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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 16 Ottobre 2007
BANDA LARGA A DUE VELOCITÀ: L´EUROPA RISPONDE AI PROBLEMI DI REGOLAMENTAZIONE CON PROPOSTE DI RIFORMA  
 
Bruxelles, 16 ottobre 2007 - Mentre alcuni paesi europei sono leader mondiali in materia di accesso alla banda larga, cresce lo scarto tra i primi e gli ultimi all´interno dell´Ue. È quanto risulta da una relazione presentata ieri dalla Commissione europea, che cita la mancanza di concorrenza e le carenze della normativa come gli ostacoli principali alla crescita della banda larga. La Commissione intende rimediare a tali carenze con le sue proposte di riforma della regolamentazione dell´Ue in materia di telecomunicazioni che presenterà il 13 novembre. "La crescita della banda larga resta forte e i paesi leader dell´Ue sono diventati leader mondiali in materia di penetrazione della banda larga," ha dichiarato il Commissario Ue per le telecomunicazioni Viviane Reding. "Tuttavia è inaccettabile che lo scarto tra i primi e gli ultimi in Europa stia crescendo. L´europa deve intervenire subito per far ordine al suo interno. Presenterò proposte specifiche in tal senso nell´ambito del nostro pacchetto di riforme della regolamentazione delle telecomunicazioni a novembre. " In base ai dati pubblicati oggi dalla Commissione, lo scarto tra il paese dell´Ue al primo posto (Danimarca 37,2%) e quello all´ultimo posto in materia di penetrazione della banda larga (Bulgaria 5,7%) è in lieve aumento e supera ormai i 30 punti percentuali. Le ragioni principali di tale differenza risiedono nella mancanza di vere infrastrutture alternative o nella necessità di un´applicazione più coerente e rapida delle misure correttive (cfr. Ip/07/435). Occorre adoperarsi maggiormente per promuovere gli investimenti in modo che la crescita sia più equilibrata in tutta la Ue. Garantire una concorrenza efficace nei mercati della banda larga, per far sì che la banda larga sia accessibile a tutti, è tra le massime priorità della riforma della regolamentazione delle telecomunicazioni che la Commissione proporrà il prossimo mese. La crescita della banda larga è proseguita lo scorso anno in tutta la Ue, in un contesto in cui imprese e cittadini continuano a beneficiare della rivoluzione digitale (cfr. Ip/07/582). In media la penetrazione (numero di abbonati in rapporto alla popolazione) è salita dal 14,9% al 18,2%, nonostante i tassi di penetrazione relativamente modesti registrati in taluni Stati membri. Nei paesi leader – Danimarca (37,2%) e Paesi Bassi (33,1%) – circa un terzo o più della popolazione dispone di accesso alla banda larga, con una quota sostanziale di utenti che utilizza un´infrastruttura diversa da quella degli operatori storici. Il 1° luglio 2007 vi erano oltre 90 milioni di linee fisse a banda larga nei 27 Stati membri dell´Ue; di queste, escludendo Bulgaria e Romania, 20 milioni sono state aggiunte dal luglio 2006, il che significa un incremento del 28,7%. Proporzionalmente, la crescita è stata più elevata in Danimarca (7,7 linee per 100 abitanti), Lussemburgo (7,1 per 100) e Irlanda (6,7 per 100). La Digital Subscriber Line (Dsl) resta la principale tecnologia dell´Ue a banda larga, con circa 72,5 milioni di linee. Tuttavia, la crescita della Dsl è rallentata del 6,1% rispetto al luglio 2006, mentre è cresciuto l´uso di tecnologie alternative, come il cavo, la fibra ottica in casa, i wireless local loops (17,7 milioni di linee in totale). Nel settore degli abbonamenti alla Dsl vi è stata un´intensa concorrenza, dimostrata dalla forte crescita dei prodotti disaggregati del local loop: il 55,4% di tutte le linee Dsl degli operatori alternativi (17,6 milioni di linee) è pienamente o parzialmente disaggregato, rispetto al 45,9% nel luglio 2006. La rivendita (8,2 milioni di linee) resta un tipo importante di accesso a livello di mercato all´ingrosso, in particolare nello Uk (dove il regolatore nazionale ha imposto una separazione funzionale, garantendo in tal modo che la rivendita abbia luogo in condizioni di non discriminazione) e in Germania (dove i rivenditori continuano a dipendere fortemente dalle condizioni fissate dall´operatore storico). La quota di mercato degli operatori alternativi in Europa ha continuato a crescere e ha raggiunto il 53,5% nel luglio di quest´anno. Tuttavia la quota di mercato dei nuovi operatori entrati nel mercato è solo del 44,3% se si esclude la semplice rivendita delle linee Dsl degli operatori storici. Gli operatori alternativi investono altresì in misura crescente nelle proprie reti piuttosto che in servizi basati sull´infrastruttura degli operatori storici. . .  
   
   
EUTUBE RAGGIUNGE QUOTA UN MILIONE DI VISITE  
 
Bruxelles, 16 ottobre 2007 - Dal suo avvio, meno di 3 mesi fa, Eutube, il canale della Commissione europea su Youtube, ha ricevuto più di un milione di visite sulla sua homepage e i suoi video sono stati visualizzati quasi sette milioni di volte. Nelle parole del vicepresidente Margot Wallström, responsabile per le relazioni istituzionali e la strategia della comunicazione: "Il successo di Eutube conferma l´importanza di comunicare in modo interessante e di mantenersi al passo con i mezzi di comunicazione che alla gente piace utilizzare. " Per il momento il canale propone 69 videoclip su una varietà di tematiche – dai primi passi storici dell´Ue nel dopoguerra all´attuale necessità di combattere i cambiamenti climatici. Il video più visionato (con la quota impressionante di 4,2 milioni di visualizzazioni) è quello che promuove il programma Media dell´Ue: Love (Film lovers will love this, ovvero "A chi piace il cinema piacerà"). Fra gli altri videoclip maggiormente apprezzati figurano un clip relativo alla salute pubblica, Aids: Remember me ("Aids: ricordati di me") e un clip che illustra gli sforzi dell´Ue per combattere gli incendi che la scorsa estate hanno devastato le foreste della Grecia. Quest´ultimo è stato visualizzato circa 180 000 volte nel giro di tre settimane. I clip hanno ricevuto migliaia di commenti dagli utenti di Youtube, in larga maggioranza positivi. Molti clip hanno ricevuto un giudizio di 4 stelle o addirittura superiore. "Trovo che questo sia molto incoraggiante", ha detto Margot Wallström, "Gli utenti di Youtube ci fanno sapere quello che pensano dei clip e dell´Ue ed è positivo vedere così tanti commenti provenienti da persone che normalmente non riusciremmo a raggiungere. " Dal suo avvio, alla fine di giugno 2007, sono stati aggiunti al canale video in lingua francese e tedesca. Scoprite il contenuto di Eu Tube in: www. Youtube. Com/eutube . .  
   
   
EUROREGIONE ALPI-MEDITERRANEO: LE CAMERE DI COMMERCIO DEL PIEMONTE, PACA, RHôNE-ALPES, LIGURIA E VALLE D’AOSTA HANNO FIRMATO IERI UN PROTOCOLLO D’INTESA PER PROMUOVERE LA COLLABORAZIONE TRANSFRONTALIERA  
 
Nizza, 16 ottobre 2007 - Si è svolto ieri mattina, lunedì 15 ottobre, presso la Camera di commercio di Nizza il primo convegno tra Camere di commercio transfrontaliere organizzato dall’Eurocin G. E. I. E. (primo Gruppo Europeo di Interesse Economico tra Camere di commercio ed enti economici) in collaborazione con Unioncamere Piemonte, Unioncamere Liguri, Camera Regionale di Aosta, Camere Regionali Paca e Rhône Alpes e Camera di commercio di Nizza sul tema “Euroregione Alpi-mediterraneo: cooperazione transfrontaliera, infrastrutture e territori”. L’incontro, dedicato al ruolo strategico delle infrastrutture come motore dello sviluppo locale e rivolto a tutti i Presidenti e i Segretari Generali delle oltre 50 Camere di commercio delle cinque Regioni e 28 Province coinvolte, ha voluto rappresentare un importante momento di riflessione finalizzato a una collaborazione più stretta tra le Camere di commercio italiane e le Camere di commercio d’oltralpe. L’evento di ieri è collegato al disegno politico che ha visto le Regioni Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta, Paca e Rhône-alpes siglare il 18 luglio 2006 un protocollo di intesa che ha dato origine all’Euroregione Alpi-mediterraneo e firmare il 10 ottobre 2007, nell’ambito degli Open Days a Bruxelles, il documento ufficiale che sancisce la nascita dell’Euroregione con l’obiettivo di rafforzare la cooperazione territoriale in ambito politico, economico e culturale, con la costituzione di un Gect-gruppo Europeo di Associazioni Territoriali. Le Unioni Regionali delle Camere di commercio, condividendo il disegno politico avviato dai rispettivi governi regionali e volendo contribuire al progetto (in particolare in ambito economico), hanno firmato una Dichiarazione d’Intenti con l’obiettivo di avviare un processo di coordinamento e concertazione tra le Camere di commercio delle rispettive regioni, favorendo un maggiore interscambio commerciale tra le regioni italiane e francesi, istituendo un osservatorio permanente sull’economia dell’Euroregione e potenziando questa collaborazione negli ambiti prioritari dell’Unione Europea, anche tramite l’utilizzo dei Fondi Europei e tramite un’azione e una presenza coordinata delle Camere di commercio a Bruxelles. Tra gli obiettivi della Dichiarazione d’intenti c’è anche il rafforzamento della cooperazione e dell’azione di lobbying per il miglioramento delle infrastrutture delle comunicazioni terrestri e marittime. “Certi del ruolo strategico che le Camere di commercio italo-francesi ricoprono all’interno dell’area economica dell’Euroregione - un territorio di circa 110mila chilometri quadrati abitato da quasi 17 milioni di persone e con un Pil di 432 miliardi di euro - riteniamo fondamentale una cooperazione sempre più concreta tra le nostre regioni volta a rafforzare gli scambi in settori come l´accessibilità, i trasporti, l´innovazione, l’informazione statistica e lo sviluppo economico. Attraverso politiche d’intervento coordinate e la presenza del Sistema Piemonte a Bruxelles, cercheremo di rafforzare i legami politici e sociali di un’area economica forte con l’obiettivo di promuovere ulteriormente l’integrazione e lo sviluppo territoriale” ha commentato Renato Viale, presidente di Unioncamere Piemonte. “Per la Chambre valdôtaine, il rafforzamento della collaborazione con le altre Camere di commercio dell’Euroregione è un processo di fondamentale importanza che ripercorre, anche sotto il profilo della rappresentanza economica, il cammino già iniziato dalle Regioni sotto il profilo politico e istituzionale - ha dichiarato Pierantonio Genestrone, presidente della Camera Regionale di Aosta -. È inoltre un patto che aiuta la nostra realtà economica valdostana a raccordarsi meglio con la naturale e ben più ampia dimensione economica di un bacino imprenditoriale di oltre 1. 200. 000 imprese”. “Siamo felici di questo rinnovato accordo nel quadro dell’Euroregione. Le Camere di commercio sono ambasciatori senza frontiere e da tempo hanno iniziato questo stretto rapporto con le Camere di commercio francesi, perché entrambi siamo consapevoli che le sfide dell’economia globale si vincono insieme. Sulle infrastrutture, in particolare, le Camere di commercio hanno il merito di aver promosso già molto tempo fa sia Transpadana che la Comunità delle Camere di commercio dell’Asse Genova-rotterdam, esempi concreti di cooperazione attiva transfrontaliera” ha commentato Paolo Odone, presidente di Unioncamere Liguri. In quest’ottica, le Unioni regionali e le Camere di commercio hanno stabilito a Nizza una prima selezione di progetti di infrastrutture stradali, marittime e intermodali prioritari per far fronte alle sfide e sui quali intendono promuovere azioni di sensibilizzazione a favore della loro realizzazione. Questa selezione, che sarà sottoposta alle differenti Assemblee delle Camere di Commercio comprende tra gli altri i seguenti progetti: la linea ad Alta Velocità (Lgv) Provenza-costa Azzurra e il raddoppio della linea ferroviaria ligure per completare la linea ad alta velocità Bacellona-genova; la Linea ad Alta Capacità Lione/torino; lo sviluppo delle autostrade del Mare nel Mediterraneo tra la Spagna, l’Italia e la Francia; il corridoio ferroviario Ten 24 tra Genova e Rotterdam. Le Unioni Regionali si sono impegnate, inoltre, a monitorare la realizzazione dei lavori già previsti relativi al raddoppio del Tunnel del Tenda e il completamento delle tratte di accesso al Monte Bianco e a trasmettere agli Stati francesi e italiani le loro priorità nell’ambito del prossimo vertice franco-italiano. “I Presidenti di Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta, Provence-alpes-côte d’Azur e Rhône-alpes, lo scorso 10 ottobre, a Bruxelles, hanno ufficialmente presentato l’Euroregione “Alpi Mediterraneo”. L’iniziativa nasce quale programma politico da affiancarsi al progetto di cooperazione economica transfrontaliera a cui, da oltre dieci anni, stanno lavorando le Camere di commercio e gli enti italo-francesi riuniti in Eurocin G. E. I. E. Sono certo che il 15 ottobre sia una data altrettanto significativa. Per la prima volta, i rappresentati degli enti camerali delle suddette aree si sono incontrati per trattare una tematica fondamentale per le nostre economie: le infrastrutture. È indubbio che le Regioni e il sistema camerale giochino un ruolo fondamentale nel processo di costituzione dell’Europa, attraverso cooperazioni rafforzate e politiche condivise” ha dichiarato Ferruccio Dardanello, amministratore delegato di Eurocin G. E. I. E. E presidente della Camera di commercio di Cuneo. “Certi del ruolo strategico che le Camere di commercio italo-francesi ricoprono all’interno dell’area economica dell’Euroregione - un territorio di circa 110mila chilometri quadrati abitato da quasi 17 milioni di persone e con un Pil di 432 miliardi di euro - riteniamo fondamentale una cooperazione sempre più concreta tra le nostre regioni volta a rafforzare gli scambi in settori come l´accessibilità, i trasporti, l´innovazione, l’informazione statistica e lo sviluppo economico. Attraverso politiche d’intervento coordinate e la presenza del Sistema Piemonte a Bruxelles, cercheremo di rafforzare i legami politici e sociali di un’area economica forte con l’obiettivo di promuovere ulteriormente l’integrazione e lo sviluppo territoriale” ha commentato Renato Viale, presidente di Unioncamere Piemonte. “Per la Chambre valdôtaine, il rafforzamento della collaborazione con le altre Camere di commercio dell’Euroregione è un processo di fondamentale importanza che ripercorre, anche sotto il profilo della rappresentanza economica, il cammino già iniziato dalle Regioni sotto il profilo politico e istituzionale - ha dichiarato Pierantonio Genestrone, presidente della Camera Regionale di Aosta -. È inoltre un patto che aiuta la nostra realtà economica valdostana a raccordarsi meglio con la naturale e ben più ampia dimensione economica di un bacino imprenditoriale di oltre 1. 200. 000 imprese”. “Siamo felici di questo rinnovato accordo nel quadro dell’Euroregione. Le Camere di commercio sono ambasciatori senza frontiere e da tempo hanno iniziato questo stretto rapporto con le Camere di commercio francesi, perché entrambi siamo consapevoli che le sfide dell’economia globale si vincono insieme. Sulle infrastrutture, in particolare, le Camere di commercio hanno il merito di aver promosso già molto tempo fa sia Transpadana che la Comunità delle Camere di commercio dell’Asse Genova-rotterdam, esempi concreti di cooperazione attiva transfrontaliera” ha commentato Paolo Odone, presidente di Unioncamere Liguri. In quest’ottica, le Unioni regionali e le Camere di commercio hanno stabilito a Nizza una prima selezione di progetti di infrastrutture stradali, marittime e intermodali prioritari per far fronte alle sfide e sui quali intendono promuovere azioni di sensibilizzazione a favore della loro realizzazione. Questa selezione, che sarà sottoposta alle differenti Assemblee delle Camere di Commercio comprende tra gli altri i seguenti progetti: la linea ad Alta Velocità (Lgv) Provenza-costa Azzurra e il raddoppio della linea ferroviaria ligure per completare la linea ad alta velocità Bacellona-genova; la Linea ad Alta Capacità Lione/torino; lo sviluppo delle autostrade del Mare nel Mediterraneo tra la Spagna, l’Italia e la Francia; il corridoio ferroviario Ten 24 tra Genova e Rotterdam. .  
   
   
NUOVO RESPONSABILE FSE DI BRUXELLES IN VISITA ALLE AZIENDE ALTOATESINE  
 
 Bolzano, 16 ottobre 2007 - Colloqui con i responsabili provinciali del Fondo sociale europeo e incontri nelle aziende che hanno usufruito di finanziamenti europei per la formazione interna: questi i temi al centro della visita a Bolzano del nuovo capo-unità del Fondo Sociale Europeo nell´ambito della Commissione Ue, Philippe Hutt. Il nuovo capo-unità del Fondo Sociale Europeo a Bruxelles, Philippe Hutt, ha visitato il Servizio Fse della Provincia di Bolzano. Insieme a Maurizio Corradetti, referente della Commissione Ue per la Provincia di Bolzano, ha incontrato la dirigente del Servizio Fse Barbara Repetto e il suo staff e ha effettuato una serie di visite in aziende altoatesine che hanno usufruito negli ultimi anni di finanziamenti europei per la formazione interna del personale di diversi livelli. Dopo un incontro con il direttore del Tis Hofer, la delegazione europea si è recata negli stabilimenti Iveco, Sapa, Acciaierie Valbruna per verificare di persona i risultati e l’efficacia dei progetti finanziati. Successivamente, nella sede del Servizio provinciale Fse, è stato presentato come best practice da Afi/ipl e Ctm il modello Monitor, gestito dalle parti sociali e mirato a verificare l’antamento del mercato del lavoro e i fabbisogni professionali delle imprese. I materiali forniti da Monitor costituiscono la base per programmare le attività di istruzione e formazione in funzione delle esigenze del territorio. Philippe. Hutt ha espresso un convinto apprezzamento per la qualità del lavoro del Servizio Fse nella Provincia di Bolzano e per come vengono correttamente utilizzate le risorse comunitarie. .  
   
   
GIORNATA INFORMATIVA SULLE OPPORTUNITA’ OFFERTE DAI FONDI COMUNITARI  
 
Venezia, 16 ottobre 2007 - La cultura può costituire uno degli assi portanti dello sviluppo. E’ intorno a questa scelta di fondo che, per iniziativa della Regione, si svilupperà la riflessione oggi a Venezia, presso la Scuola Grande S. Giovanni Evangelista, in occasione di una giornata informativa dedicata alla presentazione delle diverse opportunità di utilizzo dei fondi strutturali nell’ambito della Programmazione comunitaria 2007-2013 in ambito culturale. Nel corso della giornata, con inizio alle ore 10. 30, saranno esaminate le prospettive che si aprono per il settore della cultura con il Programma Operativo regionale (Por) per l’Obiettivo 2 parte Fesr (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) e con i Programmi Operativi previsti nell’obiettivo 3, Cooperazione territoriale. Si parlerà, inoltre, dei fondi tematici della Cultura gestiti direttamente dalla Commissione Europea. Sarà presentato, tra l’altro, un primo esito di una possibile mappatura del Veneto in distretti culturali evoluti, analisi commissionata dalla Regione all’Università Iuav di Venezia e intesa come uno degli strumenti a supporto delle politiche di settore. La Regione illustrerà i capisaldi della programmazione in materia di attività culturali mentre, nel pomeriggio, sono previsti due tavoli di confronto che permetteranno di acquisire direttamente dai soggetti culturali pubblici e privati indicazioni sulle priorità ritenute più significative dal territorio. .  
   
   
IL DICIOTTO E DICIANNOVE OTTOBRE A CUTRO LA CONFERENZA FINALE DEL "GO NETWORK"  
 
Reggio Calabria, 16 ottobre 2007 - La chiusura del progetto transnazionale "Go Network", nell´ambito del programma di iniziativa comunitaria Interreg Iii C, di cui la Regione ha ricoperto, nel periodo 2005-2007, il ruolo di capofila avverrà nei giorni diciotto e diciannove ottobre, a Villa Margherita di Sant´anna di Cutro. Il partenariato ha visto come componenti le regioni Basilicata e Lombardia, nonché regioni, enti e associazioni di Francia, Grecia, Libano, Giordania, Egitto, Algeria, Marocco. Avviato nel dicembre del 2005 con l´obiettivo di «fornire una panoramica degli schemi di garanzia» in Occidente e nel bacino del Mediterraneo, il progetto risponde alla crescente attenzione verso le piccole e medie imprese e l´avvio di politiche per l´accesso al credito. In particolare, quest´ultimo settore, considerate le oggettive difficoltà ad accedervi, "rappresenta - ha detto il Responsabile dell´Uoa per gli Affari Generali della presidenza Vincenzo Falcone che aprirà i lavori della prima giornata anche nella sua nuova veste di coordinatore nazionale di Interreg Iv C, 2007-2013 - una delle principali remore allo sviluppo delle Pmi nell´est Europa prevalentemente a causa del divario del potere negoziale esistente tra un istituto bancario ed un´impresa di modeste dimensioni". I lavori del diciotto saranno conclusi dall´assessore alla Programmazione nazionale e comunitaria, Mario Maiolo. La seconda giornata, che vedrà l´introduzione del dirigente generale del dipartimento "Attività produttive", Francesco De Grano saranno chiusi dall´intervento dell´assessore alle "Attività produttive", Pasquale Tripodi. .  
   
   
IL REGNO UNITO FINANZIERÀ UN´INDAGINE DI VASTISSIME DIMENSIONI SULLE FAMIGLIE  
 
Londra, 15 ottobre 2007 - Il governo del Regno Unito ha annunciato il primo progetto di scienze sociali finanziato a titolo del «Large Facilities Capital Fund» di recente istituzione. 15,5 Mio Gbp (22,17 Mio Eur) saranno destinati allo studio di 40 000 famiglie britanniche nell´arco di cinque anni. I risultati forniranno informazioni sui britannici, sulla loro vita, le esperienze, i comportamenti, le aspettative, le convinzioni personali e su come tutto ciò si sia modificato nel tempo. «L´indagine avrà enormi ripercussioni positive sulla società britannica e rivoluzionerà la nostra capacità di studio su aspetti quali la povertà, la migrazione, le dinamiche del mercato del lavoro, la criminalità e l´invecchiamento», ha affermato Ian Pearson, ministro britannico della Scienza e dell´innovazione. «La portata e l´accuratezza della ricerca forniranno una base di conoscenze impareggiabile per il governo nazionale e regionale», ha aggiunto. «Ci auguriamo che nell´analizzare la ricerca emergano maggiori opportunità per l´elaborazione di una politica informata a lungo termine in materie quali la risposta al cambiamento climatico, il fisco e le pensioni, l´erogazione di servizi pubblici, la salute e l´istruzione. » L´indagine sostituirà la «British Household Panel Survey», istituita nel 1991, effettuata su 5 500 famiglie che ora saranno integrate nel nuovo studio. Il campione più esteso consentirà di analizzare anche sottogruppi sociali quali i genitori adolescenti e agevolerà l´analisi a livello regionale e nazionale. Ogni anno saranno intervistati gli adulti e i bambini maggiori di 11 anni appartenenti a ciascun nucleo famigliare oggetto dello studio e ciò permetterà di ottenere informazioni sull´evoluzione della famiglia e dell´ambiente in cui un bambino cresce. Il dipartimento dell´Innovazione, dell´università e delle competenze britannico precisa che i rappresentanti di gruppi etnici minoritari saranno sovrarappresentati nel campione al fine di ottenere un´analisi dettagliata della composizione della società britannica. Il Large Facilities and Capital Fund dispone di un bilancio annuale di circa 100 Mio Gbp (143 Mio Eur) destinati ai consigli della ricerca britannici affinché investano in nuove strutture scientifiche di vasta scala o nella sostituzione di quelle esistenti. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Berr. Gov. Uk/science/science-funding/science_facilities/page30086. Html .  
   
   
A BARI (22-26 OTT.) CONFERENZA MONDIALE SCIENZIATI DISARMO "PUGWASH"  
 
Bari, 16 ottobre 2007 - Si terrà a Bari (hotel Palace), dal 22 al 26 ottobre, la 57° conferenza mondiale Pugwash sulla scienza e sui “world affairs”, gli “affari del mondo” che riguardano soprattutto la proliferazione delle armi nucleari e il mantenimento della pace nelle aree “calde” del pianeta. Il movimento Pugwash raccoglie scienziati di 50 paesi del mondo e tiene più volte l’anno sessioni internazionali: quest’anno tocca all’Italia e la Puglia, su iniziativa dell’Assessorato al Mediterraneo, si è candidata ad ospitarne i lavori. Stamani infatti l’assessore Silvia Godelli, il presidente Vendola e il presidente Pepe hanno illustrato l’iniziativa insieme al prof. Paolo Cotta- Ramusino, segretario generale del movimento Pugwash (dal nome della località canadese della Nuova Scozia dove si tenne 50 anni fa, nel 1957, la prima sessione, su impulso di Albert Einstein e di Bertrand Russell). L’ultimo appuntamento è stato al Cairo nel 2006. “Pugwash – ha detto la Godelli – promuove il tema generale della ricerca scientifica al servizio del benessere, a sostegno delle politiche di pace e sviluppo di tutti i paesi del mondo. Scienziati di tutti paesi del mondo affrontano nelle discussioni i temi del disarmo e della promozione della pace, dell’energia nucleare e della non proliferazione delle armi nucleari”. Lunedì 22 la prima sessione sarà presieduta dal Ministro degli Esteri Massimo D’alema. “L’appuntamento di Bari – prosegue la Godelli – conferma la particolare attitudine della Puglia ad affrontare i temi di politica estera per la pace, in sintonia con gli impegni del Governo nazionale”. Il presidente del Consiglio regionale, Pietro Pepe, si è detto “orgoglioso di provare a sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi della pace, partendo dalle tematiche di un manifesto-appello stilato 50 anni fa contro le armi nucleari e che oggi si ripropone in tutta la sua drammaticità”. Il movimento Pugwash nel 1995 è stato insignito del premio Nobel per la pace e vedrà la discussione, anche in forma non pubblica per favorire il confronto tra esponenti di Paesi non amici, di delegazioni di Usa, Russia, Cina, India, Iran, Iraq, Pakistan, Corea del Nord, Afghanistan, dei paesi del Medio Oriente. Obiettivo infatti è quello di sviluppare una diplomazia non ufficiale degli scienziati, che possa portare dialogo e comprensione anche tra comunità scientifiche che non avrebbero motivo di discussione pubblica, stabilendo contatti tra fronti contrapposti dove esiste la questione della presenza o della possibilità di armi nucleari utilizzabili. Alcune sessioni (quella inaugurale in Italiano e quella finale in Inglese) saranno tuttavia pubbliche. Al termine dei lavori sarà eletto il nuovo presidente per il prossimo quinquennio, Jayantha Dhanapala. .  
   
   
FIRMATO ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA LA CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA PER L’UNGHERIA E LA HUNGEXPO ZRT.  
 
Budapest 16 ottobre 2007 - Il Presidente Stricca :„La collaborazione tra la Cciu e la Hungexpo Zrt. Costituisce un’ ulteriore opportunità per le Pmi italiane e per lo sviluppo dei rapporti economici italo – ungheresi. ” Miklòs György :”Abbiamo bisogno di partner affidabili non soltanto in Ungheria ma anche all’estero, e grazie a questo accordo ne avremo uno non solo in Ungheria ma anche per il mercato italiano che è molto importante per noi” Il Presidente della Cciu, dott. Alessandro Stricca , e l’Amministratore Delegato della società Hungexpo Zrt. , Miklòs György, hanno siglato l’accordo di collaborazione in presenza dei giornalisti della stampa ungherese. All’evento hanno preso parte anche il Direttore dell’Ice, dott. Alessio Ponz de Leon Pisani, il Consigliere del Ministero dell’Economia e dei Trasporti Ungherese, dott. Ssa Màrta Szabònè Molnàr, il Consigliere Cciu responsabile dello Sportello Fiere , dott. Filippo Farkas ed il Primo Segretario dell’Ambasciata d’Italia, dott. Sergio Strozzi. Grazie all’accordo la promozione delle fiere ungheresi in Italia avverrà all’interno di un accordo quadro in cui si favorirà la partecipazione non solo istituzionale della presenza italiana in Ungheria ma soprattutto quella delle imprese, ed in particolare delle Pmi. La Cciu promuoverà gli eventi della Hungexpo Zrt. Tramite le pubblicazioni camerali (newsletter, La Circolare , Il Ponte) ed organizzerà incontri d’affari tra le aziende italiane e quelle ungheresi in occasione delle fiere Hungexpo. La Hungexpo garantirà ai Soci della Cciu ed a tutte le Pmi italiane, che si registreranno tramite la Camera di Commercio Italiana per l’Ungheria, uno sconto sugli spazi espositivi alle proprie manifestazioni fieristiche. In seguito alla firma il Presidente Stricca ha dichiarato ai giornalisti :„La collaborazione tra la Cciu e la Hungexpo Zrt. Costituisce un’ ulteriore opportunitá per le Pmi italiane e per lo sviluppo dei rapporti economici italo – ungheresi. ” L’amm. Delegato della Hungexpo Miklòs György ha aggiunto :”Abbiamo bisogno di partner affidabili non soltanto in Ungheria ma anche all’estero, e grazie a questo accordo ne avremo uno non solo in Ungheria ma anche per il mercato italiano che è molto importante per noi”. .  
   
   
AUSTRIA, AUMENTO SALDO POSITIVO PARTITE CORRENTI  
 
Vienna, 16 ottobre 2007 - Secondo recenti stime della Banca nazionale austriaca, nei primi sei mesi del 2007 il saldo attivo della bilancia austriaca delle partite correnti ammontava a 5,5 miliardi di euro, dopo un´eccedenza di 3,9 miliardi di euro della prima metà del 2006. Lo conferma l´Ice. La Banca nazionale ha così riesaminato le sue stime fatte fino a oggi. Una decisiva influenza sull´andamento, nella prima metà dell´anno, l´hanno avuta i saldi positivi della bilancia commerciale e della bilancia dei servizi. L´eccedenza della bilancia commerciale è stata di 1,3 miliardi di euro grazie all´aumento fortissimo delle esportazioni. È anche aumentato il saldo positivo della bilancia dei servizi, il cui componente più importante - il turismo - ha registrato un´eccedenza di 4,3 miliardi di euro. .  
   
   
PER BAJUK EMIGRATI VITALI PER SVILUPPO SLOVENIA  
 
Lubiana, 16 ottobre 2007 - I compatrioti all´estero sono vitali per il futuro sviluppo della Slovenia. Lo ha dichiarato il ministro Bajuk, ripreso sul sito web del Governo sloveno. Rivolgendosi ai partecipanti a una conferenza di scienziati e uomini d´affari di tutto il mondo, il ministro delle Finanze Andrej Bajuk ha affermato che gli emigrati sono d´importanza cruciale per la prosperità della Slovenia. La notizia è stata riportata dal sito web del Governo sloveno. La conferenza è stata organizzata dallo Slovenian World Congress, un´associazione di emigranti sloveni. Il ministro ha anche rilevato lo sviluppo della Slovenia negli ultimi 15 anni, e l´alta crescita economica registrata. Tale crescita è possibile solo se è basata sulla conoscenza e sulla innovazione, ha detto il ministro. .  
   
   
FABBISOGNO DEL SETTORE STATALE DEL MESE DI AGOSTO 2007  
 
Roma, 16 ottobre 2007 - Il Ministero dell´Economia e delle Finanze comunica i dati di sintesi del conto del settore statale del mese di agosto 2007.
Milioni di euro
Formazione del fabbisogno
Entrate 40. 337
Spese 42. 904
di cui: spesa per interessi 10. 890
Fabbisogno (-) / Disponibilità (+) -2. 567
Copertura
Totale 2. 567
Titoli a breve termine 500
Titoli a medio-lungo termine -478
Titoli esteri -372
Altre operazioni (1) 2. 917
(1) Comprendono la raccolta postale e la variazione del conto di disponibilità. .
 
   
   
FUSIONE PER INCORPORAZIONE IN UNICREDITO ITALIANO S.P.A. DI CAPITALIA S.P.A. : NEGOZIAZIONE DELLE FRAZIONI  
 
Milano, 16 ottobre 2007 - Unicredit comunica che il prezzo di acquisto delle frazioni delle azioni Unicredit generate dal concambio delle azioni Capitalia oggetto di offerta in opzione e prelazione a seguito dell’esercizio del diritto di recesso è stato determinato in € 6,259 per ogni azione intera, quale media dei prezzi ufficiali rilevati sul mercato Mta nei giorni compresi tra l’ 8 ed il 12 ottobre 2007. Il ricavo delle frazioni negoziate avverrà con valuta 29 ottobre 2007. .  
   
   
FONDIARIA-SAI DELIBERA L´EMISSIONE DI UN PRESTITO OBBLIGAZIONARIO SUBORDINATO IRREDIMIBILE PER UN IMPORTO FINO A MASSIMI EURO 750.000.000  
 
Milano, 16 ottobre 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Fondiaria-sai S. P. A. , convocato ieri, ha deliberato l´emissione di un prestito obbligazionario subordinato a durata indeterminata (c. D. "irredimibile"), denominato "Fixed Floating Rate Perpetual Subordinated Notes" per un valore pari ad un massimo di Euro 750. 000. 000. Il prestito obbligazionario consentirà il rafforzamento patrimoniale della Compagnia, in un’ottica di medio-lungo periodo. Le obbligazioni avranno durata indeterminata ed il rimborso, che potrà avvenire a far tempo dal decimo anno dell´emissione, sarà possibile solo ad iniziativa di Fondiaria-sai, e soggetto a ulteriore autorizzazione da parte di Isvap. In particolare, il rimborso sarà sempre possibile a partire dal decimo anno dell´emissione. Gli interessi in relazione alle obbligazioni matureranno e saranno pagabili annualmente, a un tasso fisso annuo che verrà determinato in un momento immediatamente antecedente l´emissione, sino al decimo anno a fare tempo dalla data di emissione. Successivamente, qualora non rimborsate, le obbligazioni matureranno interessi variabili pagabili in determinate date dell´anno. Come precedentemente comunicato in data 9 ottobre 2007, l´emissione, che ha già ottenuto la necessaria autorizzazione da parte dell´Isvap, vedrà assegnato il rating da parte di Standard & Poor´s. Si rammenta che l´attuale rating dell´emittente è Bbb+ con outlook positivo. E´ previsto che le obbligazioni siano collocate esclusivamente ad investitori istituzionali al di fuori degli Stati Uniti, in accordo con la Regulation S (secondo la definizione del Regolamento S nella Legge Us sui Valori Mobiliari del 1933 e successive modifiche (“Regolamento S”)). E´ altresì previsto che le obbligazioni vengano quotate presso il mercato ufficiale gestito dalla Borsa del Lussemburgo. Quanto ai tempi dell´emissione, la stessa è prevista, compatibilmente con l´andamento dei mercati finanziari, nelle prossime settimane, ad esito del "roadshow" che verrà tenuto all´estero. I termini definitivi dell´emissione saranno annunciati dopo il “bookbuilding” e il “pricing”. Mediobanca, Ubs e Goldman Sachs agiranno in qualità di “Joint Bookrunners” dell’operazione. Mediobanca e Ubs sono "Joint Arrangers". .  
   
   
MILANO E INNOVAZIONE: AL QUARTO POSTO IN EUROPA DOPO MONACO, DAVANTI A BRUXELLES, LONDRA E BARCELLONA DUE “PITAGORA” OGNI MILLE MILANESI (E TRE OGNI MILLE OCCUPATI)  
 
 Milano, 16 ottobre 2007 - Creatività scientifica e innovazione: Milano fa bene in Europa, ma non mancano elementi di freno. Ci sono le eccellenze: la densità di inventori per 1000 abitanti è poco inferiore a 2 (1,8) e di 3 ogni 1000 occupati. Tra le tredici principali aree metropolitane europee Milano è al quarto posto nella classifica dell’innovazione (rispetto al numero di abitanti), precedendo Bruxelles, Londra e Barcellona. Prima Monaco di Baviera. Roma è dodicesima. Rispetto al numero di occupati, Milano passa al quinto posto (prima Parigi). In particolare, con 72 pubblicazioni scientifiche ogni 1000 abitanti (oltre 90 mila in 15 anni) il capoluogo lombardo si posiziona al quarto posto in Europa, anche se scende al sesto nel rapporto pubblicazioni scientifiche - occupati. Rimane al quarto posto anche se consideriamo il numero di domande di brevetto europee (con 2,9 domande ogni 1000 abitanti: il 17% di tutte le domande di brevetto europee italiane tra il 1990 e il 2004): Milano scende al quinto posto se si rapportano le domande di brevetto agli occupati. A metà classifica per il numero di laboratori di ricerca e sviluppo: 156 imprese attive (al sesto posto in Europa). Ma ci sono anche elementi di freno: tra sedici interviste ai rappresentanti delle istituzioni, università e aziende la quasi totalità ha evidenziato il bisogno di un progetto comune in materia di innovazione, guidato dalle istituzioni milanesi. C’è poi il peso decrescente degli iscritti a ingegneria: -2,7% nel periodo 1998 – 2004 e una riduzione del 2% di architettura e di 1,4% per le discipline matematiche, fisiche e naturali. Ma anche rallenta la natalità di imprese innovative: il terziario avanzato sul totale delle nuove imprese era nel 1996 oltre il 14% e nel 2005 scende all’8%. L’high tech passa dal 28% del 1996 al 21% del 2005. Ma chi sono i protagonisti? E’ l’Università Statale di Milano (tra i centri di ricerca sia pubblici che privati) il principale produttore scientifico dell’area milanese, seguita dall’Istituto Nazionale di Fisica e Matematica. Tra i soli attori industriali, prima la Bracco, seguita da Farmitalia Carlo Erba. Sono questi alcuni dei dati che emergono da una ricerca della Camera di Commercio di Milano, condotta da un gruppo di lavoro dell’Università Bocconi. Oggi e domani Europe Innova: incontro europeo in Camera di commercio. Conferenza dedicata ai temi dell’innovazione organizzata a Milano dalla Commissione Europea in collaborazione con la Camera di commercio di Milano a palazzo Mezzanotte in piazza Affari, 6. “Crescita e innovazione – ha commentato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano - sono fortemente intrecciate alla qualità del capitale umano. Più una città dispone di risorse umane qualificate maggiori sono le sue chanches di cogliere le opportunità connesse a processi di cambiamento sempre più rapidi e mutevoli. Le città più avanzate a livello internazionale sono infatti quelle che più di altre riescono a creare una relazione virtuosa tra occupazione, ricerca e formazione. Il fatto che Milano sia in buona posizione a livello europeo per creatività scientifica e per numero di laboratori di ricerca e sviluppo è un passo nella giusta direzione. Occorre adesso rafforzare il legame tra la forza del potenziale accademico dell’area milanese e le necessità del sistema produttivo. Un tessuto costituito per la larghissima parte da piccole imprese che trova la sua forza proprio nel suo saper continuamente rispondere con successo alle sfide poste dal mercato”. Creatività scientifica e innovazione: la posizione di Milano in Europa
Classifica dell’innovazione (sul numero di abitanti) Creatività scientifica (sul numero di abitanti) Domande di brevetti europei (sul numero di abitanti) Classifica dell’innovazione (sul numero di occupati) Creatività scientifica (sul numero di occupati) Domande di brevetti europei (sul numero di occupati) Laboratori di R&s
4 4 4 5 6 5 6
Tutti i dati della ricerca La classifica dell’innovazione in Europa. Milano è al quarto posto tra le tredici principali aree metropolitane europee per quanto riguarda il suo livello di creatività scientifica e innovazione. Al primo posto Monaco di Baviera, seguita da Stoccolma, Amsterdam e Francoforte. Milano precede Bruxelles, Londra e Barcellona. Roma è invece al dodicesimo posto, dopo Birmingham e prima di Madrid. La classifica è stata fatta considerando due voci: il numero di pubblicazioni scientifiche ogni 1000 abitanti da parte di autori localizzati nell’area metropolitana e il numero di domande di brevetti europei (sempre ogni 1000 abitanti). Se invece consideriamo le due voci rispetto al numero di occupati, Milano scende al quinto posto tra le grandi città europee. Al primo posto sale Parigi, seguita da Monaco, Stoccolma e Amsterdam. Stabile al dodicesimo posto Roma (dopo Lione e ancora una volta prima di Madrid). La creatività scientifica. Milano con 72 pubblicazioni scientifiche ogni 1000 abitanti da parte di autori localizzati nell’area metropolitana è al quarto posto in Europa. Al primo posto Amsterdam (con 112 pubblicazioni ogni 1000 abitanti), al secondo Stoccolma (102) e al terzo Monaco (79). Dietro a Milano Atene (54), Francoforte (53), Bruxelles e Barcellona (52). Dodicesima Roma (con 37 pubblicazioni). Chiude la classifica Madrid (con 35). Se consideriamo invece il numero di pubblicazioni rispetto al numero di occupati, Milano passa al sesto posto (con 116 pubblicazioni ogni 1000 occupati). Al primo posto sempre Amsterdam (172), seguita da Parigi (171) e da Stoccolma (152). Al decimo posto Roma (100). Tra il 1990 e il 2005 sono infatti state oltre 90 mila le pubblicazioni scientifiche “made in Milan”, con una crescita negli ultimi 5 anni del 38%. Chi produce “creatività scientifica”. È l’Università Statale di Milano il principale produttore scientifico a Milano tra tutti i centri e laboratori, pubblici e privati, presenti in città. Segue l’Istituto Nazionale di Fisica e Matematica, l’Ospedale San Raffaele, il Politecnico di Milano e l’Ospedale Maggiore. Se ci concentriamo invece sui soli attori industriali, il contributo di maggiore rilievo alla produzione scientifica milanese viene dalla Bracco, seguita da Farmitalia Carlo Erba, da Schering Plough, dalla Pirelli Labs e dalla Sanofi Synthelabo. Il “bernoccolo” dell’invenzione. Per quanto riguarda le domande di brevetto europee, Milano si conferma al quarto posto, con 2,9 domande ogni 1000 abitanti nel periodo tra il 1990 e il 2004. La precedono Monaco (13,6 domande ogni 1000 abitanti), Francoforte (11,7) e Stoccolma (5). Dietro a Milano Amsterdam (1,4), Londra (1,3), Bruxelles (1,1). Roma è al nono posto (con 0,4). Se consideriamo il numero di domande per occupati, Milano scende al quinto posto (con 4,7 domande di brevetto ogni 1000 occupati). Ai primi due posti si confermano Monaco (21,3) e Francoforte (14,2), mentre al terzo sale Parigi (11,2). Roma mantiene la decima posizione (1). Milano da sola rappresenta il 17% di tutte le domande di brevetto europee (tra il 1990 e il 2004) provenienti dall’Italia, rispetto al 4% di Roma. Con un peso sul totale nazionale superiore a quello milanese solo Parigi (33%), Stoccolma (29%), Londra (27%) e Madrid (19%). Gli inventori milanesi. A Milano la concentrazione dell’attività brevettale (brevetti per titolare) si attesta al 5,6 un dato inferiore rispetto alle altri grandi città. Tale valore arriva infatti al 47,2 a Francoforte, al 43,4 a Monaco, a 19,5 a Parigi e a 14,7 a Stoccolma. Segno del numero elevato di piccoli brevettanti presenti a Milano, che riflettono a loro volta il carattere diffuso delle attività innovative. In particolare, la densità di inventori a Milano è di 1,8 inventori per 1000 abitanti (sempre nel periodo 1990-2004) e di 3 inventori per 1000 occupati. Un dato che la pone al quarto posto tra le grandi città europee. La città dove tale densità è maggiore è Monaco (con circa 4 inventori per 1000 abitanti e 6,2 inventori per 1000 occupati), seguita da Parigi e Francoforte. I laboratori di ricerca e sviluppo. Milano con 156 laboratori nel settore della ricerca&sviluppo si colloca al sesto posto tra i principali poli europei di ricerca. Al primo c’è Londra (con 899 laboratori di ricerca&sviluppo), seguita da Berlino (259), da Parigi (233) e da Stoccolma (224). Dietro a Milano c’è Madrid (136), Monaco (111) e Roma al 9° posto (156). La media dei dipendenti nei laboratori di R&s a Milano è di 34, un dato inferiore a Parigi (139), Londra (66) e Monaco, ma superiore ad altri centri di eccellenza come Berlino (30) e Stoccolma (18). Classifica generale innovazione in Europa (creatività scientifica e domande di brevetti europei per numero di abitanti)
Creatività scientifica Domande di brevetti europei
1 Monaco 3 1
2 Stoccolma 2 3
3 Amsterdam 1 5
4 Francoforte 6 2
4 Milano 4 4
6 Bruxelles 8 7
7 Londra 10 6
8 Barcellona 7 10
9 Atene 5 13
10 Lione 11 8
11 Birmingham 9 11
12 Roma 12 9
13 Madrid 13 12
Classifica generale dell’innovazione in Europa (creatività scientifica e domande di brevetti europei per numero di occupati)
Creatività scientifica Domande di brevetti europei
1 Parigi 2 3
2 Monaco 5 1
3 Stoccolma 3 4
4 Amsterdam 1 7
5 Milano 6 5
6 Barcellona 4 11
6 Francoforte 13 2
6 Londra 9 6
9 Bruxelles 8 8
10 Birmingham 7 12
11 Lione 11 9
11 Roma 10 10
13 Madrid 12 13
Indice di creatività scientifica: pubblicazioni scientifiche di autori localizzati nell’area metropolitana, 1990-2005
Città 1990-2005 ultimi 5 anni % per 1000 abitanti per 1000 occupati
Amsterdam 82. 091 38% 112 172
Atene 41. 421 47% 54 na
Barcellona 77. 606 43% 52 143
Birmingham 44. 988 37% 46 111
Bruxelles 50. 558 37% 52 102
Francoforte 33. 709 39% 53 64
Lione 49. 926 39% 44 99
Londra 331. 537 35% 46 102
Madrid 103. 303 41% 35 92
Milano 90. 393 38% 72 116
Monaco 96. 784 38% 79 124
Parigi 248. 528 35% na 171
Roma 94. 637 42% 37 100
Stoccolma 76. 750 38% 102 152
Grandi attori nella produzione scientifica milanese, 1990-2005: i primi dieci
Top 10 – Attori pubblici e privati Top 10 - Attori Industriali
1 Università Statale di Milano 1 Bracco Spa
2 Istituto Nazionale Fisica Mat. 2 Farmitalia Carlo Erba Spa
3 Ospedale San Raffaele 3 Schering Plough Spa
4 Politecnico di Milano 4 Pirelli Labs Spa
5 Ospedale Maggiore 5 Sanofi Synthelabo Spa
6 Istituto Europeo di Oncologia 6 Eniricerche Spa
7 Cnr 7 Indena Spa
8 Istituto Mario Negri 8 Snamprogetti Spa
9 Osped Civile Legnano 9 Smithkline Beecham Spa
10 Osped Niguarda Ca Granda 10 Mediolanum Farmaceut Spa
Le prime 10 città europee per laboratori di R&s (2005)
Città Paese Imprese attive Media dipendenti
1 Londra Uk 899 66
2 Berlino De 259 30
3 Parigi Fr 233 139
4 Stoccolma Se 224 18
5 Cambridge Uk 218 98
6 Milano It 156 34
7 Madrid Es 136 28
8 Monaco De 111 60
9 Roma It 106 12
10 Lund Se 101 56
Intensità dell’attività innovativa: domande di brevetti europei (1990-2004)
Città % Paese per 1000 ab. Per 1000 occ. Brevetti per titolare
Amsterdam 5% 1,4 2,2 5,8
Atene 17% 0 na 1,1
Barcellona 16% 0,3 0,7 2,9
Birmingham 1% 0,3 0,6 3,1
Bruxelles 17% 1,1 2,1 7,8
Francoforte 6% 11,7 14,2 47,2
Lione 2% 0,7 1,5 7,3
Londra 27% 1,3 2,8 11,9
Madrid 19% 0,2 0,4 3,1
Milano 17% 2,9 4,7 5,6
Monaco 14% 13,6 21,3 43,4
Parigi 33% na 11,2 19,5
Roma 4% 0,4 1 5,1
Stoccolma 29% 5 7,4 14,7
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CONOSCERE I PRESTITI ED I FINANZIAMENTI: GLI ITALIANI SCELGONO IL WEB DA SIGLACREDIT UN FOCUS SUL RUOLO ASSUNTO DA INTERNET IN QUALITÀ DI STRUMENTO INFORMATIVO SUI PRINCIPALI PRODOTTI FINANZIARI.  
 
Conegliano (Treviso), 16 ottobre - Un´indagine promossa da Google e condotta dall´istituto di ricerca Millward Brown Delfo ha messo in luce l´importanza centrale di Internet in qualità di canale informativo per l´acquisto di prodotti finanziari quali investimenti, prestiti, mutui e prodotti pensionistici. Dallo studio è emerso come il 76% degli italiani interessati a prodotti finanziari utilizzino la rete per cercare notizie e informazioni utili prima di procedere ad un eventuale acquisto. Internet si conferma così il canale preferito dagli italiani per reperire informazioni relative a prestiti, finanziamenti ed altri prodotti finanziari. L´indagine evidenzia peraltro come la stragrande maggioranza (92%) degli italiani che hanno fatto riferimento alla rete per acquisire informazioni sui prodotti finanziari di interesse abbiano potuto assistere nel corso degli ultimi tre mesi ad una campagna pubblicitaria e come il 70% di essi sia ricorso ad Internet proprio per approfondire la comunicazione veicolata dai mezzi di comunicazione tradizionali. Secondo quanto emerso dallo studio Millward Brown Delfo, Internet sembra dunque costituire il luogo privilegiato entro cui gli italiani approfondiscono i messaggi recepiti tramite i media classici e relativi ai prodotti finanziari di interesse. .  
   
   
OSSERVATORIO ALTAGAMMA 2007 CRESCONO I CONSUMI MONDIALI E I FATTURATI DELLE IMPRESE LEADER  
 
Milano, 16 ottobre 2007 – Verrà presentato a Milano, mercoledì 17 ottobre, l’Osservatorio Altagamma 2007. L’incontro, che si svolgerà presso Palazzo Mezzanotte, dalle 10. 00 alle 13. 30, verrà aperto dagli interventi di Leonardo Ferragamo, Presidente di Altagamma e dell’On. Giovanni Kessler, Alto Commissario per la Lotta alla Contraffazione. Saranno quindi presentate le tre ricerche che compongono l’Osservatorio. Il “Fashion & Luxury Insight 2007 - Indagine sulle Imprese Internazionali di Moda e dell’alto di gamma quotate nelle Borse Mondiali”, realizzato da Sda Bocconi, Altagamma ed Ernst&young. “Nonostante il processo di diversificazione del portafoglio marchi attuato da molti operatori nell’ultimo decennio”, commenta Barbara Rovetta del Master in Fashion, Experience and Design Management della Sda Bocconi, “la nostra analisi dimostra che sono le imprese mono-brand ad avere registrato i migliori risultati sia per crescita, sia per redditività”. Seguirà la presentazione delle Performance 2007 delle Imprese Altagamma con l’elaborazione dei preconsuntivi al 31 Dicembre 2007. “Mentre il Fashion & Luxury Insight ed il Monitor Altagamma, per loro natura, sono basati sui dati dei bilanci aziendali 2006, la ricerca sulla Performance 2007 offre addirittura dati orientati al futuro prossimo” commenta Armando Branchini, Segretario Generale di Altagamma “dati che saranno disaggregati sia per settore che per mercato geografico”. Saranno quindi illustrati i risultati del “Monitor Altagamma sui Mercati Mondiali 2007”, lo studio annuale sull’andamento dei consumi dei prodotti dell’alta gamma nel mondo, realizzato da Altagamma e Bain&co Italy. La ricerca riporta e analizza i dati ufficiali derivanti dall’elaborazione dei bilanci 2006 delle imprese di tutte le nazionalità che operano nel segmento più alto del mercato. Per la prima volta il Monitor Altagamma viene esteso anche ai settori del design, dell’arredamento e della nautica di alta gamma – oltre a moda, orologeria e gioielleria, profumeria e cosmesi, art de la table e hard luxury. Alla successiva Tavola Rotonda, che sarà incentrata sulla discussione dei risultati delle ricerche e che verrà coordinata da Alan Friedman, interverranno tra gli altri Giglio Del Borgo, Direttore Generale di American Express Italia, Roberto Gavazzi, Amministratore Delegato di Boffi, Carlo Guglielmi, Presidente di Fontanaarte e Ferruccio Rossi, Direttore Generale di Riva S. P. A. . .  
   
   
REGIONE PIEMONTE IN: REPLICA PEVERARO SU REPORT DETTAGLIO DELLE QUESTIONI PIÙ TECNICHE SULL’ OPERAZIONE DI RIFINANZIAMENTO, ALLE MIGLIORI CONDIZIONI POSSIBILI SUL MERCATO,  
 
Torino, 16 ottobre 2007 - A proposito del servizio trasmesso dalla trasmissione Report, il vicepresidente della Regione Piemonte e assessore al Bilancio e Finanze, Paolo Peveraro, precisa: "Nella trasmissione di Report andata in onda domenica 14 ottobre, la Regione Piemonte viene accusata di avere fatto un’operazione finanziaria scorretta, meglio poco utile o eccessivamente costosa. La nostra opinione è molto diversa. Queste operazioni si fanno perché servono, in situazioni di difficoltà, a garantire gli investimenti che possono aiutare la ripresa della nostra economia e a fornire le prestazioni di servizi ai cittadini. La legge stabilisce limiti, criteri e autorizzazioni del Ministero per queste operazioni, che ovviamente la Regione Piemonte ha rispettato. Il bilancio della Regione Piemonte ereditato due anni fa dopo dieci anni di amministrazione del centrodestra era profondamente in sofferenza, non solo per il debito sanitario. L’operazione di rifinanziamento, alle migliori condizioni possibili sul mercato, è stata fatta per porre rimedio a una situazione di grave crisi di equilibrio dei conti regionali. Entriamo nel dettaglio delle questioni più tecniche. L’emissione obbligazionaria è stata effettuata al fine di poter proseguire con gli investimenti a favore dei cittadini piemontesi e non far pagare loro in misura troppo pesante i debiti lasciati dalla precedente amministrazione. L’operazione di rifinanziamento ha prodotto minori esborsi a carico della Regione per circa 38,7 milioni nel 2006 e libererà risorse per oltre 195 milioni di euro nel triennio successivo (2007-2009) fornendo un importante contributo al miglioramento dei saldi di bilancio. Tali importanti risultati saranno conseguiti nel pieno rispetto del principio di convenienza economico-finanziaria sancito dall’art. 41 della legge n. 448/2001. Questa norma stabilisce quale condizione essenziale per le operazioni di rifinanziamento che il valore finanziario (leggasi valore attuale, come precisato in diverse circolari del Ministero dell’Economia e Finanze) delle nuove passività sia inferiore al valore finanziario delle passività originarie. Nel caso della Regione Piemonte la condizione è perfettamente rispettata, atteso che il valore attuale delle passività (considerati tutti i costi connessi all’emissione) si è ridotto di circa 1,8 milioni di euro. Occorre comunque precisare che la riduzione di valore attuale non costituisce di per sé un indice dei benefici conseguiti dalla Regione. Questi ultimi sono evidentemente rappresentati anche dai risparmi di cassa generati dall’operazione. La verifica della riduzione di valore attuale serve esclusivamente a dare evidenza che detti benefici non sono stati ottenuti aggravando l’onerosità complessiva del debito regionale. Nel caso della Regione Piemonte, il derivato di copertura dei titoli obbligazionari bullet (quello per investitori istituzionali, di euro 1. 800 milioni e quello per le fondazioni bancarie, di euro 56 milioni) prevede un comune ammortamento del capitale “alla francese” in cui le quote di capitale si incrementano all’avvicinarsi della scadenza del periodo di rimborso. Il reinvestimento delle quote capitale è stato effettuato nel solo rischio Repubblica Italiana, estremamente più prudenziale rispetto a quanto previsto dal Decreto e dalla Circolare Ministeriale che regolamentano la materia. Infine, e mi scuso per i tecnicismi inevitabili in questo caso, il derivato di copertura dal rischio di tasso ha permesso di migliorare ulteriormente il già eccellente costo ottenuto dalla Regione al collocamento del titolo (lo stesso dei titoli di Stato trentennali bullet: euribor +15,5 punti base), in un costo – euribor +0 p. B. (“euribor flat”) all’interno di un collar – nettamente migliorativo di quello richiesto dalla Cassa Depositi e Prestiti sulla scadenza 30 anni amortizing. La protezione dal rialzo dei tassi, assunta dalla Regione attraverso il collar, fa sì che la Regione potrebbe oggi monetizzare il mark-to-market positivo finora accumulato, ad esempio migliorando ulteriormente il costo di finanziamento per l’intera operazione in modo da fissare in modo definitivo il costo al di sotto dell’euribor. I risultati positivi descritti, oltre a rafforzare ulteriormente le considerazioni relative all’efficiente rifinanziamento del debito pregresso, si applicano anche all’importante quota dei bond (quasi 1 miliardo di euro) destinata al finanziamento di nuovi investimenti. Le condizioni di tasso a cui è stata collocata l’emissione obbligazionaria della Regione Piemonte e la domanda pari a due volte l’offerta ha fatto sì che la rivista Euroweek abbia definito e riconosciuto quella della Regione Piemonte come la migliore emissione realizzata nel 2006 a livello globale. All’epoca della procedura di selezione esaminata, la legislazione italiana per la scelta dei soggetti finanziari incaricati di svolgere il servizio di collocamento escludeva la procedura di gara europea. Nonostante tale esplicita previsione, la Regione Piemonte, nell’interesse della massima trasparenza, ha voluto comunque seguire le procedure necessarie per selezionare i soggetti cui affidare l’incarico di “arranger” per la redazione di un programma medium term notes e l’organizzazione e il collocamento di titoli relativi ad emissioni obbligazionarie da emettersi sui mercati internazionali dei capitali. Sono stati 11 gli istituti che avevano esplicitato un interesse entro l’8 novembre 2005 e che, di conseguenza, sono stati invitati a presentare un’offerta. Insomma, la gara è stata trasparente, l’operazione è finanziariamente conveniente per la Regione e per i suoi cittadini". . .  
   
   
KENTUCKY: INVESTIRE IN USA RISPARMIANDO IL 18 OTTOBRE A FIRENZE, UNA COUNTRY PRESENTATION PER ILLUSTRARE I VANTAGGI OFFERTI DALLO STATO AMERICANO  
 
Firenze, 16 ottobre 2007 - La via più comoda per investire in Usa? Il Kentucky! Grazie alla sua posizione geografica centrale, ad una rete di trasporti razionale ed efficiente e ad un regime fiscale vantaggioso, lo stato americano rappresenta un´importante porta d´accesso al mercato nord americano per le nostre aziende. Basti pensare che, recentemente, un’impresa italiana specializzata nel settore manifatturiero della produzione di materie prime, intenzionata ad espandere i suoi contatti commerciali nel territorio statunitense mediante l’apertura in Kentucky di una sede di produzione con almeno 200 dipendenti, ha ottenuto dallo Stato americano i seguenti incentivi economici: 250mila dollari a titolo di contributo a fondo perduto; 50mila dollari annui a titolo di rimborso per spese di formazione (rinnovabili) e 1milione e 400mila dollari a titolo di crediti d’imposta sul reddito della azienda [Fonte: Italian American Chamber of Commerce Midwest]. Proprio per conoscere le opportunità offerte dal Kentucky, Toscana Promozione ed Unioncamere Toscana - organizzano, per giovedì 18 ottobre alle 9. 30, una Country Presentation alla quale interverrà John Hindman, Secretary of the Cabinet for Economic Development of Kentucky. .  
   
   
BASILICATA: L’ANDAMENTO DEL COMPARTO ARTIGIANO NEL I SEMESTRE 2007  
 
Potenza, 16 ottobre 2007 - “Dopo gli spiragli di ripresa del 2006, per l’artigianato manifatturiero lucano il 2007 si è aperto con una nuova caduta libera in quasi tutti i principali settori. Si allungano ancora, quindi, i tempi di superamento della fase recessiva, e scende anche l’indice di fiducia degli operatori. Le continue perdite economiche da parte delle imprese, del resto, rendono molto più complicati i processi di risanamento imprenditoriale e gestionale che servirebbero per riconquistare posizioni su un mercato sempre più difficile e competitivo. Ancora più urgenti appaiono dunque le sfide che l’artigianato lucano è chiamato ad affrontare, come la razionalizzazione delle filiere conto terziste, il miglioramento delle condizioni di accesso al credito, le azioni finalizzate ad “avvicinare” i mercati, mediante un presidio diretto di forme di vendita al dettaglio, per chi opera con il mercato finale, o con la riduzione delle intermediazioni per chi opera in subfornitura”. Il presidente di Unioncamere Basilicata, Pasquale Lamorte, riassume così le risultanze dell’andamento del comparto artigiano nel primo semestre del 2007, così come emergono dalle ultime indagini congiunturali condotte, a cadenza trimestrale, dal Centro Studi Unioncamere Basilicata su un campione rappresentativo di imprese artigiane manifatturiere. Nella media dei primi 6 mesi del 2007 i livelli produttivi del comparto hanno accusato una flessione del 4,8% su base annua, dopo aver chiuso il 2006 con un saldo negativo del 2,1%. Tra il I e il Ii trimestre, inoltre, l’arretramento della produzione è aumentato dal -3,6% al -6,0%. La dimensione aziendale si conferma come fattore fortemente discriminante: il regresso dell’attività ha raggiunto il 6,1% nelle imprese fino a 10 dipendenti, mentre si è “fermato” all’1,7% in quelle con un numero superiore di addetti. Altri indicatori: fatturato a -5,4%, produzione a -4,8%, frutto di un peggioramento delle condizioni contrattuali nei rapporti di subfornitura e della “ristrettezza” dei mercati di sbocco che – per molte imprese artigiane – coincidono con il mercato locale, ancora scarsamente dinamico. Assolutamente marginale, invece, la presenza sui mercati esteri (le imprese artigiane “export-oriented” sono meno del 4%, contro il 20% della media nazionale). Si riacutizza la crisi in quasi tutti i principali settori Un altro aspetto preoccupante della recente involuzione dell’artigianato manifatturiero è rappresentato dalla pressoché generalizzata diffusione settoriale delle nuove spinte recessive, con unica eccezione il comparto della “chimica e materie plastiche”. Tracollo per “carta e stampa” (-12,6%), pesantemente negativo il consuntivo del comparto alimentare (- 6,7%). Segnali di attenuazione del trend recessivo vengono dal comparto del “legno e mobile” (dal -4,2 del 2006 al -1,2% del 2007) mentre rimane difficile la situazione delle “macchine elettriche ed elettroniche” e del tessile/abbigliamento, dove la quota di imprese con andamenti negativi supera anche il 60%. Nessuno spiraglio di ripresa a breve. I rischi di un prolungamento ulteriore dell’attuale fase recessiva sono purtroppo reali: nessun segnale incoraggiante, infatti, si ricava dall’andamento dei nuovi ordinativi acquisiti dalle imprese sul mercato interno e dalle stesse previsioni formulate dagli imprenditori artigiani per i prossimi mesi. Le previsioni più pessimistiche riguardano, in particolare, i comparti della “carta e stampa” e del tessile/abbigliamento. In forte ridimensionamento la base produttiva artigiana La prima metà del 2007 ha evidenziato un brusco ridimensionamento dei fenomeni di natalità aziendale – che avevano ripreso vigore nel corso del 2006, dopo un lungo periodo di stasi – e una contestuale forte intensificazione dei fenomeni di mortalità. In frenata la propensione a “fare impresa”, dunque. Tra gennaio e giugno, 534 le imprese costrette a chiudere e 383 le nuove iscrizioni. La perdita “netta” è di 151 imprese. Settorialmente, va segnalato il bilancio fortemente negativo del tessile/abbigliamento (-5,1%, equivalente a 18 imprese in meno) e, per contro, la sostanziale “tenuta” dell’alimentare e dei “minerali non metalliferi”. Significativo, inoltre, l’arretramento del “legno e mobile” (-1,3%) e della meccanica (-1,5%). Nell’ambito del terziario, il comparto dei trasporti si conferma tra i meno dinamici sul piano imprenditoriale (21 imprese in meno, -2,2%) e andamenti negativi anche per i servizi alla persona (-0,8%), finora abbastanza espansivi. .  
   
   
"ALLEGGERISCI IL CARICO", SETTIMANA EUROPEA DELLA SICUREZZA SUL LUOGO DI LAVORO  
 
Bolzano, 16 ottobre 2007 - “Alleggerisci il carico”, questo il motto della settimana europea 2007 per la sicurezza sul luogo di lavoro. Al centro dell’iniziativa, che si svolgerà dal 22 al 26 ottobre, le patologie muscoloscheletriche, che risultano essere tra i disturbi più diffusi. Anche la Ripartizione provinciale lavoro, in maniera particolare con i propri uffici tutela tecnica e sicurezza del lavoro, aderisce alla campagna europea di informazione e sensibilizzazione "Alleggerisci il carico". Una serie di pannelli e cartelloni verranno affissi nei luoghi di lavoro per informare su rischi e malattie collegate, con particolare riferimento alle problematiche relative ai carichi. "La campagna di quest’anno – commenta il direttore della Ripartizione lavoro Helmuth Sinn – rappresenta un’occasione per mettere nuovamente al centro dell’attenzione la questione della sicurezza sul luogo di lavoro". Secondo i dati dell’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, quasi il 24% dei lavoratori europei soffre di dolori alla schiena, e circa il 22% lamenta problemi muscolari. Sono cifre importanti, e strettamente collegate ad altre, rese note sempre dall’agenzia europea: circa il 62% dei lavoratori europei esegue movimenti ripetitivi con le mani o le braccia per almeno un quarto del loro orario di lavoro, il 46% lavora in posizioni che provocano fatica e dolore, e il 35% deve reggere o portare carichi pesanti. Le patologie muscoloscheletriche colpiscono i lavoratori di tutti i settori, con un’incidenza maggiore in agricoltura ed edilizia. Non è solo il carico in sé, però, a rappresentare un fattore di rischio: molto dipende dalle situazioni atmosferiche in cui si eseguono i lavori, da un’ambiente di lavoro freddo o umido, dallo stress e dai tempi sempre più ristretti chiesti per lo svolgimento delle proprie mansioni. Insomma, le patologie muscoloscheletriche sono provocate da un insieme di fattori fisici, organizzativi e individuali. "Anche in questo caso - commenta l´assessora al lavoro Luisa Gnecchi - la parola d’ordine dev’essere prevenzione. Saper riconoscere e valutare i rischi, e impegnarsi a fondo per risolvere i problemi della sicurezza sul luogo di lavoro, rappresentano i rimedi migliori per ridurre l’impatto sociale ed economico delle patologie muscoloscheletriche così diffuse tra i lavoratori". .  
   
   
DATI SU OCCUPAZIONE STABILI IN FRIULI VENEZIA GIULIA  
 
 Trieste, 16 ottobre 2007 - Una tendenza alla stabilizzazione dopo i brillanti risultati del 2006. Questa, in sintesi, la situazione del mercato del lavoro in Friuli Venezia Giulia, così come emerge dai dati sul primo trimestre del 2007, elaborati dall´Agenzia regionale del Lavoro e della Formazione professionale e presentati oggi a Trieste, in un incontro con la stampa, dall´assessore Roberto Cosolini. Più in dettaglio, dalle rilevazioni sui primi tre mesi di quest´anno, risultano in crescita il lavoro dipendente e quello del settore industriale (e in particolare femminile) mentre diminuiscono il lavoro indipendente e quello dei settori dei servizi e dell´agricoltura. Si incrementa inoltre la domanda di lavoro di oltre 6 mila unità rispetto al medesimo periodo dell´anno precedente, mentre diminuisce il ricorso agli ammortizzatori sociali (cassa integrazione e mobilità). In occasione della conferenza stampa, l´assessore al Lavoro e alla Formazione professionale Cosolini ha anche presentato la nuova campagna di comunicazione, avviata in questi giorni, per promuovere le opportunità e i servizi offerti dalla nuova legge sul "Buon lavoro", ma anche per illustrare i brillanti risultati raggiunti nel triennio 2003-2206: una diminuzione del 30 per cento della disoccupazione, 15 mila nuovi occupati uomini e 14 mila donne. "A questi risultati - secondo l´assessore - ha senza dubbio contribuito l´eccellente crescita del Prodotto interno lordo regionale che nel 2005, come conferma il dato ufficiale dell´Istat rilasciato nei giorni scorsi, ha toccato il 3 per cento, molto superiore a tutte le previsioni e tale da collocare il Friuli Venezia Giulia al primo posto fra le regioni italiane". "Ma accanto alla crescita dell´economia e al buon andamento delle imprese - ha aggiunto Cosolini - l´aumento dell´occupazione deriva dall´efficacia delle politiche del lavoro che questa Amministrazione regionale ha saputo mettere in campo, e che sono gradualmente entrate a regime proprio negli ultimi anni". Per quanto riguarda i dati relativi al primo trimestre del 2007, in Friuli Venezia Giulia gli occupati risultano 517 mila, invariati rispetto al trimestre precedente, mentre le persone in cerca di occupazione sono passate da 16 mila a 17 mila rispetto a un anno prima (con un incremento della sola componente maschile, da 5 a 6 mila). Il tasso di disoccupazione si è attestato al 3,3 per cento, rispetto al 3 di un anno fa, ma comunque la metà di quello nazionale. La composizione dell´occupazione per settore economico, ha visto un calo nell´agricoltura e nei servizi (escluso il commercio), mentre nell´industria si è avuto un aumento di 12 mila unità, da 167 a 179 mila. Crescono soprattutto le posizioni lavorative dipendenti, di circa 6 mila unità (più 1,9 per cento), e calano quelle indipendenti di 11 mila unità (meno 8,1 per cento), frutto anche degli incentivi regionali - è stato detto - alla stabilizzazione del posto di lavoro. Le assunzioni nel primo trimestre dell´anno si attestano a 42. 185 unità (20. 138 donne e 22. 047 uomini), con un amento di 6. 439 assunzioni rispetto allo stesso periodo dell´anno scorso, con un tasso di crescita tendenziale del 18 per cento. La crescita più "energica" si è avuta nelle province di Udine e Pordenone, mentre Trieste e Gorizia, pur in aumento, sono sotto la media regionale. Infine la cassa integrazione guadagni, che presenta una riduzione tendenziale (rispetto al primo trimestre 2006) del 10,4 per cento e una riduzione congiunturale (rispetto al trimestre precedente) ancora più marcata, pari al 49,4 per cento. Gli iscritti alla mobilità sono invece 1. 360, in crescita di 170 unità rispetto al trimestre precedente, ma in calo del 14,2 per cento (226 lavoratori in meno) rispetto a un anno prima. .  
   
   
I NUOVI VOLTI DELLA DISCRIMINAZIONE: I DATI DEL PIEMONTE IL RAPPORTO ILO 2007 APRE LA RIFLESSIONE RISPETTO AL TEMA DELLA DISCRIMINAZIONE SUL LAVORO. SE NE PARLERÀ A MELTING BOX FIERA INTERNAZIONALE DEI DIRITTI E DELLE PARI OPPORTUNITÀ PER TUTTI, A TORINO IL 22-23-24 OTTOBRE  
 
Torino, 16 ottobre 2007 - Lavoro e Pari Opportunità sono stati al centro stamane del convengo “Uguaglianza nel lavoro: affrontare le sfide”, promosso dal Centro Ilo di Torino e dalle Consigliere di Parità Regionali del Piemonte, il penultimo degli appuntamenti che anticipano Melting box “Fiera Internazionale dei Diritti e delle Pari Opportunità per tutti” in programma il 22-23-24 ottobre. Il rapporto Ilo 2007 sulla discriminazione, introdotto da Francois Eyraud – Direttore Centro Ilo di Torino e illustrato da Manuela Tomei, Ilo, ha introdotto molti degli interrogativi e dei temi su cui, per tre giorni, 500 relatrici/ori, un centinaio di Enti, Istituzioni, Associazioni e Reti si confronteranno nel laboratorio allestito presso il Centro Congressi Lingotto di Torino. In quell’occasione i pensieri e le politiche che favoriscono il superamento delle discriminazioni saranno al centro di un confronto originale e dall’elevato contenuto culturale voluto dalla Regione Piemonte nel 2007 “Anno Europeo delle Pari Opportunità per tutti”. I dati internazionali - Passi avanti per quanto riguarda la tutela nel mondo del lavoro, almeno sul piano legislativo, ma non sufficienti per impedire l’emergere di nuove forme di discriminazione. Il rapporto Ilo evidenzia come accanto alle tradizionali discriminazioni legate al sesso, all´appartenenza etnica e religiosa, si diffondono, infatti, nuovi fenomeni che fanno riferimento sempre più alla sfera privata degli individui. A compromettere la possibilità di trovare un lavoro sono sempre più spesso l´età, l´orientamento sessuale e lo stato di salute. Non solo quello attuale ma anche quello potenziale. Secondo l´Ilo infatti si stanno diffondendo pratiche che penalizzano persone con "una predisposizione genetica a sviluppare determinate malattie o coloro che hanno uno stile di vita considerato non sano". La fotografia internazionale accanto alle nuove pratiche di discriminazione, segnala il persistere di significativi divari retributivi tra il lavoro delle donne e quello degli uomini (in Italia il 15% in linea con la media europea), della segregazione lavorativa di genere con una scarsa presenza delle donne in posizioni mangeriali (appena il 30% in Europa e in Italia), della differenza sensibile tra ore giornaliere dedicate al lavoro non remunerato tra donne e uomini (a questo proposito l’Italia segna il divario più alto in Europa), nonché il persistere della discriminazione razziale (il caso del popolo Rom il più numeroso gruppo etnico minoritario con 10 milioni di persone) ed etnica (i lavoratori migranti sono il 10% della forza lavoro in Europa Occidentale). Sul tema specifico del lavoro delle donne sono intervenute, tra gli altri, l’Assessore al Lavoro e Welfare della Regione Piemonte, Teresa Angela Migliasso, la Consigliera di Parità della Regione Piemonte, Alida Vitale, che ha presentato il rapporto “L’occupazione Femminile In Piemonte”, Marina Capponi, Consigliera di Parità della Regione Toscana, Lucia Basso, Consigliera di Parità della Regione Veneto, Antonella Barillà, Consigliera di Parità della Regione Valle d’Aosta. A loro il compito di delineare un profilo della discriminazione di genere nel lavoro attraverso i dati delle aziende al di sopra dei 100 dipendenti. Nelle quattro regioni permangono evidenti fattori di segregazione e la maternità è un aspetto piuttosto problematico nella gestione del posto di lavoro. L’italia è però il paese, come ha rilevato Manuela Tomei Ilo, dove alla più basa partecipazione delle donne al mercato del lavoro non corrisponde, come potrebbe sembrare, un alto tasso di natalità. La situazione in Piemonte - Il rapporto L’occupazione Femminile In Piemonte, presentato in anteprima al convegno, propone un’analisi di genere dei dati Istat 2006 circa le forze di lavoro e la ricognizione statistica sulle imprese con più di 100 dipendenti nel biennio 2004-05 (art. 46 D. Lgs 198/06, ex art. 9 L. 125/91). Una situazione a luci e ombre che rivela un miglioramento progressivo della presenza femminile nel mondo del lavoro, sia in termini quantitativi che qualitativi. La condizione femminile sul lavoro risulta, però, connotata da elementi di fragilità e da una maggiore esposizione rispetto agli uomini ai fenomeni di precarietà e di marginalità lavorativa; La progressione di carriera è lenta e faticosa, e raramente le donne raggiungono il gradino superiore della scala gerarchica, mentre permane un’elevata segregazione di genere, orizzontale e verticale. La crescita della presenza femminile è data soprattutto dal terziario e dall’espansione del part-time. Ad un aumento del numero di “teste” occupate si associa una riduzione delle ore medie di lavoro e una presenza più che proporzionale delle donne in impieghi temporanei o di tipo stagionale, fattori che di fatto ridimensionano, pur senza invalidarli, gli elementi statistici positivi di tipo meramente quantitativo. Le donne sembrano avere un più agevole accesso a percorsi di carriera nel ramo pubblico (ma sempre con una certa resistenza a passare alla qualifica dirigenziale) dove i meccanismi di selezione sono meno discrezionali e sono meno accentuati carichi di lavoro e di stress che mal si conciliano con gli impegni familiari rispetto all’impiego privato, Permane per le donne la difficoltà a raggiungere posizioni apicali ed è palese il rischio di una insufficiente valorizzazione delle competenze possedute, anche se un processo generazionale dovrebbe portare ad un progressivo rialzo della presenza femminile tra i dirigenti. In Piemonte è ancora evidente l’insufficiente valorizzazione delle donne sul lavoro cui è necessario agire per infrangere pregiudizi e stereotipi consolidati: “interventi di natura indiretta e che presuppongono tempi lunghi – spiega il rapporto - ma che appaiono determinanti per liberare forza lavoro femminile in una situazione in cui l’offerta di lavoro si va assottigliando e la ripresa, seppur ancora timida ed incerta, sembra prendere piede e portare con sé una crescita della domanda di lavoro che rischia di restare parzialmente inevasa. I dati Istat 2006 segnalano, in specie, un aumento davvero consistente della richiesta di lavoratori e lavoratrici qualificati, indicando un orientamento delle verso personale in possesso di livelli medio-alti di istruzione, un target di popolazione dove la presenza femminile è prevalente e sottoutilizzata: una rottura degli steccati che sembrano ancora dividere lungo precise linee di segregazione le carriere di uomini e donne e una maggiore apertura alle esigenze di realizzazione professionale che le ragazze esprimono sembrano oggi fattori necessari e imprescindibili per garantire un armonico e performante sviluppo del sistema Piemonte”. Appuntamenti di Melting Box - Melting Box sarà il contenitore simbolico del dialogo, attraverso un confronto costruttivo sulle politiche di inclusione sociale ma anche dello sviluppo economico e culturale per valorizzare i benefici di una società più solidale, basata sul rispetto e sul riconoscimento della diversità come valore. In particolare saranno due i momenti specifici dedicati al tema dei Diritti e delle Pari Opportunità nel lavoro. Un dialogo su economia e diversità in programma martedì 23 sala Londra 10. 00 – 12. 30 introdotto e moderato da Daniela Del Boca, Direttrice di Child Center for research on Household Income, Labour and Demographic economics, Università degli Studi di Torino e Irene Tinagli, Ricercatrice, Carnegie Mellon University of Pittsburgh, Usa. A seguire, sempre il 23 ottobre, il dialogo sul lavoro introdotto e moderato da Bianca Beccalli, Professoressa ordinaria di Sociologia del lavoro, Università degli Studi di Milano. .  
   
   
2^ CONFERENZA NAZIONALE DELLA DONAZIONE TRASPARENZA: AFFERMATA, AGITA, COMUNICATA? OCCASIONE PER DISCUTERE DI 5 PER MILLE, DI ETICA NELLA COMUNICAZIONE PER LA RACCOLTA FONDI DELLE ORGANIZZAZIONI NON PROFIT, DI IMPRESE SOCIALMENTE RESPONSABILI.  
 
 Milano, 15 ottobre - Come fornire al donatore, privato o impresa che sia, strumenti utili alla scelta dell’Organizzazione Non Profit da sostenere o con cui avviare un programma di Responsabilità Sociale d’Impresa? Come rassicurarlo sulla buona gestione dei fondi donati? Come comunicare, in modo semplice ed efficace, la trasparenza come principio etico che sta alla base di ogni scambio? Durante il Convegno organizzato dall’ Istituto Italiano della Donazione (Iid) si cercherà di rispondere a queste domande ed ancora una volta si accenderanno i riflettori su temi centrali per la crescita delle donazioni e per lo sviluppo del Terzo Settore. Saranno inoltre resi noti alcuni dati recenti relativi al panorama delle donazioni in Italia ed i risultati dell’edizione 2007 dell’indagine “Impresa e filantropia” realizzata dall’Istituto Italiano della Donazione (Iid) e volta ad esplorare e conoscere le modalità di gestione delle erogazioni di denaro al Terzo Settore da parte delle aziende italiane maggiormente impegnate in programmi di Responsabilità Sociale. Alla Conferenza, i cui lavori saranno aperti da Maria Guidotti e Franco Vannini, rispettivamente Presidente e Consigliere delegato Iid, parteciperanno esperti del mondo della comunicazione, accademici, istituzioni, imprese e fondazioni. Tra gli altri: Carlo Romeo - Responsabile Segretariato sociale Rai, Alberto Contri – Presidente Fondazione Pubblicità Progresso, Franca Faccioli – Professore Ordinario Scienze della comunicazione (Università la Sapienza) e Maria Elena Caporaletti – Vice President Communication and Public Affairs Poste Italiane. Durante la seconda parte della Conferenza si terrà una Tavola Rotonda coordinata da Giovanni Anversa ed incentrata sul tema della trasparenza nella comunicazione del 5 per mille, argomento di grande attualità. Ne parleranno: Edoardo Patriarca dell’Agenzia per le Onlus, Francesco Paolo Aureli di Amref, Franco Mandelli di Ail (Associazione Italiana contro le Leucemie, Linfomi e Mieloma), Michele Mangano di Auser, Vilma Mazzocco del Forum Permanente del Terzo Settore, Ida Linzalone di Fondazione Vodafone Italia. I lavori saranno chiusi dall’Onorevole Cristina De Luca, sottosegretario al Ministero della Solidarietà Sociale. Roma, martedì 30 ottobre 2007 - ore 9. 30/13. 00 Sala delle Conferenze - Piazza Montecitorio 123/a .  
   
   
PARI OPPORTUNITÀ, ASSESSORE BERRUTI: "LA REGIONE CONSEGNA I FINANZIAMENTI ALLE PROVINCE PER LA REALIZZAZIONE DEI CENTRI ANTI-VIOLENZA" STANZIATI 500MILA EURO PER IL 2007  
 
Genova, 16 ottobre 2007 - Verrà siglata mercoledì 17 ottobre alle 15 presso la sede della Regione Liguria di via Fieschi (11´ piano sala riunioni Torre B) l’intesa tra la Regione e le quattro Province liguri attraverso cui l’assessorato all’Edilizia e alle Pari Opportunità destina 500mila euro alla realizzazione dei quattro centri-antiviolenza previsti in ogni provincia e assegna la somma di 125 mila euro ad ogni provincia. L’accordo segue l’approvazione da parte della Giunta regionale, su proposta dell’assessore alle Pari Opportunità, Maria Bianca Berruti, della legge contro la violenza sulle donne e lo stanziamento per il 2007 del finanziamento complessivo. "Con questo protocollo d’intesa – spiega l’assessore Berruti – la Regione ripartisce in modo uguale tra tutti e quattro i territori la somma stanziata e affida alle Province il compito di realizzare i centri anti-violenza che offriranno servizi di prima accoglienza alle donne maltrattate". I fondi provengono dal capitolo Edilizia e sono destinati a realizzare strutture ad uso pubblico, come previste anche dal piano dei servizi socio-sanitari. "L’obiettivo – conclude l’assessore Berruti – è quello di coinvolgere, accanto alle Province, anche le reti territoriali che riuniscono l’associazionismo femminile e il volontariato, congiuntamente alle cooperative sociali". A questo punto le Province avranno un anno di tempo per l’individuazione della localizzazione e la realizzazione dei centri. .  
   
   
UDC: MOLINARO, STOP A FONDO IMMOBILIARE PER SANITÀ  
 
Trieste, 16 ottobre 2007 - "Stop alla costituzione del fondo immobiliare per la razionalizzazione degli investimenti in sanità perché i margini di incertezza operativa sono troppi, la gestione si profila poco trasparente e i risparmi annunciati sono tutti da dimostrare. Le soluzioni possono essere altre, basta operare con realismo e senza secondi fini". Lo sostiene il capogruppo dell´Udc in Consiglio regionale, Roberto Molinaro, a pochi giorni dall´esame della delibera della Giunta da parte della Commissione competente. "Il decisionismo e la tabella di marcia che il presidente Illy vuol imporre non possono nascondere le perplessità di tanti, ancora più cresciute dopo l´illustrazione delle caratteristiche dello strumento fatte in Commissione - afferma l´esponente Udc - anche da parte di numerosi esponenti della stessa maggioranza per una scelta che, attuata a fine legislatura, compromette ogni diversa decisione di futuri governi regionali che la pensassero diversamente. Infatti, la cessione di tutti gli ospedali e presidi sanitari al nuovo soggetto è di fatto irreversibile per trent´anni, pena costi rilevanti per nuove procedure di trasferimento, che volessero ristabilire l´attuale situazione". "Della vicenda colpiscono diversi aspetti, a partire da quello del contenuto della norma legislativa di riferimento - precisa il capogruppo Udc - dove la sinistra estrema di Intesa democratica ha impedito che nella realizzazione delle strutture ospedaliere intervenissero anche i privati, con apporto di risorse finanziarie, come avvenuto positivamente nel vicino Veneto, con la realizzazione del nuovo e moderno ospedale di Venezia-mestre". "La scelta di costituire per la prima volta in Italia un fondo immobiliare per realizzare in sanità nuove strutture, un piano decennale di 1350 milioni di euro, approvato già nel 2006 dalla Giunta regionale - sottolinea ancora Molinaro - presuppone tempistiche e procedure della durata incerta. In realtà, come per il nuovo ospedale di Udine, i ritardi nei tempi sono sotto gli occhi di tutti. Ma è anche prevista la individuazione di un soggetto gestore che dovrà a sua volta delegare ad altri soggetti l´attuazione degli appalti per la realizzazione delle opere, con l´evidente venir meno della necessaria trasparenza, e con un controllo regionale solo formale". "I risparmi, infine, che sono stati sbandierati a sostegno dell´opportunità del fondo immobiliare sono tutti da realizzare, dal momento che per la stragrande maggioranza sono conseguenti all´accentramento di tutte le manutenzioni ordinarie e straordinarie delle strutture edilizie in capo a un unico soggetto - prosegue il capogruppo Udc - con economie risicate intorno all´1-2% massimo, che si potrebbero ottenere anche direttamente con la gestione delle Aziende sanitarie e dal Centro servizi condivisi. L´ipotizzato minore impegno di 44 unità di personale, sulle 110 attuali, poi, è del tutto teorico dal momento che tale personale resterebbe nell´immediato dipendente del Servizio sanitario regionale, non essendo licenziabile". "Con queste premesse - conclude Molinaro - la ragionevolezza consiglierebbe di fermarsi e valutare anche le altre soluzioni possibili nell´interesse dei cittadini e dell´intero Servizio sanitario regionale. Ma gli intendimenti sono ancora una volta altri: l´ennesima operazione di neocentralismo regionale e il tentativo di nascondere i debiti per gli investimenti nella sanità, per evitare la modifica del rating di affidabilità, spostandoli dalla Regione, che già ha debiti per 1617 milioni, al nuovo fondo immobiliare". .  
   
   
A VERONA IL BAI ITALY TOUR PER AGENTI IMMOBILIARI  
 
Occhiobello, 16 ottobre 2007 - Blogagenzieimmobiliari. It, Quotidianocasa. It e Immobilmente. Com presentano il secondo appuntamento del bAi Italy Tour, una serie di incontri gratuiti itineranti che attraversa l’Italia portando informazione agli operatori del settore immobiliare e fornendo loro tutti gli strumenti necessari a comprendere e utilizzare al meglio la Rete e tutte le opportunità da essa offerte. Dopo il successo di pubblico raccolto al primo incontro di Modena, dove abbiamo riscontrato l’entusiasmo manifestato dagli Agenti Immobiliari presenti al dibattito su Internet e i Motori di Ricerca come strumenti essenziali nei processi di acquisto dei consumatori, siamo pronti per accogliere a Verona un pubblico di Operatori del settore che confidiamo abbia lo stesso interesse ed entusiasmo. Anche a Verona relatori di prestigio coinvolgeranno la platea spiegando come Internet possa essere considerato un potente strumento di marketing e illustrando l’evoluzione dell’immobiliare online. Bai Italy Tour: Agenti Immobiliari nell’era di Internet Verona Mercoledì 24 Ottobre 2007 ore 14. 30 - 16. 30, c/o Hotel Sud Point, via E. Fermi 13/b. La partecipazione è gratuita e l’iscrizione, obbligatoria, può essere effettuata sul sito http://www. Blogagenzieimmobiliari. It/italytour/ .  
   
   
BOLZANO: ALLOGGI PER MILITARI: DA DOMANI VIA ALLE STIME  
 
Bolzano, 16 ottobre 2007 - Con i primi sopralluoghi hanno inizio domani (16 ottobre) le stime dei terreni militari sui quali, nel quadro dell´operazione di permuta siglata con lo Stato, la Provincia costruirà alloggi per le famiglie dei soldati professionisti di stanza in Alto Adige: "Si inizia con le aree delle caserme di Appiano, Varna e Bressanone", spiega il presidente della Provincia Luis Durnwalder. Entra nella fase concreta l´operazione della Provincia di costruzione di alloggi di servizio all´interno di aree militari e della conseguente permuta di beni non utilizzati dallo Stato, siglata in estate dal presidente Durnwalder con il ministro della Difesa Arturo Parisi. Il presidente Durnwalder ha incontrato oggi (16 ottobre) a Palazzo Widmann l´ex comandante degli alpini, generale Ivan Felice Resce, attualmente a Roma quale responsabile della direzione generale dei lavori e del demanio al Ministero della Difesa: "Abbiamo delineato i prossimi passi concreti - spiega Durnwalder - dell´intesa che vede la Provincia impegnata, per andare incontro alle esigenze di edilizia abitativa dei soldati, a costruire appartamenti all´interno delle caserme, sfruttando l´attuale cubatura, a risanare alcune strutture come i dormitori e ad adeguare le infrastrutture necessarie. In cambio la Provincia ottiene aree già dismesse o che l´Esercito non intende utilizzare e che non rientrano nell´accordo statutario con lo Stato. " Da domani partono i sopralluoghi per le necessarie stime degli immobili in questione e per quantificare l´impegno della Provincia: riguardano, in questa prima fase, 6 ettari della caserma Mercanti di Appiano, 5,7 ettari della Verdone di Varna e 2 ettari della caserma Schenoni di Bressanone. "Questa prima fase, secondo programma, dovrebbe chiudersi nel giro di due anni con la costruzione di 40 alloggi per militari", chiarisce Durnwalder. Il Presidente ha inoltre chiesto a Resce di valutare la possibilità di trasferimento da Bolzano di alcuni elicotteri militari, contribuendo in tal modo a ridurre l´inquinamento acustico a Bolzano sud. "Il generale mi ha assicurato che intende affrontare la questione senza preclusioni", conclude Durnwalder. .  
   
   
PROGETTO "CRETA - CALABRIA RIUSO EDILIZIA E TERRITORIO"  
 
Lamezia Terme, 16 ottobre 2007 - L´assessore Michelangelo Tripodi ha presieduto il 14 ottobre, nella sede del Centro cartografico regionale di Lamezia Terme, l´incontro per la presentazione del progetto "Creta - Calabria riuso edilizia e territorio". Sono intervenuti anche il dirigente regionale Domenico Madaffari, Tonino Caracciolo del Centro cartografico regionale, Davide Fornasiero del Politecnico di Milano, amministratori e tecnici di Province e Comuni interessati. "L´obiettivo del progetto Creta - ha detto l´assessore Tripodi - è di realizzare una piattaforma integrata di e-governement come infrastruttura regionale che eroghi servizi avanzati per tutto il territorio regionale. Questa nuova iniziativa - ha aggiunto Tripodi - rientra nella logica di una politica innovativa che mira a fare della Calabria la protagonista del proprio sviluppo economico, attraverso l´assunzione di un ruolo guida nella promozione di una nuova cultura per il governo democratico del territorio. Il cittadino primo attore di una stagione del rinnovamento". Il progetto è stato elaborato dall´assessorato all´Urbanistica e governo del territorio mediante il Centro cartografico regionale, in sinergia con un´equipe di professionisti del Politecnico di Milano. Il fine è la partecipazione, da parte della Regione Calabria, al bando del ministero della Funzione pubblica attraverso il Cnipa (Centro nazionale per l´informatica nella pubblica amministrazione), che mira a trasferire, tramite il riuso, soluzioni informatiche per la gestione del territorio. Il progetto, nel dettaglio, prevede lo sviluppo di una piattaforma in cui saranno implementati una serie di moduli applicativi. Questi moduli saranno funzionali all´espletamento delle pratiche in ambito edilizio per erogare un´ampia gamma di servizi on line che semplificheranno i rapporti tra professionisti, imprese e pubbliche amministrazioni. Inoltre, lo strumento rappresenterà l´inizio di un efficace processo di standardizzazione delle procedure tra gli enti e all´interno di ciascuno di essi. Lo sforzo sarà quello di migliorare il livello di efficacia ed efficienza dei servizi erogati. La piattaforma integrata che sarà realizzata nell´ambito del progetto Creta rappresenterà un prima tappa per l´implementazione di una reale infrastruttura di dati spaziali, unita a servizi avanzati per il governo del territorio. L´ampia diffusione e l´efficace utilizzo dell´informazione geografica in ambito regionale è il risultato che l´assessorato all´Urbanistica e governo del territorio si attende da questo progetto. Il tutto in una logica che già vede lo stesso, attraverso il Centro cartografico, impegnato nello sforzo di completare, entro il 2008, la copertura cartografica dell´intero territorio della Calabria, mediante la realizzazione della Carta tecnica numerica in scala 1:5000. Questo lavoro recupera un ritardo cinquantennale sulla conoscenza del territorio. Gli enti che aderiscono al progetto sono: Regione Calabria (capofila), le cinque Province, i cinque Comuni delle città capoluogo di Provincia e i Comuni di Acri, Bagnara, Corigliano, Gioia Tauro, Lamezia Terme, Paola, Roccella Jonica, Rossano e Siderno. .  
   
   
EMISSIONI ZERO" IN TRE EDIFICI A MILANO UNO DI QUESTI E´ IL MUSEO DELLA SCIENZA E DELLA TECNOLOGIA SIGLATO PROTOCOLLO PER MINORI CONSUMI DI ENERGIA E COMBUSTIBILI  
 
Milano, 16 ottobre 2007 - E´ stato firmato ieri dall´assessore regionale alle Reti, Servizi di Pubblica Utilità e Sviluppo Sostenibile, Massimo Buscemi, il "Protocollo d´intesa per la realizzazione di interventi edilizi a emissioni zero". Il documento è stato siglato anche dall´assessore alla Casa del Comune di Milano, Gianni Verga, e dal direttore del museo della Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano, Fiorenzo Galli. "Regione Lombardia - ha spiegato l´assessore Buscemi - è impegnata da tempo sul tema dell´efficienza energetica. Il settore edilizio, in particolare, è quello sul quale si concentra di più l´attenzione perché è considerato il più promettente in termini di possibilità di risparmio". Nello scorso mese di luglio, Regione Lombardia, prima e finora unica Regione in Italia, ha approvato una delibera che anticipa di due anni e mezzo (in Italia è prevista dal 1° gennaio 2010) l´applicazione della certificazione energetica negli edifici e recentemente ha deliberato il Piano d´azione per l´energia che prevede un risparmio energetico nel settore civile del 45%. Il Protocollo firmato oggi ha come obiettivo il miglioramento delle caratteristiche energetiche del patrimonio edilizio pubblico e privato, la riduzione delle emissioni inquinanti nell´atmosfera e il minor consumo di combustibili, riguarda tre edifici. Il primo riguarda le torri A e B del condominio di edilizia residenziale pubblica di via Tofano a Milano. Il secondo riguarda il museo della Scienza e della Tecnologia di Milano e il terzo il teatro milanese Noh´ma di via Orcagna, già sede dell´acquedotto civico. "Il protocollo d´intesa - ha concluso l´assessore Buscemi - ha una validità di quattro anni. Questo periodo servirà, oltre che per effettuare i lavori, anche per avere i primi dati statistici che serviranno poi per realizzare in modo sempre più mirato i successivi interventi". .  
   
   
GALLES: INAUGURATO NUOVO CENTRO DI RICERCA SULL´ENERGIA DA MILIONI DI EURO PER RICERCHE SU METODI DI PRODUZIONE DI ENERGIA PIÙ PULITI ED EFFICIENTI PER L´ELETTRICITÀ E GLI AEREI.  
 
Port Talbot (Galles), 16 ottobre 2007 - Un nuovo centro di ricerca sull´energia è stato aperto a Port Talbot (Galles). Il Centro di ricerca sulle turbine a gas presso la School of Engineering dell´Università di Cardiff condurrà ricerche su metodi di produzione di energia più puliti ed efficienti per l´elettricità e gli aerei. La ricerca, finanziata in parte dall´Ue, coinvolgerà 20 partner provenienti da tutta Europa. Il progetto europeo, che riceverà circa 200 000 Eur dall´Ue, prevede la sperimentazione di combustibili liquidi e gassosi alternativi, prodotti da biomassa e gas residui. Questo, tuttavia, rappresenta solo una parte della ricerca che il centro svolgerà, in quanto l´obiettivo è anche quello di attrarre progetti commerciali. Uno dei progetti sponsorizzati dall´industria che studierà la formazione degli agenti inquinanti per l´ambiente come gli ossidi d´azoto, il monossido di carbonio e gli idrocarburi incombusti nel combustore, è già in fase di realizzazione. Il centro di ricerca ospita due impianti di prova della combustione su larga scala. Questi impianti sono in grado di testare un elevato numero di combustibili e consentono di variare i parametri quali la portata, la temperatura e la pressione. Il centro è inoltre dotato di una tecnologia di misurazione speciale che consente ai ricercatori di raccogliere informazioni dettagliate sulla formazione degli inquinanti. «Le turbine a gas generano circa il 20% dell´energia mondiale per la propulsione degli aerei o per la produzione di energia elettrica», ha affermato Phil Bowen, direttore del centro. «In tutto il mondo esistono solo pochi centri di ricerca sulla combustione come questo; inoltre, il nostro Centro di ricerca sulle turbine a gas offre caratteristiche uniche. Speriamo di riuscire a condurre attività di ricerca significative e di sostenere lo sviluppo del settore energetico internazionale che sta cercando di affrontare difficili sfide globali. » «Mentre la riduzione delle emissioni di carbonio diventa sempre più importante, questo centro rappresenta una soluzione vincente per il Galles, ma anche per il mondo intero e per l´ambiente», ha aggiunto il primo ministro gallese Rhodri Morgan. Per la costruzione del centro sono stati erogati 5,5 Mio Eur a titolo del Fondo europeo di sviluppo regionale. Altri 500 000 Eur sono stati stanziati dal governo dell´Assemblea gallese. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Cf. Ac. Uk/ .  
   
   
“LE FONTI ENERGETICHE DEL FUTURO”  
 
Bergamo, 16 ottobre 2007, “Oggi ci sono al mondo 6 miliardi di persone e nell’arco di una generazione passeremo a 9 miliardi. Il fabbisogno di energia salirà e abbiamo poco tempo per provvedere in modo razionale a questo fabbisogno”. Così, Enrico Bellone ha introdotto la conferenza sulle fonti energetiche del futuro a Bergamoscienza. L’italia in questo senso risulta svantaggiata in quanto l’energia è fornita per l’85% dall’estero. Anche il problema dei cambiamenti climatici e quello dell’esaurimento delle scorte di combustibili fossili ripropongono con urgenza la necessità di una riflessione seria sul rilancio della ricerca scientifica per un nucleare pulito. Il fabbisogno energetico di un italiano in un anno corrisponde a di 500 kg di petrolio, oppure 900 kg di carbone e soli 10 grammi di combustibile nucleare. L’energia prodotta dai reattori a fusione non produce emissioni di anidride carbonica, il principale responsabile dell’effetto serra e del riscaldamento globale, e risponde alle resistenze dell’opinione pubblica - contraria al nucleare derivante dalla fissione- in quanto in questo tipo di reattori non si produrrebbero scorie radioattive, eliminando così il problema dello stoccaggio dei residui delle centrali. La comunità scientifica sta lavorando duramente per verificare la possibilità di raggiungere le condizioni di auto-sostentamento (“ignizione”) delle reazioni di fusione nucleare in un plasma confinato magneticamente e composto da una miscela di isotopi pesanti dell’idrogeno (deuterio e trizio). Queste idee e queste tecnologie esistono già nei diversi progetti portati avanti da piccoli e autonomi gruppi di ricerca universitari in giro per il mondo: tra questi c’è il progetto Ignitor del professor Coppi, il primo proposto a livello mondiale e l’unico pensato per realizzare questo scopo, con una macchina di piccole dimensioni e costi contenuti. I prototipi sono stati costruiti in Italia, dove sono presenti professionisti e tecnici di altissimo livello, sono anche stati individuati i siti per ospitare Ignitor (il Centro Terna-enel di Rondissone aTorino e il centro Sogin di Corso a Piacenza). Però per proseguire il progetto sarebbero necessari fondi ancora in attesa di essere stanziati. Per questo motivo Ricci ha ribadito il suo pessimismo sull’avvio del nucleare in Italia, nonostante ci sia già una proposta di legge. Ma ha anche affermato: “La battaglia non va lasciata persa, soprattutto guardando verso le generazioni future. L’italia si dovrà prima o poi accodare agli altri paesi Europei che daranno sempre maggiore sviluppo all’energia nucleare a fusione”. .  
   
   
ENEL INVESTE NEL SETTORE ENERGETICO RUSSO  
 
Budapest, 16 ottobre 2007 - Enel investirà circa 9 miliardi di dollari nel settore energetico russo, attraverso lo sviluppo di progetti di generazione, trasporto e vendita di energia elettrica. La notizia è stata riportata dal "Budapest Business Journal". Gli investimenti diretti dovrebbero aggirarsi intorno ai 6 miliardi di dollari, cui si potrebbero però aggiungere ulteriori 3 miliardi. Enel è entrata nel mercato russo dell´energia nel 2004 e attualmente gestisce alcuni "assets" ereditati da Yukos. Più recentemente si segnala anche l´acquisto del 25 per cento della compagnia Ogk-5. .  
   
   
UN PROGETTO PER LA GENERAZIONE DI ENERGIA IN MODO DISTRIBUITO SUL TERRITORIO SENZA IL RICORSO A GRANDI INFRASTRUTTURE DI PRODUZIONE.  
 
Cagliari, 16 ottobre 2007 – lo scorso 12 ottobre presso la prestigiosa sede del Banco di Sardegna, la Fondazione Antonio Segni ha presentato un’importante iniziativa in campo energetico con la collaborazione dell’Enea, Ente per le Nuove tecnologie, l’Energia e l’Ambiente. L’iniziativa prevede lo sviluppo di un progetto per la generazione di energia in modo distribuito sul territorio senza il ricorso a grandi infrastrutture di produzione. Questo tipo di generazione è una della strategie più interessanti ed incisive per rendere più efficiente e pulito il nostro sistema energetico. Il principio si basa sulla produzione di energia elettrica in piccole quantità, nei luoghi dove l’energia viene consumata. Il calore associato alla generazione elettrica può essere recuperato e utilizzato per il riscaldamento o per il raffrescamento degli edifici o di altre utenze termiche. Come ha dichiarato il Prof. Mario Segni, Presidente della Fondazione, “ il progetto che viene presentato oggi rappresenta un’importante occasione per lo sviluppo della regione e per la creazione di nuove iniziative d’impresa dedicate allo sfruttamento delle Fonti di energia rinnovabile che potrebbero costituire un valore aggiunto per le attività turistiche per il loro basso impatto ambientale. ”. Le fonti rinnovabili come l’energia solare (fotovoltaico e termico), le biomasse, l’eolico, si prestano ad essere immesse nelle reti energetiche locali per la generazione distribuita in maniera competitiva. Le realizzazioni di sistemi di microgenerazione a livello locale presentano un elevato grado di adattamento alle necessità degli utenti. Inoltre, trattandosi di tecnologie con un minore impatto ambientale, maggiore è la loro accettazione sociale, grazie anche al coinvolgimento e alla sensibilizzazione dei cittadini verso le questioni energetico-ambientali del loro territorio. Il Prof. Luigi Paganetto, Presidente dell’Enea, ha dichiarato che “L’enea è fortemente impegnato nel creare le condizioni scientifiche e tecnologiche che permettano al nostro Paese di raggiungere un assetto energetico più sostenibile ed in linea con le politiche dell’Unione Europea e dell’azione del Governo. Per questo si propone di collaborare con soggetti pubblici e privati per realizzare sistemi energetici innovativi. ”. L’enea è, infatti, impegnato nello sviluppo di tecnologie per progettare e gestire in modo ottimale i sistemi energetici per la generazione distribuita, i cosiddetti “power park”, identificando le soluzioni più idonee alle specificità delle utenze e del territorio. .  
   
   
SAURER IN CANADA CON UNA DELEGAZIONE DELLE SCUOLE PROFESSIONALI  
 
Bolzano, 16 ottobre 2007 - L’assessore provinciale alla scuola tedesca, Otto Saurer, ha compiuto la settimana scorsa un viaggio di studio nelle province francofone canadesi dell’Ontario e del Québec, con una delegazione di dirigenti scolastici tra i quali il direttore di dipartimento Günther Andergassen e l’intendente scolastico, Peter Höllrigl. Lo scopo principale della visita della delegazione altoatesina guidata dall’assessore Saurer era quello di vedere da vicino il sistema scolastico e formativo delle due province francofone canadesi. “Come è noto” rileva l’assessore Saurer “ci troviamo in una fase di grandi riforme nell’ambito scolastico ed in questo ambito abbiamo ritenuto importante vedere da vicino una delle realtà bilingui di maggiore successo al mondo, appunto quella delle province francofone canadesi”. Tra i principali punti al centro dell’analisi e del confronto con i responsabili scolastici canadesi vi sono stati temi come la didattica delle lingue, l’integrazione dei figli delle famiglie immigrate, la formazione degli adulti e la formazione professionale. Questi temi sono stati discussi ed approfonditi con i responsabili scolastici a livello ministeriale, territoriale, con i dirigenti scolastici, i docenti, gli studenti ed i vertici dell’Università di Toronto. “Nel corso dei colloqui con i rappresentanti delle scuole, i genitori ed il personale docente non abbiamo riscontrato un particolare apprezzamento per la scuola bilingue” afferma l’assessore provinciale alla scuola tedesca, Otto Saurer, “e questo è attestato anche dalle affermazioni raccolte sulla competenza linguistica della popolazione. Ritengo quindi che sia opportuno proseguire, come stiamo facendo in Alto Adige, con il progetto del plurilinguismo funzionale nell’ambito del quale deve avere priorità l’acquisizione di una buona padronanza della lingua primaria”. La delegazione, composta in gran parte da dirigenti scolastici del settore professionale, ha quindi rivolto una particolare attenzione al sistema di orientamento scolastico e professionale ed all’acquisizione di competenze tecniche legate ad esperienze pratiche che caratterizzano la scuola dell’obbligo canadese. Questi aspetti, secondo l’assessore Saurer, dovrebbero essere recepiti anche dalla riforma scolastica provinciale delle scuole medie inferiori e superiori. .  
   
   
AL VIA DAL 16 OTTOBRE LA 17° EDIZIONE DEL ´SALONE DELLO STUDENTE´  
 
 Roma, 16 ottobre 2007 - Musica e matematica, lauree scientifiche, poli formativi e diritto allo studio universitario. Sono questi alcuni dei temi che saranno illustrati durante la 17° edizione del ‘Salone dello Studente’, da oggi al prossimo 18 ottobre al Palalottomatica di Roma. Tre giorni dedicati al mondo della scuola, all’Università e al lavoro nel corso dei quali l’assessorato regionale all’Istruzione e Formazione sarà protagonista con un proprio spazio espositivo dove presenterà i progetti realizzati recentemente. Sarà presente lo ‘School Corner’, dove verranno presentate le più interessanti iniziative delle scuole del Lazio. E’ previsto, inoltre, un servizio di test di orientamento. Il primo giorno, dopo il saluto dell’assessore regionale all’istruzione Silvia Costa, si potrà partecipare ad un dibattito - intervista, al quale interverranno rappresentanti del mondo della musica e della scienza e rappresentanti istituzionali. Verranno presentati corsi di Istruzione e formazione tecnica e superiore e i Poli Formativi istituiti ultimamente dall’assessorato regionale, in particolare il Polo interprovinciale della Nautica Roma-latina. Sarà trasmesso il filmato ‘Un Polo per la nautica’, realizzato da Rai Educational Fuoriclasse Canale Scuola-lavoro. La seconda giornata della manifestazione, dopo un breve accenno al problema del caro-libri ed alla sperimentazione del comodato d’uso, sarà dedicata all’innalzamento dell’obbligo scolastico a 16 anni, ai Percorsi triennali professionali e al Diritto allo studio universitario. Saranno illustrati, inoltre, la Borsa Lavoro Università Sapienza, l’Agenzia degli affitti per gli studenti e le nuove residenze universitarie. L’ultimo giorno della manifestazione si assisterà alla proiezione dei filmati di Rai Educational ‘Tutti in scena – Teatro Gabrielli’ e ‘Una scuola speciale – Istituto Leonarda Vaccari’, con una performance dal vivo del Laboratorio integrato - Teatro Gabrielli. Saranno poi presentate diverse realtà dedicate all’integrazione, quali l’Istituto di formazione Endo-fap Lazio - Ente Don Orione e Special Olympics. Sarà presente, infine, un desk informativo dove i ragazzi fino a 26 anni, potranno ritirare la ‘Carta Giovani’ che consente di ottenere agevolazioni, servizi e opportunità. .  
   
   
BORSE E PREMI DI STUDIO PER MERITI PARTICOLARI, STANZIATI 390MILA EURO  
 
Bolzano, 16 ottobre 2007 - La giunta provinciale, nel corso della seduta di questa mattina (lunedì 15 ottobre) ha approvato lo stanziamento di 390mila euro per finanziare le borse e i premi di studio per meriti particolari nell´anno accademico 2007-2008. "Queste borse sganciate dalle condizioni economiche delle famiglie - spiega l´assessore Otto Saurer - puntano a dare un riconoscimento a capacità e prestazioni sopra la media". Per il secondo anno consecutivo, studenti e studentesse che hanno raggiunto ottimi risultati, possono vedersi riconoscere una borsa di studio per meriti particolari. Si tratta di un sostegno economico che non rientra strettamente fra gli interventi per l´attuazione del diritto allo studio universitario: la loro assegnazione, infatti, avviene unicamente in base al merito di studio, mentre non si applicano le disposizioni per la determinazione delle condizioni economiche. Lo scorso anno furono elargiti contributi a 355 studenti, quest´anno, invece, sono previsti due concorsi: uno riservato a chi frequenta un´Università in Italia, e uno per chi studia all´estero. Per entrambe le categorie sono previste 175 borse per un importo di circa un migliaio di euro. Rispetto allo scorso anno è stato modificato il sistema di valutazione del merito di studio: per l´assegnazione del contributo si partirà da una valutazione di 25/30 o di 1,5 punti, e di almeno 40 crediti formativi (Ects). Sulla base delle domande ricevute, verrà stilata una graduatoria che darà diritto alla riscossione della borsa di studio. La novità più importante di quest´anno accademico, però, è l´introduzione dei premi di studio per meriti particolari riservati a studenti e studentesse unversitarie che non solo abbiano ottenuto risultati di rilievo negli ultimi 4 anni, ma che stiano effettuando un master, un dottorato di ricerca o un periodo di praticantato. I migliori 40 studenti riceveranno un assegno di 1. 000 euro. Le domande si possono presentare sino al 5 novembre (termine ultimo il 30 novembre) in formato digitale tramite il servizio di E-government all´indirizzo www. Provincia. Bz. It/egov/borsadistudio. Per ulteriori informazioni si può contattare l´Ufficio assistenza scolastica e universitaria all´indirizzo e-mail dirittostudio. Universitario@provincia. Bz. It. .  
   
   
ALL´UNIVERSITÀ LA SAPIENZA SI PUÒ RICHIEDERE LA ´CARTA GIOVANI EURO<26´  
 
Roma, 16 ottobre 2007 - La ‘Carta giovani Euro<26’ arriva a La Sapienza di Roma. Sarà possibile richiederla presso lo sportello ‘Informagiovani’ dell’Università. La ‘Carta giovani’ è una tessera per i ragazzi che hanno meno di 26 anni, utilizzabile in Italia e in 39 paesi europei grazie al marchio ‘Euro<26’. La carta viene rilasciata dall’Associazione Carta giovani, è personale e nominativa e permette di usufruire di sconti e agevolazioni in tutti i settori di interesse giovanile: tempo libero, studio, viaggi e altro ancora. La carta è in distribuzione gratuita per tutti i giovani dai 14 ai 25 anni residenti o domiciliati nel territorio regionale. La prima fase sperimentale dell’iniziativa terminerà a dicembre 2007 o comunque fino a esaurimento delle prime 200mila tessere. Altre 200 mila saranno messe in distribuzione per tutto il 2008. Inoltre in virtù del Protocollo di Lisbona, che sancisce la reciprocità delle Carte Giovani Europee, ogni giovane in possesso di una carta può usufruire delle agevolazioni e dei servizi promossi e presenti in ciascuna Carta Giovani in Europa. .  
   
   
ARRIVANO IN POLESINE STUDENTI ALLA RISCOPERTA DEL PO IN BICICLETTA  
 
 Venezia, 16 ottobre 2007 - Arriva mercoledì 17 ottobre in Polesine il gruppo di oltre 150 studenti dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche (che ha sedi a Pollenzo, in provincia di Cuneo, e a Colorno, in provincia di Parma) che è partito il 26 settembre scorso dalle sorgenti del Po per seguire il corso del fiume in bicicletta. Complessivamente la carovana al termine del percorso avrà attraversato 4 regioni, 13 province e 82 comuni. Mercoledì mattina (alle ore 10. 45) ad accoglierli al Museo Regionale della Bonifica a Ca’ Vendramin nel comune di Taglio di Po ci sarà l’assessore veneto Isi Coppola. L’iniziativa era stata presentata l’11 settembre scorso in quattro città: a Venezia c’erano il ministro per le politiche agricole Paolo De Castro, il Presidente della Regione Giancarlo Galan e il Presidente dell’Università Roberto Burdese. Si tratta di un viaggio di studio per sperimentare un nuovo modello di didattica itinerante finalizzato ad analizzare le caratteristiche di un territorio fondamentale per l’economia italiana, ricco di tradizioni culturali e gastronomiche da riscoprire e valorizzare. L’idea era stata lanciata da Carlo Petrini, presidente di Slow Food, e prende spunto dal cinquantenario della trasmissione televisiva Rai “Viaggio lungo la Valle del Po, alla ricerca dei cibi genuini” firmata dallo scrittore Mario Soldati. Il progetto ha messo in cantiere anche un’indagine scientifica per verificare lo stato di salute del Po, condotta da due società coordinate da un comitato scientifico. “Il segmento veneto del viaggio – sottolinea l’assessore Coppola - toccherà alcuni fra i punti più suggestivi e ricchi di fascino di questo fiume, che è un tutt’uno con la vita dei Polesani. Il Delta del Po è soprattutto veneto ed è una delle zone umide più belle ed estese d’Europa”. Gli studenti impegnati nell’iniziativa hanno scritto un “manifesto” per la salvaguardia del Po, mentre sono stati realizzati per questo viaggio una mappa tematica dei prodotti agroalimentari (oltre 500) e un filmato con le testimonianze di chi vive lungo il fiume. La comitiva in Polesine toccherà nell’arco di tre giorni il territorio dei comuni di Ariano, Taglio di Po, Porto Tolle, Porto Viro, Rosolina e infine Adria dove ci sarà la serata conclusiva, in cui è prevista anche una mostra mercato dei prodotti tipici. In questi tre giorni, gli studenti visiteranno aziende agricole e località del delta, spostandosi in bicicletta e in motonave. .  
   
   
RIFIUTI E TUTELA DEL CLIMA AL CENTRO DEI PROGETTI DELL´APPA PER LE SCUOLE  
 
Bolzano, 16 ottobre 2007 - I progetti di educazione ambientale che l´Agenzia provinciale per l´ambiente rivolge alle scuole nell´anno 2007/2008 hanno quali temi focali i rifiuti e la tutela del clima. Per l´ass. Provinciale all´ambiente Michl Laimer è importante sensibilizzare i giovani e mostrare che la tutela dell´ambiente e l´impegno per la sostenibilità può essere divertente. Sono molteplici anche quest´anno i progetti che l´Agenzia provinciale per l´ambiente Appa propone gratuitamente alle scuole per sensibilizzare gli alunni verso la tutela dell´ambiente e la sostenibilità ambientale. Vengono riproposti progetti noti, quali "A scuola senza auto - Camminiamo insieme per il clima" che incoraggia i bambini a sviluppare un atteggiamento di rispetto per l´ambiente nell´ambito della mobilità sostenendo coetanei in Ecuador attraverso la raccolta di "passi per il clima": per ogni passo alcune aziende altoatesine aderenti all´Alleanza per il clima devolvono 10 centesimi per un progetto di solidarietà. Torna anche "Risparmiare energia nella scuola - Il clima che fa per noi" che induce ad un comportamento parsimonioso nei confronti dell´energia attraverso semplici gesti. Una novità è invece il progetto "Ecopausa" che ha l´obiettivo di ridurre il quantitativo di rifiuti prodotti durante la pausa a scuola e a sensibilizzare gli alunni sul tema dei "rifiuti". I ragazzi saranno invitati a prepararsi da soli la merenda cercando di evitare merendine preconfezionate e limitando l´uso di involucri vari. A tal fine vengono dotati di un contenitore per alimenti lavabile da utilizzare per quattro settimane. Saranno proposte altresì le mostre interattive "Insieme per il clima" che introduce al tema dei cambiamenti climatici e alla tutela del clima, e "più o meno rifiuti" per sensibilizzare i ragazzi sui temi della riduzione dei rifiuti e dell´uso delle risorse necessarie a produrre i singoli beni di consumo. Inoltre, "Il fumetto di Isabella la raganella", distribuito in abbinamento alla mostra e in distribuzione gratuita presso l´Ufficio gestione rifiuti, indurrà gli studenti a riflettere sul prblema della riduzione dei rifiuti nella vita di tutti i giorni. Un altro progetto è quello del "Compostaggio nelle scuole materne" che attraverso la pratica consente ai bambini più piccoli di fare la conoscenza con i processi naturali. Accanto a diplomi che certificano gli obiettivi raggiunti i ragazzi possono vincere dei premi quali gite scolatiche di un giorno. Come sottolinea l´assessore provinciale all´ambiente Michl Laimer, gli alunni sono accompagnati per tutto l´arco dell´anno scolastico da referenti esperti che trasmettono loro il rispetto per la natura e la necessità di tutelarla. Ma con le varie attività impostate ad un approccio ludico la tutela ambientale non risulta solo sensata e opportuna ma anche divertente. .  
   
   
COSÌ SI DEFORMANO I METALLI STUDIO DELL’INFM-CNR SUL LIMITE DI FORMABILITÀ DEI MATERIALI CRISTALLINI PUBBLICATO NELL´ULTIMO NUMERO DI SCIENCE  
 
 Roma, 16 ottobre 2007 - Molti materiali, ad esempio i metalli, si deformano plasticamente: sotto l´effetto di una sollecitazione esterna, cambiano irreversibilmente la propria forma, come avviene quando pieghiamo il fil di ferro. Questa proprietà è particolarmente utile perché consente di ottenere facilmente oggetti della forma desiderata. Una ricerca dell’Istituto Nazionale di Fisica della Materia del Consiglio Nazionale di Roma (Infm-cnr), pubblicata sull´ultimo numero di Science, mostra che il processo diviene incontrollabile quando si passa a dimensioni estremamente ridotte, sotto il millesimo di millimetro. “Per l’esperimento è stato simulato numericamente un campione di cristallo di alluminio di taglia inferiore al micrometro (un micrometro o micron = un millesimo di millimetro)”, spiega Stefano Zapperi dell’Infm-cnr, coordinatore del progetto Europeo Trigs (Triggering Instabilities in Materials and Geosystems). “Su piccola scala, la plasticità non è più un processo regolare ma diviene intermittente e la deformazione procede con salti casuali e di dimensioni relativamente grandi, che rendono impossibile controllarla con precisione. Tali salti sono dovuti al moto collettivo dei difetti del cristallo e vengono definiti dislocazioni”. Tramite lo studio di un insieme di dislocazioni interagenti è stato possibile calcolare la distribuzione dei salti di deformazione e determinare la loro dimensione massima. “Essendo tali salti casuali, la loro dimensione si può descrivere solo in senso statistico, osservandone la distribuzione, cioè la probabilità di trovare un salto di una certa dimensione”, prosegue Zapperi. “Lo studio mostra che questa distribuzione ha un carattere universale e non dipende quindi dal modo in cui il materiale è deformato o dalla struttura cristallina. A partire da questo risultato è stato possibile determinare il limite di formabilità per i metalli cristallini e cioè la scala al disotto della quale non è più possibile controllare la forma assunta dal materiale deformato”. La comprensione e il raggiungimento di questo limite potrebbe essere utile in futuro nei processi di manifattura dei microchip in cui è necessario deformare dei microcavi al fine di connettere elementi diversi. “Questo perché”, conclude Zapperi “in un chip abbiamo spesso una serie di cavi collegati in parallelo per trasmettere impulsi elettrici ed è ovviamente molto importante che non si tocchino, come potrebbe accadere se non riusciamo a piegarli in maniera controllata. La scoperta, inoltre, in futuro potrebbe consentire di ridurre le dimensioni dei cavi utilizzati, che al momento sono spessi qualche decina di micron”. La ricerca è stata realizzata nell´ambito del progetto europeo Trigs, coordinato dall’Infm-cnr, in collaborazione con l´Università di Edinburgo (Regno Unito) e l´Università di Karlsrhue (Germania) e co-finanziato dall´Ue per circa 1,7 milioni di Euro. Il progetto si propone di studiare le instabilità meccaniche nei materiali dalla scala microscopica a quella geofisica. .  
   
   
AMBIENTE, MARE PULITO 2007, ASSESSORE ZUNINO:  
 
Genova, 16 ottobre 2007 - <La situazione sta migliorando, ma c´è ancora molto da fare dal punto di vista dei controlli. Vi sono, però, problematiche interregionali da superare. Qui abbiamo il santuario dei cetacei, abbiamo biodiversità da proteggere: per questo dobbiamo compiere ogni sforzo per la tutela del nostro mare>. Così ha dichiarato l´assessore all´Ambiente della Regione Liguria, Franco Zunino, a margine della conferenza stampa che ha presentato i risultati del progetto "Mare Pulito 2007" nell´ambito del Salone Nautico di Genova. Durante l´edizione 2007 di "Mare Pulito" sono stati raccolti, censiti e smaltiti in modo differenziato 427 sacchi di spazzatura per un totale di 1. 684 kg di rifiuti generalmente non omogenei. Il 45% di questi rifiuti è costituito da materiali plastici, mentre il 25% da materiale di varia natura e principalmente da polistirolo, vetro e mozziconi di sigaretta, il 15% da carta e cartone, il 9% da metalli e il restante 6% da legno. In particolare 765 kg. Di rifiuti sono stati raccolti nella provincia di Genova, 340 in quella di Savona, 324 nella provincia della Spezia e 255 in quella di Imperia. Le circa 1. 000 persone che hanno partecipato alla raccolta avevano un´età media di 19 anni, con il più piccolo di 2 anni e il più maturo di 73. .  
   
   
L’AMBIENTE SALE IN PALCOSCENICO “AMBIENTIAMOCI. LUOGHI DELL’AMBIENTE E DELLA MENTE” 18 OTTOBRE 2007  
 
 Castelfranco Veneto, 16 ottobre 2007 - Ambiente, economia e spettacolo. Impegno pubblico e privato. Arte e istruzione. Pubblicità e informazione. Il mondo bancario, quello produttivo e i cittadini/consumatori. La Regione Veneto con l’Assessore Fabio Gava, la Provincia di Treviso con l’Assessore Ubaldo Fanton e i Sindaci dei Comuni che hanno aderito al Progetto Verdeoro. Questi i protagonisti e i temi di “Ambientiamoci, Luoghi Dell’ambiente E Della Mente”, lo straordinario e scenografico evento atteso per il 18 ottobre al Teatro Accademico di Castelfranco Veneto con inizio alle ore 18. 30, organizzato dall’agenzia A&dwea con il patrocinio della Provincia di Treviso e del Comune di Castelfranco Veneto nell’ambito del progetto Verdeoro. Una tavola rotonda darà voce ad esperti del settore energetico, di didattica e design, di comunicazione, di nuove tecnologie, di politica ambientale per parlare di ambiente in un incontro e confronto sul tema del risparmio energetico e del rispetto ambientale. Ma non solo. Una performance artistica di alto livello - con la regia e l’interpretazione scenica di Fabio Sartor, coreografie di Laura Moro, musiche di Federico Casagrande e testi di Cecilia Resio e Laura Viola - interpreterà i luoghi dell’ambiente e della mente in un’intensa rappresentazione teatrale che sarà energia allo stato puro. Meraviglia, movimento, musica, pathos, fatica, intensa vitalità di corpi, stupore, ritmica magia che riscoprirà le note di un affascinante coinvolgimento sensoriale nel quale riappropriarsi di un elemento che è dentro ognuno di noi e che si esprime come Energia. Nella stessa serata la mostra speciale “Energia dalle idee” curata dagli studenti della Facoltà di Design e Arti dell’università Iuav di Venezia. “Nel nostro Paese sta emergendo una sensibilità sempre più marcata verso i problemi dell’ambiente” commenta il Sindaco di Castelfranco Veneto Maria Gomierato. “Se al primo posto nelle preoccupazioni degli italiani ci sono la sicurezza e la microcriminalità, al secondo c’è la qualità dell’ambiente. C’è una presa di coscienza forte dei problemi del pianeta: dall’inquinamento dell’aria e dell’acqua all’elettrosmog. Ma c’è anche la consapevolezza che ci sono delle soluzioni possibili”. E Verdeoro rappresenta un innovativo progetto di comunicazione partito dal Veneto che si sta già espandendo ad altre regioni d’Italia. 5 Regioni (Veneto, Friuli Venezia Giulia, Marche, Campania, Sicilia) più di 200 mila Famiglie, circa 150 Operatori della filiera, questi i numeri raggiunti attraverso l’ausilio di strumenti di comunicazione ideati da Verdeoro, tra cui è in fase di sviluppo anche il progetto scuola, rivolto alla formazione dei bambini e delle loro famiglie. Nel fare cultura sui temi del risparmio energetico e del rispetto ambientale, Verdeoro ha innescato un processo di vantaggi condivisi per tutta la filiera energetica e per i cittadini/consumatori, rendendo di comune comprensione argomenti utili ad avviare cambiamenti nei comportamenti , con effetti positivi per l´ambiente e per il portafoglio, attraverso un processo di collaborazione e business in grado di trasmettere nuovi impulsi al tessuto economico locale. L’appuntamento al Teatro Accademico vedrà un saporito e piacevole intermezzo culinario curato dal Teatro dei Sapori di Castelfranco Veneto che aderisce all’iniziativa Coldiretti “Menù a Km 0”: solo cibi di stagione e coltivati nelle zone limitrofe per evitare lo spreco energetico dovuto al trasporto degli alimenti. .  
   
   
AMBIENTE, PALLONI BIODEGRADABILI IN MARE PER CONOSCERE LE ROTTE DEI RIFIUTI E LA PROVENIENZA, COMPRESE LE "BOLLICINE" DEL CASO CELENTANO  
 
Roma, 16 Ottobre 2007 - Mare sporco, parte in Liguria un progetto per conoscere la provenienza, le cause dei rifiuti galleggianti e, possibilmente, individuare chi abbandona e butta in acqua plastica, vetro, carta, cartoni, sporcizia di varia natura. Lo ha varato la Regione Liguria attraverso l´Osservatorio Ligure Pesca e Ambiente con l´obiettivo di approfondire diversi aspetti del problema, dalle ricadute sull´ambiente marino della nautica da diporto, della pesca a strascico illegale, all´abbandono di rifiuti e macro-rifiuti nei fiumi, nei litorali e direttamente in acqua. Non ultimo, però, il problema delle correnti che della spazzatura in mare segnano la rotta lungo le coste della Liguria. Il progetto, reso noto l’11 ottobre nell´ambito del 47´ Salone Nautico Internazionale di Genova dall´assessore all´Ambiente della Regione Liguria Franco Zunino e dall´Osservatorio Ligure Pesca Ambiente guidato da Maurizio Costa, punta soprattutto a registrare la "tracciabilità" di questi rifiuti, che sono spesso la causa di mare sporco in località turistiche "vittime", loro malgrado, delle correnti marine. Come nel caso delle "bollicine", sollevato la scorsa estate da Adriano Celentano in vacanza nella Riviera dei Fiori. Una delle iniziative previste dal progetto contro quelli che tecnicamente vengono definiti "disturbi antropici", prevede il rilascio, il lancio di oggetti biodegradabili a forma di pallone alle foci dei fiumi e in diversi siti marini del Golfo del Tigullio e Golfo Paradiso e dell´imperiese. L´operazione, che si snoderà fra l´autunno e la prossima primavera, coinvolgerà le marinerie di Sestri Levante, Santa Margherita Ligure, Imperia e Sanremo. I fiumi interessati al test sono Impero, Prino e Armea nell´Imperiese. Petronio, Entella e Rupinaro per il Tigullio e diversi capi e moli portuali. I palloni biodegradabili, centocinquanta nella prima fase, una volta in mare aperto, diventeranno oggetto di una inconsueta "caccia al tesoro" al rifiuto biodegradabile aperta a pescatori, diportisti e bagnanti che una volta segnalato il ritrovamento riceveranno anche un premio dall´Osservatorio. Grazie a queste segnalazioni si potrà arrivare a individuare con maggiore precisione le rotte dei rifiuti in mare, la loro provenienza e il comportamento in balia delle correnti. I palloni biodegradabili saranno di diversi modelli, a seconda che debbano galleggiare o restare sul fondale, proprio come accade per i rifiuti. Il progetto punta anche a valutare l´efficacia e l´idoneità dei battelli adibiti dai comuni e dai consorzi alla pulizia del mare e a una collaborazione con i pescatori professionisti per individuare accumuli di rifiuti sulle loro rotte. .  
   
   
CONVEGNO “MONDO SUOLO: UNA RISORSA DA CONSERVARE”, AD AOSTA  
 
 Aosta, 16 ottobre 2007 – L’assessorato del Territorio, Ambiente e Opere pubbliche comunica che mercoledì prossimo 17 ottobre, alle ore 9, nel salone delle manifestazioni di Palazzo regionale, ad Aosta, si terrà il convegno “Mondo Suolo: una risorsa da conservare”, dedicato alle tematiche relative alla vulnerabilità dei suoli della Valle d’Aosta. L’iniziativa si colloca nell’ambito della collaborazione creatasi tra l’Assessorato del Territorio, Ambiente e Opere pubbliche e il Laboratorio Neve e Suoli Alpini del Dipartimento di Valorizzazione e Protezione delle Risorse Agroforestali (Divapra) dell’Università di Torino, e costituisce l’appuntamento conclusivo di un ciclo di conferenze che hanno avuto per oggetto l’universo neve, da cui il titolo “Mondo Neve”. I lavori, che saranno introdotti dall’Assessore Alberto Cerise, prevedono l’intervento del professore Ermanno Zanini dell’Università di Torino, docente e direttore del Divapra, il quale presenterà il lavoro di ricerca svolto dal Laboratorio Neve e Suoli Alpini, volto alla prevenzione e previsione delle criticità ambientali del territorio. Seguiranno poi le relazioni dei ricercatori dell’Università di Torino, dell’Institut Agricole Régional de la Vallée d’Aoste e dei tecnici del Centro Funzionale della Regione che approfondiranno i diversi aspetti del “Mondo Suolo”: primo fra tutti, l’importanza del suolo come risorsa, il ruolo della scienza del suolo nella conoscenza del territorio e delle sue criticità; la vulnerabilità del suolo in ambiente alpino. Si andranno quindi a valutare i fattori che determinano tale vulnerabilità e i metodi per valutarla. Verranno, infine, affrontati gli ambiti riguardanti l’illustrazione del ruolo della vegetazione nella protezione del suolo, le interazioni suolo-neve e la presentazione dei risultati della Convenzione tra la Regione e l’Università di Torino. .  
   
   
SESSIONI FORESTALI NEL TERRITORIO DELL´ISPETTORATO BOLZANO II  
 
Bolzano, 16 ottobre 2007 - Il programma delle sessioni forestali nella giurisdizione dell´Ispettorato forestale Bolzano Ii ha inizio il prossimo 30 ottobre a San Genesio per concludersi il 22 novembre a Nova Levante. Le Sessioni Forestali per l’anno 2008 si terranno nei singoli Comuni della giurisdizione dell’Ispettorato Forestale Bolzano Ii come segue: a San Genesio il 30 ottobre dalle 9 alle 11 nella stazione forestale locale, a Meltina il 6 novembre dalle 9 alle 11 nell´ufficio comunale, a Sarentino il 7 novembre dalle 8 alle 12 nella locale stazione forestale, a Renon l´8 novembre dalle 9 alle 11 nella sala del consiglio comunale di Collalbo, a Cornedo il 13 novembre dalle 9 alle 11 negli uffici comunali di Cardano, a Tires il 22 dalle 8. 15 alle 9. 15 nell´ufficio comunale e a Nova Levante il 22 novembre dalle 11 alle 12 nell´ufficio comunale. Come informa l´Ispettorato, le prenotazioni riguardanti i tagli di legname in conto 2008, come anche quelle riguardanti l’esercizio del pascolo su terreni pascolivi, nei boschi nonché su terreni degradati ed altre utilizzazioni, saranno da presentare alla competente Stazione Forestale, oppure direttamente al momento della sessione forestale. Prodotti forestali concessi in conto 2007 e finora però non utilizzati dovranno essere riprenotati al momento della sessione forestale, se esiste ancora l’intenzione di utilizzarli nel corso del prossimo anno. Aventi diritto di legname in boschi altrui dovranno presentare le loro domande tramite il proprietario del bosco. .  
   
   
OGGI A S.VENANZO, INCONTRO SU “ACQUE E TERRITORIO”  
 
Perugia, 16 ottobre 2007 – Oggi (ore 14. 30), nel museo vulcanologico di S. Venanzo, si terrà l’incontro "Acqua e territorio", nuovo appuntamento dell’edizione 2007 di “Percorsi d’acqua”, il progetto realizzato dalla Regione Umbria, dal “Cridea” (Centro regionale per l’informazione, la documentazione e l’educazione ambientale) e dalla rete regionale dei “Cea” (Centri di educazione ambientale) per sensibilizzare i cittadini ad un uso consapevole dell’acqua come componente fondamentale del paesaggio locale. Durante l’iniziativa, promossa dal “Cea” di Monte Peglia, saranno approfonditi gli aspetti naturalistici, storici, antropologici dei “luoghi d’acqua” del territorio. Www. Regione. Umbria. It/cridea. .  
   
   
UN SITO NAZIONALE PER LE SCORIE NUCLEARI DE RUGGIERO: ´NON IN PIEMONTE PERCHE´ GIA´ COINVOLTO IN PASSATO´  
 
 Torino, 16 ottobre 2007 - L’assessore all’Ambiente e all’Energia, Nicola de Ruggiero, ha partecipato all’incontro con il ministro per lo Sviluppo Economico Pierluigi Bersani per la definizione di un percorso che porti all’individuazione del sito unico nazionale di deposito dei materiali nucleari. Il ministero intende costituire un gruppo di lavoro, composto dai rappresentanti del Governo e delle Regioni, che entro sei mesi fissi le caratteristiche e i criteri di selezione dell’insediamento complessivo (depositi e servizi integrati). Con la firma, il 24 novembre 2006 a Lucca, dell’accordo intergovernativo per il riprocessamento in Francia di 235 tonnellate di combustibile irraggiato, il Governo italiano ha assunto nei confronti del Governo francese l’impegno a riprendersi i rifiuti entro il 2025, collocandoli nel deposito nazionale. Nel corso dell’incontro il Ministro ha ribadito la volontà del governo di individuare un sito unico nazionale per i rifiuti radioattivi ma, a differenza del passato, la scelta tecnica non è più quella di un sito geologico, ma di un deposito superficiale inteso come un centro di servizio di alto livello con applicazioni in campo tecnologico nella ricerca e nella formazione, soluzione ampiamente adottata dai paesi industrializzati. “Bene ha fatto il ministro a convocare tutte le Regioni - dice de Ruggiero - per riprendere il percorso che lo stesso Bersani nel 1997 aveva avviato per l’individuazione del deposito unico nazionale. Oggi questo tema è più urgente che mai perché, è opportuno ricordare, il rientro dei rifiuti che abbiamo inviato all’estero per il riprocessamento è strettamente correlato alla problematica dell’individuazione del deposito unico nazionale. La politica non può perdere altro tempo, occorre iniziare la discussione perché la scelta del sito sia preceduta da una discussione ampia e partecipata. La gestione del post-nucleare dimostra ancora una volta come non siano maturi i tempi per un ritorno a questo tipo di energia. Condivido pertanto la posizione del ministro che non ritiene pensabile un ritorno alla produzione di energia nucleare nel nostro Paese”. Alla riunione l’assessore ha ribadito con forza la posizione della Regione Piemonte che, negli anni passati, ha dato alla “causa nucleare” più di quanto era nelle sue possibilità: “Tutte le opere realizzate sui siti nucleari piemontesi, di cui si è sempre condivisa l’urgente realizzazione in quanto finalizzate ad un incremento delle condizioni di sicurezza, devono possedere un carattere di provvisorietà poiché l’obiettivo finale è il rilascio del sito privo da vincoli di natura radiologica, il cosiddetto “prato verde”. “Inoltre come stabilito dalle conclusioni del documento prodotto dall’Viii commissione della Camera nel marzo 2003 - ricorda de Ruggiero - è naturale che il futuro deposito unico non sia individuato in nessuna delle aree dove attualmente insistono installazioni contenenti scorie nucleari. Questo vale, a maggior ragione, per la nostra Regione in cui, con una scelta poco felice, si scelse di costruire le centrali e gli impianti nelle immediate vicinanze dei corsi d’acqua”. .  
   
   
AMBIENTE, VELTRONI: “ROMA PRIMA TRA GRANDI CITTA’ PER ECOSISTEMA URBANO”  
 
Roma, 16 ottobre 2007 - “Le buone performance registrate da Roma sono una conferma dell’impegno e dei risultati ottenuti dalle politiche messe in atto in questi anni dall’amministrazione capitolina, finalizzate al rispetto dell’ambiente e alla vivibilità della città. Scelte che hanno fatto si che Roma riuscisse a guadagnare, rispetto allo scorso anno, cinque posizioni nella classifica generale dell’ecosistema urbano, prima tra le grandi città”. Lo ha detto il sindaco di Roma Walter Veltroni commentando i risultati della ricerca di Legambiente e dell´Istituto di Ricerche Ambiente Italia. “In particolare, Roma è al secondo posto per quanto riguarda l’offerta di trasporto pubblico, prima tra le grandi città per la qualità ambientale del parco auto. Un dato che si aggiunge ai notevoli risultati che la nostra città registra per estensione di aree verdi e isole pedonali e alle performance registrate sul fronte delle politiche finalizzate al risparmio energetico, rispetto alle quali Roma si attesta ai primi posti – ha aggiunto Veltroni – Dati important che non ci faranno abbassare la guardia ma che, al contrario, costituiranno un ulteriore stimolo per fare sempre di più e raggiungere risultati ancora migliori, in termini di politiche per il trasporto pubblico locale, risparmio energetico, tutela ambientale”. .  
   
   
SMOG, COMUNI MANTOVA POTREBBERO PERDERE INCENTIVI  
 
Milano, 16 ottobre 2007 - I comuni del mantovano, se insisteranno a non applicare il fermo dei mezzi euro zero ed euro 1 diesel, potrebbero perdere tutti i contributi regionali destinati agli incentivi per la sostituzione - nell´area critica A1 - di vecchie auto inquinanti con mezzi, nuovi o usati, più moderni. Lo si apprende dalla Regione, la quale avverte che saranno gli enti locali stessi a dover rimborsare i cittadini, dal momento che la Regione tratterrà la quota corrispettiva. La Regione ribadisce anche che, contrariamente a quanto certe dichiarazioni farebbero intendere, non solo i comuni del mantovano hanno chiesto l´adesione all´area critica, con lettera da essi sottoscritta il 22 febbraio 2006 confermata per iscritto in altre quattro occasioni, ma hanno approvato e firmato nel dettaglio le misure contro l´inquinamento atmosferico previste dalla Regione Lombardia. .