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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 19 Novembre 2013
PARLAMENTO EUROPEO: POLITICA DI COESIONE: UNO STIMOLO PER L´ECONOMIA DELLA TUA REGIONE  
 
 Strasburgo, 19 novembre 2013 - Ogni anno più di 1/3 del bilancio comunitario è investito nelle regioni europee. La politica regionale e di coesione dell´Unione europea sostiene la crescita e riduce le disparità regionali. Questa settimana il Parlamento voterà il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020 e la riforma del regolamento riguardante tutti i fondi della politica regionale. Ecco quattro casi di successo co-finanziati dai fondi della politica regionale dell´Ue. Martedì il Parlamento voterà il bilancio a lungo termine dell´Ue per il periodo 2014-2020. Il giorno seguente, i deputati voteranno l´accordo raggiunto con il Consiglio in merito alla riforma del regolamento chiave che copre tutti i fondi della politica regionale dell´Ue. Le nuove regole mirano soprattutto a ridurre la burocrazia. I 325 miliardi di euro destinati alla politica regionale per il periodo 2014-2020 si concentreranno sulla crescita e l´occupazione. Dalla gestione dei rifiuti al rilancio della scena teatrale L´ecoparco La Rioja in Spagna, è stato inaugurato nel 2003 grazie ai 12,5 milioni di euro del Fondo di coesione 2000-2006. Ricicla 148.000 tonnellate di rifiuti ogni anno, generando biogas, compost o energia elettrica sufficiente per alimentare una città di 20.000 abitanti. Inoltre le porte dell´ecoparco sono aperte anche ai visitatori che intendono migliorare le proprie conoscenze sulla gestione dei rifiuti e sulle questioni ambientali. A causa dell´aumento degli scambi commerciali nel Mar Baltico, sono necessari mezzi di trasporto più integrati e sostenibili. Il Network dei centri per l´integrazione logistica del Mar Baltico (Inloc) ha creato delle reti cooperative nella catena di trasporto e ha condotto delle valutazioni dei vari centri logistici in Estonia, Lettonia, Lituania e Polonia. Come conseguenza l´estensione del Porto Muuga in Estonia si è ampliato e altri progetti importanti sono già stati lanciati. Inloc ha beneficiato di un investimento dell´Ue di 1 milione di €. Kcc progetto di coaching creativo a Berlino, in Germania, favorisce le industrie creative della città, offrendo preziosi consigli agli imprenditori. Dal 2008, il Kcc ha assistito con successo 111 progetti, offrendo consigli sulla gestione dei finanziamenti e possibilità di networking. Kcc ha ricevuto un investimento europeo di 525.000 €. Il vincitore Regiostar 2013 per la crescita intelligente, il Parco Scientifico e Tecnologico dell´Università di Porto (Uptec) in Portogallo è un parco tecnologico che unisce l´industria creativa, le scienze marine e la biotecnologia. L´investimento europeo di 15 milioni di euro ha permesso di stimolare il lavoro e le imprese della regione. Il progetto comprende circa 110 imprese, di cui 95 start-up, cinque grandi aziende e cinque centri di innovazione privati . Degli 800 posti di lavoro creati, il 95% sono giovani diplomati.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: APERTURA SESSIONE: MINUTO DI SILENZIO PER LE VITTIME DEL TIFONE HAIYAN  
 
Strasburgo, 19 novembre 2013 - Il Presidente Schulz ha tenuto un minuto di silenzio in onore delle vittime del tifone Haiyan, che ha devastato ampie zone delle Filippine lo scorso 8 novembre uccidendo più di 2.500 persone e lasciandone 660.000 senza tetto. Il Presidente del Pe ha invitato la comunità internazionale a fornire aiuti umanitari d´emergenza e un sostegno a lungo termine per la ricostruzione. 10 giorni dopo il passaggio del tifone a 300 km/h, alcune zone colpite erano ancora isolate. Il bilancio delle vittime è ancora in aumento, si stima che 22.000 persone sono ancora disperse e centinaia di migliaia di sopravvissuti sono ancora in attesa di ricevere acqua pulita, riso e tende, ha spiegato Schulz, aggiungendo che le Filippine hanno bisogno di aiuto esterno. Dopo aver sottolineato che l´Ue e gli altri paesi si sono già impegnati a fornire sia aiuti umanitari di emergenza sia fondi per la ricostruzione a lungo termine, il Presidente Schulz ha comunque esortato la comunità internazionale a fare di più per aiutare i circa 11 milioni di filippini che sono stati direttamente colpiti dal disastro naturale. Euronest Scola 2013 - Schulz ha anche accolto 150 studenti provenienti da 33 paesi, tra cuigli Stati membri Ue, l´Armenia, l´Azerbaigian, la Bielorussia, la Georgia, la Moldova e l´Ucraina, che erano a Strasburgoper il progetto Euronest Scola 2013, due giorni di dibattitosulle questioni fondamentali del partenariato orientale, dalla costruzione della democrazia all´efficienza energetica. Deputati entranti/uscenti - Gabriele Stauner (Ppe, De), sostituito da Anja Weisgerber (Ppe, De) dal 30 ottobre 2013. Hiltrud Breyer(verdi/ale, De), sostituito da Franziska Katharina Brantner(verdi/ale, De) dal 31 ottobre 2013.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO, ACCORDO SUL BUDGET: "ABBIAMO MANTENUTO LE NOSTRE PRIORITÀ"  
 
Strasburgo, 19 novembre 2013 - Non é stato facile, ma dopo lunghe trattative il 14 novembre, la commissione ai Bilanci ha approvato il compromesso trovato dagli Stati membri per il budget del 2014 e dei sette successivi. Il Pe é riuscito ha mantenere la flessibilitá per il quadro finanziario pluriennale resistendo alle proposte di tagliare gli investimenti in lavoro, ricerca e innovazione. "Il Parlamento si é preso la responsabilità di accettare un budget meno elevato" ha sottolineato Alain Lamassoure, presidente della commissione ai Bilanci, "ma ha saputo mantenere le priorità ed evitando di iniziare il 2014 in negativo". L´anno che verrà - Il Consiglio ha accettato la richiesta del Parlamento di ottenere piú fondi per la lotta alla disoccupazione in Ue. Nel budget dell´anno prossimo sono anche garantiti i fondi agli aiuti umanitari e ai rifugiati,per la politica di asilo e Frontex, l´agenzia di controllo delle frontiere esterne dell´Ue. Altri 500 milioni di euro sono stati aggiunti al budget 2014, arrivando ad un totale di 135,5 miliardi di euro. Sul lungo termine... Nonostante l´accordo politico sul quadro finanziario pluriennale sia stato raggiunto in giugno, il Parlamento ha spostato il voto fino a quando le proprie condizioni sono stato accettate. Maggiore flessibilità, copertura di eventuali aggiustamenti del budget di quest´anno e gruppi di lavoro per analizzare come l´Ue raccoglie le proprie entrate. Il budget dell´Ue per i prossimi sette anni ammonta a 960 miliardi di euro. E tutti budget annuali dovranno rispettare i plafond definiti dal quadro finanziario pluriennale. Lammasoure, deputato francese di centro destra, ha spiegato: "Il Pe ha deciso di non interrograsi sui plafond massimi stabiliti dagli Stati membri proprio in un periodo in cui le risorse scarseggiano nelle casse degli Stati. In cambio però, ha ottenuto una clausola che permetterà nel 2016 di fare un bilancio della situazione economica e rivedere le cifre del budget". I prossimi passi - I deputati voteranno la proposta del quadro finanziario pluriennale martedí 19 novembre. Il giorno successivo voteranno il budget dell´Ue per il 2014.  
   
   
PARLAMENTO EROPEO, BUZEK: "L´UNIONE EUROPEA È LA SOLUZIONE ALLA CRISI, NON LA CAUSA"  
 
Strasburgo, 19 novembre 2013 - L´ue sta ampliando la sua capacità di influenzare gli eventi mondiali, secondo Jerzy Buzek, parlamentare polacco del centro-destra ed ex presidente del Parlamento europeo. "Diversi anni fa abbiamo dovuto chiedere un aiuto agli Stati Uniti per risolvere i problemi nei Balcani", ha detto Buzek durante la conferenza React tenutasi a Varsavia il 14 novembre. "Oggi, grazie al nostro soft power, siamo riusciti a pacificare l´intera regione balcanica. Stiamo facendo lo stesso nei paesi dell´Est." "L´unione Europea è la soluzione alla crisi, non la sua causa" ha sottolineato Buzek elogiando le opportunità economiche offerte dal far parte dell´Unione europea. A "React Warsaw" i relatori hanno discusso della maniera con cui l´Ue sarà in grado di esercitare una maggiore influenza sugli eventi mondiali. Elżbieta Kaca, analista presso l´Istituto Polacco per gli Affari Internazionali, ha messo in evidenza come le Politica di vicinato orientale stia trasformando le relazioni con i paesi dell´Est. Grażyna Piotrowska-oliwa, ex presidente della compagnia polacca per il petrolio e il gas (Pgnig), ha messo in guardia il pubblico di fronte al deterioramento della sicurezza energetica europea. Per fronteggiare questo problema, secondo lei, l´Ue dovrebbe negoziare migliori condizioni commerciali per conto di tutti gli Stati membri. Adam Bodnar, vice-presidente della Fondazione per i diritti umani di Helsinki, ha evidenziato il ruolo chiave svolto dal Parlamento europeo nel miglioramento della legislazione vigente sulla protezione dei dati. "React Warsaw" è la seconda di una serie di cinque conferenze incentrate sui temi vitali per l´Unione europea. I vari eventi si svolgono in diverse città europee e sono l´occasione per uno scambio di idee tra i vari relatori. Il prossimo evento sarà a Francoforte il 5 dicembre e riguarderà il legame tra finanza e Ue.  
   
   
DICHIARAZIONE CONGIUNTA UE-USA IN MATERIA DI GIUSTIZIA E AFFARI INTERNI DI IERI A WASHINGTON  
 
Bruxelles, 18 novembre 2013 - La Commissaria europea vicepresidente Viviane Reding e il Commissario Cecilia Malmström, in rappresentanza della Commissione europea; Il lituano ministro della Giustizia Juozas Bernatonis e lituano Vice Ministro degli Interni Elvinas Jankevicius rappresentanza della Presidenza lituana del Consiglio dell´Ue; ministro greco della Giustizia, Trasparenza e umana Diritti Charalampos Athanasiou rappresentanza della presidenza greca dell´Unione europea, ha incontrato oggi il procuratore generale Eric H. Holder, Jr., e il Vice Segretario del Dhs Rand Beers nel corso di una Ue-usa la giustizia e gli affari interni ministeriale a Washington. Hanno rilasciato la seguente dichiarazione: " Il nostro incontro è stato costruttivo e produttivo. Abbiamo discusso una vasta gamma di questioni critiche per l´Unione europea e gli Stati Uniti, tra cui: affrontare il problema degli abusi sessuali dei bambini on-line, il lavoro di coordinamento nella lotta al terrorismo e le questioni di sicurezza; contrastare l´estremismo violento, la cooperazione in espansione in materia penale; comune gli sforzi in materia di criminalità informatica e di sicurezza informatica, e le questioni della mobilità, migrazione e frontiere. Inoltre, abbiamo discusso i diritti delle vittime della criminalità, i diritti delle persone con disabilità, e il perseguimento dei crimini di odio. Di particolare nota, abbiamo discusso la minaccia rappresentata da combattenti stranieri destinati a paesi terzi, in particolare la Siria, e la possibile risposta per affrontarlo. Abbiamo intenzione di promuovere una stretta condivisione delle informazioni tra le nostre rispettive agenzie, così come iniziative coordinate nei paesi terzi. Abbiamo anche discusso gli sforzi degli Stati Uniti e l´Unione europea nel contrastare l´estremismo violento e deciso di intensificare la nostra cooperazione. Il nostro incontro ha anche affrontato la protezione dei dati, e le questioni relative alle presunte attività delle agenzie di intelligence degli Stati Uniti. Noi insieme riconosciamo che questo ha portato a tensioni spiacevoli nel rapporto transatlantico, che cerchiamo di diminuire. Al fine di proteggere tutti i nostri cittadini, è della massima importanza per affrontare questi problemi, ripristinando la fiducia e rafforzare la nostra cooperazione in materia di giustizia e gli affari interni. L´ue e gli Stati Uniti sono alleati. Dal 9/11 e successivi attentati terroristici in Europa, l´Ue e gli Stati Uniti hanno intensificato la cooperazione, anche nei settori della polizia e della giustizia penale. Condivisione di informazioni pertinenti, inclusi i dati personali, garantendo nel contempo un elevato livello di protezione, è un elemento essenziale di questa cooperazione, e deve continuare. Siamo dunque, come una questione di urgenza, impegnati a far progredire rapidamente nei negoziati per un accordo di protezione dei dati ombrello significativo e completo nel campo di applicazione della legge. L´accordo dovrebbe fungere da base per facilitare il trasferimento dei dati nel contesto della cooperazione giudiziaria e di polizia in materia penale e di garantire un livello elevato di protezione dei dati personali per i cittadini degli Stati Uniti e dell´Unione europea. Ci siamo impegnati a lavorare per risolvere le questioni ancora aperte sollevate da entrambe le parti, tra cui ricorso giudiziario (una questione critica per l´Ue). Il nostro obiettivo è quello di completare i negoziati per l´accordo in vista della stagione estiva 2014. Sottolineiamo inoltre il valore della Mutua Assistenza Legale Accordo Ue-usa. Ribadiamo il nostro impegno a garantire che esso è usato ampiamente ed efficacemente a fini probatori in procedimenti penali. Ci sono state anche discussioni sulla necessità di chiarire che i dati personali detenuti da soggetti privati ​​nel territorio dell´altra parte non saranno accessibili dalle forze dell´ordine al di fuori dei canali legalmente autorizzate. Siamo anche d´accordo a rivedere il funzionamento del Legale accordo di mutua assistenza, come previsto nel Contratto, e di consultarsi in caso di necessità. Prendiamo il punto sul lavoro svolto dalla Ue-usa apposito gruppo di lavoro congiunto. Sottolineiamo l´importanza delle revisioni in corso negli Stati Uniti, di attività di raccolta dei servizi segreti americani, tra cui la revisione delle attività per la Privacy e Civil Liberties Oversight Board ("Pclob") e Review Group del Presidente su Intelligence e Communications Technology ("Review Gruppo "). L´accesso che è stato dato alla parte del gruppo di lavoro ad hoc per i funzionari della comunità di intelligence degli Stati Uniti, il Pclob Ue, il Review Group e commissioni del Congresso di intelligence statunitensi contribuirà a ristabilire la fiducia. Ciò ha incluso discussioni costruttive circa le pratiche di vigilanza negli Stati Uniti L´ue si compiace che gli Stati Uniti sta prendendo in considerazione l´adozione di ulteriori misure di salvaguardia nel contesto di intelligence che potrebbero trarre beneficio anche i cittadini dell´Unione europea. Come questi processi in corso continuano, contribuiscono a ripristinare la fiducia, e ad assicurare che continuiamo la nostra cooperazione di polizia vitale al fine di proteggere i cittadini dell´Ue e degli Stati Uniti. "  
   
   
LE IMPLICAZIONI POLITICHE DI INTEGRAZIONE ECONOMICA EUROPEA - VERSO UN´UNIONE POLITICA  
 
 Bruxelles 18 novembre 2013 - Di seguito l’intervento di ieri di José Manuel Durão Barroso Presidente della Commissione europea; £ Caro Jean Monnet, Professor Mc Cormick, Cari amici, Signore e signori, E ´sempre un grande piacere per affrontare questo incontro annuale di Jean Monnet a causa di un po´ di nostalgia accademica che tengo. Siete venuti dai quattro angoli, non solo dell´Europa, ma del mondo, un segno tangibile che esiste effettivamente un grande interesse per l´Unione europea, è per questo che l´Europa le cose, come il professor Mc Cormick di dice, prendendolo dal titolo di il suo libro, l´Europa è necessaria. Fin da quando la crisi finanziaria ha colpito nel 2008 i leader mondiali hanno sottolineato a me l´importanza della ripresa economica in Europa e il loro interesse vitale in una Europa forte vibrante in grado di rimanere un attore globale. In effetti, la crisi ha dimostrato quanto siamo interdipendenti, non solo in Europa ma nel mondo. Una crisi che ha iniziato in alcuni dei nostri Stati membri - a parte ovviamente dal fallimento di Lehman Brothers - ma la crisi del debito sovrano in uno o due dei nostri Stati membri, ha sollevato preoccupazioni per l´euro in tutto il mondo, e aveva anche un profondo avere un impatto sui mercati finanziari globali. E un certo punto ho ´piacerebbe condividere con voi è che, a livello internazionale, ad esempio nel G20 - dove sono stato dal 2000, quindi molti anni - e il G8, i messaggi sono stati convocati a noi dai nostri partner, dagli Stati Uniti alla Cina, dal Brasile al Giappone, è che è necessaria una maggiore integrazione europea. E ´interessante a volte per vedere come ci vedono dall´esterno. Perché alla fine c´è stata una chiara percezione della necessità di un´Europa più politica, anche a causa dei punti di forza finanziari originata dalla cosiddetta crisi dell´euro. Mi rincuora che nel recente G8, in Irlanda del Nord, e il G20 a San Pietroburgo, l´economia europea non era più al centro delle preoccupazioni. Abbiamo invece ricevuto elogi e parole di ammirazione per il modo molto determinato in cui l´Unione europea è stata in grado di garantire l´euro. E ora, come dici tu, non c´è più che la percezione che noi siamo al centro di tutti i problemi del mondo. L´ultimo G20 era più comodo per me che gli altri G20s, dove abbiamo avuto a ricevere il parere di molti leader in tutto il pianeta. Vi è un riconoscimento che i nostri sforzi stanno dando risultati. E questi sforzi sono importanti non solo per l´Europa ma per il mondo in generale. L´unione europea, con i suoi 507 milioni di abitanti rappresenta il 7,3% della popolazione mondiale, ma oltre il 23% del Pil mondiale. Nostro Pil combinato è maggiore di quello degli Stati Uniti e due volte quella della Cina. Il nostro peso combinato è essenziale per capire il futuro sfida dell´Europa. E non è, però, solo di dimensioni e di scala. Si tratta anche di modello. In un mondo globalizzato, l´Unione europea è dotata di molte attività da parte fantastica del capitale umano, alla società di classe mondiale e di alta qualità di R & S e istituti di istruzione superiore che attirano quasi la metà (45%) degli studenti in mobilità internazionale. Per quanto importante, l´Europa ha un modello di governance che concili la sovranità nazionale con la cooperazione, anche all´interno delle istituzioni europee, alcune delle quali le istituzioni sovranazionali, e l´integrazione politica. Un modello che, come in passato, e continua oggi, per ispirare gli altri. Il Nobel per la Pace premio che abbiamo ricevuto lo scorso anno mette in evidenza proprio il grande esempio che l´Europa sta mettendo in termini di riconciliazione, la pace e la democrazia. Un esempio che posso dirvi è molto ispirando altre regioni del mondo. Uno dei punti a molti dei miei contatti con i leader provenienti da Asia o in Africa o in altre parti del mondo, quando si discute di queste cose, è una questione di ammirazione per loro. Come è stato possibile ottenere la riconciliazione dopo la seconda guerra mondiale e per costruire questo tipo di progetto? Qualcosa che non è successo, devo dire, in altre parti del mondo, in cui alcuni problemi profondi sono ancora presenti in termini di riconciliazione e in termini di paesi che sono in grado di condividere alcuni dei loro interessi comuni. Ma se l´Europa vuole mantenere il suo ruolo di primo piano, dobbiamo rafforzare le nostre istituzioni e di migliorare le strutture di governance. Dobbiamo renderci conto che i nostri Stati membri, anche i più grandi, quelli da sole, non sono più in grado di far fronte ad alcune delle sfide che una economia globalizzata li mette e agire su questo. Ma possono farlo insieme nell´Unione europea, se sono in grado di mettere in comune la loro sovranità nazionale. Non si tratta di perdere la sovranità, si tratta di messa in comune di essere più forte, sulla condivisione di potere per riconquistare il potere e la sua influenza nel mondo. E non si tratta di rinunciare alla politica, come a volte alcune persone suggeriscono, si tratta di adattare la nostra cassetta degli attrezzi politica a fare la differenza e aiutare la globalizzazione. Alcune persone dicono che ora a causa delle enormi sviluppi sui mercati finanziari o in tecnologie o le Tic, la politica non conta più. Io credo che sia un errore completo. Politica questioni, e possiamo vedere dalla crisi finanziaria, dove sono stati fatti errori politici, l´altra crisi, anche in termini di guerra e di pace, che cosa accade quando alcuni leader commettono errori. Quindi, se la politica conta di fare errori, la politica debba anche importanza quando si tratta di una questione di buon senso e di buone scelte. Il problema non è che la politica non conta più, il problema è che la forma della politica oggi è diverso. E oggi è impossibile essere un leader in ogni paese del mondo senza avere una visione globale. E ´impossibile prendere decisioni che stanno cercando solo nelle interessi nazionali, perché gli interessi nazionali devono essere intesi e promossi, - quando è il caso - anche nel contesto delle sfide regionali e globali. Quindi è un cambiamento nella forma o la forma - se volete - della politica, ma non l´irrilevanza della politica. Non è, come alcuni suggeriscono, la supremazia delle decisioni tecnocratiche, perché anche quando vi è una scelta di decisioni tecnocratiche questa è una scelta politica. Ed è importante da questo punto di vista - vorrei sottolineare - per mantenere ancora l´idea del primato della politica. Le debolezze strutturali che la crisi esposto e aggravata; eccessivo indebitamento pubblico, aziendale e indebitamento individuale e l´erosione della competitività globale di un certo numero dei nostri Stati membri erano state accumulando nel corso degli anni. Non possono essere superati da un giorno all´altro. Tuttavia, gli sforzi europei per garantire la stabilità, attraverso il consolidamento fiscale unito ad una riforma strutturale profonda e investimenti mirati a porre le basi per una crescita sostenibile, inclusiva, stanno cominciando a dare i suoi frutti. Naturalmente, e questo è molto difficile, a volte, con sacrifici molto duri in molte parti della nostra popolazione. Come ho sempre detto non vi è una situazione di emergenza sociale in molti dei nostri Stati membri. Ma ora stiamo assistendo ad un modesto, ma incoraggiante ritorno alla crescita, rompendo con due anni di recessione. Il riequilibrio della nostra economia è in corso, come ho sottolineato ieri in occasione dell´adozione del Growth Survey (Ags), che ha fissato le priorità per il 2014 per l´Ue e gli Stati membri. Tutti gli indicatori sono positivi, direi, si aspettano uno: la disoccupazione. La disoccupazione è la sfida più drammatico che stiamo affrontando, e cioè la disoccupazione giovanile. Questo è il motivo per cui io semplicemente non posso dire che la crisi è finita. Come potremmo dire che la crisi è finita, quando abbiamo ancora questi alti livelli di disoccupazione? Ma è giusto riconoscere che le sfide molto importanti sono ormai alle spalle. Qualche tempo fa, non dimentichiamo, molte persone nei mercati anche in nostri partner internazionali sono state in discussione la stessa sopravvivenza dell´euro. Questo non è più uno scenario. Ho ricevuto, durante il momento più acuto della crisi, domande molto drammatici dei leader di Stati Uniti, Russia, Cina, India, circa la capacità dell´Europa di resistere a questi punti di forza e pressioni. Ora tutti sono d´accordo che l´euro è una moneta forte, credibile e stabile. I problemi rimangono ma sono da una natura diversa. Non è più la minaccia esistenziale per l´euro, ma la possibilità di garantire una ripresa duratura. I primi segnali di ripresa ci sono, ma possiamo fare in modo tale ripresa è sostenuta? Questa è la questione ora, una domanda diversa da quella che abbiamo discusso di uno o due anni fa. Signore e signori, L´integrazione economica in Europa è un processo unico. La creazione dell´Unione economica e monetaria (Uem) è stato, senza dubbio, una delle pietre miliari dell´integrazione europea. Dell´euro - la seconda più grande valuta di riserva - è uno dei simboli che definiscono l´Europa a casa e in tutto il mondo. Alcuni dei grandi aspirazioni dell´Unione economica e monetaria sono stati realizzati, mentre altri rimangono da raggiungere. La nostra risposta fondamentale alla crisi era volto a ristabilire la fiducia che le conquiste del mercato unico e la moneta unica non verranno annullate. Ma mentre ci si concentra sulle singole riforme economiche e istituzionali che non dovrebbe mancare un quadro più ampio: non solo delle modifiche richieste, ma anche della volontà politica di andare avanti sulla strada per completare il disegno della Unione economica e monetaria, in ultima analisi, l´unione politica. E qui voglio sottolineare la parola ´politica´, perché in effetti si tratta di politica di cui stiamo parlando. Ancora una volta voglio condividere con voi le mie esperienze durante i periodi più difficili della crisi. Nel discutere la questione con il presidente degli Stati Uniti, il primo ministro della Cina, il Presidente della Russia o del Primo Ministro del Giappone e anche soggetti molto importanti nei mercati finanziari, la questione hanno chiesto non era per il deficit della Grecia o circa il debito di Irlanda. Era cioè circa la determinazione politica nella zona euro per sostenere la valuta. E ´stato, molto concretamente, sulla Germania. ´Credi´, mi è stato chiesto, ´che la Germania farà tutto quello necessario per sostenere a euro?´ E la risposta che ho dato è stata: ´sì, credo che sarà´. E ho spiegato perché. Così, alla fine, e questo è molto importante per capire, la stabilità e la credibilità di una moneta come l´euro si trova sulla credibilità e la sostenibilità dell´istituzione politica costrutto dietro. Ecco perché alla fine - naturalmente ha a che fare con i mercati, ovviamente ha a che fare con il debito, naturalmente ha a che fare con il deficit - ma ha a che fare con il costrutto politico che sta dietro una moneta comune. Alla fine si tratta di circa l´impegno di vivere insieme e di condividere un futuro. Per condividere non solo una moneta che è tra l´altro un simbolo di Europa, ma di condividere un futuro. Quindi è eminentemente una questione politica. Ed è molto interessante il fatto che i principali dubbi sull´euro dissipate quando ci fu un chiaro segno da parte degli Stati membri e delle istituzioni europee, come la Bce, che di fatto gli europei sarebbero pronti a fare tutto il necessario per sostenere l´euro. Ancora una volta, non è stato un intervento economico, non è stata una decisione tecnica, si trattava di un impegno politico che ha cambiato l´umore dei mercati - ancora una volta un esempio che la politica la materia. Con la nostra Blueprint su un´unione economica e monetaria vera e profonda, presentato nel novembre 2012, la Commissione europea sta appunto colmare questa lacuna, il divario tra ciò che viene percepito come la crisi attuale, vale a dire ad alcuni problemi che abbiamo già menzionate, anche in la percezione del mercato, e il futuro. Il nostro scopo principale è quello di presentare la visione politica che giustifica il cambiamento istituzionale nel breve termine, costruisce la consapevolezza politica e di leva, a medio termine, e lancia un dibattito pubblico sul lungo termine dell´Europa. Questo approccio globale si basa su principi chiave che devono essere accolta al fine di approfondire l´Uem, mentre allo stesso tempo preservare l´integrità dell´Unione europea in generale. In primo luogo, l´approfondimento della zona euro dovrebbe essere fatto nel quadro istituzionale e giuridico dei trattati, secondo il metodo comunitario. Spostare al di fuori del quadro comunitario rischia di frammentazione giuridica, ma mina anche la responsabilità democratica. In secondo luogo, l´approfondimento della Uem dovrebbe prima di tutto fare pieno uso del potenziale degli strumenti a livello dell´Ue. Certo, per alcuni scopi abbiamo bisogno di integrazione nell´Uem, abbiamo bisogno di un modello di governance rafforzata, abbiamo bisogno di più disciplina per i membri dell´Uem. Ma non dobbiamo dimenticare che l´attuale configurazione della zona euro che avrà presto 18 membri - uno di più all´inizio del prossimo anno, non uno di meno, contrariamente alle previsioni - è solo temporanea, poiché in linea di principio tutti gli Stati membri ad eccezione di quelli che hanno una forma di opt-out sono destinati a diventare membri a pieno titolo dell´Uem ai sensi dei trattati. Le misure dovrebbero, pertanto, essere aperti per gli altri a partecipare. Qualsiasi tipo di approfondimento della Uem dovrebbe essere fatto in modo aperto, in modo da avere non solo i membri della zona euro di oggi, ma tutti coloro che stanno per essere membri della zona euro, se lo desiderano, di partecipare già da ora in molte delle caratteristiche di questo governo rinforzato. E in terzo luogo, si muove verso una vera e propria Uem dovrebbero principalmente essere effettuate attraverso la legislazione secondaria. Modifica del trattato dovrebbe essere contemplato solo dove e quando necessario. La maggior parte degli elementi costitutivi del Uem nel medio termine, tuttavia, va al di là di ciò che è possibile in base al trattato attuale, e dobbiamo riconoscere che. Il Programma presentato dalla Commissione definisce inoltre i principali questioni sia della nostra destinazione e come abbiamo progressi su tutti i fronti contemporaneamente. La crisi ha fatto una cosa chiara, è che la governance economica, la legittimità democratica e gli impegni sociali devono andare avanti di pari passo, al passo con gli altri. Abbiamo fornito la nostra visione e principi per il futuro, con il sequenziamento concreto di breve, medio e lungo termine per sostenere l´approfondimento della Uem. E ora dovremmo concentrarci - mantenendo quell´orizzonte, l´unione politica - su quello che possiamo fare nel breve periodo. Il sindacato bancario è in prima linea delle nostre priorità. L´unico meccanismo di controllo è stato adottato e di un meccanismo di risoluzione singolo è in discussione. Abbiamo anche lavorato su alcune altre misure, come un meccanismo per coordinare meglio le grandi riforme economiche in Europa, le disposizioni contrattuali cosiddetti. O, come ha dichiarato la Commissione, gli strumenti di convergenza e competitività, che potrebbero combinare un regime contrattuale particolare per le riforme con gli Stati membri, con un sostegno finanziario mirato e mirata. La dimensione sociale della Unione economica e monetaria è rafforzata secondo le linee recentemente proposti dalla Commissione. Signore e signori, Il sottotitolo del nostro Blueprint è "lanciando un dibattito europeo". Vogliamo avviare e alimentare un dibattito democratico con il Parlamento europeo, i membri dei parlamenti nazionali, governi, studiosi, uomini di cultura e di pensatori e cittadini sul futuro dell´Europa. Un dibattito veramente europea è necessario per sostenere l´unione politica intensificata che è un complemento fondamentale per l´integrazione fiscale ed economica. Legittimità e responsabilità democratica in Europa devono tenere il passo con il suo ruolo di aumento e di potere, e mi auguro che il dibattito si stanno avendo in questa conferenza contribuisca a questo sforzo. Signore e signori. Dai filosofi dell´antica Grecia, attraverso i grandi pensatori del Rinascimento e l´Illuminismo ad oggi, gli europei hanno messo in dubbio qualsiasi cosa. E Jean Monnet, lui stesso, ha scritto, " Il Suffit de poser les bonnes domande et de la bonne volonté rencontrer qui existe toujours quelque parte. " Sì, abbiamo bisogno di porre le domande giuste e sono sicuro che se si mette le domande giuste la buona volontà, l´impegno politico verrà. Si sta rispondendo a questo esame critico che ha spinto il nostro continente in avanti. È possibile alimentare questo dibattito democratico. Un dibattito su cui il futuro dell´Europa risiede. Nella vostra qualità di cattedre Jean Monnet, si è, infatti, in una posizione di privilegio. Ed è per questo che voglio concludere con una sfida, poiché la maggior parte di voi sono professori, con un po ´di compiti a casa. Mi piacerebbe fare una sfida a voi per contribuire a un compito ora sto appagante. Come promesso nel mio Stato dell´Unione si rivolge al Parlamento europeo, prima della fine del mandato di questa Commissione, si spera prima delle elezioni europee, mi proporrò alcune idee per il futuro dell´Europa. Penso che sia un dovere ora, sulla base di quasi 10 anni di esperienza alla guida della Commissione europea. E mi piacerebbe molto avere il vostro ingresso, ma ho davvero significare un ingresso, non solo una conferenza o semplicemente un po ´parlare. È per questo che vorrei chiederti - se volete - per inviare i vostri contributi al mio armadietto, insieme con Bepa, il Bureau of Economic Analysis politica, e possono organizzare questo contributo. So che alcuni di voi hanno anche pensando a costituire un gruppo più limitato. Ho paura che non posso leggere 100 contributi, ma almeno se qualcuno di voi si riuniscono in un gruppo - che so per esempio il professor Fausto Quadros, presso l´Università di Lisbona, sta sviluppando alcuni contatti per questo, il professor Sidjanski, docente dell´Università di Ginevra e il mio consigliere speciale, sta anche lavorando su di esso. Quindi, se qualcuno di voi potrebbe organizzare un gruppo think tank con alcune delle vostre proposte - o, per meglio dire, le opzioni, perché so che ci sono molti punti di vista diversi tra di voi - penso che potrebbe essere un contributo per tale esercizio che vorrei presentare per conto della Commissione, in qualità di presidente della Commissione, ad alimentare questo dibattito, anche prima delle elezioni europee. Non solo su aspetti istituzionali, ma di più sul futuro dell´Europa, in cui è necessaria l´Europa, ciò che l´Europa può fare di più, quali sono i compiti, quali sono i principi. Ho lavoravo già, ci sono stati già alcuni contributi importanti, ma credo che sarà un modo molto concreto di dare questo contributo a parte da quello che si sta facendo giorno, nel vostro insegnamento o le attività di ricerca, di plasmare dell´Unione europea del il futuro. A nome della Commissione europea e il sottoscritto, a nome mio personale, desidero ringraziarvi per tutto quello che hai fatto, in tutto il mondo, ad avere questo dibattito critico sull´Europa. Non stiamo chiedendo per la propaganda. Chiediamo al meglio delle vostre capacità critiche, per la sua conoscenza, il rafforzamento dello studio e il dibattito sulle questioni europee. Da tutti i campi, dall´economia al diritto, alle istituzioni, alla scienza politica, alla sociologia. Voglio davvero ringraziarvi perché so - Sono stato in contatto con molti di voi - che si sta facendo un ottimo lavoro mantenendo questi studi in vita. Ed è proprio per questo che sono felice di vedere che abbiamo ottenuto un sostanziale aumento del bilancio dedicato al programma Jean Monnet, nell´ambito del programma Erasmus +, vogliamo garantire la partecipazione di una nuova generazione di professori e ricercatori in progetti Jean Monnet e di rafforzare studi sull´integrazione europea negli istituti di istruzione superiore. Il ruolo della rete Jean Monnet è molto importante nella promozione del dibattito politico e gli scambi tra il mondo accademico e responsabili politici a muoversi in avanti verso un´Unione politica. Sono sicuro che questo ruolo - si può anche dare un contributo concreto a questo dibattito, ho già detto, ma anche che si può continuare nella vostra attività di ricerca e di insegnamento, anche, per dare un contributo molto importante a questo grande progetto che è l´Unione europea. Vi ringrazio molto per la vostra attenzione.”  
   
   
UE - GIAPPONE, DEFICIT COMMERCIALE DI BENI CON IL GIAPPONE EU28 SCESO A 1900 ML DI € NEL PRIMO SEMESTRE 2013  
 
 Bruxelles, 19 Novembre 2013 - Durante l´ultimo decennio, lo scambio di asset internazionali del Eu28 e quello con il Giappone è stato caratterizzato da un calo costante della quota di Giappone nel totale degli scambi di beni della Eu28 , decremento più marcato per le importazioni e le esportazioni, e un deficit in corso. La quota delle esportazioni del Eu28 per il Giappone è sceso dal 4,9% del 2002 al 3,3% nel 2012, e quella delle importazioni dal Giappone , che passano dal 7,9% al 3 , 6%. Come risultato, il deficit commerciale della Eu28 con il Giappone è sceso da € 30300000000 nel 2002-9,0 miliardi nel 2012. Nel corso dei primi sei mesi del 2013 , le esportazioni di merci dal Eu28 per il Giappone è leggermente diminuito rispetto allo stesso periodo del 2012, da 27,0 miliardi a 26,3 miliardi di euro mentre le importazioni sono diminuite più bruscamente da 33,8 miliardi a 28,2 miliardi. Come risultato, il deficit commerciale della Eu28 con il Giappone continua da 6,8 miliardi di euro nel primo semestre del 2012 a 1,9 miliardi nel corrispondente periodo del 2013. Il Giappone è stato il 7 ° partner commerciale della Eu28 , pari a circa il 3,2% degli scambi di beni della Eu28 . In occasione del 21 ° vertice Unione europea - Giappone , che si terrà 19 novembre 2013 a Tokyo, in Giappone , Eurostat, l´ufficio statistico dell´Unione Europea , i dati questioni sul commercio e gli investimenti tra l´ Ue e il Giappone . Germania: il principale partner commerciale dell´Ue con il Giappone Tra Stati membri della Eu28 , la Germania (€ 8,0 miliardi o 31% delle esportazioni dell´Ue) è stato di gran lunga il più grande esportatore al Giappone nei primi sei mesi del 2013 , seguita dalla Francia (3,4 miliardi o 13%) di Italia (3,0 miliardi o 11%) e Regno Unito (2,6 miliardi o 10%). La Germania (7.3 miliardi o 26% delle importazioni Ue), è stato anche il principale importatore, seguito dal Olanda 2 (5,1 miliardi o 18%) e il Regno Unito (4,2 bn o 15%). Nel corso dei primi sei mesi del 2013, l´ Olanda 2 (-3,5 miliardi) e il Regno Unito (-1,6 miliardi di euro) hanno registrato i più grandi deficit commerciali con il Giappone mentre l´ Italia (1,6 miliardi) e la Francia (1,0 miliardi) hanno mostrato le maggiori eccedenze.  
   
   
VW AI VERTICI DELLA R&S GLOBALE, MA LE IMPRESE DELL´UE PRESENTANO RISULTATI DISPARATI  
 
Bruxelles, 19 novembre 2013 - Per la prima volta dal 2004 un´impresa dell´Ue, il produttore di automobili Volkswagen, è il massimo investitore privato in R&s al mondo. Volkswagen si trova ai vertici dell´Eu Industrial R&d Investment Scoreboard del 2013 (quadro di valutazione degli investimenti europei nella R&s 2013) con un investimento di 9,5 miliardi di euro nel 2012. Nel complesso le aziende con base nell´Ue (527 imprese) hanno accresciuto l´investimento nella R&s del 6,3%, poco al di sopra della media delle 2000 imprese censite nello Scoreboard (+6,2%). Tuttavia, come l´anno precedente esse si trovavano in posizione arretrata rispetto alle controparti statunitensi (+8,2%). Le imprese unionali presentano inoltre risultati sfumati a seconda del settore, alcuni segnalano una forte espansione della R&s mentre altrove si constata un ristagno o addirittura un declino. Le imprese censite nello Scoreboard dell´Ue prevedono di accrescere il loro investimento nella R&s in media del 2,6% all´anno nel periodo 2013-2015, ridimensionando le aspettative manifestate nell´anno precedente. Máire Geoghegan-quinn, Commissario responsabile per la Ricerca, l´innovazione e la scienza, ha affermato: "L´ue è ancora in posizione arretrata rispetto ai suoi principali competitori per quanto concerne gli investimenti delle aziende nella R&s e nelle ultime relazioni si leggono dei segnali che suscitano preoccupazione. Nonostante i risultati positivi delle compagnie unionali di punta in importanti settori industriali come quello automobilistico siamo ancora troppo deboli nei settori ad alta tecnologia come le biotecnologie e il software." L´aumento medio del 6,2% dell´espansione della R&s nelle imprese che figurano nello Scoreboard si è registrato nonostante un rallentamento della crescita delle vendite nette (+4,2% contro il +9,9% del 2011) e un declino del 10,1% degli utili di esercizio per il 2012. I risultati nel complesso positivi registrati dall´Ue sono dovuti per l´essenziale ai tassi d´espansione della R&s attribuibili alle imprese tedesche, soprattutto nel settore automobilistico. Il secondo posto nella classifica va a Samsung Electronics della Corea del sud con un investimento di 8,3 miliardi di euro. Tra le top-ten figurano inoltre cinque imprese basate negli Usa (Microsoft, Intel, Merck, Johnson & Johnson e Pfizer), due in Svizzera (Roche e Novartis) e una in Giappone (Toyota). Le imprese con base nell´Ue attive nel settore automobilistico e della componentistica presentano forti tassi di espansione della R&s (+14,4% rispetto al -2,6% delle controparti statunitensi). Le imprese dell´Ue hanno superato inoltre quelle statunitensi nel campo dell´ingegneria industriale (+12,3% contro +9,4%) nonché nel settore aerospaziale e della difesa (+9,5% contro -1,3%). I risultati delle imprese unionali nel settore delle Tic appaiono meno univoci, poiché mentre i servizi nel campo del software e dell´informatica si piazzano bene (+14,2%) si registra un declino nell´hardware informatico (-2,3%). Di converso, le imprese basate negli Usa hanno avuto risultati positivi in entrambi i settori (+12,6% e +14,8% rispettivamente). Da un´analisi delle tendenze dell´ultimo decennio è emerso che gli Usa continuano ad acuire la loro specializzazione in settori ad alta intensità di R&s come le Tic e la sanità (una quota del 70% sugli investimenti totali in R&s fatti dalle imprese statunitensi censite nello scoreboard nel 2012 rispetto al 64% nel 2004). Nonostante il forte ruolo guida degli Usa in questi settori ad alta intensità di R&s, da un esame più attento delle imprese unionali di secondo piano emerge un numero significativo di buoni piazzamenti in settori come quello del software e delle biotecnologie, il che fa pensare che tali imprese potrebbero essere i leader futuri.  
   
   
TRE NUOVI TEMI PER LA PAGINA WEB DI NOVEMBRE DELL’EUREGIO  
 
Bolzano, 19 novembre 2013 - La pagina web dell’Euregio all´indirizzo www.Europaregion.info tratta le tematiche: Palazzo Roccabruna di Trento, i progetti transfrontalieri del Gect-euregio ed Alfons Rastner. Tutte le tre tematiche sono fortemente connesse al territorio congiunto dell’Euregio. Come ogni mese la pagina web dell´Euregio Tirolo-alto Adige-trentino approfondisce nella rubrica "Profili" alcune tematiche con valenza transfrontaliera con dei video in lingua italiana e tedesca, le lingue principali dell´Euregio. Questo mese i tre nuovi profili riguardano rispettivamente il Palazzo Roccabruna a Trento, il ruolo giuridico dell´Euregio e il personaggio Alfons Rastner, sindaco del comune Mühlbachl nel Tirolo del Nord. Il Palazzo Roccabruna è la sede che la Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Trento ha scelto per promuovere e valorizzare i prodotti del territorio. Nelle sue sale, che conservano un patrimonio artistico di grande pregio, è ospitata l´Enoteca provinciale del Trentino, luogo ideale per apprezzare l´infinita varietà di profumi e sapori dei vini trentini e dei prodotti che compongono l´identità enogastronomica locale. Http://www.europaregion.info/it/palazzo-roccabruna.asp. La questione giuridica del mese di ottobre riguarda il ruolo e la personalità giuridica del Gruppo Europeo di Cooperazione territoriale, detto Gect, di cui fa parte anche l´Euregio Tirolo-alto Adige-trentino. Abbiamo interpellato l´esperto in merito, il professore dell´Università di Innsbruck, Walter Obwexer. Http://www.europaregion.info/it/il-ruolo-del-gect.asp  Il personaggio del mese di luglio è Alfons Rastner, sindaco del piccolo Comune di Mühlbachl, situato nell´Alta Val Isarco del Tirolo del Nord. Rastner è il portavoce di tutti i sindaci dell´Alta Val Isarco tirolese. In qualità di direttore della consulta Interreg per l´Alta Val Isarco nel periodo 2008-2014 appena conclusosi ha portato avanti molteplici progetti transfrontalieri in settori che vanno dalla mobilità al turismo, dall´economia all´agricoltura, scuola e formazione. Http://www.europaregion.info/it/alfons-rastner.asp.  
   
   
CROAZIA-MOLISE, L´AMBASCIATORE GRUBISA UFFICIALIZZA LA VISITA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA IVO JOSIPOVI  
 
Campobasso, 19 novembre 2013 - Una comunanza antica, storica, linguistica, da portare avanti e rinnovare nel segno della riscoperta identità europea. Reciproci impegni per la costruzione di un futuro di opportunità condivise tra l´ambasciatore della Croazia, Damir Grubisa, e il presidente della Regione, Paolo di Laura Frattura. A Campobasso indicazioni, idee, progetti da sviluppare e approfondire con la prossima visita ufficiale in Molise del presidente della Repubblica croata, Ivo Josipović, prevista per il 5 dicembre. Un incontro colloquiale e amichevole, quello tra l´ambasciatore e il governatore, improntato alla riscoperta e alla valorizzazione della cultura e delle tradizioni che da sempre legano il Molise alla Croazia. "Le minoranze linguistiche presenti e tutelate in questa regione - è stato il riconoscimento dell´ambasciatore - , sono ponti che ci convincono sempre più a rinsaldare quel rapporto che nasce dalla condivisione del nostro Adriatico, oggi mare europeo". "Qui in Molise abbiamo una nostra importante rappresentanza croata a Montemitro, Acquaviva Collecroce e San Felice. Sono di interesse altissimo per noi perché hanno mantenuto il valore delle nostre origini e della nostra lingua arcaica, a noi meno nota che qui da voi", ha sottolineato ancora l´ambasciatore. Intesa immediata e profonda tra l´alto diplomatico e il presidente Frattura sulle potenziali opportunità derivanti dal potenziamento di scambi economici, attraverso il coinvolgimento di associazioni, soggetti privati e reti camerali, tra le due realtà convinte protagoniste da subito dell´esperienza dell´Euroregione Adriatica. "All´interno della prossima programmazione europea abbiamo di fronte a noi diversi filoni strategici sui quali investire insieme", si è augurato il governatore, aprendo così alla possibilità di un rilancio dei collegamenti tra le due sponde adriatiche. "Sarebbero - ha fatto notare Frattura -, opportunità in uscita e in ingresso per tutti noi". "Ci interessa il progetto - la risposta del professor Damir Grubisa -. Sarebbe un contributo importante per il turismo, per il commercio e per tutte le attività economiche". "Insieme, noi e voi, anche grazie alle politiche comunitarie, riusciremo a superare il difficile momento di crisi che ci sta colpendo tutti", la speranza finale di Grubisa e Frattura.  
   
   
TOSCANA: ROSSI INCONTRA L´AMBASCIATORE USA PHILLIPS, IMPEGNO RECIPROCO A RAFFORZARE I LEGAMI ECONOMICI  
 
Firenze, 19 novembre 2013 - Rafforzare i rapporti di collaborazione e i legami già stretti, per esempio in ambito economico e universitario, tra la Toscana e gli Stati Uniti. E´ questo il reciproco impegno che si sono presi il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, e l´ambasciatore degli Stati Uniti in Italia John Phillips in un incontro svoltosi ierimattina a Palazzo Strozzi Sacrati, presente anche la console americana a Firenze Sarah Craddock Morrison. Il nuovo rappresentante della Casa Bianca ha un rapporto speciale con la Toscana: "Negli ultimi venti anni sono stato a Firenze almeno 40 volte, abbastanza per considerarmi un visitatore assiduo" ha detto presentandosi al presidente della Regione. La sua passione per la Toscana vanta radici di molto antecedenti il suo incarico: da diversi anni ha infatti acquistato e poi ristrutturato un intero borgo, quello di Finocchieto, nel comune di Buonconvento (Siena). "La Toscana e Firenze in particolare esercitano un fascino speciale su noi americani" ha detto, ribadendo l´intenzione dello stesso presidente Obama di venire in Toscana in visita. "Ero presente all´incontro di due settimane fa col presidente Letta. Il presidente Obama ha parlato a lungo della Toscana e espresso il desiderio di tornarci prima della fine del suo mandato". Su questo filo di cordialità e di amicizia il presidente Rossi e l´ambasciatore Phillips hanno poi dialogato sulla situazione politica e economica del nostro Paese e della Toscana soffermandosi poi sul tema delle prospettive di collaborazione e di investimento economico. "Tra le 500 imprese internazionali che operano in Toscana – ha evidenziato Rossi - ben 97 sono americane. Noi come Regione siamo interessati ad accogliere tutte quelle realtà imprenditoriali che vogliano investire nella nostra regione e a loro, offriamo una assistenza diretta, attraverso un ufficio apposito presso la presidenza della Regione". Phillips ha evidenziato come tra le principali responsabilità dell´ambasciata figuri anche la diplomazia economica e quindi ha espresso la volontà di coinvolgere le aziende americane che siano interessate a a operare in Toscana. Tra i terreni di collaborazione emersi nel corso della visita uno spazio a sé ha avuto l´ambito universitario: sono ben 30 le Università americane presenti in Toscana. Da presidente e ambasciatore è giunto quindi l´auspicio a incoraggiare iniziative di collaborazione e interscambio.  
   
   
MARONI: PUNTARE A UN´EUROPA PIÙ FORTE E UNITA  
 
Milano, 19 novembre 2013 - "L´europa l´anno prossimo si rinnoverà. Si voterà per il Parlamento europeo e per il rinnovo del Governo europeo: questa sarà un´occasione importante per investire nel futuro e portare a un rinnovamento delle nostre istituzioni europee. L´europa è il nostro futuro e tutti noi, rappresentanti delle istituzioni e cittadini, dobbiamo contribuire per renderla più efficiente, democratica e capace di rispondere ai problemi dei cittadini". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, incontrando, a Palazzo Lombardia, gli studenti delle classi quarta e quinta dei licei di Bergamo e dei coetanei dei licei della Polonia, Repubblica Ceca e dell´Ungheria in visita in questi giorni in Lombardia nell´ambito della manifestazione ´Giovani idee´. Rinnovare Le Istituzioni - "Tutti noi - ha precisato il presidente - abbiamo il compito di rinnovare le Istituzioni e garantire un nuovo Governo, per avere un´Europa più unita, più forte e più efficiente nel dare risposte ai cittadini. Oggi non è così, l´Europa non garantisce risposte soddisfacenti e il sentimento diffuso di critica verso l´Europa è giustificato, ma non deve toglierci l´ambizione di creare un´Europa più unita e più vicina ai cittadini: non dobbiamo rinunciare a questa ambizione". "E da queste vostre iniziative - ha sottolineato Maroni, rivolgendosi ai giovani bergamaschi e dell´Est europeo impegnati in ´Giovani idee´ - arrivano a noi, rappresentanti delle Istituzioni, le stimolazioni e le motivazioni a dare attuazione a questo grande progetto di un´Europa più unita ed efficiente".  
   
   
EUROPA: CHIODI, SALVI I FONDI STRUTTURALI PER L´ABRUZZO NIENTE PENALIZZAZIONE. MINISTERO DÀ L´OK A RISORSE AGGIUNTIVE  
 
L´aquila, 19 novembre 2013 - Nessuna penalizzazione per l´Abruzzo. I fondi strutturali vengono implementati e la Regione potrà disporre insieme a Molise e Sardegna, "Regioni in transizione", di un miliardo e 350 milioni di euro assegnati complessivamente. Ne dà notizia, con soddisfazione, il Presidente della Regione, Gianni Chiodi che aveva sollevato il problema a vari livelli e che oggi ha ricevuto la comunicazione ufficiale del Ministero per la coesione territoriale dopo un lungo iter burocratico che ha visto in prima linea le Regioni in transizione rivendicare una rimodulazione dei fondi della politica di coesione 2014-2020. Il riparto ipotizzato in una prima fase, infatti, risultava troppo penalizzante con un taglio del 30 per cento sulle risorse e, precisamente, un´assegnazione inferiore a 800 milioni di euro per le tre regioni. "L´abruzzo - ha commentato Chiodi - sarebbe stato privato dell´unica fonte di finanziamento certa delle politiche di sviluppo visti i numerosi vincoli amministrativi e finanziari in cui operano le Regioni, data la rigidità del sistema sanitario e l´annunciato taglio delle risorse dei fondi strutturali da parte dello Stato centrale. Sono soldi fondamentali per le politiche di sviluppo regionale. Fortunatamente il Ministro ha accolto la nostra proposta implementando le risorse economiche in nostro favore consentendo un giusto riequilibrio". Si tratta di interventi finanziari dell´Unione europea con l´obiettivo di ridurre i divari esistenti fra i livelli di sviluppo delle diverse regioni e di rafforzare la coesione economica e sociale. Una prima intesa fra il ministro Trigilia e il Presidente della conferenza delle Regioni, Vasco Errani, infatti, dava il via, il mese scorso, ad un ampio accordo di partenariato Governo-regioni da presentare a Bruxelles sull´intera programmazione 2014-2020. Dall´accordo scaturiva una forte penalizzazione per le Regioni in Transizione con una riduzione del 25-30% delle risorse aggiuntive in virtù del cofinanziamento dei Po Nazionali (Programmi Operativi). A quel punto le Regioni in Transizione avevano chiesto la rimodulazione delle risorse e la relativa compensazione facendo riaprire l´Accordo in sede di Conferenza delle Regioni. Il presidente Chiodi, aveva presentato, insieme agli altri due Governatori, una proposta al Ministro Trigilia contenente una rimodulazione delle risorse della politica di coesione 2014-2020. La proposta è stata accolta e fortunatamente l´Abruzzo potrà disporre di fondi aggiuntivi in base ad un nuovo piano di riparto.  
   
   
EMILIA ROMAGNA: LA GIUNTA REGIONALE APPROVA IL BILANCIO DI PREVISIONE 2014  
 
Bologna, 19 novembre 2013 - Welfare e sanità, formazione, sostegno a imprese e lavoro e cura del territorio a partire dal costante impegno per la ricostruzione post sisma 2012. La Giunta regionale dell’Emilia-romagna ha approvato il Bilancio di previsione 2014, che ha entrate e uscite pari a 12,6 miliardi di euro e che conferma, anche per il prossimo anno, nessun aumento della pressione fiscale. “Viviamo una gravissima crisi e il nostro principale impegno è quello di sostenere i diritti costituzionali delle persone, in primo luogo alla salute e all’istruzione, e far da volano all’economia”, spiega Simonetta Saliera, vicepresidente e assessore regionale al Bilancio, che questo pomeriggio presenterà il documento ai componenti della Commissione Bilancio dell’Assemblea legislativa regionale. “Stiamo facendo i conti con tagli pesantissimi che hanno colpito al cuore il nostro sistema regionale”, sottolinea Saliera. “Eppure, nonostante questo e anche alla luce del recente giudizio positivo espresso dalla Corte dei Conti sul Bilancio consultivo 2012, la Regione Emilia-romagna conferma l’investimento delle risorse per la crescita, lo sviluppo e l’occupazione, per consolidare la qualità dei servizi socio-sanitari, sostenere la formazione professionale per l’avviamento al lavoro e contribuire a realizzare nuove necessarie opere”. In particolare, spiega la vicepresidente, “la Regione è stata molto attenta al tema delle imprese e del lavoro e dei pagamenti da parte della pubblica amministrazione dando forti boccate d’ossigeno a un mondo imprenditoriale in crisi di credito. Per questo, per esempio, grazie alla legge regionale sul patto di stabilità, dal 2011 a oggi abbiamo sbloccato 557 milioni di euro di pagamenti di Comuni e Province verso i privati. Nel solo 2013, poi, abbiamo reso possibile, grazie ad un accordo con lo Stato, anche un miliardo di euro di pagamenti nel settore sanità”. La ricostruzione post terremoto - Come nel 2013, anche con il Bilancio di previsione 2014 in ogni settore dell’amministrazione regionale si proseguirà a dare priorità agli interventi nelle aree colpite dal terremoto. Economia - Internazionalizzazione delle imprese, sostegno alla ricerca, innovazione. Ma anche sostegno all’artigianato, alla riqualificazione dei mercati all’ingrosso, impegno per turismo, agricoltura e cooperazione. Il Bilancio 2014 della Regione parte da un punto fermo: l’Emilia-romagna è una regione produttiva dove le Pmi rappresentano l’ossatura del tessuto socio-economico e compito delle istituzioni è anche quello di contribuire a tenere insieme sviluppo e giustizia sociale. Per il sostegno dell’economia regionale sono previsti fondi per 284,5 milioni di euro (comprese le risorse del Programma operativo regionale Fesr), con una particolare attenzione al rifinanziamento dei Consorzi fidi, a cui sarà destinato l’intervento straordinario di 18 milioni di euro in modo da facilitare l’accesso alla liquidità in un momento segnato da un blocco del sistema bancario. Rispetto al 2013 gli interventi per l’internazionalizzazione sono cresciuti a 12 milioni di euro, a cui si affiancano 4,6 milioni di euro per i progetti di sviluppo territoriale, 2,2 milioni per Tecnopoli e ricerca e un milione di euro per le attività a favore dell’artigianato, della cooperazione e la riqualificazione dei mercati all’ingrosso. Forte anche l’impegno per il turismo con 33,88 milioni di euro, cui vanno aggiunti 2,65 milioni di euro per la riqualificazione dei centri commerciali naturali e un milione e mezzo di euro per il “turismo bianco”. Da sottolineare, infine, i 43,26 milioni di euro di risorse regionali destinate all’agricoltura che si sommano alle risorse statali ed europee stanziate per il settore. Sanità, politiche sociali e casa - La sanità e l’assistenza sono un diritto universale delle persone. E per questo nel 2014 la Regione conferma un impegno straordinario di 150 milioni di euro di stanziamenti propri, per far fronte alla riduzione delle risorse nazionali che hanno colpito il Fondo sanitario nazionale. Stesso impegno (150 milioni) alla voce “non autosufficienza” dove dal 2011 le risorse nazionali sono state azzerate. Inoltre, la Regione destina 75 milioni di euro propri per supportare gli Enti locali nello sforzo di mantenere un adeguato livello di servizi. Per il sostegno a affitto, edilizia sociale, casa per le giovani coppie e riqualificazione urbana sono previsti interventi pari a 247 milioni di euro. Istruzione - Le risorse per il diritto allo studio, l’avviamento al lavoro e la formazione ammontano complessivamente a quasi 245,7 milioni di euro. Tra i principali obiettivi: la lotta alla dispersione scolastica, l’innalzamento delle competenze per fare impresa e l’accompagnamento al lavoro per i giovani. Mobilità - A fianco di scuola e sanità, l’altro punto centrale del welfare emiliano-romagnolo è il trasporto pubblico locale, settore al quale sono destinati oltre 636,31 milioni di euro. Si tratta di risorse che, pur in presenza di una situazione estremamente critica, serviranno alla Regione per promuovere il sistema integrato di mobilità, difendere il ruolo centrale del trasporto collettivo e per la gestione del servizio ferroviario. Sicurezza e legalità - L’impegno per la prevenzione della criminalità organizzata e la diffusione della cultura della legalità sono un punto centrale dell’azione della Regione Emilia-romagna. A questi due temi e alle politiche per la sicurezza più in generale, sono dedicati 1,5 milioni di euro che permetteranno di proseguire gli interventi di formazione, recupero di beni confiscati alla criminalità organizzata e controllo del territorio attraverso la collaborazione con Comuni, Province, associazioni di volontariato, scuole e università. Ambiente e territorio - L’obiettivo è rafforzare l’impegno per la cura del territorio e la difesa della costa dal rischio idraulico, idrogeologico e di erosione. Alla tutela e valorizzazione dell’ambiente sono destinati complessivamente 161,12 milioni di euro, mentre 66,13 milioni di euro sono dedicati alla Protezione civile per il sostegno di interventi urgenti e di messa in sicurezza del territorio (di cui 17,9 milioni di euro destinati al tema frane). Interventi specifici riguardano poi le Unioni montane, che racchiudono zone tra le più fragili dell’intero territorio regionale e a cui sono destinati oltre 5 milioni di euro con una attenzione particolare alla viabilità e cura del territorio. Cultura, sport e giovani - A sostegno delle politiche culturali e per i giovani, il Bilancio di previsione 2014 prevede risorse pari a 39,40 milioni di euro. L’impegno sarà quello di promuovere e valorizzare la tradizione e l’innovazione, anche per contrastare la crisi economica e considerando che la cultura è un settore che sta subendo molti tagli di risorse a livello nazionale mentre potrebbe essere una importante fonte di crescita e sviluppo.  
   
   
"REGOLE PER IL BUON GOVERNO": 20 NOVEMBRE CONVEGNO NAZIONALE  
 
Firenze, 19 novembre 2013 - "Regole per il buon governo". E´ il titolo del convegno organizzato dall´assessorato a urbanistica, pianificazione del territorio e paesaggio della Regione Toscana per discutere insieme a urbanisti, giuristi e addetti ai lavori noti a livello nazionale alcune questioni di contesto e i principali aspetti salienti della proposta di riforma della legge regionale sul governo del territorio, approvata di recente dalla Giunta su iniziativa dell´assessore Anna Marson. Il convegno, che sarà aperto dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi con un intervento sul "Governo del territorio nella crisi italiana", e dall´assessore Marson che illustrerà "I principi e i dispositivi qualificanti la nuova legge toscana", è in programma mercoledì 20 novembre nella Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati, Piazza Duomo 10 (ore 10-17.30). Quattro le sessioni in cui si articolano i lavori, moderati dallo scrittore e giornalista Roberto Ippolito. La prima, "Il governo del territorio nel regionalismo italiano", vedrà gli interventi di Marco Cammelli, professore di Diritto amministrativo, Università di Bologna, Angela Barbanente, assessore alla qualità del territorio della Regione Puglia, e Alberto Chellini, segretario generale del Consiglio regionale toscano. Seguirà la sessione "Perché e come contrastare il consumo di suolo" con Edoardo Salzano, urbanista, Salvatore Lo Balbo, segretario nazionale Fillea Cgil, e Giampiero Maracchi, climatologo, Università di Firenze. I lavori del pomeriggio si focalizzeranno su "Procedure di pianificazione ed efficacia del governo" con gli interventi dell´urbanista Vezio De Lucia, di Giovanni Caudo, assessore alla trasformazione urbana del Comune di Roma e di Gianfranco Venturi, presidente della commissione Territorio e Ambiente del Consiglio regionale toscano. A seguire la sessione "Il governo del territorio tra conflitto sociale e contenzioso giuridico" con Paolo Maddalena, magistrato e vice presidente emerito della Corte Costituzionale, Raffaele Potenza, consigliere di Stato e Massimo Morisi, professore di Scienza Politica, Università di Firenze e garante per la comunicazione della Regione Toscana. Le conclusioni, che avranno come filo conduttore "L´esperienza toscana per le prospettive di riforma nazionale" sono affidate alla parlamentare toscana Raffaella Mariani, membro della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici e all´assessore Anna Marson. Il convegno potrà essere seguito in streaming sul sito della Regione Toscana www.Regione.toscana.it  Intorno alle 11.30 è in programma un briefing con i giornalisti.  
   
   
RIFORMA DELLE PROVINCE, REGIONE TOSCANA E SINDACATI CHIEDONO PIÙ GARANZIE PER IL PERSONALE  
 
Firenze, 19 novembre 2013 - Aspettando l´approvazione del disegno di legge Delrio e il suo testo definitivo, Regione Toscana e organizzazioni sindacali si trovano d´accordo e unite su un punto: la tutela del personale e dei patrimoni e bilanci delle ex Province, i quali dovranno andare di pari passo alle funzioni trasferite. I sindacati, con le segreterie toscane della funzione pubblica, sono stati incontrati stamani dall´assessore alla presidenza e al rapporto con gli enti locali Vittorio Bugli, assieme alle vice presidente della Toscana Stella Targetti e all´assessore al lavoro e alle attività produttive Gianfranco Simoncini. L´incontro eta stato chiesto dalle organizzazioni sindacali, che a due anni dall´annunciato superamento delle Province continuano ad essere preoccupate per la non chiarezza con cui viene trattata da Governo e Parlamento la partita che riguarda il personale. "Le Regioni – ha spiegato Bugli – ritengono sia indifferibile una riforma del sistema istituzionale che parta dall´abrogazione del Senato e dalla sua sostituzione con una Camera delle autonomie, per questo hanno invitato il Governo ad accelerare l´iter del disegno di legge costituzionale. Condividono anche che la situazione imponga un provvedimento-ponte come può essere il ddl Delrio, ma ritengono che il merito del provvedimento debba essere fortemente rivisto poiché altrimenti difficilmente attuabile". Per questo, ha ricordato ancora Bugli, le Regioni hanno proposto alcuni emendamenti, tra i quali si fanno spazio anche quelli che diano certezza alle risorse per attuare il provvedimento e alla precisazione, nel medesimo, di ruoli e garanzie certe per i lavoratori coinvolti. Parallelamente a questo, ha aggiunto, "ci siamo fatti carico di collaborare alla stesura di un accordo tra Governo, Regioni, Comuni e organizzazioni sindacali che rappresenti un impegno per tutti su questi aspetti e che dovrebbe essere firmato quanto prima a livello nazionale". In esso si prevede infine la costituzione di un tavolo nazionale e di uno regionale che, hanno concluso Bugli, Targetti e Simoncini, "saremo ben lieti di attivare una volta che il Parlamento avrà chiarito ruoli e competenze dei vari livelli istituzionali, auspicando che vengano accettati gli emendamenti che abbiamo proposto". Entro novembre il disegno Delrio dovrebbe essere approvato dalla commissione della Camera, per poi passare in aula e quindi al Senato tra dicembre e gennaio.  
   
   
FVG, PATTO DI STABILITÀ : 6,7 MLN. EURO DI NUOVI SPAZI FINANZIARI  
 
Udine, 19 novembre 2013- Spazi finanziari per ulteriori 6,7 milioni di euro, da ripartire tra i Comuni, sono stati individuati grazie all´ultima ricognizione, conclusa lo scorso 8 novembre, cui hanno risposto tutti i 175 enti locali sottoposti alle regole del Patto di Stabilità. Lo ha reso noto il 16 novembre alla Giunta regionale, che ne ha preso atto, l´assessore alle Autonomie locali, Paolo Panontin. Il monitoraggio ha messo in evidenza che le Province non hanno ceduto alcuno spazio finanziario, e di conseguenza non potranno essere ripartire risorse aggiuntive. I Comuni cedono complessivamente oltre 6,7 milioni di euro di spazi, a fronte di richieste di spazi aggiuntivi per circa 7,4 milioni di euro. "In pratica, con le somme ´liberate´, si potranno coprire più del 90% delle necessità evidenziate", ha spiegato l´assessore. "La ripartizione verrà effettuata tenendo conto dei criteri fissati dalla Giunta regionale in ottobre: i beneficiari saranno i Comuni sopra i 5.000 abitanti, in misura proporzionale alla richiesta". I dati oggetto della ricognizione saranno ora comunicati al ministero dell´Economia e delle Finanze e agli Enti locali stessi. Ringraziando gli uffici della direzione centrale delle Autonomie locali della Regione, in particolare il Servizio finanza locale, "per la professionalità e la dedizione dimostrata in questa occasione", l´assessore Panontin ha precisato che "abbiamo deciso di ´stressare´ la nostra struttura e quella degli enti locali pur di effettuare un ulteriore monitoraggio finale, prima di inviare i dati al ministero, ed evitare in ogni modo possibile la restituzione allo Stato di spazi non utilizzati, come accaduto purtroppo l´anno scorso, quando si persero oltre 80 milioni di euro di spazi finanziari. Vorremmo poter dire che quest´anno neanche un euro è stato sprecato".  
   
   
BILANCIO: DA GIUNTA ABRUZZO VIA LIBERA A RENDICONTO 2011  
 
Pescara, 19 novembre 2013 - Via libera della Giunta regionale al rendiconto finanziario relativo all´esercizio 2011. Lo rende noto l´assessore al Bilancio, Carlo Masci, che parla di "approvazione in linea nei tempi stabiliti". L´esercizio 2011 si chiude in sostanziale pareggio con un disavanzo di 51 milioni 320 mila euro, "tutto compiutamente e puntualmente giustificato nella relazione introduttiva al documento". "Si tratta- ha spiegato Masci - di un disavanzo in gran parte solo ´apparente´ determinato da voci relative a mancati trasferimenti statali o a mancate contabilizzazioni delle annualità 2006-2008. Sono voci che verranno recuperate nei prossimi esercizi grazie soprattutto agli effetti della politica di risanamento finanziario avviata da questo governo regionale e alla diminuzione dell´indebitamento generale dell´ente regionale con un miglior utilizzo delle risorse disponibili, senza per questo gravare ulteriormente sulle finanze dei cittadini. Questo - prosegue Masci - ci ha permesso di essere nel 2012 l´unica regione in Italia che ha diminuito le addizionali Irpef e Irap di competenza, garantendo nel contempo l´equilibrio finanziario sui conti del sistema sanitario regionale". Ma l´aspetto politico rilevante, secondo l´assessore al Bilancio, riguarda anche i tempi di approvazione del rendiconto finanziario. "Approviamo il Rendiconto 2011 - sottolinea Masci - 5 giorni dopo che il Bura ha pubblicato la legge che approva il Rendiconto 2010 (che fu approvato dalla Giunta nel novembre 2012); in questo senso Giunta e Consiglio si muovono con tempistiche diverse, ma è importante far emergere un dato: negli ultimi 4 anni e mezzo questo governo regionale ha approvato cinque Rendiconti generali a partire da quello del 2007. In questo modo ci siamo rimessi in linea, confermando - conclude l´assessore - la necessaria trasparenza dei conti pubblici".  
   
   
VENERDI’ 22 NOVEMBRE A RECANATI LA STRATEGIA REGIONALE PER LA CRESCITA INTELLIGENTE E SOSTENIBILE DEL SISTEMA ECONOMICO MARCHIGIANO NEL QUADRO DI EUROPA 2020.  
 
Ancona, 19 novembre 2013 - Al Teatro Persiani di Recanati il prossimo 22 novembre la Regione Marche presenta strategie e priorità su ricerca e innovazione per il prossimo periodo di programmazione 2014 – 2020. Tra le prime cinque regioni europee, le Marche si stanno dotando di un Piano per la crescita intelligente e sostenibile dei territori, coerente con gli indirizzi comunitari. La strategia intende costruire un vantaggio competitivo durevole per il territorio basato sull’innovazione, la capacità di fare rete e di proiettarsi sui mercati internazionali, al fine di cogliere le sfide e le opportunità derivanti dal rapido mutamento del contesto economico. Ne discuteranno il presidente Gian Mario Spacca che aprirà i lavori, l’assessore alle Attività produttive, Sara Giannini ed autorevoli esperti della Commissione europea, e del Ministero per lo Sviluppo economico. Dopo la premiazione prevista nell’ambito dell’iniziativa “proponi la tua idea innovativa per le Marche”, i lavori proseguiranno nel pomeriggio con la presentazione di progetti strategici regionali L’evento – realizzato con il contributo del progetto europeo Innovage - si pone come opportunità per ripensare lo sviluppo industriale, tenendo conto delle competenze locali, del potenziale innovativo del territorio, delle opportunità tecnologiche e di mercato globali. Piano regionale su ricerca e innovazione, programmazione delle risorse europee, spazio innovazione, esempi di best practice regionali, saranno gli argomenti al centro dell’iniziativa, al fine di definire una traiettoria di sviluppo del territorio per una crescita intelligente e sostenibile.  
   
   
AUTONOMIE LOCALI: GIUNTA FVG APPROVA TRE PROPOSTE DI RIFORMA  
 
Udine, 19 novembre 2013 - Su proposta dell´assessore alle Autonomie locali, Paolo Panontin, la Giunta regionale, riunita il 16 novembre a Udine, ha approvato un pacchetto di provvedimenti che attuano le riforme disegnate con le Linee guida per il riordino del sistema Regione-autonomie locali. Dopo che, nei giorni scorsi, i contenuti delle Linee guida sono stati nuovamente illustrati nel dettaglio al Consiglio delle Autonomie locali dalla presidente della Regione, Debora Serracchiani, e dallo stesso assessore, presente il presidente della competente commissione del Consiglio regionale, Vincenzo Martines, e successivamente inviati a tutti i sindaci, assessori e consiglieri comunali del Friuli Venezia Giulia, oggi l´esecutivo regionale ha dato il via libera allo schema di disegno di legge che disciplina le elezioni provinciali e ad una proposta di legge costituzionale che punta a modificare lo Statuto regionale in materia di enti locali. "I due testi - spiega l´assessore Panontin - hanno lo stesso obiettivo, previsto dal programma di governo regionale, del superamento delle Province, ma corrono necessariamente su due binari paralleli e a velocità diverse". "Le modifiche allo Statuto regionale infatti richiedono un procedimento legislativo più lento, con una doppia lettura in Parlamento, poco compatibile con le diverse situazioni territoriali e le relative scadenze elettorali. Serve allora un passaggio intermedio, un intervento legislativo che trasformi l´elezione degli organi provinciali in elezioni di secondo grado. Vale a dire che elettori attivi e passivi saranno i sindaci e i consiglieri comunali". Completa il pacchetto di riforme un terzo provvedimento, il testo unico sulle elezioni comunali. Lunedì scorso la V Commissione del Consiglio regionale ha completato l´esame dell´articolato, suggerendo alcuni emendamenti che oggi la Giunta ha recepito e approvato. Il disegno di legge così modificato verrà quindi discusso dal Consiglio regionale già la prossima settimana, a partire da martedì 19 novembre. Per quanto riguarda in particolare il superamento delle Province, l´assessore Panontin, a margine della riunione di Giunta, ha ricordato di aver preso parte nei giorni scorsi a Roma ad un´audizione della delegazione della Conferenza delle Regioni e Province Autonome alla Commissione Affari Costituzionali della Camera sul Ddl nazionale, proposto dal ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Graziano Del Rio, "che sostanzialmente - ha precisato - propone a livello nazionale quello che stiamo facendo nella nostra Regione". "In quella sede - ha evidenziato l´assessore - le Regioni si sono dichiarate unanimemente favorevoli sia all´abolizione delle Province dalla carta costituzionale, sia all´introduzione delle elezioni di secondo grado fintanto che non sarà passata la norma costituzionale. Chiedono però che il ministro faccia una legge quadro che lasci poi alle Regioni maggiore autonomia nell´applicazione dei principi di base. Questo mi conforta e mi sprona ad andare avanti, per rispondere senza esitazione e con i fatti a una delle richieste di riforma più chiare che i cittadini ci hanno fatto e che vogliamo a tutti i costi mantenere".  
   
   
LIGURIA: FONDO DI SOLIDARIETÀ DA 300MILA EURO PER SOSTENERE I PICCOLI COMUNI NELL’ACCOGLIENZA DEI MINORI  
 

Genova, 19 novembre 2013 - Un fondo di solidarietà del valore di 300mila euro per sostenere i Comuni al di sotto dei 1.000 abitanti nell’accoglienza versi i minori. Lo ha annunciato questa mattina a margine della presentazione del progetto dell’associazione Co.fa.mi.li dedicato all’accoglienza dei minori fino a sei anni, attraverso le case famiglia, l’assessore al welfare della Regione Liguria, Lorena Rambaudi. “Proprio per far fronte all’esigenza dei minori allontanati dalla famiglia che richiedono un inserimento in strutture e anche per evitare il dissesto dei piccoli Comuni – ha spiegato Rambaudi - abbiamo deciso di stanziare una parte delle risorse del fondo sociale pari a 300 mila euro. In questi anni abbiamo già finanziato una compartecipazione alle rette per i Comuni sotto i 10.000 abitanti, ma in questi ultimi tempi ci hanno chiesto aiuto i Comuni piccolissimi che non sanno come far fronte ad una spesa obbligatoria che serve per tutelare i bambini e rischiano per questo il dissesto di bilancio. Da qui la nostra decisione di andare loro incontro attraverso un fondo di solidarietà, a valere sui 19 milioni di euro del fondo sociale”. Ammontano a 100 i bambini accolti nelle case famiglia per i minori della Liguria, strutture familiari dove una coppia vive stabilmente con i propri figli e i figli accolti, differenti dalle comunità per minori dove, oltre ai genitori, vi è anche il supporto esterno di educatori professionali e pedagogisti. Dal 2006 ad oggi le Case famiglia per minori hanno accolto circa 160 bambini da 0 a sei anni. “Sono 14 le case famiglie di Cofamili – ha spiegato Nazareno Coppola, il presidente – e 20 le famiglie aderenti. Facciamo accoglienza di bambini il 48% dei quali è stato allontanato dalla famiglia di origine, mentre il 27% proviene da una struttura residenziale sociale”. Per la maggior parte i bambini vengono allontanati dalla famiglia di origine per inadeguatezza genitoriale, a cui seguono problemi sanitari dei genitori e problemi economici. Arrivano nelle case famiglia i bambini allontanati in emergenza e segnalati soprattutto dall’autorità giudiziaria. “Le nostre strutture sono un ponte – ha spiegato Coppola – che vuole traghettare i bambini verso soluzioni stabili. La permanenza al nostro interno va da 7 – 12 mesi fino a 40 mesi, un valore ancora troppo alto”. A Genova ammontano a 8.000 i minori seguiti dai servizi sociali, di questi 750 sono stati allontanati dalla famiglia e tra questi ancora 350 sono in affido familiare. Di questo si parlerà venerdì 22 novembre a Villa Bombrini a Genova- Cornigliano (Via Muratori 5) nel primo convegno regionale sulle case famiglie della Liguria.

 
   
   
GIUNTA CAMPANIA, I PROVVEDIMENTI. NESSUN AUMENTO IRAP E ADDIZIONALE IRPEF  
 
Napoli, 19 novembre 2013 - Si è riunita a palazzo Santa Lucia la Giunta regionale della Campania, presieduta da Stefano Caldoro. Su proposta dell’assessore al Bilancio Gaetano Giancane la Giunta ha deliberato che non ci sarà nessun aumento per l’anno di imposta 2013 dell’ aliquota Irap e dell’addizionale Irpef. Il provvedimento è stato reso possibile in seguito al riconosciuto e costante miglioramento delle perdite di competenza e dei disavanzi sanitari residui. I contribuenti sono tenuti perciò a liquidare e versare gli stessi acconti di imposta dovuti per il 2012. Nel corso della seduta la Giunta ha approvato uno schema di protocollo d’intesa da sottoscrivere con la Rai per la promozione dell’immmagine della Regione, attraverso forme di comunicazione istituzionale e valorizzazione del territorio campano mediante opere audiovisive dedicate al patrimonio paesaggistico, ambientale, artistico e culturale. In particolare, si punterà al recupero e catalogazione di contenuti audiovisivi, allo sviluppo di nuove piattaforme tecnologiche a livello regionale, alla realizzazione di progetti di informazione, formazione e comunicazione per valorizzare le realtà produttive, alla promozione internazionale dell’immagine della Campania, alla realizzazione di fiction sul territorio. Infine, su proposta dell’assessore ai Trasporti Sergio Vetrella è stato espresso il consenso sulla localizzazione delle opere infrastrutturali relative al progetto definitivo della Linea 1 della Metropolitana di Napoli, tratta Centro direzionale-Capodichino. Il progetto, rispondente alle prescrizioni fornite dalla Regione in occasione dell’Accordo di Programma Quadro con il Ministero delle Infrastrutture e il Comune di Napoli del 7 ottobre scorso, è finanziato con fondi Fas.  
   
   
FUNZIONE PUBBLICA: REGIONE FVG RECEDE DA SCUOLA DI FORMAZIONE  
 
Udine, 19 novembre 2013 - Su proposta dell´assessore regionale alla funzione pubblica, autonomie locali e coordinamento delle riforme, Paolo Panontin, la Giunta regionale ha deliberato di recedere dalla partecipazione alla Fondazione Scuola di formazione della funzione pubblica regionale. La Regione era stata autorizzata ad istituire la Scuola di formazione della funzione pubblica, da ordinarsi in forma giuridica di fondazione, con l´assestamento di bilancio 2011. Come ricorda lo stesso assessore Panontin, lo scorso mese di luglio, in sede di assestamento di bilancio 2013, era stato stabilito di "promuovere ogni azione diretta a recedere dalla partecipazione alla Fondazione Scuola di formazione della funzione pubblica". Tuttavia, permanendo inalterate le esigenze di assicurare la formazione e l´aggiornamento dei dipendenti del Comparto unico, già il primo agosto di quest´anno la Giunta regionale aveva deciso di indicare quale modello organizzativo più adeguato la costituzione di una Cabina di regia tra Regione, Anci, Upi e Uncem. "Spetterà a questa Cabina di regia, che diventerà operativa a breve - precisa l´assessore -, il compito di predisporre una Convenzione o un Accordo di programma che garantiscano, a favore dei dipendenti del Comparto unico, la realizzazione complessiva della formazione strategica integrata, sia in senso ´orizzontale´, cioè tra gli enti locali, che in senso ´verticale´, cioè tra la Regione e gli enti locali".  
   
   
MILANO: DAL COMUNE UN MILIONE DI EURO PER 300 DISOCCUPATI OVER 45 E CASSAINTEGRATI ULTERIORE STANZIAMENTO PER LA RIQUALIFICAZIONE E IL REIMPIEGO DI CHI HA PERSO IL LAVORO”  
 
Milano, 19 novembre 2013 - La città non lascia solo chi perde il lavoro. Cresce l’attenzione di Comune e Organizzazioni sindacali Cgil-cisl-uil verso esodati non salvaguardati e cassaintegrati. Saranno infatti circa 300 i lavoratori e le lavoratrici che potranno accedere al fondo da un milione di euro per l’erogazione di un contributo per seguire percorsi di reimpiego in sintonia con le richieste del mercato e delle imprese. Il progetto è stato presentato ieri mattina a Palazzo Marino dall’assessore alle Politiche per il Lavoro, Sviluppo economico Cristina Tajani insieme a Ivana Brunato, Segretaria della Camera del Lavoro Metropolitana - Renato Zambelli, Segretario di Cisl Milano Metropoli e Rinaldo Carnevali, di Uil Milano. “Ancora una volta l’Amministrazione mostra la sua attenzione e vicinanza ai lavoratori che più sentono gli effetti della crisi economica. Una ulteriore misura a sostegno di chi perde il lavoro e che si aggiunge agli ottimi risultati fatti registrare dal bando Occupami, che meno di tre mesi fa, ha permesso oltre mille nuove assunzioni e stabilizzazioni in sintonia con le iniziative e le risorse messe a disposizione dalla Fondazione Welfare a supporto del micro credito e delle anticipazioni sociali”, così l’assessore alle Politiche per il Lavoro, Sviluppo economico Cristina Tajani. “Si tratta di un primo intervento non di assistenza ma che mette in pratica la ricerca di un posto di lavoro. Risultato positivo di un confronto di merito scaturito nell’ambito dell’Osservatorio Permanente del mercato del lavoro milanese, il luogo di incontro e di studio tra l’assessorato al Lavoro e le rappresentanze sindacali, che monitora costantemente la grave situazione occupazionale presente in città. In un periodo dove le risorse a disposizione sono scarse è prioritario l’orientamento ad un utilizzo concreto che salvaguardi e crei nuova occupazione”, commentano i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil. Le risorse complessive, pari a un milione di euro, saranno così suddivise: 300mila euro destinate a finanziare azioni di politiche attive del lavoro per i cittadini residenti a Milano di età superiore ai 45 anni, che abbiano perso il lavoro prima del 1 gennaio 2013 e siano in condizioni analoghe ai cosiddetti esodati, non più coperti da accordi aziendali e non già rientranti in provvedimenti di salvaguardia. Altri 700mila euro saranno invece destinati alla formazione di lavoratori in Cassa integrazione in deroga, privi della possibilità di rinnovo e residenti a Milano. Sarà un percorso condiviso tra Comune di Milano e le rappresentanze sindacali a creare un panel di Reti di Enti, composto da 2 a 5 soggetti accreditati per i Servizi per il Lavoro, interessati alla coprogettazione di piani per la riqualificazione e ricollocazione di lavoratori e di non occupati nell’ambito di interventi di politiche attive del lavoro. Compito principale della Rete di Enti sarà individuare possibili realtà aziendali interessate all’assunzione dei lavoratori coinvolti nel progetto, attuare percorsi formativi per favorire l’aggiornamento e riqualificazione delle competenze dei lavoratori, in sintonia con le richieste del mercato e delle aziende o di assessment e di accompagnamento al lavoro. Il contributo massimo per ogni lavoratore è di 3.500 euro. Il 10% alla presa in carico e il 50% a processo. La restante percentuale sarà erogata in base alla tipologia di assunzione: part time a tempo determinato (20%), full time a tempo determinato (30%), part time a tempo indeterminato (35%) e full time a tempo indeterminato (40%). Le Reti ammesse dovranno avviare le attività entro 30 giorni dall’approvazione della proposta di intervento e concluderle entro il 30 giugno 2014. I contributi ai singoli lavoratori verranno rilasciati fino a esaurimento del fondo stanziato. Per partecipare occorre registrarsi al sito www.Comune.milano.it , seguendo le indicazioni. Invece gli Enti interessati a fornire i servizi di formazione dovranno presentare le domande di manifestazione di interesse entro le ore 12 del 13 dicembre 2013 presso l’Ufficio Protocollo della Direzione Centrale Politiche del Lavoro, Sviluppo Economico, Università e Ricerca, in via Dogana 2. Eventuali richieste di chiarimento potranno inoltre essere inviate a mezzo mail a Plo.esocassaintegrati@comune.milano.it    
   
   
OCCUPAZIONE GIOVANILE. DA ELISAN LA RICHIESTA PER AZIONI EUROPEE CONCRETE  
 
Venezia, 19 novembre 2013 - "La sfida della disoccupazione giovanile in Europa si vince solo con il coraggio delle idee nuove". Da Bruxelles l´assessore ai servizi sociali della Regione Veneto, Remo Sernagiotto, in qualità di presidente di Elisan, rete europea per l´inclusione sociale attiva dal 2008, punta l´attenzione sulle strategie necessarie a risolvere una problematica che coinvolge in modo determinante gran parte degli Stati membri. Il tema della disoccupazione giovanile, insieme a quello delle politiche per la conciliazione famiglia-lavoro, è stato al centro della conferenza annuale di Elisan, che si è tenuta oggi al Comitato delle Regioni. La conferenza ha visto la partecipazione del Commissario europeo per l´occupazione, gli affari sociali e l´inclusione, Laszlo Andor, che ha messo in luce il Pacchetto per l´occupazione giovanile proposto dalla Commissione e in particolare il sistema di Garanzia per i giovani, per dare loro un´offerta di lavoro qualitativamente buona entro quattro mesi dal completamento del percorso scolastico o dal momento in cui sono disoccupati. Un sistema che dovrebbe essere finanziato con un budget di 6 miliardi di euro nel prossimo quadro finanziario pluriennale, attraverso il Fondo sociale europeo. “La disoccupazione giovanile non è solo un male per l´individuo e un male per le loro famiglie ma anche uno spreco di prezioso potenziale della società nel suo insieme. Abbiamo bisogno di sostenere attivamente i giovani o nel trovare rapidamente un lavoro dignitoso o nell’acquisire più competenze per riuscire ad avere un buon lavoro in futuro", ha dichiarato il Commissario Andor. Un proposito appoggiato dalla Regione Veneto e dalla rete Elisan, che rilancia però il bisogno di azioni concrete e incentrate sulla persona: "Gli strumenti finanziari non saranno sufficienti se non si torna a una visione centrale della persona e della famiglia, nonché a una rimodulazione dei ritmi di lavoro", ha sottolineato il presidente Sernagiotto. Secondo le stime riportate da Eurofund, 14 milioni di europei tra i 15 e i 29 anni non hanno un lavoro né stanno seguendo un percorso formativo. Il costo economico della mancata integrazione dei giovani nel mercato del lavoro, inoltre, supera i 150 miliardi di euro l´anno, pari all´1,2% del Pil dell´Unione europea. Anche il presidente del Comitato economico sociale europeo, Henri Malosse, ha espresso il suo sostegno al lavoro di Elisan: "In questo campo deve guidarci solo una parola d´ordine: innovazione e investimenti, per far cessare una situazione intollerabile per i giovani e le loro famiglie che sta minacciando la coesione della società".  
   
   
CALABRIA: VALORIZZARE E DARE CONTINUITÀ AI LAVORATORI LEGATI ALLA LEGGE REGIONALE 28/08  
 
Catanzaro, 19 novembre 2013 - L’assessore regionale al Lavoro, Formazione professionale e Politiche sociali Nazzareno Salerno, unitamente all’Assessore al Personale Domenico Tallini, al Commissario di Azienda Calabria Lavoro Pasquale Melissari e al Presidente della Fondazione Calabria Etica Pasqualino Ruberto, hanno ricevuto le delegazioni sindacali di Cgil, Cisl, Uil,ugl e successivamente di Cisal e Usb al fine di comunicare i percorsi individuati per valorizzare e dare continuità lavorativa alle risorse umane impegnate per effetto delle disposizioni della Legge regionale 28/08. L’assessore Salerno, che ha avuto modo di ascoltare nuovamente l’esposizione della situazione da parte dei rappresentanti dei lavoratori approfondendo ulteriori aspetti, ha illustrato l’intenzione di procedere con la predisposizione di un programma a 24 mesi che consentirà l’impiego senza interruzione dei lavoratori che così potranno usufruire di maggiori garanzie. L’obiettivo è quello di avviare una strategia che possa permettere il graduale svuotamento del bacino di questi lavoratori precari. Melissari e Ruberto hanno poi rassicurato circa l’attivazione delle procedure necessarie per il pagamento delle spettanze dovute in tempi brevi. “La Regione – ha affermato l’Assessore Salerno – vuole voltare pagina per far sì che questi lavoratori possano avere l’opportunità di un impiego stabile e senza i timori del passato di periodi di fermo che hanno minato la serenità delle famiglie. Un primo importante passo è stato compiuto con l’approvazione della deliberazione di Giunta regionale n. 160 del 10 maggio 2013 con la quale i lavoratori della Legge 28/08 sono stati inseriti nel medesimo bacino di precari, al pari degli altri lavoratori. Con la prosecuzione del Tavolo tecnico nazionale sul precariato, che coinvolge oltre alla Regione, diversi Ministeri e le forze sindacali, si stanno studiando inoltre le possibili vie per poter giungere alla stabilizzazione dei lavoratori. La Giunta regionale, guidata dal Presidente Scopelliti, rimane pertanto vicina ai lavoratori e continuerà a spendersi per offrire migliori prospettive per il futuro”.  
   
   
TUTTI INSIEME CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE DALLA PROVINCIA DI PARMA UN PROGRAMMA DI INIZIATIVE IN OCCASIONE DELLA GIORNATA MONDIALE  
 
Parma, 19 novembre 2013 – Parlare, riflettere, informare: è piena di voci l’iniziativa della Provincia contro la violenza sulle donne. Nella settimana che precede il 25 novembre, la giornata mondiale su questo tema, sono quotidiane le iniziative messe in campo dall’ente per sensibilizzare soprattutto i giovani verso una nuova cultura dei generi e di valorizzazione delle differenze. Le scuole sono infatti da tempo al centro delle azioni della Provincia, fra cui i laboratori teatrali “Di maschere e volti”, i cui esiti saranno presentati alle scuole giovedì 21 novembre all’auditorium del Carmine ( dalle 9.00 alle 13.00) e al pubblico sabato 23 (ore 17.00) al Theatro del Vicolo. Un progetto, realizzato in collaborazione con la cooperativa sociale “Giolli”, per cominciare a costruire nuovi modelli e relazioni tra donne e uomini a cui hanno partecipato 12 istituti superiori per un totale di 324 studenti. Altri 250 ragazzi e ragazze saranno coinvolti dalla nona edizione del Premio Colasanti-lopez in un percorso didattico sul linguaggio usato dai media per raccontare della violenza nei confronti delle donne. E sarà una platea di 300 studenti a ascoltare, la mattinata del 25 novembre al Cavagnari, le parole di Lucia Russo, magistrato della Procura di Parma e la testimonianza di Lucia Annibali, avvocato vittima di un terribile episodio di violenza. L’incontro è organizzato dalla Provincia, le Consigliere di Parità, Comune di Zibello, Consiglio comunale di Fidenza e patrocinio del Comune di Parma, Fidapa Bpw, Soroptimist, il Fornello. Sabato 23 il pomeriggio (ore 16) in piazza Garibaldi, Comune e Provincia promuovono “ Non per amore”, performance teatrale su idea di Andreina Garella, Festinalente teatro e Vagamonde, alla quale interverranno una sessantina di donne e realizzata in collaborazione con undici associazioni. Anche le massime autorità del territorio saranno chiamate a scendere in campo contro la violenza sulle donne. Il pomeriggio di lunedì 25 si terrà una seduta tematica del Consiglio provinciale al quale interverrà Samuela Frigeri, presidente del Centro Antiviolenza e Vittoria Verde, mamma di Michelle Campos, assassinata il 17 luglio scorso nella nostra città. La mattina di venerdì 22 in Prefettura il Coordinamento di enti, associazioni e istituzioni che hanno siglato il protocollo d’intesa per la prevenzione e contrasto della violenze nei confronti delle donne, farà il punto sulle iniziative intraprese e sui progetti per il futuro. E sempre in Prefettura il 25 (alle 10) ci sarà la consegna del “Fiocco Bianco”, un gesto simbolico col quale le donne delle istituzioni chiedono agli uomini delle istituzioni di indossarlo per sottolineare il coinvolgimento e l’impegno personale in questa battaglia. A indossare il fiocco, proprio in quei giorni, saranno anche circa 900 atleti di 18 società sportive del territorio che lo esibiranno sui campi da gioco per trasmettere anche lì il messaggio di un impegno comune. Il programma degli incontri: Laboratorio“di maschere e volti”. Giovedì 21 Auditorium del Carmine esito mattinata per le scuole. Sabato 23 alle 17 al Theatro del vicolo, spettacolo per il pubblico. Protocollo d’intesa per la prevenzione e contrasto della violenze nei confronti delle donne. Venerdì 22 in Prefettura l’incontro di enti, istituzioni e associazioni che l’hanno promosso. Non per amore. Sabato 23 Performance teatrale, piazza Garibaldi ore 16. 25 novembre Giornata internazionale contro la violenza sulle donne alle 10 in Prefettura consegna del fiocco bianco alle autorità alle 10,30 al Cavagnari incontro delle scuole con Lucia Russo e Lucia Annibali alle 15 Consiglio Provinciale.  
   
   
PREVENZIONE DELLA VIOLENZA TRA I GIOVANI: REGIONE PIEMONTE E FORZE DELL’ORDINE HANNO PRESENTATO IL PROGETTO MOVE UP  
 
Torino, 19 novembre 2013 - Come prevenire a scuola le discriminazioni, i fenomeni di violenza e di bullismo e come utilizzare senza rischi le nuove tecnologie? Parte da queste domande il progetto regionale “Move Up - Destinazioni Alternative”, promosso dalla Regione Piemonte con il sostegno del Fondo Sociale Europeo, in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri, la Polizia di Stato e l’Ufficio Scolastico Regionale. L’iniziativa, che apre la settimana degli eventi dedicati alla Giornata Mondiale contro la violenza alle donne che si celebra il 25 novembre, è stata presentata in una conferenza stampa, oggi a Torino, a cui hanno partecipato l’Assessore regionale alle Pari Opportunità, Giovanna Quaglia, il Vice Comandante della Legione Carabinieri Piemonte e Valle d’Aosta, Colonnello Pietro Dattuomo, il Primo Dirigente della Polizia di Stato, Dott.ssa Paola Capozzi. “Non abbassare la guardia contro la violenza rappresenta una priorità – sottolinea a proposito del progetto il Presidente Cota - che la Regione Piemonte sente di dover onorare attraverso i migliori strumenti oggi a disposizione. La collaborazione in questa battaglia con le Forze dell’Ordine, che quotidianamente si confrontano sul campo col fenomeno, è quanto mai preziosa e può realmente aiutare tutti noi ad una corretta comprensione di questa vera e propria piaga della nostra società Prevenzione ed educazione sono le parole chiave su cui vogliamo insistere, soprattutto in riferimento alle nuove generazioni, alle quali dobbiamo dire che una società libera da ogni forma di violenza negli anni a venire è possibile, anche grazie al loro impegno”’. “L’arma dei Carabinieri – spiega il Colonnello Pietro Dattuomo - è da sempre attenta ai fenomeni del degrado sociale e in particolare si pone in prima linea verso gli emergenti problemi del disagio giovanile che trovano sovente espressione nell’ambito scolastico. E’ pertanto lieta di continuare a dare il suo apporto partecipando attivamente ad ogni tipo di iniziativa nello specifico, e quindi anche al progetto regionale denominato Move Up, nel contesto del quale vengono riassunte tutte le tematiche che spaziano dalla violenza esercitata nei confronti dei soggetti deboli, anziani, donne e minori, e al bullismo, che si presenta essenzialmente nella scuola. Il contributo dell’Arma piemontese nello specifico settore si è consolidato in tutti questi anni grazie all’esperienza maturata capillarmente sull’intero territorio della Regione con la partecipazione a tutte quelle iniziative comunque legate alla cultura della legalità, comprese quelle patrocinate sotto l’egida dell’Osservatorio Permanente sul Bullismo. Tra gli obiettivi dell’Arma c’è sempre quello di stimolare a riflettere sull’indispensabilità del rispetto delle regole da parte dei giovani, in modo che ne comprendano l’esatto valore anche per contribuire a costruire nel tempo una società più giusta e attenta nel merito”. “La Polizia di Stato assolve ai compiti istituzionali fissati dall’ordinamento. Attraverso le Questure e gli Uffici di Specialità, la Polizia di Stato cura, altresì, la promozione di progetti di legalità nelle scuole. Nel corso delle numerose iniziative promosse dalle Questure della Regione Piemonte, nonché dal Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni “Piemonte – Valle d’Aosta”, si sono svolti incontri con la partecipazione di numerosi studenti degli istituti scolastici di ogni ordine e grado, coinvolti in percorsi di approfondimento sul concetto di legalità e sul diritto di cittadinanza. Anche il progetto “Move Up” vede la Polizia di Stato, con le sue articolazioni, impegnata nella sensibilizzazione delle famiglie circa l’uso consapevole delle nuove tecnologie, il rispetto della diversità e la prevenzione della violenza di genere”. “Move Up – spiega l’assessore Giovanna Quaglia - approfondisce in particolare tre temi di grande attualità tra i giovani: il rispetto della diversità, la prevenzione della violenza e l’uso consapevole delle nuove tecnologie. Si rivolge alle scuole primarie, alle secondarie e alle agenzie formative e si realizza con l’utilizzo di specifici kit didattici per gli insegnanti, con animazioni teatrali che coinvolgono in prima persona gli studenti e con incontri territoriali per i genitori che vedono il coinvolgimento dalla Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri sull’educazione alla legalità, sui reati che conseguono il bullismo e la violenza, sui pericoli della navigazione in rete e sull’utilizzo consapevole delle nuove tecnologie”. “La risposta alle diverse forme di violenza che oggi caratterizzano il mondo giovanile - aggiunge - può venire dall’attivazione del dialogo, dallo scambio di sinergie e della sensibilizzazione tra alunni, famiglie e docenti per acquisire una consapevolezza comune delle proprie azioni, fornire maggiore informazione, anche dal punto di vista delle condanne penali in cui si può incorrere, oltre agli strumenti di difesa”. Per approfondimenti www.Regione.piemonte.it/moveup    
   
   
CONSULENZA PER IMPRENDITRICI SULLE OPPORTUNITÀ DEL WEB  
 
Pordenone, 19 novembre 2013 - Nell’ambito del progetto nazionale “Distretti sul Web” promosso da Google e Unioncamere Nazionale, il Comitato Imprenditoria Femminile di Pordenone offre alle imprenditrici la possibilità di conoscere le opportunità del web, attraverso un’attività di consulenza personalizzata. Sarà a disposizione di imprenditrici della nostra provincia, appartenenti a qualsiasi settore, Stefania Delti, aggiudicataria della borsa di studio “Distretti sul web” per la provincia di Pordenone. Lo sportello avrà luogo martedì 26 e giovedì 28 novembre con orario 9:30 - 12:30 presso la sede della Camera di Commercio di Pordenone previa appuntamento La consulenza è gratuita fino ad esaurimento posti. Gli incontri individuali sono rivolti sia alle imprese che intendono entrare nel mondo del web, sia a coloro i quali vogliono migliorare il loro piano di digitalizzazione e saranno focalizzati sui seguenti servizi: - Avere una panoramica su tutte le opportunità che la rete offre e sugli strumenti, anche gratuiti, a disposizione sul web - Creare una scheda aziendale - utile a definire le esigenze/obiettivi della singola azienda e le attività in atto online e offline - Sviluppare un’analisi dei punti di forza, punti di debolezza, opportunità e minacce relativi all’attuale presenza online - Individuare gli strumenti più adatti a rispondere alle esigenze delle imprese. Per fissare un appuntamento contattare: Laura Boaro Segreteria del Comitato Imprenditoria Femminile di Pordenone telefono: 0434381236 e-mail: imprenditoria.Femminile@pn.camcom.it    
   
   
PROGETTO ADOLESCENZA, MERCOLEDÌ 20 NOVEMBRE CONVEGNO IN REGIONE EMILIA ROMAGNA  
 
Bologna, 19 novembre 2013 - E’ l’età critica per eccellenza, l’età dei grandi cambiamenti, spesso “inspiegabili” agli occhi degli adulti. In Emilia-romagna riguarda 256.411 persone (il 5,7% della popolazione complessiva), d’età compresa fra gli 11 e i 17 anni: è l’adolescenza, di cui si discuterà in Regione mercoledì 20 novembre. L’appuntamento con il convegno “Prove tecniche per un progetto adolescenza” è nella Sala polivalente “Guido Fanti” (Assemblea legislativa, viale Aldo Moro 50), a partire dalle 9.15. In occasione della Giornata internazionale sull’infanzia e l’adolescenza, e a sei mesi dall’approvazione delle linee guida di indirizzo regionali, gli assessorati alle Politiche sociali e alle Politiche per la Salute organizzano un’occasione di riflessione per promuovere il benessere dei giovanissimi a trecentosessanta gradi, dare stabilità a ciò che già esiste e funziona, e per rafforzare il dialogo tra tutti gli “attori” coinvolti: scuola, servizi sociali e sanitari, opportunità sociali pubbliche e del terzo settore. Le linee di indirizzo, in particolare, sviluppano in modo più diffuso gli interventi di promozione e prevenzione nei vari contesti di vita degli adolescenti, con attenzione agli adulti di riferimento e al passaggio alla maggiore età. Adolescenti in Emilia-romagna: alcuni dati - Dei 256.411 giovanissimi tra gli 11 e i 17 anni, 116.711 sono studenti della scuola secondaria di primo grado (18.711 gli stranieri, il 16%). Quelli della secondaria sono 170.703 (20.889 stranieri, il 12,24%). L’adolescenza - età complessa con caratteristiche specifiche che occorre conoscere e riconoscere - merita un’adeguata e specifica attenzione da parte dei servizi: nel corso del 2011, 14.892 ragazzi si sono rivolti agli spazi giovani dei Consultori (di cui 2524 stranieri); 20.926 i giovanissimi in carico ai servizi sociali minori, di cui 814 sono stati accolti in comunità educative, 723 dati in affidamento a famiglie. Nel 2012, 14.581 sono stati seguiti dai servizi di neuropsichiatria, 254 presi in carica dai Sert (lo 0,8% del totale).  
   
   
INAUGURATA NUOVA SCUOLA INFANZIA NOCERA UMBRA, PRESIDENTE MARINI: TESTIMONIANZA CONCRETA MODELLO UMBRO DI RICOSTRUZIONE POSTSISMA  
 
Nocera Umbra, 19 novembre 2013 - "La scuola che inauguriamo oggi rappresenta la testimonianza concreta di quel modello di ricostruzione che l´Umbria ha voluto subito dopo il grave sisma del 1997, e cioè una ricostruzione che fosse di qualità e sicura, a partire dagli edifici pubblici e soprattutto dalle scuole". Lo ha affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, che ha partecipato stamattina a Nocera Umbra Scalo, insieme al sindaco della città, Giovanni Bontempi, alla inaugurazione della nuova scuola per l´infanzia "G. Dominici". "Qui c´è - ha detto la presidente Marini - la prova dell´impegno concreto della Regione Umbria (la nuova scuola è stata costruita con un finanziamento regionale di 3 milioni di euro, ndr) nell´opera di ricostruzione post sismica. Un´opera realizzata avendo dato continuità al lavoro avviato dagli amministratori che hanno governato in precedenza sia la Regione che il Comune di Nocera Umbra". "Questa inaugurazione - ha proseguito Marini - è altresì testimonianza della scelta effettuata da chi programmò la ricostruzione post-terremoto, e cioè di ricostruire nei luoghi antichi, e non delocalizzando o peggio ancora deportando intere comunità da quelli che erano i loro territori abituali di vita e di lavoro". La presidente Marini ha poi ricordato come in Umbria oltre il 60 per cento degli edifici scolastici risponde in pieno alle norme di sicurezza antisismica: "In questi anni, nonostante le scarsissime risorse statali, la Regione - ha affermato Marini - non ha voluto rinunciare all´opera di messa in sicurezza soprattutto delle scuole, avviando un programma di riqualificazione e adeguamento antisismico per far sì che chi vive gran parte della propria giornata in questi edifici, alunni, insegnanti e tutto il personale, lo possa fare in serenità e non a rischio della propria vita". La Regione - ha ricordato poi la presidente Marini - è impegnata nel finanziare anche la realizzazione delle altre scuole del comune di Nocera Umbra: "Proprio in questi giorni, finalmente, dopo lunghe trattative, sono stati affidati i lavori del polo scolastico del capoluogo che la Regione finanzia con 5 milioni e 900 mila euro, di cui 2 milioni e 800 mila euro per la Scuola Media e 3 milioni e 100 mila euro per la Scuola Elementare".  
   
   
VCO - METÀ DELLE IMPRESE DEL TURISMO SONO GOVERNATE DA DONNE  
 
 Verbania, 19 novembre 2013 - Donne che fanno impresa … ed imprese! Nel Vco quasi 1 impresa su 4 è governata da donne, oltre 3.200 in totale: sono la metà delle imprese del turismo. Si sente la crisi, nel Vco più che a livello nazionale, ma nei primi nove mesi dell’anno sono nate 187 nuove imprese governate da donne, il 28% delle nuove attività. Di questo e molto altro si è parlato il 14 novembre a Stresa in occasione della terza tappa del "Giro d’Italia delle donne che fanno impresa", organizzata da Camera di Commercio, Comitato per la promozione dell´imprenditoria femminile e Unioncamere. Imprenditrici e dirigenti del Verbano Cusio Ossola, Piemonte e in rappresentanza di tutta Italia si sono confrontate sui temi del fare impresa oggi, toccando anche la questione dei finanziamenti allo start up. Il Giro quest’anno ha come filo conduttore il turismo e in particolare il turismo sociale e responsabile. Per questo motivo la Camera di commercio ha coinvolto Lago Maggiore Green Meeting, il gruppo di imprese del congressuale che garantisce al cliente finale un evento, meeting, congresso sostenibile. L’evento si e’ infatti svolto al Regina Palace, che aderisce sin dalla prima ora a Lago Maggiore Green Meeting. Niente carta, raccolta differenziata anche nelle sale dell’evento e catering a km. 0, no materiale usa e getta. “Lago Maggiore Green Meeting e’ nato dal progetto Interreg di Camera di commercio del Vco, Novara e Varese e dei soggetti che si occupano di promozione e turismo nei tre territori. Con questa iniziativa il Lago Maggiore si pone come la prima destinazione congressuale sostenibile in Italia” - ha sottolineato l’esperta di turismo congressuale Gabriella Ghigi. Ma quale e’ il rapporto fra donne ed impresa, donne e lavoro, in provincia? Qualche dato: l’ottavo rapporto internazionale sul “divario di genere” del World Economic vede l’Italia al 71° posto su 136 Paesi presi in esame. Recuperiamo nove posizioni sul 2012: nel Bel Paese il “gender gap” si restringe ma a passo lento. L’italia non supera il 97° posto nella sezione dedicata alla partecipazione ed opportunità nell’economia: il mercato del lavoro resta un tallone d’Achille. La disoccupazione femminile, in costante crescita, è superiore a quella maschile. Nel Vco il tasso di disoccupazione femminile e’ 3,6 punti percentuali più di quello maschile. Soprattutto aumenta il tasso di inattività femminile tra i 35-44 anni, passato dal 17% nel 2011 ad oltre il 25% nel 2012: donne scoraggiate, che abbandonano il mercato del lavoro. L’autoimprenditorialità resta una soluzione: in provincia 1 impresa su 4 è governata da donne, in linea con la media nazionale e regionale. Prevalgono turismo, dove quasi la metà delle imprese sono governate da donne, e commercio. Emergono anche profonde differenze di genere nella politica. Nel Vco sono poche donne le sindaco: 9 su 77 comuni, pari all’11% del totale. Il dato è inferiore alla media regionale (16%) e nazionale (13%). Ancora meno le donne presenti in Giunte e Consigli comunali. Le donne a capo di assessorati sono nel Vco il 17% (31% Piemonte e 28% Italia). Stesso trend registrato analizzando le donne presenti nei consigli: nel Vco meno del 24% contro una media regionale del 32% e nazionale del 26%. Eppure le donne sono più della metà dei cittadini (51%) e poco meno del 60% dei residenti neo-laureati. In tema di sostenibilità si e’ parlato anche di Lago Maggiore Social, l’iniziativa della Camera di commercio per promuovere le imprese provinciali socialmente responsabili. Pieranna Margaroli, imprenditrice culturale, descrive così l’impegno di un’impresa governata da donne “Siamo due imprenditrici, 8 dipendenti e abbiamo compiuto 47 anni di attività. L’adesione alla proposta della Camera di Commercio è stata per noi una scoperta molto interessante che ci rende convinte e determinate a proseguire su questa strada. E’ una strada che arricchisce la consapevolezza del nostro ruolo all’interno della comunità. Non più solo azienda che deve rispettare i requisiti legali, ma soggetto sociale che adotta un comportamento attento all’ambiente, alla società, ai rapporti umani, alla cultura”. Tutti i materiali del convegno sono on line su www.Sviluppoedonna.wordpress.com    
   
   
MILANO: STATI GENERALI DELLE PENSIONI  
 
Milano, 19 novembre 2013 - L´equilibrio del sistema pensionistico è uno dei prerequisiti fondamentali per una crescita bilanciata di ogni economia. L´aumento della vita attesa in fase matura e l´incertezza a esso associata, la riduzione dei tassi di fertilità e la dinamica contenuta dei flussi migratori mettono a rischio di instabilità i sistemi a contribuzione. Tali sistemi raccolgono fondi durante la vita lavorativa degli individui per creare un capitale sufficiente a garantire una pensione per un periodo di anni pari alla durata attesa della vita. Se la durata effettiva della vita risulta superiore a quella attesa dal sistema pensionistico, si concretizza il rischio che il sistema rimanga senza fondi e gli individui non possano sostenere i loro consumi in età avanzata. Questo problema apre questioni importanti quali l´indicizzazione del sistema pensionistico alla longevità, la tutela della qualità del lavoro e della vita in età avanzata, la creazione di strumenti di previdenza complementare e di strumenti finanziari per la gestione del rischio di longevità. Tali questioni hanno importanti implicazioni di equità intragenerazionale e intergenerazionale che l´Università Bocconi e Deutsche Bank affronteranno e analizzeranno nel corso della conferenza "Stati Generali delle Pensioni", evento che da quest´anno avrà cadenza annuale. 15.00-16.30 Saluti Andrea Sironi Rettore Università Bocconi Flavio Valeri Chief Country Officer, Deutsche Bank Italia. Keynote Speech Enrico Giovannini Ministro del Lavoro. Tavola rotonda: “Sostenibilità dei piani pensionistici”. Introduce Vincenzo Galasso Professore di Economia politica, Università Bocconi. Intervengono: Raffaele Bonanni Segretario Generale Cisl, Carlo Favero Deutsche Bank Chair in Quantitative Finance and Asset Pricing, Università Bocconi, Antonio Mastrapasqua Presidente Inps. Modera: Giovanni Valotti Prorettore per i rapporti istituzionali, Università Bocconi. 16.30-17.15 Tavola rotonda “Fondi pensione: stato dell´arte” Introduce Sergio Paci Professore di Economia degli intermediari finanziari, Università Bocconi. Intervengono; Anna Deambrosis Responsabile Direzione Tutela della Persona e Risparmio, Reale Mutua Assicurazioni, Mauro Maré Presidente Mefop, Lorenzo Savorelli Head of Research & Development, Assicurazioni Generali. Modera Tito Boeri Prorettore per la ricerca, Università Bocconi. 17.15 Chiusura dei lavori. 28 novembre 2013 ore 15.00 Università Bocconi, Aula Magna Via Gobbi 5, Milano .