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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 01 Aprile 2014
IL PRESIDENTE CINESE XI JINPING IN VISITA AL PARLAMENTO EUROPEO  
 
Bruxelles, 1 aprile 2014 - "Le relazioni Ue-cina sono la chiave per la stabilità e la prosperità dell´economia mondiale" ha indicato il presidente del Pe Martin Schulz ricevendo ieri il presidente cinese Xi Jiping durante la sua visita ufficiale al Parlamento europeo il 31 marzo. L´arrivo di Xi Jinping rappresenta la prima visita ufficiale di un presidente cinese alle istituzioni europee, "un segnale di benvenuto importante per il nuovo leader cinese che vuole rinforzare le relazioni Ue-cina". "Siamo fortemente connessi e interdipendenti" ha dichiarato Schulz aggiungendo: "Per il bene delle nostre relazioni, il dialogo politico - e non solo quello commerciale - deve essere rinforzato". Il Presidente cinese, eletto l´anno scorso, ha iniziato la sua visita ufficiale in Europa la scorsa settimana per incontrare i partner commericali in Germania e Francia.  
   
   
QUESTA SETTIMANA AL PARLAMENTO EUROPEO: SOSTEGNO ALL´UCRAINA, ROAMING E UNIONE BANCARIA  
 
 Bruxelles, 1 aprile 2014 - I deputati si riuniscono in sessione plenaria a Bruxelles mercoledì e giovedì. Al voto una proposta per facilitare l´accesso del mercato ucraino in Europa, una riduzione delle spese dei pagamenti delle carte bancarie in Ue e l´abolizione del roaming. La commissione agli Affari economici voterà martedì un accordo informale con i governi europei su come gestire la banche in crisi. Lunedì il presidente cinese Xi Jinping sarà in visita al Parlamento europeo. L´economia ucraina sta attraversano tempi difficili e il Parlamento europeo si pronuncerà per inviare il proprio sostegno facilitando le importazioni verso l´Ue. Le commissioni delle banche sulle transazioni delle carte di credito non dovrebbero superare lo 0,3% del valore della transazione. Le commissioni delle carte di debito non dovrebbero superare i 7 centesimi o lo 0,2% del valore della transazione, secondo la proposta che sarà votata in plenaria. Le tariffe roaming dell´Ue dovrebbero essere aboliti entro la fine del 2015, secondo le propose da votare in Parlamento. Le regole cercano anche di rinforzare il principio di neutralità di internet che assicura che i provider non possano bloccare o rallentare i servizi internet. I lavoratori che si spostato da un paese all´altro potranno mantenere i diritti supplementari alla pensione secondo un accordo informale raggiunto tra gli Stati membri e al voto in plenaria. Altro - La commissione agli Affari economici voterà martedì un accordo informale con i governi europei su come gestire la banche in crisi. Lunedì il presidente cinese Xi Jinping è stato in visita al Parlamento europeo e incontrerà il presidente del Pe Martin Schulz. Mercoledí si terrà una conferenza per discutere il ruolo delle reti sociali in politica con Alec Ross, senior advisor per l´innovazione dell´ex segreatario di Stato Hillary Clinton.  
   
   
GRUPPO DI ESPERTI PUBBLICA UN RAPPORTO FINALE SUL DEBITO DEL FONDO DI RISCATTO E EUROBILLS  
 
Bruxelles, 1 aprile 2014 - Il presidente José Manuel Barroso e il vicepresidente Olli Rehn, responsabile per gli affari economici e monetari e l´euro, hanno ricevuto ieri la relazione finale del gruppo di esperti della Commissione su un fondo di rimborso del debito e eurobills. La Commissione ha istituito il gruppo di esperti nel mese di luglio 2013 per approfondire l´analisi sulle possibili meriti, rischi i requisiti e gli ostacoli di sostituzione parziale delle emissioni nazionali di debito attraverso l´emissione congiunta nella forma di un fondo di riscatto e eurobills. Questa decisione ha fatto seguito un impegno assunto dalla Commissione al Parlamento europeo nel quadro dell´accordo globale sulla legislazione sulla governance economica ´Two-pack´, nella dichiarazione della Commissione, del 12 Marzo 2013 ( Memo/13/207 ). Principali conclusioni - La relazione finale conclude che sia un fondo di riscatto del debito / patto e eurobills avrebbero meriti stabilizzare i mercati del debito pubblico, che supporta la trasmissione della politica monetaria e di promuovere la stabilità finanziaria e l´integrazione, anche se in modi diversi e con differenti implicazioni a lungo termine. Tuttavia, questi meriti sarebbero accoppiati con i rischi di pericolo economici, finanziari e morali, ed i compromessi dipenderanno varie opzioni di progettazione. Vista l´esperienza molto limitata riformata la governance economica dell´Ue, la relazione del gruppo di esperti dice che può essere considerata prudente per raccogliere prima prova sull´efficacia di questo governo prima che vengano prese decisioni sui regimi di emissione congiunta. Per quanto riguarda gli aspetti giuridici, la relazione del gruppo di esperti conclude che, senza modifiche del trattato Ue, regimi di emissione comuni potrebbero essere istituiti solo in una forma pro rata, e - almeno per il fondo di rimborso del debito / patto - solo attraverso una costruzione puramente intergovernativa, che solleverebbe problemi di responsabilità democratica. Modifiche al trattato sarebbe necessario istituire regimi di emissione comuni, tra cui la responsabilità solidale, alcune forme di protezione contro il rischio morale e adeguata attenzione alla legittimità democratica, dice il rapporto. La relazione non formulare proposte o raccomandazioni politiche, né lo sostiene esplicitamente o implicitamente uno dei due idee. Il presidente Barroso ha dichiarato: . "Più di un anno fa, la Commissione ha avviato una riflessione sul futuro dell´Unione economica e monetaria, dove abbiamo detto che più responsabilità deve essere abbinato con più solidale vorrei ringraziare Gertrude Tumpel-gugerell e l´ i membri del gruppo di esperti per un eccellente rapporto di oggi, che è un gradito contributo a questo dibattito la relazione chiarisce, la creazione di un fondo di riscatto del debito o eurobills richiederebbe profonda riflessione politica e le possibili modifiche al trattato Ue -. Almeno per i più opzioni di vasta portata. La Commissione esaminerà attentamente il rapporto e decidere come seguire in su a tempo debito. Ma prima di farlo, abbiamo bisogno di avere un dibattito democratico su queste idee con i cittadini, i governi e il Parlamento europeo. L´imminente europeo le elezioni sono un´ottima occasione per discutere che tipo di Unione vogliamo davvero ". Vice Presidente Rehn ha dichiarato: "Negli ultimi anni, abbiamo creato un ciclo completo di coordinamento delle politiche economiche in Europa, con ulteriori passi per la Stati membri dell´area dell´euro sempre più considerano le loro politiche economiche una questione di interesse comune - come dovrebbe. Essere in un´unione monetaria. Mentre questi risultati non sono ancora costituiscono la fase finale dell´Unione economica e monetaria, abbiamo praticamente esaurito le opzioni sotto il trattato attuale. Eventuali misure per promuovere la solidarietà deve andare di pari passo con una maggiore responsabilità fiscale ed integrazione. Il gruppo di esperti ha presentato una valutazione esaustiva dei meriti e dei rischi di possibili idee in questa direzione. Questa analisi arricchire il dibattito più ampio sul futuro della riforma istituzionale e le sue basi economiche e giuridiche, che possono emergere solo attraverso un processo profondamente democratico a nazionale che a livello europeo. " Sfondo - Nel suo Progetto per una vera e profonda Uem, pubblicato nel novembre 2012, la Commissione ha ritenuto che, nel medio termine, un fondo di riscatto del debito e eurobills potrebbero essere i possibili elementi di una Unione economica e monetaria più integrato, in determinate condizioni rigorose. Un fondo di rimborso del debito sarebbe mutualizzare il debito pubblico degli Stati membri dell´area dell´euro di sopra di una certa soglia (ad esempio sopra il criterio di Maastricht del 60%) per essere redenti insieme dagli Stati membri partecipanti, nell´ambito di un insieme completo di norme giuridiche volte ad affrontare il rischio morale e garantire che i rimborsi sono fatti. Eurobills sarebbero titoli di Stato a breve termine fino a uno o due anni, scadenza che sarebbe emessa congiuntamente da Stati membri dell´area dell´euro. Titoli di Stato a lungo termine continueranno ad essere rilasciati a livello nazionale. 12 mar 2013 Dichiarazione della Commissione ha definito il mandato del Gruppo come segue: "La Commissione istituirà un gruppo di esperti per approfondire l´analisi sui possibili meriti, i rischi, i requisiti e gli ostacoli di parziale sostituzione dell´emissione nazionale del debito attraverso l´emissione congiunta in forma di un fondo di riscatto e eurobills. Gruppo avrà il compito di valutare a fondo, quello che potrebbe essere loro caratteristiche in termini di disposizioni di legge, architettura finanziaria e il quadro economico e di bilancio complementari necessarie. Responsabilità democratica sarà una questione centrale da considerare. Gruppo prenderà in considerazione l´attuale riforma della governance economica e di bilancio europea e valutare il valore aggiunto di tali strumenti in questo contesto. Gruppo presterà particolare attenzione alla recente e le riforme in corso, come l´attuazione dei due- Pack, il Mes e tutti gli altri strumenti pertinenti. Nella sua analisi, il Gruppo presta particolare attenzione alla sostenibilità delle finanze pubbliche, a scanso di moral hazard, nonché di altre questioni centrali, come la stabilità finanziaria, integrazione finanziaria e politica monetaria di trasmissione ". Il gruppo di esperti ha tenuto sette riunioni tra settembre 2013 e marzo 2014. La relazione finale riflette esclusivamente le opinioni personali e valutazioni degli esperti, che sono stati tutti nominati a questo gruppo a titolo personale. Le opinioni contenute nel rapporto non possono essere attribuite alla Commissione europea o qualsiasi altro organismo o ente.  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA PRESENTA IL SUO PIANO PER SODDISFARE LE ESIGENZE DI FINANZIAMENTO A LUNGO TERMINE DELL´ECONOMIA EUROPEA  
 
Bruxelles, 1 aprile 2014 - La Commissione europea ha adottato il 27 marzo un pacchetto di misure volte a stimolare modalità nuove e diverse per mettere a disposizione finanziamenti a lungo termine e sostenere il ritorno dell´Europa ad una crescita economica sostenibile. Saranno necessari considerevoli investimenti a lungo termine, nel quadro della strategia Europa 2020 e del pacchetto su clima ed energia all´orizzonte 2030, in infrastrutture, nuove tecnologie e innovazione, così come in R&s e in capitale umano. Da qui al 2020 il fabbisogno stimato di investimenti è pari a mille miliardi di euro solo per le reti di trasporto, energia e telecomunicazioni significative a livello di Ue, secondo quanto constatato nel quadro del cosiddetto meccanismo per collegare l´Europa. La crisi economica e finanziaria ha inciso negativamente sulla capacità del settore finanziario di convogliare finanziamenti verso l´economia reale, in particolare per quanto riguarda gli investimenti a lungo termine. L´europa ha sempre fatto ampio affidamento sulle banche per finanziare l´economia reale: due terzi dei finanziamenti provengono infatti dalle banche, rispetto ad un terzo negli Stati Uniti. Se le banche riducono il proprio livello di leva finanziaria, praticando il cosiddetto deleveraging, la disponibilità di finanziamenti diminuisce per tutti i settori dell´economia: ad esempio, meno di un terzo delle Pmi olandese e greche e solo circa la metà delle Pmi italiane e spagnole hanno ottenuto per intero i crediti che avevano richiesto nel 2013. È indispensabile intervenire per ripristinare condizioni favorevoli per gli investimenti e la crescita sostenibile: questo significa tra l´altro trovare nuovi modi per indirizzare fondi verso gli investimenti a lungo termine. Il Libro verde della Commissione sul finanziamento a lungo termine dell´economia europea del marzo 2013 (Ip/13/274) ha avviato un ampio dibattito suscitando interventi da tutti i segmenti dell´economia. Il pacchetto di misure adottato oggi comprende una comunicazione sul finanziamento a lungo termine dell´economia, una proposta legislativa per l´adozione di nuove regole per gli enti pensionistici aziendali o professionali e una comunicazione sul crowdfunding (finanziamento collettivo). La comunicazione si basa sulle risposte ricevute nel corso della consultazione e sulle discussioni avvenute in vari consessi internazionali, come il G20 e l´Ocse, ed identifica una serie di misure specifiche che l´Ue può adottare per promuovere il finanziamento a lungo termine. Michel Barnier, Commissario per il Mercato interno e i servizi, ha dichiarato: "Abbiamo predisposto un programma di regolamentazione finanziaria ambizioso che darà risultati positivi per la stabilità finanziaria e la fiducia. La ripresa economica sta ripartendo e dobbiamo dunque essere altrettanto ambiziosi nel nostro sostegno alla crescita. L´europa ha notevoli esigenze di finanziamento a lungo termine per favorire la crescita sostenibile, il tipo di crescita che aumenta la competitività e crea occupazione in modo intelligente, sostenibile e inclusivo. Il nostro sistema finanziario deve recuperare e aumentare la sua capacità di finanziamento dell´economia reale. Questo si applica sia alle banche che agli investitori istituzionali, come le imprese di assicurazione e i fondi pensione. Ma dobbiamo anche diversificare le fonti di finanziamento in Europa e migliorare l´accesso ai finanziamenti per le piccole e medie imprese, che rappresentano la spina dorsale dell´economia europea. Sono certo che il pacchetto di misure presentato oggi contribuirà a migliorare la capacità dei mercati europei dei capitali di indirizzare i fondi in modo da soddisfare le nostre esigenze di finanziamento a lungo termine". Riguardo alle norme sulle pensioni aziendali o professionali, il Commissario Barnier ha aggiunto: "Tutte le società europee devono affrontare una duplice sfida: si tratta di approntare un quadro pensionistico che tenga conto dell´invecchiamento della popolazione e, nel contempo, di realizzare investimenti a lungo termine che favoriscano la crescita. I fondi pensionistici aziendali o professionali sono doppiamente coinvolti nella questione: dispongono di oltre 2 500 miliardi di euro di attivi da gestire con prospettive a lungo termine, mentre 75 milioni di europei dipendono in gran parte da loro per la propria pensione. La proposta legislativa di oggi permetterà di migliorare la governance e la trasparenza di tali fondi in Europa, migliorando quindi la stabilità finanziaria e promuovendo le attività transfrontaliere, per sviluppare ulteriormente i fondi pensionistici aziendali e professionali come imprescindibili investitori a lungo termine". Olli Rehn, Vicepresidente e Commissario per gli Affari economici e monetari e l´euro, ha dichiarato: "Dobbiamo fare un uso migliore dei fondi pubblici per massimizzare l´impatto degli investimenti produttivi sulla crescita e sulla creazione di posti di lavoro. Ciò significa creare sinergie e agevolare l´accesso ai finanziamenti per il rinnovo delle infrastrutture fondamentali. Sia i bilanci nazionali e dell´Ue che le banche di promozione e le agenzie di credito alle esportazioni hanno un ruolo da svolgere in quest´ambito. Per aiutare le Pmi a ottenere le risorse necessarie per investire e svilupparsi dobbiamo promuovere una "cartolarizzazione di qualità" onde facilitare l´accesso di queste aziende al finanziamento sui mercati dei capitali." Antonio Tajani, Vicepresidente e Commissario per l´Industria e l´imprenditoria, ha aggiunto: "Grazie alle ambiziose iniziative presentate il sistema finanziario sarà maggiormente in grado di indirizzare le risorse verso gli investimenti a lungo termine, necessari per garantire che l´Europa prosegua su un percorso di crescita sostenibile. La crisi economica e finanziaria ha inciso negativamente sulla capacità del settore finanziario di convogliare finanziamenti verso l´economia reale. Le Pmi, in particolare, contribuiscono in modo determinante alla crescita sostenibile, ma hanno ancora difficoltà ad ottenere finanziamenti, in particolare nelle economie periferiche. Le iniziative presentate oggi hanno lo scopo di mettere ulteriori risorse finanziarie a disposizione dell´economia reale e hanno tutte un obiettivo comune: promuovere il mercato unico creando le migliori condizioni per la crescita e la competitività in Europa". Elementi principali: La comunicazione sul finanziamento a lungo termine presenta una serie di azioni specifiche che verranno intraprese dalla Commissione per migliorare il finanziamento a lungo termine dell´economia europea (Memo/14/238). Due di queste azioni sono state presentate oggi: una proposta di revisione delle norme sui fondi pensionistici aziendali e professionali (revisione della direttiva 2003/41/Ce relativa alle attività e alla vigilanza degli enti pensionistici aziendali o professionali (direttiva Iorp) a sostegno dell´ulteriore sviluppo di un importante tipo di investitore a lungo termine nell´Unione europea Eu (Memo/14/239) una comunicazione sul crowdfunding per offrire possibilità di finanziamento alternative per le Pmi (Memo/14/240). Le azioni possono essere suddivise in sei principali settori di intervento: 1. Mobilitare fonti private di finanziamento a lungo termine: tra le azioni previste vi sono la finalizzazione dei dettagli del quadro prudenziale per banche e imprese di assicurazione che sostengono i finanziamenti a lungo termine all´economia reale, una maggiore mobilitazione di risparmi pensionistici personali e la valutazione delle modalità per incoraggiare maggiori flussi transfrontalieri di risparmio e i meriti di eventuali conti di risparmio Ue. In tale contesto, l´attuale proposta legislativa per nuove norme sui fondi pensionistici aziendali o professionali (Epap 2) dovrebbe contribuire a maggiori investimenti a lungo termine. La proposta ha tre obiettivi principali: garantire che coloro che aderiscono ad uno schema pensionistico siano adeguatamente tutelati contro i rischi; cogliere appieno i benefici del mercato unico delle pensioni aziendali o professionali eliminando gli ostacoli alla fornitura transfrontaliera di servizi; rafforzare la capacità dei fondi pensionistici aziendali o professionali di investire in attività finanziarie con un profilo economico a lungo termine e quindi sostenere il finanziamento della crescita nell´economia reale. 2. Migliore uso dei finanziamenti pubblici: favorire le attività delle banche nazionali di promozione (istituzioni finanziarie create dai governi, che forniscono finanziamenti a scopo di sviluppo economico) e promuovere una migliore collaborazione tra sistemi di credito all´esportazione nazionali esistenti (istituzioni che fungono da intermediari tra i governi nazionali e gli esportatori per concedere finanziamento delle esportazioni). Entrambi i tipi di istituzioni svolgono un ruolo importante per il finanziamento a lungo termine. 3. Sviluppare i mercati dei capitali europei: facilitare l´accesso delle Pmi ai mercati del capitale e a fondi comuni di investimento più ampi creando un mercato secondario liquido e trasparente per le obbligazioni societarie, rivitalizzando i mercati della cartolarizzazione - tenendo in debito conto i rischi e il carattere eterogeneo di tali prodotti - e migliorando le condizioni esistenti a livello di Ue per obbligazioni garantite e collocamento privato. 4. Migliorare l´accesso delle Pmi ai finanziamenti: tra le azioni indicate nella comunicazione sul finanziamento a lungo termine vi sono il miglioramento delle informazioni in materia di credito alle Pmi, il riavvio del dialogo tra banche e Pmi e la valutazione delle migliori pratiche per aiutare le Pmi ad accedere ai mercati dei capitali. La sensibilizzazione e l´informazione sui progetti sono tra gli elementi chiave delle azioni prospettate nella comunicazione sul crowdfunding adottata oggi, in cui la Commissione propone di: promuovere le migliori pratiche del settore, aumentare la consapevolezza e facilitare lo sviluppo di un marchio di qualità seguire da vicino lo sviluppo dei mercati di crowdfunding e dei quadri giuridici nazionali valutare su base regolare la necessità di ulteriori azioni a livello di Ue, compresa l´azione legislativa. Lo scopo è individuare le questioni che dovranno essere affrontate per sostenere la crescita del finanziamento collettivo. 5. Attirare finanziamenti privati per le infrastrutture per realizzare gli obiettivi di Europa 2020: aumentare la disponibilità di informazioni sui progetti di investimento in infrastrutture e migliorare le statistiche sul credito per quanto riguarda i prestiti per infrastrutture. 6. Migliorare il quadro complessivo del finanziamento sostenibile: migliorare il sistema di corporate governance per il finanziamento a lungo termine, ad esempio per quanto riguarda la partecipazione dell´azionariato (la proposta di revisione della direttiva sui diritti degli azionisti dovrebbe essere adottata a breve), l´azionariato dei dipendenti, l´informativa sul governo societario e le questioni di carattere ambientale, sociale e di governance.  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA AVVIA UNA CONSULTAZIONE PUBBLICA ONLINE SULLA PROTEZIONE DEGLI INVESTITORI NELLA TTIP  
 

Bruxelles, 1 aprile 2014 - Nel contesto delle sue attività in corso per fare dei negoziati con gli Usa le trattative commerciali più aperte e più trasparenti mai condotte, la Commissione europea avvia oggi una consultazione pubblica sulla protezione degli investitori e sulla composizione delle controversie investitore-Stato (Isds) nel contesto della Partnership transatlantica per il commercio e gli investimenti (Ttip). Inoltre, la Commissione europea ha ritenuto necessario indire questa specifica consultazione pubblica a mo´ di risposta al dibattito sempre più animato che si registra tra il pubblico e alle crescenti preoccupazioni manifestate per l´Isds nell´ambito della Ttip. Obiettivo della consultazione è meglio definire l´approccio dell´Ue in tema di protezione degli investitori e di Isds in relazione al negoziato Ttip offrendo a tutti gli stakeholder l´opportunità di esprimere le loro riflessioni. La Commissione intende assicurare che la tutela degli investimenti e dell´Isds rispecchi le pratiche ottimali, non soltanto nella Ttip ma in tutti i nuovi accordi dell´Ue in tema di investimenti. L´obiettivo è far sì che la situazione per quanto concerne la protezione degli investitori nell´ambito della Ttip e dei futuri accordi d´investimento sottoscritti dall´Ue sia molto più chiara rispetto a quanto avviene nel contesto dei più di 3 000 accordi sugli investimenti attualmente in vigore in tutto il mondo. La Commissione intende inoltre rendere l´Isds da inserire nella Ttip più trasparente e affidabile rispetto alla prassi esistente, compreso quanto è previsto negli attuali accordi bilaterali sugli investimenti in vigore tra gli Stati membri dell´Ue e gli Usa che la Ttip è destinata a rimpiazzare. Lo stesso intento varrà anche per gli altri accordi in tema di investimenti che l´Ue sottoscriverà in futuro con paesi non Ue. È importante tener presente che la Commissione europea negozia le disposizioni relative agli investimenti nell´ambito della Ttip sulla base delle istruzioni impartitele dagli Stati membri. Le questioni legate alla protezione degli investitori e all´Isds fanno parte delle direttive negoziali conferite unanimemente dagli Stati membri dell´Ue all´Unione europea nel giugno 2013. Nell´ambito dei negoziati commerciali Ue-usa, come in tutti i negoziati commerciali, il ruolo istituzionale dell´Unione europea consiste nel condurre i negoziati per conto di tutti e 28 gli Stati membri sotto la loro supervisione e sotto il loro controllo democratico. Il Parlamento europeo assicura a sua volta una supervisione democratica nel corso del processo negoziale ed ha accesso a tutti i documenti forniti agli Stati membri. Cosa più importante, è il Parlamento europeo a decidere in ultima istanza con una votazione alla fine dell´intero processo negoziale se l´accordo concluso debba essere accettato. L´attuale dibattito tra il pubblico è estremamente opportuno e importante, ma si sono propalate diverse concezioni inesatte o addirittura falsate quanto alle finalità dell´Isds nell´ambito dei negoziati Ttip. Ad esempio, da più parti si afferma che la protezione degli investitori in corso di negoziazione nell´ambito della Ttip consentirebbero alle imprese di far causa ai governi ogni qualvolta nuove leggi riducessero i loro profitti. Diverse cause di profilo elevato attualmente in corso, condotte nell´ambito di accordi internazionali hanno sollevato preoccupazioni quanto al diritto dei governi di legiferare per proteggere l´ambiente o i consumatori senza che le imprese li citino in giudizio. La consultazione pubblica chiarisce gli aspetti che l´Ue intende migliorare per assicurare che l´Isds nell´ambito della Ttip garantisca ai governi il diritto di legiferare nell´interesse pubblico. La consultazione pubblica della Commissione indica come essa si adoperi per inserire nella Ttip disposizioni in tema di protezione degli investimenti e di Isds che abbiano la massima efficacia e creino un precedente per futuri accordi commerciali e chiede pertanto ai rispondenti di fornire il loro feedback e di esprimere i loro punti di vista su una serie di quesiti dettagliati. "Mi auguro che quando le persone esamineranno nei dettagli ciò che intendiamo inserire nell´accordo si renderanno conto che ci adoperiamo per creare un sistema migliore di quello che esiste attualmente", ha affermato Karel De Gucht, Commissario responsabile per il commercio. "Invito ora il pubblico interessato a condividere con noi le sue idee e i suoi commenti per farci sapere se l´approccio proposto dall´Ue per la Ttip realizza il giusto equilibrio tra la tutela degli investitori e la salvaguardia del diritto sovrano dei governi dell´Ue e della loro capacità di legiferare nell´interesse pubblico." Come funziona la consultazione? Come al solito la consultazione pubblica della Commissione avviene esclusivamente on-line. Il questionario tocca circa 12 ambiti d´interesse, compreso il diritto a regolamentare, un trattamento leale ed equo degli investitori nonché la trasparenza del sistema Isds. Vi è inoltre un quesito aperto che consente di formulare commenti d´ordine più generale. Oltre a una spiegazione generale della protezione degli investimenti e dell´Isds e del modo in cui la Commissione intende migliorare la situazione, ciascuna domanda è corredata di una spiegazione della problematica che affronta, della situazione vigente in forza degli accordi già esistenti in materia di investimenti, e dei miglioramenti che l´Ue intende proporre nell´ambito della Ttip. Alle domande sono anche abbinati i pertinenti testi giuridici che l´Ue propone quale base negoziale per la Ttip. A partire da oggi la consultazione è accessibile online in lingua inglese. Le versioni in tutte le altre lingue dell´Ue saranno disponibili quanto prima. La consultazione pubblica durerà 90 giorni a decorrere dal momento in cui l´ultima traduzione in una lingua ufficiale dell´Ue del "testo della consultazione" sarà messa online. Il sistema assicurerà che nessun cittadino od organizzazione in Europa si trovi in situazione di svantaggio a motivo della lingua che parla. Contesto La consultazione pubblica della Commissione sulla protezione degli investimenti e sull´Isds ai fini della Ttip illustra come l´approccio negoziale proposto dalla Commissione abbia attinto agli insegnamenti tratti dagli accordi attualmente in vigore in tema di investimenti e come funziona l´attuale sistema di arbitraggio dell´Isds. L´approccio proposto dall´Ue tenta di dare soluzione alle criticità e alle carenze che sono emerse in primo piano nelle discussioni pubbliche sulla protezione degli investimenti e sull´Isds. La Commissione intende sviluppare un approccio nuovo e innovativo per affrontare queste problematiche facendo leva su due serie di azioni: 1. Chiarire e migliorare le regole a protezione degli investimenti in modo da assicurare che il diritto a legiferare non subisca pregiudizio. 2. Creare un sistema di Isds moderno, trasparente ed efficace basato sui seguenti aspetti: prevenire il rischio di abuso del sistema, rendere il sistema di arbitraggio più trasparente, prevenire i conflitti d´interesse o la tendenziosità per quanto concerne gli arbitratori, assicurare una coerenza e un controllo migliori, tenere sotto controllo l´accordo, chiarire che gli Isds si applicheranno soltanto alle violazioni delle disposizioni a tutela degli investimenti e a nessun altra parte della Ttip. Questi miglioramenti chiariranno e miglioreranno il rapporto tra la protezione degli investitori e il diritto degli Stati a legiferare. Con questi elementi di politica pubblica le disposizioni proposte nell´ambito della Ttip in materia di investimenti e di Isds porranno rimedio alle carenze che si manifestano negli attuali accordi in tema di investimenti. Http://trade.ec.europa.eu/consultations/index.cfm

 

 
   
   
UE: IL VICINATO A UN BIVIO – UN ANNO DI SFIDE  
 
Bruxelles, 1 aprile 2014 - La relazione annuale dell´Ue sull´attuazione della politica di vicinato (Pev) delinea un quadro eterogeneo. Sebbene il 2013 sia stato per alcuni paesi partner un anno di crisi a causa dell´instabilità politica e delle difficili condizioni socioeconomiche, l´Ue ha continuato a sostenere gli sforzi volti a potenziare la governance democratica, a promuovere la sicurezza e a favorire uno sviluppo sostenibile e inclusivo. In numerosi paesi del vicinato sono state attuate riforme politiche ed economiche fondamentali, mentre in altri le riforme democratiche e la ripresa economica degli anni precedenti sono state minacciate da problemi di sicurezza a livello nazionale e regionale. L´ue ha tenuto fede all´impegno nei confronti dei suoi partner La Pev, con tutti i suoi strumenti politici, rimane il contesto in cui l´Ue collabora con i paesi partner per promuovere la democrazia, lo sviluppo economico sostenibile e inclusivo a la sicurezza. Il "pacchetto annuale Pev" presentato da Catherine Ashton, Alta rappresentante dell´Ue per gli Affari esteri e la politica di sicurezza/Vicepresidente della Commissione, e Štefan Füle, Commissario Ue per l´Allargamento e la politica di vicinato, sottolinea che il successo della politica dipende dalle capacità e dall´impegno dei governi in materia di riforme. "L´impegno nei confronti dei nostri vicini è una priorità assoluta dell´Ue. La politica europea di vicinato ci consente di rispondere alle sfide che si pongono ai nostri partner tutelando nel contempo gli interessi dell´Unione. Il suo obiettivo è prevenire e risolvere i conflitti, nonché offrire incentivi ai nostri vicini perché progrediscano sulla via delle riforme politiche ed economiche", ha dichiarato Catherine Ashton in occasione della pubblicazione del pacchetto. Come evidenziato dalle relazioni, i nostri partner devono affrontare sfide sempre più numerose e diversificate. Questo significa che la Pev deve poter rispondere meglio alle aspettative e alle esigenze dei singoli partner offrendo, al tempo stesso, una prospettiva per la loro futura integrazione economica e associazione politica con l´Ue. Il Commissario Štefan Füle ha aggiunto: "Gli avvenimenti di questi ultimi mesi hanno dimostrato che l´Ue deve continuare a concentrare la propria attenzione e le proprie risorse sul nostro vicinato. Fra gli abitanti di questi paesi rimane forte il desiderio di una vita migliore e di un esercizio effettivo dei diritti umani di base e delle libertà fondamentali. La volontà di riforma non può essere imposta dall´esterno, ma l´Ue ha il dovere di sostenere i partner impegnati nella difficile transizione verso società più democratiche e inclusive. Coinvolgendo direttamente i cittadini, offrendo loro opportunità di viaggio e studio e promuovendo la creazione di reti tra le diverse comunità (imprese, ricerca, università, arte, cultura, ecc.), senza dimenticare il sostegno offerto alla società civile, la politica dell´Ue può fungere da catalizzatore in questo processo. Gli impegni in materia di riforme sono stati rispettati in misura diversa Per quanto riguarda il vicinato meridionale, la transizione democratica in Tunisia è progredita grazie a un dialogo inclusivo e malgrado l´esistenza di serie minacce per la sicurezza. L´adozione consensuale di una nuova costituzione nel gennaio 2014 ha rappresentato una svolta democratica fondamentale. In Marocco, il ritmo di attuazione degli impegni assunti con la riforma costituzionale del 2011 è rimasto lento, nonostante gli sviluppi positivi rappresentati dalle riforme della politica migratoria e della giustizia militare. In Egitto destano ancora preoccupazione la polarizzazione politica, la libertà di riunione e la libertà di stampa. La Libia deve far fronte a gravi problemi di sicurezza, che si stanno accentuando e ostacolano il processo di riconciliazione nazionale e di stabilizzazione politica. Il Libano e la Giordania subiscono le pesanti ripercussioni della guerra civile siriana sui loro sistemi politici, economici e sociali, che compromettono considerevolmente l´attuazione delle riforme politiche e strutturali. Sono ripresi i negoziati di pace israelo‑palestinesi, ma gli ostacoli rimangono considerevoli. Per quanto riguarda i paesi del vicinato orientale, l´Ucraina è stata teatro di cambiamenti profondi, innescati da massicce proteste civili ("movimento Euromaidan") a sostegno dell´associazione politica e dell´integrazione economica con l´Ue. L´unione è pronta a sostenere l´Ucraina nel suo cammino verso un futuro democratico e prospero. Di fatto, il 5 marzo 2014 la Commissione ha annunciato un pacchetto di misure comprendente un´assistenza finanziaria di 11 miliardi di Eur da erogare su diversi anni. Il 21 marzo 2014 è stato firmato a Bruxelles il capitolo politico dell´accordo di associazione Ue‑ucraina. La Moldova e la Georgia hanno registrato progressi per quanto riguarda le riforme politiche e giudiziarie e le riforme volte a preparare l´applicazione degli accordi di associazione. Le elezioni dell´autunno 2013 hanno segnato il secondo passaggio democratico di poteri in Georgia. L´armenia ha proseguito le riforme democratiche, ma ha deciso di sospendere i preparativi per la conclusione di un accordo di associazione, comprendente una zona di libero scambio globale e approfondito (Dcfta), e di non siglare l´accordo. L´azerbaigian ha continuato a non tenere sufficientemente conto degli inviti a migliorare il rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali. La Bielorussia non ha compiuto alcun progresso in termini di riforme politiche. La maggior parte dei paesi del partenariato orientale ha registrato notevoli progressi nel campo della mobilità e della migrazione; nel giugno 2013 è stato firmato con il Marocco il primo partenariato per la mobilità con un partner meridionale, seguito dal partenariato con la Tunisia all´inizio di marzo 2014. Nell´ambito del partenariato con la società nei paesi della Pev, l´Ue ha intensificato i contatti e il sostegno alla società civile, che ha continuato a svolgere un ruolo importante. Con 2,65 miliardi di Eur, l´assistenza a favore dei partner Pev ha raggiunto nel 2013 il livello annuale più elevato dell´intero periodo settennale. Il quadro finanziario 2014-2020 e i relativi strumenti, tra cui il nuovo strumento europeo di vicinato, sono stati approvati a dicembre dopo due anni di negoziati. Nonostante la crisi finanziaria, il livello dei finanziamenti destinati al vicinato è stato mantenuto a 15,4 miliardi di Eur, a conferma dell´impegno dell´Ue e della priorità che essa attribuisce al vicinato.  
   
   
UE: SITUAZIONE OCCUPAZIONALE E SOCIALE: LA RASSEGNA TRIMESTRALE INDICA SCARSI MIGLIORAMENTI NONOSTANTE I PRIMI SEGNALI DI RIPRESA  
 
Bruxelles, 1 aprile 2014 - La recente ripresa economica non è ancora stata in grado di creare nuovi posti di lavoro, e la situazione sociale nell’Ue evidenzia finora scarsi segnali di miglioramento, secondo l´ultima Rassegna trimentrale sulla situazione occupazionale e sociale della Commissione europea. Da questa analisi emergono anche il previsto aumento dei livelli di povertà e un lieve miglioramento nell´efficacia della spesa per la protezione sociale nel 2013, anche se il suo effetto resta molto debole. La rassegna presenta inoltre prove empiriche delle ripercussioni estremamente negative che la crisi al suo apogeo ha esercitato sulla situazione occupazionale degli uomini e dei giovani. László Andor, Commissario europeo per l´Occupazione, gli affari sociali e l´inclusione, ha dichiarato: "L´economia dell´Ue è tornata a crescere a un ritmo moderato, ma la situazione di molte famiglie e individui non è ancora migliorata e vi è un numero sempre crescente di persone che vivono in una situazione di disagio economico. Le disuguaglianze sono aumentate e vi è il rischio che la fragile ripresa in corso non sia destinata a migliorare la situazione di molti dei gruppi a più basso reddito. L´ue non è ancora riuscita a garantire una ripresa inclusiva che migliori la situazione dell´occupazione: gli Stati membri e l´Unione dovrebbero intensificare gli sforzi per garantire che nessuno venga lasciato indietro mentre tentiamo di uscire dalla crisi. In particolare dobbiamo impegnarci a investire sulle persone, in linea con gli orientamenti esposti nel nostro pacchetto di investimenti sociali e con la raccomandazione sulla Garanzia per la gioventù". L´ultima rassegna trimestrale sottolinea che i miglioramenti sui mercati del lavoro della Ue sono ancora deboli. L´occupazione ha mostrato i primi segni di stabilizzazione nel 2013, con una crescita dello 0,1% nella seconda metà dell´anno. Nel settore dei servizi si è registrata una crescita positiva, mentre nel settore industriale e in quello edile la perdita di posti di lavoro ha subito un rallentamento. Tuttavia, i dati del terzo e del quarto trimestre del 2013 mostrano che in un numero crescente di Stati membri dell´Ue la crescita dell´economia non è accompagnata dalla creazione di nuovi posti di lavoro. È pertanto troppo presto per capire se l´attuale ripresa sarà in grado di assicurare nuovi posti di lavoro. Aumento del disagio economico - Il reddito di cui dispongono le famiglie cresce a un ritmo molto più lento rispetto al prodotto interno lordo (Pil). Nel 2013, nell´area dell´euro, il reddito reale disponibile lordo delle famiglie ha continuato a diminuire rispetto all´anno precedente in termini reali, sebbene a un ritmo inferiore rispetto al passato. Un´altra tendenza preoccupante è il continuo aumento del disagio economico a partire dal 2010, con una parte sempre maggiore della popolazione che riferisce di dover attingere ai propri risparmi e, più di recente, addirittura indebitarsi per far fronte ai costi della vita quotidiana. Le famiglie a più basso reddito sono quelle più colpite: il 10% degli adulti in famiglie a basso reddito è costretto a indebitarsi, mentre un ulteriore 15% deve attingere ai propri risparmi per coprire le spese correnti (rispetto al 5% e al 12% della popolazione totale). Riduzione significativa della stabilità dell´occupazione I dati relativi al gennaio 2014 indicano che la disoccupazione è ancora a livelli eccezionalmente elevati: circa 26 milioni di persone, ossia il 10,8% della popolazione economicamente attiva, sono in cerca di lavoro nell´Ue. In vari Stati membri la disoccupazione permane vicino ai livelli osservati per la prima volta nel corso della crisi attuale, i più alti della storia. La rassegna rivela inoltre il ricorso crescente al lavoro temporaneo e part-time. Dall´inizio della crisi il lavoro temporaneo sembra aver perso in parte la sua funzione di trampolino di lancio verso un lavoro a tempo indeterminato. Nel contempo, la stabilità occupazionale è notevolmente diminuita, soprattutto per gli uomini e i giovani, e le divergenze fra Stati membri si sono fatte più pronunciate. A causa dell´elevata disoccupazione e della precarietà dei posti di lavoro, nel 2013 il tasso di crescita del costo nominale unitario della manodopera ha continuato a diminuire nell’area dell’euro, aumentando il rischio di pressioni deflazionistiche che potrebbero danneggiare le prospettive di una ripresa duratura e della relativa creazione di posti di lavoro. Previsto l´aumento dei livelli di povertà - La povertà e l’esclusione sociale hanno continuato ad aumentare nel 2011 e nel 2012 e, secondo gli ultimi dati disponibili, ci si attende un ulteriore incremento nel 2013 per i paesi in cui le condizioni economiche e del mercato del lavoro hanno continuato a deteriorarsi. Nel 2011 e nel 2012 il tasso di rischio di povertà a livello dell´Ue è rimasto in media stabile, nascondendo la differenza nell´andamento delle diverse nazioni. In realtà la popolazione a rischio di povertà o di esclusione sociale è aumentata in un terzo degli Stati membri dell’Ue, anche in alcuni paesi dove inizialmente tale rischio era basso. Un aumento della povertà particolarmente sostenuto si osserva in Grecia, e si prevede un ulteriore peggioramento tra il 2011 e il 2013 in vari paesi dell’Europa orientale oltre che in Grecia. Incidenza della spesa per la protezione sociale - L´incidenza della spesa per la protezione sociale sulla stabilizzazione è rimasta molto debole nel 2013, e pur registrando un lieve miglioramento è cresciuta molto meno del previsto. L´analisi rispecchia differenze significative fra i vari paesi. In Grecia e Portogallo le ulteriori riforme dei sistemi fiscali e previdenziali nel 2012-´13 hanno ridotto i redditi per la totalità o la maggior parte delle famiglie. In altri paesi (Estonia, Lettonia, Lituania e Romania) l´effetto complessivo sui redditi delle famiglie è stato positivo: in proporzione, le famiglie a basso reddito hanno beneficiato maggiormente dei cambiamenti nell’ultimo anno. Nel Regno Unito e in Spagna, sono state le famiglie con i livelli più bassi di reddito a risentire maggiormente dei cambiamenti delle politiche nel periodo 2012-´13. Investimento sociale - Nel suo Pacchetto investimenti sociali del febbraio 2013, la Commissione europea ha invitato gli Stati membri a definire priorità in materia di investimenti nel sociale e a modernizzare i propri sistemi assistenziali, poiché un utilizzo più efficace ed efficiente oggi degli stanziamenti destinati al sociale permetterà di evitare di pagare in futuro un conto salato nel sociale (Ip/13/125, Memo/13/117). In particolare, il pacchetto offre agli Stati membri orientamenti dettagliati su come investire sull´infanzia, sull´inclusione attiva, sulla salute e le cure di lunga durata, sul problema dei senzatetto e sull´innovazione delle politiche sociali. Esso indica inoltre agli Stati membri come utilizzare al meglio il sostegno finanziario dell´Ue, in particolare il Fondo sociale europeo, per realizzare gli obiettivi delineati. Cfr. Anche Ip/14/179. Garanzia per la gioventù - Riconoscendo l’urgenza di investire nei giovani, nel dicembre 2012 la Commissione ha proposto la "Garanzia per la gioventù", adottata dal Consiglio dei ministri dell´Ue nell´aprile 2013. La Garanzia per la gioventù intende assicurare a tutti i giovani di età inferiore a 25 anni un´offerta qualitativamente valida di lavoro, il proseguimento degli studi, un apprendistato o un tirocinio entro quattro mesi dall´inizio della disoccupazione o dall´uscita dal sistema d´istruzione formale. La logica di questa iniziativa è molto semplice: far sì che nessun giovane sia lasciato senza lavoro o inattivo per un periodo superiore a 4 mesi. La Garanzia per la gioventù dovrebbe consentire ai giovani di trovare un lavoro rispondente al loro livello di istruzione, di competenze e di esperienza o di acquisire l´istruzione, le competenze e l’esperienza che permettano loro di aumentare la possibilità di trovare un lavoro in futuro. La Garanzia per la gioventù è una delle riforme strutturali più importanti e urgenti che gli Stati membri devono introdurre per combattere la disoccupazione giovanile e migliorare il passaggio dalla scuola al mondo del lavoro (Memo/14/13).  
   
   
CON SOLI 5 CENTESIMI L´UE SOSTIENE I CONSUMATORI NELLA LORO VITA QUOTIDIANA  
 
Bruxelles, 1 aprile 2014 - Con soli 5 centesimi per cittadino all’anno il programma dell’Unione europea per la tutela dei consumatori contribuisce ad assicurare ai cittadini il pieno godimento dei propri diritti di consumatori e una partecipazione attiva al mercato unico. Il bilancio totale del programma è pari a 188,8 milioni di Eur per il periodo 2014-2020. Malgrado il suo modesto bilancio il programma per la tutela dei consumatori esercita un impatto significativo su questi ultimi. Tale programma sarà di ausilio ai consumatori in tutti gli Stati membri grazie a progetti che spaziano dal coordinamento delle misure di applicazione, al cofinanziamento dei centri europei dei consumatori fino al sostegno alle autorità nazionali nella risoluzione delle violazioni della normativa a tutela dei consumatori. "Si tratta di un elemento essenziale per garantire il funzionamento del mercato unico, a vantaggio dei consumatori di tutta Europa", ha dichiarato Neven Mimica, Commissario Ue per la politica dei consumatori. Il primo programma per la tutela dei consumatori (2007-2013) ha conseguito risultati notevoli. Tra i progetti finanziati in tale periodo troviamo attività di cooperazione in tema di applicazione della normativa che hanno interessato tutta l’Ue, progetti educativi quali "Consumer Classroom" e lo sviluppo della piattaforma per la risoluzione delle controversie online. Il nuovo programma per la tutela dei consumatori prenderà le mosse da questo successo e si concentrerà su quattro settori fondamentali: un mercato unico di prodotti sicuri, a vantaggio dei cittadini e nell’interesse di imprese e operatori commerciali concorrenziali; un mercato unico in cui i cittadini siano ben rappresentati da organizzazioni dei consumatori attive, in grado di rispondere alle sfide dell’ambiente economico odierno; la semplificazione dell´accesso ai meccanismi di ricorso in caso di problemi, senza doversi avvalere di procedimenti giudiziari lunghi e onerosi sia per i consumatori sia per le finanze pubbliche. La semplificazione dei meccanismi di ricorso aumenterà la fiducia dei consumatori in termini di partecipazione al mercato e di contribuito alla crescita; una collaborazione concreta ed efficiente tra organismi nazionali per sostenere il rispetto dei diritti dei consumatori e fornire loro consulenza. Il sostegno tramite questi fondi può essere richiesto anche dagli enti governativi, dagli organismi pubblici e dalle organizzazioni di consumatori a livello nazionale e di Ue.  
   
   
REGIOSTARS 2014: I PREMI PI¨´ PRESTIGIOSI PER I PROGETTI REGIONALI PI¨´ INNOVATIVI D´EUROPA  
 
 Bruxelles, 1 aprile 2014 - I progetti regionali pi¨´ promettenti e innovativi d´Europa sono stati al centro dell´attenzione ieri sera, quando Johannes Hahn, Commissario responsabile per la Politica regionale, consegner¨¤ i premi Regiostars 2014. Insieme alla giuria presieduta dall´ex Presidente del Comitato delle regioni, Luc Van den Brande, il Commissario Hahn premier¨¤ i progetti vincitori in quattro categorie diverse e provenienti da Paredes, nel Portogallo settentrionale, dalla regione polacca di Gdynia, nonch¨¦ dalla Cornovaglia e dal Galles occidentale e Valleys nel Regno Unito. I vincitori sono stati scelti fra 19 progetti selezionati e cofinanziati dagli investimenti del Fondo europeo di sviluppo regionale e del Fondo sociale europeo. L´evento di quest´anno si svolge in un momento cruciale, in cui gli Stati membri stanno ultimando i loro piani strategici d´investimento, i cosiddetti "accordi di partenariato", con cui decidono come investire i fondi strutturali e d´investimento europei nel corso dei prossimi sette anni. La cerimonia di premiazione rappresenter¨¤ una vetrina per i primi progetti che rispecchiano la riforma della politica di coesione. Le categorie premiate per il 2014 sono: Crescita intelligente ¨C Innovazione delle Pmi; Crescita sostenibile - Crescita verde e posti di lavoro grazie alla bioeconomia; Crescita inclusiva ¨C Creazione di posti di lavoro per le giovani generazioni; Citystar ¨C Progetti d´investimento nei trasporti pubblici urbani sostenibili. In una dichiarazione precedente all´evento il Commissario Hahn ha affermato: "Questi quattro vincitori scelti dalla giuria rappresentano la politica regionale all´opera. Mi congratulo vivamente con loro e con tutti i finalisti, che rappresentano una fonte di ispirazione per altre regioni e citt¨¤ in tutta Europa. Essi hanno dato prova di dinamismo e innovazione nell´impiego dei fondi strutturali per favorire la crescita e la creazione di posti di lavoro, con un approccio che rispecchia lo spirito della nostra riforma. I progetti affrontano le maggiori sfide attuali come la lotta alla disoccupazione giovanile, all´inquinamento e ai cambiamenti climatici, la promozione di sistemi di trasporto sostenibili e il sostegno all´innovazione delle Pmi. Essi dimostrano che la politica regionale dell´Eu si fonda innanzitutto sull´energia e sulla creativit¨¤ locali." In merito al progetto vincitore proveniente dalla Cornovaglia, cofinanziato dal Fondo sociale europeo e dal Fondo europeo di sviluppo regionale, L¨¢szl¨® Andor, Commissario responsabile per l´Occupazione, gli affari sociali e l´inclusione, ha affermato: "Per garantire la prosperit¨¤ del settore turistico ¨¨ necessaria una forza lavoro qualificata, che ¨¨ precisamente l´obiettivo del progetto Fifteen Cornwall. La creazione di posti di lavoro per le generazioni pi¨´ giovani ¨¨ un obiettivo particolarmente importante per la nuova generazione di investimenti del Fondo sociale europeo. Le regioni europee potranno utilizzare il Fondo sociale europeo, insieme ai fondi supplementari stanziati per l´Iniziativa per l´occupazione giovanile, con l´obiettivo di finanziare progetti e interventi concreti che possano fare veramente la differenza nelle aree in cui gli effetti della disoccupazione sono pi¨´ sentiti. Vorrei congratularmi con tutti i partecipanti, i finalisti e i vincitori per il loro contributo alla realizzazione della politica di coesione dell´Ue." In questa settima edizione dell´iniziativa Regiostars la giuria ha selezionato 19 finalisti tra gli 80 partecipanti sulla base di quattro criteri: innovazione, impatto, sostenibilit¨¤ e partnership. I finalisti provengono da regioni e citt¨¤ di 17 Stati membri: Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Spagna, Svezia, Regno Unito e Ungheria. Contesto I vincitori del 2014: "Crescita intelligente" - "Art on Chairs" ¨C Paredes / Portogallo settentrionale - L´industria del mobile ¨¨ stata una delle attivit¨¤ economiche pi¨´ importanti per la citt¨¤ di Paredes nel Portogallo settentrionale, ove si trova la pi¨´ elevata concentrazione di fabbriche di sedie in Europa, che rappresentano il 65% della produzione nazionale di mobili. Questa industria, che pure in passato ¨¨ stata altamente produttiva, ¨¨ oggi percepita come superata e conservatrice. Art on Chair ha infuso nuova energia a questo settore tradizionale, mettendolo in contatto con il mondo del design per fare della produzione di sedie un´arte. Questa cooperazione ha ravvivato la creativit¨¤ dell´industria, determinando un aumento della produttivit¨¤ e delle esportazioni a livello internazionale. "Crescita sostenibile" - "Beacon" ¨C Galles occidentale e Valleys (Regno Unito) - Il progetto Beacon affronta una delle sfide principali per l´Europa: lo sviluppo di nuove tecnologie per soddisfare la crescente domanda di energia e risorse. Il progetto si concentra sulla bioraffinazione, un processo che impiega colture non alimentari per creare biomassa da utilizzare in determinati prodotti al posto del petrolio greggio. Il progetto Beacon, che permette la fabbricazione di prodotti rinnovabili a partire dalla biomassa, rappresenta un´alternativa verde ai combustibili fossili inquinanti ed aiuter¨¤ l´Europa a ridurre le emissioni di gas ad effetto serra. Questa iniziativa, unica nel suo genere, sta attirando investimenti in una delle regioni pi¨´ povere del Regno Unito, contribuendo cos¨¬ a creare posti di lavoro essenziali e a sviluppare un know-how avanzato. "Crescita inclusiva" ¡ª "Programma di apprendistato Fifteen Cornwall" ¡ª Cornovaglia - La passione per la cucina sta trasformando le vite dei giovani di una delle zone pi¨´ povere dell´Inghilterra. Il ristorante Fifteen Cornwall, ispirato dal celebre chef Jamie Oliver, ¨¨ parte di un´impresa sociale a capitale misto (pubblico-privato) che offre ai giovani disoccupati svantaggiati di et¨¤ compresa tra 16 e 24 anni la possibilit¨¤ di formarsi per diventare cuochi. Questo progetto innovativo ha formato quasi 130 giovani, molti dei quali si trovano in situazioni difficili (precedenti penali, tossicodipendenza, malattie mentali o disabilit¨¤). Ogni anno il progetto investe circa 1,2 milioni di euro nell´economia locale sostenendo i fornitori locali e la produzione alimentare di alta qualit¨¤. "Citystar" - "Trasporto ecologico" ¨C Gdynia (Pl) - Grazie ad un nuovo sistema di trasporto urbano ecologico che si avvale di filobus elettrici innovativi e accessibili, la citt¨¤ di Gdynia ¨¨ riuscita a ridurre la congestione del traffico, il numero di incidenti e il livello di inquinamento. I veicoli moderni hanno migliorato la comodit¨¤ dei passeggeri, riducendone i tempi di viaggio, e hanno permesso di sviluppare l´economia locale delle tre citt¨¤ di Gdynia, Gda¨½sk e Sopot, nella Polonia settentrionale  
   
   
UE-AFRICA BUSINESS FORUM: LAVORARE INSIEME PER LA CRESCITA SOSTENIBILE E L´OCCUPAZIONE  
 
Bruxelles, 1 aprile 2014 - Per promuovere una crescita sostenibile e inclusiva sia in Africa e l´Unione europea, vicepresidente della Commissione, Antonio Tajani, e il Commissario per lo Sviluppo, Andris Piebalgs, sarà oggi parteciperà alla quinta Ue-africa Business Forum a Bruxelles. L´evento riunisce oltre 500 rappresentanti di alto livello del mondo imprenditoriale europeo e africano, la politica e le istituzioni pubbliche per due giorni (31 marzo / 1 aprile) di discussioni. I dibattiti si concentreranno sulle sfide comuni quali la partecipazione dei giovani nelle economie di oggi, il ruolo delle banche per la crescita inclusiva e questioni di finanziamento per le piccole e medie imprese (Pmi) e su temi specifici come materia prima, il capitale di rischio, l´energia sostenibile o cooperazione spaziale. Prima del forum, il commissario Piebalgs ha anche annunciato due nuovi programmi dell´Ue a sostenere il settore privato in Africa occidentale e Madagascar. Vice-presidente Tajani, commissario responsabile per l´Industria e l´imprenditoria, ha detto che prima della manifestazione: " L´africa è in movimento Lo sviluppo industriale accelerato di Africa è una realtà Le regioni in via di sviluppo ei paesi che condividono i benefici della globalizzazione sono rapidamente.. Quelli di industrializzazione. L´unione europea e Africa hanno genuino interesse ad aumentare il commercio bilaterale, gli investimenti e l´integrazione dei mercati in relazioni reciprocamente vantaggiose per promuovere una forte crescita sostenibile e inclusiva e creare posti di lavoro ". Il commissario Piebalgs ha commentato: "L´africa è diventata una delle regioni più rapida crescita nel mondo negli ultimi dieci anni, ma dobbiamo accelerare la creazione di posti di lavoro dignitosi e produttivi al fine di garantire che i benefici di questa crescita sono condivisi in modo più uniforme. Il settore privato ha un ruolo chiave da svolgere in questo e la Commissione presto presenterà un documento politico su come modernizzare il sostegno dell´Unione europea per lo sviluppo del settore privato nei paesi in via di sviluppo e come rafforzare il suo ruolo nel realizzare una crescita inclusiva e sostenibile là dove è più necessario. " Un nuovo progetto finanziato dall´Ue ha recentemente lanciato in Madagascar consentirà al settore privato per sostenere meglio la crescita inclusiva ed essere più competitivi sui mercati nazionali, regionali e internazionali. Con 8.000.000 € di finanziamenti Ue, le attività comprenderanno supporto e formazione per le associazioni di imprese (come le camere di commercio) in modo da avere le conoscenze necessarie per aumentare la competitività tra i loro membri e per aiutarli a rappresentare gli interessi economici in dialoghi e negoziazioni pubblico-privato. Sarà dato un sostegno specifico alle Micro, Piccole e Medie Imprese sotto forma di formazione in tecniche di marketing / gestione, aiutare con ai finanziamenti e alla preparazione di business plan. Essi potranno anche ricevere un aiuto nel miglioramento della qualità dei prodotti e la ricerca di opportunità di mercato. Un secondo programma Ue mira a rendere le imprese in Africa occidentale più competitivi e contribuire a migliorare il clima imprenditoriale e degli investimenti nella Comunità economica degli Stati dell´Africa occidentale (Ecowas). Tra le altre cose, aiuterà la regione ei suoi paesi ad adottare politiche in grado di attrarre investimenti (finanziamenti Ue: 20 milioni di euro). Al centro delle discussioni il vicepresidente Tajani avrà durante il vertice sarà un accesso sostenibile alle materie prime, nonché accesso ad alta qualità e di medicinali a prezzi accessibili. Egli discuterà con i suoi omologhi progetti di cooperazione nei settori delle tecnologie spaziali che possono svolgere un ruolo positivo nel mondo in via di sviluppo per favorire lo sviluppo sostenibile, come la sicurezza alimentare, la salute e l´istruzione. Inoltre, il vicepresidente Tajani incoraggerà le imprese nei paesi africani per cogliere nuove opportunità di business nell´ambito del programma Copernicus permettendo l´accesso ai propri dati satellitari. Tajani metterà in evidenza i benefici di utilizzo della navigazione satellitare in Africa nell´ambito del programma Egnos della Commissione, che contribuirà a ottimizzare il trasporto con l´utilizzo di una guida satellitare così come portare un enorme aumento della sicurezza dei cieli africani, guidando gli aerei in modo sicuro per gli aeroporti lungo percorsi regionali e internazionali. Benefici associati a questo aumento della sicurezza in Africa sono stimati a oltre 1.100 milioni di €! Sfondo Il quinto Ue-africa Business Forum si svolge alla vigilia del vertice Ue-africa. Sarà aperta congiuntamente dal presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, e il presidente della Commissione dell´Unione africana, Nkosazana Dlamini-zuma. Il 1 ° aprile, commissario per il commercio Karel De Gucht parteciperà e il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, darà osservazioni conclusive. Il quarto vertice Ue-africa si terrà a Bruxelles il 2-3 aprile 2014. Essa riunirà i leader africani ed europei, nonché i responsabili delle istituzioni dell´Unione europea e dell´Unione africana. Nell´ambito del tema "Investire nelle persone, Prosperità e Pace" , i partecipanti discuteranno temi come la pace, la sicurezza, gli investimenti, il cambiamento climatico e le migrazioni. Vertici precedenti hanno avuto luogo al Cairo (2000), Lisbona (2007) e Tripoli (2010). Relazioni Ue-africa sono in gran parte basati sulla Ue-africa strategia comune, adottata nel 2007 . Accanto a questa strategia, un piano d´azione 2011-2013, concordato nell´ultimo vertice Ue-africa nel 2010, fissa obiettivi concreti in aree specifiche di cooperazione, come la pace e la sicurezza, governance democratica e dei diritti umani. Il summit 2014 sarà l´occasione per dare uno sguardo fresco al partenariato Ue-africa, per evidenziare alcuni dei risultati che sono stati raggiunti, e di esplorare aree di cooperazione futura.  
   
   
FORUM ECONOMICO UE-AFRICA - L´UE ALL´OPERA PER IL SETTORE PRIVATO AFRICANO PERCHÉ L´UE CONCENTRA LA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO SUL SETTORE PRIVATO  
 
Bruxelles, 1 aprile 2014 - Creare opportunità di crescita e di lavoro in Africa è cruciale perché in questo continente, come in altre regioni in via di sviluppo, mancano opportunità di lavoro e di reddito, e si assiste ad rapida espansione di una popolazione giovane. In molti paesi in via di sviluppo l´espansione del settore privato, in particolare nella componente delle microimprese e delle piccole e medie imprese, rappresenta la principale fonte di occupazione e un motore potente di crescita economica. Concentrando circa il 90% dei posti di lavoro esistenti nei paesi in via di sviluppo, il settore privato è un partner essenziale nella lotta contro la povertà. Eppure, rispetto ai concorrenti di altri mercati emergenti, il settore privato africano si trova a dover affrontare una serie impressionante di ostacoli: informalità diffusa e crescente, "vuoto mediano" nelle dimensioni delle imprese e scarsa mobilità verticale, legami tenui tra le imprese, scarsa competitività all´esportazione, scarsa capacità di innovazione, complessità delle procedure di registrazione e di tassazione delle imprese, carenze infrastrutturali, intermittenze nell´approvvigionamento di corrente elettrica, accesso limitato ai finanziamenti e corruzione. Come l´Ue sostiene l´evoluzione del settore privato - L´ue offre al settore privato un´assistenza variegata, sotto forma, ad esempio, di sostegno all´instaurazione di un contesto propizio all´imprenditorialità, perché considera che un miglioramento in questo senso, aiutando a promuovere l´efficienza degli investimenti nazionali, attrarre gli investimenti esteri diretti e aumentare la produttività, permetta di innalzare il reddito e migliorare le possibilità di occupazione. È prestata assistenza per la riduzione degli ostacoli amministrativi e normativi all´imprenditoria, per un sostegno ai competenti ministeri negli scambi commerciali e per la revisione della normativa e delle politiche vigenti. A questo si aggiunge il sostegno ai servizi di sviluppo dell´imprenditoria (quali formazione, consulenza e informazione) con l´obiettivo di migliorare le competenze tecniche e gestionali e incoraggiare il trasferimento di conoscenze specialistiche e tecnologie. I progetti e programmi dell´Ue comprendono altresì il sostegno agli enti professionali, come le camere di commercio, alle associazioni di settore o alle federazioni di Pmi, nonché la promozione di enti finanziari locali affidabili. Altre tipologie di sostegno si esplicano nella promozione degli investimenti e delle iniziative di cooperazione tra imprese e nell´agevolazione dell´accesso ai mercati finanziari. Un altro aspetto importante è il sostegno alle attività di microcredito e di finanza inclusiva. Il continente africano è destinatario del 50% circa del sostegno diretto complessivo prestato dall´Ue all´evoluzione del settore privato nei paesi in via di sviluppo: tra il 2004 e il 2010 è stato assegnato all´Africa (Nordafrica e Africa subsahariana) un importo totale di 1,2 miliardi di euro. Collaborazione con i partner - Nel concreto l´Ue presta sostegno al settore privato in collaborazione con organizzazioni internazionali (Banca europea per gli investimenti (Bei), agenzie dell´Onu, ecc.), enti pubblici dei paesi partner (ad es., ministeri), imprese private (società di consulenza, ecc.), organizzazioni della società civile (tra cui associazioni professionali, camere di commercio, organismi di settore), Stati membri dell´Ue stessa con le relative agenzie per lo sviluppo e università e istituti di ricerca. Il settore privato africano ha inoltre beneficiato di un volume ingente di finanziamenti sotto forma di prestiti privilegiati, linee di credito e investimenti azionari (circa 3,5 miliardi di euro dal 2003) erogati tramite lo strumento per gli investimenti Acp, fondo rotativo gestito dalla Banca europea per gli investimenti. L´ue all´opera per l´aiuto al commercio - Assieme ai suoi Stati membri l´Ue è il maggior erogatore di aiuto per il commercio (Aft) del mondo e un prestatore di lunga data di assistenza allo sviluppo finalizzata a favorire l´intensificazione degli scambi sul piano mondiale e regionale. Si dirige verso l´Africa la quota più consistente dell´Aft erogato dall´Ue e dai suoi Stati membri: secondo le ultime stime, gli impegni si sono aggirati su 4,7 miliardi di euro, pari al 43% dell´Aft complessivo, nel 2012, anno che, con gli oltre 11 miliardi di euro erogati nel mondo, ha segnato il primato assoluto nell´aiuto per il commercio dell´Ue e degli Stati membri. È aumentato considerevolmente il volume di aiuto destinato all´Africa subsahariana, regione che distacca di gran lunga le altre quanto a Aft ricevuto dall´Ue. Per molti paesi africani l´Ue resta il più importante mercato d´esportazione. Settore privato e energia - Per espandersi le imprese hanno bisogno di energia. Per questo la Commissione europea indirizza il sostegno verso iniziative che permettano di colmare le lacune nell´infrastruttura energetica e di realizzare soluzioni scollegate alla rete, in modo da poter offrire alla popolazione servizi energetici sostenibili. Grazie a soluzioni di finanziamento innovative e attività di microcredito l´Ue è pioniera nel mondo in via di sviluppo quanto all´incanalamento degli investimenti del settore privato nel comparto energetico. Il settore privato svolge quindi un ruolo fondamentale in quest´approccio olistico; l´Ue e gli Stati membri vaglieranno l´ipotesi di mobilitare ulteriori aiuti, per un importo che può arrivare a diverse centinaia di milioni di euro, per sostenere nuovi investimenti effettivi nell´energia sostenibile per i paesi in via di sviluppo, agendo in collaborazione con le istituzioni finanziarie e il settore privato per ottenere un effetto leva che permetta la moltiplicazione esponenziale dell´importo mobilitato. Settore privato e agricoltura - Lo sviluppo di un comparto agricolo dinamico e economicamente sostenibile in Africa offre uno sbocco di mercato importante per le imprese, soprattutto per i piccoli coltivatori o le aziende familiari che, nel continente, costituiscono i maggiori investitori privati. Integrandosi maggiormente nell´economia agricola, le famiglie che, nelle zone rurali così come in quelle urbane, vivono di agricoltura e le aziende agricole in genere possono guadagnarsi da vivere, con conseguente aumento del benessere e della prosperità. Secondo le stime della Banca mondiale, nel 2030 il volume totale dell´agricoltura e dell´imprenditoria agricola ammonterà a 1 000 miliardi di Usd, a fronte dei 313 miliardi del 2010. Se i paesi e le regioni africane riusciranno a costruire un´imprenditoria competitiva nel settore, il comparto agricolo potrà incidere profondamente sulla trasformazione economica del continente creando occupazione e dando reddito alla popolazione, prevalentemente nelle zone rurali ma anche in quelle urbane. Azione combinata - Una delle principali modalità con cui l´Ue collabora con il settore privato è l´azione combinata (blending), associando le sue sovvenzioni ad altre risorse del settore pubblico e di quello privato, quali prestiti e partecipazioni in capitale, per stimolare finanziamenti supplementari in forme diverse dalle sovvenzioni. Dal 2007 la Commissione europea ha varato, insieme agli Stati membri, otto meccanismi regionali di azione combinata a copertura dell´intera zona interessata dalla cooperazione esterna dell´Ue. Oltre 200 operazioni dei meccanismi di azione combinata dell´Ue hanno beneficiato di sovvenzioni per 1,6 miliardi di euro attinte al bilancio dell´Ue, al Fondo europeo di sviluppo (Fes) e ai bilanci degli Stati membri. I contributi erogati dall´Ue ai singoli progetti sotto forma di sovvenzioni sono stati all´origine della concessione di prestiti per oltre 16 miliardi di euro da parte delle istituzioni finanziarie ammissibili, liberando per il finanziamento dei progetti fondi per almeno 42 miliardi di euro in linea con gli obiettivi ricercati dalle politiche dell´Unione. Esempi di progetti di cooperazione dell´Ue a sostegno della crescita economica e del commercio. Sostegno ai mercati agricoli in Somalia - La produzione e la produttività dell´agricoltura somala si scontrano a una serie di problemi che spazia dall´insicurezza generalizzata all´aridità del clima, dalla debolezza dei servizi di supporto all´agricoltura alla carenza dei materiali necessari (sementi e fertilizzanti, ad esempio), cui si sommano gli ostacoli costituiti dalla mancanza di accesso ai mercati (locale e internazionale) e dalla scarsità di informazioni sulla commercializzazione. A causa dell´aiuto alimentare e della distribuzione su vasta scala di cibo, la produzione locale è sempre rimasta molto esigua e di rilevanza marginale. Nel 2011 l´Ue ha finanziato la prima fase di un programma di sostegno dei mercati agricoli in Somalia, che ha permesso ai coltivatori locali, per la prima volta, di produrre, immagazzinare, selezionare e vendere granturco di buona qualità al Programma alimentare mondiale (Pam). La seconda fase del programma partirà nel luglio 2014, con un sostegno dell´Ue pari a 3 milioni di euro. Mentre la prima fase del programma aveva visto la partecipazione di 10 cooperative o associazioni di coltivatori, la prossima si rivolgerà a un numero di agricoltori che potrebbe toccare il migliaio. Sostegno al "sistema qualità" nell´Africa occidentale - Nella regione dell´Africa occidentale è stato varato un programma inerente a un "sistema qualità" per sostenere la competitività delle imprese e assicurare la conformità alle norme e ai regolamenti tecnici e commerciali internazionali. Finanziato dall´Unione europea con un importo complessivo di 16,5 milioni di euro, il programma, che ha interessato i 16 Stati membri dell´Ecowas più la Mauritania, è sfociato nell´adozione di misure su qualità, norme, valutazione della conformità e accreditamento per 17 laboratori e nella certificazione delle norme private di 17 imprese. Il programma ha inoltre contribuito alla creazione di un´infrastruttura nazionale per la qualità nella maggior parte dei paesi e ha promosso un´autentica "cultura della qualità" in soggetti che vanno dai governi alle associazioni di consumatori, dai laboratori alle imprese. Accesso sostenibile alle materie prime - Il tema delle materie prime è il fulcro delle discussioni che coinvolgeranno il Vicepresidente Tajani nel corso del vertice. Un accesso e una gestione sostenibili delle materie prime rivestono importanza fondamentale nella trasformazione della ricchezza rappresentata dalle risorse minerarie in una crescita economica inclusiva e in un sostegno allo sviluppo. In questo contesto la Commissione ha adottato recentemente un regolamento che prevede un sistema volontario di certificazione per le imprese che importano determinati minerali da zone di conflitto e mira a promuovere il buongoverno e la trasparenza nell´attività mineraria, che costituisce uno dei capisaldi del primo pilastro dell´iniziativa sulle materie prime. Le discussioni toccheranno anche i temi delle infrastrutture ad alta capacità, del potenziamento delle conoscenze e competenze e della gestione delle materie prime ricavate dai rifiuti. Cooperazione Africa-ue nel settore spaziale - Nell´intento di assicurare una crescita sostenibile sul piano mondiale, l´Ue appoggia varie iniziative nuove di cooperazione e sviluppo tecnologico nel settore spaziale. Le tecnologie, le infrastrutture e i servizi dello spazio sono potenzialmente in grado di svolgere un ruolo positivo nel mondo in via di sviluppo agevolando lo sviluppo e la crescita sostenibili, favorendo una gestione oculata delle risorse e contribuendo all´attuazione delle politiche in svariati settori, quali sicurezza alimentare, sanità e istruzione, senza dimenticarne la potenziale importanza per la gestione delle calamità e l´adattamento ai cambiamenti climatici. Il settore privato svolge un ruolo essenziale nella definizione delle soluzioni tecniche integrate nei programmi spaziali europei, compresi i portabandiera Galileo (sistema europeo di navigazione satellitare) e Copernicus (programma europeo di monitoraggio della terra). Questi programmi sono aperti, a determinate condizioni, alla partecipazione dei paesi extra Ue, compresi i paesi in via di sviluppo, ad esempio dell´Africa. Il settore privato è associato anche a vari progetti di ricerca spaziale finanziati dal Pq7 (programma quadro di ricerca e sviluppo tecnologico), ai quali partecipano anche paesi in via di sviluppo, ad esempio dell´Africa e dell´America latina. Questo ruolo importante del settore privato è confermato dal programma che subentrerà al Pq7, ossia il programma spaziale di Orizzonte 2020 che, aperto in via di principio alla cooperazione internazionale, è anzi, per il settore privato, di accesso persino più facile del predecessore, perché sono state semplificate le regole sulla partecipazione. Monitoraggio della terra – Copernicus - Per il programma Copernicus è stata decisa una politica aperta e libera in materia di dati che consente agli utenti specializzati, ma anche al settore pubblico e al settore privato così come alla popolazione in genere, di accedere ai prodotti dei dati e dei servizi satellitari. È possibile personalizzare vari servizi a valore aggiunto in funzione delle specifiche esigenze pubbliche o commerciali. La Commissione incoraggia in questo contesto nuovi sbocchi commerciali per il settore privato nei paesi in via di sviluppo. Navigazione satellitare - La navigazione satellitare è un´altra sfera di cooperazione atta a sviluppare l´economia africana. Muovendo dal successo del programma europeo Egnos (servizio europeo di copertura per la navigazione geostazionaria), la Commissione europea e i partner africani stanno vagliando le possibili modalità di finanziamento e di governance per estendere al continente africano la prestazione di servizi di navigazione satellitare. Vantaggi dell´uso della navigazione satellitare in Africa - Ottimizzazione dei trasporti grazie alla guida satellitare (trasporto aereo, marittimo, terrestre, su idrovie, per ferrovia). Miglioramento della sicurezza dei cieli africani grazie alla capacità di dirigere in sicurezza gli aerei verso gli aeroporti lungo le rotte regionali e internazionali. Si stima che i benefici associati a questa maggiore sicurezza in Africa ammontino a oltre 1 100 milioni di euro. I servizi satellitari (telerilevamento e localizzazione precisa) si rivelano altresì strumenti efficaci per la gestione delle risorse naturali presenti in abbondanza nel continente africano: prodotti agricoli, petrolio, minerali, ecc. La gestione del territorio aiuterebbe lo sviluppo di servizi catastali, con efficacia molto maggiore rispetto ai metodi tradizionali e capacità di evitare i conflitti.  
   
   
INVESTIMENTO SOCIALE - LA CHIAVE PER LA CRESCITA, L´OCCUPAZIONE E LA GIUSTIZIA SOCIALE NELL´UE, IN PARTICOLARE (MA NON SOLO) NEI PAESI PIÙ DURAMENTE COLPITI DALLA CRISI ECONOMICA  
 
Bruxelles, 1 aprile 2014 - Il Comitato economico e sociale europeo (Cese) accoglie con favore la recente "cambio di paradigma" proposta dalla Commissione con la sua proposta di un pacchetto di investimento sociale. Lo spostamento è composto da non più per quanto riguarda gli investimenti sociali di un semplice costo, ma piuttosto come un investimento per il futuro. Questo approccio potrebbe ridurre la pressione sulle finanze pubbliche, sarebbe globale e andrebbe a completare l´unione fiscale europea. Ben progettato, efficace ed efficiente investimento sociale del welfare state non solo porta il progresso sociale, ma è anche utile in termini economici.Il Cese concorda con forza che, soprattutto in tempi di crisi, l´attuazione coerente e di successo di un pacchetto di investimenti sociali di ampio respiro è assolutamente essenziale per contrastare la povertà in aumento in Europa. Wolfgang Greif , relatore del parere del Cese sul tema "L´impatto degli investimenti sociali sull´occupazione e bilanci pubblici" , ha sottolineato la necessità di un adeguato quadro macro-economico per migliorare il potenziale di investimento sociale e di sviluppare strumenti idonei a misurare la sua economico positivo e effetti non economici. Greif ha concluso che "la Commissione dovrebbe presentare una molto più ambizioso ea lungo termine roadmap, correre almeno fino al 2020, per l´attuazione del pacchetto di investimenti sociali e per quantificare gli effetti positivi su tutti i settori". Il mancato di investire nel sociale ha un costo, ed il costo a lungo termine di inazione è in realtà molto più alto. Nel presente parere, il Cese mette in mostra una serie di esempi di investimento sociale. Tuttavia, senza finanziamento sicuro raccolto attraverso investimenti pubblici e privati allo stesso modo, questo progetto non avrà successo. Anche se l´investimento sociale comporta costi a breve termine, nel medio e lungo termine che porta vantaggi per la società in termini di benessere e genera anche un risparmio. I vantaggi di investimento sociale per l´occupazione e per i bilanci nazionali sono indiscutibili, ma questo approccio richiede anche l´abbandono del principio di austerità unilaterale.  
   
   
IL VICEPRESIDENTE TAJANI IN VISITA IN SICILIA PER SOSTENERE LE PMI LOCALI  
 

Bruxelles, 1 aprile 2014 - Come in molte altre regioni dell’Unione europea, le imprese in Sicilia hanno risentito molto della crisi economica negli ultimi anni. Il vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani, responsabile per l’industria e l’imprenditoria, si è recato il 27 marzo a Palermo proprio per aiutare le piccole e medie imprese (Pmi) siciliane a uscire dalla recessione e facilitare la loro partecipazione al prossimo ciclo di crescita economica. Sarà accompagnato dai rappresentanti di circa 600 aziende europee, che parteciperanno in più di 1300 incontri bilaterali con le Pmi della Sicilia, al fine di costituire nuovi partenariati e discutere le possibilità di collaborazione nei settori chiave presenti nella regione, come l’agroalimentare, le biotecnologie, il turismo e l’industria della moda. Questa missione fa seguito a un viaggio analogo compiuto dal vicepresidente Tajani in Campania ai primi di marzo. Nuovi mercati implicano maggiori opportunità imprenditoriali. L’adozione di strategie di internazionalizzazione è un fattore fondamentale per le imprese che affrontano con successo la crisi in Sicilia. Le aziende che accedono a nuovi mercati, pur continuando a registrare notevoli riduzioni delle entrate e degli investimenti, hanno mostrato una performance più favorevole rispetto alle altre: mentre il 40 % delle aziende siciliane ha registrato un calo della produzione nei primi mesi del 2013, questa tendenza è risultata meno negativa per le imprese esportatrici. È importante che le Pmi ricevano indicazioni su come esportare, visto che non è raro che le prime esperienze in questo campo risultino infruttuose. Un elemento cardine di questa visita è dunque un evento di networking Business to Business che si terrà il 28 marzo. Saranno stabiliti partenariati sia fra le imprese in Sicilia e in altre regioni e Paesi dell’Ue, sia tra le imprese siciliane e quelle provenienti da Paesi extra europei. L’evento mira a promuovere i partenariati imprenditoriali in quei settori che possono dare un contributo fondamentale alla crescita nella regione, tra cui: Agroalimentare, Industria marittima e della pesca, Energia intelligente, Turismo e patrimonio culturale, Arti e ceramica, Tessile, abbigliamento, moda Tic, Biotecnologie, biomedicale, Costruzioni, bioedilizia, Settori creativi, Conferenza sulla strategia per la crescita- Una parte importante di questa visita sarà la conferenza sulla strategia Europa 2020 per la crescita, che il vicepresidente Tajani inaugurerà insieme al Presidente della regione Sicilia, Rosario Crocetta. I temi discussi comprenderanno i finanziamenti dell’Ue per le imprese e il sostegno alla competitività e all’innovazione delle Pmi. Fondi strutturali e rurali in Sicilia - Dal 2007-2013, tra i fondi Ue e i fondi nazionali, la Sicilia ha avuto accesso a 8.54 miliardi di euro. Tuttavia, l’ultima relazione disponibile (della metà del 2012) ha evidenziato un notevole ritardo in Sicilia nell’utilizzo dei fondi Ue in particolare. I pagamenti sono stati effettuati solo per poco più del 17 % dei fondi disponibili. Le carenze individuate nella gestione dei fondi comprendono: l’eccessiva frammentazione degli interventi, la dispersione delle risorse nei piccoli progetti e la mancanza di importanza strategica per lo sviluppo globale dell’isola, carenze nel sistema dei controlli e la frammentazione delle competenze. Tuttavia, nel 2011 sono state adottate delle misure a livello nazionale per accelerare l’attuazione dei programmi di finanziamento. Queste misure hanno avuto come risultato una concentrazione dell’assistenza nei seguenti settori: istruzione, agenda digitale, occupazione e trasporti. In Sicilia, 350 milioni di euro sono destinati a interventi per l’istruzione e a 65 milioni di euro per i crediti d’imposta per l’occupazione, importo che rappresenta più del 45% del bilancio totale disponibile nel Sud Italia per questo aspetto. Nel corso del prossimo ciclo di Fondi Strutturali Ue, le regioni dell’obiettivo “convergenza”, che comprendono la Sicilia, beneficeranno di un contributo europeo di 20.33 miliardi di euro. Il governo italiano sta al momento decidendo in merito alla ripartizione di tale importo tra le regioni. Il piano di sviluppo rurale della Regione Sicilia prevede un bilancio di circa 2 miliardi di euro, finalizzato principalmente a migliorare la competitività dei settori agricolo e forestale (42% del totale) e a migliorare lo sviluppo ambientale e rurale (42 % del totale). Utilizzo dei fondi Ue per le imprese in Italia - In Italia la Commissione, in collaborazione con il gruppo della Banca Europea per gli Investimenti, che sta già lavorando con più di 100 intermediari finanziari per aiutare le imprese ad avere accesso ai finanziamenti. Nel periodo 2007-2012, le risorse dell’Ue hanno contribuito a mobilitare oltre 3.5 miliardi di euro di garanzie e 1.4 miliardi di euro di capitale azionario per le imprese in Italia, incluse garanzie sui prestiti per circa 40 000 Pmi. Durante la conferenza sulla strategia Europa 2020 per la crescita di oggi, il vicepresidente metterà in evidenza il nuovo programma di finanziamento da 2.3 miliardi di euro creato specificamente per le Pmi. Cosme, in vigore dall’inizio del 2014, mira ad affrontare le principali sfide che le Pmi si trovano oggi a sostenere, come l’accesso ai finanziamenti, l’accesso ai mercati stranieri, il miglioramento del contesto imprenditoriale e la mancanza di sostegno agli imprenditori. Tra le altre cose, questo programma aiuterà le imprese dell’Ue, incluse quelle in Sicilia, ad affrontare in modo più efficace l’attuale crisi del credito migliorando l’accesso ai finanziamenti bancari e al capitale di rischio (Ip/13/1135). Innovazione in Sicilia - La Sicilia è — come la maggior parte delle regioni italiane — un innovatore moderato con una resa innovativa al di sotto della media dell’Ue. Anche se la sua capacità di innovazione è migliorata negli ultimi anni, la Sicilia è comunque collocata nella categoria degli innovatori moderati. Le carenze comprendono: un basso livello di spesa da parte delle imprese in attività di ricerca e sviluppo (R&s) — meno del 40 % di quello del Piemonte, una bassa percentuale di popolazione con un livello di istruzione superiore e un basso numero di domande di brevetto. I punti di forza relativi della Sicilia comprendono le innovazioni nelle Pmi nel campo del marketing e dell’organizzazione e le vendite di innovazioni. Per entrambe le categorie, la performance della Sicilia si colloca intorno alla media Ue. In questo contesto, il vicepresidente sfrutterà questa visita anche per sottolineare le opportunità di finanziamento che emergeranno dal nuovo programma di ricerca e innovazione Orizzonte 2020. Per esempio, un nuovo “strumento per le Pmi” (con l’aiuto dell’Enterprise Europe Network) sosterrà le Pmi innovative, nel corso di un intero ciclo di innovazione: dalla concezione dell’idea innovativa fino alla realizzazione finale del nuovo prodotto o servizio. Sarà poi responsabilità delle imprese commercializzare le loro innovazioni utilizzando i meccanismi esistenti di accesso ai finanziamenti. Il potenziale dei cluster in Sicilia - I cluster rappresentano i maggiori centri di specializzazione in Europa, e forniscono il 38 % dell’occupazione europea. Alcuni cluster sono attivi in Sicilia, in particolare nei settori delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ad esempio il distretto tecnologico dell’Etna Valley), della ceramica, dell’agroalimentare e dei prodotti della pesca. Tuttavia, la Sicilia può sfruttare meglio il potenziale dei cluster per sostenere la sua crescita economica e le sue esportazioni. I cluster hanno la capacità di creare ecosistemi favorevoli all’innovazione, facilitando una buona collaborazione tra centri di ricerca, grandi imprese e Pmi. È statisticamente dimostrato che la crescita delle imprese in un cluster è maggiore, in particolare quando è affiancata da una solida gestione. I cluster possono inoltre facilitare l’integrazione delle Pmi nelle catene di valore trans europee e intersettoriali, aiutandole a trovare partner non solo nella loro regione di origine, ma in tutta Europa, al fine di sviluppare prodotti sofisticati con un elevato valore aggiunto e un elevato potenziale di esportazione. Lavorando insieme, i cluster possono inoltre moltiplicare le offerte delle singole imprese e quindi il potenziale delle loro missioni commerciali in paesi extra Ue. Utilizzando Cosme e Orizzonte 2020, la Commissione ha messo in essere diverse misure per incoraggiare lo sviluppo di potenziali cluster e facilitare l’incontro tra Pmi che desiderano integrarsi in cluster di livello mondiale. Per incoraggiare la collaborazione di esportazione, Cosme sarà utilizzato per incentivare i cluster a partecipare ai “partenariati strategici europei dei cluster” intersettoriali. A partire dal 2015, Orizzonte 2020 finanzierà anche “progetti di facilitazione dei cluster per nuove catene di valore industriali”. I cluster sono un elemento fondamentale dell’ecosistema economico delle regioni dell’Ue, ma non rappresentano l’intero ecosistema. Hanno bisogno di sostegno e integrazione nella politica e nello sviluppo strategico delle regioni, e in particolare nella cooperazione transregionale, per essere pienamente in grado di contribuire alla re-industrializzazione dell’Europa. Crescita e occupazione in Sicilia - Nel 2012 il Pil della regione siciliana è diminuito del 4.3 %, rispetto ad una media del 2.4 % per l’Italia nel suo insieme. Le stime per primi 9 mesi del 2013 evidenziano inoltre un quadro preoccupante per l’occupazione: -4.7 % di occupazione in tutti i settori, e una riduzione di 65 000 posti di lavoro. Il peggiore scenario è quello che interessa i giovani, visto che il 55.5 % dei giovani siciliani non ha lavoro. Il commercio è il più importante settore dell’economia, con il 33 % del totale delle aziende, seguito dall’agricoltura (23 %) e dall’edilizia (12 %). Il turismo rappresenta soltanto il 5 % delle aziende, ma si tratta di un settore in crescita. Nel 2012, il numero delle imprese registrate in Sicilia è rimasto sostanzialmente stabile intorno alle 464 000. I primi nove mesi del 2013 hanno registrato una diminuzione del fatturato delle imprese industriali: il 40 % circa delle aziende siciliane ha registrato una contrazione del fatturato nei primi tre trimestri del 2013, mentre meno del 20 % ha segnalato un aumento. Tuttavia le esportazioni sono aumentate del 14 %, una dinamica migliore rispetto alla media italiana (0.6 %) e, in particolare, rispetto al Mezzogiorno (-3.9%). Le attuali politiche per l’internazionalizzazione in Italia sono fortemente orientate all’esportazione, e comprendono un’ampia gamma di politiche tradizionali (ad esempio i crediti all’esportazione, le garanzie e le assicurazioni all’esportazione, sovvenzioni e prestiti agevolati per studi di fattibilità commerciali e attività promozionali, ecc.) e organizzazioni di supporto. Nel complesso, la tendenza economica negativa riscontrata in Sicilia nel 2012 è proseguita nel 2013. Tuttavia, alcuni segnali positivi sono apparsi negli ultimi mesi del 2013. È quindi possibile che la situazione migliori nel 2014. La Commissione si è impegnata attivamente, mediante le Missioni per la Crescita e altre iniziative, a incoraggiare questi deboli segnali positivi e aiutare le imprese della Sicilia a superare la crisi. Missioni per la Crescita - La presente missione si inserisce nella serie di “Missioni per la Crescita” volte ad aiutare le imprese europee, in particolare le piccole e medie imprese, a trarre maggiori vantaggi dai mercati internazionali in rapida crescita. L’obiettivo generale della Missione è migliorare la crescita e la competitività dell’industria europea, sfruttando meglio il potenziale di crescita dei Paesi terzi mediante il rafforzamento della cooperazione economica e le riforme, aiutando le imprese dell’Ue ad accedere al mercato cinese e ad approfondire la cooperazione sulle politiche bilaterali in vari settori strategici. Per ulteriori informazioni e per le iscrizioni: http://ec.Europa.eu/enterprise/initiatives/mission-growth/missions-for-growth/antonio-tajani/europe/italy-sicily/index_en.htm

 

 
   
   
GIUSTIZIA EUROPEA: LA FACOLTÀ DI UTILIZZARE LA LINGUA TEDESCA DINANZI AI GIUDICI CIVILI DELLA PROVINCIA DI BOLZANO NON DEVE ESSERE RISERVATA AI SOLI CITTADINI ITALIANI RESIDENTI IN TALE REGIONE AL CONTRARIO, TALE FACOLTÀ DEVE ESSERE CONCESSA A QUALSIASI CITTADINO DELL´UNIONE  
 
Lussemburgo, 1 aprile 2014 - L´uso dell´italiano è obbligatorio dinanzi ai giudici civili italiani. Qualsiasi atto redatto in un´altra lingua è nullo. Esiste tuttavia una deroga per gli organi giurisdizionali della provincia di Bolzano: i cittadini italiani che risiedono in tale provincia possono utilizzare il tedesco. Tale deroga è diretta a tutelare la minoranza etnica e culturale germanofona della provincia di Bolzano. Il Landesgericht Bozen (Tribunale di Bolzano) chiede alla Corte di giustizia se il diritto dell´Unione osti a che la facoltà di usare il tedesco dinanzi ai giudici della provincia di Bolzano sia riservata ai soli cittadini italiani residenti in tale provincia. Deve risolvere una controversia in cui una sciatrice tedesca1 si è ferita su una pista situata nella provincia di Bolzano e chiede il risarcimento danni alla sciatrice ceca2 ritenuta responsabile dell´incidente. Poiché l´atto di citazione e la comparsa di risposta sono stati redatti in lingua tedesca, il Landesgericht Bozen, in virtù della normativa italiana, dovrebbe dichiarare nulli detti atti. Tuttavia, esso nutre dubbi sulla compatibilità di una tale nullità con il diritto dell´Unione. Con la sua sentenza, la Corte risponde che il diritto dell´Unione (più precisamente il divieto di qualsiasi discriminazione fondata sulla nazionalità e la libera circolazione garantita ai cittadini dell´Unione) osta ad una normativa nazionale che, nei processi civili pendenti dinanzi ai giudici di un ente locale determinato dello Stato membro in questione, riconosce il diritto di utilizzare una lingua non ufficiale solo ai cittadini di quest’ultimo Stato residenti in detto ente locale. La Corte ricorda che essa ha già risposto in senso affermativo a tale questione per quanto riguarda i procedimenti penali celebrati dinanzi ai giudici della provincia di Bolzano3. Secondo la Corte le considerazioni che l´hanno condotta a detto risultato si applicano a qualsiasi procedimento giurisdizionale che si svolga nell’ambito dell´ente locale interessato, compresi i processi civili. Nessuno degli argomenti dedotti dal governo italiano può giustificare la normativa. Quanto all´argomento secondo cui il procedimento verrebbe appesantito se i cittadini dell´Unione potessero servirsi del tedesco, la Corte rileva che, secondo le informazioni fornite dal Landesgericht Bozen, i giudici della provincia di Bolzano sono in grado di celebrare i processi indifferentemente in italiano e/o in tedesco. Quanto ai costi supplementari che deriverebbero all´Italia dall´applicazione di tale regime linguistico ai cittadini dell´Unione, la Corte ricorda che motivi di natura puramente economica non possono giustificare una limitazione di una libertà fondamentale garantita dal diritto dell’Unione. Importante: Il rinvio pregiudiziale consente ai giudici degli Stati membri, nell´ambito di una controversia della quale sono investiti, di interpellare la Corte in merito all’interpretazione del diritto dell’Unione o alla validità di un atto dell’Unione. La Corte non risolve la controversia nazionale. Spetta al giudice nazionale risolvere la causa conformemente alla decisione della Corte. Tale decisione vincola egualmente gli altri giudici nazionali ai quali venga sottoposto un problema simile.  
   
   
L’EUROPA IN VALLE D’AOSTA E PIEMONTE  
 
Aosta, 1 aprile 2014 - Nei prossimi mesi sono due gli appuntamenti di rilievo europeo: le elezioni del 25 maggio e il semestre di presidenza italiana dell’Ue. Un momento particolarmente importante, dunque, in cui la Commissione europea vuole andare al di là della tradizionale promozione dell´Europa “che c´è”: l’obiettivo è stimolare il dibattito fra gli studenti, gli amministratori e tutta la cittadinanza su quale modello di Europa vogliamo. E a questo scopo, il 26 marzo 2014, la Rappresentanza in Italia della Commissione europea, in collaborazione con gli Europe Direct Valle d´Aosta, Torino, Alessandria e Vercelli, ha organizzato un incontro nel salone delle manifestazioni di Palazzo regionale con l´obiettivo di presentare le opportunità offerte dall’Europa nella regione e lanciare il dibattito sul futuro dell´Unione europea. Marco Riccardi, Struttura programmi per lo Sviluppo regionale - Siamo molto contenti di ospitare questo evento oggi perché è l’occasione per parlare dei progetti che si sono realizzati anche grazie ai fondi strutturali. Siamo quasi alla conclusione della programmazione 2007/2013 e in fase di avvio della programmazione 2014/2020. I settori in cui si è intervenuti sono molteplici, dalla ricerca all’innovazione al sostegno alle imprese, alla banda larga, e quindi alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, alla valorizzazione a fini turistici dei beni culturali e naturali. E’ intenzione della Regione proseguire i progetti avviati in questo ciclo di programmazione e renderli ancora più efficaci e più vicini alle esigenze del territorio. La programmazione dei fondi in Valle d’Aosta per il periodo fra il 2014 e il 2020 si inserisce nel quadro più vasto della strategia europea che vuole fare da volano per lo sviluppo economico, della conoscenza e della società del vecchio continente. Alessandro Giordani, Capo della Comunicazione della Commissione europea in Italia - Siamo in un momento particolare per tutta Europa, momento in cui inizia la nuova programmazione 2014-2020. Tutti i programmi sia a gestione indiretta che a gestione diretta - i fondi strutturali, ma anche i programmi in cui il cittadino può riferirsi direttamente a bandi comunitari - sono stati rinnovati e sono stati anche messi in relazione diretta con i grandi obiettivi politici dell’Unione europea di oggi, quelli di una crescita inclusiva, intelligente e sostenibile. Questo vale ovviamente anche per la Valle d’Aosta, ci sono programmi a disposizione del pubblico più grande. Pensiamo a Horizont 2020 per la ricerca che è stato anche rimpinguato con fondi supplementari e sarà veramente un volano di crescita enorme e ovviamente la Valle d’Aosta, come il Piemonte, dovranno consorziarsi con infrastrutture di ricerca che abbiano una caratura nazionale perché possano competere con i grandi centri europei e sfruttare questi fondi. L’incontro è stato anche l’occasione per presentare l’attività degli sportelli Europe Direct, le antenne dell’Unione europea sul territorio per avvicinarsi ai cittadini. Ewelina Jelenkowska, Capo dell’Ufficio stampa della Commissione europea in Italia - Le antenne di Europe Direct sono effettivamente le nostre fate sul territorio, sono una presenza molto concreta e quotidiana dell’Europa presso i cittadini, un’Europa che è sempre troppo poco conosciuta. Anche a questo serve questo evento, per sensibilizzare e per far sapere ai cittadini che hanno sul territorio un riferimento dove possono venire, chiamare, mandare una mail per conoscere le opportunità che l’Europa offre con la nuova programmazione. Gli Europe Direct sono gli sportelli di primo contatto e sono 50 in tutta Italia. Ma oltre a Europe Direct ci sono anche altre reti più specifiche e più tematiche. Abbiamo le reti che si articolano sul territorio e vanno verso le imprese, come Europe Enterprise Network, abbiamo le reti che parlano con i giovani e gli spiegano le opportunità di formazione di lavoro come Eures e Eurdesk, abbiamo reti di consumatori, abbiamo reti di aiuto con i consulenti legali.  
   
   
"L´EUROPA A REGGIO EMILIA, L´EUROPA IN EMILIA ROMAGNA"  
 
Reggio Emilia, 1 aprile 2014 - La Commissione europea per far conoscere ai cittadini e alla stampa locale i servizi offerti sul territorio emiliano-romagnolo dai suoi 4 Centri d´informazione Europe Direct presenti a Bologna, Forlì, Modena, e Reggio Emilia, promuove in Emilia Romagna, come nelle altre Regioni, il dibattito sul futuro della costruzione europea anche in vista delle elezioni europee di maggio 2014 e della seguente Presidenza italiana dell’Unione europea. In Emilia Romagna l´appuntamento è a Reggio Emilia per mercoledì 9 Aprile a partire dalle 9.30 presso il Tecnopolo, Capannone 19, Area Ex Officine Reggiane in Piazzale Europa. In questi giorni Europe Direct - Emilia (e il suo Laboratorio Europa) ha cambiato sede, ci siamo trasferiti al Tecnopolo di Reggio Emilia, e il 9 Aprile al termine dell´incontro "L´europa a Reggio Emilia, l´Europa in Emilia Romagna" avrà luogo la cerimonia di inaugurazione.  
   
   
TRENTO: IL PRESIDENTE ROSSI INCONTRA LA CONSOLE D´AUSTRIA BERKA  
 
Trento, 1 aprile 2014 - Trilinguismo e scuola nella direzione di sempre più proficui scambi transfrontalieri fra insegnanti e studenti, ma anche economia, turismo e cultura. Sono state questi i principali argomenti al centro del colloquio il 28 marzo in Provincia a Trento fra il presidente Ugo Rossi e Sigrid Berka, console generale d´Austria a Milano. Il presidente Ugo Rossi e la console Sigrid Berka si sono intrattenuti a lungo sulle collaborazioni già in atto dal punto di vista economico: un quarto dei turisti italiani sceglie l´Austria per le proprie ferie e altrettanti sono gli austriaci a scegliere l´Italia, in particolare il Trentino e il Lago di Garda. Inoltre l´Italia è infatti il secondo partner ad esportare prodotti in Austria, un ambito su cui vale la pena puntare con forza. Il presidente Rossi ha infatti ricordato alla console Berka di aver appena lasciato la Sofcpower spa di Mezzolombardo, dove si è recata stamane la Giunta per una visita al nuovo impianto di produzione: "L´amministratore delegato della società - ha detto Rossi - ci ha spiegato come il prossimo obiettivo di mercato sia proprio l´Euregio". Ugo Rossi ha quindi illustrato le potenzialità del Trentino garantite dall´Autonomia: "Le decisioni le possiamo prendere direttamente sul nostro territorio, e questo ci offre la possibilità di avere una qualità della vita su standard europei, di investire nella ricerca di cui iniziamo a vedere i frutti nonostante la crisi, di investire sull´ambiente e sul turismo". Fra i campi di azione per future collaborazioni c´è anche quello legato alle iniziative per il centenario della grande guerra, mentre grande interesse suscitano anche le misure attuate in campo sociale, con particolare riferimento ai fenomeno legati all´immigrazione ed alle politiche di integrazione. A questo proposito si è parlato del reddito di garanzia che esiste anche in Austria, (qui la formula è slegata dal vincolo dei tre anni di residenza che il Trentino ha invece previsto) al pari di tutti gli altri paesi europei (ad eccezione di Italia e Grecia).  
   
   
PRESIDENTE LOMBARDIA DIFFIDA I CONSIGLIERI PER LE SPESE 2008/2012  
 
 Milano 2 aprile 2014 - "In merito alla vicenda delle spese dei Gruppi consiliari regionali relative al periodo 2008-2012 il presidente della Regione Lombardia ha inviato una lettera ai consiglieri regionali e ai presidenti dei Gruppi, con l´intimazione di immediato pagamento delle somme ritenute indebite come quantificato dalla Procura regionale della Corte dei Conti". Lo scrive una Nota di Regione Lombardia. "Le diffide - prosegue la Nota - sono state notificate ai destinatari all´inizio di questa settimana".  
   
   
SARDEGNA: PRIME DELIBERE OPERATIVE ADOTTATE DALLA NUOVA GIUNTA  
 
Cagliari, 1 aprile 2014 - "La delibera che abbiamo annullato oggi era la prima azione urgente da fare, e si trattava di una delibera palesemente illegittima". Con queste parole il Presidente della Regione Francesco Pigliaru ha illustrato il 28 marzo nel corso di una conferenza stampa le ragioni che hanno portato la Giunta regionale, nella seduta di questa mattina, a "congelare e sterilizzare" la delibera 6/18 adottata dal precedente esecutivo lo scorso 14 febbraio. Restano in vigore le norme che riguardano la tutela dei i beni identitari, gli alberi monumentali le grotte e le caverne che non sono oggetto di modifica. "Questo annullamento - precisa Pigliaru - rende di fatto inefficaci i provvedimenti adottati preliminarmente dalla delibera 45/2 del 25 ottobre del 2013 e ci dà il tempo di aprire immediatamente il dialogo con tutti i portatori di interesse. E´ essenziale mantenere uguale il livello di tutela del paesaggio, che deve rimanere assolutamente non discutibile, alleggerendo la parte burocratica e superando le incertezze interpretative che, ad oggi, hanno creato non poche difficoltà. Il bene paesaggistico - conclude il presidente Pigliaru - è una base certa di lavoro e di prospettiva di benessere per la nostra regione". A partire da lunedì 31 marzo inizieranno gli incontri con tutti i soggetti interessati. In materia di Pubblica Istruzione, e in particolare di edilizia scolastica, l´Esecutivo ha deliberato la costituzione di una Cabina regia politica, coordinata dal Presidente e composta dagli Assessori della Pubblica Istruzione, dei Lavori Pubblici, della Programmazione e degli Enti Locali, nonché una Struttura tecnica di missione, coordinata dalla Presidenza e composta da tecnici degli assessorati. Entro 30 giorni dalla sua istituzione, la Struttura di missione dovrà presentare alla Giunta un programma d´intervento nel quale dovranno essere indicate la ricognizione del fabbisogno edilizio, le risorse utilizzabili immediatamente e le eventuali progettazioni già disponibili; dovrà poi suggerire, oltre le priorità d’intervento e gli strumenti di attuazione del programma, comprese le eventuali procedure semplificate per la gestione degli appalti, anche le forme di collaborazione con gli enti locali, quali Comuni e Province. L´obiettivo - si legge nella delibera - è quello di avviare gli interventi in coincidenza con la chiusura estiva delle scuole. Per l’attuazione è stata prevista una spesa iniziale di 30 milioni di euro che saranno attinti dal Fondo competitività e sviluppo. La Giunta, inoltre, ha prorogato di tre mesi - dal primo aprile al 30 giugno 2014 - i criteri per l´erogazione dei fondi destinati ai 36 mila piani personalizzati finanziati nel 2013 per le disabilità gravi (Legge 162/1998, Ritornare a casa, azioni di integrazione socio-sanitaria e interventi rivolti a persone affette da particolari patologie). I piani saranno finanziati secondo gli importi riconosciuti per le relative mensilità dell´annualità 2013 e le erogazioni ai Comuni avverranno a titolo di anticipazione del costo complessivo. Tra le delibere approvate oggi: ai consorzi di Bonifica l’esecutivo ha assegnato un primo stanziamento di 4,5 milioni di euro su un totale di 27,6 milioni da erogare ai vari enti. Fissata poi per il 25 maggio la data delle elezioni in 19 comuni sardi ed eventuali ballottaggi l´8 giugno. Inoltre, per quanto riguarda Abbanoa, la società che gestisce le risorse idriche in Sardegna, la Regione dovrà predisporre un bando nazionale per individuare l´amministratore unico.  
   
   
PIEMONTE, FRA LE DECISIONI DELLA GIUNTA REGIONALE: ELEZIONI, AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA, SOSTEGNO ALLE PERSONE DISABILI, VENDITA DEGLI ALLOGGI DI EDILIZIA SOCIALE E NUOVO SCHEDARIO VITICOLO.  
 
Torino, 1 aprile 2014 - La riunione di ieri mattina è stata coordinata dal presidente Roberto Cota. Elezioni. Tra la Regione e le Prefetture piemontesi verrà stipulata un’intesa quadro per definire le modalità di collaborazione per l’organizzazione e lo svolgimento delle elezioni regionali indette per la giornata del 25 maggio 2014 in contemporaneità con il rinnovo del Parlamento europeo e di numerosi Consigli comunali. Ammortizzatori in deroga. Viene dato avvio, su proposta dell’assessore Claudia Porchietto, alle procedure per la concessione durante il 2014 delle richieste di cassa integrazione guadagni e di mobilità in deroga. Le risorse attualmente disponibili sono i 30 milioni di euro assegnati dallo Stato con un decreto interministeriale del gennaio scorso. Disabili. Anche quest’anno, come proposto dall’assessore Ugo Cavallera, ammonteranno a 17,5 milioni di euro i finanziamenti che verranno assegnati agli enti gestori delle funzioni socio-assistenziali per aiutare le persone con disabilità e le loro famiglie, con particolare riguardo agli interventi di assistenza domiciliare, sostegno socio-educativo alla persona, affidamento diurno o residenziale, assistenza residenziale e semiresidenziale, nonché ai progetti di vita indipendente. Edilizia sociale. Il piano di vendita degli alloggi di edilizia sociale del giugno 2013 viene integrato, su proposta dell’assessore Giovanna Quaglia, con altri 1150 appartamenti di proprietà dell’Atc di Novara e Vco (964), dell’Atc di Alessandria (172) e della Città di Borgosesia (14). Schedario viticolo. Su proposta dell’assessore Claudio Sacchetto, è stato considerato concluso il percorso di allineamento delle superfici vitate ed è stato approvato lo schedario viticolo, che ha come unico riferimento la superficie misurata tramite il Gis (Sistema Informativo Geografico), ossia sulla base della riproduzione su cartografia informatica dei confini ricavati dalle fotografie aeree dei vigneti. La nuova misurazione sostituisce la superficie storica autorizzata e registrata precedentemente nello schedario. Sono stati inoltre approvati: - su proposta dell’assessore Ugo Cavallera, l’istituzione della commissione di coordinamento della rete regionale di cure palliative e di terapia del dolore rivolta al paziente pediatrico, nonché il piano di attività 2014 della Rete oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta; - su proposta dell’assessore Alberto Ciro, l’assegnazione alla Provincia di Biella di un contributo straordinario di 40.000 euro per la prosecuzione durante l’attuale anno scolastico del servizio sulla lingua dei segni a favore degli studenti sordi delle scuole superiori; - su proposta dell’assessore Claudia Porchietto, la costituzione del “Comitato Worldskill Competitions”, che dovrà selezionare i giovani qualificati o diplomati nell’ambito del sistema dell’istruzione e formazione professionale che potranno partecipare al campionato mondiale Woldskill International; - su proposta dell’assessore Giovanna Quaglia, il posticipo al 31 luglio 2014 del termine per la presentazione delle richieste di finanziamento per la realizzazione di progetti per la qualità paesaggistica; - su proposta dell’assessore Roberto Ravello, il parere motivato di valutazione ambientale sul Piano faunistico-venatorio regionale elaborato dagli uffici dell’Assessorato all’Agricoltura ed alla Caccia.  
   
   
REVISIONE COSTITUZIONALE, ERRANI: "LE REGIONI ATTIVE NEL PROCESSO RIFORMATORE"  
 
Bologna, 1 aprile 2014 - “Come abbiamo detto anche in queste settimane, la riforma istituzionale è indispensabile e le Regioni vogliono partecipare attivamente a questo processo riformatore”. E’ il commento del presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani al disegno di legge di revisione costituzionale approvato ieri dal Consiglio dei ministri. “Abbiamo aperto un confronto di merito sulla bozza presentata alcune settimane fa dal Governo che abbiamo considerata utile – aggiunge Errani - e valuteremo nei prossimi giorni il testo approvato dal Consiglio dei ministri. Sulla base del confronto avviato, avanzeremo proposte precise, continuando a lavorare con il Governo e con il Parlamento per arrivare ad una riforma condivisa, efficace e prima di tutto utile per il Paese”.  
   
   
GLI ATTI APPROVATI DALLA GIUNTA NELLA SEDUTA DI LUNEDÌ 31 MARZO  
 
Firenze, 1 aprile 2014 – Si è tenuta ieri mattina, nella sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati, la seduta della Giunta regionale. In particolare sono state approvate queste delibere: modifiche alla legge regionale 91 del 1998 (Norme in difesa del suolo): disciplina delle funzioni in materia di difesa della costa e degli abitati costieri (0´02"-11´00"); priorità d´intervento del progetto regionale per lo sviluppo integrato dell´area pratese 2014/2015 in collegamento con l´approvazione del progetto speciale per il controllo degli aspetti ambientali connessi con l´economia sommersa, l´elusione e l´evasione (11´27"-12´30"); valutazione ex ante oneri amministrativi, approvazione della metodologia di misurazione e avvio attività (14´22"-20´28"); approvazione dei criteri per la ripartizione di fondi regionali agli Istituti Superiori musicali per il triennio 2014-2016 (32´56"-33´45"). Archivio Video Giunta http://www.Regione.toscana.it/regione/giunta/archivio-video  Atti Approvati Vai alla pagina degli atti approvati dalla Giunta regionale  
   
   
LAVORO: FVG ADERISCE A PROGRAMMA INSERIMENTO DISABILI PSICHIATRICI  
 
Trieste, 1 aprile 2014 - La Regione Friuli Venezia Giulia aderirà al partenariato scientifico del programma per l´inserimento socio-lavorativo di persone con disturbi psichici. Il progetto di ricerca - illustrato alla Giunta dall´assessore al Lavoro Loredana Panariti - mira a costruire percorsi formativi sperimentali, linee guida e manuali per operatori e funzionari che consentano di attivare servizi pubblici per pazienti psichiatrici. Considerato che la Regione Friuli Venezia Giulia ha una riconosciuta esperienza nel recupero e reinserimento nel mercato del lavoro di persone con fragilità, la Giunta ha ritenuto opportuno formalizzare oggi l´adesione al progetto, che non prevede tra l´altro, costi a carico dell´Amministrazione regionale. Il programma, avviato dal 2008, è sostenuto e finanziato dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ed è realizzato dall´Isfol, Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori, in collaborazione con alcune Regioni che hanno aderito ad un invito del gruppo Interregionale per la salute mentale della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni. In Friuli Venezia Giulia il programma conta sulla consolidata collaborazione con Legacoopsociali. Dopo una prima riunione, ora l´attività prevederà la costituzione di due tavoli dedicati alle buone prassi, a cui sono stati invitati tutti coloro nei diversi settori della salute, inclusione sociale, formazione, lavoro e cooperazione, sono coinvolti nel percorso di inserimento delle persone con disabilità psichica.  
   
   
FVG: PATTO DI STABILITA´: GIUNTA ESAMINA STATO SPESE 2014  
 
Udine, 1 aprile 2014 - Si e´ tenuta il 29 marzo a Udine una riunione con la Giunta e i vertici tecnici dell´Amministrazione regionale, dedicata a esaminare la previsione e lo stato di andamento della spesa regionale nel 2014. La riunione, che si intende abbia carattere periodico e ordinario, e´ stata finalizzata alla verifica della spesa delle singole direzioni centrali alla luce degli spazi di spesa, ancora indeterminati nella loro totalità, consentiti dai vincoli del patto di stabilità per il 2014. In considerazione del fatto che il negoziato col Governo sugli spazi finanziari di cui la Regione potrà fruire per il 2014 è in fase di avvio, il confronto si è tenuto in un´ottica di monitoraggio e verifica "in progress" della spesa. Dopo l´odierno giro d´orizzonte, la Giunta ha deciso di raffinare l´analisi attraverso la convocazione successiva di tavoli bilaterali con le singole direzioni centrali.  
   
   
MOLISE DATI - RIDEFINIZIONE DEL RAPPORTO CON LA REGIONE  
 
Campobasso, 1 aprile 2014 - In relazione alle notizie diffuse sui rapporti tra Regione e Molise Dati si invia la seguente nota: Nel Luglio 2013 la Regione ha deliberato la revoca della convenzione con la Molise Dati per la ridefinizione dei rapporti con quest´ultima. Tale decisione segue ai rilievi del Ministero delle Finanze e della Corte dei Conti che hanno chiarito che una Spa in house è soggetta agli stessi obblighi che gravano sulle pubbliche amministrazioni tra cui l´impossibilità di assumere nuovo personale, l´obbligo di tenere i costi di acquisizione dei beni e dei servizi pari se non inferiori a quelli ottenuti dalla Consip. In questo contesto si è reso necessario addivenire alla definizione di nuove regole per la nuova convenzione che contemplasse, tra le altre, l´accurata analisi delle componenti dei costi sostenuti fino ad oggi. Nonostante le numerose richieste in tal senso ed i diversi incontri con i vertici dell´azienda, la risposta, parziale, è pervenuta solo alla fine di marzo 2014. In mancanza di una nuova convenzione, tuttavia, la Regione ha continuato ad erogare, fino a dicembre 2013, acconti sul debito pregresso maturato alla data di disdetta e riferito in misura prevalente alle annualità 2011 e 2012. Ciò, da un lato ha consentito la continuazione dell´attività aziendale, dall´altro non ha potuto evitare che l´azienda si venisse a trovare in crisi di liquidità. Nel corso dei primi mesi del 2014, essendo in esercizio provvisorio, la Regione, in ossequio alle norme evidenti, ha potuto pagare solo in dodicesimi sullo stanziamento del 2013. Nel Febbraio 2014, d´accordo con la dirigenza della Molise Dati, la Regione Molise stava procedendo ad una liquidazione di quanto legislativamente possibile, ma l´operazione è stata bloccata da un pignoramento di somme resesi disponibili verso la Regione Molise da parte di un creditore di Molise Dati. Tale situazione è stata comunicata ufficialmente sia alla direzione generale di Molise Dati sia alle rappresentanze sindacali unitarie nella riunione del 24 marzo u.S. Nei giorni scorsi è stata individuata una soluzione che supera il problema del pignoramento e che consente il pagamento di un ulteriore acconto sui debiti pregressi ante 2013. Si ribadisce, pertanto, che la Regione Molise vuole rilanciare Molisedati Spa e le professionalità esistenti all´interno della stessa, attraverso una nuova convenzione che passi per la razionalizzazione delle spese e che si basi, principalmente, su una corretta rendicontazione dei costi, come previsto dalla legge.  
   
   
STATO/REGIONE: FVG PUNTA A COMPETENZE INTEGRALI SUI FIUMI  
 
Trieste, 1 aprile 2014 - La Regione, d´intesa con il Magistrato alle Acque, intende ottenere il trasferimento delle competenze su tutti i tratti fluviali del Friuli Venezia Giulia, anche quelli che sono ancora rimasti in capo allo Stato. Per questo sarà interessata la Commissione paritetica Stato-regione per l´attuazione delle norme dello Statuto di Autonomia. Il tema è stato oggetto di una comunicazione dell´assessore all´Ambiente Sara Vito nell´ultima riunione della Giunta, che ha condiviso questo obiettivo. Il decreto legislativo n. 265 del 2011, con il quale sono stati trasferiti dallo Stato alla Regione i beni del demanio idrico e marittimo, ha infatti escluso alcune tratte dei fiumi Tagliamento, Livenza e Judrio, creando una situazione di frammentazione delle competenze che rende difficile la gestione degli interventi di sicurezza idraulica.  
   
   
SEMPLIFICAZIONE, LA REGIONE TOSCANA MISURERÀ IN ANTICIPO GLI EFFETTI DI OGNI LEGGE E REGOLAMENTO  
 
 Firenze, 1 aprile 2014 – Il peso della burocrazia a volte rallenta lo sviluppo economico: sicuramente scoraggia gli investimenti di chi alla fine magari sceglie di puntare su altri paesi. Il peso della burocrazia e degli oneri amministrativi si può però pesare e la giunta regionale ha deciso di farlo, per quanto riguarda le proprie legge e regolamenti, in modo preventivo. Quando si approvano nuove norme, il rischio è quello a volte di aggiungere passaggi ed adempimenti superflui e ridondanti. E tutto questo si traduce in un peso per imprese e cittadini. Già ci sono uffici che si preoccupano di controllare gli effetti di una nuova legge. E´ la misurazione degli oneri amministrativi e dei tempi burocratici, M.o.a. Per gli addetti ai lavori. Gli effetti vengono però misurati dopo legge o regolamento sono già stati approvati. La giunta regionale ha deciso oggi che una misurazione analoga ora sarà prevista anche prima della scrittura di qualsiasi regolamento o proposta di legge. Non costa niente ed aiuterà a semplificare in futuro regole e procedure regionali.  
   
   
LA RAGIONERIA DELLA REGIONE CALABRIA HA EFFETTUATO PAGAMENTI PER 24 MILIONI DI EURO  
 
Catanzaro, 1 aprile 2014 - L’assessore regionale al bilancio e programmazione Giacomo Mancini rende noto che la ragioneria generale ha effettuato nel corso della settimana pagamenti per un totale di 24 milioni di euro. Su disposizione del dipartimento cultura sono stati trasferiti circa cinque milioni di euro, si tratta del saldo 2012 per il fondo integrativo statale. In particolare, all’Ardis di Catanzaro vengono liquidati 628.000 euro; 648.000 euro all’Università Mediterranea di Reggio Calabria e circa 3.700.000 al centro residenziale dell’Unical. Quattro milioni di euro sono stati versati per il pagamento degli stipendi del personale Regionale. Per il dipartimento lavoro e politiche sociali vengono trasferiti 1.200.000 euro per le strutture sociali. L’importo di 1.700.000 euro è stato pagato su impulso del dipartimento lavoro, di questi un milione e mezzo vanno alla Provincia di Cosenza per la copertura finanziaria del 90% del costo del terzo anno dei 13 percorsi formativi assegnati sul piano formativo 2009 (legge 144/1999). Per il Dipartimento lavori pubblici 2.800.000 milioni vengono liquidati e destinati, tra le altre cose, ai contributi buoni casa e fitto casa. 3.100.000 euro del Dipartimento Urbanistica vengono indirizzati al recupero dei centri storici. Nel dettaglio: 125.529 ad Agnana Calabra; 66.729 euro a Bagnara Calabra; 89.547 al Comune di Bianco; 208.462 a Borgia; 128.756 euro a Bovalino; 78.096 a Caccuri; 227.529 a Caminì; 46.059 a Ciminà; 19.725 a Guardia Piemontese; 448.318 a Lamezia Terme; 53.798 euro a Mandatoriccio; 50.156 euro a al Comune di Mangone; 53.998 a Marzi; 20.000 euro a Miglierina; 83.588 euro a Nardodipace; 155.704 euro a Nicotera; 63.220 euro a Oriolo; 53.798 euro a Petronà; 221.000 al Comune di Placanica; 107.796 euro a Sant’agata D’esaro; 39.341 euro a San Benedetto Ullano; 216.000 a San Nicola Arcella; 175.183 euro a San Nicola dell’Alto; 44.831 al Comune di San Procopio; 35.865 a Santa Cristina d’Aspromonte; 128.418 euro al Comune di Sant’agata del Bianco; 67.376 euro al Comune di Sant’alessio in Aspromonte; 45.031 euro al Comune di Scilla; 27.759 al Comune di Terravecchia. La ragioneria ha inoltre pagato la somma di 700.000 euro per il dipartimento attività produttive per il Por Fesr2007/2013 energia. Risorse per un totale di circa 3.600.000 euro infine, sono state liquidate ai Comuni per il rimborso dei contributi dei mutui concessi per la realizzazione di opere pubbliche. “Famiglie, imprese ed enti locali – ha dichiarato l’Assessore Mancini - rappresentano come sempre una priorità nella gestione delle risorse”.  
   
   
BOLZANO: PROPOSTA PROGRAMMA "INVESTIMENTI A FAVORE DELLA CRESCITA E DELL´OCCUPAZIONE" FESR 2014-2020 DA OGGI CONSULTABILE  
 
Bolzano, 1 aprile 2014 - venerdì 28 marzo 2014, vengono resi pubblici la proposta del Programma "Investimenti a favore della crescita e dell´occupazione" del Fondo europeo per lo sviluppo regionale Fesr 2014-2020 ed il relativo rapporto ambientale con la sintesi non tecnica. Le persone interessate possono consultare i documenti online o su supporto cartaceo. La consultazione pubblica è possibile per 30 giorni. Ai sensi dell´art. 6 della direttiva 2001/42/Ce del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 giugno 2001 e della legge provinciale n. 2 del 5 aprile 2007 concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull´ambiente, la Ripartizione Europa della Provincia rende noto che oggi, venerdì 28 marzo 2014, la proposta del Programma "Investimenti a favore della crescita e dell´occupazione" Fesr 2014 - 2020 e il relativo rapporto ambientale sono stati pubblicati nella rete civica sul suo sito internet http://www.Provincia.bz.it/europa/it/finanziamenti-ue/programmzeitraum-2014-2020.asp  I documenti possono essere consultati anche su supporto cartaceo direttamente presso la sede della medesima Ripartizione Europa, in Via Conciapelli 69 a Bolzano. Tale documentazione è messa a disposizione a partire dalla data citata per la durata di 30 giorni ai fini della consultazione pubblica. I documenti sono utili ad enti ed agenzie per la definizione degli interventi volti alla crescita e all´occupazione per il prossimo periodo di programmazione Fesr.  
   
   
GIOVANI E IDEE D´IMPRESA; AL VIA SECONDA EDIZIONE PROGETTO "CREATIVITY CAMP"  
 
Perugia, 1 aprile 2014 – È stato pubblicato il bando della seconda edizione di "Creativity Camp", il progetto promosso dall´Agenzia Umbria Ricerche ("Aur") e dalla Regione Umbria che, finanziato nell´ambito del Programma operativo regionale del Fondo Sociale Europeo 2007-2013, premia le migliori idee d´impresa innovative dei giovani con un periodo di formazione gratuita e borse di mobilità all´estero. Lo scorso anno, per la prima edizione, erano pervenuti all´Aur oltre settanta progetti. Il bando è aperto anche quest´anno ai giovani dai 20 ai 35 anni di età, residenti o domiciliati in Umbria. Presentando un´idea d´impresa, potranno avere la possibilità di partecipare ai "Creativity Camp", laboratori propedeutici alla formazione d´impresa in cui vengono stimolati ad avere una visione critica della loro idea iniziale, un´interazione multidisciplinare con gli altri partecipanti, e sollecitati a costruire un vero progetto d´impresa. Nei "Camp" si alterneranno azioni di orientamento e di riflessione sulle motivazioni personali e sulle proprie attitudini, attività formative per passare dall´idea all´impresa, con il coinvolgimento e la partecipazione di importanti imprenditori umbri, investitori ed esperti di creatività. Al termine del percorso, i giovani saranno coinvolti in una vera e propria competizione di idee attraverso presentazioni individuali che servirà a scegliere i migliori tre progetti d´impresa. A questi spetterà un premio del valore massimo di 5000 euro per la realizzazione di uno stage o di un corso di formazione, in Italia o all´estero, coerente con l´idea d´impresa presentata e finalizzato al suo perfezionamento. A tutti i partecipanti, poi, verrà data l´opportunità di presentare la propria idea ad imprese, istituzioni, banche e possibili finanziatori, ai fini della loro valutazione e possibile realizzazione. Nell´edizione 2014, i partecipanti potranno concorrere con idee innovative d´impresa negli ambiti: Città smart; Green ed ecosostenibilità; Tutela e valorizzazione del territorio; Agroalimentare; Design e artigianato di qualità; Impresa sociale; "Ict", le tecnologie dell´informazione e comunicazione; Editoria e informazione online; Turismo; Imprese culturali e creative. L´avviso pubblico per partecipare a "Creativity Camp" 2014 è disponibile sul sito internet dell´Agenzia Umbria Ricerche (www.Aur-umbria.it ). La scadenza per la presentazione delle domande è fissata al 18 luglio prossimo.  
   
   
LAVORO, INCONTRO TRA ASSESSORI E I PRECARI DELLE PROVINCE LIGURIA  
 
Genova, 1 aprile 2014 - Un incontro a breve con la Provincia di Genova per risolvere il problema dei precari il cui contratto di lavoro sta scadendo in questi giorni e successivamente anche con le Province di Imperia e La Spezia per capire a chi attribuire le funzioni che stanno perdendo e dove far seguire il personale da stabilizzare. E´ questo l´obiettivo esposto oggi lunedì 31 marzo dagli assessori regionali alle infrastrutture, Raffaella Paita, bilancio, Pippo Rossetti e lavoro, Enrico Vesco nel corso dell´incontro in Regione con i precari delle Province liguri. Una cinquantina di persone in rappresentanza degli 87 precari che fanno capo alla Provincia di Genova, Imperia e La Spezia che hanno esposto agli assessori regionali i loro problemi circa la scadenza dei contratti e i relativi licenziamenti. "Ad oggi – ha ricordato Rossetti – la legge n. 125 del 2013, sulla stabilizzazione dei precari esclude i precari delle Province da eventuali procedure di stabilizzazione. Serve pertanto attendere l´approvazione del Ddl Delrio, anche al Senato, per capire cosa fare sulla base del trasferimento delle funzioni e come procedere nei confronti di persone che da tanti anni ormai lavorano per le Province e hanno maturato una loro competenza". Nel frattempo gli assessori si sono impegnati ad attivare gruppi di lavoro per fare il punto sugli aspetti strutturali e giuridici.  
   
   
MAFIA, LA CONSAPEVOLEZZA DEL FENOMENO È IL PRIMO PASSO PER SCONFIGGERLO IL SINDACO: “A MILANO LAVORO IMPORTANTE, DALLA COSTITUZIONE PARTE CIVILE NEI PROCESSI DI MAFIA ALL’USO SOCIALE DEI BENI CONFISCATI”  
 
Milano, 1 aprile 2014 – “La mafia, tutte le organizzazioni mafiose, provano a infiltrarsi dove c’è ricchezza, dove c’è lavoro, quindi anche nei nostri territori. Solo pochi anni fa questo veniva negato, adesso c’è stato un cambiamento importante, ora il Comune si impegna concretamente per contrastare l’illegalità, a partire dai protocolli che abbiamo siglato e dal fatto che ci costituiamo parte civile in tutti i processi di mafia. Milano ottiene così un risarcimento che dimostra come la criminalità organizzata danneggia tutti, la città e la vita civile”. Lo ha detto il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia intervenendo alla presentazione del libro del Presidente del Senato Pietro Grasso ‘Lezioni di mafia’. “A Milano – ha aggiunto il Sindaco - stiamo facendo un lavoro importante anche sui beni confiscati che sono molto numerosi e che vengono destinati a usi sociali, ad esempio vengono affidati alle associazioni impegnate per la legalità. Sono convinto che la consapevolezza della gravità del fenomeno mafioso sia il primo indispensabile passo per sconfiggere le organizzazioni criminali. Forse non accadrà in tempi brevi, ma io sono ottimista”.  
   
   
LOMBARDIA. GIUNTA, GIOVANI, DA REGIONE FONDI PER ORATORI  
 
Milano, 1 aprile 2014 - "Il primo passo di una misura che promuove occasioni di valorizzazione dell´impegno e della creatività dei nostri giovani". Così l´assessore allo Sport e Politiche per i giovani di Regione Lombardia ha commentato l´approvazione da parte della Giunta, su sua proposta, dello schema di accordo con il Dipartimento per le Politiche giovanili della Presidenza del Consiglio. Il Progetto ´Giovani Insieme´ - "Grazie a questa intesa e al progetto ´Giovani Insieme´ proposto dalla Regione ecclesiastica Lombardia – ha spiegato l´assessore - 300 giovani, di età compresa tra i 20 e i 30 anni, saranno inseriti negli oratori delle Diocesi lombarde, al fine di potenziare e realizzare attività mirate a favorire l´aggregazione giovanile". L´accordo è frutto dell´Intesa, sancita in sede di Conferenza unificata il 17 ottobre 2013, tra Governo, Regioni ed Enti locali, sul Fondo nazionale per le politiche giovanili. "A Regione Lombardia - ha ricordato l´assessore - spetta una quota di 466.730,27 euro, che noi integreremo con 116.682,57, avviando così gli interventi che, a partire dal mese di giugno, si svolgeranno fino al 31 agosto 2015". Oratori Luoghi Aggreganti - "Gli oratori lombardi - ha aggiunto l´assessore - rappresentano un luogo di particolare importanza strategica per lo sviluppo del mondo giovanile e sono un punto di riferimento educativo, formativo, sportivo e ludico anche per diverse famiglie". "Con questa delibera - ha concluso – Regione Lombardia tutela e promuove gli oratori, favorendo la realizzazione di attività aggregative che interessano giovani e famiglie e attraverso l´impegno di altri ragazzi che si mettono in gioco con le loro competenze e la loro creatività".  
   
   
BOLZANO: ACCOGLIENZA PROFUGHI: SOLUZIONE PER QUELLI IN LISTA DI ATTESA  
 
Bolzano, 1 aprile 2014 - La struttura di via Macello a Bolzano che da novembre a marzo viene adibita all´emergenza freddo potrà essere utilizzata da aprile per accogliere i profughi attualmente in lista di attesa fuori dalle strutture provinciali: questa la soluzione emersa ieri sera (27 marzo) a Bolzano nell´incontro tra Provincia, Comune, Caritas e Volontarius. L´arrivo lo scorso fine settimana a Bolzano di 40 profughi eritrei da Lampedusa, assegnati dal Ministero dell´Interno alla Provincia con un preavviso minimo, poi trasferiti nel Centro di accoglienza in via Macello, ha comportato contestualmente la necessità di discutere della situazione degli stranieri - numericamente fra 30 e 40 - che sono in lista d´attesa per un´analoga accoglienza nelle strutture pubbliche. La tematica è stata approfondita ieri sera a Palazzo Widmann nell´incontro convocato dal presidente della Provincia Arno Kompatscher e dall´assessore alle politiche sociali Martha Stocker, a cui hanno partecipato il segretario generale Eros Magnago, il direttore della Ripartizione provinciale Luca Critelli, i rappresentanti di Caritas, Volontarius e Mauro Randi, assessore alle politiche sociali del Comune di Bolzano. Attualmente i 132 posti delle tre strutture provinciali deputate ad ospitare profughi che fanno richiesta dello status di rifugiati sono tutti occupati: nel confronto tra territori emerge che l´offerta dell´Alto Adige è in linea con altre realtà simili e proprio l´esigenza di evitare squilibri nell´accoglienza a livello nazionale riduce l´opzione di aumentare la capienza delle strutture. Nell´incontro della Provincia con gli operatori e il Comune capoluogo la risposta concreta, per garantire un intervento in spirito umanitario, è comunque arrivata: agli stranieri in lista di attesa saranno assicurate l´ospitalità notturna (quindi il posto letto e la possibilità di lavarsi) e il pasto attraverso l´utilizzo del centro di via Macello che durante l´inverno - da novembre a fine marzo - viene adibito all´emergenza freddo. Quindi già dai primi di aprile le strutture prefabbricate potrebbero essere utilizzate per l´accoglienza di bassa soglia dei richiedenti asilo attualmente fuori dalle strutture provinciali. Su questa risposta provvisoria, dettata dalla situazione contingente e per un tempo limitato, hanno concordato tutti i partecipanti. Tale linea viene condivisa anche dal Commissariato del Governo e dalla Questura. I preparativi per rendere operativa tale soluzione saranno ultimati nei prossimi giorni. Contestualmente è stato constatato che dei 40 profughi eritrei assegnati la scorsa settimana, molti, come avvenuto in diverse altre regioni italiane tra cui il Trentino, hanno optato per proseguire volontariamente il proprio percorso in direzione di altri Paesi europei: dei 40 richiedenti asilo eritrei risultano ancora presenti in 11, gli altri hanno lasciato il Centro di accoglienza.  
   
   
BOLZANO: NUOVA COMMISSIONE PROVINCIALE PER LE PARI OPPORTUNITÀ PER LE DONNE: BILANCIO E PROPOSITI PER IL FUTURO  
 
Bolzano, 1 aprile 2014 - Mercoledí 26 marzo, si è insediata ufficialmente sotto la guida dell´assessora provinciale Martha Stocker la nuova Commissione provinciale per le pari opportunità per le donne che ha riconfermato alla presidenza ed alla vicepresidenza Ulrike Oberhammer e Franca Toffol. Di seguito valutazioni sul lavoro svolto e sui propositi futuri. "Il lavoro della Commissione è molto importante e richiede un grande impegno, molta forza di volontà e un ampio spettro di competenze per quanto riguarda tutti i temi sociali. La Commissione provinciale è riuscita, sotto la dirigenza di Ulrike Oberhammer e Franca Toffol, a svolgere una efficace opera di sensibilizzazione nella politica e nella società altoatesina per quanto riguarda i temi concernenti le pari opportunità. Si discute di queste tematiche e, a livello politico, sono già stati compiuti passi concreti riguardanti le richieste fatte. Ciononostante ci aspettano ancora compiti importanti per arrivare ad una parità per le donne realmente vissuta. Sono sicura che la nuova Commissione, con una dirigenza già esperta, ha i giusti requisiti per questo compito e sono sicura di una proficua collaborazione", così l´assessora Martha Stocker. La Presidente Ulrike Oberhammer commenta così la sua rielezione: "Sono lieta che l´impegno degli ultimi anni sia stato apprezzato e di potere, assieme a Franca Toffol, con la quale ho collaborato bene, portare avanti i progetti in corso ed iniziarne di nuovi. Quest´anno la Commissione provinciale si focalizza, anche nell´ambito dell´Equal Pay Day (11 aprile 2014), sulla conciliazione tra la vita famigliare e la vita lavorativa e in questo senso anche sulla libertà di scelta delle donne. Altri temi che mi stanno a cuore sono, a parta l´equa retribuzione, la richiesta di più donne in posizioni apicali, la sensibilizzazione per quanto riguarda il tema della violenza sulle donne e il sostegno di giovani donne e ragazze. Un ambito molto interessante è anche la medicina di genere. Non c´è, attualmente, sufficiente informazione sul fatto che i medicinali vengono testati maggiormente sugli uomini, e che i sintomi non sono uguali per donne e uomini. Poiché la nostra assessora è anche responsabile del Dipartimento sanità e sport, potremo sicuramente realizzare dei progetti importanti per quanto riguarda questo ambito e aiutare così le donne anche dal punto di vista della salute. La decisione su quale strada intraprendere verrà comunque presa insieme a tutte le colleghe della Commissione. Infine vorrei ringraziare di cuore le donne che erano con me nella legislatura precedente. Senza il loro aiuto e il loro impegno, non sarebbe stato possibile realizzare così numerosi progetti. Sono sicura che anche in futuro si occuperanno delle donne in Alto Adige e che le potremo consultare in caso di necessità." La Vicepresidente Franca Toffol aggiunge: "La Commissione per le pari opportunità è composta da donne che, pur con retroterra culturali e professionali molto diversi, hanno in comune la volontà di impegnarsi a favore dell´equità e dell´equilibrio fra i generi. Negli ultimi anni abbiamo avviato campagne importanti, cito fra tutte quella dell´Equal pay day, e abbiamo sostenuto inziative e progetti utili a migliorare la condizione femminile. Per quanto riguarda la mia nomina, ringrazio per la fiducia che mi è stata sempre accordata e che è stata confermata in questa occasione: cercherò di rispettare nel migliore dei modi l´impegno preso."  
   
   
VIOLENZA CONTRO LE DONNE: LE PAROLE CONTANO ALLA IV H, IV S E IV T DEL MARCONI LA NONA EDIZIONE DEL PREMIO COLASANTI-LOPEZ. INIZIATIVA DELLA PROVINCIA DI PARMA RIVOLTA ALLE SCUOLE  
 
Parma, 1 aprile 2014 – L’invito a non essere indifferenti alla violenza contro le donne, a pensare perché accade, a chiedere aiuto quando si verifica, a come la si racconta con le immagini, le parole, i suoni. Sono tante le esortazioni e gli spunti che emergono dai lavori in concorso alla nona edizione del Premio Colasanti Lopez. Dieci prodotti giornalistici (articolo di giornale, on line, un servizio tv o radio, uno strumento web) realizzati dalle 11 classi partecipanti e presentati questa mattina nella Chiesa di San Giovanni Battista, trasformata in auditorium per quello che è stato l’atto finale di un lungo percorso compiuto da ragazzi e ragazze insieme ai loro insegnanti e alle tutor: le giornaliste Chiara Cacciani e Laura Giunta con le volontarie del Centro Antiviolenza e dell’Associazione maschile Plurale. Ai giovani studenti era stato chiesto di compiere uno sforzo importante: realizzare quel prodotto con un linguaggio utile a sensibilizzare la collettività e creare una nuova cultura. E tutti i lavori presentati questa mattina e giudicati dalla commissione hanno centrato l’obiettivo. Ad aggiudicarsi il primo premio il “Marconi”: la Iv H con un video su di un giornalista televisivo di fronte alla scelta se dare o meno una notizia di una violenza familiare che poi, nel racconto, sfocia in un femminicidio; la Iv S con il cortometraggio “Accanto al cuore per essere amata” sul senso della rinascita della vita che può nascere dal buon esempio; la Iv T con un video che a partire dal rep “Non farle del male” , lancia un invito a ribellarsi e unirsi, a tenere comportamenti corretti nei confronti delle donne. Secondo premio alla 3° G-pia dell’Ipsia Levi che ha immaginato di realizzare nel futuro una intervista alla fondatrice dell’associazione Hope in prima fila per anni nelle battaglie, anche vincenti, contro gli stereotipi e la violenza di genere. Il terzo premio va alla 2° A del Tecnico turistico Magnaghi di Salsomaggiore con il servizio tv “Vedo, sento parlo: mai più un 8 marzo di sangue”. “La cronaca questa mattina ci riporta un altro fatto di sangue, un’altra donna uccisa – ha detto l’assessore alle Pari Opportunità Marcella Saccani rivolgendosi agli studenti – Ieri c’è stata la sentenza del processo per quello che è stato riconosciuto come mandante della violenza contro Lucia Annibali, l’avvocata divenuta simbolo di denuncia e impegno per tante altre donne. Fino a quando la nostra pazienza sarà messa alla prova di quello che giorno dopo giorno è divenuto impronunciabile? – ha continuato Saccani ricordando Michelle Campos uccisa a Parma nel settembre scorso – Con questo premio intitolato a due donne che sono diventate simbolo di una vicenda sconvolgente intendiamo portare l’attenzione sul tema della violenza contro le donne a partire dalle scuole e dai giovani, invitandoli a riflettere per farsi portatori di una nuova cultura”. Donatella Colasanti e Maria Rosaria Lopez, furono vittime nel 1975 di un episodio di violenza divenuto emblematico e ricordato da tutti come il “Massacro del Circeo”: nel nome di queste due donne la Provincia invita ogni anno le classi delle scuole superiori del territorio a riflettere sul tema, in un’azione di sensibilizzazione che mira anche a prevenire e contrastare fenomeni di violenza. Quest’anno come detto si è lavorato sull’uso delle parole nei mezzi di comunicazione: molti si sono orientati sull’intervista video, realizzate nelle scuole, ma sono stati presentati anche lavori di scrittura e la realizzazione di un dossier e di un blog. Queste le scuole partecipanti, per 11 classi complessive: Liceo Marconi di Parma (Iv S, Iv T; Iv H), Liceo Maria Luigia di Parma (Iii B liceo scientifico), Liceo Romagnosi di Parma (Ii D), Itis Galilei di San Secondo (Iv C e Iv B), Istituto Zappa-fermi di Borgotaro (Iv C liceo linguistico), Liceo Paritario Canossa di Fidenza (un gruppo di V), Istituto Ipsia di Parma (Iii G Pia), Istituto Magnaghi di Salsomaggiore (Ii A). I premi sono stati assegnati da una giuria composta da: Maria Stella Galli, insegnante e vicesindaco del Comune di Collecchio; Isotta Piazza, ricercatrice universitaria, area Italianistica dell’Università degli Studi di Parma; Gabriele Balestrazzi, giornalista, direttore della testata Gazzetta di Parma on line; Cinzia Veroni, giornalista, responsabile dell’ufficio stampa della Provincia di Parma; Fabrizia Dalcò, dipendente dell’Ufficio Pari Opportunità della Provincia di Parma. Alla classe 1ª classificata: 32 posti al Teatro Regio, 15 cards da 6 ingressi al Teatro delle Briciole e 38 “mini abbonamenti” da 2 ingressi al Teatro Due; Alla classe 2ª classificata: 24 posti al Teatro Regio, 10 cards da 6 ingressi al Teatro delle Briciole e 32 “mini abbonamenti” da 2 ingressi al Teatro Due; Alla classe 3ª classificata: 16 posti al Teatro Regio, 5 cards da 6 ingressi al Teatro delle Briciole e 28 “mini abbonamenti” da 2 ingressi al Teatro Due.  
   
   
UN MILIONE E SEICENTOMILA EURO PER GLI ASILI NIDO ENTRO IL 18 APRILE 2014 VANNO INVIATE LE ISTANZE PER IL CONTRIBUTO  
 
Torino, 1 aprile 2014 - Un milione e seicentomila euro destinati agli asili nido comunali, a gestione diretta o indiretta, del territorio della Provincia di Torino. E’ questa la cifra stanziata per il 2013, su trasferimento di fondi regionali, per il funzionamento e la gestione delle strutture per la prima infanzia, approvata nella scorsa riunione della giunta provinciale. Ne beneficeranno, sulla base di criteri precisi e in misura proporzionale, i Comuni (in quanto gestori) che entro il 18 aprile 2014 alle ore 12 ne faranno domanda. Nel 2012 ad ottenere il finanziamento sono state 132 strutture: 54 nella Città di Torino e 78 nei Comuni del territorio provinciale, per un numero di posti/bambino pari a 7.599 unità, di cui 4.186 nella Città di Torino e 3.413 nei Comuni del territorio provinciale. Negli anni, il contibuto regionale è drasticamente diminuito: nel 2010\2011 ammontava a oltre 6milioni e 700mila euro, ridotto a 2milioni e 400mila euro nel 2011\2012 e quest’anno a 1milione e 600mila. “I contributi che la Provincia eroga” spiega Mariagiuseppina Puglisi “vanno a contribuire alla gestione ordinaria degli asili: se la cifra si riduce è evidente che vengono messi a rischio alcuni servizi, e che le famiglie, e le donne soprattutto che portano il peso di conciliare le esigenze casa-lavoro, vengono penalizzate”.  
   
   
AL VIA LE ISCRIZIONI PER GLI ASILI NIDO DI ROMA CAPITALE. IL BANDO SCADE IL 12 MAGGIO 2014.  
 
Roma, 1 aprile 2014 – Partite ieri le iscrizioni agli asili nido di Roma Capitale. Per l’anno educativo 2014/2015 possono essere iscritti al nido le bambine e i bambini nati dal 1°gennaio 2012 e che nasceranno entro il 31 maggio 2014. I nidi capitolini accolgono bambine e bambini residenti nel territorio di Roma Capitale, appartenenti a nuclei familiari con almeno un genitore, un tutore o un affidatario residente in città. Possono presentare domanda anche le famiglie non residenti al momento dell’iscrizione e che siano in condizione di autocertificare di avere in corso il cambio di residenza a Roma. Possono essere iscritti inoltre tutte le bambine e i bambini presenti temporaneamente nel territorio, anche se privi della residenza, in relazione alle vigenti norme internazionali, nazionali e regolamentari. Le domande, il cui termine scade il 12 maggio 2014, si possono effettuare in due modi: - attraverso il portale www.Comune.roma.it, ma prima è necessario aver concluso la procedura di identificazione (per qualsiasi informazione o assistenza è possibile contattare il Contact Center Chiamaroma 060606) - tramite i Caaf convenzionati che forniranno assistenza gratuita agli utenti durante la compilazione del modulo, senza nessuna identificazione al portale. Per la frequenza al nido capitolino o alla struttura privata convenzionata è previsto il pagamento di un contributo che varia secondo il valore dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente del nucleo familiare (Isee) e secondo la fascia oraria di fruizione del servizio. Qualora l’utente non presenti la Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu) si applica la tariffa massima. “Le iscrizioni online ai nidi comunali – dichiara Alessandra Cattoi, assessora alla Scuola, Infanzia, Giovani e Pari opportunità – garantiscono una maggiore trasparenza per i cittadini e uno snellimento delle pratiche burocratiche consistente. In questo modo vogliamo andare incontro alle esigenze degli utenti più tecnologici che non dovranno più perdere tempo in code e spostamenti inutili per compilare le domande. Naturalmente, per chi non ha dimestichezza con la procedura di identificazione al portale, abbiamo attivato una rete di assistenza gratuita tramite i Caaf convenzionati. Inoltre, per facilitare le famiglie delle bambine e dei bambini di nazionalità non italiana, nell’ottica di una piena integrazione nelle nostre scuole, abbiamo tradotto il bando e le istruzioni in francese, inglese, romeno e spagnolo”.  
   
   
BOLZANO: POLITICHE PER LA FAMIGLIA  
 
Bolzano, 1 aprile 2014 - Giorvedì 27 marzo l’assessora alla famiglia Waltraud Deeg ha incontratola sua omologa del Tiroo, l’assessora Beate Palfrader, nei suoi uffici a Innsbruck. Lo scambio è servito a esporre e discutere le priorità in termini di politica per la famiglia al di qua e al di là del Brennero. "I tre pilastri portanti dell´attuale politica per le famiglie in Alto Adige, ovvero il sostegno finanziario, la formazione per le famiglie e le misure volte a migliorare la conciliabilità tra lavoro e famiglia, si riflettono anche nelle azioni intraprese in questo settore dal Land Tirolo"spiega l´assessora Deeg. "Ogni anno investiamo 16 milioni di euro per contributi mirati alle famiglie con figli, progetti formativi per i genitori e per strutture quali i 28 centri Genitori-bimbo del Tirolo", ha illustrato l´assessora Palfrader, che ha anche illustrato l´iniziativa di successo di un punto d´informazione per famiglie ed anziani allestito presso il centro commerciale Sillpark di Innsbruck "Nel 2013, 19.500 richieste riguardanti i servizi per l´infanzia, le offerte ricreative o i sostegni finanziari sono stati presentati di persona o telefonicamente presso il centro di consulenza del Land Tirolo". Dal 2008 il Tirolo avrebbe inoltre investito circa 45 milioni di euro a favore della conciliabilità famiglia-lavoto, tra l´altro con l´ampliamento dei servizi di accudimento per l´infanzia "Nei 5 anni passati abbiamo creato 22 microstrutture, 39 asili nido e 20 asili e in tutto 3.260 nuovi posti per l´accudimento". Ampliare i servizi per l´infanzia rappresenta una delle sfide maggiori anche in Alto Adige: „Abbiamo bisogno di strutture aggiuntive, un piano per l´aumento dei posti a disposizione esiste già come bozza e ora deve essere definito nei dettagli. Nel contempo stiamo anche approfondendo il discorso dei criteri qualitativi lavorando sul sistema di finanziamento, che vogliamo porre su nuove basi entro il 2015 ", spiega Deeg. Continuerà anche il sostegno alle imprese attenti alle esigenze delle famiglie per facilitare ulteriormente la conciliabilità lavoro-famiglia. Importanza fondamentale, secondo Deeg, sarà data anche al sostegno dei padri "I padri hanno bisogno di condizioni che permettano loro di dare uno spazio più ampio, a cui tanti aspirano, nell´educazione dei figli e nel vivere la loro paternità". Più in generale Deeg si è posta infine l´obiettivo di promuovere una percezione delle politiche per le famiglie, non più come azioni di welfare, ma come un investimento che va a rafforzare collettività nel suo complesso. L´incontro è proseguito con la discussione di possibili azioni volte a favorire la cooperazione transfrontaliera tra Tirolo den Nord e Alto Adige nell´ambito della famiglia.  
   
   
INFANZIA, VENDOLA: BASTA RETORICA, IL GOVERNO METTA A DISPOSIZIONE RISORSE  
 
Bari, 31 marzo 2014 - “Noi abbiamo lottato in controtendenza affinché la crisi non precipitasse sui bambini. Abbiamo svolto un’opera ciclopica di infrastrutturazione sociale dato che mancava tutto in Puglia e lo abbiamo fatto in anni in cui i governi centrali tagliavano linearmente su tutto”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola intervenendo il 27 marzo, alla presenza del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti, alla Conferenza nazionale sull’infanzia e sull’adolescenza “Investire sull’infanzia” che si è svolta a Bari presso Villa Romanazzi Carducci. “Io auspico – ha detto Vendola – che il Governo Renzi possa imprimere una svolta reale, perché la povertà che c’è oggi in Italia, che è cresciuta in maniera gigantesca, è una povertà che riguarda moltissimo i bambini, oltre che gli anziani e le persone disabili”. Basta con la retorica. Secondo il Presidente della Regione Puglia “oggi abbiamo bisogno di sapere quali sono le risorse finanziare che si mettono in campo per l’esercizio dei diritti fondamentali dei bambini”. “Gli adulti – ha continuato Vendola – per amare i bambini devono occuparsi della condizione delle città, degli spazi per giocare, della condizione delle scuole, delle forme dell’apprendimento. E gli adulti devono anche dedicare l’attenzione e il tempo necessario affinché i bambini possano esprimere i propri sentimenti e la propria umanità”. “I bambini parcheggiati davanti ad una tv o davanti a un computer – ha concluso Vendola – i bambini che soffrono la solitudine, sia pure in una situazione di benessere, ci mandano un messaggio: dobbiamo imparare ad ascoltarli, sapendo che loro sono straordinari educatori di noi adulti. Educare i bambini non vuol dire plagiarli, ma addestrarli alla loro autonomia intellettuale e alla padronanza di sé. Tuttavia, troppo spesso la società degli adulti ha pensato di cavarsela adulterando i bambini, cioè rendendoli soltanto terminali di un circuito consumistico. La società educante è una società che si prende carico dei bambini, che sa guardarli in faccia, che sa ascoltarli. Questo è il tema vero che l’Europa oggi deve affrontare, altrimenti le parola infanzia non avrà più significato”.  
   
   
ADOZIONI. IL BAMBINO AL CENTRO. CONVEGNO DELLA REGIONE. NEL 2013 SONO STATI ADOTTATI NEL VENETO 285 MINORI DI CUI 209 STRANIERI E 76 ITALIANI  
 
Monastier (Treviso), 1 aprile 2014 - Il bambino al centro nel sistema delle adozioni; ripartire punto e a capo per riaggiornare il già valido ´sistema adozioni Veneto´ che è tra i migliori del Paese e rivedere ciò che nelle adozioni e´ punto critico ad esempio il ´dopo-adozioni´ quando inizia il cammino di convivenza vera e propria e che finisce, sempre più spesso, in particolare nei casi di ´bambini grandi´, in un rigetto dell´adozione da parte del bambino o dei genitori acquisiti. Di questi temi si è parlato stamani all´hotel Park Villa Fiorita di Monastier nel corso di un seminario dal titolo: "Adozione punto e a capo. Il bambino al centro", destinato agli operatori dei servizi pubblici e privati, promosso e organizzato dall´Assessorato ai servizi sociali della Regione Veneto. Nel 2013 sono stati adottati nel Veneto 285 minori di cui 209 stranieri e 76 italiani. Circa 5000 persone, aspiranti genitori adottivi, sono stati coinvolti in una delle attività di sensibilizzazione, formazione e informazione predisposte dalla Regione e dalle 26 equipes dedicate alle adozioni, attive nelle Ullss per un totale di 144 operatori specializzati. Nel 2012, lo ha ricordato l´Assessore regionale ai servizi sociali, e´ stato sottoscritto un protocollo tra Regione, Tribunale per i minorenni, Aziende Ullss, e per la prima volta, Ufficio scolastico regionale che sta permettendo accompagnamento e servizi di vicinanza alle famiglie e ai bambini adottivi, all’inizio del delicato percorso d’adozione, durante l’attesa e dopo l’ingresso del minore nella nuova famiglia. L’esponente del Governo veneto ha sottolineato come l´andamento delle adozioni nel Veneto in questi anni dimostri lo spirito di solidarietà e di genitorialità insito nella gente veneta. Sono tante le famiglie che aprono le porte della loro casa e del loro cuore all’accoglienza di un minore e l’adozione è ben sostenuta ed accompagnata dal sistema dei servizi socio sanitari insieme al privato sociale. Quello veneto, secondo l´Assessore, e´ un modello che ha fatto scuola e ora si intende verificarne la funzionalità perché possa rispondere sempre meglio alle esigenze dei genitori e ancor di più dei bambini che sono la prima e prioritaria preoccupazione dell´istituzione regionale.  
   
   
INFANZIA: IN FVG PREVALENZA DI FIGLI UNICI  
 
 Trieste, 1 aprile 2014 - Il Friuli Venezia Giulia sta diventando sempre più una regione di figli unici considerando che, in base ai dati contenuti nell´annuario statistico sull´infanzia e l´adolescenza 2014 realizzato dalla Regione e presentato oggi a Trieste, il 54,5 per cento delle famiglie con figli si limita ad averne solo uno. Sempre più elevata, inoltre, la presenza di famiglie con almeno un genitore straniero al punto che, tra i nati nel 2012, il 23 pc rientra in questo rilevamento. Cresce la criminalità minorile che, nel 2011, ha registrato un 4,3 pc contro il 4,1 del 2010. Tra i procedimenti iscritti a carico di minorenni nel 2012, il 58,3 pc riguarda reati contro il patrimonio, con il furto prevalente. I soggetti complessivamente segnalati nel corso dello stesso anno sono prevalentemente maschi di età compresa tra i 16 e i 17 anni, un terzo dei quali stranieri. Da autori a vittime. I minorenni vittime di reati a sfondo sessuale di cui si è avuta notizia, infatti, sono stati 19 nel 2011 (13 italiani e 6 stranieri), 14 dei quali consumati in ambito familiare o amicale. Su 19, 17 sono di genere femminile e 11 di età compresa tra i 14 e i 17 anni. Notizie positive sul fronte scolastico perché in Friuli Venezia Giulia il rischio di abbandono nelle scuole superiori è inferiore alla media nazionale (0,07 contro lo 0,2 Italia nel 2012). Sul fronte salute, invece, non va sottovalutata la presenza di un´elevata quota di soggetti con eccesso di peso (1 su 6 nell´età 6-17 anni) anche se la nostra regione ha il quinto valore più basso su scala nazionale. Sempre più ragazzi, riporta ancora l´annuario, vivono con un solo genitore, tanto che la quota è cresciuta dal 9,7 pc del 2008 al 12,5 del 2011. Altro dato interessante quello secondo cui il 52,7 pc dei minorenni hanno entrambi i genitori che lavorano, una realtà in costante ascesa che si riflette sulle modalità di vita quotidiana e sull´organizzazione del tempo libero. Circa la metà dei bambini di 3-10 anni gioca con la mamma tutti i giorni contro l´uno sul tre anche col padre. Due terzi dei ragazzi di 3-17 anni svolge attività extrascolastica, in prevalenza sport (51,2 pc) seguito a lunga distanza da musica (11,5 pc) e dall´apprendimento di lingue straniere (10 pc). Ovviamente sempre più diffuso l´utilizzo di internet tra gli adolescenti (11-17 anni), con il 95,2 pc che dichiara di navigare in rete, il 47,2 pc dei quali tutti i giorni. Parimenti, diffusissimo l´uso del cellulare che raggiunge quota 92,2 pc in età adolescenziale e l´11,9 pc tra i 6 e i 10 anni rispetto al 18 pc nazionale. In seguito al crescente numero di rotture matrimoniali, addirittura il 74,2 pc delle separazioni e il 62,1 pc dei divorzi in Friuli Venezia Giulia hanno riguardato coppie con figli. La quota di affidamenti concessi al padre continua a rimanere molto bassa (sotto l´1 pc), così come è residuale l´affidamento dei minori a terzi (0,3 pc). Notevole, al contrario, la quota di minori nati da coppie non sposate che ha raggiunto nel 2012 il 26,6 per cento.