebbero essere anche lo strumento per una politica che abbia al centro il lavoro, ristabilendo così l´obiettivo della piena occupazione. L´europa ha bisogno di grandi investimenti infrastrutturali di lungo periodo, ma anche di investimenti meno pesanti ma con effetti più ravvicinati in termini di occupazione e crescita governando lo sviluppo dell´imprenditoria nei settori della ricerca e dell’innovazione, in quelli dell´ambiente, delle tecnologie (come la banda larga), della cultura e dell´assistenza sociale. Settori questi ad alto contenuto occupazionale e per i quali esiste una domanda già sviluppata e di grandi dimensioni. Un´europa più forte e più coesa al suo interno può essere anche più competitiva nel mondo globale. Questo é ciò che noi auspichiamo. In ogni caso da rappresentanti delle istituzioni che hanno il dovere di prospettare scenari futuri, ma anche di amministrare con coerenza e ricevere il massimo dalle opportunità offerte, voglio dire che già ora, per quanto con risorse limitate, le politiche strutturali europee sono state e sono per la mia Regione le uniche vere politiche di investimento e di sviluppo di qualità. Dalla tramvia di Firenze, al laser contro i tumori, dalla bonifica dei siti inquinati alla cassa integrazione in deroga, dai tirocini retribuiti per i giovani, all’aumento dell’offerta degli asili nido, dall´imprenditoria femminile, al sostegno ai giovani agricoltori, dallo sviluppo dei centri di ricerca agli accordi con le multinazionali e ai finanziamenti per il credito alla piccola impresa e agli artigiani, questo e altro ancora hanno significato per la Toscana i fondi di coesione europei. Con l´1% del Pil europeo i fondi comunitari dal 2007 al 2013 in toscana hanno attivato 3 miliardi e 300 milioni di finanziamenti e con esse abbiamo realizzato la gran parte delle politiche attive in questa Regione, come nelle altre regioni d’Italia. Ecco perché la prima cosa che chiederemo è la valorizzazione delle Regioni nella formazione dei nuovi regolamenti e degli strumenti attuativi nel programma 2014-2020. Le Regioni possono diventare le migliori alleate dell´Europa. Noi in Toscana abbiamo l´ambizione di sulla base delle nostre esperienze e dei successi ottenuti e riconosciuti dall´autorità europee, di traguardare l´obiettivo di adottare già nel gennaio 2014 le strategie e i bandi per l´utilizzo dei nuovi fondi. Vogliamo fare presto e bene. E in questo modo rappresentare un´esperienza positiva nel quadro italiano e europeo. Signore e Signori, consentitemi di concludere questo mio intervento con le parole di un saggio di Padoa Schioppa che individua tre ragioni che stanno all´origine della crisi che investe questo paricolare tipo di economia di mercato, prevalso negli ultimi 30 anni. Egli indica il fondamentalismo di mercato, cioè l´assenza di regole e la conseguene abdicazione della politica economica; il nazionalismo, cioé il contrasto tra la dimensione globale dei mercati e la dimensione nazionale delle politiche pubbliche e, infine, l´ottica di breve periodo, l´incapacità di pensare al futuro. E così conclude il suo ragionamento: "una riforma dell´economia di mercato a livello globale rappresenta il prerequisito per rilanciare la diffusione della ricchezza per sconfigge la povertà e molto probabilmente per preservare la pace. È superfluo sottolineare quanto sia difficile questo compito", dice Padoa Schioppa: "é il momento della leadership politica". E io dico che allora questo è il compito dell´Europa. Ritornare allo spirito delle origini, ritrovare il coraggio e la speranza dei padri fondatori. Costruire una grande politica per l´Europa e per il mondo. Grazie della vostra attenzione.”  
   
   
UMBRIA, PRESIDENTE MARINI: EUROPA POTRÀ SUPERARE RECESSIONE SE METTERÀ IN ATTO POLITICHE PER NUOVO LAVORO E BUONA OCCUPAZIONE  
 
Perugia, 10 maggio 2012 - "Affinché l´Europa sia sempre più coesa, e torni ad essere competitiva, ad offrire lavoro ed occupazione, soprattutto ai giovani, occorre che si torni a mettere al centro dell´attenzione, appunto, l´Europa dei cittadini, e non più solo quella dell´euro e dei mercati". È quanto ha detto la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenendo a Perugia all´iniziativa "Job day 2012", organizzata dall´Università degli Studi, con la collaborazione della Regione. La presidente Marini, nel suo saluto, ha voluto ricordare la "festa dell´Europa" che ricorreva proprio ieri, sottolineando positivamente la decisione dei vertici europei di mettere al primo posto dell´agenda internazionale del prossimo mese la questione lavoro: "L´europa - ha detto - potrà essere tanto più coesa e competitiva, e potrà invertire la fase di recessione economica tornando a crescere, quanto più saprà mettere in atto politiche per generare nuovo lavoro e buona occupazione". Riferendosi alle politiche attive per il lavoro che la Regione Umbria sta mettendo in campo, la Presidente ha ricordato come proprio grazie alle risorse comunitarie (con il Fondo sociale ed il Fesr) "abbiamo potuto adottare - ha detto Marini - diverse misure a favore dell´occupazione giovanile ad alta scolarizzazione. Dagli assegni di ricerca, ai progetti di ´work experience´, alla formazione permanente. Tutto ciò per stimolare la creazione di maggiori opportunità di lavoro, e favorire nuovi lavori e nuove produzioni. Così come abbiamo voluto indirizzare molte risorse per incentivare innovazione e ricerca scientifica. Dobbiamo, infatti, aiutare le giovani generazioni a poter guardare al futuro, oltre l´orizzonte di oggi". "Per questo, iniziative come Job Day sono utilissime, perché mettono insieme Università, amministrazione regionale e imprese private - ha concluso la presidente - per offrire ai giovani laureati e laureandi opportunità di conoscenza e di avvicinamento al mondo del lavoro".  
   
   
FVG: DAI GIOVANI OPPORTUNITÀ DI CRESCITA DELLA SOCIETÀ  
 
Udine, 10 maggio 2012 - "Le opportunità di ripresa dalla crisi e di crescita per la nostra società ci sono: si tratta di coglierle e metterle in campo". Questo il messaggio rivolto alle nuove generazioni dall´assessore regionale a Istruzione, Università e Ricerca del Friuli Venezia Giulia Roberto Molinaro nel cogliere l´occasione dell´evento organizzato a Udine (aula magna del Liceo classico "Jacopo Stellini" in occasione della giornata dedicata alla Festa dell´Europa) dall´Aiccre, Associazione Italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d´Europa. La mattinata ha avuto quali protagonisti principali gli allievi dell´Istituto "Stellini" che, guidati dal professor Andrea Nunziata, hanno realizzato approfonditi interventi multimediali nell´ambito del progetto "I giovani e l´identità europea". Molinaro, nel suo intervento ha individuato quale riferimento un discorso di Alcide De Gasperi che fu rapportato alle diverse identità che compongono l´Europa. Identità, e si riferiva ai diversi popoli d´Europa, che debbono trovare la sintesi nell´unità di intenti ("uniti nella diversità") verso progetti comuni, per poter poi sviluppare una riflessione concreta e attuale sul cammino che si dovrà compiere affinchè tutti i cittadini della Unione europea siano effettivamente cittadini d´Europa. Un cammino che dovrà avere quali protagonisti principalmente i giovani. L´assessore Molinaro, nell´esprimere il compiacimento della Regione per l´impegno profuso dagli studenti dello "Stellini" (16/17 anni d´età), che hanno saputo produrre lavori di alta qualità in termini di approfondimento rispetto al concetto di identità, ha evidenziato l´attualità delle loro riflessioni, soprattutto perché sono state sviluppate con il metodo della multidisciplinarietà. Ha quindi svolto una rapida analisi dell´attuale situazione economica e istituzionale dell´Europa, per poi affermare che l´Europa unita è una risorsa nella globalizzazione, che diviene ancor più attuale se si considerano i mutamenti in atto all´interno della società, che sono di carattere demografico: il progressivo invecchiamento della popolazione e l´inclusione di cittadini con diverse culture, valori, abitudini inducono mutamenti sostanziali. Mutamenti che hanno indotto un futurologo americano, Jeremy Rifkin, a definire il Xxi secolo come "l´epoca dell´inquinamento genetico". Occorre però ora valutare gli elementi finalizzati a far risollevare il "vecchio continente" dalla crisi. Sempre per Molinaro, tra le leve della crescita generazionale vi sono la finanza, la fiscalità, e "l´education", intesa come insieme di azioni relative al capitale umano e al capitale sociale, nel quale sono da comprendere gli investimenti nell´istruzione. Per far sì che tale prospettiva possa trovare concretizzazione efficace nella nostra comunità, la Regione, come ha concluso Molinaro, assicura diversi supporti nell´ambito del programma di sostegno formativo delle istituzioni scolastiche (i bandi relativi saranno emanati entro breve) e nell´ambito del percorso Futuro Valore Giovani, con interventi rivolti specificamente ai giovani. Nel corso della mattinata, dopo l´introduzione del dirigente scolastico Giovanna Marsoni, soffermatasi sulla specificità della formazione dei ragazzi dello Stellini, che è di carattere umanistico e dunque facilita la comprensione delle radici comuni dei popoli dell´Europa, il presidente della Federazione regionale dell´Aiccre Nevio Lodovico Puntin, ha ricordato che fu uno dei sindaci di Udine, Giovanni Centazzo, negli anni ´50, tra i fondatori di tale Associazione. Intuendo già allora i contenuti strategici del progetto europeo del quale, come ha aggiunto il sindaco di Udine Furio Honsell, Aldo Moro fu uno dei più determinati sostenitori.  
   
   
GIORNATA DELL’EUROPA, DE FILIPPO: “UNIONE FORTE E COESA”  
 
Catanzaro, 10 maggio 2012 - “Nel giorno della festa dell’Europa, la Basilicata guarda con grande interesse alle vicende politiche ed economiche che si animano all’interno dell’Italia e dell’intera comunità degli Stati membri. La pace e la solidarietà, valori fondanti che caratterizzano la Costituzione comunitaria, devono continuare ad essere principi portanti di una politica europea che si adoperi a sostegno dello sviluppo economico e sociale dell’Unione in uno scenario che oggi appare molto complicato”. Lo ha detto il presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo, in occasione della “Giornata dell’Europa”. “In un contesto economico e politico in rapida mutevolezza, abbiamo bisogno di un’Europa forte e coesa, che sia garanzia per ogni cittadino e punto di riferimento imprescindibile delle istituzioni nazionali e locali per le loro scelte di politica comune. La Basilicata – ha continuato De Filippo - già da tempo si caratterizza per un elevato senso europeista. Ne sono tratti caratteristici le azioni messe in campo a sostegno dei progetti di crescita e innovazione. L’europa rappresenta un’opportunità, e lo sarà sempre di più se, accanto all’unità monetaria, si affiancherà anche un’unificazione delle politiche fiscali, industriali e del lavoro. In questo contesto – ha concluso De Filippo – le governance regionali e locali dovranno sempre più concentrarsi sulla contestualizzazione e l´accompagnamento di politiche di sviluppo che guardino nelle loro linee generali e nelle loro risorse finanziarie ad una scala non solo nazionale, ma anche europea”.  
   
   
FESTA DELL´EUROPA: È CENTRALE IL COINVOLGIMENTO DEI GIOVANI  
 
 Trento, 10 maggio 2012 - In concomitanza con la Festa dell´Europa, il Consiglio provinciale s´è riunito ieri in seduta straordinaria assieme al Consiglio provinciale dei giovani per discutere e approvare una mozione bipartisan intitolata "A sostegno della partecipazione attiva e consapevole dei cittadini, ed in particolare dei giovani, alla realtà europea". Intervenendo nella discussione a nome della Giunta provinciale, l´assessore ai rapporti europei Franco Panizza, dopo aver assicurato il pieno appoggio dell´esecutivo alla mozione, ha ricordato il bell´incontro avuto pochi giorni fa "quando ho avuto modo parlare ai giovani che hanno vissuto l´esperienza di una tre-giorni a Innsbruck, a Bolzano e a Trento interamente dedicata alla conoscenza dell´Europa e dell´Euregio Tirolo-alto Adige-trentino: sono personalmente felice quando vedo giovani appassionati e interessati ad conoscere, ad affrontare e ad approfondire le tematiche europee. Siamo quindi pienamente favorevoli ai contenuti della mozione presentata, specie per quel che riguarda la richiesta di una formazione diffusa rivolta all´Europa e la necessità di creare una rete tra le associazioni e i soggetti che si occupano di tematiche europee". "Intervenendo spesso ai lavori della Commissione Europa – ha poi continuato Panizza, – più volte ho ribadito l´urgenza di parlare meno di Europa e invece di fare di più per coltivare l´ambizione di un´Europa delle Regioni, dei popoli e delle culture. Oggi l´Europa sta vivendo una fase critica proprio a causa di un´abbondanza di parole, di commissioni di studio e di documenti che disorientano e complicano la burocrazia, allungando i tempi e allontanando i cittadini dalle istituzioni comunitarie: un po´ di pragmatismo in più servirebbe a ridare fiato agli ideali europei che stanno alla base della nascita dell´unità europea. D´altra parte non posso non confidare la mia personale delusione nel vedere l´Europa di oggi, che si è progressivamente allontanata dagli ideali appassionati di De Gasperi, di Adenauer, di Schuman. Eppure tutti noi, oggi, sogniamo ancora una grande Europa che possa essere casa comune in cui si riconoscano le varie Regioni, le lingue, i popoli, le culture più diverse, un´Europa insomma che sia cosciente di avere la propria forza proprio nelle diversità." Detto questo, l´assessore Franco Panizza ha comunque ribadito l´importanza che "tutti noi ci si impegni seriamente per approfittare delle opportunità che l´Europa ci propone: penso all´abolizione delle frontiere, alle iniziative di sostegno anche economico per le zone svantaggiate, ai progetti che l´Europa ci consente di attivare e alle occasioni di scambi all´interno dell´area europea. La mozione che stiamo discutendo oggi si occupa naturalmente anche di giovani: è, questa, una fascia per noi molto importante, a favore della quale la Provincia ad esempio ha predisposto alcune azioni strategiche e normative fondamentali, come ad esempio il regolamento approvato nel 2010 che prevede l´insegnamento di due lingue europee (il tedesco e l´inglese) già nel primo ciclo di studi, mentre nel 2011 è stato reso obbligatorio l´insegnamento di queste due lingue nei bienni del secondo ciclo, introducendo all´ultimo anno nei licei e istituti tecnici l´insegnamento di una disciplina in lingua straniera. Ricordo poi la promozione degli scambi di studenti nell´ambito delle Nazioni europee, dei gemellaggi tra Comuni europei, i soggiorni all´estero riservati agli studenti che intendono imparare o perfezionare le lingue straniere. La Provincia ha inoltre istituto un fondo per la valorizzazione dei giovani, prevedendo borse di studio e prestiti d´onore, che finora hanno coinvolto 184 giovani con un investimento di circa 700mila euro. Sempre nell´ottica del pragmatismo e della concretezza di cui parlavo prima – ha concluso l´assessore Panizza, – stiamo puntando sulla formazione e l´aggiornamento degli insegnanti anche per quel che riguarda le tematiche legate all´Europa, esistono tirocini per adulti, mentre molto proficui per scuole ed associazioni risultano essere i frequenti rapporti con l´ufficio comune che l´Euregio ha aperto a Bruxelles. Voglio ancora ricordare tra i molti altri anche il progetto ´Essere in Europa´, giunto alla sua quarta edizione, che valorizza i Piani Giovani di di Zona e di Ambito del Trentino, con l´obiettivo di renderli moltiplicatori degli ideali europei e di diffondere sul territorio e tra i giovani la conoscenza delle istituzioni europee."  
   
   
FESTA DELL´EUROP​A, SARDEGNA: RIPARTIRE DALLA NOSTRA AUTOREVOLE​ZZA SULLA STRADA DELLO SVILUPPO E DELLA CRESCITA  
 
Cagliari, 10 Maggio 2012 - "Affrontando l´attuale situazione di crisi a livello globale ci troviamo tra l´esigenza di far fronte al risanamento del nostro paese e quella di non frenare lo sviluppo e la crescita. Non possiamo spingere in una direzione dimenticando l´altra ma dobbiamo trovare la strada per raggiungere questo obiettivo nel più breve tempo possibile. Ci siamo interrogati sul significato di questa giornata riflettendo sul titolo, perché oggi, parlare di festa confrontandosi sull’Europa non è facile. In questo momento di grande difficoltà però, occorre sottolineare gli aspetti positivi che ci permettano di ripartire sulla strada dello sviluppo economico che, soprattutto negli ultimi anni, può averci dato l’impressione di essersi interrotta”. E’ quanto affermato dal vice presidente della Regione e assessore della Programmazione, Giorgio La Spisa, aprendo ieri i lavori del seminario “Le prospettive della politica europea: crisi, crescita e coesione. Sullo sfondo l´insularità" in occasione della Festa dell’Europa. “Dobbiamo ritrovare l’autorevolezza che ha sempre contraddistinto il nostro paese – ha ripreso La Spisa – perché troppo spesso le nostre istituzioni, anche a livello locale, sono sottomesse all’autorità europea che impone interventi stringenti come ad esempio il Patto di Stabilità".  
   
   
BOLZANO: TASK FORCE PER UTILIZZARE I FONDI UE  
 
Bolzano, 10 maggio 2012 - Un gruppo di tecnici dell´Amministrazione provinciale si dedicherà in futuro a capitalizzare nel miglior modo possibile i fondi comunitari e gli aiuti messi dall´Ue a disposizione delle Regioni: lo ha deciso il 7 maggio la Giunta provinciale, che punterà sulla selezione dei progetti e sulla loro promozione in sede europea. Il presidente Durnwalder ha riferito alla Giunta dell´esito dei lavori del Comitato delle Regioni Ue a Bruxelles, a cui ha partecipato la scorsa settimana come membro effettivo. L´organismo rappresentativo delle Regioni ha fornito il proprio parere sulle proposte di regolamento per i fondi Ue: Fse (fondo sociale europeo), Fesr (sviluppo regionale), fondo di coesione, Feasr (fondo agricolo sviluppo rurale). Le proposte sulla futura gestione dei fondi strutturali saranno ora discusse dal Consiglio e dal Parlamento europeo, affinché possano essere adottate con una nuova regolamentazione entro la fine del 2012. "I finanziamenti Ue del periodo 2014-2020 resteranno quantomeno invariati - ha detto Durnwalder - si tratta ora di indirizzarli verso ambiti precisi e progetti efficaci." Pr questo la Giunta ha deciso di affidare alla Ripartizione affari comunitari il compito di creare un team di esperti che in futuro dovranno accompagnare i progetti e garantire un utilizzo ottimale delle opportunità concesse dall´Ue alle iniziative delle Regioni attraverso i fondi comunitari. "Il che significa selezionare i progetti, accompagnare la loro elaborazione e seguire la procedura di approvazione a Bruxelles", ha sintetizzato Durnwalder.  
   
   
CONVENZIONE DELLE ALPI E MACROREGIONE ALPINA, QUALE FUTURO E OPPORTUNITÀ PER IL TRENTINO? CONVEGNO VENERDÌ 18 MAGGIO NELLA SALA ROSA DELLA REGIONE, A TRENTO  
 
Trento, 10 maggio 2012 - All’indomani della ratifica, da parte del Parlamento italiano, dei protocolli di attuazione della Convenzione delle Api (ne sono stati ratificati 8 su 9) e alla vigilia dell’assunzione dell’Italia della presidenza della Convenzione, il Consiglio provinciale ha promosso un convegno per discutere sul futuro e sulle prospettive di questo importante organismo di cooperazione transfrontaliera dell’arco Alpino. Scopo del convegno, promosso dalla Commissione per i rapporti con l’Unione europea e organizzato dalla presidenza del Consiglio, è proprio quello di approfondire e coordinare le iniziative della Provincia autonoma di Trento e le esperienze sino ad oggi maturate in campo di cooperazione transfrontaliera, con il più ampio quadro tracciato dalla Convenzione delle Alpi. Al convegno, in programma il 18 maggio con inizio alle ore 10 in sala Rosa della Regione, prenderà parte anche il segretario generale della Convenzione Marco Onida. La Convenzione delle Alpi è un trattato internazionale sottoscritto dai Paesi alpini (Austria, Francia, Germania, Italia, Liechtenstein, Monaco, Slovenia e Svizzera) e dall’Unione Europea con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo sostenibile e tutelare gli interessi della popolazione residente, tenendo conto delle complesse questioni ambientali, sociali, economiche e culturali. Un organismo, costituito vent’anni fa (il 7 settembre 1991), e che può essere considerato il capostipite di tutta quella serie di rapporti istituzionali di cooperazione transfrontaliera che si sono via via consolidati fra gli stati membri: basti pensare all’Euregio alpina (nata anch’essa nel 1991 a Merano ) o al più recente Gect (Mezzocorona 2009). Il programma. Saluti E Apertura Lavori - Bruno Dorigatti presidente del Consiglio della Provincia autonoma di Trento; consigliere Luigi Chiocchetti presidente della Commissione per i rapporti internazionali e con l´Unione europea del Consiglio della Provincia autonoma di Trento; “La Convenzione delle Alpi quale base per una strategia macroregionale europea” Marco Onida, segretario generale della Convenzione delle Alpi, Marcella Morandini funzionario del segretariato permanente della Convenzione delle Alpi; “Le Alpi in Europa: dalla storia alla politica” Luigi Zanzi professore presso l´Università di Pavia; “I diversi sistemi di tutela e valorizzazione dell´arco alpino: le prospettive della macroregione in chiave europea” consigliere Luciano Caveri capo della delegazione italiana al Comitato delle Regioni; “Le iniziative della Provincia autonoma di Trento nell´ambito della Convenzione delle Alpi” Francesco Dellagiacoma dirigente con incarico speciale per la Convenzione delle Alpi della Provincia autonoma di Trento; “Presidenza italiana della Convenzione delle Alpi 2013-2014: dalle difficoltà alle opportunità” Paolo Angelini funzionario del Ministero dell´ambiente e della tutela del territorio e del mare; “La macroregione alpina: possibili strategie” Nicoletta Clauser dirigente del servizio Europa della Provincia autonoma di Trento; “Considerazioni finali e possibili sviluppi “ Alberto Pacher assessore ai lavori pubblici, ambiente e trasporti della Provincia autonoma di Trento; Dibattito E Conclusioni.  
   
   
BOLZANO, CONVENZIONE DELLE ALPI: BENE LA RATIFICA DI 8 PROTOCOLLI  
 
Bolzano, 10 maggio 2012 - Dopo un arco di tempo di dieci anni anche l´Italia ha ratificato 8 dei 9 protocolli aggiuntivi di attuazione della Convenzione delle Alpi. Nota negativa, come sottolinea il direttore del Dipartimento provinciale Ambiente, Flavio Ruffini: manca ancora la ratifica del protocollo sui trasporti. La ratifica dei protocolli, entrata in vigore sabato scorso, rappresenta per il direttore Ruffini anzitutto un segnale importante: "Lo sviluppo sostenibile delle Alpi come spazio di vita sensibile e particolare viene presa in seria considerazione anche a livello centrale". Ci sono voluti dieci anni di impegno e pressione per arrivare alla ratifica, malgrado l´Italia fosse tra i Paesi firmatari della Convenzione delle Alpi. Con particolare favore il direttore di Dipartimento Ruffini saluta la ratifica dei protocolli di attuazione sull´energia, la pianificazione territoriale e lo sviluppo sostenibile, "che racchiudono i nuclei di uno sviluppo oculato e rispettoso dell´ambiente dello spazio di vita ed economico delle Alpi." Contemporaneamente questi protocolli fissano gli obiettivi che l´Alto Adige persegue già da anni e fanno parte del Manifesto per l´Alto Adige presentato di recente dall´assessore provinciale Michl Laimer. Obiettivi che ora, grazie alla ratifica, valgono anche per l´intero arco alpino italiano. Come noto, gli altri Paesi alpini, ad eccezione della Svizzera, hanno ratificato già da anni questi protocolli. Una nota negativa resta tuttavia la mancata ratifica del protocollo dei trasporti, che resta oggetto della pressione di interessi particolari. Tale ratifica metterebbe la parola fine alla realizzazione di trasversali alpine per il traffico motorizzato e quindi anche a un progetto-monstre come l´autostrada di Alemagna. "Non credo che l´Alemagna verrà costruita - osserva Ruffini - ma in ogni caso mantenere aperta questa opzione resta un segnale sbagliato."  
   
   
LOMBARDIA/SVIZZERA, FORMIGONI AI SINDACI: SBLOCCATI 23 MILIONI  
 
 Varese, 10 maggio 2012 - "Siamo riusciti a smuovere una decisione giusta per i nostri territori. Come Regione Lombardia siamo molto soddisfatti dell´azione che abbiamo svolto per arrivare a questo risultato positivo". Il presidente Roberto Formigoni ha presentato così a Varese lo sblocco delle compensazioni finanziarie per i Comuni lombardi di confine da parte del Canton Ticino: occasione speciale è stato l´incontro in programma con i Comuni frontalieri svoltosi ieri a Varese, a Ville Ponti. Accanto a lui l´assessore alle Infrastrutture e Mobilità Raffaele Cattaneo, l´assessore allo Sport e Giovani Luciana Ruffinelli, il presidente dell´Unione Province Lombarde Leonardo Carioni, il presidente di Anci Lombardia Attilio Fontana e il presidente dell´Associazione dei Comuni italiani di frontiera Pietro Roncoroni. Il Lavoro Interistituzionale - Le compensazioni finanziarie relative al 2010 da parte da parte ticinese sono, dunque, state scongelate: il Canton Ticino, infatti, ha assicurato che i 23 milioni di euro residui saranno pagati. "Il risultato è stato raggiunto - ha spiegato Formigoni - grazie alla nostra indefessa azione mirata a spingere il Governo svizzero e quello italiano a sedersi attorno a un tavolo. Si tratta di un´ottima notizia per i Comuni di confine che finora avevano ricevuto soltanto la metà della quota spettante, così come per tutti i cittadini: i ristorni, infatti, saranno utilizzati per la realizzazione di opere infrastrutturali e sociali a beneficio della popolazione". Italia e Svizzera hanno concordato, inoltre, l´avvio di un tavolo di lavoro, che si concentrerà sulla soluzione delle questioni fiscali e patrimoniali ancora pendenti. Piena soddisfazione anche nella parole di Cattaneo: "È un caso concreto in cui la politica e le istituzioni hanno fatto la loro parte fino in fondo e senza risparmiarsi. Non possiamo permetterci, infatti, di mettere a rischio rapporti di buon vicinato che sono assolutamente indispensabili per lo sviluppo reciproco dei territori. Con la Svizzera abbiamo in cantiere opere di grande rilievo: penso a un´infrastruttura essenziale come l´Arcisate-stabio. Auspico che non si possano avere in futuro simili ombre". Lo Sforzo Della Regione - È stato Formigoni a ricordare, pubblicamente, lo sforzo compiuto da Regione Lombardia per arrivare alla soluzione dello sblocco delle compensazioni finanziarie per i nostri Comuni di confine: da mesi, infatti, la Regione ha sensibilizzato il Canton Ticino, sia direttamente sia tramite diversi uffici, "esprimendo forte preoccupazione per le ricadute negative di questo atteggiamento". Anche il Consiglio regionale lombardo, tramite l´attivazione di un tavolo di lavoro bilaterale con i consiglieri ticinesi, si è espresso a favore di un dialogo costruttivo con la Svizzera, "partendo dal presupposto che i rapporti di buon vicinato e di rafforzamento della collaborazione transfrontaliera sono fondamentali sia per l´economia svizzera che per i lavoratori italiani". Sempre in Consiglio regionale era stata approvata una mozione con cui si chiedeva l´anticipo in misura integrale, da parte del Governo italiano, della somma dei ristorni dei frontalieri congelati dalla Confederazione elvetica. "Continuerò a farmi portavoce presso la Presidenza del Consiglio dei ministri - ha dichiarato Formigoni -, affinché vengano tutelati ulteriormente i lavoratori frontalieri sia dal un punto di vista pensionistico che da un punto di vista assistenziale in caso di perdita del posto di lavoro". Le Tre Richieste Per Il Governo Nazionale - La questione degli storni è uno degli aspetti al centro del dibattito avviato con i Comuni frontalieri. Tema altrettanto delicato è quello relativo al costo della benzina: "Da tempo - ha rimarcato Formigoni - segnaliamo al Governo Monti un problema da risolvere senza esborso alcuno da parte dello Stato, anzi con guadagni preventivati per lo Stato stesso che potrebbero portare positività al territorio e ai commercianti, evitando quelle lunghe code di auto italiane che vanno a rifornirsi in Svizzera". In questa direzione va il documento sottoscritto questo pomeriggio a Ville Ponti a conclusione dell´incontro con i Comuni lombardi di frontiera. Tre le proposte concrete avanzate: rendere immediatamente disponibili 20 milioni in via permanente e non solo per il 2012, destinati alle zone di confine, dare completa attuazione all´accordo tra Italia e Svizzera in materia fiscale, trasferendo risorse entro l´anno e confermando la percentuale del 38,8 per cento e, infine, l´apertura da parte del Governo di un confronto con una delegazione rappresentativa delle aree di confine del territorio lombardo.  
   
   
MILANO: SASSONIA, INNOVAZIONE E RICERCA PER BATTERE LA CRISI  
 
Milano, 10 maggio 2012 - Impegno a seguire progetti comuni nel solco dell´innovazione, per superare la crisi con il coinvolgimento di aziende, università e centri di ricerca. Questo l´esito della giornata a Palazzo Lombardia per il ministro per le Scienze e l´Economia del Land della Sassonia-anhalt e presidente della Rete Ecrn (European Chemical Regions Network) Birgitta Wolff, che ieri ha incontrato il vice presidente della Regione Lombardia Andrea Gibelli e che ha poi partecipato a un momento di lavoro con il sottosegretario all´Università e Ricerca Alberto Cavalli, vice presidente dell´Ecrn. Superare La Crisi - "Uscire finalmente dalla crisi, far ripartire il motore dell´economia e del lavoro, garantire ai cittadini benessere e sicurezza - ha detto Cavalli - sono impegni prioritari di Regione Lombardia, ma sono obiettivi comuni a tutti gli Europei". Cavalli ha anche auspicato una maggiore collaborazione tra le Regioni. "Lombardia e Land tedesco Sassonia-anhalt - ha continuato - sono due regioni che hanno punti di forza in comune come l´industria chimica, la meccanica e l´automotive, ma anche le energie rinnovabili". Green Economy - "Credo però - ha sottolineato Cavalli - che sia necessario sollecitare migliori rapporti di collaborazione nel settore dell´energia prodotta da fonti rinnovabili e della green economy, in cui Regione Lombardia detiene il primato italiano. Siamo davanti a un settore vitale, che ha partecipato con 350 imprese, università e centri di ricerca al bando che Regione Lombardia ha recentemente lanciato per identificare i distretti tecnologici". Crescita Europea - "Va però detto - ha rimarcato Cavalli - che non possiamo pensare a una speranza di crescita solida e duratura senza un maggior impegno nella formazione del capitale umano, nella ricerca e nell´innovazione. In questo senso, anche Ecrn può rappresentare uno strumento utile per condividere i migliori progetti da presentare al programma Horizon 2020 che l´Unione Europea metterà in campo nei prossimi anni con oltre 80 miliardi di euro di budget". Siamo Regione Chimica - Il ministro Wolff ha sottolineato l´importanza, nei rapporti tra il suo Land e la Lombardia, della chimica. "Il 14 per cento delle nostre imprese sono chimiche - ha detto il ministro Wolff - e in questo settore opera il 10 per cento della forza lavoro". "Dobbiamo lavorare sempre di più insieme - ha continuato -. Da noi aver unito in un solo Ministero la scienza e l´economia ha favorito le tante Pmi del territorio, oltre che lo sviluppo del dialogo tra aziende, centri di ricerca e mondo dell´università in un settore cardine come la chimica". "Centrale - ha concluso - sarà poi la collaborazione tra i nostri studenti e le nostre imprese. Un´azione che, se portata avanti in sinergia, ci renderebbe, come Sassonia-anhalt e Lombardia, più forti davanti a Bruxelles". Partnership Chiave Per La Chimica - Il focus sulla chimica ha consentito al vice presidente di Federchimica Mauro Chiassarini di ricordare che "il settore in Italia sta vivendo un momento di particolari cambiamenti e coinvolge quasi 3.000 imprese per un totale di 110.000 addetti e 53 miliardi di euro". "L´incontro di oggi - ha sottolineato - è stato molto importante perché Regione Lombardia rappresenta il 40 per cento della chimica italiana ed è la prima regione chimica europea in numero di addetti e imprese". "Riconosciamo - ha aggiunto - il ruolo determinante che Ecrn ha avuto e può avere nei confronti delle Istituzioni europee e la sua capacità di promuovere collaborazioni tra le Regioni a forte vocazione chimica e ci auguriamo che la Regione Lombardia continui nella sua attiva partecipazione a Ecrn, in modo da avere una realtà sempre più forte e in grado operare azioni per la crescita e l´innovazione". La Lombardia ha quindi offerto al ministro Wolff la possibilità di conoscere di persona la realtà di alcune aziende chimiche del territorio.  
   
   
OGGI A GENOVA, SEMINARIO SUL CONTRASTO ALLE EVASIONI FINANZIARIE COMUNITARIE  
 
Genova, 10 Maggio 2012 - Come contrastare le frodi comunitarie sui fondi strutturali, quali strumenti adottare e che tipo di sistema di controllo mettere in atto. Di questo si parlerà nel corso del seminario previsto giovedì 10 maggio dalle 9.30 presso la sede della Regione Liguria di piazza De Ferrari 1 (Sala Auditorium) e organizzato dal dipartimento delle politiche europee del Consiglio dei Ministri con la collaborazione di Olaf, l´ufficio frodi della commissione europea, la Guardia di Finanza e la Regione Liguria. All´incontro che si chiuderà alle 13, prenderanno parte, tra gli altri, gli assessori regionali allo sviluppo economico e al bilancio, Renzo Guccinelli e Pippo Rossetti, il Generale Giovambattista Urso, comandante del Nucleo della Guardia di Finanza per la repressione delle frodi contro l´Ue, Luisa Cavestri della commissione europea per la lotta anti-frode, Maria Teresa Polito della sezione di controllo per gli affari comunitari della Corte dei Conti e il colonnello Ugo Raffaele Dallerice, comandante del gruppo tutela della spesa pubblica del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza.  
   
   
AMARTYA SEN E ROMANO PRODI SUI MODELLI POSSIBILI DI CRESCITA  
 
Firenze, 10 maggio 2012 – Crisi economica e modelli possibili per una crescita futura: il Premio Nobel Amartya Sen e il Presidente Romano Prodi ne discutono a Firenze, su iniziativa di Regione Toscana e del suo Presidente Enrico Rossi. L’incontro si svolge venerdì 11 maggio 2012 alle ore 18:30 in Palazzo Strozzi Sacrati, sede della Presidenza di Regione Toscana, a Firenze in Piazza Duomo 10.  
   
   
F-35. OGGI L’ADESIONE DEL COMUNE DI MILANO ALLA CAMPAGNA CONTRO L’ACQUISTO DEI CACCIABOMBARDIERI E L’APPELLO AL GOVERNO  
 
Milano, 10 maggio 2012 – Oggi alle ore 12.30, in Sala Stampa “Franco Brigida” a Palazzo Marino, l’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino presenterà alla stampa l’adesione del Comune di Milano alla campagna nazionale “Taglia le ali alle armi”, contro l’acquisto dei cacciabombardieri F-35 e la richiesta al Governo di destinare i fondi risparmiati a garanzia dei diritti dei più deboli. Interverranno anche Francesco Vignarca, coordinatore nazionale della campagna, e Paolo Ricotti della presidenza Acli provinciali Milano. Sarà presente il consigliere comunale Rosario Pantaleo (Pd), primo firmatario della mozione approvata in Consiglio comunale il 16 aprile scorso, con la richiesta a Sindaco e Giunta di impegnarsi affinché il Governo non acquisti caccia F-35.  
   
   
GIBELLI: LA REGIONE LOMBARDIA AVVIA LO SMALL BUSINESS ACT 2.0  
 
Milano, 10 maggio 2012 - "Regione Lombardia si concentrerà, da oggi e fino al 2015, alla creazione dello Small Business Act 2.0: una vera e propria piattaforma informatica dove le imprese potranno incontrarsi tra loro e incontrare, a loro volta, i centri di ricerca". E´ questa la nuova frontiera che la Lombardia lancia a favore soprattutto delle piccole e medie imprese, che si vogliono rilanciare in questo periodo di crisi e che Andrea Gibelli, vice presidente della Regione e assessore all´Industria e Artigianato, ieri ha posto come punto fermo nel suo intervento di all´evento di chiusura di ´Sbalombardialam´, a Palazzo Pirelli. Imprese Libere Di Creare Reti Su Piattaforma Informatica - Gibelli ha ricordato come la Regione abbia compiuto una riflessione profonda su quelle che sono state le sue politiche a favore delle piccole e medie imprese, soprattutto sul tema dei bandi riguardanti le reti di imprese, l´internazionalizzazione e la crescita tecnologica. "Il sistema - ha detto - deve sfruttare la capacità di fare impresa dei Lombardi, ma deve altresì ridurre la frammentazione e spingere alla creazione di reti, che consentano il trasferimento tecnologico. Occorre passare da eccellenze singole a eccellenze organizzate e fare in modo che queste eccellenze si possano ritrovare anche al di là dell´intervento delle istituzioni". "Per questo - ha continuato il vice presidente regionale - è necessaria la creazione di un´Agorà, che dia la possibilità di incontrarsi e creare nuovi mercati e nuove opportunità. Così si arriverà a uno strumento da ´wiki Regione´". Small Business Act 2.0 Utile Anche Per L´euroregione - "Lo Small Business Act - ha proseguito Gibelli - rientra a pieno titolo anche nella prospettiva che Regione Lombardia sta seguendo per la creazione di una macro regione europea, che unisca i territori che hanno come cuore geografico le Alpi". "E´ un mezzo - ha aggiunto - utile per il dialogo e anche per fare massa critica, soprattutto sui temi della convergenza europea". Momento Difficile Per Imprenditori, Regione È Impegnata - Nel corso del suo intervento l´assessore non ha voluto dimenticare il momento difficile che tutti gli imprenditori stanno vivendo. "Gli imprenditori sono uomini e gli uomini - ha commentato - non sono fatti solo di numeri. Un tempo c´era un welfare di vicinanza, che andava al di là delle istituzioni e che aiutava a sentirsi meno soli. Regione Lombardia ha fatto molto però a partire dall´accesso al credito con l´operazione ´Creditoadesso´, con la Banca d´Investimenti Europea. Sul versante tecnologico c´è stato l´importante accordo con il Miur. Altissimo è anche il numero delle reti di impresa che hanno partecipato ai programmi prima ´Driade´ e poi ´Ergon´; senza dimenticare la Legge Sviluppo appena approvata dalla stessa Regione".  
   
   
ANAGRAFE A ROMA : CAMBIO RESIDENZA IN TEMPO REALE  
 
Roma, 10 maggio 2012 - «Da oggi, 9 maggio, per effettuare un cambio di residenza basteranno due giorni lavorativi contro i 2/6 mesi previsti fino ad ora. La pratica potrà essere espletata online, accedendo dal portale istituzionale www.Comune.roma.it alla sezione “Cambio di residenza”, oppure recandosi di persona presso il proprio Municipio di appartenenza: in questo secondo caso, la residenza verrà cambiata addirittura in tempo reale grazie ai software informatici che permettono all’operatore dietro allo sportello di verificare all’istante la posizione dell’utente (accedendo agli archivi anagrafici) e di effettuare contestualmente la modifica». Lo ha comunicato ieri, in una nota, l’assessore all’Anagrafe e Servizi elettorali, Enrico Cavallari. Per presentare la domanda è necessario utilizzare il modello unico ministeriale di dichiarazione anagrafica (dichiarazione di residenza; dichiarazione di trasferimento di residenza all’estero) scaricabile dal portale www.Comune.roma.it . La richiesta di cambio di residenza o di abitazione deve essere presentata all’ufficio anagrafico del Municipio competente per territorio con le seguenti modalità: di persona (ritirando e compilando il modello fornito anche dal personale addetto allo sportello) oppure con raccomandata, via fax e per posta elettronica ordinaria. Dopo averlo compilato il modulo in ogni sua parte e firmato, si potrà trasmetterlo con raccomandata o via fax, insieme con una fotocopia completa (fronte-retro) del proprio documento d’identità in corso di validità. L’invio per posta elettronica presuppone la scansione del modulo e del documento d’identità. Nei prossimi giorni saranno attivati gli ulteriori canali di accesso previsti dalle nuove disposizioni che consentiranno di trasmettere il modulo anche con firma digitale ovvero con una casella di Posta Elettronica Certificata o tramite un’applicazione online riservata agli utenti identificati al portale istituzionale. I recapiti postali e fax degli uffici anagrafici municipali sono reperibili nelle pagine web dei singoli municipi all’interno del portale di Roma Capitale. Il recapito di posta elettronica presso ogni municipio sarà il seguente: cambiresidenza.Municipio00@comune.roma.it dove, al posto di “00”, andrà inserito il numero relativo al proprio municipio di appartenenza. Nei 45 giorni successivi alla richiesta di cambio di residenza o di abitazione l’ufficio effettuerà le verifiche al domicilio dichiarato (tramite la Polizia Locale di Roma Capitale) e controllerà tutta la documentazione presentata dal richiedente o eventualmente trasmessa dal comune di emigrazione. Entro il 45° giorno l’ufficio potrà emettere un preavviso di rigetto della domanda nel caso in cui si accerti che non ci sono le condizioni previste dalla legge relative sia all´effettivo luogo di dimora abituale sia agli altri requisiti per l’iscrizione anagrafica, oppure si rilevino delle irregolarità nella richiesta. In questo caso il richiedente avrà 10 giorni di tempo per presentare le proprie osservazioni scritte al fine di evitare l’annullamento della residenza e il ripristino della precedente iscrizione.  
   
   
BOLZANO, DURNWALDER-GRAF: RISCHI PER L´AUTONOMIA E DOPPIA CITTADINANZA PER GLI ALTOATESINI TRA I TEMI DISCUSSI  
 
 Bolzano, 10 maggio 2012 - Di possibili rischi per l´autonomia dagli interventi di risanamento delle finanze pubbliche a cura del governo Monti, del possibili riconoscimento della cittadinanza austriaca per i sudtirolesi, di grazia per gli ex attivisti, di depotenziamento dei monumenti di epoca fascista e dell´Adunata degli Alpini hanno parlato, martedì 8 maggio 2012, il presidente Luis Durnwalder ed il presidente del Parlamento austriaco Martin Graf, in visita a Bolzano. Se il Governo Monti ha commesso degli errori in riferimento all´autonomia altoatesina, si è trattato di errori formali, ad esempio non cercando l´intesa preventiva con la Provincia come prescritto dallo Statuto d´autonomia. Ma per il Governo la priorità in questo momento è il risanamento dei conti pubblici, in vista del quale anche la Provincia di Bolzano è in costante trattativa con Roma. Così si è espresso il presidente della Provincia Luis Durnwalder rivolto al terzo presidente del Parlamento austriaco, Martin Graf, che oggi gli ha reso visita. Per risollevare le casse statali, la Provincia si è detta disposta ad assumere nuove competenze. Parlando di autonomia durnwalder ha informato Graf delle iniziative informative sullo sviluppo autonomistico altoatesino previste il giugno prossimo a Vienna. Come ha riferito Durnwalder, a Roma sono in corso trattative anche per quanto attiene il depotenziamento dei monumenti di epoca fascista presenti in territorio altoatesino. Un altro obiettivo da raggiungere per la Giunta provinciale sarebbe anche l´ottenimento della grazia per gli ex attivisti sudtirolesi, ma come ha riferito Durnwalder, non gli risulterebbe che essi abbiano contribuito in tal senso presentando la relativa richiesta. Parlando del riconoscimento ai sudtirolesi della cittadinanza austriaca, ha il presidente Durnwalder ha riferito a Graf come il Governo austriaco gli abbia promesso la verifica giuridica di tale possibilità. Riferendosi all´imminente Adunata nazionale degli Alpini a Bolzano, Durnwalder ha sottolineato come la partecipazione a tal manifestazione rivesta grande importanza. Quali sudtirolesi, come ha detto il presidente della Provincia al presidente del Parlamento austriaco Graf, non dobbiamo interpretare i toni nazionalistici quale gesto d´inimicizia, bensì dobbiamo mantenere sangue freddo e dimostrare che siamo un paese aperto e che non perdiamo la nostra coscienza di minoranza austriaca nello Stato italiano.  
   
   
SEMPLIFICAZIONE PER LE IMPRESE: PRESTO NELLE MARCHE UNA LEGGE REGIONALE SPECIFICA  
 
Ancona, 10 maggio 2012 - “L’invito del Presidente Andreani alla collaborazione sulla semplificazione – afferma il Presidente della Regione Gian Mario Spacca - non solo è condivisibile, ma si è già tramutato in fatti e atti concreti: per il Governo regionale, infatti, la semplificazione dai vincoli burocratici e l’ammodernamento della pubblica amministrazione sono priorità assolute per rafforzare ulteriormente le politiche anticrisi e di resistenza del nostro sistema economico e occupazionale. L’impegno della Regione per la semplificazione è già noto al Presidente Andreani perché insieme a Confindustria e alle altre categorie economiche e sociali, con spirito di unità e collaborazione di fronte a questa durissima crisi internazionale, abbiamo attivato uno specifico tavolo di lavoro che sta predisponendo una legge regionale generale di semplificazione che sarà presentata entro maggio. In tale legge siamo disponibili anche a prevedere la moratoria richiesta dal Presidente Andreani ma su procedimenti specifici da valutare congiuntamente, perché altrimenti una proroga generale, oltre che tecnicamente non consentita, corre anche il rischio di danneggiare le imprese anziché aiutarle. Inoltre, potremo intervenire sugli adempimenti regionali perché molte disposizioni e scadenze che riguardano l’attività imprenditoriale, come quelle relative ai tributi, discendono da normative statali, sulle quali la Regione non può agire. Sulle altre questioni stiamo lavorando come concordato, per semplificare le procedure, snellire e prorogare gli adempimenti. Inoltre, sono molti gli altri interventi settoriali già realizzati dalla Regione. Si pensi all’approvazione proprio nei giorni scorsi della Stazione unica appaltante (Sua), che porterà un contributo determinante per la semplificazione burocratica e l’efficientamento della pubblica amministrazione. Molteplici altri provvedimenti regionali vanno nella stessa direzione: solo per fare alcuni esempi, la proroga dei termini del Piano acque, la proposta di legge sui pagamenti dei contributi delle attività estrattive, la nuova legge regionale sulla Via, i testi unici degli interventi nei settori economici ed altri ancora”. “In questa difficilissima crisi internazionale – concludeva ieri il Presidente Spacca – il sistema imprenditoriale va aiutato anche agevolandone l’attività senza inutili adempimenti e orpelli burocratici. Una scelta che stiamo portando avanti con decisione, consapevoli che le difficoltà attuali richiedono un adeguamento veloce e flessibile della pubblica amministrazione”.  
   
   
BOLZANO: PROPOSTE SU COME E DOVE RISPARMIARE NELLA SPESA PUBBLICA  
 
Bolzano, 10 maggio 2012 - Si muove su due direttrici la ricerca della Giunta provinciale per individuare gli ambiti di potenziale risparmio nella spesa pubblica, dopo il primo contatto con l´incaricato del Governo: da un lato all´interno dell´Amministrazione provinciale, dall´altro precisando i doppioni esistenti tra Stato e Provincia. Il 7 maggio la Giunta ha iniziato a delineare i settori in cui sono possibili tagli di spesa. Il premier Monti ha incaricato il manager Enrico Bondi, già curatore della Parmalat, di individuare i margini di potenziale risparmio della spesa pubblica dello Stato. Bondi si è rivolto alle Regioni per ottenere utili indicazioni e la Provincia di Bolzano risponde facendo la sua parte: "Ne abbiamo discusso in Giunta e giá delineato alcuni servizi statali in Alto Adige che potrebbero essere eliminati in quanto costituiscono un doppione o potrebbero essere assicurati senza grandi spese dalla Provincia", ha spiegato dopo la riunione di Giunta il presidente Luis Durnwalder elencando a titolo di esempio il Servizio veterinario di confine, le attività di controllo di Nas e Noe, l´Archivio di Stato. Anche al suo interno naturalmente la Provincia vuole verificare dove e in che misura intervenire prima di inviare a Bondi una risposta completa con una serie di proposte: per questo entro una settimana ciascun Assessore dovrà precisare il potenziale di risparmio esistente nei rispettivi ambiti di competenza. Semplificazione e migliore coordinamento, dove possibile, dovranno essere attuati anche nella macchina provinciale. Il presidente Durnwalder ha fatto ancora alcuni esempi: l´Agenzia provinciale per la protezione dell´ambiente e la Ripartizione Acque pubbliche e energia potranno essere accorpate, mentre si sta valutando se sciogliere l´Istituto provinciale di statistica Astat per incardinarlo nella Direzione generale.  
   
   
ITALIANI SEMPRE PIÙ POVERI. LA CONFERMA DAL RAPPORTO OCSE TAXES WAGES (TASSE E SALARI) CHE ATTESTA CHE I SALARI IN ITALIA SONO TRA QUELLI PIÙ BASSI. LE PREVISIONI SUL CUNEO FISCALE GIÀ PARI AL 47,6 % CON LE AZIONI DEL GOVERNO MONTI SONO PEGGIORATIVE. ANCHE L’ETÀ PENSIONABILE CON LE RIFORME INTRODOTTE DA DAMIANO E DA SACCONI SCHIZZA AL PRIMO POSTO E SARÀ PARI A 66,11 ANNI  
 
Lecce, 10 maggio 2012 - Come è noto l’organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico nota ai più come Ocse è un ente internazionale costituito da 34 stati istituito per realizzare il coordinamento delle politiche nazionali e internazionali degli aderenti dotato chiaramente di indipendenza di analisi e giudizio. Ogni anno l’Ocse provvede a pubblicare il rapporto annuale “Taxes wages” (tradotto dall’inglese “tasse e salari”), che esamina i diversi livelli di tassazione e salariale che vengono applicati in ciascun Paese membro per metterli a confronto, i cui dati più rilevanti sono portati all’attenzione da Giovanni D’agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, per comprendere come la rotta intrapresa da Monti ed il suo governo sia certamente sbagliata per quanto riguarda le ricette per uscire dalla crisi. Per quanto riguarda la classifica dei salari medi netti all’anno che chiaramente sono parametrati al 2011, è la Gran Bretagna ad occupare la prima postazione della graduatoria con 38.952 dollari, seguita dagli Usa (36.129 dollari), dal Giappone (35.350), dalla Germania (33.019), dalla Francia (29.798), dal Belgio (28.524). Il passaggio dal 22esimo posto del 2010 al 23esimo posto del 2011 da parte dell’Italia con 25.160 dollari all’anno, pari a 20.088 euro, che è comunque al di sotto della media Ocse pari a 21.557 euro, dimostra se c’era bisogno di dimostrare il declino del Belpaese e a sua volta l’inefficienza delle misure prese negli ultimi anni. Basti pensare, che tale perfomance del è battuta, si fa per dire, dalla Grecia e del Portogallo, ma Spagna ed Irlanda, che sono notoriamente in recessione, fanno meglio rispettivamente con 27.741 e 31.810 dollari. Peggio di noi oltre i due stati europei unitamente alla Polonia solo pochi altri, tra i quali Messico e Cile. Tali dati, però si riferiscono ai salari netti. La situazione è addirittura peggiore se si prendono in considerazione i salari lordi, ed è il cosiddetto cuneo fiscale, che non è altro che la differenza tra il lordo e il netto: in tal caso l’Italia è ancora più in basso perché ci sono troppe tasse che gravano sui lavoratori. La percentuale individuata per il lavoratore tipo single e senza figli, pari al 47,6% è drammatica. Sempre per non gioire, nella classifica delle tasse, ci piazziamo alla base del podio dei paesi Ocse dietro a Belgio con il 55,5% di tasse, Germania con il 49,8%, Francia con il 49,4%. A seguire Spagna con il 39,9%, Portogallo con il 39,0%, Grecia con il 38%, Gran Bretagna con il 32,5%, Giappone con il 30,8%, Usa con il 29,5%. Vi è da dire però che se per esempio le tasse in Belgio sono altissime, va precisato anche che tra i salari medi netti in Belgio un lavoratore single senza figli prende quasi 3500 dollari in più rispetto agli italiani. Chiaramente l’Italia è ben al di sopra della media Ocse che è pari al 35,3%, nonché a quella dell’Unione Europea a 21 Stati, che è del 41,5%. Quanto all’età pensionabile in virtù delle legislazioni vigenti, nel 2020 sarà altissima in Italia (66,11 mesi), 66 anni in Gran Bretagna, 65 e 9 mesi in Germania, 65 in Portogallo, Grecia e Spagna, 64 e 6 mesi in Francia, 61 e 63 in Slovenia (rispettivamente donne e uomini), 60 e 65 in Austria e Polonia (le due cifre si riferiscono sempre alle donne e agli uomini). Due sono le precisazioni da sottolineare: la prima è che il dato riguardo all’età pensionabile è conseguenza delle misure adottate a suo tempo da Damiano e da Sacconi. La seconda riguarda il cuneo fiscale che si riferisce ai valori dell’anno scorso e che certamente peggiorerà con gli aggravi introdotti dal governo Monti.  
   
   
MDC APRE LO SPORTELLO “SOS EQUITALIA”  
 
Roma, 10 maggio 2012 - Alla luce delle note vicende riguardanti Equitalia, portate alla ribalta dalle cronache quotidiane, nonché delle numerosissime segnalazioni pervenute da parte dei cittadini, la sede territoriale del Movimento Difesa del Cittadino (Mdc) di Roma Ovest ha deciso di aprire un apposito sportello “Sos Equitalia”, dedicato alla difesa del cittadino nei casi di abuso da parte del concessionario della riscossione. Sono molte le persone cadute vittima di contenziosi con Equitalia per cartelle esattoriali o che hanno patito ingiustamente l’iscrizione di un fermo amministrativo degli automezzi. E questi sono solo alcuni esempi. L’attività dello sportello sarà presentata in un incontro che si svolgerà martedì 15 maggio 2012 alle ore 10.00 presso la sala del Cesv, via Liberiana n. 17 (Roma). In occasione dell’incontro verranno trattati temi concreti legati alla riscossione e alla tutela dei diritti del contribuente. Lo sportello “Sos Equitalia” è aperto per raccogliere segnalazioni dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19 al numero 06/88642693, è possibile inoltre inviare una mail per richiedere assistenza all’indirizzo romaovest@mdc.It  
   
   
STRANIERI "IN GIOCO" IMPARANO A VIVERE IN ITALIA  
 
Milano, 10 maggio 2012 - Un kit per favorire l´integrazione dei cittadini stranieri attraverso la forma del gioco, uno strumento realizzato in 600 copie e distribuito ai docenti dei corsi d´italiano e alle associazioni ed enti che si occupano d´integrazione. ´Cittadini in Gioco´ è stato presentato ieri dal presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, dall´assessore alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale Giulio Boscagli, dal segretario generale della Fondazione Ismu (Iniziative e studi sulla multietnicità) Vincenzo Cesareo e dal direttore editoriale di Carthusia Patrizia Zerbi. Progetto Vivere In Italia - "Cittadini in gioco - ha detto il presidente Formigoni - fa parte del progetto ´Vivere in Italia. L´italiano per il lavoro e la cittadinanza´. Avviato nel giugno 2011 per promuovere la formazione linguistica dei migranti, vuole delineare un quadro di riferimento per Comuni, Province, scuole, istituti di formazione professionale e mondo delle associazioni, volto allo sviluppo di un´offerta integrata di servizi su lingua italiana, educazione alla cittadinanza e orientamento al lavoro. Realizzata in collaborazione con Anci Lombardia, Ufficio scolastico regionale, Fondazione Ismu, Galdus, Caritas e Enaip, questa iniziativa si è classificata al primo posto tra i progetti italiani presentati in sede europea, ottenendo un finanziamento di oltre 822.000 euro". Linee D´azione Del Progetto - "Il progetto - ha sottolineato l´assessore Boscagli - si muove attraverso 5 linee d´azione, che affrontano il tema dell´integrazione attraverso una prospettiva totale e l´implementazione della rete dei soggetti coinvolti". Queste le 5 linee d´azione: 1 - Azione di sistema: implementazione delle reti. Sono state attivate 12 équipe territoriali a livello provinciale con la presenza dei referenti locali per ciascun partner, dei rappresentanti degli Uffici scolastici territoriali, degli Osservatori provinciali sull´immigrazione, delle Prefetture e dell´Anci. Tali équipe sono seguite da tutor che fanno riferimento direttamente alla Cabina di regia del progetto; 2 - Corsi di italiano L2 su tutto il territorio lombardo; 3 - Formazione e qualificazione dei docenti di italiano L2 della Regione Lombardia; 4 - Produzione di materiali didattici, in particolare: un vademecum informativo sul test di lingua di livello A2; un eserciziario contenente 20 schede di simulazione del test di italiano; un kit gioco per l´insegnamento dell´educazione civica, contenente un repertorio di domande da utilizzare per la verifica delle competenze minime di educazione alla cittadinanza; 5 - Informazione e coinvolgimento delle comunità immigrate. Sono stati organizzati, in tutte le province lombarde, 24 seminari di informazione sulla nuova normativa e di promozione sulle opportunità formative del progetto dedicati alle associazioni di stranieri. Cittadini In Gioco - Il kit, realizzato in collaborazione con la Fondazione Ismu e Carthusia, è uno strumento che, attraverso il gioco e l´apprendimento collettivo, permette di imparare facilmente valori, leggi, pratiche del ´vivere in Italia´, accompagnando lo straniero nel suo percorso di integrazione. Le 600 copie realizzate saranno distribuite ai docenti e a tutti i soggetti che hanno contribuito alla realizzazione del progetto nel corso del Seminario di presentazione presso l´Auditorium Gaber di Palazzo Pirelli. Le Iniziative Regionali - "In questi 5 anni - ha spiegato Boscagli - sono state realizzate, in tutta la regione, attraverso la sperimentazione ´Certifica il tuo italiano´ e il progetto ´Vivere in Italia´, 1.191 corsi di Italiano L2 per adulti, che hanno coinvolto 19.935 utenti stranieri. I corsi sono suddivisi in diversi livelli specifici per le diverse utenze. Un risultato importante, se si considera che oltre il 70 per cento dei partecipanti ha conseguito la certificazione linguistica secondo gli standard del Quadro Europeo Comune delle Lingue". Osservatorio Regionale - "Da 12 anni - ha concluso Formigoni - ci siamo dotati di uno specifico Osservatorio regionale, che cerca di fornire strumenti e conoscenze per governare e gestire il fenomeno immigratorio. Il Rapporto presentato quest´anno dice che la Lombardia ospita un quarto degli stranieri in Italia, contandone 1 milione e 300.000". E´ stato registrato un forte calo di irregolari, il che permette di parlare di un´immigrazione matura.  
   
   
DONNE CHE DECIDONO: SERATE INFORMATIVE E 1A CONFERENZA INTERREGIONALE AD INNSBRUCK  
 
Bolzano, 10 maggio 2012 - Per informare sul Progetto Interreg Iv Italia - Austria "Donne che decidono" 2011 - 2013 la Commissione provinciale per le pari opportunità orgnaizza serate informative nei comprensori. Il primo è martedì 15 maggio 2012, alle ore 20.00, nella Sala Consiglio Comunale, Comune di Merano. Possibile partecipare all 1a Conferenza interregionale ad Innsbruck. Adesioni entro il 23 maggio. Nelle posizioni direttive e decisionali, le donne rappresentano tuttora una ristretta minoranza. Per invertire questa tendenza è nato il progetto Interreg “Donne che decidono”. In sostanza, il progetto vuole dar vita a una piattaforma elettronica in cui scambiarsi conoscenze ed esperienze acquisite, rendere visibili le donne in una banca dati delle competenze, promuovere reti di coordinamento, rafforzare la coesione fra le donne nelle imprese, nella pubblica amministrazione e nella politica, e aumentare la percentuale delle donne che occupano posizioni davvero importanti. Per l’Alto Adige al progetto aderisce la Commissione provinciale per le pari opportunità delle donne insieme al Servizio donna della Provincia Autonoma di Bolzano. Prossimamente il progetto verrà presentato in tutti i comprensori dell´Alto Adige in collaborazione con i Comitati per le Pari Opportunità dei comuni. Si parte dal Burgraviato, martedì 15 maggio 2012, alle ore 20.00, nella Sala Consiglio Comunale, Comune di Merano. Quindi sarà la volta dell´Oltradige/bassa Atesina, il 7 giugno 2012, alle ore 20.00, alla Prima + Nuova Cantina di Caldaro. La presidente della Commissione provinciale per le pari opportunità Ulrike Oberhammer e la responsabile di progetto per l´Alto Adige Astrid Pichler invitano tutte le donne interessate a partecipare alle serate di presentazione ed alla 1a conferenza interregionale per donne in politica regionale, provinciale e comunale delle sei regioni partner venerdì, 1° giugno 2012, dalle ore 14.00 – 18.00 - Congress Innsbruck Iscrizione a donne@tirol.Gv.at entro il 23 maggio 2012 anche con l´invio la scheda d’iscrizione  per posta ordinaria a Amt der Tiroler Landesregierung, Fachbereich Frauen und Gleichstellung, Michael-gaismair-str. 1, 6020 Innsbruck, Österreich / Austria. La partecipazione al convegno è gratuita. Sarà organizzata una trasferta in corriera da Bolzano a Innsbruck, informazioni presso il Servizio Donna, tel. 0471 416951. Ulteriori informazioni sul progetto: www.Provincia.bz.it/pariopportunita    
   
   
BOLZANO: "DONNE INFORMATE" - CONFERENZE IL 14 E 16 MAGGIO  
 
Bolzano, 10 maggio 2012 - Nell´ambito delle conferenze su tematiche al femminile organizzate dalla Commissione provinciale per le pari opportunità e dal Servizio donna della Provincia, "Donne informate", 14 e 16 maggio 2012 si terranno tre incontri, uno a Merano, uno a Moso in Passiria ed uno a Terento. La Commissione provinciale per le pari opportunità ed il Servizio donna attraverso l´organizzazione di una serie di conferenze incentrate su tematiche femminili intendono allacciare contatti con le donne su tutto il territorio ed avviare collaborazioni con le organizzazioni femminili e con le donne in politica. L´obiettivo è quello d generare nuovi impulsi per una consapevolezza di genere nell´aggiornamento, per scambiare informazioni ed incentivare lo sviluppo di progetti femminili comuni. Lunedì prossimo, 14 maggio 2012, alle ore 15.00, conferenza - Merano, punto "Frauen helfen Frauen", Christine Vigl Steger, consulente ed esperta di coaching, nel suo intervento, in lingua tedesca, affronterà il tema della gedstione del proprio tempo da parte delle donne, impegnate in ruoli molteplici sul lavoro, eni alvori di casa ed in quelli di cura dei figli e dei genitori. Mercoledì prossimo, 16 maggio 2012, alle ore 20.00, conferenze - a Moso in Passiria presso la Sara delle associazioni, Astrid Kofler, giornalista regista ed autrice, parlerà, in lingua tedesca, delle difficoltà della vita contadina di un tempo in Alto Adige, della vita tradizionale in ambito familiare improntata al patriarcato. - a Terento, nella Sala del consiglio comunale, la presidente della Commissione provinciale per le pari opportunità, Ulrike Oberhammer, avvocato, parlerà, in lingua tedesca, della tendenza nelle coppie a convivere senza sposarsi e dei rischi che queste unioni comportano dal punto di vista legale. Le serate sono ad accesso libero per tutte le persone interessate.