Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


GIOVEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 MODA E TENDENZE ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Giovedì 07 Giugno 2007
PARLAMENTO EUROPEO: FAVOREVOLI E CONTRARI ALLA COSTITUZIONE  
 
Bruxelles, 7 giuno 2007 - In vista dell´adozione di una relazione sulla roadmap per il processo costituzionale europeo, si è tenuto in Aula un ampio dibattito cui hanno partecipato Presidenza e Commissione e che ha visto opporsi difensori e avversari del trattato costituzionale. Tra i temi evocati: il mandato della Cig e il calendario, la presa in considerazione di nuove tematiche, il ruolo del Parlamento e dei parlamenti nazionali, il destino della Carta dei diritti fondamentali e l´estensione del voto a maggioranza. Dichiarazione dei relatori - Enrique Barón Crespo (Pse, Es) ha spiegato che la relazione in esame ribadisce il sostegno del Parlamento ai progressi previsti dal trattato costituzionale e agli sforzi della Presidenza in vista della Conferenza intergovernativa (Cig) che dovrà modificare i trattati. Ha poi sottolineato che la Costituzione è composta da due elementi: le parti prima, seconda e quarta che sono state elaborate con il metodo della Convenzione, e la terza parte che consiste in una rifusione dei trattati esistenti a cui la Convenzione ha apportato taluni miglioramento, come l´estensione della codecisione da 37 a 86 campi. Il relatore ha poi sottolineato che la revisione dei trattati dovrebbe prendere in considerazione le nuove tematiche emerse durante il periodo di riflessione - cambiamenti climatici, lotta al terrorismo e dialogo tra le civiltà, per esempio - per arricchire la risposta alle richieste dei cittadini. Ha poi insistito sull´esigenza di coinvolgere pienamente il Parlamento nella Cig. Per Elmar Brok (Ppe/de, De) l´Unione deve poter funzionare con 27 Stati membri e, affinché ciò possa realizzarsi, è imprescindibile modificare i trattati esistenti. Questo processo dovrà anche evitare di «disintegrare l´Ue in blocchi che viaggiano a diverse velocità» e affrontare anche le nuove questioni emerse in questi anni, mantenendo i principi basilari contenuti nella Costituzione. Nell´affermare l´esigenza di garantire l´efficienza, la democrazia e il rispetto dei diritti civili, il relatore ha sottolineato anche la necessità di assicurare l´equilibrio fra tutte le istituzioni europee, rafforzando al contempo il ruolo dei parlamenti nazionali. Si tratta quindi di lavorare nell´interesse dei cittadini laddove i singoli Stati non sono in grado di farlo da soli. Ha poi sostenuto che occorre chiarire che l´Ue non è un superstato e non intende diventarlo. Ha quindi difeso l´estensione delle decisioni da prendere a maggioranza e affermato che la Carta dei diritti fondamentali rappresenta una parte «irrinunciabile» del trattato. Occorre poi eliminare il sistema di pilastri e attribuire la personalità giuridica internazionale all´Ue. Dicendosi contrario al ricorso al metodo intergovernativo, ha auspicato che il negoziato sulla base della Costituzione si concluda in tempo per le prossime elezioni europee. Dichiarazione della Presidenza Gunter Gloser ha affermato che l´appoggio del Parlamento sulla questione istituzionale è essenziale per il successo della Cig e la sua partecipazione ai lavori dovrà essere garantita. Ha quindi giudicato la relazione in esame «equilibrata», visto che combina «ambizioni e realismo». Osservando che non bisogna ascoltare solo i cittadini francesi e olandesi che hanno detto no alla Costituzione ma anche quelli ad essa favorevoli, ha sottolineato che sarà necessario trovare un compromesso che soddisfi tutti, Stati membri e Parlamento europeo. Per rispondere ai cittadini potranno anche essere presi in considerazione i nuovi temi che li preoccupano. Il Ministro ha poi notato che la posizione del Parlamento sulla Carta dei diritti fondamentali, in particolare il suo carattere vincolante, è condivisa dalla maggioranza degli Stati membri. L´ue dovrà essere in grado di prendere decisioni in modo democratico e trasparente e, in proposito, il progetto di Costituzione resta valido. Tutti devono essere disposti al compromesso, ha proseguito il Ministro, e la Presidenza - che sta continuando le consultazioni con i governi - intende proporre un calendario chiaro: la Cig dovrà iniziare nel 2007 e terminare entro la fine dell´anno, dovrà poi essere firmata all´inizio del 2008 per permettere la ratifica del nuovo trattato in tempo per le elezioni europee del 2009. Dichiarazione della Commissione Per Margot Wallström occorre migliorare la democrazia, l´efficienza e la trasparenza dell´Ue ed è necessario prevedere maggiori sforzi sulle nuove tematiche. E il trattato costituzionale, ha osservato, risponde a queste esigenze. Ha anche rilevato l´esigenza di ascoltare di più i cittadini. Sottolineando come la Costituzione sia frutto di un compromesso difficile da migliorare ma facilmente smantellabile, ha osservato l´esigenza di conferire alla Cig un mandato e un calendario chiari. La Commissione, ha poi aggiunto, illustrerà la sua posizione e inizio luglio e cercherà di conciliare tutte le esigenze, restando ambiziosa. Il minimo comune denominatore, ha precisato, «non sarà sufficiente». La Vicepresidente della Commissione ha poi sottolineato che la sostanza della Costituzione «resta valida» in quanto protegge il metodo comunitario, mantiene il diritto d´iniziativa dell´Esecutivo Ue, riunisce i pilastri, amplia le decisioni a maggioranza e rafforza il ruolo del Parlamento europeo e dei parlamenti nazionali. Ha inoltre affermato che la Commissione resta favorevole a conferire la natura vincolante alla Carta dei diritti fondamentali ed è pronta ad esaminare la possibilità di trattare nuove questioni. Ha quindi concluso sottolineando l´esigenza di garantire la partecipazione del Parlamento alla Cig. Interventi in nome dei gruppi Íñigo Méndez De Vigo (Ppe/de, Es) ha affermato che occorre evitare di fare come il protagonista di "Il vecchio e il mare" che, dopo una lunga lotta, «arriva in porto solo con la lisca del grande pesce». «Vogliamo un accordo», ha spiegato, «ma non di qualsiasi tipo». Ha poi sottolineato che la relazione afferma l´esigenza di non ascoltare solo chi è contrario alla costituzione, ma anche i favorevoli. Per il deputato sarebbe addirittura possibile migliorare ulteriormente la Costituzione trattando nuovi temi che non erano d´attualità cinque anni fa, come i cambiamenti climatici e il terrorismo. Ha quindi concluso sottolineando l´esigenza che il Parlamento sia debitamente ascoltato, anche perché giudicherà il risultato della Cig in funzione della Costituzione. Anche per Jo Leinen (Pse, De) il contenuto della Costituzione deve essere salvaguardato, anche eventualmente sotto una forma diversa. Si è quindi detto contrario a un "mini trattato" e ha ribadito che il Parlamento non accetterà un accordo che porti a meno democrazia, meno efficienza e miniori diritti dei cittadini. Sottolineando che sono i cittadini stessi a chiedere più Europa ha ammonito i governi a «non amputare» i testi esistenti. La Cig dovrà tenere conto dei pareri del Parlamento europeo e dei parlamenti nazionali e trattare anche le nuove tematiche d´attualità. Andrew Duff (Alde/adle, Uk) ha affermato che il suo gruppo condivide sia la relazione in esame sia le dichiarazioni di Consiglio e Commissione, e che occorre sostenere gli sforzi della Cig «nel rinegoziare e riconfezionare» la Costituzione «allo scopo di migliorarla sostanzialmente». Sostenendo che il nuovo Presidente Sarkozy ha portato «un pragmatismo rinfrescante alla politica europea francese» e che il futuro Primo Ministro britannico Gordon Browon farà altrettanto, ha sottolineato che l´opinione pubblica olandese e polacca ha capito che non è interesse dei rispettivi paesi appartenere a un´Unione incapace di agire. A suo parere, il periodo di riflessione ha portato a due conclusioni: occorre rafforzare la democrazia all´interno delle istituzioni europee e tra queste e le autorità locali, inoltre è necessario adottare metodi più lungimiranti e flessibili per modificare i trattati concedendo la possibilità giuridica di veto ai Paesi, ma non accordando «l´autorità morale e politica di frenare i progressi auspicati dagli altri». Per Brian Crowley (Uen, Ie) occorre ascoltare tutti i cittadini europei, non solo i francesi e gli olandesi, che sono preoccupati dal futuro dell´Europa. Dopo aver sottolineato che il successo dell´Unione si è basato sulla capacità di raccogliere il consenso attraverso il compromesso, si è detto contrario a un´Europa a due velocità ed ha auspicato che la sostanza della Costituzione sia mantenuta, portando gli adeguamenti necessari. Johannes Voggenhuber (Verdi/ale, At) ha espresso il sostegno del suo gruppo alla relazione in esame in quanto invia un messaggio chiaro ai governi: il Parlamento intende difendere i diritti universali, porre fine al sistema dei pilastri e estendere le decisioni a maggioranza qualificata. Ha poi rivolto un appello affinché il Parlamento si dimostri responsabile, non accettando compromessi insoddisfacenti. Il deputato ha quindi criticato i governi che cercano di sfruttare i "no" francese e olandese per mantenere il metodo intergovernativo. Francis Wurtz (Gue/ngl, Fr) ha criticato talune affermazioni della relazione riguardo ai "no" francese e olandese secondo cui le cause di queste scelte sarebbero ora risolte. Si è poi detto contrario al mantenimento della sostanza della Costituzione presentata sotto un´altra forma. Per il leader della Sinistra unitaria «non si serve l´Europa nascondendo i problemi crescenti creati ai nostri cittadini da una parte fondamentale dell´acquis comunitario», ossia «l´economia di mercato aperta o la libera concorrenza». Evocando quindi il rischio di una crisi di legittimità del modello economico e sociale europeo, il deputato ha auspicato un dibattito pubblico aperto su cosa deve cambiare negli orientamenti e nella struttura dell´Unione nonché un referendum per ratificare il futuro trattato. Bastiaan Belder (Ind/dem, Nl) ha criticato il fatto che la relazione riconosce a malincuore la necessità di cambiare la Costituzione ma propone solo un´operazione «cosmetica», accettando modifiche del solo «imballaggio». A suo parere, invece, è proprio il contenuto che andrà rivisto. Per Bruno Gollnisch (Its, Fr) la verità è che si vuole «creare un superstato europeo che abbia la personalità giuridica, una Presidenza stabile, il Ministro degli esteri, la moneta unica e l´estensione delle competenze e delle decisioni a maggioranza». Molti possono anche essere d´accordo, ha spiegato, ma devono avere «l´onestà di dirlo ai cittadini». Dopo aver ripercorso il susseguirsi delle revisioni dei trattati dal 1951, ha affermato che si tratta di un processo che «va contro la natura dell´Europa». Interventi dei deputati italiani Secondo Mario Borghezio (Uen, It), la relazione «insiste sulla via sbagliata dell´accanimento terapeutico per tenere in vita una Costituzione rifiutata dai popoli e poi sostenuta da grandi patrioti del federalismo, come il Presidente del Consiglio italiano Prodi, che nega al Nord, alla Padania, il federalismo interno, il federalismo fiscale per avere giustizia da "Roma ladrona"». Inoltre, elude il tema dei criteri e dei limiti dell´allargamento che invece, riprendendo quanto sostenuto dal Primo ministro Balkenende, «è al centro del dibattito politico europeo». «Invece di arzigogolare su questi sotterfugi giuridici», ha aggiunto, «l´Europa dovrebbe concentrarsi sui problemi concreti e mobilitare le sue energie per difendere la produzione, il lavoro e l´occupazione», per esempio «rispondendo con i fatti, e non con un fumoso linguaggio burocratico, come ha fatto il Commissario Mandelson, ai pesanti e puntuali rilievi delle industrie europee le quali chiedono di essere difese contro lo stop alle misure antidumping che l´ultraliberale Commissario al commercio ha imposto fin dall´inizio di quest´anno». Il deputato ha quindi proseguito sostenendo che le nostre imprese e l´occupazione «soffrono per queste scelte sbagliate, accentuate inoltre dalla decisione odierna della Banca centrale europea di aumentare i tassi di sconto». Le scelte dell´Europa, ha concluso, «sono sbagliate perché rallentano il cammino verso il progresso, l´occupazione e il benessere dell´Europa e quindi restano molto distanti dal sentire profondo e dall´opinione dei cittadini europei che pagano le tasse anche per mantenere Bruxelles». .  
   
   
IL PARLAMENTOE EUROPEO HA DATO IL BENVENUTO AI NUOVI DEPUTATI BULGARI  
 
 Bruxelles, 7 giugno 2007 - Il Presidente del Parlamento ha dato il benvenuto ai nuovi deputati bulgari eletti lo scorso 20 maggio. In riferimento all´annuncio dell´Eta di non intendere più rispettare il cessate il fuoco, ha poi espresso la solidarietà del Parlamento alla Spagna, chiedendo a tutti gli Stati membri di assisterla nella lotta al terrorismo. Sophia In´t Veld ha sollecitato il Presidente a chiedere spiegazioni alle autorità russe in merito agli arresti effettuati durante il Gay Pride di Mosca. Hans-gert Pöttering ha augurato il benvenuto ai 18 deputati bulgari eletti lo scorso 20 maggio affermado che «dopo aver superato il Comunismo, queste elezioni segnano l´integrazione della Bulgaria nella famiglia europea». Dopo aver sottolineato che il Paese, un crocevia tra Est e Ovest, porti con sè un patrimonio culturale molto ricco, il Presidente ha rilavato che molte riforme sono state realizzate in Bulgaria e che occorre ora proseguire su questa strada con la stessa determinazione dimostrata prima dell´adesione, con il contributo dei nuovi deputati. Ha quindi concluso affermando che «lavoreremo assieme per sviluppare ulteriormente la nostra casa comune europea». Accennando all´annuncio dell´Eta riguardo alla sua intenzione di non rispettare il cessate il fuoco, il Presidente ha voluto esprimere la solidarietà del Parlamento al popolo e alle istituzioni spagnole, condannando il ricorso alla violenza per fini politici. Ha anche rivolto un appello agli Stati membri affinché aiutino la Spagna nella lotta al terrorismo. Ha infine reso omaggio a tutte le vittime del terrorismo. Sophia In´t Veld (Alde/adle, Nl) ha sollecitato il Presidente a chiedere spiegazioni al Sindaco di Mosca e a Vlamiri Putin in merito all´arresto di Marco Cappato (Alde/adle, It), di Vladimir Luxuria e di altri partecipanti al Gay Pride la scorsa settimana. Ha anche sottolineato che la polizia non è intervenuta a difendere i manifestanti pacifici dagli attacchi degli ultranazionalisti. La libertà di manifestare, ha concluso, deve essere rispettata, soprattutto nei paesi che partecipano al G8. Il Presidente ha replicato che si occuperà del caso. .  
   
   
PIÙ FONDI PER RICERCA E INNOVAZIONE ACCORDO TRA COMMISSIONE EUROPEA E BEI  
 
Bruxelles, 7 giugno 2007 - La Commissione europea e la Banca europea per gli investimenti (Bei) firmano oggi un accordo di cooperazione che istituisce il nuovo meccanismo di finanziamento con ripartizione dei rischi (Risk-sharing Finance Facility – Rsff), volto a sostenere la ricerca e l’innovazione in Europa. Questo nuovo strumento consentirà di mettere più fondi a disposizione dei responsabili di progetti di ricerca e innovazione, che spesso incontrano maggiori difficoltà nell’accesso ai finanziamenti rispetto ai settori tradizionali a causa del grado relativamente elevato di incertezza e di rischio insito nella loro attività. Il meccanismo, che rientra nell’ambito del Settimo programma quadro comunitario di ricerca e sviluppo e del programma Bei per la ricerca e l’innovazione, coprirà parzialmente i rischi assunti dalla Bei nel finanziare questo tipo di attività. Complessivamente le due istituzioni metteranno a disposizione fino a 1 miliardo di euro ciascuna per il periodo 2007-2013. "L’europa deve trovare i mezzi per promuovere gli investimenti nella ricerca, soprattutto da parte delle imprese private" ha dichiarato il commissario europeo per la scienza e la ricerca Janez Potočnik. "Il meccanismo di finanziamento con ripartizione dei rischi è una delle idee più promettenti del Settimo programma quadro comunitario di ricerca. Grazie alla cooperazione con la Bei, renderà disponibili miliardi di euro per nuovi investimenti a favore della ricerca, dello sviluppo e dell’innovazione in Europa. " “Questo meccanismo è la dimostrazione di una cooperazione molto efficace tra due istituzioni comunitarie a sostegno della competitività europea”, ha dichiarato il presidente della Bei Philippe Maystadt. "Ponendosi come obiettivo il finanziamento di livelli di rischio più elevato a favore di progetti di ricerca e innovazione, il meccanismo integrerà efficacemente gli strumenti esistenti, comprese le sovvenzioni nazionali e comunitarie, il mercato del credito e i finanziamenti azionari”. Questa grande iniziativa è lanciata simultaneamente ad Amburgo e a Lussemburgo. L’accordo è stato firmato contemporaneamente dal commissario per la scienza e la ricerca Janez Potočnik ad Amburgo, nel corso della Quarta conferenza europea sulle infrastrutture di ricerca (Ecri 2007), e dal presidente della Bei Philippe Maystadt a Lussemburgo, durante la riunione annuale del Consiglio dei governatori della Banca. La conferenza Ecri 2007 è stata anche l´occasione per inaugurare il Laser europeo a elettroni liberi a raggi X (Xfel), previsto nella tabella di marcia del Forum strategico europeo per le infrastrutture di ricerca (Esfri). Questa infrastruttura di ricerca realmente europea, sostenuta da 13 paesi partner, sarà un centro all’avanguardia a livello mondiale per la produzione di impulsi di raggi X brevi e molto intensi, destinati alla ricerca scientifica in varie discipline. Il meccanismo di finanziamento con ripartizione dei rischi Perché l’Ue consegua il suo obiettivo di investire il 3% del Pil nella ricerca, è fondamentale promuovere gli investimenti privati in ricerca e sviluppo. Una condizione indispensabile è mobilitare i mercati finanziari, che però, così come le istituzioni finanziarie, sono spesso poco disposti a sostenere progetti di ricerca o imprese ad alta intensità di ricerca, a causa del grado relativamente elevato di incertezza e di rischio insito in questo tipo di attività rispetto a settori più tradizionali. Il meccanismo di finanziamento con ripartizione dei rischi offre una risposta diretta a questo genere di difficoltà. Il suo obiettivo è migliorare l’accesso al finanziamento mediante ricorso al credito per i soggetti che investono in ricerca e innovazione, ripartendo i rischi tra Ue e Banca europea per gli investimenti. Si tratta di uno strumento che copre, attraverso accantonamenti e allocazioni di capitale, i rischi sostenuti dalla Bei quando presta direttamente all´investitore o quando garantisce i prestiti effettuati da intermediari finanziari (ad es. Banche situate negli Stati membri e nei paesi associati). Insieme le due istituzioni metteranno a disposizione fino a 2 miliardi di euro per il periodo 2007-2013 (fino a 1 miliardo di euro ciascuna). Questi contributi si tradurranno in miliardi di finanziamenti supplementari che saranno disponibili per imprese innovative e per il mondo della ricerca nel suo insieme. In un primo momento il meccanismo dovrebbe servire essenzialmente alle medie e grandi imprese innovative e ad attività di ricerca su larga scala, come le infrastrutture di ricerca europee o nazionali, ma potrà essere utilizzato anche da organismi pubblici e privati di qualsiasi dimensione e regime proprietario che promuovono attività di ricerca, sviluppo e innovazione, comprese le piccole e medie imprese, gli organismi di ricerca e i partenariati pubblico-privato che contribuiscono agli obiettivi del Settimo programma quadro. Le infrastrutture di ricerca europee Le infrastrutture di ricerca svolgono un ruolo essenziale nella promozione della conoscenza e delle tecnologie in Europa, riunendo scienziati di diversa estrazione e una pluralità di discipline differenti. Nel 2006, l’Esfri ha pubblicato una tabella di marcia nella quale sono indicate 35 infrastrutture europee prioritarie considerate necessarie in alcuni settori scientifici chiave. Il costo totale stimato per la realizzazione di queste grandi infrastrutture, che necessiteranno di un coordinamento tra fonti di finanziamento nazionali, private e di altro genere, è di 14 miliardi di euro. Il meccanismo di finanziamento con ripartizione dei rischi potrebbe favorire lo sviluppo di queste nuove strutture di ricerca. .  
   
   
UE: VARATO UN PACCHETTO DI MISURE SULL´ASILO UN LIBRO VERDE, UNA PROPOSTA DI DIRETTIVA E UNA RELAZIONE  
 
Bruxelles, 7 giugno 2007 - La Commissione europea ha annunciato ieri l’adozione di una serie di testi in materia di asilo, che comprende un libro verde inteso a stimolare un dibattito sul futuro del regime comune europeo in materia di asilo, una proposta di direttiva volta a offrire ai beneficiari di protezione internazionale la possibilità di ottenere lo status di soggiornante di lungo periodo e una relazione che valuta il funzionamento del sistema di Dublino. Il vicepresidente Franco Frattini, commissario responsabile in materia di giustizia, libertà e sicurezza, ha dichiarato: “Nel 2006, 181. 770 persone hanno fatto richiesta di asilo sul territorio dell’Unione europea. Serve un sistema equo ed efficace per trattare tali domande. Il regime comune europeo in materia di asilo deve offrire maggiore protezione a chi ne ha davvero bisogno ed evitare nel contempo che vengano presentate domande multiple (il cosiddetto “asylum shopping”), oltre a dar prova di solidarietà e a offrire il medesimo livello di protezione in tutta l’Unione. Dobbiamo promuovere l’integrazione dei cittadini di paesi terzi che hanno ottenuto protezione nell’Ue e avvicinare il loro status giuridico a quello dei cittadini degli Stati membri. La valutazione indica che i risultati ottenuti finora sono soddisfacenti. Siamo pronti a passare alla fase successiva, collaborando con le parti interessate per elaborare il regime futuro". Protezione migliore e maggiore solidarietà – Il regime comune europeo in materia di asilo, quale definito nei programmi di Tampere e dell’Aia, prevede due fasi. La prima, che consisteva nell’armonizzare gli ordinamenti degli Stati membri sulla base di norme minime comuni, è ormai conclusa. La valutazione di tali strumenti è in corso e inizia con la relazione adottata quest´oggi, che valuta il funzionamento del sistema di Dublino. Il programma dell’Aia stabilisce che la seconda fase venga adottata entro il 2010. Prima di presentare nuove proposte, la Commissione avvia, attraverso il libro verde, un ampio dibattito sul futuro assetto del regime comune europeo in materia di asilo. La seconda fase prevede un ulteriore ravvicinamento delle procedure in materia di asilo, delle norme giuridiche e delle condizioni di accoglienza nazionali. Si potrà promuovere in tal modo la solidarietà a livello di Unione e ridurre il cosiddetto fenomeno di “asylum shopping”, cioè gli spostamenti dei richiedenti asilo attraverso l’Ue dovuti essenzialmente alla diversità delle norme applicabili negli Stati membri. Tra il settembre 2003 e il dicembre 2005, Eurodac ha rilevato che il 12% circa delle domande d´asilo era stato presentato da persone che avevano già fatto in precedenza richiesta di asilo in un altro paese. Le parole chiave dell’intero processo sono parità di trattamento e solidarietà, una solidarietà che tutti gli Stati membri costruiranno tra loro anche attraverso la cooperazione pratica comune e altre misure di attuazione. Queste potrebbero comprendere l’assistenza operativa prestata attraverso gruppi comuni di esperti in materia di asilo o norme comuni applicabili ai richiedenti asilo più vulnerabili quali donne, bambini o vittime di tortura. Nel primo trimestre 2008 la Commissione pubblicherà un piano strategico basato sull’esito della consultazione, per delineare le modalità di attuazione del regime comune europeo in materia di asilo e precisare il relativo calendario. Un sistema equo ed efficiente – Il sistema di Dublino, uno degli elementi costitutivi della prima fase del regime comune europeo in materia di asilo, determina lo Stato membro cui compete esaminare una domanda di asilo presentata in uno degli Stati membri, in Norvegia o in Islanda. Gli obiettivi di Dublino sono stati conseguiti in larga misura, ma occorre apportare alcuni adeguamenti al sistema per migliorarne l´applicazione – nel rispetto di altri obblighi europei e internazionali – non meno che l´efficienza. Tra settembre 2003 e dicembre 2005, circa 17. 000 cittadini di paesi terzi sono stati trasferiti da uno Stato membro a un altro per consentire l’esame delle loro domande d’asilo. Una più facile integrazione – La Commissione propone di porre fine alla discriminazione in atto tra soggiornanti di lungo periodo agevolandone la piena integrazione. La vigente direttiva 2003/109/Ce del Consiglio, del 25 novembre 2003 (la “direttiva sui soggiornanti di lungo periodo”), fissa le condizioni alle quali i cittadini di paesi terzi stabilitisi a titolo duraturo in uno Stato membro possono ottenere lo status di soggiornante di lungo periodo, ma non si applica attualmente ai beneficiari di protezione internazionale (ossia ai rifugiati e ai beneficiari di protezione sussidiaria). Quando i cittadini di paesi terzi diventano soggiornanti di lungo periodo, godono di maggiore protezione contro un’eventuale espulsione, hanno diritto al medesimo trattamento riservato ai cittadini dell’Ue in ordine a numerose questioni economiche e sociali e hanno il diritto di risiedere in un altro Stato membro per motivi di lavoro, di studio o di altro tipo, alle condizioni stabilite nella direttiva. Tuttavia, la proposta non prevede un meccanismo comunitario di trasferimento di responsabilità in materia di protezione. Per agevolare l´integrazione dei cittadini di paesi terzi che beneficiano di protezione nell’Ue, la Commissione propone di modificare la direttiva in questione per consentire loro di ottenere lo status di soggiornante di lungo periodo. Tutti gli stranieri che risiedono nell’Unione europea per un lungo periodo di tempo e soddisfano determinate condizioni potranno ricevere il medesimo trattamento. .  
   
   
IL PRESIDENTE DELL’APCE A LISBONA IN ATTESA DELLA PRESIDENZA PORTOGHESE DELL’UE  
 
Strasburgo, 7 giugno 2007 – Il prossimo 8 giugno René van der Linden, presidente dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (Apce), si recherà a Lisbona per incontrare Jaime Gama, presidente del Parlamento del Portogallo e Luís Amado, ministro degli Affari esteri. Il dibattito verterà essenzialmente sulla cooperazione tra il Consiglio d’Europa e l’Unione europea - di cui il Portogallo assumerà la presidenza a partire da luglio 2007 – relativamente al dialogo interculturale e interreligioso e alla cooperazione nel Bacino mediterraneo. Van der Linden incontrerà inoltre il presidente della delegazione portoghese presso l’Assemblea e si recherà in visita presso il Centro Nord-sud del Consiglio d’Europa, durante la quale incontrerà Claude Frey, presidente del Consiglio esecutivo del Centro. .  
   
   
STATISTICHE DEL CER RIVELANO UN ALTO NUMERO DI CANDIDATURE D´OLTREMARE  
 
Bruxelles, 7 giugno 2007 - Il Consiglio europeo della ricerca (Cer) ha fornito ulteriori informazioni sulle 9 167 domande ricevute per il primo ciclo di sovvenzioni del Cer, il programma «Starting Grants» rivolto a ricercatori indipendenti. Lo scorso aprile, il comitato scientifico del Cer ha annunciato il totale di domande pervenute, e il dato di 9 167 è stato di gran lunga superiore alle aspettative di molti. Il comitato scientifico ha ora fornito i dettagli sul numero di domande relative a ciascuno dei tre ambiti indicati nell´invito a presentare proposte, sui paesi di provenienza delle domande, e su quante persone hanno chiesto di far parte dei gruppi di valutazione incaricati di esaminare le proposte. «Al pari dei candidati e dei gruppi di esperti, anche il comitato scientifico del Cer è ampiamente consapevole che il bilancio disponibile non è sufficiente a finanziare tutte le richieste che lo meriterebbero», afferma il comitato scientifico del Cer. «Possiamo solo confermare nuovamente il nostro impegno secondo cui l´eccellenza sarà l´unico criterio, ossia per selezionare le domande in una prima fase i cui Rp (Ricercatori Principali) verranno chiamati a sottoporre proposte complete (fase 2), e per selezionare le proposte complete che saranno finanziate entro l´anno. » Un numero rilevante di candidati Rp vive attualmente al di fuori dell´Unione europea. «Questo indica che, nel tempo, le sovvenzioni del Cer possono rafforzare la competitività dell´Europa grazie all´assunzione di ricercatori di talento dall´estero», dichiara il comitato scientifico. Per la valutazione delle proposte, il comitato scientifico ha suddiviso i paesi da cui provengono le domande in sei gruppi diversi. Il primo gruppo, composto dai sei Stati membri fondatori della Comunità economica europea (Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi), è stato di gran lunga il più attivo nel sottoporre le domande. Circa il 44,8% degli Rp che hanno inviato le proposte vive attualmente in questi paesi, e il 46,2% degli istituti in cui queste ricerche verranno svolte si trova in questa parte d´Europa. Il successivo blocco geografico del progetto è formato dagli altri nove Stati membri che hanno aderito all´Unione europea negli anni precedenti al 2004. Il 35,5% circa dei Ricercatori Principali risiede attualmente in questi paesi. I 12 stati che hanno aderito all´Unione europea dal 2004 costituiscono l´8,6% dei paesi di residenza, dato di poco superiore a quello dei sette paesi associati all´Ue o con uno status di «paese candidato» (7,9%). Gli ultimi due gruppi includono i «paesi d´oltremare ad alto tasso di sviluppo» (2,8%) e «i paesi d´oltremare in via di sviluppo o emergenti» (0,4%). Gli Rp possono essere di qualsiasi nazionalità o trovarsi attualmente in qualsiasi luogo, ma devono presentare richiesta congiuntamente a un istituto di uno Stato membro dell´Unione europea o di un paese associato, in cui il candidato si stabilirà almeno per il periodo della sovvenzione. Come specificato nel primo invito a presentare proposte, il Cer ha assegnato la maggior parte delle sovvenzioni di avviamento del 2007 a tre vaste aree: il 15% alle scienze sociali e umanistiche, il 40% alle scienze della vita, compresa la medicina, e il 45% alle scienze nell´ambito di fisica, matematica e ingegneria. I campi di ricerca di riferimento delle proposte rispecchiano ampiamente questa suddivisione (14,9%, 37% e 48,1% rispettivamente). Infine, il numero elevato delle iscrizioni non si limita solo alle sovvenzioni. I gruppi di valutazione multidisciplinari sono ora stati messi insieme e tutti hanno ricevuto numerose domande: i cinque più popolari ne hanno ricevute tra 672 e 768. Il comitato scientifico si augura che questa informazioni sulla composizione dei candidati si dimostri utile per le singole comunità che desiderano valutare la propria posizione. Per ulteriori informazioni sul Cer consultare: http://erc. Europa. Eu/ http://cordis. Europa. Eu/fp7/ideas/home_it. Html .  
   
   
BRUXELLES: SVILUPPO SOSTENIBILE, APPROVATO PARERE DEL COR CON VENDOLA RELATORE  
 
Bruxelles, 7 Giugno 2007 - Il Parere di Prospettiva sullo sviluppo sostenibile del Comitato delle Regioni dell´Unione Europea, presentato dal Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, in occasione della 70° Sessione Plenaria, é stato approvato all´unanimità con le felicitazioni del Presidente del Cdr Michel Delebarre. 17 gli emendamenti apportati da diversi gruppi politici rappresentati all´interno dell´Organismo Comunitario degli Enti Locali, emendamenti che non hanno tuttavia modificato nella sostanza il testo originale del Presidente Vendola. Nella sua relazione, Vendola ha sottolineato come il documento sia l´occasione di una riflessione sull´impatto che la strategia di Goteborg ha nel processo di formazione delle politiche dell´Unione in materia di ecosostenibilità e sulla opportunità che il Parere possa contribuire a rendere più efficace il contributo delle Regioni e degli Enti Locali in tema di sviluppo sostenibile. Gli obiettivi principali sono la creazione di una maggiore integrazione tra economia, ambiente, aspetti sociali ed attività istituzionali, oltre alla valorizzazione del ruolo delle realtà locali per il successo di tali politiche. Nel Parere si fa riferimento inoltre alla necessità di definire target e obiettivi più concreti per indirizzare sapientemente e senza traumi l´attività economica verso modalità di produzione ed erogazione dei servizi maggiomente rispettose della qualità ambientale. Grande importanza viene attribuita alla partecipazione del pubblico nella definizione e nell´attuazione di tali politiche, cosi´ come riconosciuto dal principio 10 della Dichiarazione di Rio de Janeiro del 1992. Vendola nella sua relazione ha ribadito l´utilità di una collaborazione piu´ stretta tra Commissione Europea e Comitato delle Regioni, proprio per dare maggiore autorità e possibilità di riconoscimento all´impegno costante del Comitato in tema di sviluppo sostenibile. " Sono fiducioso che il contributo che potrà offrire il Comitato alla riflessione in corso" ha concluso Vendola " possa continuare ad essere utile, perchè non possiamo permetterci ulteriori ritardi o insuccessi". .  
   
   
BOSNIA ERZEGOVINA: MOODY VEDE UNA DINAMICA DI CRESCITA PIÙ VELOCE  
 
 Roma, 7 giugno 2007 – L’agenzia internazionale di rating Moody’s ha pubblicato il suo rapporto annuale sulla Bosnia ed Erzegovina. Il rapporto sottolinea la dinamica di crescita più veloce osservata nel Paese negli ultimi anni, così come l’allargamento delle attività economiche attraverso i settori. L’analista di Moody’s afferma che il consumo rimane il principale motore della crescita sebbene anche le esportazioni e gli investimenti abbiano dato il loro contributo. L’introduzione dell’Iva ha avuto un effetto positivo sul surplus di bilancio guadagnato per due anni di fila. Tuttavia, vi è la preoccupazione che la pressione delle spese (anno elettorale, debito dell’ex-Yugoslavia, risarcimenti di guerra ai cittadini) possa spingere il governo verso il deficit fin da quest’anno. L’agenzia ha pubblicato la sua prima valutazione della Bosnia Erzegovina nel marzo 2004. La relazione di quest’anno specifica che il livello massimo del Paese di valuta straniera per le obbligazioni è Ba3, basato sul rating delle obbligazioni governative di valuta straniera di livello B2 e sulla stima di Moody’s di un rischio moderato di una moratoria dei pagamenti nel caso di un’inadempienza delle obbligazioni governative. Il rating del debito della valuta locale del governo è anche B2. .  
   
   
IN CRESCITA COMMERCIO ESTERO AUSTRIACO  
 
Trieste, 7 giugno 2007 - Il commercio estero austriaco prospera: lo dimostrano i dati provvisori della Statistik Austria, ripresi dall´Ice. Tra gennaio e marzo 2007 le importazioni sono aumentate del 4,2 p. C. Annuo (arrivando così a quota 26,75 miliardi di euro), mentre le esportazioni sono cresciute del 5,5 p. C. (raggiungendo così quota 27,07 miliardi di euro). La bilancia commerciale ha registrato nei primi tre mesi del 2007 un attivo di 320 milioni di euro (nel primo trimestre del 2006 l´attivo era stato di soli 7,5 milioni di euro). Le importazioni dai Paesi dell´Ue sono aumentate del 3 p. C. , le esportazioni del 3,9 p. C. Migliorato anche il commercio estero con Paesi non facenti parte dell´Ue: +7,9 p. C. Nelle importazioni e +9,8 p. C. Nelle esportazioni. .  
   
   
POLONIA: IL MINISTERO DELLE FINANZE TAGLIA LE PREVISIONI DEL DEFICIT DI BILANCIO  
 
Gorizia, 7 giugno 2007 - Il deficit del bilancio polacco dopo maggio ammontava al 14,5-15,0% del piano annuale di 30 mld Pln. Lo ha dichiarato lunedì 4 giugno il vice-ministro delle finanze Elzbieta Suchocka-roguska. La scorsa settimana, il vice-ministro si aspettava che il dato raggiungesse il 16-17% a fronte del 6,9% del piano dell’anno intero dopo aprile. Stando al programma presentato a marzo, il deficit doveva raggiungere il 45,2% del piano dopo lo scorso mese. Dopo cinque mesi del 2006, il deficit era il 47,8% del piano di 30,5 mld Pln. Suchocka-roguska ha dichiarato che il risultato di maggio nasce dalle entrate più alte del previsto e dalla posticipazione di alcune voci di spesa. .  
   
   
LOMBARDIA/RUSSIA, FONDO COMUNE PER PICCOLE AZIENDE INNOVATIVE FORMIGONI AMBASCIATORE DELLE PICCOLE IMPRESE DAL MINISTRO KUDRIN  
 
 Mosca, 7 giugno 2007 - Particolare attenzione da parte delle autorità politiche e economiche della Federazione all´ingresso delle piccole e medie imprese lombarde nel mercato russo. Costituzione di un fondo russo/lombardo di venture capital a favore di progetti innovativi delle imprese lombarde. Sono i principali risultati che il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha ottenuto nel suo lungo e cordiale colloquio, avvenuto ieri sera, con il ministro delle Finanze, Alexey Kudrin, uno dei leader delle tendenze riformatrici liberali. "Ho espresso al ministro Kudrin, che già avevo incontrato a Milano il 30 aprile - ha riferito Formigoni - le difficoltà che attualmente le nostre piccole imprese incontrano, soprattutto nei rapporti con le banche, le assicurazioni, il sistema doganale e giuridico. Kudrin ha detto di aver presente il problema e si è impegnato a dare una spinta al lavoro già in corso per sburocratizzare e semplificare gli accessi al mercato russo. Ha anche ben compreso il valore di innovazione e creatività che le nostre piccole imprese possono portare". "Il ministro - ha proseguito Formigoni - ha anche accettato la proposta che gli ho avanzato di costituire un fondo di venture capital per l´innovazione, sull´esempio di quanto la Regione, attraverso Finlombarda, ha già positivamente sperimentato con i fondi Next ed Euromed. Kudrin ha offerto la disponibilità dei suoi dirigenti e tecnici per studiare e realizzare con i nostri una formula che consenta di mettere a disposizione capitali di rischio in maniera paritetica, vale a dire 25% di risorse russe, 25% della Lombardia, 50% dell´azienda che sviluppa il progetto innovativo". Nel colloquio è stato anche assunto l´impegno per la realizzazione a breve di seminari di approfondimento fra economisti e imprenditori lombardi e russi, sulle caratteristiche e le possibili relazioni tra distretti e metadistretti industriali lombardi e le sei zone economiche speciali russe, nelle quali l´insediamento e sviluppo delle imprese è favorito per specifici settori con agevolazioni fiscali e doganali significative. Le sei zone sono: San Pietroburgo (Information technology), Zelonograd (disegno industriale), Dubna (fisica nucleare), Tomsk (nuovi materiali), Lipetsk (elettronica), Yelabuga (energia e gas tecnici). Per le aziende italiane e lombarde è assolutamente importante conoscere le opportunità offerte da queste zone. Formigoni ha anche ottenuto l´interessamento diretto di Kudrin per l´azienda italiane Perfetti, per quanto riguarda le difficoltà di approvvigionamento energetico del suo insediamento produttivo nei pressi di Mosca. Kudrin, che rivedrà Formigoni sabato al Forum economico internazionale di San Pietroburgo, ha infine confermato il convinto appoggio russo alla candidatura di Milano per l´Expo 2015.  
   
   
LOMBARDIA/RUSSIA. MOSCA PRONTA A IMPORTARE PROGRAMMI SANITARI IN OTTOBRE FORMIGONI FIRMERA´ ACCORDO CON IL GOVERNATORE GROMOV  
 
Mosca, 7 giugno 2007 - Il governatore della Regione di Mosca, Boris Gromov, sarà a Milano in ottobre per firmare personalmente un nuovo ampio accordo con Regione Lombardia che riguarderà numerosi settori: economico, culturale, turistico, dell´ambiente, della ricerca e innovazione. E´ il risultato dell´incontro odierno tra il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni e lo stesso Gromov, che ha dato il via ad un intenso lavoro per mettere a punto nei prossimi mesi il dettaglio di questi accordi. "Di grande rilevanza - ha detto Formigoni - è l´interesse che il governatore mi ha manifestato per collaborazioni nel campo della gestione dei servizi (acqua e rifiuti in particolare) e per i sistemi di rilevazione e miglioramento della qualità dell´aria oltre che, più in generale, per le infrastrutture e i rapporti economici". Sanita´ - Un altro ampio campo di collaborazione si è aperto per quanto riguarda la sanità. Il presidente Formigoni, insieme all´assessore Luciano Bresciani, ha incontrato il ministro della Sanità Mikhail Zurabanov, altro esponente di spicco delle tendenze liberali, insieme al ministro delle Finanze e a quello dello Sviluppo economico. "Siamo partiti dal fatto - ha spiegato il presidente - riconosciuto dallo stesso ministro, che il sistema sanitario russo soffre di diversi problemi nel campo soprattutto delle malattie infantili e delle malattie infettive. I russi hanno impegnato però disponibilità cospicue di risorse per sviluppare e anche acquistare programmi e tecnologie per la prevenzione e la cura". Sono state dunque poste le basi per una collaborazione della Lombardia in particolare su questi settori: formazione di manager medici e infermieri, organizzazione del sistema sanitario, riorganizzazione dell´emergenza-urgenza, riabilitazione, informatizzazione dei servizi (sull´esempio della Carta Regionale dei Servizi) "In pratica - ha spiegato Formigoni - ci inoltreranno una richiesta ufficiale attraverso l´ambasciata (perché questo prevedono le norme in vigore), mentre le nostre aziende private potranno avere da subito contatti diretti". L´assessore Bresciani sarà domani a Nizhnij Novgorod per formalizzare un gemellaggio tra l´azienda Ospedaliera della Valtellina e della Valchiavenna e gli ospedali locali per mettere in atto un piano di interventi finalizzato alla autosufficienza di sangue e di plasmaderivati e per l´assistenza dei pazienti emopatici. In passato Regione Lombardia era già intervenuta per una collaborazione in situazione di emergenza, che ha consentito di salvare numerose vite di bambini emofiliaci. Sviluppo Economico - Infine Formigoni ha incontrato anche il vice ministro dello Sviluppo economico, Andrej Sharonov, con cui ha esaminato possibilità di collaborazione nei campi dell´informatizzazione della pubblica amministrazione, dell´innovazione per le piccole e medie imprese, di politica energetica e di public utilities e soprattutto della possibilità di far conoscere alle imprese italiane e lombarde le nuove opportunità offerte dalle zone economiche speciali (che godono anche di un canale specifico di finanziamento). A tale proposito il vice ministro si è impegnato a fornire a Regione Lombardia tutte le indicazioni necessarie per accedere a un bando speciale da 11 miliardi di rubli (oltre 30 milioni di euro) da parte delle piccole aziende lombarde. Anche in questo caso il ministero russo formalizzerà specifiche richieste a Regione Lombardia. Il vice ministro sarà in visita nella nostra regione prossimamente per conoscere in particolare il nostro sistema fieristico. .  
   
   
PORDENONE: PRESENTAZIONE DI UNA NOTA APPROFONDITA SUL SETTORE DELLA MECCANICA NELLA FEDERAZIONE RUSSA  
 
Pordenone, 7 giugno 2007 - Il giorno 12 giugno alle ore 17. 00, presso la Camera di Commercio di Pordenone, Sala Consiglio, si terrà la presentazione di una nota approfondita sul settore della meccanica nella Federazione Russa. Durante l´evento organizzato dalla Camera di Commercio di Pordenone - Azienda Speciale Concentro verrà presentata la ricerca di settore, realizzata nell’ambito del Progetto di promozione delle relazioni economiche tra la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e la Federazione Russa. L’obiettivo dell’incontro è di creare un momento di interazione tra le aziende partecipanti, interessate ad approfondimenti tecnici e l’esperto Paese dott. Ssa Luisella Lovecchio, consulente del progetto Russia, che illustrerà i contenuti della ricerca e proporrà spunti di analisi. Saranno previsti, inoltre, casi aziendali. . .  
   
   
LE CAMERE DI COMMERCIO DI RUSSIA E MONTENEGRO FIRMANO ACCORDI DI COOPERAZIONE  
 
Gorizia, 7 giugno9 2007 - Le Camere del Commercio e dell’Industria di Russia e Montenegro hanno firmato un accordo di cooperazione. “La cooperazione tra le due Camere aiuterà a portare le relazioni bilaterali ad un nuovo livello”, ha dichiarato lunedì il Vice-presidente della Camera del Commercio e dell’Industria russa Georgy Petrov in occasione della cerimonia per la firma. “Entrambe le Camere possono fare tutto il possibile per rafforzare i contatti tra la grande e la piccola impresa”, ha detto Petrov, aggiungendo: “Il documento darà più stabilità e sistematicità alla cooperazione economica russo-montenegrina e faciliterà l’instaurazione di contatti commerciali diretti”. “L’economia del Montenegro è in crescita”, ha detto il Presidente della Camera di Commercio del Montenegro Vladimir Vukmirovic, aggiungendo: “Il Paese è il leader tra i Paesi in via di sviluppo europei in termini di investimenti esteri. ” Secondo le sue parole, il Montenegro ha grandi opportunità per una più profonda cooperazione con le imprese russe. Nel 2006, il mercato russo-montenegrino ha raggiunto i 30,5 mln Eur, quindi il 30% in più rispetto all’anno precedente. La Russia è il secondo investitore nell’economia montenegrina. Turismo e trasporto marittimo sono i settori in via di sviluppo più dinamici. Le aziende russe sono attivamente presenti nei settori dell’alluminio e della bauxite del Montenegro, così come nel settore alberghiero. . .  
   
   
BANCHE: ABI SU RAPPORTO UE SU CONTI CORRENTI  
 
Roma, 7 giugno 2007 - Garantire la possibilità di confrontare le diverse offerte di prodotti e servizi e puntare su una maggiore educazione finanziaria. E’ questa la strada scelta dall’industria bancaria italiana, già promossa attraverso il Consorzio “Pattichiari”, per facilitare da un lato la mobilità della clientela e dall’altro il confronto fra i prodotti di conto corrente attraverso una piattaforma Internet. L’esperienza effettuata attraverso un codice di best practice (“Cambioconto” di Pattichiari) che garantisce al cliente il trasferimento automatico dei servizi regolati sul conto corrente (per ora il servizio Rid e in futuro tutti i servizi bancari), il monitoraggio dei tempi di chiusura per ogni singola operazione e la disponibilità in tempo reale allo sportello dell’elenco dei servizi regolati sul conto dimostra il forte gradimento della clientela per soluzioni semplici e pragmatiche. Abi condivide l’obiettivo della Commissione Ue di eliminare gli ostacoli alla mobilità dei consumatori per quanto riguarda i conti correnti, anche a livello europeo, e considera il rapporto degli esperti indipendenti pubblicato oggi una prima importante tappa per individuare, nel futuro, soluzioni comuni e condivise in merito. In quest’ottica, è importante che la scelta delle misure da adottare in concreto sia preceduta da una precisa analisi circa l’impatto sull’operatività delle imprese finanziarie e sull’efficacia rispetto alle attese della clientela. Pertanto, misure volte a consentire anche la portabilità del numero di conto corrente appaiono difficilmente percorribili essendo il costo di implementazione elevato rispetto ai benefici concretamente ottenuti dalla clientela. Inoltre, la prossima creazione di uno spazio unico europeo dei pagamenti (Sepa) dovrebbe già consentire di fare un altro passo in avanti verso la riduzione degli ostacoli alla mobilità dei consumatori introducendo una maggiore omogeneità dei servizi di pagamento utilizzati in tutta l’Unione Europea. La direttiva sui servizi di pagamento, infine, garantendo maggiore trasparenza nell’offerta di questi servizi, favorirà anch’essa una maggiore comparabilità dei conti. .  
   
   
COMUNICAZIONE FINANZIARIA: XBRL ITALIA (EXTENSIBLE BUSINESS REPORTING LANGUAGE) RICONOSCIUTA DAL CONSORZIO INTERNAZIONALE L’ASSOCIAZIONE NAZIONALE POTRÀ SOTTOPORRE I DIZIONARI COMUNI DEL NUOVO LINGUAGGIO A QUELLA INTERNAZIONALE, PER L’APPROVAZIONE DEFINITIVA. PER BANCHE, IMPRESE E ISTITUZIONI ITALIANE SARÀ PIÙ FACILE E MENO COSTOSO SCAMBIARE INFORMAZIONI FINANZIARIE E DATI DI BILANCIO CON IL RESTO DEL MONDO  
 
 Roma, 7 giugno 2007 - Entra nel vivo, anche in Italia, l’applicazione e la diffusione del linguaggio standard internazionale per la comunicazione finanziaria Xbrl, grazie al quale le banche, le imprese e le istituzioni italiane potranno scambiarsi agevolmente informazioni finanziarie e voci di bilancio con quelle di tutto il mondo. L’associazione italiana nata per introdurre e sviluppare questo linguaggio a livello nazionale, infatti, ha ottenuto il riconoscimento ufficiale da parte del consorzio Xbrl International, che coordina questa attività a livello europeo e mondiale. Compito dell’Associazione nazionale – costituita in qualità di soci fondatori da Abi, Aiaf, Ania, Assonime, Banca d’Italia, Borsa Italiana, Confindustria, Consiglio nazionale dei dottori commercialisti, Consiglio nazionale ragionieri e periti commerciali, Isvap, Organismo Italiano di Contabilità e Unioncamere – è quello di sviluppare e diffondere le tassonomie, cioè i “dizionari comuni” del linguaggio Xbrl (eXtensible Business Reporting Language) ai quali potranno fare riferimento le banche, le imprese e le istituzioni italiane. Si apre ora la fase di allargamento della compagine associativa attraverso la richiesta di adesione a Xbrl Italia in qualità di soci ordinari o sostenitori. Sono attualmente operativi due Tavoli tecnici: il Tavolo di lavoro “Imprese quotate/principi contabili internazionali” e quello “Imprese non quotate/principi contabili nazionali”. Grazie al riconoscimento ufficiale, Xbrl Italia potrà ora sottoporre le tassonomie al consorzio internazionale per la verifica di conformità alla specifica. I “dizionari comuni” in fase di realizzazione e compilazione da parte dell’Associazione nazionale rappresentano la base di partenza indispensabile per poter scambiare le informazioni finanziarie e di bilancio mediante il nuovo linguaggio standard internazionale. Adottando Xbrl – già diffuso all’estero e utilizzato da istituzioni e imprese private – gli operatori economici potranno accelerare e semplificare il lento e costoso processo per la condivisione e l’interpretazione di dati e informazioni finanziarie (che attualmente circolano in vari formati come Excel, Word, Pdf, e così via). Ulteriori vantaggi deriveranno dall’utilizzo di un’unica tecnologia informatica comune, con la quale sarà veicolata la comunicazione finanziaria. Già nel 2006 è stata avviata una sperimentazione presso alcune province che ha interessato i bilanci di 40 imprese, depositati anche in formato Xbrl ai competenti uffici del Registro. Nel 2007 la sperimentazione proseguirà con il deposito dei bilanci di circa 2. 000 imprese. .  
   
   
BANCHE: ABI EMILIA, SETTORE SEMPRE PIÙ SOLIDO SUL TERRITORIO E NEL 2006 VOLANO I FINANZIAMENTI ALLE IMPRESE  
 
 Bologna, 7 giugno 2007 - Convegno banche-imprese sulla Responsabilità sociale. Nuova spinta alle relazioni tra i due settori, principali motori per la crescita. La fotografia del sistema bancario regionale e del sostegno all’economia sul territorio: nel 2006 i finanziamenti superano 132 miliardi di euro (in testa Forlì e Ravenna). Nel 2006 sono stati 132,2 miliardi di euro i finanziamenti bancari destinati all’economia dell’Emilia Romagna per un incremento del 10% rispetto al 2005. Il dato emerge dall’ultimo rapporto dell’Osservatorio permanente bancheimprese (costituito da Abi e 13 associazioni imprenditoriali), confermando un crescente dinamismo e un consolidamento costante della struttura del sistema bancario regionale. Gli effetti positivi di questo processo sono evidenti soprattutto per quanto riguarda il rafforzamento dei rapporti con i settori produttivi: un tema al centro del convegno della Commissione regionale Abi Emilia Romagna, oil 4 giugno a Bologna, su “Sostenibilità e territorio: il ruolo delle banche” a cui hanno partecipato in ordine d’intervento, oltre al Presidente di Abi Emilia Romagna, Michele Faldella, e al Direttore generale dell’Abi, Giuseppe Zadra, il Presidente dell’Unione Industriali dell’Emilia Romagna, Anna Maria Artoni, l’Amministratore delegato di Unicredit Banca Spa, Roberto Nicastro, il Direttore generale di Granarolo, Rossella Saoncella, il Presidente di Impronta Etica, Pierluigi Stefanini, Stefano Zamagni, Università di Bologna, l’Assessore regionale alle Attività produttive, Duccio Campagnoli, e il Sottosegretario alle Politiche sociali, Cecilia Donaggio. Per Giuseppe Zadra, “l’evento di oggi è un’occasione importante per incentivare il dialogo tra mondo del credito e produttivo con l’obiettivo di individuare soluzioni adeguate e innovative per affrontare al meglio le sfide dello sviluppo, della crescita e della competitività”. Proprio in quest’ottica, intervenendo sul tema dell’impegno di Abi per la responsabilità sociale d’impresa, ha sottolineato che essa “è un’idea moderna di sviluppo che il settore bancario italiano ha colto con l’obiettivo strategico di rilanciare le prospettive delle comunità locali. L’industria bancaria è impegnata per rafforzare ulteriormente il confronto sul territorio, con le associazioni dei consumatori, e tutti gli altri protagonisti economici e sociali, per costruire maggiori opportunità di sviluppo”. “Siamo pronti a proseguire su questo percorso – ha aggiunto Michele Faldella – perché la priorità è ottimizzare tutte le opportunità che abbiamo di fronte, per contribuire a creare ricchezza e occupazione a vantaggio della nostra Regione”. Finanziamenti a famiglie e imprese Per sostenere e contribuire allo sviluppo dell’economia locale, i finanziamenti delle banche alle imprese locali sono stati di 87,6 miliardi di euro a dicembre 2006, con un aumento del 9,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; per le famiglie sono stati stanziati oltre 31 miliardi di euro, con una crescita del 10. 9%. Nel dettaglio i settori produttivi maggiormente interessati: il comparto agroalimentare con 3,9 miliardi e un aumento del 5,3%; l’artigianato che ha registrato un incremento del 2,4% con 6,6 miliardi di affidamenti; al settore commerciale ed alberghiero sono andati 16,5 miliardi (+8,6%); l’edilizia ha visto crescere i suoi finanziamenti del 12,8% per un ammontare di 12,5 miliardi; - infine l’industria con 31,2 miliardi di impieghi bancari per una crescita del 5,3%. Impieghi alle imprese provincia per provincia Tra le province della regione, Forlì e Ravenna hanno registrato le migliori performance per quanto riguarda la crescita percentuale di finanziamenti bancari ai settori d’impresa: Forlì con 8,4 miliardi e un incremento del 13,6%, Ravenna con 7,3 miliardi di euro e anche un +13,6%. A seguire: Modena 15,3 miliardi per un aumento del 12,2%; Reggio Emilia 10,2 miliardi e un +11,7%; Parma 10,2 miliardi per una crescita del 10,5%; Rimini 7,1 miliardi con un incremento dell’8,5%; Piacenza 4,2 miliardi e +8,4%; Bologna 20,8 miliardi con uno sviluppo del 6,6%; Ferrara a 3,7 miliardi (+1,5%). Sulla base dei dati elaborati dal Centro Studi e Ricerche Abi, la struttura del sistema bancario regionale vede attive sul territorio, a dicembre 2006, 57 banche per un totale di 3. 409 sportelli che servono 328 comuni. Il numero di Atm (sportelli bancomat) è salito a 4. 064 unità per una crescita del 9% rispetto al 2005; i Pos (apparecchiature necessarie per pagare con il Bancomat direttamente nei negozi) sono saliti aumentati del 6% con 94. 311 installazioni. Buono anche l’andamento dei depositi da parte della clientela: complessivamente 62,7 miliardi di euro pari ad un aumento del 2% annuale. In qu esto senso le famiglie hanno depositato oltre 36 miliardi di euro con un incremento del 4,1%. I Protocolli d’intesa Abi-confindustria sulle Pmi L’intesa sempre più stretta tra le banche e tutti i soggetti del mondo produttivo sul territorio ha trovato nuova linfa con l’avvio dei Protocolli d’intesa per le Pmi siglati da Abi e Confindustria e presentati anche nella regione nel corso di un road show partito nell’ottobre del 2006. Tra gli obiettivi principali dei Protocolli che saranno allargati anche ad altre associazioni imprenditoriali: incremento della concorrenza, aumento della trasparenza, miglioramento delle informazioni a carattere finanziario per fornire un contributo alla semplificazione dei rapporti tra imprese bancarie e industriali. Tra le iniziative a sostegno delle imprese: “Conti correnti business a confronto”, “Trasparenza delle condizioni applicate ai bonifici”, “Trasparenza e confrontabilità dei tempi di disponibilità delle somme versate con assegno”, “Comunicazione della modifica sfavorevole delle condizioni economiche”, “Nuove procedure per gli assegni smarriti, distrutti o sottratti” e “Trasparenza e confrontabilità dei tassi di cambio nelle operazioni di valuta”. A queste si aggiunge il portale www. Bankimprese. It, una piattaforma informatica facile da consultare e utile per gli imprenditori alla ricerca di servizi bancari adatti alle loro esigenze. Le “informative territoriali” di Abi Emilia Romagna La Commissione Abi dell’Emilia Romagna ha realizzato un sistema di “informative territoriali” su questioni di interesse strettamente locale. Esse sono riferite, ad esempio, all’emanazione di leggi regionali, di regolamenti e di bandi di gara che riguardano non solo il sistema bancario regionale ma anche gli operatori economici: sia perché direttamente coinvolti sia perché le varie normative possono costituire potenzialmente un’opportunità per banche e imprese. In particolare, di fronte ad eventuali provvedimenti di incentivazione ai settori produttivi. Tale informativa, oltre ad essere diffusa dalla Commissione a tutte le banche che operano sul territorio, è disponibile nel sito .  
   
   
INTESA SANPAOLO: PARTECIPAZIONE IN UNICREDIT  
 
Torino, Milano, 7 giugno 2007 – Intesa Sanpaolo ha segnalato ieri alla Consob - inviando il relativo modello 120 A - che in data 1° giugno 2007 il Gruppo Intesa Sanpaolo è rientrato sotto la soglia del 2% del capitale ordinario di Unicredit. .  
   
   
AZIMUT, RACCOLTA NETTA RISPARMIO GESTITO IN MAGGIO: 180 MILIONI DI EURO CON 713 MILIONI DI RACCOLTA NEI PRIMI 5 MESI DEL 2007, VIENE CONFERMATO IL TREND ININTERROTTAMENTE POSITIVO DA 55 MESI  
 
Milano, 7 giugno 2007 Il Gruppo Azimut ha registrato nel mese di Maggio 2007 una raccolta netta di risparmio gestito positiva per circa 180 milioni di euro, concentrata anche in questo mese sui prodotti total return, flessibili ed hedge che rappresentano insieme oltre il 66% delle masse. Il patrimonio complessivo in gestione ha superato i 14,5 miliardi di euro con una raccolta da inizio anno pari a oltre 713 milioni di euro, in netta controtendenza rispetto al mercato italiano del risparmio gestito. “La risposta estremamente positiva dei nostri clienti – commenta Pietro Giuliani, presidente del Gruppo - è frutto di un business model condiviso che parte dalla qualità delle performance delle nostre gestioni anche questo mese in linea con i mesi precedenti e dalla qualità delle nostre reti distributive. Proprio in questa ottica, proseguendo la strada dell’innovazione con la volontà di continuare a creare valore reale per i clienti, durante il mese di maggio ha preso avvio un innovativo progetto di formazione che coinvolgerà tutti i promotori finanziari del Gruppo. Grazie a questa nuova modalità di analisi del portafoglio e di asset allocation, si conferma ancora una volta il ruolo differenziante di Azimut quale partner qualificato nelle scelte di investimento della clientela”.
Patrimonio al ∆% nel
Dati in Euro Raccolta Maggio 31/05/2007 Raccolta 2007 2007
Fondi Azimut Sgr -408. 019. 248 5. 138. 426. 835 -2. 586. 002. 035 -31,4%
Fondi Az Fund 553. 480. 542 8. 696. 656. 912 3. 177. 926. 952 67,3%
Gestioni patrimoniali e altre gestioni 5. 136. 549 663. 159. 755 -113. 018. 940 -12,3%
Assicurazioni Az Life 1. 195. 248 1. 159. 877. 305 21. 050. 333 5,3%
Hedge Funds 13. 665. 016 647. 893. 174 64. 200. 728 18,0%
Totale gestito netto* 179. 865. 829 14. 579. 191. 313 713. 875. 546 9,8%
Risparmio amministrato -17. 926. 505 633. 913. 882 -28. 530. 744 5,6%
Totale Raccolta Netta e Aum 161. 939. 324 15. 213. 105. 195 685. 344. 802 9,6%
*al netto di duplicazioni
.
 
   
   
GRUPPO MPS ALLA PRESENTAZIONE DEL MAC IL “MERCATO ALTERNATIVO DEL CAPITALE” IN SCENA A MILANO  
 
 Siena, 7 giugno 2007 – Banca Monte dei Paschi di Siena partecipa alla presentazione ufficiale del Mac, “Mercato alternativo del capitale”, che avverrà domani, 7 giugno, a Milano. Il Mac è un nuovo sistema di scambi organizzati finalizzato alla crescita del segmento produttivo delle Pmi, con particolare attenzione a quelle che hanno programmi di sviluppo da finanziare. Rivolgendosi esclusivamente agli investitori professionali, il nuovo mercato, che prenderà il via a settembre, offre alle imprese una vetrina d’eccezione per proporsi a grandi investitori italiani e stranieri, preservando nel contempo l’indipendenza nella gestione imprenditoriale e nella struttura organizzativa dell’azienda. Il Gruppo Mps aderisce al Mac in qualità di “sponsor” e, tramite Banca Monte dei Paschi, Banca Toscana, Bam e Banca per l’Impresa, accompagnerà le Pmi italiane nelle fasi di accesso al mercato primario dei capitali, supportandone nelle fasi di negoziazione con i servizi della società Intermonte. La presentazione ufficiale del Mac, che si svolgerà presso il Convention Center di Milano, vedrà gli interventi dei principali esponenti del mondo bancario nazionale e sarà coordinata dal Ferruccio De Bortoli, direttore del Sole 24 Ore. .  
   
   
CONVEGNO SUL MICROCREDITO ALLA FACOLTÀ DI ECONOMIA A FIRENZE SMOAT, ESPERIENZA POSITIVA NEI PRIMI 5 MESI DI ATTIVITÀ 240 CONTATTI ANALIZZATI, ALTRI 200 DA ESAMINARE, 40 RICHIESTE APPROVATE PER 500MILA EURO DI FINANZIAMENTI  
 
Firenze, 7 giugno 2007 - "L´esperienza maturata in questi primi 5 mesi di attività ha dimostrato che il progetto Smoat è un´azione positiva. Occorre soltanto rafforzare alcuni punti previsti nel protocollo per consentire alla proposta di potersi sviluppare, integrarsi maggiormente nel sistema bancario toscano e funzionare come vero e proprio motore per l´accesso al microcredito nella nostra regione". Così l´assessore regionale all´innovazione e alle attività produttive è intervenuto ieri mattina al convegno ´Il Microcredito in occidente, oggi´ organizzato dalla Facoltà di Economia e dal Gruppo Res al polo universitario di Novoli. Smoat sta per Sistema Microcredito Orientato Assistito Toscano, il progetto promosso dalla Regione e da Fidi Toscana per la concessione di finanziamenti (fino a 15mila euro) a coloro che sono intenzionati ad avviare una microimpresa non disponendo di risorse proprie e di conseguenti garanzie. Garanzie cui provvede la Regione ed il sistema bancario regionale attraverso il Fondo speciale rischi. Il progetto si inserisce all´interno di Fabrica Ethica, il programma regionale per la responsabilità sociale delle imprese, e si propone di offrire ai futuri imprenditori anche tutta una serie di servizi gratuiti di orientamento, assistenza e tutoraggio, spesso decisivi nella fase di start-up. "In questa fase sperimentale di avvio di Smoat - ha aggiunto l´assessore - abbiamo analizzato oltre 240 contatti, quasi altrettanti andranno esaminati, e sono state deliberate 40 richieste per un totale di circa 500mila euro di finanziamento. Richieste che sono adesso al vaglio delle banche per poter essere esaudite in tempi rapidi. Vanno ancora limate alcune questioni soprattutto quelle legate alla formazione degli operatori allo sportello, in modo da aumentare la sensibilità verso gli utenti, e alla diffusione delle informazioni da parte delle banche attraverso le proprie reti intranet per favorire e allargare la conoscenza di Smoat". "Siamo consapevoli - ha concluso l´assessore - di aver creato aspettative ma stiamo lavorando affinchè le problematiche emerse in questa fase di avvio possano essere rapidamente superate e diventi possibile dare una risposta a chi vede nel microcredito un´opportunità di intrapresa economica". .  
   
   
STATE STREET GLOBAL ADVISORS NOMINA MARCO FUSCO DIRETTORE GENERALE IN ITALIA  
 
Milano, 7 giugno 2007-State Street Global Advisors , braccio di State Street Corporation specializzato nella gestione degli investimenti ha annunciato il 5 giugno la nomina di Marco Fusco alla carica di Direttore Generale in Italia. Fusco riferisce a Greg Ehret, responsabile European Sales and Distribution per Ssga. La sede italiana di Ssga operer come centro commerciale, di marketing e distribuzione per gli investitori italiani. Con una massa gestita di 1,8 mila miliardi di dollari Usa, Ssga si rivolge a investitori istituzionali sparsi nel mondo e attraverso la sua rete di centri di investimento e 25 uffici fornisce strategie di investimento competitive mediante diverse categorie di asset, fasce di capitalizzazioni, aree e modalità di investimento. In Italia Ssga gestisce circa 10 mila milioni di Euro. "Siamo un´azienda globale che riconosce l´importanza di avere una presenza locale" ha dichiarato Ehret. "La nomina di Marco dimostra il nostro impegno a servire la comunità finanziaria italiana con un team dedicato e con l´eccellenza che i nostri clienti presenti in tutto il mondo si attendono". Ehret ha cos continuato: "La profonda esperienza maturata da Marco Fusco nella gestione dei rapporti con la clientela e nello sviluppo aziendale sarà fondamentale per aiutarci a consolidare la nostra attività in Italia e ad avviare relazioni di lunga durata con gli investitori istituzionali. Essa favorisce inoltre l´attuale presenza di Ssga sul territorio, tramite il nostro braccio specializzato in private equity, State Street Global Investments. " Marco Fusco, 37 anni, arriva in Ssga da Axa Investment Mangers Italy Sim, dove recentemente stato responsabile della clientela istituzionale e della distribuzione retail. In precedenza era stato responsabile della clientela istituzionale internazionale per Ing Investment Management Sgr e senior manager preposto ai rapporti con i clienti istituzionali per Paribas Asset Management. Laureato in Economia e Amministrazione delle imprese all´Università di Catania ed titolare di un Post-graduate in European Business alla Leicester University in Gran Bretagna. .  
   
   
COLLABORAZIONE TRANSFRONTALIERA: LA GIUNTA BOLZANINA INCONTRA I COLLEGHI DEI GRIGIONI  
 
Bolzano, 7 giugno 2007 - Visita in Alto Adige del governo svizzero del cantone dei Grigioni, che ha incontrato 6 giugno il presidente della Provincia Luis Durnwalder e i colleghi assessori per approfondire la collaborazione transfrontaliera tra Alto Adige e cantone di Coira. Al centro dei colloqui i progetti Interreg nell’Ue, la protezione civile, i trasporti e gli scambi culturali. "È ormai una consolidata tradizione l´annuale scambio di opinioni tra i governi di Alto Adige e Grigioni", ha sottolineato il presidente Durnwalder. Oggi (6 giugno) la giunta provinciale quasi al completo ha incontrato a Bolzano il governo del Cantone svizzero, attualmente presieduto da Martin Schmid, affiancato da altri quattro membri. Nel corso del colloquio è stato trattato in primo luogo il tema della collaborazione transfrontaliera nell’ambito dei programmi comunitari Interreg che hanno visto in questi ultimi anni la realizzazione di una ventina di progetti, che vanno dal sistema di trasporto integrato nel triangolo retico alle iniziative di promozione turistica. L´accordo di programma di cooperazione transfrontaliera tra Italia e Svizzera. Di recente, inoltre, Alto Adige e Grigioni hanno cofirmato il Programma operativo di cooperazione transfrontaliera per il periodo 2007-2013 che li coinvolge in progetti sul turismo, trasporti, imprese, cultura e sociale. Le due delegazioni hanno inoltre discusso di protezione civile: per raccogliere informazioni più precise ed affidabili sull’attività sismica la Provincia di Bolzano ha avviato infatti un progetto transfrontaliero, tra i partner anche il Cantone dei Grigioni, che prevede lo scambio a titolo gratuito di dati sismici nell’arco di dieci anni e la gestione congiunta del rischio sismico. Si è parlato anche del servizio di elisoccorso tra i due Paesi: in base ad un apposito accordo in caso di necessità è possibile effettuare gli interventi di elisoccorso su entrambi i versanti alpini. L’accordo, ha sottolineato Durnwalder, ha dato sinora ottimi risultati. Buoni risultati sono stati registrati anche nel settore delle linee di trasporto pubblico tra l’Alto Adige ed il Cantone dei Grigioni, grazie alle quali vi è stato negli ultimi anni un sensibile aumento degli ospiti svizzeri in Alto Adige. Nell´incontro si è discusso anche degli scambi culturali tra le due aree regionali e dei progetti di apprendimento linguistico in atto nelle scuole della Svizzera. La giornata degli ospiti dei Grigioni in Alto Adige era iniziata con la tappa a Merano e la visita alle Terme e ai Giardini di Castel Trauttmansdorff. .  
   
   
IMMIGRAZIONE. PARERE NEGATIVO DEL VENETO A DDL GOVERNO  
 
Roma, 7 giugno 2007 - Il Veneto ha espresso parere negativo sul disegno di legge delega al governo per la modifica della disciplina dell’immigrazione e delle norme sulla condizione dello straniero, approvato dal Consiglio dei Ministri il 24 aprile scorso. Lo ha fatto, a nome della giunta veneta, l’assessore ai flussi migratori Oscar De Bona partecipando ieri a Roma alla riunione della Commissione affari istituzionali, sociali e flussi migratori della Conferenza della Regioni. “Su questa linea di contrarietà al testo – sottolinea De Bona – ci siamo trovati insieme con la Sicilia e la Lombardia. Gli obiettivi strategici e i principi di fondo della proposta governativa mancano di sistematicità e non risultano sufficientemente definiti e chiari in relazione alle esigenze ed aspettative di una Regione come il Veneto, seconda in Italia per consistenza della presenza immigrata”. L’assessore fa notare che nella relazione accompagnatoria al Ddl i giudizi espressi dal governo sulla normativa vigente, senza nessun approfondimento, “sembrerebbero connotati da ragioni di prevalente natura ideologica, non accettabili in una materia che, per definizione, comporta profonde e concrete ripercussioni sulla qualità della vita delle comunità”. Il Veneto fa rilevare che “i contenuti del testo toccano temi fondamentali mediante mere enunciazioni di principio, a maglie eccessivamente ampie e troppo generiche” e in generale vengono ignorate o sottovalutate le ricadute sui sistemi locali delle opzioni indicate in materia di flussi migratori. “L’allargamento della forbice tra lavoro e immigrazione previsto dal testo – è detto nel parere della Regione - non viene posto in relazione con le esigenze del welfare e della sicurezza di tutti i cittadini, ponendo le basi per nuove emergenze sociali causate dal ritorno ad un’immigrazione non governata ma subìta nei contesti locali, a danno dell’integrazione”. Sotto questo profilo De Bona evidenzia che non si tiene conto di quanto fatto dal Veneto e da altre amministrazioni in questi anni per gestire il fenomeno e promuovere l’integrazione, in positiva collaborazione con le parti sociali, il volontariato e le rappresentanze degli immigrati. Rilievi critici vengono mossi anche per quanto riguarda la concessione del diritto di voto e l’ampliamento dei canali di ingresso, senza attinenza con i meccanismi della domanda e dell’offerta di lavoro. Un aspetto questo importante per il Veneto in cui i permessi di soggiorno per lavoro raggiungono quasi il 70% dello stock immigratorio. Negativo il parere anche per quanto riguarda le competenze territoriali e il rapporto tra lo Stato, le Regioni e gli Enti Locali, che il Ddl affronta con proposte “in ordine sparso ed eccessivamente semplicistico”. Infine un rilievo anche al superamento dell’attuale sistema dei centri di permanenza temporanea, “delineato in modo generico e incerto con misure che non sembrano intese a contemperare in modo equilibrato il rispetto dei diritti umani e della dignità delle persone ospitate e le altrettanto legittime esigenze di sicurezza della collettività nazionale”. . .  
   
   
MISSIONE CILENA RICEVUTA IN VENETO  
 
Venezia, 7 giugno 2007 - Ci sono tutte le condizioni per creare nuove opportunità in campo economico tra il Veneto e il Cile: è quanto è emerso in occasione dell’incontro che si è svolto a Palazzo Balbi tra l’assessore regionale ai flussi migratori Oscar De Bona e il vicepresidente del Comitato per gli investimenti stranieri in Cile Carlos Eduardo Mena che era accompagnato da Eliana Merlet, responsabile dell’Ufficio commercio e turismo dell’ambasciata cilena in Italia, e dal console onorario del Cile a Vicenza Aldo Rozzi Marin. Il Cile – ha sottolineato Mena – è oggi uno dei Paesi più aperti al mondo e ha in essere accordi commerciali con moltissime realtà, tra cui la Cina, oltre ad essere l’unico Paese ad avere un trattato di associazione con l’Unione Europea che travalica i soli aspetti commerciali. Il Cile rappresenta quindi una porta privilegiata per lo sviluppo dei rapporti con il mercato sudamericano, con enormi potenzialità di sviluppo. Il Veneto – ha fatto rilevare Mena – è già un importante partner ma al Cile interessa soprattutto incrementare le relazioni con le piccole e medie imprese venete per avviare joint ventures con quelle cilene di analoghe dimensioni. E’ questo l’obiettivo della missione di questi giorni in Veneto. L’assessore De Bona ha detto che la Regione sostiene da tempo numerose iniziative che alimentano questo tipo di relazioni e promuovono nel mondo il made in Italy e in particolare le produzioni venete. Un aiuto non secondario in questa direzione viene anche dai nostri emigrati presenti in tutti i continenti. De Bona ha segnalato infine che nei primi giorni di luglio il Veneto sarà presente a Rosario, in Argentina, dove è prevista la presentazione dei progetti che l’Unione Europea ha attivato nei confronti dell’America Meridionale. .  
   
   
UMAN, ANCISS E ZENITAL INSIEME PER LA FORMAZIONE NEL COMPARTO ANTINCENDIO  
 
Milano, 7 giugno 2007 - Uman, Unione produttori materiali antincendio, l’associazione di Anima che da oltre cinquant’anni dà voce alle più importanti industrie italiane del settore, ha siglato oggi un importante accordo di programma per la formazione con altre due associazioni di settore: Anciss, Associazione Italiana Sicurezza ed Automazione Edifici che raggruppa, tra gli altri, i costruttori di sistemi di rivelazione incendio, e Zenital, Associazione Nazionale Produttori di sistemi di illuminazione zenitale ed evacuatori di fumo e calore che raggruppa i maggiori costruttori di questi impianti. L’accordo si inserisce nel progetto formativo che Uman e il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco hanno avviato nell’aprile 2005 e che si è concretizzato a partire da gennaio 2006 con l’organizzazione di corsi di formazione per tecnici manutentori di estintori e componenti reti idranti. Questo progetto, elaborato da Uman e dal Ministero dell’Interno prevedeva l’estensione dei corsi di formazione anche a comparti affini per tipologie di prodotto, da realizzare in collaborazione con il Ministero e con i Vigili del Fuoco; nella fattispecie attraverso questo nuovo accordo il programma di formazione è stato esteso anche ai sistemi di rilevazione elettronica incendio e ai sistemi di evacuazione di fumo e calore. Tra gli obiettivi condivisi dal Ministero dell’Interno e da Uman, Anciss e Zenital: diffondere la cultura della sicurezza tra gli operatori, favorire una sempre maggiore qualifica e professionalità del comparto “antincendio” e, non ultimo, il riconoscimento del ruolo delle associazioni quali interlocutori e referenti per l’intero comparto. .  
   
   
NASCE APIMEC: L’ASSOCIAZIONE DEI MEDIATORI CULTURALI  
 
Roma, 7 giugno 2007 - E’ stata presentata ufficialmente mercoledì 6 giugno, l’Apimec – l’Associazione Professionale Italiana dei Mediatori Culturali, per la rappresentanza e la tutela dei Mediatori Culturali e di solidarietà sociale. La nuova associazione ha potuto contare sul supporto organizzativo e logistico e sulle competenze dei Quadri Cisl. “Apimec rappresenta un elemento significativo nel panorama nazionale anche in relazione ad una nuova e differenziata realtà sociale, modificata dai flussi migratori e dalle componenti multirazziali. Il mediatore culturale è oggi un elemento di coesione sociale, soprattutto nel mondo del lavoro. Siamo stati lieti di contribuire alla nascita di questa associazione mettendo a disposizione le competenze professionali dei quadri su temi quali la tutela, la formazione e l’aggiornamento professionale dei propri iscritti”. “Abbiamo voluto costituire questa associazione per offrire una garanzia in più alle istituzioni, agli enti e ai destinatari della nostra attività” è quanto ha detto Cecilia S. Montero, coordinatrice dell’Apimec, nel corso della presentazione. “Il nostro obiettivo - ha concluso - consiste nel contribuire a creare e sviluppare un ambiente di pacifica convivenza tra le comunità degli immigrati e le comunità locali, un ambiente fondato sul reciproco rispetto e sulla collaborazione tra cittadini immigrati e cittadini italiani, per il superamento di ogni barriera esistente”. .  
   
   
VALORE DONNA - SALONE INTERNAZIONALE DELL´IMPRENDITORIA FEMMINILE  
 
 Roma, 7 giugno 2007 - Il Salone Internazionale dell’Imprenditoria Femminile che si terrà il 22-23 Settembre 2007 a Pesaro (Mostra Mercato) e il 24 Settembre 2007 ad Ancona (Forum Conclusivo), costituisce l’evento finale del Progetto Equal “Il Valore della Differenza - La risorsa femminile nella creazione d’impresa nelle Marche” che ha l’obiettivo di promuovere ed incoraggiare l’imprenditoria femminile nella Regione Marche. L’iniziativa rappresenta un’occasione unica di incontro e confronto tra le aziende di tutta Europa e ha lo scopo di richiamare l’attenzione delle Istituzioni, del mondo degli affari e dell’opinione pubblica sulle tematiche riguardanti il fenomeno dell’imprenditorialità delle donne in tutti i settori e in particolare nel campo del’agricoltura, dell’agriturismo, del turismo, dei servizi, della moda, del mobile e del design. Le prime due giornate (22-23 Settembre) sono dedicate alla Mostra Mercato che vedrà protagoniste più di cento imprese femminili italiane ed europee. La Mostra Mercato sarà caratterizzata da momenti di confronto e interazione tra imprenditrici e Istituzioni. Nella prima giornata sono previsti quattro workshops dedicati ciascuno a quattro ambiti economico-produttivi (agricoltura e agriturismo; turismo e servizi; moda; mobile e design). Nella seconda giornata il Comitato per la promozione dell’imprenditorialità femminile della Provincia di Pesaro-urbino consegnerà il Riconoscimento “Le imprenditrici marchigiane all’estero” alle imprese femminili marchigiane che si sono distinte fuori dai confini nazionali, in concomitanza con la premiazione del concorso “Fedeltà al Lavoro 2007” della Camera di Commercio di Pesaro e Urbino. Durante le due giornate saranno attivi stands espositivi-informativi con materiale su iniziative rivolte alle donne imprenditrici o potenziali imprenditrici; sezioni multimediali per la divulgazione in loop delle trasmissioni televisive prodotte all’interno del Progetto Equal sull’imprenditoria femminile marchigiana; una libreria monotematica con il collegamento on line ai principali siti locali, nazionali ed europei che trattano notizie utili per le imprenditrici; uno spazio dedicato al Progetto Equal – Il Valore della Differenza con materiale relativo ai risultati del progetto, prodotti nei due anni di attività. Il Salone terminerà ad Ancona (24 Settembre) con un Forum Conclusivo che avrà lo scopo di proporre un’analisi dettagliata ed un resoconto complessivo sul Progetto Equal Il valore della differenza all’interno del quale il Salone e i workshops sono inseriti. A tal proposito si farà il punto sia sui risultati ottenuti nelle due giornate di Pesaro che sui risultati ottenuti nei due anni di progetto: osservatorio regionale, ricerca Istvas e mentoring. .  
   
   
TRE AZIENDE SLOVENE FORMANO UNA HOLDING EDILE  
 
Trieste, 7 giugno 2007 - Tre aziende slovene di media dimensione del settore delle costruzioni hanno dato vita ad una holding. Lo rileva la Camera di Commercio slovena. La holding è stata creata nel tentativo di meglio competere con rivali di maggiore entità. Il nuovo ente, Gh Holding, è nato dalla fusione di Konstruktor Vgr, Kraski zidar e Sgp Pomgrad, che possiedono ciascuna un terzo della holding. Il presidente, Blaz Miklavcic ha dichiarato che i profitti raddoppieranno nei prossimi tre anni, grazie agli ambiziosi progetti della holding, soprattutto per quanto riguarda il settore immobiliare, la costruzione di edifici ecocompatibili e progetti di ingegneria civile. Tra i progetti, un centro turistico nella località lacustre di Bled e due torri di media grandezza per il centro commerciale Btc di Lubiana. .  
   
   
ROMA: APPROVATO PIANO PRATOLUNGO  
 
 Roma, 7 giugno 2007 - La giunta Regionale del Lazio, presieduta da Piero Marrazzo, ha approvato il 5 giugno, su proposta dell’assessore all’Urbanistica Massimo Pompili, il Piano Particolareggiato, zona “O” n. 86 “Pratolungo”. Compresi in un’area all’esterno del Grande Raccordo Anulare al confine con il Comune di Montecompatri, sono circa 64 gli ettari di territorio dell’ottavo Municipio della Capitale coinvolti nel Piano. In variante al Piano Regolatore Generale sono previste nuove edificazioni e la dotazione della zona di tutti gli standard urbanistici e di servizi. “Con la delibera approvata oggi, la Regione Lazio dà il via libera alla riqualificazione di un’importante zona dell’Viii Municipio sorta spontaneamente. Oltre alla definizione delle nuove zone residenziali e non, finalmente l’intero quartiere sarà dotato di idonei standard di servizi”, ha spiegato l’assessore Pompili. In particolare, saranno realizzate le scuole elementari (tra via Bottida, via Arzachena, via Luras e via Anela), le scuole medie (tra via Ballao, via Barrali, via Mogro e via Arbus), il presidio sanitario e il mercato rionale (tra via Urzulei, via Ittiri e via Bottida), gli impianti sportivi all’angolo tra via Rocca Cencia e via Prenestina e una grande area per il verde pubblico lungo il tracciato dell’acquedotto Acqua Antica Marcia. .  
   
   
ICI: CONSULENZA E COMPILAZIONE MODULI ISEE GRATIS IN 100 CAAF CALCOLO ACCONTO 2007, VALIDI PAGAMENTI CON NUOVE ALIQUOTE  
 
 Roma, 7 giugno 2007 – E’ disponibile sul sito www. Comune. Roma. It – Dipartimento Ii – Entrate l’elenco dei 100 Caaf (corredato di indirizzi e numeri di telefono) presso cui i cittadini potranno godere gratuitamente del servizio di informazione, compilazione, acquisizione e inoltro al Comune delle dichiarazioni Isee e delle domande per avere accesso al nuovo piano di detrazioni e esenzioni Ici in vigore da quest’anno. A tale proposito si ricorda che è possibile calcolare da casa il proprio reddito Isee e verificare se sussistono le condizioni per usufruire della nuova detrazione, utilizzando la scheda di autovalutazione riportata nella Guida all’Ici: se si rientra nelle fasce “meritevoli”, ci si può attribuire l’agevolazione nel calcolo dell’imposta (sin dall’acconto Ici in scadenza il prossimo 18 giugno), e si ha tempo poi fino al 30 giugno 2008 per presentare la dichiarazione. In caso di errata valutazione e di attribuzione di agevolazioni non spettanti, si può compensare la differenza nel saldo di dicembre. Il Dipartimento Ii – Entrate del Comune di Roma ribadisce inoltre che si considerano comunque validi i versamenti della prima rata Ici corrispondenti al 50% dell’importo dovuto per il 2007, basato sulle nuove aliquote e sull’eventuale applicazione delle nuove agevolazioni: ciò in considerazione del fatto che le nuove aliquote deliberate dal Consiglio Comunale di Roma in data 1. 2. 2007 sono conosciute e che, a fronte delle numerose novità introdotte quest’anno dalla manovra Ici, l’Amministrazione ritiene validi i principi dell’affidamento e buona fede sanciti dallo Statuto dei Diritti del contribuente. Pertanto, i cittadini che intendono avvalersi di tale modalità di calcolo possono farlo senza alcun problema, e non incorreranno in sanzioni o in interessi di mora. Resta inteso comunque che il contribuente, in aderenza al dettato della legge nazionale 388/2000 riportata dalla Guida all’Ici distribuita nei giorni scorsi, può calcolare l’acconto Ici 2007 sulla base delle aliquote in vigore lo scorso anno e rimandare alla rata di saldo (in scadenza il prossimo 17 dicembre) il computo complessivo del credito totale dovuto alla riduzione dell’aliquota sulla prima casa (scesa dal 4,9 per mille del 2006 al 4,6 per mille nel 2007) e alle nuove agevolazioni. .  
   
   
ENEL SI AGGIUDICA IL 25% DELLA RUSSA OGK-5 LA GENCO POSSIEDE QUATTRO CENTRALI TERMOELETTRICHE IN DIVERSE REGIONI DEL PAESE PER UNA POTENZA COMPLESSIVA DI 8.700 MW.  
 
Mosca, 7 giugno 2007 – Al termine della gara che si è svolta oggi a Mosca, Enel ha acquisito una quota del 25,03% del capitale della Genco (Generation Company) numero 5, “Ogk-5”, che dispone di quattro centrali termoelettriche in diverse regioni del paese con una potenza complessiva di circa 8. 700 Mw. L’offerta vincente di Enel è stata di 1. 516 milioni di dollari statunitensi. L’amministratore delegato di Enel, Fulvio Conti, ha detto: “Con l’acquisizione di Ogk-5 abbiamo coronato la nostra strategia che mira a sviluppare una presenza forte, integrata e ben bilanciata nel settore dell’energia in Russia. Un successo che viene dopo l’acquisizione ad aprile di importanti riserve di gas nella penisola di Yamal. Oggi è un gran giorno per le buone relazioni tra Italia e Russia: per la prima volta una società italiana fa il suo ingresso come partner strategico in una delle principali società di produzione di energia elettrica della Russia. Dopo aver dimostrato nei tre anni passati le nostra capacità, con la gestione e il raddoppio della centrale a ciclo combinato di San Pietroburgo (Nwtpp), l’ingresso nel 2006 nel settore della fornitura di energia elettrica attraverso la joint venture Rusenergosbyt e l’introduzione del sistema del contatore elettronico nella regione di Belgorod, siamo oggi orgogliosi di poter mettere a disposizione dello sviluppo sociale, economico e industriale della Russia il nostro patrimonio umano, tecnologico e di esperienza, anche in un’area strategica come la generazione di energia elettrica”. Costituita nel 2004, nel contesto della riforma del settore, Ogk-5 è una delle sei Genco termoelettriche russe con asset situati in modo strategico nelle regioni più sviluppate e in rapida crescita del paese. Ogk-5 comprende: una centrale alimentata a gas da 2. 400 Mw a Konakovskaya nella regione di Tver (Russia Centrale); una centrale alimentata a gas da 1. 290 Mw a Nevinnomysskaya nella regione di Stavropol (Russia Meridionale); una centrale alimentata a carbone da 3. 800 Mw a Reftinskaya nella regione di Sverdlovsk (Urali); una centrale alimentata a gas da 1. 182 Mw a Sredneuralskaya nella regione di Sverdlovsk (Urali). .  
   
   
DALLA REGIONE OLTRE 5 MILIONI PER L´ILLUMINAZIONE PUBBLICA IN 35 COMUNI DEL LAZIO  
 
Roma, 7 giugno 2007 - Approvata dalla Giunta regionale una delibera presentata da Bruno Astorre, assessore ai Lavori Pubblici e Politica della Casa, per finanziamenti volti al completamento e rifacimento degli impianti di pubblica illuminazione in 35 Comuni del Lazio. Si tratta di oltre 5 milioni e 100mila euro così ripartiti: circa 3 milioni di euro a 20 piccoli comuni e oltre 2 milioni e 100mila euro a disposizione di 15 grandi comuni. “Con il finanziamento deliberato in Giunta” – ha commentato il presidente Piero Marrazzo – “si fornisce a tanti piccoli e grandi comuni della nostra Regione una risposta concreta in grado di garantire nuovi lavori di adeguamento e una manutenzione periodica indispensabile per un buon servizio di pubblica illuminazione”. “Con questa misura” – ha aggiunto l’assessore Astorre – “l’amministrazione regionale offre una risposta importante per un sostanziale miglioramento degli standard di vita in molti centri del Lazio. Un contributo prezioso e incisivo su una rete essenziale di servizi necessari all’arredo urbano”. .  
   
   
KAZAKISTAN: KAZMUNAYGAS E GAZPROM FIRMANO UN ACCORDO SULLA COSTITUZIONE DELLA JOINT-VENTURE DI ORENBURG  
 
Gorizia, 7 giugno 2007 - Gazprom e Kazmunaygas hanno sottoscritto un accordo sui principi fondamentali per la costituzione di una joint-venture sulla base dell’impianto di trasformazione del gas di Orenburg. Stando alla dichiarazione-stampa di Gazprom, ogni parte avrà una quota del 50% nel nuovo ente. La principale attività della joint-venture sarà la trasformazione del gas proveniente dal giacimento di Karachaganak (Kazakistan). Gazprom ha inoltre dichiarato che Karachaganak Operating B. V. (consorzio che sfrutta il giacimento di Karachaganak) e Kazrosgaz (la joint-venture russo-kazaka creata di recente) hanno approvato un accordo di 15 anni sull’acquisto del gas. Il documento prevede forniture fino a 16 mld di metri cubi di gas all’anno e fissa la formula per il calcolo del prezzo del gas. .  
   
   
BULGARIA: QUEST’ANNO CALERANNO LE ESPORTAZIONI DI ENERGIA ELETTRICA  
 
Gorizia, 7 giugno 2007 - Il Paese potrebbe esportare circa 3 mld Kwh di energia elettrica quest’anno, stando agli esperti citati dal sito economico Money. Bg. Il volume costituisce solo il 38,4% dell’energia elettrica esportata lo scorso anno, a fronte di proiezioni del 20% effettuate all’inizio del 2007. Inoltre, la caduta in termini monetari sarà inferiore come risultato dell’incremento dei prezzi nella regione. I ricavi del 2006 dall’esportazione di energia elettrica sono stimati a 240 mln Eur. Lo scenario pessimistico per quest’anno prevedeva esportazioni nulle di energia, ma il clima caldo dell’inizio dell’anno così come le recenti precipitazioni hanno significativamente migliorato il bilancio energetico. La capacità di produzione di energia del Paese si è significativamente ridotta dopo la chiusura delle due più piccole unità dell’impianto nucleare di Kozloduy. Le due unità, con una capacità energetica di 440 Mw, hanno generato ognuna circa un terzo della produzione totale della centrale nucleare lo scorso anno ed il 13-14% della fornitura energetica totale del Paese. .  
   
   
BERGAMO : RILEVAZIONI QUOTAZIONI PRODOTTI PETROLIFERI  
 
Bergamo, 7 giugno 2007 - La rilevazione dei prezzi prevalenti praticati al consumo, franco domicilio acquirente, per il gasolio da riscaldamento, l´olio combustibile fluido 3/5 zolfo max 1% uso industriale, olio combustibile fluido 3/5 zolfo 0,3% per uso civile, il gasolio per l’agricoltura e il G. P. L. , effettuata presso le ditte del settore operanti nella provincia di Bergamo, ha riportato le seguenti quotazioni. [1] Gasolio Da Riscaldamento (Euro/litro, pagamento alla consegna, Iva esclusa); Fino a litri 2. 000: 1,008; Da litri 2. 001 a litri 5. 000: 0,997; Da litri 5. 001 a litri 10. 000: 0,989; Da litri 10. 001 a litri 20. 000: 0,982; Rilevazione effettuata su n. 26 aziende. [2] Olio Combustibile Fluido 3/5 Per Uso Civile (zolfo max 0,3%) (Euro/kg. , pagamento alla consegna, Iva esclusa): Fino a Kg. 2. 000: 0,933; Da Kg. 2. 001 a Kg. 5. 000: 0,926; Da Kg. 5. 001 a Kg. 10. 000: 0,921; Da Kg. 10. 001 a Kg. 20. 000: 0,915; Superiori a Kg. 20. 001: 0,915; Rilevazione effettuata su n. 3 aziende. [3] Olio Combustibile Fluido 3/5 Per Uso Industriale (zolfo max 1%) (Euro/kg. , pagamento alla consegna, Iva esclusa); Fino a Kg. 2. 000: 0,656; Da Kg. 2. 001 a Kg. 5. 000: 0,643; Da Kg. 5. 001 a Kg. 10. 000: 0,632; Da Kg. 10. 001 a Kg. 20. 000: 0,624; Superiori a Kg. 20. 001: 0,607; Rilevazione effettuata su n. 6 aziende. [4] Gasolio Per L´agricoltura (Euro/litro, pagamento alla consegna, Iva esclusa); Fino a litri 2. 000: 0,641; Da litri 2. 001 a litri 5. 000: 0,632; Da litri 5. 001 a litri 10. 000: 0,621; Oltre litri 10. 001: 0,603; Rilevazione effettuata su n. 8 aziende. [5] G. P. L. (Euro/litro, pagamento alla consegna, Iva esclusa); Per consegne di litri 1. 000 in cisterna ; di proprietà del venditore: 0,934; Per consegne di litri 1. 000 in cisterna; di proprietà dell´utente: 0,927; Rilevazione effettuata su n. 9 aziende. Le suddette quotazioni rappresentano la media aritmetica dei prezzi prevalenti fatti pervenire dagli operatori interpellati. .  
   
   
SMOG: I DATI DEL CNR FINISCONO IN PROCURA 8.220 MORTI? QUALCUNO DEVE PAGARE! IL CODACONS PRESENTA UN ESPOSTO CONTRO 11 SINDACI DELLE 13 CITTA´ OGGETTO DELLO STUDIO: TORINO, GENOVA, MILANO, TRIESTE, PADOVA, VENEZIA, VERONA, BOLOGNA, FIRENZE, ROMA, NAPOLI, PALERMO  
 
 Roma, 7 giugno 2007 - I dati ribaditi dal Cnr (erano già emersi da uno studio dell´Oms), secondo i quali lo smog uccide in media 8. 220 persone l´anno nelle sole 13 maggiori città italiane a causa dell´alta concentrazione del Pm10, non possono restare lettera morta. Chi paga per questi decessi? E´ possibile che non ci sia un responsabile? I Sindaci che fanno? Il Codacons ha deciso di presentare un esposto in 11 Procure della Repubblica sulle 13 città oggetto dello studio: Torino, Genova, Milano, Trieste, Padova, Venezia, Verona, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Catania, Palermo. Non saranno depositati gli esposti solo a Trieste e Catania. Si chiede, in particolare, che vengano accertate le responsabilità sotto il profilo penale. Ricordiamo, ad esempio, i compiti che i sindaci hanno in materia. Per il Decreto Ministeriale 2 aprile 2002, n. 60 "I sindaci dei comuni … in cui sussiste il rischio di superamento dei valori limite o delle soglie di allarme previste dalla vigente normativa, adottano …. Le misure di limitazione della circolazione di cui all’articolo 7, comma 1, lettere a) e b), del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285", ossia debbono limitare la circolazione dei veicoli. Lo stesso decreto stabilisce che, per quanto riguarda il materiale particolato (Pm10), il valore limite di 50 µg/m3 è "da non superare più di 35 volte per anno civile". Eppure in 11 di quelle 13 città, ad esempio nel 2005, i valori si sono abbondantemente superati: Torino (199), Genova (44), Milano (153), Padova (194), Venezia (158), Verona (210), Bologna (100), Firenze (78), Roma (127), Napoli (39), Palermo (104). Solo Catania (con 29 giorni di superamento) e Trieste (con 24 gg) hanno rispettato la legge. Da qui l´esposto nelle 11 Procure. .  
   
   
IV COMMISSIONE FVG: PARERE RIFIUTI, PETIZIONE CARBURANTI BASSO IMPATTO  
 
Trieste, 7 giugno 2007 - Et - Parere favorevole unanime della Iv Commissione consiliare, presieduta da Uberto Fortuna Drossi (Citt), sulla delibera della Giunta che modifica il piano regionale gestione rifiuti - selezione dei rifiuti urbani. A seguire è stata esaminata la petizione a favore della diffusione di punti di rifornimento per i carburanti a basso impatto ambientale, in particolare metano, sottoscritta da 3000 cittadini. In Friuli Venezia Giulia ci sono, difatti, solo quattro punti di rifornimento attrezzati per la vendita di questo combustibile (per la maggior parte concentrati tra Udine e Pordenone) e le politiche di incentivazione per migliorare la rete distributiva e di promozione all´acquisto di mezzi a basso impatto ambientale vedono la nostra regione ancora immobile. In merito la Commissione ha sentito i rappresentanti di Assopetroli, Consorzio Grandi Reti (rappresentata da Distrigas), Unione petrolifera e Federmetano. La posizione e i pareri espressi dalle categorie sono simili. La situazione rischia di rimanere immutata, almeno finché ci saranno gli sconti sui prezzi di benzina e gasolio perché la popolazione non ha un vero vantaggio a usufruire del metano o del Gpl e quindi non acquista, o trasforma, le proprie vetture. Nella nostra regione, in quest´anno si sono acquistate solo 57 vetture a metano, su quasi 29 mila vendute in tutta Italia, mentre se ne sono trasformate solo 42, contro le 35 mila passate al gas in tutto il territorio nazionale. Secondo Federmetano, in Friuli Venezia Giulia gira un numero di macchine che giustifica la presenza di un solo distributore. E´ stato quindi suggerito che i distributori di nuova costruzione siano obbligatoriamente dotati di almeno una colonna di erogazione di Gpl o di metano. Si è anche auspicata la creazione ragionata di una rete distributiva di questi combustibili, l´adozione di politiche d´incentivazione alla costruzione di pompe presso i distributori già esistenti, all´acquisto di vetture a metano o Gpl e una maggiore informazione. Il consigliere Paolo Pupulin (Ds) ha evidenziato la complessità della situazione, ma anche come la petizione segnali un bisogno nascente. Per il presidente Fortuna Drossi quella dei combustibili alternativi è una strada obbligata e si è augurato che la Giunta adotti provvedimenti che affrontino la questione anticipando i tempi. .  
   
   
INCONTRI SUL DESIGN 2006.2007 ROBERTO MANTELLI CORSO DI LAUREA IN DISEGNO INDUSTRIALE  
 
San Marino, 7 giugno 2007 - Nel corso dei trentadue anni durante i quali ha lavorato presso l´Aermacchi di Varese (ora Alenia Aermachi di Venegono), l´Ing. Roberto Mantelli ha seguito ed è stato responsabile del progetto strutturale e della integrazione sistemi di svariati velivoli alcuni dei quali di totale responsabilità Aermacchi ed altri frutto di collaborazioni nazionali ed estere. Per molti anni è stato anche responsabile del Servizio Sperimentazione che oltre a comprendere il Reparto di Prove A Terra e la Linea Di Volo Sperimentale dispone di un reparto dedicato alla Costruzione Dei Velivoli Prototipo. In ambito sperimentazione ha contribuito alla concezione e realizzazione di attrezzature di prova alcune delle quali presentano soluzioni del tutto particolari. Una delle esperienze più recenti e significative è stata la partecipazione alla progettazione e sperimentazione del velivolo M-346, (Addestratore bireattore di "ultima generazione" ad altissime prestazioni). Dopo la laurea in ingegneria meccanica conseguita presso l´Università La Sapienza di Roma con tesi dal titolo: " Progetto di aliante biposto motorizzato" e prima di raggiungere l´Aermacchi, ha avuto una breve ma intensa esperienza di lavoro c/o la Giannini Automobili S. P. A di Roma. Appasionato dello sport velico, in gioventù ha progettato e costruito piccole imbarcazioni a vela che recepivano negli scafi e nelle attrezzature concetti innovativi. Tra queste un aliscafo a vela. Classe1943. Sposato con due figli. Antico Monastero di Santa Chiara San Marino Città giovedì 14 giugno ore 15. 00 .  
   
   
IL SOGNO ITALIANO SI REALIZZA CON ERASMUS I DATI DEL PROGRAMMA IN PIEMONTE  
 
Torino, 7 giugno 2007 - L’aereo che la riporterà in Norvegia sta per decollare. Ma il bagaglio che Torill Stavenes, studentessa di vent’anni, porterà a casa con sé non è fatto solo di libri e souvenirs. Torill è una dei circa mille giovani stranieri che, grazie al programma Socrates/eramus, frequentano ogni anno le facoltà universitarie del Piemonte. Durante i nove mesi trascorsi a Vercelli, all’Università del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro, Torill ha potuto coronare un sogno che, dice, si portava nel cuore fin da bambina: imparare l’italiano e conoscere da vicino il nostro Paese. “Torno a casa con molta esperienza in più e ho intenzione di continuare lo studio della lingua e della cultura italiana. Sono iscritta alla facoltà di Giornalismo dell’Università norvegese di Volda e mi piacerebbe, un giorno, poter lavorare come corrispondente dall’Italia” racconta. Secondo i dati dell’Osservatorio regionale per l’università e il diritto allo studio sono stati 851 gli studenti stranieri che, nell’anno accademico 2005-2006, hanno frequentato le aule universitarie del Piemonte grazie ai programmi europei di mobilità internazionale Socrates/erasmus. Di questi poco più di 500 hanno scelto l’Università degli studi di Torino, 307 il Politecnico e 15 l’Università del Piemonte Orientale di Vercelli. Nel complesso questo gruppo di giovani rappresenta circa il 36 per cento di una popolazione complessiva di studenti stranieri iscritti alle università piemontesi pari a 2343 unità. Rispetto all’anno accademico precedente, quello 2005-2006 ha fatto registrare, sempre secondo i dati dell’Osservatorio regionale, un incremento del 43 per cento della presenza di studenti Socrates/erasmus. Un segnale incoraggiante se si pensa che, secondo dati Ocse del 2005 citati dallo stesso Osservatorio regionale, l’Italia resta, per quanto riguarda la mobilità studentesca internazionale, fanalino di coda rispetto agli altri Paesi europei con una percentuale di studenti stranieri sul totale della popolazione universitaria dell’1,9 per cento. I dati degli studenti stranieri in entrata in Piemonte dimostrano invece come la regione si collochi al di sopra della media nazionale per presenza di giovani europei ed extra europei sul totale di chi frequenta i suoi centri universitari. Sempre secondo i dati relativi allo scorso anno accademico, risulta che a preferire gli atenei piemontesi sono stati soprattutto i ragazzi spagnoli (330 iscritti, il 38,8%) seguiti dai francesi (164, 19,3%), dai portoghesi (69, 8,1%), dai tedeschi (61, 7,2%), dai rumeni (50, 5,9%) e dai polacchi (46, 5,4%). Gli studenti provenienti da altri Paesi, tra cui la Norvegia, sono stati 131 (il 15,4%). L’esperienza di Torill Stavenes all’Università di Vercelli è stata dunque fruttuosa. E contagiosa. Due ragazzi piemontesi hanno già avanzato la loro candidatura per un anno di studio nell’ateneo norvegese di Volda. Torill mette in valigia l’agenda coi loro nomi e gli indirizzi email. “Spero di rivederli presto. Così avrò uno stimolo in più a continuare i miei esercizi d’italiano”. .  
   
   
UE: VIA ALPINA PORTA A FORNI DI SOPRA 500 GIOVANI  
 
Trieste, 7 giugno 2007 - La cittadina di Forni di Sopra, in Carnia, ospita in questi giorni e fino a venerdì sera centinaia di ragazzi delle scuole superiori, nel contesto di un percorso progettuale pilota dell´Amministrazione regionale, "Via Alpina - Via della pace" (finanziato a valere sul Programma di Iniziativa Comunitaria Interreg Iiib Spazio Alpino), che ha coinvolto dieci istituti scolastici regionali, oltre a tre scuole carinziane e tre slovene. Per quattro giorni, in un evento di livello internazionale, grazie alla collaborazione della "Rete di scuole per l´educazione alla pace, alla solidarietà e all´interculturalità", gli studenti, coadiuvati da insegnanti ed esperti, svilupperanno dei laboratori didattico - educativi sui temi curricolari e della pace con produzione di elaborati di vario genere, promuovendo una cultura di pace e di conoscenza delle genti e dei luoghi. L´esperienza prende le mosse, nel 2003, dalla realizzazione della "Via Alpina", un itinerario escursionistico composto da sentieri montani tra loro interconnessi che si snoda per oltre 5. 000 chilometri attraverso tutti i Paesi che si affacciano sull´arco alpino: Francia, Principato di Monaco, Liechtenstein, Svizzera, Germania, Austria, Slovenia e, naturalmente, Italia. Da "Via Alpina", con un successivo progetto finanziato nell´ambito del medesimo Programma, denominato "Viadventure", si è avviato concretamente un utilizzo turistico e culturale dell´itinerario, in particolare realizzando dei progetti pilota nei territori montani di ciascuno degli otto partner internazionali. Partendo dalla considerazione poi che l´itinerario della "Via Alpina" si sviluppa in un´area che, fino ad un recente passato, è stata teatro di aspri confronti e conflitti tra i Paesi che vi si affacciano, emerge immediatamente il valore simbolico e suggestivo che oggi tale tracciato assume quale strumento di interscambio e di collaborazione tra le genti alpine. Da tale riflessione emerge con forza il tema della pace e, di qui, l´idea di realizzare nella nostra regione, nell´arco dell´anno scolastico 2006-2007, un progetto pilota che coinvolga i giovani, al fine di sensibilizzarli e fare loro conoscere, attraverso lo strumento della "Via Alpina", l´ambiente montano che li circonda in tutte le sue caratteristiche naturali, paesaggistiche, culturali e storiche. Il coinvolgimento delle scuole ha consentito di raggiungere direttamente i giovani dando un taglio educativo-didattico al progetto pilota medesimo, grazie anche ad una serie di lezioni sul campo e di laboratori didattici, tenutisi direttamente lungo l´itinerario della "Via Alpina". A conclusione del progetto, a Forni di Sopra, fino a venerdì sera, quasi cinquecento ragazzi friulani, carinziani e sloveni saranno i protagonisti, nel grazioso centro storico della cittadina, chiuso al traffico, di tornei sportivi, laboratori naturalistici ed artistici, rappresentazioni teatrali e momenti collettivi di riflessione sul tema della pace, mentre in contemporanea verrà tenuto un corso di aggiornamento per insegnanti. Non mancheranno mostre, spettacoli di burattini, esposizioni di fotografie e video, esibizioni di cori, con l´attivo intervento di attori come Massimo Somaglino, Giuliana Musso, scrittori come Paolo Patui oppure "operatori di pace" come don Pierluigi Di Piazza. Venerdì pomeriggio, alle 17. 30, la conclusione dell´incontro, con il saluto delle Autorità e degli ospiti presenti. .  
   
   
FORMAZIONE: SEMINARIO SU TIROCINI IN AZIENDE UMBRE PER GIOVANI DEL SUD  
 
Perugia, 7 giugno 2007 – Si è svolto ieri presso il Salone d’Onore di Palazzo Donini di Perugia, sede della Giunta regionale dell’Umbria, un seminario informativo sulle modalità di funzionamento dell’ ”Accordo quadro per l’integrazione, lo sviluppo e le sperimentazioni in materia di tirocini formativi inseriti in processi di mobilità geografica”. Il seminario, organizzato dall’associazione Smile, col patrocinio della Regione Umbria e delle Province di Perugia e Terni, era rivolto principalmente alle imprese, alle loro associazioni di categoria e ai consulenti del lavoro. Il programma illustrato prevede di finanziare le spese di vitto, alloggio, trasferimento e tutoraggio di giovani disoccupati meridionali che decidano di partecipare a tirocini formativi organizzati da imprese del centro nord. I giovani devono avere una età compresa tra i 18 e i 35 anni ed essere in possesso di laurea, diploma di scuola superiore o titolo di formazione professionale. La gestione del programma (finanziato, con risorse del Fondo occupazione, in riferimento al decreto 18 marzo 2005 del Ministero del Lavoro) sarà affidata alle Province. I tirocini formativi dovranno avere una durata massima di 4 mesi, per un massimo di 600 ore nel quadrimestre, con deroghe a 6 mesi e 900 ore. I tirocinanti, oltre al pagamento delle spese di viaggio e soggiorno, riceveranno una borsa di studio non inferiore ai 350euro lordi. Le imprese umbre che intendano candidarsi ad ospitare i seminari dovranno compilare la scheda di adesione aziendale secondo le modalità pubblicate nel numero odierno (6 giugno) del Bur, Bollettino Ufficiale della Regione. Il programma quadro - è stato messo in rilievo nel corso del seminario - si muove nell’ottica del reciproco vantaggio per i giovani disoccupati e per le imprese. I primi potranno acquisire nuove esperienze di formazione lavoro, le aziende avranno la possibilità e l’occasione di espandere in altre aree geografiche la loro attività produttiva e commerciale. Al seminario ha portato un indirizzo di saluto l’assessore regionale alla formazione lavoro Maria Prodi, la quale ha affermato che “la regione segue con interesse e curiosità il progetto illustrato, che – a suo giudizio- costituisce un valore aggiunto rispetto ad altre iniziative presenti in regione ed è uno stimolo per conoscere nuove realtà lavorative e mescolare culture diverse, non condizionati dalle dure necessità dell’immigrazione”. .  
   
   
UE: AVVIATA VAS PER PROGRAMMA COOPERAZIONE IPA-ADRIATICO  
 
Trieste, 7 giugno 2007 - Dal 31 maggio scorso è stata avviata la procedura di consultazione per la Valutazione ambientale strategica del Programma di Cooperazione Transfrontaliera Ipa-adriatico, prevista dall´art. 6 della Direttiva 2001/42/Ce, che si concluderà il 30 giugno 2007. Lo comunica il Servizio relazioni internazionali della Regione. Nell´ambito della procedura è previsto che le autorità con specifiche competenze ambientali ed il pubblico possano esprimere i propri pareri in merito agli aspetti ambientali del Programma e che di tali pareri si debba tener conto prima dell´adozione del Programma stesso. Dal sito della Regione Friuli Venezia Giulia (www. Regione. Fvg. It, sezione "primo piano") o direttamente dal sito www. Interregadriatico. It (sezione "ultime novità") sarà possibile scaricare l´ultima bozza di Programma e di Rapporto Ambientale nonché l´apposito modulo per la presentazione di osservazioni e pareri sul Rapporto Ambientale del Programma da inviare, via mail, al seguente indirizzo: info@adriaticoipa. Com .  
   
   
CERTIFICAZIONE AMBIENTALE FRA PASSATO E FUTURO CONVEGNO A TRENTO  
 
Trento, 7 giugno 2007 - – Convegno questa mattina in Provincia, con inizio alle ore 9 in sala stampa, sul tema: “certificazione ambientale: obiettivi raggiunti e sviluppi futuri”. Organizzato dall’assessorato all’Urbanistica e ambiente, il convegno vedrà la partecipazione del presidente Lorenzo Dellai e dell’assessore Mauro Gilmozzi. In discussione la condivisione dei percorsi di certificazione ambientale fra soggetti pubblici e privati, le potenzialità di questo strumento per la qualificazione del territorio e per prevenire le emergenze. Programma: Ore 9 Saluti del presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai; Ore 9. 15 Premessa dell’assessore all’urbanistica e ambiente della Provincia autonoma di Trento, Mauro Gilmozzi; Ore 9. 45 La rilevanza dei Sga nelle politiche degli enti locali Elio Lannutti – Presidente del Comitato Emas Ecolabel; Ore 10. 15 Lo scenario europeo: Emas Iii e l’attuale quadro delle registrazioni Emas in Italia Vincenzo Parrini – Apat – Agezia per la protezione dell’Ambiente e per i servizi tecnici; Ore 10. 45 Parco Adamello Brenta Antonello Zulberti – Presidente dell’Ente Parco Adamello Brenta, Claudio Ferrari – Direttore dell’Ente Parco Adamello Brenta; Ore 11. 15 Comune di Villa Lagarina Alessio Manica – Sindaco del Comune di Villa Lagarina; Ore 11. 35 Comune di Tenno Gian Carlo Marocchi – Assessore all’Ambiente del Comune di Tenno; Ore 11. 55 Cartiere del Garda Marco Piazza – Direttore industriale generale – Cartiere del Garda Spa Daniela Terranova – Responsabile Servizio Ambiente – Cartiere del Garda Spa; Ore 12. 25 Conclusioni Mauro Gilmozzi, assessore all’urbanistica e ambiente della Provincia autonoma di Trento. .  
   
   
2007, LA PRIMAVERA PIÙ CALDA DEGLI ULTIMI DUE SECOLI LA BANCA DATI DELL’ISAC-CNR ASSEGNA IL RECORD ALLA PRIMAVERA (MARZO-MAGGIO) APPENA TRASCORSA, CON +2.3 GRADI RISPETTO ALLA MEDIA DI CONFRONTO 1961-90.  
 
Roma, 7 giugno 2007 - Quella appena trascorsa è stata la primavera più calda dal 1800 ad oggi. Un nuovo record, dunque, dopo quello stabilito dal mese di aprile e dall’inverno 2006-07. Questa la notizia che giunge dalla banca dati dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del Consiglio nazionale delle ricerche di Bologna (Isac-cnr) dopo la conclusione del rilevamento stagionale (effettuato dal primo marzo al 30 maggio). “Non sono bastate, infatti, le temperature più fresche degli ultimi giorni di maggio”, spiega Teresa Nanni dell’Isac-cnr, “per abbassare la media primaverile che, con un’anomalia positiva di 2,3 °C al di sopra della media del periodo di riferimento (1961-1990), si classifica al primo posto nel periodo coperto dalla banca dati del nostro istituto, che va dal 1800 ad oggi”. Questo primato segue quello dell’inverno 2006-2007 (il trimestre da dicembre a febbraio), anch’esso il più caldo degli ultimi due secoli, ed è legato essenzialmente al mese di aprile (il più caldo mai registrato da quando sono disponibili i dati, con un +3,1 °C rispetto alla media 1961-90), mentre marzo e maggio si collocano rispettivamente al tredicesimo e al decimo posto, con un +1,6 e un +2,1 rispetto alla media. Per confrontare adeguatamente tali anomalie, si consideri che il marzo più caldo dall’800 risulta essere quello del 2001, con 3,5 gradi in più rispetto al 1961-90, e il maggio più caldo quello del 1868 con +3,1. “Una situazione simile a quella in corso si era già presentata nel 2001 che, fino al 2007, era stato l’anno con l’inverno e la primavera più caldi dei due secoli passati”, aggiunge Michele Brunetti dell’Isac-cnr. Anche qui, può essere utile una graduatoria più articolata: per quanto riguarda le primavere, a quella appena trascorsa fanno seguito quelle del 2001 con +2,4 °C rispetto alla media di confronto, quella del 2000 con +1,8, quella del 1822 con +1,6 e quella del 1920 con +1,5; per quanto riguarda gli inverni, abbiamo in testa il 2006-07 con +2,4 °C rispetto alla media, seguito dal 2000-2001 con +1,9. “Il contributo maggiore alle alte temperature primaverili di quest’anno proviene dalle temperature massime: le più elevate degli ultimi due secoli, con un’anomalia positiva di 1,8 gradi, seguite da quelle del 1945, del 2003 e del 2001”, specifica la dr. Ssa Nanni. “La media stagionale delle temperature minime si colloca, invece, al 2° posto dopo quella del 2001”. “Queste temperature da record, sia per l’inverno sia per la primavera, non sono da interpretare come ‘messaggi premonitori’ di una prossima estate bollente”, precisa però Brunetti. “Basti pensare che l’estate del 2003, che detiene a tutt’oggi il primato della più calda dal 1800 con un’anomalia positiva di ben 4,2 gradi centigradi, fu preceduta da un inverno con temperature piuttosto basse (il 52esimo della serie) e da una primavera calda ma non da record, che attualmente si classifica al settimo posto. Per sapere come potrà presentarsi la prossima estate lasciamo quindi la parola alle previsioni stagionali”. Per quanto riguarda le precipitazioni, nulla di particolarmente rilevante da segnalare: le piogge registrate negli ultimi giorni di maggio hanno portato il totale stagionale a valori di poco al di sopra della media primaverile del periodo 1961-1990. .  
   
   
“CODICE UNO” GIORNATA MONDIALE DELL’AMBIENTE  
 
Torino, 7 Giugno 2007 - Un forum nazionale per educare all’ambiente in concomitanza con la Giornata mondiale dell’Ambiente celebrata lo scorso 5 giugno. Convocato dal Ministero dell’Ambiente in accordo con le Regioni, si è tenuto a Torino, al Lingotto dal 4 al 6 giugno. L’obiettivo era aprire un confronto con soggetti nuovi e diffondere un’educazione all’ambiente non fatta di raccomandazioni, ma di cambiamenti profondi nei modelli di produzione e consumo. Inoltre, dal 5 al 10 giugno Environment Park, il Parco Scientifico Tecnologico di Torino, ha organizzato la Biennale dell’eco-efficienza, sei giorni di eventi, convegni e dibattiti sui temi dell’ambiente. Di questo si discuterà nel talk show radiofonico “Codice Uno” di giovedì 7 giugno, il programma della Protezione civile della Regione Piemonte realizzato in collaborazione con la redazione di Codice Uno e il coordinamento dell’ufficio stampa della giunta regionale. “Codice Uno”, in diretta dalle 11. 30 alle 12. 00, andrà in onda in contemporanea sulle frequenze di Radio Grp, Radio Alfa Canavese, Radio Juke Box, Radio Dora, Radio Frejus, Radio Nichelino Comunità, Tele Radio Savigliano, Radio Spazio 3, Radio Amica, Radio Monterosa (Valle d’Aosta), Radio Flash Liguria sul satellite Hot Bird 13 gradi est alla frequenza di 11200 mhz, e in differita su Radio Flash Torino, Radio Antenna Uno e Radio Gold. In studio saranno presenti l’assessore regionale all’Ambiente, Nicola De Ruggiero, l’amministratore delegato di Environment Park, Alessandro Battaglino, e il professore Giorgio Gilli del Dipartimento di Sanità Pubblica e Microbiologica e presidente della Smat. Le trasmissioni si possono ascoltare agli indirizzi web: www. Regione. Piemonte. It/protciv, e www. Codiceuno. It. .  
   
   
AMBIENTE: CARAMANICO, OLTRE 14 MLN DI EURO PER BONIFICA SITI  
 
Pescara, 7 giugno 2007 - La regione Abruzzo è la settima in Italia per numero di discariche abusive. Nel frattempo, l´Unione Europea ha aperto una procedura d´infrazione nei confronti dello Stato italiano per la gestione delle discariche. A seguito di un rilevamento effettuato nel 2002, in Abruzzo risultano 361 quelle abusive, 337 i siti abbandonati e 77 i siti industriali dismessi. I numeri, pubblicati, peraltro, in un Bura speciale, li ha forniti, questa mattina, a Pescara, nella sede della Regione, l´assessore all´Ambiente, Franco Caramanico, nel corso di una conferenza stampa convocata per presentare il convegno, in programma nella mattinata di venerdì 8, all´aeroporto d´Abruzzo, avente per tema la "Bonifica dei siti inquinati. La situazione della Regione Abruzzo. Tra procedure d´infrazione e nuove politiche ambientali". "Per bonificare tutti i siti" ha affermato Caramanico "sarebbero necessari 150 milioni di euro, una cifra davvero considerevole. Tuttavia", ha proseguito "la Regione non è stata certo a guardare. Infatti, sono stati previsti 6 milioni di euro nell´ambito del Piano triennale ambientale in relazione alle discariche dismesse, di cui 1,5 milioni di euro per indagini preventive. Inoltte, nell´ultima Finanziaria regionale è presente un fondo di rotazione per i Comuni di 4,5 milioni di euro. Per finire, una recente delibera di Giunta, che fa riferimento all´articolo 34 della legge 83 del 2000, il Testo unico in materia di gestione dei rifiuti contenente l´approvazione del piano regionale dei rifiuti, ha stanziato ulteriori 3,5 milioni di euro". Nel complesso, ben 14 milioni di euro sono stati destinati alla bonifica dei siti. "Non risolveremo certo tutti i problemi" ha chiarito l´assessore "ma è già un bel passo avanti e rappresenta anche un´inversione di tendenza rispetto al passato. Riguardo alla procedura di infrazione, poi" ha detto Caramanico "la Regione, per fronteggiare al meglio la situazione, ha approvato un Piano specifico che è stato molto apprezzato in sede ministeriale". In relazione alle situazioni di emergenza di Bussi e Bolognano, venute alla luce negli ultimi tempi, l´assessore all´Ambiente da un lato si è detto "attento agli sviluppi dei due casi" ma dall´altro "ritengo un fatto positivo la scoperta dei due siti inquinati poichè significa che sta cambiando la mentalitàe la cura dell´ambiente viene vista come tutela della salute dei cittadini". Infine, l´assessore ha rivolto un appello al mondo inmprenditoriale "perchè sia sempre più competitivo nell´ambito delle certificazioni ambientali". Carlo Frutti, presidente dell´associazione nazionale difesa del suolo, ha ribadito l´importanza di coinvolgere maggiormente l´opinione pubblica nelle scelte legate alla politica ambientale mentre Oscar Moretti, presidente dell´Ordine dei Geologici abruzzesi, ha auspicato un confronto sempre più costruttivo tra le istituzioni e le categorie professionali. Franco Campomizzi, responsabile dell´ufficio Attività tecniche della Regione, ha aggiotnato la situaziione sui 361 siti abusivi. "In realtà, ultimi casi a parte, solo uno risulta abusivo" ha dichiarato. "Per lo più si tratta di discariche comunali dismesse, di depositi incontrollati e di siti abbadonati. In ogni caso", ha concluso "per 300 di essi il problema è stato già risolto o è vicino alla soluzione". Intanto, la Giunta regionale ha appena emanato una direttiva che, al momento della dismissione di un´azienda ed in caso di cambio di destinazione d´uso, obbliga chi lascia il sito ad emettere un certificato di qualità ambientale. Per di più, la Regione ha messo a disposizione dei Comuni 1,5 milioni di euro per sostente e stimolare la rimozione dei rifiuti. Il convegno di venerdì che vedrà la partecipazione, tra gli altri, degli stessi Frutti e Moretti e del responsasbile del servizio gestione dei fiuti della Regione, Franco Geradini, avrà le conclusioni dell´assesore Caramanico. .  
   
   
FINANZIAMENTI ALLE AREE PROTETTE SIC DALL´ASSESSORATO ALL´ECOLOGIA  
 
Bari, 7 giugno 2007 - La Regione Puglia – assessorato Ecologia - ha varato quattro Protocolli d’Intesa finalizzati a finanziare i Piani di Gestione di “Rete Natura 2000” e specificamente: i Siti di Importanza Comunitaria (Sic): “Bosco Difesa Grande”, sottoscritto con il Comune di Gravina di Puglia (Ba), cui andranno 150. 000 euro; “Montagna Spaccata e Rupi di San Mauro”, sottoscritto con i Comuni di Sannicola e Galatone (Le), cui andranno 60. 000 euro; “Accadia - Deliceto”, sottoscritto con i Comuni di Accadia, Deliceto, Panni e Sant’agata di Puglia (Fg), cui andranno 110. 000 euro; “Murgia dei Trulli”, sottoscritto con i Comuni di Alberobello, Castellana Grotte, Fasano, Locorotondo e Monopoli (Ba – Br), cui andranno 165. 000 euro. “In questo modo – spiega l’assessore all’Ecologia Michele Losappio - la Regione conferma la volontà di far vivere la Rete di tutela ambientale in un giusto equilibrio con le comunità e il sistema delle autonomie locali”. .  
   
   
LOTTIZZAZIONE LIDO AZZURRO - L´ASSESSORE AMAGLIANI INVITA IL COMUNE DI NUMANA A DESISTERE DAL PROGETTO  
 
 Ancona, 7 giugno 2007 - ´Il Comune di Numana desista dal proseguire il progetto di lottizzazione Lido Azzurro´. E´ questo l´invito dell´assessore regionale all´Ambiente, Marco Amagliani, contenuto in una lettera indirizzata al presidente della Provincia di Ancona, al sindaco di Numana, alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio delle Marche e al presidente del Parco del Conero, affinche` siano intraprese tutte le misure necessarie a bloccare l´avvio dei lavori di costruzione. Una storia lunga 26 anni quella della lottizzazione ´Lido Azzurro´, ricadente nel Comune di Numana e inserita all´interno del Parco del Conero. Un percorso che sembrava chiudersi per la Societa` di costruzioni ´Lido Azzurro´ dopo il parere favorevole del 16 dicembre 2006 da parte della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio delle Marche alla realizzazione dell´opera immobiliare, seppur con prescrizioni, e dopo l´adozione del 26 marzo scorso da parte dello stesso Comune di Numana della variante al progetto originario di lottizzazione (P. D. L. 2). ´Per il Comune di Numana ´ dichiara Amagliani - che si e` sempre battuto a fianco della ditta Lido Azzurro, i lavori possono finalmente riprendere poiche` il P. D. L. 1 e` conforme al P. R. G. , le concessioni sono valide, l´autorizzazione paesaggistica e` acquisita e il nulla osta del Parco del Conero non va richiesto in quanto le concessioni edilizie sono state date quando il Piano del Parco non esisteva o non aveva piu` validita`´. ´Questo assessorato ´ continua Amagliani nella lettera - contrariamente a quanto deliberato dal Comune di Numana sostiene una tesi diversa, ritenendo che il P. D. L. 1 non sia conforme al P. R. G e di conseguenza vadano annullate tutte le concessioni rilasciate, sulla cui vigenza temporale inoltre si appare assai perplessi; che la variante non essenziale in corso d´opera al progetto originario di lottizzazione denominata E1 ´Lido Azzurro´, (P. D. L. 2), deliberata dal Consiglio Comunale nella seduta del 26 marzo 2007, non sia conforme sia al vigente Piano del Parco del Conero (P. D. P. ) che al P. R. G. Vigente, adeguato al Piano del Parco del Conero (P. D. P. ). Riteniamo, inoltre, che il parere favorevole espresso dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio delle Marche del Ministero per i Beni e le Attivita` Culturali vada rivisto perche` si e` limitato a considerare solo l´integrazione degli interventi progettuali nel contesto ambientale, non valutando altresi` l´ulteriore compromissione che le opere progettate causano sull´area protetta (Parco del Conero) il cui Piano attuale, cosi` come i precedenti, non consente nell´area in questione alcuna nuova edificazione; un aspetto importante tanto da essere richiamato nello stesso provvedimento di annullamento emesso in precedenza nel 2003 dallo stesso Soprintendente. Va considerato, infine, come questo ambiente sia pregevole proprio perche` in quei vistosi fenomeni di allagamento, giudicati insalubri dalla Soprintendenza, ma del tutto naturali, visto che la zona e` compresa nella fascia di espansione del fiume Musone, si e` insediata una fauna di rilevante interesse, in parte tutelata a livello comunitario. Nella zona infatti sono presenti aironi, tritoni, raganelle, rospi smeraldini, libellule certamente piu` consoni rispetto a dei fabbricati´. .  
   
   
AMBIENTE: RIFIUTI PER ASSESSORATO REGIONALE “NON CI SONO IN UMBRIA 157 DISCARICHE ABUSIVE”  
 
Perugia, 7 giugno 2007 - “Sul territorio regionale non ci sono 157 discariche abusive”. E’ quanto sostiene l’assessorato all’ambiente della Regione Umbria in riferimento ad alcune notizie apparse sulla stampa locale. Nell’anno 2002 - spiegano in assessorato - il Corpo Forestale dello Stato ha avviato sul territorio nazionale un’attività di verifica e controllo, individuando in Umbria 157 “discariche abusive”, ma molte regioni, tra cui la stessa Umbria, evidenziarono che nella quasi totalità dei casi si trattava di “occasionali abbandoni di rifiuti”, per lo più di natura urbana, cosa ben diversa - sostengono in assessorato - dalle discariche abusive. Dal 2003, la Regione Umbria, avvalendosi della collaborazione di Province e Comuni, ha immediatamente attivato tutte le azioni necessarie alla verifica ed al monitoraggio sul territorio regionale delle situazioni censite dal Corpo Forestale, al fine di provvedere alla rimozione e smaltimento dei materiali rinvenuti e all’individuazione dei responsabili. Recentemente inoltre, in relazione alla procedura di infrazione avviata a seguito del censimento del Corpo Forestale, si è comunicato al Ministero dell’Ambiente che sul territorio umbro ci sono attualmente due situazioni in sospeso, peraltro in fase di ripristino. Per una di queste l’amministrazione competente ha già provveduto a stanziare i fondi necessari per la corretta rimozione e l’idoneo smaltimento dei materiali rinvenuti. Per l’altro sito, l’amministrazione comunale interessata ha invece provveduto ad intimare al proprietario l’adempimento delle opere di bonifica ed in caso di inadempienza provvederà alla rimozione, in sostituzione del privato, nel rispetto della normativa vigente. Per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti negli impianti regionali - proseguono all’assessorato regionale all’ambiente -, i dati sulle volumetrie disponibili delle discariche pongono l’Umbria in una situazione ben lontana dalla emergenza presente in altre Regioni d’Italia, consentendo alla Regione di provvedere all’individuazione di adeguate politiche regionali sui rifiuti. In Umbria è in vigore il “Ii Piano Regionale per la gestione integrata e razionale dei residui e dei rifiuti”, approvato nel luglio 2002 (Bollettino Ufficiale della Regione Umbria n. 42, del 25 settembre 2002), il Piano Regionale per la gestione dei rifiuti speciali (Bollettino Ufficiale della Regione Umbria n. 9, del 2 marzo 2005) e il Piano regionale per la bonifica delle aree inquinate (Bollettino Ufficiale della Regione Umbria n. 36, del 1 settembre 2004), per cui non esiste alcun vuoto normativo in materia. E’ in atto la predisposizione del “Iii Piano Regionale per la gestione integrata e razionale dei residui e dei rifiuti”, per il quale sono state già avviate le procedure necessarie, gli incontri con gli Ato (Ambiti Territoriali Ottimali) e le Aziende di Gestione. Il Piano medesimo dovrà prendere in considerazione i mutamenti legislativi in corso (Legge 152/06, approvata dal precedente governo e in fase di revisione per evidenti incompatibilità con le norme europee) e aggiustare le previsioni del Piano precedere con le mutate esigenza della comunità regionale. In relazione a quest’ultimo aspetto, il nuovo Piano regionale dei rifiuti analizzerà sia le problematiche inerenti il contenimento dei rifiuti smaltiti in discarica sia la riduzione delle quantità complessive prodotte, attraverso l’incremento della percentuale di raccolta differenziata, attuando, anche, nuove metodologie, già efficacemente sperimentate in altri contesti territoriali e puntando l’attenzione su un più efficiente recupero dei materiali, soprattutto della frazione organica umida. Lo smaltimento in discarica dovrà essere concepito come fase residuale mediante il perseguimento di politiche volte a destinare allo smaltimento quanto non fattivamente riutilizzabile in processi secondari o nel recupero energetico. Tra i cardini del nuovo Piano sarà sicuramente presente una politica volta alla sensibilizzazione ed il coinvolgimento dei cittadini mediante attività promozionali di varia natura quali meeting tematici, percorsi formativi, opuscoli e campagne di informazione, in quanto la partecipazione fattiva della comunità è essenziale per il raggiungimento dell’obiettivo di una positiva chiusura dell’interno ciclo dei rifiuti. .  
   
   
RIFIUTI, BUSCEMI:BENE PDL, PIU´ DELEGHE A PROVINCE  
 
Milano, 7 luglio 2007 - "Il via libera da parte della Commissione Ambiente del Consiglio regionale è un primo ed importante passo avanti verso l´affermazione del principio di sussidiarietà anche in una materia delicata e complessa come quella dei rifiuti ed in particolare delle discariche". Massimo Buscemi, assessore regionale alle Reti e Servizi di Pubblica utilità, commenta così l´approvazione da parte della Commissione consiliare del progetto di legge in materia di smaltimento dei rifiuti. Ora il progetto di legge dovrà ottenere il definitivo via libera in Consiglio regionale. "Un´approvazione unanime - prosegue l´assessore Buscemi - un risultato da sottolineare, che ha visto protagonisti tutti i rappresentanti della maggioranza e che oggi responsabilizza ulteriormente le Province affidando loro competenze più ampie. In linea, dunque, con quanto ribadito e sostenuto dall´azione politica della Giunta regionale lombarda e dal suo presidente Formigoni". "Il giudizio dunque non può che essere positivo - conclude Buscemi - nella certezza che gli enti locali ed in particolare le Province sapranno utilizzare al meglio questa nuova responsabilità decentratagli dalla Regione". .