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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 09 Settembre 2013 |
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PARLAMENTO EUROPEO, FRA I TEMI IN DISCUSSIONE NELLA SETTIMANA 9 – 12 SETTEMBRE: ELEZIONI EUROPEE, BIOCARBURANTI PULITI, BANCHE, SIRIA, EGITTO |
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Strasburgo, 9 settembre 2013 - Ultimo discorso di
Barroso sullo stato dell´Unione prima
delle elezioni.
Il presidente della Commissione José Manuel Barroso
terrà il suo ultimo discorso sullo Stato dell´Unione prima delle elezioni
europee del prossimo anno. Egli presenterà i suoi progetti di punta al
Parlamento il Mercoledì dalle 09:00, seguito da un dibattito. (Per saperne di
più : ultimo Stato di Barroso del discorso all´Unione prima delle elezioni ).
Campagna di informazione che porta alle elezioni
europee.
Nel periodo che precede le elezioni europee del 2014,
il Parlamento europeo ha lanciato ufficialmente la sua campagna di
sensibilizzazione e informazione il Martedì 10 settembre. La campagna sarà
composto da quattro fasi e sarà operativa fino a dopo le elezioni stesse, con
l´elezione del nuovo Parlamento del Presidente della Commissione europea. (Per
saperne di più : Campagna informativa che precede le elezioni europee ).
Verso una nuova generazione di biocarburanti puliti.
Progetti di misure legali per massimale di produzione
di biocarburanti tradizionali e accelerare il passaggio ad una nuova
generazione di prodotti da altre fonti, come alghe e di alcuni tipi di rifiuti,
saranno discusse il Lunedi e mettere ai voti il Mercoledì. Queste misure mirano
a ridurre le emissioni di gas a effetto serra dovute al crescente utilizzo dei
terreni agricoli per la produzione di colture di biocarburanti. (Per saperne di
più : verso una nuova generazione di biocarburanti puliti )
La vigilanza bancaria in spotlight plenaria.
I deputati decidono il Martedì se dare o meno il via
libera al sistema Ue banca di supervisione, che porterebbe circa 150 delle più
grandi banche della Ue sotto la supervisione diretta della Banca centrale
europea. (Per saperne di più : La vigilanza bancaria in riflettore plenaria ).
Siria: i deputati per chiedere una soluzione politica
negoziata.
I deputati rischiano di chiamare per una soluzione
politica negoziata per la Siria, nonostante ogni possibile azione militare a
seguito del presunto uso di armi chimiche, in un dibattito con politica estera
della Ue Catherine Ashton il Mercoledì. Oltre due milioni di profughi siriani
sono fuggiti dal Paese. La Camera voterà una risoluzione sulla Siria il
Giovedi. (Per saperne di più : Siria: i deputati per chiedere una soluzione
politica negoziata )
I deputati di discutere stallo in Egitto.
La plenaria discuterà la situazione di stallo attuale
in Egitto con la politica estera della Ue Catherine Ashton il Mercoledì, dopo
la repressione del governo sui Fratelli Musulmani e le accuse mosse contro l´ex
presidente Mohamed Morsi e altri leader della Fratellanza. Una risoluzione
sull´Egitto sarà votata il Giovedi. (Per saperne di più : i deputati di
dibattito stallo in Egitto )
I deputati impostati per limitare i rischi dei mutui
per gli acquirenti.
Gli acquirenti di casa in tutta l´Ue sarebbe meglio
informati circa i costi ed i rischi di assunzione di un mutuo, in parte
schermati contro le oscillazioni del mercato che si gonfiano i loro rimborsi e
meglio protetti se non riescono a rimborsare il prestito, grazie a nuove norme
per essere votati dal Parlamento il Martedì. (Per saperne di più : i deputati
impostati per limitare i rischi dei mutui per gli acquirenti ).
Shale gas: studio di impatto ambientale per precedere
qualsiasi nuovo progetto.
Direttiva dell´Ue esistente valutazione d´impatto
ambientale è in fase di aggiornamento, e la commissione ambiente propone di
estendere a shale progetti di estrazione di gas, in un progetto di risoluzione
da votare il Mercoledì. (Per saperne di più : Shale gas: studio di impatto
ambientale per precedere qualsiasi nuovo progetto ).
Progetto di relazione sulla direttiva sulla
valutazione dell´impatto ambientale-
Salvare l´anguilla europea: i deputati impostati per
chiedere regole più severe,
Garantire i diritti di proprietà uguali per i partner
registrati e le coppie sposate,
I deputati impostati per frenare la manipolazione del
mercato finanziario,
David caso Miranda e le minacce alla libertà di stampa,
Pressione russa sui paesi ex sovietici di abbandonare
i piani di integrazione Ue,
Condividere i benefici della biodiversità in modo equo
e sostenibile,
Consiglio ad illustrare la sua posizione sul bilancio
Ue del 2014,
Mobilitare l´Ue per combattere la disoccupazione
giovanile,
Slovenia, Croazia e Austria per ricevere € 14.000.000
alluvione sollievo,
I diritti umani e le risoluzioni della democrazia.
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RISULTATI DEL VERTICE DEL G20: DICHIARAZIONE CONGIUNTA DEL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA BARROSO E IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO EUROPEO VAN ROMPUY |
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San Pietroburgo, 9 settembre 2013 - Il presidente della Commissione europea José
Manuel Barroso e il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy, il 6
settembre, hanno fatto la seguente dichiarazione sull´esito del vertice al G20
di San Pietroburgo,
"Il G20 ha dimostrato il suo valore, a fronte
delle grandi sfide dell´economia globale ha sperimentato nel corso degli ultimi
5 anni, come principale forum mondiale per la cooperazione economica: tutti i
membri del G20 restano determinati a realizzare i nostri impegni ambiziosi e di
compiere ulteriori passi sulla la strada per una crescita forte e sostenibile.
Siamo lieti che l´Unione europea obiettivi di questo vertice sono stati
ampiamente raggiunti .
L´ Unione europea di quest´anno è andata al G20 con un
messaggio di fiducia circa la consegna dei suoi impegni del G20 e gli effetti
positivi della sua risposta alla crisi globale, che stanno iniziando a
mostrare, mentre gli sforzi non devono essere rilassate . Altri membri del G20
hanno riconosciuto gli sforzi europei e che abbiamo consegnato ai nostri
impegni sostanziali da Los Cabos nel 2012. Ci hanno incoraggiato a continuare
ad attuare la nostra risposta globale crisi, compresa la rapida adozione e
l´attuazione di un sindacato bancario. I dubbi sono stati dissipati e dei
nostri partner del G20 hanno riconosciuto l´azione risoluta dell´Unione europea
di trarre le giuste lezioni dalla crisi.
Con la ripresa globale rimane fragile, tutti i leader
hanno convenuto che la priorità urgente del G20 è quello di promuovere la
crescita e l´occupazione, in particolare per i giovani disoccupati. C´era un
vero senso di unità e scopo comune, che si estende anche alla necessità di
garantire la sostenibilità delle finanze pubbliche e del suono. Vi è un chiaro
riconoscimento che la crescita basata sul debito non è sostenibile. Abbiamo
adottato il Piano d´azione Pietroburgo San per la crescita e l´occupazione ,
con contributi concreti da parte di tutti. Accogliamo con particolare favore le
discussioni molto costruttive riguardo alla situazione nelle economie emergenti
e la volontà da tutte le parti a impegnarsi in soluzioni cooperative e di
prendere in considerazione i potenziali effetti di ricaduta quando concepire e
attuare politiche di crescita nazionali e di affrontare i problemi strutturali
nei paesi interessati stessi.
Questo vertice del G20 ha cementato il cambiamento di
paradigma globale verso la tassazione più equa approvando l´istituzione dello
scambio automatico di informazioni fiscali. Siamo molto soddisfatti che questo
nuovo standard sarà attuato a partire dal 2015 tra i membri del G20, come
l´Unione europea ha spinto per. Questo e l´approvazione dei lavori dell´Ocse
sulla erosione della base e del profitto spostando fornire un segnale forte: il
G20 stanno prendendo provvedimenti per fare in modo che le aziende e gli
individui pagano le tasse che sono dovute e che sono un gran bisogno in questi
tempi difficili di investire nel nostro futuro. Da tempo, l´Unione europea è
stata e continuerà ad essere in prima linea in questa lotta. Al fine di rendere
un successo che continueremo a fornire la nostra esperienza e competenza.
Abbiamo inoltre preso atto con soddisfazione che il G20
ha fatto buoni progressi nell´attuazione del suo impegno di non lasciare nulla
di mercato e nessun prodotto non regolamentata e rendere il sistema finanziario
più resistente, anche attraverso l´attuazione coerente delle regole di Basilea
Iii capitale. Il G20 ha anche mostrato la sua determinazione ad andare avanti
con la regolamentazione finanziaria , anche affrontando i rischi del sistema
bancario ombra attraverso rafforzato di supervisione e regolamentazione. Tutto
questo è fondamentale per proteggere i nostri cittadini dal pagamento del
prezzo di crisi finanziarie future. L´unione europea continuerà a dare il buon
esempio.
Il G20, infine, ha confermato l´importanza del
commercio aperto, libero ed equo come una fonte importante di crescita e di
sviluppo. E ´una buona notizia che il G20 hanno riconfermato il loro impegno
contro il protezionismo, estendendo la clausola di standstill di Toronto fino
al 2016 e di intensificare gli sforzi per eseguire il rollback misure
commerciali restrittive come richiesto dall´Unione europea. Il forte richiamo
del G20 per un esito positivo della riunione ministeriale dell´Omc a Bali a
dicembre, con la facilitazione degli scambi al suo interno e di alcuni elementi
di questioni agricole e di sviluppo sarebbe diventato un solido trampolino di
lancio verso una conclusione positiva del Doha Development Round e dimostrare
la credibilità e la rilevanza del Wto. "
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TAJANI E ALMUNIA AL FORUM VILLA D´ESTE DI CERNOBBIO PER PARLARE DI RILANCIO DELLA COMPETITIVITÀ E DELLA CRESCITA IN EUROPA |
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Milano, 9 settembre 2013 - Il Vicepresidente della Commissione europea
Antonio Tajani, responsabile per l´Industria e l´imprenditorialità, ha
partecipato
al tradizionale appuntamento internazionale di Villa
d´Este a Cernobbio 7-8 settembre. All´evento anche il suo collega, il
Vicepresidente Joaquín Almunia, responsabile per la Concorrenza.
Le strategie per il rilancio della crescita in Europa
sono state al centro degli incontri in programma. In particolare, Tajani ha
messo l´accento sull´importanza di risolvere i problemi strutturali e di competitività
dell´Europa e dell´Italia in particolare. Una crescita robusta è stata
possibile solo quando alla governance economica e al Fiscal Compact verrà
affiancato un Industrial Compact, ossia un Patto industriale per l´Europa, a
cui Tajani sta lavorando in vista del lancio previsto per febbraio 2014.
C´è bisogno di una strategia per invertire il declino
e mettere l´industria europea in condizioni di produrre. In questo senso vanno
le azioni recenti della Commissione a sostegno dei grandi imprenditori e delle
piccole e medie imprese, come il rilancio degli investimenti, il pagamento dei
debiti pregressi della Pubblica Amministrazione e una strategia coerente per
far sì che il manifatturiero passi dall´attuale 15,3% al 20% del Pil europeo
entro il 2020.
Contesto – L´industrial Compact -
Per resistere alle fasi di congiuntura negativa
l’Europa ha bisogno di un settore industriale forte.
Il Vicepresidente Tajani sta lavorando a un Patto
industriale per l’Europa in preparazione del Consiglio europeo del febbraio
2014, dedicato alla competitività e alla politica industriale.
L´obiettivo del Patto industriale (Industrial Compact)
è quello di invertire il declino del ruolo dell´industria in Europa e portare
il settore manifatturiero dall´attuale 15% al 20% del Pil Ue entro il 2020.
Come delineato in una Comunicazione della Commissione (ottobre 2012), l´azione
si concentrerà su quattro settori principali: 1. Gli investimenti nelle nuove
tecnologie e nell´innovazione; 2. L´accesso ai mercati; 3. L´accesso ai
finanziamenti e ai mercati dei capitali; 4. Il capitale umano e le competenze.
Contesto - Il Piano europeo Imprenditorialità 2020 -
Presentato il 9 gennaio 2013, il Piano europeo per
l´imprenditorialità mira a liberare le potenzialità imprenditoriali, a
rimuovere gli ostacoli esistenti e a rivoluzionare la cultura
dell´imprenditorialità in Europa. Il Piano prevede una serie di interventi che
la Commissione e gli Stati membri sono invitati a prendere nei campi seguenti:
istruire e
formare all´imprenditorialità
- creare un contesto favorevole alla crescita delle
imprese
- facilitare l´accesso ai finanziamenti
- semplificare le procedure amministrative
- sostenere le nuove imprese nelle fasi cruciali del
loro ciclo vitale
- azioni a favore dell´imprenditorialità femminile
- incoraggiare nuove opportunità imprenditoriali
nell´era digitale
- dare una seconda opportunità per gli imprenditori
onesti che fanno fallimento.
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LA VICEPRESIDENTE REDING INCONTRA I CITTADINI A TRIESTE: FAI LA TUA DOMANDA |
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Bruxelles, 9 settembre 2014 - Crisi economica, diritti
dei cittadini e futuro dell’Europa: il prossimo 16 settembre, la vicepresidente
della Commissione europea Viviane Reding sarà a Trieste per incontrare i
cittadini e rispondere alle loro domande. Poni la tua domanda su twitter o
facebook utilizzando l’hashtag #Eudeb8. Segui l’iniziativa in streaming.
La vicepresidente Reding incontra i cittadini a
Trieste: fai la tua domanda
Oggi giorno tantissimi europei sono preoccupati dalle
conseguenze della crisi economica, dibattono dei diritti che derivano dalla
cittadinanza Ue e si chiedono quale futuro si prospetta per l’Europa. Per
rispondere a queste preoccupazioni, la vicepresidente della Commissione europea
Viviane Reding incontrerà a Trieste oltre 500 cittadini. L’incontro rappresenta
il culmine del percorso italiano dell’iniziativa paneuropea “Dialogo con i
cittadini”, promossa dalla Commissione per rispondere in modo diretto ai dubbi
e alle preoccupazioni della cittadinanza.
Dialoghi con i cittadini: cosa sono?
I dialoghi con i cittadini si inseriscono nell’Anno
europeo dei cittadini, l’evento dedicato ai cittadini dell’Unione e ai loro
diritti inaugurato lo scorso gennaio dalla Commissione europea (Ip/13/2).
Questi incontri pubblici previsti in varie città dell’Unione europea
permetteranno ai membri della Commissione di dialogare con i cittadini per
conoscere e discutere le loro aspettative future.
La Vicepresidente Reding ha già incontrato i cittadini
europei a Cadice (Spagna), Graz (Austria), Berlino (Germania), Dublino
(Irlanda), Coimbra (Portogallo), Salonicco (Grecia), Bruxelles (Belgio),
Esch-sur-alzette (Lussemburgo), Varsavia (Polonia), Heidelberg (Germania) e
Sofia (Bulgaria). I numerosi incontri previsti nel corso dell’anno in tutta
l’Unione permetteranno ai politici europei, nazionali e locali di incontrare
cittadini di ogni ceto e provenienza. I dialoghi sono tutti disponibili
all’indirizzo http://ec.Europa.eu/european-debate
Perché proprio ora?
Perché l’Europa è a un bivio. Il futuro dell’Europa è
il tema del momento; c’è chi parla di unione politica, chi di federazione di
Stati-nazione, chi di Stati Uniti d’Europa e i prossimi mesi e anni saranno
decisivi per il volto futuro dell’Unione. Ma ciò che conta è che, di pari passo
con l’integrazione europea, l’Unione acquisisca maggiore legittimità
democratica.
A cosa servono i dialoghi?
La voce dei cittadini permetterà alla Commissione di
orientarsi nel definire la futura riforma dell’Ue. I dialoghi servono inoltre a
preparare il terreno per le prossime elezioni europee del 2014.
In questo Anno europeo dei cittadini la Commissione
pubblicherà, il prossimo 8 maggio, una seconda relazione sulla cittadinanza
dell’Unione che, oltre a fare il bilancio delle 25 azioni annunciate nel 2010 ,
presenterà altre 12 misure concrete mirate a risolvere i problemi con cui
ancora si scontrano quotidianamente i cittadini Ue. Le questioni emerse dalla
consultazione pubblica online e dai dialoghi con i cittadini orienteranno la
Commissione nella stesura della nuova relazione e ne indirizzeranno la politica
sulla cittadinanza.
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REPUBBLICA DI GUINEA: L´UNIONE EUROPEA PER MONITORARE LE ELEZIONI LEGISLATIVE DEL 24 SETTEMBRE, 2013 |
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Bruxelles, 9 Settembre 2013 - L´unione europea, ha
risposto ad un invito da parte delle autorità della Repubblica di Guinea per la
disponibilità di una missione di osservazione alle elezioni legislative del 24
settembre.
L´osservatore capo di questa missione di osservazione
elettorale dell´Unione europea (Eu Eom), il Sig. Cristian Preda, membro del
Parlamento europeo, è arrivato a Conakry il 29 agosto e ha tenuto una
conferenza stampa per lanciare ufficialmente la missione il 30 agosto.
Un gruppo ristretto di 8 analisti elettorali dell´Ue
arrivato a Conakry il 22 agosto. Sono stati raggiunti da 24 osservatori di
lungo periodo e saranno rafforzate da 30 osservatori a breve termine, pochi
giorni prima del giorno delle elezioni. Complessivamente, circa 70 osservatori
saranno in campagna per le prossime elezioni.
Poco dopo il giorno delle elezioni, la missione
rilascerà una dichiarazione preliminare dei primi risultati in una conferenza
stampa a Conakry. La missione resterà nella Repubblica di Guinea per osservare
il conteggio finale dei voti e le eventuali procedure di reclamo e di preparare
una relazione completa comprese le raccomandazioni per migliorare il processo
elettorale in futuro.
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PARLAMENTO EUROPEO, PACCHETTO APPALTI PUBBLICI: OTTENERE IL MIGLIOR RAPPORTO QUALITÀ PREZZO |
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Bruxelles, 9 settembre 2013 - Le autorità pubbliche avranno più possibilità
di decidere come meglio spendere i soldi dei contribuenti in opere pubbliche,
beni o servizi grazie alle nuove norme Ue formalmente approvato dal Comitato
per il Mercato interno lo scorso Giovedi. Piuttosto che accettare l´offerta più
bassa, le autorità dovrebbero consentire
loro di scegliere soluzioni innovative. Ad esempio, la costruzione di una nuova
strada intelligentemente, e non solo economicamente, dovrebbe garantire che non
ha bisogno di essere ricostruito dopo cinque anni.
Gli appalti pubblici rappresenta il 19% del Pil
dell´Ue, che lo rende una potente leva per il raggiungimento di specifici
obiettivi sociali. Le offerte provvisori colpito con il Consiglio nel mese di
luglio su tre direttive (in materia di appalti "classico",
"utilità" e "contratti di concessione") permettono alle
autorità di prendere in considerazione non solo il prezzo, ma anche benefici
ambientali o sociali o idee innovative offerte da un offerente . Ad esempio, un
imprenditore potrebbe voler garantire che il cibo di buona qualità, viene
servita in un asilo o un ospedale, o impegnarsi ad acquistare da una ditta che
si avvale di persone con disabilità. Concorrenza Fiera di fornire il miglior
rapporto qualità-prezzo Le nuove direttive includerebbe anche più dura norme in
materia di offerte e di subappalto "anormalmente basse", in modo da
garantire la conformità con le leggi sul lavoro e dei contratti collettivi.
"Questi aggiornamenti hanno lo scopo di combattere il dumping e garantire
una concorrenza leale", ha detto il pubblico appalti relatore Marc Tarabella
(S & D, Be). Soluzioni più innovative deputati inserite anche una nuova
procedura per incoraggiare gli offerenti di offrire soluzioni innovative. I
progetti di direttive prevedono "partenariati per l´innovazione" che
consentono alle autorità di bando di gara per risolvere un problema specifico
senza prescrivere una soluzione. Autorità e gli offerenti potrebbero quindi
negoziare la più appropriata. Meno burocrazia per gli offerenti e un più facile
accesso per le imprese più piccole offerta sarà semplificata fornendo uno
standard "Documento unico europeo degli appalti" in tutte le lingue e
obbligando le autorità a condividere i dettagli di offerenti con i requisiti di
basi di dati nazionali. Il sistema dovrebbe essere basato su auto-dichiarazioni
e solo il vincitore dovrà fornire la documentazione originale. Le nuove regole
dovrebbero anche incoraggiare la suddivisione dei contratti in lotti, in modo
da migliorare l´accesso agli appalti pubblici per le piccole e medie imprese.
Contratti di concessione enti pubblici utilizzano contratti di concessione di
assumere le imprese private per la fornitura di servizi o per eseguire opere,
come la costruzione di strade, ponti e palazzetti dello sport. Nuove norme a
livello dell´Ue si applicano agli appalti pubblici di valore di € 5 milioni o
più. Avrebbero anche dare autorità più portata a scegliere l´offerta migliore,
basandosi non solo sul criterio del prezzo più basso, ma anche su quelli
ambientali, sociali o connesse all´innovazione. Eurodeputati riconoscono la particolare
importanza dell´acqua come bene pubblico e pertanto convenuto di escludere dal
campo di applicazione della direttiva concessioni. Tuttavia hanno anche
chiedere alla Commissione di valutare l´impatto di tale esclusione tre anni
dopo la nuova direttiva è stata recepita nelle legislazioni nazionali degli
stati membri ´. "Abbiamo negoziato pragmatico, facile da applicare nuove
regole per la concessione di lavori e di servizi, in modo da trarre vantaggio
tutti i giocatori: autorità pubbliche, operatori economici e dei contribuenti
", ha detto concessioni relatore Philippe Juvin (Ppe, Fr). Gli affari per
la "" l´approvvigionamento e la "direttiva classica
utility" sono stati entrambi approvati con 27 voti a favore, 1 contrario e
1 astensione . L´accordo sulle concessioni è stata approvata con 26 voti a
favore, 2 contrari e 1 astensione. Contesto L´approvvigionamento
"Classic", Utilities (che copre l´acqua, i servizi di trasporto di
energia, postali e) le direttive e le concessioni sono parte di un pacchetto di
quattro proposte di legge sugli appalti presentato dalla Commissione europea
nel dicembre 2011. La quarta proposta di regolamento sul "terzo accesso al
mercato", è attualmente all´esame della commissione per il commercio
internazionale. Prossime tappe Il voto in plenaria finale sui tre accordi è
prevista per novembre. Presidenza, presidente della commissione Malcolm Harbour
(Ecr, Uk).
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PARTE LA REGOLAMENTAZIONE DEL SISTEMA BANCARIO OMBRA DA PARTE DELLA COMMISSIONE UE |
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Bruxelles, 9 settembre 2013 - In data 4 settembre la
Commissione ha adottato una comunicazione sul sistema bancario ombra e proposto
nuove regole sui fondi comuni monetari (Fcm).
Parte la regolamentazione del sistema bancario ombra
da parte della Commissione Ue.
La comunicazione, che s´iscrive nella scia del Libro
verde sul sistema bancario ombra dello scorso anno (Ip/12/253), riepiloga le
iniziative finora attuate dalla Commissione in questo importante settore e
prospetta le ulteriori azioni possibili.
È presentata oggi la prima di queste azioni, ossia la
proposta di nuova regolamentazione dei fondi comuni monetari, volta ad
assicurare, rafforzandone il profilo di liquidità e la stabilità, che questi
siano in grado di resistere meglio alle sollecitazioni al riscatto in
situazioni di mercati sotto pressione.
Michel Barnier, Commissario per il Mercato interno e i
servizi, ha dichiarato: "Dopo aver realizzato la regolamentazione globale
delle banche e dei mercati, dobbiamo ora affrontare la questione dei rischi
insiti nel sistema bancario ombra. Il sistema svolge una funzione importante
nel finanziamento dell´economia reale e dobbiamo avere cura a che sia
trasparente e impedire che i benefici ottenuti rafforzando alcuni soggetti e
mercati finanziari siano sminuiti perché i rischi sono trasferiti verso settori
meno regolamentati."
Contesto
Il sistema bancario ombra è il sistema di
intermediazione creditizia costituito da entità e attività operanti al di fuori
del normale sistema bancario. Seppur non regolamentate alla stregua delle
banche, le banche del sistema ombra si dedicano ad attività di natura bancaria.
Una stima approssimativa del Consiglio per la stabilità finanziaria (Financial
Stability Board – Fsb) quantifica in circa 51 000 miliardi di euro il volume
del sistema bancario ombra nel 2011, pari al 25-30% dell’intero sistema
finanziario e alla metà delle attività bancarie: il settore ha quindi
importanza sistemica nella finanza europea.
Fin dagli albori della crisi finanziaria nel 2007 la
Commissione europea ha avviato una riforma globale del settore dei servizi
finanziari in Europa, nell´intento di conferirgli solidità e stabilità,
caratteristiche indispensabili per l´economia reale, colmandone le lacune e
carenze emerse con la crisi. Occorre impedire che i rischi si accumulino invece
nel settore bancario ombra perché, tra l´altro, la nuova disciplina delle
attività bancarie potrebbe spingerne alcune verso la sfera meno regolamentata
del settore ombra.
I fondi comuni monetari sono un’importante fonte di
finanziamenti a breve termine per gli enti finanziari, le società e le
amministrazioni pubbliche, basti considerare che detengono in Europa circa il
22% dei titoli di debito a breve termine emessi da amministrazioni o società e
il 38% di quelli emessi dal settore bancario. Data l´interconnessione sistemica
che lega gli Fcm con il settore bancario e la finanza societaria e pubblica, il
loro funzionamento ha costituito il fulcro delle iniziative internazionali sul
sistema bancario ombra.
Caratteristiche salienti della comunicazione odierna
sul sistema bancario ombra e della proposta di regolamento sui fondi comuni
monetari
La comunicazione illustra gli aspetti da esaminare in
relazione al sistema bancario ombra ed espone le misure già attuate per
assorbirne i rischi, quali le norme che disciplinano le attività dei fondi
speculativi (hedge fund) (v. Memo/10/572) e che rafforzano i rapporti fra le
banche e i soggetti non regolamentati (le disposizioni relative alle
esposizioni inerenti a cartolarizzazioni contenute nella normativa riveduta sui
requisiti patrimoniali –Memo/13/272).
La comunicazione individua le priorità per le quali la
Commissione intende prendere iniziative:
definizione di un quadro per i fondi comuni monetari:
le nuove regole proposte oggi (Memo/13/xxx), che riguardano i fondi comuni
monetari domiciliati o venduti in Europa, mirano a migliorare il profilo di
liquidità e la stabilità di tali Fcm.
Gestione della liquidità – La proposta impone agli Fcm
di detenere tra le attività in portafoglio almeno un 10% a scadenza giornaliera
e un altro 20% a scadenza settimanale, in modo da poter essere in grado di
rimborsare gli investitori che intendono riscattare la loro quota con un
preavviso breve. Per evitare che un dato emittente rappresenti una percentuale
eccessiva nel valore patrimoniale netto (Nav) di un Fcm, l´esposizione nei
confronti di un unico emittente è limitata al 5% del portafoglio dell´Fcm (in
valore) e al 10% per gli Fcm standard.
Stabilità – In considerazione della propensione degli
Fcm a Nav costante a chiedere il sostegno del promotore per stabilizzare i
rimborsi al valore nominale, le nuove regole impongono ai fondi di tale tipo di
costituire una riserva patrimoniale prestabilita, da attivare a sostegno della
stabilità dei rimborsi nei momenti in cui il cui il valore delle attività
d´investimento dell´Fcm diminuisce;
trasparenza del sistema bancario ombra: per essere in
grado di monitorare i rischi in modo efficace e intervenire quando necessario,
è essenziale raccogliere dati dettagliati, attendibili e completi nel settore;
normativa sugli strumenti finanziari e rischi
associati con le operazioni di finanziamento tramite titoli (principalmente
sotto forma di prestito di titoli e operazioni di pronti contro termine): si
tratta di operazioni che possono contribuire a un aumento della leva
finanziaria e rafforzare la prociclicità del sistema finanziario, che diventa
quindi vulnerabile alle "corse allo sportello" e all´improvvisa
riduzione della leva finanziaria. Inoltre, la mancanza di trasparenza di questi
mercati rende difficile individuare i diritti di proprietà (chi possiede
cosa?), monitorare la concentrazione del rischio e individuare le controparti
(chi è esposto nei confronti di chi?);
definizione di un quadro per le interazioni con le
banche: l’elevato livello di interconnessione tra il sistema bancario ombra e
il restante settore finanziario, in particolare il normale sistema bancario,
costituisce un fattore importante di rischio di contagio, che potrebbe essere
arginato, in particolare, mediante l’inasprimento delle regole prudenziali
applicate alle banche nei loro rapporti con entità finanziarie non
regolamentate.
Per far fronte in maniera adeguata ai rischi specifici
si presterà altresì particolare attenzione al regime di vigilanza applicabile
alle entità e attività del sistema bancario ombra. Sarà invece necessario
approfondire l´analisi di altri aspetti, quali la definizione degli strumenti
di risoluzione delle crisi per gli istituti finanziari non bancari e la riforma
strutturale del sistema bancario, che saranno quindi precisati in un secondo
tempo.
In ultima analisi, l’obiettivo è garantire che il
settore finanziario sia coperto dai potenziali rischi sistemici e che siano
limitate le possibilità di arbitraggio regolamentare, allo scopo di rafforzare
l’integrità del mercato e di accrescere la fiducia dei risparmiatori e dei
consumatori.
La comunicazione della Commissione è in linea con le
raccomandazioni del Consiglio per la stabilità finanziaria, che saranno
avallate dai leader del G20 nel vertice di San Pietroburgo del 5-6 settembre
2013.
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POR CALABRIA FESR 2007/2013: PRONTA LA RIPROGRAMMAZIONE. LA REGIONE HA INCONTRATO IL PARTENARIATO |
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Catanzaro, 9 settembre 201 3- L’assessore regionale al Bilancio e
Programmazione nazionale Giacomo Mancini, alla presenza dell’Autorità di
Gestione del Por Paolo Praticò, ha introdotto il 5 settembre l’incontro con il
Partenariato Istituzionale ed Economico Sociale relativo alla presentazione
della proposta di riprogrammazione del Por Calabria Fesr 2007/2013. Durante la
riunione, che si è svolta nella sede del Dipartimento Programmazione Nazionale
e Comunitaria a Catanzaro, l’Assessore Mancini, che ha anche convocato
l’incontro stesso, ha sottolineato che “si tratta di un atto dovuto, coerente
con quanto richiesto dalla Commissione europea e dal Governo centrale alle
Amministrazioni coinvolte nell’attuazione dei programmi comunitari, in modo da
operare un’ulteriore accelerazione della spesa e salvaguardare gli interventi
già programmati”. “Con questa operazione – ha aggiunto -, avente carattere
finanziario, la Regione riuscirà ad assicurare che l’entità delle risorse
comunitarie e nazionali assegnate per il ciclo di programmazione 2007/2013 non
subisca alcuna riduzione, ma resti dedicata a sostenere le priorità di sviluppo
del nostro territorio”. L’assessore ha anche illustrato la scelta della Regione
di attivare con la riunione odierna un confronto preventivo con il
Partenariato, propedeutico alla consultazione del Comitato di Sorveglianza del
programma e all’avvio della procedura scritta per la notifica del documento di
riprogrammazione alla Commissione europea.
L’adg Praticò si è soffermato invece sulle linee
direttrici della revisione del Por, finalizzata a rimodulare le risorse
finanziarie del Programma e riducendo al 25% il tasso di cofinanziamento
nazionale, in coerenza con quanto già operato nelle altre Regioni
dell’obiettivo convergenza. Le risorse derivanti dalla riduzione del
cofinanziamento nazionale del Por confluiranno nel Programma Operativo
Convergenza (Poc), già approvato dalla Giunta regionale, e saranno destinate a
finanziare quelle procedure di selezione, ritenute strategiche per la piena
attuazione della programmazione regionale unitaria 2007/2013, anche in vista
del nuovo ciclo di programmazione comunitaria, che vede l’Amministrazione
regionale impegnata in un confronto serio e costruttivo con il Partenariato
istituzione, economico e sociale.
Tanto la proposta di rimodulazione, quanto la scelta
di consultazione preventiva del Partenariato, sono state apprezzate dai suoi
rappresentanti, che hanno mostrato nei loro interventi una sostanziale
condivisione del percorso definito. A seguito del positivo riscontro ottenuto
nella riunione odierna, l’Adg ha dato immediato avvio alla consultazione del
Comitato di Sorveglianza del Por in modo da ottenere in tempi brevi
l’approvazione della proposta da parte della Commissione Europea.
Alla fine dell’incontro l’Assessore Mancini ha
ringraziato il Partenariato per la disponibilità dimostrata, e per la
partecipazione costruttiva a un confronto cruciale per il miglior utilizzo
delle risorse comunitarie e lo sviluppo del territorio calabrese.
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VALLE D’AOSTA: RIUNIONE DEL COMITATO DI SORVEGLIANZA DEL PROGRAMMA REGIONALE FAS 2007/2013 COFINANZIATO DAL FONDO PER LE AREE SOTTOUTILIZZATE |
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Aosta, 9 settembre 2013 - La Presidenza della Regione
informa che nella mattinata di venerdì 6 settembre, presso la saletta al piano
terra del Palazzo regionale, si è tenuta la riunione del Comitato di
sorveglianza del Programma attuativo regionale (Par) Valle d’Aosta 2007/2013,
incaricato di sovrintendere all’attuazione del Programma cofinanziato dal Fondo
per le aree sottoutilizzate (Fas).
Oltre al Presidente della Regione, hanno partecipato
alla riunione i rappresentanti della Direzione generale per la politica
regionale unitaria del Ministero dello sviluppo economico, della Direzione
generale per lo sviluppo del territorio, la programmazione e i progetti
internazionali del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, della
Regione e del partenariato istituzionale, economico e sociale.
Gli argomenti discussi all’ordine del giorno sono
stati l’aggiornamento della composizione dei membri del Comitato di
Sorveglianza, l’informativa sullo stato di attuazione del Programma, l’esame ed
approvazione della proposta di riprogrammazione del Par Fas Valle d’Aosta
2007/2013 e l’esame ed approvazione della proposta di modifica ai criteri di
selezione delle operazioni.
Il Comitato, in apertura di seduta, ha approvato
l’aggiornamento della composizione dei propri membri, ha successivamente preso
atto dell’informativa fornita dall’Autorità di gestione e dai soggetti
regionali responsabili sullo stato di attuazione degli interventi finanziati
nell’ambito del Programma, ed ha infine esaminato ed approvato la proposta di
riprogrammazione, resasi necessaria a seguito di criticità riscontrate in fase
di attuazione e dei cambiamenti intervenuti nel contesto di riferimento,
unitamente ai criteri di selezione delle operazioni.
«A seguito della riunione di quest’oggi - ha
dichiarato il Presidente Rollandin - auspico vivamente che, con la
collaborazione del Ministero dello sviluppo economico e del Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti, si possano avviare tempestivamente, anche
grazie al contributo delle risorse messe a disposizione dal Programma Fas, le
iniziative necessarie per migliorare il collegamento ferroviario Aosta/torino,
senza le attuali rotture di carico, dando risposte concrete all’utenza».
Inoltre, nel corso della riunione, è stato evidenziato
che lo Stato ha trasferito alla Regione circa 5,6 milioni di euro per le
attività realizzate e in corso di realizzazione.
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A GARDA CONFRONTO EUROPEO SU “INVESTIRE NELLE POLITICHE SOCIALI” DI RETI EUROPEE ENSA E ELISAN: RAFFORZARE POLITICHE SOCIALI PER ANZIANI, GIOVANI, LAVORO E NUOVE POVERTA’ E’ FONDAMENTALE PER LA RIPRESA ECONOMICA DELL’EUROPA |
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Venezia, 9 settembre 2013 - “In questi tre anni di
guida veneta alla presidenza dell’Elisan - la rete europea che riunisce 1200
tra Regioni e Città d’Europa per chiedere il potenziamento delle politiche
sociali da parte dell’Unione Europea – la voce di questa associazione si è rafforzata e precisata con le proposte e le
buone pratiche messe in campo in questi tempi di crisi e che riguardano in modo
particolare gli anziani da un lato e i giovani dall’altro, e anche le questioni
delle nuove povertà e dell’aumento dell’esclusione sociale.”.
Lo ha detto il 5 settembre Remo Sernagiotto, Assessore
veneto ai servizi sociali e Presidente del network europeo Elisan (European
Local Inclusion & Social Action) in occasione dell’Assemblea generale dell’
Ensa (European Network of Social Authorities) che raggruppa i tecnici delle
politiche sociali europee che si è aperto a Garda (Verona) sul cruciale tema
degli investimenti nel settore delle politiche sociali in Europa “che – ha
detto Sernagiotto – saranno fondamentali nel prossimo settennato dell’Ue
2014-2020 non solo per la difesa della sicurezza sociale delle nostre
popolazioni ma anche e soprattutto come elementi di crescita e di ripresa
economica e sociale: per troppi anni si è pensato a torto che le politiche
sociali fossero sinonimo di assistenzialismo ma non è così o non è più così”.
Elisan è un network composto dai rappresentanti
politici di 1200 tra Città e Regioni di 12 paesi europei (dall’Italia alla Francia, Spagna,
Germania, Belgio, Bulgaria, Grecia, Irlanda, Polonia, Romania, Svezia)
comprensivi di 30 milioni di abitanti.
“Per reagire
alla crisi economica che tocca particolarmente i giovani, le famiglie, le
donne, gli anziani, i disabili e l’infanzia
- ha aggiunto l’Assessore – va data priorità agli investimenti sociali
per usare le risorse a disposizione in modo più innovativo ed efficiente. E
bisogna dare ascolto agli enti locali, come quelli rappresentati dalle reti di
Ensa ed Elisan il cui scopo – ricorda Sernagiotto – è di far contare di più gli
enti locali nelle politiche sociali europee e presso il Parlamento e la
Commissione Europea; fare squadra per usare al meglio i finanziamenti europei e
i fondi strutturali proponendo azioni e buone pratiche in tema di innovazione
sociale nel campo delle povertà e nuove povertà, dell’ invecchiamento attivo
della popolazione per ritardare il più possibile la non autosufficienza, della
conciliazione dei tempi di lavoro con quelli di vita in accordo tra mondo delle
imprese e mondo del lavoro”.
Segnalate inoltre le questioni della disabilità,
dell’occupazione giovanile, della precarietà energetica, e i progetti
d’intervento relativi al turismo sociale e all’educazione alimentare.
All’assemblea generale di Ensa, coordinata da Barbara
Trentin del Comitato Direttivo di Elisan, è intervenuta tra gli altri Floriana
Teodosiu, della Direzione Generale Occupazione Affari Sociali e Inclusione
dell’Unione Europea, che ha illustrato il ‘pacchetto’ degli investimenti
dell’Unione nelle politiche sociali previsto dall’agenda europea “20-20” per la
crescita economica e sociale. “All’inizio della crisi economia – ha ricordato
tra l’altro – i sistemi di protezione sociale dell’Europa hanno funzionato
abbastanza bene ma ora sono indeboliti e abbiamo 120 milioni di abitanti del
continente (cioè il 24,2% del totale) che si troveranno nei prossimi anni a
rischio povertà o esclusione sociale”.
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INCONTRO MINISTRO TRIGILIA. VENDOLA: "PROPOSTA AGENZIA CI LASCIA PERPLESSI" |
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Bari, 9 settembre 2013 - “L’incontro di questo pomeriggio con il
Ministro Trigilia è stato un incontro interlocutorio. La sua proposta di
costruire un’agenzia nazionale per la gestione dei fondi comunitari incontra
una perplessità diffusa e rischia di rappresentare un paradossale ritorno a
forme di neocentralismo”.
Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola
al termine dell’incontro, svoltosi il 5 settembre a Roma, tra il gruppo di
coordinamento politico per la programmazione 2014/2020 (del gruppo fanno parte
i Presidenti delle Regioni Puglia, Emilia Romagna, Toscana, Piemonte, Umbria e
Campania) e il Ministro per la Coesione territoriale Carlo Trigilia.
“Dobbiamo cercare di guardare in faccia a tutto ciò
che rende difficile la spesa comunitaria – ha continuato Vendola - provando a
modificare il contesto di regole e di norme che rappresentano un cappio al
collo di chi invece vorrebbe spendere per il proprio territorio. Il Ministro
Trigilia dovrà continuare a discutere con le Regioni, sapendo che le Regioni
non sono tutte uguali. La Puglia fa una certa differenza. Noi non ci sentiamo
sul banco degli imputati”.
Per Vendola, la Puglia “ha dimostrato di saper
spendere e spendere bene, raggiungendo tutti gli obiettivi di target proposti.
Ha dimostrato di usare ogni euro del salvadanaio come un seme che viene
piantato nella terra di Puglia e che dà buoni germogli”.
“Vorremmo – ha concluso Vendola - che la discussione
fosse rispettosa della verità e che non ci fosse nessuno scivolamento verso un
modello di gestione tecnocratica dei problemi dei cittadini, laddove la
gestione tecnocratica priva la rappresentanza democratica, di giorno in giorno,
delle proprie competenze e delle proprie prerogative”.
L’incontro è stato aggiornato a martedì prossimo.
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FVG, RIFORME: GIUNTA DEFINISCE LINEE GUIDA PER ELEZIONI COMUNALI |
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Palmanova, 9 settembre 2013 - Reintroduzione in tutti
i Comuni del limite
di due mandati consecutivi per la carica di sindaco,
previsione
delle quote di genere e della doppia preferenza di
genere,
votazioni in un´unica giornata, di domenica.
In linea con gli obiettivi programmatici indicati
dalla
presidente Debora Serracchiani, la Giunta regionale
del Friuli
Venezia Giulia, su proposta dell´assessore alle
Autonomie locali
Paolo Panontin, ha discusso ed approvato il 6 settembre
le linee guida di
una riforma in
materia di elezioni degli organi delle
Amministrazioni comunali, che si concretizzerà già
nelle prossime
settimane in uno specifico disegno di legge. Anche
nell´ottica di
razionalizzare e semplificare la disciplina vigente,
esso
raccoglierà in un unico "corpus" normativo
tutte le disposizioni
in materia, attualmente contenute in diverse fonti
regionali e
statali.
"Abbiamo voluto dotare la Regione Friuli Venezia
Giulia di una
disciplina compiuta e organica - ha spiegato la presidente
Serracchiani - approvando un unico testo in cui
saranno indicati
le modalità di elezione e la trasformazione dei voti
in seggi, le
disposizioni sul procedimento elettorale, sulla
propaganda
elettorale e sul regime delle spese".
"Anche in vista dell´appuntamento elettorale
della prossima
primavera, che vedrà coinvolti 129 Comuni, vogliamo
ottenere un
testo normativo chiaro, semplice e pratico - ha
sottolineato
Panontin - per facilitare l´attività di tutti i
soggetti
coinvolti: uffici regionali e comunali, partiti e
movimenti
politici".
"Frutto del susseguirsi e sovrapporsi negli anni
di una trentina
di diversi interventi legislativi statali e regionali,
le norme
sulle elezioni amministrative applicate nella nostra
regione - ha
concluso Panontin - appaiono ormai disorganiche e
frammentate".
Il nuovo testo normativo che andrà a
disciplinare l´elezione degli organi delle
Amministrazioni
comunali, del quale oggi la Giunta regionale ha
approvato le
linee guida, consentirà di riformare la disciplina dei mandati
consecutivi alla carica di sindaco, di introdurre le
quote di
genere e la doppia di preferenza di genere, di
limitare il voto
alla sola domenica.
"Già nel 1999 - chiarisce l´assessore alle Autonomie locali,
Paolo Panontin - il legislatore regionale aveva
previsto per
tutti i Comuni, così come per le Province, il divieto
di un terzo
mandato consecutivo alla carica di sindaco. Questo
limite era
stato poi cancellato con una legge dello scorso anno,
ma solo per
i Comuni non capoluogo. Con il disegno di legge che
presenteremo
a breve, intendiamo reintrodurre in tutti i Comuni il
divieto di
terzo mandato, come previsto in origine dal
legislatore
regionale, del resto in analogia a quanto avviene a
livello
statale, con l´obiettivo di favorire il ricambio dei
vertici
delle amministrazioni locali".
Per quanto riguarda il sistema elettorale, si punterà
al
riequilibrio della rappresentanza di genere nelle
cariche
elettive . "Le liste - commenta Panontin -
dovranno comprendere
candidati donne e uomini, ma nessuno dei due generi
potrà essere
rappresentato in misura superiore ai due terzi.
Ciascun elettore
potrà esprimere uno o due voti di preferenza alla
carica di
consigliere comunale, ma se le preferenze saranno due,
esse
dovranno riguardare candidati di genere diverso".
Il ddl modificherà infine la durata delle votazioni, non
solo per
le elezioni comunali ma anche per quelle regionali e i
referendum
regionali. Le urne rimarranno aperte solo la domenica,
in quanto
"la scelta di votare su due giornate non ha
portato ad un aumento
dei votanti", precisa Panontin, aggiungendo che
"i dati
sull´affluenza che abbiamo esaminato dimostrano
infatti che il
livello di partecipazione al voto dipende da fattori
del tutto
estranei alla durata delle elezioni, mentre al
contrario gli
effetti negativi sono evidenti: aumento della spesa,
maggiore
interruzione dell´attività scolastica, allungamento
dei tempi del
procedimento elettorale, più difficoltà a trovare
persone
disposte ad operare nei seggi".
E le Province? "La scelta di fondo - conclude Panontin
- è quella
di non inserire nel disegno di legge la disciplina
relativa alle
elezioni provinciali, considerata l´attuale incertezza
sul
destino di questi enti".
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FVG, FINANZE: "VIA LIBERA" A PROPOSTA DEFINIZIONE PATTO DI STABILITÀ |
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Palmanova, 9 settembre 2013 - La Giunta regionale ha dato il "via
libera" il 6 settembre alla proposta di
definizione del Patto di stabilità, così
come formulata dal ministro dell´Economia, in seguito
al
negoziato svoltosi tra Stato e Regione nei mesi
scorsi.
L´accordo conferma alcune importanti clausole,
fortemente volute
dal Governo regionale: così, la base di partenza del
tetto di
spesa assegnato sarà calcolata sul consuntivo del
2012, anziché
su quello del 2011, con il conseguente recupero dei
relativi
spazi finanziari, pari ad oltre la metà degli spazi
perduti a
seguito della legge di stabilità 2013. Ancora, sono
state accolte
le richieste della Regione, volte a escludere dal
Patto diverse
tipologie di spesa.
Sono escluse dai vincoli del patto le seguenti spese:
spese riguardanti funzioni o competenze svolte per la
prima volta
dalla Regione, quali le competenze del revocato
Commissario della
laguna di Grado e Marano; spese effettuate a valere sulle
risorse
dei cofinanziamenti nazionali dei fondi strutturali,
nei limiti
della dotazione di 18 milioni di euro assegnata dal
ministro
dell´Economia alla Regione; spese relative alla
mobilità
sanitaria riferite ad esercizi pregressi, concordate
con il
ministero e precedenti l´anno 2012; i pagamenti dei
residui
passivi per i trasferimenti correnti agli Enti locali;
le
maggiori spese per i rimborsi in conto fiscale,
operati
dall´Agenzia delle Entrate e del Territorio, rispetto
ai valori
del 2012.
"In un quadro nel quale la nostra Regione, al
pari di tutte le
altre, è chiamata a concorrere al risanamento della
finanza
pubblica, in coerenza con gli impegni assunti dal
Paese a livello
europeo, l´accordo che ci accingiamo a chiudere
rappresenta un
buon punto di equilibrio - osserva l´assessore
regionale alle
Finanze Francesco Peroni - che vede accolta la gran
parte delle
proposte a suo tempo avanzate a Roma. Motivo di
soddisfazione,
inoltre, sta nella tempistica dell´iter del negoziato,
giunto a
conclusione con oltre due mesi di anticipo rispetto
all´esercizio
precedente. Si tratta di un segnale emblematico delle
buone
relazioni istituitesi tra l´Esecutivo regionale, da un
lato, e il
ministero dell´Economia, con la Ragioneria Generale
dello Stato,
dall´altro. Un risultato che comporta, come immediato
effetto, la
certezza degli spazi di spesa per l´anno in corso e,
di
conseguenza, la possibilità di programmare
consapevolmente la
spesa dell´Amministrazione regionale".
"Abbiamo puntato molto sulla celerità delle
trattativa,
nonostante le oggettive difficoltà poste dal mutevole
quadro
normativo - conclude l´assessore Peroni - proprio per
dare
risposte certe circa i margini di azione disponibili
alla
macchina amministrativa regionale. La conclusione anticipata
del
negoziato con Roma ci consente, ora, di portare al
miglior frutto
il lavoro di monitoraggio che abbiamo avviato nelle
scorse
settimane per verificare l´utilizzo effettivo degli
spazi di
spesa da parte delle diverse amministrazioni del
sistema
regionale, così da ottimizzarne l´impiego e
minimizzare l´impatto
dei tagli inferti dalle diverse manovre statali".
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LA GIUNTA REGIONALE DELLA TOSCANA DI LUNEDÌ 9 SETTEMBRE IN DIRETTA STREAMING |
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Firenze, 9
settembre 2013 – I lavori della Giunta regionale di lunedì 9 settembre saranno
trasmessi in diretta online a partire, indicativamente, dalle ore 15.30. Lo
streaming sarà disponibile alla home page del sito www.Toscana-notizie.it.
Al termine della seduta sarà resa disponibile la
registrazione.
Si ricorda che gli atti approvati saranno disponibili
all’indirizzo http://web.Rete.toscana.it/attinew dopo la verbalizzazione degli
stessi da parte degli uffici regionali.
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PATTO STABILITÀ: FVG, CONTINUA PRESSING SU GOVERNO |
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Trieste, 8
settembre 2013 - "L´amministrazione regionale continuerà ad
adoperarsi nei confronti del Governo centrale affinché
siano
ulteriormente allentati i vincoli del Patto di
Stabilità su temi
di straordinaria rilevanza, quali in particolare
edilizia
scolastica, cofinanziamenti ai fondi europei,
interventi di
protezione civile a garanzia della incolumità dei
cittadini".
Lo sottolinea l´assessore regionale alle Finanze,
patrimonio e
programmazione, Francesco Peroni, in relazione alla
proposta di
definizione del Patto di Stabilità, approvata ieri
dalla Giunta
regionale.
"Grazie all´accordo che ci accingiamo a chiudere
e che -
ribadisce l´assessore - costituisce un buon punto di
equilibrio,
otterremo certezza degli spazi di spesa per l´anno in
corso con
la conseguente possibilità di programmare le
iniziative
dell´Amministrazione regionale. In ogni caso siamo
perfettamente
consapevoli - assicura Peroni - che queste tipologie
di spesa
vadano escluse dai vincoli del patto di
Stabilità".
"Sono temi che interessano tutte le Regioni e
che, proprio per
questo, grazie anche alla decisiva azione della
presidente
Serracchiani, sono stati portati già negli scorsi mesi
al tavolo
della Conferenza Stato-regioni".
"Proprio in quella sede le Regioni hanno chiesto
con forza al
Governo di premere su Bruxelles per escludere dai
vincoli del
Patto di Stabilità queste interventi".
"Dunque, in questa fase, la materia è ancora
oggetto di negoziato
tra Roma e Bruxelles, ed è evidente - conclude Peroni
- che il
Ministero dell´Economia non avrebbe mai potuto
anticiparne una
soluzione in sede di trattativa con la nostra Regione.
Continueremo il pressing, insieme alle altre Regioni,
affinché
l´obiettivo sia raggiunto per il 2014".
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EMILIA ROMAGNA: ERRANI REVOCA L´INCARICO ALL´ASSESSORE FREDA |
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Bologna, 9 settembre 2013 – “Oggi ho deciso, dopo una riflessione che ho
svolto a partire dall’inizio di agosto ed un confronto approfondito, di
revocare l’incarico all’assessore Sabrina Freda”. Lo annuncia il presidente
della Regione Vasco Errani che aggiunge:
“Questa mia decisione è maturata esclusivamente dalla
constatazione che, di fatto, sono via via venuti meno quello spirito di
collaborazione, di collegialità e quel metodo di confronto aperto e costruttivo
con le altre istituzioni e l’intera società regionale che per me sono
irrinunciabili e a fondamento del lavoro della Giunta. Di ciò non posso che
prendere atto con rammarico, ringraziando l’assessore per l’impegno comunque
profuso.
“Non c’è dunque un problema politico – conclude Errani
-. Assumo le deleghe ad interim, confermando il programma e la linea politica
della Giunta”.
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TRENTO: PRESENTATO DAL PRESIDENTE PACHER IL RENDICONTO GENERALE DELLA PROVINCIA 2012 |
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Trento, 9 settembre 2013 - Presentato sil 6 settembre in aula consigliare, dal presidente della
Provincia autonoma di Trento Alberto Pacher, il rendiconto generale della
Provincia autonoma di Trento per l’esercizio finanziario 2012 sotto i profili
finanziario, economico e patrimoniale. Il bilancio chiude con un avanzo di
amministrazione di 294,8 milioni, che rappresenta un’incidenza sui valori
complessivi (al netto delle partite di giro) pari al 6,4% (nel 2011 era pari al
10%). La composizione della spesa è stata simile a quella del 2001, con un
61,7% di spesa corrente e un 38,2% di spesa in conto capitale. Il leggero calo
della spesa corrente è dovuta alle azioni di contenimento attuate a seguito
dell’approvazione del Piano di miglioramento della pubblica amministrazione.
Il rendiconto generale 2012 era stato approvato dalla
Giunta provinciale nella seduta del 24 maggio 2013 ed è stato parificato il 28
giugno 2013, ad esclusione del capitolo relativo alle spese riservate del
presidente.
Il bilancio chiude con un avanzo di amministrazione di
294,8 milioni. L´analogo dato riscontrato nell´esercizio 2011 era di 464,43
milioni. L´avanzo diminuisce quindi, in valore assoluto, di 169,6 milioni, con
un decremento del 36,5%, dovuto essenzialmente a un livello di maggiori
accertamenti inferiore rispetto a quello dell’anno precedente, relativamente ai
gettiti arretrati accertati nell’esercizio.
L’andamento delle entrate nel corso del 2012 ha
risentito degli effetti derivanti dall’applicazione delle riserve all’Erario
disposte dalle diverse manovre statali di finanza pubblica, emanate a partire
dall’estate del 2011 per il risanamento dei conti pubblici. In merito, la
Provincia ha contestato la legittimità delle disposizioni statali davanti alla
Corte Costituzionale. Le impugnative riguardano non solo le riserve all’Erario
ma anche le nuove modalità di concorso agli obiettivi di finanza pubblica
attraverso forme di accantonamenti a valere sulle entrate provinciali.
Contestata inoltre la definizione unilaterale da parte dello Stato dell’entità
del concorso in termini di patto di stabilità e la mancata considerazione del
concorso già assicurato dalla Provincia con l’Accordo di Milano.
Le entrate complessive del bilancio provinciale
mostrano, in termini di previsioni finali di competenza, una variazione dello
-0,2% passando da 4.734,1 milioni del 2011 a 4.722,3 milioni del 2012. Gli
accertamenti di competenza registrano una variazione del -2,0% passando da
4.568,6 milioni del 2011 ai 4.477,3 milioni del 2012.
Relativamente alle entrate da trasferimenti, la diminuzione
registrata (- 11,4%) sconta la riduzione (- 27,1 milioni) nel livello delle
assegnazioni statali sulla base di specifiche leggi di settore; la diminuzione
è in parte compensata dall’aumento dei trasferimenti dall’Unione europea per
5,5 milioni (+43,6%) e della Regione per 1,1 milioni (+2,6%).
Per quanto riguarda la spesa, essa può essere
misurata, nei suoi aspetti finanziari, dal rapporto tra risorse impegnate e
risorse stanziate per i diversi settori di intervento. Questo rapporto si è
assestato sul valore finale del 99,6% con un incremento dello 0,4% rispetto
all’esercizio precedente.
In sintesi, la spesa corrente è stata pari a 2.854,8
(61,7%). La spesa in conto capitale a 1.767,8 (38,2%). La composizione della
spesa è sostanzialmente invariata rispetto all’esercizio 2011, con una leggera
diminuzione dell’incidenza della spesa corrente in relazione alle azioni di
contenimento attuate a seguito dell’approvazione del Piano di miglioramento.
Fra gli altri dati, quelli sui pagamenti complessivi,
per l’anno 2012 pari a 3.958 milioni di euro pari al 53,2% dell’entità massima
potenziale dei pagamenti effettuabili. L’andamento dei pagamenti in conto
capitale è stato fortemente condizionato dai vincoli del patto di stabilità con
lo Stato, che ha imposto alla Provincia autonoma di Trento un miglioramento del
saldo finanziario del patto di stabilità 2012 di oltre 444 milioni di euro.
Relativamente ai tempi , il 91% dei pagamenti complessivi effettuati nel 2012,
pari a 4.018 milioni, è stato disposto in un tempo medio di 10 giorni.
Il presidente Pacher ha presentato anche il dati
relativi al Patto di stabilità e al Piano di miglioramento della pubblica
amministrazione. Il Patto di stabilità per l’anno 2012 è stato rispettato e la
relativa certificazione finale è stata trasmessa entro i termini previsti
(29/03/2013).
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FVG, NOMINE: GIUNTA INDICA NUOVI DIRETTORI CENTRALI |
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Palmanova, 9 settembre 2013 - A seguito dell´approvazione, la scorsa
settimana, del nuovo Regolamento di organizzazione
dell´Amministrazione del Friuli Venezia Giulia, su
proposta
dell´assessore alla Funzione pubblica, Paolo Panontin,
la Giunta
regionale ha formalizzato, il 6 settembre con apposite
delibere, gli incarichi
dei direttori centrali che saranno alla guida della
"macchina
regionale" a partire da lunedì 16 settembre.
Di seguito le direzioni centrali con il dirigente
preposto.
Segretario generale: Daniele Bertuzzi.
Ragioniere generale: Paolo Viola.
Direttore della Protezione civile della Regione:
Guglielmo
Berlasso.
Direttore centrale Funzione pubblica, Autonomie locali
e
coordinamento delle riforme: Antonella Manca.
Direttore centrale Cultura, Sport e Solidarietà: Anna
Del Bianco.
Direttore centrale Ambiente e Energia: Dario Danese.
Direttore centrale Infrastrutture, Mobilità,
Pianificazione
territoriale, Lavori pubblici, Università: Magda
Uliana.
Direttore centrale Attività produttive, Commercio,
Cooperazione,
Risorse agricole e forestali: Franco Milan.
Direttore centrale Lavoro, Formazione, Istruzione,
Pari
opportunità, Politiche giovanili e Ricerca: Ruggero
Cortellino.
Tutti gli incarichi avranno durata fino al 31 dicembre
2014.
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LOMBARDIA: I FONDI DELL´UNIONE EUROPEA SIANO GARANZIA PER I GIOVANI |
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Milano, 9 settembre 2013 - "Ho apprezzato molto
l´analisi di Dario Di Vico pubblicata ieri sul Corriere della Sera in merito
all´efficienza dei servizi al lavoro per l´attuazione della risoluzione europea
´Garanzia Giovani´". E´ il commento dell´assessore regionale
all´Istruzione, Formazione e Lavoro Valentina Aprea, in merito a quanto
pubblicato sulle pagine del quotidiano di via Solferino.
Fondi Ue Sostengano Formazione E Lavoro Giovani -
"Dovrebbe essere naturale - prosegue l´assessore Aprea - che le risorse
che arriveranno dai fondi europei per offrire ai giovani concrete opportunità
formative, di lavoro, apprendistato o tirocini, siano spese per raggiungere al
meglio tali finalità. C´è chi invece ritiene che con tali risorse si debbano
innanzitutto rafforzare i Centri pubblici per l´impiego e, quindi, stabilizzare
i lavoratori precari, non importa se poi non ci saranno più fondi per
realizzare effettivamente le esperienze di lavoro dei giovani".
Domande Scomode - "Forse - ipotizza l´assessore -
è il tempo di porre domande scomode: perché l´Italia è all´ultimo posto in
Europa per l´utilizzo dei servizi per il lavoro come canale di ricerca di
impiego? Perché solo un terzo dei disoccupati si rivolge ai Centri per
l´impiego pubblici, mentre la gran parte dei disoccupati cerca lavoro
attraverso la rete di parenti e amici? La risposta è semplice: perché non si
può pensare che i giovani si affidino a servizi per il lavoro notoriamente
inefficienti".
In Lombardia Efficace Concorrenza Pubblico/privato -
"Regione Lombardia sta ponendo in modo netto queste considerazioni nel
confronto tra le Regioni e il Ministero del Lavoro - spiega ancora Aprea -. In
Lombardia abbiamo realizzato ormai da tempo un´evoluzione delle politiche
pubbliche del lavoro, nella logica della rete di soggetti pubblici e privati
accreditati, in concorrenza tra di loro, che ne ha aumentano notevolmente
l´efficacia, perché le Agenzie per il lavoro private hanno spesso la capacità
di intercettare maggiormente le concrete offerte di lavoro da parte delle
aziende".
Creare Reti Virtuose - "Si tratta quindi -
conclude l´esponente dell´Esecutivo lombardo - di creare reti virtuose tra
Agenzie per il lavoro, scuole e imprese, strumenti di facilitazione
dell´incontro tra domanda e offerta e percorsi formativi di specializzazione,
che rispondano a bisogni di competenza concreti delle aziende". "Come
assessore al Lavoro di Regione Lombardia - assicura infine - garantisco che mi
batterò, nel confronto con il Ministero, perché la realizzazione della
´Garanzia Giovani´ non sia un´altra occasione persa".
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LA SCORSA SETTIMANA LA RAGIONERIA GENERALE DELLA REGIONE CALABRIA HA EROGATO RISORSE PER 270 MILIONI DI EURO |
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Catanzaro, 9 settembre 2013 - La Ragioneria Generale della Regione ha
effettuato, nel corso della settimana scorsa, pagamenti per circa 270 milioni
di euro. La somma più consistente, 250 milioni di euro, viene destinata alle
Aziende Sanitarie e Provinciali della Calabria. Si tratta delle quote mensili,
che sono state cosi divise: 12.732.860 euro all’Azienda Ospedaliera di
Catanzaro; 14.291.747 euro all’Ao di Cosenza; 4.209.277 euro all’Ao Mater
Domini di Catanzaro; 12.352.442 all’Ao di Reggio Calabria. Per quanto riguarda
le Asp, 37.010.392 euro sono stati liquidati aal´Azienda Sanitaria Provinciale
di Catanzaro; 76.979.000 euro all’Asp di Cosenza; 20.902.141 euro all’Asp di
Crotone; 53.816.342 euro all’Asp di Reggio Calabria e infine 16.777.683 euro
all’Asp di Vibo Valentia. Sempre la Ragioneria Generale informa di aver
provveduto ad un pagamento di due milioni e mezzo di euro su richiesta del
Dipartimento Lavoro relativo a fondi Por Fse 2007/2013, con queste risorse
verranno pagate le borse lavoro. Un pagamento dell’importo di un milione di
euro è stato effettuato per il Dipartimento Cultura, la cifra è destinata a
master e al Sistema Bibliotecario Regionale. Un altro milione di euro viene
pagato alle Politiche Sociali per servizi vari. Su richiesta del Dipartimento
Personale settore Economato, poi, sono stati pagati 1,4 milioni di euro, mentre
4,7 milioni di euro vengono liquidati su richiesta del Dipartimento Lavori
Pubblici a Comuni della Calabria impegnati in progetti finanziati con fondi Por
Fesr 2007/2013. Tutti questi pagamenti sono stati effettuati nel rispetto del
patto di stabilità. Infine su richiesta del Dipartimento Trasporti e´ stata
conclusa la procedura per l’erogazione delle somme relative alla mensilità di
settembre per il Trasporto Pubblico Locale su gomma.
“Nonostante la tagliola del patto di stabilità che si
dimostra ogni giorno un meccanismo tanto ingiusto quanto iniquo – ha dichiarato
l’Assessore al Bilancio e Programmazione nazionale e comunitaria Giacomo
Mancini - siamo impegnati per garantire risposte puntuali alle famiglie, alle
imprese e agli enti locali”.
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EUROPA, PROGETTO “AGENZIA UMBRIA RICERCHE” PER OCCUPAZIONE GIOVANILE IN FINALE A CONCORSO “REGIOSTARS” |
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Perugia, 9 settembre 2013 – Sarà presentato l’8
ottobre a Bruxelles il progetto dell’Agenzia Umbria Ricerche “Ide-e: le nuove
imprese”, finalizzato a favorire l’occupazione giovanile, che parteciperà alle
selezioni finali dell’edizione 2014 di “Regiostars”, concorso dell’Unione
europea che premia i progetti regionali più stimolanti e innovativi nel campo
dello sviluppo regionale. La giuria ha valutato 80 progetti finanziati dai
fondi comunitari, pervenuti da 17 Paesi membri, sulla base di quattro criteri
fondamentali: innovazione, impatto, sostenibilità e partenariato. Sono stati
selezionati 19 finalisti, tra cui il progetto dell’Aur, nella categoria
“Crescita inclusiva: creare lavoro per le nuove generazioni”, che porterà
l’Italia in finale al concorso a Bruxelles.
Il progetto,
finanziato nell’ambito del Programma operativo regionale Fondo sociale europeo
2007-2013 della Regione Umbria prevede la creazione di borse di mobilità per
residenti in Umbria, che abbiano un’idea di business, e vogliano fare un
tirocinio presso imprese, istituti di ricerca, parchi scientifici e incubatori
di aziende in Europa. “Ide-e: le nuove imprese” offre inoltre incentivi
finanziari a sostegno della creazione di imprese, per coloro che una volta
concluso il periodo di stage sviluppino un “business plan”. Le risorse possono
essere utilizzate per finanziare i costi della start-up, come l’acquisto o
l’affitto di macchine e strumenti per avviare un nuovo laboratorio.
“I diciannove
progetti scelti dalla giuria - ha
commentato il Commissario europeo per la politica regionale Johannes Hahn -
illustrano l’eccellente lavoro realizzato sul campo e dimostrano l’inventiva e
il dinamismo con cui le regioni europee utilizzano i nostri fondi per stimolare
la crescita e creare posti di lavoro. Offrono pertanto il senso reale
dell’agenda per la crescita di ‘Europa 2020’: la ricerca di soluzioni nuove per
affrontare le nostre sfide comuni come la disoccupazione giovanile,
l’inquinamento e i cambiamenti climatici, la qualità della vita nelle città
europee e la mancanza di opportunità di crescita e di prosperità per le piccole
imprese”.
I finalisti
provengono da regioni e città di 17 Stati membri: Belgio, Danimarca, Francia,
Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Polonia,
Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Spagna, Svezia, Regno Unito e Ungheria.
Illustreranno i loro progetti alla giuria, presieduta dall’ex presidente del
comitato delle regioni Luc Van den Brande, l’8 ottobre prossimo in occasione
dell’undicesima Settimana europea delle Regioni e delle Città, gli “Open Days”
2013. I vincitori saranno annunciati il 31 marzo 2014 a Bruxelles, nella
cerimonia di premiazione presentata dal commissario Johannes Hahn.
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BORSA DEL LAVORO TRANSFRONTALIERA A LIGNANO |
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Bolzano, 9 settembre 2013 - Si è svolta giovedì 5
settembre a Lignano Sabbiadoro la Borsa del lavoro transfrontaliera organizzata
da Eures Trans-tirolia alla quale hanno preso parte operatori economici
dell’Alto Adige e del Tirolo del Nord per reperire lavoratori stagionali per la
prossima stagione invernale.
L´iniziativa di collaborazione transfrontaliera tra
l´Alto Adige ed il Tirolo del Nord era stata presentata nei giorni scorsi a
Lignano Sabbiadoro nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso
parte il direttore della Ripartizione lavoro, Helmuth Sinn, ed il suo omologo
nord-tirolese Anton Kern.
La Borsa del lavoro è stata organizzata in
collaborazione con l´Hgv e la Camera di Commercio del Tirolo allo scopo di
reperire personale stagionale specializzato nel settore turistico - alberghiero
per la prossima stagione invernale.
I direttori dei due uffici del lavoro hanno
sottolineato nel corso della conferenza stampa che il reperimento di personale
qualificato è indispensabile per la stagione invernale sia per le strutture
turistico-alberghiere dell´Alto Adige che del Tirolo del Nord.
In particolare il direttore Helmuth Sinn invita tutte
le imprese altoatesine del settore a segnalare il loro fabbisogno di personale
per l´imminente stagione invernale ai
Centri di mediazione del lavoro operanti in provincia.
In alternativa le aziende possono inserire i loro dati
direttamente nel sito:
https://jobs.Egov.bz.it/borsalavoro/start.jsp?&language=i
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LOMBARDIA: UN PAESE CIVILE NON LUCRA CON LE SLOT MACHINE |
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Milano, 9 settembre 2013 - "La moratoria all´apertura di nuove sale
destinate alle slot machine o ad altre ´macchinette mangiasoldi´ è anche una
vittoria di Regione Lombardia, che sta mettendo a punto una legge, già
approvata in Giunta e ora al vaglio del Consiglio, per contrastare il gioco
d´azzardo incontrollato e sostenere progetti di prevenzione verso il fenomeno
della ludopatia". Lo ha detto Viviana Beccalossi, assessore al Territorio,
Urbanistica e Difesa del suolo di Regione Lombardia, indicata dal presidente
Maroni come responsabile per la formulazione di questa legge, commentando la
notizia dello stop del Senato all´apertura di nuove sale gioco.
Scelta Degna Di Paese Civile - "Un Paese civile -
ha proseguito Viviana Beccalossi - non può pensare di far quadrare i conti
dello Stato sulle disgrazie e la disperazione dei propri cittadini. Sono sempre
di più gli Italiani che si rovinano con slot machine e videopoker e bene ha
fatto il Senato a porre un freno al proliferare di queste realtà".
Legge Lombardia - La legge che nelle prossime
settimane sarà approvata in Lombardia prevede azioni socio-sanitarie in tema di
ludopatia, interventi sulla prevenzione, restrizioni sulle distanze delle sale
gioco da scuole, chiese, luoghi d´aggregazione e anche dai ´Compro oro´ e
controlli rigorosi in materia di sicurezza. "L´abbiamo inviata - ha
concluso l´assessore - assieme a una Proposta di legge parlamentare, a tutte le
massime cariche dello Stato e ai parlamentari di ogni schieramento eletti in
Lombardia e, come dimostra anche il voto odierno, la sensibilità su questo tema
sta fortunatamente aumentando".
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TRENTO: ALTRI 2,8 MILIONI PER GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA |
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Trento, 9 settembre 2013 - Oltre 2.825.000 euro per gli ammortizzatori
sociali in deroga: a tanto ammonta la terza tranche di finanziamenti da parte
dello Stato per l´utilizzo dei quali la Giunta provinciale, su proposta del
presidente Alberto Pacher, ha approvato lo schema di un protocollo d´intesa che
dovrà essere firmato dalle parti sociali e dai rappresentanti delle categorie
economiche.
Si tratta di una somma a totale carico dello Stato che
non grava sul bilancio provinciale. Alla Provincia autonoma di Trento, per il
2013, erano già stati assegnati due finanziamenti rispettivamente di 1.200.000
euro e 1.640.000 euro. Le ulteriori cifre stanziate saranno utilizzate per
finanziare la cassa integrazione guadagni in deroga e la mobilità in deroga.
Queste risorse permetteranno di venire incontro alle esigenze di lavoratori
sospesi e disoccupati fino a fine anno.
La cassa integrazione in deroga è uno strumento di
sostegno al reddito a favore di dipendenti di imprese escluse dall’ambito di
applicazione della cassa integrazione, perlopiù imprese artigiane e del settore
terziario, o per dipendenti dell’industria che hanno cessato il periodo massimo
della cassa integrazione.
La cassa in deroga è autorizzata per un periodo di
sospensione dal lavoro fino a 400 ore per lavoratore. Sono escluse da questa
possibilità le imprese cessate o soggette a procedura concorsuale. Le risorse
saranno utilizzate in relazione ai fabbisogni emergenti, senza ripartizione fra
i settori economici
La mobilità in deroga è uno strumento di sostegno al
reddito che garantisce anche la copertura figurativa dei contributi a favore
dei lavoratori con un´età di almeno 50 anni al momento del licenziamento, da
parte di imprese fino a 15 dipendenti. La durata complessiva degli interventi
in loro favore (mobilità in deroga ed eventuale sostegno al reddito
provinciale) non potrà superare gli otto mesi e viene erogata a seguito
dell’indennità di disoccupazione fino al 31 dicembre 2013. La durata massima
delle misure, statali e provinciali, ammonta quindi a complessivi 20 mesi (12
mesi di disoccupazione e 8 mesi tra sostegno al reddito provinciale e mobilità
in deroga).
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IMMIGRATI: FIRMATO UN ACCORDO CON LO STATO PER I CORSI DI FORMAZIONE CIVICA |
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Trento, 9 settembre 2013 - Il Presidente della Provincia autonoma di
Trento Alberto Pacher e il Commissario del Governo Francesco Squarcina hanno
firmato stamani presso il Commissariato del Governo di Trento un protocollo
d´intesa che riguarda l´attivazione di specifici corsi di formazione civica e
di informazione generale destinati a quegli stranieri che, al momento di
richiedere il permesso di soggiorno, chiddono di poter partecipare a iniziative
di educazione civica, appunto, di conoscenza della lingua italiana, della
cultura civica e della vita civile in Italia.
Il protocollo d´intesa sottofirmato stamani fa
specifico riferimento all´Accordo siglato il 7 agosto dello scorso anno tra il
Ministero dell´Interno e il Ministero dell´Istruzione, dell´Università e della
Ricerca in cui sono definitivi criteri e modalità per lo svolgimento delle
sessioni di formazione civica e di informazione, nonché per lo svolgimento dei
test per l´assegnazione dei crediti relativi alla conoscenza della lingua
italiana, della cultura civica e della vita civile in Italia da parte degli stranieri
che, contestualmente alla presentazione della domanda per il rilascio del
permesso di soggiorno, si impegnano a sottoscrivere specifici obiettivi di
integrazione, da conseguire nel corso del periodo di validità del permesso di
soggiorno.
Tuttavia lo Statuto speciale per il Trentino-alto
Adige prevede che la competenza in materia scolastica sia affidata dallo Stato
alle due Province autonome, mentre l´organizzazione dell´educazione permanente
degli adulti, sulla base della legge provinciale n. 5 del 2006, viene svolta
dai Centri di Educazione degli adulti collocati presso le istituzioni
scolastiche formative. L´accordo firmato oggi individua le istituzioni
scolastiche presso le quali si svolgeranno le sessioni di formazione civica e
di informazione nonché il test per l´assegnazione dei crediti agli stranieri
richiedenti. Si tratta dei seguenti istituti scolastici:
- Istituto di istruzione superiore
"Degasperi" di Borgo Valsugana;
- Istituto tecnico commerciale e geometri
"Pilati" di Cles;
- Istituto di istruzione superiore "Martini"
di Mezzolombardo;
- Istituto di istruzione superiore "Marie
Curie" di Pergine Valsugana;
- Istituto di istruzione "Weisse Rose" di
Cavalese;
- Istituto di istruzione superiore
"G.floriani" di Riva del Garda;
- Istituto di istruzione "Don Milani" di
Rovereto;
- Istituto di istruzione superiore
"L.guetti" di Tione;
- Liceo "A.rosmini" di Trento.
Sarà compito del Commissariato del governo, tra
l´altro, collaborare con il Servizio Istruzione - Settore Educazione permanente
e per gli adulti della Provincia autonoma di Trento per concordare il
calendario delle sessioni di formazione civica e di informazione; comunicare
alle istituzioni scolastiche l´elenco degli stranieri che hanno fatto richiesta
di partecipazione alla sessione di formazione civica e di informazione; di
assegnare a ogni istituzione scolastica la somma di 450 per ciascuna sessione
di formazione civica e di informazione; di diffondere ogni utile informazione
in merito all´opportunità di formazione civica e di informazione tramite i
Consigli Territoriali per l´Immigrazione.
Per parte sua la Provincia autonoma di Trento
predisporrà il calendario per lo svolgimento delle sessioni e assicurerà il
loro svolgimento; concorderà con il Commissariato del Governo di Trento i tempi
e le modalità di comunicazione da parte delle strutture scolastiche coinvolte
dell´avvenuta partecipazione dello straniero alle sessioni di formazione civica
e di informazione; diffonderà ogni utile informazione sulle sessioni tramite io
mezzi istituzionali a disposizione; supporterà, monitorerà e coordinerà le
attività delle scuole coinvolte nel progetto, garantendo la propria
disponibilità per il miglioramento graduale degli interventi in riferimento
alle esigenze e ai bisogni che dovessero emergere
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INAUGURATO A MOLFETTA OSTELLO TEMPORANEO ACCOGLIENZA IMMIGRATI |
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Bari, 9 settembre 2013 - Inaugurato il 7 settembre a
Molfetta alla presenza dell´assessore regionale alla cittadinanza sociale e
politiche per l´immigrazione Guglielmo Minervini e del sindaco Paola
Natalicchio l´ostello di accoglienza temporanea per migranti, impegnati nelle
attività di commercio ambulante nei tre giorni della Festa Patronale in onore
della Madonna dei Martiri. “
Quello del Comune di Molfetta è un esempio da seguire
anche per le altre città della Puglia – ha commentato l´assessore Minervini –
così le amministrazioni possono farsi prossime ai bisogni essenziali di questi
lavoratori restituendo dignità a una vita fatta di migrazioni”. La
tensostruttura di 10x30 metri è stata montata sulla banchina San Corrado,
vicino alle aree di vendita, e sarà aperta h24 fino a lunedì 9 settembre. E´
divisa in zone di riposo per gli uomini e le donne, bagni e docce. Le mamme
avranno a disposizione uno spazio apposito attrezzato per i neonati e grazie
alla collaborazione con le associazioni di volontariato anche spazi di
gioco.
A Molfetta – ha spiegato il sindaco – abbiamo voluto
sperimentare un modello diverso di accoglienza per i migranti e gli ambulanti.
Spesso ci si ferma a comprare la loro merce sulle bancarelle e poi si gira la
testa dall’altra parte rispetto ai loro bisogni primari. E la città diviene un
luogo di bivacco. Con questa struttura vogliamo garantire accoglienza ma anche
decoro e pulizia alla nostra città”. Collaboreranno con il Comune nella
gestione: Ser Molfetta, Misericordia, Croce Rossa Italiana, Avs, il servizio
sanitario dell´ordine dei Cavalieri di Malta, gli scout, i volontari del
Comitando, l´Anpana e le guardie ambientali.
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