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Notiziario Marketpress di Mercoledì 06 Settembre 2006
SCOPERTA LA MOLECOLA CHE DETERMINA IL DESTINO DELLE CELLULE  
 
Bruxelles, 6 settembre 2006 - Alcuni scienziati hanno scoperto un gruppo di molecole che regola il numero e il tipo di cellule presenti nel sangue. La comparsa di anomalie provoca spesso la leucemia e altre affezioni. I ricercatori sperano che i risultati dello studio contribuiscano a comprendere i processi intracellulari che possono causare l´insorgere dei tumori. Gli scienziati hanno individuato nelle cellule una serie di percorsi molecolari che regolano importanti processi biologici. Essi vengono solitamente attivati e disattivati da fattori esterni e aiutano le cellule a reagire al proprio ambiente. Uno di essi, denominato "Wingless", è presente in quasi tutti gli animali, dove svolge un ruolo fondamentale nello sviluppo di organi e tessuti. Inoltre controlla le cellule staminali e decide in quali casi debbano rimanere tali o debbano differenziarsi in altri tipi di cellule. Nello studio attuale i ricercatori del Laboratorio europeo di biologia molecolare (Embl) e dell´Università di Lund, in Svezia, hanno analizzato ciò che accade quando il percorso Wingless è troppo attivo nelle cellule staminali presenti nel sangue dei topi. I risultati sono pubblicati nell´ultimo numero di "Nature Immunology". "Abbiamo modificato un elemento del percorso, una proteina chiamata beta-catenina, in modo tale che fosse bloccata nella ´modalità di trasmissione´", ha spiegato Peggy Kirstetter dell´Embl. "In questo modo si sono formate cellule in cui il percorso era sempre attivato. Sapevamo che Wingless contribuisce alla differenziazione delle cellule del sangue, ma non era chiaro in che modo i segnali fossero trasmessi all´interno della cellula staminale ematopoietica". Nel caso in cui il percorso funzioni correttamente, le cellule staminali attraversano diverse fasi prima di differenziarsi completamente nel sangue. Quando i ricercatori hanno stimolato il percorso, sono scomparsi del tutto svariati tipi di cellule sanguigne, mentre lo sviluppo di altri tipi di cellule era bloccato in diverse fasi della differenziazione. Nel midollo osseo dei topi, alcuni tipi di cellule staminali scomparivano, mentre altri erano troppo frequenti. Dai risultati dei ricercatori emerge che la beta-catenina riveste un ruolo essenziale nella formazione o no delle cellule del sangue. Sembra inoltre che grazie alla beta-catenina siano le cellule stesse a decidere del proprio destino prima di lasciare il compartimento di cellule staminali presente nel midollo osseo. Claus Nerlov dell´Embl ha spiegato le implicazioni dei risultati cui è giunta la sua équipe. "Sappiamo che esistono forti legami con la decisione delle cellule di dividersi, svilupparsi o morire", ha dichiarato. "Se le cellule stesse non intraprendono al momento opportuno il percorso dello sviluppo, molto probabilmente sono destinate a morire o danno inizio a un tipo di riproduzione inadeguato. La leucemia acuta e altre forme di cellule tumorali derivano da anomalie come questa. La comprensione dei processi attraverso i quali esse si formano richiederà l´individuazione dei punti nevralgici del percorso in cui si verificano i problemi". Http://www. Nature. Com/natureimmunology http://www. Embl. Org/ .  
   
   
CRT: LA TERAPIA SALVAVITA DIMOSTRA LA SUA COSTO-EFFICACIA  
 
 Barcellona, 6 settembre 2006 – Secondo nuovi dati presentati all’Esc, la Terapia di Resincronizzazione Cardiaca (Crt), erogata da pacemaker più avanzati e chiamati “biventricolari”, associata alla terapia farmacologia standard dello scompenso cardiaco (Ace inibitori, sartani, beta-bloccanti), dimostra un’elevata costo-efficacia a lungo termine nel trattamento dello scompenso cardiaco. Confermata anche la costo efficacia della Crt-d, che con l’impiego integrato di un defibrillatore impiantabile (Icd), consente di arrestare rapidamente tachicardie potenzialmente letali; si tratta di una terapia aggiuntiva potenzialmente salvavita per la prevenzione della morte cardiaca improvvisa. L’analisi ha esaminato i miglioramenti in termini di qualità della vita, morbilità, mortalità e riduzione dei costi associati all’ospedalizzazione per scompenso cardiaco, confrontando Crt e Crt-d associati a terapia medica standard con la sola terapia medica standard. I risultati dimostrano che il rapporto incrementale di costo efficacia, per anno di vita guadagnato ponderato per la qualità, è pari a € 7. 614 per la Crt e € 18. 199 per la Crt – D quando confrontato con la sola terapia medica ottimale. Valore decisamente inferiore alla soglia d´accettabilità del rapporto costo - efficacia comunemente definito pari a € 50. 000. In altre parole vuol dire che un ipotetico sistema sanitario dovrebbe investire per ogni paziente 7. 000 € per la Crt e 18. 199 € per la Crt-d in più per ottenere un anno di vita guadagnato in situazione di compenso buono. “L’efficacia della Crt nel ridurre la mortalità nello scompenso cardiaco è stata ampiamente dimostrata dallo studio Care-hf e da una serie di ulteriori analisi” ha dichiarato il Professor J. G . F. Cleland, presidente del comitato direttivo di Care-hf e direttore del Reparto di Cardiologia al Castle Hill Hospital di Kingston-upon-hill, nel Regno Unito. “Ora abbiamo anche le conferme di un rapporto costo/efficacia estremamente positivo”. Questi valori sono ulteriormente confermati da un’analisi condotta per il sistema sanitario italiano. “Secondo la prospettiva del nostro Sistema Sanitario Nazionale”, ha spiegato il dr. Maurizio Lunati, Direttore Struttura Complessa di Elettrofisiologia, Dipartimento Cardiologico "A. De Gasperis" dell’Ospedale Niguarda Ca´ Granda di Milano, “la Crt ha un’altissima costo-efficacia rispetto alla terapia medica ottimale”. Valutazioni a livello locale della costo-efficacia delle terapie i cui risultati clinici sono stati dimostrati da studi internazionali sono molto utili, a causa delle specificità dei sistemi sanitari nazionali e dei diversi costi che la stessa terapia assume nei vari Paesi. La Crt resincronizza la contrazione dei ventricoli del cuore inviando impulsi elettrici al muscolo cardiaco e aiutandolo in tal modo a pompare sangue più efficientemente nell´organismo. Un pacemaker convenzionale stimola esclusivamente il lato destro del cuore, avendo effetti solo sul ritmo cardiaco. La Crt trasmette stimoli elettrici ad entrambi i lati del cuore resincronizzando la contrazione e migliorando quindi la sua azione di pompa. I defibrillatori Crt (Crt-d) includono anche una terapia aggiuntiva salvavita che consente di arrestare rapidamente tachicardie potenzialmente letali (prevenzione della morte cardiaca improvvisa). .  
   
   
LA FASE 1 DEL REGISTRO OLYMPIA CONFERMA LA SICUREZZA E LE PRESTAZIONI DEL SISTEMA DI STENT CORONARICO TAXUS LIBERTÉ IN PRESENZA DI LESIONI E PAZIENTI COMPLESSI  
 
Natick, Massachussets e Barcellona, Spagna 6 - settembre, 2006 – Boston Scientific Corporation ha annunciato i risultati dei primi sei mesi della Fase I del registro globale Taxus Olympia , che confermano la sicurezza e le prestazioni del sistema di stent coronarico Taxus Liberté in un gruppo di pazienti reali. I risultati sono stati annunciat alla Società europea di cardiologia nel corso del Congresso mondiale di cardiologia 2006 che si è tenuto a Barcellona. Taxus Liberté è attualmente in fase di approvazione presso la U. S. Food and Drug Administration e non è ancora commercializzato negli Stati Uniti. La Fase I del registro globale Olympia includeva 529 pazienti provenienti da sette Paesi in cui Taxus Liberté* è già stato approvato. Sono stati iscritti alla Fase I gruppi di pazienti diversi con lesioni ad alto rischio, così da rappresentare la complessa tipologia d’uso delle procedure cliniche in situazioni “reali”. La maggior parte dei pazienti presentava lesioni o situazioni cliniche complesse, tra cui patologie multivascolari (49,1%), precedenti attacchi cardiaci (45,9%), lesioni alla coronaria discendente anteriore sinistra (54,0%), vasi piccoli (9,0%), lesioni estese (18,8%) e diabete (49,9%). “I dati raccolti nei primi sei mesi della Fase I di Oolympia sono molto significativi, soprattutto se teniamo presente l’elevato grado di complessità procedurale e di tipologia dei pazienti riscontrata su un’ampia gamma di casi reali”, ha affermato Waqar H Ahmed, M. D. , M. S. , Facc del King Fahed Armed Forces Hospital di Jeddah, Arabia Saudita, e responsabile della prima fase del registro Olympia. “i dati hanno evidenziato la coerenza con i risultati di altri registri e indagini cliniche condotte su Taxus, confermando ulteriormente le ottime prestazioni del sistema di stent coronarico Taxus Liberté”. I riscontri dei primi 6 mesi della Fase I di Olympia hanno confermato per il Taxus Liberté un tasso complessivo di eventi cardiaci del 2,3%, compresi morte cardiaca (0,8%), infarto miocardico (1,3%) e interventi successivi su vasi già trattati (1,3%). Il registro Olympia Fase I ha riportato un tasso di trombosi dello stent dell’1,5%, di cui l’1,1% da 0 a 30 giorni e lo 0,4% da 30 a 180 giorni. Questa bassa percentuale di trombosi è in linea con i dati sulla sicurezza riportati da altri registri sugli stent a rilascio di farmaco. La Fase 1 del Registro Olympia ha anche appurato che nella metà dei casi di trombosi dello stent il maggior fattore di rischio era imputabile a una mancata efficacia della terapia antipiastrinica. Nel sottogruppo di pazienti diabetici (261), Olympia ha riportato per il Taxus Liberté le più basse percentuali complessive di eventi cardiaci (1,5%), morte cardiaca (0,4%), infarto miocardico (0,8%), ripetizione di interventi (1,1%) e trombosi dello stent (1,1%). Ciascuno di questi risultati per il sottogruppo di pazienti diabetici ad alto rischio è stato inferiore a quelli della popolazione complessiva. “La Fase I di Olympia rivela come con Taxus Liberté si siano ottenuti risultati eccellenti in sottogruppi di pazienti considerati ad alto rischio per l’impianto di stent metallici, come pazienti diabetici, con vasi piccoli, lesioni estese e stent multipli”, afferma Jeff Goodman, Presidente di Boston Scientific International. “i risultati si basano sull’impressionante quantità di dati positivi che emergono dal programma clinico Taxus, in particolare su pazienti diabetici complessi. La nostra piattaforma di seconda generazione - Taxus Liberté - offre un’ottima impiantabilità, comprovata da risultati ottenuti nel trattamento delle lesioni complesse”. La Fase I del registro Olympia ha soddisfatto l’obiettivo principale dello stent Taxus Liberté relativamente agli eventi cardiaci a 30 giorni dall’impianto. Inoltre, hanno trovato positivo riscontro anche tutti gli obiettivi secondari, compresi gli eventi cardiaci da stent a sei mesi, gli eventi cardiaci da vaso target a 30 giorni e a sei mesi. Si è confermato inoltre il successo dal punto di vista angiografico e tecnico. Il registro globale prospettico Olympia prevede l’iscrizione di un massimo di 27. 000 pazienti in più fasi da oltre 500 centri in 70 Paesi e mira ad analizzare risultati clinici reali per il sistema di stent coronario a rilascio di paclitaxel di Boston Scientific nel trattamento di pazienti con malattie coronariche. .  
   
   
NORDCOM SCEGLIE LA “CURA” DI OPENWORK PER I DOCUMENTI DELL’AZIENDA OSPEDALIERA SALVINI  
 
Milano, 6 settembre 2006 - In una struttura complessa, come una istituzione sanitaria, un’efficace gestione degli aspetti amministrativi ha un peso spesso paragonabile a quello della cura dei pazienti per le ricadute sulla qualità del servizio erogato al suo pubblico interno ed esterno. Per questo, il suo valore non si misura solo dalla competenza del personale medico o dalla tempestività degli interventi sul campo, ma anche dalla tecnologia. L’azienda Ospedaliera G. Salvini, nata nel 1998 accorpando diverse realtà preesistenti, oggi è organizzata su cinque presidi in Lombardia e mira a costituire una vera e propria rete ospedaliera. Ciò comporta un generale processo di riorganizzazione, che va dall’ampliamento dell’offerta specialistica alla razionalizzazione delle attività amministrative. Uno degli aspetti cruciali è dunque il workflow documentale, aspetto che è stato affrontato con positivi risultati adottando una soluzione applicativa specifica. L’azienda ha avviato nel corso del 2005 una revisione del flusso documentale legato ai documenti di pertinenza dell’Ufficio Protocollo Generale. Il progetto è stato realizzato da Nordcom, system integrator con competenze specifiche nelle soluzioni di document management. La scelta tecnologica di Nordcom è ricaduta su openwork, piattaforma di Business Process Management e gestione documentale sviluppata dall’omonima azienda. Si tratta di un volume stimabile in circa 40mila protocolli all’anno e oltre mille delibere, ma si tratta di cifre destinate ad aumentare, man mano che procede la fase di revisione dei processi. Referente del progetto per l’Ao Salvini è il Dott. Meregalli, responsabile Sistemi Informativi dell’azienda, e colui che ha delineato la vision tecnologica e organizzativa per la struttura sanitaria, identificando anche le linee guida per lo sviluppo della soluzione documentale. Uno dei nodi era costituito dai colli di bottiglia generati dalla sola implementazione del Nucleo Minimo del protocollo informatico, cosa che concentrava nell’Ufficio del Protocollo Generale tutto il flusso cartaceo in entrata e in uscita. Così si è reso necessario l’investimento in una soluzione tecnologica avanzata, come openwork. L’abbinamento fra la soluzione tecnologica di base e la capacità di customizzazione di Nordcom sono stati i fattori determinanti per il progetto partito con requisiti e specifiche ben identificate sin dall’inizio. “Il progetto ha previsto una propedeutica fase di consulenza organizzativa che ha analizzato tutti i flussi documentali – illustra Luciano Sulis, Project Manager Nordcom – Come capita spesso, l’occasione è stata utile per rianalizzare le procedure nel loro complesso, anche se poi il cliente ha deciso di procedere per gradi”. Infatti, l’intervento iniziale è stato compiuto a livello di Ufficio Protocollo Generale, anche per alleggerire il carico di lavoro di questa struttura. In seguito, è stato attivato il protocollo decentrato in uscita per cinque uffici pilota, primo passo verso l’implementazione del Nucleo Esteso, con acquisizione dei documenti via scanner e attivazione dello smistamento elettronico. Il progetto prevede anche il passaggio in elettronico del flusso completo di delibere e la successiva graduale attivazione del protocollo decentrato in uscita per gli altri uffici dell’azienda. La soluzione è stata installata su server dedicato, ma in sede di evoluzione è prevista la migrazione ad un’architettura multi-tier in corso di implementazione. Il prodotto è stato già integrato, a livello di anagrafiche clienti, fornitori e dipendenti, con il software gestionale in uso. Il progetto è stato rilasciato nel Dicembre scorso, completo di acquisizione del protocollo pregresso del 2004 e 2005, ma tuttora sono in corso personalizzazioni di alcune procedure e feature, su richiesta diretta del Salvini, soprattutto in direzione dell’usabilità della soluzione: “Già dalle prime fasi operative – spiega Sulis – si sono ottenuti significativi benefici per l’Azienda Ospedaliera: una soluzione di protocollo adeguata rispetto al Dpr 445/2000, uno strumento come openwork di semplice utilizzo e con forti potenzialità di sviluppo per il futuro in relazione a tutte le tematiche di workflow e riorganizzazione dei processi amministrativi, hanno permesso di intraprendere con successo un percorso di analisi e revisione delle procedure amministrative di sicuro valore per l’azienda. È un significativo passo verso la realizzazione dell’amministrazione digitale”. Nordcom ha gestito l’implementazione fornendo skill professionali sia in termini di consulenza organizzativa che di gestione e ingegnerizzazione dei processi: “Abbiamo scelto openwork - conclude Sulis - come suite di business process & document management per Salvini perché ha un approccio fortemente integrato con il motore di workflow e perché, contrariamente alle altre soluzioni sul mercato, parte dai flussi organizzativi”. .  
   
   
TECNARGILLA: OFFRESI TECNOLOGIA SPECIFICA PER… IL PUNTO DI INCONTRO TRA DOMANDA E OFFERTA DI TECNOLOGIA CERAMICA  
 
Modena 6 settembre 2006 - Al Tecnargilla innovazione e tecnologia apriranno le porte alla quarta edizione del Ceramic Ttd nell’ambito delle iniziative dedicate al trasferimento tecnologico sui materiali ceramici. Ceramicttd è organizzato da Acimac e Istec-cnr (Istituto di Scienza e Tecnologia dei Materiali Ceramici e Consiglio Nazionale delle Ricerche) di Faenza, è un Technology Transfer Day sui materiali ceramici, i processi e gli impianti, è diretto allo sviluppo contatti tra il mondo della ricerca e il mondo delle imprese relativamente ai temi dell’innovazione e del trasferimento tecnologico. Ceramic Ttd si rivolge a imprese, Università, Istituti di ricerca e attori italiani ed europei che offrono tecnologie innovative e know-how in tutti i campi nei quali i materiali ceramici possono avere impieghi e ricadute. Ceramic Ttd ha la sua vetrina interettativa su www. Ceramicttd. It ove è possibile presentare offerte e richieste di tecnologie innovative. Sul sito sono visibili le offerte e le richieste di tecnologia e le persone interessate sono ancora in tempo per richiedere un incontro, durante Tecnargilla, con i proponenti delle tecnologie in vetrina. Tali incontri, bilaterali e confidenziali, si svolgeranno in un apposito spazio all´interno di Tecnargilla per tutta la durata della manifestazione. Venerdì 29 settembre alle ore 14. 30 si terrà la Conferenza di presentazione di Ceramic Ttd, quest’anno incentrata essenzialmente sulle opportunità di finanziamento alla ricerca proposte dall’Unione Europea (in primis il prossimo 7° Programma Quadro) e sulla presentazione di esempi di successo di ricerche congiunte aziende-Enti di ricerca nel settore ceramico. Ceramic Ttd presenta offerte e richieste di tecnologia relativamente a diversi temi tra i quali: Innovazione di prodotto (materiali per l´edilizia e per l´arredo, pavimenti e rivestimenti, laterizi, ceramici avanzati e tecnici per applicazioni strutturali, elettriche, biomedicali ecc. ), innovazione di processo e sugli impianti ( macchine e attrezzature per l´industria ceramica, sistemi innovativi di controllo di qualità e di processo, decorazione di prodotti, logistica interna ecc. ). Inoltre affronta contenuti quali materiali e componenti innovativi per le attrezzature di processo, sistemi di gestione qualità e di certificazione qualità per le aziende ceramiche arredi ed equipaggiamenti per il settore ceramico ecc. .  
   
   
L´IMMAGINE CRITICA: MILANO ANNI 60 - TRA POP ART E CONTESTAZIONE. SPAZIO ANNUNCIATA, MILANO 11 OTTOBRE AL 19 NOVEMBRE 2006  
 
Milano, 6 settembre 2006 - Questa mostra vuole riproporre a distanza di anni il lavoro di un gruppo di artisti che nella Milano degli anni ´60 e dei primi anni ´70, ha avuto un ruolo centrale sulla scena non solo italiana, ma anche europea. Quattro di loro (Baratella, De Filippi, Mariani e Spadari) con le mostre di Parigi 1969 (“Salon de la jeune peinture”), di Bruxelles al Palais des beaux arts ed ancora nello stesso museo nel 1977 per la mostra ”Mythologies quotidiennes” e, più di recente nel 1998 a Milano a Palazzo Reale nella mostra “Percorsi del mito”, sono stati identificati sulla scena europea come “Il gruppo di Milano”. Come è stato ampiamente documentato, infatti, questo gruppo di artisti si pone in parallelo con esperienze coeve in Francia (“Figuration Narrative”), in Germania (“Kunst und Politik”) e in Spagna “Equipo Cronica” e “Equipo Realidad”). Nel caso di Bertini è talmente la sua presenza sia sulla scena francese che su quella italiana che pare superfluo aggiungere altro. A proposito bisogna citare le recentissime mostre tenute a Milano alla Fondazione Mudima, al Museo di Gallarate ed alla Galleria Colossi Arte Contemporeanea di Chiari (Br). Bisogna inoltre sottolineare che Bertini a Parigi è considerato artista francese anche perché fondamentale è stato il suo ruolo nella creazione e nella definizione del movimento internazionale della “Mec Art”. Attivi sulla scena nazionale e internazionale a partire dalla prima metà del decennio, Baratella, Bertini, De Filippi, Mariani, Sarri e Spadari utilizzano gli strumenti, il linguaggio e le immagini tipiche della Pop Art allora imperante, ma ne rovesciano il senso, utilizzandole come chiavi per una contestazione, per una remise en question radicale sia della società contemporanea che dei linguaggi artistici dominanti. In questo senso, la loro esperienza merita oggi una rilettura approfondita, nel momento in cui anche le più giovani generazioni artistiche sembrano voler riprendere un contatto diretto e critico con la società contemporanea. Le opere esposte parlano il linguaggio dei mass media, si rivolgono allo spettatore in modo aggressivo e anche ironico, prendono posizione e si presentano come una delle testimonianze più significative di un periodo di fermenti a volte contraddittori ma sempre ricchi di stimoli, che hanno visto Milano essere, forse per l´ultima volta nella sua storia recente, un´autentica capitale europea della cultura. Le opere esposte evidenziano gli elementi comuni e quelli individuali delle poetiche dei singoli artisti, sorprendenti ancora oggi per la loro attualità, sia tematica che linguistica. In occasione della mostra verrà edito un catalogo, contenente un saggio introduttivo di Walter Guadagnini, la riproduzione di tutte le opere esposte ed essenziali note bio-bibliografiche degli artisti. . .  
   
   
VISITATORI MOSTRE A VILLA MANIN  
 
 Trieste, 6 settembre 2006 - L´assessore regionale alla Cultura Roberto Antonaz interviene nella questione del numero di visitatori delle mostre promosse a Villa Manin di Passariano (Ud), sollevata sulla stampa dal consigliere regionale Massimo Blasoni (Fi). "Nel recente passato - nota l´assessore - Villa Manin di Passariano era sede occasionale di mostre e di eventi. Oggi invece, con la costituzione nel 2004 del Centro d´Arte Contemporanea e le numerose iniziative collaterali che si svolgono lungo tutto l´arco dell´anno, è diventata un grande polo di produzione e di attrazione culturale". "Non è quindi possibile - aggiunge Antonaz - confrontare il numero di visitatori della mostra "Infinite Painting" con quelli della mostra su Kandinsky organizzata dalla precedente Amministrazione regionale nella primavera del 2003. La mostra "Infinte Painting" si inserisce infatti all´interno di un percorso organico e continuativo di iniziative proposte, con la collaborazione di alcune delle più prestigiose istituzioni culturali internazionali, dal Centro d´Arte Contemporanea diretto da Francesco Bonami". "Quella su Kandinski - aggiunge l´assessore - è stata l´unica mostra organizzata dalla precedente Amministrazione, ed è costata il doppio di quello che investe in un anno il Centro d´Arte Contemporanea per le sue iniziative che attirano annualmente 100 mila visitatori. Le mostre promosse a Villa Manin sono state sei nel solo 2005, senza contare il progetto che ha permesso di rivitalizzare il parco e gli 11 tra concerti e spettacoli. Quest´anno, dopo "Infinte Painting", è in programma una mostra dedicata all´arte contemporanea in Turchia mentre per quanto riguarda la musica, dopo il concerto di Andrea Bocelli, è atteso il 4 ottobre Bruce Springsteen". "Nel suo programma di governo - conclude Antonaz - questa Amministrazione regionale ha voluto inserire una scommessa coraggiosa: rilanciare Villa Manin e trasformarla, da occasionale contenitore, in un centro vivo di cultura aperto ai fermenti della nuova Europa, rafforzando così la rinnovata centralità geopolitica del Friuli Venezia Giulia dopo l´allargamento dell´Unione. Credo di poter dire che questa scommessa è stata vinta". . .  
   
   
HUGO PRATT CORTO MALTESE LETTERATURA DISEGNATA  
 
 Roma - Complesso del Vittoriano 8 settembre - 15 ottobre 2006 Roma, 6 settembre 2006 - Venerdi 8 settembre 2006 nell´ambito di "Aspettando…la Notte Bianca", presso il Complesso Monumentale del Vittoriano, si inaugura la mostra dedicata a Corto Maltese il personaggio più importante creato da Hugo Pratt uno dei maestri indiscussi del fumetto italiano. L´ampia rassegna Corto Maltese, Letteratura disegnata, che comprende oltre 170 opere tra disegni, acquarelli, parole e materiali inediti, sarà allestita nel salone centrale del Vittoriano fino al 15 ottobre ed è curata da Vincenzo Mollica e Patrizia Zanotti. Promossa dal Comune di Roma, è coordinata e realizzata da Alessandro Nicosia (Presidente di Comunicare Organizzando). Siamo tutti in debito con Hugo Pratt e Corto Maltese, per quello che ci hanno fatto capire della vita, per tutte le volte che ci hanno fatto sognare, per tutte le avventure che hanno vissuto e tramandato, per tutti i personaggi che hanno incontrato o inventato, per tutte le geografie che hanno attraversato, per il mondo poetico che ci hanno lasciato. (V. Mollica) La mostra che il Complesso del Vittoriano dedica al noto personaggio del fumettista italiano, vuole presentare una visione legata all´aspetto più intimo della creazione di Pratt, sottolineando come la scrittura fosse la base di partenza di tutta la sua opera e il disegno diventasse un´altra calligrafia con la quale integrare le parole scritte. I luoghi, gli appunti, i particolari meno conosciuti del suo lavoro servono a comprendere meglio i processi che hanno portato alla creazione di pagine memorabili in cui troviamo tutto il suo mondo vissuto, le persone, gli amici, la gente incontrata. Pratt era un narratore nato, uno che con lo stesso carisma poteva raccontare una scena fra un soldato tedesco e uno italiano nel deserto, le storie segrete dei campielli veneziani, i miti e le leggende celtiche o i viaggi di Bougainville nel Pacifico. In mostra, oltre alle tavole storiche e agli acquarelli più significativi, sono esposte opere inedite e le astrazioni pittoriche realizzate tra 1967 e il 1986, rappresentate da tre serie di serigrafie. La mostra Corto Maltese, Letteratura disegnata si articola in sette sezioni: attraverso i grandi temi delle sue creazioni, il mare, le donne, l´amicizia, la letteratura, la magia, l´avventura, gli addii è un viaggio nell´arte del fumettista, in quel suo mondo nutrito da migliaia di libri, film, carte geografiche, vecchie illustrazioni, figurine, colori, pennelli, fotografie, appunti scritti ovunque, tracce di storie mai finite, dialoghi, schizzi, strisce che aspettavano di essere disegnate e partivano sempre con lui in una curiosa valigetta che spesso era il suo unico bagaglio. Nell´ambito di un lungo percorso artistico evolutivo, risulta evidente che oltre alla vasta produzione di tavole per i libri a fumetti, l´altra dimensione nella quale l´artista si trova più a suo agio è senz´altro quella dell´acquarello. Veloce da eseguire e facile da trasportare in viaggio, di grande impatto evocativo e libertà interpretativa, possiede le caratteristiche adatte alla personalità grafica, artistica e itinerante di Pratt: l´acquarello gli conveniva, perché è nemico di ogni tecnica di ripensamento, è un´arte della velocità al servizio della contemplazione. Quando tirava fuori la scatola di "Winsor e Newton", un foglio, un pennello, ciò che lo guidava era il desiderio di conservare una traccia, il ricordo di una visione. La rassegna vuole essere un´esplorazione in un mondo fatto di sogni e di fantasia, perchè come diceva lo stesso Pratt: Io penso che la fantasia sia un fatto importante, la fantasia è sempre qualcosa di dorato…per andare via anche dal mondo grigio, in cui si deve sempre discutere. In occasione della Notte Bianca, verrà allestito un maxi schermo all´ingresso del Complesso Monumentale del Vittoriano sul quale verrà proiettato un ritratto dell´artista al lavoro e un´intervista a Hugo Pratt realizzata da Vincenzo Mollica. .  
   
   
PROROGATA AL 10 OTTOBRE LA SUPER MOSTRA DI DEREDIA CRESCENDO DI CONSENSI, SOPRATTUTTO TRA I FIORENTINI, PER LE GRANDI SCULTURE DELL’ARTISTA COSTARICANO ESPOSTE A BOBOLI E IN CITTÀ.  
 
 Firenze, 6 settembre 2006 - E’ piaciuta moltissimo, soprattutto ai fiorentini, che hanno voluto manifestare il loro aperto consenso con raffiche di email ammirate, telefonate e testimonianze varie. E grazie anche a questo successo di pubblico, sperato e non del tutto inatteso, sarà prorogata al 10 Ottobre la mostra Il Mistero della Genesi dello scultore costaricano Jorge Jiménez Deredia (www. Ilmisterodellagenesi. Com). Allestita nel giardino di Boboli (Limonaia Grande e Anfiteatro) oltre che in alcuni dei principali angoli di Firenze (piazzale degli Uffizi, piazza della Repubblica, piazza Pitti) la mostra presenta oltre quaranta sculture in marmo di Carrara e bronzo. Si tratta per lo più di opere monumentali: le più grandi in marmo pesano oltre quaranta tonnellate. Curata da Antonio Paolucci, per molti anni Soprintendente al Polo Museale Fiorentino, e dalla direttrice di Boboli, Litta Medri, l’esposizione è stata inaugurata il 14 giugno per concludersi il 24 settembre. La proroga fino al 10 ottobre consente adesso di coprire complessivamente un periodo di quattro mesi, l’intero clou della stagione turistica. Artista d’ispirazione antropologica (le misteriose sfere di pietra dell’antico popolo Boruca), ma imbevuto di cultura rinascimentale (ha studiato architettura a Firenze e scultura a Carrara dove tuttora vive), Deredia incide nella materia l’origine e l’evolversi della vita, il mutamento del cosmo, il suo continuo rigenerarsi. Dalla sfera primigenia scaturisce l’umanità rappresentata da figure femminili sinuose, avvolgenti, materne. Dando oggi notizia della proroga, artista e curatori hanno presentato anche lo spettacolare catalogo appena pubblicato da Bandecchi & Vivaldi (pagine 140, € 50), che contiene tra l’altro una straordinaria esplosione di immagini di Tommy Malfatti, il fotografo che ha firmato tutte le avventure editoriali di Deredia. E’ alquanto insolito che il catalogo di una mostra veda la luce a evento ormai ampiamente inoltrato. Il ritardo risponde tuttavia a un preciso progetto di lavoro, ovvero al desiderio di Deredia di documentare non tanto le sculture in sé con immagini riprese in laboratorio, quanto il contesto reale dell’esposizione, ossia le opere fotografate nei luoghi dove sono esposte, sullo sfondo di Firenze, possibilmente tra la gente. “La scultura è linguaggio”, spiega l’artista, “e la sua massima l’ambizione è di farsi comprendere dalla gente, di vivere tra la gente. Così accadeva in Costarica per le sfere del popolo Boruca, così accadeva a Firenze nel Rinascimento”. “A giudicare dalla bella risposta dei fiorentini”, aggiunge Litta Medri, “il miracolo della comunicazione si è ripetuto anche stavolta”. La mostra è stata promossa dalla Soprintendenza al Polo Museale Fiorentino ed è stata patrocinata dal Comune di Firenze, assessorato alla Cultura, dalla Provincia di Firenze e dalla Regione Toscana. .  
   
   
LUCA PIOLA INSHALLAH SCUOLE CORANICHE A DAKAR  
 
Parma, 6 settembre 2006 - Riparte con una mostra fotografica dal sapore del reportage l’attività espositiva della Galleria S. Ludovico di Parma: il prossimo 12 settembre s’inaugura infatti la personale di Luca Piola dal titolo “Inshallah – Scuole coraniche a Dakar”, organizzata dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Turismo – Serv. Eventi e Mostre e dall’Assessorato alle Politiche Sociali e per le Famiglie del Comune di Parma insieme alla Fondazione Monte di Parma. L’esposizione, che verrà inaugurata martedì 12 settembre alle ore 18. 30, sarà aperta con ingresso libero tutti i giorni con orario 10-13 e 16-19 fino al 24 settembre presso la Galleria S. Ludovico in B. Go del Parmigianino a Parma. Un reportage da Dakar, capitale del Senegal, più nota per il famoso rally automobilistico, passatempo di sportivi e ricchi occidentali in cerca di emozioni desertiche e di rischi esotici. Ovviamente, la “vera” Dakar è un’altra. E’ una capitale africana di un paese povero, dove tra strade polverose e assolate ed edifici spesso fatiscenti gli abitanti vivono la – difficile – vita di tutti i giorni. E’ questo che, con curiosità ma rispetto, Luca Piola ha voluto testimoniare in questa serie di scatti mai casuali sulla casualità della vita africana, utilizzando come filtro interpretativo quell’elemento centrale nella vita comunitaria di un paese islamico rappresentato dalle scuole coraniche. Che in questi scatti figurano come l’unico elemento di una possibile realtà-altra, che spiritualmente ed esteticamente trascende da un quotidiano privo di qualsiasi possibilità per chi lo vive. Questi centri, che a torto o ragione la nostra deformazione da occidentali associa a concetti e terrori che però poco hanno a che vedere con la religione o la spiritualità, rappresentano per una buona fetta della popolazione del pianeta l’unico contatto con una possibile formazione, per quanto fortemente indirizzata a formare “soldati di Allah”. E’ così che possiamo entrare in contatto, da qui, con realtà diversissime da noi, quasi infiltrandoci da curiosi, attraverso l’obiettivo del fotografo, in questo mondo per noi così lontano, per molti motivi. Dove bambine e bambini siedono su una terra polverosa in cerchio, dove la dignità emerge da sguardi silenziosi di giovani donne e uomini, da movimenti e gesti apparentemente qualunque in una realtà che solo ai nostri occhi pare squallida quanto può esserlo un muro scrostato. Luca Piola non è nuovo a questo genere di reportages, a tutti gli effetti, fotogiornalistici: dopo una formazione da fotografo pubblicitario che però gli andava stretta, negli ultimi due decenni Piola ha realizzato numerosi servizi in Italia, Cina, Niger, Bangladesh, Seychelles, Algeria, Bielorussia e, appunto, Senegal: prima di questo reportage, nello Yunnan ha documentato una delle ultime società matriarcali del mondo e in Bangladesh la condizione degli “intoccabili”; ha fotografato l’unica donna italiana che per lavoro fa il comandante di navi e raccontato la vita delle detenute di un carcere bielorusso in una delle zone più contaminate dall’esplosione di Cernobyl. Scrive di lui Tiziana Faraoni, photoeditor di D – La Repubblica delle Donne: “Luca Piola non esprime giudizi, evitando superficialità e arroganza, scegliendo di condividere e osservare dall’interno questo mondo che si apre al fondo di questa periferia del mondo. ” La sua prima personale si data al 1992. Attualmente collabora con diverse riviste nazionali ed internazionali. .  
   
   
I FATA CATTURANO GIURIA E PUBBLICO E VINCONO “SPAZIO GIOVANI” IL LIVE FESTIVAL DI FOGGIA  
 
Foggia, 6 settrembre 2006 - I ragazzi di Carpi, Roberto Ferrari (voce), Davide Romitti (basso), Daniele Brandoli (tastiere), Milo Mazzola (batteria) Federico Montorsi (chitarre), con la loro miscela rock e new wave/dark elettronica hanno entusiasmato giuria e pubblico e si sono aggiudicati meritatamente la Ix edizione del festival nazionale “Spazio Giovani” che, com’è noto, è organizzato dal Comune di Foggia dall’Assessorato alla Cultura e Spettacolo e dall’Assessorato alle Politiche Giovanili. Ai Fata, che hanno fatto incetta di riconoscimenti, sono stati assegnati anche il Premio della Giuria Popolare, il Premio Radionorba, la radio ufficiale del festival, il Premio Mei e la targa City Music. Ai romani “Croma Nova” Emilio Merone (piano), Virginia Fabbri (voce), Guerino Rondolone (basso), Luciano Orologi (fiati), Daniele Pomo (batteria) è andato il Premio della Critica per “ la raffinatezza della partitura musicale, per le notevoli capacità vocali e per la convincente presenza scenica”, a loro anche la targa dell’agenzia di spettacolo Parole e Musica. La band potentina “ La Scentifica” si è aggiudicato il premio della Gazzetta del Mezzogiorno, riservato ai gruppi di Puglia e Basilicata. Nel corso della serata finale ai salernitani del gruppo “Zed” la targa del mensile di cultura musicale Raro, consegnata dal direttore Fernando Fratarcangeli, agli “Shirley Said” di Latina la targa della rivista dell’intrattenimento musicale Sound & Lite, consegnata dal capo redattore Giancarlo Messina, ai “Revhertz” di Roma la targa Musicalnews, consegnata dal giornalista Mattia Bergamini, Loris Castriota ha consegnato la targa Teleblu , che ha curato tutte le riprese televisive, agli “Shin” di Bolzano, ai romani “Progetto T” la targa Viveur, il settimanale del tempo libero, consegnata dal capo redattore Francesca Cappetti, ai “The Cube” di Verona la targa Nasillo Musica. Una targa di partecipazione, infine, è stata consegnata ai gruppi che non hanno disputato la finalissima : Moonflowers (Napoli), Tzacatal (Roma), Screaming Flovers (Foggia), Mesembria Magog (Foggia) Ameba (Lecco), La Resistenza (Mesagne), Caos Dementia (Foggia. Antonio Stornaiolo, coadiuvato da Patrizia Bellofatto e Gabriella Zichella, ha condotto con la solita verve e simpatia. Gli Assessori Fiammetta Fanizza e Potito Salatto, rispettivamente alle Politiche Giovanili e alla Cultura e Spettacolo, hanno preannunciato che la prossima edizione, la decima, sarà ricca di innovazioni che renderanno “Spazio Giovani” più affermato nel mondo della musica emergente italiana. .  
   
   
L’8 SETTEMBRE CON IL “DREAM TEAM” ACROBATICO TORNA LO SCI NAUTICO AL LAGHETTO DELL’EUR  
 
Roma, 6 settembre 2006 - Si è svolta ieri sulla terrazza Cythera al parco del lago dell’Eur la presentazione dell’evento di sci nautico “Aspettando la notte bianca con il Dream Team” in programma per il prossimo 8 settembre. L’incontro è stato aperto dall’a. D. Di Eur Spa prof. Mauro Miccio che fra l’altro ha dichiarato: “Il parco del lago è un fiore all’occhiello dell’Eur Spa messo quotidianamente a disposizione della cittadinanza: poter realizzare la proposta della Federazione Italiana Sci Nautico per la Notte Bianca ci dà l’opportunità di aggiungere uno sport spettacolare alla vocazione sportiva di questo luogo, che stiamo valorizzando anche con infrastrutture a basso impatto ambientale come il rinnovato parco giochi per bambini, la terrazza Cythera e il ponte trasparente sulle cascate che verrà inaugurato a ottobre, e con connessioni wireless per pc per coprire maggiormente le esigenze degli utenti del verde dell’Eur". Il programma della manifestazione sportiva si articola in due allenamenti di prova, rispettivamente alle ore 13 e alle ore 17, poi la performance vera e propria sarà alle ore 20. 30, con 5 atleti campioni italiani che hanno conquistato prestigiosi titoli europei nelle varie specialità dello sci nautico. “Siamo molto contenti di essere riusciti a organizzare l’evento in piena sinergia con Eur Spa; - ha dichiarato Il presidente della Federazione Italiana Sci Nautico Fisn Silvio Falcioni - confidiamo che questa sia una premessa importante affinché il laghetto dell’Eur diventi il lago dello sci nautico di riferimento per importanti manifestazioni come la Coppa del Mondo. Questa dimostrazione sportiva sarà un’occasione per il grande pubblico di vedere da vicino le discipline più spettacolari dello sci nautico: dallo slalom alle figure al wakeboard. Da parte della Federazione un ringraziamento particolare va al sindaco Veltroni e al Municipio Xii per averci entusiasticamente accolto nella kermesse della notte bianca, e ai vertici di Eur Spa, il presidente Paolo Cuccia e Mauro Miccio per aver creduto nell’idea di riportare questo sport all’Eur dopo le manifestazioni del 1998". Ad arricchire l’eccezionalità dell’evento, in contemporanea alle 20. 30 si terrà un’esibizione della Compagnia di balletto “Amici” dal titolo “Tra sogno e realtà”, mentre come conferma Patrizia Prestipino presidente del Municipio Xii la festa “Aspettando la notte bianca” continuerà su viale Europa con sport, cultura e spettacoli musicali, per consentire a grandi e piccini una fruizione libera di una delle vie più note dello shopping romano. .  
   
   
GOLF - INIZIANO I CAMPIONATI MONDIALI UNIVERSITARI A TORINO TRA GLI AZZURRI FORFAIT DI MATTEO DELPODIO.  
 
Torino, 6 settembre 2006 - La Cerimonia d’Apertura, svoltasi in Piazza Castello a Torino, ha fatto da suggestivo prologo ai Campionati Mondiali Universitari che iniziano sul percorso del Circolo Golf Torino (6-9 settembre). Al via 130 concorrenti in rappresentanza di diciotto nazioni. Si gioca sulla distanza di 72 buche, 18 al giorno. Per la gara a squadre i team saranno composti da quattro giocatori nel torneo maschile e da tre in quello femminile e la classifica sarà desunta dalla somma di tutti i punteggi realizzati. Su gioca sul tracciato del club torinese, che ha ospitato altre grandi manifestazioni tra le quali l’Open d’Italia, e che i concorrenti, impegnati alla vigilia nelle prove, hanno definito molto tecnico e impegnativo. Sul fronte azzurro si è registrato all’ultimo momento il forfait del torinese Matteo Delpodio, colpito da una forma influenzale. “Purtroppo non ce la faccio ha recuperare – ha detto – perché ho ancora la febbre. Mi dispiace molto non poter gareggiare, ma sono convinto che i miei compagni di squadra sapranno dare il meglio e lottare per il titolo”. La formazione azzurra maschile sarà composta da Benedetto Pastore, Andrea Romano, Antonio Garbaccio e Federico Colombo con Leonardo Motta e Alberto Campanile che gareggeranno per il titolo individuale. Le portacolori della squadra azzurra femminile saranno invece Claire Grignolo, Vittoria Valvassori e Anna Roscio, mentre prenderanno parte all’individuale anche Federica Angioletti e Giulia Garbaccio. I partecipanti hanno trascorso la vigilia a provare sul percorso, che hanno trovato molto tecnico e impegnativo. Vince Sempre Tiger Woods - Quinto successo consecutivo e 53° in carriera di Tiger Woods, che ha compiuto un giro finale straordinario nel Deutsche Bank Championship al Tpc Boston, a Norton nel Massachusetts, travolgendo Vijay Singh, che era partito con tre colpi di vantaggio. Il numero uno mondiale con un 63 e il totale di 268 (66 72 67 63) ha recuperato il divario e si è imposto con due colpi di margine sul fijano (270 - 70 71 61 68), che peraltro ha giocato molto bene. Il problema per lui è stato solo un Tiger stellare che è partito come una furia e si è portato in parità alla terza buca dopo un eagle e un birdie. Altre quattro buche e c ’è stato il sorpasso con un birdie e un eagle. Poi Woods ha controllato la gara e con giocate eccellenti o con colpi di recupero fuori del comune ha sempre respinto ogni tentativo d’attacco di Singh. Al terzo postro con 276 Brian Bateman, al quarto con 277 Robert Allenby e Justin Rose. Al 58° con 289 Adam Scott. .  
   
   
VELA/VERBANO: 3° TROFEO INTERNAZIONALE MASTERS OVER 60 DINGHY 12’  
 
Luino/Maccagno, 6 settembre 2006 - Oltre venti i timonieri hano preso parte al 3° Trofeo Internazionale Masters Over 60, manifestazione riservata ai timonieri della classe Dinghy 12’ e organizzata dall’Associazione Velica Alto Verbano in collaborazione con l’Unione Velica Maccagno. La prima partenza veniva segnalata soltanto nell’ultimo giorno previsto dal programma: infatti il primo giorno il vento era troppo debole, mentre nel secondo era troppo sostenuto (12 metri al secondo, il regolamento poneva un limite di 7 metri al secondo). Finalmente per la gioia dei concorrenti nella giornata conclusiva, dopo una mattinata molto ventosa nel pomeriggio poteva si poteva contare su un buon vento di inverna che permetteva al Comitato di Regata di far disputare due prove, molto combattute e di alto livello tecnico. Con un primo e un secondo la vittoria andava alla timoniera ligure Liliana De Negri che precedeva due altri velisti liguri Renato Lombardi e Attilio Carmagnani rispettivamente in seconda e terza posizione. Miglior timoniere portacolori Avav è risultato Giuseppe Comerio che concludeva al 6° posto con i risultati parziali 8-5, mentre Enrico Corsi e Sandro Galluzzi concludevano rispettivamente al sedicesimo e al diciannovesimo posto della classifica finale. Il prossimo appuntamento agonistico Avav a Luino è ora fissato per i giorni 7 e 8 ottobre con la Coppa Lino Favini, prova finale della Coppa Alcea 2006-Campionato Italo-svizzero Ufo 22. = .