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Notiziario Marketpress di Lunedì 09 Settembre 2013
PARLAMENTO EUROPEO, FRA I TEMI IN DISCUSSIONE NELLA SETTIMANA 9 – 12 SETTEMBRE: ELEZIONI EUROPEE, BIOCARBURANTI PULITI, BANCHE, SIRIA, EGITTO  
 
Strasburgo, 9 settembre 2013 - Ultimo discorso di Barroso sullo stato dell´Unione prima delle elezioni. Il presidente della Commissione José Manuel Barroso terrà il suo ultimo discorso sullo Stato dell´Unione prima delle elezioni europee del prossimo anno. Egli presenterà i suoi progetti di punta al Parlamento il Mercoledì dalle 09:00, seguito da un dibattito. (Per saperne di più : ultimo Stato di Barroso del discorso all´Unione prima delle elezioni ). Campagna di informazione che porta alle elezioni europee. Nel periodo che precede le elezioni europee del 2014, il Parlamento europeo ha lanciato ufficialmente la sua campagna di sensibilizzazione e informazione il Martedì 10 settembre. La campagna sarà composto da quattro fasi e sarà operativa fino a dopo le elezioni stesse, con l´elezione del nuovo Parlamento del Presidente della Commissione europea. (Per saperne di più : Campagna informativa che precede le elezioni europee ). Verso una nuova generazione di biocarburanti puliti. Progetti di misure legali per massimale di produzione di biocarburanti tradizionali e accelerare il passaggio ad una nuova generazione di prodotti da altre fonti, come alghe e di alcuni tipi di rifiuti, saranno discusse il Lunedi e mettere ai voti il Mercoledì. Queste misure mirano a ridurre le emissioni di gas a effetto serra dovute al crescente utilizzo dei terreni agricoli per la produzione di colture di biocarburanti. (Per saperne di più : verso una nuova generazione di biocarburanti puliti ) La vigilanza bancaria in spotlight plenaria. I deputati decidono il Martedì se dare o meno il via libera al sistema Ue banca di supervisione, che porterebbe circa 150 delle più grandi banche della Ue sotto la supervisione diretta della Banca centrale europea. (Per saperne di più : La vigilanza bancaria in riflettore plenaria ). Siria: i deputati per chiedere una soluzione politica negoziata. I deputati rischiano di chiamare per una soluzione politica negoziata per la Siria, nonostante ogni possibile azione militare a seguito del presunto uso di armi chimiche, in un dibattito con politica estera della Ue Catherine Ashton il Mercoledì. Oltre due milioni di profughi siriani sono fuggiti dal Paese. La Camera voterà una risoluzione sulla Siria il Giovedi. (Per saperne di più : Siria: i deputati per chiedere una soluzione politica negoziata ) I deputati di discutere stallo in Egitto. La plenaria discuterà la situazione di stallo attuale in Egitto con la politica estera della Ue Catherine Ashton il Mercoledì, dopo la repressione del governo sui Fratelli Musulmani e le accuse mosse contro l´ex presidente Mohamed Morsi e altri leader della Fratellanza. Una risoluzione sull´Egitto sarà votata il Giovedi. (Per saperne di più : i deputati di dibattito stallo in Egitto ) I deputati impostati per limitare i rischi dei mutui per gli acquirenti. Gli acquirenti di casa in tutta l´Ue sarebbe meglio informati circa i costi ed i rischi di assunzione di un mutuo, in parte schermati contro le oscillazioni del mercato che si gonfiano i loro rimborsi e meglio protetti se non riescono a rimborsare il prestito, grazie a nuove norme per essere votati dal Parlamento il Martedì. (Per saperne di più : i deputati impostati per limitare i rischi dei mutui per gli acquirenti ). Shale gas: studio di impatto ambientale per precedere qualsiasi nuovo progetto. Direttiva dell´Ue esistente valutazione d´impatto ambientale è in fase di aggiornamento, e la commissione ambiente propone di estendere a shale progetti di estrazione di gas, in un progetto di risoluzione da votare il Mercoledì. (Per saperne di più : Shale gas: studio di impatto ambientale per precedere qualsiasi nuovo progetto ). Progetto di relazione sulla direttiva sulla valutazione dell´impatto ambientale- Salvare l´anguilla europea: i deputati impostati per chiedere regole più severe, Garantire i diritti di proprietà uguali per i partner registrati e le coppie sposate, I deputati impostati per frenare la manipolazione del mercato finanziario, David caso Miranda e le minacce alla libertà di stampa, Pressione russa sui paesi ex sovietici di abbandonare i piani di integrazione Ue, Condividere i benefici della biodiversità in modo equo e sostenibile, Consiglio ad illustrare la sua posizione sul bilancio Ue del 2014, Mobilitare l´Ue per combattere la disoccupazione giovanile, Slovenia, Croazia e Austria per ricevere € 14.000.000 alluvione sollievo, I diritti umani e le risoluzioni della democrazia.  
   
   
RISULTATI DEL VERTICE DEL G20: DICHIARAZIONE CONGIUNTA DEL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA BARROSO E IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO EUROPEO VAN ROMPUY  
 
San Pietroburgo, 9 settembre 2013 - Il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso e il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy, il 6 settembre, hanno fatto la seguente dichiarazione sull´esito del vertice al G20 di San Pietroburgo, "Il G20 ha dimostrato il suo valore, a fronte delle grandi sfide dell´economia globale ha sperimentato nel corso degli ultimi 5 anni, come principale forum mondiale per la cooperazione economica: tutti i membri del G20 restano determinati a realizzare i nostri impegni ambiziosi e di compiere ulteriori passi sulla la strada per una crescita forte e sostenibile. Siamo lieti che l´Unione europea obiettivi di questo vertice sono stati ampiamente raggiunti . L´ Unione europea di quest´anno è andata al G20 con un messaggio di fiducia circa la consegna dei suoi impegni del G20 e gli effetti positivi della sua risposta alla crisi globale, che stanno iniziando a mostrare, mentre gli sforzi non devono essere rilassate . Altri membri del G20 hanno riconosciuto gli sforzi europei e che abbiamo consegnato ai nostri impegni sostanziali da Los Cabos nel 2012. Ci hanno incoraggiato a continuare ad attuare la nostra risposta globale crisi, compresa la rapida adozione e l´attuazione di un sindacato bancario. I dubbi sono stati dissipati e dei nostri partner del G20 hanno riconosciuto l´azione risoluta dell´Unione europea di trarre le giuste lezioni dalla crisi. Con la ripresa globale rimane fragile, tutti i leader hanno convenuto che la priorità urgente del G20 è quello di promuovere la crescita e l´occupazione, in particolare per i giovani disoccupati. C´era un vero senso di unità e scopo comune, che si estende anche alla necessità di garantire la sostenibilità delle finanze pubbliche e del suono. Vi è un chiaro riconoscimento che la crescita basata sul debito non è sostenibile. Abbiamo adottato il Piano d´azione Pietroburgo San per la crescita e l´occupazione , con contributi concreti da parte di tutti. Accogliamo con particolare favore le discussioni molto costruttive riguardo alla situazione nelle economie emergenti e la volontà da tutte le parti a impegnarsi in soluzioni cooperative e di prendere in considerazione i potenziali effetti di ricaduta quando concepire e attuare politiche di crescita nazionali e di affrontare i problemi strutturali nei paesi interessati stessi. Questo vertice del G20 ha cementato il cambiamento di paradigma globale verso la tassazione più equa approvando l´istituzione dello scambio automatico di informazioni fiscali. Siamo molto soddisfatti che questo nuovo standard sarà attuato a partire dal 2015 tra i membri del G20, come l´Unione europea ha spinto per. Questo e l´approvazione dei lavori dell´Ocse sulla erosione della base e del profitto spostando fornire un segnale forte: il G20 stanno prendendo provvedimenti per fare in modo che le aziende e gli individui pagano le tasse che sono dovute e che sono un gran bisogno in questi tempi difficili di investire nel nostro futuro. Da tempo, l´Unione europea è stata e continuerà ad essere in prima linea in questa lotta. Al fine di rendere un successo che continueremo a fornire la nostra esperienza e competenza. Abbiamo inoltre preso atto con soddisfazione che il G20 ha fatto buoni progressi nell´attuazione del suo impegno di non lasciare nulla di mercato e nessun prodotto non regolamentata e rendere il sistema finanziario più resistente, anche attraverso l´attuazione coerente delle regole di Basilea Iii capitale. Il G20 ha anche mostrato la sua determinazione ad andare avanti con la regolamentazione finanziaria , anche affrontando i rischi del sistema bancario ombra attraverso rafforzato di supervisione e regolamentazione. Tutto questo è fondamentale per proteggere i nostri cittadini dal pagamento del prezzo di crisi finanziarie future. L´unione europea continuerà a dare il buon esempio. Il G20, infine, ha confermato l´importanza del commercio aperto, libero ed equo come una fonte importante di crescita e di sviluppo. E ´una buona notizia che il G20 hanno riconfermato il loro impegno contro il protezionismo, estendendo la clausola di standstill di Toronto fino al 2016 e di intensificare gli sforzi per eseguire il rollback misure commerciali restrittive come richiesto dall´Unione europea. Il forte richiamo del G20 per un esito positivo della riunione ministeriale dell´Omc a Bali a dicembre, con la facilitazione degli scambi al suo interno e di alcuni elementi di questioni agricole e di sviluppo sarebbe diventato un solido trampolino di lancio verso una conclusione positiva del Doha Development Round e dimostrare la credibilità e la rilevanza del Wto. "  
   
   
TAJANI E ALMUNIA AL FORUM VILLA D´ESTE DI CERNOBBIO PER PARLARE DI RILANCIO DELLA COMPETITIVITÀ E DELLA CRESCITA IN EUROPA  
 
   Milano, 9 settembre 2013 - Il Vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani, responsabile per l´Industria e l´imprenditorialità, ha partecipato al tradizionale appuntamento internazionale di Villa d´Este a Cernobbio 7-8 settembre. All´evento anche il suo collega, il Vicepresidente Joaquín Almunia, responsabile per la Concorrenza. Le strategie per il rilancio della crescita in Europa sono state al centro degli incontri in programma. In particolare, Tajani ha messo l´accento sull´importanza di risolvere i problemi strutturali e di competitività dell´Europa e dell´Italia in particolare. Una crescita robusta è stata possibile solo quando alla governance economica e al Fiscal Compact verrà affiancato un Industrial Compact, ossia un Patto industriale per l´Europa, a cui Tajani sta lavorando in vista del lancio previsto per febbraio 2014. C´è bisogno di una strategia per invertire il declino e mettere l´industria europea in condizioni di produrre. In questo senso vanno le azioni recenti della Commissione a sostegno dei grandi imprenditori e delle piccole e medie imprese, come il rilancio degli investimenti, il pagamento dei debiti pregressi della Pubblica Amministrazione e una strategia coerente per far sì che il manifatturiero passi dall´attuale 15,3% al 20% del Pil europeo entro il 2020. Contesto – L´industrial Compact - Per resistere alle fasi di congiuntura negativa l’Europa ha bisogno di un settore industriale forte. Il Vicepresidente Tajani sta lavorando a un Patto industriale per l’Europa in preparazione del Consiglio europeo del febbraio 2014, dedicato alla competitività e alla politica industriale. L´obiettivo del Patto industriale (Industrial Compact) è quello di invertire il declino del ruolo dell´industria in Europa e portare il settore manifatturiero dall´attuale 15% al 20% del Pil Ue entro il 2020. Come delineato in una Comunicazione della Commissione (ottobre 2012), l´azione si concentrerà su quattro settori principali: 1. Gli investimenti nelle nuove tecnologie e nell´innovazione; 2. L´accesso ai mercati; 3. L´accesso ai finanziamenti e ai mercati dei capitali; 4. Il capitale umano e le competenze. Contesto - Il Piano europeo Imprenditorialità 2020 - Presentato il 9 gennaio 2013, il Piano europeo per l´imprenditorialità mira a liberare le potenzialità imprenditoriali, a rimuovere gli ostacoli esistenti e a rivoluzionare la cultura dell´imprenditorialità in Europa. Il Piano prevede una serie di interventi che la Commissione e gli Stati membri sono invitati a prendere nei campi seguenti: istruire e formare all´imprenditorialità - creare un contesto favorevole alla crescita delle imprese - facilitare l´accesso ai finanziamenti - semplificare le procedure amministrative - sostenere le nuove imprese nelle fasi cruciali del loro ciclo vitale - azioni a favore dell´imprenditorialità femminile - incoraggiare nuove opportunità imprenditoriali nell´era digitale - dare una seconda opportunità per gli imprenditori onesti che fanno fallimento.  
   
   
LA VICEPRESIDENTE REDING INCONTRA I CITTADINI A TRIESTE: FAI LA TUA DOMANDA  
 
Bruxelles, 9 settembre 2014 - Crisi economica, diritti dei cittadini e futuro dell’Europa: il prossimo 16 settembre, la vicepresidente della Commissione europea Viviane Reding sarà a Trieste per incontrare i cittadini e rispondere alle loro domande. Poni la tua domanda su twitter o facebook utilizzando l’hashtag #Eudeb8. Segui l’iniziativa in streaming. La vicepresidente Reding incontra i cittadini a Trieste: fai la tua domanda Oggi giorno tantissimi europei sono preoccupati dalle conseguenze della crisi economica, dibattono dei diritti che derivano dalla cittadinanza Ue e si chiedono quale futuro si prospetta per l’Europa. Per rispondere a queste preoccupazioni, la vicepresidente della Commissione europea Viviane Reding incontrerà a Trieste oltre 500 cittadini. L’incontro rappresenta il culmine del percorso italiano dell’iniziativa paneuropea “Dialogo con i cittadini”, promossa dalla Commissione per rispondere in modo diretto ai dubbi e alle preoccupazioni della cittadinanza. Dialoghi con i cittadini: cosa sono? I dialoghi con i cittadini si inseriscono nell’Anno europeo dei cittadini, l’evento dedicato ai cittadini dell’Unione e ai loro diritti inaugurato lo scorso gennaio dalla Commissione europea (Ip/13/2). Questi incontri pubblici previsti in varie città dell’Unione europea permetteranno ai membri della Commissione di dialogare con i cittadini per conoscere e discutere le loro aspettative future. La Vicepresidente Reding ha già incontrato i cittadini europei a Cadice (Spagna), Graz (Austria), Berlino (Germania), Dublino (Irlanda), Coimbra (Portogallo), Salonicco (Grecia), Bruxelles (Belgio), Esch-sur-alzette (Lussemburgo), Varsavia (Polonia), Heidelberg (Germania) e Sofia (Bulgaria). I numerosi incontri previsti nel corso dell’anno in tutta l’Unione permetteranno ai politici europei, nazionali e locali di incontrare cittadini di ogni ceto e provenienza. I dialoghi sono tutti disponibili all’indirizzo http://ec.Europa.eu/european-debate  Perché proprio ora? Perché l’Europa è a un bivio. Il futuro dell’Europa è il tema del momento; c’è chi parla di unione politica, chi di federazione di Stati-nazione, chi di Stati Uniti d’Europa e i prossimi mesi e anni saranno decisivi per il volto futuro dell’Unione. Ma ciò che conta è che, di pari passo con l’integrazione europea, l’Unione acquisisca maggiore legittimità democratica. A cosa servono i dialoghi? La voce dei cittadini permetterà alla Commissione di orientarsi nel definire la futura riforma dell’Ue. I dialoghi servono inoltre a preparare il terreno per le prossime elezioni europee del 2014. In questo Anno europeo dei cittadini la Commissione pubblicherà, il prossimo 8 maggio, una seconda relazione sulla cittadinanza dell’Unione che, oltre a fare il bilancio delle 25 azioni annunciate nel 2010 , presenterà altre 12 misure concrete mirate a risolvere i problemi con cui ancora si scontrano quotidianamente i cittadini Ue. Le questioni emerse dalla consultazione pubblica online e dai dialoghi con i cittadini orienteranno la Commissione nella stesura della nuova relazione e ne indirizzeranno la politica sulla cittadinanza.  
   
   
REPUBBLICA DI GUINEA: L´UNIONE EUROPEA PER MONITORARE LE ELEZIONI LEGISLATIVE DEL 24 SETTEMBRE, 2013  
 
Bruxelles, 9 Settembre 2013 - L´unione europea, ha risposto ad un invito da parte delle autorità della Repubblica di Guinea per la disponibilità di una missione di osservazione alle elezioni legislative del 24 settembre. L´osservatore capo di questa missione di osservazione elettorale dell´Unione europea (Eu Eom), il Sig. Cristian Preda, membro del Parlamento europeo, è arrivato a Conakry il 29 agosto e ha tenuto una conferenza stampa per lanciare ufficialmente la missione il 30 agosto. Un gruppo ristretto di 8 analisti elettorali dell´Ue arrivato a Conakry il 22 agosto. Sono stati raggiunti da 24 osservatori di lungo periodo e saranno rafforzate da 30 osservatori a breve termine, pochi giorni prima del giorno delle elezioni. Complessivamente, circa 70 osservatori saranno in campagna per le prossime elezioni. Poco dopo il giorno delle elezioni, la missione rilascerà una dichiarazione preliminare dei primi risultati in una conferenza stampa a Conakry. La missione resterà nella Repubblica di Guinea per osservare il conteggio finale dei voti e le eventuali procedure di reclamo e di preparare una relazione completa comprese le raccomandazioni per migliorare il processo elettorale in futuro.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO, PACCHETTO APPALTI PUBBLICI: OTTENERE IL MIGLIOR RAPPORTO QUALITÀ PREZZO  
 
Bruxelles, 9 settembre 2013 - Le autorità pubbliche avranno più possibilità di decidere come meglio spendere i soldi dei contribuenti in opere pubbliche, beni o servizi grazie alle nuove norme Ue formalmente approvato dal Comitato per il Mercato interno lo scorso Giovedi. Piuttosto che accettare l´offerta più bassa, le autorità dovrebbero consentire loro di scegliere soluzioni innovative. Ad esempio, la costruzione di una nuova strada intelligentemente, e non solo economicamente, dovrebbe garantire che non ha bisogno di essere ricostruito dopo cinque anni. Gli appalti pubblici rappresenta il 19% del Pil dell´Ue, che lo rende una potente leva per il raggiungimento di specifici obiettivi sociali. Le offerte provvisori colpito con il Consiglio nel mese di luglio su tre direttive (in materia di appalti "classico", "utilità" e "contratti di concessione") permettono alle autorità di prendere in considerazione non solo il prezzo, ma anche benefici ambientali o sociali o idee innovative offerte da un offerente . Ad esempio, un imprenditore potrebbe voler garantire che il cibo di buona qualità, viene servita in un asilo o un ospedale, o impegnarsi ad acquistare da una ditta che si avvale di persone con disabilità. Concorrenza Fiera di fornire il miglior rapporto qualità-prezzo Le nuove direttive includerebbe anche più dura norme in materia di offerte e di subappalto "anormalmente basse", in modo da garantire la conformità con le leggi sul lavoro e dei contratti collettivi. "Questi aggiornamenti hanno lo scopo di combattere il dumping e garantire una concorrenza leale", ha detto il pubblico appalti relatore Marc Tarabella (S & D, Be). Soluzioni più innovative deputati inserite anche una nuova procedura per incoraggiare gli offerenti di offrire soluzioni innovative. I progetti di direttive prevedono "partenariati per l´innovazione" che consentono alle autorità di bando di gara per risolvere un problema specifico senza prescrivere una soluzione. Autorità e gli offerenti potrebbero quindi negoziare la più appropriata. Meno burocrazia per gli offerenti e un più facile accesso per le imprese più piccole offerta sarà semplificata fornendo uno standard "Documento unico europeo degli appalti" in tutte le lingue e obbligando le autorità a condividere i dettagli di offerenti con i requisiti di basi di dati nazionali. Il sistema dovrebbe essere basato su auto-dichiarazioni e solo il vincitore dovrà fornire la documentazione originale. Le nuove regole dovrebbero anche incoraggiare la suddivisione dei contratti in lotti, in modo da migliorare l´accesso agli appalti pubblici per le piccole e medie imprese. Contratti di concessione enti pubblici utilizzano contratti di concessione di assumere le imprese private per la fornitura di servizi o per eseguire opere, come la costruzione di strade, ponti e palazzetti dello sport. Nuove norme a livello dell´Ue si applicano agli appalti pubblici di valore di € 5 milioni o più. Avrebbero anche dare autorità più portata a scegliere l´offerta migliore, basandosi non solo sul criterio del prezzo più basso, ma anche su quelli ambientali, sociali o connesse all´innovazione. Eurodeputati riconoscono la particolare importanza dell´acqua come bene pubblico e pertanto convenuto di escludere dal campo di applicazione della direttiva concessioni. Tuttavia hanno anche chiedere alla Commissione di valutare l´impatto di tale esclusione tre anni dopo la nuova direttiva è stata recepita nelle legislazioni nazionali degli stati membri ´. "Abbiamo negoziato pragmatico, facile da applicare nuove regole per la concessione di lavori e di servizi, in modo da trarre vantaggio tutti i giocatori: autorità pubbliche, operatori economici e dei contribuenti ", ha detto concessioni relatore Philippe Juvin (Ppe, Fr). Gli affari per la "" l´approvvigionamento e la "direttiva classica utility" sono stati entrambi approvati con 27 voti a favore, 1 contrario e 1 astensione . L´accordo sulle concessioni è stata approvata con 26 voti a favore, 2 contrari e 1 astensione. Contesto L´approvvigionamento "Classic", Utilities (che copre l´acqua, i servizi di trasporto di energia, postali e) le direttive e le concessioni sono parte di un pacchetto di quattro proposte di legge sugli appalti presentato dalla Commissione europea nel dicembre 2011. La quarta proposta di regolamento sul "terzo accesso al mercato", è attualmente all´esame della commissione per il commercio internazionale. Prossime tappe Il voto in plenaria finale sui tre accordi è prevista per novembre. Presidenza, presidente della commissione Malcolm Harbour (Ecr, Uk).  
   
   
PARTE LA REGOLAMENTAZIONE DEL SISTEMA BANCARIO OMBRA DA PARTE DELLA COMMISSIONE UE  
 
  Bruxelles, 9 settembre 2013 - In data 4 settembre la Commissione ha adottato una comunicazione sul sistema bancario ombra e proposto nuove regole sui fondi comuni monetari (Fcm). Parte la regolamentazione del sistema bancario ombra da parte della Commissione Ue. La comunicazione, che s´iscrive nella scia del Libro verde sul sistema bancario ombra dello scorso anno (Ip/12/253), riepiloga le iniziative finora attuate dalla Commissione in questo importante settore e prospetta le ulteriori azioni possibili. È presentata oggi la prima di queste azioni, ossia la proposta di nuova regolamentazione dei fondi comuni monetari, volta ad assicurare, rafforzandone il profilo di liquidità e la stabilità, che questi siano in grado di resistere meglio alle sollecitazioni al riscatto in situazioni di mercati sotto pressione. Michel Barnier, Commissario per il Mercato interno e i servizi, ha dichiarato: "Dopo aver realizzato la regolamentazione globale delle banche e dei mercati, dobbiamo ora affrontare la questione dei rischi insiti nel sistema bancario ombra. Il sistema svolge una funzione importante nel finanziamento dell´economia reale e dobbiamo avere cura a che sia trasparente e impedire che i benefici ottenuti rafforzando alcuni soggetti e mercati finanziari siano sminuiti perché i rischi sono trasferiti verso settori meno regolamentati." Contesto Il sistema bancario ombra è il sistema di intermediazione creditizia costituito da entità e attività operanti al di fuori del normale sistema bancario. Seppur non regolamentate alla stregua delle banche, le banche del sistema ombra si dedicano ad attività di natura bancaria. Una stima approssimativa del Consiglio per la stabilità finanziaria (Financial Stability Board – Fsb) quantifica in circa 51 000 miliardi di euro il volume del sistema bancario ombra nel 2011, pari al 25-30% dell’intero sistema finanziario e alla metà delle attività bancarie: il settore ha quindi importanza sistemica nella finanza europea. Fin dagli albori della crisi finanziaria nel 2007 la Commissione europea ha avviato una riforma globale del settore dei servizi finanziari in Europa, nell´intento di conferirgli solidità e stabilità, caratteristiche indispensabili per l´economia reale, colmandone le lacune e carenze emerse con la crisi. Occorre impedire che i rischi si accumulino invece nel settore bancario ombra perché, tra l´altro, la nuova disciplina delle attività bancarie potrebbe spingerne alcune verso la sfera meno regolamentata del settore ombra. I fondi comuni monetari sono un’importante fonte di finanziamenti a breve termine per gli enti finanziari, le società e le amministrazioni pubbliche, basti considerare che detengono in Europa circa il 22% dei titoli di debito a breve termine emessi da amministrazioni o società e il 38% di quelli emessi dal settore bancario. Data l´interconnessione sistemica che lega gli Fcm con il settore bancario e la finanza societaria e pubblica, il loro funzionamento ha costituito il fulcro delle iniziative internazionali sul sistema bancario ombra. Caratteristiche salienti della comunicazione odierna sul sistema bancario ombra e della proposta di regolamento sui fondi comuni monetari La comunicazione illustra gli aspetti da esaminare in relazione al sistema bancario ombra ed espone le misure già attuate per assorbirne i rischi, quali le norme che disciplinano le attività dei fondi speculativi (hedge fund) (v. Memo/10/572) e che rafforzano i rapporti fra le banche e i soggetti non regolamentati (le disposizioni relative alle esposizioni inerenti a cartolarizzazioni contenute nella normativa riveduta sui requisiti patrimoniali –Memo/13/272). La comunicazione individua le priorità per le quali la Commissione intende prendere iniziative: definizione di un quadro per i fondi comuni monetari: le nuove regole proposte oggi (Memo/13/xxx), che riguardano i fondi comuni monetari domiciliati o venduti in Europa, mirano a migliorare il profilo di liquidità e la stabilità di tali Fcm. Gestione della liquidità – La proposta impone agli Fcm di detenere tra le attività in portafoglio almeno un 10% a scadenza giornaliera e un altro 20% a scadenza settimanale, in modo da poter essere in grado di rimborsare gli investitori che intendono riscattare la loro quota con un preavviso breve. Per evitare che un dato emittente rappresenti una percentuale eccessiva nel valore patrimoniale netto (Nav) di un Fcm, l´esposizione nei confronti di un unico emittente è limitata al 5% del portafoglio dell´Fcm (in valore) e al 10% per gli Fcm standard. Stabilità – In considerazione della propensione degli Fcm a Nav costante a chiedere il sostegno del promotore per stabilizzare i rimborsi al valore nominale, le nuove regole impongono ai fondi di tale tipo di costituire una riserva patrimoniale prestabilita, da attivare a sostegno della stabilità dei rimborsi nei momenti in cui il cui il valore delle attività d´investimento dell´Fcm diminuisce; trasparenza del sistema bancario ombra: per essere in grado di monitorare i rischi in modo efficace e intervenire quando necessario, è essenziale raccogliere dati dettagliati, attendibili e completi nel settore; normativa sugli strumenti finanziari e rischi associati con le operazioni di finanziamento tramite titoli (principalmente sotto forma di prestito di titoli e operazioni di pronti contro termine): si tratta di operazioni che possono contribuire a un aumento della leva finanziaria e rafforzare la prociclicità del sistema finanziario, che diventa quindi vulnerabile alle "corse allo sportello" e all´improvvisa riduzione della leva finanziaria. Inoltre, la mancanza di trasparenza di questi mercati rende difficile individuare i diritti di proprietà (chi possiede cosa?), monitorare la concentrazione del rischio e individuare le controparti (chi è esposto nei confronti di chi?); definizione di un quadro per le interazioni con le banche: l’elevato livello di interconnessione tra il sistema bancario ombra e il restante settore finanziario, in particolare il normale sistema bancario, costituisce un fattore importante di rischio di contagio, che potrebbe essere arginato, in particolare, mediante l’inasprimento delle regole prudenziali applicate alle banche nei loro rapporti con entità finanziarie non regolamentate. Per far fronte in maniera adeguata ai rischi specifici si presterà altresì particolare attenzione al regime di vigilanza applicabile alle entità e attività del sistema bancario ombra. Sarà invece necessario approfondire l´analisi di altri aspetti, quali la definizione degli strumenti di risoluzione delle crisi per gli istituti finanziari non bancari e la riforma strutturale del sistema bancario, che saranno quindi precisati in un secondo tempo. In ultima analisi, l’obiettivo è garantire che il settore finanziario sia coperto dai potenziali rischi sistemici e che siano limitate le possibilità di arbitraggio regolamentare, allo scopo di rafforzare l’integrità del mercato e di accrescere la fiducia dei risparmiatori e dei consumatori. La comunicazione della Commissione è in linea con le raccomandazioni del Consiglio per la stabilità finanziaria, che saranno avallate dai leader del G20 nel vertice di San Pietroburgo del 5-6 settembre 2013.  
   
   
POR CALABRIA FESR 2007/2013: PRONTA LA RIPROGRAMMAZIONE. LA REGIONE HA INCONTRATO IL PARTENARIATO  
 
Catanzaro, 9 settembre 201 3- L’assessore regionale al Bilancio e Programmazione nazionale Giacomo Mancini, alla presenza dell’Autorità di Gestione del Por Paolo Praticò, ha introdotto il 5 settembre l’incontro con il Partenariato Istituzionale ed Economico Sociale relativo alla presentazione della proposta di riprogrammazione del Por Calabria Fesr 2007/2013. Durante la riunione, che si è svolta nella sede del Dipartimento Programmazione Nazionale e Comunitaria a Catanzaro, l’Assessore Mancini, che ha anche convocato l’incontro stesso, ha sottolineato che “si tratta di un atto dovuto, coerente con quanto richiesto dalla Commissione europea e dal Governo centrale alle Amministrazioni coinvolte nell’attuazione dei programmi comunitari, in modo da operare un’ulteriore accelerazione della spesa e salvaguardare gli interventi già programmati”. “Con questa operazione – ha aggiunto -, avente carattere finanziario, la Regione riuscirà ad assicurare che l’entità delle risorse comunitarie e nazionali assegnate per il ciclo di programmazione 2007/2013 non subisca alcuna riduzione, ma resti dedicata a sostenere le priorità di sviluppo del nostro territorio”. L’assessore ha anche illustrato la scelta della Regione di attivare con la riunione odierna un confronto preventivo con il Partenariato, propedeutico alla consultazione del Comitato di Sorveglianza del programma e all’avvio della procedura scritta per la notifica del documento di riprogrammazione alla Commissione europea. L’adg Praticò si è soffermato invece sulle linee direttrici della revisione del Por, finalizzata a rimodulare le risorse finanziarie del Programma e riducendo al 25% il tasso di cofinanziamento nazionale, in coerenza con quanto già operato nelle altre Regioni dell’obiettivo convergenza. Le risorse derivanti dalla riduzione del cofinanziamento nazionale del Por confluiranno nel Programma Operativo Convergenza (Poc), già approvato dalla Giunta regionale, e saranno destinate a finanziare quelle procedure di selezione, ritenute strategiche per la piena attuazione della programmazione regionale unitaria 2007/2013, anche in vista del nuovo ciclo di programmazione comunitaria, che vede l’Amministrazione regionale impegnata in un confronto serio e costruttivo con il Partenariato istituzione, economico e sociale. Tanto la proposta di rimodulazione, quanto la scelta di consultazione preventiva del Partenariato, sono state apprezzate dai suoi rappresentanti, che hanno mostrato nei loro interventi una sostanziale condivisione del percorso definito. A seguito del positivo riscontro ottenuto nella riunione odierna, l’Adg ha dato immediato avvio alla consultazione del Comitato di Sorveglianza del Por in modo da ottenere in tempi brevi l’approvazione della proposta da parte della Commissione Europea. Alla fine dell’incontro l’Assessore Mancini ha ringraziato il Partenariato per la disponibilità dimostrata, e per la partecipazione costruttiva a un confronto cruciale per il miglior utilizzo delle risorse comunitarie e lo sviluppo del territorio calabrese.  
   
   
VALLE D’AOSTA: RIUNIONE DEL COMITATO DI SORVEGLIANZA DEL PROGRAMMA REGIONALE FAS 2007/2013 COFINANZIATO DAL FONDO PER LE AREE SOTTOUTILIZZATE  
 
Aosta, 9 settembre 2013 - La Presidenza della Regione informa che nella mattinata di venerdì 6 settembre, presso la saletta al piano terra del Palazzo regionale, si è tenuta la riunione del Comitato di sorveglianza del Programma attuativo regionale (Par) Valle d’Aosta 2007/2013, incaricato di sovrintendere all’attuazione del Programma cofinanziato dal Fondo per le aree sottoutilizzate (Fas). Oltre al Presidente della Regione, hanno partecipato alla riunione i rappresentanti della Direzione generale per la politica regionale unitaria del Ministero dello sviluppo economico, della Direzione generale per lo sviluppo del territorio, la programmazione e i progetti internazionali del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, della Regione e del partenariato istituzionale, economico e sociale. Gli argomenti discussi all’ordine del giorno sono stati l’aggiornamento della composizione dei membri del Comitato di Sorveglianza, l’informativa sullo stato di attuazione del Programma, l’esame ed approvazione della proposta di riprogrammazione del Par Fas Valle d’Aosta 2007/2013 e l’esame ed approvazione della proposta di modifica ai criteri di selezione delle operazioni. Il Comitato, in apertura di seduta, ha approvato l’aggiornamento della composizione dei propri membri, ha successivamente preso atto dell’informativa fornita dall’Autorità di gestione e dai soggetti regionali responsabili sullo stato di attuazione degli interventi finanziati nell’ambito del Programma, ed ha infine esaminato ed approvato la proposta di riprogrammazione, resasi necessaria a seguito di criticità riscontrate in fase di attuazione e dei cambiamenti intervenuti nel contesto di riferimento, unitamente ai criteri di selezione delle operazioni. «A seguito della riunione di quest’oggi - ha dichiarato il Presidente Rollandin - auspico vivamente che, con la collaborazione del Ministero dello sviluppo economico e del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, si possano avviare tempestivamente, anche grazie al contributo delle risorse messe a disposizione dal Programma Fas, le iniziative necessarie per migliorare il collegamento ferroviario Aosta/torino, senza le attuali rotture di carico, dando risposte concrete all’utenza». Inoltre, nel corso della riunione, è stato evidenziato che lo Stato ha trasferito alla Regione circa 5,6 milioni di euro per le attività realizzate e in corso di realizzazione.  
   
   
A GARDA CONFRONTO EUROPEO SU “INVESTIRE NELLE POLITICHE SOCIALI” DI RETI EUROPEE ENSA E ELISAN: RAFFORZARE POLITICHE SOCIALI PER ANZIANI, GIOVANI, LAVORO E NUOVE POVERTA’ E’ FONDAMENTALE PER LA RIPRESA ECONOMICA DELL’EUROPA  
 
Venezia, 9 settembre 2013 - “In questi tre anni di guida veneta alla presidenza dell’Elisan - la rete europea che riunisce 1200 tra Regioni e Città d’Europa per chiedere il potenziamento delle politiche sociali da parte dell’Unione Europea – la voce di questa associazione si è rafforzata e precisata con le proposte e le buone pratiche messe in campo in questi tempi di crisi e che riguardano in modo particolare gli anziani da un lato e i giovani dall’altro, e anche le questioni delle nuove povertà e dell’aumento dell’esclusione sociale.”. Lo ha detto il 5 settembre Remo Sernagiotto, Assessore veneto ai servizi sociali e Presidente del network europeo Elisan (European Local Inclusion & Social Action) in occasione dell’Assemblea generale dell’ Ensa (European Network of Social Authorities) che raggruppa i tecnici delle politiche sociali europee che si è aperto a Garda (Verona) sul cruciale tema degli investimenti nel settore delle politiche sociali in Europa “che – ha detto Sernagiotto – saranno fondamentali nel prossimo settennato dell’Ue 2014-2020 non solo per la difesa della sicurezza sociale delle nostre popolazioni ma anche e soprattutto come elementi di crescita e di ripresa economica e sociale: per troppi anni si è pensato a torto che le politiche sociali fossero sinonimo di assistenzialismo ma non è così o non è più così”. Elisan è un network composto dai rappresentanti politici di 1200 tra Città e Regioni di 12 paesi europei (dall’Italia alla Francia, Spagna, Germania, Belgio, Bulgaria, Grecia, Irlanda, Polonia, Romania, Svezia) comprensivi di 30 milioni di abitanti. “Per reagire alla crisi economica che tocca particolarmente i giovani, le famiglie, le donne, gli anziani, i disabili e l’infanzia - ha aggiunto l’Assessore – va data priorità agli investimenti sociali per usare le risorse a disposizione in modo più innovativo ed efficiente. E bisogna dare ascolto agli enti locali, come quelli rappresentati dalle reti di Ensa ed Elisan il cui scopo – ricorda Sernagiotto – è di far contare di più gli enti locali nelle politiche sociali europee e presso il Parlamento e la Commissione Europea; fare squadra per usare al meglio i finanziamenti europei e i fondi strutturali proponendo azioni e buone pratiche in tema di innovazione sociale nel campo delle povertà e nuove povertà, dell’ invecchiamento attivo della popolazione per ritardare il più possibile la non autosufficienza, della conciliazione dei tempi di lavoro con quelli di vita in accordo tra mondo delle imprese e mondo del lavoro”. Segnalate inoltre le questioni della disabilità, dell’occupazione giovanile, della precarietà energetica, e i progetti d’intervento relativi al turismo sociale e all’educazione alimentare. All’assemblea generale di Ensa, coordinata da Barbara Trentin del Comitato Direttivo di Elisan, è intervenuta tra gli altri Floriana Teodosiu, della Direzione Generale Occupazione Affari Sociali e Inclusione dell’Unione Europea, che ha illustrato il ‘pacchetto’ degli investimenti dell’Unione nelle politiche sociali previsto dall’agenda europea “20-20” per la crescita economica e sociale. “All’inizio della crisi economia – ha ricordato tra l’altro – i sistemi di protezione sociale dell’Europa hanno funzionato abbastanza bene ma ora sono indeboliti e abbiamo 120 milioni di abitanti del continente (cioè il 24,2% del totale) che si troveranno nei prossimi anni a rischio povertà o esclusione sociale”.  
   
   
INCONTRO MINISTRO TRIGILIA. VENDOLA: "PROPOSTA AGENZIA CI LASCIA PERPLESSI"  
 
Bari, 9 settembre 2013 - “L’incontro di questo pomeriggio con il Ministro Trigilia è stato un incontro interlocutorio. La sua proposta di costruire un’agenzia nazionale per la gestione dei fondi comunitari incontra una perplessità diffusa e rischia di rappresentare un paradossale ritorno a forme di neocentralismo”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola al termine dell’incontro, svoltosi il 5 settembre a Roma, tra il gruppo di coordinamento politico per la programmazione 2014/2020 (del gruppo fanno parte i Presidenti delle Regioni Puglia, Emilia Romagna, Toscana, Piemonte, Umbria e Campania) e il Ministro per la Coesione territoriale Carlo Trigilia. “Dobbiamo cercare di guardare in faccia a tutto ciò che rende difficile la spesa comunitaria – ha continuato Vendola - provando a modificare il contesto di regole e di norme che rappresentano un cappio al collo di chi invece vorrebbe spendere per il proprio territorio. Il Ministro Trigilia dovrà continuare a discutere con le Regioni, sapendo che le Regioni non sono tutte uguali. La Puglia fa una certa differenza. Noi non ci sentiamo sul banco degli imputati”. Per Vendola, la Puglia “ha dimostrato di saper spendere e spendere bene, raggiungendo tutti gli obiettivi di target proposti. Ha dimostrato di usare ogni euro del salvadanaio come un seme che viene piantato nella terra di Puglia e che dà buoni germogli”. “Vorremmo – ha concluso Vendola - che la discussione fosse rispettosa della verità e che non ci fosse nessuno scivolamento verso un modello di gestione tecnocratica dei problemi dei cittadini, laddove la gestione tecnocratica priva la rappresentanza democratica, di giorno in giorno, delle proprie competenze e delle proprie prerogative”. L’incontro è stato aggiornato a martedì prossimo.  
   
   
FVG, RIFORME: GIUNTA DEFINISCE LINEE GUIDA PER ELEZIONI COMUNALI  
 
Palmanova, 9 settembre 2013 - Reintroduzione in tutti i Comuni del limite di due mandati consecutivi per la carica di sindaco, previsione delle quote di genere e della doppia preferenza di genere, votazioni in un´unica giornata, di domenica. In linea con gli obiettivi programmatici indicati dalla presidente Debora Serracchiani, la Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia, su proposta dell´assessore alle Autonomie locali Paolo Panontin, ha discusso ed approvato il 6 settembre le linee guida di una riforma in materia di elezioni degli organi delle Amministrazioni comunali, che si concretizzerà già nelle prossime settimane in uno specifico disegno di legge. Anche nell´ottica di razionalizzare e semplificare la disciplina vigente, esso raccoglierà in un unico "corpus" normativo tutte le disposizioni in materia, attualmente contenute in diverse fonti regionali e statali. "Abbiamo voluto dotare la Regione Friuli Venezia Giulia di una disciplina compiuta e organica - ha spiegato la presidente Serracchiani - approvando un unico testo in cui saranno indicati le modalità di elezione e la trasformazione dei voti in seggi, le disposizioni sul procedimento elettorale, sulla propaganda elettorale e sul regime delle spese". "Anche in vista dell´appuntamento elettorale della prossima primavera, che vedrà coinvolti 129 Comuni, vogliamo ottenere un testo normativo chiaro, semplice e pratico - ha sottolineato Panontin - per facilitare l´attività di tutti i soggetti coinvolti: uffici regionali e comunali, partiti e movimenti politici". "Frutto del susseguirsi e sovrapporsi negli anni di una trentina di diversi interventi legislativi statali e regionali, le norme sulle elezioni amministrative applicate nella nostra regione - ha concluso Panontin - appaiono ormai disorganiche e frammentate". Il nuovo testo normativo che andrà a disciplinare l´elezione degli organi delle Amministrazioni comunali, del quale oggi la Giunta regionale ha approvato le linee guida, consentirà di riformare la disciplina dei mandati consecutivi alla carica di sindaco, di introdurre le quote di genere e la doppia di preferenza di genere, di limitare il voto alla sola domenica. "Già nel 1999 - chiarisce l´assessore alle Autonomie locali, Paolo Panontin - il legislatore regionale aveva previsto per tutti i Comuni, così come per le Province, il divieto di un terzo mandato consecutivo alla carica di sindaco. Questo limite era stato poi cancellato con una legge dello scorso anno, ma solo per i Comuni non capoluogo. Con il disegno di legge che presenteremo a breve, intendiamo reintrodurre in tutti i Comuni il divieto di terzo mandato, come previsto in origine dal legislatore regionale, del resto in analogia a quanto avviene a livello statale, con l´obiettivo di favorire il ricambio dei vertici delle amministrazioni locali". Per quanto riguarda il sistema elettorale, si punterà al riequilibrio della rappresentanza di genere nelle cariche elettive . "Le liste - commenta Panontin - dovranno comprendere candidati donne e uomini, ma nessuno dei due generi potrà essere rappresentato in misura superiore ai due terzi. Ciascun elettore potrà esprimere uno o due voti di preferenza alla carica di consigliere comunale, ma se le preferenze saranno due, esse dovranno riguardare candidati di genere diverso". Il ddl modificherà infine la durata delle votazioni, non solo per le elezioni comunali ma anche per quelle regionali e i referendum regionali. Le urne rimarranno aperte solo la domenica, in quanto "la scelta di votare su due giornate non ha portato ad un aumento dei votanti", precisa Panontin, aggiungendo che "i dati sull´affluenza che abbiamo esaminato dimostrano infatti che il livello di partecipazione al voto dipende da fattori del tutto estranei alla durata delle elezioni, mentre al contrario gli effetti negativi sono evidenti: aumento della spesa, maggiore interruzione dell´attività scolastica, allungamento dei tempi del procedimento elettorale, più difficoltà a trovare persone disposte ad operare nei seggi". E le Province? "La scelta di fondo - conclude Panontin - è quella di non inserire nel disegno di legge la disciplina relativa alle elezioni provinciali, considerata l´attuale incertezza sul destino di questi enti".  
   
   
FVG, FINANZE: "VIA LIBERA" A PROPOSTA DEFINIZIONE PATTO DI STABILITÀ  
 
Palmanova, 9 settembre 2013 - La Giunta regionale ha dato il "via libera" il 6 settembre alla proposta di definizione del Patto di stabilità, così come formulata dal ministro dell´Economia, in seguito al negoziato svoltosi tra Stato e Regione nei mesi scorsi. L´accordo conferma alcune importanti clausole, fortemente volute dal Governo regionale: così, la base di partenza del tetto di spesa assegnato sarà calcolata sul consuntivo del 2012, anziché su quello del 2011, con il conseguente recupero dei relativi spazi finanziari, pari ad oltre la metà degli spazi perduti a seguito della legge di stabilità 2013. Ancora, sono state accolte le richieste della Regione, volte a escludere dal Patto diverse tipologie di spesa. Sono escluse dai vincoli del patto le seguenti spese: spese riguardanti funzioni o competenze svolte per la prima volta dalla Regione, quali le competenze del revocato Commissario della laguna di Grado e Marano; spese effettuate a valere sulle risorse dei cofinanziamenti nazionali dei fondi strutturali, nei limiti della dotazione di 18 milioni di euro assegnata dal ministro dell´Economia alla Regione; spese relative alla mobilità sanitaria riferite ad esercizi pregressi, concordate con il ministero e precedenti l´anno 2012; i pagamenti dei residui passivi per i trasferimenti correnti agli Enti locali; le maggiori spese per i rimborsi in conto fiscale, operati dall´Agenzia delle Entrate e del Territorio, rispetto ai valori del 2012. "In un quadro nel quale la nostra Regione, al pari di tutte le altre, è chiamata a concorrere al risanamento della finanza pubblica, in coerenza con gli impegni assunti dal Paese a livello europeo, l´accordo che ci accingiamo a chiudere rappresenta un buon punto di equilibrio - osserva l´assessore regionale alle Finanze Francesco Peroni - che vede accolta la gran parte delle proposte a suo tempo avanzate a Roma. Motivo di soddisfazione, inoltre, sta nella tempistica dell´iter del negoziato, giunto a conclusione con oltre due mesi di anticipo rispetto all´esercizio precedente. Si tratta di un segnale emblematico delle buone relazioni istituitesi tra l´Esecutivo regionale, da un lato, e il ministero dell´Economia, con la Ragioneria Generale dello Stato, dall´altro. Un risultato che comporta, come immediato effetto, la certezza degli spazi di spesa per l´anno in corso e, di conseguenza, la possibilità di programmare consapevolmente la spesa dell´Amministrazione regionale". "Abbiamo puntato molto sulla celerità delle trattativa, nonostante le oggettive difficoltà poste dal mutevole quadro normativo - conclude l´assessore Peroni - proprio per dare risposte certe circa i margini di azione disponibili alla macchina amministrativa regionale. La conclusione anticipata del negoziato con Roma ci consente, ora, di portare al miglior frutto il lavoro di monitoraggio che abbiamo avviato nelle scorse settimane per verificare l´utilizzo effettivo degli spazi di spesa da parte delle diverse amministrazioni del sistema regionale, così da ottimizzarne l´impiego e minimizzare l´impatto dei tagli inferti dalle diverse manovre statali".  
   
   
LA GIUNTA REGIONALE DELLA TOSCANA DI LUNEDÌ 9 SETTEMBRE IN DIRETTA STREAMING  
 
Firenze, 9 settembre 2013 – I lavori della Giunta regionale di lunedì 9 settembre saranno trasmessi in diretta online a partire, indicativamente, dalle ore 15.30. Lo streaming sarà disponibile alla home page del sito www.Toscana-notizie.it. Al termine della seduta sarà resa disponibile la registrazione. Si ricorda che gli atti approvati saranno disponibili all’indirizzo http://web.Rete.toscana.it/attinew  dopo la verbalizzazione degli stessi da parte degli uffici regionali.  
   
   
PATTO STABILITÀ: FVG, CONTINUA PRESSING SU GOVERNO  
 
Trieste, 8 settembre 2013 - "L´amministrazione regionale continuerà ad adoperarsi nei confronti del Governo centrale affinché siano ulteriormente allentati i vincoli del Patto di Stabilità su temi di straordinaria rilevanza, quali in particolare edilizia scolastica, cofinanziamenti ai fondi europei, interventi di protezione civile a garanzia della incolumità dei cittadini". Lo sottolinea l´assessore regionale alle Finanze, patrimonio e programmazione, Francesco Peroni, in relazione alla proposta di definizione del Patto di Stabilità, approvata ieri dalla Giunta regionale. "Grazie all´accordo che ci accingiamo a chiudere e che - ribadisce l´assessore - costituisce un buon punto di equilibrio, otterremo certezza degli spazi di spesa per l´anno in corso con la conseguente possibilità di programmare le iniziative dell´Amministrazione regionale. In ogni caso siamo perfettamente consapevoli - assicura Peroni - che queste tipologie di spesa vadano escluse dai vincoli del patto di Stabilità". "Sono temi che interessano tutte le Regioni e che, proprio per questo, grazie anche alla decisiva azione della presidente Serracchiani, sono stati portati già negli scorsi mesi al tavolo della Conferenza Stato-regioni". "Proprio in quella sede le Regioni hanno chiesto con forza al Governo di premere su Bruxelles per escludere dai vincoli del Patto di Stabilità queste interventi". "Dunque, in questa fase, la materia è ancora oggetto di negoziato tra Roma e Bruxelles, ed è evidente - conclude Peroni - che il Ministero dell´Economia non avrebbe mai potuto anticiparne una soluzione in sede di trattativa con la nostra Regione. Continueremo il pressing, insieme alle altre Regioni, affinché l´obiettivo sia raggiunto per il 2014".  
   
   
EMILIA ROMAGNA: ERRANI REVOCA L´INCARICO ALL´ASSESSORE FREDA  
 
Bologna, 9 settembre 2013 – “Oggi ho deciso, dopo una riflessione che ho svolto a partire dall’inizio di agosto ed un confronto approfondito, di revocare l’incarico all’assessore Sabrina Freda”. Lo annuncia il presidente della Regione Vasco Errani che aggiunge: “Questa mia decisione è maturata esclusivamente dalla constatazione che, di fatto, sono via via venuti meno quello spirito di collaborazione, di collegialità e quel metodo di confronto aperto e costruttivo con le altre istituzioni e l’intera società regionale che per me sono irrinunciabili e a fondamento del lavoro della Giunta. Di ciò non posso che prendere atto con rammarico, ringraziando l’assessore per l’impegno comunque profuso. “Non c’è dunque un problema politico – conclude Errani -. Assumo le deleghe ad interim, confermando il programma e la linea politica della Giunta”.  
   
   
TRENTO: PRESENTATO DAL PRESIDENTE PACHER IL RENDICONTO GENERALE DELLA PROVINCIA 2012  
 
Trento, 9 settembre 2013 - Presentato sil 6 settembre in aula consigliare, dal presidente della Provincia autonoma di Trento Alberto Pacher, il rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento per l’esercizio finanziario 2012 sotto i profili finanziario, economico e patrimoniale. Il bilancio chiude con un avanzo di amministrazione di 294,8 milioni, che rappresenta un’incidenza sui valori complessivi (al netto delle partite di giro) pari al 6,4% (nel 2011 era pari al 10%). La composizione della spesa è stata simile a quella del 2001, con un 61,7% di spesa corrente e un 38,2% di spesa in conto capitale. Il leggero calo della spesa corrente è dovuta alle azioni di contenimento attuate a seguito dell’approvazione del Piano di miglioramento della pubblica amministrazione. Il rendiconto generale 2012 era stato approvato dalla Giunta provinciale nella seduta del 24 maggio 2013 ed è stato parificato il 28 giugno 2013, ad esclusione del capitolo relativo alle spese riservate del presidente. Il bilancio chiude con un avanzo di amministrazione di 294,8 milioni. L´analogo dato riscontrato nell´esercizio 2011 era di 464,43 milioni. L´avanzo diminuisce quindi, in valore assoluto, di 169,6 milioni, con un decremento del 36,5%, dovuto essenzialmente a un livello di maggiori accertamenti inferiore rispetto a quello dell’anno precedente, relativamente ai gettiti arretrati accertati nell’esercizio. L’andamento delle entrate nel corso del 2012 ha risentito degli effetti derivanti dall’applicazione delle riserve all’Erario disposte dalle diverse manovre statali di finanza pubblica, emanate a partire dall’estate del 2011 per il risanamento dei conti pubblici. In merito, la Provincia ha contestato la legittimità delle disposizioni statali davanti alla Corte Costituzionale. Le impugnative riguardano non solo le riserve all’Erario ma anche le nuove modalità di concorso agli obiettivi di finanza pubblica attraverso forme di accantonamenti a valere sulle entrate provinciali. Contestata inoltre la definizione unilaterale da parte dello Stato dell’entità del concorso in termini di patto di stabilità e la mancata considerazione del concorso già assicurato dalla Provincia con l’Accordo di Milano. Le entrate complessive del bilancio provinciale mostrano, in termini di previsioni finali di competenza, una variazione dello -0,2% passando da 4.734,1 milioni del 2011 a 4.722,3 milioni del 2012. Gli accertamenti di competenza registrano una variazione del -2,0% passando da 4.568,6 milioni del 2011 ai 4.477,3 milioni del 2012. Relativamente alle entrate da trasferimenti, la diminuzione registrata (- 11,4%) sconta la riduzione (- 27,1 milioni) nel livello delle assegnazioni statali sulla base di specifiche leggi di settore; la diminuzione è in parte compensata dall’aumento dei trasferimenti dall’Unione europea per 5,5 milioni (+43,6%) e della Regione per 1,1 milioni (+2,6%). Per quanto riguarda la spesa, essa può essere misurata, nei suoi aspetti finanziari, dal rapporto tra risorse impegnate e risorse stanziate per i diversi settori di intervento. Questo rapporto si è assestato sul valore finale del 99,6% con un incremento dello 0,4% rispetto all’esercizio precedente. In sintesi, la spesa corrente è stata pari a 2.854,8 (61,7%). La spesa in conto capitale a 1.767,8 (38,2%). La composizione della spesa è sostanzialmente invariata rispetto all’esercizio 2011, con una leggera diminuzione dell’incidenza della spesa corrente in relazione alle azioni di contenimento attuate a seguito dell’approvazione del Piano di miglioramento. Fra gli altri dati, quelli sui pagamenti complessivi, per l’anno 2012 pari a 3.958 milioni di euro pari al 53,2% dell’entità massima potenziale dei pagamenti effettuabili. L’andamento dei pagamenti in conto capitale è stato fortemente condizionato dai vincoli del patto di stabilità con lo Stato, che ha imposto alla Provincia autonoma di Trento un miglioramento del saldo finanziario del patto di stabilità 2012 di oltre 444 milioni di euro. Relativamente ai tempi , il 91% dei pagamenti complessivi effettuati nel 2012, pari a 4.018 milioni, è stato disposto in un tempo medio di 10 giorni. Il presidente Pacher ha presentato anche il dati relativi al Patto di stabilità e al Piano di miglioramento della pubblica amministrazione. Il Patto di stabilità per l’anno 2012 è stato rispettato e la relativa certificazione finale è stata trasmessa entro i termini previsti (29/03/2013).  
   
   
FVG, NOMINE: GIUNTA INDICA NUOVI DIRETTORI CENTRALI  
 
Palmanova, 9 settembre 2013 -  A seguito dell´approvazione, la scorsa settimana, del nuovo Regolamento di organizzazione dell´Amministrazione del Friuli Venezia Giulia, su proposta dell´assessore alla Funzione pubblica, Paolo Panontin, la Giunta regionale ha formalizzato, il 6 settembre con apposite delibere, gli incarichi dei direttori centrali che saranno alla guida della "macchina regionale" a partire da lunedì 16 settembre. Di seguito le direzioni centrali con il dirigente preposto. Segretario generale: Daniele Bertuzzi. Ragioniere generale: Paolo Viola. Direttore della Protezione civile della Regione: Guglielmo Berlasso. Direttore centrale Funzione pubblica, Autonomie locali e coordinamento delle riforme: Antonella Manca. Direttore centrale Cultura, Sport e Solidarietà: Anna Del Bianco. Direttore centrale Ambiente e Energia: Dario Danese. Direttore centrale Infrastrutture, Mobilità, Pianificazione territoriale, Lavori pubblici, Università: Magda Uliana. Direttore centrale Attività produttive, Commercio, Cooperazione, Risorse agricole e forestali: Franco Milan. Direttore centrale Lavoro, Formazione, Istruzione, Pari opportunità, Politiche giovanili e Ricerca: Ruggero Cortellino. Tutti gli incarichi avranno durata fino al 31 dicembre 2014.  
   
   
LOMBARDIA: I FONDI DELL´UNIONE EUROPEA SIANO GARANZIA PER I GIOVANI  
 
Milano, 9 settembre 2013 - "Ho apprezzato molto l´analisi di Dario Di Vico pubblicata ieri sul Corriere della Sera in merito all´efficienza dei servizi al lavoro per l´attuazione della risoluzione europea ´Garanzia Giovani´". E´ il commento dell´assessore regionale all´Istruzione, Formazione e Lavoro Valentina Aprea, in merito a quanto pubblicato sulle pagine del quotidiano di via Solferino. Fondi Ue Sostengano Formazione E Lavoro Giovani - "Dovrebbe essere naturale - prosegue l´assessore Aprea - che le risorse che arriveranno dai fondi europei per offrire ai giovani concrete opportunità formative, di lavoro, apprendistato o tirocini, siano spese per raggiungere al meglio tali finalità. C´è chi invece ritiene che con tali risorse si debbano innanzitutto rafforzare i Centri pubblici per l´impiego e, quindi, stabilizzare i lavoratori precari, non importa se poi non ci saranno più fondi per realizzare effettivamente le esperienze di lavoro dei giovani". Domande Scomode - "Forse - ipotizza l´assessore - è il tempo di porre domande scomode: perché l´Italia è all´ultimo posto in Europa per l´utilizzo dei servizi per il lavoro come canale di ricerca di impiego? Perché solo un terzo dei disoccupati si rivolge ai Centri per l´impiego pubblici, mentre la gran parte dei disoccupati cerca lavoro attraverso la rete di parenti e amici? La risposta è semplice: perché non si può pensare che i giovani si affidino a servizi per il lavoro notoriamente inefficienti". In Lombardia Efficace Concorrenza Pubblico/privato - "Regione Lombardia sta ponendo in modo netto queste considerazioni nel confronto tra le Regioni e il Ministero del Lavoro - spiega ancora Aprea -. In Lombardia abbiamo realizzato ormai da tempo un´evoluzione delle politiche pubbliche del lavoro, nella logica della rete di soggetti pubblici e privati accreditati, in concorrenza tra di loro, che ne ha aumentano notevolmente l´efficacia, perché le Agenzie per il lavoro private hanno spesso la capacità di intercettare maggiormente le concrete offerte di lavoro da parte delle aziende". Creare Reti Virtuose - "Si tratta quindi - conclude l´esponente dell´Esecutivo lombardo - di creare reti virtuose tra Agenzie per il lavoro, scuole e imprese, strumenti di facilitazione dell´incontro tra domanda e offerta e percorsi formativi di specializzazione, che rispondano a bisogni di competenza concreti delle aziende". "Come assessore al Lavoro di Regione Lombardia - assicura infine - garantisco che mi batterò, nel confronto con il Ministero, perché la realizzazione della ´Garanzia Giovani´ non sia un´altra occasione persa".  
   
   
LA SCORSA SETTIMANA LA RAGIONERIA GENERALE DELLA REGIONE CALABRIA HA EROGATO RISORSE PER 270 MILIONI DI EURO  
 
Catanzaro, 9 settembre 2013 - La Ragioneria Generale della Regione ha effettuato, nel corso della settimana scorsa, pagamenti per circa 270 milioni di euro. La somma più consistente, 250 milioni di euro, viene destinata alle Aziende Sanitarie e Provinciali della Calabria. Si tratta delle quote mensili, che sono state cosi divise: 12.732.860 euro all’Azienda Ospedaliera di Catanzaro; 14.291.747 euro all’Ao di Cosenza; 4.209.277 euro all’Ao Mater Domini di Catanzaro; 12.352.442 all’Ao di Reggio Calabria. Per quanto riguarda le Asp, 37.010.392 euro sono stati liquidati aal´Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro; 76.979.000 euro all’Asp di Cosenza; 20.902.141 euro all’Asp di Crotone; 53.816.342 euro all’Asp di Reggio Calabria e infine 16.777.683 euro all’Asp di Vibo Valentia. Sempre la Ragioneria Generale informa di aver provveduto ad un pagamento di due milioni e mezzo di euro su richiesta del Dipartimento Lavoro relativo a fondi Por Fse 2007/2013, con queste risorse verranno pagate le borse lavoro. Un pagamento dell’importo di un milione di euro è stato effettuato per il Dipartimento Cultura, la cifra è destinata a master e al Sistema Bibliotecario Regionale. Un altro milione di euro viene pagato alle Politiche Sociali per servizi vari. Su richiesta del Dipartimento Personale settore Economato, poi, sono stati pagati 1,4 milioni di euro, mentre 4,7 milioni di euro vengono liquidati su richiesta del Dipartimento Lavori Pubblici a Comuni della Calabria impegnati in progetti finanziati con fondi Por Fesr 2007/2013. Tutti questi pagamenti sono stati effettuati nel rispetto del patto di stabilità. Infine su richiesta del Dipartimento Trasporti e´ stata conclusa la procedura per l’erogazione delle somme relative alla mensilità di settembre per il Trasporto Pubblico Locale su gomma. “Nonostante la tagliola del patto di stabilità che si dimostra ogni giorno un meccanismo tanto ingiusto quanto iniquo – ha dichiarato l’Assessore al Bilancio e Programmazione nazionale e comunitaria Giacomo Mancini - siamo impegnati per garantire risposte puntuali alle famiglie, alle imprese e agli enti locali”.  
   
   
EUROPA, PROGETTO “AGENZIA UMBRIA RICERCHE” PER OCCUPAZIONE GIOVANILE IN FINALE A CONCORSO “REGIOSTARS”  
 
Perugia, 9 settembre 2013 – Sarà presentato l’8 ottobre a Bruxelles il progetto dell’Agenzia Umbria Ricerche “Ide-e: le nuove imprese”, finalizzato a favorire l’occupazione giovanile, che parteciperà alle selezioni finali dell’edizione 2014 di “Regiostars”, concorso dell’Unione europea che premia i progetti regionali più stimolanti e innovativi nel campo dello sviluppo regionale. La giuria ha valutato 80 progetti finanziati dai fondi comunitari, pervenuti da 17 Paesi membri, sulla base di quattro criteri fondamentali: innovazione, impatto, sostenibilità e partenariato. Sono stati selezionati 19 finalisti, tra cui il progetto dell’Aur, nella categoria “Crescita inclusiva: creare lavoro per le nuove generazioni”, che porterà l’Italia in finale al concorso a Bruxelles. Il progetto, finanziato nell’ambito del Programma operativo regionale Fondo sociale europeo 2007-2013 della Regione Umbria prevede la creazione di borse di mobilità per residenti in Umbria, che abbiano un’idea di business, e vogliano fare un tirocinio presso imprese, istituti di ricerca, parchi scientifici e incubatori di aziende in Europa. “Ide-e: le nuove imprese” offre inoltre incentivi finanziari a sostegno della creazione di imprese, per coloro che una volta concluso il periodo di stage sviluppino un “business plan”. Le risorse possono essere utilizzate per finanziare i costi della start-up, come l’acquisto o l’affitto di macchine e strumenti per avviare un nuovo laboratorio. “I diciannove progetti scelti dalla giuria - ha commentato il Commissario europeo per la politica regionale Johannes Hahn - illustrano l’eccellente lavoro realizzato sul campo e dimostrano l’inventiva e il dinamismo con cui le regioni europee utilizzano i nostri fondi per stimolare la crescita e creare posti di lavoro. Offrono pertanto il senso reale dell’agenda per la crescita di ‘Europa 2020’: la ricerca di soluzioni nuove per affrontare le nostre sfide comuni come la disoccupazione giovanile, l’inquinamento e i cambiamenti climatici, la qualità della vita nelle città europee e la mancanza di opportunità di crescita e di prosperità per le piccole imprese”. I finalisti provengono da regioni e città di 17 Stati membri: Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Spagna, Svezia, Regno Unito e Ungheria. Illustreranno i loro progetti alla giuria, presieduta dall’ex presidente del comitato delle regioni Luc Van den Brande, l’8 ottobre prossimo in occasione dell’undicesima Settimana europea delle Regioni e delle Città, gli “Open Days” 2013. I vincitori saranno annunciati il 31 marzo 2014 a Bruxelles, nella cerimonia di premiazione presentata dal commissario Johannes Hahn.  
   
   
BORSA DEL LAVORO TRANSFRONTALIERA A LIGNANO  
 
  Bolzano, 9 settembre 2013 - Si è svolta giovedì 5 settembre a Lignano Sabbiadoro la Borsa del lavoro transfrontaliera organizzata da Eures Trans-tirolia alla quale hanno preso parte operatori economici dell’Alto Adige e del Tirolo del Nord per reperire lavoratori stagionali per la prossima stagione invernale. L´iniziativa di collaborazione transfrontaliera tra l´Alto Adige ed il Tirolo del Nord era stata presentata nei giorni scorsi a Lignano Sabbiadoro nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte il direttore della Ripartizione lavoro, Helmuth Sinn, ed il suo omologo nord-tirolese Anton Kern. La Borsa del lavoro è stata organizzata in collaborazione con l´Hgv e la Camera di Commercio del Tirolo allo scopo di reperire personale stagionale specializzato nel settore turistico - alberghiero per la prossima stagione invernale. I direttori dei due uffici del lavoro hanno sottolineato nel corso della conferenza stampa che il reperimento di personale qualificato è indispensabile per la stagione invernale sia per le strutture turistico-alberghiere dell´Alto Adige che del Tirolo del Nord. In particolare il direttore Helmuth Sinn invita tutte le imprese altoatesine del settore a segnalare il loro fabbisogno di personale per l´imminente stagione invernale ai Centri di mediazione del lavoro operanti in provincia. In alternativa le aziende possono inserire i loro dati direttamente nel sito: https://jobs.Egov.bz.it/borsalavoro/start.jsp?&language=i  
   
   
LOMBARDIA: UN PAESE CIVILE NON LUCRA CON LE SLOT MACHINE  
 
Milano, 9 settembre 2013 - "La moratoria all´apertura di nuove sale destinate alle slot machine o ad altre ´macchinette mangiasoldi´ è anche una vittoria di Regione Lombardia, che sta mettendo a punto una legge, già approvata in Giunta e ora al vaglio del Consiglio, per contrastare il gioco d´azzardo incontrollato e sostenere progetti di prevenzione verso il fenomeno della ludopatia". Lo ha detto Viviana Beccalossi, assessore al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo di Regione Lombardia, indicata dal presidente Maroni come responsabile per la formulazione di questa legge, commentando la notizia dello stop del Senato all´apertura di nuove sale gioco. Scelta Degna Di Paese Civile - "Un Paese civile - ha proseguito Viviana Beccalossi - non può pensare di far quadrare i conti dello Stato sulle disgrazie e la disperazione dei propri cittadini. Sono sempre di più gli Italiani che si rovinano con slot machine e videopoker e bene ha fatto il Senato a porre un freno al proliferare di queste realtà". Legge Lombardia - La legge che nelle prossime settimane sarà approvata in Lombardia prevede azioni socio-sanitarie in tema di ludopatia, interventi sulla prevenzione, restrizioni sulle distanze delle sale gioco da scuole, chiese, luoghi d´aggregazione e anche dai ´Compro oro´ e controlli rigorosi in materia di sicurezza. "L´abbiamo inviata - ha concluso l´assessore - assieme a una Proposta di legge parlamentare, a tutte le massime cariche dello Stato e ai parlamentari di ogni schieramento eletti in Lombardia e, come dimostra anche il voto odierno, la sensibilità su questo tema sta fortunatamente aumentando".  
   
   
TRENTO: ALTRI 2,8 MILIONI PER GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA  
 
Trento, 9 settembre 2013 - Oltre 2.825.000 euro per gli ammortizzatori sociali in deroga: a tanto ammonta la terza tranche di finanziamenti da parte dello Stato per l´utilizzo dei quali la Giunta provinciale, su proposta del presidente Alberto Pacher, ha approvato lo schema di un protocollo d´intesa che dovrà essere firmato dalle parti sociali e dai rappresentanti delle categorie economiche. Si tratta di una somma a totale carico dello Stato che non grava sul bilancio provinciale. Alla Provincia autonoma di Trento, per il 2013, erano già stati assegnati due finanziamenti rispettivamente di 1.200.000 euro e 1.640.000 euro. Le ulteriori cifre stanziate saranno utilizzate per finanziare la cassa integrazione guadagni in deroga e la mobilità in deroga. Queste risorse permetteranno di venire incontro alle esigenze di lavoratori sospesi e disoccupati fino a fine anno. La cassa integrazione in deroga è uno strumento di sostegno al reddito a favore di dipendenti di imprese escluse dall’ambito di applicazione della cassa integrazione, perlopiù imprese artigiane e del settore terziario, o per dipendenti dell’industria che hanno cessato il periodo massimo della cassa integrazione. La cassa in deroga è autorizzata per un periodo di sospensione dal lavoro fino a 400 ore per lavoratore. Sono escluse da questa possibilità le imprese cessate o soggette a procedura concorsuale. Le risorse saranno utilizzate in relazione ai fabbisogni emergenti, senza ripartizione fra i settori economici La mobilità in deroga è uno strumento di sostegno al reddito che garantisce anche la copertura figurativa dei contributi a favore dei lavoratori con un´età di almeno 50 anni al momento del licenziamento, da parte di imprese fino a 15 dipendenti. La durata complessiva degli interventi in loro favore (mobilità in deroga ed eventuale sostegno al reddito provinciale) non potrà superare gli otto mesi e viene erogata a seguito dell’indennità di disoccupazione fino al 31 dicembre 2013. La durata massima delle misure, statali e provinciali, ammonta quindi a complessivi 20 mesi (12 mesi di disoccupazione e 8 mesi tra sostegno al reddito provinciale e mobilità in deroga).  
   
   
IMMIGRATI: FIRMATO UN ACCORDO CON LO STATO PER I CORSI DI FORMAZIONE CIVICA  
 
Trento, 9 settembre 2013 - Il Presidente della Provincia autonoma di Trento Alberto Pacher e il Commissario del Governo Francesco Squarcina hanno firmato stamani presso il Commissariato del Governo di Trento un protocollo d´intesa che riguarda l´attivazione di specifici corsi di formazione civica e di informazione generale destinati a quegli stranieri che, al momento di richiedere il permesso di soggiorno, chiddono di poter partecipare a iniziative di educazione civica, appunto, di conoscenza della lingua italiana, della cultura civica e della vita civile in Italia. Il protocollo d´intesa sottofirmato stamani fa specifico riferimento all´Accordo siglato il 7 agosto dello scorso anno tra il Ministero dell´Interno e il Ministero dell´Istruzione, dell´Università e della Ricerca in cui sono definitivi criteri e modalità per lo svolgimento delle sessioni di formazione civica e di informazione, nonché per lo svolgimento dei test per l´assegnazione dei crediti relativi alla conoscenza della lingua italiana, della cultura civica e della vita civile in Italia da parte degli stranieri che, contestualmente alla presentazione della domanda per il rilascio del permesso di soggiorno, si impegnano a sottoscrivere specifici obiettivi di integrazione, da conseguire nel corso del periodo di validità del permesso di soggiorno. Tuttavia lo Statuto speciale per il Trentino-alto Adige prevede che la competenza in materia scolastica sia affidata dallo Stato alle due Province autonome, mentre l´organizzazione dell´educazione permanente degli adulti, sulla base della legge provinciale n. 5 del 2006, viene svolta dai Centri di Educazione degli adulti collocati presso le istituzioni scolastiche formative. L´accordo firmato oggi individua le istituzioni scolastiche presso le quali si svolgeranno le sessioni di formazione civica e di informazione nonché il test per l´assegnazione dei crediti agli stranieri richiedenti. Si tratta dei seguenti istituti scolastici: - Istituto di istruzione superiore "Degasperi" di Borgo Valsugana; - Istituto tecnico commerciale e geometri "Pilati" di Cles; - Istituto di istruzione superiore "Martini" di Mezzolombardo; - Istituto di istruzione superiore "Marie Curie" di Pergine Valsugana; - Istituto di istruzione "Weisse Rose" di Cavalese; - Istituto di istruzione superiore "G.floriani" di Riva del Garda; - Istituto di istruzione "Don Milani" di Rovereto; - Istituto di istruzione superiore "L.guetti" di Tione; - Liceo "A.rosmini" di Trento. Sarà compito del Commissariato del governo, tra l´altro, collaborare con il Servizio Istruzione - Settore Educazione permanente e per gli adulti della Provincia autonoma di Trento per concordare il calendario delle sessioni di formazione civica e di informazione; comunicare alle istituzioni scolastiche l´elenco degli stranieri che hanno fatto richiesta di partecipazione alla sessione di formazione civica e di informazione; di assegnare a ogni istituzione scolastica la somma di 450 per ciascuna sessione di formazione civica e di informazione; di diffondere ogni utile informazione in merito all´opportunità di formazione civica e di informazione tramite i Consigli Territoriali per l´Immigrazione. Per parte sua la Provincia autonoma di Trento predisporrà il calendario per lo svolgimento delle sessioni e assicurerà il loro svolgimento; concorderà con il Commissariato del Governo di Trento i tempi e le modalità di comunicazione da parte delle strutture scolastiche coinvolte dell´avvenuta partecipazione dello straniero alle sessioni di formazione civica e di informazione; diffonderà ogni utile informazione sulle sessioni tramite io mezzi istituzionali a disposizione; supporterà, monitorerà e coordinerà le attività delle scuole coinvolte nel progetto, garantendo la propria disponibilità per il miglioramento graduale degli interventi in riferimento alle esigenze e ai bisogni che dovessero emergere  
   
   
INAUGURATO A MOLFETTA OSTELLO TEMPORANEO ACCOGLIENZA IMMIGRATI  
 
Bari, 9 settembre 2013 - Inaugurato il 7 settembre a Molfetta alla presenza dell´assessore regionale alla cittadinanza sociale e politiche per l´immigrazione Guglielmo Minervini e del sindaco Paola Natalicchio l´ostello di accoglienza temporanea per migranti, impegnati nelle attività di commercio ambulante nei tre giorni della Festa Patronale in onore della Madonna dei Martiri. “ Quello del Comune di Molfetta è un esempio da seguire anche per le altre città della Puglia – ha commentato l´assessore Minervini – così le amministrazioni possono farsi prossime ai bisogni essenziali di questi lavoratori restituendo dignità a una vita fatta di migrazioni”. La tensostruttura di 10x30 metri è stata montata sulla banchina San Corrado, vicino alle aree di vendita, e sarà aperta h24 fino a lunedì 9 settembre. E´ divisa in zone di riposo per gli uomini e le donne, bagni e docce. Le mamme avranno a disposizione uno spazio apposito attrezzato per i neonati e grazie alla collaborazione con le associazioni di volontariato anche spazi di gioco. A Molfetta – ha spiegato il sindaco – abbiamo voluto sperimentare un modello diverso di accoglienza per i migranti e gli ambulanti. Spesso ci si ferma a comprare la loro merce sulle bancarelle e poi si gira la testa dall’altra parte rispetto ai loro bisogni primari. E la città diviene un luogo di bivacco. Con questa struttura vogliamo garantire accoglienza ma anche decoro e pulizia alla nostra città”. Collaboreranno con il Comune nella gestione: Ser Molfetta, Misericordia, Croce Rossa Italiana, Avs, il servizio sanitario dell´ordine dei Cavalieri di Malta, gli scout, i volontari del Comitando, l´Anpana e le guardie ambientali.