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Notiziario Marketpress di Mercoledì 18 Aprile 2007
Politica
LA COMMISSIONE EUROPEA AVVIA UNA CONSULTAZIONE PUBBLICA SULLA VALUTAZIONE DEI RISCHI DEI NANOMATERIALI  
 
Bruxelles, 18 aprile 2007 - La Commissione europea ha avviato una consultazione pubblica intesa a stabilire se le attuali metodologie Ue di valutazione dei rischi chimici siano appropriate per valutare i rischi associati ai nanomateriali. Le parti interessate sono invitate ad esporre la propria opinione su un parere rilasciato dal Comitato scientifico dei rischi sanitari emergenti e recentemente identificati (Csrseri). La relazione conclude che, sebbene le metodologie esistenti possano identificare i rischi per la salute umana, non esistono prove chiare dell´adeguatezza di tali tecniche per la convalida dell´impatto ambientale dei nanomateriali. La relazione presenta proposte di modifiche generali e specifiche alla valutazione dei rischi per la salute umana e per l´ambiente. Queste dovrebbero tenere conto delle prove che dimostrano che le nanoparticelle possono muoversi nel corpo umano o negli animali attraverso le membrane, ad es. La barriera emato-encefalica, producendo effetti imprevisti sulla salute. La relazione descrive inoltre una strategia suddivisa in quattro fasi per la valutazione dei rischi dei nanomateriali: stabilire se la produzione, l´utilizzo e/o lo smaltimento finale o il riciclaggio possono esporre gli esseri umani o le specie ambientali e gli ecosistemi a tali sostanze; definire la natura, il livello e la durata dell´eventuale esposizione; identificare le proprietà pericolose di qualsiasi forma di nanomateriale, cui è probabile un´esposizione significativa; definire il pericolo e la valutazione dei rischi finale. La consultazione pubblica terminerà il 23 maggio. Per ulteriori informazioni visitare: http://ec. Europa. Eu/health/ph_risk/committees/04_scenihr/scenihr_cons_04_en. Htm <http://cordis. Europa. Eu/nanotechnology/> .  
   
   
BANDO DI GARA: RAFFORZAMENTO DEL RISPETTO DEI DIRITTI DI PROPRIETÀ INTELLETTUALE NELL´INDUSTRIA E NELLE PMI DELL´UNIONE EUROPEA  
 
Bruxelles, 18 aprile 2007 - La direzione generale per le Imprese e l´industria dell´Unione europea ha indetto un bando di gara per un progetto sulle migliori prassi per il rafforzamento del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale nell´industria e nelle Pmi dell´Unione europea, che comprenda seminari sulle migliori prassi nell´ambito delle misure di sostegno messe in atto dagli Stati membri e dal settore privato. Il progetto riguarderà l´individuazione e lo scambio di migliori prassi negli Stati membri e nel settore privato, nell´ambito delle misure di sostegno per il rispetto della proprietà intellettuale, in particolare all´esterno dell´Unione europea, con creazione di reti tra gli Stati membri, le associazioni di categoria, le camere di commercio e possibilmente la partecipazione dei governi e dell´industria americani e giapponesi Obiettivo del progetto è lo sviluppo, tra l´altro, di buone prassi nell´ambito delle misure messe in atto dagli Stati membri a sostegno del rispetto dei diritti di proprietà industriale, di strutture di consulenza, di partenariati pubblico-privati, incluse reti dedicate e di prassi di attuazione nelle fiere commerciali. Lo scambio continuo di buone prassi e lo sviluppo di reti stabili saranno conseguiti attraverso incontri regolari. Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Commissione europea, Direzione generale per le Imprese e l´industria, Unità B1 - Sviluppo della politica industriale, All´attenzione di Didier Herbert, Brey 07/012, B-1049 Bruxelles, Tel. +32 2 296 79 80 , Fax +32 2 292 13 63 , Url: http://ec. Europa. Eu/enterprise/enterprise_policy/industry/index_en. Htm .  
   
   
EUROPA: FORUM A BRUXELLES SU INTEGRAZIONE E COMPETITIVITA´´  
 
Bruxelles, 18 aprile 2007 - Il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia e dell´Assemblea delle Regioni d´Europa (Are) ha partecipato ieri a Bruxelles al forum "Migliorare l´integrazione e la competitività dell´Europa" che l´organizzazione Ambrosetti, in collaborazione con il Wall Street Journal, ha promosso nella capitale Ue per presentare la seconda edizione, dopo quella del 2005, del suo Osservatorio sull´Europa. Del comitato scientifico dell´Osservatorio sull´Europa, accanto al presidente del Friuli Venezia Giulia e dell´Are, hanno fatto parte anche gli ex primi ministri di Francia, Laurent Fabius, e di Ungheria, Peter Medgyessy, l´ex vicepresidente della Commissione europea Loyola de Palacio (scomparsa lo scorso dicembre) ed il managing partner di Ambrosetti Valerio De Molli. In particolare, nell´ambito dell´Osservatorio 2007, il presidente della Regione ha coordinato i settori relativi all´innovazione, all´energia, al sistema del welfare ed ai flussi migratori. Un´innovazione che nella Ue stenta a crescere, ha ricordato, ancora lontana dagli obiettivi dell´Agenda di Lisbona, anche se negli ultimi anni ha visto prevalere la sua influenza rispetto a quella statunitense, ad esempio nei campi aeronautico, energetico e farmaceutico. Occorre però - suggerisce come "raccomandazioni" alla Ue l´Osservatorio - introdurre ad esempio in Europa un´esenzione fiscale per gli investimenti in ricerca e sviluppo, istituire il brevetto europeo, utilizzando semplicemente l´uso della lingua inglese accanto a quella del richiedente, sviluppare le attività di venture capital a livello transfrontaliero. A questo proposito il presidente ha ricordato la creazione del fondo "Aladin" (Alpe Adria Innovazione) che riguarderà Friuli Venezia Giulia, Veneto, Carinzia e Slovenia e che Friulia, che ha ottenuto l´autorizzazione ad operare proprio nella giornata di ieri, è pronta a lanciare. In merito all´energia l´Osservatorio raccomanda invece la creazione di una specifica Agenzia europea ("per poter parlare con una voce unica", è stato sottolineato), l´incremento del 50 per cento delle risorse comunitarie destinate alla ricerca, una priorità degli investimenti verso le energie rinnovabili, lo stimolo di un uso efficiente delle fonti energetiche. Infine è stato affrontato il tema del welfare e dei flussi immigrativi, che (ha affermato il presidente del Friuli Venezia Giulia e dell´Are) devono compensare il progressivo invecchiamento della popolazione europea. Tra le raccomandazioni dell´Osservatorio sul futuro sociale della Ue soprattutto l´introduzione della possibilità di un aumento dell´età pensionabile calcolata percentualmente (è stata proposta una soglia dell´85 per cento) sulla base dell´attesa di vita. L´immigrazione, in questo contesto di una società Ue in costante invecchiamento, rappresenta un´opportunità e per questo motivo occorre una comune politica comunitaria in grado di gestire tale fenomeno come pure la nascita un forum europeo dedicato all´integrazione urbana, allo scopo di sviluppare soluzioni nuove in termini di gestione delle diversità, della promozione dell´inclusione sociale e della reciproca comprensione. Ma serve anche, è stato detto, una sorta di polizia europea per il controllo dei confini esterni della Ue, fermo restando comunque che la diversità resta il più importante fattore di competitività dell´Europa. All´odierno seminario di Bruxelles sono tra l´altro intervenuti la commissaria Ue per la Tutela dei Consumatori, la bulgara Meglena Kuneva (nominata dal presidente Barroso lo scorso primo gennaio), l´ex commissario europeo Mario Monti (oggi presidente dell´Università Bocconi di Milano), ed il sottosegretario di Stato sloveno per gli Affari Esteri Janez Lenarcic. .  
   
   
CONVEGNO EDUC A BOLZANO: PLURILINGUISMO PER MAGGIOR COMPETITIVITÀ E MOBILITÀ IN EUROPA  
 
 Bolzano, 18 aprile 2007 - La Commissione cultura, istruzione e ricerca del Comitato delle Regioni d´Europa, Educ, martedì 17 aprile, per la prima volta ha tenuto un convegno a Bolzano, presso l´Hotel Four Points Sheraton, sul tema "The importance of a multilingual society in the promotion of mobility in Europe´s regions and cities", ovvero sull´importanza di una società plurilingue nella promozione della mobilità nelle regioni e città dell´Europa. Nel corso del convegno i membri della Commissione si confrontati con i vari aspetti del plurilinguismo e con le modalità di sostegno del plurilinguismo nonché con il ruolo che esso svolge nei settori della formazione, dell´economia, del lavoro e della ricerca nonché per la mobilità personale e lavorativa ei cittadini e per la competitività dell´Europa. Il vicepresidente della Provincia, Otto Saurer, ha illustrato il documento approvato dalla Giunta provinciale nel 2003 che definisce la strategia per l´apprendimento linguistico nelle scuole altoatesine all´insegna del plurilinguismo funzionale. Come ha evidenziato Saurer, parallelamente la plurilinguismo si deve puntare alle competenze pluriculturali. Da parte sua l´assessore provinciale Florian Mussner, responsabile per il settore scuola e cultura per il gruppo linguistico ladino, ha illustrato le peculiarità del sistema scolastico delle vallate ladine che prevede l´insegnamento nelle tre lingue, italiano, tedesco e ladino. I relatori provenienti da vari Paesi europei e da varie istituzioni comunitarie hanno fatto un resoconto sulle strategie di apprendimento lingusitico sviluppate ed il loro contributo nel favorire la mobilità e la competitività. Al convegno ha partecipato anche la rettrice della Libera Università di Bolzano, Rita Franceschini, che ha sottolineato l´importanza dell´applicazione del plurilinguismo nei settori dell´istruzione e della comunicazione definendo le competenze linguistiche in più lingue presupposto per la competitività. Nel documento finale articolato in nove punti viene, tra il resto, ribadita l´importanza del plurilinguismo per la competitività in una società globale, dove la mobilità dei cittadini deve essere sostenuta ed incentivata; a tal riguardo è stata evidenzaita la rilevanza dei programmi europei di scambio per giovani. A livello locale deve essere garantito uno spazio adeguato all´apprendimento delle lingue in sede di educazione permanente e per i lavoratori. I partecipanti al convegno hanno evidenziato la rilevanza di una preparazione adeguata per gli insegnanti di lingue nonché per traduttori ed interpreti. Il documento si conclude con un accenno all´anno 2008, Anno europeo del dialogo interculturale. .  
   
   
UNGHERIA: IL PRESIDENTE STRICCA AL MINISTRO DELL’ECONOMIA KóKA: NO ALLA TASSA SUI PROFITTI PRESUNTI PER LE PMI  
 
Milano, 18 aprile 2007 - Il Presidente della Camera di Commercio Italiana per l’Ungheria (Cciu) e delle Eu Chambers a Budapest Dr. Alessandro Stricca ha motivato la posizione della business community europea in Ungheria al Ministro dell’Economia e dei Trasporti, Dott. János Kóka, in merito alla proposta del Governo Ungherese di introdurre una tassa sui profitti „presunti” per le imprese in perdita. Il dialogo tra i rappresentanti dell’economia e quelli del Governo si è svolto all’interno del Consiglio sulla competitività del Ministero dell’Economia e dei Trasporti presieduto dal Ministro Kóka e del quale fa parte il Presidente Stricca. Alla fine dell’incontro svolto il Ministro Kòka ha dichiarato che si opporrà all’introduzione di questa tassa proposta dal Ministero delle Finanze e rigettata dalla Corte Costituzionale Ungherese come altresì si oppone all’ introduzione di nuove categorie d’imposta, propone invece di intervenire più efficacemente sui processi di controllo delle dichiarazioni fiscali. Questa proposta è stata approvata all’unanimità dal Consiglio sulla competitività. Secondo il Presidente Stricca, l’introduzione di una simile tassa potrebbe avere degli effetti negativi in quanto una buona parte delle imprese che non presentano utili sono Piccole e Medie Imprese (Pmi) che altrimenti non sarebbero in grado di sopravvivere con un appesantimento ulteriore pari al 2% del fatturato annuale; viene però riconosciuta l’esigenza di recuperare le mancate entrate da altre fonti onde poter permettere lo sviluppo graduale e costante del piano di convergenza già approvato dal Parlamento ungherese e dalla Commissione Europea. „La comunità imprenditoriale italiana ed europea – ha proseguito il Presidente Stricca - comprende perfettamente la volontà del governo di ridurre l’incidenza dell’economia sommersa nel bilancio statale, ma invita i ministeri competenti ad elaborare un piano strategico più definito per combattere tale piaga; l’adozione di provvedimenti sporadici come quello in discussione - ha concluso Stricca - non porterebbe a risultati concreti ed efficaci e metterebbe a serio rischio il raggiungimento dei risultati economici previsti dal piano di convergenza. ” Al momento, infatti, circa 195 mila imprese su 320 mila non pagano le tasse, e la situazione è molto simile anche nel caso degli imprenditori individuali: su 335 mila imprenditori individuali, 175 mila non versano tasse. La proposta approvata dal Ministro dell’Economia e dei Trasporti Kóka ha l’obiettivo di modificare l’attuale regime fiscale in Ungheria .  
   
   
UNGHERIA, A MARZO AUMENTA INFLAZIONE  
 
Trieste, 18 aprile L´ufficio Centrale di Statistica ha annunciato che nel mese di marzo 2007 l´indice dei prezzi al consumo (Ipc) è salito al 9 p. C. , il valore più alto degli ultimi sei anni. I dati sono ripresi dall´Ice. Nel periodo di riferimento i prezzi al consumo sono cresciuti dello 0,8 p. C. Rispetto al mese precedente, mentre l´inflazione, escludendo i costi energetici, è cresciuta del 6 p. C. Su base annuale. Il forte aumento dell´Ipc viene attribuito al brusco rialzo dei costi dell´energia, saliti del 32 p. C. Negli ultimi 12 mesi. La crescita dei prezzi dei generi alimentari è stata del 12 p. C. In base alle previsioni del Fondo Monetario Internazionale, l´Ipc nel 2007 avrà una crescita media del 6,4 p. C. , mentre il tasso di crescita dell´economia sarà del 2,8 p. C. .  
   
   
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO IN VIDEOCONFERENZA DAL GIAPPONE PRODI: "TOSCANA PUNTO FORTE DELLA PRIMAVERA ITALIANA"  
 
 Firenze, 18 aprile 2007 - "Questo incontro attraverso i continenti è un simbolo forte dei legami fra Italia e Giappone, legami che derivano da un sentire comune e da un comune obiettivo di pace. All´interno della presentazione dell´offerta complessiva del nostro paese, ben rappresentata dalla Primavera italiana in Giappone, la Toscana rappresenta un punto forte. Vorrei che questo fosse il punto di partenza per una serie di azioni concrete, che durino non solo lo spazio di una primavera ma anche in estate, in autunno e in inverno e che coinvolgano i settori del turismo, la cooperazione, nuovi investimenti italiani in Giappone e giapponesi in Italia e nuove responsabilità dei due paesi, nell´impegno, ciascuno nel proprio continente, per una pacifica convivenza". Così il presidente del consiglio Romano Prodi, dal Giappone, ha salutato la Toscana nel corso della videoconferenza che ha collegato, ieri mattina, Palazzo Bastogi all´Istituto italiano di cultura a Tokyo. Una finestra sulla manifestazione che vede la Toscana fra i principali protagonisti e che, in questi giorni, affronta il tema, caro alla nostra regione come agli ospiti giapponesi, del rapporto fra cultura e nuove tecnologie. Un rappporto sottolineato dal vicepresidente Federico Gelli che, da Palazzo Bastogi, ha fatto gli onori di casa agli ospiti che riempivano la Sala della Giunta, così come a quelli, virtuali, che hanno seguito l´incontro dall´altro capo del mondo. Presenti, per la giunta toscana, anche gli assessori Massimo Toschi e Marino Artusa. Gelli ha ripercorso le tappe dell´amicizia che lega da tempo la Toscana al Giappone, un´amicizia che ha già dato vita a forme di collaborazione e a periodici scambi. Fra questi il protocollo con la Prefettura di Kyoto e l´accordo siglato nel 2005 con la Hitachi e il Centro per l´integrazione e la comunicazione dei media dell´Università di Firenze, che prevede la nascita, in Toscana, di un Centro per il trattamento digitale dei beni culturali. Un accordo, ha spiegato Gelli, "che ha anticipato il senso della sfida attuale, che punta a estendere e consolidare la sinergia fra tecnologie giapponesi e competenze toscane sul fronte del patrimonio artistico e culturale, della sua tutela e della sua diffusione e valorizzazione". E´ questa la chiave di volta di quello che il vicepresidente ha definito "un ponte fra tradizione e innovazione, fra la tutela, valorizzazione del passato e capacità di guardare con forza al futuro, puntando sulla qualità". Particolarmente seguito l´intervento della soprintendente del Polo museale fiorentino Cristina Acidini che, da Firenze, ha fatto da guida d´eccezione per una visita virtuale alla Galleria degli Uffizi, grazie alle immagini digitali realizzate dalla Mediateca regionale toscana. Un altro capitolo, particolarmente apprezzato dai Giapponesi, che in questi mesi stanno dimostrando ancora una volta il loro interesse per la Toscana come città d´arte (i turisti giapponesi sono l´11% del totale degli stranieri in Toscana), visitando in massa a Tokyo l´annunciazione di Leonardo da Vinci, il capolavoro diventato un po´ il simbolo della Primavera italiana. Da Tokyo, oltre al presidente del consiglio Prodi, all´ambasciatore Mario Bova, all´addetto scientifico dell´ambasciata Angelo Volpi, hanno preso la parola Akito Arima della Japan Sciencefoundation, Akihiro Kinda dell´Università di Kyoto e Toshiro Kamiuchi della Hitachi. Tutti hanno sottolineato l´importanza di dare organicità e seguito a questi rapporti. .  
   
   
MEF: IN LINEA IL TESTO DEFINITIVO DELLA RELAZIONE UNIFICATA SULL´ECONOMIA E LA FINANZA  
 
 Roma, 18 aprile 2007 - Il Ministero dell´Economia e delle Finanze comunica che è disponibile sul sito web (www. Mef. Gov. It oppure www. Tesoro. It) il testo definitivo della Relazione Unificata sull´economia e la finanza pubblica. Tale versione integra, attraverso alcune tabelle relative alla sezione della trimestrale di cassa, il testo della Relazione Unificata trasmesso alle Camere lo scorso 16 marzo, che ha fornito con ampio anticipo rispetto agli anni precedenti i dati aggiornati sulle previsioni relative all´andamento dell´economia per il 2007-2009, la situazione di cassa al 31 dicembre 2006 e la stima del fabbisogno per il 2007. .  
   
   
NASCE INVESTIMENTI E SVILUPPO MEDITERRANEO SIGLATO ACCORDO TRA INVESTIMENTI E SVILUPPO S.P.A., EURINVEST FINANZA STABILE S.R.L. E IL GRUPPO LETTIERI PER LA COSTITUZIONE DELLA PRIMA INVESTMENT COMPANY DEDICATA ALLE PMI DEL SUD ITALIA IL PROGETTO PREVEDE LA QUOTAZIONE DI INVESTIMENTI E SVILUPPO MEDITERRANEO SUL SEGMENTO MTF DI BORSA ITALIANA  
 
 Napoli, 18 aprile 2007 – Investimenti e Sviluppo S. P. A. , società che svolge attività di acquisizione di partecipazioni e advisory per operazioni di finanza straordinaria, Eurinvest Finanza Stabile S. R. L. , società attiva nel settore degli investimenti in società finanziarie, industriali e immobiliari e la Mcm Holding S. P. A, holding di partecipazioni della famiglia Lettieri, che opera nel settore tessile-abbigliamento ma con interessi anche nei settori immobiliare ed energetico, hanno annunciato oggi la costituzione di Investimenti e Sviluppo Mediterraneo S. P. A. La società avrà le caratteristiche di una investment company, dedicata ad investimenti in piccole e medie aziende localizzate nel Sud Italia. Dettagli dell’Operazione I partner dell’operazione, Investimenti e Sviluppo S. P. A, Eurinvest Finanza Stabile S. R. L. E Mcm Holding, costituiranno una newco con uffici a Napoli e Milano, con un capitale sociale iniziale di 1 milione di euro (333. 000 euro Ies S. P. A. , 333. 000 euro Eurinvest e 334. 000 euro Mcm holding S. P. A. ). La Società avrà le caratteristiche di una investment company con l’obiettivo di essere quotata sull’apposito segmento Mtf di Borsa Italiana S. P. A. Inoltre i partner del progetto hanno previsto un capitale sociale pari a 100 milioni di euro e di ulteriori 100 milioni rivenienti da un successivo aumento di capitale al servizio dell’emissione di un warrant. Le parti si impegneranno a sottoscrivere il capitale di Investimenti e Sviluppo Mediterraneo per una quota fino a 5 milioni di euro ciascuno. Inoltre, al fine di coinvolgere nell’iniziativa il maggior numero di investitori possibile, si prevede che l’investimento massimo, in sede di Ipo, non dovrà superare la quota di 10 milioni di euro per singolo investitore. Strategia dell’Operazione L’investment company avrà come obiettivo il supporto alle piccole e medie imprese localizzate nel Sud Italia alle quali apportare capitali, ulteriori conoscenze manageriali e un efficace modello di corporate governance in linea con la best practice, utili al fine di supportarne lo sviluppo. Investimenti e Sviluppo Mediterraneo intende proporre una nuova modalità di intervento, basata su capitali privati in grado di affiancare l’imprenditore e il management delle aziende target nel percorso di crescita e nella successiva valorizzazione degli asset, in linea con la mission di Investimenti e Sviluppo S. P. A. Descrizione della Investment Company La strutturazione dell’intera operazione e la consulenza nella gestione della società sarà affidata a Investimenti e Sviluppo Advisory S. R. L. , controllata da Investimenti e Sviluppo S. P. A. , mentre le strategie di investimento saranno condivise dagli amministratori designati dai partner. “Le piccole e medie imprese meridionali – sottolinea il Presidente di Mcm Holding S. P. A. , Giovanni Lettieri – sono impegnate mai come ora a sviluppare progettualità e iniziative finalizzate a consolidarsi, espandersi o riposizionarsi strategicamente nel mercato globale. La creazione di Investimenti e Sviluppo Mediterraneo vuole agevolarle in questo percorso, mettendole in grado di poter contare sia su nuovi capitali sia su conoscenze e competenze determinanti per affrontare adeguatamente la sfida competitiva, ma senza l’ assillo della way-out a 5 anni imposta solitamente dalle società di private equity. Infatti, le strategie di disinvestimento saranno concordate insieme ai partner delle aziende target e potranno essere anche a lungo termine”. “Sono molto soddisfatto per questo accordo - dichiara Riccardo Ciardullo, amministratore delegato di Eurinvest Finanza Stabile S. R. L – poiché sono certo che questa iniziativa completamente privata sarà un´occasione interessante e stimolante per le piccole e medie imprese del Sud del nostro Paese. Ritengo inoltre che, grazie a questa squadra così competente e entusiasta, saremo in grado di replicare con Investimenti e Sviluppo Mediterraneo il successo di Investimenti e Sviluppo S. P. A. ” “La creazione di Investimenti e Sviluppo Mediterraneo è perfettamente in linea con i nostri obiettivi di business: apportare know how e capitali privati alle piccole e medie imprese affiancando il management e l’azienda nel percorso di sviluppo” - dichiara Giovanni Natali, Amministratore Delegato di Investimenti e Sviluppo S. P. A. “La sfida di Ies Mediterraneo è quella di trovare soluzioni e fornire i mezzi – uomini, strategia, ricerca, capitali – necessari per far ripartire, con grande determinazione, lo sviluppo nel Sud Italia”. Mcm Holding S. P. A. È una holding di partecipazioni che fa capo alla famiglia Lettieri e di cui Giovanni Lettieri è il Presidente. Nata come società attiva soprattutto nel settore tessile, ancora oggi core business del gruppo, ha successivamente sviluppato, attraverso proprie controllate e collegate, ulteriori iniziative in campo immobiliare ed energetico. Eurinvest Finanza Stabile S. R. L. È una holding di partecipazioni che svolge attività di gestione delle disponiblità finanziarie proprie, di compravendita e valorizzazione del proprio patrimonio immobiliare . Nel 2006 Investimenti e Sviluppo Holding, società facente capo a investitori professionali tra cui il gruppo Eurinvest, ha lanciato un’Opa volontaria totalitaria sulle azioni Investimenti e Sviluppo S. P. A. E ne é diventata azionista di maggioranza . Attualmente, in seguito ad un aumento di capitale che si è concluso nel dicembre 2006, Eurinvest ha diluito la sua partecipazione pur restando l’azionista di riferimento di Investimenti e Sviluppo S. P. A. Investimenti e Sviluppo S. P. A. È una società quotata alla Borsa di Milano che svolge attività di acquisizione di partecipazioni e advisory per operazioni di finanza straordinaria. In particolare acquisisce partecipazioni maggioritarie o minoritarie in aziende quotate e non, offre la partecipazione in fondi chiusi e la possibilità di coinvestimento con i principali player del private equity italiano. Il modello di business di Investimenti e Sviluppo consente un’estrema flessibilità nella scelta strategica delle partecipazioni da acquisire ed individua quali target per la propria attività, con orizzonti d’investimento di medio-lungo termine, aziende operanti nel settore industriale e dei servizi, aziende ad elevata potenzialità di crescita, aziende autonome dal punto di vista gestionale e Pmi quotate e non quotate. .  
   
   
GRUPPO BANCARIO CREDITO VALTELLINESE CREDITO VALTELLINESE E BANCA TERCAS – CASSA DI RISPARMIO DELLA PROVINCIA DI TERAMO - AVVIANO UN PROGETTO DI COLLABORAZIONE STRATEGICA  
 
 Sondrio, 18 aprile 2007 – Sono state sottoscritte ieri lettere di intenti non vincolanti tra il Credito Valtellinese S. C. – Capogruppo dell’omonimo gruppo bancario – da un lato, la Fondazione Cassa di Risparmio della provincia di Teramo e la Banca Tercas - Cassa di Risparmio della provincia di Teramo S. P. A. – capogruppo dello stesso gruppo bancario – dall’altro, per l’avvio di un progetto di collaborazione strategica ad ampio respiro. Il progetto è finalizzato a definire e realizzare, nel rispetto dell’autonomia giuridica e funzionale delle parti coinvolte, una politica condivisa con riferimento al mercato, alle fabbriche di prodotto ed alla produzione, che consenta ai due gruppi bancari di sviluppare un percorso di crescita coerente con le rispettive, autonome direttrici strategiche. In particolare, la lettera di intenti prevede in questa fase l´ingresso del Gruppo Credito Valtellinese nella compagine azionaria di Banca Tercas, con una quota di minoranza inizialmente pari al 15,01%, entro il 31 luglio 2007, e successivamente fino ad un massimo del 20%, finalizzato alla crescita operativa della banca abruzzese, anche attraverso specifiche intese commerciali con il Gruppo Credito Valtellinese e accordi di collaborazione industriale. L’attuazione dell’operazione è subordinata all’autorizzazione da parte delle competenti Autorità di Vigilanza e alla contestuale sottoscrizione, entro il 31 luglio 2007, dell’Accordo Quadro, nonché dei Patti Parasociali tra il Credito Valtellinese e la Fondazione Cassa di Risparmio della provincia di Teramo, i cui termini definitivi saranno sottoposti all´approvazione degli organi competenti. L´accordo di partnership, coerentemente con gli obiettivi di crescita per linee esterne contenuti nel Piano Strategico 2007-2010, recentemente approvato dal Consiglio di Amministrazione, consentirà al Gruppo Credito Valtellinese di accrescere la propria presenza sul territorio nazionale attraverso lo sviluppo di una partnership operativa con una banca anch’essa caratterizzata da un forte radicamento territoriale e dall’attenzione allo sviluppo e alla crescita delle economie locali delle aree di insediamento. Parimenti, con questa intesa, anche Banca Tercas ritiene di poter realizzare in modo più rapido ed incisivo sinergie di costo e di ricavo grazie al miglioramento dei processi produttivi ed alla implementazione del portafoglio prodotti. Inoltre, l’accordo potrà rappresentare un valido supporto, grazie al know how acquisito dal Gruppo Credito Valtellinese, per lo sviluppo industriale e tecnologico, tale da accelerare il raggiungimento degli obiettivi previsti dal piano triennale. L’istituto abruzzese annovera una rete di oltre 100 filiali, prevalentemente localizzate in Abruzzo e nelle Marche e conta circa 800 collaboratori. Il Gruppo Credito Valtellinese dispone di oltre 370 filiali, e conta 3. 300 collaboratori. .  
   
   
INTERBANCA, RELAZIONE SOCIETÀ DI REVISIONE  
 
Torino, 18 aprile 2007 - Si segnala che la società di revisione Deloitte Spa, in sede di relazione al progetto di bilancio individuale ed al bilancio consolidato al 31. 12. 2006 (approvati dal Consiglio di Amministrazione Bim in data 29. 03. 2007) ha espresso un rilievo in merito alla parziale escussione delle garanzie pignoratizie in essere a fronte di crediti vantati verso le società del Gruppo Coppola perfezionata nel mese di marzo 2007; a seguito di tale escussione parziale, Bim è divenuta titolare di 11,1 milioni di azioni ordinarie Ipi Spa (pari al 27,21% del capitale di quest’ultima). In particolare, la società di revisione ha dato atto dell’impossibilità di svolgere le procedure di revisione necessarie a verificare la realizzabilità di quella parte di crediti verso società del Gruppo Coppola iscritta nel bilancio consolidato ed assistita dalla garanzia pignoratizia ad oggi escussa, in considerazione dei seguenti elementi: (i) intervenuto differimento dei termini per l’approvazione del bilancio di Ipi Spa al 31. 12. 2006; (ii) indisponibilità di idonei elementi probativi a supporto delle richieste di acquisto della predetta partecipazione in Ipi Spa segnalate dagli Amministratori. .  
   
   
IL GRUPPO GENERALI OPERATIVO IN CINA ANCHE NEL RAMO DANNI SERGIO BALBINOT: “GENERALI CHINA INSURANCE SARÀ PRESTO TRA I MAGGIORI OPERATORI STRANIERI DEL SETTORE””  
 
Trieste, 18 aprile 2007 - Le Assicurazioni Generali hanno ottenuto dalla China Insurance Regulatory Commission (Circ), organismo locale di sorveglianza dell’attività assicurativa, l’autorizzazione definitiva per operare nei rami elementari in Cina. La neo costituita Generali China Insurance Company, partecipata pariteticamente da Generali e China National Petroleum Corporation (Cnpc), sarà la prima joint venture a capitale straniero e cinese ad operare in Cina nel ramo danni, replicando il modello istituito nel 2002, quando i due gruppi crearono Generali China Life Insurance Company, la joint venture attiva nel settore vita. La compagnia opererà nel mercato cinese caratterizzato da un tasso di crescita annuo del 20%. Generali China Insurance inizierà l’attività dalla sede centrale di Pechino per poi espandersi gradualmente nel Paese attraverso un’estesa rete di filiali, con l’obiettivo di sottoscrivere polizze danni della linea persone e nei rischi commerciali, tra cui gli affari captive provenienti dal socio locale Cnpc. “Questa nuova licenza” ha commentato Sergio Balbinot, amministratore delegato delle Generali, “da un lato rappresenta un altro fondamentale traguardo nella realizzazione del Piano Strategico di Gruppo e dall’altro rafforza ulteriormente il già solido rapporto esistente tra Cnpc e Generali. Forte del sostegno tecnico e finanziario dei suoi due azionisti, Generali China Insurance sarà presto tra i principali operatori stranieri del settore”. “Siamo molto soddisfatti” ha continuato Sergio Balbinot “di poter svolgere un ruolo attivo in uno dei mercati a più alto tasso di crescita del mondo, contribuendo allo stesso tempo allo sviluppo professionale dell’industria assicurativa danni della Cina”. Alla fine del 2006, il mercato danni cinese contava 38 operatori, di cui 13 erano filiali o controllate di compagnie assicurative straniere. Il volume premi totale del settore danni ha raggiunto nello scorso esercizio quota Rmb 151 miliardi (€ 15 miliardi), facendo registrare un aumento del 22,6% rispetto all’anno precedente. .  
   
   
VITTORIA ASSICURAZIONI: PARTECIPAZIONE IN COGEDIM  
 
 Milano, 18 aprile 2007 - Vittoria Assicurazioni e gli altri soci paritetici di Yarpa International Holding B. V. , in considerazione del consistente sviluppo che ha caratterizzato e che si prevede caratterizzerà Cogedim, importante gruppo immobiliare francese, hanno deciso di conferire un mandato esplorativo alla Rothschild al fine di verificare le possibili opzioni strategiche che permettano a Cogedim di affrontare con un ruolo attivo la rapida evoluzione del mercato immobiliare francese ed europeo. Il mandato, ad ampio spettro, tenuto conto dei piani operativi che verranno proposti, potrebbe sfociare in una ristrutturazione, parziale o totale, dell’assetto azionario. Vittoria Assicurazioni S. P. A. , la famiglia Acutis e altri due investitori privati posseggono, con quote paritarie, la totalità del capitale della Yarpa International Holding B. V. , società di diritto olandese che detiene, tra le altre partecipazioni, il 79,2% di Cogedim S. A. S. La quota del Gruppo Cogedim di pertinenza di Vittoria Assicurazioni, tenuto conto delle percentuali di possesso delle holding che costituiscono la catena partecipativa, è pari al 19,8%. Il Gruppo Cogedim ha chiuso il bilancio al 31 dicembre 2006 con un utile netto di 35,1 milioni di euro, mentre il budget per l’esercizio 2007 prevede un risultato netto pari a 42,6 milioni di euro (principi contabili locali). Vittoria Assicurazioni ha in portafoglio la partecipazione del 25% in Yarpa International Holding B. V. Al valore di libro di 9,3 milioni di euro. Nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2006 la partecipata, valutata con il metodo del patrimonio netto, risulta iscritta per 27,0 milioni di euro. .  
   
   
OSSERVATORIO DEL PROJECT FINANCING, MARZO 2007  
 
Roma, 18 aprile 2007 - Dopo due mesi di torpore il mercato del Partenariato sembra rianimarsi. E sono le concessioni su proposta del promotore a trainarne la ripresa. Complessivamente a marzo, secondo l’Osservatorio nazionale del Partenariato Pubblico Privato promosso da ministero dell´Economia e delle finanze, Unità Tecnica Finanza di Progetto - Cipe, Unioncamere e Camera di Commercio di Roma e realizzato da Aet Ambiente e Territorio in collaborazione con Cresme e Tecnocamere, gli avvisi per la realizzazione di opere con finanziamento pubblico-privato indetti nell’intero territorio nazionale sono stati 104 per un volume d’affari di 620,1 milioni di euro, con una crescita rispetto al mese di Febbraio dell’82,5% come numero (+47 iniziative) e di ben il 250,5% come valore della spesa posta in gara (+443,2 milioni). Nonostante la buona performance registrata a marzo, il bilancio del primo trimestre dell’anno risulta negativo. Con 244 iniziative censite e un investimento che sfiora 1,3 miliardi il mercato del Ppp registra una flessione del 25% in termini di numero e del 64% in termini di investimento rispetto al primo trimestre 2006. Ciò a causa della particolare debolezza dei primi due mesi dell’anno, soprattutto di febbraio. A confermarlo il fatto che il 41% delle iniziative e oltre la metà dell’investimento sono stati attivati nel solo mese di marzo. Tutto ciò si riflette sul “peso” del nuovo mercato rispetto alla cifra d’affari complessiva rappresentata dalle gare per opere pubbliche registrata dall’Osservatorio Cresme–edilbox che nel primo trimestre dell’anno risulta di poco superiore al 14%, una quota più che dimezzata rispetto a quella raggiunta nel primo trimestre del 2006 quando era del 29%. Si distingue all’interno di questo scenario negativo il positivo risultato delle gare per le concessioni su proposta del promotore che con 36 iniziative per un volume d’affari di 536,4 milioni, accumulate nel periodo gennaio – marzo, crescono del 6% per numero e del 44%, per investimento. In crescita anche l’importo medio per opera, che passa da meno di 11 a 14,9 milioni (+ 36%). La principale novità del mese oltre al ruolo trainante delle gare di Pf è la ricomparsa delle maxi opere di importo superiore a 50 milioni (3), assenti lo scorso mese e rappresentate da una sola iniziativa un anno fa. L’ottima performance registrata dal nuovo mercato rappresentato dalle gare di Partenariato rispetto a febbraio 2007 è merito, soprattutto, del ritrovato interesse per il Project Finacing con le selezioni di proposte quasi quadruplicate sia come numero, da 8 a 30 iniziative, che come investimento, da 80,3 a 316,1 milioni, e le gare di concessione di costruzione e gestione su proposta del promotore che salgono da 7 a 14, passando da meno di 16,5 a quasi 251,2 milioni. Il bilancio rispetto a un anno fa è +33% per numero e una crescita del 93% per investimento, mentre rispetto a febbraio il numero è quasi triplicato (+193%) e la spesa risulta superiore di quasi sei volte (+486%). Una performance che fa si che a marzo il mercato del Project Financing rappresenti il 42% delle iniziative totali di Partenariato Pubblico Privato, ma soprattutto l’83% del volume di affari mandato in gara. In particolare, il buon risultato economico della prima fase del Pf è da attribuire a tre selezioni di proposte attivate dall’Ater del Comune di Roma per realizzare tre Programmi di Recupero Ecologico che comprendono la realizzazione di opere edilizie, di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, di volumi tecnici e di servizio. Il primo programma, relativo al complesso edilizio di Tor Sapienza, prevede la realizzazione di 504 alloggi, servizi e pertinenze, per un investimento di 88 milioni; il secondo, riferito al complesso edilizio di Casale Caletto, prevede la costruzione di 440 alloggi, servizi e pertinenze, per un valore stimato 78,5 milioni; il terzo, di minore impegno economico (7 milioni), è localizzato nel complesso edilizio di Decima, e prevede la costruzione di 72 alloggi, servizi e pertinenze. Il corrispettivo per la realizzazione dei tre interventi è connesso alla gestione economica ventennale dei singoli interventi limitatamente alla vendita dell’energia elettrica prodotta dalle fonti energetiche rinnovabili, alle relative tariffe incentivanti, al meccanismo premiale per gli interventi di efficienza energetica negli edifici, alla cessione di volumetrie di servizio nell’ambito delle quali sono compresi i volumi tecnici strettamente funzionali alla produzione e gestione di energia dalle fonti energetiche rinnovabili (che restano esclusi dalla cessione). Il finanziamento è tutto a carico dell’aggiudicatario, tranne che per l’intervento nell’area di Decima per il quale sono previsti anche contributi regionali. Per quanto riguarda la fase di messa in gara dei progetti, ottimi i risultati registrati nel mese: rispetto a febbraio 2007 il numero appare raddoppiato e si registra una crescita dell’investimento a quattro cifre (lo scorso mese erano stati investiti solo 16,5 milioni); più contenuto, ma comunque apprezzabile l’incremento segnato rispetto a marzo 2006, nel qual caso si contano 1 gara e 60,7 milioni in più. La committenza è rappresentata esclusivamente dai Comuni. Si tratta di 14 diverse amministrazioni, tra le quali si è distinto su tutti il Comune di Catania per aver mandato in gara il progetto in assoluto più importante del mese: la realizzazione della viabilità di scorrimento da via del Rotolo a piazza Europa, dell’importo complessivo dell’investimento di 121,7 milioni di euro Iva inclusa, di cui 85 milioni (Iva esclusa) per lavori comprensivi degli oneri per la sicurezza. L´obiettivo dell´intervento consiste nel completamento del viale Alcide de Gasperi, al fine di assicurare il congiungimento di via del Rotolo con piazza Europa, e nella realizzazione di immobili su più livelli da adibire a centri commerciali e/o culturali e parcheggi ai margini delle carreggiate pedonali e sottostanti le carreggiate stradali. Il finanziamento dell’opera è a totale carico del concessionario, il cui corrispettivo consisterà esclusivamente nella gestione economico-funzionale dell’opera realizzata. . .  
   
   
IFI: NUOVE CARICHE SOCIALI: JOHN ELKANN NOMINATO PRESIDENTE A GIANLUIGI GABETTI LA DELEGA PER IL COORDINAMENTO STRATEGICO  
 
Torino, 18 aprile 2007 Il Consiglio di Amministrazione dell’Ifi – Istituto Finanziario Industriale ha preso atto della decisione con cui la Corte d’Appello di Torino ha sospeso l’efficacia delle sanzioni amministrative accessorie disposte dalla Consob. Gianluigi Gabetti ha quindi proposto al Consiglio di Amministrazione di nominare John Elkann Presidente dell’Ifi. Il Consiglio ha approvato all’unanimità la proposta e ha conferito a Gianluigi Gabetti la delega per il coordinamento strategico. Il Consiglio ha inoltre confermato piena fiducia all’Amministratore Delegato Virgilio Marrone e al consigliere Franzo Grande Stevens, che hanno riassunto le rispettive funzioni. Commentando le nuove cariche sociali Gianluigi Gabetti ha dichiarato: “La nomina di John Elkann è un ulteriore passo nel programma di graduale passaggio di deleghe annunciato in più occasioni nel corso degli ultimi mesi”. Il Presidente John Elkann ha dichiarato: “Sono grato ai consiglieri per la fiducia accordatami. A nome di tutto il Consiglio ringrazio Gianluigi Gabetti per il suo operato e auspico che continui a accompagnare nel tempo le società del Gruppo”. .  
   
   
FEDERALISMO FISCALE: ECCO LE PROPOSTE DELLA PROVINCIA DI TRENTO PER IL MINISTRO PADOA SCHIOPPA  
 
Trento, 18 aprile 2007 – Il presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai era ieri a Roma per incontrare il ministro dell’economia e finanze Padoa Schioppa. Al ministro Dellai consegnerà un documento con le proposte del Trentino in merito allo schema di disegno di legge delega al Governo per l’attuazione dell’articolo 119 della Costituzione, in materia di federalismo fiscale e coordinamento della finanza pubblica. Questo il testo del documento. Federalismo Fiscale: Considerazioni E Proposte In Merito Allo Schema Di Disegno Di Legge Delega Al Governo Per L’attuazione Dell’articolo 119 Della Costituzione In Materia Di Federalismo Fiscale E Coordinamento Della Finanza Pubblica. Sommario: la proposta del governo; il concorso delle autonomie speciali al risanamento della finanza pubblica; la legge finanziaria dello stato per l’anno 2007; considerazioni in ordine all’articolo 19 dello schema di legge delega proposto dal governo; proposta delle autonomie speciali relativa all’articolo 19 dello schema di legge delega; proposte per il pacchetto di norme di attuazione dello statuto speciale del trentino-alto adige suedtirol in relazione a quanto previsto dall’articolo 1, commi 655 - 673, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007); le ipotesi di delega o trasferimento di funzioni statali; coordinamento tra la finanza dello stato e la finanza delle regioni e delle province autonome. Allegato 1 - Legge 27 dicembre 2006, n. 296. Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello stato (legge finanziaria 2007). Allegato 2 - Proposta alternativa delle Regioni a Statuto speciale e delle Province Autonome sull’articolo 19 del ddl di delega al Governo per l’attuazione dell’articolo 119 della Costituzione in materia di federalismo fiscale e coordinamento della finanza pubblica Con riferimento al primo schema di disegno di legge riguardante la delega al Governo per il riordino dell’ordinamento finanziario delle Regioni e degli enti locali in attuazione del nuovo articolo 119 della Costituzione, a seguito degli approfondimenti svolti nell’ambito della Conferenza delle Regioni, ed in particolare dalle Regioni a Statuto speciale e dalle Province autonome, di seguito si rappresenta un sintetico quadro descrittivo delle problematiche inerenti le Autonomie speciali e delle proposte depositate in sede di Conferenza delle Regioni nella seduta di data 12 aprile u. S. La proposta del governo Nell’ambito dello schema di disegno di legge delega, il Capo V tratta dell’adattamento delle norme finanziarie delle Regioni a Statuto speciale ai vincoli posti dai Trattati internazionali e della solidarietà ai territori a più bassa capacità fiscale. Più precisamente l’articolo 19 prevede due specifiche misure a carico delle Regioni a Statuto speciale: a) addebito di una quota parte dell’onere per interessi del debito pubblico; b) soppressione di partecipazione ai riparti di fondi assegnati da leggi dello Stato. Una prima osservazione che si impone è quella di evidenziare l’assoluta rilevanza della norma ipotizzata per la finanza delle Autonomie speciali, che ha una portata complessiva nell’ordine di miliardi di euro. Ad essa si associa parimenti la rilevanza giuridica connessa con l’intrecciarsi delle norme proposte con le disposizioni costituzionali recate dai singoli statuti speciali in materia di finanza regionale. Non può essere tralasciato infatti di osservare come la disciplina recata dagli statuti speciali non preveda forme di condizionamento delle entrate spettanti a ciascuna Regione a Statuto speciale e Provincia autonoma. Il concorso delle autonomie speciali al risanamento della finanza pubblica Le Regioni a Statuto speciale e le Province autonome hanno sempre concorso al perseguimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza alla Repubblica italiana e all’Unione Europea, e in particolare agli obiettivi sia di risanamento della finanza pubblica che di partecipazione ai processi di solidarietà rispetto ai territori con più basso reddito e minori capacità fiscali. Tale concorso è sempre avvenuto nel rispetto delle particolari prerogative spettanti alle Autonomie speciali, come definite dai rispettivi Statuti speciali e dalle relative norme di attuazione. Non a caso, solo per citare uno, ma non l’unico degli elementi salienti, sin dal 1992 le leggi finanziarie dello Stato hanno previsto specifiche misure di partecipazione delle Autonomie speciali al riequilibrio della finanza pubblica ed al perseguimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza all’Unione europea e quindi anche di solidarietà. Il principio sul quale si è fondata tale partecipazione in tutti questi anni è sempre stato quello del pieno coinvolgimento delle Autonomie speciali nella trattativa con il Governo per la definizione di ampie intese di carattere politico ed istituzionale, sulle quali venivano fondate le conseguenti concrete disposizioni riguardanti la finanza delle medesime Autonomie. La legge finanziaria dello stato per l’anno 2007 La legge finanziaria dello Stato per l’anno 2007 (articolo 1, commi 660, 661, 662, legge 27 dicembre 2006, n. 296) (Allegato 1) prevede specifiche misure per il concorso delle Autonomie speciali agli obiettivi di finanza pubblica sia attraverso misure di contenimento della spesa, sia attraverso misure finalizzate a produrre un risparmio per il bilancio dello Stato in misura proporzionale all’incidenza della finanza di ciascuna Autonomia sulla finanza complessiva del sistema delle Regioni e delle Autonomie locali attraverso l’emanazione di specifiche norme di attuazione dei rispettivi statuti, con le procedure previste dagli statuti medesimi. Tale obiettivo è previsto venga raggiunto sia attraverso l’assunzione di funzioni statali, sia attraverso disposizioni per assicurare in via permanente il coordinamento tra le misure di finanza pubblica dello Stato e l’ordinamento statutario della finanza di ciascuna Regione a Statuto speciale e Provincia autonoma. In particolare i commi 660 e 663 prevedono che le Regioni a Statuto speciale e le Province autonome di Trento e di Bolzano concordino con il Ministero dell’economia e delle finanze il livello complessivo delle spese correnti e in conto capitale, nonché dei relativi pagamenti, in coerenza con gli obiettivi di finanza pubblica per il periodo 2007-2009, provvedendo a definire nel rispettivo territorio analoghe misure anche per gli enti locali, per gli enti strumentali e per quelli ad ordinamento regionale o provinciale. Il comma 661 introduce inoltre un nuovo strumento di concorso al riequilibrio della finanza pubblica da parte delle autonomie speciali, le quali, anche mediante l’assunzione dell’esercizio di funzioni statali, disciplinato da specifiche norme di attuazione, assicurano un risparmio per il bilancio dello Stato in misura proporzionale all’incidenza della loro finanza su quella regionale e locale complessiva. In un’ottica di evoluzione del quadro dei rapporti tra lo Stato e gli enti territoriali, il comma 665 prevede una ridefinizione legislativa delle regole del patto di stabilità finalizzata ad assumere, quale base di riferimento per il medesimo, il saldo finanziario sulla base di un periodo di sperimentazione (comma 656). Per quanto riguarda le autonomie speciali tale sperimentazione è inoltre il presupposto per l’emanazione di specifiche norme di attuazione volte ad assicurare il coordinamento della finanza pubblica previsto dalle leggi statali e dall’ordinamento della finanza delle autonomie speciali (comma 662). Le previsioni della legge finanziaria dello Stato per l’anno 2007 consentono quindi di avviare un processo di revisione e di completamento del quadro statutario e delle relative norme di attuazione in materia finanziaria. Si tratta quindi di prevedere e concordare con lo Stato attraverso la speciale procedura prevista dall’articolo 107 dello Statuto nuove norme di attuazione statutaria che disciplinino le necessarie e adeguate forme di coordinamento tra il nuovo sistema della finanza pubblica complessiva, anche per quanto riguarda il patto di stabilità interno, e l’ordinamento finanziario delle singole autonomie speciali, dando attuazione anche alle specifiche previsioni della legge finanziaria dello Stato per l’ anno 2007. Proprio in questi giorni le Commissioni paritetiche hanno iniziato il percorso per la elaborazione, per ciascuna Autonomia speciale, di un pacchetto organico di norme di attuazione di ciascuno Statuto speciale, volte alla realizzazione di tutte le predette finalità, per cui è prevedibile che nel corso dell’anno 2007 le predette norme possano giungere a definizione. Considerazioni in ordine all’articolo 19 dello schema di legge delega proposto dal governo L’impostazione data dal predetto schema di legge delega all’argomento della partecipazione delle Autonomie speciali agli obiettivi complessivi della finanza pubblica appare pertanto del tutto incoerente rispetto all’impianto e al metodo adottati dal Governo e dal Parlamento da un decennio a questa parte, anche in questa nuova Legislatura. Appare infatti di tutta evidenza come la scelta unilaterale di uno strumento così perentorio come quello proposto nel Capo V dello schema di cui in oggetto non consenta di definire positivamente il percorso già avviato e possa configurarsi come contrastante con i principi stessi recati dagli statuti speciali e dall’articolo 116 della Costituzione: si ritiene per contro che nell’ambito della legge che attua l’articolo 119 della Costituzione il coordinamento con gli statuti speciali e le relative discipline della finanza regionale debba essere operato attraverso disposizioni definite in stretta coerenza con le richiamate previsioni dei commi 661 e 662 dell’articolo 1 della legge finanziaria dello Stato per l’anno 2007 e quindi essere fondate sul pacchetto organico di norme di attuazione che ciascuna Autonomia speciale dovrà andare a definire entro un termine predefinito. Proposta delle autonomie speciali relativa all’articolo 19 dello schema di legge delega Le Regioni a Statuto speciale e le Province autonome congiuntamente hanno definito una proposta alternativa a quella contenuta nello schema di disegno di legge delega, che si pone in continuità con il percorso già avviato e da ultimo ripreso dalle norme della finanziaria 2007. Tale proposta afferma la responsabilità delle Autonomie speciali rispetto al concorso agli obiettivi di perequazione e solidarietà, nonché ai diritti ed ai doveri da essi derivanti, e all’assolvimento degli obblighi derivanti dall’ordinamento comunitario, nel rispetto del quadro istituzionale, di rilevanza costituzionale, delineato dai rispettivi Statuti speciali e dalle relative norme di attuazione. La richiamata proposta (Allegato 2), emendativa dell’articolo 19, persegue la finalità di consentire, nel rispetto delle procedure previste dai singoli statuti speciali, un sistema di collegamento tra la finanza pubblica complessiva statale e quella regionale di ciascuna autonomia speciale, e riprende, sostanzialmente, i punti qualificanti che sono già stati fatti propri dal Governo nella stesura della manovra finanziaria per l’anno 2007, ed in particolare quanto previsto dai commi 660, 661 e 662 dell’articolo 1 della legge 27 dicembre 2006, n. 296. Proposte per il pacchetto di norme di attuazione dello statuto speciale del trentino-alto adige suedtirol in relazione a quanto previsto dall’articolo 1, commi 655 - 673, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007) Tenuto conto di quanto evidenziato nelle premesse si rende ora opportuno riportare, per favorire la comprensione della portata dell’attuazione della proposta, l’illustrazione di un primo schema del pacchetto organico di norme di attuazione dello Statuto speciale del Trentino-alto Adige/suedtirol in relazione a quanto previsto dall’articolo 1, commi 655 - 673, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007), riprendendo l’approccio sistematico utilizzato dalla Provincia autonoma di Trento nell’ individuare il campo operativo entro il quale definire le proposte di norme di attuazione. La legge finanziaria dello Stato per l’anno 2007 impone alcuni contenuti, altri vanno invece scelti per assicurare sia l’integrazione dei nuovi contenuti nel loro insieme con il quadro complessivo delle norme di attuazione vigenti, sia l’indispensabile aggiornamento delle norme “connesse” con quelle che vengono trattate, sempre comunque con lo scopo di assicurare la funzionalità del sistema normativo che attua lo Statuto speciale di Autonomia. Sulla base delle predette considerazioni individuiamo i seguenti gruppi di norme: 1. Norme Che Disciplinano Nuove Deleghe Di Funzioni Statali Alle Province Autonome (E Alla Regione) Ovvero Che Implementano Funzioni Statali Già Trasferite O Delegate Con Precedenti Norme 2. Norme Che Disciplinano Il Coordinamento Tra La Finanza Statale E La Finanza Regionale E Delle Province Autonome Con Riguardo: a) al concorso agli obiettivi di riequilibrio della finanza pubblica, individuando le modalità attraverso le quali le Regione e le Province autonome concorrono agli obiettivi di finanza pubblica che vincolano la Repubblica Italiana rispetto alle politiche Comunitarie; b) all’attuazione dei principi di solidarietà e conseguentemente di perequazione in concorso con lo Stato e con le altre Regioni italiane, a Statuto speciale e ordinarie; c) alla competenza delle Province autonome e della Regione all’istituzione di tributi propri nelle materie rientranti nella loro potestà legislativa, individuando nelle stesse norme di attuazione i principi di coordinamento necessari per il loro esercizio. Le ipotesi di delega o trasferimento di funzioni statali Con riferimento al primo gruppo di norme sopra evidenziato, tenendo anche in debita considerazione tutte le proposte elaborate nel passato, condivise almeno in linea di massima tra le due Province autonome, la Regione, in tutto o in parte già conosciute dalla Commissione dei 12, e prescindendo in questa prima fase da valutazioni di merito in ordine alla loro opportunità attuale, in modo da poter operare uno “screening a tutto campo”, si possono ipotizzare le seguenti aree di materie omogenee: · Area Finanza E Tributi In questa area possono rientrare le deleghe – in questa prima fase alla Provincia autonoma di Trento - delle funzioni statali relative alle Agenzie delle Entrate, del Demanio e del Territorio · Area Delle Grandi Infrastrutture E Dei Trasporti In quest’area possono rientrare le proposte già presentate sia da Bolzano che da Trento alla Commissione dei 12 e al Ministro per gli Affari regionali e che riguardano nella sostanza il Corridoio del Brennero, le strade statali, le ferrovie anche di interesse regionale e i relativi servizi di trasporto · Area Della Ricerca E Dell’università In quest’area possono rientrare le funzioni già attribuite a Bolzano in materia di Università non statali, nonché quelle già previste dalla legge di statizzazione dell’Università di Trento, aggiornandole all’attuale evoluzione dell’ordinamento universitario; inoltre, per entrambe le Province, possono riguardare le funzioni in materia di ricerca dando attuazione alle nuove competenze attribuite alle autonomie speciali dalla legge costituzionale n. 3 del 2001 · Area Dei Servizi Postali Le province autonome di Trento e di Bolzano stanno valutando un’ipotesi di delega di funzioni relative ai servizi postali. · Area Degli Archivi Di Stato Integrando le norme già vigenti in materia e implementando, completandole, le funzioni già trasferite o delegate · Area Della Previdenza Con particolare riferimento alla Previdenza complementare integrativa e al Trattamento di Fine Rapporto (Tfr), qualora se ne accerti la fattibilità · Area Dell’organizzazione Amministrativa E Logistica Degli Uffici Giudiziari In quest’area possono rientrare, qualora se ne ravvisassero le condizioni di fattibilità, sia le norme già da anni all’esame della Commissione dei 12 in materia di Trga del Trentino Alto Adige, sia quelle sull’organizzazione delle attività ausiliarie e di supporto agli Uffici Giudiziari · Area Degli Argomenti Di Carattere Istituzionale In quest’area possono rientrare in particolare le opportune integrazioni delle norme in materia di rapporti comunitari e internazionali, di poteri dei Presidenti delle Province Autonome in materia di provvedimenti contingibili e urgenti nonché di servizi pubblici essenziali coordinamento tra la finanza dello stato e la finanza delle regioni e delle province autonome Con riferimento al secondo gruppo di norme di attuazione evidenziato si tratta invece di affrontare in modo sistematico e adeguato all’evoluzione in atto del quadro generale della finanza statale e delle regioni a Statuto ordinario (con particolare riferimento all’attuazione degli artt. 117, 118 e 119 della Costituzione) tutti quei temi che afferiscono a: · Natura, Struttura E Modalità Di Calcolo Della Quota Variabile Prevista Dall’articolo 78 Dello Statuto Il sistema di calcolo ora previsto è eccessivamente complesso, anche in relazione alle progressive modifiche della struttura del bilancio dello Stato, per cui va ipotizzata la sua trasformazione in un dato storico al quale poi applicare indicatori correlati all’andamento del bilancio dello Stato · Modalità Di Calcolo E Pagamento Delle Spese Derivanti Alla Regione O Alle Province Autonome Per L’esercizio Di Funzioni Statali Delegate È da prevedere un´unica modalità di calcolo per tutti i settori in modo da rendere possibile e soprattutto semplice anche il computo delle relative somme nel nuovo quadro unitario delle partite attive e passive ( “dare” e “ avere”) tra Stato e Province-regione · Natura E Modalità Di Definizione Degli Obiettivi Della Finanza Regionale E Delle Province Ai Fini Del Concorso Agli Obiettivi Di Riequilibrio Della Finanza Pubblica Nel Territorio Del Trentino Alto Adige Suedtirol In questo contesto si pone sia la scelta del metodo, sia della modalità di definizione anno per anno dell’entità dell’obiettivo e delle conseguenti misure da adottare in concreto nonché di valutazione del risultato, comunque fondati sul principio dell’intesa tra Stato e Provincia autonoma o Regione · Criteri Generali E Modalità Di Definizione Ed Attuazione Del Concorso Delle Istituzioni Dell’autonomia Ad Obiettivi Di Solidarietà E Quindi Di Perequazione Rispetto Al Restante Territorio Della Repubblica Italiana Vanno definiti i criteri di individuazione degli obiettivi specifici concordati e le modalità della loro attuazione da parte delle Province e della Regione, prioritariamente attraverso l’assunzione di quote delle spese statali relative a funzioni delegate · Correlazione Unitaria Degli Effetti Finanziari Degli Elementi Sopraevidenziati, Nonchè Con La Delega Delle Funzioni Statali In Materia Di Agenzia Delle Entrate, In Modo Da Ottenere Un Sistema Di Regolazione Unitario Dei Rapporti Finanziari Tra Stato, Regione T. A. A. E Province Autonome Le modifiche e le integrazioni proposte alle vigenti norme di attuazione nella materia della finanza e dei tributi inducono ad evidenziare maggiormente una nuova concezione unitaria ed integrata del sistema dei rapporti tra finanza della Stato e finanza delle Province Autonome e della Regione. A tal fine è necessario orientare la revisione del decreto legislativo n. 268 del 1992 anche con specifiche disposizioni · Individuazione Dei Principi Fondamentali Di Coordinamento Del Sistema Tributario Che Consentono L’esplicazione Effettiva Della Potestà Legislativa Della Regione E Delle Province Autonome In Materia Di Tributi Regionali, Provinciali E Locali Ad eccezione dell’imposta sul turismo”, per la quale vi è una specifica ed esplicita previsione statutaria e nelle relative norme attuative, negli altri settori è sempre risultato difficile, se non spesso impossibile, esercitare quella potestà legislativa all’istituzione di tributi propri nelle materie di rispettiva competenza, prevista dall’articolo 73 dello Statuto, a causa della asserita (da parte delle Amministrazioni Statali) mancata definizione dei principi del sistema tributario dello Stato ai quali le norme di legge regionali e provinciali dovrebbero armonizzarsi. La questione si è ulteriormente articolata con la legge costituzionale n. 3 del 2001 che nel nuovo articolo 117 della Costituzione prevede per il sistema delle Regioni a Statuto ordinario di riservare allo Stato l’ individuazione dei principi fondamentali in materia di coordinamento del sistema tributario. Considerato che la “potestà tributaria” soprattutto delle Province diventa un elemento importante del nuovo assetto finanziario dell’Autonomia si ritiene necessario assicurare l’effettività e l’operatività dell’articolo 73 sopra citato attraverso apposite disposizioni della nuova norma di attuazione. Tutti gli argomenti sopra evidenziati, unitamente a quelli della delega di funzioni statali in materia di Agenzie statali delle Entrate, del Demanio e del Territorio, dovrebbero esse trattati unitariamente nell’ambito di un’unica revisione organica del decreto legislativo 22 marzo 1992 , n. 268 “Norme di attuazione dello Statuto speciale di autonomia del Trentino Alto Adige in materia di finanza regionale e provinciale”. Allegato 1 Legge 27 dicembre 2006, N. 296. Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2007). Art. 1 omissis 660. Per gli esercizi 2007, 2008 e 2009, le regioni a statuto speciale e le province autonome di Trento e di Bolzano concordano, entro il 31 marzo di ciascun anno, con il Ministro dell´economia e delle finanze il livello complessivo delle spese correnti e in conto capitale, nonché dei relativi pagamenti, in coerenza con gli obiettivi di finanza pubblica per il periodo 2007-2009; a tale fine, entro il 31 gennaio di ciascun anno, il presidente dell´ente trasmette la proposta di accordo al Ministro dell´economia e delle finanze. In caso di mancato accordo si applicano le disposizioni stabilite per le regioni a statuto ordinario. Per gli enti locali dei rispettivi territori provvedono alle finalità di cui ai commi da 676 a 695 le regioni a statuto speciale e le province autonome di Trento e di Bolzano, ai sensi delle competenze alle stesse attribuite dai rispettivi statuti di autonomia e dalle relative norme di attuazione. Qualora le predette regioni e province autonome non provvedano, entro il 31 marzo di ciascun anno, si applicano, per gli enti locali dei rispettivi territori, le disposizioni previste per gli altri enti locali dai commi da 676 a 695. 661. Le regioni a statuto speciale e le province autonome di Trento e di Bolzano concorrono al riequilibrio della finanza pubblica, oltre che nei modi stabiliti dal comma 660, anche con misure finalizzate a produrre un risparmio per il bilancio dello Stato, in misura proporzionale all´incidenza della finanza di ciascuna regione a statuto speciale o provincia autonoma sulla finanza regionale e locale complessiva, anche mediante l´assunzione dell´esercizio di funzioni statali, attraverso l´emanazione, entro il 31 marzo 2007 e con le modalità stabilite dai rispettivi statuti, di specifiche norme di attuazione statutaria; tali norme di attuazione precisano le modalità e l´entità dei risparmi per il bilancio dello Stato da ottenere in modo permanente o comunque per annualità definite. 662. Sulla base degli esiti della sperimentazione di cui al comma 656, le norme di attuazione devono altresì prevedere le disposizioni per assicurare in via permanente il coordinamento tra le misure di finanza pubblica previste dalle leggi costituenti la manovra finanziaria dello Stato e l´ordinamento della finanza regionale previsto da ciascuno statuto speciale e dalle relative norme di attuazione, nonché le modalità per il versamento dell´imposta regionale sulle attività produttive e dell´addizionale dell´imposta sul reddito delle persone fisiche. 663. Resta ferma la facoltà delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano di estendere le regole del patto di stabilità interno nei confronti dei loro enti ed organismi strumentali, nonché per gli enti ad ordinamento regionale o provinciale. Allegato 2 Proposta alternativa delle Regioni a Statuto speciale e delle Province Autonome sull’articolo 19 del ddl di delega al Governo per l’attuazione dell’articolo 119 della Costituzione in materia di federalismo fiscale e coordinamento della finanza pubblica Versione 12 aprile 2007 Art. 19 Disposizioni di coordinamento con la disciplina della finanza delle Regioni a statuto speciale e delle Province autonome 1. Le Regioni statuto speciale e le Province autonome concorrono agli obiettivi di perequazione e solidarietà, nonché ai diritti ed ai doveri da essi derivanti, e all’assolvimento degli obblighi derivanti dall’ordinamento comunitario secondo i criteri e le modalità stabilite da norme di attuazione dei rispettivi statuti da definire, con le procedure previste dagli statuti medesimi, entro il termine stabilito per l’ emanazione dei decreti legislativi di cui all’articolo 1. 2. Le norme di attuazione di cui al comma 1 tengono conto della dimensione della finanza delle predette Regioni e Province autonome rispetto alla finanza pubblica complessiva, delle funzioni da esse effettivamente esercitate e dei relativi oneri - anche in considerazione degli svantaggi strutturali permanenti, ove ricorrano, e dei livelli di reddito pro capite (°), che caratterizzano i rispettivi territori o parti di essi - rispetto a quelli corrispondentemente sostenuti per le medesime funzioni dallo Stato, dal complesso delle Regioni e, per le Regioni e le Province autonome che esercitano le funzioni in materia di finanza locale, dagli enti locali. 3. Il concorso di cui al comma 1 è attuato, nella misura stabilita dalle norme di attuazione statutaria e alle condizioni stabilite dalle stesse norme in applicazione dei criteri di cui al comma 2, anche mediante l’assunzione di oneri derivanti dal trasferimento o dalla delega di funzioni statali alle predette Regioni e Province autonome o da altre misure finalizzate a conseguire risparmi per il bilancio dello Stato nonché con le altre modalità stabilite dalle norme di attuazione medesime. Le predette norme, inoltre: a) disciplinano il coordinamento tra le leggi statali in materia di finanza pubblica e le corrispondenti leggi regionali e provinciali in materia di finanza regionale e rispettivamente provinciale nonché locale nei casi in cui essa rientri nella rispettiva competenza; b) definiscono i principi fondamentali di coordinamento del sistema tributario con riferimento alla potestà legislativa attribuita dai rispettivi statuti alle Regioni a statuto speciale e alle Province autonome in materia di tributi regionali, provinciali e locali. (°) Sulle parole “ e dei livelli di reddito pro capite”, nel comma 2, non è stata raggiunta la convergenza della Regione Valle d’Aosta che ritiene più pertinente fare riferimento ai “livelli di capacità fiscale”; la riserva sarà sciolta nei prossimi giorni. .  
   
   
INTERNAZIONALIZZAZIONE, OGGI DELEGAZIONE PARLAMENTO BULGARO SU RICERCA E INNOVAZIONE SEDE DE FERRARI  
 
Genova, 18 aprile 2007 - Visita in Liguria, di una delegazione istituzionale e scientifica bulgara, da oggi a venerdì. Della delegazione, guidata dal membro del Parlamento Yani Yanev, fanno parte governatori e rappresentanti dei distretti di Varna, Dobrich, Razgrad, Silistra, Thargovishte e Shumen, rappresentanti dell´Università, il direttore dell´Incubatore scientifico di imprese ad alta tecnologia di Varna Dimitar Radev. La visita è legata al progetto Ris (Regional Innovation Stategy) al quale la Regione Liguria ha aderito. Fra gli obiettivi del progetto, che gode di finanziamenti europei, sostenere le Regioni dei nuovi stati europei nella creazione di propri sistemi regionali per lo sviluppo dell´innovazione e contribuire alla creazione di una piattaforma europea per lo scambio di esperienze nel campo della ricerca, sviluppo e innovazione. Oggi dalle 10 alle 12, la delegazione bulgara, accompagnata dal console della Repubblica di Bulgaria Michele Scandroglio , sarà nella sede della Regione Liguria, in piazza De Ferrari (sala auditorium, 5° piano) dove è in programma un incontro promosso dall´assessore allo Sviluppo Economico Renzo Guccinelli con il presidente di Liguria International Franco Aprile, l´amministratore delegato di Sviluppo Italia Carlo De Romedis, il Comune di Genova, il Distretto Sistemi Intelligenti Integrati, il Parco Scientifico e tecnologico. Nel pomeriggio di domani è in programma una visita all´incubatore diffuso del Comune di Genova e un incontro con l´assessore allo Sviluppo Economico Mario Margini. Giovedì la delegazione visiterà l´incubatore tecnologico di Sviluppo Italia accompagnata dal presidente Cristina Battaglia e due aziende del Distretto dei Sistemi Integrati Intelligenti. .  
   
   
AL VIA LA ´MEDIATION DAY´, AL SERVIZIO DEL CITTADINO 5 MEDIATORI TRATTERANNO 25 CONTROVERSIE  
 
 Roma, 18 aprile 2007 - Sulla scia dell´esperienza americana, quest´anno la Presidenza del Consiglio del Comune di Roma promuove la ´Mediation day´ in via sperimentale nella sede del Xviii Municipio (via Aurelia 475/479). Ad occuparsi di ´mediare´ i contenziosi dei cittadini sarà l´Associazione europea per i diritti civili (Aedic info: 06/77590798). La ´Mediation day´, dunque si terrà venerdì prossimo 20 aprile, nel Xviii Municipio: dalle 10. 00 alle 19. 00 cinque mediatori professionisti consentiranno a tutti coloro che avranno fatto richiesta di sperimentare i vantaggi di questo strumento innovativo, rapido, economico ed efficace. Sono 50 le domande arrivate al municipio, la metà delle quali sarà discussa venerdì prossimo. Già l´anno scorso il V Municipio aveva promosso l´iniziativa, durata tre giorni: su 35 domande presentate sono stati discussi 14 casi. "La mediazione - spiega Monica Cirinnà, vicepresidente vicario del Consiglio comunale di Roma e promotrice dell´iniziativa, intervenuta alla presentazione tenuta oggi in Campidoglio - è uno strumento alternativo alla tutela del cittadino, per aiutarlo a risolvere i conflitti di natura privatistica in modo diverso. Con questa iniziativa l´Amministrazione dialoga col privato, fornendo consigli utili per risolvere controversie. Il Campidoglio già da anni ha siglato una convenzione con la Camera di Conciliazione di Roma per risolvere i conflitti in materia di incidenti causati dal dissesto del manto stradale. E oggi - prosegue Cirinnà - con la ´Mediation day´, la Presidenza del Consiglio fa sperimentare ai romani un nuovo strumento, più partecipativo, per risolvere questioni in materia ambientale, condominiale, familiare, societaria, di appalti di opere e servizi". "Sono molto felice di accogliere questa iniziativa nel mio Municipio - afferma la presidente Maria Giovanna Filardi - la mia precedente esperienza sindacale mi suggerisce che la mediazione è il modo migliore per risolvere i conflitti: è un procedimento che rende protagonisti i cittadini, che li porta a dialogare con la controparte". Come spiega Alessandra Chianese, presidente Aedic, "molto spesso basta un solo incontro per risolvere la lite. Le parti possono partecipare anche senza i legali e possono parlare liberamente per arrivare insieme a un accordo, che potrebbe anche essere estraneo alla stessa controversia. Nulla a che vedere con le aule giudiziarie dove le parti non hanno un ruolo importante". .  
   
   
CINESI, PER LA TOSCANA NON C´È NESSUN RISCHIO MILANO "AUMENTARE I CONTATTI TRA LE DUE COMUNITÀ, PER EVITARE CHE SI CREINO FORTEZZE NELLE CITTÀ"  
 
 Firenze, 18 aprile 2007 - "Dobbiamo accrescere i punti di contatto tra le nostre due comunità, senza che i cinesi rinuncino alla loro identità ma in modo che gli stessi cinesi non costruiscano fortezze inespugnabili dentro le città. Se ci riusciremo, faremo un grande passo in avanti sulla vie dell´integrazione". E´ quanto ha sottolineato il presidente Claudio Martini al nuovo console generale della Repubblica popolare cinese Gu Honglin, incontrato nel pomeriggio a Palazzo Bastogi a Firenze. Un colloquio che si è protratto per oltre mezzora, in cui Martini ed il nuovo console hanno parlato degli immigrati che vivono in Toscana, dei rapporti tra le due comunità e dei rapporti economici tra Toscana, l´Italia e la Cina. "Rompere la fortezza in cui vivono a volte le comunità cinesi è possibile, anche se non facile - ha convenuto il console - L´italia e la Toscana sono da sempre molto ospitali. Occorre però tempo. Rimangono da superarare difficoltà legate alla conoscenza della lingua, anche se molti giovani che sono cresciuti qui oramai parlano benissimo l´italiano, a volte sanno addirittura peggio il cinese, e questo agevola i rapporti tra le due comunità". In Toscana nessuno rischio Milano all´orizzonte, comunque. A Prato, che è la più grande comunità cinese in Toscana e non solo in Toscana, vivono tra i 20 e 25 mila cinesi. Un po´ meno a Firenze. "E tutti - sottolinea il console - sono rimasti tranquillamente a casa. Quanto è successo a Milano rimane un caso isolato, che non va neppure esagerato nella portata e che resta un episodio che ha coinvolto solo pochi cinesi ed alcuni vigili urbani". Chi si è trasferito in Toscana e in Italia hanno scelto di vivere qui per tutta la vita, spiega il console. E vuole rispettare le regole. Sono pochi i cinesi che oggi emigrano pensando domani di tornare. Molti però chiedono di essere sepolti in patria, in ossequio alla tradizione che vuole che una famiglia sia tutta riunita all´interno di uno stesso cimitero. Il presidente Martini nel corso dell´incontro si è anche soffermato sul problema del rispetto della legalità, delle norme commerciali e a salvaguardia dell´ambiente e degli orari di lavoro, "che non riguarda solo i cinesi ma interessa anche la comunità cinese". I cinesi che vogliono rispettare le regole sono la stragrande maggioranza, ripete il console. Naturalmente, tra i cinesi come tra gli italiani, c´è chi non lo fa. E la soluzione, per il console, passa anche da un maggior controllo da parte degli organi preposti. Al nuovo console cinese il presidente Martini ha fatto dono di un libro sulla Toscana. .  
   
   
IMMIGRAZIONE: SPORTELLO UNICO NELLE PROVINCE FVG  
 
Trieste, 18 aprile 2007 - L´istituzione dello sportello unico per l´immigrazione nelle province del Friuli Venezia Giulia è stata definita oggi a Trieste con la firma di un protocollo d´intesa tra la Regione, il Commissariato di Governo, le Prefetture e le Province di Trieste, Udine, Pordenone e Gorizia. Alla cerimonia delle firma nella prefettura di Trieste ha partecipato, per la Regione, l´assessore regionale al Lavoro. Lo sportello è responsabile dell´intero procedimento relativo all´assunzione di lavoratori subordinati stranieri a tempo determinato e indeterminato e coinvolge competenze dello Stato e delle Province, alle quali la Regione ha demandato le funzioni riguardanti il lavoro e l´occupazione. Il protocollo prevede che l´attività di istruttoria e di front-office e di istruttoria relativa alla attuazione dei procedimenti di rilascio del nulla-osta al lavoro rimessi alla competenza delle Province, nonché quella relativa all´attuazione dei procedimenti di rilascio dei permessi di soggiorno, compresi i procedimenti in materia di ricongiungimento familiare affidati alla competenza dello Stato, verranno gestite unitariamente, nel rispetto dei profili di competenza di ciascuno dei soggetti interessati, da un´unica struttura resa operante a cura delle prefetture-uffici territoriali del Governo, applicando le procedure informatizzate unitariamente elaborate per esigenze di uniformità dal Ministero dell´Interno. Le modalità di collaborazione, anche con riguardo alla consistenza del personale messo a disposizione, saranno definiti in distinti accordi tra ciascuna Prefettura e le rispettive Province. L´istituzione dello sportello unico, secondo l´amministrazione regionale, consente una significativa semplificazione a favore sia degli immigrati che delle imprese, che avranno un unico interlocutore per le pratiche da espletare per l´assunzione di lavoratori stranieri. .  
   
   
VICENZA, PRIMA PROVINCIA VENETA PER NUMERO DI DEPOSITI BREVETTUALI EUROPEI ED INTERNAZIONALI  
 
Vicenza, 18 aprile 2007 - E’ a Vicenza che si concentra il maggior numero di depositi di brevetti e marchi europei ed internazionali di tutto il Veneto. Molte le aziende vicentine che puntano sulla ricerca e sull’innovazione tecnologica come valore aggiunto per la valorizzazione delle proprie produzioni. Una propensione, quella delle aziende venete “a brevettare”, confermata anche dagli ultimi dati ufficiali disponibili (2004): il Veneto ha depositato 476 brevetti sui 3911 presentati in tutta Italia. Su questi ben 160 sono i brevetti depositati dalle aziende vicentine, e dunque Vicenza risulta essere la prima provincia del Veneto in materia di depositi brevettuali, seguita da Treviso (113) e da Padova (85). Notevole anche l’incremento nel tempo dei depositi vicentini che nel 1999 erano stati 108, con una crescita in percentuale del + 50%. «La chiave di lettura dei dati è semplice: le aziende vicentine sanno distinguersi per capacità di innovazione e ricercano sempre di più soluzioni tecnologiche per rispondere alle esigenze di un mercato sempre più competitivo. Il deposito europeo, contrariamente a quello nazionale, è una scelta strategica rilevante, anche perché per arrivare alla concessione del del deposito, la domanda di brevetto deve rispondere ad una vera propria istruttoria ed è sottoposta a verifica e giudizio», commenta Antonio Girardi, direttore della Fondazione Giacomo Rumor-centro Produttività Veneto (Cpv). Non è un caso che uno degli impegni prioritari della Camera di Commercio di Vicenza è quello finalizzato alla promozione di una cultura innovativa alle Pmi. In questo senso, è attivo a Vicenza, grazie al sostegno dell’Ente Camerale e dell’Associazione Industriali di Vicenza, lo Sportello Tecnologico presso la Fondazione Giacomo Rumor-centro Produttività Veneto (Cpv), che offre consulenza e informazione a chi vuole depositare una domanda di brevetto e registrare un marchio d’impresa. Lo sportello, riconosciuto ufficialmente come centro Pat Lib da parte dell’Ufficio Europeo dei Brevetti, eroga i dati tecnici, i limiti di validità e lo stato giuridico dei brevetti, grazie ai servizi di fornitura di documentazione brevettuale. Il Pat Lib, gestisce un servizio di informazione alle aziende sui brevetti tecnologici europei ed internazionali che vengono riconosciuti. Ciascuna azienda sceglie le categorie di brevetto sulle quali vuole essere informata, e con una scadenza di 45 giorni riceve aggiornamenti periodici. Stando agli ultimi dati del 2006 sono 287 le aziende beriche che hanno aderito al servizio, 802 le consulenze erogate dallo Sportello Tecnologico, con una crescita del 20% rispetto all’anno precedente. .  
   
   
LAVORO: TUTTO QUEL CHE C’È DA SAPERE NEL COMPENDIO INAZ 2007  
 
 Milano, 18 aprile 2007 -- E’ in distribuzione il Compendio delle norme del lavoro e dell’amministrazione del personale. La pubblicazione, la più completa e aggiornata sulla materia, raccoglie in 430 pagine le normative – spiegate con tabelle ed esempi – organizzate in quattro sezioni: Lavoro, Fisco, Previdenza e Dirigenti. La pubblicazione, edita dal Centro Studi Inaz in collaborazione con Luciano Rimoldi, giunta alla sua Xxv edizione, si rivolge a chi opera nell’amministrazione e gestione del personale e illustra le novità, a tutto febbraio 2007, sulla normativa vigente. Tra gli argomenti trattati, in particolare nell’edizione di quest’anno, hanno assunto sempre maggiore rilievo le normative sui rapporti di lavoro speciali (apprendistato, tempo determinato, contratti di inserimento, part time), sul Tfr e la riforma previdenziale nonché le disposizioni in materia di Irpef. .  
   
   
DONNE DEL NOVECENTO: TAVOLA ROTONDA  
 
Lecco, 18 aprile 2007 - Giovedì 26 aprile, alle ore 16,30, nella sala riunioni della Camera di Commercio di Lecco, si svolgerà una tavola rotonda sul tema “Donne protagoniste del Novecento. L’evoluzione del lavoro femminile attraverso immagini, racconti e riflessioni”. Si tratta di un’iniziativa del Comitato per la promozione dell’’imprenditoria femminile di Lecco con la consigliera provinciale di Parità. I lavori saranno introdotti da Paola Maggi, presidente del Comitato imprenditoria femminile di Lecco, e da Adriana Ventura, consigliera di Parità per la provincia di Lecco. Interverranno Lucia Alborghetti Manzoni, imprenditrice; Flaminia Frigerio, imprenditrice; Loretta Lazzaroni, imprenditrice e Rachele Pennati, sindacalista. Nel corso dell’evento sarà dato spazio anche al film documentario di Giovanna Gagliardi “Bellissime“, che racconta il cammino delle donne italiane durante il secolo appena trascorso. .  
   
   
SELEZIONE PUBBLICA PER UN INCARICO DI ARCHIVISTA  
 
Ancona, 18 aprile 2007 - La Regione Marche con decreto n. 197 dell´ 11 aprile 2007 del servizio Organizzazione e gestione del personale, ha indetto una selezione per titoli e colloquio per il conferimento di un incarico di collaborazione coordinata e continuativa per ´archivista esperto in gestione documentale´. Dal prossimo 20 aprile (giorno successivo a quello della pubblicazione dell´avviso di selezione sul Bur) sino al prossimo 4 maggio, i candidati possono presentare la domanda. Per partecipare alla selezione e` necessario essere in possesso della laurea in: Archivistica e biblioteconomia ovvero in Lettere, Storia e conservazione dei beni culturali e Conservazione dei beni culturali. Inoltre, i candidati devono essere in possesso di un´esperienza lavorativa di almeno un anno nella gestione delle attivita` indicate nell´art. 2 dell´avviso. Sul Bollettino Ufficiale della Regione Marche (Burm) n. 37 del prossimo 19 aprile, consultabile anche via Internet sul sito www. Regione. Marche. It. , e` possibile prendere visone del decreto. (a. F. ) .  
   
   
BANDO DI GARA: NECESSITÀ FUTURE IN TERMINI DI QUALIFICHE E COMPETENZE NEL SETTORE DELL´EDILIZIA  
 
Bruxelles, 18 aprile 2007 - La direzione generale per le Imprese e l´industria della Commissione europea ha indetto un bando di gara per uno studio sulle necessità future in termini di qualifiche e competenze nel settore dell´edilizia. Lo studio sarà teso a individuare, analizzare e valutare le future esigenze in termini di capacità e competenze nel settore edile, sulla base degli sviluppi attuali e previsti di natura tecnica, economica e sociale, nonché le capacità delle imprese del settore. Lo studio dovrà inoltre valutare le migliori prassi a livello di Ue e negli Stati membri in materia di sviluppo di capacità delle piccole e medie imprese (Pmi) le cui attività riguardano il settore dell´edilizia. Sulla base delle due valutazioni lo studio dovrà elaborare raccomandazioni operative. Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Commissione europea, Direzione generale per le Imprese e l´industria, Direzione I: New Approach Industries, Tourism and Csr, Unità I5 - Construction and Pressure Equipment, All´attenzione del capo unità, B100 02/07, B-1049 Bruxelles, Tel. +32 2 296 97 00, Fax +32 2 296 10 65, Url: http://ec. Europa. Eu/enterprise/construction/index_en. Htm .  
   
   
ANALISI DEL MERCATO IMMOBILIARE DI VERONA  
 
Milano, 18 aprile 2007 - Nel secondo semestre del 2006 le quotazioni delle abitazioni di Verona sono cresciute del 2%, con una variazione complessiva nell’anno del 5. 5% Andamento dei prezzi nel tempo
2000 2001 2002 2003 2004 2005 I sem 2006
+9. 8% +12. 8% +12. 5% +9. 4% +8. 3% +9. 8% +5. 5%
L’area centrale della città è cresciuta nel secondo semestre del 2006 del 2. 4%. Nel Centro Storico-filippini si è avuta una buona performance in seguito ai lavori di ristrutturazione di tipo conservativo su tipologie situate a ridosso di piazza Erbe e in via Filippini. Sono stati ricavati appartamenti di piccolo taglio e poi soluzioni di tre-quattro camere. Le quotazioni sono rispettivamente di 6000-6500 € al mq e 5000-5500 € al mq. Top prices di 10 mila euro si possono raggiungere per le soluzioni con affaccio su piazza Erbe. La tipologia più ricercata è quella con tre camere da letto da 150-200 mq. Ad acquistare in zona sono infatti soprattutto famiglie. In calo le richieste per investimento. Da un po’ di tempo si registra la presenza di inglesi ed americani che ricercano un’abitazione in cui trasferirsi, dopo aver fatto spesso un’esperienza in affitto. Sul mercato delle locazioni si registra un eccesso di offerta sui piccoli tagli (monolocali e bilocali) e una maggiore domanda per i tagli più grandi, con tre-quattro camere da letto che difficilmente, per prezzi troppo elevati, si riescono a comprare. La macroarea cittadina di Borgo Trento è cresciuta del 3. 3% in seguito al rialzo delle quotazioni in diversi quartieri. Positivo l’andamento del mercato immobiliare a Valdonega. L’aumento è imputabile alla qualità del quartiere, particolarmente signorile e ricercato e ad una offerta che non riesce a soddisfare completamente la domanda. Palazzine in stile Liberty degli anni ’30-’40, si alternano a villette mono e bifamiliari, risalenti ai primi del ‘900, ben ristrutturate. Le palazzine hanno prezzi che vanno da 2800 a 3000 € al mq, mentre le villette si aggirano intorno al milione di euro. Gli acquirenti sono per lo più famiglie, professionisti, o residenti che decidono di acquistare soluzioni più ampie. Bassa invece la presenza di bilocali. Appena completati alcuni edifici costruiti su di un’area appartenente ad una vecchia fabbrica. I prezzi di questi alloggi signorili oscillano tra 3600 € e 4000 € al mq. Prezzi in rialzo anche ad Avesa, frazione che dista circa un chilometro dalla città di Verona. Cresce la domanda da parte di famiglie e di giovani coppie, che preferiscono decentrarsi rispetto al centro urbano pur rimanendovi vicini. Avesa è un piccolo borgo con strutture risalenti ai primi del ‘900, quasi tutte su due o tre livelli ed in gran parte ben ristrutturate. Pochi i negozi e le strutture pubbliche tra cui scuole elementari e medie. I prezzi per un buon ristrutturato oscillano tra 2000 e 2500 € al mq. Negli anni ‘80 sono sorti alcuni condomini, adiacenti al Centro storico, che da ristrutturare sono valutati mediamente 2400 € al mq. Quasi assente il nuovo che si colloca sui 3000 € al mq. La presenza di prezzi elevati non agevolano gli acquisti per investimento. Problematica la situazione dei parcheggi. Positivo il mercato immobiliare di Ponte Crencano dove sono stati realizzati appartamenti di nuova costruzione compravenduti a prezzi medi di 5000 € al mq. Anche nel centro di Parona si è proceduto alla costruzione di alcune unità abitative compravendute a 2300-2400 € al mq. A Ponte Crencano ci sono soluzioni degli anni ’60-’70 per lo più palazzi e piccoli condomini di quattro-cinque piani. Per una soluzione usata si spendono da 2000 a 3000 € al mq. Parona è una frazione alla periferia della città in direzione Nord. Si caratterizza per la presenza di aree verdi e per la tranquillità . Le abitazioni sono state costruite a cavallo tra gli anni ’70 e gli anni ’80. Quinzano è un quartiere interessato da lavori sulla viabilità che dovrebbe smaltirne il traffico, ad oggi molto intenso. Infatti è attraversato dalle auto in transito dalla zona Est alla zona Nord della città. Per ovviare a ciò si sta procedendo alla costruzione di una bretella stradale che convoglierà il traffico bypassando il centro della città. L’offerta abitativa della zona include anche soluzioni indipendenti, a schiera, bifamiliari e trifamiliari. Le soluzioni usate oscillano da 1900 a 2800 € al mq. La macroarea Borgo Milano-stadio-navigatori ha segnalato un aumento delle quotazioni del 2%. Particolarmente positivo il trend di Chievo, Saval e Ponte Catena. La crescita dei prezzi a Chievo è stata determinata dalla costruzione di nuovi appartamenti in piccoli complessi condominiali, venduti a 2400 € al mq. La richiesta in zona è alimentata da famiglie e coppie che indirizzano le loro preferenze a tipologie che vanno dal bilocale al quattro locali. L’offerta immobiliare sull’usato comprende soluzioni degli anni ’50-’55. La zona è stata dotata di due piste ciclabili che la collegano con il Centro della città. In lieve aumento anche le quotazioni del quartiere Saval dove l’offerta immobiliare include sia soluzioni costruite in edilizia Peep e in minor parte, appartamenti in condomini della fine degli anni ’90. Questi ultimi si compravendono mediamente a 2000-2300 € al mq. Le soluzioni degli anni ’75-’80 invece si scambiano a 1800 € al mq. Apprezzate anche le soluzioni signorili e ristrutturate nel quartiere di Ponte Catena, che risente della vicinanza di Borgo Trento. In quest’ultimo quartiere infatti le quotazioni sono più elevate che non in Ponte Catena e per questo gli acquirenti si spostano per comprare. Infatti un medio ristrutturato degli anni ’60 costa 2400-2500 € al mq. Sulla città sono previsti degli importanti interventi di riqualificazione che interesseranno in particolare la zona Sud. Tra questi l’ex mercato ortofrutticolo che ospiterà il polo finanziario di Verona, con sedi di assicurazioni ed istituti di credito. Prevista anche un’area residenziale e di pregio. Le ex Officine Adige lasceranno spazio ad un polo direzionale, ma anche a residenze, negozi, una chiesa, un albergo e parchi. A confine con Borgo Roma sorgeranno 300-400 unità abitative di cui almeno il 40% in edilizia convenzionata, negozi, uffici e servizi. Non mancherà un’area verde, una piscina ed altre attrezzature sportive. Nell’area degli Ex Magazzini Generali si realizzerà invece un centro culturale polivalente.
Domanda Monolocali 2 locali 3 locali 4 locali 5 locali
Gennaio ‘07 2. 4% 21% 41. 1% 26. 6% 8. 9%
Luglio ‘06 2. 4% 21% 43. 3% 25. 2% 8. 1%
Stabile la domanda di monolocali e bilocali. Aumenta la richiesta di quattro locali (+1. 4%) e di cinque locali (+0. 8%). In diminuzione la richiesta di trilocali del 2. 2%.
Offerta Monolocali 2 locali 3 locali 4 locali 5 locali
Gennaio ‘07 4. 5% 23. 2% 30% 24. 4% 17. 9%
Luglio ‘06 4. 7% 22. 4% 33. 8% 23. 7% 15. 4%
L’analisi dell’offerta evidenzia un incremento sul mercato di bilocali (+0. 8%), quattro locali (+0. 7%) e cinque locali (+2. 5%). Diminuisce l’offerta per le altre tipologie. Fonte: Ufficio Studi Tecnocasa .
 
   
   
ARCHITETTURA: ABRUZZO TRA LE SETTE REGIONI PER LA QUALITA´  
 
Pescara, 18 aprile 2007 - La Regione Abruzzo, con altre sette regioni italiane, attua l´iniziativa "Qualità Italia, progetti per la qualità dell´architettura", ideata dal Ministero per i Beni e le Attività culturali. Il progetto intende promuovere la diffusione dei concorsi di architettura per la realizzazione di opere pubbliche di qualità. "Qualità Italia" è un programma di sostegno e accompagnamento alle amministrazioni locali delle Regioni del Sud, "fondato sulla convinzione che i concorsi, mettendo a confronto proposte diverse possono garantire una maggiore qualità architettonica, urbana e territoriale". Il progetto sarà illustrato domani a Roma, durante una conferenza stampa, che si svolgerà al Maxxi Museo nazionale delle arti del Xxi secolo (ore 12. 00, via Guido Reni 2), dal direttore Generale per l´architettura e l´arte contemporanea del Ministero per i Beni e le attività culturali, Pio Baldi, e dal direttore generale del Dipartimento per le politiche di sviluppo del Ministero dello sviluppo economico, Alberto Versace. . .  
   
   
SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE E QUALITÀ ARCHITETTONICA  
 
Milano, 18 aprile 2007 - A. N. A. B. Associazione Nazionale Architettura Bioecologica, Associazione fondata nel 1989, promuove su tutto il territorio nazionale, un’intensa e qualificata attività formativa con l’obiettivo di divulgare e promuovere il tema del progettare, costruire ed abitare in accordo con gli equilibri naturali e con lo sviluppo sostenibile. Con queste finalità, e con una particolare attenzione alle realtà locali, A N A B propone per il 15° anno il Corso di Architettura Bioecologica per l’anno 2007 a Milano, in collaborazione con la Provincia di Milano e l’Ordine degli Architetti della Provincia di Milano. Il Corso di Architettura Bioecologica, che si svolge da anni in diverse città italiane, è organizzato da Anab in collaborazione con Ibn (Institut für Baubiologie e Oekologie di Neubeuern, Germania) e Sib (Schweiz Interessengemeinschaft für Baubiologie / Bauökologie). Il Corso è considerato oggi, da tecnici ed esperti, la più significativa esperienza didattica in questo settore. Il Corso – rivolto a diplomati, laureati, professionisti, tecnici e dipendenti di amministrazioni pubbliche che intendano approfondire i temi legati al progettare e al costruire secondo principi bioecologici – verrà presentato con un seminario dal titolo “Sostenibilità ambientale e qualità architettonica” il prossimo giovedì 19 aprile dalle ore 14 alle ore 18 presso lo Spazio Guicciardini, in via Melloni 3 a Milano. .  
   
   
CASA: LORENZETTI A INSEDIAMENTO TAVOLO POLITICHE ABITATIVE  
 
Perugia, 18 aprile 2007 - “L’insediamento del tavolo di concertazione sulle politiche abitative può segnare l’apertura di una fase nuova nei rapporti fra lo Stato e le Regioni su questo tema, puntando al rilancio degli interventi nel settore dell’edilizia residenziale sociale”: lo ha dichiarato Maria Rita Lorenzetti, Presidente della Regione dell’Umbria, intervenuta in rappresentanza della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome alla prima riunione del ‘Tavolo di concertazione sulle politiche abitative’ ”. “Nonostante la situazione complessiva della finanza pubblica – ha affermato Lorenzetti - è opportuno proseguire in modo più spedito il cammino, appena iniziato con l’ultima finanziaria, per realizzare una politica per la casa. Occorre un segnale di discontinuità rispetto al passato. Tre sono, a mio avviso, i passaggi necessari. Il primo punto è stabilire forme di collaborazione tra i diversi livelli istituzionali, statale, regionale e locale, nel rispetto dei ruoli definiti dalla Costituzione”. “Il secondo passaggio – ha aggiunto - è rappresentato dalle questioni prioritarie che il tavolo di concertazione può affrontare da subito e che le Regioni hanno già indicato in un documento. Gli obiettivi da perseguire riguardano: rilancio del mercato delle locazioni; ripresa degli investimenti per la realizzazione di alloggi pubblici; revisione della tassazione sulla casa; incremento della disponibilità del fondo per l’affitto; raccordo fra ‘politiche della casa’ e quelle delle città, puntando sul miglioramento delle condizioni di vita e della sicurezza nei quartieri più degradati delle città; il riconoscimento della edilizia sociale come servizio di interesse generale da inserire negli standard urbanistici”. “Il terzo passaggio è relativo alle questioni finanziarie. E’ chiaro che occorrono ingenti risorse economiche. Qualcosa può essere fatto da subito. In ogni caso occorre un rinnovato impegno del Governo per le politiche abitative a partire dal prossimo Dpef e dalla prossima Legge finanziaria. Da ultimo – ha concluso Maria Rita Lorenzetti - si può agire per la riqualificazione urbana attraverso le risorse per i contratti di quartiere attraverso una rimodulazione ed una riprogrammazione degli stessi”. . .  
   
   
ACSM S.P.A. AL 31DICEMBRE 2006 RISULTATI PESANTEMENTE INFLUENZATI DALL´EVOLUZIONE NEGATIVA PER ACSM DELLA PROCEDURA PER IL RECUPERO DEGLI AIUTI DI STATO CON IMPATTO SU UTILE NETTO PARI A - 6,5 ML.  
 
Como, 17 aprile 2006 - Si è riunito ieri sotto la presidenza del Dr. Giorgio Bordoli, il Consiglio di Amministrazione di Acsm S. P. A. Che ha esaminato ed approvato i risultati consolidati del Gruppo Acsm per l´esercizio chiuso al 31 dicembre 2006. A conclusione del C. D. A. , il Presidente di Acsm ha così commentato: °Mai come quest´anno, il bilancio è da approfondire ed interpretare nell´insieme delle sue componenti ed alla luce di tutte le integrazioni predisposte al fine di migliorare l´informazione destinata agli azionisti. L´esercizio appena trascorso, già gravato da un andamento climatico avverso, è stato pesantemente influenzato dalla procedura avviata dallo Stato Italiano per il recupero delle agevolazioni fiscali concesse negli anni 1997, 1998 e 1999. Relativamente a questo evento straordinario, il Consiglio di Amministrazione di Acsm ha deciso di percorrere le vie della massima prudenza nella quantificazione del rischio rappresentato da un´ingiunzione di pagamento pari ad € 6,5 milioni, notificata all´azienda lo scorso 21 marzo da parte dall´Agenzia delle Entrate. Tuttavia, Acsm ritiene di avere titolo per contrastare tale procedura e conferma pertanto l´intenzione, già più volte manifestata, di tutelare in ogni sede l´interesse dell´azienda e degli azionisti. Malgrado l´incidenza di tale evento sul bilancio 2006, Acsm mantiene inalterati per il futuro i propri obiettivi strategici". Rimarca il Direttore Generale, Enrico Poliero, °La controversa questione della moratoria fiscale non deve far passare in secondo piano la capacità dell´azienda di perseguire con decisione, anche per linee di crescita esterne, gli ambiziosi obiettivi di sviluppo più volte dichiarati e conseguiti nella sua storia recente. L´esercizio appena trascorso ci ha infatti permesso, dopo una lunga e fruttuosa trattativa, di acquisire il controllo di Serenissima Gas e Serenissima Energia, due società precedentemente controllate dal Gruppo Aem, che ora entrano con eccellenti prospettive nel perimetro di consolidamento del Gruppo Acsm. I contenuti fortemente innovativi dell´accordo raggiunto con Aem dimostrano come anche un´azienda di dimensioni medio-piccole possa conseguire il controllo di asset strategici, e beneficiare del processo di aggregazione che caratterizza il settore, pur mantenendo una forte autonomia gestionale e progettuale. Oltre ai vantaggi di carattere industriale ed alle sinergie da partnership che l´operazione con la principale azienda italiana del settore ci permetterà di cogliere in pieno fin dall´esercizio 2007, vale la pena sottolineare come la valenza strategica della stessa sia rafforzata dal sistema di alleanze che Acsm ha saputo tessere ed ampliare negli anni. Ii tutto, anche a supporto del suo ruolo sul territorio locale e degli sviluppi positivi che il prossimo avvio dell´Ato per il ciclo idrico integrato non mancherà di favorire". L´atto di conferimento in Acsm della partecipazione detenuta in Serenissima Gas S. P. A. Da Aem è stato perfezionato lo scorso 30 ottobre. Contestualmente, la stessa Aem ha ceduto ad Acsm la quota di controllo detenuta in Serenissima Energia. A seguito di tale operazione, Acsm S. P. A. Detiene circa il 79,4% delle suddette società e può consolidare la propria azione industriale e commerciale, nei settore della distribuzione e della vendita di gas, grazie all´acquisizione di un bacino di circa 34 mila clienti (+ 38% ca. Rispetto al dato consolidato del 2005), suddivisi tra Veneto, Friuli-venezia Giulia e Lombardia, che può contare su un potenziale di consumi di gas nell´ordine dei 70 milioni di metri cubi all´anno. In termini economico-finanziari, l´impatto dell´operazione verrà pienamente recepito a partire dal bilancio dell´esercizio 2007, mentre in ottemperanza ai principi contabili Ias/ifrs, il bilancio consolidato 2006 include solo il risultato dell´ultimo trimestre dell´anno. Tuttavia, per effetto delle intese raggiunte con Aem S. P. A. , ed a prescindere dalla modalità di rappresentazione contabile illustrata, l´ammontare degli utili generati nel corso dei dodici mesi del 2006 da Serenissima Gas e Serenissima Energia, sarà interamente distribuito ad Acsm S. P. A. In proporzione alla quota azionaria oggi detenuta da quest´ultima. Si ritiene pertanto opportuno fornire una rappresentazione pro-forma del Conto Economico Consolidato che includa l´intera competenza 2006 dei risultati conseguiti da Serenissima Gas e Serenissima Energia. A parità di ogni altra condizione - ma ad esclusione dell´effetto indotto dalla procedura per il recupero delle agevolazioni fiscali concesse dallo Stato Italiano nel triennio 1997-1999, e di alcune svalutazioni straordinarie di partecipazioni detenute, l´utile netto passerebbe ad €/000 3. 080, come di seguito illustrato - in crescita del 13,4% sul risultato conseguito nel 2005. I risultati consolidati approvati dal Consiglio di Amministrazione, tuttavia, includono l´intero effetto dell´ingiunzione di pagamento notificata dall´Agenzia delle Entrate nell´ambito del procedimento per il recupero degli aiuti di Stato dichiarati illegittimi dalla decisione 20031193/Ce. In base a tale avviso, Acsm è chiamata a restituire le agevolazioni fiscali riconosciute dallo Stato Italiano nel triennio 1997-1999 e ad effettuare il pagamento di una somma per complessivi €/000 6. 514 comprensivi di imposte e interessi. Come già evidenziato nei nostri comunicati del 23 maggio 2005 e del 21 marzo 2007, Acsm ritiene di avere titolo per contrastare la procedura di recupero avviata dallo Stato nei confronti di tutte le società che usufruirono delle agevolazioni citate ed ha conferito mandato ad uno studio legale perché predisponga le azioni più idonee a garantire la tutela della società e degli interessi degli azionisti. Ii risultato del bilancio approvato, pertanto, risente pesantemente degli effetti della procedura per il recupero degli °aiuti di Stato" relativi al periodo di moratoria fiscale, così come definito dall´art. 1 del D. L. 15 febbraio 2007 n. 10. La società ha ritenuto prudenziale rilevare integralmente tale importo come costo e relativo debito per imposte correnti nell´esercizio 2006, sebbene siano attesi nel 2007 sviluppi positivi che potranno drasticamente ridurre l´importo richiesto. A seguito di tale decisione - e tenendo conto del fatto che i risultati conseguiti da Serenissima Gas e Serenissima Energia nei primi 9 mesi dell´esercizio 2006 non sono stati recepiti nel Conto Economico consolidato, in quanto incorporati nel Patrimonio Netto utilizzato come riferimento per il consolidamento, e che pertanto solo 3 mesi hanno contribuito al risultato consolidato dell´esercizio - il bilancio 2006 presenta un risultato di pertinenza del Gruppo negativo e pari ad €/000 (4. 770). Per quanto concerne l´andamento operativo della società, i ricavi delle vendite consolidati risultano pari a €/000 126. 618, in incremento del 18% circa rispetto al l´esercizio 2005 (pari a €/000 107. 170). Le attività di vendita di gas evidenziano un incremento dei ricavi derivante in modo significativo dalla crescita della componente materia legata all´andamento del costo del metano, ma a tale dato si aggiunge anche il combinato effetto della crescita della quota di mercato nel segmento dei clienti business e del consolidamento nell´ultimo trimestre delle società Serenissima Energia e Gas. Questi effetti positivi, peraltro, sono parzialmente compensati dall´andamento marcatamente sfavorevole della stagionalità climatica nella parte finale dell´esercizio. In conclusione, i ricavi complessivi del settore gas (vendita e distribuzione) passano da 81,9 milioni di €uro al 31 dicembre 2005 a circa 109,1 milioni di €uro al 31 dicembre 2006. Risultano sostanzialmente in linea con l´esercizio precedente i ricavi dell´acquedotto industriale, che ammontano a 0,4 milioni di €uro, mentre i ricavi dell´acquedotto civile si presentano in leggera flessione e pari a 6,2 milioni di €uro (al 31 dicembre 2005 pari a 6,6 milioni di €uro). I ricavi generati dall´attività di termovalorizzazione dei rifiuti risultano in modesta flessione e si attestano a 14 milioni di €uro (al 31 dicembre 2006 i ricavi complessivi ammontavano a 1412 milioni di €uro). Gli interventi realizzati, sia a livello impiantistico che dei sistemi di controllo e regolazione - per migliorare l´efficienza della combustione del rifiuto, la regolarità di marcia dell´impianto e, in ultima analisi, la produttività del processo di incenerimento e del turbogruppo - hanno consentito di incrementare la produzione di energia termica ed elettrica nonostante le maggiori fermate dell´impianto abbiano comportato una flessione della quantità di rifiuti inceneriti. L´attività di teleriscaldamento, svolta dalla controllata Comocalor S. P. A. , fa rilevare una diminuzione dei volumi erogati per effetto della già commentata stagionalità climatica. Di contro, l´andamento dei ricavi risulta marginalmente positivo per effetto dell´incremento delle tariffe unitarie che riflettono l´andamento dei costi della materia prima. Nell´esercizio i ricavi si attestano a 4,8 milioni di €uro (4,6 milioni al 31 dicembre 2005). Al fine di migliorare la redditività di Comocalor sono previsti alcuni interventi di sviluppo e di contenimento dei costi. In questa direzione vanno sia l´affitto ad Acsm S. P. A. Del ramo d´azienda rappresentato dalla centrale termica - che per effetto delle procedure di agevolazione già approvate dall´Utf renderà possibile la riduzione degli oneri derivanti dall´applicazione delle accise, con un risparmio per il 2007 quantificabile in ca. €/000 300 a parità di consumi di metano rispetto all´anno trascorso - sia una serie di iniziative dirette a completare la ristrutturazione del processo produttivo della società ed il turnaround della stessa entro il 2007. Per l´attività di gestione calore, rispetto al 2005, i ricavi risultano in significativo aumento e pari a 8,6 milioni di €uro (7,6 milioni di €uro al 31 dicembre 2005). Le attività di raccolta dei rifiuti solidi urbani e di pulizia delle strade, svolte dalla società collegata Acsm Ambiente S. R. L. Per conto di Acsm S. P. A. E da questa rifatturate al Comune di Como, fanno rilevare una sostanziale invarianza dei ricavi che, al 31 dicembre 2006, sono pari a 7,6 milioni. La gestione operativa consolidata al termine dell´esercizio 2006 evidenzia quindi un margine operativo lordo ante partite non ricorrenti pari a 17 milioni di €, in decremento del 7% circa rispetto al corrispondente periodo dell´esercizio precedente (18,3 milioni di €). La marginalità operativa lorda si rafforza nei settori gestione calore, distribuzione gas e nella distribuzione di acqua ad uso civile ed industriale, è sostanzialmente stabile nei settori dell´incenerimento rifiuti e cogenerazione, mentre è in significativo decremento nel settore teleriscaldamento, per effetto del maggior costo del combustibile, e della vendita di gas, per effetto delle modifiche tariffarie derivanti dalle delibere 248104 e seguenti e degli stanziamenti a copertura dei rischi di ulteriori passività derivanti dai medesimi provvedimenti, in conseguenza della penalizzazione derivante dall´andamento marcatamente sfavorevole della stagionalità climatica nella parte finale dell´esercizio. Ii margine operativo netto risulta in riduzione e si attesta ad 7,2 milioni di €, in decremento del 10% circa rispetto al precedente esercizio (8 milioni di €). L´accantonamento a svalutazione crediti al 31 dicembre 2006 ammonta a €/000 364, in decremento, per effetto dei successi ottenuti sul fronte della gestione e del recupero dei crediti, rispetto al dato al 31 dicembre 2005 (€1000 1. 126). La gestione finanziaria ordinaria risulta in miglioramento in particolare per l´effetto a conto economico del minor valore delle passività derivanti da contratti di derivati finanziari in essere. Ii peggioramento del saldo netto negativo e pari ad €/000 (4. 970), in incremento rispetto al 2005 che riportava una saldo di €/000 (2. 002), è sostanzialmente riconducibile all´impatto degli interessi dovuti sui mancati versamenti di imposte ex moratoria di cui sopra (€1000 2. 714) oltre che svalutazioni riferite a partecipazioni per complessive €/000 457. Ii risultato ante imposte ammonta ad €/000 2. 245 e segna un decremento del 63% circa rispetto al corrispondente periodo dell´esercizio precedente (€1000 6. 003). Le imposte ordinarie ammontano a €/000 3. 230, in decremento del 2% rispetto al precedente esercizio, ma il carico fiscale complessivo risente dell´impatto dei mancati versamenti di imposte ex moratoria, di cui si è fatta menzione sopra, per €/000 3. 800. Ii saldo complessivo risulta quindi pari a €/000 7. 030 in incremento del 114% circa rispetto al 2005. Ii risultato del Gruppo al 31 dicembre 2006, dopo le detrazioni relative alle imposte ed alla quota di utile degli azionisti di minoranza, risulta negativo e pari ad €/000 (4. 770), in decremento rispetto al dato del corrispondente periodo del 2005 (€1000 2. 670). Scorporando gli effetti legati al recupero delle imposte considerate °aiuti di Stato", il risultato netto sarebbe stato positivo e pari a €/000 1. 745 in decremento del 35% circa rispetto al 2005. Per quanto riguarda la capogruppo i principali risultati di Acsm S. P. A. Sono: Margine operativo lordo pari a 11,7 milioni di €uro (12,7 milioni di €uro al 31 dicembre 2005); Margine operativo netto pari a 4,3 milioni di €uro (5,5 milioni di €uro al 31 dicembre 2005); Risultato netto negativo e pari a -4,7 milioni di €uro (4,1 milioni di €uro al 31 dicembre 2005). Ii Consiglio di Amministrazione ha deliberato di convocare l´Assemblea ordinaria dei soci per il prossimo 25 maggio 2007, in prima convocazione, e per il 28 maggio in seconda convocazione, alle ore 17. 00 presso Hotel Palace di Como. Ii Consiglio di Amministrazione in considerazione dell´eccezionalità dell´evento che ha portato a registrare un risultato negativo, al fine di non penalizzare gli azionisti della società ha ritenuto comunque di proporre la distribuzione di €uro 1. 640. 471,88 come dividendo alle 46. 870. 625 azioni (€uro 0,035 per azione), utilizzando parte della riserva straordinaria iscritta in bilancio. All´assemblea dei soci verrà proposto un dividendo unitario di pari a 0,035 €uro lordo ad azione, con data di pagamento 5 luglio 2007 contro il ritiro della cedola n. 8 (data stacco cedola 2 luglio 2007) secondo il calendario di Borsa. .  
   
   
RISPARMIO ENERGETICO E FONTI RINNOVABILI, CONVEGNO FORLÌ  
 
Cesena, 18 aprile 2007 - Si svolge oggi , un’interessante iniziativa messa in atto dalla Camera di Commercio di Forlì Cesena. Si tratta di un convegno che ha come tema centrale l’energia; l’argomento è infatti “Risparmio Energetico, Fonti Rinnovabili e Innovazione - Scenari di Sviluppo e opportunità di nuovi mercati”. Il convegno, organizzato dall’ente camerale tramite la sua azienda speciale Cise (Centro per l’Innovazione e lo Sviluppo Economico), in collaborazione con la Regione Emilia Romagna, Unioncamere Emilia Romagna e i Consorzi per l’innovazione Aster e Dintec, si terrà presso la sala Zambelli della Camera di Commercio di Forlì Cesena (Corso della Repubblica 5 – Forlì) con inizio alle ore 9,45. L’iniziativa intende offrire un’occasione di confronto ed approfondimento sui diversi temi che concorrono nell’elaborazione delle strategie delle imprese, con l’obiettivo di uno sviluppo sostenibile che si concretizza nel risparmio energetico e nell’utilizzo delle fonti rinnovabili. L’unione Europea, il Governo Italiano, la Regione Emilia Romagna e le strutture a supporto delle economie locali convergono nel creare condizioni e stimoli affinché le imprese sviluppino la propria capacità competitiva in questo scenario. Al convegno saranno presenti, oltre ad esperti del settore, Sergio Mazzi, presidente della Camera di Commercio di Forlì Cesena e Duccio Campagnoli, assessore alle Attività produttive, sviluppo economico e piano telematico della Regione Emilia Romagna, che apriranno i lavori; interverrà anche Massimo Marchesi, rappresentante della Commissione Europea in Italia; coordina l’incontro Luca Valli, direttore del Cise. In programma nel pomeriggio relazioni tecniche e approfondimenti su esperienze significative in campo energetico. . .  
   
   
CONFERENZA EUROPEA SULL´ENERGIA SOLARE FOTOVOLTAICA  
 
Bruxelles, 18 aprile 2007 - Dal 3 al 7 settembre a Milano avrà luogo la 22ª edizione della mostra-convegno europea sull´energia solare fotovoltaica. La conferenza metterà a disposizione una piattaforma per il dialogo e lo scambio di informazioni sui più recenti sviluppi della ricerca e sviluppo nel settore solare fotovoltaico. Gli argomenti trattati saranno i seguenti: tecnologie fotovoltaiche avanzate; celle solari composte di wafer di silicio e tecnologia dei materiali; pellicole sottili; componenti per sistemi fotovoltaici; sistemi fotovoltaici; diffusione del fotovoltaico. Tra i sostenitori della manifestazione spiccano la Commissione europea e l´Associazione europea dell´industria fotovoltaica. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Photovoltaic-conference. Com/ .  
   
   
ENERGIA:NUOVE PROCEDURE PER IL RILASCIO DELLE AUTORIZZAZIONI  
 
Pescara, 18 aprile 2007 - Sarà lo Sportello regionale per l´Energia a gestire le pratiche e le procedure amministrative per il rilascio dell´autorizzazione unica prevista per gli impianti di produzione di energia elettrica, alimentati da fonti rinnovabile. E´ quanto stabilisce una delibera approvata dalla Giunta regionale, in attesa di pubblicazione sul Bura, con la quale si semplificano e si razionalizzano le procedure di autorizzazione relative alla produzione dell´energia elettrica. "Si tratta - spiega l´assessore all´Ambiente e al Territorio, Franco Caramanico - di un passo importante atteso da moltissime amministrazioni comunali e da privati, dal momento che sono soggetti all´autorizzazione unica tutti i progetti inerenti la costruzione e l´esercizio degli impianti di produzione di energia, nonchè gli interventi di modifica e potenziamento degli impianti esistenti, le opere connesse e le infrastrutture indispensabili alla costruzione e all´esercizio degli impianti". Le domande per ottenere l´autorizzazione unica dovranno essere presentate allo sportello regionale per l´energia, presso l´Assessorato, in Via Passolanciano, a Pescara. La documentazione necessaria e i moduli di riferimento sono consultabili sul sito della Regione, nella sezione "Portale Ambiente", link energia. .  
   
   
KERSELF FIRMA LETTERA DI INTENTI PER L’ACQUISIZIONE DEL 60% DI DEA SRL  
 
Roma, 18 aprile 2007 ‐ Kerself S. P. A. Società quotata nel segmento Expandi di Borsa Italiana e attiva in Italia nel settore della produzione e attiva nella commercializzazione e istallazione di impianti solari fotovoltaici e termici – ha siglato una lettera di intenti con la Dea S. R. L. Dea S. R. L. È una società attiva, prevalentemente in Italia, nel settore della progettazione, produzione, installazione, riparazione e commercio di elementi necessari per gli impianti di produzione di energia da fonti alternative. La lettera di intenti prevede l’acquisizione del 60% della Dea S. R. L. Ad un prezzo pari a pari a 5,5 volte l’Ebitda previsto per il 2007 nettato dalla Posizione Finanziaria Netta. E’ inoltre prevista una Opzione Put in base alla quale il socio venditore potrà vendere a Kerself la residua partecipazione del40% del capitale sociale di Dea S. R. L. , mentre Kerself avrà l’obbligo di acquistare ad un prezzo pari a quello risultante dal meccanismo di cui sopra. L’opzione Put potrà essere esercitata a far tempo dalla data del 28 febbraio 2010 e comunque non prima dell’avvenuta approvazine del progetto di bilancio al 31 dicembre 2009 da effettuarsi entro e non oltre il 30 maggio 2010. L’eventuale sottoscrizione dell’accordo è prevista entro il 15 giugno 2007. Il Presidente di Kerself S. P. A. Pier Angelo Masselli ha dichiarato: ”L’accordo preliminare con Dea è in linea con la strategia di Kerself di sviluppare partnership societarie industriali e commercali nel settore delle energie alternative. Sono convinto che Dea sia in grado di apportare specifici contributi al Gruppo in termini di sinergie, di visibilità, di economie di scala e di sviluppo commerciale, contribuendo anche a far crescere il volume del fatturato e la redditività del Gruppo”. .  
   
   
LA CALAMITA PIÙ POTENTE DEL MONDO ATTIRA RICERCATORI A BERLINO  
 
Bruxelles, 18 aprile 2007 - All´hahn-meitner-institute (Hmi) di Berlino (Germania) è allo studio la costruzione della calamita più potente del mondo per lo svolgimento di esperimenti di diffusione dei neutroni. Questo magnete da 6,4 Mio Eur, erogati principalmente dal ministero federale tedesco dell´Istruzione e della ricerca (Bmbf), una volta ultimato, nel 2010, dovrebbe produrre un campo magnetico tra i 25 e i 30 tesla che, con un´intensità di oltre cinquecentomila volte superiore a quella del campo magnetico terrestre, eclisserà il sistema da 15 tesla attualmente in uso presso l´Hmi. Oltre ai 6,4 Mio Eur erogati per la costruzione del magnete, verranno investiti altri 10,6 Mio Eur per le infrastrutture, ovvero per il raffreddamento e l´alimentazione elettrica del magnete. «Grazie a questa importante apparecchiatura, l´Hahn-meitner Institute diventerà a sua volta una calamita, attirando a Berlino ricercatori di tutto il mondo», ha dichiarato Thomas Rachel, sottosegretario di Stato parlamentare presso il ministro federale dell´Istruzione e della ricerca. Il progetto prevede che, per ottenere questa energia magnetica senza precedenti, il sistema sia dotato di una bobina in rame situata all´interno di un magnete superconduttore, che verrà raffreddato con elio liquido. L´elemento costituito dalla bobina in rame sarà alimentato da una corrente elettrica, mentre il superconduttore esterno, con una temperatura prossima allo zero assoluto, condurrà l´elettricità senza resistenza. Combinando le fonti di energia fornite da queste tecnologie, gli ingegneri riusciranno a produrre campi magnetici estremamente elevati utilizzando solo un terzo dell´energia richiesta dai magneti tradizionali. Grazie alla sua forma conica e orizzontale, il magnete diventerà lo strumento ideale per esperimenti di diffusione di neutroni poiché sarà in grado di diffondere neutroni ad angolazioni molto maggiori rispetto ai tradizionali magneti ad alta densità di flusso magnetico. La diffusione di neutroni è considerata una delle tecniche migliori per svolgere indagini sperimentali sugli atomi al fine di capire meglio la struttura dei materiali. Secondo i ricercatori, gli esperimenti con il nuovo magnete dovrebbero consentire di ottenere nuove conoscenze nel campo della fisica, della chimica, della biologia e della scienza dei materiali. Ad esempio, in base alle previsioni degli scienziati, gli esperimenti contribuiranno a sviluppare una teoria esaustiva sui superconduttori ad alta temperatura, ossia sulla capacità delle singole sostanze di condurre corrente elettrica senza resistenza a temperature più elevate. Il magnete sarà realizzato dal National High Magnetic Field Laboratory e dall´Università di Stato della Florida (Usa). Per ulteriori informazioni consultare: http://www. Hmi. De/ .  
   
   
AIESEC: CONNECTION DAY 2007 ENERGIE RINNOVABILI, MERCATI EMERGENTI E IMPRENDITORIALITÀ: STUDENTI UNIVERSITARI A CONFRONTO CON IMPRESE E OPINIONISTI  
 
Milano, 18 aprile 2007 - Aiesec, l’associazione internazionale non profit degli studenti universitari, presenta il Connection Day 2007, l’appuntamento annuale in cui gli studenti incontrano imprenditori, manager e opinion leader per affrontare temi quali leadership, sviluppo sostenibile e quali skill occorrano per il loro futuro professionale, in un contesto globale. Il Connection Day, giunto alla Iii edizione, si terrà il 4 maggio 2007 presso la Facoltà di Economia dell’Università di Torino e prevede, a fianco dei tradizionali appuntamenti dedicati alla vita dell’associazione, 3 tavole rotonde che vedono la partecipazione di aziende e opinionisti che dibatteranno di energie sostenibili, mercati emergenti e imprenditorialità. Durante la giornata verranno inoltre assegnati i premi a Comitati Locali e membri di Aiesec, oltre a speciali riconoscimenti per quelle aziende che hanno dimostrato di saper dialogare e costruire percorsi di partenership con gli studenti, già durante gli studi in Università. .  
   
   
PREMIO “ SIGISMONDO DOUGLAS ATTEMS DI PETZENSTEIN” IV EDIZIONE – ANNO 2007 SEZIONE A) TESI DI LAUREA SEZIONE B) DOTTORATO DI RICERCA SEZIONE C) ARTICOLO GIORNALISTICO-DIVULGATIVO  
 
 Cormons, 18 aprile 2007 - Il Consorzio Tutela Vini Collio, in collaborazione con la Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Udine, il Mib School of Management e l´Arga Friuli Venezia Giulia, per ricordare il Conte Sigismondo Douglas Attems di Petzenstein, istituisce un concorso per il conferimento di tre premi . Il concorso intende valorizzare le attività che abbiano portato un valido contributo, sul piano scientifico, applicativo e divulgativo, nei settori della viticoltura, dell’enologia e della valorizzazione del territorio del Collio. Esso si articola in tre sezioni: sezione A) tesi di laurea, importo del Premio € 1. 500,00 sezione B) dottorato di ricerca, importo del Premio € 2. 000,00 sezione C) articolo giornalistico-divulgativo, importo del Premio € 2. 000,00 Al concorso sono ammessi: per la sezione A: gli studenti delle Facoltà Universitarie europee che abbiano discusso la tesi nel periodo 01. 10. 2005 – 30. 04. 2007. Costituirà titolo, nella valutazione degli elaborati, la trattazione di argomenti relativi alla ricerca viticola o enologica sui vitigni o vini bianchi, con particolare riferimento alle aree collinari del Friuli Venezia Giulia o meglio della denominazione Collio, nonché tematiche relative alla valorizzazione del territorio. Il testo della tesi, che può essere redatta in italiano, inglese, tedesco, francese, spagnolo o sloveno dovrà essere accompagnato da un breve riassunto in italiano. Per la sezione B: i laureati delle Facoltà Universitarie europee che abbiano discusso la tesi di dottorato (Ph. D) nel periodo 01. 10. 2005 – 30. 04. 2007. Costituirà titolo, nella valutazione degli elaborati, la trattazione di argomenti relativi alla ricerca viticola o enologica sui vitigni o vini bianchi, con particolare riferimento alle aree collinari del Friuli Venezia Giulia o meglio della denominazione Collio, nonché tematiche relative alla valorizzazione del territorio. Il testo della tesi, che può essere redatta in italiano e inglese, dovrà essere accompagnato da un breve riassunto in italiano. Per la sezione C: i giornalisti che abbiano realizzato un articolo divulgativo sulla carta stampata o un servizio radiotelevisivo o su Web, nell´Unione Europea nell’ultimo anno solare (marzo 2006 – marzo 2007), sugli argomenti di seguito specificati: vitigni e vini bianchi, loro promozione e comunicazione, nonché tematiche relative alla valorizzazione dei territori vinicoli. Nel caso di riferimenti alle aree collinari del Friuli Venezia Giulia e, in particolare, della Denominazione Collio, sarà titolo di preferenza in fase di giudizio. Verranno esaminate le produzioni in lingua italiana, inglese, tedesca, francese. La commissione giudicatrice è composta dal Preside della Facoltà di Agraria di Udine, dal Presidente del Corso di Laurea e dal Presidente della Commissione Didattica in Viticoltura ed Enologia della medesima Facoltà, dal Responsabile della Formazione manageriale in Wine Business di Mib School of Management Trieste, dal Presidente dell’Associazione Regionale dei Giornalisti Agricoli, Agroalimentari, Ambientali e del Territorio del Friuli Venezia Giulia, dal Presidente del Consorzio Tutela Vini Collio o consigliere dello stesso, espressamente delegato con delibera di Consiglio. I lavori dei candidati, accompagnati dal curriculum vitae e dall’indicazione della sezione alla quale si intende concorrere, dovranno pervenire entro il 30 aprile 2007 al Consorzio Tutela Vini Collio – Via A. Gramsci 2-4, I-34071 Cormons (Go), Italia. Per la sezione A e B dovrà essere inviata copia cartacea della tesi con breve riassunto in italiano all’indirizzo postale del Consorzio allegando copia in formato elettronico, per la sezione C dovrà essere inviata copia cartacea all’indirizzo postale oppure copia in formato elettronico all’indirizzo e-mail: info@collio. It. La commissione giudicatrice si riserva la facoltà di esaminare elaborati inerenti le tematiche previste dal presente bando, anche se non presentati direttamente dagli autori. I vincitori riceveranno comunicazione dell’assegnazione del premio dal Consorzio Tutela Vini Collio di Cormons (Go). I premi saranno conferiti nel corso di una cerimonia che si terrà nel mese di giugno 2007 presso il Consorzio o in altra sede dallo stesso definita. Per ulteriori informazioni gli interessati potranno rivolgersi alla segreteria del Consorzio Tutela Vini Collio (tel. 0481/630303; fax 0481/630660; e-mail: info@collio. It). .  
   
   
AMBIENTE, PREMIATI I MIGLIORI PROGETTI DELLE SCUOLE PER IL RISPARMIO ENERGETICO  
 
Genova, 18 aprile 2007 - La promozione dell´educazione ambientale comincia dai banchi di scuola. Nasce da questa idea il concorso "Fai il pieno di rinnovabili a Energethica 2007" organizzato dalla Regione in collaborazione con Arpal, Are Liguria, Legambiente e con l´Ufficio scolastico regionale che premierà gli studenti di tre classi delle scuole primarie e secondarie di primo grado, e sarà dedicato a temi di grande attualità quali la riduzione delle emissioni e lo sviluppo di fonti energetiche alternative. Gli elaborati dovranno essere consegnati entro il 10 maggio presso la sede dell´Arpal in via Bombrini, 8 a Genova Cornigliano. La premiazione avverrà durante il convegno "Energia e sostenibilità ambientale" organizzato dalla Regione nell´ambito di Energethica, il secondo Salone dell´Energia rinnovabile e sostenibile, in programma alla Fiera di Genova da giovedì 24 a sabato 26 maggio. Il concorso prevede tre categorie. La prima è dedicata agli elaborati realizzati su carta oppure su supporto informatico che vogliono sensibilizzare i cittadini al risparmio ed all´efficienza energetica. La seconda metterà a confronto ricerche, elaborazioni grafiche, raccolte dati, ma anche racconti letterari in tema di energia. La terza premierà infine i migliori progetti per migliorare l´efficienza energetica a casa o a scuola. "I migliori elaborati - spiega l´assessore all´Ambiente della Regione, Franco Zunino - riceveranno in premio attrezzature utili per la didattica e la sperimentazione di soluzioni ambientalmente sostenibili". Le classi vincitrici riceveranno i kit per realizzare 30 esperimenti sull´energia solare, ad ogni alunno andrà invece un set di scrittura realizzato con materiali ecologici e carta riciclata. Il premio per le scuole è arricchito da modellini utilizzabili per una serie di attività ed esercitazioni: alle scuole primarie andrà una "Casa Solare", mentre gli istituti secondari riceveranno un kit sulle celle al combustibile. Tutti gli elaborati del concorso saranno esposti in un´apposita sezione allestita all´interno di Energethica. Il regolamento del concorso è pubblicato sul sito internet della Regione Liguria. .  
   
   
UN PROTOCOLLO PER LA GESTIONE DEL NODO IDRAULICO DI CASTELFRANCO  
 
Venezia, 18 Aprile 2007 - E’ finalizzato a determinare una forte integrazione operativa in situazioni di rischio idraulico il protocollo approvato dalla Giunta regionale, che andrà a sottoscrivere con il Comune di Castelfranco Veneto e i Consorzi di Bonifica Bretella di Pederobba, il Sinistra Medio Brenta e il Dese Sile. Il protocollo prevede azioni, manovre, comunicazioni da tenersi in relazione al verificarsi di eventi di piena, nonché i soggetti di volta in volta incaricati di operare. Quella di Castelfranco è un’area particolare, sia per la situazione idrografica locale, sia per la collocazione amministrativa a confine tra due Province e nei pressi di una terza, un’area in passato ripetutamente colpita da esondazioni e allagamenti, anche in territorio urbano e in centro storico. La rete idrografica, che scende dalle pendici pedemontane a sud del massiccio del Grappa, è in grado di produrre pericolosi impulsi di piena, rapidi, ma violenti, che devono superare il nodo costituito dal centro di Castelfranco, per poi dirigersi versi il Brenta, attraverso il Muson dei Sassi, ma avendo anche la possibilità, regolata, di scaricarsi in Laguna di Venezia attraverso il sistema del suo bacino scolante. Si tratta di un vero crocevia d’acqua cui sovrintendono, oltre al Comune, i tre Consorzi di Bonifica firmatari, i tre uffici del Genio civile regionale di Treviso, Padova e Venezia e la Regione del Veneto con la Direzione Difesa del Suolo. “ L’area di Castelfranco – tiene a sottolineare l’Assessore regionale all’Ambiente – è un’area ad elevato rischio idraulico ove, comunque, la Regione sta investendo per interventi strutturali. Sia il Genio civile, sia i Consorzi di bonifica stanno realizzando interventi finanziati dalla Regione per la trattenuta delle acque di piena a monte del centro storico; inoltre, un intervento più impegnativo, che ci auguriamo anche risolutivo, è in fase di progettazione e contiamo di avviarne l’esecuzione – con l’approvazione degli enti locali - nei primi mesi del 2008. In questo quadro si colloca il protocollo approvato – prosegue l’Assessore – che si basa, ovviamente, sull’esperienza maturata da tutti in occasione di eventi alluvionali anche gravi, ne fa sinergia e sintesi, rappresentando il segno di un cambio di approccio molto significativo: sul territorio, i soggetti interessati devono interagire con intelligenza e reciproca fiducia. L’amministrazione del Comune di Castelfranco è particolarmente sensibile e attenta a queste problematiche; è quindi ben consapevole che solo così possiamo sperare di mantenere sicuro il nostro territorio di fronte alle minacce di eventi sempre più estremi e alle necessità di infrastrutture sempre più articolate ed efficienti. ” Il protocollo indica anche una specifica procedura di allertamento in caso di previsioni meteo sfavorevoli, che prevede di vuotare preventivamente e al massimo possibile, la rete di canali e fosse nel bacino del Muson; e successivamente, in relazione allo svolgersi dell’evento di piena, una serie di possibilità di manovra per limitare i livelli idrometrici e contrastare la possibilità di sommersione dei terreni. .  
   
   
AMBIENTE, OPERAZIONE "FONDALI PULITI" DOMANI A PARAGGI  
 
Genova, 18 aprile 2007 - "Pulizia dei fondali", l´iniziativa di Regione Liguria e Osservatorio Ligure Pesca Ambiente, debutta domani, giovedì 19, nella Baia di Paraggi, in collaborazione con l´area Marina Protetta di Portofino, con la Capitaneria di Porto e il Comune di Santa Margherita, i pescatori locali, i diving. Il progetto regionale prevede interventi coordinati di controllo e pulizia dei fondali fino a 30 metri di profondità, la zona di mare più battuta da sub e pescatori. L´iniziativa coinvolge Legapesca, Federcoopesca, Agci Pesca, coordinata dall´Osservatorio Olpa. Il recupero dei rifiuti e degli oggetti ingombranti presenti nella fascia barometrica sarà effettuato da subacquei insieme con professionisti della piccola pesca. Con il progetto "Pulizia dei fondali", la Regione Liguria e l´Olpa puntano a far crescere la conoscenza dei fondali e migliorarne la qualità dal punto vista della qualità ecologica complessiva. .  
   
   
ESERCITAZIONE DI TIPO NUCLEARE, RADIOLOGICO, BATTERIOLOGICO E CHIMICO, AD AOSTA  
 
Aosta, 18 aprile 2007 - Nell’ambito della pianificazione delle emergenze di tipo nucleare, radiologico, batteriologico e chimico (Nrbc), il Comando regionale dei vigili del fuoco della Valle d’Aosta, in collaborazione con il Corpo Nazionale Vigili del Fuoco, i Comandi delle province autonome di Trento e Bolzano, le Forze dell’Ordine (con unità specialistiche) e l’Arpa della Valle d’Aosta, organizza per oggi, un’esercitazione di tipo Nr (nucleare e radiologica) nel Comune di Aosta, presso l’arena “Croix Noire”. Lo scenario ipotizzato prevede un addestramento delle forze impegnate in situazioni di tipo Nr e consiste principalmente in varie zone operative: Vestizione e presa visione della strumentazione per emergenze Nr; Ricerca di sorgenti radioattive; Decontaminazione degli operatori e delle attrezzature; Debriefing delle varie componenti operative in scenari di tipo Nr. Le sostanze radioattive prese in considerazione per la ricerca saranno reali e consentiranno ai Vigili del Fuoco, da effettuare le operazioni di monitoraggio della contaminazione ambientale, la perimetrazione delle zone di rischio, il recupero degli hotspots (sorgenti radioattive) in zona calda e la decontaminazione degli operatori, oltre all’identificazione del radio isotopo mediante spettrometria gamma. Saranno presenti diversi mezzi e strumentazioni in uso ai Vigili del Fuoco in emergenze di tipo Nucleare e radiologico. .  
   
   
CROAZIA DEVE INVESTIRE NELL´AMBIENTE  
 
Trieste, 18 aprile 2007 - La Croazia deve investire 11 milioni di euro per rispettare i criteri ambientali dell´Unione Europea. Lo afferma il quotidiano locale Poslovni Dnevnik, ripreso da Setimes. Com. Il denaro arriverà da diverse fonti, tra cui i fondi europei di pre-adesione e di post-adesione. Ad ogni modo, il governo croato deve dimostrare una miglior capacità di assorbire i finanziamenti Ue. Lo affermano i membri del team per i negoziati di adesione della Croazia all´Ue. .