Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MARTEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PRODOTTI E NOVITA´ ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Martedì 24 Ottobre 2006
GIUDIZIO FAVOREVOLE SUI CONTI DELL´UE; DISACCORDO CIRCA L´EFFICACIA DEI SISTEMI DI CONTROLLO  
 
Bruxelles, 24 ottobre 2006 - La Commissione si è rallegrata della dichiarazione di affidabilità positiva della Corte dei conti relativamente ai conti 2005 dell´Ue, che sono i primi ad essere redatti conformemente al nuovo sistema contabile, ma ha contestato alcune critiche della Corte rispetto all´efficacia dei sistemi di controllo. Nella sua relazione annuale, la Corte dei conti europea ha reso una dichiarazione d´affidabilità positiva per i conti dell´Ue. La Corte si è inoltre pronunciata sulla regolarità delle "operazioni pertinenti" (ossia le entrate percepite e i pagamenti effettuati dalle casse dell´Ue), emettendo una dichiarazione positiva per le entrate, le spese amministrative e una parte delle spese in materia di preadesione e di agricoltura; ha affermato invece di non poter dare una garanzia senza riserve per i rimanenti settori di spesa dell´Ue. Riforma contabile – obiettivi raggiunti - Siim Kallas, vice presidente della Commissione europea responsabile dell´amministrazione, dell´audit e della lotta antifrode, si è rallegrato della valutazione positiva della Corte sui conti dell´Ue: "Nel 2005 la Commissione ha utilizzato per la prima volta un sistema contabile interamente rinnovato. Nonostante la complessità della riforma e a parte i problemi ovvi legati alla sua messa in pratica, la Commissione ha rispettato l´impegno di attuare il sistema entro due anni, un calendario che la Corte stessa ha giudicato molto ambizioso. " Siim Kallas: "controlli efficaci, bilancio dell´Ue adeguatamente protetto" - Allo stesso tempo, la Commissione si è detta preoccupata delle dichiarazioni della Corte in merito alle operazioni pertinenti: "La Commissione contesta fondamentalmente il modo in cui la Corte continua a concentrarsi sui singoli errori nell´ambito di piccoli campioni di operazioni, da cui effettua estrapolazioni che vengono in gran parte interpretate erroneamente. In qualunque organizzazione si troveranno sempre errori nelle singole operazioni, tuttavia noi disponiamo di meccanismi efficaci per recuperare eventuali pagamenti indebiti. Nel 2005 la Commissione ha recuperato oltre 2 170 milioni di euro. La Corte dovrebbe riconoscere questa situazione", ha detto il Sig. Kallas. La Corte concentra ancora i suoi sforzi sul numero e sull´importanza degli errori che riscontra nelle spese dell´Ue nel corso di un determinato esercizio. Tuttavia, i sistemi di controllo dell´Ue operano su una base pluriennale e correggono efficacemente gli errori passati, tutelando gli interessi dei contribuenti. La Commissione ritiene fondamentale che la Corte tenga maggiormente conto della natura pluriennale delle spese dell´Ue, anche se è tenuta in base ai trattati a produrre una valutazione annuale. Uscire dall´impasse - La Commissione è determinata a ottenere una dichiarazione di affidabilità interamente positiva entro il 2009, pur essendo consapevole della sfida che questo rappresenta: il processo di audit per la Ue è non soltanto assai più rigoroso rispetto agli audit dei bilanci nazionali (in questo caso i servizi vengono solitamente valutati separatamente e non formano oggetto di un singolo giudizio annuale), ma è anche molto più complesso, nel senso che la gestione del bilancio Ue è fortemente decentrata, dato che non meno del 76% delle risorse viene speso dalle amministrazioni nazionali o locali. La Commissione accoglie con favore l´impegno degli Stati membri a fornire dichiarazioni annuali sulle modalità con cui le risorse Ue che gestiscono vengono spese. "La Commissione spera che, grazie alla collaborazione degli Stati membri, ci avvicineremo ad una dichiarazione positiva della Corte", ha concluso il Sig. Kallas. .  
   
   
I PRESIDENTI DELLA CORTE SUPREMA DI 40 PAESI EUROPEI SI RIUNISCONO A PARIGI  
 
Strasburgo, 24 ottobre 2006 – I presidenti della Corte Suprema di una quarantina di paesi europei si incontreranno il 26 e 27 ottobre, presso la Corte di Cassazione a Parigi (2, boulevard du Palais). La conferenza, nata da una collaborazione tra il Consiglio d’Europa e la Corte di Cassazione francese, sarà incentrata sul tema “L’accesso alla Corte Suprema: tendenze e prospettive”. L’evento rappresenterà un’occasione di scambio, per i 46 stati membri del Consiglio d’Europa, delle diverse esperienze e permetterà loro di fare il punto della situazione sulle recenti evoluzioni nel funzionamento della Corte, sul modo in cui i ricorrenti vengono trattati e sul loro livello di soddisfazione. La conferenza verrà inaugurata da Pascal Clément, ministro della giustizia francese, giovedì 26 ottobre, alle ore 14. 00. La sessione è aperta alla stampa. I lavori che si svolgeranno attraverso una serie di tavole rotonde, verteranno in particolare su: - In che modo la Corte Suprema deve utilizzare le nuove tecnologie informatiche? - Il sistema di assistenza giuridica a livello della Corte Suprema incoraggia i ricorsi non fondati? - E’ necessaria la presenza di avvocati specializzati davanti alla Corte Suprema? - E’ possibile filtrare i ricorsi senza limitare il diritto di accesso alla Corte? - E’ consigliabile e possibile verificare il livello di soddisfazione dei ricorrenti? Giovedì 26 ottobre, alle ore 17. 30, Guy De Vel, direttore generale degli Affari giuridici del Consiglio d’Europa, presenterà il premio europeo “Bilancia di cristallo” che verrà conferito a un progetto innovativo ed efficiente nell’ambito della qualità della giustizia, in presenza dei membri della giuria. La cerimonia è aperta alla stampa. Guy Canivet, primo presidente della Corte di Cassazione, Lord Phillips of Worth Matravers, presidente della Corte suprema e presidente della Corte d’Inghilterra e del Galles e Guy De Vel, direttore generale degli Affari giuridici del Consiglio d’Europa, terranno una colazione stampa venerdì 27 ottobre, alle ore 8. 30, presso il Club della Corte di Cassazione. .  
   
   
SETTIMANA EUROPEA PER LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO AVRÀ LUOGO DAL 23 AL 27 OTTOBRE 2006 CON L’OBIETTIVO DI GARANTIRE CHE I GIOVANI ABBIANO UNA BUONA PARTENZA NELLA LORO VITA LAVORATIVA.  
 
Bruxelles, 24 ottobre 2006 - In tutta Europa i ragazzi di età compresa tra i 18 e i 24 anni hanno almeno il 50% di probabilità in più di subire un infortunio sul lavoro rispetto ai lavoratori con più esperienza alle spalle, e oltre 700. 000 giovani compresi in questa fascia di età soffrono di gravi infortuni ogni anno. Al di là delle statistiche vi sono storie sconvolgenti di giovani costretti a convivere per il resto della propria esistenza con le conseguenze di un infortunio e la salute danneggiata oppure morti quando la vita aveva ancora tanto da offrire loro. Jukka Takala, Direttore dell’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, ha dichiarato: “I datori di lavoro devono fare di più per proteggere i giovani lavoratori e i giovani devono essere più consapevoli dei problemi di salute e sicurezza quando approdano al mondo del lavoro. Non possiamo aspettare che i giovani abbiano già incominciato a lavorare per impartire loro insegnamenti sulla salute e la sicurezza. Dobbiamo avvicinarli prima, quando sono ancora sui banchi di scuola o all’università, perché acquisiscano una cultura della prevenzione dei rischi. ” La campagna “Partiamo bene!” raggiungerà il culmine durante la Settimana europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, in programma dal 23 al 27 ottobre 2006, con una serie di attività di sensibilizzazione organizzate in oltre 30 paesi. Migliaia di eventi a livello nazionale coordinati dalla rete di Focal Point nazionali dell’Agenzia saranno organizzati in tutta Europa per portare i principali messaggi della campagna in tutte le organizzazioni, grandi e piccole, pubbliche e private. La manifestazione si articolerà in una serie di iniziative di formazione sul luogo di lavoro e di seminari sulla valutazione del rischio e sull’individuazione dei pericoli, ed è previsto che scuole, classi e singoli studenti prendano parte al concorso per la creazione di manifesti, ai quiz ed all’ampia gamma di attività didattiche che comprendono la visita ad aziende locali per acquisire conoscenze relative alla salute e alla sicurezza. Il Direttore dell’Agenzia ha poi aggiunto: “L’obiettivo, principale della Settimana è di condividere informazioni e idee al fine di favorire i partenariati e la partecipazione con lo scopo di preparare i giovani al mondo del lavoro. È interesse di tutti, dei semplici cittadini, come pure dei genitori, dei datori di lavoro, degli educatori e dei responsabili politici garantire una buona partenza ai giovani nella loro vita lavorativa. Questa è la ragione che ci ha indotto a lanciare la campagna “Partiamo bene!”, e questi sono i principali destinatari della campagna. ” Sia le organizzazioni che i singoli individui sono invitati a partecipare alla campagna e ad organizzare nella propria città degli eventi per la Settimana europea per contribuire ad assicurare una buona partenza ai giovani nella vita lavorativa. Chi intende contribuire può consultare il sito Internet della campagna, dove nella sezione Ideas Zone vengono riportate le iniziative organizzate nelle precedenti Settimane europee, mentre nella sezione Risq Zone i giovani possono cimentarsi con un quiz, vedere filmati o animazioni oppure inviare una cartolina elettronica ad un amico. Inoltre, è disponibile anche una Accident Zone per ricordare a tutti le conseguenze di errori o disattenzioni sul luogo di lavoro e le ragioni per cui è necessario agire senza indugi. .  
   
   
PREMI IMPRESA EUROPEA: L´ELENCO DEI 51 FINALISTI LA PREMIAZIONE SI TERRÀ IL 7 DICEMBRE 2006 A BRUXELLES  
 
Bruxelles, 24 ottobre 2006 - Sono stati resi noti i nomi dei candidati finali che parteciperanno ai Premi Impresa Europea (European Enterprise Awards), il più importante riconoscimento dell´Unione europea per le iniziative a sostegno dell´imprenditorialità regionale. Le 51 autorità regionali e locali che hanno superato le selezioni nazionali dovranno adesso affrontare la fase finale europea che assegnerà i premi. I progetti presentati dai finalisti, che provengono da 28 stati europei, coprono un ampio ventaglio di iniziative volte a promuovere l’imprenditorialità e creare un ambiente economico favorevole in Europa. Lo scopo del concorso è quello di accrescere la consapevolezza dell´importanza delle iniziative di partenariato tra le amministrazioni locali e il mondo delle imprese (con un riferimento particolare alle Pmi) e di mettere in evidenza il ruolo delle imprese nello sviluppo dell´economia europea. L´italia è in gara con due progetti: uno presentato dalla regione Piemonte (compete per la categoria “Imprenditorialità Pionieristica”) che riguarda il Discovery Bioindustry Park del Cavanese, un parco scientifico specializzato nelle scienze della vita; l´altro (nella categoria “Imprenditorialità Responsabile”) riguarda Autopromozione Sociale, l´ufficio del comune di Roma creato con lo scopo di promuovere le attività imprenditoriali legate al sociale e alla cosiddetta “altra economia” (come il commercio equosolidale, l´agricoltura biologica, la finanza etica, ecc. ). La premiazione si terrà il 7 dicembre 2006 a Bruxelles. La cerimonia sarà organizzata dalla Commissione europea, dal Comitato delle regioni e dalla Presidenza finlandese e vedrà la presenza di tutti e 51 i candidati. In occasione della pubblicazione dell´elenco dei finalisti, il vicepresidente della Commissione Günter Verheugen, responsabile per le imprese e l´industria, ha commentato: “I premi mettono in luce diversi e dinamici esempi di collaborazione tra amministrazioni e imprese per fare dell´Europa uno spazio caratterizzato da un maggior spirito d´iniziativa”. Alle parole di Verheugen hanno fatto eco quelle del presidente del Comitato delle regioni, Michel Delebarre, che ha aggiunto: “Per i rappresentanti locali e regionali le imprese non sono entità astratte, ma partner quotidiani della crescita economica e sociale. E´ convinzione del Comitato delle regioni che l´alleanza tra imprese e territori sarà un fattore chiave per la riuscita della Strategia di Lisbona”. I premi si prefiggono quattro obiettivi principali: - identificare e riconoscere le attività che hanno avuto successo nel promuovere l´impresa e lo spirito imprenditoriale; - far conoscere e condividere le politiche più efficaci e le pratiche migliori per quanto riguarda lo spirito d´impresa; - creare una maggiore consapevolezza sull´importanza del ruolo svolto dalle imprese per la società; - incoraggiare e far nascere potenziali imprenditori. Il concorso è articolato in due fasi: alla prima, che si è svolta a livello nazionale e ha visto la partecipazione di più di 400 tra amministrazioni locali e regionali, potevano partecipare comuni, città, regioni, partenariati pubblico-privati fra enti pubblici e imprenditori, programmi didattici e organizzazioni imprenditoriali. In questa fase, ognuno dei 28 paesi partecipanti (i 25 Stati membri, i due paesi di prossima entrata - Romania e Bulgaria - e la Norvegia) ha provveduto alla selezione di un massimo di due candidati per la fase finale europea, nella quale una giuria composta da imprenditori, professionisti rinomati, accademici, insieme a membri della Commissione europea e dei governi nazionali assegneranno i premi ai migliori progetti. Saranno sei complessivamente i premi assegnati, uno per ciascuna delle cinque categorie del concorso, più un “Gran premio della giuria” per l´iniziativa considerata più innovativa e in grado di stimolare maggiormente lo spirito d´impresa. Le cinque categorie dei Premi Impresa Europea sono rispettivamente: - Premio Imprenditorialità Pionieristica (Entrepreneurial Trailblazer Award): riconosce le azioni che promuovono una mentalità ed una cultura imprenditoriali; - Premio Sostegno Impresa (Enterprise Support Award): riconosce le politiche innovative che promuovono l’impresa e attirano gli investimenti, soprattutto nelle aree svantaggiate; - Premio Snellimento Amministrativo (Red Tape Reduction Award): riconosce le misure destinate a semplificare le procedure amministrative per le aziende, soprattutto le start-up; - Premio Investire nelle Persone (Investment in People Award): riconosce le iniziative per migliorare l’istruzione e la formazione all’imprenditorialità, che sviluppano legami fra aziende e sistema scolastico/formativo; - Premio Imprenditorialità Responsabile (Responsible Entrepreneurship Award): riconosce le iniziative di imprenditorialità responsabile che promuovono la responsabilità sociale aziendale e le pratiche commerciali sostenibili in campo sociale e/o ambientale. .  
   
   
COMUNICAZIONE E VALUTAZIONE DEI RISCHI, FATTORI CHIAVE PER LIBERARE IL POTENZIALE DELLE NANOTECNOLOGIE  
 
Bruxelles, 24 ottobre 2006 - «La scienza e la politica non sempre vanno d´amore e d´accordo», ha dichiarato l´europarlamentare olandese Dorette Corbey, intervenendo nella prima giornata del Forum europeo sulle nanoscienze tenutosi a Bruxelles il 19 ottobre. Quando la scienza in questione suscita controversie, politici e scienziati possono essere ancor più in disaccordo. Tuttavia, entrambe le categorie erano presenti al forum e, quando hanno esaminato il potenziale della nanoscienza e della nanotecnologia, hanno dimostrato di sapersi muovere in sintonia, sensibilizzando i presenti su questo campo ancora relativamente nuovo, sui rischi e sulla percezione dei medesimi. Scienziati e politici dipendono gli uni dagli altri, e pertanto è sensato che collaborino e convengano su un approccio comune alla nanoscienza. Gli scienziati, e in particolare quelli del settore pubblico, necessitano di fondi e di normative appropriate, se esistenti; i governi hanno la responsabilità di garantire che i cittadini non siano esposti a rischi, e che non vengano perse le opportunità di progredire nella scala della competitività. Tuttavia, per sfruttare appieno il potenziale della nanoscienza, vanno prese in considerazione le preoccupazioni pubbliche, siano esse o no ritenute giustificate. Se l´Europa non affronterà i problemi con dovuto anticipo, tali difficoltà si ripresenteranno successivamente con maggiore forza, ha affermato il commissario per la Scienza e la ricerca Janez Potocnik. «Dobbiamo spiegare le cose con pazienza [. ]. Nascondere le difficoltà genererà problemi ancora maggiori in futuro», ha aggiunto. La sua opinione è in leggero contrasto con quella di Giovanni Carrada, un giornalista scientifico. Una delle lezioni apprese dalla vicenda degli organismi geneticamente modificati (Ogm) è stata che fornire maggiori informazioni tecniche non rappresenta la soluzione. «è impossibile trasformare il grande pubblico in esperti», ha spiegato alla conferenza. Giovanni Carrada ha elencato altri insegnamenti tratti dagli Ogm: è la fonte più che il contenuto delle informazioni che può guadagnare o perdere la fiducia del pubblico; le incertezze non devono essere celate; i cittadini devono essere coinvolti a monte; le tecnologie non vanno considerate alla stregua di macchine. Diversi oratori hanno confermato l´importanza di coinvolgere il grande pubblico nella nanoscienza fin dall´inizio. «Le percezioni iniziali sono molto difficili da cambiare. Contraddistinguono a lungo la questione», ha affermato Giovanni Carrada. Nel caso della nanoscienza, le cose si complicano in quanto il concetto è ancora molto vago, ha rilevato Donald Bruce della Church of Scotland, e di conseguenza non richiama molto interesse nella società. Di fatto, un Eurobarometro sulla nanotecnologia ha evidenziato una consapevolezza molto bassa dell´argomento. Donald Bruce ha invece suggerito strategie di comunicazione che si concentrino sulle molte aree in cui si sta sviluppando la nanoscienza, quali la nanomedicina e la nanotecnologia per l´ambiente, ad esempio. Benché ci siano ancora rischi da valutare in tali aree, il potenziale di miglioramento della qualità della vita è enorme. Per quanto riguarda la salute, ad esempio, la nanoscienza può migliorare la diagnosi, il monitoraggio delle condizioni, e le terapie con l´ausilio di nanostrumenti. Ruth Duncan è docente di biologia cellulare e somministrazione farmaci presso la Welsh School of Pharmacy, Università di Cardiff (Regno Unito), nonché direttrice del Centre for Polymer Therapeutics (Centro per le terapie polimeriche). Ha illustrato sinteticamente i risultati che si potrebbero conseguire nella nanomedicina, ma ha anche fatto riferimento ad alcune delle sfide che vanno innanzi tutto affrontate. «Dobbiamo porci scadenze realistiche», ha osservato. La nuova tecnologia deve ovviamente essere sicura. Inoltre, i ricercatori sono soggetti a enormi pressioni per individuare materiali poco costosi ed efficaci. Quando si sviluppano nuovi materiali o tecnologie, tale conoscenza deve tradursi in un prodotto ed essere valorizzata sul mercato. Ruth Duncan ha citato numerosi prodotti sviluppati in Europa, ma valorizzati negli Usa. «Non vogliamo dover riacquistare successivamente le tecnologie mediante contratti di licenza. Costa troppo», ha osservato. Parte della soluzione potrebbe consistere nell´aiutare gli scienziati a comprendere le esigenze del settore produttivo, ha suggerito. Secondo la professoressa Duncan anche gli sforzi frammentari compiuti dalla ricerca sono un ostacolo per la nanomedicina. Ha chiesto azioni e norme a livello paneuropeo. Occorre inoltre maggiore integrazione tra le discipline, ha affermato, invitando a organizzare più conferenze interdisciplinari che riuniscano scienziati di discipline tradizionalmente separate, e più corsi di laurea in nanomedicina, ad esempio. L´approccio interdisciplinare è anche importante a livello europeo, ha sottolineato. «La mia preoccupazione era che nei programmi quadro precedenti la nanoscienza era inserita in una categoria e la salute in un´altra. Ci serve un approccio integrato», ha spiegato Ruth Duncan. È fiduciosa nel fatto che il Settimo programma quadro (7Pq) possa offrire tale approccio. Infine, la professoressa Duncan è tornata sul tema della comunicazione. Gli scienziati devono interagire col pubblico e con i politici. Ha lamentato la scarsa partecipazione degli eurodeputati al Forum sulle nanoscienze. L´assenza era dovuta in parte al loro calendario fitto di impegni, ma anche al fatto che i nanoesperti non «parlano la lingua giusta», ha osservato. Tuttavia, man mano che nei mezzi di informazione si intensificano i dibattiti sui rischi e sul potenziale della nanoscienza, si risveglia l´interesse dei politici. Il 28 settembre gli europarlamentari hanno adottato una relazione di iniziativa che ha accolto con favore un piano d´azione della Commissione su una strategia sicura, integrata e responsabile in materia di nanoscienze e nanotecnologie per il periodo dal 2005 al 2009. La relazione dell´eurodeputato ceco Miloslav Ransdorf ha posto in luce l´esigenza di aumentare gli investimenti pubblici nella ricerca, in quanto occorre un´infrastruttura di livello mondiale affinché l´Ue possa restare competitiva nel settore della nanoscienza. La relazione ha inoltre esortato l´Ue a fare luce sul contesto giuridico e commerciale delle nanotecnologie, e a creare un sistema di monitoraggio dei brevetti nel campo delle nanoscienze e delle nanotecnologie sotto l´egida dall´Ufficio europeo dei brevetti. Per maggiori informazioni sul Forum europeo sulle nanoscienze consultare: http://www. Cost. Esf. Org/index. Php?id=875 Per maggiori informazioni su nanoscienza e nanotecnologia consultare: http://cordis. Europa. Eu/nanotechnology/ .  
   
   
EMISSIONE BOT  
 
 Roma, 24 ottobre 2006 - Il Mef ha disposto per il giorno 26 ottobre 2006, con regolamento 31 ottobre 2006, un´asta di Bot:
importo (in milioni di euro) scadenza giorni
Semestrali 9. 500 30. 04. 2007 181
E´ da tener presente che il 31 ottobre 2006 vengono a scadere Bot per 9. 500 milioni di euro. I Bot sono posti all´asta con il sistema di collocamento dell´asta competitiva e senza l´indicazione del prezzo base da parte del Tesoro. I buoni possono essere sottoscritti per un importo minimo di mille euro. I prezzi indicati dagli operatori partecipanti alle aste dei Bot, espressi in termini percentuali, possono variare di un millesimo di punto percentuale o multiplo di tale cifra. Non sono ammesse all´asta richieste senza indicazione di prezzo. L´importo di ciascuna richiesta non può essere inferiore ad un milione e mezzo di euro. Il collocamento dei Bot verrà effettuato nei confronti degli operatori indicati nel decreto di emissione. In attuazione di quanto disposto nella Sez. Ii - Tit. V del decreto legislativo 24 giugno 1998, n. 213, e relative norme di attuazione, in relazione alla dematerializzazione dei titoli di Stato, i buoni ordinari del Tesoro sono rappresentati da iscrizioni contabili a favore degli aventi diritto. La Banca d´Italia provvede a inserire in via automatica le partite dei Bot sottoscritti in asta da regolare nel servizio di compensazione e liquidazione avente a oggetto strumenti finanziari con valuta pari a quella di regolamento. Sulla base delle assegnazioni, gli intermediari aggiudicatari accreditano i relativi importi sui conti intrattenuti con i sottoscrittori. Le richieste di acquisto - con un massimo di tre - dovranno pervenire alla Banca d´Italia, esclusivamente tramite la rete nazionale interbancaria, entro e non oltre le ore 11 del giorno 26 ottobre 2006, con l´osservanza delle modalità stabilite nel decreto di emissione. Si ricorda che in caso di malfunzionamento delle apparecchiature che non consenta l´immissione dei messaggi nella rete, le richieste di partecipazione all´asta debbono essere inviate con modulo trasmesso via fax. Le richieste non pervenute entro il termine stabilito dal decreto di emissione non vengono prese in considerazione. Eventuali richieste sostitutive di quelle corrispondenti già pervenute sono prese in considerazione solo se giunte entro il termine di cui sopra. Le richieste non possono essere più ritirate dopo il termine suddetto . Qualora le richieste di ciascun operatore, anche complessivamente, superino l´importo offerto dal Tesoro, esse verranno prese in considerazione a partire da quella a prezzo più alto, fino a concorrenza dell´importo offerto, salvo quanto diversamente stabilito nel decreto di emissione. Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare al collocamento supplementare dei Bot semestrali previsto in via automatica per il giorno 27 ottobre 2006. L´offerta della tranche supplementare è stabilita nella misura del 10% dell´ammontare nominale offerto nell´asta ordinaria. Il Tesoro, comunque, si riserva di aumentare detta percentuale dopo la chiusura dell´asta medesima. In tale evenienza sarà emesso un comunicato stampa al riguardo. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all´asta ordinaria non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione avrà luogo al prezzo medio ponderato determinato nell´asta ordinaria. La procedura di collocamento supplementare seguirà le disposizioni contenute nel decreto di emissione. In particolare, le richieste di acquisto dovranno pervenire entro e non oltre le ore 15. 30 del 27 ottobre 2006. La circolazione dei Bot al 16 ottobre 2006 era pari a 135. 332,5 milioni di euro, di cui 2. 500 milioni di euro a 243 giorni, 54. 332,5 milioni di euro semestrali e 78. 500 milioni di euro annuali. .
 
   
   
EMISSIONE DI CCT E BTP  
 
 Roma, 23 ottobre 2006 - Il Mef dispone, per il giorno 30 ottobre 2006, con regolamento 1° novembre 2006, l´emissione di titoli di Stato, rappresentati dai seguenti prestiti: - Certificati di Credito del Tesoro: - settennali decorrenza : 1° luglio 2006; quinta tranche; scadenza : 1° luglio 2013. Tasso d´interesse semestrale lordo : pari al tasso di rendimento semestrale dei Bot a sei mesi relativo all´asta tenutasi alla fine del mese precedente la decorrenza della semestralità, maggiorato di uno spread di 0,15 punti percentuali; la cedola in corso, di scadenza 1° gennaio 2007, è risultata pari a 1,71%. - Buoni del Tesoro Poliennali: - triennali decorrenza : 15 giugno 2006; nona tranche; scadenza : 15 giugno 2009; tasso d´interesse annuo lordo : 3,75%. - decennali decorrenza : 1° febbraio 2006; diciassettesima tranche; scadenza : 1° agosto 2016; tasso d´interesse annuo lordo : 3,75%. Tutti i titoli suddetti, il cui importo minimo sottoscrivibile è di mille euro, sono emessi con il sistema dell´asta marginale riferita al prezzo, senza indicazione di prezzo base di collocamento ed escludendo le richieste effettuate a prezzi inferiori al "prezzo di esclusione"; ai fini della determinazione di quest´ultimo, non verranno prese in considerazione le offerte presentate a prezzi superiori al "prezzo massimo accoglibile", calcolato con le modalità riportate nei relativi decreti di emissione. Sono ammesse a partecipare all´asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonchè le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extracomunitarie indicate nei decreti recanti l´emissione dei suddetti titoli. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500. 000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all´importo in emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate limitatamente all´importo medesimo. I prezzi indicati varieranno di un importo minimo di un centesimo di euro; eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. Le domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate - nel termine previsto dal sottoindicato calendario - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare alla Banca d´Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità tecniche stabilite dalla Banca d´Italia medesima e conosciute dagli operatori. L´assegnazione dei titoli verrà effettuata, nella giornata in cui si perfezioneranno le operazioni d´asta, al prezzo meno elevato tra quelli offerti dai concorrenti rimasti aggiudicatari. Nel caso che le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di aggiudicazione ed il prezzo di esclusione saranno resi noti mediante comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti agli "specialisti" nelle ultime tre aste. Gli operatori partecipanti all´asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i titoli assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il regolamento dei titoli assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato al prezzo di aggiudicazione e con corresponsione dei dietimi d´interesse dal giorno successivo alla data di godimento dei titoli al giorno del regolamentoPer i Btp decennali, per i quali il 1° agosto u. S. È scaduta la prima cedola, i sottoscrittori dovranno corrispondere dietimi d´interesse per 92 giorni. Agli operatori viene riconosciuta, quale compenso dell´impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all´ammontare nominale dei titoli assegnati - pari allo: - 0,30% per i Cct settennali; 0,20% per i Btp triennali; 0,40% per i Btp decennali. Il pubblico potrà prenotare i titoli presso le suddette categorie di operatori nel termine previsto dal sottoindicato calendario; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l´eventuale versamento di un acconto sull´importo nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore verserà l´importo corrispondente ai titoli assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione, nonché ai dietimi d´interesse dovuti; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente:
Cct Btp triennali Btp decennali
Prenotazione da parte del pubblico entro il 27 ottobre 2006 27 ottobre 2006 27 ottobre 2006
Presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del 30 ottobre 2006 30 ottobre 2006 30 ottobre 2006
Regolamento sottoscrizioni 1° novembre 2006 1° novembre 2006 1° novembre 2006
Dietimi d´interesse da corrispondere 123 giorni 139 giorni 92 giorni
Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare ai collocamenti dei titoli di Stato, previsti automaticamente, in via supplementare alle aste di emissione. L´offerta della tranche supplementare è stabilita, per ogni emissione, per un importo massimo non superiore al 10% dell´ammontare nominale. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all´asta di emissione non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell´asta della presente emissione. Le modalità e le condizioni per la partecipazione degli "specialisti" alle assegnazioni supplementari vengono indicate nei rispettivi decreti recanti l´emissione dei titoli suddetti. .
 
   
   
EMISSIONE DI CTZ  
 
Roma, 24 ottobre 2006 - Il Mef dispone, per il giorno 26 ottobre 2006, con regolamento 31 ottobre 2006, l´emissione dei seguenti certificati di credito del Tesoro "zero coupon": - Ctz 24 mesi: decorrenza : 28 aprile 2006; tredicesima tranche; scadenza : 30 maggio 2008; importo nominale dell´emissione : 1. 500 milioni di euro. I certificati suddetti, il cui importo minimo sottoscrivibile è di mille euro, sono emessi con il sistema dell´asta marginale riferita al prezzo, senza indicazione di prezzo base di collocamento ed escludendo le richieste effettuate a prezzi inferiori al "prezzo di esclusione"; ai fini della determinazione di quest´ultimo, non verranno prese in considerazione le offerte presentate a prezzi superiori al "prezzo massimo accoglibile", calcolato con le modalità riportate nel decreto di emissione. Sono ammesse a partecipare all´asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonché le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extra comunitarie indicate nei decreti recanti l´emissione dei suddetti titoli. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500. 000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all´importo in emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate limitatamente all´importo medesimo. I prezzi indicati varieranno dell´importo minimo di un centesimo di euro; eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. Le domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate - entro le ore 11 del giorno sottoindicato - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare alla Banca d´Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità tecniche stabilite dalla Banca d´Italia medesima e conosciute dagli operatori. L´assegnazione dei certificati verrà effettuata, nella giornata in cui si perfezioneranno le operazioni d´asta, al prezzo meno elevato tra quelli offerti dai concorrenti rimasti aggiudicatari. Nel caso che le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di aggiudicazione ed il prezzo di esclusione saranno resi noti mediante comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti agli "specialisti" nelle ultime tre aste. Gli operatori partecipanti all´asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i certificati assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il regolamento dei certificati assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato al prezzo di aggiudicazione. Agli operatori viene riconosciuta, quale compenso dell´impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all´ammontare nominale dei certificati assegnati - pari allo 0,20%. Il pubblico potrà prenotare i certificati presso le suddette categorie di operatori nel giorno sottoindicato; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l´eventuale versamento di un acconto sull´importo nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore verserà l´importo corrispondente ai certificati assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente: prenotazione da parte del pubblico: entro il giorno 25 ottobre 2006; presentazione domande in asta: entro le ore 11,00del giorno 26 ottobre 2006; regolamento sottoscrizione: il giorno 31 ottobre 2006. Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare ai collocamenti di titoli di Stato, previsti automaticamente, in via supplementare alle aste di emissione. L´importo della tranche supplementare è stabilito nella misura massima del 10% dell´ammontare nominale offerto. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all´asta di emissione non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell´asta relativa alla presente emissione. Le modalità e le condizioni per la partecipazione degli "specialisti" all´assegnazione supplementare vengono indicate nel decreto recante l´emissione dei relativi titoli. .  
   
   
COLLOCAMENTO TRAMITE ASTA DEL BTP€I 2017 INDICIZZATO ALL´INFLAZIONE DELL´AREA EURO  
 
Roma, 24 ottobre 2006 - Il Mef comunica che in data 27 ottobre 2006, con regolamento 31 ottobre 2006, sarà emessa tramite asta la quarta tranche del Btp€i con decorrenza 15 marzo 2006 e scadenza 15 settembre 2017, fino ad un importo massimo di 1. 000 milioni di euro. Il meccanismo di collocamento utilizzato sarà quello dell´asta marginale con determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione e della quantità emessa. L´ammontare collocato sarà determinato escludendo le offerte formulate a prezzi ritenuti non convenienti sulla base delle condizioni di mercato, con la stessa metodologia adottata per i titoli venduti nelle aste di concambio. Per il resto, la procedura di collocamento si svolgerà seguendo le modalità tecniche e le convenzioni utilizzate nel collocamento dei Btp nominali. Il pubblico potrà prenotare i buoni entro il 26 ottobre 2006. Ogni operatore, entro le ore 11,00 del 27 ottobre 2006, potrà sottoporre attraverso la Rete Nazionale Interbancaria, fino ad un massimo di tre offerte, ciascuna di importo reale (non rivalutato sulla base del Coefficiente di Indicizzazione) non inferiore a 500. 000 euro. I prezzi offerti, anche essi formulati in termini reali, dovranno differire tra loro per almeno un centesimo di euro. La Banca d´Italia, sulla base del Coefficiente di Indicizzazione riferito al giorno di regolamento, provvederà ad effettuare il calcolo dei controvalori relativi al capitale sottoscritto e ai dietimi da versare per il regolamento dei buoni sottoscritti in asta. Il regolamento avverrà con valuta due giorni lavorativi successivi al giorno di svolgimento dell´asta (T+2), il 31 ottobre 2006. Per i suddetti Btp€i, per i quali il 15 settembre u. S. È pervenuta a scadenza la prima cedola, i sottoscrittori dovranno corrispondere dietimi di interesse per 46 giorni. Agli operatori viene riconosciuta, quale compenso dell´impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all´ammontare nominale dei buoni assegnati - pari allo 0,40%. Gli operatori Specialisti in titoli di Stato avranno la facoltà di partecipare al collocamento supplementare, il cui importo massimo sarà pari al 10% del quantitativo offerto in asta, facendo pervenire le domande di sottoscrizione entro le ore 15,30 del giorno 30 ottobre 2006. L´importo spettante di diritto a ciascuno Specialista sarà pari al rapporto fra il valore dei Buoni di cui lo Specialista è risultato aggiudicatario nelle ultime treaste «ordinarie» del Btp€i decennale (inclusa quella di cui all´oggetto del presente comunicato), e il totale complessivamente assegnato, nelle medesime aste, agli operatori ammessi a partecipare al collocamento supplementare. Le richieste saranno soddisfatte assegnando prioritariamente a ciascuno Specialista il minore tra l´importo richiesto e quello spettante di diritto. Si ricorda che, al fine della valutazione degli Specialisti, le quote di sottoscrizione in asta dei titoli indicizzati sono incluse nel calcolo della quota di primario con un peso uguale a quello previsto per i Btp nominali di analoga scadenza. .  
   
   
UNICREDIT: MODIFICA DELLA LEGGE BANCARIA POLACCA  
 
 Milano, 24 ottobre 2006 - Sono entrate in vigore le modifiche alla legge bancaria polacca che permettono la scissione parziale nelle banche. Quindi, coerentemente con l´accordo tra il Ministero del Tesoro polacco (Mst) e Unicredito Italiano S. P. A. (Uci), quest´ultimo intende integrare le proprie attività bancarie in Polonia tramite la scissione di Bank Bph S. A. Con il trasferimento di parte delle sue attività a Bank Pekao S. A. In cambio di azioni Bank Pekao S. A. Da emettere a favore degli azionisti di Bank Bph S. A. Il prossimo passo per Uci sarà presentare il documento sui Separated Elements all´Mst. Successivamente l´esecuzione del processo di integrazione richiederà che gli organi societari di Bank Bph S. A. E Bank Pekao S. A. Seguano le procedure previste dalla legge polacca. Oggi i rappresentanti dell´Mst e di Uci si sono incontrati per discutere dei prossimi passi e dell´avanzamento dell´operazione. .  
   
   
PRESTITO OBBLIGAZIONARIO CONVERTIBILE SUBORDINATO BANCA POPOLARE DI LODI 2000-2010  
 
Lodi, 24 ottobre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare Italiana nella seduta del 18 ottobre, presieduta dal Prof Giarda, ha deliberato: - ex art 5 del Regolamento dei warrants azioni ordinarie Bpi 2005/2010 (Isin It0003872279), esercitabili dall’1. 7. 2008 al 21. 12. 2010, in considerazione dell’ipotesi di distribuzione di dividendo straordinario correlata alla fusione con Bpvn, di fare partecipare i portatori dei diritti ad analogo vantaggio rispetto a quello riconosciuto all’azionista. In considerazione di ciò, il concambio applicato ai portatori di warrant sarà di 0,526 anziché 0,43. Ne segue che per 1. 000 azioni sarà possibile ottenere 526 azioni della nuova Holding. Il Consiglio si riserva, peraltro, di intervenire alternativamente sullo strike. - in relazione al prestito obbligazionario convertibile subordinato Banca Popolare di Lodi 2000-2010 (Isin It0001444360) di riconoscere, ai sensi dell’art. 7 lett c del Regolamento relativo al prestito, un ammontare per contanti agli obbligazionisti, che non potrà eccedere, ai sensi del medesimo regolamento, quello stesso importo unitario di euro 2,17 riconosciuto a tutti gli azionisti. Tali decisioni sono subordinate all’esito delle competenti deliberazioni assembleari. In esito a quanto precede, si precisa che il montante del dividendo straordinario, ove approvato dall’assemblea, si ragguaglierà a circa 1. 520 milioni di euro. .  
   
   
PRECISAZIONI BANCA POPOLARE DI INTRA VERBANIA  
 
Intra, 24 ottobre 2006 - Con riferimento all’articolo apparso sabato 21 ottobre 2006 su “Il Sole 24 Ore Plus 24”, laddove viene comunicato che un Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Intra sarebbe già stato convocato per valutare le strategie da adottare nei confronti della Innotech e della controllante Smi, si precisa che nessun Consiglio di Amministrazione della Banca è stato al momento convocato, né tanto meno è stato definito un ordine del giorno. . .  
   
   
M&C: ALBERTO FRANZONE E VITTORIO MOSCATELLI NEL CONSIGLIO DI GESTIONE  
 
Milano, 24 ottobre 2006 - In coerenza con quanto anticipato nel prospetto informativo redatto in occasione della quotazione in borsa, il Consiglio di Sorveglianza di Management & Capitali (M&c) ha deliberato ieri una integrazione del Consiglio di Gestione con la nomina di Alberto Franzone, che affiancherà il management nella gestione, e di Vittorio Moscatelli, attualmente amministratore delegato di Cdb Web Tech, che non assumerà invece incarichi esecutivi. Franzone, che ha collaborato dall’inizio alla realizzazione del progetto M&c, in passato ha coperto importanti incarichi nel mondo della finanza quale responsabile delle attività di investment banking per l’Italia di Ubs e di Crédit Agricole; negli ultimi anni ha realizzato un leveraged buy out di successo in una società nel settore tessile. . .  
   
   
SIA - SSB: APPROVATO DAI CONSIGLI DI AMMINISTRAZIONE IL PROGETTO DI FUSIONE DELLE DUE SOCIETA’ IL NUOVO GRUPPO SARÀ LEADER IN ITALIA E TRA I PRIMI OPERATORI IN EUROPA NELL’AREA DEL PROCESSING DELLE CARTE, DEI SISTEMI DI PAGAMENTO E DEI CAPITAL MARKETS  
 
 Milano, 24 ottobre 2006 – I Consigli di Amministrazione di Sia (Società Interbancaria per l’Automazione) e di Ssb (Società per i Servizi Bancari), rispettivamente presieduti da Roberto Mori e Bruno Matteo Accornero, hanno approvato, nelle sedute del 20 ottobre scorso, le linee guida del progetto di fusione delle due società. Motivazioni di natura strategica e industriale della fusione La fusione, grazie al posizionamento competitivo combinato di Sia e Ssb, darà vita ad un operatore leader sul mercato italiano e tra i primi in Europa, con l’obiettivo di contrastare la concorrenza internazionale ponendo le premesse per meglio competere nel nuovo scenario europeo del processing delle carte di credito e di debito, dei sistemi di pagamento, dei servizi e delle soluzioni per i capital markets. In particolare, il Gruppo risultante dalla fusione avrà una forte proiezione europea e importanti prospettive di crescita, potendo contare su: o una dimensione tale da poter competere con i principali player attivi a livello continentale, con disponibilità di risorse finanziarie a sostegno di strategie di crescita anche per linee esterne; una posizione di leadership a livello domestico e il consolidamento della strategia di espansione in ambito europeo già intrapresa nel processing delle carte di credito; una maggiore capacità di risposta alla profonda trasformazione generata dalle direttive europee prima fra tutte la Sepa - Single Euro Payment Area - quale primario provider tecnologico di piattaforme di clearing dei pagamenti; un’ampia gamma di offerta e capacità tecnologica di assoluto livello, in grado di soddisfare le esigenze dei clienti nelle aree dei sistemi di pagamento e dei servizi/soluzioni per gli intermediari finanziari; un significativo miglioramento dell’efficienza operativa ed il conseguimento di rilevanti economie di scala derivanti dall’integrazione delle due società. La strategia del nuovo Gruppo si articolerà sulle seguenti direttrici principali: completare la gamma d’offerta di prodotti e servizi per il processing delle carte con servizi a valore aggiunto, servizi di gestione terminali ed una rete internazionale di interconnessione verso l’infrastruttura di processing; sviluppare l’offerta nei pagamenti europei nel clearing, sistemi di accesso, soluzioni di corporate banking interbancario, applicativi per le banche, soluzioni per le banche centrali e servizi di rete; assicurare i servizi alle società mercato e focalizzare l’offerta sulle soluzioni per gli intermediari finanziari nell’ambito della sorveglianza, back office titoli, informativa mercati, connettività; perseguire opportunità di crescita organica e per linee esterne rispettivamente attraverso l’acquisizione di grandi commesse e di operatori di medie/grandi dimensioni in ambito europeo e domestico; conseguire maggiori economie di scala derivanti dall’integrazione delle strutture ed efficienza attraverso i programmi di ottimizzazione della struttura di costo. Descrizione dell’operazione In particolare, le linee guida del progetto di fusione prevedono: • il rapporto di cambio determinato in n. ° 5 nuove azioni di Ssb per ogni n. ° 2 azioni di Sia possedute. Di seguito sono elencati i primi dieci azionisti del nuovo Gruppo con le relative quote di partecipazione: Gruppo Intesa 16,6%; Gruppo San Paolo-imi 12,4%; Gruppo Unicredito 10,9%; Gruppo Capitalia 6,4%; Gruppo Mps 5,2%; Credem 4,4%; Gruppo Bnl 4,2%; Telecom Italia 4,1%; Gruppo Banco Popolare di Verona e Novara 4,0%; Gruppo Banca Sella 3,9%; Obiettivi economici del nuovo Gruppo. Le proiezioni economiche del Gruppo post-fusione, escludendo gli effetti di eventuali operazioni di crescita per linee esterne e/o l’acquisizione di grandi commesse, sono le seguenti: ricavi complessivi in crescita dai circa 378 milioni di Euro previsti per la fine del 2006 agli oltre 400 milioni di Euro al 2008 così ripartiti: 40% in area carte; 30% in area pagamenti; 30% in area capital markets; Ebit pari a circa il 13% dei ricavi nel 2008. Assetto organizzativo - La nuova realtà sarà costituita da una capogruppo e dalle controllate Kedrios, Perago, Ra Computer, Sinsys e Tsp. Il nuovo Gruppo intende indirizzare a livello europeo tre principali mercati (Carte, Pagamenti, Capital Markets) con il supporto di una struttura di Key Account Management, un’unità operativa a presidio delle infrastrutture tecnologiche ed un Corporate Center condiviso tra la capogruppo e le controllate. Le società controllate Kedrios, Perago, Ra Computer, Sinsys e Tsp manterranno forme societarie autonome, con l’obiettivo di valorizzare le partnership esistenti. Iter autorizzativo e tempistica - Subordinatamente all’ottenimento delle necessarie autorizzazioni, la fusione sarà effettiva a partire dal 1° gennaio 2007. Le Assemblee Straordinarie dei Soci per l’approvazione del progetto di fusione saranno convocate nel corso del mese di dicembre 2006. Il progetto prevede, come prossimi passi, la definizione della Corporate Governance, oltre all’individuazione del nuovo marchio. . .  
   
   
ASSIOM AL RINNOVO DELLE CARICHE SABATO 28 OTTOBRE A SALSOMAGGIORE TERME ANCHE UN WORKSHOP SU “TECNICHE, STRUMENTI ED OPPORTUNITÀ PER L’ATTIVITÀ DI TRADING”  
 
Milano, 24 ottobre 2006 - Passaggio importante nella vita associativa di Assiom che conta più di 1. 300 associati che - in occasione dell’assemblea ordinaria annuale – provvederanno a rinnovare le cariche sociali per il prossimo triennio. Sabato 28 ottobre al Palazzo dei congressi di Salsomaggiore Terme (Pr), l’assemblea ordinaria dell’Associazione degli Operatori dei Mercati Finanziari eleggerà i 27 membri del nuovo Consiglio Direttivo scegliendo tra i soci candidati. Una volta costituitosi, il Consiglio si riunirà immediatamente per eleggere il nuovo Presidente, i due vice Presidenti, il vice Presidente vicario, il Segretario generale e il Tesoriere dell’associazione. In agenda anche l’elezione del collegio dei Revisori e del collegio dei Probiviri. Dopo i lavori dell’ Assemblea sono programmati due interessanti occasioni di approfondimento per tutti coloro che operano sui mercati finanziari: nella seconda parte della mattinata un workshop su “Tecniche, strumenti ed opportunità per l’attività di Trading” e, nel pomeriggio, il convegno internazionale sul tema: “Squilibri globali e certezze europee: mercati finanziari alla ricerca di nuovi spazi”. Un’occasione importante per conoscere le nuove cariche sociali che muoveranno la direzione strategica dell’Associazione per i prossimi tre anni e per discutere del futuro di Assiom, delle istanze provenienti dalla base degli associati, dei suoi impegni verso di loro e della posizione che bisognerà condurre su temi centrali, come l’evoluzione della professione alla luce dei profondi mutamenti in atto nel contesto bancario, assicurativo e finanziario dei mercati italiano e internazionale. .  
   
   
INVESTIMENTI E SVILUPPO SPA STIPULATO CONTRATTO PER L’ACQUISTO DELL’INTERO CAPITALE SOCIALE DI KUO S.R.L.  
 
Milano, 24 Ottobre 2006 - Investimenti e Sviluppo S. P. A società attiva nel settore delle acquisizioni, delle partecipazioni e dell’advisory per operazioni di finanza straordinaria, comunica che ieri ha stipulato una scrittura privata con la quale ha acquistato dai soci Giovanni Natali – amministratore delegato di Investimenti e sviluppo s. P. A. - Alessandro Cella – responsabile del sistema di controllo interno di Investimenti e Sviluppo – Corinna Zur Nedden – Investor Relations di Investimenti e Sviluppo s. P. A. - Adriano Ceruti e Luca Chiomenti l’intero capitale sociale della società Kuo s. R. L. Con sede in Milano, Viale Tunisia, n. 40 che svolge attività di consulenza finanziaria, manageriale ed industriale. Contestualmente all’operazione di acquisizione di cui sopra, Kuo s. R. L. Ha modificato la propria denominazione sociale in Investimenti e Sviluppo Advisory s. R. L. (in seguito, anche, “Investimenti e Sviluppo Advisory”). L’operazione di acquisto si colloca nell’ambito del più ampio programma di riorganizzazione delle attività dell’Emittente finalizzato a fare acquisire alla Società sempre più un ruolo di holding di investimento in aziende di piccole e medie dimensioni al fine di favorirne lo sviluppo e la crescita che vedrà l’emittente operare anche attraverso la propria controllata Investimenti e Sviluppo Advisory. Il contratto contiene le garanzie tipiche dei venditori in contratti dello stesso genere e tipo, tra cui, in particolare quelle in materia fiscale, giuslavoristica e correttezza, fedeltà e precisione dei bilanci e delle scritture contabili in relazione alle quali i venditori si sono obbligati a pagare l’intero ammontare di qualsiasi danno, costo, perdita, minusvalenza, insussistenza dell’attivo o in generale debito o onere sofferto o sopportato dalla medesima Società per effetto delle inesattezze e non rispondenza al vero delle dichiarazioni e garanzie prestate dai venditori. Il corrispettivo dell’acquisto è stato convenuto in Euro 300 mila. Tale somma verrà pagata ai precedenti soci, in proporzione alle quote di partecipazione al capitale sociale della società, entro 30 giorni dal giorno seguente il Closing. Il corrispettivo dell’acquisto è stato ritenuto congruo anche in considerazione del fatto che con l’operazione in questione la Società ha acquisito, nell’immediato, un gruppo di lavoro utile allo sviluppo del programma societario ed in grado di consentire alla Società di dotarsi di una propria struttura organizzata, composta da un team di collaboratori avviato e fidelizzato. Tale opportunità presenta sia vantaggi di natura strategica che economici; strategici in quanto la Investimenti e Sviluppo Advisory (ex Kuo s. R. L. ) è già attiva sul mercato ed ha un proprio curriculum, nonché un gruppo di lavoro già attivo; economici in quanto consentono di ridurre i costi di ricerca e di attivazione del team. L’operazione non genera alcun significativo effetto economico, patrimoniale o finanziario essendo stata conclusa esclusivamente per motivi organizzativi e strategici come sopra messo in evidenza. .  
   
   
POLYNT S.P.A.: È STATO FISSATO IN 2,65 EURO PER AZIONE IL PREZZO MASSIMO DI OFFERTA DELLE AZIONI ORDINARIE DI POLYNT S.P.A. AMMESSE A QUOTAZIONE SUL SEGMENTO STAR DEL MERCATO TELEMATICO AZIONARIO DELLA BORSA ITALIANA S.P.A.  
 
Milano, 24 ottobre 2006 - L´offerta Globale riguarda complessivamente fino ad un massimo di n. 61. 920. 000 azioni ordinarie di Polynt S. P. A. E pari al 60% del capitale sociale post Offerta Globale di Vendita. L’offerta Globale sarà così articolata: un’Offerta Pubblica di minimo n. 12. 384. 000 Azioni pari al 20% dell’Offerta Pubblica Globale di Vendita rivolta al pubblico indistinto in Italia. Non possono aderire all’Offerta Pubblica gli Investitori Istituzionali, i quali potranno aderire esclusivamente all’Offerta Istituzionale di cui al successivo punto; una contestuale Offerta Istituzionale rivolta ad Investitori Professionali in Italia e a investitori istituzionali all’estero, con esclusione di Australia, Canada e Giappone, nel rispetto dei limiti di legge, ai sensi del Regulation S del Securities Act, e negli Stati Uniti d’America, limitatamente ai Qibs ai sensi della Rule 144A del Securities Act, fatte salve le eventuali esenzioni previste dalle leggi applicabili. L’offerta Pubblica prenderà il via alle ore 9. 00 del 18 ottobre 2006 e terminerà alle ore 16. 00 del 25 ottobre 2006 e riguarderà un di minimo n. 12. 384. 000 Azioni pari al 20% dell’Offerta Pubblica Globale di Vendita. Il Prezzo di Offerta sarà determinato dal Proponente, d’intesa con i Coordinatori dell’Offerta Pubblica Globale di Vendita, al termine del Periodo di Offerta tenendo conto tra l’altro delle condizioni del mercato mobiliare domestico e internazionale, della quantità e qualità delle manifestazioni di interesse ricevute dagli Investitori Istituzionali e della quantità della domanda ricevuta nell’ambito dell’Offerta Pubblica Globale di Vendita. Advisor Global Coordinator dell’Offerta Pubblica Globale di Vendita è Mediobanca. Co-global Coordinator è Merrill Lynch. Mediobanca e Merrill Lynch sono Joint Bookrunner dell’operazione. In particolare, Mediobanca sarà anche Responsabile del Collocamento per l´Offerta Pubblica di Vendita, Sponsor e Specialista. Clifford Chance Studio Legale Associato è invece l’advisor della società per la parte legale, mentre Shearman & Sterling Llp rappresenta le banche. Polynt S. P. A. , con sede a Scanzorosciate (Bergamo), opera nel mercato europeo degli intermedi per la produzione di polimeri ed è uno dei principali operatori in alcuni settori, in particolare in quelli dell´anidride maleica e derivati, dell´anidride ftalica e plastificanti generali, dell´anidride trimellitica e plastificanti speciali e delle resine poliestere insature e Compounds. Polynt ha un fatturato 2005 di circa 425 milioni di Euro (+8,2% rispetto agli 393 milioni di Euro registrati al 31 dicembre 2004), 4 società (compresa la società emittente), di cui 6 stabilimenti produttivi di cui 5 situati in Italia, 1 in Germania e un altro in fase di realizzazione in Polonia. .  
   
   
GEMINA CEDE A IGLI L’INTERA PARTECIPAZIONE DETENUTA IN IMPREGILO AL PREZZO DI 155 MILIONI DI EURO  
 
Milano, 24 ottobre 2006 - Gemina ha accettato la proposta presentata da Igli di acquisto dell’intera partecipazione detenuta da Gemina in Impregilo, costituita da n. 46. 984. 191 azioni ordinarie e pari all’11,83% del capitale oltre a n. 5. 000 azioni di risparmio, al prezzo complessivo di 155 milioni di euro. Il prezzo verrà corrisposto a Gemina in contanti e in un’unica soluzione alla data di esecuzione dell’operazione, prevista entro il 2 novembre prossimo. Alla data di esecuzione dell’operazione il patto parasociale riguardante Impregilo stipulato in data 13 giugno 2005 tra Gemina e Igli cesserà di avere efficacia. L’accordo raggiunto tra le parti è del tutto autonomo e indipendente dall’opzione di acquisto a favore di Igli prevista e disciplinata da Gemina e Igli nella Scrittura Privata stipulata il 14 aprile 2005 – già nota al mercato - avente ad oggetto la partecipazione di Gemina in Impregilo. Tale opzione di acquisto decadrà alla data di esecuzione dell’operazione. L’operazione, che si inquadra nell’attuazione della strategia di Gemina di concentrare le proprie attività nell’ambito del settore aeroportuale, consente a Gemina di realizzare una plusvalenza nell’ordine di 32 milioni di euro nel bilancio civilistico e nell’ordine di 98 milioni di euro nel bilancio consolidato. Il ricavato della cessione verrà utilizzato da Gemina per rimborsare parte del finanziamento in essere, originariamente di 305 milioni di euro, concesso da Calyon S. A. E Mediobanca S. P. A. Ad esito dell’operazione Igli verrà a detenere una partecipazione in Impregilo pari al 29,87 % del capitale sociale. .  
   
   
AEDES S.P.A SUPERA LA SOGLIA DEL 5% DEL CAPITALE SOCIALE IN AZIONI PROPRIE. EZIO ANGHILERI NOMINATO NUOVO DIRETTORE GENERALE  
 
Milano, 24 ottobre 2006 - Il Comitato Esecutivo di Aedes S. P. A. , dando esecuzione alla delibera del Consiglio di Amministrazione del 29 settembre 2006, riunitosi in data odierna, ha nominato Ezio Anghileri nuovo Direttore Generale della società. Ezio Anghileri, milanese, classe 1940, è in Aedes dal settembre 2003 in qualità di Preposto al Controllo Interno. Precedentemente ha maturato la propria formazione professionale in differenti realtà aziendali ricoprendo ruoli primari come direzione generale in Cedis Migliarini, in Sicom S. P. A. (Gruppo Ansaldo), in Alfa Romeo Credit, Alfa Romeo Leasing e Alfa Romeo International ed infine in Banca Nazionale dell´Agricoltura. Inoltre, in base alla delibera da parte dell´Assemblea degli Azionisti del 24 aprile 2006 in merito al rinnovo della delega per l´acquisto e disposizione di azioni proprie fino ad un massimo di 10. 000. 000 di azioni Aedes (pari a circa il 10% del capitale sociale), Aedes informa di avere superato la soglia del 5% avendo in portafoglio 5. 077. 621 azioni. .  
   
   
WORLD BUSINESS FORUM, ANCHE GLI STUDENTI “IN PLATEA” MIP POLITECNICO DI MILANO, ASSOCIATED BUSINESS SCHOOL DELL’EVENTO, OFFRE A 300 SUOI STUDENTI LA POSSIBILITÀ DI SEGUIRE IN DIRETTA I LAVORI DEL WBF  
 
Milano, 24 ottobre 2006 – Per la prima volta in Italia, 300 studenti di una business school potranno assistere in diretta, attraverso una videoconferenza in loco, ai lavori del World Business Forum, l’evento che per il terzo anno consecutivo riunisce a Milano i leader mondiali dell’economia e del management. La straordinaria opportunità è resa possibile dalla partnership tra Mip, business school del Politecnico di Milano e Hsm, l’azienda multinazionale organizzatrice dell’evento che si terrà il 26 e il 27 ottobre nei padiglioni di Fieramilanocity. Un’occasione da prendere al volo, perché non capita tutti i giorni di poter assistere agli interventi di “mostri sacri” come Rudy Giuliani, Tom Peters, Chris Patten, Madeleine Albright, Malcolm Gladwell, Ken Blanchard, Robert Kaplan, Alberto Bombassei e Nerio Alessandri, che al World Business Forum parleranno davanti a una platea selezionatissima di manager, giornalisti, imprenditori ed esperti del settore. Un’esperienza di grande formazione come l’altra opportunità offerta sempre da Mip a otto studenti propri e del Politecnico, valutati e scelti al termine di un concorso: quella cioè di conoscere da vicino i principali relatori del convegno, passando con loro l’intero periodo di permanenza a Milano in qualità di assistenti personali. O ancora, Top 10: dieci biglietti omaggio per l’ingresso in platea assegnati da Mip, al termine di un’apposita selezione, ai migliori laureati e laureandi di tutte le Università italiane. Il World Business Forum dà alla comunità economica e finanziaria la possibilità di esplorare gli ultimi trend e condividere le esperienze maturate in differenti aree e settori. Una valida occasione di networking tra top manager, pensatori e decision maker operativi in tutti i settori dell’industria. Non a caso, oltre l’87% dei partecipanti sono senior executive con ruolo di amministratori delegati, presidenti, titolari di azienda e direttori generali. Quest’anno saranno affrontati casi di successo locali, insieme a manager e imprenditori italiani leader nel mercato globale. “Il Mip Politecnico di Milano ha voluto essere Associated Business School dell’evento proprio per la grande rilevanza che questo ormai riveste nella business community italiana: un’opportunità unica di discussione su temi centrali nel panorama economico internazionale – commenta il professor Giuliano Noci, responsabile Area Imprese e Pubblica Amministrazione del Mip - L’adesione al World Business Forum 2006 si traduce quindi nella possibilità concreta per studenti, alumni e imprese clienti della nostra business school di confrontarsi (con manager, imprenditori ed accademici) e riflettere sui trend emergenti a livello di sistema competitivo globale”. .  
   
   
CHIMICA SOSTENIBILE: FEDERCHIMICA PARTECIPA AL LANCIO DELLA PIATTAFORMA TECNOLOGICA ITALIANA IT-SUSCHEM  
 
Bologna, 24 ottobre 2006- La chimica e le biotecnologie per rispondere alle sfide del futuro per l’energia, l’ambiente, l’economia. È questo l’intento di It-suschem, la piattaforma tecnologica italiana per la Chimica Sostenibile, che è stata presentata ieri presso l’Università di Bologna La chimica sostenibile rappresenta una sfida di innovazione e di sviluppo per aumentare la competitività dell’industria europea, coniugando le esigenze di rispetto per l’ambiente e la salute umana e di attenzione a un uso razionale delle risorse. Dal biodiesel alle plastiche avanzate, dai nanosensori applicati ad abiti intelligenti per monitorare pressione e temperatura corporea a sistemi su misura per la somministrazione di farmaci e nutrienti, dai materiali fotoattivi per la rimozione di inquinanti nelle aree urbane ai processi a basso impatto ambientale che minimizzano la formazione di scarti e di sostanze inquinanti: l’universo chimica può fornire soluzioni tecnologiche ai bisogni della società e l’Italia ha intenzione di partecipare a questa partita. Creata sulla spinta della piattaforma tecnologica Eu-suschem, che riunisce tutti gli attori del settore chimico a livello europeo, la piattaforma italiana nasce dall’alleanza strategica tra industrie, ricerca pubblica e società. Federchimica, Enea, Cnr, la Società Chimica Italiana, l’Università di Bologna sono solo alcuni dei promotori di questa nuova realtà italiana, che ha raccolto il supporto di oltre 80 tra aziende, istituzioni, enti di ricerca, consorzi, università, associazioni, banche e fondazioni. “La piattaforma è una grande opportunità per promuovere le specificità italiane nello sforzo europeo per la chimica sostenibile” afferma Luigi Busetto pro-rettore vicario dell’Università di Bologna e coordinatore ad interim della piattaforma. “L’impegno in un progetto comune di tanti attori del settore chimico, pubblici e privati, sarà la chiave per stimolare la ricerca e l’innovazione in questo campo anche in Italia”. La piattaforma italiana si propone di favorire l’integrazione delle iniziative regionali e nazionali con quelle europee, promuovendo l´allineamento fra il Vii programma quadro e i programmi nazionali di ricerca, la partecipazione delle Pmi e la formazione. Sempre più fondamentale, nel futuro, sarà la sinergia tra programmi di ricerca a livello nazionale ed europeo per realizzare una chimica sostenibile che sia competitiva a livello mondiale. A Bologna sono intervenuti oltre trecentocinquanta delegati del mondo della ricerca pubblica e industriale. Il lancio di It–suschem sarà l’occasione per presentare le versioni preliminari del vision document e della agenda di ricerca nazionali. Dopo il lancio della piattaforma, verrà avviata una consultazione nazionale per raccogliere feed-back e integrazioni per la versione finale dei documenti, prevista per gennaio 2007. .  
   
   
FORMIGONI AI GIOVANI IMPRENDITORI: INSIEME PER LO SVILUPPO IL PRESIDENTE CRITICA LA FINANZIARIA CHE FRENA LA COMPETITIVITA´ E TORNA A CHIEDERE FEDERALISMO E PIU´ AUTONOMIA PER LA LOMBARDIA  
 
 Milano, 24 ottobre 2006 - La Finanziaria? "Una manovra tutta fiscale, che colpisce anzitutto piccoli imprenditori, artigiani, commercianti, che sono una forza trainante del sistema produttivo. Una Finanziaria che non fa invece ´riferimento agli interventi strutturali necessari per promuovere uno sviluppo duraturo´". Anzi, "deprime i consumi e gli investimenti e, in definitiva, ostacola il rilancio di competitività dell´intero sistema produttivo". In più, ci sono ricedute negative per tutto il sistema delle autonomie: tagli agli Enti locali di 4,3 miliardi (il doppio della Finanziaria di Tremonti), tagli diretti alle Camere di Commercio, e "incursioni sui tributi regionali", come l´Irap e il bollo auto). E´ molto severo il giudizio del presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, sulla manovra economica del Governo. Lo ha esposto in maniera molto articolata davanti alla platea dei Giovani Imprenditori della Confcommercio, riuniti a Varese per il loro quarto forum nazionale. Il freno alla competitività è tanto più grave, per Formigoni, in un momento in cui si registra in Lombardia un andamento positivo della crescita economica, come mostrano i dati elaborati da Unioncamere sul secondo trimestre 2006. "Serviva una Finanziaria rigorosa, ma mirata a liberare le energie vive del Paese. Così non è e ne pagheremo le conseguenze", avverte il presidente della Lombardia. Conseguenze gravi, per esempio, per il settore tessile: "Il trasferimento all´Inps del 50% del flusso del Tfr, che per alcuni settori come il tessile rappresenta una forma sostanziale di autofinanziamento - denuncia Formigoni - viene deciso in un quadro di incertezza sulla compensazione degli oneri finanziari dell´operazione e soprattutto in concomitanza con la soppressione del Fondo di garanzia per l´accesso al credito". Ma anche per tutto il terziario: "Basti pensare all´aggravio della contribuzione pensionistica che peserà sul sistema delle imprese del commercio. Del resto, l´aumento di pressione fiscale non risparmia neppure due settori, come quello dei servizi e del turismo, che invece necessiterebbero di nuovi e più consistenti incentivi". "Lavoreremo - promette il presidente della Regione - per la revisione delle misure previste, prima fra tutte l´introduzione del contributo di ingresso e soggiorno, che non fanno che penalizzare il sistema di offerta turistica del nostro Paese". Ma la penalizzazione più grave, per Formigoni, è quella che colpisce il capitale umano, "il fattore strategico principale per la crescita di competitività della nostra economia". Come? Per esempio con l´aumento della contribuzione per gli apprendistati che andrà a cancellare il secondo pilastro della formazione, strumento forte di ingresso agevolato per i giovani nel mercato del lavoro. O anche con la totale assenza, nella Finanziaria, di misure o di incentivi per l´imprenditoria giovanile. La risposta della Regione? Fare ancor più sistema con la realtà socio-economica lombarda, lavorando gomito a gomito per lo sviluppo e per i servizi ai cittadini. E rivendicando la possibilità di esercitare fino in fondo tutte le proprie funzioni nei campi che le competono e nei quali "ha già dimostrato e dimostra di saper fare bene, e meglio dello Stato, a beneficio dei cittadini e del territorio. Come, ad esempio, in materia di commercio e di turismo, ma anche di istruzione, di ambiente, di energia, di infrastrutture". Il percorso, insomma, avviato per la piena attuazione del Titolo V della Costituzione e per il federalismo fiscale, in forte dialogo con le forze politiche, sociali ed economiche, una volta di più non ha per Formigoni lo scopo di ridistribuire fette di potere tra Enti, ma di garantirsi la possibilità di agire meglio e più efficacemente a vantaggio dei cittadini, delle imprese, dello sviluppo di tutto il territorio. .  
   
   
INDAGINE CONGIUNTURALE SULL´ARTIGIANATO PIEMONTESE 2 SEMESTRE 2006  
 
Torino, 24 ottobre 2006 - E’ stata presentata alla presenza del Vice-presidente ed Assessore alle Attività Produttive, Paolo Peveraro, l’indagine congiunturale sull’artigianato piemontese relativa ai dati del secondo semestre 2006, realizzata dall’Osservatorio regionale. I risultati operativi e le previsioni delle imprese artigiane piemontesi rimangono all’insegna delle criticità, nonostante siano confermati dei timidi segnali di ripresa, che appaiono persino più marcati rispetto all’ultima rilevazione. Si può parlare di un attenuamento della fase critica, non di un recupero dei livelli di fiducia e delle performance su valori positivi, l’attesa inversione di tendenza non si è dunque ancora interamente palesata. Il segnale più confortante, forse, è rappresentato dal dato che vede gli indicatori congiunturali in risalita per la seconda indagine consecutiva. I giudizi forniti dagli artigiani sull’economia regionale confermano questo quadro: il saldo Il saldo relativo ai giudizi sull’economia è rappresentato dalla differenza aritmetica tra percentuale di giudizi (o previsioni) positivi e percentuale di giudizi (o previsioni) negativi. È infatti in lieve risalita rispetto alla passata rilevazione (-22 rispetto a –37 di 6 mesi fa), ma ancora fermo su valori negativi. Anche le previsioni per il secondo semestre sono in risalita: il saldo crescita/diminuzione passa da –15 a –3, e riflette una ripresa nella fiducia sulle prospettive dell’economia piemontese trasversale a tutti i settori d’attività. Il dato emergente da questa rilevazione, dunque, è quello di un moderato ma diffuso atteggiamento di speranza, che riporta i risultati operativi e il clima di fiducia agli inizi del ciclo negativo (inizio 2002). Questo clima trova fondamento nei risultati dell’andamento produttivo del semestre passato dichiarato dagli artigiani piemontesi: migliorano leggermente i saldi relativi alla domanda e al fatturato, e torna positivo il saldo tra imprese che hanno incrementato e diminuito l’occupazione (+0. 9). Unico dato preoccupante è invece la diminuzione nella propensione agli investimenti effettuati degli artigiani piemontesi. L’indagine inoltre mette in luce come le difficoltà siano maggiori nell’artigianato di servizi (soprattutto nelle imprese di riparazioni, in quelle di trasporti e in quelle di servizi alla persona) e minori tra le imprese manifatturiere e delle costruzioni. Tra le province i dati di Cuneo sono i meno negativi insieme – ma più moderatamente - ad Asti e Novara, mentre quelli di Biella sono i più critici. All’interno di questo quadro generale la provincia di Torino non brilla in modo particolare: migliora il clima di fiducia ma le proprie performance rimangono su valori della media regionale. Sottolinea il Vice-presidente Peveraro: “L’indagine dell’Osservatorio conferma che la ripresa c’è e si consolida. L’amministrazione regionale dovrà sostenere questa ripresa in modo selettivo, attraverso i vari strumenti previsti dalla normativa, per far sì che in tutti i comparti ed in tutte le aree regionali si rafforzi e confermi tutti gli elementi positivi che emergono, ad iniziare dall’incremento dell’occupazione. Per la prima volta dopo anni, i segnali di ripresa economica generale sembrano riverberarsi in un’inversione di tendenza anche per l’artigianato piemontese; questa diagnosi si basa su indizi più solidi di quelli intravisti nel recente passato, quando i deboli segnali di miglioramento alimentavano attese di rilancio regolarmente smentite nel semestre successivo. Questa rilevazione, viceversa, appare coerente con il quadro che altre indagini congiunturali (produzione industriale, economia regionale) hanno delineato per la prima parte dell’anno in corso, all’insegna dei segnali diffusi di ripresa, seppure nel quadro di criticità tutt’altro che superate” Gli ostacoli allo sviluppo - Coerentemente con il quadro descritto, il problema maggiormente percepito dagli artigiani piemontesi è il mercato debole (28. 3% dei rispondenti). Gli altri ostacoli più frequentemente citati sono correlati alle difficoltà dell’attuale situazione internazionale: rispetto agli anni passati, è maggiormente percepito il problema del costo delle materie prime e dei carburanti (24. 4%), con percentuali di rispondenti che raddoppiano rispetto allo scorso anno. Anche il problema della concorrenza sleale del lavoro nero appare più chiaramente percepito rispetto agli anni passati, diventando infatti il terzo problema segnalato tra le imprese dell’artigianato piemontese, e in particolare Torino, Alessandria e Cuneo, realtà provinciali dove sono insediati sistemi produttivi particolarmente esposti alla competizione dei paesi entranti o alle scelte di delocalizzazione operate da alcune imprese capofila. Dotazioni tecnologiche - L’analisi della dotazione Ict (Information and Comunication Technologies) conferma il procedere a rilento del processo di adeguamento tecnologico degli artigiani. Rispetto agli anni passati, restano pressoché immutate le percentuali di coloro che posseggono un Pc, una connessione Internet (38,7%) od un proprio sito web (11,3%). In sostanza, la diffusione delle Ict in ambito small business fatica a decollare: molti operatori, probabilmente, reputano ancora opzionale il ricorso ai moderni strumenti di comunicazione, promozione, gestione delle informazioni, ovvero faticano a trovare le modalità di un loro inserimento nel proprio peculiare ambiente aziendale. In allegato una sintesi della ricerca. Conoscenza e reti sociali: le risorse strategiche dell’impresa artigiana - La presentazione dei dati dell’indagine congiunturale sull’artigianato è stata preceduta dalla relazione sulla ricerca “Conoscenza e reti sociali: le risorse strategiche dell’impresa artigiana” illustrata da Salvatore Cominu. Alla presentazione sono intervenuti Clara Merlo, dell’Osservatorio regionale dell’artigianato, Silvano Berna, segretario del Comitato Unitario Confederazioni Artigiane Piemontesi e Marco Cavaletto, direttore regionale dell’Artigianato e Commercio. .  
   
   
MILANO – OLTRE 1.600 DITTE AL LAVORO PER LA FESTA DEL RAMADAN  
 
Milano, 24 ottobre 2006 – Sono oltre 1. 600 le ditte attive a Milano e provincia con titolare da un Paese musulmano direttamente impegnate per la festa del Ramadan. Vendono abiti nuovi, dolci, lanterne e giocattoli, con ritmi rallentati per il digiuno e gli impegni religiosi ma in un clima di festa. E si concentrano soprattutto a Milano città (878). A partire dalla zona nord-est, intorno a viale Monza, via Pasteur e via Padova e nord-ovest, tra piazza Stuparich e via Rubens e intorno alla Stazione Centrale. Con codice di avviamento postale 20127 ci sono 83 ditte, con 20131 49, con 20148, 45 e con 20124, 38. Ma se si considerano tutti i settori, in totale sono oltre 9mila le ditte con titolare proveniente da Paesi musulmani, quasi la metà delle ditte extracomunitarie complessive a Milano e provincia nel 2006. I più presenti sono gli egiziani, titolari di circa 4mila ditte e i marocchini con quasi 1. 700. E’ quanto emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano su dati registro imprese a settembre 2006 per i settori del commercio e a giugno 2006 per il numero di ditte individuali con titolare straniero a Milano. .  
   
   
LO SVILUPPO DEI PAESI POVERI PASSA ANCHE PER IL MERCATO DELLE RIMESSE  
 
 Milano, 24 ottobre 2006 - Un fenomeno economico considerevole, che supera di gran lunga i flussi degli aiuti pubblici destinati ai paesi poveri e in via di sviluppo. Sono le cosiddette “rimesse”, i fondi che i lavoratori migranti inviano nei loro paesi d’origine e che con il passar del tempo sono divenuti sempre più centrali nelle dinamiche di sviluppo. Di questo argomento e dei numerosi aspetti connessi si parlerà martedì 24 ottobre nella sede dell’Istituto per gli studi di politica internazionale (Ispi), in via Clerici 5 a Milano, nel corso della giornata di studio “Dagli Appennini alle Ande. Il mercato delle rimesse in Italia: il caso degli immigrati latino-americani”, organizzata da Regione Lombardia, Istituto Italo-latino Americano e Camera di Commercio di Milano. L’appuntamento, che prenderà il via alle 9,00 per concludersi in serata, è ancor più significativo in quanto si colloca nel contesto della visita in Italia della delegazione di imprenditori brasiliani, organizzata da Confindustria, Abi e Ice, dopo che un analogo incontro tra i rappresentanti dei sistemi produttivi dei due Paesi si era svolto in Brasile lo scorso mese di marzo. Al seminario interverranno, tra gli altri, Donald Terry, direttore del Fondo multilaterale di investimento della Banca interamericana di sviluppo (Bid) di Washington, Roberto Pinza, viceministro dell’Economia, Giuseppe Guzzetti, presidente della Fondazione Cariplo, Pier Andrea Chevallard, segretario generale della Camera di commercio di Milano, Betty Sotelo, del ministero dell’Economia e delle Finanze del Perù, Carlo Secchi, direttore dell’Istituto di studi latino-americani (Isla, Università Bocconi) e vicepresidente dell’Ispi, Roberto Ronza, sottosegretario allo Sviluppo e consolidamento delle relazioni internazionali della Regione Lombardia, e Donato Di Santo, sottosegretario di Stato agli Affari esteri. Nelle intenzioni degli organizzatori, la giornata vuole essere l’occasione per analizzare insieme ai più autorevoli studiosi del settore un fenomeno che, secondo la Banca Mondiale, nel solo 2005 ha raggiunto i 167 miliardi di dollari, una cifra che è più del doppio dei flussi dell’aiuto pubblico allo sviluppo mondiale. Per quanto riguarda l’Italia, le rimesse “ufficiali” – vale a dire quelle che si desumono dai flussi delle banche, delle poste e delle agenzie di trasferta di denaro (money transfer) - inviate nei loro paesi d’origine dagli oltre tre milioni di immigrati ammontano, nel 2004, a 2 miliardi di euro, di cui 35 milioni dalla sola Lombardia (fonte: Banca d’Italia). Una cifra che, se si considerano anche i flussi che passano per altri canali o che vengono portati direttamente in patria dagli stessi immigrati, potrebbe più che raddoppiare. Grazie alla presenza di due rappresentanti del governo e di operatori della cooperazione internazionale, inoltre, nel corso del seminario del 24 ottobre si discuterà anche del Piano d’azione italiano sulle rimesse messo a punto dal ministero dell’Economia e delle Finanze. Si tratta di una strategia che se da un lato prevede un’azione di monitoraggio sulle banche per ridurre i costi di trasferimento che ancora oggi si aggirano intorno all’8-10 per cento, dall’altro raccomanda di promuovere iniziative ad hoc per contribuire a promuovere lo sviluppo nei paesi di origine degli immigrati. Al riguardo, per l’occasione sarà lanciato il progetto che consiste nella creazione su base volontaria di un Fondo-paese (o Fondo andino) denominato 3x1 (tre per uno), in cui per ogni euro versato dall’immigrato, un’istituzione pubblica o privata italiana e lo Stato di provenienza versino un euro ciascuno per alimentare un fondo destinato a finanziare progetti produttivi o infrastrutturali nei paesi di origine. Questi progetti verrebbero presentati dagli stessi immigrati (singolarmente o in gruppo) che vogliono ritornare nel proprio paese e aprire un’attività - mettendo a frutto le capacità professionali acquisite nel soggiorno in Italia - oppure aiutare chi vi è rimasto, offrendo la costruzione di una strada o di una scuola o di ogni altra infrastruttura di pubblica utilità. L’ipotesi di progetto richiede l’intermediazione di un istituto bancario che gestisca il fondo rotativo e se ne assuma la responsabilità. L’utilizzazione di queste risorse per progetti imprenditoriali familiari e collettivi, generatori di reddito e occupazione, devono rispondere a criteri rigorosi di economicità e devono apportare benefici diffusi per la società locale, riducendo al minimo il rischio di investimenti avventati, inutili e improduttivi. .  
   
   
A PADOVA GLI “STATI GENERALI” DELL’IMMIGRAZIONE  
 
 Padova, 24 ottobre 2006 - Il Veneto è la seconda regione italiana per consistenza della popolazione immigrata. Il Rapporto 2005 stima in circa 290 mila le presenze di cittadini stranieri, con un’ incidenza sulla popolazione veneta del 6%. Nell’affrontare il fenomeno, che è diventato ormai strutturale, si è quindi andati oltre la fase dell’emergenza per approdare ad un percorso di normalizzazione e di coesione attraverso il confronto e la maggior convergenza possibile degli obiettivi da parte delle amministrazioni pubbliche e soggetti privati. E’ quanto ha evidenziato l’assessore regionale ai flussi migratori Oscar De Bona che ha convocato ieri a Padova una sorta di “Stati generali” dei principali attori territoriali che si occupano di immigrazione, a partire dai due organismi attivati dalla Regione, la Consulta regionale e il Tavolo Unico istituito nel 2001 con un protocollo d’intesa specifico. Obiettivo dell’incontro fare il punto sui progetti realizzati nel triennio 2004/2006 e dare indicazioni per la programmazione regionale 2007/2009. L’assessore De Bona ha ricordato che è già stata presentata in Consiglio regionale la proposta di nuova legge sull’immigrazione che articolerà in modo coerente i rapporti tra le diverse rappresentanze degli enti e degli organismi che si occupano di immigrati. De Bona ha sottolineato l’ importante contributo che gli immigrati danno a tanti settori della produzione, del terziario e dell’assistenza alle famiglie e alle persone. Le politiche di settore – ha aggiunto – hanno bisogno di un quadro di rispetto delle regole, di immigrazione governata e non fuori controllo, inserita e non degradata o emarginata. L’assessore ha posto l’accento sull’esigenza di razionalizzare e selezionare i progetti da realizzare per il futuro, tenuto conto che le risorse per il prossimo triennio saranno inferiori rispetto al precedente, e di una maggiore partecipazione del mondo imprenditoriale. De Bona ha poi sostenuto la necessità di raccordo con l’Unione Europea sia sul piano delle risorse finanziarie, sia per la gestione di questioni che sono trasversali agli Stati membri, sia infine per sviluppare iniziative stabili di collaborazione con i paesi di origine e di transito delle correnti migratorie. Nel corso dell’incontro sono stati presentati gli interventi dell’Ufficio scolastico regionale per il Veneto per la diffusione della conoscenza della lingua italiana; lo stato di avanzamento dei progetti per la realizzazione di alloggi temporanei di collaborazione con le Ater venete; le iniziative, come quella della provincia di Padova, per la razionalizzazione e lo snellimento delle procedure per i permessi di soggiorno; l’attività dell’agenzia Italia Lavoro per la realizzazione di una rete informativa dell’Osservatorio regionale, e per l’integrazione sociale e scolastica degli immigrati; i programmi dell’ente Veneto Lavoro per l’accompagnamento dei flussi migratori per l’Europa allargata. Le diverse problematiche di inserimento e integrazione sono state evidenziate dal Vice presidente della consulta Moustapha Ndiaye e da altri rappresentanti dei cittadini stranieri. Osservazioni e suggerimenti per la programmazione regionale sono venuti anche da esponenti delle Province e Comuni, dalle parti sociali e dall’associazionismo. .  
   
   
IMMIGRAZIONE - RAPPORTO CARITAS/MIGRANTES 2006  
 
Bologna, 24 ottobre 2006 - Cifre e statistiche su una realtà in continuo divenire, quella dell´immigrazione. E´ il contenuto del Rapporto annuale Caritas/ Migrantes 2006, dossier statistico giunto alla sedicesima edizione, i cui dati relativi al territorio emiliano-romagnolo verranno presentati mercoledì 25 ottobre a Bologna, nel corso di una conferenza stampa organizzata da Caritas Italiana e Regione Emilia-romagna (Osservatorio regionale sul fenomeno migratorio). Parteciperanno alla presentazione, che si svolgerà alle ore 11 nella sala stampa della Regione, al 12° piano di viale Aldo Moro 52, Pietro Pinto (Comitato Scientifico Dossier Caritas/migrantes), Anna Maria Dapporto (assessore regionale Politiche sociali e immigrazione Regione Emilia-romagna), Gianromano Gnesotto (referente regionale Dossier Caritas/migrantes), Roland Jace (vicepresidente Consulta regionale per l´integrazione sociale dei cittadini stranieri). .  
   
   
BILANCIO PROGETTI "CINA" E "RUSSIA" IN FVG  
 
Udine, 24 ottobre 2006 - Tempo di bilanci per i Progetti di promozione e sviluppo dei rapporti economici tra il Friuli Venezia Giulia e la Cina (terza annualità), e la Russia (seconda annualità), avviati rispettivamente nel 2004 e 2005 col fine di far conoscere e consolidare alle imprese della regione le opportunità e le modalità operative offerte dai mercati economici dei due Paesi. Si tratta di due iniziative di animazione economica e formazione dell´imprenditoria, avviate dalle Camere di commercio di Udine e Pordenone (allargato anche ai territori delle Camere di commercio di Trieste e Gorizia) con il sostegno finanziario della Regione e la partecipazione dell´Istituto per il Commercio Estero (Ice). I Progetti, articolati in incontri, protocolli di intesa e missioni, hanno coinvolto numerose aziende operanti in diversi settori: alimentare e vitivinicolo, ambientale-ecologico, meccanico ed elettronico, sub-forniture, edilizio, legno-arredo e servizi. I risultati ottenuti sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa nella sede della Regione a Udine, alla presenza tra gli altri, degli assessori regionali alle Attività Produttive Enrico Bertossi, e per i Rapporti internazionali Franco Iacop, e dei presidente delle Camere di commercio di Udine, Adalberto Valduga, e di Pordenone, Giovanni Pavan. Dopo aver sottolineato il proficuo rapporto tra Regione, Camere di commercio e Ice, che sta accompagnando il processo di internazionalizzazione delle nostre imprese, Bertossi ha ricordato che "la Cina e la Russia non sono solo dei concorrenti bensì due grandi mercati da sfruttare nelle loro potenzialità". "Le piccole imprese della nostra regione da sole non riuscirebbero ad affrontare questa sfida: hanno bisogno, di conseguenza, dell´accompagnamento delle istituzioni attraverso questi strumenti". All´epoca, il Progetto Cina è stato innovativo e uno dei primi ad essere attivati, mentre oggi, ha aggiunto l´assessore, è una pratica quasi quotidiana. "La Cina non è solo un problema ma anche una opportunità. Ha imposto un cambio di velocità alle economie dei Paesi industrializzati e le imprese della nostra regione per essere sempre più competitive devono puntare sulla crescita dimensionale, sull´innovazione e sulle nuove tecnologie". Con la Russia, invece, sussistono rapporti di lunga data ma, mentre ieri le imprese interessate erano poche, oggi, l´interscambio è vivace e interessa molti settori, compresi il design, l´agroalimentare e l´arredo. Dopo la Cina e la Russia, Bertossi ha annunciato che si sta lavorando per mettere a punto un Progetto - sarà presentato prossimamente - rivolto all´India, uno degli altri mercati emergenti. I temi dell´internazionalizzazione non si riducono oggi solo all´economia, ha osservato Iacop, perché "sempre più si parla di sistema integrato, che comprende economia, cultura, turismo, storia, lingue e conoscenze". Proprio sul "progetto-sistema" si gioca la possibilità per il Friuli Venezia Giulia di proiettarsi sulla scena internazionale, proponendo la dimensione della sua interezza, grazie anche alla sua collocazione geopolitica che offre numerose opportunità in fatto di relazioni e azioni verso l´esterno. In questa logica l´Amministrazione regionale, ha concluso Iacop, persegue l´attività di internazionalizzazione istituzionale che si affianca a quella di sostegno delle nostre imprese. Su questi concetti hanno insistito anche Valduga e Pavan, i quali hanno evidenziato il ruolo delle Camere di commercio nell´obiettivo di portare a conoscenza delle imprese le opportunità di questi due grandi mercati; Giovanna Sturari ha invece illustrato le iniziative dell´Ice volte alla promozione del nostro sistema Paese. .  
   
   
A FORLI´ UN NUOVO CONSOLATO ONORARIO SLOVACCO  
 
Bologna, 24 ottobre 2006 - Incrementare i rapporti di collaborazione nel campo delle piccole e medie imprese, in materia di agricoltura, sistema cooperativo ed anche in ambito culturale. La visita in Regione del nuovo ambasciatore della Repubblica Slovacca Stanilslav Vallo, ricevuto ieri pomeriggio dal vice presidente Flavio Delbono, ha toccato questi temi, anche in vista della prossima visita in Italia del presidente slovacco. L´ambasciatore Vallo ha annunciato la prossima apertura a Forlì della sede di un consolato onorario della Slovacchia alla cui guida sarà nominato Alvaro Ravaioli. Il vice presidente Delbono ha confermato l´interesse della Regione ad un rafforzamento dei rapporti con Bratislava, sottolineando la possibilità di una collaborazione nell´ambito delle politiche europee di coesione. .  
   
   
INCONTRI MULTILATERALLI NELLA REPUBBLICA CECA  
 
Aosta, 24 ottobre 2006 – Il presidente della Regione, on. Luciano Caveri, ha preso parte, nelle giornate di giovedì e venerdì, ad una serie di incontri bilaterali organizzati nella regione ceca di Liberec, nell’ambito dell’iniziativa promozionale “Regional Days”. Nel corso delle riunioni che hanno animato la manifestazione, il presidente Caveri ha avuto modo di confrontarsi con il presidente della Regione di Liberec, Petr Skokan, su una serie di argomenti che daranno vita ad un accordo quadro che consentirà alla Valle di collaborare con Liberec, ma di usufruire anche di una serie di legami che la Regione ceca ha con altri partner europei e mondiali. “L’occasione è valsa anche – spiega il presidente Caveri – per annunciare un importante novità nel quadro dei Fondi comunitari 2007-2013 e cioè l’inserimento della Valle d’Aosta nello spazio noto con l’acronimo Ceus (Central European Space), che consentirà alla nostra Regione una cooperazione transnazionale con i paesi dell’Est e del Centro Europa, una possibilità sinora impossibile se non inserita all’interno di cooperazioni di più ampio raggio”. Nella città di Jablonec è stato inaugurato il locale Eurocenter, dove sono stati allestiti una serie di stand di presentazione delle Regioni partner. Grande successo dello stand della Valle d’Aosta, dove sono stati presentati, in collaborazione tra diversi Assessorati, prodotti tipici dell’enogastronomia valdostana e l’offerta turistico-artigianale della nostra regione. .  
   
   
MISSIONE ISTITUZIONALE PIEMONTESE NELLA REPUBBLICA DI COREA  
 
Torino, 24 ottobre 2006 - A due giorni dall’inizio la missione istituzionale della Regione Piemonte nella Repubblica di Corea, guidata dall’assessore Sergio Deorsola su indicazione della Presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso, e che si concluderà il 24 ottobre ha già dato i primi risultati. “Dopo gli incontri con il Korea Foundation e S. Bc. – ha dichiarato l’Assessore Deorsola - la sensazione che i rapporti tra la nostra regione e il paese ospite siano veramente molto stretti si e’ rafforzata. Gli interlocutori sono molto disponibili e dimostrano di conoscere il Piemonte e le sue caratteristiche produttive. Anche la delegazione imprenditoriale, dopo le due giornate di lavori, si è detta pienamente soddisfatta degli incontri con gli operatori coreani. ” Da parte sua Mr. Heo Beom-do, presidente del S. B. C. , ha ribadito interesse e disponibilità ad avviare nei settori che presentano potenzialità di ulteriore sviluppo gli interventi piu’ appropriati ed incisivi. La missione, imprenditoriale ed istituzionale, è organizzata dalla Regione Piemonte con il supporto operativo del Centro Estero Camere Commercio Piemontesi e dell’Antenna Piemonte in Corea - e in collegamento con enti e associazioni territoriali -, per dare nuovo impulso alla già avviata collaborazione tra aziende piemontesi e sudcoreane. L’iniziativa prevede la pianificazione di un’agenda di incontri bilaterali a Seoul, fissati sulla base dei profili e degli obiettivi delle aziende piemontesi presenti e che potranno selezionare le imprese coreane da incontrare tra quelle loro proposte. L’attenzione che da anni il territorio piemontese rivolge alla Corea è legata alle opportunità commerciali e di collaborazione industriale tra la nostra regione e il paese asiatico. La Repubblica di Corea si distingue infatti per l’eccellenza nei settori fondamentali dello sviluppo tecnologico su cui oggi i Paesi più avanzati basano le proprie ricerche scientifiche, come l’Information Technology, il comparto dell’elettronica e le telecomunicazioni. Accanto a questi settori la Repubblica di Corea vanta comparti più tradizionali, quali l’automotive, la metalmeccanica, l’automazione e la robotica. Tutti settori che fanno prevedere la possibilità di sviluppare collaborazioni proficue. La Corea , con una crescita del 4% annuo può essere considerata una sorta di porta per l´area asiatica, oggi fulcro dell’economia mondiale. Sono numerose le potenzialità di crescita delle già importanti relazioni italo-coreane nel campo della scienza e della ricerca: nel 2005 l’export piemontese verso la Corea è salito del 15,7% rispetto al 2004, per un valore complessivo di 258. 347. 253 euro, di cui oltre 66,5 milioni di euro legati ai mezzi di trasporto e quasi 57 milioni a macchine e apparecchi meccanici. La Corea è un territorio con il quale il Piemonte può vantare buoni rapporti: è un interlocutore privilegiato del Governo coreano e non a caso lo scorso aprile il Korea Institute of Design Promotion (Kidp), braccio tecnico e operativo del Ministero del Commercio e Industria locale, che in tema di design gestisce anche dal punto di vista economico i piani governativi nella penisola asiatica, ha siglato un Memorandum of Understanding (Mou) con il Centro Estero Camere Commercio Piemontesi per collaborare nella promozione e nello sviluppo del design (accordo patrocinato da Regione Piemonte, Provincia, Città, Camera di commercio di Torino e dal Ministero del commercio e dell’industria coreano), uno dei settori su cui il governo locale sta investendo di più. Questo accordo ha portato alla mostra che verrà inaugurata sabato 21 ottobre dal titolo “Piemonte-torino Design”. .  
   
   
NEGOZI APERTI LA DOMENICA. GLI ITALIANI CHIEDONO IL DOPPIO DELLE APERTURE DOMENICALI ATTUALMENTE CONCESSE  
 
Milano, 24 ottobre 2006 – Le aperture domenicali sono percepite come un servizio per il consumatore, poiché consentono una migliore gestione del proprio tempo e permettono un acquisto più ragionato e consapevole. Ma sono anche un volano per l’economia, creando ricchezza e incentivando consumi che altrimenti non si farebbero. Sono queste alcune delle evidenze che emergono da una ricerca Cermes-bocconi commissionata da Federdistribuzione, l’organismo di rappresentanza della Distribuzione Moderna Organizzata in Italia, presentata oggi a Milano nel corso di un dibattito a cui hanno partecipato Paolo Barberini, Presidente di Federdistribuzione, Daniele Capezzone, Presidente della X Commissione della Camera dei Deputati (Attività Produttive, Commercio e Industria), Lorenzo Miozzi, Presidente di Consumer’s Forum e del Movimento Consumatori, Roberto Ravazzoni, economista d’impresa Cermes-bocconi, Giorgio Triani, sociologo, Università di Verona. Agli italiani piace fare shopping la domenica. Nell’ultimo anno, il 64,5% degli italiani ha fatto acquisti domenicali nei supermercati, il 56,8% nei centri commerciali, il 54,7% nel centro città, il 39,8% nei mercati ambulanti e il 37,8% nei negozi sottocasa. Si acquistano soprattutto abbigliamento e calzature (69,1%), prodotti di elettronica ed elettrodomestici (30,3%), articoli per la casa (24,1%) ma anche, in misura estremamente rilevante, prodotti alimentari (63,5%) a testimonianza di quanto le aperture domenicali siano percepite dal cittadino come un vero e proprio servizio. Ciononostante, quasi l’80% degli italiani è insoddisfatto dell’attuale situazione delle aperture domenicali e richiede interventi migliorativi in termini di comunicazione (il 66,6% degli intervistati vorrebbe avere maggiori informazioni) e minore occasionalità. Se le aperture domenicali fossero meglio programmate e comunicate dando sicurezza di calendario al consumatore, circa il 19% degli Italiani sposterebbe il proprio giorno abituale per la spesa alimentare alla domenica. Tale percentuale sale al 25,9% per i beni non alimentari. “I dati di questa ricerca evidenziano come il tema delle aperture domenicali rappresenti una grande opportunità per i cittadini, le imprese e il sistema economico nazionale e locale” ha affermato Paolo Barberini, Presidente di Federdistribuzione. “Istituzioni locali e nazionali, parti sociali, rappresentanze del mondo dei consumatori e imprese devono lavorare insieme per trasformare questa opportunità in soluzioni concrete, avviando un cammino di progressivo aumento delle aperture domenicali. Questo darebbe agli Italiani più libertà di scegliere come impiegare il proprio tempo, la domenica come negli altri giorni”. “Nella società moderna il fattore tempo è un elemento che condiziona moltissimo i comportamenti degli individui e le dinamiche di mercato, sia dal lato dei consumi che dal lato degli acquisti. Liberare tempo e facilitare gli spostamenti rappresentano due interventi-chiave per semplificare la vita quotidiana dei cittadini e sostenere i consumi di chi, con il tempo liberato, vorrà dedicarsi con maggior intensità allo shopping” ha dichiarato Roberto Ravazzoni, economista d’impresa e coordinatore della ricerca eseguita da Cermes-bocconi. “Per sviluppare comportamenti sempre più consapevoli e razionali il cittadino-consumatore deve essere da un lato sempre più informato e, dall’altro, sempre più libero di poter scegliere. E’ questo il ruolo fondamentale del policy-maker che, se desidera stimolare la produzione di effetti di benessere per il consumatore, dovrà non solo impegnarsi per garantire questa condizione di partenza, ma in seguito proteggerla dagli attacchi corporativi, dagli interessi particolari” “Negli ultimi 15 anni la quantità di tempo libero degli Italiani (budget time) è cresciuta pochissimo: solo 2 minuti rispetto al 1988, a differenza di Germania e Inghilterra, che hanno registrato il maggiore incremento di tempo libero, grazie anche al telelavoro – ha detto Giorgio Triani, sociologo dell’Università di Verona. - Da noi gli orari di fabbriche e uffici sono rimasti quelli di quarant’anni fa: bloccati fra le 8 del mattino e le 6 del pomeriggio. Con effetti che, ad esempio per le coppie lavoratrici (25-44 anni) con figli, a causa dell’aumento dei tempi di percorrenza casa-lavoro, ha significato la perdita di 27 minuti di vita in famiglia rispetto a quindici anni fa”. La ricerca Cermes-bocconi/federdistribuzione ha raccolto anche il contributo delle Associazioni Consumatori appartenenti a Consumers’ Forum, che hanno evidenziato come sia necessario affrontare il tema delle aperture domenicali garantendo un approccio di sistema, che coinvolga il mondo del commercio nella sua globalità e tutte le sue formule. Occorre inoltre ragionare sui “tempi della città”, pensando agli orari di apertura dell’intero settore dei servizi (banche, ecc) e la loro sincronizzazione con i tempi del lavoro. In questo quadro è rilevante il coordinamento delle aperture con l’adeguamento dei servizi di mobilità urbana ed extra urbana e/o con una tariffazione conveniente dei parcheggi pubblici. “La ricerca di Federdistribuzione rappresenta un contributo importante sia dal punto di vista quantitativo in quando monitora in modo attento il mondo dei consumatori, sia dal punto di vista qualitativo poiché evidenzia le reali aspettative e i problemi di comunicazione esistenti” dichiara Lorenzo Miozzi Presidente di Consumer’s Forum e del Movimento Consumatori. “E’ tuttavia importante rilevare che l’apertura domenicale dei negozi, per quanto si possa auspicare più estesa, non deve creare meccanismi di sviluppo disordinato del settore commerciale specie in relazione alla crescita e alla qualità della vita dei centri urbani. Solo una crescita armonica del tessuto sociale, commerciale e dei servizi, può garantire un miglioramento della qualità della vita dei consumatori e in questo senso, i dati della ricerca devono indurre a proposte articolate cogliendo davvero l’esigenza dei cittadini”. Dalla ricerca Cermes-bocconi/federdistribuzione emerge anche come le aperture domenicali non rappresentino soltanto un’efficace modalità per consentire una più razionale gestione del tempo degli individui ma consentano anche di sostenere i consumi delle famiglie, con benefici per l’intero sistema economico: per il 54,8% degli Italiani le aperture domenicali sono utili per fare acquisti che altrimenti non potrebbero effettuare. Se, infatti, il numero medio delle aperture domenicali annuali sul territorio nazionale venisse raddoppiato, passando dalle attuali 14 a 28, i consumi commercializzabili alimentari e non alimentari crescerebbero di 4,16 miliardi di euro, pari ad un incremento dell’1,96%, che equivale ad un’incidenza sul Pil 2005 dello 0,29%. Anche sul fronte occupazionale, il raddoppio delle domeniche di apertura offrirebbe 9. 000 nuove opportunità di lavoro nella grande distribuzione e circa 13. 000 nuove potenziali posizioni nella distribuzione tradizionale. Nota agli editori La normativa in materia di aperture domenicali è stata regolata dal decreto Bersani del 1998, che prevedeva la chiusura domenicale degli esercizi con deroghe per le domeniche di dicembre e per altre otto festività all’anno. Facevano eccezione i Comuni turistici o d’arte, che avevano la possibilità di stare aperti fino a tutto l’anno. Le Regioni dovevano stabilire i criteri per definire “turistico” o “città d’arte” un Comune e le amministrazioni locali, nell’ambito degli schemi regionali, ne determinavano l’ambito applicativo. Nel 2001 è poi intervenuta la modifica del Titolo V della Costituzione, che ha delegato la competenza sul commercio alle Regioni, e quindi anche la possibilità di decidere su orari e giorni di apertura. .  
   
   
LA PIATTAFORMA TECNOLOGICA EUROPEA PER L´ENERGIA EOLICA COLLOCA LA R&S AL PRIMO POSTO TRA LE SUE PRIORITÀ  
 
 Bruxelles, 24 ottobre 2006 - La ricerca e sviluppo (R&s) sarà al primo posto nell´agenda della piattaforma tecnologica europea per l´energia eolica di recente istituzione, ha dichiarato Arthourous Zevros, presidente dell´Associazione europea dell´energia eolica (Ewea) nonché presidente del consiglio consultivo della piattaforma. Intervenuto in occasione della cerimonia ufficiale per l´avvio dell´iniziativa, tenutasi a Bruxelles il 19 ottobre, Arthourous Zevros ha affermato che la piattaforma delineerà per prima cosa le priorità per la ricerca sull´energia eolica di qui al 2030, e poi orienterà i finanziamenti diretti pubblici e privati sulle aree individuate. Tra i settori che presumibilmente riceveranno status prioritario si annoverano la ricerca sulle risorse eoliche e sulla valutazione del sito, le misurazioni e le previsioni, le «centrali» eoliche, tra cui i componenti delle turbine e le turbine stesse, i nuovi concetti di parchi eolici, la tecnologia per le centrali eoliche più piccole, e l´integrazione dei sistemi. «L´energia eolica rappresenta già un´iniziativa europea coronata di successo, eppure non è ancora sviluppata appieno rispetto alle potenzialità. Occorre promuovere la R&s a lungo termine e l´elaborazione di politiche per costruire mercati se si vuole che l´energia eolica contribuisca a un quinto della fornitura elettrica europea nei prossimi decenni», ha osservato Arthourous Zevros. Il mercato europeo dell´energia eolica sta conseguendo risultati discreti. Nel 2005 sono stati installati più di 40. 000 Mw, che hanno generato il 2,6% dell´elettricità a livello comunitario. Tra i principali pionieri dello sfruttamento dell´energia del vento si annoverano Danimarca, Germania, Grecia, Irlanda, Paesi Bassi, Portogallo e Spagna, ciascuno dei quali ottiene oltre l´1% della propria corrente elettrica dall´energia eolica. Un fattore importante alla base della crescita del mercato europeo dell´energia eolica è stata la forte politica di sostegno a livello sia comunitario sia nazionale. La direttiva comunitaria sulle energie rinnovabili esiste dal 2001. Si propone di aumentare la quota di elettricità prodotta da fonti energetiche rinnovabili (Fer) nell´Ue al 21% entro il 2010, contribuendo pertanto a far raggiungere all´Ue l´obiettivo Fer di un consumo energetico complessivo pari al 12% entro il 2010. La Commissione sta inoltre redigendo una tabella di marcia Fer, che si prevede stabilirà obiettivi ambiziosi per il settore dell´energia eolica. Il commissario Ue per l´Energia Andris Piebalgs ha dichiarato che la nuova piattaforma rappresenta un passo importante e necessario per cambiare la filosofia dell´Europa in campo energetico. «Nel quadro dell´attuale crisi climatica e incertezza energetica, dobbiamo sviluppare fonti energetiche che non utilizzino carbonio, siano localizzate in Europa, siano efficaci dal punto di vista dei costi e competitive nel mercato globale. Ecco perché la piattaforma tecnologica per l´energia eolica è così importante: in futuro consentirà di produrre una quantità maggiore di energia eolica, di cui abbiamo molto bisogno. «Credo nell´energia eolica, e in particolare nelle centrali eoliche offshore. Tuttavia, esistono ancora limitazioni legate ai costi, all´integrazione della rete, ecc. Al settore dell´energia eolica occorre una rete, e una R&s più attiva. Ritengo che la piattaforma segnerà veramente una svolta. Mi fa piacere che la Commissione la sostenga», ha dichiarato il commissario. Per ulteriori informazioni consultare: http://www. Windplatform. Eu/ .  
   
   
RICERCHE RIVELANO NUOVE SOLUZIONI PER IL RISPARMIO ENERGETICO DOMESTICO  
 
Bruxelles, 24 ottobre 2006 - Il 19 ottobre, la Commissione europea ha lanciato un ambizioso piano di azione per ridurre del 20% il consumo energetico europeo nell´arco dei prossimi 14 anni. Secondo nuove ricerche condotte dal Centro comune di ricerca (Ccr) della Commissione europea, spegnendo completamente la televisione ogni sera anziché lasciarla in standby, si potrebbero risparmiare fino a 84 Eur l´anno, mentre un ulteriore risparmio sarebbe possibile grazie all´utilizzo di lampadine a basso consumo. I pulsanti di stand-by si trovano ovunque nelle abitazioni moderne: su televisori, monitor di computer, videoregistratori, registratori Dvd e scanner, solo per fare alcuni esempi. Ciò di cui i consumatori forse non si rendono conto è che questi piccoli pulsanti creano grossi buchi, non soltanto nelle loro stesse tasche, ma anche nel bilancio energetico del loro paese. Il Ccr stima che questo tipo di dispositivi rappresentino ben il 20% del consumo domestico di corrente elettrica; metà di questo è dovuto alle perdite generate da dispositivi lasciati in standby e può raggiungere i 100 W ogni 100 milioni di unità domestiche in Europa o, in altri termini, 100 miliardi di kWh l´anno. Per una fornitura energetica di tali dimensioni sarebbero necessarie 10 grandi centrali da un Gw ciascuna e, allo stato attuale delle cose, il consumo energetico dei cittadini europei ammonta a 15 Mrd Eur l´anno. Tuttavia, grazie alle nuove tecnologie esistenti, è ora possibile eliminare o ridurre quasi a zero il consumo energetico dei dispositivi lasciati in modalità standby. Recentemente sono stati introdotti sul mercato televisori che per il funzionamento in standby utilizzano soltanto un terzo dell´energia elettrica utilizzata dai modelli precedenti. Un altro modo per risparmiare energia in casa è l´utilizzo delle lampade fluorescenti compatte (Lfc), anche conosciute come lampadine a basso consumo. Secondo alcune ricerche, esse rappresentano un potenziale risparmio di almeno 11,5 miliardi di kWh l´anno nell´Ue a 25. Tuttavia, i cittadini europei sembrano non essere consapevoli dei vantaggi che esse offrono: nelle abitazioni degli europei meno di tre lampadine su dieci sono Lfc. Poiché il prezzo al dettaglio resta il principale ostacolo al cambiamento delle abitudini di consumo, persino il costo delle Lfc è diminuito e con esso la durata del breve periodo di tempo necessario ad ammortizzare il prezzo più elevato. Attualmente, Lfc economiche e di elevata qualità sono disponibili solo in negozi selezionati. Inoltre, molti consumatori che in passato hanno provato ad utilizzare lampade a basso consumo di precedenti generazioni sono rimasti delusi dalla differenza tra la durata di vita nominale e quella effettiva, come anche da forma, dimensioni, colore e temperatura. Molti di questi svantaggi sono legati ai vecchi modelli, più ingombranti, dalla luce molto fredda e dai lunghi tempi di stabilizzazione. Oggi, le Lfc sono disponibili in differenti temperature di luce, dimensioni molto ridotte e tempi di stabilizzazione molto più brevi. Ciononostante, è difficile superare la percezione creatasi tra i consumatori in riferimento alle lampade di precedente generazione. Il 19 ottobre la Commissione europea ha presentato un piano di azione che, tra l´altro, affronta il problema delle abitudini di consumo dei consumatori cercando di introdurre nuovi standard in termini di prestazioni energetiche per un´ampia gamma di dispostivi e strumentazioni (da elettrodomestici come frigoriferi e condizionatori d´aria a pompe e ventilatori per uso industriale). Scopo principale del piano di azione è ridurre il consumo energetico europeo del 20% nei prossimi 14 anni. Se raggiungerà l´obiettivo, l´Ue potrebbe risparmiare più di 100 Mrd Eur l´anno. Il piano contribuirebbe inoltre a ridurre le emissioni di Co2 e quindi a raggiungere gli obiettivi fissati a Kyoto. Per ulteriori informazioni visitare: http://energyefficiency. Jrc. Cec. Eu. Int/residential_lighting. Htm http://energyefficiency. Jrc. Cec. Eu. Int/html/standby_initiative. Htm .  
   
   
SANZIONI A CINQUE OPERATORI PER INOTTEMPERANZA A RICHIESTE DI INFORMAZIONI RIGUARDANTI IL SETTORE GAS, PER IL PERIODO OTTOBRE 2002 – SETTEMBRE 2004  
 
Milano, 24 ottobre 2006 - L’autorità per l’energia elettrica e il gas ha concluso le istruttorie avviate alla fine del 2004 riguardanti le società Dalmine Energie spa, Enel spa, Eni spa, Plurigas spa e Sorgenia spa, per inottemperanza alle richieste di informazioni dell’Autorità disposte con deliberazione n. 188/04. Alla conclusione delle istruttorie, durante le quali le società hanno potuto portare le loro motivazioni a difesa, sono state decise le seguenti sanzioni amministrative, graduate in ragione della gravità della violazione e del fatturato rilevante: 10 milioni di euro ad Eni; 1,5 milioni di euro a Plurigas; un milione di euro ad Enel; 300. 000 euro a Dalmine Energie; 200. 000 euro a Sorgenia. Le delibere sono disponibili sul sito internet www. Autorita. Energia. It Le suddette società hanno fornito con notevole ritardo, o non hanno fornito affatto, alcuni dati relativi ai contratti annuali e pluriennali di approvvigionamento di gas naturale dall’estero, in particolare i prezzi medi mensili di acquisto su base fob per il periodo ottobre 2002 – settembre 2004. Tali condotte sono state ritenute gravi, in quanto hanno impedito l’attivazione dei flussi informativi necessari allo svolgimento dell’attività di regolazione dell’Autorità. I dati richiesti, infatti, non solo sono funzionali alla verifica delle condizioni economiche delle importazioni del gas naturale, ma assumono anche un rilievo fondamentale per l’effettiva e tempestiva tutela dei clienti finali, supportando le valutazioni dell’Autorità in ordine agli effetti della particolare congiuntura petrolifera nel mercato della vendita al dettaglio del gas naturale. .  
   
   
II TAVOLA ROTONDA CON LE UTILITIES  
 
Roma, 24 ottobre 2006 – Oggi presso l’Ambasciatori Palace Hotel avrà luogo la “Ii Tavola Rotonda con Le Utilities” organizzata da Business International che quest´anno sarà dedicata alla Riforma Dei Servizi Pubblici Locali Riparte con vigore la liberalizzazione dei servizi pubblici locali grazie ad un Disegno di Legge che delega il Governo a provvedere il riordino della normativa nazionale che disciplina l’affidamento e la gestione dei servizi pubblici locali al fine di favorire la più ampia diffusione dei principi di concorrenza. Il convegno vede tra i relatori i principali protagonisti politici, istituzionali e accademici della riforma in un dibattito di ampio respiro sugli assetti concorrenziali del mercato italiano e le scelte strategiche attuate dai principali operatori. Una intera sessione sarà dedicata ai leader che decidono e governano le strategie attraverso interviste realizzate da giornalisti professionisti ai Top Manager delle principali ex municipalizzate italiane. Interverranno: Adriana Vigneri, Professore di Diritto Pubblico, Università Cà Foscari Venezia; Pietro Colonnella, Sottosegretario, Ministero per gli Affari Regionali e le Autonomie Locali; Massimo Beccarello, Responsabile Settore Public Utilities, Confindustria; Iacopo Berti, Direttore Aggiunto, Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato; Marco Causi, Assessore alle Politiche Economiche, Comune di Roma e Delegato, Anci; Raffaele Morese, Presidente, Confservizi; Massimo Levrino, Direttore Finanziario, Aem Torino; Andrea Mangoni, Amministratore Delegato, Acea; Maurizio Chiarini, Amministratore Delegato, Hera; Marco Elefanti, Vice Presidente, Enia. .  
   
   
WORKSHOP PER UNA GESTIONE INTEGRATA E SOSTENIBILE DEI RIFIUTI IN ITALIA 26 OTTOBRE 2006  
 
 Roma, 24 ottobre 2006 - Il workshop, organizzato da Enea e Federambiente, ha l’obiettivo di analizzare strumenti, sistemi, tecniche e tecnologie che consentano di massimizzare il riciclo ed il recupero di materia ed energia dai rifiuti di origine urbana, in un quadro di piena attuazione di uno sviluppo sostenibile. Ai lavori partecipano attori istituzionali e imprese coinvolti sul tema più generale del ciclo di gestione dei rifiuti urbani. Nell’occasione saranno presentati i risultati di una indagine, condotta congiuntamente, sul parco nazionale degli impianti di recupero energetico. Le informazioni ed i dati raccolti nel “Rapporto sul recupero energetico da rifiuti urbani in Italia”, che sarà rivisto con cadenza periodica, forniranno un quadro aggiornato ed esaustivo di una tecnologia fondamentale per la realizzazione di un sistema integrato di gestione dei rifiuti. Programma
9,30 Registrazione Partecipanti
10,00 Introduce e presiede Luigi Paganetto Commissario Straordinario Enea
10,20 Interviene Ella Stengler Managing Director Cewep – Confederation of European Waste to Energy Plants, “Waste to Energy in Europe”
10,50 Presentazione “Rapporto sul recupero energetico da rifiuti urbani in Italia”
Gianluca Cencia Pasquale De Stefanis Direttore Federambiente Dipartimento “Ambiente, cambiamenti globali e sviluppo sostenibile” - Enea
11,30 Tavola rotonda Partecipano: Filippo Brandolini Renzo Capra Ivana Della Portella Mariapia Garavaglia Raffaele Ranucci Ermete Realacci Tommaso Sodano Diego Tommasi Consigliere - Gruppo Hera Bologna Presidente e Amministratore Delegato - Gruppo Asm Brescia Presidente Iii Commissione Consiliare Permanente Ambiente – Comune di Roma Vice Sindaco - Comune di Roma Assessore allo Sviluppo Economico, Ricerca, Innovazione e Turismo - Regione Lazio Presidente Viii Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici - Camera dei Deputati Presidente Xiii Commissione Territorio, ambiente, beni ambientali – Senato della Repubblica Coordinatore V Commissione ambiente e protezione civile – Conferenza delle Regioni
13,00 Conclude Daniele Fortini Presidente - Federambiente
Enea – Via Giulio Romano, 41 – Roma.
 
   
   
AMBIENTE, VELTRONI: “ROMA AL PRIMO POSTO TRA GRANDI CITTA’ PER VIVIBILITA’”  
 
Roma, 23 ottobre 2006 - “Il Rapporto annuale di Legambiente – Sole 24 Ore sull’ecosistema urbano, che attesta Roma nella graduatoria generale come prima tra le grandi città italiane per vivibilità, dimostra come la qualità ambientale della nostra città sia in continuo miglioramento”. Così il sindaco di Roma Walter Veltroni commenta i risultati del Rapporto annuale di Legambiente sull’Ecosistema urbano, pubblicati oggi dal Sole 24 ore. “Il fatto che Roma sia, tra le grandi città, la migliore dal punto di vista ambientale e che avanzi di 8 posizioni rispetto allo scorso anno nella classifica generale, ci riempie di soddisfazione – ha aggiunto Veltroni – e, nello stesso tempo, ci impegna a intensificare gli sforzi per raggiungere ulteriori risultati concreti. Le scelte di questa amministrazione in materia ambientale, dalle ztl che chiudono al traffico privato, all’ ampliamento delle zone verdi, all’obbligo di pannelli fotovoltaici per la costruzione di nuovi edifici, ai primi 200 nuovi bus a metano già in strada, stanno dando risultati riconosciuti da tutti”. “Sul fronte della qualità dell’aria il dossier dimostra come quello degli agenti inquinanti sia un’emergenza che coinvolge tutte le città, grandi e piccole - ha continuato Veltroni – ma nonostante questo, Roma sta registrando significativi successi. Raggiunti questi risultati, è ora arrivato il tempo delle grandi infrastrutture per la mobilità sostenibile. A Roma, nei prossimi anni, sarà chiuso l’anello ferroviario, saranno in funzione due nuove linee metropolitane, già in corso di realizzazione, e un terza la cui assegnazione è in fase ormai avanzata. Tutto ciò, insieme ai grandi parcheggi che realizzeremo ai margini del centro storico e che una volta completati trasformeranno il cuore di Roma nella più grande isola pedonale del mondo, rappresenta il traguardo di una città sempre più ecosostenibile”. .  
   
   
LEGALITÀ, AL VIA IL PIANO NAZIONALE PER LA SCUOLA  
 
Roma, 24 ottobre 2006 - La lotta a ogni illegalità inizia dalla scuola, dal rispetto dell´altro e delle regole della convivenza civile. Parte su queste basi il primo Piano nazionale sull´educazione alla legalità e alla lotta alla mafia. Il primo passo è stato l´insediamento, nella sede del ministero della Pubblica Istruzione, del Comitato nazionale scuola e legalità - presieduto dal Ministro Giuseppe Fioroni - del quale fanno parte personalità che a vario titolo ogni giorno combattono il crimine, dal capo della polizia, Gianni de Gennaro al procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, da Maria Falcone ai vertici di Carabinieri e Guardia di Finanza e poi rappresentanti dell´associazionismo del corpo docente e dei ragazzi di Locri. Obiettivo è quello di educare alla legalità con azioni didattiche, testimonianze, sinergie sul territorio e tra istituzioni diverse. Vogliamo lanciare un segnale: "per vincere la mafia, diceva Giovanni Falcone, servirebbe sì un esercito ma di maestri delle scuole elementari. Ecco, la scuola è pronta, sta radunando l´esercito", ha detto il Ministro Fioroni. Lo diciamo prima di tutto - ha proseguito - a chi in questi ultimi tempi ha alzato il tiro contro le scuole: scuole bruciate, minacciate, devastate, sono il segnale che qualcuno punta anche su questo presidio dello Stato sul territorio. La risposta è una maggiore presenza sul territorio ma anche una vera e propria offensiva educativa. La scuola non si tira indietro e dice no. Ma non basta dire no: bisogna dirlo con tutti i ministeri coinvolti e in più con le associazioni e il volontariato: da oggi questo no ha la forza di un fronte comune, trasversale e interistituzionale. Vogliamo dire ai ragazzi - ha detto ancora Fioroni - agli insegnanti, ai presidi che lo Stato c´è, che in questa battaglia la scuola non è sola e che non si può vincere solo con alcuni presidi eroici ma con un´azione corale testimoniata da tutti quelli che oggi sono qui. E vogliamo dire alle organizzazioni criminose che a scuola ci si entra solo per studiare e che qualsiasi altro tentativo di infiltrazione è respinto al mittente, destinato a fallire. Le violenze vanno estirpate tutte - ha concluso il Ministro - fuori e dentro la scuola, anche il fenomeno del bullismo: 1 ragazzo su 2 dice di aver minacciato o picchiato qualcuno dei suoi compagni a scuola, (come riporta un´indagine di Telefono azzurro-Eurispes. Del 2002), altri dati parlano di 1 ragazzo su 2 che subisce episodi di violenza verbale, psicologica o fisica. Il 33% dei ragazzi delle superiori sarebbe una vittima ricorrente di atti di bullismo. Neanche questo è più tollerabile". All´incontro hanno partecipato: Luigi Berlinguer, Salvatore Calleri, Don Ciotti, Giovanni De Gennaro, Maria Falcone, Piero Grasso, Piero Marrazzo, Don Mazzi, Giovanni Moro, Adriana Musella, Anna Maria Pancallo, Gianfrancesco Siazzu, Roberto Speciale, Gianluca Guida, Fernanda Tuccillo, Luigi Merola, Ermenegilda De Caro, Maria Bonafede, Vittorio Greco, Carlo Madia. .  
   
   
POLITECNICO DI MILANO PRENDE IL VIA IL PRIMO MASTER TARGATO LUCCHINI “INGEGNERIA SIDERURGICA: PROCESSI PRODOTTI, ENERGIA, AMBIENTE, SICUREZZA”.  
 
Piombino, 24 ottobre 2006 - Ieri presso la sede del Politecnico di Milano è partito ufficialmente il primo Master in “Ingegneria siderurgica: processi prodotti, energia, ambiente, sicurezza”. Il master, la cui organizzazione didattica è stata curata dal Politecnico di Milano e dalla facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Pisa, è stato promosso dal Gruppo Lucchini in collaborazione con il Comune di Piombino ed il Circondario della Val di Cornia. Il corso conta la partecipazione di 15 studenti provenienti da Piombino e dalle province di Roma, Ancona, Trieste, Brescia e Cremona, accuratamente selezionati da una commissione tecnica composta da dirigenti di aziende industriali e professori universitari. I laureati, che saranno seguiti durante tutto il loro percorso formativo da un tutor individuale, provengono dalle facoltà di ingegneria meccanica (4),scienze ambientali (2), ingegneria dei materiali (5), chimica (2), ingegneria aerospaziale (1), ingegneria gestionale (1). L’età media dei partecipanti è di circa 28 anni e sono 11 ragazzi e 4 ragazze, a testimonianza di quanto la siderurgia stia raggiungendo una nuova dimensione più moderna, capace di interessare ed affascinare molti giovani senza distinzioni. I corsi avranno una durata di 12 mesi e si articoleranno in tre fasi che prevedono una introduzione generale per il livellamento delle competenze presso il Politecnico di Milano, l’esperienza diretta negli stabilimenti Lucchini di Piombino e Sidermeccanica di Lovere ed approfondimenti con laboratori di studio individuali nell’ateneo pisano. Le tematiche affrontate approfondiranno gli aspetti relativi ai processi produttivi, impiantistici dei sistemi produttivi, le problematiche costruttivo - strutturali proprie delle leghe ferrose nonché le problematiche ambientali e di sicurezza sui luoghi di lavoro, mettendo in condizione il futuro ingegnere siderurgico di porsi in rapporto con le proprietà dei prodotti, con le esigenze dei progettisti e degli utilizzatori finali. Il master, che pur essendo alla sua prima edizione può vantare una soddisfacente adesione, rappresenta una risposta alla necessità di formazione di altissimo livello e consente di creare un bacino fondamentale per l’acquisizione di professionalità richieste da un settore in continuo sviluppo ed evoluzione come quello siderurgico. .  
   
   
ERICSSON LUISS “GUIDO CARLI” LA SAPIENZA TOR VERGATA INSIEME PER FARE GRANDI IMPRESE PREMIO PER L’INNOVAZIONE : SUL PODIO GLI STUDENTI PIÙ CREATIVI AL PRIMO POSTO UN NETWORK ITC PER PROMUOVERE IL LIFESTYLE ITALIANO IN CINA  
 
Roma 24 ottobre 2006 - Ericsson premia le tre giovani idee più innovative nel campo delle telecomunicazioni. Proclamati i tre vincitori della prima edizione del Premio per l’Innovazione, creato per sostenere i progetti imprenditoriali di studenti e giovani laureati dalla fase di avviamento all’inserimento sul mercato. Alla serata parteciperanno: il sindaco di Roma Walter Veltroni, il ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni, il ministro per le Politiche Giovanili Giovanna Melandri e il ministro per le Riforme e l’Innovazione nella Pubblica Amministrazione Luigi Nicolais. Durante la premiazione Ericsson annuncerà la nascita della Fondazione Lars Magnus Ericsson. Il premio nasce da una collaborazione tra Ericsson, tre Università romane (Luiss “Guido Carli”, “La Sapienza”, “Tor Vergata”) e il Comune di Roma e ha il patrocinio del Ministero delle Comunicazioni, del Ministero per le Riforme e l’Innovazione nella Pubblica Amministrazione, del Ministero per le Politiche Giovanili e della Regione Lazio. Il concorso, che ha l’obiettivo di promuovere la cultura d’impresa nelle Università, si inserisce nell’ambito del Programma Ego, lanciato nel 2004 da Ericsson per concretizzare progetti di business di giovani e piccole imprese nel settore dell’Ict. Con il Premio per l’Innovazione il Programma Ego si apre agli atenei. Ai tre vincitori (uno dell’Università “La Sapienza”, e due della Luiss “Guido Carli”), oltre a una borsa di studio, è offerta la possibilità di usufruire del Campus Ericsson di Roma e dell’assistenza Ericsson negli start up aziendali: spazi operativi, consulenze, canali commerciali, brand Ericsson. Tra i criteri che hanno orientato la selezione: l’innovatività dell’idea, la sua trasferibilità sul mercato, la qualità e la completezza del piano finanziario e di marketing ed infine la capacità di implementare il piano di sviluppo presentato. La premiazione del concorso Mercoledì 25 ottobre alle ore 20. 30 a Villa Aurelia, Largo Porta San Pancrazio, 1 (Roma) .